ESAMI DI STATO ANNO SCOLASTICO 2009/2010documenti\2009_10\15maggio\5AEA_2010.pdf · interpretare e...
Transcript of ESAMI DI STATO ANNO SCOLASTICO 2009/2010documenti\2009_10\15maggio\5AEA_2010.pdf · interpretare e...
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “E. Fermi” di Ascoli Piceno
Via della Repubblica, 31 Tel. n. 0736/41674 Fax 0736/342307
Indirizzi: Chimico – Elettronica e Telecomunicazioni – Elettrotecnica e Automazione Materie Plastiche – Informatica – Meccanica -
ESAMI DI STATO
ANNO SCOLASTICO 2009/2010
Classe 5^ Sez. A
Specializzazione ELETTROTECNICA e AUTOMAZIONE
DOCUMENTO del CONSIGLIO DI CLASSE (art. 5 comma 2° D.P.R. 23/07/1998 n. 323)
PERCORSO FORMATIVO
I N D I C E SPECIALIZZAZIONE Profilo Professionale Quadro Orario Settimanale CONSIGLIO DI CLASSE Elenco Docenti Rappresentanti Genitori e Studenti CLASSE Elenco Studenti Composizione della Classe nel Triennio Situazione di partenza della Classe Programmazione Collegiale delle attività Educative Didattiche Obiettivi Didattici Comuni Metodi,Mezzi,Strumenti, Spazi, Tempi del percorso formativo Criteri e Strumenti di Valutazione Criteri di assegnazione del voto di condotta Attività curriculari ed extra curriculari Simulazione delle prove scritte dell’Esame di Stato Simulazione del colloquio Relazione finale relativa all’azione educativa e didattica ed Obiettivi raggiunti Percorsi Formativi Singole Discipline Griglie di valutazione in decimi Programmazione Educativa e Didattica del Consiglio di Classe Griglie di valutazione prove di simulazione Testi delle prove di simulazione: prima, seconda e terza prova.
BIENNIO
QUADRO ORARIO SETTIMANALE Biennio (le ore tra parentesi sono di laboratorio) (a) comprensiva di informatica
MATERIE D'INSEGNAMENTO I II Educazione Fisica 2 2 Religione / Attività Alternative 1 1 Italiano 5 5 Storia 2 2 Matematica (a) 5 (2) 5 (2) Lingua Straniera 3 3 Geografia 3 - Scienze della Terra 3 - Biologia - 3 Diritto ed Economia 2 2 Discipline di indirizzo Chimica e Laboratorio 3 (2) 3 (2) Fisica e Laboratorio 4 (2) 4 (2) Tecnologia e Disegno 3 (2) 6 (3) Totale ore settimanali 36 36
La struttura degli insegnamenti impartiti nel biennio offre una formazione culturale adeguata alle mutate esigenze poste dalla società, dal mondo del lavoro e della produzione ed inoltre risponde a specifiche esigenze didattiche infatti: • assicura una adeguata preparazione culturale propedeutica per il proseguimento degli studi negli
indirizzi del triennio successivo; • attiva obiettivi consoni alla fascia di età degli studenti; • consente di realizzare un piano di formazione efficace per gli allievi che desiderano nell'arco del
biennio cambiare tipologia di scuola .
SPECIALIZZAZIONE IN ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE QUADRO ORARIO SETTIMANALE Specializzazione Elettrotecnica ed Automazione
MATERIE DI INSEGNAMENTO III IV V Religione / Attività Alternative 1 1 1 Lingua e Lettere Italiane 3 3 3 Storia ed Educazione Civica 2 2 2 Lingua Straniera 3 3 2 Matematica 4 3 3 Economia Industriale, Elementi di Diritto 2 2 Educazione Fisica 2 2 2 Meccanica e Macchine 3 Elettrotecnica 6 (3) 5 (3) 6 (3) Elettronica 4 (2) 3 Sistemi Automatici 4 (2) 4 (2) 5 (3) Impianti Elettrici 3 5 Tecnologia Disegno e Progettazione 4 (3) 5 (4) 5 (4)
Totale ore settimanali 36 36 36
* le ore tra parentesi sono di laboratorio L'elettrotecnica risponde a qualsiasi problematica inerente la produzione di energia elettrica ed energia alternativa. Non esiste una società tecnologicamente avanzata senza strumenti e macchinari atti a produrre e distribuire energia. Obiettivo prioritario del nuovo curricolo della specializzazione è quello di formare una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell'organizzazione del lavoro. Le più evidenti innovazioni del curricolo relativo alla specializzazione di elettrotecnica sono: a)- L'introduzione della materia "Sistemi Elettrici Automatici", cui vengono affidati i compiti di fornire o puntualizzare conoscenze di informatica e Controlli Automatici a microprocessore. b)- Tecnologia Disegno e Progettazione, finalizzata a far acquisire capacità progettuali ed esecutive fortemente integrate nel settore dell' impiantistica e delle macchine elettriche utilizzando anche supporti informatici. c)- Elettronica, che fornisce una chiara panoramica dell’elettronica digitale e analogica. Il perito in Elettrotecnica è in grado di: • progettare, realizzare e collaudare sistemi elettrici semplici ma completi; • partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di impianti e sistemi sovrintendendo alla
manutenzione degli stessi; • Analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; • Analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di generazione, conversione, trasporto e
utilizzazione dell'energia elettrica. Sbocchi occupazionali Il perito in elettrotecnica può trovare occupazione nei seguenti settori: • Impianti di produzione e distribuzione di energia elettrica; • Impianti elettrochimici, siderurgici ; • Aziende di costruzione di macchine elettriche; • Automazioni industriali e civili.
ELENCO DEI DOCENTI, STUDENTI E GENITORI COMPONENTI
IL CONSIGLIO DI CLASSE
a.s. 2009/2010 Classe: 5 “A” ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE
Coordinatore Cannavicci Settimio
Docenti Materia
Gurdi Ennio Religione
Ricci Rosella Italiano-Storia
Vagnoni Massimo Inglese
Cecere M. Donata Matematica
Cannavicci Settimio Impianti Elettrici
Pignotti Gabriele Sistemi Automatici
Ballatori Massimo Laboratorio
Tribotti Sandro Elettrotecnica
Celani Serafino Laboratorio
Mariani Peppino Tecn. Dis. Prog.
Ballatori Massimo Laboratorio
Serafini Manuela Diritto
Botti Massimo Educazione Fisica
Papetti Raniero Rappr. Genitori
Clerici Giacomo Rappr. Alunni
Angelini Riccardo Rappr. Alunni
CLASSE 5 “A” EA
ELENCO STUDENTI INTERNI
1 AIELLINI MARCO 2 ANGELINI RICCARDO 3 ASCOLANI ANDREA 4 BOTTICELLI ENRICO 5 CAMILLI ALESSIO 6 CAMPANELLA PASQUALE 7 CLERICI GIACOMO 8 FAZZINI RICCARDO 9 FIORINELLI DOMENICO 10 MASCETTI STEFANO 11 MASSA FEDERICO 12 MASSI MAURO 13 MORENO EZEQUIEL IVAN 14 OLIVIERI TOMMASO 15 ORSINI MIRKO 16 PAPETTI MANUEL 17 PIGNOLONI LUIGI 18 ROMANDINI MATTIA 19 ROMANUCCI LUCA
20 ROSSI VALERIO 21 SILIMPERI STEFANO 22 SILVI MANUEL 23 SIROCCHI MATTEO 24 TULLI MIRKO 25 VICARI ALESSANDRO
Istituto Tecnico Industriale “E. Fermi”
PROFILO DELLA CLASSE
5 A Elettrotecnica e Automazione a.s. 2009 / 2010
COMPOSIZIONE DELLA CLASSE NEL TRIENNIO
All’inizio del ciclo triennale (a. s. 2007-2008) la classe era composta da 27 alunni, provenienti da varie classi del biennio con risultanze scolastiche, preparazione, formazione e motivazioni molto diversificate. Allo scrutinio di giugno del terzo anno tre studenti risultavano non ammessi a frequentare il quarto anno ed un altro non ammesso allo scrutinio differito di settembre. L’anno seguente (a. s. 2008-2009) si formava quindi una classe quarta di 23 studenti e allo scrutinio risultò non ammesso un alunno a frequentare l’ultimo anno. La quinta classe, nell’anno scolastico 2009-2010 risulta costituita da 25 unità: 22 provenienti dalla quarta classe e tre non ammessi all’esame della quinta precedente. classe terza : alunni 27 classe quarta: alunni 23 classe quinta : alunni 25
SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE
Gli anni propedeutici precedenti al triennio hanno permesso soltanto ad una parte della classe di
conseguire, un metodo di lavoro e un’adeguata base per affrontare lo studio delle nuove discipline,
per stabilire i vari collegamenti interdisciplinari e, soprattutto, impadronirsi di strumenti idonei ad
interpretare e comprendere anche l’ambiente esterno. Quindi, per diversi alunni, il livello di
partenza risultava adeguato, per altri meno ma, impegnando risorse ed interessi, una parte ha
cercato di raggiungere e, in alcuni casi, di superare gli obiettivi minimi programmati, riuscendo, di
anno in anno, a maturare, nelle discipline specialistiche e dell’area comune, qualche progresso nella
preparazione o a potenziare le abilità. Per alcuni sono mancati anche gli obbiettivi minimi e non
hanno potuto completare il percorso formativo nei tempi canonici.
L’ambito socio economico e culturale degli allievi è soprattutto quello legato al mondo del lavoro
dipendente e della piccola impresa e in gran maggioranza provenienti dai paesi limitrofi, con i
disagi derivanti dal pendolarismo
Il lavoro degli insegnanti si è sviluppato in questa realtà ed è stato impostato, di volta in volta,
secondo le esigenze della classe e in conformità alla programmazione prefissata.
PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE
Obiettivi formativi comuni
• consolidamento del proprio rapporto con l’istituzione scolastica e con lo studio come valore
da proiettare nella vita professionale e sociale, maturando, altresì, aspetti fondamentali quali
la solidarietà, il rispetto degli altri e di sé, il senso del dovere;
• acquisizione della consapevolezza della necessità di inserirsi, al termine degli studi, in realtà
produttive differenziate ed in continua evoluzione;
• capacità di confrontare le proprie idee nel rispetto delle diversità.
Obiettivi didattici comuni
• acquisizione dei contenuti, delle procedure, dei metodi e delle tecniche caratterizzanti le
singole discipline;
• versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento in particolar modo riguardo
alle materie specialistiche;
• ampio ventaglio di competenze e capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi di
adattamento alla evoluzione della professione;
• sviluppo delle capacità di impegnarsi in uno studio personale e personalizzato.
Metodi
Sul percorso formativo di ogni singolo insegnante sono stati indicati tutti i parametri elencati nel
titolo.
Complessivamente l'azione di ogni docente si è uniformata alle indicazioni scaturite nella riunione
di inizio anno del Consiglio di Classe, riferendosi alle indicazioni generali deliberate in Collegio
Docenti, nel corso della quale sono state tracciate le linee essenziali del piano di lavoro del
Consiglio stesso in ordine agli obiettivi, metodologie, attività didattiche, attività di verifica e
valutazioni comuni.
In linea di massima il metodo di lavoro è stato impostato secondo il criterio costruttivista in modo
che gli alunni fossero attori principali dello sviluppo, della conoscenza e delle abilità scoprendo
così, di volta in volta, le motivazioni, le connessioni, le conseguenze, le aspettative che una nuova
situazione può offrire ricercando utilizzazioni pratiche nella realtà, trovando nella partecipazione
attiva un personale soddisfacimento della scoperta dei fatti.
Si rimanda alla programmazione e alla griglia espressa in decimi utilizzata nelle valutazioni
periodiche, che si allega.
Mezzi
• lezione frontale;
• lavori di gruppo;
• conversazioni guidate:
• lavori individuali di realizzazione, disegno al computer e collaudo di impianti elettrici nei
laboratori specialistici.
Strumenti
• libri di testo, fotocopie;
• riviste specializzate;
• manuali tecnici, dispense;
• P.C. e software tecnici;
• audiovisivi;
• materiale didattico via web.
Spazi
• aula;
• laboratorio linguistico;
• laboratorio di elettrotecnica e misure;
• laboratorio di TDP (Tecnologia, Disegno e Progettazione elettrica);
• laboratorio di sistemi automatici;
• laboratorio di informatica;
• sala di proiezione;
• palestra ed area attrezzata circostante;
• biblioteca di dipartimento.
Tempi del percorso formativo
Tutti i programmi sono stati svolti regolarmente in base alla programmazione di inizio anno.
In particolare si rimanda alla relazione di ogni disciplina che ripercorre ogni singolo iter.
Criteri e strumenti di valutazione
• Conoscenze dei contenuti;
• conoscenza degli strumenti linguistici funzionali alla comunicazione;
• conoscenza degli strumenti linguistici specialistici;
• acquisizione di una mentalità scientifica;
• capacità di analisi e di sintesi;
• partecipazione, interesse, impegno;
• utilizzo dei laboratori nel pieno rispetto delle norme antinfortunistiche della sicurezza sul
lavoro;
• capacità di cogliere anche l’aspetto economico dei problemi;
Nelle griglie di valutazione delle prove d’esame, approvate dal Collegio docenti e fatte proprie
dal Dipartimento, sono comunque presenti i criteri sopra elencati. La griglia della terza prova è
stata leggermente modificata in sede di Specializzazione, con un modesto spostamento del
livello di sufficienza.
Strumenti di valutazione
Verifiche orali, scritte, grafiche tradizionali o integrate da test, griglie, questionari, relazioni
tecniche; sono state effettuate mediamente tre verifiche scritte o scritto-grafiche e due orali
quadrimestrali.
In alcune discipline sono stati programmati colloqui orali ed offerte opportunità di giustificazioni.
Le valutazioni sono state effettuate in decimi adottando griglie elaborate in sede dipartimentale e
approvate dal Collegio Docenti.
Criteri di assegnazione del voto di condotta
Il voto di condotta è stato assegnato a ciascun alunno in considerazione della nuova normativa e dei
criteri deliberati dal Collegio dei Docenti e fatti propri dal C. di C.:
1) rapporti dello studente con i compagni (atteggiamenti lesivi della dignità, atti di bullismo e
prevaricazioni, sottrazione beni altrui);
2) rapporti dello studente con il personale scolastico;
3) uso del linguaggio (espressioni violente, triviali, minacce);
4) impegno e partecipazione (rispetto consegne, puntualità, partecipazione al dialogo
educativo, diligenza);
5) frequenza (assiduità e regolarità della frequenza, rispetto degli orari);
6) note sul registro di classe e provvedimenti disciplinari;
7) rispetto dell’ambiente e delle cose (uso improprio del cellulare, fumo, introduzione di
bevande alcoliche e stupefacenti, incuria, danni ad arredi ed attrezzature).
Attività curriculari ed extra curriculari.
Gli allievi hanno partecipato al viaggio d'istruzione in Aprile a Vienna Praga.
Alla classe sono stati offerti diversi momenti di approfondimento nelle varie discipline; gli alunni
hanno partecipato a:
- “Olimpiadi della matematica”;
- convegni sull'orientamento universitario e post diploma presso l’Università di Ancona e
ITCG di Ascoli Piceno manifestazione “Going”;
- incontro sulla sicurezza stradale e sostanze stupefacenti tenuto dalla Polizia di Stato;
- presentazione del “PEAC” Piano Energetico Ambientale Comunale” organizzato dal
Comune di Ascoli Piceno e l’Università Politecnica delle Marche;
- corsi di recupero e di approfondimento organizzati in febbraio (18/02/2010 – 03/03/2009)
con la sospensione dell’attività didattica curriculare.
La classe, inoltre , ha ultimato il lavoro sull’Area di Progetto, nella disciplina Tecnologia Disegno e
Progettazione Elettrica, articolato in più elaborati grafici: “Progettazione di un impianto elettrico
industriale”.
Simulazione delle prove scritte dell’esame di stato
Sono state effettuate prove finalizzate ad una verifica dello stato di apprendimento e ad un esercizio
della prova d’esame; le esercitazioni sono state rivolte a singole discipline, con prove scritte
programmate negli stessi giorni per tutte le specializzazioni:
prima prova 06/05/2010 (6h)
seconda prova 07/05/2010 (6h)
terza prova 10/05/2010 (2h)
Per la terza prova è stata scelta la tipologia "A": trattazione sintetica di argomenti con numero di
righe limitato e valutazione in quindicesimi.
Le discipline della terza prova sono state:
- Matematica;
- Impianti Elettrici;
- Sistemi Automatici;
- TDP.
Gli elaborati delle tre prove sono allegati al presente documento.
Le griglie di valutazione adottate sono riportate nel documento stesso.
Simulazione del colloquio
Relativamente alla simulazione del colloquio è stata lasciata a ciascun alunno la facoltà di
cimentarsi nella prova nell’ambito delle singole discipline.
Per la simulazione delle prove d'esame, gli insegnanti specifici della prima, seconda e terza prova
scritta hanno effettuato durante l'intero corso dell'anno prove finalizzate a questo scopo, in aggiunta
a quelle finali di maggio.
RELAZIONE FINALE RELATIVA ALL’AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA ED OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe 5 A Elettrotecnica ed Automazione è costituita, da 25 alunni con la provenienza già
descritta. La condotta, pur non avendo mai creato problemi rilevanti ha portato, talvolta, a richiami
e censure per l’atteggiamento distratto, poco partecipe, per l’elevato numero delle assenze e per un
generalizzato comportamento superficiale di molti, che il corpo docente ha sempre prontamente
segnalato richiamando gli allievi ad un comportamento più fattivo e responsabile.
Nel corso dell’anno scolastico qualche alunno si è segnalato per un mediocre interesse verso lo
studio e, più in generale, per scarsa disponibilità nei confronti dell’attività didattica, mostrando
qualche tentativo di riscatto in prossimità delle scadenze quadrimestrali.
Alcuni allievi non sono riusciti a recuperare completamente le loro lacune, malgrado le numerose
possibilità che la scuola ha offerto nel corso di tutto l’anno scolastico. Un gruppo poco numeroso di
allievi ha cercato di compiere seriamente il proprio percorso per conseguire una preparazione
adeguata e sicura.
Continui sono stati i richiami dei Docenti, molti dei quali segnalati sul registro di classe, alla
normativa di ammissione in vigore compiutamente dal corrente anno scolastico, al fine di sollecitare
i più restii ad un comportamento più consono per l’ottenimento di sufficienze in tutte le discipline.
Per alcuni questo appello appare disatteso.
Con continui interventi di recupero, approfondimento e/o consolidamento attuati sia in orario
curriculare, sia con sospensione dell’attività ed anche in orario pomeridiano, il processo didattico -
formativo, è risultato efficace ed ha permesso, seppure a fatica, di conseguire, solo mediamente gli
obiettivi programmati, secondo i metodi, i mezzi, gli spazi e i criteri di valutazione e di verifica
adottati dai Docenti delle singole discipline, sempre tenendo presente la deliberazione del Consiglio
di Classe sulla Programmazione comune - cui si rimanda per una conoscenza più dettagliata - ( in
allegato) - e nel rispetto dei lineamenti generali della normativa ministeriale.
La valutazione finale globale risulta, con le riserve già dette, mediamente accettabile e pressoché
adeguata ai parametri basilari delle competenze del Perito Elettrotecnico.
Diversi allievi non sono riusciti a costruire una rete di conoscenze globali (per esempio anche nelle
materie giuridico economiche e linguistiche) indispensabili per armonizzare un percorso formativo
inevitabilmente vasto ed articolato, quale quello del triennio di specializzazione.
Va rilevato che per alcuni ragazzi è risultato più agevole applicarsi in attività tecniche e di
laboratorio o proiettarsi verso problematiche pratiche di interesse generale, meno legate
all'astrazione, all'applicazione costante sul manuale, alla riflessione e critica personale.
È tenendo presente anche questi aspetti che si può meglio "leggere" il diversificato livello di
preparazione fra i componenti la classe.
Un gruppo numericamente modesto, infine, in tale contesto, ha maturato, nel corso del triennio, una
preparazione culturale complessiva ampia ed articolata, conseguendo nel complesso delle discipline
una valutazione globale buona.
Ascoli Piceno, 15.05.2010
Il Coordinatore Il Dirigente Scolastico ________________________ _______________________ Il Consiglio di Classe
_______________________ _______________________
________________________ _______________________
________________________ _______________________
________________________ _______________________
________________________ _______________________
________________________ _______________________
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “E. Fermi” ANNO SCOLASTICO 2009/2010
PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE Classe 5° A ELETTROTECNICA Disciplina RELIGIONE CATTOLICA
Contenuti disciplinari sviluppati 1. Introduzione
• Contenuti specifici principali sviluppati: discussione e definizione delle modalità di sviluppo del programma; scelta dei temi da approfondire nel corso dell’anno.
2. L’impegno sociale e politico
• Contenuti specifici principali sviluppati: Il concetto di politica come servizio alla polis; il concetto di bene comune come promozione integrale della persona umana; la concezione olistica della persona umana; dignità e centralità della persona umana; il concetto di solidarietà; la cultura della legalità; il tema della laicità dello stato; il tema del lavoro.
3. Il dibattito su matrimonio e famiglia
• Contenuti specifici principali sviluppati: Discussione introduttiva: le attuali posizioni su matrimonio e famiglia. Convivenza e coppie di fatto. Matrimonio civile e matrimonio come sacramento.
4. Da concludere L’attuale dibattito sui temi di bioetica; testamento biologico ed eutanasia; cellule staminali e vita dell’embrione.
i problemi etici connessi al controllo della fertilità.
Nb. Nel computo globale delle ore vanno comprese: • Un’ora dedicata al tema della Quaresima. • La Sindone tra fede e scienza. • Due ore dedicate alla discussione sulla situazione della classe.
2. Percorso formativo 2.1. Metodo utilizzato
La programmazione è stata attuata in coerenza con le finalità, gli obiettivi ed i contenuti dell’I.R.C. ed in rapporto alle esigenze e alle caratteristiche del gruppo classe. Il modello attuativo ha tenuto conto in prevalenza della prospettiva antropologica.
Nel processo didattico, oltre alla lezione frontale, si è cercato anche il momento della discussione al fine di assicurare, da una parte, riferimenti chiari e fondativi circa i contenuti della Religione Cattolica e stimolando, dall’altra, la partecipazione attiva degli alunni. In particolare, dal punto di vista metodologico, si è privilegiato l’aspetto induttivo/esperenziale preferendo partire dal “vissuto” e dall’esperienza degli alunni, immersi, peraltro, in una cultura che presenta fortissimi i segni della realtà religiosa che vanno spiegati, analizzati, compresi,… 2.2 Tempi
• Ore settimanali previste dai programmi ministeriali: 1 h. • Ore annuali previste: 33 h. • Ore utilizzate all’11/05/2010: 27 h. 2.3. Criteri di valutazione
Nella programmazione curricolare la valutazione offre la possibilità di verificare/controllare la validità e l’efficacia dell’interazione didattica, esaminando il cammino fatto allo scopo, eventualmente, di rinforzare l’apprendimento nel caso di incertezze e limiti. Dal punto di vista metodologico, si è cercato di raggiungere tali finalità servendosi sia del controllo verbale (specie tramite questionario orale) sia dell’osservazione diretta (durante la lezione, nei comportamenti con i compagni, con il personale della scuola,…). Tra gli indicatori utilizzati si sono tenuti presenti, soprattutto:
• a livello di linguaggio: acquisizioni di nuove informazioni sul problema trattato; capacità di esprimere i contenuti in modo chiaro e comprensibile a tutti;
• a livello di criticità: superamento di mentalità infantili/pregiudiziali; capacità di fare ragionamenti sul problema in modo serio, motivato, critico; capacità di difendere le proprie opinioni aprendosi però al dialogo con i compagni;
• a livello di comportamento: capacità di entrare in simpatia con l’argomento superando gli atteggiamenti di stanchezza/noia/vivacità eccessiva; dimostrazione di attenzione/interesse, anche attraverso la richiesta di ulteriori chiarimenti o di piccoli approfondimenti.
2.4 Obiettivi raggiunti
La finalità fondamentale dell’I.R.C. è quella di concorrere a promuovere, con le altre discipline, il pieno sviluppo della personalità degli alunni. In particolare, si è cercato di offrire ai ragazzi contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà religiosa e di venire incontro alle loro esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita.
La classe, abbastanza numerosa, a tratti poco ordinata, pur evidenziando talora la necessità di essere sollecitata ad una partecipazione più convinta, ha mostrato, nel complesso, un’accettabile disponibilità al dialogo educativo. Evidente in alcuni l’impegno a collaborare per rendere più costruttiva la discussione. Ascoli Piceno, 11.05.2010
Gli studenti L’insegnante Ennio Gurdi
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “E. FERMI” ASCOLI PICENO
ESAMI DI STATO A.S. 2008/2009
PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE V SEZIONE A SPEC. EA
DISCIPLINA ITALIANO CONTENUTI DISCIPLINARI Il positivismo – posizione sociale – ruolo degli intellettuali Giosuè Carducci – l’evoluzione ideologica e letteraria. L’opposizione luce e ombra San Martino, Pianto antico – la realtà moderna: “Alla stazione in una mattina d’autunno” Il naturalismo francese Il verismo italiano Giovanni Verga Impersonalità e regressione. I Malavoglia – l’addio al mondo pre-moderno – l’abbandono del nido e la commedia dell’interesse – “La conclusione dei Malavoglia” – dalle novelle “la roba”; “libertà”. Da Mastro don Gesualdo: “La tensione faustiana del SELF-MADE-MAN.”- “Il Pesco non s’innesta all’ulivo” Aspetti generali: Il decadentismo Giovanni Pascoli Da Myricae:La mia sera, L’assiuolo, X Agosto_ Dai Canti di Castelvecchio: “Il gelsomino notturno”. Gabriele D’Annunzio Da terra vergine: Dalfino; da Il Piacere:”Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti”. Da le vergini delle rocce: Il programma politico del superuomo da Alcyone: “La sera fiesolana”- “La pioggia nel pineto” Italo Svevo I romanzi – “Una vita “ - “Senilità “(sintesi )- da “La coscienza di Zeno” : “La morte del padre” “La morte dell’antagonista” - “ Il fumo” - “La salute malata di Augusta”- “L’inetto come abbozzo dell’uomo futuro”. Luigi Pirandello Da l’umorismo: un’arte che scompone il reale. Dalle Novelle per un anno: “Il treno ha fischiato”- “ La trappola”- “Ciaula scopre la luna”- . Da Il fu Mattia Pascal: la costruzione della nuova identità e la sua crisi.- Pirandello e il teatro ”Così è (se vi pare)
Il futurismo - F.T. Marinetti Manifesto del futurismo La Narrativa Ignazio Silone Da Fontamara- “Il furto dell’acqua”
Scrittori del secondo – dopoguerra Giuseppe Tomasi di Lampedusa Da “ Il Gattopardo”: Cap. VII – bilancio della vita; la Sicilia e la morte
ASCOLI PICENO 09/05/2009
L’insegnante GLI STUDENTI
___________________________ ____________________________
____________________________
METODI UTILIZZATI:
L’insegnante si è adoperato nell’abituare gli allievi ad impegnarsi nell’acquisizione di un metodo di
studio che possa permettere loro, di affrontare in modo autonomo la lettura dei vari autori, dei quali
è stato possibile costruire dei profili che chiariscano, attraverso le scelte individuali, la formazione
della loro fisionomia intellettuale, le problematiche e i temi che costituiscono gli elementi portanti.
Una flessibilità opportunamente usata in sede didattica ha consentito all’insegnante di offrire una
visione per grandi quadri dei rapporti tra la storia della letteratura e le vicende storiche, politiche ed
economico sociali di un’epoca e tra fenomeni prettamente letterari e storia delle idee, nonché dei
rapporti tra la letteratura e le altre forme artistiche.
MEZZI (E STRUMENTI) UTILIZZATI: “ Dal testo alla storia, dalla storia al testo “ ed. Paravia ( E F G H) SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO I tempi previsti dai programmi ministeriali sono: n° 3 ore settimanali.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Le verifiche orali e scritte hanno avuto lo scopo di accertare i livelli di conoscenza e, soprattutto, le
abilità strumentali e le capacità critiche acquisite dai ragazzi. Per quanto riguarda le prove scritte, si
rileva che è stata curata la metodologia con cui affrontare il tema letterario, il saggio breve, e
l’articolo di giornale.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: sono stati utilizzati: n. 4 prove orali tradizionali n. 5 prove semistrutturate ( a risposte aperte e/o chiuse) monodisciplinari
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Sul piano del profitto e della crescita culturale, alla fine di tale anno scolastico, è possibile
affermare che quasi tutti gli alunni, fatta eccezione per qualche elemento realmente sprovvisto di
attitudine per le discipline del gruppo letterario o privo di una solida preparazione di base, nonché
meno volenteroso, hanno migliorato la loro situazione e sono pervenuti ad un livello sufficiente e in
alcuni casi, discreto se non buono, di conoscenza e di assimilazione dei contenuti culturali
dell’italiano e della storia. Va tuttavia rilevato che qualche alunno incontra ancora una certa
difficoltà sul piano espressivo, specialmente nello scritto.
Data 09/05/2009 Firma del docente
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ E . Fermi “ ESAMI DI STATO A.S. 2009/2010
PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE V^ sezione A SPEC. ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE
DISCIPLINA STORIA CONTENUTI DISCIPLINARI
UNITA DIDATTICA
Tempi
CONTENUTI
Livello di
Approfondimento ottimo/buono/discret
o/suff/solo cenni
UNITA 1 Il decollo industriale italiano nella età giolittiana Le premesse del decollo – Politica interna e sindacalizzazione- Le Riforme – Il Suffragio Universale maschile- La politica estera – I nazionalisti e la guerra libica.
Buono 6 ore
UNITA 2 Verso la prima guerra mondiale Il quadro mondiale La rivoluzione russa del 1905
Discreto 2ore
UNITA 3 La prima guerra mondiale Le cause – l’attentato a Sarajevo- Le fasi salienti del primo e secondo anno di guerra. Neutralismo e Interventismo in Italia Le fasi fondamentali del terzo e del quarto anno di guerra ed i treattati di pace e le conseguenze
Discreto 6 ore
UNITA 4 Dalla Rivoluzione di febbraio alla Rivoluzione d’ Ottobre La Russia tra feudalesimo e capitalismo La rivoluzione di Febbraio ed abdicazione dello zar La rivoluzione di Ottobre I soviet ratificano la rivoluzione La nuova politica economica( solo cenni)
Discreto 3 ore
UNITA 5 Nascita e Avvento del Fascismo L’economia italiana del dopoguerra e situazione politico-sociale Ex combattenti e Fascismo Il biennio rosso L’avventura di Fiume La marcia su Roma
Buono 3 ore
UNITA 6 Fascismo come regime La normalizzazione Il colpo di stato del 1925 Educazione e cultura fascista Totalitarismo e Corporativismo Chiesa e Stato La politica economica e sociale del regime Autarchia e politica estera
Buono 3 ore
UINITA 7 Avvento del Nazismo in Germania La Germania nell’immediato dopoguerra Occupazione della Ruhr e il piano Dawes
Buono 3 ore
L’avanzata del nazismo. In sintesi Fascismo e Nazismo caratteristiche comuni e differenziali Hitler e Mussolini verso la guerra Nuove aggressioni nazifasciste
UNITA 8 La seconda Guerra Mondiale Invasione della Polonia Offensiva contro la Francia Resistenza Britannica Operazioni nei Balcani ed in Africa La Russia e gli USA nella guerra La liberazione La resa della Germania e del Giappone Il problema della soluzione finale La Resistenza in Italia
Buono 7 ore
UNITA 9 L’Italia Repubblicana I risultati del referendum – 2 giugno 1946 Lo scontro del 1948
Discreto 3 ore
UNITA 10 Il medio oriente, Israele, il problema palestinese Buono 6 ore
METODI UTILIZZATI: Nell’analisi delle dieci unità sono state approfondite le linee di fondo, i rapporti di casualità, le interazioni spazio-temporali con particolare riguardo alle componenti sociali- economiche –politiche . Una attenzione particolare è stata rivolta alla storia che ha visto l’Italia interessata anche se l’esiguità del tempo a disposizione non ha permesso di approfondire tutte le tematiche. Sono state sviluppate tutte le unità focalizzando alcune problematiche fondamentali e lasciando ampio spazio alla lettura, analisi , discussione degli argomenti sopra menzionati dei quali l’insegnante ha fornito ampia documentazione bibliografica. Gli alunni hanno realizzato dei lavori conclusivi di approfondimento cartacei e multimediali. MEZZI ( E STRUMENTI UTILIZZATI) : Corso di Storia e Percorsi di L. Baldissara e S. Battilossi – Sansone Editore SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO I tempi previsti dai programmi ministeriali sono :
a) N. 2 ore settimanali ( previste dai programmi ministeriali)
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI La valutazione e scaturita da prove orali e tradizionali individuali effettuate o in itinere o alla conclusione dei moduli. La valutazione sommativa ha tenuto conto oltre che dall’acquisizione dei contenuti dell’uso del linguaggio specifico, della formazione della coscienza storica e critica. Altri indicatori sono stati: la partecipazione al dialogo educativo, l’impegno profuso, lo sforzo dimostrato in relazione al punto di partenza, la rielaborazione domestica. STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Sono stati utilizzati :
• N. 4 prove orali tradizionali
OBIETTIVI RAGGIUNTI : La classe nel complesso conosce le tematiche fondamentali del percorso studiato. Solo pochi alunni non hanno raggiunto la sufficienza. Il resto della classe ha sviluppato competenze e capacità sufficienti. Alcuni alunni particolarmente volenterosi e dotati hanno acquisito una conoscenza di buon/ottimo livello. Ascoli Piceno li 10/05/2009 Firma del Docente VISTO PER ADESIONE I Rappresentanti di Classe ----------------------------------- -----------------------------------
PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
CLASSE : 5° sez A EA DISCIPLINA : Lingua e civiltà Straniera Inglese ORE PREVISTE: 66 h EFFETTUATE: in data 10/05/2008 ore: 58
ANNO SCOLASTICO: 2009/2010 DOCENTE : Vagnoni Massimo
Situazione di partenza, contratto formativo e risultati globalmente conseguiti All’inizio dell’anno scolastico la classe ha evidenziato una sufficiente preparazione di base e un discreto interesse per la disciplina. L’impegno dimostrato è stato complessivamente sufficiente. Gli allievi della classe V A nel corso di questo anno scolastico hanno in parte affinato le tecniche espressive finalizzate al procedimento logico-argomentativo. Sanno comprendere, commentare, riassumere, leggere autonomamente dei semplici testi tecnici . Sono in grado di sintetizzare le conoscenze acquisite, utilizzando un registro linguistico abbastanza corretto.
Sotto il profilo del profitto, alla data attuale, 9 alunni hanno riportato risultati buoni e/o discreti, 10 allievi hanno conseguito una preparazione sufficiente e 6 elementi evidenziano una preparazione mediocre/insufficiente. Gli studenti che presentavano il debito formativo lo hanno recuperato. Eventuale adattamento delle indicazioni del Consiglio di Classe e delle relative strategie allo specifico disciplinare. Per raggiungere gli obiettivi stabiliti si è fatto ricorso ad attività di tipo comunicativo: le quattro abilità linguistiche fondamentali sono state attivate e rinforzate usando la lingua in situazioni realistiche. Le varie attività sono state adeguate alla realtà psicologica e socio-culturale degli allievi e, nei limiti del possibile, ai loro interessi e bisogni. La riflessione sulla lingua, di tipo prevalentemente induttivo, è stato un momento essenziale nel processo di insegnamento/apprendimento. Essa non si è limitata alla presentazione di meccanismi formali, ma ha teso a mettere in evidenza i concetti sottesi a tali meccanismi. Nelle esercitazioni si è seguito, all’interno di ogni unità di lavoro, una progressione che è andata da esercizi oggettivi a tests guidati, ma più creativi per giungere a tests dal carattere produttivo.
Adattamento dei moduli a situazioni specifiche di gruppi o singoli studenti, attività integrative di approfondimento e recupero. Le attività di recupero hanno avuto come oggetto spiegazioni, esercizi di traduzione, esercizi strutturali di completamento e trasformazione, ripasso dei principali argomenti di natura tecnica trattati. Tali attività sono state svolte nelle ore curricolari. Il programma svolto risulta in parte ridotto rispetto a quello preventivato a causa dei tempi di apprendimento della classe.
Programma effettivamente svolto al 10/05/2010
Moduli Unità didattiche Livello di approfondimento
Metodologie Mezzi e spazi Obiettivi
Electronics - Unit 10: Microprocessors - Unit 11: Computers -Unit 12: Automation
Buono Buono Buono
Lezione frontale Lezione frontale Metodo induttivo e per scoperta. Laboratorio di lingue.
Aula ordinaria, uso del libro di testo e fotocopie di materiale e appunti forniti dall’insegnante. Laboratorio linguistico.
Comprendere testi orali e scritti autentici relativi alla specializzazione tecnica e alla civiltà in inglese : -Interagire verbalmente su contenuti di natura tecnica con accettabile correttezza fonetica, strutturale e lessicale ed appropriatezza comunicativa. -Produrre testi scritti gradualmente più complessi per forma e contenuto e con scopi diversi: relazioni, composizioni, riassunti. -Ampliamento delle conoscenze relative agli elementi essenziali della comunicazione: funzioni linguistiche e relativi esponenti, situazioni, ruoli sociali, registri e lessico.
History Geography
-World War I -Trench Warfare -WW II A timeline of the main events -The regions of Britain
Buono Buono Sufficiente Buono
Lezione frontale Lezione frontale Metodo induttivo e per scoperta. Lezione frontale e laboratorio linguistico
Verifiche scritte ed orali: Sono state svolte due verifiche scritte e due orali per quadrimestre per i criteri di valutazione si fa riferimento ai criteri esposti nella programmazione di classe e alle griglie adottate Ascoli Piceno 10/05/2009
III ... TTT ... III ... SSS ... EEE ... FFF eee rrr mmm iii ddd iii AAA sss ccc ooo lll iii PPP iii ccc eee nnn ooo EEE SSS AAA MMM III DDD III SSS TTT AAA TTT OOO
AAA ... SSS ... 222 000 000 999 /// 222 000 111 000
PPPEEERRRCCCOOORRRSSSOOO FFFOOORRRMMMAAATTTIIIVVVOOO
DDDEEELLLLLLAAA CCCLLLAAASSSSSSEEE:::VVV ssseeezzz... AAA eeellleeettt tttrrrooottteeecccnnniiicccaaa
DDDIIISSSCCCIIIPPPLLLIIINNNAAA::: MMMAAATTTEEEMMMAAATTTIIICCCAAA
PPP rrr eee sss eee nnn ttt aaa zzz iii ooo nnn eee ddd eee lll lll aaa ccc lll aaa sss sss eee
La classe V è composta da un gruppo molto eterogeneo di elementi che risultano in generale poco abituati all’impegno domestico. Alcuni elementi presentano lacune pregresse che spesso hanno rallentato il regolare processo di apprendimento e, anche se in classe hanno cercato di collaborare con l’insegnante, l’impegno non si è rivelato idoneo. Sono presenti alcuni elementi con buone capacità che invece si sono impegnati costantemente e quindi hanno raggiunto buoni risultati. Il rendimento medio può considerarsi sufficiente.
UNITA’ DIDATTICA
tempi
CONTENUTI Livello di approfondimento
Ottimo Buono Discreto Sufficiente Solo cenni
Unità 0 Ore 8
Funzione reale di variabile reale: Ripasso delle regole di derivazione; studio e rappresentazione grafica di una funzione reale di variabile reale (Calcolo dei punti di flesso di una funzione).
Buono
Unità 1 Ore 28
Integrali indefiniti: Definizione di primitiva di una funzione data.
Definizione di integrale indefinito. Proprietà
dell’integrale indefinito. Integrali indefiniti e
metodi di integrazione: integrali immediati,
integrazione per parti e per sostituzione,
integrazione di funzioni razionali fratte,
esercizi..
Buono
Unità 2 Ore 18
Integrali definiti: Definizione e proprietà;teorema della media; teorema fondamentale del calcolo integrale; calcoli di aree; volume di un solido di rotazione.
Buono
Unità 3 Ore 3
Integrali impropri: Definizione e generalità; calcolo di integrali impropri di 1° e 2° tipo.
Solo cenni
Unità 4 Ore 15
Funzioni reali in due variabili reali: Definizione, calcolo del dominio. Rappresentazione grafica di una funzione in 2 variabili solo dal punto di vista teorico (grafico per punti, linee di livello, grafico sezione). Derivate parziali del primo e del secondo ordine; teorema di Schwarz; classificazione dei punti stazionari mediante Hessiano; differenziale totale.
Discreto
Unità 6 Ore 20
Equazioni differenziali: eq. diff. 1° ordine, equaz. diff. a variabili separate e separabili, eq. diff. lineari del
buono
UNITA’ DIDATTICA
tempi
CONTENUTI Livello di approfondimento
Ottimo Buono Discreto Sufficiente Solo cenni
primo ordine; eq. diff. 2° ordine. lineari omogenee a coefficienti costanti.
MMM eee ttt ooo ddd iii uuu ttt iii lll iii zzz zzz aaa ttt iii :::
• Lezione frontale e metodo deduttivo nell’introduzione dei concetti di base e nelle eventuali dimostrazioni
• Scoperta guidata e metodo induttivo nelle applicazioni e nelle interpretazioni degli argomenti proposti
• Lavoro individualizzato
MMM eee zzz zzz iii ((( eee sss ttt rrr uuu mmm eee nnn ttt iii ))) uuu ttt iii lll iii zzz zzz aaa ttt iii :::
• Lavagna tradizionale
• Libro di testo
Spazi e tempi del percorso formativo
• Spazi utilizzati: aula ordinaria
• I Tempi previsti dai programmi ministeriali sono: N.3 ore settimanali previste dai programmi ministeriali
N.99 ore annuali
• I Tempi effettivamente utilizzati sono stati: N.92 ore annuali.
Criteri di valutazione adottati
• La valutazione è stata effettuata considerando come indicatori gli obiettivi prefissati
• I voti sono stati espressi in decimi
SSS ttt rrr uuu mmm eee nnn ttt iii ddd iii vvv aaa lll uuu ttt aaa zzz iii ooo nnn eee aaa ddd ooo ttt ttt aaa ttt iii :::
Sono stati utilizzati:
• N. 7 verifiche scritte tradizionali di 1 ora (per la correzione si adopereranno apposite griglie )
• N. 3 prove orali tradizionali
• N. 1 prova strutturata e/o semistrutturata (a risposte aperte) tipologia A disciplinare
• N. 1 prova strutturata e/o semistrutturata (a risposte aperte) pluridisciplinare
• Altro
Obiettivi raggiunti
• Conoscenza dei contenuti;
• Capacità espositive;
• Capacità logico-deduttive;
• Capacità di analisi e sintesi;
• Capacità di rielaborazione;
• Capacità critiche;
• Capacità di organizzazione del lavoro personale;
• Originalità e creatività;
• Evoluzione della crescita umana e culturale
Tali obiettivi, prefissati all’inizio dell’anno scolastico, sono stati ovviamente raggiunti in modo
diverso da ogni singolo alunno in dipendenza delle capacità e dell’impegno profuso. Si può
comunque considerare che i primi 3 obiettivi siano stati raggiunti in modo sufficiente dalla classe ad
eccezione di pochi elementi; il 4° e 5° obiettivo da circa metà classe.
EEE VVV EEE NNN TTT UUU AAA LLL III “““ EEE SSS PPP EEE RRR III EEE NNN ZZZ EEE DDD III RRR III CCC EEE RRR CCC AAA EEE DDD III AAA RRR EEE AAA DDD III
PPP RRR OOO GGG EEE TTT TTT OOO ”””
Data
Firma docente
VSTO PER ADESIONE
I rappresentanti di classe _______________________________________
_______________________________________
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ E.Fermi”
ESAMI DI STATO a.s. 2009-2010
PERCORSO FORMATIVO
DELLA CLASSE 5 EA SEZIONE A
DISCIPLINA : IMPIANTI ELETTRICI
CONTENUTI DISCIPLINARI UNITA'
DIDATTICA
TEMPI
CONTENUTI
LIVELLO DI
APPROFONDIMENTO
UNITA' 1
ORE 18
DISTRIBUZIONE B.T. : Dimensionamento impianto,
protezione sovraccarichi e cortocircuiti, energia passante, caduta
di tensione industriale ecc.
BUONO
UNITA' 2
ORE 22
DISTRIBUZIONE M.T.: calcolo di linee con carichi distribuiti
e diramati, linee ad anello, distribuzione centralizzata e a centri
di carico, distribuzione pubblica
BUONO
UNITA' 2
ORE 25
CORRENTI DI CORTO CIRCUITO: Linee monofasi e trifasi,
valutazione dell'impedenza a monte, valutazione trasformatore,
corrente minima di corto circuito, selettività, protezione motori
asincroni.
BUONO
UNITA' 3
ORE 22
RIFASAMENTO INDUSTRIALE: Conseguenze di basso cos fi,
formule di calcolo, modalità di rifasamento, dispositivi di
protezione, inserzione e manovra.
BUONO
UNITA' 4
ORE 26
CABINE ELETTRICHE MT/BT: dimensionamento componenti
MT e BT, scelta del trasformatore, protezioni e dispositivi di
manovra, impianto di terra, progetto di massima di una cabina.
BUONO
UNITA'
DIDATTICA
TEMPI
CONTENUTI
LIVELLO DI
APPROFONDIMENTO
UNITA' 5
ORE 18
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA: Fonti primarie,
servizio di base e di punta, centrali idroelettriche, trinomio di
Bernoulli, trasformazioni energetiche, bacino imbrifero. Centrali
termoelettriche, ciclo di Rankine, schema elementare ciclo
acqua-vapore.
DISCRETO
UNITA' 6
ORE 22
SICUREZZA ELETTRICA: Pericolosità della corrente elettrica,
protezione dai contatti indiretti, interruttore differenziale
monofase e trifase, Sistemi TT, TN, IT. Protezione dai contatti
diretti, sistemi a bassissima tensione.
BUONO
Allegati: • Programma dettagliato;
• relazione sui metodi, mezzi, strumenti utilizzati e sui criteri di valutazione adottati;
• griglia di valutazione (quella deliberata in collegio docenti)
Data 11/05/2010 il Docente prof. Settimio CANNAVICCI
CLASSE 5 AEA Materia Impianti Elettrici a.s. 2009/2010 RELAZIONE CLASSE
RELAZIONE SUI METODI, MEZZI,STRUMENTI UTILIZZATI E SUI CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Breve Relazione sulla classe
Alcuni allievi furono ammessi con debito formativo nella materia specifica, altri sanati in seguito
alle azioni e strategie di recupero attuate dalla scuola.
Gli alunni, nell'anno in corso, hanno mediamente conseguito nella disciplina gli obiettivi minimi
secondo i mezzi, gli spazi e i criteri di valutazione e di verifica indicati negli allegati.
Diversi hanno una valutazione generale buona, con singole eccezioni di valutazione ottima, mentre
alcuni conservano carenze legate ad una continua mancanza di studio e di interesse fattivo.
La programmazione dell'attività educativa e didattica ha seguito l'iter che ci si era preposti e oltre i
recuperi nelle giornate a tale scopo dedicate, in ogni caso, continuo è stato il recupero curricolare
nell'orario normale delle lezioni.
Gli alunni sono stati sempre informati sul percorso formativo e sugli obiettivi da raggiungere in
modo che ognuno fosse consapevole dell'impegno da profondere nello studio.
Continui sono stati fin dall'inizio dell'anno scolastico i richiami, segnalati più volte anche nel
registro di classe, alla normativa di ammissione all'esame di stato, che prevede sufficienze in
ognuna delle singole discipline. Da un punto di vista comportamentale non ci sono stati atti di
rilievo.
Metodi utilizzati
Il programma è stato diviso per unità didattiche e attraverso la trasmissione logica e talvolta
deduttiva degli argomenti, la trattazione è passata da un punto di vista concettuale a quello
applicativo, tramite esercitazioni scritte ed esempi di dimensionamento e calcolo.
Continui i richiami ed i collegamenti con le discipline correlate del corso, soprattutto con
Elettrotecnica e T.D.P. Diverse le verifiche scritte come simulazione di terza prova.
Mezzi e strumenti utilizzati
Le trattazioni sono state sviluppate utilizzando prevalentemente la lavagna tradizionale, con
riferimento al manuale del Perito Elettrotecnico e alle Norme C.E.I..
Continua e puntuale l’attinenza degli argomenti studiati con le Norme di riferimento, il cui rispetto e
la cui conoscenza sono indispensabili ed obbligo di legge.
Integrazioni al manuale sono venute dai cataloghi tecnici delle ditte costruttrici degli apparecchi
usati nell’impiantistica elettrica.
Spazi e tempi del percorso formativo
La materia non prevede il laboratorio, lo svolgimento dell’attività è avvenuto sostanzialmente
nell’aula ordinaria.
I tempi previsti dai programmi ministeriali sono di 5 ore settimanali per un numero complessivo
stimato di ore annuali pari a 155.
Criteri di valutazione adottati
La valutazione dell’apprendimento degli allievi, intesa come quantità, qualità, creatività e
competenza, è stata continua con prove su tutti gli argomenti trattati nel corso.
Esse sono state approfondite ed accurate e relative all’esposizione di interi moduli didattici, con
collegamenti ad eventuali precedenti, potendo così accertare la capacità di comprensione, il livello
di conoscenza dell’argomento e delle abilità raggiunte e la capacità di sintesi nell’espressione.
Le prove scritte, collocate cronologicamente come atti finali di unità didattiche, hanno contribuito
ad accertare il grado di competenza raggiunto da ogni allievo.
In modo pressoché continuo, con domande collettive ed individuali, si è accertata la preparazione in
itinere, quasi quotidianamente, individuando carenze e lacune e programmando immediati interventi
di recupero o modifiche delle strategie di insegnamento, adattandole alla particolare situazione della
classe.
La griglia di valutazione in decimi e quella adottata dall'intero C.di Classe.
Obiettivi raggiunti
Gli obiettivi raggiunti minimi sono stati quelli preventivati, consistenti nell’acquisizione
dell’operatività autonoma nell’ambito del dimensionamento di massima dei principali impianti
elettrici trattati, nel rispetto delle norme tecniche in vigore, e nel sapersi orientare nella scelta dei
dispositivi di protezione e manovra. Qualche alunno, nonostante il corso di recupero specifico e
quello curriculare pressoché continuo, non ha raggiunto compiutamente quanto preventivato
soprattutto per una frequenza non assidua e per mancata rielaborazione a casa.
Strumenti di valutazione adottati
n. 6 prove scritte tradizionali e simulazioni 3° prova di esame.
n. 4/6 prove orali tradizionali
Ascoli Piceno 12/05/09 Prof. Settimio Cannavicci
I.T.I. “E. FERMI” ASCOLI PICENO
PROGRAMMA SVOLTO DI IMPIANTI ELETTRICI prof. Settimio CANNAVICCI
CLASSE 5° A ELETTROTECNICA ed AUTOMAZIONE a.s. 2009/2010 Distribuzione B.T.
Dimensionamento impianto, corrente di impiego, portata dei cavi, relazione tra Ib In Iz , relazione
tra If e Iz , protezioni contro le sovracorrenti di sovraccarico e di corto circuito, energia passante,
parametri delle linee elettriche corte, caduta di tensione industriale, taratura degli interruttori
automatici, fusibili. Protezione in serie o di back-up, selettività nelle protezioni magnetotermiche e
differenziali. Protezione motori asincroni.
Distribuzione M.T.
Calcolo elettrico delle linee elettriche corte tipo R-L.
Criterio della perdita di potenza ammissibile.
Calcolo elettrico delle linee con carichi distribuiti e diramati, momenti amperometrici, linee aperte
con carichi distribuiti, linea aperta diramata, linea aperta complessa, linea alimentata alle due
estremità, linee ad anello. Rendimento di una linea.
Baricentro elettrico di un impianto. Distribuzione centralizzata, schema radiale semplice, radiale
doppio e n+1. Distribuzione a centri di carico con rete MT radiale e con rete MT ad anello.
Distribuzione pubblica.
Determinazione della corrente di corto circuito
Generalità sulla componente simmetrica permanente e componente transitoria (senza dimostrazioni
matematiche). Corrente di corto circuito su linea monofase, corrente di corto circuito su linea
trifase, valutazione dell’impedenza di rete a monte della conduttura, corrente di corto circuito in
presenza di trasformatori, corrente minima di corto circuito, formula semplificata per la corrente
minima di corto circuito.
Rifasamento industriale
Generalità, diagramma vettoriale del rifasamento e triangolo delle potenze, conseguenze di un basso
fattore di potenza, problemi tariffari, formule di calcolo della potenza reattiva e delle capacità per
batteria monofase e trifase a stella e a triangolo, modalità di rifasamento, distribuito, centralizzato a
potenza costante e automatico, fattore di perdita dei condensatori, determinazione della resistenza di
scarica, fusibili, relè magnetici e apparecchi di manovra.
Cabine elettriche M.T./B.T.
Classificazione. Lato MT, alimentazione della cabina da linea terminale o da linea ad anello,
sistema entra-esci. Dimensionamento componenti MT. Trasformatore, scelta del numero e della
potenza, accessori, tensione di corto circuito e perdite. Lato B.T., conduttori, apparecchi di manovra
e loro dimensionamento. Protezioni dalle sovratensioni, dai sovraccarichi, dai corto circuiti, dai
guasti interni. Impianto di terra delle cabine, tensione totale di terra, tensione di contatto e di passo
e loro misura, dimensionamento e costituzione dell’impianto di terra, corrente convenzionale di
guasto a terra. Progetto di massima di una cabina. Generalità sulla CEI 11-1.
Produzione energia elettrica
Fonti primarie di energia, produzione e consumi, servizio di base e di punta.
Centrali idroelettriche: energia primaria, trinomio di Bernoullli, potenza ottenibile da un impianto
idroelettrico, trasformazioni energetiche nella condotta forzata, nel distributore e nella girante.
Turbine ad azione e reazione. Tipi di centrali idroelettriche: ad acqua fluente ed a serbatoio, bacino
imbrifero, opere di sbarramento, turbine idrauliche e numero caratteristico.
Centrali termoelettriche: energia primaria, trasformazioni energetiche. Ciclo di Rankine, schema
elementare del ciclo acqua -vapore. Potenza e rendimenti.
Sicurezza elettrica
Pericolosità della corrente elettrica, diagrammi degli effetti della corrente sulle persone.
Protezione dai contatti indiretti, tensione di contatto a vuoto con e senza impianto di terra, analisi
dei circuiti di guasto, relazione tra RE e REn. Impianti di terra, componenti e dimensioni minime.
Interruttore differenziale monofase e trifase, corrente nominale e soglia d’intervento. Protezione
mediante interruzione automatica dell’alimentazione. Sistema TT , coordinamento con impianto di
terra e utilizzo di interruttore magnetotermico e differenziale, impianto di terra comune a più
derivazioni, protezioni in serie e selettività tra differenziali. Sistema TN-S, formula del
coordinamento, impiego dei dispositivi di massima corrente e differenziali. Sistema IT, primo e
secondo guasto a terra. Protezione dai contatti indiretti senza interruzione automatica
dell’alimentazione, componenti di classe II, separazione elettrica. Protezione dai contatti diretti.
Sistemi a bassissima tensione.
Ascoli Piceno, 11/05/2010.
L’insegnante gli alunni per adesione
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "E. FERMI" SPECIALIZZAZIONE DI ELETTROTECNICA AUTOMAZIONE Via della Repubblica, 31/A ASCOLI PICENO
ESAMI DI STATO A.S. 2009/2010
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
PERCORSO FORMATIVO
CLASSE 5a EA Sez. A
MATERIA: SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI
INSEGNANTI: PIGNOTTI GABRIELE
BALLATORI MASSIMO
Testo adottato: Giuseppe Pipino – Sistemi Teoria, Esercizi - Cupido Manuale Cremonese – Parte generale – Vol. 1 SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Strutture : Aule Ordinarie , Laboratori di Sistemi Elettrici. I tempi previsti dai programmi ministeriali sono: a) N. 5 ore settimanali previste dai programmi ministeriali per un totale di N. 165 ore annuali1 I tempi effettivamente utilizzati al 15/05/2010 sono stati: b) N. 85 ore di lezioni nel 1° quadrimestre c) N. 65 ore di lezioni nel 2° quadrimestre Per un totale ore di lezione svolte 150 di cui il :
♦ 25 % per la valutazione sommativa ♦ 65 % per le attività ordinarie di insegnamento /apprendimento ♦ 10 % per le attività di recupero/promozione eccellenza2
RELAZIONE SULLA CLASSE
1 = numero ore settimanali x 33 2 le sole ore di lezione al mattino
Nel corso dell’anno scolastico la classe ha manifestato carenze e limiti, nella capacità di studio e nei livelli di rendimento. Solo alcuni alunni hanno cercato di migliorare gradualmente il loro ritmo di studio e di acquisire autonomia di lavoro. In parte gli esiti possono dirsi accettabili, soprattutto a livello di capacità di osservazione, di descrizione ed esecuzione operativa, mentre restano lacune nella comprensione, nell’esposizione, nel ragionamento logico-matematico. Il rendimento complessivo risente dei limitati livelli di partenza.
CRITERI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI e SCRITTE Secondo le griglie di valutazione approvate dal C. di C.: - Conoscenza dell'argomento; - Uso di linguaggio specifico; - Capacità di ordinare i concetti esposti in modo logico, coerente e chiaro; - Capacità di affrontare argomenti che implicano conoscenze relative ad altre discipline.
Conoscenza Competenza Capacità Livello Non conosce gli
argomenti di studio 0
Ha conoscenze molto lacunose
Si esprime in modo scorretto ed improprio
Non sa sintetizzare le
proprie conoscenze e
non le sa applicare
Ha gravi difficoltà di comprensione:
non compie operazioni logiche con le conoscenze
acquisite
1
Conosce in maniera frammentaria ed
approssimata Si esprime in modo
impreciso con lessico limitato,
commette qualche errore che non
oscura il significato
Non autonomia nella
rielaborazione ed applicazione
delle conoscenze
Commette errori non gravi
nell’analisi; elabora le conoscenze solo su sollecitazione
logica esterna
2
Conosce gli elementi di base della disciplina Si esprime con
sufficiente chiarezza ed usa qualche
termine specifico
Effettua sintesi con qualche difficoltà e si
orienta in situazioni nuove solo se guidato
Individua gli aspetti logici e sa fare
analisi in situazioni semplici
3
Conoscenze Complete
Sintetizza e sa applicare in
Effettua analisi logicamente
Espone con chiarezza,
correttezza ed usa termini specifici
modo autonomo, ma in situazioni
non molto complesse
corrette; rielabora in modo corretto e
risolve situazioni non complesse
3-4
Possiede conoscenze complete ed approfondite
Si esprime con padronanza di
lessico e di sintassi e sa usare linguaggi
specifici
Sintetizza e sa applicare in
modo autonomo anche in
situazioni complesse
Rielabora le conoscenze anche in
situazioni complesse; effettua analisi approfondite
4
Possiede conoscenze complete ed approfondite
Si esprime con sintassi completa,
ricchezza di lessico ed usa con
competenza i linguaggi specifici
Sintetizza correttamente e sa applicare in
modo autonomo e personale in
situazioni complesse, con apporto di idee
nuove ed originali
Effettua analisi approfondite e le sa
valutare in modo critico
5
Per la valutazione in decimi, di una prova: • si è assegnato un punteggio da 0 a 5 ad ogni indicatore (Conoscenze, Competenze, Capacità)
che esprime il livello della preparazione; • il punteggio di ogni indicatore è stato moltiplicato per il rispettivo peso; • si sono sommati punteggi parziali ottenendo il voto in centesimi; • dalla tabella 3 si è giunti all’espressione del voto in decimi.
Tabella 1 - Livelli Livello Descrizione Simbolo
0 Preparazione nulla N 1 Preparazione insufficiente I 2 Preparazione mediocre M
3 Preparazione sufficiente S 4 Preparazione buona B 5 Preparazione ottima O
Tabella 2 - Pesi (per ottenere il voto in centesimi)
Conoscenze Competenze Capacità Scritto 6 10 4 Orale 7 10 3
Tabella 3 - Conversioni
Voto in centesimi Voto in decimi Da 0 a 9,9 1 Da 10 a 19,9 2 Da 20 a 29,9 3 Da 30 a 39,9 4 Da 40 a 49,9 5 Da 50 a 64,9 6 Da 65 a 74,9 7 Da 75 a 84,9 8 Da 85 a 94,9 9 Da 95 a 100 10
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Orali ♦ Interrogazioni ♦ Interventi dal banco e/o dal posto di lavoro
Scritto / grafici ♦ Prove tradizionali ♦ Prove a risposta aperta ♦ Progetti ♦ Relazioni
Pratici ♦ Simulazioni al computer
ATTIVITA’ DI RECUPERO/PROMOZIONE ECCELLENZA
RECUPERO PROMOZIONE ECCELLENZA
MATTINO POMERIGGIO MATTINO
n.° ORE 15 n.° ORE 10 Metodo • In itinere:
ritornando sugli stessi argomenti con modalità diverse.
• Assegnando esercizi a casa.
• Risoluzione di problemi alla lavagna collegialmente.
Metodo • Lezione frontale. • Organizzando
specifiche attività per gruppi.
All’attività di approfondimento hanno partecipato 11 alunni.
Contenuti Diagrammi di Bode, termini di secondo grado irriducibili.
1) Analisi della f. di t. F(jω).
2) Rappresentazioni grafiche con il foglio elettronico Excel.
METODI DI LAVORO ADOTTATI1 Durante le attività Scansione temporale Teoriche Di
laboratorio Qualche
volta Spesso
Lezioni frontali [x] [x] [ ] [x] Lavori di gruppo [ ] [x] [ ] [x] Ricerca guidata [ ] [x] [x] [ ] Insegnamento per
problemi Problem solving Problem posing
[x] [ ]
[x] [x]
[x] [x]
[ ] [ ]
Discussione [x] [ ] [x] [ ]
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI DURANTE L’ATTIVITA’ DIDATTICA Mezzi di comunicazione delle informazioni
Verbale
Mezzi scritti ♦ Libro di testo ♦ Dispense ♦ Documentazione tecnica
♦ Laboratori di indirizzo
Multimediali
♦ Sistemi Elettrici ♦ Internet
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
Periodo Tempi del percorso educativo
Contenuti Obiettivi specifici Conoscenze , competenze , capacità
acquisite Settembre Ottobre
Novembre Dicembre
ORE 70
MODULO n° 1
SISTEMI LINEARI U.D.1 • Equazione differenziale di
stato per un sistema del I ordine.
• Equazione differenziale ingresso uscita.
• Equazione iterativa ingresso uscita.
• Equazioni differenziali per sistemi del II ordine.
U.D.2 • Soluzione di un’equazione
differenziale in regime sinusoidale permanente con la trasformata complessa.
• Funzione di trasferimento in jω di un sistema lineare.
• Diagrammi di Bode. U.D.3 • Trasformata di Laplace. • Proprietà della trasformata di
di Laplace. • Funzione di trasferimento
generalizzata F(s). • Soluzioni di equazioni
differenziali con la trasformata di Laplace.
• Risposta libera e risposta forzata.
• Metodo dei fratti semplici. • Poli e risposta libera. • Confronto tra Trasformata
complessa e Trasformata di
Competenze: saper analizzare il comportamento di un sistema controllato in base a delle specifiche tecniche richieste. • Saper interpretare il modello a
blocchi di un sistema controllato, le funzioni svolte dai blocchi componenti e le loro caratteristiche tecniche essenziali.
• Conoscere gli strumenti per
l’analisi dei sistemi nel domino del tempo.
• Conoscere l’operatore
“Trasformata di Laplace”.
Laplace. • Poli, zeri e forma standard di
F(s).
ATTIVITA’ DI LABORATORIO
• Soluzione approssimata di un’equazione differenziale per mezzo del foglio elettronico Excel. • Grafici in scala logaritmica con il foglio elettronico Excel. • Modulo e fase di f. di t. rappresentati con grafici bilogaritmci e semilogaritmci.
Gennaio Febbraio Marzo Aprile
Maggio
ORE 80
MODULO n° 2 SISTEMI DI CONTROLLO U.D.1 • Problemi di analisi e di
controllo di un sistema. • Sistema controllato,
regolatore, attuatore. • Controllo ad anello aperto. • Controllo ad anello chiuso. • Funzioni di trasferimento ad
anello chiuso. • Esempi di sistemi di
controllo. • Stabilità e caratteristiche dei
sistemi di controllo. • Criterio generale di stabilità. • Sistemi a sfasamento
minimo: Criterio di Bode. • Margine di fase e di
guadagno. • Velocità di risposta. • Tempo di estinzione dei
transitori. • Polo dominante: risposta
libera. • Precisione. • Il criterio dell’errore
permanente. • L'errore permanente e la
classificazione per tipi. • Immunità ai disturbi.
Competenze: saper riconoscere gli elementi e le problematiche fondamentali di un sistema di controllo . • Conoscere e saper usare le
tecniche per rilevare e quantificare il grado di stabilità di un sistema lineare controllato;
• Conoscere e saper usare le
tecniche per rilevare e interpretare l'errore a regime, l'effetto dei disturbi in un sistema controllato;
• Studio nel dominio delle frequenze dell’effetto del disturbo.
ATTIVITA’ DI LABORATORIO Calcolo e rappresentazione grafica della risposta libera, di un sistema del secondo ordine, per mezzo del foglio elettronico Excel: - Oscillazione smorzata; - Oscillazione persistente; - Oscillazione con ampiezza
crescente.
Rilievi sperimentali mediante scheda dc motor speed control system PCT1 della invent didattica s.p.a.:
- Verifica della stabilità; - Misura della risposta di un
motore c.c. in circuito ad anello aperto e in retroazione negativa;
- Misura dell’errore in un sistema in retroazione negativa.
Ascoli Piceno, 15 Maggio 2010. Firma dei rappresentanti di classe Firma dei docenti ___________________________ ____________________ ____________________________ ____________________
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “E. Fermi”
ESAMI DI STATO A. S. 2009/2010 PERCORSO FORMATIVO
DELLA CLASSE 5 A SEZIONE EA
DISCIPLINA ELETTROTECNICA
CONTENUTI DISCIPLINARI
UNITA’ DIDATTICA
TEMPI
CONTENUTI
Livello di approfondimento
ottimo/buono/discreto/suff.
Solo cenni UNITA’ 1
ore 28
DINAMO: aspetti costruttivi, principio di funzionamento,
fenomeni, grandezze elettriche, caratteristiche, prove di
laboratorio. Esercizi
buono
UNITA’ 2
ore 18
MOTORI A C.C. : principio di funzionamento, grandezze
elettriche e meccaniche, caratteristiche, regolazioni,
avviamento e impieghi. Esercizi
buono
UNITA’ 3
ore 45
MOTORE ASINCRONO: aspetti costruttivi, principio di
funzionamento, grandezze elettriche e meccaniche, fenomeni,
caratteristiche, applicazioni, prove di laboratorio; avviamento
e regolazioni. Esercizi
ottimo
UNITA’ 4
ore 28
ALTERNATORE: aspetti costruttivi, principio di
funzionamento, grandezze elettriche, fenomeni,
caratteristiche, prove di laboratorio. Esercizi
buono
UNITA’ 5 MOTORE SINCRONO: principio di funzionamento,
ore 12 grandezze elettriche e meccaniche, caratteristiche, regimi di
funzionamento e applicazioni. Esercizi
discreto
UNITA’ 6
ore 6
MACCHINE SPECIALI: motori ad induzione monofase
Motori a collettore; motori a magnete permanente; motori
lineari e passo-passo.
cenni
METODI UTILIZZATI:
Le macchine sono state trattate prima dal punto di vista concettuale poi da quello applicativo,
attraverso la trasmissione logica e talvolta deduttiva degli argomenti. Le problematiche sono state
meglio puntualizzate con le esercitazioni scritte e con le prove di laboratorio, ricercando
costantemente il collegamento con le discipline correlate del corso.
MEZZI (E STRUMENTI ) UTILIZZATI:
Le trattazioni sono state sviluppate utilizzando prevalentemente la lavagna tradizionale e facendo
riferimento documentato al libro di testo. Il PC è stato un valido strumento utilizzato in laboratorio
congiuntamente alla strumentazione necessaria per la realizzazione delle prove. Talvolta è stata
fatta qualche integrazione di argomenti mediante cataloghi commerciali ,appunti e fotocopie.
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Spazi utilizzati : Lo svolgimento delle attività è stato fatto nell’aula ordinaria per le trattazioni
teoriche e nel laboratorio di macchine elettriche per le parti applicative, con cadenza di tre ore
settimanali per ciascuna attività.
I tempi previsti dai programmi ministeriali sono:
a) n. 6 ore settimanali previste dai programmi ministeriali
b) n. 198 ore annuali (N.B. 1 h sett. = 33 h annue; 2 h sett. = 66 h annue ………)
I tempi effettivamente utilizzati sono stati:
b1) n. 175 ore annuali al 11.05.2010
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI La valutazione dell’apprendimento degli allievi, intesa come quantità, qualità , creatività e
competenza, è stata continua con prove orali su tutti gli argomenti del corso. Le prove scritte hanno
sempre riguardato l’atto conclusivo dello studio di ogni macchina, così come le valutazioni sulle
attività di laboratorio. Così facendo è stato possibile ottenere una visione globale
dell’apprendimento e della preparazione di ciascun allievo.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: Sono stati utilizzati: n. 6 prove scritte tradizionali
n. 4 prove orali tradizionali
n. 1 prove strutturate e/o semistrutturate (a risposte aperte e/o chiuse) monodisciplinari
n. 1 prove strutturate e/o semistrutturate (a risposte aperte e/o chiuse) pluridisciplinari
n. 6 ricerche/relazioni/lavori di gruppo ufficiali.
OBIETTIVI RAGGIUNTI: Gli obiettivi essenziali ottenuti coincidono quelli preventivati e consistono nell’acquisizione e
conoscenza del principio di funzionamento, delle principali caratteristiche delle più diffuse
macchine studiate. Ciò, naturalmente, in riferimento solo agli alunni che hanno profuso un decente
impegno nello studio e nella frequenza.
Data 10.05.2010
Firma del docente ___________________________________
VISTO PER ADESIONE
i rappresentanti di classe
_____________________________________
_____________________________________
RELAZIONE FINALE RELATIVA ALL’AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA CLASSE 5°A EA A. S. 2009-2010 ELETTROTECNICA La classe V° A Elettrotecnica e Automazione è costituita da 25 alunni, 22 provenienti dalla 4°
dell’anno scorso e 3 ripetenti provenienti dalla 5A dell’a.s. 2008/09 . La condotta, pur non avendo
mai creato problemi rilevanti, ha portato, spesso, a richiami e censure per l'atteggiamento distratto,
poco partecipe,talvolta al limite della compostezza scolastica di alcuni, per l’elevato numero di
assenze e per un generalizzato comportamento superficiale da parte di altri; alcuni dei numerosi
momenti di riflessione tra alunni e docente, sull’andamento scolastico, sulle regole da rispettare,
sulle modalità di lavoro e di svolgimento di scrutini ed esami risultano documentati sul registro di
classe.
Nel corso dell'anno scolastico molti alunni si sono segnalati per scarso interesse verso lo studio e,
più in generale, per scarsa disponibilità nei confronti dell'attività didattica, non mostrando tentativi
di riscatto neppure in prossimità delle scadenze quadrimestrali o dei recuperi.
Alcuni allievi non sono riusciti ad assolvere completamente ai debiti formativi, come risulta agli atti
malgrado le numerose possibilità che la scuola ha offerto nel corso di tutto l’anno scolastico.
Pochi alunni hanno cercato, in una situazione non sempre favorevole, di compiere seriamente il
proprio percorso per conseguire una preparazione adeguata e sicura.
Sia pure a fatica, mediamente, gran parte della classe ha conseguito nella disciplina, le conoscenze
essenziali, secondo i metodi, i mezzi, gli spazi, i tempi prefissati ed i criteri di valutazione adottati
dal docente della materia, sempre in sintonia con la deliberazione del Consiglio di Classe sulla
programmazione comune (cui si rimanda per una conoscenza più dettagliata) e nel rispetto dei
lineamenti generali della normativa ministeriale.
Diversi allievi invece non sono riusciti a costruire una rete di conoscenze globali della materia
indispensabili per armonizzare un percorso formativo inevitabilmente vasto ed articolato, quale
quello del triennio di specializzazione.
Va rilevato che per alcuni ragazzi è risultato più agevole applicarsi in attività pratica di laboratorio
meno legata all'applicazione costante sul manuale, alla rielaborazione, riflessione e critica
personale.
È’ tenendo presente anche questi aspetti che si può meglio "leggere" il diversificato livello di
preparazione fra i componenti la classe.
Un esiguo gruppo, infine, in tale contesto, ha maturato, nel corso dell’anno e del triennio, una
preparazione complessiva ampia ed articolata, conseguendo nel complesso una valutazione globale
buona.
Ascoli Piceno, 10.05.2010 Il Docente ( S. Tribotti )
PROFILO DELLA CLASSE 5A EA a.s. 2009 / 2010
La classe è formata da 25 alunni, tutti iscritti per la prima volta alla quinta tranne 3 ripetenti dello
scorso a.s., proveniente dalla 5A.
La carriera scolastica degli alunni è sufficientemente regolare.
Molti sono gli alunni provenienti dai paesi limitrofi, con i noti disagi derivanti dal pendolarismo.
L'ambito socio economico e culturale dei discenti è quello legato al mondo del lavoro dipendente e
della piccola impresa.
Per alcuni allievi la frequenza è stata frammentaria con molte assenze ripetute che hanno influito sul
loro rendimento nei confronti della specifica disciplina e complessivamente sull'andamento
generale di tutta la classe.
La partecipazione delle famiglie ai colloqui è risultata non sempre puntuale e comunque limitata ai
colloqui istituzionalizzati.
PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE
Obiettivi raggiunti:
la classe costituisce un gruppo eterogeneo sia per curriculum scolastico e capacità intellettive sia
soprattutto, per interesse ed impegno allo studio.
Alcuni elementi, disimpegnandosi assiduamente si sono anche assentati spesso non partecipando
attivamente al dialogo educativo.
Un gruppo di allievi invece si è distinto per avere seguito con impegno costante ed interesse le varie
discipline, raggiungendo risultati discreti e in alcuni casi buoni.
La maggior parte della classe, con impegno ed interesse discontinui, è riuscito a raggiungere un
grado di preparazione accettabile anche se non sempre ovunque puntuale; resta un gruppo, non
trascurabile che conserva le carenze legate ad una continua mancanza di studio e di applicazione
attiva.
La classe, nel complesso, con le eccezioni sopra descritte, ha comunque dimostrato di avere
conseguito la conoscenza di obiettivi essenziali nei contenuti.
Metodi, mezzi, spazi, tempi, criteri e strumenti di valutazione.
Sul fascicolo del percorso formativo di ogni sono stati indicati tutti i parametri elencati nel titolo.
Complessivamente l'azione didattica si è uniformata alle indicazioni scaturite nella riunione di
inizio anno del Consiglio di Classe nel corso della quale sono state tracciate le linee essenziali del
piano di lavoro del C. di C. in ordine agli obiettivi, metodologie, attività didattiche, attività di
verifica e valutazioni comuni. Si rimanda alla programmazione citata e alla griglia espressa in
decimi utilizzata nelle valutazioni periodiche.
Attività curriculari ed extra curriculari.
Gli allievi hanno partecipato ai corsi di recupero e di approfondimento di febbraio ed anche a quelli
in orari pomeridiani:
Numero e tipologie delle prove scritte, simulazione del colloquio.
Nel corso dell’a.s. e dell'ultimo periodo dell'anno scolastico sono state effettuate varie prove
finalizzate ad una verifica dello stato di apprendimento e ad un esercizio della prova d'esame; le
esercitazioni hanno riguardato prove orali e scritte .
Per la simulazione delle prove d'esame, l’ insegnante specifico della seconda prova scritta ha
effettuato durante l'intero corso dell'anno prove finalizzate a questo scopo, in aggiunta a quelle
finali di maggio.
Le griglie di valutazione adottate sono riportate in allegato nella documentazione di classe.
La simulazione della seconda prova scritta è state programmata per il 7 maggio 2010.
Ascoli Piceno, 10.05.2009
L’ insegnante
( S. Tribotti )
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “E. Fermi”
ESAMI DI STATO A.S. 2009/2010
PERCORSO FORMATIVO
DELLA CLASSE Va A SEZIONE EA
DISCIPLINA: TECNOLOGIA DISEGNO E PROGETTAZIONE
CONTENUTI DISCIPLINARI
UNITÀ DIDATTICA TEMPI
CONTENUTI
Livello di approfondimento
UNITÀ 1 ORE 12
Comando e protezione dei motori • Relè termico, relè termico compensato, relè
termico differenziale; • Fusibili per uso generale e per motori; • Vari schemi di comando e protezione dei m.a.t.; • Criteri di scelta di schemi di comando per
l’avviamento semplice.
Buono
UNITÀ 2 ORE 10
Azionamenti elettrici avviamento semplice di un motore avviamento con inversione di marcia.
Buono
UNITÀ 3 ORE 18
Controllore logico programmabile Architettura del sistema; • linguaggio a contatti (KOP); • " a simboli logici (FUP); • schema di comando e segnalazione con linguaggio
a porte logiche per: • avviamento semplice di un m.a.t.; • inversione di marcia di un m.a.t.;
Buono
UNITÀ 4 ORE 24
Progettazione e realizzazione di schema elettrico di comando e segnalazione, a logica programmata, con plc Logo Siemens per: - l’avviamento semplice di un m.a.t.; - l’inversione di marcia di un m.a.t.; - avviamento stella-triangolo di un m.a.t.
Buono
UNITÀ 5 ORE 10
Impianti d’illuminazione • Caratteristiche principali dei vari tipi di lampada; • calcolo illuminotecnico con il metodo del flusso
totale; • coefficiente di manutenzione e di utilizzazione; • progettazione di impianti luce per interni.
Buono
UNITÀ 6 ORE 8
Apparecchi e materiali utilizzati negli impianti elettrici civili ed industriali: • tubi protettivi,canali e passerelle;
Buono
• cavi, condotti sbarre.
UNITÀ 7 ORE 14
Progettazione di impianti elettrici civili e industriali • fornitura di energia elettrica: apparecchi di
misura e controllo dell’energia; • potenza installata, fattori di contemporaneità ed
utilizzazione; • scelta della sezione del cavo e protezione contro il
sovraccarico ed il cortocircuito; • protezione delle derivazioni contro il cortocircuito
ed il sovraccarico; • protezione contro i contatti diretti ed indiretti; • schema a blocchi della distribuzione; • schema elettrico dei quadri; • dimensionamento impianto d'illuminazione; • schemi d'installazione; • relazione, computo metrico.
Buono
UNITÀ 8 ORE 22
Progettazione di un impianto elettrico industriale per una officina metalmeccanica (AREA PROGETTO) comprendente: • Piani d’installazione luci, prese, imp. messa a
terra; • schemi dei quadri elettrici; • relazione tecnica; • computo metrico.
Buono
UNITÀ 9 ORE 8
Luoghi a maggior rischio in caso d'incendio (MARCI): Tipi di luogo; • resistenza al fuoco e compartimentazione; • requisiti generali dell'impianto elettrico nei luoghi
marci; • le condutture elettriche nei luoghi marci; • prescrizioni aggiuntive per impianti elettrici nei
luoghi tipo A, B e C; • comando di emergenza.
Buono
UNITÀ 10 ORE 7
Progettazione e realizzazione di piccolo trasformatore monofase.
Discreto
UNITÀ 11 ORE 4
Verifiche sugli impianti • Misura di resistenza di terra a 2 fili e a 3 fili • Verifica del valore di resistenza di terra nei
sistemi TT e TN;
Discreto
Metodi utilizzati
Il programma è stato svolto mediante lezioni frontali e/o la conduzione di progetti e realizzazioni
pratiche integrate e coordinate con i colleghi di altre discipline.
MEZZI (E STRUMENTI) UTILIZZATI
Si è fatto uso di:
- libri di testo in adozione “T.D.P. - A. Porro - edizione Calderini”.
- manuale Cremonese di elettrotecnica;
- Norme CEI;
- Software per disegno, videoscrittura e computi metrici;
- Riviste e libri tecnici vari della biblioteca di laboratorio;
- computer del laboratorio di TDP per la realizzazione dei progetti.
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Spazi utilizzati: l’aula per le lezioni frontali e le verifiche orali; il laboratorio di TDP per le
esercitazioni pratiche.
I tempi previsti dai programmi ministeriali sono:
a) n. 5 ore settimanali previste dai programmi ministeriali
b) n. 165 ore annuali I tempi effettivamente utilizzati sono stati:
b1) n. 142 ore annuali
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
La valutazione sommativa tiene conto di tutte le verifiche orali, scritte e delle prove grafico-
pratiche. Comunque la prova orale ha maggior peso nella valutazione globale.
Gli allievi hanno avuto la possibilità di poter colmare le lacune anche per singoli argomenti. Per la
valutazione delle prove scritte ed orali si è fatto uso dell'allegata griglia di valutazione adottata dal
C. di C.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Sono state utilizzate:
n. 4 prove scritto-grafiche
n. 2 verifiche orali tradizionali
n. 1 prove strutturate e/o semistrutturate (a risposte aperte e/o chiuse) monodisciplinari
n. 4 prove pratiche
n. 1 lavoro di progettazione (Area progetto: impianto elettrico per officina metalmeccanica)
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Circa la metà degli allievi ha partecipato attivamente al dialogo educativo impegnandosi in modo
costruttivo per l'intero anno scolastico e conseguendo una preparazione adeguata.
L'altra metà ha dimostrando un interesse ed un impegno discontinuo durante il primo quadrimestre
accumulando delle lacune che sono poi state recuperate durante il secondo quadrimestre dove hanno
dimostato sicuramente un impegno maggiore.
Ascoli Piceno, 10.05.2010
Prof. Peppino Mariani __________________
Prof. Massimo Ballatori __________________
I rappresentanti di classe
____________________
____________________
____________________
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "E. FERMI" ASCOLI PICENO
MATERIA: Tecnologia dis. e prog. Anno scol.:2008/09 Insegnanti: Peppino Mariani – Massimo Ballatori Classe: 5 A ELE.
RELAZIONE Il corso si propone l’obiettivo di far acquisire agli allievi la conoscenza delle proprietà tecnologiche dei materiali e degli apparecchi di più largo impiego nel campo elettrico, la capacità di utilizzare gli strumenti della progettazione (computers, cataloghi, riviste tecniche del settore ecc.), l’acquisizione e lo sviluppo di un corretto uso del linguaggio tecnico, la capacità di riuscire a cogliere la dimensione economica dei problemi e di sapersi orientare nella professione. Pertanto, come proposto dal programma ministeriale, sono stati condotti progetti e realizzazioni esecutive integrate presupponendo, tra l'altro un notevole lavoro individuale da parte degli allievi. Oltre al libro di testo ci si è serviti, per lo svolgimento del programma, anche di altri testi quali il manuale di elettrotecnica e riviste tecniche del settore. Circa la metà degli allievi ha partecipato attivamente al dialogo educativo impegnandosi in modo
costruttivo per l'intero anno scolastico e conseguendo una preparazione adeguata.
L'altra metà ha dimostrando un interesse ed un impegno discontinuo durante il primo
quadrimestre accumulando delle lacune che sono poi state recuperate durante il secondo
quadrimestre dove hanno dimostrato sicuramente un impegno maggiore.
Ascoli Piceno lì 10.05.2009
Gli insegnanti Prof. Peppino Mariani __________________
Prof. Massimo Ballatori __________________
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "E. FERMI" ASCOLI PICENO
PROGRAMMA SVOLTO MATERIA: Tecnologie dis. e prog. Anno scol. 2009/2010 Insegnanti: Prof. Peppino Mariani Classe: 5 A EA Prof. Massimo Ballatori Comando e protezione dei motori
− Relè termico, relè termico compensato, relè termico differenziale; − Fusibili per uso generale e per motori; − Vari schemi di comando e protezione dei m.a.t.;
Criteri di scelta di schemi di comando per l’avviamento semplice; Controllore logico programmabile Architettura del sistema;
Programmazione del PLC: − linguaggio a contatti; − " a simboli logici FUP;
Progettazione e realizzazione di comando e segnalazione con linguaggio a porte logiche per: − l’avviamento semplice di un m.a.t.; − l’inversione di marcia di un m.a.t.; − avviamento stella-triangolo.
Illuminazione Caratteristiche principali dei vari tipi di lampada; calcolo illuminotecnico con il metodo del flusso totale; coefficiente di manutenzione e di utilizzazione; progettazione di impianti luce per interni.
Apparecchi e materiali utilizzati negli impianti elettrici civili ed industriali tubi protettivi, canali e passerelle; cavi, condotti sbarre.
Progettazione di impianti elettrici civili e industriali
fornitura di energia elettrica: apparecchi di misura e controllo dell’energia; potenza contrattuale; scelta della sezione del cavo e protezione contro il sovraccarico ed il cortocircuito; protezione delle derivazioni; protezione contro i contatti diretti e indiretti; potenza installata, fattori di contemporaneità ed utilizzazione; schema a blocchi della distribuzione; schema elettrico dei quadri; dimensionamento impianto d'illuminazione; schemi d'installazione; relazione, computo metrico.
Luoghi M.A.R.C.I. Tipi di luogo; resistenza al fuoco e compartimentazione; requisiti generali dell'impianto elettrico; prescrizioni particolari per i luoghi A-B-C; comando di emergenza.
Dimensionamento di piccolo trasformatore monofase. Verifiche sugli impianti
− Misura di resistenza di terra a 2 fili e a 3 fili − Verifica del valore di resistenza di terra nei sistemi TT e TN;
Esercitazioni Progettazione e realizzazione di schema elettrico di comando e segnalazione, a logica programmata con plc Logo Siemens e linguaggio a porte logiche per:
− l’avviamento semplice di un m.a.t.; − l’inversione di marcia di un m.a.t.; − avviamento stella-triangolo.
Progettazione di un impianto elettrico industriale per una officina metalmeccanica comprendente:
− Piani d’installazione luci, prese, imp. messa a terra; − schemi dei quadri elettrici; − relazione tecnica; − computo metrico.
Progettazione e realizzazione di piccolo trasformatore monofase. Ascoli Piceno lì 10.05.2010 Gli insegnanti Prof. Peppino Mariani _____________________ Prof. Massimo Ballatori _____________________
Gli allievi _____________________
_____________________
_____________________
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “E. FERMI”
ESAMI DI STATO A. S. 20092010
PERCORSO FORMATIVO
DELLA CLASSE: 5a - SEZIONE: A - E.A. DISCIPLINA: ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
RELAZIONE
La classe vivace e poco incline allo studio, si è impegnata in modo superficiale e discontinuo. Alla chiusura del 1° quadrimestre le insufficienze erano numerose. Il periodo di sospensione didattica, dedicato al recupero ed all’approfondimento è stato poco proficuo. Nel 2° quadrimestre grazie ad un maggiore impegno, la classe ha raggiunto una preparazione nel complesso accettabile.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Prof.ssa Manuela Serafini
UNITA’ DIDATTICA
TEMPI
CONTENUTI DISCIPLINARI
Livello di approfondimento
ottimo/buono/discreto/suff./Solo cenni
UNITA’ 1 ORE n. 5
L’IMPRENDITORE IN GENERALE: l’imprenditore commerciale, agricolo, piccolo imprenditore, lo statuto dell’imprenditore commerciale.
BUONO
UNITA’ 2 ORE n. 2
L’AZIENDA: aspetti giuridici, trasferimento, avviamento, divieto di concorrenza
BUONO
UNITA’ 3 ORE n. 2
L’IMPRENDITORE ED IL MERCATO: ditta, insegna e marchio
BUONO
UNITA’ 4 ORE n. 3
LE SOCIETA’ IN GENERALE: il contratto di società, caratteri delle società di persone e delle società di capitali. Nozioni
DISCRETO
UNITA’ 1 ORE n. 2
IL SISTEMA AZIENDALE: impresa ed azienda. BUONO
UNITA’ 2 ORE n. 2
L’ORGANIZZAZIONE: le fasi, gli organigrammi, obiettivi aziendali, i criteri di divisione orizzontale e verticale del lavoro, coordinamento dei compiti.
BUONO
UNITA’ 3 ORE n. 2
I MODELLI TIPICI DI STRUTTURA: struttura plurifunzionale e multidivisionale e a matrice
DISCRETO
UNITA’ 4 ORE n. 2
LA GESTIONE: i finanziamenti, gli investimenti, la rappresentazione formale del capitale, i mezzi finanziari, la struttura del capitale.
DISCRETO
UNITA’ 5 ORE n. 1
GLI ASPETTI DELLA GESTIONE: i cicli della azienda – Nozioni
SOLO CENNI
Le ore residue sono state utilizzate per verifiche scritte ed orali e ripasso. La quantificazione di tempo destinata alle unità didattiche è approssimativa, perché lo stesso argomento è stato richiamato in tempi diversi. La parte del programma relativa all’ Economia aziendale ha subito riduzioni e selezioni a causa della riduzione dell’orario scolastico rispetto alle ore programmate ad inizio di anno, dovuto all’interruzione didattica destinata ai corsi di recupero e di approfondimento.
METODI UTILIZZATI Inizialmente, laddove l’argomento trattato lo consentiva, è stato adottato un approccio metodo-
logico alla disciplina di tipo induttivo, partendo dalla fattispecie concreta per giungere gradualmente all’elaborazione dei principi generali. In un secondo momento si è passati al metodo de-duttivo. Oltre alla lezione frontale tradizionale, con un utilizzo costante e selettivo del libro di testo, si è adottata la forma colloquiale con esemplificazioni e con l’intervento attivo degli alunni.
Tutta la parte di economia aziendale e le tematiche propriamente ragionieristiche sono state svolte tenendo presente, innanzitutto che gli allievi non avevano alcuna competenza specifica pregressa e hanno dovuto perciò familiarizzare con il lessico tecnico, ed in secondo luogo che, per la specificità del corso di studi (Istituto Tecnico Industriale – spec. elettrotecnica), è prevalsa l’esigenza di fornire soprattutto la visione globale dei principali concetti di economia e la padronanza concettuale delle tematiche e degli strumenti tipici della gestione delle aziende, privilegiando l’obiettivo del conseguimento di una adeguata forma mentis rispetto all’acquisi-zione di nozionismi tecnici.
MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI I libri di testo utilizzati sono stati: Crocetti Fici - “Diritto ed Economia Industriale”, ed. Tramontana
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Spazi utilizzati: per l svolgimento di tutte le lezioni, è stata utilizzata l’aula assegnata alla classe
I tempi previsti dai programmi ministeriali sono:
a)- n. 2 ore settimanali previste dai programmi ministeriali b)- n. 66 ore annuali
I tempi effettivamente utilizzati sono stati di n. 50 ore annuali, di cui n. 43 già effettivamente svolte e n. 7 rimanenti, condizionate dalla effettiva frequenza degli alunni fino al termine delle lezioni. La riduzione dei tempi reali rispetto a quelli previsti, non ha consentito il livello di approfondimento programmata all’inizio dell’anno scolastico.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
In relazione ai criteri di valutazione si è fatto riferimento ai diversi livelli concernenti i seguenti parametri/indicatori di valutazione:
I)- Prove orali: conoscenza degli argomenti; padronanza della lingua; capacità di approfondire gli argomenti e fare collegamenti
II)- Prove scritte: coerenza con il testo proposto; padronanza della lingua; livello quantitativo del contenuto sviluppato
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI n. 2 prove orali tradizionali n. 2 prove strutturate e/o semistrutturate monodisciplinari
OBIETTIVI RAGGIUNTI A causa di un impegno discontinuo e spesso superficiale, molti allievi hanno evidenziato una scarsa partecipazione all'attività didattica e ciò ha determinato, alla chiusura del primo quadrimestre, il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. Nel secondo quadrimestre, grazie ad un maggior impegno, diversi allievi hanno raggiunto i seguenti obiettivi;
- Individuazione e distinzione dei vari tipi di impresa e di società; - Individuazione delle varie funzioni aziendali, il loro ruolo e la loro interdipendenza; - Conoscenza dei modelli di organizzazione aziendale; - Individuazione delle correlazioni tra l’attività gestionale e azienda in cui opera l’impresa.
Data 10/5/2010
Il docente ____________________________
I rappresentanti degli alunni ____________________________
____________________________
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "E.FERMI" ASCOLI PICENO
ESAMI DI STATO A.S. 2009-2010 PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE 5° A EA
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA Prof. Botti Massimo La classe e formata da 25 alunni La partecipazione, l’impegno e l’interesse per la materia sono stati parziali quasi la totalità della classe nel primo quadrimestre. Esattamente il contrario nel secondo quadrimestre con una partecipazione notevole. Le attività hanno avuto qualche ritardo dovuto alla concomitanza di due classi in palestra. La programmazione prevista è stata totalmente sviluppata . Il programma svolto ha riguardato: -Capacità di controllo motorio; -Capacità di adattamento e trasformazione del movimento -Capacità di equilibrio dinamico ed in volo; -Trasferimento di conoscenze a nuove situazioni di apprendimento motorio; -Resistenza alla forza; -Resistenza alla velocità; -Stimolazione della rapidità e forza rapida; -Mobilità statica e dinamica; -Atletica Leggera; -Giochi sportivi. Per la parte teorica si sono trattati i seguenti argomenti: -Prevenzione degli infortuni durante l'attività sportiva: norme generali; -Primo soccorso : a livello articolare (distorsione e lussazione), a livello muscolare (contrattura, stiramento e strappo), a livello del sistema osseo(fratture); -Alimentazione Sportiva; -Educazione stradale riferita alle regole da tenere quando si è alla guida del ciclomotore e dell’automobile. Il numero di ore dedicato alla parte teorica è stato : 4 Metodi utilizzati Sono state utilizzate procedure di approccio e risoluzione di problemi, non mirati a particolari compiti, ma trasferibili ad una varietà di situazioni. Individualizzazione ed auto valutazione hanno costituito aspetti essenziali dell'attività didattica, i quali hanno consentito agli allievi di appropriarsi in modo sempre più autonomo dei propri progressi. Gli alunni sono stati incoraggiati ad individualizzare e valutare le azioni tecniche loro assegnate. Senso di responsabilità e interesse per la materia sono stati stimolati proponendo attività piacevoli e incentivanti, molte volte proposte dagli alunni. Date le specificità di alcuni moduli sono state utilizzate metodologie per ricezione attraverso lezioni frontali, con dimostrazioni da parte dell'insegnante. Mezzi e strumenti utilizzati: Sono stati utilizzati sussidi audiovisivi, fotocopie e si è sempre fatto riferimento al libro di testo in adozione, soprattutto per lo sviluppo della parte teorica del programma. Per raggiungere gli obiettivi della parte Pratica del programma sono stati utilizzati i seguenti mezzi: -Esercitazioni sulla corsa nelle varie forme,da veloce a lenta: -Andature varie,anche con elementi di preatletica; -Esercizi a corpo libero (individuali e a coppie); -Esercizi con piccoli e grandi attrezzi; -Elementi di ginnastica artistica(capovolte,verticali,e volteggi alla cavallina); -Circuiti e percorsi ginnici; -Atletica leggera(velocità, salto in alto, salto in lungo, ostacoli e getto del peso)
-Fondamentali e organizzazione di gioco della Pallavolo, Pallacanestro e calcio); -Test motori riferiti alle capacità condizionali . Spazi e tempi del percorso formativo: Oltre alla palestra sono stati utilizzati tutti gli spazi esterni ad essa a disposizione, attrezzature fisse e mobili occasionali e standardizzate. Per quanto riguarda i tempi gli obiettivi programmati sono stati portati avanti contemporaneamente in quanto le attività proposte hanno avuto spesso più di una finalità e ci si è dovuto adattare alla disponibilità degli spazi. Tempi previsti dai programmi ministeriali 2 ore settimanali, 66 annue. Ore effettive svolte n° 52, al 15.05.2010 Criteri e strumenti di valutazione adottati: Sono state effettuate verifiche d'ingresso tendenti ad accertare il livello di partenza della classe per ciò che riguarda le capacità condizionali (forza ,velocità, resistenza) e per le capacità coordinative, con rilevazioni riportate sul registro in un'apposita griglia. Sono state organizzate attività che hanno permesso di verificare, attraverso valutazioni soggettive in itinere, il livello della classe nei giochi di squadra, nella mobilità articolare, nell'interesse e partecipazione. Si sono operate verifiche e valutazioni formative del processo di insegnamento apprendimento periodicamente e documentate sul registro con apposite griglie con valutazioni in decimi e prove pratiche ed orali. Gli alunni esonerati (1) dalle lezioni pratiche hanno effettuato relazioni scritte su quanto è stato svolto in palestra e su argomenti specifici scelti dall’ insegnante e dagli stessi alunni. La verifica Sommativa ha tenuto conto di più aspetti che riguardano la complessiva sfera motoria, considerato il numero degli alunni e del tempo a disposizione ci si è avvalsi dei risultati dei test oggettivi ma anche delle osservazioni sistematiche in itinere, in sintesi: Capacità Condizionali (forza, velocità, resistenza); Capacità Coordinative; Giochi di Squadra (pallavolo, pallacanestro, calcio,);attività individuali; Impegno ,interesse e partecipazione. Obiettivi raggiunti: - Buon sviluppo corporeo e motorio con il miglioramento delle qualità fisiche e neuro-muscolari; - Buona acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive come costume di vita; - Ottima capacità di compiere azioni di resistenza, forza e articolarità; - Discreta capacità di coordinare azioni efficaci in situazioni complesse; -Ottima capacità di utilizzo delle qualità fisiche e neuro-muscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e vari contenuti tecnici; - Buona conoscenza e pratica di due o più sport nei ruoli congeniali alle proprie attitudini; - Discreta capacità di adottare norme di prevenzione degli infortuni; - Sviluppo di una Buona conoscenza delle norme di comportamento riguardo l'educazione stradale. Ascoli Piceno li 10.05.2010 L'INSEGNANTE _____________________ VISTO PER ADESIONE I rappresentanti di classe
TABELLA DI VALUTAZIONE in decimi deliberata collegio Docenti
Voto in 10 decimi
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
verifiche orali
e scritte
1 Non espresse. Non attivate. Non evidenziate.
2 Molto frammentarie. Non sa rielaborare. Non riesce ad utilizzare le scarse conoscenze.
3 Frammentarie e piuttosto lacunose.
Gravemente compromesse dalla scarsità delle informazioni.
Non applica le conoscenze minime anche se guidato. Si esprime in modo scorretto e improprio.
4 Lacunose e parziali. Controlla in maniera poco razionale le proprie acquisizioni.
Applica le conoscenze minime se guidato ma con errori. Si esprime in modo improprio.
5 Limitate e superficiali. Gestisce con difficoltà situazioni semplici.
Applica le conoscenze con imperfezione. Si esprime in modo impreciso. Compie analisi parziali.
6
Sufficienti rispetto agli obiettivi minimi ma non approfondite.
Rielabora sufficientemente le informazioni e gestisce situazioni semplici.
Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali. Si esprime in modo semplice ma corretto. Sa individuare elementi di base e li sa mettere in relazione.
7
Ha acquisito contenuti sostanziali con alcuni riferimenti interdisciplinari o trasversali.
Rielabora in modo corretto le informazioni e sa gestire situazioni nuove.
Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni. Espone in modo corretto e linguisticamente appropriato. Compie analisi coerenti.
8
Ha acquisito contenuti sostanziali con alcuni approfondimenti interdisciplinari e trasversali.
Rielabora in modo corretto e significativo.
Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi. Espone con proprietà linguistica e compie analisi corrette.
9 Organiche, articolate e con approfondimenti autonomi.
Rielabora in modo corretto, critico ed esercita un controllo intelligente delle proprie acquisizioni.
Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo anche a problemi complessi. Espone in modo fluido ed utilizza i linguaggi specifici. Compie analisi approfondite e individua correlazioni precise.
10 Organiche, approfondite ed ampie.
Sa rielaborare correttamente ed approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse, con originalità e creatività. Ha attivato il processo di interiorizzazione.
Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo, anche a problemi complessi e trova da solo le soluzioni migliori. Espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed appropriato.
ESAMI DI STATO 2009/2010 Prova scritta di ITALIANO – tipologia a – analisi e commento di un testo
Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi Candidato _____________________________________________________ classe _______________
INDICATORI
DESCRITTORI SPECIFICI
VALUTAZIONE
PUNTI GREZZI
da attribuire
Peso X Punti
Conoscenza specifica degli argomenti richiesti
Peso = 10
Riconoscimento, comprensione, contestualizzazione del testo
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Padronanza della lingua, capacità espressive logico-linguistiche
Peso = 4
Completezza dell’analisi del testo per gli aspetti morfosintattici, stilistici, retorici
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Capacità di organizzare il testo
Peso = 3
Articolazione e organicità dell’analisi richiesta
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività
Peso = 3
Esame del “significato” fino ad arrivare ad un’interpretazione contestualizzata
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi
/ 100
SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in 15esimi) Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale Punteggio voto in 15esimi La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al 100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l’equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e x = punteggio grezzo percentuale). ______________________________ li __________ Punteggio voto attribuito alla prova: ______ / 15 Il Presidente I Commissari
10095908580757065605550454035302520151050
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
ESAMI DI STATO 2009/2010
Prova scritta di ITALIANO – tipologia b – articolo di giornale Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi
Candidato _____________________________________________________ classe _______________
INDICATO
RI
DESCRITTORI SPECIFICI
VALUTAZIONE
PUNTI GREZZI da attribuire
Peso X Punti
Conoscenza specifica degli argomenti richiesti
Peso = 10
Possesso di conoscenze relative all’argomento e capacità di avvalersi in modo esatto del materiale proposto
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Padronanza della lingua, capacità espressive logico-linguistiche
Peso = 4
Linguaggio coerente con l’argomento e il destinatario (regole linguistiche, lessicali e semantiche del genere prescelto)
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Capacità di organizzare il testo
Peso = 3
Tipo di giornale, pagina (1^pag., cron. Estera, di costume, politica…) titolo, destinatario, rispetto n. colonne, annotazioni, struttura testo (lineare, suddivisa da intitolazioni intermedie e/o da interviste)
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività
Peso = 3
Taglio originale personale
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi
/ 100
SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in 15esimi) Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale Punteggio voto in 15esimi La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al 100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l’equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e x = punteggio grezzo percentuale). ______________________________ li __________ Punteggio voto attribuito alla prova: ______ / 15
10095908580757065605550454035302520151050
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
Il Presidente I Commissari ESAMI DI STATO 2009/2010
Prova scritta di ITALIANO – tipologia b – saggio breve Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi
Candidato _____________________________________________________ classe _______________
INDICATORI
DESCRITTORI SPECIFICI
VALUTAZIONE
PUNTI GREZZI
da attribuire
Peso X Punti
Conoscenza specifica degli argomenti richiesti
Peso = 10
Possesso di conoscenze relative all’argomento e capacità di avvalersi in modo esatto del materiale proposto
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Padronanza della lingua, capacità espressive logico-linguistiche
Peso = 4
Linguaggio coerente con l’argomento (regole linguistiche, lessicali e semantiche di genere/ambito specifico)
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Capacità di organizzare il testo specifico
Peso = 3
Titolo scelta redazionale destinatario del testo, rispetto del n. max di colonne, annotazioni, struttura (introduzione, corpo, conclusioni)
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività
Peso = 3
Capacità di elaborare in modo completo e critico il materiale e di far emergere il proprio punto di vista
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi
/ 100
SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in 15esimi) Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale Punteggio voto in 15esimi La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al 100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l’equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e x = punteggio grezzo percentuale). ______________________________ li __________ Punteggio voto attribuito alla prova: ______ / 15
10095908580757065605550454035302520151050
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
Il Presidente I Commissari ESAMI DI STATO 2009/2010
Prova scritta di ITALIANO – tipologia c – argomento di carattere storico Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi
Candidato _____________________________________________________ classe ______________
INDICATORI
DESCRITTORI SPECIFICI
VALUTAZIONE
PUNTI GREZZI
da attribuire
Peso X Punti
Conoscenza specifica degli argomenti richiesti
Peso = 10
Conoscenza esatta in senso diacronico (evoluzione nel tempo) e sincronico (in una data fase)
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Padronanza della lingua, capacità espressive logico-linguistiche, lessicali
Peso = 4
Competenze linguistiche lessicali anche di tipo storiografico
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Capacità di organizzare il testo
Peso = 3
Organizzazione dei fatti distinti dalla interpretazione
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Capacità di elaborazione critica dell’evento storico, originalità e/o creatività
Peso = 3
Analisi della complessità dell’evento storico e valutazione critica
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi
/ 100
SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in 15esimi) Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale Punteggio voto in 15esimi La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al 100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l’equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e x = punteggio grezzo percentuale). ______________________________ li __________ Punteggio voto attribuito alla prova: ______ / 15
10095908580757065605550454035302520151050
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
Il Presidente I Commissari ESAMI DI STATO 2009/2010
Prova scritta di ITALIANO – tipologia d – tema di ordine generale Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi
Candidato _____________________________________________________ classe ________________
INDICATORI
DESCRITTORI SPECIFICI
VALUTAZIONE
PUNTI GREZZI da attribuire
Peso X Punti
Conoscenza specifica degli argomenti richiesti (aderenza alla traccia)
Peso = 10
Conoscenza della questione e dei problemi connessi
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Padronanza della lingua, capacità espressive logico-linguistiche
Peso = 4
Competenze linguistiche coerenti con il tema
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Capacità di organizzare il testo
Peso = 3
Costruzione di un discorso ordinato e coerente
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività
Peso = 3
Capacità allo sviluppo critico della questione affrontata
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi
/ 100
SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in 15esimi) Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale Punteggio voto in 15esimi La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al 100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l’equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e x = punteggio grezzo percentuale). ______________________________ li __________ Punteggio voto attribuito alla prova: ______ / 15 Il Presidente I Commissari
10095908580757065605550454035302520151050
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
ESAMI DI STATO 2009 / 2010
VALUTAZIONE 2° PROVA SCRITTA - ELETTROTECNICA Candidato _____________________________________________ classe _______________
INDICATORI PESO
DELL’INDICA TORE
VALUTAZIONE PUNTEGGI PER I VARI LIVELLI
VOTO ATTRIBUITO ALL’INDICATORE
1) USO DEL CODICE
LINGUISTICO SPECIFICO 20
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
2) CONOSCENZA
SPECIFICA DEGLI ARGOMENTI 35
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
3) CAPACITA’ DI APPROFONDIMENTO DELLE PROBLEMATICHE
30
Prestazione non data Gravem. Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
4) CAPACITA’ DI
ELABORAZIONE CRITICA E PERSONALE
15
Prestazione non data Gravem. Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Punteggio massimo riportabile 500 Punteggio attribuito al quesito __________________________________
ESAME DI STATO 2009/2010 Terza Prova scritta Valutazione in 15esimi
Candidato _____________________________________________________ classe _________
INDICATORI PUNTEGGIO
MASSIMO ATTRIBUIBILE
ALL'INDICATORE
VALUTAZIONE PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE AI DIVERSI LIVELLI
Conoscenza specifica degli argomenti 6 PUNTI
� Gravem. Insufficiente � Insufficiente � Sufficiente � Buono � Ottimo
< 2 3 4,5 5 6
Padronanza del codice linguistico specifico 4 PUNTI
� Scarsa � Mediocre � Sufficiente � Buono � Ottimo
≤ 1 1,5 2,5 3 4
Capacità di sintesi, approfondimento e collegamento delle problematiche
3 PUNTI
� Scarsa � Mediocre � Sufficiente � Buono � Ottimo
≤ 1 1,5 2 2,5 3
Capacità di elaborazione critica e personale 2 PUNTI
� Scarsa � Sufficiente � Buono � Ottimo
≤ 0,5 1 1,5 2
Il punteggio complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali,viene approssimato in eccesso all'unità superiore per valori decimali maggiori o uguali a 0,5; all'unità inferiore per valori decimali minori di 0,5.
Punteggio voto attribuito alla prova: ______ / 15 Ascoli Piceno, lì__________________
Il Presidente I Commissari ________________________________ __________________________________
a.s. 2009/2010 GRIGLIA DI VALUTAZIONE CON USO DI DESCRITTORI
COLLOQUIO(valutazione in 30esimi) CANDIDATO ……………………………………………… CLASSE ………………….
INDICATORI
PUNTEGGIO
MASSIMO AT-TRIBUIBILE
ALL'INDICATORE
LIVELLI DI VALORE/ VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE AI DIVERSI
LIVELLI
PUNTEGGIO ASSEGNATO
Conoscenza specifica degli argomenti
9 PUNTI
� - Gravem. Insufficiente < 3
� - Insufficiente 4 � - Mediocre 5 � - Sufficiente 6 � - Discreto 7 � - Buono 8 � - Ottimo 9
Esposizione dell'argomento proposto dal candidato
7 PUNTI
� - stentata < 3 � - lacunosa 4 � - incerta 5 � - sicura 6 � - fluida e appropriata 7
Competenze linguistiche specifiche
5 PUNTI
� - uso stentato ed erroneo del linguaggio specifico
≤ 1
� - uso parziale e non accurato del linguaggio
ifi
2
� - uso incerto del linguaggio 3
� - uso sicuro del linguaggio specifico
4
� -uso appropriato e fluido del linguaggio specifico
5
Capacità critica, di rielaborazione e di collegamento interdisciplinare
6 PUNTI
� - Scarsa < 2 � - Insufficiente 3 � - Sufficiente 4 � - Buono 5 � - Ottimo 6
Discussione sugli ela-borati (prove scritte). Capacità di autocorre-zione e/o capacità di conferma/giustificazione motivata delle scelte effettuate
3 PUNTI
� - Scarsa ≤ 1 � - Insufficiente 1,5 � - Sufficiente 2 � - Buono 2,5 � - Ottimo 3
Totale punteggio voto in 30-esimi /30 N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene approssimato in eccesso all'unità superiore per valori decimali ≥ 0,5; all'unità inferiore per valori decimali < 0,5. Alla prova giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 18/30. (La prova è valutata col livello sufficiente in corrispondenza di una prestazione pari al 50% del contenuto sviluppato / conoscenza / competenza / capacità richieste; è valutata di livello ottimo in corrispondenza di una prestazione pari al 100% del contenuto sviluppato / conoscenze / competenze / capacità richieste). Al punteggio di 0/30 corrisponde il punteggio voto di 1/30.
VOTO COMPLESSIVO DELLA PROVA ………/ 30 Ascoli Piceno, lì__________________
PROVA DI SIMULAZIONE 2009/2010 – 3°PROVA- MATEMATICA Definisci l'integrale generale di una equazione differenziale e determinalo nella seguente eq. differenziale a variabili separabili: x · y' = (1-x2) · y (Risposta max 13 righe) …………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Candidato ________________________________________________ classe ____________
INDICATORI PESO DELL’IN DICATORE VALUTAZIONE PUNTEGGI PER
I VARI LIVELLI VOTO ATTRIBUITO ALL’INDICATORE
1) USO DEL CODICE
LINGUISTICO SPECIFICO 20
� Prestazione non data � Gravem. insufficiente � Insufficiente � Sufficiente � Discreto/Buono � Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
2) CONOSCENZA
SPECIFICA DEGLI ARGOMENTI 35
� Prestazione non data � Gravem. insufficiente � Insufficiente � Sufficiente � Discreto/Buono � Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
3) CAPACITA’ DI
APPROFONDIMENTO DELLE PROBLEMATICHE
30
� Prestazione non data � Gravem. Insufficiente � Insufficiente � Sufficiente � Discreto/Buono � Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
4) CAPACITA’ DI
ELABORAZIONE CRITICA E PERSONALE
15
� Prestazione non data � Gravem. Insufficiente � Insufficiente � Sufficiente � Discreto/Buono � Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Punteggio massimo riportabile 500 Punteggio attribuito al quesito_______________________
SIMULAZIONE – 3°PROVA- Impianti E. Argomento:Il candidato esponga, nello spazio assegnato, le protezioni in generale di una batteria rifasante trifase e il dimensionamento della protezione con fusibili. ………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
Candidato _____________________________________________ classe _______________
INDICATORI PESO DELL’IN-DICATORE VALUTAZIONE PUNTEGGI PER
I VARI LIVELLI
VOTO ATTRIBUITO
ALL’INDICATORE 1) USO DEL
CODICE LINGUISTICO SPECIFICO
20
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
01 2 3 4 5
2) CONOSCENZA
SPECIFICA DEGLI ARGOMENTI
35
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
01 2 3 4 5
3)CAPACITA’ DI
APPROFONDIMENTO DELLE PROBLEMATICHE
30
� Prestazione non data Gravem. Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
01 2 3 4 5
4) CAPACITA’ DI
ELA-BORAZIONE CRITICA E PERSONALE
15
Prestazione non data Gravem. Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
01 2 3 4 5
Punteggio massimo riportabile 500 Punteggio attribuito al quesito __________________________________
SIMULAZIONE – 3°PROVA- Sistemi Elettrici Automatici. Argomento: Discutere la stabilità di un sistema retroazionato, illustrando i criteri di stabilità conosciuti dal candidato. ………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………
Candidato ____________________________________________ classe _______________
INDICATORI PESO
DELL’IN-DICATORE
VALUTAZIONE PUNTEGGI PER I VARI
LIVELLI
VOTO ATTRIBUITO ALL’INDICATORE
1) USO DEL
CODICE LINGUISTICO SPECIFICO
20
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
01 2 3 4 5
2) CONOSCENZA
SPECIFICA DEGLI ARGOMENTI
35
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
01 2 3 4 5
3)CAPACITA’ DI
APPROFONDIMENTO DELLE PROBLEMATICHE
30
Prestazione non data Gravem. Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
01 2 3 4 5
4) CAPACITA’ DI
ELABORAZIONE CRITICA E PERSONALE
15
Prestazione non data Gravem. Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
01 2 3 4 5
Punteggio massimo riportabile 500 Punteggio attribuito al quesito __________________________________
SIMULAZIONE – 3°PROVA- T. D. P.
Argomento: Descrivere il procedimento di calcolo illuminotecnico per ambienti interni. ………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………
Candidato _____________________________________________ classe _______________
INDICATORI PESO DELL’INDICATORE VALUTAZIONE
PUNTEGGI PER I VARI
LIVELLI
VOTO ATTRIBUITO
ALL’INDICATORE 1) USO DEL CODICE
LINGUISTICO SPECIFICO 20
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
2) CONOSCENZA
SPECIFICA DEGLI ARGOMENTI 35
Prestazione non data Gravem. insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
3)CAPACITA’ DI
APPROFONDIMENTO DELLE PROBLEMATICHE
30
Prestazione non data Gravem. Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
4) CAPACITA’ DI
ELABORAZIONE CRITICA E PERSONALE
15
Prestazione non data Gravem. Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo
0 1 2 3 4 5
Punteggio massimo riportabile 500 Punteggio attribuito al quesito __________________________________