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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE GIACOMO MATTEOTTI Via Garibaldi 194, 56124 PISA tel. 05094101 fax 050941031 CF 80006210506 sito web: www.matteotti.it, email: [email protected]; [email protected] Esame di Stato Documento del Consiglio di Classe a. s. 2014-2015 Classe 5^ serale Indirizzo Servizi commerciali Il Dirigente Scolastico (Prof. Salvatore Caruso) Agenzia Formativa Certificata “IPSSAR G. Matteotti” Cert. N. 627 Norma UNI EN ISO 9001:2008 Attività: Progettazione e realizzazione di progetti di formazione e orientamento

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI

ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE

GIACOMO MATTEOTTI

Via Garibaldi 194, 56124 PISA tel. 05094101 – fax 050941031 CF 80006210506

sito web: www.matteotti.it, email: [email protected]; [email protected]

Esame di Stato

Documento del Consiglio di Classe

a. s. 2014-2015

Classe 5^ serale

Indirizzo

Servizi commerciali

Il Dirigente Scolastico (Prof. Salvatore Caruso)

Agenzia Formativa Certificata “IPSSAR G. Matteotti” Cert. N. 627 Norma UNI EN ISO 9001:2008

Attività: Progettazione e realizzazione di progetti di formazione e orientamento

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Indice del Documento

Composizione del Consiglio di classe pag. 3

Profilo professionale della classe pag. 4

Presentazione della classe pag. 4

Sintesi del percorso formativo pag. 5

Alternanza scuola lavoro pag. 5

Obiettivi pag. 6

Verifiche e simulazioni d’esame pag. 7

Singole discipline:

Italiano pag. 8

Storia pag. 11

Lingua Francese pag. 13

Lingua Inglese pag. 16

Diritto/Economia pag. 18

Matematica pag. 20

Tecniche professionali dei servizi commerciali pag. 24

Tecniche di Comunicazione e Relazione pag. 31

Scienze Motorie e Sportive pag. 35

Religione Cattolica pag. 37

ALLEGATI

Griglie di valutazione e simulazioni prove di esame pag. 39

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Indirizzo: Servizi commerciali

Redatto il 8 maggio 2015 - Affisso all’albo il 15 maggio 2015

Docente coordinatore della classe: Tiziana Diamantini

Composizione del Consiglio di Classe:

Docente Materia/e Firma docente

Agresta Anna Maria Italiano e Storia

Lafargue Nelly Lingua Francese

Trombetta Anna Lingua Inglese

Altieri Rocco Diritto e Economia

Olivieri Alessandra Matematica

Diamantini Tiziana Tecniche professionali dei

servizi commerciali

Macchia Maria Laboratorio Trattamento Testi

Gasperini Chiara Tecniche di Comunicazione e

Relazione

Servello Paolo Scienze motorie e sportive

Matteoli Simone Religione Cattolica

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PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO

TECNICO DEI SERVIZI COMMERCIALI

Il "Tecnico dei Servizi commerciali" è una figura professionale in grado di svolgere mansioni d’ufficio presso

ogni tipo di azienda. Ha competenze che gli consentono di assumere ruoli specifici sia nella gestione dei

processi amministrativi e commerciali, sia relativamente alle attività di promozione delle vendite e della

immagine aziendale. Si orienta nell'ambito socio economico del proprio territorio e nella rete di

interconnessioni in un contesto nazionale ed internazionale. Sviluppa competenze professionali nell'area

dell'amministrazione, del marketing, della comunicazione e dell'economia sociale, in organizzazioni private o

pubbliche, anche di piccole dimensioni. In particolare, é in grado di utilizzare strumenti informatici,

programmi applicativi ed esprimersi nelle due lingue straniere studiate.

Prospettive e sbocchi professionali: prosecuzione degli studi in ambito universitario o inserimento

lavorativo in aziende private con mansioni contabili e/o commerciali, uffici pubblici con ruoli direttivi e/o

amministrativi-contabili, studi professionali (avvocati, commercialisti…), imprese del settore turistico e

imprese del settore della comunicazione commerciale e marketing

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da 20 alunni, 7 donne e 13 maschi tra cui un alunno ascrivibile alla categoria degli

alunni con Bisogni Educativi Speciali per il quale è opportuno rimandare alle considerazioni effettuate nel

Piano Didattico Personalizzato, compilato dal Consiglio di Classe, corredato da certificazione medica e

inserito nella cartella personale del candidato.

Gli alunni provengono da percorsi scolastici diversi e si sono aggregati in momenti diversi, solo due hanno

frequentato in continuità il corso serale dalla prima alla quinta, quattro si sono aggiunti tra la seconda e la

terza, nove in quarta e cinque in quinta.

Gli alunni hanno frequentato in modo non sempre continuo, in alcuni casi le assenze sono dovute alla

necessità di conciliare i tempi scolastici e le esigenze lavorative (certificate da apposite documentazioni), in

altri casi le cause delle assenze sono state diverse, familiari e/o di salute.

I risultati raggiunti sia in termine di conoscenze che di competenze, pur nella diversità delle situazioni

culturali di partenza e delle attitudini individuali, sono generalmente sufficienti, per alcuni discreti e solo per

pochi è stato raggiunto un buon livello in alcune discipline.

Solo per alcuni la preparazione complessiva risulta più fragile, a causa soprattutto di lacune pregresse che

sono state colmate solo in parte.

La classe ha potuto usufruire della continuità didattica per italiano e storia, inglese, economia aziendale,

trattamento testi e diritto.

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SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO

Materie N° ore svolte N° ore da svolgere

Italiano 100 20

Storia 54 10

Lingua Francese 80 10

Lingua Inglese 73 10

Diritto e Economia 94 20

Matematica 93 12

Tecniche professionali dei servizi commerciali e

Laboratorio

223 32

Tecniche di comunicazione e relazione 50 9

Scienze motorie e sportive 42 8

Religione cattolica 25 3

Alternanza scuola/lavoro L’alternanza scuola-lavoro, istituita tramite L. 53/2003 e Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005, ha

sostituito l’Area di professionalizzazione nelle quarte e quinte classi degli istituti professionali con 132

ore di attività svolta in stage aziendale, secondo quanto previsto all’articolo 8, comma 3, del D.P.R.

n.87/2010. Gli studenti della classe hanno effettuato lo stage in periodi diversi, compatibilmente con le

esigenze personali e lavorative. Le attività in alternanza sono state mirate al consolidamento delle competenze

teoriche e operative del profilo professionale, perseguendo le seguenti finalità:

• collegare la formazione in aula con l’esperienza pratica in ambienti operativi reali;

• favorire l’orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali;

• arricchire la formazione degli allievi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del

lavoro;

• realizzare un collegamento tra l’istituzione scolastica, il mondo del lavoro e la società;

• correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

Il totale ore da effettuare per lo studente non lavoratore è di 132 nel biennio post-qualifica, di 66 per lo

studente lavoratore impiegato in settore non specifico. La prof. Tiziana Diamantini, tutor della classe per

quanto riguarda l’alternanza scuola/lavoro, ha seguito gli studenti in queste attività. Gli alunni hanno svolto

stage presso aziende del settore professionale di riferimento, secondo le modalità approvate

dall’Istituto. Tutti gli allievi hanno completato le ore di alternanza previste dall’attuale normativa.

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OBIETTIVI TRASVERSALI CONSEGUITI

(educativi, socio-affettivi, comportamentali)

AREA SOCIO-AFFETTIVA

Consolidamento della capacità di autovalutazione

Promozione della partecipazione attiva degli studenti alla vita della classe e all’attività didattica

Consolidamento della capacità di mettere in pratica all’interno del gruppo classe quei valori

universalmente condivisi, quali il rispetto delle opinioni altrui e la valorizzazione dei contributi e degli

spazi di ogni singolo alunno.

AREA COGNITIVA

Conoscenza degli aspetti più significativi degli argomenti trattati

Capacità di applicare principi e regole

Consolidamento delle competenze comunicative e dell’uso della terminologia specifica delle varie

discipline

Consolidamento delle capacità di lavoro autonomo

Consolidamento delle capacità logiche e di rielaborazione personale e di collegamento dei contenuti

didattici.

METODOLOGIA ADOTTATA DAL CONSIGLIO DI CLASSE PER L’ATTUAZIONE DEGLI

OBIETTIVI TRASVERSALI

Tutti i docenti, consapevoli delle problematiche del corso serale, hanno adottato una metodologia di

insegnamento che tenesse conto delle esigenze degli alunni. Per quanto attiene l’area socio-affettiva, il

C.d.C. ha costantemente cercato di valorizzare la disponibilità alla collaborazione degli studenti, affinché il

gruppo classe ritrovasse anche al suo interno le risorse utili al superamento degli ostacoli incontrati in itinere

nel percorso didattico.

Per quanto riguarda l’area cognitiva, data la limitata disponibilità di tempo degli studenti lavoratori, il

C.d.C. ha proposto continuamente attività di consolidamento di conoscenze, competenze e capacità,

utilizzando anche la metodologia del lavoro di gruppo e avendo come punto di riferimento costante i

collegamenti interdisciplinari possibili.

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VERIFICHE E SIMULAZIONI D’ESAME

Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate nelle diverse discipline verifiche orali e verifiche scritte,

strutturate, semi-strutturate e non strutturate. Sono state effettuate le simulazioni della prima in data 10-03-2015

e 21-04-2015, della seconda 11-03-2015 e 04-05-2015 e della terza prova 16-03-2015. Considerate le esperienze

pregresse relativamente alla simulazione del colloquio che comporta un notevole dispendio di tempo e implica

uno stress emotivo aggiuntivo per gli studenti, il C. d. C. non ritiene opportuno prevedere questa simulazione;

svolgerà invece attività di completamento e consolidamento degli obiettivi delle singole discipline, come

indicato dai docenti.

Le materie oggetto della terza prova sono quattro:

Matematica, Inglese, Tecniche della comunicazione, Diritto

La prova è stata così strutturata:

n° 8 quesiti a risposta singola tipologia b

n° 20 quesiti a risposta multipla tipologia c

N° quesiti Tipologia Punti per ogni quesito Totale punti

2 b 3 6

5 c 1 5

Totale punti per ogni disciplina: 11

Totale punti per le quattro discipline: 44

Il punteggio così ottenuto verrà automaticamente rapportato a quello stabilito dall’art. 15 O.M. n°35 del

4/4/2003 rimanendo stabilito che a ciascuna prova ritenuta sufficiente non potrà essere attribuito un

punteggio inferiore a 10.

Tempo concesso: 90’.

Si allegano al presente documento:

Testo della simulazione della prima prova e relativa griglia di valutazione

Testo della simulazione della seconda prova e relativa griglia di valutazione

Testo della simulazione della terza prova e relativa griglia di valutazione

Griglia di valutazione della prova orale

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ITALIANO

Prof.ssa Anna Maria Agresta

Obiettivi didattici generali raggiunti

Conoscenze

Il gruppo-classe ha raggiunto, in generale, un livello di conoscenze adeguato alle loro potenzialità ed ai

contenuti disciplinari proposti.

Il programma è stato svolto secondo quanto previsto dalla programmazione di inizio anno. Inoltre è stato

possibile approfondire i contenuti di alcuni testi dei principali esponenti della cultura otto-novecentesca. I

temi e le loro contestualizzazioni, le produzioni in prosa (anche in lettura integrale) e in poesia sono state

analizzate, commentate e discusse grazie all’ ampia partecipazione della classe.

Competenze

La classe ha ben rielaborato le conoscenze acquisite raggiungendo un discreto livello di competenze. Questa

ha inoltre dimostrato di saper comprendere adeguatamente i testi, di essere in grado di individuare gli

elementi caratterizzanti la poetica e la elaborazione culturale degli autori, di saper cogliere le relazioni tra testi

inserendoli nei contesti storico-culturali pertinenti all’epoca, ricorrendo alle categorie concettuali relative alla

letteratura, apprese nel corso degli studi.

Capacità

Gli studenti hanno dimostrato di essere in grado di analizzare i testi e i suoi contenuti, nonché di sintetizzare

gli stessi in modo accurato ed articolato. Su alcuni temi, in particolare sulle letteratura del primo Novecento,

ho potuto riscontrare una maggiore attenzione da parte del gruppo classe che si è attivato secondo una

migliore rielaborazione personale.

Ho accertato inoltre che, rispetto all’inizio dell’anno, il livello di correttezza morfo-sintattica e la padronanza

linguistica sia scritta che orale sono significativamente migliorate.

Elaborazione scritta

La classe si è molto impegnata nell’affinamento della rielaborazione scritta. Le verifiche sono state impostate

sulle tipologie testuali del saggio breve, utilizzando materiale fornito dal Ministero per gli esami di Stato. I

risultati raggiunti sono stati più che buoni.

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CONTENUTI DISCIPLINARI

MODULO 1-RAPPRESENTARE IL REALE: NATURALISMO E VERISMO

Giovanni Verga: cenni biografici, contestualizzazione storica e culturale

Lettura di Nedda

Da “I Malavoglia”:

La prefazione: il mondo dei “vinti”

La questione dei lupini

La famiglia Malavoglia

L’abbandono di Ntoni.

L’ultimo Addio.

Le tecnica dello straniamento

Da “Mastro Don Gesualdo” cenni sulla trama

Da “Vita dei campi”

Rosso Malpelo

Da “Novelle rusticane”

La roba

MODULO 2-IL PRIMO NOVECENTO: ASPETTI STORICI ECULTURALI .

La figura dell’intellettuale tra il 1800 e il 1900;

Luigi Pirandello: da “Novelle per un anno”, lettura, analisi, comprensione di:

Il treno ha fischiato

La signora Frola e il signor Ponza, suo genero

C’è qualcuno che ride

Da “Il fu Mattia Pascal”, cenni sulla trama

Analisi del saggio “L’Umorismo”

Lettura integrale di “Così è se vi pare”

MODULO 3-ITALO SVEVO: UN APPROCCIO FREUDIANO ALLA LETTERATURA.

NASCITA DELL’EROE-INETTO

Da “La coscienza di Zeno” lettura di:

Prefazione

Preambolo

La morte del padre

Uno strano matrimonio

“L’ho finita con la psicanalisi” (parte finale)

Letture integrali di:

F.Kafka, “La Metamorfosi”

R.L. Stevenson, “ Lo strano caso del dr Jekyll e mr Hyde”

O. Wilde “ Il ritratto di Dorian Gray”

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MODULO 4-POESIA E LETTERATURA DEL 900 E LA ROTTURA CON LA TRADIZIONE

Giovanni Pascoli: le profondità e le oscurità dell’anima apparentemente celate dietro il linguaggio delle

“piccole cose”

Da “Myricae”:

Lavandare

X agosto

Da “I Canti di Castelvecchio”:

Il gelsomino notturno;

Giuseppe Ungaretti:

cenni sulla vita, contesto storico;

Da :”L’Allegria”:

Veglia;

San Martino del Carso;

Sono una creatura

Eugenio Montale:

cenni sulla vita, contesto storico;

Da “Ossi di Seppia”:

Meriggiare pallido e assorto

Non chiederci la parola

Forse un mattino andando.

Umberto Saba:

cenni sulla vita, contesto storico;

Da “Il Canzoniere”

A mia moglie

METODI ADOTTATI NEL PERCORSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

Per ognuno dei moduli è stato presentato il contesto storico-culturale, la corrente letteraria di riferimento, la

linea tematica specifica di ogni autore.

Sono stati letti molti estratti dalle opere letterarie più importanti. Alla lettura è sempre seguita un’analisi

unitamente all’interpretazione dei brani selezionati ed affrontati in classe.

E’ stato necessario rafforzare l’esercizio dell’elaborazione scritta, affinché fossero affinate le capacità di

costruzione sintattica e di argomentazione.

La partecipazione e l’interesse sono stati sempre costanti e ciò ha permesso, nonostante le difficoltà

organizzative relative allo studio domestico, un buon coinvolgimento del gruppo e, di conseguenza, una

buona rielaborazione critica.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Per le valutazioni si è adottato il sistema della verifiche orali individuali e collettive, strutturate e

semistrutturate.

Le prove scritte sono consistite in temi di ordine generale, testi argomentativi, tipologie di saggio breve,

analisi di testi letterari.

Si allegano al documento, le griglie di valutazione.

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STORIA

Prof.ssa Anna Maria Agresta

Conoscenze

Sono state acquisite conoscenze sulle caratteristiche generali dell’epoca otto-novecentesca rispetto al loro

profilo storico culturale. Nello specifico, si sono apprese conoscenze storiche fondamentali, approfonditi e

commentati i principali concetti storiografici.

Competenze

Gli studenti, allo stato attuale, sono in grado di riconoscere gli elementi fondanti del ventesimo secolo

riuscendolo ad interpretare dal punto di vista storico e culturale.

Capacità E’ stata acquisita la capacità di individuare i caratteri salienti dell’epoca contemporanea e gli eventi

determinanti il mondo attuale.

CONTENUTI DISCIPLINARI

Modulo 1- Il Risorgimento

Le società segrete

La Restaurazione e i moti del 1820-1821

I moti del 1830-1831

Mazzini: il progetto rivoluzionario

I piemontesi moderati e il radicalismo di Cattaneo

Il 1848: la primavera dei popoli

La penisola italiana dopo il ’48

Lo scacchiere europeo

1856: il congresso di Parigi

La spedizione dei Mille

L’annessione del Veneto e la presa di Roma

Modulo 1- Le “due Italie” dopo il 1860

La spedizione dei Mille

L’annessione del Veneto e la presa di Roma

La Destra, il deficit statale e il suo risanamento

La Destra, il liberismo e le ferrovie

La caduta della Destra

La Sinistra di Depretis

Il governo Crispi

Il governo Giolitti e la crisi del pensiero liberale.

L’imperialismo coloniale

L’emigrazione oltreoceanica

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Modulo 2- La Grande Guerra

Cause e svolgimento: guerra di posizione, guerra totale

L’Italia in guerra

1917, ovvero l’anno di svolta. Sconfitta a Caporetto ed ingresso degli Stati Uniti nel conflitto

La rivoluzione bolscevica ( brevi cenni)

Il mondo dopo la guerra: la fine di quattro Imperi

Modulo 3- La società di massa, crisi delle democrazie liberali, le ideologie reazionarie: i fascismi in

Europa

La fascistizzazione dell’Italia: il regime del ventennio fascista

Hitler e il nazismo; il Terzo Reich e l’espansionismo tedesco.

Modulo 4- La seconda guerra mondiale

La guerra in Europa e la sua espansione sul resto del mondo

I campi di sterminio nazisti: l’internamento di oppositori politici, omosessuali, religiosi. La Shoàh

Metodi adottati e strumenti utilizzati nel percorso di insegnamento/apprendimento

Durante la lezione si sono spesso sviluppati, grazie alla vivace partecipazione del gruppo-classe, dibattiti,

discussioni e riflessioni collettive.

Verifiche e valutazione

Durante lo svolgimento di ogni modulo, sono state effettuate attraverso confronti e riflessioni in classe. La

valutazione del gruppo è stata effettuata agli interventi, all’impegno e alla presenza costante durante le

lezioni. Ho potuto così verificare il raggiungimento degli obiettivi cognitivi prefissati.

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LINGUA FRANCESE

Prof.ssa Nelly Lafargue

OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI

Gli studenti complessivamente sono in grado di usare la lingua come veicolo di comunicazione in situazioni

di vita quotidiana di media difficoltà. Una parte dei discenti ha migliorato il livello di comprensione e

produzione di linguaggi specifici relativi all’indirizzo di studio.

Il lavoro svolto ha mirato, comunque, principalmente al potenziamento di capacità espressive e gli obiettivi

mediamente raggiunti sono i seguenti:

comprendere la lingua in modo adeguato in relazione alle situazioni proprie dell’ambito professionale

specifico;

usare la lingua in modo sufficientemente comprensibile, utilizzando strutture e lessico semplici, inerenti

all’ambito del commercio per i principali scopi comunicativi ed operativi;

acquisire conoscenze culturali sulla Francia nell'ambito del settore di riferimento;

L’attività in classe si è quindi concentrata sulla produzione in lingua con lo scopo di migliorare la fluidità

espressiva e la correttezza formale.

OBIETTIVI SPECIFICI

Gli alunni conoscono (conoscenze):

gli elementi essenziali della grammatica e della sintassi francese per potersi esprimere in maniera

formalmente abbastanza corretta e comprensibile;

i principi della teoria commerciale in francese;

alcuni aspetti dell'attualità e della civiltà francese;

Sono in grado di (competenze):

comprendere testi scritti in francese, coglierne i concetti principali e trovarvi informazioni;

utilizzare la lingua francese anche se con qualche errore formale in ambito quotidiano e professionale;

leggere e comprendere i punti chiave di argomenti familiari e nell'ambito del commercio;

produrre un testo semplice relativo ad argomenti nel campo di specializzazione;

Hanno la capacità di:

utilizzare la lingua per riferire gli argomenti trattati;

comprendere concetti chiave;

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METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI

INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

Metodi adottati: Lezione frontale, lezione partecipata, lavoro individuale e di gruppo, elaborazione de mappe

concettuali.

Partendo dalla presentazione di testi scritti (spesso autentici) se ne è stimolata la lettura e la comprensione

attraverso la discussione sul testo (alternando la lingua straniera all’italiano). La comprensione è stata

facilitata con l’uso di sinonimi e parafrasi da parte dell’insegnante, ma anche ricorrendo a spiegazioni in

italiano volte all’acquisizione di tecniche di comprensione e produzione (con riflessioni sulla lingua). I testi di

comprensione sono stati accompagnati da esercizi di completamento e da domande chiuse o aperte. La

produzione orale e scritta è stata sollecitata attraverso l’elaborazione di mappe concettuali, la riorganizzazione

e la rielaborazione dei testi proposti o domande aperte.

Strumenti utilizzati: libro di testo, materiale fotocopiato autentico.

La metodologia è stata diversificata secondo gli argomenti e delle risposte della classe. In ogni caso è stata

concentrata sui bisogni degli alunni.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Al temine dei moduli, o di parte di essi, sono state somministrate prove di verifica scritte, in genere semi-

strutturate, con varie tipologie di esercizi ad ognuno dei quali era assegnato un dato punteggio. Dette tipologie

comprendevano: quesiti a risposta multipla,-quesiti a risposta singola, quesiti vero/falso. Alcune prove a

domande aperte hanno permesso di verificare i contenuti acquisiti e l’espressione (padronanza delle strutture

linguistiche e lessicali, capacità di rielaborazione personale). Le prove scritte erano volte a verificare i livelli

di comprensione e produzione scritta. La produzione e l’espressione orale sono state valutate tramite

interrogazioni orali e durante gli interventi diretti degli alunni. La valutazione finale ha tenuto conto del

raggiungimento degli obiettivi, ma anche dei livelli di partenza, dei progressi conseguiti e dell’impegno

dimostrato da ciascun alunno durante il percorso di apprendimento. I livelli di sufficienza sono stati

identificati sulla base di: conoscenza essenziale dei contenuti, comprensione globale di testi scritti e messaggi

orali di difficoltà intermedia dal punto di vista linguistico e testuale, esposizione comprensibile, anche se

semplice e con qualche errore formale.

CONTENUTI

Il libro di testo è: “Les Affaires - Entreprise et Civilisation”, L.Parodi – M. Vallacco, casa editrice Luigi

Trevisini. È stato utilizzato del materiale autentico (riviste, articoli di giornale, siti web on line)

Modulo 0: Conoscenze linguistiche (15 ore)

Recupero e fissazione delle strutture grammaticali in itinere.

Module 1: Marketing et Marché (25 ore)

1-Le marketing et ses instruments

2-Le marché et son cycle de vie

3-La position sur le marché

4-Le produit et son positionnement

5-La publicité et la promotion

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Modulo 2: Enjeux économiques et actualité (20ore)

1-Les secteurs économiques

2-Les évènements de Charlie Hebdo

3-Le travail, le chômage et l'emploi en France

4-Les banques: présentation et histoire

5-L'immigration

Modulo 3: Le commerce (25 ore)

1-Le commerce intérieur et extérieur

2-Les importations et les exportations

3-Les droits de douane

4-Le commerce équitable et la mondialisation

5-Commerce de gros et de détail

6-L'e-commerce et l'internationalisation

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LINGUA INGLESE

Prof.ssa Anna Trombetta

OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI

La classe ha mostrato generalmente interesse ed impegno nel corso dell’anno, partecipando ed intervenendo

in modo attivo alle lezioni.

Gli studenti hanno affrontato la lettura sia di testi specifici della loro figura professionale che di testi di

cultura generale, migliorando soprattutto la capacità di comprensione, verificata sia tramite domande aperte

che esercizi strutturati in preparazione della terza prova.

Si è cercato di stimolare la comprensione globale di messaggi orali e la produzione orale, puntando sulla

capacità di produrre frasi semplici ma comprensibili e funzionali alla situazione data. La media raggiunta è

sufficiente: alcuni si esprimono tuttavia ancora con lentezza e difficoltà lessicali e sintattiche.

Gli obiettivi mediamente raggiunti sono i seguenti:

comprendere la lingua, sia scritta che orale in modo adeguato in relazione a situazioni di media difficoltà

proprie dell’ambito professionale specifico.

usare la lingua in modo sufficientemente comprensibile, pur utilizzando strutture e lessico semplici, per

presentare la propria esperienza scolastica e lavorativa, riferire di argomenti relativi all’ambito

professionale e ad alcuni aspetti culturali più generali.

OBIETTIVI SPECIFICI

In relazione alla programmazione curricolare sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi in termini

di

CONOSCENZE

Gli studenti conoscono

vocaboli ed espressioni di uso quotidiano

vocaboli riguardanti il settore professionale specifico

fraseologia utile in ambito professionale

COMPETENZE

Gli studenti sono in grado di

comprendere testi scritti in inglese, coglierne i concetti principali e trovarvi informazioni, anche con l'aiuto

del dizionario

relazionare sinteticamente sui principali contenuti degli argomenti trattati

interagire su argomenti di cultura generale e professionale

CAPACITA’

Gli studenti hanno la capacità di

utilizzare la lingua per riferire della propria esperienza e degli argomenti trattati

organizzare le conoscenze acquisite in modo coerente

utilizzare i contributi di altre discipline per effettuare semplici collegamenti

METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI

INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

Si è prevalentemente fatto uso di lezioni partecipate, facendo poi lavorare talvolta in coppie o piccoli gruppi.

Il lavoro si è focalizzato sulla lettura e la comprensione di testi scritti, ricorrendo spesso a spiegazioni in

italiano e alla traduzione, per una riflessione più articolata sui contenuti.

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Gli argomenti sono stati sempre introdotti da letture e sfruttati con attività diversificate a seconda della

tipologia, mirate ad ampliare il bagaglio lessicale e a sviluppare l’ autonomia espositiva. I testi di

comprensione sono stati accompagnati da esercizi di completamento, domande chiuse e aperte, mentre la

produzione orale è stata sollecitata attraverso la riorganizzazione e rielaborazione dei testi proposti a partire

da tabelle, griglie o domande aperte.

Si è stimolata l'autonomia degli studenti con attività in laboratorio:gli studenti hanno lavorato a coppie o

piccoli gruppi alla presentazione di una" trade fair"e/o di aspetti di Londra.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Sono state effettuate prove di verifica scritte, in genere semi-strutturate, con varie tipologie di esercizi. Data la

somma dei punti ottenuta, la sufficienza è stata fissata con il 60% delle risposte corrette. Tipologie di esercizi:

scelta multipla

vero falso

quesiti a risposta singola

Le verifiche orali hanno accertato le conoscenze e il grado di competenza linguistica.

La valutazione finale ha tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi, ma anche dei livelli di partenza, dei

progressi conseguiti e dell’impegno dimostrato durante il percorso di apprendimento. I livelli di sufficienza

sono stati individuati sulla base di

-conoscenza essenziale dei contenuti

-comprensione globale di testi scritti e messaggi orali abbastanza semplici dal punto di vista linguistico e

testuale

-esposizione comprensibile, anche se semplice e con qualche errore formale.

CONTENUTI

Testo in uso: Zani Ferranti B on the Net Minerva Scuola

Modulo 1 The European Union

Obiettivi: conoscere l’argomento e il lessico specifico relativo alle istituzioni europee, sviluppare la

comprensione di un testo descrittivo generale e la capacità di rielaborazione

This is the EU- facts and figures

Stages in the process of European integration

How the EU works

Legislation

The European Parliament

Modulo 2 Marketing Obiettivi: saper usare il linguaggio per definire il marketing, stabilirne le variabili e gli obiettivi

The role of marketing

The marketing mix

Market research

Market segmentation

The electronic marketplace

Trade fairs

Module 3 Social and political institutions (in svolgimento)

Obiettivi: la conoscenza degli aspetti fondamentali dell'organizzazione del Regno Unito

A constitutional monarchy

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DIRITTO E ECONOMIA Prof. Altieri Rocco

La classe ha seguito con interesse e partecipazione alle lezioni nel corso di tutto l'anno,

rapportandosi al docente come un gruppo molto volitivo, coeso e cooperante.

Nello svolgimento del programma si è cercato di prestare attenzione alla disciplina legislativa

di molti dei settori che già impegnano gli studenti adulti nei vari ambiti lavorativi. A questo

proposito si è approfondita tutta la nuova normativa sui licenziamenti, gli ammortizzatori

sociali e i contratti atipici, introdotti in itinere dal cosiddetto Jobs Act ovvero il nuovo contratto

di lavoro a tutele crescenti.

Il livello generale di consapevolezza è sicuramente cresciuto e la preparazione finale in termini

di conoscenze e competenze può essere valutata positivamente.

Metodologie, conoscenze e competenze:

Nell'insegnamento della disciplina si è adottato un metodo dialogico-maieutico che consentisse

agli studenti e alle studentesse di sviluppare il proprio spirito critico insieme a una capacità

autonoma di ricerca e di studio.

Per gli approfondimenti disciplinari e per un costante di aggiornamento si è fatto largo uso in

classe della lettura di documenti e articoli ripresi da giornali specialistici come Il Sole 24 ore.

Si riusciti così a sviluppare nel gruppo classe una proprietà di linguaggio in relazione alle

principali esigenze specifiche della disciplina, con una conoscenza e comprensione degli aspetti

più significativi degli argomenti del programma.

Facendo collegamenti all'interno della disciplina e tra discipline diverse, conoscendo le varie

tipologie di contratto, con particolare attenzione ai contratti di lavoro, gli studenti e le

studentesse sono diventati competenti ad agire in ambito aziendale, con la capacità di orientarsi

nel mondo del lavoro come soggetti consapevoli di diritti e di doveri.

Elementi di diritto del lavoro:

I sindacati, la contrattazione collettiva e la previdenza sociale. Il contratto collettivo di lavoro. Il

contratto a tutele crescenti ex decreto legislativo n. 23 del 4 marzo 2015

in applicazione della legge n. 183 del 10 dicembre 2014: La vecchia e la nuova disciplina sui

licenziamenti.

I contratti di solidarietà e la Cig.

Il riordino dei contratti: lo ius variandi

I contratti di lavoro atipici. La nuova disciplina del jobs atc per il contratto di

somministrazione, per il part time, per il lavoro a chiamata, per i co.co.co e per l'apprendistato.

Gli ammortizzatori sociali: il nuovo assegno per i disoccupati, la NASpI ex decreto legislativo

n. 22 del 4 marzo 2015 in applicazione della legge n. 183 del 10 dicembre 2014.

I contratti di vendita

L'art. 1470 del Codice civile.

Le obbligazioni delle parti con particolare attenzione alle obbligazioni del venditore: la

garanzia per l'evizione, la garanzia per i vizi e la mancanza di qualità della cosa.

La vendita immobiliare e la prelazione legale.

La vendita con riserva di gradimento, a prova, su campione. La vendita a rate. La vendita con

patto di riscatto. La permuta.

I contratti di locazione

L'art. 1571 del Codice civile.

Le obbligazioni principali del locatore e del conduttore.

La disciplina della locazione di immobili urbani a uso abitativo e di quella a uso commerciale.

Il comodato.

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Il contratto di mandato e il contratto di mutuo.

I contratti per la distribuzione dei prodotti: di agenzia, mediazione, somministrazione, la

concessione di vendita e il franchising, il contratto estimatorio.

I contratti per la produzione dei beni e la prestazione di servizi:

l’appalto, il trasporto, la spedizione, il deposito.

La banca e i contratto bancari: il deposito in denaro, l’apertura di credito, l’anticipazione

bancaria, lo sconto bancario, il conto corrente bancario.

L’assicurazione: il contratto di assicurazione, il rischio nell’assicurazione. L’assicurazione

contro i danni, l’assicurazione della responsabilità civile, l’assicurazione sulla vita.

Gli intermediari finanziari: il leasing e il factoring.

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MATEMATICA Prof. Alessandra Olivieri

OBIETTIVI GENERALI Premessa

I docenti del dipartimento di Matematica desiderano evidenziare, prima di esporre il piano di lavoro, le gravi

carenze che gli studenti dell’Istituto manifestano nell’ambito della Matematica.

E’ frequente che la padronanza delle proprietà delle operazioni sia insufficiente e che l’orientamento spaziale

nel piano cartesiano sia un concetto malamente acquisito. Anche il lavoro nell’ambito dell’insieme Q è

impegnativo: operare con le frazioni risulta oltremodo difficoltoso per la stragrande maggioranza degli

studenti e il concetto di frazione equivalente ad un numero decimale non appare consolidato. Notevole è

inoltre l’impegno per colmare le lacune per ciò che attiene la correttezza espositiva. Su queste basi si fonda il

nostro lavoro nelle classi quinte non sempre con i risultati auspicati.

Il lavoro é stato mirato al consolidamento dell’attività svolta nel triennio, tenuto conto dello sviluppo

cognitivo e delle più consistenti capacità di astrazione e di formalizzazione . Si è lavorato inoltre per ampliare

le conoscenze e potenziare la padronanza delle competenze già acquisite.

In particolare :

- capacità di attivare strategie per la risoluzione di situazioni problematiche

- capacità di scegliere la strategia ottimale nella risoluzione di situazioni problematiche

- capacità di analisi

- capacità di sintesi

- capacità di astrazione

- capacità di usare un linguaggio formale preciso.

Modulo I: FUNZIONI CONOSCENZE

Concetto di funzione .

Le funzioni reali di variabile reale intere e fratte.

Dominio di una funzione razionale intera e fratta.

Funzioni elementari e loro grafico.

Funzioni pari e dispari.

Ricerca dei punti di intersezione di una funzione con gli assi cartesiani

Funzioni crescenti e decrescenti.

Segno di una funzione.

COMPETENZE

- dato il grafico ricavare il dominio di una funzione

- data una funzione sotto forma di equazione, ricavare il dominio

- saper individuare, dato un grafico, le parti del dominio dove la funzione cresce oppure decresce

- saper ricavare il segno di una funzione, dato il grafico oppure l'equazione

- saper risolvere equazioni di 1° e 2° intere e fratte

- saper risolvere disequazioni di 1° 2°, intere , fratte e sistemi di disequazioni

CAPACITA'

Analisi, sintesi, astrazione.

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Modulo II: LIMITI

CONOSCENZE

Concetto di limite di una funzione.

Limite per x tendente a più o meno infinito.

Limite per x che tende ad un valore finito.

Funzioni convergenti e divergenti.

Limite destro e limite sinistro.

Limite notevole : (1+1/n)ne per n

Asintoti verticali, orizzontali.

Calcolo di limiti di funzioni continue.

Algebra dei limiti.

Limiti di funzioni razionali intere e fratte

Forme indeterminate e loro risoluzione.(-; 0/0; /)

COMPETENZE

- dato il grafico di una funzione, saper individuare il limite e, nel caso in cui quest'ultimo non esista, il

limite sinistro e il limite destro

- saper ricavare le equazioni degli asintoti di una funzione

- saper calcolare il limite di una funzione elementare

- saper applicare le regole relative all'algebra dei limiti per calcolare quelli che si ottengono a partire dai

limiti di funzioni elementari

- dato un limite saper stabilire se si trova in forma indeterminata

- saper risolvere semplici casi di indeterminazione

CAPACITA'

Analisi, sintesi, astrazione.

Modulo III: DERIVATE CONOSCENZE

Definizione di rapporto incrementale

Derivata di una funzione in un punto.

Definizione e significato geometrico.

Funzione derivata.

Derivate di alcune funzioni elementari.

Algebra delle derivate (somma, prodotto, quoziente).

Determinazione dell’equazione della retta tangente alla curva in un suo punto.

Punti stazionari.

Crescenza e decrescenza di una curva in relazione alla derivata prima.

Punti di massimo/minimo relativo.

Punti di flesso.

Concavità di una curva in relazione alla derivata seconda.

COMPETENZE

- saper calcolare la derivata delle funzioni elementari

- saper calcolare la derivata di funzioni ottenute da quelle elementari tramite addizione, moltiplicazione,

divisione

- data una funzione saper calcolare gli zeri della derivata prima

- data una funzione saper valutare il segno della derivata prima in relazione alla crescenza e alla

decrescenza

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- data una funzione saper valutare la relazione tra punti di massimo, di minimo, di flesso e la derivata

corrispondente

CAPACITA'

Analisi, sintesi, astrazione.

Modulo IV: STUDIO DI FUNZIONE

CONOSCENZE

Funzioni razionali intere e fratte .

Lettura di grafici di funzioni.

COMPETENZE

- data y=f(x) saper individuare il dominio

- data y=f(x) saper individuare le simmetrie

- data y=f(x) saper individuare i punti di incontro con gli assi

- data y=f(x) saper valutare il segno della y

- data y=f(x) saper valutare l'andamento attraverso i limiti

- data y=f(x) saper individuare gli eventuali asintoti verticali, orizzontali, obliqui

- data y=f(x) saper valutare crescenza e decrescenza, punti di massimo, di minimo e di flesso

CAPACITA'

Data y=f(x) saper disegnare il grafico.

METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI

INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO. Per ogni argomento trattato si è giunti alla teoria generale partendo da casi concreti e semplici ed elaborando

il percorso attraverso situazioni problematiche. E' stata privilegiata l'acquisizione consapevole, seppure a

livello intuitivo, dei concetti affrontati e della capacita' di impostare un lavoro autonomo, limitando il più

possibile lo spazio del calcolo algebrico complicato.

E' evidente che per tenere conto della scarsa manualità posseduta dagli allievi nel calcolo algebrico, lo si è

limitato soltanto alle necessità di giungere al risultato richiesto.

Sono state effettuate lezioni sia frontali che partecipate; per limitare il più possibile la durata e la difficoltà di

spiegazioni teoriche è stato privilegiato l’aspetto pratico della materia risolvendo numerosi esercizi alla

lavagna.

E' stato usato prevalentemente materiale fornito dall’insegnante.

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VERIFICHE E VALUTAZIONE

La verifica degli obiettivi è stata fatta sostanzialmente sulla base di compiti scritti, con scadenza più o meno

mensile, ma anche su esercizi svolti alla lavagna dagli studenti. Per i compiti scritti sono stati verificati i

seguenti

OBIETTIVI: A. CONOSCENZA (acquisizione dei contenuti)

B. COMPETENZA (capacità di applicare idee generali, regole, teorie, in casi particolari e concreti)

C. CAPACITA' (di confrontare i dati, di analizzarli, di collegarli, di affrontare l'esercizio in maniera

autonoma; di argomentare con chiarezza e usando il linguaggio specifico)

Per ciascun compito naturalmente non sono stati verificati sempre tutti e tre gli obiettivi, e in ogni caso, per

ciascun obiettivo contemplato sono stati distinti più livelli: a) scarso; b) sufficiente; c) buono. Il giudizio del

singolo compito è stato dato tenendo conto di questi livelli; il giudizio finale è stato dato tenendo conto delle

verifiche effettuate oltre ad altri fattori, quali il progresso fatto da ciascun allievo rispetto alla situazione di

partenza, l'impegno e la serietà nello studio.

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TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI

Docente: Prof.ssa Tiziana Diamantini

Il quadro orario della classe quinta prevede lo svolgimento di otto ore settimanali, di cui due da svolgersi in

laboratorio con la compresenza dell'insegnante di Trattamento Testi prof.ssa Maria Macchia.

OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI

PARTECIPAZIONE E IMPEGNO

Gli studenti hanno dimostrato una partecipazione e un impegno non omogenei.

Parte degli studenti ha frequentato in modo discontinuo le lezioni curricolari e la partecipazione della

maggioranza della classe, anche se non sempre propositiva, è stata abbastanza consapevole e adeguatamente

interessata.

I risultati conseguiti in termini di conoscenze e competenze sono diversificati.

Alcuni studenti, attraverso un studio abbastanza regolare e organizzato hanno raggiunto risultati più che

discreti; altri meno costanti nello studio hanno comunque raggiunto gli obiettivi minimi, infine un terzo

gruppo si orienta negli argomenti trattati solo se opportunamente guidato per cui i risultati raggiunti sono

modesti.

Per gli alunni con debiti e carenze, ma anche per gli altri, sono state effettuate, in itinere, attività di recupero e

sostegno con le seguenti modalità:

ritorno sugli stessi argomenti con modalità diverse, anche se la ripetizione degli argomenti proposti, ha

rallentato lo svolgimento del programma

assegnazione di ulteriori esercitazioni con le opportune correzioni

schematizzazione di contenuti per una migliore memorizzazione

METODO DI STUDIO

Il metodo di studio è stato mediamente mnemonico per la maggior parte degli alunni, tranne per quei pochi

più motivati che hanno mostrato una certa capacità di intuito e di analisi nonché autonomia

nell’organizzazione e rielaborazione dei contenuti, pur con qualche difficoltà nella esposizione, a causa di una

eccessiva sintesi nella trattazione degli argomenti e nell’uso del linguaggio specifico della disciplina.

PROGRESSIONE NELL’APPRENDIMENTO

A parte gli alunni più interessati e motivati, le difficoltà incontrate dal resto della classe hanno causato

rallentamenti e ripetizioni con riflessi sia quantitativi che qualitativi sulla programmazione.

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEL PERCORSO FORMATIVO

OBIETTIVI DISCIPLINARI IN RELAZIONE ALLE FINALITA’ FORMATIVE GENERALI

L’organizzazione dei contenuti programmati ha mirato, prima di tutto, allo sviluppo del ragionamento logico

deduttivo e all’acquisizione di un linguaggio tecnico il più possibile rigoroso e privo di ambiguità, cercando di

far comprendere come la necessità di approfondimento e di chiarezza dei vari aspetti dei contenuti trattati

richiedesse precisione nelle definizioni e rigore logico nella deduzione dei risultati.

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Per tale motivo tutti gli argomenti svolti sono stati affrontati con rigore logico sostanziale, cercando di

distinguere sempre tra definizione astratta e piano concerto, cercando di evitare il più possibile la riduzione

nell’apprendimento a semplice acquisizione di nozioni formali. Per ogni modulo didattico affrontato sono

state effettuate numerose esercitazioni pratiche.

METODOLGIA DI INSEGNAMENTO E STRATEGIE DIDATTICHE

Sulla base degli obiettivi posti si è preferito trattare i singoli argomenti in modo articolato, utilizzando oltre

alla lezione frontale, la lezione partecipata e la risoluzione di casi concreti con stimolo alla discussione per

cercare di coinvolgere gli alunni e far emergere la loro capacità critica.

Gli argomenti oggetto di studio sono stati trattati in modo ampio e approfondito e sono stati ripetuti più volte,

ricercando il collegamento con le altre discipline e effettuando continui richiami alla realtà operativa aziendale

in modo da stimolare l’interesse degli alunni ed invitarli a partecipare nella discussione dei problemi

affrontati.

Nell’attività di laboratorio si sono svolte esercitazioni e casi pratici utilizzando i programmi del pacchetto

applicativo OFFICE.

MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Sono state effettuate sia verifiche scritte che orali. I criteri di valutazione sono quelli adottati dal Consiglio di

Classe, considerando anche i livelli di partenza e di arrivo, l’impegno e l’interesse profusi, le abilità

espressive.

Le verifiche orali, su argomenti a scelta degli studenti o proposti dall’insegnante, e scritte, hanno teso ad

accertare le conoscenze, le abilità strumentali e le capacità di analisi, sintesi e di collegamento conseguite

dall’alunno, nonché la capacità di esprimersi con una terminologia tecnica adeguata.

La valutazione finale è scaturita dai risultati delle verifiche, ma ha tenuto conto anche di altri parametri, quali

i progressi evidenziati rispetto al livello di partenza, l’impegno, la partecipazione alle lezioni, la puntualità

nella esecuzione dei compiti assegnati, l’impegno nello svolgimento dell’attività di laboratorio.

Il punteggio delle prove strutturate è stato effettuato in decimi, secondo quanto è stato stabilito dal POF

d'Istituto.

Nell’attività di laboratorio si sono accertate le capacità di muoversi autonomamente nella gestione dei

pacchetti applicativi utilizzati.

Durante le verifiche scritte gli alunni hanno potuto utilizzare la pubblicazione “Il codice per l''esame di stato

di economia aziendale” edizione Simone.

INTERVENTI DI RECUPERO

E' stato effettuato un recupero in itinere.

STRUMENTI DIDATTICI – LIBRI DI TESTO ED ALTRI MATERIALI

Per quanto attiene lo svolgimento del programma è stato seguito il libro di testo “PRONTI…VIA” autori P.

Ghigini, C. Robecchi. Ed. Scuola e Azienda, integrato da fotocopie, appunti, schemi.

OBIETTIVI SPECIFICI

CONOSCENZE

IL SISTEMA INFORMATIVO CONTABILE E IL BILANCIO D’ ESERCIZIO

Conoscere il ruolo delle informazioni all’interno dell’azienda e le funzioni del sistema informativo

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contabile ed extracontabile.

Conoscere i compiti della funzione amministrativo-contabile.

Conoscere i collegamenti tra il piano dei conti e la Contabilità Generale con le voci del bilancio di

esercizio.

Conoscere i fondamentali criteri di valutazione civilistici.

Conoscere i fondamentali criteri di valutazione fiscale.

Conoscere la capacità informativa e la logica dell’analisi di bilancio.

LA PROGRAMMAZIONE E IL CONTROLLO DELLA GESTIONE AZIENDALE

Conoscere i tipici strumenti di programmazione e controllo dei costi.

Conoscere le metodologie di analisi e controllo dei costi.

Conoscere le teorie moderne nel campo della programmazione e controllo di gestione.

Conoscere il ruolo del budget nella programmazione.

Conoscere il contenuto dei budget delle varie aree funzionali e del budget di esercizio.

Conoscere il ruolo e gli scopi del reporting.

COMPETENZE

MODULO BILANCIO

- Sapere adoperare strumenti informativi per la gestione aziendale.

- Sapere individuare le scadenze tecniche in campo contabile.

- Sapere redigere le scritture contabili.

- Sapere redigere il bilancio di esercizio applicando i principi contabili.

- Sapere applicare i criteri di valutazione indicati nel Codice Civile.

- Sapere calcolare il reddito fiscale e le imposte sul reddito.

- Sapere rielaborare lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico, calcolare ed interpretare gli indici di

bilancio.

MODULO CONTABILITA’ ANALITICA

- Sapere utilizzare i costi standard ai fini del controllo.

- Sapere effettuare una semplice break-even-analysis.

- Sapere risolvere alcuni semplici problemi di scelta e applicare in ipotesi semplificate la metodologia

dell’ABC.

- Sapere individuare gli obiettivi del budget.

- Sapere elaborare semplici budget.

- Sapere analizzare in via approssimativa i risultati del budget.

-

CAPACITA’

PER TUTTI I MODULI

Sono limitate allo svolgimento di attività, prevalentemente guidate, nella soluzione di casi aziendali.

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CONTENUTI DISCIPLINARI ( suddivisi in moduli e unità didattiche )

Unità A Il bilancio d’esercizio: significato e formazione

Il bilancio d’esercizio: significato e funzioni - Le funzioni del bilancio d’esercizio

- I principi giuridici del bilancio

- La clausola generale

- I principi di redazione del bilancio

- Il sistema informativo del bilancio

I prospetti contabili del bilancio: lo Stato patrimoniale

- Il contenuto dello Stato patrimoniale

- Le principali voci

I criteri di valutazione

La struttura del Conto economico e la Nota integrativa - La Nota integrativa

I principi contabili e l’informativa supplementare - Le informazioni supplementari

- La struttura del bilancio secondo gli IAS/IFRS

Unita B Le analisi di bilancio per indici

L’interpretazione della gestione mediante gli indici di bilancio - La metodologia delle analisi per indici

- Le fasi dell’analisi per indici

La riclassificazione finanziari dello Stato patrimoniale - La riclassificazione degli impieghi

- La riclassificazione delle fonti

- Il processo di rielaborazione

La rielaborazione del Conto economico - Il Conto economico “a valore aggiunto”

- Il Conto economico a costi e ricavi della produzione venduta

L’analisi della situazione patrimoniale d’impresa - La composizione degli impieghi

- La composizione delle fonti

L’analisi della situazione finanziaria - L’analisi della solidità

- L’analisi della liquidità

- Gli indici di rotazione

- Gli indici di durata

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L’analisi della situazione economica - Il Conto economico a valori percentuali

- Gli indici di redditività

- Gli indici di produttività

Il coordinamento degli indici di bilancio - L’analisi del ROE

- L’analisi del ROI

- Lo schema di sintesi degli indici di bilancio

Unità C Il reddito d’impresa e il calcolo delle imposte

Il sistema tributario italiano - L’ attività finanziari dello Stato

- Il sistema tributario

Il reddito fiscale d’impresa : principi generali - I principi generali

- Dal redito di bilancio al reddito fiscale

Ricavi, plusvalenze e sopravvenienze attive - I ricavi

- Le plusvalenze

- Le sopravvenienze

Altri componenti positivi del reddito fiscale - Dividendi

La valutazione fiscale delle rimanenze - Il metodo LIFO a scatti su base annuale

- Valutazione a valore normale

- Conclusioni

L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali - Il valore ammortizzabile

- La misura dell’ammortamento fiscale

- Le variazioni fiscali

- L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali

Le spese di manutenzione e riparazione - Le manutenzioni e riparazioni

La svalutazione fiscale dei crediti commerciali

Gli interessi passivi e altri componenti negativi di reddito - Interessi passivi

- I compensi agli amministratori

- Gli oneri fiscali

La liquidazione e il versamento dell’IRES - Società di capitali

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L’IRAP e la sua determinazione - L’imponibile IRAP delle società di capitali

Unità D Strategie, pianificazione strategica e programmazione aziendale

La gestione strategica d’impresa - La gestione come attività programmata

- Concetto di strategia

- La pianificazione strategica

La definizione degli obiettivi e l’analisi dell’ambiente - La “mission”

- Gli obiettivi

- L’analisi dell’ambiente esterno

- L’analisi dell’ambiente interno

La formulazione e la realizzazione del piano strategico - Strategie di gruppo

- Strategie di prodotto/ mercato

- Strategie funzionali

- I piani

- La realizzazione delle strategie

Le strategie competitive di base

Il business plan : parte descrittiva - Il piano descrittivo

Il business plan : il piano economico-finanziario

Il piano di marketing - La previsione delle vendite

- Il budget di marketing

Il controllo dei costi. Classificazione e configurazione dei costi - La contabilità analitica

- La classificazione dei costi

- Le varie configurazioni di costo

La metodologia del calcolo dei costi di prodotto - La raccolta e la localizzazione dei costi

- L’imputazione dei costi

La contabilità analitica a costi pieni o full costing

La contabilità a costi variabili o direct costing - Confronto fra direct costing e full costing

L’activity based coosting o metodo ABC - Il metodo ABC

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I costi nelle decisioni aziendali - Alcuni problemi di convenienza

La break-even analysis - Il procedimento matematico

- Il procedimento grafico

- Il margine di sicurezza

Il controllo di gestione e i suoi strumenti - Gli strumenti del controllo di gestione

- La contabilità a costi standard

Il budget annuale e la sua articolazione

La formazione dei budget settoriali - Il budget delle vendite

- Il budget delle scorte di prodotti finiti

- Il budget della produzione

- Il budget dei consumi e il budget delle scorte di materie

- Il budget degli approvvigionamenti

- Il budget dei costi diretti

- Il budget dei costi generali di produzione

- Il budget delle rimanenze

- Il budget dei costi commerciali, amministrativi e generali

Il budget degli investimenti e il budget finanziario - Il budget degli investimenti

- Il budget finanziario

Il budget generale d’esercizio

Il controllo budgetario e il sistema di reporting - Il controllo budgetario

- Il sistema di reporting

L’analisi degli scostamenti - Gli scostamenti nei costi diretti

- Gli scostamenti nei costi indiretti

- Lo scostamento nei ricavi

PROGRAMMA LABORATORIO DI ECONOMIA AZIENDALE

(in compresenza con la Prof.ssa Maria Macchia)

MODULO 1 – UTILIZZO DEL PACCHETTO OFFICE Power Point

Word

Excel

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TECNICHE DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE

Prof.ssa Chiara Gasperini

Obiettivi didattici generali raggiunti

Conoscenze

Il gruppo-classe ha raggiunto, in generale, conoscenze di base riguardo ai principali modelli della teoria della

comunicazione sia interpersonale che mass-mediatica, con particolare attenzione alla comunicazione

pubblicitaria e commerciale. Il lavoro è stato diviso in quattro moduli secondo un preciso percorso di

apprendimento: dalle nozioni fondamentali relative alla comunicazione fra le persone, si è passati all’analisi

della comunicazione compiuta dai mass media e all’influenza della relazione sulla comunicazione, per

concludersi con le indicazioni su come può essere gestita, alla luce di quanto appreso nei moduli precedenti,

la comunicazione aziendale.

Competenze

La classe ha rielaborato a vari livelli di approfondimento le conoscenze acquisite raggiungendo un discreto

livello di competenze nel saper analizzare i messaggi ricevuti e nella consapevolezza dei messaggi trasmessi

di natura digitale o analogica in relazione all’intenzionalità comunicativa posseduta.

Capacità

Gli studenti hanno dimostrato di essere in grado di analizzare criticamente i messaggi comunicativi di tipo

interpersonale, mass-mediatico, pubblicitario, commerciale attraverso i vari modelli teorici affrontati e di

saper orientare la comunicazione interpersonale. Sono emerse, inoltre, capacità di autoanalisi delle personali

modalità comunicative e all’identificazione dei messaggi relativi ai vari livelli di comunicazione nella

relazione con l’altro. Sono state acquisite capacità di analisi dei messaggi pubblicitari e di comunicazione

interpersonale alla luce degli elementi emersi dai paradigmi studiati. Alcuni studenti mostrano inoltre di aver

raggiunto buone capacità di mediazione tra posizioni diverse alla luce di finalità comuni all’interno di un

gruppo.

Elaborazione scritta

La classe per la presenza di alunni che ancora non padroneggiano perfettamente la lingua italiana, o di alunni

la cui frequenza è stata discontinua presenta alcune criticità nell’esposizione scritta riguardo alle competenze

argomentative. Le prove affrontate sono state composte da domande aperte o talvolta, come simulazione di

terza prova, anche da domande con risposta a scelta multipla.

Nel secondo caso i risultati sono stati più che buoni.

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Libro di testo adottato: Ivonne Porto, Giorgio Castoldi, Tecniche di comunicazione,

Milano, Hoepli, 2012.

Programma svolto per tecniche di comunicazione e relazione

MODULO 1: la comunicazione interpersonale

1. Il significato della comunicazione

2. L’approccio matematico - cibernetico:

la teoria classica

3. L’approccio sistemico–relazionale

- Primo assioma

- Secondo assioma

- Terzo assioma

- Quarto assioma

- Quinto assioma

4. La comunicazione ecologica

- Parlare in prima persona

- Evitare dogmatismi e non generalizzare

- Esprimere fatti e proposte concrete

- Differenziare le osservazioni dalle interpretazioni

- Evitare monopolizzazione

- Evitare critiche negative

- Valorizzare gli interventi

- Mediazione tra i differenti interventi

- Imparare a fare metacomunicazione

- Utilizzare efficacemente i livelli di comunicazione

MODULO 2: le modalità della comunicazione verbale

1. La comunicazione verbale - La persuasione

- La persuasione come processo di influenzamento del comportamento

- Il principio della reciprocità

- Il principio dell’impegno e della coerenza

- Il principio della simpatia

- La persuasione attraverso il dialogo

- La tecnica delle domande

2. L’ascolto - L’ascolto intermittente

- L’ascolto selettivo

- L’ascolto empatico

- La parafrasi o riformulazione

- La metafora

- La similitudine

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- L’aneddoto

- L’aforisma

- La valenza suggestiva della parola

- La suggestione negativa

- La valenza positiva

- Il curriculum vitae

- La struttura del curriculum

- La lettera di presentazione

- Il colloquio di lavoro

- La scelta del candidato

MODULO 3: la comunicazione non verbale

1. La comunicazione non verbale

- Regole principali della comunicazione non verbale

- La formazione della prima impressione

- La comunicazione non verbale statica

- La comunicazione non verbale dinamica

- La prossemica

- La comunicazione digitale

- Il linguaggio del corpo

- La paralinguistica

- La cinesica

- Lo sguardo e il contatto visivo

2. Le emozioni - Che cosa sono le emozioni

- Le emozioni fondamentali

MODULO 4: i mass media

1. Che cosa sono i mass media - Quando nascono i mass media

- Perché i mezzi diventano messaggi: il contributo di Mc Luhan

- Il messaggio televisivo

- Il messaggio dei giornali

- Il messaggio radiofonico

- Le radio di informazione

- Le radio musicali

- Il controllo dei mass media

- La pubblicità

- Gli inizi della diffusione del messaggio pubblicitario

- La rivoluzione creativa

- Le agenzie e le campagne pubblicitarie

- Il brief

- La copy strategy

- La definizione del modello di comunicazione

- La strategia di comunicazione

- L’influenza della corrente comportamentistica in psicologia nella diffusione della pubblicità

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MODULO 5: che cos’è il marketing

- Il marketing management

- Lo studio dell’ambiente e del mercato

- Gli strumenti di conoscenza del mercato

- Strategie di marketing

- Dalla missione al marketing mix

- Posizionamento e target

- La forza delle parole

- La comunicazione integrata d’impresa

- L’opinione del pubblico nei confronti dell’azienda

- Comunicazione mirata

- Centralità del cliente

- Disponibilità alla risoluzione dei problemi

- Aggiornamento

- Entusiasmo e simpatia

- Dare e acquistare valore

- Le fasi della vendita

- Prima fase: suscitare l’attenzione

- Seconda fase: definire le esigenze del cliente

- Terza fase: argomentare e dimostrare

- Quarta fase: la conclusione

- La gestione delle obiezioni

METODI ADOTTATI NEL PERCORSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

Per ognuno dei moduli è stata effettuata un’analisi dei prerequisiti.

In seguito è stata costruita una base teorica introduttiva a partire dalle conoscenze pregresse dei ragazzi che

hanno tutti storie scolastiche e professionali nonché esperienziali molto diverse.

Sulla base teorica che coinvolge e tocca le motivazioni e le emozioni degli alunni sono stati introdotti i vari

argomenti teoricamente dall’insegnante.

Le lezioni sono state generalmente composte da una parte di discussione collettiva sull’argomento trattato e di

esercitazione singolare o di gruppo che seguiva la costruzione delle conoscenze a partire dai prerequisiti e

l’introduzione teorica dell’insegnante.

Frequentemente le lezioni sono state terminate con una parte attiva di lavoro in gruppo con compiti finalizzati

alla messa in pratica delle teorie affrontate.

Nel caso della persuasione è stato mostrato agli alunni presenti in classe, un video di Robert Cialdini “I

segreti della scienza della persuasione” a sostegno della spiegazione teorica.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Per le valutazioni si è adottato il sistema delle verifiche orali o scritte al fine di far emergere le conoscenze le

competenze e le abilità acquisite grazie alla parte teorica. Hanno fatto parte delle modalità di valutazione

specifici lavori eseguiti a casa o ricerche svolte ad approfondimento dei materiali trattati in classe o

simulazioni di problemi concreti da risolvere.

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Prof. Servello Paolo

OBIETTIVI SPECIFICI

Conoscenza su basi scientifiche del corpo umano; conoscenza pratico-teoriche delle qualità di base, dei

sistemi di allenamento, dei movimenti fondamentali e delle loro espressioni tecnico-sportive, dei

fondamentali individuali e di squadra dei principali sport e dei loro regolamenti; conoscenza degli strumenti e

degli esercizi necessari per conseguire un corretto potenziamento muscolare ed il mantenimento dei risultati

ottenuti; conoscenza degli elementi del linguaggio del corpo, dalla postura alla gestualità; conoscenze,

nell’ambito dell’educazione alla salute, di un corretto stile di vita, dei principi dell’educazione alimentare,

delle norme igienico-sanitarie e degli elementi di pronto soccorso.

Capacità manuali-pratiche di attuazione delle conoscenze acquisite; capacità di possedere un adeguato tono

muscolare ed una buona mobilità articolare; capacità di controllo del movimento; capacità coordinative:

oculo-manuale e spazio-temporale; capacità di resistenza fisica.

Competenze: utilizzando le conoscenze teoriche, sviluppo di una maggiore funzionalità e una migliore resa

motoria; apprendimento delle varie metodologie di allenamento alle qualità motorie, prestazione e controllo

del movimento, praticare e distinguere i vari ruoli negli sport di squadra; cercare di realizzare, con un

opportuno stile di vita, una condizione di armonico equilibrio tra mente e corpo.

METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI

INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

La metodologia di insegnamento è stata scelta di volta in volta a seconda dei contenuti e delle dinamiche di

gruppo; le lezioni sono state caratterizzate da momenti di lavoro comune, per gruppi e talora anche

individuale.

Per facilitare l'apprendimento e per attivare procedure d’ insegnamento coerenti con le finalità educative

approvate dal collegio dei docenti e dai consigli di classe all'inizio dell'anno scolastico, si è cercato di favorire

un'atmosfera che:

incoraggiasse ad essere attivi

favorisse la natura personale dell'apprendimento

riconoscesse il diritto all'errore

incoraggiasse la fiducia in sé

desse l'impressione di essere accettati e rispettati

facilitasse la scoperta

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VERIFICHE E VALUTAZIONE

Le verifiche in itinere, sono state effettuate attraverso una verifica costante, resa possibile attraverso

un'osservazione attenta e sistematica degli allievi durante le attività, poiché in palestra gli allievi sono

impegnati in un processo continuo di fasi applicative.

Nella valutazione sommativa della parte pratica, non si terrà conto solo della valutazione finale ma anche del

livello iniziale e quindi dei miglioramenti conseguiti, delle capacità motorie individuali, nonché dell'impegno

e della volontà profusi.

Le verifiche della parte teorica del programma, invece, sono strate attuate con prove strutturate a scelta

multipla ed eventuali domande orali, così da evidenziare eventuali lacune o incertezze e colmarle in itinere.

Gli alunni hanno raggiunto una discreta conoscenza del significato e delle motivazioni delle esercitazioni

pratiche, partendo dagli schemi motori di base, al miglioramento dal punto di vista fisiologico della forza,

della velocità e della resistenza; parallelamente hanno appreso anche una metodologia di allenamento così da

poter conoscere e in ogni momento attuare le principali fasi che caratterizzano una seduta di allenamento.

Discreta, in generale, è stata anche la preparazione e l’approfondimento teorico degli argomenti trattati in

classe.

CONTENUTI

Movimento e sport: potenziamento organico e mobilità articolare.

Esercitazioni volte al miglioramento delle qualità motorie di base e degli scemi motori di base. Esercitazione

volte al rilassamento muscolare e allo stretching.

Fondamentali individuali e di squadra, nonché regolamenti dei principali sport di squadra; esercitazioni tratte

dall’atletica leggera.

Le varie fasi dell’allenamento.

Il corpo umano. L’apparato scheletrico: le ossa; gli effetti del movimento sulle ossa.

L’apparato articolare e gli effetti del movimento sulle articolazioni.

L’apparato cardiocircolatorio: il sangue; i gruppi sanguigni; il cuore; il ciclo cardiaco; i parametri che

misurano l’attività cardiaca; i vasi sanguigni; la circolazione; la pressione.

L’apparato respiratorio: gli organi dell’apparato respiratorio; fisiologia della respirazione; il centro

respiratorio.

Il sistema nervoso: la trasmissione dell’impulso nervoso; anatomia del sistema nervoso centrale; l’encefalo e

il midollo spinale; il sistema nervoso periferico; le lesioni midollari.

Il sistema muscolare: la suddivisione dei muscoli; la struttura dei muscoli scheletrici; fisiologia del sistema

muscolare; il processo aerobico ed il processo anaerobico; i combustibili nei muscoli; la circolazione del

sangue nel muscolo; il tono muscolare; la classificazione dei muscoli; le contrazioni muscolari; l’attivazione

neuromuscolare.

Cenni sui paramorfismi nell’età scolare: la dinamica della colonna vertebrale; portamento rilassato o abito

astenico; dorso curvo e lordosi lombare; atteggiamento scoliotico; scapole alate; piede piatto; ginocchio

valgo; mal di schiena.

Le qualità motorie di base: la forza; la resistenza; la velocità; la mobilità; l’equilibrio; la coordinazione.

La strutturazione dello schema corporeo e la lateralizzazione.

L’educazione alla salute: lo stile di vita; l’educazione alimentare; elementi di pronto soccorso; educazione e

prevenzione: tabacco, alcool, droghe, doping.

Gli schemi motori di base e le applicazioni sportive.

Caratteristiche, tecnica e regolamenti dei vari sport, individuali e di squadra.

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RELIGIONE CATTOLICA

Prof. Simone Matteoli

SCIENZA E FEDE

Alle frontiere tra scienza e fede

- Scienza e fede: sorelle o nemiche?

- Il tempo della diffidenza reciproca

- Alla ricerca di una comune intesa

- Caso Galilei

Quando scienze e fede si ascoltano

- Il problema delle origini

- Il principio antropico

- Evoluzionismo

- Meccanica Quantistica e libertà

- Il miracolo: una sfida alla scienza

- Che cosa c'è dopo questa vita?

ETICA

Morale e valori

- I termini morale ed etica

- La coscienza

- Coscienza e responsabilità

- La coscienza retta

- L'obiezione di coscienza

I cristiani e la carità - L'amore dei prossimo

- La storia Cristiana della carità

- All'origine, la condivisione dei beni

- Le istituzioni caritative della Chiesa

- Assistenza, educazione, missioni

- La questione operaia

- Carità e giustizia

- I diritti dell'Uomo nel magistero cattolico

L'etica delle relazioni

- L'Uomo: un essere in relazione

- In relazione con se stessi

- Il dramma della condizione umana

- li profilo dell'uomo storico

- Alla ricerca della propria Identità

- Assumere responsabilmente la corporeità

- Vita come progetto e compito

- La relazione con gii altri

Il rapporto uomo-donna

- Significato umano della sessualità

- Significati storici della sessualità

- Il rapporto uomo-donna nel cristianesimo

- L'amicizia nell'adolescenza

Il rapporto con io straniero

- Perché il pregiudizio verso lo straniero?

- Il pregiudizio razziale nella storia

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38

- Per un'etica della convivenza multiculturale

L'etica delle comunicazioni sociali

- Dove nasce il problema etico

- Diritti della persona e sistema informativo

- Responsabilità etica di fronte ai media

L'etica della solidarietà in politica

- Etica ed economia

- L'etica negata dell'economia industriale

- Sistemi economici sotto accusa

- Il valore del lavoro nelle civiltà

- Lavoro e dignità umana nella tradizione biblica

- I beni economici nel giudizio di Gesù

- La comunità cristiana e la sua etica economica

- Il pensiero sociale della Chiesa

- Il principio di solidarietà

- Etica politica

- Speciale: Il Genocidio Armeno

L'etica della vita

- Ruolo e concetto della famiglia

- Antropologia del genere

- L’omosessualità

- L'aborto

- La fecondazione assistita

- Procreazione responsabile

- Eutanasia e accanimento terapeutico

- Il «non Uccidere» nella storia cristiana

- L'etica ecologica

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ALLEGATI

A. Griglia di valutazione della prima prova scritta: Italiano

Tipologia A: analisi di un testo letterario e non, in prosa o poesia

Obiettivo Valutazione Voto

Comprensione del testo, pertinenza e completezza d’informazione minimo 1 massimo 3

Completezza nell’analisi delle strutture formali e tematiche minimo 1 massimo 3

Capacità di contestualizzazione e rielaborazione personale minimo 1 massimo 3

Espressione organica e consequenziale minimo 1 massimo 3

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3

Tipologia B: saggio breve o articolo di giornale

Obiettivo Valutazione Voto

Pertinenza, capacità di avvalersi del materiale proposto e coerenza

rispetto alla tipologia scelta

minimo 1 massimo 4

Correttezza dell’informazione e livello di

approfondimento/originalità

minimo 1 massimo 4

Espressione organica e coerenza espositiva - argomentativa minimo 1 massimo 4

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3

Tipologia C: tema di argomento storico

Obiettivo Valutazione Voto

Conoscenza esatta in senso diacronico e sincronico minimo 1 massimo 4

Esposizione ordinata e organica degli eventi storici considerati minimo 1 massimo 4

Analisi della complessità dell’evento storico nei suoi vari aspetti per

arrivare ad una valutazione critica

minimo 1 massimo 4

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3

Tipologia D: tema di carattere generale

Obiettivo Valutazione Voto

Pertinenza e conoscenza dell’argomento minimo 1 massimo 4

Correttezza dell’informazione e livello di

approfondimento/originalità

minimo 1 massimo 4

Espressione organica e coerenza espositiva - argomentativa minimo 1 massimo 4

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3

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40

B. Griglia di valutazione della seconda prova scritta: Tecniche amministrative dei servizi commerciali

Candidato/a : ……………………………………………………………………................................

DESCRITTORI PUNTEGGIO

MASSIMO ESPLICITAZIONE

DEL LIVELLO DI

VALUTAZIONE

PUNTEGGIO

CORRISPONDENTE AI VARI LIVELLI

PUNTEGGIO

CONSEGUITO

Aderenza alla

traccia

assegnata

3 punti 2) Nessuna

3) Scarsa

4) Sufficiente

5) Completa

0 1 2 3

Conoscenza degli

argomenti e

completezza

nello

svolgimento

4 punti 6) Nessuna

7) Scarsa

8) Parziale

9) Sufficiente

10) Buona

0

1

2

3

4

Sviluppo logico-

organico degli

argomenti

2 punti 11) Nessuno

12) Parziale

13) Sufficiente

14) Corretto

0

0,5

1

2

Uso del

linguaggio

tecnico-

scientifico e

forma espressiva

3 punti 15) Nessuna

16) Insufficiente

17) Sufficiente

18) Corretto

0

1

2

3

Precisione nei

calcoli e nei dati

assunti

3 punti 19) Nessuna

20) Scarsa

21) Sufficiente

22) Completa

0

1

2

3

Totale: ………/15

I COMMISSARI

………………………………………………………..

………………………………………………………..

………………………………………………………..

………………………………………………………..

………………………………………………………..

………………………………………………………..

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C. Griglia di valutazione della terza prova scritta

La terza prova scritta è formata cumulativamente da:

n° 8 quesiti a risposta singola tipologia b

n°20 quesiti a risposta multipla tipologia c

N° quesiti Tipologia Punti per ogni quesito Totale punti

2 b 3 6

5 c 1 5

Totale punti per ogni disciplina: 11

Totale punti per le quattro discipline: 44

Il punteggio così ottenuto verrà automaticamente rapportato a quello stabilito dall’art. 15 O.M. n°35 del

4/4/2003 rimanendo stabilito che a ciascuna prova ritenuta sufficiente non potrà essere attribuito un punteggio

inferiore a 10.

Corrispondenza tra il punteggio così risultante e la votazione della prova espressa in quindicesimi:

Punteggio in quarantaquattresimi Punteggio in quindicesimi

42 - 44 15

39 - 41 14

36 - 28 13

33 - 35 12

20 - 32 11

27 – 29 10

24 – 26 9

21 – 23 8

18 – 20 7

15 – 17 6

12 – 14 5

9 – 11 4

6 - 8 3

3 – 5 2

1 – 2 1

Materia Punteggio

Matematica

Inglese

Tecnica delle

comunicazioni

Diritto VOTO

TOTALE

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D. Griglia di valutazione del colloquio orale

Descrittori Punteggio

massimo

Livelli di valutazione Punteggi

corrispondenti ai

diversi livelli

Punteggio

attribuito

al

descrittore

Conoscenza

specifica degli

argomenti

richiesti

12 Gravemente insufficiente

Scarso

Mediocre

Sufficiente

Discreto

Buono

Ottimo

2

4

6

8

10

11

12

Capacità di

utilizzare le

conoscenze e

collegarle

6 Gravemente insufficiente

Scarso

Mediocre

Sufficiente

Discreto

Buono

Ottimo

1

2

3

4

4,5

5

6

Capacità di

approfondimento

6 Gravemente insufficiente

Scarso

Mediocre

Sufficiente

Discreto

Buono

Ottimo

1

2

3

4

4,5

5

6

Padronanza della

lingua e proprietà

di linguaggio

6 Gravemente insufficiente

Scarso

Mediocre

Sufficiente

Discreto

Buono

Ottimo

1

2

3

4

4,5

5

6

PUNTEGGIO TOTALE

attributo alla prova: ………/ 30

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TESTI SIMULAZIONE PRIMA PROVA

PRIMA PROVA SCRITTA (Per tutti gli indirizzi di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte

TIPOLOGIA A

Analisi del testo

L. PIRANDELLO, Il piacere dell'onestà

ATTO PRIMO - SCENA OTTAVA

BALDOVINO, FABIO

1 BALDOVINO (seduto, s'insella le lenti su la punta del naso e, reclinando indietro il capo) Le chiedo,

prima di tutto, una grazia.

FABIO Dica, dica...

BALDOVINO Signor marchese, che mi parli aperto.

5 FABIO Ah, sì, sì... Anzi, non chiedo di meglio.

BALDOVINO Grazie. Lei forse però non intende questa espressione "aperto", come la intendo io.

FABIO Ma... non so... aperto... con tutta franchezza...

E poiché Baldovino, con un dito, fa cenno di no:

10

...E come, allora?BALDOVINO Non basta. Ecco, veda, signor marchese: inevitabilmente, noi ci costruiamo. Mi spiego. Io

entro qua, e divento subito, di fronte a lei, quello che devo essere, quello che posso essere - mi costruisco - cioè, me le presento¹

in una forma adatta alla relazione che debbo contrarre con lei. E lo

15 stesso fa di sé anche lei che mi riceve. Ma, in fondo, dentro queste costruzioni nostre messe così di fronte, dietro le gelosie² e le

imposte, restano poi ben nascosti i pensieri nostri più segreti, i nostri più intimi sentimenti, tutto ciò che siamo per noi stessi,

fuori delle relazioni che vogliamo stabilire. - Mi sono spiegato?FABIO Sì, sì, benissimo… Ah, benissimo! [...]

20 BALDOVINO Comincio io, allora, se permette, a parlarle aperto. - Provo da un pezzo, signor marchese - dentro - un disgusto

indicibile delle abiette costruzioni di me, che debbo mandare avanti nelle relazioni che mi vedo costretto a contrarre coi miei...

diciamo simili, se lei non s'offende.FABIO No, prego... dica, dica pure... BALDOVINO Io mi vedo, mi vedo di continuo,

signor marchese; e dico: - Ma quanto è vile, ma com'è

25 indegno questo che tu ora stai facendo!FABIO (sconcertato, imbarazzato) Oh Dio... ma no... perché?BALDOVINO Perché sì,

scusi. Lei, tutt'al più, potrebbe domandarmi perché allora lo faccio? Ma perché... molto per colpa mia, molto anche per colpa

d'altri, e ora, per necessità di cose, non posso fare altrimenti. Volerci in un modo o in un altro, signor marchese, è presto fatto:

tutto sta, poi, se

30 possiamo essere quali ci vogliamo. [...] Ora, scusi, debbo toccare un altro tasto molto delicato.FABIO Mia

moglie?BALDOVINO Ne è separato. - Per torti... - lo so, lei è un perfetto gentiluomo - e chi non è capace di farne, è destinato a

riceverne. - Per torti, dunque, della moglie. - E ha trovato qua una consolazione. Ma la vita - trista usuraja - si fa pagare

quell'uno di bene che concede, con cento di noje e di dispiaceri.

35 FABIO Purtroppo!BALDOVINO Eh, l'avrei a sapere! - Bisogna che ella sconti la sua consolazione, signor marchese! Ha

davanti l'ombra minacciosa d'un protesto senza dilazione. - Vengo io a mettere una firma d'avallo, e ad assumermi di pagare la

sua cambiale. - Non può credere, signor marchese, quanto piacere mi faccia questa vendetta che posso prendermi contro la

società che nega ogni credito alla mia firma. Imporre

40 questa mia firma; dire: - Ecco qua: uno ha preso alla vita quel che non doveva e ora pago io per lui, perché se io non pagassi,

qua un'onestà fallirebbe, qua l'onore d'una famiglia farebbe bancarotta; signor marchese, è per me una bella soddisfazione: una

rivincita! Creda che non lo faccio per altro. [...]FABIO Ecco, bene! E allora, questo. Benissimo! Io non vado cercando altro,

signor Baldovino. L'onestà! La bontà dei sentimenti! [...]

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44

45 BALDOVINO Ma le conseguenze, signor marchese, scusi! [...]FABIO Ecco... caro signore... - capirà… - già lei stesso l'ha

detto - non... non mi trovo in condizione di seguirla bene, in questo momento [...]BALDOVINO - È facilissimo. Che debbo fare

io? - Nulla. - Rappresento la forma. - L'azione - e non bella - la commette lei: - l'ha già commessa, e io gliela riparo; seguiterà a

commetterla, e io la nasconderò. -

50 Ma per nasconderla bene, nel suo stesso interesse e nell'interesse sopratutto della signorina, bisogna che lei mi rispetti; e non le

sarà facile nella parte che si vuol riserbare! - Rispetti, dico, non propriamente me, ma la forma - la forma che io rappresento:

l'onesto marito d'una signora perbene. Non la vuol rispettare?FABIO Ma sì, certo!

55 BALDOVINO E non comprende che sarà tanto più rigorosa e tiranna, questa forma, quanto più pura lei vorrà che sia la mia

onestà? - Perciò le dicevo di badare alle conseguenze. [...]FABIO Come... perché, scusi? - Io non vedo tutte codeste difficoltà

che vede lei!BALDOVINO Credo mio obbligo fargliele vedere, signor marchese. Lei è un gentiluomo. Necessità di cose, di

condizioni, la costringono a non agire onestamente. Ma lei non può fare a meno dell'onestà!

60 Tanto vero che, non potendo trovarla in ciò che fa, la vuole in me. Devo rappresentarla io, la sua onestà: - esser cioè, l'onesto

marito d'una donna, che non può essere sua moglie; l'onesto padre d'un nascituro che non può essere suo figlio. È vero

questo?FABIO Sì, sì, è vero.BALDOVINO Ma se la donna è sua, e non mia; se il figliuolo è suo, e non mio, non capisce che

non

65 basterà che sia onesto soltanto io? Dovrà essere onesto anche lei, signor marchese, davanti a me. Per forza! - Onesto io, onesti

tutti. - Per forza!FABIO Come come? Non capisco! Aspetti...

Note: (1) - 1 mi presento a lei

(2) - 2 le persiane

Luigi PIRANDELLO (Girgenti 1867 - Roma 1936) ebbe il premio Nobel nel 1934. Tutta la sua produzione è percorsa dal filo rosso

dell'assurdo e del tragico della condizione umana, dal contrasto tra apparenza e realtà e dallo sfaccettarsi della verità. Il testo

proposto è tratto da Il piacere dell'onestà, commedia in tre atti, rappresentata per la prima volta a Torino il 25 novembre 1917. La

vicenda è collocata ai primi del Novecento in una città delle Marche.

Analisi del testo

A. La figura di Baldovino

1. Cerca e commenta nelle battute di Baldovino le parole e le espressioni che meglio rivelano le sue

posizioni e intenzioni nella trattativa.

2. Nel brano dalla riga 19 alla riga 41 quali esperienze affiorano della precedente vita di Baldovino?

3. In quale brano emerge più chiaramente il quadro delle "apparenze" da salvare? Individualo e

commentalo.

B. La figura di Fabio

1. Come si caratterizza il linguaggio di Fabio rispetto a quello di Baldovino?

2. Quando Fabio (righe 42 e 43) parla di "onestà" e "bontà dei sentimenti" da parte di Baldovino, a che

cosa sembra riferirsi?

3. In questo dialogo, Fabio fa finta di non capire i discorsi di Baldovino o non li comprende davvero?

Argomenta la tua risposta.

Commento complessivo e approfondimenti

1. Da questa vicenda, che per lungo tratto ci presenta personaggi pieni di ipocrisia e abituati al raggiro, si

ricava alla fine anche una morale positiva? In che modo il pessimismo di Pirandello, quale si riscontra

in questa ed in altre sue opere a te note, vuole aiutarci a trovare il filo per una condotta onesta nella

vita, così piena di difficoltà per tutti?

2. Pirandello è tra i nostri scrittori moderni che propongono per primi una lingua finalmente di "uso

medio", cioè di tipo parlato. Cerca e commenta le espressioni vicine al parlato di oggi. Puoi spiegare,

ad esempio, il significato dell'avverbio "allora" qui più volte usato.

3. Nel rispondere alle domande che ti sono state poste, riferisciti anche al contesto culturale europeo

dell'epoca.

TIPOLOGIA B

Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale

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45

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e

i dati che lo corredano. Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti

e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista

specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).

Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico

titolo.

Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che

ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo 'pezzo'. Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo

di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).

Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o

eventi di rilievo).

Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. Ambito artistico letterario

Argomento: Affetti familiari

DOCUMENTI

In morte del fratello Giovanni

Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo

di gente in gente, me vedrai seduto

su la tua pietra, o fratel mio, gemendo

il fior de' tuoi gentili anni caduto.

La Madre or sol, suo dì tardo traendo,

parla di me col tuo cenere muto;

ma io deluse a voi le palme tendo,

e sol da lunge i miei tetti saluto.

Sento gli avversi Numi, e le secrete

cure che al viver tuo furon tempesta,

e prego anch'io nel tuo porto quïete.

Questo di tanta speme oggi mi resta!

Straniere genti, l'ossa mie rendete

allora al petto della madre mesta.

U. FOSCOLO, Sonetti, (1802)

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Michelangiolo Buonarroti, Sacra famiglia (1504)

A mia moglie, in montagna

Dal fondo del vasto catino,

supini presso un'acqua impaziente

d'allontanarsi dal vecchio ghiacciaio,

ora che i viandanti dalle braccia tatuate

han ripreso il cammino verso il passo,

possiamo guardare le vacche.

Poche sono salite in cima all'erta e pendono

senza fame né sete,

l'altre indugiano a mezza costa

dov'è certezza d'erba

e senza urtarsi, con industri strappi,

brucano; finché una

leva la testa a ciocco verso il cielo,

muggisce ad una nube ferma come un battello.

E giungono fanciulli con frasche che non usano,

angeli del trambusto inevitabile,

e subito due vacche si mettono a correre

con tutto il triste languore degli occhi

che ci crescono incontro.

Ma tu di fuorivia, non spaventarti,

non spaventare il figlio che maturi.

G. ORELLI, L'ora del tempo , (1962)

Ed amai nuovamente; e fu di Lina

dal rosso scialle il più della mia vita.

Quella che cresce accanto a noi, bambina

dagli occhi azzurri è dal suo grembo uscita

Trieste è la città, la donna è Lina,

per cui scrissi il mio libro di più ardita

sincerità; né dalla sua fu fin'

ad oggi mai l'anima mia partita.

Ogni altro conobbi umano amore;

ma per Lina torrei di nuovo un'altra

vita, di nuovo vorrei cominciare.

Per l'altezze l'amai del suo dolore,

perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra,

e tutto seppe, e non se stessa, amare.

U. SABA, Autobiografia, (1924)

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.

Il mio dura tuttora, né più mi occorrono

le coincidenze, le prenotazioni,

le trappole, gli scorni di chi crede

che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio

non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.

Con te le ho scese perché sapevo che di noi due

le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,

erano le tue.

E. MONTALE, Satura, (1971)

Il compleanno di mia figlia. 1966

Siano con selvaggia compunzione accese

le tre candele. Saltino sui coperchi con fragore i due

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compari di spada compiuti uno

sei anni e mezzo, l'altro cinque

e io trentaquattro e la mamma trentadue

e la nonna, se non sbaglio, sessantotto.

Questa scena non verrà ripetuta.

La scena non viene diversamente effigiata. E chi

si sentisse esule o in qualche

percentuale risulta ingrugnato

parli prima o domani.

Accogli, streghina di marzapane, la nostra sospettosa tenerezza.

Seguano come a caso stridi

di vagoni piombati, raffiche di mitragliatrice…

G. RABONI, Cadenza d'inganno, (1975)

La madre

E il cuore quando d'un ultimo battito

Avrà fatto cadere il muro d'ombra

Per condurmi, Madre, sino al Signore,

Come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,

Sarai una statua davanti all'Eterno,

Come già ti vedeva

Quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia,

Come quando spirasti

Dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m'avrà perdonato,

Ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d'avermi atteso tanto,

E avrai negli occhi un rapido sospiro.

G. UNGARETTI, 1930

2. Ambito socio-economico

Argomento: E' ancora possibile la poesia nella società delle comunicazioni di massa?

DOCUMENTI

"Sotto lo sfondo così cupo dell'attuale civiltà del benessere anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identità. Le

comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza successo di annientare ogni possibilità di

solitudine e di riflessione. Il tempo si fa più veloce, opere di pochi anni fa sembrano "datate" e il bisogno che l'artista ha di farsi

ascoltare prima o poi diventa bisogno spasmodico dell'attuale, dell'immediato. Di qui l'arte nuova del nostro tempo che è lo

spettacolo, un'esibizione non necessariamente teatrale a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di massaggio

psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia… In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale può essere il posto della

più discreta delle arti, la poesia?"

E. MONTALE, È ancora possibile la poesia? (Discorso tenuto all'Accademia di Svezia), 1975

"Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il Prozac, ha regalato cento milioni di dollari a "Poetry", rivista

di poesia perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da Dylan Thomas ed Ezra Pound, e che rischiava di

chiudere… È un segno del destino che il denaro speso per gli antidepressivi sia andato a finanziare la più antica e ignorata delle

medicine contro l´angoscia. Ed è un altro segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano… ad aver organizzato un

concorso nazionale di poesia per anziani. Lo hanno vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora Luigia

Tonelli, leggermente più matura, che ha voluto ringraziare la giuria con queste parole: "I miei 104 anni sono tanti, ma non sono mai

troppi per tutto quello che la vita ci offre". Una frase che, a leggerla prima e dopo i pasti, uno si dimentica persino di prendere il

Prozac. Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti

a scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta più."

M. GRAMELLINI, I versi della nonna, LA STAMPA 20/11/2002

"La poesia è, ormai, un "genere" letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle università e

di una cerchia ristretta di cultori… Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera qualche equivoco…

L'impopolarità della poesia sembra irreversibile. In passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee, delle grandi

emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze

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del popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi, Karadzic è meglio dimenticarlo. Forse, un capitolo

della storia umana si è chiuso per sempre."

S. VASSALLI, Il declino del vate, IL CORRIERE DELLA SERA 12/01/2003

"La poesia è irreversibilmente morta… oppure è viva e lotta con noi...? Di fronte a un'alternativa del genere, la mia reazione

istintiva è, lo confesso, quella di stringermi nelle spalle e cambiare discorso. Come si fa a rispondere? La poesia è una possibilità

infinitamente sospesa, una possibilità che si avvera soltanto nella mente di ogni singolo destinatario; tutto il resto, la "popolarità", il

"ruolo sociale" ecc. - appartiene alla sfera delle conseguenze e può esserci o non esserci, in un determinato periodo storico, per

motivi che non dipendono né dai poeti né dalla poesia."

G. RABONI, La poesia? Si vende ma non si dice, IL CORRIERE DELLA SERA 18/01/2003

"... la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il

linguaggio e il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma sarebbe l'umanità stessa a cambiare. Bisogna

indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma

sono tra i poeti e gli intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed

eurocentriche, sono tra quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano il ventre molle della classe

dirigente italiana, sono tra i cultori del trash, sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i sostenitori di una

inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il primo posto nella scala dei valori…. Se popolare è tutto ciò che riguarda i

consigli per gli acquisti, il luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del calciomercato allora è meglio che la poesia

non sia popolare. Lei è di più, è universale. E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno."

G. CONTE, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, IL CORRIERE DELLA SERA 15/01/2003

"La società-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della poesia, perché sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine

negativo. E allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della canzone il surrogato di massa della poesia... C'è però un

fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se occultata dai media più forti, della poesia, e cioè la fiducia tranquilla dei

giovanissimi in questo genere espressivo. Qualche anno fa pensavo: com'è possibile che un diciottenne, oggi, affidi il meglio di sé

alla poesia, in un mondo che tende a nasconderla? Ebbene, i giovani che scrivono versi, ma non per raccontare le sole sciocchezze

in cuore e amore, sono tanti e pienamente persuasi. Investono il meglio di sé nell'energia insostituibile e nella verità profonda della

parola poetica, e non gliene importa nulla dei vip televisivi e della cultura di massa. Li seguo da tempo, sono nati negli anni Settanta

e ormai anche oltre… Sono loro il futuro della poesia, che non cederà certo il campo ai surrogati."

M. CUCCHI, Il destino della poesia nella società moderna, LA STAMPA, 21/1/2003

"Sei una parola in un indice". Lessi questo verso tanti anni fa, non so più su quale rivista letteraria... Ma per me quel "sei una parola

in un indice", quel "ma di te sappiamo solo oscuro amico/che udisti l'usignolo una sera", vanno a toccare più di ogni altra

composizione le misteriose corde d'ordine sentimentale (chiamiamole pure così), latenti in ciascuno di noi dai tempi della scuola.

Sono veri e propri innamoramenti, cui si perviene casualmente, per vie proprie, o perché un insegnante più appassionato degli altri e

con una voce più duttile, ce li ha messi in evidenza. Lo studio a memoria della poesia è ancora obbligatorio, mi dicono, e ancora

mal sopportato dai ragazzini. Sarà, ma "Dolce e chiara è la notte e senza vento" o "quel giorno più non vi leggemmo avante",

devono pur risuonare in un'aula scolastica. Sono spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo che esclude merendine e play-

station. Un mondo di suggestioni enigmatiche e dolcissime, che per molti scomparirà forse per sempre ma per altri resterà per

sempre lì a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando sull'autostrada, spingendo il carrello per un supermercato… Sono

lingotti in un caveau svizzero, magari parziali e approssimativi nella memoria, ma emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve

mantenere da sé, con la sua segreta chiave, perché l'alternativa (il cenacolo con dama protettrice, il convegnino promosso dal

Comune, l'evento mediatico una volta l'anno) non funziona, inquina senza scampo quelle privatissime risonanze..."

C. FRUTTERO, L'indice di Borges, TUTTOLIBRI, 11 gennaio 2003

3. Ambito storico-politico Argomento: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del Novecento

DOCUMENTI

Scheda:

Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati e

fuoriusciti politici. Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e nelle

prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di

eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6

milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di

zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati. Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936?38 furono eliminati

30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e

commissari dell'esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Corea del Nord,

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Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al

regime. Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria, in

Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati

d'opinione.

"Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato in 'escluso'. Questa

esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il

problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un'umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica

di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio

di tutti gli elementi impuri".

S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000

"Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di distruggere completamente o in parte un

gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato all'incolumità

fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la

distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all'interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un

gruppo a un altro".

Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948

"Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo martoriato dalla fame e

dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza

che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare".

C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975, (L'autore era segretario

generale del Partito socialista cileno)

"I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una manomissione completa

della memoria".

T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001

4. Ambito tecnico-scientifico

Argomento: "L'acqua, risorsa e fonte di vita"

DOCUMENTI

H²O UNA BIOGRAFIA DELL'ACQUA: H²O è l'unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è giusto che sia così: l'acqua non è

solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la matrice della vita. In tutti gli antichi miti della

creazione, in principio era l'acqua: nella Bibbia "lo spirito di Dio aleggiava sulle acque"; nel Regveda, tutto "era acqua indistinta".

Quando la spogliamo dei suoi abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l'anima, la maternità, la vita e la

giovinezza; anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l'acqua continua ad

affascinarci. Molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l'acqua lancia alla scienza sfide sempre difficili."

Ph. BALL, H²O una biografia dell'acqua, Rizzoli 2000

USI E SPRECHI: "Destino veramente strano quello dell'acqua: se un essere umano ne è privato solo per pochi giorni, muore. Se

una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di persone muoiono di fame. Senza di essa, niente può

vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelle idee che ci facciamo sull'acqua e nella sacralità che spesso ancora la

circonda. Allo stesso tempo, però, l'acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale."

M. FONTANA, L'acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti, 1984

ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: " Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. E' quindi fondamentale

investire per garantire la disponibilità e l'uso efficiente delle risorse idriche, in un indispensabile contesto di salvaguardia

ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo autosostenibile cui tutti dobbiamo dare priorità assoluta."

Introduzione a "Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2002" da parte del presidente del

Consiglio dei Ministri

PROSPETTIVE FUTURE: "La società contemporanea si è abituata all'idea che risorse essenziali per la vita e per le attività

economiche e produttive, come l'acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che

questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni, comincia anche a scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la

conoscenza e la tutela dell'acqua come elemento fondamentale esistente in natura e dell'acqua come risorsa per lo sviluppo,

necessaria per la vita, per la salute, per le città e per le campagne, e in particolare per l'agricoltura e per una sana alimentazione... In

futuro ? è ormai evidente ? l'acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro. Le difficoltà di

approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli sprechi dell'acqua sono già motivo di

preoccupazione… L'acqua non dovrà essere un fattore di incertezza o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del

mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le piogge, l'innevamento, l'alternarsi delle stagioni l'hanno resa

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abbondante."

Atti della Giornata mondiale per l'alimentazione 2002

È L'ANNO DELLA VITA: "E' certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i cinquant'anni dalla scoperta

della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all'acqua. L'accostamento non poteva essere, comunque, più

pertinente. Il Dna è, soprattutto nell'immaginario collettivo, il simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che

l'acqua è una condizione indispensabile per la vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con

conseguenze non sempre benefiche per l'uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l'acqua ha infatti cominciato a

rappresentare un grave rischio di morte per l'umanità, veicolando gli agenti di malattie come il tifo e il colera o favorendo lo

sviluppo di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria. Il rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti

miti della creazione, in particolare presso quelle civiltà che si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio addirittura

dal primo filosofo naturalista, Talete."

G. CORBELLINI, Una molecola nell'oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003

"La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri e quindi di

malattie e di morte: Oppure è assente del tutto. Per l'Organizzazione mondiale della Sanità la situazione peggiora: nel 2025 l'oro blu

potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono nuovi accordi internazionali. L'acqua è un problema globale, ma a

differenza del riscaldamento del clima, è affrontabile su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi

locali: in primo luogo dalle inefficienze in agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell'acqua), ma anche da semplici,

stupide perdite delle tubature o contaminazioni evitabili… Ma ciò che in Italia è un problema, in Bangla Desh può diventare un

dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contaminata dalle fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che

basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel 99% dei casi."

M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell'acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003

L'EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: "L'agricoltura italiana può contare sempre meno sulle

piogge… Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si considera che più del 50% del valore lordo della

produzione agricola italiana dipende dall'irrigazione e che i due terzi del valore delle esportazioni è costituito da prodotti che

provengono da territori irrigati. Alla stimolazione delle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in

nazioni, come Israele, che hanno adottato la tecnologia italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non solo. Il

convegno dell'Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Ginevra, il grande interesse per la

stimolazione della pioggia riprendendo l'indicazione data dalla Conferenza di Rio de Janeiro che cita questa tecnologia quale

sistema di lotta alla desertificazione della terra. Cos'è la stimolazione della pioggia? La tecnologia messa a punto da un'associazione

italiana riproduce in sostanza il processo naturale di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla

base dei sistemi nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il processo di

condensazione trasformando il vapore in pioggia che cade al suolo."

AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002

TIPOLOGIA C:

Tema di argomento storico

«Tutti gli esseri umani, senza distinzione alcuna di sesso, razza, nazionalità e religione, sono titolari di diritti

fondamentali riconosciuti da leggi internazionali. Ciò ha portato all'affermazione di un nuovo concetto di

cittadinanza, che non è più soltanto "anagrafica", o nazionale, ma che diventa "planetaria" e quindi universale.

Sviluppa l'argomento analizzando, anche alla luce di eventi storici recenti o remoti, le difficoltà che i vari

popoli hanno incontrato e che ancor oggi incontrano sulla strada dell'affermazione dei diritti umani.

Soffermati inoltre sulla grande sfida che le società odierne devono affrontare per rendere coerenti e

compatibili le due forme di cittadinanza.»

TIPOLOGIA D

Tema di ordine generale

«Si dice da parte di alcuni esperti che la forza delle immagini attraverso cui viene oggi veicolata gran parte

delle informazioni, rischia, a causa dell'impatto immediato e prevalentemente emozionale, tipico del

messaggio visivo, di prendere il sopravvento sul contenuto concettuale del messaggio stesso e sulla

riflessione critica del destinatario. Ma si dice anche, da parte opposta, che è proprio la immagine a favorire

varie forme di apprendimento, rendendone più efficaci e duraturi i risultati.

Discuti criticamente i due aspetti della questione proposta, avanzando le tue personali considerazioni.»

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l'uso del dizionario italiano.

Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE

SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO

(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981

Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché

5 placet experiri e per vedere l’effetto che fa. Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto

dal mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione.

10 Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo.

15 Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna.

20 Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi

25 scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi

30 sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia.

Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla

esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e

avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A

partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti,

saggi, articoli e poesie.

A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica»

dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di

comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture

considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio

letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede

all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che

in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia

nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni esperienza».

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1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.

2. Analisi del testo

2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)?

2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13).

2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta

di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17).

2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega

l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).

2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da

cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi una

tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o

in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi

che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

ARGOMENTO: Piacere e piaceri.

DOCUMENTI

«La passione li avvolse, e li fece incuranti di tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato. Ambedue,

mirabilmente formati nello spirito e nel corpo all’esercizio di tutti i più alti e i più rari diletti, ricercavano senza tregua

il Sommo, l’Insuperabile, l’Inarrivabile; e giungevano così oltre, che talvolta una oscura inquietudine li prendeva pur

nel colmo dell’oblio, quasi una voce d’ammonimento salisse dal fondo dell’esser loro ad avvertirli d’un ignoto castigo,

d’un termine prossimo. Dalla stanchezza medesima il desiderio risorgeva più sottile, più temerario, più imprudente;

come più s’inebriavano, la chimera del loro cuore ingigantiva, s’agitava, generava nuovi sogni; parevano non trovar

riposo che nello sforzo, come la fiamma non trova la vita che nella combustione. Talvolta, una fonte di piacere

inopinata aprivasi dentro di loro, come balza d’un tratto una polla viva sotto le calcagna d’un uomo che vada alla

ventura per l’intrico d’un bosco; ed essi vi bevevano senza misura, finché non l’avevano esausta. Talvolta, l’anima,

sotto l’influsso dei desiderii, per un singolar fenomeno d’allucinazione, produceva l’imagine ingannevole d’una

esistenza più larga, più libera, più forte, «oltrapiacente»; ed essi vi s’immergevano, vi godevano, vi respiravano come

in una loro atmosfera natale. Le finezze e le delicatezze del sentimento e dell’imaginazione succedevano agli eccessi

della sensualità.» Gabriele D’ANNUNZIO, Il piacere, 1889 (ed. utilizzata 1928)

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

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Sandro BOTTICELLI

Nascita di Venere, circa 1482-85

Pablo PICASSO

I tre musici, 1921

Henri MATISSE

La danza, 1909-10

«Piacer figlio d’affanno; «Volti al travaglio

gioia vana, ch’è frutto come una qualsiasi

del passato timore, onde si scosse fibra creata

e paventò la morte perché ci lamentiamo noi?

chi la vita abborria; Mariano il 14 luglio 1916»

onde in lungo tormento, Giuseppe UNGARETTI, Destino, in Il Porto Sepolto, 1916

fredde, tacite, smorte,

sudàr le genti e palpitàr, vedendo «Il primo sguardo dalla finestra il mattino

mossi alle nostre offese il vecchio libro ritrovato

folgori, nembi e vento. volti entusiasti

O natura cortese, neve, il mutare delle stagioni

son questi i doni tuoi, il giornale

questi i diletti sono il cane

che tu porgi ai mortali. Uscir di pena la dialettica

è diletto fra noi. fare la doccia, nuotare

Pene tu spargi a larga mano; il duolo musica antica

spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto scarpe comode

che per mostro e miracolo talvolta capire

nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana musica moderna

prole cara agli eterni! assai felice scrivere, piantare

se respirar ti lice viaggiare

d’alcun dolor: beata cantare

se te d’ogni dolor morte risana.» essere gentili.» Giacomo LEOPARDI, La quiete dopo la tempesta, vv. 32-54, Bertolt BRECHT, Piaceri, 1954/55, trad. di R. Fertonani,

1829 (in G. Leopardi, Canti, 1831) (in B. Brecht, Poesie, trad. it., 1992)

«Il piacere è veramente tale quando non si rende conto né delle proprie cause né dei propri effetti. (È immediato, irrazionale). Il piacere della conoscenza fa eccezione? No. Il piacere della conoscenza procede dal razionale ed è irrazionale.»

Andrea EMO, Quaderni di metafisica (1927-1928), in A. Emo, Quaderni di metafisica 1927-1981, 2006

«I filosofi ed i sinonimisti vi spiegano con paziente sollecitudine la differenza precisa che passa fra la giustizia, la

bontà e il dovere; ma voi stessi potete persuadervi che essi fabbricano un mondo di carta pesta. Ciò che è giusto è

buono, ciò che è dovere è giustizia, e ciò che si deve fare è ciò che è giusto e buono. Ma non vedete voi il circolo

eterno del cosmo, la volta infinita del cielo che non comincia in un alcun luogo e mai non finisce? Studiate il

cerchio, perché in verità vi dico che la sua geometria morale abbraccia la storia del mondo. Le gioie della

giustizia e del dovere esercitano la più benefica influenza sulla felicità della vita e, rendendoci calmi e soddisfatti

nel presente, ci preparano un avvenire felice. Chi possiede maggiori ricchezze di fortuna, di mente e di cuore, ha

anche maggiori doveri da esercitare; ma tutti gli uomini, purché abbiano soltanto un’individualità morale, devono

essere giusti e buoni, e devono quindi rendersi degni di gustare queste gioie sublimi.» Paolo MANTEGAZZA, Fisiologia del piacere, 1992 (1ª edizione 1854)

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ARGOMENTO: La ricerca della felicità.

DOCUMENTI

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di

lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà

e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di

tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.» Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana

«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono

dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della

Felicità.» Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776

«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita

dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le

poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li

scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per

quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo

tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di

riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi,

dimostrandoci così all’altezza della sfida.

L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività

umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine

composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a

una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di

avvicinarci a esso.» Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)

«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo

stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo.

Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla

loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline come la

psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si

potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente

ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le

nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a questa

critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni dovrebbero mostrare una crescita nel

tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione per

coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del

benessere, come la percentuale di persone affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto

simili alle risposte soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?» Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità.

Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici

occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della

credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni

sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o

generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che

quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente

diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man –

come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo œconomicus – è un

isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal momento che questa

sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché

l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel

valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.» Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009

ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader.

DOCUMENTI

«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa

Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di

tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le frasi più o

meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio di

ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi).

Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e

prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)» Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925

(da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a

sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio 1925

Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)

«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati ai grandi

ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio, dei politicanti.

Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della società umana sta nella sua

trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico

quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo

positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai

tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le

cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena

mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto

questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che

la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un

mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.» Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947

(da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971)

3. AMBITO STORICO - POLITICO

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca «Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite

invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime la

molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono questo movimento

e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso distacco; i giovani chiedono

un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva politica non

conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale società non può essere creata

senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è passato e che sono

completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la richiesta di

partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un

dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto

dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione

dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere

concepiti.» Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969

(da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)

«L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli esista

soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello Stato, mentre si

dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché possiede in se stessa un

singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un essere che cerca la verità e si sforza

di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della

verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori

tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire

necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella

propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella

tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai

tempi.» GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991

(da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)

ARGOMENTO: Siamo soli?

DOCUMENTI

«Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il cammino, ora

pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia [= Studio della comparsa e dell’evoluzione della vita fuori del

nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a perseguire entusiasticamente la ricerca

dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che una biologia universale avrebbe portato con sé.

In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con i biologi evoluzionisti, molto pessimisti sulla

morfologia, se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri, che smorzavano, quindi, le aspirazioni di chi cercava di

estendere i principi della biologia terrestre, con tanta fatica conquistati, all’universo nel suo complesso o di

incorporare tali principi in una biologia più generale.» Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. originale 1998)

«Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati, furono

condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la natura del

fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile addivenire a una

spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al 1,5 - 2%. Questa piccola

percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che certamente esistono. [...] Sono

numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per esempio, pensare che all’origine di un

certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici ancora poco conosciuti, oppure velivoli

sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura extraterrestre. La verità è che noi non possiamo

spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano

efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.»

Pippo BATTAGLIA - Walter FERRERI, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca «Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a

scommettere tutti i miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti.

Secondo me, perciò, il fatto che anche in altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di

opinione, bensì di una salda fede (sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della

vita).» Immanuel KANT, Critica della ragione pura, Riga 1787 (1

a ed.

1781)

«Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una

specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile

che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o

lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità

che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo

intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una

conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo

senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra

nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da STAR TRECK, di un

universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma

fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la

complessità biologica ed elettronica.» Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale

2001)

«La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un

prodotto naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e

ancora misterioso. Ci tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia

inscritto nelle leggi della natura; il mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né

ne siamo la cosa più significativa. Ma questo non vuol dire neanche che siamo completamente privi di

significato! Una delle cose più deprimenti degli ultimi tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato

di emarginare, rendere insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli dall’universo in cui vivono. Io

sono convinto che abbiamo un posto nell’universo, non un posto centrale, ma comunque una posizione

significativa. […] Se questo modo di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare

che fa parte del funzionamento delle leggi dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche

altrove. La ricerca di esseri alieni può dunque essere vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi

che viviamo in un universo che non solo è in evoluzione, come dimostra l’emergere della vita e della

coscienza dal caos primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la

conseguenza più importante della scoperta di forme di vita extraterrestri sarebbe quella di restituire agli

esseri umani un po’ di quella dignità di cui la scienza li ha derubati.» Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998 (1

a ed.

1994)

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Ai sensi della legge 30 marzo 2004, n. 92, “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al

fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo

dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del

confine orientale”.

Il candidato delinei la “complessa vicenda del confine orientale”, dal Patto (o Trattato) di Londra (1915) al

Trattato di Osimo (1975), soffermandosi, in particolare, sugli eventi degli anni compresi fra il 1943 e il 1954.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di

beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per

procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo.

Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea.

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58

Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto

musicale.

Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Simulazione di seconda prova scritta

M637 – ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE

CORSO DI ORDINAMENTO

DIPLOMA DI ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI

INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI

Tema di : TECNICHE PROFESSIONALI SERVIZI COMMERCIALI

Il bilancio è uno strumento di informazione essenziale per la molteplicità dei soggetti che direttamente o

indirettamente sono interessati all’andamento della gestione aziendale.

Il candidato tratti i principi che presiedono alla redazione del bilancio d’esercizio e il contenuto dei

documenti che ne fanno parte. Illustri, inoltre, le tecniche e gli strumenti impiegati per esaminare la

situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale di un’impresa.

Successivamente sviluppi uno dei seguenti punti:

A.

Reddito di bilancio e reddito fiscale sono due diverse configurazioni del reddito d'esercizio. Il

candidato analizzi i diversi criteri di determinazione del reddito di esercizio e del reddito fiscale e

spieghi il procedimento per la determinazione delle basi imponibili IRAP e IRES nelle società di

capitali.

Elabori il seguente caso, apportando le variazioni ai valori contabili nella Situazione contabile

economica al 31/12/n di seguito riportata procedendo alla determinazione del carico fiscale IRES e

IRAP e indicando i riflessi sul bilancio d'esercizio delle imposte calcolate.

Si consideri quanto segue:

1. il compenso agli amministratori imputato a Conto economico è stato effettivamente pagato

nell’esercizio solo per € 18.000,00;

2. l’ammontare della massa creditizia commerciale presente in bilancio al 31/12/n è pari a

€ 350.000,00. Il fondo svalutazione crediti è pari a € 17.000,00;

3. il costo storico dei beni iscritti nel registro dei beni ammortizzabili al 01/01/n è pari a

€ 45.000,00;

4. nel corso dell’esercizio è stato ceduto un macchinario al prezzo di € 7.000,00. Il suo costo

storico sostenuto nell’anno n-4 era di € 18.000,00 mentre la quota di ammortamento ordinario è

del 20% (massima rateizzazione)

5. la società ha versato acconti IRES per € 1.700,00 e acconti IRAP per € 45.00,00.

6. l'imponibile ai fini IRAP è pari a € 144.411,00

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Situazione contabile economica al 31/12/n

Esistenze iniziali di materie prime 3.250,00

Acquisto materie prime 177.000,00

Spese telefoniche 2.000,00

Compensi agli amministratori 30.000,00

Compensi ai sindaci 11.000,00

Spese di trasporto 3.500,00

Quota ammortamento Impianti e macchinari 2.500,00

Quota ammortamento Costi impianto e ampliamento 1.200,00

Svalutazione crediti 2.500,00

Acquisti materiali di consumo 16.200,00

Canoni di locazione 13.500,00

Spese di rappresentanza 2.100,00

Salari e stipendi 111.500,00

Quota T.F.R. 8260,00

Contributi INPS 9912,00

Contributi INAIL 5.800,00

interessi passivi su c/c 9.500,00

Manutenzioni e riparazioni 3.250,00

Oneri bancari 1.700,00

Assicurazioni 4.092,00

Cancelleria 900,00

Totale componenti negativi 419.664,00

Ricavi vendita 405.000,00

Rimanenze finali di materie prime 6.000,00

Sopravvenienze attive 1.000,00

Arrotondamenti attivi 23,00

Interessi attivi bancari 2.520,00

Plusvalenze ordinarie 3.000,00

Proventi vari 1.000,00

Totale componenti positivi 418.543,00

Perdita d'esercizio 1.121,00

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61

B.

Il candidato, dopo aver completato la tabella, proceda all'analisi degli indici sotto indicati relativi alla

Comset SPA, società operante nel settore della produzione e commercializzazione di prodotti tessili, e

presenti i risultati in una relazione sintetica esprimendo un giudizio sullo “stato di salute”della società

stessa.

Indici Esercizio n Esercizio n-1

ROE Utile d’esercizio

Capitale proprio

135.000 x 100 = 6,49%

2.080.000

52.000 x 100 = 3,15%

1.650.000

ROI Reddito operativo

Totale impieghi

228.900 x 100 = 3,66%

6.252.317

136.366,67 x 100 = 2,58%

5.276.100

ROD Oneri finanziari

Capitale di debito

147.000 x 100 = 3,64%

4.037.317

125.000 x 100 = 3.50%

3.574.100

ROS Reddito operativo

Ricavi di vendita

228.900 x 100 = 3.89%

5.883.525

136.366,67 x 100 = 2,74%

4.984.066

Leverage Totale impieghi

Capitale proprio

6.252.317 = 3,01

2.080.000

5.276.100 = 3,20

1.650.000

Indice di Rotazione

degli impieghi

Ricavi di vendita

Totale impieghi

5.883.525 = 0,94

6.252.317

4.984.066 = 0,94

5.276.100

Indice di

autonomia finanziaria

Patrimonio Nettox100

Totale impieghi

2.215.000 = 35%

6.252.317

1.702.000 = 32%

5.276.100

Indice di rigidità degli

impieghi

Immobilizzaz.x 100

Totale impieghi

3.362.200 = 54%

6.252..317

3.126.200 = 59%

5.276.100

Indice di elasticità degli

impieghi

Attivo Circolantex100

Totale impieghi

2.890.117 = 46%

6.252.317

2.149.900 = 41%

5.276.100

Indice di dipendenza

finanziaria

P,. Cons.+P. corr.x100

Totale fonti

4.037.317 = 65%

6.252.317

3.574.000 = 68%

5.276.100

Margine di struttura di

primo livello

…............................... ….................................... …......................................

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62

Margine di struttura

globale o di secondo

livello

…............................. …................................. ….....................................

Capitale Circolante Netto

(CCN)

…................................ ….................................. …........................................

Margine di Tesoreria

(M.T.)

…............................... ….................................... …...........................

Incidenza della gestione

non caratteristica

Utile d'esercizio x 100

Reddito Operativo

135.000 x 100 = 59%

228.900

52.000 x 100 = 38%

136..366.67

Indice di disponibilità Attivo circolante

Debiti a breve

2.890.117 = 1,52

1.897.000

2.149.900 = 1,16

1.861.000

Indice di liquidità primaria Liquidità immediate

Debiti a breve

63.417 = 0,033

1.897.000

41.300 = 0,022

1.861.000

Indice di liquidità

secondaria

Liq. diff. + Liq. imm.

Debiti a breve

853.117 = 0,45

1.897.000

651.900 = 0,35

1.861.000

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Simulazione di seconda prova scritta

M637 – ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE

CORSO DI ORDINAMENTO

DIPLOMA DI ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI

INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI

Tema di : TECNICHE PROFESSIONALI SERVIZI COMMERCIALI

La concorrenza sempre più accentuata sospinge le imprese a effettuare investimenti per migliorare i processi

produttivi e la qualità dei prodotti. Le imprese sono anche chiamate però a controllare e gestire adeguatamente i

costi sostenuti per la produzione e la commercializzazione dei propri prodotti. Esaminare le funzioni della

contabilità analitico-gestionale e le attività svolte dalle imprese per gestire i costi al fine di massimizzare il

vantaggio competitivo. Successivamente sviluppare due dei seguenti punti.

1. La GLOBAL s.p.a. ha una capacità produttiva di 35.000 unità di prodotto; costi fissi annui per 460.000

euro; costi variabili pari a 22 euro per unità di prodotto; prezzo di vendita del prodotto 45 euro per unità.

Presentare:

Il diagramma di redditività;

Il calcolo del punto di equilibrio e il calcolo del risultato economico ottenibile con la vendita di

31.000 unità di prodotto.

2. La TEMA s.p.a. produce il prodotto A e il prodotto B, per i quali sostiene costi fissi generali comuni per

40.000 euro.

Prodotto A: vendite annue 15.000 unità a 30 euro per unità; costi variabili di produzione 21 euro per

unità; costi fissi specifici 16.400 euro;

Prodotto B: vendite annue 12.000 unità a 18 euro per unità; costi variabili di produzione 11 euro per

unità; costi fissi specifici 12.100 euro.

L’impresa è in grado di aumentare la produzione di 2.000 unità di prodotti.

Determinare il risultato economico dei due prodotti e individuare, motivando adeguatamente la scelta,

quale produzione conviene incrementare.

3. L’impresa industriale Alfa s.p.a. alla fine dell’esercizio presenta i seguenti dati:

Totale impieghi 15.000 euro

Incidenza del capitale proprio 40%

Interessi passivi annui 630.000 euro

Altri costi annui (imposte incluse) 12.510.000 euro

Ricavi annui 13.900.000 euro

Partendo da questi dati, il candidato calcoli:

L’ammontare del capitale proprio e del capitale di debito

Il reddito d’esercizio

La redditività del capitale investito

Il tasso d’interesse medio per il capitale di debito

La redditività del capitale proprio

Il candidato presenti i risultati in una relazione sintetica ed esprima un giudizio sullo “stato di salute”

dell’azienda.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA V ECONOMICO

(tipologia mista B e C)

CANDIDATO/A...................................................................................................................................

La terza prova scritta è formata cumulativamente da:

n° 8 quesiti a risposta singola tipologia b

n°20 quesiti a risposta multipla tipologia c

Le materie oggetto della prova sono quattro:

Matematica, Inglese, Tecniche della Comunicazione, Diritto

ciascuna comprende:

N° quesiti Tipologia Punti per ogni quesito Totale punti

2 b 3 6

5 c 1 5

Totale punti per ogni disciplina: 11

Totale punti per le quattro discipline: 44

Il punteggio così ottenuto verrà automaticamente rapportato a quello stabilito dall’art. 15 O.M. n°35 del

4/4/2003 rimanendo stabilito che a ciascuna prova ritenuta sufficiente non potrà essere attribuito un

punteggio inferiore a 10.

Corrispondenza tra punteggio risultante e votazione della prova espressa in quindicesimi:

Punteggio in quarantaquattresimi Voto in quindicesimi

42 – 44 15

39 – 41 14

36 – 38 13

33 – 35 12

30 – 32 11

27 – 29 10

24 – 26 9

21 – 23 8

18 – 20 7

15 – 17 6

12 – 14 5

9 – 11 4

6 – 8 3

3 – 5 2

1 – 2 1

Materia Punteggio

Matematica

Inglese

Tecniche com.

Diritto VOTO

TOTALE

NOTA BENE:

Questa prova deve essere scritta con penna indelebile di colore nero o blu, non sono ammesse correzioni, cancellature, abrasioni, uso di correttori di alcun tipo.

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65

MATERIA: matematica CLASSE: V ec

23) Indicare il dominio della funzione :

24) Indicare il valore del limite:

a) 0 b) e c) 1/e d) 1

25) Indicare il valore della seguente derivata nel punto x0=0

a) -1 b) 1 c) 2 d) -2

26) Indicare la derivata della funzione:

27) Indica il dominio della seguente funzione

28) Calcolare il valore del seguente limite:

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

29

4)(

2

2

xx

xxf

x

x x

11lim

)2()()( 23 xxxxf

34' 63)() xxxfa )1(2)() 3' xxxfb )22(3)() 2' xxxfc )85()() 3' xxxfd

4

2lim

22 x

x

x

1

23)(

2

x

xxxf

3,2,3,2)3,2,2) xxxxbxxxa

2,3,2)3,2,2) xxxdxxxc

65)( 2 xxxf,3,2)3,2) xxbxxa

3,2)3,2) xxdxxc

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66

___________________________________________________________________________________

______________________

29) Calcolare l'equazione della retta tangente alla funzione nel suo punto di ascissa 4

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

______________________

xy

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67

INGLESE Candidato/a...............................................................................

National Home Show Toronto Trade fair for construction and housing Toronto National Home Show is Toronto's original event for design, renovation, and lifestyle. Visitors have the opportunity to see and experience the latest home and interior design trends and innovations, listen to celebrity designers, watch creative demonstrations and buy new products. Toronto National Home Show is held by Marketplace Events that is the largest organizer of home and gardening shows in North America. Date: Audience:

14.03.2014 - 23.03.2014 publicly accessible

Friday - Sunday, 10 days

Cycle: annually

Trade Show Contact: e-mail address www.marketplaceevents.com

Fair location: Fair organizer:

Direct Energy Center Marketplace Events

100 Princes' Blvd. 31300 Solon Rd., Suite 3

M6K 3C3 Toronto, Ontario, Canada OH 44139 Solon, USA

Tel: +1 (8)66 4633663

Fax: +1 (4)40 2485790

National Home Show is one of the top construction and home improvement sector trade events in Canada. Organized at

the Direct Energy Center in Toronto, the show attracts a large number of enthusiastic homeowners, and contingent

experienced professionals . The public can know all about the latest home decoration concepts, products and business

trends prevailing in the markets. A series of interactive competitions and contests are also organized here, with exciting

prizes being for the winners. An impressive collection of home appliances, cleaning equipments, garden tools, furniture

items and many other items are displayed at this show. More than 203,104 visitors took part in this event in its previous

edition. It is the most popular business events of its kind in the nation. Companies also launch new products here.

1 Give the main information about this trade fair: place, date, theme, items displayed

.......................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

2 What are the functions of trade fairs for businesses?

.......................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

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68

Candidato/a...............................................................................

2 multiple choice questions: one correct answer for each question

1 The National Home Show

A takes place every year

B closed last month

C opens only at the weekend

D is organised for professionals only

2 What cannot visitors do there?

A learn about the latest decoration concept

B see famous designers

C win prizes

D use their garden tools

3 The fair organizer

A is located in Solon

B is the largest organizer of home and gardening shows in the Americas

C owns the Direct Energy center

D organizes all events in Marketplace

4 At the fair visitors can

A see an impressive collection of homes

B use cleaning equipments

C launch new products

D buy new products

5 Trade fairs

A are part of marketing strategies

B are important only for professionals

C take place once a year

D are always free

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69

TECNICHE DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE

1) Quali sono le finalità del modello ecologico della comunicazione?

2) Spiega il primo assioma teorizzato dalla Scuola di Palo Alto nell’approccio sistemico relazionale

alla comunicazione

Barra la risposta esatta:

1) L’etimologia del termine comunicazione, derivante dalla lingua latina, ha un legame con il verbo:

a) condividere

b) scrivere

c) leggere

d) aprire

2)Secondo l’approccio ecologico quale delle seguenti affermazioni è una comunicazione inefficace?

a) In questo modo è impossibile lavorare

b) Non sono riuscita a spiegarmi

c) Questo disordine non mi aiuta a lavorare

d) Mi chiedo quale sia il punto più problematico

3) “Punteggiare” secondo l’approccio sistemico-relazionale significa:

a) Chiedere sempre “per favore”

b) Interpretare soggettivamente a proprio favore le affermazioni dell’altro

c) Tendere a dare sempre ragione agli altri

d) Non sapere di cosa si stia parlando

4) Per metacomunicazione si intende

a) ciò che va oltre la comunicazione stessa

b) la scarsa attenzione a ciò che dice l’altro

c) la capacità di sintonizzarsi sui bisogni altrui

d) l’impossibilità di comunicare

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70

5) Il modulo analogico comprende:

a) gesti

b) parole astratte

c) metafore

c) ridondanza

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71

+

Quesiti per la terza prova di diritto

Dai la definizione del contratto di compravendita secondo l'art. 1470 del Codice Civile

Dai la definizione del contratto di locazione secondo l'art. 1571 del Codice Civile

Barrare la risposta ritenuta giusta

* La garanzia per l'evizione è una delle obbligazioni del

[ ] compratore [ ] pubblico ufficiale

[ ] venditore [ ] possessore

* Il compratore ha l'obbligo di denunciare l'esistenza di vizi del bene acquistato entro

[ ] 30 giorni dalla scoperta [ ] 10 giorni dalla scoperta

[ ] un anno dalla scoperta [ ] 8 giorni dalla scoperta

* La prelazione legale nella vendita immobiliare consiste

[ ] nel dare la preferenza ai familiari [ ] al locatario dell'immobile

[ ] agli sfrattati [ ] ai senza casa

* La locazione per immobili a uso abitativo ha durata di

[ ] anni 4 + 4 [ ] 12 mesi

[ ] non ha scadenze [ ] due anni

* Il corrispettivo dovuto dal conduttore si chiama

[ ] premio [ ] onorario

[ ] canone [ ] parcella