ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a. … -15_maggio_V… · ESAME DI STATO DOCUMENTO...

65
ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a. s. 2014/2015 Indirizzo: SERVIZI SOCIO SANITARI Classe V sez A Redatto il 14 maggio 2015 Affisso all’albo il 15 maggio 2015 Docente coordinatrice della classe Prof. ssa Torcasio Maria Angela Composizione Consiglio di Classe Cognome Nome Materia d’insegnamento Firma Zavaglia Caterina Italiano Storia Nano Renato Lingua Inglese Fiaschè M. Teresa Lingua Francese Lamari Antonia Matematica Fornaciari Carmela Cultura medico-sanitaria Torcasio Maria Angela Psicologia generale ed applicata Cannatelli Giuseppina Diritto Marzano Francesco Tec. amministrativa Musolino Rocco Ed. Fisica Potenzoni Teresa Religione Zagarella Angela Sostegno IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof. Pietro Gentile)

Transcript of ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a. … -15_maggio_V… · ESAME DI STATO DOCUMENTO...

  • ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

    a. s. 2014/2015

    Indirizzo: SERVIZI SOCIO SANITARI Classe V sez A Redatto il 14 maggio 2015 Affisso all’albo il 15 maggio 2015 Docente coordinatrice della classe Prof. ssa Torcasio Maria Angela

    Composizione Consiglio di Classe

    Cognome Nome Materia d’insegnamento Firma

    Zavaglia Caterina Italiano Storia

    Nano Renato Lingua Inglese

    Fiaschè M. Teresa Lingua Francese

    Lamari Antonia Matematica

    Fornaciari Carmela Cultura medico-sanitaria

    Torcasio Maria Angela

    Psicologia generale ed applicata

    Cannatelli Giuseppina Diritto

    Marzano Francesco Tec. amministrativa

    Musolino Rocco Ed. Fisica

    Potenzoni Teresa Religione

    Zagarella Angela Sostegno

    IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof. Pietro Gentile)

  • 2

    PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO Il Diplomato nell’indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze sociosanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale Il diplomato nei Servizi sociosanitari è in grado di: • Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del territorio • Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone. • Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale. • Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno della persona con disabilità e della sua famiglia PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUOEXCURSUS STORICO La V A è formata da 30 allievi, 24 femmine e 6 maschi,di cui un allievo diversamente abile, che segue una programmazione semplificata. L’educazione e il comportamento in classe sono da ritenere nei confronti di tutti gli insegnanti, corretti, adeguati alla vita scolastica e impostati sulla cordialità e il dialogo, per cui, durante l’anno scolastico, non si sono mai verificate situazioni che potessero provocare momenti di disturbo al corretto svolgimento delle lezioni. Un elemento negativo risulta, invece, l’indice di frequenza caratterizzato dalle numerose assenze di alcuni allievi; naturalmente tale problema, anche se non riferibile alla totalità della classe, ha avuto la sua inevitabile ricaduta sul profitto, in maniera più o meno rilevante, causando alcuni rallentamenti e ridimensionamenti alla programmazione e agli obiettivi posti dal consiglio di classe. Dal punto di vista didattico, il profitto complessivo ha raggiunto livelli più che accettabili, anche perché ci sono allievi che si sono distinti, nella loro vita scolastica, per impegno e partecipazione e quindi sono pervenuti, anche negli anni decorsi, a discreti risultati. Naturalmente non sono mancate situazioni per le quali è stato necessario mettere in atto delle strategie mirate al raggiungimento di un’adeguata preparazione. La classe, comunque, in data odierna, è pervenuta a livelli nel complesso positivi e nel profitto e nel comportamento, anche se, per alcuni elementi, il rendimento si attesta su livelli appena accettabili sia perché l’impegno è stato talvolta poco incisivo, sia perché l’attenzione, attiva e interessata, non sempre è stata confortata da una partecipazione fattiva, puntuale e motivata. Per quegli alunni, che alla fine del l° primo quadrimestre avevano riportato insufficienze in alcune discipline, è stata effettuata, durante le ore curriculari, una pausa didattica di complessive ore 15.

  • 3

    La situazione in ingresso con riferimento ai risultati dello scrutinio del quarto anno di corso ed ai debiti formativi attribuiti agli studenti, è la seguente: M=media voti N studenti % Discipline con debito M=6 . 6

  • 4

    25 Rullo Rocco 5 4 9 26 Russo Bruno 4 4 8 27 Sorace Federica 5 4 9 28 Sorrentino Aria Grazia 5 5 10 29 Stagno Ivana 6 7 13 30 Staropoli Beatrice 6 7 13

  • 5

    SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO a) Area statale Materie ore previste ore svolte ore da svolgere

    Italiano 132 85

    Storia 66 40 6

    Inglese 99 50 9

    Tecnica Amm.va 99 84 10

    Diritto ed Economia 99 64 9

    Psicologia g.le e appl.ta 165 125 25

    Matematica 99 65 9

    Cultura Medico –San. 132 94 9

    Educazione Fisica 66 44 6

    Religione 33 12 3

    Totali 990 656 87

    GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PERCORSO Articolazione, consequenzialità e multidisciplinarità Precisione Chiarezza Significatività In vista degli Esami di Stato, il Consiglio di Classe ha scelto come terza prova scritta quella di Tipologia B C (4 domande a scelta multipla e 2 a risposta singola) pertanto gli alunni sono stati chiamati a svolgere prove di questo tipo che sono state valutate secondo la seguente griglia: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

    Domande con risposta a scelta multipla

    Punteggio per ogni risposta esatta Punteggio totale

    n° 4 per ogni disciplina 0,50 2

    Indicatori per la valutazione delle domande a risposta singola (n° 2 per ogni disciplina)

    Punteggi relativi per ogni risposta

    Punteggio massimo per ogni risposta

    Punteggio totale

    Comprensione Puntuale 0,15 Adeguata…0,10 Approssimata 0,05

    Conoscenza Completa 0,15 Superficiale0,10

  • 6

    Lacunosa 0,05 0,50 1 Capacità di analisi e sintesi

    Critica 0,20 Corretta 0,10 Parziale 0,05

    Discipline coinvolte nella terza prova: Storia, Inglese, Cultura Medico-Sanitaria, Diritto, Matematica.

  • 7

    ATTIVITA’ PROGRAMMATA NEL PERIODO COMPRESO TRA LA STESURA DEL DOCUMENTO FINALE E L’INIZIO DELL’ESAME Il Consiglio di classe intende svolgere e promuovere per gli alunni nel periodo compreso tra la stesura del documento e l’Esame di Stato le seguenti attività ed iniziative: Attività di approfondimento, puntualizzazione, delucidazione, chiarimenti e revisione di argomenti richiesti; Simulazione di esami. OBIETTIVI TRASVERSALI CONSEGUITI il Consiglio di Classe ha concordato le seguenti competenze cognitive e comportamentali trasversali: COMPETENZE COMPORTAMENTALI TRASVERSALI

    COMPETENZE COGNITIVE TRASVERSALI

    oo Leggere e comprendere testi di vario genere (narrativo, argomentativo, espositivo, tecnico),cogliendone le informazioni più evidenti ed esplicite.

    oo Riconoscere il tema centrale o l’idea-chiave di un testo. oo Esprimersi in modo chiaro in situazioni note e su argomenti conosciuti. oo Produrre testi coerenti e corretti. oo Conoscere e usare i fondamentali elementi dei linguaggi tecnici specifici delle discipline

    curriculari, con particolare riferimento a quelle dell’area di indirizzo. oo Esporre, sia oralmente che in forma scritta, in modo semplice e chiaro la propria

    opinione. oo Valutare, in una situazione problematica, l’obiettivo e raccogliere dal contesto

    informazioni e dati utili alla soluzione del problema.

    Rispettare leggi/regolamenti/regole

    Rispettare il patrimonio

    Lavorare in gruppo

    Puntualità: nell’ingresso della classe nelle giustificazioni delle assenze e dei ritardi nell’esecuzione dei compiti assegnati in classe nei lavori extrascolastici nella riconsegna dei compiti assegnati Prestare attenzione in classe

    Della classe Dei laboratori Degli spazi comuni Dell’ambiente e delle risorse naturali

    Partecipare in modo propositivo al dialogo educativo, intervenendo senza sovrapposizione e rispettando i ruoli Porsi in relazione con gli altri in modo corretto e leale, accettando critiche, rispettando le opinioni altrui e ammettendo i propri errori Socializzare con i compagni e con i docenti

  • 8

    oo Utilizzare tecniche di soluzione collaudate per la soluzione di un problema. oo Attuare una scelta autonoma riguardo al proseguimento degli studi o all’inserimento nel

    mondo del lavoro, sulla base delle inclinazioni personali e della conoscenza relativa alle possibilità offerte dal territorio e dal mondo del lavoro in generale.

    Le competenze trasversali sono ottenute dal rafforzamento e sviluppo degli assi culturali che hanno caratterizzato dall’obbligo d’istruzione tra cui assumono rilievo, in particolare, quelle relative alle capacità di individuare e collaborare attivamente e costruttivamente alla soluzione di problemi e di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio. Gli Assi culturali sono rafforzati e sviluppati dall’integrazione tra i saperi linguistici e storico-sociali e i saperi tecnico-professionali, dall’adozione di metodologie condivise, dalla valorizzazione dei diversi stili di apprendimento, nonché dallo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza. Il consolidamento delle competenze culturali è comunque assicurato dalle aree di indirizzo, l’area d’istruzione generale e le aree d’indirizzo sono, infatti, in un rapporto di dinamica integrazione. Conoscenze e abilità delle discipline generali e di indirizzo sono ulteriormente sviluppate e potenziate attraverso la reciproca valorizzazione della loro dimensione pratico-funzionale e teorico-culturale. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA CONSOLIDARE NEL QUINTO ANNO COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA – TRASVERSALI- Gli obiettivi, introdotti sin dal primo anno, sono stati sviluppati ulteriormente nel V anno Ambito di riferimento

    Competenze chiave Capacità da conseguire a conclusione del percorso di studio

    Costruzione del sé’

    Imparare a imparare

    Essere capace di: organizzare e gestire il proprio apprendimento utilizzare un proprio metodo di studio e di lavoro elaborare e realizzare attività seguendo la logica della progettazione

    Relazione con gli altri

    Comunicare Collaborare/partecipare Agire in modo autonomo e responsabile

    Essere capace di : comprendere e rappresentare testi e messaggi di genere e di complessità diversi, formulati con linguaggi e supporti diversi. Lavorare, interagire con gli altri in precise e specifiche attività collettive. Inserirsi in modo attivo nella vita sociale facendo valere i propri diritti e riconoscendo quelli altrui, nel rispetto delle regole comuni.

    Risolvere problemi Individuare collegamenti e

    Essere capace di : comprendere, interpretare ed intervenire

  • 9

    Rapporto con la realtà naturale e sociale

    relazioni Acquisire/interpretare l’informazione ricevuta

    in modo personale negli eventi del mondo costruire conoscenze significative e dotate di senso esplicitare giudizi critici distinguendo i fatti dalle operazioni, gli eventi dalle congetture, le cause dagli effetti

  • 10

    COMPETENZE DEGLI ASSI CULTURALI

  • 11

    Competenze degli Assi Ed. alla Cittadinanza Competenze chiavi sviluppate in particolare dall’asse

    Asse dei Linguaggi (italiano, lingue straniere, ed. fisica) Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali

    Costruzione del sé: Imparare ad imparare Relazione con gli altri: Comunicare (comprendere e rappresentare) Collaborare e partecipare Rapporto con la realtà naturale e sociale: Individuare collegamenti e relazioni

    Asse matematico (matematica) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamento sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

    Rapporto con la realtà naturale e sociale Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Costruzione del sé: Imparare ad imparare Relazione con gli altri: Collaborare e partecipare Comunicare (comprendere-rappresentare)

    Asse scientifico-tecnologico (scienze naturali, chimica e fisica) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

    Rapporto con la realtà naturale e sociale Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Costruzione del sé: Imparare ad imparare Relazione con gli altri Collaborare e partecipare Comunicare

    Asse storico-sociale (storia, diritto, religione) Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

    Rapporto con la realtà naturale e sociale Acquisire ed interpretare l’informazione Individuare collegamenti e relazioni Relazione con gli altri Agire in modo autonomo e responsabile Collaborare e partecipare Progettare Costruzione del sé: Imparare ad imparare

  • 12

    METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO METODI: rapporti docenti – alunni, cioè interazione in classe; impostazione dell’insegnamento/apprendimento della/e disciplina/e; La centralità dell’alunno è l’elemento portante nel rapporto docente - alunno per cui l’insegnante si rivela guida alle conoscenze delle varie discipline e l’allievo è colui che interiorizza i contenuti e li riprogetta in un clima di fiducia, rispetto reciproco, serenità anche fra gli stessi allievi. Riguardo l’impostazione dell’insegnamento - apprendimento da parte degli alunni: il processo di apprendimento deve comportare una modificazione nel modo di pensare, sentire, agire, resa possibile perché lo studente riesca a personalizzarla ed a considerare la motivazione, fattore determinante. Da parte dei docenti: considerare lo studente parte attiva del processo educativo, le conoscenze delle varie discipline come strumento per la sua crescita culturale, per la sua autonomia sia nell’impostazione del lavoro progettuale sia nella ricerca per lo sviluppo delle conoscenze professionali. Mezzi e Strumenti:

    oo materiali che costituiscono il supporto dei contenuti; oo materiali di lavoro (libri, schede, laboratori, biblioteca…); oo Lezioni aperte e frontali, lavori di gruppo, produzione semplice e complessa di testi,

    prove oggettive strutturate e semi – strutturate, visite aziendali, seminari, stage, sistemi audiovisivi, informatici e multimediali.

    VERIFICHE E VALUTAZIONE: Per la verifica dei contenuti teorici, sono stati proposti opportuni test nonché la redazione di relazioni esplicative di apposite tematiche. Esercitazioni scritte, colloqui, interrogazioni. Per la verifica delle abilità operative sono stati proposti casi pratici da risolvere, utilizzando la tecnica del problem solving. Per la valutazione delle prove scritte, orali ed esercitazioni sulla terza prova d’esame, si è seguita un’apposita tassonomia per mettere in evidenza i livelli di:

    oo conoscenza di concetti e di regole, oo capacità di collegare le conoscenze oo comprensione delle tematiche, oo corretta applicazione di tecniche operative, oo analisi e capacità di sintesi.

  • 13

    INDICATORI PER LA VALUTAZIONE Gli indicatori sono riportati nella tabella che segue, le griglie di valutazione stabilite, concordemente, dal Consiglio di classe, nelle pagine seguenti. Indicatore Valutazione Punteggio

    Interesse nei confronti dell’attività didattica Costante 7-10

    Progressivo 5-6

    Discontinuo 4-5 Modesto 3-4

    Impegno nei doveri scolastici Notevole 8-10

    Costante 7-8

    Discreto 6-7

    Saltuario 5-6

    Scarso 3-4

    Rispetto delle regole Elevato 8-10

    Discreto 6-8

    Sufficiente 5-6

    Scarso 3-4

    Apprendimenti conseguiti Elevati 8-10

    Buoni 7-8

    Sufficienti 6-7

    Modesti 4-6

    Scarsi 3-4

    Capacità espressive e comunicative Ottime 8-10

    Buone 7-8

    Sufficienti 6-7

    Modeste 5-6

    Scarse 3-4

    Acquisizione dei linguaggi specifici Ottima 8-10

    Discreta 7-8

    Sufficiente 6-7

    Mediocre 5-6

    Scarsa 3-4

  • 14

    SUGGERIMENTI - GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA Punteggio CAPACITA’ ESPRESSIVA

    Si esprime con linguaggio: Non sempre corretto Corretto e adeguato Alquanto ricco e fluido

    1 3 4

    CAPACITA’ LOGICO-LINGUISTICHE

    PERTINENZA

    Pertinente 2

    Sostanzialmente pertinente 1,5

    Poco pertinente 1

    COESIONE

    Coeso 2

    Sostanzialmente coeso 1,5

    Poco coeso 1

    COERENZA

    Coerente 2

    Sostanzialmente coerente 1,5

    Poco coerente 1

    CAPACITA’ CRITICHE E CREATIVE

    Approfondimento

    Approfondito 2

    In parte 1,5

    Superficiale 1

    Originalità’

    Originale 3

    Poco originale 1

    Non originale 0

    Totale max. PUNTI

    15

  • 15

    SUGGERIMENTI - VALUTAZIONE SECONDA PROVA OBIETTIVI

    PUNTEGGIO

    1 ADERENZA ALLA TRACCIA 3 2 APPROPRIATO USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO 2 3 INDIVIDUAZIONE DEGLI ASPETTI NODALI 3 4 CAPACITA' PROGETTUALI NEL RIELABORARE, APPLICARE E

    SAPER COLLEGARE CONOSCENZE E COMPETENZE

    5

    5 COMPLETEZZA NELL'ESECUZIONE 2 TOTALE 15 MISURAZIONE E VALUTAZIONE COLLOQUIO OBIETTIVI PUNTEGGIO 1 CONOSCENZE 9 2 COMPETENZE PLURIDISCIPLINARI 8 3 COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI 5 4 PROPRIETA’ DI LINGUAGGIO 4 5 EFFICACIA ARGOMENTATIVA 2 6 CAPACITA’ RIELABORATIVA E CRITICA 2 TOTALE 30

  • 16

    PROGRAMMI DI ITALIANO E STORIA Prof.ssa Zavaglia Caterina OBIETTIVI DELL’ ATTIVITA’ DIDATTICA Capacità logica e riflessiva Capacità di esprimere l’esperienza di sé e del mondo Capacità di porsi in relazione, attraverso il linguaggio, con interlocutori diversi e in diverse situazioni comunicative, con varietà di codici, di registri e di funzioni Capacità di rielaborare personalmente e criticamente il sapere Consapevolezza dell’importanza della letteratura e della storia come strumenti di conoscenza dell’evoluzione del pensiero e della sua temporalità e spazialità METODI ADOTTATI Metodo interattivo Lezione aperta Lettura, interpretazione ed analisi di testi di prosa e di poesia Lezione frontale STRUMENTI UTILIZZATI Libri, riviste, quotidiani, CD, Internet Libri di testo: VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche sono state effettuate attraverso conversazioni, discussioni, questionari e prove strutturate sugli argomenti proposti. Al termine di una rassegna su un periodo o su un autore, le interrogazioni hanno permesso di verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi e cognitivi. Le verifiche scritte hanno riguardato argomenti di studio, di attualità o problematiche della società contemporanea e sono state svolte sotto forma di tema classico, saggio breve, relazione, articolo di giornale.

  • 17

    CONTENUTI E STRUMENTI DI LAVORO

    ITALIANO

    Modulo 1: L’età' del realismo:

    Caratteri generali Poetica Rapporti tra Naturalismo e Verismo

    Modulo 2: Giovanni Verga

    Verga e il Verismo Il pensiero Analisi delle opere I Malavoglia Mastro-don Gesualdo Rapporti tra I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo da I Malavoglia: Prefazione Incipit L’addio di ‘Ntoni da Mastro-don Gesualdo: Incipit Gesualdo: l’eroe della “roba” La morte di Mastro-don Gesualdo

    Modulo 3: Il Decadentismo

    Caratteri generali La genesi del Decadentismo La poetica I temi Il Decadentismo in Italia

    Modulo 4: Giovanni Pascoli

    La biografia Il pensiero La poetica del “fanciullino” Analisi delle opere Motivi, strutture e forme della poesia pascoliana

  • 18

    Modulo 5: Luigi Pirandello Biografia Il pensiero La poetica dell’umorismo Analisi delle opere da “L’umorismo” Il sentimento del contrario Modulo 6: L’Ermetismo Caratteri generali I contenuti e le forme della poesia ermetica Modulo 7: Le tre “corone” poetiche del novecento G. Ungaretti Vita, opere e poesia E. Montale Vita, opere e poesia

    S. Quasimodo Vita, opere e poesia

    Modulo 8: Il Neorealismo Caratteri generali Neorealismo degli anni ’30 Neorealismo del secondo dopoguerra. A. Moravia GLI ALUNNI L’INSEGNANTE _________________ __________________ _________________ _________________

    STORIA

  • 19

    Modulo 1: L’età delle rivoluzioni democratiche e nazionali Il 1848 L’unificazione italiana Destra e Sinistra dopo l’unità d’Italia L’età giolittiana Modulo 2: L’Europa in guerra Le cause della grande guerra La prima e la seconda fase della guerra Le conseguenze della guerra Modulo 3: Il ventennio tra le due guerre mondiali L’avvento del fascismo in Italia L’ascesa del nazismo in Germania Modulo 4: Il secondo conflitto mondiale Prima e seconda fase della guerra GLI ALUNNI L’INSEGNANTE ________________ ________________ ___________________ ________________

  • 20

    LINGUA INGLESE: Prof. Caterina Ruffa

    PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTA' INGLESE

    GRAMMAR. Simple Past – For and Since – Duration Form – Conditional forms – Revisione di temi grammaticali - LANGUAGE ACTIVITIES. Reading - Translation - Questionary. Listening Comprehension – Sentence Building – Reading Comprehension – True/False – Speaking - True/False – TOPICS. Physical exercises and the third age – Common eye problems – The 3 rd age population – Cataracts – Ailments and Illnesses: unit 3:arthritis, bronchitis and emphysema, osteoporosi – Parkinson’s Disease – Dementia –Alternative Therapies: Music Therapy; Definition of Music Therapy; How Music Therapy is used therapeutically – A balanced lifestyle: unit 2: good health – smoking and alcohol – Hearing loss – Palanga Rehabilitation Hospital – The value of companion animals for people with disabil ities – the benefit of Pets Gli Allievi. L'Insegnante. ________________________ ________________________ ________________________

  • 21

    TECNICA AMMINISTRATIVA: Prof. Francesco Marzano

    Libro di testo: Tecnica Amministrativa Autori: Pietro Ghigini – Clara Robecchi Editore: Elemond Scuola & Azienda Ore previste di lezione nel corso dell’anno scolastico: 66 Ore di lezione effettuate al 15 Maggio 2015: 58 Ore di lezione da effettuare fino alla chiusura dell’anno scolastico: 8 Obiettivi e metodi dell’attività didattica L’insegnamento di Tecnica Amministrativa, è sicuramente una delle componenti fondamentali per la formazione integrale dell’allievo, perché ha come scopo precipuo quello di: Sviluppare le capacità logiche; Stimolare ed educare l’intuizione; Abituare alla proprietà e chiarezza di linguaggio; Rendere capaci di interpretare la realtà dei casi aziendali. L’acquisizione dei contenuti della disciplina deve assicurare agli alunni, attraverso una elaborazione prevalentemente concettuale degli argomenti, la capacità di risolvere problemi e realtà aziendali. Il programma, articolato negli argomenti generali ed essenziali, è stato sviluppato attraverso una metodologia tesa a coinvolgere nel lavoro gli allievi e stimolare nell’applicazione le loro capacità intellettive. Non si è tralasciato di adottare, oltre alla lezione aperta, anche quella frontale e le risoluzioni di casi aziendali. Gli argomenti trattati rispondono alle esigenze di una buona preparazione teorica e tecnica, ed hanno lo scopo di mettere l’allievo in grado di svolgere con disinvoltura e padronanza le sue future mansioni. Primario intento del docente è stato: suscitare curiosità alla conoscenza ed interesse per la disciplina. L’obiettivo primario di tale insegnamento non è stato quello di esaltare la pura astrazione, ma di realizzare un processo logico che porti l’allievo ad una razionalità piena e critica e non meccanica ed esecutiva. Le allievi corrette nel comportamento, attente e interessate, anche se a volte pigre in fatto di disponibilità ad un costruttivo impegno, hanno tuttavia preso parte al dialogo educativo con diversa capacità espressiva e assimilazione di contenuti. Nel complesso i risultati raggiunti possono ritenersi accettabili.

  • 22

    CONTENUTI E STRUMENTI DI LAVORO La classe V sez. A, composta da 31 allievi, la maggio parte donne, ha evidenziato, durante l’anno scolastico in corso un impegno di studio non sempre continuo. A ciò è dovuto il non completo svolgimento del programma preventivato.

    Calcolo percentuale. Sopracento e sottocento. Lo sconto mercantile e lo sconto commerciale. L’IVA. Versamento e liquidazione IVA. La fatturazione: fatture con spese non documentate e documentate. Fatture con più aliquote IVA in presenza di spese non documentate. I riparti: i riparti semplici. I riparti composti. I riparti condominiali. I crediti e il loro trasferimento. I titoli di credito. La cambiale come titolo di credito. I requisiti essenziali della cambiale. La struttura del pagherò. La struttura della tratta, l’accettazione della tratta. L’indicazione della scadenza, l’aspetto fiscale delle cambiali. La girata: propria e impropria. L’avallo. Il pagamento della cambiale. Il mancato pagamento della cambiale: l’azione cambiaria diretta e di

    regresso. L’assegno bancario e sue caratteristiche e struttura, pagamento e mancato

    pagamento L’assegno circolare. Clausole particolari sugli assegni. I valori mobiliari e le relative negoziazioni. Il mercato dei capitali e i valori mobiliari, classificazione dei valori mobiliari. I titoli di Stato e i titoli privati. I diversi valori dei titoli, le cedole degli interessi, il trattamento fiscale dei

    titoli. Modi di quotazione dei titoli e la negoziazione dei titoli di debito. Acquisti e vendite di titoli di Stato, acquisti e vendite di obbligazioni e

    azioni. Acquisto di BOT all’emissione, il tasso di rendimento immediato e calcolo del

    risultato economico. L’attività bancaria: caratteri generali e principali operazioni.

  • 23

    L’attività bancaria: caratteri generali e principali operazioni. La retribuzione e il costo del lavoro. Gli elementi della retribuzione. La liquidazione della retribuzione. L'estinzione del rapporto di lavoro. La progressiva maturazione del TFR.

    VALUTAZIONE E VERIFICHE Al fine di garantire alla valutazione il maggior grado di oggettività si è tenuto conto dei seguenti elementi: Conoscenza dell’argomento; Capacità di argomentazione e rielaborazione personale; Capacità di orientarsi nell’ambito delle problematiche trattate Valutazione della prova: Focalizzazione del contenuto Conoscenza ed uso appropriato del linguaggio tecnico Efficacia e completezza dell’esposizione Il livello di valutazione è stato esplicitato nel modo seguente: Conoscenza: completa ma non approfondita Comprensione: non commette errori nell’esecuzione di compiti semplici Applicazione:

    sa applicare le conoscenze in compiti semplici senza errori Analisi: sa effettuare analisi complete ma non approfondite Sintesi: sa sintetizzare le conoscenze ma deve essere guidato Valutazione: se sollecitato e guidato è in grado di effettuare valutazioni

    appropriate. La verifica, per accertare il raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati, è stata effettuata attraverso prove orali e scritte il più oggettive possibili quali: Colloquio per accertare la padronanza complessiva disciplinare; Colloquio per accertare i livelli di conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi e valutazione; Esercitazioni individuali e collettive; Prove scritte

  • 24

    DIRITTO ED ECONOMIA: Prof.ssa Caterina Inzillo .OBIETTIVI Nel complesso alla fine del corso di studi sono stati realizzati da parte delle allieve i seguenti obiettivi: CONOSCERE E COMPRENDERE: la natura giuridica dell'imprenditore e dell'impresa, gli obblighi dell'imprenditore commerciale ed i poteri dei suoi collaboratori la disciplina dell'impresa agricola la disciplina della piccola impresa e dell'impresa familiare i minori e gli incapaci nell'impresa gli elementi costitutivi dell'azienda le modalità e gli effetti della cessione della proprietà o del godimento dell'azienda la disciplina dei segni distintivi conoscere la disciplina generale dei principali contratti conclusi dall'imprenditore, in

    particolare i contratti di lavoro e di assicurazione la natura e la funzione della società, il concetto di autonomia patrimoniale, la

    distinzione tra società di persone e di capitali, i caratteri dell'associazione in partecipazione

    il campo di azione e la disciplina generale della società semplice la disciplina generale delle S.n.c. i caratteri generali della S.a.s. le finalità e la disciplina delle S.p.A., la disciplina delle S.r.l. la disciplina della s.a.p.a la disciplina della società unipersonale la disciplina generale delle cooperative

    APPLICARE ED ANALIZZARE:

    essere in grado di individuare quando un'attività produttiva è impresa essere in grado di individuare le attività connesse all'impresa agricola essere in grado di individuare, nei casi concreti, la piccola impresa essere in grado di individuare gli atti di concorrenza sleale secondo l'ordinamento essere in grado di distinguere il contratto di lavoro a tempo determinato da quello

    indeterminato essere in grado di analizzare i diritti e gli obblighi del lavoratore dipendente essere in grado di distinguere l'assicurazione contro i danni dall'assicurazione sulla

    vita essere in grado di analizzare la natura dell'assicurazione della responsabilità civile essere in grado di analizzare e distinguere società di persone e società di capitali

  • 25

    essere in grado di valutare, di fronte al caso concreto, quale società costituire essere in grado di creare la struttura della costituzione di una società essere in grado di inserire particolari clausole essere in grado di costituire una società cooperativa ed inserire particolari clausole VERIFICA E VALUTAZIONE la valutazione è un momento dell'attività educativa che non corrisponde solo al momento della correzione di una prova e alla sua valutazione; valutare, infatti, significa sottoporre a critica tutto il processo educativo ed avere chiari tutti gli obiettivi a cui la scuola deve giungere per avere criteri precisi di valutazione. la valutazione deve essere: permanente senza assumere un ruolo di sanzione formativa (lo studente sarà coinvolto nell'attività d'insegnamento in un continuo

    dialogo e colloquio all'interno dell'unita di lezione) sommativa (permette di fare un bilancio complessivo sul processo di formazione

    dello studente in ordine agli obiettivi prefissati e viene rilevata con prove oggettive al termine dei moduli)

    Oltre ai colloqui orali utilizzati per valutare se l'allievo riesce ad esprimersi con terminologia adeguata, se è capace di esporre con chiarezza i concetti acquisiti e se è in grado di risolvere con immediatezza questioni di diversa difficoltà saranno somministrate prove strutturate e semistrutturate. Si ritiene utili attuare le verifiche alla fine d'ogni modulo. METODO DI VALUTAZIONE Al fine di garantire alla valutazione il maggior grado d'oggettività si terrà conto dei seguenti obiettivi: conoscenza e comprensione dei termini giuridici, regole, norme e principi capacità d'argomentazione e rielaborazione personale capacità di orientarsi nell'ambito delle problematiche trattate capacità di controllo della forma linguistica nella produzione orale e scritta. Il livello di sufficienza è stato esplicitato nel modo seguente: conoscenza: completa ma non approfondita comprensione: non commette errori nell'esecuzione di compiti semplici applicazione: sa applicare le conoscenze in compiti semplici senza errori analisi. sa effettuare analisi complete ma non approfondite sintesi: sa sintetizzare le conoscenze ma deve essere guidato valutazione: se sollecitato e guidato è in grado di effettuare valutazioni appropriate CONTENUTI

  • 26

    L'imprenditore- capacità rappresentanza- principali contratti: in particolare contratti di lavoro e di assicurazione. L'imprenditore l'attività economica la professionalità l'organizzazione il fine della produzione e dello scambio la titolarità dell'impresa tipi di impresa le attività commerciali l'obbligo di iscrizione nel registro delle imprese l'obbligo della tenuta delle scrittura contabili i rappresentanti dell'imprenditore incompatibilità e divieti all'esercizio dell'impresa commerciale la capacità di agire dell'imprenditore commerciale- minori l'imprenditore agricolo le attività connesse il piccolo imprenditore l'impresa familiare l'azienda il trasferimento dell'azienda divieto di concorrenza segni distintivi i contratti dell'imprenditore: contratto di lavoro i contratti di assicurazione Le società nel diritto italiano: aspetti generali. Tipologie- Le società cooperative la società le società di persone e di capitali l'associazione in partecipazione la società semplice la società in nome collettivo la società in accomandita semplice la S.p.A.

    caratteri generali funzionamento società con azioni quotate o non quotate la costituzione formazione, omologazione e registrazione dell'atto costitutivo capitale sociale

  • 27

    le azioni le obbligazioni i soci gli amministratori il collegio sindacale il bilancio i libri sociali l'estinzione della società società in accomandita per azioni società a responsabilità limitata società unipersonale trasformazione e fusione delle società le cooperative

    GLI ALUNNI L’INSEGNANTE --------------------------- --------------------------- ------------------------------------- -----------------------------

  • 28

    PSICOLOGIA: Prof. Torcasio Maria Angela OBIETTIVI L’insegnamento della psicologia è sicuramente fondamentale per la formazione del tecnico dei servizi sociali che, alla fine del corso dovrà:

    1) Possedere conoscenze e competenze specifiche per inserirsi, in maniera autonoma, nel settore lavorativo sociale;

    2) Comprendere ed interpretare le dinamiche di gruppo; 3) Orientare l’utente in stato di necessità verso strutture specializzate per

    l’intervento psicologico. 4) Individuare la relazioni tra metodi di analisi, ricerca e teorie psicologiche. 5) Interagire con le diverse tipologie di utenza. 6) Identificare i servizi e le figure implicati nella definizione, progettazione e

    gestione di un piano di intervento. 7) Identificare gli interventi più appropriati ai bisogni individuati. 8) Valutare la responsabilità professionale ed etica dei diversi ruoli professionali. 9) Individuare le modalità più adatte a favorire l’integrazione sociale.

    Il programma, nelle linee essenziali, è stato svolto, dando maggiore spazio all’approfondimento dei contenuti riguardanti gli aspetti pratici della disciplina, senza trascurare comunque la parte teorica, il cui supporto è alla base delle conoscenze conseguite. Quasi tutti gli allievi hanno seguito con interesse e partecipazione fattiva le attività scolastiche, raggiungendo, chiaramente in maniera diversificata, buoni e discreti livelli di preparazione. Alcuni, condizionati da lacune pregresse e da un impegno non sempre costante, hanno conseguito, comunque, risultati accettabili. OBIETTIVI SPECIFICI CONOSCENZE Conoscere le varie tipologie di gruppo, le dinamiche di gruppo, le attività di gruppo. Conoscere le principali caratteristiche psicologiche relative alle diverse fasce dell’età evolutiva. Conoscere le principali problematiche sociali che interessano i minori. Conoscere gli aspetti fondamentali dell’adolescenza e i vari servizi rivolti ai giovani. Conoscere i cambiamenti fisici e mentali dell’anziano; i cambiamenti familiari e sociali che intervengono nella terza età. Conoscere gli aspetti storici del disagio mentale. Conoscere l’assistenza psichiatrica nel territorio e la relativa legislazione. Conoscere i concetti di menomazione, disabilità, handicap. Conoscere le varie tipologie di disabilità.

  • 29

    Conoscere la normativa relativa all’inserimento scolastico dei portatori di handicap. Conoscere le funzioni della famiglia e i vari servizi rivolti alla famiglia. COMPETENZE Essere in grado di usare tecniche corrette di conduzione per organizzare lavori di gruppo. Saper individuare strategie utili per migliorare la condizione dei minori e prevenirne il disagio, la devianza. Saper individuare strategie utili per migliorare la condizione degli anziani ed aiutare le famiglie a superare varie condizioni di disagio. Saper individuare strategie utili per favorire l’integrazione di persone disabili o con problemi psichiatrici. CAPACITA’ Acquisire capacità necessarie per relazionarsi con persone in situazioni di disagio. Essere capaci di rispondere in maniera adeguata ai bisogni ed alle richieste espressi dall’utente. Saper riconoscere le principali forme di disagio ed essere capaci di attuare forme di prevenzione e di intervento rispetto alle varie problematiche dell’utente.

    CONTENUTI :

    Modulo 1 La psicologia e le sue applicazioni in ambito socio-sanitario. Le principali teorie psicologiche a disposizione dell’operatore socio-sanitario. Modulo 2 Metodi di analisi e di ricerca psicologica. Modulo 3 La professionalità del tecnico dei servizi sociali. La “cassetta degli attrezzi” del tecnico dei servizi sociali. Modulo 4 Gruppi e integrazione sociale. Modulo 5 La progettazione e la programmazione in ambito socio-sanitario L’intervento sui nuclei familiari e sui minori. L’intervento sugli anziani. L’intervento sui soggetti diversamente abili.

  • 30

    L’intervento sui soggetti tossico dipendenti e alcol dipendenti. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche sono state svolte attraverso colloqui periodici e sistematici e attraverso produzioni scritte sugli argomenti svolti. Si e’ tenuto conto per la valutazione: della conoscenza degli argomenti; capacità di argomentazione e rielaborazione personale; capacità di orientarsi nell’ambito delle problematiche trattate; capacità di controllo della forma linguistica nella produzione orale e scritta ; capacità operativa ed applicativa . STRUMENTI DI LAVORO : Libro di testo: PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA Autori: ELISABETTA CLEMENTE, ROSSELLA DANIELI, ANNUSKA COMO PARAVIA Visite guidate, partecipazione a seminari, fruizione di filmati, laboratori, soluzione di casi. Gli allievi L’insegnante ________________ ____________________ ________________ ________________

  • 31

    CULTURA MEDICO – SANITARIA: Prof.ssa Carmela Fornaciari Presentazione Le alunne della V^ G in numero di 16 sono, sono formate da una parte degli stessi allievi della classe IV dello scorso anno, con cui da anni si è iniziato un rapporto di lavoro continuo e con un elemento della quinta dello scorso anno che è una ripetente. La classe non ha mai dimostrato problemi di natura relazionale o disciplinare, anzi ha mantenuto atteggiamenti caratterizzati da rispetto reciproco, basato anche sulla maturità e responsabilità. Se dal punto di vista comportamentale bisogna riconoscere, che la situazione generale, è stata permeata da un’atmosfera di sereno benessere, sotto il profilo didattico ancora qualcuno deve acquisire la piena consapevolezza del proprio percorso personale. Quasi tutti gli alunni hanno maturato i loro interessi e le loro attitudini, risolvendo in parte difficoltà dovute alla codifica dei termini scientifici, all’organizzazione dei concetti nell’esposizione orale e scritta e ad un metodo di studio, molte volte mnemonico e ripetitivo, all’incostanza nell’applicazione. La maggior parte ha acquisito conoscenze chiare, maturato abilità di selezione delle informazioni e oltre ad una certa competenza dei termini specifici, capacità di riflessione e modalità di interventi costruttivi che hanno dimostrato un reale interesse per la disciplina. Altri, deboli nelle capacità di base, sono riusciti a raggiungere un’accettabile capacità rielaborativa e di assimilazione di alcuni argomenti. Nella valutazione sono stati considerati accettabili conoscenze, relazioni e lessico essenziali, mentre è stato considerato di livello superiore l’acquisizione di conoscenze analitiche ed approfondite, le capacità rielaborative e di collegamento nonché l’utilizzo autonomo o personale del lessico specifico,le capacità di ricerca. L’impostazione metodologica è stata problematica, perché partita da considerazioni di problemi emergenti e presenti di fatto nella sensibilità dei ragazzi e nel mondo circostante. L’itinerario didattico è stato sempre teso alla maturazione comune di simili problematiche anche attraverso indagini analitiche , svariati lavori di ricerca, confronti con esperti. Il metodo è stato pertanto interlocutorio, dialogico ed interpersonale ed ha valorizzato il più possibile le tecniche del confronto e del continuo approfondimento attraverso letture, consultazioni con libri scientifici diversi da quello in adozione. L’approccio alla disciplina non si è limitato alla descrizione di fenomeni ma alla comprensione della causa che li determinano, stimolando di volta in volta dubbi e curiosità, a partire da situazioni concrete. Il corso è stato presentato attraverso moduli, suddivisi per unità didattiche. Ogni lezione frontale ha rappresentato una parte delle proposte didattiche che è stata integrata sempre da ampio materiale informativo, audiovisivo e soprattutto, laddove possibile ,da esperienze dirette. Durante il percorso fenomeni connessi con la realtà locale e territoriale, sono stati analizzati in modo critico e propositivo, per cui si sono resi necessari approcci individualizzati atti a sostenere le capacità attentive e migliorare il metodo di studio in

  • 32

    situazioni problematiche. Non tutti i contenuti previsti hanno potuto essere svolti, sia a causa di assenze collettive, sia a causa dello scarso impegno di taluni che hanno costretto a ribadire gli stessi concetti più volte. Obiettivi In generale gli obiettivi che sono stati curati sono i seguenti:

    Ripercorre le fasi di sviluppo dei primi cicli di vita e spiegare le tappe fondamentali nello sviluppo e nelle crescita, individuare le caratteristiche fondamentali nello sviluppo e nella crescita.

    Descrivere le diverse tipologie di esami neonatali e le loro finalità, elencare le caratteristiche peculiari dell’età senile. Descrivere le caratteristiche biologiche della senescenza. Spiegare le teorie sull’invecchiamento. Elencare le trasformazioni essenziali subite del corpo umano a carico degli organi dei sistemi e degli apparati nell’invecchiamento. Conoscere norme di riabilitazione dell’anziano e linee guida per prevenire stati patologici. Individuare i bisogni e cercare di provvedere al loro soddisfacimento.

    Individuare i fondamentali servizi socio-sanitari di assistenza e l’assesment globale del soggetto anziano.

    Conoscere le cause del handicap e le patologie invalidanti, individuare le caratteristiche anatomiche e fisiologiche essenziali nel handicap fisico, sensoriale, psichico.

    Conoscere gli interventi di immediato soccorso in caso di perdita di coscienza, arresto cardio-circolatorio, emorragie, traumi contusivi e fratture, presenza di corpi estranei nelle cavità naturali dell’organismo, ustioni ed avvelenamenti.

    Elencare il materiale necessario per un kit di pronto soccorso. Elencare i farmaci necessari per fronteggiare al meglio piccoli problemi sanitari

    quotidiani. Spiegare il comportamento pratico da tenere nei casi di emergenza. Spiegare l’arresto cardio-circolatorio. Verifica e valutazione Le modalità di verifica si sono articolate con interrogazioni intese come discussione aperte a tutta la classe ed atte a rilevare l’evoluzione umana e culturale dell’allievo. Le verifiche sono state periodiche e sistematiche. Sono avvenute in itinere ed a fine quadrimestre. Hanno stimolato gli alunni all’autovalutazione e al docente la valutazione dei propri interventi e quindi la validità della scelta dei tempi, dei mezzi, degli stessi contenuti. Le verifiche quadrimestrali sono state effettuate tramite prove strutturate, e semistrutturate, interrogazioni la cui valutazione è stata espressa in voti. I criteri per la verifica e la valutazione e la tipologia delle prove sono state così impostate:

  • 33

    CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI PROPRI DELLA DISCIPLINA Descrittori : conoscenza, comprensione, applicazione Prove: test a scelta multipla, affermazioni vero/falso, domande aperte, verifiche orali Livelli: individua gli elementi di un fenomeno stabilisce relazioni e collegamenti analizza, formula ipotesi, verifiche ipotesi: A: in autonomia e in situazioni complesse 9 – 10 B: in situazioni non molto complesse 7 - 8 C: in situazioni semplici se è aiutato 6 D: in situazioni semplici ed in modo incompleto 4 – 5 E:in modo errato 3 – 4 OSSERVAZIONI DI FATTI E FENOMENI Descrittori : applica procedure di osservazione coglie analogie e differenze e stabilisce relazioni Prove: test a scelta multipla, affermazioni V/F test di completamento Livelli: correla, coglie, descrive A: autonomamente giustificando e motivando in modo preciso 9 - 10 B: in modo autonomo 7 - 8 C: maniera semplice e talvolta guidato 6 D: modo incompleto e se guidato 4 - 5 E: in modo errato 3 - 4 Descrittori: FORMULAZIONE E DI VERIFICA

    Problematizza fatti e fenomeni Formula ipotesi di verifica Trae conclusioni Prove: simulazione Verifiche orali Analisi di dati e rielaborazione Livelli: confronta, raccoglie dati, formula ipotesi

  • 34

    A: Scegliendo in modo autonomo strategie risolutive anche in situazioni complesse 9-10 B………. applicando in modo corretto procedure già note o suggerite 7- 8 C………. in situazioni semplici 6 D………. solo in situazioni semplici e se guidato 5 E………. in modo errato 3- 4 COMPRENSIONE ED USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO Descrittori : Comprende termini, simboli e rappresentazioni grafiche Utilizza termini, simboli, rappresentazioni grafiche Codifica (comunica) utilizzando linguaggi specifici Comprende (decodifica) messaggi Prove: Questionari con termini specifici, simboli Comprensioni di test specifici Esposizione e riebalorazione personale degli argomenti di studio Livelli: Decodifica messaggi, utilizza termini A………. in modo corretto e rigoroso 9 -10 B………. in modo corretto 7 – 8 C………. in modo essenziale 6 D………. in modo non sempre corretto 5 E………. in modo errato 3 - 4 I CONTENUTI MODULO n.1: Apparato riproduttore maschile e femminile. La gravidanza Infanzia: Il periodo neonatale e la prima infanzia. La prevenzione neonatale e gli screening metabolici. L’accrescimento somatico. Anatomia. e fisiologia dell’età evolutiva. Igiene del lattante e nella prima infanzia.Le vaccinazioni di legge.La seconda e la terza infanzia.Prevenzione nell’età prescolare e scolare.Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e del fanciullo. Convulsività ed epilessia. Le insufficienze mentali. Patologie infantili comuni. Paralisi cerebrali infantili. Anoressia e Bulimia. MODULO n.2:Anziani:Aspetti biologici e psicologici dell’invecchiamento Teorie dell’invecchiamento Modificazioni di organi e sistemi nell’invecchiamento. La malattia e l’anziano. Disordini della memoria e disturbi circolatori cerebrali Le demenze e la malattia di Alzheimer la depressione dell’anziano. I servizi di assistenza e l’assessment globale dell’anziano.Riferimenti normativi. MODULO n.3:Disabili:Concetto di disabilità. Disabilità fisica. Disabilità psichica. Psicosi organiche e reattive schizofrenia; Autismo; Psicosi-maniaco-depressiva; Le insufficienze mentali. Sclerosi multipla, sclerosi a placche. Distrofia muscolare ; Paralisi cerebrali infantili; Insufficienze mentali.

  • 35

    MODULO n.4:Corso pratico di primo soccorso:La cassetta del pronto soccorso.metodi di rianimazione.Arresto cardiocircolatorio.Lo stato di shock e la perdita di coscienza Escoriazioni ,ferite da taglio ed emorragie.Traumi contusivi, distorsioni ,lussazioni,fratture. Ustioni. Colpo di sole e di calore. Avvelenamenti. Morsi di animali e di insetti. Corpi estranei. Materiali Libro di testo,ricerca di fonti ,riviste scientifiche, grafici e tabelle di consultazione, dispense mediche,audiovisivi, ricerche WEB. GLI ALLIEVI L’INSEGNANTE -------------------------- -------------------------- ---------------------------- ------------------------

  • 36

    MATEMATICA: Prof.ssa Lamari Antonuzza

    OBIETTIVI E METODI DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA L’insegnamento della Matematica, indispensabile elemento culturale e, nel contempo, componente fondamentale della formazione integrale dell'allievo, ha come scopo precipuo quello di: - sviluppare le capacità logiche; - stimolare ed educare l'intuizione; - abituare alla proprietà e chiarezza di linguaggio; - rendere capaci di interpretare la realtà. L'acquisizione dei contenuti della disciplina deve assicurare agli alunni, attraverso una elaborazione prevalentemente concettuale degli argomenti, la capacità di risolvere problemi di carattere professionale e di servirsi di rappresentazioni grafiche. Il programma, articolato negli argomenti generali ed essenziali, sarà sviluppato attraverso una metodologia tesa a coinvolgere nel lavoro gli allievi e stimolare nell'applicazione le loro capacità intellettive. Non si è tralasciato di adottare, oltre alla lezione aperta, anche quella frontale. Gli argomenti trattati rispondono alle esigenze di una buona preparazione teorica e tecnica, ed hanno 1o scopo di mettere l'allievo in grado di svolgere con disinvoltura e padronanza le sue future mansioni. Primario intento del docente è suscitare curiosità alla conoscenza, cogliere tutte le opportunità educative che favoriscano il riepilogo di nozioni acquisite, incasellare i vari contenuti in un unico e sistematico quadro logico, motivare e giustificare lo sforzo educativo. L'obiettivo prioritario di tale insegnamento non è quello di esaltare la pura astrazione, ma di realizzare un processo logico che porti l'allievo ad una razionalità piena e critica e non meccanica ed esecutiva. Gli allievi, corretti nel comportamento, attenti e interessati, anche se a volte pigri in fatto di disponibilità ad un costruttivo impegno, prendono parte al dialogo educativo, seppur diversa è la capacità espressiva e l’ assimilazione dei contenuti. STRUMENTO DI LAVORO Libro di testo Autori: M. Re Fraschini – G. Grazzi- C. Spezia. Titolo: Matematica- Analisi- Progetto modulare (Servizi) Volume: 3 Editore: Atlas

    VALUTAZIONE E VERIFICHE Al fine di garantire alla valutazione il maggior grado d’oggettività si terrà conto dei seguenti elementi: conoscenza dell'argomento;

  • 37

    capacità d' argomentazione e rielaborazione personale; capacità di orientarsi nell' ambito delle problematiche trattate capacità di controllo della forma linguistica nella produzione orale e scritta; capacità operativa ed applicativa. Valutazione delle prove: Focalizzazione del contenuto Conoscenza ed uso appropriato della terminologia Efficacia e completezza dell' esposizione Uso appropriato di formule ed esattezza di calcolo IL livello di sufficienza è esplicitato nel modo seguente: conoscenza: completa ma non approfondita comprensione: non commette errori nell'esecuzione di compiti semplici applicazione: sa applicare le conoscenze in compiti semplici senza errori analisi: sa effettuare analisi complete ma non approfondite sintesi: sa sintetizzare le conoscenze ma deve essere guidato valutazione: se sollecitato e guidato è in grado di effettuare valutazioni appropriate. La verifica, per accertare il raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati, è effettuata attraverso prove orali e scritte il più oggettive possibili quali: colloquio per accertare la padronanza complessiva disciplinare colloquio per accertare i livelli di conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi e valutazione esercitazioni individuali e collettive. Prove scritte. CONTENUTI RIPETIZIONE DI ALCUNI ARGOMENTI SVOLTI L’ANNO PRECEDENTE LE DISEQUAZIONI DI I°E II° GRADO SISTEMI DI DISEQUAZIONI DISEQUAZIONI FRATTE DEFINIZIONI DELLE FUNZIONI : FUNZIONI PARI; DISPARI INTERVALLO E INTORNO FUNZIONI MONOTONE CAMPO DI ESISTENZA O DOMINIO DI FUNZIONI REALI; INTERE;FRATTE E DI SEMPLICI FUNZIONI IRRAZIONALI E LOGARITMICHE LIMITI CONCETTO DI LIMITE DEFINIZIONE DI LIMITE LIMITE DESTRO E LIMITE SINISTRO ENUNCIATI DEI SEGUENTI TEOREMI: UNICITA’ DEL LIMITE CONFRONTO

  • 38

    PERMANENZA DEL SEGNO LIMITE DI UNA SOMMA E DELLA DIFFERENZA LIMITE DI UN PRODOTTO E DI UN QUOTO ASINTOTI VERTICALI; ORIZZONTALI E OBLIQUI FUNZIONI CONTINUE DEFINIZIONE DI CONTINUITA' DI UNA FUNZIONE IN UN PUNTO E [N UN INTERVALLO DISCONTINUITA' DELLE FUNZIONI DI I-II E III SPECIE DERIVATE RAPPORTO INCREMENTALE E DERIVATA PRIMA DI UNA FUNZIONE DERIVATE FONDAMENTALI DERIVATA DELLA VARIABILE INDIPENDENTE ENUNCIATO DEL TEOREMA: DERIVATA DELLA SOMMA E DIFFERENZA DI DUE FUNZIONI DERIVATA DEL PRODOTTO DI DUE FUNZIONI: DERIVATA DEL QUOZIENTE TEOREMA DI ROLLE TEOREMA DI LAGRANGE TEOREMA DI DE L’HOPITAL DETERMINAZIONE DI FUNZIONI CRESCENTI E DECRESCENTI CALCOLO DI MASSIMI E MINIMI RELATIVI GRAFICO DI SEMPLICI FUNZIONI ALGEBRICHE, INTERE E FRATTE GLI ALUNNI L’INSEGNANTE _____________________ _______________ _______________ _______________

  • 39

    EDUCAZIONE FISICA Prof. Rocco Musolino

    Obiettivi cognitivi conseguiti: 1) Conoscenza nelle linee essenziali del regolamento della pallavolo; 2) Conoscenza della tecnica della pallavolo teoricamente; 3) Conoscenza delle principali norme di pronto soccorso e di prevenzione

    degli infortuni (respirazione artificiale e massaggio cardiaco) Anatomia = apparato scheletrico, apparato respiratorio e circolatorio;

    4) Esecuzione dei fondamentali e di squadra della pallavolo; 5) Nozioni generali dell’atletica leggera. 6) Principali principi dell’alimentazione. Metodi adottati e strumenti utilizzati nel percorso di insegnamento/apprendimento I metodi sono due: 1) Globale: presentazione ed esecuzione del gesto tecnico completo; 2) Analitico: suddivisione del gesto in movimenti singoli con esecuzione

    analitica Si è preferito lavorare con tutta la classe dividendo la stessa in gruppi omogenei solo in poche occasioni. Gli argomenti di teoria sono stati trattati con lezioni frontali. Gli strumenti utilizzati sono stati: a) Palestra e spazio all’aperto della scuola; b) Pallone; c) Grandi attrezzi. Valutazione: Per quanto riguarda la valutazione si è tenuto conto di ogni alunna e dell’effettivo miglioramento conseguito durante l’anno scolastico. Si sono effettuate più valutazioni sommative. Si è tenuto conto dell’impegno, della partecipazione e della assiduità alla frequenza. OBIETTIVI E METODI DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

    L’Educazione Fisica assolve due ordini di compiti: Igienici e formativi. I compiti igienici sono rappresentati dall’attivazione delle grandi funzioni organiche e dalla compensazione alla prolungata sedentarietà nell’aula scolastica. Ciò serve a favorire i processi di crescenza ed a consolidare e mantenere la salute dinamica. I compiti formativi scaturiscono dal soddisfacimento dell’irrimandabile necessità di moto, da parte dei giovani, attraverso attività motorie imperniate su vivi centri di interesse, piacevoli, ricreativi, utili alla liberazione delle energie eccedenti, all'acquisizione di qualità potenziali, della padronanza fisica e psichica, concorrendo alla formazione della persona e del senso sociale.

  • 40

    La convergenza di questi compiti, fa dell’Educazione Fisica un prezioso mezzo di educazione dei giovani e concorre all’esaltazione dell’uomo. L’Educazione fisica si avvale del movimento per raggiungere gli obiettivi. Quindi l’insegnante, deve tendere al motivato coinvolgimento degli allievi e tenere conto delle possibilità fisiche di ciascun alunno. Per raggiungere risultati positivi, ho tenuto conto delle possibilità fisiche di ciascuna allieva ed ho subordinato ad esse gli strumenti, i modi, ed i tempi per la perfetta esecuzione di ogni esercizio. Esercizi che: migliorano le resistenza, la velocità, l’elasticità articolare e che attivano le grandi funzioni organiche. Esercizi di applicazione – corsa lenta, corsa veloce, salti, saltelli, esercizi di educazione respiratoria, volteggi, spalliera, parallele, tappeto. Giochi sportivi: pallavolo . Contenuti scelti in funzione degli obiettivi: 1) Esercizi individuali, a coppie, di gruppo e a corpo libero; 2) Esercizi grandi attrezzi; 3) Esercizi propedeutici fondamentali di squadra della pallavolo (palleggio,

    bagher, schiacciata, battuta); 4) Esercizi propedeutici ai fondamentali di squadra della pallavolo (ricezione,

    schemi di ricezione, difesa del compagno, coperture); 5) Esercizi di preparazione alla corsa, al lancio del peso, al salto in alto; 6) Partite di pallavolo; 7) Sequenza di movimenti ginnici volti a migliorare la resistenza aerobica,

    cardiaca e muscolare; 8) Esercizi di coordinazione, di forza e di resistenza.

    GLI ALLIEVI L’INSEGNANTE ------------------------ ------------------------ ---------------------------- ------------------------

  • 41

    RELIGIONE Prof.ssa Teresa Potenzoni

    L’insegnamento della Religione Cattolica nella scuola secondaria superiore, concorre a promuovere il pieno sviluppo della personalità degli alunni. Contribuisce a più elevate capacità critiche ed all’acquisizione della cultura religiosa per la formazione dell’uomo e del cittadino e la conoscenza dei principi del cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico del nostro Paese. Gli allievi maturano capacità di confronto tra il Cattolicesimo ed altre Religioni, comprendono e rispettano le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e di religione. In tal modo essi passano dalla conoscenza all’approfondimento dei valori del Cattolicesimo in ordine alla loro incidenza sulla vita individuale e sociale. Sono capaci di meglio riconoscere il ruolo del Cristianesimo nella crescita civile della società italiana ed europea. Dal momento che la finalità dell’IRC non è quella di indurre a scelte di fede, nell’arco della scuola secondaria tali insegnamento non deve configurarsi come catechesi. Si tratta di fare acquisire consapevolezza di come il fenomeno religioso sia fondato antropologicamente e risponda ad una struttura costitutiva dell’uomo stesso. Lo studente deve riconoscere i valori religiosi; comprendere il rapporto tra la religione e la cultura di un popolo; comprendere delle festività religiose e civili; acquisire i valori del rispetto e della tolleranza; avere senso critico ed essere sincero, onesto e coerente.

    Gli Alunni L’insegnante _____________________ ___________________ _____________________

  • 42

    Area di specializzazione Corso di specializzazione “Servizi Sociali”

    OBIETTIVI GENERALI DELLA SPECIALIZZAZIONE

    Il progetto di microspecializzazione attuato dagli alunni del corso G dei Servizi Sociali, quarto e quinto anno del post-qualifica, è stato finalizzato all’acquisizione di competenze e di abilità specifiche, in stretto collegamento con le discipline dell’area curriculare professionalizzante. Si è proposto di sviluppare negli allievi una formazione professionale e culturale rispondente all’analisi dei bisogni ed alle problematiche di determinate categorie di persone in situazione di svantaggio psico-fisico, favorire capacità organizzative e progettuali con atteggiamenti di autonomia e relazionali tra sé e gli altri. Il corso si è articolato in moduli sviluppati con lezioni, viste come approfondimento ed ampliamento delle lezioni curriculari, stage secondo quanto stabilito dalla normativa vigente in materia di alternanza scuola lavoro. In particolare è stato eseguito nell’anno scolastico 2010-2011 un percorso PON della misura C-5 “Conoscere per lavorare” , effettuato presso il Centro di Volontariato Sociale in Vibo Valentia e L’istituto Figlie di S. Maria della Provvidenza in Roma della durata di 120 ore complessive, suddivise in 58 ore al CSV e 62 ore presso l’opera Guanelliana a Roma, come risulta dagli attestati rilasciati e che certificano tale esperienza di alta valenza formativa. Anche nell’anno in corso 2011-2012 è stata riproposta per alcune la stessa esperienza con un altro PON della stessa misura C-5 “Esperenziando” eseguito in sede diversa per quanto concerne la fase didattica , in quanto è stata scelta una casa di riposo per anziani , quale la cooperativa “Shalom”in Gerocarne (Vibo Valentia), mentre 80 ore sono state svolte a Roma sempre presso l’opera Guanelliana Femminile. Le scansioni tra esposizione teorica, esercitazione, simulazione sono state connesse proficuamente dagli esperti,dai tutor aziendali e scolastici, dai docenti di classe che si sono adoperati per fare acquisire alle allieve le competenze necessarie per inserirsi nel mondo del lavoro. A tal scopo si è cercato la necessaria sinergia tra le opportunità offerte dalla scuola e dal mondo del lavoro, ricercando esperti reperiti tra le figure professionali specificamente competenti. Inoltre sono state realizzate manifestazioni preparate dagli allievi e partecipazione a seminari formativi sul terzo settore. PROFILO PROFESSIONALE DELLA SPECIALIZZAZIONE Il Tecnico dei Servizi Sociali, (così come prevede il decreto ministeriale del 7.8.1992), è una figura che svolge la propria attività nei confronti di soggetti di diversa età per promuovere e contribuire allo sviluppo di crescita personale e di partecipazione sociale. Sa operare con professionalità per risolvere i problemi di carattere socio-assistenziale, ha approfondito le conoscenze di carattere psicologico, è aggiornato sulla normativa che riguarda i servizi sociali ed il funzionamento degli enti assistenziali. E’ in grado di collaborare con il personale medico e infermieristico perché ha approfondito

  • 43

    le conoscenze di tipo medico-sanitario. Possiede fondamenti di economia e principi di impresa. Il Tecnico dei Servizi Sociali si trova a lavorare all’interno di un gruppo organizzato di esperti, cioè di una equipe socio-psico-pedagogica, che ha compiti di programmazione, progettualità, di coordinamento degli interventi finalizzati soprattutto alla prevenzione e alla riabilitazione. Il Tecnico dei Servizi Sociali opera nei luoghi di vita comunitaria come: asili nido, comunità per disabili, case di riposo per anziani, comunità terapeutica per tossicodipendenti, ludoteche, centri ricreativi e villaggi turistici. Articolazione dell’intervento V G

    MODULO TITOLO ORE A Legislazione socio-assistenziale 32 B Famiglia e società 32

    TOTALE ORE IN AULA: 64 MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione deve essere intesa come constatazione delle capacità operative e delle attitudini dimostrate dall’allievo. La valutazione dell’area professionalizzante non si esprime in un voto. Il giudizio sulla Terza Area alla conclusione del biennio, viene considerato come uno degli elementi per l’attribuzione del credito scolastico. Le attività di stage sono oggetto di una prima valutazione da parte del Tutor Aziendale. Il Consiglio di classe procederà alla valutazione complessiva dello stage ai fini didattici in base a elementi quali:

    Comportamento; Interesse; Grado di partecipazione; Difficoltà (mancanza di prerequisiti, problemi di comprensione), Organizzazione del tempo; Ricaduta sul piano culturale e sul perseguimento degli obiettivi specifici dello

    stage. In relazione ai Saperi:

    Saper essere 1. rispettare gli orari e comportamenti conformi alle esigenze del lavoro; 2. utilizzare un linguaggio ed un comportamento coerente con l’indirizzo

    dell’istruzione; 3. dimostrare autonomia nell’organizzazione del proprio lavoro; 4. dimostrare flessibilità operativa

    saper fare 1. saper utilizzare lo strumento informatico ed altri strumenti ed ausili presenti

    nella struttura;

  • 44

    2. saper utilizzare strumenti per la riabilitazione; 3. dimostrare di conoscere annotazioni nei registri e relativa modulistica.

    RELAZIONE FINALE DI STAGE

    Anno Scolastico 2011/12 ASSISTENTI SOCIALI CATEGORIE DEBOLI

    Il corso di microspecializzazione per la classe V G dei Servizi Sociali regolamentata ai sensi della normativa vigente, espletato nell’ambito della terza area, prevista dal nuovo ordinamento, conformemente agli indirizzi ministeriali ed all’indirizzo sociale,ha concretizzato il suo svolgimento con la realizzazione dello stage che ha avuto la durata di 240 ore nel biennio compreso tra quarta e quinta classe dei servizi sociali che sono state ripartite tra le varie realtà socio assistenziali ( centro di Volontariato Sociale, cooperativa Shalom) presenti sul territorio Vibonese e l’opera di don Guanella Femminile a Roma e la partecipazione ad eventi culturali locali inerenti al settore sociale. DESTINATARI N. 16 allieve, frequentanti la 5^ classe sez. G ad indirizzo sociale. FINALITA' GENERALI L’istituto professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici, Sociali, e della Pubblicità di Vibo Valentia, nell’ambito del progetto di microspecializzazione, terza area , è stato promotore di un tirocinio realizzato presso Centri e Enti Assistenziali presenti nel territorio. La fase di tirocinio , della durata di 240 ore per alcune studentesse, di 120 ore per altre, si è inserita in un processo formativo che ha rappresentato per le partecipanti un raccordo tra il mondo della formazione scolastica e quello del lavoro, attraverso brevi percorsi di esperienza diretta del funzionamento di un’azienda e della sua organizzazione. In particolare, il tirocinio ha dato alle partecipanti l’opportunità di apprendere la cultura e l’organizzazione di un’impresa del non-profit, operante nei servizi di assistenza socio-sanitaria alla persona e avere informazioni sulle possibilità d’impiego lavorativo sul Terzo Settore. L’attività di stage è nata come strumento tecnico specifico, per fornire alle allieve un’esperienza organizzativa, conoscitivo-operativa, che ha consentito l’ottimizzazione delle nozioni recepite grazie alla frequenza del post-qualifica. OBIETTIVI SPECIFICI E TRASVERSALI Lo stage attuato secondo la costruzione di metodologie innovative, in grado di programmare e gestire operativamente la molteplicità degli strumenti utilizzati, seguendo una logica finalizzata direttamente al risultato concreto ed all’acquisizione di obiettivi specifici. Il valore della proposta è stato trasferire alle allieve , dimensioni ed analisi, descrizioni e comparazioni che hanno tenuto conto delle variabili proprie di ciascun allievo , nei cui confronti gli approcci formativi hanno trovato applicazione per concretizzare opportunità lavorative individualizzate. Sono stati prioritari i seguenti obiettivi :

  • 45

    a) Fare acquisire alle utenti in formazione, modelli cognitivi, soprattutto sul piano logico e metodologico, che rendano più sicuri e duraturi gli strumenti e le conoscenze tecniche.

    b) Fare acquisire le conoscenze specifiche ed i saperi applicativi che si riferiscono alla legislazione e buone prassi in materia assistenziale, sociale,amministrativa, gestionale

    c) Scoprire le regole generali che presiedono ad una struttura di tipo assistenziale e sociale come sistema organizzato.

    d) Saper trovare un proprio spazio in una struttura, che è altro rispetto a quella scolastica.

    e) Sviluppare azioni con una mirata competenza tecnologica (utilizzo delle informazioni nuove tecnologie applicative), collegate all’acquisizione di abilità gestionali.

    f) Incentivare la formula centrata sulla flessibilità dei percorsi individualizzati. g) Sensibilizzare alla ricchezza del “diverso da sè”, per incoraggiare con finalità, la

    cultura della valorizzazione delle risorse. h) Avvicinare il mondo della scuola e quello del lavoro per rimotivare allieve in

    difficoltà nei confronti dei percorsi formativi COLLEGAMENTO COL TERRITORIO L'attività di stage si è correlato ad uno sviluppo sostenibile, non solo economico, ma anche sociale, del territorio, con le capacità di assumere gli effetti delle azioni umane, promuovere azioni di benessere per soddisfare i bisogni di tutti. MOTIVAZIONE DELL'INTERVENTO

    - Riflessioni sulle situazioni conflittuali emergenti nella pratica quotidiana e sulle forme di intolleranza che si possono verificare di fronte ai problemi da affrontare;

    - Ricerca ed ipotesi di soluzione di fronte ai vari problemi che via via si prospettano;

    - Necessità di imparare a conoscere una realtà multiprospettica e multidimensionale, dando concretezza ai doveri ed ai compiti da affrontare nel campo dell'assistenza;

    - Analisi di episodi e di forme di violazione dei diritti umani e dei bisogni; - Necessità di promuovere una cultura che riconosca al disabile, al bisognoso,

    all'infante, all'anziano il 'diritto di avere dei diritti', dando a tutti il valore di persone e formando una vera coscienza di responsabilità;

    - Individuazione delle fonti normative che regolano le attività assistenziali. STRUTTURE UTILIZZABILI PER IL PROGETTO Le strutture individuate sul territorio sono state: Centro di Volontariato Sociale “CVS” in Vibo Valentia, Cooperativa Shalom in Gerocarne (VV) e l’Istituto delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza in Roma.

  • 46

    ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DEL PROGETTO Fase didattico-operativa - durata: 240 ore : obiettivi: 1)acquisire capacità di analisi e di sintesi dei problemi di carattere socio-

    assistenziale, approfondire conoscenze di carattere psicologico, il funzionamento e l'aggiornamento sulle normative che riguardano i centri di assistenza)

    2) indirizzare e preparare i giovani verso gli obiettivi specifici 3) conoscere la normativa nel campo assistenziale in riferimento al lavoro

    attuato; 4) verifica della funzionalità del proprio lavoro in rapporto a

    quello definire linguaggi e metodologie comuni per ridurre la distanza

    tra il mondo del disabile ed il mondo del "normale" ; altrui ed in rapporto al servizio prestato alla persona;

    5)osservare ed apprendere dinamiche relazionali, scoprire il bourn-out e come prevenirlo

    6) la gestione del conflitto all’interno dei gruppi svantaggiati 7) osservazione ed apprendimento delle modalità d’interazione operatore-

    utente contenuti: 1) organizzazione e gestione della struttura ; 2) collegamenti con le istituzioni; 3) partecipazione all'organizzazione della gestione della vita comunitaria; 4) individuazione dei bisogni e delle problematiche inerenti al campo dello svantaggio e della disabilità, della senescenza ; 5) analisi dei bisogni; 6) cura dei rapporti e partecipazione a sedute e terapie 7) le problematiche sociali per disabili; i servizi delle reti 8) principali riferimenti normativi della struttura di assistenza organizzazione operativa del sistema di assistenza integrata per disabili; i servizi delle reti; 9) lavoro attuato dal personale operante nella struttura 10) strutture residenziali 13) rete per la riabilitazione sociale; 14) rete per l'assistenza riabilitativa; 15) simulazione lavoro di assistenza e cura della persona disabile METODI E RISORSE E TECNOLOGICHE La metodologia proposta è stata quella dell'osservazione, dell'ascolto, dell’ analisi e della successiva sintesi dei contesti appresi, privilegiando il lavoro in gruppo.

  • 47

    L'allieva ha utilizzato il supporto informatico-multimediale, al fine di elaborare le conoscenze via via acquisite e sistematizzate e gli itinerari predisposti. Sul piano operativo si è avuto cura, durante l’ospitalità, di organizzare l’accoglienza e la formazione. Sono state trattate con una metodologia altamente interattiva e partecipativa le seguenti tematiche: lo stage in azienda, gli obiettivi del tirocinio, l’organizzazione e la cultura dell’azienda ospitante, prepararsi all’esperienza, chiarirsi e chiarire. Per sviluppare competenze e conoscenze, è stata utilizzata la tecnica dell’affiancamento, osservazione ed ascolto. Una forte influenza positiva, anzi determinante ai fini del successo è stata la presenza di risorse umane altamente qualificate nella loro professionalità e la modalità prescelta per la trasmissione di pratiche, di concetti e di contenuti ai tirocinanti, che hanno risposto con vivo interesse, richiedendo addirittura delle frequenze suppletive. I tirocinanti, tutti fortemente motivati , hanno dimostrato di possedere qualità e competenze richieste e valide per formare figure professionali coerenti con l’indirizzo di studio prescelto, quello dei servizi sociali. OBIETTIVI PROPOSTI DALLO STAGE IN TERMINI DI CONOSCENZA.: integrare ed ampliare le conoscenze apprese a scuola in un diverso ambito operativo Sviluppare conoscenze ed informazioni sul settore non-profit Conoscere criteri di efficienza e di efficacia dei servizi socio-sanitari,le innovazioni legislative e le evoluzioni culturali del settore, le regole generali che presiedono una struttura organizzata Conoscere i problemi, i vincoli, le risorse del territorio in campo sociale ed assistenziale Conoscere percorsi terapeutici migliorativi, riabilitativi all’interno dei contesti comunicativi IN TERMINI DI CAPACITA’: verificare le abilità acquisite a scuola Sviluppare capacità organizzative e progettuali,atteggiamenti di autonomia; iniziativa personale Promuovere metodologie di ricerca e di interpretazione nell’analisi della realtà osservata Contribuire ad affermare la dignità dell’uomo in situazioni di marginalità Sapersi relazionare in uno scambio di esperienze con figure professionali operanti nell’Ente ospitante IN TERMINI DI COMPETENZE:Integrarsi per consentire risposte individualizzate ed umanizzate per i bisogni sociali Acquisire competenze progettuali, cooperazionali per finalizzare azioni mirate alla qualità del servizio Individuare rapporti tra le reti di un Ente e tra Enti , istituti ed associazioni , attivando efficienti sistemi di comunicazione ,utilizzando gli strumenti telematici e multimediali,per acquisire una visione critica aperta, promuovere strategie di prevenzione e combattere fattori di rischio.

  • 48

    Verificare la funzionalita’ del proprio lavoro in rapporto a quello altrui ed in rapporto del servizio prestato alla persona Valutare le opportunità economiche sociali professionali

    IL LAVORO SVOLTO

    La fase dell’esperienza guidata ha visto la suddivisione in gruppi al fine di rendere più funzionale lo svolgimento del lavoro, sia per monitorare in modo più articolato le attività degli allievi, sia per facilitare lo scambio, il contatto diretto, ma anche per impedire il sovraffollamento nelle postazioni di lavoro. Durante le pause di lavoro, si sono svolte attività di osservazione di ascolto servite per prendere appunti, confrontarsi sulle tematiche con le compagne di scuola arricchendosi le une dell’esperienza delle altre. Si sono trasferite informazioni sensazioni e riflessioni.

    Le conclusioni A conclusione dell’esperienza, occorre stabilire le competenze, le conoscenze acquisite fare una sorta di rendiconto dei lavori, dei comportamenti si è rilevato un forte entusiasmo più o meno manifesto che è stato sempre incentivato . Le alunne hanno saputo, nel pieno rispetto delle regole, intrattenere rapporti relazionali con gli utenti dei centri dettati da competenza, umanità, da responsabile consapevolezza dei problemi, hanno interagito con gli operatori attenendosi ai consigli ed alle regole dettate dalle aziende del no profit, facendo debita richiesta di consigli e di assistenza , nei casi di difficoltà. Corrette, motivate, di più, sempre pronte ad accogliere con entusiasmo, ogni tipo di esperienza lavorativa, particolarmente attente ai contatti comunicativi e relazionali le alunne della classe V G dei servizi sociali hanno offerto anche un ottimo esempio di figura professionale motivata ed interessata a fronteggiare i problemi degli emarginati con competenza e grande rispetto della dignità umana in qualunque caso.

    (prof.ssa Carmela Fornaciari) NOMINATIVI DEI REFERENTI INTERNI ALL’ISTITUTO Docente tutor: Carmela Fornaciari GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA AREA

    Nella valutazione si sono tenuti conto i seguenti fattori: capacità di comprensione dei problemi capacità di intervenire in modo costruttivo abilità tecnico-operativo conseguite situazioni vissute la disponibilità le difficoltà incontrate le motivazioni raggiunte

    Gli alunni L’insegnante

  • 49

    Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici, Sociali e della Pubblicità

    “N. De Filippis” Cod. Fisc: 96013630791 Cod. mecc.: VVRC010009

    - E-mail: [email protected] Sito: www.ipcdefilippis.it Via Santa Maria dell’Imperio – 89900 Vibo Valentia –

    Tel. 0963.42883 – 43066 - Fax 0963 45528

    MIUR

    TERZA PROVA

    CULTURA MEDICO-SANITARIA

    CLASSE V SEZ.G ANNO SCOLASTICO 2011/2012 1) I primi sintomi della malattia di Alzheimer consistono in :

    a. Aprassia, agnosia, afasia b. Perdita della memoria c. Disorientamento spaziale, temporale, difficoltà nei rapporti interpersonali d. Lievi danni intellettivi e mnesici

    2) Nel morbo di Parkinson si verifica carenza di un mediatore chimico :

    a. Serotonina b. Acetilcolina c. Acido Gammaamminobutirrico(GABA) d. Dopamina

    3) Il morso di vipera deve essere trattato con :

    a. Taglio e successiva spremitura di sangue tra i segni lasciati dai denti di veleno

    b. Spremitura del sangue dai segni lasciati dai denti di veleno c. Suzione del sangue dalle ferite lasciate dai denti di veleno d. Stato di immobilità, compressione a monte della ferita e se possibile,

    inoculazione di siero antiofidico 4) Nella classificazione dell’OMS il deficit è inteso come

    a. La difficoltà ad essere autonomo ed a orientarsi nell’ambiente b. Una lesione risolutiva o provvisoria definita sul piano fisiologico, anatomico o

    mentale c. Il modificarsi dell’attitudine a compiere un’attività in modi considerati

    normali d. Una possibile evoluzione delle capacità attitudinali

  • 50

    5) IL Q.I. (quoziente intellettivo) con valore pari a 70-80 viene definito a. lieve b. grave c. moderato d. bordeline 6) La schizofrenia è una delle più serie forme di psicosi caratterizzata da: a. positivismo, ebefrenia, catatonia b. ebefrenia, paranoia, catatonia c. ebefrenia, negativismo d. episodi maniacali, negativismo,disturbi bipolari

  • 51

    Quesiti di storia 1) La neutralità di quale paese fu violata dalla Germania all’inizio della prima guerra mondiale? _____________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________

    2) Cosa si intende per Trasformismo? _____________________________________________________________________

    _____________________________________________________________________

    __________________________________________________________________

    3) Chi fu il presidente del Consiglio che avviò la conquista della Libia?

    Giolitti Fortis Sonnino Salandra

    4) Quale delle seguenti città non apparteneva all’Italia alla fine della prima guerra mondiale?

    Trieste Gorizia Fiume Trento

    5) Che cosa sancì il patto Gentiloni?

    la partecipazione dei cattolici alla vita politica il rifiuto dei cattolici di partecipazione alla vita politica l’elezione dei cattolici in parlamento l’alleanza tra Francia e Italia

    6) L’Italia dichiarò guerra all’Austria-Ungheria:

    il 15 maggio 1916 il 24 maggio 1915 il 18 aprile 1917 il 12 settembre 1914

  • 52

  • 53

  • 54

  • 55

  • 56

  • 57

  • 58

  • 59

  • 60

    Simulazione terza prova Esami di Stato – Classe V sez. G

    =

    A. 3 B. 1/3 C. 0 D. ∞

    2. Il campo di esistenza della funzione è

    A. x≠2, x≠3 B. x≠0, x≠1 C. x≠1, x≠-1 D. x≠-2, x≠5

    3. Gli asintoti verticali della funzione sono:

    A. x=2, x=3 B. x=1, x=0 C. x=5, x=6 D. Nessuna delle precedenti

    4. La funzione ha come asintoto orizzontale la retta di equazione:

    A. y = 4 B. y = -5 C. y = 1 D. y = -1/6 5. La funzione è negativa in: A. (1, 4) B. (-∞,1) ; (4, +∞) C. (2, 3); (7,

    10) D. Nessuna delle precedenti

    6. =

    A. 0 B. 6 C. -5/6 D. -4

  • 61

    SIMULAZIONE TERZA PROVA EDUCAZIONE FISICA

    1. Che cosa si intende per alimenti?

    a. Sono unicamente le sostanze che nell’organismo danno luogo alla liberazione di energia.

    b. tutte le sostanze con prevalente funzione bioregolatrice . c. le sostanze utilizzate per accrescere ,mantenere e far funzionare le

    strutture corporee. d. i micronutrienti che determinano le caratteristiche degli alimenti.

    2. Gli alimenti hanno la principale funzione di a. Soddisfare il bisogno calorico preteico e salino. b. Soddisfare il bisogno idrico, energetico,plastico, bioregolatore e protettivo. c. Soddisfare unicamente il fabbisogno energetico. d. Svolgere una funzione bioregolatrice, omeopatica e antinfiammatoria.

    3. Per un’alimentazione equilibrata i cibi a. Devono essere soprattutto quantitativamente abbondanti di principi nutritivi. b. Devono essere qualitativamente vari di principi nutritivi. c. Devono considerare sia la varietà che la quantità dei principi nutritivi. d. Basta che soddisfino il fabbisogno calorico giornaliero.

    4. I lipidi sono a. Elementi con funzione plastica ed enzimatica, solo in parte svolgono funzione

    energetica b. I nutrienti con il più alto c. I lipidi con il più alto potere calorico d. Formati da unità complesse dette amino lipidi.

    5. Quando in squadra in ricezione vince uno scambio

    a. Conquista solo il servizio b. Conquista un punto e il servizio. c. Conquista solo un punto. d. Conquista un punto e il servizio solo nel quinto set.

  • 62

    6. Una volta effettuata la battuta i giocatori a. Possono muoversi e giocare nel ruolo che vogliono b. Devono rispettare sempre zone e ruoli c. Possono muoversi liberamente ma rispettare il ruolo della loro zona d. Della squadra in ricezione non possono muoversi

  • 63

    STORIA 1.Il socialismo scientifico si differenzia dal socialismo utopistico per

    a) l’analisi filantropica e assistenziale nei confronti dei problemi sociali e l’atteggiamento paternalistico verso la classe operaia;

    b) la sua attenta considerazione nei confronti del capitalismo e delle sue conseguenze storico-politiche;

    c) la riflessione nei confronti delle problematiche sociali verso le quali bisognava adottare una politica di riforme;

    d) l’analisi approfondita dei meccanismi dell’economia capitalistica, dei rapporti sociali e della storia.

    2.Durante il primo governo Giolitti si assiste:

    a) alla continuazione di una politica autoritaria e militarista tipica del governo Crispi;

    b) all’attuazione di riforme che smorzassero le proteste e appagassero le esigenze sociali più immediate;

    c) al varo di leggi a favore delle classi sociali abbienti e che controllassero le proteste popolari;

    d) ad un atteggiamento indifferente verso i temi sociali, nell’attesa che le proteste si placassero.

    3.Alla vigilia della Grande Guerra l'Italia faceva parte della cosiddetta «Triplice Alleanza», che può essere definita:

    a) Un piano di spartizione del continente europeo stipulato insieme alla Germania e all'Austria-Ungheria;

    b) Un accordo di carattere sostanzialmente difensivo stipulato insieme alla Germania e all'Austria-Ungheria;

    c) Un accordo di carattere sostanzialmente difensivo stipulato insieme all'Inghil