ESAME DI STATO - I.S.G. Falcone · 2018. 12. 10. · ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI...

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ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a.s. 2017/2018 DOCUMENTO 15 MAGGIO CLASSE V APF “G. Falcone” di Gallarate ________________________ MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore Giovanni Falconevia Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA) 0331-774605 0331-245498 0331- 770379 cf 82009260124 http://www.isgallarate.it : [email protected] : [email protected]

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ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

a.s. 2017/2018

DOCUMENTO 15 MAGGIO

CLASSE V APF “G. Falcone” di Gallarate

________________________

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore

“Giovanni Falcone” via Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA)

�0331-774605 ℡0331-245498 �0331- 770379

cf 82009260124 http://www.isgallarate.it

�: [email protected] �: [email protected]

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INDICE

Composizione del Consiglio di classe ............................................................................. 4 Profilo professionale dell’indirizzo di studio ..................................................................... 5 Elenco alunni ................................................................................................................... 6 Presentazione della classe e breve excursus storico ...................................................... 7 Sintesi del percorso formativo ......................................................................................... 9 Iniziative complementari integrative nell’ A.S. 2017/2018 .............................................. 10 Attività di alternanza scuola-lavoro ................................................................................ 10 Attività di stage .............................................................................................................. 12 Attività di orientamento post-diploma ............................................................................ 14 Contenuti e metodi dell’azione didattica ........................................................................ 15 Tabella crediti scolastici relativi al terzo e quarto anno ................................................. 16 Simulazioni prove d’esame ........................................................................................... 17

ALLEGATI 1) Consuntivi attività disciplinari Italiano ............................................................................................................................... Storia ................................................................................................................................. Matematica ........................................................................................................................ Lingua inglese ................................................................................................................... Progettazione e realizzazione del prodotto ....................................................................... Tecniche di distribuzione e di marketing ............................................................................ Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi ................................................... Laboratori tecnici ............................................................................................................... Scienze motorie e sportive ................................................................................................ Religione ........................................................................................................................... 2) Simulazioni prima prova d’Esame + griglie ................................................................... 3) Simulazioni seconda prova d’Esame + griglia ............................................................... 4) Simulazioni terza prova d’Esame + griglia ......................................................... 4........

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ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

a.s. 2017 /2018 Indirizzo: Fotografico Classe: V Sez. APF Redatto il : 15 maggio 2018 Affisso all’albo il ______________ Docente coordinatore della classe: prof. Raffaele Rosario Luongo Composizione del Consiglio di Classe:

Docente Materia Michela Guarino Italiano Michela Guarino Storia * Vincenza Fazio Matematica Cristina Luoni Lingua inglese * Antonino Macca

Raffaele Rosario Luongo Progettazione e realizzazione del prodotto

* Anna Maria Petruzzellis Tecniche di distribuzione e marketing

Maurizio Castelli Raffaele Luongo

Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi

Luigina Fornari Laboratori tecnici Paola Medeghini Scienze motorie e sportive Andrea Zanello Religione cattolica Grazia Bonsignore Sostegno

* Con l'asterisco sono contrassegnati i membri interni alla Commissione d’esame.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Marina Bianchi

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PROFILO PROFESSIONALE DELL'INDIRIZZO DI STUDIO

Profilo Ministeriale Il Diplomato d’istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” - articolazione artigianato - interviene nei processi di lavorazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti artigianali. È in grado di: • scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; • utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare

autonomamente nei processi in cui è coinvolto; • intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei

dispositivi utilizzati; • applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle

lavorazioni, degli utenti e consumatori; • osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e

all’uso dei prodotti di interesse; • programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla

produzione dei beni e alla dismissione dei dispositivi; • supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti. L’indirizzo prevede le articolazioni “Industria” e “Artigianato”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Artigianato”, vengono sviluppati e approfonditi gli aspetti relativi all’ideazione, progettazione, realizzazione e commercializzazione di oggetti e sistemi di oggetti, prodotti anche su commissione, con attenzione agli aspetti connessi all’innovazione, sotto il profilo creativo e tecnico e alle produzioni tipiche locali. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nelle “Produzioni industriali e artigianali” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali. 2. Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche. 3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio. 4. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio. 5. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa. 6. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali. 7. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica. Integrazione d'Istituto Il Diplomato d’istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” é un professionista che possiede una buona competenza sui principali aspetti tecnici e produttivi della fotografia. Il percorso di studi è orientato verso una cultura tecnico-professionale, che consente di operare efficacemente in ambiti connotati da processi d’innovazione tecnologica e organizzativa in costante evoluzione. Lo studente è formato per: • utilizzare in autonomia strumentazioni e materiali del settore di riferimento; • eseguire lavorazioni secondo tempistiche e metodi determinati; • applicare tecniche di visualizzazione e presentazione del progetto, tradizionali e digitali; • utilizzare e gestire spazi, strumenti, attrezzature e macchine specifiche di settore. Le competenze specifiche riguardano la ripresa analogica e digitale, sviluppo e stampa in bianco e nero, gestione delle periferiche e stampa digitale, post produzione con software di settore, sistemi informatici di registrazione, ottimizzazione, manipolazione, trasmissione e archiviazione delle immagini; ed infine lineamenti giuridici, economici e fiscali della professione.

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO

Dati oggettivi La classe è composta da 23 studenti:16 femmine e 7 maschi; 2 alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA)per le quali sono state usate le misure dispensative e compensative previste dal PDP.

Continuità didattica DISCIPLINA DOCENTI

CONTINUITA’ DIDATTICA 3 4 5

Italiano Guarino sì sì sì Storia Guarino sì sì sì Matematica Fazio no si sì Inglese Luoni no sì sì Prog. e real. prod.

Macca Luongo

no sì

no sì

sì sì

Tecn. di distrib. e marketing

Petruzzellis sì sì Tecn. app. mat. e ai proc. prod.

Castelli Luongo

sì sì

no sì

sì sì

Labor. tecnici Fornari no no sì Scienze motorie Medeghini sì sì sì Religione Zanello no no sì Sostegno Bonsignore

Gerardi sì

sì sì no

sì da

marzo Obiettivi misurabili 18 alunni hanno avuto un percorso di studi lineare, risultando sempre promossi alla classe successiva, 1 ha fatto il suo ingresso in seconda e ripetuto la classe terza, 1 ha fatto il suo ingresso in seconda, proveniente da altro istituto, 2 hanno fatto il loro ingresso in quinta, di cui una ripetente.

Descrizione La classe, nel complesso, non si è dimostrata sempre collaborativa nel percorso scolastico, l’impegno è stato generalmente adeguato, ma con rari casi di iniziativa personale nelle attività proposte. Il comportamento è stato nella maggior parte dei casi educato, ma con diversi episodi spiacevoli di conflitto con gli insegnanti e nel gruppo classe. Si è evidenziata nel corso del percorso una tendenza crescente all’assenteismo strategico in occasione di prove scritte e orali. La puntualità nel lavoro e nel rispettare le consegne è stata complessivamente accettabile, seppur presenti casi di partecipazione discontinua o scarsa.

Esiti Obiettivi cognitivi

Il rendimento della classe è piuttosto eterogeneo, alcuni alunni hanno conseguito discreti risultati in tutte le materie padroneggiando strumenti e linguaggi specifici; una parte della classe ha conseguito risultati sufficienti in tutte le materie, mentre alcuni studenti hanno raggiunto risultati appena sufficienti con lacune pregresse in ambito linguistico e matematico. I risultati nell’area professionale sono generalmente migliori, si nota comunque una certa discontinuità nell’impegno e uno studio poco approfondito.

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Comunicazione Il dialogo con gli studenti è stato nel complesso adeguato, nonostante alcune note polemiche. I genitori sono stati presenti e coinvolti nel percorso scolastico, ma solo alcuni hanno mantenuto una presenza costante e costruttiva nel tempo.

Obiettivi formativi e comportamentali

Il comportamento è stato a volte poco corretto e rispettoso del regolamento: alcuni alunni hanno mostrato scarso rispetto delle norme del patto di corresponsabilità d’Istituto, infatti si sono resi necessari provvedimenti disciplinari importanti; molti hanno frequentato con irregolarità le lezioni. Nonostante ciò, gli obiettivi formativi sono stati raggiunti ottenendo un complessivo sviluppo della capacità progettuale e decisionale ed un potenziamento dell’autonomia professionale. Gli alunni hanno affrontato per la maggior parte le attività di alternanza con impegno e professionalità, riportando perlopiù buoni giudizi da parte dei vari tutor aziendali. In pochi casi si evidenziano risultati appena soddisfacenti per numero di ore e impegno investito in tali attività.

Modalità di lavoro Si è fatto ricorso ad un ampio ventaglio di strategie: lezioni frontali e dialogate, uso del libro di testo, proiezioni di slide schematiche, elaborazione di mappe e schemi, lavori di gruppo, didattica laboratoriale, discussione guidata, esercitazioni guidate, progetti.

Strumenti di verifica Le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite sono state verificate attraverso un congruo numero di interrogazioni orali e prove scritte e pratiche. Gli alunni DSA hanno beneficiato delle misure dispensative e compensative previste dal PDP depositato nel fascicolo personale. La valutazione tiene conto dei risultati raggiunti, anche in relazione ai livelli di partenza e agli sforzi compiuti.

Metodologie di recupero

I recuperi delle insufficienze sono stati realizzati attraverso attività in itinere e sportelli.

Attività di potenziamento

Anche le attività di potenziamento si sono svolte in itinere, proponendo lavori differenziati a seconda delle individualità, soprattutto nelle materie professionali.

Profitto medio della classe

Sufficiente

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SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO

(ALLA DATA DELLA STESURA DEL DOCUMENTO)

Area curricolare obbligatoria

Materie N° di ore previste N° ore svolte al 15/05 Italiano 132 116 Storia 66 60 Matematica 99 83 Lingua inglese 99 89 Progettazione e realizzazione del prodotto 198 163 Tecniche di distribuzione e di marketing 99 79 Tecnologie appl. ai materiali e ai processi prod. 132 117 Laboratori tecnici 132 109 Scienze motorie e sportive 66 51 Religione cattolica 33 27 Sostegno 198 163 Totali 1254 1057

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ATTIVITA' DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Come previsto dal progetto triennale d’istituto e dalla legge 107/2015 che sistematizza l’alternanza scuola lavoro a partire dall’a.s. 2015-2016 nel secondo ciclo di istruzione, attraverso la previsione di percorsi obbligatori di alternanza nel secondo biennio e nell’ultimo anno, ogni studente era tenuto a svolgere tra il terzo ed il quinto anno alternanza scuola-lavoro per 400 ore. La normativa vigente ha richiesto un impegno importante da parte degli studenti per portare a termine quanto stabilito dalla legge, in diverse circostanze sottraendo tempo allo studio. Gli studenti delle due classi quinte dell'indirizzo Fotografico hanno svolto parte dell'alternanza presso aziende e studi professionali fotografici; in alcuni casi il tirocinio è stato svolto presso lo stesso soggetto ospitante per più di una annualità. Una parte degli allievi ha svolto attività di alternanza interna all'istituto collaborando nelle seguenti iniziative dell’Agenzia fotografica: -documentazione di attività dell'indirizzo Alberghiero -Settimana della scienza, -Settimana della lettura, -Dia sotto le stelle, -Open Day di istituto, -Progetto Stazione Aperta, -Progetto Legalità -Celebrazione dei 25 anni dalla morte di Giovanni Falcone. -Progetto OLCRU, -ABCDigital -Progetto Basilica di Gallarate Nel corso dei tre anni gli studenti inoltre hanno svolto diverse attività di alternanza con la FONDAZIONE GALLERIA D'ARTE MODERNA "SILVIO ZANELLA”, in particolare in occasione dei seguenti eventi presso il Museo MA*GA di Gallarate: - Missoni, l’Arte, il Colore (19 Aprile 2015 - 24 Gennaio 2016) - Ugo la Pietra. Abitare è essere ovunque a casa propria (16 Aprile - 18 Settembre 2016) - Urban Mining. Premio Gallarate (14 Maggio - 18 Settembre 2016) - Kerouac. Beat Painting (3 Dicembre 2017 - 22 Aprile 2018) - La scuola delle erbe Ricola (12 Febbraio 2018 – 22 Aprile 2018) Al termine del secondo biennio le attività di alternanza sono state valutate all’interno della disciplina Laboratori Tecnologici ed esercitazioni. Al termine del quinto anno le attività di alternanza sono state valutate all’interno delle seguenti discipline: -Progettazione e Realizzazione del Prodotto -Tecnologie e Materiali Applicate ai Processi Produttivi -Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni -Tecniche di distribuzione e Marketing -Italiano

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Conoscenze acquisite o consolidate nei percorsi di alternanza: 1) Norme di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro 2) Principali tecniche di ripresa fotografica e post produzione 3) Funzioni principali dei software di photo editing, editing video e compositing 4) Tecniche e materiali per la realizzazione di prodotti Abilità acquisite o consolidate nei percorsi di alternanza: 1) Sa utilizzare adeguatamente strumenti e tecniche specifiche per realizzare schizzi; 2) Sa utilizzare gli strumenti informatici e software di impaginazione, trattamento immagine, testo dedicati agli aspetti produttivi e gestionali 3) Sa realizzare file in funzione dell’output 4) Sa applicare tecniche di comunicazione visiva 5) Sa consultare strumenti specifici (testi, cataloghi, riviste di settore, banche dati, librerie di immagini, risorse online) 6) Sa approntare gli strumenti necessari alla realizzazione del prodotto. Competenze acquisite o consolidate nei percorsi di alternanza: 1) Saper progettare e realizzare prodotti di comunicazione fruibili attraverso differenti canali, scegliendo strumenti e materiali in relazione ai contesti d’uso e alle tecniche di produzione 2) Saper intervenire nelle diverse fasi e nei diversi livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica 3) Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio 4) Rispetta gli orari, le regole, si relaziona in modo corretto con le diverse figure aziendali ,stabilisce rapporti di collaborazione con tutti i componenti del gruppo di lavoro.

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ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO POST-DIPLOMA

la classe ha partecipato alle seguenti attività di orientamento post-diploma: Anno scolastico 2017/18

classi DATA ATTIVITÀ ENTE LUOGO

5APF

2/11 7/11 30/11 4/12 5/12

-La Statale incontra gli studenti -Conosci le professioni dell’arte -Orientamento universitario -Vieni a crearti il NABA -Per affrontare i mestieri del cinema con serietà e competenza

-Università degli Studi di Milano -Belle Arti Accademia Galli (Como) -Università degli studi dell’Insubria -Nuova Accademia Belle Arti NABA -Civica Scuola di Cinema L. Visconti

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CONTENUTI E METODI DELL’AZIONE DIDATTICA

Per quanto riguarda gli obiettivi ed i contenuti dell'attività didattica, nonché le metodologie e gli strumenti adottati nelle singole discipline, comprese le attività da svolgere nel periodo tra la redazione del presente documento ed il termine delle lezioni, si vedano le relazioni disciplinari allegate al documento stesso.

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SIMULAZIONI PROVE D'ESAME

Nel corso dell'anno sono state svolte le seguenti simulazioni riferite alle diverse prove d'esame:

Prima sessione di simulazioni

Prima prova: 1 dicembre 2017 Sono state somministrate prove riferite a tutte le tipologie d'esame (A - B - C - D) Seconda prova: 27 febbraio 2018 Terza prova: 20 febbraio 2018 La prova è strutturata con n° 2 quesiti a risposta singola con l'indicazione del numero massimo di righe (=tipologiaB) e n° 5 quesiti a risposta multipla (=tipologia C)

Seconda sessione di simulazioni

Prima prova: 20 aprile 2018 Sono state effettuate prove riferite a tutte le tipologie d'esame (A - B - C – D) Seconda prova: 18 aprile 2018 Terza prova: 24 aprile 2018 La prova è strutturata con n° 2 quesiti a risposta singola con l'indicazione del numero massimo di righe (=tipologia B) e n° 5 quesiti a risposta multipla (=tipologia C)

Allegati: - programmi e relazioni disciplinari - relazione dei docenti di sostegno inserita nel fascicolo personale dell’alunno/a - testi delle prove di simulazione scritte:

1^ prova: n° 2 testi 2^ prova: n° 2 testi 3^ prova: n° 8 testi

- griglie di valutazione della prima, seconda e terza prova.

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Il consiglio di classe

Gallarate, 15 maggio 2018 Prot. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Marina Bianchi

Docente Materia/e insegnata/e Firma Michela Guarino

Italiano e Storia

Vincenza Fazio

Matematica

Cristina Luoni

Lingua inglese

Antonino Macca Raffaele Luongo

Progettazione e realizzazione del prodotto

Anna Maria Petruzzellis

Tecniche di distribuzione e marketing

Maurizio Castelli Raffaele Rosario Luongo

Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi

Luigina Fornari

Laboratori tecnici

Paola Medeghini

Scienze motorie e sportive

Andrea Zanello

Religione cattolica

Grazia Bonsignore

Sostegno

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CONSUNTIVI ATTIVITÁ DISCIPLINARI

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PROGRAMMI SVOLTI A.S. 2017/2018 DISCIPLINA: ITALIANO

DOCENTE: MICHELA GUARINO DISCIPLINA: ITALIANO

Docente: Prof

MICHELA GUARINO

Libro di Testo:

Paolo Di Sacco Chiare lettere 3 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori

Ore di lezione effettuate al 15.05.2018

Breve profilo didattico della classe

La classe, nel corso dell’anno, si è dimostrata parzialmente interessata alle tematiche trattate e alle esercitazioni. Molto tempo è stato dedicato alle diverse tipologie proposte nella prova scritta d’esame con particolare attenzione alle tipologie B e D; all’analisi del testo sono state dedicate le ore legate alla spiegazione dei testi selezionati degli autori proposti. Ad alcuni alunni è mancato uno studio sistematico degli argomenti proposti, ad altri l’impegno costante ha permesso il conseguimento di una preparazione globalmente discreta, pochi, grazie ad attenzione e studio costanti, hanno raggiunto risultati buoni Nelle prove scritte si lamentano per alcuni limiti legati a lacune pregresse che, nonostante gli sforzi, non è stato possibile colmare; i colloqui orali difettano ancora della capacità di “centrare” immediatamente l’argomento nei suoi caratteri essenziali e di effettuare opportuni collegamenti interdisciplinari.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali al fine di un’attualizzazione della letteratura in senso sia diacronico che sincronico, nell’ottica di fare della classe una comunità ermeneutica.

Metodi

L’ attività didattica è stata impostata per moduli di apprendimento, suddivisi in unità didattiche partendo da un quadro di riferimento storico- letterario e con le modalità sotto indicate, invitando gli alunni alla discussione su argomenti attuali, anche sulla base di documenti forniti loro di volta in volta e in particolare dalla lettura del quotidiano in classe.

Strumenti

Libro di testo, appunti, fotocopie, schemi e mappe fornite dall’insegnante, lezione frontale e dialogata, visione di

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documentari, partecipazione a conferenze e spettacoli teatrali organizzati dall’istituto.

Attività di recupero:

recupero in itinere

Contenuti

Positivismo, Realismo, Naturalismo e Verismo I caratteri del periodo, le coordinate storico-politiche, le trasformazioni economiche e sociali. (schema fornito dalla docente) Giovanni Verga La vita e le opere Prefazione a “L’amante di Gramigna” Rosso Malpelo I Malavoglia: trama dell’opera. Dai Malavoglia: “La prefazione:i vinti nella lotta per l’esistenza”(fotocopia) cap.VI “Laboriosità dei Malavoglia e irrequietudini di’Ntoni”. (fotocopia con analisi del testo svolta seconda la tipologia A dell’esame di stato) Approfondimento: Zola e Verga a confronto (fotocopia) Il Decadentismo in Europa: la cultura della crisi. I caratteri del periodo, le coordinate storico-politiche, le trasformazioni economiche e sociali. (schema fornito dalla docente) Il Decadentismo in Italia. I caratteri del periodo, le coordinate storico-politiche, le trasformazioni economiche e sociali. Giovanni Pascoli . La vita e le opere. La poetica de Il fanciullino.(fotocopia) L’assiuolo.(fotocopia) X agosto. Il gelsomino notturno. La grande proletaria s’è mossa.(fotocopia)

Gabriele D’Annunzio. La vita e le opere. Le tre fasi della produzione d’annunziana: estetismo, superomismo e panismo. Il Piacere: trama dell’opera. Da Il piacere: “il ritratto di un esteta”. Le Laudi: da “Alcyone”: “La pioggia nel pineto”. Il fuoco: trama dell’opera. Da Il fuoco: “Parola ed azione” (fotocopia). Approfondimento: il fanciullino pascoliano e il superuomo dannunziano, due miti complementari Il romanzo della crisi: la trasformazione della struttura del romanzo nel '900 e le nuove prospettive aperte da Freud e dalla psicanalisi. La figura dell'inetto.

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Italo Svevo. La vita e le opere. Le trame di Una Vita e Senilità. La coscienza di Zeno: trama dell’opera. Da La coscienza di Zeno: “Prefazione” “Preambolo” “Il vizio del fumo: il sintomo della malattia”.(fotocopia) Approfondimento sul rapporto tra Svevo e la psicanalisi. Freud e la rivoluzione dell'inconscio. (fotocopia) Luigi Pirandello. La vita e le opere. Da L’umorismo: “Il sentimento del contrario”. (fotocopia) Il fu Mattia Pascal: trama dell’opera. Da Il fu Mattia Pascal: “Premessa prima”, “Premessa seconda”, “Adriano Meis”. La produzione teatrale: Così è (se vi pare):trama dell’opera. Da Così è (se vi pare): “La verità” (fotocopia). Il giuoco delle parti: trama dell’opera e visione dello spettacolo teatrale in data 5/02/2018 Approfondimento sulla figura dell'antieroe novecentesco nei tre romanzi della triade sveviana e ne “Il fu Mattia Pascal” pirandelliano. La poesia del '900 : tra continuità e innovazione, soggettività e confronto con il reale. Giuseppe Ungaretti. La vita e le opere. Da “Allegria” lettura, analisi e commento di Veglia. Mattina. Soldati. San Martino del Carso. I fiumi. Eugenio Montale. La vita e le opere. La poetica di “Ossi di seppia.” (fotocopia) Da “Ossi di seppia” lettura, analisi e commento di Non chiederci la parola. Meriggiare pallido e assorto. Spesso il male di vivere ho incontrato. Dal secondo dopoguerra ad oggi Primo Levi. La vita e le opere Lettura integrale di “Se questo è un uomo” con particolare riferimento al cap.XI “il canto di Ulisse”

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Il ruolo della poesia in “Se questo è un uomo” Lettura, analisi e commento di “Shemà”. Giovanni Falcone Lettura integrale di “Cose di cosa nostra” in collaborazione con Marcelle Padovani, con particolare riferimento alle origini del fenomeno mafioso e al suo radicamento nella storia del nostro Paese

VERIFICHE e VALUTAZIONI

• Produzione delle diverse tipologie testuali previste dall’esame di stato (analisi di un testo letterario, saggio breve o articolo di giornale, tema a carattere storico, tema di ordine generale) sia nelle verifiche in classe che in un laboratorio di scrittura domestico valutato e iniziato il terzo anno

• Verifiche orali(2 per quadrimestre con simulazione di colloquio orale congiunto in italiano e storia alla fine del secondo periodo)

CRITERI di VALUTAZIONE

Vedi griglie istituto Per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento non è stata presa in considerazione la banda delle competenze linguistiche, la valutazione risultante in 12esimi è stata rapportata in 15esimi secondo le indicazioni ministeriali

RAPPRESENTANTI DEGLI ALUNNI IL DOCENTE BBBBBBBBBBBBBBBBB PROF. MICHELA GUARINO

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PROGRAMMI SVOLTI DISCIPLINA: STORIA

DOCENTE: prof. Michela Guarino

DISCIPLINA: Storia

Docente: Prof

Michela Guarino

Libro di Testo: Brancati – Pagliarani Voci della storia e dell’attualità La Nuova Italia

Ore di lezione effettuate al 15.05.2017

ore

Breve profilo didattico della classe

La classe si è mostrata globalmente poco interessata alla disciplina, alcuni elementi a causa di lacune pregresse hanno raggiunto risultati appena sufficienti, la maggior parte si è assestata su risultati discreti e pochi particolarmente motivati hanno raggiunto risultati buoni.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

• Conoscenza degli argomenti trattati • Capacità di collocare nel tempo e nello spazio fenomeni ed

eventi • Capacità di confrontare fenomeni, situazioni, istituzioni diverse • Capacità di individuare aspetti politici, sociali ed economici

presenti in ogni momento storico • Capacità di produrre una visione sintetica di un fenomeno

storico • Capacità di usare il lessico specifico della disciplina • Capacità di produrre testi appartenenti alla tipologia c

dell’esame di stato

Metodi Discussione in classe, lezione frontale e dialogata, visione di film e dvd.

Strumenti Libro di testo, appunti, mappe e sintesi forniti dalla docente, articoli di

giornale, partecipazione a conferenze organizzate dall’istituto Attività di recupero: in itinere

Contenuti

Modulo 1 Il regno d'Italia nell'età della Destra(1861-1876)

Modulo 2 L'Italia dall'avvento della Sinistra ai tentativi reazionari di fine secolo (1876-1900)

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Modulo 3 L'età giolittiana

Modulo 4 La prima guerra mondiale: lo scoppio del conflitto e il primo anno di guerra; lo svolgimento del conflitto e la vittoria dell'Intesa; il significato storico e l'eredità della guerra.

Modulo 5 L'Europa del primo dopoguerra: problemi di Inghilterra, Francia, Germania e Italia.

Modulo 6 La rivoluzione russa

Modulo 7 La Russia sovietica sotto la dittatura staliniana

Modulo 8 Il fascismo: l'affacciarsi del fascismo sulla scena politica; la dinamica della conquista del potere e la sua gestione autoritaria; la dittatura fascista; la politica economica e la politica estera.

Modulo 9 La Germania dalla repubblica di Weimar al Nazismo. La Shoah

Modulo 10 La guerra civile spagnola: prove generali del secondo conflitto mondiale.

Modulo 11 La seconda guerra mondiale: iniziative destabilizzanti di Germania, Italia e Giappone a metà degli anni '30 e cambiamento del quadro politico internazionale; la prima fase della guerra; la globalizzazione del conflitto; la partecipazione italiana alla guerra; i trattati di pace e l'inizio della guerra fredda.

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Verifiche scritte prove scritte semistrutturate (tipologia Terza Prova) Verifiche orali 2 a quadrimestre .

CRITERI DI VALUTAZIONE

Vedi griglie istituto

RAPPRESENTANTI DEGLI ALUNNI IL DOCENTE BBBBBBBBBBBBBBBBB PROF.SSA MICHELA GUARINO

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PROGRAMMA SVOLTO DISCIPLINA: MATEMATICA

PROGRAMMI SVOLTI

DISCIPLINA: MATEMATICA – 5APF

Docente: Prof

Fazio Vincenza

Libro di Testo: Ilaria Fragni, Germano Pettarin. “Matematica in pratica” vol.4-5 CEDAM Scuola - DeA Scuola

Ore di lezione effettuate al 15.05.2018

83

Breve profilo didattico della classe

La classe globalmente, durante l’anno scolastico, ha partecipato al dialogo educativo in maniera adeguata. Lo studio costante, la partecipazione e l’interesse hanno permesso ad un gruppo di studenti di conseguire una discreta preparazione con risultati positivi; la restante parte, a causa di prerequisiti deboli e/o impegno non sempre adeguato, è suddivisa in alunni che hanno raggiunto parzialmente gli obiettivi prefissati e in altri che non li hanno raggiunti.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Conoscenze Gli alunni - Riconoscono grafici ed equazioni della funzione lineare e

quadratica, esponenziale e logaritmica, di proporzionalità inversa. - Conoscono le principali regole di derivazione. - Conoscono la definizione di primitiva e di integrale indefinito;

Conoscono le seguenti regole di integrazione: integrale di una potenza, integrale di ex, integrale di 1/x, integrali immediati generalizzati, per decomposizione e per parti.

- Conoscono il concetto di integrale definito di una funzione continua e le relative proprietà. Conoscono la formula fondamentale del calcolo integrale e quelle per il calcolo di aree e volumi.

- Conoscono il concetto di frequenza assoluta, relativa e percentuale, di media aritmetica, moda e mediana, scarto quadratico e deviazione standard.

Capacità Gli alunni - Sanno tracciare il grafico di una funzione notevole - Sanno calcolare le derivate delle funzioni semplici e composte. - Sanno ricavare le primitive delle funzioni elementari partendo dalla

conoscenza delle derivate fondamentali; Sanno calcolare l’integrale indefinito applicando le regole di integrazione.

- Sanno calcolare l’integrale definito di una funzione continua. - Sanno applicare il calcolo integrale per calcolare particolari aree e

volumi. - Sanno calcolare i diversi tipi di valori di sintesi di un insieme di dati.

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Competenze - Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per

organizzare e valutare informazioni qualitative e quantitative. - Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti algoritmici

per affrontare semplici situazioni problematiche, proponendo opportune soluzioni.

Metodi Lezione frontale Lezione partecipata con interventi degli studenti sollecitati da osservazioni del docente. Attività di consolidamento con: - esercitazioni guidate alla lavagna o al posto (gli esercizi più

complessi sono stati svolti dall’ insegnante); - sottolineatura di analogie e connessioni tra i vari argomenti. Attività di recupero in itinere con: - rallentamento della trattazione degli argomenti previsti - svolgimento di ulteriori esercizi guidati finalizzati al consolidamento

di abilità e conoscenze. Strumenti - Libro di testo.

- Appunti e schede del docente al fine di sintetizzare alcune parti teoriche e/o richiamare argomenti propedeutici alla trattazione del programma.

Attività di recupero: - Recupero in itinere. - Sportelli didattici.

Contenuti MODULO 1: Revisione e ripasso

Grafico delle funzioni razionali di primo e secondo grado, delle funzioni esponenziali e logaritmiche, della proporzionalità inversa. Ripasso e completamento del calcolo delle derivate.

MODULO 2: Gli integrali indefiniti

Integrale indefinito. Metodi di integrazione: integrazioni immediate; integrazione per decomposizione; integrazione per parti.

MODULO 3: Gli integrali definiti

Integrale definito di una funzione continua; proprietà degli integrali definiti; formula fondamentale del calcolo integrale. Calcolo di aree e volumi.

MODULO 4: La statistica descrittiva

Tabelle, distribuzioni, indici di posizione (media aritmetica semplice e ponderata, moda, mediana) e indici di variabilità

VERIFICHE VALUTAZIONI

Verifiche scritte Costituite sia da esercizi con applicazione di regole standard, sia da quesiti a scelta multipla. Le verifiche sono state corrette e commentate. Verifiche orali per la valutazione di competenze linguistiche e capacità applicative. Interventi dal posto nei quali si considerano pertinenza di domande e risposte e proposte di ipotesi risolutive.

CRITERI di VALUTAZIONE

Nella valutazione delle verifiche si è tenuto conto dei seguenti elementi: - conoscenza dell’argomento, - proprietà espositiva,

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- utilizzo di un corretto procedimento, - correttezza del calcolo algebrico ed analitico, - rielaborazione personale dei contenuti. Per quanto riguarda la valutazione quadrimestrale si è tenuto conto anche di: - impegno, - partecipazione all’attività didattica, - progresso rispetto al livello di partenza.

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PROGRAMMI SVOLTI DISCIPLINA: INGLESE

Docente: Prof

CRISTINA LUONI

Libro di Testo:

Images and Messages – English for Graphic Arts, Communication and Audio- Visual Productions. Sanità, Saraceno, Pope. Edisco.

Venture 2 .Mark Bartram,Richard Walton. Oxford

Ore di lezione effettuate al 15.05.2017 89 Breve profilo didattico della classe Nel corso dell' anno scolastico l ' attività didattica si

è svolta in modo regolare e in un clima disteso . Gli studenti hanno lavorato in classe in modo attivo e collaborativo anche se tale atteggiamento non ha sempre trovato riscontro in un altrettanto serio impegno nello svolgere i compiti assegnati. In molti casi si ravvisano fragilità linguistiche ed espressive che non consentono un ’ esposizione sempre chiara e corretta nella lingua straniera. Per questo molti hanno studiato i contenuti proposti in modo mnemonico e hanno avuto difficoltà nell’ approfondire. Gli obiettivi sono stati raggiunti nella maggior parte dei casi con risultati sufficienti o più che sufficienti e solo alcuni hanno ottenuto risultati buoni.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Gli studenti sono in grado di:

Padroneggiare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali.

Comprendere idee principali e specifici dettagli e punto di vista in testi scritti relativamente complessi, riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro.

Utilizzare le principali tipologie testuali, anche tecnico-professionali, rispettando le costanti che le caratterizzano.

Utilizzare strategie nell’ interazione e nell’ esposizione orale in relazione

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agli elementi di contesto. Esprimere e argomentare le proprie

opinioni con relativa spontaneità nell’ interazione anche con madrelingua, su argomenti generali, di studio o di lavoro.

Metodi

Approccio comunicativo, lezione frontale, lezione partecipata, intervento del docente madrelingua, lavori di gruppo, role-play, brainstorming, discussione guidata, ascolto e visione di testi in lingua.

Strumenti

Libri di testo, fotocopie, lettore CD ,videoproiettore, video on line.

Attività di recupero:

In itinere.

Contenuti

Dopo un breve ripasso dei tempi verbali all’inizio dell’anno scolastico, con particolare attenzione al Past Simple, Past Continuous, Present Perfect Simple e Continuous,si è preferito approfondire argomenti relativi all' area di interesse specifico e ridurre i contenuti a carattere grammaticale.

MODULO 1 - GRAMMAR

If-clauses di primo, secondo e terzo tipo.

Wish seguito da Past Simple o Past Perfect.

Passive Teses.

MODULO 2 - THE DIGITAL AGE

Traditional media and new media p. 160, 161.

Digital or analog? p. 163.

Digital and analogue photography p. 164, 165.

Medium or media? p. 167.

The new dimension of Web 2.0 p. 168, 169.

Advantages and disadvantages of new media p. 172, 173.

Web 3.0 p. 175.

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MODULO 3 - THE HISTORY BEHIND THE PICTURES

You push the button and we do the rest p. 216

Eadweard Muybridge: what's in a bet p. 218.

Photojournalism and its heroes : Robert Capa and Cartier Bresson p. 220, 221.

Slightly out of focus p. 224.

The Mexican suitcase p. 227.

When photogrphs make things happen: Lewis Hine p. 228

Documenting the bitter years: Walker Evans and Dorothea Lange p. 230, 231.

Commenting on the photos p. 232.

Who did it? p. 233.

MODULO 4 - THE SEVENTH ART

Adapting history and literature into films p. 234, 235.

What is a logline? p. 236.

Writing compelling screenplays p. 238, 239.

What a director of photography does p. 240, 241, 242, 243.

MODULO 5- VISUAL ART

Pop Art p. 80

American art p. 120,121.

The Japanese art of gift wrapping p. 154.

MODULO 6 - APPLYING FOR A JOB

The Curriculum Vitae

The Cover Letter

Job interview most commonly asked questions.

Il materiale è stato fornito dall' insegnante.

VERIFICHE E VALUTAZIONI Due valutazioni scritte e due orali per ciascun

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quadrimestre.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Nella correzione delle verifiche scritte si sono considerati I seguenti aspetti: contenuto correttezza grammaticale utilizzo del linguaggio specifico Per la valutazione dell' orale si sono anche valutati i fattori “fluency” e pronuncia.

RAPPRESENTANTI DEGLI ALUNNI IL DOCENTE BBBBBBBBBBBBBBBBB BBBBBBBBBBBBBB..

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PROGRAMMI SVOLTI DISCIPLINA: PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO

DISCIPLINA:

PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO Docente: Prof Macca Antonino – Luongo Raffaele

Libro di Testo:

Click & Net – Laboratorio tecnico multimediale (M. Ferrara – G. Ramina) Clitt Quarc – Fotografia quaderni di arte e comunicazione (Guadagnini W. Zanichelli)

Ore di lezione effettuate al 15.05.2018 Ore svolte al 15/05/2018 n°163

Breve profilo didattico della classe

La classe durante l’anno ha mostrato di possedere discrete potenzialità di progettualità e di creatività. I risultati sono stati penalizzati da impegno non costante, sia nelle attività laboratoriali sia nelle attività didattiche teoriche. Da evidenziare un riluttanza nel partecipare ad attività (bandi e concorsi) extra scolastici. Tangibile la differenza, durante l’attività, tra: una parte della classe propensa agli argomenti trattati, una parte distratta e delle volte poco volitiva. L’interesse per gli argomenti trattati è cresciuto, ma è doveroso segnalare, nell’ultimo periodo, un calo nell’attenzione frutto, anche, di stanchezza, così come esternato dagli stessi alunni. Il clima di lavoro, anche se spesso inframezzato da continue distrazioni e chiacchere, è discretamente fruttuoso.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze,

competenze, capacità)

Conoscenze: Gli alunni conoscono: i principi di funzionamento teorico e tecnologico dei principali strumenti d’acquisizione di immagini digitali (scanner 2D e 3D, sensore della macchina digitale); i principi di funzionamento delle principali tecnologie di produzione di monitor, oltre ai principi fondamentali e gli aspetti tecnici principali per gestire la stampa di un prodotto. Conoscono, inoltre, i principi di funzionamento delle principali tecnologie di proiezione di un’immagine. Capacità: Gli alunni hanno acquisito le seguenti capacità:

• distinguere e utilizzare i principali dispositivi di acquisizione secondo le loro funzionalità principali;

• distinguere e utilizzare i monitor in base alle loro caratteristiche tecnologiche e funzionali;

• distinguere secondo le loro caratteristiche più importanti le tipologie di stampanti più utilizzate;

• utilizzare Photoshop e Indesign come programmi di

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progettazione e realizzazione del prodotto. Competenze: Gli alunni sono in grado di valutare e scegliere lo strumento di acquisizione digitale più consono alle loro esigenze oltre ad aver maturato la capacità di individuare e valutare le problematiche di visualizzazione a monitor o di proiezione di un’immagine digitale e di relativa gestione del colore; inoltre sono in grado di gestire, discretamente, le maggiori criticità tipiche della fase di stampa del prodotto. Gli alunni sono in grado di progettare e realizzare prodotti quali un catalogo su commissione del cliente illustrandone le fasi principali di progettazione.

Metodi

Lezione frontale. Lezione partecipata con interventi degli studenti sollecitati da osservazioni del docente per stimolare l’apprendimento, sfruttando anche il metodo del flipped classroom. Utilizzo della LIM e di internet. Esercitazione in laboratorio e sala posa; lezione guidata; problem solving e project work.

Strumenti

Libro di testo. Appunti e schede del docente. LIM e internet. Lavoro autonomo e guidato in laboratorio. Fotocamere, sala posa con tutti gli strumenti propedeutici ai progetti, PC e software professionali.

Attività di recupero: Ripasso in classe ed in itinere degli argomenti. Contenuti Argomenti svolti nei moduli

MODULO 1 – Sicurezza e

antinfortunistica

Sicurezza sul lavoro: generalità, norma vigente, campi di applicazione, soggetti previsti dalla normativa, documento della sicurezza, valutazione del rischio, rischio elettrico ed effetti sulla salute, principali misure per la protezione dal rischio elettrico, principali misure comportamentali di prevenzione. Gradi di protezione IP, impianto di messa a terra, interruttore magnetotermico e differenziale, fattori di rischio infortunistico requisiti e misure di prevenzione per l'Ambiente di lavoro, per impianti macchine ed attrezzature; valutazione del rischio.

MODULO 2 - Dispositivi d’acquisizione

Generalità sui dispositivi di acquisizione. Lo scanner: utilizzo in ambito fotografico, principio di funzionamento, tipologie di interesse tecnologico, risoluzione dell'immagine, funzionamento e caratteristiche dei sensori, dispositivi multicanale, sincronismi, CCD e PMT, introduzione allo scanner laser a tempo di volo, a penna, differenza tra DPI e PPI e acquisizione di filmati analogici.

MODULO 3 -

Monitor e display Parametri caratteristici: formato, diagonale, trattamento antiriflesso, calibrazione, profiling, termocolorimetro, risoluzione,

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dot pitch, connessioni, angolo di visibilità, gamma dei colori, dimensioni display. Tecnologie: CRT, plasma, LCD. Profondità di colore.

MODULO 4 -

Stampa e stampanti Sintesi additiva e sintesi sottrattiva. Spazio colore e profilo colore, parametri di stampa. Stampa digitale: caratteristiche distintive, principi tecnologici, tipologie e tecnologie di stampa: stampanti ad impatto, a getto di inchiostro, a sublimazione di inchiostro, matrice ad aghi, a laser e led, a carta termica, 3D ed fdm fotopolimerizzazione (materiali ed applicazioni).

MODULO 5 – Proiettori e videoproiettori

Proiettori: caratteristiche distintive, principi tecnologici e tipologie. Elementi: caratteristiche e tipologie di lampade, le proprietà della sintesi sottrattiva ed additiva, croce di malta, bobine, teli di proiezione. Tipologie di videoproiettori: CRT, LCD, DLP.

MODULO 6 – Produzione di un catalogo dalla richiesta del cliente al

prodotto finito

Catalogo: cartaceo e digitale; spiegazione teorica delle componente, delle specifiche e della realizzazione. Ripresa fotografica in studio, impostazione della fotocamera, allestimento del set, disposizione dell'illuminazione. Post produzione dei file. Impaginazione e realizzazione digitale tramite l’ausilio di Adobe InDesign.

MODULO 7 – Realizzazione di un

portfolio o di un racconto fotografico digitale di crescita professionale

Realizzazione di un portfolio, nel quale inserire i lavori realizzati nei vari anni di crescita scolastica e professionale, in modo da enfatizzarne la crescita e l’adozione di tecniche che costituiscono la base per poter intraprendere un futuro percorso professionale. Portfolio online tramite la creazione di un visualizzatore web (sito web), realizzato con l’ausilio di Adobe Muse.

MODULO EXTRA

In questo modulo si sono trattati tutte quegli argomenti propedeutici ad un eventuale prova di maturità ed alla stesura di una tesina. Si è fatto un ripasso di argomenti svolti negli anni precedenti e propedeutici alle simulazione (illuminazione set, attrezzature utili per i vari ambienti di ripresa, obiettivi, ritratti, ecc..), elementi fondamentali di una tesina e l’utilizzo delle tecniche grafiche. Si è trattato anche il focus di produzione e come innovare il prodotto e commercializzarlo sfruttando l’utilizzo delle figure retoriche e le finalità della pubblicità, sviluppata tramite la fotografia. Si è voluto dare, anche, un taglio tridimensionale alla fotografia, insegnando una tecnica, parallax 2,5D, che sfrutta la prospettiva dando l’illusione del movimento.

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Verifiche scritte: strutturate e semistrutturate, con risposte aperte a stimolo chiuso, risposte multiple ed a riempimento. Verifiche orali: per la valutazione di competenze linguistiche e capacità di elaborazione. Verifiche pratiche: valutazione degli elaborati finali.

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CRITERI di VALUTAZIONE

Per la valutazione del livello e della qualità dell'apprendimento si è fatto riferimento alle griglie di valutazione approvate dai membri del dipartimento disciplinare. Il voto viene attribuito in decimi. Nella valutazione delle verifiche si è tenuto conto di: conoscenza e livello di approfondimento degli argomenti, utilizzo del linguaggio tecnico specifico e capacità di elaborazione.

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PROGRAMMI SVOLTI DISCIPLINA: TECNICHE DI DISTRIBUZIONE E MARKETING

Docente: Prof Petruzzellis Anna Maria Libro di Testo: MARKETING E DISTRIBUZIONE;Autore:S.Hurui;Casa editrice San Marco Ore di lezione effettuate al 15.05.2015

79

Breve profilo didattico della classe

La classe ha lavorato con discreto impegno, ha partecipato a tutte le attività didattiche proposte. Il clima della classe è collaborativo. La frequenza alle lezioni per alcuni non è stata regolare . In generale, la classe evidenzia, al termine del percorso didattico-formativo, una preparazione media di livello sufficiente con punte, in alcuni casi, discrete. Il livello di conoscenze e competenze conseguito risulta adeguato.

Obiettivi didattici realizzati

(in termini di conoscenze,

competenze, capacità)

Conoscenze: Il marketing strategico: La segmentazione del mercato, il piano marketing. Il marketing operativo: Le leve di marketing Il Web marketing Abilità: Confrontare le diverse strategie di marketing per la diffusione del prodotto; Individuare modalità e canali per la promozione del prodotto e per l'autopromozione professionale; Applicare il marketing mix; Conoscere le strategie di comunicazione per la diffusione dei prodotti artigianali; Sapere come utilizzare i media innovativi; Pianificare una campagna on-line. Competenze: Utilizzare i diversi media per la commercializzazione e diffusione del prodotto; Confrontare le diverse strategie di marketing per la diffusione del prodotto; Collaborare efficacemente nei servizi di comunicazione e assistenza al cliente; Suggerire metodi e forme di presentazione del prodotto nei punti vendita;

Metodi

Lezione frontale e partecipata con proposta di situazioni problematiche per stimolare la formulazione di ipotesi risolutive, esercitazioni guidate, condotte a gruppi/individualmente, problem solving,uso di Lim e attività laboratoriale.

Strumenti

Libro di testo, materiale ed esercitazioni proposte dal docente.

Attività di recupero: Recupero in itinere

Contenuti MODULO 1

Il marketing strategico: Segmentazione e posizionamento, Il piano marketing.

MODULO 2

Il marketing operativo: Il prodotto, Il prezzo, La comunicazione, La vendita. MODULO 3

Web marketing: Le aziende e Internet, strumenti per il marketing on line, La pubblicita’ in rete.

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MODULO 4 La compravendita on-line: L’e-commerce, Il negozio on-line, Tipologie di compravendita on line.

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Sono state eseguite prove scritte e orali come da programmazione concordata, semi-strutturate e sviluppo di problematiche specifiche, interrogazioni brevi e lunghe. Si è effettuata una simulazione di terza prova d’esame.

CRITERI di

VALUTAZIONE I criteri di valutazione adottati sono quelli delineati a livello dipartimentale e collegiale.

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PROGRAMMI SVOLTI DISCIPLINA: TECNOLOGIA DEI MATERIALI E DEI PROCESSI PRODUTTIVI

Docente:

Castelli Maurizio - Luongo Raffaele

Libro di Testo:

“Click&Net” Laboratorio Tecnico Multimediale, Mario Ferrara - Graziano Ramina, Ed. CLITT FOTOGRAFIA Walter Guadagnini , Ed Zanichelli

Ore di lezione effettuate al 15.05.2018

117

Breve profilo didattico della classe

La classe ha seguito le attività didattiche proposte, con interesse discontinuo, partecipazione e impegno sono risultati parzialmente adeguati e non sempre regolari. I tempi di consegna delle esercitazioni sono stati spesso disattesi. Nel complesso la classe risulta a livello generale sufficiente, solamente una ristretta parte di studenti ha saputo impegnarsi e raggiungere risultati discreti.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Conoscenze: la fotocamera reflex digitale (DSLR), le fonti luminose naturali e artificiali, i software di post produzione ed elaborazione digitale (Photoshop, Camera Raw). Conosce la storia della fotografia dal punto di vista tecnologico e linguistico. Capacità: utilizza fotocamera digitale (DSLR), utilizza gli strumenti di gestione ed elaborazione delle immagini digitali. Competenze: gli studenti sono in grado di gestire un flusso di lavoro dalla produzione alla post produzione, valutare e scegliere gli strumenti necessari finalizzati alle richieste.

Metodi

Lezioni frontali, partecipate, esercitazioni pratiche guidate, multimediali, attività laboratoriale, problem solving, project work

Strumenti

Testi in uso, altri testi, internet tutorial, computer, videoproiettore, fotocamere, attrezzature da studio.

Attività di recupero:

In itinere

Contenuti

MODULO 1 -

Storia della fotografia e della tecnologia fotografica: le origini, la chimica e l’ottica, i pionieri, i sistemi, gli apparecchi fotografici, le recenti innovazioni. Tra otto e novecento: dal Pittorialismo alla fotografia diretta. La fotografia e le avanguardie. Autori: A. Steiglitz, L. Hine, A. Sander, E. Weston, A. Adams, W.Evans, Man Ray, A. Rodcenko, L.Moholy Nagy.

MODULO 2 -

Il processo di formazione dell’immagine: reflex DSLS, regolazione e menu, esposizione, modi di scatto e di messa a fuoco, flash, tecniche avanzate.

MODULO 3 -

Gestione del colore: introduzione storica e applicazioni, i colori della luce, la sintesi additiva, la sintesi sottrattiva, la temperatura di colore, la luce naturale e la luce artificiale, la gestione dl colore.

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MODULO 4 -

Trattamento del file RAW: adottare scelte nella ripresa fotografica in funzione del trattamento del file, interventi non distruttivi, recupero dell’esposizione, bilanciamento del bianco, curve, strumenti di modifica.

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Valutazioni attività pratiche. Sono state svolte due simulazioni di terza prova d’esame di stato.

CRITERI di VALUTAZIONE

Per la valutazione si è fatto riferimento alle griglie di valutazione approvate in sede di dipartimento

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PROGRAMMI SVOLTI DISCIPLINA: LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI

Docente: Prof.ssa

Fornari Luigina Anna Rosaria

Libro di Testo:

M. Ferrara, G.Ramina – CLICK & NET, Laboratorio Tecnico Multimediale, Clitt

Ore di lezione effettuate al 15.05.2018

109

Breve profilo didattico della classe

La classe ha partecipato alle attività proposte raggiungendo mediamente risultati soddisfacenti, alcuni studenti sono stati particolarmente interessati, mentre la maggior parte ha avuto un atteggiamento passivo e poco partecipativo. Nei progetti fotografici assegnati si riscontra poca autonomia nella gestione delle fasi progettuali e di discussioni. Inoltre si segnala la mancanza di puntualità nelle scadenze assegnate. Nonostante i ripetuti solleciti.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Conoscenze Gli alunni conoscono il funzionamento dei principali mezzi fotografici, le tecniche di post-produzione, visualizzazione e presentazione del progetto. Competenze Gli alunni utilizzano in autonomia strumenti e materiali del settore di riferimento. Eseguono lavorazioni secondo tempistiche e metodi determinati. Controllano qualità degli elaborati. Operano in ambiente lavorativo simulato secondo procedure e processi specifici di settore. Utilizzano la terminologia tecnica di settore. Gestiscono e controllano attraverso software di settore e hardware specifico i processi di lavorazione. Capacità Gli alunni sono in grado di utilizzare consapevolmente gli strumenti e le regolazioni di una fotocamera digitale. Adottano le scelte idonee alle flessibilità ed alla reversibilità nella successiva post-produzione. Sono in grado di gestire la riproduzione digitale del colore e trattano in maniera non distruttiva i negativi digitali.

Metodi

Lezione frontale. Lezione partecipata con interventi degli studenti. Lezioni guidate ed esercitazioni in laboratorio e sala posa

Strumenti

Appunti del docente. Fotocamere, sala posa, Mac, videoproiettore e software di settore.

Attività di recupero:

Ripasso in classe degli argomenti.

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Contenuti

Prodotti multimediali: Photoshop e InDesign Progetti fotografici Storyboard Impaginazione: Cataloghi, Locandine e Manifesti

MODULO 1 -

Prodotti multimediali: Photoshop e InDesign Progettare e realizza un semplice prodotto multimediale avente contenuti fotografici. Durante la lavorazione condivide su piattaforme diversificate le informazioni ed I dati necessari all’esecuzione dell’elaborato.

MODULO 2 -

Progetti fotografici Progetta e realizza le riprese fotografiche dei vari progetti. Esegue le riprese controllando correttamente le regolazioni della fotocamera e dell’ottica utilizzata in post-produzione. Presenta un semplice lavoro realizzando attraverso un elaborato fotografico.

MODULO 3 -

Storyboard Inventare una storia, utilizzando una rappresentazione grafica, sotto forma di sequenze disegnate in ordine cronologico e riprodotta tramite scatti fotografici in laboratorio di posa. Impaginazione con software adeguati.

MODULO 4 -

Impaginazione: Cataloghi, Locandine e Manifesti Progettare e realizzare impaginazioni pubblicitarie con i software a disposizione. Analizzando a fondo l’argomento da svolgere. Conoscere il messaggio, cioè l’dea che bisogna esprimere e definire il targhet, la fascia di persone a cui si rivolge il messaggio. Creare bozzetti e proposte di slogan di vari prodotti e scatti fotografici in sala posa.

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Prove pratiche e progetti fotografici

CRITERI di VALUTAZIONE

Griglia di valutazione

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PROGRAMMI SVOLTI DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Docente: Prof.ssa

Medeghini Paola

Libro di Testo:

Sport & Co corpo, movimento, salute & competenze Fiorini, Bocchi, Chiesa, Coretti edizione marinetti scuola

Ore di lezione effettuate al 15.05.2018

51

Breve profilo didattico della classe

Sufficientemente motivati all’apprendimento e disponibili al dialogo educativo, gli alunni hanno partecipato alle attività proposte con impegno ed interesse adeguati. Hanno raggiunto una discreta autonomia operativa e le abilità conseguite risultano nel complesso discrete.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Elaborare risposte motorie adeguate in situazioni complesse, praticare attività sportiva con fair play e svolgere ruoli di organizzazione e gestione di tornei, realizzare sequenze ritmico espressive in gruppo, conoscere discipline olistiche finalizzate al benessere psicofisico.

Metodi

Il metodo d’insegnamento ha tenuto conto dell’ambiente e delle strutture a disposizione,delle esigenze psicofisiche dell’allievo rendendolo protagonista del processo educativo, di una progressione e gradualità del carico di lavoro,dell’ agonismo inteso come impegno a dare il meglio di se stessi nel confronto con gli altri.

Strumenti

Esercizi individuali, a coppie, in gruppo; con piccoli e grandi attrezzi; con percorsi, circuiti; giochi pre sportivi e sportivi. Libro di testo

Attività di recupero

In itinere Contenuti MODULO 1 -

Potenziamento fisiologico

MODULO 2 -

Attività sportive: sport di squadra principali e sport minori Gestione completa di un torneo sportivo Specialità dell’atletica leggera

MODULO 3 -

Creazione ed esecuzione di combinazioni su base musicale MODULO 4 -

Salute e benessere: assunzione di comportamenti finalizzati ad una salute attiva. Attività di training autogeno, Pilates e Yoga

VERIFICHE e VALUTAZIONI

La verifica dell’apprendimento delle attività svolte è stata

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effettuata mediante osservazione continua durante lo svolgimento delle lezioni e con prove pratiche e teoriche.

CRITERI di VALUTAZIONE

La valutazione finale ha tenuto conto dei risultati ottenuti, dei progressi effettivamente conseguiti rispetto al livello di partenza, della partecipazione ed impegno dimostrati durante le lezioni.

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PROGRAMMI SVOLTI DISCIPLINA: Insegnamento della Religione Cattolica

Docente: Prof Prof. ZANELLO ANDREA

Libro di Testo: Simonetta Pasquali, Alessandro Panizzoli, “SEGNI DEI TEMPI“ VOLUME UNICO editrice LA SCUOLA, BRESCIA

Ore di lezione effettuate al 15.05.2018 N° 27 ore

Breve profilo didattico della classe

Durante l’anno scolastico tutti gli alunni hanno mostrato interesse ed attenzione alle lezioni; non tutti hanno partecipato attivamente; un gruppo di ragazzi ha mostrato una buona capacità di confronto e di riflessione critica. Si sono impegnati in modo adeguato e con entusiasmo alle attività proposte. La classe ha raggiunto un profitto DISTINTO.

Obiettivi didattici realizzati

- Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico.

- Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo.

- Descrivere i vari significati di Amore ed analizzare le forme della sua espressione. riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo

- Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali, dell’affettività, della sessualità e del Matrimonio e la lettura che ne dà il cristianesimo.

- Motivare la centralità dell’elemento LIBERTA’ nel pensiero etico-cristiano mettendolo in relazione con RESPONSABILITA’ e VERITA’.

Metodi

L’IRC si è svolto a partire: - dall’esperienza vissuta dagli alunni sollecitandone la

partecipazione attiva; - da documentazione storica e contenutistica oggettiva; - dalla ricerca personale e/o di gruppo.

Strumenti Oltre al libro di testo si sono utilizzati: la Bibbia, Documenti magisteriali ed encicliche (Gaudium et Spes, Phersonae Humanae, Humanae Vitae, Familiaris Consortio, Veritatis Splendor, Caritas in

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Veritate), Consultorio di Pastorale Familiare, brevi dispense, articoli, dossier e video .

Contenuti

MODULO 1 -

1. Differenza e passaggio dall’Amicizia all’Amore fra uomo e donna.

2. I diversi significati di Amore nella cultura e nella società. 3. Ciò che è fondamentale perché nel rapporto di coppia cresca

l’Amore vero.

MODULO 2 - 1. Il rapporto sessuale nel rapporto di coppia: nella scala dei

valori, il sesso deve seguire all’intesa affettiva e spirituale. 2. Il valore della Verginità.

MODULO 3 - 1. Il significato del Sacramento del Matrimonio secondo la

Religione Cattolica e la sua interpretazione della Sessualità, con riferimenti biblici e ai documenti del Magistero.

2. Il Matrimonio civile e la convivenza.

MODULO 4 -

1. L’aborto (con riferimento alla legge 194), l’eutanasia e la posizione della Chiesa Cattolica.

2. Etica dei metodi naturali e degli anticoncezionali

MODULO 5 - 1. La manipolazione genetica, la fecondazione medicalmente

assistita (legge 40), la clonazione, HIV e le problematiche di bio-etica

VERIFICHE e VALUTAZIONI Si sono effettuate 1 valutazione nel primo trimestre e 2 nel secondo pentamestre.

CRITERI di VALUTAZIONE

Nelle valutazioni si è tenuto conto: 2) della capacità di riflessione, di approfondimento e di

rielaborazione critica e personale dei contenuti appresi; 3) della capacità di utilizzare correttamente i linguaggi specifici; 4) dell’interesse dimostrato come risposta alla motivazione; 5) dell’impegno nel lavoro in classe; 6) della partecipazione come contributo allo svolgimento delle

lezioni; 7) del grado di maturazione espresso nel rapporto relazionale

con i coetanei e con gli adulti nell’ambito della vita scolastica.

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A.S. 2017/2018

SIMULAZIONE PRIMA PROVA

TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE

PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI

PROVA DI ITALIANO

Simulazione prima prova Esame di Stato a.s. 2017/2018 Tipologia A – Analisi del testo Ammazzare il tempo di Eugenio Montale, da Auto da Fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966. Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a carattere di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, con il futuro status di Berlino o con l'eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d'ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà l'umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semi distrutto che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d'oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l'uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c'è un'uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all'uomo d'oggi e di domani.

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Non penso all'automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l'uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo. Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i bisogni dell'uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l'uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi. Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (prima ed. 1956) e Auto da fé (prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961. 1.Comprensione del testo Riassumi tesi e argomenti principali del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale? 2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all'espressione “ammazzare il tempo”. 2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”? 2.4 Noti nel testo la presenza dell'ironia? Argomenta la tua risposta. 2.5 Esponi le tue osservazioni personali in un commento di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell'analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità/inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo. Tipologia B – Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La letteratura si fa indagine sociale e documento umano

I sentimenti stessi dell'uomo vanno descritti come il risultato di un processo meccanico, chimico o fisico: "il vizio e la virtù sono prodotti come il vetriolo e lo zucchero". L'opera d'arte, come ogni espressione umana, è il risultato di tre fattori: quello ereditario (race), l'ambiente sociale (milieu) e il momento storico (moment). È evidente il concetto di determinismo: il comportamento non è legato alla libera scelta dell'uomo, ma è condizionato da fattori a lui esterni, come l'educazione, l'ambiente sociale, le malattie, i bisogni economici. Hippolyte Taine, La filosofia dell’arte, 1864

Il metodo usato dai naturalisti venne definito determinismo perché, tendeva a stabilire un rapporto quasi necessario fra le condizioni esterne della creazione (soprattutto l'ambiente sociale e politico) e la creazione medesima. Tale metodo influenzò fortemente la genesi del naturalismo francese ed europeo. La psicologia è ridotta a semplice fisiologia: i rapporti psicologici dell'uomo dipendono dalla sua condizione fisica. I racconti devono quindi essere costruiti con distacco, come se si trattasse di casi clinici: l'artista deve raccogliere i documenti umani, studiarli e descriverli con la stessa freddezza dei medici di fronte alla malattia.

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Alberto Asor Rosa, Storia europea della Letteratura italiana, vol. III, Einaudi, Torino, 2009

Il fascio di luce che usciva dall'Assommoir si rifletteva nelle pozze del lastrico, in cui la pioggia produceva un continuo ribollìo di bollicine. E lei, ogni qualvolta la porta si apriva e si chiudeva con lo strepito dei suoi cardini di ottone, si scostava un poco e andava a guazzarci dentro. Finalmente si diede della stupida, spinse la porta e andò diritta al tavolino di Coupeau. […] «To'! Sei proprio tu! Ohi vecchia» gridò il lattoniere, quasi strozzato da uno scoppio di risa. «Ah! Questa sì che è da ridere! Vero che è da ridere? » Tutti ridevano, Scarpone, Bibì Braciola, Boccasciutta, detto Beve senza sete. Sì, la cosa sembrava loro spassosa: perché non lo sapevano neppure loro. Gervasia se ne stava là in piedi, un po' stordita e siccome Coupeau le pareva piuttosto in buona, si arrischiò a dire: «Lo sai che dobbiamo andare in quel posto? Bisogna affrettarsi; saremmo ancora in tempo di vedere qualche cosa». «Ma io non mi posso mica alzare, sono incollato qui, oh! Non scherzo mica, sai,» riprese Coupeau, che rideva sempre.

«Prova, se vuoi persuadertene; tirami per un braccio, con tutta la tua forza, in nome di Dio| Più forte. Issa, lo vedi, è stata quella carogna di papà Colombe a inchiodarmi su questo sgabello». Gervasia si era prestata al gioco, e quando gli lasciò il braccio, i compagni trovarono ch'era stato un così bello scherzo, che si buttarono gli uni sugli altri, ragliando e sfregandosi le spalle come gli asini quando li si striglia. Il lattoniere aveva la bocca spalancata a segno che gli si vedeva giù giù fino all'ugola.

«Bestia che non sei altro!» disse finalmente. «Puoi anche sederti un minutino, no? Si sta meglio qui che fuori a prender l'acqua. Già, già, non sono tornato a casa… ma vedi ho avuto altro da fare. Inutile mettere il muso, sai… tanto è lo stesso. E voialtri, su, fatele un po' di posto». «Se la signora volesse accettare i miei ginocchi, starebbe sempre un po' più al tenero», disse galantemente Scarpone. Gervasia, per non tirarsi addosso l'attenzione degli altri avventori, prese una seggiola e si mise a sedere a tre passi dal tavolino. Guardò quello che bevevano gli uomini: raspa-in-gola, luccicante nei bicchieri come l'oro, e ce n'era sulla tavola una pozzarella, trabocco della colmatura, in cui Boccasciutta, detto Beve senza Sete, intingeva il dito scrivendo poi a grosse lettere un nome di donn: «Eulalia».

Trovò Bibì Braciola parecchio malandato, più magro di un chiodo. Scarpone aveva un naso in fioritura, una vera dalia azzurra di Borgogna. Erano piuttosto repellenti tutti e quattro, con quelle sudice barbe, ispide e ruvide come spazzolini di orinale, i cenci di bluse che mettevano in mostra e le manacce nere protese, con le unghie orlate di lutto. Per la verità, però, in loro compagnia si poteva ancora stare, che era dalle sei che sbevazzavano, si comportavano tuttavia come si deve, non erano giunti ancora a perdere ogni ritegno. Emile Zola, L'Assomoir, 1877

Caro Farina, eccoti non un racconto, ma l'abbozzo di un racconto. Esso almeno avrà il merito di essere brevissimo, e di esser storico - un documento umano, come dicono oggi - interessante forse per te, e per tutti coloro che studiano nel gran libro del cuore. Io te lo ripeterò così come l'ho raccolto pei viottoli dei campi, press'a poco colle medesime parole semplici e pittoresche della narrazione popolare, e tu veramente preferirai di trovarti faccia a faccia col fatto nudo e schietto, senza stare a cercarlo fra le linee del libro, attraverso la lente dello scrittore. Il semplice fatto umano farà pensare sempre; avrà sempre l'efficacia dell'esser stato, delle lagrime vere, delle febbri e delle sensazioni che sono passate per la carne; il misterioso processo per cui le passioni si annodano , si intrecciano, maturano, si svolgono nel loro cammino sotterraneo, nei loro andirivieni che spesso sembrano contraddittori, costituirà per lungo tempo ancora la possente attrattiva di quel fenomeno psicologico che forma l'argomento di un racconto, e che l'analisi moderna si studia di seguire con scrupolo scientifico. Di questo che ti narro oggi, ti dirò soltanto il punto di partenza e quello d'arrivo, e per te basterà, - e un giorno forse basterà per tutti. Noi rifacciamo il processo artistico al quale dobbiamo tanti monumenti gloriosi, con metodo diverso, più minuzioso e più intimo. Sacrifichiamo volentieri l'effetto della catastrofe, allo sviluppo logico, necessario delle passioni e dei fatti verso la catastrofe resa meno impreveduta, meno drammatica forse, ma non meno fatale. Siamo più modesti, se non più umili; ma la dimostrazione di cotesto legame oscuro tra cause ed effetti non sarà certo meno utile all'arte dell'avvenire. Si arriverà mai a tal perfezionamento nello studio delle passioni, che diventerà inutile il proseguire in cotesto studio dell'uomo interiore?

Giovanni Verga, Prefazione a "L'amante di Gramigna", 1880

Nei primi anni post-unitari la questione meridionale, intesa come il problema dell'arretratezza economica

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ma anche sociale e politica del sud, non fu argomento di discussione. Altri problemi infatti sorsero tra il nord e il sud Italia, così gravi da minacciare la stessa unità appena raggiunta. Dal 1861 al 1865 si sviluppò in Basilicata, in Molise, in parte dell'Abruzzo, della Calabria e della Puglia il cosiddetto fenomeno del "brigantaggio". Organizzati in bande i briganti attaccavano i paesi, saccheggiavano negozi e davano fuoco agli edifici comunali, per poi fuggire nelle campagne o sulle alture. Si trattava di un fenomeno molto esteso, che coinvolse migliaia di persone e che ebbe moltissimi fiancheggiatori nel meridione e che fu espressione di un profondo disagio maturato in ampi strati della popolazione meridionale all'indomani dell'unificazione. I briganti erano il simbolo del malcontento dei contadini e della massa popolare che aveva attivamente partecipato ai moti risorgimentali nella speranza d'ottenere cambiamenti importanti

sotto il profilo economico e sociale e che era ora delusa nelle sue aspettative. L'annessione piemontese non aveva infatti portato per loro nessun miglioramento della situazione, lasciando immutati i rapporti di forza tra popolo e i ricchi borghesi proprietari della terra: dall'unità anzi erano venuti per loro solo danni, poiché era stato introdotto la coscrizione obbligatoria e erano state inasprite le tassazioni.

Marco Unia, La questione meridionale: dal 1861 dibattiti infiniti, 2007

E il sangue che fumava ed ubriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! - Ai galantuomini! Ai cappelli! Ammazza! ammazza! Addosso ai cappelli!- Don Antonio sgattaiolava a casa per le scorciatoie. Il primo colpo lo fece cascare colla faccia insanguinata contro il marciapiede. - Perché? perché mi ammazzate? - Anche tu! al diavolo! –

Un monello sciancato raccattò il cappello bisunto e ci sputò dentro. - Abbasso i cappelli! Viva la libertà! - Te'! tu pure! - Al reverendo che predicava l'inferno per chi rubava il pane. Egli tornava dal dir messa, coll'ostia consacrata nel pancione. - Non mi ammazzate, ché sono in peccato mortale! - La gnà Lucia, il peccato mortale; la gnà Lucia che il padre gli aveva venduta a 14 anni, l'inverno della fame, e rimpieva la Ruota e le strade di monelli affamati. Se quella carne di cane fosse valsa a qualche cosa, ora avrebbero potuto satollarsi, mentre la sbrandellavano sugli usci delle case e sui ciottoli della strada a colpi di scure. Anche il lupo allorché capita affamato in una mandra, non pensa a riempirsi il ventre, e sgozza dalla rabbia. - Il figliuolo della Signora, che era accorso per vedere cosa fosse - lo speziale, nel mentre chiudeva in fretta e in furia - don Paolo, il quale tornava dalla vigna a cavallo del somarello, colle bisacce magre in groppa. Pure teneva in capo un berrettino vecchio che la sua ragazza gli aveva ricamato tempo fa, quando il male non aveva ancora colpito la vigna. Sua moglie lo vide cadere dinanzi al portone, mentre aspettava coi cinque figli (...)

Il giorno dopo si udì che veniva a far giustizia il generale, quello che faceva tremare la gente. Si vedevano le camicie rosse dei suoi soldati salire lentamente per il burrone, verso il paesetto; sarebbe bastato rotolare dall'alto delle pietre per schiacciarli tutti. Ma nessuno si mosse. Le donne strillavano e si strappavano i capelli. Ormai gli uomini, neri e colle barbe lunghe, stavano sul monte, colle mani fra le cosce, a vedere arrivare quei giovanetti stanchi, curvi sotto il fucile arrugginito, e quel generale piccino sopra il suo gran cavallo nero, innanzi a tutti, solo. Il generale fece portare della paglia nella chiesa, e mise a dormire i suoi ragazzi come un padre. La mattina, prima dell'alba, se non si levavano al suono della tromba, egli entrava nella chiesa a cavallo, sacramentando come un turco. Questo era l'uomo. E subito ordinò che glie ne fucilassero cinque o sei, Pippo, il nano, Pizzanello, i primi che capitarono. Il taglialegna, mentre lo facevano inginocchiare addosso al muro del cimitero, piangeva come un ragazzo, per certe parole che gli aveva dette sua madre, e pel grido che essa aveva cacciato quando glie lo strapparono dalle braccia. Da lontano, nelle viuzze più remote del paesetto, dietro gli usci, si udivano quelle schioppettate in fila come i mortaletti della festa. Dopo arrivarono i giudici per davvero, dei galantuomini cogli occhiali, arrampicati sulle mule, disfatti dal viaggio, che si lagnavano ancora dello strapazzo mentre interrogavano gli accusati nel refettorio del convento, seduti di fianco sulla scranna, e dicendo - ahi! - ogni volta che mutavano lato. Un processo lungo che non finiva più. I colpevoli li condussero in città, a piedi, incatenati a coppia, fra due file di soldati col moschetto pronto. Le loro donne li seguivano correndo per le lunghe strade di campagna, in mezzo ai solchi, in mezzo ai fichidindia, in mezzo alle vigne, in mezzo alle biade color d'oro, trafelate, zoppicando, chiamandoli a nome ogni volta che la strada faceva gomito, e si potevano vedere in faccia i prigionieri. Alla città li chiusero nel gran carcere alto e vasto come un convento, tutto bucherellato da finestre colle inferriate; e se le donne volevano vedere i loro uomini, soltanto il lunedì, in presenza dei guardiani, dietro il cancello di ferro. E i poveretti divenivano sempre più gialli in quell'ombra perenne, senza scorgere mai il sole. Ogni lunedì erano più taciturni, rispondevano appena, si lagnavano meno. Gli altri giorni, se le donne ronzavano per la piazza attorno alla prigione, le sentinelle minacciavano col fucile. Poi non sapere che fare, dove trovare lavoro nella città, né come buscarsi il pane. Il letto nello stallazzo costava due soldi; il pane bianco si mangiava in un boccone e non riempiva lo stomaco; se si accoccolavano a passare una notte sull'uscio di una chiesa, le guardie le arrestavano. A poco a poco rimpatriarono, prima le mogli, poi le

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mamme. Un bel pezzo di giovinetta si perdette nella città e non se ne seppe più nulla. Tutti gli altri in paese erano tornati a fare quello che facevano prima. Giovanni Verga, Libertà, da Novelle rusticane, 1883

2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: La condizione giovanile fragile e spavalda. Mentre da una parte ultimamente si nota una stabilizzazione del consumo medio pro-capite per la popolazione adulta, dall’altra si assiste ad un preoccupante incremento dell’uso o dell’abuso di bevande alcoliche fra i giovani. In Italia solo il 26% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni dichiara di non avere bevuto negli ultimi tre mesi, ciò significa che il 74 % ha bevuto almeno una volta alcolici o superalcolici. (...) Le caratteristiche principali dei giovani a rischio rispetto all’utilizzo di alcolici sono: l’iperattivismo, la paura della quotidianità e della noia il che orienta la loro vita verso l’avventura, l’imprevisto, l’iperstimolazione e le condotte trasgressive a tutti i costi. Tutti i dati rilevati fino ad ora evidenziano l’aumento del consumo di alcol al crescere dell’età e in particolare un salto significativo dopo i 18 anni, il che evidenzia una correlazione positiva con l’aumentare della capacità economica, l’ingresso nel mondo del lavoro e la maggior possibilità di occasioni di incontro sociale. Un dato particolarmente preoccupante è che se si confrontano i consumi dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni con quelli della popolazione adulta si può notare come i primi mostrino una frequenza più episodica, ma un consumo generalmente più elevato, con forti bevute che si prolungano magari per intere nottate. http://www.sostanze.info/articolo/alcolismo-e-giovani-statistiche

Chi è lo sconosciuto seduto sui banchi delle nostre scuole, sperduto nel labirinto dei centri commerciali, intento ad ascoltare e produrre una musica mai sentita prima d’ora, in cerca di se stesso, apparentemente disinteressato a ciò che gli adulti hanno da dirgli? Malato di fragilità narcisistica, sostenuto da una spavalderia irriverente e da un’indifferenza corrosiva, il nuovo adolescente ha una creatività inattesa che lo aiuterà a crescere.

Gustavo Pietropolli Charmet, Fragile e spavaldo, Ritratto dell'adolescente di oggi Il primo grande ostacolo che deve risolvere un ragazzo è quello di separarsi dagli oggetti più cari e abbandonare la rappresentazione infantile che ha di sé stesso. In queste circostanze può venire in soccorso della mente adolescente un processo di splendente creatività, che dà vita a nuovi ed impensati oggetti, spalanca nuovi canali espressivi. I processi cognitivi sono così indirizzati verso la speranza che esista un futuro in cui si realizzerà il progetto e il valore segreto che lo porterà verso l’età adulta. Gustavo Pietropolli Charmet, La mente adolescente che crea e distrugge LE DIFFERENZE TRA TRASGRESSIONE E VIOLENZA IN ADOLESCENZA. Per capire il significato psicologico dei comportamenti violenti nel corso dell’adolescenza, innanzitutto è opportuno distinguere tra la normale tendenza dell’adolescente alla trasgressione e le più gravi manifestazioni di comportamenti violenti che indicano la presenza nell’adolescente di una vera e propria personalità antisociale. La trasgressività, infatti, è una caratteristica normale e generalizzata durante l’adolescenza. Essa solitamente si manifesta attraverso l’uso di droghe leggere, piccoli atti di vandalismo, il non pagare il biglietto sull’autobus, il bere alcolici, il commettere piccoli furti nei negozi, ecc… Statisticamente 7/8 ragazzi su 10 commettono reati perseguibili penalmente. La maggioranza dei reati commessi dagli adolescenti sono i furti. I crimini violenti sono meno del 10%. il 50% degli adolescenti considera un valore positivo il commettere un’azione rischiosa, mentre il 60% considera giusto ubriacarsi durante il fine settimana. (...) Durante l’adolescenza il rapporto con le norme familiari e sociali viene ripensato e rielaborato in vista della costruzione di un proprio “Ideale dell’Io”, cioè di quell’insieme di norme di riferimento definite in modo personale e consapevole da parte del soggetto. Questa struttura, nella mente del giovane adulto, dovrebbe sostituire quell’insieme di norme rigide e poco pensate inculcate nella sua mente dalla famiglia e dagli altri ambiti educativi prima dell’adolescenza. In questo senso, la maggioranza delle azioni violente degli adolescenti esprime soltanto un’esigenza evolutiva, una tensione ad essere più che un bisogno ad avere, un modo per affermare la propria autonomia e il proprio coraggio, più che il desiderio di negare le regole del mondo adulto. La presenza dell’adulto, al contrario, è sempre fortemente evocata all’interno del gesto trasgressivo, che assume quindi anche il significato di una “funzione di appello” per richiamare l’adulto alle sue responsabilità educative. Diego Miscioscia, Adolescenza, trasgressione e violenza

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L’azione educativa dell’adulto con gli adolescenti trasgressivi dovrebbe essere finalizzata a restituire un senso educativo al gesto provocatorio, riaffermando il valore della norma trasgredita, ma anche, al tempo stesso, esplicitando e riconoscendo il valore sotteso all’azione trasgressiva, in modo da offrire alle legittime esigenze evolutive una possibilità alternativa alla trasgressione. Altre volte, invece, l’azione violenta è più grave ed è espressione di un blocco evolutivo più importante e più difficile da risolvere. In questo caso, essa esprime il disagio di un soggetto che ha una vera e propria personalità violenta e antisociale, correlata con un disagio psichico che nella maggioranza dei casi è direttamente percepibile. I ragazzi con una personalità antisociale, infatti, hanno in genere uno stile di vita irresponsabile, un’aggressività soprattutto reattiva, molto spesso, inoltre, essi hanno serie problematiche sociali ed emotive. Diego Miscioscia, Adolescenza, trasgressione e violenza

I giovani oggi formano quella che qualcuno ha chiamato una "generazione invisibile". Scorrendo i risultati delle ricerche italiane sull'argomento, dagli anni ottanta in avanti, ci si accorge che è comune una costante, allarmata denuncia del progressivo ritiro delle giovani generazioni nel privato. Dopo l'euforia movimentista, la maggioranza degli studi non può far altro che sottolineare il fascino che il lato personale, intimo, famigliare dell'esperienza, impietosamente, esercita su di loro: scomparsi i cortei dalle piazze, i giovani abitano il sotterraneo. Nelle profondità impenetrabili del loro "privato" i ragazzi fanno moltissime cose, alcune delle quali estremamente visibili e dalla forte valenza pubblica. Non si tratta quindi di denunciare una degenerazione o una caduta di valori, ma di prendere atto di un conflitto tra visioni differenti del mondo e della società. Per sostenere questa tesi, occorre riflettere sulle crescenti distanze culturali che separano le generazioni: mondi giovanili e mondi adulti evidenziano universi simbolici ed attribuzioni di senso vistosamente diversi, con tutto ciò che ne consegue sul piano della costruzione delle identità individuali. I giovani, agli occhi adulti, si sono trasformati in stranieri. Luca Mori, Laboratorio sociologico - Ricerca empirica ed intervento sociale

Sono sempre di più i ragazzi che si fanno un piercing o un tatuaggio, ma quali sono le persone che sono più attratte da questa moda? Il popolo dei tatuati oggi non comprende solo gli adolescenti ma anche giovani e adulti di entrambi i sessi, appartenenti a contesti sociali ed economici eterogenei, che utilizzano il corpo per motivazioni diverse sia individuali che di gruppo. Coesistono infatti fenomeni di imitazione, di identificazione con modelli, di ricerca individuale, di critica e di opposizione al sistema, di trasgressione, di conformismo, di individuale malessere profondo, ma anche di semplice estetica. http://www.flashgiovani.it/sessualita/approfondimenti/pagina/64/

3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Sicurezza e libertà, due esigenze complementari della società contemporanea

Si accentua nel nostro tempo una forma di insicurezza collettiva indotta dalla situazione pericolosa, violenta e incontrollabile in cui si trova una società globale allo sbando, sotto la guida di élite politiche e finanziarie in grave crisi. Da questa insicurezza, sempre più evidente, hanno origine disagi nel comportamento individuale e collettivo che vale la pena di indagare. La paura delle responsabilità della vita adulta, l'ansia di controllo sulla realtà circostante, la diffidenza verso il

prossimo, i rituali ossessivi come garanzia scaramantica, l'angoscia senza apparente motivo, la rimozione della morte, gli attacchi di panico, il culto ridotto a idolatria, il distacco dagli istinti, la violenza senza movente e certe disperate fasi depressive sono solo alcuni diffusi segnali che l'inconscio ci invia per aiutarci a riconoscere la gravita della situazione collettiva. Cambiare forse si può ancora, ma per una trasformazione sociale sembra necessario tenere conto anche di che cosa vuoi dire, dal punto di vista psicologico, quello che sta succedendo a ognuno di noi e nel mondo intero. Marina Valcarenghi, L'insicurezza, 2009

Fino a che punto la libertà può essere limitata a vantaggio della sicurezza personale? Partendo dal presupposto che la sicurezza è la base di un’esistenza libera bisogna però concentrarsi sulla percezione del "limite alla libertà", che è tanto maggiore quanto più questo limite ci coinvolge da vicino. «Se ai fini di tutelare la nostra sicurezza poniamo un limite alla libertà di qualcuno che percepiamo diverso da noi – esordisce il ministro Amato –, consideriamo quel limite meno restrittivo. Ma se esso riguarda noi stessi lo avvertiamo. Un esempio plausibile è dato dalla disputa in corso tra Usa e Ue sulle norme di controllo volute dal governo americano nei confronti di chi entra negli Stati Uniti. Per gli europei sono limitazioni eccessive ai diritti della persona».

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«Non sempre capiamo quello che la metà degli imam predicano. In qualità di giudice posso espellere dal Paese coloro che sono considerati artefici di disegni terroristici futuri. Ma l’espulso può ricorrere alla Corte europea di Strasburgo se nel Paese di destinazione c’è violazione dei diritti umani». Insomma, ci troviamo a un bivio. «Da una parte ci sono i diritti umani dell’espulso. Dall’altro, invece, una questione: che cosa succederebbe se non decretassi l’espulsione?».

C’è la presa di coscienza, allora, che esiste un profilo della sicurezza che porta a misure che possono mettere a repentaglio diritti che noi consideriamo non tangibili. Una via a senso unico, dunque.

Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di Milano, 22-5- 2007

«Ai giorni nostri il problema sicurezza si è decisamente complicato - prosegue il ministro -: il terrorismo internazionale, il post 11 settembre, il fenomeno dell'immigrazione, la facilità di una comunicazione internazionale capace di creare reti. In questo scenario la semplice distinzione noi-altro è diventata illusoria». Di conseguenza nasce spontaneo domandarsi cosa sia ragionevole chiedere a tutti, a "noi" e agli "altri", ai fini di prevenire il terrorismo, essendo quest’ultimo un fenomeno completamente nuovo per il nostro paese. «Il terrorismo ha introdotto in Europa una minaccia, non esterna come quella alla quale eravamo abituati si tratta di gruppi privati dal potenziale illimitato che possono disporre di arsenali, chimici o nucleari, in grado di provocare stragi di massa»

Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di Milano, 22-5- 2007

L’Unione europea si fonda sul rispetto dei diritti dell’uomo, delle istituzioni democratiche e dello Stato di diritto. La Carta dei diritti fondamentali sancisce tutti i diritti - personali, civili, politici, economici e sociali - dei cittadini dell’Unione. L'Agenzia europea per i diritti fondamentali aiuta i politici a elaborare la normativa in questo campo e a sensibilizzare l'opinione pubblica ai diritti fondamentali. Il cosiddetto "accordo di Schengen" garantisce il diritto di spostarsi liberamente da un paese all’altro. Oggi, dunque, i cittadini europei non devono più esibire il passaporto o la carta d’identità quando si recano in un altro paese dell'UE. ..... Importanti diritti sono riconosciuti anche ai cinque milioni di cittadini di paesi terzi che attualmente lavorano nell'Unione europea. Sono state elaborate procedure comuni per agevolare, per esempio, il ricongiungimento familiare o l'integrazione dei nuovi arrivati.

Mentre sempre più persone tentano di raggiungere l’Unione europea per sfuggire a guerre, persecuzioni e catastrofi naturali o semplicemente nella speranza di una vita migliore, gli Stati membri cercano soluzioni comuni a sfide comuni. In particolare, stanno elaborando norme minime e procedure per i richiedenti asilo, che determinino le modalità per presentare la domanda di asilo e le

autorità competenti per esaminarla, lo status del beneficiario e il ruolo delle autorità nazionali nell’assolvere queste responsabilità.

Nel 2008 i leader dell'UE hanno siglato un patto europeo sull'immigrazione che fissa i principi alla base di diverse normative europee. L'obiettivo è gestire l'immigrazione regolare in maniera tale da tener conto delle priorità e delle esigenze dei singoli paesi europei e da promuovere l'integrazione. I controlli alle frontiere esterne dell'UE saranno resi più efficaci. L'UE punta anche a creare partenariati con i paesi di origine e di transito al fine di migliorare le condizioni di vita in tali paesi. L’Unione europea è anche determinata a dare un giro di vite all’immigrazione clandestina. Nel 2005 ha istituito l’agenzia Frontex, con il compito di organizzare la collaborazione operativa tra gli Stati membri nel campo della sicurezza delle frontiere esterne. La libera circolazione all’interno dell’UE è possibile soltanto se sono in atto controlli efficaci ed efficienti in tutti i punti d’ingresso.

Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE, 12-09-2005

Garantire la sicurezza dei cittadini è una delle priorità assolute dell’Unione. Ciò significa servirsi di strumenti pratici e giuridici per impedire che le organizzazioni criminali – baroni della droga, trafficanti di esseri umani, riciclatori di denaro sporco, terroristi - approfittino delle libertà garantite nell’Unione. All’atto pratico, cresce la cooperazione fra le forze di polizia nazionali, specie nel quadro dell’Europol. Un’apposita legislazione è stata adottata per lottare contro il riciclaggio. Essa permette di confiscare i proventi di reati e fa obbligo agli istituti creditizi e finanziari e a determinate categorie professionali, come avvocati, contabili e case da gioco, di dichiarare le operazioni di valore pari o superiore a 15 000 euro.

Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE, 12-09-2005

I ministri dell'interno dei Paesi UE, non hanno le idee chiare sulla conservazione dei dati del traffico telefonico e telematico. Ma il nostro Ministro dell'interno Pisanu non ha manifestato incertezze e ha detto

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semplicemente che il signor Rossi deve accettare qualche limitazione della sua privacy per avere maggiore sicurezza. Tutto qui? Se il problema fosse solo questo non ci sarebbe nulla da ridire: la difesa dal terrorismo vale bene una limitata compressione del diritto alla riservatezza. In realtà i problemi sono molti e molto seri. Esiste una cornice allarmante: quella della "autorizzazione di polizia" per svolgere l'attività, con il corredo delle ispezioni e dell'acquisizione dei dati da parte delle forze dell'ordine. Il che comporta la possibilità che i dati acquisiti con la finalità di combattere il terrorismo vengano usati anche per procedimenti per la presunta commissione di altri reati. Inoltre si deve valutare il fatto, non secondario, che la presenza di una sterminata quantità di archivi di dati personali, nelle mani di titolari che non possono essere tutti onesti, rigorosi e preparati, costituisce un rischio per la riservatezza degli utenti. Ma c'è di più. Le attività di cui stiamo parlando costituiscono il motore stesso della società dell'informazione: fornitura e acquisizione di servizi per via telematica, scambio di corrispondenza, ricerca di informazioni. Sottoporre queste attività ad una "autorizzazione di polizia" è intollerabile in una società che si dice libera e democratica. Contravvenire all'obbligo della richiesta di autorizzazione è un illecito punibile. "Autorizzazione di polizia" significa che "Gli ufficiali e gli agenti di pubblica sicurezza hanno facoltà di accedere in qualunque ora nei locali destinati all'esercizio di attività soggette ad autorizzazione di polizia" (art. 16 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). Assoggettare a restrizioni di questo genere attività ormai quotidiane nella nostra società è tipico dei Paesi dove non c'è una democrazia compiuta (la Cina, per esempio). E' vero che il terrorismo internazionale è una minaccia gravissima, incombente. Per combatterlo si deve arrivare a misure di questa gravità? Perché, nella sostanza, queste norme impongono pesanti limitazioni al nostro essere cittadini nella società dell'informazione. Basta riflettere sul fatto che i dati delle nostre "navigazioni" possono rivelare le nostre idee politiche, le nostre tendenze sessuali, le nostre convinzioni religiose il nostro stato di salute. Se si aggiungono gli header delle nostre e-mail, si aggiunge la possibilità di ottenere la "mappa" completa dei nostri rapporti personali e di lavoro: è il caso di dire "privacy addio".

Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE, 12-09-2005

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Gli scarti nelle società industriali e i rischi che corriamo. Che fare davanti ai problemi di smaltimento

Non si tratta solo del danno ambientale che certi rifiuti, a cominciare da quelli radioattivi, producono. È che un modo di intendere la civiltà è entrato in crisi. E ci coinvolge tutti. Occorre perciò capire qual è il grado di responsabilità che abbiamo e che cosa fare senza dover rinunciare ai lati positivi del progresso. PIERGIORGIO ODIFREDDI

Ha senso che sia coinvolta la pubblica opinione in faccende tecniche, come l’ubicazione delle scorie nucleari? «Certo! Il pubblico deve poter decidere su una serie di problemi che hanno implicazioni scientifiche e tecnologiche, dalle scorie alla clonazione. Ma per fare questo deve avere un minimo di conoscenza scientifica di base, per poter discernere i pareri degli esperti che le varie parti non hanno difficoltà a esibire, a favore o contro qualunque posizione». Sta dicendo che l’alfabetizzazione scientifica è cruciale? «Sì. Ma in Italia credo che possiate lavorarci solo nelle scuole inferiori e superiori, per come è organizzato il vostro sistema scolastico”

Intervista di P. ODIFREDDI al premio Nobel per la Chimica ROALD OFFMANN

Una risposta adeguata al problema tecnico delle scorie nucleari non esiste né in Russia né in altri paesi. È, questo, uno degli ostacoli principali allo sviluppo dell’industria atomica in tutto il mondo. Se da un lato le scorie debolmente o mediamente attive possono in qualche modo essere isolate con un certo margine di sicurezza per alcuni decenni (cioè per quel lasso di tempo necessario a indebolire la loro radioattività fino a ordini di grandezza non più pericolosi, grazie a una serie di processi naturali), ciò è impossibile per quanto riguarda le scorie altamente attive e durature, innanzi tutto quelle del plutonio il cui periodo di semidisgregazione raggiunge i 24 mila anni. In nessun posto, né negli Stati Uniti né in Gran Bretagna e neppure in Francia o da noi in Russia si è riusciti a organizzare depositi centralizzati: troppo difficile si è infatti rivelata l’individuazione di formazioni geologiche capaci di garantire un prevedibile margine di stabilità per un periodo di migliaia di anni durante i quali sarà necessario conservare le scorie. La verità è che al momento il problema della conservazione delle scorie nucleari viene risolto in un modo molto pericoloso: con i depositi temporanei nei pressi delle centrali atomiche. Questo è pericoloso per due motivi: i depositi, non protetti da strutture di isolamento perfette come quelle dei reattori nucleari, rappresentano un’irresistibile tentazione per i terroristi. Inoltre, le scorie possono essere utilizzate per estrarre plutonio e costruire delle bombe atomiche primitive, ma perfettamente funzionanti. ALEKSEJ JABLOKOV

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Il programma italiano dell’energia atomica, già defunto da 16 anni per volontà popolare, ci lascia 53 mila metri cubi di rifiuti nucleari. Altri 2.000 metri cubi di residui radioattivi provengono da ospedali, industrie, laboratori scientifici. Anche se riuscissimo a risolvere in maniera soddisfacente il loro stoccaggio, a pochi chilometri dal nostro confine la proliferazione del combustibile radioattivo procede inarrestabile. La sola Francia crea ogni anno altri 25.000 metri cubi di residui nucleari, di cui 4.000 metri cubi di scorie a lunga vita. Scienziati e governi hanno un bell’insistere sull’assoluta sicurezza dei procedimenti di stoccaggio, la paura della gente è irrazionale e sensata al tempo stesso. STEFANO RAMPINI

La popolazione del pianeta è triplicata in due secoli, ma la produzione e i consumi materiali sono sestuplicati negli ultimi cinquant’ anni. Nonostante questo continuiamo a comportarci come se il pianeta avesse una capienza infinita per assorbire i resti del nostro banchetto tossico. Ogni italiano, in ogni anno della propria vita, fabbrica. in media 600 kg solo di spazzatura casalinga: di cui 50 kg all’anno di plastiche, 20 kg di metalli, 30 kg di prodotti velenosi non combustibili, 60 kg di vetro (riciclabile, ma con alto consumo di energia e quindi inquinamento). Questi sono solo i rifiuti solidi urbani che escono dalle nostre case, cioè l’ultimo anello di una catena di immondizie più lunga.

Bisogna aggiungerci i rifiuti industriali, che in una grande nazione europea come l’Italia si aggirano sui 100 milioni di tonnellate l’anno. STEFANO RAMPINI

L’illusione che l’elettronica sia verde in parte deriva dal fatto che molta produzione fisica è stata spostata nel Terzo mondo. Cina e India, Indonesia e Malaysia, sono anche i paesi dove i paesi occidentali di preferenza mandano a morire i vecchi computer, videoregistratori, televisori, frigoriferi, telefonini: altre montagne di ferraglia che salgono all’orizzonte. Le discariche di scorie tossiche che allontaniamo dalla nostra vista, insieme con i rifiuti prodotti dal vigoroso boom economico delle nuove potenze emergenti, ci rimandano indietro invisibili regali velenosi: il mercurio e il piombo, i pesticidi e i diserbanti finiscono nelle grandi vasche della piscicoltura cinese, da cui importiamo pesce surgelato in quantità. STEFANO RAMPINI

Dall’olocausto atomico di Hiroshima e Nagasaki che chiuse la seconda guerra mondiale, alla catastrofe della centrale di Cernobyl che segnò l’inizio della fine della guerra fredda, l’energia dell’atomo ha ispirato alcuni dei peggiori incubi del XX secolo. Quelle paure si trasferiscono ad ogni residuo radioattivo che la tecnologia nucleare ci lascia. Gli scienziati spiegano che la confusione è irresponsabile, che è errato accostare nucleare civile e bellico. Ma gli stessi governi occidentali alimentano la paura quando denunciano l’uso duale delle centrali in Iran o in Corea del Nord, lasciando intendere che il confine non è poi così netto. STEFANO RAMPINI

La raccolta differenziata dei rifiuti ha cominciato a prender piede quando le comunità locali hanno deciso di opporsi alle discariche e agli inceneritori. Per certi versi si è forse andati troppo oltre nell’opporsi a questi impianti. Ma le ragioni delle rivolte popolari non seguono la ragione dei tecnici di laboratorio. Per altri versi, tuttavia, si è ancora troppo indietro. Perché il problema non è il modo migliore di smaltire le scorie nucleari, industriali o urbane che siano ma quello di non produrle più: di programmare i processi produttivi e il consumo in modo che quello che è scarto per un’impresa o per una famiglia sia fin dall’inizio l’input di un nuovo processo economico. E di non produrre quello che non può essere input per nient’altro (o solo per la produzione di armi di distruzione di massa). Come fa la natura. GUIDO VIALE

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

Le città continue, 5

La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall'involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche dall'ultimo modello d'apparecchio. Sui marciapiedi, avviluppati in tersi sacchi di plastica, i resti della Leonia d'ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di dentifricio schiacciati, lampadine fulminate, giornali, contenitori, materiali d'imballaggio, ma anche scaldabagni, enciclopedie, pianoforti, servizi di porcellana: più che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate, l'opulenza di Leonia si misura dalle cose che

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ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove. Tanto che ci si chiede se la vera passione di Leonia sia davvero, come dicono, il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto l'espellere, l'allontanare da sé, il mondarsi d'una ricorrente impurità. Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e il loro compito di rimuovere i resti dell'esistenza di ieri è circondato d'un rispetto silenzioso, come un rito che ispira devozione, o forse

solo perché una volta buttata via la roba nessuno vuole più averci da pensare. Dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della città, certo; ma ogni anno la città s'espande, e gli immondezzai devono arretrare più lontano; l'imponenza del gettito aumenta e le cataste s'innalzano, si stratificano, si dispiegano su un perimetro più vasto. Aggiungi che più Leonia eccelle nel fabbricare nuovi materiali, più la spazzatura migliora la sua sostanza, resiste al tempo, alle intemperie, a fermentazioni e combustioni. E` una fortezza di rimasugli indistruttibili che circonda Leonia, la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne.

Il risultato è questo: che più Leonia espelle roba più ne accumula; le squame del suo passato si saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la città conserva tutta se stessa nella sola forma definitiva: quella delle spazzature d'ieri che s'ammucchiano sulle spazzature dell'altro ieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri. Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, al di là dell'estremo crinale, immondezzai d'altre città, che anch'esse respingono lontano da sé montagne di rifiuti. Forse il mondo intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una metropoli in eruzione ininterrotta. ITALO CALVINO, Le città invisibili

Le finalità e i temi del movimento ambientalista si sono gradualmente staccati dalle occasioni concrete e dalle istanze individuali, in ultima analisi facilmente soddisfacibili, approdando ad una protesta generale contro le condizioni e i presupposti dell’industrializzazione medesima. Le occasioni della protesta non sono più esclusivamente casi particolari, minacce visibili e riconducibili ad aggressioni all’ambiente chiaramente imputabili (fuoriuscite di petrolio, inquinamento dei fiumi con gli scarichi industriali, ecc.). Al centro dell’attenzione stanno sempre più le minacce che per i profani non sono né visibili né tangibili, minacce che talvolta non si traducono in atto nel corso della vita di chi le percepisce, ma solo nella generazione successiva. Per quanto ciò possa suonare paradossale, nel movimento ecologista così scientifizzato le occasioni e i temi della protesta sono diventati largamente indipendenti dai promotori della protesta, i profani coinvolti. ULRICH BECK

TIPOLOGIA C - TEMA STORICO Imperialismo e colonialismo: due fenomeni che contrassegnano la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, fino a sfociare nel drammatico conflitto mondiale. Quali le cause di questi fenomeni e le conseguenze di medio e lungo periodo?

TIPOLOGIA D - TEMA DI CARATTERE GENERALE La violenza è l'espressione di un modo irrazionale di concepire i rapporti umani, del rifiuto di soluzioni come la cooperazione e la solidarietà. Si preferisce una soluzione primitiva e nevrotica costituita dai rapporti di potere. Una società competitiva come la nostra, basata su rapporti di potere, favorisce negli individui lo sviluppo di sensi di insicurezza e li abitua a fronteggiare questi sensi di insicurezza con l'aggressività. Negli esseri umani la violenza è generalmente violenza nei riguardi dei più deboli.

Durata massima della prova: 6 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna delle tracce del tema. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Prima prova scritta

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila (1926) Edizione di riferimento: Oscar Mondadori, Milano 1992

«Io non potevo vedermi vivere. Potei averne la prova nell’impressione dalla quale fui per così dire assaltato, allorché, alcuni giorni dopo, camminando e parlando col mio amico Stefano Firbo, mi accadde di sorprendermi all’improvviso in uno specchio per via, di cui non m’ero prima accorto. Non poté durare più d’un attimo quell’impressione, ché subito seguì quel tale arresto e finì la spontaneità e cominciò lo studio. Non riconobbi in prima me stesso. Ebbi l’impressione d’un estraneo che passasse per via conversando. […] Era proprio la mia quell’immagine intravista in un lampo? Sono proprio così, io, di fuori, quando - vivendo - non mi penso? Dunque per gli altri sono quell’estraneo sorpreso nello specchio: quello, e non già io quale mi conosco: quell’uno lì che io stesso in prima, scorgendolo, non ho riconosciuto. Sono quell’estraneo che non 8) posso veder vivere se non così, in un attimo impensato. Un estraneo che possono vedere e conoscere solamente gli altri, e io no. E mi fissai d’allora in poi in questo proposito disperato: d’andare inseguendo quell’estraneo ch’era in me e che mi sfuggiva; che non potevo fermare davanti a uno specchio perché subito diventava me quale io mi conoscevo; quell’uno che viveva per gli altri e che io non potevo conoscere; che gli altri vedevano vivere e io no. Lo volevo

- vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e lo conoscevano. Ripeto, credevo ancora che fosse uno solo questo estraneo: uno solo per tutti, come uno solo credevo d’esser io per me. Ma presto l’atroce mio dramma si complicò: con la scoperta dei centomila Moscarda, ch’io ero non solo per gli altri ma anche per me, tutti con questo solo nome di Moscarda, brutto fino alla crudeltà, tutti dentro questo mio povero corpo ch’era uno anch’esso, uno e nessuno ahimè, se me lo mettevo davanti allo specchio e 4. me lo guardavo fisso e immobile negli occhi, abolendo in esso ogni sentimento e ogni volontà. Quando così il mio dramma si complicò, cominciarono le mie incredibili pazzie.»

5. Luigi Pirandello, (Agrigento 1867 - Roma 1936), tra i più grandi autori della letteratura del Novecento, compose numerose opere narrative (Il Fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Novelle per un anno) e rivoluzionò il teatro italiano (Sei personaggi in cerca d’autore, Questa sera si recita a soggetto, Enrico IV etc.). In tutta la sua produzione si delinea la visione relativistica del mondo e della vita.

È Comprensione del testo Riassumi il contenuto del testo.

È Analisi del testo 2.1 Analizza l’aspetto formale (linguistico, lessicale, sintattico) del testo proposto. 2.2 “Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e lo conoscevano” (righe 14- 15). Soffermati sul significato di tale affermazione del protagonista. 2.3 Che cosa intende Moscarda con “la scoperta del centomila Moscarda, ch’io ero non solo per gli altri ma

anche per me”? 2.4 Analizza la conclusione del brano, soffermandoti sulla valenza che i due termini “dramma” e “pazzia” assumono nel brano e nel romanzo in questione. 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 6) Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo, ed approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Pirandello e/o di altri autori conosciuti.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto

o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: L’amicizia.

Il grande amico Un grande amico che sorga alto su me e tutto porti me nella sua luce, che largo rida ove io sorrida appena e forte ami ove io accenni a invaghirmi…

5 Ma volano gli anni, e solo calmo è l’occhio che antivede perdente al suo riapparire

lo scafo che passava primo al ponte. Conosce i messaggeri della sorte, può chiamarli per nome. È il soldato presago.

10 Non pareva il mattino nato ad altro? E l’ala dei tigli e l’erta (1) che improvvisa in verde ombría (2) si smarriva non portavano ad altro? Ma in terra di colpo nemica al punto atteso 15 si arroventa la quota. Come lo scolaro attardato (3) – né piú dalla minaccia della porta sbarrata fiori e ali lo divagano – io l o seguo, sono nella sua ombra.

20 Un disincantato soldato.

Uno spaurito scolaro. Vittorio SERENI, Gli strumenti umani, (in Appuntamento a ora insolita), Einaudi, Torino 1965 È Salita; (2) ombríare = far ombra; (3) probabile riferimento allo scolaro François Seurel, personaggio del romanzo di Alain-Fournier Le grand Meaulnes (Il grande amico), che - fisicamente impedito - non può seguire l’amico.

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«Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era nessuno che potesse rispondere all’idea romantica che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei volentieri dato la vita. […] Erano ragazzi simpatici e io andavo abbastanza d’accordo con tutti. Ma così come non ero animato da particolari simpatie nei confronti di nessuno, nemmeno loro sembravano attratti da me. Non andavo mai a casa loro né loro venivano mai a trovare me. Un altro motivo della mia freddezza, forse, era che avevano tutti una mentalità estremamente pratica e sapevano già cosa avrebbero fatto nella vita, chi l’avvocato, chi l’ufficiale, chi l’insegnante, chi il pastore, chi il banchiere. Io, invece, non avevo alcuna idea di ciò che sarei diventato, solo sogni vaghi e delle aspirazioni ancora più fumose. Volevo viaggiare, questo era certo, e un giorno sarei stato un grande poeta. Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia. […] I giovani tra i sedici e i diciotto anni uniscono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di corpo e di spirito e il bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata. Si tratta di una fase di breve durata che, tuttavia, per la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle esperienze più preziose della vita.» Fred UHLMAN, L’amico ritrovato, Feltrinelli, Milano 1986 «“Che cos’è un amico? È qualcuno che conosciamo a fondo e a cui vogliamo bene comunque”. […] Ma l’amicizia non è soltanto completa conoscenza dell’altro. Occorre necessariamente, per lo sviluppo e la costruzione di questo sentimento, una parte importante di rispetto e ammirazione. Tali qualità risaltano in maniera tanto più autentica in quanto non sono distorte dal gioco della seduzione. All’inizio del rapporto amoroso, la voglia di piacere e di sedurre porta inevitabilmente a qualche menzogna, se pur piccola. Menzogne verbali per rendere più bella la realtà, o menzogne fisiche, sempre per rendere più bella la realtà: ci si pettina, ci si profuma, si fa uno sforzo per apparire migliori. C’è una trasformazione momentanea e non destinata a durare nel tempo, come un pavone che per fare la corte si incollasse addosso magnifiche piume; piume destinate a volar via col vento. Ma i vostri amici non hanno mai visto le vostre piume artificiali: tutto quello che hanno visto, amano, ammirano in voi è reale. C’è una forma di autenticità unica, possente, rassicurante. Non esiste doppio gioco. C’è un essere umano, completo, che è come voi lo vedete. Ed è questa verità assoluta che contribuirà a creare il legame di amicizia. Poiché in fondo, è di amore che parliamo.» Joël DICKER, La verità, soltanto la verità, sull’amicizia, «Corriere della Sera - la Lettura»,18 settembre 2016 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: La società di fronte al fenomeno del cyberbullismo: responsabilità e spazi di intervento.

DOCUMENTI Legge 29 maggio 2017, n. 71. “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbulismo”. Art. 1 7) La presente legge si pone l'obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche.

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8) Ai fini della presente legge, per «cyberbullismo» si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo. […] Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2017, n. 127 «Ma l’elemento determinante, potenzialmente in grado di condurre a esiti drammatici, suicidio compreso, sembra essere la visibilità senza confini offerta dalla rete. Un atto di bullismo, per compiersi, richiede una vittima, un persecutore e la presenza di spettatori, che possono inconsapevolmente alimentare l’intensità della violenza attraverso una presenza silenziosa o, ancor peggio, riprendendo la scena e caricando il video in rete. Sempre gli spettatori potrebbero far cessare l’atto di bullismo non solo intervenendo in modo concreto per favorirne l’interruzione, ma anche semplicemente voltando le spalle alla scena. […] Il web, per sua stessa natura, rappresenta un non luogo, ovvero uno spazio astratto che ha però ripercussioni concrete e da dove non è possibile fuggire. Nel web la visibilità non è più prigioniera dello spazio e quindi non ha senso cambiare classe, scuola o città. Svincolata dalla presenza fisica dell’altro, la visibilità sul web occupa ogni spazio disponibile; di conseguenza, è impossibile sottrarvisi.» Federico TONIONI, Cyberbullismo. Come aiutare le vittime e i persecutori, Mondadori, Milano 2014 «La maggior parte degli attacchi di cyberbullismo avviene su Internet. Allo stesso tempo, Internet è uno dei primi luoghi dove le persone coinvolte in questo tipo di episodi cercano informazioni, aiuto, suggerimenti e contatti utili. Mentre i casi più tragici arrivano alle prime pagine dei giornali, in Internet anche le esperienze meno estreme e sensazionali trovano uno spazio dove poter essere condivise. Raven Days è un esempio di sito Internet volto alla prevenzione di bullismo e cyberbullismo e al supporto delle vittime. Il sito riporta un impressionante numero di storie personali, in cui le vittime di bullismo e cyberbullismo raccontano le loro esperienze, e condividono le loro emozioni.» Giulia MURA, Davide DIAMANTINI, Il cyberbullismo, Guerrini e Associati, Milano 2012 «Gli studenti, anche i più giovani, rappresentano spesso l’avanguardia tecnologica all’interno della scuola, grazie alla loro capacità di utilizzare le opportunità offerte da smartphone, tablet e altri strumenti che consentono la connessione in rete. Tuttavia alla capacità tecnologica non corrisponde spesso eguale maturità nel comprendere la necessità di difendere i propri diritti e quelli di altre persone, a partire dagli stessi compagni di studio. I giovani devono essere consapevoli che le proprie azioni in rete possono produrre effetti negativi anche nella vita reale e per un tempo indefinito.» Garante per la protezione dei dati personali, La scuola a prova di privacy, http://ww.garanteprivacy.it/ 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Razzismo.

DOCUMENTI razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste, e persino con il genocidio, a conservare la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore: il r. nazista, la dottrina e la prassi della superiorità razziale ariana e in partic. germanica, elaborata in funzione prevalentemente antisemita; il r. della Repubblica Sudafricana, basato sulla discriminazione razziale sancita a livello legislativo e istituzionale (v. apartheid); il r. statunitense, riguardo a gruppi etnici di colore, o anche a minoranze diverse dalla maggioranza egemone. Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati

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pregiudizi sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori: episodi di r. contro gli extracomunitari. http://www.treccani.it/vocabolario/razzismo/ «Il razzismo classico, biologico, seguiva una logica di gerarchizzazione e di ispirazione universalista […]. Questo razzismo dava vita a categorie basate principalmente sui tratti somatici degli individui e destinate a creare una gerarchia tra i diversi gruppi umani. Tale gerarchia diveniva una solida base per lo sfruttamento dei gruppi razzializzati. Il razzismo culturale, invece, segue un principio di differenziazione che tende a rifiutare ogni contatto con il gruppo razzializzato e presuppone un’assenza di spazi comuni dove instaurare una pur minima relazione, ed elabora categorie analoghe – gerarchiche e finalizzate anch’esse alla distinzione e all’esclusione – ma fondate sui tratti culturali. Entrambe le logiche finiscono per diventare spinte alla discriminazione, che pretendono di spiegare se non addirittura di prevedere le attitudini, le disposizioni e gli atteggiamenti delle persone o dei gruppi, ma mentre il razzismo biologico tendeva a sottomettere, quello culturale tende ad allontanare, a separare.»

Marco AIME, Si dice cultura, si pensa razza, in M. Aime, G. Barbujani, C. Bartoli e F. Faloppa, Contro il razzismo. Quattro ragionamenti, Einaudi, Torino 2016

«Ma il razzismo in quanto visione del mondo non fu una prerogativa del pensiero e dell’azione di Hitler. […] Hitler in realtà si giovò di un vantaggio comune a tutti i seguaci del razzismo, sia che ponessero l’accento sulle forze spirituali, sia che tentassero di collegarlo con la scienza. I miti razzisti non solo spiegavano il passato e aprivano a una speranza per il futuro, ma dando rilievo agli stereotipi rendevano concreto ciò che era astratto. Gli stereotipi razzisti fecero sì che la teoria diventasse, in maniera semplice e diretta, qualcosa di vivo. […] Il paragone tra il tipo dell’uomo virile, ellenistico e quello dell’uomo malvagio e deforme, e la contrapposizione tra l’ariano dalle proporzioni greche e il malproporzionato ebreo fecero del razzismo un’ideologia incentrata sui fattori visivi; e questa insistenza sull’elemento visivo, a sua volta, rese più facile alla gente comprendere la critica violenta dell’ideologia.» George L. MOSSE, Il razzismo in Europa. Dalle origini all’Olocausto, Editori Laterza, Roma-Bari 1992

«- Chiedi alla maestra di discutere del problema in classe. Sai, bambina mia, è soprattutto con i bambini che si può intervenire per correggere il modo di comportarsi. Con le persone grandi, è più difficile.

- Perché, babbo? - Perché un bambino non nasce con il razzismo nella testa. Per lo più un bambino ripete quello che dicono i suoi parenti, più o meno prossimi. Con assoluta naturalezza un bambino gioca con gli altri bambini. Non si pone il problema se quel bambino africano è inferiore o superiore a lui. Per lui è prima di tutto un compagno di giochi.

Possono andare d’accordo o litigare. E’ normale. Ma non ha niente a che vedere con il colore della pelle. Per contro, se i suoi genitori lo mettono in guardia contro i bambini di colore, allora, forse, si comporterà in un altro modo.» Tahar BEN JELLOUN, Il razzismo spiegato a mia figlia, Mondadori, Milano 1999 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: I limiti della rete globale: privacy, trasparenza, censura.

DOCUMENTI «Ty aveva ideato il sistema iniziale, l’Unified Operating System, che combinava tutte le cose online fino ad allora rimaste divise e abborracciate: profili di utenti dei social media, i loro metodi di pagamento, le loro varie password, i loro account e-mail, username, preferenze, fino all’ultimo strumento e manifestazione d’interesse. Il vecchio metodo – una nuova transazione, un nuovo sistema per ogni sito, per ogni acquisto – era come prendere una macchina diversa per sbrigare ogni tipo di commissione. “Non era necessario avere ottantasette macchine diverse” aveva dichiarato dopo che il suo sistema aveva stupito la Rete e il mondo.

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Lui, invece, aveva messo tutto insieme, tutti i bisogni e tutti gli strumenti di ogni utente, in un unico calderone, e aveva inventato TruYou: un account, un’identità, una password, un sistema di pagamento, per ogni persona. Non c’erano altre password, né multiple identità. I tuoi dispositivi sapevano chi eri, e la tua unica identità – la TruYou, inconfondibile e immodificabile – era la persona che pagava, firmava, rispondeva, visionava e revisionava, vedeva ed era vista. Dovevi usare il tuo vero nome, e questo era legato alle tue carte di credito, alla tua banca, e così pagare per ogni cosa era semplice. Un solo pulsante per il resto della tua vita online.» Dave EGGERS, Il cerchio, Mondadori, Milano 2014 «Una nuova consapevolezza critica emerge in rapporto alla comprensione del ruolo che ogni medium – cioè ogni artefatto, ogni idea, ogni forma di innovazione – ha nel rimodulare l’ambiente umano, e trasformare così il modo di pensare, sentire, agire.» Paolo GRANATA, Elena LAMBERTI, Per un’ecologia dei media, «Il Sole 24 Ore - Nòva» 19 ottobre 2016 «Alla folla di chi ti segue si mescola quella di chi ti minaccia. Ogni parola detta con le intenzioni migliori può diventare un cappio - magari cucito da sostenitori volubili, umorali, diffidenti. Al capo della comunicazione scappa per errore un tweet inopportuno? Un minuto dopo è già tardi per rimediare. Per sbaglio viene pubblicata l’indicazione a non usare le foto del politico che incontra il disabile? Valanga di insulti. Non fai in tempo a spiegare che l’intento non era discriminatorio, e che era quello di evitare strumentalizzazioni: la corrente di disprezzo ti ha già travolto.» Paolo DI PAOLO, Divi e politici l’addio alla rete è cambiato, «La Repubblica», 12 novembre 2016 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Le leggi razziali del ‘38 «Con l’espressione “leggi razziali” si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia dell’Italia contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel corso del 1938 al fine di discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro fenomeno: l’affiorare non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze razziste e antisemite radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica alla vigilia della seconda guerra mondiale.»

Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario Isnenghi), Editori Laterza, Bari 1996

Per lo svolgimento del tuo elaborato potrà risultare utile fare riferimento ad alcuni tra i seguenti argomenti: • il contesto storico in cui vennero emanate le “leggi razziali”; • le misure discriminatorie previste in queste leggi; • i concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”; • le origini storiche dello stereotipo antisemita; • il modo in cui queste “leggi razziali” furono applicate; • le eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci. Potrai, infine, concludere il tuo elaborato con riflessioni e argomentazioni personali TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

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Competizione sociale e gioco d’azzardo.

«Se parole come valutazione, classifica, selezione, merito, prevalgono nel discorso pubblico, indirizzano i programmi politici, improntano il lessico dell’economia, è perché il modello competitivo ha un successo incontrastato. La competizione viene vissuta come la modalità prima di relazione, con se stessi e con gli altri, quasi fosse una legge primordiale. Non c’è più quasi lembo di vita che si sottragga al modello della gara. […] Il paradigma agonistico ha un’estensione e una profondità tali da poter essere considerato uno dei tratti peculiari della nostra epoca. […] Dietro questa fiducia nel calcolo si cela la terribile convinzione che la vita possa essere ridotta a una gara. L’assunzione di questo agonismo, che porta con sé l’obbligo di vincere, ha conseguenze devastanti. Che ne è, infatti, di chi perde? Disagio, depressione, «passioni tristi», come le chiamava Spinoza, scandiscono questa tarda modernità. Ma qui non deve sfuggire un altro fenomeno correlato: il gioco d’azzardo. Chi si sente escluso, avviato alla sconfitta, tenta la mossa estrema. Il «rischia tutto!», messaggio reiterato dalla pubblicità, viene preso alla lettera: si mettono in gioco non solo i soldi, gli averi, ma il tempo, i legami affettivi, la dignità, la vita stessa. Da un lato il gioco d’azzardo appare la rivolta esterna all’agonismo, la scorciatoia per aggirare tutte le gare vincendo d’un colpo, dall’altro ne è solo la versione parossistica che porta quasi sempre alla rovina.»

Donatella DI CESARE, Il boomerang dell’agonismo, «Corriere della Sera - la Lettura», 13 marzo 2016 Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo: • sul significato da attribuire al c.d. «modello competitivo» che viene oggi imputato alla nostra società, adducendo esemplificazioni in cui – nel contesto sociale – esso si rivela e si rende effettivo;

• se sia fondato l’assunto che questo «modello competitivo» interferisce con le relazioni interpersonali e – in caso affermativo – sulle modalità con cui tale interferenza si manifesta; • sull’eventuale relazione fra insuccesso nella competizione e pulsione della «mossa estrema»;

• sulle forme del disagio sociale e sulle altre «passioni tristi» che colpiscono i c.d. perdenti, adducendo – se lo ritieni – eventuali esemplificazioni; • sul fenomeno del gioco d’azzardo, sulle sue cause, sui suoi effetti, sulle responsabilità, sul ruolo della pubblicità. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato. Infine, se lo ritieni, potrai concludere lo svolgimento con un tuo personale approfondimento sugli interessi, occulti e/o palesi, connessi al fenomeno del gioco d’azzardo e sugli interventi che risulterebbero necessari per contrastarlo.

Durata massima della prova: 6 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna delle tracce del tema. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore

“Giovanni Falcone” via Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO

tipologia A : analisi del testo

Candidato .............................................................. Prova in bianco punti 1 Prova solo iniziata punti 2 1 2 3 4 Competenze linguistiche

Numerosi e gravi errori Lessico limitato/generico

Qualche errore nella forma Lessico a volte impreciso

Forma corretta lessico appropriato

Comprensione Molto limitata Frammentaria Limitata agli elementi essenziali

Completa

Analisi Scarsa Generica Adeguata Approfondita

Conoscenze Scorrette Lacunose Essenziali Complete e corrette

voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

giudizio Negativo Gravemente insufficiente

Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo

punti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 PUNTEGGIO: La commissione:

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO

tipologia B : relazione di un "saggio breve" o di un "articolo di giornale"

Candidato .............................................................. Prova in bianco punti 1 Prova solo iniziata punti 2 1 2 3 4 Conoscenze linguistiche

Numerosi e gravi errori Lessico limitato/generico

Qualche errore nella forma Lessico a volte impreciso

Forma corretta Lessico appropriato

Capacità elaborative logiche e critiche

Mancanza/Scarsità di argomentazioni

Argomentazioni poco coerenti/limitate

Argomentazioni coerenti ma con qualche passaggio logico irrisolto

Argomentazioni motivate e coerenti

Aderenza alla traccia Contenuto non/poco pertinente

Parziale aderenza alla traccia - Argomenti non sempre pertinenti

Adeguata aderenza alla traccia - Argomenti pertinenti ma esposti geneicamente

Completa aderenza alla traccia – Argomenti pertinenti e formulati con ricchezza di osservazione

Competenze testuali Gravi lacune rispetto alle richeste - Scarsa coesione

Parziale coerenza con le richieste – Difetti di coesione testuale

Adeguata coerenza con le richieste – Costante coesione, adeguata esplicitazione dei legami logici

Piena coerenza con tutte le richieste – Buona coesione testuale, ciarezza dello schema argomentativo o espositivo

voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

giudizio Negativo Gravemente insufficiente

Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo

punti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 PUNTEGGIO: La commissione:

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore

“Giovanni Falcone” via Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA)

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore

“Giovanni Falcone” via Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO

tipologia C : tema di argomento storico

Candidato .............................................................. Prova in bianco punti 1 Prova solo iniziata punti 2 1 2 3 4 Conoscenze linguistiche

Numerosi e gravi errori Lessico limitato/generico

Qualche errore nella forma Lessico a volte impreciso

Forma corretta Lessico appropriato

Capacità elaborative logiche e critiche

Mancanza di argomentazioni

Argomentazioni poco coerenti/limitate

Argomentazioni coerenti ma con qualche passaggio logico irrisolto

Argomentazioni motivate e coerenti

Aderenza alla traccia Contenuto non pertinente

Parziale aderenza alla traccia

Adeguata aderenza alla traccia

Completa aderenza alla traccia

Conoscenze Scorrette Lacunose Essenziali Complete e corrette

voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

giudizio Negativo Gravemente insufficiente

Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo

punti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 PUNTEGGIO: La commissione:

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO

tipologia D : tema di ordine generale

Candidato .............................................................. Prova in bianco punti 1 Prova solo iniziata punti 2 1 2 3 4 Conoscenze linguistiche

Numerosi e gravi errori Lessico limitato/generico

Qualche errore nella forma Lessico a volte impreciso

Forma corretta Lessico appropriato

Capacità elaborative logiche e critiche

Mancanza di argomentazioni

Argomentazioni poco coerenti/limitate

Argomentazioni coerenti ma con qualche passaggio logico irrisolto

Argomentazioni motivate e coerenti

Aderenza alla traccia Contenuto non pertinente

Parziale aderenza alla traccia

Adeguata aderenza alla traccia

Completa aderenza alla traccia

Conoscenze Scorrette Lacunose Essenziali Complete e corrette

voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

giudizio Negativo Gravemente insufficiente

Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo

punti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 PUNTEGGIO: La commissione:

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore

“Giovanni Falcone” via Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA)

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A.S. 2017/2018 SIMULAZIONE SECONDA PROVA

Testi e griglie di valutazione

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PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONE

Elaborato di: Progettazione e realizzazione del prodotto

Tema di: PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO

SIMULAZIONE II Prova del 27/02/2018 A.A. 2017/2018:

TEMA 2 Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE Un'importante rivista di Natura e Biodiversità deve creare una pagina pubblicitaria verticale in formato A4 e pubblicarla su un'altra rivista ad alta tiratura. E' necessario inserire una fotografia corredata da un testo che identifichi con un’immagine efficace l'idea della naturalezza e della autenticità. Il candidato realizzi la bozza esecutiva utilizzando un’immagine tratta dall’archivio fotografico a sua disposizione ed inserendo gli elementi grafici e di testo che ritiene utili per il raggiungimento dell’obiettivo comunicativo. Si richiede la produzione dei seguenti elaborati:

• I files di lavorazione completi nei formati jpeg e psd • prova di stampa nel formato UNI A4 • relazione descrittiva delle scelte progettuali eseguite.

SECONDA PARTE 1. Si illustrino i parametri che caratterizzano una stampa. 2. In relazione alla sicurezza sul lavoro, si argomenti sul D.L. 81/2008 e le sue integrazioni rispetto la precedente 3. L’esposimetro: il candidato illustri il suo funzionamento ed il suo utilizzo. Durata massima della prova: 8 ore. È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature, informatiche e laboratoriali (esclusa INTERNET), disponibili nella istituzione scolastica.

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SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONE

Elaborato di Progettazione e realizzazione del prodotto

Tema di: PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO

SIMULAZIONE II Prova 18/04/2018 A.A. 2017/2018: TEMA 1

Il candidato svolga le due parti della prova PRIMA PARTE L’associazione di amatori “Classic Drivers”, di rilievo nazionale, organizza un raduno di auto d’epoca per rievocare un avvenimento automobilistico degli anni cinquanta. Utilizzando immagini del proprio archivio, l’associazione decide di affidare ad uno studio professionale la realizzazione di un manifesto cm 70x100, allo scopo di pubblicizzare l’evento. Il candidato, sulla base delle competenze e delle conoscenze acquisite durante il corso di studi e grazie alle esperienze formative realizzate in contesti operativi, progetti il manifesto nelle dimensioni indicate. Utilizzando una o più immagini tra quelle fornite in allegato alla presente traccia, il candidato proceda alla loro elaborazione e ottimizzazione e alla realizzazione della bozza esecutiva del prodotto richiesto, inserendo il nome dell’associazione proponente e ogni altro elemento ritenuto utile al raggiungimento della massima efficacia comunicativa. L’inserimento di eventuali dati mancanti è a scelta del candidato. Si richiede la produzione e la consegna alla commissione dei seguenti elaborati:

• File di lavorazione completi rispettivamente nei formati TIFF, JPEG e/o PSD; • Una prova di stampa ridimensionata nel formato UNI A4; • Relazione illustrativa che riporti i criteri di scelta tecnici e creativi dell’iter progettuale.

SECONDA PARTE Dovendo realizzare delle riprese paesaggistiche e naturalistiche, con il fine di ottenere la migliore presentazione dell’ambientazione e delle caratteristiche del paesaggio, il candidato individui:

a) la tipologia di macchina fotografica digitale da utilizzare; b) il settaggio della macchina; c) le attrezzature indispensabili; d) l’ambientazione ed illuminazione;

Illustri inoltre come intende gestire la parte di presentazione, scelta e consegna del prodotto finito, generando un layout inserendo delle foto di archivio compatibili con le tecniche di ripresa prima descritte. Durata massima della prova: 8 ore. È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature, informatiche e laboratoriali (esclusa INTERNET), disponibili nella

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istituzione scolastica.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE Griglia PARTE DIGITALE

Progettazione (somma degli indicatori tot. 15)

Realizzazione (somma degli indicatori tot. 15)

Pertinenza e creatività (somma degli indicatori tot. 15)

Chiar

ezza p

rogett

uale:

Ob

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Corris

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Creati

vità e

Origin

alità

0.5 Nulla

0.5 Nulla

0.5 Nulla

0.5 Nulla

0.5 Nulla

0.5 Nulla

0.5 Nulla

0.5 Nulla

2 Scarso

2 Scarso

1 Scarso

1 Scarso

1 Scarso

1 Scarso

1 Scarso

1 Scarso

3.5 Mediocre

3.5 Mediocre

2 Mediocre

2 Mediocre

2 Mediocre

2 Mediocre

2 Mediocre

2 Mediocre

5 Sufficiente

5 Sufficiente

3 Sufficiente

3 Sufficiente

3 Sufficiente

3 Sufficiente

3 Sufficiente

3 Sufficiente

6.5 Buono

6.5 Buono

4 Buono

4 Buono

4 Buono

4 Buono

4 Buono

4 Buono

7.5 Ottimo

7.5 Ottimo

5 Ottimo

5 Ottimo

5 Ottimo

5 Ottimo

5 Ottimo

5 Ottimo

MEDIA /15

TOT. /15 TOT. /15 TOT. /15 Griglia PARTE TEORICA

Risposta non pertinente da 3/15 a 5/15 Risposta pertinente ma con contenuti non sufficienti da 6/15 a 9/15 Risposta con contenuti sufficienti da 10/15 a 11/15 Risposta più che sufficiente da 12/15 a 13/15 Risposta esaustiva Da 14/15 a 15/15

La prova si compone di entrambe le parti. Si è scelto di assegnare 12/15 per la prima parte e 3/15 per la seconda.

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A.S. 2017/2018 SIMULAZIONE TERZA PROVA

Testi e griglie di valutazione

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PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI

MATERIE COINVOLTE: TECNOLOGIA APPLICATA AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI

STORIA LINGUA INGLESE

MATEMATICA

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A.S. 2017/18 TECNOLOGIA DEI MATERIALI E DEI PROCESSI PRODUTTIVI

SIMULAZIONE III° PROVA ESAME DI STATO Commenta l'immagine “Peperone” di Edward Weston, dal punto di vista formale, comunicativo e tecnico. (max 7 righe) Con il termine di “Fotodinamismo” si fa riferimento alle immagini di un autore e ad un movimento artistico italiano. Di che autore si tratta, cosa vuole rappresentare e attraverso quale procedimento tecnico. (max 7 righe) Quando una fotografia è sovraesposta, il suo istogramma sarà: Sbilanciato verso destra Sbilanciato verso sinistra Contratto e centrale Piatto e calmo Cos’è la risoluzione dell’immagine (ppi)? Il numero dei pixel che compongono una immagine e ne determinano i dettagli Il numero dei livelli di una immagine digitale e determinano la dimensione del file Il grado di incisione di un’ottica Il potere risolutivo di una pellicola Un istogramma sbilanciato verso sinistra è indice di; Una fotografia sovraesposta Una fotografia corretta Una fotografia sottoesposta Una fotografia in bianco e nero

Quale metodo colore, quale risoluzione e quale formato sono adatti per la pubblicazione di immagini fotografiche sul web? Metodo RGB-Risoluzione 72 dpi-Formato jpg Metodo CMYK-Risoluzione 144 dpi-Formato tif Metodo CMYK-Risoluzione 300 dpi-Formato jpg Metodo RGB- Risoluzione 600 dpi-Formato tif

I colori della sintesi sottrattiva trovano applicazione Nella sensori ccd Nei monitor televisivi Nella stampa fotografica Nella percezione dell’occhio Domande aperte max 5 punti, domande a risposta multipla 0/1 punto. Totale punti 15/15 esimid

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INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO CLASSE 5….

DISCIPLINA: STORIA

CANDIDATO: …………………………………………..…………………

Non sono ammesse cancellature e correzioni Il candidato risponda ai seguenti 2 quesiti a risposta singola (max 10 righe ) Quesito 1 punti ……../5 Illustra quali furono le forze neutraliste e interventiste in Italia, presentando le loro posizioni. ________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Quesito 2 punti ……../5 Quali forze politiche si opponevano allo zarismo ai primi del ‘900? Quali programmi si proponevano di realizzare? ________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Il candidato risponda ai seguenti 5 quesiti con risposta a scelta multipla: Quesito 1 punti ……../1 Giolitti fu accusato sia dai suoi contemporanei che dagli storici:

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a. di essersi schierato dalla parte dei socialisti, difendendo gli interessi della classe operaia

contro i capitalisti b. di essere responsabile di una politica ambigua, tesa ad accontentare tutti. c. di aver cercato l’appoggio esclusivo degli industriali, agrari e ricchi borghesi d. di aver favorito l’ingresso dei cattolici in politica per contrastare l’individualismo borghese e

la concezione del lavoro come pura merce regolata dalle leggi della domanda e dell’offerta Quesito 2 punti ……../1 L’Italia nel 1914 scelse di restare neutrale perché: a. nessuno voleva la guerra che si riteneva combattuta per gli interessi imperialisti dell’Austria

e della Germania. b. l’ Austria aveva inviato l’ultimatum alla Serbia senza consultare il governo italiano, dando

inizio a una guerra offensiva e non difensiva, e perché il nostro esercito non era pronto. c. con il trattato di Londra le potenze dell’Intesa avevano riconosciuto all’ Italia compensi

territoriali in cambio della neutralità. d. il governo era incapace di scegliere, perché paralizzato dal contrasto tra neutralisti e

interventisti. Quesito 3 punti ……../1 Cause profonde della 1a Guerra Mondiale furono: a. L'attentato di Sarajevo (28 giugno 1914), nel quale fu ucciso l'Arciduca d'Austria Francesco

Ferdinando. b. La pretesa della Germania di imporsi come potenza egemonica in Europa e di allargare i

propri domini coloniali in Asia. c. L'imperialismo delle potenze europee, che aveva creato gravi crisi nei Balcani e in Africa, il

nazionalismo tedesco unito al militarismo dilagante. d. La pretesa di Austria e Russia di sostituirsi all'Impero Turco nel controllo sui Balcani. Quesito 4 punti ……../1 I punti fondamentali del programma politico elaborato da Lenin nel 1917 e sintetizzato nelle "Tesi di aprile" sono i seguenti: a. Uscita immediata dalla guerra e collaborazione con il governo provvisorio di Kerenskij. b. Uscita immediata dal capitalismo e cambio di alleanza militare. c. Uscita immediata dalla guerra e nazionalizzazione dei mezzi di produzione. d. Riforma agraria, concessione di una costituzione e cessazione delle ostilità. Quesito 5 punti ……../1 Causa dell'instaurazione del cosiddetto "comunismo di guerra" in Russia fu: a. Il bisogno di assorbire le eccedenze agricole accumulatesi dopo la cessazione delle ostilità. b. La volontà di contribuire alla ripresa dell'economia della Russia. c. La necessità di fornire armi e approvvigionamenti all'Armata Rossa durante la guerra civile. d. La pressione degli interessi dell'industria bellica.

TOTALE PUNTI ………/15

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SIMULAZIONE TERZA PROVA DEGLI ESAMI DI STATO

PROVA DI LINGUA INGLESE a. s. 2017 – 2018

LINGUA INGLESE Classe:BBBBBBBBBBBBB.

NOME e COGNOME.................................................... DATA.....................................................

NUMERO MASSIMO DI RIGHE PER LE RISPOSTE APERTE: 8 1) Explain the characteristics of “ Regionalism” in “Woman with Plants” by Grant Wood. _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________

/5 2) Outline the advantages of digital photography. ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ /5

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3) A developer is:

a) a person who develops photographs. b) a machine which prints photographs. c) a chemical solution which is used to develop photographic material. d) a sheet used to filter incoming light.

/1 4) A pixel is: a) An element which is necessary in a dark room. b) An element which makes up the image. c) An element necessary only in black and white photography. d) The empty space between the subjects in an image.

/1 5) Which extension(s) is best for internet pics? a) PNG b) JPEG c) JPEG and GIF d) BMP /1 6) Saturation is defined as: a) The number of colours in an image. b) The degree to which a colour is undiluted by white. c) The degree to which a colour is undiluted by black. d) The degree to which a colour is undiluted by yellow. /1 7) The two basic factors which have transformed media landscape are: a) Internet connectivity and cost b) Internet connectivity and computer processing. c) Production and storage. d) Distance and contact. /1

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SIMULAZIONE TERZA PROVA

SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO - A.S. 2017/2018 MATEMATICA

Candidato __________________ Classe _________ Fotografico data ________________ VALUTAZIONE Quesito 1 2 3 4 5 6 7 Tot.

… / 15 Punti … / 5 … / 5 … / 1 … / 1 … / 1 … / 1 … / 1 1) Calcolare il seguente integrale:

5 34

4 5x x x dxx⌠⌡

− − 2) Calcolare il seguente integrale: ( )223 3 1x x dx−⌠⌡

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3) Indicare il grafico della funzione di equazione 5logy x=

� �

� �

4) La derivata della funzione 24 3 1x xy e − −= è:

� 2' 4 3 1x xy e − −= � 8 3xy e −′ =

� ( ) 2' 4 3 18 3 x xy x e − −= − � 24 3 118 3

x xy ex− −′ = −

5) Si dice primitiva della funzione ( )y f x=

� l’integrale indefinito di ( )f x � una derivata di ( )f x

� la totalità delle derivate di ( )f x � una funzione la cui derivata coincide con ( )f x 6) Quale delle seguenti uguaglianze applica correttamente la linearità dell’integrale?

� 2 27 7x xx e dx x dx e dx= ⋅∫ ∫ ∫ � ( )3 35 2ln 5 2 lnx x dx x dx x dx− = −∫ ∫ ∫

� ( ) ( )4 45 5x x dx x x dx− = −∫ ∫ � 5 2 5 2x xx e dx x e dx=∫ ∫ 7) ( )2 43x x x dx+ − =∫

� 2 3 51 12 5x x x+ − � 2 43x x x c+ − +

� 31 6 3x x c+ − + � 2 5

32 5x xx c+ − +

x

y

x

y

x

y

x

y

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SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI

MATERIE COINVOLTE: TECNICA DELLA DISTRIBUZIONE E MARKETING

LINGUA INGLESE TECNOLOGIA DEI MATERIALI E DEI PROCESSI PRODUTTIVI

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI

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SIMULAZIONE TERZA PROVA INDIRIZZO FOTOGRAFICO MATERIA: TECNICA DELLA DISTRIBUZIONE E MARKETING ALUNNO:

1) Definisci la segmentazione del mercato e indica e spiega i parametri utilizzati per effettuare la segmentazione. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2) Elenca e spiega le fasi del ciclo di vita del prodotto e per ogni fase individua le opportune azioni di marketing nel caso in cui si decida di utilizzare come leve il prezzo ed il prodotto. _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 1) Per pubblicità istituzionale si intende un messaggio:

o Rivolto a specifici segmenti . o Riguardante l’immagine dell’impresa. o Riguardante uno specifico prodotto/servizio. o Relativo alla fase di introduzione del prodotto sul mercato.

9) Rispetto al marketing tradizionale il web marketing

o Ha costi di gestione più alti . o Abbatte le barriere geografiche . o Non considera il prezzo del prodotto. o Non considera la dostribuzione .

6. La matrice SWOT

o Consente all'azienda di calcolare la quota di mercato conquistata. o E' uno strumento che consente all'azienda di individuare i punti di forza e debolezza dell'impresa. o Permette di capire a che punto si trova un prodotto nell'arco della sua vita commerciale. o Uno strumento che consente di capire quanto può vendere un prodotto nell'arco della sua vita

commerciale.

7. Il prezzo di scrematura:

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o In base alle previsioni consente il pareggio tra ricavi totali e costi totali. o E’ più basso rispetto alla concorrenza. o E’ più alto rispetto alla concorrenza. o E’ fissato ai livelli della concorrenza.

5) Nell'ambito del processo comunicativo la decodifica è

o Il sistema di segni usato per comunicare il messaggio. o Il sistema che raccoglie le informazioni di ritorno e che viene inviato al destinatario. o Il sistema che consente di interpretare il messaggio. o Il sistema che consente che il messaggio risulti nitido e chiaro.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA

DEGLI ESAMI DI STATO PROVA DI LINGUA INGLESE

a. s. 2017 – 2018

LINGUA INGLESE Classe:BBBBBBBBBBBBB.

NOME e COGNOME.................................................... DATA.....................................................

NUMERO MASSIMO DI RIGHE PER LE RISPOSTE APERTE: 8 1) Why is gift wrapping considered a form of art in Japan? _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________

/5 2) What are the main characteristics of Robert Capa’s photos? ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ /5

3) Robert Capa covered: a) the Spanish Civil War.

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b) World War II across Europe. c) the first Indochina War. d) all of the above.

/1 4) What has photography been for many years?

a) An industrial process. b) A natural process. c) A chemical process. d) An electronic process.

/1 5) The main concept of Web 2.0 is about a) a container of documents. b) a meeting place. c) a brainstorming session. d) new applications. /1 6) Slightly out of focus is the title of a a) book written by Henri Cartier-Bresson. b) book written by Robert Capa. c) novel written by Gerda Taro. d) collection of essays written by Lewis Hine.

/1 7) Film layers are: a) golden. b) silver. c) steel. d) aluminium. /1

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CLASSE V° ………. Cognome ………………… Nome ………………… Data ………..

A.S. 2017/18 TECNOLOGIA DEI MATERIALI E DEI PROCESSI PRODUTTIVI

SIMULAZIONE III° PROVA ESAME DI STATO Commenta l'immagine “Peperone” di Edward Weston, dal punto di vista formale, comunicativo e tecnico. (max 7 righe) Con il termine di “Fotodinamismo” si fa riferimento alle immagini di un autore e ad un movimento artistico italiano. Di che autore si tratta, cosa vuole rappresentare e attraverso quale procedimento tecnico. (max 7 righe) Quando una fotografia è sovraesposta, il suo istogramma sarà: Sbilanciato verso destra Sbilanciato verso sinistra Contratto e centrale Piatto e calmo Cos’è la risoluzione dell’immagine (ppi)? Il numero dei pixel che compongono una immagine e ne determinano i dettagli Il numero dei livelli di una immagine digitale e determinano la dimensione del file Il grado di incisione di un’ottica Il potere risolutivo di una pellicola Un istogramma sbilanciato verso sinistra è indice di; Una fotografia sovraesposta Una fotografia corretta Una fotografia sottoesposta Una fotografia in bianco e nero

Quale metodo colore, quale risoluzione e quale formato sono adatti per la pubblicazione di immagini fotografiche sul web? Metodo RGB-Risoluzione 72 dpi-Formato jpg Metodo CMYK-Risoluzione 144 dpi-Formato tif Metodo CMYK-Risoluzione 300 dpi-Formato jpg Metodo RGB- Risoluzione 600 dpi-Formato tif

I colori della sintesi sottrattiva trovano applicazione Nella sensori ccd Nei monitor televisivi Nella stampa fotografica Nella percezione dell’occhio Domande aperte max 5 punti, domande a risposta multipla 0/1 punto. Totale punti 15/15 esimid

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SIMULAZIONE TERZA PROVA

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI Traccia A

Classe _______ Candidato _________________________________ Data _24/04/2018_ 1) Cosa rappresenta il pixel?

Un quadratino luminoso del monitor Un colore preciso presente nell’immagine Un punto dell’immagine con un colore ed una posizione ben precisa L’estensione di un file di Photoshop

2) Qual è l’unità di misura della risoluzione? Punti Dpi DPL Pica

3) Il comando rapido da tastiera “CMD+D” a cosa serve? Per annullare l’ultima azione eseguita Per selezionare Per ritagliare Per deselezionare

4) Quando non è conveniente scattare in Raw? Quando si vuole produrre più file con caratteristiche diverse a partire da un unico originale Quando si vuole conservare un originale con la massima qualità Quando si vuole controllare il bilanciamento del bianco in post-produzione Quando il file deve essere rapidamente utilizzato e condiviso

5) Cosa sono le pagine mastro in InDesign? È una modalità per applicare gli oggetti contenuti a più pagine Sono pagine di importanza elevata Sono pagine con griglie definite Sono pagine con un unico livello

6) Che cos’è un’impaginazione e cosa serve la griglia? (max 8 righe)

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore “Giovanni Falcone”

via Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA)

Candidato .........................................................................

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA (tipologia mista B + C)

Quesiti a risposta aperta (tipologia B) LIVELLO A: evidenzia conoscenze esaurienti, competenze e precisione terminologica

punti 5 LIVELLO B: evidenzia conoscenze e competenze sicure anche se non sempre sorrette da adeguati strumenti espositivi punti 4,5 - 4 LIVELLO C: presenta qualche errore che comunque non ne compromette la pertinenza. E’ sostanzialmente corretta ma non esaustiva punti 3,5-3 LIVELLO D: presenta errori che ne compromettono in parte la pertinenza punti 2,5 - 2 LIVELLO E: presenta conoscenze decisamente poco adeguate. punti 1.5 – 1 Non è attinente al quesito o è mancante punti0

Punti 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10

Quesiti a risposta chiusa, close test (tipologia C) (1 punto per ogni risposta corretta) Risposte corrette Punti 1 – 2 – 3 – 4 - 5

Totale punti / 15

Voto

La commissione

N.B.: ai sensi della normativa vigente, la valutazione finale complessiva della III prova non può comunque essere inferiore a 1/15

TABELLA CONVERSIONE VOTO IN DECIMI

Voti in 15esimi

1

2 - 3

4 - 5

6 - 7

8 - 9

10

11

12 - 13

14

15

Voti in decimi

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10