Ing. Francesca Falcone Spin Off Lca

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Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale Francesca Falconi – LCA-lab SRL

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Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale

Francesca Falconi – LCA-lab

SRL

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Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale

Università di Pescara Facoltà di Economia

GRUPPI CHE SI OCCUPANO DI LCAGRUPPI CHE SI OCCUPANO DI LCA

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COMPLESSITÁ AMBIENTALE

IL TERRITORIO È OGGETTO DI POLITICHE DA SVILUPPARE A DIVERSI LIVELLI MA CON RICADUTE SU UNO SPECIFICO AMBITO GEOGRAFICO.

LE POLITICHE AMBIENTALI COINVOLGONO DIVERSI LIVELLI DI GOVERNO: SISTEMA INTERNAZIONALE, ISTITUZIONI COMUNITARIE, STATO, REGIONI ED ENTI LOCALI.

LE POLITICHE AMBIENTALI DOVRANNO DEFINIRE GLI INTERVENTI DA ATTUARSI IN TUTTI I SETTORI (RIFIUTI, ACQUA, ENERGIA) E PER ORIENTARE IN SENSO ECOLOGICO IL NOSTRO MODO DI PRODURRE E CONSUMARE.

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SVILUPPO SOSTENIBILE

UNA QUESTIONE ANTICA DAI TONI NUOVI

una famosa definizione dell’economista Kenneth Boulding (1966)

Sia pure in modo pittoresco chiamerò “economia del cowboy” l’ECONOMIA

APERTA; il cowboy è il simbolo delle pianure sterminate, del comportamento

instancabile, romantico, violento e di rapina che è caratteristico delle società

aperte. L’ECONOMIA CHIUSA del futuro dovrà rassomigliare invece

all’”economia dell’astronauta”: la Terra va considerata una navicella

spaziale, nella quale la disponibilità di qualsiasi cosa ha un LIMITE, per

quanto riguarda sia la possibilità di uso, sia la capacità di accogliere i rifiuti,

e nella quale perciò bisogna comportarsi come in un sistema ecologico

chiuso capace di rigenerare continuamente i materiali, usando soltanto un

apporto esterno di energia"

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SVILUPPO SOSTENIBILE

UNA QUESTIONE ANTICA DAI TONI NUOVI

- la questione della sostenibilità è legata all’idea del LIMITE

- lo sviluppo sostenibile è un approccio operativo e pertanto ha

bisogno di strumenti

ANALISI DEL CICLO DI VITA (LIFE CYCLE ASSESSMENT – LCA)

ANALISI PER LA QUANTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI

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ANALISI DEL CICLO DI VITA

La valutazione del ciclo di vita è un processo di valutazione dei carichi

ambientali associati ad un prodotto, un processo o ad una attività che

passa attraverso l'identificazione e la quantificazione dell'energia e dei

materiali utilizzati e dei rifiuti immessi nell'ambiente; la valutazione degli

impatti di energia e materiali utilizzati e dei rilasci all'ambiente;

l'identificazione e la valutazione delle opportunità che comportano un

miglioramento ambientale. La valutazione comprende l'intero ciclo di vita

di un prodotto, processo od attività, ed include l'estrazione ed il

trattamento delle materie prime; la manifattura, il trasporto e la

distribuzione; l'uso, il riutilizzo, la manutenzione; il riciclaggio e

l'eliminazione finale".

definizione classica della SETAC (Society of Environmental Toxicology and Chemistry

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ANALISI DEL CICLO DI VITA - LCA

Ogni prodotto, servizio o attività porta con sé una “storia”, sia A MONTE

e sia A VALLE del proprio utilizzo.

Estrazione e lavorazione materie

prime

Produzione e assemblaggio

Fine vita

Uso e manutenzione

Uso e manutenzione

fase del ciclo di vita che dura per il tempo utile del prodotto/servizio/

attività, e che è ovviamente

estremamente variabile a seconda del prodotto

medesimo

Distribuzione

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PROFILO AMBIENTALE COMPLETO DEL PRODOTTO/PROCESSO

QUANTIFICARE LE EMISSIONI ASSOCIATE AD OGNI SINGOLA FASE DEL CICLO DI VITA

in termini di:

EMISSIONI DI SOSTANZE

POTENZIALI IMPATTI AMBIENTALI

INDICATORI AGGRAGATI DI IMPATTO POTENZIALE

servono a quantificare i potenziali impatti sull'ambiente derivanti dalle emissioni e dai consumi contabilizzati nella precedente fase di

ecoinventario. Più sostanze emesse possono contribuire ad un

singolo impatto.

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INDICATORI AGGRAGATI DI IMPATTO POTENZIALE

SALUTE DELL’UOMO DALY: Disability-Adjusted Life Years, anni di vita persi a causa di una invalidità o morte prematura.

QUALITÁ DELL’ECOSISTEMA

PDF*m2*yr: Potentially Disappeared Fraction, ossia la frazione percentuale di specie che hanno una alta probabilità di non sopravvivere nell’area considerata, a causa di sfavorevoli condizioni di vita.

UTILIZZO DI RISORSE

MJ surplus: MJ in più necessari all’estrazione delle risorse quando la richiesta di queste sarà di 5 volte superiore a quella che è stata nel 1990.

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Processi

Materie

Energie

Risorse

Unità funzionale

Confini del sistema

Finalità dell’analisiEmissioni

ANALISI DEGLI IMPATTI

Classificazione Caratterizzazione sostanze Normalizzazione Valutazione

INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI E PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO

ANALISI DI INVENTARIO

DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI CONFINI

DEL SISTEMA

Processi

Materie

Energie

Risorse

Unità funzionale

Confini del sistema

Finalità dell’analisiEmissioni

ANALISI DEGLI IMPATTI

Classificazione Caratterizzazione sostanze Normalizzazione Valutazione

INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI E PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO

Processi

Materie

Energie

Risorse

Unità funzionale

Confini del sistema

Finalità dell’analisiEmissioni

ANALISI DEGLI IMPATTI

Classificazione Caratterizzazione sostanze Normalizzazione Valutazione

INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI E PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO

ANALISI DI INVENTARIO

DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI CONFINI

DEL SISTEMA

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PERCHÈ È IMPORTANTE UN APPROCCIO DI CICLO DI VITA NELLA

VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI?

Perché si evita il rischio di trasferire semplicemente l’inquinamento da

una fase all’altra del ciclo di vita anziché diminuire gli effetti globali.

Solo tenendo conto dell’intero ciclo di vita del prodotto si evita che, nel

migliorare alcuni processi industriali in un certo luogo, per esempio

nella fase di produzione, non si generino altri problemi ambientali in un

altro, per esempio nella fase di smaltimento finale.SMALTIMENTO FINALE

RIFIUTI

L’ANALISI LCA SOMMA GLI EFFETTI AMBIENTALI E I CONSUMI

DI RISORSE PER PRODURRE LE MERCI, PER IL LORO UTILIZZO

E PER IL LORO SMALTIMENTO

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Giunto al proprio FINE VITA il prodotto può:

- essere riutilizzato nei processi produttivi (totalmente o in

parte);

- i materiali componenti possono essere riciclati per la

produzione dello stesso tipo o di altri prodotti

- essere utilizzato a fini di recupero energetico (incenerimento

e termovalorizzazione)

- essere smaltito in discarica.

CONFRONTO CON LCA

SMALTIMENTO FINALE

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DAI RIFIUTI DEI CICLI PRODUTTIVI E DOMESTICI CONVIENTE, DA UN

PUNTO DI VISTA ENERGETICO E AMBIENTALE, ESTRARRE

PRELIMINARMENTE ENERGIA O QUESTI STESSI FLUSSI POSSONO

ESSERE UTILIZZATI COME GIACIMENTI DI MATERIA DA RIUTILIZZARE,

PER QUANTO POSSIBILE, NEI CICLI PRODUTTIVI?

LCA: MISURA DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E AMBIENTALE DELLE DUE SOLUZIONI

Con la combustione di un

inceneritore, a livello attuale

delle tecnologie disponibili

riusciamo ad estrarre circa il 25-

30% del contenuto energetico

del rifiuto a fronte di ingenti

emissioni gassose e solide

Con il riciclo si tratta di separare,

trattare i rifiuti con tecnologie a freddo

(trattamenti fisici quali lavaggi,

selezioni, triturazioni, granulazioni e

simili) così da ottenere una materia che

possa essere reintrodotta dei cicli

produttivi (in toto o in parte)

fonte: Ing. Massimo Cerani, Associazione ergETICA - Brescia

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ESEMPIO: 1 ton di PETESEMPIO: 1 ton di PET

nell’analisi LCA si confrontano, oltre alla produzione a partire dai combustibili fossili e la loro lavorazione anche le destinazioni finalidestinazioni finali: DISCARICA, INCENERIMENTO o RICICLO

ANALISI ENERGETICA

- CONSUMO DI RISORSE ENERGETICHE NON RINNOVABILI -

PET IN DISCARICAPET IN DISCARICA

MATERIA PRIMA

83900 MJ83900 MJ

LAVORAZIONE

7790 MJ7790 MJ

FINE VITA

335 MJ335 MJ

PET INCENERITOPET INCENERITO

MATERIA PRIMA

83900 MJ83900 MJ

LAVORAZIONE

7790 MJ7790 MJ

FINE VITA

-21700 MJ-21700 MJ

PET RICICLATOPET RICICLATO

MATERIA PRIMA

83900 MJ83900 MJ

LAVORAZIONE

7790 MJ7790 MJ

FINE VITA

-77500 MJ-77500 MJ

Elaborazione da Metodo IMPACT 2002+ con software SIMAPRO 7.0

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DA QUESTA ELABORAZIONE RISULTA CHE, A FRONTE DI UN

RISPARMIO DI 55800 MJRISPARMIO DI 55800 MJ, LA MIGLIORE SOLUZIONE DAL PUNTO DI

VISTA ENERGETICO È IL RICICLAGGIO MECCANICORICICLAGGIO MECCANICO.

L’OSSERVAZIONE PUÒ ESSERE APPLICABILE A TUTTE LE FRAZIONI DI

RIFIUTO AD ALTO POTERE CALORIFICO E CHE ABBIANO UNA

COLLOCAZIONE SUL MERCATO DEL RECUPERO.

Riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili, conservazione

dell’energia di feedstock e prevenzione dell’ingente flusso

energetico richiesto per la produzione primaria dei beni!

MA NON C’È SOLO L’ENERGIA!!!

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VALUTAZIONE IMPATTI AMBIENTALI

- CONFRONTO FRA LE SOLUZIONI DI SMALTIMENTO -

Elaborazione da Metodo IMPACT 2002+ con software SIMAPRO 7.0

SALUTE UMANASALUTE UMANAQUALITQUALITÁÁ

ECOSISTEMAECOSISTEMACAM BIAMENTI CAM BIAMENTI

CLIMATICICLIMATICISALUTE UMANASALUTE UMANAQUALITQUALITÁÁ

ECOSISTEMAECOSISTEMACAM BIAMENTI CAM BIAMENTI

CLIMATICICLIMATICISALUTE UMANASALUTE UMANAQUALITQUALITÁÁ

ECOSISTEMAECOSISTEMACAM BIAMENTI CAM BIAMENTI

CLIMATICICLIMATICI

Qualche numero…

Per l’indicatore SALUTE UMANASALUTE UMANA riciclare il PETriciclare il PET

anzi che conferirlo in discarica comporta una

riduzione dell’impatto pari al 95,36%95,36%

Per l’indicatore QUALITQUALITÁ DELL’ECOSISTEMAÁ DELL’ECOSISTEMA riciclare il PETriciclare il PET anzi che

incenerirlo comporta una riduzione dell’impatto pari al 77,81%77,81%

Per l’indicatore CAMBIAMENTI CLIMATICICAMBIAMENTI CLIMATICI riciclare il PETriciclare il PET anzi che

incenerirlo comporta una riduzione dell’ emissione di gas serra pari al 99%99%

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EMISSIONI SIGNIFICATIVE PER 1 ton di PET

EFFETTI CANCEROGENI

IDROCARBURI AROMATICIIDROCARBURI AROMATICI

in ariain aria

L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:

0,3611 kg rispetto alla discarica0,3611 kg rispetto alla discarica

0,3591 kg rispetto all’inceneritore0,3591 kg rispetto all’inceneritore

DIOSSINADIOSSINA

in ariain aria

L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:

0,45E-10 kg rispetto alla discarica0,45E-10 kg rispetto alla discarica

7,98E-10 kg rispetto all’inceneritore7,98E-10 kg rispetto all’inceneritore

0

0,1

0,2

0,3

0,4

kg

em

essi

FINE VITA 0,363 0,361 0,0019

PET IN DISCARICA

PET INCENERITO PET RICICLATO0,E+00

2,E-09

4,E-09

6,E-09

8,E-09

1,E-08

kg

em

essi

FINE VITA 4,77E-10 8,00E-09 2,48E-11

PET IN DISCARICA

PET INCENERITO PET RICICLATO

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EMISSIONI SIGNIFICATIVE PER 1 ton di PET

AFFEZIONI RESPIRATORIE

OSSIDI DI AZOTOOSSIDI DI AZOTO

in ariain aria

L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:

0,00661 kg rispetto alla discarica0,00661 kg rispetto alla discarica

0,00385 kg rispetto all’inceneritore0,00385 kg rispetto all’inceneritore

BIOSSIDO DI ZOLFOBIOSSIDO DI ZOLFO

in ariain aria

L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:

0,45E-10 kg rispetto alla discarica0,45E-10 kg rispetto alla discarica

7,98E-10 kg rispetto all’inceneritore7,98E-10 kg rispetto all’inceneritore

0,00000

0,00100

0,00200

0,00300

0,00400

0,00500

0,00600

0,00700

0,00800

kg

em

essi

FINE VITA

FINE VITA 0,00732 0,00456 0,00071

PET IN DISCARICA

PET INCENERITO

PET RICICLATO

0,00000

0,00200

0,00400

0,00600

0,00800

0,01000

kg

em

es

si

FINE VITA

FINE VITA 0,00792 0,00793 0,00111

PET IN DISCARICA

PET INCENERITO

PET RICICLATO

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EMISSIONI SIGNIFICATIVE PER 1 ton di PET

EUTROFIZZAZIONE DELLE ACQUE

COD (Chemical Oxigen Demand)COD (Chemical Oxigen Demand)

in acquain acqua

L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:

0,26081 kg rispetto alla discarica0,26081 kg rispetto alla discarica

0,12681 kg rispetto all’inceneritore0,12681 kg rispetto all’inceneritore

FOSFATIFOSFATI

in acquain acqua

L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:

7,1E-5 kg rispetto alla discarica7,1E-5 kg rispetto alla discarica

5,91E-5 kg rispetto all’inceneritore5,91E-5 kg rispetto all’inceneritore

0,000

0,050

0,100

0,150

0,200

0,250

0,300

kg

em

essi

FINE VITA

FINE VITA 0,261 0,127 0,00019

PET IN DISCARICA

PET INCENERITO

PET RICICLATO

0,00E+00

2,00E-05

4,00E-05

6,00E-05

8,00E-05

1,00E-04

kg e

me

ssi

FINE VITA

FINE VITA 7,83E-05 6,64E-05 7,27E-06

PET IN PET PET

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EMISSIONI SIGNIFICATIVE PER 1 ton di PET

RISCALDAMENTO GLOBALE

COCO2 EQUIVALENTE2 EQUIVALENTE

in ariain aria

L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:

2,33 kg rispetto alla discarica2,33 kg rispetto alla discarica

3,53 kg rispetto all’inceneritore3,53 kg rispetto all’inceneritore

0,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

kg e

me

ssi

FINE VITA

FINE VITA 2,71 3,91 0,38

PET IN PET PET

CO2EQUIVALENTE

i quantitativi di CO, CH4, N2O si esprimono in

chilogrammi di CO2 equivalente, in base a

parametri di conversione calcolati tenendo

conto dell'effetto che tali composti hanno sul

fenomeno rispetto all'effetto della molecola di

CO2, considerato pari a 1.

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LA CHIAVE DI VOLTA DI UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI DEVE

ESSERE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SPINTARACCOLTA DIFFERENZIATA SPINTA CHE RAPPRESENTA LA

PRIMA FASE DI TUTTO IL CICLO, SU QUESTA SI DEVE INVESTIRE

POTENZIANDO PIATTAFORME ECOLOGICHE, SITI DI SELEZIONE,

LAVORAZIONE, STOCCAGGIO E ANCHE AVVICINANDOSI AL PRODUTTORE

CON SISTEMI DOMICILIARI DI RACCOLTA E DI IDENTIFICAZIONE, TALI DA

PREMIARE I COMPORTAMENTI SOSTENIBILI.

PUNTO DI PARTENZAPUNTO DI PARTENZA

LCA DI SISTEMALCA DI SISTEMA

Es. Piano Provinciale Gestione Rifiuti Provincia di RovigoEs. Piano Provinciale Gestione Rifiuti Provincia di Rovigo

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PROVINCIA DI ROVIGO

COMPOSTO DA UN UNICO BACINO DI RACCOLTA FORMATO DA 50 COMUNI.

SI SPERIMENTANO 4 DIVERSI TIPI DI RACCOLTA*:

* PIANO PROVINCIALE 2003-2010

RACCOLTA TRADIZIONALE CON CASSONETTI STRADALI

RACCOLTA PORTA A PORTA PARZIALE

RACCOLTA PORTA A PORTA INTEGRALE

RACCOLTA FRAZIONE UMIDA CON CASSONETTI STRADALI

ANALISI DEL CICLO DI VITA PER INDAGARE LO STATO AMBIENTALE DI TALI SCELTE

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Un estratto dello studio…*

CONFRONTO FRA RACCOLTA INDIFFERENZIATA A SECCO E RACCOLTA DIFFERENZIATA (37,8%)

ANNO 2005

* TESI DI LAUREA MICHELE BARI – SCIENZE NATURALI UNIVERSITÁ DI FERRARA

RACCOLTA DIFFERENZIATA

RACCOLTA INDIFFERENZIATA

L’IMPATTO AMBIENTALE DELLA RACCOLTA INDIFFERENZIATA L’IMPATTO AMBIENTALE DELLA RACCOLTA INDIFFERENZIATA DERIVA SOPRATTUTTO DALL’UTILIZZO DELLA DISCARICA. LA DERIVA SOPRATTUTTO DALL’UTILIZZO DELLA DISCARICA. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA INVECE CONSENTE DI CONFERIRE RACCOLTA DIFFERENZIATA INVECE CONSENTE DI CONFERIRE

PARTE DEI RIFIUTI AL RICICLO O ALLA TERMOVALORIZZAZIONE.PARTE DEI RIFIUTI AL RICICLO O ALLA TERMOVALORIZZAZIONE.

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Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale

I NUMERI DEL CONFRONTO

Per gli indicatori legati agli effetti sulla salute umana, alla qualità Per gli indicatori legati agli effetti sulla salute umana, alla qualità

dell’ecosistema e al consumo di risorse la dell’ecosistema e al consumo di risorse la riduzione degli impattiriduzione degli impatti è è

superiore al 100%, anche perché il riciclo comporta un superiore al 100%, anche perché il riciclo comporta un

VANTAGGIO AMBIENTALE:VANTAGGIO AMBIENTALE:

SALUTE UMANA: 219%SALUTE UMANA: 219%

QUALITQUALITÁ DELL’ECOSISTEMA: 488,5%Á DELL’ECOSISTEMA: 488,5%

ESAURIMENTO DELLE RISORSE: 226,88%ESAURIMENTO DELLE RISORSE: 226,88%

RIDUZIONE, IN PARTICOLARE, DEL PARTICOLATO EMESSO IN ARIA

(-4210 kg ), DEGLI OSSIDI DI AZOTO EMESSI IN ARIA (-96200 kg),

DEL PETROLIO CONSUMATO (-2490000 kg)

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93348 ton di rifiuti

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UN OSSERVAZIONE CONCLUSIVA

Nel passato la produzione di merci è stata considerata sempre e comunque un

fatto positivo e solo di recente sono apparsi evidenti i costi ambientali che essa

comporta. La produzione sottrae materie prime ed energia dalle riserve naturali di

dimensioni finite e i rifiuti dei processi invadono gli ecosistemi, (la cui capacità di

ricevere e assimilare tali rifiuti e’ anch’essa finita).

Proprio una corretta gestione dei rifiuti e la possibilità che essi diventino nuova

materia prima può essere una soluzione da perseguire.

PER UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFUTI OCCORRONO:PER UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFUTI OCCORRONO:

- RESPONSABILIT- RESPONSABILITÁ INDUSTRIALE Á INDUSTRIALE (A MONTE) (A MONTE)

- RESPONSABILIT- RESPONSABILITÁ DELLA COMUNITÁ Á DELLA COMUNITÁ (A VALLE) (A VALLE)

- RESPONSABILIT- RESPONSABILITÁ DI CHI GOVERNA (PER SALDARE ENTRAMBE).Á DI CHI GOVERNA (PER SALDARE ENTRAMBE).

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LCA E TERRITORIO

In quanto analisi di sistema, che prende in considerazione le iterazioni fra

apparati socio-economico ed ambientale, la LCA può consentire l’inserimento

della dimensione energetico-ambientale nel quadro della valutazione della

sostenibilità delle politiche di sviluppo economico del territorio.

In particolare, può essere usata come supporto:

- Nella gestione ottimale dei servizi pubblici (per esempio nella gestione dei

rifiuti e del sistema dei trasporti);

- Nella definizione delle politiche di prodotto (per esempio regolamenti da

seguire nella produzione e nello smaltimento di un prodotto);

- Nelle decisioni per l’istituzione di tasse o incentivi (La LCA permette di

individuare i prodotti ecologici da incentivare e quelli più impattanti da tassare);

- Nella valutazione e nella promozione dell’innovazione tecnologica ambientale

( Le amministrazioni pubbliche possono individuare le nuove tecnologie più

"pulite" per poi favorirne la diffusione).

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Università di Pescara Facoltà di Economia

GRUPPI CHE SI OCCUPANO DI LCAGRUPPI CHE SI OCCUPANO DI LCA

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GRAZIE GRAZIE DELL’ATTENZIONE!!!DELL’ATTENZIONE!!!

Francesca FalconiFrancesca Falconi

[email protected]@bologna.enea.it

www.lca-lab.comwww.lca-lab.com

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