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1 ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V^ N ESAME DI STATO anno scolastico 2013~ 2014 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE classe 5ª sezione N indirizzo ODONTOTECNICO PROTOCOLLO TIMBRO IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. FRANCO COLOMBO

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ESAME DI STATO

DOCUMENTO DEL CONSIGLIODI CLASSE V^ N

ESAME DI STATOanno scolastico 2013~ 2014

DOCUMENTO DELCONSIGLIO DI CLASSE

classe 5ª sezione N

indirizzo ODONTOTECNICO

P R O T O C O L L O

T I M B R O

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. FRANCO COLOMBO

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INDICE

I p a r t e : P R E S E N T A Z I O N E D E L L ’ I N D I R I Z Z O

1.1 Caratteri specifici della scuola e dell’indirizzo di studi ......................................pag. 4

1.2 Offerta formativa ..........................................................................................pag. 5

1.3 Sbocchi professionali ....................................................................................pag. 6

1.4 Area professionalizzante per l’indirizzo odontotecnico ......................................pag. 7

I I p a r t e : P R E S E N T A Z I O N E D E L L A C L A S S E

2.1 Composizione della classe e provenienza degli alunni.......................................pag. 8

2.2 Carriera scolastica degli alunni ......................................................................pag. 8

2.2.1 Regolarità percorso formativo

2.2.2 Debiti formativi

2.3 Elenco docenti e continuità didattica nel triennio ............................................pag. 11

2.4 Profilo della classe ........................................................................................pag. 12

2.5 Attività svolte nell’area professionalizzante .....................................................pag. 13

2.5.1 Modulo 66re

2.5.2 Stage in azienda

I I I p a r t e : P E R C O R S O F O R M A T I V O D E L L A C L A S S E

3.1 Comportamento nei confronti della classe .....................................................pag. 14

3.2 Obiettivi trasversali comportamentali e cognitivi e strategie per il loro

conseguimento ..........................................................................................pag. 14

3.3 Modalità di lavoro utilizzate .........................................................................pag. 15

3.4 Interventi di recupero .................................................................................pag. 15

3.5 Simulazioni prove d’esame ..........................................................................pag. 16

3.6 Strumenti di verifica utilizzati .......................................................................pag. 16

3.7 Criteri e griglie di valutazione degli obiettivi comportamentali e cognitivi ........pag. 19

3.8 Criteri di attribuzione del credito scolastico....................................................pag. 19

3.9 Criteri per la attribuzione dei Crediti Formativi ..............................................pag. 20

3.10 Orientamento .............................................................................................pag. 21

3 . 1 1 A t t i v i t à i n t e g r a t i v e … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … p a g 2 1

3 . 1 1 . 1 A t t i v i t à c u r r i c u l a r i

3 . 1 0 . 2 A t t i v i t à e x t r a c u r r i c u l a r i

3 . 1 2 A p p r o f o n d i m e n t i d e g l i s t u d e n t i … … … … … … … … … … … … … … . p a g . 2 2

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I V p a r t e : P R O G R A M M A Z I O N I D I D A T T I C O - D I S C I P L I N A R I

4. 1Religione ......................................................................................................pag. 23

4.2 Italiano ........................................................................................................pag. 25

4.3 Storia ...........................................................................................................pag. 28

4.4 Inglese ........................................................................................................pag. 30

4.5 Matematica ...................................................................................................pag. 35

4.6 Chimica ........................................................................................................pag. 38

4.7 Scienza dei Materiali Dentali ..........................................................................pag. 42

4.8 Gnatologia ...................................................................................................pag. 46

4.9 Diritto ..........................................................................................................pag. 48

4.10 Esercitazioni di Odontotecnica .....................................................................pag. 50

4.11 Educazione Fisica ........................................................................................pag. 53

V p a r t e : A L L E G A T I

5.1 Simulazioni di prove con griglia di valutazione

5.1.1 Prima Prova ……………………………………………………………………………………pag. 56

5.1.2 Griglia di valutazione ……………………………………………………………………….pag.

5.1.3 Seconda Prova……………………………………...………………………………………..pag. 66

5.1.4 Griglia di valutazione ……………………………………………………………………….pag. 67

5.1.5 Terze Prove………………………………………………..……………………………………pag 68

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I par te : PRESENTAZIONE DELL ’ ISTITUTO

1.1 Caratteri specifici della scuola e dell’indirizzo di studi per

odontotecnici

L’Istituto d’Istruzione Superiore “M.K. Gandhi” di Besana Brianza, nato come scuola diurna

e serale per ragionieri, sezione staccata dell’I.T.C.G. di Seregno dall’a.s. 1974/75, diviene

sede autonoma nel 1976/1977.

Da quell’anno al corso per ragionieri si affiancano gli indirizzi della sperimentazione attuata

nella sezione distaccata di Monticello, che ottiene l’autonomia nel 1986/1987, quando il

“Gandhi” avvia il progetto assistito IGEA, parallelamente alla maxisperimentazione, che

vede completati i due trienni, Linguistico e della Grafica Pubblicitaria, nel biennio

successivo. Dall’anno scolastico 1996/1997 l’istituto diviene ITC e PACLE e si arricchisce

dell’indirizzo sperimentale assistito ERICA. All’evoluzione e alla crescita degli indirizzi di

studio si accompagna un adeguamento della sede e delle attrezzature. Da una struttura

policentrica, costituita da una sede centrale e due succursali collocate in zone diverse del

Comune, l’Istituto può contare, a partire dall’a.s. 1994-1995, su di un nuovo e moderno

edificio, la cui ubicazione in Villa Raverio è maggiormente funzionale in rapporto ai mezzi

di trasporto. Dal 1 settembre 2000, a seguito dell’accorpamento dell’Istituto professionale

“Mainardi” al “Gandhi”, quest’ultimo si è arricchito di un nuovo indirizzo di studi, il

professionale sanitario odontotecnico, con sede distaccata a Besana Brianza, in via

Garibaldi 4.

Oggi, l’Istituto “Gandhi” offre ai suoi studenti la possibilità di scegliere fra 4 indirizzi di

studi: il corso I.G.E.A., il corso ERICA, il corso maxisperimentale di Grafica Pubblicitaria e il

corso per Odontotecnici.

L’indirizzo odontotecnico crea i presupposti per tale formazione tecnico professionale,

sviluppando le competenze necessarie per affrontare studi futuri e/o ulteriori

specializzazioni. Tale quadro si inserisce nelle nuove esigenze produttive caratterizzate da

flessibilità, versatilità e creatività, qualità legate a un concetto del sapere, del saper fare e

del saper essere, in grado di rinnovarsi nel corso del tempo. L’indirizzo odontotecnico,

pertanto, offre un profilo professionale utilizzabile anche in settori collaterali a quello

specifico.

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L’odontotecnico è colui che costruisce protesi dentarie e apparecchi ortodontici. La sua

attività è inquadrata tra le professioni sanitarie ed è disciplinata dalle leggi attualmente in

vigore

1.2 Offerta formativa

La classe 5N è una classe che rientra nel corso quinquennale, che prima dell’attuale nuovo

ordinamento, era così articolato:

1. Un biennio (1°, 2° anno) un monoennio (3° anno) al termine del quale l’allievo

sostiene l’esame per conseguire la qualifica di operatore meccanico addetto al

laboratorio odontotecnico. Tale qualifica consente l’inserimento nel mondo del

lavoro con un ruolo professionale di tipo esecutivo e di assistenza in laboratori di

odontotecnica, artigianali e industriali.

2. Il terzo anno inoltre:

o consente di accedere a corsi integrativi di formazione regionale

professionale, con successivo inserimento nel mondo del lavoro;

o pone le basi per la prosecuzione degli studi del 4° e 5° anno (biennio post-

qualifica).

1. Un biennio post-qualifica (4° e 5° anno) al termine del quale l’allievo può sostenere

l’Esame di Stato e l’Esame di Abilitazione all’esercizio della professione

odontotecnica.

Attualmente l’indirizzo odontotecnico, pur basandosi sempre sui cinque anni, non

prevede più l’esame di qualifica professionale al terzo anno ma solo l’esame di

abilitazione professionale al quinto anno, oltre all’Esame di Stato.

Ulteriori offerte formative

Rapporti con il mondo del lavoro

Stage estivi organizzati con le associazioni di categoria del settore odontotecnico

Incontri con esperti e specialisti

Visite a laboratori e aziende del settore odontotecnico e dentale

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Quadro orario e discipline

Materie di insegnamento I II III IV V

Italiano e Storia 7 7 5 6 6

Inglese 3 3 2 3 3

Matematica e Informatica. 4 4 2 3 3

Diritto ed economia 3 3 - - -

Scienza della terra e Biologia. 3 3 - - -

Fisica 3 3 3 - -

Diritto e Pratica commerciale - - - - 2

Chimica - - 2 4 3

Scienza dei Materiali Dentali - - 4 6 6

Anatomia – Fisiologia 2 2 3 - -

Disegno/Modellazione 3 3 3 - -

Gnatologia - - - 4 4

Esercitazioni di Odontotecnica 6 6 9 9 9

Educazione Fisica 2 2 2 2 2

Religione-Materia Alternativa 1 1 1 1 1

Modulo approfondimento Triennio - - - - -

Totale ore settimanali 36 36 36 38 39

Modulo approfondimento biennio - - - 66 66

L’indirizzo prevede un quadro orario settimanale per i primi tre anni di 36 ore. Il quadro

orario del quarto e del quinto anno prevede 38 e 39 ore settimanali, suddivise in area

comune e area di indirizzo. E’ inoltre previsto un modulo di approfondimento obbligatorio

di 66 ore annuali per tutti gli allievi. Questo modulo si svolge in collaborazione con il

mondo del lavoro, della produzione e della ricerca , attraverso la presenza di esperti

esterni. Può essere attivato sia all’esterno sia all’interno della scuola.

1.3 Sbocchi professionali

L’Abilitazione alla professione di odontotecnico consente al neo-diplomato

1. di inserirsi nel mondo del lavoro principalmente come:

titolare di laboratorio odontotecnico (avviamento di una propria impresa); lavoratore abilitato dipendente di laboratori odontotecnici (in strutture

pubbliche e private); responsabile di azienda; dimostratore di prodotti dentali;

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promotore alle vendite di prodotti merceologici dentali; informatore scientifico di prodotti ed attrezzature innovative di laboratori

odontotecnici; collaboratore di riviste di settore

2. di accedere a corsi di specializzazione post-qualifica (da definire con gli enti interessati).

3. di accedere a qualsiasi facoltà universitaria, in particolare Odontoiatria, e a corsi post Diploma in particolare Igienista dentale.

1.4 Area professionalizzante

Progetto: stage in azienda

Il corso offre la possibilità agli studenti del terzo anno di svolgere attività di stage in

azienda, per un periodo di tre o quattro settimane, a conclusione dell’anno scolastico. Tale

attività consente un più diretto collegamento tra la realtà scolastica ed il mondo del lavoro,

offrendo agli studenti l’occasione di riflessione sull’assetto produttivo delle realtà locali ed

un orientamento mirato per le future scelte professionali degli allievi stessi. L’esperienza di

stage consente, infatti, di valorizzare ed ampliare le competenze professionali degli

studenti, aiutandoli a rafforzare e sviluppare la capacità di affrontare situazioni nuove, di

rispettare i tempi e le consegne affidate, di lavorare in autonomia.

Terza Area (modulo 132 ore)

Il modulo di 132 ore per le classi quarte e quinte del corso di studi, si svolge in

collaborazione con il mondo del lavoro, della produzione e delle ricerca, attraverso la

frequenza presso laboratori esterni convenzionati con la scuola.

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II par te : PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

2.1 Composizione della classe e provenienza degli alunni

La classe 5^N risulta composta da 25 alunni, di cui 8 ragazze e 17 ragazzi.

Della classe fanno parte 3 studenti con disturbi specifici dell'apprendimento e 1 studente

DA.

Elenco dei candidati interni: Belluco Stefania, Beretta Mattia, Bernasconi Enrico,

Carboni Marika, Cascino Luca, Cattaneo Michele, Cavicchioli Luca, Ceci Oscar Vittorio,

Colnaghi Luca, Corbetta Nicolò, D’Avola Valeria, Famà Eros, Formenti Matteo, Giacone

Mirko, Mazzaferro Giada Stefania, Pochì Antonio, Recchia Alessandro, Salarzadeh Rojan,

Salvadore Dominique, Tariq Zhara, Terruzzi Riccardo, Timpanaro Giuseppe Simone, Tundo

Niccolò, Viscusi Alessio, Zaim Ouarda.

2.2 CARRIERA SCOLASTICA DEGLI ALLIEVI

2.2.1 Regolarità del percorso formativo

Dei venticinque componenti la classe, 23 studenti si presentano all’Esame di Stato con un

curriculum regolare. Solo 2 studenti presentano ritardi, come rappresentato nella seguente

tabella:

N. alunni Ripetente/i il

2Bocciati nell’a.s. 2011-2012 al 4°

anno

La classe ha avuto un percorso di non continuità di sezione; nell’anno scolastico 2012-

2013 la 4N è stata formata da 1 studente ex 3M, 10 studenti ex 3N e da 13 studenti ex

3O. Inoltre, sono stati inseriti 2 studenti bocciati ex 4 M(a.s. 2011-2012) e 1 studente che

dopo un’interruzione degli studi nell’anno 2011 – 2012, ha deciso di riprendere il percorso

scolastico.

2.2.2 Debiti formativi

Gli studenti promossi alla classe quinta con uno o più debiti avevano l’onere di svolgere, durante le vacanze estive, un lavoro preventivamente assegnato dai docenti; l’accertamento del recupero è avvenuto nel mese di settembre dell’anno 2013.

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Alla conclusione del quarto anno 9 alunni sono stati promossi con debiti formativi: di cui 4 promossi con 1 debito, 5 promossi con 2 debiti.

Il quadro relativo alla situazione dei debiti formativi relativi all’ultimo triennio è schematizzato nella seguente tabella.

Materie di insegnamento

II III IV

Contratti SaldatiContratt

iSaldati Contratti Saldati

Italiano --- ---

Storia --- ---

Inglese --- ---

Matematica e Informatica.

--- ---8 8

Fisica --- ---

Chimica --- --- 1 1Scienza dei

Materiali Dentali

--- ---4 4

Disegno/Modellazione

--- ---

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Situazione alla fine del IV anno e del 2° interperiodo del pentamestre del V

anno.

La compilazione della seguente tabella è stata realizzata attraverso l’analisi dei risultati

dello scrutinio finale dell’a.s. 2012/2013, alla fine della classe 4^.

MaterieLIVELLO ALTO

(voti 8/9/10)

LIVELLO MEDIO

(voti 6/7)

STUDENTI CON

D.F.PROMOSSI

LINGUA E LETT. ITALIANA 4% 96%

STORIA 20% 80%

INGLESE 12% 88%

MATEMATICA E INFORMATICA 16% 52% 32%

CHIMICA 20% 72% 8%

SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI 16% 68% 16%

DIRITTO ---- ---- ----

ESERCITAZIONI DI ODONTOTECNICA 48% 60%

GNATOLOGIA 44% 64%

EDUCAZIONE FISICA 16% 88%

V ANNO, anno scolastico 2013-2014: nel mese di marzo i risultati comunicati

alle famiglie hanno evidenziato le seguenti insufficienze (I).

MATERIE IG I QS

ITALIANO ---- 8% ---

STORIA ---- --- ---

INGLESE 40% ---

MATEMATICA E INFORMATICA 60% ---

CHIMICA ---- 56% ---

SCIENZA DEI MAT. DENTALI ---- 12% ---

ES. DI LABORATORIO ---- 12%

GNATOLOGIA --- ---

DIRITTO ---- --- ---

ED. FISICA ---- ----

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2.3 Elenco docenti e continuità didattica nel triennio

L’attuale consiglio di classe è composto dai seguenti docenti:

materie DOCENTI

Italiano Prof.ssa Capaccio Mariacristina

Storia Prof.ssa Capaccio Mariacristina

Lingua inglese Prof.ssa Novara Jolanda

Gnatologia Prof. Politi Massimiliano

Scienza Mat. Dentali Prof.ssa Ferrari Laura

Esercitazioni Pratiche Prof. Mainardi Marco

Chimica Prof.ssa Sironi Laura

Matematica e Informatica Prof.ssa Moretti Adriana

Diritto Prof.ssa Amoroso Maria Grazia

Ed. fisica Prof. Marinelli Tommaso

Religione Prof. Nicolini Francesco

Del Consiglio di Classe, altresì, fanno parte gli insegnanti di Sostegno, le Prof.sse

Tarquinio Anita, Schiazza Violetta (affiancata, su richiesta dei Genitori dell’alunno DA,

per la materia di chimica) e il Prof. Carapella Tullio.

A tale proposito, la Prof.ssa Tarquinio, qualora il Presidente della Commissione lo ritenesse

utile e opportuno, si rende disponibile a svolgere attività di sostegno per l’alunno DA,

durante lo svolgimento degli esami.

All’inizio dell’anno scolastico, secondo quanto stabilito dalle norme in materia e nei tempi

stabiliti, il Consiglio di Classe ha redatto e consegnato ai Genitori copie dei PDP per gli

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studenti DSA. Analogamente il Consiglio di Classe, secondo norma, ha predisposto il PEI

dell’alunno DA, con la collaborazione della Prof.ssa Tarquinio.

La classe ha avuto nel corso degli ultimi due anni scolastici di post-qualifica la continuità

didattica nelle seguenti discipline: Italiano, Storia, Inglese, Scienza dei materiali,

Laboratorio Odontotecnico, Chimica, Matematica, IRC, Sostegno; gli insegnanti di

Laboratorio Odontotecnico, Scienza dei materiali, Chimica, IRC così come altri docenti

hanno potuto seguire la classe dal terzo anno del loro percorso didattico.

La sintesi relativa alla continuità didattica per le materie dell’ultimo anno di studi è

riportata nella seguente tabella:

Materie di insegnamento III IV V

Italiano e Storia

Inglese * *

Matematica e Informatica.

Diritto e Pratica commerciale

Chimica * *

Scienza dei Materiali Dentali * *

Gnatologia

Esercitazioni di Odontotecnica(Lab.)

Educazione Fisica

IRC-Materia Alternativa

2.4 Profilo della classe anno scolastico 2013-2014

La classe quinta N è formata da 25 studenti, 17 ragazzi e 8 ragazze; nel corso del biennio

ha modificato la sua composizione per l'inserimento di 2 allievi ripetenti e 1 studente che

riprendeva gli studi dopo un anno d’interruzione.

La classe si è presentata all’inizio dell’anno scolastico con una memoria storica che l’ha

quasi sempre caratterizzata per un comportamento caotico e turbolento, a volte con punte

di disturbo notevoli, e da un rendimento medio nello studio. Nel primo periodo si sono

intraviste possibilità di evoluzione e maturazione ma con l’andare del tempo le antiche

tendenze sono riemerse, seppure più contenute e in numero limitato di soggetti,

rallentandone il percorso di crescita.

La classe ha maturato nel corso dell'anno una partecipazione non sempre lineare e

coerente, evidenziando un comportamento dissonante e conflittuale con le esigenze di

studio e partecipazione.

La socializzazione tra gli allievi è presente ma non mostra però caratteri significativi;

sostanzialmente il gruppo classe è rimasto espressione dei gruppi di provenienza che ne

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hanno mantenuto i caratteri originari(diversa età, motivazioni e comportamento) e

pertanto scarsamente coesi tra loro. La disponibilità al dialogo scolastico è rimasta parziale

e altalenante mostrando un interesse, a volte, opportunistico/selettivo in alcune materie.

Il processo di crescita sul piano culturale e formativo, che pure vi è stato, rimane

comunque defilato e non scioglie le riserve già rilevate all’inizio dell’anno scolastico e

rintracciabili nel vissuto del gruppo classe.

Il quadro del profitto complessivo ha mantenuto un rendimento didattico costantemente

diversificato nel corso dell’anno scolastico. Tale quadro, in questo anno, mostra un gruppo

di discipline critiche: Matematica e Chimica che ancora nel mese di marzo(periodo di

comunicazione delle insufficienze alle famiglie) hanno registrato risultati negativi in

percentuali consistenti. In contro tendenza sono da segnalare le materie di Scienza dei

materiali e Inglese che nell’ultimo periodo segnalano un’azione di recupero nello studio.

Scienze dei materiali – materia di seconda prova – che lamentava un peggioramento del

comportamento dopo gennaio, nella simulazione ha evidenziato, invece, un notevole

impegno da parte di quasi tutti gli alunni.

Anche in Inglese, nell’ultimo periodo, si segnala una riduzione di insufficienze e numerosi

recuperi rimarcando, però, una preparazione generale in ambito linguistico – con poche

eccezioni – non sempre accettabile, in quanto gli studenti persistono nel considerare gli

errori linguistici e grammaticali come errori non gravi e pertanto non suscettibili di

correzioni risolutive.

L’area professionale di laboratorio mostra un impegno discontinuo e altalenante con

tentativi non sempre lineari di recupero – di natura strettamente contingente – e da

valutare nel merito del loro verificarsi, ma anche comportamenti, a volte, di disinteresse

verso la materia e di superficialità nello studio.

L’area umanistica – Italiano e Storia – insieme alle materie di Diritto, Gnatologia,

Educazione fisica e IRC(per gli studenti che se ne avvalgono), possono considerarsi

moderatamente sufficienti per i risultati ottenuti.

Individualmente, per quanto riguarda impegno, partecipazione, metodo di studio e

progressione dell’apprendimento, gli alunni in relazione a quanto sopra scritto si dividono,

sostanzialmente, in distinte aree all’interno delle quali conoscenze, capacità e competenze

risultano classificabili in: positivi(pochi), incerti(la maggioranza) e negativi(limitati ma

significativi) e pertanto, generalmente, non completamente soddisfatti in ogni singolo

alunno.

Si segnala, inoltre, che la materia di Gnatologia ha avuto un periodo di “sospensione

dell’insegnamento” dovuto alla sostituzione della docente titolare, che ha comportato una

revisione dei contenuti della programmazione.

Per gli studenti DSA l’attività didattica si è svolta secondo quanto deliberato nei PDP; per

lo studente DA si è svolta secondo quanto indicato nel PEI.

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I rapporti con le famiglie sono avvenuti in massima parte, in occasione degli incontri

pomeridiani, con atteggiamento dialogante-interlocutorio.

2.5 Attività svolte nell’ambito dell’area professionalizzante

2.5.1 Terza Area-Modulo 132 ore

La classe ha affrontato le 132 ore di modulo di approfondimento mediante la frequenza

presso laboratori convenzionati con la scuola per l'intero monte ore. La documentazione è

reperibile presso la sede IPIA Odontotecnici di Besana Brianza.

2.5.2 Stage estivi in aziendaNell’anno scolastico 2012-2013, quattro alunni dell’ex classe 4°N hanno partecipato allo

stage formativo estivo, presso aziende convenzionate con l’Istituto. La documentazione è

reperibile presso la sede IPIA Odontotecnici di Besana Brianza.

III par te : PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE

3.1 Comportamenti nei confronti della classe

I docenti hanno adottato nei confronti della classe norme di comportamento rispondenti a quanto dichiarato nel POF e nella programmazione educativo-didattica, coincidenti con la stipulazione di un patto formativo, il più possibile trasparente e chiaro. Questi sono i comportamenti condivisi e adottati:

Variare l’attività didattica, alternando la lezione frontale con momenti di esercitazione, attività in coppia o in gruppo.

Coinvolgere gli allievi nel processo di apprendimento, motivandoli allo studio e creando le condizioni per una partecipazione consapevole all’attività didattica.

Esplicitare gli obiettivi di ciascuna unità didattica/modulo impegnandosi, affinché il momento della verifica sommativa, con classificazione, diventi un’esigenza sentita anche dagli allievi come momento di controllo dell’assimilazione dei contenuti e della corretta acquisizione di abilità e competenze.

Comunicare le tappe del percorso formativo già raggiunte e da raggiungere. Fissare i contenuti e i tipi di verifica sommativa, comunicandoli sempre. Comunicare i criteri di valutazione applicati a ciascuna prova di verifica. Comunicare giudizio e valutazione numerica delle prove di verifica. Controllare i compiti assegnati a casa. Stimolare il raccordo delle conoscenze con richiami a quanto già trattato. Non somministrare(salvo eccezioni) più di due prove scritte di carattere sommativo

nella stessa giornata. I recupero delle verifiche per gli alunni assenti avverrà a discrezione dell’insegnante e senza ulteriore preavviso.

Applicare quanto stabilito nei PDP e nel PEI.

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Indirizzare l’attività didattica – che verrà successivamente documentata nel Documento della Classe – in funzione dell’ammissione agli Esami di Stato. Ciascun docente informerà gli studenti sulle condizioni di ammissioni, struttura e conduzione degli Esami di Stato.

3.2 Obiettivi trasversali e strategie messe in atto per il loro conseguimento:

Obiettivi non cognitivi: comportamentali

1. Rispettare l’ambiente che li circonda e le norme sulla sicurezza, individuale e

collettiva.

2. Rispettare le regole d'Istituto, le consegne e gli impegni presi nei confronti di

docenti e compagni.

3. Partecipare in modo consapevole all’attività didattica.

4. Essere responsabili e porsi in relazione con gli altri in un rapporto di

collaborazione.

5. Lavorare in gruppo o a coppie.

6. Intervenire in maniera costruttiva durante le lezioni.

7. Sapere predisporre e usare in maniera corretta il proprio materiale scolastico.

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16

Obiettivi cognitivi:

1. Utilizzare e organizzare informazioni.

2. Leggere, interpretare e produrre grafici, schemi e tabelle.

3. Utilizzare documentazione.

4. Sapere riassumere e rielaborare quanto appreso.

5. Elaborare strategie di risoluzione di problemi.

6. Utilizzare un lessico corretto, specifico ed adeguato alle varie discipline

Per il conseguimento di tali obiettivi, i docenti hanno coinvolto gli studenti nel processo di formazione, apprendimento e insegnamento impegnandosi a:

1. Organizzare attività diversificate per favorire la collaborazione tra gli allievi.

2. Guidare l’allievo nell’analisi, selezione e classificazione delle informazioni.

3. Utilizzare un approccio per problemi, mediante l’osservazione della realtà e guidare alla scoperta delle possibili soluzioni di un problema.

3.3 Modalità di lavoro utilizzate

Le modalità di lavoro utilizzate dal consiglio di classe, in generale, sono state quelle della

lezione frontale e partecipata, simulazioni di verifica, discussione guidata e lavori a coppie

e piccoli gruppi.

3.4 Interventi di recupero

Strategie di interventi per il recupero e risultati conseguiti: gli interventi di recupero, hanno mirato a fornire agli allievi gli strumenti che consentissero loro di colmare le lacune più rilevanti e il raggiungimento di una maggiore autonomia operativa. I risultati non sempre hanno confermato l’avvenuto recupero.

Modalità: ritrattazione degli argomenti affrontati, in una o più unità didattiche, o parti di modulo, attraverso differenti modalità di spiegazione, interventi in itinere.

3.5 Simulazioni di prove d’esame

Il Consiglio di classe ha programmato nel pentamestre le seguenti simulazioni di prove

d’esame:

PRIMA PROVA SCRITTA – Con tracce stabilite dall’ Area Disciplinare e somministrata a

tutte le classi quinte dell’Istituto il giorno 15 aprile 2014.

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17

SECONDA PROVA SCRITTA – Una simulazione somministrata il giorno 10 aprile 2014.

TERZA PROVA SCRITTA – Due simulazioni effettuate il giorno 24 marzo e il giorno 6

maggio 2014.

La simulazione di marzo ha coinvolto le discipline di Storia, Diritto, Laboratorio

Odontotecnico e Matematica ed è stata costruita secondo le tipologie B e B e C per gli

studenti DSA e DA. I risultati sono stati poco soddisfacenti.

La simulazione di maggio ha coinvolto le discipline di Diritto, Chimica, Inglese e

Matematica ed è stata costruita secondo le tipologie B e B e C per gli studenti DSA e DA.

In tutte le prove agli studenti DSA e DA sono state garantite le misure dispensative e

compensative previste dalle norme in materia.

Nel corso dell’anno tutti gli alunni sono stati puntualmente informati sulla struttura,

conduzione, assegnazione dei punteggi e realizzazione della tesina degli Esami di Stato,

con informazioni - anche alla lavagna – e distribuzione di materiali riferiti alla normativa in

materia.

3.6 Strumenti di verifica utilizzati dal C.d.C.

Per verifiche formative (controllo in itinere del processo di apprendimento):

principalmente interrogazioni brevi, prove strutturate e semi strutturate, questionari,

relazioni, esercizi e prove pratiche.

Per verifiche sommative (controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione):

principalmente interrogazioni lunghe e brevi, temi e problemi, prove strutturate e semi

strutturate, questionari, relazioni, esercizi e prove pratiche.

STRUMENTI DA UTILIZZARE PER LA VERIFICA SOMMATIVA (Controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione)

Per gli obiettivi non cognitivi, ogni docente ha fatto riferimento alla seguente griglia di

valutazione :

impegno: positivo, accettabile, negativo

partecipazione: propositiva, attiva, attenta, distratta, nulla

metodo di studio: autonomo, efficace, poco organizzato, non efficace, non

osservabile

progressione all’apprendimento: costante, sostanziale, lieve, nullo

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B. STRUMENTI DA UTILIZZARE PER LA VERIFICA FORMATIVA(controllo in itinere del processo di apprendimento)

Strumento utilizzatoIT

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S O O S O O S O O P O S O O O S O O S O G P PInterrogazione lunga X X X X

Interrogazione breve X X X X X X X X XTema o problema X X XProve strutturate XProve semistrutturate X X X XQuestionario X X X X X XRelazione X XEsercizi X X S X XProve pratiche X X

C. STRUMENTI DA UTILIZZARE PER LA VERIFICA SOMMATIVA(Controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione)

Strumento utilizzato

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S O O S O O S O O P O S O O O S O O S O G P PInterrogazione lunga X X X X X X X X X

Interrogazione breve X X X X XTema o problema X X X XProve strutturate X X XProve semistrutturate X X X X X XQuestionario X X X X X X XRelazione X X XEsercizi X X X X XProve pratiche X X

Per gli obiettivi cognitivi invece, ogni docente ha fatto riferimento alla griglia di valutazione

approvata dal Collegio Docenti.

I fattori che hanno concorso alla valutazione periodica e finale sono stati:

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19

1. Metodo di studio;

2. Partecipazione all’attività didattica;

3. Impegno;

4. Progresso;

5. Ulteriori elementi che concorrono alla valutazione di Esercitazioni di

Odontotecnica: Progressione abilità pratiche; Organizzazione del lavoro(presenze-

rispetto dei tempi/produttività-soluzione di problemi); Capacità d’iniziativa e

analisi; Sicurezza e uso di attrezzature e materiali.

3.8 Criteri di attribuzione del credito scolastico. Disposizioni

Circolare interna a firma del D.S., n° 372, del 4 aprile 2014.

Il credito scolastico nelle classi III e IV è già stato assegnato nell’anno passato. Per questo

anno scolastico, il credito scolastico verrà assegnato secondo i criteri deliberati dal Collegio

dei Docenti in data 13 maggio 2014.

L’attribuzione avverrà tramite l’utilizzo della tabella contenuta nel D.M. 16 dicembre 2009,

n.99.

MEDIA DEI VOTI PUNTI DI CREDITO SCOLASTICO

III° ANNO IV° ANNO V° ANNO

M= 6 3 - 4 3 – 4 4 - 5

6>M<7 4 - 5 4 – 5 5 - 6

7>M<8 5 - 6 5 – 6 6 - 7

8>M<9 6 - 7 6 – 7 7 - 8

9>M<10 7 - 8 7 – 8 8 - 9

3.9 Attribuzione dei Crediti Formativi

I Crediti Formativi verranno attribuiti seconde le norme in materia e in ottemperanza alle

disposizioni contenute nella Circolare Interna n°371, del 4 aprile 2014, a firma del

Dirigente Scolastico. I crediti formativi possono essere acquisiti per:

attività culturali;

attività artistiche;

attività ricreative;

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formazione professionale;

ambiente;

volontariato;

solidarietà;

cooperazione;

sport.

Il Consiglio di Classe, in presenza di attestati redatti correttamente e che certifichino

l’esperienza, delibera il riconoscimento del credito formativo, valutando il valore qualitativo

dell’esperienza rispetto alla formazione personale, civile e sociale dello studente anche in

coerenza con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato.

3.10 Orientamento

Attività di orientamento in uscita

L’intera classe ha partecipato agli Open Day universitari nel mese di febbraio 2014.

3.11 Attività integrative

3.11.1 Attività curriculari

La classe nel corso dell’anno scolastico ha partecipato alle seguenti attività:

Incontri con esperti:

29 novembre 2013 e 5 dicembre 2013 partecipazione al seminario su posturologia e bite (area professionale).

22 gennaio 2014 partecipazione al corso sulla metallo-ceramica (area professionale).

15 marzo 2014 partecipazione al corso sulla tecnica di lavorazione CAD/CAM (area professionale).

13 marzo 2014 partecipazione incontro sulla violenza di genere organizzato dall’Associazione Cerchi d’acqua (Diritto).

13 febbraio 2014 incontro con il Magistrato Dott. Forieri del Tribunale di Monza (Diritto).

20 febbraio 2014 partecipazione incontro sul tema nuove povertà organizzato dall’Associazione Emergency (Diritto).

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Uscite didattiche:

18 ottobre 2013 visita all’Expo Dental” di Milano (area professionale).

19 novembre 2013 partecipazione rappresentazione teatrale dell’opera di Luigi Pirandello “Sei personaggi in cerca di autore” al Teatro Carcano di Milano (Italiano).

18 gennaio 2014 visione del film “Il concerto” presso il cinema Edelweiss di Besana Brianza (Giorno della memoria).

6 marzo 2014 visita al Tribunale di Monza a una sessione processuale (Diritto).

3.11.2 Attività extracurricolari:

La classe ha affrontato le 132 ore di modulo, mediante la frequenza presso laboratori

esterni convenzionati per l'intero monte ore.

Le informazioni riguardanti queste attività sono conservate in appositi faldoni presso la

sede dell’IPIA Odontotecnici.

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3.12 APPROFONDIMENTI DEGLI STUDENTI -TESINE

CANDIDATI TITOLO APPROFONDIMENTO

BELLUCO STEFANIA ESSERE MAMMA E’ UN DIRITTO

BERETTA MATTIA MARIO LA MENTE

BERNASCONI ENRICO COMUNICAZIONE NON VERBALE

CARBONI MARIKA L’EPILESSIA

CASCINO LUCA IL BITE

CATTANEO MICHELE GNATOLOGIA

CAVICCHIOLI LUCA RAPPORTO STOMATOGNATICO E CORPO UMANO

CECI OSCAR VITTORIO

COLNAGHI LUCA STORIA DELL’ODONTOTECNICA E DELL’ODONTOIATRIA

CORBETTA NICOLO’ STORIA DELLA PROTESI

D’AVOLA VALERIA LA PAURA DEI BAMBINI DI ANDARE DAL DENTISTA

FAMA’ EROS ORTODONZIA E SPORT

FORMENTI MATTEO

GIACONE MIRKO LA FAMME FATALE

MAZZAFERRO GIADA STEFANIA STILI DEL PRIMO NOVECENTO

POCHI’ ANTONIO IL VENDITORE

RECCHIA ALESSANDRO ANTROPOLOGIA CRIMINALE

SALARZADEH ROJAN LA METAMORFOSI

SALVADORE DOMINIQUE LA SHOA

TARIQ ZHARA COLORI

TERRUZZI RICCARDO STRUTTURA NERVOSA NELLA PRESTAZIONE SPORTIVA

TIMPANARO GIUSEPPE SIMONE METANFETAMINE

TUNDO NICCOLO’ DANNI DELLA SIGARETTA

VISCUSI ALESSIO

ZAIM UARDA LO SFRUTTAMENTO

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MATERIA: Religione

Prof.

Francesco Nicolini

1. OBIETTIVI INIZIALI

2. Scoprire le corrette modalità di rapporto Bibbia-scienza. Il ruolo del Concilio Vaticano II.

Accostare l’importanza dell’etica nella formazione e nella crescita della persona.Saper confrontare lo specifico dell’etica cristiana con quella delle altre religioni. Conoscere le attuali problematiche bioetiche.Saper confrontare lo specifico dell’etica cristiana con quella delle altre religioni. Conoscere le attuali problematiche etiche.Accostare le principali caratteristiche del lavoro umano e cogliere il rapporto fra attività lavorativa ed aspetti etici.Cogliere le caratteristiche del rinnovamento della Chiesa e dell’annuncio cristiano a partire dal Concilio Vaticano II.Accostare e conoscere alcune problematiche del mondo contemporaneo e verificare in che modo interpellano il cristianesimo.

3. CONTENUTI

Gli ambiti d’indagine di Bibbia e scienza. Il caso Galilei. La situazione contemporanea.Il concetto di etica e le diverse etiche contemporanee. Etica cristiana ed etica laica a confronto.Problematiche etiche (bioetica). Le diverse posizioni scientifiche a confronto.Problematiche etiche (bioetica), le diverse religioni a confronto.Significati e dimensioni del lavoro umano. Cristianesimo e lavoro. L’umanizzazione del lavoro.Il Concilio Vaticano II. Il dialogo Chiesa – mondo contemporaneo alla luce del Concilio Vaticano II.Distribuzione dei beni. Disparità economico – sociali fra nord e sud del mondo. Accesso alle risorse e problema ecologico.

4. METODOLOGIE ADOTTATE

Uso “mirato” del libro di testo. Conversazione guidata su temi. Coinvolgimento degli studenti nelle diverse proposte di lavoro. Schede di sintesi e/o di approfondimento per favorire l’analisi e la riflessione.

5. STRUMENTI DI LAVORO

Libri di testo in adozione S. Bocchini, Nuovo Religione e religioni. Volume Unico, EDB.Eventuali articoli tratti da quotidiani o riviste riguardanti i vari nuclei tematici esaminati anche in formato digitale.Eventuale visione di testi filmici e utilizzo di sussidi informatici.

6. VALUTAZIONE E VERIFICHE

Essenzialmente orali.

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe ha avuto un approccio difficoltoso alla materia dovuto, almeno sembrerebbe, alla poca motivazione verso il contenuto della disciplina. Tuttavia, nel corso dell’anno, non sono mancati

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momenti nei quali la classe ha mostrato un interesse maggiore. La capacità di riflessione, di analisi delle situazioni e di rielaborazioni è risultata complessivamente discreta.

Conoscenze Le conoscenze acquisite sono ad un livello discreto.

Capacità Le capacità acquisite sono ad un livello discreto.

Competenze Le competenze acquisite sono ad un livello discreto.

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4.2 Italiano Prof.ssa Capaccio Mariacristina

1. OBIETTIVI INIZIALI

CONOSCENZE

3. riconosce i diversi generi ed i principali sottogeneri della comunicazione letteraria ed estetica;4. possiede un orientamento generale della produzione letteraria dei secoli XIX-XX;5. conosce, almeno a grandi linee, l’evoluzione dei principali generi letterari (romanzo, poesia e teatro)

dalla seconda metà dell’Ottocento alla fine del Novecento.

CAPACITA’

2. dimostra di possedere gli strumenti di base per l’analisi dei contenuti e degli aspetti formali di testi appartenenti a diversi generi letterari;

3. dimostra di saper utilizzare con crescente sicurezza (in relazione alla specifica situazione di partenza) i diversi linguaggi specifici;

4. dimostra di saper collegare un autore e la sua opera al contesto di riferimento;5. dimostra di saper collegare, anche se in modo essenziale, le singole opere letterarie con quelle che le

hanno precedute o le seguiranno;6. dimostra di aver compreso i contenuti e di aver colto le particolarità stilistiche delle opere lette;7. dimostra di saper operare gli opportuni collegamenti multidisciplinari in modo almeno accettabile.

COMPETENZE

2. è in grado, nella produzione scritta, di concordare registro e scopo e, nonostante l’utilizzo di un lessico piuttosto generico, di organizzare un testo nella sostanza coerente e coeso, generalmente corretto dal punto di vista ortografico e sintattico;

3. sa analizzare in modo accettabile i testi letterari proposti contestualizzandoli ed utilizzando gli strumenti retorici adeguati;

4. sa formulare opinioni personali con sufficienti chiarezza espositiva e coerenza argomentativi

2. CONTENUTI

Mod. 1. IL PRIMO NOVECENTOGIOVANNI PASCOLI: La vita, la poeticaLa poetica del fanciullino Focus sull'opera Myricae: Lavandare, X AgostoCanti di Castel Vecchio: Il gelsomino notturno, Nebbia, La mia sera

G. D’ANNUNZIO:L’autore ed il suo tempo. Vita, opere e le fasi della sua poetica.Estetismo e Superomismo.“Il piacere”: Andrea Sperelli.Il mistero della natura, la musicalita’, il Panismo nella sua poesia.La pioggia nel pineto, La sera fiesolianaNotturno

LA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO E IL RIFIUTO DELLA TRADIZIONE

LUIGI PIRANDELLO:Biografia, La visione del mondoIl contrasto vita/forma, il sentimento del contrario da l'Umorismo

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Il teatro: Così è se vi pare, Sei personaggi in cerca d'autoreLe novelle per un anno: Ciàula scopre la lunaI romanzi: trama e struttura dei romanzi; Il fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila

ITALO SVEVO: Vita e opere. Lettura e analisi di brani scelti. La figura dell’Inetto.Le nuove tecniche narrativeLa coscienza di Zeno: il vizio del fumo, lo schiaffo del padre morente.Introduzione al concetto di psicanalisiUna vitaSenilità

Mod. 2 L'ETA' DEI TOTALITARISMI E DELLA GUERRA

GIUSEPPE UNGARETTI:L’autore e il suo tempo. Il tema della guerra. Evoluzione della poetica ungarettiana. Lettura e analisi di poesie scelte.Analisi stilistica dei seguenti componimenti: “San Martino del Carso”, “Fratelli”, “Veglia”

EUGENIO MONTALE:L’autore e il suo tempo. L’evoluzione della poetica. Lettura e analisi di poesie scelte il “correlativo oggettivo”, “Meriggiare pallido e assorto”; “Spesso il male di vivere ho incontrato”.

3. METODOLOGIE ADOTTATE

Lezione frontale e interattivaLavoro di analisi e sintesi guidato dall’insegnanteLavoro in coppia e/o a gruppiEsame e uso critico di materiale documentario e testimonianze relativi agli aventi storici trattati. Lezione frontale e interattiva;Lettura diretta dei testi (guidata e individuale)Analisi e sintesi dei testi (guidata e individuale)Lavoro a coppie e/o a gruppiAnalisi di testi e fonti a livello interdisciplinareVisione di audiovisivi e opere cinematograficheDibattito su argomenti di attualità o tematiche storico-letterarie rilevanti

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4.STRUMENTI DI LAVORO

MAGRI VITTORINI , IMPRONTE .STORIE E TESTI DELLA LETTERATURA .IL NOVECENTO, VOL 2,ED PARAVIA.

5.VALUTAZIONE E VERIFICHE

QuestionariInterrogazione breve e lunga;Esposizione tematica;Interrogazione lunga e breve;Tema;Lavori di gruppo e/o individuali;Esposizione tematica;Relazioni ed esercizi;

6.OBIETTIVI RAGGIUNTI

CONOSCENZA: La maggior parte della classe ha conoscenza dei principali movimenti culturali e letterari e dei loro maggiori esponenti, da collocare nel contesto storico tra Otto e Novecento; dei caratteri stilistici principali di autori e movimenti letterari, mediante analisi stilistica del testo in prosa e del testo poetico.

CAPACITÀ: I tre quarti della classe hanno raggiunto gli obiettivi iniziali pienamente. Un terzo presenta ancora alcune difficoltà nell’uso del linguaggio specifico e nel saper operare opportuni collegamenti multidisciplinari.

COMPETENZE: Non tutti hanno raggiunto in modo esauriente gli obiettivi prefissati ad inizio anno, permane una difficoltà nel concordare registro e scopo correttamente.

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4.3 Storia Prof.ssa Capaccio Mariacristina

1.OBIETTIVI INIZIALI

CONOSCENZE

L’allievo1. conosce in modo essenziale le linee fondamentali della storia tra la fine del XIX e la

fine del XX sec.2. conosce in modo accettabile il significato dei concetti e dei termini storiografici

specifici, soprattutto di quelli ineludibili per la comprensione del presente

COMPETENZE

L’allievo sa cogliere in modo accettabile le relazioni esistenti tra fenomeni di diversa natura

(sociale, economica, politica, culturale); sa cogliere a grandi linee analogie e differenze tra gli eventi ed individuarne in modo

accettabile i percorsi di causazione e sviluppo; sa individuare in modo almeno accettabile la dialettica tra continuità e innovazione; sa collegare concetti e contenuti che riguardano sia la storia sia discipline diverse; dimostra di saper rielaborare in modo almeno essenziale le proprie conoscenze in un

modello interpretativo; dimostra un’accettabile consapevolezza della relatività di ogni giudizio storiografico.

CAPACITÀ

L’allievo sa collocare un fatto o un fenomeno storico in una prospettiva diacronica e sincronica individuando, almeno, i principali rapporti di causa ed effetto;sa ricercare le fonti, utilizzare e organizzare le informazioni in modo almeno accettabile;sa riconoscere la natura di un fatto o di un fenomeno storico (sociale, economico, politico, culturale);sa servirsi in modo accettabile di alcuni strumenti di base (cartine, documenti, testi storiografici);comprende in modo accettabile le relazioni tra la storia e le altre discipline.

2.CONTENUTI

Mod. 1 L’ETA’ DEI NAZIONALISMIu.d.1L’Italia umbertina.u.d.2 L’età giolittiana.u.d.3 L’emigrazione italiana

Mod. 2 VENTI DI GUERRAu.d.1 La Belle èpoque.u.d.2 La Prima guerra mondiale.

Mod. 3 LA NOTTE DELLA DEMOCRAZIAu.d.1 Il dopoguerrau.d.2 La rivoluzione sovieticau.d.3 Il fascismou.d.4 Lo stalinismou.d.5 La grande depressioneu.d.6 Il nazismo

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MOD. 4 RICOSTRUIRE NELL’EQUILIBRIO DEL TERROREu.d.1 La seconda guerra mondialeV. CALVANI, Il gusto della storia “L’età del disordine mondiale”. Arnoldo Mondadori Editore.

3.VALUTAZIONE E VERIFICHE

Lezione frontale ed interattivaLavoro di analisi e sintesi guidato dall’insegnanteLavoro in coppia e/o a gruppiEsame e uso critico di materiale documentario e testimonianze relativi agli aventi storici trattati.

4.OBIETTIVI RAGGIUNTI

CONOSCENZA: la maggior parte della classe conosce e delinea la storia del mondo contemporaneo dall’Italia Umbertina al Secondo dopoguerra. Solo pochi studenti non hanno raggiunto totalmente questo obiettivo.

COMPETENZA: Quasi la totalità della classe sa collocare nella corretta prospettiva diacronica e sincronica un fatto storico; riconoscere la natura (sociale, economica, politica, culturale) di un fatto o di un fenomeno storico

CAPACITA’ : L’intera classe sa collocare fatti nel contesto storico ed è in grado di analizzarli.

5.METODOLOGIE ADOTTATE

Lezione frontale e interattivaLavoro di analisi e sintesi guidato dall’insegnanteLavoro in coppia e/o a gruppi

6.STRUMENTI DI LAVORO

V. CALVANI, Il gusto della storia “L’età del disordine mondiale”. Arnoldo Mondadori Editore.Videocassette didattiche e film d’autore;

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INGLESE Prof. Novara Jolanda

1. OBIETTIVI INIZIALI

OBIETTIVI DISCIPLINARIRaggiungimento del livello B1-B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.B1È in grado di comprendere messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero,ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari, di suo interesse e relativi alla professione. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni, progetti.B2È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione.

OBIETTIVI MINIMIRaggiungimento del Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue con la specifica “anche se guidato e/o in modo non sempre corretto”.

COMPETENZE DI CITTADINANZA

Gli studenti dovranno imparare ad adottare un metodo di lavoro/studio grazie al quale: siano in grado di documentare il proprio lavoro; sappiano comunicare in modo efficace, utilizzando i linguaggi specifici; siano capaci di esporre oralmente, per iscritto e graficamente in modo corretto e

adeguato allo scopo; sappiano ricercare le fonti; sappiano operare collegamenti a livello interdisciplinare; sappiano risolvere problemi e trovare soluzioni adeguate in contesti anche

imprevisti

In particolare si punterà al rafforzamento delle seguenti competenze chiave:IMPARARE A IMPARARE: ogni studente deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro (che include prendere appunti, costruire un quaderno di lavoro ben organizzato, ripetere a voce alta i contenuti di studio) ; PROGETTARE: ogni studente deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi realistici e per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità;COMUNICARE: ogni studente deve saper comprendere messaggi diversi nelle varie forme comunicative e deve saper comunicare efficacemente, utilizzando i linguaggi adeguati alle varie discipline;

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RISOLVERE I PROBLEMI: ogni studente deve saper elaborare strategie di risoluzione di problemi anche complessi;INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI : ogni studente deve possedere strumenti che gli permettano di effettuare semplici collegamenti interdisciplinari;ACQUISIRE E INTERPRETARE LE INFORMAZIONI: ogni studente deve saper acquisire e interpretare le informazioni ricevute e applicarle per la soluzione di problemi.Per i casi in cui il Consiglio di Classe lo decida si potrà procedere per obiettivi minimi.

Poiché gli impegni sottolineati nel PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ sono stati condivisi dalla Scuola, dai genitori e dagli studenti, si educheranno gli allievi a:

rispettare sé e gli altri (compagni, docenti, personale della scuola); collaborare in modo attivo con il gruppo classe ; rispettare l’ambiente scolastico (la classe, i corridoi, i laboratori e l’esterno); rispettare le regole (non usare il cellulare né altro strumento elettronico non

autorizzato; attendere il docente in classe al cambio dell’ora, ecc.); predisporre ed usare correttamente il materiale (portare sempre il libretto, i libri, i

quaderni ed altro in ordine); rispettare i tempi di lavoro e delle consegne; intervenire nelle lezioni nei modi e nei tempi opportuni (alzando la mano ed

aspettando il proprio turno); lavorare anche nelle ore di supplenza (organizzarsi in modo autonomo per il

ripasso o i compiti); mostrare disponibilità nei confronti delle attività proposte (attenzione e ascolto); approfondire gli argomenti trattati; mantenere il controllo emotivo e il rispetto.

L’insegnamento della lingua straniera si pone come ulteriore obiettivo primario quello di sviluppare negli studenti un atteggiamento critico e di curiosità nei confronti della realtà, nonché di tolleranza e apprezzamento del diverso da sé attraverso un confronto, per analogia e per contrasto, tra la lingua di appartenenza e la seconda lingua.

2. CONTENUTI

GRAMMAR ACTIVITIES Revision: all tenses Listening test: units 11-12 SUCCESS 2 Camden Market: Youtube video + true/false comprehension Asking for/giving direction : London Tube Map Use of English: word formation

Da ‘NEW SURFING THE WORLD’ (Civiltà)Argomento dell’anno: THE USA

Looking at the map of the USA: talking/asking about the country The country and the people: a huge beautiful country Landscapes and urban skylines: US national parks Youtube Video and working sheet: Grand Canyon National Park: Sesame Street:

Habitats

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Surfing the net: visiting the official site of an American city/town An American town or city I would/n’t like to see (guided written production) American government and politics Federal government State government Local government The Constitution The legislative branch The executive branch The judicial branch From Google Images: working sheet: Barack Obama, John Kerry, John Brennan,

James Comey: Us Government organogram Comparing American and Italian governments Youtube video and working sheet: New England The Pilgrim Fathers The Mid-Atlantic States Project: a cultural exchange with American students from the Mid-Atlantic States

(searching for information on the Internet, filling charts, reporting)Step 1: working sheet: why I chose a particular place/town/city in the area (answering questions)Step 2: organizing Italian students’ one week stay in the USA (surfing the net; reporting)Step 3: organizing American students’ one week stay in Italy (filling a chart; reporting)

PowerPoint presentation: choosing an American song/band/film/Tv series/musical

Da ‘DENTAL TOPICS’ (Microlingua)

General Features of Dental Materials Youtube video and working sheet: properties of materials The properties of the materials General properties Specific properties Chemical-physical properties Technological properties Mechanical properties Metals, nonmetals, metalloids (listening and reporting)

Dental materials Plaster Dental Waxes Investment materials Impression materials Rigid impression materials: compound, plaster of Paris, zinc oxide and Eugenol

paste Elastic impression materials: natural and artificial; alginates and elastomers Syneresis and imbibition Dental metals Dental alloys: gold alloys, stellite alloys

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Passivity Titanium Prosthetic resins Dental porcelain Fibre-reinforced composites Implants : www.perio.org : dental implants and periodontist + working sheet

(reading and answering questions) Malocclusion and orthodontic appliances Fixed orthodontic appliances Removable orthodontic appliances

3. METODOLOGIE ADOTTATE

Momenti: Ricerca sul web Lezione partecipata Lezione frontale Attività a coppie e in gruppo Completare questionari e tabelle Listening and reading comprehensions Discussioni Reporting Schede di lavoro

Metodi: Approccio comunicativo, in base al quale l’acquisizione di nuovi contenuti avviene

inizialmente tramite ricerca di documenti/video autentici, discussione, ascolto, commento di immagini

Imparare a imparare per trasferire i contenuti in una forma orale coerente e coesa e in forma scritta semplice e chiara

Analisi dell’errore e autocorrezione come momento fondamentale per prendere coscienza delle proprie difficoltà e favorirne il superamento.

4. STRUMENTI DI LAVORO

Libri di testo in adozione

1. C.Radini – V.RadiniDENTAL TOPICS con CD –Audio

Hoepli

2. M.G.Dandini NEW SURFING THE WORLDZanichelli

Materiale integrativoFotocopie fornite dall’insegnanteSchede di lavoroArticoli da riviste e giornali

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Sussidi audiovisivi, informatici; laboratoriCD allegati ai testi e portati dall’insegnanteSiti webFilm e video

5. VALUTAZIONE E VERIFICHE

Numero delle verifiche previste per ogni periodoTrimestre: 1 verifica formativa e 1 sommativa scritte, 2 verifiche orali;Pentamestre : 2 verifiche formative e 1 sommativa scritte, almeno 2 verifiche orali.

TipologiaVerifica orale: interrogazione breve interrogazione lunga listening comprehensions and answering questions prove vocaboli reporting riportare contenuti di schede di lavoro, questionari, tabelle fare domande esprimere opinioniVerifica scritta:

verifiche semistrutturate listening e reading comprehensions domande aperte produzione scritta correzione di risposte false

6. OBIETTIVI RAGGIUNTI

Conoscenze Mediamente raggiunte

Capacità Mediamente non sfruttate appieno

Competenze

Efficaci solo per pochi studenti, elementari per gran parte della classe.

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4.5 Matematica Prof. Moretti Adriana

1. OBIETTIVI INIZIALI

Conoscenze:- Contenuti previsti dalla programmazione: concetto di funzione, classificazione delle funzioni e

loro proprietà; concetto di limite e forma indeterminata; continuità,

asintoti; concetto di derivata e suo significato geometrico; - Linguaggio e simbologia specifici.

Competenze:- Saper classificare una funzione;- Utilizzare consapevolmente tecniche di calcolo: individuazione del dominio di una funzione

algebrica; calcolo di semplici limiti di funzioni razionali;

applicazione di opportune tecniche risolutive per rimuovere forme di indecisione;

calcolo di derivate di funzioni razionali;- Individuare funzioni continue e saper distinguere le varie discontinuità;- Saper determinare gli asintoti di funzioni razionali;- Saper rappresentare nel piano cartesiano risultati algebrici; - Ricavare da un grafico le principali caratteristiche di una funzione;- Operare con il simbolismo matematico;- Esprimere le proprie conoscenze con un registro linguistico appropriato.

Capacita’:- Capacità di analisi (identificare i vari elementi di un argomento, distinguendo le relazioni esistenti tra loro)

- Capacità di sintesi (utilizzare ed esporre in modo autonomo e completo le conoscenze acquisite)

- Capacità di valutare (esprimere giudizi in relazione a risultati ottenuti).

2. CONTENUTI

Ripasso

· Intervalli· Disequazioni II grado· Disequazioni intere· Disequazioni fratte· Sistemi di disequazioni

Funzioni e loro proprietà

· Le funzioni e la loro classificazione· Le funzioni numeriche· Ricerca del dominio di funzioni algebriche.

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· Funzioni iniettive, suriettive e biunivoche· Funzioni pari e funzioni dispari· Funzioni crescenti, decrescenti e monotone· Funzioni limitate, estremo superiore, inferiore massimo e minimo.· Massimi e minimi assoluti.· Funzioni composte

Limiti e continuità

· Definizione di limite mediante gli intorni.· Rappresentazione grafica utilizzando gli intorni dei seguenti limiti: Limite finito di una funzione per x che tende a un valore finito Limite finito di una funzione per x che tende all’infinito Limite infinito di una funzione per x che tende a un valore finito Limite infinito di una funzione per x che tende all’infinito· Algebra dei limiti · Calcolo di limiti delle funzioni razionali

· Forme indeterminate per funzioni razionali

0

0;;

· Funzioni continue in un punto e su un’intervallo· Discontinuità delle funzioni· Teorema degli zeri, Teorema di Weierstrass.· Asintoti al grafico di una funzione

Derivata di una funzione

· Il problema della tangente· Definizione e significato geometrico di rapporto incrementale· Definizione e significato geometrico di derivata

· Derivate di funzioni elementari ( xycy ; );

· Linearità dell’operatore derivata ( xhgxkfxhgxkfD '' );

· Teoremi sul calcolo delle derivate: Derivata del prodotto, della potenza, del quoziente di funzioni razionali· Equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un punto.

Studio di una funzione.Analisi del grafico di una funzione.Costruzione del grafico probabile note alcune caratteristiche della funzione.Studio di semplici funzioni razionali e costruzioni del grafico probabile

Il Modulo relativo alla derivata di una funzione è in corso di svolgimento, si intende entro la fine dell’anno affrontare

· Continuità e derivabilità: - punti angolosi, cuspidi, flessi a tangente verticale; - tangenti orizzontali: punti stazionari

· Punti stazionari e loro determinazione: condizione necessaria e condizione sufficiente per l’esistenza.

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3. METODOLOGIE ADOTTATE

Il livello di partenza rilevato era medio - basso, si è proceduto pertanto all’insegnamento della disciplina avendo cura di :- recuperare i concetti dell’algebra di base mediante un sistematico ripasso;- procedere con gradualità nel raggiungimento degli obiettivi;- fornire in modo organico una trattazione teorica essenziale;- dare ampio spazio ad esercitazioni in classe guidate dall’insegnante, coinvolgendo soprattutto gli alunni in maggiore difficoltà;- recupero in itinere.

4. STRUMENTI DI LAVORO

LIBRO di TESTO: per ottemperare al DM. 41/2009 il testo sottoindicato risulta consigliato agli

studenti:

M. Scovenna - Appunti di Matematica Modulo F Analisi infinitesimale - CEDAM Scuola

APPUNTI e FOTOCOPIE fornite dall’insegnante ad integrazione del libro di testo per contenuti ed

esercizi.

5. VALUTAZIONE E VERIFICHE

Prove scritte semistrutturate e non (risoluzione di esercizi e letture di grafici);Test con domande aperte e/o a risposta multipla;Interrogazione lunga;Simulazioni di terza prova

6. OBIETTIVI RAGGIUNTI

L’atteggiamento del gruppo classe nei confronti della disciplina durante l’intero corso dell’anno scolastico non sempre è risultato responsabile, caratterizzato da superficialità e da un approccio meramente nozionistico, dovuto ad una disabitudine all’approfondimento. Lo studio della materia per molti studenti è stato contraddistinto da un lavoro poco metodico ed organizzato, spesso finalizzato e concentrato in prossimità di momenti di verifica.ConoscenzeIl livello di conoscenza dei contenuti previsti dalla programmazione risulta essenziale per la maggioranza degli studenti, completa e discretamente approfondite per un esiguo gruppo, debole in alcuni soggetti.CompetenzeIl livello di competenza raggiunto in relazione agli obiettivi iniziali è parziale e poco consapevole. Solo un ristretto numero di studenti ha dimostrato di possedere competenze adeguate e di essersi appropriato dei collegamenti tra i vari temi trattati. Permane, per la maggioranza della classe, difficoltoso l’utilizzo appropriato del simbolismo e la correttezza espositiva.CapacitàLa capacità di analisi, sintesi e valutazione è un obiettivo raggiunto da una piccola parte della classe; solo un quarto di essa ha delle capacità sufficienti o poco più, la maggior parte presenta capacità non o quasi sufficienti.

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5.6 MATERIA CHIMICA Prof. SIRONI LAURA

7. OBIETTIVI INIZIALI

Conoscenza dei diversi tipi di legame chimico (semplice, doppio, triplo) e della geometria

molecolare associata

Per ogni classe di composti: conoscenza delle proprietà chimico fisiche, delle regole di

nomenclatura IUPAC e comune, dei meccanismi di sintesi e reazione.

Conoscenza della struttura e delle principali caratteristiche dei carboidrati

Conoscenza della struttura e delle principali caratteristiche dei lipidi

Conoscenza della struttura e delle principali caratteristiche di amminoacidi e proteine

(cenni)

8. CONTENUTI

RIPASSO ARGOMENTI SVOLTI IN IV

Configurazioni elettroniche, legami chimici, formule di struttura

Definizioni di acidi e basi secondo Brönsted-Lowry e Lewis

MODULO 1: ORBITALI IBRIDI DEL CARBONIO

Orbitali ibridi sp, sp2 e sp3, formazione e geometria.

Struttura di composti saturi ed insaturi

Il legame σ e il legame π

MODULO 2: I PRINCIPALI GRUPPI FUNZIONALI. INTRODUZIONE ALLA

NOMENCLATURA IUPAC

La nomenclatura organica e le regole IUPAC: identificazione della catena principale, numerazione,

nomenclatura e struttura dei gruppi funzionali e dei sostituenti

MODULO 3: IDROCARBURI ALIFATICI: ALCANI, ALCHENI, ALCHINI

Alcani: fonti, nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche

Reazioni degli alcani: ossidazione, combustione, alogenazione

Alcheni: nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche

Reazioni: addizione di H2, X2, HX, H2O, idroborazione (senza meccanismo)

Alchini: nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche

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Reazioni: idrogenazione e semi idrogenazione, addizione di HX, X2, H2O con Hg2+ in H2SO4,

Acidità degli idrogeni terminali e formazione di acetiluri

MODULO 5: ALCOLI

Nomenclatura, classificazione, proprietà fisiche, chimiche ( acidità e formazione di alcossidi)

Sintesi: fermentazione alcolica, idratazione e idroborazione di alcheni, riduzione con idruri di

aldeidi, chetoni ed esteri, riduzione catalitica di acidi carbossilici, Grignard con chetoni, aldeidi ed

esteri

Reazioni: trasformazione in alogenuri alchilici con SOCl2(con meccanismo), PCl5, PCl3 e PBr3 (senza

meccanismo), disidratazione intramolecolare (formazione di alcheni) e intermolecolare (formazione

di eteri), ossidazioni ad aldeidi, chetoni e acidi carbossilici (senza meccanismo)

MODULO 6: TIOLI

Nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche

Reazioni: formazione di ponti disolfuro e loro importanza nelle proteine

MODULO 7: ETERI

Nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche

Utilizzo degli eteri come solventi nella preparazione dei reattivi di Grignard

Sintesi: disidratazione intermolecolare di alcoli per eteri simmetrici e sintesi di Williamson per eteri

asimmetrici

MODULO 8: ALDEIDI E CHETONI

Nomenclatura, struttura, proprietà fisiche e chimiche (meccanismo di attacco nucleofilo al

carbonile e acidità degli idrogeni in alfa al carbonile)

Sintesi: ossidazione di alcoli

Reazioni: idratazione, formazione di emiacetali (emichetali) e di acetali (chetali), addizione di

Grignard, di HCN, ripasso riduzione del carbonile, condensazione aldolica (non mista)

MODULO 9: ACIDI CARBOSSILICI E DERIVATI

Nomenclatura degli acidi, proprietà fisiche e chimiche (acidità e formazione di sali)

Sintesi: ossidazione di alcoli e aldeidi, idrolisi acida e basica (senza meccanismo) dei cianuri, idrolisi

acida (senza meccanismo) e basica degli esteri (saponificazione), Grignard con CO2

Reazioni: riduzione catalitica (ripasso), esterificazione di Fischer, trattamento con SOCl2

Esteri, alogenuri acilici, ed ammidi in termini di gruppo funzionale

Sintesi cloruri acilici da acidi carbossilici e cloruro di tionile

Sintesi degli esteri: da acidi carbossilici e alcoli (esterificazione di Fischer), da cloruri acilici ed alcoli

Reazioni degli esteri: la saponificazione, la riduzione con idruri, addizione di Grignard

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Sintesi delle ammidi: cloruri acilici con ammoniaca

MODULO 10: I CARBOIDRATI

Definizione e classificazione

Strutture cicliche e carbonio anomero

Reazioni dei monosaccaridi: ossidazione con acqua di bromo, ossidazione con acido nitrico,

riduzione catalitica e con idruri

NOTA: i successivi argomenti verranno svolti dal 09/05 in poi

Definizione di disaccaridi, il saccarosio

Definizione di polisaccaridi, amido e cellulosa

MODULO 11: I LIPIDI

Definizione e classificazione in saponificabili e non

I gliceridi, composizione e saponificazione

Detergenti naturali e sintetici

MODULO 12: AA E PROTEINE

Caratteristiche chimico fisiche degli AA

Il legame peptidico e le proteine

9. METODOLOGIE ADOTTATE

Lezioni frontali, lezioni interattive, ripassi di gruppo

10. STRUMENTI DI LAVORO

Libro di testo in adozione: Harold Hart, David J.Hart, Lesile E. Craine - “Chimica Organica” – Ed.

Zanichelli

Appunti presi durante le lezioni, modelli molecolari

11. VALUTAZIONE E VERIFICHE

Per la valutazione si è fatto riferimento alla griglia di valutazione approvata dal Collegio Docenti

allegata alla programmazione didattica annuale.

Verifiche: formative orali, verifiche sommative scritte, esercizi di progettazione di sintesi

12. OBIETTIVI RAGGIUNTI

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Gli alunni valutati in termini di sufficienza ed oltre, hanno raggiunto i seguenti obiettivi

relativamente a conoscenze, competenze e capacità.

Conoscenze:

conoscenza della Chimica Organica alifatica e cenni di biochimica.

Competenze:

saper riconoscere i diversi gruppi funzionali ed il loro diverso comportamento chimico

saper attribuire la formula di struttura a composti organici contenenti due o più gruppi funzionali

Capacità:

capacità di progettare semplici sintesi organiche anche a stadio multiplo.

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MATERIA SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI

Prof. Ferrari Laura

13.OBIETTIVI INIZIALI

Conoscenze:- Conoscere le tecniche di saldatura dei metalli, i materiali da impronta, le resine acriliche e composite, le ceramiche dentali e il titanio - Conoscere le procedure corrette per la realizzazione di una saldatura, di una base protesica totale, di una protesi in oro resina e in metal ceramica e i principi su cui si basano le moderne tecniche CAD/CAM

Competenze:saper valutare criticamente i materiali da utilizzare e le varie fasi di lavorazione delle protesi esprimendosi con un linguaggio tecnico-scientifico appropriato.

Capacità:saper trasporre nella pratica professionale gli aspetti tecnici acquisiti organizzandoli e strutturandoli in modo autonomo e consapevole

14.CONTENUTI

Saldatura dei Metalli Definizione e classificazione. Brasature dentali (tipi di materiali d'apporto, stato di fornitura, requisiti generali, fondenti e antifondenti). Microstruttura del giunto saldato.Brasatura al cannello. Richiami sul cannello, procedimento generale (preparazione dei pezzi e loro distanza, preriscaldamento, brasatura, raffreddamento, controllo del giunto saldato).Brasatura a raggi infrarossi, brasatura in forno, brasatura elettrica, difetti nelle brasature. Saldature per fusione: TIG, al plasma, laser. Saldatura per resistenza elettrica.

Leghe semilavorate Cenni sui fili in titanio-beta e in nichel-titanio.Acciai inossidabili austenitici in fili per scopi ortodontici (generalità, stato di fornitura, struttura, sensibilizzazione, distensione, saldatura). Cenni sui fili d'acciaio attorcigliati.

Generalità sui Polimeri Monomeri e polimeri, funzionalità dei monomeri, omo e co-polimeri, grado di polimerizzazione e peso molecolare di un polimero.Classificazione e struttura dei polimeri.

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Polimerizzazione per policondensazione e poliaddizione; poliaddizione radicalica, periodi della poliaddizione, inibitori e attivatori in campo dentale. Generalità sulle materie plastiche, materiali termoplastici e termoindurenti. Proprietà delle materie plastiche: fisiche, chimiche, ottiche ed estetiche, meccaniche.Elastomeri: caratteristiche, classificazione e proprietà.Additivi per le materie plastiche e per gli elastomeri: riempitivi, rinforzanti, plastificanti, reticolanti, stabilizzanti, pigmenti, inibitori.Adesivi.

Materiali da impronta Generalità e requisiti dei materiali da impronta e disinfezione delle impronte.Tipi di impronte, classificazione dei materiali da impronta.Gesso da impronta: composizione, caratteristiche e impieghi.Paste termoplastiche: classificazione, composizione e proprietà.Paste ossido di zinco-eugenolo: composizione, caratteristiche ed impieghi.Cere da impronta: definizione.Generalità e proprietà generali degli idrocolloidi.Idrocolloidi irreversibili: classificazione, composizione, reazione di presa e proprietà.Idrocolloidi reversibili: composizione, proprietà, modalità di utilizzo e apparecchiature ausiliarie.Caratteristiche generali degli elastomeri e tipi di impronte.Polisolfuri: composizione, reazione di presa e caratteristiche.Siliconi per policondensazione: composizione, reazione di presa e caratteristiche.Siliconi per poliaddizione: composizione, reazione di presa e caratteristiche.Polieteri: caratteristiche.Materiali da duplicazione: generalità; materiali reversibili (a base agar, a base PVC); materiali irreversibili (alginati, elastomeri).

Resine sintetiche Caratteristiche e classificazione.Resine per basi di protesi: generalità; classificazione in base alla fornitura e alla struttura chimica.Resine a base di polimetilmetacrilato termopolimerizzabili: classificazione in base alle modalità di

fornitura e polimerizzazione. Composizione e modalità di polimerizzazione. Proprietà: fisiche, chimiche, biologiche, adesive, ottiche, meccaniche, assorbimento d'acqua.Resine polimerizzabili a microonde. Resine acriliche modificate con gomme e idrossietilmetacrilato.Copolimeri vinil-acrilici.Resine a base di polimetilmetacrilato autopolimerizzanti. Resine fotopolimerizzabili.Formatura delle basi protesiche per compressione: preparazione della forma, preparazione del miscuglio, formatura dell'impasto, polimerizzazione, raffreddamento e rifinitura.Formatura delle basi protesiche per iniezione.Caratteristiche di una base protesica in resina acrilica: monomero residuo; cambiamenti dimensionali; tensioni residue; screpolature; porosità.Ribasatura delle protesi: ribasatura diretta con resine auto e fotopolimerizzabili; ribasatura indiretta parziale e totale.Ribasature morbide.Riparazioni di protesi.Denti artificiali in resina.Resine per ricopertura estetica di ponti e corone: caratteristiche e composizione.Adesione metallo-resina: ritenzioni meccaniche e sistemi adesivi. Resine per modellazione e per portaimpronte.Resine termoplastiche.

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Resine compositeDefinizione e impieghi.Composizione, classificazione, proprietà.

Ceramiche dentali Definizione di materiale ceramico.Struttura delle ceramiche dentali: fase vetrosa e fase cristallina.Impieghi delle ceramiche dentali.Tipi di ceramiche dentali: a base di silicati (feldspatiche e alluminose), ossido ceramiche (a base di zirconia e di allumina), ceramiche alluminose per infiltrazione vetrosa, vetroceramiche, ceramiche idrotermiche.Proprietà delle ceramiche dentali: fisiche, chimiche, meccaniche, ottiche, fatica statica.Produzione delle polveri di ceramica e loro lavorazione: condensazione (scopi e tecniche), stratificazione e caratterizzazione; tipi di masse utilizzabili.Cottura sotto vuoto e riduzione delle porosità; sinterizzazione.Rifinitura e vetrinatura; shock termico.Denti artificiali in ceramica: formatura industriale, caratteristiche generali e confronto con i denti in resina.Faccette e intarsi in ceramica.

Metallo-ceramica.Legame metallo-ceramica.Requisiti delle leghe per metal-ceramica.Leghe nobili per metal-ceramica.Leghe non nobili per metal-ceramica.Criteri di modellazione della sottostruttura metallica (forma tradizionale e forma recente).Costruzione di una protesi in metallo ceramica.Cenni sulle tecnologie alternative alla metal-ceramica: restauri galvano-ceramici e con tecnologia oro-capillare.

Il modulo Metallo-ceramica è in corso di svolgimento; entro la fine dell’anno si intendono affrontare:

Titanio.Caratteristiche generali, leghe di titanio.Fusione a cera persa del titanio in campo dentale.Tecniche alternative di lavorazione del titanio in campo dentale.

Tecnologia CAD/CAMAttrezzature e procedure.Acquisizione delle immagini (scansione, acquisizione dati DICOM).Modellazione CAD. Fresatura CAM.

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15.METODOLOGIE ADOTTATE

Lezione frontale, lezione interattiva; recupero in itinere.

16.STRUMENTI DI LAVORO

Francesco Simionato "Scienza dei materiali dentali" voI. 2. Ed. Piccin“Tecnologia CAD-CAM” approfondimenti online di Scienze dei materiali dentali e Laboratorio Ed. Franco Lucisano Editore

VALUTAZIONE E VERIFICHE

Verifiche orali, a tema, a domanda aperta 4 verifiche per ogni periodo

17.OBIETTIVI RAGGIUNTI

Conoscenze

Circa un terzo della classe ha dimostrato di possedere conoscenze discrete e in taluni casi approfondite, la restante parte possiede conoscenze sufficienti e solo un esiguo numero di studenti ha conoscenze lacunose e frammentarie.

Capacità

Solo un ristretto numero di studenti ha raggiunto capacità adeguate rispetto agli obiettivi iniziali.

Competenze

La maggior parte della classe ha raggiunto competenze adeguate e in taluni casi approfondite.

Per la restante parte il livello raggiunto è appena sufficiente o in taluni casi insufficiente.

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MATERIA GNATOLOGIA

Prof. POLITI

18. OBIETTIVI INIZIALI

Utilizzare le conoscenze acquisite in chiave di prevenzione nei confronti delle principali patologie del cavo orale. Formazione di una coscienza deontologica, requisito fondamentale di un operatore sanitario. Acquisizione di un'adeguata capacità progettuale e operativa in campo protesico. Sviluppare capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari necessari per una migliore collaborazione con l'odontoiatra. Comprendere le interazioni dei componenti dell'apparato stomatognatico. Comprendere gli aspetti fondamentali della moderna ortognatodonzia e dell'implantoprotesi. Acquisire le competenze necessarie per evitare i fattori di rischio delle principali patologie del cavo orale.

19. CONTENUTI

ELEMENTI DI FISIOPATOLOGIA GENERALE: Sindromi dolorose cranio-facciali. Affezioni morbose della mucosa di rivestimento della cavità orale. Lesioni preneoplastiche del cavo orale. Neoplasie benigne e maligne della cavità orale. HIV, AIDS:struttura del virus, infezione, prevenzione, terapie. Patologie delle ghiandole salivari – generalità. Patologie della lingua-generalità.

FISIOPATOLOGIA DELl’ARTICOLAZIONE TEMPORO-MANDIBOLAREPremesse anatomo-funzionali dell’ATM. Lussazioni e sublussazioni dell’ATM. Processi flogistici dell’ATM- artriti e menisciti. Artrosi e anchilosi dell’ATM. Sindrome algico-disfunzionale dell’ATM. Tumori dell’ATM

SINTOMI, ESAMI E TERAPIE DELLA PATOLOGIA TEMPORO-MANDIBOLAREPrincipali sintomi dei disordini articolari con particolare riferimento al rumore di scrocchio. Placche di svincolo.

FISIOPATOLOGIA APPARATO DENTO-PARODONTALE MALATTIE PARODONTALI, MALATTIE DELLA POLPA, MALATTIA CARIOSAAnatomia e fisiologia del parodonto sano. Malattia parodontale (generalità). Malattia cariosa.

ANATOMIA E FISIOPATOLOGIA DEL TESSUTO OSSEO PATOLOGIA DELLE OSSA MASCELLARIFisiopatologia del tessuto osseo: struttura e funzioni del tessuto osseo. Processi espansivi (cisti) e infiammatori (ascessi e flemmoni) dei mascellari; osteiti e osteomieliti, osteoporosi. Processi tumorali primitivi o secondari delle ossa mascellari-generalità. Fratture dei mascellari.

IMPLANTOPROTESIClassificazione degli impianti. Struttura implantare osteointegrata. Indicazioni e controindicazioni cliniche dell’ implantoprotesi. Condizioni dell’osso. Fattori chiave dell’osteointegrazione.

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ORTOGNATODONZIA Definizione e aspetti fondamentali della moderna ortognatodonzia. Cenni sulle principali disarmonie dento-maxillo-facciali e sui più comuni apparecchi ortodontici.

20. METODOLOGIE ADOTTATE

Gli argomenti saranno affrontati seguendo il libro di testo e integrando con ulteriore materiale didattico. L’insegnante verificherà all’inizio di ogni lezione che la classe abbia assimilato i contenuti essenziali della lezione precedente, in caso contrario sarà affrontato nuovamente l’argomento con strategie diverse.Le strategie utilizzate sono: lezioni frontali, lezione interattiva, lavori di ricerca, analisi di articoli scientifici.

21. STRUMENTI DI LAVORO

Libri di testo in adozione- Gnatologia 2:" Fisiopatologia dell’apparato stomatognatico. Implantoprotesi. Ortognatodonzia". Cristina Nanni, Andrea Fini.FRANCO LUCISANO EDITORE

Materiale integrativoRiviste scientifiche, fotocopie fornite dall’insegnante.

Sussidi audiovisivi, informatici; laboratoriDVD per uso didattico

22. VALUTAZIONE E VERIFICHE

TipologiaVerifiche orali e scritte, prove semistrutturate, prove a domande aperte, temi

Numero delle verifiche sommative previste per ogni periodoSono previste almeno due interrogazioni orali e due verifiche scritte a quadrimestre.

23. OBIETTIVI RAGGIUNTI

Conoscenze

Le conoscenze non sono state completamente raggiunte quanto programmato , causa lunga interruzione delle normali lezioni. L’anatomia e fisiopatologia del tessuto osseo e patologia delle ossa mascellari non è stato possibile affrontarlo per il motivo precedentemente espresso.L’implantoprotesi verrà invece affrontato come ultimo argomento nel mese di maggio.

Capacità

Le capacità sono state sufficientemente raggiunte dalla totalità della classe. Hanno dimostrato di saper decodificare il testo ed acquisire , in maniera adeguata , i contenuti loro offerti.Competenze

Gli alunni , complessivamente, sono in grado di individuare e distinguere le situazioni fisiologiche e patologiche dell’apparato stomatognatico dei diversi ambiti affrontati durante l’anno scolastico.

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MATERIA: DIRITTO E PRATICA COMMERCIALE Prof. Amoroso

Maria Grazia

24.OBIETTIVI INIZIALI

Conoscenza delle norme relative ai contenuti del mondoSaper descrivere e collegare i concetti studiatiSaper riconoscere gli istituti giuridici studiati nel contesto socio economico attuale

25.CONTENUTI

- Il sistema economico e l'imprenditore.- Il concetto economico-giuridico di imprenditore: nozione di imprenditore nel dettato dell’art. 2082 del c.c., il piccolo imprenditore (art. 2083 c.c.). L’artigiano nella legge quadro sull’artigianato (L. 443/85), l’impresa familiare, l’imprenditore agricolo (art. 2135 c.c.), tipi e dimensioni di imprese, i collaboratori dell'imprenditore - autonomi, subordinati e parasubordinati, institore, procuratore e commesso, i casi di incapacità ad acquistare la qualità di imprenditore (minorenni, interdetti ed inabilitati).- Lo statuto dell’imprenditore commerciale: obblighi professionali, scritture contabili, registro delle imprese.- Il fallimento: i presupposti del fallimento, l'iniziativa, la dichiarazione di fallimento, gli organi del fallimento, gli effetti sul fallito, gli effetti sui creditori, la revocatoria fallimentare, la chiusura del fallimento, l'esdebitazione (appunti). Cenni sul concordato fallimentare, sul concordato preventivo e sulla liquidazione coatta amministrativa.- La disciplina della concorrenza, l'intervento dello Stato, i divieti legali della concorrenza, la concorrenza sleale, il diritto comunitario della concorrenza, i consorzi (il contratto ed i consorzi con attività esterna).- L’azienda: analisi art. 2555 c.c., elementi costitutivi, il trasferimento; cessione dei contratti, dei debiti e dei crediti.- L'impresa collettiva e il sistema delle società: il contratto di società, classificazione società, responsabilità dei soci.- La società semplice: costituzione, conferimenti, responsabilità dei soci, creditore particolare del socio, amministrazione e rappresentanza, partecipazione agli utili e alle perdite, patto leo-nino, deliberazioni, scioglimento del rapporto sociale limitatamente ad un socio e della società.- La società in nome collettivo: caratteristiche della società, disciplina, capitale sociale, S.n.c. regolare ed irregolare.- La società in accomandita semplice: le caratteristiche specifiche, la disciplina della società.- Le società cooperative: lo scopo mutualistico, la disciplina giuridica- Altre forme di imprenditori collettivi: società di fatto, società irregolari, impresa famigliare, associazione in partecipazione, Geie - gruppo europeo di interesse economico, associazione europeo di interesse economico, società a responsabilità limitata unipersonali.- Classificazione delle imposte, il sistema tributario italiano, l'IRE (appunti) l' IRES (appunti), l'IVA (appunti), l'IRAP (appunti)- Il sistema della previdenza sociale. Le assicurazioni sociali obbligatorie. Il contratto di lavoro subordinato. Il lavoro subordinato nella Costituzione e nel codice civile. I contratti collettivi. La tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro- Disciplina giuridica dell'impresa artigiana.- Disciplina della previdenza e della sicurezza dell'impresa artigiana- Disciplina fiscale dell'impresa artigiana- Cenni sulle scritture contabili dell'impresa artigiana- L’imprenditore odontotecnico

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26.METODOLOGIE ADOTTATE

Lezione frontale, lezione partecipata, mappe concettuali, appunti forniti dall’insegnante.

27.STRUMENTI DI LAVORO

CARLO NOUVION ROBERTO SAULLE - DIRITTO COMMERCIALE, LEGISLAZIONE SOCIALE E PRATICA COMMERCIALE – Ed. FRANCO LUCISANO EDITORE.

(libro di testo) , codice civile, Costituzione

28.VALUTAZIONE E VERIFICHE

Verifiche scritte ed orali

29.OBIETTIVI RAGGIUNTI

Conoscenze.La classe piuttosto eterogenea ha evidenziato nel corso dell’anno difficoltà nell’apprendimento e un impegno incostante che hanno richiesto una continua revisione e ripresa degli argomenti già svolti ma soprattutto una semplificazione a livello di base ridotta, nella maggior parte dei casi, all’apprendimento degli obiettivi minimi che sono stati presi come riferimento per la valutazione. Permane qualche difficoltà nella rielaborazione personale dei contenuti e nell’uso della terminologia specifica appropriata. I livelli raggiunti sono diversificati a seconda delle capacità rielaborative di ciascuno, ma quasi tutti hanno mediamente raggiunto un livello globalmente sufficiente.

Capacità

Un buon gruppo ha mostrato costante interesse e motivazione a riuscire, conformemente alle proprie capacità; un gruppo, invece, a causa di un impegno alterno mostra minore agilità e autonomia, pur avendo conseguito un risultato globalmente sufficiente con qualche fragilità.

Competenze

Gli alunni riconoscono l'importanza:

- dell'attività dell'imprenditore e dell'impresa nel mondo socio-economico contemporaneo;

- delle problematiche relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla tutela della persona,

dell'ambiente e del territorio;

- della concorrenza per il funzionamento del sistema economico e dell'iniziativa privata così come

sancito dalla Costituzione Italiana;

- dei motivi che spingono più persone a costituire una società e della individuazione dei limiti e dei

rischi delle tipologie di società che possono essere adottate;

- del movimento cooperativo nel sistema economico-sociale italiano;

- delle procedure concorsuali ed individuano le conseguenze delle stesse procedure

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ESERCITAZIONI DI ODONTOTECNICA

Prof. Marco Mainardi

30. OBIETTIVI INIZIALI

COMPETENZE

Realizzazione di dispositivi protesici in completa sicurezza – individuale e collettiva – nell’ambito di un’organizzazione del lavoro razionale ed efficace.

CONOSCENZE

Realizzazione di dispositivi protesici dentali attraverso l’uso appropriato di tecniche lavorative, di materiali e attrazzeture; in relazione agli aspetti anatomo-gnatotologici della bocca e dei movimenti della mandibola, senza arrecare danno alcuno al corpo umano.

ABILITA’

Realizzazione, in ogni fase lavorativa, di dispositivi protesici dentali funzionali ed estetici di qualità,in relazione agli aspetti anatomo-gnatologici della bocca e dei movimenti della mandibola.

31. CONTENUTI

Realizzazione protesi totale.

Realizzazione montaggi di seconda e terza classe secondo Ackermann: Elementi fondamentali di realizzazione con montaggio denti, tenuta protesica e modellazione gengivale - palatale.

Lavorazione gessi.

Utilizzo di vari tipi di gesso per modelli di lavoro, monconi e avm.

Realizzazione di avm.

Costruzione e utilizzo dell’articolatore a valore medio secondo parametri gnatologici.

Realizzazione protesi fissa metallo-ceramica.

Tecnica di modellazione, fusione, preparazione, legami tra metallo e ceramica, colore, stratificazione.

Compilazione Dichiarazione di conformità.

Compilazione della modulistica attraverso la conoscenza di elementi essenziali contenuti nella Direttiva Cee 93/42.

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Realizzazione di bite.

Elementi fondamentali per la costruzione di placche diagnostiche e terapeutiche: tipologia, funzioni, impiego, requisiti, realizzazione (placca di svincolo modello Michigan).

Realizzazione protesi combinata con attacchi e/o modellazione diagnostica.

Elementi fondamentali per la realizzazione di protesi con attacchi: modellazione diagnostica, tipo e scelta dell’attacco, posizionamento e parallelismo, fresaggio e contro fresaggio, fusione-rifinitura, montaggio denti e resinatura.

Realizzazione monconi per protesi fissa su impianti.

Elementi fondamentali per realizzare dime chirurgiche, impianti e monconi.

Tutte le realizzazioni protesiche dovevano essere eseguite attraverso l’applicazione degli elementi gnatologici fondamentali denominati D.AT.O. (Disclusione –Allineamento Tridimensionale – Occlusione).

32. METODOLOGIE ADOTTATE

Teorica pratica e pratico teorica, a seconda della necessità, con: spiegazione dell’argomento, programmazione delle scadenze per la valutazione, esercitazioni individuali, studio delle esrcitazioni, controllo dei lavori, verifica-consegna-valutazione- analisi errori e recupero con eventuale penalizzazione.

33. STRUMENTI DI LAVORO

Manuali di laboratorio odontotecnico – primo e secondo volume; schemi riassuntivi alla lavagna; fascicoletti (normativa Cee 93/42, documentazione dichiarazione di conformità, placca Michigan).

34. VALUTAZIONE E VERIFICHE

Prove pratiche: specifiche e a scadenza programmata.Prova di competenza.Prova strutturata. Simulazione terza prova.

35. OBIETTIVI RAGGIUNTI

Il quadro complessivo mostra un livello sufficiente ma debole, perché deficitario di quegli elementi essenziali e specifici atti a qualificare pienamente un profilo professionale completo. Sostanziale è rimasto il divario tra un fare tutto “manualistico” e quegli elementi caratterizzanti un tecnico di laboratorio quali: organizzazione di lavoro razionale ed efficace, lavori di qualità e precisione, impegno/produttività/spirito d’iniziativa, studio/approfondimento.

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Conoscenze: parzialmente raggiunte per tutta la classe.

Capacità: sufficientemente raggiunte per gran parte della classe.

Competenze: parzialmente raggiunte per tutta la classe.

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MATERIA Educazione Fisica Prof. Tommaso Marinelli

35.OBIETTIVI INIZIALI

L'accresciuto livello delle prestazioni ha permesso agli allievi un maggior coinvolgimento in ambito sportivo, nonché la partecipazione e l'organizzazione di competizioni nella scuola nelle diverse specialità sportive. Lo studente ha cooperato in équipe, utilizzando e valorizzando con la guida del docente le propensioni individuali e l'attitudine a ruoli definiti. Inoltre ha conosciuto e applicato le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi. Ha affrontato il confronto agonistico con un'etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play, ed inoltre ha svolto ruoli di direzione dell'attività sportiva e organizzare.Nella pratica si sono viste le seguenti tematiche:

Maggior coinvolgimento in ambito sportivo, nonché la partecipazione e l'organizzazione di competizioni nella scuola nelle diverse specialità sportive o attività espressive;

Lo studente coopererà in équipe, utilizzando e valorizzando con la guida del docente le propensioni individuali e l'attitudine a ruoli definiti;

Saprà osservare e interpretare fenomeni legati al mondo sportivo e all'attività fisica; Praticherà gli sport approfondendone la teoria la tecnica e la tattica; Conoscere e applicare le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportive Affrontare il confront agonistico con un'etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair

play. Svolgere ruoli di direzione dell'attività sportiva nonché organizzare e gestire eventi sportivi

nel tempo scuola ed extra scuola.

36.CONTENUTI

Frisbee: - fondamentali individuali: lancio diritto, rovescio e con rimbalzo. - fondamentali di squadra: passaggi da fermo e in movimento. - simulazione di gioco.

Unihockey e Tchouckball: -conoscenza tecnico-tattica dei fondamentali di gioco; -conoscenza degli elementi sostanziali del regolamento; -conoscenza dei ruoli, e gioco di squadra.

Ginn.Educativa - giochi di regole (pallabattaglia, pallamano, rugby educativo, ecc…). - esercizi di vario genere individuali e a piccoli gruppi.

37.METODOLOGIE ADOTTATE

Lezione frontale. Lavori di gruppo teorici. Lavori pratici di gruppo e a coppie. Esercizi individuali pratici.

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STRUMENTI DI LAVORO Libri di testo in adozioneNel corrente anno non è stata prevista l’adozione di libri di testo.

Materiale integrativo

- Fotocopie;- Manuali del docente;- Palestra, grandi e piccoli attrezzi;

Sussidi audiovisivi, informatici; laboratori

- Video didattici;- testi digitali del docente;- Slide create dal docente;- utilizzo della rete internet (eduyoutube, slide share, ecc…)

38.VALUTAZIONE E VERIFICHETipologia

- Strutturata- Semistrutturata- Esercizi

Sono stati utilizzati protocolli standardizzati nelle varie valutazioni definiti per fascia d’età e sesso.

Numero delle verifiche sommative previste per ogni periodoSono state effettuate 3/5 valutazioni per periodo utilizzando come punteggio la griglia contenuta nel materiale in adozione dal docente.

39.OBIETTIVI RAGGIUNTIConoscenze:

- Le regole degli sport praticati;- Le capacità tecniche e tattiche degli sport praticati;- La tattica di squadra delle specialità praticate;- I ruoli nel gioco praticato e le caratteristich enecessarie a coprire ogni ruolo;- L'aspetto educativoe sociale dello sport;- Principi etici sottesi alle discipline sportive;- Sport come veicolodi valorizzazione delle diversità culturali, fisiche, sociali;

Capacità:

- Partecipare attivamente nel gioco assumendo ruoli e responsabilità tattiche;- Scegliere l'attività o il ruolo più adatto lle proprie capacità fisico-tecniche;- Assumere ruoli all'internodel gruppo in relazione alle proprie capacità individuali;- Elaborare autonomamente e in gruppo tecniche e strategie di gioco;- Partecipare e collaborare con i compagni per il raggiungimento di uno scopo comune;- Trasferire valori culturali atteggiamenti personali e gli insegnamenti appresi in campo motorio

in altre sfere della vita;

Competenze:

- Scegliere la specialità più congeniale, porsi un obiettivo, dichiararlo, allenarsi per un periodo definito di tempo e verificarne il raggiungimento, magari partecipando alle gare d'istituto;

- Partecipare a uno dei tornei interscolastici organizzati nell'istituto;- Affrontare un'attività, accettando il ruolo più funzionale alla propria squadra;

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- Adattare spazi, tempi eregole di un'attività sportivaper favorirela partecipazione di tuttii compagni, anche disabili;

- Praticare sport di squadrae individuali accettando il confronto (con gli altri e con le regole) e assumendosi responsabilità personali;

- Trasferire e ricostruire autonomamente e in collaborazione con il gruppo, tecniche, strategie, regole, adattandole alle capacità, esigenze, spazi e tempi di cui si dispone.

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V PARTE :ALLEGATI

5.1 SIMULAZIONE DI PROVE CON GRIGLIA DI VALUTAZIONE5.1.1 PRIMA PROVA

DATA: 15 aprile 2014 CLASSI V

SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAMI DI STATO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.

Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue.Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte.Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui sisentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo.Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto edisprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo.

Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.

1. Comprensione del testoDopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.

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2. Analisi del testo2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo.2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo.2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo.2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva e approfondimentiProponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Individuo e società di massa.

DOCUMENTI

Lascia o raddoppia? 28 marzo 1956 Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965 Andy WARHOL, Marilyn Monroe, 1967

«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne

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all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia alCentro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva.Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.»

Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975

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«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa […]. Mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. […] Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico […], agirono in quel giorno senza consultare i loro capi […]: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […]A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, […] si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla […]. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era […]: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. […] Durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.»

Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980]

«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà […]. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne

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d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.»

Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002

1 Ora il chiarore si fa più diffuso. 9 Quando mi parla resto senza fiato,2 Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. 10 le sue parole sono la Verità.3 Poi appare qualcuno che trascina 11 Ma tra poco sarà qui il cafarnao4 il suo gommone. 12 delle carni, dei gesti e delle barbe.5 La venditrice d’erbe viene e affonda 13 Tutti i lemuri umani avranno al collo6 sulla rena la sua mole, un groviglio 14 croci e catene. Quanta religione.7 di vene varicose. È un monolito 15 E c’è chi s’era illuso di ripetere8 diroccato dai picchi di Lunigiana. 16 l’exploit di Crusoe!

Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973

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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.

DOCUMENTI

«Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.»

Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012

«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione:“Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo –sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della

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disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.»

Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012

«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»

Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012

«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo

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ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della

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dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.»

Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Omicidi politici.DOCUMENTI

«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»

Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972

«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.»

Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971

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«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel

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Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»

Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976

«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»

I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it» (http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.

DOCUMENTI«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando

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nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»

Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013

«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico.Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.»

“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)

«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero

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settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.»

Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011

«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca

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scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»

Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato).

Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.

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TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».

Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dall’inizio della prova.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA

SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI

Candidato …………………………………………. 5a ……

CONOSCENZE DISCIPLINARI

Scarsa 1-2Dimostra conoscenze lacunose o frammentarie rispetto alle richieste della traccia

Mediocre 3-4 Dimostra conoscenze parziali

Adeguata 5 Dimostra conoscenze adeguate

Sicura 6 Evidenza una valida conoscenza delle tematiche proposte

Rigorosa 7 Evidenzia conoscenze sicure, esaurienti e approfondite

CAPACITA’ DI ORGANIZZAZIONE E DI RIELABORAZIONE DEI CONTENUTI

Incerta 1-2 Organizza e struttura i contenuti in modo approssimativo e/o generico

Adeguata 3 Organizza e struttura i contenuti in modo logico, semplice ma chiaro

Sicura 4Rielabora in modo logico e coerente i vari aspetti aspetti del testo, evidenziando sicure capacità argomentative

Rigorosa 5E’ in grado di argomentare in modo puntuale e rigoroso i vari aspetti della trattazione, evidenziando ottime capacità di rielaborazione critica personale

COMPETENZA ESPRESSIVA

Mediocre 1Dimostra una scarsa competenza espressiva e/o un linguaggio specifico non adeguato

Adeguata 2Dimostra una competenza espressiva essenziale, si esprime in modo lineare e complessivamente corretto utilizzando un linguaggio specifico accettabile

Sicura -rigorosa

3Dimostra una valida competenza espressiva e l’utilizzo di un linguaggio specifico rigoroso e appropriato

PUNTEGGIO TOTALE

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE M. K. GANDHI

Indirizzi di studio: Commerciale Amministrativo I.G.E.A., Linguistico E.R.I.C.A., Sperimentale GRAFICO PUBBLICITARIO, Professionale ODONTOTECNICO

ESAME DI STATO INDIRIZZO ODONTOTECNICO (nuovo ordinamento)

SIMULAZIONE TERZA PROVA 24/03/2014

TIPOLOGIA BNOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5N

Istruzioni per la corretta compilazione della prova.

Indicare Nome e Cognome su ciascun foglio negli spazi predisposti; Seguire attentamente le consegne poste da ciascuna domanda; Non è consentito l’uso del correttore; Utilizzare solo biro di colore blu o nero: le risposte a matita non verranno considerate; E’ consentito l’uso della calcolatrice scientifica non programmabile; Eventuali chiarimenti devono riguardare gli aspetti tecnici della prova e non i contenuti; Durata della prova: 3 h .

GRIGLIA DIRITTO ES.ODONTO. STORIA MATEMATICA

Conoscenze

Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2

Scarse / Nulle 1 – 0

Competenze

Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2

Scarse / Nulle 1 – 0

CapacitàEfficaci 3Sufficienti 2Inadeguate 1

TOTALE MATERIA

PUNTEGGIO TOTALE ....../15

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SIMULAZIONE III PROVA MULTIDISCIPLINARE Esame di Stato 2013 – 2014

24/03/2014NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5N

MATERIA : Diritto Commerciale, Legislazione sociale e pratica commerciale

1. L’imprenditore commerciale, nell’esercizio della sua attività, ha particolari obblighi

professionali: tra questi vi è la tenuta delle scritture contabili. Parla delle scritture

contabili. (max. 10 righe)

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2. Spiega l’Intervento dello Stato nella economia e nella libera iniziativa privata (max 10

righe)

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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5 N

MATERIA : Diritto Commerciale, Legislazione sociale e pratica commerciale

3. Il codice civile distingue gli imprenditori in base a tre criteri: distingui i vari tipi di

imprenditore (Max 10 righe)

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GRIGLIA DIRITTO

Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Conoscenze

Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Competenze

Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1

PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10

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SIMULAZIONE III PROVA MULTIDISCIPLINARE Esame di Stato 2013 – 2014

24/03/2014

NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5N

MATERIA : Esercitazioni di odontotecnica

1.DOMANDA 1 Partendo dall’assunto che l’esecuzione di qualsiasi protesi non deve

arrecare danni al paziente ( dando luogo, ad esempio, a patologie discendenti), cosa

significa applicare il D.AT.O. nella protesi fissa? (max.numero righe:10)

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2. DOMANDA 2 Nella protesi totale ( di 1° 2° 3° classe) notevole importanza è data alla

tenuta protesica e allora come garantirla durante la realizzazione della protesi totale

mascellare? (max. numero righe:10)

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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5N

MATERIA : Esercitazioni di odontotecnica

3.DOMANDA 3 L’odontotecnico è tenuto alla compilazione della dichiarazione di

conformità che deve accompagnare ogni realizzazione protesica pur non avendo,

quest’ultima, il marchio CE. Perché vi è l’obbligo di redigere tale documento?

(max.numero righe:10)

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

GRIGLIA ES.ODONTO.

Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Conoscenze

Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Competenze

Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1

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PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10

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SIMULAZIONE III PROVA MULTIDISCIPLINARE Esame di Stato 2013 – 2014

24/03/2014NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5N

MATERIA : STORIA

4. CAUSE DELLO SCOPPIO PRIMA GUERRA MONDIALE (10 righe)

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5. SPIEGA I MOTIVI CHE PORTARONO GLI STATI UNITI ALLA GRANDE DEPRESSIONE

DEL ‘29

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5N

GRIGLIA STORIA

Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Conoscenze

Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Competenze

Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1

PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10

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SIMULAZIONE III PROVA MULTIDISCIPLINARE Esame di Stato 2013 – 2014

24/03/2014NOME e COGNOME _________________________________ Classe 5_N___

MATERIA : MATEMATICA

1. Dare la definizione di asintoto di una funzione (massimo 5 righe)

Determinare le equazioni degli asintoti della seguente funzione x

xy

4

3.

Quale dato esclude la presenza di un asintoto obliquo?

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5___

MATERIA : MATEMATICA

2. Calcolare i seguenti limiti:

(a) 96

322

2

3lim

xx

xx

x

(b) 92

522

2

lim

x

xx

x

(c) 1

42lim xx

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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5___

MATERIA : MATEMATICA

3. Dall’analisi del grafico della funzione f(x) rappresentato qui sotto si individuino:

Dominio: ___________________________ Codominio: ____________________________

Intersezioni con gli assi: asse x: ________________ asse y: _______________

Intervallo di positività: ___________________ Intervallo di negatività: ___________________

Intervallo di crescenza: __________________ Intervallo di decrescenza: _________________

Limiti:

___________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

Equazioni degli asintoti____________________________________________________________________

Punti di discontinuità e loro classificazione

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

-5

y

x

2

-2 -1-3

-1

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GRIGLIA MATEMATICA

Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Conoscenze

Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Competenze

Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1

PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10

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SIMULAZIONE III PROVA MULTIDISCIPLINARE Esame di Stato 2013 – 2014

06/05/2014NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5N

MATERIA : Diritto Commerciale, Legislazione sociale e pratica commerciale

1.Spiega quali sono gli obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del preposto in

relazione alla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

(max. 10 righe)

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2.Spiega la nozione di bene aziendale. (Max 10 righe)

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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3.Chiarisci quali sono gli effetti della sentenza dichiarativa del fallimento nei confronti

del fallito e dei creditori. (Max 10 righe)

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

GRIGLIA DIRITTO

Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Conoscenze

Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Competenze

Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1

PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10

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SIMULAZIONE 3^ PROVA SCRITTA - CLASSE 5N 6 Maggio 2014

MATERIA : INGLESE

NOME e COGNOME _____________________________________

1. Write about implants and mention the role of the periodontist (max.12 lines)

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

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2. Make a detailed presentation of resins and composites (max.10 lines)

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

3. Write about New England and the Mid-Atlantic States (max. 10 lines)

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

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GRIGLIA VALUTAZIONE

SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA a.s. 2013-14

GRIGLIA INGLESE

Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Conoscenze

Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Competenze

Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1

PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10

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SIMULAZIONE III PROVA MULTIDISCIPLINARE Esame di Stato 2013 – 2014

06/05/2014NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5N

MATERIA : MATEMATICA

4. Dare la definizione di derivata di una funzione in un punto e la sua interpretazione geometrica.

Calcolare, utilizzando la definizione, la derivata della funzione 24y x x nel punto 10

x .

(massimo 15 righe)

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5N

MATERIA : MATEMATICA

5. Determinare i punti di discontinuità e gli eventuali asintoti della funzione 2

2

3 6

4

x xy

x

.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5N

MATERIA : MATEMATICA

6. Osservando il grafico della funzione xfy rappresentato in figura si determinino:

Dominio: _________________________ Codominio: ________________________

Intersezioni con gli assi: asse x______________________ asse y___________________

Intervallo di positività: ____________________ Intervallo di negatività: _________________

Intervallo di crescenza: ____________________ Intervallo di decrescenza: _________________

Limiti:____________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

Equazioni degli asintoti specificandone il tipo e se risultano completi

____________________________________________________________________________________

La funzione non è continua in _________________________________________________________

-2

3

5

8

6

1

1-3

-4

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Classificazione delle discontinuità ____________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

Il segno della derivata prima sugli intervalli: 3,4 : _____________

1,0 : _____________

Nel punto 20 x : _____________

GRIGLIA MATEMATICA

Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Conoscenze

Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Competenze

Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1

PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10

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III PROVA MULTIDISCIPLINARE Esame di Stato 2013 –

2014

NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5N

MATERIA : CHIMICA

1. DOPO AVER INDICATO IL GRUPPO FUNZIONALE DEGLI ALCOLI, ELENCA A

PAROLE LE REAZIONI DI SINTESI STUDIATE (max 10 righe)

_______________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

______________

2. SCRIVI, UTILIZZANDO LE OPPORTUNE FORMULE CHIMICHE, LE REAZIONI DI

SINTESI DEGLI ALCOLI (max 10

righe)

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

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III PROVA MULTIDISCIPLINARE Esame di Stato 2013 –

2014

NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5N

MATERIA : CHIMICA

3. STUDIA IL MECCANISMO DI RIDUZIONE CON IDRURI DELL’ ETANALE

SPECIFICANDO CHIARAMENTE I REAGENTI USATI (max 10

righe)

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

GRIGLIA CHIMICA

Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Conoscenze

Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali

3 – 2Competenze

Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1

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PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10

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Il Consiglio Di Classe 5N

MATERIE DOCENTI FIRMA

Italiano Prof.ssa Capaccio Mariacristina

Storia Prof.ssa Capaccio Mariacristina

Lingua inglese Prof.ssa Novara Jolanda

Gnatologia Prof. Politi Massimiliano

Scienza dei Materiali Dentali

Prof.ssa Ferrari Laura

Laboratorio Odontotecnico

Prof. Mainardi Marco

Chimica Prof.ssa Sironi Laura

Matematica e Informatica

Prof.ssa Moretti Adriana

Diritto Prof.ssa Amoroso Maria Grazia

Ed. fisica Prof. Marinelli Tommaso

IRC Prof. Nicolini Francesco

Sostegno Prof.ssa Tarquinio Anita

Sostegno Prof.ssa Schiazza Violetta

Sostegno Prof. Carapella Tullio

Recchia AlessandroComponente Studenti

Salarzadeh Rojan

Sig. D’Avola

Componente Genitori