Esame di Stato Anno scolastico 2017 -2018 Documento del ... · Visita all’arboreto e alMuseo...

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sede legale “Strocchi” - Servi sede “Persolino” - Serviz E-mail: isper C Anno Documento del c SERVIZI PER L’AGRICOLTU e commercializzaz Co I.P. “PERSOLINO-STROCCHI” izi commerciali - Via Medaglie D’Oro, 92 - 48018 Faen zi per l’agricoltura - Via Firenze, 194 – 48018 Faenza ( Pec: [email protected] [email protected] - Sito internet: www.persoli C.F. 90033400392 Codice Ministeriale: RARC060009 Esame di Stato o scolastico 2017-201 consiglio di classe (ar Classe V C URA E LO SVILUPPO RURALE O zione dei prodotti agricoli del te oordinatore prof. Daniele Zuffa Faenza, 15 maggio 2018 Data nza (RA) - Tel. 0546 622600 (RA) - Tel. 0546 22932 inostrocchi.it 9 18 rt. 5 DPR 323/98) Opzione: Valorizzazione erritorio - IPVP

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sede legale “Strocchi” - Servizi commerciali

sede “Persolino” - Servizi per l’agricoltura

E-mail: [email protected]

C.F. 90033400392

Anno scolastico 2017

Documento del consiglio di classe

SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

e commercializzazione dei p

Coordinatore prof.

I.P. “PERSOLINO-STROCCHI”

Servizi commerciali - Via Medaglie D’Oro, 92 - 48018 Faenza (RA)

Servizi per l’agricoltura - Via Firenze, 194 – 48018 Faenza (RA)

Pec: [email protected]

mail: [email protected] - Sito internet: www.persolinostrocchi.it

C.F. 90033400392 – Codice Ministeriale: RARC060009

Esame di Stato

Anno scolastico 2017-2018

Documento del consiglio di classe (art. 5 DPR 323/98)

Classe V C

SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE Opzione

e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio

Coordinatore prof. Daniele Zuffa

Faenza, 15 maggio 2018 Data

48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 622600

48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 22932

www.persolinostrocchi.it

Codice Ministeriale: RARC060009

2018

(art. 5 DPR 323/98)

Opzione: Valorizzazione

rodotti agricoli del territorio - IPVP

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Faenza, 15 maggio 2018 1

1 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Indice

Indice .......................................................................... 1

Profilo e storia della classe5^ C ............................... 2

Simulazioni prove d'esame ....................................... 7

Programmazione didattica ........................................ 8

Alternanza scuola-lavoro ........................................ 12

Relazioni eProgrammi disciplinari svolti ................ 13

1. Lingua e letteratura italiana ................. 14

2. Storia ..................................................... 20

3. Inglese ................................................... 24

4. Matematica............................................ 26

5. Scienze motorie e sportive .................. 28

6. Tecniche di Allevamento ...................... 29

7. Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali 32

8. Economia agraria e dello sviluppo territoriale 34

9. Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore 37

10. Economia dei mercati e marketing agroalimentare 42

11. Sociologia rurale e storia dell’agricoltura44

12. Religione Cattolica ............................... 46

Valutazione delle prove dell'Esame di Stato2017-2018 48

Tabella dei criteri generali di valutazione. ............. 48

Indicazioni per la valutazione degli studenti con bisogni educativi speciali. 49

Griglia di valutazione Prima prova - Tipologia A ... 50

Griglia di valutazione Prima prova - Tipologia B ... 51

Griglia di valutazione Prima prova - Tipologia C e D52

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Faenza, 15 maggio 2018 2

2 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Griglia di valutazione Seconda prova .................... 53

Griglia di valutazione Terza prova ......................... 54

Griglia di valutazione Prova orale .......................... 55

Documenti allegati a disposizione della commissione. 56

Profilo e storia della classe5^ C

Alunni

1. BALDISSARRI DAVIDE

2. BARNABE’ FEDERICO

3. BERTOZZI MATTIA

4. BOMBARDINI ENEA

5. BOTTONI MANUEL

6. BRANDOLINI FEDERICO

7. BRUSI DANIELE

8. CARAVITA MATTEO

9. CASAMENTI AMOS

10. CAVINA RICCARDO

11. FANTONI ANDREA

12. GHISELLI RICCARDO

13. GUERRINI GIANMARCO

14. LAGHI MATTEO

15. MERENDI MICHELE

16. PINI STEFANO

17. SPADA GIANMARCO

18. VANNINI GIACOMO

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Faenza, 15 maggio 2018 3

3 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Docenti della classe

Docenti Materie Ore curricolari

Area comune

Fabiola Savorani Lingua e letteratura italiana 4

Fabiola Savorani Storia 2

Sofia Casi Lingua inglese 3

Carlo Sgura Matematica 3

Emanuele Bandini Educazione fisica 2

Davide Bandini Religione 1

Area d’indirizzo

Mascia Campi e Luciano Tamburini Tecniche di allevamento vegetale e animale

4***

Luigi Melloni Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali

2

Daniele Zuffa e Stefano Venturi Economia agraria e dello sviluppo territoriale

3***

Daniele Zuffa Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore

4

Ivan Campanella Economia dei mercati e marketing agroalimentare

2

Luigi Melloni Sociologia rurale e storia dell’agricoltura

2

*Ore di compresenza con ITP

Coordinatore: Prof. Daniele Zuffa

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Faenza, 15 maggio 2018 4

4 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Caratteristiche e storia della classe

Composizione

La classe è composta da 18 alunni. Sono presenti quattro studenti con bisogni educativi speciali: 3 studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e 1 studente per cui è stato attivato un PPT (piano personale transitorio).Non sono presenti studenti che hanno seguito percorsi differenziati e/o con obiettivi minimi.

Comportamento

La classe ha un comportamento non costante e selettivo, in funzione degli insegnanti e degli argomenti proposti. In alcuni circostanze si sono dimostrati partecipi, propositivi e rispettosi del prossimo e dell’ambiente scolastico. In altre, invece, si sono dimostrati maleducati, insofferenti, disinteressati e con atteggiamenti provocatori. A prescindere dai singoli casi, l’intera classe è stata più volte richiamata durante l’anno a) per le condizioni deplorevoli in cui versava l’aula alla fine delle lezioni b) per l’utilizzo del cellulare durante le attività didattiche.

Frequenza La frequenza degli alunni è stata regolare nella maggioranza dei casi; alcuni elementi hanno però effettuato un numero consistente di assenze, nonché entrate ed uscite fuori orario a volte finalizzate a saltare le verificheed interrogazioni. Le assenze sono comunque state sempre giustificate per motivi di famiglia, salute, lavoro e non hanno superato la percentuale prevista dalla normativa.

Continuità didattica La classe, rispetto all’anno precedente, ha avuto nuovi insegnanti per molte materie: Inglese, Matematica, Tecniche di Allevamento,Economia dei mercati e Agronomia. Gli insegnanti che hanno avuto continuità didattica sono Savorani (Italiano e Storia), Bandini D. (Religione) e Bandini E. (Scienze Motorie). Zuffa, pur conoscendo già la classe, ha svolto discipline diverse rispetto alla quarta.

Durante l’anno si sono succedute tre insegnanti di Inglese: Cristina Berenato (fino a Novembre), Olena Romazan (fino a Marzo) e Sofia Casi (fino al termine dell’anno scolastico).

Impegno e partecipazione

Alcuni allievi hanno dimostrato nel corso del curriculum scolastico impegno e motivazioni apprezzabili ed una partecipazione proficua. Altri hanno rivelato sufficienti capacità, ma hanno dimostrato in alcune discipline discontinuità nell’impegno. La partecipazione all’attività didattica non sempre è stata continua, più motivazione ed interesse durante le visite guidate e le uscite tecniche. In alcuni allievi è risultato carente l’approfondimento domestico del lavoro scolastico e sono stati necessari richiami ad un impegno più

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5 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

motivato. Occorre peraltro rilevare che alcuni sono impiegati in attività lavorative in aziende familiari e non.

Obiettivi conseguiti Il profilo complessivo della classe in termini di risultati è il seguente:

- alcuni allievi hanno acquisito una soddisfacente conoscenza dei contenuti delle varie discipline, unite ad una discreta competenza negli usi tecnici della lingua orale e scritta, raggiungendo un discreto livello di professionalità;

- altri, pur avendo dimostrato un interesse saltuario ed un impegno discontinuo e a volte solo finalizzato alle verifiche, hanno mostrato capacità di recupero, raggiungendo un profitto sufficiente;

- alcuni elementi, al momento della stesura del presente documento, presentano una preparazione più lacunosa e non hanno raggiunto la sufficienza in alcune discipline, per cui vengono invitati a cogliere le occasioni di recupero proposte dagli insegnanti;

I rapporti con le famiglie sono stati caratterizzati da un’informazione costante da parte della scuola sul profitto e sul comportamento degli alunni.

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6 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Progetti, visite guidate e viaggi d’istruzione

Denominazione dell’attività Docente referente

Visita tecnica alla Mostra dell’agricoltura e della meccanizzazione in vitivinicoltura a Faenza (Tecniche di Allevamento e Economia)

Zuffa

Visita tecnica all’Azienda Tampieri a Faenza (Economia e Valorizzazione)

Zuffa e Campanella

Visita tecnica all’Azienda zootecnica Il buon latte-San Bernardino di Lugo (Tecniche di Allevamento e Economia)

Zuffa e Campi

Visita all’arboreto e alMuseo civico di Scienze Naturali Malmerendi-Faenza (Sociologia)

Melloni

Partecipazione (visita e incontro con I produttori) alla manifestazione grani e melograni, presso l’associazione di produttori di Oriolo dei Fichi (Italiano e Valorizzazione)

Zuffa e Savorani

Partecipazione al Convegno sulla biodiversità a FICO, Bologna (Valorizzazione, Sociologia e Agronomia)

Campi

Incontro tecnico con Alpi E., tecnico del Consorzio Agrario di Faenza, a tema:defogliazione della vite e tipologia dei vitigni (Tecniche di allevamento e Agronomia)

Campi

Visita a: Pineta di San Vitale (Ravenna), Pineta di Stato di Marina Romea, Punte Alberete (Ravenna), Piallasse di Ravenna (Agronomia)

Melloni e Campanella

Orientamento in uscita: al lavoro, alla formazione, all’università (per tutte le quinte)

Magazzeno

Visita tecnica a un impianto di noci a Reda (Tecniche di allevamento e Agronomia)

Melloni e Zuffa

Partecipazione alla conferenza storica su Francesco Baracca e la società italiana durante la prima guerra mondiale (Sociologia)

Melloni

Partecipato alla lezione dei VV.FF regionale sulla prevenzione, gestione, rischio incendi boschivi e tecniche di intervento in Italia e nella regione (Agronomia)

Melloni

Visita alla mostra sulla prima guerra mondiale a Faenza (Storia)

Savorani e Venturi

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Faenza, 15 maggio 2018 7

7 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Simulazioni prove d'esame

Discipline coinvolte Data

1 Simulazione di I^ prova (5 ore) Lingua e letteratura italiana 26 febbraio

2 Simulazione di I^ prova (5 ore) Lingua e letteratura italiana 07 maggio

3 Simulazione di II^ prova (6 ore)

Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore 07 marzo

4 Simulazione di II^ prova (6 ore) Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore

09 maggio

5 Simulazione di III^ prova

Tipologia scelta B (3 ore)

Economia dei mercati e marketing, Matematica, Sociologia rurale e storia dell’agricoltura, Scienze motorie

28 febbraio

6 Simulazione di III^ prova

Tipologia scelta B (3 ore)

Tecniche di allevamento vegetale e animale, Economia agraria, Agronomia territoriale, Inglese

10 maggio

Le prove sono state valutate in quindicesimi. Per la Terza prova il voto finale è stato desunto dalla media aritmetica dei singoli voti in quindicesimi. In allegato si vedano le prove proposte e le griglie di valutazione. In un apposito archivio sono conservate le prove di simulazione svolte dagli alunni.

Indicazioni per il colloquio

Gli studenti presenteranno, in maniera facoltativa, un project-work, o capolavoro, partendo dalle esperienze maturate durante il loro percorso di Alternanza Scuola Lavoro. Il project work abbraccerà una o più discipline, e sarà esposto facendo uso di supporto multimediale, grafico o altro. Sin dall’inizio dell’anno il consiglio di classe ha guidato e supportato il lavoro di ricerca personale che gli alunni intendono presentare all’esame di maturità. Ad ogni studente è stato abbinato un “docente tutor”, che ha supervisionato e indirizzato il lavoro del project-work. Alcuni studenti hanno sviluppato il project-work seriamente e con metodo, mentre altri si sono organizzati solo nelle ultime settimane, senza dimostrare impegno e interesse per la produzione di un lavoro personale e originale.

Nella seconda parte del colloquio il consiglio di classe ritiene opportuno procedere con domande disciplinari, per quanto possibile collegate da una tematica comune. Per quanto riguarda la terza parte del colloquio, relativa alla discussione degli elaborati, si fa riferimento a quanto svolto nel corso dell’anno. I ragazzi sono abituati a motivare le proprie scelte con gli insegnanti delle due prime prove scritte, per spiegare le proprie ragioni al fine di chiarire alcuni passaggi dei loro elaborati; relativamente ad altri tipi di prove scritte si è proceduto con la correzione collettiva, per rendere consapevoli gli studenti degli errori commessi nelle prove.

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Faenza, 15 maggio 2018 8

8 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Programmazione didattica Profilo: Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale opzione valorizzazione e

commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio

Descrizione

Il diplomato di istruzione professionale nell'indirizzo Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. È in grado di:

� Gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive:agro-ambientale, agroindustriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema diqualità.

� Individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie.

� Utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione.

� Assistere singoli produttori e strutture associative nell'elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale.

� Organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari ed agroindustriali.

� Rapportarsi con gli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche.

� Gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio

� Intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell'agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici;

� Gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro-produttive di una zona attraverso l'utilizzazione di carte tematiche;

2. Collaborare nella realizzazione di carte d'uso del territorio;

3. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione;

4. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi;

5. Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità;

6. Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing;

7. Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio;

8. Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico;

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Faenza, 15 maggio 2018 9

9 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

9. Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini;

10. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica.

Competenze trasversali

Le competenze chiave di cittadinanza, che sono trasversali a tutte le discipline e descrivono gli obiettivi da perseguire, sia comportamentali che cognitivi, vengono declinate come segue:

Agire in modo autonomo e responsabile

Frequentare le lezioni con regolarità e puntualità

In caso di assenza e/o occasionale ingresso in ritardo, giustificare con tempestività

Conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto

Rispettare gli ambienti scolastici

Acquisire consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri

Portare e tenere in ordine il materiale occorrente

Informarsi, in caso di assenza, delle attività svolte e dei compiti assegnati

Affrontare regolarmente lo studio e le verifiche

Avvalersi delle opportunità di recupero e/o di approfondimento offerte dalla scuola

Collaborare e partecipare

Riconoscere i diritti fondamentali degli altri

Rispettare i compagni, gli insegnanti e tutto il personale della scuola

Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista

Imparare a gestire la conflittualità

Prestare attenzione alle lezioni

Partecipare alle lezioni in modo ordinato e pertinente

Contribuire all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive

Imparare ad imparare

Acquisire consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti

Acquisire consapevolezza dei propri stili cognitivi e delle personali strategie di apprendimento

Accettare stimoli, consigli, occasioni per il miglioramento del proprio metodo di studio

Imparare ad utilizzare diverse fonti e diverse modalità di apprendimento

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10 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Comunicare

Comprendere testi e messaggi di genere diverso

Conoscereedutilizzareillessicospecificodelle discipline

Utilizzarestrumentimultimediali e tecnologieinformatiche

Rispondere in modopertinente

Organizzareipropriinterventi in modologico e sequenziale

Produrretestifunzionaliagliscopi e allesituazioni

Saperargomentare le proprieopinioni

Acquisireedinterpretarel’informazione

Acquisire e rielaborareicontenutidisciplinari

Distinguerefatti e opinioni

Riconoscereneitesti le finalità del messaggio e/o ilpunto di vista dell’autore

Individuarecollegamenti e relazioni

Individuare relazioni (analogie e differenze, cause ed effetti) tra eventi e fenomeni

Individuarcollegamenti e relazioni tra contenuti di diverse discipline

Confrontareavvenimenti e situazionilontani nello spazio e nel tempo

Risolvereproblemi

Utilizzarecontenuti e metodidelle diverse discipline per la soluzione dei problemi

Formulare e verificareipotesi

Valutarestrategie e soluzioni diverse

Operare in contesti non noti

Progettare

Analizzare e valutare le diverse situazioni, di studio e di lavoro

Riconoscere gli obiettivi

Individuaremezzi e strumentinecessari per ilconseguimento degli obiettivi

Pianificare le fasi del proprio lavoro

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11 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Programmazione per moduli didattici

Ogni docente ha illustrato, nelle relazioni e nei programmi finali, gli obiettivi e le competenze conseguiti effettivamente nel corso dell'anno, nonché le metodologie didattiche e valutative utilizzate. I docenti hanno poi indicato i moduli effettivamente svolti e che intendono svolgere nell'anno scolastico. Qualora non riescano a sviluppare compiutamente quelli indicati nel presente documento, indicheranno il mancato svolgimento nel verbale dello scrutinio finale.

Metodologie e strumenti

Il Consiglio di classe rileva che, pur nel rispetto delle individuali modalità di gestione della lezione, la metodologia adottata nel complesso delle varie discipline risulti dalla combinazione delle seguenti “voci":

Lezione frontale " classica"

Lavori di gruppo

Ricerche guidate

Lezione stimolo (partendo da una visita guidata o da materiale audiovisivo)

Attività di rinforzo o sostegno a classe intera (in itinere)

Esperienze di laboratorio

Apprendimento tra pari

Modalità di recupero

I recuperi nelle diverse discipline sono avvenuti in itinere e/o mediante studio individuale con verifica, come si evince dai verbali dei consigli di classe.

Criteri di verifica e valutazione

Il Consiglio di Classe ha adottato alcuni criteri comuni sulla base delle indicazioni ministeriali e del sistema valutativo dell'Esame di Stato e, di comune accordo è di riferimento per tutti la griglia allegata sia al presente documento che inserita nel PTOF dell’Istituto.

Si è quindi deciso di utilizzare la scala decimale nella sua estensione massima (dal 2 al 10) sia per quanto riguarda i compiti scritti che per le interrogazioni. Alcuni insegnanti hanno utilizzato anche la scala di valutazione in quindicesimi per alcune prove, così da rendere più comprensibile agli alunni il livello raggiunto in relazione ai punteggi d'esame.

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12 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Alternanza scuola-lavoro Il progetto di alternanza scuola-lavoro (ASL) si pone una serie di obiettivi educativi e formativi ed è fortemente integrato nella didattica curricolare. Si sviluppa, infatti, con il coinvolgimento della maggior parte delle discipline scolastiche e nei settori del mondo lavorativo coerenti con gli indirizzi di studio, attraverso una interazione fra la scuola, il tessuto socio-economico del territorio, il contesto aziendale, lo studente e la famiglia dello stesso. Il progetto ASL si è sviluppato soprattutto attraverso metodologie basate su: la didattica di laboratorio, anche per valorizzare stili di apprendimento induttivi; l’orientamento progressivo, l’analisi e la soluzione dei problemi relativi al settore produttivo di riferimento; il lavoro cooperativo per progetti; la personalizzazione dei prodotti e dei servizi attraverso l’uso delle tecnologie e del pensiero creativo; la gestione di processi in contesti organizzati (Art. 5, D.P.R. 15 marzo 2010, n.87 - regolamento sul riordino degli istituti professionali pubblicato sul supplemento ordinario della G.U. n.137 del 15 giugno 2010).

Nel corso del progetto ASL gli studenti hanno svolto le seguenti attività:

• corso sulla sicurezza (rischio medio); • periodi in contesti aziendali (stage) durante ogni anno del triennio finale (III, IV, V) della durata di

due settimane, presso strutture del territorio; • visite guidate a realtà di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

nell’ambito dei diversi settori previsti dalle linee guida delle discipline di indirizzo: frutticolo, viticolo-enologico, cerealicolo, zootecnico;

• testimonianze con professionisti esperti di settore sulle diverse forme di organizzazione aziendale, sulle principali caratteristiche delle filiere produttive presenti sul territorio locale, sulle attività in espansione, sulle innovazioni del settore e sulle possibilità di sviluppo;

• orientamento al lavoro: le organizzazioni di categoria in agricoltura, organismi ed enti preposti all’orientamento al lavoro, l’Università e gli enti di formazione professionale, l’albo professionale degli Agrotecnici;

Nel nostro istituto particolare importanza assume il ruolo dell’“azienda agraria”, rappresentando fondamentale laboratorio didattico finalizzato a favorire l’apprendimento delle specifiche competenze professionali previste dai nuovi ordinamenti degli Istituti Professionali per i Servizi all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale. E’ perciò in questo contesto che l’azienda agraria (terreni, cantina didattica e serra), con un riparto colturale orientato alla vocazionalità produttiva del territorio, rappresenta il reale contesto produttivo dove gli studenti sono indotti a collaborare intorno a un compito di realtà condiviso, al fine di raggiungere un risultato che ha rilevanza sia all’interno dell’attività scolastica (didattica dell’apprendimento) che all’esterno (gestione dell’azienda agraria), restituendo in tal modo senso a ciò che si apprende. In questo modo si promuove la conoscenza di una metodologia di lavoro di grande rilievo sul piano dell’agire, la sensibilità verso di essa e la capacità di utilizzarla in vari contesti produttivi, favorendo così una maggiore connessione dell’esperienza scolastica con il mondo del lavoro e delle professioni. Nella gestione dell’azienda agraria lo studente partecipa attivamente soprattutto nella costruzione dei modelli agro-colturali (scelta dell’indirizzo colturale, delle specie e varietà, dei sesti d’impianto, delle forme di allevamento, etc…), raccogliendo ed elaborando dati,partecipando alla soluzione di problemi e affinandone i processi di adeguamento alla realtà.

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Faenza, 15 maggio 2018 13

13 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Relazioni eProgrammi disciplinari svolti

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14 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

1. Lingua e letteratura italiana Docente: Fabiola Savorani

Situazione della classe

La classe ha mantenuto un atteggiamento rispettoso nei confronti del docente. La partecipazione al dialogo educativo è apparsa collaborativa e caratterizzata dalla vivacità ed esuberanza di alcuni componenti della classe. I numerosi impegni scolastici hanno talvolta causato rallentamenti nello svolgimento del programma e dell'azione didattica in generale. Talvolta non tutti gli studenti hanno dimostrato un impegno costante nel lavoro domestico, ma hanno risposto con impegno a richieste programmate. L'attenzione durante le lezioni è apparsa adeguata ma il possesso di un metodo di studio efficace ed efficiente non è sviluppato in tutti. Per quanto riguarda il profitto, la maggioranza della classe raggiunge valutazioni sufficienti sia per quanto riguarda le conoscenze che le competenze previste dagli obiettivi didattici prefissati dal Consiglio di Classe. Un gruppo di studenti ottiene risultati perlopiù discreti e pochi raggiungono un profitto buono. Si segnala infine uno studente che, a causa di difficoltà nell'ambito dell'espressione verbale scritta ed orale si avvale della normativa prevista per i Bisogni Educativi Speciali; possiede un metodo di lavoro solo parzialmente consolidato, evidenzia lacune nelle conoscenze e nelle competenze e quindi con difficoltà raggiunge gli obiettivi minimi didattici previsti dalla sua programmazione. Obiettivi raggiunti

Il programma preventivato all’inizio dell’anno scolastico è stato sostanzialmente svolto, in relazione al tempo a disposizione.

Per quanto riguarda le conoscenze, le competenze e le capacità, la classe, al termine del suo percorso formativo, è così strutturata: • Alcuni studenti, se guidati opportunamente, effettuano analisi e sintesi complete, sono capaci di valutazioni piuttosto autonome e pertinenti, si esprimono in modo abbastanza corretto ed appropriato;

• La maggioranza degli alunni conosce gli aspetti essenziali degli argomenti proposti, esegue senza molti errori compiti semplici, ma dimostra incertezze in quelli complessi; adeguatamente guidati riescono a fare valutazioni semplici e pertinenti, espongono con semplicità i contenuti della disciplina ed utilizzano il lessico specifico solo in situazioni note;

• Un alunno in particolare (che si avvale della normativa relativa ai BES) conosce gli argomenti proposti in modo superficiale o incompleto; dimostra, nell’esecuzione di compiti semplici, di possedere alcune abilità, che tuttavia utilizza con incertezza; si esprime con difficoltà.

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Faenza, 15 maggio 2018 15

15 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Programma svolto

(le pagine indicate si riferiscono al libro di testo più sotto indicato): MODULO 1.L'ETA' DEL POSITIVISMO

•Il secondo '800 come età di progresso •La fiducia nella nuova scienza (p.7-8) •La nascita dell'evoluzionismo (p.8-9) •I caratteri del romanzo naturalista francese (p.10-11)

MODULO 2.L'ETA' DEL DECADENTISMO •La reazione al Positivismo (p.20-21). •La sensibilità decadente (26-27) •La crisi della ragione (p.23) •Una rivoluzione culturale: Nietzche, Freud, Bergson, Einstain (p.23-25) MODULO 3.IL SIMBOLISMO •I caratteri del Simbolismo (p.22) •Il nuovo linguaggio simbolista e l'allargamento della realtà attraverso i sensi (p.28-29) •La figura dell'intellettuale moderno tra privilegio e dannazione ne “La perdita dell'aureola” di C.Baudelaire (materiale fornito) •Charles Baudelaire: L'albatro (materiale fornito) MODULO 4.L'ESTETISMO •L'estetismo e l'arte per l'arte (p.22) •La figura dell'esteta (p.22) •D'Annunzio e Wilde (p.35) •Oscar Wilde: vita (p.93); “Il ritratto di Dorian Gray” trama e contenuto (p. 93-94) MODULO 5.GABRIELE D'ANNUNZIO •Gli anni della guerra (p.235) •Le imprese (p.234-235) •Il pensiero e la poetica (p. 240/242) •“La pioggia nel pineto” (p.256/260 le prime due strofe) •“Il piacere” : trama e contenuto(p.264/267) MODULO 6.LE AVANGUARDIE: IL FUTURISMO •Le innovazioni tecnico-scientifiche (p.60-61)

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Faenza, 15 maggio 2018 16

16 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

•Il concetto di avanguardia (p.46-47) •Il Futurismo •Le caratteristiche della letteratura futurista (p.50-51) •“Il bombardamento di Adrianopoli” di Filippo Tommaso Marinetti •“L'incendiario” di Aldo Palazzeschi MODULO 7.GIOVANNI PASCOLI •La vita p.186 •Fra umanitarismo e nazionalismo (p.189) •Una nuova poetica (p.189-190) •Temi, motivi e simboli (p.191) •L'innovazione stilistica (p.192) •Testi: •“Il fanciullino” (p. 226-2279 •“Lavandare” p.195 con commento (p.196) •“X Agosto” p.197-198 con commento (p.1989 •“Nebbia” p.216 con commento (p.217) •“Il gelsomino notturno” (p.218-219 con commento p.219-220) •“Il brivido” con commento (vedi slide su didattica) MODULO 8.IL ROMANZO DELLA CRISI •Il romanzo della crisi

• L'età della crisi e il problema della realtà • Interiorità e disagio esistenziale • Caratteri del romanzo della crisi (p. 38-39)

•Franz Kafka e “La metamorfosi” (p. 317- 318) •Marcel Proust (p.40) •James Joyce (p.40-41) MODULO 9.ITALO SVEVO E “LA COSCIENZA DI ZENO” •La vita (p. 330) •Le opere (p.331) •“La coscienza di Zeno”: •I modelli e le novità narrative di Svevo (p. 333) •La struttura e i contenuti (p.333-336) •Le tecniche narrative (p.336-337) •Testi antologici: •Prefazione (p.340) •L'ultima sigaretta (e commento) p.343-347 •Un rapporto conflittuale ( e commento) (p.350-356) •Una catastrofe inaudita (testo e commento su Didattica)

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Faenza, 15 maggio 2018 17

17 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

MODULO 10. LUIGI PIRANDELLO •La vita p.374-375 •Il pensiero e la poetica (p.382-384)

• Vita e forma •La trappola delle convenzioni sociali e la filosofia del lontano •Le “maschere nude” •Il relativismo conoscitivo e l'incomunicabilità •La crisi dei valori e la “lanternosofia” •“L'umorismo”: l'avvertimento del contrario e il sentimento del contrario (387-389) •“Il fu Mattia Pascal”: la trama, i temi, la poetica (p.390-393) •testo: “Io e la mia ombra” (p.403-406) •“La carriola”: testo e commento (materiale digitale) •“Sei personaggi in cerca d'autore”: la trama, i temi, i piani della vicenda, le innovazioni drammaturgiche (p.440-447) MODULO 11.GIUSEPPE UNGARETTI: “ALLEGRIA” •La vita ( p.454) •L' “Allegria” (p.460-461) •il titolo •i temi •la parola pura, essenziale •la poesia “scavata” nell'abisso •lo sperimentalismo stilistico •Testi: •Fratelli (p.468-469) •Sono una creatura (p.473-474) •San Martino del Carso (p.479) •Mattina (p.484) •Soldati (p.485-486) •Critica: “La centralità della parola” di Giovanni Raboni (p.487) MODULO 12. EUGENIO MONTALE: “OSSI DI SEPPIA” •La vita (p.630) •La poesia metafisica e la poetica degli oggetti (p.634) •“Ossi di seppia”: il titolo, i manifesti di poetica, i temi, il paesaggio, lo stile (p.640) •“I limoni” e commento (p.641.643) •“Non chiederci la parola” e commento (p.644-645) •“Meriggiare pallido e assorto” e commento (p,646-645) •“Spesso il male di vivere ho incontrato” e commento (p.648) Libro di testo

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Faenza, 15 maggio 2018 18

18 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Marta Sanbugar - Gabriella Salà, Laboratorio di letteratura. Dal Positivismo alla letteratura

contemporanea, La Nuova Italia, vol.3 Le prove scrittesi sono svolte sulle seguenti modalità:

•Analisi di un testo letterario (tipologia A) •Saggio breve e articolo di giornale (tipologia B) •Tema storico (tipologia C) •Tema di ordine generale (tipologia D)

Conoscenze, abilità, competenze

CONOSCENZE ABILITA’

•Gli elementi storici che caratterizzano quel periodo culturale •Le caratteristiche biografiche e di poetica degli autori esaminati

•I principali elementi dello stile e loro l’utilizzo (figure retoriche principali)

•Comprensione dei testi •Elementi di contestualizzazione dell’autore e le sue opere •Elementi e struttura di un saggio breve

•Saper fruire di un testo letterario, dal punto di vista espressivo ed estetico •Saper comprendere i contenuti di un testo letterario e rielaborarli

•Saper operare collegamenti in ambito disciplinare e interdisciplinare •Saper formulare e motivare giudizi personali •Operare confronti tra autori individuando somiglianze e differenze •Saper scrivere e sostenere tesi in ambito di elaborazione di un saggio brave

COMPETENZE •Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana nei vari contesti

•Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura , delle arti e orientarsi agevolmente tra testi e autori fondamentali

•Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali per una loro corretta fruizione •Utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale

Metodologie

La strategia privilegiata dall’insegnante per gestire in modo omogeneo la classe a livello di apprendimento e per stimolare in tutti la capacità di attenzione è stata principalmente quella della lezione frontale e dialogata. Gli argomenti sono stati presentati e trattati sempre in modo da evidenziarne l’importanza, da

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Faenza, 15 maggio 2018 19

19 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

aprirli all’esperienza e alla curiosità degli studenti e da precisarne sempre la portata formativa. A questo scopo sono stati utilizzati con successo il dialogo e la partecipazione attiva degli studenti. Dei vari argomenti sono state formulate domande-guida e soprattutto si è insistito sull’elaborazione di mappe-concettuali risultate estremamente utili e gradite agli studenti. La mappa concettuale aiuta gli studenti più deboli a semplificare i concetti, a seguire i passaggi logici e i nessi fondamentali di un argomento facilitandone la comprensione. Per gli studenti essa rappresenta un ottimo strumento di consolidamento concettuale e ausilio estremamente utile in fase di ripasso. Le mappe-concettuali sono state spesso fornite e poi spiegate dall’insegnante, talvolta invece elaborate direttamente dalla classe in clima di collaborazione e sulla base di interventi collettivi. Gli strumenti usati sono stati il libro di testo, spiegato, sintetizzato e commentato e materiale multimediale. L’insegnante ha costantemente mostrato e analizzato materiale aggiuntivo iconografico, immagini e di commenti utili per l’approfondimento. Profondamente convinta del potere comunicativo delle immagini, l’insegnante ha insistito sulla lettura e interpretazione dell’apparato iconografico in appendice di ogni argomento e soprattutto di quello fornito e ricercato in rete. Gli studenti che nell’arco dell’anno hanno presentato qualche difficoltà nell’acquisizione di metodi e di contenuti hanno ricevuto dall’insegnante un supporto in itinere, consistito in un’ulteriore semplificazione della materia e in aggiuntivi chiarimenti, domande-guida e semplici mappe-concettuali.

Modalità di verifica e criteri di valutazione

Nell’intero anno scolastico ogni allievo è stato verificato diverse volte, con prove scritte e orali. Le verifiche orali sono finalizzate a migliorare e valutare la capacità espressiva. Le verifiche scritte sono state caratterizzate da domande aperte. Ogni modulo didattico è stato seguito dalla verifica dei contenuti e del livello di apprendimento. I criteri di valutazione delle singole prove sono stati sempre chiariti agli studenti. La valutazione di fine anno tiene conto dei voti delle prove, del raggiungimento degli obiettivi, del grado e del livello di preparazione della realtà globale della classe, dell’interesse alla materia, dell’impegno allo studio, della partecipazione e della progressione nell’apprendimento.

Prof. Fabiola Savorani

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Faenza, 15 maggio 2018 20

20 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

2. Storia

Docente: Prof Fabiola Savorani

La situazione della classe

La classe ha mantenuto un atteggiamento rispettoso nei confronti del docente. La partecipazione al

dialogo educativo è apparsa collaborativa e caratterizzata dalla vivacità ed esuberanza di alcuni

componenti della classe. I numerosi impegni scolastici hanno talvolta causato rallentamenti nello

svolgimento del programma e dell'azione didattica in generale. Talvolta non tutti gli studenti hanno

dimostrato un impegno costante nel lavoro domestico, ma hanno risposto con impegno a richieste

programmate. L'attenzione durante le lezioni è apparsa adeguata ma il possesso di un metodo di studio

efficace ed efficiente non è sviluppato in tutti.

Per quanto riguarda il profitto, la maggioranza della classe raggiunge valutazioni sufficienti sia per quanto

riguarda le conoscenze che le competenze previste dagli obiettivi didattici prefissati dal Consiglio di

Classe. Un gruppo di studenti ottiene risultati perlopiù discreti e pochi raggiungono un profitto buono.

Si segnala infine uno studente ( si avvale della normativa relativa ai BES) che, a causa di difficoltà

nell'ambito dell'espressione verbale scritta ed orale, possiede un metodo di lavoro solo parzialmente

consolidato, evidenzia lacune nelle conoscenze e nelle competenze e quindi con difficoltà raggiunge gli

obiettivi minimi didattici previsti.

Obiettivi raggiunti

Il programma preventivato all’inizio dell’anno scolastico è stato sostanzialmente svolto, in relazione al tempo a disposizione. Per quanto riguarda le conoscenze, le competenze e le capacità, la classe, al termine del suo percorso formativo, è così strutturata: • Alcuni studenti, se guidati opportunamente, effettuano analisi e sintesi complete, sono capaci di valutazioni piuttosto autonome e pertinenti, si esprimono in modo abbastanza corretto ed appropriato;

• La maggioranza degli alunni conosce gli aspetti essenziali degli argomenti proposti, esegue senza molti errori compiti semplici, ma dimostra incertezze in quelli complessi; adeguatamente guidati riescono a fare valutazioni semplici e pertinenti, espongono con semplicità i contenuti della disciplina ed utilizzano il lessico specifico solo in situazioni note;

• Un alunno in particolare (che si avvale della normativa relativa ai BES) conosce gli argomenti proposti in modo superficiale o incompleto; dimostra, nell’esecuzione di compiti semplici, di possedere alcune abilità, che tuttavia utilizza con incertezza; si esprime con difficoltà.

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Faenza, 15 maggio 2018 21

21 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Programma svolto (le pagine indicate si riferiscono al libro di testo in uso, edizione rossa)

MODULO 1. Il Novecento come il secolo “di massa” (considerazioni sul tema e attorno alla mappa concettuale fornita)

MODULO 2. LA PRIMA GUERRA MONDIALE •Una nuova guerra in Europa p.34 •L'Italia in guerra p.40 •Il crollo degli imperi centrali p.43 •La rivoluzione bolscevica russa p.46 MODULO 3. DOPOGUERRA SENZA PACE •Il dopoguerra in Europa: problemi sociali e politici p.58 •Dall'Impero ottomano nasce la repubblica turca, laica e democratica p.63 •Medio Oriente e Palestina: origine del contrasto tra Arabi ed Ebrei p.66 •Benessere e crisi negli Stati Uniti p.68 MODULO 4. L'ETA' DEI TOTALITARISMI: IL FASCISMO IN ITALIA •Il dopoguerra in Italia p.98 •Il fascismo prende il potere p.100 •Il fascismo diventa regime: dittatoriale e totalitario p.103 •L'impero fascista p.110 MODULO 5.L'ETA' DEI TOTALITARISMI: STALINISMO E NAZISMO •L'URSS sotto la dittatura di Stalin p.120 •Da Weimar a Hitler p.124 •Il Terzo Reich e il nazismo p.127 •A grandi passi verso la guerra p.131 MODULO 6. LA SECONDA GUERRA MONDIALE •Una nuova guerra-lampo p.144 •Gli aggressori verso la disfatta p.149 •La guerra in Italia p.153 •L'Italia invasa: guerra civile, resistenza e liberazione p.157 •La resa della Germania e del Giappone p.161 MODULO 7. DALLA CATASTROFE ALL'ETA' DELL'ORO •USA e URSS: le due superpotenze p.188 •Nel mondo diviso inizia la Guerra fredda p.192 •Un periodo di crescita economica: l'età del benessere p.199

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Faenza, 15 maggio 2018 22

22 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Libro di testo Sivio Paolucci – Giuseppina Signorini, La storia in tasca, Edizione rossa, Il Novecento e oggi, Zanichelli Conoscenze, abilità, competenze

CONOSCENZE ABILITA’

•Fatti ed eventi storici che hanno caratterizzato il Novecento (fino ai primi decenni del dopoguerra)

•I modi e le strutture di una comunicazione orale e scritta ache ha per oggetto contenuti storici

•Aspetti della Costituzione itaiana •Territorio come fonte storica

•Riconoscere nella stori del Novecento e nel mondo attuale le radici storiche del passato, cogliendo elementi di continuità e discontinuità •Analizzare problematiche significative del periodo considerato •Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici •Riconoscere relazioni fra evoluzione scientifica-tecnologica e contesti ambientali, politici e culturali •Individuare rapporti fra cultura umanistica e scientifico-tecnologica •Saper scrivere e sostenere tesi in ambito di elaborazione di un saggio brave

COMPETENZE •Agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali

saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti

•Collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica

•Riconoscere l'interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali

•Utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale

Metodologie La strategia privilegiata dall’insegnante per gestire in modo omogeneo la classe a livello di apprendimento e per stimolare in tutti la capacità di attenzione è stata principalmente quella della lezione frontale e dialogata. Gli argomenti sono stati presentati e trattati sempre in modo da evidenziarne l’importanza, da aprirli all’esperienza e alla curiosità degli studenti e da precisarne sempre la portata formativa. A questo scopo sono stati utilizzati con successo il dialogo e la partecipazione attiva degli studenti.

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Faenza, 15 maggio 2018 23

23 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Dei vari argomenti sono state formulate domande-guida e soprattutto si è insistito sull’elaborazione di mappe-concettuali risultate estremamente utili e gradite agli studenti. La mappa concettuale aiuta gli studenti più deboli a semplificare i concetti, a seguire i passaggi logici e i nessi fondamentali di un argomento facilitandone la comprensione. Per gli studenti essa rappresenta un ottimo strumento di consolidamento concettuale e ausilio estremamente utile in fase di ripasso. Le mappe-concettuali sono state spesso fornite e poi spiegate dall’insegnante, talvolta invece elaborate direttamente dalla classe in clima di collaborazione e sulla base di interventi collettivi. Gli strumenti usati sono stati il libro di testo, spiegato, sintetizzato e commentato e materiale multimediale. L’insegnante ha costantemente mostrato e analizzato materiale aggiuntivo iconografico, immagini e video utili per l’approfondimento. Profondamente convinta del potere comunicativo delle immagini, l’insegnante ha insistito sulla lettura e interpretazione dell’apparato iconografico in appendice di ogni argomento e soprattutto di quello video fornito e ricercato in rete. Gli studenti che nell’arco dell’anno hanno presentato qualche difficoltà nell’acquisizione di metodi e di contenuti hanno ricevuto dall’insegnante un supporto in itinere, consistito in un’ulteriore semplificazione della materia e in aggiuntivi chiarimenti, domande-guida e semplici mappe-concettuali.

Modalità di verifica e criteri di valutazione Nell’intero anno scolastico ogni allievo è stato verificato diverse volte, con prove scritte e orali. Le verifiche orali sono finalizzate a migliorare e valutare la capacità espressiva. Le verifiche scritte sono state caratterizzate da domande aperte. Ogni modulo didattico è stato seguito dalla verifica dei contenuti e del livello di apprendimento. I criteri di valutazione delle singole prove sono stati sempre chiariti agli studenti. La valutazione di fine anno tiene conto dei voti delle prove, del raggiungimento degli obiettivi, del grado e del livello di preparazione della realtà globale della classe , dell’interesse alla materia, dell’impegno allo studio, della partecipazione e della progressione nell’apprendimento.

Prof. Fabiola Savorani

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Faenza, 15 maggio 2018 24

24 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

3. Inglese

Docente: Cristina Berenato / OlenaRomazan/ Sofia Casi

La classe, in generale, ha affrontato lo studio della disciplina con superficialità ed impegno saltuario. Tale mancanza di produttività è dovuta anche alla discontinuità didattica causata dal passaggio di cattedra di tre diverse insegnanti. Tuttavia, la classe non si è mai impegnata a colmare le lacune pregresse. Quasi tutti gli alunni risultano avere dei voti positivi, sebbene la loro preparazione, ad oggi, sia scarsa e non idonea per affrontare l’esame di Stato. Si distingue qualche studente per l’interesse e la serietà rivolti alla disciplina. Nella classe gli studenti D.S.A si sono avvalsi delle misure compensative e dispensative a loro destinate.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe sa usare parzialmente il lessico specifico ed inerente agli argomenti trattati. Sanno fare confronti con il proprio paese e i paesi di cui si studia la lingua, riconoscendo le differenze salienti di territorio e produzione.

COMPETENZE

Padronanza sufficiente degli strumenti espressivi della lingua indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in campo professionale, leggere e comprendere testi scritti e orali inerenti l’agricoltura, l’allevamento e l’ambiente; produrre brevi testi sia personali che inerenti gli argomenti della microlingua.

CAPACITA’

Comprensione di testi autentici di argomento tecnico-professionale in lingua inglese; capacità di produzione scritta, guidata o libera, consistente nel rispondere a un questionario, completare una tabella con le informazioni desunte da un testodi argomento tecnico, scrivere un paragrafo o rispondere a quesiti su argomenti svolti; capacità di relazionare oralmente sugli argomenti di carattere tecnico affrontati durante l’anno scolastico.

MEZZI E METODI DI INSEGNAMENTO

Gli argomenti del programma sono stati sviluppati mediante letture e brani tratti sia dal libro di testo che da dispense fornite all’occorrenza dall’insegnante. I testi sono stati analizzati seguendo il seguente approccio metodologico:

- presentazione del testo da parte dell’insegnante - lettura estensiva o intensiva di classe o a coppie - Attività di trasposizione di un testo in una tabella, come lavoro di approfondimento. - Attività linguistiche di approfondimento di forme grammaticali e lessicali nell’ambito della

microlingua svolte in classe o come rinforzo - Attività di riassunto scritto o orale a coppie, gruppi, individualmente - Attività di lettorato (previste ma non eseguite causa comportamento non idoneo della classe) - Visione di film in lingua originale

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Faenza, 15 maggio 2018 25

25 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

VERIFICHE SCRITTE: trattazione sintetica di argomenti svolti o risposte a quesiti di carattere tecnico. Elementi da valutare: conoscenza dei contenuti e capacità di rielaborazione personale.

CRITERIO DI SUFFICIENZA ADOTTATO: prova sintetica, adeguata gamma di strutture, moderato numero di errori che non limitano la comprensione, organizzazione del discorso adeguata.

VERIFICHE ORALI: relazione su argomenti svolti. Elementi da valutare: conoscenza dei contenuti fondamentali; conoscenza del lessico specialistico; pronuncia; capacità di esposizione e di rielaborazione orale.

CRITERIO DI SUFFICIENZA ADOTTATO: pronuncia in generale corretta con alcuni errori; informazioni essenziali sugli argomenti; messaggio espresso in modo semplice ma corretto.

PROGRAMMA SVOLTO DI LINGUA INGLESE

Macroelementi svolti nell’anno dal libro di testo “Agriways”, P. Careggio, E. Indraccolo; fotocopie

MODULE 5 : The food industry

Food processing and preservation; the modern era of food preservation; Nicolas Appert, the father of bottling.

MODULE 6: Alcoholic beverages

Vineyards and grapes;Dangers in the vineyards; pests and diseases affecting grapes; The winemaking process; Wine classification; Balsamic vinegar; History of beer; The beer making process; Types of beer.

MODULE 7: Livestock husbandry

Cattle and a modern stable;the most important Italian cattle breed: The Piedmontese.

MODULE 8: The world of work

The factors of production;Future trends in agricultural labor. Applying for a position: writing letters of application; writing CVs.

Prof. Sofia Casi

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Faenza, 15 maggio 2018 26

26 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

4. Matematica

Docente: Carlo Sgura

Situazione della classe: L'attività didattica ha interessato un gruppo classe comprendente 18 studenti. La classe, in rarissime occasioni e solo per un numero esiguo di alunni, ha mostrato interesse per la materia. L'attenzione generale è risultata spesso inadeguata a causa del disturbo continuo derivante da interventi e atteggiamenti inopportuni di alcuni studenti. Per tutto il corso dell’anno scolastico sono state svolte attività di recupero in itinere finalizzate alla completa acquisizione delle conoscenze di base soprattuttoper coloro che dimostravano maggiori lacune e scarse capacità e abilità nella disciplina. La classe, per buona parte dei suoi elementi, sa comunque interpretare sufficientemente le richieste, riconoscere i contenuti fondamentali della disciplina e sviluppare procedimenti già visti. Alcuni alunni presentano difficoltà di organizzazione e devono essere guidati in varia misura; per molti permangono scarsa familiarità e imprecisione nell’esposizione dei concetti e delle definizioni più astratte.

Obiettivi raggiunti:

Si ritiene, tuttavia, che per la maggior parte degli studenti gli obiettivi formativi trasversali siano stati raggiunti, seppure a livelli diversi.

Conoscenze: Disequazioni di primo e secondo, intere e fratte. Funzioni, limiti, continuità. Derivate, Studio di funzioni.

Abilità:

Risolvere disequazioni di primo e secondo grado intere o frazionarie, sapendole interpretare graficamente. Saper definire, classificare e rappresentare graficamente una funzione indicandone le caratteristiche. Riconoscere le varie situazioni di limiti e saperle rappresentare graficamente. Saper calcolare i limiti delle funzioni studiate. Studiare la continuità o la discontinuità di una funzione in un punto. Saper interpretare un grafico individuando le caratteristiche della funzione. Calcolare la derivata di una funzione. Eseguire lo studio di una funzione e tracciarne il grafico. Saper leggere il grafico di una funzione individuandone le caratteristiche

Competenze: La competenza matematica consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli e grafici), la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali.

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Faenza, 15 maggio 2018 27

27 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

La competenza matematica comporta la capacità di applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché perseguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.

Relativamente al programma svolto si evidenzia la interdisciplinarità della materia, in quanto un qualsiasi grafico che riproduca l’andamento di un fenomeno legato ad una specifica disciplina (es. andamento di una produzione o dei costi, evoluzione di un fenomeno storico, ecc..) può essere studiato anche da un punto di vista matematico.

Metodi di insegnamento

La metodologia privilegiata è stata la lezione frontale, accompagnata sempre dallo svolgimento guidato di esercizi ed esempi applicativi e la lezione interattiva tra studente e docente. Le attività di recupero, finalizzate soprattutto a migliorare le capacità operative degli allievi, sono state svolte in itinere.

Mezzi di insegnamento

Oltre al libro di testo, occasionalmente sono state utilizzate fotocopie fornite dall’insegnante, schede didattiche e schede di esercizi mirati, preparate con l’intento di favorire l’apprendimento di concetti essenziali.

Libro di testo: Leonardo Sasso - La matematica a colori edizione gialla. Vol. 4Editore, Petrini - Dea Scuola

Modalità di verifica e criteri di valutazione:

• Valutazione orale: Interrogazioni, verifiche sommative orali (anche frutto di più interventi documentati) partecipazione attiva e costruttiva al dialogo

• Valutazione scritta: Verifiche scritte, prove semistrutturate, somministrazione di una prova di simulazione di esami di stato

Prof. Carlo Sgura

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Faenza, 15 maggio 2018 28

28 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

5. Scienze motorie e sportive Docente: Emanuele Bandini

Gli argomenti sono stati trattati attraverso lezioni frontali ed esercizi pratici. CONTENUTI pratici - allenamento endurance e speed training - allenamento di forza addominali arti inferiori e superiori - esercizi di stretching e di mobilità articolare - esercizi a circuiti CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE Giochi presportivi : ping pong Giochi sportivi :, calcetto, tennis CONTENUTI TEORICI Controllo della postura Come intervenire con esercizi per cura e prevenzione della schiena Teoria di allenamento di forza Cenni di educazione alimentare Regolamenti e fondamentali degli sport di squadra praticati

Prof. Emanuele Bandini

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Faenza, 15 maggio 2018 29

29 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

6. Tecniche di Allevamento

Docenti: Mascia Campi e Luciano Tamburini

Situazione della classe: la classe segue le lezioni e interviene sugli argomenti di discussione in maniera interessata, portando le loro esperienze personali acquisite in campo nelle proprie aziende e mettendole a disposizione dei compagni. Non tutti gli alunni sono partecipi allo stesso modo, alcuni sono frequentemente distratti.

Obiettivi raggiunti: In linea di massima si sono raggiunti buoni livelli di studio e di apprendimento. C’è un confronto attivo sugli argomenti trattati. Gli alunni hanno acquisito un linguaggio più tecnico e in linea con la materia trattata.

Conoscenze: Fattori fisici, chimici e biologici che condizionano le produzioni arboree ed arbustive. Tecniche di impianto delle coltivazioni arboree. Tecniche di coltivazione delle specie arboree di interesse del territorio. Sistemi di difesa delle colture con riferimento alla lotta biologica e integrata e allo smaltimento dei fitofarmaci.

Abilità: organizzare tipologie produttive compatibili sotto il profilo dell’efficienza tecnico-economica e della sostenibilità. Definire sistemi di coltivazione integrata e biologica. Definire sistemi di produzione atti a valorizzare la qualità dei prodotti. Individuare modalità per la realizzazione di piani di difesa rispettosi degli equilibri ambientali. Individuare modalità specifiche per realizzare produzioni di qualità nel settore frutticolo-viticolo.

Competenze: distinguere le forme arboree trattate le une dalle altre e le caratteristiche che le contraddistinguono, gli areali di produzione, i metodi di coltivazione e le forme di allevamento e sesti d’impianto, portinnesti utilizzati e varietà, tipologie di prodotto ottenuto e tecniche di raccolta e di lavorazione dei prodotti.

Metodologie:

• Illustrazione agli allievi del programma, dei moduli di lavoro e degli obiettivi. • Esercizi di comprensione, ,di analisi e sintesi. • Presentazione di griglie di analisi, di schemi, prospetti riassuntivi. • Illustrazione dei criteri di valutazione adottati. • Esplicitazione con un giudizio della valutazione delle prove. • Consegna delle prove scritte entro 10 giorni dallo svolgimento. • Indicazioni delle connessioni con le altre discipline. • Visite aziendali.

Libro di testo: Coltivazioni Erbacee e Arboree Ed. Agricole e Difesa delle colture 1-2 Ed. Reda

Modalità di verifica e criteri di valutazione:

La valutazione è stata eseguita in itinere.

• Valutazione orale: Chiarezza espositiva dei contenuti espressi, completezza e pertinenza delle informazioni , correttezza formale.

• Valutazione scritta:

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Faenza, 15 maggio 2018 30

30 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Programma svolto di Tecniche di allevamento

Modulo n. 1 - VITICOLTURA Morfologia Fasi fenologiche Adattamento pedoclimatico Propagazione Scelta dei vitigni Forme d’allevamento Potatura di produzione Concimazione Irrigazione Gestione del suolo Raccolta Difesa fitosanitaria

Modulo n. 2: OLIVO Morfologia Fasi fenologiche Adattamento pedoclimatico Propagazione Scelta dei vitigni Forme d’allevamento Potatura di produzione Concimazione Irrigazione Gestione del suolo Raccolta Difesa fitosanitaria

Modulo 3 - ACTINIDIA Morfologia Fasi fenologiche Adattamento pedoclimatico Propagazione Scelta dei vitigni Forme d’allevamento Potatura di produzione Concimazione Irrigazione Gestione del suolo Raccolta Difesa fitosanitaria

Modulo 4 – PESCO E DRUPACEE MINORI ( Pesco, Albicocco, Susino e Ciliegio) Morfologia Fasi fenologiche Adattamento pedoclimatico Propagazione Scelta dei vitigni Forme d’allevamento Potatura di produzione Concimazione Irrigazione

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Faenza, 15 maggio 2018 31

31 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Gestione del suolo Raccolta Difesa fitosanitaria

Modulo 5 – POMACEE ( Pero, Melo) Morfologia Fasi fenologiche Adattamento pedoclimatico Propagazione Scelta dei vitigni Forme d’allevamento Potatura di produzione Concimazione Irrigazione Gestione del suolo Raccolta Difesa fitosanitaria

Prof. Campi Mascia e Tamburini Luciano

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32 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

7. Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali Docente: Luigi Melloni

SITUAZIONE CLASSE

La classe è costituita da elementi potenzialmente capaci, manifestano però gravi carenze di base nelle discipline strettamente collegate. Durante i cinque anni di percorso didattico hanno sempre dimostrato difficoltà nell’apprendimento in massima parte dovuta alla scarsa applicazione nello studio. Avvezzi fin dalle prime classi a conseguire la sufficienza anche con una preparazione scadente, di conseguenza l’impegno, l’interesse e la partecipazione si sono mantenuti rari e infrequenti. Non sono mancati atteggiamenti di intolleranza da parte del gruppo “leader” nel primo quadrimestre. Il fenomeno è poi rientrato dopo i provvedimenti disciplinari del caso. Molti di loro hanno manifestato insofferenza e apatia nello studio applicativo e diretto della materia, mentre ricercavano sempre gli aspetti pratici, ma anche nelle uscite didattiche si sono sempre dimostrati distaccati apprezzando solo l’aspetto ludico e dimostrando di aver recepito ben poco. Non tutti hanno conseguito una preparazione tecnica completa e a volte sufficiente, permangono in alcuni carenze e notevoli difficoltà di collegamento nella materia e con le altre discipline tecnico-economiche.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Considerare l’importanza dell’ecosistema bosco nella complessità tra i rapporti ambientali e produttivi, attraverso l’applicazione delle tecniche di gestione. Ruolo dei boschi nella regimazione idrica e nella salvaguardia dei suoli. Tecniche di forestazione nella gestione produttiva del bosco. Applicazione degli interventi di meccanizzazione. Principali tecniche di ingegneria naturalistica e conservazione del territorio montano.

METODOLOGIA

Il testo in dotazione Gestione e Valorizzazione Agroforestale di Forgiarini M.N, Damiano L.& Pugliesi

G., 2014, Ed. Reda, è stato supportato dall’assegnazione di materiale didattico specifico (CD per il riconoscimento diretto delle specie arboree forestali, articoli specifici e riconoscimento diretto del materiale vegetale).

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA

Il programma preventivato non è stato completato soprattutto per il tempo perso nel cercare di registrare con i mezzi infornatici a disposizione (lenti, obsoleti, spesso non funzionanti) le attività istituzionali didattiche ad ogni entrata in classe. Complessivamente si è puntato ad affrontare le problematiche più importanti e le tecniche di gestione forestale applicate nell’ambiente appenninico locale.

MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Si e’ puntato direttamente alle verifiche orali svolte in itinere al conseguimento di ogni modulo didattico, al riconoscimento diretto delle specie forestali attraverso materiale botanico raccolto e mostrato direttamente in classe o attraverso fotografie, alle simulazioni scritte della terza prova.

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33 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

PROGRAMMA DI AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI

MOD 1 Sistemi agricoli. Tipologie di agricoltura (intensiva, estensiva, marginale, agricoltura di sussistenza, itinerante), l’agricoltura montana. Sistemi agricoli ad alto valore naturale (AVN).

MOD 2 Il bosco e l’ambiente. Finalità ecologiche ed economiche dell’attività selvicolturale. Classificazioni dei boschi e delle essenze. Zone climatiche forestali con particolare riferimento a quelle regionali. Impianto del bosco: rimboschimento e imboschimento (semina e piantagione).

MOD 3 Il governo del bosco. Il ceduo (semplice, matricinato, a sterzo, composto). Principali essenze utilizzate nel bosco ceduo. La conversione del ceduo a fustaia nell’ambiente appenninico.

La fustaia. Tipologie di trattamento delle fustaie con particolare riguardo alla conservazione e difesa idrogeologica dell’ambiente. L’esbosco. Impianto del cantiere e macchinari utilizzati.

MOD 4 L’arboricoltura da legno. Scelta della specie, tipologie d’impianto, realizzazione dell’impianto, gestione e interventi. La pioppicoltura. Finalità della coltivazione, ambiente e problematiche relative alla coltura. L’arboricoltura da biomassa. Tecniche colturali ed utilizzo. La meccanizzazione.

MOD 5 Il legno. Caratteristiche e classificazioni in base alla destinazione economica: legni per l’industria estrattiva, legni da opera, legna da ardere. Tecniche di stagionatura. Difetti ed alterazioni dei legnami.

MOD 6 Principali caratteristiche con note di ecologia, selvicoltura e riconoscimento delle principali essenze forestali utilizzate nella zona: Conifere (pini, abeti). Latifoglie: (castagno, querce, pioppi, carpini, aceri, robinie).

MOD 7 Aspetti ecologici, storici e selvicolturali delle pinete di Ravenna. I boschi igrofili planiziari (Punte Alberete), boschi cedui dell’Appennino romagnolo. Le fustaie appenniniche e alpine ed i boschi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna.

MOD 8 Ruolo dei boschi nella regimazione idrica e nel controllo dell’erosione. Cenni sugli interventi di ingegneria naturalistica forestale e sulle sistemazioni idraulico-forestali. La prevenzione degli incendi. Operazioni di intervento anti incendio.

Durante l’anno la classe si è recata in uscita d’istruzione: Pineta di San Vitale (Ravenna), Pineta di Stato di Marina Romea, Punte Alberete (Ravenna), Piallasse di Ravenna, arboreto presso Museo di Scienze “D. Malmerendi” di Faenza, Museo di Scienze “D. Malmerendi” di Faenza. Partecipato alla lezione tenuta dal Dr. Isp. Padola del VV.FF regionale sulla prevenzione, gestione, rischio incendi boschivi e tecniche di intervento in Italia e nella regione.

Prof. Luigi Melloni

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34 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

8. Economia agraria e dello sviluppo territoriale Docenti: Daniele Zuffa e Stefano Venturi (ITP)

Situazione della classe

La classe ha dimostrato conoscenze e competenze in entrata deficitarie. Durante lo svolgimento delle unità didattiche è stato effettuato un costante recupero in itinere, al fine di riprendere e consolidare gli argomenti trasversali alla disciplina fondamentali alla risoluzione di un quesito di stima. La disciplina è stata improntata a far acquisire le conoscenze procedurali e metodologiche necessarie a compiere una valutazione e/o un bilancio, secondo i contenuti previsti dalle linee ministeriali.

La classe ha dimostrato un sufficiente interesse durante le lezioni, non seguito però dal necessario studio individuale a casa. E’ evidente che lo sporadico impegno in aula non è sufficiente ad acquisire competenze adeguate.

La classe ha mantenuto un atteggiamento rispettoso nei confronti del docente. La partecipazione al dialogo educativo è apparsa collaborativa e caratterizzata dalla vivacità ed esuberanza di alcuni componenti della classe. L'attenzione durante le lezioni è apparsa adeguata, ma il possesso di un metodo di studio efficace ed efficiente non è sviluppato in tutti. Autonomia, capacità di concentrazione e serietà sono altalenanti e non sempre sufficienti.

COMPETENZE DISCPLINARI

• interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi

• organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le diverse forme di marketing, proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica

• favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico

• promuovere azioni conformi alla normativa nazionale e comunitaria per la commercializzazione dei prodotti

• collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica

• valutare ipotesi diverse di valorizzazione dei prodotti attraverso tecniche di comparazione

• utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e servizi

Abilità Conoscenze

1. Utilizzare strumenti analitici per elaborare bilanci ed emettere giudizi di convenienza.

2. Pianificare interventi di miglioramento aziendale in riferimento alla produzione e alla qualità dei prodotti e dell’ambiente.

3. Definire criteri per la determinazione dell’efficienza aziendale.

1. Elementi di matematicafinanziaria. 2. Principi di economia delle produzioni e delle

trasformazioni. 3. Bilanci aziendali, conti colturali e indici di efficienza. 4. Gestione dei bilanci di trasformazione. 5. Miglioramenti fondiari e agrari, giudizi di

convenienza.

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Faenza, 15 maggio 2018 35

35 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

4. Prevedere ed organizzare la gestione dei rapporti impresa-entità amministrative territoriali.

5. Interpretare i dati conoscitivi delle caratteristiche territoriali.

6. Collaborare nella formulazione di progetti di sviluppo compatibile con gli equilibri ambientali.

6. Valutazione delle colture arboree. 7. Valutazione dei danni e delle anticipazioni colturali. 8. Analisi costi- benefici e valutazione di impatto

ambientale. 9. Funzioni dell’Ufficio del territorio, documenti e servizi

catastali, catasti settoriali.

Metodologie:

• Illustrazione agli allievi del programma, dei moduli di lavoro e degli obiettivi.

• Esercizi di comprensione, di analisi e sintesi. • Presentazione di griglie di analisi, di schemi,

prospetti riassuntivi. • Illustrazione dei criteri di valutazione adottati. • Esplicitazione con un giudizio della valutazione

delle prove. • Consegna delle prove scritte corrette entro 10

giorni dallo svolgimento • Indicazione delle connessioni con altre discipline.

Strumenti:

• Libro di testo • Mappe concettuali, schemi di sintesi e materiali forniti

dal docente anche su supporto informatico, diapositive.

Criteri di valutazione: Valutazione orale

• Chiarezza espositiva dei contenuti espressi • Completezza e pertinenza delle informazioni • Correttezza formale

Strumenti di verifica:

• Interrogazione - Prove semistrutturate - Analisi del testo

Strategie di recupero:

• Correzione delle prove e riflessione guidata sugli errori e sulle lacune. - Ripasso delle tecniche di elaborazione di testi orali e scritti. - Esercitazioni mirate al recupero. Interrogazioni.

Libro di testo: Economia agraria e dello sviluppo territoriale, S. Amicabile HOEPLI.

Programma svolto

MODULO 1: IL BILANCIO ECONOMICO DELL’AZIENDA AGRARIA

1.1. La descrizione dell’azienda agraria

1.2. Le voci del bilancio dell’azienda agraria e il reddito delle figure economiche coinvolte

1.3. La produzione lorda vendibile

1.4. I costi espliciti e impliciti dell’azienda

1.5. Il conto colturale delle colture arboree: la vite, il kiwi

MODULO 2: L’ESTIMO GENERALE E AGRARIO

2.1. Estimo: definizione e tipologie

2.2. Valore di mercato: principio ed esempi di utilizzo

2.3. Valore di costo: principio ed esempi di utilizzo

2.4. Valore di trasformazione: principio ed esempi di utilizzo

2.5. Valore complementare: principio ed esempi di utilizzo

2.6. Valore di capitalizzazione: principio ed esempi di utilizzo

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Faenza, 15 maggio 2018 36

36 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

2.7. La procedura di valutazione: il metodo di stima, la comparazione, i requisiti dei beni simili, i

parametri di confronto

2.8. Il principio dell’ordinarietà e la correzione del valore ordinario

MODULO 3: LA STIMA DEI FONDI RUSTICI

3.1. I procedimenti di stima: sintetica (a vista, comparativa, per elementi unitari) e analitica

3.2. Stima dei fondi rustici: caratteristiche estrinseche e intrinseche

3.3. Stima a cancello chiuso e a cancello aperto

MODULO 4: LA STIMA DEGLI ARBORETI

4.1. La stima del valore di un arboreto: obbiettivi e casi concreti

4.2. Il ciclo produttivo di un arboreto, dal punto di vista dei costi e dei ricavi.

4.3. La stima del valore di un arboreto tramite il valore di capitalizzazione.

4.4. La stima dell'arboreto in un anno intermedio: il metodo dei redditi passati.

4.5. La stima dell'arboreto in un anno intermedio: il metodo dei redditi futuri.

MODULO 5: LA STIMA DEI PRODOTTI IN CORSO DI MATURAZIONE

5.1. Frutti pendenti

5.2. Anticipazioni colturali

5.3. Scelta del criterio di stima e casi pratici

MODULO 6: I MIGLIORAMENTI FONDIARI

6.1. Le opere di miglioramento fondiario

6.2. Le opere di bonifica

6.3. Il giudizio di convenienza dei miglioramenti fondiari, in termini di reddito e di valore

MODULO 7: IL CATASTO

7.1. Il catasto: definizione, scopi e caratteristiche

7.2. Le caratteristiche della particella catastale

7.3. I documenti fondamentali del catasto

7.4. La fase di formazione del catasto: qualificazione, classificazione e classamento

7.5. L’attuale gestione del catasto

7.6. Visura e variazione catastale

Prof. Daniele Zuffa

Prof. Stefano Venturi

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37 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

9. Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore Docente: Daniele Zuffa

La classe ha dimostrato conoscenze e competenze in entrata sufficienti ad affrontare gli argomenti svolti e a raggiungere le competenze prefissate. Durante lo svolgimento delle unità didattiche è stato effettuato un costante recupero in itinere, al fine di riprendere e consolidare gli argomenti trattati. La disciplina è stata improntata a far acquisire le seguenti competenze:

• Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità.

• Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio.

• Collaborare con gli enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica.

La classe ha dimostrato un sufficiente interesse durante le lezioni, non sempre seguito dal necessario studio individuale a casa. E’ evidente che l’impegno in aula non è sufficiente ad acquisire competenze adeguate. La classe ha mantenuto un atteggiamento rispettoso nei confronti del docente. La partecipazione al dialogo educativo è apparsa collaborativa e caratterizzata dalla vivacità ed esuberanza di alcuni componenti della classe. L'attenzione durante le lezioni è apparsa adeguata, ma il possesso di un metodo di studio efficace ed efficiente non è sviluppato in tutti. Autonomia, capacità di concentrazione e serietà sono altalenanti e non sempre sufficienti.

COMPETENZE DISCIPLINARI:

• assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità • interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le

provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi. • organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione

della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità. • prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing. • operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle

situazioni di rischio. • operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi,

turismo culturale e folkloristico. • collaborare con gli enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei

produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica.

Abilità Conoscenze

Identificare le singole norme riguardanti i singoli aspetti della multifunzionalità.

Definire schemi progettuali e piani di sviluppo in collaborazione con Enti territoriali nella

Normativa ambientale e gestione di rifiuti, liquami e reflui.

Normativa nazionale e regionale sulle produzioni biologiche.

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38 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

valorizzazione degli ambienti rurali.

Organizzare associazioni di categoria per definire iniziative di sviluppo.

Individuare modalità di diffusione delle normative a favore delle produzioni e del commercio.

Rilevare la normativa ambientale e di settore.

Indicare i procedimenti idonei alla valorizzazione dei prodotti di gamma.

Schematizzare percorsi di trasparenza e tracciabilità

riscontrando la normativa vigente.

Interpretare i meccanismi regolanti i mercati dei diversi prodotti.

Identificare tipi di marketing più significativi per le diverse tipologie di produzione.

Identificare i fattori negativi e positivi di impatto ambientale delle singole opere.

Disposizioni nazionali e regionali sulle zone montane.

Normativa e dottrina della tutela del paesaggio.

Normativa di tutela delle acque, dei suoli e dei prodotti alimentari.

Regime di responsabilità negli interventi sull’ambiente.

Struttura dell’ordinamento amministrativo italiano. Enti con competenze amministrative territoriali.

Figure giuridiche nelle attività agricole; associazioni dei produttori, integrazioni orizzontali e verticali, filiere e distretti produttivi.

Norme commerciali e condizionamenti mercantili.

Classificazione mercantile dei prodotti agricoli.

Organizzazioni di settore per la trasformazione e

commercializzazione dei prodotti.

Criteri e metodi per produzioni di qualità, obiettivi e tipologie della qualità dei prodotti agroalimentari.

Caratteristiche dei mercati dei prodotti agricoli.

Normative nazionali e comunitarie a tutela dei prodotti a denominazione di origine.

Marketing, marketing mix e benchmarking.

Metodologie:

• Illustrazione agli allievi del programma, dei moduli di lavoro e degli obiettivi.

• Esercizi di comprensione, di analisi e sintesi. • Presentazione di griglie di analisi, di schemi,

prospetti riassuntivi. • Illustrazione dei criteri di valutazione adottati. • Esplicitazione con un giudizio della valutazione

delle prove. • Consegna delle prove scritte corrette entro 10

giorni dallo svolgimento • Indicazione delle connessioni con altre discipline.

Strumenti:

• Libro di testo • Mappe concettuali, schemi di sintesi e materiali

forniti dal docente anche su supporto informatico, diapositive.

Criteri di valutazione: Valutazioneorale • Chiarezzaespositivadeicontenutiespressi • Completezza e pertinenzadelleinformazioni • Correttezzaformale Valutazionescritta • Vedi griglia di correzione

Strumenti di verifica:

• Interrogazione - Prove semistrutturate

Strategie di recupero:

• Correzione delle prove e riflessione guidata sugli errori e sulle lacune. - Ripasso delle tecniche di

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39 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

elaborazione di testi orali e scritti. - Esercitazioni mirate al recupero. Interrogazioni.

Libro di testo:Gestione e valorizzazione agro territoriale di M.N. Forgiarini, L. Damiani e G. Puglisi – Edizioni REDA Scolastiche

MODULO 1: AMBIENTE, TERRITORIO, PAESAGGIO

1.1. Gli aspetti principali della direttiva europea 35/2004

1.2. I principali aspetti dal testo unico sull’ambiente (D.lgs 152 del 2006)

1.3. Territorio e paesaggio: le differenze, e l’importanza del paesaggio per il settore agricolo

1.4. Il concetto di ambiente e la relazione tra ambiente e agricoltura

1.5. Le principali caratteristiche della valutazione di impatto ambientale (V.I.A.)

MODULO 2: I RIFIUTI DELL'AZIENDA AGRICOLA

2.1. I rifiuti agricoli: classificazione e normativa di riferimento

2.2. I contenitori dei prodotti fitosanitari: bonifica e gestione

2.3. Abbandono e combustione dei rifiuti

2.4. Il deposito temporaneo dei rifiuti in azienda

2.5. Il trasporto dei rifiuti pericolosi e non pericolosi

2.6. Il SISTRI e il conferimento dei rifiuti

2.7. Il problema dei nitrati in agricoltura (effluenti-inquinamento-direttiva)

2.8. La gestione dei nitrati nella regione Emilia Romagna (PAN)

2.9. La gestione e valorizzazione degli effluenti nell'azienda agricola.

MODULO 3: LA TUTELA DEL PAESAGGIO E LE AREE MONTANE

3.1. L’evoluzione della tutela del paesaggio nell’ultimo secolo

3.2. I principali riferimenti normativi per la tutela del paesaggio

3.3. La concezione del paesaggio a livello europeo

3.4. Tutela del paesaggio: chi se ne occupa e con quali strumenti

3.5. Le operazioni di gestione del paesaggio: esempi

3.6. Le caratteristiche delle aree montane.

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40 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

3.7. Lo sviluppo delle aree montane: principali attività per uno sviluppo sostenibile e finanziamenti comunitari.

MODULO 4: LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

4.1 Gli obiettivi della pianificazione territoriale

4.2 I tre principi di assetto del territorio

4.3 Il PTCP: descrizione, obiettivi e esempi di possibili contenuti presenti.

4.4 Il PTPR: descrizione, obiettivi e esempi di possibili contenuti presenti.

4.5 Il piano di assetto idrogeologico: descrizione e obiettivi

4.6 Il GIS: descrizione, funzionamento e utilizzo nella pianificazione territoriale.

4.7 Altri piani del territorio.

MODULO 5: IL MARKETING DEL PRODOTTO AGRO-ALIMENTARE

5.1. Il prezzo del prodotto agro-alimentare.

5.2. Le caratteristiche del prodotto agro-alimentare.

5.3. La comunicazione del prodotto agro-alimentare.

5.4. La filiera lunga e corta: le modalità di vendita.

5.5. Le caratteristiche della filiera corta.

5.6. Definizione e funzioni del marketing.

5.7. La segmentazione del mercato.

5.8. Le strategie di differenziazione per la valorizzazione del prodotto.

MODULO 6: LA CERTIFICAZIONE BIOLOGICA

6.1. Obiettivi e caratteristiche dell’agricoltura integrata.

6.2. Obiettivi e caratteristiche dell’agricoltura biologica.

6.3. Il processo di certificazione di agricoltura biologica.

6.4. La conversione dal convenzionale al biologico.

MODULO 7: LA VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO AGROALIMENTARE

7.1. Differenza tra promozione e valorizzazione.

7.2. La qualità del prodotto agro-alimentare.

7.3. Le strategie di valorizzazione: i marchi di tutela (DOP, IGP, STG, DOCG, DOC, IGT).

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7.4. Le strategie di valorizzazione: la certificazione biologica.

7.5. Le strategie di valorizzazione: le certificazioni volontarie.

7.6. La sicurezza alimentare: analisi del rischio, tracciabilità e etichettatura.

7.7. Il sistema HACCP e il pacchetto igiene.

7.8. La multifunzionalità in agricoltura.

7.9. Etichettatura dei prodotti agroalimentari (Reg.UE 1169/2011).

7.10. Cos’è un’etichetta, quali sono gli elementi obbligatori e facoltativi.

Prof. Daniele Zuffa

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Faenza, 15 maggio 2018 42

42 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

10. Economia dei mercati e marketing agroalimentare Docente: Ivan Campanella

Situazione della classe:Durante lo svolgimento delle lezioni la classe ha tenuto un comportamento non sempre corretto ed educato, non tutti gli alunni hanno mostrato interesse per gli argomenti trattati. L’impegno domestico è risultato spesso finalizzato alla preparazione delle verifiche e delle interrogazioni. Durante l’anno è stato necessario il richiamo allo studio a casa e ad un impegno più costante.

OBIETTIVI RAGGIUNTI Conoscenze: Politiche agricole comunitarie, nazionali, regionali, struttura della nuova PAC primo e secondo pilastro. Organizzazione del mercato (OCM). Mercati agricoli: agricoltore e mercato; Caratteristiche e funzioni delle associazione dei produttori, cooperative, forme di integrazione orizzontale e verticale. Definizione di sistema agroalimentare; Politica di distribuzione e reti di vendita: i canali di distribuzione, la distribuzione all’ingrosso e al dettaglio Concetto di marketing e marketing mix. Imballaggio, Preconfezionamento e confezionamento; Il packaging.Catasto terreni.

Abilità Indicare i procedimenti idonei alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari. Individuare le linee orientative e programmatiche della politica agricola comunitaria, nazionale e regionale. Individuare le funzioni che le organizzazioni di categoria possono svolgere nei mercati agricoli. Individuare modalità di diffusione delle iniziative a favore delle produzioni di qualità. Competenze: applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della tracciabilità e rintracciabilità; collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica; utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.Si ritiene che gli obiettivi siano stati complessivamente raggiunti dalla maggioranza degli allievi.

Metodologie adottate: le lezioni si sono svolte sia in modo tradizionale con lezioni frontali ma anche con l’ausilio di ricerche individuali, attività integrative, proiezioni di video e documentari, al fine di ottenere un maggior coinvolgimento della classe. Contenuto e argomenti svolti: il programma è stato svolto quasi nella sua interezza. Durante lo svolgimento dei singoli argomenti sono state effettuate interrogazioni orali e verifiche scritte, ricerche e relativa esposizione. Strategie e strumenti di recupero: ripetizione delle spiegazioni in itinere, recupero orale delle verifiche.

Giudizio complessivo sulla classe: la classe è costituita da individui dotati complessivamente di medie capacità. Un piccolo gruppo ha raggiunto buoni risultati la restante parte della classe ha raggiunto gli obiettivi minimi.

Libro di testo: Mercati Agroalimentari Marketing Sviluppo Territoriale di F. Borghi, G. Viva - Reda editore

Programma svolto

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Faenza, 15 maggio 2018 43

43 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Modulo n. 1 I richiami :

Natura del marketing, l’evoluzione del marketing nel tempo, il ruolo del marketing nelle imprese, il marketing mix; Il catasto: definizione, scopi del catasto terreni, fasi di formazione del catasto terreni, caratteristiche del catasto terreni, fasi di formazione del catasto terreni, il sistema informativo catastale, la visura catastale.

Modulo n. 2: Politiche agricole comunitarie, nazionali, regionali, organizzazione del

mercato (OCM): L’Unione europea e la politica Agricola Comunitaria (P AC): La Riforma della PAC 2014-2020. I pilastro: Pagamenti diretti e Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM); II pilastro il PSR.

Modulo n. 3: Forme organizzative e associative in agricoltura:

Mercati agricoli: agricoltore e mercato,Le associazione dei produttori: compiti, quadro normativo, obblighi per i produttori associati, le organizzazioni di produttori; le cooperative agricole i consorzi.

Modulo n. 4 : Problematiche connesse alla commercializzazione

Imballaggio, Preconfezionamento e confezionamento; Il packaging.

Modulo n. 5:Il commercio dei prodotti agricoli e agroindustriali:

Figure operanti nei settori del commercio dei prodotti agricoli: GD e DO; Canali di distribuzione; Distribuzione all’ingrosso: funzioni, classificazione dei mercati, principali servizi offerti, costi e benefici sociali; Mercati annonari, borse e aste.

Prof. Ivan Campanella

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Faenza, 15 maggio 2018 44

44 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

11. Sociologia rurale e storia dell’agricoltura Docente: Luigi Melloni

SITUAZIONE CLASSE

La classe è costituita da studenti poco impegnati, lo studio è sempre stato saltuario. Scarso e a volte nullo l’impegno e l’interesse per la disciplina. Sono continuamente emerse carenze di base ancestrali. Solo alcuni studenti hanno dimostrato di seguire con attenzione le lezioni dimostrando impegno e partecipazione con risultati discreti. Complessivamente la preparazione generale della classe è da considerarsi molto limitata e approssimata. In molti permangono carenze e difficoltà di collegamento nella materia e con la disciplina di storia. Sono state affrontate tematiche attuali relative alla trasformazione sociale del comparto agricolo, ma la classe ha manifestato totale indifferenza, noia e poca partecipazione assumendo atteggiamenti insofferenti.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Valutare l’importanza dell’ agricoltura nei secoli attraverso i collegamenti storici e l’evoluzione tecnica della disciplina inserita nei cambiamenti sociali avvenuti. La materia è sempre stata collegata agli avvenimenti storici principali, oggetto di studio della disciplina letteraria di storia. Particolare attenzione è stata posta ai mutamenti delle tecniche, delle colture, delle tradizioni e alle modificazioni che hanno influenzato la società rurale nella Romagna nell’ultimo secolo, fino ai nuovi concetti produttivi che hanno caratterizzato la moderna agricoltura degli anni 2000. Sono stati puntualizzati i nuovi cambiamenti sociali globali che si stanno affacciando nel comparto agricolo e rurale a livello nazionale e mondiale, affrontando le nuove problematiche relative alla gestione delle risorse idriche, all’incremento demografico, agli OGM, al cambiamento climatico e alle politiche comunitarie.

METODOLOGIA

Il testo in dotazione Elementi di Sociologia e Storia dell’Agricoltura di Murolo G.&Scarcella L. Ed.

Reda, 2014, è stato supportato dalla visione di CD sulla storia della coltura della barbabietola. Durante le uscite didattiche effettuate sul territorio con le altre discipline tecniche, si è sempre dato rilievo all’esame storico-ambientale delle singole situazioni.

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA

Il programma preventivato non è stato completato soprattutto per il tempo perso nel cercare di registrare con i mezzi informatici a disposizione (lenti, obsoleti, spesso non funzionanti) le attività istituzionali didattiche ad ogni entrata in classe. Complessivamente si è puntato ad affrontare le problematiche più importanti richiamando gli aspetti sociali e storici dell’ambiente locale e italiano.

MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Si e’ puntato direttamente alle verifiche orali svolte in itinere al conseguimento di ogni modulo didattico e alle simulazioni scritte della terza prova.

PROGRAMMA

STORIA DELL’AGRICOLTURA

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Faenza, 15 maggio 2018 45

45 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

MOD 1L’origine dell’uomo. La nascita dell’agricoltura. Utilizzo dei cereali, legumi, piante arboree, addomesticamento degli animali.

MOD 2Lo sviluppo dell’agricoltura nel bacino del Mediterraneo. I Greci, gli Etruschi, i Romani. Tecniche di coltivazione adottate, lo sviluppo dell’agronomia. Le invasioni barbariche e la decadenza dell’agricoltura.

MOD3Il Medioevo, l’agricoltura medioevale italiana ed europea. I grandi viaggi e le esplorazioni. Le nuove specie introdotte e l’evoluzione della società. Le carestie. La depressione agricola del XVII secolo.

MOD4La situazione dell’agricoltura italiana nel XIX secolo. Le bonifiche. La rivoluzione industriale. Le accademie agrarie. L’unità d’Italia e la diffusione delle scienze agronomiche. Organizzazione dell’agricoltura e situazione economico-sociale nel regno d’Italia nel 1860. Le grandi emigrazioni di fine secolo e la crisi agraria. Il colonialismo italiano.

MOD 5La prima guerra mondiale. Situazione sociale interna. Le crisi agrarie post belliche. L’avvento del Fascismo, la battaglia del grano. Nazareno Strampelli e la scuola di genetica italiana. Azzi, fondatore dell’ecologia agraria. Le riforme agrarie. Le grandi bonifiche italiane.

MOD 6Lo scoppio della seconda guerra mondiale. Situazione sociale ed economica del paese. Situazione sociale e politica in Europa, il blocco comunista. La ricostruzione agraria. Piano Marshalll, costituzione della CEE.

SOCIOLOGIA AGRARIA

MOD 7Il concetto di ruralità e la sua evoluzione. Lo sviluppo agrario nel 1960 e la riforma agraria. La PAC. Gli interventi comunitari e la politica europea. Agricoltura e globalizzazione dei mercati. I PSR, la multifunzionalità dell’agricoltura. Problematiche economiche all’interno della comunità economica. Nuovi orizzonti dell’attività agraria. L’agricoltura del futuro.

MOD 8Aspetti sociologici delle questioni ambientali e territoriali. Lo sviluppo tecnologico moderno. Utilizzo degli OGM, bioingegneria ed etica

La classe ha assistito alla conferenza storica su Francesco Baracca e la società italiana durante la prima guerra mondiale tenuta dal Sig. Mauro Antonellini della Associazione “Il Grifo” del Museo F. Baracca di Lugo. Presso FICO di Bologna la classe ha assistito alla conferenza sulla biodiversità agraria e alla conservazione delle vecchie varietà organizzata dalla ARPA regionale.

Prof. Luigi Melloni

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Faenza, 15 maggio 2018 46

46 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

12. Religione Cattolica

Docente: Bandini Davide SITUAZIONE DELLA CLASSE La classe ha moltissimi studenti che nell’ultimo anno si sono tolti dall’insegnamento della religione. Sono permasti soltanto 8 ragazzi certamente i migliori a livello di maturità perciò l’anno a livello di contenuti didattici e di comportamento maturo è andato davvero bene dimostrando che il piccolo gruppo motivato crea davvero attività condivise e collaborative. Va sottolineato tuttavia il comportamento di tutta la classe anche negli anni precedenti che si è dimostrato molto oppositivo non soltanto per ciò che riguarda l’insegnamento della religione con comportamenti davvero immaturi e da bimbi viziati. La maturità è perciò non uniforme e per qualcuno ha comportato una fuga dagli impegni scolastici didattici e di resistenza mentre per alcuni è stato comunque un percorso significativo e notevole per i contenuti che sono stati messi in discussione. OBIETTIVI RAGGIUNTI CONOSCENZE:

Questioni di senso legati alle più rilevanti esperienze della vita umana;Orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero.Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.

Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione. Orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero.

COMPETENZE:

Modulo: Pace ed etica della violenza

COMPETENZE DISCPLINARI : Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale. Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.

Modulo: Il male e l'escatologia

COMPETENZE DISCPLINARI: Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale. SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA Sono state effettuate, al 15 maggio 2016, n. 33 ore di lezione: 17 nel primo quadrimestre, 16 nel secondo quadrimestre. Il numero di ore di lezione ha comunque conosciuto una certa riduzione, a causa delle diverse attività extra curricolari.

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Faenza, 15 maggio 2018 47

47 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

METODOLOGIA

Metodologie: • Illustrazione agli allievi del programma, dei

moduli di lavoro e degli obiettivi. • Presentazione di griglie di analisi, di schemi,

prospetti riassuntivi. • Illustrazione dei criteri di valutazione adottati. • Esplicitazione con un giudizio della

valutazione delle prove. • Lavori di gruppo. • Analisi di documenti audio-video.

Strumenti: • Libro di testo • Mappe concettuali, schemi di sintesi e

materiali forniti dal docente.

Criteri di valutazione: Valutazione orale

• Chiara esposizione dei contenuti espressi e delle proprie idee

• Completezza e pertinenza delle informazioni • Conoscenza ed esposizioni termini della

materia Valutazione: sul quaderno in itinere e oralmente, test scritti valutati all'orale

Strumenti di verifica:Interrogazione e analisi del testo e domande scritte

Strategie di recupero:orali e scritti con recupero argomenti fatti

Programmazione Un mondo pacificatore

La Pace: percorso alla scoperta dei significati nascosti e profondi in ambiente ebraico, greco e cristiano.

• Attualità della violenza vista dai media giornali e televisione e rapporto con la paura e le paure ancestrali dell’uomo alle prese con la fragilità attuale.

• Teoria del conflitto: il caso della parabola del Padre Misericordioso. come funziona il conflitto meccanica della paura e della risposta non-violenta.

• La pace nei testimoni. Operatori di pace del nostro tempo: ricerche a casa. • L’obiezione di coscienza alle armi e altri ambiti di bioetica, ecologici ed economici. • Gandhi uomo di pace, la vita e l’opera, il suo messaggio. Le lotte contro l’apartheid, il razzismo e il

boicottaggio nel mondo globalizzato, visioni del documentario “Una forza più potente”

La sofferenza dell’uomo e di Dio

• Cos’è la morte? percezioni dei ragazzi ed esperienze singole. • La morte, l’angoscia della perdita della coscienza e dei suoi contenuti dell’Io • La differenza tra dolore e peccato. La libertà come possibilità dell’origine del male. • Il Male nella bibbia: Genesi e diavolo, il male come persona libera di scegliere rispetto al male

come energia o fatalità (differenza tra limiti di natura e volontà) • Il male nella filosofia del presente: gli uomini che si danno una ragione. La “morte di Dio”. • Il male nella storia: Il nazismo e il ribaltamento dei valori. • Il male secondo Gesù: sofferenza di Gesù e prossimità agli uomini. • La sofferenza di Dio: dalla creazione e limitazione della libertà all’invito alla conversione. • Bonhoeffer: visione del film, la scelta etica di fronte al male, la persona libera di scegliere. • I martiri spagnoli: il caso della guerra civile spagnola e il martirio dei cristiani nell’età

contemporanea. Prof. Davide Bandini

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Faenza, 15 maggio 2018 48

48 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Valutazione delle prove dell'Esame di Stato2017-2018

Orientamenti concordati collegialmente secondo le

indicazioni del PTOF

Tabella dei criteri generali di valutazione.

Voto in /15 Voto in /30 Voto in /10 Conoscenze Capacità/Abilità Competenze

4-5 9 - 12 da 2 a 3

gravemente insufficiente

Esprime conoscenze disciplinari nulle o molto frammentarie.

Manifesta nessuna o molto limitata capacità operativa.

Non sa identificare gli elementi essenziali della disciplina e rapportarli al contesto in cui opera.

6 - 7 13 - 16 4

nettamente insufficiente

Esprime conoscenze disciplinari frammentarie con gravi lacune.

Esprime capacità operative molto limitate, applicando le procedure in modo scorretto.

Non è in grado di applicare le procedure al contesto in cui opera

8 - 9 17 - 19 5

insufficiente

Esprime conoscenze disciplinari frammentarie, in modo superficiale e impreciso.

Applica le procedure ed esprime le conoscenze con difficoltà ed errori.

Applica alcune conoscenze e procedure al contesto in cui opera, ma in modo parziale e impreciso.

10 20 6

sufficiente

Possiede le conoscenze disciplinari di base, le regole e i procedimenti.

Applica le procedure ed esprime le conoscenze con imprecisioni in situazioni semplici.

Applica le conoscenze e procedure essenziali al contesto in cui opera in modo sostanzialmente corretto.

11 - 12 21 - 24 7

discreto

Possiede conoscenze disciplinari corrette, ma non approfondite.

Applica le procedure e le conoscenze in modo corretto in situazioni semplici.

Applica le conoscenze e le procedure al contesto in cui opera in modo corretto, in situazioni semplici.

13 25 - 27 8

buono

Possiede conoscenze disciplinari corrette, e ben rielaborate.

Applica le procedure e le conoscenze in modo corretto, in situazioni di ordinaria complessità.

Applica le conoscenze e le procedure al contesto in cui opera in modo autonomo in situazioni di ordinaria complessità.

14 28 - 29 9

ottimo

Possiede conoscenze disciplinari corrette, complete e ben rielaborate.

Applica le procedure e le conoscenze in modo corretto e preciso, anche in situazioni complesse.

Applica le conoscenze e le procedure al contesto in cui opera in modo corretto, in situazioni complesse.

15 30 10

eccellente

Possiede conoscenze disciplinari corrette, complete e precise, rielaborate con approfondimenti personali.

Applica le procedure e le conoscenze in modo corretto e preciso, in situazioni complesse; mette in relazione i dati e li rielabora in modo originale

Applica con piena padronanza le conoscenze e le procedure al contesto in cui opera in modo corretto e in piena autonomia, in situazioni complesse.

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Faenza, 15 maggio 2018 49

49 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Indicazioni per la valutazione degli studenti con bisogni educativi speciali.

Il consiglio di classe, durante l’anno scolastico, ha previsto misure dispensative e compensative per la

valutazione degli alunni con piani personalizzati transitori (PPT) e difficoltà specifica di apprendimento

(DSA), così come previsto dal D.P.R. n. 122/2009, art.10 . Nello specifico “…la valutazione e la verifica

degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere

conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività’ didattica e

delle prove di esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente,

gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. “

La commissione d’esame, analizzati gli elementi forniti dal consiglio di classe, dovrà quindi tenere in

debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con Bisogni Educativi

Speciali (BES), in base alla normativa vigente citata di seguito (Direttiva 27.12.2012, Circolare

ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, Nota n.1551 del 27 giugno 2013, Nota n.2563 del 22 novembre 2013)

Di seguito si riportano le indicazioni specifiche per le singole prove.

Le prove d’esame predisposte per gli alunni con BES seguiranno gli stessi criteri e le stesse modalità

adottate durante l’anno scolastico e durante le simulazioni.

La terza prova, di tipologia B, sarà la stessa adottata dalla classe, fatta eccezione per la lingua inglese,

per la quale verrà proposta la comprensione di un testo, verificata con domande aperte e con prove

strutturate.

Qualora sia necessario, gli alunni potranno consultare durante le prove mappe concettuali elaborate nel

corso dell’anno scolastico ed utilizzate come rinforzo alle personali conoscenze. Si precisa che gli alunni

potranno disporre, qualora sia necessario, di tempo supplementare per completare le prove.

La prova orale inizierà con la presentazione del project-work; seguirà un colloquio multidisciplinare e la

presa visione delle prove d’esame. Durante il colloquio gli alunni potranno fare riferimento alle mappe

utilizzate durante l’anno. Inoltre si precisa che, per l’esposizione in lingua inglese, il docente di

commissione potrà far riferimento ad una scelta di argomenti limitati, per facilitare l’esposizione degli

alunni.

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Faenza, 15 maggio 2018 50

50 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Griglia di valutazione Prima prova - Tipologia A

Candidato ______________________ Classe _____________

Analisi del testo

Competenze

Parafrasi/riassunto.

Comprensione.

Pertinenza.

Gravem. insuff. 2

Nettam. insuff. 2,5

Insufficiente 3

Sufficiente 3,5

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Rielaborazione e approfondimento

Analisi del testo.

Coerenza.

Interpretazione complessiva e approfondimenti.

Gravem. insuff. 1,5

Nettam. insuff. 2

Insufficiente 2,5

Sufficiente 3

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Competenze linguistico-espressive

Chiarezza, linearità e correttezza sintattica.

Correttezza ortografica e proprietà lessicale.

Gravem. insuff. 2

Nettam. insuff. 2.5

Insufficiente 3

Sufficiente 3,5

Discreto 4

Buono/Ottimo 5

La commissione:

Punteggio deliberato

______/15

Per gli alunni con DSA/PPT si consideri la medesima griglia, senza considerare il descrittore “Correttezza ortografica e proprietà lessicale”.

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Faenza, 15 maggio 2018 51

51 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Griglia di valutazione Prima prova - Tipologia B

Candidato ______________________ Classe _____________

Saggio/Articolo

Competenze

Pertinenza ed esecuzione delle consegne (titolo, destinatario, tipologia, ecc.).

Comprensione e analisi dei documenti.

Utilizzo coerente della documentazione.

Gravem. insuff. 2

Nettaminsuff 2,5

Insufficiente 3

Sufficiente 3,5

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Rielaborazione e approfondimento

Correttezza delle conoscenze

Coerenza delle idee espresse

Sviluppo, arricchimento e approfondimento

Individuazione dei principali nodi problematici.

Gravem. insuff. 1,5

Nettaminsuff 2

Insufficiente 2,5

Sufficiente 3

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Competenze linguistico-espressive

Chiarezza, linearità e correttezza sintattica.

Correttezza ortografica e proprietà lessicale.

Gravem. insuff. 2

Nettaminsuff 2,5

Insufficiente 3

Sufficiente 3,5

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

La commissione:

Punteggio deliberato

______/15

Per gli alunni con DSA/PPT si consideri la medesima griglia, senza considerare il descrittore “Correttezza ortografica e proprietà lessicale”.

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Faenza, 15 maggio 2018 52

52 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Griglia di valutazione Prima prova - Tipologia C e D

Candidato ______________________ Classe _____________

Tema storico – tema di ordine generale

Competenze

Comprensione della traccia.

Sviluppo dei suoi elementi essenziali.

Pertinenza.

Gravem. Insuff. 2

Nettam. Insuff 2,5

Insufficiente 3

Sufficiente 3,5

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Rielaborazione e approfondimento

Correttezza delle conoscenze

Coerenza delle idee espresse

Sviluppo, arricchimento e approfondimento

Individuazione dei principali nodi problematici.

Gravem. Insuff. 1,5

Nettam. Insuff 2

Insufficiente 2,5

Sufficiente 3

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Competenze linguistico-espressive

Chiarezza, linearità e correttezza sintattica.

Correttezza ortografica e proprietà lessicale.

Gravem. Insuff. 2

Nettam. Insuff 2,5

Insufficiente 3

Sufficiente 3,5

Discreto 4

Buono/Ottimo 5

La commissione:

Punteggio deliberato

______/15

Per gli alunni con DSA/PPT si consideri la medesima griglia, senza considerare il descrittore “Correttezza ortografica e proprietà lessicale”.

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Faenza, 15 maggio 2018 53

53 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Griglia di valutazione Seconda prova

Candidato ______________________ Classe _____________

indicatori descrittori punteggio

Pertinenza della traccia e organizzazione della trattazione (da 1,5 a 4 punti)

Assente, non pertinente o completamente inadeguata. 1,5

Inadeguata alle richieste. Trattazione evasiva e/o non corrispondente alle consegne

2

Sostanzialmente corretta anche se la trattazione è semplice e superficiale 2,5

Adeguata trattazione elaborata in modo ordinato e logico 3

Trattazione elaborata in modo completo. 3,5

Tutti gli aspetti della trattazione sono stati sviluppati correttamente ed efficacemente

4

Utilizzo del linguaggio tecnico appropriato, aspetto formale della esposizione (da 1 a 3 punti)

Errato e/o del tutto inadeguato 1

Impreciso,approssimativo o talvolta inadeguato 1,5

Sufficiente, anche se con qualche errore e/o lacuna 2

Buono, non del tutto preciso e ordinato sotto l'aspetto formale 2,5

Preciso, adeguato, professionale 3

Conoscenza dell'argomento (da 1,5 a 4 punti)

Assente, non pertinente o completamente inadeguata 1,5

Solamente accennato o con gravi errori 2

Presente nelle linee essenziali o con lievi errori 2,5

L'argomento è conosciuto in modo completo anche se con alcune imprecisioni o errori poco significativi 3

L'argomento è conosciuto in modo completo, senza errori 3,5

Trattazione completa, corretta ed esauriente 4

descrittori

indicatori Risposta assente/

non pertinente Gravi errori

Sufficiente con lievi errori o imprecisioni

Corretta ed esauriente

Corretta, esauriente, linguaggio appropriato

prima domanda

0,75 1,25 1,5 1,75 2

seconda domanda

0,75 1,25 1,5 1,75 2

La commissione: Punteggio deliberato

______/15

Per gli alunni con DSA/PPT si consideri la medesima griglia, senza considerare il descrittore “Utilizzo del linguaggio tecnico appropriato, aspetto formale della esposizione”.

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Faenza, 15 maggio 2018 54

54 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Griglia di valutazione Terza prova

Candidato ______________________ Classe _____________

1. Conoscenza dell’argomento, coerenza fra domanda e risposta, applicazione delle conoscenze ai casi proposti

8 Completa

7 Buona

6 Sufficiente

5 Parziale

4-3 Scarsa

2-1 Nulla

2. Correttezza ortografica ed espositiva, lessico appropriato

4 Ottima

3 Buona

2 Sufficiente

1 Scarsa o nulla

3. Sinteticità e organicità delle risposte, capacità di tipo elaborativo

3 Buona

2 Sufficiente

1 Scarsa o nulla La commissione: Punteggio deliberato

______/15

Per gli alunni con DSA/PPT si consideri la medesima griglia, senza considerare il descrittore “Correttezza ortografico ed espositiva, lessico appropriato”.

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Faenza, 15 maggio 2018 55

55 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Griglia di valutazione Prova orale

Candidato _______________________________ Classe _____________ FASI DEL COLLOQUIO

DESCRITTORI COMPETENZE LIVELLO PUNTI

1FASE

Argomento scelto dal candidato e/o tesina Durata max. 12min

- conoscenza dei contenuti

- coerenza argomentativa

- ricchezza argomentativa

- capacità di eseguire collegamenti multidisciplinari

- originalità nella presentazione dell’argomento

Ottimo/eccellente 7

Buono 6

Discreto 5

Sufficiente 4

Insufficiente 3,5

Gravemente insufficiente 3

Scarso / Assente 1 - 2

2 FASE Argomenti richiesti dalla Commissione Durata max. 30 minuti

- conoscenza degli argomenti

- capacità di contestualizzare le conoscenze

- capacità di organizzare le conoscenze acquisite anche con riferimenti pluridisciplinari

- capacità di approfondimento

- capacità di sintesi

- capacità di analisi

Ottimo/eccellente 16

Buono 15

Discreto 13

Sufficiente 11

Insufficiente 9,5

Gravemente insufficiente 7

Scarso / Assente 4 - 6

3 FASE Discussione degli elaborati Durata max. 10 minuti

- capacità di riconoscere gli errori

- capacità di autocorrezione

- capacità di approfondire gli argomenti proposti

Buono/ottimo 3

Discreto 2,5

Sufficiente 2

Insufficiente 1

Competenze linguistico-espressive

- Chiarezza e linearità nell’esposizione

- Proprietà lessicale

Buono/ottimo 4

Discreto 3,5

Sufficiente 3

Insufficiente 2

Gravemente insuff. 1

La commissione:

Punteggio deliberato

______/30

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Faenza, 15 maggio 2018 56

56 Documento del 15 maggio classe 5 C IPVP

Documenti allegati a disposizione della commissione. Verbale dello scrutinio finale del Consiglio di classe.

Pagelle.

Documentazione relativa agli alunni con DSA/BES

Documentazione relativa all’Alternanza scuola-lavoro.

Certificazione dei crediti formativi.

Simulazioni di Prima prova, Seconda prova e Terza prova.

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Il presente documento è condiviso dal Consiglio di classe, composto dai docenti: Docenti Materie Firma

Area comune Fabiola Savorani Lingua e letteratura italiana Fabiola Savorani Storia Sofia Casi Lingua Inglese Carlo Sgura Matematica Emanuele Bandini Educazione fisica Davide Bandini Religione

Area d’indirizzo

Mascia Campi Luciano Tamburini

Tecniche di allevamento vegetale e animale

Luigi Melloni Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali

Daniele Zuffa Stefano Venturi

Economia agraria e dello sviluppo territoriale

Daniele Zuffa Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore

Ivan Campanella Economia dei mercati e marketing agroalimentare

Luigi Melloni Sociologia rurale e storia dell’agricoltura

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Iole Matassoni Firma autografa sostituita a mezzo stampa

ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, c. 2, D.Lgs n. 39/93

I rappresentanti degli alunni

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________________________

Affisso all’albo il 15 maggio 2018