ESAME DI STATO Anno Scolastico 2012-2013 DOCUMENTO …Dall¶anno scolastico 2010/2011, il riordino...
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Istituto Accreditato presso
la Regione Veneto
DGR 133 del 22/02/2012
Indirizzi quinquennali
Servizi Commerciali
Ambiti: commerciale, comunicazione, turistico
Opzione: Promozione commerciale e pubblicitaria
Servizi Socio sanitari (succursale)
I.S.I.S.S.
Indirizzi triennali - IeFP
Operatore amministrativo – segretariale
Operatore ai servizi di promozione ed
accoglienza:indirizzo servizi del turismo
ESAME DI STATO
Anno Scolastico 2012-2013
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classe V sez. D
DIPLOMA DI TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
Affisso all’Albo in data 15 maggio 2013
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INDICE
1. PROFILO DELL’INDIRIZZO pag. 3
1.1 Descrizione della scuola e del contesto ambientale pag. 3
1.2 Finalità dell’indirizzo e percorso scolastico pag. 4
1.3 Articolazione del tempo scuola: alternanza scuola lavoro pag. 6
2. PROFILO DELLA CLASSE pag. 9
2.1 Composizione del consiglio di classe pag. 9
2.2 Elenco alunni pag. 9
2.3 Elenco candidati esterni pag. 9
2.4 Presentazione della classe pag. 10
3. LINEE PROGRAMMATICHE pag. 12
3.1 Obiettivi didattici del consiglio di classe: competenze trasversali pag. 12
3.2 Criteri metodologici generali e strategie comuni pag. 12
3.3 Strumenti di verifica e criteri di valutazione pag. 13
3.4 Recupero pag. 13
3.5 Attività extracurriculari programmate e realizzate pag. 14
3.6 Moduli pluridisciplinari pag. 15
ALLEGATO 1
Relazioni e programmi delle singole discipline
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Psicologia
Diritto ed economia
Cultura medico sanitaria
Tecnica amministrativa
Educazione fisica
Religione
ALLEGATO 2
Simulazione dell’esame di stato
Calendario delle simulazioni
Testi delle prove di simulazione svolte
- Testo della simulazione della 1^ prova
- Testo della simulazione della 2^ prova
- Testo della simulazione della 3^ prova
Griglie di valutazione usate
FIRME DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
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1. PROFILO DELL’INDIRIZZO
1.1 DESCRIZIONE DELLA SCUOLA E DEL CONTESTO AMBIENTALE
L’Istituto “Fabio Besta” nasce con R.D. 26.3.1925, n. 463 come Regia Scuola Commerciale. Con
D.P.R. del 10 luglio 1960, n.1948 la R. Scuola Tecnica Commerciale venne sostituita dall’Istituto
professionale di Stato con lo scopo di preparare personale idoneo all’esercizio delle attività di
ordine esecutivo nei vari settori del commercio. Due gli indirizzi didattici: addetto alla segreteria ed
addetto alla contabilità d’azienda.
Dal 1 settembre 2003, l’Istituto si è arricchito di un nuovo indirizzo, associando la sede dell’Istituto
professionale di Stato per i Servizi Sociali di Treviso, che già vantava una decennale esperienza
nella formazione di Operatori addetti all’Assistenza ed Esperti in attività Ludico-Espressive.
L’Istituto Fabio Besta si è così trasformato definitivamente in un Istituto Statale d’Istruzione
Secondaria Superiore di importanza strategica per il contesto sociale, economico e culturale del
Trevigiano, dimostrando altresì una dinamicità attenta alle esigenze di rapido cambiamento della
società contemporanea.
Dall’anno scolastico 2010/2011, il riordino dei cicli nella scuola secondaria di secondo grado, ha
portato alla soppressione delle qualifiche professionali e al passaggio dal sistema 3 anni + 2 a quello
quinquennale con unico esame di stato a conclusione del ciclo di studi. In questo periodo di
transizione, l’Istituto vede al suo interno la presenza di due percorsi: quello riguardante il vecchio
ordinamento, destinato ad esaurirsi con lo slittamento delle classi terminali e quello relativo al
nuovo curricolo avviato nell’anno scolastico 2010-2011. Gli allievi che concludono il percorso di
studi quest’anno conseguiranno il titolo previsto dal vecchio ordinamento.
L’impianto formativo del vecchio ordinamento è strutturato in:
- due bienni: uno comune ai settori Commerciale e Turistico, uno per il Sociale (classi I e II);
- tre distinti monoenni di qualifica (classe III) per i settori Economico-Aziendale, Turistico e
Sociale;
- tre bienni post-qualifica (classi IV e V) distinto in Tecnico dell’Impresa Turistica, Tecnico della
Gestione Aziendale (con indirizzo Informatico e Linguistico) e Tecnico dei Servizi Sociali.
Gli stage effettuati durante il III anno ( 2 settimane nei nidi per l’infanzia e 2 settimane in casa di
riposo per il Sociale) affiancano il percorso teorico e permettono all’allievo di sviluppare le
competenze professionali necessarie per un inserimento qualificato nella realtà economica e
produttiva.
L’offerta formativa si articola in un’area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree
di
indirizzo. L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base,
acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l’obbligo di
istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.
Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti
competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere
autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla
soluzione di problemi.
L’Istituto accoglie alunni provenienti prevalentemente dalla provincia di Treviso e da alcuni comuni
della provincia di Padova e Venezia, con un accentuato fenomeno di pendolarismo. Numerosi sono
gli alunni stranieri iscritti e significativa è la presenza di allievi con certificazione e con DSA.
Nell’anno scolastico 2011/2012 l’ISISS Besta diventa Ente di formazione accreditato presso la
Regione Veneto (DGR 133 del 22/02/2012).
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1.2 FINALITÀ DELL’INDIRIZZO E DEL PERCORSO SCOLASTICO
PROFILO PROFESSIONALE
Il curricolo per la formazione del Tecnico dei Servizi Sociali è strutturato in modo da sviluppare
nell’allievo le capacità di riconoscere la complessità dello stato di bisogno delle persone. La sua
attività si rivolge a singoli e/o gruppi appartenenti alle diverse fasce d’età (minori, adulti, anziani)
normodotati o in condizioni di svantaggio psicofisico o sociale.
É un operatore la cui professionalità è finalizzata sia a prevenire il disagio e l’emarginazione sociale
sia a promuovere lo sviluppo delle potenzialità personali di crescita culturale, sociale e relazionale.
Opera in istituzioni pubbliche e private preposte a sviluppare attività di vita comunitaria sia
occasionale che permanente, collaborando con gli altri ruoli delle strutture in cui lavora (assistente
sociale, educatore, sociologo, psicologo, pedagogista, medico, ecc…).
La figura professionale può essere pertanto impiegata:
in servizi residenziali e territoriali per anziani (strutture protette, case di riposo, centri
diurni);
in servizi per minori (case di vacanza, centri ricreativi diurni, centri di aggregazione
giovanile);
nei servizi e nei progetti attivati dagli enti locali che abbiano finalità di prevenzione primaria
nell’ambito della tossicodipendenza;
nei servizi indirizzati ad utenza adulta handicappata;
in servizi sul territorio con funzioni di aggregazione sociale;
in attività diverse, dal “socio-assistenziale”, quali progetti di educazione/animazione
ambientale o turistica, attraverso il raccordo con appositi percorsi nei relativi comparti.
Tutto ciò prevede senso critico oltre che capacità di recepire il cambiamento e di adattarsi ad
esso. Tale figura dovrà, quindi, essere in grado di:
agire nelle strutture pubbliche e private del territorio a sostegno delle comunità, al fine di
salvaguardare l’autonomia personale e l’integrazione sociale dei cittadini, allo scopo di
evitare o ridurre i rischi di isolamento e di emarginazione;
sviluppare il massimo di autonomia e di autosufficienza di ogni soggetto, soprattutto
attraverso il coordinamento e l’integrazione con gli altri operatori dei servizi sociali;
agire a sostegno del singolo o della famiglia, delle comunità istituzionali e non;
programmare gli interventi adatti a risolvere le problematiche dell’utente e verificarne
l’efficacia;
individuare gli ambiti pubblici e privati del territorio idonei a fronteggiare lo stato di
bisogno;
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STRUTTURA DEL PIANO DI STUDIO DEL BIENNIO TERMINALE
MATERIE CLASSE IV CLASSE V
Area comune ore ore
RELIGIONE 1 1
ITALIANO-STORIA 6 6
LINGUA STRANIERA 3 3
MATEMATICA ED INFORMATICA 3 3
EDUCAZIONE FISICA 2 2
Area d’indirizzo
PSICOLOGIA GENERALE ED
APPLICATA
5 5
DIRITTO ED ECONOMIA 3 3
TECNICA AMMINISTRATIVA 2 2
CULTURA MEDICO SANITARIA 5 4
TOTALE 30 30
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1.3 ARTICOLAZIONE DEL TEMPO-SCUOLA: ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Il Riordino dell’Istruzione Tecnico - Professionale obbligatorio dall’a.s. 2010/11 prevede, in
sostituzione della Terza Area, un’Alternanza Scuola Lavoro obbligatoria di 132 ore tra il quarto
anno e il quinto anno.
Il Collegio Docenti dell’Istituto “F. Besta” ha ritenuto che le 132 siano insufficienti, rispetto ai
precedenti corsi di Terza Area che prevedevano 600 o 1000 ore, a seconda della specializzazione,
per fornire una adeguata preparazione professionale agli studenti e permettere l’integrazione con il
territorio e il mondo lavorativo.
Il progetto di ASL ha organizzato i contenuti e le modalità di attuazione in modo da aumentare le
competenze e le abilità degli allievi sia a livello teorico che pratico, accrescendo così il valore del
diploma quinquennale.
Le lezioni teoriche sono state realizzate dai docenti delle discipline di indirizzo: cultura medico
sanitaria, psicologia, metodologie operative, dalla prof.ssa di Elementi di storia dell’arte, dalla
responsabile della sicurezza e dagli esperti di informatica. Le attività pratiche in struttura e le
attività teoriche sono state effettuate al di fuori dell’orario di lezione (per gli studenti) e di servizio
(per gli insegnanti). Ogni studente nel periodo di attività pratica è stato assistito da due tutor, uno
interno alla scuola ed uno in struttura.
Gli obiettivi formativi
L’esperienza maturata nel corso degli anni dal nostro Istituto si è sempre orientata alla costruzione
delle competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-
sanitarie di persone e comunità al fine di promuovere la salute ed il benessere bio-psico-sociale
dell’utente con cui si deve relazionare il futuro operatore. Al termine del percorso scolastico lo
studente dovrà essere in grado di:
1. partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione
con soggetti istituzionali e professionali;
2. rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee
strutture;
3. intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio
per attività di assistenza e di animazione sociale;
4. applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;
5. organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli;
6. interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;
7. individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della
vita quotidiana;
8. utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato
nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
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Stage: obiettivi e organizzazione
I soggetti coinvolti (Consiglio di classe, Coordinatore, Tutor scolastico, Tutor aziendale e Segreteria
didattica) compiono tutte le operazioni necessarie ad individuare l’abbinamento “alunni – aziende”.
L’allievo/a viene assegnato alle mansioni di prima destinazione che, se possibile, saranno sottoposte
a rotazione in modo che egli possa svolgere, nel periodo di permanenza in struttura, mansioni
diverse.
Gli obiettivi da raggiungere durante lo stage sono i seguenti.
1. Acquisizione di una metodologia di lavoro: lo studente verrà chiamato a collaborare nella
gestione di progetti e attività, eseguirà attività applicando le fasi metodologiche del processo di
lavoro; collaborerà alla programmazione, organizzazione e verifica delle attività.
2. Capacità di osservazione: l’allievo/a verrà accompagnato nello sviluppo di abilità di
osservazione/rilevazione dei bisogni, delle risorse e delle condizioni di rischio della persona e
dell’ambiente di vita.
3. Capacità relazionali: il ragazzo/a interverrà nella promozione della comunicazione tra persone e
gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.
Lo studente acquisirà prima in fase teorica e applicherà poi durante lo stage, adeguate modalità
per stabilire e mantenere relazioni professionali con la persona assistita, la famiglia e l’équipe.
4. Esecuzione di tecniche ed interventi di assistenza alla persona di specifico carattere socio-
sanitario: l’allievo/a dovrà contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche,
della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle
persone.
5. Garantire l’igiene e la sicurezza ambientale: lo studente verrà invitato ad adottare
comportamenti per prevenire le infezioni e per promuovere la sicurezza negli ambienti di lavoro.
6. Utilizzazione di tecniche di animazione sociale, ludica e culturale con realizzazione di azioni,
in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona in difficoltà e
della sua famiglia al fine di favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita.
7. Utilizzazione di strumenti informatici per la registrazione di quanto rilevato sul campo; raccolta,
archiviazione e trasmissione di dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio
e della valutazione degli interventi e dei servizi.
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Attività teorica svolta
Le lezioni teoriche si sono svolte nel mese di maggio del IV anno scolastico e in un periodo
compreso tra i mesi di settembre e novembre del V anno scolastico . Viene di seguito riportata una
tabella riassuntiva.
Argomenti 4aD
Pianificazione di interventi personalizzati: fasi di progettazione, analisi di casi,
individuazione di obiettivi, attività, metodologie e criteri di verifica. (Metodologie
operative prof.ssa Squizzato)
7
Riconoscere le diverse figure professionali e gli strumenti di verifica del lavoro.
(Metodologie operative prof.ssa Squizzato) 7.5
Cooperative learning: approfondimento dei criteri di lavoro in gruppo con modalità
cooperativa (Psicologia prof.ssa Pignorio) 2.5
Norme sulla sicurezza in ambito lavorativo (Responsabile sicurezza prof.ssa Buffolo) 2.5
Comunicare efficacemente e comunicare in gruppo. Simulazioni di ascolto attivo. La
lettura animata. (Psicologia prof.ssa Cialini e prof.ssa Casagrande) 12
Documentare il proprio lavoro e redigere una relazione del proprio operato.
Introduzione a Power Point ed Excell (Psicologia prof.ssa Pignorio, Tecnica
amministrativa prof. Vergari)
5
Norme di primo soccorso (Cultura medico sanitaria prof.ssa Giovansana) 3
Ore totali IV anno 39.5
Argomenti 5aD
Rielaborazione dello stage. Analisi del problema, individuazione dei bisogni, vincoli
e risorse (Metodologie operative prof.ssa Squizzato) 14
Attività grafica del bambino. Laboratorio di animazione delle fiabe (Psicologia
prof.ssa Cialini e prof.ssa Casagrande) 6
La normativa tecnica per la progettazione dei nidi. I micronidi e tagesmutter. Analisi
e la decodifica degli spazi. Studio degli arredamenti, dei materiali e dei colori. Gli
spazi esterni e le aree di gioco. (Elementi di Storia dell’arte prof.ssa Quarto)
6
Ore totali V anno 26
Ore totali 65.5
Attività in struttura
Gli allievi hanno effettuato 160 ore presso nidi o scuole materne: 120 ore a giugno e 40 ore durante
la prima settimana di settembre 2012.
Verifica dell’attività
Al termine dell’esperienza pratica in struttura ogni allievo ha predisposto una relazione sull’attività
svolta. Tenendo conto della valutazione dei tutor aziendali, della relazione elaborata e
dell’andamento nelle lezioni teoriche, viene formulata la valutazione delle competenze acquisite per
ogni studente.
9
2. PROFILO DELLA CLASSE
2.1 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE DISCIPLINA IN SERVIZIO NELLA
CLASSE DALL’A.S.
Prof.ssa Visotto Elena Religione a.s. 2011/2012
Prof.ssa Bin Paola Italiano e storia a.s. 2011/2012
Prof.ssa Borghesi Barbara Inglese a.s. 2011/2012
Prof.ssa Monastero Silvia Matematica a.s. 2012/2013
Prof. Altomari Giuseppe Diritto ed economia a.s. 2011/2012
Prof.ssa Meneguz Catia Tecnica amministrativa a.s. 2012/2013
Prof.ssa Santamaria Meri (coordinatrice) Cultura medico sanitaria a.s. 2012/2013
Prof.ssa Silvestri Isabella (segretaria) Psicologia a.s. 2012/2013
Ciulli Lorenza Rappresentante degli alunni
Shukaj Marigona Rappresentante degli alunni
Sig.ra Cremonese Graziella Rappresentante dei genitori
Sig.ra Vecchiato Vannia Rappresentante dei genitori
2.2 ELENCO DEGLI ALUNNI
N. COGNOME E NOME ANNO DI NASCITA
1 Baldo Irene 1994
2 Ciulli Lorenza 1993
3 Colombo Monica 1993
4 Diakitè Hawa 1993
5 Gola N’Guetta Elodie 1992
6 Michielan Nicola 1993
7 Notarangelo Mariele 1993
8 Parisotto Karen 1993
9 Pavan Valentina 1994
10 Rapisarda Rita Francesca 1994
11 Sarlo Cristina 1994
12 Shukaj Marigona 1993
13 Siaka Bomo Carine 1994
14 Tempestini Rossella 1992
15 Trevisson Jacopo 1993
16 Valeri Alissa 1993
17 Vicini Marta 1992
2.3 ELENCO DEI CANDIDATI ESTERNI ASSEGNATI ALLA CLASSE
1 Vecchiato Martina
2 Vendramin Veronica
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2.4 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Anno scolastico 2011/1012
La composizione della classe IV D nasce dalla fusione delle classi 3^B (2 alunni), 3^C (2 alunni)
3^D (6 alunni) ed è frutto di un ulteriore smistamento seguito alla formazione delle classi quarte,
operato in data 24 settembre 2011, per comporre classi funzionali ai corsi regionali
professionalizzanti. Inoltre si aggiungono altri due alunni di diversa provenienza: un’allieva
lavoratrice inserita in data 3 ottobre ed un alunno che ha superato l’esame di idoneità e proveniente
dal liceo scientifico “Duca degli Abruzzi”.
La coesione della classe è migliorata nel corso dell’anno così pure la partecipazione all’attività
didattica che, fino al primo quadrimestre, era poco evidente e ristretta ad un numero esiguo di
allievi. Interferenze di ordine personale o familiare hanno abbassato il livello del profitto che è
risultato al di sotto delle potenzialità ad esclusione di un piccolo gruppo che si è dimostrato
motivato. Alla fine del quarto anno due allievi non sono stati ammessi alla classe successiva, i
restanti lo sono stati, senza riportare alcun debito formativo, come emerge dal quadro di seguito
riportato.
RISULTATI DELLO SCRUTINIO ALLA FINE DEL IV ANNO
Alunno religione italiano storia matem Ingle dirit Tecn
amm.
psicologia Cultura
med.san.
Ed.fisic
a
condotta
Baldo 7 7 6 8 7 9 9 8 7 9
D’Aloi
Diakitè 7 7 9 7 7 7 7 7 8 9
Gola 6 7 7 6 6 6 7 7 7 9
Michielan MM 7 8 8 6 8 6 8 7 8 9
Notarangelo 6 6 6 6 6 6 6 6 7 9
Pavan MM 6 8 7 8 6 9 7 7 7 9
Pietropaolo
Rapisarda MM 7 8 7 7 7 7 7 7 7 9
Sarlo 6 6 7 7 6 6 6 6 7 8
Shukaj 7 6 8 7 6 6 7 6 7 8
Siaka 6 7 7 6 6 6 7 7 7 9
Tempestini 7 7 7 7 6 8 8 7 8 9
Trevisson 6 7 7 6 6 7 6 7 8 9
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Anno scolastico 2012/2013
La classe è formata da 17 allievi di cui 12 provengono dalla IV D, tre alunne di questo istituto
ripetono la classe quinta, un’alunna proviene dalla IV A ed una proviene dalla III B dopo aver
superato l’esame di idoneità.
La composizione del Consiglio di classe è cambiata rispetto al precedente anno scolastico per
molte discipline ad eccezione di religione, diritto, educazione fisica ed inglese.
Per quanto riguarda italiano e storia va sottolineato che la prof.ssa Bin, docente della classe già
dallo scorso anno, si è assentata per maternità a partire dal 1 dicembre 2011 ed è rientrata nel mese
di febbraio 2013, all’inizio del secondo quadrimestre. Infatti, durante quest’anno scolastico,
l’insegnante è stata sostituita da due diversi docenti dei quali la prima è stata nominata solo a metà
del mese di ottobre.
L’avvicendamento dei docenti, iniziato lo scorso anno, è in parte responsabile di una certa
demotivazione che è stata riscontrata a fasi alterne nei due anni scolastici; a ciò vanno aggiunti
problemi di natura fisica e disagi personali che hanno condizionato il rendimento per alcuni alunni.
Pertanto la concentrazione, la costanza nell’impegno e la partecipazione alle attività svolte in classe
si sono mantenute altalenanti per la maggior parte degli allievi.
Per quanto riguarda il profitto generale si evidenzia un gruppo, abbastanza esiguo, di alunni che
hanno lavorato con serietà e si sono rivelati capaci di rielaborare con una certa autonomia i
contenuti appresi e per questo hanno raggiunto complessivamente risultati discreti.
Il resto della classe, invece, si è applicato spesso al di sotto delle proprie possibilità acquisendo una
preparazione generale sufficiente permanendo in qualche disciplina carenze individuali legate ad
uno studio frammentario, condotto in maniera superficiale e finalizzato solo alla verifica.
Per alcuni allievi la frequenza non è stata regolare nel primo quadrimestre e non sempre imputabile
a problemi di salute, è migliorata comunque nel secondo quadrimestre dopo alcuni richiami
effettuati dal Consiglio di classe. I rapporti all’interno della classe non sono stati sempre rispettosi ,
mentre la relazione con i docenti e la disponibilità al dialogo educativo sono migliorate nel
secondo quadrimestre.
Ad un alunno i docenti hanno concesso durante l’anno scolastico la possibilità di utilizzare lo
stampato maiuscolo nella stesura delle prove di verifica scritta per consentirgli di esprimere al
meglio le proprie capacità.
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3. LINEE PROGRAMMATICHE
3.1 OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI DEL CONSIGLIO DI CLASSE:
COMPETENZE TRASVERSALI
All’inizio dell’anno scolastico il Consiglio di classe ha individuato i seguenti
- obiettivi formativi comportamentali :
educare al rispettoso e leale rapporto con gli altri;
educare al rispetto dell’ambiente in cui si vive e delle regole della vita scolastica, attraverso
il controllo del proprio comportamento verbale e motorio;
promuovere il senso di responsabilità e riconoscimento del proprio dovere;
promuovere la discussione costruttiva delle proposte;
programmare autonomamente il proprio impegno su un arco di tempo ampio;
assolvere con puntualità e continuità ai propri doveri scolastici.
- obiettivi cognitivi e didattici trasversali
Acquisire una certa padronanza del linguaggio nel suo patrimonio lessicale e strutturale
come strumento per la comprensione e l’interpretazione dei contenuti disciplinari.
Utilizzare in modo consapevole un linguaggio tecnico appropriato nei contesti comunicativi
delle varie discipline.
Comprendere il testo individuandone i punti fondamentali e migliorare la capacità di sintesi.
Migliorare le capacità di analizzare logicamente e criticamente i contenuti per porre
opportuni collegamenti interdisciplinari.
Acquisire le capacità di individuare i termini di un problema per proporre soluzioni
diversificate.
Saper utilizzare materiali diversi per costruire opportuni approfondimenti.
3.2 CRITERI METODOLOGICI GENERALI E STRATEGIE COMUNI
I docenti sono ricorsi ad una molteplicità di strategie tra loro integrate: la lezione frontale, la
discussione organizzata, l’attività di gruppo, la ricerca personale, le tecnologie informatiche.
Lo studio delle discipline è stato sostenuto da continui riferimenti all’esperienza quotidiana ed ai
più frequenti vissuti per consentire agli studenti di valutare gli aspetti teorici e pratici di una
problematica.
Il Consiglio di classe ha perseguito gli obiettivi precedentemente indicati adottando le seguenti
strategie:
Ogni docente, nel proprio ambito disciplinare ha utilizzato diverse strategie di
insegnamento atte a facilitare la comprensione dei contenuti e dei concetti chiave, a costruire
scalette e schemi, a riflettere sull’errore.
Nel momento della spiegazione, ciascuno si è impegnato ad essere chiaro ed esauriente, a
rendere gli studenti partecipi, a farli riflettere, ad esprimersi e ad interagire.
Obiettivi, contenuti e metodologia sono stati chiaramente esplicitati.
Sono stati illustrati i criteri di valutazione.
Gli elaborati sono stati corretti in tempo utile affinchè la correzione potesse essere un
momento formativo.
Il carico settimanale, ove possibile, è stato distribuito nel modo più equilibrato possibile.
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3.3 STRUMENTI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
Tipi di prove
Al fine della valutazione, nelle diverse discipline, sono state utilizzate varie tipologie di prove di
verifica:
strumenti per la verifica formativa:
- controllo a campione e periodico di elaborati svolti a casa, quaderni ed esercitazioni;
- domande, esercizi, test per verificare le abilità acquisite nel corso e/o alla fine delle unità
didattiche e/o dei moduli;
- monitoraggio costante dell’atteggiamento e delle eventuali difficoltà incontrate dagli
allievi nello svolgimento delle attività didattiche.
strumenti per la verifica sommativa:
- colloqui e verifica orali;
- prove scritte strutturate, semi-strutturate, a domande aperte;
- saggi scritti, relazioni, temi;
- prove pratiche;
- prove di ascolto;
- ricerche.
Criteri di valutazione
La valutazione ha tenuto conto dei seguenti elementi:
- risultati delle verifiche (definiti sulla base delle conoscenze disciplinari, correttezza
espositiva, capacità di analisi e sintesi, abilità di rielaborazione);
- i progressi compiuti rispetto la situazione di partenza;
- l’impegno dimostrato nello studio;
- i livelli di partecipazione ed interesse evidenziati in classe;
- la motivazione ed il coinvolgimento nel processo educativo.
3.4 RECUPERO
Il recupero è stato di tipo curriculare in tutte le discipline e si rinvia alle relazioni delle singole
discipline per le specifiche strategie di recupero.
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3.5 ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI PROGRAMMATE E REALIZZATE
Nel corso del biennio, gli allievi hanno partecipato a diverse attività extracurriculari organizzate
dall’Istituto o dal Consiglio di classe. Tra le attività che hanno coinvolto la classe, si segnalano
conferenze, uscite legate al progetto orientamento, interventi di esperti.
Nell’ultimo anno scolastico la classe ha partecipato alle seguenti iniziative.
DATA ARGOMENTO SEDE
24 ottobre 2012 “L’infanzia che lavora e combatte”.
La realtà colombiana spiegata dai
suoi protagonisti
Fondazione Zanetti Treviso
22 novembre 2012 Job Orienta Verona (alcuni alunni)
4 dicembre 2012 “Così ho riscritto il mio futuro” .
Incontro con un ex bambino soldato
Fondazione Zanetti Treviso
12 gennaio 2013 “C’era una volta il lavoro sicuro per
tutta la vita …… .ansia e disagio
all’ingresso nel mondo delle
competenze”. Incontro con i relatori
Piva, Grillo, Chies, Sanguin
Treviso
20 febbraio 2013 “Se ti abbraccio non avere paura” .
Incontro con l’autore Fulvio Ervas
Treviso
21 febbraio 2013 Orientamento sui corsi di laurea Padova ( alcuni alunni )
26 febbraio2013 “Tutela dell’incolumità personale in
caso di aggressione”. Incontro con
il relatore Diego Gobbo
Treviso
7 marzo 2013 Educazione alla legalità: rischi
annessi all’abuso di alcool e
sostanze psicotrope. Incontro con
un esperto dell’Arma dei
Carabinieri
Treviso
09 aprile 2013 “Un approccio olistico
all’alimentazione “. Incontro con il
relatore Sergio Marcellin
Treviso
07 maggio 2013 “Utilizzo del respiro per gestire
l’ansia”. Incontro con il relatore
Sergio Marcellin
Treviso
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ALLEGATO 1.1
RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
PROGRAMMA DI ITALIANO classe 5Dtss a.s. 2012-13 Prof.ssa PAOLA BIN
RELAZIONE
La classe, fin dalla quarta, presenta un gruppo di ragazzi poco
volenterosi, ma con buone capacità. Il lavoro domestico non viene
eseguito con una certa regolarità e sicuramente non c’è stato un impegno
costante, ma hanno capacità per l’approfondimento personale e la
rielaborazione critica e la capacità di fare dei collegamenti.
Si distinguono due gruppi essenziali: il primo che presenta abilità buone
e risultati soddisfacenti, il secondo che rimane sulla sufficienza, per
poco impegno e alcune difficoltà metodiche.
In relazione alla programmazione curricolare, in seguito ad una
valutazione soggettiva, sono stati conseguiti a livello accettabile gli
obiettivi fondamentali. Qui di seguito si raggruppano per conoscenze,
competenze e capacità.
Conoscenze
- conoscere gli elementi essenziali di un testo argomentativo(saggio o
articolo), di un’analisi letteraria, di un tema storico e di ordine
generale.
- Conoscere i caratteri di un periodo le/o movimento letterario.
- Conoscere la poetica degli autori proposti.
Capacità
- dimostrare capacità di analisi e sintesi, logico-espressive e di
sviluppo critico delle questioni proposte
- identificare aspetti in comune e divergenze tra le diverse
manifestazioni artistiche
- proporre confronti tra le diverse poetiche degli autori.
Competenze
- saper costruire un testo delle varie tipologie in forma corretta e nel caso
della tip. A saper proporre un’adeguata analisi.
- saper cogliere i modelli culturali che caratterizzano un’epoca.
- saper parafrasare i testi scelti.
CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
1. Modulo Le tipologie testuali della prova di italiano
2. Modulo Le correnti letterarie tra 800 e 900 e i contesti storici
3. Modulo La produzione in prosa: romanzi e novelle
4. Modulo La lirica
5. Modulo L’incontro con il teatro
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico: circa
120
METODOLOGIE
È stata utilizzata la lezione frontale, lezioni partecipate, lettura e analisi
di opere svolta in classe, discussione.
MATERIALI DIDATTICI Il libro di testo adottato è stato il seguente: Cataldi, Angioloni, Panichi,
La letteratura e i saperi. Dal secondo Ottocento a oggi, Palumbo
Editore. Durante le vacanze natalizie i ragazzi hanno letto
individualmente tre opere narrative.
16
PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse:un gruppo interviene in modo appropriato in classe proponendo
delle discussioni legate all’attualità.
Carenze: un gruppo minore presenta delle difficoltà di scrittura
abbastanza gravi.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Sono state utilizzate prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come
previsti dalla terza prova.
A disposizione della Commissione è depositato in segreteria un esempio
di simulazione di prima prova svoltasi il giorno 11 aprile.
PROGRAMMA
TESTI ADOTTATI Cataldi, Angioloni, Panichi, La letteratura e i saperi, Dal secondo Ottocento a oggi, Palumbo Editore.
MODULO 1: Le tipologie testuali della prova di italiano Tempi: 14 ore
OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIE VERIFICHE
Conoscenze L’ analisi testuale: Materiale fornito dal docente Lezioni frontali e partecipate Prove di verifica scritte
> conoscere gli elementi essenziali Il testo argomentativo: Letture domestiche
di un testo argomentativo elementi costituenti ed esemplifica- Interrogazioni informali sulle
> conoscere la diversità tra articolo zioni diverse tipologie
di giornale e saggio breve
> conoscere le differenti modalità Il tema di ordine generale:
operative richieste dalle diverse elementi costituenti ed esemplifica-
tipologie testuali zioni
Competenze L’ articolo di giornale:
> saper costruire un testo argomen- tipologie ed esemplificazioni
tativo e informativo-argomentativo
in forma corretta Il saggio breve:
> saper leggere, analizzare e commen tipologie ed esemplificazioni
tare un testo letterario e non lette-
rario
> saper selezionare e utilizzare la do-
cumentazione data
> saper raccogliere e organizzare le
informazioni in modo chiaro e or-
ganico
> saper elaborare e argomentare una
propria tesi
Capacità
17
OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIE VERIFICHE
> dimostrare sufficienti capacità di
analisi e sintesi
> mostrare attitudine allo sviluppo
critico delle questioni proposte
> dimostrare capacità logico-espres-
sive sufficientemente chiare e or-
ganiche
MODULO 2: Le correnti letterarie fra 800 e 900 e i contesti storici Tempi: 20 ore
OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIE VERIFICHE
Conoscenze MANZONI E IL ROMANZO I PROMESSI SPOSI, l’incontro coi Lezioni frontali Confronti con la classe
> conoscere gli elementi che concor- STORICO bravi,
rono alla nascita di un periodo let- p. 390. Letture commentate in classe Prove semistrutturate
terario e individuare i suoi presup- Gertrude, p. 401
posti storici, scientifici e filosofici L’innominato, p. 411 Letture domestiche
Competenze L’età del REALISMO in Europa VERGA, Nedda, p. 97 Lezioni partecipate
> saper cogliere, attraverso la cono- I fondamenti filosofici: il Rosso malpelo, p. 105
scienza di autori e testi, le linee POSITIVISMO e la sua critica; Prefazione ai Malavoglia, p. 128
di una prospettiva storica NATURALISMO e VERISMO. La tempesta sui tetti del paese, p. 137
> saper riconoscere i modelli cultu- La roba, p. 152
rali che caratterizzano una determi- La morte di Mastro don Gesualdo,
nata epoca, nonché le specifiche p. 156
tematiche e poetiche SIMOBOLISMO, Ch. BAUDELAIRE, Corrisondenze,
DECADENTISMO p. 183
Capacità e le nuove forme letterarie L’albatro, p. 181
> identificare aspetti in comune e dell’Irrazionalismo. Perdita d’aureola, p. 20
divergenze tra le diverse manife-
stazioni artistiche Il FUTURISMO F.T.MARINETTI, Manifesto del
Futurismo, p. 332
MODULO 3: La produzione in prosa: romanzi e novelle Tempi: 35 ore
OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIE VERIFICHE
Conoscenze IL ROMANZO DEL 900 Lezioni frontali Discussioni in classe
> conoscere gli elementi principali
della poetica degli autori poposti G.D’ANNUNZIO: la produzione Da Il piacere: Letture dei testi e analisi della Prove semistrutturate
letteraria fra crisi e mistificazione > Andrea Sperelli, l’eroe struttura, dello stile e dei contenuti
18
OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIE VERIFICHE
Competenze dell’estetismo, p. 260 Produzione e stesura di testi scritti
> saper leggere il testo come prima > La conclusione del Piacere, p. 263 Letture domestiche
forma di interpretazione
> saper riconoscere l’ossatura narra- L.PIRANDELLO: maschere e Da L’umorismo: Lezioni partecipate
tiva che sostiene un testo lettera- personaggi; l’opposizione tra vita > Il sentimento del contrario, p. 410
rio: individuare gli elementi e forma Da Il fu Mattia Pascal:
riguardanti narratore, punto di > Pascal porta i fiori alla propria
vista, voce, spazio, tempo, tomba,p. 420
personaggi Da Uno, nessuno e centomila:
> saper utilizzare i metodi e gli > La vita non conclude, p. 423
strumenti fondamentali per Dalle novelle:
l’interpretazione del testo > Il treno ha fischiato, p. 427
> saper ricondurre il testo ad un
preciso contesto storico-culturale I.SVEVO: la figura dell’inetto e le Da Senilità:
innovazioni strutturali del romanzo > Inettitudine e senilità, p. 461
Capacità
> utilizzare le competenze acquisite Da La coscienza di Zeno:
per approntare confronti tra le > Lo schiaffo del padre, p. 470
diverse forme letterarie > Lo scambio di funerale, p. 482
> acquisire un interesse verso una
lettura più specificatamente P.LEVI e l’obbligo della memoria Da Se questo è un uomo:
“letteraria”, rapportando il testo > Il viaggio, p. 833
alle proprie esperienze e alla pro- > I sommersi e i salvati, p. 830
pria sensibilità Da La tregua:
> Il sogno del reduce del Lager,
p. 836
MODULO 4 : La lirica Tempi: 40 ore
OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIE VERIFICHE
Conoscenze Lezioni frontali Esercitazioni in classe
> conoscere gli elementi principali
della poetica degli autori proposti G.D’ANNUNZIO: panismo ed Da Alcyone: Letture commentate e parafrasate Prove semistrutturate
estetismo in una lirica fonosimbolica > La pioggia nel pineto, p. 272 in classe
Competenze > La sera fiesolana, p. 268
> saper parafrasare i testi scelti indivi-
duando elementi precipui di conte- G.PASCOLI: fonosimbolismo e Il fanciullino, p. 221
nuto e forma antropomorfismo nella poesia del Da Myricae:
> saper riconoscere i modelli culturali “fanciullino” > Lavandare, p. 225
che caratterizzano una determinata > X agosto, p. 227
epoca, nonché le specifiche temati- > Novembre, p. 230
che e poetiche
19
OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIE VERIFICHE
Da I canti di Castelvecchio
> Il gelsomino notturno, p. 235
Capacità
> identificare aspetti in comune e G.UNGARETTI: la parola-isola e Da Allegria :
divergenze tra le diverse manife- la ricerca dell’Assoluto > In memoria, p. 564
stazioni artistiche > I fiumi, p. 568
> riconoscere e distinguere aspetti > San Martino del Carso, p. 572
comuni e diversità principali negli > Soldati, p. 573
autori studiati > Natale, p. 574
> Veglia, p. 577
U.SABA: la calda vita e la poesia Da Il Canconiere:
onesta > A mia moglie, p. 594
> Città vecchia, p. 597
Da Ernesto:
> La confessione alla madre, p. 618
E.MONTALE : il male di vivere, il Da Ossi di seppia :
correlativo oggettivo e l’ansia meta- > Meriggiare pallido e assorto, p. 637
fisica > Non chiederci la parola, p. 639
> Spesso il male di vivere ho
incontrato,p. 642
Da Le occasioni:
> La casa dei doganieri, p. 649
MODULO 5 : L’ incontro con il teatro Tempi: 5 ore
OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIE VERIFICHE
Conoscenze L.PIRANDELLO: il gusto per il Da Sei personaggi in cerca d’autore: Visione di rappresentazioni teatrali Interrogazioni
> conoscere gli elementi principali “grottesco” e il “teatro nel teatro” > Finzione o realtà?, p. 442
del rinnovamento del teatro Lezioni frontali Discussioni in classe
pirandelliano Da Enrico IV:
> La vita, la maschera, la pazzia, Letture in classe
Competenze p. 447
> saper individuare i cambiamenti
prodotti dal teatro pirandelliano
Capacità
> saper utilizzare le conoscenze per
un approccio personale al teatro
20
Gli Studenti
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il docente
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
21
ALLEGATO 1.2
RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
PROGRAMMA DI STORIA classe 5Dtss a.s. 2012-13 Prof.ssa PAOLA BIN
RELAZIONE
La classe, fin dalla quarta, presenta un gruppo di ragazzi poco
volenterosi, ma con buone capacità. Il lavoro domestico non viene
eseguito con una certa regolarità e sicuramente non c’è stato un impegno
costante, ma hanno capacità per l’approfondimento personale e la
rielaborazione critica e la capacità di fare dei collegamenti.
Si distinguono due gruppi essenziali: il primo che presenta abilità buone
e risultati soddisfacenti, il secondo che rimane sulla sufficienza, per
poco impegno e alcune difficoltà metodiche.
In relazione alla programmazione curricolare, in seguito ad una
valutazione soggettiva, sono stati conseguiti a livello accettabile gli
obiettivi fondamentali. Qui di seguito si raggruppano per conoscenze,
competenze e capacità.
Conoscenze
- conoscere con sufficiente chiarezza le cause e le conseguenze delle
rivoluzioni e dei vari periodo politici.
- Conoscere i fenomeni demografici, economici, politici esaminati.
- Conoscere gli elementi essenziali dei due conflitti mondiali: le cause,
i protagonisti, le conseguenze.
Capacità
- Saper utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite per
interpretare le situazioni storiche attuali.
Competenze
- saper operare validi collegamenti tra i vari ambiti della società, in
particolar modo tra politica ed economia.
- saper riconoscere le cause economiche del conflitto.
CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
1. Modulo Dal risorgimento ai primi governi storici
2. Modulo L’Europa e l’Italia agli inizi del Novecento
3. Modulo Le guerre mondiali
4. Modulo I totalitarismi in Europa tra le due guerre
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico: circa
60 ore.
METODOLOGIE
È stata utilizzata la lezione frontale e le lezioni partecipate.
MATERIALI DIDATTICI
Il libro di testo adottato è stato il seguente: Stumpo, Cardini, Onorato,
Fei, Le forme della storia. Dalla società industriale alla globalizzazione,
Le Monnier Scuola
PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse: un gruppo della classe partecipa attivamente alla lezione con
interventi anche inerenti all’attualità che sono di buon aiuto alla classe.
Carenze: un gruppo minore presenta delle difficoltà espressive e di
collegamento.
1. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Sono state utilizzate verifiche orali e test oggettivi come previsti dalla
terza prova.
22
PROGRAMMA
TESTI ADOTTATI Stumpo, Cardini, Onorato, Fei, Le forme della storia, Dalla società indistriale alla globalizzazione, Le Monnier Scuola
MODULO 1: Dal Risorgimento ai primi Governi Storici Tempi: 14 ore
OBIETTIVI CONTENUTI STRUMENTI METODOLOGIE VERIFICHE
Conoscenze > I moti del ‘20, del ‘30 e del ‘48 Manuale Lezioni frontali e partecipate Interrogazioni
> conoscere con sufficiente chia- > Le guerre di indipendenza
rezza le cause e le conseguenze > La Destra storica Schemi e mappe prodotte dal docente Esercitazioni in classe Prove semistrutturate
delle rivoluzioni. > La Sinistra storica
Letture domestiche
Discussioni in classe
Competenze
> saper operare opportuni e validi
collegamenti tra i vari ambiti della
società, in particolar modo tra
politica ed economia
Capacità
> saper utilizzare le conoscenze e le
competenze acquisite per inter-
pretare coerentemente le situazio-
ni storiche attuali
MODULO 2: L’ Europa e L’Italia agli inizi del Novecento Tempi:16 ore
OBIETTIVI CONTENUTI STRUMENTI METODOLOGIE VERIFICHE
Conoscenze Società e cultura tra Manuale Lezioni frontali e partecipate Interrogazioni
> conoscere con sufficiente chia- industrializzazione e Belle Époque
rezza i fenomeni demografici, eco- (pp. 4-20) Schemi e mappe prodotte dal docen- Esercitazioni in classe Prove semistrutturate
OBIETTIVI CONTENUTI STRUMENTI METODOLOGIE VERIFICHE
nomici e politici esaminati, anche > La seconda rivoluzione industriale; te
in rapporto alle nuove istanze invenzioni e trasformazione della Letture domestiche
scientifiche e ideologiche città, la nascita dei mass-media Discussioni in classe
> La Belle Époque
23
Competenze La crisi della Vecchia Europa
> saper operare opportuni e validi (pp. 26-51)
collegamenti tra i vari ambiti della > Il nazionalismo tra ideologia e
società, in particolar modo tra politica
politica ed economia > Le nuove sfide internazionali:
dal colonialismo all’ imperialismo
Capacità >La questione balcanica e il
problema delle nazionalità
> saper utilizzare le conoscenze e le L’Italia nell’età giolittiana
competenze acquisite per inter- (pp. 58-69)
pretare coerentemente le situazio- >Il decollo industriale italiano
ni storiche attuali >Le lotte sociali e la crisi di
fine secolo
>Il riformismo di Giolitti
> La nascita del Partito Socialista-
Italiano
> La crisi del sistema giolittiano e
la guerra di Libia
MODULO 3: Le guerre mondiali Tempi:16 ore
OBIETTIVI CONTENUTI STRUMENTI METODOLOGIE VERIFICHE
Conoscenze > La prima guerra mondiale Manuale Lezioni frontali e partecipate Interrogazioni
> conoscere i contenuti essenziali (pp. 78-100):
dei grandi conflitti mondiali; le cause e occasione del conflitto, Schemi e mappe prodotte dal docente Esercitazioni in classe Prove semistrutturate
cause, i protagonisti, le conse- le posizioni politiche internazionali,
guenze il meccanismo delle alleanze, Letture domestiche
il ruolo dell’Italia Discussioni in classe
Competenze > la conferenza di Parigi e i trattati Organizzazione del materiale in
> saper riconoscere le cause econo- di pace, i 14 punti di Wilson, mappe concettuali
miche e politiche del conflitto I nuovi assetti territoriali
> saper riconoscere l’ importanza - le relazioni internazionali dopo Lettura di carte storiche
delle decisioni politiche in merito La Grande Guerra (pp. 140-161)
alle sorti del mondo > Gli Stati Uniti negli anni Venti e
Trenta
Capacità > La seconda guerra mondiale
> saper riconsiderare questi stessi (pp. 248-
meccanismi alla luce dei conflitti 267): cause, conseguenze, diversità
del nostro presente storico con il primo conflitto
Il ‘43: l’anno della svolta
La Resistenza in Italia ed Europa
> La conferenza di Yalta e la
conclusione della guerra
(pp. 328-336)
24
MODULO 4: I totalitarismi in Europa tra le due guerre Tempi : 14 ore
OBIETTIVI CONTENUTI STRUMENTI METODOLOGIE VERIFICHE
Conoscenze > Il Fascismo in Italia (pp. 174-200) : Esercitazioni in classe Prove semistrutturate
> conoscere i caratteri essenziali Mussolini conquista il potere
delle linee politiche ed economi- La dittatura fascista Schemi e mappe prodotte dal docente Letture domestiche
che del periodo nell’ambito italia- Dal liberismo allo statalismo Discussioni in classe
no ed estero La politica interna fascista Organizzazione del materiale in
La politica estera del Fascismo mappe concettuali Interrogazioni
Competenze >Il Nazismo in Germania Lettura di carte tematiche
> saper riconoscere la valenza (pp. 211-216):
economica e sociale delle scelte La crisi della Repubblica di Weimar
politiche Hitler al potere
Lo stato nazionalsocialista
Capacità Le radici ideologiche
> saper utilizzare le competenze La politica di espansione
acquisite per riconsiderare, in > Lo stalinismo in Urss (pp. 208-210)
maniera più critica, alcune situa-
zioni del presente
Gli Studenti
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il docente
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
25
ALLEGATO 1.3
RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
PROGRAMMA DI INGLESE classe 5Dtss a.s. 2012-13
Prof.ssa: BARBARA BORGHESI
RELAZIONE
Obiettivi disciplinari raggiunti:
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
Conoscenze: Una parte della classe ha faticato a raggiungere un livello di conoscenza dei contenuti
disciplinari al di sopra della sufficienza, così come hanno risposto con difficoltà alla richieste di
identificare i rapporti con altre discipline e porre in relazione conoscenze tratte da contesti diversi
realizzando collegamenti intra e interdisciplinari. In generale la maggior parte degli alunni dispone
di conoscenze superficiali relative ai contenuti affrontati e al lessico specifico settoriale a causa di
uno studio non adeguato, scarso impegno e partecipazione non propositiva, ma anche di lacune
pregresse che sono state oggetto di recupero in itinere pressochè costante. Solo un piccolo numero
di allievi hanno raggiunto un livello di conoscenza disciplinare discreto.
Competenze: Per la gran parte della classe lo stimolo verso l’acquisizione di metodi di lettura e di
comprensione di testi specifici settoriali non ha raggiunto l’obiettivo di elaborazione autonoma
dell’argomento ma quello di cogliere i concetti chiave del testo affrontato. Una minima parte degli
alunni ha acquisito gradualmente competenze metodologiche ed è in grado di analizzare un testo in
modo sufficientemente autonomo ma non sempre critico. Nel complesso gli alunni hanno
dimostrato nel corso dell’intero anno scolastico scarsa collaborazione, studio domestico alterno e/o
inadeguato e un interesse finalizzato alle verifiche. Una piccola parte ha saputo superare i propri
limiti nell’apprendimento della disciplina con un impegno costante che ha portato al
raggiungimento di livelli più che sufficienti. Per la maggior parte manifestano scarso interesse per
la rielaborazione personale e alcune allieve hanno diffuse lacune grammaticali, lessicali e
sintattiche. Sanno riportare gli argomenti studiati in modo efficace e appropriato, adeguato al
contesto solo due o tre allievi il cui impegno purtroppo ha subito una battuta d’arresto a causa di
motivi personali e/o familiari o di salute che hanno interferito nell’andamento scolastico in modo
piuttosto evidente.
Capacità: capacità di analisi e sintesi, saper affrontare e risolvere problemi, analizzare e
interpretare informazioni non note sono limitate nella gran parte della classe a causa di lacune
pregresse di ordine morfo-sintattico, grammaticale e lessicale e di un mancato allenamento
derivante da un impegno domestico non sempre costante e poco approfondito.
1. I contenuti disciplinari sono stati esposti per unità didattiche e moduli come da
programmazione depositata in segreteria.
2. Metodologia: L’approccio metodologico è stato di tipo comunicativo. Particolare attenzione è
stata posta sull’attivazione di strategie di comprensione in un contesto di integrazione delle
abilità. Si sono alternate lezioni frontali e lavoro individuale e di gruppo con esercizi di tipo
oggettivo (quesiti a scelta multipla, quesiti a risposta singola, vero/falso, cloze test, esercizi di
abbinamento e completamento, traduzioni) in preparazione ai test.
3. Materiali didattici: Libri di testo, eserciziario, materiale audioregistrato.
4. Tipologia delle prove di verifica utilizzate: si sono alternati esercizi di tipo soggettivo
26
(quesiti a risposta aperta, stesura di brevi paragrafi su argomenti noti) a colloqui orali volti
alla valutazione del raggiungimento degli obiettivi e alla preparazione al colloquio conclusivo
dell’esame di stato.
5. A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria gli elaborati di simulazione di
terza prova , una pre-simulazione e le prove di verifica effettuate durante l’anno.
GIUDIZIO COMPLESSIVO SULLA CLASSE
(impegno, frequenza, partecipazione, rapporti interpersonali, eventuali problemi disciplinari).
La frequenza è stata abbastanza regolare (ad eccezione di un allievo) ed i rapporti interpersonali
positivi. L’impegno durante l’anno è stato più costante nel primo quadrimestre con una flessione
negativa verso la fine anno. Gli allievi hanno partecipato alle lezioni in modo poco propositivo e
hanno dimostrato alcune difficoltà nella rielaborazione dei concetti anche a causa di un impegno
domestico limitato con conseguente scarsa padronanza dei contenuti.
I risultati positivi sono stati raggiunti spesso all’interno di “binari” ben tracciati in cui gli studenti si
sentivano più sicuri. Nonostante un costante lavoro di motivazione e di rielaborazione collettiva dei
contenuti della disciplina e dei documenti proposti allo stato attuale si evidenzia una certa difficoltà
dovuta a scarsissima motivazione allo studio in particolare di alcuni alunni. Si registra quindi una
maggiore difficoltà proprio in vista dell’obiettivo finale .
PROGRAMMA
TESTI ADOTTATI General English: dal testo di P. Radley/D: Simonetti, Horizon 2, ed. Oxford-La Nuova Italia
Functions
Unit 24: using make, do, get, talking about facts, describing processes
Unit 25: talking about health and fitness, talking about past habits, comparing ability
Unit 26: getting things done, asking for and giving advice, talking about illness
Unit 28: imagining different situations, making wishes, talking about emotions
Microlingua: dal testo di Bellomarì/Valgiusti, Caring for People, ed Zanichelli:
MODULO B – CARE FOR THE ELDERLY
Ripasso:
Unit 7 - Health and Old Age
1. Ageing and ailments
2. Diseases
3. Healthy eating (Doc. F – What is the best diet?)
4. Physical activity (Doc. G – The benefits of physical activity for older people)
Extension Unit 7. : Diabetes
MODULO C - PEOPLE WITH SPECIAL NEEDS AND FAMILIES AT RISK
Unit 9 - Facilities for People with Special Needs
1. A Residential Home for People with Special Needs
2. Day Centres (services and activities)
3. Staff
Unit 10 - Disabilities
1. Down’s Syndrome (Doc. A- definition, B - how do they develop and what health problems
are often observed, C – education and vocational opportunities for people with D.S.)
2. Autism (Doc. D – definition and typical autistic behaviours, appropriate jobs for autistic
people)
27
3. Other Physical and Mental Disabilities (Cerebral palsy, Epilepsy, Mental retardation,
Duchenne muscular dystrophy)
Unit 11 - Mental Health
1. Anxiety Disorders and Somatoform Disorders (Doc. B - Anxiety disorder or neurosis 1 ,
Doc. C - Anxiety disorder or neurosis 2 – Phobias – Obsessive-compulsive disorder, Doc. D
– Somatoform disorder)
2. Schizophrenia (Doc. E – definition, Doc. F – Symptoms)
3. Depression
Unit 12 - Families at Risk
1. Teenage Problems (Doc. A, Doc. B - Anorexia and Bulimia, Doc. C – Drinking, Doc. D –
Drug addiction, warning signs of drug abuse)
2. Child Abuse (Doc. E, Doc. F – Advice for childcare providers)
Gli Studenti
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il docente
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
28
ALLEGATO 1.4
RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
PROGRAMMA DI MATEMATICA classe 5Dtss a.s. 2012-13
Prof.ssa SILVIA MONASTERO
RELAZIONE
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
Il programma è stato svolto seguendo la programmazione di dipartimento e tenendo conto dei livelli
di partenza della classe.
Gli studenti della classe 5^D provengono da classi quarte diverse, e taluni hanno iniziato a
frequentare l’ISISS Besta non dal primo anno.
Fin da subito è risultata evidente quanto eterogenea fosse la preparazione degli alunni nell’ambito
della materia. Pertanto, nel cercare di portare avanti il maggior numero di studenti si è deciso di
svolgere solamente il programma minimo. Ciononostante solo un terzo della classe riesce a
conseguire livelli accettabili di profitto, la restante parte dimostra notevoli lacune in campo
algebrico, tali da compromettere talvolta l’apprendimento di nuovi contenuti. Inoltre, molti degli
studenti hanno la tendenza ad imparare a memoria, perdendo di vista il significato di quanto
espongono. Questo fa sì che gli alunni non riescano a svolgere anche semplici esercizi se si cambia
di poco la struttura della richiesta.
La valutazione degli elaborati in presenza di numerosi errori di calcolo letterale e numerico è
particolarmente difficile: nella correzione si è cercato di distinguere gli errori determinati dal
mancato apprendimento dei nuovi contenuti da quelli dovuti a lacune pregresse, dando minor
importanza a questi ultimi.
Il Docente, basandosi sulla sua esperienza e professionalità, stabilisca un indice di gradimento del
lavoro degli studenti effettuato sul percorso didattico svolto.
La valutazione (scegli una voce Soggettiva\Oggettiva), Soggettiva
risulta: (scegli una voce) parzialmente accettabile.
1. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
● Unità di apprendimento e/o
● Moduli e/o
● Percorsi formativi ed
● Eventuali approfondimenti
U.D.A. – Modulo – Percorso Formativo – Approfondimento
Le ore settimanali previste per la materia sono 3.
Alla data del 10/05/2013 sono state svolte 81 ore di lezione, escludendo quelle cedute per assemblee
di classe, conferenze, partecipazione di parte degli alunni ad attività di orientamento. A queste si
prevede di aggiungere almeno altre 10 ore entro la fine dell’anno scolastico, da utilizzare per
consolidare il programma svolto e per verifiche sommative con domande simili alla terza prova.
Si allega al presente documento il programma svolto nei dettagli.
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 91
29
2. METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di
recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
Le lezioni sono state svolte seguendo alternativamente le seguenti metodologie:
- lezione frontale;
- lezione dialogata;
- risoluzione dei problemi/esercizi alla lavagna;
- correzione degli esercizi svolti dagli alunni;
- analisi e commento degli errori più comuni e la conferma delle procedure corrette;
- spiegazioni suppletive ed esercizi guidati come azione di rinforzo per l’acquisizione degli
argomenti trattati in particolare per gli allievi in difficoltà;
- utilizzo di tabelle riassuntive per le principali regole introdotte;
- un linguaggio formale adeguato al livello di comprensione degli allievi;
- insegnamento graduale in termini di difficoltà di linguaggio ed esercizi proposti.
Sono state svolte ore di recupero curriculari al termine del I quadrimestre a beneficio degli studenti
con insufficienza nel I quadrimestre e di ripasso per quelli che avevano ottenuto un esito positivo.
Tenuto conto del livello di partenza della classe lo sviluppo degli argomenti dal punto di vista
teorico è stato ridotto al minimo, scegliendo di spendere molto più tempo nell’applicazione pratica.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi,
biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Testo adottato: “Lineamenti di Analisi” di Bergamini-Trifone-Barozzi ed. Zanichelli
3 ore settimanali.
Non sono state svolte ore di laboratorio per dedicare maggior tempo allo svolgimento degli esercizi
nel tentativo di recuperare competenze nel calcolo algebrico.
4. PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse:
Programmazione disciplinare concordata a livello di dipartimento.
La programmazione trasversale del consiglio di classe in merito agli obiettivi educativi ha portato
discreti frutti: nonostante gli studenti non siano mediamente molto studiosi, si può affermare che
sono in grado di porsi correttamente in relazione tra di loro e con i docenti e sono rispettosi delle
regole.
Carenze
3 ore settimanali sono poche per raggiungere obiettivi mediamente sufficienti, soprattutto per
studenti con lacune pregresse e abituati, anche per il particolare indirizzo della scuola, a modalità di
lavoro cooperativo.
5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove
grafiche, prove di laboratorio, ecc.):
Sono state svolte prove scritte e orali.
Alcune prove scritte contenevano solo esercizi da svolgere o a completamento, mentre le ultime
prove scritte sono state svolte simulando domande da terza prova con spazio di 10 righe assegnato,
in genere ogni domanda conteneva una piccola richiesta teorica e un esercizio di applicazione, di
30
lunghezza tali da poter essere svolti nello spazio assegnato.
Nelle verifiche orali si è richiesto di enunciare teoremi, di dare definizioni, di svolgere esercizi e di
descrivere procedimenti risolutivi.
È stata svolta una simulazione di terza prova coinvolgendo anche matematica i cui risultati sono
stati alquanto deludenti
A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
Testo della simulazione di terza prova effettuate il 23/04/2013
PROGRAMMA
TESTI ADOTTATI “Lineamenti di Analisi” di Bergamini-Trifone-Barozzi ed. Zanichelli
Richiami:
disequazioni di primo e secondo grado e di grado superiore al secondo
disequazioni intere e fratte
sistemi di disequazioni
Funzione reale di variabile reale
funzioni, funzioni numeriche, funzioni definite per casi
dominio di funzioni razionali intere e fratte e classificazione delle funzioni
funzioni pari e funzioni dispari
funzioni monotone crescenti e decrescenti
Limiti
Intervalli
Intorno di un punto (completo, circolare, intorno destro e intorno sinistro, intorno di infinito)
Definizione topologica di limite lxfxx
lim0
UxfxVxxFVlFU 00 :)( con 0x e l finiti o infiniti
Limite destro e limite sinistro
Rappresentazione grafica di limiti
Asintoti verticali
Asintoti orizzontali
Enunciati dei teoremi di unicità del limite, teorema della permanenza del segno
Le funzioni continue e il calcolo dei limiti
Operazioni sui limiti: limite di una somma di due funzioni, limite del prodotto di due funzioni,
limite della funzione reciproca, limite del quoziente di due funzioni
Forme indeterminate: ,
,
0
0
Esercizi svolti solo con funzioni razionali fratte o definite per casi formate da funzioni
polinomiali.
Definizione di funzione continua in un punto
Enunciato del teorema dell’esistenza degli zeri
Punti di discontinuità di una funzione e loro classificazione
Asintoti: ricerca degli asintoti verticali e orizzontali ricerca degli asintoti obliqui
31
Derivata delle funzioni di una variabile
Definizione di derivata di una funzione in un punto
Significato geometrico di derivata.
Calcolo di derivate in un punto facendo uso della definizione (funzioni razionali intere e fratte)
Calcolo di derivate facendo uso delle regole di derivazione (derivate di funzioni polinomiali e
razionali fratte)
Le funzioni crescenti/decrescenti e le derivate
Calcolo degli intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione razionale intera/fratta
Calcolo della retta tangente ad una funzione in un punto
Definizione di punto stazionario
Ricerca e classificazione di punti stazionari
Studio di una funzione razionale intera e fratta e suo grafico probabile
Dominio ed eventuali simmetrie
Intersezioni con gli assi cartesiani
Segno di una funzione
Studio dei limiti agli estremi del dominio
Determinazione degli asintoti
Intervalli di crescenza, decrescenza della funzione mediante lo studio del segno della derivata
prima.
Gli Studenti
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il docente
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
32
ALLEGATO 1.5
RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
PROGRAMMA PSICOLOGIA classe 5Dtss a.s. 2012-13
GENERALE ED APPLICATA
Prof.ssa SILVESTRI ISABELLA
RELAZIONE
PROFILO DI INGRESSO DELLA CLASSE
La classe, che si conosce dal corrente anno scolastico, si è dimostrata educata ed attenta anche se
non particolarmente motivata ad apprendere i nuovi contenuti disciplinari. E’stato necessario perciò
sollecitare gli interventi, e la riflessione sulle tematiche affrontate anche grazie ad attività di
cooperative learning durante le quali gli studenti suddivisi in piccoli gruppi hanno elaborato al
computer schemi riassuntivi e tabelle di una parte del programma per poi esporlo a turno alla classe.
In questa fase si sono distinti alcuni studenti per l’impegno domestico e le prestazioni raggiunte
mentre permane in qualcuno uno stato di indolenza e di superficialità nello studio che risente sia di
problematiche familiari o di salute ma anche del clima generale di rassegnazione nei confronti delle
prospettive future (mondo del lavoro, università).
PROFILO D’USCITA DELLA CLASSE
Nel corso del secondo quadrimestre la classe ha seguito con una discreta costanza e maggiore
motivazione le tematiche proposte, anche se raramente è stata in grado di far interagire le
conoscenze pregresse con quelle nuove. Le capacità espositive non sempre risultano adeguate ad
una classe terminale, in quanto tendenti ad un registro colloquiale e alla sintesi.
In qualche studente permangono difficoltà di comprensione e di acquisizione dei concetti dovute
sia a lacune pregresse, sia ad un’attenzione selettiva ed un impegno non sempre adeguati. Dalle
valutazioni scritte ed orali è emerso quanto segue: qualcuno manifesta un ritmo di apprendimento
lento, difficoltà di esposizione dei contenuti e carenze nel linguaggio specifico,spesso dovute ad
uno studio superficiale ed incostante, mentre altri si distinguono per le ottime prestazioni raggiunte
grazie ad un impegno costante , attitudini personali e capacità di rielaborazione critica. Durante il
secondo quadrimestre è stata effettuata una simulazione di seconda prova con esiti nella media
buoni.
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA
Il programma, rispetto al piano di lavoro annuo, è stato svolto in modo
soddisfacente x abbastanza soddisfacente parzialmente insoddisfacente insoddisfacente
METODI E STRATEGIE
Esposizione analitica, esemplificazioni; all’inizio della lezione ricostruzione sintetica per reti e
nodi concettuali degli argomenti già affrontati. Al fine di valorizzare le diverse modalità di
apprendimento e gli stili cognitivi degli studenti, ogni lezione è stata opportunamente predisposta in
modo tale da fornire sia stimoli uditivi (lezione frontale), sia visivi (rappresentazione grafica delle
conoscenze attraverso schemi riassuntivi e mappe concettuali). Gli argomenti sono stati presentati
inizialmente inserendoli nella mappa concettuale degli studenti; i quali, avendo chiarito
collettivamente in classe la terminologia e le tematiche fondamentali, sono riusciti a comprendere e
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memorizzare i contenuti proposti dall’insegnante in modo più utile e significativo (non mnemonico
- passivo).
VERIFICA E VALUTAZIONE
Prove orali in itinere; VERIFICHE SOMMATIVE scritte: test di verifica a risposta chiusa e/o
aperta,valutazione della pertinenza degli interventi effettuati nel corso della discussione. Sono state
effettuate due prove scritte ed una orale per quadrimestre, inoltre una simulazione di seconda prova
nel secondo quadrimestre.
RECUPERO, POTENZIAMENTO, ECCELLENZA Il recupero degli alunni risultati insufficienti alle singole verifiche si è svolto in modo curricolare
attraverso ulteriori approfondimenti e successive valutazioni positive. (orali e scritte)
COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE PROFESSIONALE (dare un giudizio sui
seguenti ambiti:
clima di classe e rapporti con gli allievi
soddisfacente x abbastanza soddisfacente parzialmente insoddisfacente insoddisfacente
collegialità: Consiglio di Classe
x soddisfacente abbastanza soddisfacente parzialmente insoddisfacente insoddisfacente
collegialità: Dipartimento
soddisfacente x abbastanza soddisfacente parzialmente insoddisfacente insoddisfacente
interazione formativa con i genitori
soddisfacente x abbastanza soddisfacente parzialmente insoddisfacente insoddisfacente
PROGRAMMA
TESTI ADOTTATI “Psicologia per il tecnico dei servizi sociali” di M.Bernardi e A. Condolf
1) I MINORI
- Caratteristiche e bisogni del minore anche con riferimento alla società attuale
Tipologie di problemi:
● minori stranieri
● trascuratezza grave
● maltrattamento emozionale
● abuso sessuale
● disagio giovanile
Indicazioni di lavoro:
● interventi di sostegno alla genitorialità
● interventi per la prima infanzia con la famiglia
● animazione estiva
● centri aggregativi
● lavoro di strada
● Affido
● Adozione
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2) L’ETA’ ANZIANA
- Gli aspetti demografici della vecchiaia
- L’età anziana e i cambiamenti:
● fisici
● cognitivi
● affettivi e della personalità
● sociali
- Tipologie di disagio:
● malattia e disabilità
● non autosufficienza e suoi aspetti sociali
● le demenze
● la confusione mentale
● il morbo di Parkinson
● i disturbi psichiatrici in età anziana
● il malato terminale
- Indicazioni di lavoro:
● assistenza domiciliare integrata
● ospedalizzazione a domicilio
● day hospital geriatrico
● centro diurno
● strutture residenziali
● case albergo
● residenze sanitarie assistenziali; strutture protette per non autosufficienti
3) LA DISABILITA’
- Definizione di disabilità:dall’ICDIH all’ICF
- Disabilità e: società, scuola, lavoro, famiglia, sessualità
- Tipologie di disabilità:
● ritardo mentale e sua classificazione
● sindrome di Down: caratteristiche fisiche e psicologiche
● disabilità visiva, uditiva e motoria
- Indicazioni di lavoro per l’integrazione
- Servizi residenziali e semiresidenziali
4) IL DISAGIO PSICHICO
- Normalità e patologia
- I disturbi psichici secondo il DSM
- Altra classificazione: le reazioni anomale, le nevrosi, le psicosi, i problemi di personalità
- I fattori eziopatogenetici:
● aspetti biologici
● aspetti psicologici
● aspetti socio-culturali
- I disturbi psichici:
● ansia
● fobia
● attacchi di panico
● disturbi ossessivo compulsivi
● ossessioni e compulsioni
● la depressione
● la schizofrenia
● disturbi bipolari
- Modelli psicopatologici (psicoanalitico,comportamentista,umanistico-esistenziale,cognitivo)
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- Le psicoterapie (psicoanalisi, umanistico-esistenziale ,cognitiva)
- I servizi (legge180, servizi ospedalieri)
Gli Studenti
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il docente
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ALLEGATO 1.6
RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
PROGRAMMA DIRITTO classe 5Dtss a.s. 2012-13
ED ECONOMIA
Prof.ssa ALTOMARI GIUSEPPE
RELAZIONE
CONTESTUALIZZAZIONE
La classe è composta da n.17 alunni, di cui n. 3 ripetenti dell’anno scolastico precedente.
La gran parte degli alunni hanno evidenziato un atteggiamento serio e responsabile nell’affrontare
quest’ultimo anno scolastico dimostrando un comportamento corretto nei confronti dell’insegnante,
un accettabile interesse per la materia anche se l’impegno domestico non è stato sempre costante.
PROGRAMMA
TESTI ADOTTATI Il testo adottato è: DIRITTO ED ECONOMIA,- S. Crocetti , Ed. Tramontana.
MODULO 1 – IMPRENDITORE ED IMPRESE
L’imprenditore
L’impresa
Classificazione delle imprese. Impresa privata e impresa pubblica.
Dimensione dell’impresa. Il piccolo imprenditore, l’artigiano.
Impresa familiare
Imprenditore agricolo e commerciale
MODULO 2 – L’IMPRENDITORE COMMERCIALE
Lo statuto dell’imprenditore commerciale
La capacità per l’esercizio dell’ impresa
Il regime di pubblicità
I collaboratori dell’imprenditore
Le procedure concorsuali: il fallimento.
MODULO 3 – L’ AZIENDA
Nozione d’azienda
I segni distintivi dell’azienda:ditta,insegna,marchio.
MODULO 4 – LA SOCIETA’
L’impresa collettiva
Il contratto di società
Capitale e patrimonio sociale. Le azioni ed il loro valore.
37
I tipi di società
Soggettività e personalità giuridica
Società di persone e società di capitali
I vari tipi di società di persone:.
Le società di capitali
La riforma del diritto delle società di capitali
La struttura organizzativa della s.p.a. dopo la riforma
MODULO 5 – LE SOCIETA’ MUTUALISTICHE
Le società mutualistiche in genere
Le società cooperative
Le cooperative a mutualità prevalente
La disciplina delle cooperative
Le cooperative sociali
Le mutue assicuratrici
MODULO 6 – I RAPPORTI ECONOMICI INTERNAZIONALI
Le caratteristiche del commercio internazionale.
Ciclo di vita di un prodotto.
La politica commerciale.
Le organizzazioni economiche internazionali: WTO,OCSE,G8.
L’Unione europea. Il cammino dell’unificazione. Gli organi dell’Unione europea.
Gli Studenti
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il docente
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ALLEGATO 1.7
RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
PROGRAMMA CULTURA classe 5Dtss a.s. 2012-13
MEDICO SANITARIA
Prof.ssa SANTAMARIA MERI
RELAZIONE
La classe ha mantenuto un comportamento educato e rispettoso nel corso dell’anno per cui si è
instaurato un rapporto equilibrato con l’insegnante che ha garantito un clima sereno in classe.
Nel primo quadrimestre la frequenza è stata non sempre regolare per alcuni alunni e non sempre le
assenze erano legate a motivi di salute; invece nel secondo quadrimestre la situazione è migliorata e
l’interesse e la partecipazione sono state discrete.
Purtroppo l’atteggiamento positivo non si è tradotto in un’altrettanta positiva disponibilità al lavoro,
poiché l’impegno nello studio non è stato costante e piuttosto diffusa si è rivelata l’abitudine ad
applicarsi solo in prossimità delle verifiche. Da ciò ne consegue che la visione della disciplina è
alquanto settoriale, pertanto viene a mancare l’abitudine a collegare i vari argomenti e ad esporre in
maniera articolata quanto è stato studiato.
Si discosta da questo quadro così delineato un gruppo ristretto di alunni che ha dimostrato buona
volontà, un efficace metodo di studio che ha permesso di conseguire risultati discreti e in qualche
caso buoni. Il resto della classe ha raggiunto un profitto complessivo solo sufficiente e per quasi
tutti decisamente al di sotto delle proprie capacità
In relazione alla programmazione curricolare sono stati raggiunti, seppur a diversi livelli, i seguenti
obiettivi in termini di:
Conoscenze;
- significato di metabolismo, principi alimentari, necessità nutrizionali nelle varie età,
- errata alimentazione come causa di patologie, ruolo preventivo di una sana alimentazione,
- caratteristiche delle più diffuse patologie senili,
- aspetti fondamentali della prevenzione,
- apparati riproduttori, la gravidanza, i rischi ed i controlli da effettuare,
- concetto di malattia ereditaria, le modalità di trasmissione, alcune malattie ereditarie.
Capacità:
- identificare caratteristiche e funzioni degli alimenti,
- riconoscere i comportamenti a rischio negli stili alimentari,
- individuare le strategie e gli strumenti più opportuni ai fini della prevenzione,
- individuare i parametri di valutazione dello stato di salute funzionale,
- riconoscere i fattori eziologici delle malattie che portano a disabilità.
Competenze:
- saper utilizzare le conoscenze per riconoscere, distinguere e mettere a confronto le diverse
patologie per individuare i bisogni del malato e le strutture coinvolte nella prevenzione,
nell’assistenza e nella cura di specifici casi clinici;
- contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione
a tutela del benessere della persona.
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Metodologie
Si è cercato di motivare gli allievi esplicitando il progetto didattico complessivo (finalità, obiettivi,
metodi di valutazione, contenuti disciplinari) e di stimolare la partecipazione durante le lezioni. In
particolare sono state utilizzate: la lezione frontale, la lezione dialogata per verificare la
comprensione degli argomenti e il recupero curricolare degli argomenti più complessi.
Materiali didattici
Libro di testo, riviste e testi specializzati, appunti forniti dall’insegnante.
Strumenti di verifica e criteri di valutazione
Gli obiettivi della disciplina sono stati accertati con verifiche scritte (test a scelta multipla, test a
completamento di frasi, questionari a risposte aperte, didascalie di figure) ed orali.
La valutazione si è basata su:
- conoscenza e comprensione dei contenuti,
- capacità logiche di analisi, sintesi e di collegamento,
- abilità nell’esposizione,
- partecipazione ed impegno nello studio.
Ore di lezione effettuate: n° 122 (calcolate al 15 maggio)
PROGRAMMA
TESTI ADOTTATI Testo adottato: A. Bedendo “Cultura medico sanitaria” Poseidonia Scuola Vol.1 e Vol.2
Mod.1: Elementi di scienza dell’alimentazione
Apparato digerente: anatomia e fisiologia
Principi alimentari: protidi, glucidi, lipidi, vitamine, sali minerali, acqua (aspetti chimici,
fonti alimentari, funzioni nell’organismo)
Digestione dei protidi, glucidi, lipidi
Definizione di caloria
Il metabolismo totale
Dieta equilibrata
Dieta mediterranea e la piramide alimentare
Dieta nelle diverse fasce d’età: infanzia, età adulta, età senile
Celiachia
Mod.2: La senescenza
I principi su cui si basano le teorie dell’invecchiamento
Le principali modificazioni fisiologiche correlate all’età
Malattie a diffusione sociale: ipertensione, aterosclerosi ed arteriosclerosi, cardiopatie
ischemiche, patologie cerebrovascolari, malattia di Alzheimer e morbo di Parkinson, tumori,
diabete mellito (cause, fattori di rischio, sintomi, terapia)
Mod. 3:Apparati riproduttori, sviluppo embrionale, gravidanza, parto, allattamento
Apparati riproduttori: anatomia e fisiologia
Il ciclo mestruale
Meiosi e gametogenesi
Fecondazione e sviluppo embrionale
Annessi embrionali: placenta, sacco e liquido amniotico
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I fattori di rischio in gravidanza, infezioni del complesso TORCH
Mezzi e strumenti diagnostici per la prevenzione in gravidanza: ecografia, amniocentesi,
villo centesi
Parto, prevenzione neonatale: test di Apgar, cure neonatali, screening neonatali
Malattia emolitica neonatale
Allattamento naturale
Divezzamento
Mod.4: La diversa abilità
Fattori eziologici prenatali, perinatali e postnatali
Classificazione delle malattie genetiche
Eziopatogenesi, aspetti clinici delle seguenti patologie: Sindrome di Down,Sindrome di
Edward, Sindrome di Patau, Sindrome di Turner, Sindrome di Klinefelter, Distrofia
muscolare di Duchenne, fenilchetonuria, galattosemia, fibrosi cistica.
Gli Studenti
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il docente
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
41
ALLEGATO 1.8
RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
PROGRAMMA DI TECNICA classe 5Dtss a.s. 2012-13
AMMINISTRATIVA
Prof.ssa MENEGUZ CATIA
RELAZIONE
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2012-13: n° 88 ore su n° 98 ore previste dal piano di
studi (ore effettive calcolate al 15 maggio)
Obiettivi realizzati : E’ importante premettere che l’insegnamento di questa disciplina ha un forte
carattere strumentale rispetto a diritto ed economia. Il numero limitato di ore a disposizione, due ore
settimanali nel quarto anno e tre nel quinto, e la “novità” della disciplina rispetto al percorso
didattico effettuato fino in terza non possono certamente consentire un’acquisizione dettagliata ed
approfondita dei contenuti.
MODULO A - L’AZIENDA: FUNZIONI, GESTIONE, RILEVAZIONI E BILANCIO
(tempi: settembre – gennaio) Conoscere il concetto di azienda e le sue classificazioni; la gestione, i suoi settori e i suoi aspetti.
Conoscere il concetto di equilibrio monetario ed economico; il concetto di ciclo economico,
tecnico e monetario.
Conoscere il concetto di patrimonio, la sua struttura, la correlazione tra fonti e impieghi, il
concetto di reddito e la sua determinazione.
Conoscere il concetto di bilancio d’esercizio (composizione, clausole generali, principio della
prudenza e della competenza economica), il concetto di bilancio sociale (composizione,
funzioni)
Conoscere il concetto e le caratteristiche delle aziende del “terzo settore”
Saper redigere il prospetto delle fonti e degli impieghi e saper individuare le aree gestionali cui
appartengono le principali operazioni d’impresa.
Saper individuare le manifestazioni finanziarie ed economiche di alcune operazioni di gestione e
saper classificare e rappresentare gli elementi del patrimonio.
Saper compiere una prima analisi della struttura finanziaria e patrimoniale dell’azienda.
Saper determinare il reddito di esercizio con il metodo analitico (differenza tra costi e ricavi) e
sintetico e saper individuare le principali fonti di finanziamento e le loro caratteristiche.
Capacita’: Saper risolvere semplici casi applicando le conoscenze
MODULO B – L’AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE
(tempi: febbraio – aprile) Conoscere i diritti e i doveri del lavoratore e del datore di lavoro.
Conoscere le diverse tipologie di contratto, conoscere le varie forme di retribuzione e i libri
obbligatori del personale.
Conoscere gli elementi della retribuzione, anche differiti.
Conoscere gli adempimenti del datore di lavoro nei confronti del lavoratore, degli enti
previdenziali e dell’amministrazione finanziaria.
Conoscere le componenti del costo del lavoro.
42
Saper leggere una semplice busta paga e saper leggere un modello F24.
Saper identificare i componenti del TFR e le possibili destinazioni previste dalla normativa.
Saper individuare gli elementi essenziali dei contratti di lavoro analizzati.
Capacita’: Saper risolvere semplici casi applicando le conoscenze
MODULO C - CARATTERISTICHE GENERALI DEI TITOLI DI CREDITO
(tempi: maggio – giugno) Conoscere le caratteristiche generali dei titoli di credito
Conoscere le caratteristiche delle cambiali tratta e delle cambiali pagherò e le caratteristiche
degli assegni bancari e degli assegni circolari
Conoscere l’istituto giuridico della girata e conoscere l’atto di protesto e l’azione esecutiva
Saper leggere e redigere semplici titoli di credito;
Gli obiettivi sopra elencati non sono stati raggiunti in modo omogeneo dalla classe come risulta
dalle valutazioni dei singoli allievi.
Relazione della classe
La classe composta da 17 alunni non ha dimostrato particolare interesse per la disciplina. Il loro
corso di studi particolarmente incentrato su problematiche di ordine medico-sociali, le porta ad
avere delle difficoltà nell’approccio alla materia. Le lezioni sono state improntate su casi specifici,
per poter dare alla classe l’idea dell’importanza quotidiana delle conoscenze proposte. Lo studio
personale casalingo non è stato sempre presente, comportando così delle valutazioni medie non
sempre sufficienti. Alcuni allieve hanno raggiunto una preparazione discreta, ma, la maggioranza ha
saputo arrivare solo ad una preparazione sufficiente e a volte superficiale, nonostante i solleciti e i
ripetuti inviti ad un lavoro più proficuo. Nonostante le difficoltà di ordine lessicale, un paio di
allieve hanno cercato di approfondire le varie tematiche con attività di ricerca personali ottenendo
così delle buone conoscenze da spendere in vari contesti. La classe mediamente però, non ha
lavorato con continuità, dimostrando un disinteresse verso qualunque argomento proposto.
PROGRAMMA
TESTI ADOTTATI Astolfi & Venini “Tecnica Amministrativa” - Tramontana
MODULO A: L’AZIENDA: FUNZIONI GESTIONE E RILEVAZIONI U.D. 1 - Il sistema azienda e le sue operazioni
U.D. 2 - La gestione aziendale e i suoi aspetti;
U.D. 3 - Il Patrimonio aziendale l’analisi della struttura finanziaria e patrimoniale ;
U.D. 4 - Il reddito d’impresa e la sua determinazione;
U.D. 5 - La rappresentazione dell’azienda con il bilancio d’esercizio;
U.D. 6 –L’attività e il patrimonio delle aziende di erogazione;
U.D. 7 - Il bilancio sociale
MODULO B: L’AMMINISTRAZIONE OPERATIVA DEL PERSONALE U.D.. 1 - Il contratto di lavoro dipendente e le fonti giuridiche del lavoro;
U.D. 2 - La retribuzione e la busta paga - Gli Istituti Previdenziali;
U.D. 3 – L’apprendistato ed il costo del lavoro
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MODULO C: I TITOLI DI CREDITO U.D. 1 - I titoli di credito
Metodi di insegnamento:
(lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, problem solving ecc.).
Lezione frontale; lezione dialogata; discussione di argomenti proposti dal docente al fine di
stimolare l’attenzione, favorire il coinvolgimento attivo degli alunni e abituarli al dialogo;
esercitazioni guidate; discussione di tracce in preparazione della prova d’esame. Ricerche
individuali e di gruppo su specifici argomenti
Lo svolgimento del programma nelle classi quarte e quinte “Tecnico della gestione sociale”
necessita di una strategia di intervento che deve porsi obiettivi anche di semplificazione per quanto
attiene gli aspetti più marcatamente “tecnici” della disciplina. La comprensione dei contenuti, la
capacità di rielaborare e utilizzare gli stessi sono state sviluppate attraverso un approccio interattivo
che consenta lo sviluppo delle capacità di problematizzazione ed il potenziamento delle capacità
linguistiche più che l’acquisizione di regole “tecniche” di calcolo e rilevazione.
Assume quindi particolare rilievo la discussione guidata all’interno della classe, la riflessione sui
concetti specifici, la valorizzazione delle capacità comunicative al fine di superare un approccio
che, diversamente, rischierebbe di configurarsi come tradizionalmente “contabile”.
Mezzi e strumenti di lavoro
(sussidi didattici utilizzati)
Libro di testo, Codice Civile, fotocopie per gli approfondimenti, articoli di giornale.
Strumenti di verifica
(con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul nuovo esame di stato e n° verifiche
effettuate complessivamente)
Verifiche scritte strutturate e semistrutturate a risposta aperta (quesiti a risposta semplice) e a
risposta chiusa (a scelta multipla, Vero/Falso e a collegamento), esercitazioni pratiche, problemi a
soluzione rapida, temi, semplici casi. Colloqui orali. Nel corso dell’anno sono state effettuate finora
complessivamente 6 verifiche scritte e tre interrogazioni.
Attività di recupero:
Il recupero è stato curricolare durante l’anno scolastico,
Gli Studenti
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il docente
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ALLEGATO 1.9
RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE classe 5Dtss a.s. 2012-13
FISICA
Prof.ssa FABIO FIORINI
RELAZIONE
PROGRAMMA
Teoria
Relazione tra pratica sportiva e salute.
Pratica
* Potenziamento organico generale: corsa a ritmo regolare, esercizi a corpo libero individuali e a
coppie dei pricipali distretti muscolari, anche con l’uso di piccoli e grandi attrezzi.
* Esercizi di equilibrio, agilità e coordinazione, anche con l’uso di piccoli e grandi attrezzi.
* Esercizi per la tonificazione della muscolatura del rachide con l’integrazione di spiegazioni
teoriche per migliorare la postura. Esercizi di rilassamento della muscolatura cervicale.
* Piccoli attrezzi: esercizi di sensibilizzazione e esercizi specifici.
* Grandi attrezzi (spalliera, parallele, quadro svedese): esercizi di sensibilizzazione e esercizi
specifici.
* Giochi di squadra: Pallavolo: esercizi sui fondamentali e partita.
* Giochi individuali: Badminton: sensibilizzazione mano/racchetta, servizio semplice, principali
colpi, lavoro con rete.
* Semplici progressioni su base musicale.
* Acrogym: lavoro a coppie per il raggiungimento di posizioni standard, piramidi a numero
variabile.
Gli Studenti
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il docente
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
45
ALLEGATO 1.10
RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELIGIONE classe 5Dtss a.s. 2012-13
Prof.ssa VISOTTO ELENA
RELAZIONE FINALE
Sviluppo della programmazione
La classe, disponibile al dialogo educativo, ha lavorato con interesse e impegno; ha partecipato
all’attività scolastica positivamente.
La programmazione è stata svolta regolarmente, alcuni argomenti sono stati affrontati in maniera
sintetica.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi
● Saper impostare correttamente il problema etico in riferimento alle tematiche della vita,della
persona, della coppia, del lavoro, del bene comune;
● Possedere una conoscenza e una consapevolezza oggettiva e sistematica dei contenuti e delle
esigenze della fede cristiana;
● Essere capaci di leggere in modo critico la realtà e la cultura contemporanea alla luce delle
proprie conoscenze in campo religioso e in un confronto costruttivo tra Cristianesimo,
umanesimi contemporanei e altre forme religiose;
● Possiede una conoscenza di base del documento biblico (e una conoscenza minimale di altri
testi della Tradizione cristiana) e i principali criteri di una corretta esegesi del testo.
Grado di preparazione raggiunto dagli alunni
Il livello di preparazione può essere considerato complessivamente buono.
Contenuti disciplinari esposti per unità di apprendimento
Il progetto di vita
Il dialogo interreligioso
Il Cristianesimo
Religioni e storia dell’uomo nel XX secolo
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico : 30
Metodologie
Lezione frontale, lezione dialogata,discussione con brani, articoli, questionari, esercitazioni guidate
individuali o a gruppi, attività di recupero, sostegno, integrazione.
Materiali didattici
Libro di testo in adozione Appunti integrativi Fotocopie Pubblicazioni teologiche Sussidi
audiovisivi e multimediali.
Tipologie delle prove di verifica utilizzate
Prove scritte: domande aperte, questionari, lavoro di gruppo o di coppia
Verifiche orali
Criteri di valutazione
Nell’IRC si valutano, l’impegno, l’interesse, la partecipazione.
Ogni blocco tematico è stato sviluppato tenendo conto dell’interesse presentato dagli allievi per lo
specifico argomento utilizzando le discussioni in classe, offrendo ad ognuno la possibilità di
esprimere idee e conoscenze per favorire la maturazione del senso critico e un’apertura al confronto
costruttivo.
46
PROGRAMMA
Il progetto di vita
La ricerca di salvezza e di felicità
Il futuro dell’uomo e della storia
Il dialogo interreligioso
I temi condivisi dalle religioni
Religioni, culture, dialogo
Le religioni e la pace
Religioni e futuro
Il Cristianesimo
La figura di Dio nella storia
L’immagine di Gesù nella filosofia, nella cultura e nelle religioni
Gesù Cristo il Risorto, vincitore della morte
Chiesa e Chiese. Ecumenismo
Religioni e storia dell’uomo nel XX secolo
Religioni e nuovi movimenti religiosi
L’uomo e la donna nella Bibbia, in coppia e in famiglia
Il lavoro
Gli Studenti
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il docente
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ALLEGATO 2
SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO
Calendario delle simulazioni
Nel corso dell’anno sono state effettuate le seguenti simulazioni per le tre prove scritte previste per
l’esame di stato.
Prima prova 11 aprile 2013 Prova conforme a quella
somministrata negli esami di stato
Seconda prova 18 aprile 2013 Tema
Terza prova 23 aprile 2013 Tipologia B
Per quanto riguarda la terza prova che coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno,
il Consiglio di classe, tenuto conto del curriculum di studi, delle materie oggetto della prima e
seconda prova scritta, che sono state escluse, ha effettuato una simulazione che ha interessato le
seguenti discipline: inglese, diritto, cultura medico sanitaria e matematica.
E’ stata utilizzata la tipologia B che prevede quesiti a risposta singola liberamente formulata dal
candidato e contenuta nei limiti dell’estensione stabilita in un numero massimo di dieci righe e con
uno schema strutturato in dodici quesiti per 4 materie ( 3 domande per materia).
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Pag. 1/7 Sessione ordinaria 2010
Prima prova scritta
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P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981
5
Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io
un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta,
retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato
scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché
placet experiri e per vedere l’effetto che fa.
10
Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal
mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il
mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti;
perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione.
Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente
15
lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso
avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi
riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa
più lungo.
Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale,
20
un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di
tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri
contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si
faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna.
Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di
25
borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni
possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una
regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di
possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi
scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e
30
devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come
sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a
scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano
qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi
sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia.
Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla
esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e
avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A
partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti,
saggi, articoli e poesie.
A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica»
dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di
comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture
considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio
letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede
all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che
in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia
nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni esperienza».
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Pag. 2/7 Sessione ordinaria 2010
Prima prova scritta
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1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo 2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)?
2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13).
2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta di
fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17).
2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega
l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da
cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi
una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Piacere e piaceri.
DOCUMENTI
«La passione li avvolse, e li fece incuranti di tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato.
Ambedue, mirabilmente formati nello spirito e nel corpo all’esercizio di tutti i più alti e i più rari diletti,
ricercavano senza tregua il Sommo, l’Insuperabile, l’Inarrivabile; e giungevano così oltre, che talvolta una oscura
inquietudine li prendeva pur nel colmo dell’oblio, quasi una voce d’ammonimento salisse dal fondo dell’esser loro
ad avvertirli d’un ignoto castigo, d’un termine prossimo. Dalla stanchezza medesima il desiderio risorgeva più
sottile, più temerario, più imprudente; come più s’inebriavano, la chimera del loro cuore ingigantiva, s’agitava,
generava nuovi sogni; parevano non trovar riposo che nello sforzo, come la fiamma non trova la vita che nella
combustione. Talvolta, una fonte di piacere inopinata aprivasi dentro di loro, come balza d’un tratto una polla viva
sotto le calcagna d’un uomo che vada alla ventura per l’intrico d’un bosco; ed essi vi bevevano senza misura,
finché non l’avevano esausta. Talvolta, l’anima, sotto l’influsso dei desiderii, per un singolar fenomeno
d’allucinazione, produceva l’imagine ingannevole d’una esistenza più larga, più libera, più forte, «oltrapiacente»;
ed essi vi s’immergevano, vi godevano, vi respiravano come in una loro atmosfera natale. Le finezze e le
delicatezze del sentimento e dell’imaginazione succedevano agli eccessi della sensualità.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il piacere, 1889 (ed. utilizzata 1928)
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Pag. 3/7 Sessione ordinaria 2010
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Sandro BOTTICELLI Pablo PICASSO Henri MATISSE Nascita di Venere, circa 1482-85 I tre musici, 1921 La danza, 1909-10
«Piacer figlio d’affanno;
gioia vana, ch’è frutto
del passato timore, onde si scosse
e paventò la morte
chi la vita abborria;
onde in lungo tormento,
fredde, tacite, smorte,
sudàr le genti e palpitàr, vedendo
mossi alle nostre offese
folgori, nembi e vento.
O natura cortese,
son questi i doni tuoi,
questi i diletti sono
che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
è diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
che per mostro e miracolo talvolta
nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana
prole cara agli eterni! assai felice
se respirar ti lice
d’alcun dolor: beata
se te d’ogni dolor morte risana.» Giacomo LEOPARDI, La quiete dopo la tempesta, vv. 32-54,
1829 (in G. Leopardi, Canti, 1831)
«Volti al travaglio
come una qualsiasi
fibra creata
perché ci lamentiamo noi?
Mariano il 14 luglio 1916» Giuseppe UNGARETTI, Destino, in Il Porto Sepolto, 1916
«Il primo sguardo dalla finestra il mattino
il vecchio libro ritrovato
volti entusiasti
neve, il mutare delle stagioni
il giornale
il cane
la dialettica
fare la doccia, nuotare
musica antica
scarpe comode
capire
musica moderna
scrivere, piantare
viaggiare
cantare
essere gentili.» Bertolt BRECHT, Piaceri, 1954/55, trad. di R. Fertonani,
(in B. Brecht, Poesie, trad. it., 1992)
«Il piacere è veramente tale quando non si rende conto né delle proprie cause né dei propri effetti. (È immediato,
irrazionale). Il piacere della conoscenza fa eccezione? No. Il piacere della conoscenza procede dal razionale ed è
irrazionale.» Andrea EMO, Quaderni di metafisica (1927-1928), in A. Emo, Quaderni di metafisica 1927-1981, 2006
«I filosofi ed i sinonimisti vi spiegano con paziente sollecitudine la differenza precisa che passa fra la giustizia, la
bontà e il dovere; ma voi stessi potete persuadervi che essi fabbricano un mondo di carta pesta. Ciò che è giusto è
buono, ciò che è dovere è giustizia, e ciò che si deve fare è ciò che è giusto e buono. Ma non vedete voi il circolo
eterno del cosmo, la volta infinita del cielo che non comincia in un alcun luogo e mai non finisce? Studiate il cer-
chio, perché in verità vi dico che la sua geometria morale abbraccia la storia del mondo. Le gioie della giu-
stizia e del dovere esercitano la più benefica influenza sulla felicità della vita e, rendendoci calmi e soddisfat-
ti nel presente, ci preparano un avvenire felice. Chi possiede maggiori ricchezze di fortuna, di mente e di
cuore, ha anche maggiori doveri da esercitare; ma tutti gli uomini, purché abbiano soltanto un’individualità
morale, devono essere giusti e buoni, e devono quindi rendersi degni di gustare queste gioie sublimi.» Paolo MANTEGAZZA, Fisiologia del piacere, 1992 (1ª edizione 1854)
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Pag. 4/7 Sessione ordinaria 2010
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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO 0
ARGOMENTO: La ricerca della felicità.
DOCUM ENTI
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà
e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di
tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.» Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana
«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono
dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della
Felicità.» Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776
«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della
vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui
ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento
in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare
(almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di
fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e
tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a
raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida.
L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle
attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi
immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere
costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta
che cerchiamo di avvicinarci a esso.» Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)
«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo
stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo.
Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla
loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline come la psicologia
e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si potrebbe
formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente ottenere,
di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre
aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a questa critica. In
primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della
felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione per coorti di
nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del
benessere, come la percentuale di persone affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto
simili alle risposte soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?» Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003
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Pag. 5/7 Sessione ordinaria 2010
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità.
Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici
occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della
credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni
sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o
generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che
quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente
diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man –
come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo oeconomicus – è un
isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal mo-mento che questa
sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché
l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel valore
di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.» Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009
3. AMBITO STORICO - POLITICO 0 ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader.
DOCUM ENTI
«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di
questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale,
storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le
frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato
che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa!
(Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a
delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)» Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925
(da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio 1925
Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)
«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati ai
grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio, dei
politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della società
umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli, illuminarli
in tutto il lavoro pratico quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi aspiriamo è di
dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono. Non desideriamo
affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a
comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte politiche e sociali che si
svolgono nel nostro paese e sulla scena mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste
sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui
noi assistiamo da due o tre decenni non è che la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che
si compie suscitando la resistenza accanita di un mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione,
il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.» Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947
(da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971)
«Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite
invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime
la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono questo
movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso distacco; i
giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva
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Pag. 6/7 Sessione ordinaria 2010
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale società non può
essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è
passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la
richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una
rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione della linfa vitale
dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è
una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed aperti nei quali in una fase
evolutiva essi possono essere concepiti.» Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969
(da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)
«L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli
esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello Stato,
mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché possiede
in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un essere che cerca
la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni passate e future. Da
tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura della Nazione. In effetti,
il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare,
peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto
mettere alla prova nella propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e
personali, discernendo ciò che nella tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono
esser sostituite da altre più adeguate ai tempi.» GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991
(da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)
4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO 0 ARGOMENTO: Siamo soli?
DOCUMENTI
«Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il cammino, ora
pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia [= Studio della comparsa e dell’evoluzione della vita fuori
del nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a perseguire entusiasticamente la ricerca
dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che una biologia universale avrebbe portato con
sé. In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con i biologi evoluzionisti, molto pessimisti sulla
morfologia, se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri, che smorzavano, quindi, le aspirazioni di chi cercava
di estendere i principi della biologia terrestre, con tanta fatica conquistati, all’universo nel suo complesso o di
incorporare tali principi in una biologia più generale.» Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. originale 1998)
«Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati, furono
condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la natura del
fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile addivenire a una
spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al 1,5 - 2%. Questa
piccola percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che certamente esistono. [...]
Sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per esempio, pensare che
all’origine di un certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici ancora poco conosciuti,
oppure velivoli sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura extraterrestre. La verità è che noi
non possiamo spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A quanto sembra, logica e metodo scientifico
non sembrano efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo
azzardata.» Pippo BATTAGLIA - Walter FERRERI, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008
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Pag. 7/7 Sessione ordinaria 2010
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
«Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a scommettere tutti i
miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo me, perciò, il fatto che
anche in altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di opinione, bensì di una salda fede
(sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).» Immanuel KANT, Critica della ragione pura, Riga 1787 (1a ed. 1781)
«Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie
progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti
riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo
sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri
pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco
fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è
discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta
intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello
consolante definito da STAR TRECK, di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza ed
una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo
molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica.» Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale 2001)
«La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un prodotto
naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e ancora misterioso.
Ci tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia inscritto nelle leggi della natura; il
mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne siamo la cosa più significativa. Ma questo
non vuol dire neanche che siamo completamente privi di significato! Una delle cose più deprimenti degli ultimi
tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere insignificanti, gli esseri umani, e quindi
alienarli dall’universo in cui vivono. Io sono convinto che abbiamo un posto nell’universo, non un posto centrale,
ma comunque una posizione significativa. […] Se questo modo di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un
fenomeno basilare che fa parte del funzionamento delle leggi dell’universo, possiamo supporre che sia emersa
anche altrove. La ricerca di esseri alieni può dunque essere vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi
che viviamo in un universo che non solo è in evoluzione, come dimostra l’emergere della vita e della coscienza
dal caos primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la conseguenza più
importante della scoperta di forme di vita extraterrestri sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di
quella dignità di cui la scienza li ha derubati.» Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998 (1a ed. 1994)
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO 0
Ai sensi della legge 30 marzo 2004, n. 92, “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al
fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo
dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine
orientale”. Il candidato delinei la “complessa vicenda del confine orientale”,
dal Patto (o Trattato) di Londra (1915) al Trattato di Osimo (1975), soffermandosi, in particolare, sugli eventi
degli anni compresi fra il 1943 e il 1954.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE 0
La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di beneficio
che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in
terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo.
Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea.
Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale. _____________________________________
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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SIMULAZIONE ESAME DI STATO - SECONDA PROVA – A.S. 2012/2013
Indirizzo: TECNICO DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI
Tema di : PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
NOME:_________________________________ COGNOME:____________________________
DATA __________
IL CANDIDATO SVOLGA UNA TRACCIA A SCELTA
1) Anziano
Il candidato operi una riflessione:
- sui principali cambiamenti fisici, cognitivi, socio-affettivi degli anziani
- sull’ipotesi di considerare la famiglia come risorsa terapeutica fondamentale ed
interlocutore privilegiato per il mantenimento del benessere dell’anziano malato e non
- sulle strategie da attivare per recuperare la resistenza all’aiuto dimostrata da alcune
famiglie e sulle risorse psicologiche finalizzate al recupero e allo sviluppo delle
potenzialità presenti nel nucleo familiare
2) Disabile
La presenza di esigenze di tipo riabilitativo non deve far sottovalutare la residua capacità del
disabile di compiere scelte poiché questo rappresenta il requisito essenziale per realizzare uno stile
di vita significativo, personale e soddisfacente.
Il candidato, in qualità di tecnico dei servizi socio-sanitari, scegliendo una tipologia di disabilità,
individui attività ricreative e tecniche riabilitative idonee affinché l’handicap non limiti la capacità
discrezionale del soggetto e il gruppo faciliti l’integrazione del soggetto disabile all’interno della
comunità
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SIMULAZIONE ESAME DI STATO - TERZA PROVA – A.S. 2012/2013
MATEMATICA
NOME:_________________________________ COGNOME:____________________________
DATA __________
Descrivi i punti di discontinuità di 1^ specie e classifica gli eventuali punti di discontinuità delle
seguenti funzioni.
a.
y 2x
x 3; b.
y 2x 3 se x 1
4 x2 se x 1
Calcola gli eventuali asintoti (vert./orizz./obl.) della seguente funzione
y x 2 3
x 1
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Del seguente grafico di funzione determina: dominio, codominio, intersezioni con gli assi, segno,
limiti/asintoti, crescenza/decrescenza, massimi e minimi.
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SIMULAZIONE ESAME DI STATO - TERZA PROVA – A.S. 2012/2013
PROVA: INGLESE
NOME:_________________________________ COGNOME:____________________________
DATA __________
Answer the following questions:
1. What are the symptoms and the definition of schizophrenia?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2. What do you know about cerebral palsy?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
3. What are the most common eating disorders and how can they be treated?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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SIMULAZIONE ESAME DI STATO - TERZA PROVA – A.S. 2012/2013
DIRITTO ED ECONOMIA
NOME:_________________________________ COGNOME:____________________________
DATA __________
Rispondere in max 10 righe alle seguenti tre domande:
1. Spiegare chi è l’imprenditore commerciale.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2. Descrivere i presupposti del fallimento
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
3. Spiegare il principio della porta aperta nella società cooperativa
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
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SIMULAZIONE ESAME DI STATO - TERZA PROVA – A.S. 2012/2013
CULTURA MEDICO SANITARIA
NOME:_________________________________ COGNOME:____________________________
DATA __________
1. Descrivere la struttura della placenta e precisarne anche le funzioni.
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2. Descrivere la struttura chimica delle proteine e indicare in quali alimenti sono contenute.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
3. Indicare quali sono i danni che si possono verificare a carico dei vasi sanguigni nel corso degli
anni e come si possono prevenire .
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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SIMULAZIONE ESAME DI STATO - PRIMA PROVA – A.S. 2012/2013
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
NOME:_________________________________ COGNOME:____________________________
DATA __________ PUNTEGGIO ATTRIBUITO punti ___ / 15
TIPOLOGIA A: ANALISI E COMMENTO DI UN TESTO LETTERARIO
OPERAZIONI RICHIESTE AL
CANDIDATO
DESCRITTORI PUNTEGGIO VOTO
Comprensione del testo
Comprende correttamente il testo
0-3 (2)
Individuazione delle strutture formali
Conosce le strutture formali del testo
0-3 (2)
Contestualizzazione del testo
Contestualizzazione l’autore e la poesia
(conoscenza)
0-4 (3)
Stesura di un componimento personale
Argomenta coerentemente un giudizio
critico
0-3 (2)
Competenza e padronanza linguistica
Usa correttamente il linguaggio specifico
0-2 (1)
NOTE..………………………………………………………………………………………………..
.………………………………………………………………………………………………………..
.………………………………………………………………………………………………………..
TIPOLOGIA B: SVILUPPO DI UN ARGOMENTO STORICO – POLITICO / SOCIO –
ECONOMICO / ARTISTICO – LETTERARIO / TECNICO – SCIENTIFICO
OPERAZIONI RICHIESTE AL
CANDIDATO
DESCRITTORI PUNTEGGIO VOTO
Produzione di un testo di tipo argomen-
tativo / narrativo / espositivo / descritti-
vo (saggio breve o articolo di giornale)
Comprende correttamente il testo
0-3 (2)
Utilizzo dei documenti
Utilizza adeguatamente i documenti for-
niti
0-1 (1)
Argomentazione delle tesi affrontate
Rimane aderente alla traccia
0-2 (1)
Argomenta in modo coerente
0-3 (2)
E’ capace di esprimere giudizi critici
0-3 (2)
Competenza e padronanza linguistica
Usa correttamente il linguaggio specifico
0-2 (1)
NOTE..………………………………………………………………………………………………..
.………………………………………………………………………………………………………..
62
.………………………………………………………………………………………………………..
TIPOLOGIA C: SVILUPPO DI UN ARGOMENTO A CARATTERE STORICO
OPERAZIONI RICHIESTE AL
CANDIDATO
DESCRITTORI PUNTEGGIO VOTO
Interpretazione e commento delle situa-
zioni o fenomeni storici relativi all’ar-
gomento
Conosce i contenuti relativi all’argomen-
to proposto
0-4 (3)
Rimane pertinente alla traccia
0-4 (3)
Individuazione dell’incidenza degli e-
venti considerati nel più ampio conte-
sto storico
Esprime capacità critiche e di collega-
mento dei fattistorici
0-4 (2)
Competenza linguistica di tipo storio-
grafico e padronanza linguistica
Usa correttamente il linguaggio specifico
0-3 (2)
NOTE..………………………………………………………………………………………………..
.………………………………………………………………………………………………………..
.………………………………………………………………………………………………………..
TIPOLOGIA D: TRATTAZIONE DI UN TEMA SU UN ARGOMENTO DI CARATTERE
GENERALE
OPERAZIONI RICHIESTE AL
CANDIDATO
DESCRITTORI PUNTEGGIO VOTO
Conoscenza adeguata degli aspetti fon-
damentali del dibattito culturale sulla
questione affrontata
Conosce l’argomento affrontato
0-4 (3)
Rimane aderente alla traccia
0-1 (1)
Attitudine allo sviluppo critico delle
questioni affrontate
Argomenta in modo opportuno sull’argo-
mento 0-3 (2)
Autonomia di giudizio critico
Esprime giudizi critici personali
0-4 (2)
Padronanza linguistica
Usa correttamente il linguaggio specifico
0-3 (2)
NOTE..………………………………………………………………………………………………..
.………………………………………………………………………………………………………..
.………………………………………………………………………………………………………..
63
SIMULAZIONE ESAME DI STATO - SECONDA PROVA – A.S. 2012/2013
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
PROVA SCRITTA DI PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA
NOME:_________________________________ COGNOME:____________________________
OBIETTIVI
INDICATORI
Inadeguato
Sufficiente
Adeguato
Forma:
Competenza
Ortografia, correttezza
morfosintattica
0 - 1
2
3
Espositiva
Proprietà lessicale, uso del
linguaggio specifico
0 - 1
2
3
Organizzazione del testo
Aderenza alla consegna
Chiarezza, organicità, coerenza
Completezza delle informazioni
0 - 1
2
3
Contenuti
Livello delle conoscenze
0 - 1
2
3
Rielaborazione
Analisi, sintesi, collegamenti
Apporto personale
1
2
3
NOTE…………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………..
Punteggio: Punti…………….su 15
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SIMULAZIONE ESAME DI STATO - TERZA PROVA – A.S. 2012/2013
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
NOME:_________________________________ COGNOME:____________________________
INDICATORI
DESCRITTORI
Punteggio
ai diversi
livelli
Punteggio
massimo
Conoscenze:
- Argomenti relativi
alle discipline
- Completezza del
contenuto
nulle Non conosce nessuno degli argomenti proposti
0
6
scarse Conosce in modo confuso solo qualche argomento
1
Gravemente
insufficiente
Conosce gli argomenti in modo frammentario e
disorganico
2
insufficiente Conosce in modo incerto gli elementi fondamentali
della disciplina
3
sufficiente Conosce gli argomenti fondamentali della
disciplina
4
discreto/buono Conosce gli argomenti in modo ampio e completo
5
ottimo Conosce gli argomenti in maniera analitica e
approfondita
6
Competenze:
- Rispetto della
consegna
- Correttezza del
linguaggio specifico
- Coesione, varietà e
ricchezza
espressiva
- Soluzione dei
problemi proposti.
nulle Non dimostra di possedere le competenze richieste
0
6
scarse Non comprende i temi e gli argomenti proposti; non
sa applicare le minime conoscenze
1
gravemente
insufficiente
Comprende con difficoltà le tematiche proposte e
applica le nozioni acquisite in modo approssimativo;
commette errori gravi e numerosi
2
insufficiente Comprende con difficoltà le tematiche proposte
trattandole solo parzialmente; commette errori gravi
3
sufficiente
Comprende le tematiche proposte e le tratta in
modo sostanzialmente corretto usando un
linguaggio tecnico sufficientemente corretto
4
Discreto/buono Sa elaborare le tematiche proposte con correttezza
5
Ottimo
Sa elaborare autonomamente le tematiche proposte
con varietà, ricchezza e correttezza espressiva
6
Capacità:
- Analisi e sintesi
- Organizzazione e
rielaborazione
- Contestualizzazione
- Rigore logico
insufficiente Tratta le tematiche in modo stentato e scorretto; presenta
difficoltà di analisi 1
3
sufficiente
Tratta le tematiche in modo sostanzialmente lineare;
si rilevano elementi di analisi e di sintesi; rielabora in
modo semplice
2
buono/ottimo
Tratta le tematiche con collegamenti ed in modo completo,
esprimendo valide capacità di analisi, di sintesi e di
rielaborazione
3
Punteggio ottenuto Punteggio
massimo
CONOSCENZE 6
COMPETENZE 6
CAPACITA’ 3
65
PUNTEGGIO TOTALE 15
FIRME DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Prof.ssa Visotto Elena Religione
Prof.ssa Bin Paola Italiano e storia
Prof.ssa Borghesi Barbara Inglese
Prof.ssa Monastero Silvia Matematica
Prof. Altomari Giuseppe Diritto ed economia
Prof.ssa Meneguz Catia Tecnica amministrativa
Prof.ssa Santamaria Meri (coordinatrice) Cultura medico
sanitaria
Prof.ssa Silvestri Isabella (segretaria) Psicologia
Prof. Fiorini Fabio Educazione fisica
Sig. ra Ciulli Lorenza Rappresentante
degli alunni
Sig. ra Shukaj Marigona Rappresentante
degli alunni
Sig. ra Cremonese Graziella Rappresentante
dei genitori
Sig. ra Vecchiato Vannia Rappresentante
dei genitori