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ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “G. VALLAURI” VIA PERUZZI 13 – 41012 CARPI (MODENA) TEL. 059 691573 fax 059 642074 http://www.ipsiavallauri.it ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI Anno Scolastico 2010/2011 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V A Indirizzo: Tecnico delle industrie meccaniche

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ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO

“G. VALLAURI”

VIA PERUZZI 13 – 41012 CARPI (MODENA) TEL. 059 691573 fax 059 642074

http://www.ipsiavallauri.it

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI

Anno Scolastico 2010/2011

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CLASSE V A

Indirizzo: Tecnico delle industrie meccaniche

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Il Consiglio di Classe ITALIANO, Prof.ssa Manuela Lolli STORIA, Prof.ssa Manuela Lolli MACCHINE A FLUIDO, Prof. Antonio Centola ELETTRONICA, Prof. Paolo Piccinini MATEMATICA, Prof. Filippo Fontanesi INGLESE, Prof.ssa Simonetta Grandi TECNICA DELLA PRODUZIONE, Prof. Vanni Cavazzuti Prof. Alessio Gesualdi EDUCAZIONE FISICA, Prof. Tullio Garagnani RELIGIONE, Prof.ssa Marina Meola SOSTEGNO, Prof.ssa Rita Bellini “ Barbara D’Orazio “ Cristina Fregni “ Daniela Lapenna

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I N D I C E 

1.  PROFILO PROFESSIONALE ‐ OBIETTIVI GENERALI  4 2.  FINALITA' ED OBIETTIVI DELL'INDIRIZZO DI STUDI  4 3.  PROFILO DELLA CLASSE  5 4.  ELENCO DEI CANDIDATI  6 5.  ATTIVITA' SVOLTE DALLA CLASSE  7 

6. CRITERI DI VALUTAZIONE DELL'ATTIVITA' DIDATTICA ED EDUCATIVA  7 

7.  CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO  7 8.  CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO  7 9.  ATTIVITA' DELL'ENTE DI FORMAZIONE  7 10.  ALLEGATI  8 11.  SIMULAZIONI DI PRIMA E DI SECONDA PROVA  8 12.  SIMULAZIONI DI TERZA PROVA D'ESAME  8 13.  I TESTI DELLE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA  9 

14.  SCHEDE INFORMATIVE RELATIVE ALLE SINGOLE MATERIA: ‐ Italiano  26 ‐ Storia  32 ‐ Inglese  35 ‐ Matematica  37 ‐ Elettronica  40 ‐ Macchine a fluido  43 ‐ Religione  47 ‐ Tecnica della produzione  49 ‐ Educazione fisica  52 

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1. PROFILO PROFESSIONALE – OBIETTIVI GENERALI (da Ministero

Pubblica Istruzione).

Il tecnico delle industrie meccaniche è preparato a svolgere un ruolo di organizzazione e coordinamento operativo nella produzione aziendale. Per adempiere a questa funzione conosce l’organizzazione aziendale, deve essere in grado di gestire sistemi produttivi tradizionali ed automatici, attrezzare le relative macchine, sovrintendere al lavoro diretto sulle macchine (CNC, CAD-CAM), coordinare i controlli qualitativi, gestire la manutenzione e possedere elementari conoscenze di alcuni fenomeni economici. Tale processo formativo, atto a determinare una mentalità di operatore- controllore di processo, contiene i prerequisiti sia per approfondimenti teorico-pratici, sia per il raccordo con la formazione in azienda. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI DELL’INDIRIZZO DI STUDI

Finalità Molteplici le finalità seguite per la formazione di una personalità completa, finalità fondate sia sulle discipline di base che sulle discipline dello specifico settore delle industrie meccaniche. In particolare si evidenziano:

- il raggiungimento di un’adeguata cultura generale tale da consentire all’alunno un attivo inserimento nel contesto sociale;

- la promozione di una cultura fondata sui valori dell’uguaglianza, della tolleranza, del pluralismo, della libertà e della legalità;

- il saper riconoscere l’importanza delle relazioni umane; - l’educazione all’etica del lavoro; - la consapevolezza dei fondamenti scientifici e sperimentali del sapere

tecnico, operativo ed esecutivo; - la conoscenza dei processi per le trasformazioni della materia prima in

prodotto finito; - l’informazione su elementi di economia e di diritto riguardanti l’attività di

un tecnico meccanico; - la conoscenza ed il rispetto delle norme di prevenzione e sicurezza; la

conoscenza di minimi sistemi di controllo per la prevenzione e la sicurezza in ambiente di lavoro;

- la conoscenza dei problemi inerenti all’equilibrio e alla resistenza di parte di macchine e di quelle utensili in particolare;

- la progettazione, realizzazione e gestione di un completo ciclo di produzione;

- il saper scegliere le macchine pneumatiche, idrauliche, elettriche ed elettroniche da inserire in un ciclo produttivo.

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Obiettivi Risultano dall’unione degli obiettivi delle materie componenti il curricolo, finalizzate alla formazione del suindicato profilo professionale. I tecnici delle industrie meccaniche dovranno, fra l’altro, saper:

- gestire tempi,metodi,controlli e costi di segmenti produttivi, sapendo considerare le potenzialità dei sistemi flessibili di produzione;

- tradurre un disegno di progetto in disegno di fabbricazione completandolo con elementari sistemi di attrezzaggio;

- organizzare ed eseguire le manutenzioni ordinarie sul parco macchine utensili aziendale;

- applicare i principi dell’idraulica e della termodinamica a casi concreti, fino alla scelta della macchina opportuna;

- i fenomeni elettrici, il funzionamento delle principali macchine elettriche e dei dispositivi elettronici, finalizzati sia al controllo di produzione sia alla specifica produzione metalmeccanica.

3. PROFILO DELLA CLASSE

Premessa

La V A Meccanici è composta da ventiquattro alunni, provenienti tutti dalla stessa quarta superiore. Frequenza alle lezioni Nel corso dell’anno si sono verificati alcuni casi di assenze frequenti ma, in nessun caso è stato superato il limite stabilito dalla normativa vigente. Rapporto fra alunni e docenti Il rapporto fra alunni e docenti è stato generalmente abbastanza corretto e sufficientemente produttivo. Svolgimento del programma Il programma è stato svolto con sufficiente regolarità.

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Comportamento, impegno e partecipazione La classe è vivace e a volte dispersiva e un po’ superficiale, talvolta polemica. Tuttavia, anche se l’atteggiamento generale è poco incline all’impegno, alcuni alunni si distinguono per la serietà e la diligenza con cui affrontano le materie di studio.

4. ELENCO DEI CANDIDATI

La classe è composta dai seguenti alunni: 1  BARBOLINI  MATTEO 2  BUONPENSIERO  GAETANO 3  CATTANI  MASSIMO 4  CRISCUOLO  GREGORIO 5  FRETTI  PASQUALE  EMANUELE 6  FUNICIELLO  GIUSEPPE 7  GHIRONI  FLAVIO 8  GHOUFIRI  HICHAM 9  GIBERTINI  DAVIDE 

10  HAMID  MUHAMMAD UMER 11  LINA  ALEX 12  MALAVASI  MATTEO 13  MATTIOLI  GIOVANNI 14  PACIFICO  PASQUALE 15  PAREDES  GARCIA  ROFFI  AUGUSTO 16  PRETI  FABIO 17  REHMAN  ATEEQ  UR 18  ROVERSI  STEFANO 19  RUOCCO  ANTONIO  EMMANUELE 20  SGARBI  DAVIDE 21  SINGH  ACHARPREET 22  SINGH  RANJIT 23  SONDHI  KAMALJIT 

        24  STEFANI  MARZIO 

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5. ATTIVITA’ SVOLTE DALLA CLASSE Gli alunni hanno partecipato alle seguenti visite d’istruzione e attività integrative: Incontro con i volontari dell’AVIS Nell’ambito della proposta per “l’educazione alla legalità” a cura dell’ufficio diocesano di Carpi : “educare e responsabilizzare i giovani contro le mafie”:

incontro con Maria Falcone, professoressa di diritto e sorella del Magistrato Giovanni Falcone incontro con Don Luigi Ciotti, fondatore e presidente dell’Associazione Libera contro tutte le mafie

Giochi matematici organizzati all’interno dell’Istituto a cui hanno partecipato i seguenti alunni : Ghoufiri Hicham, Singh Acharpreet e Pacifico Pasquale.

6. CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA ED

EDUCATIVA. I docenti del Consiglio di Classe nel proprio ambito disciplinare, nel valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi educativi (partecipazione, impegno, organizzazione) e trasversali (acquisizione ed uso dei linguaggi specifici delle varie discipline, comprensione delle diverse tipologie testuali, rielaborazione ed utilizzo delle diverse conoscenze ed abilità acquisite) hanno fatto riferimento alla griglia presente nel P.O.F. La misurazione del profitto è stata eseguita attraverso una serie di prove (scritte, orali, strutturate, ecc…) per le quali sono state utilizzate specifiche griglie. Nel valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi disciplinari individuati all’interno delle programmazioni per materia, ciascun docente ha fatto riferimento alle griglie stabilite nelle riunioni disciplinari. Nella definizione dei criteri per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e abilità si è fatto riferimento alla griglia di valutazione multidisciplinare inserita nel P.O.F.

7. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO Si fa riferimento al verbale dello scrutinio finale. 8. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Si fa riferimento al verbale dello scrutinio finale.

9. ATTIVITA’ DELL’ENTE DI FORMAZIONE – L’AREA PROFESSIONALIZZANTE

L’attività della Terza Area è riportata in allegato al fine di fornire una dettagliata descrizione.

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10. ALLEGATI: oltre all’attività di Terza Area è riportata in allegato la documentazione relativa ad alunni certificati in base alla legge 104 e con D.S.A.

11. SIMULAZIONI DI PRIMA E DI SECONDA PROVA

Sono state svolte simulazioni di prima e di seconda prova prendendo spunto dalle prove degli Esami di Stato degli anni precedenti.

12. SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA D’ESAME

Sono state svolte nel corso dell’anno scolastico tre simulazioni della terza prova d’esame, secondo il seguente calendario: 21 gennaio 2011, TIPOLOGIA B + C, durata: 120 minuti. Materie coinvolte: Storia, Inglese, Macchine a fluido, Elettronica, Tecnica

della produzione. Ad ogni materia sono state attribuite due domande aperte e quattro domande a risposta multipla, per un totale di 10 domande aperte e 20 domande a risposta multipla. Punteggio assegnato: punti da 0 a 1 per ogni risposta alle domande aperte; punti 0,25 per ogni risposta corretta alle domande a risposta multipla. TOTALE DELLA PROVA: PUNTI 15. 11 Marzo 2011, TIPOLOGIA B + C, durata: 120 minuti.

Materie coinvolte: Inglese, Storia, Elettronica, Matematica, Tecnica della produzione.

Ad ogni materia sono state attribuite due domande aperte e quattro domande a risposta multipla, per un totale di 10 domande aperte e 20 domande a risposta multipla. Punteggio assegnato: punti da 0 a 1 per ogni risposta alle domande aperte; punti 0,25 per ogni risposta corretta alle domande a risposta multipla. TOTALE DELLA PROVA: PUNTI 15. 15 aprile 2011, TIPOLOGIA B + C, durata: 120 minuti.

Materie coinvolte: Storia, Inglese, Matematica, Elettronica, Tecnica della produzione.

Ad ogni materia sono state attribuite due domande aperte e quattro domande a risposta multipla, per un totale di 10 domande aperte e 20 domande a risposta multipla. Punteggio assegnato: punti da 0 a 1 per ogni risposta alle domande aperte; punti 0,25 per ogni rsposta corretta alle domande a risposta multipla. TOTALE DELLA PROVA: PUNTI 15.

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I testi delle simulazioni di III prova

Storia: I simulazione

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II Simulazione

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III Simulazione

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MATEMATICA 

1 Simulazione di MATEMATICA

1

Dato il grafico della funzione f(x), rispondere alle seguenti domande:

A

□ 0)1('f > )1('f□ non esiste

□ 0)1('f < 0)1('f□ =

B

□ 0)2('f = )2('f□ non esiste

□ 0)2('f < 0)0('f□ =

C

□ la funzione ha asintoto verticale 4y = □ la funzione è crescente per 4x >

□ la funzione ha asintoti orizzontali □ la funzione non ha asintoti orizzontali

D

□ 0)5('f = )5('f□ non esiste

□ 0)4('f = 1)6('f□ −=

Data la funzione 23 x6x6x61)x(f +−−= , determinare:

1) determinare la sua funzione derivata.

2) stabilire se nel punto x=2 la funzione è crescente o decrescente.

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2 Simulazione di MATEMATICA

Data la funzione x2

4x6x)x(f2 ++

= , determinare:

1

□ La funzione ammette asintoto obliquo di coefficiente angolare 2m =

□ La funzione ammette asintoto orizzontale di equazione 2y =

□ La funzione ammette asintoto obliquo di coefficiente

angolare 21m =

□ La funzione ammette asintoto orizzontale di equazione 0y =

2

□ La funzione non ammette asintoti verticali □ La funzione ammette asintoto verticale di equazione

2x =

□ La funzione ammette asintoto verticale di equazione 1x =

□ La funzione ammette asintoto verticale di equazione 0x =

3

□ La funzione è sempre continua □ La funzione ammette discontinuità di II tipo in 0x =

□ La funzione ammette discontinuità di I tipo in

13

0x =

□ La funzione ammette discontinuità di I tipo in 2x =

4

Determinare i punti di crescenza / decrescenza.

5

Determinare i punti di convessità / concavità.

6

□ è un punto di massimo assoluto 2x −=5)2(f =− è un massimo assoluto

□ 2x −= è un punto di minimo relativo 5)2(f =− è un minimo relativo

□ è un punto di massimo relativo 2x −=1)2(f =− è un massimo relativo

□ la funzione non ha massimi relativi

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Elettronica: Materia : ELETTRONICA ( 1° SIMULAZIONE)

Obiettivi: conoscenza degli argomenti e utilizzo della terminologia specifica

1) Una tensione sinusoidale con periodo T=10 ms ha una frequenza di :

f=50 Hz f=100 Hz f=500 Hz f=1000 Hz

3) Un trasformatore funziona solo con :

Tensione continua Tensione alternata Tensione costante positiva Tensione costante negativa

4) Un trasformatore che ha rapporto spire (N1/N2) uguale a 1000, avendo una tensione al primario V1= 104 V, quale tensione ha al secondario ? :

V2= 1 V V2= 10 V V2= 1000 V V2= 0,1 V

5) Indicando con Pa la potenza assorbita e con Pr la potenza resa , il rendimento di un motore elettrico η vale :

Pa/ Pr Pr/ Pa Pa + Pr

Pa * Pr

5) Illustra un solenoide toroidale ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. 6) Definisci i sensori ed i trasduttori ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………..

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Materia : ELETTRONICA (2° SIMULAZIONE)

Obiettivi: conoscenza degli argomenti e utilizzo della terminologia specifica

1) Un trasduttore PT100 (termoresistenza) avente una R0= 100Ω ed un coefficiente di temperatura α= 3,85*10-3 alla temperatura di 100°C presenta una resistenza di :

1,385 Ω 13,85 Ω 138,5 Ω 1385 Ω

2) Un trasduttore AD590 che presenta una caratteristica di trasferimento I=K*T con K=1μA/K eroga alla temperatura di 10°C(gradi centigradi) una corrente di :

10mA 10 A 0,283mA 2,83mA

3) Si vuole costruire un trasformatore capace di portare la tensione da 230 V a 10V, determinare il rapporto spire N1/N2

23 230 10 100 4) Indicando con Pa la potenza assorbita e con Pr la potenza resa ,il rendimento di un motore

elettrico η vale : Pa/ Pr Pr/ Pa Pa + Pr Pa * Pr

5) Definisci i sensori ed i trasduttori ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………..

6) Illustra i parametri dei trasduttori

……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………..

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Materia : ELETTRONICA (3° SIMULAZIONE)

Obiettivi: conoscenza degli argomenti e utilizzo della terminologia specifica

1) Un materiale semiconduttore , come ad es. il silicio, è composto da : (punti 0,25) atomi trivalenti atomi tetravalenti atomi pentavalenti atomi bivalenti 2) Il drogaggio di un materiale semiconduttore si ottiene : (punti 0,25) aumentando il numero di elettroni tramite strofinio sottoponendolo ad un intenso campo magnetico sottoponendolo ad un intenso campo elettrico introducendo atomi di sostanze diverse 3) La resistenza elettrica di un materiale semiconduttore puro, all’aumentare della temperatura : (punti 0,25) aumenta diminuisce rimane costante aumenta addirittura in modo esponenziale 4) Una delle seguenti affermazioni è falsa, individuare quale : (punti 0,25) il diodo è un elemento non lineare il diodo si comporta da elemento valvolare nel diodo ci sono due giunzioni PN l’anodo è il terminale collegato alla zona P

5) Illustra cosa succede nella giunzione PN (punti 1) ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………..

6) Che differenza esiste tra un sistema di controllo a catena aperta ed uno a catena chiusa ? (punti 1) ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………..

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Macchine a Fluido: I Simulazione

1) Rappresenta e descrivi sinteticamente le velocità in ingresso ed in uscita da una pala Pelton. 

 

2) Descrivi la differenza tra una turbina ad azione ed una a reazione. 

 

3) Nella scelta di una turbina idraulica al diminuire del salto idraulico si passa da una: 

a) Turbina Pelton, Turbina Francis, Turbina ad elica; 

b) Turbina ad elica, Turbina Francis, Turbina Pelton; 

c) Turbina Pelton, Turbina ad elica, Turbina Francis; 

d) È indifferente la scelta della turbina in funzione del salto idraulico. 

4) Come si calcola la potenza utile di una turbina idraulica: 

a) P = γ ∗ h; 

b) P = γ ∗ h * t; 

c) P = γ ∗ Q * H * η; 

d) P = γ ∗ Q * H * η. 

5) La pressione idrostatica dipende: 

a) dalla profondità nel liquido; 

b) dalla profondità e dal tipo di liquido; 

c) dalla spinta del liquido; 

d) dal tipo di contenitore in cui ilo liquido è immerso. 

6) In un condotto convergente con asse orizzontale: 

a) La velocità aumenta e la pressione aumenta; 

b) La velocità aumenta e la pressione diminuisce; 

c) La velocità diminuisce e la pressione aumenta; 

d) La velocità diminuisce e la pressione diminuisce. 

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LINGUA INGLESE TERZE PROVE anno scol. 2010/2011 TERZA PROVA - GENNAIO 2011 - ISTITUTO VALLAURI V A LINGUA INGLESE MACHINE TOOLS AND MILLING MACHINES.

Read the passage and answer the questions. Hazards are potentially present in any workplace and employers have to minimize risks and adopt solutions. Hazards exist in workplaces, in factories, offices, shops, farms and construction sites. Machines, environmental pollutants (inquinanti ambientali), improperly designed work stations and electrical and radiation hazards are all causes of workplace accidents. What are the main aspects to take into consideration when thinking about workplace safety? The first step is to carry out a full risk assessment. Many companies will employ professional safety experts to help them draw up an appropriate safety policy. A programme of regular inspection and maintenance should be carried out on all machines. Since most accidents occur when moving equipment, workers should follow some general safety guidelines when operating machines:

- do not wear loose clothing when operating a machine - do not wear jewellery - wear eye protection when the machining operation requires you to do so - keep body parts and garments away from the machines - keep the work area clean and clear of slipping hazards. - make regular safety checks - report all damaged equipment and do not use it until it has been repaired by a qualified

person.

1) What should companies first do about workplace safety? Who can make an appropriate assessment of risks?

2) Why is welding a potentially dangerous process? What should you use during the process of welding?

3) When operating machines you should: a) try to repair the broken parts of a machine b) not use the damaged equipment until it has been repaired c) use the machine even if it is damaged d) do not do anything 4) In the workplace accidents can be caused by: a)machines, electrical and radiation risks,

pollutants b) every worker c) only computers d) nothing. In the right workplace accidents never happen.

5)What does this sign mean? a) the machine must be operated by two people b) the machine must be operated by one person c) the machine is out of order d) you must keep the area clean 6) What does this sign mean? a) the substance is corrosive b) Do not use this substance c) you can use this susbstance only with water d) avoid contact with skin

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ISTITUTO VALLAURI TERZA PROVA MARZO 2011 CLASSE V A LINGUA INGLESE Read the passage and answer the questions: Dorian Gray has informed his friends that he is in love with a young actress named Sibyl Vane, and that he wants to marry her. One night he goes with Basil and Lord Henry to the theatre where Sibyl performs.. But that night Sibyl acts very badly. After the play, they meet and Dorian tells her that he is very disappointed by the way she acted and that he does not love her anymore. She is devastated by this news and tries to make him change his mind. She throws herself at his feet, she asks him to forgive her and she says that she will improve her acting. But Dorian does not listen to her and goes away. He goes back home. In the lounge his eyes fall on the picture that Basil had painted for him. There is something strange in it, something new. Dorian goes into his bedroom, but after a while he goes back to the painting and, looking at it, he finds out that the picture has actually changed. His face has not the perfect beauty it had at the beginning; now there is a strange touch of cruelty in the mouth. Dorian is surprised and scared. What happened to the picture? He remembers when he was in Basil's studio, when Basil finished the painting and Dorian expressed the wish that the painting could grow old and he would stay young, that his own beauty might be untarnished ( immacolata, pura) and the face on the canvas bear the burden of his passions and sins.So his wish has come true: the picture has become the mirror of his own conscience.

1) What happened to the picture?

2) Who is, among Dorian's friends , the one who is wicked?Who is the one who is the most innocent? Can you describe them?

3) Dorian is disappointed by : a) the way Sibyl loves him b) her humble origins c) the theatre where she works d) the way she acts 4) In Basil’s studio Dorian wishes that: a) the picture could be sold b) he could stay young and the picture grow old c) he could grow old more slowly d) his friends could stay young forever 5) The portrait has changed because: a) Dorian has committed his first sin b) Dorian does not like it anymore c) Basil has changed it d) The picture is decaying 6) After being abandoned by Dorian, Sibyl will: a) move to another town b) marry another man c) commit suicide d) try to win back Dorian’s love TERZA PROVA V A VALLAURI APRILE 2011-04-12 SAFETY IN THE WORKSHOP Read the passage and answer the questions. Hazards are potentially present in any workplace and employers have to minimize risks and adopt solutions. Hazards exist in workplaces, in factories, offices, shops, farms and construction sites.

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Machines, environmental pollutants (inquinanti ambientali), improperly designed work stations and electrical and radiation hazards are all causes of workplace accidents. What are the main aspects to take into consideration when thinking about workplace safety? The first step is to carry out a full risk assessment. Many companies will employ professional safety experts to help them draw up an appropriate safety policy. A programme of regular inspection and maintenance should be carried out on all machines. Since most accidents occur when moving equipment, workers should follow some general safety guidelines when operating machines:

- do not wear loose clothing when operating a machine - do not wear jewellery - wear eye protection when the machining operation requires you to do so - keep body parts and garments away from the machines - keep the work area clean and clear of slipping hazards. - make regular safety checks - report all damaged equipment and do not use it until it has been repaired by a qualified

person.

4) What should companies first do about workplace safety? Who can make an appropriate assessment of risks?

5) Why is welding a potentially dangerous process? What should you use during the process of welding?

6) When operating machines you should: a) try to repair the broken parts of a machine b) not use the damaged equipment until it has been repaired c) use the machine even if it is damaged d) do not do anything 4) In the workplace accidents can be caused by: a)machines, electrical and radiation risks,

pollutants b) every worker c) only computers d) nothing. In the right workplace accidents never happen.

5)What does this sign mean? a) the machine must be operated by two people b) the machine must be operated by one person c) the machine is out of order d) you must keep the area clean 6) What does this sign mean? a) the substance is corrosive b) Do not use this substance c) you can use this susbstance only with water d) avoid contact with skin

Machine tools are stationary power-driven machines used to shape or form solid materials, especially metals. The shaping is carried out by removing material from a workpieace or by pressing it into desired shape. Machine tools form the basis of modern industry and are used in the manufacture of machine and tool parts. Most machine tools operate by removing material from the workpiece. Basic machine tools include milling machines. Milling machines are used for roughing, finishing, semi-finishing and hig-finishing operations. Tere is a wide range of milling machines, among the main types of milling machines are linear motor milling machines, high-speed and high-power milling machines. Today milling machines have the following characteristics: maximum performance in speed and acceleration; high accuracy and finish quality; flexiblity; maximum safety for the operators.. The main fields of applications of the high-speed milling centre are: car design and prototyping, machining of models, tools, moulds and dies.

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Answer these questions:

1) What are the main characteristics of milling machines and what are they used for? 2) What is turning and drilling? 3) Machine tools are used in: a) the manufacture of liquid materials b) the manufacture of electrical components c) the manufacture of of machine and tools parts b) the manufacture of metals 4) Today milling machines a) have accuracy but not finish quality b) have more accuracy than finish quality c) have low accuracy and low finish quality d) have high accuracy and finish quality 5) Machine tools usually operate by: a) adding material to the workpiece b) removing material from the workpiece c) cutting the workpiece into small pieces d) destroying the workpiece 6) Machine tools: a) are the basis of modern industry b) are not used in modern industry anymore c) are not important in modern industry d) are replaced by other machines.

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TECNICA DELLA PRODUZIONE

CLASSE 5A - IPSIA VALLAURI - A.S. 2010/11 - 21 gennaio 2011- alunno 1^ simulazione di terza prova d’esame di stato

materia: TECNICA DELLA PRODUZIONE

L’alunno indichi, con una crocetta sul quadratino corrispondente, quale risposta ritiene giusta. Punteggio: 0,25 punti per ogni risposta giusta. 1) fra i seguenti gruppi di misure, indicare quello che ha σ minore:

6 17 18 20 22 23 7 16 19 20 21 24 8 18 19 20 21 22 9 18 18 20 18 18

2) quale affermazione è giusta?:

10 nel campionamento doppio è NR = NA + 1 sia per il primo che per il secondo campione 11 il piano di campionamento doppio prevede la possibilità di ricorrere ad un secondo prelievo

qualora il risultato del primo sia incerto 12 nel piano di campionamento semplice si estraggono due campioni dal lotto: se il primo dà

un numero di scarti superiore ad NR si analizza il secondo campione 13 nel piano di campionamento semplice si estrae un solo campione dal lotto: se il numero di

scarti è minore di NA il lotto viene interamente rifiutato.

3) quale definizione di lotto limite è giusta?

6 numero di pezzi da realizzare perché due modi diversi di produrre abbiano lo stesso costo unitario

7 numero di pezzi da produrre con due sistemi diversi perché sia uguale il tempo di produzione

8 numero di pezzi da realizzare in due modi diversi perché sia uguale l’ammortamento dell’attrezzatura.

9 numero di pezzi da realizzare perché il costo totale di produzione sia uguale al costo dell'attrezzatura specifica

4) cosa indica LQA?

10 numero massimo di pezzi da scartare 11 rapporto fra numero dei pezzi del campione e numero dei pezzi del lotto 12 percentuale ammessa di elementi non conformi 13 numerosità del lotto da esaminare

5) calcolare σ per il seguente gruppo di misure: 30 – 31- 32 – 33 – 34 (punti 1)

5) perché si ricorre al calcolo di σ anziché Sm per definire la qualità di un lotto di produzione? (p.1)

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2^ Simulazione di terza prova- V A 11-marzo-2011

1. Qual è la convenzione giusta per definire l’orientamento e la disposizione degli assi per una macchina CNC secondo le norme ISO?

o Assi X, Y, Z tra loro perpendicolari, asse Z asse rotazione mandrino o Regola della mano destra, X = pollice, Y = indice, Z = medio, Z = rotazione mandrino, X,

Y, Z perpendicolari tra loro. o Regola della mano sinistra, X = pollice, Y = indice, Z = medio, Z = rotazione mandrino, X,

Y, Z perpendicolari tra loro. o X, Y, e Z sono assi di una terna cartesiana, asse Z = rotazione mandrino.

2. Segna il tipo di linea che ritieni giusto per definire il percorso dell’ utensile

o _______________________ o ___ _ ___ _ ___ _ ___ o _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ o ____ _ _ ____ _ _ ____

3. Segna la risposta giusta per la seguente domanda: cosa significa G90 G54 e G54 G91?

o Coordinate assolute rispetto allo zero pezzo e coordinate relative rispetto al punto precedente.

o Coordinate assolute rispetto allo zero macchina e coordinate relative rispetto al punto precedente.

o Coordinate relative allo zero macchina e relative rispetto allo zero pezzo o Coordinate assolute rispetto allo zero macchina, assolute rispetto allo zero pezzo.

4. Scegli il gruppo di definizioni che ritieni giusto.

o G0 = avanzamento rapido; G1 = avanzamento a velocità di lavoro impostata; G2 = raccordo circolare antiorario; G3 = raccordo circolare orario;R = misura del raggio; I = coordinate in X del centro di raccordo relative al punto di inizio raccordo; J = coordinate in Y del centro di raccordo relative al punto di inizio raccordo

o G0 = avanzamento rapido; G1 = avanzamento a velocità di lavoro impostata; G2 = raccordo circolare orario; G3 = raccordo circolare antiorario; R = misura del raggio; I = coordinate assolute del centro di raccordo in X; J = coordinate assolute del centro di raccordo in Y.

o G0 = avanzamento rapido; G1 = avanzamento a velocità di lavoro impostata; G2 = raccordo circolare orario; G3 = raccordo circolare antiorario; R = misura del raggio; I = coordinate in X del centro di raccordo relative al punto di inizio raccordo; J = coordinate in Y del centro di raccordo relative al punto di inizio raccordo.

o G0 = avanzamento rapido; G1 = avanzamento a velocità di lavoro impostata; G2 = coordinate relative; G3 = coordinate assolute R = misura del raggio; I = coordinate in X del centro di raccordo relative al punto di inizio raccordo; J = coordinate in Y del centro di raccordo relative al punto di inizio raccordo.

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5) L’utensile è nel punto A, alla quota Z di lavoro: scrivi i comandi per eseguire la con tornatura A-B-C-D-E-F (a piacere la scelta di lavorare con coordinate assolute o relative)

PROGRAMMA COMMENTI 6)Eseguire le due forature con utensili N°1 : punta diametro 6, utensile N° 2 punta diametro 4

CLASSE 5A - IPSIA VALLAURI - A.S. 2010/11 15 aprile 2011

3^ simulazione di terza prova d’esame di stato

materia: TECNICA DELLA PRODUZIONE

alunno …………………………………

L’alunno indichi, con una crocetta sul quadratino corrispondente, quale risposta ritiene giusta. Punteggio: 0,25 punti per ogni risposta giusta. 1) nella formula Cn = Co(1 + i)ⁿ, indica quale gruppo di definizioni è giusto:

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14 Cn = capitale dopo n anni dall’inizio dell’investimento, con interessi reinvestiti Co =capitale iniziale, i = tasso d’interesse, n = numero degli anni in cui dura l’investimento

15 Cn = capitale dopo n anni dall’inizio dell’investimento, Co =capitale dopo un anno, i = quota

d’ammortamento, n = numero degli anni in cui dura l’investimento 16 Cn = capitale dopo n anni dall’inizio dell’investimento, Co =capitale iniziale, i = tasso d’interesse, n = numero dei mesi in cui dura l’investimento Cn = interesse, Co = capitale iniziale, i = tasso, n = numero degli anni; 17 Cn = capitale dopo n anni dall’inizio dell’investimento, con interessi non reinvestiti Co

=capitale iniziale, i = tasso d’interesse, n = numero degli anni in cui dura l’investimento

2) quale gruppo di definizioni è giusto per il comando G96 S100 e G50 S3000 ?

Limitare la velocità di rotazione del mandrino a 100 giri/min e lavorare con Vt costante = 3000 m/min

velocità di rotazione del mandrino costante a 3000 giri/min e lavorare con Vt costante =

100 m/min

Lavorare con Vt costante a 100m/min fin quando la velocità del mandrino è minore o uguale a 3000 giri/min, che è la massima ammessa;

velocità di rotazione del mandrino costante a 100 giri/min e lavorare con Vt costante =

3000 mm/min 3) quale affermazione è sempre giusta per un tornio CNC?

14 X = quote diametrali, z asse orizzontale

15 X = quote diametrali, z asse di rotazione del mandrino 16 X = quota del raggio, z asse di rotazione del mandrino 17 X = quota del raggio, z asse orizzontale

4) cos’è la quota d’ammortamento?:

18 Somma che si aggiunge al prezzo di vendita di un pezzo per cautelarsi contro gli imprevisti 19 Somma che si aggiunge al prezzo di vendita di un pezzo per il recupero delle spese generali 20 Somma che si aggiunge al prezzo di vendita di un pezzo per il recupero graduale del costo degli

impianti e delle attrezzature specifiche 21 Somma che si aggiunge al prezzo di vendita di un pezzo per recuperare i costi della materia

prima 5) calcolare il lotto limite per i due seguenti modi di produzione: 1- Cu = 4€/pz, senza uso d’attrezzature specifiche 2- Cu = 2€/pz con l’uso di un’attrezzatura specifica che costa 5.000€ (fai anche i grafici dell’andamento dei Cu e Ct in funzione di n. pz)

6) calcolare Pe necessaria coi seguenti dati:

a = 0,4 mm/giro, Vt = 50, p = 2, Ks = 2.000, h= 80%;

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SCHEDE INFORMATIVE RELATIVE ALLE SINGOLE MATERIE  Disciplina: Italiano.  Docente: prof.ssa Manuela Lolli  Classe: V A   Indice  1) Relazione sulla classe V A   2) Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti in termini di conoscenze, 

competenze e capacità.  3) Contenuti disciplinari articolati in macro moduli.  4) Metodi, tempi e attività di recupero.  5) Criteri e strumenti di valutazione.   Relazione sulla classe.  Gli  alunni  della  classe  si  sono mostrati  a  volte  inclini  ad  atteggiamenti  infantili, dispersivi e spesso polemici.  Nel  corso dell’anno alcuni alunni hanno messo a  frutto  le proprie  competenze ed hanno  sviluppato meglio  le  proprie  potenzialità, mentre  altri  hanno manifestato difficoltà soprattutto per quanto riguarda la capacità di rielaborazione.   Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità.  - Conoscenza dei contenuti svolti nella programmazione, seppure esposti in 

maniera semplice  - Conoscenza di contenuti e problematiche proposti dai principali autori in 

programma  - Capacità di collegamento fra testi di diversi autori e loro confronto  

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- Capacità di analizzare un testo poetico, essendo stati forniti gli strumenti  fondamentali 

 - Sapere stendere una produzione scritta in un linguaggio complessivamente 

corretto  - Sapere svolgere una produzione scritta rispettando la traccia proposta o 

seguendo le indicazioni offerte riguardo alla forma del saggio breve e dell’articolo di giornale 

 Contenuti disciplinari articolati per macro unità Obiettivi  specifici di ciascun modulo  Modulo n° 1 storico‐culturale:  letteratura e pensiero nell’età del  Decadentismo             ‐     Conoscere il significato del termine  Decadentismo e le principali caratteristiche  del movimento  - Conoscere, seppure sommariamente, il contesto storico in cui s’inserisce ed 

approfondire i valori a cui s’ispira  - Sapere analizzare e commentare un testo letterario  - Sapere confrontare i contenuti  proposti dai diversi autori   Modulo n° 2, incontro con l’opera:  O. Wilde: “Il ritratto di Dorian Gray”                       - Saper cogliere i rapporti tra la vita e la formazione dell’autore e i contenuti 

espressi attraverso         le sue opere  - Saper riassumere il contenuto di un’opera letteraria  - Individuare nel testo le tematiche fondamentali affrontate dallo scrittore   Modulo n° 3, il genere letterario:  il romanzo psicologico del Novecento  - Conoscere gli eventi fondamentali relativi alla biografia degli scrittori e saperli 

collegare ai contenuti da essi proposti.  ‐     Conoscere le principali tecniche narrative della prosa del Novecento 

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 ‐     Conoscere la visione del mondo proposta dagli autori - Saper riassumere i contenuti di alcune loro opere.  - Saper analizzare i brani presi in esame      Modulo n° 4, incontro con l’autore:        Giuseppe Ungaretti                     - Conoscere gli eventi fondamentali relativi alla biografia dello scrittore e sapere 

individuare elementi autobiografici presenti nelle  sue opere  ‐    Conoscere la visione della vita e della società  a lui contemporanea propria dello scrittore e saperla individuare nel testo  - Sapere analizzare i testi poetici presi in esame  - Sapere confrontare le idee dell’autore con quelle di altri contemporanei.   Modulo n° 5, tematico: il Neorealismo attraverso le opere di tre scrittori: P.Levi,  B.Fenoglio e L. Sciascia.  ‐   Conoscere il contesto storico in cui si sviluppa la letteratura neorealista  ‐   Saper cogliere il contributo fornito dagli autori alla cultura italiana di quel periodo  - Sapere analizzare e commentare i brani in prosa degli autori   Modulo n°6,  percorsi di scrittura: produzione dell’articolo e del saggio breve                 - Saper individuare le caratteristiche fondamentali  dell ‘articolo di giornale e del 

saggio breve  - Saperli produrre  Metodi, tempi e attività di recupero  Durante  la  programmazione  è  stata  privilegiata  la  lezione  frontale,  attraverso  la lettura e il commento in classe di testi di vario tipo. 

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Quando se ne è presentata  la possibilità si è cercato di suscitare  la discussione e  la riflessione sui contenuti svolti. Generalmente nella presentazione di un autore si è partiti dalla vita, per poi passare alla  poetica  e  alla  visione  del mondo,avendo  sempre  cura  di  verificare  sui  testi quanto affermato nella presentazione del libro di testo. In  particolare  per  quanto  riguarda  i  testi  poetici,  si  è  proceduto  a  strutturare  un commento secondo lo schema:  contenuto, analisi testuale, contestualizzazione. L’attività di recupero è stata svolta in itinere nel corso di tutto l’anno scolastico.   Criteri e strumenti di valutazione  Per quanto concerne i criteri e strumenti di valutazione, si fa riferimento a quelli espressi nel POF d’Istituto. Le verifiche svolte nel corso dell’anno scolastico hanno fatto riferimento soprattutto alle prove degli esami di stato degli anni precedenti. La griglia di valutazione della prima prova scritta è la seguente:  Pertinenza e conoscenza     Poco approfondita       0 – 2             Sufficientemente approfondita   3 – 4             Articolata e approfondita         5 ____________________________________________________________________ Uso della lingua        Non sempre corretto      1 – 2             Corretto ed adeguato      3 – 4             Alquanto ricco e fluido         5 ____________________________________________________________________ Coerenza e coesione      Sufficientemente sviluppate       1             Discretamente sviluppate       2 ____________________________________________________________________ Capacità di elaborare un testo    Sufficientemente sviluppata       1             Sicura ed autonoma         2 ____________________________________________________________________Approfondimenti e spunti originali                 1     Programma svolto  Modulo n° 1 storico‐culturale:  letteratura e pensiero nell’età del Decadentismo  - Caratteristiche e contenuti della letteratura nell’età del Decadentismo Il contesto storico.  Influenze del pensiero di Freud e  Nietzsche. I simbolisti francesi Le avanguardie artistiche del Novecento: Il futurismo  

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G. Pascoli: la vita, la poetica, le opere Lettura e analisi di: da Myricae: Novembre   L’Assiuolo   Temporale   Lavandare                      X Agosto da Canti di Castelvecchio:  La tovaglia G. D’Annunzio: la vita, la poetica, le opere  Lettura e analisi delle poesie:  da Alcyone: la sera fiesolana     la pioggia nel pineto da Il Piacere: il brano da pag. 168 a pag. 170    Modulo n° 2, incontro con l’opera: Oscar Wilde: “Il ritratto di Dorian Gray”  ‐    La vita dell’autore, le opere, il pensiero. - Lettura, analisi e commento del testo suddetto.  Modulo n° 3,  il genere lettarario: il romanzo psicologico del Novecento - La crisi del razionalismo - Sigmund Freud e la nuova idea di individuo - F. Kafka: la vita, le opere, le tematiche 

“Il cavaliere del secchio” - Italo Svevo, la vita, le opere e le tematiche 

Lettura e analisi di brani tratti da “La coscienza di Zeno “,  da pag. 560 a pag. 565 - Luigi Pirandello: la vita, le opere e le tematiche 

“La signora Frola e il Signor Ponza suo genero” “L’umorismo”   

 Modulo n° 4, l’autore: G. Ungaretti - L’Ermetismo - La vita e l’opera di G. Ungaretti - Lettura e analisi delle poesie: “San Martino del Carso”  

   “Veglia”   “Fratelli”     “Soldati”    “Tre liriche”

 - Confronto con i due poeti S. Quasimodo (“Alle fronde dei salici”) ed E. Montale 

(“Non chiederci la parola”)  

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Modulo n° 5, tematico: il Neorealismo attraverso le opere di tre scrittori: P.Levi,   B.Fenoglio e L. Sciascia.  - Caratteri della letteratura neorealista - P. Levi  “Se questo è un uomo” (brano sul libro) - B. Fenoglio  “Una questione privata”  (brano sul libro) - L. Sciascia  “Il giorno della civetta” (brano sul libro)  Modulo n°6, percorsi di scrittura: produzione dell’articolo e del saggio breve. 

 Sulle fotocopie. Libro di testo: Marisa Carlà “Culture e Modelli”  ‐ Palumbo Editore – Vol. 1 e 2, tomi I° e II° 

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DISCIPLINA: STORIA  Docente: prof.ssa Manuela Lolli Classe: V A  

 Indice  Relazione sulla classe V A  Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità Contenuti disciplinari articolati in macro moduli Metodi, tempi e attività di recupero Criteri e strumenti di valutazione  Relazione sulla classe  Gli alunni hanno dimostrato, generalmente, un discreto interesse per la materia ed alcuni hanno manifestato anche il desiderio di approfondire tematiche ed argomenti relativi, specialmente, alla storia del Novecento (in particolare le due guerre mondiali).  Tuttavia non in tutti e non sempre allo stesso modo questo interesse è stato costante e continuo.   Obiettivi disciplinari  I seguenti obiettivi sono stati costantemente perseguiti e costituiscono la base di preparazione degli alunni: - Conoscenza dei contenuti svolti nella programmazione - Sapere esporre un argomento in un linguaggio specifico semplice, ma corretto - Capacità di orientarsi su contenuti di maggiore impegno - Capacità di stabilire rapporti di causa‐effetto fra eventi storici differenti - Sapere analizzare documenti già forniti in precedenza - Saper interpretare gli avvenimenti attuali. -  Contenuti disciplinari articolati per macro unità  Obiettivi specifici di ciascun modulo  Modulo n°1, La seconda rivoluzione industriale e il colonialismo: Depretis, Crispi e Giolitti. ‐     Saper collegare fenomeni economici ed orientamenti del pensiero politico 

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- Conoscere i mutamenti politico‐economici e sociali che caratterizzarono gli ultimi decenni del secolo XIX 

 Modulo n°2, La Prima guerra mondiale e le sue conseguenze - Sapere individuare aspetti e cause della politica imperialistica europea - Riconoscerne le conseguenze, tra le quali l’esplosione del primo conflitto 

mondiale - Sapere individuare le caratteristiche essenziali del conflitto e definirne gli esiti - Riconoscerne le conseguenze sulla politica ed economia europea e statunitense 

del dopoguerra  Modulo n° 3, I totalitarismi: Fascismo, Nazismo e Stalinismo                               - Sapere individuare le caratteristiche comuni a tutti i regimi totalitari - Conoscere i principi fondamentali dell’ideologia fascista, nazista, staliniana - Conoscere gli eventi principali che caratterizzano le varie fasi del Fascismo 

italiano, del Nazismo tedesco, del regime comunista in Urss, individuando le cause della loro affermazione 

 Modulo n° 4, La Seconda guerra mondiale, la Resistenza, la Guerra Fredda                     - Conoscere le cause e le diverse fasi del conflitto - Conoscere le cause e i caratteri della Resistenza italiana - Saper confrontare le caratteristiche e le conseguenze del primo e del secondo 

conflitto mondiale - Conoscere  le cause della Guerra Fredda  Metodi, tempi ed attività di recupero  Durante  la  programmazione  di  Storia  è  stata  privilegiata  la  lezione  frontale, commentando e generalmente ampliando gli argomenti affrontati dal libro di testo e  stabilendo frequenti confronti e collegamenti   con  l’attualità. Anche per quello che riguarda Storia l’attività di recupero è stata condotta in itinere.  Criteri e strumenti di valutazione  Per quanto concerne  i criteri e gli strumenti di valutazione si fa riferimento a quelli espressi nel POF d’Istituto.  Nell’attribuire  la  valutazione  finale per  il  secondo quadrimestre  si è  tenuto  conto soprattutto  dei  risultati  conseguiti  dagli  alunni  nelle  simulazioni  della  terza  prova d’esame  in cui si sono tenuti presenti i seguenti descrittori, per la valutazione delle domande a risposta aperta: - conoscenza dell’argomento 

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- correttezza formale e grammaticale - capacità di rielaborazione e/o approfondimento  Programma svolto  Modulo n° 1,  La seconda rivoluzione industriale e il colonialismo: Depretis, Crispi e Giolitti. - La seconda rivoluzione industriale - Il colonialismo - Il trasformismo di Depretis - L’autoritarismo di Crispi - Riformismo e conservatorismo nella politica di Giolitti  Modulo n° 2, La prima guerra mondiale e le sue conseguenze - Le cause del primo conflitto mondiale e gli eventi principali - La rivoluzione bolscevica - Conclusione e conseguenze del conflitto, L’Europa del dopoguerra - Il  crollo  della  Borsa  di  Wall  Street  e  le  sue  conseguenze  sull’economia 

statunitense ed europea  Modulo n° 3, I totalitarismi: Fascismo, Stalinismo e Nazismo - Caratteristiche dei regimi totalitari e delle loro ideologie - Nascita del Fascismo e fasi della sua affermazione in Italia - La politica di Stalin  - Il Nazismo dall’ascesa di Hitler al Patto d’Acciaio - La politica dello sterminio e le leggi razziali  Modulo n° 4, La seconda guerra mondiale, la Resistenza, la Guerra Fredda - La politica espansionistica della Germania hitleriana - La prima fase del conflitto: la guerra‐lampo tedesca - La seconda fase del conflitto e la sua conclusione - La Resistenza in Italia - La nascita delle due superpotenze: La conferenza di Yalta - Cenni sulla Guerra Fredda  Libro  di  testo:  Francesco Maria  Feltri  “Il  tempo  e  le  idee”  – Dall’Assolutismo  alla Prima Guerra Mondiale – Dal Primo Dopoguerra al mondo globale.

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LINGUA INGLESE Docente: prof. Simonetta Grandi RELAZIONE SULLA CLASSE  La classe è composta da 24 alunni. La metodologia di apprendimento più usata in classe è stata quella della lezione frontale interattiva. L’attenzione discontinua degli allievi mi ha costretto a ripetere  più volte alcune parti del programma. Alcuni allievi hanno dimostrato abbastanza interesse per gli argomenti trattati, partecipando alle lezioni con motivazione e impegno, altri invece, hanno dimostrato un impegno discontinuo sia in classe che a casa. Ci sono stati allievi che hanno fatto numerose assenze. Molti  ragazzi , pur avendo notevoli capacità, per pigrizia o  mancanza di impegno e metodo  di studio non  hanno messo a frutto le proprie potenzialità.  PROGRAMMA SVOLTO  GRAMMATICA  Testo adottato : Solutions  2, di Caterina Marcelli/Tom Wood, ed. Pearson/longman  Ripasso  dei seguenti argomenti grammaticali: Present Simple, Simple Past Forma passiva: Simple Present, Simple Past, Present continuous. If clauses: Zero Conditional, First Conditional, 2nd Conditional  CIVILTA’ E LETTERATURA: Lettura di The Picture of Dorian Gray  (riduzione)di Oscar Wilde, ed. Black Cat  Lettura, traduzione e analisi  in classe dei seguenti capitoli: I,II, V,XII.  MICROLINGUA: TAKE THE WHEEL,  di Ilaria Piccioli, ed. San Marco  MODULE 4  MACHINE  TOOLS Introduction: M achine Tools pag 68, 69 Milling Machines pag 72, 73 Milling Cutters pag 74 Milling Problems pag 75 Grinding Machines pag 81 Drilling Machines pag 89  MODULE 9 ENGINEERING DRAWING CAD pag 268, 269 CAM pag 274 MODULE 11 

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Work and Safety In troduction pag 304 Workshop safety pag 305,306.  Grammar exercises da Take the Wheel: pag  277: Passive Form                                                                           Pag  225: If Clauses OBIETTIVI DISCIPLINARI Conoscenza dei contenuti svolti nella programmazione Comprendere un testo strutturato in lingua inglese. Spiegare il contenuto di un testo strutturato in lingua inglese, in forma  semplice, sia scritta sia orale. Comprendere un messaggio orale, sia di argomento tecnico, sia di argomento quotidiano, in lingua inglese. Saper analizzare documenti già forniti in precedenza.  METODI, TEMPI E ATTIVITA’ DI RECUPERO E’ stato utilizzato l’approccio comunicativo per l’insegnamento della lingua inglese integrandolo con strategie atte a coinvolgere gli studenti  favorendone la comunicazione. L’insegnante ha adottato l’uso di materiale proveniente dal libro di testo, da altri testi . Sono stati usati strumenti audiovisivi (CD, video, computer) .  CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE  Utilizzo della griglia riportata nel P.O.F. Nel  caso  specifico di  verifiche  scritte,  la  valutazione ha  tenuto  conto dei  seguenti descrittori:  - Grammar accuracy - Use of English - Spelling and Punctuation - Content and Meaning  

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MATEMATICA DOCENTE Fontanesi Filippo CLASSE V A

1 Relazione sulla classe.

2 Obiettivi.

3 Macro Argomenti svolti e Tempi.

4 Metodi – Strumenti.

5 Criteri e Strumenti di Valutazione.

6 Programma svolto. Relazione sulla classe La classe, dal punto di vista disciplinare si e’ comportata in modo vivace e non sempre alcuni alunni hanno dimostrato correttezza e responsabilità. L’attività di recupero si è svolta in itinere. L’interesse e la partecipazione mostrati ai contenuti disciplinari ed i risultati ottenuti sono stati nel complesso sufficienti. Obiettivi Saper determinare il dominio di semplici funzioni razionali. Saper determinare gli intervalli di positività e le intersezioni con gli assi di semplici funzioni razionali. Conoscere la definizione intuitiva di limite ed il suo significato geometrico. Saper calcolare i limiti di semplici funzioni razionali intere e frazionarie. Conoscere la definizione di funzione continua. Conoscere la classificazione dei punti di discontinuità di una funzione. Saper verificare la continuità o discontinuità di semplici funzioni razionali. Conoscere la definizione di asintoto orizzontale, verticale ed obliquo. Saper determinare gli asintoti orizzontali, verticali ed obliqui di semplici funzioni razionali. Conoscere la definizione di derivata ed il suo significato geometrico. Conoscere le regole di derivazione di somma, prodotto e quoziente di funzioni. Saper calcolare le derivate di semplici funzioni razionali.

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Saper determinare gli intervalli di crescenza / decrescenza di semplici funzioni razionali. Saper determinare gli intervalli di concavità verso l’alto / verso il basso di semplici funzioni razionali. Saper determinare i massimi ed i minimi relativi/assoluti di semplici funzioni razionali. Saper interpretare il grafico di una funzione. Saper impostare lo studio del grafico probabile di una funzione. Macro Argomenti svolti e Tempi U.D.1. Recupero. settembre. U.D.2. Geometria Solida. ottobre, novembre. U.D.2. Funzioni. dicembre. U.D.3. Limiti e Continuità. gennaio, febbraio, marzo, aprile U.D.4. Derivate. aprile, maggio. U.D.5. Massimi e minimi. maggio. Metodi – Strumenti Metodi : Lezione frontale, con metodico coinvolgimento degli alunni, per l’introduzione degli argomenti con la presentazione di

2) esempi e la sistemazione teorica dei contenuti. 3) svolgimento di esercizi applicativi.

Criteri e Strumenti di Valutazione Strumenti per la verifica formativa. Domande brevi. Svolgimento esercizi. Esercitazioni guidate. Strumenti per la verifica sommativa. Interrogazioni. Compiti in classe. Prove strutturate e semistrutturate.

GRIGLIA di VALUTAZIONE

Domande a Risposta Chiusa

è stato assegnato un punteggio per ogni risposta chiusa corretta

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Domande a Risposta Aperta

è stato assegnato un punteggio così suddiviso:

punti

comprensione del problema e formalizzazione del procedimento risolutivo 60 %

correttezza e precisione nei calcoli 40 %

Programma svolto Ripasso sulle equazioni e sulle disequazioni razionali intere / fratte Definizione di funzione. Classificazione delle funzioni. Dominio delle funzioni. Positività / Negatività delle funzioni razionali intere e fratte. Intersezioni con gli assi cartesiani. Concetto intuitivo di limite di una funzione e suo significato geometrico. Calcolo di limiti di semplici funzioni razionali. Concetto di continuità di una funzione e suo significato geometrico. Classificazione dei punti di discontinuità. Asintoti di una funzione e loro significato geometrico. Concetto intuitivo di derivata di una funzione in un punto e suo significato geometrico. Funzione derivata. Derivabilità e continuità. Segno della derivata di una funzione e sua implicazione sul grafico. Derivate delle funzioni elementari : y = k ; y = x ; y = xn ; y = k f(x). Regole di derivazione della somma, prodotto, quoziente di funzioni. Calcolo di derivate di semplici funzioni razionali. Funzioni crescenti e decrescenti. Funzioni e loro concavità. Massimi e minimi relativi ed assoluti. Ricerca dei punti di massimo e minimo relativo con lo studio della derivata prima. Impostare lo studio del grafico probabile di una funzione razionale. Interpretare il grafico di una funzione. Tracciare il grafico probabile di una funzione razionale.

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ELETTRONICA Disciplina : ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Docente: Prof. Piccinini Paolo Relazione sulla classe La metodologia di apprendimento più usata in classe è stata quella della lezione frontale interattiva . Dal momento che non sempre è stato acquistato il libro di testo , per agevolare gli studenti nello studio ho fornito loro appunti i cui contenuti sono stati sviluppati ed approfonditi in classe . Gli esiti non sono sempre stati positivi, data la difficoltà degli allievi a reperire le informazioni dal testo e lo scarso impegno dimostrato dagli alunni . L’attenzione discontinua degli allievi mi ha costretto a dover ripetere più volte alcune parti del programma che quindi per limiti di tempo non ho potuto svolgere completamente . Alcuni allievi hanno dimostrato abbastanza interesse per gli argomenti trattati , partecipando con attenzione alle lezioni, altri , invece, hanno dimostrato scarso impegno e disinteresse nonostante i ripetuti richiami e le continue sollecitazioni . Le simulazioni della terza prova scritta di esame sono state utilizzate , per la maggior parte, come verifiche sommative scritte mentre le verifiche orali si svolgevano alla cattedra per simulare il più possibile la verifica orale dell’esame . I risultati ottenuti sono nella media poco al di sopra della sufficienza . Materiali didattici Appunti e dispense. Schemi, disegni e data sheet dei componenti descritti. Libro di testo : Fondamenti di elettrotecnica ed Elettronica, Cottignoli e Mirandola , Calderini editore Spazi di insegnamento Non sono state fatte attività al di fuori della scuola. Tempi di insegnamento n. 2 quadrimestri con recupero in itinere Criteri e strumenti di valutazione Compiti con domande a risposte multiple, compiti con domande a risposte aperte e brevi, compiti misti. Valutazioni tradizionali 1÷10 In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di conoscenze,competenze e capacità (abilità) :

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MODULO 1 • Conoscere le funzioni fondamentali dei Multimetri Digitali : risoluzione e

precisione • Saper misurare la tensione ai capi di una resistenza • Saper misurare la corrente che attraversa una resistenza

MODULO 2

• Conoscere le proprietà fisiche dei semiconduttori: intrinseci e drogati • Sapere che cosa è una giunzione PN • Conoscere la struttura ed il funzionamento di un diodo • Saper utilizzare la caratteristica Volt-Amperometrica del diodo • Saper trovare il punto di lavoro sulla caratteristica del diodo e saper disegnare

la retta di carico sulla caratteristica del diodo • Conoscere vari tipi di diodi : diodo Led, diodo Zener ecc. • Conoscere la struttura ed il funzionamento di alcune applicazioni dei diodi :

raddrizzatore ad una e doppia semionda, circuito rivelatore di picco • Conoscere lo schema ed il principio di funzionamento di un alimentatore

MODULO 3

• Conoscere la definizione di macchina elettrica • Conoscere il funzionamento del trasformatore • Conoscere il principio di funzionamento di una macchina elettrica rotante • Conoscere la differenza tra generatore e motore • Saper descrivere il funzionamento delle macchine elettriche esaminate

MODULO 4

• Conoscere la struttura di un sistema di controllo • Avere i concetti di un sistema di controllo a catena aperta e chiuso in

retroazione • Conoscere la definizione e l’uso di sensori e trasduttori • Conoscere alcuni traduttori ed il loro principio di funzionamento

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PROGRAMMA SVOLTO MODULO 1

• Legge di OHM (ripasso). • Multimetri Digitali (Tester) : risoluzione e precisione • Misura di resistenze con multimetro digitale • Misura di tensione e corrente

MODULO 2

• Materiali semiconduttori : drogaggio di tipo N e di tipo P • Giunzione PN • Diodo ideale e reale • Caratteristica Volt-Amperometrica del diodo • Punto di lavoro sulla caratteristica del diodo e retta di carico • Vari tipi di diodi : diodo Led, diodo Zener ecc. • Applicazione dei diodi : raddrizzatore ad una e doppia semionda (ponte di

Graetz), circuito rivelatore di picco • Schema a blocchi di un alimentatore

MODULO 3

• Def. di macchina elettrica : statiche e rotanti • Il trasformatore • Principio di funzionamento di una macchina elettrica rotante • Principio di funzionamento della dinamo e del motore in corrente continua • Rendimento di un motore

MODULO 4

• Struttura di un sistema di controllo a catena aperta e chiuso in retroazione • Definizione di sensori e trasduttori • Parametri dei trasduttori : caratteristica di trasferimento , linearita’, sensibilita’,

range di funzionamento, tempo di risposta e isteresi . • Trasduttori attivi e passivi , analogici e digitali • Trasduttori di temperatura : termocoppia e termoresistenze • Trasduttori di intensità luminosa : fotoresistori • Trasduttori di velocità : encoder ottici e encoder tachimetrico • Trasduttore di posizione : potenziometro

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MACCHINE A FLUIDO Disciplina: Macchine a fluido Docente: Prof. Antonio Centola

Indice

1. Relazione sulla classe; 2. Obiettivi raggiunti; 3. Macro argomenti svolti; 4. Metodi strumenti e tempi; 5. Criteri e strumenti di valutazione; 6. Programma svolto.

1. Relazione sulla classe La classe, dal punto di vista disciplinare si e’ comportata in modo vivace ma nei limiti della correttezza, un sufficiente senso di responsabilità a consentito un regolare svolgimento delle lezioni soprattutto nel corso del 2° quadrimestre. Lo studio individuale a casa è stato piuttosto scarso per circa metà della classe; il più delle volte si è concentrato all’approssimarsi di una verifica. In generale la classe presenta lacune di base diffuse e l’attenzione in aula non è risultata costante durante le ore di lezione. L’interesse mostrato ai contenuti disciplinari è stato nel complesso selettivo. I risultati ottenuti non sono del tutto soddisfacenti. E’ stato svolto, in orario pomeridiano, un corso di recupero della durata di otto ore. 2. Obiettivi raggiunti • Conoscenza delle unità di misura delle grandezze utilizzate durante il corso; • Conoscenze delle leggi dell’idrostatica; • Conoscenza delle leggi fondamentali dell’idrodinamica; • Conoscenza del teorema di Bernoulli e sua applicazione; • Saper valutare le perdite di carico continue e localizzate; • Conoscenza e applicazione dei principi di funzionamento delle pompe; • Saper impostare il relativo calcolo di dimensionamento; • Conoscenza dei principi di funzionamento delle turbine Pelton e Francis; • Dimensionamento di massima di una turbina Pelton e Francio; • Conoscenza dei principi della termodinamica e dei cicli relativi ai motori

endotermici; • Conoscenza dei principi di funzionamento e delle curve caratteristiche dei motori

endotermici; • Conoscenza dei principi di massima del dimensionamento di un semplice

impianto con pompa e organo motore

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3. Macro argomenti svolti. • Modulo 1: Idrostatica e idrodinamica; • Modulo 2: Macchine idrauliche operatrici; • Modulo 3: Macchine idrauliche motrici; • Modulo 4: Introduzione allo studio delle macchine termiche e termodinamica; • Modulo 5: Motori a combustione interna; • Modulo 6: Dimensionamento di massima di un impianto 4. Metodi strumenti e tempi Le lezioni sono state svolte in modo frontale cercando di coinvolgere gli alunni soprattutto nella soluzione degli esercizi applicativi svolti in classe. Sia la parte teorica che gli esercizi sono stati svolti utilizzando, come riferimento, il libro di testo "Elementi di macchine a fluido" , autore Cipriano Pidatella edito da Zanichelli e gli appunti somministrati da parte dell’insegnante alla classe nel corso dell’anno scolastico. Sono stati consultati diversi manuali di meccanica: il Cremonese e il manuale Hoepli E’ stato svolto un corso di recupero della durata di otto ore, strutturato in quattro lezioni, ciascuna di due ore, tenutesi in orario pomeridiano. Gli argomenti affrontati sono stati quelli svolti nel corso del primo quadrimestre: idrostatica, idrodinamica e macchine idrauliche motrici. Particolare attenzione e’ stata data al lavoro progettuale individuale e di gruppo. 5. Criteri e strumenti di valutazione Ove possibile per i criteri di valutazione si è fatto riferimento al P.O.F. Sono state assegnate e valutate delle esercitazioni da svolgere sia durante le ore di attività in classe e sia a casa con precisi tempi di consegna, cercando di sviluppare negli alunni le necessarie competenze per la soluzione di semplici problemi applicativi. Strumenti per la verifica formativa : Domande brevi. Esercizi da svolgere a casa. Esercitazioni guidate in classe. Strumenti per la verifica sommativa: Interrogazioni. Prove strutturate e semistrutturate, in particolare verifiche per determinare la soluzione di semplici problemi applicativi. 6. Programma svolto Unità didattica n. 1: Idrostatica, idrodinamica

- Pressione, volume, temperatura, portata, velocità.

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- Diagrammi delle pressioni, spinta idrostatica. - Principio di Archimede - Equazione di continuità. - Teorema di Bernoulli. - Perdite di carico concentrate e distribuite. - Calcolo di condotte reali attraversate da acqua. - Venturimetro.

Unità didattica 2: Macchine idrauliche: macchine operatrici

- Prevalenza, potenza utile ed assorbita, rendimenti - Impianti di sollevamento acqua. - Caratteristiche e componenti delle pompe in generale. - Le pompe volumetriche rotative. - Le pompe volumetriche alternative. - Struttura delle pompe centrifughe. - Funzionamento: triangoli di velocità. - Altezza di aspirazione, NPSH. - Numero di giri caratteristico. - Dimensionamento di massima delle pompe. - curve caratteristiche. - Pompe in serie e in parallelo. - Inserimento della pompa in un impianto premente: punto di funzionamento.

Unità ditattica 3: Macchine idrauliche: macchine motrici

- Impianti idroelettrici: struttura e funzionamento. - Macchine ad azione: Pelton. - Struttura e componenti principali. - Triangoli di velocità e curve. - Scelta di una turbina: numero di giri caratteristico. - Dimensionamento di massima si una Pelton - Grado di reazione e macchine a reazione. Principi di funzionamento. - Le turbine Francis e il loro utilizzo. - Le turbine Kaplan ed il loro utilizzo - Triangoli di velocità in ingresso e in uscita. - Dimensionamento di massima di una Francis. - Curve caratteristiche.

Unità ditattica 4: Termodinamica

- Calore e temperatura: lo scambio termico. - Grandezze fisiche termodinamiche. - Il primo e secondo principio della termodinamica. - Trasformazioni termodinamiche; - Cicli termodinamici.

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Unità didattica 5: Macchine termiche: motori a combustione interna

- Motori a carburazione (o a scoppio), motori a iniezione (o Diesel). - Motori a 2 tempi, motori a 4 tempi. - Rapporto volumetrico di compressione, velocità di rotazione dell’albero

motore, velocità media del pistone. - Diagrammi di funzionamento: ciclo Otto, ciclo Diesel, ciclo Indicato. - Rendimenti, potenza di un MCI - Curve caratteristiche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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RELIGIONE Professoressa Meola Marina Classe 5A La 5A è composta dai seguenti alunni: 1-BUONPENSIERO GAETANO 2-CATTANI MASSIMO 3-CRISCUOLO GREGORIO 4-FRETTI PASQUALE EMANUELE 5-FUNICIELLO GIUSEPPE 6-GHIRONI FLAVIO 7-MALAVASI MATTEO 8-MATTIOLI GIOVANNI 9-PACIFICO PASQUALE 10-ROVERSI STEFANO 11-STEFANI MARZIO RELAZIONE SULLA CLASSE 5A Il livello di preparazione raggiunto dalla classe è buono. In classe, durante lo svolgimento delle lezioni, si è sempre avvertita una viva cordialità ed interesse da rendere armonioso e vivace il rapporto fra l’insegnante e gli allievi. Le problematiche sono state trattate con particolare riguardo alla vita degli alunni. La metodologia prevede un’analisi dei testi e dei documenti sui tempi considerati, privilegiando una partecipazione attiva degli alunni con interventi orali. Lo svolgimento delle lezioni avviene attraverso l’esposizione dell’argomento trattato; successivamente si passa alla discussione sulle varie lezioni e chiarimento delle eventuali perplessità con una sintesi per la comprensione e la ricapitolazione delle lezioni precedenti. Gli obiettivi prefissati sono stati sostanzialmente raggiunti e le classe si è distinta per interesse e disponibilità ad approfondire gli argomenti proposti, anche se alcune problematiche sono state maggiormente seguite e la preparazione della classe è risultata omogenea pur in presenza di una diversa preparazione degli allievi. IL PROGRAMMA SVOLTO è IL SEGUENTE: 1) La coscienza morale. L’origine della coscienza individuale – La coscienza come autocoscienza- La coscienza e la verità- Quando la coscienza bara con se stessa- L’obiezione di coscienza –Responsabili della propria vita- Vivere secondo il cuore- La coscienza : testimone della verità –Una coscienza credente : in ascolto della parola di Dio – Una coscienza da educare- La libertà di coscienza- Coscienza- Legge- Libertà.

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2) Il mistero della sofferenza e della morte. L’atteggiamento di fronte alla sofferenza ed alla morte nella storia- L’uomo è creato per la vita ,ma muore perché è una creatura- Il rifiuto e la ribellione: la rivolta di Giobbe- La risposta di Dio in Cristo: il dono della vita eterna. 3) Il peccato: un dialogo interrotto. Un viaggio nel mondo del peccato e delle virtù- Il diavolo tentatore- Il peccato- Il peccato di Adamo- L’origine del male – Le conseguenze del peccato- Il peccato continua nella storia- L’opera di satana- Gesù sconfigge satana e perdona il peccato- L’insegnamento della Chiesa sul demonio ed il sacramento della riconciliazione. 4) I miracoli Concetto di miracolo nel cristianesimo, nel mondo pagano e nelle altre principali religioni- Gesù e i malati- I miracoli di Gesù quali segni del suo amore- I miracoli della Chiesa primitiva- Fede nei miracoli oggi. 5) Le domande dei giovani Il perché del male – Il senso della vita- Fede e ateismo- L’escatologia- Le sette sataniche- Rapporto tra genitori e figli- Il rispetto- ………….. 6) La Santità :un valore da vivere. La sfida delle beatitudini-Le beatitudini doni di una prospettiva nuova.

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TECNICA DELLA PRODUZIONE

Disciplina: Tecnica della produzione Docenti: prof.i Cavazzuti e Gesualdi Relazione generale Il programma si è articolato sui moduli della produzione metalmeccanica, dell’economia e dell’organizzazione aziendale e dei sistemi di qualità. Le lezioni sono state di tipo frontale con metodico coinvolgimento degli alunni, specialmente nei numerosi problemi svolti ed esecuzione di pezzi in officina con rilievi sui tempi, costi ed organizzazione della produzione. Azioni di recupero e di sostegno sono state svolte durante l’anno, generalmente “in itinere”. Le verifiche si sono basate su prove in classe, interrogazioni, lavoro impostato a casa e completato a scuola. I criteri di valutazione sono quelli assunti nel POF. Obiettivi di apprendimento - riconoscere le relazioni che accompagnano la produzione dei beni; - gestire tempi, metodi e costi di segmenti produttivi; - conoscere le modalità del controllo di qualità per analizzare ed intervenire nei

processi produttivi; - saper scegliere fra le varie tecniche di produzione, in particolare saper

confrontare le tecniche tradizionali con i metodi innovativi del CNC. Obiettivi raggiunti La classe ha raggiunto una maturazione quasi accettabile sul piano comportamentale, mentre sul piano dei contenuti si riscontra una preparazione non omogenea, nel complesso sufficiente. I candidati sanno impostare un programma di lavoro mediante cartellino del ciclo e foglio analisi. Sanno come impostare un controllo di qualità mediante carte X-R e con il metodo per attributi. Conoscono la struttura delle norme di qualità. La produzione mediante CAD – CAM è stata studiata nelle ore di terza area durante l’anno scolastico. I cicli di produzione sono stati impostati con lavorazioni alle macchine tradizionali e CNC. Gli alunni hanno conoscenza della struttura organizzativa di un’azienda, ne riconoscono le componenti, distinguendo impostazioni artigianali da quelle industriali. La classe dimostra un certo disorientamento sulle problematiche tecnico – economiche. La classe dimostra di avere una quasi sufficiente conoscenza dei legami che intercorrono fra la matematica e le leggi della produzione e dell’economia, fra le

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cause storiche e lo sviluppo dei sistemi di qualità, sulla formazione sperimentale che necessariamente un buon tecnico metalmeccanico deve possedere, sull’importanza, umana e giuridica, della correttezza delle relazioni

Programma svolto Principi di organizzazione aziendale: principi generali di organizzazione aziendale – Le aziende – Il mercato e le sue leggi fondamentali – Struttura delle aziende: organigramma – Settore commerciale – Settore amministrativo – Settore tecnico Controlli e collaudi : Evoluzione del collaudo: concetto di “qualità” – la certificazione della qualità – Tipi di controllo: totale e parziale – controllo statistico – Controllo statistico per attributi – Controllo statistico per variabili. Cicli di lavoro : Definizione e significato di ciclo di lavoro – Suddivisione del ciclo: fasi e operazioni – Fattori che influenzano il ciclo e individuazione di quello ottimale – Cartellino di lavorazione

Tempi di lavorazione alle macchine utensili: tempi accessori e principali, metodi per la misura, esecuzioni dei rilievi. Metodo dei tempi standard. Studio delle lavorazioni meccaniche: Analisi dei tempi di lavorazione. : Tempi attivi ed accessori – Calcolo dei tempi attivi per le varie macchine: tornio, trapano e fresatrice – Studio di fabbricazione: Definizione geometrica del prodotto – Rappresentazione grafica del prodotto – Attrezzature: riferimenti e appoggi, bloccaggi – Programmazione dei principali blocchi CNC per il tornio e la fresa. Analisi della fabbricazione: Determinazione del tempo totale di lavoro: Stima del tempo di preparazione e dei tempi accessori (tempo di preparazione macchine, tempi accessori) – Scheda analisi – Tempo totale di preparazione. Fabbisogno dei mezzi di produzione: Materiale (stato di fornitura: materiale indefinito in barre, materiale indefinito in lamiera, materiale definito in getti o stampati, calcolo del peso per pezzi di materiale qualsiasi) – Manodopera. Contabilizzazione dei costi di produzione: Elementi del costo di produzione – Costo della materia prima – concetto di ammortamento (ammortamento di immobili, ammortamento di macchinari, ammortamento di attrezzature) – Costo della manodopera – Spese generali – Spese varie – Determinazione del costo totale di produzione – Bilanci di convenienza – Determinazione del lotto limite ed economico.

Studi di fabbricazione: Sono stati sviluppati studi di fabbricazione corrispondenti agli esami di stato degli ultimi anni.

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Particolare attenzione e’ stata posta al ciclo di lavorazione, al calcolo del costo di produzione e, ove richiesto, alle tecniche di analisi lineare.

Piano di ammortamento di un’azienda per l’acquisto di macchinari ad attrezzature: il programma è stato svolto seguendo, per qualche argomento, il Manuale del Perito Meccanico e cataloghi aziendali. In seguito, per la maggiore semplicità del linguaggio (ritenuto più adatto al livello della classe) è stato utilizzato il testo “Tecnica della Produzione” – M. Olmastroni per i seguenti argomenti: studio dell’azienda, studio delle lavorazioni meccaniche, analisi della fabbricazione, linee di tendenza della produzione metalmeccanica, esempi di studi di fabbricazione.

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Disciplina Educazione Fisica Docente: prof. Garagnani Tullio

Contenuti disciplinari della materia

OBIETTIVI GENERALI Le attività svolte hanno privilegiato l’esperienza piuttosto che la prestazione. Si è

cercato infatti di coinvolgere in modo partecipato e sensibile gli studenti. Tali attività hanno permesso agli studenti un approccio educativo a diverse discipline sportive e a differenti attività motorie finalizzate. Il quadro educativo di riferimento ha inteso limitare l’approccio competitivo alle attività per favorire la cooperazione e la collaborazione tra gli studenti. Ciò premesso alcuni studenti hanno risposto con interesse agli impegni del gruppo sportivo, in particolare per ciò che riguarda il Cricket, sia a livello di Istituto che provinciale.

OBIETTIVI SPECIFICI RAGGIUNTI Il lavoro che si è svolto ha avuto come obiettivi primari raggiunti:

• educazione alla socialità • acquisizione di un linguaggio motorio individuale • presa di coscienza delle proprie potenzialità motorie • approfondimento operativo e teorico di attività motorie per favorire

l’acquisizione di capacità trasferibili anche al di fuori della scuola.

OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI Gli obiettivi trasversali su cui si è lavorato sono stati:

• educazione al rispetto reciproco, rifiuto di ogni forma di razzismo, coscienza dell'uguaglianza di tutti gli esseri umani e dei loro credo religiosi

• educazione al rispetto delle norme di Istituto, in particolare a quelle dell’educazione fisica e sportiva

• puntualità e più in generale educazione ad un’efficace organizzazione personale

• miglioramento dei rapporti interpersonali e della socializzazione in genere. In particolare, considerando l'”altro” come possibilità e non come limite

• Acquisizione di una coscienza di sé tale per cui sia inequivocabile il rifiuto di una visiona dualistica di stampo cartesiano dell'individuo, verso una considerazione complessiva della persona, volta all'altro e al futuro, forte del proprio essere considerato quale punto di partenza per nuove esperienze, mai come limite invalicabile di tipo culturale o religioso

PROGRAMMA SVOLTO Il programma delle attività proposte ha interessato le seguenti discipline sportive:

cricket, calcio, pallavolo e basket. Conoscenza tecnica e delle regole arbitrali. Il sistema scheletrico: accenni allo scheletro e alle principali articolazioni. Il sistema muscolare: analisi muscolare, tonificazione e allungamento dei principali

distretti muscolari.