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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI” Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale. 34133 TRIESTE - Via Giustiniano, 3 ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a. s. 2015/2016 redatto il Classe: V C Indirizzo: Scienze Umane Docente coordinatore: Marco Ragonese Composizione del Consiglio di classe Docente Materia insegnata * Burla Andreina Scienze Motorie Cautadella Maria Claudia Storia Dordolo Valentina Religione Cattolica Gaglione Angela Lingua e cultura Inglese Loi Elisa Scienze Naturali Lozar Luisa Lingua e Letteratura Italiana, Lingua a e cultura Latina Ragonese Marco Storia dell’Arte * Romanelli Marina Matematica, Fisica * Zibai Elsa Scienze Umane, Filosofia (*) commissario interno Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Oliva Quasimodo

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale .

34133 TRIESTE - Via Giustiniano, 3

ESAME DI STATO

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

a. s. 2015/2016

redatto il

Classe: V C Indirizzo: Scienze Umane

Docente coordinatore: Marco Ragonese

Composizione del Consiglio di classe

Docente Materia insegnata

* Burla Andreina Scienze Motorie

Cautadella Maria Claudia Storia

Dordolo Valentina Religione Cattolica

Gaglione Angela Lingua e cultura Inglese

Loi Elisa Scienze Naturali

Lozar Luisa

Lingua e Letteratura Italiana, Lingua a

e cultura Latina

Ragonese Marco Storia dell’Arte

* Romanelli Marina Matematica, Fisica

* Zibai Elsa Scienze Umane, Filosofia

(*) commissario interno

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Oliva Quasimodo

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Indice

1. Composizione Consiglio di Classe………………………………….………………..…………..3

2. Presentazione sintetica della classe ed elenco alunni……………………………..………..…3

3. Obiettivi educativi e formativi generali raggiunti……………………………….………….....4

4. Abilità e competenze raggiunte………………………………………………….………..….….4

5. Attività di approfondimento e pluridisciplinari svolte nell’anno in corso nella classe.....5

6. Esperienze progettuali significative realizzate nel corso del triennio…………………...…5

7. Modalità di sviluppo della didattica: metodi, mezzi e spazi…………………….…………..6

8. Criteri e strumenti di valutazione…………………………………………….……………..….7

9. Prove effettuate in preparazione all’Esame di stato………………………………….……14

10. Relazioni finali……………………………………………………………………….…………50

- Lingua e letteratura Italiana…...….50

- Lingua e Cultura Latina……………55

- Storia…………………………………63

- Scienze Umane………………………67

- Filosofia………………………..……69

- Matematica………………………….71

- Fisica…………………………...……73

- Lingua e Cultura Inglese………….75

- Scienze Naturali……………...……78

- Storia dell’Arte…………………….80

- Scienze Motorie……………...……82

- IRC………………………………….84

11. Programmi dei singoli insegnamenti………………..……86

- Lingua e letteratura Italiana…….86

- Lingua e Cultura Latina………….97

- Storia…………………………..….104

- Scienze Umane………………..…106

- Filosofia……………………..…..108

- Matematica…………………..….110

- Fisica…………………………....112

- Lingua e Cultura Inglese…...…114

- Scienze Naturali………….……116

- Storia dell’Arte…………..……118

- Scienze Motorie……….…..….121

- IRC……………………………..122

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1. Composizione del Consiglio di classe

Il CdC nell’anno scolastico 2015/2016 è così composto:

Docente Materia insegnata Continuità didattica

sul triennio

* Burla Andreina Scienze Motorie Dal terzo anno

Cataudella Maria Storia Dal quarto anno

Dordolo Valentina Religione Cattolica Dal quarto anno

Gaglione Angela Lingua e cultura Inglese Dal terzo anno

Loi Elisa Scienze Naturali Dal terzo anno

Lozar Luisa

Lingua e Letteratura Italiana, Lingua a

e cultura Latina

Dal terzo anno

Ragonese Marco Storia dell’Arte

Dal quarto anno (in sostituzione della titolare

Prof. Petrosino. Al terzo anno

la classe ha avuto un altro

docente).

* Romanelli Marina Matematica, Fisica Dal quarto anno

*

Zibai Elsa Scienze Umane, Filosofia

Dall’anno scolastico in

corso. Nei quattro anni

precedenti la classe ha

avuto un altro docente per

Sc. Umane, mentre per

Filosofia è stato differente

al terzo e al quarto anno

Come si evince dalla tabella, al quarto anno sono cambiati i docenti di Religione, Storia,

Filosofia, Matematica e Fisica, Storia dell’arte. Al quinto anno è cambiato il docente di Scienze

Umane e Filosofia. L’insegnamento di Storia dell’Arte ha visto, al terzo anno, susseguirsi, in

sostituzione della titolare, diversi docenti mentre al quarto e al quinto anno, eccezion fatta per

un breve periodo all’inizio dell’anno scolastico in corso, lo stesso docente ha potuto garantire la

continuità didattica.

2. Presentazione sintetica della classe ed elenco alunni

La classe, alla data di stesura di questo documento, è formata da quattordici alunni (undici

femmine, tre maschi), di cui due (un maschio e una femmina) seguono un Piano Educativo

Individualizzato, secondo le direttive della Legge 104. L’attuale configurazione – seguente al

ritiro di un alunno nel mese di Novembre – presenta tredici alunni facenti parte della classe dal

quarto anno e un’alunna proveniente da un istituto privato da quest’anno scolastico.

La classe si è dimostrata coesa, per lo più ben disposta all’accoglimento delle sollecitazioni

provenienti dai docenti. I risultati definiscono un gruppo interessato alle materie

d’insegnamento e delineano, in diversi casi, un progresso sensibile in termini di conoscenze e

competenze nell’arco del quinquennio. Questa attitudine ha trovato riscontro nei diversi progetti

e nelle iniziative che hanno visto coinvolta la classe e registrato ottimi riscontri. La situazione

nel complesso soddisfacente fin qui descritta ha spesso compensato una sottesa carenza

nell’organizzazione del lavoro e delle consegne affidate, talvolta oggetto di discussione e

confronto dialettico con i docenti.

Cognome Nome Provenienza

Argenti Alessia Questo istituto (dal terzo anno)

Chincich Francesca Questo istituto (dal terzo anno)

Cocevari Emma Questo istituto (dal terzo anno)

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Fernandelli Nicole Questo istituto (dal quarto

anno) Frullani Francesco Questo istituto (dal terzo anno)

Malle Marta Questo istituto (dal terzo anno)

Marincich Sara Questo istituto (dal terzo anno)

Murkovic Myriam Questo istituto (dal terzo anno)

Niro Antonio Questo istituto (dal terzo anno)

Pangherz Alice Questo istituto (dal terzo anno)

Ravanetti Francesco Questo istituto (dal terzo anno)

Samorè Giulia Questo istituto (dal terzo anno)

Todde Eleonora Questo istituto (dal terzo anno)

Treu Andrea Altro istituto (dal quinto anno)

3. Obiettivi educativi e formativi generali raggiunti

In accordo con quanto stabilito nel Piano dell’Offerta Formativa, nel triennio (e all’ultimo anno

in particolare) sono stati perseguiti i seguenti obiettivi Educativi:

- l’acquisizione ed il consolidamento di un’autonoma capacità di giudizio e scelta;

- l’acquisizione dell’attitudine scientifica del pensiero, attraverso la disponibilità al dubbio e

alla ricerca.

E i seguenti obiettivi Didattici, che, a vari livelli, hanno consentito agli alunni di:

- possedere competenze e conoscenze linguistiche che permettano loro di esprimersi in forma

corretta, padroneggiando il registro formale e i linguaggi specifici;

- aver acquisito le capacità logiche di astrazione (analisi e sintesi) e di collegamento anche

multidisciplinare;

- aver acquisito le capacità di elaborare criticamente i contenuti, di interpretare e

problematizzare;

- aver acquisito la capacità di esprimere giudizi autonomi motivati su dati oggettivi;

- aver acquisito la capacità di relazionarsi con comportamenti culturali diversi sviluppando le

strategie per rapportarsi con persone e ambienti altri dal proprio.

Inoltre, tutte le discipline rappresentate negli Indirizzi di studio perseguono attraverso varie

strategie l'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza:

- imparare ad imparare

- progettare

- comunicare

- collaborare e partecipare

- agire in modo autonomo e responsabile

- risolvere problemi

- individuare collegamenti e relazioni

- acquisire ed interpretare l’informazione

4. Abilità e competenze raggiunte

Sul piano delle competenze gli studenti hanno dimostrato di:

- saper gestire il proprio tempo e organizzare lo studio;

- produrre testi orali e scritti (relativi a tematiche culturali dei vari ambiti di studio) con

chiarezza logica e precisione lessicale;

- applicare i concetti e i termini specifici introdotti nell’ambito delle diverse discipline nella

soluzione di nuovi problemi;

- adoperare in modo consapevole gli strumenti introdotti nell’ambito delle diverse discipline;

- essere in grado di individuare le strutture caratterizzanti linguaggi di diversa natura.

Sul piano delle abilità gli studenti hanno saputo dimostrare di:

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- saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche,

filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-

educativo;

- saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale,

con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle

pratiche dell’educazione formale e non, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai

fenomeni interculturali;

- possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica le principali

metodologie relazionali e comunicative.

5. Attività di approfondimento e pluridisciplinari svolte nell’anno in corso nella classe

Durante tutto l’anno scolastico, la classe è stata coinvolta, con risultati soddisfacenti e riscontri

molto positivi, in diverse iniziative di approfondimento nelle singole discipline.

Scienze motorie:

- Lezioni pratiche sul rugby in collaborazione di un’atleta nazionale della disciplina, Alice

Trevisan, e di alcuni giocatori della squadra locale della Venjulia Trieste.

Scienze naturali:

- Incontro con specialisti e operatori dell’Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i

Tumori (ANVOLT) sui temi: “Prevenzione dei tumori cutanei” e “Prevenzione da

Papillomavirus HPV e altre malattie sessualmente trasmesse MST”

Filosofia:

Con finalità interdisciplinari sono state svolte alcune lezioni in compresenza che hanno

interessato sia argomenti comuni a Filosofia e Scienze Umane. In particolare:

- Le teorie estetiche della scuola di Francoforte, con particolare riferimento alla sociologia

della musica con il prof. G. Baldini;

- “Il personalismo filosofico di J. Maritain” con il prof. F. Skodler;

La classe inoltre ha affrontato un modulo CLIL (inglese) con il prof. F. Ciaramaglia su K.

Popper “The open society and his enemies”.

Storia:

- Conferenza tenuta da Gherardo Colombo Voci del verbo furbare, sulla corruzione e la

prevaricazione;

- Conferenza tenuta da Romano Sauro sulla figura del nonno Nazario Sauro, eroe e martire

della Prima Guerra Mondiale;

- Visita guidata presso il “Kleine Berlin”: complesso di gallerie antiaeree a Trieste

Storia dell’Arte:

- L’ossessione della realtà: realismo, surrealismo, iperrealismo;

Attività pluridisciplinari::

Filosofia, Scienze umane, Storia dell’Arte: La biopolitica e l’arte in ambito novecentesco

Storia, Italiano: visione degli spettacoli teatrali Vipere di C. Tolazzi e Rumoroso silenzio di L.

Andreini presso il Teatro “La Contrada; Come cavalli che dormono in piedi - Demoghèla. Storie

dal fronte nordorientale di P. Rumiz presso il Teatro “Rossetti” e Sarajevo il 28 giugno,

iniziativa del Teatro “Rossetti” e del Museo “Diego de Henriquez”.

Italiano, Latino, Storia dell’Arte: visita alla mostra Escher, presso il complesso degli Eremitani

a Treviso

6. Esperienze progettuali significative realizzate nel corso del triennio

La classe è stata coinvolta, grazie alla propria attitudine positiva e propositiva, in diversi

progetti nel corso del triennio. Si ricordano:

a.s. 2014-2015

- Illustrazioni per il libro La gabbianella e il gatto, con testo semplificato e codificato con i

simboli della “Comunicazione Aumentativa Alternativa”, nell’ambito del progetto Strategie

di semplificazione del testo scritto con immagini codificate della Comunicazione

Aumentativa Alternativa” promosso dall’Anfass, ASS n.1 Triestina, Liceo Carducci Dante e

presentato in pubblico il 7 ottobre 2015 ;

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- Laboratorio di scrittura giornalistica, in collaborazione con il quotidiano “il Piccolo”.

a.s. 2015-2016

- Progetto Positivi alla salute proposto dalla U.I.S.P. con lezioni sul doping e sull’autostima

tenute dalla psicologa Fulvia Merlak (presidente U.I.S.P. di Trieste);

- Progetto Guida sicura tenuto dalla Polizia Locale di Trieste presso la sede cittadina;

- Progetto Ad-Est: il Dono della memoria, viaggio d’istruzione in Bosnia-Harzegovina a cura

dell’associazione RIME;

- Progetto “Scuola Amica”, promosso dall’URS FVG in collaborazione con l’Unicef;

- Incontro “Europe Direct”, nell’ambito della promozione del servizio civile all’estero;

- Alcuni alunni hanno conseguito la certificazione linguistica esterna, livello PET.

7. Modalità di sviluppo della didattica: metodi, mezzi e spazi

La didattica della classe è stata articolata metodologicamente dai singoli docenti in modo da

prevedere lezioni frontali, lezioni dialogate e dibattiti in aula (specialmente negli incontri di

approfondimento tematico). I moduli didattici svolti sono stati oggetto di verifica orale e scritta,

secondo le modalità scelte autonomamente da ciascun docente coerentemente con le indicazioni

del POF. Per lo svolgimento delle lezioni sono stati utilizzati i computer presenti in aula e il

rispettivo video-proiettore, nonché delle attrezzature multimediali in occasione dei progetti

proposti. Tutte le attività didattiche si sono svolte nella sede di via Corsi, in aula o in sala video.

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8. Criteri e strumenti di valutazione

Il rendimento scolastico di ogni alunno è stato verificato mediante verifiche scritte e orali. In

particolare, le prime sono state strutturate dai singoli docenti seguendo le tipologie previste –

componimento, saggio breve, risposte brevi, risposte multiple – in modo da potere avere una

valutazione completa e garantire allo studente un’adeguata preparazione rispetto all’esame

finale. La valutazione delle prove scritte e delle interrogazioni orali, espresse in decimi, ha

seguito i criteri stabiliti collegialmente e sintetizzati nella seguente tabella:

voto Giudizio

1 Non viene trasmesso alcun messaggio (prova nulla)

Prestazione nulla

2 Assenza di conoscenze, frammentarietà

Messaggio contraddittorio e incomprensibile.

Prestazione quasi nulla

3 Contenuti non pertinenti alle richieste.

Esposizione incoerente.

Difficoltà di interpretazione.

Del tutto insufficiente

4 Riferimenti inadeguati al tema proposto.

Informazione molto carente e disorganica.

Difficoltà di comprensione ed errori diffusi.

Uso scorretto della lingua.

Gravemente insufficiente

5 Riferimenti imprecisi e lacunosi al tema proposto.

Informazioni superficiali.

Discorso poco coerente.

Espressione ostacolata da esitazioni e ripetizioni.

Impropria terminologia specifica.

Insufficiente

6 Riferimenti nel complesso adeguati al tema proposto.

Possesso delle informazioni fondamentali.

Sostanziale correttezza lessicale.

Sufficiente orientamento nei contenuti

Sufficiente

7 Riferimenti corretti, precisi e più approfonditi rispetto al

livello precedente.

Espressione pertinente, coerente e consequenziale.

Adeguata padronanza della terminologia specifica.

Discreto

8 Ricchezza di informazioni.

Capacità di organizzazione e rielaborazione personale dei

contenuti.

Apporto personale e contributi significativi.

Padronanza, scioltezza ed efficacia espositiva.

Buono

9 Informazioni ben organizzate e contestualizzate in modo

preciso e originale.

Spunti personali e riferimenti multidisciplinari.

Esposizione molto fluida supportata da un lessico ricco e

sempre pertinente e da coerenza argomentativa.

Ottimo

10 Dati analizzati criticamente, rielaborati con collegamenti

interdisciplinari autonomamente effettuati

Argomentazione molto efficace.

Lessico originale e ricco. Prova brillante.

Apporti personali e originali

Eccellente

Per l’attribuzione del voto di condotta sono stati seguiti i criteri stabiliti collegialmente e

riportati nel Piano per l’Offerta Formativa 2015/2016 con i seguenti parametri:

10: comportamento ineccepibile, consistente nell’assolvimento dei doveri scolastici, nella

partecipazione al dialogo educativo, nel rispetto per le persone e per l’ambiente scolastico, nella

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collaborazione e nella partecipazione attiva alle attività proposte esercitando un ruolo esemplare

all’interno della classe;

9: comportamento sostanzialmente corretto, ma non ineccepibile, anche se in presenza di

richiami o annotazioni sul registro di classe ritenuti di lieve entità dal Consiglio di Classe; o

di un numero limitato di assenze ingiustificate, ma senza richiami scritti o avvisi disciplinari alle

famiglie;

8: comportamento non sempre adeguato che ha dato luogo almeno ad un’annotazione

personale sul registro di classe o ad un richiamo scritto, ritenuti di seria entità dal Consiglio di

classe o ad un avviso disciplinare inviato alla famiglia anche tramite libretto scolastico;

molte assenze e/o ritardi, di cui alcuni non giustificati; superamento del numero consentito

di entrate e uscite nel periodo.

7: comportamento spesso inadeguato che ha dato luogo a più di un’annotazione personale

sul registro di classe, o richiamo scritto, o avviso disciplinare alla famiglia, anche tramite

libretto scolastico, con riferimento alla gravità del comportamento sanzionato; numero

considerevole di assenze e/o ritardi di cui diversi non giustificati; superamento del numero

consentito di entrate e uscite nel periodo.

6: comportamento inadeguato, inosservanza delle regole, che ha dato luogo a sanzioni più

gravi rispetto a quelle sopra indicate e descritte nella tabella A del regolamento di disciplina

dell’Istituto, anche in presenza di eventuale recidiva. Comportamenti che hanno determinato la

sanzione dell’allontanamento dalla comunità scolastica (tab. B) per periodi non superiori a

15 giorni, anche se non ratificata dall’organo di garanzia. Numero considerevole di assenze e

ritardi non giustificati, consistente superamento del numero consentito di entrate e uscite nel

periodo. La sanzione dell’allontanamento può comportare comunque, nella valutazione del

primo periodo, un voto insufficiente.

All’attribuzione dei voti da parte del Consiglio di classe concorrono le eventuali

informazioni aggravanti, fornite dai docenti in sede di scrutinio intermedio e finale, anche in

assenza di notazioni disciplinari sul registro di classe o a integrazione di esse, relative a

comportamento generale degli studenti, alla partecipazione al dialogo educativo, al corretto e

diligente assolvimento dei doveri scolastici, sia in classe che fuori classe, che rivestano

carattere di persistenza. Tali informazioni, se accolte dal consiglio per determinare la

valutazione del comportamento, vengono verbalizzate con il nome o i nomi dei docenti

proponenti.

Tutti i voti sono assegnati a maggioranza semplice.

Con riferimento al Regolamento di disciplina dell’Istituto, per le sanzioni disciplinari

previste dalla tabella B, che hanno dato luogo all’allontanamento superiore a 15 giorni, si

attribuisce un voto in condotta insufficiente, inferiore al 6. In particolare:

5: comportamenti che hanno portato all’allontanamento dalla comunità scolastica per periodi

superiori a 15 giorni e non vi sia stato ravvedimento dello studente oggettivamente riscontrato

dal Consiglio di classe; in caso contrario il Consiglio di classe potrà attribuire un voto

superiore. Nel primo periodo anche per un allontanamento inferiore ai 15 giorni.

4 o inferiore: comportamenti che hanno determinato l’allontanamento fino al termine

dell’anno scolastico, quando siano stati commessi reati gravi o vi sia pericolo per l’incolumità

delle persone.

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La valutazione delle prove in preparazione dell’esame di stato si è avvalsa di tabelle decise

collegialmente. In particolare per gli elaborati della prima prova si è utilizzato lo schema seguente,

con elementi di valutazione comuni alle diverse tipologie:

Competenze linguistico espressive e

testuali

ortografia

controllo insufficiente 0

controllo sufficiente/discreto 0,5

controllo buono/ottimo 1

punteggiatura

controllo insufficiente 0

controllo sufficiente/discreto 0,5

controllo buono/ottimo 1

morfo-sintassi, coesione, connettivi

controllo gravemente insufficiente 0

controllo insufficiente 0,5

controllo lievemente insufficiente 1

controllo sufficiente/discreto 1,5

controllo buono/ottimo 2

lessico, registro linguistico, coerenza

semantica

contollo insufficiente 0 –

0,5

controllo lievemente insufficiente 1

controllo sufficiente/discreto 1,5

controllo buono/ottimo 2

coerenza tematica e logica

assente o inadeguata 0 –

0,5

isolate carenze 1

sostanzialmente adeguata 1,5

pienamente soddisfacente 2

Capacità di rielaborazione critica ed originalità

espositiva

assenti 0

in parte presenti 0,5

presenti

1

Elementi di valutazione relativi alle specifiche tipologie:

Competenze specifiche tipologia “A”

comprensione del testo

assente 0

gravemente carente 0,5

non del tutto adeguata 1

adeguata 1,5

completa e corretta 2

analisi del testo

assente

0

gravemente carente 0,5

non del tutto adeguata 1

adeguata 1,5

approfondita 2

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interpretazione complessiva ed

approfondimenti

assenti 0

carenti

0,5 - 1

adeguati 1,5

approfonditi 2

Competenze specifiche tipologia “B”

rispetto dei vincoli comunicativi

(destinatario, titolo, collocazione,

estensione)

mancato rispetto dei vincoli 0-0,5

adeguato rispetto dei vincoli 1

selezione e citazione dei documenti

assente 0

semplice ma adeguata 0,5

bene articolata 1

comprensione ed interpretazione dei

documenti

nell’insieme gravemente carente 0-0,5

uso nel complesso inadeguato dei documenti 1-1,5

limitate o poco adeguate 2

nell’insieme adeguate 2,5

piena comprensione e matura interpretazione 3

integrazione con informazioni

congruenti

assente 0

semplice ma adeguata 0.5

bene articolata 1

Competenze specifiche tipologie “C” o

“D”

pertinenza dei contenuti rispetto alla traccia

assente

0

solo

parziale

0,5

piena 1

efficacia delle argomentazioni

gravemente carente 0

carente

0,5 - 1

non del tutto adeguata 1,5

adeguata 2

particolarmente articolata 2,5

ricchezza dei contenuti

gravemente carente 0

carente 0,5

non del tutto adeguata 1

adeguata 1,5

particolarmente articolata 2 - 2,5

Il “livello di sufficienza” viene indicato, in neretto, per ogni singola competenza e riporta i punteggi

parziali che, sommati, consentono di raggiungere appunto la valutazione sufficiente di 10/15. Per il

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passaggio dalla valutazione in quindicesimi a quella in decimi, ci si baserà sui criteri concordati a

livello collegiale e comunicati alle classi. Nel caso in cui lo studente non svolga la prova, il voto

attribuito sarà pari a 1, come da criteri concordati a livello collegiale.

Per la seconda prova la valutazione degli elaborati ha seguito la seguente tabella:

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

Candidato............................................................................... Classe..................................

1. Comprensione e rispondenza alla traccia

Comprensione e sviluppo insufficienti 0-1

Comprensione parziale e sviluppo non del tutto pertinente 2

Individuazione corretta del nucleo concettuale e sviluppo pertinente 3*

2. Correttezza morfosintattica e proprietà lessicale

Presenza di errori ortografici e/o di numerose improprietà morfosintattiche e lessicali 0-1

Esposizione per lo più corretta e appropriata nella sintassi e nel lessico 2*

Esposizione corretta sintatticamente e lessico appropriato 3

3. Conoscenza degli argomenti trattati

Conoscenze frammentarie e/o informazioni gravemente scorrette 0-1

Conoscenze parziali e informazioni non sempre corrette 2

Conoscenze sufficienti e informazioni sostanzialmente corrette 3*

Conoscenze adeguate e informazioni corrette 4

Conoscenze complete e approfondite 5

4. Organizzazione logica dell’argomentazione e rielaborazione personale

Uso non corretto dei passaggi logici; ordine confuso degli argomenti 0-1

Sviluppo ordinato e lineare, anche se non del tutto personale 2*

Presenza di un filo logico chiaro e coerente e di una parziale rielaborazione 3

Sviluppo coerente e rielaborato in modo personale 4

Totale

…....../15

Il “livello di sufficienza” viene indicato, con un asterisco, per ogni singola competenza e riporta i punteggi

parziali che, sommati, consentono di raggiungere la valutazione sufficiente di 10/15.

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Per il passaggio dalla valutazione in quindicesimi a quella in decimi, ci si baserà sui criteri concordati a livello

collegiale e comunicati alle classi.

Nel caso in cui lo studente non svolga la prova, il voto attribuito sarà pari a 1, come da criteri concordati a

livello collegiale.

La valutazione dei quesiti inseriti nella simulazioni di terza prova dell’esame di stato effettuate

durante l’anno si è basata sui parametri fissati nella griglia di valutazione concordata a livello

collegiale. Analogamente, per la conversione dei voti espressi in quindicesimi al voto in decimi,

si è fatto riferimento alla tabella di conversione approvata a livello collegiale. Entrambe le

tabelle vengono di seguito allegate.

G R I G L I A D I V A L U T A Z I O N E D E L L A T E R Z A P R O V A S C R I T T A

Candidato ............................................................ Classe ...................

a) Aderenza alla traccia proposta

Assente 0

Parziale 1

Completa 2

b) Correttezza e qualità delle informazioni

Non viene data alcuna informazione 0

Informazioni gravemente scorrette e/o del tutto frammentarie 1

Informazioni scorrette e/o molto parziali 2

Informazioni parziali e imprecise 3

Informazioni fondamentali sostanzialmente corrette 4

Tutte le informazioni fondamentali risultano corrette 5

Informazioni corrette ed esaurienti 6

c) Organizzazione del discorso in forma logica e coerente

Inadeguata 0-1

Complessivamente adeguata 2

Efficace 3

d) Padronanza del linguaggio specifico e correttezza espositiva

Gravemente carente 0-1

Presenza di improprietà e di un registro linguistico incerto 2

Esposizione per lo più corretta ed appropriata 3

Lessico appropriato e vario, esposizione corretta 4

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Totale: …………………./quindicesimi

l “livello di sufficienza” viene indicato, in neretto, per ogni singola competenza e riporta i punteggi parziali che, sommati,

consentono di raggiungere appunto la valutazione sufficiente di 10/15. Per il passaggio dalla valutazione in quindicesimi

a quella in decimi, ci si baserà sui criteri concordati a livello collegiale e comunicati alle classi. Nel caso in cui lo studente

non svolga la prova, il voto attribuito sarà pari a 1, come da criteri concordati a livello collegiale.

TABELLA DI CORRISPONDENZA QUINDICESIMI / DECIMI

Voto in

decimi

Descrittori Punt. in quindicesimi

Prove scritte

1 Prova nulla Non viene trasmesso alcun messaggio,

prova nulla 1

2 Prova quasi

nulla

Assenza di riferimenti, frammentarietà,

messaggio contraddittorio e

incomprensibile

2-4

3 Prova del

tutto

insufficiente

Contenuti non pertinenti alle richieste,

esposti in modo incoerente e di difficile

interpretazione

5

4 Prova

gravemente

insufficiente

Riferimenti inadeguati al tema proposto;

informazione molto carente e disorganica;

difficoltà di comprensione, errori diffusi;

uso scorretto della lingua

6-7

4/5 8

5 Prova

insufficiente

Riferimenti imprecisi e lacunosi al tema

proposto; informazioni superficiali;

discorso poco coerente; espressione

ostacolata da esitazioni e ripetizioni,

impropria nella terminologia specifica

9

6 Prova

sufficiente

Riferimenti nel complesso adeguati al tema

proposto; possesso delle informazioni

fondamentali, eventualmente acquisite in

modo mnemonico; sostanziale correttezza

lessicale

10

6/7 11

7 Prova

discreta

Riferimenti corretti e precisi, più

approfonditi rispetto al livello precedente;

espressione pertinente, coerente,

consequenziale; adeguata padronanza della

terminologia specifica

12

8 Prova buona Ricchezza di informazioni, capacità di

organizzazione e rielaborazione personale

dei contenuti; padronanza, scioltezza ed

efficacia dispositiva

13

9 Prova ottima Informazioni ben organizzate e

contestualizzate in modo preciso ed

originale; spunti personali e riferimenti

14

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multidisciplinari; esposizione molto fluida

supportata da un lessico ricco e sempre

pertinente

10 Prova

eccellente

Dati analizzati criticamente, rielaborati con

collegamenti interdisciplinari

autonomamente effettuati; lessico

originale e ricco, prova brillante

15

9. Prove effettuate in preparazione all’Esame di stato

Durante l’anno sono state effettuate alcune simulazioni di preparazione all’esame di stato

secondo il seguente calendario:

Simulazione prima prova

1 dicembre 2015

27 aprile 2016

Simulazione seconda prova

17 marzo 2016

28 aprile 2016

Simulazione terza prova

11 dicembre 2015 (tipologia B): Storia, Filosofia, Matematica, Scienze Naturali

23 marzo 2016 (tipologia A): Inglese, Lingua a e cultura Latina, Storia dell’Arte, Filosofia

2 maggio 2016 (tipologia B): Scienze motorie, Scienze Naturali, Lingua a e cultura Inglese,

Storia

Di seguito vengono allegate, nell’ordine sopra descritto, le prove somministrate agli alunni

in occasione delle simulazioni effettuate in preparazione dell’Esame di Stato.

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ISIS CARDUCCI - DANTE

a.s. 2015-2016

Simulazione della I prova scritta dell'Esame di Stato

1 dicembre 2015

Svolgi la prova, scegliendo una delle tracce qui di seguito proposte. Tempo a disposizione 6 ore.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Silvia Bonino, Di tutto e di più. Le difficoltà della scelta., in “Psicologia contemporanea”, luglio-agosto 2008

I mezzi tecnologici oggi a disposizione hanno grandemente esteso in numerosi campi le nostre

possibilità di realizzazione, rendendole talmente ampie da essere talvolta quasi infinite. Ad esempio, con

una macchina fotografica tradizionale si poteva fare un numero limitato di foto, sia per le caratteristiche

tecniche dell'apparecchio sia per il costo dello sviluppo o della stampa. Gli apparecchi fotografici digitali

hanno cambiato radicalmente la situazione, poiché permettono un numero elevatissimo di scatti, con scarso

ingombro e spesa irrisoria. Anche l'accesso a internet permette di avere a disposizione con facilità un numero

enorme di informazioni che in passato sarebbe stato possibile raccogliere con fatica, a prezzo di telefonate,

richieste di materiale a enti lontani, spostamenti fisici, consultazioni varie di biblioteche, schedari e libri. La

maggioranza di queste informazioni in realtà non era affatto disponibile. Al contrario, oggi ci si può

collegare da casa, dal proprio tavolo di lavoro, a un gran numero di siti, con un costo che, con molti

abbonamenti, è assai ridotto. Inoltre internet è diventato sempre più uno strumento non solo per accedere a

informazioni, musica, immagini e televisione, ma anche per condividerle in modo interattivo, aprendo

possibilità di realizzazione quasi illimitate. Un esempio ulteriore, più familiare e noto a tutti ormai da tempo,

è quello del telecomando, che permette di scegliere con facilità, all'istante e senza muoversi dalla poltrona,

quale programma televisivo seguire. Questa opportunità si è negli ultimi anni enormemente dilatata grazie

all'aumento del numero dei canali satellitari.

L’espansione pressoché infinita delle proprie possibilità di informazione e di realizzazione pone

però molti problemi. [...] Soffermiamoci sul problema della scelta e della decisione.

La possibilità di realizzazione quasi illimitata dei propri desideri, anche i più effimeri, rende

infatti molto difficile la scelta, con il rischio di non arrivare mai a una decisione ma semplicemente di

abbandonarsi al flusso casuale delle possibilità che via via si offrono. In concreto: quali foto scattare, quando

ogni momento della giornata o del viaggio può essere immortalato? Quali finestre del sito e quali

collegamenti decidere di aprire, dal momento che innumerevoli sono gli argomenti accattivanti che

vengono proposti? Quale canale scegliere di guardare, quando tutti incuriosiscono e sono accessibili? Il

risultato è spesso una deriva inconcludente. Non riuscendo a decidere che cosa fotografare, si

finisce per scattate in continuazione, impedendosi così di realizzare fotografie significative o di vivere

davvero le emozioni che la realtà suscita, se solo la si guarda senza il filtro continuo della macchina

fotografica [...]. Senza una scelta su quali finestre e link aprire nel sito che stiamo visitando, si finisce per

passare ore saltando tra argomenti disparati che in realtà non ci interessano e che suscitano solo un'attenzione

momentanea, con il risultato di sprecare il tempo che avevamo a disposizione e di non concludere nulla. Se

non si sceglie quale programma televisivo guardare, si finisce per saltellare da un canale all'altro, in una

frammentazione e confusione di immagini e di temi in cui nulla viene seguito, compreso, goduto.

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In tutti i casi occorrerebbe fare una cernita e arrivare a una decisione, che comporta

necessariamente l'esclusione di molte opportunità a favore di poche altre o addirittura di una sola.

Quest'operazione può apparire a molti assai difficile, poiché la scelta è vista in modo negativo come

una limitazione e non come una possibilità di vera realizzazione, data la natura finita dell'essere

umano. Le difficoltà di scegliere sono particolarmente evidenti nell'adolescenza, quando si vorrebbe

tutto fare e tutto realizzare. Gli attuali mezzi tecnologici sembrano rendere possibile questo sogno di

onnipotenza, al quale non sfuggono per la verità anche molti adulti. [...]

Che cosa fare, allora, per impedire la confusione, lo spreco di tempo e di energie e infine lo sconforto

per la tardiva constatazione che la realtà non permette di realizzare tutto? Di fronte all'abbondanza

di proposte e opportunità è più che mai urgente un'educazione alla scelta, che passa, in concreto, attraverso

un'analisi di quali sono i propri scopi, e di conseguenza di quali attività sono più adatte per raggiungerli. A

partire dai semplici e immediati compiti della vita quotidiana, è utile che i ragazzini vengano abituati a

chiedersi: che cosa voglio realizzare? quale obiettivo voglio ottenere? In che modo ci posso arrivare?

attraverso quali passaggi?

Questo esercizio nella vita di tutti i giorni aiuta poi il ragazzo, diventato adolescente e

giovane, a interrogarsi anche su obiettivi più lontani e difficili, che richiedono una pianificazione

maggiore. È insomma necessario che tutti fin da bambini si abituino a chiedersi perché stanno facendo

qualcosa - come fare una foto, navigare su internet, guardare un programma televisivo - senza permettere

che le azioni siano il risultato di una scelta mancata, del lasciarsi andare alle accattivanti proposte esterne.

Abituarsi a questa riflessione non toglie spontaneità alla scelta né la rende più fredda o intellettualistica.

Al contrario, è l'unico modo per scegliere davvero in modo genuino e autonomo, autodiretto e non

eterodiretto, e per vivere di conseguenza emozioni sentite.

1. COMPRENSIONE

Riassumi il contenuto del brano evidenziando i concetti essenziali (circa 15 righe).

2. ANALISI

2.1 L'autrice indica quali siano i vantaggi permessi dai moderni mezzi tecnologici e in

particolare da internet: individua il passaggio dove essi vengano elencati e rintraccia gli aspetti lessicali che

più connotano positivamente tali elementi.

2.2 In che senso l'autrice ritiene centrale il problema della scelta e della decisione? Quali

esempi presenta a sostegno della sua tesi? A quali elementi stilistici ricorre per rendere più efficace la sua

argomentazione?

2.3 Per quali ragioni i ragazzi sono particolarmente esposti al problema della scelta? In che modo è possibile,

secondo l'autrice, aiutarli?

2.4 Cosa significa il termine eterodiretto, alla riga 55? Prova a riformulare la frase che lo contiene,

utilizzando un’altra espressione che lo sostituisca adeguatamente.

3. INTERPRETAZIONE E APPROFONDIMENTI

Da' un'interpretazione complessiva del brano letto e illustra il significato del titolo Di tutto e di più. Le

difficoltà della scelta. Spiega poi qual è la tua opinione in merito e se ti senti di condividere i suggerimenti

proposti dall'autrice.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o

in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi

che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

B 1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: Poeti e letterati dell'Ottocento di fronte alla figura femminile

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DOCUMENTI

Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, / da chiuso morbo combattuta e vinta, / perivi, o tenerella. E non vedevi

/ il fior degli anni tuoi; / non ti molceva il core / la dolce lode or delle negre chiome, / or degli sguardi

innamorati e schivi; / né teco le compagne ai dì festivi / ragionavan d'amore.

G. Leopardi, A Silvia, vv. 40-48

Torna dinanzi al mio pensier talora / il tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo / per abitati lochi a me lampeggia

/ in altri volti; o per deserti campi, / al dì sereno, alle tacenti stelle, / da soave armonia quasi ridesta, / nell'alma

a sgomentarsi ancor vicina / quella superba vision risorge. / Quanto adorata, o numi, e quale un giorno / mia

delizia ed erinni!

G. Leopardi, Aspasia, vv. 1-10

Ma rapida passasti; e come un sogno / fu la tua vita. Ivi danzando; in fronte / la gioia ti splendea, splendea

negli occhi / quel confidente immaginar, quel lume / di gioventù, quando spegneali il fato, / e giacevi. Ahi

Nerina! In cor mi regna / l’antico amor. [...]

G. Leopardi, Le ricordanze, vv. 152-158

Era Perpetua, come ognun se n'avvede, la serva di don Abbondio: serva affezionata e fedele, che sapeva

ubbidire e comandare,secondo l'occasione, tollerare a tempo il brontolio e le fantasticaggini del padrone, e

fargli a tempo tollerar le proprie, che divenivan di giorno in giorno più frequenti, da che aveva passata l'età

sinodale dei quaranta, rimanendo celibe, per aver rifiutati tutti i partiti che le si erano offerti, come diceva lei,

o per non aver mai trovato un cane che la volesse, come dicevan le sue amiche.

A. Manzoni, I promessi sposi, cap. I

Lucia usciva in quel momento tutta attillata dalle mani della madre. Le amiche si rubavano la sposa, e le

facevan forza perché si lasciasse vedere; e lei s'andava schermendo, con quella modestia un po' guerriera delle

contadine, facendosi scudo alla faccia col gomito, chinandola sul busto, e aggrottando i lunghi e neri

sopraccigli, mentre però la bocca s'apriva al sorriso. I neri e giovanili capelli, spartiti sopra la fronte, con una

bianca e sottile dirizzatura, si ravvolgevan, dietro il capo, in cerchi moltiplici di trecce, trapassate da lunghi

spilli d'argento, che si dividevano all'intorno, quasi a guisa de' raggi d'un'aureola, come ancora usano le

contadine nel Milanese.[...] Oltre a questo, ch'era l'ornamento particolare del giorno delle nozze, Lucia aveva

quello quotidiano d'una modesta bellezza, rilevata allora e accresciuta dalle varie affezioni che le si dipingevan

sul viso: una gioia temperata da un turbamento leggiero, quel placido accoramento che si mostra di quand'in

quando sul volto delle spose, e, senza scompor la bellezza, le dà un carattere particolare.

A. Manzoni, I promessi sposi, cap. II

Gertrude avrebbe potuto essere una monaca santa e contenta, comunque lo fosse divenuta. Ma l'infelice si

dibatteva in vece sotto il giogo, e così ne sentiva più forte il peso e le scosse. Un rammarico incessante della

libertà perduta, l'abborrimento dello stato presente, un vagar faticoso dietro a desidèri che non sarebbero mai

soddisfatti, tali erano le principali occupazioni dell'animo suo. Rimasticava quell'amaro passato, ricomponeva

nella memoria tutte le circostanze per le quali si trovava lì; e disfaceva mille volte inutilmente col pensiero ciò

che aveva fatto con l'opera; accusava sé di dappocaggine, altri di tirannia e di perfidia; e si rodeva. Idolatrava

insieme e piangeva la sua bellezza, deplorava una gioventù destinata a struggersi in un lento martirio, e

invidiava, in certi momenti, qualunque donna, in qualunque condizione, con qualunque coscienza, potesse

liberamente godersi nel mondo que' doni.

A. Manzoni, I promessi sposi, cap. X

Sparsa le trecce morbide / su l'affannoso petto, / lenta le palme, e rorida / di morte il bianco aspetto, / giace la

pia, col tremolo / sguardo cercando il ciel. // Cessa il compianto: unanime / s'innalza una preghiera: / calata in

su la gelida / fronte, una man leggiera / su la pupilla cerula / stende l'estremo vel. // Sgombra, o gentil, dall'ansia

/ mente i terrestri ardori; / leva all'Eterno un candido / pensier d'offerta, e muori: / fuor della vita è il termine /

del lungo tuo martir. // Tal della mesta, immobile / era quaggiuso il fato: / sempre un obblio di chiedere / che

le saria negato; / e al Dio dei santi ascendere / santa del suo patir. [...] Sgombra, o gentil, dall'ansia / mente i

terrestri ardori; / leva all’Eterno un candido / pensier d'offerta, e muori: / nel suol che dee la tenera / tua spoglia

ricoprir, // altre infelici dormono, / che il duol consunse; orbate / spose dal brando, e vergini / indarno fidanzate;

/ madri che i nati videro / trafitti impallidir. // Te, dalla rea progenie / degli oppressor discesa, / cui fu prodezza

il numero, / cui fu ragion l'offesa, / e dritto il sangue, e gloria / il non aver pietà, // te collocò la provida /

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sventura in fra gli oppressi: / Muori compianta e placida, / scendi a dormir con essi: / alle incolpate ceneri /

nessuno insulterà. // Muori; e la faccia esanime / si ricomponga in pace; / com'era allor che improvida / d’un

avvenir fallace, / lievi pensier virginei / solo pingea. [...]

A. Manzoni, Adelchi, coro dell'atto IV, vv. 1-24 e 85-114

Allorché la Longa seppe del negozio dei lupini, dopo cena, mentre si chiacchierava coi gomiti sulla tovaglia,

rimase a bocca aperta, come se quella grossa somma di quarant'onze se la sentisse sullo stomaco. Ma le donne

hanno il cuore piccino, e padron 'Ntoni dovette spiegarle che se il negozio andava bene c'era del pane per

l'inverno, e gli orecchini per Mena, e Bastiano avrebbe potuto andare e venire in una settimana da Riposto, con

Menico della Locca. Bastiano intanto smoccolava la candela senza dir nulla. Così fu risoluto il negozio dei

lupini, e il viaggio della Provvidenza, che era la più vecchia delle barche del villaggio, ma aveva il nome di

buon augurio. Maruzza se ne sentiva sempre il cuore nero, ma non apriva bocca, perché non era affar suo, e si

affaccendava zitta zitta a mettere in ordine la barca e ogni cosa pel viaggio.

G. Verga, I Malavoglia, cap. I

Maruzza la Longa non diceva nulla, com'era giusto, ma non poteva star ferma un momento, e andava sempre

di qua e di là, per la casa e pel cortile, che pareva una gallina quando sta per far l'uovo. Gli uomini erano

all'osteria, e nella bottega di Pizzuto, o sotto la tettoia del beccaio, a veder piovere, col naso in aria.[...]

Sull'imbrunire comare Maruzza coi suoi figliuoletti era andata ad aspettare sulla sciara, d'onde si scopriva un

bel pezzo di mare, e udendolo urlare a quel modo trasaliva e si grattava il capo senza dir nulla La piccina

piangeva, e quei poveretti, dimenticati sulla sciara, a quell'ora, parevano le anime del purgatorio. Il piangere

della bambina le faceva male allo stomaco, alla povera donna le sembrava quasi un malaugurio; non sapeva

che inventare per tranquillarla, e le cantava le canzonette colla voce tremola che sapeva di lagrime anche essa.

G. Verga, I Malavoglia, cap. III

B 2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: Cultura d’impresa, responsabilità sociale e Made in Italy

DOCUMENTI

Cosa vuole dire cultura d’impresa nel nostro Paese? A che punto è diffusa tra i principali attori economici,

nella classe dirigente, nella società civile? Quali i vantaggi e gli ostacoli per una corretta e proficua cultura

d’impresa nell’Italia di oggi? Capire quale sia la percezione e la considerazione che gli imprenditori hanno del

fare impresa, del suo valore e del suo ruolo nella società e conoscere come l’azienda e la sua cultura vengano

percepite dall’opinione pubblica sono stati gli obiettivi di una ricerca Gfk Eurisko presentata a Milano nel

corso di una tavola rotonda presso la sede del Sole 24 Ore. L’indagine, commissionata da Confindustria e

articolata su un campione di associati, di piccoli e medi imprenditori e di cittadini non operanti nel settore, ha

evidenziato come la cultura d’impresa sia ritenuta fondamentale per la maggioranza della classe dirigente

industriale, anche se non molto presente nell’immaginario dei cittadini (solo il 38% sa di cosa si parla, e il 43%

dei piccoli e medi imprenditori). [...]

Ma cosa si intende esattamente con questo termine? Per la maggior parte degli imprenditori significa creatività,

innovazione e responsabilità, capacità di integrarsi in modo consapevole nel sistema economico-sociale,

capacità di farsi carico di obiettivi altri oltre al profitto; per la maggior parte della società civile, invece, cultura

d’impresa ha soprattutto un rapporto con l’onestà, la trasparenza, la responsabilità. Le risorse che fanno

crescere questa cultura sono le persone, la ricerca e l’innovazione (per gli imprenditori), la passione e le

motivazioni per la maggior parte dei cittadini. [...] Dall’analisi Eurisko emerge la convinzione che la cultura

d’impresa debba concentrarsi sullo sviluppo dell’azienda, del territorio in cui opera e del Paese più in generale,

contribuendo a stimolare il mercato del lavoro e le risorse umane, creando un circolo virtuoso al servizio di

clienti e consumatori. Un’impresa rivolta al futuro quindi, quella che emerge nelle aspirazioni degli intervistati,

rivolta verso il massimo risultato, verso una nuova mentalità e nuove politiche culturali per le imprese. Il ruolo

del “made in Italy”, in questo senso, viene [...] ridimensionato: non può servire più come alibi per non

confrontarsi con una corretta cultura d’impresa e con le sfide che provengono dai mercati internazionali. In

sintesi, comunicare meglio e valorizzare al massimo l’identità delle imprese e i suoi valori; fare al meglio il

proprio lavoro quotidiano, puntare su giovani, università e coinvolgimento all’interno della società civile.

Sembra questa la ricetta per le aziende di nuova generazione.

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Massimo Donaddio, Cultura d’impresa: se ne parla, ma pochi sanno che cosa sia, da www.ilsole24ore.com

del 9 marzo 2007

Nello sconsolato mondo moderno, insidiato dal disordinato contrasto di massicci e spesso accecati interessi,

corrotto dalla disumana volontà e vanità del potere, dal dominio dell’uomo sull’uomo minacciato di perdere il

senso e la luce dei valori dello spirito, il posto dei lavoratori è uno, segnato in modo inequivocabile. Noi

crediamo che, sul piano sociale e politico, spetti a voi un compito insostituibile, e di fondamentale importanza.

Le classi lavoratrici, più che ogni altro ceto sociale, sono i rappresentanti autentici di un insopprimibile valore:

la giustizia, e incarnano questo sentimento con slancio talora drammatico e sempre generoso; d’altro lato gli

uomini di cultura, gli esperti di ogni attività scientifica e tecnica, esprimono attraverso la loro tenace ricerca,

valori ugualmente universali, nell’ordine della verità e della scienza. Siete voi lavoratori delle fabbriche e dei

campi ed ingegneri ed architetti che, dando vita al mondo moderno, al mondo del lavoro dell’uomo e della sua

città, plasmate nella viva realtà gli ideali che ognuno porta nel cuore: armonia, ordine, bellezza, pace; [...].

DISCORSO DI ADRIANO OLIVETTI ALLE MAESTRANZE DELLA SOCIETÀ, Ivrea, 24 dicembre 1955

(cit. da W. Passerini - M. Rotondi, Wellness organizzativo. Benessere e capitale umano nella Nice Company,

Franco Angeli, Milano 2011)

Dalla Vespa Piaggio al cappello di Borsalino, dalla Giulia Alfa Romeo alla “rossa” Ferrari di Maranello. Sono

solo alcuni dei tanti oggetti e prodotti del made in Italy che sono entrati nel nostro immaginario collettivo:

simboli della quotidianità e del fare, ormai assurti nell’alveo della memoria storica. Come ad esempio, la

bottiglietta Campari, disegnata nel 1932 da Fortunato Depero, oppure la Cupola, la celebre caffettiera che Aldo

Rossi, nel 1988, progettò per Alessi. Un patrimonio unico di cultura industriale, custodito nei numerosi musei

e negli archivi storici delle aziende, che a partire da lunedì 19 novembre potrà essere visitato, riletto e

ripercorso. È dunque una full-immersion nella creatività imprenditoriale italiana, quella proposta dalla

“Settimana della cultura d’impresa”, che si apre domani in dieci città italiane. Si tratta della undicesima

edizione, dedicata quest’anno alla "cultura del cambiamento". E sarà un vero e proprio viaggio nel patrimonio

culturale delle imprese, che prevede mostre, letture teatrali, visite guidate, rassegne cinematografiche,

workshop, convegni e dibattiti sul territorio. I capoluoghi coinvolti sono Milano, Torino, Venezia, Verona,

Firenze, Roma, Napoli, accanto a città storiche e distretti dell’impresa italiana come Bergamo, Biella e

Pontedera.

S. Sperandio, Al via la Settimana della cultura d’impresa: viaggio nella creatività industriale del made in

Italy, da “Il Sole 24 Ore” del 17 novembre 2012

B 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Origine e sviluppi della cultura giovanile.

DOCUMENTI

Gli stili della gioventù statunitense si diffusero direttamente o attraverso l’amplificazione dei loro segnali

mediante la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per una specie di osmosi spontanea.

La cultura giovanile americana si diffuse attraverso i dischi e le cassette, il cui più importante strumento

promozionale, allora come prima e dopo, fu la vecchia radio. Si diffuse attraverso la distribuzione mondiale

delle immagini; attraverso i contatti personali del turismo giovanile internazionale che portava in giro per il

mondo gruppi ancora piccoli, ma sempre più folti e influenti, di ragazzi e ragazze in blue jeans; si diffuse

attraverso la rete mondiale delle università, la cui capacità di rapida comunicazione internazionale divenne

evidente negli anni ’60. Infine si diffuse attraverso il potere condizionante della moda nella società dei

consumi, una moda che raggiungeva le masse e che veniva amplificata dalla spinta a uniformarsi propria dei

gruppi giovanili. Era sorta una cultura giovanile mondiale.

E.J. Hobsbawm, Il secolo breve, trad. it., Milano 1997

La cultura giovanile negli ultimi quattro decenni s’è mossa lungo strade nuove, affascinanti, ma al tempo

stesso, anche pericolose. I diversi percorsi culturali che i giovani hanno affrontato dagli anni cinquanta ad oggi

sono stati ispirati soprattutto dai desideri e dalle fantasie dell’adolescenza; anche i rapporti spesso conflittuali

con gli adulti e l’esperienza culturale delle generazioni precedenti, tuttavia, hanno profondamente influenzato

la loro ricerca. Essi sono andati fino ai limiti estremi della propria fisicità, hanno esplorato nuove dimensioni

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della mente e della realtà virtuale, hanno ridisegnato la geografia dei rapporti sessuali, affettivi e sociali, hanno

scoperto, infine, nuove forme espressive e comunicative. [...] Le strategie sperimentate dai giovani, in sostanza,

propongono tre differenti soluzioni. La prima, di marca infantile, è fondata sulla regressione e sulla fuga dalla

realtà per affrontare il dolore ed il disagio della crescita. Essa, quindi, suggerisce di recuperare il piacere ed il

benessere nell’ambito della fantasia e dell’illusione. L’esperienza eccitatoria della musica techno e d’alcune

situazioni di rischio, il grande spazio onirico aperto dalle droghe e dalla realtà virtuale, la dimensione del gioco

e del consumo, sono i luoghi privilegiati in cui si realizza concretamente questo tipo di ricerca. [...] La seconda

strategia utilizza la trasgressione e la provocazione per richiamare l’adulto alle sue responsabilità e per

elaborare le difficoltà dell’adolescenza. [...] La terza strategia, infine, la più creativa, prefigura un modo nuovo

di guardare al futuro, più carico d’affettività, pace e socialità. Essa s’appoggia sulle capacità intuitive ed

artistiche dei giovani, e lascia intravedere più chiaramente una realtà futura in cui potranno aprirsi nuovi spazi

espressivi e comunicativi.» D. Miscioscia, Miti

affettivi e cultura giovanile, Milano 1999

Oggi il termine “cultura giovanile”, quindi, non ha più il significato del passato, non indica più ribellione,

astensionismo o rifiuto del sistema sociale. Non significa più nemmeno sperimentazione diretta dei modi di

vivere, alternativi o marginali rispetto ad un dato sistema sociale. Cultura giovanile sta ad indicare l’intrinseca

capacità che i giovani hanno di autodefinirsi nei loro comportamenti valoriali all’interno della società della

quale sono parte.

L. Tomasi, Introduzione. L’elaborazione della cultura giovanile nell’incerto contesto europeo, in L. Tomasi

(a cura di), La cultura dei giovani europei alle soglie del 2000, Milano 1998

La società è complicata, è necessario districarsi tra problemi che non sempre si riescono ad affrontare e questo

bisogna urlarlo. Forse è proprio in questa necessità di non sentirsi soli che risiede il successo di social network

e community virtuali, per soddisfare una esigenza di comunicare. Ed è così che, inoltre, la difficoltà di

esprimersi apertamente viene bypassata grazie alla possibilità di celarsi dietro un nickname o un avatar: non è,

in fondo, questo un modo per essere veramente se stessi ed esprimere la propria “cultura giovanile”?

http://blog.studenti.it/missviry/origini-e-sviluppi-della-cultura-giovanile/26 gennaio 2012

B 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Sino a che punto è lecito, in nome della scienza e della sperimentazione, sacrificare degli

animali?

DOCUMENTI

Gli antivivisezionisti hanno due importanti argomentazioni per motivare la loro opposizione alla

sperimentazione animale: quella etica e quella scientifica. Alla luce di entrambe queste prospettive è facile

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dimostrare quanto la vivisezione sia crudele e inadeguata e come rappresenti uno spreco di tempo, denaro e

risorse che potrebbero essere meglio impiegate per alleviare la sofferenza umana. Perché, allora, certi

ricercatori continuano ad effettuare e difendere la sperimentazione su animali, alla luce di queste

incontrovertibili evidenze, che provengono anche dall'interno dello stesso mondo scientifico, e continuano con

questi studi che danno risultati di nessun valore? Le risposte sono molte e diverse ma si possono ricondurre ad

un'unica ragione di fondo: i soldi. Malgrado sia dimostrato che la sperimentazione animale è una metodologia

sbagliata, essa continua perché è di interesse economico per gli scienziati, e per un gran numero di altre entità

coinvolte: università, industrie farmaceutiche, riviste scientifiche, allevatori, avvocati e mezzi di informazione.

Tutti quanti traggono un guadagno, diretto o indiretto, dalla ricerca su animali e quindi hanno un concreto

interesse nel mantenere lo status quo.

http://www.novivisezione.org/info/perche_si_fa_vivisezione.htm

Non vi è oggi altra possibilità che l’impiego degli animali se si vogliono avere a disposizione modelli di

malattie umane su cui saggiare nuove forme di terapia. Se guardiamo alla storia della medicina troviamo che

ogni scoperta significativa che ha dato risultati pratici anche per l’uomo è passata attraverso l’impiego di

animali. Non avremmo oggi vaccini, farmaci chirurgici e gli stessi trapianti d’organo se non vi fosse stata

precedentemente un’adeguata sperimentazione animale.

Silvio Garattini (scienziato e direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano), da

www.focus.it, dicembre 2010

Nel 1976 è stata definita la Positive List, cioè la lista delle sostanze fino a quel momento considerate sicure.

Da quel momento in poi, tutte le nuove sostanze sono state provate, obbligatoriamente per legge, sugli animali,

per fornire alle autorità competenti un profilo tossicologico che comprenda test come l'LD50, il Draize Skin

test e il Draize Eye test (e molti altri come fototossicità, cancerogenicità, ecc.). Tutti questi test comportano

sofferenze terribili per gli animali utilizzati, ma le industrie chimiche e cosmetiche non hanno mai mosso un

dito per richiedere una modifica delle normative, almeno fino a quando l'opinione pubblica non ha cominciato

a rendersi conto di ciò che avviene nei loro laboratori. Va detto comunque che la legge che abolirà i test su

animali per i cosmetici non abolirà i test di tossicità generici (l'LD50) per i nuovi prodotti chimici. Questo

significa che qualunque nuova sostanza chimica (inclusi i nuovi ingredienti dei futuri cosmetici e detergenti)

che verrà introdotta sul mercato verrà testata comunque su animali e l'unico vantaggio sarà che anche qualora

questa sostanza dovesse entrare nella composizione di un nuovo cosmetico, essa non dovrà essere sottoposta

alla sperimentazione su animali specifica per i cosmetici (il Draize test).

http://www.limav.org/industriacosmetica.html (2015)

Malcom MacLeod, autore di uno studio assai documentato, non esita a definire scadenti i risultati della

sperimentazione animale, con enormi distorsioni dei dati pubblicati da riviste specializzati e centri di ricerca

considerati eccellenze del Malcom MacLeod, autore di uno studio assai documentato, non esita a definire

scadenti i risultati della sperimentazione animale, con enormi distorsioni dei dati pubblicati da riviste

specializzati e centri di ricerca considerati eccellenze del settore, puntando il dito proprio su questi conflitti

d’interesse e superficialità nelle pubblicazioni: ‘Effetti positivi importanti o scoperte interessanti possono

portare alla pubblicazione su riviste ad alto impact factor, mentre tali osservazioni sono dovute al caso, a una

cattiva progettazione dello studio, o alla selezione degli effetti statisticamente significativi’, dichiara MacLeod,

sottolineando come su 146 studi pubblicati dal 1941 al 2012, solo nel 20 per cento di essi veniva dichiarato

l’uso della randomizzazione, ovvero l’assegnazione casuale degli animali che riceveranno il farmaco o che

serviranno da controllo, solo nel 3 per cento il cieco, in cui i ricercatori che valutano i risultati non sanno quale

animale ha ricevuto il farmaco e chi no, mentre nel 90 per cento di tali ricerche addirittura non era allegata la

dichiarazione di conflitti di interessi degli sperimentatori.

http://www.nanopress.it/ambiente/2015/10/20/sperimentazione-animale-mancanza-di-rigore-scientifico-e-

spreco-di-denaro/95521/

Una volta che i ricercatori approfondiscono la conoscenza di una determinata malattia, gli animali sono

utilizzati per sviluppare e compiere esperimenti per potenziali farmaci come parte integrante del processo di

ricerca applicata. Per esempio, i farmaci per il morbo di Parkinson sono stati sviluppati grazie all'utilizzo di

modelli animali nei quali sono stati indotti sintomi simili a quelli del Parkinson. Questi modelli costituiscono

una parte essenziale dell'applicazione della ricerca biologica ai problemi medici reali e consentono nuovi

obiettivi finalizzati all'individuazione di modalità di intervento sulle malattie. Acquisire dati attraverso gli studi

sugli animali è necessario prima che nuove tecniche terapeutiche e procedure chirurgiche possano essere testate

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sull'uomo.Gli strumenti di diagnostica come scanner, impianti di pacemaker cardiaci o di anca artificiale, sono

sicuri ed efficaci solo perché sono stati sviluppati e testati sugli animali. Molte tecniche chirurgiche come

interventi chirurgici a cuore aperto e trapianti cardiaci, si avvalgono di metodi e strumentazione sviluppati

utilizzando gli animali.

http://www.animalresearch.info/it/progettazione-della-ricerca/perche-utilizzare-gli-animali/

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Nell'Europa dell'Ottocento borghesia e classe operaia assunsero un ruolo importante nella storia di Paesi come

Francia e Inghilterra investiti per primi dal grande processo della rivoluzione industriale. Illustrate ragioni

storiche e sviluppi di tale processo, soffermandovi sui suoi effetti sociali ed economici. Analizzate inoltre la

posizione dell'Italia, indicando le cause del ritardo con cui il nostro paese affrontò la nuova realtà

dell'industrializzazione.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Rifletti sulle seguenti parole di Serafino Gubbio: «Nessuno ha tempo o modo d'arrestarsi un momento a

considerare, se quel che vede fare agli altri, quel che lui stesso fa, sia veramente ciò che sopra tutto gli

convenga, ciò che gli possa dare quella certezza vera, nella quale solamente potrebbe trovar riposo. Il riposo

che ci è dato dopo tanto fragore e tanta vertigine è gravato da tale stanchezza, intronato da tanto stordimento,

che non ci è più possibile raccoglierci un minuto a pensare. »

L. Pirandello, Quaderno I, in Quaderni di Serafino Gubbio operatore, 1925 (ed. Mondolibri S.p.A. Mondadori,

Milano 2010)

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

TRIESTE

Anno scolastico 2015-2016

SIMULAZIONE PRIMA PROVA – 27 aprile 2016

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966)

Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle

prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con

l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico

e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità

futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà

industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un

volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il

progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche

l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del

capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare

frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di

domani.

Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana

lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate

per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico

milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore

libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.

Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per

accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo

odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone

di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un

ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo

non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di

guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa

serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi.

Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere

ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da

fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto

da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.

1. Comprensione del testo

Riassumi tesi e argomenti principale del testo.

2. Analisi del testo

2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?

2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo”.

2.3 Perché si accrescono i bisogni inutili e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?

2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia?

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2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca

con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità /

inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.

TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNA

Sviluppa l'argomento scelto o informa di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando, in

tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del “saggio breve” argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell'”articolo di giornale”, indica il titolo dell'articolo e il tipo di giornale sul quale pensi

che l' articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: Il poeta

DOCUMENTI

«Ci sono, infatti, due categorie di poeti. I più grandi, i rari, i veri maestri compendiano in sé l'umanità; senza

preoccuparsi di sé o delle proprie passioni, annullando la loro personalità per assorbirsi in quella degli altri,

essi riproducono l'Universo, il quale si riflette nelle loro opere scintillante, vario, molteplice, come un cielo

specchiantesi tutt'intero nel mare, con tutte le sue stelle e tutto il suo azzurro. Ce ne sono altri a cui basta gridare

per essere armoniosi, piangere per commuovere, parlare di sé per durare eterni. Forse, facendo altrimenti, non

si sarebbero potuti spingere più lontano, ma, in mancanza dell'ampiezza, hanno l'ardore e l'estro, tanto che se

fossero nati con un altro temperamento, non avrebbero forse avuto nessun genio. Byron era di questa famiglia,

Shakespeare della prima.»

Gustave FLAUBERT, Lettera a Louise Colet - 23 Ottobre 1846

«I1 Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato sregolarsi di tutti i sensi».

Arthur RIMBAUD, Lettera del Veggente - 15 Maggio 1871

«Vedere e udire: altro non deve il poeta. Il poeta è l'arpa che un soffio anima, è la lastra che un raggio

dipinge. La poesia è nelle cose: un certo etere che si trova in questa più, in quella meno, in alcune sì, in altre

no. Il poeta solo lo conosce, ma tutti gli uomini, poi che egli significò, lo riconoscono. Egli presenta la visione

di cosa posta sotto gli occhi di tutti e che nessuno vedeva.»

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Giovanni PASCOLI, da Il sabato (1896), in Pensieri e discorsi, II ed., 1914

Scrivere scrivere scrivere / Perché scrive lo scrittore? / C’è modo di saperlo? / Si sa? / Per seguire una carriera

come un’altra / o per l’amore di qualche cosa? / Chi lo sa. / Amore della parola / per vederla risplendere /

sempre più bella, lucida, maliosa, / né mai stanca di lucidarla, / Per questa cosa sola / senza neppure un’ombra

/ della vanità? / Scrive con la speranza / di trovare una mano sconosciuta / da poter stringere / nell’oscurità.

Aldo Palazzeschi, Lo scrittore, in Via delle cento stelle, 1972

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Locvizza, l’1 Ottobre 1916

Sono un poeta

un grido unanime

sono un grumo di sogni

Sono un frutto

d’innumerevoli contrasti d’innesti

maturato in una serra

Ma il popolo è portato

dalla stessa terra

che mi porta

Italia

E in questa uniforme

di tuo soldato

mi riposo

come fosse la culla

di mio padre

Giuseppe Ungaretti, Italia, in Porto sepolto, 1916

«Gli avvenimenti esterni sono sempre più o meno preveduti dall'artista; ma nel momento in cui essi avvengono

cessano, in qualche modo, di essere interessanti. Fra questi avvenimenti che oso dire esterni c'è stato, e

preminente per un italiano della mia generazione, il fascismo. Io non sono stato fascista e non ho cantato il

fascismo; ma neppure ho scritto poesie in cui quella pseudo rivoluzione apparisse osteggiata.

Certo, sarebbe stato impossibile pubblicare poesie ostili al regime d'allora; ma il fatto è che non mi ci sarei

provato neppure se il rischio fosse stato minimo o nullo. Avendo sentito fin dalla nascita una totale disarmonia

con la realtà che mi circondava, la materia della mia ispirazione non poteva essere che quella disarmonia. Non

nego che il fascismo dapprima, la guerra più tardi, e la guerra civile più tardi ancora mi abbiano reso infelice;

tuttavia esistevano in me ragioni di infelicità che andavano molto al di là e al di fuori di questi fenomeni.

Ritengo si tratti di un inadattamento, di un "maladjustement" psicologico e morale che è proprio a tutte le

nature a sfondo introspettivo, cioè a tutte le nature poetiche. Coloro per i quali l'arte è un prodotto delle

condizioni ambientali e sociali dell'artista potranno obiettare: il male è che vi siete estraniato dal vostro tempo;

dovevate optare per l'una o per l'altra delle parti in conflitto. Mutando o migliorando la società si curano anche

gli individui; nella società ideale non esisteranno più scompensi o inadattamenti ma ognuno si sentirà

perfettamente a suo posto; e l'artista sarà un uomo come un altro che avrà in più il dono del canto, l'attitudine

a scoprire e a creare la bellezza. Rispondo che io ho optato come uomo; ma come poeta ho sentito subito che

il combattimento avveniva su un altro fronte, nel quale poco contavano i grossi avvenimenti che si stavano

svolgendo.»

Eugenio MONTALE, in Confessioni di scrittori (Interviste con se stessi), 1951

2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO

ARGOMENTO: Bisogna avere fiducia?

DOCUMENTI

«La fiducia è un segno di umanità. Ci rimanda alla fragilità e alla ricchezza della nostra condizione. Se l'uomo

ha bisogno di fidarsi degli altri è perché non è onnipotente. Attraverso questa apertura all'altro mostra anche

che è vivo. [...] Per superare angosce e sospetti la soluzione non consiste nel contrattualizzare tutte le nostre

relazioni e mantenere gli altri in uno spazio in cui non possono più minacciarci o tradirci. È un'illusione farci

credere che le nostre debolezze possano sparire una volta che siamo protetti legalmente.

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Nessuno è sufficientemente potente per fare a meno degli altri. E, per vivere insieme, bisogna imparare a

contare sugli altri e a fidarsi di loro. Se bisogna però uscire da una logica contrattualistica che ci porta a una

impasse, è anche vano, tuttavia, lasciarsi andare a una fiducia incondizionata e cieca che ci lascerebbe senza

difesa e senza risorse, come quando eravamo piccoli e dipendevamo completamente dai nostri genitori. Nel

momento in cui mi fido, faccio una scommessa; nulla mi garantisce che sarà vincente; posso anche perdere.

Ma scommettendo mi concedo almeno la possibilità di scoprire l'altro e, ancor più, di scoprire me stesso. Per

questo la fiducia non può essere pensata che in relazione con l'incertezza e la certezza allo stesso tempo:

l'incertezza del legame con l'altro che, a dispetto di tutto, rimane fragile; la certezza delle risorse interiori che

possono permettermi di sopravvivere anche se l'altro mi tradisce. La scommessa della fiducia è la scommessa

dell'uomo.»

Michela MARZANO, Avere fiducia, Mondadori, Milano 2012 [ed. originale francese 2010]

«Raisa è una donna dura, compresa della propria posizione sociale, nemica di ogni forma di tenerezza. Prende

sempre le difese dei rivali contro Eduard; se questi è stato picchiato, non lo consola ma si congratula con

l'aggressore: così il figlio diventerà un uomo, e non una femminuccia. Uno dei primi ricordi di Eduard è di

essere stato colpito a cinque anni da una grave forma di otite. Gli usciva pus dalle orecchie, e rimase sordo

parecchie settimane. Per raggiungere l'ambulatorio in cui la madre lo stava portando, era necessario

attraversare i binari della ferrovia. Senza sentirlo, Eduard vide arrivare il treno, il fumo, la velocità, il mostro

di acciaio nero e, colto improvvisamente dall'irrazionale paura che la madre volesse gettarlo sotto le ruote,

iniziò a urlare: "Mamma! Mammina mia! Non buttarmi sotto il treno! Per favore, non buttarmi sotto il treno!".

Nel raccontare l'episodio, Eduard sottolinea l'importanza di quel "per favore", come se soltanto la buona

educazione avesse fatto desistere la madre dal suo funesto disegno.»

Emmanuel CARRÈRE, Limonov, trad. it. di F. Bergamasco, Adelphi, Milano 2012 [ed. originale francese

2011]

«È giusto temere anche la crisi economica, ma non dobbiamo fame una tragedia. Prepariamoci in modo

razionale e ragioniamo sulle cause, sulle prospettive, sulle responsabilità passate. Cerchiamo di capire il

problema in modo adeguato a formare un'opinione pubblica capace di ispirare decisioni e nuove regole efficaci

a uscire dalla crisi e a evitarne di nuove. [...]

Le situazioni economiche sono spesso analoghe ai giochi d'azzardo e alle scommesse: se qualcuno perde, c'è

qualcun altro che guadagna. Si chiamano giochi a somma zero, se la somma delle perdite è uguale alla somma

delle vincite. (In altri tipi di giochi la somma è negativa. Allora vuol dire che alcune risorse sono andate

distrutte: non le ha più nessuno. Il caso estremo è quello rappresentato da guerre o vandalismi. Le distruzioni

avvengono anche per decisioni sbagliate: possono essere tecnologiche, come i disastri di Longarone, Seveso,

Ĉernobil', Bhopal; possono essere tecnoeconomiche, come costruire infrastrutture o stabilimenti che si rivelano

poi inutili o dannosi o che crollano da soli.)»

Roberto VACCA, Patatrac!, Garzanti, Milano 2009

«È vero che, in condizioni normali, l'economia "tira" di più se siamo ottimisti. Questo principio è stato

consacrato negli Stati Uniti dalla formula della consumer confidence, la fiducia del consumatore, e del positive

thinking, del pensare positivo. Ma la severissima recessione di gran parte dei Paesi benestanti ormai incrina

questa fiducia nella fiducia. Un libro molto letto, oggi, nelle università americane, è Prozac Leadership di

David Collinson: un titolo che dice tutto, e cioè che il crac è figlio di una cultura che "premiando l'ottimismo

ha indebolito la capacità di pensare criticamente, ha anestetizzato la sensibilità al pericolo". Come si sa, il

Prozac è la pillola della felicità; e dunque il testo di Collinson si potrebbe anche intitolare "l'economia del

Prozac". E un indiano rincara la dose: "Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un

paradiso per idioti" (Jaggi Vasudev).»

Giovanni SARTORI, L'economia del Prozac, "Corriere della Sera" - 23/01/2013

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3. AMBITO STORICO-POLITICO

ARGOMENTO: L'Italia del boom

DOCUMENTI

«L'industrializzazione del paese assunse fra il 1951 e il 1962 un ritmo senza paragone con qualsiasi altra fase

della storia italiana e fu talmente impetuoso che il suo saggio di incremento si collocò fra i più elevati su scala

europea. [...] Il movimento ascendente dell'economia italiana raggiunse [...] dopo il 1953 alti livelli espansivi

e risultò comunque più agevole e spedito che in qualsiasi altro periodo storico, nonostante l'alternarsi di brevi

fasi recessive. [...]

Se l'Italia, malgrado la poderosa ascesa del decennio 1951-61, non raggiunse le condizioni tipiche dei paesi

più progrediti, è indubbio nondimeno che essa acquisì allora un alto grado di sviluppo industriale e registrò

un'avanzata altrettanto pronunciata del settore terziario. [...] Insomma, l'Italia si era inserita nella rapida

espansione postbellica dell'economia internazionale, superando o rispettando le tabelle di marcia di altre

nazioni europee nell'accrescimento del prodotto nazionale lordo e della produttività, nell'espansione degli

investimenti e del commercio estero. [...] Quali furono i fattori

propulsivi di questa crescita cui si è voluto dare il nome di "miracolo economico"? [...] Alcuni elementi

(l'assistenza americana, gli effetti attraverso il mercato internazionale del ciclo economico espansivo degli

Stati Uniti, la sottovalutazione della moneta rispetto al dollaro, il rinnovo degli impianti e dei processi tecnici,

l'impiego di più moderne e meno costose fonti energetiche, la diffusione di nuovi prodotti di massa) furono

comuni ad altri paesi europei. [...] Ma ciò che più importa rilevare, in ultima analisi, è che la crescita

dell'apparato produttivo avvenne allora in una situazione di profitti crescenti, senza sensibili movimenti

inflazionistici, e di progressivo saldo attivo dei conti con l'estero. [...] Furono, in realtà, la disponibilità di un

abbondante serbatoio di manodopera a buon mercato, unitamente ad alcune condizioni strutturali della nostra

economia - la relativa arretratezza del sistema produttivo qual era uscito dalla guerra e la possibilità, quindi,

di adottare immediatamente, senza costi preliminari di ricerca, alcune tecniche di gestione già ampiamente

collaudate nei paesi più avanzati - a creare i presupposti del "decollo" industriale del secondo dopoguerra. Al

basso costo del lavoro concorsero sia l'emigrazione di forze lavorative dal Sud, [...] sia la debolezza

contrattuale delle organizzazioni sindacali.»

Valerio CASTRONOVO, La storia economica, in Storia d'Italia. Dall'Unità a oggi, vol. 4.1, Einaudi,

Torino 1975

«Gli anni del "miracolo" furono il periodo-chiave di uno straordinario processo di trasformazione che toccò

ogni aspetto della vita quotidiana: la cultura, la famiglia, i divertimenti, i consumi, perfino il linguaggio. Questa

trasformazione, naturalmente, non fu immediata né tantomeno uniforme. [...] Negli anni dal 1950 al 1970 il

reddito pro capite in Italia crebbe più rapidamente che in ogni altro paese europeo salvo la Germania

occidentale [...]. Con il 1970, il reddito pro capite, che in Italia a metà degli anni Quaranta era parecchio

indietro rispetto a quello delle nazioni nord europee, aveva raggiunto il 60% di quello della Francia e l'82% di

quello dell'Inghilterra. Pressate da una pubblicità fino ad allora sconosciuta, le famiglie italiane, soprattutto del

Nord e del Centro, spesero le nuove ricchezze nell'acquisto di beni di consumo durevoli mai posseduti in

precedenza. Se nel 1958 solo il 12% delle famiglie italiane possedeva un televisore, con il 1965 la percentuale

salì al 49. Nello stesso periodo, coloro che possedevano un frigorifero passarono dal 13 al 55% e quelli che

avevano la lavatrice dal 3 al 23%. Tra il 1950 e il 1964 le automobili private passarono da 342.000 a 4.670.000

e i motocicli da 700.000 a 4.300.000. [...] Nessuna novità ebbe in questi anni un impatto più grande sulla vita

di tutti i giorni della televisione. Nel 1954, anno della sua comparsa, vi erano 88.000 abbonati, saliti subito a

un milione nel 1958. Nel 1965 il 49% delle famiglie italiane possedeva un televisore.

[...] All'inizio, il guardare la televisione costituiva una forma di intrattenimento collettivo: gli apparecchi privati

erano un privilegio per ricchi, mentre le televisioni dei bar divennero, specialmente nelle aree contadine, un

momento cruciale di ritrovo. [...] Progressivamente il carattere fondamentalmente atomizzante della

televisione si impose. Man mano che le famiglie si dotavano di un proprio apparecchio, l'abitudine di guardare

la televisione al bar o dal vicino di casa tendeva a scomparire; nei nuovi palazzi alle periferie delle città, ognuno

guardava la televisione a casa propria. Questo impressionante sviluppo accentuò naturalmente la tendenza a

un uso passivo e familiare del tempo libero, a scapito, di conseguenza, dei passatempi a carattere collettivo e

socializzante.»

Paul GINSBURG, Storia d'Italia dal dopoguerra ad oggi, Einaudi, Torino 2006, I ed. 1989

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«II deciso modificarsi delle attività produttive è solo uno dei fattori che stanno alla base dei processi di mobilità

che sconvolgono il volto del paese: fra il 1955 e il 1970 gli spostamenti di residenza da un comune all'altro

sono quasi 25 milioni (10 milioni di essi portano al di fuori delle regioni di partenza). La geografia sociale si

rimodella attorno ai luoghi dell'industrializzazione, alle vie di comunicazione, ai centri maggiori; nello stesso

periodo si stabiliscono all'estero oltre 4 milioni di italiani. Lo sgretolarsi dei precedenti assetti sconvolge

inevitabilmente relazioni sociali e familiari, condizioni di vita, culture. Non si perda mai di vista il dato centrale

del nostro "miracolo", connesso alle arretratissime condizioni di partenza: in Italia, più che in altri paesi

europei, antiche aspirazioni ed elementari esigenze iniziano a realizzarsi contemporaneamente all'irrompere di

consumi e bisogni nuovi.

Si metta in conto anche il nostro lungo dopoguerra, la faticosa e lenta ripresa di un paese sconfitto e in

ginocchio: l'italiano del 1946 è allo stremo, consuma 4-5 chili di carne bovina pro capite all'anno, e solo alla

metà degli anni cinquanta ritorna ai 9 chili del pur poverissimo e autarchico anteguerra. Diventano 13 nel 1960

e 20 nel 1966, crescendo poi sino ai 25 chili del 1971, che resteranno sostanzialmente stabili.»

Guido CRAINZ, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni ottanta, Donzelli editore, Roma 2003

«A sostenere la forte crescita del settore [turistico] ha concorso in modo determinante la domanda interna:

infatti negli anni Cinquanta e Sessanta le vacanze entrarono a far parte delle abitudini delle famiglie italiane e

da un turismo che ancora coinvolgeva solo le fasce medio-alte della borghesia si passò così al turismo di massa.

Anche gli operai, che ormai godevano tutti di ferie retribuite, divennero clienti delle località balneari o

montane: alla fine degli anni Sessanta gli italiani che andavano in vacanza erano quindi ben tre volte quelli

degli anni Trenta. La crescita dei consumi turistici registrata nel secondo dopoguerra va collegata in primo

luogo alle trasformazioni economiche che riguardarono il nostro come gli altri paesi europei, talvolta in modo

persino accelerato.»

Patrizia BATTILANI, Vacanze di pochi, vacanze di tutti. L'evoluzione del turismo europeo, Il Mulino,

Bologna 2001

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Scienza, religione e libertà di ricerca

DOCUMENTI

Pensiero scientifico

Potete anche chiamarlo pensiero laico, noi aggiungiamo la parola libertà: il pensiero scientifico è pensiero

libero. [...] Potete credere in Dio ed essere laici, cioè razionali e liberi, nel pensiero. Potete dirvi atei ed esserlo

altrettanto. Con 'pensiero scientifico' non alludiamo alla forma di pensiero tipica degli scienziati, ma a un

metodo razionale che riguarda tutti e dovrebbe trarre esempio da come ragionano gli uomini di scienza più

grandi. Sono curiosi e pronti a recepire le novità, mettono in discussione se stessi e le proprie convinzioni se

notano dati che sembrano credibili e meritano di essere approfonditi. Non si fermano mai, vanno avanti nella

ricerca, sempre aperti a collaborazioni, idee, scoperte, dubbi.»

Umberto VERONESI, Maria Giovanna LUINI, Siate liberi, Salani Editore, Milano 2012

"La scienza, intesa come scopritrice di verità assolute, rimane, dunque, disoccupata per mancanza di verità

assolute. Ma questo non porta a distruggere la scienza, porta soltanto a una diversa concezione della scienza".

Così il grande matematico Bruno De Finetti all'inizio del suo Probabilismo (1931). L'elogio che egli tracciava

in quel testo della "travolgente marea di pensiero relativista" doveva venire ulteriormente definito nel

contributo "filosofico" del 1934, L'invenzione della verità, ove si sottolineava come l'idea della conquista di

una verità assoluta fosse dannosa per i filosofi come per gli scienziati: i primi si cullerebbero nell'illusione di

aver trovato un possesso per sempre; i secondi, raggiunto il sapere definitivo, smetterebbero di investigare.»

Giulio GIORELLO, Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo, Longanesi, Milano 2010

«La scienza è possibile solo perché viviamo in un universo ordinato che obbedisce a leggi matematiche

semplici. Compito dello scienziato è di studiare, catalogare e mettere in relazione l'ordine della natura, non di

indagarne l'origine. I teologi, invece, hanno sempre ritenuto che l'ordine fisico sia una prova che testimonia

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dell'esistenza di Dio: in tal caso scienza e religione lavorerebbero per un fine comune, vale a dire la conoscenza

dell'operato divino. Si è detto anche che la cultura scientifica occidentale nasce proprio perché stimolata dalla

tradizione giudaico-cristiana, secondo cui esiste nel cosmo un'organizzazione a esso impartita per volontà di

Dio: la ragione e la scienza non fanno che illuminare questa organizzazione delle cose.»

Paul DAVIES, Dio e la nuova fisica, Mondadori, Milano 2009

«Ipazia rappresenta il simbolo dell'amore per la verità, per la ragione, per la scienza che aveva fatta grande la

civiltà ellenica. Con il suo sacrificio comincia quel lungo periodo oscuro in cui il fondamentalismo religioso

tenta di soffocare la ragione. Tanti altri martiri sono stati orrendamente torturati e uccisi. Il 17 febbraio 1600

Giordano Bruno fu mandato al rogo per eresia, lui che scriveva: "Esistono innumerevoli soli; innumerevoli

terre ruotano attorno a questi, similmente a come i sette pianeti ruotano intorno al nostro Sole.

Questi mondi sono abitati da esseri viventi". Galileo, convinto sostenitore della teoria copernicana,

indirettamente provata dalla sua scoperta dei quattro maggiori satelliti di Giove, fu costretto ad abiurare.»

Adriano PETTA, Antonino COLAVITO, Ipazia, La lepre, Roma 2010

1. Un saluto tutto speciale a voi, ricercatori della verità, a voi, uomini di pensiero e di scienza, esploratori

dell'uomo, dell'universo e della storia, a voi tutti, pellegrini in marcia verso la luce, e anche a quelli che si sono

fermati nel cammino, affaticati e delusi da una vana ricerca.

2. Perché un saluto speciale per voi? Perché qui tutti noi, Vescovi, Padri del Concilio, siamo in ascolto della

verità. Che cosa è stato il nostro sforzo durante questi quattro anni, se non una ricerca più attenta e un

approfondimento del messaggio di verità affidato alla Chiesa, se non uno sforzo di docilità più perfetta allo

Spirito di verità?

3. Noi dunque non potevamo non incontrarci con voi. Il vostro cammino è il nostro. I vostri sentieri non sono

mai estranei ai nostri. Noi siamo gli amici della vostra vocazione di ricercatori, gli alleati delle vostre fatiche,

gli ammiratori delle vostre conquiste e, se occorre, i consolatori dei vostri scoraggiamenti e dei vostri

insuccessi.

4. Anche per voi abbiamo dunque un messaggio, ed è questo: continuate a cercare, senza stancarvi, senza mai

disperare della verità! Ricordate le parole di uno dei vostri grandi amici, sant'Agostino: "Cerchiamo con il

desiderio di trovare, e troviamo con il desiderio di cercare ancora". Felici coloro che, possedendo la verità, la

continuano a cercare per rinnovarla, per approfondirla, per donarla agli altri. Felici coloro che, non avendola

trovata, camminano verso essa con cuore sincero: che essi cerchino la luce del domani con la luce d'oggi, fino

alla pienezza della luce!

5. Ma non dimenticatelo: se il pensare è una grande cosa, pensare è innanzitutto un dovere; guai a chi chiude

volontariamente gli occhi alla luce! Pensare è anche una responsabilità: guai a coloro che oscurano lo spirito

con i mille artifici che lo deprimono, l'inorgogliscono, l'ingannano, lo deformano! Qual è il principio di base

per uomini di scienza, se non sforzarsi di pensare giustamente?

6. Per questo, senza turbare i vostri passi, senza accecare i vostri sguardi, noi vogliamo offrirvi la luce della

nostra lampada misteriosa: la fede. Colui che ce l'ha affidata è il Maestro sovrano del pensiero, colui di cui noi

siamo gli umili discepoli, il solo che abbia detto e potuto dire: "Io sono la luce del mondo, io sono la via, la

verità e la vita".

7. Questa parola vi riguarda. Forse mai, grazie a Dio, è apparsa così bene come oggi la possibilità d'un accordo

profondo fra la vera scienza e la vera fede, l'una e l'altra a servizio dell'unica verità. Non impedite questo

prezioso incontro! Abbiate fiducia nella fede, questa grande amica dell'intelligenza! Rischiaratevi alla sua luce

per afferrare la verità, tutta la verità! Questo è l'augurio, l'incoraggiamento, la speranza che vi esprimono,

prima di separarsi, i Padri del mondo intero, riuniti in Concilio a Roma.

Paolo VI, Messaggio del Concilio agli uomini di pensiero e di scienza, 8 dicembre 1965

TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Il Novecento è stato variamente rappresentato come secolo di grandi distruzioni, di progresso tecnologico, di

sviluppo sociale e politico.

Il candidato dica quale di queste rappresentazioni, a suo giudizio, sia la più attendibile, supportando le proprie

valutazioni con precisi richiamo a fatti storicamente rilevanti.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

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La convergenza di più media sullo stesso supporto […] è ormai trionfante e inarrestabile, anche se non ha

ancora completato il suo cammino. Il cosiddetto smartphone è un esempio spettacolare di ciò: telefono,

computer, terminale telematico, terminale radio, televisivo, apparecchio fotografico e webcam, navigatore

topografico si fondono in un unico oggetto fisico, portatile e mobile. Il tablet (come l’iPad), che ancora non

ha sviluppato tutte le sue funzionalità nel momento in cui scrivo, probabilmente ce ne farà vedere ancora delle

belle”

Raffaele SIMONE, Presi nella rete, 2012

Il candidato commenti le considerazioni su riportate ed esponga le proprie riflessioni sui nuovi scenari che si

vanno profilando nelle comunicazioni, nei comportamenti, nei modi di elaborare le conoscenze e nelle

relazioni sociali delle persone.

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

I SIMULAZIONE DI 2° PROVA (ind. Scienze umane)

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Tema di: SCIENZE UMANE

Cittadinanza e interculturalità

PRIMA PARTE

La/Il candidata/o, avvalendosi anche delle riflessioni scaturite dalla lettura e dall'analisi del

documento sotto riportato, tratti la questione dell'importanza dell'educazione alla cittadinanza in

una prospettiva interculturale.

Da “Vivere nel pluralismo. L'educazione alla cittadinanza in prospettiva interculturale” di Milena

Santerini

La definizione “classica” di cittadinanza – ciò che determina l'insieme dei diritti e doveri reciproci

degli individui all'interno dello stato nazionale – appare oggi insufficiente. […] Il dilemma

dell'inclusione degli immigrati o delle minoranze, soprattutto a livello dei diritti politici e socio-

culturali, determina la necessità di definire la nuova identità dello Stato-nazione moderno.

L'estensione della cittadinanza, in termini di diritti civili, politici, sociali e ora anche culturali, si

presenta come un argomento centrale del conflitto della modernità.

Da più parti, ormai, si discute sui limiti della cittadinanza: entro o oltre i confine dello stato nazionale?

Tra i cerchi concentrici al cui interno si colloca la vita delle persone – appartenenza locale e sociale,

nell'ambito di associazioni, gruppi, partiti e nazionale, all'interno dello Stato – si può aggiungere

quello globale, o mondiale? [...]

Un aspetto della crisi della cittadinanza riguarda la globalizzazione che, con i suoi rapidissimi

mutamenti sotto il profilo economico, tecnologico, ecologico, politico, crea infinite connessioni

trasversali e impone una visione più ampia della comunità locale di appartenenza. La globalizzazione

si presenta come un insieme di processi materiali e simbolici al tempo stesso. Ma è in particolare sul

piano culturale, con l'enorme estensione della comunicazione, la mescolanza di stili di vita, l'incontro

tra culture differenti a seguito di migrazioni o alla rapidità dei trasporti, e con le ibridazioni di forme

musicali, letterarie e artistiche che essa fa sentire i suoi effetti diretti sulle persone.

[…] In sintesi, costruire la cittadinanza globale non significa sostituire quella nazionale o locale, ma

aggiungerla ad esse. Ciò presuppone che ogni persona viva una pluralità di identità e una molteplicità

di appartenenze (familiare, sociale, religiosa, culturale, etnica, professionale, etc.); di conseguenza, il

legame nazionale non sarà esaustivo. Il “cittadino globale” è colui/colei che potrà esercitare i suoi

diritti anche come semplice persona, e non solo in quanto cittadino di uno stato e dipenderà dai legami

che vanno oltre l'appartenenza statuale.

SECONDA PARTE

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La/Il candidata/o risponda a due dei seguenti quesiti:

1) Quale spazio concedere ai diritti culturali particolari nel quadro di una società unitaria?

2) Rifletti sugli elementi che “destabilizzano” la cittadinanza tradizionale e ne favoriscono

l'ampliamento e l'estensione.

3) Quali sono i significati che il concetto di “confine” assume nel mondo globalizzato?

4) Spiega l'importanza del concetto di “educazione permanente” nel contesto della società

contemporanea.

II SIMULAZIONE DI 2° PROVA (ind. Scienze umane)

Tema di: SCIENZE UMANE

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Universalità dei valori e relativismo culturale

PRIMA PARTE

Si propongono alla riflessione del candidato i seguenti brani:

- “…Basta un brevissimo contatto con più di una cultura per rendersi conto che le differenze fra le culture

possono essere infinite. E’ molto più difficile invece trovare tratti comuni a tutte le culture, ossia universali

culturali, come ben sanno gli antropologi che per decenni ne sono andati alla ricerca.

George Murdock (1965) ha elencato un numero enorme di universali; tra questi ha annoverato lo sport,

l’ornamento del corpo, il lavoro cooperativo, la danza, l’istruzione, i riti funebri, la distribuzione di doni,

l’ospitalità, il tabù dell’incesto, lo scherzo, il linguaggio, i rituali religiosi, le limitazioni sessuali, la

fabbricazione di utensili e i tentativi di controllare le condizioni atmosferiche. In tutto Murdock ha elencato

oltre sessanta elementi che riteneva fossero comuni a tutte le culture…

…Perché esistono gli universali culturali?...” (N. J. SMELSER, Manuale di Sociologia, trad. ital. A. Savio,

Bologna, Il Mulino, 1984, p. 255).

- “…Spesso si ha l’impressione di non riuscire a evitare un eccesso senza subito cadere in un altro.

Chi crede nei giudizi assoluti, e dunque transculturali, rischia di considerare come valori universali quelli ai

quali è abituato, di praticare un ingenuo etnocentrismo e un cieco dogmatismo, convinto di conoscere una

volta per tutte ciò che è vero e ciò che è giusto. Rischia di diventare molto pericoloso il giorno in cui decide

che il mondo intero deve godere dei vantaggi che caratterizzano la sua società e che, per portare la civiltà agli

abitanti degli altri paesi, ha il diritto di invaderli. E’ questo il ragionamento adottato dagli ideologi della

colonizzazione…Tuttavia, chi crede che tutti i giudizi siano relativi – a una cultura, a un luogo, a un momento

della storia – è a sua volta minacciato, anche se dal pericolo opposto. Se ogni giudizio di valore è sottoposto

alle circostanze, non si finisce per accettare ogni cosa, purchè accada a casa degli altri? Ammettere, per

esempio, che il sacrificio umano non è necessariamente da condannare, perché alcune società lo praticano; o la

tortura o la schiavitù. Decidere che un popolo è maturo per la libertà e un altro no, per poi lasciare tutti al

proprio destino, compresi sé stessi – perché i miei valori non sono necessariamente migliori di quelli altrui. A

forza di sistematizzarsi, questo relativismo finisce nel nichilismo e se ciascuno, per principio uguale a

chiunque altro, sceglie arbitrariamente i valori in cui credere, l’unità della specie è nuovamente negata, anche

se in modo diverso, perché gli uomini non hanno più un mondo spirituale in comune…” (T. TODOROV, La

paura dei barbari, trad. ital. E. Lana, Milano, Garzanti Libri, 2009, pp. 25-26).

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Il candidato, anche avvalendosi degli elementi offerti dai brani sopra riportati, esprima le sue riflessioni

sull’argomento.

SECONDA PARTE

Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti

1) Quale rapporto intercorre fra processo educativo e valori?

2) Che cosa si intende per secolarizzazione?

3) Quale ruolo ha la famiglia nel processo formativo?

4) Quali sono, oltre alla famiglia, le altre agenzie educative e quale ruolo esse hanno nel processo formativo?

__________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario di italiano.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di

madrelingua non italiana.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

I.S.I.S. “G. Carducci – D. Alighieri”

Scienze Naturali : terza prova (simulazione)

Nome Cognome 5CSU 11/12/2015

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Il candidato sviluppi con trattazione sintetica (massimo 5/7 righe) i seguenti argomenti.

1 – Qual è il ruolo generico di un enzima e come agiscono gli enzimi digestivi?

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2 – Quali sono e che funzione hanno le diverse cellule delle fossette gastriche?

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3 – Da cosa è formato il sistema nervoso periferico e quali sono le sue funzioni ?

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Verifica di matematica classe 5C/SU 11/12/2015

SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

1) Determina il dominio delle funzioni:

2 19 4 2 4a) b)

2 5 log 3 1

xxf x f x

x x

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2) Dopo aver disegnato il grafico della funzione 3cosf x x , indicane il dominio, il

codominio e spiega se si tratta di una funzione iniettiva, suriettiva, pari o dispari.

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3) Calcola i seguenti limiti: 2

4 22

3 2 1 3 1a) lim b) lim

1 3 5 2x x

x x x

x x x

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PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

CLASSE 5 C (S.U.)

MATERIA: STORIA - PROF.SSA MARIA CATAUDELLA

Rispondi alle seguenti domande (in max 7 righe)

1. Quando e come avvenne l’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra mondiale?

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2. Quali condizioni di pace furono imposte alla Germania alla fine della Prima Guerra mondiale?

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3. Quali nuovi Stati nacquero in conseguenza dei trattati di pace che conclusero il primo conflitto

mondiale?

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;. 3413 TRIESTE - Via Giustiniano,

ANNO SCOLASTICO 2015-2016

PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA

TIPOLOGIA A

MATERIA FILOSOFIA

CLASSE V GAMMA SU

LO STUDENTE ARGOMENTI IN 15 RIGHE IL SEGUENTE PASSO TRATTO DA

COSI' PARLO' ZARATHUSTRA DI F. NIETZSCHE

"VI SCONGIURO FRATELLI RIMANETE FEDELI ALLA TERRA NON CREDETE A QUELLI

CHE VI PARLANO DI SOVRATERRENE SPERANZE! LO SAPPIANO O NO COSTORO

AVVELENANO. DISPREGIATORI DELLA VITA ESSI SONO, MORIBONDI E AVVELENATI ESSI

STESSI, HANNO STANCATO LA. TERRA, POSSANO SCOMPARIRE!

ANNO SCOLASTICO 2015-2016

SIMULAZIONE TERZA PROVA

TIPOLOGIA B

CLASSE V GAMMA SU

RISPONDI IN 7-8 RIGHE ALLE SEGUENTI TRE DOMANDE

1. SPIEGA IL PASSAGGIO DAL DIRITTO ASTRATTO ALLA MORALITÀ' NELLO

SPIRITO OGGETTIVO

2. QUALI SONO LE FORME DELLA SOCIETÀ CIVILE E QUALE LA LORO

ARTICOLAZIONE

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3. DOPO AVER DATOLA DEFINIZIONE DI STATO ETICO, SPIEGANE LA DIFFERENZA

CON LO STATO LIBERALE. INDICA, INFINE, LA RELAZIONE FRA LA CONCEZIONE

HEGELIANA DELLO STATO E QUELLA DELLA STORIA

SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO –INGLESE

CLASSE 5 C/SU— 23 MARZO, 2015 STUDENTE:______________________________

TIPOLOGIA A—saggio breve

WRITE A PARAGRAPH ABOUT “EVELINE”: introduce briefly the main character and her

personal story then, as regards Joyce’s writing style, highlight the themes, the technique and the most

innovative elements used in this short story (max 15 lines).

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SIMULAZIONE III PROVA 23 marzo 2016

(svolgimento in tre ore)

Per la definizione del voto, la docente utilizzerà la griglia di valutazione riprodotta sul retro e

adottata a livello collegiale.

Trattazione sintetica di latino (risposta 15 righe) - quesito predisposto dalla prof.ssa Lozar

1) In classe abbiamo letto in traduzione parte (vv. 164-222) della Satira III di Giovenale, che è di

fatto un lungo monologo in cui Umbricio, un amico del poeta, gli spiega i motivi che l’hanno spinto

a trasferirsi da Roma a Cuma. Richiamando sommariamente il contenuto dei passi commentati in

classe ed organizzando un discorso complessivo nel modo che ritieni più opportuno, chiarisci

comunque:

cosa suggerisca il nome Umbricio;

a quale classe sociale appartenga Umbricio e quale sia il nesso con la biografia dell’autore,

che collocherai cronologicamente;

quale concezione filosofica sia sottesa a questa satira e, più in generale, all’opera di

Giovenale.

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ISIS Carducci-Dante a.s. 2015-2016

Storia dell’Arte, prof. Marco Ragonese

Simulazione terza prova_ 5 gamma SU_ 23 marzo 2016

nome e cognome........................................................................ classe............................

Quali differenze - teoriche, cromatiche, compositive - segna Cézanne con la serie de La montagna

Saint Victoire rispetto alle serie impressioniste di Monet (per esempio Covoni o Cattedrale di

Rouen)?

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ANNO SCOLASTICO 2015-2016

SIMULAZIONE TERZA PROVA _23 marzo 2016

TIPOLOGIA A

MATERIA FILOSOFIA

CLASSE V GAMMA SU

LO STUDENTE ARGOMENTI IN 15 RIGHE IL SEGUENTE PASSO TRATTO DA

COSI' PARLO' ZARATHUSTRA DI F. NIETZSCHE

"VI SCONGIURO FRATELLI RIMANETE FEDELI ALLA TERRA NON CREDETE A QUELLI CHE VI

PARLANO DI SOVRATERRENE SPERANZE! LO SAPPIANO O NO COSTORO AVVELENANO.

DISPREGIATORI DELLA VITA ESSI SONO, MORIBONDI E AVVELENATI ESSI STESSI, HANNO

STANCATO LA. TERRA, POSSANO SCOMPARIRE!

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I.S.I.S. “G. Carducci – D. Alighieri”

Scienze Naturali : terza prova (simulazione)

Nome Cognome 5CSU 02 /05/2016

Il candidato sviluppi con trattazione sintetica (massimo 7 righe) i seguenti argomenti.

1 – Che cosa sono i neuroni, come sono fatti e qual è la loro caratteristica?

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2 – Quali ruoli svolgono gli RNA presenti nella cellula?

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3 – Quali processi avvengono nell’intestino tenue?

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I.S.I.S. CARDUCCI/DANTE a.s. 2015/16

SIMULAZIONE TERZA PROVA_ 2 maggio 2016

SCIENZE MOTORIE

Nome e cognome………………………………………………………………………………….......

classe………………………………….

Data……………………………….

1) Spiega che cosa è un paramorfismo e qual è la differenza tra paramorfismo e dismorfismo.

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2) Da quali strati sono formate le pareti del cuore? Perché è considerato un muscolo

particolare?

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3) Spiega come è strutturato un osso.

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SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

CLASSE 5 C (S.U.)

MATERIA: STORIA - PROF.SSA MARIA CATAUDELLA

Rispondi alle seguenti domande (in max 7 righe)

4. Spiega per quali sue caratteristiche l’Urss di Stalin rappresenta una forma di stato totalitario

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5. In seguito a quali avvenimenti Mussolini e Hitler stipularono un accordo che prese il nome di

Asse Roma–Berlino?

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6. Spiega cosa si intende per “guerra lampo” e indica quali furono i motivi del suo fallimento

all’inizio del secondo conflitto mondiale

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Simulazione di terza prova

Inglese_Classe 5 Gamma

Studente:______________

data: 2/05/2016

Type B--READ the extract from “The Help” by K, Stockett and answer the questions in your own

words, in no more than seven lines.

“Once upon a time they was two girls," I say. "one girl had black skin, one girl had white."

Mae Mobley look up at me. She listening.

"Little colored girl say to little white girl, 'How come your skin be so pale?' White girl say, 'I don't

know. How come your skin be so black? What you think that mean?'

"But neither one a them little girls knew. So little white girl say, 'Well, let's see. You got hair, I got

hair.'"I gives Mae Mobley a little tousle (= arruffatina) on her head.

"Little colored girl say 'I got a nose, you got a nose.'"I gives her little snout (1) a tweak (=pizzico).

She got to reach up and do the same to me.

"Little white girl say, 'I got toes, you got toes.' And I do the little thing with her toes, but she can't

get to mine cause I got my white work shoes on.

"'So we're the same. Just a different color', say that little colored girl. The little white girl she agreed

and they was friends. The End."

Baby Girl just look at me. Law,(=Oh Lord!) that was a sorry(2) story if I ever heard one. Wasn't

even no plot to it. But Mae Mobley, she smile and say, "Tell it again.”

1) Informal humorous word for nose

2) Silly , in this context.

― Kathryn Stockett, from The Help (2009)

5) Explain who the characters in this extract are, their relationship, what they are doing.

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6) The narrator tries to teach Mae Mobley something by means of this simple story. How is the

value of education highlighted in the novel? (you should refer to the whole plot).

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3. Why are toilets so often mentioned in the novel?

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10. Relazioni finali delle singole discipline

I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

RELAZIONE FINALE

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Prof. Luisa Lozar

Classe V C/SU

N.ro ore settimanali 4

N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe dell’11 maggio 106

1. Presentazione sintetica della classe

La classe è composta da 11 studentesse e 3 studenti, due dei quali rientranti nel quadro della

L 104 e seguiti pertanto con programmazione specifica, curata dalla docente di sostegno referente per

l'area umanistica alla cui relazione si rimanda; la classe ha accolto quest’anno una nuova studentessa

e, d’altra parte, a visto il ritiro di uno studente a pochi mesi dall’inizio delle lezioni.

La classe è stata seguita dalla docente in tutto il triennio per l’italiano e, per il latino, sin dalla

classe seconda.

Il livello medio raggiunto dalla classe è nel complesso soddisfacente: gli studenti, tranne casi

ed episodi isolati, hanno sempre prodotto, nell’arco del triennio, impegno e partecipazione,

dimostrandosi capaci di progressivi miglioramenti nel corso degli anni, maturando un efficace metodo

di studio, sviluppando discrete capacità di analisi e di sintesi, elaborando giudizi autonomi e riuscendo

ad esprimerli con discrete competenze linguistiche e logiche.

Il comportamento degli studenti è sempre stato corretto e collaborativo ed è sempre stato

possibile per la docente discutere con loro delle strategie didattiche adottate e delle valutazioni

espresse; allo stesso modo, vi è sempre stato, in generale, un rapporto cordiale e collaborativo con le

loro famiglie.

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2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità

Sul piano delle CONOSCENZE, gli studenti hanno saputo dimostrare di:

a livello letterario, conoscere le caratteristiche fondamentali dei periodi, dei generi e degli

autori trattati, nell’idea che le informazioni relative alla storia della letteratura costituiscono

il quadro di riferimento funzionale soprattutto all’analisi ed all’interpretazione testuale;

a livello linguistico, possedere conoscenze morfo-sintattiche e lessicali tali da permettere una

comunicazione orale e scritta sufficientemente chiara e corretta.

Sul piano delle CAPACITÀ, gli studenti hanno saputo dimostrare di:

a livello letterario, contestualizzare i testi nella loro dimensione storico-letteraria; confrontare

autori diversi fra loro; individuare rapporti fra autori dello stesso genere o periodo, ma anche

tra autori che hanno operato in contesti diversi; leggere ed interpretare fonti critiche storico-

letterarie; porre in relazione il testo con le proprie esperienze, anche formulando giudizi;

a livello linguistico, produrre testi di diversa tipologia, controllando il registro linguistico e

il lessico in funzione della destinazione.

Sul piano delle COMPETENZE, gli studenti hanno saputo dimostrare di:

a livello letterario, riconoscere le tipologie testuali, la specificità e la polisemia del testo

letterario; leggere e analizzare i testi letterari proposti; individuare i contenuti tematici e gli

aspetti formali, stilistici e lessicali fondamentali di un testo;

a livello linguistico, controllare la correttezza morfo-sintattica del discorso e operare scelte

lessicali adeguate al contesto comunicativo.

Le conoscenze, capacità e competenze sopra citate si intendono mediamente raggiunte dagli

studenti ad un livello discreto.

3. Attività di approfondimento svolte

Gli studenti sono stati coinvolti in alcune uscite teatrali latamente riferite ad argomenti di

Storia trattati nel presente a.s.: Vipere di C. Tolazzi e Rumoroso silenzio di L. Andreini presso il

Teatro “La Contrada”, spettacoli serali a cui gli studenti si sono recati accompagnati in modo

informale dalla docente; Come cavalli che dormono in piedi - Demoghèla. Storie dal fronte

nordorientale di P. Rumiz presso il Teatro “Rossetti” e Sarajevo il 28 giugno, iniziativa del Teatro

“Rossetti” e del Museo “Diego de Henriquez”, spettacoli a cui la classe ha partecipato di mattina, in

forma di vera e propria uscita didattica.

La docente ha accompagnato la classe in un’uscita didattica a Treviso, per la visita alla mostra

sull’opera di Escher: in particolare, il tema della metamorfosi si è prestato a diversi rimandi a testi

affrontati sia nell’ambito del programma di italiano che in quello di latino.

4. Attività di recupero svolte

I due studenti gravati da insufficienza lieve nello scritto nel I periodo sono stati indirizzati ad un

corso di recupero breve organizzato all’interno dell’Istituto e sono comunque sempre stati seguiti da

attività di monitoraggio e recupero in itinere.

5. Criteri e strumenti di valutazione

Per la correzione e la valutazione delle prove scritte di tipologia analoga alla prima prova

dell’esame di stato, ci si è attenuti alle griglie di valutazione qui di seguito allegate e, per il passaggio

dalla tabella in quindicesimi al voto in decimi, si è fatto riferimento alla tabella di conversione

elaborata a livello collegiale, pure allegata.

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Le valutazioni delle verifiche orali sono state espresse in decimi, talora con frazioni di voto

(con criteri chiaramente esposti agli studenti: ad esempio, 5+ corrisponde a 5,25 e 6- a 5,75...), ed

accompagnate da un giudizio analitico sulla prestazione dello studente, riportato in sintesi sul registro

della docente, oltre che naturalmente comunicato allo studente stesso, e seguito sempre da indicazioni

per il recupero di eventuali carenze.

I criteri di valutazione sono comunque quelli concordati a livello collegiale, distinti per le

prove orali e scritte. Si espongono qui di seguito le caratteristiche dei diversi livelli di prestazione e

le relative valutazioni numeriche in decimi previste.

ORALE

Prestazione completamente nulla (area dell’1)

Lo studente non fornisce alcuna risposta o rifiuta la verifica.

Prestazione quasi nulla (area del 2)

Lo studente fornisce risposte parziali per nulla pertinenti alle richieste e senza alcuna

organicità logica ed espositiva.

Prestazione del tutto insufficiente (area del 3)

Lo studente fornisce poche risposte, non centrate rispetto alle richieste e assai carenti sul

piano concettuale ed espositivo.

Prestazione gravemente insufficiente (area del 4)

Lo studente presenta informazioni esigue e scorrette, fornisce un'esposizione solo in parte

pertinente e segnata da difficoltà di collegamento logico-linguistico tra le affermazioni, non è

in grado di analizzare autonomamente i testi e i problemi considerati, propone un’esposizione

frammentaria e incoerente, non ha consapevolezza dei rapporti tra testo, contesto e quadro

storico-culturale.

Prestazione insufficiente (area del 5)

Lo studente possiede un repertorio di informazioni esiguo, frammentario e spesso scorretto,

fornisce interpretazioni per lo più sommarie nell'analisi e quasi sempre carenti nella sintesi,

fornisce un'esposizione impacciata e spesso impropria nella terminologia specifica, compie

osservazioni solo sommarie sugli aspetti linguistici, manca di un valido sistema di riferimento

e pertanto incorre in frequenti imprecisioni nell'individuazione dei rapporti tra testo,

contesto letterario e quadro storico-culturale.

Prestazione sufficiente (area del 6)

Lo studente ha acquisito, senza fraintendimenti, le informazioni essenziali, si esprime in

modo sufficientemente coerente e con termini appropriati, in modo semplice ma pertinente e

consapevole dei collegamenti logici essenziali, interpreta in modo analitico corretto il

significato dei testi ed è in grado di formulare semplici osservazioni su aspetti linguistici e

funzioni comunicative, possiede limitati, ma sufficienti elementi di orientamento sui rapporti

tra testo, contesto letterario e quadro storico-culturale.

Prestazione discreta (area del 7)

Lo studente, rispetto al livello precedente, possiede informazioni più approfondite che utilizza

in un'esposizione pertinente, coerente e consequenziale, interpreta i testi con procedure

corrette sia nell'analisi che nella sintesi e propone osservazioni pertinenti nel campo

linguistico, si orienta discretamente tra testo, contesto e quadro storico e sociale.

Prestazione buona (area dell’8)

Lo studente, rispetto al livello precedente, possiede informazioni complete che utilizza in

modo autonomo per comporre un quadro di idee e dati coerenti e consequenziali, espresso in

modo chiaro ed efficace, sa analizzare autonomamente i testi e i problemi con buone notazioni

formali, si orienta bene e autonomamente nel correlare il testo al contesto storico-culturale.

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Prestazione ottima (area del 9-10)

Lo studente, rispetto al livello precedente, sa impostare, sulla base di informazioni esaurienti

sotto ogni profilo, un’organica “strategia” della comunicazione, finalizzata

all’argomentazione di un punto di vista critico, interpreta i testi in maniera ampia e

articolata sia nell’analisi sia nella sintesi ed è capace di esprimere un giudizio di sintesi sullo

stile, individua in modo approfondito i rapporti tra testo, contesto e quadro storico culturale,

articolando nello specifico, con flessibilità ed efficacia argomentativa, i collegamenti tra i vari

livelli.

SCRITTO

Prestazione completamente nulla (area dell’1)

Lo studente consegna il foglio in bianco.

Prestazione quasi nulla (area del 2)

Lo studente presenta alcune osservazioni, molto esigue di numero, completamente non

pertinenti, con gravissime lacune formali.

Prestazione del tutto insufficiente (area del 3)

Lo studente presenta uno scritto quantitativamente molto scadente sul piano del contenuto,

senza pertinenza, privo di coerenza logica e coesione formale.

Prestazione gravemente insufficiente (area del 4)

Lo studente non risponde alla consegna se non molto vagamente e in maniera generica, perché

le sue informazioni sono scarse, errate nei dati e non è corretta la formulazione dei

concetti; non sviluppa il testo secondo un piano, ma procede per concetti frammentari

e contraddittori sul piano logico e non organizzati formalmente; usa un linguaggio con

frequenti errori grammaticali, ripetitivo, con risorse lessicali scarse e improprie.

Prestazione insufficiente (area del 5)

Lo studente risponde in modo incompleto alla consegna e quindi omette aspetti significativi,

perché è in possesso di un'informazione incompleta e poco approfondita, usa un linguaggio

contenente frequenti errori, semplificato e ripetitivo e caratterizzato da risorse lessicali

limitate e improprie.

Prestazione sufficiente (area del 6)

Lo studente risponde correttamente alla consegna, anche se privilegia l’analisi letterale a

scapito della sintesi argomentativa, utilizza informazioni corrette, è in grado di seguire un

piano di lavoro che selezioni informazioni elementari e le accosti con sufficiente coerenza,

utilizza un linguaggio semplice nel lessico e chiaro nelle sue costruzioni sintattiche

elementari.

Prestazione discreta (area del 7)

Lo studente, rispetto al livello precedente, risponde alla consegna organizzando un lavoro

abbastanza organico e in logica progressione, poiché le informazioni sono precise e poste

all'interno di un quadro delle conoscenze completo rispetto alle richieste, utilizza un

linguaggio corretto sul piano morfo-sintattico, è in grado di variare le scelte lessicali, applica

una sintassi della frase semplice e complessa adeguata, avvia una riorganizzazione

personale e critica, pur senza contributi particolarmente originali.

Prestazione buona (area dell’8)

Lo studente, rispetto al livello precedente, dimostra buona autonomia e originalità

nell’interpretazione dei problemi e dei testi, controlla un buon numero di informazioni che sa

organizzare in maniera coerente e consequenziale, offre un’organizzazione personale e critica

con contributi originali, usa un linguaggio corretto e abbastanza personale.

Prestazione ottima (area del 9-10)

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Lo studente, rispetto al livello precedente, affronta la consegna in maniera molto autonoma e

originale e con un'interpretazione ampia, possiede informazioni precise, ricche e significative

rispetto allo scopo, organizza efficacemente l'esposizione argomentativa secondo un preciso

piano supportato da considerazioni critiche originali, utilizza un linguaggio sicuro e corretto

nelle strutture grammaticali, sintatticamente articolato e dal lessico appropriato e

originale.

Allegati:

1. Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio

Trieste, 11 maggio 2016

Firma del docente

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

RELAZIONE FINALE

LINGUA E CULTURA LATINA

Prof. Luisa Lozar

Classe V C/SU

N.ro ore settimanali 2

N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe dell’11 maggio 51

1. Presentazione sintetica della classe

La classe è composta da 11 studentesse e 3 studenti, due dei quali rientrano nel quadro della

L 104 e non vengono valutati in latino; la classe ha accolto quest’anno una nuova studentessa e,

d’altra parte, a visto il ritiro di uno studente a pochi mesi dall’inizio delle lezioni.

La classe è stata seguita dalla docente sin dalla classe seconda per il latino e in tutto il triennio

anche per l’italiano.

Il livello medio raggiunto dalla classe è nel complesso soddisfacente: gli studenti, tranne casi

ed episodi isolati, hanno sempre prodotto, nell’arco del triennio, impegno e partecipazione,

dimostrandosi capaci di progressivi miglioramenti nel corso degli anni, maturando un efficace metodo

di studio, sviluppando discrete capacità di traduzione, analisi e sintesi, elaborando giudizi autonomi

e riuscendo ad esprimerli con discrete competenze linguistiche e logiche.

Il comportamento degli studenti è sempre stato corretto e collaborativo ed è sempre stato

possibile per la docente discutere con loro delle strategie didattiche adottate e delle valutazioni

espresse; allo stesso modo, vi è sempre stato, in generale, un rapporto cordiale e collaborativo con le

loro famiglie.

2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità

Sul piano delle CONOSCENZE, gli studenti hanno saputo dimostrare di:

a livello letterario, conoscere le caratteristiche fondamentali dei periodi, dei generi e degli

autori trattati, nell’idea che le informazioni relative alla storia della letteratura costituiscono

il quadro di riferimento funzionale soprattutto all’analisi ed all’interpretazione testuale;

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a livello linguistico, possedere conoscenze morfo-sintattiche e lessicali tali da permettere una

comunicazione orale e scritta sufficientemente chiara e corretta in italiano e da consentire

l’accesso a testi d’autore in latino, sia pure con il supporto di note o traduzioni a fronte.

Sul piano delle CAPACITÀ, gli studenti hanno saputo dimostrare di:

a livello letterario, contestualizzare i testi nella loro dimensione storico-letteraria; confrontare

autori diversi fra loro; individuare rapporti fra autori dello stesso genere o periodo, ma anche

tra autori che hanno operato in contesti diversi; leggere ed interpretare fonti critiche storico-

letterarie; porre in relazione il testo con le proprie esperienze, anche formulando giudizi;

a livello linguistico, produrre testi di diversa tipologia, controllando il registro linguistico e

il lessico in funzione della destinazione; produrre traduzioni di testi d’autore, con l’aiuto di

note o traduzioni a fronte, anche in un’ottica di traduzione contrastiva.

Sul piano delle COMPETENZE, gli studenti hanno saputo dimostrare di:

a livello letterario, riconoscere le tipologie testuali, la specificità e la polisemia del testo

letterario; leggere e analizzare i testi letterari proposti; individuare i contenuti tematici e gli

aspetti formali, stilistici e lessicali fondamentali di un testo;

a livello linguistico, controllare la correttezza morfo-sintattica del discorso e operare scelte

lessicali adeguate al contesto comunicativo; saper cogliere la differenza tra una traduzione

letterale ed una traduzione libera, operando scelte consapevoli.

Le conoscenze, capacità e competenze sopra citate si intendono mediamente raggiunte dagli

studenti ad un livello discreto.

3. Attività di approfondimento svolte

Non sono state svolte attività specifiche in relazione con gli argomenti di letteratura latina

affrontati, ma frequenti sono stati i rimandi alla pedagogia partendo da spunti quintilianei e, a partire

da alcune suggestioni lucanee suggerite dal libro di testo, vi sono stati dei rimandi a dei passi danteschi

affrontati in moduli dedicati.

4. Attività di recupero svolte

La sola studentessa gravata da insufficienza nel I periodo è stata indirizzata allo studio autonomo e

poi comunque seguita da attività di monitoraggio e recupero in itinere.

5. Criteri e strumenti di valutazione

Le valutazioni delle verifiche sia scritte che orali sono state espresse in decimi, talora con

frazioni di voto (con criteri chiaramente esposti agli studenti: ad esempio, 5+ corrisponde a 5,25 e 6-

a 5,75...), ed accompagnate da un giudizio analitico sulla prestazione dello studente, riportato in

sintesi sul registro della docente, oltre che naturalmente comunicato allo studente stesso, e seguito

sempre da indicazioni per il recupero di eventuali carenze.

Per la correzione e la valutazione dei quesiti inseriti nella simulazione di terza prova

dell’esame di stato effettuata il 23/03, ci si è attenuti alla griglia di valutazione concordata a livello

collegiale e qui di seguito allegata e, per il passaggio dalla tabella in quindicesimi al voto in decimi,

si è fatto riferimento alla tabella di conversione pure elaborata a livello collegiale e qui di seguito

allegata.

I criteri di valutazione sono comunque quelli concordati a livello collegiale, distinti per le

prove orali e scritte. Si espongono qui di seguito le caratteristiche dei diversi livelli di prestazione e

le relative valutazioni numeriche in decimi previste.

ORALE

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Prestazione completamente nulla (area dell’1)

Lo studente non fornisce alcuna risposta o rifiuta la verifica.

Prestazione quasi nulla (area del 2)

Lo studente fornisce risposte parziali per nulla pertinenti alle richieste e senza alcuna

organicità logica ed espositiva.

Prestazione del tutto insufficiente (area del 3)

Lo studente fornisce poche risposte, non centrate rispetto alle richieste e assai carenti sul

piano concettuale ed espositivo.

Prestazione gravemente insufficiente (area del 4)

Lo studente presenta informazioni esigue e scorrette, fornisce un'esposizione solo in parte

pertinente e segnata da difficoltà di collegamento logico-linguistico tra le affermazioni, non è

in grado di analizzare autonomamente i testi e i problemi considerati, propone un’esposizione

frammentaria e incoerente, non ha consapevolezza dei rapporti tra testo, contesto e quadro

storico- culturale.

Prestazione insufficiente (area del 5)

Lo studente possiede un repertorio di informazioni esiguo, frammentario e spesso scorretto,

fornisce interpretazioni per lo più sommarie nell'analisi e quasi sempre carenti nella sintesi,

fornisce un'esposizione impacciata e spesso impropria nella terminologia specifica, compie

osservazioni solo sommarie sugli aspetti linguistici, manca di un valido sistema di riferimento

e pertanto incorre in frequenti imprecisioni nell'individuazione dei rapporti tra testo, contesto

letterario e quadro storico-culturale.

Prestazione sufficiente (area del 6)

Lo studente ha acquisito, senza fraintendimenti, le informazioni essenziali, si esprime in

modo sufficientemente coerente e con termini appropriati, in modo semplice ma pertinente e

consapevole dei collegamenti logici essenziali, interpreta in modo analitico corretto il

significato dei testi ed è in grado di formulare semplici osservazioni su aspetti linguistici e

funzioni comunicative, possiede limitati, ma sufficienti elementi di orientamento sui rapporti

tra testo, contesto letterario e quadro storico-culturale.

Prestazione discreta (area del 7)

Lo studente, rispetto al livello precedente, possiede informazioni più approfondite che utilizza

in un'esposizione pertinente, coerente e consequenziale, interpreta i testi con procedure

corrette sia nell'analisi che nella sintesi e propone osservazioni pertinenti nel campo

linguistico, si orienta discretamente tra testo, contesto e quadro storico e sociale.

Prestazione buona (area dell’8)

Lo studente, rispetto al livello precedente, possiede informazioni complete che utilizza in

modo autonomo per comporre un quadro di idee e dati coerenti e consequenziali, espresso in

modo chiaro ed efficace, sa analizzare autonomamente i testi e i problemi con buone notazioni

formali, si orienta bene e autonomamente nel correlare il testo al contesto storico-culturale.

Prestazione ottima (area del 9-10)

Lo studente, rispetto al livello precedente, sa impostare, sulla base di informazioni esaurienti

sotto ogni profilo, un’organica “strategia” della comunicazione, finalizzata

all’argomentazione di un punto di vista critico, interpreta i testi in maniera ampia e

articolata sia nell’analisi sia nella sintesi ed è capace di esprimere un giudizio di sintesi sullo

stile, individua in modo approfondito i rapporti tra testo, contesto e quadro storico culturale,

articolando nello specifico, con flessibilità ed efficacia argomentativa, i collegamenti tra i vari

livelli.

SCRITTO

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Prestazione completamente nulla (area dell’1)

Lo studente consegna il foglio in bianco.

Prestazione quasi nulla (area del 2)

Lo studente presenta alcune osservazioni, molto esigue di numero, completamente non

pertinenti, con gravissime lacune formali.

Prestazione del tutto insufficiente (area del 3)

Lo studente presenta uno scritto quantitativamente molto scadente sul piano del contenuto,

senza pertinenza, privo di coerenza logica e coesione formale.

Prestazione gravemente insufficiente (area del 4)

Lo studente non risponde alla consegna se non molto vagamente e in maniera generica, perché

le sue informazioni sono scarse, errate nei dati e non è corretta la formulazione dei concetti;

non sviluppa il testo secondo un piano, ma procede per concetti frammentari e

contraddittori sul piano logico e non organizzati formalmente; usa un linguaggio con frequenti errori

grammaticali, ripetitivo, con risorse lessicali scarse e improprie.

Prestazione insufficiente (area del 5)

Lo studente risponde in modo incompleto alla consegna e quindi omette aspetti significativi,

perché è in possesso di un'informazione incompleta e poco approfondita, usa un linguaggio

contenente frequenti errori, semplificato e ripetitivo e caratterizzato da risorse lessicali

limitate e improprie.

Prestazione sufficiente (area del 6)

Lo studente risponde correttamente alla consegna, anche se privilegia l’analisi letterale a

scapito della sintesi argomentativa, utilizza informazioni corrette, è in grado di seguire un

piano di lavoro che selezioni informazioni elementari e le accosti con sufficiente coerenza,

utilizza un linguaggio semplice nel lessico e chiaro nelle sue costruzioni sintattiche

elementari.

Prestazione discreta (area del 7)

Lo studente, rispetto al livello precedente, risponde alla consegna organizzando un lavoro

abbastanza organico e in logica progressione, poiché le informazioni sono precise e poste

all'interno di un quadro delle conoscenze completo rispetto alle richieste, utilizza un

linguaggio corretto sul piano morfo-sintattico, è in grado di variare le scelte lessicali, applica

una sintassi della frase semplice e complessa adeguata, avvia una riorganizzazione

personale e critica, pur senza contributi particolarmente originali.

Prestazione buona (area dell’8)

Lo studente, rispetto al livello precedente, dimostra buona autonomia e originalità

nell’interpretazione dei problemi e dei testi, controlla un buon numero di informazioni che sa

organizzare in maniera coerente e consequenziale, offre un’organizzazione personale e critica

con contributi originali, usa un linguaggio corretto e abbastanza personale.

Prestazione ottima (area del 9-10)

Lo studente, rispetto al livello precedente, affronta la consegna in maniera molto autonoma e

originale e con un'interpretazione ampia, possiede informazioni precise, ricche e significative

rispetto allo scopo, organizza efficacemente l'esposizione argomentativa secondo un preciso

piano supportato da considerazioni critiche originali, utilizza un linguaggio sicuro e corretto

nelle strutture grammaticali, sintatticamente articolato e dal lessico appropriato e

originale.

Allegati:

1. Esempio di prova scritta (20/02)

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2. Materiali forniti in fotocopia dalla docente, a completamento di quelli del libro di testo e

parte integrante del programma

3. Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio

Trieste,11 maggio 2016

Firma del docente

Allegato 1

VERIFICA SCRITTA 20/02

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60

(non è consentito l’uso del vocabolario; svolgimento 60 min.)

punti _____ /100 VOTO _____

NB : per il passaggio punti-voto vale la proporzione 10/1, per cui 100/100 = 10, 75/100 = 7 e ½…

1) Traduci il seguente passo (Seneca, De brevitate vitae, 10, 2), già trattato in classe, nel modo più

letterale possibile: (pt /25)

In tria tempora vita dividitur: quod fuit, quod est, quod futurum est. Ex his quod agimus breve est,

quod acturi sumus dubium, quod egimus certum. Hoc est enim in quod fortuna ius perdidit, quod in

nullius arbitrium reduci potest.

9 righe per lo svolgimento

1a) Analizza la forma verbale acturi sumus, precisando a che tipo di proposizione appartenga.

(pt /5)

2 righe per lo svolgimento

1b) Che complemento individui nell’espressione ex his?

(pt /5)

1 riga per lo svolgimento

2) Individua e commenta le figure retoriche presenti in questo passo e che a tuo avviso sono più

significative nel sottolineare i contenuti espressi.

(pt /20)

10 righe per lo svolgimento

3) Contestualizza brevemente il De brevitate vitae, tratteggiandone i contenuti e spiegando in che

senso questo e gli altri Dialogi di Seneca si distinguano da quelli di Platone e Cicerone. (pt /20)

10 righe per lo svolgimento

4) Inquadra cronologicamente Persio e delinea le caratteristiche della sua produzione. (pt /25)

12 righe per lo svolgimento

Allegato 2

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Materiali forniti in fotocopia dalla docente, a completamento di quelli del libro di testo e parte

integrante del programma.

Fedro, Fabulae, I, 1 (Lupus et agnus)

Ad rivum eundem Lupus et Agnus venerant

siti compulsi: superior stabat Lupus,

longeque inferior Agnus. Tunc fauce improba

latro incitatus iurgii causam intulit.

«Cur» inquit «turbulentam fecisti mihi

aquam bibenti?». Laniger contra timens:

«Qui possum, quaeso, facere quod quereris, Lupe?

A te decurrit ad meos haustus liquor».

Repulsus ille veritatis viribus.

«Ante hos sex menses male» ait «dixisti mihi».

Respondit Agnus: «Equidem natus non eram».

«Pater hercle tuus» inquit «male dixit mihi»,

atque ita correptum lacerat iniusta nece.

Haec propter illos scripta est homines fabula,

qui fictis causis innocentes opprimunt.

Trilussa, L’agnello infurbito

Un lupo che beveva in un ruscello

vidde, dall'antra parte de la riva,

l'immancabbile Agnello.

-Perché nun venghi qui? - je chiese er Lupo -

L'acqua, in quer punto, é torbida e cattiva

e un porco ce fa spesso er semicupio.

Da me, che nun ce bazzica er bestiame,

er ruscelletto è limpido e pulito... -

L'Agnello disse: - Accetterò l'invito

quanno avrò sete e tu nun avrai fame.

Trilussa, pseudonimo anagrammatico di Carlo Alberto Camillo Marianum Salustri (Roma, 26

ottobre 1871 – Roma, 21 dicembre 1950), è stato un poeta italiano, noto per le sue composizioni in

dialetto romanesco.

Fedro, Fabulae, I, 13 (Vulpes et corvus)

Qui se laudari gaudet verbis subdolis,

fere dat poenas turpi poenitentia.

Fedro, Fabulae, I, 7 (Vulpes ad personam tragicam)

Personam tragicam forte vulpes viderat;

quam postquam huc illuc semel atque iterum verterat,

«O quanta species» inquit «cerebrum non habet! ».

Hoc illis dictum est quibus honorem et gloriam

Fortuna tribuit, sensum communem abstulit.

Curzio Rufo, Historiae Alexandri Magni, III, 1

Il nodo di Gordio

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Alexander, urbe in dicionem suam redacta, lovis templum intrat. Vehiculum, quo Gordium, Midae patrem,

vectum esse constabat, aspexit, cultu haud sane a vilioribus vulgatisque usu abhorrens. Notabile erat iugum

adstrictum compluribus nodis in semetipsos implicatis et celantibus nexus. Incolis deinde adfirmantibus editam

esse oraculo sortem, Asiae potiturum, qui inexplicabile vinculum solvisset, cupido incessit animo sortis eius

explendae. Circa regem erat et Phrygum turba et Macedonum, illa expectatione suspensa, haec sollicita ex

temeraria regis fiducia. [...] Ille, nequaquam diu luctatus cum latentibus nodis, «Nihil» inquit «interest,

quomodo solvantur», gladioque ruptis omnibus loris, oraculi sortem vel elusit vel implevit.

Curzio Rufo, Historiae Alexandri Magni, X, 5

La morte di Alessandro Magno

Intuentibus lacrimae obortae praebuere speciem iam non regem, sed funus eius visentis exercitus. Maeror

tamen circumstantium lectum eminebat; quos ut rex aspexit, «Invenietis» inquit «cum excessero, dignum

talibus viris regem?» Incredibile dictu audituque, in eodem habitu corporis, in quem se composuerat, cum

admissurus milites esset, durasse, donec a toto exercitu illud ultimum persalutatus est. Dimissoque vulgo velut

omni vitae debito liberatus fatigata membra reiecit, propiusque adire iussis amicis – nam et vox deficere iam

coeperat – detractum anulum digito Perdiccae (1) tradidit adiectis mandatis, ut corpus suum ad Hammonem

ferri iuberent.

Quaerentibusque his cui relinqueret regnum, respondit ei, qui esset optimus; ceterum providere iam se ob id

certamen magnos funebres ludos parari sibi. Rursus Perdicca interrogante, quando caelestes honores haberi

sibi vellet, dixit tum velle, cum ipsi felices essent. Suprema haec vox fuit

regis et paulo post extinguitur.

1. Perdicca, generale macedone, fu uno degli uomini di fiducia di Alessandro, alla cui morte cercò di

difendere gli interessi della vedova del sovrano, Rossane, restando però ucciso da una rivolta di

ufficiali.

Curzio Rufo, Historiae Alexandri Magni, VIII, 2

Alessandro uccide l'amico Clito

Die festo Alexander amicos in convivium adhibuit. Mox omnes vino gravati sunt. Tum convivarum quidam

Philippi, Alexandri patris nobilissima gesta numeravit. Itaque Alexander surrexit ut responderet :”Ego patrem

meum supero gestaque mea maiora sunt”. Omnes convivae, ut regi indulgerent, annuerunt praeter Clitum,

inveteratum Philippi amicum, qui mortui regis memoriam defendit. Clitus eius gesta tam ardenter laudavit ut

Alexander ira excanduerit amicumque sagitta confixerit. Ubi ira deferbuit crapulaque exhalata est, tantum

dolorem ex facinore suo Alexander accepit ut morte culpam expiare cuperet. In hac mortis voluntate multos

dies permansit. Omnes tandem amici militesque Alexandrum exoraverunt ne exercitum in hostilibus

inexploratisque regionibus relinqueret. Itaque Alexander ne milites deciperet bellum renovavit.

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

RELAZIONE FINALE

STORIA

Prof.ssa: Maria Cataudella

Classe: 5 C (S.U.)

N.ro ore settimanali: 2

N.ro ore di lezione svolte alla data del consiglio di classe di maggio: 50

1. Presentazione sintetica della classe

La classe, che nel corso del triennio non ha mantenuto la continuità didattica nella materia, è formata

da 15 allievi di cui due, diversamente abili, hanno seguito un programma differenziato come previsto

dal PEI.

La partecipazione degli alunni è stata sempre attiva, vivace e disponibile al dialogo educativo: quasi

tutti i ragazzi hanno dimostrato curiosità e desiderio di analizzare e capire le cause e lo svolgimento

dei fatti storici studiati nel corso dell’anno scolastico. Non è mancata, tuttavia, una certa eterogeneità

nel livello di applicazione, nel metodo di studio e nel conseguimento degli obiettivi didattici e

formativi previsti.

Il livello medio raggiunto dalla classe in questa disciplina si può definire discreto, in alcuni casi

buono.

2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

• Conoscenze:

- Ricostruzione, a grandi linee, ma in modo ragionato, dei fatti storici dalla fine dell’Ottocento

al mondo contemporaneo

- dei principali fenomeni storici e delle coordinate spazio-temporali che li determinano

- dei principali fenomeni sociali, culturali ed economici caratterizzanti la storia del Novecento

- dei principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed internazionale

relativamente alla storia contemporanea;

- delle diverse tipologie di fonti;

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- delle principali tappe dello sviluppo dell'innovazione tecnico-scientifica e del conseguente

impatto sui settori produttivi, sui servizi e sulle condizioni socio-economiche della fine del

XIX e del XX secolo.

• Competenze:

- Distribuire geograficamente date, avvenimenti, personaggi storici

- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica

attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra

aree geografiche e culturali.

- Utilizzare documenti e ricavarne informazioni.

• Capacità:

- Riconoscere nella storia del Novecento le radici storiche del passato, cogliendo gli elementi

di persistenza e di discontinuità;

- analizzare problematiche significative del periodo considerato;

- collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio-temporali;

- identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi diversi;

- leggere, anche in modalità multimediale, le differenti fonti letterarie, iconografiche,

documentarie, cartografiche ricavandone informazioni su eventi storici di diverse epoche e

differenti aree geografiche.

3. ATTIVITA’ DI APPROFONDIMENTO SVOLTE

Nella presentazione dei vari argomenti si è cercato di inquadrare l’argomento storico con

collegamenti all’ambito socio-cuturale dell’epoca trattata e con riferimenti al periodo storico

precedente, allo scopo di sviluppare la consapevolezza della storia come ricostruzione e valutazione

critica del passato.

Sono state fornite agli studenti, ogni qualvolta ritenuto necessario, fotocopie di integrazione e/o di

approfondimento del programma svolto.

Le attività di approfondimento cui gli studenti hanno partecipato nel corso dell’anno scolastico sono

le seguenti:

- Conferenza tenuta da Gherardo Colombo sulle origini della corruzione e della

prevaricazione.

- Monologo di Paolo Rumiz tratto dal libro Come cavalli che dormono in piedi presso il

Teatro Rossetti di Trieste

- Conferenza tenuta da Romano Sauro sulla figura del nonno Nazario Sauro, eroe e martire

della Prima Guerra Mondiale

- Partecipazione da parte di una studentessa al Treno della Memoria

- Visione del film Le suffragette

- Visione dello spettacolo teatrale Sarajevo 28/06 e visita del Museo Diego de Enriquez dove

si è tenuto lo spettacolo

- Viaggio in Bosnia dal 18 al 22 Aprile

- Visita guidata presso il “Kleine Berlin”: complesso di gallerie antiaeree a Trieste

La classe ha effettuato una simulazione di terza prova il 2 maggio 2016. In quella occasione sono stati

proposti tre quesiti a risposta aperta in sette righe (tipologia B).

Nel corso dell’anno sono state somministrate verifiche strutturate e/o semi-strutturate che hanno

permesso agli studenti di cimentarsi su tutte le tipologie di quesiti previste per la terza prova

dell’Esame di Stato.

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4. ATTIVITA’ DI RECUPERO SVOLTE

Non è stato necessario attivare corsi di recupero, poiché si è preferito offrire alla classe opportunità

di recupero e di sostegno in itinere tutte le volte che lo si è ritenuto necessario.

5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Per la valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi prefissati, sono stati utilizzati i

seguenti strumenti di valutazione:

Interrogazioni frontali alternate a prove strutturate e/o semi-strutturate conformi alle tipologie

previste per la terza prova dell’esame di Stato (trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta

singola, quesiti a risposta multipla). Le verifiche sono state due nel primo periodo e tre nel secondo

quadrimestre.

Per quanto riguarda i criteri di valutazione, si è fatto riferimento ai criteri generali di valutazione

che compaiono nel POF, ai quali sono state improntate tutte le operazioni di valutazione dei singoli

docenti e del Consiglio di Classe: Area dell’1 (prestazione nulla):

- Non viene trasmesso alcun messaggio (prova nulla)

- Rifiuto alla verifica

Area del 2 (prestazione quasi nulla):

- Assenza di conoscenze, frammentarietà

- Messaggio contraddittorio e incomprensibile

Area del 3 (prestazione del tutto insufficiente):

- Contenuti non pertinenti alle richieste

- Esposizione incoerente

- Difficoltà di interpretazione

Area del 4 (prestazione gravemente insufficiente):

- Riferimenti inadeguati al tema proposto

- Informazione molto carente e disorganica

- Difficoltà di comprensione ed errori diffusi

- Uso scorretto della lingua

Area del 5 (prestazione insufficiente):

- riferimenti imprecisi e lacunosi al tema proposto

- informazioni superficiali

- discorso poco coerente

- espressione ostacolata da esitazioni e ripetizioni

- impropria terminologia specifica

Area del 6 ( prestazione sufficiente):

- riferimenti nel complesso adeguati al tema proposto

- possesso delle informazioni fondamentali, eventualmente acquisite in modo mnemonico

- guidato l’alunno si orienta nei contenuti

- sostanziale correttezza lessicale

Area del 7 (prestazione discreta):

- riferimenti corretti e precisi, più approfonditi rispetto al livello precedente

- espressione pertinente, coerente, consequenziale

- adeguata padronanza della terminologia specifica

Area dell’8 (prestazione buona):

- ricchezza di informazioni

- capacità di organizzazione e rielaborazione personale dei contenuti

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- apporti personali e contributi significativi

- padronanza, scioltezza ed efficacia espositiva

Area del 9 (prestazione ottima):

- informazioni ben organizzate e contestualizzate in modo preciso ed originale

- spunti personali e riferimenti multidisciplinari

- esposizione molto fluida, supportata da un lessico ricco e sempre pertinente e da coerenza

argomentativa

Area del 10 (prestazione eccellente):

- dati analizzati criticamente, rielaborati con collegamenti interdisciplinari autonomi

- argomentazione molto efficace

- lessico originale e ricco

- prova brillante

- arricchimento personale

Hanno concorso alla valutazione finale la rilevazione dell’attenzione e della partecipazione in classe,

dei miglioramenti conseguiti rispetto alla situazione di partenza, del livello di conoscenza dei

contenuti proposti, dell’impegno nello studio, della diligenza e della puntualità nel rispetto delle

consegne, della partecipazione all’attività didattica come capacità di ascolto e di dialogo.

In allegato: copia del programma svolto e dell’eventuale parte da svolgere dopo l’11/05/’16

(controfirmato da due allievi).

Trieste, 11/05/2016

La docente

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I.S. I.S . “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguist ico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; de lle Scienze Umane opzione Econo mico Sociale; . 34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

RELAZIONE FINALE

SCIENZE UMANE

Prof. ELSA ZIBAI

Classe V GAMMA SU

N.ro ore settimanali 5

N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio 150

PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE

La classe si presenta nel suo insieme motivata e partecipe. L'interesse per la disciplina si è sviluppata

con continuità positiva durante tutto il corso dell'anno scolastico pur risentendo di un impostazione

metodologica pregressa (riferita agli anni scolastici precedenti) poco critica e non sufficientemente

attenta agli aspetti epistemologico-critici della disciplina. La loro formazione ha anche risentito della

carenza di aspetti più squisitamente organizzativi.

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI PER QUANTO RIGUARDA CONOSCENZE

COMPETENZE E CAPACITA'

Le competenze raggiunte in termini di conoscenze si possono definire più che soddisfacenti. Le

competenze in termini di capacità risentono ancora di alcune difficoltà in ordine all'organizzazione

dello studio e nello sviluppo di un approccio critico agli argomenti trattati. Una parte della classe si

colloca nella valutazione complessiva fra il sufficiente e il discreto; un'altra fra il discreto e il buono

ATTIVITA' DI APPROFONDIMENTO SVOLTE

Ogni singola unità didattica è stata accompagnata da un confronto dialogico e critico che ha coinvolto

in forma attiva il gruppo classe con le modalità didattica del “brain storming” e del “coperative

learning”. La classe si è anche confrontata su temi di attualità scelti dagli stessi studenti.

La classe ha anche affrontato gli argomenti interdisciplinari con filosofia (rimando alla

programmazione di filosofia)

INTERVENTI DI RECUPERO sono stati effettuati alla fine di ogni unità didattica per tutti gli

studenti che non hanno raggiunto gli obiettivi in modo sufficiente

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CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Si sono applicati i criteri del POF. Si è fatto ricorso all'osservazione costante dei processi di

apprendimento, alla valutazione formativa e, alla fine di ogni unità didattica alla valutazione

sommativa.

Trieste, 4 maggio 2016

Firma del docente

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I.S. I.S . “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguist ico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; de lle Scienze Umane opzione Econo mico Sociale; . 34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

RELAZIONE FINALE

FILOSOFIA

Prof. Elsa Zibai

Classe 5C SU

N.ro ore settimanali tre

N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio: 90

PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE

La classe si presenta come un gruppo coeso, motivato e accogliente anche rispetto ai due alunni

diversamente abili. Per quanto attiene alla disciplina, l’insegnante ha evidenziato, all’inizio dell’anno,

attraverso la valutazione diagnostica, delle difficoltà. La classe presentava un approccio metodologico

poco strutturato dal punto di vista delle seguenti competenze: pensiero critico, autonomia

gnoseologica e organicità nell’esposizione. Lo studio si presentava in una modalità prevalentemente

mnemonica e alquanto carente nella capacità di affrontare temi e correnti in una dimensione

interdisciplinare. Anche le competenze linguistiche e le abilità nella produzione scritta e orale non

erano sempre pertinenti e consone alla disciplina.

OBIETTIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE-COMPETENZE-CAPACITA’

Durante l’anno si è moto lavorato sulle competenze critiche-argomentative, di interconessione e

trasversalità delle conoscenze, sulle competenze espressive sia nell’esposizione orale che nella

produzione scritta, anche attraverso gli strumenti metalinguistici intenzionali e organizzati quali le

sinossi, la corrispondenze significanti-significati, la ricostruzione etimologico-critica e

contestualizzata del lessico della disciplina. In questo momento dell’anno scolastico il bilancio delle

competenze acquisite è sicuramente migliore delle competenze possedute dagli studenti all’inizio

dell’anno scolastico. Tuttavia gli obiettivi raggiunti in termini di competenze come capacità, per una

parte della classe, sono solo sufficienti. Solo un piccolo gruppo ha raggiunto un livello discreto-

buono, gli altri studenti si sono attestati sulla sufficienza.

ATTIVITA’ DI APPROFONDIMENTO SVOLTE

Le attività di approfondimento sono state svolte ricorrendo a forme anche didattiche difformi rispetto

alla lezione frontale. In ogni unità didattica si è fatto ricorso alle modalità di “problem solving” e/o

“coperative learning” con il fine di attivare competenze e capacità inerenti gli argomenti trattati. Dal

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punto di vista delle competenze in termini di conoscenze si sono approfonditi, in forma

interdisciplinare, attraverso lezioni in compresenza, i seguenti argomenti che sono comuni sia a

filosofia che a scienze umane. Le teorie estetiche della scuola di Francoforte, con particolare

riferimento alla sociologia della musica con il prof. G. Baldini; “il personalismo filosofico di J.

Maritain” con il prof. F. Skodler; con il prof. M. Ragonese “la biopolitica in ambito novecentesco”

La classe inoltre ha affrontato un modulo CLIL con il prof. F. Ciaramaglia su K. Popper “The open

society and his ennemis”.

ATTIVITA’ DI RECUPERO SVOLTE

Alla fine di ogni unità didattica la docente ha dedicato alcune ore, all’esposizione di quadri sinottici

e concettuali finalizzati ad una migliore attivazione delle competenze e delle capacità da acquisire in

quell’unità didattica. Sono state dedicate delle ore alle verifiche di recupero per gli studenti che non

sono riusciti in una sola verifica, sia scritta che orale, a raggiungere in modo sufficiente gli obiettivi

previsti.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

I criteri di valutazione sono quelli indicati nel POF. Gli strumenti di valutazione si sono così articolati

e interconnessi come segue: all’inizio dell’anno, nei periodi infraquadrimestrali, valutazione

osservativo-diagnostica; durante tutto l’anno valutazione di tipo formativo e alla fine del quadrimestre

valutazione di tipo sommativo. La docente ha fatto anche ricorso costante all’autovalutazione alla

quale gli studenti sono stati continuamente sollecitati. Infine, alla valutazione formativa ha concorso

la valutazione osservativa che ha accompagnato le attività di dialogo fra gli studenti, dei momenti di

“problem solving” e di “coperative learning “.

Trieste, 4 maggio 2016

Firma del docente

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

RELAZIONE FINALE

MATEMATICA

Prof. Romanelli Marina

Classe 5C/SU

N.ro ore settimanali 2

N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio 43

1. Presentazione sintetica della classe

La classe è composta da 14 alunni, di cui due con programmazione differenziata. Gli allievi, che ho

seguito nel quarto e nel quinto anno del corso di studi, hanno partecipato attivamente al dialogo

educativo e hanno mostrato un’adeguata motivazione a portare avanti con impegno la propria

formazione, anche se un livello di autonomia nell’apprendimento non ancora avanzato, un metodo di

studio non sempre efficace e una cadenza piuttosto irregolare delle lezioni in alcuni periodi dell’anno

scolastico hanno talvolta rallentato lo svolgimento dei programmi e in alcuni casi non hanno

consentito agli alunni di raggiungere i risultati sperati.

I risultati medi della classe, in relazione agli obiettivi programmati, sono comunque sufficienti.

2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità

All’inizio di maggio quasi tutti gli alunni della classe sono in grado di comprendere il linguaggio e

i principali simboli dell’Analisi Matematica. Gli studenti, generalmente, conoscono i grafici delle

funzioni trascendenti elementari e sanno determinare il dominio di funzioni più complesse,

risolvendo semplici disequazioni razionali, logaritmiche ed esponenziali; sono inoltre capaci di

calcolare limiti e derivate di funzioni razionali e comprenderne la rilevanza per lo studio delle

caratteristiche del grafico della funzione.

Per quanto riguarda gli aspetti teorici, gli allievi conoscono le principali definizioni relative alle

funzioni e alle loro proprietà e sono generalmente in grado di esprimerle in un linguaggio

sufficientemente formalizzato.

Il libro di testo cui si è fatto riferimento è: Bergamini, Trifone, Barozzi – Matematica.azzurro vol.5 -

ed.Zanichelli.

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3. Attività di recupero svolte

Nei mesi di febbraio-marzo è stato realizzato in orario extracurricolare un corso di 10 ore per il

recupero delle insufficienze in matematica relative al primo periodo dell’anno scolastico, rivolto

soltanto ad alcuni alunni; altre 4 ore sono state svolte in aprile.

4. Criteri e strumenti di valutazione

Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate verifiche scritte e orali con domande teoriche ed

esercizi applicativi. Alcune verifiche scritte sono state strutturate conformemente alla tipologia B

prevista per la terza prova dell’Esame di Stato.

Per la valutazione sono stati presi in considerazione i seguenti elementi:

1) Comprensione dei quesiti e impostazione dei procedimenti risolutivi

2) Conoscenza dei dati teorici necessari alla risoluzione dei quesiti

3) Capacità di esposizione dei procedimenti risolutivi in riferimento a:

a) linearità logica e chiarezza espositiva;

b) correttezza nei calcoli;

c) completezza delle informazioni richieste;

d) correttezza formale e terminologica;

e) numero di quesiti svolti.

Il livello minimo per il conseguimento della sufficienza è stato così determinato:

interpretazione corretta dei quesiti proposti - conoscenza delle informazioni minime richieste -

presenza di qualche errore di calcolo - stesura dei procedimenti ordinata.

Per quanto riguarda la valutazione finale sono stati inoltre considerati:

media dei voti attribuiti - progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza - costanza di impegno e

attenzione in classe e nello studio domestico - interesse e partecipazione al dialogo educativo -

autonomia raggiunta sul piano applicativo ed operativo - rielaborazione critica di quanto appreso nel

corso dell’anno - fattori personali o familiari che possono aver influito sulla costanza nell’impegno o

sulla motivazione allo studio

Allegato: Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio

Trieste, 11 maggio 2016

Firma del docente

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

RELAZIONE FINALE

FISICA

Prof. Romanelli Marina

Classe 5C/SU

N.ro ore settimanali 2

N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio 56

1. Presentazione sintetica della classe La classe, che seguo da due anni, è composta da 14 alunni, di cui due con programmazione

differenziata. Nel corso dell’anno scolastico il comportamento in aula degli studenti è stato sempre

corretto e partecipativo e l’impegno generalmente adeguato. Nel secondo periodo dell’anno, però, lo

studio della disciplina ha comportato per diversi alunni qualche difficoltà, probabilmente a causa

dell’accumularsi delle nozioni da ricordare e dell’approccio piuttosto teorico del libro di testo, sempre

molto dettagliato e approfondito. In ogni caso all’inizio di maggio le valutazioni degli studenti sono

mediamente sufficienti, anche se molti di loro denunciano una certa fatica nel tener le fila di tutti gli

argomenti svolti. Si è fatto riferimento al seguente libro di testo: Caforio, Ferilli, Fisica!, ed. Le

Monnier

2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità

All’inizio di maggio la maggior parte degli studenti è in grado di descrivere i principali fenomeni

elettrici e magnetici, facendo riferimento anche a considerazioni di carattere quantitativo, ha

compreso i fondamentali concetti di campo e potenziale elettrico, risolve semplici esercizi applicativi

di elettrostatica ed elettrodinamica. E’ inoltre in grado di spiegare le interazioni tra magneti e

conduttori percorsi da corrente.

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3. Attività di recupero svolte

In generale gli studenti hanno recuperato autonomamente eventuali insufficienze relative al primo

periodo dell’anno scolastico, attraverso lo studio individuale.

4. Criteri e strumenti di valutazione

Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate verifiche scritte e orali con domande teoriche ed

esercizi applicativi. Alcune verifiche scritte sono state strutturate conformemente alla tipologia B

prevista per la terza prova dell’Esame di Stato.

Per la valutazione sono stati presi in considerazione i seguenti elementi:

1) Comprensione dei quesiti e impostazione dei procedimenti risolutivi

2) Conoscenza dei dati teorici necessari alla risoluzione dei quesiti

3) Capacità di esposizione dei procedimenti risolutivi in riferimento a:

a) linearità logica e chiarezza espositiva;

b) correttezza nei calcoli;

c) completezza delle informazioni richieste;

d) correttezza formale e terminologica;

e) numero di quesiti svolti.

Il livello minimo per il conseguimento della sufficienza è stato così determinato:

interpretazione corretta dei quesiti proposti - conoscenza delle informazioni minime richieste -

presenza di qualche errore di calcolo - stesura dei procedimenti ordinata.

Per quanto riguarda la valutazione finale sono stati inoltre considerati:

media dei voti attribuiti - progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza - costanza di impegno e

attenzione in classe e nello studio domestico - interesse e partecipazione al dialogo educativo -

autonomia raggiunta sul piano applicativo ed operativo - rielaborazione critica di quanto appreso nel

corso dell’anno - fattori personali o familiari che possono aver influito sulla costanza nell’impegno o

sulla motivazione allo studio

Allegato: Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio

Trieste, 11 maggio 2016

Firma del docente

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

RELAZIONE FINALE

INGLESE

Prof.ssa-- Gaglione Angela

Classe—5 C/SU

N.ro ore settimanali --3

N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio --75

1. Presentazione sintetica della classe

LA CLASSE è formata da 14 studenti, due dei quali sono seguiti da insegnante di sostegno con un

PEI differenziato, e non vengono valutati in maniera specifica per la lingua straniera.

La classe ha avuto continuità didattica nell’arco del quinquennio.

Corretti nel comportamento, si sono sempre dimostrati solidali e collaborativi fra loro, specialmente

durante quest'ultimo anno. Diversamente motivati, ma inclini ad una partecipazione attiva, gli

studenti sono generalmente attenti e desiderosi di collaborare con l’insegnante per cui il dialogo

didattico educativo è stato positivo e costruttivo.

La partecipazione alle lezioni, generalmente attiva e interessata, è stata vivacizzata dagli interventi

e le domande curiose e stimolanti di alcuni alunni. Tutti sono stati abbastanza puntuali nella consegna

delle esercitazioni, nel lavoro a casa, nel seguire le lezioni; solo pochi elementi hanno rivelato una

maggiore difficoltà, specialmente nella fase di rielaborazione dei contenuti, ma hanno sempre

dimostrato buona volontà e interesse per le attività e i temi proposti.

Grazie ad un impegno costante, alcuni hanno fatto registrare concreti miglioramenti nel realizzare

uno standard di espressione certamente più fluente e corretto rispetto allo scorso anno scolastico, per

cui il livello linguistico medio della classe è più che sufficiente, in alcuni casi più che buono.

Un gruppetto di studentesse ha partecipato al corso per il conseguimento della certificazione esterna

organizzato dalla scuola.

2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità

In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti, in modo vario, i seguenti obiettivi

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cognitivi e formativi in termini di

Conoscenze: Principali esponenti e movimenti culturali della letteratura inglese del periodo compreso fra la fine

dell’ ‘800 e i giorni nostri, con riferimenti alle vicende storiche e sociali ad esse collegate.

Conoscenza di alcuni autori e testi che hanno caratterizzato i periodi di cui sopra, sempre in

collegamento con le altre discipline, in modo particolare storia, arte, letteratura italiana.

Conoscenza delle principali caratteristiche tecniche narrative che hanno determinato l’evoluzione dei

vari generi letterari in epoca moderna e contemporanea.

Conoscenze lessicali e linguistiche pertinenti al livello B2 del CEF

Ampliamento del lessico pertinente alle tematiche di interesse sociale e di attualità

Competenze:

Analizzare e interpretare diverse tipologie testuali con particolare riferimento alla letteratura di settore .

Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare

ricerca, comunicare.

Capacità:

Comprendere in maniera globale e analitica testi scritti relativi a tematiche storico-culturali, sociali,

letterarie.

Comprendere e interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto storico – culturale,

in un’ottica comparativa con analoghe esperienze di lettura di testi in lingua italiana.

3. Attività di recupero svolte

Non è stato necessario attivare corsi di recupero, prediligendo un’azione mirata di recupero e

consolidamento delle abilità, concentrata nel primo periodo. In accordo con gli studenti, è stato

predisposto lavoro individualizzato da eseguire a casa per coloro che ne hanno avuto necessità.

Gli studenti sono stati particolarmente attivi nel richiedere opportunità di recupero sia per le

abilità orali che scritte.

Durante tutto l’anno scolastico l’azione didattica è stata volta a recuperare e consolidare sia le

abilità attive che passive: gli studenti sono stati costantemente stimolati a interagire con

l’insegnate e con i compagni usando la lingua, a migliorare l’accuratezza nella produzione di

testi scritti, a superare la ritrosia nell’esporre oralmente concetti, opinioni e riflessioni personali.

Si prevede ancora una prova scritta o orale di recupero per gli studenti che nel secondo

quadrimestre non hanno raggiunto una valutazione sufficiente.

4. Criteri e strumenti di valutazione

La valutazione sommativa è data dai seguenti elementi:

Scritto

Le verifiche scritte sono state due nel corso del 1° quadrimestre e tre nel 2° quadrimestre, volte

ad accertare la comprensione di un breve estratto da un testo letterario studiato e/o la conoscenze

degli argomenti studiati.

Durante le prove scritte del 2° quadrimestre (test simili alla terza prova—tipologia A, B e C )

gli studenti hanno lavorato con l’ausilio del dizionario monolingue e bilingue.

Anche le esercitazioni scritte (riassunti di brevi articoli o testi letterari, domande a risposta aperta

su argomenti vari da eseguire a casa) da me corrette e riconsegnate agli studenti con indicazioni

per l’autocorrezione, come pure le prove d’esame simulate (terza prova tipologia A-B) hanno

fornito utili indicazioni per la valutazione.

Orale

Produrre testi di tipo descrittivo, espositivo ed argomentativo;

Partecipare a conversazioni e interagire in una discussione in maniera adeguata sia agli interlocutori

sia al contesto

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Le verifiche orali sono consistite sia in interrogazioni approfondite (1 nel primo e 2 nel secondo

quadrimestre) che in rapide e frequenti domande dal posto volte a verificare la comprensione e

la capacità di analisi degli estratti da testi letterari sia la reale comprensione degli argomenti

svolti.

I criteri generali di valutazione di cui ho tenuto conto sia nelle prove orali che in quelle scritte sono i

seguenti:

1) capacità linguistiche globali e specifiche dello studente, quali :

- efficacia comunicativa

- correttezza grammaticale

- adeguato uso del lessico

2) capacità di collegamento, analisi e sintesi

3)corretta organizzazione del discorso e aderenza al tema proposto

(soprattutto nelle produzioni scritte)

4) pronuncia ed intonazione (solo per le prove orali)

Per quanto riguarda i parametri di valutazione e gli indicatori di livello si fa riferimento ai criteri del

POF lingue dell’Istituto e alle griglie ad esso allegate.

Descrizione del livello minimo atteso per il conseguimento della sufficienza nei test scritti:

Lo studente è capace di esprimere in modo sintetico, ma pertinente i contenuti proposti dalle domande a

risposta aperta, conosce i contenuti anche se in modo un po’ mnemonico, presenza di alcuni errori

grammaticali, morfologici e inesattezze lessicali che non compromettono in modo sostanziale la

comunicazione.

Descrizione del livello minimo atteso per il conseguimento della sufficienza nei test orali:

Ha acquisito i contenuti disciplinari, anche se in modo un po’ mnemonico.

LINGUA: leggera influenza dell’italiano sulla pronuncia. Pochi errori morfologici, di cui comprende

i motivi ed è capace di auto correggersi, alcune imprecisioni sia grammaticali che lessicali.

Qualche pausa innaturale mentre cerca le parole. Riesce a trasmettere ciò che vuole dire.

Per la valutazione della prova di simulazione si fa riferimento alla griglia d’istituto.

Inoltre, concorre alla valutazione la considerazione del livello di partenza dello studente, la

partecipazione, l’impegno nello svolgere il lavoro a scuola e a casa, l’apporto individuale alla crescita

umana e culturale della classe.

Trieste, 2 maggio 2016

Firma del docente

Allegato: Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

RELAZIONE FINALE

SCIENZE NATURALI

Prof. Elisa Loi

Classe 5CSU

N.ro ore settimanali 2

N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio 43

1. Presentazione sintetica della classe

La classe si è dimostrata attenta, partecipe ed interessata. Per taluni lo studio però è stato

discontinuo. L’esiguo numero di ore non ha permesso di sviluppare in modo approfondito il

programma.

2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità

Conoscenze

- conoscere e comprendere i contenuti della disciplina

- conoscere il linguaggio specifico

Competenze

- usare un corretto lessico scientifico

- trarre informazioni da un manuale scolastico, testi e documenti più articolati.

- interpretare un grafico, immagini reali e modelli quali strumenti di rappresentazione e analisi

della realtà

- collegare i contenuti appresi in maniera autonoma e personale

Capacità

- comprendere un testo scientifico

- riconoscere i contenuti fondamentali delle scienze naturali e le procedure di indagine

- trasferire le conoscenze acquisite in un contesto culturale pluridisciplinare

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3. Attività di approfondimento svolte

Incontro con specialisti e operatori dell’Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i Tumori

(ANVOLT) sui temi: “Prevenzione dei tumori cutanei” e “Prevenzione da Papillomavirus HPV e

altre malattie sessualmente trasmesse MST”

4. Attività di recupero svolte

L’attività di recupero è stata svolta in classe con momenti di riepilogo, esercitazioni e attraverso lo

studio autonomo.

5. Criteri e strumenti di valutazione

Verifiche

colloqui (prove orali)

prove scritte strutturate e semistrutturate

simulazioni di terza prova con quesiti a risposta aperta: tipologia B

Valutazioni

Viene espressa in decimi e si è attenuta ai seguenti criteri:

conoscenze dei contenuti; conoscenza della terminologia specifica; organizzazione logica del

discorso;capacità di analisi, sintesi e approfondimento personale

Criteri per l’attribuzione della sufficienza:

Riferimenti nel complesso adeguati al tema proposto. Possesso delle informazioni fondamentali.

Sostanziale correttezza lessicale. Guidato si orienta nei contenuti e riesce a fare dei collegamenti

In sede di valutazione finale viene considerata la partecipazione all’attività didattica come capacità

di ascolto, dialogo (interventi personali, richieste di approfondimenti) e autonomia nel lavoro

scolastico.

Allegato: Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio

Trieste, 11 maggio 2016

Firma del docente

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

RELAZIONE FINALE

STORIA DELL’ARTE

Prof. Marco Ragonese (supplente prof.ssa Chiara Petrosino)

Classe 5 gamma indirizzo Scienze Umane

N.ro ore settimanali: 2

N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio: 47

1. Presentazione sintetica della classe

La classe è stata seguita continuativamente dallo scrivente a partire dal quarto anno, eccezion fatta

per un periodo di quindici giorni all’inizio dell’attuale anno scolastico.

La classe ha dimostrato un ottimo interesse alla materia che si è tradotto in risultati didatticamente

molto soddisfacenti. Questa attitudine si è tradotta, in entrambi i quadrimestri, in un andamento senza

insufficienze e, nel caso di un paio di alunni, in valutazioni molto buone. Il clima collaborativo in

aula ha, inoltre, favorito il recupero della programmazione e l’approfondimento di aspetti specifici

riguardanti l’arte contemporanea facendo si che ciascun allievo raggiungesse gli obiettivi di base – in

alcuni casi in maniera molto buona – e sviluppasse le competenze necessarie per affrontare un

eventuale prosieguo degli studi.

2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità

Gli obiettivi disciplinari raggiunti possono essere sintetizzati in:

- Capacità di utilizzare una terminologia conforme alla materia;

- Capacità di individuare e collegare periodi storici e movimenti artistici, comprendendo i nessi

tra ambiti disciplinari differenti (scultura, pittura, installazione) e tra questi e la società;

- Necessità del superamento del canone estetico come unico parametro di valutazione di un'opera

d'arte, in favore di una comprensione più profonda e complessa del processo creativo.

Gli alunni hanno acquisito le competenze necessarie per analizzare, contestualizzare (in un

determinato periodo storico e/o contesto economico, sociale) e collegare ad altre discipline le opere

d'arte studiate – dal neoclassicismo alle avanguardie del secondo dopoguerra – utilizzando un lessico

appropriato e formulando giudizi ponderati e comprensivi della complessità del processo artistico.

3. Attività di approfondimento svolte

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Le lezioni frontali sono state costantemente affiancate da un’attività di “carotaggio” nel dibattito

contemporaneo intorno all’arte, stimolando una visione multidisciplinare del fare artistico. In

particolare sono state svolte due lezioni monografiche - L’ossessione della realtà: realismo,

surrealismo, iperrealismo e La Biopolitica e l’arte

In questa ottica la classe ha visitato a Treviso, il 16 aprile 2016, le mostre Escher al Museo S. Caterina

ed El Greco alla Casa dei Carraresi.

4. Attività di recupero svolte

Non avendo registrato insufficienze, non è stata necessaria alcuna attività di recupero durante l’anno.

5. Criteri e strumenti di valutazione

Metodologicamente la valutazione della preparazione di ogni alunno è stata strutturata mediante

verifiche scritte, redatte secondo la tipologia A (trattazione breve), e valutate mediante un unico

giudizio espresso in decimi.

Nella convinzione di non potere scindere obiettivi disciplinari e criteri di valutazione, questi ultimi

sono basati – in riferimento al POF - sulla capacità di cogliere i nessi cronologici e linguistici del fare

artistico, sull'acquisizione di un lessico appropriato, sull'attenzione e l'entusiasmo mostrati durante le

lezioni in classe, sul riconoscimento di peculiarità e analogie tra le diverse opere.

Allegato: Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio

Trieste, 11 maggio 2016

Firma del docente

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

Ex I. M.: Liceo Socio Psico-Pedagogico (ind. Brocca e ind. sperim. Scienze Sociali)

34124 TRIESTE - Via Madonna del Mare, 11

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Prof. : ANDREINA BURLA

Materia : SCIENZE MOTORIE

N.ro ore settimanali : 2 N.ro ore complessivamente svolte : 52

Classe : 5 C/SU

Presentazione sintetica della classe;

La classe è composta da 15 allievi di cui 4 maschi e 11 femmine. Due alunni sono diversamente abili

ma quest’anno non hanno frequentato le lezioni di scienze motorie. Un alunno si è ritirato. La classe

ha dimostrato interesse e partecipazione per la materia. Il comportamento è stato sempre corretto. Il

profitto risulta nel complesso buono. La sottoscritta ha seguito gli alunni nel corso di tutti e cinque

gli anni di studio.

Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità

Quasi la maggior parte degli allievi ha acquisito, con alcune differenze individuali, capacità

organizzative ed autonome nel lavoro con rispetto delle scadenze previste; ha affinato le capacità di

ascolto ed attenzione, per la corretta comprensione delle richieste e la completa esecuzione dei

compiti assegnati; possiede una buona conoscenza della terminologia e degli elementi di base

dell'educazione fisica; possiede buone capacità di controllo motorio e di rilassamento, di equilibrarsi

e di mantenere una postura corretta in situazioni statiche e dinamiche, di sopportare carichi di lavoro

progressivamente crescenti; possiede abilità specifiche per i giochi sportivi trattati (controllo

dell'attrezzo, passaggi, ricezione), per le attività ginniche ed atletiche svolte; è in grado di utilizzare

efficacemente le conoscenze e gli strumenti per ideare, progettare e realizzare attività finalizzate.

Conosce gli elementi essenziali dell'anatomia e della fisiologia applicata all'educazione fisica. Nel

complesso la classe ha dimostrato interesse e partecipazione, raggiungendo obiettivi molto buoni.

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Criteri e strumenti di valutazione

Nella trattazione degli argomenti e delle attività si è tenuto conto della sequenza logica della disciplina

e di quella psicologica rispondente all'esigenza degli alunni. La scelta degli argomenti teorici è stata

prevalente nel corso del secondo periodo vista l'inagibilità della palestra ed è stata fatta in relazione

a quelli trattati con le scienze. I vari temi sono stati proposti nella loro globalità e lo svolgimento piu'

o meno approfondito è stato conseguente all'interesse manifestato. Sono state utilizzate lezioni

frontali, dialoghi, esercitazioni guidate individuali e di gruppo per stimolare la partecipazione e gli

interventi personali, per offrire a tutti gli studenti la possibilità di esprimersi e di apportare il proprio

contributo.

Le modalità di verifica adoperate sono state: osservazione diretta e test, richieste di esecuzioni in

seguito a descrizione verbale, ideazione ed esecuzione di attività finalizzate e prove scritte. Le

prestazioni pratiche sono state estremamente variabili per cause di tipo fisiologico e di esperienza

precedenti. Nella valutazione finale sono stati pertanto considerati l'impegno, l'attenzione, la costanza

nella partecipazione attiva, il miglioramento relativo al livello di partenza, la padronanza del

linguaggio e l'autonomia raggiunta nell'organizzazione del lavoro.

Trieste, 11 maggio 2016

Firma del docente

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

RELAZIONE FINALE

MATERIA: IRC

Prof. Valentina Dordolo

Classe: VC/SU

N.ro ore settimanali: 1

N.ro ore complessivamente svolte alla data del consiglio di classe di maggio: 27

1. Presentazione sintetica della classe: La classe VC/SU è stata seguita dalla docente a partire

dal quarto anno del percorso formativo e didattico. La programmazione delle unità di

apprendimento ha inteso proporre un percorso che, a partire dalle fonti storiche del

Cristianesimo, giungesse ad approfondire l’antropologia cristiana in rapporto soprattutto al

dialogo interreligioso ed alle questioni sociali. Di particolare interesse si sono rivelate le

testimonianze di Martin Luther King e di alcuni missionari legati alla testimonianza evangelica

intesa come conoscenza e rispetto delle altre culture e religioni (B. Salvarani, R. Panikkar,

Gandhi). Numerose le curiosità emerse sul panorama delle nuove religioni o nuovi movimenti

religiosi presenti in Occidente, di derivazione statunitense (Scientology) o di provenienza

orientale (ad es., movimenti ispiratisi a vario titolo al Buddhismo tibetano).

2. Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità: Nel

complesso, valutando l’interesse e la partecipazione costanti e pertinenti della classe, gli obiettivi

disciplinari per quanto riguarda le conoscenze, le competenze e le capacità possono considerarsi

raggiunti. Di rilievo la rielaborazione personale delle tematiche proposte e la sensibilità

dimostrata per le realtà caratterizzate da disagio sociale, considerato sia dal punto di vista

materiale sia da quello spirituale.

3. Criteri e strumenti di valutazione: L’utilizzo di una metodologia comprendente più mediatori

didattici (dalla lezione frontale all’uso degli strumenti multimediali, dal lavoro individuale a

quello di gruppo) ha consentito di valorizzare il coinvolgimento diretto degli alunni, anche

attraverso domande mirate e la lettura di testi legati alla trattazione dell’unità di apprendimento.

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Al fine di poter valutare la chiarezza e la profondità della rielaborazione dei concetti proposti e

delle tematiche affrontate sono state eseguite prove orali.

Allegato: Programma svolto e eventuale parte da svolgere dopo il 15 maggio

Trieste, 11 maggio 2016

La docente

Prof. Valentina Dordolo

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11. Programmi dei singoli insegnamenti

I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

PROGRAMMA

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Prof. Luisa Lozar

Classe V C/SU

Libri di testo:

AA.VV., Testi e storia della letteratura. L’età napoleonica e il Romanticismo. Vol. D, ed. Paravia

AA.VV., Testi e storia della letteratura. Leopardi, la Scapigliatura, il Verismo e il Decadentismo.

Vol. E, ed. Paravia

AA.VV., Testi e storia della letteratura. Il primo Novecento e il periodo tra le due guerre. Vol. F,

ed. Paravia

AA.VV., Testi e storia della letteratura. Dal dopoguerra ai giorni nostri. Vol. G, ed. Paravia

Dante Alighieri, Divina commedia, nuova edizione integrale edita da Paravia, a cura di A. Marchi

(edizione consigliata)

Per quanto concerne la lettura/analisi di passi dalla Divina commedia di Dante Alighieri, in un’ottica

di propedeuticità rispetto allo svolgimento del programma previsto per la classe V, prima di affrontare nuovi

canti sono stati richiamati quelli affrontati in III ed in IV e soprattutto si è ripreso l’inquadramento generale

dell’opera. La trattazione relativa alla Commedia dantesca è stata poi proposta per moduli, con un lavoro

avviato nel secondo periodo.

MODULO 1: partendo da alcuni spunti derivati dal Bellum civile di Lucano (cfr programma di letteratura

latina), si è lavorato sui seguenti passi:

è stato ripreso il I canto del Purgatorio, già noto agli studenti, insistendo in particolare sulla figura di

Catone, ma cogliendo anche l’occasione per riproporre qualche riflessione su Inferno I e Paradiso I

nell’ottica di una generale ripresa di contatto con la Commedia;

è stata proposta la lettura di Inferno XIV, sia partendo da alcuni spunti lucanei sia per i riferimenti che

questo canto contiene relativamente alla struttura di Inferno e Purgatorio e ad alcune importanti

allegorie;

è stata proposta la lettura di Inferno XXIV e XXV, per alcuni rimandi a passi di Lucano affrontati in

classe, nonché per i rimandi alle Metamorfosi di Ovidio.

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MODULO 2: con riferimento alla figura e all’opera di Stazio (cfr programma di letteratura latina), si è lavorato

sui canti XXI e XXII del Purgatorio.

MODULO 3: lettura/analisi di alcuni passi dal Purgatorio, anche con riferimenti a filoni tematici o a canti

precedentemente incontrati dagli studenti (ad esempio, alle tematiche politiche e ai sesti canti):

canto XVI, 46-145: tematica politica connessa all’incontro di Dante con Marco Lombardo;

canto XXIII: l’incontro con Forese Donati (gli incontri con gli amici; le profezie);

canto XXIV, 1-99: il riferimento a Piccarda (rimandi a Paradiso, III), il colloquio con Bonagiunta e

la definizione del dolce stil novo, la profezia dell’esilio.

MODULO 4: lettura/analisi di Purgatorio XXVIII e XXX, 22-81 per un discorso sul paradiso terrestre e sulla

scomparsa di Virgilio e comparsa di Beatrice.

NB I moduli 5-6-7 qui di seguito elencati sono stati illustrati agli studenti nei loro contenuti prima del CdC

del 13 maggio e verranno poi ripresi ed approfonditi con una più puntuale analisi testuale in una successiva

lezione dedicata.

MODULO 5: lettura/analisi di Paradiso XI e XII, per il discorso su San Francesco e San Tommaso.

MODULO 6: lettura/analisi di Paradiso XV, 88-148, XVI, 1-27 e 79-86 e XVII per l’incontro tra Dante e

Cacciaguida e la tematica politica (cfr modulo 3).

MODULO 7: lettura/analisi di Paradiso XXXIII.

Per quanto riguarda gli argomenti di letteratura, nelle prime settimane di lezione la docente, riprendendo in

un’ottica introduttiva al programma del presente a.s. alcuni argomenti sommariamente trattati alla fine dello

scorso a.s., ha colto l’occasione per verificare in entrata le competenze degli studenti nell’ambito dell’analisi

testuale: in particolare, si è lavorato su materiali tratti dai voll. “C” e “D” del libro di testo, correggendo alcuni

esercizi svolti dagli studenti nel corso dell’estate ed approfondendo il discorso su Illuminismo, Neoclassicismo

e Preromanticismo in Europa e in Italia, anche attraverso la ripresa di alcuni testi-chiave di autori quali

Beccaria, Goldoni, Parini, Alfieri e Foscolo, su cui appunto gli studenti avevano lavorato in modo autonomo.

Ciò premesso, il programma di letteratura per la classe V è stato condotto sui libri di testo più sopra

indicati e sono stati trattati sia specifici autori, anche attraverso l’analisi di testi significativi in prosa o in versi,

sia periodi e movimenti della nostra letteratura, anche attraverso raffronti con altre letterature.

Qui di seguito si indicano i paragrafi e i percorsi specificamente affrontati dai libri di testo e i testi

d’autore letti ed analizzati, per comodità trascritti qui nell’ordine dell’indice, benché le lezioni abbiano spesso

seguito percorsi tematici o modulari diversi; tutti i testi in lingue diverse dall’italiano sono stati affrontati in

traduzione.

VOLUME “D”

2. L’età del Romanticismo

Le coordinate

Lo scenario: storia, società, cultura, idee

MICROSAGGIO 3: Origine del termine “Romanticismo”

1. Aspetti generali del Romanticismo europeo

2. L’Italia: strutture politiche, economiche e sociali dell’età risorgimentale

3. Le ideologie

4. Le istituzioni culturali

5. Gli intellettuali: fisionomia e ruolo sociale

6. Il pubblico

7. Lingua letteraria e lingua dell’uso comune

La mappa della letteratura

PERCORSO 1 – IL DIBATTITO DELLE IDEE Il Romanticismo

1. La concezione dell’arte e della letteratura nel Romanticismo europeo (cenni)

2. Il movimento romantico in Italia

Madame de Staël, “Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni”

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Pietro Giordani, “Un italiano risponde al discorso della de Staël”

Giovanni Berchet, “La poesia popolare” (dalla Lettera semiseria di Grisostomo al suo

figliolo)

Pietro Borsieri, “La letteratura, l’arte di moltiplicare le ricchezze e la reale natura delle cose

(dal Programma del “Conciliatore”)

PERCORSO 2 – GENERE La poesia nell’età romantica

1. La lirica in Europa (cenni)

2. La poesia in Italia

Carlo Porta, “Una vittima di inganni e soprusi” (dal Lament del Marchionn di gamb avert,

vv. 353-376)

G. Gioacchino Belli, Er giorno der giudizzio e Chi cerca trova (dai Sonetti)

PERCORSO 3 – GENERE Il romanzo nell’età romantica

1. Il romanzo in Europa (cenni)

MICROSAGGIO 4: Il romanzo di formazione

2. Il romanzo in Italia

Ippolito Nievo, “Ritratto della Pisana” (da Le confessioni di un Italiano, cap. I)

PERCORSO 4 – TEMA L’eroe romantico (cenni)

PERCORSO 5 – TEMA Il lato oscuro della realtà (cenni)

PERCORSO 6 – AUTORE Alessandro Manzoni

1. La vita

MICROSAGGIO 6: Il giansenismo

2. Prima della conversione: le opere classicistiche

3. Dopo la conversione: la concezione della storia e della letteratura

“La funzione della letteratura: render le cose un po’ più come dovrebbono essere”

(dall’Epistolario, lettera a Fauriel del 9/2/1806)

MICROSAGGIO 7: Le unità aristoteliche

“Storia e invenzione poetica” (dalla Lettre à M. Chauvet)

“L’utile, il vero, l’interessante” (dalla Lettera sul Romanticismo)

4. Gli Inni sacri

La Pentecoste

5. La lirica patriottica e civile

Il cinque maggio

6. Le tragedie

“Il dissidio romantico di Adelchi” (dall’Adelchi, atto III, scena I)

“L’amor tremendo” (dall’Adelchi, atto IV, scena I, vv. 139-161)

“Morte di Ermengarda” (dall’Adelchi, atto IV, scena I, coro)

“Morte di Adelchi: la visione pessimistica della storia” (dall’Adelchi, atto V, scene VIII-X)

7. Incontro con le opere: il Fermo e Lucia e I promessi sposi. Ripresa degli elementi fondamentali della

lettura ed analisi integrale dei Promessi sposi risalente al biennio ed esemplificazione del rapporto

con il Fermo e Lucia attraverso le seguenti letture:

“Un sopruso feudale” (dal Fermo e Lucia, tomo I, cap. III)

“La vergine e il seduttore” (da I promessi sposi, cap. III)

“Libertinaggio e sacrilegio: la seduzione di Geltrude” (dal Fermo e Lucia, tomo II, cap. V)

“La sventurata rispose” (da I promessi sposi, cap. X)

MICROSAGGIO 9: Il narratore e i punti di vista dei personaggi

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8. Dopo I promessi sposi: il distacco dalla letteratura

LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo

VOLUME “E”

Giacomo Leopardi

1. La vita

2. Il pensiero

3. La poetica del “vago e indefinito” attraverso alcuni passi dello Zibaldone (in parentesi le pagine del

manoscritto leopardiano):

“La teoria del piacere” (165-172)

“Il vago, l’indefinito e le rimembranze della fanciullezza” (514-516)

“L’antico” (1429-1430)

“Indefinito e infinito” (1430-1431)

“Il vero è brutto” (1521-1522)

“Teoria della visione” (1744-1747)

“Parole poetiche” (1789-1798)

“Ricordanza e poesia” (1804-1805)

“Teoria del suono” (1927-1930)

“Indefinito e poesia” (1982-1983)

“Suoni indefiniti” (4293)

“La doppia visione” (4418)

“La rimembranza” (4426)

4. Leopardi e il Romanticismo

5. Incontro con l’opera: i Canti

MICROSAGGIO 1: Le edizioni dei Canti e delle Operette morali

“L’infinito”

“La sera del dì di festa”

“Ultimo canto di Saffo”

“A Silvia”

“Le ricordanze”

“La quiete dopo la tempesta”

“Il sabato del villaggio”

“Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”

“Il passero solitario”

“A se stesso”

MICROSAGGIO 2: La Palinodia al marchese Gino Capponi e la polemica contro l’ottimismo

progressista

“La ginestra o il fiore del deserto”

MICROSAGGIO 3: Leopardi e il ruolo intellettuale

ECHI NEL TEMPO: Leopardi in Montale

6. Le Operette morali e l’”arido vero”

“Dialogo della natura e di un Islandese”

“Dialogo di Tristano e di un amico”

LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo

1. L’età postunitaria

Le coordinate

Lo scenario: storia, società, cultura, idee

1. Le strutture politiche, economiche e sociali

2. Le ideologie

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3. Le istituzioni culturali

4. Gli intellettuali

5. La lingua

La mappa della letteratura

PERCORSO 1 – TEMA La contestazione ideologica e stilistica degli Scapigliati (cenni)

PERCORSO 2 – GENERE Il romanzo dal Naturalismo francese al Verismo italiano

1. Il Naturalismo francese

Gustave Flaubert (cenni alla figura e all’opera, Madame Bovary in particolare)

Edmond e Jules de Goncourt, “Un manifesto del Naturalismo” (dalla prefazione di Germinie

Lacerteux)

MICROSAGGIO 5: Il discorso indiretto libero

2. Il Verismo italiano

Luigi Capuana, “Scienza e forma letteraria: l’impersonalità” (dalla recensione ai Malavoglia

di G. Verga)

Federico De Roberto (cenni alla figura e all’opera, I Viceré in particolare)

ECHI NEL TEMPO: I Viceré di De Roberto, I vecchi e i giovani di Pirandello, Il gattopardo di Tomasi

di Lampedusa

PERCORSO 4 – TEMA La condizione femminile nell’età borghese

Cenni a Madame Bovary di Gustave Flaubert e a Casa di bambola di Henrik Ibsen

Sibilla Aleramo, “Il rifiuto del ruolo tradizionale” (da Una donna, capp. 12 e 13)

PERCORSO 5 – AUTORE Giosue Carducci

1. La vita

2. L’evoluzione ideologica e letteraria

3. La prima fase della produzione carducciana: Juvenilia, Levia gravia, Giambi ed epodi

4. Le Rime nuove

MICROSAGGIO 6: Il concetto di Kitsch

“San Martino”

“Pianto antico”

“Idillio maremmano”

ECHI NEL TEMPO: Estraneità alla vita comune e sensi di colpa dell’intellettuale nella letteratura

del Novecento

5. Le Odi barbare

“Fantasia”

MICROSAGGIO 7: La metrica barbara

MICROSAGGIO 8: Il parnassianesimo

“Nella piazza di San Petronio”

“Alla stazione in una mattina d’autunno”

“Nevicata”

6. Rime e ritmi

7. Carducci critico e prosatore

LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo

PERCORSO 6 – AUTORE Giovanni Verga

1. La vita

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2. I romanzi preveristi (con un rimando, in particolare, a Storia di una capinera, testo letto

integralmente dagli studenti al biennio, nell’ambito di una riflessione sul tema della monacazione

forzata a partire dalla figura della monaca manzoniana)

3. La svolta verista

4. Poetica e tecnica narrativa del Verga verista

“Sanità rusticana e malattia cittadina” (dalla lettera del 14 marzo 1879 a Capuana)

“Impersonalità e regressione” (dalla prefazione all’Amante di Gramigna)

5. L’ideologia verghiana

6. Il verismo di Verga e il naturalismo zoliano

7. Vita dei campi

“Fantasticheria”

MICROSAGGIO 9: Il populismo

MICROSAGGIO 10: Lo straniamento

“Rosso malpelo”

“La lupa”

8. Il ciclo dei Vinti

“I vinti e la fiumana del progresso” (dalla prefazione dei Malavoglia)

MICROSAGGIO 11: Lotta per la vita e “darwinismo sociale”

9. I Malavoglia (sul testo, a suo tempo assegnato come lettura autonoma agli studenti nell’ambito di un

percorso di letture loro proposte nell’arco del triennio come anticipazione sul programma di quinta,

si è tornati in classe nell’ambito di un più ampio discorso sull’autore, anche con riferimento ai passi

presenti nell’antologia e a spunti di analisi testuale)

MICROSAGGIO 12: La struttura dell’intreccio

MICROSAGGIO 13: Il tempo e lo spazio nei Malavoglia

ECHI NEL TEMPO: Il modello verghiano nella rappresentazione novecentesca del mondo contadino

10. Le Novelle rusticane, Per le vie, Cavalleria rusticana

“La roba” (dalle Novelle rusticane)

11. Il Mastro-don Gesualdo (lettura integrale, vedi sopra quanto detto per I Malavoglia)

12. L’ultimo Verga

LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo

2. Il Decadentismo

Lo scenario: cultura, idee

Premessa

1. La visione del mondo decadente

2. La poetica del Decadentismo

3. Temi e miti della letteratura decadente

4. Decadentismo e Romanticismo

5. Decadentismo e Naturalismo

6. Decadentismo e Novecento

La mappa della letteratura

PERCORSO 1 – AUTORE Charles Baudelaire

1. La vita (cenni)

2. Incontro con l’opera: I fiori del male

“Corrispondenze”

STORIE DI PAROLE: Simbolo

“L’albatro”

“Spleen”

3. Le opere in prosa (cenni)

PERCORSO 2 – GENERE La poesia simbolista (cenni)

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Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Stéphane Mallarmé (cenni sul profilo e l’opera di questi

autori)

PERCORSO 3 – GENERE Il romanzo decadente (cenni)

1. Il romanzo decadente in Europa (cenni)

Cenni al profilo e all’opera di Joris-Karl Huysmans e Oscar Wilde

STORIE DI PAROLE: Edonismo

2. La narrativa decadente in Italia (cenni)

Cenni al profilo e all’opera di Antonio Fogazzaro e Grazia Deledda

PERCORSO 4 – AUTORE Gabriele D’Annunzio

1. La vita

2. L’estetismo e la sua crisi

Il piacere (sul testo, a suo tempo assegnato come lettura autonoma agli studenti nell’ambito

di un percorso di letture loro proposte nell’arco del triennio come anticipazione sul

programma di quinta, si è tornati in classe nell’ambito di un più ampio discorso sull’autore,

anche con riferimento ai passi presenti nell’antologia e a spunti di analisi testuale)

3. I romanzi del superuomo

4. Le opere drammatiche

5. Incontro con l’opera: le Laudi

“Lungo l’Affrico nella sera di giugno dopo la pioggia”

“La sera fiesolana”

“La tenzone”

“La pioggia nel pineto”

“Meriggio”

“Il vento scrive”

“I pastori”

ECHI NEL TEMPO: D’Annunzio e il linguaggio poetico del Novecento

6. Il periodo “notturno”: lettura e analisi di un passo dal Notturno

LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo

PERCORSO 5 – AUTORE Giovanni Pascoli

1. La vita

2. La visione del mondo

3. La poetica

“Una poetica decadente” (da Il fanciullino)

ECHI NEL TEMPO: Pascoli e lo scontro tra aulico e prosaico nelle poetiche del primo Novecento

MICROSAGGIO 14: Il “fanciullino” e il superuomo: due miti complementari

4. L’ideologia politica

5. I temi della poesia pascoliana

6. Le soluzioni formali

7. Le raccolte poetiche

8. Incontro con l’opera: Myricae

“I puffini dell’Adriatico”

“Arano”

“X Agosto”

“L’assiuolo”

“Temporale”

“Novembre”

9. Incontro con l’opera: i Poemetti

“Digitale purpurea”

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“Italy” (capp. V e VI)

“La vertigine”

10. I Canti di Castelvecchio

“Il gelsomino notturno”

11. I Poemi conviviali, i Carmina, le ultime raccolte, i saggi

“Alexandros” (dai Poemi conviviali)

LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo

VOLUME “F”

1. Il primo Novecento

Le coordinate

Lo scenario: storia, società, cultura, idee

1. La situazione storica e sociale in Italia

2. L’ideologia

3. Le istituzioni culturali

La mappa della letteratura

PERCORSO 1 – TEMA La stagione delle avanguardie

1. I Futuristi

MICROSAGGIO 1: Il mito della macchina

Filippo Tommaso Marinetti: “Manifesto del Futurismo”, “Manifesto tecnico della letteratura

futurista”; “Bombardamento” (da Zang tumb tuuum)

Aldo Palazzeschi, “E lasciatemi divertire!” (da L’incendiario)

PERCORSO 2 – GENERE La lirica del primo Novecento in Italia

1. I Crepuscolari

Sergio Corazzini, “Desolazione del povero poeta sentimentale” (da Piccolo libro inutile)

Guido Gozzano, “La Signorina Felicita ovvero la felicità” I, II e V (dai Colloqui)

Marino Moretti, “A Cesena” (da Il giardino dei frutti)

2. I Vociani

Camillo Sbarbaro, “Taci, anima stanca di godere” (da Pianissimo)

Dino Campana, “L’invetriata” (dai Canti orfici)

MICROSAGGIO 2: Dalla metrica tradizionale al verso libero: le forme del linguaggio poetico

NB Prima del CdC del 13 maggio, gli argomenti qui di seguito elencati sono stati presentati agli studenti nelle

linee generali, anche con rimandi ai precedenti segmenti del programma svolto e con riferimento, ad esempio,

all’evoluzione dei diversi generi letterari, dalla poesia al romanzo: un lavoro più preciso di analisi dei testi,

accompagnato anche da più puntuali riferimenti ai profili degli autori, è stato invece svolto nelle ultime

settimane di lezione.

PERCORSO 3 – AUTORE Italo Svevo

1. La vita

2. La cultura di Svevo

3. Il primo romanzo: Una vita

4. Senilità (sul testo, a suo tempo assegnato come lettura autonoma agli studenti nell’ambito di un

percorso di letture loro proposte nell’arco del triennio come anticipazione sul programma di

quinta, si è tornati in classe nell’ambito di un più ampio discorso sull’autore, anche con

riferimento ai passi presenti nell’antologia e a spunti di analisi testuale)

5. La coscienza di Zeno (lettura integrale, vedi sopra quanto detto per Senilità)

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ECHI NEL TEMPO: Svevo e la psicoanalisi

MICROSAGGIO 3: Il monologo di Zeno e il “flusso di coscienza” nell’Ulisse di Joyce

6. I racconti e le commedie

LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo

PERCORSO 4 – AUTORE Luigi Pirandello

1. La vita

2. La visione del mondo

3. La poetica

“Un’arte che scompone il reale” (da L’umorismo)

4. Le poesie e le novelle

“Ciàula scopre la luna” e “Il treno ha fischiato” (da Novelle per un anno)

5. I romanzi

Il fu Mattia Pascal (sul testo, a suo tempo assegnato come lettura autonoma agli studenti

nell’ambito di un percorso di letture loro proposte nell’arco del triennio come anticipazione

sul programma di quinta, si è tornati in classe nell’ambito di un più ampio discorso

sull’autore, anche con riferimento ai passi presenti nell’antologia e a spunti di analisi

testuale)

6. Gli esordi teatrali e il periodo “grottesco”

7. Cenni a contenuti e struttura del Giuoco delle parti

8. Il “teatro nel teatro”

9. L’ultima produzione teatrale

10. L’ultimo Pirandello narratore

LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo

2. Tra le due guerre

Le coordinate

Lo scenario: storia, società, cultura, idee

1. La realtà politico-sociale in Italia

2. La cultura

La mappa della letteratura

PERCORSO 3 – TEMA La società italiana fra arretratezza e modernità

Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi (sul testo, a suo tempo assegnato come lettura autonoma agli

studenti nell’ambito di un percorso di letture loro proposte nell’arco del triennio come anticipazione

sul programma di quinta, si è tornati in classe nell’ambito di un più ampio discorso sull’autore, anche

con riferimento ai passi presenti nell’antologia e a spunti di analisi testuale)

Cenni ad alcuni aspetti dell’opera di Corrado Alvaro, Ignazio Silone, Massimo Bontempelli, Carlo

Bernari

PERCORSO 5 – GENERE L’Ermetismo

Salvatore Quasimodo: “Ed è subito sera” e “Alle fronde dei salici” (da Acque e terre), “A me pare

uguale agli dei” (da Lirici greci)

Alfonso Gatto, “Nello spazio lunare” (da L’isola)

Leonardo Sinisgalli, “I fanciulli battono le monete rosse” (da Vidi le Muse)

Mario Luzi, “L’immensità dell’attimo” (da La barca)

PERCORSO 6 – AUTORE Umberto Saba

1. La vita

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2. Incontro con l’opera: il Canzoniere

“A mia moglie”

“La capra”

“Trieste”

“Città vecchia”

“Mia figlia”

“Goal”

“Amai”

“Ulisse”

3. Le prose

Tubercolosi, cancro, fascismo” (da Scorciatoie e raccontini)

LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo

PERCORSO 7 – AUTORE Giuseppe Ungaretti

1. La vita

2. Incontro con l’opera: L’allegria

“In memoria”

“Il porto sepolto”

“Veglia”

“I fiumi”

“San Martino del Carso”

“Commiato”

“Mattina”

“Soldati”

3. Il Sentimento del tempo

“Di luglio”

4. Il dolore e le ultime raccolte

“Non gridate più”

LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo

PERCORSO 8 – AUTORE Eugenio Montale

1. La vita

2. Incontro con l’opera: Ossi di seppia

“I limoni”

“Non chiederci la parola”

Meriggiare pallido e assorto”

“Spesso il male di vivere”

“Cigola la carrucola del pozzo”

3. Il “secondo” Montale: Le occasioni

“Non recidere, forbice, quel volto”

“La casa dei doganieri”

4. Il “terzo” Montale: La bufera e altro

“L’anguilla”

“Piccolo testamento”

5. L’ultimo Montale

“La storia” (da Satura)

“A quella che legge i giornali” (da Diario del ’71 e del ’72)

ECHI NEL TEMPO: Montale e Dante

LA CRITICA: cenni alle varie posizioni nel tempo

VOLUME “G”

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1. Dal dopoguerra ai giorni nostri

Le coordinate

Lo scenario: storia, società, cultura, idee (cenni, con particolare riferimento al ruolo degli

intellettuali, all’editoria e ai nuovi mezzi di comunicazione, alla scuola, alla lingua dell’uso comune

e letteraria)

La mappa della letteratura

PERCORSO 5 – TEMA La guerra, la deportazione, la Resistenza

Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno (sul testo, letto integralmente dagli studenti al biennio,

si riprenderanno delle considerazioni generali in classe, prendendo anche spunto dall’analisi dei

passi riportati dall’antologia, con riferimento alla struttura narrativa, al sistema dei personaggi,

nonché all’opera dell’autore, di cui gli studenti hanno anche letto, in quarta, l’Orlando Furioso di

Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino e su cui qualche cenno generale si farà partendo dai

materiali presenti nel “Percorso 16” del volume G dedicato appunto a questo autore)

Beppe Fenoglio: cenni al Partigiano Johnny, con un rimando a Una questione privata, testo letto

integralmente dagli studenti, su cui si riprenderanno delle considerazioni generali in classe

Elio Vittorini: cenni al profilo e all’opera dell’autore

Cesare Pavese, La casa in collina (sul testo, letto integralmente dagli studenti, si riprenderanno

delle considerazioni generali in classe, prendendo anche spunto dai materiali presenti nel “Percorso

13” del volume G appunto dedicatogli)

Primo Levi, Se questo è un uomo, (sul testo, a suo tempo assegnato come lettura autonoma agli

studenti nell’ambito di un percorso di letture loro proposte nell’arco del triennio come anticipazione

sul programma di quinta, si è tornati in classe nell’ambito di un più ampio discorso sull’autore,

anche con riferimento ai passi presenti nell’antologia e a spunti di analisi testuale)

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

PROGRAMMA

LINGUA E CULTURA LATINA

Prof. Luisa Lozar

Classe V C/SU

Libro di testo:

Garbarino - Pasquariello, Colores 3 (Dalla prima età imperiale ai regno romano-barbarici), ed.

Paravia, 2012

Il programma di letteratura è stato condotto sul libro di testo sopra indicato: qui di seguito si indicano

i paragrafi e i percorsi specificamente affrontati e i testi d’autore letti ed analizzati in classe, per comodità

trascritti nell’ordine dell’indice, benché le lezioni abbiano spesso seguito percorsi tematici o modulari diversi.

Alcuni testi aggiuntivi sono stati forniti in fotocopia dalla docente e vengono qui di seguito indicati con la

dicitura “FOTOC.”. In un’ottica introduttiva e/o comparativa rispetto agli autori dell’età imperiale trattati nel

presente a.s., inoltre, sono stati di volta in volta ripresi alcuni aspetti relativi ad autori e testi precedentemente

affrontati, con particolare riferimento a quelli dell’età augustea, trattati lo scorso anno.

Salvo indicazione diversa, i testi d’autore sono stati letti in traduzione: per i testi affrontati in latino, si

è fatto riferimento alle traduzioni a fronte presenti nel libro di testo oppure alle traduzioni elaborate dagli

studenti e poi riprese in classe, anche nell’ambito di esercitazioni di traduzione contrastiva e comunque sempre

nell’ottica di un rinforzo in itinere delle conoscenze morfo-sintattiche e delle competenze traduttive degli

studenti, nell’insieme piuttosto fragili. Proprio in considerazione di tale fragilità, ma anche attenendosi a

quanto previsto a livello collegiale per il corso delle Scienze Umane, la docente non ha mai proposto verifiche

che implicassero la traduzione a vista di passi d’autore ed ha sempre invece richiesto agli studenti di produrre,

nelle verifiche sia orali che scritte, ragionamenti su aspetti storico-letterari e anche riflessioni linguistiche, ma

condotte su testi d’autore già letti e tradotti in precedenza e accompagnate da analisi testuali modellate sul

lavoro normalmente proposto in classe sui testi di letteratura italiana.

Garbarino - Pasquariello, Colores 3

L’età giulio-claudia

UNITÀ 1 – IL CONTESTO STORICO E CULTURALE L’età giulio-claudia

1. La successione di Augusto

2. I principati di Tiberio, Caligola e Claudio

3. Il principato di Nerone

4. La vita culturale e l’attività letteraria dell’età giulio-claudia

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5. Le tendenze stilistiche

UNITÀ 2 – GENERE Poesia e prosa nella prima età imperiale

1. La poesia epica e didascalica

2. La favola: Fedro

i dati biografici e la cronologia dell’opera; il modello esopico e il genere “favola” (Fabulae,

I, prologus, in latino); le caratteristiche ed i contenuti dell’opera (Vulpes et uva, IV, 3, in

latino; Appendix perottina, 15, “La vedova e il soldato”); la visione della realtà (

Fabulae: I, 1 “Il lupo e l’agnello”; I, 15 “Disincanto e rassegnazione”; passi da III, 7 “Il

lupo magro e il cane grasso”)

in FOTOC. in latino: Lupus et agnus, I, 1 e riferimento al testo di Trilussa “L’agnello

infurbito”; Vulpes et persona tragica, I, 7; Vulpes et corvus, I, 13

3. La poesia bucolica ed encomiastica

4. La storiografia: Velleio Patercolo e gli storici “minori”

5. Tra storiografia e romanzo: Curzio Rufo (in FOTOC. in latino dalle Historiae Alexandri Magni:

III, 1, “Il nodo di Gordio”; VIII, 2, “Alessandro uccide l’amico Clito”; X, 5, “La morte di

Alessandro Magno”

6. L’aneddotica storica: Valerio Massimo

7. La prosa tecnica

UNITÀ 3 – AUTORE Seneca

1. La vita

LETTERATURA: Il suicidio di Seneca (Tacito, Annales, XV, 62-64)

2. I Dialogi (i dialoghi di genere consolatorio; i dialoghi-trattati)

3. I trattati

4. Le Epistulae ad Lucilium

5. Lo stile della prosa senecana

6. Le tragedie

7. L’Apokolokyntosis

8. Seneca nel tempo

PERCORSO TESTUALE “A”: La vita quotidiana (passi dalle Epistulae ad Lucilium)

T 1: “Una giornata di Seneca” (83,2 in latino)

T 2: “Un naufragio volontario” (53, 1-8)

LETTERATURA: Il tema del viaggio in Seneca

T 3: “La visita di un podere suburbano” (12, 1-5 di cui par. 1 in latino)

PERCORSO TESTUALE “B”: Il valore del tempo

ECHI NEL TEMPO: La riflessione filosofica sul tempo

T 5: TRADUZIONI A CONFRONTO “Un esame di coscienza” (De brevitate vitae, 3, 3-4

in latino, con esercizi di traduzione contrastiva)

T 6: “Il valore del passato” (De brevitate vitae, 10, 2-5 di cui par. 2 in latino)

T 7: “La galleria degli occupati” (De brevitate vitae, 12, 1-7 e 13, 1-3)

T 8: “Riappropriarsi di sé e del proprio tempo” (Epistulae ad Lucilium, 1 di cui par. 1 in

latino)

PERCORSO TESTUALE “C”: Le passioni

T 9: “L’ira” (De ira, I, 1, 1-4)

T 10: “La lotta contro l’ira” (De ira, III, 13, 1-3 di cui par. 1 in latino)

T 11: “La passione distruttrice dell’amore” (Phaedra, vv. 589-684 e 698-718)

ECHI NEL TEMPO: Fedra da Euripide a Racine (cenni)

T 12: “L’angoscia esistenziale” (De tranquillitate animi, 2, 6-9)

PAROLA CHIAVE: Otium

T 14: La felicità consiste nella virtù (De vita beata, 16)

PERCORSO TESTUALE “D”: Seneca e gli altri (passi dalle Epistulae ad Lucilium)

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T 15: “I posteri” (8,1-6)

T 16: “Il dovere della solidarietà” (95, 51-53)

T 17-18: “Gli schiavi” (47, 1-4 di cui par. 1 in latino e 10-11)

UNITÀ 4 – GENERE L’epica e la satira: Lucano e Persio

1. Lucano: i dati biografici e le opere perdute; il Bellum civile; le caratteristiche dell’épos di

Lucano; i personaggi del Bellum civile; il linguaggio poetico di Lucano.

2. Persio: i dati biografici; la poetica e le satire sulla poesia; i contenuti delle altre satire; la forma e

lo stile.

PERCORSO TESTUALE “A”: Lucano (passi dal Bellum civile)

T 1: “Il proemio” (I, 1-32)

T 2: “I ritratti di Pompeo e Cesare” (I, 129-157)

T 3: “Una funesta profezia” (VI, 750-767 e 776-820)

CRITICA: E. Narducci, Lucano, l’anti-Virgilio (cenni)

T 4: “L’attraversamento della Libia” (IX, 587-600, 604-618 e 762-804)

ECHI NEL TEMPO: Dante ammiratore di Lucano

PERCORSO TESTUALE “B”: Persio (passi dalle Satire)

T 5: “La satira, un genere contro corrente” (I, 13-40 e 98-125)

CULTURA: La moda delle recitationes

T 6: “La drammatica fine di un crapulone” (III, 94-106)

UNITÀ 5 – AUTORE Petronio

1. La questione dell’autore del Satyricon

2. Il contenuto dell’opera

3. La questione del genere letterario

GENERE: Il romanzo (cenni)

4. Il mondo del Satyricon: il realismo petroniano

5. Petronio e il Satyricon nel tempo

PERCORSO TESTUALE “A”: Il mondo dei liberti e il realismo di Petronio (passi dal Satyricon)

T 1: “Trimalchione entra in scena” (32-33)

CULTURA: Il banchetto (cenni)

T 2: “La presentazione dei padroni di casa” (37- 38, 5)

CRITICA: E. Auerbach, Limiti del realismo petroniano (cenni)

T 3: “I commensali di Trimalchione” (41, 9-42)

T 4: “Il testamento di Trimalchione” (71, 1-8 e 11-12)

PERCORSO TESTUALE “B”: Il piacere di raccontare (passi dal Satyricon)

T 6: “La matrona di Efeso” (110, 6 -112)

Dall’età dei Flavi al principato di Adriano

UNITÀ 6 – IL CONTESTO STORICO E CULTURALE Dall’età dei Flavi al principato di Adriano

1. La dinastia flavia

2. Nerva e Traiano: la conciliazione tra principato e libertà

ARTE: La colonna traiana (cenni)

3. Il principato di Adriano

4. La vita culturale

SULLE TRACCE DEI ROMANI: Il Colosseo (cenni)

UNITÀ 7 – GENERE Poesia e prosa nell’età dei Flavi

1. I Punica di Silio Italico (cenni)

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2. Gli Argonautica di Valerio Flacco (cenni)

3. Stazio

4. Plinio il Vecchio

5. Prosatori minori (cenni)

UNITÀ 8 – AUTORE Marziale

1. I dati biografici e la cronologia delle opere

2. La poetica

3. Le prime raccolte

4. Gli Epigrammata: precedenti letterari e tecnica compositiva

5. I temi e lo stile degli Epigrammata

6. Marziale nel tempo

PERCORSO TESTUALE “A”: Dichiarazioni di poetica (passi dagli Epigrammata)

T 1: “Una poesia che sa di uomo” (X, 4)

T 2: “Distinzione tra letteratura e vita” (I, 4)

T 3: “Un libro a misura di lettore” (X, 1 in latino)

PERCORSO TESTUALE “B”: Una galleria di personaggi (passi dagli Epigrammata)

T 4: “Matrimoni di interesse” (I,10; X, 8; X, 43)

T 6: TRADUZIONI A CONFRONTO “Tutto appartiene a Candido... tranne sua moglie!”

(III, 26 in latino, con esercizi di traduzione contrastiva)

PERCORSO TESTUALE “C”: Riflessioni personali (passi dagli Epigrammata)

T 8: “Vivi oggi” (I,15)

T 10: “La bellezza di Bilbili” (XII, 18)

T 11: “Erotion” (V, 34)

CRITICA: M. Citroni, L’epigramma a Roma e la scelta di Marziale (cenni)

T 12: LABORATORIO DI ANALISI “La bella Fabulla” (VIII, 79 in latino, con esercizi di

analisi testuale)

UNITÀ 9 – AUTORE Quintiliano

1. I dati biografici e la cronologia dell’opera

2. Le finalità e i contenuti dell’Institutio oratoria

3. La decadenza dell’oratoria secondo Quintiliano

4. Quintiliano nel tempo

PERCORSO TESTUALE “A”: Il percorso formativo del futuro oratore (passi dalla Institutio

oratoria)

T 1: “Retorica e filosofia nella formazione del perfetto oratore” (proemium, 9-11 in latino)

CULTURA: Retorica e filosofia nell’educazione dei giovani

T 3: “Anche a casa si corrompono i costumi” (I, 2, 4-8 di cui par. 4 in latino)

T 4: “Vantaggi dell’insegnamento collettivo” (I, 2, 18-22)

CULTURA: Il sistema scolastico a Roma (cenni)

T 5: “L’importanza della ricreazione” (I, 3, 8-12)

PERCORSO TESTUALE “B”: La critica letteraria (passi dalla Institutio oratoria)

T 6: “Giudizi su poeti latini” (X, 1, 85-88; 90; 93-94)

T 7: “Storiografia e oratoria” (X, 1, 101-102; 105-109; 112)

T 8: “Severo giudizio su Seneca” (X, 1, 125-131)

T 9: “Il maestro ideale” (II, 2, 4-8)

UNITÀ 10 – GENERE Poesia e prosa nell’età di Traiano e Adriano

1. La poesia lirica: i poetae novelli

2. La biografia: Svetonio (i dati biografici; il De viris illustribus; il De vita Caesarum)

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GENERE: La biografia (cenni)

3. L’Epitome di Floro (cenni)

UNITÀ 11 – GENERE La satira, l’oratoria e l’epistolografia: Giovenale e Plinio il Giovane

1. La satira – Giovenale: i dati biografici e la cronologia delle opere; la poetica di Giovenale; le

satire dell’indignatio; il secondo Giovenale; espressionismo, forma e stile delle satire.

2. L’oratoria e l’epistolografia - Plinio il Giovane: i dati biografici e le opere perdute; il

Panegirico di Traiano; l’ epistolario.

PERCORSO TESTUALE “A”: Giovenale (passi dalle Satire)

T 1: “Chi è povero vive meglio in provincia” (III, 164-189)

LETTERATURA: La figura del cliente in Giovenale e Marziale

T 2: “Roma, città crudele con i poveri” (III, 190-222)

CULTURA: Una metropoli antica (cenni)

T 3: “Contro le donne” (VI, 82-113)

T 4: “Messalina, Augusta meretrix” (VI, 114-124)

PERCORSO TESTUALE “B”: Plinio il Giovane (passi dalle Epistulae)

T 5: “L’eruzione del Vesuvio e la morte di Plinio il Vecchio” (VI, 16, 4-20)

T 6: “La lettera di Plinio all’imperatore Traiano” (X, 96)

T 7: “La risposta dell’imperatore” (X, 97)

UNITÀ 12 – AUTORE Tacito

1. I dati biografici e la carriera politica

2. L’Agricola

3. La Germania

4. Il Dialogus de oratoribus

5. Le opere storiche: le Historiae; gli Annales; la concezione storiografica di Tacito; la prassi

storiografica.

6. La lingua e lo stile

7. Tacito nel tempo

PERCORSO TESTUALE “A”: L’Agricola

T 1: “La prefazione” (3, in latino)

T 2: “Il discorso di Calgaco” (30-31,3)

PERCORSO TESTUALE “B”: La Germania

T 3: “L’incipit dell’opera” (1, in latino)

T 4: “Purezza razziale e aspetto fisico dei Germani” (4, in latino)

CULTURA: Hitler e il Codex Aesinas (cenni)

T 5: “Le risorse naturali e il denaro” (5)

T 6: “Il matrimonio” (6)

T 7: “La fedeltà coniugale” (19)

PERCORSO TESTUALE “C”: Le Historiae

T 8: “La scelta del migliore” (I,16)

T 9: “Il punto di vista dei Romani: il discorso di Petilio Ceriale” (IV, 73-74)

LETTERATURA: L’immagine del “barbaro” nella cultura latina (cenni)

PERCORSO TESTUALE “D”: Gli Annales

T 10: TRADUZIONI A CONFRONTO “Il proemio” (I, 1 in latino, con esercizi di

traduzione contrastiva)

T 11: “Le ceneri di Germanico” (III, 2-6)

T 12: “L’uccisione di Britannico” (XIII, 15-16)

T 13: “La tragedia di Agrippina” (XIV, 8 in latino)

T 14: “Nerone e l’incendio di Roma” (XV, 38-39)

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T 15: “La persecuzione dei cristiani” (XV, 44, 2-5)

CULTURA: I cristiani dal punto di vista dei pagani (cenni)

NB Gli argomenti qui di seguito elencati sono stati sommariamente presentati agli studenti prima del CdC

dell’11 maggio e verranno poi meglio ripresi ed approfonditi nelle ultime settimane di lezione, nel corso delle

quali si procederà anche ad una ripresa ragionata degli snodi fondamentali del programma svolto, nonché ad

un rinforzo metodologico sul lavoro di traduzione ed analisi dei passi d’autore affrontati in latino, con

particolare riferimento ai testi di Quintiliano e Tacito.

Dall’età degli Antonini ai regni romano-barbarici

UNITÀ 13 – IL CONTESTO STORICO E CULTURALE Dall’età degli Antonini ai regni romano-

barbarici

1. L’età degli Antonini

2. La fine del “secolo d’oro”

3. La dinastia dei Severi e la crisi del III secolo

4. Le riforme di Diocleziano

5. L’impero cristiano: da Costantino a Teodosio

CULTURA: L’eresia ariana e la politica religiosa di Costantino (cenni)

6. La fine dell’impero romano d’Occidente

7. La vita culturale nel II secolo, tra Grecia e Roma: Frontone e il movimento arcaizzante (cenni);

Aulo Gellio (cenni).

8. Cultura e letteratura dal III al V secolo

9. Dalla letteratura latina alla letteratura in latino

UNITÀ 14 – AUTORE Apuleio

1. I dati biografici

2. Il De magia, i Florida e le opere filosofiche

3. Le Metamorfosi: il titolo e la trama del romanzo; le caratteristiche, gli intenti e lo stile

dell’opera

4. Apuleio e la fabula di Amore e Psiche nel tempo

PERCORSO TESTUALE “A”: La metamorfosi di Lucio (passi dalle Metamorfosi)

T 1: “Il proemio e l’inizio della narrazione” (I, 1-3)

T 2: “Lucio diventa asino” (III, 24-25)

T 4: “Il ritorno alla forma umana e il significato delle vicende di Lucio” (XI, 13-15)

PERCORSO TESTUALE “B”: La fabula di Amore e Psiche

T 5: “Psiche, fanciulla bellissima e fiabesca” (IV, 28-31)

T 8: “Psiche è salvata da Amore” (VI, 20-21)

UNITÀ 15 – GENERE La letteratura pagana dal III al V secolo (cenni)

1. La letteratura nella crisi del III secolo: la poesia; la prosa.

2. La produzione letteraria del IV secolo: la poesia tra lusus ed erudizione; Ausonio; l’oratoria e

l’epistolografia (Simmaco e i Panegyrici Latini); la storiografia “minore” e la biografia (Eutropio,

Aurelio Vittore e l’Historia Augusta); Ammiano Marcellino.

3. La letteratura tra IV e V secolo: Claudiano; Rutilio Namaziano; il Querolus; l’erudizione (Macrobio

e Marziano Capella).

UNITÀ 16 – GENERE La letteratura cristiana (cenni)

1. Gli inizi della letteratura cristiana latina: le versioni bibliche, gli Atti e le Passioni dei martiri;

l’apologetica (Minucio Felice); Tertulliano.

2. La produzione letteraria del III secolo: Cipriano; Arnobio; Commodiano.

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3. La letteratura cristiana nel IV-V secolo: Lattanzio; Ilario di Poitiers; i racconti di pellegrinaggio

(la Peregrinatio Egeriae); Ambrogio; Gerolamo.

UNITÀ 17 – AUTORE Agostino

1. I dati biografici e le prime opere

2. Le Confessiones

3. Esegesi, polemica antiereticale e riflessione teologica

4. Il De civitate Dei

5. L’epistolario e i Sermones

6. Agostino nel tempo

ECHI NEL TEMPO: Petrarca, lettore e profondo ammiratore di Agostino (cenni)

PERCORSO TESTUALE “A”: L’itinerario spirituale di un uomo (passi dalle Confessiones)

T 1: “L’incipit delle Confessioni” (I, 1, 1)

T 2: “Il furto delle pere” (II, 4, 9)

T 4: “La conversione” (VIII, 12, 28-29)

CRITICA: C. Mohrmann, La novità delle “Confessioni” nel quadro della letteratura antica (cenni)

PERCORSO TESTUALE “B”: La riflessione sul tempo (passi dalle Confessiones)

T 6: “La misurazione del tempo avviene nell’anima” (XI, 27, 36 – 28, 37)

PERCORSO TESTUALE “C”: Agostino tra paganesimo e cristianesimo

T 7: “L’incontro con l’Hortensius e con la Bibbia” (Confessiones, III, 4, 7-8; 5, 9)

T 8: “La società del benessere” (De civitate Dei, II, 20)

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

PROGRAMMA DI STORIA

Prof.ssa: Maria Cataudella

Classe: 5 C (S.U.)

Nel corso dell’anno scolastico sono stati oggetto di trattazione i seguenti argomenti:

La “seconda rivoluzione industriale”. I movimenti socialista e cattolico. La dottrina sociale della

Chiesa.

Stati-nazione e nazionalismo. La Germania di Bismarck.

L’età dell’Imperialismo: nazionalismo e imperialismo; luci e ombre belle époque; la colonizzazione

dell’Africa e dell’Asia.

La Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze.

L’età giolittiana in Italia: la politica interna, la politica estera e la guerra di Libia.

La prima guerra mondiale: le cause; lo svolgimento del conflitto; la vittoria dell’Intesa.

La Rivoluzione Russa e la nascita dell’Unione Sovietica.

Le eredità della guerra: i trattati di pace e il nuovo ordine internazionale. I Quattordici punti di

Wilson.

Società industriale e crisi economica fra le due guerre: la crisi del ’29 e la recessione. Il New Deal.

La crisi del dopoguerra in Italia: le difficoltà economiche e sociali all’indomani del conflitto; la

questione di Fiume e il “biennio rosso”; la “vittoria mutilata”.

La crisi del sistema politico liberale e l’avvento del fascismo: cause dell’avvento del fascismo; lo

squadrismo; la marcia su Roma; la fase di transizione; le divisioni del movimento socialista; il delitto

Matteotti.

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L’instaurazione della dittatura: la fascistizzazione dello Stato; l’organizzazione del consenso; i Patti

Lateranensi; la politica economica del fascismo dal liberalismo al dirigismo. La politica coloniale e

la conquista dell’Etiopia.

L’ideologia del fascismo; un “totalitarismo imperfetto”; le leggi razziali; l’opposizione al fascismo.

La difficile situazione del dopoguerra in Germania; la “settimana di sangue” del gennaio 1919; la

debole democrazia weimariana.

Il Nazismo: l’ascesa di Hitler e le sue cause; l’ideologia nazionalsocialista; la costruzione della

dittatura; repressione, irreggimentazione e manipolazione delle coscienze; le forme della violenza

nazista; la persecuzione contro gli Ebrei.

Il regime staliniano: l’URSS dopo la guerra civile; la Nuova politica economica di Lenin; l’ascesa

di Stalin e lo “stalinismo”.

I Fascismi in Europa e la guerra civile spagnola.

La seconda guerra mondiale: le aggressioni di Hitler e lo scoppio del conflitto. Lo svolgimento

della guerra. La caduta del fascismo e la guerra civile in Italia. La vittoria degli Alleati. La Shoah.

PROGRAMMA DA SVOLGERE DOPO LA DATA DELL’11 MAGGIO 2016:

La Resistenza e la Liberazione.

Lo scenario politico nel secondo dopoguerra: la divisione dell’Europa; USA - URSS: il mondo

bipolare; la guerra fredda.

La nuova Italia postbellica.

Trieste, 11/05/’16

La docente

I rappresentanti degli alunni

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I.S. I.S . “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguist ico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; de lle Scienze Umane opzione Econo mico Sociale; . 34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

PROGRAMMA

SCIENZE UMANE

Prof. ELSA ZIBAI

Classe V GAMMA SU

LA GLOBALIZZAZIONE

Dalle comunità locali alle metropoli

Le forme della globalizzazione

L'antiglobalismo

Letture di approfondimento dal libro di testo:

M. Augè: Il concetto di frontiera

Z Bauman La mobilità nella società globale

LA FORMAZIONE DELLA CITTADINANZA

Educazione e democrazia

Il dibattito sui dirittti

La storia dei diritti: cenni

I diritti dell'infanzia

i vincoli di solidarietà

Lettura di approfondimento: W. Allport Che cos'è il pregiudizio

EDUCAZIONE E MULTICULTURALITA'

I contenuti dell'apprendimento

La scuola e il dialogo interculturale

La scuola italiana e gli alunni stranieri

La competenza interculturale

Assimilazione e integrazione

LA PEDAGOGIA DEL '900

La pedagogia come scienza

Le scuole attive

J. Dewey

E. Cleparede

M. Montessori

Letture M. Montessori: Il maestro scienziato

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J. Dewey Che cos'è l'educazione

Cleparede La scuola su misura

LA REAZIONE ANTIPOSITIVISTICA

Maritain

G. Gentile

Freinet

Lettura: J Maritain Le quattro regole dell'educazione buona

LA SCUOLA NELLA SECONDA META' DEL 900

La scuola di massa

I documenti internazionali sull'educazione

I documenti europei da Lisbona agli obiettivi del 2020

Nuovi problemi per l'educazione

L'educazione degli adulti

LO STATO SOCIALE

Origine e ed evoluzione dello Stato sociale

La crisi del Welfare

Il terzo settore

Imprese solidali e ONLUS

I limiti del terzo settore

Trieste, 4 maggio 2016

Firma del docente

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I.S. I.S . “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguist ico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; de lle Scienze Umane opzione Econo mico Sociale; . 34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

PROGRAMMA

FILOSOFIA

Prof. Elsa Zibai

Classe 5C SU

HEGEL

L’ambiente romantico

I capisaldi del sistema

La dialettica

L’itinerario della Fenomenologia dello Spirito

La filosofia del diritto e lo Spirito oggettivo

Lo Stato e la Società civile

La visione storica

Lo Spirito assoluto

SCHOPENAUER

Il mondo come volontà e come rappresentazione

La visione antropologia

Il desiderio nella componente individuale e sociale

Il ruolo dell’arte e il genio

Le vie di liberazione dal dolore

NIETZSCHE

Il percorso intellettuale

La nascita della Tragedia

La concezione della storia

Le istanze antimetafisiche e la “morte di Dio”

Il periodo illuministico

Il metodo genealogico-critico

Eterno ritorno e volontà di potenza

L’oltre- uomo

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109

FREUD

Il percorso formativo

Gli studi sull’isteria

L’Interpretazione dei sogni

Prima e seconda topica

Lo sviluppo della sessualità infantile

Il disagio della civiltà

MARX

La formazione intellettuale

Il materialismo storico

Struttura e sovrastruttra

L’analisi economico-sociale del capitalismo e suo superamento

La critica ai socialismi

LA SCUOLA DI FRANCOFORTE

Il contesto storico

La sociologia critica

Le matrici filosofiche

Gli autori Horkeimer, Adorno e Marcuse

La critica all’illuminimo

Rapporto fra arte e società

Rapporto fra società e psicanalisi

L’industria culturale

L’alienazione nella post-modernità

L’ESISTENZIALISMO DEL ‘900

Caratteri generali

Il contesto storico

Poesia e letteratura esistenzialitica

I temi filosofici fondamentali

Heidegger l’ esistenza autentica inautentica

Sartre la visione storico-antropologica

PROGRAMMA DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO

Jaspers e la visione esistenzialistica della psichiatria

Trieste, 4 maggio 2016

Firma del docente

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110

I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

PROGRAMMA

MATEMATICA

prof.ssa Romanelli Marina

Concetti di funzione, dominio, immagine di un elemento tramite una funzione, codominio

Funzioni analitiche; concetto di grafico di una funzione analitica

Determinazione del dominio naturale di una funzione analitica attraverso la soluzione di sistemi di

disequazioni razionali intere di 1° e 2° grado, razionali fratte, esponenziali, logaritmiche

Costruzione del grafico di una funzione analitica “per punti”:

grafici di funzioni costanti, lineari, quadratiche;

grafici di 1

f xx

e 1

f xx

;

grafici di ; cos ; f x senx f x x f x tgx ;

grafici di ; logx

af x a f x x

Studio del grafico di f x x e di semplici funzioni definite per casi, quali ad esempio

2

1 se 2

se 2

x xf x

x x

Grafico di semplici trasformazioni delle funzioni elementari, quali ad esempio 3f x senx ,

cos 2f x x , 12xf x , 2logf x x , 3xf x , cos 2f x x

Definizione ed esempi di funzioni iniettive, suriettive, biiettive

Definizione ed esempi di funzioni crescenti, decrescenti, periodiche

Definizione ed esempi di funzione pari o dispari

Concetto intuitivo e definizione rigorosa di limite di una funzione

Calcolo di limiti di funzioni razionali intere e fratte

Definizione di funzione continua

Definizione di discontinuità di 1a , 2a e 3a specie

Esempi di funzioni continue o con vari tipi di discontinuità

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Determinazione e analisi di eventuali punti di discontinuità di una funzione (nel caso di funzioni

razionali)

Definizione di funzione derivabile e di derivata di una funzione in un punto

Significato geometrico della derivata

Formule di derivazione per le funzioni elementari (dimostrazione soltanto nei casi f x k ,

f x x , 2f x x )

Formula di derivazione di somma, differenza, prodotto e quoziente di due funzioni (senza

dimostrazione)

Concetto di funzione composta e formula di derivazione di una funzione composta (senza

dimostrazione)

Calcolo della derivata di una funzione composta in casi semplici, quali ad esempio

2 1f x sen x , 23f x ln x x , 2

1 3f x x

Determinazione dell’equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un punto assegnato

Studio della monotonia di una funzione

Definizione di massimi e minimi assoluti e relativi di una funzione e loro determinazione nel caso

di funzioni razionali

Definizione di derivata seconda di una funzione

Definizione di funzione concava e di funzione convessa

Studio della concavità di una funzione razionale

Determinazione di eventuali punti di flesso di una funzione razionale

Determinazione di eventuali asintoti orizzontali, verticali ed obliqui di una funzione razionale

Studio completo delle funzioni razionali (dominio, segno della funzione, eventuali simmetrie del

grafico, monotonia, punti e valori di massimo e minimo, concavità, punti di flesso, limiti, asintoti) e

costruzione del grafico probabile

Trieste, 11 maggio 2016 FIRMA

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

PROGRAMMA

FISICA

prof.ssa Romanelli Marina

ELETTROLOGIA

• La carica elettrica e le interazioni tra corpi elettrizzati

• Materiali isolanti e conduttori

• La legge di conservazione della carica elettrica

• L’elettrizzazione per strofinìo e per contatto

• L’induzione elettrostatica

• La polarizzazione degli isolanti

• L’elettroscopio a foglie

• La legge di Coulomb nel vuoto o in un mezzo isolante

• Il campo elettrico e la sua rappresentazione tramite linee di campo

• Il campo elettrico generato da cariche puntiformi o da una distribuzione sferica di carica

• Distribuzione della carica e campo elettrico all’interno di un conduttore carico

• Schermi elettrostatici (la gabbia di Faraday)

• Il campo elettrico uniforme

• L’energia potenziale elettrica nel campo elettrico generato da una o più cariche puntiformi

• L’energia potenziale elettrica in un campo elettrico uniforme

• Il potenziale elettrico e la differenza di potenziale

• Le superfici equipotenziali

• Potenziale elettrico nei conduttori in equilibrio elettrostatico

• Il potere dispersivo delle punte

• Il condensatore: campo elettrico all’interno di un condensatore; capacità di un condensatore

• Capacità di un corpo conduttore

• L’intensità di corrente

• La forza elettromotrice

• La resistenza elettrica

• Prima e seconda legge di Ohm

• Resistenze in serie e in parallelo

• La potenza erogata da un generatore elettrico

• Effetto termico della corrente

MAGNETISMO

• Campi magnetici generati da magneti e da correnti elettriche

• Rappresentazione del campo magnetico tramite linee di campo

• Magnetismo terrestre

• La forza di un magnete su un filo percorso da corrente

• Interazioni magnetiche fra correnti elettriche (legge di Ampère)

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• La legge di Biot-Savart

• Campo magnetico all’interno di un solenoide

• Materiali ferromagnetici; magnetizzazione del ferro

• Struttura microscopica di un magnete

• L’azione di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente

• La forza di Lorentz

• Il moto di una particella carica in un campo magnetico uniforme

ELETTROMAGNETISMO

• Cenni alle correnti indotte

Trieste, 11 maggio 2016 FIRMA

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo delle Scienze Umane

34133 TRIESTE – via Giustiniano, 3

PROGRAMMA –LINGUA INGLESE-- 5 C/SU

Docente: Gaglione Angela

Libri di testo: Performer Culture&Literature2 e 3, Spiazzi-Tavella, Zanichelli

Activating Grammar multilevel—Longman

1°QUADRIMESTE

Module 1: A new world order: the dystopian novel

G.Orwell and political dystopia- cultural background, life and works, focus on the text:

”1984”, features and themes. Excerpts from “1984”: “Big brother is watching you”.

Lezione multimediale : https://www.tes.com/lessons/IELXarhaYQHmQg/orwell-s-1984

“Animal Farm” (as a summer reading), historical background, features and themes - Video:

the ‘50s cartoon of “Animal farm” with analysis and comment.

Modulo 2:The Victorian Age , and its contradictions.

History, Society and Culture—The Victorian compromise--The theme of the double -The

Decadent artist’s reaction against the bourgeois model.

New Aesthetic theories--Aestheticism

O.Wilde, the brilliant artist and the dandy: “The portrait of Dorian Gray”: lettura e

commento dei seguenti estratti, “Life is the greatest of arts”,“I would give my soul”, “Dorian’s

death”.

The Decadent artist: “Basil’s studio”, Wilde and D’Annunzio

Lezione multimediale: https://www.tes.com/lessons/iTOuhiFv1iIBbQ/oscar-wilde

Modulo 3: The drums of war

The Edwardian Age—Securing the vote for women. World War I.

Lezione multimediale : https://www.tes.com/lessons/s5R4pnZuTf55MQ/the-fight-for-women-

s-suffrage

Visione del film: Suffragette (Sarah Gavron-2015)

WW1 and The war poets : “Dulce et decorum est” by Wilfred Owen ,“The soldier” by Rupert

Brook, “August 1914” by Isaac Rosemberg (in contrast with “Veglia” by Giuseppe Ungheretti),

“ Suicide in the trenches”—“Glory of women” by S.Sassoon.

Cultural Issues: Life in the trenches

2°QUADRIMESTRE Modulo 4: The Great Watershed

A deep cultural crisis—Sigmund Freud: a window on the unconscious--The modern spirit

The modern novel: the stream of consciousness and interior monologue

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J.Joyce, a modernist writer

from “Dubliners”:”Eveline”,

o from “The dead”: “Gabriel’s epiphany”

from “Ulysses”: “The funeral”--“Molly’s monologue”: “Yes I said Yes I will Yes”

Joyce and Svevo: the innovators of the modern novel.

Lezione multimediale: https://www.tes.com/lessons/m26lRe943Vno7A/jamesjoyce

Module 5: Roads to freedom: The Civil Rights Movement in the USA

Lezione multimediale: https://www.tes.com/lessons/o0KEHuIHoWQQLQ/the-fight-for-civil-

rights

M.L.King’s life—except from “I have a Dream”

Kathryn Stockett: “The Help”, extracts from chap. 1 “Toilets for Negroes” and chap.2

“Minny’s friendship”—from chap.27 “The insurance”

Lezione multimediale: https://www.tes.com/lessons/x6ZL6DrOn-xPEw/the-help-by-kathryn-

stockett

Video: film “The Help”, analysis and comment.

Previsione mese di Maggio

Completamento modulo 4:

V. Woolf “and moments of being”

“Mrs Dalloway” con lettura di uno/ due estratti.

Trieste 6/05/2016 l’insegnante

Angela Gaglione

I rappresentati di classe

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I.S.I.S. “Giosuè Carducci – Dante Alighieri” Liceo delle Scienze Umane

Anno scolastico 2015/2016

CLASSE: 5CSU

DOCENTE: Elisa Loi

MATERIA: Scienze Naturali

TESTI: S. Saraceni, G. Strumia “Osservare e capire la Terra: la genetica e il corpo

umano” ed. Zanichelli

AA.VV. “Dal carbonio agli OGM: biochimica e biotecnologie con Tettonica”

ed. Zanichelli

PROGRAMMA

Biochimica : le basi chimiche della vita Composizione della materia vivente: i composti organici e le biomolecole

Carboidrati: struttura generale, monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi

I lipidi: trigliceridi e fosfolipidi

Gi amminoacidi e le proteine. La struttura delle proteine e la loro attività biologica. Gli enzimi: i

catalizzatori biologici

Il corpo umano:

Dalla cellula all’organismo: Apparati e organi degli animali

I tessuti animali: epiteliale, connettivo, muscolare e nervoso

La trasmissione degli stimoli: Come funziona la cellula nervosa

la trasmissione dell'impulso tra neuroni

Il sistema nervoso nei vertebrati

Il sistema nervoso centrale: il midollo spinale

Il sistema nervoso centrale: L'encefalo umano

Il sistema nervoso periferico umano

L'Alimentazione e la digestione: Perché gli animali si nutrono

Il percorso del cibo nel tubo digerente umano

La digestione chimica

Il processo di assorbimento nell'intestino umano

L'alimentazione umana

La regolazione ormonale: la regolazione del tasso di glucosio nel sangue.

Il trasporto: L'apparato circolatorio nei mammiferi

L'apparato cardiovascolare umano

Il cuore umano

Gli scambi gassosi:

Il ruolo dell'ossigeno nel metabolismo

L' apparato respiratorio umano

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La ventilazione polmonare

il trasporto dei gas respiratori nel sangue

La funzione del DNA negli organismi: La struttura chimica del DNA

La duplicazione del DNA

L'organizzazione del DNA nei cromosomi: il DNA si organizza in una struttura più complessa

Dal gene alle proteine

Struttura e funzione dell'RNA

La trascrizione dell'RNA

Il codice genetico

La sintesi delle proteine

Struttura e funzione delle proteine

Il genoma e le sue mutazioni Il genoma umano: l'organizzazione del corredo cromosomico umano

Le mutazioni puntiformi

Le alterazioni cromosomiche

Il metabolismo cellulare (da svolgere dopo 15 maggio)

Le trasformazioni chimiche nella cellula: anabolismo e catabolismo; ATP

Firma del docente Firma degli studenti

Elisa Loi

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I.S.I.S. “GIOSUE’ CARDUCCI – DANTE ALIGHIERI”

Liceo Classico; Liceo Linguistico; Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane; delle Scienze Umane opzione Economico Sociale;.

34133 TRIESTE – Via Giustiniano, 3

Programma svolto di Storia dell’Arte_ a.s. 2015/2016

Classe: V Gamma indirizzo Scienze Umane

Prof. Marco Ragonese (supplente prof. Petrosino)

1.L'arte dell'ottocento

1.1 Il neoclassicismo

_ I fondamenti teorici

_ La pittura: Jacques-Louis David. Opere: Il giuramento degli Orazi, La morte di Marat

_ La sculture: Antonio Canova. Analisi di Amore e Psiche, Paolina Borghese, Monumento

funerario di M.C. d’Austria

_ Il pre-romanticismo: Francisco Goya. Analisi di 3 Maggio 1808, le Majas, la Famiglia di Carlo

IV, Saturno che divora il figlio

1.2 Il romanticismo

_ Le arti figurative e lo sviluppo di una nuova sensibilità. L’estetica del Sublime.

_ La pittura: Eugène Delacroix. Analisi de La libertà che guida il popolo

_ La pittura: Théodore Gericault. Analisi de La zattera della medusa

_ La pittura in Germania: Caspar David Friedrich. Analisi di Viandante sul mare di nebbia, Monaco

in riva al mare

_ La pittura in Inghilterra: William Turner. Analisi di Pioggia, vapore e velocità

_ Il romanticismo in Italia: Francesco Hayez. Analisi de Il bacio

_ Il realismo in Francia: Gustave Courbet: analisi de Gli spaccapietre, l’Atelier del Pittore,

Funerale a Ornans

_ Il realismo in Italia: i Macchiaioli. Giovanni Fattori: analisi de Il campo italiano durante la

battaglia di Magenta, In vedetta, La rotonda Palmieri

1.3 L’impressionismo

_ Caratteri generali del movimento impressionista. Gli elementi visivi, tematici e i presupposti

teorici del nuovo modo di dipingere.

_ La pittura di:

- Edouard Manet, analisi di Le Déjeuner sur l'herbe, Olympia, Il bar delle Folies_Bergères

- Claude Monet, analisi delle Cattedrali di Rouen, I covoni, Impressione, sole nascente

- Pierre-Auguste Renoir, analisi del Ballo al Moulin de la Galette

- Edgar Degas, de La tinozza, Due stiratrici, L’assenzio, La classe di danza

_ L’architettura dei nuovi materiali. Parigi e l’expo del 1889.

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1.4 Dopo l’impressionismo

_ Gli elementi di superamento dell’impressionismo e la produzione artistica del post-

impressionismo.

_ Il pointillisme: Georges-Pierre Seurat, Paul Signac. Analisi de Una domenica pomeriggio alla

Grand Jatte di Seurat

_ Paul Cézanne, precursore della modernità. Analisi de I giocatori di carte, le serie de Le bagnanti e

de La montagne Saint Victoire

_ Paul Gauguin, il sintetismo e il simbolismo. Analisi de La visione dopo il sermone, Da dove

veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?

_ Vincent Van Gogh, la tecnica e l’influenza della psiche nella produzione pittorica. Analisi de I

mangiatori di patate, La notte stellata, La camera dell’artista, I girasoli e la serie degli autoritratti

_ La visionarietà naif di Henri Rousseau

_ Il divisionismo simbolista in Italia, caratteri generali e principali figure. Analisi de Il quarto stato

di Giuseppe Pellizza Da Volpedo

2. Il Primo novecento

2.1 Il modernismo

_ Caratteri generali e contesto storico. Gli esponenti delle avanguardie europee

_ La secessione viennese e la sintesi delle discipline per la realizzazione dell’opera d’arte totale.

Gustav Klimt. Analisi de Le tre età della donna, L’abbraccio, Giuditta I e II.

_ L’Art Noveau e la nascita del design industriale.

2.2 Le avanguardie

_ Caratteri generali e legami con altre discipline

_ I precursori dell’Espressionismo: Edvard Munch e la rappresentazione del disagio. Analisi de La

bambina malata, Pubertà, Sera sul Viale, l’Urlo

_ L’espressionismo in Francia: i fauves e Henri Matisse. Analisi de La tavola imbandita

_ De Blaue Reiter e l’inizio di Vasilij Kandiskij

_ L’espressionismo austriaco: Egon Schiele

2.3 La scuola di Parigi

_ La condivisione di un’idea di arte, luoghi e componenti.

_ Marc Chagall: visioni oniriche e le origini

_ Amedeo Modigliani, i ritratti e i nudi come semplificazione della figura umana

2.4 Il cubismo

Innovazione pittorica e ricerca della quarta dimensione.

_ Fernand Léger e Georges Braque. Il cubismo analitico, il cubismo sintetico, il cubismo orfico.

_ Pablo Picasso: il periodo blu e il periodo rosa. L’adesione al cubismo. Analisi di Guernica

2.7 Il Dadaismo

_ Man Ray e Marcel Duchamp. Il ready made come materiale della nuova arte. Analisi di Fontana

di Duchamp

2.8 Il secondo Dopoguerra

_ L’informale, europeo e italiano, tra gesto e materia: Lucio Fontana e Alberto Burri. Analisi del

Cretto di Gibellina

_ L’espressionismo astratto americano: Jackson Pollock e l’Action Painting

_ I Color Fields: Mark Rothko e la composizione dei campi cromatici

_ Il nuovo realismo: Yves Klein, l’assolutismo del monocromo e il valore del vuoto

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_ La Pop Art: Andy Warhol e il processo di creazione delle icone popolari.

2.9 La performance

_ Il corpo come ultimo materiale esplorabile: Vito Acconci, Chris Burden, Santiago Sierra, Andres

Serrano, Marina Abramovic

Da completare dal consiglio di maggio a fine anno scolastico

2.5 Il futurismo

_ L’esaltazione del movimento e il manifesto futurista.

_ Umberto Boccioni. Analisi di Forme uniche della continuità dello spazio

_ Giacomo Balla. Analisi di Ragazza che corre sul balcone

_ Giuseppe Sant’Elia e la Città elettrica.

2.6 L’astrattismo

_ Caratteri generali della sublimazione della realtà

_ Vasilij Kandiskij, la teorizzazione dell’arte astratta e la sua applicazione

_ Kasimir Malevič e il suprematismo.

_ Il Bauhaus, l’insegnamento della modernità e l’affermazione del Design.

_ Paul Klee, il rigore del metodo

_ Il neoplasticismo. Piet Mondrian e De Stijl

Trieste, 11 maggio 2016

Il docente

Gli studenti

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I.S.I.S. CARDUCCI/DANTE

PROGRAMMA SVOLTO

ANNO SCOLASTICO 2015/16

MATERIA: SCIENZE MOTORIE

PROF.: ANDREINA BURLA

CLASSE 5 C/SU

Esercizi di allungamento passivo ed attivo (stretching); tecniche corrette di esecuzione.

Il riscaldamento: fisiologia e modalità applicative.

Esercizi per il miglioramento della corsa: multibalzi, skip, andature varie.

Valutazioni del recupero fisiologico.

Esercizi per il miglioramento e lo sviluppo delle capacità condizionali e coordinative.

Esercizi per il potenziamento della muscolatura addominale e dorsale con conoscenze di teoria e tecniche di

esecuzione corretta.

Esercizi a corpo libero, ai grandi e con i piccoli attrezzi presenti in palestra, eseguiti nelle varie stazioni e a

diverse intensità per il miglioramento delle capacità motorie e per la rielaborazione degli schemi motori.

Esercizi propedeutici ed elementi tecnico-tattici della pallavolo.

Terminologia di base dell'educazione fisica.

Norme di igiene e di primo soccorso.

Prevenzione degli infortuni.

L'apparato locomotore: lo scheletro; le articolazioni; i paramorfismi dello scheletro.

L’apparato cardio-circolatorio.

L’apparato respiratorio.

Il doping .

La classe ha partecipato al progetto “ Positivi alla salute” proposto dalla U.I.S.P. con lezioni sul doping e

sull’autostima tenute dalla psicologa Fulvia Merlak (presidente U.I.S.P. di Trieste) e con lezioni pratiche sul

rugby in collaborazione di un’ atleta nazionale della disciplina Alice Trevisan e di alcuni giocatori della

squadra locale (Venjulia Trieste).

La classe ha inoltre partecipato al progetto “Guida sicura” tenuto dai Vigili Urbani di Trieste presso la loro

sede.

Trieste, 13 maggio 2016 la docente

Andreina Burla

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I.S.I.S Carducci-Dante

Liceo delle Scienze Umane

Anno Scolastico 2015-2016

Programma svolto di Religione Cattolica

Docente: Prof. Valentina Dordolo

Classe V C/SU

Organizzazione delle attività didattiche (Unità di Apprendimento)

UA 1: I testi sacri delle religioni monoteiste

- Inquadramento storico, geografico e religioso della Bibbia

- Inquadramento storico, geografico e religioso del Corano

- La presenza delle religioni monoteiste nella Palestina

- La Sacra Scrittura come testo normativo della cultura ebraica

- Il Corano come testo normativo della cultura islamica

- Gerusalemme, città di fede e di speranza

UA 2: I nuovi movimenti religiosi

- Significato della definizione “nuovo movimento religioso”

- Diffusione e pratica dei nuovi movimenti religiosi in Occidente

- Presenza e diffusione dei nuovi movimenti religiosi in Italia ed in Europa

- Scientology: analisi dei materiali presenti via web e delle dinamiche antropologiche

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UA 3: Antropologia cristiana contemporanea

- Le nuove povertà del mondo: lettura e riflessione su alcuni scritti di Martin Luther

King e B. Salvarani

- Fede e ragione: lettura e commento di testimonianze e di testi relativi all’area Medio

Orientale (la questione arabo-palestinese ed il ruolo dei missionari cristiani)

- La promozione della persona in tutte le sue dimensioni: spirituale, corporea e

intellettiva

UA 4: Il dialogo interreligioso

- Il dialogo interreligioso come strumento di conoscenza e confronto

- Il dialogo interreligioso testimoniato da R. Panikkar, H. Kung e Gandhi

- Il dialogo con le culture dell’Estremo Oriente: il Buddismo tibetano e la questione

tibetana

- Il ruolo del dialogo interreligioso quale chiave di lettura del panorama storico

contemporaneo

La docente

Prof. Valentina Dordolo