ESAME DI STATO - IIS Falcone di Gallarate · 2018-12-10 · ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO...

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ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a.s. 2015/2016 DOCUMENTO 15 MAGGIO – CLASSE V BPF “G. Falcone” ________________________ PREMESSA In caso di classe articolata classe 5________ Il presente documento consta di due sezioni relative rispettivamente alla classe 5 e 5 MINISTERO DELL’I STRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore Giovanni Falconevia Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA) 0331-774605 0331-245498 0331- 770379 cf 82009260124 http://www.isgallarate.it : [email protected] : [email protected]

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ESAME DI STATO

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

a.s. 2015/2016

DOCUMENTO 15 MAGGIO – CLASSE V BPF “G. Falcone”

________________________

PREMESSA

In caso di classe articolata

classe 5________

Il presente documento consta di due sezioni relative rispettivamente alla classe 5 e 5

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore

“Giovanni Falcone” via Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA)

0331-774605 0331-245498 0331- 770379

cf 82009260124 http://www.isgallarate.it

: [email protected] : [email protected]

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INDICE

Composizione del Consiglio di classe .............................................................................. 3 Profilo professionale dell’indirizzo di studio ...................................................................... 4 Elenco alunni ................................................................................................................... 4 Presentazione della classe e breve excursus storico ...................................................... 5 Sintesi del percorso formativo .......................................................................................... 6 Iniziative complementari integrative nell’ A.S. 2014/2015 ................................................ 6 Attività di alternanza scuola-lavoro .............................................................................. 7-8 Attività di stage ................................................................................................................ 9 Attività di orientamento post-diploma ............................................................................. 10 Contenuti e metodi dell’azione didattica ........................................................................ 10 Tabella crediti scolastici relativi al terzo e quarto anno ................................................. 11 Simulazioni prove d’esame ............................................................................................ 12

ALLEGATI

1) Consuntivi attività disciplinari Italiano ............................................................................................................................... Storia ................................................................................................................................. Matematica ........................................................................................................................ Lingua inglese .................................................................................................................... Progettazione e realizzazione del prodotto ........................................................................ Tecniche di distribuzione e di marketing ............................................................................ Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi ................................................... Laboratori tecnici ............................................................................................................... Scienze motorie e sportive ................................................................................................. Religione ............................................................................................................................ 2) Simulazioni prima prova d’Esame + griglie ....................................................................

3) Simulazioni seconda prova d’Esame + griglia ...............................................................

4) Simulazioni terza prova d’Esame + griglia ......................................................... …........

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ESAME DI STATO

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

a.s. 2015 /2016

Indirizzo: fotografico Classe: V Sez. B

Redatto il : 15 maggio 2016 Affisso all’albo il ______________

Docente coordinatore della classe: prof.ssa Luisa Santoro

Composizione del Consiglio di Classe:

Docente Materia

Luisa Santoro Italiano

Luisa Santoro Storia

* Roberta Rondelli Matematica

Antonio De Sarno Lingua inglese

* Maria Grazia Lo Giudice

Maurizio Cavazzoni

Progettazione e realizzazione del prodotto

Bracchi Maria Clementina Tecniche di distribuzione e marketing

Fabio Impero

Cristina Serra

Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi

* Cristina Serra Laboratori tecnici

Nicoletta Leoni Scienze motorie e sportive

Antonio Sametti Religione cattolica

Alessandro Benfanti Sostegno

* Con l'asterisco sono contrassegnati i membri interni alla Commissione d’esame.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Marina Bianchi

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PROFILO PROFESSIONALE

DELL'INDIRIZZO DI STUDIO

Profilo Ministeriale Il Diplomato d’istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” - articolazione artigianato - interviene nei processi di lavorazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti artigianali. È in grado di: scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare

autonomamente nei processi in cui è coinvolto; intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei

dispositivi utilizzati; applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti

alle lavorazioni, degli utenti e consumatori; osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e

all’uso dei prodotti di interesse; programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla

produzione dei beni e alla dismissione dei dispositivi; supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti. L’indirizzo prevede le articolazioni “Industria” e “Artigianato”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Artigianato”, vengono sviluppati e approfonditi gli aspetti relativi all’ideazione, progettazione, realizzazione e commercializzazione di oggetti e sistemi di oggetti, prodotti anche su commissione, con attenzione agli aspetti connessi all’innovazione, sotto il profilo creativo e tecnico e alle produzioni tipiche locali. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nelle “Produzioni industriali e artigianali” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali. 2. Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche. 3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio. 4. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio. 5. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa. 6. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali. 7. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica. Integrazione d'Istituto Il Diplomato d’istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” é un professionista che possiede una buona competenza sui principali aspetti tecnici e produttivi della fotografia. Il percorso di studi è orientato verso una cultura tecnico-professionale, che consente di operare efficacemente in ambiti connotati da processi d’innovazione tecnologica e organizzativa in costante evoluzione. Lo studente è formato per: utilizzare in autonomia strumentazioni e materiali del settore di riferimento; eseguire lavorazioni secondo tempistiche e metodi determinati; applicare tecniche di visualizzazione e presentazione del progetto, tradizionali e digitali; utilizzare e gestire spazi, strumenti, attrezzature e macchine specifiche di settore. Le competenze specifiche riguardano la ripresa analogica e digitale, sviluppo e stampa in bianco e nero,gestione delle periferiche e stampa digitale, post produzione con software di settore, sistemi informatici di registrazione, ottimizzazione, manipolazione, trasmissione e archiviazione delle immagini; ed infine lineamenti giuridici, economici e fiscali della professione.

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ELENCO ALUNNI

1 Bosetti Letizia

2 Buraglio Luca

3 Caldiroli Nicolò

4 Cinotti Vittorio

5 Corbani Andrea

6 Del Gaudio Nicholas

7 Farioli Luca

8 Mascheroni Andrea

9 Mulè Lisa

10 Notturno Vittorio

11 Porti Jessica

12 Re Giovanni

13 Rinaldelli Giulia

14 Ripamonti Alessandra

15 Schiavo Luca

16 Secci Federico

17 Smelioui Nesrin

18 Tata Michelle

19 Tovaglieri Tommaso

20 Visco Gilardi Giulia

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO

Dati oggettivi La classe è composta da 20 studenti: 9 femmine e 11 maschi.

2 alunni con certificazione di disturbo specifico dell’apprendimento (DSA)

e 2 con bisogni educativi speciali (BES) per i quali sono state usate le

misure dispensative e compensative previste dai PDP; 1 alunno disabile,

con programmazione differenziata.

Continuità didattica DISCIPLINA DOCENTI

CONTINUITA’ DIDATTICA

3 4 5

Italiano Santoro sì sì sì Storia Santoro sì sì sì Matematica Rondelli no no sì Inglese De Sarno no no sì Prog. e real. prod.

Lo Giudice Cavazzoni

no sì

no sì

sì si

Tecn. di distrib. e marketing

Bracchi sì sì

Tecn. app. mat. e ai proc. prod.

Impero Serra

sì no

sì sì

sì sì

Labor. tecnici Serra sì no sì Scienze motorie Leoni no no sì Religione Sametti no no sì Sostegno Benfanti no no sì

Obiettivi misurabili 14 alunni hanno avuto un percorso di studi lineare, risultando sempre

promossi alla classe successiva, 2 hanno ripetuto la classe prima. 4

hanno ripetuto la seconda: un alunno proveniente dall’indirizzo grafico e

3 da altri istituti

Descrizione La classe, nel complesso, ha spesso avuto un atteggiamento distaccato

e difficile da coinvolgere nelle attività scolastiche ed extrascolastiche. Al

suo interno si sono da subito delineati due gruppi: uno più motivato e

costante nello studio; l’altro più difficile da interessare alle attività e con

un comportamento non sempre maturo e disponibile all’impegno.

Questa situazione ha reso difficile la proposta di approfondimenti o

attività/modalità alternative che richiedessero maggiore impegno e

flessibilità.

Esiti Obiettivi

cognitivi

Per quanto riguarda il rendimento, i risultati conseguiti sono diversificati:

alcuni alunni hanno acquisito buone competenze ed abilità e sono in

grado di utilizzare strumenti e linguaggi in modo idoneo; altri sono riusciti

a raggiungere solo la sufficienza, soprattutto nell’area linguistica e

matematica, anche a causa di lacune pregresse e difficoltà di

rielaborazione.

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Nonostante la discontinuità nell’impegno, nel complesso la classe ha

appreso un metodo di studio sufficientemente efficace e una discreta

capacità di utilizzare gli strumenti professionali.

Qualche alunna ha raggiunto livelli di eccellenza.

Comunicazione Il dialogo con gli studenti è sempre stato cordiale. Discreta anche la

partecipazione delle famiglie, con le quali non si è faticato a condividere

le strategie educative.

Obiettivi formativi e

comportamentali

La classe ha mostrato un fondamentale rispetto delle norme del patto di

corresponsabilità d’Istituto, testimoniato dal fatto che durante quest’anno

non ci sono stati provvedimenti disciplinari di alcun tipo.

La maggior parte degli alunni ha frequentato con regolarità le lezioni; il

comportamento è stato perlopiù corretto e rispettoso del regolamento.

Gli obiettivi formativi sono stati raggiunti nel senso di un complessivo

sviluppo della capacità progettuale e decisionale e di un miglioramento

dell’autonomia professionale. Gli alunni hanno affrontato le ore di

alternanza con impegno, raggiungendo gli obiettivi prefissati.

Modalità di lavoro Si è fatto ricorso ad un ampio ventaglio di strategie: lezioni frontali e

dialogate, uso del libro di testo, proiezioni di slide schematiche,

elaborazione di mappe e schemi, lavori di gruppo, didattica laboratoriale,

discussione guidata, esercitazioni guidate, progetti.

Strumenti di verifica Le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite sono state

verificate attraverso un congruo numero di interrogazioni orali e prove

scritte e pratiche.

Gli alunni con DSA e BES hanno beneficiato delle misure dispensative e

compensative previste dai PDP depositati nei fascicoli personali.

L’alunno disabile ha seguito un percorso completamente individualizzato

con attività e prove di verifica progettate ad hoc.

La valutazione tiene conto dei risultati raggiunti, anche in relazione ai

livelli di partenza e agli sforzi compiuti.

Metodologie di

recupero

I recuperi delle insufficienze sono stati realizzati attraverso attività in

itinere.

Attività di

potenziamento

Anche le attività di potenziamento si sono svolte in itinere, proponendo

lavori differenziati a seconda delle abilità, soprattutto nelle materie

professionali.

Profitto medio della

classe

Discreto

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SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO

(ALLA DATA DELLA STESURA DEL DOCUMENTO)

Area curricolare obbligatoria

Materie N° di ore previste N° ore svolte al 15/05

Italiano 132 113

Storia 66 53

Matematica 99 88

Lingua inglese 99 80

Progettazione e realizzazione del prodotto 198 126

Tecniche di distribuzione e di marketing 99 84

Tecnologie appl. ai materiali e ai processi prod. 165 110

Laboratori tecnici 132 90

Scienze motorie e sportive 66 58

Religione cattolica 33 31

Sostegno 132 117

Totali 1089 950

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INIZIATIVE COMPLEMENTARI INTEGRATIVE NELL’A.S. 2014/2015

Oltre alla quotidiana attività didattica, la classe ha partecipato nel corso dell'anno alle seguenti

iniziative e visite d’istruzione:

1) Mostra fotografica “Cartier-Bresson e gli altri”

2) Mostra fotografica di Vivian Mayer

3) Spettacolo teatrale “Il tascapane”

4) Conferenza con lo chef Carlo Cracco

5) Convegno “Dai voce al tuo silenzio” in occasione della giornata internazionale contro la violenza

sulla donna.

ATTIVITA' DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Come previsto dal progetto triennale d’istituto, le esperienze condotte a partire dalla classe III, prevedono complessivamente 212 ore di attività. Di seguito, vengono forniti i dati relativi alle attività svolte nel triennio conclusivo. Competenze acquisite o consolidate nei percorsi di alternanza:

1) Saper progettare e realizzare prodotti di comunicazione fruibili attraverso differenti canali, scegliendo strumenti e materiali in relazione ai contesti d’uso e alle tecniche di produzione 2) Saper intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica Abilità acquisite o consolidate nei percorsi di alternanza: 1) Sa utilizzare strumenti e tecniche specifiche per la realizzazione di prodotti fotografici; 2) Sa utilizzare software di acquisizione, elaborazione, ritocco e trattamento delle immagini fotografiche (Pacchetto Adobe CC) 3) Sa selezionare gli strumenti necessari alla realizzazione e presentazione del prodotto 4) Sa consultare gli strumenti specifici Conoscenze acquisite o consolidate nei percorsi di alternanza: 1) Conosce la realtà aziendale ed il mondo del lavoro in cui agisce 2) Conosce il settore operativo di riferimento ed il territorio in cui opera 3) Conosce le fasi di gestione del ciclo produttivo di riferimento Le attività di alternanza sono state valutate all’interno della disciplina prevalente di: “Esercitazioni Tecniche e Laboratorio”

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ATTIVITA’ di STAGE degli ALUNNI

Cognome Nome Attività svolta

BOSETTI LETIZIA

- CARLO FRIGERIO FOTOGRAFO - Learning Week - ROBERTO CAIELLI - STILFOTO DI TROVATO DEBORA - L.F.O srl

BURAGLIO LUCA - FOTORAPIDCOLOR SNC - Learning Week - Agenzia Fotografica

CINOTTI VITTORIO - Learning Week - Agenzia Fotografica -

CORBANI ANDREA - Learning Week - FOTO OTTICA MASCHERONI SRL

DEL GAUDIO NICOLAS - FOTO G di Dal Soglio Giacomo -Learning Week -

FARIOLI LUCA - FOTORAPIDCOLOR SNC - Learning Week - FOTO CARLUCCIA

MASCHERONI ANDREA - L.F.O SRL - Learning Week -

MULE’ LISA - Learning Week - FOTO OTTICA MASCHERONI SRL

NOTTURNO VITTORIO - ONLY BLACK di Alessandro Frisoli - Learning Week - GIOVARA TECNIFOTO & c snc - FOTOSI'

PORTI JESSICA - L.F.O srl - Learning Week - Agenzia Fotografica

RE GIOVANNI - PUBBLIPHOTO di Mezzalira Matteo - Learning Week - Agenzia Fotografica -

RINALDELLI GIULIA - PRECA BRUMMEL SPA - Learning Week -

RIPAMONTI ALESSANDRA - Learning Week - STUDIO IMMAGINARIO

SCHIAVO LUCA - Learning Week - LA BOTTEGA DEL GRANDANGOLO

SECCI FEDERICO - Learning Week - PRECA BRUMMEL SPA

SMELIOUI NESRIN - FOTO OTTICA MASCHERONI SRL - Learning Week -

TATA MICHELLE - Learning Week - L.F.O srl

TOVAGLIERI TOMMASO - Learning Week - INFORMATICA TOVAGLIERI SRL

VISCO GILARDI GIULIA - Learning Week - FOTO OTTICA MASCHERONI SRL

In aggiunta all’alternanza in azienda o in collaborazione con l’Agenzia Fotografica interna, l’intera classe o gruppi di studenti hanno partecipato a:

Manifestazione Dia sotto le stelle (progettazione, allestimento e partecipazione, Malpensa Fiere)

Documentazione fotografica e video per Indirizzo Alberghiero Documentazione fotografica Settimane della Scienza Documentazione fotografica Settimane della Lettura Learning Week (classe III° e IV°) Progetto MAGA

Moduli comuni a tutti i corsi: - Formazione INAIL con certificazione finale :salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.lgs 81/2008–

12 h

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ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO POST-DIPLOMA

la classe ha partecipato alle seguenti attività di orientamento post-diploma: Anno scolastico 2014/15

classe  DATA  ATTIVITÀ  ENTE LUOGO 

4°BPF  14 febbraio 2015 

 Incontro sui social media 

Provincia di VARESE Dott. Andrea Albanese Sala conferenze 

 4°BPF 

 

19  febbraio 2015  Giovedì 4°BPF        (9:00‐11:00)  

“MIORIENTO.IT” Presentazione del sito  Offerte post diploma, opportunità Unione Europea, Test di autovalutazione  

Progetto  MI‐ORIENTO.IT Provincia di Varese  h.02:00 in classe – Lab MAC 

 4°BPF 

  

27  febbraio 2015  Venerdì       (10:00‐13:00) 

 Progetto “BUSSOLA” Giovani e Lavoro  

LIONS Incontro con imprenditore del settore Fotografico Sala conferenze ISTITUTO 

 4°BPF 

12  marzo  2015  Giovedì  8:00‐14:00 

VI SALONE ORIENTAMENTO VARESE Uscita didattica VARESE 

INFORMA LAVORO VARESE c/o Scuola VIDOLETTI di Varese via Manin,3 h 9.00‐13.30 

Anno scolastico 2015/16

Da ottobre 2015 a novembre 2015 sono stati programmati degli incontri con InformaLAVORO di Varese per la presentazioni di alcuni corsi/ Università nell’ambito dell’offerta post diploma rivolta alle classi 5° indirizzo Grafico e Fotografico. Solo alcuni studenti delle classi indicate hanno partecipato ad alcuni incontri recandosi in autonomia presso lo Spazio Giovani di Varese.

5°BPF (2 alunni) 

Giovedì 19 novembre 2015 ore 09:15  

 CESVOV Volontariato civile europeo 

InformaLavoro presso Spazio Giovani Varese 

 5°BPF 

16‐17  marzo 2016  Mercoledì  8:30‐13:30 

Giovedì  8:30‐13:30 

Assertività e Negoziazione C.V. Il colloquio di  selezione 

Fondazione SODALITAS PROGETTO “GIOVANI E IMPRESA”  10 ore in classe 

 5°BPF  

13 aprile 2016 Mercoledì 8:00‐14:00 

Offerta formativa post diploma Uscita didattica MILANO  5°BPF   (05  alunni) 

SALONE ORIENTAMENTO  MILANO 2016 Organizzato da Class Editori  

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CONTENUTI E METODI DELL’AZIONE DIDATTICA

Per quanto riguarda gli obiettivi ed i contenuti dell'attività didattica, nonché le metodologie e gli strumenti adottati nelle singole discipline, comprese le attività da svolgere nel periodo tra la redazione del presente documento ed il termine delle lezioni, si vedano le relazioni disciplinari allegate al documento stesso.

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Tabella relativa ai crediti scolastici relativi al terzo e quarto anno (credito calcolato ai sensi dell’O.M. 42/2011)

ALUNNO CREDITO CLASSE III CREDITO CLASSE IV Bosetti Letizia 7 7

Buraglio Luca 5 5

Caldiroli Nicolò 5 5

Cinotti Vittorio 5 5

Corbani Andrea 5 5

Del Gaudio Nicholas 4 5

Farioli Luca 6 6

Mascheroni Andrea 5 5

Mulè Lisa 4 5

Notturno Vittorio 4 6

Porti Jessica 6 7

Re Giovanni 5 5

Rinaldelli Giulia 6 6

Ripamonti Alessandra 5 5

Schiavo Luca 5 6

Secci Federico 5 5

Smelioui Nesrin 4 5

Tata Michelle 6 7

Tovaglieri Tommaso 5 5

Visco Gilardi Giulia 6 6

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SIMULAZIONI PROVE D'ESAME

Nel corso dell'anno sono state svolte le seguenti simulazioni riferite alle diverse prove d'esame:

Prima sessione di simulazioni

Prima prova: 01 dicembre 2015 Sono state somministrate prove riferite a tutte le tipologie d'esame (A - B - C - D) Seconda prova: 22 febbraio 2016 Terza prova: 16 febbraio 2016 La prova è strutturata con n° 2 quesiti a risposta singola con l'indicazione del numero massimo

di righe (= tipologia B) e n° 5 quesiti a risposta multipla (= tipologia C)

Seconda sessione di simulazioni

Prima prova: 3 maggio 2016 Sono state effettuate prove riferite a tutte le tipologie d'esame (A - B - C – D) Seconda prova: 4 maggio 2016

Terza prova: 6 maggio 2016 La prova è strutturata con n° 2 quesiti a risposta singola con l'indicazione del numero massimo

di righe (=tipologia B) e n° 5 quesiti a risposta multipla (=tipologia C)

Allegati:

- programmi e relazioni disciplinari

- relazione dei docenti di sostegno inserita nel fascicolo personale dell’alunno/a

- testi delle prove di simulazione scritte:

1^ prova: n° 2 testi

2^ prova: n° 2 testi

3^ prova: n° 8 testi

- griglie di valutazione della prima, seconda e terza prova.

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Il consiglio di classe

Gallarate, 15 maggio 2016 Prot. IL DIRIGENTE SCOLASTICO                                 Marina Bianchi

Docente Materia/e insegnata/e Firma Luisa Santoro

Italiano e Storia

Roberta Rondelli

Matematica

Antonio De Sarno

Lingua inglese

Maria Grazia Lo Giudice Maurizio Cavazzoni

Progettazione e realizzazione del prodotto

Maria Clementina Bracchi

Tecniche di distribuzione e marketing

Fabio Impero Cristina Serra

Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi

Cristina Serra

Laboratori tecnici

Nicoletta Leoni

Scienze motorie e sportive

Antonio Sametti

Religione cattolica

Alessandro Benfanti

Sostegno

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CONSUNTIVI ATTIVITÁ

DISCIPLINARI

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PROGRAMMI SVOLTI

DISCIPLINA: ITALIANO

Docente: Prof Luisa Santoro

Libro di Testo: Di Sacco, Chiare lettere, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori - Pearson

Ore di lezione effettuate al 15.05.2015

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Breve profilo didattico della classe

La partecipazione e l’attenzione in classe sono sempre state buone, a fronte però di una non sempre soddisfacente rielaborazione personale dei contenuti. Gli alunni si sono impegnati nello studio individuale con tempi e metodi diversificati, finalizzando per lo più l’impegno alla verifica immediata. La preparazione conseguita risulta quindi globalmente accettabile, ma è ancora problematica la produzione scritta. In alcuni ragazzi permangono difficoltà nella rielaborazione autonoma dei testi. Un numero esiguo di alunni si è distinto per la capacità di ragionare autonomamente e di operare confronti, analisi e sintesi, raggiungendo ottimi risultati.

Obiettivi didattici realizzati

(in termini di conoscenze,

competenze, capacità)

COMPETENZE

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. ABILITA’

Comprendere e interpretare un testo Collocare nel tempo e nello spazio Riconoscere le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana. Riconoscere i caratteri stilistici e strutturali di testi letterari. Identificare gli autori e le opere fondamentali Contestualizzare testi e opere letterarie Riconoscere i caratteri lessicali e stilistici dei testi analizzati Formulare un motivato giudizio critico su un testo letterario anche

mettendolo in relazione alle esperienze personali. Sostenere conversazioni e colloqui su tematiche predefinite Produrre testi scritti di diversa tipologia e complessità

CONOSCENZE: vedi contenuti.

Metodi

Lezione frontale Lezioni interattive e dialogate Discussione e confronto Lavoro individuale e di gruppo

Strumenti

Libro di testo Power- point riassuntivi predisposti dal docente Questionari per l’analisi testuale Schemi riassuntivi Mappe concettuali

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Attività di recupero: Le attività di recupero sono state svolte in itinere

Contenuti

MODULO 1 -

IL VERO NEL ROMANZO DELLA SECONDA META’ DELL'OTTOCENTO

Positivismo, naturalismo e verismo

Giovanni Verga: biografia, pensiero e poetica. Vita dei campi: Lettera-presentazione a L’amante di Gramigna Cavalleria rusticana I Malavoglia: La “fiumana del progresso” La famiglia Toscano L’addio alla casa del Nespolo Mastro don Gesualdo

MODULO 2 -

IL SIMBOLISMO POETICO E LA NARRATIVA DECADENTE

La crisi del razionalismo e la cultura del primo Novecento

Prosa e poesia del Decadentismo

Gabriele D’Annunzio: cenni su biografia ed estetismo

Giovanni Pascoli: biografia, pensiero e poetica. Il fanciullino: Il fanciullo che è in noi Myricae: Il tuono X agosto Canti di Castelvecchio: La mia sera Il gelsomino notturno

Le Avanguardie (cenni)

MODULO 3 -

IL ROMANZO DEL NOVECENTO

Italo Svevo: biografia, pensiero e poetica. La figura dell’inetto Il percorso delle opere: Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno (trama) La coscienza di Zeno: Il fumo Psico-analisi

Luigi Pirandello: biografia, pensiero, poetica. Il teatro L’Umorismo Novelle per un anno: Il treno ha fischiato. Il fu Mattia Pascal: Adriano Meis Uno, nessuno e centomila: Il naso di Moscarda Sei personaggi in cerca d’autore - trama

MODULO 4 -

NUOVE FRONTIERE DELLA POESIA

Giuseppe Ungaretti: biografia e poetica. I fiumi Natale Poesie di guerra: San Martino del Carso Veglia Fratelli Sono una creatura Soldati

Umberto Saba: biografia e poetica. La capra A mia moglie Città vecchia Ulisse

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Salvatore Quasimodo: l’ermetismo

Alle fronde dei salici Ed è subito sera Eugenio Montale: biografia e poetica. Ossi di seppia: I limoni Meriggiare pallido e assorto Le occasioni: La casa dei doganieri Satura: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

MODULO 5 -

LA DIDATTICA DEL TESTO SCRITTO

Esercitazioni sulle diverse tipologie testuali

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Si è fatto ricorso perlopiù a colloqui orali e verifiche scritte comprensive di tutte le tipologie delle prove dell’esame di Stato. Gli alunni con certificazione DSA e BES hanno svolto le verifiche supportati dalle misure dispensative e compensative stabilite dal PDP. Nelle prove scritte, uno degli alunni DSA ha sempre utilizzato il computer con la sintesi vocale per l’ascolto e la videoscrittura per l’elaborazione del testo. Per l’alunno disabile sono sempre state predisposte delle verifiche personalizzate, che ha sostenuto con l’affiancamento dell’insegnante di sostegno.

CRITERI di VALUTAZIONE

Nella valutazione si è tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi di competenza, abilità e conoscenza, facendo riferimento anche all’impegno dimostrato e al progresso rispetto ai livelli di partenza.

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE IL DOCENTE

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PROGRAMMI SVOLTI

DISCIPLINA: STORIA

Docente: Prof Luisa Santoro

Libro di Testo: Brancati, Pagliarani, Voci della storia e dell’attualità, La Nuova Italia

Ore di lezione effettuate al 15.05.2015

53

Breve profilo didattico della classe

La maggior parte della classe ha raggiunto gli obiettivi di competenza, abilità e conoscenza propri della disciplina, anche se alcuni studenti mostrano difficoltà espositive. Alcuni si sono limitati ad uno studio prevalentemente mnemonico e finalizzato alla verifica; altri invece si sono lasciati maggiormente coinvolgere dalle tematiche affrontate. L’attenzione in classe è sempre stata buona, a fronte però di una partecipazione poco attiva.

Obiettivi didattici realizzati

(in termini di conoscenze,

competenze, capacità)

COMPETENZE

1. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. ABILITA’

Analizzare problematiche significative del periodo considerato. Effettuare confronti tra diversi modelli/tradizioni culturali in un’ottica

interculturale Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e

politici e individuarne i nessi con i contesti internazionali e gli intrecci con alcune variabili ambientali, demografiche, sociali e culturali.

Individuare i cambiamenti culturali, socio-economici e politico istituzionali

Utilizzare il lessico delle scienze storico-sociali.

CONOSCENZE: vedi contenuti.

Metodi

Lezione frontale Lezioni interattive e dialogate Discussione e confronto Lavoro individuale e di gruppo

Strumenti

Libro di testo Power- point riassuntivi predisposti dal docente Video Schemi riassuntivi Mappe concettuali

Attività di recupero: Le attività di recupero sono state svolte in itinere

Contenuti

MODULO 1 -

L’ETÀ DELL’IMPERIALISMO E LA PRIMA GUERRA MONDIALE L’imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo L’Italia giolittiana La prima guerra mondiale Dalla rivoluzione russa alla nascita dell’URSS

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L’Europa e il mondo all’indomani del conflitto

MODULO 2 -

L’ETÀ DEI TOTALITARISMI E LA SECONDA GUERRA MONDIALE L’Unione Sovietica di Stalin Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29 La crisi della Germania repubblicana e il nazismo Il regime fascista L’Europa e il mondo verso una nuova guerra (cenni) La seconda guerra mondiale

MODULO 3 -

IL MONDO BIPOLARE: DALLA GUERRA FREDDA ALLA DISSOLUZIONE DELL’URSS (cenni) USA e URSS: la guerra fredda L’Italia postbellica La decolonizzazione

MODULO 4 -

ISIS e i foreign fighters cenni

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Si è fatto ricorso quasi esclusivamente a colloqui orali, salvo una simulazione di terza prova (tipologia B e C) Gli alunni con certificazione DSA e BES hanno svolto le verifiche supportati dalle misure dispensative e compensative stabilite dal PDP. Per l’alunno disabile sono sempre state predisposte delle verifiche personalizzate, che ha sostenuto con l’affiancamento dell’insegnante di sostegno.

CRITERI di VALUTAZIONE

Nella valutazione si è tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi di competenza, abilità e conoscenza facendo riferimento anche all’impegno dimostrato e al progresso rispetto ai livelli di partenza.

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE IL DOCENTE

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PROGRAMMI SVOLTI

DISCIPLINA: MATEMATICA

Docente: Prof. RONDELLI Roberta

Libro di Testo: Leonardo Sasso - "NUOVA MATEMATICA A COLORI" edizione gialla per la riforma. Quinto anno - Petrini Editore .

Ore di lezione effettuate al 15.05.2015

95 ore da registro (ore effettivamente svolte: 88)

Breve profilo didattico della classe

Nel corso dell’anno scolastico l’attività didattica si è svolta in modo regolare; la classe ha mostrato una partecipazione e un interesse accettabili ma, per diversi alunni, si devono evidenziare momenti di passività e di attenzione superficiale. Nel corso dell’anno, l’emergere di lacune preesistenti e di oggettive difficoltà incontrate nella comprensione degli argomenti trattati, unite ad un impegno discontinuo, spesso attivato solo alla vigilia delle verifiche, ha comportato la necessità di riprendere più volte gli stessi concetti e di ridurre alcuni obiettivi con un lieve miglioramento nel profitto di alcuni alunni. La classe si presenta con preparazione, motivazione e capacità eterogenee: un piccolo gruppo di alunni, più motivati e impegnati, ha pienamente raggiunto gli obiettivi programmati conseguendo, in alcuni casi, risultati anche soddisfacenti; per altri, più fragili nella preparazione di base e nelle capacità, anche a motivo di un metodo di studio piuttosto mnemonico, i risultati complessivi sono appena sufficienti. I restanti alunni presentano carenze nella preparazione ed evidenziano difficoltà a livello applicativo, soprattutto a causa di lacune pregresse e di un’ applicazione allo studio non adeguata. Per tutti emerge qualche difficoltà nell’esposizione orale, in particolare per ciò che riguarda gli aspetti più teorici degli argomenti trattati e l’utilizzo del lessico specifico della disciplina.

Obiettivi didattici realizzati

(in termini di conoscenze,

competenze, capacità)

Conoscenze

Gli alunni, pur con diverso grado di approfondimento, - Riconoscono grafici ed equazioni della funzione lineare e

quadratica, esponenziale e logaritmica, di proporzionalità inversa. - Conoscono le principali regole di derivazione. - Conoscono la definizione di primitiva e di integrale indefinito;

Conoscono le seguenti regole di integrazione: integrale di una potenza, integrale di ex, integrale di 1/x, integrali immediati generalizzati, per decomposizione e per parti.

- Conoscono il concetto di integrale definito di una funzione continua e le relative proprietà. Conoscono la formula fondamentale del calcolo integrale e quelle per il calcolo di aree e volumi.

- Conoscono il concetto di frequenza assoluta, relativa e percentuale, di media aritmetica, moda e mediana, scarto quadratico e deviazione standard.

- Conoscono la definizione classica di probabilità.

Capacità

Gli alunni, pur con diverso grado di approfondimento,

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- Sanno tracciare il grafico di una funzione notevole - Sanno calcolare le derivate delle funzioni semplici e composte. - Sanno ricavare le primitive delle funzioni elementari partendo dalla

conoscenza delle derivate fondamentali; - Sanno calcolare l’integrale indefinito applicando le regole di

integrazione. - Sanno calcolare l’integrale definito di una funzione continua. - Sanno applicare il calcolo integrale per calcolare particolari aree e

volumi. - Sanno calcolare i diversi tipi di valori di sintesi di un insieme di dati. - Sanno determinare la probabilità di un evento utilizzando la

definizione classica di probabilità.

Competenze

Gli alunni, pur con diverso grado di approfondimento, - Utilizzano il linguaggio e i metodi propri della matematica per

organizzare e valutare informazioni qualitative e quantitative. - Utilizzano le strategie del pensiero razionale negli aspetti

algoritmici per affrontare semplici situazioni problematiche, proponendo opportune soluzioni.

Osservazione: Il programma svolto non risponde pienamente a quanto previsto all’ inizio dell’anno scolastico. La riduzione dei contenuti riguarda la parte di Statistica e di Probabilità.

Metodi

Nello svolgimento degli argomenti fissati nella programmazione iniziale, si è scelto di dare una impostazione strettamente operativa alla disciplina, limitando il più possibile la trattazione teorica e formale degli argomenti introdotti e semplificando la loro esposizione. Si è sempre cercato di introdurre gli argomenti in modo semplice, con un gran numero di esempi e di esercizi di difficoltà graduata svolti insieme alla classe, cercando sempre il coinvolgimento degli alunni.

Pertanto, i metodi utilizzati sono i seguenti:

Lezione frontale, soprattutto in fase di introduzione di un nuovo argomento, con l’ausilio di schemi semplificativi degli argomenti più impegnativi.

Lezione partecipata con interventi degli studenti sollecitati da osservazioni del docente. Attività di consolidamento con: - esercitazioni guidate alla lavagna o al posto (gli esercizi più

complessi sono stati svolti dall’insegnante);

- sottolineatura di analogie e connessioni tra i vari argomenti. Attività di recupero in itinere con: - rallentamento della trattazione degli argomenti previsti - svolgimento di ulteriori esercizi guidati finalizzati al consolidamento

di abilità e conoscenze.

Strumenti

- Libro di testo. - Appunti e schede del docente al fine di sintetizzare alcune parti

teoriche e/o richiamare argomenti propedeutici alla trattazione del programma.

Attività di recupero: - Recupero in itinere.

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Contenuti MODULO 1: Revisione e ripasso

Grafico delle funzioni razionali di primo e secondo grado, delle funzioni esponenziali e logaritmiche, della proporzionalità inversa. Ripasso e completamento del calcolo delle derivate.

MODULO 2: Gli integrali indefiniti

Integrale indefinito. Metodi di integrazione: integrazioni immediate; integrazione per decomposizione; integrazione per parti.

MODULO 3: Gli integrali definiti

Integrale definito di una funzione continua; proprietà degli integrali definiti; formula fondamentale del calcolo integrale. Calcolo di aree e volumi.

MODULO 4: La statistica descrittiva

Tabelle, distribuzioni, indici di posizione (media aritmetica semplice e ponderata, moda, mediana) e indici di variabilità (varianza e scarto quadratico medio)

MODULO 5: La probabilità

Eventi. Definizione classica di probabilità e semplici applicazioni.

VERIFICHE e VALUTAZIONI

La valutazione è stata effettuata privilegiando la forma scritta in modo da lasciare il maggior spazio possibile a interventi di chiarimento degli argomenti trattati e a esercizi per il recupero e il consolidamento.

Verifiche scritte costituite sia da esercizi con applicazione di regole standard, sia da quesiti a scelta multipla. Inoltre sono state effettuate prove di simulazione di terza prova d’esame. Tutte le verifiche sono state corrette e commentate.

Verifiche orali per la valutazione di competenze linguistiche e capacità applicative.

Interventi dal posto nei quali si considerano pertinenza di domande e risposte e proposte di ipotesi risolutive.

CRITERI di VALUTAZIONE

Nella valutazione delle verifiche si è tenuto conto dei seguenti elementi: - conoscenza dell’argomento, - proprietà espositiva, - utilizzo di un corretto procedimento, - correttezza del calcolo algebrico ed analitico, - rielaborazione personale dei contenuti.

È sempre stato esplicitamente comunicato agli studenti il punteggio attribuito ad ogni esercizio, per aiutarli nell’organizzazione del lavoro, attraverso anche l’autovalutazione. La sufficienza è stata attribuita all’applicazione corretta delle varie procedure relativamente ai casi e/o problemi più semplici.

Per quanto riguarda la valutazione quadrimestrale si è tenuto conto anche di: - impegno, - partecipazione all’attività didattica, - progresso rispetto al livello di partenza.

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE IL DOCENTE

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PROGRAMMI SVOLTI

DISCIPLINA: INGLESE

Docente: Prof. Antonio De Sarno

Libro di Testo:

Microlingua: Dispense realizzate dal Docente. Grammatica: Speak Your Mind Volume 2

Ore di lezione effettuate al 15.05.2016

80

Breve profilo didattico della classe

La classe si presenta eterogenea per quanto riguarda le competenze grammaticali/lessicali e lo sforzo principale compiuto è stato quello di allineare, per quanto possibile, le stesse con le competenze professionali acquisite in ambito fotografico. Un piccolo gruppo si è dimostrato particolarmente ricettivo ed ha ottenuto dei risultati più che soddisfacenti per tutta la durata del percorso scolastico, mentre una parte della classe ha alternato risultati buoni ad altri meno soddisfacenti ma, nel complesso, adeguati alle finalità dell’indirizzo.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Per quanto riguarda le competenze/abilità, gli alunni hanno realizzato i seguenti obiettivi: sono in grado di: Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi

comunicativi ed operativi, tra cui produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali.

Comprendere idee principali e specifici dettagli di testi relativamente complessi, inerenti il settore di indirizzo.

Utilizzare strategie compensative nell’interazione orale. Trasporre in lingua italiana testi scritti in inglese, relativi

all’ambito di studio e di lavoro e viceversa. Comprendere idee principali e specifici dettagli di testi

relativamente complessi, inerenti il settore di indirizzo. Per quanto riguarda le conoscenze, oltre a quelle grammaticali/lessicali comuni, gli studenti hanno acquisito e rivisto la terminologia specifica del settore professionale di indirizzo.

Metodi

Lettura, commento, traduzione, sollecitazione di domande dai testi di micro-lingua. Vero/falso su argomenti inerenti la fotografia. Analisi di opere fotografiche e metodologia di ripresa e post produzione. Analisi e riconoscimento dei generi della fotografia e indagini su esponenti degli stessi. Esercitazione grammaticale su manuale in adozione. Attività varie svolte con docente madrelingua di conversazione (un’ora a settimana).

Strumenti Materiale iconografico, lavagna, libro di testo, dispense.

Attività di recupero: In itinere in seguito a sporadiche insufficienze.

Contenuti MODULO 1 -

Ripasso grammaticale, tempi e strutture essenziali. I diversi periodi ipotetici. Reported Speech e domande indirette. Le parti della Macchina Fotografica ed elementi di Post Produzione.

MODULO 2 - La Composizione nella Fotografia, Gli Elementi Principali, Principi e Messaggi.

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MODULO 3 - Gli Attrezzi della Fotografia, il treppiede, l’uso dei filtri ottici ed il flash in ambienti vari.

MODULO 4 - Fotografia Digitale in relazione con la Fotografia Chimica.

MODULO 5 - I Generi della Fotografia, i sottogeneri ed esponenti principali (ricerca individuale su un singolo autore)

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Verifiche scritte e orali di argomenti sia grammaticali che di micro lingua. Nelle verifiche orali si è fatta particolare attenzione all’aspetto descrittivo/analitico delle immagini e alla chiarezza e correttezza nell’esposizione. Le verifiche scritte di micro lingua hanno sempre avuto una natura discorsiva con domande aperte riguardanti i contenuti della micro lingua.

CRITERI di VALUTAZIONE

Nella valutazione delle verifiche si è tenuto conto dei seguenti elementi: conoscenza dell’argomento, proprietà espositiva, rielaborazione personale dei contenuti. Per quanto riguarda la valutazione quadrimestrale si è tenuto conto anche di: impegno, partecipazione all’attività didattica e, soprattutto, progresso rispetto al livello di partenza.

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE IL DOCENTE

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PROGRAMMI SVOLTI

DISCIPLINA: PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO

Docente: Codocente:

Lo Giudice Maria Grazia Cavazzoni Maurizio

Libro di Testo: Click e Net. Laboratorio tecnico multimediale. Autori: Mario Ferrara e Graziano Ramina. Ed.Clitt

Ore di lezione effettuate al 15.05.2016

126

Breve profilo didattico della classe

Da un punto di vista didattico, nel corso dell’anno scolastico, la classe ha manifestato un incremento in termini di impegno e partecipazione alle attività didattiche proposte, da imputarsi anche alla graduale conoscenza reciproca. Alcuni soggetti necessitano di maggiori incitamenti per la realizzazione puntuale del lavoro assegnato, ma nel complesso la classe è ben disposta a portare avanti i progetti loro assegnati ed ad impegnarsi nel lavoro. Come è naturale per questa tipologia di indirizzo di studi, le competenze e le abilità sono più agevolmente raggiunte attraverso la realizzazione di progetti e prodotti, piuttosto che attraverso l’attività di studio individuale.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Competenze:

Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali ed alle tecnologie specifiche

Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali

Utilizzare adeguatamente gli strumenti hardware e software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali

Abilità:

Gestire allestimenti significativi di modelli e/o prototipi Personalizzare la presentazione delle proprie ipotesi

progettuali Elaborare proposte progettuali tecnicamente e

formalmente coerenti con gli obiettivi della committenza Gestire e monitorare le operazioni di finitura dei

manufatti Applicare gli indicatori di qualità nella scelta dei materiali

e dei processi di lavorazione Personalizzare la presentazione delle proprie ipotesi

progettuali

Metodi

Lezione frontale; Fliepped learning; Esperienza diretta nei laboratori

Strumenti

Software specifici, Attrezzature di ripresa; Supporti multimediali; risorse on-line

Attività di recupero:

Vista la mancanza di insufficienze gravi al termine del primo trimestre, all’attività di recupero si è preferita un’attività di

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approfondimento su un fotografo contemporaneo, Sebastiao Salgado, ponendo l’attenzione sulla sua idea di composizione dell’immagine, di ruolo del fotografo nella società, di rapporto tra maturità, spessore personale e qualità del prodotto fotografico

Contenuti

MODULO 1 Il processo di progettazione

− Input e output del processo di progettazione. − Le caratteristiche di un buon progetto a livello

organizzativo: Chiarezza, semplicità, essenzialità, continuità e riferimenti;

− Flusso delle operazioni che compongono il processo di progettazione e sua rappresentazione tramite diagrammi illustrativi/descrittivi. Il diagramma di flusso: leggibilità e flessibilità

− Messa in evidenza delle fasi di check-action per il controllo della qualità del processo progettuale e dei prodotti intermedi e finali

− Inserimento nel diagramma delle tempistiche e stima del tempo totale di realizzazione di un progetto

− Il layout come: − output del processo di progettazione dedicato all’ideazione del prodotto − input del processo di progettazione delle fasi di realizzazione del prodotto − strumento di comunicazione dell’idea da realizzare nel lavoro in team;

MODULO 2 Progetto fotografico sull’impostazione geometrica e proporzionale di un’immagine

− I principali criteri compositivi: regola dei terzi, sezione aurea, posizione strategica, linee guida, flusso, equilibrio.

− Cenni sul processo di lettura delle immagini: individuazione, selezione e riconoscimento.

− Alcuni esempi di illuminazione in studio, disposizione in pianta di luci ed attrezzature

− Classificazione dei prodotti di ripresa: criteri e i metodi − Il Layout e la relazione progettuale: documenti di sintesi per

l’analisi dei tempi e dei costi

MODULO 4 I generi fotografici: caratteristiche fondamentali ed attrezzature utilizzate.

− Fotografie in studio. Ritratto, tecniche di illuminazione studio: Rembrandt, Bounce, Laterale, a fessura, a farfalla, loop. Sill life

− Fotografia all’aperto. Reportage e fotogiornalismo, Paesaggio, Architettura

MODULO 5 Progetto di impresa simulata: la produzione di un catalogo dalla richiesta del cliente al prodotto finito

− Classificazione funzionale dei prodotti fotografici in base all’obiettivo comunicativo

− Formati e tipologie di prodotti stampati e digitali − Le tecniche di stampa non solo per le immagini:

− breve storia delle tecniche di stampa: xilografia, l’invenzione della quadricromia e delle macchine rotative, la moderna litografia offset, la serigrafia. − Giclèe e getto d’inchiostro, stampa a toner e stampa laser, stampa ad inchiostro solido, stampa a sublimazione termica − Cenni ai costi di acquisto, di gestione e di stampa per le tecniche analizzate

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− Stesura di un preventivo: Ammortamento delle attrezzature, costi di gestione dell’attività, guadagno auspicato per il progetto, spese di retribuzione collaboratori, costi di realizzazione del progetto.

MODULO 6 Realizzazione di un portfolio o di un racconto fotografico digitale di crescita professionale

− Definizione di portfolio e sua importanza nella presentazione al committente di un libero professionista

− Criteri di selezione delle immagini e dei lavori: Cronologico, per argomento, per genere fotografico.

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Le verifiche delle competenze e delle abilità sono state eseguite attraverso la revisione dei prodotti realizzati e degli iter progettuali seguiti. La verifica delle conoscenze è stata invece eseguita con test a risposta aperta e colloqui orali 

CRITERI di VALUTAZIONE

Nel processo di valutazione sono stati considerati i criteri di valutazione esposti nella griglia allegata alla simulazione della prova d’esame, sia per quanto riguarda i prodotti che la valutazione delle conoscenze.

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE IL DOCENTE

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PROGRAMMI SVOLTI

DISCIPLINA: TECNICHE DI DISTRIBUZIONE E MARKETING

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE IL DOCENTE

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Docente: Prof Bracchi Maria Clementina

Libro di Testo: “Marketing & Distribuzione “di S. Hurui, editrice San Marco

Ore di lezione effettuate al 15.05.2015

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Breve profilo didattico della classe

Gli alunni hanno lavorato con impegno non sempre continuo e la frequenza alle lezioni non è stata sempre per tutti regolare. Lo studio domestico spesso finalizzato al sostenimento delle prove di verifica, ha ridotto in parte la capacità di rielaborazione. In generale, la classe evidenzia, al termine del percorso didattico-formativo, una preparazione media di livello sufficiente con punte, in alcuni casi, discrete / buone. Il livello di conoscenze e competenze conseguito risulta quindi eterogeneo.

Obiettivi didattici realizzati

(in termini di conoscenze,

competenze, capacità)

Conoscere l’impresa e il macro ambiente in cui opera , la pianificazione e la programmazione aziendale, le diverse politiche di mercato, la segmentazione del mercato, le strategie di marketing, il posizionamento suI mercati, le leve di marketing mix , tecniche di web marketing, la compravendita on-line. Risolvere situazioni problematiche in situazioni note, utilizzando opportunamente i dati. Sintetizzare e rielaborare i contenuti appresi con sufficiente chiarezza utilizzando la terminologia specifica della disciplina.

Metodi

Lezione frontale e partecipata con proposta di situazioni problematiche per stimolare la formulazione di ipotesi risolutive, esercitazioni guidate condotte a gruppi/individualmente, problem solving.

Strumenti

Libro di testo, dispense fornite dall’insegnante.

Attività di recupero: Recupero in itinere

Contenuti

MODULO 1 - Le ricerche di mercato

MODULO 2 - Il marketing strategico

MODULO 3 - Il marketing operativo

MODULO 4 - Internet e marketing

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Sono state eseguite prove scritte e orali come da programmazione concordata, prove strutturate, semistrutturate e sviluppo di problematiche specifiche, interrogazioni brevi e lunghe. Si è effettuata una simulazione di terza prova d’esame.

CRITERI di VALUTAZIONE

I criteri di valutazione adottati sono quelli delineati a livello dipartimentale e collegiale..

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DISCIPLINA: TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI

Docente: Prof Fabio Impero

Libro di Testo: Mario Ferrara Graziano Ramina: “CLICK&NET Laboratorio Tecnico Multimediale” Ed. CLITT (3-4)

Ore di lezione effettuate al 15.05.201

110

Breve profilo didattico della classe

La classe nel corso dei tre anni di questa disciplina si è dimostrata progressivamente meno collaborativa, svogliata e scarsamente interessata, vanificando così potenzialità più che discrete. Le lezioni frontali si sono svolte in un clima di completa apatia e in assenza di qualunque forma di feedback; le esercitazioni pratiche sono state affrontate da quasi tutti gli alunni con l'unico obiettivo del conseguimento del minimo risultato utile, rinunciando costantemente e tenacemente ad utilizzare tutto il tempo a loro concesso. Spiccano comunque alcune individualità.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze,

competenze, capacità)

Gli studenti sono in grado di utilizzare consapevolmente gli strumenti e le regolazioni di una fotocamera digitale, e di adottare le scelte idonee alla flessibilità ed alla reversibilità nella successiva post-produzione.

Sono in grado di gestire la riproduzione digitale del colore e di allineare cromaticamente i dispositivi che utilizza nel flusso di lavoro.

Sanno trattare in maniera non distruttiva i negativi digitali.

Conoscono le tecniche di base per il fotoritocco di beauty.

Sono in grado di concepire, scattare e trattare un'immagine fotografica destinata ad un impaginato commerciale o editoriale.

Comprendono il ruolo degli indicatori di profondità che consentono alla mente di dedurre un mondo tridimensionale e li utilizzano nel controllo delle distanze apparenti in ripresa e in post-produzione fotografica.

Metodi Lezioni frontali, interattive e multimediali

Strumenti Fotocamere, computer, videoproiettore, pdf didattici

Attività di recupero: In itinere

Contenuti

Sensazione e percezione. L’attenzione selettiva nella percezione Legge di Weber-Fechner. Le costanze percettive (alla forma, al colore, all’intensità di illuminazione).

La costanza di grandezza. Indici monoculari e binoculari di

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profondità. La visione ciclopica. Le illusioni prodotte dagli indici di profondità Bidimensionali. Distanza di ripresa e rapporto d’ingrandimento. Dimensioni di primo piano e sfondo in relazione alla distanza di ripresa. Modifica delle distanze apparenti. Gestione delle distanze apparenti nella televisione e nel cinema. (con esercitazioni pratiche)

Struttura di un sensore digitale. Esposizione e risposta del sensore. Differenze tra la riproduzione di un sensore e l'interpretazione del segnale visivo dell'uomo. I metadati Exif. Ricostruzione della scena: linearizzazione, rumore, demosaicizzazione, bilanciamento del bianco.

Mescolanze di colore-luce e di colorepigmento: riproduzione del colore per addizione e per sottrazione di colore. Temperatura di colore: colore della luce nelle sorgenti a incandescenza e a scarica. Gestione digitale del colore: caratterizzazione della fotocamera, del monitor e della periferica di stampa - conversione colore da fotocamera a monitor - spazi RGB e CMYK - utilizzo dei profili colore - regolazioni colore in photoshop.

Progettazione di un impaginato a contenuto fotografico.

Tecniche di base per il fotoritocco di beauty.

Il negativo digitale. Strumenti di controllo di camera RAW: esposizione e recupero, bilanciamento del bianco, resa del colore, controlli di presenza, curva tonale, sharpening. Strumenti di correzione. Preferenze e salvataggio impostazioni utente

MODULO 1 - La percezione della profondità

MODULO 2 - Controllo e modifica delle distanze apparenti in ripresa e in post-produzione fotografica

MODULO 3 - Il processo di formazione dell’immagine digitale

MODULO 4 - Gestione digitale del colore

MODULO 5 - Trattamento del file raw

MODULO 6 - Elementi di progettazione di un prodotto editoriale o commerciale

MODULO 7 - Tecniche di base di fotoritocco di beauty

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Prove pratiche

Progetti

Verifiche orali

CRITERI di VALUTAZIONE Vedi griglie allegate, utilizzate nelle simulazioni delle prove d'esame

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE IL DOCENTE

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PROGRAMMI SVOLTI

DISCIPLINA: LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI

Docente: Serra Cristina

Libro di Testo: Walter Guadagnini, FOTOGRAFIA, Bologna, 2000

Ore di lezione effettuate al 15.05.2016

90

Breve profilo didattico della classe

La classe ha partecipato alle attività proposte raggiungendo mediamente risultati soddisfacenti, alcuni studenti sono stati particolarmente propositivi distinguendosi per la qualità dei lavori realizzati. Un ristretto gruppo di studenti ha avuto un atteggiamento relativamente passivo e poco partecipativo.

Autonoma nella gestione delle fasi progettuali riguardanti i progetti fotografici assegnati e capaci di condurre a termine, in modo adeguato, un compito assegnato.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Conoscenze:Tecniche di visualizzazione e presentazione del progetto, tradizionali e digitali. Software di settore e hardware specifico. Competenze: utilizzano in autonomia strumenti e materiali del settore di riferimento. Eseguono lavorazioni secondo tempistiche e metodi determinati. Controllano la qualità degli elaborati. Operano in ambiente lavorativo simulato secondo procedure e processi specifici di settore. Utilizzano la terminologia tecnica di settore. Gestiscono e controllano i processi di lavorazione. Valutano e prevengono situazione di rischio negli ambienti di lavoro. Distinguono le condizioni ed i processi lavorativi a maggior risparmio energetico e a miglior rispetto ambientale.

Capacità: gli studenti sono in grado di utilizzare consapevolmente gli strumenti e le regolazioni di una fotocamera digitale, di adottare le scelte idonee alla flessibilità ed alla reversibilità nella successiva post-produzione.

Sanno trattare in maniera non distruttiva i negativi digitali. Comprendono il ruolo degli indicatori di profondità che consentono alla mente di dedurre un mondo tridimensionale e li utilizzano nel controllo delle distanze apparenti in ripresa e in post-produzione fotografica.

Metodi Lezioni frontali interattive e multimediali, attività laboratoriali, confronto di gruppo.

Strumenti Fotocamere, computer, software specifico, videoproiettore.

Attività di recupero: In itinere

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Contenuti

Oltre ai progetti sviluppati sui macrotemi della fotografia elencati nei moduli sono stati affrontati ed analizzati autori fotografici pertinenti gli argomenti affrontati. -Il secondo dopoguerra: nuove visioni e la situazione in Italia -La fotografia a colori -Gli anni cinquanta -Oltre le apparenze -Diverse identità -Gli anni sessanta e settanta -La riflessione sul linguaggio -Il rinnovamento dei generi -Cenni sul contesto odierno

MODULO 1 -

Street Photography Realizza un reportage, organizzando e gestendo le attrezzature necessarie alla ripresa e finalizzando la realizzazione ad un progetto coerente alla richiesta.

MODULO 2 -

Prodotti multimediali Conosce gli strumenti tecnologici corrispondenti ai più utilizzati software di settore per la progettazione e realizzazione di una pubblicazione digitale e di un sito internet. Organizza il lavoro finalizzato ad una specifica produzione. Gestisce in autonomia tutte le fasi di lavoro: ideazione, realizzazione e presentazione del prodotto.

MODULO 3 -

Grafica vettoriale Progetta e realizza immagini vettoriali attraverso gli strumenti di tracciatura fondamentali. Integra gli elementi in un processo creativo, in grado di esprimere un risultato grafico di qualità.

MODULO 4 -

Ritratto/Autoritratto Attraverso una attività di ricerca viene indagata la relazione che intercorre tra immagine e identità. Progetta un elaborato fotografico o video in grado di rappresentare sé stesso. Valuta gli strumenti necessari alla realizzazione del progetto fotografico. Allestisce un set per riprese in interni o esterni con una fotocamera digitale, ottimizza i file realizzati in post produzione.

MODULO 5 -

Editing video Acquisisce sequenze video, immagini e suoni attraverso processi di digitalizzazione ed elabora i contenuti attraverso software specifico.

MODULO 6 -

Storia della fotografia Conosce i principali autori della storia della fotografia della seconda parte del novecento e alcuni dei più significativi autori contemporanei. Street photography. Autori citati: Joel Meyerowitz, Bruce Davidson, Tony Ray-Jones, Joan Colom, Garcia Lorca Di Corcia Fotografia e autoritratto. Autori citati: Roman Opalka, Nan Goldin, Christian Boltanski, Cristina Nunez, Francesca Woodman, Cindy Sherman. Monografici: Robert Frank William Klein

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Lee Friedlander Gary Winogrand Vivian Meier (con Alla Ricerca di Vivian Maier) Bernd e Hilla Becher Diane Arbus Larry Clark Ugo Mulas Mette in relazione gli strumenti tecnici e linguistici dei diversi periodi ed ambiti geografici.

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Prove pratiche Progetti Verifiche orali

CRITERI di VALUTAZIONE

Vedi griglie allegate, utilizzate nelle simulazioni delle prove d'esame

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE IL DOCENTE

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PROGRAMMI SVOLTI

DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE

Docente: Prof

Leoni Nicoletta

Libro di Testo:

Studenti Informati Autori Baldoni Dispenza Editore IL Capitello

Ore di lezione effettuate al 15.05.201

58

Breve profilo didattico della classe

La classe composta da 9 femmine e 11 maschi , si è sempre dimostrata interessata al lavoro proposto; la componente maschile, in particolare, ha manifestato buone capacità motorie. La classe in toto ha comunque raggiunto una buona autonomia operativa e le abilità conseguite risultano nel complesso molto soddisfacenti.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

IL programma è iniziato regolarmente ed è stato svolto secondo gli obiettivi prefissati. Le attività pratiche sono state effettuate in modo progressivo al fine di raggiungere gli obiettivi didattici specifici: -essere in grado di sopportare fisicamente e psicologicamente sforzi di media ed elevata intensità ed essere consapevoli del lavoro effettuato per raggiungere tale miglioramento. -conoscere e saper eseguire esercizi specifici per il miglioramento della forza, dei diversi gruppi muscolari e della mobilità articolare. -praticare diversi giochi di squadra con conoscenza della tecnica e del regolamento. Nella realizzazione di tali obiettivi si sono proposte esercitazioni individuali, a gruppi attraverso percorsi, circuiti, giochi sportivi.

Metodi

Il metodo di insegnamento ha tenuto conto di -svolgere il programma e realizzarne la scansione nel tempo rispetto all’ambiente e alle strutture a disposizione -rendere l’alunno al centro del processo educativo tenendo conto delle sue esigenze psicofisiche -fare proposte di lavoro in modo che la successione di sforzi e di carichi rispetti le leggi fisiologiche -garantire a ciascun allievo la possibilità di trarre giovamento dall’attività motoria e di partecipare alla vita di gruppo -proporre attività adeguate a colmare eventuali lacune -educare all’agonismo come impegno a dare il meglio di sé stessi rispettando l’altro

Strumenti

Gli strumenti di lavoro sono state tutte le attrezzature disponibili negli ambienti operativi.

Attività di recupero:

In itinere attraverso osservazione continua durante lo svolgimento delle lezioni

Contenuti

Il lavoro presente in ogni unità didattica prevede uno svolgimento nel corso dell’intero anno.

MODULO 1 -

Potenziamento fisiologico: resistenza, forza, mobilità, velocità, coordinazione, equilibrio, ritmo

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MODULO 2 -

Attività sportive: sport di squadra principali e minori. Atletica leggera: prove multiple (salto in alto, getto del peso, velocità, corsa a ostacoli) Gestione completa di un torneo sportivo

MODULO 3 -

Linguaggio del corpo: Acrogym

MODULO 4 -

Salute e benessere: educazione a comportamenti finalizzati ad una salute attiva, droghe, doping, AIDS. Capacità di proporsi e portare a termine incarichi

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Osservazione, prove periodiche, pratiche sugli argomenti trattati

CRITERI di VALUTAZIONE

La valutazione finale ha tenuto conto dei risultati ottenuti, dei progressi effettivamente raggiunti rispetto al livello di partenza, della partecipazione e dell’impegno dimostrati

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE IL DOCENTE

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PROGRAMMI SVOLTI

DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA

Docente: Prof Sametti Antonio

Libro di Testo: Itinerari di IRC 2, M. Contadini, ELLE DI CI

Ore di lezione effettuate al 15.05.201

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Breve profilo didattico della classe

Gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento della religione Cattolica sono stati diciassette. La partecipazione al dialogo educativo è stata costante e positiva; l’interesse ai temi trattati è stato costante; il dialogo educativo è stato sempre pertinente e rispettoso, sincero e aperto. Gli allievi hanno mantenuto un comportamento corretto e favorevole all’ascolto, al dibattito e al confronto.

Obiettivi didattici realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

Conoscenze: saper riconoscere i diversi modelli e valori presenti nella nostra cultura; riconoscere come alcuni dei valori “laici” facciano parte del patrimonio cristiano; conoscere i principi base dell’etica cristiana; conoscere e prendere coscienza di alcuni importanti problemi sociali; conoscere l’origine della Chiesa, il valore umano, sociale e missionario della sua azione. Competenze: Sapersi interrogare sulla propria identità umana, religiosa e spirituale, in relazione con gli altri e con il mondo, al fine di sviluppare un maturo senso critico; riconoscere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nel corso della storia, nella valutazione e trasformazione della realtà e nella comunicazione contemporanea, in dialogo con altre religioni e sistemi di significato. Capacità: si interroga sulla condizione umana, tra limiti materiali, ricerca di trascendenza e speranza di salvezza; affronta il rapporto del messaggio cristiano universale con le culture particolari e con gli effetti storici che esso ha prodotto nei vari contesti sociali e culturali; argomenta le scelte etico-religiose proprie o altrui.

Metodi Lezione frontale e partecipata con discussione, lavori di gruppo, ricerca, elaborazione mappe concettuali.

Strumenti

Manuale in dotazione, testi e schede dell'insegnante, Bibbia, video online, documenti del Magistero della Chiesa.

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Contenuti Amore, sacrificio e sessualità Introduzione al Cantico dei Cantici La relazione tra amore e musica La dimensione dialogica dell’amore La fecondità dell’amore Analisi fenomenologica dell’innamoramento La dimensione biologica, psicologica e socio-culturale della sessualità Film “La Teoria del Tutto” Il fenomeno di Scientology Il senso religioso e la religione Il concetto di redenzione nel cinema contemporaneo Il problema del male

MODULO 1 - 1. L’amicizia, l’amore fra uomo e donna

MODULO 2 - 2. Tappe storiche della visione della Chiesa su sessualità e matrimonio

MODULO 3 - 3. Il valore del matrimonio religioso: sacramento benedetto da Dio; il matrimonio e altre forme di convivenza

MODULO 4 - 4. La sessualità nel magistero della Chiesa preconciliare e post conciliare: le encicliche "Humanae Vitae" e "Familiaris Consortio".

MODULO 5 - 5 La bioetica: il valore e la dignità della vita

MODULO 6 - 6. L'interruzione volontaria di gravidanza e aborto terapeutico

MODULO 7 - 7. I rapporti prematrimoniali; maternità e paternità responsabile e la contraccezione

MODULO 8 - 8. Procreazione medicalmente assistita e fecondazione artificiale; le manipolazioni genetiche e altre possibilità della scienza di incidere sulla vita nascente

VERIFICHE e VALUTAZIONI Verifiche strutturate e semistrutturate con risposte aperte/chiuse, valutazione della partecipazione in classe, brevi domande orali

CRITERI di VALUTAZIONE

Livello base: Comincia a riflettere sulle proprie esperienze personali e di relazione. Livello intermedio: Riflette sulle diverse esperienze personali e di relazione e le esprime usando un linguaggio chiaro e corretto. Livello avanzato: Riflette e sa confrontare criticamente le diverse esperienze e le comunica con spunti significativi. Livello base: È in grado di cogliere gli aspetti essenziali del Cristianesimo nelle trasformazioni storiche. Livello intermedio: Riconosce con precisione la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche. Livello avanzato: Mostra capacità di interpretazione e giudizio nel valutare l'incidenza del Cristianesimo nelle trasformazioni storiche.

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE IL DOCENTE ……………………………………………. ……………………………………………. …………………………………………….

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SIMULAZIONE PRIMA PROVA

TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE 

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PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI

Tipologia A – Analisi del testo G. Pascoli, IL LAMPO (da Myricae) E cielo e terra si mostrò qual era:

la terra ansante, livida, in sussulto;

il cielo ingombro, tragico, disfatto:

bianca bianca nel tacito tumulto

una casa apparì sparì d’un tratto;

come un occhio, che, largo, esterrefatto,

s’aprì si chiuse, nella notte nera. QUESTIONARIO Comprensione

1. Il testo, strettamente correlato al già analizzato “Il tuono”, coglie una diversa manifestazione di un temporale notturno. Illustra l’argomento della poesia, soffermandoti a considerare quali sensi sono prevalentemente coinvolti nella descrizione.

2. Poni ora l’attenzione sul carattere della descrizione: motivando le tue affermazioni, spiega se ti sembra realistica oppure soggettiva e onirica e rifletti sui sentimenti e gli stati d’animo che lascia emergere.

Analisi formale 3. Descrivi lo schema metrico del testo. 4. Spiega perché, a tuo avviso, il componimento inizia con una “E” coordinativa e per

quali ragioni presenta uno spazio tra il primo e il secondo verso. 5. Soffermati ora sulle figure retoriche di suono presenti nel testo (allitterazioni,

onomatopee, ecc.) ed illustrane il significato e la funzione. 6. Spiega l’espressione “tacito tumulto” e chiarisci di quale figura retorica si tratta. 7. Nel testo è presente anche una similitudine densa di significato simbolico:

individuala e commentala.

Approfondimenti 8. Elabora un commento conclusivo del testo ricollegandolo ai temi caratteristici della

poetica pascoliana.

Tipologia B – Redazione di un “saggio breve” o di un “articolo di giornale”CONSEGNE -Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. -Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. -Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. -Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. -Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: Città e periferie: paradigmi della vita associata, fattori di promozione della identità personale e collettiva.

DOCUMENTI

«Quale uso fare della città? Quale uso se ne è fatto nella Storia? Quante utopie hanno attraversato il concetto sfumato ai bordi di “città ideale”? E quanti abusi? Se rivolgiamo i nostri pensieri alle città europee così come ci sono state consegnate dalla Storia, ecco che i confronti con l’attualità diventano subito un atto dovuto e altrettanto ineludibili i riferimenti ai disagi metropolitani di cui siamo testimoni oltre che recalcitranti vittime designate…I due problemi con i quali ci siamo trovati a fare i conti nelle città europee negli ultimi decenni sono il traffico automobilistico e il degrado o la manomissione dei Centri Storici»

L. MALERBA, Città e dintorni, Milano 2001

«La città tradizionale dell’Europa mediterranea, che viene generalmente presa come modello…, è un organismo a tre elementi attorno ai quali si ripartiscono le sue attività e si definisce il suo ruolo. Il primo è l’elemento sacro, che simbolizza la protezione degli dei e impone dei doveri collettivi, generatori di disciplina. Il secondo è l’elemento militare, o della sovranità, rappresentativo del potere e del possesso dello spazio dominato dalla città…Il terzo è il mercato con i suoi annessi artigianali, luoghi dove si realizza l’economia specificamente cittadina…Nella misura in cui il mercato rappresenta il luogo della riunione funzionale della popolazione attiva della città, esso può divenire simbolo di democrazia..., ma può anche essere simbolo dell’affermazione dell’autorità del sovrano…Dovunque si presenti, la città ripropone sempre i tre elementi mediterranei unendo il sacro, il politico e l’economico…All’inizio del XX secolo le città europee sono, di fatto, delle città socialmente settorializzate, esclusivamente su basi qualitative: quartieri di lusso e quartieri operai, o quartieri poveri…Nella nostra epoca la prima spinta di crescita urbana che spezza i ritmi lenti e unitari del passato è quella del periodo che intercorre tra le due guerre mondiali… A questo punto il quadro urbano risulta superato e le città tendono a scoppiare…L’unità spaziale tra lavoro, tempo libero e vita privata, e abitazione, che era caratteristica della città del passato, è ormai rotta…»

Dalla voce Città, curata da P. GEORGE, nella “Enciclopedia delle scienze sociali”, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, vol.I, Roma, 1991

«Il sopravvento della periferia ha sdoppiato l’identità urbana tra un centro strutturato, sedimentato e riconoscibile e un “resto” per molti aspetti casuale (Vittorini). L’anomalia periferica si presenta in termini relativi come “altro dalla città”, e in termini assoluti, come incompiutezza, disordine, irriconoscibilità, bruttezza: “un nuovo oggetto storico” senza limiti, né soglie; un “dappertutto che è nessun luogo” (Rella)»

F. PEREGO, “Europolis e la variabile della qualità urbana” in AA.VV.Europolis – La riqualificazione delle città in Europa. Periferie oggi, Roma-Bari, 1990

«Le periferie non sono dei “non luoghi”. Con l’espressione “non luogo” caratterizzo un certo tipo di spazio dentro la nostra società contemporanea. Il “luogo” per un antropologo è uno spazio nel quale tutto fa segno. O, più esattamente, è un luogo nel quale si può leggere attraverso l’organizzazione dello spazio tutta la struttura sociale…Oggi viviamo in un mondo nel quale lo spazio dei “non luoghi” si è di molto accresciuto. “Non luoghi” sono gli spazi della circolazione, del consumo, della comunicazione, eccetera. Sono spazi di

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solitudine…Prendiamo l’esempio di un supermercato. Ha tutti gli aspetti di un “non luogo”. Ma un supermercato può diventare anche un luogo di appuntamento per i giovani. Talvolta, anzi, è il solo “luogo”. Da questo punto di vista si può dire che le banlieues sono dei “non luoghi” per la gente che viene da fuori…Ma sono, viceversa , dei “luoghi” di vita per molte persone»

M. AUGÉ, L’incendio di Parigi, “MicroMega” n. 7/2005

«Se le nostre città non si riqualificano, a cominciare dalle periferie, consegneremo alle nuove generazioni un futuro di barbarie…La più grave malattia delle città si chiama esplosione urbana - dice Piano - una crescita forsennata, che dobbiamo correggere con interventi mirati per integrare il tessuto urbanistico e sociale delle periferie con il resto della città». Quindi, demolire o riqualificare i mostri in cemento nelle periferie? «La demolizione è un rimedio estremo, al quale ricorrere soltanto quando mancano i requisiti minimi della vivibilità, per esempio la luce e la tutela della salute». La seconda proposta riguarda le funzioni dei quartieri periferici. «La loro vita non può ridursi solo alla dimensione residenziale, così sono condannati a trasformarsi in giganteschi dormitori - afferma Piano - non a caso, quando ho progettato l’auditorium a Roma, ho voluto definirlo la fabbrica della musica. Attorno alle sale, in un’area di venti ettari, ho ipotizzato un parco pubblico, negozi, residenze e perfino un albergo». Il terzo punto decisivo del «manifesto» di Renzo Piano riguarda proprio gli architetti e il loro modo di lavorare. «Ogni angolo di territorio urbano che torna a vivere è anche un’opportunità economica. Per tutti - ... - a cominciare dagli architetti. Noi abbiamo bisogno di competenza e di umiltà. Pensare in grande, ma accontentarsi anche di piccoli progetti. E avere sempre una bussola etica perché attraverso la microchirurgia sul territorio può passare anche un nuovo umanesimo della vita urbana. Nelle periferie, l’immigrazione diventa più sostenibile se si impedisce che alla separazione sociale si sovrapponga quella etnica. Come accade, purtroppo, nei quartieri dormitorio»

A. GALDO, Periferie: la profezia di Piano, IL MATTINO,16/11/2005

«La città è anzitutto lo sguardo che la osserva e l’animo che la vive; …La Città dell’antichità, anche quando è il centro di un potente impero, appare in una luce di gloria inseparabile dalla caducità, dall’eterno destino di vanità delle cose umane: Ninive, Persepoli o Babilonia evocano grandezza e rovina, indissolubili come le due facce di una moneta; …Atene, culla della civiltà e della politica mondiale, è la Polis, la città in cui i rapporti umani sono personali e concreti e tutto è visibile e tangibile, pure il meccanismo della vita sociale e del potere. Solo Roma - la Roma imperiale e promiscua del Satyricon - è una metropoli nel senso moderno, più simile a Londra o a New York che alle città greche, egizie od orientali dell’antichità. Nella modernità, la città si identifica con la borghesia - più tardi col proletariato industriale…la città, con le sue trasformazioni che sventrano e smontano il passato, è il movimento stesso delle sorti e dei sentimenti umani, il ritmo della vita e della storia che la racconta. La metropoli...cambia la sensibilità e la percezione dell’individuo, diviene una sua pelle sensibilissima che reagisce, anche e soprattutto subliminalmente, al continuo bombardamento di stimoli veloci ed effimeri»

C. MAGRIS, Amori, speranze, morte, le città della nostra vita, CORRIERE DELLA SERA, 9/9/2005

«La periferia, lo si voglia o no, è la città moderna, è la città che abbiamo costruito…Se non sapremo di questa città cogliere non solo gli aspetti negativi, che sono tanti e indiscutibili, ma anche gli aspetti positivi, difficilmente riusciremo a rovesciare un processo che minaccia di travolgere il senso profondo della città, quella funzione di cui così chiaramente parla Aristotele quando dice che gli uomini hanno fondato la città per vivere meglio insieme… Secondo me la periferia è soprattutto una città non finita o meglio che non ha ancora raggiunto il momento della qualità, ma i famosi centri storici...sono stati anch’essi, prima di raggiungere questa condizione di equilibrio che ne sancisce l’intoccabilità, delle

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opere non compiute...Perché allora non guardare alla periferia non soltanto con il giusto sdegno che meritano i suoi particolari slegati, le sue caratteristiche di incompiutezza e di mancanza di significato, ma anche con umanistica “pietas” e cioè con amore, come una realtà da affrontare, di cui aver cura, in cui rispecchiare noi stessi in quanto essa è bene o male il prodotto delle nostre illusioni, delle nostre buone intenzioni non realizzate?»

P. PORTOGHESI, Riprogettare la città, in AA.VV. Europolis – La riqualificazione delle città in Europa. Periferie oggi, Roma-Bari, 1990

«È delle città come dei sogni: tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra...Anche le città credono d’essere opera della mente o del caso, ma né l’una né l’altro bastano a tener su le loro mura. D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. – O la domanda che ti pone obbligandoti a rispondere, come Tebe per bocca della Sfinge»

I. CALVINO, Le città invisibili, 1972, III

AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: Alle basi della convivenza civile e dell’esercizio del potere: giustizia, diritto, legalità.

DOCUMENTI «…l’uomo solo, tra gli animali, ha la parola:…la parola è fatta per esprimere ciò che è giovevole e ciò che è nocivo e, di conseguenza, il giusto e l’ingiusto: questo è, infatti, proprio dell’uomo rispetto agli altri animali, di avere, egli solo, la percezione del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto e degli altri valori: il possesso comune di questi costituisce la famiglia e lo stato…quand’è perfetto, l’uomo è la migliore delle creature, così pure, quando si stacca dalla legge e dalla giustizia, è la peggiore di tutte…Ora la giustizia è elemento dello stato; infatti il diritto è il principio ordinatore della comunità statale e la giustizia è determinazione di ciò che è giusto.» ARISTOTELE, Politica, I, Cap.1,2 «Osservate che la parola diritto non è contraddittoria alla parola forza, ma la prima è piuttosto una modificazione della seconda, cioè la modificazione più utile al maggior numero. E per giustizia io non intendo altro che il vincolo necessario per tenere uniti gl’interessi particolari, che senz’esso si scioglierebbono nell’antico stato d’insociabilità; tutte le pene che oltrepassano la necessità di conservare questo vincolo sono ingiuste di lor natura. Bisogna guardarsi di non attaccare a questa parola giustizia l’idea di qualche cosa di reale, come di una forza fisica, o di un essere esistente; ella è una semplice maniera di concepire degli uomini, maniera che influisce infinitamente sulla felicità di ciascuno; nemmeno intendo quell’altra sorta di giustizia che è emanata da Dio e che ha i suoi immediati rapporti colle pene e ricompense della vita avvenire.» C. BECCARIA, Dei delitti e delle pene, Cap. II, 1764 «Chi richiede una definizione della giustizia cerca di solito un concetto normativo, ossia un criterio che sia utile a distinguere il giusto dall’ingiusto. Per definire un tale concetto è possibile innanzi tutto riallacciarsi alle opinioni correnti. Questo modo di procedere…si trova però dinanzi a una difficoltà: le opinioni su ciò che è giusto o ingiusto divergono ampiamente…limitandosi ai giudizi di giustizia ben ponderati, si osserva che sul piano dei fondamenti, sul piano dei principi della giustizia, si danno palesi divergenze di opinione.

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“A ognuno secondo le sue prestazioni”, afferma il liberalismo economico; “a ognuno secondo i suoi diritti legali”, si dice nello stato di diritto; “a ognuno secondo i suoi meriti”, si dice in molte aristocrazie; e il socialismo esige che si dia “a ognuno secondo i suoi bisogni”.» O. HÖFFE, Giustizia politica, Bologna, 1995 «La domanda che ora dobbiamo porci è: ci sono principi chiari in base ai quali possiamo stabilire una distribuzione idealmente giusta dei diritti e dei privilegi, degli oneri e dei dolori, da assegnare agli esseri umani in quanto tali? C’è una posizione ampiamente diffusa secondo cui per rendere giusta una società si devono concedere certi diritti naturali a tutti i membri della comunità, e il diritto positivo deve come minimo incorporare e proteggere questi diritti, indipendentemente da quali altre regole esso possa poi contenere. Ma è difficile individuare nel senso comune il consenso sull’elenco preciso di questi diritti naturali, e ancor meno chiari sono quei principi da cui è possibile dedurli in modo sistematico.» H. SIDGWICK, I Metodi dell’etica, Milano, 1995 «La giustizia è la prima virtù delle istituzioni sociali, così come la verità lo è dei sistemi di pensiero. Una teoria, per quanto semplice ed elegante, deve essere abbandonata o modificata se non è vera. Allo stesso modo, leggi e istituzioni, non importa quanto efficienti e ben congegnate, devono essere riformate o abolite se sono ingiuste. Ogni persona possiede un’inviolabilità fondata sulla giustizia su cui neppure il benessere della società nel suo complesso può prevalere. Per questa ragione la giustizia nega che la perdita della libertà per qualcuno possa essere giustificata da maggiori benefici goduti da altri…Di conseguenza, in una società giusta sono date per scontate eguali libertà di cittadinanza; i diritti garantiti dalla giustizia non possono essere oggetto né della contrattazione politica, né del calcolo degli interessi sociali…un’ingiustizia è tollerabile solo quando è necessaria per evitarne una ancora maggiore. Poiché la verità e la giustizia sono le virtù principali delle attività umane, esse non possono essere soggette a compromessi.» J. RAWLS, Una teoria della giustizia, Milano, 1982 «Che l’idea di giustizia non si esaurisca nel fatto storico o positivo, ci è dimostrato dal suo perpetuo rinascere nella coscienza come esigenza assoluta…Senza cotesta vocazione e attività inesausta della coscienza, neppure si spiegherebbe la vita storica del diritto; poiché appunto da quella attitudine originaria ed insopprimibile dipende il plasmarsi e riplasmarsi continuo dei rapporti sociali e delle regole che li dominano…Chi viola leggermente le leggi scuote le basi stesse della vita civile, e vulnera le condizioni dalle quali dipende la rispettabilità della sua persona. Ma il culto della giustizia non consiste solo nell’osservanza della legalità, né vuole esser confuso con essa. Non coll’adagiarci supinamente nell’ordine stabilito, né coll’attendere inerti che la giustizia cada dall’alto, noi rispondiamo veramente alla vocazione della nostra coscienza giuridica. Questa vocazione c’impone una partecipazione attiva e indefessa all’eterno dramma, che ha per teatro la storia, e per tema il contrasto tra il bene e il male, tra il diritto e il torto. Noi non dobbiamo solo obbedire alle leggi, ma anche vivificarle e cooperare al loro rinnovamento…Chi dice giustizia, dice subordinazione ad una gerarchia di valori; e nulla è più contrario a un tale principio che l’arbitraria rimozione dei limiti che separano il lecito dall’illecito, il merito dal demerito…Solo la giustizia risplende, guida sicura, sul vario tumulto delle passioni…Senza di essa, né la vita sarebbe possibile, né, se anche fosse, meriterebbe di essere vissuta.» G. DEL VECCHIO, La Giustizia, Roma, 1959 «B...In una qualsiasi società, e dunque anche in una società democratica, la funzione fondamentale del diritto è quella di stabilire le regole dell’uso della forza. Le regole dell’uso della forza vuol dire: chi deve esercitare l’uso della forza (non chiunque, ma solo coloro che

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sono autorizzati ad esercitarla); come (con un giudizio regolato); quando (non in un qualsiasi momento, ma quando sono state completate le procedure definite dalla legge); quanto (non puoi punire un furtarello nello stesso modo in cui punisci un omicidio). In uno Stato di diritto una delle grandi funzioni delle leggi è quella di stabilire come deve essere usato il monopolio della forza legittima che lo Stato detiene.» N. BOBBIO e M. VIROLI, Dialogo intorno alla Repubblica, Roma – Bari, 2001

AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader.

DOCUMENTI

«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)» Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925 (da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio 1925 Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)

«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio, dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.» Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947 (da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971) «Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è passato e che sono

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completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.» Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969 (da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988) «L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai tempi.» GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991 (da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)

AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Finalità e limiti della conoscenza scientifica: che cosa ci dice la scienza sul mondo che ci circonda, su noi stessi e sul senso della vita?

DOCUMENTI:

«Noi sentiamo che, anche una volta che tutte le possibili domande scientifiche hanno avuto risposta, i nostri problemi vitali non sono ancora neppur toccati. Certo allora non resta più domanda alcuna; e appunto questa è la risposta». L. WITTGENSTEIN, Tractatus logico-philosophicus, 1921, 6.52

«Viviamo in un mondo che ci disorienta con la sua complessità. Vogliamo comprendere ciò che vediamo attorno a noi e chiederci: Qual è la natura dell’universo? Qual è il nostro posto in esso? Da che cosa ha avuto origine l’universo e da dove veniamo noi?…quand’anche ci fosse una sola teoria unificata possibile, essa sarebbe solo un insieme di regole e di equazioni. Che cos’è che infonde vita nelle equazioni e che costruisce un universo che possa essere descritto da esse? L’approccio consueto della scienza, consistente nel costruire un modello matematico, non può rispondere alle domande del perché dovrebbe esserci un universo reale descrivibile da quel modello. Perché l’universo si dà la pena di esistere?...Se però perverremo a scoprire una teoria completa, essa dovrebbe essere col tempo comprensibile a tutti nei suoi principi generali, e non solo a pochi scienziati. Noi tutti - filosofi, scienziati e gente comune - dovremmo allora essere in grado di partecipare alla discussione del problema del perché noi e l’universo esistiamo. Se riusciremo a trovare la risposta a questa domanda, decreteremo il trionfo definitivo della

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ragione umana: giacché allora conosceremmo la mente di Dio» S. HAWKING, Dal Big Bang ai buchi neri, 1988 «Come l’arte, anche la scienza non è affatto semplicemente una attività culturale dell’uomo. La scienza è un modo, e un modo decisivo, in cui si presenta a noi tutto ciò che è. Per questo dobbiamo dire che la realtà, entro la quale l’uomo odierno si muove e si sforza di mantenersi, è codeterminata in misura crescente nei suoi tratti fondamentali da ciò che si usa chiamare la scienza occidentale o la scienza europea. Se riflettiamo su questo processo, vediamo che la scienza, nel mondo occidentale e nelle varie epoche della storia di questo, ha sviluppato una potenza mai prima conosciuta sulla terra ed è sul punto di estendere conclusivamente questa potenza su tutto il globo terrestre. Si può dire che la scienza sia solo un prodotto dell’uomo sviluppatosi fino a questo livello di dominio, così che ci si potrebbe aspettare che un giorno…sia anche possibile rovesciare questo suo dominio? Oppure qui domina un destino di più ampia portata? Forse nella scienza c’è qualcos’altro che domina, oltre al puro voler-sapere dell’uomo? In effetti è proprio così. C’è qualcos’altro che qui domina. Ma questo altro ci si nasconde, fino a che rimaniamo attaccati alle rappresentazioni correnti della scienza» M. HEIDEGGER, Scienza e meditazione, Conferenza tenuta a Monaco il 4/8/1953, ora in Saggi e discorsi, 1957 «I progressi della scienza sono un capitolo tra i più affascinanti nella storia del nostro tempo. I suoi enormi successi sono stati raggiunti, peraltro, attraverso una delimitazione metodica. Ci si è limitati strettamente e del tutto consapevolmente a ricercare soltanto ciò che poteva essere misurato e contato. Ma ogni delimitazione comporta anche dei confini e dunque sono “rimaste fuori” tutte le questioni che riguardano il perché dell’esistenza, da dove veniamo, dove andiamo». Quindi? «Se gli scienziati affermassero che quanto hanno scoperto esaurisce tutta la realtà, si avrebbe un superamento dei limiti. E allora si deve replicare, non tanto per motivi di fede ma per motivi di ragione: “Questo è troppo poco”. L’intelligenza umana va oltre il misurabile e l’enumerabile. Arriva anche alle grandi questioni metafisiche, alla domanda di senso» Da un’intervista a Ch. Schoenborn, in M. POLITI, C’è un Disegno nell’universo, LA REPUBBLICA, 6/11/2005 «Ogni volta che un filosofo vi dirà di aver scoperta la verità definitiva non credetegli; e non credetegli neppure se vi dirà di aver individuato il bene supremo. Egli, infatti, si limiterebbe a ripetere gli errori commessi dai suoi predecessori per duemila anni…Si pretenda dal filosofo che sia modesto come lo scienziato; allora egli potrà avere il successo dell’uomo di scienza. Ma non gli si chieda che cosa dobbiamo fare. Ascoltiamo piuttosto la nostra volontà e cerchiamo di unirla a quella degli altri. Il mondo non ha alcuno scopo o significato all’infuori di quello che vi introduciamo noi» H. REICHENBACH, La nascita della filosofia scientifica, 1951, trad. it. 1961 «La scienza, che cominciò come ricerca della verità, sta divenendo incompatibile con la veridicità, poiché la completa veridicità tende sempre più al completo scetticismo scientifico. Quando la scienza è considerata contemplativamente, non praticamente, ci si accorge che ciò che crediamo lo crediamo per la nostra fede animale, e che alla scienza dobbiamo solo i nostri disinganni. Quando, d’altro canto, la scienza si considera come una tecnica per la trasformazione di noi stessi e di quanto ci sta attorno, vediamo che ci dà un potere del tutto indipendente dalla sua validità metafisica. Ma noi possiamo solo usare questa potenza, cessando di rivolgerci delle domande metafisiche sulla natura della realtà. Eppure queste domande sono la testimonianza dell’atteggiamento di amore verso il mondo. Così, solo in quanto noi rinunciamo al mondo come amanti, possiamo conquistarlo da tecnici. Ma questa divisione dell’anima è fatale a ciò che vi è di meglio nell’uomo. Non

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appena si comprende l’insuccesso della scienza considerata come metafisica, il potere conferito dalla scienza come tecnica si otterrà solo da qualcosa di analogo alla adorazione di Satana, cioè, dalla rinuncia dell’amore…La sfera dei valori sta al di fuori della scienza, salvo nel tratto in cui la scienza consiste della ricerca del sapere. La scienza, come ricerca del potere, non deve ostacolare la sfera dei valori, e la tecnica scientifica, se vuole arricchire la vita umana, non deve superare i fini a cui dovrebbe servire» B. RUSSELL, La visione scientifica del mondo, cap. XVII, 1931 «Le mere scienze di fatti creano meri uomini di fatto…Nella miseria della nostra vita – si sente dire – questa scienza non ha niente da dirci. Essa esclude di principio proprio quei problemi che sono i più scottanti per l’uomo, il quale, nei nostri tempi tormentati, si sente in balìa del destino; i problemi del senso o del non-senso dell’esistenza umana nel suo complesso…concernono l’uomo nel suo comportamento di fronte al mondo circostante umano ed extra-umano, l’uomo che deve liberamente scegliere, l’uomo che è libero di plasmare razionalmente se stesso e il mondo che lo circonda. Che cos’ha da dire questa scienza sulla ragione e sulla non-ragione, che cos’ha da dire su noi uomini in quanto soggetti di questa libertà?…La verità scientifica obiettiva è esclusivamente una constatazione di ciò che il mondo, sia il mondo psichico sia il mondo spirituale, di fatto è. Ma in realtà, il mondo e l’esistenza umana possono avere un senso se le scienze ammettono come valido e come vero soltanto ciò che è obiettivamente constatabile, se la storia non ha altro da insegnare se non che tutte le forme del mondo spirituale, tutti i legami di vita, gli ideali, le norme che volta per volta hanno fornito una direzione agli uomini, si formano e poi si dissolvono come onde fuggenti, che così è sempre stato e sempre sarà, che la ragione è destinata a trasformarsi sempre di nuovo in non-senso, gli atti provvidi in flagelli? Possiamo accontentarci di ciò, possiamo vivere in questo mondo in cui il divenire storico non è altro che una catena incessante di slanci illusori e di amare delusioni?» E. HUSSERL, La crisi delle scienze europee, ed. post. 1959, § 2, passim Tipologia C – Tema di argomento storico

Il Croce, di fronte alle celebrazioni ufficiali per la vittoria del novembre 1918, così scriveva: "Far festa perché? La nostra Italia esce da questa guerra come da una grave e mortale malattia, con piaghe aperte, con debolezze pericolose nella sua carne, che solo lo spirito pronto, l'animo cresciuto, la mente ampliata rendono possibile sostenere e volgere, mercé duro lavoro, a incentivi di grandezza. E centinaia di migliaia del nostro popolo sono periti, e ognuno di noi rivede, in questo momento, i volti mesti degli amici che abbiamo perduti, squarciati dalla mitraglia, spirati nelle aride rocce o tra i cespugli, lungi dalle loro case o dai loro cari. E la stessa desolazione è nel mondo tutto, tra i popoli nostri alleati e tra i nostri avversari, uomini come noi, desolati più di noi, perché tutte le morti dei loro cari, tutti gli stenti, tutti i sacrifizi non sono valsi a salvarli dalla disfatta. E grandi imperi che avevano per secoli adunate e disciplinate le genti di gran parte d'Europa, e indirizzate al lavoro del pensiero e della civiltà, al progresso umano, sono caduti; grandi imperi ricchi di memorie e di gloria; e ogni animo gentile non può non essere compreso di riverenza dinanzi all'adempiersi inesorabile del destino storico, che infrange e dissipa gli Stati come gli individui per creare nuove forme di vita" (da Pagine sulla guerra). Commentando questo brano, il candidato introduca i riferimenti storici necessari a meglio illustrarlo e comprenderlo. Tipologia D – Tema di ordine generale

«L’industrializzazione ha distrutto il villaggio, e l’uomo, che viveva in comunità, è diventato folla solitaria nelle megalopoli. La televisione ha ricostruito il «villaggio globale», ma non c’è il dialogo corale al quale tutti partecipavano nel borgo attorno al castello o alla pieve. Ed è

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cosa molto diversa guardare i fatti del mondo passivamente, o partecipare ai fatti della comunità.» G. TAMBURRANO, Il cittadino e il potere, in “In nome del Padre”, Bari, 1983 Discuti l’affermazione citata, precisando se, a tuo avviso, in essa possa ravvisarsi un senso di “nostalgia” per il passato o l’esigenza, diffusa nella società contemporanea, di intessere un dialogo meno formale con la comunità circostante.

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SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Umberto Saba ED AMAI NUOVAMENTE

Come altre poesie di Umberto Saba, questa lirica (dal Canzoniere, Autobiografia, 1924) è dedicata alla moglie Carolina Wölfler, che il poeta sposò nel 1909; ella morirà nel 1956, un anno prima del marito. 1 Ed amai nuovamente; e fu di Lina

dal rosso scialle il più della mia vita. Quella che cresce accanto a noi, bambina dagli occhi azzurri1, è dal suo grembo uscita

5

Trieste è la città, la donna è Lina, per cui scrissi il mio libro di più ardita sincerità; né dalla sua fu fin’ ad oggi mai l’anima mia partita2.

9

Ogni altro conobbi umano amore; ma per Lina torrei3 di nuovo un’altra vita, di nuovo vorrei cominciare.

12

Per l’altezze l’amai del suo dolore; perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra, e tutto seppe, e non se stessa, amare.

. U. Saba, Canzoniere, Einaudi, Torino 1978

1. Comprensione del testo Dopo una lettura attenta della poesia e delle note, scrivi la parafrasi, avendo cura di rendere più scorrevole la sintassi. 2. Analisi del testo 2.1. Definisci la struttura metrica del componimento e lo schema delle rime. 2.2. Al v. 1 troviamo l’espressione amai. Individua tutte le altre volte in cui, nella poesia, compare il verbo amare o la parola amore. Cosa significa, secondo te per l’altezze l’amai del suo dolore (v. 11), e che Lina tutto seppe, e non se stessa, amare (v. 14)? 2.3. Lina (al v. 2) è caratterizzata da un ro sso scialle, mentre la bambina (v. 4) da occhi azzurri. È possibile – a tuo avviso – dare a questi colori un valore simbolico, allusivo? Per quanto concerne la figlia, può essere utile ricordare anche Ritratto della mia bambina, utile a completarne il ritratto. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti 3.1. Imposta un confronto tra questa poesia di Saba ed altre – da te lette – dedicate alla moglie (in particolare A mia moglie) Quali sono in queste liriche le caratteristiche positive che il poeta attribuisce alla sua Lina? 3.2. Alla luce delle tue conoscenze, sapresti definire le peculiarità della poesia di Saba rispetto ad altre esperienze poetiche del primo Novecento italiano (specialmente rispetto all’ermetismo)?

1 bambina dagli occhi azzurri: è la figlia Linuccia, nata nel 1910. 2 partita: allontanata. 3 torrei: prenderei.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La letteratura come esperienza di vita. Documento 1 Noi leggiavamo un giorno per diletto di Lancialotto come amor lo strinse; soli eravamo e sanza alcun sospetto. Per piú fiate li occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso; ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disïato riso esser baciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi baciò tutto tremante.

DANTE, Inferno V, vv. 127-136 (Garzanti Prima Edizione 1997, pag. 85) Documento 2 «Pubblico: La poesia è “una dolce vendetta contro la vita?” Borges: Non sono molto d’accordo con questa definizione. Ritengo che la poesia sia una parte essenziale della vita. Come potrebbe essere contro la vita? La poesia è forse la parte fondamentale della vita. Non considero la vita, o la realtà, una cosa esterna a me. Io sono la vita, io sono dentro la vita. E uno dei numerosi aspetti della vita è il linguaggio, e le parole, e la poesia. Perché dovrei contrapporli l’uno all’altro? Pubblico: Ma la parola vita non è vita. Borges: Credo però che la vita sia la somma totale, se una simile somma è possibile, di tutte le cose, e quindi perché non anche del linguaggio? […] Se penso alle mie passate esperienze, credo che Swinburne faccia parte della mia esperienza tanto quanto la vita che ho condotto a Ginevra nel ’17. […] Non credo che la vita sia qualcosa da contrapporre alla letteratura. Credo che l’arte faccia parte della vita.»

Jorge L. BORGES, Conversazioni americane, Editori Riuniti, Roma 1984

Documento 3 «Nel momento in cui legge, […] il lettore introduce con la sua sensibilità e il suo gusto anche il proprio mondo pratico, diciamo pure il suo quotidiano, se l’etica, in ultima analisi, non è che la riflessione quotidiana sui costumi dell’uomo e sulle ragioni che li motivano e li ispirano. L’immaginazione della letteratura propone la molteplicità sconfinata dei casi umani, ma poi chi legge, con la propria immaginazione, deve interrogarli anche alla luce della propria esistenza, introducendoli dunque nel proprio ambito di moralità. Anche le emozioni, così come si determinano attraverso la lettura, rinviano sempre a una sfera di ordine morale.»

Ezio RAIMONDI, Un’etica del lettore, Il Mulino, Bologna 2007

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Documento 4 «L’arte interpreta il mondo e dà forma a ciò che forma non ha, in modo tale che, una volta educati dall’arte, possiamo scoprire aspetti sconosciuti degli oggetti e degli esseri che ci circondano. Turner non ha inventato la nebbia di Londra, ma è stato il primo ad averla percepita dentro di sé e ad averla raffigurata nei suoi quadri: in qualche modo ci ha aperto gli occhi. […] Non posso fare a meno delle parole dei poeti, dei racconti dei romanzieri. Mi consentono di esprimere i sentimenti che provo, di mettere ordine nel fiume degli avvenimenti insignificanti che costituiscono la mia vita. […] In un recente studio il filosofo americano Richard Rorty ha proposto di definire diversamente il contributo che la letteratura fornisce alla nostra comprensione del mondo. Per descriverlo, rifiuta l’uso di termini come “verità” o “conoscenza” e afferma che la letteratura rimedia alla nostra ignoranza non meno di quanto ci guarisca dal nostro “egotismo”, inteso come illusione di autosufficienza. Conoscere nuovi personaggi è come incontrare volti nuovi. Meno questi personaggi sono simili a noi e più ci allargano l’orizzonte, arricchendo così il nostro universo. Questo allargamento interiore non si formula in affermazioni astratte, rappresenta piuttosto l’inclusione nella nostra coscienza di nuovi modi di essere accanto a quelli consueti. Un tale apprendimento non muta il contenuto del nostro essere, quanto il contenente stesso: l’apparato percettivo, piuttosto che le cose percepite. I romanzi non ci forniscono una nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di comunicare con esseri diversi da noi; da questo punto di vista riguardano la morale, più che la scienza.»

Tzvetan TODOROV, La letteratura in pericolo, Garzanti, Milano 2008

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale. Documento 1 «L’esercizio del pensiero critico, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la disponibilità positiva nei confronti dell’innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace, l’apertura alla collaborazione e al lavoro di gruppo costituiscono un nuovo “pacchetto” di competenze, che possiamo definire le “competenze del XXI secolo”. Non sono certo competenze nuove; è una novità, però, il ruolo decisivo che vanno assumendo nella moderna organizzazione del lavoro e, più in generale, quali determinanti della crescita economica. Non dovrebbero essere estranee a un paese come l’Italia, che ha fatto di creatività, estro e abilità nel realizzare e inventare cose nuove la propria bandiera. Un sistema di istruzione che sia in grado di fornire tali competenze al maggior numero di studenti costituisce quindi un’importante sfida per il nostro paese.»

Ignazio VISCO, Investire in conoscenza. Crescita economica e competenze per il XXI secolo, Il Mulino, Bologna 2014 (ed. originale 2009)

Documento 2 «La spinta al profitto induce molti leader a pensare che la scienza e la tecnologia siano di cruciale importanza per il futuro dei loro paesi. Non c’è nulla da obiettare su una buona istruzione tecnico–scientifica, e non sarò certo io a suggerire alle nazioni di fermare la ricerca a questo riguardo. La mia preoccupazione è che altre capacità, altrettanto importanti, stiano correndo il rischio di sparire nel vortice della concorrenza: capacità essenziali per la salute di qualsiasi democrazia al suo interno e per la creazione di una cultura mondiale in grado di affrontare con competenza i più urgenti problemi del pianeta. Tali capacità sono associate agli studi umanistici e artistici: la capacità di pensare criticamente; la capacità di trascendere i localismi e di affrontare i problemi mondiali come “cittadini del mondo”; e, infine, la capacità di raffigurarsi simpateticamente la categoria dell’altro.»

Martha C. NUSSBAUM, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica, Il Mulino, Bologna 2011 (ed. originale 2010)

Documento 3 «Il Consiglio europeo di Lisbona (23 e 24 marzo 2000) ha concluso che un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze di base da assicurare lungo l’apprendimento permanente, e dovrebbe essere un’iniziativa chiave nell’ambito della risposta europea alla globalizzazione e al

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passaggio verso economie basate sulla conoscenza ed ha ribadito anche che le persone costituiscono la risorsa più importante dell’Europa. Da allora tali conclusioni sono state regolarmente reiterate anche ad opera dei Consigli europei di Bruxelles (20 e 21 marzo 2003 e 22 e 23 marzo 2005) come pure nella rinnovata strategia di Lisbona approvata nel 2005.»

RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE)

3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà Documento 1 «I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono. Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della scienza. Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa. È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.»

Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991

Documento 2 «Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano lontani i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno crescere la diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate dal crescente flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l’Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde. Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti, non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano allontanato dalle coste del nostro paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia mai stata superata.»

Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008

Documento 3 «I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di

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cambiamenti e di riforme. L’esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per l’Unione europea. Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle coste dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti terrestri. Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo sono rimaste spesso inespresse. [...] Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di una zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è imprescindibile. Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più approfonditi.»

Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli

affari esteri e la politica di sicurezza - 17 dicembre 2012

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha trasformato il mondo della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche. Documento 1 «Con il telefonino è defunta una frase come “pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?”. No, il messaggio raggiunge – tranne spiacevoli incidenti – lui, proprio lui; e lui, d’altra parte, può essere da qualunque parte. Abituati come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta particolarmente ansiogeno. La frase più minacciosa di tutte è “la persona chiamata non è al momento disponibile”. Reciprocamente, l’isolamento ontologico inizia nel momento in cui scopriamo che “non c’è campo” e incominciamo a cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma fino a non molti anni fa era sempre così, perché eravamo sempre senza campo, e non è solo questione di parlare.»

Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano 2005

Documento 2 «La nostra è una società altamente “permeabile”, oltre che “liquida”, per usare la nota categoria introdotta da Bauman. Permeabile perché l’uso (e talvolta l’abuso) dei nuovi strumenti di comunicazione travalica i confini delle sfere di vita, li penetra rendendoli più labili. È sufficiente osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più difficile separare i momenti e gli ambiti della vita. L’uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti o in famiglia. Conversare ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in metropolitana. Inviare messaggi o telefonare (magari senza vivavoce), anche se si è alla guida. L’elenco potrebbe continuare e con episodi più o meno sgradevoli che giungono alla maleducazione. Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché possiamo essere reperibili da mail e messaggi anche nei weekend o durante le ferie. L’ambito lavorativo, a sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social network. Tutto ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della comunicazione e dall’utilizzo delle nuove tecnologie.»

Daniele MARINI, Con smartphone e social è amore (ma dopo i 60 anni), “La Stampa” del 9/2/2015

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58

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Il primo conflitto mondiale si concluse con la disintegrazione di grossi e potenti imperi. Le modifiche radicali intervenute nell'assetto geopolitico generarono tra le nuove potenze rapporti conflittuali, che portarono alla seconda guerra mondiale. Il candidato discuta e sviluppi l'argomento proposto, esponendo le proprie riflessioni. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE “«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» […] La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione – questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto.”

Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014

Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per aver rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine. Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue opinioni in merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti documenti internazionali, come la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall’Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

   

COMPETENZE: 

• Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per agire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti 

• Leggere comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo (tipologie A e B) 

• Produrre testi scritti di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi 

 INDICATORI COMPETENZA 

 DESCRITTORI 

PUNTI  Max. 15 

LIVELLI BASSO 

  

MEDIOBASSO 

 

MEDIO ALTO 

ALTO   

I. TESTUALE

Impostazione e articolazione complessiva

del testo 

Aderenza alle consegne (secondo il tipo di prova) Coerenza e coesione nello svolgimento del discorso Ordine nell’impostazione e partizioni del testo (in capoversi ed eventuali paragrafi)

  1 

  

 2,5 

 2  

   3 

   3 

II. GRAMMATICALE

Uso delle strutture grammaticali e del sistema ortografico

e interpuntivo 

Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità e varietà Uso consapevole della punteggiatura in relazione al tipo di testo Correttezza ortografica

  

 1 

  2 

 2,5  

  

  4 

III. LESSICALE-SEMANTICA

Disponibilità di risorse lessicali e dominio della semantica 

Uso di un registro linguistico adeguato Proprietà e ricchezza lessicale

  

  2 

 2,5  

  

  4 

IV. IDEATIVA

Capacità di elaborazione e ordinamento

delle idee 

Scelta di argomenti pertinenti Organizzazione degli argomenti intorno a un’idea di fondo Consistenza e precisione di informazioni e dati Rielaborazione delle informazioni attraverso commenti adeguati e valutazioni personali non estemporanee

  

 1 

  2 

 2,5    

  

 3 

   4 

 TOTALE PUNTI                                                   ___________/15 

 

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60

SIMULAZIONE SECONDA PROVA

Testi e griglie di valutazione

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PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI

Elaborato di Progettazione e realizzazione del prodotto (durata massima 8 ore)

M804 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzi: IPAB – PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI ARTICOLAZIONE ARTIGIANATO

CURVATURA FOTOGRAFIA

IPFA - PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI ARTICOLAZIONE ARTIGIANATO

OPZIONE PRODUZIONI ARTIGIANALI DEL TERRITORIO CURVATURA FOTOGRAFIA

Tema di: PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO

SIMULAZIONE II Prova d’esame 2015/2016: TEMA 1

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte PRIMA PARTE Si sta organizzando una mostra temporanea si fotografie per giovani autori dedicata al tema del ritratto. Il candidato, dopo avere selezionato due o più immagini tra un congruo numero proposto dalla commissione o ricavato da repertori ed archivi disponibili nella sede d’esame, elabori il progetto per una inserzione pubblicitaria in una rivista mensile, nella dimensione di cm 36x20,5. Scelte le immagini, il candidato proceda alla loro elaborazione e alla realizzazione della bozza esecutiva del prodotto richiesto, inserendo il nome dell’evento “Portraits, giovani scatti d’autore” ed ogni elemento ritenuto utile al raggiungimento della massima efficacia comunicativa. Si richiede la produzione dei seguenti elaborati:

I files di lavorazione completi nei formati jpeg e psd prova di stampa ridimensionata nel formato UNI A4 relazione illustrativa dell’intero iter progettuale

SECONDA PARTE 1. Il candidato illustri le principali tecniche di illuminazione utilizzate per il ritratto fotografico. 2. In relazione a questo tipo di ripresa fotografica, il candidato descriva l’attrezzatura necessaria alla realizzazione del prodotto. 3. Il diaframma: il candidato illustri il suo funzionamento ed il suo utilizzo in campo compositivo. Durata massima della prova: 8 ore. È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature, informatiche e laboratoriali (esclusa INTERNET), disponibili nella istituzione scolastica. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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62

Griglia PARTE DIGITALE 

Progettazione (somma degli indicatori tot. 15) 

Realizzazione (somma degli indicatori tot. 15) 

Pertinenza e creatività (somma degli indicatori tot. 15) 

Chiarezza progettuale: 

Obiettivo, Layout, Iter 

Corrisponden

za 

progetto‐prodotto 

Qualità delle im

magini e 

risoluzione corretta 

Utilizzo software di 

elaborazione im

magini 

ed im

paginazione 

Efficacia comunicativa 

Pertinen

za e 

completezza della 

componen

te descrittiva 

Pertinen

za della 

componen

te illustrativa 

Creatività e Originalità 

 

0.5            Nulla 

0.5            Nulla 

0.5            Nulla 

0.5          Nulla 

0.5            Nulla 

0.5            Nulla 

0.5            Nulla 

0.5            Nulla 

 

2                Scarso 

2                Scarso 

1                Scarso 

1                Scarso 

1                Scarso 

1                Scarso 

1                Scarso 

1                Scarso 

 

3.5            Mediocre 

3.5            Mediocre 

2               Mediocre 

2               Mediocre 

2               Mediocre 

2               Mediocre 

2               Mediocre 

2               Mediocre 

 

5               Sufficiente 

5               Sufficiente 

3               Sufficiente 

3               Sufficiente 

3               Sufficiente 

3               Sufficiente 

3               Sufficiente 

3               Sufficiente 

 

6.5            Buono 

6.5            Buono 

4               Buono 

4              Buono 

4               Buono 

4               Buono 

4               Buono 

4               Buono 

 

7.5            Ottimo 

7.5            Ottimo 

5               Ottimo 

5               Ottimo 

5               Ottimo 

5               Ottimo 

5               Ottimo 

5               Ottimo 

MEDIA     /15

TOT.           /15  TOT.           /15 TOT.           /15

 

Griglia PARTE TEORICA  

Risposta non pertinente  da 3/15 a 5/15

Risposta pertinente ma con contenuti non sufficienti  da 6/15 a 9/15

Risposta con contenuti sufficienti da 10/15 a 11/15

Risposta più che sufficiente  da 12/15 a 13/15

Risposta esaustiva  Da 14/15 a 15/15

 La prova simulata si compone di entrambe le parti. Si è scelto di assegnare 12/15 per la prima parte e 3/15 per la seconda. 

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SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI

Elaborato di: Progettazione e realizzazione del prodotto (durata massima 8 ore)

M804 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzi: IPAB – PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI ARTICOLAZIONE ARTIGIANATO

CURVATURA FOTOGRAFIA

IPFA - PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI ARTICOLAZIONE ARTIGIANATO

OPZIONE PRODUZIONI ARTIGIANALI DEL TERRITORIO CURVATURA FOTOGRAFIA

Tema di: PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO

SIMULAZIONE II Prova d’esame 2015/2016: TEMA 2

La prova si compone di due elaborati relativi ciascuno alle due parti del presente tema d’esame. PRIMA PARTE Un'importante rivista di Natura ed Ecologia deve creare una pagina pubblicitaria verticale in formato A4 e pubblicarla su un'altra rivista ad alta tiratura. E' necessario inserire una fotografia corredata da un testo che identifichi con un’immagine efficace l'idea della naturalezza e della autenticità Il candidato realizzi la bozza esecutiva utilizzando un’immagine tratta dall’archivio fotografico a sua disposizione ed inserendo gli elementi grafici e di testo che ritiene utili per il raggiungimento dell’obiettivo comunicativo. Si richiede la produzione dei seguenti elaborati:

I files di lavorazione completi nei formati jpeg e psd 

prova di stampa nel formato UNI A4 

relazione descrittiva delle scelte progettuali eseguite.  SECONDA PARTE Dovendo realizzare delle riprese paesaggistiche e naturalistiche, con il fine di ottenere la migliore presentazione dell’ambientazione e delle caratteristiche del paesaggio, il candidato individui A) la tipologia di macchina fotografica digitale da utilizzare; B) il settaggio della macchina; C) le attrezzature indispensabili; D) l’ambientazione ed illuminazione; Illustri inoltre come intende gestire la parte di presentazione, scelta e consegna del prodotto finito, generando un layout inserendo delle foto di archivio compatibili con le tecniche di ripresa prima descritte. Durata massima della prova: 8 ore. È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature, informatiche e laboratoriali (esclusa INTERNET), disponibili nella istituzione scolastica. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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64

GRIGLIA DI VALUTAZIONE Griglia PARTE DIGITALE 

Progettazione (somma degli indicatori tot. 15) 

Realizzazione (somma degli indicatori tot. 15) 

Pertinenza e creatività (somma degli indicatori tot. 15) 

Chiarezza progettuale: 

Obiettivo, Layout, Iter 

Corrisponden

za 

progetto‐prodotto 

Qualità delle im

magini e 

risoluzione corretta 

Utilizzo software di 

elaborazione im

magini 

ed im

paginazione 

Efficacia comunicativa 

Pertinen

za e 

completezza della 

componen

te descrittiva 

Pertinen

za della 

componen

te illustrativa 

Creatività e Originalità 

 

0.5            Nulla 

0.5            Nulla 

0.5            Nulla 

0.5          Nulla 

0.5            Nulla 

0.5            Nulla 

0.5            Nulla 

0.5            Nulla 

 

2                Scarso 

2                Scarso 

1                Scarso 

1                Scarso 

1                Scarso 

1                Scarso 

1                Scarso 

1                Scarso 

 

3.5            Mediocre 

3.5            Mediocre 

2               Mediocre 

2               Mediocre 

2               Mediocre 

2               Mediocre 

2               Mediocre 

2               Mediocre 

 

5               Sufficiente 

5               Sufficiente 

3               Sufficiente 

3               Sufficiente 

3               Sufficiente 

3               Sufficiente 

3               Sufficiente 

3               Sufficiente 

 

6.5            Buono 

6.5            Buono 

4               Buono 

4              Buono 

4               Buono 

4               Buono 

4               Buono 

4               Buono 

 

7.5            Ottimo 

7.5            Ottimo 

5               Ottimo 

5               Ottimo 

5               Ottimo 

5               Ottimo 

5               Ottimo 

5               Ottimo 

MEDIA     /15

TOT.           /15  TOT.           /15 TOT.           /15

 

Griglia PARTE TEORICA  

Risposta non pertinente  da 3/15 a 5/15

Risposta pertinente ma con contenuti non sufficienti  da 6/15 a 9/15

Risposta con contenuti sufficienti da 10/15 a 11/15

Risposta più che sufficiente  da 12/15 a 13/15

Risposta esaustiva  Da 14/15 a 15/15

 Per ciascuna parte della traccia sono state adoperate entrambe le griglie 

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SIMULAZIONE TERZA PROVA

Testi e griglie di valutazione

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PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI

MATERIE COINVOLTE:

TECNOLOGIA APPLICATA AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI

STORIA

MATEMATICA

LINGUA INGLESE

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NOME  .............................     COGNOME ........................................   V BPF 

A.S. 2015‐‐‐‐‐‐16 

TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI 

SIMULAZIONE  III  PROVA ESAME DI STATO 

  1. Per aumentare la profondità apparente in una ripresa fotografica 

a) uso un grandangolo da lontano e poi ingrandisco in photoshop b) mi allontano dal soggetto con un tele c) mi avvicino al soggetto con qualunque ottica d) uso  un tele   2. Se una stampa è troppo magenta significa che: 

a) sta finendo la cartuccia del verde b) sta finendo la cartuccia del magenta c) stanno finendo le cartucce del giallo e del blu d) stanno finendo le cartucce del giallo e del cian   3. Mantenere il Profilo  incorporato di un'immagine significa: 

a) mantenere gli stessi valori di RGB o CMKY b) mantenere gli stessi  valori solo di CMKY c) convertire i valori di RGB o CMKY affinché il  colore resti uguale d) convertire i valori di RGB in valori di CMKY   4. Per bilanciare il colore in Photoshop e in camera raw 

a) individuo delle superfici neutre nell'immagine e porto allo stesso valore i pixel  RGB di quella superficie b) individuo delle superfici colorate nell'immagine e porto allo stesso valore i pixel RGB di quella superficie c) individuo delle superfici neutre nell'immagine e gli aumento la saturazione  d) individuo delle superfici colorate nell'immagine e gli riduco la saturazione   5. Se devo ridurre le dimensioni di un'immagine a bassa risoluzione: 

a) le riduco con ricampionamento  b) le riduco senza ricampionamento c) aumento la risoluzione con ricampionamento d) aumento le dimensioni senza ricampionamento        

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6. Cosa si intende per saturazione di un colore? (max 5 righe) _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________     7. Cosa significa e come si fa a "bilanciare il colore" nello scatto e in photoshop? (max 5 righe) _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________

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INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO CLASSE 5BPF

DISCIPLINA: STORIA

CANDIDATO: …………………………………………..…………………

Non sono ammesse cancellature e correzioni Il candidato risponda ai seguenti 2 quesiti a risposta singola (max 10 righe ) Quesito 1 punti ……../5 Quali riforme furono approvate durante l’età giolittiana?

_____________________________________________________________________

___________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

___________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_______________________________________________________________

Quesito 2 punti ……../5 Illustra gli obiettivi rispettivamente del comunismo di guerra e della Nep, mettendo in rilievo i motivi e i contesti delle scelte economiche di Lenin _____________________________________________________________________

___________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

___________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_______________________________________________________________

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Il candidato risponda ai seguenti 5 quesiti con risposta a scelta multipla: Quesito 1 punti ……../1 I governi Giolitti godevano di una solida maggioranza. erano sempre minoritari. si affidavano a maggioranze variabili basate su accordi contingenti. godevano del costante apporto esterno dei socialisti. Quesito 2 punti ……../1 Lo slogan vittoria mutilata e l’impresa di Fiume espressero le posizioni

del governo che era insoddisfatto di quanto Salandra e Sonnino avevano ottenuto nei i trattati del 1919. del governo e dei liberali, che rivendicavano la città di Fiume, di popolazione a maggioranza italiana. dei nazionalisti, che contestavano le spartizioni territoriali del 1919 e che rivendicavano Dalmazia e Istria, promesse dal Patto di Londra, più la città di Fiume. dei nazionalisti e dei socialisti, che contestavano le spartizioni territoriali del 1919 e che rivendicavano Dalmazia, Istria e la città di Fiume, promesse dal Patto di Londra. Quesito 3 punti ……../1 Di fronte alla prova di forza delle camicie nere che intrapresero la marcia su Roma nella notte tra il 27 e il 28 ottobre 1922 � il presidente del Consiglio Luigi Facta e il re Vittorio Emanuele III non furono in grado di organizzare una resistenza armata perché l’esercito si schierò con Mussolini. � il re Vittorio Emanuele III chiese di proclamare lo stato d’assedio, ma il presidente del Consiglio, Luigi Facta, si oppose . � il presidente del Consiglio, Luigi Facta, presentò al re, Vittorio Emanuele III,il decreto che proclamava lo stato d’assedio, ma il re si rifiutò di firmarlo. � il re e il governo appoggiarono Mussolini, assecondando le richieste dei centri di potere: interessi economici, parte dell’esercito, alte gerarchie ecclesiastiche. Quesito 4 punti ……../1 La "guerra civile" scoppiata in Russia nella seconda metà del 1918 vide la contrapposizione dei seguenti soggetti politici: � bolscevichi rivoluzionari organizzati nell'Armata Rossa e Menscevichi riformisti inquadrati nell'Armata Bianca. � truppe monarchiche controrivoluzionarie sostenute dai paesi occidentali capitalistici e truppe bolsceviche rivoluzionarie guidate da Trotskij. � truppe socialrivoluzionarie guidate da Kerenskij e gruppi controrivoluzionari comandati dal generale zarista Kornilov. � truppe di rivoluzionari bolscevichi e menscevichi comandati da Trotskij e rivoltosi anarchici della base navale di Kronstadt guidati da Makno Quesito 5 punti ……../1 Il New deal vede la principale novità � nel prevedere l’intervento dello Stato nell’economia di uno stato liberale e liberista. � nell’affermazione della necessità di un minore intervento dello stato in economia � nella scelta del dirigismo economico. � nella scelta di una politica deflazionistica.

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TOTALE PUNTI ………/15

SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO - A.S. 2015/2016

MATEMATICA

Candidato _________________________Classe ____________ data ________________

VALUTAZIONE Quesito 1 2 3 4 5 6 7 Tot.

… / 15 Punti … / 1 … / 1 … / 1 … / 1 … / 1 … / 5 … / 5 1) La derivata della funzione 2 3( 4)y x è :

2' 26 4y x x ' 3 2 4y x

3' 22 4y x x ' 23 4y x

2) La derivata della funzione 2 3 4x xy e è:

2' 3 4x xy e 2 3xy e

2' 3 42 3 x xy x e 2 3 41

2 3x xy e

x

3) Si dice primitiva della funzione y f x

l’integrale indefinito di f x una derivata di f x

la totalità delle derivate di f x una funzione la cui derivata coincide con

f x

4) 3

3 5dx

x

1

log 3 53

x c log 3 5x c

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3

log 35

x c 3

log5

x x c

5) 46x dx

56

65

xc 56x c

324x c 56

5

xc

6) Calcola la derivata della seguente funzione: 2log 5 4 3y x x

7) Calcola il seguente integrale:

2

23 1

xdx

x

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Indirizzo:FOTOGRAFICO ESAMEDISTATOannoscolastico2015/2016SIMULAZIONEDITERZAPROVA‐TIPOLOGIAB/C

LINGUAINGLESE

Candidate:Date:16thFebruary2016

INNOMORETHAN5LINESDESCRIBE:1)ATRIPOD...............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

........./5

2)THEUSEOFFILTERSINMONOCHROMEANDDIGITALPHOTOGRAPHY

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

........./5

3)CHOOSETHECORRECTITEMTOCOMPLETETHESENTENCES

AThepurposeofaFlashis A.tocontroltheexposuresetting B.tosavetheimageonthememorycard C.toilluminateanareainaphotograph D.toreproduceimagesonacomputerscreenBATripodhastelescopiclegs

A.tohelpdeterminetheshutterspeed B.tosavespacewhennotinuse C.determinedbythesizeofthecameralens D.becausetheylookreallyelegant

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CATripodisimportantbecause

itcontrolstheexposuresetting itdeterminesthecontrastofanimage itcancontributetothesharpnessofthepicture itwillcontributetopreservefromscratches

DAPolarisingFilterisusefulto

A.reflectthecolours B.eliminateunwantedreflections C.helptoilluminateascene D.eliminatesharpedges

EWecanuseabounceflashifwewantto

A.illuminatethesubjectdirectly B.eliminatetheneedtocarryadditionalaccessory C.createmoreartificiallookingillumination D.createasofterillumination

....../5

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SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI

MATERIE COINVOLTE:

TECNOLOGIA APPLICATA AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI

MARKETING

LINGUA INGLESE

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI

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  NOME ............................. COGNOME........................................   V BPF A.S. 2015‐16  TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI  SIMULAZIONE III PROVA ESAME DI STATO    1. Se imposto il bilanciamento cromatico su incandescenza (tungsteno), il sensore  

a) aumenta la sensibilità al giallo  b) aumenta la sensibilità al rosso  c) aumenta la sensibilità al blu  d) dipende che illuminazione uso  

 2. Una focale lunga  

a) appiattisce la prospettiva da qualunque distanza di ripresa  b) appiattisce la prospettiva se usato a distanza ravvicinata  c) enfatizza la prospettiva se usato a distanze medio‐lunghe d) la lunghezza focale non modifica la prospettiva  

  3. Quando si scatta una foto ciascun fotodiodo del sensore converte la luce in una carica elettrica che  a) viene amplificata se si scatta con un valore ISO alto  

b) viene amplificata con qualunque valore ISO  c) non viene amplificata per evitare la formazione di rumore d) viene amplificata e successivamente ridotta per evitare la formazione di rumore  

  4. Quali di questi strumenti consentono di operare modifiche completamente reversibili (non distruttive)?  

a) selezioni e gomma  b) maschera di livello e oggetto avanzato  c) maschera veloce e maschera di livello  d) pennello e sfumatura  

  5. Mantenere il profilo incorporato di un'immagine significa:  

a) mantenere gli stessi valori numerici di RGB o CMKY b) mantenere gli stessi valori numerici solo di CMKY  c) convertire i valori numerici di RGB o CMKY affinché il colore resti uguale  d) convertire i valori numerici di RGB in valori di CMKY  

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6. Indica i punti principali del processo di formazione dell’immagine, dallo scatto al file processato in photoshop (max 5 righe)  ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _________  7. In quale maniera la distanza di ripresa influenza la prospettiva di un’immagine e perchè (max 5 righe)  ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________  

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Indirizzo:FOTOGRAFICO ESAMEDISTATOannoscolastico2015/2016SIMULAZIONEDITERZAPROVA‐TIPOLOGIAB/C

LINGUAINGLESE

Candidate: Date:6thMay2016

INNOMORETHAN10LINES:1)WriteaboutNaturePhotography...............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

........./5

2)WhatarethecharacteristicsofLandscapePhotographyandwhyisitdifferentfromArchitecturalPhotography?

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................................................

........./5

3) CHOOSETHECORRECTITEMTOCOMPLETETHESENTENCES

AAdvertising: A.…includesonlyafewphotographicgenres. B.…islimitedtophotographsofpeople. C.…includesallgenresofphotography.

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D.…isaverylimitedfield.BCandidPhotography:

A.…meansthephotographerisclean. B.…meansthesubjecthasagoodrelationshipwiththephotographer. C.…meansthesubjectdoesn’tmove. D.…meansthesubjectdoesn’tknowaphotographerispresent.

CFashionPhotography:

A.…isthesameasPortraitPhotography. B.…isasubgenreofEventPhotography. C.…cannotbeusedinadvertising. D.…usesonlywomenassubjects.

DManyphotographersfinancetheirwork:

A.…bytravellingalot. B.…byspecialisinginonefield. C.…byphotographingprivatefunctions. D.…byconstantlyupdatingtheirequipment.

EStreetPhotography:

A.…isCandidPhotography. B.…requiresthecooperationofthesubjects. C.…usesbuildingsandhousesassubjects. D.…includesFashionPhotography.

....../5

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SIMULAZIONE TERZA PROVA

INDIRIZZO FOTOGRAFICO

MATERIA: TECNICA DELLA DISTRIBUZIONE E MARKETING

ALUNNO:

1) Definisci la segmentazione del mercato e indica e spiega almeno due parametri per effettuare la segmentazione.

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2) Elenca e spiega le fasi del ciclo di vita del prodotto e per ogni fase individua le opportune azioni di marketing.

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

1) I costi fissi:

Non variano al variare delle quantità prodotte Variano al variare delle quantità prodotte ma solo entro certi limiti di tempo. si ottengono dividendo tutti i costi sostenuti per il numero di unità prodotte in un anno. Sono quelli che si calcolano dopo che la produzione è stata già effettuata e quindi considerati fissi.

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2) La prima fase del piano di marketing è Individuare il mercato obiettivo. Studiare i bisogni dei clienti . Fissare gli obiettivi generali d'impresa Analisi della situazione .

3) La matrice SWOT Consente all'azienda di calcolare la quota di mercato conquistata. E' uno strumento che consente all'azienda di individuare i punti di forza e debolezza dell'impresa. Permette di capire a che punto si trova un prodotto nell'arco della sua vita commerciale. Uno strumento che consente di capire quanto può vendere un prodotto nell'arco della sua vita commerciale.

4) La funzione moderna del marketing è Suscitare il bisogno del prodotto aziendale. Esercitare una pressione sul consumatore tramite la comunicazione affinchè acquisti i prodotti aziendali. Individuare i bisogni del consumatore e progettare prodotti che possano soddisfarli. Coadiuvare e supportale la funzione vendite.

5) Nell'ambito del processo comunicativo la decodifica è Il sistema di segni usato per comunicare il messaggio. Il sistema che raccoglie le informazioni di ritorno e che viene inviato al destinatario. Il sistema che consente di interpretare il messaggio. Il sistema che consente che il messaggio risulti nitido e chiaro.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI

Classe _______Candidato________________________________________________ 06/05/2016

1) Qual è il fotografo che curò la mostra fotografica “The Family of Man”?

□ Steichen

□ Steinert

□ Weston

□ Kertés

2) Quale tra i seguenti fotografi fonda la rivista “Aperture”?

□ Weegee

□ Henri Cartier-Bresson

□ Minor White

□ David Seymour

3) Come s’intitola il volume di Robert Frank che ha segnato la storia della fotografia?

□ Images à la Sauvette

□ New York

□ The flags of America

□ The americans

4) Qual è la caratteristica di un file in formato Epub layout fisso in InDesign?

□ non contiene elementi interattivi

□ modifica l’aspetto grafico a seconda del dispositivo utilizzato

□ ogni utente può modificare i contenuti

□ mantiene intatto l’aspetto grafico

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5) A cosa servono gli “stati oggetto” in InDesign?

□ creare più versioni di un oggetto

□ modificare una clip

□ creare delle cornici ai testi

□ alterare le proporzioni di più oggetti

6) Descrivi l’opera di Minor White? (max 6 righe)

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________

7) Che cos‘è l‘agenzia Magnum e quali novità introduce? (max 4 righe)

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore “Giovanni Falcone”

via Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA)

Candidato .........................................................................

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA (tipologia mista B + C)

Quesiti a risposta aperta (tipologia B) LIVELLO A: evidenzia conoscenze esaurienti, competenze e precisione terminologica

punti 5 LIVELLO B: evidenzia conoscenze e competenze sicure anche se non sempre sorrette da adeguati strumenti espositivi punti 4,5 - 4 LIVELLO C: presenta qualche errore che comunque non ne compromette la pertinenza. E’ sostanzialmente corretta ma non esaustiva punti 3,5 - 3 LIVELLO D: presenta errori che ne compromettono in parte la pertinenza punti 2,5 - 2 LIVELLO E: presenta conoscenze decisamente poco adeguate. punti 1.5 – 1 Non è attinente al quesito o è mancante punti 0 Punti 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10

Quesiti a risposta chiusa, close test (tipologia C) (1 punto per ogni risposta corretta) Risposte corrette Punti 1 – 2 – 3 – 4 - 5

Totale punti / 15

Voto

La commissione

N.B.: ai sensi della normativa vigente, la valutazione finale complessiva della III prova non può comunque essere inferiore a 1/15

TABELLA CONVERSIONE VOTO IN DECIMI

Voti in 15esimi

1

2 - 3

4 - 5

6 - 7

8 - 9

10

11

12 - 13

14

15

Voti in decimi

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10