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ISTITUZIONE________________________________ CODICE DELL’ISTITUZIONE_______________________________ ISTITUTO DELLA COMMISSIONE D’ESAME_____________________________ CODICE DELL’ISTITUTO_____________________________________________ Esame di Stato a.s. 2011 /2012 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE VC Del Liceo della Formazione Composizione del Consiglio di Classe: DISCIPLINA DOCENTE CONTINUITÀ IRC Maffei Silvia Dalla classe I Italiano Marta Fusai Dalla classe I Latino Fabio Nicoletta * Dalla classe I Storia Fabio Nicoletta Dalla classe I Inglese Baldetti Elena Dalla classe I Filosofia Quadarti Patrizia Dalla classe III Scienze della Formazione Tassoni Leandro* Dalla classe III Matematica Lozzi Federico Dalla classe I, ma con prolungati periodi di assenza Fisica Lozzi Federico Dalla classe III Multimedia D'Oria Marianna Dalla V (Fusai in 1

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ISTITUZIONE________________________________ CODICE DELL’ISTITUZIONE_______________________________ ISTITUTO DELLA COMMISSIONE D’ESAME_____________________________

CODICE DELL’ISTITUTO_____________________________________________

Esame di Statoa.s. 2011 /2012

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE VC Del Liceo della Formazione

Composizione del Consiglio di Classe: DISCIPLINA DOCENTE CONTINUITÀ

IRC Maffei Silvia Dalla classe I

Italiano Marta Fusai Dalla classe I

Latino Fabio Nicoletta * Dalla classe I

Storia Fabio Nicoletta Dalla classe I

Inglese Baldetti Elena Dalla classe I

Filosofia Quadarti Patrizia Dalla classe III

Scienze della Formazione Tassoni Leandro* Dalla classe III

Matematica Lozzi Federico Dalla classe I, ma con

prolungati periodi di assenza

Fisica Lozzi Federico Dalla classe III

Multimedia D'Oria Marianna Dalla V (Fusai in III-Frati in

IV)

Scienze Persiano Teresa * Dalla classe I

Disegno e Storia dell’Arte Frati Federico IV e V

Educazione motoria Soldani Francesca Dalla classe II

Con *: commissario interno

Documento deliberato in data 11 Maggio 2012 Firma della coordinatrice Marta Fusai

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INDICE DEL DOCUMENTO

1. PRESENTAZIONE DEL LICEO DELLA FORMAZIONE p.2

2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE p. 4

3. PREPARAZIONE CONSEGUITA p. 6

4. ATTIVITÀ INTEGRATIVE AL PERCORSO CURRICULARE p. 8

5. LE SITUAZIONI DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO p. 9

6. IL MODELLO VALUTATIVO p. 10

ALLEGATO A P. 14

ALLEGATO B P. 18

ALLEGATO C P. 37

1. PRESENTAZIONE DEL LICEO DELLA FORMAZIONE

Il Liceo della Formazione “S.Caterina da Siena”, autorizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione

nel 1999, sostituisce i precedenti indirizzi Magistrale e Pedagogico Sociale; aggregata al Liceo

Ginnasio dall’a.s. 1997/98, attualmente è sezione associata dell’Istituto di Istruzione Superiore

“E.S.Piccolomini”, insieme alle sezioni Liceo Classico, Liceo Linguistico “R. Lambruschini” di

Montalcino, Liceo Artistico- Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna “ di Siena.

Nel curricolo scolastico liceale le discipline fondanti delle scienze sociali ( psicologia, pedagogia,

sociologia) sono affiancate dalle materie di ambito umanistico, storico – filosofico, artistico,

completate dalle discipline scientifiche ( matematica, fisica, informatica, scienze naturali );

l’educazione giuridico – economica nel primo biennio e lo studio dei nuovi linguaggi nella materia

di Multimedia arricchiscono la base culturale , contribuendo alla formazione di figure professionali

che potranno operare in agenzie formative, nel supporto alla persona, nei servizi sociali, animazione

ed organizzazione culturale.

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Il quadro orario prevede settimanalmente unità di lezione di 60 minuti in 5 giorni e di 50 minuti in

un giorno, in totale 31 unità settimanali per i cinque anni ; nelle classi del triennio risultano così

suddivise:

MATERIE CLASSE III CLASSE IV CLASSE V

Religione 1 1 1

Ed.fisica 2 2 2

Italiano 4

3 + 1ora in compresenza

con disegno e storia

dell’arte

4

Latino 2 2 2

Storia 2 2 2

Inglese 3 3 3

Filosofia

2 + 1 ora in compresenza

con scienze della

formazione

2 2

Scienze della

formazione

3 + 1 ora in compresenza

con filosofia

4 + 1 ora in compresenza

con multimedia

4 + 1 ora in

compresenza con

disegno e storia

dell’arte

Matematica 3 3 3

Fisica 2 2

2 + 1 ora in

compresenza con

multimedia

Scienze 2 2 2

Disegno e storia

dell’arte1

1 + 1ora in compresenza

con italiano

1 + 1ora in

compresenza con

scienze della

formazione

Multimedia1 + 1 ora in compresenza

con musica

1 + 1ora in compresenza

con scienze della

formazione

1 + 1 ora in

compresenza con

fisica

Musica 1 + 1ora in compresenza 1 ----

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con multimedia

Strumento

musicale

(facoltativo)

2 2 2

Fanno parte del curricolo del Liceo della Formazione:

1. l’insegnamento di Multimedia, che in generale tende a rafforzare le competenze comunicative

degli studenti con l’uso integrato dei linguaggi verbali, visivi e sonori. Esso riguarda in

particolare il cinema nella classe III e l’utilizzo di linguaggi iconici, multimediali, verbali e non

verbali nella comunicazione didattico-formativa nella classe IV; infine, nella classe V, assicura

in particolare l’approfondimento di moduli di fisica , relativamente a uno dei quali ogni alunno

ha curato una presentazione in forma multimediale interattiva (ipertesto);

2. le attività didattiche in compresenza, per un’ora settimanale ciascuna (vedi la tabella sopra

riportata), che educano all’utilizzo di strumenti logici e linguistici diversi nella soluzione di

problemi comuni a più materie.

Oltre a quelle già descritte sopra, sono state svolte le seguenti attività:

- in III, nella compresenza tra Filosofia e Scienze della Formazione ( lettura diretta di

un classico della Filosofia)

- in IV, nella compresenza tra Italiano e Disegno e storia dell’arte, la lettura e l’analisi di

vari spot pubblicitari televisivi.

- in V, nella ora di compresenza gli insegnanti interessati hanno preferito fare approfondimenti

disciplinari in funzione della preparazione all’esame , seguendo una richiesta delle alunne.

Per gli anni scolastici 2008/09, 2009/2010 , 2010/2011 e 2011/2012 la tradizionale suddivisione in

2 quadrimestri è stata sostituita da un trimestre e un pentamestre, con scrutini trimestrali a Dicembre

e finali a Giugno.

2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La V C del Liceo della Formazione è composta da 22 studentesse e 3 studenti, provenienti dalla

classe IV per promozione; essa ha mantenuto più o meno invariata la sua struttura per tutto il

triennio,ad eccezione del III anno di corso,durante il quale furono inseriti due alunni, uno

proveniente da altro istituto e l'altra ripetente. Una buona parte degli allievi ha ottenuto la

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promozione per merito, mentre alcuni hanno avuto situazione debitoria, principalmente nelle

discipline di carattere scientifico.

Il quadro generale risulta abbastanza positivo sul piano dei rapporti interpersonali:sono presenti,

infatti, un soddisfacente equilibrio e una discreta capacità di collaborazione, malgrado le differenze

evidenti tra gli uni e gli altri per quanto concerne il carattere, le attitudini e la provenienza

familiare.

Questo ha determinato e giustificato l’esistenza di vari nuclei di amicizia, che nel corso degli anni si

sono progressivamente rafforzati, anche se la partecipazione,nel precedente anno scolastico, al

Progetto “Noi con gli altri”-che ha coinvolto gli alunni in una serie di attività di volontariato

coordinate dagli operatori COOP e AUSER- li ha resi più sensibili e disponibili alle esigenze dei

compagni.

Relativamente alla preparazione raggiunta dalla classe, pur essendo diversificata secondo le

capacità individuali e l’impegno di ciascuno,è globalmente discreta, con punte di eccellenza.

Alcune alunne, infatti, possiedono ottime abilità logiche ed espressive,sono animate da viva

curiosità intellettuale,hanno saputo mettere a frutto le loro capacità con uno studio costante e

approfondito delle varie materie; altre hanno mostrato di prediligere le materie di carattere

umanistico, pur impegnandosi diligentemente a colmare le loro lacune anche in quelle di ambito

scientifico; altre ancora, meno dotate dal punto di vista delle capacità espressive e con una

preparazione di base non proprio solida, hanno tuttavia dimostrato impegno ed interesse, riuscendo

a colmare le proprie carenze quasi completamente.

Va comunque detto che la classe tutta, nel corso del triennio, ha manifestato interesse e particolare

sensibilità per i problemi sociali, ai quali si è avvicinata in modo particolare partecipando al già

citato progetto NOI CON GLI ALTRI nel corso del precedente anno scolastico. Guidati dalle

operatrici COOP, dai responsabili dell'Ass. AUSER e dalla docente di Italiano, gli allievi hanno

potuto sperimentare le proprie capacità di accoglienza e disponibilità verso gli altri in vari ambiti:

sostegno allo studio di bambini e pre-adolescenti con difficoltà socio-familiari, collaborazione con i

volontari ospedalieri, partecipazione alle attività ricreative e non degli anziani etc etc. L'esperienza,

che ha coinvolto gli studenti dal Dicembre 2010 al Maggio 2011, si è conclusa con un evento finale,

il quale ha consentito alla classe di conoscere i progetti che, sempre sulle stesse tematiche, erano

stati attuati in otto scuole superiori toscane.

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3. PREPARAZIONE CONSEGUITA

Il Consiglio di Classe ha individuato una migliore potenzialità di crescita personale e collettiva in

percorsi finalizzati a stimolare la creatività e la preparazione individuale nelle materie umanistiche

e di indirizzo, cercando di raggiungere una base informativa comunque più che accettabile nelle

altre discipline.

Il lavoro scolastico ha cercato di stimolare l’espressione individuale in percorsi anche personalizzati

di approfondimento, valorizzando in alcuni casi le capacità proprie delle singole alunne, e

contemporaneamente di recuperare quanto possibile le carenze più evidenti.

In particolare sono stati individuati i seguenti

Obiettivi formativi:

1. Consolidare il rapporto di collaborazione con i compagni e con gli insegnanti

2. Incrementare i processi di socializzazione nella classe

3. Sviluppare il rispetto di sé e degli altri, confrontandosi con il pluralismo delle idee

4. Saper partecipare in modo organizzato e responsabile alle attività di studio, di ricerca e di

lavoro che si svolgono in aula e fuori aula

5. Potenziare le capacità di attenzione, di ascolto, di concentrazione nello studio personale e di

gruppo

6. Rafforzare le capacità di autovalutazione

Obiettivi cognitivi:

Conoscenze

1. possedere nell’ambito di ogni disciplina un insieme di conoscenze quanto più possibile

ampie e organiche e approfondite

2. padroneggiare gli strumenti linguistici e comunicativi, oltre al lessico specifico, al fine di

analizzare, recepire e trasmettere con chiarezza i contenuti, adoperando anche sintesi

corrette;

3. conoscere adeguatamente regole, procedure, strumenti e metodologie nei vari ambiti

disciplinari;

Competenze:

1. saper operare opportuni collegamenti all’interno delle singole discipline e in modo

interdisciplinare;

2. saper utilizzare correttamente conoscenze e metodologie adeguate anche nella

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soluzione di problemi nuovi;

3. saper applicare consapevolmente le conoscenze relative al lessico specifico e agli strumenti

necessari all’analisi di un testo letterario o storico-filosofico o di un’opera d’arte

Capacità:

1. sviluppare capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale;

2. imparare a progettare un percorso di apprendimento nell’ambito di ogni attività disciplinare

3. potenziare le capacità di riconoscere,analizzare e selezionare fenomeni e dati

Giunti ormai alla conclusione del curricolo,quasi tutte le alunne hanno mostrato di aver raggiunto

gli obiettivi formativi sopra delineati

Il grado di raggiungimento degli obiettivi cognitivi appare piuttosto differenziato, ma comunque

globalmente più che accettabile.

Il livello delle conoscenze è mediamente più che discreto nelle discipline umanistiche, socio-

pedagogiche e nella lingua straniera, nelle quali alcune alunne hanno maturato anche apprezzabile

padronanza dei linguaggi, capacità di sintesi ragionata e di corretta esposizione; è invece

mediamente sufficiente nelle discipline di ambito scientifico, dove più incerta è la padronanza dei

linguaggi simbolici e dei collegamenti logici, e nelle materie, diversificate per ogni alunna, dove lo

studio è stato meno assiduo o superficiale.

Per quanto riguarda competenze e capacità il quadro presenta le stesse differenze: alcune alunne

sanno organizzare le loro conoscenze nell’analisi di problemi e situazioni, o comprendere

autonomamente e approfondire tematiche disciplinari, in particolare riguardo alle materie

d’indirizzo, umanistiche e artistiche, dove si sono più evidenziate doti di intuito e originalità in

proposte personali di apprendimento. Altri studenti,invece,padroneggiano in modo più che

accettabile le conoscenze acquisite, mentre altri ancora riescono nell’applicazione solo su percorsi

guidati con procedure e metodologie collaudate dalla ripetizione in classe, in particolare nelle

materie scientifiche, dove più evidenti si manifestano le difficoltà( in parte dovute anche alla

mancata continuità didattica: il docente titolare, infatti, si è spesso dovuto assentare per periodi

prolungati).

Riguardo al raggiungimento degli obiettivi disciplinari e ai contenuti delle singole materie, si

rimanda alle relazioni dei singoli docenti.

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4. ATTIVITÀ INTEGRATIVE AL PERCORSO CURRICOLARE

Durante il terzo anno di corso:

1. Partecipazione al progetto “Il mondo in Tasca” in collaborazione con l’associazione Siena

Italian Studies, con l'attivazione di gruppi di conversazione con studenti universitari

provenienti dagli Stati Uniti

2. Approfondimento della disciplina dello sci sulla neve in montagna

3. Partecipazione ai Campionati studenteschi

4. Visita-concerto alla scuola “Franci” di Siena.

5. Visita all’Accademia musicale Chigiana.

6. Incontro-concerto: “ La musica vocale tra Umanesimo e Rinascimento”

7. Progetto su attività di volontariato CESVOT

8. Per l’educazione alla salute approfondimenti su uso e abuso di bevande alcoliche e sulla

corretta alimentazione in collaborazione con ASL di Siena

9. Gare di matematica

Durante il quarto anno di corso:

1. Stage lavorativo di due settimane presso Enti convenzionati, con risultati ottimi certificati da

tali Enti.

2. Preparazione e successivo conseguimento delle certificazione PET per la maggioranza degli

studenti, FCE per alcuni e LCI per una studentessa

3. Preparazione agli esami ECDL, con conseguente acquisizione della certificazione

4. Partecipazione ai Campionati studenteschi

5. Partecipazione al progetto “NOI CON GLI ALTRI”, promosso da COOP e AUSER

6. Visita e concerto al “Parco della musica” di Roma

Durante il quinto anno di corso:

1. Partecipazione selezionata alle Olimpiadi della Matematica e altre gare

2. Progetto “Il mondo in tasca” in collaborazione con l’Associazione Siena Italian Studies.

3. Partecipazione ai Campionati studenteschi e alle attività del Centro Sportivo Scolastico

4. Partecipazione al Meeting organizzato a Firenze in occasione della” Giornata della

memoria”( 26/01/2012)

5. Visita guidata al planetario di Firenze e lezione al laboratorio di Fisica del “Museo della

Storia della scienza

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6. Partecipazione all'incontro con il prof. Oliveto, autore di una biografia su G. Carducci,

nell'ambito della manifestazione “Leggere è volare” (organizzata dalla Provincia)

7. Partecipazione selezionata al Progetto Zainet

8. Visita d'istruzione a Salisburgo e Monaco, con sosta a Dachau (dal 26 al 31 Marzo 2012)

9. Partecipazione alla Giornata dell'Orientamento: incontri con docenti universitari

Durante lo svolgimento di tutte queste attività si segnala la correttezza e serietà della partecipazione

degli studenti coinvolti, oltre ad uno spiccato interesse per le proposte.

5. LE SITUAZIONI DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO

Fin dall’inizio del triennio sono state concordate e poste in essere, a seconda dei momenti e delle

opportunità, le seguenti metodologie didattiche:

a) uso sia della lezione frontale, intesa come esposizione introduttiva o riepilogo dei

dati essenziali e guida all'analisi dei vari argomenti, sia di una tipologia più "dialogica" di

comunicazione didattica, indirizzata particolarmente a ricercare e stimolare la partecipazione

attiva e il confronto critico da parte degli alunni (discussione guidata, procedimento di indagine

attuato personalmente o in gruppo e poi esposto alla classe mediante forme di

interrogazione/lezione, esercitazioni guidate in classe, incontri di tipo seminariale anche con

esperti esterni);

b) valorizzazione dello studio personale, ma anche della collaborazione in lavori di

gruppo;

c) costante riferimento ai manuali in uso, lasciando però il massimo spazio possibile

all’approccio diretto con i testi, i documenti, le fonti originali e suggerendo ulteriori letture

personali;

d) suggerimento di possibili percorsi di approfondimento personale di tematiche

curricolari o extracurricolari;

e) suggerimento di esercitazioni per il ripasso e il recupero in itinere, oltre allo

svolgimento di IDEI pomeridiani, secondo la necessità e l’opportunità;

f) massimo uso possibile dei laboratori e di tutta la strumentazione didattica disponibile

nella scuola;

g) massimo uso possibile delle risorse offerte dal territorio (beni ambientali, artistici,

museali, ecc.; mostre, conferenze, concerti, lezioni di esperti esterni, iniziative culturali in

genere);

h) visite guidate e viaggi d’istruzione, per ampliare gli orizzonti culturali degli alunni;

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i) promozione e coordinamento dei possibili contatti di carattere pluridisciplinare,

multidisciplinare e interdisciplinare, particolarmente curati negli insegnamenti svolti in

compresenza.

Sono stati usati i seguenti mezzi e strumenti:

a) manuali e libri di testo attualmente in adozione, dizionari, enciclopedie e repertori vari;

b) testi e appunti messi a disposizione dai docenti o ricavati da conferenze, incontri con esperti,

ecc.;

c) il patrimonio librario della Biblioteca d’Istituto, consultabile in loco o tramite il prestito (se

consentito);

d) i mezzi audiovisivi e multimediali disponibili nell’Istituto;

e) strumenti e materiali per la produzione artistica;

f) aule speciali e laboratori dell’Istituto (di scienze, fisica, lingue, multimedialità)

g) la palestra con le relative attrezzature.

6. IL MODELLO VALUTATIVO

a) diverse tipologie di prove

Per la verifica periodica i docenti si sono serviti:

delle osservazioni registrate durante il quotidiano dialogo educativo e rispetto a qualsiasi

intervento che gli alunni, da soli o in gruppo, abbiano fatto durante le lezioni;

di interrogazioni formalizzate su argomenti del programma e di prove strutturate di vario tipo,

per la valutazione orale;

di prove scritte, grafiche e pratiche anche di tipo tradizionale, ma più spesso analoghe a quelle

previste dall’attuale esame di Stato, come l’analisi, la sintesi e la contestualizzazione di brani di

vario tipo, la trattazione sintetica di argomenti di studio, la soluzione di quesiti a risposta singola

o multipla, e via dicendo.

Sono state svolte almeno due verifiche formalizzate nelle discipline orali e due scritte, se

previste dall'ordinamento scolastico, per ogni disciplina nel trimestre, in numero proporzionalmente

maggiore,nel pentamestre. Esse sono state indirizzate ad accertare con la massima precisione

possibile il livello raggiunto da ciascun alunno in ordine agli obiettivi proposti, anche al fine di

valutare la concreta rispondenza della programmazione a criteri di utilità ed efficacia e l'eventuale

opportunità di modificare il percorso didattico preventivato per adattarlo alla realtà della classe.

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b) criteri di valutazione/misurazione delle prove

Per la valutazione si è tenuto conto, oltre che delle effettive conoscenze e competenze acquisite,

anche dei progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, dell’impegno, dell’interesse, e della

partecipazione all’attività didattica.

Si sono quindi valutati:

- il livello di informazione raggiunto;

- la capacità di esposizione(chiarezza, uso del lessico specifico, organicità);

- l’uso del ragionamento analitico e sintetico, ovvero del grado di strutturazione logica del

discorso;

- la capacità di utilizzare il bagaglio culturale precedentemente acquisito;

- la capacità di effettuare opportuni collegamenti interdisciplinari;

- l’elaborazione e l’approfondimento personali.

È stata concordata dal C.d.C. la seguente griglia indicativa di corrispondenza fra voti e livelli di

apprendimento:

- voto da 1 a 3 = (insufficienza grave) - mancanza di elementi valutabili nella prova, o rifiuto di

sostenerla, o carenze gravissime nelle conoscenze e/o nelle abilità, tali da impedire il

raggiungimento di obiettivi anche molto semplici.

- voto 4 = (insufficiente) - conoscenza e comprensione non corretta, e/o molto limitata dei

contenuti; applicazione approssimativa delle metodologie.

- voto 5 = (mediocre) - comprensione e conoscenza non omogenea e/o solo parzialmente

soddisfacente dei contenuti; uso non sempre corretto delle metodologie.

- voto 6 = (sufficiente) - comprensione e conoscenza chiare, anche se acquisite con semplicità;

applicazione corretta, anche se parzialmente guidata, delle metodologie; esposizione almeno

complessivamente chiara.

- voto 7 = (discreto) – comprensione completa e conoscenza generale dei contenuti; capacità

almeno avviate di analisi e sintesi.

- voto 8 = (buono) - comprensione completa e conoscenza ampia dei contenuti; capacità

dimostrate di analisi e sintesi.

- voto 9 = (ottimo) - comprensione completa e conoscenza ampia e approfondita dei contenuti,

arricchita da rielaborazione personale e critica.

- voto 10 = (eccellente) - comprensione completa e conoscenza particolarmente ampia e

approfondita dei contenuti, accompagnata da piena padronanza delle metodologie e dei mezzi

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espressivi e arricchita, oltre che da rielaborazione personale e critica, da riferimenti

interdisciplinari e da letture o ricerche personali.

c) Modelli e risultanze delle diverse tipologie di terza prova e orientamento del Consiglio di Classe

per la terza prova

Oltre alla preparazione remota all’esame di Stato, curata fin dall’inizio del triennio nel quadro della

progressiva acquisizione di adeguate conoscenze, competenze e capacità, il Consiglio di Classe ha

ritenuto opportuno svolgere due simulazioni della terza prova scritta ( febbraio e aprile), nella prima

delle quali essa è stata inserita in una più vasta simulazione di tutte e tre le prove. Infatti l’intera

mattinata del giorno 7 febbraio è stata dedicata allo svolgimento di un compito di italiano e quella

del giorno 8 febbraio alla soluzione di quesiti psico-pedagogici; in ambedue i casi le tracce e le

consegne sono state formulate con modalità del tutto simili a quelle dell’esame di Stato.

Anche la correzione e la valutazione degli elaborati è avvenuta con strumenti di misurazione

concordati dai tre Consigli di Classe . L’esito delle simulazioni si è mantenuto più o meno in linea

con quello delle verifiche svolte in itinere.

Le tracce e i quesiti proposti, gli elaborati degli alunni, le griglie di valutazione e le tabelle

sintetiche dei punteggi e dei voti attribuiti sono stati depositati e restano a disposizione della

Commissione.

Per quanto riguarda in particolare la formulazione della terza prova scritta, il Consiglio di classe ha

concordato sul fatto che agli alunni dovesse essere data l’opportunità di mettere in risalto la propria

preparazione in un ventaglio abbastanza ampio di materie sia umanistiche che scientifiche, ivi

compresa, come di norma è previsto, la lingua straniera, che nel nostro istituto è per tutti gli alunni

l’inglese. E’ sembrato altresì opportuno escludere le materie già oggetto delle prime due prove

scritte, vale a dire l’italiano e le scienze della formazione.

La prima simulazione di tipologia mista B+C ha visto coinvolte quattro discipline: storia dell’arte,

storia, matematica, inglese, per ciascuna delle quali sono stati proposti 2 quesiti a risposta aperta

con un massimo di righe prestabilito (10 in totale, da svolgere in 100 minuti) e 5 quesiti a risposta

chiusa, con una sola giusta su quattro (20 in totale, da svolgere in 40 minuti).La prova ha dato un

esito leggermente inferiore al livello della classe.

Per la seconda simulazione si è mantenuta la tipologia mista B + C, con lo stesso numero di quesiti

per ogni disciplina (2 + 5), formulati ancora una volta senza pretendere artificiosi collegamenti di

contenuto. L’intento condiviso è stato piuttosto quello di saggiare le conoscenze delle alunne anche

nelle altre materie e la capacità di organizzare in tempo utile il loro lavoro. Le discipline coinvolte

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sono state scienze sperimentali,latino, filosofia e inglese con un tempo di svolgimento di 40 minuti

per le 20 domande a risposta chiusa e 100 minuti per le 8 domande a risposta aperta (per la quale si

dovevano usare al massimo 10 righe prestampate).

Si vedano in allegato,al termine del presente documento, i modelli delle griglie di valutazione

adottate dal C. d. c nel corso della simulazione delle prime due prove dell'esame di Stato e nelle due

simulazioni della terza prova.

Il Consiglio di Classe ritiene congrui sia la tipologia che i tempi adottati per la terza prova,

precisando inoltre che è stato consentito la consultazione del alla cattedra del dizionario inglese (sia

monolingue che bilingue).

Siena, 11 maggio 2012

Per il C. di c. la coordinatrice Marta Fusai

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Allegato A

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE SIMULAZIONI

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Griglia di valutazione utilizzata per la simulazione della prima prova d’esame

Italiano

Indicatori Punti 3 Punti 2,5 Punti 2 Punti 1,5 Punti 1 Punti 0,5 Punti ADERENZA

ALLA TRACCIA E ALLA

TIPOLOGIA TESTUALE

SCELTA

Aderenza completa e puntuale

Rispondenza quasi

completa, ampiamente

soddisfacente

Rispondenza complessivamente

soddisfacente

Traccia e/o tipologia in parte non rispettate

Scarsa aderenza

alla traccia e/o alla

tipologia

Elaborato inconsistente

o del tutto fuori tema

QUANTITÀ E QUALITÀ

DELLE INFORMAZION

I

Informazioni esaurienti e

sempre appropriate

Informazioni ampiamente sufficienti

per qualità e quantità

Informazioni sufficienti per

qualità e quantità

Informazioni un po’

limitate e/o non del tutto

precise

Informazioni molto

limitate e/o non corrette

Informazioni estremamente

limitate

LIVELLO DI COESIONE E COERENZA DEL TESTO

Testo ben articolato, del tutto

coerente e coeso

Coerenza e coesione più

che sufficienti

Coerenza e coesione nel complesso

soddisfacenti

Testo poco articolato e/o non

equilibrato e/o non lineare

Testo non articolato e/o spesso

non coerente né coeso

Testo del tutto privo di coerenza e di

coesione

ORTOGRAFIA, LESSICO E SINTASSI

Forma grammaticale

corretta, lessico ricco,

sintassi scorrevole

Difetti formali lievi e/o sporadici

Forma grammaticale

abbastanza scorrevole e appropriata

Improprietà diffuse e/o

errori di una certa gravità e/o lessico

limitato

Improprietà diffuse e/o

povertà lessicale

Errori molto numerosi e/o molto gravi,

tali da pregiudicare

la comprensione

APPORTI PERSONALI

Molto validi e

significativi

Validi Rilevabili e pertinenti

Superficiali Non pertinenti

Non rilevabili

CANDIDATO/A_________________________________________________________________

PUNTEGGIO TOTALE OTTENUTO →

EVENTUALE ARROTONDAMENTO AL NUMERO INTERO →

VOTO ASSEGNATO (IN QUINDICESIMI) →

15

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Griglia di valutazione utilizzata per la simulazione della seconda prova d’esame

Scienze della Formazione

Prova scritta di pedagogia

Griglia di valutazione con uso di descrittori (in quindicesimi)

CANDIDATO/A__________________________________________

INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALL’INDICATORE

LIVELLI DI VALORE - VALUTAZIONE

PUNTEGGIO CORRISPONDENTE AI LIVELLI DIVERSI

VOTO ATTRIBUITO ALL’INDICATORE

Padronanza della lingua, capacità espressive-logico-linguistiche

3 PUNTI Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo

11.52

2.53

Conoscenza degli argomenti richiesti (aderenza alla traccia)

5 PUNTI Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo

12

3.545

Capacità di organizzare un testo

4 PUNTI Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo

12

2.534

Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività

3 PUNTI Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo

11.52

2.53

VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA:______/15

N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene approssimato per eccesso all’unità superiore. La sufficienza è corrispondente al voto di >10/15

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Griglia di valutazione prima simulazione terza prova d’esame (tipologia B+C)

NOME COGNOME CLASSE DATADOMANDE APERTE

Punteggio

Voto corrisp.

GIUDIZIO

1 5 9/10 OTTIMO/ECCELLENTE

4,5 8/9 BUONO/OTTIMO4 7/8 DISCRETO/BUONO3,5 6/7 SUFFICIENTE/

DISCRETO3 5/6 QUASI

SUFFICIENTE2,5 4/5 INSUFFICIENTE2 3/4 GRAVEMENTE INS.1,5 2/3 RISPOSTA

ASSENTEDOMANDE

CHIUSE2 5 9/10 OTTIMO/

ECCELLENTECrocettare se corretta

4,5 8/9 BUONO/OTTIMO 14 7/8 DISCRETO/BUONO 23,5 6/7 SUFFICIENTE/

DISCRETO3

3 5/6 QUASI SUFFICIENTE

4

2,5 4/5 INSUFFICIENTE 52 3/4 GRAVEMENTE INS.1,5 2/3 RISPOSTA

ASSENTETOT APERTE

TOT CHIUSE

TOT punteggio

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Allegato B

Relazioni finali docenti

RELAZIONE FINALE: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA-DOCENTE: M. FUSAI

SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL'ANNO SCOLASTICO IN RELAZIONE ALLE FINALITA' E AGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI

La V C è formata da 22 studentesse e 3 studenti, tutti provenienti dalla classe IV per promozione. Il quadro generale risulta abbastanza positivo sul piano dei rapporti interpersonali, malgrado le differenze evidenti tra gli uni e gli altri per quanto concerne il carattere, le attitudini e la provenienza familiare. Rispetto al precedente a. scolastico, mi preme comunque sottolineare che tutti gli allievi sono apparsi ulteriormente maturati ed hanno partecipato in modo costruttivo alle lezioni e alle attività svolte in classe, oltre a quelle extra-scolastiche (visita d'istruzione, partecipazione al Meeting in occasione della “ Giornata della Memoria” svoltosi a Firenze, etc)Relativamente alla preparazione raggiunta dalla classe nella mia disciplina, pur essendo diversificata secondo le capacità individuali e l'impegno di ciascuno, è globalmente discreta, con punte di eccellenza. Alcune alunne, infatti, possiedono ottime abilità logiche ed espressive, mostrano una brillante curiosità intellettuale, hanno sempre studiato in modo approfondito; la maggioranza degli allievi ha ottenuto risultati discreti, impegnandosi costantemente per migliorare il proprio rendimento ; infine altre allieve, pur studiando diligentemente, non sono riuscite a potenziare le proprie limitate capacità espressive, ma hanno comunque raggiunto risultati accettabili.

PROGRAMMA SVOLTOIl programma previsto all'inizio dell'anno scolastico ( allegato come quelli degli altri docenti al documento del 15/05) è stato svolto interamente, ma è indubbiamente piuttosto ridotto nel numero di argomenti, autori e testi; ciò è dovuto non tanto alla cattiva volontà degli allievi o al loro scarso interesse per la materia, ma alla necessità di recuperare parte del programma non svolto nel precedente a. sc. a causa delle numerose attività in cui la classe è stata coinvolta ( stage di alternanza scuola/lavoro; attività in compresenza con il prof. di Storia dell'arte, che ha ridotto a tre ore settimanali lo studio della lingua e della letteratura italiana; partecipazione al progetto NOI CON GLI ALTRI, in collaborazione con AUSER e COOP, sul valore del volontariato), tutte estremamente valide ed arricchenti dal punto di vista umano e culturale, ma che hanno inevitabilmente ridotto il tempo dedicato allo svolgimento del programma.

METODOLOGIE E RACCORDI PLURIDISCIPLINARISi è utilizzata soprattutto la lezione frontale, intesa come esposizione dei dati essenziali relativi al contesto storico-culturale e presentazione complessiva degli autori e delle opere, cui solitamente ha fatto seguito, anche per un'immediata verifica dell'apprendimento, la discussione collettiva, durante la quale ho guidato la classe all'effettuazione dei corretti collegamenti logici e spazio-temporali, nonché all'individuazione dei collegamenti interdisciplinari.

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La lettura diretta e l'analisi del testo hanno avuto come principali obiettivi l'individuazione dei motivi tematici più specifici che caratterizzano le opere e gli autori presi in esame.Ho inoltre fornito indicazioni teoriche sulle differenti tipologie testuali proposte alla prima prova dell'Esame di Stato, sulle quali gli alunni si sono esercitati, autonomamente o con la mia guida.Costante è stato il rapporto soprattutto con l'insegnante di Storia dell'arte, ma anche con la docente di Latino e Storia per ovvie affinità disciplinari.

MATERIALI DIDATTICI, STRUMENTI E RISORSEStrumento didattico essenziale è stato il libro di testo adottato: R. Bruscagli/ G. Tellini-” Itinerari dell'invenzione” ( Sansoni, Firenze, 2004). Oltre al libro in adozione, però, ho fatto riferimento ad altri manuali scolastici ed antologie, video cassette e dvd in uso nella scuola.

CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA' DI VERIFICA ADOTTATILe verifiche sono state effettuate in itinere, per raccogliere informazioni sul rendimento degli allievi e sull'efficacia dell'insegnamento e sono state sia orali che scritte (compresi test a risposta multipla e questionari a domanda aperta)Particolare attenzione è stata riservata alle varie tipologie dell'esame finale.Al termine dell'a. sc.( diviso in trimestre e pentamestre) ho valutato lo sviluppo delle varie abilità, i progressi in relazione alla situazione di partenza, l'impegno dimostrato, la conoscenza degli argomenti, la rielaborazione dei contenuti, l'organizzazione del discorso, l'uso del lessico. In particolare nella produzione scritta ho tenuto conto dei seguenti criteri:-pertinenza alla traccia-organicità dell'esposizione-competenza morfosintattica e lessicale-correttezza ortografica.

Siena 6/06/ 2012 La docente Marta Fusai

StoriaRelazione finale

Nel corso del presente anno scolastico la classe (nella quale ho insegnato fin dalla prima) si è mostrata piuttosto interessata, gli interventi si sono fatti via via più frequenti e la partecipazione al dialogo educativo è stata piuttosto vivace; diversi alunni, non solo i più preparati, hanno rivelato una buona disponibilità al dibattito, e le prove effettuate spesso hanno confermato quel progresso che era ragionevole attendersi, grazie all’impegno domestico, per molti regolare e costante; in qualche caso i risultati sono stati meno soddisfacenti, sia per l’impegno concentrato nell’imminenza della verifiche sia per difficoltà di carattere logico e/o linguistico che non da tutti sono state superate.

Al termine del percorso scolastico, il giudizio sul rendimento medio della classe può dirsi positivo: la conoscenza del programma svolto per la maggior parte degli alunni risulta completa e chiara, per alcuni anche approfondita; per altri si presenta pienamente sufficiente anche se non puntuale e solo in pochi casi vanno segnalate lacune significative. Il livello di comprensione, in diversi casi decisamente buono, per la maggior parte della classe risulta pienamente sufficiente o discreto, per alcuni mediocre. Un buon gruppo dimostra di possedere una discreta padronanza del linguaggio specifico, un metodo di lavoro adeguatamente organizzato ed una certa capacità critica, mentre alcuni ancora esitano nell’individuazione dei rapporti di causa-effetto e denotano qualche difficoltà

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nell’esporre i contenuti e nel formulare autonomamente ipotesi e giudizi. Ma la classe dimostra nel complesso di attribuire alla materia un ruolo decisivo nella propria preparazione globale, riconoscendone appieno l’importanza culturale. L’insegnante ha infatti sempre ribadito la centralità didattica della disciplina, sia sul piano dei contenuti (la storia fornisce lo scenario su cui si riflettono tutti gli altri insegnamenti, in quanto legati agli eventi e ai valori della civiltà dell’uomo), sia sul piano del metodo (la storia contribuisce alla maturazione delle categorie spazio-temporali e allo sviluppo di capacità fondamentali di analisi e sintesi); attraverso l’insegnamento della disciplina si è cercato soprattutto di accrescere il senso di appartenenza ad una comunità e ad una civiltà, di educare al confronto delle opinioni, al dibattito, al rispetto della diversità, nonché alla consapevolezza della realtà attuale per imparare ad orientarsi razionalmente al suo interno.

Obiettivi raggiuntiIn relazione alla programmazione curricolare, sono stati conseguiti dalla totalità della classe, anche se a livelli diversi, i seguenti obiettivi: In termini di conoscenze1. conoscenza dei principali contenuti relativi al periodo affrontato2. conoscenza del lessico specifico indispensabile3. conoscenza dei concetti storici fondamentali4. conoscenza degli strumenti essenziali del metodo storico

In termini di competenze1. competenza linguistica tale da consentire un’esposizione chiara2. corretto utilizzo degli strumenti essenziali del metodo storico3. utilizzo delle conoscenze storiche anche in ambiti pluridisciplinari

In termini di capacità1. capacità di selezionare dati2. capacità di confrontare testimonianze di varia natura3. capacità di inserire gli eventi principali in un contesto di rapporti temporali e spaziali4. capacità di stabilire rapporti di causalità fra eventi e fenomeni storici diversi

Un numero consistente di alunni ha conseguito tali obiettivi in maniera esaustiva, dimostrando inoltre: 1. conoscenza più ampia e approfondita dei contenuti2. sicura competenza linguistica e utilizzo appropriato del lessico specifico nell’esposizione3. capacità di ricostruire autonomamente sia quadri sincronici su una data epoca o su un dato

fenomeno sia quadri diacronici4. consapevolezza dell’importanza della conoscenza storica per la lettura del presente e per

l’assunzione di scelte sociopolitiche.

Alcuni, infine, oltre ad aver pienamente raggiunto tutti gli obiettivi sopraindicati, hanno anche dimostrato: 1. capacità di valutare criticamente le testimonianze 2. capacità logiche ed argomentative che consentono di affrontare le problematiche storiche con

una certa autonomia di giudizio3. capacità di operare collegamenti pluridisciplinari sul piano del metodo oltre che dei contenuti4. capacità di analizzare istituzioni, questioni politiche e fenomeni economici relativi a momenti

storici diversi, operando opportuni confronti fra passato e presente e formulando ipotesi per il futuro

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ContenutiPer i contenuti disciplinari, si rimanda all’allegato programma. Rispetto al programma preventivo, si è ritenuto opportuno interrompere il percorso con le più significative e immediate conseguenze del secondo conflitto mondiale, sia per una sensibile riduzione del tempo a disposizione, dovuta ad iniziative non previste o non adeguatamente quantificate all’inizio dell’anno, sia per evitare il rischio di un approccio piuttosto “giornalistico” che storico agli eventi più recenti.

C. Metodologie Si è utilizzata soprattutto la lezione frontale, intesa come esposizione dei dati essenziali e guida all’analisi, solitamente seguita da un’immediata verifica della comprensione e dalla discussione collettiva, durante la quale l’insegnante ha guidato la classe all’effettuazione dei corretti collegamenti logici e spazio-temporali e all’individuazione dei collegamenti interdisciplinari. Si è cercato di offrire spunti di lavoro non ripetitivi ma stimolanti, offrendo al contempo suggerimenti continui per il consolidamento e il recupero di conoscenze e abilità non ancora in pieno possesso degli alunni. Solo raramente si è potuta effettuare in classe la lettura di brani tratti da opere storiografiche, sollecitando il confronto tra diverse interpretazioni e stimolando al dibattito, o la lettura di documenti, di carte, grafici, tabelle, utili all’individuazione degli strumenti del metodo storico. Costante è stato il tentativo di attualizzare le problematiche via via affrontate, dimostrando l’utilità della storia nella comprensione del presente e nella progettazione del futuro, così come è stata favorita l’espressione di valutazioni personali.

Materiali didatticiStrumento didattico essenziale è stato il libro di testo adottato: A. Bravo – A. Foa – L. Scaraffia, I nuovi fili della memoria, voll. 2 e 3, Editori Laterza, Roma-Bari 2003. Quando si è reso necessario, si è fatto ricorso ad appunti di collegamento, a sintesi e a schemi approntati dall’insegnante o tratti da altri libri di testo.

D. Tipologie delle prove di verifica

Affiancate da ripetuti sondaggi informali, effettuati sulla base di interventi estemporanei degli alunni, le verifiche formali sono state programmate alla fine di un consistente periodo di lezioni e di una serie di unità didattiche fra loro concettualmente o cronologicamente collegate. Nel primo trimestre, si sono effettuate due verifiche orali. Nel pentamestre, la disciplina è stata oggetto della prima simulazione della terza prova d’esame (tipologia mista), con esiti meno soddisfacenti di quelli registrati nelle precedenti prove orali. Si è poi effettuata una prova orale molto più ampia rispetto alla simulazione, che ha dato nella maggior parte dei casi risultati più positivi e probabilmente più rispondenti all’effettiva preparazione degli alunni. Alla valutazione hanno contribuito anche prova di italiano (saggio breve di argomento storico o tema di storia). Le prove, specie orali, hanno mirato ad accertare il grado di preparazione raggiunto in ordine ai seguenti obiettivi: possesso dei contenuti studiati tale da permettere la ricostruzione sia di quadri sincronici su una data epoca o su un dato fenomeno sia di quadri diacronici; capacità di analisi del rapporto di causalità fra eventi e fenomeni storici diversi, relativamente alle parti di programma svolte; capacità di esposizione: chiarezza, organicità, uso sempre più ampio e sicuro del lessico specifico; capacità di confrontare le istituzioni del passato fra di loro e con le attuali; capacità di analisi dei fenomeni economici e di questioni politiche che interessano il nostro paese e la comunità internazionale.

E. Valutazione

Nelle singole valutazioni si è misurato il grado di preparazione raggiunto rispetto ai vari obiettivi prefissati. Nella valutazione finale si è tenuto conto anche dei progressi raggiunti rispetto al livello

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di partenza, relativamente ai contenuti e al metodo, della partecipazione, dell’interesse e dell’impegno di studio, della capacità di effettuare collegamenti anche interdisciplinari, dell’autonomia di giudizio dimostrata, dell’eventuale approfondimento personale. Nell’attribuzione dei voti, in fase di valutazione formativa ci si è attenuti alla griglia di riferimento approntata dal Consiglio di Classe; al momento della valutazione sommativa, pur raccogliendo tutte le valutazioni precedenti, si intende evidenziare l’intero processo di maturazione, comprensivo di tutti gli aspetti formativi, didattici, educativi concordati.

L’insegnanteNicoletta Fabio

LatinoRelazione finale

A. Obiettivi raggiuntiIn relazione alla programmazione curricolare, sono stati conseguiti dalla totalità della classe, ma a differenti livelli, i seguenti obiettivi:In termini di conoscenze

conoscenza delle strutture fondamentali della lingua latina nei suoi aspetti morfologici, sintattici e lessicali: la maggioranza della classe possiede tale conoscenza ad un livello pienamente sufficiente; per alcuni alunni il livello è discreto, per altri la conoscenza è invece approssimativa e/o incompleta;

conoscenza dei contenuti disciplinari relativi alla storia letteraria (periodi, autori, testi, generi): per i più risulta pienamente sufficiente, per alcuni discretamente ampia ed organica e in qualche caso approfondita attraverso la lettura individuale di un maggior numero di testi in traduzione ed un personale interesse per i più significativi fenomeni antropologici e culturali che hanno caratterizzato il mondo classico.

In termini di competenze sapersi orientare nella lettura e nella traduzione dei testi latini oggetto di studio, utilizzando

il vocabolario: la quasi totalità della classe necessita a questo proposito del supporto di note esplicative e della guida dell’insegnante;

saper riconoscere i diversi tipi di testo e i generi letterari di appartenenza in base alle loro caratteristiche formali: a questo proposito, alcuni necessitano del supporto di note esplicative, per il resto della classe il livello è più che sufficiente;

saper riconoscere il contenuto e la struttura di un’opera: discreto livello per tutta la classe; saper individuare i dati salienti che caratterizzano la poetica di un autore: a questo proposito,

alcuni necessitano del supporto di note esplicative, per il resto della classe il livello è più che sufficiente;

saper riferire con chiarezza le proprie conoscenze: discreto livello per tutta la classe; alcuni alunni sono anche in grado di organizzare i diversi contenuti sul piano sincronico e diacronico e di esporli con linguaggio particolarmente appropriato.

In termini di capacità capacità logiche: cogliere analogie e differenze, elementi di continuità e di frattura, nelle

diverse fasi di evoluzione della storia letteraria, individuando gli elementi della tradizione che hanno agito, di volta in volta, come modelli e/o come referenti conflittuali;

capacità critiche: confrontare e valutare le diverse interpretazioni; acquisizione, a diversi livelli, di una più matura consapevolezza storica anche in relazione al

presente.22

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La maggioranza della classe ha conseguito tali obiettivi ad un livello complessivamente discreto. Alcuni, oltre ad aver conseguito tali obiettivi in maniera esaustiva, hanno anche dimostrato di aver potenziato attraverso lo studio della disciplina le seguenti capacità:

capacità logiche e critiche: interpretazione autonoma dei testi e formulazione di giudizi personali;

capacità di rielaborazione: organizzazione di percorsi di approfondimento diacronico e sincronico di opere e tematiche, confronto di modelli della letteratura latina con quelli delle letterature moderne;

capacità di utilizzare consapevolmente e autonomamente le conoscenze e le competenze disciplinari acquisite anche in ambito pluri o interdisciplinare e in contesti diversi da quelli dell’apprendimento;

capacità di apprezzare il valore formale dei testi (anche se letti in traduzione);

B. ContenutiPer la storia della letteratura, dopo aver completato lo studio dell’età augustea (Orazio, Ovidio), si è affrontata l’età imperiale, limitandosi allo studio della letteratura pagana ed esaminando le opere dei principali autori inserite nel contesto storico-culturale, quindi in ordine cronologico, ma anche mettendo in luce le caratteristiche specifiche e l’evoluzione dei generi letterari, nonché individuando percorsi tematici. Per il dettaglio dei contenuti, si rimanda all’allegato programma, sottolineando qui l’esiguità delle due ore settimanali previste per una disciplina tanto complessa.

C. MetodologiePerché la trattazione degli argomenti di storia letteraria non risultasse astratta si è dedicata ampia attenzione alla lettura dei testi, presentati dall’antologia e dal manuale con traduzione a fronte; il ricorso a buone versioni italiane è stato reso necessario dallo scarso tempo a disposizione cui si accennava sopra e dalle difficoltà che buona parte della classe ha incontrato nell’approccio diretto ai testi: l’apprendimento della lingua è stato problematico per alcuni fin dal biennio ma rispetto all’esperienza di altre classi nelle quali ho insegnato in passato diversi alunni hanno curato anche gli aspetti linguistici. La lettura diretta dei testi latini, effettuata solitamente sotto la guida dell’insegnante, si è pertanto limitata ai brani indicati nell’allegato programma, anche per evitare di mortificare quegli aspetti della disciplina che più hanno coinvolto la classe e che si sono ritenuti, tutto sommato, più formativi; l’aspetto strettamente linguistico della materia è stato quindi considerato secondario rispetto alla conoscenza della storia letteraria e all’analisi dei contenuti, anche se nella fase di lettura e analisi dei testi si sono richiamate le conoscenze di base della lingua latina e si è stimolata la classe al confronto con l’italiano.Si è cercato di portare l’attenzione degli alunni verso quei motivi poetici e quelle riflessioni teoriche che meglio consentono di evidenziare le relazioni che intercorrono tra la nostra cultura e quella latina, privilegiando comunque le tematiche esistenziali, nonché fornendo spunti per riferimenti pluridisciplinari. Dopo ogni lezione frontale, servita a fornire quadri generali di riferimento al contesto storico-culturale e presentazioni complessive degli autori e delle opere, si è dato ampio spazio agli interventi degli alunni, sollecitandone la partecipazione attiva in fase di lettura e commento dei testi.

D. Materiali didatticiIn primo luogo è stato utilizzato il libro di testo in adozione, M. MORTARINO, M. REALI, G. TURAZZA, Genius loci. Storia e antologia della letteratura latina, voll. 2 e 3, Loescher, Torino 2007.Si è fatto inoltre ricorso a vocabolari ed enciclopedie, materiali critici e testi in traduzione tratti da altre antologie e manuali forniti dall’insegnante, testi letterari e critici in possesso degli alunni,

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forniti dall’insegnante o reperibili presso la biblioteca d’Istituto.

E. Tipologie delle proveLe verifiche formali sono state due nel trimestre (una orale ed una scritta), due nel pentamestre (una una orale ed una scritta per la simulazione della terza prova d’esame, quest’ultima costituita da 2 domande a risposta aperta, con indicazione del numero di righe entro le quali rispondere, e 5 domande a risposta multipla. Le prove scritte, oltre a domande aperte e chiuse sulla tipologia della terza prova, richiedevano analisi e interpretazione di un testo in latino con traduzione a fronte. Le prove orali si sono invece svolte in forma di colloquio intorno agli argomenti del programma svolto: esposizione non solo mnemonica ma ragionata delle conoscenze, contestualizzazione storica, confronti tra autori, analisi formale dei testi e individuazione dei generi di appartenenza, sintesi delle problematiche principali. Vista l’esiguità del tempo a disposizione, si è preso in considerazione qualunque elemento utile alla verifica, tenendo conto degli interventi estemporanei degli alunni, delle loro domande, delle discussioni sorte intorno agli argomenti via via affrontati.

F. ValutazioneNella valutazione delle singole prove si è tenuto conto dei seguenti criteri: ampiezza delle informazioni; competenza linguistica; capacità di contestualizzare; pertinenza e coerenza del discorso in relazione alle questioni poste; capacità di organizzare le conoscenze in un percorso logico; capacità di esporre i contenuti con chiarezza e proprietà di linguaggio; capacità di effettuare gli opportuni collegamenti fra i testi e fra gli autori; capacità interpretativa.Nella valutazione finale si è tenuto conto: dei progressi raggiunti rispetto ai livelli di partenza in relazione agli obiettivi programmati (relativamente ai contenuti e al metodo); della capacità di effettuare gli opportuni collegamenti anche interdisciplinari; dell’autonomia di giudizio dimostrata; della partecipazione, dell’interesse e dell’impegno di studio, degli eventuali lavori di ricerca e di approfondimento personale. Nell’attribuzione dei voti, in fase di valutazione formativa, ci si è attenuti alla griglia di riferimento approntata dal Consiglio di Classe; al momento della valutazione sommativa, pur raccogliendo tutte le valutazioni precedenti dalle quali non si può prescindere, si è voluto tuttavia evidenziare l’intero processo di maturazione, comprensivo di tutti gli aspetti formativi, educativi, didattici concordati.

L’insegnante Nicoletta Fabio

LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

A.sc. 2011 - 2012 classe VC

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E PREPARAZIONE CONSEGUITA

La classe V C del Liceo della Formazione si è dimostrata complessivamente motivata

allo studio della lingua e della letteratura Inglese nel corso dell’anno scolastico e la

maggior parte degli studenti ha affrontato lo studio con impegno crescente; i livelli di

preparazione risultano diversificati: un ampio gruppo di studenti ha raggiunto

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risultati più che sufficienti, mentre alcuni dimostrano una competenza linguistica

molto buona, con conseguente capacità di esprimersi in modo autonomo e corretto.

Un esiguo numero di alunni ancora fatica a conseguire una preparazione accettabile.

METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI

L’azione didattica ha puntato all’integrazione delle condizioni di tipo direttivo,

partecipativo ed autonomo e ha sottolineato l’importanza di valorizzare tutti gli atti

mentali propri del processo di insegnamento-apprendimento: cognitivo, procedurale,

risolutivo, creativo.

Le situazioni didattiche proposte sono state le seguenti:

lezioni frontali ed apprendimento cooperativo, esercitazioni guidate e riflessioni sul

metodo di studio, scambio di informazioni, punti di vista ed opinioni nella risoluzione

di situazioni problematiche, ricerche tematiche ed approfondimenti personali, lavori

in coppia o di gruppo, esercitazioni presso il laboratorio linguistico.

RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITA’ INTEGATIVE

Nel corso dell’anno scolastico è stato effettuato il progetto “Il Mondo in tasca” in

collaborazione con l’Associazione Siena Italian Studies, che ha portato all’attivazione

di gruppi di conversazione con studenti universitari statunitensi, in classe, su

tematiche di attualità.

Più della metà della classe ha ottenuto la certificazione “PET” (Preliminary English

Test); due alunni l’attestazione del livello B2 di conoscenza della lingua ed un’alunna

il livello C1.

MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

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Gli alunni sono stati valutati sulla base della partecipazione alle lezioni e

dell’attenzione in classe, dell’interesse e dell’impegno mostrati anche con lavori di

approfondimento individuale. Sono stati inoltre effettuati colloqui continui in lingua.

Le verifiche formalizzate sono state le seguenti: interrogazioni, tests di comprensione

scritta e orale, prove scritte oggettive strutturate e semistrutturate, composizioni su

traccia, domande su traccia, domande su testi e autori, analisi delle opere lette.

Per quanto riguarda la griglia di valutazione, si rimanda a quella concordata dal

Consiglio di Classe.

La valutazione è stata sempre esplicitata, motivata e comunicata tempestivamente

agli alunni.

MATERIA - SCIENZE DELLA FORMAZIONERELAZIONE FINALE VLASSE V C – LICEO della FORMAZIONEAnno scolastico 2011-2012

Prof. Leandro TASSONI

La classe, composta prevalentemente da ragazze (gli alunni maschi sono soltanto tre), ha mostrato sin dall’inizio del percorso formativo uno spiccato interesse per la disciplina e ciò ha permesso di costruire un rapporto di positiva collaborazione tra il docente e gli alunni proprio nella logica della costituzione di un “gruppo di apprendimento” in coerenza con i dettami della scienza pedagogica contemporanea.

Anche le difficoltà naturali che si incontrano ogni volta che si intraprende un processo di apprendimento di nuovi e più approfonditi contenuti sono state agevolmente superate grazie alla vivacità intellettiva degli alunni, ai loro interessi, alla loro continuità nello studio e al loro desiderio di apprendere. Il continuo riferimento a fatti, a temi cosiddetti sensibili, che le cronache frequentemente forniscono, ha inoltre permesso di fare quei giusti e necessari collegamenti tra la disciplina e la realtà quotidiana. Anche il desiderio di acquisire strumenti idonei per leggere la società, i comportamenti umani, con il trascorrere dei mesi è aumentato. Particolare risalto durante il percorso è stato dato allo studio della pedagogia e della sociologia come strumenti di crescita e di formazione capaci di far nascere in ogni alunno un pensiero autonomo e anche critico. Talvolta temi etici, sociali e politici, come l’immigrazione, l’identità, il razzismo, la complessità, sono stati letti e argomentati con le ipotesi e gli studi degli autori incontrati nello studio delle Scienze Umane.

PREPARAZIONE CONSEGUITA

Nel rispetto degli obiettivi generali indicati nella programmazione di inizio anno la classe ha acquisito capacità e stili cognitivi adeguati per leggere la realtà e nel contempo ha maturato uno spiccato senso critico e argomentativo intorno a problemi e temi coerenti con la disciplina; ha

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inoltre acquisito la capacità di creare collegamenti tra fatti ed eventi in una logica di interdisciplinarità mostrando uno spiccato senso di consapevolezza e coerenza tra le problematiche delle Scienze Umane e la società del nostro presente. La classe inoltre è capace di far interagire i saperi e sa discutere un problema tenendo presente anche il proprio punto di vista.

METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO

Le metodologie didattiche adottate sono state sempre improntate al dialogo. La classe si è spesso connotata come una comunità dialogante e lo scambio tra l’insegnante ha rappresentato a volte il punto di partenza per la lezione. La lezione frontale è servita prevalentemente per offrire stimoli di riflessione e opportunità di apprendimento agli alunni e ogni alunno è sempre stato libero di esprimersi e di offrire il proprio contributo per l’accrescimento del sapere disciplinare. 1/2

MODELLO VALUTATIVO

Le valutazioni sono state sia scritte che orali e si è dato importanza alle conoscenze specifiche degli argomenti, alla capacità logica nell’esposizione e alla capacità di elaborazione critica e creativa.

Siena 06.06.2012

Prof. Leandro TASSONI

Relazione finale di: F I L O S O F I A

Classe: V° C Insegnante: Patrizia Quadarti

Premessa deontologica e fondamenti della disciplinaIl piano nasce dal confronto fra colleghi del medesimo dipartimento disciplinare che porta alla condivisione dei fondamenti formativi delle discipline che caratterizzano tale dipartimento e che deve supportare la piena libertà di insegnamento di ogni singolo docente nella creativa ricerca di una strategia comunicativa all’interno della specificità di ogni classe.L’educazione filosofica deve contribuire a consolidare il possesso degli strumenti della comunicazione, andando a rinforzare le capacità argomentative e l’impegno alla riflessione, costruire quindi uno strumento indispensabile per la formazione di personalità critiche.Facendo proprie, quindi, quelle che sono le finalità dell’area persona-cittadino, lo studio della filosofia deve favorire la formazione di persone autentiche, capaci di dare una propria interpretazione del mondo e della vita, costruendo così la propria individualità pur nel rispetto degli altri.

Presentazione della classeLa classe V° C è costituita da 25 alunni (22 studentesse e 3 studenti) ed ha conservato nel tempo le dinamiche che la hanno caratterizzata.

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Gli studenti, nel corso dell’anno hanno avuto un atteggiamento positivo nei confronti dello studio della disciplina pur diversificando il proprio comportamento e quindi i risultati raggiunti, in relazione al proprio modo di essere. Correttezza, atteggiamento propositivo e non di rado viva partecipazione alla lezione, hanno caratterizzato il rapporto degli alunni con le argomentazioni proposte.Quindi i risultati che gli studenti hanno conseguito sono in generale apprezzabili, infatti una parte della classe ha mostrato di possedere una preparazione puntuale, frutto di uno studio consapevole e personalizzato; altri, nonostante l’impegno profuso, presentano ancora difficoltà nell’organizzazione del lavoro e nella rielaborazione personale delle tematiche proposte.

Modello di apprendimento insegnamentoLa convinzione che per poter lavorare in modo efficace e produttivo sia fondamentale preoccuparsi del benessere psicologico degli alunni coinvolti nel processo educativo mi ha portato ad adottare il metodo integrato, puntando sull’aspetto relazionale inteso come momento portante del processo di apprendimento, in quanto il benessere o malessere individuale stanno proprio nella qualità dell’interazione, che permette anche di valorizzare le potenzialità degli alunni, di correggere i loro errori, evitando qualsiasi tipo di svalutazione critica o di giudizio di valore.In ragione di ciò il mio ruolo è stato caratterizzato da onestà intellettuale, chiarezza di intenti che ho esplicitato, disponibilità all’ascolto.A livello propriamente metodologico ho utilizzato la lezione frontale perché mezzo che permette la trasmissione delle conoscenze in tempi relativamente brevi ad un numero elevato di persone. Importante è stato anche l’utilizzo della lezione discussione per il confronto e la valutazione di quanto proposto, tutto questo anche suffragato da presentazione di esperienze, di punti di vista, di riflessioni personali a che grazie a letture appropriate ed all’utilizzo di tutto il materiale utile per il processo di apprendimento.Il programma di filosofia effettivamente svolto non corrisponde fedelmente a quanto ipotizzato ad inizio anno scolastico, perché il ridotto numero di ore settimanali assegnate all’insegnamento della disciplina e le vacanze che nel corso dell’anno hanno coinciso con i giorni in cui erano previste le lezioni mi hanno costretto a svolgere un programma ridotto rispetto a quello preventivamente proposto.

Valutazione del processo di apprendimentoLa valutazione è stata attuata in due momenti: una prima valutazione durante il processo educativo, in itinere, tesa a correggere e potenziare le conoscenze, competenze, capacità raggiunte ed un sommativa che ha tenuto conto del modo di essere, della partecipazione, dell’interesse, delle conoscenze possedute, quindi tutti gli aspetti personali e didattici ritenuti indispensabili per una corretta valutazione.Nello specifico sono state effettuate prove e simulazioni simili a quella che sarà la terza prova di esame, allo scopo di evidenziare lacune, chiarire dubbi, organizzare in modo sintetico le idee, i problemi ed il linguaggio.Inoltre sono state effettuate interrogazioni orali per valutare le conoscenze possedute e la comprensione degli argomenti trattati.

Siena, 15 Maggio 2012 L’Insegnante Patrizia Quadarti

CLASSE 5C

RELAZIONE FINALE

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Materia SCIENZE SPERIMENTALI – GEOGRAFIA GENERALE E ASTRONOMICA

PERCORSO DIDATTICO EDUCATIVOLo studio delle scienze naturali, articolato nelle Scienze della Terra durante il primo biennio, Scienze sperimentali comprendenti

Biologia, Chimica ed elementi di Geografia astronomica e Geologia nel triennio, è stato affrontato dalla classe con sufficiente interesse,

e, per un gruppo di studentesse, con più manifesta curiosità e partecipazione al dialogo educativo, che hanno facilitato nel quinquennio

l’acquisizione di un metodo di studio autonomo ed efficace nelle discipline scientifiche. Alcune alunne invece hanno spesso incontrato

difficoltà nel collegamento logico, nei linguaggi simbolici, nelle procedure di applicazione e di analisi; lo studio delle discipline è stato

pertanto svolto su percorsi guidati e ripetuti, ma che hanno permesso comunque di raggiungere con sicurezza gli obiettivi programmati

di conoscenza, che in alcuni casi risulta anche ampia e articolata.

In relazione alla programmazione iniziale dell’ultimo anno sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE: il livello medio delle conoscenze sugli argomenti trattati risulta discreto, con punte di livello più che buono per alcune

studentesse costantemente studiose e particolarmente interessate alla materia, strettamente sufficiente per poche, meno assidue

nell’impegno individuale perché meno interessate o portate allo studio della disciplina, complessivamente poco efficace per

rielaborazione e collegamento dei contenuti.

Alcuni itinerari didattici ( Storia della Terra; dinamica esogena e cenni di stratigrafia; idrosfera; parte della atmosfera e climatologia) non

sono stati trattati se non in cenni e riferimenti, per necessità di spiegazioni ripetute, o aumento delle ore dedicate allo studio di altre

unità didattiche. Lo studio delle rocce, inserito nel libro di testo della disciplina, è stato ridotto ad elementi essenziali perché già

affrontato nel programma della prima classe.

COMPETENZE: la competenza lessicale risulta generalmente collegata al livello di conoscenze conseguite; è precisa e articolata per

alcune, sufficientemente chiara per la maggior parte degli alunni, incerta per poche che non hanno evidenziato motivazione ad uno

studio più approfondito. Occorre precisare che tale valutazione riguarda prove prevalentemente scritte, e che parte delle studentesse ha

spesso evidenziato incertezze nella sintesi e nella esposizione orale.

Non risultano invece a livello apprezzabile le competenze su applicazione di formule e leggi per lo svolgimento di esercizi o semplici

problemi, per la difficoltà di molti nella rielaborazione logica e per il poco tempo dedicato in classe a questo obiettivo.

La materia è stata pertanto svolta privilegiando gli aspetti di conoscenza generale, descrittiva, discussione e loro collegamento a

esperienze dirette, a eventi di attualità o informazioni in possesso degli studenti.

CAPACITA: riguardo all’obiettivo di conseguire una visione sistemica dei processi naturali, la classe ha maturato una capacità

generalmente apprezzabile nella sintesi delle conoscenze acquisite e nel collegamento dei nodi concettuali più importanti dell’itinerario

didattico proposto, pur con livelli molto differenziati individualmente. Meno sicura appare la capacità di analisi di problemi e situazioni, la

deduzione logica e la scelta di risposte o soluzioni. Tranne che per poche alunne, è risultata talora evidente la difficoltà di risolvere

quesiti a test con scelta multipla nelle risposte, modalità di verifica più volte presentata nelle prove di valutazione e di simulazione svolte

durante l’anno scolastico. Nel complesso si è privilegiato l’aspetto descrittivo degli elementi strutturali e fenomenologici della disciplina,

guidato dal libro di testo e dagli appunti delle spiegazioni, con pochi ampliamenti su fonti diverse, mantenendo l’approccio allo studio

della materia già mostrato dall’inizio dell’anno e più consono allo stile di apprendimento della classe.

CONTENUTI DISCIPLINARI Vedi allegato

METODI E STRUMENTIIl lavoro è stato svolto tramite lezioni frontali, impostate quanto possibile in modo problematico, sollecitando e guidando l’individuazione

e la sistemazione di dati e prove, la deduzione e la comprensione di ipotesi e possibili spiegazioni. Oltre al libro di testo sono stati

utilizzati campioni, modelli, grafici e tabelle, carte geografiche e tematiche, audiovisivi a disposizione quale materiale didattico nell’aula

di Scienze dell’Istituto.

Brevi verifiche formative con domande ed esercizi applicativi hanno valutato la comprensione dei nuovi contenuti, con eventuale

sostegno o rinforzo tramite ulteriori spiegazioni in caso di comprensione incompleta.

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PROVE DI VERIFICA E ATTIVITA DI SOSTEGNOLe verifiche sommative sono state impostate su più argomenti relativi ad un itinerario didattico ampio, al fine di potenziare e valutare il

collegamento sistemico delle conoscenze, la loro sintesi e padronanza lessicale, e sono state svolte con prove scritte strutturate

(domande aperte, quesiti a scelta multipla, definizioni, esercizi vero – falso ), valutate con voto secondo i criteri accordati nel Consiglio

di Classe.

Nelle prove di verifica stesse sono state riportate le correzioni scritte, sia per facilitare il recupero individuale, sia per rinforzare e

ordinare le conoscenze. In tal modo sono state limitate le ore curricolari destinate alle attività di recupero, con interventi nelle lezioni

successive allo svolgimento e correzione delle prove di verifica.

ATTIVITA INTEGRATIVELa classe ha partecipato ad una lezione presso il Planetario di Firenze.

Siena, 7 Giugno 2012 L’insegnante Teresa Persiano

Disegno e storia dell'arte Prof. Frati FedericoRelazione finale classe VC

PresentazioneAl mio primo incontro con la classe, lo scorso anno, le alunne dimostravano una buona curiosità culturale ed una disponibilità al dialogo educativo che ha favorito da subito l’instaurarsi di un proficuo rapporto di lavoro. L’interesse per i linguaggi non verbali, la sensibilità per i codici comunicativi della modernità e ed il coraggio di mettersi in gioco nella produzione di messaggi originali le ha rese particolarmente reattive alle proposte didattiche multimediali ed espressive in genere nonostante una coesione del gruppo non sempre adeguata alla loro maturità. Sul piano del profitto scolastico tutte le alunne si sono dimostrate in grado di fronteggiare con successo le proposte didattiche, riuscendo in qualche caso ad approfondirle ed interiorizzarle autenticamente. E’ presente, infatti, un gruppo di studentesse in grado di fornire buoni risultati sia sul piano critico che su quello espressivo, le cui abilità si sono consolidate nel corso del biennio. Ci sono poi alcune ragazze che sembrano aderire alla materia su piano prevalentemente affettivo e riescono a sopperire con l’impegno alle incertezze critiche che permangono, altre che approcciano la disciplina ad un livello intuitivo e conseguono risultati più superficiali. Le situazioni precarie sono quasi del tutto assenti anche grazie alle attività del disegno che aiutano tutte a raggiungere la sufficienza. Dovendo riassumere il quadro in un giudizio sintetico, questo può ritenersi mediamente più che discreto.

ConoscenzePur con le inevitabili sfumature, in questo ambito, tutte le alunne raggiungono un livello di preparazione valutabile positivamente. Si evidenzia infatti un congruo gruppo di alunne che evidenziano livelli di conoscenza buoni, un gruppo intermedio (più numeroso) con conoscenze comunque più che sufficienti, un terzo (esiguo) gruppo con conoscenze inficiate da una certa superficialità ma ancora accettabili.Obiettivi interamente(i) o parzialmente(p) raggiunti:Conoscere gli elementi fondamentali del codice visuale ed il loro concorso nel definire le caratteristiche espressive di una forma o di uno stile [(i) da tutti gli studenti]Conoscere essenziali elementi biografici di alcuni artisti studiati [(i) da tutti gli studenti]Conoscere gli elementi fondamentali dei principali codici stilistici (classico, romantico, realista, impressionista, simbolista, espressionista, cubista, astrattista, futurista etc…) [(i) dalla maggioranza degli studenti]Conoscere le poetiche degli artisti inseriti nella programmazione e le correnti culturali cui hanno dato vita [(i) dalla maggioranza degli studenti]

CompetenzeSempre riferendosi a livelli piuttosto elevati, si registra in questo ambito una minore uniformità rispetto alle conoscenze. Per la storia dell'arte la competenza fondamentale è quella relativa all’analisi degli aspetti formali e semantici di un testo visivo, si richiede pertanto il concorso in ugual misura di conoscenze e capacità astrattive e le ultime sono nel gruppo, più diversificate. Inoltre questa abilità sottintende il possesso di altre capacità/competenze trasversali, quali quelle espositive, variamente distribuite, nonché l’efficacia del metodo di studio che influenza inevitabilmente l’estensione dell’analisi e quindi la ricchezza dei dati da utilizzare, anch’essa non identica tra gli

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studenti. Si individuano pertanto sostanzialmente gli stessi tre livelli di prima con una leggera flessione numerica nelle fasce più alte. Per il disegno, invece, avendo scelto di subordinare il quadro delle abilità tecniche al piano espressivo, possiamo indicare un complessivo progresso nelle competenze di metaforizzazione e trasformazione simbolica dei messaggi visivi anche negli studenti meno dotati. Quasi tutti hanno infatti saputo adottare nella loro produzione forme ricche nei significati e piuttosto evolute nei significanti. Obiettivi interamente(i) o parzialmente(p) raggiunti:Saper collocare storicamente gli artisti, le opere, le correnti [(i) da tutti gli studenti]Saper analizzare la struttura di un’immagine sul piano formale e su quello semantico[(i) da tutti gli studenti]Saper individuare il valore espressivo di un testo visivo; [(i) da alcuni studenti (p) dalla maggioranza]Saper impiegare il lessico specifico della disciplina [(i) da alcuni studenti (p) dalla maggioranza]Riconoscere un’opera d’arte come un codice propositivo, ambiguo e molteplice. [ (p) e solo da alcuni studenti]Superare gli stereotipi del gusto nella produzione di immagini [(i) da quasi tutti gli studenti]Saper attivare dei processi di metaforizzazione e trasformazione simbolica[ (i) da quasi tutti gli studenti]

CapacitàCome già anticipato si osservano in questo ambito inevitabili sfumature. Dalla riflessione sulle immagini della storia dell'arte e le implicazioni storiche, filosofiche, psicologiche, letterarie, insite in essa, sono scaturite alcune sintesi efficaci dagli studenti più dotati di capacità intuitive, logico-critiche, espressive. Nel gruppo intermedio le doti di sintesi risultano mediamente inferiori a quelle di analisi e la fluidità ideativa, sembra frenata da una maggiore concretezza. Nel terzo gruppo l’analisi resta limitata a concetti essenziali e la rielaborazione appare talvolta superficiale.Anche in questo caso, più positivo è il quadro del disegno dove si rileva un maggior numero di studenti in grado di perseguire la ricerca di un linguaggio autonomo con codici diversi (grafico, pittorico, plastico, fotografico, letterario) da impiegare con originalità e spigliatezza.Obiettivi interamente o parzialmente raggiunti: Effettuare collegamenti tra i contenuti disciplinari [(i) da quasi tutti gli studenti]Effettuare collegamenti tra i contenuti di discipline diverse [(i) da alcuni studenti (p) dalla maggioranza]Sviluppare le proprie ipotesi ermeneutiche [(p) e solo da alcuni studenti]

Sviluppare un linguaggio espressivo originale e autonomo [(i) dalla maggioranza degli studenti]

MetodologiePer la storia dell'arte, si sono compiute lezioni frontali con la spiegazione degli argomenti e la letture delle immagini. Si è cercato di fornire agli studenti un metodo di indagine per l’analisi dei testi visivi centrato sul confronto e teso a sviluppare le loro competenze critiche sia sul piano semantico che stilistico. Di molte opere o correnti abbiamo suggerito una lettura formale, cercando di indicare l’evoluzione storica del linguaggio pittorico, proponendo talvolta analisi tematiche del tipo: storia del colore, della linea, della tecnica pittorica, antitesi razionale/irrazionale, statico/dinamico etc… In ogni caso la trattazione ha privilegiato la riflessione sui nuclei di contenuto fondamentali, trascurando la sterile elencazione dei dati riferibili ad un mero sapere nozionistico a favore di un coinvolgimento diretto con i codici stilistici ed il loro valore semantico ed espressivo.

Per il disegno, sono stati scelti titoli in grado di sollecitare la sensibilità espressiva degli studenti attraverso un piccolo concorso interno in cui loro stessi hanno proposto e selezionato a maggioranza i temi di “innesco” per il lavoro creativo. L’attività si è svolta poi a casa, ma l’insegnante ha utilizzato i momenti di verifica e valutazione come indirizzo delle ricerche individuali e incoraggiamento delle opzioni linguistiche più interessanti.

Materiali didatticiPer la storia dell'arte, il principale sussidio didattico è stato il libro di testo: "Dell’arte e degli artisti" di P. Adorno e G. Mastrangelo edizioni G. D'Anna, tomi 3 e 4. Le attività di disegno si sono svolte, come accennato, sfruttando le potenzialità espressive dei materiali più disparati.

VerificheLa conoscenza dei moduli di contenuto della storia dell'arte è stata verificata con prove scritte a tipologia mista in ciascun quadrimestre, alternando quesiti a risposta aperta, (con immagini da descrivere e temi a carattere generale) e questionari a scelta multipla con 4 opzioni che è stata la tipologia nettamente prevalente. Questi momenti di verifica sono coincisi, talvolta, con le simulazioni della terza prova, previste per la classe in vista dell'esame di stato (disponibili per una consultazione in apposito fascicolo). Le valutazioni del disegno, si sono svolte in modo flessibile e, a seconda

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dei casi, si sono soffermate sulle prove grafiche o sulla validità dei percorsi progettuali concepiti, nel corso dell'anno dagli studenti.

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Siena 29/05/2012 L’insegnante

Federico Frati

EDUCAZIONE FISICA

Prof.ssa Francesca Soldani

Relazione finale della classe 5C Liceo della formazione S. Caterina da SienaAnno scolastico 2011\2012

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe è composta da 25 alunni, di cui 3 maschi e 22 femmine.Questo è stato il mio quarto anno di insegnamento nella classe.Per la maggior parte degli alunni l’impegno e la motivazione sono stati costanti. Quasi tutti gli studenti si sono mostrati interessati e attivamente partecipi, sia nello svolgimento delle lezioni pratiche, sia negli approfondimenti teorici. L’atteggiamento generale della classe è stato positivo e rispettoso. Anche quest’anno si è reso obbligatorio l’utilizzo di circa 20 minuti della lezione per lo spostamento dalla palestra alla scuola (data la diversa ubicazione delle due strutture).I risultati raggiunti riguardo alla tollerabilità di un carico di lavoro sub-massimale, circa l’esecuzione di movimenti con escursione articolare ampia, riguardo al controllo segmentario e all’adeguamento dei movimenti più complessi alle diverse situazioni spazio-temporali, sono stati per la maggior parte della classe buoni, alcuni studenti hanno raggiunto livelli ottimi. I ragazzi hanno mostrato di possedere i fondamentali per il gioco di squadra e tutti sono stati in grado di sapersi organizzare nel lavoro autonomo. E’ stato loro richiesto l’uso di un linguaggio specifico per descrivere i movimenti e gestire una breve seduta di allenamento e la capacità di saper ascoltare, analizzare, sintetizzare, rielaborare, trasformare, un comando verbale in gesto motorio collegandolo alle variabili spazio-temporali.

METODI E STRUMENTI

Le lezioni si sono svolte in forma frontale, in situazioni di autogestione, di problem-solving, per far sì che gli allievi arrivassero ad una cosciente osservazione delle proprie possibilità. Spesso gli alunni sono stati posti in situazioni globali di gioco, dalle quali poi risalire all'analisi del gesto specifico. E' stata sottolineata l'importanza di un buon uso della palestra

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con i suoi attrezzi e del campo di atletica, sia per il rispetto degli ambienti-strutture, sia per la prevenzione degli infortuni.

Sono stati utilizzati palloni da basket, pallavolo, pallamano, palle mediche, panche, corde, tappetini, piccoli attrezzi per circuiti di destrezza, scala curva, volani e racchette da badminton.

Gli alunni hanno fatto uso del libro di testo in adozione ( “In Perfetto equilibrio”-Del Nista, Tasselli-Ed.G.D’Anna) e di materiale fornito dall’insegnante.

ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE DAL DOCENTE NELL’INTERO ANNO SCOLASTICO: 59

STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE:

Proposte di situazioni esercizi per verificare il livello motorio raggiunto, tanto nelle discipline individuali che in quelle di squadra. Verifiche nel metodo, cioè sul riconoscimento e la comprensione da parte degli alunni del processo per effettuare la prestazione. Per la parte teorica: verifiche orali sull'attività svolta.

Nella valutazione si è tenuto conto delle conoscenze acquisite, della chiarezza espositiva, dell'applicazione e dei progressi conseguiti, dell'impegno e della partecipazione dimostrati con voti da 1 a 10, attenendosi per quanto possibile anche nella parte pratica ai criteri di valutazione sotto elencati:

1-2 : Prova non eseguita o completamente errata.

3-4 : Diffusi e gravi errori o prova eseguita non corrispondente alla richiesta per mancato impegno.

5 : Numerosi errori anche se non gravi o prova tentata ,ma non riuscita.

6 : Rispondente agli obiettivi minimi.

7-8 : Prova soddisfacente, non sempre approfondita.

9-10 : Prova approfondita, con accuratezza dei particolari.

Siena lì, 11 Maggio 2012.

Relazione della prof.ssa Marianna D’Oria

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Materia: Multimedia

Il lavoro per Multimedia nella classe 5^C, svolto in parte in compresenza con il docente di Fisica, è stato incentrato essenzialmente sulla realizzazione da parte delle alunne di progetti multimediali ed ipertestuali di contenuto inerente alla Fisica con il programma Power-Point.

A ciascuna alunna è stato assegnato un tema, per lo più collegato al programma di Fisica Moderna dell'anno in corso, sul quale svolgere ricerche sia autonomamente che con l'assistenza dei docenti, utilizzando sia fonti cartacee che la rete Internet; alle alunne è stato poi richiesto di realizzare una presentazione sul proprio tema, mediante il programma Power-Point.

Nella seconda parte dell’anno scolastico ciascuna alunna ha realizzato una presentazione multimediale con Power-Point attraverso ricerche ed approfondimenti su un argomento a piacere di fisica o di matematica.

Oltre alle verifiche periodiche dello svolgimento dei lavori, effettuate durante tutto il corso dell'anno scolastico, ad ogni alunna è stato richiesto di esporre ed illustrare ai docenti ed al resto della classe i lavori compiuti. Tali lavori sono stati valutati sia sotto il profilo della capacità di utilizzare gli strumenti multimediali, sia sotto il profilo dell’approfondimento e della conoscenza dei contenuti, sia per le capacità espositive.

Nel complesso la classe, relativamente all’impegno nell'affrontare i temi proposti, si è dimostrata partecipe ed interessata, le alunne hanno sempre lavorato con continuità e responsabilità, pervenendo ad un progressivo perfezionamento della loro progettazione rispetto ai livelli di partenza.

Siena, 15 maggio 2012

Anno scolastico 2011/2012Relazione finale Materia I.R.C. Classe V C

Le finalità generali della disciplina che erano state programmate all’inizio dell’anno all’interno dell’area Persona e cittadino sono state raggiunte. Gli alunni sono stati accompagnati dall’insegnante in un cammino d’acquisizione personale di competenze di comprensione della realtà e della natura umana inerenti in particolare i vari stili di vita presenti nella società, il rispetto della dignità umana, le scelte politiche e sociali riguardanti la solidarietà, la giustizia e la pace. Gli alunni sono stati inoltre avviati ad considerare i modi di agire personali e la loro coerenza con l’essere persone umane e cittadini.

OBIETTIVI RAGGIUNTIIn relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in

termini di:CONOSCENZE

1. Gli alunni sono in grado di descrivere l’ambito dell’esperienza umana identificato come “etico” e riguardante la persona in relazione con se stessa, con gli altri e con l’ambiente nel quale vive.

2. Gli alunni sono in grado di fornire indicazioni di massima per una sintetica, ma corretta trattazione delle principali tematiche etiche.

3. Gli alunni sono in grado di identificare i vari modelli etici presenti nel pluralismo culturale contemporaneo.

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COMPETENZE1. Gli alunni sono in grado di comparare e correlare le conoscenze acquisite con l’esperienza

personale e sociale (cattolicesimo e/o altre confessioni cristiane, altre religioni, vari sistemi di significato).

2. Gli alunni sono in grado di comprendere ed utilizzare quasi sempre in modo adeguato i termini che si riferiscono al linguaggio religioso.

3. Gli alunni sono in grado di utilizzare le conoscenze acquisite per elaborare scelte quotidiane ed esistenziali di responsabilità e rispetto nei confronti dell’ambiente, del Creato, degli altri esseri umani.

CAPACITA’1. Gli alunni sono in grado di rielaborare personalmente i contenuti.2. Gli alunni sono in grado di analizzare fonti e documenti in modo logico e critico.3. Gli alunni sono in grado di operare sintesi e connessioni tra ambiti disciplinari diversi.

CONTENUTIIl ritmo accelerato con il quale si sono evolute e continuano ad evolversi scienza e

tecnologia in campo medico e biologico e le consistenti ripercussioni che le nuove conquiste da esse acquisite hanno sulla vita dell’uomo, rendono necessaria una costante riflessione di ordine etico. Da qui il processo di profondo e rapido sviluppo che, in breve tempo, ha avuto la bioetica, nata da non molti decenni. Mi sono quindi proposta di contribuire ad un’opera di seria informazione, offrendo un quadro abbastanza ampio dei temi principali, con la preoccupazione di garantire una conoscenza appropriata dei termini delle questioni e dei nodi critici che ad esse fanno capo, con l’obiettivo di individuare i criteri in base ai quali procedere nella formulazione del giudizio morale e negli orientamenti da assegnare alla ricerca ed alla sperimentazione. Partendo dalla definizione del termine etica sono stati affrontati i principali temi legati a questo ambito: la bioetica, la sessualità, la politica e l’ambiente.

Evidentemente tali problemi hanno chiamato in causa il rapporto tra religione e cultura svoltosi nel Novecento. In particolare si è cercato di trattare il problema della esistenza/non esistenza di Dio, il rapporto tra la fede e la scienza, le risposte di alcune grandi religioni mondiali e delle Chiese cristiane riguardo ai problemi suddetti; il cambiamento negli stili di vita, fondato per il credente non solo su una riflessione filosofica culturale, ma anche teologica riguardante la responsabilità dell’essere umano nei confronti del Creato.

METODOLOGIEI nuclei tematici proposti sono stati affrontati secondo una logica di correlazione fra

teologia, fenomenologia religiosa e scienze umane. Il coordinamento interdisciplinare appare evidente in questo tipo di insegnamento, sia per gli argomenti affrontati, che per il metodo di lavoro usato: riferimenti alla storia, alla filosofia, all’arte, alle scienze, alla letteratura, hanno accompagnato costantemente il lavoro della classe. Costante è stato anche il riferimento a problemi di attualità, finalizzato ad una maggiore comprensione critica del presente per un più efficace e consapevole inserimento dei diversi dibattiti culturali in corso.

Oltre alla classica lezione frontale, l’attività didattica è stata corredata da esercitazioni, da letture e lavori individuali e di gruppo che hanno permesso un corretto approfondimento delle tematiche.

I materiali didattici utilizzati sono stati il libro di testo, video e brani tratti da AA.VV.. Una parte di questo materiale è stato selezionato e scelto da ognuno dei 10 alunni che hanno frequentato sin dalla prima classe la materia.

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TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Oltre alle conversazioni finalizzate a verbalizzare concetti, a definire ipotesi interpretative, a

sintetizzare i contenuti svolti e ad analizzare e comparare fatti e fenomeni, sono state utilizzate esercitazioni individuali e di gruppo ordinate all’approfondimento, all’estensione ed al trasferimento di concetti e relazioni già conosciuti.

VALUTAZIONEI criteri di valutazione sono stati i seguenti:1. Partecipazione, intesa come capacità d’intervenire in modo pertinente nel dialogo educativo.2. Interesse, inteso come grado d’apprezzamento manifestato dall’alunno nei confronti delle

tematiche affrontate.3. Conoscenza dei contenuti e capacità di rielaborarli personalmente.4. Comprensione ed uso di un linguaggio specifico.5. Capacità di riferimento alle fonti ed ai documenti.E’ stata oggetto di valutazione anche l’osservazione delle dinamiche presenti in classe durante il

lavoro (atteggiamenti e comportamenti) e la partecipazione al dialogo educativo.La tabella usata per la corrispondenza tra voti e giudizi è quella presentata nella

programmazione iniziale.

Siena, 10 maggio 2012

Silvia Maffei

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Allegato C

Programmi svolti

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA- CLASSE V C

TESTO UTILIZZATO: R. Bruscagli/ G. Tellini- “ Itinerari dell'invenzione” ( vol. 4)

Neo-classicismo e Pre-romanticismo: caratteri generali

J. Winckelmann: “ Nobile semplicità e quieta grandezza” ( pag. 19)

U. Foscolo: vita ed opere più significativeDa “ Le ultime lettere di Jacopo Ortis”: Lorenzo Alderani e il tradimento di Campoformio (pag. 74); La gita ad Arquà: Teresa, il signor T. e Odoardo ( pag.76); L'incontro con Parini ( pag.81)I “Sonetti”: “ Alla sera” ( pag.99); “ A Zacinto” ( pag. 104); “ In morte del fratello Giovanni” ( pag. 106)“ Dei Sepolcri”: struttura generale dell'opera e lettura e parafrasi dei seguenti passi: dal v.1 al v. 90; dal v. 151 al v. 295 ( esclusi i versi dal 213 al 225)“ Le Grazie”: caratteri generali

Il Romanticismo italiano in rapporto a quello europeo: affinità e differenze

G. Berchet: “ Una letteratura per il nuovo pubblico borghese” ( pag. 218)

A. Manzoni e il romanzo storico: caratteri del genere e storia del capolavoro manzoniano

G. Leopardi: vita ed opere, con particolare attenzione alla lettura dei “ Canti” più significativi“ Gli idilli”: “ L'infinito” ( pag. 406); “ Alla luna” (pag. 415)“ I grandi idilli”: “ A Silvia” (pag. 444); “ Il sabato del villaggio” ( pag. 463) ; “Canto notturno di un pastore errante dell'Asia” ( pag. 467)Dal “ Ciclo di Aspasia”: “ A se stesso”( pag. 489)“ La ginestra”: conoscenza dei contenuti generali dell'operaDa “Lo Zibaldone”: “ Il vago e l'indefinito” ( pag. 424); “ Ogni giardino è quasi un vasto ospitale” (pag. 425)Da “ Le operette morali”: “ Dialogo della Natura e di un Islandese” (pag. 431); “ Dialogo di un venditore d'almanacchi e di un passeggere” (pag. 481)

Testo utilizzato: R. Bruscagli/ G. Tellini: “ Itinerari dell'invenzione” (vol. 5)

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La letteratura della nuova Italia: la Scapigliatura, Carducci e Verga

La Scapigliatura: caratteri generali

G. Carducci: vita ed opere principaliDa “Rime nuove”: “ Davanti S. Guido” (pag. 61); “ Pianto antico” ( pag.71)

Naturalismo e Verismo: caratteri generali

G. Verga: vita ed opere principali

Da “ Vita dei campi”: “Rosso Malpelo” ( pag. 222)Da “Novelle rusticane”: “ La roba” ( pag. 260)Conoscenza della trama e delle principali tematiche dei due romanzi del “ Ciclo dei vinti” ( “ I Malavoglia”, di cui è stata analizzata la PREFAZIONE, e “ Mastro Don Gesualdo”)Lettura integrale di uno dei due romanzi a scelta dello studente

Baudelaire e la nascita della poesia moderna: lettura di “ L'albatro” (pag. 115); “ Corrispondenze” ( pag. 116) da “ I fiori del male” La crisi di fine Ottocento e il Decadentismo italiano in rapporto a quello europeo

G. Pascoli: vita ed opere principaliDa “Il fanciullino”: “ Il poeta fanciullo e la poetica della meraviglia” ( pag. 457)Da “ Myricae”: “ Lavandare” ( pag. 464); “ X Agosto” ( pag. 475)Da “ Canti di Castelvecchio”: “ Il gelsomino notturno” (pag. 497); “ Nebbia” ( pag. 501)

G. D'Annunzio: vita ed opere principaliDa “ Il piacere”: “ Il ritratto di Andrea Sperelli” ( in relazione ai romanzi “ A ritroso” di J. K. Huysmans e “ Il ritratto di Dorian Gray” di O. Wilde-pag.557)Dall'esteta al superuomo:cenni al romanzo “Le vergini delle rocce” e alla produzione teatrale“ Le laudi”: caratteri generali; lettura e commento di “La pioggia nel pineto” ( pag. 583)

Testo utilizzato: R. Bruscagli/ G. Tellini: “ Itinerari dell'invenzione” (vol. 6)

Le inquietudini del primo Novecento ( cenni alle riviste fiorentine, ai Crepuscolari e ai Futuristi-lettura in fotocopia del Manifesto di F. T. Marinetti)

Gli sviluppi della narrativa: L. Pirandello e I. Svevo

Pirandello: vita ed opere principaliDa “ L'umorismo”: Il sentimento del contrario” ( pag. 342)Lettura integrale di “ Il fu Mattia Pascal”o “ Uno, nessuno, e centomila” a scelta dello studenteLa produzione teatrale: conoscenza della trama e delle più significative tematiche di “ Sei personaggi in cerca d'autore” e “ Enrico IV”

Svevo: vita ed opere principali Lettura integrale di “ Senilità” o “ La coscienza di Zeno” a scelta dello studente

Il rinnovamento della poesia con Ungaretti, Montale e Saba

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G. Ungaretti: vita ed opere principaliDa “ L'allegria”: “ Veglia” (pag. 143); “ Fratelli” ( pag. 144); “ S. Martino del Carso” ( pag. 153); “ Soldati” (pag. 156)Da “ Il dolore”: “ Giorno per giorno”-5,7,8 ( pag. 167)

E. Montale: vita ed opere principaliDa “ Ossi di seppia”: “ Non chiederci la parola” ( pag. 613); “ Meriggiare pallido e assorto” (pag. 614); “ Spesso il male di vivere” ( pag. 616)Da “ Le occasioni” “ Non recidere, forbice, quel volto” ( pag. 632); “ La casa dei doganieri” (pag. 633)

U. Saba: vita ed opere principaliDa “ Il canzoniere”: “ La capra” (pag. 97); “Trieste” ( pag. 99); “ Città vecchia” ( pag. 100)

Della terza cantica della “ Divina Commedia” è stata proposta la lettura di alcuni passi tratti dal Canto I ( v. 1-36); Canto VI ( v. 1-126); Canto XVII ( v. 13-142)

Siena 6/06/2012 La docente Marta Fusai

Storia

Europa e mondo nella seconda metà dell’Ottocento L’unificazione tedesca e la Germania di Bismark.La guerra di Secessione negli Stati Uniti; la dottrina di Monroe.La nascita del Giappone moderno.

L’Italia liberale Il Regno d’Italia nell’età della Destra: i problemi del nuovo stato; la questione meridionale; il compimento dell’unità nazionale: liberazione del Veneto e presa di Roma.Dall’avvento della Sinistra ai tentativi reazionari di fine secolo: la politica economica della Sinistra; la politica estera: la Triplice e l’esordio coloniale; il primo governo Crispi; la nascita del Partito Socialista; i cattolici italiani; dal primo Ministero Giolitti alla sconfitta di Crispi; la crisi di fine secolo.L’età giolittiana: Giolitti al potere, riforme e nuovi criteri politici; la guerra di Libia; la crisi del sistema giolittiano e dello stato liberale.

La società industriale moderna Imperialismo e colonialismo.Nascita ed evoluzione del pensiero socialista; marxismo e anarchismo; riformismo e massimalismo.La posizione dei cattolici di fronte alle trasformazioni sociali.La nascita dei partiti di massa.

La prima guerra mondiale Le origini del conflitto, le crisi marocchine e le guerre balcaniche, sistemi di alleanze in Europa; interventisti e neutralisti in Italia; dalla guerra di movimento alla guerra di posizione; l’intervento statunitense; la disfatta degli imperi centrali; i trattati di pace e i rapporti fra gli Stati nel primo dopoguerra; la Società delle Nazioni e i 14 punti di Wilson.

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La Rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica

L’Italia fascista Le origini del movimento fascista; la costruzione del regime; l’ordine corporativo; la politica economica; la Conciliazione; le relazioni internazionali e la politica estera; l’antifascismo.

Gli Stati Uniti, dalla crisi del ’29 al New Deal

Regimi autoritari fra le due guerre La Germania, dalla Repubblica di Weimar all’ascesa di Hitler. Il nazismo al potere.L’Unione Sovietica e la dittatura di Stalin.Fascismo, stalinismo, nazismo a confronto; la diffusione del totalitarismo in Europa. La guerra civile spagnola.

La seconda guerra mondiale Le tappe verso il conflitto: l’impresa etiopica, le aggressioni hitleriane. Principali eventi bellici sui diversi fronti. L’intervento italiano e la caduta del fascismo; i partiti politici e la Resistenza.I trattati di pace e la divisione della Germania. I crimini contro l’umanità. Il processo di Norimberga.La divisione dell’Europa e del mondo in sfere di influenza.La “guerra fredda” e la contrapposizione fra i blocchi.

(ancora da svolgere alla data di consegna della presente relazione)Il dopoguerra In Italia: dal governo Parri alle elezioni del ’48; il trionfo del centrismoLa decolonizzazione (cenni generali). La guerra di Corea. La guerra del Vietnam.La rivoluzione castrista.Regimi autoritari in America Latina (cenni generali).

L’insegnanteNicoletta Fabio

Latino - Programma svolto

1. Storia della letteratura (informazioni sul periodo storico, sulle opere e la poetica degli autori maggiori, con letture antologiche in traduzione; cenni agli autori minori); trattazione per generi letterari.

Completamento del quadro letterario dell’età augusteaOrazioOvidio

L’età imperialeLa favola: Fedro

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La filosofia: Seneca La satira: Persio; GiovenaleL’epica: Lucano; cenni a Silio Italico, Valerio Flacco, StazioL’epigramma: Marziale Il romanzo: Petronio; Apuleio La retorica: Quintiliano La storiografia: Tacito

2) I testi della letteratura latina (traduzione, analisi e commento)Orazio, Carmina, I, 1 (Maecenas atavis), 4 (Solvitur acris hiems), 9 (Vides ut alta stet), 11 (Tu ne quaesieris), 38 (Persicos odi); II, 10 (Rectius vive); III, 30 (Exegi monumentum); IV, 7 (Diffugere nives).Quintiliano, Institutio oratoria, I, 2, 1-5, 13-15 (scuola pubblica e scuola privata); I, 1, 3, 8-16 (necessità del gioco e valore delle punizioni); II, 9, 1-3 (doveri degli allievi).Seneca, Epistulae ad Lucilium, 7, 1-3 (Il saggio rifugga dal mescolarsi alla folla); 28 (Per guarire dal tedio della vita non vale mutare luogo); 47, 1-4 (Gli schiavi appartengono anch’essi all’umanità); De constantia sapientis 5, 4-7 (Il sapiente è indifferente ai colpi della fortuna).

L’insegnanteNicoletta Fabio

Programma svolto Classe V C a.s. 2011-2012 Liceo della Formazione SIENA

Materia SCIENZE della FORMAZIONE

Prof. Leandro TASSONI

PEDAGOGIA

1 – A. S. NEILL (Neoliberalismo e pedagogia non direttiva)

- Profilo biografico- I fondamenti teorici: dalla psicoanalisi alla pedagogia- La psicoanalisi di S. Freud- La psicologia individuale di Alfred Adler- Le lezioni di Homer Lane e Wilhelm Reich- La concezione educativa: spontaneità e autosviluppo- La bontà originaria della natura umana- Il conflitto con l’adulto: paura e odio- La metodologia non direttiva: l’accettazione incondizionata del bambino- Né istruire né educare- Libertà e accettazioneLettura documenti:

3 – l’equilibrio psichico come fine e l’educazione come autoregolazione

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4 – l’idea pedagogica di Summerhill: tra famiglia e piccola comunità scolastica

5 – uno sguardo su Summerhill: tra scuola e tempo libero

2 – A. S. MAKARENKO (marxismo e pedagogia del collettivo)

- Profilo biografico- I fondamenti storico-ideologici: fra tradizione e rivoluzione bolscevica- Orientamenti della pedagogia russa dopo il ’17: l’educazione libera e la pedagogia

scientifica- Le riforme scolastiche del regime sovietico: dalla scuola del lavoro al metodo dei complessi- Makarenlo pedagogista ed educatore sovietico- La concezione educativa: la personalità come formazione sociale- Il principio di personalità e il fine politico dell’educazione- La direzione politico-sociale dell’educazione e la formazione morale- La metodologia del collettivo - L’azione pedagogica parallela- Le tradizioni- Il lavoro e la scuolaLettura documenti:

1 – I fondamenti del metodo educativo e lo scopo politico dell’educazione

3 – La centralità del collettivo

1/7

3 – S. HESSEN (democrazia e pedagogia umanistica)

- Profilo biografico- I fondamenti teorici: storia, valori e pedagogia umanistica- La lezione del criticismo kantiano e la filosofia dei valori- I valori come fondamento di cultura e storia- La concezione educativa: la personalità come formazione culturale- La critica all’anarchismo pedagogico e l’antinomia autorità-libertà- La formazione personale tra individualità e orizzonte dei valori- Il metodo educativo: moralità, cultura, scuola democratica- Metodologia dell’educazione morale- Struttura didattica della scuola unicaLettura documenti:

1 – Cultura, storia e tradizione

2 – Autorità e libertà in Rousseau e Tolstoj

4 – MARIA MONTESSORI ( Sperimentazione e psicologia individuale)

- Profilo biografico- Dalla psicologia misuratrice alla pedagogia modificatrice della personalità- Una scuola nuova come condizione della pedagogia scientifica- Le lezioni di Itard e Seguin: dal test allo strumento didattico- La concezione educativa: sviluppo psicologico e autoformazione dell’uomo- Il nuovo profilo psicologico dell’infanzia liberata

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- Il metodo: normalizzazione psichica e sviluppo sensoriale- Dalla mente aassorbente alla mente matematica- Deviazioni e processo di normalizzazione- L’ambiente fondamento del metodo

Lettura documenti:

1 – La Casa dei bambini: laboratorio didattico della pedagogia montessoriana

3 – L’ambiente scolastico condizione di liberazione del bambino segreto

5 – O. DECROLY (sperimentazione e psicologia sociale)

- Profilo biografico- Fondamenti storico-culturali: dalla psicologia positivistica alla psicologia sperimentale- Alle origini della psicologia scientifica: l’ipotesi evoluzionistica di Spencer- Psicologia sperimentale e psicopedagogia- La pedagogia sperimentale: la posizione critica di R Buyse- La posizione di Decroly: sviluppo critico ed educazione- L’idea pedagogica: educazione alla vita attraverso la vita- L’educazione alla vita principio pedagogico dell’innovazione educativa- Verso una scuola rinnovata: interesse e unitarietà dell’esperienza scolastica- Il metodo: il piano delle idee associate e la funzione della globalizzazione- Bisogni primari e centri di interesse- Il programma delle idee associate 2/7- Osservazione, associazione, espressione - La funzione della globalizzazione- L’educazione dei soggetti irregolariLettura documenti

1 - L’educazione sensoriale e il rapporto diretto con l’ambiente

2 - La critica della teoria associazionistica e la funzione della globalizzazione

6 – G. LOMBARDO RADICE (il neoidealismo italiano e la scuola serena)

- Profilo biografico- I fondamenti teorici: il neoidealismo di Giovanni gentile- La posizione di gentile: lo spirito come atto- L’idea educativa di Lombardo Radice: il recupero della concretezza dell’atto educativo- L’educazione come collaborazione di due spontaneità- La scuola serena: orientamenti metodologici- La scuola come comunità- Il processo di apprendimento- Le direzioni metodologiche della didatticaLettura documenti:

2 – La scuola come comunità e l’educazione come collaborazione

7 – J. DEWEY (il pragmatismo americano e la scuola progressiva)

- Profilo biografico- I fondamenti teoretici: unitarietà del reale e strumentalismo logico- L’ esperienza e l’interazione individuo-ambiente

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- Esperienza e pensiero: la teoria dell’indagine- Filosofia dell’educazione, pedagogia ed esperienza educativa- Le fonti di una scienza dell’educazione: tra filosofia dell’educazione, psicologia e

sociologia- L’esperienza educativa in direzione di continuità ed apertura- Gli scopi dell’educazione indicazioni di metodo: scuola attiva e scuola progressiva- Strumentalismo logico e scuola attiva- Scuola attiva e scuola progressiva

Lettura documenti:

3 – La metodologia: il pensiero come metodo e la centralità dell’esperienza

diretta

4 – L’interesse in educazione e il coinvolgimento dell’alunno nell’apprendimento

8 – J. MARITAIN ( Personalismo ed umanesimo integrale)

- Profilo biografico- I fondamenti storico filosofici dell’umanesimo integrale- Dal tomismo all’umanesimo integrale 3/7- Antropologia umanistico-cristiana e critica a psicologismo, sociologismo, pragmatismo - La filosofia politica: persona, società, democrazia- Struttura della persona e ordinamento della vita sociale- Il bene comune e la democrazia umanistico- cristiana- L’umanesimo integrale: educazione liberale e valori evangelici- La fondazione teoretica del rapporto educativo- L’educazione liberale fondamento della formazione di base- L’educazione politica: i valori evangelici e l’utopia della nuova società- Educazione ed educazione religiosa

Lettura documenti:

2 – La crisi della modernità e il recupero dei valori evangelici

4 – Educazione religiosa e pluralismo culturale

SCIENZE SOCIALI

MODULO E – Controllo e riproduzione sociale

ANTROPOLOGIA

Trasmissione e riproduzione culturale

1 – Il processo di inculturazione44

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2 – Valori, norme e modelli

3 – Le vie della trasmissione e dell’acquisizione culturale

4 – La politica della cultura: tradizioni, gruppi e identità

Studio schede per l’approfondimento dell’unità didattica

SOCIOLOGIA (parte prima)

Orientamento e controllo dell’azione sociale

1 – L’azione sociale come sistema

2 – La cultura

3 – Il sistema sociale

4 – Adattamento sociale, conformità, varianza e devianza

5 – I reati

6 – Le subculture delinquenziali

Studio schede (la scheda 1 no) per l’approfondimento dell’unità didattica

Lettura: V. De Marchi, Tifosi e Ultrà, E 37

SOCIOLOGIA (parte seconda)

La socializzazione e il conflitto

1 – I caratteri della socializzazione 4/7

2 – Agenzie e ambienti di socializzazione

3 – La famiglia come agenzia di socializzazione

4 – La scuola come agenzia di socializzazione

5 – Il gruppo dei pari come agenzia di socializzazione

6 – La comunicazione di massa come agenzia di socializzazione

7 – La socializzazione politica e le realtà multiculturali

8 – Il razzismo

Studio delle schede per l’approfondimento dell’unità didattica

Lettura: A Touraine, L’integrazione degli immigrati, pag E 68

PSICOLOGIA ( parte prima)

Socialità e socializzazione dall’infanzia all’adolescenza

1 – La socializzazione nello sviluppo

2 – L’interazione con i pari e la socializzazione extrafamiliare

3 – la socializzazione di genere

4 – scuola e socializzazione cognitiva

5 – la socializzazione nell’adolescenza45

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Studio schede per l’approfondimento dell’unità didattica

lettura: B. Bettelheim, La socializzazione dei “figli del Kibbutz”, E 93

PSICOLOGIA (parte seconda)

Conoscenza e comportamento sociale

1 – Socialità umana e psicologia sociale

2 – La conoscenza sociale

3 – Gli atteggiamenti e le loro modificazioni

4 – Un esempio del legame fra percezione sociale e atteggiamenti: stereotipi e

pregiudizi

5 – Un esempio della complessità del comportamento sociale: l’aggressività

Studio schede per l’approfondimento dell’unità didattica (esclusa la scheda 10)

Lettura: L. Arcuri, Il razzismo come pregiudizio automatico, E 119

PEDAGOGIA

Il sistema formativo e le finalità sociali dell’educazione

1 – La formazione come riproduzione sociale

2 – Le agenzie formative e il sistema formativo

3 – La famiglia come agenzia formativa

4 – La scuola

5 – L’estensione della formazione istituzionale: l’educazione dei soggetti

marginali o “diversi”

6 – L’educazione in una prospettiva mondiale

7 – Il gruppo dei pari e l’associazionismo educativo

8 – Il “villaggio globale” dei media

Studio schede per l’approfondimento dell’unità didattica

5/7

MODULO F - L’organizzazione sociale

ANTROPOLOGIA

L’organizzazione delle relazioni sociali

1 – Due concetti fondamentali nello studio della società: la struttura e il processo

2 – L’organizzazione della parentela

3 – L’organizzazione politica

4 – L’organizzazione economica

Studio schede per approfondimento dell’unità didattica (dalla scheda 1 alla scheda 5)46

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SOCIOLOGIA (parte seconda)

L’ordine sociale e il cambiamento

1 – L’ordine sociale e il cambiamento come condizioni complementari della

realtà sociale

2 – La stratificazione

3 – La stratificazione per classe e la mobilità

4 – La stratificazione per genere

5 – La stratificazione per età

Studio schede per l’approfondimento dell’unità didattica (dalla 6 alla 10)

PSICOLOGIA

Gli individui come partecipanti: gruppi e organizzazioni

1 – L’esperienza sociale nella dimensione collettiva

2 – Il piccolo gruppo: una totalità dinamica

3 – L’influenza del gruppo sui processi psicologici individuali: decisioni

e produttività

4 – Conformità e appartenenza al gruppo

5 – L’uomo nell’organizzazione

Studio schede per l’approfondimento dell’unità didattica

PEDAGOGIA

La scuola come organizzazione e le sue modalità formative

1 – Scuola e sistema scolastico

2 – La didattica

3 – Alcune frontiere didattiche: attivismo, individualizzazione e lavoro di gruppo

4 – La progettazione didattica

5 – L’ambiente scolastico: tempi e spazi

Studio schede per approfondimento dell’unità didattica

Lettura: N. Bottani, L’autonomia scolastica: significati e rischi, F 101

Argomenti svolti dopo il 15 maggio (prevalentemente per la preparazione all’elaborato della prova d’esame):

1 – Durkheim e l’educazione (fotocopie) 6/7

2 – Freud e l’educazione (fotocopie)

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3 - La Scuola psicoanalitica e l’educazione: Anna Freud, M. Klein, E. Erikson

e Bruno Bettelheim (fotocopie)

4 – Piaget e l’educazione (fotocopie)

5 – Vygotskij e l’educazione (fotocopie)

6 – Rogers e la pedagogia non direttiva (fotocopie)

7 – Freire e la pedagogia degli oppressi (fotocopie)

8 – Illich e la descolarizzazione (fotocopie)

9 – Le esperienze italiane di educazione alternativa: Capitini, Don Zeno Saltini e Don

Lorenzo Milani (fotocopie)

Testi usati: Pedagogia - R, Tassi, Itinerari pedagogici, volume terzo, ed Zanichelli

Scienze sociali- Avalle, Maranzana, Sacchi, Socializzazione e società,

volume terzo, ed. Zanichelli

Siena 07.06.2012

Gli alunni…………………………….

……………………………. Prof. Leandro TASSONI

Programma di : FILOSOFIA Classe: V°C

-L’illuminismo: Caratteristiche generali

Kant: vita ed opere, la svolta del 1770 la Critica della Ragion Pura : impostazione dell’opera la Critica della Ragion Pratica analizzata come regno della Libertà la Critica del Giudizio come nuovo ambito di riflessione (giudizi determinanti e riflettenti).

-Il Romanticismo: caratteri generali

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-L’Idealismo: Fichte e la dialettica dell’io.

Hegel:vita ed opere, la realtà come storia e ragione, La Fenomenologia dello Spirito: analisi delle figure della coscienza e dell’auto- coscienza, La dialettica della ragione, La Logica ( impostazione dell’opera), La Filosofia della natura, La Filosofia dello Spirito: spirito soggettivo, oggettivo ed assoluto, La Filosofia della storia.

-La critica della Ragione e la Filosofia irrazionale

-Schopenauer: vita ed opere, il mondo è una mia rappresentazione, spazio, tempo e causalità, il mondo come volontà, la vita tra dolore e noia, le vie della liberazione umana: arte, giustizie ed ascesi.

-Kierkegaard:vita ed opere, La filosofia dell’esistenza: esistenza come possibilità, Gli stadi dell’esistenza: estetico, etico e religioso, Il singolo ed il sentimento del possibile: angoscia, disperazione e fede.

-La questione sociale tra politica ed utopia: - gli utopisti, gli economisti classici,

-destra e sinistra hegeliana.

-Marx: vita ed opere, rapporto con Hegel e la sinistra hegeliana, il materialismo storico: la coscienza come prodotto sociale, la storia come lotta di classe, borghesia e proletariato, la scienza economica: il Capitale ( valore di uso e valori di scambio, forza lavoro come creatrice

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di plusvalore), la rivoluzione: dittatura del proletariato ed avvento del comunismo.

-Il Positivismo: caratteri generali (riferimento a Comte (Legge dei tre stadi ed organizzazione delle scienze), all’evoluzionismo ed all’utilitarismo) .

-Nietzsche:vita ed opere, rovesciamento degli idoli l’arte tra Dioniso ed Apollo la distruzione della metafisica ( la Gaia Scienza e la Genealogia della morale), la trasvalutazione dei valori ( la morte di Dio), l’oltreuomo e l’eterno ritorno ( nihilismo, eterno ritorno ed amor fati), La volontà di potenza.

-Il novecento: immagini a confronto e la crisi dei fondamenti.

-Freud: vita ed opere, nascita di una nuova scienza, l’inconscio, il metodo dell’analisi, l’interpretazione dei sogni, sessualità e nuova immagine dell’infanzia, genesi delle nevrosi, analisi della seconda topica, Eros e Thanatos ed il disagio della civiltà.

-Lo Spiritualismo: caratteri generali.

-Bergson:vita ed opere, tempo e memoria: il tempo come durata, l’evoluzione creatrice: istinto, intelligenza ed intuizione, lo slancio originario della vita.

-La scuola di Francoforte: caratteristiche generali

Adorno: funzione conoscitiva della dialettica negativa, Marcuse: l’uomo ad una dimensione , la funzione rivoluzionaria del grande rifiuto.

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Libro di testo: De Bartoloneo Magni “Voci della filosofia” ed. Atlas vol. II e III.

Siena, 9 Giugno 1012 L’Insegnante Patrizia Quadarti

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S. PICCOLOMINI”LICEO DELLA FORMAZIONECLASSE 5Ca.s. 2011 / 2012Programma svolto SCIENZE SPERIMENTALI Geografia generale e astronomica - GeologiaELEMENTI DI ASTRONOMIASistema ed elementi di riferimento per la posizione astronomicaAsse del mondoEquatore celesteColuro equinozialeParalleli celestiMeridiani celestiPunto γCoordinate astronomiche equatoriali: declinazione e ascensione rettaVerticale dell’osservatoreZenit e nadirOrizzonte astronomicoCircoli verticaliCoordinate altazimutali: altezza e azimutStelle occidue e stelle circumpolariMoto apparente della sfera celesteMoto apparente del SoleLO STUDIO DELLE STELLELunghezza d’onda e frequenza Luminosità intrinseca e Intensità luminosa di una sorgente stellareCos’è l’analisi spettrale e quali sono le tipologie spettraliPerché gli spettri stellari sono “spettri di assorbimento”; quali informazioni sono deducibili dalle righe di assorbimento.La legge di Wien: come si deduce la temperatura superficiale delle stelle.Parallasse trigonometrica e determinazione della distanza stellare.Unità astronomicaAnno luceParsecMagnitudine apparente e magnitudine assoluta.Classificazione spettrale di HarvardDiagramma H-RParallasse spettroscopicaNebuloseGlobuli di BokI processi di fusione nucleare che avvengono nei nuclei stellariLe tappe principali dell’evoluzione di una stella di massa simile al SoleLe tappe principali dell’evoluzione di una stella di massa superiore a 8 masse solariPulsar e Buchi neriLe stelle variabili; CefeidiAmmassi aperti e globulariLa Via LatteaClassificazione delle galassieLa materia oscuraEffetto doppler; red o blu shift negli spettri stellariLegge di Hubble: studi e dati dai quali fu dedottaTeoria del Big Bang e dell’espansone dell’universo; prove e dati a sostegno della teoriaOrigine del Sistema SolareLeggi di KepleroClassificazione spettrale del SoleStruttura esterna ed interna del sole e fenomeni associati alle zone solariCaratteri complessivi dei pianeti “terrestri” e “gioviani”Asteroidi, comete, meteore e meteoritiLA FORMA DELLA TERRA

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Forma della Terra Meridiani e paralleli e coordinate geografiche assoluteMOTO DI ROTAZIONEInclinazione dell’asseVelocità angolare di rotazione e velocità lineare di rotazioneL’esperienza di GuglielminiL’esperienza di FoucaultMoto di rotazione e variazioni di gravitàConseguenze del moto di rotazione: deviazione apparente di Coriolis e alternanza di dì e notteMOTO DI RIVOLUZIONEDurata e velocità di rivoluzioneProve del moto di rivoluzione: effetto di parallasse e aberrazione della luce stellareAfelio e perielioConseguenze della rivoluzione: variazione della durata del dì e della notteAltezza del sole sull’orizzonteSolstizi ed equinoziGiorno solare e giorno sidereoGiorno solare vero e giorno solare medioFusi orari e tempo civileAnno solare, anno sidereo e anno civile

I MOTI MILLENARIPrecessione luni – solare: cause, durata ed effettiVariazione dell’eccentricità dell’orbitaVariazione dell’inclinazione dell’asseEffetti dei moti millenari: variazioni climatiche periodicheLA LUNACaratteri fisici della superficie e modello strutturale internoOrigine della lunaMoto di rotazione e di rivoluzione – conseguenzeMoto di traslazioneFasi lunari LibrazioniEclissi di Sole e di Luna

GEOLOGIAEvoluzione del pianeta Terra : litosfera, atmosfera, idrosferaStruttura interna della Terra secondo caratteri di composizione chimica e secondo caratteri di stato fisicoI MINERALIReticolo cristallino e abito cristallinoCella elementareMinerali polimorfi ed isomorfiProprietà fisiche dei mineraliClassificazione dei silicatiMinerali non silicaticiLE ROCCE Rocce magmatiche: struttura cristallina nelle intrusive ed effusiveRocce acide ( sialiche o felsiche ) e basiche ( femiche o mafiche )I MAGMI E LE FORMAZIONI MAGMATICHECosa sono i magmi: composizione chimicaFattori che influenzano la fusione: temperatura e pressione Magmi primari e magmi anatetticiCristallizzazione magmaticaPlutoni, batoliti, corpi ipoabissali, filoni strato,laccoliti e dicchi.I FENOMENI VULCANICII vulcani e loro distribuzione sulla TerraIl meccanismo eruttivoEruzioni effusive o esplosive in relazione alla tipologia dei magmi eruttatiAttività vulcanica esplosiva: piroclasti, ceneri lapilli e bombeCaduta gravitativa dei piroclasti, nubi ardentiRocce clastiche di origine vulcanica: tufi, ignimbritiAttività vulcanica effusiva: lave scoriacee, a corda, a blocchi, pillow lava ( lave basaltiche ) guglie, cupole, coni di cenere ( lave sialiche ) Formazione delle caldere Fenomeni vulcanici secondariVulcani e aree vulcaniche in Italia Rocce sedimentarie: processo sedimentario e origine dei sedimenti - diagenesiRocce clastiche, organogene, di origine chimicaAmbienti di sedimentazioneI fossili e lo studio della storia della TerraScala dei tempi geologiciDatazione relativa e correlazione stratigraficaDatazione assoluta e decadimento radioattivoRocce metamorfiche: tipi di metamorfismoMinerali indice del grado di metamorfismo Il ciclo litogenetico

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Deformazione delle rocceComportamento elastico - plastico o duttile - rigido o fragilePressione litostatica e fattori che influenzano la deformazione delle rocceMovimenti epirogenetici e subsidenzaFaglie diretta, inversa, trascorrente, trasformeCome si riconosce la presenza di una faglia in una formazione rocciosaFosse tettoniche e rift valleyPieghe sinclinali e anticlinali – fianchi, asse e linea di cerniera - tipi di piegheFalde di ricoprimentoI TERREMOTITeoria del rimbalzo elasticoOnde sismicheTsunamiSismografi e sismogrammaDromocrone e distanza epicentraleCome si determina l’epicentro di un sismaTerremoti superficiali, intermedi, profondiDistribuzione dei terremoti sulla Terra: zone particolarmente sismicheMagnitudo e scala RichterIntensità sismica e scala MCS - isosismeDistribuzione dei terremoti in Italia e zone di maggior sismicitàPrevisione dei terremotiPrevenzione e norme di comportamento in caso di sismaL’INTERNO DELLA TERRAPropagazione delle onde sismiche all’interno della TerraPerché si registrano le onde sismiche che si propagano all’interno della TerraZona d’ombra delle onde P e SSuperfici di discontinuità sismicaCrosta, mantello e nucleo: caratteristiche chimiche e fisicheLitosfera e astenosferaIl calore interno della TerraGradiente geotermico verticaleGeotermaFlusso di caloreMovimenti convettivi nel mantelloDifferenze fra crosta continentale e crosta oceanicaL’isostasiaIl campo magnetico terrestre: caratteristiche del campo attuale – ipotesi sulla sua origine - funzione della magnetosferaIl paleomagnetismo: materiali ferromagnetici, magnetizzazione residua e anomalie magneticheLe inversioni di polarità: campo magnetico diretto o normale e inversoLA TETTONICA DELLE PLACCHEL’evoluzione storica delle teorie sulla dinamica della LitosferaLa deriva dei continenti: prove geologiche, paleontologiche, paleo climaticheLe dorsali medio-oceanicheL’espansione del fondo oceanico: ipotesi di Hess, ricerche e prove a sostegno del modelloLe anomalie magnetiche e paleomagnetizzazione delle rocce della crosta oceanicaEtà e spessore dei sedimenti sui fondali oceaniciLe faglie trasformiLe placche litosfericheMargini convergenti, divergenti e trascorrentiZone di subduzione e fosse oceanicheIl piano di BenioffArchi insulari e vulcanismo Punti caldiL’orogenesi nella teoria delle placcheLa tettonica dell’Italia e del Mediterraneo

Siena, 6 Giugno 2012 L’insegnante Teresa Persiano

PROGRAMMA DISCIPLINARE SVOLTO NEL CORRENTE ANNO

SCOLASTICO – classe VC anno scolastico 2011-2012 –

Prof.ssa Elena Baldetti

Nel corso del presente anno scolastico il Programma si è incentrato sulla lettura, la

comprensione e l’analisi di testi di autori compresi tra “the Romantic Age “ e “the 53

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Modern Age”, con l’ausilio del testo in uso: “Lit and Lab” (di M.Spiazzi,

M.Tavella, ed. Zanichelli).

Gli autori studiati sono stati inquadrati nel proprio contesto culturale.

Il Programma ha anche previsto la lettura autonoma e l’analisi di un romanzo a scelta

tra quelli di seguito elencati; i romanzi appartengono ad autori del periodo romantico,

vittoriano o moderno:

SENSE AND SENSIBILITY

A CHRISTMAS CAROL

OLIVER TWIST

THE STRANGE CASE OF DR JEKYLL AND MR HYDE

JANE EYRE

THE PICTURE OF DORIAN GRAY

THE SCARLET LETTER

A ROOM WITH A VIEW

ANIMAL FARM

NINETEEN EIGHTY-FOUR

A FAREWELL TO ARMS

THE OLD MAN AND THE SEA

WAITING FOR GODOT

Il metodo per l’analisi dei singoli testi e dei romanzi ha previsto l’uso del seguente

schema: author, setting, plot, characters, themes, aim, language, narrative

modes, narrator, from text to context, personal response.

Programma svolto:

The Romantic Age

Introductory pictures p.270

Emotion versus Reason p.272

Romantic Poetry p.281

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William Wordsworth

A Certain Colouring of Imagination – “Preface to Lyrical Ballads” p.293

My Heart leaps up –

Daffodils – “Poems in Two Volumes” p.296

Samuel Taylor Coleridge

The Killing of the Albatross –

The Water Snakes –“ The Rime of the Ancient Mariner” p.301

The Gothic Novel p.283

Mary Shelley

The Creation of the Monster

Frankenstein’s Death – “Frankenstein or the Modern Prometheus”p.309

The Novel of Manners p.285

Jane Austen p.336

Lettura integrale ed analisi del romanzo “Pride and Prejudice”

The Victorian Age

Introductory pictures p.400

The Age of Expansion and Reforms p.404

The Victorian Novel p.408

Charles Dickens

A Town of Red Brick p.409 -

A Man of Realities – “Hard Times” p.489

Robert Louis Stevenson

Jekyll’s Experiment – “The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde” p.445

Oscar Wilde

I would give my Soul –

Dorian’s Death – “The Picture of Dorian Gray” p.511

The Modern Age

Introductory pictures p.572

The Modern Novel and the Interior Monologue p.589

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James Joyce

Eveline p.692 – Araby – Clay – “Dubliners”

George Orwell

Big Brother is watching you –

How can You control Memory? – “Nineteen Eighty-Four” p.725

The Theatre of the Absurd p.593

Samuel Beckett

Nothing to be done – “Waiting for Godot” p.632

Informazioni sullo stile di vita statunitense sono state fornite attraverso l’attivazione

di gruppi di conversazione in classe con studenti universitari provenienti dagli Stati

Uniti dell’Associazione “Siena Italian Studies”, attraverso il Progetto “Il Mondo in

Tasca”

Disegno e storia dell'arteProf. Frati FedericoContenuti classe V C

Storia dell’arte:Il Neoclassicismo: architetti utopisti e architettura formalista; Antonio Canova, Jacques Luis David, J.A.D. Ingres, F. Goya. Il Romanticismo: architettura formalista neogotica; C. Friedrich, W. Turner, Théodore Géricault, Eugène Delacroix, Francesco Hayez. Il Realismo di Gustave Courbet, J. F. Millet, H. Daumier; L’Impressionismo: Eduard Manet, Claude Monet, C. Pissarro, Edgar Degas, Auguste Renoir, Paul Cézanne. Il Neoimpressionismo: Georges Seurat. Il Post-impressionismo: Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, Henry Toulouse Lautrec, Henri Rousseau. L’architettura degli ingegneri: J. Paxton, G. Eiffel. I macchiaioli: Giovanni Fattori. L’art Nouveau, E. Guimard, Antoni Gaudì, Gustav Klimt. I Fauves, Henry Matisse, A. Derain. Precursori dell’espressionismo: James Ensor ed Edvard Munch. L’espressionismo: il gruppo “Die Brucke”: Kirchner. Il Cubismo: Pablo Picasso, George Braque, l'influenza dell'arte africana nella pittura del XX secolo. Il Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti e l’estetica futurista, Umberto Boccioni, Giacomo Balla. L’astrattismo“Der Blau Reiter”: Vasilij Kandinskij; Cenni su altre manifestazioni della pittura astratta (Paul Klee; Piet Mondrian e “De Stijl”, il suprematismo di Malevic).

Per ogni artista inserito nella programmazione si sono prese in esame le opere principali, compiendo un’ulteriore selezione tra quelle proposte dal manuale.

Disegno:

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Il disegno, come programmato, si è proposto quale spazio dedicato a percorsi di carattere espressivo ma rinviato all’attività domestica. Attraverso le sollecitazioni di temi aperti abbiamo incoraggiato gli studenti ad esplorare codici e canali di vario genere, accostandosi ad itinerari operativi ed a valori formali non convenzionali. Gli elaborati hanno sviluppato linguaggi e tecniche espressive contemporanee, dagli assemblaggi polimaterici all’arte concettuale, dalla grafica digitale alla fotografia, facendo emergere vari gradi di consapevolezza e sensibilità ma riuscendo quasi sempre a riferire questi tentativi ad un universo espressivo personale.

Siena 08/06/12 L’insegnante

Federico Frati

LICEO DELLA FORMAZIONE S.CATERINA DA SIENA

PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA

ANNO SCOLASTICO 2011-2012CLASSE 5 C

Varie andature: passi, salti, saltelli Corsa Esercizi di allungamento e sbloccaggio muscolo-

articolare Esercizi di potenziamento generale a corpo libero, con

l'ausilio delle funicelle e delle palle mediche Propedeutici per alcune discipline dell’atletica leggera Giochi di squadra: (fondamentali, regole e gioco)

pallavolo e pallacanestro Giochi di destrezza: badminton, circuiti individuali e a

squadre

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Utilizzo e trasformazione del linguaggio specifico in gesti-atti motori

Teoria: sistema scheletrico, muscolare, articolare, nervoso.

Siena li, 7 Giugno 2012.

Prof.ssa Francesca Soldani

Classe V C

ARGOMENTO N. 1: L’ETICA

1. L’etica: spiegazione del concetto.2. La necessità di principi di riferimento3. La crisi delle certezze. 4. L’individuo ripiegato su se stesso5. Quali sono i valori e chi li definisce. 6. Modelli, norme e valori nel mondo contemporaneo.7. Perché esistono i modelli.8. Il bene comune.9. Progresso culturale, spirituale, morale ed economico: spiegazione di ogni singolo termine.10. La responsabilità di ciascuno.11. Le etiche contemporanee. 12. L’etica cristiana e i principali problemi etici. 13. Definizione del termine Bioetica e studio di alcuni ambiti particolari: il senso della vita,

l’aborto, il suicidio.14. Ambito riguardante la sessualità: l’omosessualità, la violenza contro le donne, sesso e

genere, i rapporti prematrimoniali, la contraccezione.15. Ambito riguardante l’ambiente: le centrali nucleari. 16. Ambito riguardante la politica: il razzismo, le coppie di fatto.17. Religioni a confronto sui principali temi etici.

Lettura critica di brani tratti dal libro di BIBIANI COCCHI, Per il mondo che vogliamo, ed SEI, 2007.

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Video RAI “Chernobyl”.

Siena, 15 maggio 2012 Silvia Maffei

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