Ergon numero 1
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N. 1 Luglio 2011
ERGON, trimestrale di Cultura organizzativa e FormAzione,
intende contribuire allo sviluppo di una ergonomia del
pensiero organizzativo. Ci rivolgiamo a chi nelle imprese e per le imprese si occupa di risorse umane, sviluppo organizzativo, salute, sicurezza e benessere. Noi crediamo che l’efficacia dell’azione organizzativa non
possa che discendere da un pensare altrettanto efficace. La
nostra prospettiva di azione assume che per agire
diversamente occorre pensare diversamente e che, per
questo, è sempre utile sapere come si pensa. Da qui la
necessità di una ergonomia del pensiero organizzativo e di
una cognizione del pensiero ergonomico, Ergon, appunto.
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PRESENTAZIONE DEL NUMERO 1 Luglio 2011
RESPONSABILITÀ
Nel nostro villaggio, prima che ognuno inizi la visita
dei rioni, delle botteghe e delle officine nella
speranza di trovare scampoli di idee e di pensieri
traducibili in azioni organizzativamente efficaci, ci si
trova tutti insieme al “Piccolo Bar” del paese.
A conversare. Sorseggiando chi un caffè e chi un
bicchier di vino. Ma di che cosa ? del concetto di
“responsabilità”.
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N. 1 Luglio 2011
Giusi Vignola (Direttore Editoriale), LA RESPONSABILITÀ CHE DE-RESPONSABILIZZA. L’insidia
celata nella facoltà esimente dei sistemi di gestione organizzativa.
Giusi Vignola introduce il tema, discorrendo dei rischi e delle insidie connesse alla “responsabilità
che de-responsabilizza”. Provocazione culturale, che tuttavia aiuta a ragionare della
“responsabilità” in rapporto ai processi organizzativi in senso lato. Particolare rilievo viene dato al
concetto di “colpa” e di “responsabilità”: il primo rivolto al passato e il secondo al futuro.
Gianni Marocci (Direttore Scientifico, Preside Facoltà Psicologia Università Firenze, Professore di
Psicologia del Lavoro), IL GRANDE PARADOSSO. Felicità individuale e responsabilità sociale.
Gianni Marocci riflette sul concetto di “felicità”, riassumendo forme e contenuti del Festival che al
riguardo si è tenuto di recente a Pesaro. L’essere socialmente responsabili viene proposto come
chiave descrittiva e di lettura di un mondo (il nostro) che rischia di essere sottomesso a regole di
un mercato che mercifica - appunto - la vita di uomini e donne.
Giancarlo Trentini (Professore di Psicologia generale e Psicologia sociale Università Venezia), POTERE, AUTORITÀ, LIBERTÀ. Un (perverso?) intreccio dinamico Giancarlo Trentini richiama l’attenzione sul rapporto esistente tra Potere, Autorità e Libertà,
sottolineando come Potere e Autorità non siano per nulla sinonimi. Ed è esperienza comune e
diffusa come le logiche di gestione aziendale incontrino spesso dinamiche di “lotta interna” tra
“poteri” e funzioni che di norma nuocciono alla buona qualità della vita organizzativa, con serio
pregiudizio per l’efficacia e per l’efficienza dell’Impresa stessa.
Silvio Morganti (Psicologo, docente universitario), TECNICA: ANGELO O DEMONE? Per un uso responsabile di procedure e protocolli operativi Silvio Morganti discute della “tecnica” come elemento che può essere inteso in termini
“deresponsabilizzanti”. Il problema è posto con forza da Umberto Galimberti e nel discorrerne si
tenta di individuare vie d’uscita che implicano comunque l’assunzione di responsabilità. Di una
responsabilità che a volte comporta dei costi che tuttavia devono essere sopportati. La strategia
del silenzio viene in seguito descritta in quanto “tecnica” per affermare senza rischiare
contraccolpi eccessivi.
A colloquio con Giancarlo Bagarotto (scrittore, ex Magistrato, già Presidente del Consiglio di
Stato), RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE E PRESA DI DECISIONE. Vincoli e valori di riferimento
Giancarlo Bagarotto ragiona e ci fa ragionare sulla rilevanza che assume il rapporto tra presa di
decisione (e di una decisione che ha influenza radicale sulla vita delle persone “giudicate”) e
responsabilità individuale. Il discorso si estende, tra l’altro, alle dimensioni lavorative, quali , ad
esempio, gli ambiti correlati alla sicurezza sul lavoro.
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N. 1 Luglio 2011
Pierluigi Amietta (Consulente Direzione Past President AIF), LA SPIA DEL PENSIERO – SII RESPONSABILE Pierluigi Amietta, nella rubrica di cui è titolare, pone il linguaggio al centro di ogni riflessione
dedicata all’analisi dello stare insieme di uomini e donna in un lasso di tempo finalizzato al
raggiungimento di obiettivi trasparenti, comuni e condivisi. La parola, dunque, come “spia del
pensiero”.
Clara Terranova (Psicologa e attrice), DI CHI È LA RESPONSABILITÀ. Ruoli, copioni e spettacoli messi in scena sui palcoscenici aziendali Clara Terranova (ri)considera ruoli, copioni e “spettacoli” messi in scena sui cosiddetti palcoscenici
aziendali. Con particolare riguardo alla possibilità che ogni “attore” ha di modificare il proprio
copione. E anche per questo aspetto la questione rinvia e implica l’assunzione di responsabilità,
individuale di gruppo.
Manuela Franco (Psicologa, docente universitaria), ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ DI
RAGIONAR FREMENDO D’EMOZIONE. Resistenze, conflitti e processi di mediazione nel vivere
aziendale
Manuela Franco affronta il tema del conflitto, non necessariamente negativo, così come sovente
viene vissuto negli ambiti organizzativi e aziendali. Al riguardo, sostiene l’Autrice, viene in soccorso
la disponibilità ad assumersi la responsabilità di avvalersi di uno strumento specifico: l’intelligenza
emotiva.
Francesca Dazzi (Canoista e ricercatrice), LA FORZA DEL LUPO È IL BRANCO E LA FORZA DEL
BRANCO È IL LUPO. Voci dalle esperienze agonistico-sportive: team, squadra e responsabilità di
gruppo
Francesca Dazzi riflette (e ci fa riflettere) sulle connessioni esistenti tra attività agonistico-sportive
e gruppi di lavoro (team) aziendali. Il percepire, infatti, e il condividere l’obiettivo comune è uno
dei passaggi più difficili e delicati di qualsiasi azione tesa e finalizzata a mantenere viva una
qualsiasi organizzazione.