Ergon numero 1

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[Digitare il testo] N. 1 Luglio 2011 ERGON, trimestrale di Cultura organizzativa e FormAzione, intende contribuire allo sviluppo di una ergonomia del pensiero organizzativo. Ci rivolgiamo a chi nelle imprese e per le imprese si occupa di risorse umane, sviluppo organizzativo, salute, sicurezza e benessere. Noi crediamo che l’efficacia dell’azione organizzativa non possa che discendere da un pensare altrettanto efficace. La nostra prospettiva di azione assume che per agire diversamente occorre pensare diversamente e che, per questo, è sempre utile sapere come si pensa. Da qui la necessità di una ergonomia del pensiero organizzativo e di una cognizione del pensiero ergonomico, Ergon, appunto. Abbonamento Il costo dell'abbonamento è di 20,00 € per 4 numeri. La rivista verrà inviata mezzo posta previo il pagamento dell'abbonamento. E' attivo un servizio di pagamento ON-LINE (http://www.hirelia.it/editoria.asp) oppure è possibile effettuare un Bonifico Bancario anticipato: c/c n. 1000/00063501 - Intesa San Paolo - IBAN IT61L0306901601100000063501 - Causale: ABBONAMENTO RIVISTA ERGON | Per forme diverse di pagamento contattare [email protected] PRESENTAZIONE DEL NUMERO 1 Luglio 2011 RESPONSABILITÀ Nel nostro villaggio, prima che ognuno inizi la visita dei rioni, delle botteghe e delle officine nella speranza di trovare scampoli di idee e di pensieri traducibili in azioni organizzativamente efficaci, ci si trova tutti insieme al “Piccolo Bar” del paese. A conversare. Sorseggiando chi un caffè e chi un bicchier di vino. Ma di che cosa ? del concetto di responsabilità”.

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Presentazione rivista Ergon numero 1 luglio 2011

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N. 1 Luglio 2011

ERGON, trimestrale di Cultura organizzativa e FormAzione,

intende contribuire allo sviluppo di una ergonomia del

pensiero organizzativo. Ci rivolgiamo a chi nelle imprese e per le imprese si occupa di risorse umane, sviluppo organizzativo, salute, sicurezza e benessere. Noi crediamo che l’efficacia dell’azione organizzativa non

possa che discendere da un pensare altrettanto efficace. La

nostra prospettiva di azione assume che per agire

diversamente occorre pensare diversamente e che, per

questo, è sempre utile sapere come si pensa. Da qui la

necessità di una ergonomia del pensiero organizzativo e di

una cognizione del pensiero ergonomico, Ergon, appunto.

Abbonamento

Il costo dell'abbonamento è di 20,00 € per 4 numeri. La rivista verrà inviata mezzo posta

previo il pagamento dell'abbonamento. E' attivo un servizio di pagamento ON-LINE

(http://www.hirelia.it/editoria.asp) oppure è possibile effettuare un Bonifico Bancario

anticipato: c/c n. 1000/00063501 - Intesa San Paolo - IBAN

IT61L0306901601100000063501 - Causale: ABBONAMENTO RIVISTA ERGON | Per forme

diverse di pagamento contattare [email protected]

PRESENTAZIONE DEL NUMERO 1 Luglio 2011

RESPONSABILITÀ

Nel nostro villaggio, prima che ognuno inizi la visita

dei rioni, delle botteghe e delle officine nella

speranza di trovare scampoli di idee e di pensieri

traducibili in azioni organizzativamente efficaci, ci si

trova tutti insieme al “Piccolo Bar” del paese.

A conversare. Sorseggiando chi un caffè e chi un

bicchier di vino. Ma di che cosa ? del concetto di

“responsabilità”.

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N. 1 Luglio 2011

Giusi Vignola (Direttore Editoriale), LA RESPONSABILITÀ CHE DE-RESPONSABILIZZA. L’insidia

celata nella facoltà esimente dei sistemi di gestione organizzativa.

Giusi Vignola introduce il tema, discorrendo dei rischi e delle insidie connesse alla “responsabilità

che de-responsabilizza”. Provocazione culturale, che tuttavia aiuta a ragionare della

“responsabilità” in rapporto ai processi organizzativi in senso lato. Particolare rilievo viene dato al

concetto di “colpa” e di “responsabilità”: il primo rivolto al passato e il secondo al futuro.

Gianni Marocci (Direttore Scientifico, Preside Facoltà Psicologia Università Firenze, Professore di

Psicologia del Lavoro), IL GRANDE PARADOSSO. Felicità individuale e responsabilità sociale.

Gianni Marocci riflette sul concetto di “felicità”, riassumendo forme e contenuti del Festival che al

riguardo si è tenuto di recente a Pesaro. L’essere socialmente responsabili viene proposto come

chiave descrittiva e di lettura di un mondo (il nostro) che rischia di essere sottomesso a regole di

un mercato che mercifica - appunto - la vita di uomini e donne.

Giancarlo Trentini (Professore di Psicologia generale e Psicologia sociale Università Venezia), POTERE, AUTORITÀ, LIBERTÀ. Un (perverso?) intreccio dinamico Giancarlo Trentini richiama l’attenzione sul rapporto esistente tra Potere, Autorità e Libertà,

sottolineando come Potere e Autorità non siano per nulla sinonimi. Ed è esperienza comune e

diffusa come le logiche di gestione aziendale incontrino spesso dinamiche di “lotta interna” tra

“poteri” e funzioni che di norma nuocciono alla buona qualità della vita organizzativa, con serio

pregiudizio per l’efficacia e per l’efficienza dell’Impresa stessa.

Silvio Morganti (Psicologo, docente universitario), TECNICA: ANGELO O DEMONE? Per un uso responsabile di procedure e protocolli operativi Silvio Morganti discute della “tecnica” come elemento che può essere inteso in termini

“deresponsabilizzanti”. Il problema è posto con forza da Umberto Galimberti e nel discorrerne si

tenta di individuare vie d’uscita che implicano comunque l’assunzione di responsabilità. Di una

responsabilità che a volte comporta dei costi che tuttavia devono essere sopportati. La strategia

del silenzio viene in seguito descritta in quanto “tecnica” per affermare senza rischiare

contraccolpi eccessivi.

A colloquio con Giancarlo Bagarotto (scrittore, ex Magistrato, già Presidente del Consiglio di

Stato), RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE E PRESA DI DECISIONE. Vincoli e valori di riferimento

Giancarlo Bagarotto ragiona e ci fa ragionare sulla rilevanza che assume il rapporto tra presa di

decisione (e di una decisione che ha influenza radicale sulla vita delle persone “giudicate”) e

responsabilità individuale. Il discorso si estende, tra l’altro, alle dimensioni lavorative, quali , ad

esempio, gli ambiti correlati alla sicurezza sul lavoro.

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N. 1 Luglio 2011

Pierluigi Amietta (Consulente Direzione Past President AIF), LA SPIA DEL PENSIERO – SII RESPONSABILE Pierluigi Amietta, nella rubrica di cui è titolare, pone il linguaggio al centro di ogni riflessione

dedicata all’analisi dello stare insieme di uomini e donna in un lasso di tempo finalizzato al

raggiungimento di obiettivi trasparenti, comuni e condivisi. La parola, dunque, come “spia del

pensiero”.

Clara Terranova (Psicologa e attrice), DI CHI È LA RESPONSABILITÀ. Ruoli, copioni e spettacoli messi in scena sui palcoscenici aziendali Clara Terranova (ri)considera ruoli, copioni e “spettacoli” messi in scena sui cosiddetti palcoscenici

aziendali. Con particolare riguardo alla possibilità che ogni “attore” ha di modificare il proprio

copione. E anche per questo aspetto la questione rinvia e implica l’assunzione di responsabilità,

individuale di gruppo.

Manuela Franco (Psicologa, docente universitaria), ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ DI

RAGIONAR FREMENDO D’EMOZIONE. Resistenze, conflitti e processi di mediazione nel vivere

aziendale

Manuela Franco affronta il tema del conflitto, non necessariamente negativo, così come sovente

viene vissuto negli ambiti organizzativi e aziendali. Al riguardo, sostiene l’Autrice, viene in soccorso

la disponibilità ad assumersi la responsabilità di avvalersi di uno strumento specifico: l’intelligenza

emotiva.

Francesca Dazzi (Canoista e ricercatrice), LA FORZA DEL LUPO È IL BRANCO E LA FORZA DEL

BRANCO È IL LUPO. Voci dalle esperienze agonistico-sportive: team, squadra e responsabilità di

gruppo

Francesca Dazzi riflette (e ci fa riflettere) sulle connessioni esistenti tra attività agonistico-sportive

e gruppi di lavoro (team) aziendali. Il percepire, infatti, e il condividere l’obiettivo comune è uno

dei passaggi più difficili e delicati di qualsiasi azione tesa e finalizzata a mantenere viva una

qualsiasi organizzazione.