Equilibrio acido base

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"La cellula è teoricamente immortale; è il fluido nel quale vive

che si degrada. Sostituendo questo fluido a intervalli regolari

daremo alla cellula ciò che le necessita per nutrirsi e, per quanto

ne sappiamo, il pulsare della vita potrà continuare

indefinitamente."

Dr. Alexis Carrel(chirurgo e biologo francese: 1873÷1944))

Premio nobel per la medicina e la fisiologia nel 1912

"Tutte le morti sono dovute ad una situazione

progressiva di acidità organica."

Dr. Cee W. Crile M.D.Uno dei più famosi chirurghi al mondo

Direttore della clinica Crile in Cleveland

Queste due affermazioni, fatte rispettivamente dal Dr. Alexis Carrel e dal Dr. W.

Crile, fanno riflettere tantissimo sulla capacità del potere degli ioni idrogeno (H+, che

condizionano il valore del pH) di acidificare una sostanza e sulle relative

conseguenze che questo comporta su una struttura cellulare.

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Il terreno è tutto, il microbo è

nulla.

Louis Pasteur (confermando Antoine Béchamp)

Se l’obiettivo vuole essere quello di mantenersi in

salute, allora c’è una sola via: curare il proprio

terreno organico (o biologico, che dir si voglia)

Cos’è il terreno organico ?

Per terreno organico si deve soprattutto intendere l’insieme di tutti i

liquidi esistenti nell’organismo: liquidi extra cellulari ed intra cellulari.

I liquidi intracellulari si trovano all’interno delle cellule, i liquidi

extracellulari sono contenuti nel plasma, all’interno dei vasi sanguigni e

nei liquidi interstiziali al di fuori del sistema vascolare e delle cellule.

Se il concetto di terreno organico non è di immediata comprensione

quando si parla dell’organismo umano, è più comprensibile se lo

compariamo ad una pianta.

I liquidi organici sono per le cellule ciò che è la terra per le piante.

Dalla composizione del liquidi organici, o dal terreno organico, dipende la

possibilità per le cellule di funzionare correttamente.

Un parametro importante di un sano terreno biologico è dato proprio

dall’equilibrio acido-base (pH).

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Misurazione di acidità e alcalinità

Il pH è una scala di grandezza che permette di misurare l’acidità o l’alcalinità di una sostanza, cioè la

quantità di molecole acide e di molecole basiche presente al suo interno.

In chimica, acidità significa proprietà di una sostanza di mandare in soluzione ioni di idrogeno H+ e si

misura con il pH (potenziale Hydrogenium) che rappresenta il logaritmo decimale dell’inverso della

concentrazione di ioni H+ presenti nella soluzione stessa, secondo la formula pH = -log (H+).

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In campo medico il pH viene utilizzato per misurare i liquidi organici ed in particolare

il sangue, la saliva e l'urina.

La scala di misurazione va da 0 a 14; il numero 7 indica un rapporto di equilibrio tra acidi

e alcali (o basi), cioè un pH neutro.

Questi liquidi vengono definiti:

Acidi quando il pH è compreso tra 0 e 7

Netrui quando il pH è uguale a 7

Basici o Alcalini quando il pH è compreso tra 7 e 14

Pertanto, più basso è il pH e più è acida la sostanza in esame.

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EQUILIBRIO ACIDO-BASICO

Noi umani siamo un progetto genetico

biochimico alcalino.

Con il pH si misura la concentrazione di

idrogenioni (H+) presenti in una soluzione od

ovunque ci sia dell’acqua.

Una delle caratteristiche dell’acqua

maggiormente importanti per la vita è la

ionizzazione, processo chimico che consiste nella

perdita o acquisto di uno o più elettroni da parte

di un atomo o di una molecola.

L’attività biochimica cellulare è basata

essenzialmente in un continuo processo di

scissione della molecola d’acqua (H2O) in ione

H+ (idrogenione) e ione OH- (ossidrile) e nella

sua ricombinazione, catalizzando tutti gli altri

processi biochimici che ci permettono di vivere.

Dopo l’aria, l’acqua è l’elemento più essenziale

per qualsiasi forma di vita sulla terra.

Ebbene, questa caratteristica dell’idrolisi e della

sua ricombinazione sia nella cellula che fuori nel

liquido extracellulare è uno dei fattori

fondamentali per la vita.

L’acqua che contiene più idrogenioni H+ viene

chiamata acqua acida; quella che contiene più

ioni ossidrili OH- viene detta acqua alcalina; se

il numero di ioni positivi e negativi si

equivale, l’acqua viene considerata neutra.

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L’importanza dell’equilibrio acido-base

Il livello di alcalinità (pH) è uno dei parametri più importanti

per il mantenimento di un buon stato di salute.

I liquidi organici sono tutti leggermente alcalini, i loro valori

vanno da pH 7,1 (la saliva di un uomo sano) a 8,8 (i succhi

pancreatici). Il sangue necessita di un pH costante di 7.4, al di

sotto del quale appaiono fenomeni di acidosi.

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Come dovrebbe essere il valore pH di una persona sana ?

Non esiste un valore pH ideale per il corpo umano. Tutti gli organi e i fluidi corporei sono

diversamente “specializzati” e necessitano di un valore pH diverso per poter adempiere

agevolmente ai propri compiti.

Anche gli enzimi (proteine che accelerano le reazioni biochimiche) necessitano di diversi valori pH

a seconda della parte del corpo in cui agiscono. Per esempio, gli enzimi nello stomaco hanno

bisogno di un valore pH acido, mentre quelli nell’intestino tenue di un valore pH basico.

Esempi di valori di pH in una persona sana

Esempi di valori pH in una persona sana

Si osserva come il sangue abbia una

variazione di pH molto ristretta.

Questo specifica che il sangue può

svolgere i propri compiti vitali solo in un

campo ristretto di valori pH (7,35 7,45)

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Metabolismo ed equilibrio acido-base

Affinché il metabolismo e le funzioni vitali del nostro corpo si mantengano ottimali è indispensabile

che sia conservato l’equilibrio acido-base, cioè il giusto rapporto tra le molecole acide e quelle

basiche presenti nell’organismo.

Nel corso dei processi metabolici l’organismo genera diverse scorie, soprattutto sostanze acide, che

elimina poi attraverso le urine, le feci, il sudore e la respirazione.

Errate abitudini alimentari fanno si che gli scarti metabolici vengano prodotti in una quantità superiore

a quella che il nostro organismo è in grado di espellere.

L’accumulo di scorie acide altera l’equilibrio acido-base corporeo, inducendo l’insorgenza di acidosi.

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Gli squilibri momentanei del pH sono dovuti

principalmente ai seguenti fattori:

eccessivo apporto di acidi con gli alimenti;

scarsa trasformazione e neutralizzazione degli acidi, in seguito

alla carenza di vitamine o minerali (che intervengono come

attivatori degli enzimi responsabili della trasformazione

chimica);

stato di affaticamento;

scarsa ossigenazione dei tessuti dovuta a vita sedentaria.

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Metodo pratico per l’analisi del pH urinario

Il metodo più facile per valutare l’acidosi è misurare il valore del pH delle urine, poiché una parte delle

scorie acide viene eliminata attraverso di esse.

La concentrazione di scorie acide varia durante il giorno e la notte; una singola misurazione giornaliera

del pH urinario, solitamente effettuata utilizzando le prime urine del mattino, pur non dando

un’informazione completa, permette comunque alcune valutazioni significative.

Le strisce indicatrici del pH consentono di effettuare questa misurazione in modo semplice ed

immediato.

Le misurazioni del pH dovrebbero essere effettuate per alcuni giorni, prendendo eventualmente nota

dell’ora e del valore ed annotando anche gli alimenti e le bevande assunti.

Il valore del pH dovrebbe variare nel corso della giornata, definendo una curva personale.

Il grafico che segue mostra il profilo giornaliero del valore del pH delle urine.

pH da 0 a 6,9: acido

pH 7: neutro

pH oltre 7: alcalino

La fascia bianca indicata nella

figura rappresenta la curva

ideale dei valori di pH durante

la giornata.

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Istruzioni per la misura del pH urinario

Raccogliere l’urina fresca in un recipiente. Prendere un pezzetto di striscia di controllo (cartina

tornasole) con una pinzetta e immergerla per un secondo nell’urina. Estrarre ed eliminare il liquido

eccedente.

La parte bagnata della striscia assumerà una colorazione diversa a seconda del pH dell’urina. Entro

due minuti comparare il colore con la gamma dei colori allegata alla confezione delle cartine

tornasole. Rilevare il valore più vicino alla colorazione del pezzetto di striscia di controllo (precisione

di lettura: 0,1 pH).

I valori compresi tra 5,6 e 6,8 indicano un pH acido; pH 7 neutro; i valori compresi tra 7,2 e 8,0

indicano un pH alcalino. Gettare il pezzetto di striscia di controllo usata nella spazzatura.

pH da 0 a 6,9: acido

pH 7: neutro

pH oltre 7: alcalino

La fascia bianca indicata nella

figura rappresenta la curva

ideale dei valori di pH durante

la giornata.

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Cosa è possibile fare in caso di acidosi tissutale ?

Se i valori del pH delle urine risultano ripetutamente acidi e si discostano

notevolmente dalla curva ideale, è necessario:

modificare il proprio stile di vita,

aumentare l’assunzione di alimenti alcalinizzanti,

aumentare l’assunzione di acqua (possibilmente acqua alcalina ionizzata)

integrare con prodotti specifici (sali minerali alcalinizzanti e vitamine).

In particolare, nei casi di:

diete iperproteiche

diete ricche di grassi animali e zuccheri raffinati

diete povere di frutta, verdura ed alimenti integrali

stile di vita sedentario, tabagismo, assunzione di alcolici e farmaci

elevato inquinamento ambientale

situazioni stressanti protratte

eccesso di attività fisica

si rende indispensabile integrare con prodotti specifici a base di Sali minerali

alcalinizzanti e vitamine, oltre che l’assunzione di Acqua Alcalina Ionizzata.

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L’effetto alcalinizzante o

acidificante degli alimenti è

stato calcolato secondo le

specifiche di Remer e

Manz, (American Journal of

Clinical

Nutrition, 1994;59:1356-61)

Potenziale di Acidificazione

Renale (PRAL) espresso in

mEq/100 g di alimento.

Gli alimenti alcalinizzanti

hanno un prefisso (-) negativo.

Gli alimenti acidificanti hanno

un prefisso (+) positivo.

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Quando ingeriamo un alimento acidificante,

questo può dare una reazione acida e tende a

sottrarre sali minerali all’organismo, mentre un

alimento alcalino basico è mineralizzante, non

sottrae sali minerali all’organismo e bilancia o

neutralizza gli effetti degli acidi.

Sarebbe bene, quindi, nell’alimentazione dare la

preferenza ai cibi alcalini, ma senza scartare i

cibi acidi, dei quali abbiamo comunque bisogno.

L’alimentazione odierna è molto cambiata

rispetto ad una volta. Oggi sono cambiati i ritmi

di vita (sempre più frenetici) e molte persone

sono sempre di corsa e dedicano marginale

attenzione all’argomento Nutrizione

(alimentazione corretta).

Bar, ristoranti, fastfood, ecc., forniscono una

cucina piena di carni e formaggi grassi, intingoli

untuosi, fritti, ecc., che vanno contro al normale

buonsenso di una sana alimentazione.

Un’alimentazione «a caso» con cornetto e

cappuccino a colazione, o un tramezzino/

pizza, ecc. nelle pause pasto, è certamente

un’alimentazione fortemente acidificante.

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L’Orrore dell’età moderna: Tutti sono malati.

Il corpo, una discarica di rifiuti piena di:

Scorie

Medicine

Prodotti chimici

Al posto di alimenti ricchi di energia ci sono:

Cibi privi di energia

Cura del corpo piena di veleni

Mezzi di godimento che rendono dipendenti

Medicine che fanno ammalare

Il percorso di vita che ci viene prescritto:

0-20 anni: stupidi, impertinenti, deboli

20-50 anni: dipendenti

50-65 anni: malati

dai 65 anni in poi: morti

Invece di alimenti pieni di energia, nei supermercati

troviamo cibi privi di energia (cibi

morti), che, onestamente, non possono più essere

chiamati alimenti.

Negozi e distributori di benzina sono pieni di beni

voluttuari che provocano assuefazione.

Le farmacie sono piene di medicinali che provocano

dipendenza e fanno ammalare. L’elenco dei loro

possibili effetti collaterali è spesso diverse volte più

lungo di quello dei benefici.

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Danni da sovraccarico tossico

Il sovraccarico tossico del terreno organico provoca gravi danni:

i liquidi organici che trasportano le sostanze di scarto si ispessiscono e circolano con sempre maggiori

difficoltà

l’irrigazione dei tessuti diminuisce, causando un rallentamento degli scambi cellulari

l’ossigeno e le sostanze nutritive vengono trasportate con difficoltà al luogo del loro utilizzo, ovvero la cellula

le scorie espulse dalle cellule vengono eliminate in modo incompleto, intralciandone gravemente lo

svolgimento delle attività cellulari

A questi disordini funzionali, dovuti al sovraccarico tossico, si aggiungono le lesioni causate ai tessuti dall’aggressività

delle scorie: una situazione che le cellule non hanno la possibilità di contrastare e che con il passare del tempo genera

irritazione, infiammazione e anche distruzione dei tessuti organici.

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Il potere tampone

Per far fronte all’aggressione degli acidi, il corpo dispone di un sistema di difesa chiamato

«sistema tampone», che permette di conservare l’equilibrio acido-base, constatando le

variazioni del pH.

Il sistema di difesa funziona in maniera molto semplice: gli acidi vengono neutralizzati

legandoli a basi, o alcali (sostanze tampone), cioè a sostanze che hanno proprietà opposte a

quelle degli acidi. Si ottiene così un sale neutro, e la nocività viene momentaneamente

tamponata.

Mantenere l'equilibrio acido-basico del nostro

sangue con una dieta alcalinizzante, ricca di frutta

e verdure crude, è il segreto del benessere.

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Il terreno organico ideale

Le cellule e gli organi del nostro corpo non possono funzionare correttamente se l’ambiente in cui vivono non ha delle

caratteristiche ben precise. Tanto per le cellule, quanto per i differenti organi, l’ambiente, o terreno, è costituito da

liquidi organici, cioè sangue, linfa e siero cellulare, che insieme rappresentano il 70% dell’intero peso corporeo.

L’organismo umano è quindi composto principalmente da liquidi.

I liquidi organici sono per le cellule ciò che è la terra per le piante. Dalla composizione dei liquidi organici, o del terreno

organico, dipende la possibilità per le cellule di funzionare correttamente.

A livello psichico, l’acidificazione

del terreno può causare:

perdita di interesse, di slancio e

di gioia di vivere;

diminuzione del tono

dell’umore e tendenza alla

depressione;

irritabilità;

estrema sensibilità nervosa;

nervosismo;

agitazione inconsulta;

iperemotività.

A livello fisico, una persona che

soffre di uno stato di acidosi

cronico presenta sintomi quali:

mancanza di energia;

sensazione costante di

affaticamento;

perdita del tono muscolare;

difficoltà a recuperare

rapidamente energia dopo

uno sforzo;

deficit energetico subito dopo

aver assunto alimenti acidi.