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Ente: Prato Ricerche – Istituto per la ricerca ambientale e la mitigazione dei rischi Rappresentanti nell’Organo Gestionale: Prof. Nicola Casagli; Prof. Enio Paris Periodo di riferimento: 20102014 A IDENTITÀ La Fondazione Prato Ricerche Istituto per la ricerca ambientale e la mitigazione dei rischi è una fondazione costituita in Prato il 20.01.2004 dalla Provincia di Prato, dall'Università degli Studi di Firenze e dalla Fondazione Pro Verbo. La Fondazione ha da subito sottoscritto una convenzione con la Provincia di Prato per la gestione del Museo di Scienze Planetarie e della Biblioteca di Scienze geoambientali e planetarie. Gli scopi statutari prevedono lo sviluppo della ricerca scientifica di base e applicata, della formazione e della cultura negli ambiti afferenti alla Fondazione, favorendo la costituzione di istituzioni educative, sociali, culturali ed artistiche, e la collaborazione con istituzioni universitarie. È escluso il fine di lucro. La Prato Ricerche è iscritta all'Anagrafe Nazionale delle Ricerche con il codice 56460XST. A1 SINTESI ATTIVITÀ SVOLTA Vedi rapporto allegato. A2 MODELLO DI GOVERNO Capitale sociale e soci in % (evidenziando % Ateneo): Provincia di Prato (1/3 33), Università degli Studi di Firenze (1/3 33); Fondazione Pro Verbo (1/3 33) Organi di governo e composizione: l'Assemblea, composta da tre membri, uno ciascuno per ogni socio (il Presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri, il Presidente della Fondazione Pro Verbo Don Emilio Riva ed il Rettore dell'Università degli Studi di Firenze Alberto Tesi), alla quale spetta l'individuazione dell'indirizzo programmatico della Fondazione e che provvede alla nomina degli altri organi; il Consiglio di Amministrazione, composto da 6 membri, 2 per ciascun socio, al quale spettano tutti i poteri di gestione ordinaria e straordinaria; il Comitato Scientifico, composto attualmente da 5 membri, che delibera annualmente il programma dell'attività scientifica e di ricerca della Prato Ricerche; il Presidente, scelto nel CdA, che ha la legale rappresentanza dell'ente;

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Ente:  Prato  Ricerche  –  Istituto  per  la  ricerca  ambientale  e  la  mitigazione  dei  rischi  

Rappresentanti  nell’Organo  Gestionale:  Prof.  Nicola  Casagli;  Prof.  Enio  Paris    

Periodo  di  riferimento:  2010-­‐2014  

 

 

A  -­‐    IDENTITÀ  

La   Fondazione   Prato   Ricerche   -­‐   Istituto   per   la   ricerca   ambientale   e   la   mitigazione   dei   rischi   -­‐   è   una  fondazione  costituita   in  Prato  il  20.01.2004  dalla  Provincia  di  Prato,  dall'Università  degli  Studi  di  Firenze  e  dalla  Fondazione  Pro  Verbo.  La  Fondazione  ha  da  subito  sottoscritto  una  convenzione  con   la  Provincia  di  Prato   per   la   gestione   del   Museo   di   Scienze   Planetarie   e   della   Biblioteca   di   Scienze   geo-­‐ambientali   e  planetarie.   Gli   scopi   statutari   prevedono   lo   sviluppo   della   ricerca   scientifica   di   base   e   applicata,   della  formazione   e   della   cultura   negli   ambiti   afferenti   alla   Fondazione,   favorendo   la   costituzione   di   istituzioni  educative,  sociali,  culturali  ed  artistiche,  e  la  collaborazione  con  istituzioni  universitarie.  È  escluso  il  fine  di  lucro.  La  Prato  Ricerche  è  iscritta  all'Anagrafe  Nazionale  delle  Ricerche  con  il  codice  56460XST.    

 

A1  -­‐SINTESI  ATTIVITÀ  SVOLTA  

Vedi  rapporto  allegato.  

 

A2  -­‐MODELLO  DI  GOVERNO  

Capitale  sociale  e  soci  in  %  (evidenziando  %  Ateneo):    

Provincia  di  Prato  (1/3    33),  Università  degli  Studi  di  Firenze  (1/3  33);  Fondazione  Pro  Verbo  (1/3  33)    

 

Organi  di  governo  e  composizione:    

• l'Assemblea,  composta  da  tre  membri,  uno  ciascuno  per  ogni  socio  (il  Presidente  della  Provincia  di  Prato   Lamberto   Gestri,   il   Presidente   della   Fondazione   Pro   Verbo   Don   Emilio   Riva   ed   il   Rettore  dell'Università   degli   Studi   di   Firenze   Alberto   Tesi),   alla   quale   spetta   l'individuazione   dell'indirizzo  programmatico  della  Fondazione  e  che  provvede  alla  nomina  degli  altri  organi;  

• il  Consiglio  di  Amministrazione,  composto  da  6  membri,  2  per  ciascun  socio,  al  quale  spettano  tutti  i  poteri  di  gestione  ordinaria  e  straordinaria;  

• il   Comitato   Scientifico,   composto   attualmente   da   5   membri,   che   delibera   annualmente   il  programma  dell'attività  scientifica  e  di  ricerca  della  Prato  Ricerche;  

• il  Presidente,  scelto  nel  CdA,  che  ha  la  legale  rappresentanza  dell'ente;  

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• il  Direttore,   responsabile   dell'attuazione   del   programma   annuale   di   attività   e   della   gestione   del  personale;  

• il  Collegio   dei   Revisori   dei   Conti,   organo   di   controllo   ai   sensi   del   codice   civile,   composto   da   tre  membri  effettivi,  uno  per  ciascun  socio.  

-  

B  -­‐  INDIVIDUAZIONE  IMPATTO  DI  QUANTO  REALIZZATO  SULL’ATTIVITÀ  DELL’ATENEO:  

1. finanziamenti  erogati  all’Ateneo  (assegni  di  ricerca,  borse  di  dottorato,  contributi,  convenzioni  conto  terzi  etc);  

Nessuno  

 

2. pubblicazioni  realizzate  o  in  corso  in  relazione  all’attività  di  ricerca  svolta  presso  l’ente.  In  particolare,  si  richiede  altresì  di  specificare  se  l’Ente  ha  partecipato  alla  valutazione  VQR  2004-­‐2010  come  Ente  di  Ricerca  e  con  quanti  docenti  dell’Ateneo;  

Vedi  elenco  delle  pubblicazioni  allegato.  

La  Fondazione  NON  ha  partecipato  alla  VQR  2004-­‐2010.  

 3. attività  di  ricerca  svolta  attraverso  strumentazione  riconducibile  all’Ente  

Non  determinata  

 

4. finanziamenti   ottenuti   dal   consorzio   su   progetti   di   ricerca     nazionali   e   internazionali   (Programma  Quadro   e   altri   bandi   della   Commissione   Europea,   Bandi   Ministeriali,   Regionali,   ecc.)   e   livello   di  coinvolgimento   dell’Ateneo;   in   particolare,   si   richiede   di   indicare   se   l’Ente   ha   inviato   all’Ateneo   la  rendicontazione  dell’entrate  di  cassa  da  Progetti  di  Ricerca  per  l’esercizio  VQR  2004-­‐2010;  

Non  determinata  

 

4.1  Partecipazione  a  progetti  comunitari  e  internazionali:    

No  

 

   C  –  RISORSE  DI  ATENEO  IMPIEGATE  

1. Impiego  del  rappresentante  di  Ateneo  (tempo):   i  due  rappresentanti  di  Ateneo  nel  CdA  della  Fondazione,  Proff.  Enio  Paris  e  Nicola  Casagli,  hanno  partecipato  ad  un  numero  di   sedute  del  Consiglio  variabile  fra  8  e  10  per  anno.  

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2. Compenso   erogato   dall’Ente:   è   previsto   un   gettone   di   presenza   di   circa   100   Euro   per   ogni  seduta  del  CdA  

3. Impegno  di  Altro  Personale  strutturato  (tempo):    Nessuno  

4. Utilizzo  spazi:  Nessuno  

5. Impegno  di  risorse  umane  di  Ateneo,  seppur  non  strutturate  (dottorandi,  assegnisti,  borsisti).  Dal  2012,  una   studentessa  di   dottorato  del  Dipartimento  di   Scienze  della   Terra   sta  svolgendo   la   sua   tesi   in   collaborazione   con   la   fondazione,   con   una   presenza   di   circa   6  mesi/uomo   (50%).  Dal   2011  Alessia   Lotti,   dottoranda   in   Scienze  della   Terra,   svolge   la  propria  attività  di   ricerca   in  collaborazione  con   la  Fondazione  con  una  presenza  di  circa  6  mesi/uomo  (50%).  Nel  2012  la  Fondazione  ha  ospitato  laureati  del  Dipartimento  di  Scienze  della  Terra  per  tirocini  post-­‐laurea.  

 

Firenze,  30  Giugno  2014  

I  rappresentanti  dell’Ateneo  nel  CdA  della  Fondazione  

Prof.  Enio  Paris  

Prof.  Nicola  Casagli  

 

 

   

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FONDAZIONE  PRATO  RICERCHE  Istituto  per  la  ricerca  ambientale  e  la  mitigazione  dei  rischi  

PROGRAMMA  ANNUALE  DI  ATTIVITÀ  –  2014  REPORT  11  MAGGIO  2014  

 

 

MUSEO DI SCIENZE PLANETARIE

PROMOZIONE

Di   seguito   vengono   elencati   e   descritti   brevemente   gli   obiettivi   della   promozione   e   le   fasi   necessarie   al  conseguimento  degli  stessi  obiettivi.      

OBIETTIVI  TATTICI:    • raggiungere  un  numero  elevato  di  utenti  potenziali  attraverso  pubblicità  diretta  • raggiungere  un  numero  elevato  di  utenti  potenziali  attraverso  pubblicità  indiretta  

FASI  E  METODOLOGIE:  Pubblicizzazione  attraverso  insegne,  materiale  pubblicitario  e  gadgets    

Pubblicizzazione  e  promozione  

Nel  mese  di  Marzo  Simone  Ducci,  che  si  occupa  già  da  tempo  di   filmati  e  di  multimedialità,  ha  effettuato  nelle  sale  del  museo  alcune  riprese  per  partecipare  a  "Prato  Excellence",  il  concorso  per  giovani  videomaker  promosso  dalla  Provincia  di  Prato,  per  valorizzare   le  eccellenze  del  nostro   territorio.  Nel  mese  di  aprile  è  uscita  la  graduatoria  del  concorso  e  si  è  classificato  al  primo  posto.  Il  filmato  sarà  utilizzato  per  promuovere  il  territorio  pratese.  

A  seguito  della  richiesta  da  parte  dell’ufficio  Cultura  del  Comune  di  Prato,  il  Museo  è  stato  inserito  insieme  ad  altri  Musei  del   territorio  pratese   in  un’iniziativa  dal   titolo   “Itinerari   pratesi   tra   arte  e   storia”.   La   visita  guidata   al  Museo  è   stata   effettuata   il   29  marzo   ed   è   stato   raggiunto   il   numero  massimo  di   partecipanti.  L’iniziativa  è  stata  promossa  dal  Comune  anche  attraverso  un  depliant  cartaceo  che  è  stato  portato  per  la  distribuzione  anche  in  Museo.        

Bookshop    

Dal   1   gennaio   di   questo   anno,   a   seguito   del   bando   di   gara   effettuato   a   dicembre   dello   scorso   anno,   la  gestione  del  bookshop  è  affidata  alla  ditta  Dodoline  srl.  al  Sig.  Maurizio  Forli   (Dodoline  Tommasi)  e  a  sua  

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figlia.   Oltre   al   bookshop   la   società   effettuerà   servizio   di   biglietteria   del   Museo   e   di   guardiania   del  laboratorio  “Esperimenta  con  Galileo”,  nel  fine  settimana.  

Come   indicato   in   seguito   sono   stati   effettuati   in  questi  mesi   con   la   collaborazione  di  Dodoline   laboratori  pomeridiani  in  particolare  nel  fine  settimana  ma  anche  alcuni  pomeriggi  dei  giorni  feriali.    

Pubblicizzazione  dell’attività  attraverso  i  mezzi  di  informazione  locali  e  nazionali    

Nel  mese  di  gennaio  e  nel  mese  di  febbraio,   il  direttore  del  Museo  ha  tenuto  numerose  presentazioni  del  proprio   libro   “Siamo   fatti   di   Stelle”,   scritto   con   Margherita   Hack,   durante   le   quali   è   stato   presentata  l’attività  del  Museo  a  scuole  di  ogni  ordine  e  grado  e  a  un  pubblico  variegato.  Le  presentazioni  sono  state  effettuate  a  Milano,  Pavia,  Brescia,  Garda,  Venezia,  Barletta,  Andria,  Mola  di  Bari,  Santeramo  in  Colle,  Bari,  Monopoli,  Brindisi,  Squinzano,  Livorno,  Cefalù.  

Presentazioni   relative   all’attività   del   Museo   sono   state   altresì   fatte   al   Congresso   Nazionale   dell’Unione  Astrofili  Italiana  tenutosi  a  Castiglion  dei  Pepoli  e  al  Convegno  Nazionale  annuale  di  Gnomonica  tenutosi  a  Cefalù-­‐Isnello.  

Mercoledì   5   febbraio   si   è   svolta   presso   la   Provincia   di   Prato   una   conferenza   stampa   alla   quale   hanno  partecipato  oltre  al  Presidente  Gestri  e  alla  Dott.ssa  Soldani,  la  Dott.ssa  Elena  Pianea  (dirigente  dell’Ufficio  Cultura  della  Regione  Toscana)  ed  i  referenti  dei  sette  musei  del  Progetto  Ti  porto  al  Museo.  La  motivazione  è  stata  quella  di  elogiare   il  progetto  (di  cui   il  Museo  è  capofila)  per   il  grande  successo  ottenuto  presso   le  scuole:  più  di  300  classi,  infatti,  stanno  partecipando  con  le  visite  ai  Musei.    

Nel  mese  di  aprile  sono  venuti  al  Museo   il  musicista  e   regista  Goffredo  Gori  ed   il  poeta  Franco  Faggi  per  proporre  un  evento  musicale  nelle  sale  del  Museo,  grazie  alla  loro  conoscenza  con  Maurizio  Forli  (gestore  del   bookshop).   E’   stato   deciso   che   l’evento   “Il   canto   del   cosmo”   verrà   realizzato   il   primo   mercoledì   di  apertura  serale  del  museo  (18  giugno).  Siccome  Goffredo  Gori  ha  contatti  con  la  rete  televisiva  Toscana  TV,  l’evento  sarà  anche  registrato  e  riproposto  in  parte  alla  TV,  insieme  alla  promozione  dell’attività  didattica  e  divulgativa  del  Museo.    

Tutti  i  mesi,  a  partire  da  gennaio,  sono  stati  inviati  all’Ufficio  stampa  della  Provincia  di  Prato,  le  iniziative  in  programma  al  Museo  sia  nei   fine  settimana  che   in  orario  serale,  come   le  serate  di  osservazione  del  cielo  con  telescopi  dal  piazzale  del  Museo.  Tutte  le  iniziative  sono  state  mensilmente  inserite  su  Prato  Mese  e  di  volta   in   volta   sui   quotidiani   locali.   Nel   mese   di   marzo   in   particolare   è   stato   pubblicizzato   il   concorso  “Disegna  il  tuo  dinosauro”  ed  il  laboratorio  di  Archeologia  Sperimentale,  mentre  alla  fine  del  mese  di  aprile  è   stato  promosso   il   “corso  di   astrofotografia”   organizzato  dall’associazione   astrofili   Polaris   presso   i   locali  della   Fondazione.   Come   di   consueto   è   stata   curata   dal   personale   della   Fondazione   la   redazione   dei  comunicati  stampa  diretti  ai  mezzi  di  informazione  locali.  

Pubblicizzazione  dell'attività  sulla  rete  Internet    

Come  di   consueto   sono   state   aggiornate,   direttamente  dal   personale   interno,   le   pagine  del   sito  web  del  Museo,   in  particolare  quelle  contenenti   informazioni  sulle   iniziative   in  corso  (le  osservazioni  del  cielo  con  telescopi   dal   piazzale   del   Museo,   laboratori   nel   fine   settimana   ma   anche   nei   pomeriggi   feriali,   etc),    sull'attività  didattica  del  Museo  e  sulle  visite  guidate.   Inoltre,   le   iniziative  proposte  dal  Museo  sono  state  inviate  ogni  mese  anche  ad  altri   siti  web  che  si  dedicano  alla  promozione  di  eventi  culturali  nel   territorio  provinciale,  regionale  e  nazionale  (Comune  e  Provincia  di  Prato,  Regione  Toscana,  Ministero  per  i  Beni  e  le  

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attività   culturali   etc).   Nel  mese   di   febbraio,   inoltre,   le   proposte   didattiche   rivolte   alle   scuole   sono   state  inviate   ai   due   siti   regionali,   EduMusei   e   InToscana   sezione   Turismo   scolastico,   come   espressamente  richiesto  dalla  Regione.  

Dal  16  maggio  è  attivo  il  nuovo  sito  web  del  Museo  con  indirizzo  www.museodisceinzeplanetarie.eu    

Molto  più  versatile,  dinamico  e  accattivante  del  precedente  sito,  vi   si   trovano  notizie   relative  al  museo  e  alle  scienze  planetarie  in  generale.  Al  sito  sono  collegati  i  profili  FaceBook  e  Twitter  del  Museo  stesso.    

Conferenze  a  tema    

Sono   state   tenute   diverse   conferenze   tematiche   presso   il   Museo   e   in   strutture   esterne.   Tra   queste  “Fantageologia  dei  Pianeti  del   Sistema  Solare”  presso   il   costituendo  Parco  Astronomico  delle  Madonie  di  Isnello,   in   Sicilia,   per   conto   del   locale   Gruppo   Astrofili.   Un’altra   conferenza,   sul   tema   della   divulgazione  scientifica,  è  stata  tenuta  al  Convegno  Nazionale  dell’Unione  Astrofili  Italiani.  

CONSERVAZIONE E OSTENSIONE

Obiettivi  Tattici:  • garantire  rapporto  ottimale  tra  qualità  scientifica  e  capacità  attrattiva  

• mantenere  aggiornati  inventario  e  catalogo  dei  campioni  

• aggiornamento  del  percorso  scientifico-­‐espositivo    

Fasi  e  Metodologie:  

Acquisizione  di  nuovi  campioni    

Sono  molti  i  campioni  pervenuti  presso  il  museo  per  analisi  atte  a  definirne  l’origine.  Alcuni  di  questi  sono  risultati  essere  meteoriti  che  sono  state  classificate  e  catalogate  secondo  gli  standard  catalografici.  Gli  studi  sono  ancora  in  corso  e  il  numero  dei  nuovi  campioni  p  in  corso  di  definizione.    

Manutenzione  ordinaria  del  Museo    

È  proseguita  la  revisione  totale  delle  collezioni  de  meteoriti,  rocce  da  impatto  e  tectiti  depositata  presso  il  Museo.  La  revisione,  non  ancora  terminata,  ha  permesso  di  evidenziare  che  i  campioni  della  collezione  sono  più  di  quanto  fino  ad  oggi  registrato.  In  particolare,  non  erano  stati  catalogati  campioni  acquisiti  negli  anni  2005-­‐2009,   né   le   sezioni   sottili   petrografiche   e   gli   “inglobati”   per   analisi   effettuate   durante   gli   anni  precedenti  al  2013.  

La   revisione   delle   collezioni   è   ancora   in   corso   ed   è   prevista   una   rivisitazione   anche   di   minerali,   rocce   e  fossili.  

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In   questi   primi   mesi   dell’anno   è   proseguita   come   di   consueto   l’attività   di   manutenzione   periodica   degli  spazi   museali   e   laboratoriali.     Mentre   la   pulizia   dell'area   aperta   al   pubblico   è   affidata   ad   una   ditta  specializzata,   la  manutenzione  degli   interni  degli   spazi  espositivi   (pulizia,  verifica  del   funzionamento  delle  lampade   e   delle   condizioni   ambientali;   verifica   del   funzionamento   delle   postazioni   multimediali   e   dei  supporti   audio/video,   sostituzione   delle   lampade   e   dei   supporti   audio/video   difettosi   o   usurati)   è   stata  periodicamente  svolta  dal  personale  della  Fondazione.    

Nel   mese   di   gennaio,   uno   dei   monitor   della   quadrisfera   ha   avuto   un   guasto   ed   è   stato   necessario  l’intervento   di   un   elettricista   per   la   riparazione.   Inoltre,   nella   vetrina   della   fluorescenza   dei  minerali   una  delle   due   lampade   ha   smesso   di   funzionare:   considerando   che   le   due   lampade   dovrebbero   avere   più   o  meno   la   stessa   durata,   è   stata   deciso   di   acquistarne   due,   più   altre   due   lampade   più   piccole   da   inserire  sempre  nella  stessa  vetrina  per  migliorare  l’effetto.  Nei  prossimi  giorni  verrà  l’elettricista  a  montarle.    

In   questi   mesi   è   proseguita   anche   la   manutenzione   nel   laboratorio   “Esperimenta   con   Galileo”:   a   parte  alcune  lampade  delle  esperienze  da  sostituire,  in  particolare  è  stata  modificata  da  alcuni  soci  della  Polaris  l’esperimento  della  cometa  che  aveva  dei  problemi  di  funzionamento  (che  avevano  realizzato  alla  fine  dello  scorso  anno)  ed  è  stata  con  l’occasione  anche  ridimensionata;  in  questi  ultimi  giorni  stanno  montando  una  nuova  esperienza  (tubo  a  vuoto).    

Aggiornamento   del   percorso   scientifico-­‐espositivo   e   realizzazione   nuovo   software   delle  postazioni  multimediali  

In   questi   mesi   sono   stati   richiesti   dei   preventivi   sia   a   sale   di   registrazione   che   a   madrelingue   per   la  realizzazione  dei  file  audio  in  lingua  inglese  da  inserire  nei  multimediali  presenti  nelle  sale  del  Museo.  Verrà  pertanto  prossimamente  individuata  la  modalità  di  proseguimento  di  questa  attività.    

DIDATTICA E DIVULGAZIONE

Obiettivi  Tattici:  • diffusione  della  cultura  scientifica  

• crescita  culturale  degli  utenti  

• sviluppo  dei  rapporti  con  le  scuole  di  ogni  ordine  e  grado  

• visite  guidate  e  lezioni  tematiche    

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Fasi  e  Metodologie:  

Programmazione  dell'attività  didattica  e  divulgativa    

Da  gennaio  ad  aprile  si  sono  svolte  le  visite  guidate  nel  Museo,  i  laboratori  ed  i  percorsi  didattici  alle  scuole  di  ogni  ordine  e  grado  che  ne  hanno  fatto  richiesta.  E’  proseguito  dunque  in  questi  primi  mesi  dell’anno,  da  parte   del   personale   della   Fondazione,   l’attività   di   segreteria   delle   prenotazioni   delle   scuole,   con   relativo  aggiornamento   del   calendario   e   la   preparazione   del  materiale   didattico   e   delle   lezioni   necessarie   per   lo  svolgimento  delle  attività  didattiche.  Sono  state  effettuate  anche  visite  guidate  al  Museo  nel  fine  settimana  per  gruppi  organizzati  di  adulti  e  famiglie  ed  è  stato  distribuito  il  questionario  di  “customer  satisfaction”    ai  visitatori.   Nel   mese   di   aprile   in   particolare   si   sono   svolte   le   visite   delle   classi   che   hanno   partecipato   al  progetto   “Leggere   il   cielo:   dalla   mitologia   alla   scienza”   in   collaborazione   con   la   Biblioteca   comunale  Lazzerini  ed  il  Centro  di  Scienze  Naturali  di  Galceti.  

 

Nei  mesi  di  gennaio  e   febbraio   il  personale  della  didattica  della  Fondazione  ha  partecipato  agli  ultimi   tre  incontri   del   corso   “L’arte   tra   le  mani”   (incominciato   a   novembre   2013)   che   si     svolge   a   Firenze   presso   il  Museo  Marino  Marini.   Il  corso  ha  come  finalità  quella  di   far  comprendere  agli  operatori  museali   la  realtà  dei  malati   con  demenza  senile  e  Alzheimer  e  poter   realizzare  di   conseguenza   incontri  e  visite  ad  hoc  per  questa   tipologia  di   visitatori.  Al   corso  hanno  partecipato  operatori  museali  di   tutta   la  Toscana  ed  è   stato  utile   anche   per   mettere   in   contatto   operatori   museali   e   operatori   geriatrici.   Nel   nostro   caso   specifico  abbiamo   ideato   un   progetto,   insieme   al   Centro   Diurno   di   Narnali   ed   al  Museo   del   Tessuto,   che   è   stato  presentato   l’ultimo  giorno  del   corso   (21   febbraio).   Su  proposta  della  Regione  Toscana  che  ha  contribuito  alla   realizzazione  del   corso,   il  progetto  è   stato   inviato  anche  all’Ufficio  Cultura  della  Regione  provvisto  di  una  richiesta  di  cofinanziamento  per  le  attività  da  svolgere.  Ad  oggi  non  abbiamo  ricevuto  alcuna  conferma  in  merito.  Tuttavia,  pur,  senza  alcun  contributo,  il  progetto  verrà  nei  prossimi  mesi  realizzato.  

Nella  prima   settimana  del  mese  di  marzo  è   stato   realizzato   il   report   annuale   sui  dati  dei  questionari   che  sono   stati   compilati   dai   visitatori   lo   scorso   anno   2013   ed   è   stato   inviato,   come   richiesto,   tramite   posta  certificata  alla  Regione  Toscana,  settore  cultura.    Sempre  nel  mese  di  marzo  è  stata  anche  compilata  on-­‐line  sul  sito  apposito  della  cultura  della  Regione  la  scheda  con  i  dati  di  affluenza  dei  visitatori  nell’anno  2013.      

Nei  mesi  di  febbraio  e  di  marzo  sono  state  effettuate  presso  gli  uffici  della  cultura  della  Provincia  di  Prato  gli  incontri  tra  gli  operatori  dei  musei  del  territorio  provinciali  ed  i  referenti  alla  cultura  della  Provincia  per  la  definizione   del   progetto   per   il   nuovo   Piano   della   Cultura   2014   (PIC2014).   In   uno   dei   primi   incontri   di  febbraio,  è  venuta  anche   la  Dr.ssa  Elena  Pianea  dell’Ufficio  Cultura  della  Regione  Toscana  per  spiegare   le  modalità  di  partecipazione  del  PIC2104,  leggermente  modificate  rispetto  a  quello  dello  scorso  anno.  Anche  per  il  PIC2014  il  nostro  Museo  è  capofila  del  progetto  dal  titolo  “Ti  porto  al  Museo”  al  quale  partecipano,  oltre  al  nostro  Museo,  altri   sei  musei  del   territorio.   Il   progetto  prevede  di  utilizzare  una  buona  parte  del  contributo  regionale  per  offrire  il  trasporto  gratuito  delle  classi  ai  Musei,  come  l’anno  precedente,  tuttavia  in   aggiunta   quest’anno   sono   state   inserite   anche   altre   Province   che   sono   ben   collegate   con   Prato   per  quanto   riguarda   la   rete   ferroviaria   (come   Lucca   e   Pisa   e   Bologna).  Questa   azione   di   sistema   sarà   gestita  anche   quest’anno   dal   nostro   Museo.   Dato   che   si   prevede   un   ampliamento   del   servizio   del   trasporto  gratuito,  quest’anno  è  stato  richiesto  un  contributo  di  €  48.500,00.  Per  pubblicizzare  questo  progetto  alle  scuole  verrà  realizzato  un  depliant  che  sarà  inviato  per  posta  a  tutte  le  scuole  di  ogni  ordine  e  grado.  L’altra  parte  del  contributo  regionale  verrà  utilizzato  per  dar  vita  ad  un  ufficio  stampa  comune  che  seguirà  tutti  e  sette  i  Musei,  non  solo  per  il  Progetto  Ti  porto  al  Museo  ma  anche  per  tutte  le  iniziative  ed  eventi  proposti  

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durante  l’anno  2014  (questa  azione  di  sistema  sarà  seguita  dal  Museo  della  Deportazione).  Verrà  realizzato  anche  un  sito  web  apposito.   Il  progetto  prevede   infine  anche  attività  collaterali   rivolti  ai  vari  pubblici  dei  musei  con  particolare  attenzione  ai  circoli  ricreativi,  alle  associazioni,  ai  diversamente  abili,  etc.  Il  progetto  è  stato  inviato  alla  Regione  Toscana  dall’Ufficio  Cultura  della  provincia  di  Prato  il  31  marzo:  ad  oggi  ancora  non  è  arrivata  comunicazione  dalla  Regione  Toscana  in  merito.  

Sempre   al   31   marzo   c’è   stata   anche   la   scadenza   per   la   rendicontazione   del   contributo   ottenuto   dalla  Regione  Toscana  per  il  PIC2013  dello  scorso  anno.  La  scheda  di  rendicontazione,  insieme  a  tutte  le  fatture  inerenti,  e   la   relazione  di   fine  progetto  sono  state  preparate  dal  personale  della  Fondazione  e  sono  state  inviate  all’Ufficio  Cultura  della  Provincia  di  Prato  per  la  trasmissione  alla  Regione,  settore  Cultura.      

In   questi   primi   mesi   dell’anno   si   sono   svolte   anche   buona   parte   delle   attività   previste   dal   progetto  “Meteoritica:   una   sperimentazione   integrata   per   una   diversa   modalità   di   promozione   e   diffusione   della  cultura   scientifica”  per   il  quale   il  Museo  ha  ottenuto   lo   scorso  anno  un  contributo  dal  MIUR   in  merito  al  bando  sulla  diffusione  della  cultura  scientifica  e  che  è  stato  avviato  negli  ultimi  mesi  dell’anno  precedente.  Le   varie   attività   che   sono   state   compiute   e   che   vengono   di   seguito   descritte   sono   state   coordinate   e  organizzate  dal  nostro  Museo  essendo  capofila  del  progetto.  Prima  di  tutto,  nei  mesi  di  gennaio  e  febbraio,  sono  stati  progettati  ed  effettuati  i  viaggi  delle  classi  di  Roma,  Milano  e  Prato  che  partecipano  al  progetto  verso  i  tre  musei  coinvolti  (il  nostro,  il  Museo  Civico  di  Storia  naturale  di  Milano  ed  il  Museo  di  Mineralogia  dell’Università  La  Sapienza  di  Roma).  Anche  i  referenti  della  didattica  della  Fondazione  hanno  partecipato  con  le  classi  della  scuola  media  Buricchi  di  Prato  alle  visite  degli  altri  due  Musei.  Successivamente  sono  stati  coordinati  la  progettazione  presso  ogni  scuola  coinvolta  dei  pannelli  esplicativi,  i  video,  le  presentazioni  ed  il  depliant  che  andranno  a  costituire  la  parte  informativa  e  divulgativa  della  mostra  di  meteoriti  conclusiva  che   verrà   inaugurata   sabato   17   maggio.   Per   uniformare   i   materiali   suddetti   è   stato   necessario   un  imponente   comunicazione   e   collaborazione   tra   i   referenti   della   didattica   dei   tre   musei   che   sono   andati  anche   presso   le   scuole   a   coordinare   le   attività.   Sempre   nei   primi  mesi   dell’anno   sono   stati   scelti   dai   tre  musei  i  campioni  da  esporre  alla  mostra,  le  modalità  di  trasporto,  la  questione  assicurazione.  La  Fondazione  ha  fatto  inoltre  richiesta  alla  Provincia  di  Prato  dell’utilizzo  della  Sala  Biagi  del  Palazzo  Banci  e  del  Patrocinio  della  mostra:  entrambi    sono  stati  concessi.    

Nel  mese  di  marzo   sono   stati   anche   richiesti   i   preventivi   per   il   noleggio  delle   teche  per   l’esposizione  dei  campioni  e  per  la  guardiania  alla  mostra.    

Alla   fine   del  mese   di   aprile   le   scuole   hanno   terminato   di   preparare   i   propri  materiali,   li   hanno   inviati   al  personale  della  Fondazione  per  un  controllo  definitivo.  Nel  frattempo  sono  stati  preparati  anche  due  roll-­‐up  e   altri   tre   pannelli,   uno   dei   quali   dedicato   al   Museo,   da   utilizzare   sempre   per   la   parte   informativa  dell’allestimento.  Nei  primi  dieci  giorni  di  maggio  tutto  il  materiale  è  stato  consegnato  alla  tipografia  per  la  stampa.  Nel  frattempo  sono  state  preparate  anche  tutte  le  didascalie  dei  campioni  che  verranno  esposti.  La  mostra  verrà  inaugurata  il  pomeriggio  di  sabato  17  maggio.          

Nei  mesi  di  febbraio  e  marzo  sono  state  avviate  anche  le  prime  attività  in  riferimento  al  progetto  “Cielo  e  Terra  a  portata  di  mano”  sui  non  vedenti  ed  ipovedenti  che  è  stato  proposto  alla  Regione  Toscana  settore  Cultura  alla  fine  dello  scorso  anno  in  occasione  del  bando  per  i  Musei  riconosciuti  di  rilevanza  regionale  e  approvato  arrivando  primo   in  graduatoria.  Per  prima  cosa  è   stato  effettuato   il   corso  di   formazione  per   il  personale   del   Museo   (due   incontri   di   tre   ore   ciascuno   presso   la   Fondazione)   da   parte   di   due   referenti  dell’ANIOMAP  per  introdurre  e  sviluppare  le  tematiche  relative  ai  problemi  di  orientamento  e  mobilità  delle  persone   non   vedenti   e   quali   accorgimenti   possono   essere   utilizzati   negli   allestimenti   dei   Musei   ed   in  particolare   nella   realizzazione   dei   sussidi   informativi   per   venire   incontro   alle   esigenze   molteplici   dei  

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visitatori   ipovedenti.   Successivamente   si   è   svolto   un   incontro   anche   con  un   informatico   che   si   occupa  di  audio  guide  e  specifici  applicativi  multimediali  per  concordare  quali  sussidi  possano  essere  adoperati  nelle  sale   del  Museo   per   permettere   ai   visitatori   non   vedenti   ed   ipovedenti   di   acquisire   le   informazioni   sugli  oggetti  esposti.  Un  nuovo  incontro  sia  con  l’informatico  che  con  le  referenti  dell’ANIOMAP  per  definire  le  attività,  verrà  concordato  per  l’inizio  del  mese  di  giugno.    

Nel  mese  di   aprile   sono   state   compilate   sul   sito  on   line   apposito  della  Regione  Toscana   le   schede  per   la  partecipazione  del  Museo  alla  manifestazione  regionale  “Amico  Museo  2014”  e   la  “Notte  dei  Musei”  che  quest’anno  si  effettua  da  sabato  17  maggio  a   lunedì  2  giugno.  Oltre  all’apertura  gratuita  del  Museo  e  del  laboratorio  “Esperimenta  con  Galileo”  nei  fine  settimana  (anche  la  sera  dopo  cena  di  sabato  17  maggio  per  la  Notte  dei  Musei),  è  stata  inserita  anche  la  mostra  Meteoritica  che  si  svolge  presso  il  Palazzo  Banci  proprio  nell’intero  periodo  della  manifestazione  suddetta.    

Per  mezzo  della  collaborazione  con  l’Associazione  Astrofili  Polaris,  tutti  i  mesi  viene  organizzata  una  serata  osservativa  del  cielo  con  telescopi  dal  piazzale  del  Museo.  Inoltre  i  membri  dell’Associazione  stanno  anche  realizzando   una   nuova   esperienza   didattica   che   verrà   prossimamente   allestita   presso   il   laboratorio  “Esperimenta   con   Galileo”.   Inoltre   nel   mese   di   maggio   effettueranno   anche   un   corso   serale   di  astrofotografia  presso  l’auditorium  del  Museo.  

Con  la  collaborazione  di  Maurizio  Forli  e  sua  figlia,  invece,  sono  stati  organizzati  nei  mesi  di  febbraio,  marzo  e  aprile   laboratori  didattici  pomeridiani  sui  fossili  e  sui  dinosauri.   In  particolare  nel  mese  di  marzo  è  stato  realizzato  un  concorso  dal  titolo  “Disegna  il  tuo  dinosauro”  alla  quale  hanno  partecipato  in  due  pomeriggi  distinti  un  totale  di  50  bambini  e  la  domenica  30  marzo  è  stata  effettuata  nel  museo  la  premiazione  dei  tre  migliori  disegni  con  un  gadget   in  regalo  offerto  da  Dodoline  ed  una  pergamena  di  partecipazione  a  tutti   i  bambini  partecipanti.  

Rapporti   con   altre   istituzioni   museali,   Università,   Associazioni   di   settore   nazionali   e  internazionali  

Proseguiranno   e   verranno   incrementate   le   sinergie   e   le   collaborazioni   con   varie   istituzioni   museali   e  culturali   del   territorio   (Museo   del   Tessuto,  Museo   Pecci,   Centro   di   Scienze   Naturali,   Biblioteca   Lazzerini    etc.)  e  con  altre   istituzioni  scientifiche  a   livello   regionale  quali   il  Museo  di  Storia  Naturale  di  Firenze  ed   il  Museo  di  Storia  Naturale  del  Mediterraneo  di  Livorno.  Verranno   in  particolare  curate   le   iniziative  comuni  soprattutto  sul  piano  dei  titoli  di  accesso  (tessere  d’accesso  ai  musei  aderenti)  e  della  segnaletica  stradale  e  pedonale.    

Proseguono   infine   le   collaborazioni   con   le   associazioni   dei   musei   quali   l'ANMS   e   l'ICOM   (International  Council  of  Museums),  per  quanto  riguarda  la  divulgazione,  e  con  associazioni  di  settore  quali  la  Federazione  Italiana  di  Scienze  della  Terra  (FIST),  l'IAU  (International  Astronomical  Union),  la  Meteoritical  Society  e  altre  per  ciò  che  concerne  la  ricerca,  oltre  ai  rapporti  di  collaborazione  già  consolidati  con  altre  università  italiane  e   internazionali.   Verranno   incrementati,   grazie   all’avvio   di   nuovi   specifici   progetti,   i   rapporti   di  collaborazione   e   di   ricerca   con   enti   di   ricerca   quali   l'INAF,   l'Agenzia   Spaziale   Italiana   e   l'ESA.   Per   quelle  associazioni   che   le   prevedono,   si   richiama   pertanto   la   necessità   di   dotare   il   museo   della   copertura  finanziaria  per  le  quote  associative  annuali.    

 

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RICERCA SCIENTIFICA

Obiettivi  Tattici:  • sviluppo  delle  conoscenze  

• riordino  delle  collezioni  

• acquisizione  di  campioni  e  studi  scientifici  

Sistematizzazione  tassonomica  della  collezione  di  meteoriti  del  Museo  Ricerca  di   livelli   “impatto-­‐stratigrafici”  nel  Comune  di   Isnello   tramite   rilevamento  e   campionamento  geo-­‐paleontologico  e  analisi  in  laboratorio  dei  dati  raccolti.    

Sono  state  sviluppate  le  prime  due  fasi  del  lavoro.  

Fase  UNO  

• Sono  stati  acquisiti  i  dati  esistenti  nella  letteratura  scientifica.  

• Sono  stati  effettuati  sopralluoghi  nel  territorio  del  Comune  di  Isnello.  

• È   stato   fatto   il   rilevamento   geologico   e   campionamento   lungo   sezioni   geologiche   definite   sulla   base  delle  informazioni  cartografiche  e  dei  sopralluoghi  fatti.    

• Si  è  effettuata  una  prima  serie  di  analisi  micro-­‐paleontologiche  sui  campioni  raccolti.    

Questa  prima  fase,  per  il  rilevamento  geologico  sul  terreno  e  per  il  campionamento,  ha  visto  la  permanenza  nella  zona  di  15  giorni  complessivi.  

Fase  DUE  

• All’interno   degli   intervalli   stratigrafici   individuati   con   la   fase   di   lavoro   precedente   era   stato   ristretto  l’ambito  di   ricerca  e  si  è  proceduto  con   il  prelievo  di  circa  100  campioni  con  a  distanza  di  circa  30cm  l’uno   dall’altro.   La   frequenza   di   campionamento   è   stata   stabilita   in   campagna,   sulla   base   dei   dati  macroscopici  desumibili  dagli  affioramenti  rocciosi  (rocce  stratificate,  rocce  massive,  presenza  di  livelli  di  discontinuità,  etc.).  

• Sono  in  corso  le  analisi  micro-­‐paleontologiche  sui  campioni  raccolti.  

Questa  seconda  fase,  per  il  campionamento  all’interno  degli  intervalli  già  individuati  in  precedenza,  ha  visto  una  permanenza  sul  posto  di  7  giorni.  

Presentazioni  e  partecipazioni  a  congressi  

Alla  fine  del  mese  di  febbraio  è  stato  inviato  all’ANMS  l’articolo  dal  titolo  “Comunicazione  e  accessibilità  al  Museo   di   Scienze   Planetarie   di   Prato”   a   seguito   della   presentazione   orale   effettuata   dal   personale   del  

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Museo   al   Convegno   ANMS   che   si   è   svolto   a   novembre   dello   scorso   anno.   L’articolo   verrà   pubblicato   su  Museologia  Scientifica,  la  rivista  periodica  dell’ANMS.      

 

Indicatori di Efficacia

      Valore  registrato  al  30/04/2013   Valore  atteso  al  31/12/2014  

Attività  promozionali      N.  depliant  e  brochure  distribuiti     3800   10000  N.  brochure  totali  distribuite  (Museo  etc)   550   2500  N.  brochure    inviate  per  posta  alle  scuole   -­‐   1300  N.  pubblicazioni  su  mezzi  di  informazione   20   45  N.  seminari  e  conferenze   1   5  

Conservazione      N.  nuovi  apporti  catalogati   400   400  N.   oggetti   scelti   per   esposizione/N.   Totale  oggetti  

280/5179   280/5179  

Didattica  –  Formazione      N.  utenti  totali:  ·∙                bambini  (fino  a  10  anni)  ·∙                ragazzi  ·∙                adulti  ·∙                anziani  

4743  1823  1720  1090  110  

10000  3300  2500  3200  1000  

N.  visite  per  gruppi  scolastici   150   170  N.  visite  per  gruppi  non  scolastici   8   25  N.   laboratori   didattici   di   petrografia,   di  astronomia   e   mineralogia,   lezioni  tematiche  e  laboratori  interattivi  

107   130  

%  di  scuole  coinvolte  nelle  visite  sul  totale  scuole  contattate  

30%  (*)   30%  (*)  

Tempo  medio  delle  visite  guidate   1  h  30  m   1  h  30  m  Tempo  medio  delle  visite   1  h   1  h  N.   copie   volumi   collana   scientifica  distribuite  

90   200  

N.   copie   per   ogni   volume   della     collana  scientifica  

45   100  

N.  contatti  sito  web   6000   14000  

Ricerca      N.  spedizioni   -­‐   1  N.  pubblicazioni  scientifiche     -­‐   4  N.  nuovi  campioni  da  classificare     15   15  

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Tasso  di  classificazione     100  %   100  %  N.  accordi  con  altre  università   -­‐   2  (*)  Parametro  stimato  sulla  base  dei  dati  del  2013  e  relativo  a   tutte   le  scuole  di  Firenze  –  Prato  –  Pistoia  contattate  a  mezzo  posta  

Indicatori di Efficienza

    Valore  atteso  al  30/04/2014   Valore  atteso  al  31/12/2014  

Attività  promozionali   Costo   attività   pubblicitaria   /N.  utenti    

0.50   0.50  

Costo  medio  a  conferenza     100  Euro   100  Euro  

Conservazione   Tasso  di  catalogazione  (N.  campioni  catalogati  al  giorno)  

4   4  

N.   campioni   donati/   N.   campioni  acquisiti  

100%   100%  

Didattica      Tempo  medio   organizzazione   visite  e  laboratori  

1  gg.   1  gg.  

Ricerca      Intervallo   di   tempo   tra   arrivo   del  campione   e   classificazione   (min   e  max)  

60  -­‐  120  gg.   60  -­‐  120  gg.  

Indicatori di Economicità

Attività  complessiva  del  Museo  Valore   atteso   al  30/04/2014  

Valore  atteso  al  31/12/2014  

Costo  del  lavoro  per  attività  del  Museo/  Costo  complessivo  attività  del  Museo  

0.39   0.31  

Costo   delle   consulenze   per   attività   del  Museo/   Costo   complessivo   attività   del  Museo    

0.08   0.03  

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Spese   generali   del   Museo   /   Costo  complessivo  attività  del  Museo  

0.51   0.65  

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BIBLIOTECA DI SCIENZE GEO-AMBIENTALI E PLANETARIE (BSGAP)

SVILUPPO DELLA BIBLIOTECA

Obiettivi  Tattici:  • implementazione,  mirata  e  qualificata,  dei  fondi  documentari  

Fasi  e  Metodologie:  

Acquisizioni  

Per   le   acquisizioni   sul   circuito   cosiddetto   non   venale   abbiamo   potuto   contare   soprattutto   sugli   arrivi   da  parte  dell’Istituto  superiore  di  sanità   (Istisan),  mentre  dall’Istituto  superiore  per   la  protezione  e   la  ricerca  ambientale   (in   sigla   acronima     Ispra,   già   Apat)   la   fornitura,   ma   forse   anche   la   produzione,   di   materiali  cartacei   sembra   subire  un  periodo  di   stasi:   sarà   forse  opportuno  nei  prossimi  mesi   cercare  di   riprendere  contatto,  più  che  coi  centri  di  distribuzione,  con  alcune  delle  varie  unità  di  ricerca  accorpate  in  Ispra,  perché  solo  così  potremmo  continuare  a  ricevere  i  lavori  che  esse  riuscissero  a  stampare.  

Sul   circuito   commerciale   abbiamo   per   ora   proceduto   a   limitatissimi   acquisti,   data   l’incerta   situazione  finanziaria  e   visto   che  non  ci   è   stato   concesso  alcun   fondo  da  parte  degli   enti  pubblici  per   il   programma  presentato;   sarà   opportuno   quanto  meno   provvedere   più   avanti   alle   acquisizioni   di   materiali   divulgativi  necessarie  in  vista  della  partecipazione  alle  iniziative  promozionali  dell’autunno,  che,  come  ogni  anno,  non  solo  coinvolgeranno   tutto   il   Sistema  bibliotecario  della  Provincia  pratese  ma  sono  coordinate  a   livello   sia  regionale   che   nazionale;   e   che   soprattutto   ci   metteranno   felicemente   in   contatto   con   un   pubblico   che  normalmente  non  si  rivolge  a  noi.  

Quanto  alla   rivista  “Meteoritics  &  planetary  science”,   l’anno  scorso  ci  giungeva  –  pur  con  qualche   lacuna  distributiva   –   grazie   a   una   donazione   liberale   che   ci   ha   permesso   di   non   interrompere   l’importante  collezione;  quest’anno  hanno  continuato  ad  arrivare  i  primi  numeri  e  dovremo  accertarci  che  non  ne  venga  sospesa  la  spedizione.  

Dunque  l’obiettivo  di  qualificazione  e  sviluppo  si  prospetta  segnato  da  qualche  dubbio  e  incertezza.  

 

 

 

 

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FRUIBILITÀ DELLA BIBLIOTECA

Obiettivi  Tattici:  • potenziamento  del  catalogo  

• continuazione  dell’inventario  del  patrimonio  documentario  

• garanzia  di  disponibilità  delle  risorse  documentarie  

Fasi  e  Metodologie:    

Catalogazione,  potenziamento  della  sua  fruibilità  e  Inventariazione  

Ci   sembra   abbastanza   utile   e   opportuno,   parlando   della   ‘fruibilità’   del   catalogo,   premettere   delle  considerazioni   già   altre   volte   proposte   all’attenzione   in   forma   non   troppo   dissimile   (sperando   che   la  ripetizione  non  risulti  troppo  noiosa):  da  tempo  ormai  abbiamo  spiegato,  e  verificato,  quanto  sia  proficuo  che   le   nostre   collezioni   documentarie   siano   visibili   su   un   Opac   (On-­‐line   Public   Access   Catalogue):   non  possiamo   che   confermare   che   ciò   ci   ha   permesso   e   permette   di   incrementare   l’utenza   e   di   allargare  enormemente  l’area  geografica  da  cui  essa  ci  si  rivolge;  abbiamo  avuto  la  riprova  che  di  quando  in  quando  si   traduce   in   pratica   quella   che   è   sempre   un’indubbia   potenzialità:   così   come   un   utente   può   altrettanto  agevolmente   consultare   una   scheda   di   catalogo   tanto   da   Prato   che   da   Seattle   o   Padova,   ebbene,   del  documento   da   essa   descritto,   può   arrivare   anche   a   farci   richiesta.   Per   capire   poi   perché   capiti   che   un  ricercatore,  dal  centro  Enea  del  Brasimone  o  dalla  Normale  di  Pisa  o  dall’università  Complutense,  non  trovi  di  meglio  per  soddisfare  le  proprie  necessità  bibliografiche  che  rivolgersi  proprio  a  una  piccola  biblioteca  di  provincia  qual  è  la  nostra,  bisogna  rifarsi,  più  ancora  che  alla  pertinenza  disciplinare  delle  nostre  collezioni  o  alla   rarità   dei   documenti   in   esse   conservati,   alle   peculiari   consuetudini   descrittive   applicate   dalla   nostra  istituzione   nel   catalogare,   che,   indirizzando   e   piegando   gli   standard   descrittivi   internazionali   verso   la  esaustività,  si  traducono  in  molteplici  e  talvolta  esclusive  chiavi  di  accesso  al  documento,  che  sono  così   in  grado  di  soddisfare  esigenze  di  ricerca  particolari,  e  anche  molto  specifiche.  

Mentre   la   vasta   e   immediata   accessibilità   dell’Opac   ha   ampiamente   ripagato   le   farraginosità   del  programma   di   catalogazione   EasyCat   che   provvede   questo   collegamento,   aspettiamo   ancora,   senza  ostentare   scetticismo,   di   vedere   quanto   l’inserimento   diretto   delle   nostre   schede   in   SBN   (il   catalogo  cumulativo   del   Sistema   Bibliotecario   Nazionale)   sia   in   grado,   a   parziale   compenso   delle   complicazioni  ulteriormente   introdotte   e   degli   accresciuti   tempi  morti   della   catalogazione   in   linea,   di   portarci   qualche  avanzamento  nella  visibilità  presso  gli  studenti  e  i  ricercatori  italiani  e  nei  contatti  da  parte  dell’utenza.  

L’altro   pilastro   su   cui   poggia   il   “potenziamento   del   catalogo”,   dopo   la   sua   visibilità,   è,   ovviamente,  l’avanzare   della   catalogazione   e   la   sua   qualità.   Oltre   alle   riflessioni   formulate   poco   sopra   sulla   sua  accuratezza  e  le  particolarità  di  esecuzione,  fra  tutte  le  altre  considerazioni  sulle  sue  modalità,  fasi  e  tempi,  esposte  in  tanti  precedenti  rapporti,  staremo  qui  a  sottolineare  solo  quanto  continui  a  essere  riservata  cura  particolare   alla   compilazione   delle   schede   di   autorità,   che   non   abbiano   a   provocare   ambiguità  nell’identificazione   della   persona,   e   soprattutto   contribuiscano   a   dirimere   –   invece   che   perpetuarli,   e  complicarli  –  i  frequenti  casi  di  equivoci  nel  riconoscimento  di  uno  specifico  autore  rispetto  agli  omonimi,  e,  ancora  più  grave,  i  casi,  troppo  frequenti,  di  confusioni  (non  di  rado  clamorose)  nella  corretta  attribuzione  

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delle  opere;  ciò  sicuramente  assume  un  valore  molto  più  grande  ora  che  tali  schede  divengono  ipso  facto  patrimonio   di   cui   poter   fare   tesoro   all’interno   dell’onnicomprensivo   catalogo   nazionale;   o   addirittura   vi  introducono  direttamente  degli  emendamenti,  parziali  o  totali.  Ecco  ad  ogni  modo  i  dati:  ad  oggi  nell’Opac  della   nostra   biblioteca   sono   registrate   7282   collocazioni,   cui   fanno   capo   più   di   10000   record   di   autorità  inseriti  nell’apposito  archivio  di  dati  (e  un  totale  di  più  di  8500  convalidati  e  corredati  di  informazioni  atte  ad   individuare   l’autore   senza   confusioni   e   a   risolvere   eventuali   omonimie),   mentre   sulla   banca   dati  accessibile   solo   agli   operatori   l’ammontare   dei   record   biblio-­‐catalografici   ha   raggiunto   i   7336;   in   RCE   (il  registro   cronologico   di   entrata)   si   toccano   le   8123   registrazioni.   Questi   numeri   sono   sostanzialmente  compatibili  con  la  media  necessaria  per  il  raggiungimento  dell’obiettivo  di  catalogazione  e  ci  consentono  di  credere   che   potrà     essere   senz’altro   conseguito;   pure   non   si   può   tacere   come   il   rispetto   di   certe  consuetudini   di   descrizione   catalografica,   unito   a   un   alto   standard   di   qualità   della   catalogazione,   non   va  certo  nella  direzione  di  “far  numero”,  restando  però  essenziale  per  valorizzare  la  ricchezza  e  la  particolarità  di  una  collezione  come  la  nostra  e  attrarre  così  un’utenza  che  non  potrebbe  altrimenti  essere  intercettata  in  alcun  modo.  Continuano   infatti  a  giungerci  conferme  del   fatto  che  a  questo  scopo  sono  essenziali  non  solo  quell’alto  livello  di  qualità  della  catalogazione  (che  già  non  è  affatto  frequente,  purtroppo,  negli  Opac),  ma  soprattutto  quelle  consuetudini  di  descrizione  catalografica,  che  in  alcuni  casi  fanno  la  differenza  tra  il  rendere  disponibile  un  servizio  offrendo  un’informazione  non  reperibile  altrove  e  il  confondersi  invece  in  un  mare  indistinto  di  dati,  standardizzati,  anche  –  ahimè  –  negli  errori.  Per  capirci,  ripeterò  un  banale  esempio,  che   mostra   come   alla   nostra   biblioteca   arrivino,   non   solo   e   non   tanto   per   la   bontà   delle   sue   raccolte  (pregevoli   ma   non   così   rare   e   uniche)   o   per   la   comodità   o   vicinanza   della   sede,   ma   ben   di   più   per   la  peculiarità   con   cui   vengono   descritte   e   offerte   all’attenzione   del   pubblico,   il   professore   dell’Oregon,   il  ricercatore   di   Madrid   di   Bologna   o   di   Roma,   lo   studente   di   Parma   di   Bari   o   di   Prato.   Ecco   l’esempio:  cercando   un   particolare   argomento   (caratterizzazione   geotecnica   delle   rocce)   un   nostro   utente   ne   ha  trovato  traccia,  fra  i  tanti  testi  di  geologia  applicata,  solo  nel  nostro  catalogo,  rendendosi  poi  conto  che  la  stessa   non   rara   pubblicazione   (gli   atti   in   due   volumi   di   un   convegno)   si   trovava   anche   presso   altre  biblioteche,   ma   descritta   secondo   l’abitudine   corrente   (peraltro   ineccepibile   dal   punto   di   vista  catalografico:   “Vol.   1;   vol.   2”),   e   non   coi   singoli   titoli   delle   tante   sessioni   del   convegno,   come  nel   nostro  catalogo  era  riportata:  utilizzando  certo  gli  standard  descrittivi  internazionali,  ma  in  tal  modo  indirizzandoli  verso  la  esaustività  (o  “forzandoli  verso  la  prolissità”,  potrebbero  malevolmente  dire  alcuni).  

Sul   rapporto   fra   catalogazione   e   inventariazione   valgano   le   riflessioni   svolte   in   tanti   altri   rapporti;   ma  vogliamo   sperare   che,   come   già   l’anno   passato,   l’inventariazione   possa   ricevere   un   certo   impulso  dall’intervento,  in  qualità  di  stagisti,  di  alcuni  ragazzi  delle  medie  superiori  della  città,  che  potrebbero  così  apprendere  presso  la  nostra  biblioteca  le  generalità  sulle  caratteristiche,  la  costruzione,  l’utilità  e  l’impiego  dei  cataloghi  bibliografici,  e  venire  introdotti  ai  primi  rudimenti  della  catalogazione  (che  sono  necessari  per  inventariare   col   nostro   programma   appositamente   costruito,   che   fornisce   a   chi   lo   consulta,   e   perciò  richiede   al   compilatore,   molte   più   notizie,   e   molta   più   precisione   nel   formularle,   che   non   un   normale  registro  cronologico  di  entrata-­‐RCE).  

Apertura  al  pubblico  e  disponibilità  delle  risorse  documentarie  

A   proposito   di   apertura   al   pubblico   e   garanzia   di   disponibilità   delle   risorse   documentarie,   possiamo  continuare  ad  attestare  che  la  BSGAP  è  restata  aperta  al  pubblico  secondo  l'orario  previsto  –  più  ampio  di  quello  della  maggior  parte  delle  biblioteche  operanti  nella  provincia  di  Prato,  e  pure  nei  comuni   limitrofi;  orario  che  in  passato  si  è  riscontrato  venire  incontro  alle  esigenze  di  un’utenza  che  è  sì  numericamente  non  vasta,  ma  assai  diversificata  nella  tipologia,  e  perciò  nella  disponibilità  di  tempo  e  di  conseguenza  negli  orari  

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di   fruizione:   infatti   la  biblioteca  è  frequentata  (materialmente  o  per   le  tante  vie  telematiche)  non  solo  da  professionisti,  studenti  e  ricercatori,  spinti  dagli  interessi  legati  alla  loro  attività  principale,  ma  anche  da  un  certo  numero  di  utenti  motivati  da  semplice   ‘voglia  di  conoscere’;  così  si  garantisce  per  tutti  adito  ai  vari  servizi   che   la  biblioteca  offre:   consulenza  bibliografica  e   ‘reference’;   consultazione  delle  numerose  opere  specialistiche;  prestito,  sia  locale  che  interbibliotecario  (ILL);  fornitura  di  documenti  (DD).  

Appena   è   il   caso   di   lamentare   che   non   è   la   situazione   ideale   per   una   biblioteca   organizzata   ‘a   scaffale  aperto’  che  per  accedervi  si  debba  suonare  un  campanello,  ma  la  nostra  utenza,  se  a  noi  arriva,  non  si   fa  certo  scoraggiare  da  un  campanello  o  da  una  targa  poco  vistosa;  e  appena  è  il  caso  di  notare  che  l’utilizzo  della  BSGAP  anche  come  semplice  spazio  che  consenta  di  studiare  e  lavorare  con  materiali  propri,  che  già  non   è   usuale   per   una   biblioteca   né   universitaria   né   generalista,   e   si   era   comprensibilmente   pressoché  azzerato  subito  dopo  le  ben  note  drastiche  riduzioni  di  agio  e  di  spazio  per  i  lettori,  resta  per  queste  stesse  ragioni  quasi  impossibile.    

A  questo  proposito,  è  vero  che  si  è  finalmente  completato  il  trasferimento  degli  uffici  amministrativi  della  FIL   (il   cui   insediamento   era   all’origine   delle   riduzioni   di   cui   sopra)   e   si   sono   così   liberati   i   locali   che   in  precedenza   formavano  un   tutto  unico  nella  disponibilità  della  biblioteca,  e  che  per   intanto  sono  utilizzati  per   i   laboratori   didattici   della   Fondazione.   È   incerto   però   quanto   potrebbero   servire   anche   come   sala   di  lettura  per   la  BSGAP,  ma  soprattutto  per  ciò  che  più  ci  necessita,  un   luogo  di  espansione  per  conservare  alcune  della  collezioni  documentarie,  al  fine  di  decongestionare  gli  spazi  così  sacrificati  della  biblioteca  e  di  disporre   di   un   luogo   di   accoglienza   per   gruppi   di   visitatori   anche   molto   meno   numerosi   di   quelli   che  vengono  coinvolti  dalle  iniziative  autunnali  organizzate  di  concerto  col  Museo;  anche  senza  tener  conto  del  grosso   condizionamento   costituito   dai  muri   di   cartongesso   a   suo   tempo   eretti,   queste   positività   emerse  appaiono,  tuttora,  rimanere  allo  stato  potenziale.  

Alla  mancanza  di  una  postazione  autonoma  full-­‐Internet  per  il  pubblico  (al  cui  allestimento  si  potrà  pensare  chiaramente   solo   nell’ambito   di   un   ampliamento   e   una   riorganizzazione   degli   spazi)   si   è   sempre   posto  rimedio   integrando,   al   bisogno,   il   consueto   servizio   di   ‘reference’   con   la   fruibilità,   pur   mediata  dall’operatore,  del  collegamento  a  Internet.    

Quanto  ai  prestiti,  questo  primo  scorcio  dell’anno  non  consente  di   fare  valutazioni   troppo  precise,  ma   in  generale   resta   vero   che,   all’interno  di   un   andamento   abbastanza   costante,   nel   prestito   interbibliotecario  (ILL)   il   nostro   ruolo   è   per   lo   più,   anche   se   non   esclusivamente,   di   biblioteca   fornitrice;   ciò   perché   per   le  richieste  di   ILL   è   conveniente  per   il   pubblico   servirsi   di   una  biblioteca  del   Sistema   che,   per   il   prevedibile  numero   di   transazioni,   sia   servita,   di   norma   e   non   solo   su   richiesta,   dal   corriere   incaricato   dei   recapiti  (talora  dobbiamo  consigliare  in  tal  senso  addirittura  dei  nostri  utenti,  che  avevano  trovato  presso  di  noi  la  maggioranza,  ma  non  la  totalità,  dei  testi  specialistici  cercati).  Per  quanto  concerne  la  ‘document  delivery’  (DD),  dove  non  interviene  un  corriere,  la  proporzione  si  può  mantenere  più  equilibrata.  

 

 

 

 

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Indicatori di Efficacia

  Valore  atteso   Al  30/04/14  

Sviluppo  

N.  opere  possedute   10.050   10.020  

N.  nuove  acquisizioni  2014   50   20  

N.  opere  inventariate  (2014/totale)   200/8300   110/8120  

N.  opere  catalogate  (2014/totale)   200/7400   140/7.340  

N.  partecipanti  al  Master  protezione  civile      

 

 

  Valore  atteso   Al  30/04/14  

Fruibilità  

N.  medio  utenti  mensili   20   15  

N.  volumi  prestati  (mensile/2014)     30/300   25/250  

N.  volumi  consultati  (mensile/2014)   50/500   40/400  

N.  utenti  registrati  al  prestito  (2014/totale)   10/303   9/302  

N.  richieste  di  ricerca  di  opere  specifiche  (soddisfatte/eseguite)     6/10   5/7  

Tempo  di  risposta  alle  richieste  di  prestiti  interbibliotecari     2  giorni   1  giorno  

durata  min/max  del  prestito   5/130  giorni   10/150  

 

 

 

 

 

 

 

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Indicatori di Efficienza

  Valore  atteso   Al  30/04/14  

Sviluppo  

N.  opere  gratuite  /  N.  opere  commerciali   40/10   19/1  

N.  opere  inventariate  (mese/2014)     60/600   20/200  

N.  opere  catalogate  (mese/2014)     60/600   35/350  

Fruibilità  

N.   giorni   di   sostituzione   bibliotecario  (mese/2014)    

4/40  4/40  

 

 

Indicatori di Economicità

Attività  complessiva  del  CDPC  Valore  al  30/04/2014  

Valore   atteso   al  31/12/2014  

Costo   del   lavoro   per   attività   del   CDPC/   Costo  complessivo  attività  del  CDPC  

0.97   0.51  

Costo   delle   consulenze   per   attività   del   CDPC/   Costo  complessivo  attività  del  CDPC  

0.00   0.00  

Spese   generali   del   CDPC/   Costo   complessivo   attività  del  CDPC  

0.02   0.48  

 

 

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RETE SISMICA E ISTITUTO GEOFISICO TOSCANO

SVILUPPO DELLA RETE SISMICA E DEL SETTORE GEOFISICO CONNESSO

Obiettivi  tattici:  • gestione  della  rete  sismometrica  IGT  e  manutenzione  della  rete  sismometrica  INGV  

• gestione  delle  stazioni  meteorologiche  

• attività  promozionali  e  di  sviluppo  

• studi  e  ricerche  nel  settore  geofisico  

• didattica  e  formazione  

GESTIONE  DELLA  RETE  SISMOMETRICA:  La   gestione   della   rete   sismometrica   attualmente   vede   gli   sforzi   maggiori   impegnati   al   mantenimento   di  quanto   realizzato   negli   anni   passati   sia   sul   piano   tecnico   sia   sul   piano  più   propriamente   organizzativo.   A  questo  proposito  è  necessario  premettere  che  l’Istituto  Nazionale  di  Geofisica  e  Vulcanologia,  ente  che  per  legge   ha   il   coordinamento   delle   reti   sismometriche   locali,   negli   ultimi   due   anni   è   stato   oggetto   di   una  importante   ristrutturazione   (non   ancora   terminata)   con   l’obiettivo   di   razionalizzare   l’efficienza   della   rete  nazionale  ed  i  costi  ad  essa  associati.  Per  questo  motivo  il  20  febbraio  una  unità  di  personale  si  è  recata  a  Roma  presso  gli  uffici  dell’INGV  per  discutere  con  il  nuovo  Direttore  del  Centro  Nazionale  Terremoti,  Dott.  Michelini,     il   futuro   dei   rapporti   tra   la   rete   nazionale   e   la   rete   locale.   Nel   corso   dei   colloqui   sono   state  richieste  ed  ottenute  esplicite  rassicurazioni  sulla  prosecuzione  della  convenzione  con  l’INGV  non  solo  per  quanto  riguarda   l’entità  del  contributo  erogato  alla   fondazione,  ma  anche  per  quanto  riguarda  gli  aspetti  legati   ai   costi   sostenuti   direttamente   dall’INGV   legati   alla   gestione   della   rete   locale,   in   particolare   la  trasmissione   dati   e   la   fornitura   di   parti   di   ricambio   per   la   strumentazione.   Si   è   inoltre   discusso  dell’opportunità   di   proseguire   l’ammodernamento   delle   stazioni   più   vecchie   e   di   come   gestire   i   dati  acquisiti   in  un  ottica  di  delocalizzazione  anche  delle  procedure  di  elaborazione  ed  analisi  dei  dati,  ad  oggi  appannaggio  esclusivo  dell’INGV.  Su  quest’ultimo  punto  si  è  convenuto  di  rinviare  ogni  approfondimento  al  momento   in   cui   anche   l’Ente  nazionale  avrà   completato   il   suo  processo  di   ristrutturazione   che  dovrebbe  avvenire  entro  l’anno  in  corso.    

Conseguentemente   l’attività   è   stata   limitata   alla   manutenzione   ordinaria   sulle   stazioni   sia   della   rete  nazionale  che  della  rete  locale.    

Nel  primo  quadrimestre  del  2014  si  sono  svolte  n.  4  missioni  per  le  attività  di  manutenzione  delle  stazioni  sismiche,  così  dettagliate  di  seguito:    

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data  intervento  

stazione  persone*   note  

INGV   PR  

6  Marzo     LMD   2   sostituzione  cavo  sensore  

7  Marzo   CELB     1  +  1   sostituzione  stazione  

12  Marzo   SEI   1  +  1     diserbo  pertinenza  e  prove  segnale  

10  Aprile   SEI   1   riavvio  stazione  

TOTALE   1   3   -­‐   -­‐  

*  Il  numero  indica  il  personale  della  Prato  Ricerche,  con  l'eventuale  personale  INGV  indicato  dopo  il  "+"    

Nel   corso   del   primo   quadrimestre   dell'anno   si   sono   registrati,   ed   analizzati   con   procedura   manuale,   99  eventi   dei   quali   53   localizzati.   Di   questi   sono   state   determinate   390   fasi   P   e   235   fasi   S.   Per  mezzo   della  procedura   automatizzata   sperimentata   a  partire  dal   2012  e   implementata   lo   scorso  anno,  nel  medesimo  periodo  sono  stati   localizzati  91  eventi   sismici.   Il  numero  di  eventi   localizzati  dalla  procedura  automatica,  che  sfrutta  il  software  Earthworm,  è  superiore  a  quello  della  procedura  manuale  in  quanto  in  questo  caso  sono  considerate  anche  le  stazioni  sismiche  della  rete  nazionale  INGV,  espandendo  così  considerevolmente  l'areale  monitorato.  In  ogni  caso,  la  procedura  automatica,  essendo  basata  solo  sulle  fasi  P,  non  garantisce  la  medesima  accuratezza  di  quella  manuale  e  non  può  pertanto  ritenersi  sostitutiva  di  quest'ultima.  D'altra  parte,   la   procedura  manuale   non   comprende   le   stazioni   INGV   in   quanto   l'analisi   delle   tracce   da   queste  registrate   è   condotta   dal   Centro   Nazionale   Terremoti   di   Roma   e   rappresenterebbe   pertanto   un   inutile  ripetizione,  con  duplicazione  nei  relativi  database.    

L’incarico  assegnato  alla  Prato  Ricerche  dall'Università  degli  Studi  di  Firenze  –  Dip.  Di  Scienze  della  Terra,  (Centro   di   Competenza   della   Protezione   Civile   Nazionale)   per   il  monitoraggio   vibrometrico   delle   aree  costiere  prospicienti  il  relitto  della  nave  Costa  Concordia,  affondata  all'Isola  del  Giglio  il  13  Gennaio  2012,  si  è  concluso  il  31  Dicembre  2013.  Le  attività  di  monitoraggio  sono  comunque  proseguite  nei  primi  mesi  del  2014  in  previsione  di  una  eventuale  ulteriore  proroga  dell'incarico  di  monitoraggio,  considerata  la  mancata  rimozione   del   relitto.   Pertanto,   il   giorno   21   Gennaio   due   unità   di   personale   hanno   provveduto   alla  manutenzione   della   stazione   GIG1   e   al   ripristino   di   GIG2,   la   cui   comunicazione   nel   frattempo   si   era  interrotta.  Tuttavia,   in  assenza  della  suddetta  proroga,   la  strumentazione  è  stata  definitivamente  rimossa  con  l'ultima  missione  del  13-­‐14  Aprile.    

Le  attività  si  sono  concluse  con   la  redazione  della  relazione  finale  e  del  rendiconto  delle  spese  sostenute,  ancora   in   attesa   dell'approvazione   da   parte   del   Dipartimento   di   Scienze   della   Terra   dell'Università   di  Firenze,  committente  della  ricerca.    

GESTIONE  DELLE  STAZIONI  METEOROLOGICHE:  La  fornitura  dei  dati  meteo  della  nostra  stazione  alla  GIDA  S.p.A.  è  stata  rinnovata  anche  per   il  2014,  con  accettazione  della  nostra  offerta  pervenuta  in  data  6  Marzo.  La  fornitura  dei  dati  avviene  con  le  medesime  modalità  degli  anni  precedenti.    

Nel  mese   di   Aprile,   dietro   apposita   richiesta   e   dopo   relativo   pagamento   del   corrispettivo   richiesto,   sono  stati  forniti  i  dati  di  temperatura  orari  e  giornalieri  registrati  dalla  nostra  stazione  negli  anni  2012  e  2013  al  

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Consorzio  Nazionale   CasaQualità   di   Roma,   per   l'utilizzo   nell'ambito   del   progetto   dimostrativo   Encerticus,  cofinanziato  dalla  CE,  per  il  monitoraggio  dei  consumi  energetici  in  alcuni  alloggi  sperimentali,  siti  anche  in  Prato.  

La   gestione   della   stazioni  meteo   di   proprietà   del   Comune   di  Montemurlo   nell'ambito   della   convenzione  esistente   (vedi   punto   successivo)   ha   comportano   nel   primo   quadrimestre   del   2014   l'esecuzione   di   due  interventi  di  manutenzione,  uno   il  23-­‐24  Gennaio  alla  stazione  di  Oste,   l'altro   il  20  Marzo  alla  stazione  di  Bagnolo,  in  entrambi  i  casi  per  il  ripristino  del  collegamento  gprs/umts  interrotto.    

ATTIVITA’  PROMOZIONALI  E  DI  SVILUPPO:  Nel  mese  di  Gennaio  è  stata  constatata  sul  sito  del  Ministero  dell'Istruzione,  dell'Università  e  della  Ricerca  (MIUR)  l'iscrizione  della  Prato  Ricerche  negli  elenchi  per  l'individuazione  dei  soggetti  in  favore  dei  quali  si  possono  erogare   liberalità  deducibili   dai   redditi,   per   la  quale  era   stata  presentata  apposita   richiesta  nel  Gennaio  2011  e   in   relazione  alla  quale  non  abbiamo  mai   ricevuto   comunicazioni.  Gli   elenchi,   relativi   alle  "Disposizioni  recate  dall’articolo  1,  comma  353,  della   legge  23  dicembre  2005,  n.  266"  e  alle  "Disposizioni  recate   dall’articolo   14,   comma   1,   del   decreto-­‐legge   14  marzo   2005,   n.   35,   convertito,   con  modificazioni,  dalla  legge  14  maggio  2005,  n.  80",  risultano  pubblicati  sulla  GU  nell'Agosto  2013.  La  Prato  Ricerche  è  stata  inserita  in  entrambi  gli  elenchi,  che  comprendono  rispettivamente  237  e  194  soggetti  in  tutta  Italia.  

Nell'ambito  delle  attività  promozionale  presso  gli  enti  locali,  la  convenzione  con  il  Comune  di  Montemurlo  ha  visto   l'effettuazione  di  una   serie  di   lezioni   rivolte  agli   studenti  della  Scuola  Secondaria  di  primo  grado  "Salvemini-­‐La   Pira"   incentrati   sulle   attività   di   protezione   civile   e   sui   comportamenti   corretti   da   tenere  prima,  durante  e  dopo  il  terremoto.  Le   lezioni  svolte  dal  personale  della  Prato  Ricerche,   in  collaborazione  con   gli   addetti   comunali   alla   protezione   civile,   hanno   coinvolto   in   totale   tutte   le   23   classi   dei   tre   anni   di  studio,  raggruppate  a  due  a  due  e  distribuite  in  quattro  giornate  tra  Marzo  e  Aprile  (12  ore  in  totale).    

Il  giorno  8  Gennaio  sono  state  eseguite  le  misure  di  microtremori  con  analisi  HVSR  nel  sito  di  Poggio  Prato  Tondo   dove   è   prevista   l'installazione   della   nuova   stazione   sismica   in   sostituzione   di   PTF.   L'analisi   ha  dimostrato   l'idoneità   del   sito   che   non   è   caratterizzato   da   amplificazioni   significative   del   segnale   sismico.  Entro  l'estate  l'alloggiamento  sarà  realizzato  e  installata  la  strumentazione.    

Nel  mese  di  Gennaio  è  stato  comunicato  da  parte  del  MIUR  l’importo  del  Contributo  per  gli  Enti  Privati  che  svolgono  attività  di  Ricerca  (CEPR)  spettante  per  l'anno  2013  (€  19.312,00),  in  risposta  al  bando  del  triennio  2011-­‐2013.  In  conseguenza  di  tale  comunicazione,  sono  stati  redatti  i  relativi  rendiconti  (scheda  spese)  con  la  produzione  delle  relazioni  sull'attività  scientifica,  sull'attività  formativa  e  sulla  struttura  organizzativa  e  di  ricerca.  Il  rendiconto,  comprensivo  del  bilancio  consuntivo  2013,  è  stato  trasmesso  online  sul  portale  Sirio  il  giorno  30  Aprile  e  per  posta  con  ricevuta  di  ritorno  al  Ministero  nei  giorni  seguenti.  

Il   giorno  19  Febbraio  un'unità  di  personale  ha  partecipato  al   convegno   "Open  data  e  opena  map  –  Dalle  istituzioni  un'opportunità  di  sviluppo  per   il   territorio"  tenutosi  a  Prato  e  organizzato  con   il  concorso  della  Provincia  di  Prato  nell'ambito  dello  "International  open  data  day".    

Due   unità   di   personale   hanno   partecipato   al   corso   di   formazione   "Sismologia   storica"   tenuto   a   Bologna  dalla  Dott.ssa  Emanuela  Guidoboni  nei  gironi  21  e  28  Marzo  e  4  e  11  Aprile.    

Nel  mesi  Gennaio  è  stato  predisposto  e  presentato  alla  Fondazione  Cassa  di  Risparmio  di  Prato  la  richiesta  di   un   contributo   di   €   47.400,00   in   risposta   ai   bandi   annuali   delle   fondazioni   bancarie.   Il   progetto,  denominato   "Microrete   sismometrica   della   piana   di   Firenze-­‐Prato-­‐Pistoia"   riprende,   aggiornandolo   e  

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modificandolo,  un  precedente  progetto  presentato  alla  medesima  fondazione  nel  2008  e  non  realizzato  in  mancanza  del   finanziamento.  Nella  proposta  attuale  è   stato  possibile   ridurre   i   costi  previsti   in   virtù  degli  aggiornamenti   tecnologici   intercorsi   e   della   disponibilità   da   parte   della   Prato   Ricerche   di   parte   della  strumentazione  necessaria  con  conseguente  maggiore  quota  di  compartecipazione  alle  spese.    In  ogni  caso,  pur   avendo  diminuito   i   costi   totali   previsti   dai   €   190.000   del   2008   ai   circa   €   84.000   attuali,   il   contributo  richiesto   richiederà   comunque   la   ripartizione  del   progetto   in   più   annualità.   La   risposta   alla   richiesta   sarà  probabilmente  nota  nel  mese  di  Giugno.  

Nei   primi   mesi   del   2014,   considerata   la   necessità   di   una   presentazione   univoca   della   Prato   Ricerche  all'esterno,  in  accordo  con  il  Direttore  sono  iniziate  le  attività  per  la  revisione  del  logo  della  Fondazione.  Il  nuovo   logo,   realizzato   con   il   contributo   dei   dipendenti,   riprende,   fondendoli,   elementi   dei   due   loghi  "parziali"  del  Museo  di  Scienze  Planetarie  e  dell'Istituto  Geofisico  Toscano.  Tale  logo  è  stato  stampato  dalla  ditta  Toti  Edoardo  s.r.l.  di  Prato  su  n.  100   t-­‐shirt  di  vari  misure  per   la  distribuzione  promozionale  e  n.  10  polo  per  i  dipendenti.  Lo  stesso  logo  sarà  stampato  su  40  patch  per  l'applicazione  sugli  abiti  da  lavoro.    

Nell'ambito  della  ristrutturazione  della  gestione  linee  di  comunicazione  dati  e  fonia,  dopo  aver  accettato  nei  mesi  finali  del  2013  la  proposta  di  Telecom  Italia  che  ha  portato  all'installazione  di  una  nuova  linea  ADSL  dedicata  ai  dati  sismici,  sono  stati  riscontrati  problemi  di  fatturazione  in  difformità  ai  servizi  richiesti,  per  i  quali   abbiamo   ricevuto   assicurazioni   circa   il   loro   superamento.   Tuttavia,   nel   frattempo  abbiamo   ricevuto  un'offerta   da   Estracom  per   il   passaggio   delle   comunicazioni   sulla   loro   fibra   ottica.   L'offerta,   che  prevede  anche  il  mantenimento  di  una  delle   linee  ADSL  tradizionali  esistenti  quale  backup  della  fibra  e  per  fornire  l'accesso   ad   internet   ai   frequentatori   esterni   della   struttura,   prevede   un   modesto   risparmio   rispetto   a  Telecom,  ma  garantisce  prestazioni  nettamente  superiori.   Il  passaggio  definitivo  ad  Estracom,   iniziato  nel  mese  di  Aprile,  è  previsto  entro  Maggio.  

STUDI  E  RICERCHE  NEL  SETTORE  GEOFISICO:  Nel  mese   di   Gennaio,   su   richiesta   dell'Amministrazione   Comunale,   è   stato   predisposta   un'offerta   per   la  realizzazione   dello   studio   di   Microzonazione   sismica   del   Comune   di   Montale   (PT),   analogo   a   quella  condotto   nel   Comune   di   Piteglio.   L'offerta,   redatta   sulla   base   di   apposito   bando,   è   stata   consegnata   il  giorno  17  ed  ha   totalizzato  un  punteggio  che   l'ha  collocata  al   secondo  posto   tra   le  offerte  pervenute.   Lo  studio  è  stato  pertanto  affidato  ad  altro  soggetto.  

Nel  mese  di  Febbraio  sono  iniziate  le  attività  relative  allo  studio  di  edifici  industriali  della  Provincia  di  Prato  mediante  registrazioni  di  microtremori,  studio  predisposto  e  concertato  con  l'Amministrazione  Provinciale  in   sostituzione   di   quello   relativo   alla   microzonazione   sismica   di   parte   del   territorio   provinciale  precedentemente   proposto,   considerati   gli   sviluppi   normativi   con   attribuzione   di   appositi   contributi   da  parte  del  Dipartimento  di  Protezione  Civile  ai  singoli  comuni  e  conseguente  riduzione  degli  importi  previsti  per   il   progetto  da  parte  della  Provincia.   Il   progetto,  nel  quale  è   stato   coinvolto  un   laureando  magistrale,  Giulio  Poggiali,  presso   l'Università  di  Pisa,  ha  portato  all'individuazione  di  10  edifici   industriali  diversificati  per   tipologia   ed   ubicazione   (2   nel   comune   di  Montemurlo,   2   a   Cantagallo,   2   a   Vaiano,   2   a   Vernio   e   2   a  Prato).  In  ognuno  di  essi  sono  state  eseguite  una  o  più  serie  misure  di  microtremori  simultanee  ai  vari  livelli  della  struttura  (2  nel  caso  di  edifici  monopiano,  tre  nel  caso  di  edifici  a  2  piani)  con  strumenti  posizionati  in  corrispondenza  della  stessa  verticale,  oltre  ad  una  misura  esterna   in  campo  aperto  per   la  valutazione  del  comportamento  sismico  del  terreno.  Le  misure,  eseguite  in  data  11,  14,  24,  27  Febbraio  e  14,  16  e  18  Aprile  sono   in  corso  di  analisi.  Restano  da  acquisire  alcune   informazioni   strutturali/costruttive   relative  ad  alcuni  edifici,  necessarie  ad  un  più  corretto  inquadramento  delle  misure  effettuate.  Il  lavoro  sarà  completato  nei  

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prossimi  mesi,  anche  con  la  realizzazione  di  una  prospezione  geofisica  di  estensione  significativa  in  campo  aperto  per   la   valutazione  della   situazione   litostratigrafica   relativa   alla   presenza  di   spessori   relativamente  ridotti  di  depositi  alluvionali/detritici  su  substrato  roccioso  nella  aree  marginali  della  pianura,  situazione  tra  le  più  problematiche  nel  territorio  esaminato  per  l'amplificazione  sismica.  

Nei   primi   mesi   dell'anno,   dopo   la   conclusione   dello   studio   finalizzato   alla   redazione   della   carta   delle  Microzone  Omogenee   in  Prospettiva  Sismica  (MOPS)  per   il  Comune  di  Piteglio   su   incarico  del  Comune  di  Piteglio,   è   stata   discussa   la   tesi   di   Maria   Cristina   Silengo   per   la   Laurea   Magistrale   in   Geofisica   di  Esplorazione  ed  Applicata  presso  l'Università  di  Pisa  (2013)  dal  titolo  "Studio  di  Microzonazione  Sismica  di  I  Livello   per   un   comune   montano   con   applicazione   del   Metodo   di   Indagine   HVSR"   (Relatore:   Prof.   G.  Saccorotti,   correlatore   Dr.   A.   Fiaschi).   Pertanto   è   stata   completata   la   redazione   del   relativo   articolo  scientifico   in   lingua   inglese   sull'attività   svolta   da   sottomettere   ad   un   periodico   specializzato   di   livello  internazionale.   L'articolo,   dal   titolo   provvisorio   "Level-­‐1   seismic   microzonation   in   Tuscany   (Italy):   a   case  study   from  a  mountain  municipality"  sarà  probabilmente  sottomesso  entro  Giugno,  dopo   la   revisione  del  testo  da  parte  di  tutti  gli  autori,  alla  rivista  "Natural  Hazrds"  della  Springer.  Tra  gli  autori,  oltre  al  personale  direttamente   coinvolto   nello   studio   (Matassoni,   Fiaschi,   Silengo,   Lotti   e   Saccorotti)   figurano   i   tecnici  regionali  del  settore  sismico  (Baglione,  Fabbroni,  D'Intinosante)  in  quanto  l'articolo  illustra  la  procedura  di  microzonazione  a  livello  regionale.  

Dopo  il  completamento  del  monitoraggio  sismometrico  della  frana  di  Torgiovannetto,  nei  pressi  di  Assisi  nell'ambito   del   Dottorato   di   Ricerca   della   Dott.ssa   Alessia   Lotti,   la   Prato   Ricerche   ha   prestato   la   propria  collaborazione   al   Dipartimento   di   Scienze   della   Terra   dell'Università   di   Firenze   anche   per   l'esecuzione   di  prospezioni   geofisiche   MASW   eseguite   sfruttando   la   nostra   strumentazione   il   giorno   18   Marzo   a  completamento  delle  attività  svolte.    

Nell'ambito  dell'accordo  con   il  Politecnico  di  Torino  per   la  messa  a  punto  e   l’installazione  di   strumenti  di  monitoraggio   sismico   per   la   frana   in   roccia   in   comune   di   Madonna   del   Sasso   (VB)   presso   l’omonimo  santuario,   si   è   svolto   il   15  Aprile   a  Pisa  un   incontro  per   l'aggiornamento  del   sistema  di  monitoraggio,  da  realizzare  nei  prossimi  mesi.    

DIDATTICA  E  FORMAZIONE:  Nel   primo   quadrimestre   del   2014   sono   stati   svolti   i   laboratori   di   sismologia   per   le   scuole   secondarie   di  primo   e   secondo   grado   nell'ambito   dell'attività   didattica   del   Museo   di   Scienze   Planetarie   per   l'anno  scolastico  2013-­‐2014.    

Il   tradizionale   laboratorio   di   lettura   dei   sismogrammi   con   la   determinazione   dell’epicentro   del   sisma,  denominato   “Il   sismogramma:   carta   d’identità   di   un   terremoto”,   è   stato   scelto   da   5   classi   di   scuole  secondarie  (3  di  primo  e  2  di  secondo  grado)  tutte  di  Prato.  Si  evidenzia  il  proseguimento  della  tendenza  al  netto  regresso  dei   laboratori  effettuati  rispetto  agli  anni  passati  già  evidenziata  l'anno  scorso,  soprattutto  per  quanto  riguarda  le  scuole  provenienti  da  fuori  del  territorio  di  Prato.    

RICERCHE  NEL  SETTORE  AMBIENTALE  Il   monitoraggio   dell'area   di   Migliana   interessata   dal   fenomeno   franoso   (Comune   di   Cantagallo)  evidenziato  a  partire  dal  Marzo  2013  è  proseguito  senza  soluzione  di  continuità.  La  Prato  Ricerche  provvede  ogni  lunedì  all'invio  di  un  bollettino  settimanale  sullo  stato  del  monitoraggio,  il  cui  invio  regolare  è  iniziato  il  27  Gennaio.   Il  3  Febbraio  si  è  svolto  un   incontro  con   il   tecnico  dell'Unione  dei  Comuni  per   la  discussione  

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della   procedura   di   allertamento   della   popolazione,   nella   quale   la   Prato   Ricerche   ha   evidenziato  l'impossibilità   di   procedere   nel   modo   da   loro   previsto   in   assenza   del   servizio   di   reperibilità   7/24.   Il   6  Febbraio   è   stato   svolto   un   intervento   di   manutenzione   della   strumentazione   da   parte   dei   tecnici   della  Hortus  s.r.l.,  con  ripristino  di  due  sensori  parzialmente  non  funzionanti.  Il  giorno  12  Febbraio,  in  seguito  alla  segnalazione  di  una  perdita  di  gas  in  seguito  alla  rottura  di  una  tubazione,  è  stato  eseguito  un  sopralluogo  congiunto   con   i   tecnici   del   Comune   e   di   Centria   Reti   Gas   (gestore   della   rete   del   gas   metano),   che   ha  constatato   come   la   rottura   fosse   avvenuta   in   un'area   interessata   da   modesti   movimenti   progressivi   in  seguito  alle  cospicue  precipitazioni  invernali,  ma  con  accelerazione  finale,  registrati  già  a  partire  dalla  metà  di   Gennaio   e   segnalati   nei   bollettini   settimanali.   Nella   riunione   del   tavolo   tecnico   del   13   Febbraio,   con  l'aggregazione   di   tecnici   di   Centria,   è   stato   convenuto   che   l'evento   ha   evidenziato   la   necessità  dell'approfondimento  del  monitoraggio  in  essere,  non  direttamente  eseguito  sul  corpo  di  frana,  ma  relativo  alle  lesioni  degli  edifici,  e  del  reperimento  di  ulteriori  dati.  In  assenza  delle  necessarie  risorse  economiche,  il  Comune   di   Cantagallo   ha   provveduto   a   contattare   il   Dipartimento   Nazionale     di   Protezione   Civile   per   il  reperimento  dei  dati  satellitari,  senza  passare  dai  previsti  contatti   istituzionali  a   livello  regionale  (Regione  Toscana  peraltro  assente  dal  tavolo  nonostante  l'invito  a  parteciparvi).  Ciò  ha  portato  alla  presa  di  distanze  e   al   successivo   abbandono   del   tavolo   tecnico   da   parte   dell'Università   di   Firenze.   Nella   riunione   è   stata  anche  richiesta  alla  Prato  Ricerche  l'integrazione  del  piano  di  monitoraggio  con  un'apposita  proposta  per  il  monitoraggio  mediante  rilievi  topografici  e  installazione  di  estensimetri  in  foro.  Un  bollettino  straordinario  è   stato   prodotto   il   14   Febbraio   considerata   l'ulteriore   accelerazione   del  movimento   che   avrebbe   potuto  compromettere   la   stabilità   del   muro   di   sostegno   sul   quale   l'estensimetro   è   installato.   L'allarme   è   per  fortuna   rientrato   nelle   settimane   successive.   Il   28   Febbraio   si   è   tenuta   una   ulteriore   riunione   del   tavole  tecnico,  alla  quale  non  sono  intervenuti  nemmeno  i  rappresentanti  del  Comune  di  Migliana.    

Il  16  Marzo  si  è  verificato  un'ulteriore  rottura  della  tubazione  del  gas  in  altra  area  rispetto  alla  precedente,  questa   caratterizzata   da   movimenti   ancora   minori   degli   estensimetri   negli   edifici   più   prossimi   (ma   non  vicini)  segnalati  nel  bollettino  settimanale  del  10  Marzo.  Sopralluoghi  sono  stati  svolti  insieme  ai  tecnici  di  Centria  i  giorni  17  e  19  Marzo,  per  la  predisposizione  di  un  piano  di  monitoraggio  superficiale  dell'area  del  tracciato   della   rete   del   gas  mediante   rilievi   topografici.   La   realizzazione   di   tale  monitoraggio   è   stata   poi  affidata  da  Centria  ad  un  professionista  esterno.    

In  data  4  Aprile  è  stata  infine  trasmessa  alla  Provincia  la  proposta  di  integrazione  del  piano  di  monitoraggio  mediante  installazione  di  estensimetri  in  foro,  essendo  già  in  essere  il  monitoraggio  con  rilievo  topografico  da  parte  di  Centria.  La  Provincia  ha  quindi  provveduto  a  trasmettere  la  medesima  al  Comune  di  Cantagallo  in  data  16  Aprile.    

ATTIVITA’  DEL  SERVIZIO  PREVENZIONE  E  PROTEZIONE  Nel   primo   quadrimestre   del   2014   sono   state   effettuale   le   operazioni   di  manutenzione   ordinaria   dei   vari  impianti  di  sicurezza  da  parte  della  ditta  incaricata  dalla  Provincia  di  Prato  secondo  quanto  riportato  nella  tabella  seguente.    

 

data  intervento   tipo  impianto   note  

15  Gennaio   idranti  e  pompe  antincendio   nessuna  

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15  Gennaio   luci  emergenza  e  sicurezza   alcune  lampade  non  funzionanti  

22  Gennaio   porte  tagliafuoco   come  11/07/13  

23  Gennaio   estintori     nessuna  

 

Il   giorno   24   Aprile   è   stato   segnalato   alla   Provincia   l'allagamento   del   locale   dell'impianto   idrico   al   piano  interrato.   L'intervento  di   rispristino  dei  guasti  e  delle  perdite  che   lo  hanno  causato  è  avvenuto  nei  giorni  immediatamente  successivi.  

In  seguito  alle  effrazioni  con  conseguente  furti  all'interno  dei   locali  della  Fondazione  avvenuti  a  Dicembre  2013   e   l'11   Gennaio,   è   stata   decisa   l'installazione   del   sistema   di   allarme   su   tutta   la   struttura.   A   tale  proposito  sono  stati  richiesti  appositi  preventivi  ed  è  stata  accettata   la  proposta  della  Sea  Allarmi,  che  ha  comportato  l'unificazione  del  sistema  a  livello  di  centraline,  ma  con  la  suddivisione  in  quattro  zone  separate  per   quanto   riguarda   gli   accessi:   Zona   1   -­‐   Prato   Ricerche   (sala   server   e   biblioteca   al   piano   terra,   relativo  corridoio   al   primo  piano  e   accessi   collegati),   Zona  2   -­‐   Cespro   (relativo   corridoio   al   primo  piano  e   accessi  collegati),  Zona  3  –  Museo  di  Scienze  Planetarie,  Zona  4  –  Laboratorio  "Esperimenta  con  Galileo".  Il  sistema  prevede  una  centralina  principale  (valida  per  tutte  le  zone)  e  due  secondarie  per  l'accesso  limitato  alle  zone  3  e  4.  Sono  stati  definiti  i  codici  (al  momento  16)  di  accesso  per  ogni  utente  o  gruppo  di  utenti  con  i  relativi  permessi  per  le  varie  zone.  La  centralina  consente  così  di  verificare  gli  accessi  effettuati  e  di  individuare  le  responsabilità  di  eventuali  mancate  ri-­‐attivazioni  del  sistema  di  allarme.   Il  codice  master,  che  consente   la  gestione   dell'intero   sistema,   è   in   possesso   del   Dr.   Matassoni.   I   dipendenti   dispongono   di   codici   che  consentono   l'accesso   a   tutte   le   zone,   gli   altri   utenti   hanno   accessi   limitati   alle   zone   di   interesse.   La  centralina  è  collegata  via  gsm  al  servizio  della  Globo  Vigilanza  s.r.l..  Nel  mese  di  Febbraio  è  stata  accettata  la  proposta  del  servizio  di  manutenzione  e  assistenza  triennale  della  Sea.  

Nel  mese  di  Gennaio   il  Dr.  Matassoni  quale  Responsabile  del  Servizio  Prevenzione  e  Protezione  (RSPP)  ha  completato   il   corso   online   di   40   ore   per   l'aggiornamento   quinquennale   di   legge   con   conseguimento   del  relativo  certificato  della  MODI  s.r.l.  di  Mestre.  Inoltre  è  iniziata  la  formazione  sulla  sicurezza  per  i  lavoratori,  resa  obbligatoria  da  una  recente  normativa,  con  i  corsi,  della  durata  di  8  ore  visto  il  rischio  basso  della  Prato  Ricerche,  svolti  presso  la  vicina  sede  della  Formall,  agenzia  formativa  accreditata  in  Prato.  

Al  momento  ne  hanno  usufruito  i  dipendenti  Fiaschi,  Silenzi,  Tofani  e  Morelli.  Prossimamente  lo  effettuerà  anche  la  dipendente  Carpino.  Nel  corso  dell'anno  devono  essere  effettuati  anche  gli  aggiornamenti  di  Primo  Soccorso  dei  dipendenti  Carpino  e  Fiaschi.          

Il   giorno   3   Febbraio   è   stata   predisposta,   e   successivamente   consegnata,   la   lettera   per   la   richiesta  dell'espletamento  di  detta   formazione  anche  per   il  personale  dei   soggetti  esterni  che  prestano   la  propria  opera  all'interno  della  Fondazione.  

 

SITO  WEB  Nel   primo   quadrimestre   del   2014   sono   state   inviate   6   newsletter   di   informazione   agli   iscritti   che,   al  30/04/2014,  risultavano  essere  139  in  costante  incremento  rispetto  ai  periodi  precedenti  (+  15%  nell'ultimo  quadrimestre).   In   contemporanea   sono   state   anche   aggiornate   le   news   del   sito   web   ed   effettuate   le  

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operazioni   di  manutenzione   ordinaria.  Nel   sito   sono   stati   inseriti   il   bollettino   sismico   2013   ed   la   relativa  mappa  degli  epicentri.  

Per  quanto  riguarda   le  statistiche  di  accesso  ai  siti  www.pratoricerche.it  e  www.mspo.it  si  riportano  nelle  figure  seguenti  i  confronti  tra  il  primo  quadrimestre  del  2014  e  l'ultimo  del  2013.  

In  particolare  si  può  notare:  

• una  incremento  degli  utenti  e  del  numero  di  nuove  sessioni  per  entrambi  i  siti;  

• un   miglioramento   delle   statistiche   del   sito   del   Museo   riguardo   alle   sessioni   totali   e   alle  visualizzazioni  di  pagina  legato  soprattutto  al  periodo  pasquale;    

• una   diminuzione   generalizzata   delle   pagine   per   sessione   e   della   durata   media   della   sessione   a  testimoniare  un  indirizzamento  mirato  verso  argomenti/pagine  già  conosciuti.    

 

 

 

Statistiche  relative  al  sito  www.mspo.it  (sx)  e  al  sito  www.pratoricerche.it  (dx)  

 

 

 

   

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Indicatori di Efficacia

  Valore  atteso   Al  10/05   Al  11/09   Al  31/12  

Settore  geofisico      

N.   stazioni   rete   sismica  (di   proprietà/totali   in  gestione)    

14/29   14/29      

N.  eventi  sismici  registrati   600   99      

N.  interventi  e  missioni  

 rete  sismica  50   4      

N.   stazioni   meteo   (di  proprietà/totali   in  gestione)  

1/4   1/4      

N.   interventi  manutenzione  

stazioni  meteo  

8   2      

N.   richieste   di   contributi  a   Fonazioni   Bancarie   e  altri  enti  

1   1      

N.   lezioni   laboratorio  didattico  

10   5      

N.   convegni   a   cui  partecipare  

3   1      

 

 

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Indicatori di Efficienza

  Valore  atteso   Al  10/05   Al  11/09   Al  31/12  

Rete  sismica      

N.   eventi   registrati/   N.  eventi  localizzati  

600/99   99/53      

Tempo  medio   intervento  di  manutenzione  

3  gg.   3  gg.      

N.   nuove   stazioni   meteo  (in  gestione)  

-­‐   -­‐      

N.   contributi   richiesti/  N.  contributi  concessi  

1/1   1/-­‐      

N.   medio   studenti   per  laboratorio  didattico  

15   18      

 

Indicatori di Economicità

Attività  complessiva  della  Fondazione  Valore  al  30/04/2014   Valore  atteso  al  

31/12/2014  

Costo  del   lavoro  per  attività  della   Fondazione/  Costo  complessivo  attività  della  Fondazione  

0.78   0.43  

Costo  delle   consulenze  per  attività  della  Fondazione/  Costo  complessivo  attività  della  Fondazione    

0.00   0.00  

Spese   generali   della   Fondazione/   Costo   complessivo  attività  della  Fondazione  

0.21  

 

0.57  

 

   

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PUBBLICAZIONI

Articoli su rivista con revisione fra pari

Catelani   T.,   Pratesi   G.,   Zoppi  M.   (2014).   Raman   Characterization   of   Ambient   Airborne   Soot   and  Associated   Mineral   Phases.   Aerosol   Science   and   Technology,   48,   13-­‐21.   doi:  10.1080/02786826.2013.847270  

Cigolini  C.,  Di  Martino  M.,  Laiolo  M.,  Coppola  D.,  Rossetti  P.,  Morelli  M.  (2012).  Endogenous  and  nonimpact   origin   of   the   Arkenu   circular   structures   (al-­‐Kufrah   basin—SE   Libya).   Meteoritics   &  Planetary  Science,  47,  1772-­‐1788.  doi:  10.1111/maps.12012  

Moretti  M.,  ...,  Fiaschi  A.,  et  al.  (2012).  Rapid-­‐response  to  the  earthquake  emergency  of  May  2012  in  the  Po  Plain,  Northern  Italy.  Annals  of  Geophysics,  55,  583-­‐590.  doi:  10.4401/ag-­‐6152.  

Fiaschi  A.,  Matassoni  L.,  Pratesi  G.,  Garzonio  C.A.,  Malesani  P.  (2012).  Microtremor  analysis  of  the  Basilica  of  the  Holy  Sepulchre,  Jerusalem.  Soil  Dynamics  and  Earthquake  Engineering,  41,  14-­‐22.  

Caporali  S.,  Moggi  Cecchi  V.,  Muniz  Miranda  M.,  Pagliai  M.,  Pratesi  G.  (2012).  SERS  investigation  of  possible  extraterrestrial   life   traces:  experimental  adsorption  of  adenine  on  a  Martian  meteorite.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  47,  853-­‐860.  

Pagliai  M.,  Caporali  S.,  Muniz  Miranda  M.,  Pratesi  G.,  Schettino  V.  (2012).  SERS,  XPS,  and  DFT  study  of  adenine  adsorption  on  silver  and  gold  surfaces.  The  Journal  of  the  Physical  Chemistry  Letters,  3,  242-­‐245.  

Matassoni   L.,   Pratesi   G.,   Centioli   D.   (2012).   Comments   on   “Quantification   of   Saharan   dust  contribution  to  PM10  concentrations  over  Italy  during  2003-­‐2005”.  Atmospheric  Environment,  46,  680-­‐681.  doi:10.1016/j.atmosenv.2010.11.024.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Caporali  S.,  Pratesi  G.  (2011).  DaG  1054:  A  New  Anomalous  Ureilite  from  Dar  al  Gani.  Meteoritics  &  Planetary  Science  46,  Supplement,  A165.  

Caporali   S.,   Moggi-­‐Cecchi   V.,   Pagliai   M.,   Pratesi   G.,   Schettino   V.   (2011).   SERS   Investigation   of  Nucleobases   Deposited   on   Evaporite   Minerals:   A   Test   Case   for   Analogue   Mars   Regolith.  Meteoritics  &  Planetary  Science  46,  Supplement,  A36.  

Matassoni   L.,  Pratesi  G.,  Centioli  D.,  Cadoni  F.,   Lucarelli   F.,  Nava  S.,  Malesani  P.   (2011).   Saharan  dust  contribution  to  PM10,  PM2.5  and  PM1  in  urban  and  suburban  areas  of  Rome:  a  comparison  between   single-­‐particle   SEM-­‐EDS   analysis   and   whole-­‐sample   PIXE   analysis.   Journal   of  Environmental  Monitoring,  13,  732-­‐742.  doi:10.1039/C0EM00535E.  

Caporali   S.,   Pagliai   M.,   Pratesi   G.,   Schettino   V.   (2011).   Surface-­‐enanched   Raman   scattering  investigation   of   nucleobases   adsorbed   on   samples   of   Martian   analogue   material.   Spectroscopy  Letters,  44,  580-­‐584.  

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Fazzuoli  M.,  Morelli  M.,   Pavia   G.,   Al-­‐Thour   K.   A.,   Chiocchini  M.,   Reale   V.,   Taddei   E.   (2010).   The  Jurassic  succession  of  Ras  Sharwayn,  South-­‐eastern  Yemen.  Volumina  Jurassica,  Volumen  VII,  135-­‐145.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Caporali  S.,  Pratesi    G.,  Franchi  I.  A.,  Greenwood  R.C.  (2010).  NWA  903  and  1709:  two   new   unequilibrated   ordinary   chondrites   from   Northwest   Africa.   Meteoritics   &   Planetary  Science  45,  Nr  7,  Supplement,  A141.  

Moggi-­‐Cecchi   V.,   Pratesi   G.,   Franchi   I.A.,   Greenwood   R.C.   (2009).   Acfer   370:   an   anomalous  chondrite   related   to   the   Cumberland   Falls   Breccia.   Meteoritics   &   Planetary   Science   44,   Nr   7,  Supplement,  A145.  

Matassoni   L.,   Pratesi   G.,   Centioli   D.,   Cadoni   F.,   Malesani   P.,   Caricchia   A.M.,   Di   Menno   di  Bucchianico  A.   (2009).   Saharan  dust  episodes   in   Italy:   influence  on  PM10  daily   limit   value   (DLV)  exceedances   and   the   related   synoptic.   Journal   of   Environmental   Monitoring,   11,   1586-­‐1594.  doi:10.1039/b903822a.  

Bindi  L.,  Cipriani  C.,  Pratesi  G.,  Trosti-­‐Ferroni  R.   (2008).  The  role  of   isomorphous  substitutions   in  natural  selenides  belonging  to  the  pyrite  group.  Journal  of  Alloys  and  Compounds,  459,  553-­‐556.  

Bindi  L.,  Garavelli  A.,  Pinto  D.,  Pratesi  G.,  Vurro  F.   (2008).  Ordered  distribution  of   I  and  Cl   in   the  low-­‐temperature   crystal   structure   of   mutnovskite,   Pb4As2S6ICl:   An   X-­‐ray   single-­‐crystal   study.  Journal  of  Solid  State  Chemistry,  181,  306-­‐312.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.  (2008).  Northwest  Africa  5134.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  43,  3,  583-­‐584.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G..  Di  Martino  M.,  Franchi  I.A.,  Greenwood  R.C.  (2008).  NWA  5134:  a  new  eucrite  from  Saharawi.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  43,  7,  Supplement  A103.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.(2008).  Acfer  370.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  43,  9,  1551-­‐1552.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.  (2008).  Northwest  Africa  1709.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  43,  9,  1554.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.  (2008).  Northwest  Africa  3211.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  43,  9,  1554.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.  (2008).  Northwest  Africa  3212.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  43,  9,  1554.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.  (2008).  Northwest  Africa  4222.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  43,  9,  1555.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.  (2008).  Northwest  Africa  4415.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  43,  9,  1555-­‐1556.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.  (2008).  Northwest  Africa  4416.  Meteoritics  and  Planetary  Science,  43,  9,  1556.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.  (2008).  Northwest  Africa  4418.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  43,  9,  1556.  

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Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.  (2008).  Northwest  Africa  4419.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  43,  9,  1556.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.  (2008).  Northwest  Africa  4537.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  43,  9,  1557-­‐1558.  

Orti  L.,  Di  Martino  M.,  Morelli  M.,  Cigolini  C.,  Pandeli  E.,  Buzzigoli  A.  (2008).  Non-­‐impact  origin  of  the   crater-­‐like   structures   in   the   Gilf   Kebir   area   (Egypt):   implications   for   the   geology   of   eastern  Sahara.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  43,  10,  1629-­‐1640.  

Moggi-­‐Cecchi   V.,Pratesi   G.   (2007).   Northwest   Africa   1808.  Meteoritics   &   Planetary   Science,   42,  415.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,Pratesi  G.(2007).  Northwest  Africa  2177.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  42,  416.  

Moggi-­‐Cecchi   V.,   Pratesi  G.   (2007).  Northwest  Africa   2806.  Meteoritics  &  Planetary   Science,   42,  418.  

Moggi-­‐Cecchi   V.,   Pratesi  G.   (2007).  Northwest  Africa   3213.  Meteoritics  &  Planetary   Science,   42,  425.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.   (2007)   -­‐  Northwest  Africa  3214.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  42,  425.  

Pratesi  G.,  Zoppi  M.,  Vaiani  T.,  Calastrini  F.  (2007).  A  morphometric  and  compositional  approach  to  the   study  of   ambiente  aerosol   in  a  medium   industrial   town  of   Italy.  Water,  Air  &  Soil   Pollution,  179,  283-­‐296.  

Bindi   L.,   Spry   P.G.,   Pratesi  G.   (2006).   Lenaite   from   the  Gies  Gold-­‐Silver   Telluride  Deposit,   Judith  Mountains,   Montana,   U.S.A.:   occurrence,   composition   and   crystal   structure.   Canadian  Mineralogist,  44,  207-­‐212.  

Bonazzi   P.,   Bindi   L.,   Pratesi   G.,  Menchetti   S.   (2006).   Light-­‐induced   changes   in  molecular   arsenic  sulfides:   State   of   the   art   and   new   evidence   by   single-­‐crystal   X-­‐ray   diffraction.   American  Mineralogist,  91,  1323-­‐1330.  

Di   Benedetto   F.,   Borgheresi  M.,   Caneschi   A.,   Chastanet   G.,   Cipriani   C.,   Gatteschi   D.,   Pratesi   G.,  Romanelli  M.,   Sessoli   R.   (2006).   First   evidence   of   natural   superconductivity:   covellite.   European  Journal  of  Mineralogy,  18,  283-­‐287.  

Margheriti  L.,  Pondrelli  S.,  Piccinini  D.,  Piana  Agostinetti  N.,  Giovani  L.,  Salimbeni  S.,  Lucente  F.P.,  Amato   A.,   Baccheschi   P.,   Park   J.,   Brandon   M.,   Levin   V.,   Plomerova   J.,     Jedlicka   J.,   Vecsey   L.,  Babuska,  V.,   Fiaschi,  A.,  Carpani  B.,  Ulbricht  P.   (2006).  The  subduction  structure  of   the  northern  Apennines:  results  from  the  RETREAT  seismic  deployment.  Annals  of  Geophysics,  49,  1119-­‐1131.  

Moggi-­‐Cecchi  V.,  Pratesi  G.,  Mancini  L.  (2006).  Evolutionary  trends  of  acapulcoites:  new  evidences  from   chemical,   mineralogical   and   petrologic   data   on   primitive,   typical   and   transitional  acapulcoites.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  41,  Supplement,  A5225.  

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Piccinini  D.,  Chiarabba  C.,  Augliera  P.,  Monghidoro  Earthquake  Group  (2006).  Compression  along  the  northern  Apennines?  Evidence  from  the  Mw  5.3  Monghidoro  earthquake.  Terra  Nova,  18,  89-­‐94.  

Bindi  L.,  Pratesi  G.  (2005).  Selenojalpaite,  Ag3CuSe2,  a  new  mineral  species  from  the  Skrikerum  Cu-­‐Ag-­‐Tl  selenide  deposit,  Småland,  SE  Sweden.  Canadian  Mineralogist,  43,  1373-­‐1377.  

Giuli  G.,   Eeckhout   S.,   Paris   E.,   Koeberl   C.,   Pratesi  G.   (2005).   Iron   oxidation   state   in   impact   glass  from   the   K/T   boundary   at   Beloc   (Haiti)   by   high-­‐resolution   XANES   spectroscopy.  Meteorititics   &  Planetary  Science,  40,  1575-­‐1580.  

Giuli  G.,  Paris  E.,  Wu  Z.,  De  Panfilis  S.,  Pratesi  G.,  Cipriani  C.   (2005).  The  Structural  Role  of  Ag   in  Galena  PbS.  A  XANES  Study.  Physica  Scripta,  T115,  387-­‐389.  

Moggi-­‐Cecchi   V.,   Pratesi  G.   (2005).  Northwest  Africa   2738.  Meteoritics  &  Planetary   Science,   40,  A217.  

Moggi-­‐Cecchi   V.,   Pratesi  G.   (2005).  Northwest  Africa   2739.  Meteoritics  &  Planetary   Science,   40,  A217.  

Moggi   Cecchi   V.,   Bindi   L.,   Pratesi   G.   (2005).   A   new   Iron-­‐Nickel   Phosphide   from   the   Northwest  Africa  1054  meteorite.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  40,  A105.  

Pratesi  G.,  Bindi  L.,  Moggi  Cecchi  V.  (2005).  Icoesahedral  coordination  of  phosphorus  in  the  crystal  structure   of   Melliniite,   a   new   phosphide   mineral   from   the   Northwest   Africa   (NWA)   1054  Acapulcoite.  American  Mineralogist,  90,  1653-­‐1672.  

Pratesi  G.,  Morelli  M.,  Rossi  A.P.  &  Ori  G.G.  (2005).  Chemical  composition  of  impact  melt  breccias  and  target  rocks  from  the  Tenoumer  impact  crater,  Mauritania.  Meteoritics  &  Planetary  Science,  40,  1653-­‐1672.  

Stebbins  J.F.,  Du  L.-­‐S.,  Pratesi  G.  (2005).  Aluminum  coordination  in  natural  silica  glasses  from  the  Libyan  Desert  (Egypt):  high  field  NMR  results.  Physics  and  Chemistry  of  Glasses,  46,  340-­‐344.  

Presentazioni a convegni, libri, report ed altro

Margheriti   L.,     ...   ,   Fiaschi  A.,   Turino  C.   (2014).   Il   terremoto  del   21  giugno  2013   in   Lunigiana.   Le  attività  del  coordinamento  Sismiko.  Rapporti  Tecnici  INGV,  268/2014.  

Matassoni  L.,  Fiaschi  A.,  Silengo  M.,  Lotti  A.,  Saccorotti  G.  (2013).  Level-­‐1  seismic  microzonation  in  Tuscany  (Italy):  a  case  study  from  a  mountain  municipality.  IX  Forum  FIST  Geoitalia,  Epitome  2013,  172.  

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