ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 01/2012

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01/12 IL MAGAZINE DEL NUOVO ARTIGIANO Impresa Artigiana & P.M.I.- ANNO VIII N° n.15 del 28 Aprile 2012 - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Contiene I.P. ALL’INTERNO: LA FORMULA ANTICRISI La riforma del lavoro Dubbi, incertezze e timori oltre l’art. 18 Ricomporre il Nordest Intervento di Eleonora Vallin (Direttore Nordesteuropa.it e ilnordest.eu) Nessuno si salva da solo La formula anticrisi di Giovanni Costa COME POSSONO LE PICCOLE IMPRESE E GLI ARTIGIANI TRASFORMARE LE TANTE INCOGNITE GLOBALI, LE RIFORME NORMATIVE IMPOSTE DAL GOVERNO MONTI IN SPAZI DI OPPORTUNITÀ? COME RISOLVERE LE PROBLEMATICHE DEL CREDITO E DEL LAVORO?

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CNA Vicenza La formula anticrisi

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01/12IL MAGAZINE DEL NUOVO ARTIGIANO

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ALL’INTERNO:

LA FORMULAANTICRISI

La riforma del lavoroDubbi, incertezze e timori oltre l’art. 18

Ricomporre il NordestIntervento di Eleonora Vallin(Direttore Nordesteuropa.it e ilnordest.eu)

Nessuno si salva da solo La formula anticrisi di Giovanni Costa

COME POSSONO LE PICCOLE IMPRESEE GLI ARTIGIANI TRASFORMARE LETANTE INCOGNITE GLOBALI, LE RIFORME NORMATIVE IMPOSTE DAL GOVERNO MONTI IN SPAZI DI OPPORTUNITÀ? COME RISOLVERE LE PROBLEMATICHE DEL CREDITO E DEL LAVORO?

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SILVANO SCANDIANPRESIDENTE PROVINCIALE CNA

EDITORIALE SILVANO SCANDIAN 03

ALTRO CHE ARTICOLO 18!

Si parla spesso - e forse troppo - dei pro-blemi dell’industria italiana e in particola-re dei grandi gruppi. La realtà delle quasi 3000 piccole imprese, artigiane e non, rap-presentate da CNA Vicenza, è però ben diversa da quella della grande impresa in-dustriale.Il nostro tessuto imprenditoriale è cresciuto negli ultimi decenni in maniera decisa, e a volte confusa, grazie allo spirito imprendi-toriale e alla laboriosità di numerosi arti-giani, che hanno fatto la fortuna dell’eco-nomia locale e reso il Nordest, e Vicenza in particolare, il vero motore dell’epoca postindustriale.

La pesante crisi iniziata nell’ottobre del 2008 e l’evoluzione di un mercato globa-le dove cambiano rapidamente equilibri e regole hanno colpito profondamente il no-stro modello imprenditoriale ed abbiamo assistito a situazioni anche drammatiche di aziende costrette a chiudere o ridimen-sionare notevolmente la loro forza produt-tiva.Questa congiuntura è resa ancora più dura e pericolosa da una crescente proble-maticità nel dialogo col sistema bancario e nell’accesso al credito. L’economia si sta fortemente fi nanziarizzando, con vincoli e regole esterne (penso a Basilea 3 o ai vin-coli del nuovo Testo Unico Bancario, in via di applicazione), che calate nel conte-sto di pesante recessione stanno mettendo in ginocchio l’intero sistema.E’ quindi certamente quello dell’accesso al credito il problema più sentito oggi dai nostri imprenditori. Problema che solo in parte riusciamo a fronteggiare con il sistema dei Confi di (CNA Vicenza ha re-centemente aderito a Sviluppo Artigiano, il colosso del sistema CNA che copre 12 province tra Veneto e Lombardia). An-che i Consorzi Fidi, infatti, con le novità della riforma bancaria, devono sottostare ai vincoli di patrimonializzazione detta-ti da Banca d’Italia, che inevitabilmente si rifl ettono su una maggiore attenzione nell’erogazione delle garanzie.E poi c’è il non secondario problema del lavoro. Nelle nostre imprese, spesso, l’im-prenditore o l’artigiano sono in rapporti di forte vicinanza e solidarietà con i pro-pri dipendenti. Non è un caso che proprio dalle nostre parti si siano registrati tragici casi di suicidi tra imprenditori che non potevano onorare i propri impegni verso i dipendenti.Ci appare quindi lontano ed astratto il dibattito in corso sull’articolo 18 e sulla possibilità di licenziare. Inoltre, dobbiamo anche ammettere che a Vicenza abbiamo la fortuna di avere rappresentanze provin-ciali dei sindacati dei lavoratori attente e propositive, con le quali si riesce spesso a

ragionare in modo costruttivo e condivi-dendo lo spirito di far parte di un unico sistema, da tutelare e difendere.Siamo consapevoli che in un’economia globale con cui devono confrontarsi anche le nostre aziende, risulta non differibile una modifi ca del modello di welfare, che favo-risca la possibilità di generare una positi-va e costruttiva fl essibilità del mercato del lavoro. Dove sia magari consentito anche allontanare i dipendenti (a fronte però di costi certi e crescenti per l’azienda e per il sistema sociale), ma con la garanzia che il sistema favorisca una rapida ed adeguata ricollocazione del personale di tutte le età e le provenienze. Per esempio, attraverso un modello contrattualizzato di outplacement garantito a tutti i lavoratori sino a che non si ricollocano. Va predisposto un modello contrattua-le che dia maggiore autonomia e poteri al sistema territoriale o aziendale, viste le diversissime specifi cità presenti sul territo-rio nazionale, e individuata una forma di accesso al lavoro per i giovani che tolga il rischio della precarietà e che consenta un dignitoso avvio di carriera per tutti. In que-sto senso, il contratto di apprendistato, op-portunamente modernizzato, rappresenta un’ottima base di partenza.Nel nostro territorio, è inoltre sentito più che altrove il problema della forza lavoro immigrata, che in alcune zone (penso alla Concia di Arzignano, ad esempio) ha avu-to un ruolo fondamentale per tenere in piedi il nostro sistema economico. Va detto che CNA in questo senso ritiene di essere all’avanguardia per favorire una positiva integrazione dei lavoratori ed imprenditori stranieri, avendo da tempo sviluppato una realtà come CNA World, dove personale esperto indirizza e supporta queste fonda-mentali risorse in un sistema che sarà inevi-tabilmente - e fortunatamente - arricchito da esperienze e culture diverse.

di Silvano Scandian

Va predisposto un modello contrattuale che dia maggiore autonomia e poteri al sistema territoriale o aziendale e va individuata una forma di accesso al lavoro per i giovani che tolga il

rischio della precarietà, consentendo un dignitoso avvio di carriera per tutti.

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ENN

EAENNEAIl magazine del Nuovo Artigiano

PERIODICO DI CNA VICENZA SRL

via G. Zampieri, 19 - 36100 Vicenzatel. 0444.569900 - fax [email protected]

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PROGETTO GRAFICO / COORDINAMENTO EDITORIALE / REDAZIONE

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CAPO REDATTORE:

Roberta Paolini

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:

Ilaria BoschettoJ. CaneverElena FrigoPaolo MonacoGiuseppe PrettoSilvano ScandianMarco TronconFrancesca ValenteEleonora VallinJacopo VencatoMichele Venzato

IMMAGINI: FOTOGRAFI CNA VICENZA

GIULIANO KOREN

UFFICIO STAMPA CNA VICENZA

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Impresa Artigiana & P.M.I.

Periodico della CNAAut. Tribunale di Praton° 6 del 25/6/04Dir. Resp.: B.LiseiRed. e Amm.: Media srl,Via Lombarda 72, ComeanaTel. 055 8716801Stampa: Rindi

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INFORMATIVA AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 196 DEL 30/06/2003. Spettabile Impresa, il D. Lgs. n. 196 del 30/06/2003, “CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”, all’art. 13 impone l’obbligo di informare l’interessato sugli elementi fondamentali del trattamento. Per quanto attiene alla scrivente vi si adempie compiutamente informandoLa che: 1) i dati sono stati raccolti per inviarle del materiale che pubblicizza la nostra associazione e per promuovere l’attività; 2) in relazione alle summenzionate fi nalità, il trat-tamento dei dati personali avviene mediante strumenti cartacei ed informatici in modo da garantirLe la sicurezza e la riservatezza dei dati, nonché la piena osservanza della Legge; 3) la presente informativa è resa per i dati raccolti da pubblici registri, elenchi; 4) contro le sopra indicate fi nalità di utilizzo dei dati può esercitare i diritti di cui all’art. 7 della Legge; 5) i diritti che Le competono sono quelli previsti dall’art. 7 della Legge ed in particolare: di conoscere, in ogni momento, quali sono i Suoi dati presso noi e come essi vengono utilizzati; di farli aggiornare, integrare, rettifi care o cancellare, chiederne il blocco ed opporsi al loro trattamento; 6) titolare del trattamento è CNA Vicenza srl, corrente in Vicenza, via Zampieri, n. 19, Vicenza, Agosto 2010

ALTRO CHEARTICOLO 18 di Silvano Scandian

STELLA: LE IDEE SONOIL VENTO DELLA RIPRESA di Ilaria Boschetto

SEMPLIFI-CHIAMOCI di J. Canever

RICOMPORRE IL NORDEST di Eleonora Vallin

LA CITTÀ DIVENTA VERDE di Michele Vencato

RIFORMA DEL LAVORO, TROPPE INCOGNITE SULLA NORMA NON C’È ANCORA CONDIVISIONE.PER LE PMI SI TEMEL’ENNESIMO SALASSO

di J. Canever

SOMMARIO

03

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EDITORIALI

COPERTINA

ATTUALITÀ

EDITORIALI

EDITORIALI

ATTUALITÀ

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NESSUNO SISALVA DA SOLO di Roberta Paolini

14 COPERTINA

IL KIT PER FERMARE LA CRISI

di J. Canever

16 COPERTINA

I MAKERS SIAMO NOI 20 SPECIALE

ARTIGIANINELLA RETE di Jacopo Vencato

22 NUOVI TREND

LETTUREI NUOVIMONDI

26 RUBRICHE

VALLE AGNO: INFRASTRUTTUREE GREEN ECONOMY, COSÌ SOPPORTIAMO LA CRISIdi Roberta Paolini

28 ECO DI CITTÀ

L’AVANZATA DEI NETWORKPROFESSIONALI di Francesca Valente

24 NUOVI TREND

DESTINAZIONI 27 RUBRICHE

NEWS 29 RUBRICHE

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06EDITORIALE ANNA DALL’ALBA

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ELEONORA VALLINDIRETTORE NORDESTEUROPA.IT E ILNORDEST.EU

EDITORIALE ELEONORA VALLIN 07

RICOMPORRE IL NORDEST

Ho parlato in questi giorni con artigiani che guadagnano meno dei propri dipen-denti. Piccoli imprenditori che da mesi non portano a casa lo stipendio. C’è chi ha chiesto provocatoriamente la classifi ca della dichiarazione dei debiti. «Diffi cile incassare e pagare, i committenti contesta-no qualsiasi cosa per non saldare i conti». Poi c’è «certa gente che si fa gli auto-sconti anche di 60mila euro e se accetti bene, al-trimenti non vedi nulla. Anche la giustizia

non è dalla nostra parte. Vince solo chi fa il furbo» scrive la fi glia di un imprenditore suicida. Condizioni allo stremo, tra una pubblica amministrazione che non paga, i ritardi delle industrie, la banca che modifi ca i contratti in corso e le tasse che lievitano. Problematiche che ogni giorno affollano la stampa e anche le nostre menti impegnate nel capire come affrontare questa crisi che non sembra fi nire più.L’Italia sta cambiando, non solo politi-camente. Anche il Nordest; e dovrebbe farlo prima degli altri per non trovarsi a rincorrerli. Il ‘miracolo’ qui è partito da piccoli operai dipendenti che hanno deci-so di mettersi in proprio in una stalla. Ad ascoltarli oggi, quando ti raccontano dei sacrifi ci, delle poche lire in tasca, è dif-fi cile crederci. Al tempo bastarono due macchinari pagati ipotecando la casa. Pochissimi si erano laureati, ma si lavo-rava senza tregua, si andava all’estero parlando dialetto. Ci siamo arricchiti così e abbiamo portato sempre più percentuali di Pil al nostro Paese. Ma alle spalle c’era la guerra e la miseria. C’era voglia di riscatto. Ed era tutto da creare. La globalizza-zione non ce l’aspettavamo così dirompente. Non pensavamo di doverci reinventare una vita quando eravamo già arrivati al primo posto. E la politica non ci sta aiutando in questo. Serve dunque un piano di attacco; e come in ogni buon progetto

di outplacement lavorativo, dobbiamo pri-ma di tutto analizzare noi stessi, chi siamo, le nostre radici e capacità, poi la nostra rete di contatti e relazioni che sono il bagaglio più importante. Dobbiamo muoverci a ra-gno. Il nuovo Nordest non potrà più essere quello del passato. Per questo non possia-mo intestardirci perdurando su sentieri fallimentari. I giovani, pur con tutte le diffi -coltà, stanno cercando di progettare il loro futuro. Nordesteuropa.it, nel primo nume-ro dell’anno ha narrato cinquanta profi li di aziende e professionisti spesso sconosciuti ma che, con fatica, stanno riuscendo. C’è chi ha inventato la maglietta biodegrada-bile e chi il Risiko per l’I-Pod. Ma c’è an-che l’artigiano che ha reinventato la giac-ca dopo che l’aveva ridisegnata negli anni Ottanta Giorgio Armani, e chi ha investito nell’abito riciclato facendo produrre i capi da una cooperativa femminile. Ha creato economia e ha svolto un ruolo sociale. Dare voce alle eccellenze e alle buone pra-tiche, però, non basta. I tempi non prefi gu-rano scenari di successi di lungo periodo. La lotta è quotidiana. E siamo più poveri. Una scossa non potrà che farci bene, per ripartire dall’economia reale. Sperando che anche l’Italia sia entrata in una centri-fuga positiva. Dalla scomposizione si arriva sempre ad una ricomposizione. Il puzzle Nordest avrà un volto diverso, ma la for-za della gente di questa terra – se non ha perso la genuinità di un tempo – saprà ri-emergere avendo compreso che oggi non basta saper fare, nemmeno farlo bene. Ser-ve aver ri-annusato il mondo che ci circon-da, immergendosi fi no al collo. Ma la sfi da, nell’era della connessione anche mediatica, sta nel mettere in comune la propria pro-fessionalità per un risultato che da soli oggi diffi cilmente si può ambire a raggiungere.

Di Eleonora Vallin

Il nuovo Nordest non potrà più essere quello del passato. Per questo non possiamo intestardirci perdurando su sentieri fallimentari. Dalla scomposizione si arriva sempre ad una ricomposizione. Il puzzle Nordest avrà un volto diverso, ma la forza della gente di questa terra – se non ha perso

la genuinità di un tempo – saprà riemergere avendo compreso che oggi non basta saper fare, nemmeno farlo bene.

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08EDITORIALE ANNA DALL’ALBA

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EDITORIALE MICHELE VENCATO 09

MICHELE VENCATOASSESSORE ALL’AMBIENTE DEL COMUNE DI VALDAGNOCOORDINATORE PROVINCIALE ASSOCIAZIONE AVVISO PUBBLICO

Il momento socio-economico induce, tan-to nel privato quanto nel pubblico, a pro-fonde rifl essioni su quali e quanti siano gli asset strategici su cui puntare per il futuro sviluppo, e su quali siano i contenitori e i contenuti che possono qualifi care un ter-ritorio.Nel solco di questo processo, si inserisco-no profonde valutazioni sugli scenari pos-sibili, che spingono verso un’evoluzione, o meglio rivoluzione, culturale: la tematica ambientale diventa predominante, insie-me ad altre, quali l’incontro tra le culture,

il recupero del dinamismo sociale ed eco-nomico, la riscoperta della legalità.La Notte Verde del Nordest – il prossimo 5 maggio - è prima di tutto una buona occasione. Per raccontare il territorio, che diventa bene strategico da tutelare e regolare con attenzione e con l’impe-gno e la collaborazione di tutti, al fi ne di conservarne le peculiarità ed esaltarne le essenze e le bellezze. “IUS SOLI” è il titolo che abbiamo voluto dare al pro-gramma di Valdagno, svolto anche con la collaborazione di CNA: “diritto del suo-lo”, dunque, riletto al contrario rispetto al senso comune, per affermare una pre-cedenza del suolo, del territorio, rispetto alle nostre scelte. Non signifi ca tornare al passato, ma vivere la modernità e lo svi-luppo cogliendo il valore di un ascolto e un confronto reciproco con il territorio, di un vivere in sintonia che, pur senza li-mitare le attività umane, responsabilizzi gli interventi dell’uomo, in modo da evi-tare di perpetrare scempi e speculazioni, che segnano in maniera irreversibile il paesaggio e la nostra quotidianità.Alcune scelte spettano alla politica, non sempre puntuale e lungimirante, ma le stesse devono trovare anche la parteci-pazione e il sostegno dei cittadini e del mondo economico, che ha la possibilità oggi, nonostante la congiuntura negativa, di riprendersi dagli errori del passato e di ristabilire una nuova relazione tra eco-

nomia e ambiente, facendo del secon-do anche un motore di innovazione.

Nel trattare il tema, abbiamo

cercato con CNA di dare evidenza alle buone pratiche dello sviluppo sostenibile, in particolar modo raccontando l’espe-rienza del “Bio Edilizia Team”. Spazio quindi a quegli innovatori che con il loro fare impresa tutelano il territorio e le sue risorse, proponendo percorsi alternativi che ben si coniugano con il domani.Abbiamo voluto anche aprire una fi ne-stra sui malanni, forse mai fi n troppo denunciati, di un sistema logoro e da ri-voluzionare. Criminalità, evasione, cor-ruzione, connivenza con sistemi mafi osi sono un “inquinamento trasparente”, che non lascia tracce tangibili, ma che limita la progressione del sistema economico e l’affermazione di modelli positivi. Sono fenomeni purtroppo non lontani come potremmo pensare, che meritano lo spa-zio di una forte denuncia collettiva, alla quale possano seguire presa di coscienza e voglia di riscatto. Da questo l’idea di aprire un dialogo in-sieme ad alcuni partner - tra cui Avviso Pubblico, l’associazione degli enti locali a tutela della legalità - che è anche un in-vito a tenere la testa alta e a fare sistema nella lotta a questi fenomeni, qualifi cando la nuova impresa oltre che per il dinami-smo e l’innovazione, anche per il rifi uto di certe pratiche. Ci piacerebbe riuscire a promuovere un nuovo racconto del terri-torio, che porti a creare un vero e proprio “brand” Veneto, qualifi cato, appunto, da un legame rinnovato fra legalità e valore economico.Nel celebrare quindi la capacità d’innova-zione e di saper leggere i fenomeni globa-li (nonchè di anticiparli) tipica dei nostri territori, Valdagno promuove una nuova “economia pulita”, lanciando un appello al mondo dell’imprenditoria, della politi-ca e soprattutto a tutti i cittadini, affi nchè si colga questa sfi da, senza paure e con il coraggio e la caparbietà che hanno da sempre contraddistinto e reso grande il nostro territorio.

LA CITTÀ DIVENTA VERDE

di Michele Vencato

La Notte Verde del Nordest è prima di tutto una buona occasione per raccontare il territorio, che diventa bene strategico da tutelare e regolare con attenzione e con l’impegno e la

collaborazione di tutti, al fi ne di conservarne le peculiarità ed esaltarne le essenze e le bellezze.

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LA RIFORMA DEL LAVORO, PER MONTI E I SUOI MINISTRI, È STATO IL PRIMO VERO BANCO DI PROVA. MA SULLA NORMA NON C’È

ANCORA CONDIVISIONE. AL MOMENTO SI PARLA SOLAMENTE DI UNA BOZZA DI RIFORMA, CHE NON È STATA ANCORA SOTTOPOSTA A

NESSUN GENERE DI APPROVAZIONE DELLE CAMERE. E PER LE PMI SI TEME L’ENNESIMO SALASSO.

10 ATTUALITÀ

RIFORMA DEL LAVORO,

TROPPEINCOGNITE

di J. Canever

Susanna CamussoSegretaria Generale CGIL

E’ stata una traversata nel deserto per il governo dei tecnici. La riforma del lavo-ro, per Monti e i suoi ministri, è stato il primo vero banco di prova: per la prima volta, la tenuta stessa della maggioranza di governo è stata messa seriamente in di-scussione. Le resistenze più forti si sono manife-state attorno alla nuova formulazione dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, in particolare attorno ai licenziamenti per motivi economici. Il testo originario del-la riforma sostituiva la reintegrazione del lavoratore con un indennizzo economico tra le 15 e le 27 mensilità: dopo settima-ne di tensione il punto è stato riformulato, affi dando sostanzialmente alla discrezio-nalità del giudice la scelta tra reintegra-zione del lavoratore nel posto di lavoro e indennizzo. Ma sulla norma non c’è ancora condivi-sione: sarà quindi materia di discussione e, probabilmente, di modifi ca, nel passag-

gio parlamentare. Perché, ricordiamolo, al momento si parla solamente di una bozza di riforma, che non è stata ancora sottoposta a nessun genere di approvazio-ne delle Camere.Proviamo, quindi, ad analizzare quali sa-ranno le altre novità previste dalla riforma, in realtà molto più corpose e signifi cative di quanto non sia apparso nel dibattito di questi mesi, tutto avvitato attorno alla riforma del più controverso articolo dello Statuto dei Lavoratori.

Ammortizzatori sociali La riforma dovrebbe entrare a regime nel 2017. Obiettivo dichiarato: allargare la platea dei soggetti tutelati, attraverso un sistema basato sulla “storica” cassa inte-grazione e sulla “nuova” Assicurazione sociale per l’impiego. La platea degli in-teressati dovrebbe passare dagli 8 milioni attuali a 12, inclusi i contratti a termine (pubblica amministrazione compresa) e

gli apprendisti. Ricapitolando: la cassa integrazione or-dinaria resterà così com’è, mentre quella straordinaria rimarrà solo in caso di ri-strutturazioni e non per cessazioni di atti-vità. Ad essere rivoluzionata sarà la cassa integrazione in deroga, che sparirà, sosti-tuita dalla già citata Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego). Assieme alla cassa integrazione in deroga, scompaiono anche le indennità di mo-bilità e disoccupazione, che spettavano ai lavoratori che perdevano il lavoro per ristrutturazione aziendale o chiusura (la prima) e ai singoli dipendenti licenziati per ragioni indipendenti dalla loro volon-tà (la seconda). Saranno anche queste so-stituite dall’Aspi. Quest’ultima si applicherà a tutti i lavo-ratori privati con contratto a tempo inde-terminato e determinato e ai dipendenti della pubblica amministrazione a termi-ne, compresi gli apprendisti. I requisiti

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ATTUALITÀ 11

Elsa ForneroMinistro del Lavoro

per accedervi sono 2 anni di anzianità la-vorativa e almeno 52 settimane di lavoro nell’ultimo biennio. La durata è di 12 mesi, allungata a 18 per i lavoratori over 55 anni: cala del 15% dopo i primi 6 mesi e di un altro 15% nei successivi sei. Il tetto previsto è di 1119 euro.La bozza del governo prevede, inoltre, l’istituzione di un apposito fondo pagato da tutte le imprese (anche dalle PMI), con un’aliquota dell’1,3% per i lavoratori di-pendenti, che sale al 2,7% per i contratti a termine (riassorbibile in caso di trasfor-mazione del contratto a tempo indetermi-nato). Su questo punto, Marco Venturi, presi-dente di turno di Rete Imprese Italia, è stato irremovibile, sostenendo che «non si può fare cassa solo con le imprese dei settori che garantiscono occupazione e crescita malgrado le forti diffi coltà che at-traversano». Anche perché chiedere i sol-di soprattutto a chi l’occupazione la crea

«non è quello che si aspettano i mercati, né quello che ci chiede l’Europa».

Marco Venturi, presidente di Rete Imprese Italia: «non si può fare cassa solo con le imprese dei settori che garantiscono occupazione e crescita malgrado le forti diffi coltà che attraversano».

Contratti Oggi esistono in Italia oltre 40 forme di contratto fl essibile. Obiettivo del governo è di razionalizzarle, per cercare di incen-

tivare la progressiva stabilizzazione del lavoro precario. A questo fi ne, aumente-ranno i contributi a carico delle imprese sul lavoro a tempo determinato (1,4% in più) ma per chi stabilizza il rapporto di lavoro saranno restituiti 6 mesi di maggio-razione. Sempre in questa direzione va la scelta di trasformare l’apprendistato nel contrat-to “principe” per l’accesso dei giovani al mondo del lavoro. Dovrà avere infatti du-rata minima, con l’obbligo di trasformare una parte degli apprendisti in dipendenti a tempo indeterminato. Altre norme tese a trasformare il lavoro a tempo determi-nato in contratti a tempo indeterminato sono quelle che prevedono la trasforma-zione delle partite IVA fi ttizie in contratti di lavoro subordinato, l’obbligo di comu-nicazione amministrativa del part-time per ogni variazione, la sparizione degli stage non retribuiti, il divieto assoluto del-le dimissioni in bianco.

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IL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA FILIPPO PATRONI GRIFFI HA PRESENTATO ALL’INIZIO DEL 2012, UNA PROPOSTA DI “DECRETO SEMPLIFICAZIONI” DALLA MOLE IMPONENTE. UN TESTO CHE METTE MANO AD UN

NUMERO VASTISSIMO DI SETTORI, INTRODUCENDO MOLTE NOVITÀ CHE PROMETTONO DI CAMBIARE (IN MEGLIO) LA VITA DELLE IMPRESE.

SEMPLIFICHIAMOCI12 ATTUALITÀ

di J. Canever

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ATTUALITÀ 13

Quante volte, in coda alle Poste, piuttosto che negli uffi ci comunali, abbiamo pensa-to che sarebbe stato più comodo risolvere il tutto via computer, seduti alla scrivania? In fondo, per inviare un documento o compilare un modulo basterebbe davvero un clic. E, se per il privato cittadino le lun-gaggini burocratiche si traducono in una perdita più di tempo che di denaro, il peso delle scartoffi e è ormai economicamente insostenibile per tutte le imprese, grandi e piccole.

“una delle prime misure

del governo Monti,

è stata proprio la

semplifi cazione

burocratica e

amministrativa.”

Anche per questo motivo, uno dei primi capitoli ai quali il governo Monti ha deci-so di mettere mano, è proprio quello della semplifi cazione burocratica e amministra-tiva. Della questione si occupa il ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi , già magistrato e presidente di sezio-ne del Consiglio di Stato, per tanti anni capo dell’Uffi cio Legislativo del ministero della Funzione Pubblica. Insomma, uno con il phisique du rôle perfetto per stare nel governo dei tecnici. E non ha perso tempo, il ministro. Evi-dentemente, alla luce dei tantissimi anni passati all’interno del ministero con ruoli dirigenziali e fi duciari dei ministri, non ha avuto bisogno di molto tempo per ambientarsi e studiare le carte. Ha quin-di presentato, ancora agli inizi del 2012, una proposta di “decreto Semplifi cazioni” dalla mole imponente. Il decreto è stato limato e modifi cato nel corso dei mesi, fi no ad arrivare al voto del mese scorso. Nel momento in cui scriviamo, il decreto attende di essere approvato con la fi ducia al Senato. Il risultato che emerge dai due mesi di lavoro e analisi all’interno delle Camere e delle Commissioni competenti, è assolutamente interessante. Il decreto va a toccare un numero vastissimo di settori, introducendo molte novità che cambie-ranno, almeno un po’, la vita degli italiani e delle imprese.

In materia ambientale arriva l’autorizza-zione ambientale unica per le Pmi e per gli impianti per i quali non è necessaria l’autorizzazione integrata ambientale. Una vera e propria rivoluzione di fronte alla situazione precedente, costellata di una selva di permessi e certifi cati diversi a seconda della tipologia di impresa. Grosse le novità anche in materia di assunzioni nel settore turistico e dei pubblici esercizi: si potrà comunicare ai servizi per l’impie-go l’assunzione dei lavoratori destinati a lavori di breve durata entro il giorno pri-ma dell’inizio dell’assunzione, mentre in precedenza il datore di lavoro aveva cin-que giorni di tempo. Vi sono poi provvedimenti che andranno a toccare direttamente la vita delle impre-se. Come, ad esempio, l’obbligo per le am-ministrazioni pubbliche di pubblicare sul proprio sito istituzionale, nonché sul sito www.impresainungiorno.gov.it, la lista dei vari controlli a cui sono assoggettate le im-prese. Sembrerà assurdo ma, nella giungla normativa italiana, il primo problema è spesso comprendere a quale tipo di verifi -che deve sottostare un determinato tipo di impresa. Ma non è l’unica “informatizza-zione” prevista per la PA. Infatti, le ammi-nistrazioni pubbliche avranno l’obbligo di pubblicare sul proprio sito il codice IBAN e le causali per effettuare i pagamenti on-line: sarà quindi possibile pagare tasse e multe direttamente in rete. Altra novità copernicana, introdotta nei rapporti tra pubblico e istituzioni, è la responsabilità diretta del responsabile del procedimen-to: se la Pubblica Amministrazione non termina i procedimenti nei tempi previ-sti, sia i cittadini che le imprese potranno rivolgersi ad un altro dirigente che dovrà provvedere in tempi brevi. Nel caso in cui quest’ultimo non rispetti i tempi sono pre-viste sanzioni disciplinari e contabili.

“Arriva l’autorizzazione

ambientale unica per le

Pmi e per gli impianti per

i quali non è necessaria

l’autorizzazione

integrata.”

Cambiano alcune cose anche in materia di rapporti di lavoro: per una lavoratrice in gravidanza, in caso di astensione anti-cipata dal lavoro, è prevista la competenza della Direzione territoriale del Lavoro, se l’anticipo è dovuto alla particolare attività svolta (pericolosa o gravosa). La compe-tenza è invece traferita all’Asl quando è dovuto a complicazioni della gravidanza e quindi a motivi di salute. Novità impor-tanti si profi lano anche per l’assunzione di lavoratori stranieri stagionali: si passa alla procedura del silenzio-assenso, per cui se lo sportello unico per l’immigrazione non comunica entro 20 giorni al datore di la-voro il diniego all’assunzione del lavorato-re, la richiesta si considera accolta.

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Ancora la crisi, non ce l’aspettavamo così, di nuovo cattiva, repentina, che sembra non voler mai fi nire. Prof. Giovanni Costa cosa c’è all’orizzo-te, cosa dobbiamo ancora aspettarci?Prima di interrogarci su come evolverà la crisi dobbiamo chiederci come uscirne. E la risposta è che da questa situazione non possiamo uscire da soli. Serve una conver-genza di sforzi e progettualità. Non si esce da questo momento restando come prima. Bisogna cambiare modelli di business, rela-zioni politiche e rapporti tra imprese.Poi però, ci sono i dati di scenario e quelli mettono i brividi.Sappiamo che il pil italiano diminuirà da un meno pessimistico -1,1% a un più gra-ve -2,2%. Il primo semestre 2012 è già in fortissima tensione. La Germania cresce meno del previsto, e questo è uno sbocco importante per noi. Poi ci sono i Bric, che anche se proseguono sulla via della cresci-

tesi proposta da Stefano Micelli). Il problema è capire come.Prima di tutto va superata la contrapposi-zione grandi e piccoli. Le imprese devono avere dimensioni adeguate per stare nel mercato o nel segmento di mercato in cui vogliono competere. La dimensione ade-guata è quella che ha tutto ciò che serve per un processo di investimento di crescita. Gli strumenti concettuali di posizionamento competitivo sono cambiati. Tutta la sostan-za del business è controllata da chi ha il con-tatto con il cliente fi nale. E i brand, per esse-re tali, devono essere globali e devono stare lì dove ci sono i consumatori. Poi ci sono le eccezioni, chi sceglie un posizionamento di nicchia non ha bisogno di avere fatturati miliardari, ma deve curare in maniera ma-niacale l’eccellenza di prodotto e servizio. Ma in questo contesto gli artigiani che ruolo possono avere? Il ritorno al manifatturiero per quali vie do-

ta, stanno rallentando il ritmo. Cala anche l’intensità di progresso della Cina, atteso al 7-8%. Mentre gli Stati Uniti andranno ad un +2%. Il momento è diffi cile, chi può ne-garlo, ma non è catastrofi co. Si prevedono cali per i consumi privati, -1,8% e per gli investimenti fi ssi lordi, -3,3%. La situazio-ne è problematica, ma c’è chi va meno peg-gio degli altri. Aziende che nel 2008 hanno approfi ttato per rivedere processi, prodotto e posizionamento. C’è chi ha percorso fi no in fondo la scelta internazionale.Ci sono le piccole e medie imprese, c’è la piccola azienda e c’è l’azien-da artigiana che sono due mondi distinti. La prima ha già una strut-tura anche se con problemi dimen-sionali e gestionali, la seconda è de-strutturata per defi nizione. Ma dall’artigianato, escluse derive folk-loristiche, può venire un impulso al sistema economico nordest (vedi la

NESSUNO SI SALVA DA SOLOOGGI LA COMPETIZIONE È GLOBALE E QUESTO È UN PUNTO FERMO DA NON DISCUTERE. CHI COMPETE SOLO SUL PREZZO È DESTINATO A SPARIRE. L’ARTIGIANO PUÒ FARE LA DIFFERENZA UNENDO ALLA MANIFATTURA IL SERVIZIO, UN’OPERAZIONE NON FACILE PERCHÉ DEVE CAMBIARE IL SUO MODO D’ESSERE. INTERVISTA A GIOVANNI COSTA, ECONOMISTA, PROFESSORE EMERITO DI STRATEGIA D’IMPRESA ALL’UNIVERSITÀ DI PADOVA E PRESIDENTE DI CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO (GRUPPO INTESA SANPAOLO). di Roberta Paolini

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vrebbe avvenire? Oggi la competizione è globale e questo è un punto fermo da non discutere. La ma-nifattura che compete solo sul prezzo è destinata a sparire. E quindi la domanda è: chi può sopravvivere? L’artigiano può fare la differenza unendo alla manifattura il servizio, un’operazione non facile perché cambia l’azienda artigiana. L’artigiano ha un grande futuro, ma solo se si ri-progetta, ripensando ruolo e competenze. Solo nella capacità di sviluppare il servizio legato alla manifattura è possibile inserirsi in fi liere che si stanno allungando, e che vedono le grandi aziende posizionate all’inizio (il pro-getto) e alla fi ne (contatto col cliente) della catena del valore. E’ negli interstizi di que-ste fi liere che gli artigiani possono esprime-re il loro nuovo ruolo. Oggi le grandi fi liere sono create da marchi globali, vedi Bottega Ve-neta o brand come Gucci, Chanel,

lei? Un antidoto alla recessione mon-diale? Se si potessero individuare delle vie d’uscita in che modo il modo dell’artigianato potrebbe percorrerle?Bisogna muoversi, usare la cultura dell’in-ternazionalità. Se guardiamo i voli in par-tenza dall’Aeroporto Marco Polo oggi ve-diamo che il nomadismo del business ha nuovi orizzonti. Una volta si andava a Fran-coforte, oggi si va in Asia. Serve ibridazio-ne culturale, a partire dai giovani. Siamo tutti in ritardo, non si fa internazionaliz-zazione aprendo uffi ci di rappresentanza. Non si diventa globali in questo modo. Sui parametri di questa cultura di apertura al mondo la piccola impresa deve aumenta-re drammaticamente. I giovani possono andare a fare gli stage all’estero e noi dob-biamo far venire qui i giovani dal resto del mondo proponendo la conoscenza dell’ita-lian entrepreneurship, che è considerato un modello nel mondo. Questa modalità è già attiva a Padova grazie ad un accordo tra la facoltà di Economia, Fondazione Ca-riparo e la Cassa di Risparmio del Veneto.

“Gli artigiani possono

diventare macchine per

l’esperimento di nuovi

trend, per esplorare

nuove soluzioni, in tutti

i settori”

Infi ne il credito, questione spinosis-sima non solo sul versante banche ma anche su quella dei crediti com-merciali. C’è una guerra nel rispetto dei tempi di pagamento che sta met-tendo in ginocchio intere categorie. Le piccole aziende devono iniziare ad utilizzare strumenti nuovi, quali sono?Le aziende devono innalzare il proprio merito creditizio. I modi per riuscirci sono diversi, un ruolo certamente ce l’hanno i Confi di, e quindi vanno apprezzati i pro-cessi di concentrazione dei consorzi in en-tità più grandi, interregionali e forti. Per-ché grazie al loro ruolo si può abbassare il rischio e quindi anche il costo del credito. Poi c’è certamente il problema dei credi-ti vantati nei confronti della PA, un dato monstre, circa 70 miliardi di euro di debito della PA verso le imprese. Per questo con la nostra Banca Biis (Gruppo Intesa San-paolo) abbiamo creato uno strumento di smobilizzo del credito vantato verso le pub-bliche amministrazioni. Infi ne le imprese si devono rafforzare patrimonialmente, met-tendosi insieme, utilizzando gli strumenti che incentivano la crescita del capitale. Tutti devono fare la propria parte sul fronte del capitale. Perché tutto questo funzioni è indispensabile che il Governo metta mano al taglio delle spese e spinga senza indugi tutto il risparmio sull’economia reale.

Vuitton. Ma c’è pure Ikea. Questi big plasmano cluster alle proprie esigenze. Nel distretto calzaturiero del Brenta il ritorno all’artigianali-tà è un must. Le grandi fi rme (quasi tutte francesi) stanno valorizzando il made in italy. Ma escludendo la super popolata fi liera del fashion, dell’arredo-design, in quali nicchie gli artigiani possono ancora espri-mere valore?Nella ricerca scientifi ca ed estetica per esempio. I laboratori di ricerca sono fatti da artigiani, certo di nuova concezione, ma sempre artigiani. Dalla metalmeccani-ca, alle macchine utensili, al biomedicale, alla progettazione di app complesse. Gli artigiani possono diventare macchine per l’esperimento di nuovi trend, per esplorare nuove soluzioni, in tutti i settori compresi quelli dei servizi di prossimità alla persona.Esiste una formula anticrisi, secondo

COPERTINA FORMULA ANTICRISI 15

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ADEGUARSI ALLA NORMATIVA SULLA SICUREZZA. SCEGLIERE LA VIA SOSTENIBILE DEL BUSINESS, INTRAPRENDERE UN PERCORSO DI AGGREGAZIONI CON LE RETI D’IMPRESA, EVITARE PARTNER COMMERCIALI INAFFIDABILI. ECCO ALCUNI DEGLI STRUMENTI CHE POSSONO AIUTARE LE IMPRESE NEI MALA TEMPORA DELLA CRISI. CNA VICENZA PROPONE UNA SERIE DI INCONTRI CON ESPERTI DI VARI SETTORI PER SOSTENERE ARTIGIANI E PMI.

16 COPERTINA FORMULA ANTICRISI

IL KIT PER FERMARE LA CRISI

di j. Canever

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che legale. In una fase come quella che stiamo vivendo, e in vigenza della legge 231, una sanzione è in grado di mettere l’azienda in ginocchio: sugli infortuni del lavoro scatta la responsabilità diretta del datore di lavoro, fi no ad arrivare al blocco dell’attività. Oltre naturalmente alle già previste sanzioni economiche.Il legislatore, e chi deve controllare, a dispetto della crisi, sta chiedendo sempre più legalità, aumentando controlli e rigidità. In particolare, sulla 231 c’è una visione molto severa. Senza contare un altro aspetto, spesso molto sottovalutato: presentarsi al mercato come un’impresa che non rispetta sicurezza ambientale e dei lavoratori porta ad un calo pesantissimo dell’appeal. Il discorso è ancora più valido per le aziende che si rivolgono al mercato europeo o mondiale”. Ma oltre alla questione morale e del rispetto delle regole, vi sono anche altri validi motivi per seguire le normative in materia di sicurezza. Al punto da trasformare il rispetto della legge da onere, a possibilità foriera di vantaggi.“In questo momento ci sono bandi dell’Inail e di altri enti, che permettono di risparmiare moltissimo sia in materia di sicurezza ambientale che per tutti gli accorgimenti legati al modello 231 – racconta l’avv. Martino - Notiamo sempre di più, che le imprese che stanno cercando di darsi una nuova vita, perché precedentemente entrate in crisi, puntano molto sulla questione sicurezza sul luogo di lavoro lavoro e legalità, con l’obiettivo di ottenere le certifi cazioni.Ottenere le certifi cazioni dà all’imprenditore la possibilità di spendere il risultato sia per quanto riguarda l’immagine dell’azienda, sia perché gli consenile all’organizzazione interna. Invece, in chi non riesce a ripensarsi e ricapitalizzarsi, si nota un aumento del nero, con tutte le conseguenze che ciò porta in materia di sicurezza”.Infi ne c’è il tema delle reti d’impresa, sul quale interverrà il 16 maggio, in un prossimo incontro per la CNA di Vicenza, Stefano Micelli. L’economista che con il suo “Futuro Artigiano” ha aperto il tema dei “makers” come portatori del futuro manifatturiero italiano.

In questi anni, si è diffusa una visione della crisi economica simile a quella che avevano le popolazioni europee nel Medioevo nei confronti della peste: una sorta di evento ineluttabile, per il quale non c’è altro da fare che chiudersi in casa e aspettare che passi. E’ un approccio profondamente sbagliato perché, pur nelle diffi coltà reali e tangibili, molti sono gli accorgimenti e le strategie che si possono adottare per fronteggiare i momenti di diffi coltà. Sono strumenti che permettono all’impresa di rimanere competitiva e in attività. Molti altri sarebbero gli aspetti da verifi care ed analizzare, ma quelli da cui siamo voluti partire con la nostra analisi riguardano: il recupero dei crediti, la sicurezza sul lavoro e il rispetto delle normative in materia ambientale, la costruzione di reti d’impresa. “La crisi ha profondamente rivoluzionato l’attività di recupero dei crediti – sostiene Nicola Cera, avvocato, esperto in materia - Mentre un tempo un’ingiunzione di pagamento sfociava quasi sempre in

un contenzioso, perché la controparte, a torto o a ragione, aveva da eccepire sulla richiesta, oggi è vero esattamente il contrario. In questi anni, l’85% dei mancati pagamenti è originato da una reale situazione di mancanza di liquidità dell’azienda, mentre solo il 15% sorge da contestazione effettiva. Come se il debitore ammettesse candidamente che al momento non ha i soldi per pagare”. Di fronte ad una situazione così complessa e compromessa è inevitabile chiedersi quali possano essere le contromisure più immediate che l’imprenditore può adottare.“L’accorgimento principale è prestare attenzione nella scelta della controparte contratturale: prima di stipulare un contratto bisogna avere precise garanzie e conoscere il cliente. Ormai ci sono strumenti, a basso costo, come visure e banche dati, che consentono di capire chi si di fronte nel dettaglio, verifi cando credibilità commerciale e affi dabilità del cliente - prosegue Cera - Un altro elemento importante è non esporsi per somme rilevanti: bisogna smettere di fornire quando il cliente inizia a non pagare. Meglio emettere una fattura in meno, piuttosto che rimanere con crediti che potrebbero non essere mai saldati”.Terzo e ultimo punto: “avere una contrat-turalistica aziendale che permetta di agire velocemente per il recupero dei crediti e di non sottostare alle condizioni imposte dalla controparte. L’elemento che incide maggiormente nel recupero del credito è il tempo che passa tra il mancato pagamento e il primo intervento del legale: meno tem-po passa più è facile recuperare. Il debitore mostra maggiore attenzione verso i debiti appena scaduti e verso il cliente che si di-mostra risoluto”. “Nei momenti di crisi, tende a diffondersi la mentalità che violare la legalità in materia di sicurezza sul luogo di lavoro e in materia ambientale, porti ad un risparmio di spesa necessario. Nulla di più sbagliato - spiega l’avv. Antonietta Martino, specializzata in materia di sicurezza sul lavoro e di normative ambientali - Alla fi ne la violazione porta l’impresa ad esporsi ad un rischio ancora maggiore, sia dal punto di vista economico

COPERTINA FORMULA ANTICRISI 17

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18 COPERTINA FORMULA ANTICRISI

STELLA: LE IDEE SONOIL VENTO DELLA RIPRESA

di Ilaria Boschetto

ANDREA STELLA HA INVENTATO IL PRIMO CATAMARANO SENZA BARRIERE ARCHITETTONICHE, DIVENTANDO UN INTERPRETE INNOVATIVO E VISIONARIO DEL DESIGN FOR ALL. IL SUO MANTRA: “RISPONDERE AI REALI BISOGNI QUOTIDIANI, INDIVIDUARE MERCATI E PUBBLICI NUOVI, FACENDO SPAZIO A IDEE INNOVATIVE SONO LE CHIAVI PER RISVEGLIARE L’ECONOMIA.”

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COPERTINA FORMULA ANTICRISI 19

A volte, sono proprio i momenti di crisi che fanno scattare la molla dell’innovazione. Capita infatti che l’uomo, in risposta a eventi traumatici diversi, dia una svolta positiva e inaspettata alla propria vita fi no a raggiungere obiettivi imprevisti, ma eccellenti. È quello che gli psicologi chiamano Resilienza. Diventa allora possibile superare quella stagnazione provocata da una crisi economico-fi nanziaria troppo lunga, sfruttando l’energia cognitiva “dal basso”. Così a vincere la crisi sono spesso insospettabili visionari, che trovano da soli risposte a bisogni che la società e il mercato non riescono a soddisfare.Un esempio concreto è dato dalla storia di Andrea Stella. Classe 1976 e fi glio dell’imprenditore sandricense titolare di Estel. Stella in seguito ad una tragica esperienza (viere ferito durante una sparatoria mentre era in vacanza a Miami e per le lesioni subite alla colonna spinale deve ricostruire la sua vita da una sedia a rotelle) ha elaborato un nuovo modo di concepire la realtà circostante. Convinto che le persone abbiano il diritto di vivere degnamente senza discriminazioni, ha saputo trasformare un’esigenza personale in un eccellente progetto godibile da tutti. Così ha progettato il primo catamarano gestibile autonomamente da persone in sedia a rotelle. L’imbarcazione viene varata nel 2003 varato dal testimonial d’eccezione Carlo Ancelotti.Dando forma al suo sogno, nel 2004 Stella ritorna con il catamarano a Miami, al fi anco dei velisti Giovanni Soldini e Mauro Pelaschier. “Priva di barriere architettoniche, la struttura permette al guidatore di effettuare in sicurezza ogni manovra e di navigare in qualsiasi condizione. Se siamo in grado di rendere fruibile a tutti un veicolo inaccessibile come il catamarano, allora è possibile realizzare progetti che migliorino gli standard qualitativi delle nostre città e che ci permettano

LA SCELTA DEL CATAMARANO

La decisione di scegliere un catamarano per sviluppare il progetto, è dovuta al fatto che il multiscafo, a differenza delle imbarcazioni a scafo singolo, comporta un’inclinazione ridotta dell’imbarcazione (massimo 4/5°) e quindi diventava ottimale per ospitare persone in carrozzina.

di vivere meglio, indipendentemente dalla nostra condizione psico-fi sica”, commenta Stella. È questo l’obiettivo de Lo spirito di Stella, l’Onlus fondata nel 2003, impegnata in progetti sperimentali pubblici e privati, come il corso di sci in sedia a rotelle o la costruzione di abitazioni accessibili a tutti.Una delle ultime sfi de dell’associazione è stata lanciata da Autogrill. Il progetto consiste nella riorganizzazione delle aree di sosta e ristorazione. L’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza in queste strutture di clienti come bambini e disabili, che non ricevono un servizio adeguato alle loro esigenze. Sedie, bancone e tutto il resto vengono abbassati, affi nché il nuovo utente abbia davanti a sé i prodotti da acquistare e un luogo confortevole dove consumare i pasti. In concreto, l’iniziativa nasce principalmente da una duplice esigenza: eliminare un defi cit dell’offerta e acquisire una nuova porzione di mercato. Infatti, in base ai principi del Design for All, l’abbassamento dell’altezza dell’arredamento consente di rispondere a un bisogno latente e di migliorare l’offerta.Il progetto si inserisce all’interno del Concorso Internazionale di Idee Pro-gettare e realizzare per tutti, volto a dif-fondere una cultura progettuale del tutto nuova. Tenendo presenti le necessità di ogni persona, infatti, oggi si può miglio-rare il confort e la fruibilità di spazi pub-blici e privati, senza rinunciare al gusto estetico. Prima di Autogrill, nelle scorse edizioni sono stati ristrutturati altri spazi, quali aule scolastiche e front-offi ce.Lo Spirito di Stella promuove una gam-ma di progetti molto ampia. Dalla scuo-la d’arte plastica presieduta da un inse-gnante non vedente, al Sailing Campus fi no all’esperienza universitaria, l’Onlus testimonia che innovare è possibile, mi-gliorando la vita di tutti e diventando un’occasione per risvegliare l’economia.

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Ci sono gli artigiani che producono per i mega brand, quelli che realizzano pezzi unici per artisti come Hélène Grimaud e quelli che (pur con dimensioni non certo da pmi) fanno il luna park di Cony Island o ristrutturano i seicenteschi palazzi vene-ziani. Ma ci sono anche migliaia di arti-giani che sfuggono alle luci dei rifl ettori, che mantenendosi in una dimensione pic-cola riescono ad inserirsi in fi liere ampie. Anche tradizionali.In questo senso va letta l’esperienza di Giusy Bizzotto che di mestiere fa la sarta, ma con una specializzazione particolare: realizzare costumi per produzioni teatrali, dai musical all’opera. Così, per esempio, la Bizzotto è entrata tra i costumisti del musical Priscilla, realizzando pezzi unici di grande valore. “Sono stata per dieci anni all’atelier Nicolao producendo co-stumi per il Teatro di Venezia. Ho acqui-sito competenze arrivando a lavorare per importanti produzioni. Nel corso della mia esperienza i miei lavori sono andati in scena in importanti teatri italiani e stra-nieri. Ho realizzato costumi per l’Otello e

il Trovatore. Ho collaborato con Ugo De-ana creando alcuni costumi per la Vedova Allegra».Un altro caso di successo è quello di An-tonietta Campesato titolare della omo-nima impresa di pulizie. Nel corso di oltre trent’anni di esperienza ha creato un’azienda capace di innovarsi. “Ho fatto dieci anni di gavetta - racconta - dal 1980 ad oggi opero in questo settore. Oggi ho 15 dipendenti ed ho introdotto una serie di novità importanti per il mio settore. La prima riguarda una linea di prodotti per le pulizie totalmente bio: una gamma a marchio proprietario denominata Bio-armonia. Poi per rispondere a specifi che esigenze del mercato, insieme ad una col-laboratrice, abbiamo fondato una nuova società: la Campesato Eco Rain dedicata al settore sanitario e delle farmacie”.Campesato serve oggi 120/130 clienti, soprattutto imprese. “Negli anni abbiamo dovuto ri-tararci di continuo. E questo per il fatto che alcuni settori cardine dell’eco-nomia vicentina si sono fortemente ridi-mensionati. Ecco perché ad un certo pun-

I costumi realizzati da Giusy Bizzotto per il Musical Priscilla.

20 SPECIALE MAKERS SIAMO NOI

SONO GLI ARTIGIANI DI DOMANI. NON HANNO PAURA DELLA CRISI E SI SONO RITAGLIATI SPAZI IN SETTORI TRADIZIONALI. LA LORO FORZA È IL SERVIZIO. SONO FLESSIBILI, INNOVATIVI E CAPACI. ANCHE NEI COSIDDETTI SETTORI MATURI DOVE PAREVA NON CI FOSSE PIÙ NULLA DA INVENTARE.

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to ho dovuto cambiare il mix di clienti, evitando di essere troppo esposta in alcuni segmenti merceologici”. La capacità di continuare a cambiare pelle ha consenti-to alla Campesato di restare competitiva in uno scenario diffi cile. “La nostra pro-fessione non è semplice. Dobbiamo dare un servizio personalizzato, gestire le di-verse necessità signifi ca sapersi adeguare a clienti che hanno bisogni eterogenei. E poi c’è il tema della formazione. Con la CNA di Vicenza abbiamo dedicato degli incontri di aggiornamento per il com-parto. Trattare le superfi ci, per esempio, è un lavoro che richiede esperienza, ma anche preparazione per questo dobbiamo sempre ricercare il mix prodotti migliori. Così sono arrivata a questa linea di pro-dotti americani totalmente biologici che ci contraddistinguono rispetto al resto del mercato”. E poi ci sono gli artigiani che si sono con-sorziati, unendosi per aggredire meglio il mercato. Tra queste c’è il Cravi Centro Revisioni Alto Vicentino. L’azienda è sta-ta fondata da 15 soci nel dicembre ‘97.

Oggi i soci sono diventati 21, con una se-conda sede a Villaverla. Ogni socio è pre-sente in zona con una propria offi cina in grado di offrire qualsiasi servizio con pro-fessionalità e rapidità.La sede legale a Carré (Schio- Vi) con due linee revisioni auto e una linea moto per-

mette di eseguire la revisione su qualsiasi veicolo sotto i 35 quintali. Grazie ad un particolare banco prova freni, l’offi cina è in grado di effettuare revisioni su auto 4x4 permanenti e sportive molto basse, su quad con ruote da fuoristrada e sulle com-plesse sidecar.

Antonietta Campesato (al centro) e le sue collaboratrici

SPECIALE MAKERS SIAMO NOI 21

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22 NUOVI TREND

di Francesca Valente*

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Innovazione è incontro. E’ valore genera-to dalla compresenza di mondi distanti. Apparentemente distanti. I grandi innovatori del nostro tempo viag-giano molto, con le idee e con le gambe, seduti sulle carrozze dei treni, negli aerei, davanti ai devices di ultima generazione.Il progetto che CNA Vicenza porta avanti in collaborazione con Marco Bettiol e con l’Università di Padova prende vita proprio dal concetto di innovazione: contamina-zione e fusione tra realtà diverse, realtà che ancora non si conoscono ma hanno estrema necessità di farlo.L’artigiano vicentino incontra lo studen-te di Comunicazione, gli racconta la sua storia, gli mostra la sua capacità di creare opere. Il laureando ascolta, osserva, impa-ra e studia la storia di una vita, cercando di trasportarla nel suo mondo, quello del-la promozione multimediale.Chi è l’artigiano? Cosa produce? E come lo produce? Ma soprattutto, quanto è im-portante la sua abilità? Domande, lasciate riposare dai più, a cui vengono date delle risposte semplici, ma illuminanti. Le stes-se risposte che vorremmo comunicare al mondo. Cosicché la meraviglia di un co-lorato laboratorio nascosto tra le vecchie mura di un borgo veneto possa ricevere lo sguardo di tanti, l’opera unica frutto delle mani intelligenti di un artigiano vicentino possa essere acquistata da un gallerista, o un prodotto fi n’ora sconosciuto possa es-sere scovato attraverso le immagini di un monitor.

Questo è Internet Marketing, innovazio-ne, il mondo nuovo. La promozione digi-tale su misura per aggiungere al mondo artigianale ciò che forse gli manca da troppo tempo: la diffusione nei canali contemporanei. Da questa intuizione è nato l’incontro tra 11 artigiani di CNA Vicenza e gli studen-ti di Comunicazione, Facoltà di Lettere e Filosofi a. Il corso di Internet Marke-ting prevede, infatti, oltre che allo studio teorico, anche una parte applicativa. In particolare, gli studenti, organizzati in gruppi, dovranno realizzare quest’anno dei progetti pratici legati al Marketing online in collaborazione con gli artigiani di CNA Vicenza. Da un lato gli studenti avranno la possibilità di conoscere meglio il mondo artigianale e ne potranno capire le qualità, dall’altro gli artigiani potranno approfondire le potenzialità che il mondo di Internet può offrire loro per comunica-re prodotti e competenze.Un’esperienza nuova: il contatto tra due mondi diversi.Da una parte Ermenegildo Sartori (mar-mi e graniti), Cristina Busnelli (tessuti), Chiara Raccanello (ceramiche), Euge-nio Lovato (metalli preziosi), Antonietta Campesato (pulizie), Giovanni Schiavon (serramenti), Sergio Carrara (grafi ca), Lo-renzo Scapin (legno), Pietro Viero (vetro e pyrex), Arduino Zappaterra (metalli pre-ziosi) e Daniela Campese (tessuti); dall’al-tra 110 ragazzi affascinati e curiosi.Ognuno di loro sarà inserito in un grup-

po di lavoro che si occuperà dello studio di una strategia di Web-Marketing cu-cita sulla pelle dell’artigiano coinvolto. I gruppi di studenti potranno organizzare degli incontri, osservare dal vivo i metodi di lavorazione e produzione, toccare con mano i risultati di tale lavoro e compren-dere fi no in fondo l’anima dell’azienda che dovranno comunicare. In questo modo i laureandi avranno la possibilità, non solo di approfondire la specifi cità del singolo artigiano, ma anche di studiare un progetto “su misura” in me-rito a soluzioni in ambito internet che po-trebbero essere adottate dall’artigiano per trovare nuovi mercati e per presentare al meglio le proprie capacità.La promozione sui canali digitali sarà il rifl esso di un’analisi ad hoc che verrà ef-fettuata attraverso la collaborazione e la cooperazione tra i due soggetti principali. Ne risulterà così una strategia di promo-zione che avrà come cardine lo sviluppo di un sito internet, inteso come fulcro di molteplici soluzioni comunicative: dai so-cial network ai video, dalle vetrine digitali ai più complessi strumenti web di posizio-namento sul mercato.Innovazione si diceva, contaminazione, fusione e stimolo. Le parole che escono dalle bocche dei titolari delle aziende ci sorprendono e sorprendono loro stessi per primi. Trovare soluzioni impensabili e sperimentare nuove vie, frutto dell’in-treccio tra quei mondi distanti. Apparen-temente distanti.

NUOVI TREND 23

ARTIGIANI NELLA RETE

di Jacopo Vencato

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di Francesca Valente

24 NUOVI TREND

E’ la più grande rete professionale al mondo su Internet con oltre 150 milio-ni di membri in più di 200 Paesi, oltre 2 milioni in Italia. Le iscrizioni avanzano al ritmo di più di 2 membri al secondo, con un fatturato che cresce ad un tasso del 120% annuo.Parliamo di LinkedIn: il business network nato nel 2002 a Palo Alto e quotato in borsa da pochi mesi.Tutte le più grandi imprese e multinazio-nali sono presenti con i propri dirigenti e quadri. Più del 60% dei partecipanti sono persone che hanno un’infl uenza diretta sulle decisioni chiave dell’azienda in meri-to ad acquisti di prodotti o servizi.Ed i numeri sono destinati a crescere. A

fi ne 2011 l’annuncio dell’apertura di una sede commerciale in Italia: LinkedIn sbar-ca a Milano, con lo scopo di aumentare la vendita dei prodotti enterprise della com-pagnia sul nostro mercato. Un mercato interessante, secondo il responsabile della sede Marcello Albergoni, che evidenza per l’Italia una crescita di utenti annua del 50%.Date le premesse, si deduce l’importanza di questo Social Network per l’azienda, PMI incluse. Non solo come mezzo per presentare il proprio profi lo professionale, ma come strumento per individuare clien-ti, fornitori, partner, partecipare alle di-scussioni, aggregarsi ai gruppi d’interesse. Fare “networking”, è una pratica ormai

consolidata per chi bazzica gli ambienti social. Il plus di LinkedIn è che questo genere di contatti generano opportunità commerciali, aprendo un canale acces-sibile e funzionale al caotico mondo del business.

“LinkedIn è la più grande

rete professionale al

mondo con oltre 150

milioni di membri di cui

oltre 2 milioni in Italia”

Il sistema si basa sulla teoria dei sei gradi di separazione, secondo la quale qualun-

L’AVANZATA DEI NETWORKPROFESSIONALI

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NUOVI TREND 25

que persona può essere collegata a qua-lunque altra attraverso una catena di co-noscenze con non più di 5 intermediari. E’ possibile connettersi potenzialmente con tutti, sfruttando la propria rete di contatti e chiedendo di essere presentati. Linke-dIn consente di condividere contatti fi no al terzo livello di separazione, tracciando “chi conosce chi” e fornendo un mezzo per connettere le persone sulla base di professionalità, esigenze ed interessi.L’utente apre il proprio account, lo com-pleta delle informazioni che descrivono la propria esperienza professionale ed inizia ad alimentare il proprio network di con-tatti attraverso lo strumento di ricerca. Con la possibilità inoltre di partecipare ai

gruppi di discussione che ruotano attorno a temi specifi ci, di comunicare eventi, lan-ciare sondaggi, segnalare i propri contatti e farsi segnalare attraverso le raccoman-dazioni, nonché di postare aggiornamen-ti sul proprio status, condividendo link e contenuti d’interesse per la community. Queste in linea generale le funzioni, ma l’azienda che uso può farne? LinkedIn of-fre la possibilità di creare pagine azienda-li, dove postare news, pubblicare annunci di lavoro e promuovere i propri prodotti/servizi. A differenza dei profi li personali, non è possibile invitare gli utenti con la classica richiesta di connessione. Sono le persone stesse a diventare spontaneamen-te follower di un determinato brand. Per

questo, per trarre miglior vantaggio da LinkedIn, è opportuno avvalersi non solo della pagina aziendale, ma sfruttare anche i profi li personali dei professionisti che ne fanno parte. Ognuno con il suo bagaglio di contatti.Un uso ragionato di questa piattaforma - orientato a degli obiettivi chiari e prefi ssa-ti e supportato da un’approfondita cono-scenza del mezzo - può aiutare manager e professionisti ad incrementare visibilità e reputazione propria e dell’azienda, fi no a generare opportunità di business concre-te. Il tutto investendo pochissime risorse in termini di tempo e denaro.Benvenuti nel mondo del social networ-king, dove la relazione si costruisce online.

ARTIGIANI 2.0La Rete mette a disposizione un ventaglio di strumenti utili, che si prestano a valorizzare le imprese artigiane. La manualità operosa e creativa che conferisce ad ogni pezzo una speciale unicità ed il difetto che gli regala un’anima vissuta (che valore questi prodotti, nell’era del tailored) è una narrazione ricca di contenuti, di quelli che le persone in Rete amano commentare, seguire e condividere. Perché riscoprono una dimen-sione suggestiva legata ai valori del passato e a quella creatività Made in Italy così rappresentativa del nostro territorio.Come spiega Andrea Granelli nel suo bellissimo libro “Artigiani del digitale”, le PMI sono modelli di impre-sa coerenti con gli sviluppi organizzativi suggeriti dalla digital economy (economie di rete, social networking, ecc.). Ma di fatto esiste un gap tra nuove tecnologie e produzione artigiana. Le piccole aziende, quelle “vec-chio stampo”, nutrono diffi denza nei confronti del digitale, faticano a capirne dinamiche e potenzialità. Questo è dovuto in parte ad una barriera mentale ri-spetto ai nuovi strumenti (così distanti da chi magari è cresciuto con la tv in bianco e nero). Ma è colpa anche di quell’informazione di massa che infl aziona in ma-niera superfi ciale determinati temi legati alla Rete. Le istituzioni dovrebbero puntare ad interventi formativi, ad iniziative che supportino la divulgazione della cono-scenza. E anche gli operatori di servizi ICT hanno una responsabilità importante, quella di guidare l’azienda nella comprensione del mondo digitale.Dimensione fi sica e virtuale, apparentemente così di-stanti, possono essere interconnesse, perché “la mate-ria cerca leggerezza e signifi cati e il virtuale corporei-tà e concretezza”. Mi auguro che i giovani artigiani, creativi ed innovatori (e fi gli dell’era digitale!) siano da esempio e da traino per l’intero settore. Sono loro i pri-mi che dovrebbero avvalersi degli strumenti offerti dal Web interattivo. Un blog dove raccontare le proprie idee, ad esempio, mostrare i propri lavori e trasmettere saperi.Il mio messaggio alle PMI artigiane è: avete un poten-ziale immenso in termini di contenuti e valori da con-dividere. Raccontate una storia e rendetela parte dei processi comunitari, quelli che si alimentano online e che hanno il potere di diffondere e sostenere la cultura artigiana, Made in Italy.

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26 LETTURE

I NUOVI MONDI

In un mondo in cui il rischio lavoro è alto, la concorrenza globale è aspra e il patto fra datore di lavoro e dipendente sta venendo meno, occorre attrezzarsi. Occorre imparare a gestire il proprio percorso professionale come un’impresa, meglio ancora come una start-up: predisporre un piano, essere pronti al cambiamento, avere una soluzione di riserva sono i primi passi per assicurarsi un vantaggio competitivo. Se poi - come anche in Italia recenti indagini dimostrano - la selezione per le posizioni aperte si avvale sempre più spesso di canali informali nei quali le conoscenze personali giocano un ruolo

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/344756_citt_dimpresa_arriva_casnocha/

Titolo: Green Italy di Remete Realacci

Possiamo battere la crisi? Non sarà facile, ma la risposta è sì. Se sapremo guardare l’Italia con occhi diversi da quelli delle agenzie di rating, con l’affetto e la curiosità necessari a cogliere i nostri tanti talenti. Ermete Realacci prova a farlo. Racconta, dal Nord al Sud, storie

Titolo: Toxicitaly di Antonio Pergolizzi

Cos’è un rifi uto? Essenzialmente il frutto di una scelta personale, politica ed economica. Una lametta la puoi usare una o mille volte, e questa è una scelta personale. Cosa, quando e quali condizioni un materiale post-consumo diventa scarto è invece una scelta politica. Vedere una lattina di birra o una bottiglia di vino semplicemente come un rifi uto da destinare in discarica oppure, attraverso

Titolo:

Teniamoci in Contatto di Ben Casnocha

Il Mulino ContemporaneaA cura di Andrea Goldsteinpp. 176, euro 15

fondamentale, saper gestire una buona rete di relazioni si rivela il fattore vincente. In questo quadro, i social network offrono oggi uno strumento indispensabile, a patto di saperli usare con intelligenza. Forti della loro esperienza di imprenditori e, nel caso di Hoffman, del punto di vista privilegiato che solo il fondatore di LinkedIn può avere, gli autori forniscono indicazioni per non commettere errori.

P.S. Ben Casnocha sarà ospite di CNA Vicenza nell’ambito del Festival delle Città Impresa, il 2 Maggio ore 21 al Lanifi cio Conte (Schio - VI) per presentare il suo ultimo lavoro.

di un’alleanza tra imprese e comunità, tra ambiente e nuovi modi di vivere che possono traghettarci verso un paese più desiderabile e più competitivo. È Green Italy. Dove la green economy sposa le vocazioni nazionali, tiene insieme le tradizioni con l’elettronica e la meccanica di precisione. Punta su qualità, ricerca e conoscenza per produrre

un’economia più sostenibile e innovativa. Si apre ai mercati globali e rinsalda i legami con il territorio, facendosi forte della coesione sociale e del capitale umano. È la via di un patriottismo dolce che può cambiare l’Italia. Un’idea di futuro per l’economia, la società, la politica.

il riciclo, considerarla come una nuova materia prima è invece una scelta culturale e soprattutto economica.Antonio Pergolizzi in Toxicitaly riporta vicende, nomi di aziende e di persone come compaiono nelle carte delle inchieste giudiziarie, nei vari documenti istituzionali, nei rapporti delle forse dell’ordine e nelle cronache degli organi di stampa. Il libro – aggiornato al 15 gennaio 2012 – è dunque un prezioso spaccato sull’attualità e un punto

importante per comprendere la questione monnezza. Filo rosso di tutta l’indagine è

una frase di Zygmunt Bauman che fa rifl ettere: “I rifi uti sono un segreto oscuro e vergognoso di ogni produzione. Sarebbe preferibile che restasse un segreto”.

P.S. Antonio Pergolizzi sarà ospite di CNA Vicenza nell’ambito della Notte Verde, il 5 Maggio alle 20:30 a Palazzo Festari (Valdagno - VI).

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A cura di Elena Frigo

DESTINAZIONI 27

DESTINAZIONI

PRATO: IV EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE LA CASA DEL III MILLENNIO Nuovo piacere dell’abitare

A seguito del successo ottenuto dalla prime tre edizioni la CNA di Prato, in collaborazione con CNA Arezzo e CNA Toscana, ha or-ganizzato la 4° edizione della manifestazione La Casa del III Mil-lennio. La rassegna, curata dell’Architetto Gilberto Corretti, uno dei maestri del design italiano e fondatore del gruppo Archizoom Associati, ha visto la realizzazione: di un concorso internazionale di idee per un nuovo modo di abitare etico ed attento alle nuove esigenze della società contemporanea, due workshop che hanno coinvolto circa 30 designer e oltre 40 aziende toscane, una preview della mostra ad Arezzo durante la fi era di Abit.Ar dal 22 ottobre all’1 novembre 2011 ed una mostra all’Urban Center di Prato dal 2 al 18 dicembre 2011.L’evento si è rivolto ai settori dell’Artigianato Artistico e Tradizio-nale, dell’Arredamento, del Sistema Casa, delle Soluzioni Tecnolo-giche, e ha costituito una profi cua opportunità promozionale per le aziende partecipanti sia verso gli operatori di settore (sono stati re-gistrati più di 160 fra architetti, ingegneri, interior design, catene di negozi e importatori) sia verso il consumatore fi nale (si stima un fl us-so di visitatori maggiore di 7.000 persone). La manifestazione, inol-tre, si è affermata come un’occasione biennale di valenza nazionale ed internazionale per porre in primo piano le eccellenze del mani-fatturiero toscano, quale rappresentante dell’ “Italian Life Style”.

BOLOGNA: LA CITTÀ DEI MESTIERI

La CNA di Bologna ha cercato di interpretare il nuovo movimento dei MAKERS, attraverso il progetto Città dei mestieri, con l’obiet-tivo di defi nire i percorsi di accesso ai mestieri tradizionali e inno-vativi, ma anche di costruire nuove chiavi di lettura per disegnare l’identità dell’artigianato contemporaneo, da non confondere con la sola tradizione culturale italiana. Per comprendere pienamente le trasformazioni avvenute nell’ar-tigianato è stato organizzato un ciclo di focus group , dal titolo: “La sfi da del cambiamento nel settore artigiano: storie, metodi e strumenti per lo sviluppo e la promozione”. Nel primo incontro, il Professor Stefano Micelli ha illustrato i trend di sviluppo dell’arti-gianato, rappresentati da un pervasivo processo di ibridazione fra settori, e linguaggi, ben esemplifi cati dall’esperienza della CNA di Vicenza con il progetto AAA Cercasi Nuovo Artigiano, presentato dal referente dell’artigianato artistico vicentino, Marco Troncon, e dall’orafo Arduino Zappaterra. Le tecniche e gli strumenti per l’in-novazione sono stati l’oggetto del secondo incontro, dove Walter D’Anna del Centro per l’innovazione sistematica del Politecnico di Milano e Caterina Rinaldi del Dipartimento per l’Ecoprogettazio-ne di ENEA Bologna hanno descritto un approccio innovativo alla progettazione per le imprese artigiane, con una particolare atten-zione agli aspetti green. Nell’appuntamento conclusivo, le impre-se partecipanti hanno interagito con esperti della comunicazione per rifl ettere sul marketing del saper fare artigiano, inserito in un contesto narrativo che renda unico ed esclusivo il prodotto frutto della manualità. Claudio Mancini, esperto di marketing e comu-nicazione, e Giampaolo Colletti, autore del libro “Wwworkers”, hanno illustrato alcuni esempi di innovazioni nella comunicazione e nell’utilizzo delle tecnologie, rappresentativi del passaggio dalla promozione tradizionale alla costruzione di un brand. La pagina Facebook del progetto www.facebook.com/Lacittadei-mestieri.CNA.BO

VENTURA/LAMBRATE (MI): EDITION OF 9

Dopo il successo dello scorso anno a Ventura Lambrate e alla Biennale Experimenta di Lisbona, torna in forma ampliata il progetto “Edition”, presentando i lavori di nove designer di provenienza internazionale. Edition of 9 presenta una collezione di nuovi progetti, oggetti in ediz-ione limitata sviluppati da Designer internazionali ed Artigiani vicen-tini, prodotti fi niti pronti ad un nuovo possibile mercato e rappresen-tativi di un modello sostenibile che vanno verso un nuovo possibile mercato. 17-22 Aprile 2012 - Ventura Lambrate Via Massimiano 23, 20134 Milano.Progetti di: Giorgio Biscaro; Paolo Cappello; Valentina Carretta;Oscar Diaz ; Takuya Matsuda; Pedrita; Leonardo Talarico; Zaven; Matteo Zorzenoni.Realizzati da: Myver; Sartori Marmi; Vanzo Ferro Battuto; La Veneta; La Bottega del Tornio; Fonderia Dal Bianco.Con il supporto di: CNA Vicenza.

Prato - La casa del III Millennio

Edition of 9 - Ventura Lambrate

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«Fortunatamente non siamo in fase re-cessiva, anche se alcuni settori (vedi l’edi-lizia ed affi ni) hanno avuto una ricaduta storica. Sono stabili metalmeccanica e servizi,mentre c’e una positiva tendenza alla crescita del comparto risparmio ener-getico» afferma il Presidente del manda-mento ValleAgno di CNA Vicenza Giu-seppe Pretto. «L’area che copriamo come CNA si estende da Recoaro a Trissino. Qui viviamo una situazione economica statica» prosegue. La fase non è in decre-scita ed è abbastanza omogenea per tutti i comuni, «se non forse a leggero vantaggio di quelli più a valle». Tuttavia, prosegue Pretto «purtroppo que-sta stagnazione non genera quel vortice positivo che ci porterebbe a lavorare ed investire con più serenità e fi ducia. Nono-stante l’accesso al credito sia limitato, le imprese vanno in sofferenza non tanto per la carenza di lavoro quanto per i mancati o ritardati pagamenti (a partire da quelli pubblici ed a cascata tutto l’indotto)». La spirale negativa dei mancati pagamen-ti ha, invece, impattato sulle aziende: «In questo ultimo semestre – dice ancora il presidente - sono aumentate le imprese che hanno chiuso i battenti senza però

essere sostituite da nuove ditte (-10%). Un altro aspetto che va ad infl uire nega-tivamente sulle aziende già appesantite da ancora troppe incombenze burocratiche è l’impotenza e l’immobilismo delle ammini-strazioni locali che, bloccate dal patto di stabilità, non riescono a generare nuove prospettive». E così artigiani e pmi sono giocoforza co-strette a ripensare i propri presidi di svilup-po. «Per noi piccole e medie imprese, che generalmente eravamo agganciati all’eco-nomia locale, la mancanza di un apporto sicuro da parte dei comuni, costringe ad un cambiamento. Ed assistiamo alla tendenza a sganciarsi da questo contesto per cercare nuovi partner».Nello scenario c’è però un elemento che porta fi ducia, «l’avvio, a breve, di due im-portanti infrastrutture che coinvolgeranno direttamente la nostra valle (la Pedemon-tana Veneta con casello fra Cornedo e Brogliano ed il 4° lotto della statale 246) ci rende ottimisti. Ritengo che con queste opere si possa generare una progettualità condivisa per una nuova economia di val-le. L’importante è, con la collaborazione di tutte le categorie economiche, arrivare all’appuntamento già pronti».

L’economia verde, le infrastrutture, i ser-vizi. L’area della Valle dell’Agno ripensa se stessa, sfuggendo alla tormentata situa-zione economica e reggendo ai colpi dei tempi duri in cui versa il sistema Italia. Ma c’è un pericolo: il ritardo nei pagamenti. Le aziende hanno ordinativi e non perce-piscono una diminuzione degli affari, ma si trovano a corto di liquidità soprattutto per i mancati saldi delle fatture emesse verso la pubblica amministrazione.

SERGIO PAOLINPRESIDENTE MANDAMENTO CNA VICENZA DI BASSANO

28 ECO DI CITTÀ

VALLE AGNO: INFRASTRUTTUREE GREEN ECONOMY, COSÌ SOPPORTIAMO LA CRISI

di Roberta Paolini

NON C’E’ RECESSIONE, ANCHE SE ALCUNI SETTORI (VEDI L’EDILIZIA ED AFFINI) HANNO AVUTO UNA RICADUTA STORICA. SONO STABILI METALMECCANICA E SERVIZI,MENTRE C’E UNA POSITIVA TENDENZA ALLA CRESCITA DEL COMPARTO RISPARMIO ENERGETICO. E POI CI SONO LE GRANDI OPERE, COME LA PEDEMONTANA VENETA, CHE GENERA OTTIMISMO.

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DESTINAZIONI 29

NEWS, EVENTI, APPUNTAMENTI

DALLE IMPRESE NASCE MEDIA INTERPRETA, ENTE DI MEDIAZIONE E SEDE DI CONCILIAZIONE DI CNA INTERPRETA

La mediazione è l’attività di un soggetto che assiste due o più intermediari nella ricerca di un accordo su un dato problema, elaborando una proposta e una soluzione.A volte, la mediazione è obbligatoria: condomini, diritti reali, divisioni, successioni, patti familiari, locazioni, comodati, affi tti, rc auto, risarcimenti danni, contratti assicurativi, bancari e fi nanziari.Per informazioni e mediazioni rivolgersi a CNA Vicenza al numero 0444 569900.

SPORTELLO CAF CNA – CAMPAGNA 730CONVENZIONE CNA CON LE BCC DELLA PROVINCIA DI VICENZA

Anche quest’anno all’inizio di aprile è iniziata la Campagna 730 di CAF CNA, rivolta a cittadini e pensionati per la gestione delle dichiarazioni dei redditi semplifi cate.L’attività, che terminerà il prossimo 30 giugno, prevede la presenza di sportelli CAF in tutte le sedi di CNA .Quest’anno, oltre alla compilazione del mod. 730 e delle certifi cazioni richieste, lo sportello 730 gestirà anche l’IMU, Imposta municipale Unifi cata.Ad oggi, non sono ancora chiare le modalità di applicazione della tassa e dell’impatto che avrà su cittadini e imprese, ma è confermata la sua applicazione su tutti i tipi di immobile. Come in precedenza, CNA ha attivato accordi vantaggiosi per i soci di CNA Pensionati e Cittadini. In più, è attiva una convenzione con il sistema delle Banche di Credito Cooperativo, che garantisce ai clienti delle BCC vicentine un’ulteriore agevolazione.

SPORTELLO LEGALE AUTOTRASPORTO

È in partenza lo Sportello Legale Autotrasporto, nato da una convenzione con lo Studio Zunarelli. Unico servizio vicentino nel suo genere, nella sede di CNA saranno a diposizione, con cadenza quindicinale, avvocati esperti per offrire consulenze gratuite e chiarimenti su questioni legali dell’autotrasporto.

START IT UPNUOVE IMPRESE DI CITTADINI STRANIERI

Nell’ambito del progetto “Start it up - Nuove imprese di cittadini stranieri”, fi nanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con Fondazione Giacomo Rumor - Centro Produttività Veneto di Vicenza, Unioncamere promuove percorsi di orientamento, info-formazione imprenditoriale e accompagnamento per la stesura di business plan per gli immigrati regolari. I destinatari sono tutti gli extracomunitari che vogliono creare imprese e attività autonome. Le richieste di adesione devono essere presentate dal 30/01/2012 al 30/04/2012 .Per informazioni rivolgersi al Servizio Nuova Impresa della Camere di Commercio di Vicenza, aperto tutti i giorni dalle ore: 9.00 -12.30 e 15.00 -18.00, o chiamare il numero 0444 994745.

INVESTIRE NEL FUTURO – RICOSTRUZIONE BASE SCOUT DI COSTIGIOLA

Nell’ambito della campagna per il 5‰, CNA Vicenza sostiene il progetto per ricostruire la Base Scout di Costigiola a Monteviale.Per contribuire, basta indicare nella casella del 5‰ del CUD, Model-lo Unico o del Mod. 730, il codice fi scale 97223510583. Per informa-zioni chiamare il numero 0444 569900.http://associazionecostigiola.blogspot.com/

SPORTELLO DI CONSULENZA LEGALE/COMMERCIA-LE VS. MERCATO TEDESCO

CNA Vicenza offre opportunità di incontri ‘one-to-one’ per affron-tare questioni legali e commerciali relative al diritto tedesco d’inte-resse per le imprese. Su appuntamento, l’ Avv. e Rechtsanwalt Marco Dutkiewicz sarà a disposizione dei soci per esaminare le situazioni presentate. L’avvo-cato è un professionista iscritto all’Albo degli avvocati di Colonia /Köln dal 1999 e abilitato a patrocinare in tutte le Preture, Tribunali e Corti d’Appello tedesche. Verranno eseguite analisi preliminari su casi, saranno fornite indica-zioni, in modo riservato e non impegnativo, su:- recupero crediti (stra)giudiziali in Germania;- assistenza in procedure fallimentari in Germania;- contratti di distribuzione, rapporti di agenzia;- marchi, modelli e contratti di licenza.Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla sede provinciale, chia-mando il numero 0444 569900 o scrivendo a [email protected]

FONDARTIGIANATO

Formazione Continua fi nanziata alle imprese aderenti e fi nalizzata alla creazione di percorsi formativi e all’aggiornamento dei dipendenti. Fondartigianato è un’associazione formata dalle Associazioni Arti-giane, in accordo con i Sindacati dei lavoratori.Fondartigianato opera per:• sostenere e diffondere la cultura della formazione continua;• promuovere e realizzare in modo adeguato ed effi cace piani forma-tivi per aziende, territorio e settore;• favorire la competitività delle imprese;• valorizzare le risorse umane.CNA Vicenza Vi invita a contattare l’uffi cio formazione per verifi ca-re la possibilità di sviluppare progetti formativi in base alle esigenze dell’impresa.Grazie a Fondartigianto, l’azienda può la formazione dei propri di-pendenti.Per informazioni chiamare il numero 0444 569900 o scrivere a [email protected]

TESSERA ASSOCIATIVA CNA 2012

Anche quest’anno, ogni Socio ha ricevuto la card associativa di CNA che, oltre a riportare i dati dell’impresa, consente di accedere alle convenzioni di CNA SERVIZI PIU’.CNA invita tutti i soci a registrarsi nel sito www.servizipiu.cna.it, per essere sempre informati sulle opportunità offerte e sui risparmi pos-sibili.

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SEMINARI CNA IPSOA

CNA Vicenza e IPSOA presentano due incontri per approfondire il tema della Sicurezza sul Lavoro con l’Ing. Rotella, massimo esperto del settore.L’Accordo Stato-Regioni sulla formazione dei lavoratori, in relazione agli obblighi del D.Lgs. 81/2008, e la scadenza relativa all’obbligo per le imprese di elaborare una valutazione dei rischi, determinano nuovi adempimenti per soddisfare i requisiti di legge in materia di sicurezza sul lavoro.Sono provvedimenti attesi da tempo, che meritano un’attenta valutazione per capire il loro ambito d’azione e per soddisfare gli standard richiesti. I due incontri affronteranno i temi della formazione obbligatoria per i lavoratori e della conclusione del regime di autocertifi cazione della valutazione dei rischi.

22 maggio 2012 ore 9.00/13.00 LA NUOVA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO• L’obbligo della formazione imposto dal D.Lgs. n. 81/2008• I soggetti obbligati• I destinatari della formazione• Il nuovo accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione di lavoratori, dirigenti e preposti• Il nuovo accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del datore di lavoro che intende svolgere l’incarico di RSPP

05 GIUGNO 2012 ORE 9.00/13.00L’AUTOCERTIFICAZIONE HA LE ORE CONTATE:LA STESURA DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARDIZZATO • La valutazione dei rischi • Autocertifi cazione e documento di valutazione dei rischi• Responsabilità del datore di lavoro e sanzioni• Le procedure standardizzate: a che punto siamo?• Come redigere un documento di valutazione dei rischi

Per informazioni e adesioni contattare il numero 0444 569900 o scrivere a [email protected]

FABBRICHE APERTE – 6 MAGGIO 2012

Nell’ambito del progetto che valorizza la produzione artigianale di qualità, la Provincia di Vicenza, con Vicenza è e le Associazioni di Categoria, promuove la creazione di una rete di aziende e laboratori interessati alla visita di turisti e cittadini per conoscere modelli produttivi e per acquistare prodotti. Il modello è quello delle “Aziende Aperte” francesi, che sta ottenendo grande successo nei partecipanti.Il progetto permette alle imprese di promuovere attività e prodotti attraverso canali alternativi, oltre alla possibilità di essere presenti nel sito www.turismoindustrialevicenza.it. Quest’anno, la giornata Fabbriche Aperte sarà domenica 6 maggio. In programma, ci sono convegni e iniziative che sviluppano il contatto impresa - territorio, occasione di apertura a nuovi mercati.

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