eli atenei ancora concorsi a pe n · risorse che si libereranno sa- ... Il direttore ha anche...

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"eli atenei ancora co nc ors i ad pe n " Il direttore della Normale mentre apre il collegio della Scuola a Firenze G Li atenei non virtuosi dal punto di vista fi- nanziario, gli atenei che continuano (e continuano) a reclutare al ribasso e solo al loro interno, siano puniti. Non deve essere conveniente reclutare do- cerati mediocri». Le parole del di- rettore Fabio Beltram tagliano l'aria nell'altana di Palazzo Strozzi. É il giorno in cui la Scuo- laNormale Superiore sbarca a Fi- renze dove apre nuovi cor si e gra- zie alla collaborazione di Palazzo Vecchio può contare oltre che sulla prestigiosa sede di Palazzo Strozzi anche su un collegio per i suoi studenti. Si trova in viale Corsica, nei pressi degli ex Ma- celli. Piccoli numeri da coltivare («Sono solo i primi passi» pro- mette Beltram ), magrande qua- lità: èilmanifesto diingressodel- la scuola pisana che ha cancellato Pisa dal nome («non dobbiamo più distinguerci da Parigi»): due corsi di dottorato attivati, uno in Scienze politica e sociologica, uno in Civiltà del Ri- nascimento per il nuovo Istituto di Scienze Umane e Sociali. 266 domande, la metà viene dall'estero. Al tavolo accanto a lui c'è ilvicesindaco Cristina Gia- chi e il rettore dell'università fio- rentinaAlberto Tesi, appenapiù in là Stefano Fantoni, presidente dell'Anvur, l'ente che si occupa di valutare gli atenei. «L'Anvur ha confrontato la qualità media dei reclutati nelle università nei diversi settori disciplinari e poi ha confrontato la qualità dei re- clutati rispetto alla qualità dei docenti di ruolo in ogni ateneo». SEGUEA PAGINAV

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Il direttore della Normalementre apre il collegiodella Scuola a Firenze

GLi atenei non virtuosidal punto di vista fi-nanziario, gli atenei

che continuano (e continuano) areclutare al ribasso e solo al lorointerno, siano puniti. Non deveessere conveniente reclutare do-cerati mediocri». Le parole del di-rettore Fabio Beltram taglianol'aria nell'altana di PalazzoStrozzi. É il giorno in cui la Scuo-laNormale Superiore sbarca a Fi-renze dove apre nuovi cor si e gra-zie alla collaborazione di PalazzoVecchio può contare oltre chesulla prestigiosa sede di PalazzoStrozzi anche su un collegio per isuoi studenti. Si trova in vialeCorsica, nei pressi degli ex Ma-celli. Piccoli numeri da coltivare(«Sono solo i primi passi» pro-mette Beltram ), magrande qua-lità: èilmanifesto diingressodel-

la scuola pisana

che ha cancellatoPisa dal nome(«non dobbiamopiù distinguercida Parigi»): duecorsi di dottorato

attivati, uno in Scienze politica esociologica, uno in Civiltà del Ri-nascimento per il nuovo Istitutodi Scienze Umane e Sociali.

266 domande, la metà vienedall'estero. Al tavolo accanto alui c'è ilvicesindaco Cristina Gia-chi e il rettore dell'università fio-rentinaAlberto Tesi, appenapiùin là Stefano Fantoni, presidentedell'Anvur, l'ente che si occupadi valutare gli atenei. «L'Anvurha confrontato la qualità mediadei reclutati nelle università neidiversi settori disciplinari e poiha confrontato la qualità dei re-clutati rispetto alla qualità deidocenti di ruolo in ogni ateneo».

SEGUEA PAGINAV

La Normale apre il collegio ai MacelliAl via due corsi di dottorato a Firenze perla Scuolasuperiore pisana, previste nuove assunzioni di associati e ricercatoriIl direttore Beltram: "Nelle università ancora concorsi ad personam, chi recluta docenti al ribasso va punito"

UALL'ANALisi la ScuolaNor-male Superiore «risulta

al primo posto». UNA"medaglia" importante, indi-spensabile per chi come lascuola fondata da Napoleone eche il granduca definì "semen-zaio dei professori e dei mae-stridelle scuole secondarie", fadell'eccellenza una missione.Il direttore non si ferma aipreamboli e attacca una certaaccademia: «Questi comporta-menti non virtuosi avvengonoanche oggi, talvolta in manie-

ra sfacciata. Leggete alcunibandi di concorso, sono in rete.Il pudore non sembra frenarealcuni, leggete come sono rita-gliati ad personam, ma contro

logica e, francamente, controdecenza». Beltramchiudeque-sto capitolo del suo primo di-scorso nella sede fiorentinadella Normale spiegando che«solo un sistema valutativo ef-

ficace può innescare una spira-le virtuosa». Proprio la scuoladi Palazzo Strozzi dovrà reclu-

tare nuovi docenti: tre associa-

"Leggete alcuni bandi,sono in rete. Leggetecome sono ritagliaticontro la decenza"

ti, tre ricercatori, cinque bandiper postdoc. Ma più in genera-le la Scuola sta riabbassandol'età media dei suoi docenti,una decina di ricercatori andràin pensione anticipata. «Unasceltadelicata, ma ha prevalsol'interesse dell'istituzione» hachiarito senza ammortizzaretroppo le parole Beltram. «Lerisorse che si libereranno sa-ranno destinate proprio a unapolitica a favore dei giovani».

Il direttore ha anche spiega-to che a Palazzo Strozzi inten-de creare una comunità di ri-cerca e studio: «Abbiamo connoi a tempo pieno il professorGilberto Capano grazie aunac-cordo con l'università di Bolo-gna». Capano coordineràil cor-so in Scienza Politica e Sociolo-gia, mentre quello in Civiltàdel Rinascimento sarà coordi-nato da Michele Ciliberto, do-cente alla Normale e presiden-te dell'Istituto del Rinasci-mento a Firenze. L'Istituto diScienze Umane nasce a segui-to della fusione tra Sum e Nor-male e fra gli artefici c'è il pro-fessor Mario Citroni. «Inten-diamo - ha ripreso il direttore -fare ricorso sistematico all'in-serimento di figure a tempodeterminato per evitare di in-gessare la vita della Scuola».Ricerca e internazionalizza-zione saranno i due accelera-tori dello sviluppo del polo fio-rentino: già oggi nei due PhD

avviati, le richieste dall'esterosono state tante, inparticolareper il corso di Scienza politica esociologia il 70 per cento deilaureati che hanno presentatola domanda veniva dall'este-ro.

Se il vicesindaco CristinaGiachi si è rallegrata per l'arri-vo di un'altra università a Fi-renze, il rettore dell'ateneo dicasa, Alberto Tesi ha offerto al-la Scuola pisana la piena colla-borazione. Del resto il piano diespansione della Normale.«Ho menzionato i due PhD giàavviati - riprende Fabio Bel-tram-ma non è finita qui. anzi,in termini di numeri non siamoneppure a metà strada. L'o-biettivo è un'offerta dottoralee post dottorale della stessa ta-glia di quella di una Classe del-la sede pisana. Il perimetro di-sciplinare si allargherà ulte-riormente all'interno dell'a-rea delle Scienze Umane».

Insomma questi sono sol-tanto i primi passi fiorentini diuna scuola che nella classificabritannica della World Univer-sityRanking del Times Highereducation figur a come il primoateneo fra gli italiani, l'unicodel nostro Paese trai primi cen-to al mondo. «Se guardiamo iparametri che ci portano aquesto risultato vediamo che èdovuto principalmente all'im-patto della ricerca» ha dettoancorail direttore sottolinean-do come proprio la ricerca sia ilperno della formazione. Poi unobiettivo a breve termine:«Nessun ateneo italiano è pre-sente nei primi cento delranking per le Social Sciences.Vogliamo portare l'Istituto el'Italia in questo elenco».

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Al MACELLIIl nuovo collegio dellaScuola Normale Superiore sitrova in viale Corsicaall'angolo via dell'Arcovata eospiterà ora 14allievi

I LAVORINon sono ancora finiti ilavori, ma nei pianidell'istituto c'è l'idea diospitarefinoa unacinquantina di studenti