Elementi di semiotica visiva - D I S . A M B . I G U A N … · Il nero può essere definito come...
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Elementidi
Semiotica visiva
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Il livello plastico
In un testo visivo il livello plastico èl’organizzazione di linee, colori, spazi,indipendentemente dal fatto che vi sipossano riconoscere o meno figure del
mondo naturale.
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Il livello figurativo
Al livello figurativo di un testo visivo si distinguonoquelle che Greimas chiama le figure del mondonaturale, che sono gli oggetti dell’esperienza
ordinaria in quanto:percepiti con i cinque sensi,nominati da qualche lingua,dotati di significato dalla cultura cui la linguaappartiene.
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Il livello plastico
Greimas distinse il livello plastico da quellofigurativo con l’idea di individuare unitàpertinenti del piano dell’espressione deitesti visivi che fossero più piccole e più
generali ( analisi) delle figure del mondo(possibilmente unità minime analoghe alleunità minime delle lingue naturali che sono i
fonemi).
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Il livello plastico
Si può “operare un'altra segmentazione delsignificante che permetta di riconoscere
l'esistenza di unità propriamente plastiche”(Greimas 1984).
Ma cosa sta “sotto” il livello figurativo diun’immagine, cioè sotto la possibilità diriconoscervi oggetti dell’esperienza
sensibile?Nei quadri, troviamo la pennellata, il tratto di
matita (pennarello, carboncino…), lasfumatura…
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Livello plastico e figurativo
Monet, 1873
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Livello plastico e figurativo
Wassily Kandinsky, Autumn in Bavaria 1908
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Livello plastico e figurativo
Wassily Kandinsky,Black and Violet 1923
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Livello plastico e figurativo
Jackson Pollock,Blue (Moby Dick) 1943
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Livello plastico e figurativo
Jackson Pollock,Lavender Mist, 1950
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Plastico e figurativo
“Evito che la figura si intrometta nelquadro.
Quando si insinua cerco di eliminarla perchéla pittura possa emergere.”
Jackson Pollock
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Gradualità del livello figurativo
ASSENZA DI FIGURATIVITÀ: testo visivoastratto.
Bassa densità figurativa: rappresentazionepiuttosto astratta, ma alcune figure sonoriconoscibili.
Media e alta densità figurativa: sempre piùfigure del mondo naturale sono riconoscibili.
ICONICITÀ o MASSIMA DENSITÀ FIGURATIVA:nel testo visivo tutte le forme sono riconoscibili comefigure del mondo. Il testo produce un effetto direaltà. Nei termini di Greimas, si tratta di un testovisivo iconico.
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Gradualità del livello figurativo
Testo visivo non figurativo o ASTRATTO→
testo visivo a bassa figuratività →testo visivo a media figuratività →
testo visivo ad alta figuratività→
testo ICONICO.
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I due “linguaggi primari”
Macrosemiotica delle lingue naturali= il sistema di significati determinato dallessico e dalle forme dell’espressionedelle lingue del mondo.
Macrosemiotica del mondo naturale= il mondo dell’esperienza percettivaordinaria, così come è ordinato eclassificato in “figure” dalle varie lingue eculture del mondo.
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La macrosemiotica delle linguenaturali contiene sia concetti astratti(es.: metafisica, futuro, anima, avarizia…),sia concetti concreti (es.: albero, braccio,rumore, profumo, dolce, salato,morbido…).
La macrosemiotica delle linguenaturali
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I concetti astratti si riferiscono a oggettiche NON possiamo percepire.
I concetti concreti si riferiscono aoggetti, eventi o porzionidell’esperienza sensibile.
Parla come mangi…
Astratto vs. concreto
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Il livello plastico
Organizzazione topologica di un testovisivo = organizzazione dello spazio.
Organizzazione eidetica di un testovisivo = organizzazione delle linee.
Organizzazione cromatica di un testovisivo = organizzazione dei colori echiaroscuri.
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Il livello plastico
Categorie topologiche: spaziobidimensionale/tridimensionale, primo piano/secondopiano, alto/basso, destra/sinistra,intercalante/intercalato, periferico/centrale,circoscrivente/circoscritto, ecc.
Categorie eidetiche: orizzontale/verticale,dritto/curvo, perpendicolare/obliquo, angoloottuso/angolo acuto, poligono regolare/irregolare,spigoloso/arrotondato, ecc.
Categorie cromatiche: colore/bianco-nero, coloreprimario/secondario, colore chiaro/scuro, coloresaturo/insaturo, colore vivace/tenue, a fuoco/sfocato,rosso/nero, rosso/blu, ecc.
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Orientamenti di lettura
Alcune categorie topologiche, eidetiche,cromatiche concorrono a determinare unorientamento nella lettura del testo visivo:
Davanti (si guarda prima) → dietro Sinistra (si guarda prima, nella ns. cultura) → destra Centrale (si guarda prima) → periferico dall’arrotondato si guarda in direzione dell’appuntito Colore saturo (si guarda prima) → insaturo Colore luminoso (si guarda prima) → non luminoso …
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Le categorie cromatiche
La luce del sole ci appare bianca, mase facciamo passare un fascio sottile diradiazioni solari attraverso un prisma,viene separata nelle sue componentimonocromatiche, dando luogo a unaserie in cui si succedono colori diversi.
Il primo a fare questo esperimento fuNewton che identificò sette coloriprincipali, detti colori di base.
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I colori dello spettro solare
Rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, violetto
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Le categorie cromatiche
Tre dei sette colori di base dello spettrosono chiamati colori primari ofondamentali: giallo, blu, rosso.
Colori secondari: arancione, verde, viola. Colori terziari: rosso-arancio, giallo-
arancio, giallo-verde, verde-azzurro, blu-viola (=indaco), rosso-viola, rosso-verde(=marrone).
Nero e bianco sono non colori.
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Nero e bianco
Il nero può essere definito come l’impressione visivache si sperimenta quando nessuna luce visibileraggiunge l’occhio.
Questo in contrasto con il bianco, che combinatutti i colori della luce che stimolano in manierauguale i tre tipi di recettori sensibili ai colori.
I pigmenti che assorbono la luce piuttosto cherifletterla, danno luogo al nero. Un pigmentonero, tuttavia, risulta da una combinazione didiversi pigmenti che insieme assorbono tuttala luce, di ogni colore.
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Nero e bianco
Se sono impiegate le proporzioni corrette dipigmenti dei tre colori primari, il risultatoriflette così poca luce da risultare nero.
Questo porta a due descrizioniapparentemente opposte ma complementaridel nero:
Il nero è la mancanza di radiazioni cromaticheche arrivino all’occhio, o una combinazione di
pigmenti colorati con tutti i colori primari.
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I colori complementari
Ogni coppia di complementari è formata da unprimario e dal secondario ottenuto dalla
mescolanza degli altri due primari. Per sapere qual è ilcomplementare del colore primario giallo, mischiate gli
altri due primari, il rosso e il blu: ottenete il viola, che è ilcomplementare del giallo.
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Tinta o tonalità
La tinta o tonalità è la qualità che distingue traloro i colori in base alla loro lunghezzad’onda nello spettro solare.
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Luminosità
La luminosità è la capacità delle tinte diriflettere la luce bianca. L’intensità della lucebianca è la qualità che fa apparireall’occhio umano un colore più o menoluminoso.
Aggiungendo bianco, la luminosità di una tintasi alza, aggiungendo nero la luminosità siabbassa.
Gradi diversi di luminosità della stessa tintaproducono il contrasto chiaroscurale.
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Luminosità
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Saturazione
Si dicono saturi i colori che hanno la massimapurezza perché nello spettro della lucecorrispondono a radiazionimonocromatiche.
Se accostiamo tra loro due tinte sature, esseproducono il massimo contrasto e un effettodi irradiazione che si attenua passando daicolori primari a quelli secondari.
A livello percettivo, una tinta non satura apparemescolata al grigio o alla tintacomplementare.
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Contrasto di tinte sature
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Calore
I colori della gamma verde-blu (a sinistradella ruota dei colori) sono detti freddi,quelli rosso-arancio (a destra della ruota)caldi.
È provato che la vista dei primi rallentala circolazione sanguigna, quella deisecondi la attiva.
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I formanti
Formanti plastici = gli elementitopologici, eidetici, cromatici di un testovisivo dotati di significato. Compitodell’analisi plastica è individuare sia glielementi sia i loro significati.
Formanti figurativi = elementi chepermettono il riconoscimento di figuredel mondo nel testo visivo, dando il viaall’analisi figurativa.
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Il livello plastico
ATTENZIONE! Una descrizione minuziosa del livello plastico di
un testo visivo non ha senso se non siriconducono gli elementi plastici ai lorosignificati e valori sul piano delcontenuto.
Non ci sono formanti plastici senzasignificato NEL testo.
È fondamentale cercare la pertinenza sulpiano del contenuto delle categorie e deiformanti individuati sul piano dell’espressione.
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Il livello figurativo
ATTENZIONE! Una descrizione minuziosa del livello
figurativo di un testo visivo può ingannarci:ci sembra di aver detto qualcosa sul piano delcontenuto, di aver interpretato il testo…
…ma in realtà abbiamo solo usato le paroleche nella nostra lingua servono a individuaree descrivere i formanti figurativi.
I significati che emergono dall’analisi figurativasono spesso solo quelli del senso comuneenciclopedico, non quelli del testo visivo.
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Il livello figurativo
ATTENZIONE! Limitarsi a descrivere ciò che si vede in
un testo, a livello plastico e figurativo,NON VUOL DIRE FARE L’ANALISISEMIOTICA DI UN TESTO VISIVO.
La componente descrittivadell’analisi è NECESSARIA ma NONSUFFICIENTE.
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Simbolismo e semi-simbolismo
Il linguaggio plastico dei testivisivi è simbolico o semi-
simbolico.
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Simbolismo e semi-simbolismo
Un formante plastico può rimandare a un contenutoin due modi:
O perché c’è una convenzione che lo legasimbolicamente a un significato;
o perché appartiene a una coppia oppositiva,una categoria dell’espressione che rimanda, inun certo testo, a una categoria del contenuto.In questo caso i formanti plastici si organizzanoper contrasti, per opposizioni, che rimandanoa contrasti, opposizioni sul piano del contenuto.
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Simbolismo
I sistemi di significazione in cui il pianodell’espressione è organizzato parallelamente alpiano del contenuto (con una corrispondenza unoa uno fra unità del piano dell’espressione e unitàdel piano del contenuto) sono detti conformi,monoplanari o simbolici.
Sono conformi i sistemi più elementari disignificazione: (1) le luci lampeggianti sulleautomobili quando si volta a destra o sinistra, (2)le segnalazioni con le bandiere in marina, (3) leicone di Microsoft Windows.
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Simbolismo
Color oro nelle pitture sacre medievali = perconvenzione rimandava alla dimensione del
sacro, del divino.A una unità del piano dell’espressione
corrisponde una unità del piano del contenutoPER CONVENZIONE o perché il testoistituisce tale relazione uno a uno.
Cfr. p. 179 del Manuale.
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Cimabue,La Vergine e il Bambinosul trono circondati da
angeli, 1280 circa
Oro sacro
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Simbolismo
Annuncio stampa a p. 191E = uniformità cromatica (livello
cromatico)/nessun contrasto fra figurae sfondo (livello
topologico)/compattezza dei capelli(livello eidetico)--------------------
C = non distacco del fondotinta dal viso
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Simbolismo
Alcune CORRELAZIONI SIMBOLICHETIPICHE (STEREOTIPATE) di oggi…
Color rosso = aggressività, passione…Colori giallo, arancio = sole, calore, estate…Colori azzurro, verde = natura, purezza…
Attenzione però a queste correlazioni:VARIANO A SECONDA DEL TESTO.
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Simbolismo
Il simbolismo, nella comunicazione persuasivadi massa, spesso funziona con il meccanismodella connotazione: si associa un prodotto a
un significato positivo o valorizzato(bellezza, successo, potere, velocità, ecc.), inmodo che questo significato sia riconosciuto
come inerente al prodotto e dunque ilprodotto divenga altrettanto positivo e
valorizzato, dunque desiderato.
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Simbolismo
Al significato letterale, denotato delprodotto presentato, si aggiunge per
connotazione un significato ulteriore,che è quello valorizzato positivamente.
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Connotazione
E = espressione--------------------------------- C = contenuto
E = espressione
--------------------
C = contenuto
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Il linguaggio dei formanti plastici
I formanti plastici nei testi visivi esaminaticostituiscono un vero e proprio linguaggio,diverso rispetto a quello figurativo.
I formanti plastici sono il piano dell’espressionedi contenuti che possono essere indipendentida quelli espressi dal linguaggiofigurativo.
Grande varietà dei contenuti che possonoesprimere: orientamento della lettura,riconoscibilità di una serie, suggestioni emotive,valori estetici, e molto altro ancora.
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Il linguaggio dei formanti plastici
Nelle lingue, il piano dell’espressione si carica divalori poetici ed estetici attraverso rime,allitterazioni, assonanze, ritmo metrico,onomatopee, ecc. Questi aspetti delsignificante linguistico costituiscono unlinguaggio autonomo rispetto ai contenutiespressi dalle parole e dalle frasi.
Nei testi visivi, è spesso il linguaggio plastico afarsi carico dello stile di comunicazione e,quando c’è, del valore estetico di un testo,attraverso dispositivi analoghi a quelli verbali.
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Rime e assonanze verbali…
Meriggiare pallido e assortoPresso un rovente muro d’orto,Ascoltare tra i pruni e gli sterpiSchiocchi di merli, frusci di serpi.…E andando nel sole che abbagliaSentire con triste meravigliaCom’è tutta la vita e il suo travaglioIn questo seguitare una muragliaChe ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Eugenio Montale, 1916
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Esempi di semi-simbolismo
In un film a colori si può usare il bianco e nero permarcare i flashback del protagonista: all’opposizionesul piano dell’espressione colore vs. bianco e nerocorrisponde, sul piano del contenuto, l’opposizionepresente vs. passato.
I gesti dell’affermazione e della negazione, nellacultura occidentale, si fanno spostando la testa lungol’asse verticale o orizzontale del collo: alla coppiaoppositiva sul piano dell’espressione movimento delcapo verticale vs. movimento del capoorizzontale corrisponde la coppia oppositiva sulpiano del contenuto affermazione vs. negazione.
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Nel quadro SantaCecilia di Raffaello(1513),l’opposizione sulpianodell’espressionealto vs. bassoesprimel’opposizionesemanticasacro vs. profano.
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Esempi di semi-simbolismo
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Esempi di semi-simbolismo
Opposizione di due marche dell’enunciazione visivacui corrisponde un’opposizione semantica
Nella pubblicità del profumo Pretty di Cartier (pp. 193-195)
E = a fuoco vs. sfocato--------------------------C = grazia vs. audacia
Assiologia: grazia, più importante, desiderabile,valorizzata positivamente.
vs. audacia, meno importante, meno desiderabilesvalorizzata.
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Esempi di semi-simbolismo
A fuoco (E) = chignon,fiocco, SO PRETTY,boccetta di profumo,Nome di Cartier
VS.
Sfocato (E) = resto delcorpo, fondoschiena,sfondo
(C) Grazia VS. Audacia