Educazione e Felicità - · PDF fileLa centralità del successo economico, che...

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  • Educazione e FelicitSpunti di riflessione da testi di Noddings ,

    Frabboni e dallanalisi dei media televisivi italiani

    di Luca Baldazzi

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  • IntroduzioneLimpressione derivante dalla ravvicinata lettura di Educazione e Felicit della pedagogista americana Nel Noddings (2003), e della prefazione per esso curata dal Professor Franco Frabboni, Preside della Facolt di Scienze della Formazione dellUniversit di Bologna, che i due testi abbiano ben poco in comune oltre al tema: il rapporto tra educazione e felicit.

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  • Dir di pi: lo scritto di Frabboni - una sintesi complessa e stimolante delle riflessioni precedentemente espresse in molti scritti tra cui il Manuale di pedagogia ( 1994) - si inserisce pienamente nel filone della riflessione scientifica della moderna pedagogia, mentre il lavoro della Noddings sembra pi che altro appartenere ad una pubblicistica popolare tipica dei magazine per la famiglia, caratterizzata dallo stile dei talk show televisivi destinati al grande pubblico. Quello di Frabboni appare dunque uno scritto doccasione, la qual cosa nulla toglie al suo intrinseco interesse, ma nulla aggiunge al valore - a mio giudizio - assai relativo del pamphlet della Noddings. Nelle mie riflessioni partir, comunque, da una sintesi del lavoro della pedagogista americana, senzaltro interessante per analizzare i termini del dibattito interno agli States sulla funzione del sistema scolastico e sui suoi obbiettivi.

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  • Il pensiero di Noddings

    Successo Economico =Felicit

    La Noddings ritiene che la scuola non tenga in minimo conto le soggettivit degli studenti e, soprattutto, che concepisca quale suo scopo pi importante il garantire ad ogni individuo gli strumenti per il potenziale successo economico, senza considerare altre esigenze o necessit. Alla base del sistema scolastico, nota la Noddings, si sarebbe impostata lequazione

    Educazione e felicit un lavoro chiaramente divulgativo. Lautrice propone in esso diversi spunti per la riapertura di un dibattito allinterno del mondo della scuola americana, sui suoi limiti e le sue finalit.

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  • Nel ricercare le origini di questo assunto, Noddings rileva come limpostazione felicit = successo economico sia dovuta, in primo luogo, allassenza in America di un reale dibattito sugli scopi delleducazione; questa condizione sarebbe a sua volta legata ad un ad un evento preciso: la pubblicazione del rapporto federale nel 1983, A nation at risk.

    Il rapporto denunciava, con i toni allarmistici tipici di una fase di forte contrapposizione con lUnione Sovietica, il calo dei rendimenti scolastici e la scarsa frequentazione di college ed altri istituti: unondata di mediocrit che rischiava di minare le basi della florida economica americana e, quindi, la sua proiezione sullo scacchiere mondiale. Su questa spinta sorge il Movimento degli standard educativi, un associazione che si batteva per linnalzamento degli standard scolastici , con effetti evidenti nel successivo ventennio. 5

  • La centralit del successo economico, che diviene lessenza stessa del vivere sociale, ben rappresentata da questa map proposta dal sito I.Q. matrix, specializzato nella produzioni di semplicistiche mappe concettuali, finalizzate alla propria realizzazione individuale.

    Il risultato ultimo che tale impostazione avrebbe prodotto, lassunto per cui lunico impegno e lunica salvaguardia cui il sistema educativo deve rispondere. che tutti possano avere diritto a studiare le stesse cose che studiano i migliori, dove migliore sta per pi economicamente agiato e produttivo. Tutto ci avrebbe come finalit la prosperit della nazione, mentre ogni altra considerazione sarebbe pleonastica, e comunque inutile ed errata.

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  • A questo quadro ritenuto dallautrice assai deficitario, Nogginds contrappone una diversa architrave: veder riconosciuta lesigenza di felicit di ogni individuo. Da qui lautrice parte per esporre la sua visione degli spazi e delle et della felicit. Riflessioni interessanti, in qualche misura intimiste, talvolta naive, ma che mancano lappuntamento con la ricerca delle cause remote dellinfelicit, e con l inevitabile analisi dei meccanismi della societ dei consumi che , tanto pi nellera della globalizzazione, riconoscono lindividuo pi che come cittadino come consumatore, e avvalorano, dunque, lequivalenza risultato economico- realizzazione umana.

    La Noddings non scava pi di tanto in questa direzione, anche perch ritiene che fondamentalmente la societ di massa sia un dato oggettivo, e che le negativit in essa insite vengano certamente pi che compensate dal benessere che ha portato.

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  • La prefazione di FrabboniFranco Frabboni, sorvolando sugli specifici contenuti del saggio della Noddings, mutua dallautrice americana il binomio educazione-felicit per proseguire nella sua ricerca sui maggiori temi della pedagogia contemporanea. Questo scritto si rif anche se non con rimandi diretti - alle tesi espresse nel suo Manuale di Pedagogia generale (prima edizione 94, nuova edizione 2002).

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  • Frabboni sembra concepire la felicit in modo diverso da Noddings. Se per lautrice americana felicit conseguenza di una corretta gestione di tempi e necessit, per Frabboni essa il frutto di una vittoria che si pu ottenere soltanto resistendo al duro assedio delle forze che premono dallesterno.

    La lotta per la felicit

    Chi ci sottopone ad un continuo assedio la societ globalizzata, che con la sua influenza imperante esercita sugli individui influssi nefasti, il principale dei quali conduce alla cancellazione delle cifre del soggetto persona, ovvero alla perdita della sua irripetibilit, della sua irriducibilit e della sua inviolabilit.

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  • Lassedio del mondo globalizzato alla cittadella dellanima

    Contro il pericolo dellasservimento indotto, con modalit subdole quanto cogenti, dai meccanismi della societ globalizzata, Frabboni identifica la resistenza praticata dal soggetto persona, ossia il principio della singolarit, come fondamentale mattone per la ricerca di felicit:il principio della singolarit sembra essere per luomo e per la donna lultimo baluardo di difesa della felicit in una stagione storica

    nella quale la globalizzazione sta campeggiando da totem infallibile di identificazione e di predestinazione dei grandi processi di sviluppo e cambiamento del nostro pianeta

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  • Ma in che modo il soggetto-persona pu resistere agli onnipresenti dispositivi di appiattimento della societ dei consumi? Con quali mezzi pu contrapporsi allinfluenza di questo incombente totem, nella cui ombra si staglia e si riproduce il soggetto massa, lindividuo prefabbricato? Per Frabboni la singolarit possiede invero il potenziale per respingere le forze assediati, ma solo se in grado di acquisire quelli che, come vedremo pi avanti, potrebbero essere definiti tratti teatrali. A presidio di ci che noi abbiamo definito la cittadella dellanima assediata, lautore pone una scatola nera piena di individualit e di valorialit, la cui manutenzione coinciderebbe con lessenziale funzione di ogni corretto sistema educativo.

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  • Frabboni risolve il conflitto tra il soggetto-persona e linfluenza della globalizzazione con il corredo dei suoi tanti aspetti deleteri, affermando che la singolarit , non potendone fare a meno, pu comunque partecipare efficacemente al ballo mascherato della felicit, ma solo indossando una doppia veste: labito del serio e labito del lieve

    Labito del serio Labito del lievePermette allindividuo di conservare il proprio sguardo intenzionale, inattuale e dirompente; incarna la capacit di affrontare la societ massificante e lottare contro il disimpegno, il conformismo e la falsificazione etica.

    Consente allindividuo di non gravare troppo di significato il momento presente; di mitigare il serio - che nasconde in s il pericolo di una visione troppo individualistica - nellagor dellattualit e della leggerezza dellessere.

    Labito del serio e labito del lieve

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  • Labito del serio e labito del lieve sono dunque maschere inseparabili, una diade polare che garantisce al singolo, quando coltivata, di sviluppare e mantenere unintelligenza critica ed una moralit individuale.

    Entra qui in campo una metafora nietzschiana: il serio lapollineo dellanima che critica il mondo, ed il lieve il dionisiaco, la quieta leggerezza dellessere che permette di affrontare senza drammi la quotidianit, pur rimanendo consapevoli delle sue miserie.

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  • Le paludi dellinfelicit

    Messo in chiaro che il soggetto persona detiene i mezzi per resistere allinfluenza della societ globalizzata, limmaginifica prefazione di Frabboni prosegue con un grappolo di riflessioni pedagogiche che prendono il nome delle quattro paludi dellinfelicit: i pantani che minacciano di inghiottire le peculiarit del soggetto-persona.

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  • Le quattro paludi

    1) Il pensiero unico

    2) Il bambino del sabato

    3) Lo scolaro senza cuore

    4) Linfanzia coca-cola

    Questi stagni paludosi si annidano allinterno dei territori ben coltivati che la globalizzazione produce e manutiene. Sono, quindi, delle degenerazioni forse involontarie, ma sintomo di un degrado cui necessario opporsi.

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  • La prima palude: il pensiero unico

    Il diffondersi di una pluralit di saperi, ciascuno dotato del suo precipuo alfabeto, pu portare ad una alfabetizzazione debole: un pensiero assorbito dalla quantit e avulso, quindi, da ogni profondit. Un pensiero asettico e poco nutriente, come acqua distillata; questo tipo di cultura - un che scorre fino a straripare - pu erodere le cifre della singolarit che, in mancanza di salde radici, viene sradic