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DI COSTANTINO COROS orte è la preoccupazione nel mondo delle im- prese di Roma e Lazio a causa della ripresa dei contagi. Alcune importanti organizzazioni di categoria tra fine ottobre e questa prima settimana di novembre hanno cercato di fare il punto della si- tuazione monitorando il sistema economico sotto diversi aspetti. Ne è emerso un quadro complesso, fatto di luci ed ombre che pur nella difficoltà rileva la volontà da parte delle aziende di non mollare. Dalla fotografia scattata sulla realtà di questi giorni grazie al decimo report dell’Osservatorio perma- nente istituito dalla Camera di Commercio di Ro- ma e costruito con la finalità di co- gliere il “sentimento” degli impren- ditori, il tessuto produttivo colpito duramente da questa nuova fase di ripresa dei contagi, che con tanta fa- tica stava cercando di reagire, oggi appare molto più fragile rispetto al- la prima fase della pandemia. La ri- levazione è stata somministrata ad un campione rappresentativo di 500 imprese di Roma e provincia, tra il 26 e il 29 ottobre. La quasi totalità delle aziende non a- veva recuperato i livelli di attività pre– Covid e la maggioranza delle imprese intervistate non si aspettava una ri- presa dei contagi di tale intensità. Le imprese affrontano la “seconda on- data” in una situazione di maggiore vulnerabilità ri- spetto allo scenario di marzo. «L’88% non ha recu- perato i livelli di attività dello scorso anno, cosa riu- scita solo all’11% del campione – ha spiegato Lo- renzo Tagliavanti, presidente della Camera di Com- mercio di Roma e Unioncamere Lazio –. Non solo, il 67% delle imprese che non hanno raggiunto i li- velli dello scorso anno indicano una contrazione del fatturato superiore al 20%». Invece, sul fronte dello “stato di salute delle aziende”, il report trime- strale Movimprese (diffuso lo scorso 27 ottobre) for- nisce un quadro completo fino al dettaglio locale, in quanto frutto di un analisi statistica a cadenza tri- mestrale riguardo la natalità e la mortalità delle im- F prese condotta da InfoCamere, per conto dell’U- nioncamere, sugli archivi di tutte le Camere di Com- mercio italiane. Con un saldo attivo di 2.653 imprese nel terzo trimestre del 2020 (5.712 le iscrizioni a fronte di 3.059 cessazioni), Roma è la prima pro- vincia italiana per concentrazione di attività econo- miche, seguita da Milano e Napoli. Buono anche il dato regionale: nel Lazio, tra luglio e settembre 2020, ci sono state 7.541 iscrizioni a fronte di 4.138 ces- sazioni, per un saldo positivo di 3.403 imprese. In totale, le imprese registrate sono 661.289 pari al 10,9% del totale nazionale. «Il tasso di crescita tri- mestrale pari allo 0,53% superiore a quello medio nazionale pari allo 0,39% induce a un minimo di ottimismo. Purtroppo – ha conclu- so Tagliavanti – la situazione econo- mica resta molto complessa e in que- sta delicata fase è prioritario soste- nere adeguatamente e in tempi rapidi i comparti produttivi più colpiti dal- le recenti restrizioni governative». Dal canto suo Unindustria, analizzando le dinamiche del mercato del lavoro nel secondo trimestre del 2020, in base ai dati Istat, ha rilevato che i tas- si di occupazione regionale e nazio- nale diminuiscono di 1,9 punti per- centuali, passando rispettivamente a 59,9% e 57,5%. Ha espresso preoccupazione anche Silvio Rossignoli, presidente di Fe- derlazio, l’associazione delle picco- le e medie imprese del Lazio: «Abbiamo fatto mol- ti sacrifici per superare il difficilissimo momento, investendo per tornare a lavorare in luoghi più si- curi, dove la sicurezza fosse il primo aspetto: sanifi- cazioni periodiche degli ambienti, acquisto di pro- tezioni fisse ed individuali per tutti i lavoratori, tam- poni per verificare eventuali criticità. Tutto ciò ha re- so le nostre aziende più sicure. Quando, tra mille dif- ficoltà, la macchina dell’impresa ha ripreso a mar- ciare, l’aumento dei contagi in maniera così repen- tina, ci fa ripiombare in un clima di assoluta preoc- cupazione che non è solo sanitaria, ma anche eco- nomica. Bisogna mantenere bassa la curva dei con- tagi, aiutando in questo modo anche l’economia». Nuovi incentivi per l’apicoltura a regione Lazio ha aperto una nuova raccolta di domande per l’Organizzazione Comune del Mercato del miele finalizzata al miglioramento della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura laziale che prevede lo stanziamento di 184mila euro. Lo comunica in una nota l’assessorato all’Agricoltura, promozione della filiera e della cultura del cibo, ambiente e risorse naturali. L’obiettivo è incentivare la formazione dei neoapicoltori o di giovani che vogliono avvicinarsi al settore, l’aggiornamento di apicoltori professionali nonché favorire lo sviluppo della pratica del nomadismo tra gli apicoltori laziali, attraverso l’acquisizione di arnie, attrezzature e materiali idonei; favorire il ripopolamento del patrimonio apistico regionale, lo sviluppo e la specializzazione dell’attività di allevamento, di miglioramento genetico e moltiplicazione delle api regina. Saranno 25mila euro i fondi per corsi di aggiornamento e formazione ai privati; 15mila euro per seminari e convegni tematici; 104mila euro per acquisto arnie e acquisto macchine, attrezzature e materiali vari per l’esercizio del nomadismo, infine 40.520,97 euro sono destinati all’acquisto di materiale per la conduzione dell’azienda apistica da riproduzione. Simona Gionta L Le imprese non vogliono tirare i remi in barca ALBANO IL NUOVO CENTRO UNIVERSITARIO a pagina 3 ANAGNI L’INSEDIAMENTO DEI NUOVI PARROCI a pagina 4 CIVITA C. LA VOCAZIONE DELL’INSEGNANTE a pagina 5 CIVITAVECCHIA SEMPRE PIÙ RAGAZZI AL CATECHISMO a pagina 6 FROSINONE SOLIDALI NELLA PROVA a pagina 7 GAETA SE IL CORONAVIRUS COLPISCE I BAMBINI a pagina 8 LATINA LA SOLIDARIETÀ AL TEMPO DEL COVID a pagina 9 PALESTRINA A SOSTEGNO DEI SACERDOTI a pagina 10 PORTO S.RUFINA SANT’IGNAZIO A LA STORTA a pagina 11 SORA PREGHIERA PER LA PACE a pagina 13 TIVOLI SULL’ESEMPIO DEI SANTI a pagina 14 NELLE DIOCESI RIETI MENSA DEI POVERI, BOOM DI RICHIESTE a pagina 12 Tagliavanti (Unioncamere Lazio): «Situazione economica molto complessa; prioritario sostenere e in tempi rapidi i comparti produttivi più in difficoltà» addoppiano i posti letto nel Lazio per contrastare l’emergenza dovuta alla sempre maggiore diffusione del Covid–19. È quanto ha detto venerdì scorso il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza stampa insieme all’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato e all’assessore ai Trasporti, Mauro Alessandri, presentando un pacchetto di misure anti Covid–19, tra cui un’ordinanza (da lui firmata) che aumenta i posti letto dagli attuali 2.913 (di cui 532 in terapia intensiva e sub intensiva) a 5.310 (di cui 901 in terapia intensiva e sub intensiva). Riporta una nota dell’agenzia Dire. Il presidente ha lanciato anche un invito alle televisioni affinché ci sia una campagna di comunicazione sui comportamenti corretti anti–Covid da tenere anche all’interno delle R abitazioni. «Il 68% dei casi a ottobre nel Lazio sono stati individuati dai drive in, mentre la media nazionale è del 34%. Senza i drive in, questo 68% sarebbe stato libero nelle case – ha aggiunto il presidente della Regione –. Questa crescita dei casi è comprensibile perché nelle famiglie si pensa che la casa sia un luogo sicuro dove vivere, ma la presenza degli asintomatici rende solo in parte sicuro l’ambiente casalingo se non si osservano le regole. Non so in quante famiglie si usano diversi asciugamani in bagno o non capiti che si beva dallo stesso bicchiere. In più è necessario che una o due volte alla settimana la casa venga igienizzata con acqua e candeggina». Inoltre, sono state aggiunte 50 nuove postazioni al numero verde 800118800, saranno reclutati mille medici specializzandi e sono stati comprati per ora 10mila saturimetri. Il presidente Zingaretti ha lanciato un appello alle tv per avviare una campagna di comunicazione sui comportamenti corretti da tenere anche nelle case L EDITORIALE PER LO SVILUPPO SERVE DIALOGO TRA LE ISTITUZIONI CLAUDIO GESSI* uali effetti avrà la seconda ondata del Covid–19 sull’economia regionale e quali le preoccupazioni sul futuro prossimo del lavoro nel Lazio? Per rispondere, là dove sia possibile, a questo ineludibile interrogativo, abbiamo provato ad interpretare i dati forniti dai centri studi delle realtà economiche operanti sul territorio. Il confronto tra il decimo report della Camera di Commercio di Roma, i dati di Unindustria Lazio e il documento di Cgil–Cisl–Uil Lazio offre un quadro con poche luci e tante ombre. Dato certo: i positivi segnali riscontrati nel terzo trimestre rischiano di essere cancellati dalle dure, ma a quanto pare necessarie prescrizioni imposte dagli attuali decreti governativi. La lettura dei dati: –3,7% degli occupati, +8,2% degli inattivi, evidenzia la crescente quota di popolazione che, scoraggiata, decide di uscire dal mercato del lavoro. E le previsioni occupazionali per la seconda parte del 2020 indicano per il Lazio attese peggiori rispetto alla media nazionale. Secondo i dati dell’indagine Excelsior, il 22,4% delle imprese della regione ridurrà il numero di lavoratori contro il 20,5% dell’Italia. Risultano più colpite le aziende con meno di 50 dipendenti e quelle operanti nei settori del turismo, della carta e stampa e dei trasporti, logistica e magazzinaggio. Ovviamente sui dati del Lazio incide molto la situazione di Roma, che da sola rappresenta oltre il 60% dell’economia locale. Ma è pur vero che mentre l’economia romana è caratterizzata per l’80% da servizi, turismo e commercio, il resto della regione vede in prima fila industria e agricoltura. Fermo restando che per cogliere il senso della sfida che ci attende si auspica un rinnovato spirito di collaborazione tra tutti gli attori istituzionali, al fine di remare tutti nella stessa direzione: Governo e Parlamento, regione Lazio e Roma capitale. Quali le filiere strategiche su cui investire per affrontare la crisi? Si possono indicare quelle più rilevanti sul territorio: farmaceutica; biotecnologie, biomedicale, chimica; automotive; aerospazio; agricoltura e agroindustria; filiera della sicurezza sanitaria; industria della cultura e dello spettacolo; bioeconomia ed economia circolare; industria del turismo. Interventi efficaci di breve e medio periodo a sostegno dell’economia regionale, dell’impresa e del lavoro sono sicuramente un piano straordinario per l’edilizia pubblica e la manutenzione del territorio e la valorizzazione delle aree interne. Entrambe possono costituire un nuovo volano di sviluppo. * direttore Commissione regionale per la pastorale sociale e il lavoro Q Coordinamento: cooperativa Il Mosaico via Anfiteatro Romano, 18 00041 Albano Laziale (Rm) tel. 06.932684024 e-mail: [email protected] Avvenire - Redazione pagine diocesane piazza Carbonari, 3 - 20125 Milano tel. 02.67801 - fax 02.6780483 www.avvenire.it e-mail: [email protected] DIFFUSIONE COPIE NELLE PARROCCHIE: PROGETTO PORTAPAROLA e-mail: [email protected] SERVIZIO ABBONAMENTI NUMERO VERDE 800820084 Domenica, 8 novembre 2020 generazione giovani ommaso Proietti, ragazzo nato a Salerno e suc- cessivamente trasferitosi nella città di Roma, a so- li ventisette anni ha realizzato il suo più grande so- gno, ossia quello di aprire una trattoria ispirata ai prodotti tipici del territorio. Il locale offre carni loca- li, vini biologici, legumi particolari, formaggi e ver- dure di montagna, tutto seguendo la stagionalità, ga- rantendo così la freschezza del prodotto. Ciò com- porta un cambiamento frequente del menù propo- sto ma, allo stesso tempo, certifica la qualità dei pro- dotti. Tommaso mira a due tipologie di rete: una so- ciale, attraverso l’organizzazione di tavoli dove si tro- vano sedute, a gustare le prelibatezze della trattoria, persone che non necessariamente si conoscono, con l’obiettivo di socializzare, organizzando, talvolta, se- rate a tema; una rete economica cercando di acqui- stare prodotti provenienti dalle aziende agricole di zo- na, così da far emergere le realtà locali e di rafforza- re l’economia locale. Purtroppo, causa Covid–19, la trattoria ha modificato le modalità di accoglienza e intrattenimento degli ospiti, con la speranza che pre- sto possa tornare tutto alla “normalità” e si possano organizzare di nuovo le serate a tema in grado di riu- nire un numero congruo di persone. Miriam Zerbinati, presidente Acli Terra Lazio T Idee chiare e creatività fanno vivere i sogni Agricoltura sociale: un bando per aiutare la crescita sostenibile a pagina 2 Supplemento di Il 44% delle aziende si aspettava una ripresa dei contagi, ma il 37% non pensava così intensa Covid-19. La lunga battaglia contro il virus

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DI COSTANTINO COROS

orte è la preoccupazione nel mondo delle im-prese di Roma e Lazio a causa della ripresa deicontagi. Alcune importanti organizzazioni di

categoria tra fine ottobre e questa prima settimanadi novembre hanno cercato di fare il punto della si-tuazione monitorando il sistema economico sottodiversi aspetti. Ne è emerso un quadro complesso,fatto di luci ed ombre che pur nella difficoltà rilevala volontà da parte delle aziende di non mollare.Dalla fotografia scattata sulla realtà di questi giornigrazie al decimo report dell’Osservatorio perma-nente istituito dalla Camera di Commercio di Ro-ma e costruito con la finalità di co-gliere il “sentimento” degli impren-ditori, il tessuto produttivo colpitoduramente da questa nuova fase diripresa dei contagi, che con tanta fa-tica stava cercando di reagire, oggiappare molto più fragile rispetto al-la prima fase della pandemia. La ri-levazione è stata somministrata adun campione rappresentativo di 500imprese di Roma e provincia, tra il26 e il 29 ottobre. La quasi totalità delle aziende non a-veva recuperato i livelli di attività pre–Covid e la maggioranza delle impreseintervistate non si aspettava una ri-presa dei contagi di tale intensità. Leimprese affrontano la “seconda on-data” in una situazione di maggiore vulnerabilità ri-spetto allo scenario di marzo. «L’88% non ha recu-perato i livelli di attività dello scorso anno, cosa riu-scita solo all’11% del campione – ha spiegato Lo-renzo Tagliavanti, presidente della Camera di Com-mercio di Roma e Unioncamere Lazio –. Non solo,il 67% delle imprese che non hanno raggiunto i li-velli dello scorso anno indicano una contrazionedel fatturato superiore al 20%». Invece, sul frontedello “stato di salute delle aziende”, il report trime-strale Movimprese (diffuso lo scorso 27 ottobre) for-nisce un quadro completo fino al dettaglio locale,in quanto frutto di un analisi statistica a cadenza tri-mestrale riguardo la natalità e la mortalità delle im-

Fprese condotta da InfoCamere, per conto dell’U-nioncamere, sugli archivi di tutte le Camere di Com-mercio italiane. Con un saldo attivo di 2.653 impresenel terzo trimestre del 2020 (5.712 le iscrizioni afronte di 3.059 cessazioni), Roma è la prima pro-vincia italiana per concentrazione di attività econo-miche, seguita da Milano e Napoli. Buono anche ildato regionale: nel Lazio, tra luglio e settembre 2020,ci sono state 7.541 iscrizioni a fronte di 4.138 ces-sazioni, per un saldo positivo di 3.403 imprese. Intotale, le imprese registrate sono 661.289 pari al10,9% del totale nazionale. «Il tasso di crescita tri-mestrale pari allo 0,53% superiore a quello medionazionale pari allo 0,39% induce a un minimo di

ottimismo. Purtroppo – ha conclu-so Tagliavanti – la situazione econo-mica resta molto complessa e in que-sta delicata fase è prioritario soste-nere adeguatamente e in tempi rapidii comparti produttivi più colpiti dal-le recenti restrizioni governative». Dalcanto suo Unindustria, analizzandole dinamiche del mercato del lavoronel secondo trimestre del 2020, inbase ai dati Istat, ha rilevato che i tas-si di occupazione regionale e nazio-nale diminuiscono di 1,9 punti per-centuali, passando rispettivamente a59,9% e 57,5%. Ha espresso preoccupazione ancheSilvio Rossignoli, presidente di Fe-derlazio, l’associazione delle picco-

le e medie imprese del Lazio: «Abbiamo fatto mol-ti sacrifici per superare il difficilissimo momento,investendo per tornare a lavorare in luoghi più si-curi, dove la sicurezza fosse il primo aspetto: sanifi-cazioni periodiche degli ambienti, acquisto di pro-tezioni fisse ed individuali per tutti i lavoratori, tam-poni per verificare eventuali criticità. Tutto ciò ha re-so le nostre aziende più sicure. Quando, tra mille dif-ficoltà, la macchina dell’impresa ha ripreso a mar-ciare, l’aumento dei contagi in maniera così repen-tina, ci fa ripiombare in un clima di assoluta preoc-cupazione che non è solo sanitaria, ma anche eco-nomica. Bisogna mantenere bassa la curva dei con-tagi, aiutando in questo modo anche l’economia».

Nuovi incentivi per l’apicolturaa regione Lazio ha aperto una nuova raccolta di domande perl’Organizzazione Comune del Mercato del miele finalizzata almiglioramento della produzione e della commercializzazione

dei prodotti dell’apicoltura laziale che prevede lo stanziamento di184mila euro. Lo comunica in una nota l’assessorato all’Agricoltura,promozione della filiera e della cultura del cibo, ambiente e risorsenaturali. L’obiettivo è incentivare la formazione dei neoapicoltori odi giovani che vogliono avvicinarsi al settore, l’aggiornamento diapicoltori professionali nonché favorire lo sviluppo della praticadel nomadismo tra gli apicoltori laziali, attraverso l’acquisizione diarnie, attrezzature e materiali idonei; favorire il ripopolamento delpatrimonio apistico regionale, lo sviluppo e la specializzazionedell’attività di allevamento, di miglioramento genetico emoltiplicazione delle api regina. Saranno 25mila euro i fondi percorsi di aggiornamento e formazione ai privati; 15mila euro perseminari e convegni tematici; 104mila euro per acquisto arnie eacquisto macchine, attrezzature e materiali vari per l’esercizio delnomadismo, infine 40.520,97 euro sono destinati all’acquisto dimateriale per la conduzione dell’azienda apistica da riproduzione.

Simona Gionta

L

Le impresenon voglionotirare i remiin barca

◆ ALBANOIL NUOVO CENTROUNIVERSITARIO

a pagina 3

◆ ANAGNIL’INSEDIAMENTODEI NUOVI PARROCI

a pagina 4

◆ CIVITA C.LA VOCAZIONEDELL’INSEGNANTE

a pagina 5

◆ CIVITAVECCHIASEMPRE PIÙ RAGAZZIAL CATECHISMO

a pagina 6

◆ FROSINONESOLIDALINELLA PROVA

a pagina 7

◆ GAETASE IL CORONAVIRUSCOLPISCE I BAMBINI

a pagina 8

◆ LATINALA SOLIDARIETÀAL TEMPO DEL COVID

a pagina 9

◆ PALESTRINAA SOSTEGNODEI SACERDOTI

a pagina 10

◆ PORTO S.RUFINASANT’IGNAZIOA LA STORTA

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◆ SORAPREGHIERAPER LA PACE

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◆ TIVOLISULL’ESEMPIODEI SANTI

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NELLE DIOCESI

◆ RIETIMENSA DEI POVERI,BOOM DI RICHIESTE

a pagina 12

Tagliavanti(UnioncamereLazio): «Situazioneeconomica moltocomplessa;prioritario sosteneree in tempi rapidi icomparti produttivipiù in difficoltà»

addoppiano i posti letto nelLazio per contrastarel’emergenza dovuta alla

sempre maggiore diffusione delCovid–19. È quanto ha dettovenerdì scorso il presidente dellaregione Lazio, Nicola Zingaretti, nelcorso di una conferenza stampainsieme all’assessore alla Sanità,Alessio D’Amato e all’assessore aiTrasporti, Mauro Alessandri,presentando un pacchetto di misureanti Covid–19, tra cui un’ordinanza(da lui firmata) che aumenta i postiletto dagli attuali 2.913 (di cui 532in terapia intensiva e sub intensiva)a 5.310 (di cui 901 in terapiaintensiva e sub intensiva). Riportauna nota dell’agenzia Dire. Ilpresidente ha lanciato anche uninvito alle televisioni affinché ci siauna campagna di comunicazione suicomportamenti corretti anti–Covidda tenere anche all’interno delle

R abitazioni. «Il 68% dei casi a ottobrenel Lazio sono stati individuati daidrive in, mentre la media nazionaleè del 34%. Senza i drive in, questo68% sarebbe stato libero nelle case –ha aggiunto il presidente dellaRegione –. Questa crescita dei casi ècomprensibile perché nelle famigliesi pensa che la casa sia un luogosicuro dove vivere, ma la presenzadegli asintomatici rende solo inparte sicuro l’ambiente casalingo senon si osservano le regole. Non so inquante famiglie si usano diversiasciugamani in bagno o non capitiche si beva dallo stesso bicchiere. Inpiù è necessario che una o due voltealla settimana la casa vengaigienizzata con acqua e candeggina».Inoltre, sono state aggiunte 50 nuovepostazioni al numero verde800118800, saranno reclutati millemedici specializzandi e sono staticomprati per ora 10mila saturimetri.

Il presidente Zingaretti halanciato un appello alle tv per avviare una campagna di comunicazione sui comportamenti corretti da tenere anche nelle case

L ’ E D I T O R I A L E

PER LO SVILUPPOSERVE DIALOGO

TRA LE ISTITUZIONI

CLAUDIO GESSI*

uali effetti avrà la seconda ondatadel Covid–19 sull’economiaregionale e quali le preoccupazionisul futuro prossimo del lavoro nel

Lazio? Per rispondere, là dove sia possibile, aquesto ineludibile interrogativo, abbiamoprovato ad interpretare i dati forniti daicentri studi delle realtà economiche operantisul territorio. Il confronto tra il decimoreport della Camera di Commercio di Roma,i dati di Unindustria Lazio e il documentodi Cgil–Cisl–Uil Lazio offre un quadro conpoche luci e tante ombre. Dato certo: ipositivi segnali riscontrati nel terzo trimestrerischiano di essere cancellati dalle dure, maa quanto pare necessarie prescrizioni impostedagli attuali decreti governativi. La letturadei dati: –3,7% degli occupati, +8,2% degliinattivi, evidenzia la crescente quota dipopolazione che, scoraggiata, decide di usciredal mercato del lavoro. E le previsionioccupazionali per la seconda parte del 2020indicano per il Lazio attese peggiori rispettoalla media nazionale. Secondo i datidell’indagine Excelsior, il 22,4% delleimprese della regione ridurrà il numero dilavoratori contro il 20,5% dell’Italia.Risultano più colpite le aziende con meno di50 dipendenti e quelle operanti nei settoridel turismo, della carta e stampa e deitrasporti, logistica e magazzinaggio.Ovviamente sui dati del Lazio incide moltola situazione di Roma, che da solarappresenta oltre il 60% dell’economialocale. Ma è pur vero che mentre l’economiaromana è caratterizzata per l’80% daservizi, turismo e commercio, il resto dellaregione vede in prima fila industria eagricoltura. Fermo restando che per cogliereil senso della sfida che ci attende si auspicaun rinnovato spirito di collaborazione tratutti gli attori istituzionali, al fine di remaretutti nella stessa direzione: Governo eParlamento, regione Lazio e Roma capitale.Quali le filiere strategiche su cui investireper affrontare la crisi? Si possono indicarequelle più rilevanti sul territorio:farmaceutica; biotecnologie, biomedicale,chimica; automotive; aerospazio; agricolturae agroindustria; filiera della sicurezzasanitaria; industria della cultura e dellospettacolo; bioeconomia ed economiacircolare; industria del turismo. Interventiefficaci di breve e medio periodo a sostegnodell’economia regionale, dell’impresa e dellavoro sono sicuramente un pianostraordinario per l’edilizia pubblica e lamanutenzione del territorio e lavalorizzazione delle aree interne. Entrambepossono costituire un nuovo volano disviluppo.

* direttore Commissione regionale per la pastorale sociale e il lavoro

Q

Coordinamento: cooperativa Il Mosaicovia Anfiteatro Romano, 1800041 Albano Laziale (Rm)tel. 06.932684024e-mail: [email protected]

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DIFFUSIONE COPIE NELLE PARROCCHIE: PROGETTO PORTAPAROLAe-mail: [email protected] SERVIZIO ABBONAMENTI NUMERO VERDE 800820084

Domenica, 8 novembre 2020 generazione giovani

ommaso Proietti, ragazzo nato a Salerno e suc-cessivamente trasferitosi nella città di Roma, a so-

li ventisette anni ha realizzato il suo più grande so-gno, ossia quello di aprire una trattoria ispirata aiprodotti tipici del territorio. Il locale offre carni loca-li, vini biologici, legumi particolari, formaggi e ver-dure di montagna, tutto seguendo la stagionalità, ga-rantendo così la freschezza del prodotto. Ciò com-porta un cambiamento frequente del menù propo-sto ma, allo stesso tempo, certifica la qualità dei pro-dotti. Tommaso mira a due tipologie di rete: una so-ciale, attraverso l’organizzazione di tavoli dove si tro-vano sedute, a gustare le prelibatezze della trattoria,persone che non necessariamente si conoscono, conl’obiettivo di socializzare, organizzando, talvolta, se-rate a tema; una rete economica cercando di acqui-stare prodotti provenienti dalle aziende agricole di zo-na, così da far emergere le realtà locali e di rafforza-re l’economia locale. Purtroppo, causa Covid–19, latrattoria ha modificato le modalità di accoglienza eintrattenimento degli ospiti, con la speranza che pre-sto possa tornare tutto alla “normalità” e si possanoorganizzare di nuovo le serate a tema in grado di riu-nire un numero congruo di persone.

Miriam Zerbinati, presidente Acli Terra Lazio

T

Idee chiare e creativitàfanno vivere i sogni

Agricoltura sociale:un bando per aiutarela crescita sostenibilea pagina 2

Supplemento di

Il 44% delle aziende si aspettava una ripresa dei contagi, ma il 37% non pensava così intensa

Covid-19.La lunga battaglia contro il virus

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Confagricoltura, Reale Mutua,L’Età della Saggezza onluscon Rete Fattorie Socialie Università di Tor Vergata

collaborano per la 5ª edizionedel concorso che ha l’obiettivodi promuovere uno sviluppoattento ad ambiente e persone

l lungo periodo di pandemia ci staportando, inevitabilmente, a

rimodulare il rapporto con noi stessi egli altri. Come vivere da “cristiani”durante l’emergenza? Ne abbiamoparlato con don Jourdan Pinheiro,incaricato dalla conferenza episcopaledel Lazio per la Catechesi. L’intervista èsul canale YouTube di Lazio Sette.Come tenere viva la catechesi? La pandemia ha fatto emergere alcunecriticità nel nostro modo di generare lafede. Dobbiamo accoglierle, consapevoliche questo tempo non è una parentesi,nulla ritornerà come prima, perché lastoria ci insegna a camminare in avanti.Siamo chiamati ad esercitare undiscernimento personale e comunitario,che parte dall’ascolto delle realtà locali,delle famiglie, di bambini e ragazzi.L’importante è che nessuno si sentaanonimo o escluso. Altri modi per promuoverla?

I L’importante è che cresca laconsapevolezza che non c’è un modounivoco di fare catechesi perché è unaccompagnamento delle persone insituazione. Spesso tendiamo aidentificare la catechesi con i percorsi diiniziazione cristiana per bambini eragazzi. Ma ci sono anche percorsi pergiovani e adulti. L’importante èesercitare quella sensibilità di prendersicura dell’altro. Questo tempo ci rieducaad accompagnare le persone concreatività, ad aiutare il cristiano acompiere il cammino di iniziazione maanche a maturare nella fede. I social possono servire? Una grande sfida per le nostrecomunità è come utilizzare e proporrel’utilizzo dei social. Non possono essereutilizzati come surrogatidell’impossibilità di fare incontri inpresenza, ma sono un segno importantedel cambiamento d’epoca in cui noi

viviamo. Dobbiamo imparare adinteragire con umiltà, attraverso unutilizzo sereno, razionale e condivisoche non sostituirà mai l’incontropersonale tra i credenti. Quali le novità del Direttorio? Il nuovo direttorio ha valorizzato sia ilprimo annuncio, sia la proposta di unacatechesi kerigmatica, che ci aiuta apercepire la centralità di una parola checi viene donata da un dio prossimo, checi accompagna nelle fatiche della vita.Siamo chiamati, inoltre, a impostarel’iniziazione cristiana a partire dalcatecumenato. Questo è moltoimportante per superare l’idea diun’iniziazione che si riduce alla solacatechesi, all’incontro tematico. Ildirettorio ci spinge ad essere attenti aicontesti in cui siamo chiamati adevangelizzare e ad educare alla fedenella fede.

Anna Moccia

La catechesi affronta la pandemia

Gioelli che raccontano la bellezza degli Aurunciisa Tibaldi Grassi è una stilistaromana che ha deciso di tornarenella terra della sua famiglia: la zona

degli Aurunci. A Santi Cosma eDamiano, dove il Garigliano divide ilLazio dalla Campania, ha ritrovato lepromesse dell’infanzia, quando è rimastaattratta da mani nodose intente aintrecciare i cesti con la stramma, unagraminacea locale. È stato un attimo. Lanatura, il suono del dialetto, il cibo, gliabiti, le tradizioni sono rimasti impressein quel fotogramma. Lo ha conservatocon cura mentre da adulta ha lavoratonella moda. Ha curato collezioni inambito internazionale, ha realizzato icostumi per spettacoli e trasmissionitelevisive e offerto consulenze ad altrolivello. Ma, il tesoro scoperto da piccolaha prevalso, le ha chiesto di offirle la suacreatività. E lei si è affidata a quell’erba

spontanea, sicura che evocasse negli altrile stesse impressioni avute da bambina.Due anni fa fonda “Terra mia”, associataallo Spazio attivo di Latina di LazioInnova. Una bottega moderna e anticadove l’amore di Lisa per il patrimonioculturale ausonio prende la forma dioggetti unici ed esclusivi realizzati incollaborazione con maestri artigiani emaestranze locali. Le foglie di strammavengono incastonate in orecchini, anelli,bracciali dal design essenziale: corniciraffinate che accolgono uno scorcio dinatura. I gioielli tradiscono l’esteticapermeata dalla consapevolezza etica che«dai diamanti non nasce niente dalletame nascono i fiori». La ricchezza è laterra, la sua storia e tutto quantocustodisce, di conseguenzal’ecosostenibilità diventa un puntochiave dell’operazione culturale condotta

dalla creativa. Accanto all’alta bigiotteria,accompagnata dallo slogan“#AmolamiaTerra”, l’atelier sancosmeserealizza accessori di moda come i foulardin seta con stampe personalizzate ispirateal territorio aurunco. Destinate a unaclientela nazionale e internazionale, lecreazioni di Terra mia sono disponibiliattraverso due canali: e–commerce evendita diretta. Una scelta che rispondeall’esigenza di integrare innovazione etradizione, soprattutto per il fatto che unnuovo brand necessita l’esperienza tattiledei prodotti per saggiarne la qualità.«Come azienda giovane – spiega Lisa aLazio Sette – la naturale versatilità ci ètornata utile per affrontare la prima fasedi lockdown. Abbiamo aderito alprogetto nazionale#lafilieramodaperlitalia di CNAFedermoda e Unindustria, riconvertendo

l’attività in produzione di mascherinefiltranti riutilizzabili ad uso dellacollettività». Il tempo dell’emergenzasanitaria si è però presentato comeoccasione per affinare le strategie e leazioni per i progetti 2021:internazionalizzazione, sviluppo dellalinea “Privernum Collection” ispirata alpatrimonio dei Musei di Priverno cheaffiancherà Terra Mia. Le difficoltà nonmancano racconta la stilista: «Ma, noi,che abbiamo lanciato il nostro e–commerce l’8 marzo 2020, fatidicoprimo giorno di lockdown in tutta Italia,siamo donne tenaci… tenaci come lastramma, prezioso tesoro per unartigianato di lusso made in Italy». Perscoprire le bellezze cesellate dalle manidi Lisa c’èhttps://lisatibalditerramia.com.(96. segue)

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Dalla terra il riscattoil bando.«Coltiviamo agricoltura sociale»,votazioni online aperte fino al 26 novembreDI SIMONE CIAMPANELLA

entrato nel vivo il bando“Coltiviamo agricolturasociale”, presentato a luglio

su queste pagine. Da fine ottobre efino al 26 novembre, sono apertele votazioni on line per scegliere iprogetti più innovativi tra i 45 chehanno aderito al contest. Ilconcorso, aperto a tutte le realtàlocali, è giunto alla quintaedizione ed è organizzato daConfagricoltura e Onlus Senior –L’Età della Saggezza, RealeFoundation (Reale Mutua), incollaborazione con Rete FattorieSociali e Università di Roma TorVergata. I promotoriconfermano anchequest’anno l’impegnoverso un modernomodello di agricoltura,attento agli aspettieconomici e produttivi,ma anche quellisalutistici, ambientali,energetici, sostenibili esociali. Con la lorocollaborazione gliideatori del bandomettono insiemecompetenze economicheorganizzative e formative perdiffondere i valori dell’agricolturasociale e accompagnare losviluppo di attivitàimprenditoriali in grado diconiugare sostenibilità einnovazione. «Non è più unanicchia, ma un comparto che dàlavoro a 35mila addetti, nelle oltre3mila aziende, con un fatturatoche sfiora i 250 milioni di euro eun trend in crescita costante»,spiega Massimiliano Giansanti,presidente di Confagricoltura, aLazio Sette. Nata principalmenteper rispondere a bisogni socialinegli anni l’agricoltura sociale haconsolidato sempre più la suacapacità produttiva, garantendo ilsostegno alle fasce più deboli.Giovani in condizione di disagiosociale, anziani, disabili,immigrati, persone con disabilità.Il panorama dell’agricoltura

Èsociale tende la mano aogni forma di fragilità.L’obiettivo del concorsoconsiste nel valorizzarele realtà migliori,puntando i riflettorisulle buone praticheperché diventinopatrimonio comune delsettore. La scelta delprocesso partecipativodella votazione onlinefavorisce un altroaspetto, la conoscenzadell’agricoltura socialeda parte dei cittadini. Inpalio ci sono tre premidel valore di 40mila

euro ciascuno. Ma, gliorganizzatori sannobene che svilupposignifica formazione.Oltre alle assegnazioniin denaro sarannoattivate tre borse distudio per partecipare al“Master di AgricolturaSociale” pressol’Università di TorVergata. Ma comefunziona la votazione?Gli utenti troveranno i progettiinseriti, in ordine alfabetico ecorredati da una presentazione, suwww.coltiviamoagricolturasociale.it. Per indicare la propostapreferita ci si dovrà registrare sullapiattaforma. Basta cliccare su“iscriviti” nella pagina iniziale,compilare la scheda e inviare.Arriverà poi un link di verifica cheriporterà sulla home page.Confermando mail e password

nella sezione “accedi” si potràesprimere la propria preferenza.Le prime trenta proposte cheavranno ottenuto il maggiorgradimento passeranno al vagliodi una commissione di esperti perla selezione definitiva. I progettivincitori saranno comunicatientro dicembre e dovranno essererealizzati entro la fine di ottobredel 2021. «Con l’agricoltura

sociale – conclude Giansanti – ilnostro settore offre nuoveopportunità, permettendo allepersone fragili di essere deisoggetti inseriti in un contestoproduttivo a tutti glieffetti. Questa formula è statacapace di realizzare un nuovo,concreto strumento in grado diridisegnare un modello di welfaresostenibile ed efficace».

Il presidente Giansanti:«Il nostro settore offreai più fragili l’opportunità di essere formati e inseritiin un contesto produttivocon un modello di welfaresostenibile ed efficace»

n minuto di silenzio per le 19 vitti-me del massacro dello scorso 30 ot-

tobre, compiuto da ribelli a Butembo nel-la Repubblica Democratica del Congo. Co-sì è iniziato il primo degli incontri men-sili via Zoom con padre Giulio Albanese.“Apriamo il libro della missione”, questoil titolo degli appuntamenti serali chevorrebbero una volta al mese offrire l’op-portunità di una lettura attenta ed ap-profondita della realtà in cui siamo chia-mati a vivere, così da collocare i “nostri”eventi in un orizzonte che ci permetta diriconoscerli meglio. L’iniziativa pensata e coordinata dai di-versi direttori dei Centri missionari dellediocesi del Lazio è aperta a tutti coloroche sentono nel cuore il desiderio ed ildovere di custodire la mondialità e la Mis-sio ad gentes come orizzonte necessarioal cammino personale e comunitario. Ec-co perché il minuto di silenzio per l’at-tentato in Africa non vuole sovrapporsi al-l’attenzione per le vittime di Nizza e diVienna, bensì permetterci di collocarleall’interno di un quadro più grande, nel-la realtà globale tanto proclamata ma as-

sai poco vissuta. In un tempo in cui ab-bondano le App per cambiare gli sfondidelle foto così da presentarle a nostro pia-cimento, il compito della Missio ad gen-tes è quello di farci ritrovare l’unico veroorizzonte di ogni lettura ecclesiale che èquello che tende fino ai confini della ter-ra: non ci possono essere altri orizzontinel nostro sguardo. Il primo incontro ha visto la partecipa-zione dei direttori dei centri missionaridiocesani, ma anche di membri di diver-se realtà del Segretariato unitario di ani-mazione missionaria. Positiva anche lapresenza di laici impegnati in diverse é-quipe Missio. Lunedì 30 novembre dalle21:00 su Zoom ci ritroveremo anche colgiornalista Gianni Valente. Se oggi il ri-schio è quello di richiuderci ed appiattircisu noi stessi, il desiderio di “Apriamo il li-bro della Missione” è quello di aprirci adun orizzonte più ampio in cui respirarequella fraternità universale di cui la Chie-sa è chiamata ad essere l’inizio ed il ger-me qui in terra. Info: missiolazio.it.

Mariano Salpinone, incaricato di Missio Lazio

U

Per aprire il nostro orizzontea ciò che accade nel mondo

n ciclo di otto webinar formativi dedicati ai makers, alle imprese e agliaspiranti imprenditori, per sviluppare competenze tecnologiche in am-

bito Impresa 4.0. È quello che propone la Camera di Commercio di Roma, conil “Punto impresa digitale”, attraverso il progetto Maker Faire Academy, rea-lizzato da Maker Faire Rome – The European Edition e Lazio Innova. I corsi so-no iniziati il 3 novembre e proseguiranno esclusivamente in modalità online,sulla piattaforma Cisco Webex, fino al prossimo 27 novembre. Tra i prossimi appuntamenti: “Processi e tecnologie per una manifattura 4.0nel settore tessile e moda”, per apprendere le tecniche della fabbricazione di-gitale applicata alla realizzazione di manufatti tessili in ottica Industry 4.0; “Tec-nologie per l’economia del mare”; “Bioedilizia e nuovi materiali sostenibili”,sulle modalità per integrare soluzioni naturali, poco inquinanti, all’interno delprocesso di costruzione edile; “Stampa 3D della ceramica”, sulla creazione dioggetti in ceramica attraverso l’utilizzo della stampa 3D; “Virtual Tour e QRCode per il turismo e la cultura digitale”, sulle applicazioni software nel set-tore del turismo e della valorizzazione del patrimonio artistico. Per parteci-pare è necessaria la registrazione online sul sito di makerfairerome.eu.

U

realtà sul territorio dei Ca-stelli romani la Rete inclu-

siva delle associazioni che si oc-cupano di autismo, nata persvolgere attività comuni di for-mazione, sensibilizzazione einformazione, per valorizzare epromuovere quelle già esisten-ti e crearne di nuove. Ne fanno parte la fondazioneGiovanni Campaniello onlus diGenzano, la cooperativaCE.R.CO di Velletri, l’associazio-ne Asd Ciampacavallo ai Castellidi Lanuvio, il Centro arcipelagodi Genzano, l’azienda socialeCasa di Pietro di Lanuvio, il cen-tro Five di Genzano e le asso-ciazioni Un mondo tutto nostrodi Ariccia, Original campus diGenzano, Aps Farereteonlus diAprilia e Impariamo ad Impa-

rare di Velletri. «Le attività chevorremmo portare avanti insie-me – spiegano i promotori – ri-guardano il mondo dello spet-tro autistico per tutte le fascedi età, coinvolgendo famiglie,organizzazioni sociali e cultu-rali del territorio, mondo sco-lastico, enti locali pubblici e pri-vati, organi istituzionali e citta-dini che vorranno mettersi a di-sposizione, proponendo allacollettività iniziative di tipo for-mativo, culturale, sociale, arti-stico, comunicativo e informa-tivo seguendo gli obiettivi e ivalori prefissati». Una prima iniziativa congiuntasarà la realizzazione di una sca-tola di Natale contenente og-getti di ciascuna associazione.

Giovanni Salsano

È

Don Jourdan Pinheiro

Una «Rete» di associazioniche si occupano di autismo

Formazione e industria 4.0

Padre Giulio Albanese

Modella con le creazioni di Lisa Tibaldi Grassi

seminari via web

l’incontro

2 LAZIOLAZIO dalla regioneDomenica, 8 novembre 2020

Oltre l’ostacolo. Storie di startupdi Simone Ciampanella

Con «Terra mia» la stilista Lisa Tibaldi propone oggetti di alta bigiotteria creati con la «stramma» e accessori di moda che raccontano la tradizione

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Page 3: e-mail: speciali@avvenire.it e-mail ......2020/11/08  · e-mail: redazionelazio7@gmail.com Avvenire - Redazione pagine diocesane piazza Carbonari, 3 - 20125 Milano tel. 02.67801 -

Iniziati i «Giovedì salesiani» all’università AuxiliumDI SIMONE CIAMPANELLA

l rigore della ricerca scientifica e al-la cura della formazione la Pontifi-cia facoltà di Scienze dell’educazio-

ne “Auxilium” ha da sempre associatol’approfondimento della spiritualità sale-siana su cui tutta la sua missione educa-tiva si basa. Altro aspetto che caratterizzal’ateneo di Selva Candida è l’attenzione amodulare i contenuti a seconda dei de-stinatari. Studenti, docenti di altre uni-versità, volontari impegnati nella co-munità parrocchiali o nei servizi dioce-sani trovano sempre nelle aule dell’u-niversità il percorso adatto alle loro e-sigenze di crescita nella fede e nella cul-tura della trasmissione del sapere. I «Giovedì salesiani all’Auxilium», inizia-ti giovedì scorso, rientrano nelle attivitàdi alto contenuto accademico pensate co-me laboratori di alto livello. Sono degli

spazi di pensiero per ragionare assiemesul senso dell’accompagnamento dei gio-vani e sulle sfide che gli educatori devo-no affrontare oggi. L’iniziativa è organiz-zata dal Centro Studi sulle Figlie di Ma-ria Ausiliatrice (Fma). Il Centro, istituitopresso l’Auxilium, è collegato al corsobiennale di diploma in spiritualità. Hacome scopo l’approfondimento e la for-mazione nelle comunità educanti, valo-rizzando la condivisione e la conoscenzadella dimensione femminile della spiri-tualità educativa salesiana. L’iniziativa viene proposta in direttastreaming sul canale YouTube del Cen-tro studi, dove rimarrà consultabile u-na volta terminato. Il live e la registra-zione degli interventi consentono diraggiungere un pubblico più vasto di e-ducatori ed educatrici, di comunità e-ducanti e di comunità religiose Fma,trasformando in opportunità formati-

ve le sfide dell’attuale pandemia.Nel primo dei sei appuntamenti suor Pie-ra Ruffinatto ha sviluppato i contenuti su-scitati dal “Global compact on education”,firmato lo scorso 15 ottobre, e dal video-messaggio offerto da papa Francesco in oc-casione dell’evento. «Educare – diceva ilpontefice – è sempre un atto di speranzache invita alla co–partecipazione e allatrasformazione della logica sterile e para-lizzante dell’indifferenza in un’altra logi-ca diversa, che sia in grado di accoglierela nostra comune appartenenza». Pertan-to si chiedeva il Papa: «Se gli spazi edu-cativi si conformano oggi alla logica del-la sostituzione e della ripetizione e sonoincapaci di generare e mostrare nuovi o-rizzonti, in cui l’ospitalità, la solidarietàintergenerazionale e il valore della tra-scendenza fondino una nuova cultura,non staremo mancando all’appunta-mento con questo momento storico?».

Il prossimo incontro è previsto per il 3dicembre con l’intervento di suor Gra-zia Loparco su “Le Fma in tempi diffi-cili: l’‘ora della carità’ a Roma durantel’occupazione nazifascista”. Suor Ruffi-natto tornerà il 7 gennaio per presen-tare lo stile profetico ereditato da donBosco, educatore inclusivo.L’11 febbraio suor Eliane Anschau Petrisi soffermerà sul compito ricevuto dallaVergine che continua ad affidare le gio-vani alle Fma. La religiosa tornerà il 4marzo 2021 per presentare l’esperienzadi Madre Mazzarello e della prima Co-munità di Mornese, sottolineando l’ac-compagnamento e il discernimento sul-le risorse e le fragilità. Nell’ultimo in-contro suor Loparco offrirà una panora-mica sulla prospettiva missionaria dellereligiose in Estremo Oriente.Per informazioni c’è https://www.pfse–auxilium.org.

A

Suor Piera Ruffinatto

Ignazio a La Stortala storia.Nella cattedrale costruita da Tisserantla spiritualità dei gesuiti è nella vita quotidianaDI GIUSEPPE COLACI*

antico borgo agricolo di LaStorta è ormai inglobatonella vasta opera di

urbanizzazione che, dal secondodopoguerra, ha coinvolto tuttal’area di campagna che arrivavafino a Ponte Milvio, interessandobuona parte della riva destra delfiume Tevere. Essa oggi forma lavasta periferia di Roma, ben oltre ilGrande raccordo anulare. Ebbene,nel cuore di tali popolosi quartierivi è un luogo legato alla vita diSant’Ignazio di Loyola: l’anticacappella sulla via Cassia (allora viaFrancigena), dove il fondatore deigesuiti ebbe la famosa visione. Lecronache del tempo ladescrivono, narrandodell’apparizione dellaSantissima Trinità, colFiglio Gesù, recante lacroce, che gli promettevasostegno nell’udienza colPapa che avrebbe avutoarrivando a Roma. Daquesta esperienzamistica il santo si sentìconfermato (e poiapprovato dal Pontefice)nel progetto di dar vita allaCompagnia di Gesù. Era circa laseconda settimana del mese dinovembre dell’anno 1537. Daquella volta il luogo è sempre statofortemente legato alla storia deifigli del prete basco e allaspiritualità ignaziana. Di talecaratterizzazione “gesuitica”dovette tener conto il cardinaleEugéne Tisserant, sia nellacostruzione della nuova cattedraledi Porto–Santa Rufina, quandodecise di riprendere un vecchioprogetto abbandonato dai gesuitiche avevano sognato un santuariodedicato al loro protettore propriosulla collina accanto alla cappelladella Visione. Sia per l’intitolazionedella neo–eretta cattedrale dellaStorta ai Sacri Cuori di Gesù eMaria, devozione da secolipromossa dalla Compagna diGesù. Pertanto, fu normale inserire

’Lquesto tema nel pianoiconografico (in realtàancora abbastanzapovero) all’interno delmedesimo edificio sacro.Ancora oggi, entrandovisi noterà nella cappelladi destra l’absidedecorata con quattordicisanti posti su due schierecon al centro il nucleoportante di tuttol’affresco: SantaMargherita MariaAlacoque inginocchiatadavanti all’apparizione diGesù che le mostra il suoSacratissimo Cuore.Come sappiamo, tali

apparizioni, che questamonaca francese dellavisitazione ebbe nelSeicento a Paray–le–Monial, vicino a Vichy,fecero fiorire laspiritualità del SacroCuore. Un forte impulsoa tale devozione venneproprio per lo zelo dialcuni padri gesuiti,depositari dei raccontidella religiosa. Allora,tornando all’affresco, ènotevole che di tutti questi santiraffigurati, ben otto sianoappartenuti alla Compagnia diGesù, in testa ai quali c’è lafigura possente di Ignazio diLoyola in abiti liturgici.Ed è per lo stesso motivo che taledipinto fu inaugurato dalcardinale Tisserant l’8 novembre1964 in occasione del

pellegrinaggio a La Storta dei circaquaranta vescovi gesuiti presenti aRoma per il Concilio Vaticano II.Ricorreva il 427° anniversariodella visione di sant’Ignazio. Quest’anno, a causa dellapandemia da coronavirus, non èpossibile commemorare tale eventocon il consueto corteo storico e laMessa solenne con le autorità e il

vescovo. Comunque, è opportunofarne memoria col cuore e nellapreghiera, ringraziando Dio che haconcesso ad un suo figlio, poidivenuto tanto illustre, una graziacosì straordinaria. E questo proprionella periferia della Città eterna.

*parrococattedrale Sacri Cuori

di Gesù e Maria

A novembre del 1537nella cappella sulla Cassiala Trinità apparve al santorassicurandolo sull’incontroche avrebbe avuto col Papaper ottenere l’approvazionesulla futura Compagnia

DI DEMETRIO LOGIUDICE

di pochi giorni fa, la ricorrenzadell’anniversario del primo an-no dalla morte di suor Teresa

Ruocco, storica direttrice della scuo-la “Santa Teresa del Bambino Gesù”in Santa Marinella. Presso la parroc-chia del Carmelo l’intera comunitàcara alla religiosa carmelitana si è rac-colta in preghiera, per ritrovare l’af-fetto, il cuore, la grande umanità chela religiosa ha saputo donare a tutti,soprattutto ai più piccoli, i passi deiquali ha guidato amorevolmente peranni tra i banchi di scuola. Dal pigliodeciso, ma confortante e pieno di di-sponibilità fraterna, suor Teresa ha fat-to crescere generazioni di santamari-nellesi, tanti bambini che davanti alsuo stile allegro e travolgente hannotrovato conforto ed educazione.Nonostante la malattia che l’aveva col-pita progredisse velocemente, sino a-gli ultimi giorni di vita suor Teresapartecipò alle funzioni religiose co-me a quelle ludiche e ricreative ani-

mando, anche se stanca, le feste del-la famiglia e le ricorrenze che si fe-steggiavano a scuola. Il ricordo di con-sorelle, alunni, amici, ex bambini delCarmelo è comune. «Aveva sempre ilsorriso, la vitalità, la sua dedizioneper la comunità era contagiosa» rife-riscono le persone che le sono stateaccanto fino alla fine, «ha saputo a-mare i bambini e i colleghi, guidan-doli con amore e con la parola fran-ca e diretta, seguendone passo passoil cammino di inserimento e di ap-partenenza fino a che non avesse-ro dato frutti buoni». La comunitàcarmelitana ricorda le sue capacitàorganizzative, l’entusiasmo e lagioia di coinvolgere le famiglie inun’esperienza di fraternità. Cosìcome instancabile è stata la sua o-pera missionaria: non si rispar-miava di fronte a fatiche e a sacri-fici, ma era sempre pronta ad aiu-tare e a donarsi con gioia. Suor Teresa ha lasciato un ricordo in-delebile ed amorevole, esempio di de-dizione al prossimo.

È

L’affetto per suor Teresanell’annivesario della morte

enerdì scorso, nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Ladispoli, il ve-scovo Reali ha presieduto una Messa di suffragio per Anna Alfani, madre

del diacono Enzo Crialesi, direttore Ufficio Migrantes, morta il 5 novembre al-l’età di 99 anni. Con il presule hanno celebrato il parroco don Gianni Righet-ti, il vicario foraneo di Cerveteri–Ladispoli–Santa Marinella don Salvatore Riz-zo, il vicario generale don Alberto Mazzola e altri sacerdoti.«Esultiamo di gioia nella casa del Signore», così recita il salmo che ci ac-compagna in questa preghiera, ha detto il vescovo nell’omelia. Anna haatteso il momento dell’incontro con Gesù, attraverso la preghiera, viven-do nella Chiesa con la Chiesa. «Tutti siamo operatori di giustizia e pace,grazie al dono della luce dei santi e dei fratelli defunti» ha continuato ilpresule invitando ad essere testimoni di bene. «Dobbiamo ricordare ognigiorno che la nostra patria è nel cielo, l’aspirazione di ogni cristiano è lavita eterna che ci è promessa». Il vescovo ha espresso infine la vicinanzadi tutta la diocesi ad Enzo Crialesi e a tutta la sua famiglia.

Rolando De Cristofaro

VL’addio ad Anna Alfani

DI ROBERO LEONI

l 5 novembre, il vescovo Reali,assieme al Capitolo dei canonici, hacelebrato la Messa in suffragio dei

vescovi e sacerdoti defunti nellacattedrale della Storta. Nel sepolcretoposto all’incrocio tra il transetto e lanavata riposano il cardinale EugenioTisserant, considerato rifondatore epadre della diocesi nei tempi moderni,insieme ai vescovi: Luigi Martinelli,Pietro Villa, Tito Mancini e AndreaPangrazio, primo della serie dei vescoviresidenziali di Porto–Santa Rufina. Undoveroso atto di carità quello di pregarein suffragio delle anime dei defunti, ungesto di profonda gratitudine verso

coloro che – vescovi e sacerdoti – hannodedicato la vita al servizio di questaChiesa, perché potesse crescere in fede,speranza e carità. I sacerdoti, ha detto ilvescovo nell’omelia, sono i primitestimoni dell’indole pastorale delConcilio: «Quella per cui la Chiesa sa dinon esistere per se stessa ma di esistereper portare Dio nel mondo. È quasi“sacramento” dell’unità degli uominicon Dio e degli uomini tra di loro.Attraverso questa umanità che crede elascia agire lo Spirito Santo, dunque, ilmondo viene ricondotto a Dio, viene acomprendere chi è agli occhi di Dio:qual è la sua vocazione, qual è il suodestino». I sacerdoti servono questamissione consapevoli della loro

appartenenza al Signore, alla Chiesa e alRegno. Così come bene espresso daldecreto conciliare “Presbyterorumordinis”, promulgato da Paolo VI il 7novembre di 55 anni fa. «In forza dellapropria chiamata e della propriaordinazione» si legge al numero 3, ipresbiteri «sono in un certo modosegregati in seno al popolo di Dio: manon per rimanere separati da questostesso popolo o da qualsiasi uomo,bensì per consacrarsi interamenteall’opera per la quale li ha assunti ilSignore». Al termine della celebrazioneil vescovo, accompagnato dai canonici,si è recato nei pressi del sepolcro deivescovi per la preghiera di suffragio el’assoluzione.

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I canonici in preghiera con il vescovoomenica prossima ricor-rerà la quarta Giornata

mondiale dei poveri, che ha pertema «Tendi la tua mano al po-vero». Il riferimento al libro delSiracide indica come l’attenzio-ne ai fratelli più deboli risuonicostante nelle Sacre Scritture,segno della centralità del temadella carità nella vita di ogni cre-dente. Gesù stesso più volte ci in-dica la povertà come la via perla beatitudine. Segnaliamo dueiniziative in preparazione allaGiornata. Questo mercoledì al-le 21 su TV2000 verrà propostoil Rosario guidato dal vescovo

Carlo Maria Redaelli, presiden-te di Caritas italiana. Domenicaprossima alle 11 invece sarà ce-lebrata la Messa presso la par-rocchia di Santa Maria degli An-geli all’aeroporto di Fiumicinocon la partecipazione di alcunerealtà del territorio impegna-te nella solidarietà. Negli spa-zi della parrocchia è allestita lacasa per senza dimora che tro-vano riparo nei Terminal. Nel2019 il vescovo Reali accolsequi papa Francesco per unabreve visita prima della par-tenza per Abu Dhabi.Serena Campitiello

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Il vescovo Reali con i canonici

Nella IV Giornata dei poveriuna Messa nell’aeroporto

La processione con sant’Ignazio in una passata edizione della festa (foto Lentini)

Santa Marinella

lutto

OGGIMessa per le vittime della strada nelsantuario di Santa Maria in Celsano alle17. 70ª Giornata del ringraziamento

10 NOVEMBREMemoria di Santa Ninfa, vergine emartire

15 NOVEMBRE4ª Giornata mondiale dei poveri

21 NOVEMBREGiornata delle claustrali

11

PORTO SANTA RUFINA

Pagina a cura dell'UfficioComunicazioni Sociali

via del Cenacolo 5300123 Roma

e-mail: [email protected] www.diocesiportosantarufina.it

Domenica, 8 novembre 2020

L’agenda

Suor Teresa Ruocco

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