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DI SIMONA GIONTA terminata martedì scorso la Borsa Internazionale del Turismo di Milano, vetrina d’eccezione per gli addetti ai lavori e i turisti appassionati. Ricco il pro- gramma degli eventi, degli incontri e delle degustazioni durante i tre giorni fieristici presso lo stand della regio- ne Lazio presente insieme ad Unioncamere Lazio. Tra le novità principali, il nuovo “Visit Lazio”, il portale dedi- cato al turismo regionale, presentato ufficialmente dal- l’assessore Lorenza Bonaccorsi. Questo, caratterizzato da una veste grafica aggiornata, da una più semplice orga- nizzazione delle tematiche e con tante idee di viaggio ed informazioni utili su tutto ciò che succede nel territorio, arricchito da un calendario eventi sem- pre al passo con le novità. Nell’allesti- mento dello stand sono state proposte al pubblico alcune delle principali me- te del turismo locale, si sono svolti gli incontri tra le imprese del settore turi- stico, i buyers e gli esperti del settore provenienti da tutto il mondo e dagli ambiti della filiera. Secondo l’analisi effettuata dall’Istituto Piepoli per Confturismo–Confcom- mercio, il Lazio si colloca al terzo po- sto, accanto alla Lombardia, tra le re- gioni più desiderate dagli italiani, pre- ceduta solo dalla Toscana e dal Trenti- no Alto Adige. Diversi i nuovi filoni su cui il Lazio punta, a partire dal turismo sportivo con gli “Open golf 2019” e la promozione del sistema golfistico regionale in vista dei prossimi appuntamenti internazionali. Si aggiungono la promozione delle bellezze paesaggistiche con “I Bor- ghi marinari”, una panoramica sulle realtà della costa la- ziale e le isole pontine; “I siti e patrimonio Unesco nel Lazio”, tema di grande importanza per la regione che si sta preparando ad ospitare le prossime due edizioni del Wte, il Salone mondiale dei siti Unesco; la presentazio- ne della guida “Giardini, Ville e Castelli del Lazio” con un focus su uno dei più bei giardini d’Europa, quello di Ninfa; le “Strade del Vino del Lazio” e l’enogastronomia tra cui i sapori in tavola del Parco nazionale del Circeo; la “Tuscia Experience”, dodici esperienze tutte da vivere per conoscere il territorio nei suoi aspetti più particola- È ri e meno noti. Ad attirare su tutto l’attenzione degli o- peratori e dei viaggiatori sono stati, però, i Cammini, raccontati in fiera dal documentarista Stefano Ardito, in omaggio al 2019, anno del turismo lento. «Abbiamo re- gistrato molta curiosità su questi itinerari e la loro dif- fusione ed un rinnovato interesse per l’offerta dell’ospi- talità di matrice religiosa. Quello dei cammini è un pro- dotto in evoluzione che attrae il turista classico», rac- conta Fabio Rocchi, presidente dell’associazione “Ospi- talità religiosa italiana” presente alla fiera nel padiglio- ne dedicato al turismo religioso con il portale ospitali- tareligiosa.it, il quale promuove e dà visibilità alle strut- ture religiose sul territorio nazionale che per legge non trovano spazio nei comuni strumenti commerciali di prenotazione online. «Proprio per que- sto spesso monasteri, ostelli, strutture religiose sono poco conosciuti – spiega Rocchi – ma, suscitano più curiosità e sono spesso in una posizione invidia- bile per paesaggio e fascino. Grazie al nostro portale tanti hanno scoperto strutture vicino casa che non conosce- vano». Il portale ha elaborato i dati delle ri- chieste transitate sul sito nel 2017, giun- te a 1.500 strutture, sia laiche che reli- giose, specializzate nell’accoglienza di famiglie e gruppi d’ispirazione cristiana: si tratta di 37mila richieste per oltre 700mila posti letto e più di due milio- ni di pernotti di cui 387.717 nella no- stra regione. «Nel Lazio abbiamo ov- viamente Roma, ma che a mio avviso ormai è piena, molto interessanti sono, invece, le strutture nella zona del viterbese e del reatino con una vocazione turistica non ancora così sfruttata, ma che con i loro cammini, anche di ispirazione religiosa e le loro strutture immerse nel ver- de, per questo filone del turismo più esperienziale, of- frono di più. Un’alternativa molto importante che avrà uno sviluppo significativo», continua il presidente. L’as- sociazione ha confermato anche per il 2019 l’iniziativa dell’ospitalità “misericordiosa” a titolo gratuito. Que- st’anno sarà dedicata alle famiglie con figli minori di 12 anni. Tra mare, montagna, natura e città d’arte sono tan- te le opportunità che diocesi, parrocchie e Caritas po- tranno utilizzare per le persone di cui si prendono cura. Sul Web alla ricerca dei paesi l Lazio è una regione ricca di luoghi da scoprire e visitare. Una serie di siti web aiutano il turista ad orientarsi e scegliere di volta in volta la meta preferita. Si parte da portal.visitlazio.com, che corrisponde all’indirizzo ufficiale del turismo della Regione Lazio. Si presenta con una nuova veste e si può trovare tutto quello che serve sull’argomento: trasporti, informazioni pratiche, suggerimenti, itinerari, eventi, storia e cultura. Si passa per www.lazionascosto.it, nel quale ci sono notizie su sagre e feste medievali, iniziative artistiche e gastronomiche. Non mancano informazioni su itinerari ed escursioni a piedi o a cavallo. Il tutto nel rispetto e nei criteri di un turismo sano ed eco–compatibile. C’è anche una sezione dedicata ai consigli per visitare abbazie, santuari, monasteri ed eremi. Durante la ricerca sul web si trova pure il sito www.fuoriporta.org, progetto attivo dal 2011 nell’ambito delle piccole realtà italiane. Intende promuovere il territorio, i prodotti e la cultura enogastronomica dei borghi. Si arriva, infine a www.ilparcopiubello.it, il portale dei parchi d’Italia. Ne contiene oltre mille. Ogni anno viene indetto un concorso che premia il parco più bello. Il Lazio, dal 2003 al 2018 ha vinto tre edizioni: nel 2006 con Villa D’Este a Tivoli, nel 2011 con Villa Lante a Bagnaia vicino Viterbo e nel 2015 sia con il giardino di Ninfa a Latina e sia con Villa Medici a Roma. (C.Cor.) I Nuove strade e tesori antichi che sono ancora tutti da scoprire ALBANO LA CHIESA È ACCANTO A CHI È NELLA PROVA a pagina 3 ANAGNI NON SOLO PELLEGRINAGGI a pagina 4 CIVITA C. SULL’ESEMPIO DI BEATA CECILIA a pagina 5 CIVITAVECCHIA VICINO A CHI SOFFRE PER ACCOMPAGNARE a pagina 6 FROSINONE L’INVITO FORTE A GETTARE LE RETI a pagina 7 GAETA L’IMPEGNO POLITICO DEI CATTOLICI D’OGGI a pagina LATINA L’IDEA DI LAVORO IN UN PROGETTO a pagina 9 PALESTRINA IN CONTEMPLAZIONE DELLA FRAGILITÀ a pagina 10 PORTO S.RUFINA UNA TESTIMONIANZA CHE È GIOIA DI VITA a pagina 11 SORA UN ITINERARIO PER DISCERNERE a pagina 13 TIVOLI LA GIORNATA DEL MALATO a pagina 14 NELLE DIOCESI RIETI LA PERSONA SEMPRE AL CENTRO a pagina 12 Sono i cammini e gli itinerari a piedi a incuriosire di più gli operatori e i viaggiatori Gli addetti ai lavori prevedono una buona crescita per questo filone esperienziale n uomo che è «invecchiato compiendo il suo lavoro, quasi fino alla fine». Le parole del vescovo di Rieti, Domenico Pompili, nell’omelia del rito funebre, descrivono bene la passione di giornalista che Ottorino Pasquetti – spentosi domenica scorsa al policlinico Gemelli dove era stato ricoverato per un malore che lo aveva colpito poco dopo le festività natalizie – ha dimostrato con un entusiasmo che lo faceva sembrare sempre giovane. Anche su queste colonne di Lazio Sette quasi ogni settimana, la pagina di Rieti portava la sua firma e talvolta anche quella regionale. Un modo per porre il suo piglio di cronista al servizio alla Chiesa che tanto amava e che, in una fede nutrita da ragazzo nell’Ac e poi riscoperta da adulto, con tutta la famiglia, nel Cammino neocatecumenale, ha voluto servire mettendo a disposizione prima della rivista diocesana Frontiera e poi, in questi ultimi anni, dell’inserto di Avvenire, il suo spirito attento a quel che succedeva nella comunità ecclesiale e civile. Ciao, Otto. Ci mancherai. (N.Bon.) U L EDITORIALE L’ USO RESPONSABILE DEL TEMPO LIBERO CAMBIA LE RELAZIONI MARIA TERESA SPIGA * ostruire percorsi di fiducia per realizzare ponti, promuovere una cultura dell’accoglienza nel rispetto delle diversità al fine di far generare buone relazioni tra le persone. Così, si può sintetizzare il significato del valore umano che contiene in sé il turismo sociale che è sinonimo del dono di sé, è momento di grazia e di salvezza, perché l’uso responsabile del tempo libero porta all’offerta di gesti e di iniziative di gratuità nei confronti di chi è più prossimo. Il turismo sociale si fonda sul principio della sostenibilità ambientale ed economica e offre l’occasione di privilegiare i servizi alla persona, di promuovere il rispetto delle diversità culturali dei paesi di accoglienza e di valorizzare il patrimonio di ogni realtà locale. Secondo la Dichiarazione di Montreal del 1996 questa forma di turismo è creatore di società, è fattore di coesione sociale – perché garantisce a tutti l’accesso alla vacanza – lotta contro le disuguaglianze e contro l’esclusione di chi appartiene a una cultura diversa, di chi dispone di mezzi finanziari scarsi, o vive in un area in via di sviluppo. Inoltre, il turismo sociale costituisce un’opportunità di sviluppo economico, perché mette in moto un costante flusso di persone: giovani, famiglie, persone anziane anche con mobilità ridotta. Promuovendo il miglioramento dell’ambiente di vita, data l’attenzione particolare rivolta alla conservazione e alla tutela del territorio e dell’identità delle popolazioni, esso favorisce l’incontro del visitatore con la cultura e con la storia della comunità locale, in uno stile attento al contesto territoriale, evitando così il modello consumistico dell’ “usa e getta”. Il tutto porta a ridurre al minimo gli aspetti negativi degli impatti sociali, culturali e ambientali prodotti dai flussi dei viaggiatori. Secondo una ricerca dell’Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit dell’università di Bologna, «si tratta di una pratica che inserisce la socialità e la fraternità all’interno della dimensione economica. […] Il turismo sociale può essere interpretato come una fonte capace di creare beni relazionali, per i quali l’investimento del fattore tempo è sia fondamentale che qualitativamente rilevante al fine di creare relazionalità». In questa accezione, la vacanza va oltre la dimensione individualistica e diventa spazio/tempo per una nuova modalità di entrare in relazione con altre persone, con la comunità locale e con il territorio più ampio. * sociologa, docente alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» C Coordinamento: cooperativa Il Mosaico via Anfiteatro Romano, 18 00041 Albano Laziale (Rm) tel. 06.932684024 e-mail: [email protected] Avvenire - Redazione pagine diocesane piazza Carbonari, 3 - 20125 Milano tel. 02.67801 - fax 02.6780483 www.avvenire.it e-mail: [email protected] DIFFUSIONE COPIE NELLE PARROCCHIE: PROGETTO PORTAPAROLA e-mail: [email protected] SERVIZIO ABBONAMENTI NUMERO VERDE 800820084 Domenica, 17 febbraio 2019 generazione giovani na delle icone evangeliche che meglio illumina il senso del camminare con i giovani è quella dei discepoli di Emmaus. In questo passo Egli si presenta nella veste del compagno di strada e, utilizzando il to- no della domanda e dell’interessamento amichevole, desidera conoscere le speranze e le fragilità dei due. Tale approccio relazionale diventa, per giovani ed e- ducatori, un modello di vicinanza, di accoglienza in- condizionata e di capacità di porre domande buone che aiutino a scendere nella profondità della propria vita. Tuttavia il sentiero della crescita non è né breve né agevole e spesso si presenta molto tortuoso, perché nel quotidiano i giovani si confrontano con la difficoltà di poter rendere concreti i propri sogni e desideri e di comprendersi in una scansione temporale fatta di pas- sato, presente, futuro che implica una progettualità. Quale potrebbe essere allora il compito degli educa- tori, a partire dai genitori? Aiutare, guidare e sostene- re i ragazzi negli spazi di vita in cui sperimentano la fatica, vivendo la gratuità, il dono di sé agli altri, la par- tecipazione attiva e responsabile per la costruzione della comunità. Lasciarsi coinvolgere in queste espe- rienze per i giovani è fonte di gioia che rafforza l’en- tusiasmo per la vita. Giorgio di Perna, incaricato giovani di Ac Lazio U La gioia dell’incontro Il valore dell’amicizia Forum famiglie Lazio: neopresidente Balsamo illustra il programma a pagina 2 Supplemento di La regione Lazio alla Borsa internazionale del turismo di Milano tra sport, storia e paesaggio Lo stand della regione Lazio alla Bit di Milano Il foglio e le parole ono aperte le iscrizioni per la prima edizione della “South Francigena marathon”, una camminata ludico motoria non competitiva, lungo la via Francigena del Sud, tra Velletri e Roma. Sarà per domenica 28 aprile, a cura dell’Asd Italian walking tour e dell’associazione europea delle Vie Francigene. I partecipanti potranno scegliere tra tre percorsi (di 12, 22 o 42 chilometri), attraverso 8 comuni (Velletri, Nemi, Rocca di Papa, Albano Laziale, Castel Gandolfo, Marino, Ciampino e Roma) e due parchi: quello regionale dei Castelli Romani e quello archeologico dell’Appia Antica. «Dopo la partecipazione alla European Francigena Marathon – dice Paolo Falsini, presidente di Italian walking tour – abbiamo pensato di organizzare un evento simile nel nostro territorio portando all’attenzione di molti la Via Francigena del Sud. Intendiamo offrire ai camminatori un’esperienza che possano ricordare con piacere nel tempo. Il territorio che attraverseranno, infatti, offre bellezze straordinarie dal punto di vista naturalistico e storico, tra borghi, boschi, laghi, strade storiche e monumenti». Info: www.italianwalkingtour.com. (G.Sal.) S Tra borghi e natura O. Pasquetti

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DI SIMONA GIONTA

terminata martedì scorso la Borsa Internazionaledel Turismo di Milano, vetrina d’eccezione per gliaddetti ai lavori e i turisti appassionati. Ricco il pro-

gramma degli eventi, degli incontri e delle degustazionidurante i tre giorni fieristici presso lo stand della regio-ne Lazio presente insieme ad Unioncamere Lazio. Tra lenovità principali, il nuovo “Visit Lazio”, il portale dedi-cato al turismo regionale, presentato ufficialmente dal-l’assessore Lorenza Bonaccorsi. Questo, caratterizzato dauna veste grafica aggiornata, da una più semplice orga-nizzazione delle tematiche e con tante idee di viaggio edinformazioni utili su tutto ciò che succede nel territorio,arricchito da un calendario eventi sem-pre al passo con le novità. Nell’allesti-mento dello stand sono state proposteal pubblico alcune delle principali me-te del turismo locale, si sono svolti gliincontri tra le imprese del settore turi-stico, i buyers e gli esperti del settoreprovenienti da tutto il mondo e dagliambiti della filiera. Secondo l’analisi effettuata dall’IstitutoPiepoli per Confturismo–Confcom-mercio, il Lazio si colloca al terzo po-sto, accanto alla Lombardia, tra le re-gioni più desiderate dagli italiani, pre-ceduta solo dalla Toscana e dal Trenti-no Alto Adige. Diversi i nuovi filoni sucui il Lazio punta, a partire dal turismosportivo con gli “Open golf 2019” e lapromozione del sistema golfistico regionale in vista deiprossimi appuntamenti internazionali. Si aggiungonola promozione delle bellezze paesaggistiche con “I Bor-ghi marinari”, una panoramica sulle realtà della costa la-ziale e le isole pontine; “I siti e patrimonio Unesco nelLazio”, tema di grande importanza per la regione che sista preparando ad ospitare le prossime due edizioni delWte, il Salone mondiale dei siti Unesco; la presentazio-ne della guida “Giardini, Ville e Castelli del Lazio” conun focus su uno dei più bei giardini d’Europa, quello diNinfa; le “Strade del Vino del Lazio” e l’enogastronomiatra cui i sapori in tavola del Parco nazionale del Circeo;la “Tuscia Experience”, dodici esperienze tutte da vivereper conoscere il territorio nei suoi aspetti più particola-

Èri e meno noti. Ad attirare su tutto l’attenzione degli o-peratori e dei viaggiatori sono stati, però, i Cammini,raccontati in fiera dal documentarista Stefano Ardito, inomaggio al 2019, anno del turismo lento. «Abbiamo re-gistrato molta curiosità su questi itinerari e la loro dif-fusione ed un rinnovato interesse per l’offerta dell’ospi-talità di matrice religiosa. Quello dei cammini è un pro-dotto in evoluzione che attrae il turista classico», rac-conta Fabio Rocchi, presidente dell’associazione “Ospi-talità religiosa italiana” presente alla fiera nel padiglio-ne dedicato al turismo religioso con il portale ospitali-tareligiosa.it, il quale promuove e dà visibilità alle strut-ture religiose sul territorio nazionale che per legge nontrovano spazio nei comuni strumenti commerciali di

prenotazione online. «Proprio per que-sto spesso monasteri, ostelli, strutturereligiose sono poco conosciuti – spiegaRocchi – ma, suscitano più curiosità esono spesso in una posizione invidia-bile per paesaggio e fascino. Grazie alnostro portale tanti hanno scopertostrutture vicino casa che non conosce-vano». Il portale ha elaborato i dati delle ri-chieste transitate sul sito nel 2017, giun-te a 1.500 strutture, sia laiche che reli-giose, specializzate nell’accoglienza difamiglie e gruppi d’ispirazione cristiana:si tratta di 37mila richieste per oltre700mila posti letto e più di due milio-ni di pernotti di cui 387.717 nella no-stra regione. «Nel Lazio abbiamo ov-

viamente Roma, ma che a mio avviso ormai è piena,molto interessanti sono, invece, le strutture nella zonadel viterbese e del reatino con una vocazione turistica nonancora così sfruttata, ma che con i loro cammini, anchedi ispirazione religiosa e le loro strutture immerse nel ver-de, per questo filone del turismo più esperienziale, of-frono di più. Un’alternativa molto importante che avràuno sviluppo significativo», continua il presidente. L’as-sociazione ha confermato anche per il 2019 l’iniziativadell’ospitalità “misericordiosa” a titolo gratuito. Que-st’anno sarà dedicata alle famiglie con figli minori di 12anni. Tra mare, montagna, natura e città d’arte sono tan-te le opportunità che diocesi, parrocchie e Caritas po-tranno utilizzare per le persone di cui si prendono cura.

Sul Web alla ricerca dei paesil Lazio è una regione ricca di luoghi da scoprire e visitare. Una seriedi siti web aiutano il turista ad orientarsi e scegliere di volta in voltala meta preferita. Si parte da portal.visitlazio.com, che corrisponde

all’indirizzo ufficiale del turismo della Regione Lazio. Si presenta conuna nuova veste e si può trovare tutto quello che serve sull’argomento:trasporti, informazioni pratiche, suggerimenti, itinerari, eventi, storia ecultura. Si passa per www.lazionascosto.it, nel quale ci sono notizie susagre e feste medievali, iniziative artistiche e gastronomiche. Nonmancano informazioni su itinerari ed escursioni a piedi o a cavallo. Iltutto nel rispetto e nei criteri di un turismo sano ed eco–compatibile.C’è anche una sezione dedicata ai consigli per visitare abbazie, santuari,monasteri ed eremi. Durante la ricerca sul web si trova pure il sitowww.fuoriporta.org, progetto attivo dal 2011 nell’ambito delle piccolerealtà italiane. Intende promuovere il territorio, i prodotti e la culturaenogastronomica dei borghi. Si arriva, infine a www.ilparcopiubello.it,il portale dei parchi d’Italia. Ne contiene oltre mille. Ogni anno vieneindetto un concorso che premia il parco più bello. Il Lazio, dal 2003 al2018 ha vinto tre edizioni: nel 2006 con Villa D’Este a Tivoli, nel 2011con Villa Lante a Bagnaia vicino Viterbo e nel 2015 sia con il giardinodi Ninfa a Latina e sia con Villa Medici a Roma. (C.Cor.)

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Nuove stradee tesori antichiche sono ancoratutti da scoprire

◆ ALBANOLA CHIESA È ACCANTOA CHI È NELLA PROVA

a pagina 3

◆ ANAGNINON SOLO PELLEGRINAGGI

a pagina 4

◆ CIVITA C.SULL’ESEMPIODI BEATA CECILIA

a pagina 5

◆ CIVITAVECCHIAVICINO A CHI SOFFREPER ACCOMPAGNARE

a pagina 6

◆ FROSINONEL’INVITO FORTE A GETTARE LE RETI

a pagina 7

◆ GAETAL’IMPEGNO POLITICODEI CATTOLICI D’OGGI

a pagina

◆ LATINAL’IDEA DI LAVOROIN UN PROGETTO

a pagina 9

◆ PALESTRINAIN CONTEMPLAZIONEDELLA FRAGILITÀ

a pagina 10

◆ PORTO S.RUFINAUNA TESTIMONIANZACHE È GIOIA DI VITA

a pagina 11

◆ SORAUN ITINERARIOPER DISCERNERE

a pagina 13

◆ TIVOLILA GIORNATADEL MALATO

a pagina 14

NELLE DIOCESI

◆ RIETILA PERSONASEMPRE AL CENTRO

a pagina 12

Sono i camminie gli itinerari a piedia incuriosiredi più gli operatorie i viaggiatoriGli addetti ai lavoriprevedono una buonacrescita per questofilone esperienziale

n uomo che è «invecchiatocompiendo il suo lavoro,quasi fino alla fine». Le parole

del vescovo di Rieti, DomenicoPompili, nell’omelia del rito funebre,descrivono bene la passione digiornalista che Ottorino Pasquetti –spentosi domenica scorsa alpoliclinico Gemelli dove era statoricoverato per un malore che lo avevacolpito poco dopo le festività natalizie – hadimostrato con un entusiasmo che lo faceva sembraresempre giovane. Anche su queste colonne di LazioSette quasi ogni settimana, la pagina di Rieti portavala sua firma e talvolta anche quella regionale. Unmodo per porre il suo piglio di cronista al servizioalla Chiesa che tanto amava e che, in una fede nutritada ragazzo nell’Ac e poi riscoperta da adulto, con tuttala famiglia, nel Cammino neocatecumenale, havoluto servire mettendo a disposizione prima dellarivista diocesana Frontiera e poi, in questi ultimi anni,dell’inserto di Avvenire, il suo spirito attento a quelche succedeva nella comunità ecclesiale e civile. Ciao,Otto. Ci mancherai. (N.Bon.)

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L ’ E D I T O R I A L E

L’USO RESPONSABILEDEL TEMPO LIBERO

CAMBIA LE RELAZIONI

MARIA TERESA SPIGA *

ostruire percorsi di fiducia perrealizzare ponti, promuovere unacultura dell’accoglienza nel rispetto

delle diversità al fine di far generare buonerelazioni tra le persone. Così, si puòsintetizzare il significato del valore umanoche contiene in sé il turismo sociale che èsinonimo del dono di sé, è momento digrazia e di salvezza, perché l’usoresponsabile del tempo libero portaall’offerta di gesti e di iniziative di gratuitànei confronti di chi è più prossimo. Ilturismo sociale si fonda sul principio dellasostenibilità ambientale ed economica eoffre l’occasione di privilegiare i servizi allapersona, di promuovere il rispetto dellediversità culturali dei paesi di accoglienza edi valorizzare il patrimonio di ogni realtàlocale. Secondo la Dichiarazione diMontreal del 1996 questa forma di turismoè creatore di società, è fattore di coesionesociale – perché garantisce a tutti l’accessoalla vacanza – lotta contro ledisuguaglianze e contro l’esclusione di chiappartiene a una cultura diversa, di chidispone di mezzi finanziari scarsi, o vive inun area in via di sviluppo. Inoltre, ilturismo sociale costituisce un’opportunità disviluppo economico, perché mette in motoun costante flusso di persone: giovani,famiglie, persone anziane anche conmobilità ridotta. Promuovendo ilmiglioramento dell’ambiente di vita, datal’attenzione particolare rivolta allaconservazione e alla tutela del territorio edell’identità delle popolazioni, esso favoriscel’incontro del visitatore con la cultura e conla storia della comunità locale, in uno stileattento al contesto territoriale, evitando cosìil modello consumistico dell’ “usa e getta”. Iltutto porta a ridurre al minimo gli aspettinegativi degli impatti sociali, culturali eambientali prodotti dai flussi deiviaggiatori. Secondo una ricercadell’Associazione Italiana per la Promozionedella Cultura della Cooperazione e del NonProfit dell’università di Bologna, «si trattadi una pratica che inserisce la socialità e lafraternità all’interno della dimensioneeconomica. […] Il turismo sociale puòessere interpretato come una fonte capace dicreare beni relazionali, per i qualil’investimento del fattore tempo è siafondamentale che qualitativamenterilevante al fine di creare relazionalità». Inquesta accezione, la vacanza va oltre ladimensione individualistica e diventaspazio/tempo per una nuova modalità dientrare in relazione con altre persone, con lacomunità locale e con il territorio piùampio.

* sociologa, docente alla Pontificia Facoltàdi Scienze dell’Educazione «Auxilium»

C

Coordinamento: cooperativa Il Mosaicovia Anfiteatro Romano, 1800041 Albano Laziale (Rm)tel. 06.932684024e-mail: [email protected]

Avvenire - Redazione pagine diocesanepiazza Carbonari, 3 - 20125 Milanotel. 02.67801 - fax 02.6780483www.avvenire.it e-mail: [email protected]

DIFFUSIONE COPIE NELLE PARROCCHIE: PROGETTO PORTAPAROLAe-mail: [email protected] SERVIZIO ABBONAMENTI NUMERO VERDE 800820084

Domenica, 17 febbraio 2019 generazione giovani

na delle icone evangeliche che meglio illuminail senso del camminare con i giovani è quella dei

discepoli di Emmaus. In questo passo Egli si presentanella veste del compagno di strada e, utilizzando il to-no della domanda e dell’interessamento amichevole,desidera conoscere le speranze e le fragilità dei due.Tale approccio relazionale diventa, per giovani ed e-ducatori, un modello di vicinanza, di accoglienza in-condizionata e di capacità di porre domande buoneche aiutino a scendere nella profondità della propriavita. Tuttavia il sentiero della crescita non è né brevené agevole e spesso si presenta molto tortuoso, perchénel quotidiano i giovani si confrontano con la difficoltàdi poter rendere concreti i propri sogni e desideri e dicomprendersi in una scansione temporale fatta di pas-sato, presente, futuro che implica una progettualità.Quale potrebbe essere allora il compito degli educa-tori, a partire dai genitori? Aiutare, guidare e sostene-re i ragazzi negli spazi di vita in cui sperimentano lafatica, vivendo la gratuità, il dono di sé agli altri, la par-tecipazione attiva e responsabile per la costruzionedella comunità. Lasciarsi coinvolgere in queste espe-rienze per i giovani è fonte di gioia che rafforza l’en-tusiasmo per la vita.Giorgio di Perna, incaricato giovani di Ac Lazio

U

La gioia dell’incontroIl valore dell’amicizia

Forum famiglie Lazio:neopresidente Balsamoillustra il programmaa pagina 2

Supplemento di

La regione Lazio alla Borsa internazionale del turismo di Milano tra sport, storia e paesaggio

Lo stand della regione Lazio alla Bit di Milano

Il foglio e le paroleono aperte le iscrizioni per la prima edizionedella “South Francigena marathon”, unacamminata ludico motoria non competitiva,

lungo la via Francigena del Sud, tra Velletri eRoma. Sarà per domenica 28 aprile, a cura dell’AsdItalian walking tour e dell’associazione europeadelle Vie Francigene. I partecipanti potrannoscegliere tra tre percorsi (di 12, 22 o 42chilometri), attraverso 8 comuni (Velletri, Nemi,Rocca di Papa, Albano Laziale, Castel Gandolfo,Marino, Ciampino e Roma) e due parchi: quelloregionale dei Castelli Romani e quelloarcheologico dell’Appia Antica. «Dopo lapartecipazione alla European Francigena Marathon– dice Paolo Falsini, presidente di Italian walkingtour – abbiamo pensato di organizzare un eventosimile nel nostro territorio portando all’attenzionedi molti la Via Francigena del Sud. Intendiamooffrire ai camminatori un’esperienza che possanoricordare con piacere nel tempo. Il territorio cheattraverseranno, infatti, offre bellezze straordinariedal punto di vista naturalistico e storico, tra borghi,boschi, laghi, strade storiche e monumenti». Info:www.italianwalkingtour.com. (G.Sal.)

STra borghi e natura

O. Pasquetti

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Un premio alla solidarietà hi partecipa fa vincere gli altri». Questo lo slo-gan di “TuttixTutti”, il concorso nazionale per

le parrocchie, promosso dalla Conferenza episcopa-le italiana, che premia i migliori progetti di utilitàsociale. Per partecipare al concorso, arrivato alla no-na edizione, le parrocchie devono creare un gruppodi lavoro, ideare un progetto di solidarietà e orga-nizzare un incontro formativo per promuovere il so-stegno economico alla Chiesa. Dieci i premi, tra mille e 15mila euro, destinati ai pro-getti di solidarietà considerati più meritevoli dallagiuria composta dai membri del Sovvenire, il Servi-zio per la promozione del sostegno economico allaChiesa cattolica. Contributi attraverso cui le parroc-chie possono aiutare concretamente i bisognosi. «Il nostro concorso ha contribuito, in otto anni di sto-ria – afferma Matteo Calabresi, responsabile del Ser-vizio Promozione della Cei – alla realizzazione dimoltissime proposte che offrono risposte concrete aibisogni delle famiglie, dei giovani e degli anziani.Penso in particolare ad alcune parrocchie in conte-sti sociali a rischio o caratterizzati da povertà e di-soccupazione anche giovanile». «Nel corso degli an-ni abbiamo registrato una crescente partecipazione– continua Calabresi – raggiungendo, nel 2018, ben567 iscritti con migliaia di persone coinvolte e cen-tinaia di candidature presentate. Siamo rimasti col-piti dalla capacità e dall’attenzione delle parrocchieche hanno aderito al bando presentando progetti asostegno delle più svariate situazioni di disagio e fa-tica emergenti dal territorio. I vincitori hanno potu-to avviare iniziative utili a tutta la comunità». Come la parrocchia di Santa Maria della Fiducia diRoma, premiata l’anno scorso grazie alla Casa dellamisericordia, struttura rivolta a persone senza fissadimora e a famiglie in situazione di disagio. O come

quella del Sacro Cuore di Gesù,di Grottaferrata, che ha potutoavviare un modello innovativodi oratorio, al passo con i tempie con le nuove tecnologie. Cuore del concorso, oltre alla so-lidarietà, è la formazione. Leparrocchie che organizzerannoi migliori incontri formativi sa-ranno infatti premiate con con-tributi tra i 500 e 1.500 euro. Te-ma degli incontri, da organiz-zare in diocesi, in parrocchia odurante manifestazioni, è lapromozione del sostegno eco-

nomico della Chiesa in Italia (valori del Sovvenire,l’8xmille, le offerte per il sostentamento dei sacer-doti). «L’obiettivo è spiegare alle comunità come fun-ziona il sistema di sostegno economico alla Chiesa,tema sul quale c’è ancora poca conoscenza, – spie-ga Calabresi – per promuoverne i valori fondamen-tali come la trasparenza, la corresponsabilità, la co-munione, la solidarietà. Gli incontri rappresentanoun’ulteriore opportunità per le parrocchie che si so-no impegnate a formare i propri fedeli di ricevereun utile contributo per le attività svolte». Le parrocchie possono iscriversi al concorso online,sul sito www.tuttixtutti.it. Queste resteranno apertefino al 31 maggio 2019, mentre la proclamazione deivincitori avverrà il 30 giugno con una pubblicazionesullo stesso sito.

Monia Nicoletti

Nuovi Orizzonti e Agenzia giovani per l’inclusione:insieme con un nuovo progetto d’inserimento sociale

arte da Cittadella Cielo diFrosinone, cuore della comunitàNuovi Orizzonti, il progetto “Youth

Inclusion”, approvato nel dicembrescorso – e ora in rampa di lancio –dall’Agenzia nazionale per i giovani che asua volta lo finanzia attraverso il “Corpoeuropeo di solidarietà”, ossia i fondimessi a disposizione dall’Unioneeuropea. Si tratta di 10 milioni di europer il 2019, con il 90% di questa sommadestinata a progetti di solidarietà evolontariato. L’iniziativa ha l’obiettivo disupportare le famiglie in situazione didifficoltà economica e a rischioemarginazione sociale residenti aFrosinone, tramite l’utilizzo di giovanivolontari, provenienti da una condizionedi ex dipendenza o comunque diemarginazione, così da farli continuarelungo un percorso di crescita personale edi cittadinanza attiva, ispirato dai valori

di solidarietà e sostegno reciproco. Le famiglie coinvolte riceveranno quindiun supporto quotidiano e concreto, siaper combattere le difficoltà economichesia per la gestione dell’educazione el’istruzione dei figli. I più giovani traquesti ultimi saranno sostenuti inpercorsi di inclusione sociale,permettendogli una crescita piùequilibrata e serena. Dopo le attività informative rispetto alcontesto locale ed alle attività svoltepresso la comunità che li ospita, ovverola grande struttura di Cittadella Cielo, ivolontari riceveranno una formazionespecifica su come approcciarsi einteragire con i bambini (da 0 a 6 anni)e con i ragazzi (dai 7 ai 15 anni)provenienti per l’appunto da famiglie insituazione di disagio economico esociale. Il programma delle attività cheverranno poi messe in pratica va dalle

visite di assistenza alle famiglie chevivono nei quartieri disagiati della cittàper offrire loro ascolto, sostegno morale,aiuti alimentari fino alle attività di giocoed ai laboratori artigianali semprepresso “Cittadella Cielo”; questecomprendono anche supporto eaccompagnamento dei bambini/giovanidai 7 ai 15 anni per frequentare lelezioni di Judo offerte gratuitamenteall’interno della struttura di NuoviOrizzonti. Ma, anche ripetizioniscolastiche; raccolta e creazione deipacchi alimentari o di vestiario dadistribuire alle famiglie bisognose;diffusione delle informazioni sulleattività di progetto e sulle opportunità dimobilità e formazione offertedall’Unione Europea tramite i canaliSocial. L’impegno previsto sarà per ognivolontario di 35 ore settimanali.

Igor Traboni

P

Nelle fragilità dei legami,c’è bisogno dell’ascolto

Passaggio di consegne tra Emma Ciccarelli (a sinistra) e Alessandra Balsamo (Foto Romano Siciliani)

DI IGOR TRABONI

lessandra Balsamo, 41 anni,napoletana, ma romana diadozione, sposata e madre di due

figli di 10 e 6 anni, è la nuova presidentedel Forum delle associazioni familiaridel Lazio, eletta al termine dell’ottavocongresso. Lazio Sette l’ha intervistataper fare il punto sul compito chel’attende nei prossimi anni.Quali sono le iniziative che il Forumha già attivato per sostenere lafamiglia e quali ambiti in particolareintende toccare?In continuità con la presidenza diEmma Ciccarelli, l’intenzione è quelladi focalizzare le principali debolezzedella famiglia oggi, ovvero isolamento,povertà educativa e criticità lavorative.Le famiglie si sentono sole, ma hannoinvece bisogno di spazi di condivisione,di confronto, di mutuo aiuto. Anche lapovertà educativa si riallaccia a quantodetto finora, perché viene avvertita ladifficoltà derivante dalla mancanza diazioni integrate tra gli attori che ruotanointorno alla famiglia, e quindi pensoalla scuola, alle associazioni, alleparrocchie, al mondo dello sport. Lastrategia è quella di un interventointegrato e per questo, come Forum,vogliamo aprire dei “tavoli diconfronto” con tutte le parti in causa. Arriviamo al lavoro, l’emergenzaprincipale per tante famiglie. Cosa èpossibile fare?Anche qui riteniamo sianecessario muoversi creando dellebuone alleanze, con il coinvolgimentodel pubblico e del privato. Bisognapensare a strategie realmente utili.Come mamma, ad esempio, mi accorgoche il fattore tempo è imprescindibile,sia da dedicare ai figli sia tempo per sé.Ecco perché pensiamo ad incrementarestrumenti come lo smart–working o ilpart–time. Ma la famosa “tutela della famiglia”,di cui tanto si parla, non è unconcetto per lo più inattuato?A me piace parlare piuttosto divalorizzazione della famiglia, del suoruolo, come interlocutore privilegiato intutti gli ambiti. Con la pienavalorizzazione, la tutela è una ricadutanaturale.

A

Lei ha esperienza nel Terzo settore.Che apporto può arrivare da qui?Nel 2014 ho fondato l’associazione“Punto famiglia San Pancrazio”, aRoma, affiliato alle Acli. Mi sono resaquotidianamente conto che le famigliebisogna incontrarle, accoglierle esoprattutto ascoltarle. Solo così sipossono trovare insieme delle strategieper aiutare anche da un punto di vistaeconomico, ad esempio per usufruiredei vari benefit per il welfare. Intendete proseguire la battaglia perun fisco a misura di famiglia?Certamente, seguendo quelle che sonole indicazioni del Forum nazionale chetanto si batte, ad esempio, percontrastare la denatalità. Ma è chiaro

che qui servono anche strumenti fiscaliche aiutino le famiglie, soprattuttoquelle numerose. Chiesa e famiglia: come va questoconnubio?Io ho una formazione di Pastoralefamiliare e da oltre dieci anni, assieme amio marito, portiamo avanti, nellaparrocchia di san Pancrazio, i corsi dipreparazione al matrimonio, ma ancheitinerari di catechesi per le giovanifamiglie. La sfera religiosa va a braccettocon quella sociale, tenuto conto anchedei tempi che cambiano, con tantecoppie che arrivano a sposarsi dopoanni di convivenza e già con dei figli.Pensi che all’ultimo corso, su 11 coppie,solo una era di classici fidanzati.

Intervista su temi a tutto campo con Alessandra Balsamo, neopresidente del Forum famiglie

Lazio: «Le debolezze che vannoaffrontate sono l’isolamento, la povertà educativa e il lavoro»

San Gaspare del BufaloLa sua vita diventa una graphic novelQuattro libri a fumettiper educare i giovani

Nel messaggio per la Giornata delleComunicazioni sociali papa Francesco haesortato a tornare dalle community allacomunità. Su questa via procede il nuovoprogetto di evangelizzazione deimissionari del Preziosissimo sangue. Sitratta di una graphic novel, “San Gaspare –Le storie” (nella foto la copertina), cheracconta la vita del fondatore. LucaCristantielli, giovane disegnatore diAlbano, ha ideato la trama e dato corpo aipersonaggi. «Questo è il primo di quattrovolumi – ha spiegato Cristantielli –. Credoche un fumetto rispetto ai libri possacoinvolgere di più bambini e ragazzi. Latrama è ispirata agli scritti di san Gasparedel Bufalo. Nel disegnare alcuni personaggiho preso spunto da alcuni missionari delPreziosissimo sangue. Il fumetto così sitrasforma in una caccia al tesoro». L’ordinemissionario punta molto sulla Pastoralegiovanile, con convegni e missioni ad hoc.

«Avevamo già dei fumetti ma risalivano al1985, erano datati – ha sottolineato donGiacomo Manzo –. Educare attraverso lastoria dei santi è una grande tradizionedella Chiesa, che ultimamente si è un po’persa». Informazioni su www.sangaspare.it.

Mirko Giustini

il concorso

Ha lavorato anche con le adozioni,istituto in forte crisi. Qui siamodavvero all’anno zero?Le adozioni, soprattutto internazionali,stanno soffrendo: troppa burocrazia,pratiche lunghe, costi alti. Però è anchevero che ci sono forme diverse, comel’affido. O come l’affiancamentofamiliare. Su quest’ultimo in particolarecercherò di impegnare il Forum. In una battuta finale, qual è lo stato disalute della famiglia–tipo nel Lazio?C’è una inversione di tendenza in corso.Prima tutto era sulle spalle dellemamme, ora invece anche i papà sonomolto presenti. Poi ci sono i nonni, unporto sicuro per tante famiglie, sia dalpunto di vista pratico che economico.

2 LAZIOLAZIO dalla regioneDomenica, 17 febbraio 2019

Da oggi il regalo si può ricevere in tempo reale alla startup Ecsogam di Latina nasceBerryflip, il primo social e–commerce. Progetto sostenuto da

Lazio Innova, società in house della regioneLazio. «Oggi – spiega Michele Di Mauro,responsabile comunicazione della startup –social ed e–commerce viaggiano su stradeseparate. Sui primi si curiosa, sicondividono notizie o altri contenutipassivi. L’unica interazione consentitadiffusamente è il commento. Sui canali e–commerce si acquista da siti e piattaformevetrina, e si riceve a casa propria il bene, indifferita di almeno un paio di giorni. Per icommercianti inoltre, nonostante laprofilazione, fare pubblicità sul web èancora essenzialmente sparare nel mucchio,con percentuali di ritorno effettive piuttostobasse».Berryflip è la soluzione che supera questilimiti. La sua piattaforma permette di

acquistare e ricevere beni e servizi per sé eper altri, in tempo reale, dovunque nelmondo, presso attività fisiche. Gli utentiprivati possono condividere la propriaesperienza di acquisto attraverso gli altrisocial e fare regali. Mentre le attivitàconvenzionate, grazie ad un’altaprofilazione e alla geolocalizzazione,possono lanciare iniziative commerciali aipotenziali clienti più vicini per gusti e perposizione geografica, ottimizzando i costiper le promozioni.Chi riceve il regalo può ritirare il bene o laprestazione (si chiamano Berry) subito, sesi trova all’interno di attività convenzionate(chiamati Berryspot) oppure entro 30giorni, nel caso in cui non si voglia o non sipossa riscuotere il bene all’istante. I membripossono interagire tra loro o con icommercianti. In alternativa, è possibilenavigare attraverso una mappa sulla quale

sono localizzate tutte le attività presenti etutti gli utenti, che, a seconda delleimpostazioni scelte, consentono lavisualizzazione della propria posizione.Dopo sei mesi circa di fase di provaeffettuata su Latina, Berryflip è già in gradodi autosostenersi economicamente e di darelavoro a circa 10 collaboratori stabili. Inqueste settimane sta approdando a Roma ein altre città italiane. Ma, vuole andare oltre,ne è convinto Di Mauro: «Berryflip è unprogetto estremamente ambizioso,scalabile su scala mondiale, dato che trovanell’abbattimento delle distanze una dellesue principali peculiarità. È alla portata delmedio e piccolo commerciante, che ha lapossibilità reale e concreta di fare webmarketing senza neanche aver bisogno delclassico sito web». Oltre a “conoscere” efidelizzare la propria clientela le attivitàcommerciali possono ricavare statistiche

dettagliate sulle campagne e sui flussi,aumentare la propria visibilità grazie ai postdegli utenti, inoltre hanno un canale direttocon il customer care, accessibile sia dasoftware gestionale che da telefono oattraverso una linea dedicata Whatsapp.«In un contesto dove i social in realtà sonomolto autoreferenziali e molto poco“sociali” – spiega Di Mauro –, Berryflipinverte la tendenza della celebrazione delsé, degli haters e dell’isolamento dietro undevice, e porta le persone ad aprirsi all’altrocon gesti concreti, diretti, reali,genuinamente altruistici, anche a migliaiadi km di distanza. Io stesso ho ricevuto inregalo qui a Latina un drink da un mioamico che vive a New York, per brindareinsieme in diretta. Non avremmo potutofarlo in nessun altro modo». Per scoprire lapiattaforma c’è www.berryflip.com(21. segue)

D

Berryflip è un’idea nata a LatinaSi tratta di un sistema e-commerceche connette sia gli utenti tra di lorosia con le diverse attività commerciali

Oltre l’ostacolo. Storie di startupdi Simone Ciampanella

I fondatori di Berryflip

Sacro Cuore, Grottaferrata

TECNAVIA [CROPPDFINORIG] crop = -45 -30 -45 -30
Page 3: e-mail: speciali@avvenire.it e-mail ... · anni. Tra mare, montagna, natura e città d’arte sono tan-te le opportunità che diocesi, parrocchie e Caritas po-tranno utilizzare per

Laura Coccia con il marito Luca Gasparri (foto Lentini)

Giornata del malato.Alla Giustiniana Laura Coccia,già campionesssa paralimpica, parla del suo dono

«Prendi il tuo talentoe fanne una risorsa»

«Siamo usciti dalla mano di Dio, tuttipossiamo offrire qualcosa di bello», ha detto Reali durante l’Eucaristia dopo l’incontro

DI SIMONE CIAMPANELLA

ccertarsi non è sempliceneanche per una personacosiddetta normodotata,

la disabilità è qualcosa di più, laporti con te tutta la vita. Davanti haidue strade: chiuderti dentro casa edipendere dagli altri oppureaffrontare la vita con i doni che hairicevuto». Con i suoi occhi chiari eun sorriso disarmante Laura Cocciaracconta così la sua diversitàdurante la Giornata del Malato,festa della Madonna di Lourdes,lunedì scorso nella parrocchia dellaGiustiniana. Ogni persona, dice lagiovane donna, porta con se un«talento come dice il Vangelo: il mioè stato accettare la mia disabilità. Enon come una limitazione,semplicemente come unacondizione. Dico sempre che“disabile” è un aggettivo, come sedicessi “bello” o altro. Non miposso far condizionare la vita da unaggettivo, allora prendo il mioaggettivo e lo vivo come una dellepossibilità. È chiaro ci sono moltimodi per raggiungere un obiettivo,ognuno deve seguire quello checrede giusto per sé». Laura, diobiettivi ne ha avuti molti econtinua a trovarne di nuovi.Nell’adolescenza incontra lo sport,anzi è «lui che mi ha scelta». Si èespressa come atleta ed è diventatacampionessa paralimpica. Intanto lasua sensibilità per l’umano l’haporta a seguire lo studio della storia,ottenendo un dottorato di ricerca

A«alla Sapienza diRoma. Ma, Laurasente l’esigenza diincidere nellasocietà, e vuolecontribuire in primapersona amigliorarla. Arriva a farlo inParlamento come deputata dellaXVII legislatura, convinta che lapolitica sia servizio.In ogni ambito che tocca combatteun’unica buona battaglia: unasocietà capace di incontrare ognidiversità, qualunque essa sia. PerLaura è necessario, però, uncambiamento culturale e diapproccio: «Gli investimenti nelsociale dovrebbero servire a creareponti come ci insegna papa

Francesco per accogliere ognipersona con la sua unicità,soprattutto in quest’epoca dovesembra più semplice erigere muri».Certo, dice lei, «il dialogo con chi èdiverso da te è complicato perché timette in discussione, e sembrerebbepiù facile dividere, però la storia cidovrebbe aver insegnato che questastrada non porta mai a buonirisultati».La determinazione di questa ragazzatrova energia nel rapporto con il

marito, Luca Gasparri, presenteall’evento. Luca e Laura nel dialogocon Michele Sardella, responsabiledella pastorale sanitaria, e padreAurelio D’Intino, responsabile dellapastorale giovanile, hanno offertol’esempio di come una coppiasappia essere un solo corpo dovel’altro ti arricchisce e non ti limita.Entrambi hanno interessi e attivitàdifferenti ma, cosa semplice, licondividono: ognuno dei duepartecipa e valorizza i desideri e leresponsabilità dell’altro.D’altronde, comprendere di esseredono per l’altro significa vedere ilprincipio che genera tuttol’Universo: Dio dona la creazione e«vide che era cosa buona». A questaimmagine della Genesi richiamal’attenzione il vescovo Reali nellaMessa seguita alla testimonianza diLaura: «Non siamo qui per caso, noisiamo usciti dalla mano di Dio,nessuno di noi è così povero da nonpoter offrire qualcosa di bello».Come portatori di questa ricchezza,spiega il presule, «dobbiamoimparare ad allargare il nostro cuoree a leggere la nostra storiaall’interno di tutta la creazione.Anche la nostra sofferenza è dono,sta accanto a quella di Cristo per lasalvezza del mondo». La giornata ècontinuata con un pranzo,preparato dai volontari Unitalsiimpegnati come sempre e in ognioccasione ad organizzareun’occasione di festa per i malati,dove non è mancata la musica.Padre Aurelio con il gruppo “Animelibere” ha offerto uno spettacolocoinvolgente e aperto alla riflessionesul senso della fede e dellasofferenza, salutando gli spettatoricon la speranza cantata daModugno in “Meraviglioso”. Nelbrano un angelo aiuta a scorgere labellezza della creazione: «Guardaintorno a te che doni ti hannofatto». Questa giornata del malato sichiude con una certezza: chi è nellaprova può contare sulla presenza diun amore che accoglie con gioia lefatiche di ogni giorno.

Tra Storia, sport e politicaaura Coccia nasce nel 1986 a Roma, edè colpita da tetraparesi spastica. Inizia

l’atletica leggera alle scuole medie grazie alprofessore di educazione fisica Gianni Ales-sio. Nel 2003 partecipa ai Campionati italianidella Fisd (Federazione italiana sport disa-bili) nei 100 metri, vincendo il suo primo ti-tolo italiano. Due anni dopo partecipa conla Nazionale ai campionati europei, dove siclassifica al quinto posto, sia nei 100 che nei200 metri. Mentre ottiene questi risultati, se-gue la sua formazione universitaria lau-reandosi in Storia nel 2010 e conseguendopoi il dottorato di ricerca alla Sapienza. Nel2013 inizia la sua esperienza come deputa-ta nella XVII legislatura nelle file del Parti-to democratico. Nel parlamento si occupadi sport, di scuola e si impegna nella batta-glia contro le discriminazioni di tutte le per-sone a rischio di emarginazione sociale.

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Ladispoli. Nella parrocchia del Sacro Cuore sabato prossimo incontro sull’aiuto alla vita

a vita, un valore da difendere dalconcepimento al suo naturaletermine». È il titolo dell’incon-

tro organizzato per sabato prossimo dal-l’Osic, l’Osservatorio sociale d’ispirazio-ne cristiana. L’Osic, con sede nella par-rocchia del Sacro Cuore di Ladispoli, è u-no spazio dedicato alla formazione ed al-la condivisione per la crescita della so-cietà civile. Nell’appuntamento del 23 feb-braio interverranno Giuseppina Pompa,presidente del Centro Vita Nuova di Ce-sano e Francesca Romana Poleggi, diret-tore di ProVita onlus. Le due relatrici rac-

L« conteranno l’impegno nel custodire la vi-ta nelle diverse condizioni e circostanzein cui essa è fragile, minacciata e biso-gnosa dell’essenziale. «Vogliamo approfondire – spiega Carlo DiGianfrancesco, presidente dell’Osic – untema delicato e complesso ascoltando chiogni giorno dedica la sua professionalitàe il suo servizio al sostegno della vita».L’incontro è alle 16 nella sala polivalen-te della parrocchia, in via dei Fiordalisi,14. Per informazioni si può andare nellapagina del sito www.parrocchia–sacro-cuore–ladispoli.it. (S.Cia.)

Un nuovo parroco all’Olgiata-Cerquetta

Riapre la cappella del «Sambuco»dopo l’intervento di recupero

DI MARINO LIDI

sabato 9 febbraio e la comu-nità dei Santi Pietro e Paolo èin festa. Accoglie il vescovo

Reali che presiede la cerimoniad’investitura del nuovo parroco.Don Paolo Ferrari, finora vicario,subentra a don Pietro Rabitti, tra-sferito ad altro incarico e ritorna-to a Reggio Emilia. Don Ferrari è entrato insieme al ve-scovo in processione, accompagna-to dai parroci delle parrocchie limi-trofe e dai confratelli dell’associa-zione “Familiaris consortio”. Mon-signor Reali gli ha chiesto di rinno-vare le promesse del giorno dellasua consacrazione e poi, attraversotutta una serie di gesti simbolici, gliha affidato la guida della comunità,

Èportandolo al leggio della Parola diDio, al fonte battesimale, alla sededella presidenza. Il coro di giovani,con una bravissima voce sopranoha offerto un’Ave Maria da applau-so a scena aperta, con la quale ha ac-compagnato la cerimonia e sottoli-neato i vari passaggi del rito. Nell’omelia, il vescovo ha insistitosulla Chiesa in uscita, capace di met-tersi al centro di un quartiere comepunto di incontro e d’amicizia, unacomunità che testimonia «la vitabuona del Vangelo» ed è casa dalleporte aperte a tutti.Accanto a don Paolo c’era don An-tonio Marini, il viceparroco, giun-to poche settimane fa e subitocoinvolto nelle attività pastorali.Il ringraziamento, prima di donLuca Ferrari, fondatore di “Fami-

liaris consortio” e poi del parro-co, è stato brevissimo ed intenso.Nel cuore di tutti i fedeli dell’Ol-giata–Cerquetta c’è attesa e spe-ranza per un nuovo inizio.

Oggi alle 15.30 nel borgodel comune di Braccianoil vescovo presiede la Messa nella chiesettache fu costruita nel 1930L’edifico, interessatoda un rifacimento radicale,torna ora alla collettivitàcome luogo di culto,di pastorale e d’aggreazione

DI MARINO LIDI

ggi la cappella della “Natività della Beata Ver-gine Maria” tornerà al servizio dei fedeli. Conla Messa presieduta dal vescovo Reali alle 15.30

sarà riavviato il culto e la pastorale in questa piccolachiesa a Sambuco, località nel comune di Bracciano.La cappella fu costruita nel 1930 dalla nobile fa-miglia romana Patrizi Naro Montoro. Durante lariforma agraria degli anni Cinquanta, assieme adaltri fabbricati e terreni della frazione di Castel Giu-liano venne espropriata dall’Ente Maremma. Que-sto ente, istituito tra il 1951 ed il 1954 per la colo-nizzazione della Maremma tosco–laziale e del ter-ritorio del Fucino, assegnava i lotti acquisiti me-diante sorteggio ai coloni che ne avevano diritto.Nel 2015 l’immobile è stato ceduto alla parrocchiadi San Filippo Neri dall’Arsial, l’agenzia regionalesubentrata all’Ente Maremma.Fin dalla sua fondazione l’edificio ha mantenuto lafunzione di luogo di culto sussidiario della Parroc-chia. A causa di cedimenti strutturali si è reso neces-sario il recupero dell’intero fabbricato, reso possibi-le grazie ai fondi 8xmille alla Chiesa cattolica.Con la supervisione della Soprintendenza per i BeniArchitettonici e Paesaggistici del Lazio sono state e-seguite opere radicali che hanno consolidato la strut-tura con il rifacimento di gran parte dell’edifico. So-no stati completamente rifatti tutti gli impianti e lefiniture interne ed esterne. Nella scelta dei materialiutilizzati si è tenuto conto del contesto della Cam-pagna romana: il cotto per il pavimento a terra, il tra-vertino classico per le finiture e il legno per le coper-ture e per gli arredi e poli liturgici della cappella.Il recupero dell’edificio restituisce alla collettivitàun luogo di culto e di aggregazione per la comu-nità locale con uno spazio polivalente al piano su-periore. All’esterno il ripristino degli spazi intor-no offre invece la possibilità di ampliare le atti-vità oratoriali anche all’aperto.

O

DI ANNA MOCCIA

prire ponti dove altri costruiscono muri». È il titolo del-la tavola rotonda promossa dal Centro missionario di Por-to–Santa Rufina, che si è svolta domenica scorsa 10 feb-

braio al Centro pastorale diocesano, quale secondo appuntamen-to del VolEst (Volontariato estivo). Il percorso di formazione de-dicato ai giovani in partenza la prossima estate per un’esperienzadi missione in Italia o all’estero. Il tema della giornata, coordina-to dai ragazzi dell’équipe diocesana, è stato incentrato sull’acco-glienza dei migranti, sulle “fake news” che circolano intorno al fe-nomeno e su come contrastare l’ondata crescente di odio e di raz-zismo. Un problema da non sottovalutare, anche in vista della re-cente approvazione del cosiddetto “decreto sicurezza”, di cui i gio-vani hanno potuto conoscere le dinamiche insieme ad AntonelloCiervo, avvocato dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigra-zione (Asgi). Chiara Peri, responsabile della progettazione e del-l’advocacy del Centro Astalli di Roma e Oliviero Forti, responsabi-le settore immigrazione di Caritas Italiana, hanno poi illustrato l’im-pegno sul fronte dell’accoglienza dei migranti, dai progetti realiz-zati anche in collaborazione con diverse congregazioni per favori-re i processi d’integrazione e la qualità delle relazioni sociali. In-

teressante l’approfondimento delreferente di Caritas che ha mo-strato un recente sondaggio sul-la percezione dei cittadini italia-ni rigurado l’immigrazione. Il75% degli intervistati pensa chegli immigrati vengano principal-mente dall’Africa, in realtà pro-vengono dalla Romania. Il 59%sostiene che negli ultimi annil’arrivo dei migranti sia aumen-tato, si è passati invece dai181mila del 2016 ai 23mila del2018, e che siano veicolo di ma-lattie, mentre il trend mostravagià dal 2016 una diminuzionedei casi di malattie infettive. Secondo Gian Guido Vecchi, va-ticanista del Corriere della Sera, èimportante promuovere giornatecome questa per diffondere infor-mazioni corrette ma soprattuttoche ci sia un «adeguato livello di

approfondimento da parte della stampa e la voglia di conoscere lestorie in prima persona», piuttosto che fermarsi alle notizie che cir-colano in rete. Storie come quella di padre José Manuel Torres O-rigel, parroco di Santa Lucia in Ponte Storto a Castelnuovo di Por-to, che ha raccontato la sua esperienza d’integrazione con gli ospitidel Cara, le attività di servizio svolte con l’aiuto dei giovani volon-tari e le problematiche relative al ricollocamento di coloro che han-no perso il diritto all’accoglienza. L’incontro è stato realizzato in-sieme a don Federico Tartaglia, direttore Centro missionario dio-cesano, che durante la tavola rotonda ha sottolineato l’importan-za della “missione ad gentes” e di non mollare di fronte alle diffi-coltà. La giornata si è conclusa con un pensiero per i padri Dall’O-glio e Maccalli e per la giovane Silvia Romano, e con un momen-to di condivisione e preghiera per tutti i migranti, per ridestare neipartecipanti la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile diogni vita umana, la bellezza dell’incontro con Dio attraverso l’al-tro e l’importanza di costruire ponti di pace e di umanità.Il VolEst continua domenica prossima sempre al Centro in viadella Storta 783 con l’intervento di don Gianni De Robertis, di-rettore nazionale di Migrantes. Dopo il contributo del sacerdo-te ci sarà la testimonianza di una famiglia dell’Olgiata che dadue anni accoglie un giovane del Gambia. Per approfondire c’èla pagina Facebook CMDPortoSantaRufina.

Imparare a conoscere l’altrocostruendo ponti di dialogo

Messaggi di pace dei volontari

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PORTO SANTA RUFINA

Pagina a cura di don Giovanni Di Michele Curia diocesana

via del Cenacolo 5300123 Roma

e-mail: [email protected] www.diocesiportosantarufina.it

Domenica, 17 febbraio 2019

L’agendaOGGI

Cresima agli adulti, in Cattedrale,inizio alle 18.30.

21 FEBBRAIOAnniversario della morte del cardinaleEugenio Tisserant, avvenuta nel 1972.

26 FEBBRAIORitiro mensile del Clero presso ilCentro Pastorale a La Storta, dalle 9.30alle 14.30.

Il vescovo Reali all’ingresso di don Ferrari (foto Lentini) La cappella ristrutturata

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