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strategie Mensile di notizie e commenti per amministratori e funzionari degli Enti locali anno VII numero 1 > Gennaio-Febbraio 2008 www.strategieamministrative.it Luci e ombre per il futuro Dossier Finanziaria Formazione > I top manager andranno a scuola a Carimate Attività industriali > Una spallata alla burocrazia > Aperto il sito dell’Anci Lombardia www.bilanci.net > Finanziaria più favorevole agli Enti Locali grazie all’impegno delle associazioni Aperto il sito dell’Anci Lombardia www.bilanci.net Finanziaria più favorevole agli Enti Locali grazie all’impegno delle associazioni “POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P . D.L. 353/03 (CONV. L. 46/04) ART.1,COMMA 1,DCB MILANO - IN CASO DI MANCATO RECAPITO SI RESTITUISCA AL CMP ROSERIO PER LA RICONSEGNA AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A PAGARE LA RELATIVA TASSA‰.” ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI amministrative >

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strategieMensile di notizie e commenti per amministratori e funzionari degli Enti localianno VII numero 1 > Gennaio-Febbraio 2008www.strategieamministrative.it

Luci e ombreper il futuro

Dossier Finanziaria

Formazione> I top manager andranno a scuola a Carimate

Attività industriali> Una spallata alla burocrazia

> Aperto il sito dell’Anci Lombardiawww.bilanci.net

> Finanziaria più favorevole agli Enti Locali grazie all’impegno delle associazioni

Aperto il sito dell’Anci Lombardiawww.bilanci.net Finanziaria più favorevole agli Enti Locali grazie all’impegno delle associazioni

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strategieamministrative gennaio 2008 > 3

> editoriale

Quella capacitàdi guardare lontano

Comuni di Lombardia

Comuni di Lombardia. Millecinquecento municipi ricchi di storia e di umanità, uno differente dall’altro, con il palazzo segna-to dallo scorrere degli anni, il vociare dei bambini, lo sguardo umido dei vecchi, le scuoleche profumano di gesso, le campane issate là in alto sopra le chiese. I fiumi, il cielo, i la-ghi, le Alpi, le cento città.Comuni di Lombardia, baluardo di una storia antica che affonda le radici nella culturadella propria gente, nella sete di interpretare le vicende dell’oggi e di discutere come co-struire il futuro.Dietro a ogni municipio, un sindaco, una giunta, un consiglio comunale. Ventimila pub-blici amministratori che costituiscono l’incalcolabile patrimonio della nostra terra, fieradei suoi millecinquecento gonfaloni e proiettata sullo scenario mitteleuropeo.Ma la gente non riesce a valutare queste cose, una volta neppure io la pensavo così. Poi lavita mi ha cambiato, sono stato sindaco per sedici anni in un paese circondato dai prati edai filari di pioppi, e in quella manciata di case dai tetti sbrecciati, tra il campanile me-dioevale e l’argine dell’Adda, ho capito quanta umanità ti può regalare l’impegno di esse-re un pubblico amministratore. È un’esperienza che continua, la mia, nella direzione di unpiccolo quotidiano di una minuscola Provincia di Lombardia.È nel mondo della provincia che meglio si comprendono i valori di cui i nostri Comuni so-no portatori. È lì che soprattutto ammiri quanto è grande il servizio che anima coloro cheindossano la fascia tricolore, perché è solo nei nostri municipi che il passato irrompe nelpresente. Nessuno è mai stato capace di raccontare quanto siano profonde le speranze, le ansie,l’impegno, la voglia di fare e la solitudine che attanagliano gli amministratori comunalidella nostra terra. E più i Comuni sono piccoli, più il sindaco diventa l’anima della sua co-munità. E l’assessore si occupa anche di spalare la neve nella piazza o di andare a far vi-sita alla “sciura Pina”, che ha novant’anni e vive sola nella vecchia casa con il glicine ar-rampicato sopra il tetto. Sindaci e consiglieri comunali di una Lombardia traboccante diumanità, che ogni giorno si fa cronaca e che l’indomani è già leggenda.È anche di tutto questo che si occuperà Strategie Amministrative. Cercheremo, nei pros-simi numeri, di non cambiare solo nella grafica. Vogliamo mantenerlo, il nostro, un qua-lificato giornale informatore sulle novità dell’eccellenza della Pubblica Amministrazione- come tale, da sempre, ha svolto egregiamente questo ruolo - ma farlo diventare ancheun punto di riferimento di ciò che di meglio i Comuni riescono a fornire. Nella trasforma-zione. Nella promozione umana. Nella solidarietà. Nella voglia di tener salde le proprie ra-dici e nel contempo nella capacità di guardare lontano.In questo contesto attendiamo consigli, critiche, suggerimenti, segnalazioni di ciò che dibello e di innovativo si sta realizzando nei municipi di una Lombardia in veloce mutamen-to. Vogliamo che Strategie Amministrative si trasformi anche in un volano di esperienzenuove, capaci di essere copiate e adottate da altri Comuni italiani.Dateci una mano, cari lettori. Da "giovane" direttore di questa prestigiosa publicazione, hobisogno di tutti voi. Costruiamo insieme un giornale che diventi coralità di testimonian-ze fatte da gente che tutti i giorni sa trasformare il proprio municipio in fucina di idee.

di Ferruccio Pallavera

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> editoriale - Comuni di Lombardia ................................................................................................................................................... 03

> editoriale - Strategie Amministrative ................................................................................................................................ 07

> dossier finanziaria

Finanziaria 2008: l’impegno di Anci per i Comunidi Pier Attilio Superti ........................................................................................................................................................................................................................ 08Luci e ombre per il futuro di Massimo Pollini................................................................................................................................................................................................................................... 10Bilancio comunale: l’annuale sfidaper gli amministratori tra esigenze e incertezzedi Lorenzo Guerini ................................................................................................................................................................................................................................... 14La finanza nei Comuni di Lombardiadi Luca Bramati .......................................................................................................................................................................................................................................... 16

Date stabilità alla finanza localea cura di Legautonomie ................................................................................................................................................................................................................... 19

> leggi regionali

Attività industriali, una spallata alla burocrazia di Saverio Linguanti .............................................................................................................................................................................................................................. 20

> formazione

I top manager andranno a scuola a Carimate di Luciano Barocco ................................................................................................................................................................................................................................ 22

> scuola

Regione, cosa cambierà per istruzione e formazione a cura di Giampiera Vismara .................................................................................................................................................................................................... 24

> osservazioni ANCI

Anci Lombardia: “La sussidiarietà come strumentodi federalismo”................................................................................................................................................................................................................. 29

> lavori in comune

Costi certi, risparmio sicuro di Paolo Covassi ......................................................................................................................................................................................................................................... 31giurisprudenza

Decisioni e sentenze a cura di Lucio Mancini................................................................................................................................................................................................................... 32

Mensile di notizie e commenti per amministratorie funzionari degli enti locali

Anno VII numero 1 > GENNAIO/FEBBRAIO 2008

A cura di Lo-C.A.L.associazione promossa da Anci Lombardia e Legautonomie Lombardia in collaborazionecon Upel

Direttore responsabileFerruccio Pallavera

VicedirettoriAugustangela Fioroni, Giulio Gallera

Hanno collaborato a questo numeroLuciano Barocco, Luca Bramati, Paolo Covassi,Lorenzo Guerini, Saverio Linguanti, SergioMadonini, Lucio Mancini, Giorgio Oldrini, MassimoPollini, Pietro Riva, Lauro Sangaletti, Pier AttilioSuperti, Giampiera Vismara

Segreteria di redazioneLauro Sangaletti

Per contattare la redazionee-mail [email protected]. 02.26707271 fax 02.25362042posta via Meucci, 1 - 20093 Cologno Monzese - MI

Edizione on-linewww.strategieamministrative.it

Direttore responsabileFerruccio Pallavera

RedazioneLauro Sangaletti

PubblicitàConcessionaria esclusivaAncitel Lombardia Srlvia Meucci, 1 - 20093 Cologno Monzese (Mi)tel. 02 26707271e-mail [email protected]

Abbonamenti annualiSingoli: euro 40,00Cumulativi (minimo 10 copie): euro 20,00

La rivista si vende solo per abbonamento

Modalità di sottoscrizionepresso le librerie specializzate, le concessionarieautorizzate o direttamente presso l’editoretelefonando al n. 0226707271

EditoreAncitel Lombardia SrlP.zza Duomo, 21 - 20121 Milano

Progetto graficoFrancesco Camagna

Impaginazione Francesca Minniti

StampaArti Grafiche Fiorin Via del Tecchione, 36San Giuliano Milanese

DistribuzioneLa rivista viene inviata in 30.000 copie agliamministratori, ai segretari e ai dirigenti degli EntiLocali aderenti a Anci, Legautonomie e Upel dellaLombardia

RegistrazioneTribunale civile di Milanon. 114 del 18/02/2002

Chiuso in redazione il 21 Gennaio 2008

strategieamministrative

> sommario

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strategieamministrative gennaio 2008 > 7

> editoriale

Un nuovo corso per aiutarelo sviluppo dei Comuni lombardi

Strategie Amministrative

Con un certo orgoglio presentiamo in questo numero la nuova edizione di “Strategie Amministrative”, rivista ora curata daLo-C.A.L. che, in sei anni, ha saputo conquistare una posizione di rilievo tra gli am-ministratori locali, qualificandosi come punto di riferimento informativo per tutticoloro che operano nella Pubblica Amministrazione locale.Strategie Amministrative, infatti, è diventato il terminale di un vasto dibattito con laperiferia degli amministratori, entrando nel cuore dei problemi e cercando di fornirequelle risposte che, sovente, rimangono inevase o sullo sfondo del lavoro locale.Nel corso degli anni, si sono alternati sulla rivista gli interventi di esperti, tecnici, fun-zionari e degli stessi amministratori locali che, liberamente, hanno portato esperien-ze, interpretazioni, opinioni e suggerimenti, volti a dare contributo alle strategie delmodo di operare, di applicare norme e risoluzioni e aiutare lo sviluppo dell’innovazio-ne amministrativa negli Enti Locali.In questo modo, il giornale ha saputo rappresentare, per gli oltre 25mila amministra-tori che ricevono gratuitamente la rivista e per le migliaia di lettori che ne consultanola versione on-line, una risorsa capace di dare risposte al bisogno di conoscenza in ma-teria di Pubblica Amministrazione locale, particolarmente sentito tra i giovani ammi-nistratori.Il rilancio della testata, che sarà curata da Ancitel Lombardia, vuole rappresentare unsegno di vitalità e di impegno per approfondire, di voglia di sapere e di capire ciò chesta accadendo in questi anni nel contesto istituzionale e operativo degli Enti locali.Il giornale, si caratterizzerà così sempre più quale strumento in grado di soddisfare leesigenze di conoscenza ed orientamento operativo degli amministratori locali, che inquesti anni sono incalzati da nuove domande da parte dei cittadini e devono essere ingrado di rispondere a sempre nuove richieste derivanti dal governo centrale.Per riuscire a svolgere questa funzione, Strategie Amministrative porrà costante at-tenzione alle questioni emergenti, legate all’attuazione del federalismo, al decentra-mento catastale, alla nuova organizzazione dei servizi pubblici locali, alla finanza lo-cale, a servizi come l’acqua, i trasporti, l’energia, i rifiuti e le telecomunicazioni, am-biti che richiedono decisioni sempre più partecipate, consapevoli e la disponibilità, damettere in campo, di adeguate competenze e dimensioni. Non mancheranno temi qua-li: la solidarietà e l’accoglienza agli stranieri.Le associazioni che partecipano a tale sfida editoriale sanno che si tratta di un lavoroesaltante, ma anche faticoso, per riuscire a garantire e migliorare la qualità del proget-to che dura da 6 anni. Per questo Lo-C.A.L. si impegna fin d’ora per assicurare che larivista (cartacea e on-line), possa rappresentare uno strumento ed uno spazio ove opi-nioni magari anche articolate, possano dar vita a un confronto libero, sereno e leale, ri-spettoso delle diversità e delle regole, per aiutare le autonomie locali verso il cammi-no dell’innovazione.

di Lorenzo Guerini > Presidente Anci Lombardia

Giorgio Oldrini > Presidente di Legautonomie Lombardia

Pietro Riva > Presidente di Lo-C.A.L.

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8 > strategieamministrative gennaio 2008

Finanziaria 2008: l’impegndi Anci per i Comuni

Anche quest’anno Anci Lombardia e altre 8 Anci regionali presen-tano il sito bilanci.net (disponibile all’indirizzo www.bi-lanci.net), ormai uno strumento importante, utilizzatoda amministratori, dirigenti, funzionari degli Enti loca-li e non solo.Uno strumento realizzato per proporre da una parte unservizio agile e completo e dall’altra per far conoscere evalorizzare quanto ogni giorno l’associazione compie

per supportare i Comuni e rappresentarne le richieste.Eccoci allora alle prese con la guida alla formazione deibilanci dopo la Finanziaria del 2008.Abbiamo chiesto ai nostri esperti di costruire indicazio-ni utili alla lettura e comprensione della Finanziaria,delle sue ricadute sui Comuni, sia per quanto riguardala redazione del bilancio sia per quanto riguarda la pro-blematica del personale, sia su un piano più generale.Inoltre, proponiamo riflessioni sui temi del federalismo,delle Unioni dei Comuni di esperti e studiosi che inter-pretano bene le richieste di innovazione e semplifica-

di Pier Attilio Superti > Segretario Generale Anci Lombardia

> dossier finanziaria

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> dossier finanziaria

> Anci Lombardiae altre 8 Anciregionalipresentano ilsito bilanci.net,uno strumentoimportante,utilizzato daamministratori,dirigenti,funzionari degliEnti locali e nonsolo

> La proposta diun patto distabilità a livelloregionale permegliorispondere allerealtà deiComuni

gno zione che salgono dai Comuni.Proprio sul federalismo vogliamo insi-stere. Un federalismo vero, forte, re-sponsabile verso tutto il Paese e le suearee svantaggiate.

Un federalismo che incarni i principi di sussidiarietà siaverticale (tra istituzioni) che orizzontale (nel rapportocon la società e le sue espressioni).Anci Lombardia ha da tempo avanzato la proposta (chepubblichiamo di nuovo sul sito) di un patto di stabilitàa livello regionale per meglio rispondere alle realtà deiComuni; perché una norma rigida nazionale non riescea rispondere a realtà che presentano esperienze così tan-to diverse.Per questo Anci Lombardia ha condiviso il percorso av-viato dalla Regione Lombardia di un confronto col Go-verno per l’applicazione dell’art. 116 della Costituzioneed ha avanzato osservazioni e proposte in un documen-to che pubblichiamo nel sito.Siamo convinti che bisogna tradurre in pratica quanto

dice il Titolo V della Costituzione quando afferma l’e-quiordinamento tra Comuni, Province, Regioni e Stato e,dunque, un processo di crescita federalista deve avereuna ricaduta di maggiore autonomia per tutti i livelli digoverno.Importante sarà il confronto sul testo della “Carta delleautonomie” per definire con chiarezza “chi fa che cosa”e i diversi livelli di competenze e responsabilità.In questa cornice i Comuni sono disponibili a confron-tarsi su iniziative per ridurre i costi della politica sotto-lineando con chiarezza che non sono certo i Comuni iluoghi dello spreco e dell’arricchimento di chi si impe-gna nella politica. E ribadendo con forza che una demo-crazia matura ha costi che non sono eliminabili se sivuole dare a chiunque la possibilità di misurarsi col go-verno della cosa pubblica, indipendentemente dalla pro-pria condizione sociale ed economica. Nel lungo percorso della Finanziaria 2008 l’impegno diAnci ha fatto sì che diverse richieste dei Comuni trovas-sero risposte: dall’utilizzo degli oneri di urbanizzazionea quello dell’avanzo, alla non retroattività della normasull’Iva dei servizi esternalizzati, all’utilizzo di due mo-di diversi per calcolare il Patto di stabilità, al fondo perla perequazione per i piccoli Comuni sottodimensiona-ti. Resta il fatto che i Comuni più virtuosi, che hannominore indebitamento, sono quelli ancora una volta piùpenalizzati. Sul personale restano alcune rigidità e qual-che contraddizione sulle norme sul lavoro determinatoe per la stabilizzazione dei lavoratori precari.Restano aperti i problemi dei tagli ai trasferimenti era-riali dovuti alla rivalutazione ICI su cui molti Comunihanno avviato ricorso legale supportati da Anci.Speriamo che l’O.d.g., approvato dalla Camera (pubbli-cato sul sito) in sede di discussione della Finanziaria, chericonosce il problema ed impegna il Governo a interve-nire per risolvere la situazione, sia tradotto in atti con-creti rapidamente. Sui derivati, argomento agli onori della cronaca fino apoche settimane fa, dedichiamo un intervento sapendoche sono un problema reale per diversi Comuni.Altri temi importanti affrontati nella Finanziaria riguar-dano il trasporto pubblico per cui si è trovato un mec-canismo di certezza delle risorse negli anni. E così sulwelfare. Mentre restano aperti problemi per l’esclusi-vità della scelta nella forma di gestione e per lo status diamministratore locale che ha visto una contrazione del-le possibilità di scelta dei consiglieri comunali.Ora il confronto si sposterà con la Regione nella speran-za che i Comuni non cadano vittime di un “combinatodisposto” determinato dagli effetti dei tagli operati siadallo Stato che dalla Regione.Anci Lombardia ha avanzato osservazioni sulla Finan-ziaria regionale che sono state fatte proprie dalla Confe-renza delle Autonomie. Anche queste osservazioni sonopubblicate sul sito.

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10 > strategieamministrative gennaio 2008

> dossier finanziaria

Anche quest’anno abbiamo ritenuto di do-ver predisporre un documento sinte-tico sulla formazione dei bilanci deiComuni per il triennio 2008/2010. Se

il documento è di sintesi, va tuttaviaosservato che esso non si limita al ri-chiamo delle norme contenute nellalegge finanziaria 2008 e nel suo colle-gato (il D.L. 159/07, convertito nellalegge 222/07), bensì pone all’attenzio-ne dell’operatore la pregressa norma-tiva rimasta in vigore, indispensabilealla corretta stesura dei documentiprogrammatici e della loro successivagestione. L’indice analitico e alcuni allegati (di-sponibili sul sito www.bilanci.net)hanno lo scopo di agevolare Ammini-stratori e Funzionari nella ricerca deisingoli argomenti e nella stesura di al-cuni delicati strumenti connessi al bi-lancio di previsione. Ritengo comunque di dover spenderealcune preliminari parole sui seguen-ti principali punti.

Patto di stabilitàAl passaggio dai tetti di spesa ai saldidi bilancio, avvenuto a decorrere dal-l’esercizio 2007, ha fatto seguito, conla legge finanziaria di quest’anno, ilcriterio della competenza mista. Que-ste innovazioni, peraltro in linea conla normativa comunitaria, vanno va-lutate positivamente, anche perchéconsentono l’applicazione al bilanciopreventivo dell’avanzo di ammini-strazione, con beneficio per il settore

degli investimenti. Di diverso segno èinvece la conferma della sanzioneprevista per i Comuni che non rispet-tano il Patto di stabilità. In questo ca-

so è previsto, infatti,un automatico ina-sprimento tributario,con l’aumento fissodell’addizionale IR-PEF dello 0,3%, chepenalizza i contri-buenti senza risolve-re il problema, otte-

nuto per di più tramite la singolaretrasformazione del Sindaco in com-missario ad acta.Molto negativa appare la regola cherichiede il rispetto dei parametri delPatto di stabilità in sede di bilanciopreventivo, già prevista nel 2007 econfermata anche per il 2008. La re-gola avrà sicuramente effetti assai ne-gativi. Il principale riguarda un forteostacolo agli investimenti, poiché lalegge sui lavori pubblici consente direalizzare solo i lavori iscritti nel bi-lancio di previsione annuale. Questadisposizione ha portato molti Comunia iscrivere al primo esercizio utile lagran parte dei lavori programmati pertutto il mandato: prassi ora non piùpossibile senza violare il Patto di sta-bilità a preventivo.Non condivisibile appare anche ilpermanere dei dati di riferimento altriennio 2003/2005. In tal modo, an-cor di più rispetto al 2007, emergeche i Comuni che si sono indebitatirealizzando investimenti in passato,lo potranno fare anche in futuro, glialtri no.Questo problema (come molti altri)potrà trovare soluzione solo attraver-so l’applicazione di un Patto di stabi-lità di area vasta, anche di livello re-gionale, come da tempo è stato propo-sto da Anci Lombardia con l’assenso

della Regione. Alla conferenza nazio-nale Anci del 8/9 novembre 2007 aBrescia, il vice Ministro Visco si è det-to favorevole al Patto di stabilità re-gionale. Vi è dunque da chiedersi chisi oppone a questa logica e virtuosasoluzione, considerato che nemmenonella legge finanziaria 2008 essa hatrovato la necessaria disciplina.

Trasferimenti erarialiI trasferimenti erariali, per la genera-lità degli enti, sono confermati nellamisura dell’anno 2007. Vi sono inoltre numerosi fondi speci-fici che vanno a vantaggio del com-parto Autonomie (indicati sul sito alpunto 18.44).Va segnalato il fondo di 100 milioni dieuro ai piccoli Comuni esclusi dai be-nefici assegnati per la popolazioneanziana e minorile dalla legge finan-ziaria 2007, con ciò rimediando a unaacuta sperequazione; un risultatoquesto ottenuto soprattutto grazie auna decisa iniziativa di Anci Lombar-dia.In negativo si richiamano le normeche sterilizzano le risorse dei Comu-ni riducendo i trasferimenti a frontedi future ma incerte maggiori entra-te. È il caso degli incrementi ICI perla revisione delle rendite catastali edella riclassificazione delle ex caserurali, della compartecipazione dina-mica all’IRPEF e della modifica dellasua struttura (odg) approvato dallaCamera.La Camera dei deputati ha preso attodel problema e ha impegnato il Gover-no a porre rimedio.Per converso la minore entrata ICI,derivante dalla maggiore detrazionesulla prima casa concessa dalla leggefinanziaria 2008, è compensata datrasferimenti statali incerti nei tempie di complicata quantificazione.

Luci e ombre per il futuroTutte le novità

> I trasferimenti erariali, perla generalità degli enti, sonoconfermati nella misuradell’anno 2007

di Massimo Pollini> Presidente del Dipartimento Finanze, Personale e Sicurezza di Anci Lombardia

Esperto Anci Nazionale

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Fortemente negativo è il blocco deitrasferimenti a favore delle forme as-sociative e in primo luogo delle Unio-ni, il che è in contraddizione conquanto viene con forza e ripetuta-mente richiesto dalle Autonomie loca-li e sostenuto da esponenti governati-vi e parlamentari.

Gestione dell’indebitamentoSono poste sotto tutela dello Stato, me-diante preventivo invio al Ministerodell’Economia e delle Finanze, le ope-razioni di ammortamento del debitocon rimborso unico alla scadenza delcapitale. Si tratta di un controllo di me-

rito che ci riporta indietro di decenni!Altri vincoli vengono stabiliti sulleoperazioni con strumenti derivati, peri quali tuttavia sono dettate regole dicertezza e di trasparenza. Con uno stanziamento di 30 milioni dieuro per ciascuno degli anni 2007,2008 e 2009 viene finanziato l’inden-nizzo sui rimborsi anticipati dei pre-stiti. Con ciò si è posto parziale rime-dio a una iniqua norma contenutanella precedente legge finanziaria cheha tolto ai Comuni la possibilità dirimborsare anticipatamente, senzapenalizzazione, i mutui contratti conla Cassa Depositi e Prestiti, previa ste-

sura di un piano finanziario che di-mostri la riduzione del rapporto debi-to/PIL nel successivo quinquennio.

Costo della PoliticaGià con precedenti norme si era prov-veduto a porre una condizione di du-rata minima in carica di 30 mesi permaturare il diritto all’erogazione del-l’indennità di fine mandato ai Sinda-ci; si erano già soppresse le indennitàdi funzione e i gettoni di presenza peri consigli di circoscrizione dei Comu-ni non capoluogo di provincia; si era-no già limitati i rimborsi spesa agliamministratori che si recano fuori dalcapoluogo del Comune per ragionid’ufficio e si erano già azzerati i com-pensi agli amministratori che assu-mono cariche presso società di capi-

IN INTERNETNel sito www.bilanci.net sono pubblicati tutti i documenti utili alla stesuradel bilancio preventivo 2008

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> dossier finanziaria

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> dossier finanziaria

tali partecipate dall’ente locale di ap-partenenza. Con la legge finanziariadel 2008 è stato inoltre limitato il di-ritto alle aspettative, ridotto l’impor-to complessivo dei gettoni di presen-za, diminuite le indennità di funzionea Presidenti e Assessori di Unione dicomuni, di Consorzi e di Comunitàmontane, azzerati i compensi per lapartecipazione alle commissioni elet-torali e altro ancora. Nulla in contra-rio a ridurre il costo della politica, maè difficile comprendere perché si inci-da solo nel campo delle Autonomie,ove tale costo è minimo mentre èmassimo il numero delle persone cheoperano gratuitamente, o quasi, e uti-lizzando mezzi propri.Ma non è tutto, poiché “al fine di assi-curare un controllo indipendente econtinuativo della qualità dell’azionedi governo degli enti locali” viene con-fermata una unità dipendente dal Mi-nistro per gli affari regionali locali, checosta 2 milioni di euro all’anno!

Pagamenti P.A., rimborsi Ivae oneri di urbanizzazioneSu tre punti di rilevante portata siaconsentito segnalare il successo del-l’azione di Anci Lombardia:• sui pagamenti di importo superio-re ai 10 mila euro, per i quali il Mini-stero Economia e Finanze, con appo-site circolari, aveva preteso l’imme-diato controllo creando gravissimedifficoltà agli enti locali, è stato so-speso il controllo stesso nelle moredella emanazione del Decreto appli-cativo;• sui rimborsi IVA per i servizi ester-nalizzati è stata accolta, con la leggefinanziaria 2008, la nostra tesi sullairretroattività della norma contenu-ta nella legge finanziaria 2007, chequindi decorre dal 1° gennaio 2007;• è stata accettata la nostra propostadi disciplinare per un triennio la ri-partizione delle quote di oneri di ur-banizzazione da destinare rispettiva-mente a spese correnti e a spese inconto capitale, comprendendo tra lespese correnti anche quelle destinatealla manutenzione ordinaria dei giar-dini e delle strade.

In tal modo i Comuni potranno pro-grammare l’utilizzo di questa rile-vante entrata.

ConclusioniLuci e ombre dunque in materia fi-

nanziaria per il prossimo futuro.Siamo stati e saremo a disposizionee a supporto di chi opera nel sistemadelle Autonomie locali, che è fonda-mento e presidio della nostra Demo-crazia e della nostra Libertà.

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La Finanziaria per la scuolaSTANZIATI ANCHE 20 MILIONI DI EUROPER INTERVENTI STRAORDINARI SULLE STRUTTURE

La Legge Finanziaria per il 2008 è costituita da 3 articoli e da1193 commi.Questi i commi dell’art. 1 che riguardano la scuola o gli opera-tori scolastici:n. 4: Destinazione extragettito per diminuzione tasse ai lavora-tori dipendenti.n. 131: CUD elettronico. n. 207: Detrazioni per spese di autoaggiornamento dei docenti.n. 208: Detrazioni per spese di locazione studenti universitari.Importante l’art. 2, con numerosi commi riguardanti aspettidell’attività amministrativa degli Enti locali:n. 60: Finanziamento scuole all’estero.nn. 276-277: Edilizia scolastica (aumento di 20 mln di euro delfondo per interventi straordinari di adeguamento strutturale eantisismico delle scuole).nn. 411-412: Riduzione organici del personale della scuola (perle prime classi dei percorsi sperimentali nei licei).nn. 413-414: Ridefinizione organici insegnanti di sostegno (entroil 2010/11 l’organico di sostegno non dovrà superare il 70% deiposti attivati nell’as 2006/07).nn. 415-416: Incremento assunzione Personale ATA - Formazio-ne e reclutamento docenti.nn. 417-425: Razionalizzazione della rete scolastica (sperimen-tazione di modelli organizzativi volti a innalzare la qualità delservizio di istruzione). Riguarda triennio 2008/09, 2009/10 e2010/11 e gli ambiti territoriali. Il Ministero emanerà atto d’in-dirizzo entro il 31 marzo 2008 relativamente a: tipologie di in-tervento possibili per miglioramento offerta formativa, organiz-zazione del servizio nelle scuole, interventi infrastrutturali,modalità con cui realizzare il coordinamento con le Regioni, gliEnti locali e le scuole, il monitoraggio della popolazione scolasti-ca e le previsioni demografiche, la verifica dei risultati.n. 426: Finanziamento licei linguistici degli enti locali.nn. 442-443: Messa in sicurezza edifici scolastici.nn. 509-510: Finanziamento attività di formazione professionale.n. 518: Finanziamento formazione apprendistato.n. 519: Finanziamento ISFOL.nn. 577-585: Potenziamento del sistema pubblico di informatiz-zazione.nn. 634-641: Soppressione e razionalizzazione di Enti pubblici.

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cale (IFEL), promosso da Anci, nell’ul-tima sua ricerca ha dimostrato che laconseguenza della legislazione di que-sti anni è una diminuzione della au-tonomia finanziaria dei Comuni e del-le loro capacità di promuovere inve-stimenti per poter rispettare il Pattodi stabilità interno. Inoltre, i Comuni hanno avuto au-menti di spesa molto più contenuti dialtre istituzioni.Lo stesso libro verde sulla FinanzaPubblica del ministero dell’Economia,sostiene che lo stato attuale della di-stribuzione di risorse è irrazionale.È necessario davvero disegnare unnuovo sistema istituzionale che abbiaal centro l’applicazione del Titolo Vdella Costituzione, la sussidiarietàverticale e il riconoscimento pieno eforte del ruolo centrale dei Comuni.Il federalismo fiscale è lo strumentoche davvero può dare applicazione al-l’autonomia finanziaria, alla neces-sità di rispondere alle esigenze veredelle proprie comunità.Un primo passo era stato compiuto

con la sottoscrizione dell’Intesa traGoverno ed Anci i cui contenuti si so-no un po’ persi per strada nella reda-zione della Finanziaria.Per esempio sulla riduzione ICI.È evidente che tutti siamo d’accordosulla riduzione della pressione fiscale.Ma perché proprio sull’ICI che è tri-buto locale e che fonda gran partedell’autonomia finanziaria? Non è un

14 > strategieamministrative gennaio 2008

> dossier finanziaria

Anche quest’anno i Comuni sono alle pre-se con la Legge Finanziaria e con ladefinizione dei propri bilanci.Il bilancio è lo strumento con cui unamministratore progetta e costruiscerisposte ai bisogni della propria co-munità.È da una parte una lettura della pro-pria realtà economica, sociale e cul-turale e dall’altra una assunzione diresponsabilità perché si operanoscelte e si scelgono priorità.Come sempre l’assunzione di respon-sabilità si presta a critiche ma questoè normale e fisiologico in una societàdemocratica.Ciò che non è normale è che un sinda-co, un amministratore non sappia suquali e quante risorse possa contare.Perché è questo che ogni anno si ripe-te con il rito della Finanziaria: l’incer-tezza su cosa avverrà, su quanti equali tagli ai trasferimenti ci saranno,quali regole bisognerà rispettare.Eppure questi dovrebbero essere gli

anni del federalismo edella sussidiarietà.Gli anni della tradu-zione in atti concretidei principi fissati nelTitolo V della Costitu-zione per cui i Comuninon sono la ceneren-tola del sistema istitu-zionale, anzi si affer-ma che vi è un equior-dinamento traComuni, Province, Re-gioni, Stato.Eppure in questi annivi è stato un attaccoai Comuni e vi sonostati atti che hanno ri-messo in discussionel’autonomia non solo

finanziaria ma anche istituzionale delComune.La vicenda dell’IVA sui servizi ester-nalizzati, il taglio dei trasferimentierariali dovuti alla presunta rivaluta-zione ICI su cui Anci ha predisposto ilsostegno per i Comuni che vorranno

ricorrere in via amministrativa, l’uti-lizzo degli oneri di urbanizzazione, ilPatto di Stabilità che continua a nonpremiare i Comuni più virtuosi, altroancora sono fatti che confliggono coni propositi federalisti. Tutti temi sucui vi è stato un forte impegno di An-ci che ha comunque ottenuto positivirisultati.L’istituto di ricerca sulla Finanza lo-

Bilancio comunale: l’annualesfida per gli amministratoritra esigenze e incertezze

> Lorenzo Guerini ha proposto e sottoscritto,con i presidenti delle Anci regionaliaderenti a bilanci.net, questo documentosulla Finanziaria 2008

di Lorenzo Guerini > Presidente Anci Lombardia

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caso se nel mondo la tassazione sullacasa è la base dell’autonomia finan-ziaria dei Comuni. Davvero non si po-tevano trovare altre forme, altri mo-di per raggiungere un obiettivo giustoe condiviso?I Comuni sono stati oggetto in questimesi di un duro attacco. Sono stati ac-cusati di essere fonte di sprechi.Sappiamo bene che tutti siamo chia-mati a compiere passi concreti per re-stituire credibilità e fiducia alle isti-tuzioni, per ricostruire uno stile so-brio della politica combattendo ognimalcostume diffuso.Ma tutti devono sapere che ci sonocosti della democrazia che una societàmoderna deve sapersi assumere.Sempre che si voglia che un cittadinopossa concorrere al governo dellapropria comunità indipendentementedalla propria professione e dal pro-prio reddito.Come amministratori locali ci siamogià detti disponibili ad un percorso diriduzione dei costi anche attraversola diminuzione del numero dei consi-glieri comunali e degli assessori.Ma si sappia che i risparmi ottenutisono lontani dalle cifre presentate dalGoverno ed ancor di più da quelle ri-portate da qualche giornale. Anzi, so-no decine di migliaia gli amministra-tori (sindaci, assessori, consiglieri)che si mettono a disposizione per lapropria comunità o gratuitamente oper costi ridicoli (18 € lordi per consi-glio comunale e per 8/10 volte l’anno).Abbiamo la convinzione che sia piùfacile aggredire i Comuni che abbat-tere con determinazione i privilegi e icosti delle tante caste presenti nel no-stro Paese. I veri costi della politica, sempre piùinaccettabili, sono i costi della ineffi-cienza; della burocrazia fine e se stes-sa che ostacola o ignora invece di sup-portare chi vuole intraprendere edosare; di competenze istituzionali chesi sovrappongono rendendo la realiz-zazione di un progetto cosa complica-ta, lunga anni, confusa, quasi un eter-no gioco dell’oca dove il cittadino ri-schia di tornare sempre all’inizio.Per questo confidiamo che questi temisiano affrontati con chiarezza nella

“Carta delle autonomie”, individuan-do con chiarezza chi fa che cosa, e concentri di decisione chiari, trasparen-ti, vicini ai cittadini in modo che siasemplice individuare la responsabilitàe punirle o premiarle col proprio voto.Per costruire un Paese efficace, effi-ciente, rappresentativo e che vuoledavvero correre come protagonistanell’epoca della globalizzazione è ne-cessario mettere al centro il federali-smo e la sussidiarietà istituzionale. A

partire dalla finanza locale con un ve-ro e forte federalismo fiscale, che cer-to non dimentichi la solidarietà nazio-nale e la necessità di redistribuzione.Per questo abbiamo avanzato neglianni scorsi e ribadiamo ancora oggi laproposta che il Patto di Stabilità siadeclinato a livello regionale per ri-spondere meglio alla diversità dellesituazioni che una norma rigida na-zionale non riesce più né a conoscerené a individuare adeguatamente.

strategieamministrative gennaio 2008 > 15

> dossier finanziaria

FormazioneNuove prospettive per la formazionedei dirigenti locali

> FFoorrmmaarree ee pprreeppaarraarreeaall mmeegglliioo ii nnuuoovvii ddiirrii--ggeennttii ddeellll''aammmmiinniissttrraa--zziioonnee ppuubbbblliiccaa llooccaallee..QQuueessttoo ll’’oobbiieettttiivvoo pprrii--mmaarriioo ddeell nnuuoovvoo rreeggoo--llaammeennttoo ddeellllaa SSSSPPAALLaapppprroovvaattoo aa mmeettàà ggeenn--nnaaiioo ddaall CCoonnssiigglliioo ddeeiimmiinniissttrrii.. II ffuuttuurrii ssee--ggrreettaarrii llooccaallii ddoovvrraann--nnoo ffrreeqquueennttaarree ccoorrssii mmuullttiiddiisscciipplliinnaarrii ssiiaa ppeerr ll''iissccrriizziioonneeaallll''aallbboo ssiiaa dduurraannttee llaa pprroopprriiaa ccaarrrriieerraa,, ccoossìì ccoommee ccoorrssii ddiiffoorrmmaazziioonnee ee ssppeecciiaalliizzzzaazziioonnee ssoonnoo pprreevviissttii aanncchhee ppeerr ddii--rriiggeennttii ee aammmmiinniissttrraattoorrii.. IIll rreeggoollaammeennttoo pprreevveeddee,, iinnoollttrree,,ll''aaccccoorrppaammeennttoo ee llaa ccoonnsseegguueennttee rriidduuzziioonnee ddeellllee sseeddii,, ddaauunnddiiccii aa uunn mmaassssiimmoo ddii cciinnqquuee.. OOllttrree aa cciiòò,, iill rreeggoollaammeenn--ttoo pprreesseennttaa mmoollttee nnoovviittàà,, iimmpprroonnttaattee aa uunnaa mmaaggggiioorree eeff--ffiicciieennzzaa ee qquuaalliittàà ddeeii ccoorrssii cchhee ssaarraannnnoo sseegguuiittii nnoonn ssooll--ttaannttoo ddaaggllii aassppiirraannttii sseeggrreettaarrii ccoommuunnaallii ee pprroovviinncciiaallii.. IInnuuoovvii ccoorrssii aassssiiccuurreerraannnnoo uunnaa ggrraannddee vvaarriieettàà ee qquuaalliittààddeellllee mmaatteerriiee iinnsseeggnnaattee cchhee ssppaazziieerraannnnoo ddaa rraaggiioonneerriiaa aaeeccoonnoommiiaa aazziieennddaallee,, ddaa tteeccnniiccaa ddeellllaa nnoorrmmaazziioonnee ggiiuurriiddii--ccaa aa vvaalluuttaazziioonnee ddeellll''eeffffiiccaacciiaa ddeellll''aazziioonnee aammmmiinniissttrraattiivvaaee ssaarraannnnoo iimmppaarrttiittee,, ttrraa ggllii aallttrrii,, ddaa pprrooffeessssoorrii uunniivveerrssii--ttaarrii,, mmaaggiissttrraattii,, aavvvvooccaattii ddeelllloo ssttaattoo,, ddiirriiggeennttii ddeellllee ppuubb--bblliicchhee aammmmiinniissttrraazziioonnii ee aammmmiinniissttrraattoorrii ppuubbbblliiccii mmuunnii--ttii ddii ccuurrrriiccuulluumm dd''eecccceelllleennzzaa ee ccoommppeetteennzzee ssppeecciiffiicchhee..IIll nnuuoovvoo rreeggoollaammeennttoo pprreevveeddee,, iinnffiinnee,, uunn ppootteennzziiaammeennttooddeellllaa ccoommppoonneennttee ddiiddaattttiiccoo--sscciieennttiiffiiccaa ee iill rraaffffoorrzzaammeennttooddeell mmaannaaggeemmeenntt ddeellllaa SSccuuoollaa..

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16 > strategieamministrative gennaio 2008

L’iniziale decrescere delle spese cor-renti, al crescere della dimensionedemografica, può essere interpretatocome l’effetto di economie di scalanella produzione di beni e servizi daparte di tali Enti.Economie che si esauriscono o si tra-sformano in diseconomie negli Enti dipiù grandi dimensioni, i quali risento-no, probabilmente, dell’incrementoqualitativo e quantitativo dei servizicui devono fare fronte.

> dossier finanziaria

La Lombardia, come è noto, è compostada un’elevata concentrazione di Co-muni medio-piccoli. Poco meno del-la metà delle amministrazioni locali,infatti, non supera i 2.000 abitanti,mentre i due terzi non eccedono lasoglia dei 10.000 abitanti. Secondouno studio condotto dal Prof. Gian-carlo Pola, per conto di Ancitel Lom-bardia, tale potenziale debolezza de-rivante dalla frammentazione am-ministrativa, non sembra inciderenegativamente sui livelli di sviluppoeconomico e di conseguenza sullebasi imponibili degli Enti locali lom-

bardi. Le entrate pro-capite più ele-vate si registrano per i Comuni moltopiccoli poi, all’aumentare della classedi ampiezza demografica, tali valoridecrescono, fino a raggiungere il va-lore minimo in corrispondenza dellafascia 5.000-10.000 abitanti, quandoi valori aumentano di nuovo. L’anda-mento delle entrate quindi segue lacaratteristica forma a “U”. Se si prendono in considerazione lespese correnti, in valori pro-capite, aeccezione dei Comuni di 2.000-3.000abitanti, si evidenzia di nuovo la for-ma a “U” con valori però più elevati.

Si conferma la necessità di sviluppare forme associative

di Luca Bramati > Centro ricerche di Ancitel Lombardia

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Procedure di controllo dei revisori di Raffaella Lositocon la collaborazione di Massimo Pollini

LA REVISIONE CONTABILE NELL’ENTE LOCALEIl lavoro dell’autrice riguarda un argomento di estrema attualità, riferito all’at-tività che i revisori contabili devono svolgere nell’ambito degli Enti locali, ruoloche negli ultimi anni ha subito una evoluzione continua e richiesto sempre mag-giori responsabilità, divenendo protagonista nel processo di controllo richiesto dal nostro legislato-re attraverso la Corte dei conti.L’attività del revisore non richiede soltanto una approfondita conoscenza delle disposizioni legislati-ve e dei regolamenti interni, ma anche delle strutture organizzative e delle metodologie di conduzio-ne degli Enti da revisionare.Nella prima parte del volume, dopo aver presentato il revisore contabile degli Enti locali nella sua evo-luzione normativa, viene sviluppata minuziosamente - da parte di Massimo Pollini - la problematicadelle “gravi irregolarità contabili, finanziarie e di gestione”, difficili da individuare, ma in presenzadelle quali l’organo di revisione deve riferire immediatamente al Consiglio ed eventualmente alla Cor-te dei conti.La seconda parte, dal carattere essenzialmente operativo, è invece dedicata alle procedure relative atutte le aree che contraddistinguono la gestione di un ente locale (acquisti, entrate, lavori pubblici,ecc.), alla revisione nelle Unioni di Comuni e nelle Comunità Montane, sviluppate con “check-list”che, attraverso precisi riferimenti legislativi, permettono di verificarne l’attendibile applicazione.La terza parte è infine dedicata alla presentazione di “schemi di verbali” attraverso i quali i revisoridevono documentare le verifiche effettuate.La presenza di un Cd-Rom permette all’utilizzatore la personalizzazione dell’Ente oggetto di revisio-ne, soprattutto in merito alle modifiche derivanti da nuove disposizioni legislative.Si tratta di un vero e proprio “manuale”, indispensabile ai revisori contabili, ai segretari comunali,dirigenti e responsabili di servizi di Enti locali, nonché a tutti coloro che intendono acquisre una co-noscenza completa dell’Ente locale. (GIUFFRÈ EDITORE - MILANO - 2007 - € 45,00)

La finanza nei Comuni di Lombardia

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strategieamministrative gennaio 2008 > 17

> dossier finanziaria

Sulla capacità di investimento (equindi di incremento delle dotazionidi capitale locale) degli Enti di diver-se dimensioni, l’analisi dei dati dispesa permette di formulare alcunevalutazioni. I Comuni di dimensionipiù piccole presentano un volumecomplessivo di spese in conto capita-le significativamente minore di quel-le realizzate dai Comuni maggiori.Tale dato segnala un chiaro disagiodei Comuni più piccoli, che risultanonon in grado di affrontare elevatespese per investimento.L’andamento delle spese e delle en-trate mostra come la gestione com-plessiva dei Comuni sia caratterizza-ta da saldi di bilancio lievemente ne-gativi, dove i valori più elevati sievidenziano in relazione ai Comuni dipiccole e medio-piccole dimensioni(tra i 2.000 e i 20.000 abitanti).Dalle analisi di bilancio dei Comuni,quindi, si conferma la necessità disviluppare forme associative. La di-mensione delle amministrazioni è, in-fatti, fonte sì di qualche eccesso dispesa ma presenta un contesto disopportabilità dei costi, tenendo con-to dei soddisfacenti livelli di entratepro-capite. La curva a U dei costi de-nuncia chiaramente la specularità traMilano e i Comuni con meno di 500abitanti: i due livelli massimi sonopoi rispettivamente seguiti da una di-scesa e da una ascesa di pari penden-za. Come si è visto tale curva si evi-denzia anche in tema di somma delleentrate dei primi tre titoli, con la re-lativa riconferma del trattamentoprivilegiato goduto dai piccoli Comu-ni lombardi riguardo ai contributi perla maggior parte statali, non regiona-li. I Comuni delle ultime classi ricor-rono a entrate tributarie, mediamen-te più elevate. Abbastanza allineatatra tutte le classi dimostra essere laquota di spese corrente sul totale del-le spese, fatta eccezione per la primae l’ultima (Milano) classe, dove laquota destinata all’investimento èdecisamente superiore. La comunan-za rilevata tra piccolissimo e grandis-simo è solo apparente perché, come ènoto, nel piccolo Comune un minimo

scarto può far risultare elevatissimala spesa in conto capitale, mentre aMilano, che pure ha il pregio di sud-dividere la spesa tra oltre un milionedi contribuenti, gli oneri elevatissimisono il frutto di spillover a favoredelle vicine collettività.I piccoli comuni, inoltre, per l’esi-guità della massa finanziaria che so-no singolarmente in grado di mobili-tare, difficilmente sono in grado direalizzare investimenti adeguati permigliorare il funzionamento interno,i servizi offerti e le infrastrutture ne-cessarie per garantire lo sviluppo lo-cale.Le considerazioni fin qui svolte ven-

gono riconfermate dai calcoli basatisugli indicatori di bilancio, che mo-strano come l’autonomia tributaria efinanziaria sia più elevata al “centro”dell’universo (tra i 5 e i 100 mila abi-tanti). Nei vari settori gli andamenti dellequote di spesa sono diretta conse-guenza del diverso spessore dellecompetenze nelle varie classi dimen-sionali. La dimensione che rende mi-nime le spese generali risulta esserequella della fascia 5.000-20.000 abi-tanti, come tra l’altro già evidenziatoin uno studio su un campione di Co-muni lombardi condotto circa 30 an-ni fa proprio da Giancarlo Pola.

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Acquisti on line per 83 piccoli Comuni toscani

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strategieamministrative gennaio 2008 > 19

> dossier finanziaria

L’iter parlamentare della Finanziaria 2008ha dimostrato - se mai ce ne fosse an-cora bisogno - che un disegno di leggenato male può migliorare sensibil-mente se vi è la disponibilità da par-te del legislatore di confrontarsi conchi quelle norme dovrà applicare.

Il testo definitivamente licenziatodal Senato avrà un impatto maggior-mente sostenibile per gli Enti localiproprio grazie alle documentate pro-poste migliorative presentate e tena-cemente difese dalle associazionidelle Autonomie.Certo non tutti i nodi sono stati sciol-ti, però il patto di stabilità interno,pur confermato nella sua imposta-zione di fondo, è stato opportuna-mente corretto per superare alcuniaspetti che sarebbero stati partico-larmente penalizzanti per Comuni eProvince.Gli aspetti positivi riguardano l’e-sclusione dal concorso alla manovradegli enti in avanzo; l’introduzionedel criterio della competenza “mi-sta”, sbloccando l’utilizzo degli avan-zi di amministrazione per le spese inconto capitale; la riduzione dell’o-biettivo programmatico per gli entiin avanzo con elevate entrate da di-smissioni patrimoniali.Saranno più stringenti le proceduredi monitoraggio e rimarranno fuoridal Patto di stabilità i maggiori oneriper i rinnovi contrattuali relativi al-la tornata 2006-2007.Per altro verso, si prevedono stanzia-menti per il trasporto pubblico loca-

le: 200 milioni in più, ossigeno pre-zioso, per enti territoriali alle presecon costi in aumento e finanziamen-ti pubblici fermi da parecchi anni; sioffre, per il solo 2008, la possibilitàper gli enti in avanzo di scegliere iltipo di saldo programmatico da con-seguire per il Patto di stabilità (crite-ri attuali o competenza mista); si

porta al 50%la quota deglioneri di urba-n i z z a z i o n eut i l i zzab i l iper le spesecorrenti (unulteriore 25%

è destinabile alle spese di manuten-zione), estendendo la norma al trien-nio 2008-2010; si chiarisce la norma-tiva in materia di rimborso Iva deiservizi esternalizzati; si dispongonoproroghe per il 2008 in materia di re-gime di prelievo per la raccolta e losmaltimento dei rifiuti e la disciplinatransitoria per le discariche; si è rivi-sta la soglia di accesso per i contribu-ti aggiuntivi per i piccoli Comuni.Un passo in avanti si è avuto con l’ap-provazione alla Camera di un ordinedel giorno che impegna il Governo acompensare i tagli ai trasferimenti ineccesso rispetto al gettito aggiuntivodell’ICI sui fabbricati rurali.L’aspetto negativo più rilevante èl’ulteriore detrazione per l’ICI abita-zione principale, che “vale” 904 mi-lioni di euro: un passo indietro sullastrada del federalismo fiscale.Tra l’altro, gli oneri sono a carico delbilancio dello Stato, ma il meccani-smo di rimborso è tutto da verificare.Per quanto riguarda le norme sulpersonale non si può che convenirecon l’obiettivo di limitare la preca-rizzazione del lavoro nelle PubblicheAmministrazioni. Ma le norme con-tenute nella Finanziaria rischiano diirrigidire eccessivamente la gestione

delle risorse umane negli Enti locali,con il rischio di produrre effetti con-troproducenti.Al di là dei miglioramenti, alla nor-mativa resta un problema di fondo:quello, cioè, di dare finalmente unassetto stabile alla finanza locale,sganciandola così dalle norme di det-taglio della Finanziaria e di tener fe-de - da parte del Parlamento - all’im-pegno di non intervenire più connorme discrezionali ed estemporaneeanche sul quadro ordinamentale.

Finanziaria più favorevole agli Enti locali grazie all’impegno delle associazioni

> Superati alcuni aspetti chesarebbero stati particolarmentepenalizzanti per Comuni eProvince

a cura di Legautonomie

>

Uncem: emendamentoper gasolio e GPLpresentato alParlamento

ÈÈ ssttaattaa pprreesseennttaattaa ddaa UUnn--cceemm NNaazziioonnaallee,, ssuuppppoorrttaattaaddaa UUnncceemm TToossccaannaa ee ccoonn llaaccoollllaabboorraazziioonnee ddii aallccuunniippaarrllaammeennttaarrii ttoossccaannii,, uunnaapprrooppoossttaa ddii eemmeennddaammeennttooaallll’’aarrtt.. 3388--bbiiss iinneerreennttee llaapprroorrooggaa ssuullllee aaggeevvoollaazziioonniippeerr ll’’aaccqquuiissttoo ddii ggaassoolliioo eeGGPPLL ddaa rriissccaallddaammeennttoo nneell--llee ffrraazziioonnii ppaarrzziiaallmmeenntteennoonn mmeettaanniizzzzaattee ddii ccoommuu--nnii rriiccaaddeennttii nneellllaa ffaasscciiaacclliimmaattiiccaa cchhee èè aappppuunnttooqquueellllaa ppaarrzziiaallmmeennttee mmoonn--ttaannaa.. UUnncceemm hhaa tteennuuttoo aa ssoottttoollii--nneeaarree cchhee iinn qquueessttaa ooccccaa--ssiioonnee iill ssuuoo iimmppeeggnnoo eerraavvoollttoo aadd aaggggiiuussttaarree uunnppaassssaaggggiioo cchhee eerraa eerrrroonneeaa--mmeennttee ssffuuggggiittoo aall lleeggiissllaa--ttoorree mmaa cchhee rraapppprreesseennttaauunn ppuunnttoo ffoonnddaammeennttaalleeppeerr llee ppeerrssoonnee cchhee vviivvoonnooiinn mmoonnttaaggnnaa..

Date stabilità alla finanza locale

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20 > strategieamministrative gennaio 2008

le nuove regole e introduce il meccanismo amministra-tivo in base al quale la Giunta Regionale ha il compitodi individuare i procedimenti amministrativi gestitidagli Enti locali territoriali che saranno semplificaticon il ricorso all’autocertificazione e/o asseverazionetecnica. I primi e più significativi procedimenti già in-dividuati dalla L.R n. 1 sono il Nulla Osta inizio attivitàproduttiva, istituito nel lontano 1985 con il Regola-mento di Igiene Tipo regionale, e l’Agibilità degli edifi-ci destinati a ospitare attività economiche in genere;al proposito l’articolo 5 sancisce la definizione, in mo-do onnicomprensivo, di attività economica come quel-la attività produttrice di un bene o di un servizio, inomaggio alla definizione dunque del D.lgs n. 112/98.All’articolo 6 della L.R. n. 1/2007, il legislatore regiona-le provvede poi a delineare il percorso amministrativodi semplificazione con il quale dovranno essere gestitii procedimenti individuati dalla Giunta regionale, sta-bilendo come principio generale oltre all’uso delle di-chiarazioni sostitutive, soprattutto l’utilizzo della Con-ferenza di Servizi obbligatoria per quei procedimentiche coinvolgono con pareri e autorizzazioni gli enti e leamministrazioni esterni al Comune.Di assoluto rilievo appare poi la disposizione dell’arti-colo 7, titolato “recupero delle aree industriali dismes-se”; con esso la Regione detta regole forti per il recupe-ro in questione, stabilendo come principio fondamen-tale che la dismissione di aree industriali costituiscegrave pregiudizio territoriale, sociale ed economico-oc-cupazionale. La premessa costituisce titolo per consen-tire l’utilizzo della procedura dettata dall’art. 7 in ba-se alla quale il Comune accerta l’eventuale sussisten-

za delle condizioni dipregiudizio alla salute e allasicurezza urbana e sociale,nonché il degrado ambientalee urbanistico; una volta veri-ficati i presupposti, il Comu-ne invita la proprietà a for-mulare una proposta di riuti-lizzo dell’area, in mancanzadella quale o nel caso di man-

cata rispondenza dell’assetto insediativo alla program-mazione urbanistica, il Comune, previa diffida al pro-prietario, può acquisire ulteriori proposte di altri sog-getti mediante procedura a evidenza pubblica.L’approvazione della proposta, che deve essere attua-ta secondo le modalità dei Programmi Integrati di In-

> leggi regionali n. 1/2007 e n. 8/2007

Finalmente un pacchetto di semplificazioni per le imprese

Attività industriali, una spallataalla burocrazia

nel rispetto della normativa comunitaria, persegue l’o-biettivo di assicurare alle imprese il rispetto dei tempie la semplificazione amministrativa dei procedimentida tempo richiesta. Proseguendo sulla linea tracciatanel 2005 con l’approvazione della L.R. n. 1/2005, ilConsiglio Regionale dichiara l’obiettivo di utilizzo de-gli strumenti delle AGEVOLAZIONI, della FINANZAINNOVATIVA e della PROMOZIONE delle attività in-dustriali. In particolare all’art. 4 della nuova legge laRegione promuove la libera aggregazione delle impre-se in DISTRETTI, definendo i requisiti per l’accredita-mento degli stessi. Significativa la disciplina dettata dall’art. 5 (“semplifi-cazione dei rapporti”), con cui la legge muove un primopasso verso la semplificazione di alcune procedure re-lative all’attività d’impresa. Con questo articolo, alcomma 4, la Regione, cancellando con un colpo di spu-gna tutte le resistenze di quanti fino a oggi rifiutavanol’autocertificazione come mezzo per dichiarare i requi-siti previsti dalla legge regionale n. 73/1989, ha stabi-lito che le aziende artigiane, per iscriversi all’Albo Im-prese, potranno semplicemente presentare una comu-nicazione del legale rappresentante dell’impresa allacompetente Commissione Provinciale per l’Artigianato,presso cui è istituito l’Albo. Tale comunicazione atte-sterà il possesso dei requisiti e ne determinerà l’iscri-zione dalla data di presentazione della comunicazionestessa. Le Commissioni Provin-ciali potranno disporre accerta-menti diretti, oppure chiederecollaborazione ai Comuni neicontrolli e adottare eventual-mente provvedimenti di cancel-lazione. Con questa disciplinaviene finalmente cancellato ilprocedimento dell’articolo 63della legge regionale n. 73/1989che vedeva fino a oggi coinvolto il Comune, chiamatoad accertare con procedure oggettivamente superfluee inefficaci, fatti, stati e qualità dell’azienda e del suotitolare previsti dalla legge del 1989 come presuppostoper l’iscrizione dell’azienda artigiana all’Albo Impre-se. L’art. 5 della legge regionale n. 1/2007 detta invece

La recente legge regionale n. 1/2007 sulla competitività per le imprese,

di Saverio Linguanti > Ancitel Lombardia

> AApprreennddoo llee ppoorrtteeaallll’’aauuttoocceerrttiiffiiccaazziioonnee,,vviieennee ffiinnaallmmeenntteeccaanncceellllaattoo iillpprroocceeddiimmeennttoo cchhee vveeddeevvaaffiinnoo aa ooggggii ccooiinnvvoollttoo iillCCoommuunnee

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strategieamministrative gennaio 2008 > 21

> leggi regionali n. 1/2007 e n. 8/2007

tervento di cui alla legge regionale n. 12/2005, o secon-do l’art. 27 della Legge n. 865/1971 ( P.I.P ), a opera delConsiglio Comunale produce contestualmente recepi-mento della stessa nel documento di piano del PGT. Ilcomma 5 del medesimo articolo 7 precisa che, in ognicaso, resta salvo il procedimento autorizzatorio previ-sto per le grandi strutture di vendita, secondo l’art. 9del D.lgs n. 114/98 e secondo la legge regionale n. 14/99,quindi l’esame della domanda dovrà avvenire median-te la Conferenza dei Servizi in cui la Regione è chiama-ta a verificare la rispondenza dell’insediamento com-merciale richiesto alle linee di sviluppo e programma-zione approvate con il nuovo Piano Triennale delCommercio 2006-2008.Il pacchetto semplificazione alle imprese si completa,oltre che con la DGR n. 4502 del 3 aprile 2007, soprat-tutto con la legge regiona-le 2 aprile 2007 n. 8 diriforma sanitaria alle cuidisposizioni i Comuni e leProvince dovranno ade-guare i propri regolamentientro 6 mesi dall’entratain vigore. Con la nuovalegge di riforma sanitarian. 8 si provvede ad abolire il nulla osta all’esercizio diattività lavorative e depositi che ricordiamo essere unadempimento esclusivo della Lombardia, istituito dalregolamento regionale di igiene tipo nel 1985. Il nullaosta è sostituito da una dichiarazione di inizio attivitàda presentare allo Sportello Unico per le Imprese co-munale, o comunque alla struttura individuata alloscopo dal Comune, che ne inoltrerà una copia alla Asle all’Arpa competente per territorio. La legge regiona-le n. 8 prosegue peraltro nell’opera di semplificazionee abolisce molte altre autorizzazioni sanitarie, tra cuiil libretto di idoneità sanitaria previsto dalla L.R. n.12/2003, il certificato di idoneità fisica per l’assunzio-ne di apprendisti, la tessera sanitaria per gli addetti ailavori domestici, abolisce l’obbligo di vidimazione delregistro infortuni, il certificato di idoneità per l’impie-go di gas tossici, e non ultime le autorizzazioni sanita-rie alla vendita di carne fresca e congelata. Nel rispet-to del regolamento CE n. 852/2004 il legislatore regio-nale cancella le autorizzazioni sanitarie rilasciate aoggi sulla base della legge n. 283/1962 per la produzio-ne e vendita di sostanze alimentari e bevande, e quin-di anche le autorizzazioni sanitarie per la somministra-zione di alimenti e bevande nei pubblici esercizi (bar eristoranti). In sostituzione dell’autorizzazione sanitariail titolare presenterà dichiarazione di inizio di attivitàproduttiva allo Sportello Unico comunale, completa diinformazioni aggiuntive sull’attività svolta in campoalimentare, e sarà compito dello Sportello Unico comu-nale inoltrarne copia alla competente Asl.

L’impianto normativo della nuova legge regionale n.8/2007 si basa sulla logica della responsabilizzazionedegli operatori, e costituisce il presupposto per la ri-qualificazione di tutto il sistema della prevenzione, vi-gilanza e controllo operato dalle aziende sanitarie lo-cali. Anche la L.R. n. 8, che costituisce un’ulteriore tap-pa del percorso di semplificazione iniziato dallegislatore lombardo con la legge regionale n. 1/2005,rilancia e afferma il ruolo centrale dello Sportello Uni-co comunale nella gestione dei procedimenti relativialle imprese. Lo Sportello Unico viene individuato co-me unico responsabile di tutti i procedimenti ammini-strativi inerenti le attività economiche produttive dibeni e servizi e tali sono considerati tutti quelli relati-vi all’avvio, svolgimento, trasformazione e cessazionedi attività economiche, nonché quelli destinati per l’in-

stallazione, attivazione, eser-cizio e sicurezza di impianti esoprattutto per l’agibilità de-gli edifici funzionali a ospita-re attività economiche.L’ efficacia totale dell’azionedi semplificazione si rivolgeràanche e soprattutto all’utiliz-zo dello strumento comunita-

rio della “notifica” igienico sanitaria ai sensi dell’arti-colo 6 del regolamento CE n. 852 e ai sensi della leggeregionale n. 8/2007. Le valutazioni in questi mesi del-le prassi riscontrate presso i Comuni inducono a pen-sare e proporre un utilizzo della modulistica di notifi-ca autonomo rispetto al modello di DIAP, così che lanotifica possa essere efficacemente abbinata di voltain volta alla modulistica nuova individuata, oppure al-la modulistica già in essere esistente presso i Comunie magari derivante anche da disposizioni normativenazionali . In materia di semplificazione dei procedimenti am-ministrativi sta lavorando da tempo in Regione Lom-bardia un gruppo interdirezionale coordinato dallaDirezione Industria. Grazie al lavoro di questo grup-po verranno a breve individuati con apposita Delibe-ra di Giunta gli ulteriori procedimenti cui applicarela nuova denuncia di inizio attività con la relativa in-dividuazione della modulistica da utilizzare confor-memente al principio del comma 3 dell’articolo 5 del-la legge regionale n. 1/2007 che attribuisce alla Giun-ta la competenza a individuare i nuovi procedimentida semplificare.In generale, tuttavia, l’azione approfondita ed effica-ce del gruppo di lavoro interdirezionale condotta finoa oggi rende pieno merito agli sforzi di semplificazio-ne della Regione Lombardia a vantaggio delle impre-se e dei cittadini e rappresenta il primo esempio di at-tività concreta sul tema della semplificazione ammi-nistrativa.

> LL’’aazziioonnee ddeell ggrruuppppoo ddii llaavvoorroorreennddee ppiieennoo mmeerriittoo aaggllii ssffoorrzziiddii sseemmpplliiffiiccaazziioonnee ddeellllaaRReeggiioonnee LLoommbbaarrddiiaa aavvaannttaaggggiioo ddeellllee iimmpprreessee ee ddeeiicciittttaaddiinnii

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> formazione

In provincia di Como un Campus universitario internazionale

I top manager andrannoa scuola a Carimate

l’Università destinata alla formazione di top mana-ger internazionali nel governo e nella gestione dellecittà e del territorio, nonché delle strutture turisti-co-ricettive. Un’Università cui l’Unesco guarda conestremo interesse. E accanto a questi due indirizzidi studi anche l’Università del lusso, con un corsointitolato «Luxury Good and Services». A Carimate

approda così la sede italiana della «InternationalUniversity of Monaco» - la «Ium» - un’istituzione digrande prestigio internazionale che ha già una sedea Taiwan, camps a Parigi e New York e che offre cor-si di laurea, corsi master, nonché programmi di for-mazione per manager e professionisti ed è nella clas-

sifica, redatta annualmentedall’«Economist», 75ª tra le pri-me 100 istituzioni universitarieche organizzano corsi master aindirizzo economico. Una clas-sifica che vede come unica ita-liana l’Università Bocconi, al95° posto.Il via libera era stato dato alcu-ni mesi fa dalla Giunta munici-pale guidata dal sindaco Pelle-grino Roccucci che ha recepitoin una sua delibera la lettera diintenti con l’Università mone-gasca. Si tratta di un gran col-po. Perché l’università rappre-senterà un polo d’eccellenza ed’avanguardia a livello interna-zionale. Il bacino d’utenza saràaddirittura mondiale, per cui glistudenti e i docenti saranno se-lezionatissimi. Su questo il pro-

fessor Boris Porkovich - che ha dato il suo assenso alprogetto culturale che sta alla base dello studio difattibilità della nuova università - e il presidentedottor Maxime Crener non hanno dubbi.E i tempi? Dal via libera della Giunta Roccucci mol-to è stato fatto e tra l’International University Mo-naco e la Carimate Campus Promoter Association èstato infatti raggiunto l’accordo con la società «LaCittadella srl», proprietaria del Castello, per l’utiliz-zo di una parte importante del prestigioso e storicoimmobile. Ulteriori spazi sono stati acquisiti dall’U-niversità locando superfici nel complesso del centrocivico «Il Torchio», nelle immediate vicinanze del Ca-stello, completando in questo modo il Campus desti-nato a ospitare studenti provenienti da ogni nazione.I corsi dunque prenderanno il via nel 2008, non ap-pena saranno completati i lavori di adattamento del-le strutture immobiliari alle esigenze della didatticae della ricerca.«Si tratta di una scelta - sottolineano i promotori -che punta a rendere possibile "l’effetto campus" chetanta parte ha nel coinvolgimento negli studi degliallievi del centro e nord Europa oltre che, natural-mente, degli Stati Uniti. Fra pochi mesi Carimatesarà una Babele di lingue e culture. E qui sarà di ca-sa l’eccellenza».«Non posso che esprimere soddisfazione - evidenziail sindaco di Carimate Pellegrino Roccucci - perchétutto quanto sta accadendo è la riprova della bontàdel lavoro svolto dalla nostra amministrazione. Que-sto è un polo di eccellenza internazionale che mettecasa a Carimate. Davvero un sogno che si realizza.Ma non è utopistico dire che già tra pochi mesi noisaremo un punto di riferimento nella formazione deitop manager, di chi sarà protagonista della gestionedella città e del territorio, come pure delle struttureturistiche d’eccellenza. A questa offerta formativa siaffiancherà il master dedicato a formare imprendito-ri e manager in grado di operare nelle aziende di be-ni e servizi di lusso padroneggiando le dinamiche diconsumo e le relazioni fra marca e cliente».Di tutto di più insomma.E Carimate sarà polo d’eccellenza anche per l’Unescoche considera termini tradizionali quali «turismo»,

Nasce a Carimate, Comune di quattromila abitanti in provincia di Como,

di Luciano Barocco

> Si occuperanno di governo egestione delle città e delterritorio, nonché di struttureturistico-ricettive

In questa immagine, il sindaco diCarimate Pellegrino Roccucci. In altoa destra, la sede del Campusuniversitario

22 > strategieamministrative gennaio 2008

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strategieamministrative gennaio 2008 > 23

> formazione

>

AlloggiUna casa per i giovani All’inizio di gennaio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un avviso pubblico predisposto dalla Pre-sidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche giovanili e le Attività sportive (POGAS)e destinato alle 14 città metropolitane italiane (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, To-rino, Venezia, Palermo, Catania, Messina, Trieste, Cagliari) per la selezione di progetti che favoriscanol’autonomia abitativa dei giovani, incrementando l’offerta di alloggi in affitto a prezzi contenuti. I pro-getti, per la cui elaborazione e attuazione le città metropolitane potranno avvalersi di altri soggetti pub-blici e privati, potranno riguardare modelli innovativi di co-housing, nuove forme di intermediazionenella locazione, riqualificazione di alloggi inseriti in contesti territoriali e urbani e altre soluzioni inno-vative finalizzate all’aumento dell’offerta di alloggi a basso costo per i giovani.Ai progetti selezionati il POGAS destinerà complessivamente una somma di 15 milioni di euro, a valeresul Fondo per le politiche giovanili, che, con il cofinanziamento degli altri soggetti pubblici e privati coin-volti, si prevede potrà consentire la loro effettiva realizzazione.Le proposte di progetto potranno essere presentate dalle città metropolitane alla Presidenza del Consi-glio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche giovanili e le attività sportive - Via della Mercede 9, 00187Roma entro il 29 Febbraio 2008. L’avviso si può scaricare dal sito www.pogas.it.

«vacanza», «hôtellerie», superati e inglobati nella dif-ferente prospettiva della mobilità individuale e col-lettiva che rispetta le esigenze di un turismo «soste-nibile». In altri termini cambierà il nostro modo di

fare vacanza. Forse pochi avranno possibilità di ren-dersene conto, ma molti degli innovativi «input»mondiali partiranno proprio dalla roccaforte mone-gasco-carimatese.

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24 > strategieamministrative gennaio 2008

> scuola

Assunti provvedimenti innovativi

Regione, cosa cambieràper istruzione e formazione

menti in materia di istruzione e formazione, che inte-resseranno direttamente anche l’attività amministrati-va dei Comuni.In data 6 agosto 2007 è stata approvata la Legge Regio-nale n. 19 “Norme sul sistema educativo di istruzione eformazione della Regione Lombardia”, al cui approfon-dimento Anci Lombardia ha dedicato un seminario,svoltosi nel mese di ottobre.Successivamente la Regione ha proposto un adeguamen-to di alcune norme regionali in vigore, tra cui la L.R. n.31/80 (Diritto allo studio), le nn. 40/74 e 70/80 (Ediliziascolastica) e la n. 8/99 (Finanziamenti alle scuole mater-ne autonome), presentando un progetto di legge che èstato approvato in Giunta il 7 novembre e che è all’at-tenzione del Consiglio regionale.In proposito, il Dipartimento Istruzione di Anci Lom-bardia ha approvato un documento, inviato alla Regio-ne lo scorso 26 novembre, con osservazioni e proposte

a favore degli Enti locali(www.anci.lombardia.it/co-municati/scuola).Infine, nel mese di dicembre2007, sono stati approvati im-portanti provvedimenti quali”La dote istruzione”, “Indiriz-zi e criteri per la programma-zione regionale dei servizieducativi di istruzione e for-mazione” e “Il programma perle persone con disabilità”.

Per quanto riguarda gli indi-rizzi e i criteri per la program-

mazione regionale dei servizi educativi di istruzione eformazione, la Regione intende modificare sostanzial-mente le procedure di programmazione dei servizi edu-cativi, basandosi su alcuni principi fondamentali:• Passaggio dalla centralità dell’offerta alla centralitàdella domanda.• Partenariato istituzionale e valorizzazione della capa-cità di programmazione degli enti locali.• Integrazione delle risorse.

Gli obiettivi strategici proposti dalla Regione per ilprossimo triennio sono i seguenti: incrementare il livello di qualificazione dei giovani indiritto/dovere di istruzione e formazione, favorire ilsuccesso scolastico e formativo e ridurre i fenomeni didispersione e ritardo, sostenere la crescita del capitaleumano regionale e l’invecchiamento attivo della popo-lazione.Anche i soggetti istituzionali dei diversi livelli territo-riali, in sinergia con il sistema scolastico, sono chiama-ti a svolgere un’importante opera a supporto e soste-gno dell’organizzazione del servizio (diritto allo studio,anagrafi territoriali, integrazione dell’offerta formati-va, servizi complementari di trasporto e di mensa, di-sponibilità di strutture edilizie). Il modello di governan-ce prevede che la programmazione di tutti i servizi ven-ga effettuata tramite i Piani provinciali, previstidall’art. 5 della L.R. 19/07. Compito degli Enti locali èquindi quello di analizzare e riconoscere le esigenzespecifiche che emergono dal territorio, stabilendo obiet-tivi attraverso proprie politiche territoriali.La proposta di Piano provinciale è articolata per ambi-to territoriale, riferito all’ambito socio-sanitario di cuialla L. 328/00, attraverso una concertazione tra Provin-cia, Comuni, Istituzioni scolastiche e formative auto-nome.Il provvedimento assunto dalla Regione costituisce unimportante risultato anche per il lavoro svolto in que-sti anni da Anci Lombardia: è stato infatti riconosciutocome ambito ottimale il territorio ricompreso nell’areaindividuata dalla L. 328/00 per i distretti socio-sanita-ri e all’interno di tali aree si svilupperanno le politichescolastiche che i Comuni intendono attuare, in collabo-razione con le Scuole e le agenzie formative dei territo-ri. Si apre quindi una fase nuova per gli Enti locali lom-bardi, chiamati non solo a erogare servizi o a finanzia-re iniziative delle scuole ma a essere protagonisti dellaprogrammazione dell’offerta formativa del territorio.Tale obiettivo è in sintonia anche con quanto previstodalla Legge Finanziaria per il 2008, recentemente ap-provata dal Parlamento, che prevede, all’art. 2, commidal 417 al 425, interventi per l’organizzazione della re-te scolastica.

Negli ultimi mesi la Regione Lombardia ha emanato importanti provvedi-

a cura di Giampiera Vismara

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strategieamministrative gennaio 2008 > 25

> CalendarioScolastico 2008/09Con delibera n. 6275 del 21.12.2007 laGiunta Regionale della Lombardia haapprovato il calendario per l’annoscolastico 2008/09.Le lezioni inizieranno Lunedì 8 set-tembre 2008 e termineranno Martedì16 giugno 2009, tranne che per leScuole dell’Infanzia, per le quali èprevisto il termine del 30 giugno2009.Le vacanze natalizie avranno inizioda Lunedì 22 dicembre e termineran-no il 6 gennaio; quelle pasquali an-dranno da Giovedì 9 a Martedì 14aprile.

Dalla data di inizio e termine delle le-zioni, tenuto conto dei periodi di va-canza natalizi e pasquali, intercorro-no 217 giorni per le scuole primarie esecondarie e 229 per la scuola dell’in-

fanzia (che si riducono rispettivamen-te a 216 e 228 qualora la ricorrenzadel Santo Patrono coincida con ungiorno in cui siano previste lezioni),mantenendo il vincolo minimo di 200giorni di lezione.Nel calendario è prevista una impor-tante novità, denominata “Oltre lascuola”. Si tratta di 6 giorni destinatia iniziative finalizzate ad attività ex-tracurriculari, da impegnare in ambi-ti vari, quali attività socio-culturali,di orientamento, di laboratori espres-sivo ed esperienziale, per dare:• maggiore impulso alla trasforma-zione della scuola dall’interno;• maggiore integrazione tra le scuolee il territorio (comuni, genitori, altrisoggetti formativi) anche in riferi-mento alle attività culturali e turisti-che delle comunità lombarde;• maggiore visibilità alla regione nel-l’azione di supporto all’innovazione eal cambiamento all’interno dellescuole.Con la delibera, la Giunta dà manda-to alla Direzione Regionale di adotta-re, con successivi decreti, le modalitàdi progettazione e presentazione del-la iniziativa denominata “Oltre lascuola”.

Modifica al piano di dimensionamento dellescuole

> Cambiamentiin 64 ComuniNumerosi Comuni lombardi hannopresentato richieste di modifica delPiano regionale di dimensionamento.Si tratta soprattutto di proposte tese averticalizzare le scuole, creando isti-tuti comprensivi.Questo l’elenco dei Comuni nei cuiterritori funzioneranno nell’a.s.2008/09 i nuovi istituti:• Brescia - Brione, Polaveno, Sarezzo• Cremona- Casaletto Ceredano, Ca-stelleone, Credera Rubbiano, Fiesco,Gombito, Montodine, Moscazzano,Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca,Trigolo.

• Lecco - Castello Brianza, ColleBrianza, Galbiate, Garlate, Olginate,Perego, Rovagnate, Santa Maria Hoè,Valgreghentino.• Lodi - Bertonico, Casaletto Lodigia-no, Caselle Landi, Caselle Lurani, Ca-stelnuovo Bocca d’Adda, Castiglioned’Adda, Castiraga Vidardo, Cavacur-ta, Corno Giovine, Maleo, Marudo,Pieve Fissiraga, Salerano sul Lambro,Sant’Angelo Lodigiano, Santo StefanoLodigiano, Turano Lodigiano, ValeraFratta.• Mantova - Gonzaga, Moglia, Pego-gnaga, San Benedetto Po.• Milano - Arese, Milano.• Pavia - Bornasco, Lardirago, Pavia,San Genesio, San Martino Siccomario,Travacò, Vidigulfo, Vigevano, Zecco-ne.• Varese - Agra, Castellana, Cremena-ga, Dumenza, Grantola, Laveno PonteTresa, Luino, Maccagno, Mesenzana,Pino Lago Maggiore, Tronzano.Sono inoltre state approvate le propo-ste presentate dalle Province di Mila-no e Sondrio per l’accorpamento di al-cuni istituti superiori (a Milano, LiceoScientifico “Severi” con l’IPIA “Cor-renti” e a Sondrio, Liceo Classico“Piazza” con Istituto Magistrale “Per-penti”).

> La dote istruzioneSi prevede l’istituzione di un unicostrumento, gestito da un unico livellodi governo, per la raccolta delle do-mande di contributi da parte delle fa-miglie e per l’erogazione degli stessi.Vengono garantiti contributi per tuttoil ciclo di studi, comprensivi del buo-no scuola, degli assegni di studio, deifinanziamenti per i libri di testo e del-le borse di studio previste dalla Leggen. 62/2000. L’obiettivo è quello disemplificare le procedure, sia per lefamiglie che per gli enti erogatori, dimonitorare i flussi di contributi chevengono erogati agli studenti lombar-di e di favorire una migliore program-mazione degli interventi a livello co-munale, provinciale e regionale. Sonoprevisti tre tipi di dote:

> scuola

Festività previste:> 1° novembre 2008

Ognissanti> 8 dicembre 2008

ImmacolataConcezione

> 25 e 26 dicembre 2008Natale e S. Stefano

> 1° gennaio 2009 Capodanno

> 6 gennaio 2009Epifania

> 12 e 13 aprile 2009Pasqua

> 25 aprile 2009Anniversario dellaLiberazione

> 1° maggio 2009Festa dei Lavoratori

> 2 giugno 2009Proclamazionedella Repubblica

> Festa del SantoPatrono

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denti (per complessivi € 1,8 milioni).• Integrazione alla dote istruzione/for-mazione professionale per gli alunniche frequentano scuole di istruzionetriennale (per € 2,4 milioni).• Dote per gli studenti che frequenta-no percorsi di Istruzione e Formazio-ne Professionale, denominato FLAD(€ 1,2 milioni).

■■ 2. Interventi per favorire l’inseri-mento e reinserimento lavorativo: • Integrazione della dote lavoro, perinterventi di riqualificazione profes-sionale, inserimento e reinserimentolavorativo e per l’avvio di un percorsodi autoimprenditorialità di persone di-sabili disoccupate (€ 1,9 milioni).• Sostegno all’inserimento lavorativodi persone disabili psichiche in coope-rative sociali, tramite la copertura par-ziale dei costi salariali (€ 400.000,00).

■■ 3. Servizi alla persona finalizza-te al mantenimento del posto di la-voro:

• Dote per le persone disabili occu-pate per interventi di formazionepermanente, presso il luogo di lavo-ro e di tutoraggio € 1,3 milioni).• Incentivi finalizzati al manteni-mento del posto di lavoro di personedisabili affette da minorazioni psi-chiche o portatrici di handicap intel-lettivo all’interno di cooperative so-ciali (€ 3,6 milioni).

■■ 4. Progetti a carattere innovati-vo/sperimentale, a rilevanza regio-nale, finalizzati a rendere efficaci ipercorsi di inserimento e manteni-mento del posto di lavoro delle per-sone disabili e diretti al raccordodella rete dei servizi per il lavoro, iservizi socio-assistenziali e i servizieducativi e formativi presenti sulterritorio regionale (€ 1,5 milioni).

■■ 5. Sono infine stati stanziati€ 700.000,00 per le attività di proget-tazione, monitoraggio e valutazionedegli interventi.

26 > strategieamministrative gennaio 2008

■■ 1. La dote per la permanenza (Bor-se di studio e libri di testo: € 120,00per gli studenti frequentanti lascuola primaria, € 220,00 per i fre-quentanti la secondaria di 1° grado,€ 320,00 per i frequentanti la secon-daria di 2° grado). Le quote indicateverranno erogate ogni anno, ai richie-denti in possesso dei requisiti ISEE eassorbiranno i rimborsi previsti dallaL. 62/2000.

■■ 2. La dote merito (€ 500,00 pergli studenti frequentanti i primiquattro anni della secondaria supe-riore e € 1.000,00 per i frequentantila terza media e il quinto anno dellesuperiori).

■■ 3. La dote per la libertà di scelta(ex buono scuola) con previsione di uncontributo di € 3.000,00 per le fami-glie con figli disabili iscritti alle scuo-le paritarie. I Comuni sono direttamente interes-sati a tale provvedimento perché rap-presentano lo snodo fondamentale sianel processo strutturale della dote siain quello della comunicazione. Perquesto motivo Anci Lombardia hachiesto alla Regione adeguate formedi supporto, formazione e accompa-gnamento per l’attuazione del nuovosistema di erogazione dei fondi allefamiglie.

> Fondi per i disabiliL’Assessorato Istruzione, Formazionee Lavoro della Regione Lombardia haapprovato un programma i cui conte-nuti prevedono interventi per 14,7milioni di euro. Nel dettaglio il pro-gramma prevede:

■■ 1. Interventi per favorire l’inseri-mento in percorsi di istruzione e for-mazione professionale: • Integrazione alla dote istruzione,per agevolare l’ingresso e la perma-nenza nel sistema di istruzione dellapersona disabile, valorizzando il ruo-lo e la corresponsabilità delle istituzio-ni formative, delle famiglie e degli stu-

> scuola

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strategieamministrative gennaio 2008 > 29

> osservazioni ANCI

Nuovo Statuto della Regione

Anci Lombardia:“La sussidiarietà comestrumento di federalismo”

Regione, ordinamento internazionale e ordinamenti co-munitari, pari opportunità, garanzie e controlli, Consi-glio delle autonomie locali e Crel. Sono questi i punticardine delle osservazioni di Anci Lombardia al testodella bozza dello Statuto della Regione Lombardia elabo-rate dall’apposito Gruppo di lavoro coordinato da Bru-no Bettinsoli e approvate dal Consiglio Direttivo di An-ci Lombardia martedì 18 dicembre. “Si tratta di osservazioni - sottolinea il presidente di An-ci Lombardia Lorenzo Guerini - che abbiamo sintetizza-to in un documento e portato all’attenzione della Com-missione speciale per lo Statuto e al suo presidente Ada-moli al fine di dare un costruttivo contributoall’elaborazione di un articolato di Statuto condiviso.Nel documento evidenziamo alcuni concetti sapendoche il nuovo Statuto della Regione sarà strumento im-portante per tradurre i principi di sussidiarietà orizzon-tale e verticale; per concretizzare il riconoscimento delComune come ente fondamentale riconosciuto dal Tito-lo V della Costituzione; per incardinare la sussidiarietàverticale come strumento di un federalismo regionaleanche nel rapporto Regione - Comuni”.

“Coerentemente con questi obiettivi - aggiunge il presi-dente Guerini - vogliamo sottolineare che il Consigliodelle Autonomie Locali (CAL) debba avere funzioni e po-teri ben definiti e strutturati. Per questo riteniamo op-portuno e necessario che in caso di decisioni in contra-sto con il parere espresso dal CAL la Giunta abbia l’ob-bligo della motivazione e il Consiglio Regionale debbaassumerle a maggioranza assoluta. Ciò non significhe-rebbe in alcun modo limitare l’autonomia legislativa delConsiglio ma riconoscere ruolo e funzioni delle Autono-mie Locali ed evitare organismi senza ruolo e funzioni.È evidente inoltre che il Presidente del Consiglio delleAutonomie debba essere eletto dallo stesso CAL. Conti-nuiamo, quindi, a ritenere più coerente con questi prin-cipi un CAL formato dalle Autonomie Locali (Comuni,Province e Comunità Montane). Ci rendiamo, tuttavia,

conto delle riflessioni che portano a diverse proposte. Atal fine vogliamo ribadire che altre soluzioni possano es-sere discusse, e Anci Lombardia è pienamente dispostaa farlo, solo nel rispetto del principio che in materie ri-guardanti gli Enti Locali siano esclusivamente gli stes-si Enti Locali chiamati a discuterne e ad assumere qual-siasi decisione”.

Sussidiarietà, partecipazione, referendum, forma di governo, rapporti tra

>InfoIl testo integrale del documentoè disponibile on line sul sito www.strategieamministrative.it

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strategieamministrative gennaio 2008 > 31

> lavori in comune

sparmio sia economico, sia in termini di emissioni di anidridecarbonica, tanto che la convenzione con Gemmo, in linea conquanto previsto dal D.M. 203/2003, è stata contraddistinta dalsimbolo green procurement per gli acquisti verdi. Ulteriore va-lore aggiunto offerto da Gemmo, senza alcun onere per l’am-ministrazione pubblica, è la realizzazione di una serie di veri-fiche preliminari all’adesione del comune alla convenzione:esecuzione del censimento georeferenziato dei punti luce (ubi-cazione, tipologia, potenza, sorgente, punti presa e quadri dicomando); acquisizione dei dati relativi al consumo; planime-tria su supporto informatico dello stato degli impianti; presen-tazione dell’offerta tecnico-economica a prezzi Consip e tabel-le di comparazione. Tutto il materiale raccolto e i relativi ela-borati resteranno poi di proprietà comunale, anche nel casonon dovesse avere seguito la stipula della convenzione.

Servizio luce: acquisti in rete Consip

Costi certi, risparmio sicuro

qualità da erogare, gli amministratori pubblici sono costante-mente alla ricerca di strumenti in grado di aiutarli a raggiun-gere questo difficile equilibrio. Tra questi spiccano le opportu-nità offerte dal progetto Consip, che grazie a gare di appalto alivello nazionale offre alle singole amministrazioni locali lapossibilità di ottenere forniture di servizi a prezzi vantaggiosie con significative semplificazioni a livello burocratico (per ul-teriori informazioni si veda il sito www.consip.it). Una di queste gare riguarda la gestione del “servizio luce”,aspetto spesso poco considerato ma che incide significativa-mente sulle casse dell’Ente ed è molto “vicino” al cittadino, chepuò facilmente valutarne l’aspetto qualitativo. Non ultimo,una gestione responsabile dell’impianto di illuminazione pub-blica tocca aspetti importanti come la sicurezza, il risparmioenergetico e l’impatto ambientale. In Regione Lombardia, co-me in altre undici Regioni italiane, la gara Consip per la gestio-ne del servizio luce è stata vinta da Gemmo Spa, società natanel 1919 come laboratorio elettrotecnico e attualmente pre-sente in tre continenti con oltre 1500 dipendenti. Vediamo inestrema sintesi in cosa consiste il progetto Consip di Gemmo,rimandando per informazioni dettagliate al sito di Consip:www.acquistinretepa.it > Convenzioni > Vetrina delle con-venzioni > servizio luce. All’Amministrazione viene offerto uncontratto “Global Service” che copre per intero la gestione de-gli impianti di illuminazione pubblica con la possibilità di af-fiancare ai servizi base servizi e interventi opzionali. Per i co-muni i vantaggi si concretizzano in: semplificazione burocra-tica, dal momento che è sufficiente aderire alla convenzionesenza bisogno di avviare gare per la gestione degli impianti;costo fisso, dal momento che per cinque anni (tale è la duratadel contratto di fornitura) l’Amministrazione pagherà un cano-ne annuo fisso per ogni punto luce; semplificazione ammini-strativa dovuta al fatto che si avrà un unico referente, sia perl’acquisto dell’energia elettrica sia per la manutenzione; pos-sibilità di ammodernare i propri impianti di illuminazione uti-lizzando i servizi e gli interventi opzionali e ammortizzando laspesa nel corso dei cinque anni. Inoltre, il fatto di avvalersi diun canone annuo fisso permette agli amministratori di poterrealizzare bilanci preventivi certi, mettere l’amministrazioneal riparo da eventuali variazioni nel costo dell’energia, “alloca-re” l’onere del risparmio energetico a Gemmo Spa, che ha lecompetenze tecniche e l’interesse economico a far sì che gli im-pianti abbiano la massima resa illuminotecnica al minor costopossibile. Lampade a risparmio energetico, controllo di flusso,utilizzo di fonti rinnovabili consentono infatti un notevole ri-

Perennemente alle prese con quadrature di bilanci, patti di stabilità e servizi di

di Paolo Covassi

L’offerta Consip in sintesiSSeerrvviizzii bbaassee::■ acquisto dell’energia elettrica■ gestione e manutenzione ordinaria degli im-pianti e ricambio lampade■ pronto intervento e riparazione guasti■ supporto alla gestione (censimento impianti,test e misurazioni, monitoraggio sullo stato de-gli impianti)■ proposte tecniche per interventi opzionali

SSeerrvviizzii ooppzziioonnaallii::■ Sostituzione lampade a vapori di mercuriocon lampade a sodio ad alta pressione (che sitraduce in risparmio energetico, maggiori pre-stazioni degli impianti, eliminazione rifiuti pe-ricolosi)IInntteerrvveennttii ooppzziioonnaallii::■ riduzione dei consumi di energia■ miglioramento delle condizioni di sicurezza■ modernizzazione tecnologica degli impianti(come installazione di reti Wifi che possono es-sere utilizzate anche per altri scopi e che al ter-mine del contratto restano di proprietà comu-nale)■ adeguamento alla normativa in materia illu-minotecnica

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PER INFORMAZIONIPer informazioni è possibile contattare il dottor AlessandroVisentin al 0444.959595 o via mail: [email protected]

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32 > strategieamministrative gennaio 2008

> giurisprudenza

Decisioni e sentenze

Nulle le sanzioni se nel verbale non viene indicata la misura della sanzione ridotta e come pagarla

a cura di Lucio Mancini

La seconda sezione civile della Corte di Cassazione, con sentenza n. 23506 del12.11.2007 ha confermato che nel verbale di accertamento dell’infrazione al codice del-la strada, qualora sia ammesso il pagamento della sanzione pecuniaria in misura mi-nore, devono essere indicate le modalità di pagamento con la precisazione dell’ammon-tare della somma da pagare, i termini del pagamento, l’ufficio o il comando presso ilquale può essere effettuato.

Per gli autovelox noleggio solo con corrispettivo fissoNon tutti i Comuni sono dotati o possono dotarsi di sistemi autovelox o photored per cuispesso ricorrono al noleggio degli stessi. In questo caso da parte degli enti si provvede alcosto mediante un importo predeterminato e quindi fisso, altre volte mediante riconosci-mento al privato di una percentuale sulle multe; inoltre in alcuni casi al privato viene af-fidato anche il servizio di accertamento delle infrazioni.

Su tale problematica è intervenuta l’Anci con un comunicato del 5 ottobre 2007 con-fermando il precedente parere del ministero dei Trasporti n.76108 del 3 agosto 2007. Il mi-nistero si è espresso in modo contrario all’affidamento del servizio con la compartecipa-zione percentuale sulle multe; è stato anche precisato che l’apparecchiatura deve essereomologata.

Su richiesta di vari Comuni circa tale posizione ministeriale, l’Anci ne ha condiviso ilcontenuto. In particolare è stato precisato che l’attività di accertamento deve essere riser-vata ai vigili che devono convalidare i verbali sottoscrivendoli, mentre possono essere af-fidate ai privati “o svolte sotto il controllo degli organi di polizia stradale le attività pura-mente manuali quali: rimozione e sostituzione dei rullini, sviluppo e stampa dei foto-grammi, masterizzazione dei dati relativi, la preparazione degli atti di notifica, fermarestando la notificazione nelle forme fissate dall’art. 201, comma 3, del codice della stra-da”. In particolare si ritiene censurabile il riconoscere, quale compenso, una percentualesulle multe che potrebbe dare luogo a delle responsabilità amministrative.

Organi competenti a procedere alla vendita di immobili comunaliSi riporta quanto deciso dal Tar Piemonte, sentenza n .3016 depositata il 6 ottobre 2007,in merito agli organi competenti alla vendita di immobili di proprietà comunale.

L’art. 42 del TUEL 267 del 2000, alla lettera l) del 2° comma, attribuisce al consiglio lacompetenza a decidere in merito alla alienazione degli immobili di proprietà; ma, qualo-ra tale vendita sia stata prevista nel bilancio di previsione approvato, le competenze pas-sano alla giunta e al dirigente.

Si è avuto modo di sentire alcuni consiglieri che in presenza di tale procedurahanno presentato interrogazioni al sindaco esprimendo in merito la propria con-trarietà. Ai consiglieri si suggerisce di meglio esaminare il progetto di bilancioquando viene loro consegnato, presentando in sede di discussione dello stesso gliemendamenti che ritengono necessari non solo sulla decisione di vendere o me-no l’immobile, ma anche, forse soprattutto, sulle modalità di come procedere al-la stessa. Si può chiedere, se del caso, che le stesse siano chiare, conformi allemaggiori garanzie dell’interesse pubblico, attenzione rispetto a eventuali proce-dure abbreviate, una adeguata pubblicità delle stesse, la limitazione di conferi-mento mediante trattativa privata; il tutto da individuare negli elaborati allega-ti al bilancio, in specie nella relazione della giunta e in quella degli uffici.

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strategieamministrative gennaio 2008 > 33

> giurisprudenza

Le spese fuori bilancio In generale si definiscono spese fuori bilancio quelle derivanti dalla richiesta di cre-

diti e per le quali non siano stati assunti impegni adeguati ovvero gli impegni si siano di-mostrati insufficienti rispetto al credito poi vantato.

L’argomento si presta a una trattazione particolare in quanto esistono nei vari Entilocali differenti forme di soluzioni nei confronti delle spese fuori bilancio.

Di tali spese sono riconoscibili solo quelle indicate nell’art. 194 del TUEL 267 del2000; tutte le altre sono spese che comunque creano procedimenti di responsabilità pa-trimoniale a carico di coloro che le hanno ordinate senza prendere il relativo impegno,ovvero il rapporto patrimoniale creatosi resta a carico del funzionario che ha procedu-to all’ordine. Si rammenta che solo per determinate spese d’urgenza, previste nell’art.191dello stesso TUEL, esiste apposita procedura per assumere l’impegno in sanatoria.

In primo luogo occorre precisare che le spese fuori bilancio riconoscibili sono sola-mente quelle elencate in detto art. 194; in tal senso si veda il parere di cui alla deliberan. 11 del 2006, parere n. 6, della sezione Emilia Romagna della Corte dei Conti: al rico-noscimento di tali debiti è deputato il Consiglio Comunale (comma 3 dell’art.194).

Detta sezione della Corte precisa anche nell’atto deliberativo di riconoscimento del-la spesa sia espressa una valutazione di utilità pubblica “della condotta che ebbe a de-terminare la specifica sopravvenienza passiva” salvo per quelle indicate alle lettere a)-d) per le quali “non è sempre necessario esplicitare tale valutazione” in quanto le spesesono derivate da fatti esterni difficilmente prevedibili.

Viene poi indicato che per le spese di cui alla lettera e) occorre oltre alla sussistenzadell’utilità pubblica anche “quello dell’arricchimento senza giusta causa”.

Viene anche precisato che l’art.194, per come è formulato, non ammette alcuna di-screzionalità dell’amministratore se adottare o meno la procedura del riconoscimentoche resta obbligatoria per i casi previsti da tale normativa.

Stesso argomento e stato trattato dall’analoga sezione della Sardegna nel parere n. 2del 2007.

Tale parere si sofferma inizialmente sul fatto che, se anche in sede di impegno non èfacile prevedere l’entità delle spese, ciò non giustifica la possibilità di considerare lemaggiori spese determinatesi in sede di riscontro finale come spese da poter finanziarecon una variazione di bilancio nell’esercizio in corso qualora l’impegno iniziale si riferi-sce ad esercizi precedenti. Le maggiori spese, quindi, devono essere considerate fuori bi-lancio. Con più precisione si afferma che “nel caso che l’importo impegnato si riveli in-sufficiente, la differenza tra quanto impegnato e quanto richiesto dalla controparte con-trattuale costituisce debito fuori bilancio e come tale deve essere riconosciuto dalConsiglio comunale, ai sensi dell’art. 194 TUEL”. Prosegue: “Si potrebbe argomentareche il maggior onere potrebbe essere iscritto nel bilancio di competenza dell’esercizio incui viene effettuata, all’ente, la richiesta di pagamento da parte del professionista cre-ditore. Osta a tale argomentazione la considerazione che l’obbligo del pagamento nonnasce nel momento in cui viene ne viene rivolta richiesta all’ente, ma trova il suo fon-damento nel contratto stipulato con il professionista”.

Più avanti viene precisato che, in caso di attivazione di un giudizio, per il quale si de-ve prendere un impegno di spesa, “si può osservare che il problema si potrebbe porre pergradi successivi del giudizio. Ma la decisione di proseguire nel giudizio o di difendersi ul-teriormente è decisione che incide, per quanto riguarda gli aspetti finanziari, sul bilan-cio di competenza dell’esercizio in cui la decisione viene assunta; …omissis…, l’impegnodovrà comprendere l’importo necessario per tutta la fase del giudizio, prudentemente de-terminato”.

I casi trattati dai pareri si riferivano a spese per incarichi ad avvocati in sededi giudizio. Si osserva come sia opportuno pensare, oltre alle spese per tali pro-fessionisti, anche a quelle che potrebbero derivare dalla possibilità di soccom-bere nell’azione di giudizio e delle presunte spese che ne potrebbero derivare,che comunque devono riferirsi all’esercizio dell’anno in cui la lite è iniziata.

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34 > strategieamministrative gennaio 2008

> giurisprudenza

La Corte dei Conti (sezione regionale dicontrollo della Lombardia) ha emana-to la deliberazione n. 596/2007 sull’u-so dei derivati degli enti locali.Pubblichiamo uno stralcio del docu-mento, rimandando al sito www.cor-teconti.it per la ricerca del testo com-pleto.

■■ Le Sezioni Regionali di controllodella Corte dei Conti sono chiamate aesprimere approfondite valutazionisulle operazioni di derivati stipulatedagli enti locali in questi ultimi annicon riferimento a due recenti norme:• L’art. 1, comma 168 della Legge23/12/2005 n. 266.• L’art. 1, comma 737 della Legge27/12/2006 n. 296 che ha integratol’art. 41 della Legge 28/12/2001 n. 448.

■■ In entrambi i casi gli esiti delle ve-rifiche effettuate devono essere esclu-sivamente indirizzati ai Consigli deglienti locali, nell’ambito della funzionedi controllo collaborativo previsto dal-l’art. 7, comma 7 della Legge 131/03.Poiché si tratta di un argomento digrande attualità che interessa diversienti locali si ritiene opportuno sotto-lineare i principali aspetti della deli-berazione n. 596 del 26/09/2007 assun-ta in argomento dalla sezione Regio-nale di Controllo della Lombardia che,dopo aver definito il quadro normati-vo e i caratteri delle varie forme dicontratti di derivati, ha fissato alcunelinee interpretative che sono di segui-to riassunte:

1) DEFINIZIONEI contratti derivati sono “strumenti fi-nanziari” che servono a gestire l’espo-sizione ai rischi di mercato o di credi-to che una banca o un’impresa (o unente pubblico territoriale) assume nel-l’ambito della propria operatività.

Rientrano nella categoria dei contrat-ti “atipici ed aleatori”.

2) REQUISITII Comuni possono ricorre alle diverseforme di contratti di derivati esclusi-vamente alle seguenti condizioni:a) per ridurre il costo del debito;b) per ridurre l’esposizione ai rischi dimercato;c) per contenere eventuali rischi di cre-dito assunti;d) l’operazione deve essere strettamen-te collegata a un debito a medio-lun-go termine preesistente, e non a un’al-tra operazione di derivati.

3) CONVENIENZA ECONOMICADEGLI OPERATORI

Poiché il contratto ha natura aleatoriaoccorre che venga dimostrata, al mo-mento delle stipula e sulla base di pre-cisi elementi di valutazione, l’attesa e-voluzione delle variabili che determi-neranno negli anni futuri i flussi fi-nanziari a debito e a credito dell’entelocale.

4) ALLOCAZIONI IN BILANCIOLe modalità di regolazione dei rappor-ti di dare e avere alla scadenza di o-

gni periodo (anno o semestre) risulta-no correlate alla variazione dei tassidi interesse di riferimento.Poiché tuttavia non si tratta di inte-ressi attivi o passivi, ma di flussi dif-ferenziali di somme calcolate sui di-versi tassi di interesse, le impostazio-ni contabili dovranno seguire i seguen-ti criteri:• se il differenziale è positivo o co-munque si tratti di anticipazione “up-front”, la relativa entrata dovrà esse-re classificata al titolo IV del bilancio,ed essere destinata al finanziamentodi spese di investimento;• se il differenziale è negativo, dovràessere previsto apposito stanziamentoda imputare titolo I- di uscita del bi-lancio - spese correnti.

■■ Ove si registrino differenziali posi-tivi l’amministrazione dovrà curareche una parte delle entrate acquisite,ovvero dell’avanzo di amministrazio-ne sia prudentemente vincolato al fi-nanziamento di future differenze ne-gative:

5) LA QUALIFICA DI OPERATOREQUALIFICATO

Qualche perplessità viene evidenziatain ordine alla validità della clausolache prevede una apposita dichiarazio-ne da parte del rappresentante dell’en-te locale di possedere la qualifica di “o-peratore qualificato” o “specializzato”.La giurisprudenza civile chiamata aoccuparsi di vicende riguardanti il set-tore privato non è univoca, ma nessu-na pronuncia risulta sia stata resa inrelazione alle operazioni concluse da-gli enti locali.Occorre quindi che l’Ente valuti la na-tura e l’efficacia delle dichiarazioni re-se dal sottoscrittore del contratto edassuma le conseguenti decisioni in re-lazione alle possibilità di promuovereun eventuale contenzioso con l’istitu-to di credito.

Cosa ne pensa la Corte dei ContiL’uso dei derivati degli Enti locali

Deliberazione n. 596/2007

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