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Quadrimestrale d'informazione finanziaria per i Soci della Banca Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% CNS/CBPA-NO/CUNEO n. 3/2008 - anno VIII In caso di mancato recapito restituire al CRP di Cuneo CPO per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. È APPRODO SICURO NELLA BUFERA È APPRODO SICURO NELLA BUFERA

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Il Presidente: Antonio Donetto

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mi pare più che mai opportuno, in considerazione dell’attuale clima di incertezza che regna sui mercati finanziari, con particolare riguardo agli intermediari finanziari, informarvi sull’efficacia dei sistemi di ga-ranzia di cui gode il sistema del credito cooperativo. Ripetutamente tacciate di provincialismo, accusate di puntare soltanto sulla personalizzazione del rap-porto banca-cliente poiché incapaci di fornire servizi celeri, altamente informatizzati, in piena sicurezza per il consumatore… Questo e molto di più si è detto e scritto a discapito della fitta rete italiana delle banche di credito coo-perativo che oggi, pur non esimendosi dal dover fronteggiare con attenzione i pesanti segnali di crisi economica, si vedono concretamente riconosciute capaci di tutelare i propri clienti. Anche la nostra Bcc fornisce sistemi di garanzia differenti, molto più avanzati di quelli del normale sistema bancario. Il Consiglio d'Amministrazione, con l’adesione al Fondo di Garanzia Istituzionale (FGI), ha voluto assicurare l’adozione di una forma di tutela “globale” per i correntisti in relazione a tutti i crediti che questi vantano nei nostri confronti. Rispetto al-l'obbligo di legge cui tutte le banche devono attenersi, che limita la tutela dei depositanti alla somma di 103 mila, tale fondo rappresenta un ulteriore parametro di sicurezza per i risparmiatori. Si affianca al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositanti e al Fondo di Garanzia degli Obbliga-zionisti ai quali aderiamo ormai da vecchia data.Mi preme rivolgere un personale invito a tutti colo-ro che, destabilizzati anche da un forte disordine

in questo numero

Cari soCisommario

mediatico sul tema, rischiano di prendere decisioni affrettate: recatevi presso i nostri sportelli. Troverete, come sempre, personale competente che vi aiuterà a far luce sull’annosa questione, ponderan-do con voi la soluzione più adeguata. Doverosamente, grazie per aver scelto Bcc e cari auguri di buone feste!

LA BANCA LOCALE VI TUTELA DI PIÙ E MEGLIO

FONDO INTERBANCARIO DI GARANZIA DEI DEPOSITANTI: • il fondo ha lo scopo di tutelare i depositanti delle banche ad esso consorziate;• è obbligatorio per legge per tutte le banche;• ogni depositante è garantito fino all’importo massimo di 103.291,38 euro (in caso di cointestazione l’importo è da considerarsi per ogni singolo coin-testatario);• sono coperti dalla garanzia: i conti correnti, ed i depositi nominativi di qua-lunque tipo;• sono esclusi dalla garanzia: i depositi al portatore e le obbligazioni emesse dalla banca.

FONDO DI GARANZIA DEGLI OBBLIGAZIONISTI (FGO):• il fondo ha lo scopo di tutelare i portatori di titoli obbligazionari emessi dalla nostra Bcc;• è volontario, ma la nostra Bcc ha coperto con tale garanzia tutte le proprie emissioni;• ogni portatore è garantito fino all’importo massimo di 103.291,38 euro (in caso di cointestazione l’importo è da considerarsi per ogni singolo cointestatario e si cumula con la garanzia prestata dal Fondo di Garanzia dei Depositanti).

FONDO DI GARANZIA ISTITUZIONALE (FGI):• il fondo ha lo scopo di tutelare la clientela delle Bcc salvaguardando in via diretta la liquidità e la solvibilità delle BCC aderenti;• è volontario, costituito nel mese di luglio 2008. La nostra Bcc ha aderito già dal mese di settembre;• non garantisce il singolo depositante, ma l’intera Bcc dal rischio di insolvenza assicurandone l’intera massa delle passività.

Editoriale

Ispezione non vuole dire sanzione 4

Sagre, fiere e Bcc: sinergia vincente

Giù la mascheraLa “Vecchia Fattoria” diventa “allegra”

5/6Territorio

Il futuro è nel sole

Ël povron a lé bon e a fa bin

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aziende

Due chiacchiere con Bcc

W i soci!

1888 - 1968 dal passato al futuro

Carabinieri nonni dell’anno

appuntamenti

Un sì di fede per i nostri amici anzianiA Bassano del Grappa c’eravamo anche noi80 anni e non sentirli

solidarietà

Crescere a suon di golPassione & ricordi

sport

11/131415

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2425

78

Fidati di noi! I nostri soci si fanno spazio… nel web

Il 17 porta male? Ma chi ci crede più…Lode al merito

16/1718

19/2020

Il mare d’inverno

A spasso per il 2009

sì... viaggiare26/27

28

Don Biagio Giraudo, Maurizio Tomatis

e don Felice Cavaglià

in ricordo di...

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Quadrimestrale d'informazione finanziaria ed associativa della Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant'Albano Stura.

PresidenteAntonio Donetto

DirettoreClaudio Porello

Direttore ResponsabileAlberto Prieri

Comitato EditorialeClaudio Porello, Giovanni Costamagna,Ilaria Morra

Editore e stampaTEC snc - Tipolitografia Editrice Commerciale via dei Fontanili, 12 - 12045 Fossano (Cn)tel. 0172 695897 - fax 0172 695898e-mail: [email protected]

Aut. Trib. Cuneo n. 541 dell'11.05.2001

Ideazione e progetto grafico:Tec Arti Grafiche - FossanoFoto di copertina: Marco Racca

Pubblicità e abbonamentiBanca di Credito Cooperativo diCasalgrasso e Sant'Albano Stura Ufficio relazioni esterne

Questo numero è stato chiuso in tipografiail 5 dicembre 2008

Quadr imestra le d ' in formaz ionef inanziaria per i Soci del la Banca

Anno VIII n. 3 - Dicembre 2008

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Mauro Benedetti

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EDiTorialE

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il ParErE favorEvolE Di BanCa D’iTalia

TErriTorio

in concerto

Edoardo Bennato

Carmagnola

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unedì 19 maggio non mi sentivo bene, a fine mattinata ho inviato un messaggio ai miei collaboratori per informarli che sarei andato a casa quanto prima. Appena fuori

Carmagnola sono bastate due parole a spazzare in un attimo febbre e vertigini: Banca d’Italia. I tre ispettori designati per effettuare gli accertamenti sul nostro istituto si sarebbero presentati in filiale a Casalgrasso entro un’ora. Da tempo attendevamo quel giorno, sapevamo che le ispezioni dell’Orga-no di Vigilanza hanno cadenza di norma triennale dunque nel 2008 sarebbe toccato a noi… Due mesi di lavoro presso la sala consiglio del centro servizi per incontrare i responsabili di area ed esaminare nel dettaglio l’operatività dei singoli comparti, analizzare le fasi di sviluppo di numerose pratiche. Il dott. Roberto Traini, con la collabora-zione del dott. Ignazio Lagrasta e del dott. Davide Arnaudo, sono entrati nel vivo della nostra realtà condividendone il clima cordiale volto a favorire, mi auguro, lo svolgimento di un lavoro quotidiano intenso ma ponderato, per quanto possibile non affannoso. Ci siamo rivelati una banca che opera con coscienza di causa, grazie a una struttura ben organizzata. L’ispezione si è conclusa il 24 luglio con una sincera stretta di mano a testimonianza della stima recipro-ca, in attesa dell’appuntamento di fine estate per la consegna del rapporto ispettivo. Il pomeriggio del 2 ottobre non mancava nessuno: con il Consiglio d’Amministrazione e il Collegio Sindacale abbiamo atteso la visita del Dott. Sergio Magarelli, Direttore della Filiale di Cuneo di Banca d’Italia, che ha dato lettura della relazione di sintesi degli accertamenti effettuati.

“In questo momento difficile per il mondo finan-ziario - ha esordito - occorre stare all’erta ma non avere paura. È necessario mantenere alto il livello dei controlli per individuare e misurare i rischi che un istituto di credito si assume in ogni atto che compie. Se cade un meteorite e ci colpisce in testa nessuno può obiettarci nulla ma se piove ed il tetto fa acqua allora è sicuramente perché non abbiamo fatto quello che dovevamo.Conoscere il cliente, il contesto in cui si opera, il territorio è premessa di sviluppo.” È stato un piacere constatare come Banca d’Italia ci abbia riconosciuto notevole efficienza nel presidio del rischio, oculatezza nella valutazione del merito creditizio e una particolare precisione nell’operati-vità dell’area amministrativa. Certo puntualizzazioni e preziosi suggerimenti non sono mancati, ma il nostro lavoro non ha meritato sanzioni. Era impor-tante che ne foste informati.Ci prepariamo dunque per il nuovo anno raccoglien-do il prezioso suggerimento dell’Organo di Vigilanza, con il quale mi permetto di augurarvi buone feste: “la Bcc possiede i due requisiti essenziali: una grande potenzialità di crescita e la possibilità di mantenerla nel tempo.”

Il DirettoreClaudio Porello

Grandi numeri per la piccante Sagra del Peperone 2008, che ha superato quest’an-

no la soglia dei 250.000 visitatori. Merito di un programma denso di appuntamenti pensati per soddisfare tutti i gusti: musica di vario genere, spettacoli di danza, poesia, favole per grandi e piccoli, dimostrazioni sportive, giochi a squadre aperti a tutti, mostre, una selezione del meglio dell’enogastronomia piemontese e ligure, 200 stand per offrire ampia visibilità alla vivace realtà commerciale di città e non solo, tanti coloratissimi peperoni… La melodica poesia di Gipo Fa-rassino ha stregato un pubblico di 5.000 affezionati conquistando moltissimi curiosi mentre la co-micità chiassosa e provocatoria di Paolo Cevoli ha portato una sferzante ventata di Romagna. Con Edoardo Bennato, ironico osservatore delle storture del-l’umano sentire, graffiante nel messaggio come nelle sonorità, i 10.000 spettatori hanno fatto davvero straripare la piazza.

isPEzionEnon vuol DirE sanzionEisPEzionEnon vuol DirE sanzionEisPEzionEnon vuol DirE sanzionE

In tutto questo - commenta Mauro Benedetti, responsabile della filiale di centro città - c’era uno spa-zio riservato a noi, presenti con uno stand nel cuore della manifestazione. Piazza Sant’Agostino, accogliente salotto cittadino, è divenuta vivace crocevia di curiosi intenti a godersi l’ultimo sprazzo di estate all’insegna del divertimento. È stato un piacere incontrarli, ritrovare clienti abituali, amici, ma anche conoscere volti nuovi. Il Settembre Carmagnolese è divenuto ormai un appuntamento irrinunciabile in quanto ennesima occasione di dialogo con il nostro territorio.

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Nichelino

Davide Grella

la filialE Di niChElino ha un CliEnTE... D’alTri TEmPi

A i primi dell’Ottocento un giovane vignaiolo di nome Giovanni girovagava per le campagne di Callianetto (At)

vendendo il suo vino. A dorso d’asino passava tra le case dei contadini trai-nando un carretto con una botte alla quale attingeva proponendo assaggi del suo pregiato nettare. Lo offriva con una “duja” (brocca) che gli valse l’appellativo di “Gioan d’la duja”. Avrete già capito che stiamo parlando della maschera ufficiale del Piemonte, icona della libertà a dispetto dell’op-pressione francese, promotore del va-lor patrio nel periodo risorgimentale, simbolo del lavoro contadino. Molti gli uomini che nel tempo hanno voluto impersonare Gianduja vesten-do la famosa redingotte marrone impreziosita dalla coccarda tricolore per portare sulle piazze il ricordo della quotidianità rurale, della fatica che solo un buon vino sapeva alleviare. Tra loro anche Mario Ruberi, eclettico personaggio nichelinese presidente del Centro Storico Piemontese. “La passione per la storia - spiega Gianduja - mi ha portato alla ricerca di numerose biografie di personag-gi illustri in ambiti differenti. Quel semplice contadino ha saputo pro-muovere con passione e coerenza valori oggi dimenticati e la maschera di Gianduja deve svolgere lo stesso compito. Il fenomeno della globaliz-zazione, a dispetto dei comprovati vantaggi, tende purtroppo a soffocare l’immenso patrimonio di tradizioni passate ed è risaputo che se una popolazione dimentica le proprie ori-gini si prepara a un difficile avvenire. Ho voluto fondare il Centro Storico Piemontese (sede a Nichelino in via Dante Alighieri 20/7) per favorire la ricerca, conservazione e diffusione di tradizioni, storia, cultura popolare, antichi mestieri, vecchi proverbi… Al momento possiamo contare sulla

collaborazione di 70 soci con i quali abbiamo ideato il “Premio Gianduja”, un riconoscimento destinato a quanti dimostrano “amore e passione nello svolgimento della professione” nei vari contesti lavorativi.”Il fervente operato del centro, ad iscrizione gratuita, è patrocinato da Regione Piemonte, CNA (Confede-razione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Con-fartigianato Piemonte e CasArtigiani Torino e ha recentemente trovato il sostegno del nostro Istituto. Mario ci ha scelto come banca di riferimento riconoscendoci l’impegno a favorire lo sviluppo di associazioni locali. E questa gradita collaborazione ha significato molto per Davide Grella, insignito a fine novembre del “Premio Gianduja” durante una solenne ceri-monia d’investitura.

Ma se lo sarà proprio meritato?

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giÙ la masChEragiÙ la masChEragiÙ la masChEra

Successo annunciato per la Fiera di San Matteo, Patrono della città di Nichelino che ormai da

29 anni propone una settimana di festa (13/22 settembre) carat-terizzata da uno spazio espositivo vivace e versatile. I Nichelinesi amano infatti sottolineare come la locale rassegna commerciale, ar-tigianale e gastronomica trasformi piazzale XXV Aprile in un teatro di voci e colori, profumi ed incontri. Il tutto condito da concerti, spet-tacoli di danza, piece teatrali, esibizioni sportive e dimostrazioni di arti marziali.

Abbiamo pensato - sottolinea Davide Grella, re-sponsabile della filiale di città - di cogliere anche quest’anno l’opportunità di presenziare con uno stand posizionato all’ini-zio del percorso fieristico. Dopo un anno di lavoro tornare in fiera e ritrovare le persone che via via abbiamo conosciuto e che ci hanno dato fiducia è stato gratificante. Non nascondiamo la soddisfazione di aver istaurato un dia-logo costruttivo con molti privati, commercianti, artigiani, imprenditori e con numerose associazioni ed enti locali. Era l’obiettivo principale che ci ha accompagnato dal giorno dell’inaugurazione.

Forse un pubblico disattento si sarà chiesto perché un Istituto di Credito si proponga ai curiosi durante una manifestazione a carattere prevalentemente ludico; in realtà, per una banca che vuole essere attore attivo nelle dinamiche di sviluppo locale, è fondamentale scambiare opinioni in un contesto così ricco di spunti come questa fiera.

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EssEPi Di sanT'alBano sTura: ingEgnEri DEl risParmio

È nEl solEil fuTuro aziEnDE

La Cascina didattica Zumaglia di San Pietro del Gallo è un’azienda agricola biologica; il verde che la circonda contribuisce a creare l’atmosfera di pace dei boschi incantati delle

favole. Forse anche per questo piace così tanto ai bambini. E poi ospita proprio tutti gli animali cantati dal Quartetto Cetra: polli, galli, galline, cani, gatti, cavalli, mucche… così vicini da lasciarsi accarezzare. Per tale ragione è divenuta meta di visite a beneficio di studenti di ogni età. A maggio sono stati 74 alunni della Scuola Materna di Sant'Albano Stura - Istituto Comprensivo di Bene Vagienna - a vivere l’esperienza dell’Allegra Fattoria, nome scelto per indicare un progetto didat-tico dagli obiettivi molteplici. “L’iniziativa - spiega l’insegnate Rinelda Sampò - non aveva il solo scopo di far conoscere la funzionalità della struttura e illus-

L’obiettivo è fornire una consulenza a 360°, gli strumenti sono professionalità, metodo, efficienza. Alberto Panero

e Giorgio Sampò sono ingegneri meccanici giovani e ambiziosi ma non giocano d’azzardo. Nel 2004 hanno scommesso sul loro bagaglio di competenza ed esperienze dando vita a Essepi Ingegneria, con sede attuale a Sant’Albano Stura, proprio sopra i locali della storica Cassa Rurale.“La competenza personale acquisita nel campo dell’ingegneria meccanica - commenta Giorgio - ha trovato terreno fertile nella particolare conoscenza di Alberto in ambito di risparmio energetico: l’unione delle nostre forze intende garantire un servizio di completa assistenza al cliente. Per questo motivo con il tempo lo staff dell’azienda si è arricchito di altri quattro ingegneri, un perito e un geometra; possiamo inoltre contare sulla consulenza legale di un professionista, così da fornire sempre risposte complete e al passo con i tempi. Oggi tutti parlano di fonti di energia rinnovabili, noi abbiamo raccolto la sfida dedicando grande attenzione alla ricerca e alla sperimentazione; un esempio è l’impianto fotovoltaico sulle nostre teste, e su quelle dei soci e clienti Bcc che si recano in filiale, installato a metà settembre. Non sfruttare l’ottima esposizione dell’edificio sarebbe stato davvero un peccato e ben presto ci scorderemo la bolletta elettrica.”Lo studio si propone per svolgere attività di consulenza e di progettazione nel settore delle opere civili e industriali, degli impianti industriali, degli impianti termici e di condizionamento. La particolare attenzione al settore del risparmio energetico e delle fonti

rinnovabili ha portato Essepi a un incontro con una personalità interessante: Stefano Soldati, titolare dell’Azienda agricola e Fattoria didattica La Boa di Belfiore di Pramaggiore (VE), pioniere italiano della costruzione di case di paglia. Nate in Inghilterra alla metà dell’800 con l’avvento delle prime macchine imballatrici, queste abitazioni venivano realizzate esclusivamente in balle di paglia autoportanti sulle quali si posizionava la struttura lignea destinata a sostenere il tetto. Nel tempo si è andata diffondendo la prassi di realizzare anche la struttura portante in legno inserendo la paglia tra i pilastri. “La competenza di Stefano - prosegue Giorgio - tanto nello studio quanto nella realizzazione di case a basso consumo energetico è stata fondamentale per prepararci a raccogliere questa nuova sfida: presentare durante la Grande Fiera d’Estate di Cuneo la nostra casa di paglia. Abbiamo utilizzato la tecnica tradizionale di costruzione con paglia abbinata alla struttura in travi di legno e completato l’unità abitativa con serramenti in vetro triplo. Abbiamo installato un impianto di ventilazione meccanica controllata e un impianto fotovoltaico così da azzerare i costi di gestione energetica e garantire

un sorprendente comfort acustico e termico sia in estate che in inverno; le spese di riscaldamento di questo tipo di strutture si riducono infatti fino al 75%. Il risultato finale non presenta differenze apparenti rispetto alle case in mattoni e cemento grazie alle finiture interne in argilla ed esterne in calce.” La casa proposta - 60 metri quadrati dislocati su un piano - risulta essere un perfetto intervento di bioarchitettura con caratteristiche uniche: una straordinaria capacità di assorbimento dell’umidità che impedisce l’abbassamento della temperatura interna nei mesi freddi ma che garantisce un graduale rilascio di frescura nella stagione calda. Oggetto di visite didattiche, oggi è sotto osservazione in quanto ha suscitato notevole interesse tanto da parte di privati, affascinati dall’idea di costruire una residenza estiva a basso costo, quanto nel settore della ristorazione in senso ampio: dai locali di un bed and breakfast alle cantine per l’invecchiamento dei vini. E gli ingegneri di Essepi dovranno vincere un’altra scommessa: dimostrare che la loro invenzione è un investimento innovativo che in realtà rappresenta un’effettiva fonte di risparmio.

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trare le mansioni di chi vi lavora: fondamentale è stata l’osservazione degli animali, funzionale a comprenderne le caratteristiche fisiologiche e morfologiche. Ma non solo: i bambini, protagonisti di un’esperienza insolita, hanno vissuto emozioni nuove, superato timori, dato aiuto reciproco in un ambiente inconsueto. Partico-larmente graditi la passeggiata in calesse e il disegno realizzato con colori ottenuti da elementi naturali come insalata, cacao, cipolle e barbabietole. La suddivisione in tre gruppi - ognuno dei quali accompagnato da una guida e due insegnanti - oltre a garantire lo svolgimento delle attività in piena sicurezza, ha infine permesso di elaborare con attenzione le impressioni dei bambini che hanno dato prova di una buona capacità di adat-tamento e di grande spirito di socializzazione”.

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W i soCi! aPPunTamEnTi

segue

Si spengono le luci in sala ormai a sera inoltrata. Chi è scappato dopo il caffè si è lasciato sfuggire l’opportunità di ridere di cuore ascoltando la creatività di quattro

maestri di musica che potrebbero essere facilmente scambiati per poeti. Sono i Trelilu e cantano la quotidianità con ironia pungente, riflettono sulla fatalità dei casi della vita. Giocano con le parole mescolando Piemontese e Italiano senza mai risultare noiosi o triviali. Dal 1992 la loro passione per la musica li porta in giro per tutto il Piemonte e non solo, per tutto l’anno tra feste di paese, piccoli e grandi eventi mondani. Per la seconda volta abbiamo affidato loro il compito di trasformare la Festa del Socio in una serata da ricordare e, anche quest’anno, non ci hanno deluso. Così le due cene (26 settembre e 3 ottobre) sono state impreziosite da ottima musica e buon umore. Gli ampi spazi del Giardino dei Tigli e la profession-alità del personale del ristorante si sono confermati a garanzia di successo, in virtù di una cucina di qualità senza dubbio apprezzata. Un po’ di pepe e suspance sono stati aggiunti dalla curiosità nei con-fronti dei soci scelti dalla Dea Fortuna e meritevoli degli omaggi che tradizionalmente riserviamo agli ospiti. La settima edizione della Festa del Socio ci lascia dunque un bel ricordo e, soprattutto, la voglia di ritrovarci il prossimo anno per trascorre ancora due piacevoli serate in compagnia.

TrEliluCurriCulilum Un bel giorno di primavera del secolo scorso (1992), in terra di Langa, fra Carrù e Piozzo, quattro amici musicisti se ne stavano seduti al tavolino di un bar e, degustando un buon barbera, osservavano il mondo. Chi siamo, si chiedevano, dove andiamo, da dove veniamo, a che ora pranziamo?All’improvviso una folgorante intuizione li colse: dentro ogni essere umano si cela un Lilu. Ognuno dei quat-tro guardava gli altri pensando “ma guarda questi tre, che Lilu che sono!”, mentre una vocina gli diceva “ma guardati te, che Lilu che sei!”. Finalmente colui che sino a poco tempo prima era Filippo Bessone disse a coloro che sino a poco prima erano Roberto Bella, Piero Ponzo e Francesco Bertone: “Tu sei Bertu, tu sei Peru, tu sei Franco ed io son Pippo e tutti insieme saremo i Trelilu!” E fu così che, con voce, chitarra, clarinetto e contrab-basso più altri “ciarafi”, e con tanta voglia di ridersi addosso, i quattro presero la strada dei cantastorie, percorrendo in lungo e in largo il sud del Piemonte e rallegrando con le loro canzoni un pubblico sempre più numeroso ed entusiasta dei “Trelilu che sun 4” .Sino ad ora i Trelilu hanno all’attivo oltre 750 concerti in teatri, locali, piazze; fanno periodiche trasferte in Francia; hanno pubblicato 13 cd, tutti di canzoni originali salvo le traduzioni di ‘Malafemmena’ e di ‘Perdere l’amore’. E, se ne volete sapere di più, Trelilu.it nel www.

Quando Caterina Oddenino ha sposato Carlo Chicco sapeva bene che i colori della loro vita sarebbero

stati verde, giallo e rosso ma chi l’avrebbe mai immaginato che la passione per l’agricoltura e le col-tivazioni di una volta avrebbe con-tagiato anche le generazioni future? Oggi, come quarant’anni or sono, papà Carlo continua a seminare, zap-pare, bagnare, legare, raccogliere e mamma Caterina segue la vendita al dettaglio. Con loro Lidia, che dopo dieci anni di amministrazione in un’azienda ortofrutticola, ha sentito il richiamo della terra, degli spazi aperti; poi Antonio, geometra che ha lasciato la scrivania per dare una mano nei campi. E ancora Paola, la più giovane della famiglia, tutti eredi di una tradizione che sa coniugare qualità e rispetto per la natura e vuole guardare al futuro. “Vent’anni fa - racconta Lidia - abbia-mo ricevuto un’eredità straordinaria: l’intera produzione di Dino Rattalino, primo coltivatore carmagnolese a proporre la vendita al dettaglio, che si sommava alla nostra. Perché non passare anche noi dal produttore al consumatore? Dieci anni più tardi il primo punto vendita, nel 2004 il ca-pannone di via Poirino e, finalmente, niente più corse per preparare le casse, caricarle, consegnarle ai cli-

enti. Il grosso della nostra produzione è qui intorno, nei nostri campi. Molte persone ci accompagnano a sceg-liere l’insalata, le costine, le erbette sotto serra, tagliate, ripulite in fretta, pagate e via. Quando si dice fresco, si scrive naturale, si dichiara tradizionale non si può ingannare il consumatore, sempre più attento e consapevole.” Così la gente vede anche i peperoni, coltivati sotto serra ma, come vuole il capostipite dei Chicco, anche piantati a pieno campo, bagnati a scorrimen-to, capaci di resistere anche al flagello di una grandinata come quella dello scorso luglio. Sono i peperoni il fiore all’occhiello, in tutte le forme, colori e varietà: dal trottola al quadrato, dal tumaticót al corno di bue, sovrano incontrastato di Carmagnola e din-torni, protagonista del Presidio Slow Food dal 2002, anno in cui l’azienda Chicco ha avviato la commercializ-zazione dei trasformati cogliendo il prezioso suggerimento dello chef Renato Dominici. “Straordinario conoscitore di antiche ricette - prosegue Lidia - e profon-damente convinto della ricchezza e unicità dei prodotti locali, Renato ha creduto nella qualità della nostra materia prima proponendoci alcune ricette per trasformare e conservare sott’olio, in agrodolce o sotto rapa non soltanto peperoni ma anche melanzane e zucchine.

soPraTTuTTo quElli ChE amano far fEsTa…

Parola DElla famiglia ChiCCo Di Carmagnola

la famiglia Chicco

È nata così una produzione variegata, capace di incontrare differenti gusti del consuma-tore e soddisfare, per tutte le tasche, la voglia di genuinità tutto l’anno. Un pezzo di famiglia è qui nell’agropuntovendita da inizio stagione fino a novembre inoltrato, tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00; l’altro, la sorella maggiore Manue-la, nel bar/alimentari di Borgo San Giovanni. E poi ci sono le fiere, piccoli e grandi eventi ai quali, per quanto possibile, non rinunciamo: dall’appuntamento con la città e la sua Sagra alla vetrina del Salone del Gusto di Torino, con qualche tappa oltre confine nel sud della Francia. Così chiamiamo tutti a raccolta: dai parenti, primo fra tutti mio marito Marco, agli amici, perché qui non si chiude e non possiamo dimenticarci dei campi neppure un giorno.”La stagione è agli sgoccioli ma non è ancora il momento di riposare: Lidia ha già ordinato i cestini, al via con le confezioni regalo. E chi meglio di Alessandro e Fabrizio per srotolare i nastrini colorati per i fiocchi natalizi? Non si sa mai, giocando, talis pater…

Ël Povron a lé Bon ...E a fa Bin

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omaggio assEgnaTo al soCio

omaggio assEgnaTo al soCio

1 Tvc Led Samsung 26” A336 + Dtt Ruberi Mario2 Navigatore satellitare Italia Europa Ricca Giovanni3 Cestino gastronomico Margiotta Immacolata4 Bicicletta city bike Cordì Domenico5 Cellulare Nokia Mod 2760 Cagliero Giovanni6 Cestino gastronomico Griseri Stefania7 Bicicletta city bike Bedino Giuseppe8 Cellulare Nokia Mod 2760 Fontana Bruna9 Lettore mp3 / Mpa Modello Ipode 2 Gb Bernardi Mario10 Cellulare Nokia Mod 2760 Sampò Rosa11 Cestino gastronomico Paglietta Marcellino12 Tvc Led Samsung 19” R86 + Dtt Conterno Irma 13 Videocamera Samsung 371 Dotto Gabriele14 Cestino gastronomico Borgogno Giovanna15 Bicicletta city bike Bruno Giuseppe16 Cellulare Nokia Mod 2760 Ravera Lorenzo17 Cestino gastronomico Mandrile Marcella18 Bicicletta city bike Vigna Giovenale19 Cellulare Nokia Mod 2760 Fea Domenico20 Lettore mp3 / Mpa Modello Ipode 2 Gb Scotto Marco21 Cestino gastronomico Ghigo Luciana22 Cellulare Nokia Mod 2760 Branco Agostino23 Macchina fotografica Sony Hc53 Grosso Valentino24 Navigatore satellitare Italia Europa Tessaro Francesca25 Cestino gastronomico Gallo Guglielmo26 Bicicletta city bike Occelli Maria Teresa27 Cellulare Nokia Mod 2760 Varrone Anna Maria28 Cestino gastronomico Fumero Luciana29 Lettore mp3 / Mpa Modello Ipode 2 Gb Viglietti Antonio30 Cellulare Nokia Mod 2760 Rubinetto Luigina31 Cestino gastronomico Sampò Paolo32 Cellulare Nokia Mod 2760 Rossi Maria33 Lettore mp3 / Mpa Modello Ipode 2 Gb Rinaudo Andrea34 CD musicale Trelilu Fruttero Bartolomeo35 CD musicale Trelilu Ricca Maria Caterina 36 CD musicale Trelilu Fino Rodolfo

1 Cellulare Nokia Mod 2760 Faurin Marco2 Cestino gastronomico Grosso Antonio3 Bicicletta city bike Pejretti Maurizio4 Cestino gastronomico Tomatis Bartolomeo5 Cellulare Nokia Mod 2760 Circosta Pierina6 Cestino gastronomico Bergalla Lorenzo7 Bicicletta city bike Pascale Giacomo8 Cellulare Nokia Mod 2760 Diale Angela9 Lettore mp3 / Mpa Modello Ipode 2 Gb Galletti Federica10 Navigatore satellitare Italia Europa Ardusso Ettore11 Tvc Led Samsung 26” A336 + Dtt Perucca Maria Teresa12 Cellulare Nokia Mod 2760 Giordano Ilaria13 Cestino gastronomico Gariglio Giuseppe14 Bicicletta city bike Dominici Mirella15 Cestino gastronomico Quaranta Anna Maria16 Cellulare Nokia Mod 2760 Trapani Stefano17 Cestino gastronomico Romero Bernardino18 Bicicletta city bike Schellino Giuseppina19 Cellulare Nokia Mod 2760 Mana Giuseppe20 Lettore mp3 / Mpa Modello Ipode 2 Gb Mandrile Maria Grazia21 Videocamera Samsung 371 Occelli Francesco22 Tvc Led Samsung 19” R86 + Dtt Burdisso Sebastiano23 Cellulare Nokia Mod 2760 Prato Marilena24 Lettore mp3 / Mpa Modello Ipode 2 Gb Sarotto Roberto25 Cestino gastronomico Zerbino Bruno26 Bicicletta city bike Rossi Gianpiero27 Cellulare Nokia Mod 2760 Bono Mara Piera28 Cestino gastronomico Bonifetto Gabriele29 Lettore mp3 / Mpa Modello Ipode 2 Gb Gallino Giuseppe30 Cellulare Nokia Mod 2760 Borgogno Giacomo31 Cestino gastronomico Donetto Antonella32 Navigatore satellitare Italia Europa Osella Pierino33 Macchina fotografica Sony Hc53 Fortuna Chiara34 CD musicale Trelilu Alberto Maria Teresa35 CD musicale Trelilu Malfatto Enrico36 CD musicale Trelilu Tomatis Antonio

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Dal PassaTo al fuTurol’isTiTuTo D’isTruzionE suPEriorE Di Carmagnola ha fEsTEggiaTo DuE ComPlEanni sToriCi

1888 - 1968

Un passato glorioso, che ha radici ben più remote dell'anno in cui la scuola è divenuta statale: dagli archivi del Liceo intitolato a Guglielmo Baldessano emergono registri

di alunni provenienti da più parti d’Italia ma anche da Montevideo. Carmagnola, descritta come una “cit-tadina di campagna ancora estranea ai vizi dei centri urbani maggiori” era scelta dalle famiglie abbienti che preferivano un luogo più tranquillo dove istruire i loro giovani. Molto tempo è trascorso da quando il Liceo è divenuto statale: in 120 anni le mura del Baldessano hanno accolto docenti illustri come Ce-sare Pavese e visto crescere generazioni di ragazzi testimoni di epoche profondamente diverse. Poi, in tempi più recenti, la nascita dell’Istituto Tec-nico Alessandro Roccati, una sfida contro tendenza per togliere dalla strada molti giovani di città e del circondario. La definizione di scuola del territorio, di risorsa dal valore aggiunto ha trovato conferma nel progressivo istituirsi di vari indirizzi di studio con un numero sempre crescente di classi. Infine la nascita del Polo Scolastico nel 1997 per non disperdere risorse e per sviluppare progetti ambiziosi capaci di mettere a frutto l’estro crea-tivo dei ragazzi, le velleità artistiche, l’interesse in diversi ambiti sportivi. Il pomeriggio di martedì 23 settembre ha voluto raccontare l’orgoglio di ex allievi, insegnanti e dirigenti, confrontando la realtà di ieri con l’oggi, mettendo in luce quanto di buono la scuo-la inventa, propone, fa per i giovani. L’emozione di Vincenzina Ganci, dirigente scolastico, nell’annunciare l’inaugurazione del Museo degli Strumenti di Fisica e dell’Archivio Scolastico del Liceo ha contagiato le autorità cittadine ed istituzionali presenti, i curiosi e tutti coloro che hanno creduto nella realizzazione del progetto. Grazie a un sapiente lavoro di ricerca registri di classe, quaderni di calligrafia, preziosi strumenti ancora funzionanti hanno trovato degna collocazione nelle bacheche delle sale del Liceo

divenute museo. Quale miglior conclusione se non una cena ispirata al tempo che fu? Creativa e fedele al contempo l’interpretazione di un menu d’origine romana proposta dallo chef de La Trattoria della Vigna. “Condivido - ha commentato a fine serata Claudio Porello - la piena soddisfazione espressa dai cento commensali presenti: rappresento con piacere una realtà attenta alla formazione dei giovani e sono orgoglioso che la nostra banca abbia in parte con-tributo all’organizzazione di questa festa. Abbiamo goduto della piacevole opportunità di condividere un pomeriggio di emozioni e ricordi con un occhio attento al futuro.”

Carmagnola PrEmia la BEnEmEriTa

CaraBiniErinonni DEll’annoCaraBiniErinonni DEll’annoCaraBiniErinonni DEll’anno

Fondata a Torino nel 1814, da 194 anni veglia sulla sicurezza della Nazione in maniera sollecita e discreta, garantendo la sicurezza delle famiglie spesso anche

a rischio dell’incolumità dei militi, proprio come si comportano i nonni con gli amati nipoti.

Questa la motivazione che ha accompagnato la con-segna del premio al colonnello Antonio De Vita, co-mandante provinciale di Torino, intervenuto alla Festa del Nonno con il maggiore Orazio Danilo Russo del Comando Tenenza Moncalieri. A fare gli onori di casa il maresciallo Riccardo Romanin, le principali autorità cittadine e il direttivo del Lions Club Carmagnola. Da sei anni ormai la Cascina Vigna ospita la mani-festazione dedicata a coloro che in ogni famiglia rap-presentano un punto di riferimento saldo, una presenza rassicurante, il legame profondo tra passato e futuro. Il celebre monumento sito nel parco, tra i simboli più noti di città, raffigura infatti un abbraccio nel quale la figura dell’adulto, curva sui due nipoti, incontra le braccia dei piccoli tese verso l’alto in segno di festa. “Nulla di più azzeccato - ha commentato Ermanno Turletti, da sempre principale organizzatore della festa - per simboleggiare la gratuità con la quale i nonni donano amore senza giudicare né pretendere. I dati Eurispes segnalano che per il 76,2% dei bambini italiani i nonni non sono soltanto affettuosi e comprensivi, ma soprattutto rappresentano una fonte indispensabile di trasmissione di esperienza di vita.

La Festa del Nonno non deve perdersi, perché non possiamo dimenticare almeno una volta l’anno di ringraziare persone che, pur dovendo spesso combat-tere con gli acciacchi dell’età, non dicono mai no. Per questo abbiamo pensato di dare maggiore ufficialità all’evento realizzando, in collaborazione con Poste Italiane, un annullo filatelico che riproduce l’immagine stilizzata del monumento, il logo dell’Arma e lo stemma di Carmagnola”.

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DuE ChiaCChiErE Con BCC...

Ma perchè non potete prestarmi i soldi? Quante volte le persone si rivolgono speranzose alla banca e poi i rapporti si incrinano perché la concessione di un

finanziamento non è possibile…

Neppure noi siamo esenti, non certo per cattiva volontà o malafede. Ogni richiesta di fido determina il corretto svolgimento di un’istruttoria volta a reperire, attraverso diverse fonti, e produrre tutte le informazioni sul merito creditizio riferito alla capacità di rimborso del cliente. Tale indagine può dare esisto negativo oppure, com’è ovvio, positivo: dunque si procede con la manifestazione della volontà della banca di concedere credito.

Parola DEll’uffiCio fiDifiDaTi Di noi!

Luca Tealdi, Elena Fantinato, Rosanna Fiore, Giuseppe Bernardi,Vittorio Casalis e Cristiano Bordabossana.

Nella foto in alto da sinistra:

fiDaTi Di noi!fiDaTi Di noi!

Sonia Sterpone

Andrea Rolfo

Da questo gruppo di lavoro dipende un importante aspetto dello sviluppo della Bcc: la crescita costante della percentuale di impieghi sul territorio di competenza.

L’organo deliberante, che varia in base al l ’impor to r ichiesto (Cda, direzione, capo area, filiali), autorizza infine l’erogazione della somma stabilita; tempi e modalità di concessione e restituzione del credito sono dettagliati in un contratto sottoscritto dalle parti. “Per garantire risposte efficienti - spiega Giuseppe Bernardi, responsabi le de l l ’u f f ic io - i l nostro lavoro è strutturato su tre livelli: analisi, gestione imprese e segreter ia . Mentre Andrea Rolfo, Sonia Sterpone e Vittorio Casalis collaborano con me allo sviluppo dell’istruttoria rivolta alla determinazione del merito creditizio, Cristiano Bordabossana segue direttamente parte delle aziende affidate. Spetta a Luca Tealdi, con l’ausilio di Rosanna Fiore ed Elena Fant inato, la gestione amministrativa e tecnica

dell’ufficio in fase di erogazione del credito preventivamente deliberato. L’obiettivo primario è senza dubbio fornire una consulenza adeguata ai colleghi di filiale riguardo il p ro c e s s o d i i s t r u t to r i a . A l contempo, dobbiamo mantenere alta la soglia di controllo sulla corretta applicazione delle regole previste dalla normativa interna e dagli Organi di Vigilanza. Le forme tecniche di affidamento ritenute maggiormente idonee a favorire le esigenze del cliente devono infatti ridurre al minimo il rischio per la banca.” Da questo gruppo di lavoro dipende un importante aspetto dello sviluppo della Bcc: la crescita costante della percentuale di impieghi sul territorio di competenza. Anche in questo frangente la conoscenza della clientela, del contesto economico in cui opera, risulta un elemento

di particolare rilievo che spesso favorisce la celerità di definizione delle pratiche limitando in maniera significativa il margine di errore nella valutazione dei requisiti. “Negare un affidamento - conclude Giuseppe - non è mai un successo: significa che, per più di una ragione, non è stato possibile giungere ad un accordo reciprocamente vantaggioso. Vero è che talvolta vi sono potenziali clienti realmente non meritevoli, di fronte ai quali ci comprometteremmo in maniera eccessiva e non opportuna, ma nell’ottica di una banca di territorio favorire lo spirito imprenditoriale della piccola e media impresa è sinonimo di sviluppo dell’economia locale. Il nostro impegno è volto proprio a questo, nella speranza che le esigenze di investimento dei singoli producano effettivi positivi per la collettività”.

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Un’oasi di tranquillità.Un’oasi di tranquillità.Tra la Langa e le Alpi del Mare,

ai piedi del castello degli Acaja,

nel verde della pianura fossanese,

i l luogo ideale dove l ’ospital ità e la cordial ità ti fanno sentire a casa tua

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Perchè dovreste diventare soci? Si apre con questa domanda, o meglio con il tentativo di rispondervi in

modo onesto, la sezione Progetto Socio recentemente inserita tra le pagine del nostro sito internet. Dalla homepage all’Area Soci c’è solo un click, perché tra la banca ed i suoi soci il passo è davvero breve. Non ci sono ostacoli di comunicazione, soprattutto con i soci non devono esserci equivoci. Perché non rappresentiamo soltanto un fornitore di finanza e servizi, ma un interlocutore affidabile e sincero nel proporci al vostro fianco ed interpretare le vostre esigenze. Per trovare insieme le risposte più convenienti e opportune. Consapevoli di essere chiamati a dare un contributo importante alle vicende economiche locali, sosteniamo da sempre le iniziative delle imprese e dei singoli, ne tuteliamo il risparmio e nutriamo lo sviluppo. Questo ci ha permesso di alimentare un circuito positivo e virtuoso nel quale il risparmio di Voi Soci e del le Vostre famiglie è raccolto e messo a frutto in loco, rispettando la vocazione della Vostra banca al localismo. Il Progetto socio è dunque una finestra di dialogo

aperta sempre, per comunicare in modo semplificato, arricchire le proprie relazioni sociali e culturali, accedere ad una gamma di servizi e facilitazioni di anno in anno rinnovate e accresciute. Abbiamo pensato di creare uno spazio dedicato nel web per rendere immediatamente accessibile al pubblico i contenuti del proget to, garantendo in ques to modo in fo rma z ion i sempre aggiornate, facilmente consultabili e “scaricabili” da casa e presso le nostre filiali. Dai numeri del giornale ai programmi dei viaggi, dalla lista dei negozi convenzionati agli appuntamenti ed occasioni di incontro, senza trascurare condizioni economiche agevolate.

Che altro se non dirvi… buona navigazione!

sul siTo DElla BanCa C’È una sEzionE

DEDiCaTa al ProgETTo soCio

nEl WEBi nosTri soCi si fanno sPazioi nosTri soCi si fanno sPazioi nosTri soCi si fanno sPazio

Anche se si chiama filiale 18, il nuovo sportello di Settimo Torinese è il 17° del gruppo ed ha aperto le porte al pubblico lunedì 1° dicembre sotto i migliori auspici.

“Una festa - commenta il neo direttore Davide Grella - che ha visto la gradita presenza del dottor Aldo Corgiat Loia, primo cittadino di una città culturalmente vivace, economicamente dinamica che annovera una moltitudine davvero interessante di enti, associazioni e realtà produttive. Abbiamo già avuto il piacere di incontrare i rappresentanti di molte di queste per avviare, come di consueto, un dialogo propositivo con il tessuto sociale. È nostra volontà, come banca locale, riservare un occhio di riguardo alle iniziative volte al bene comune e siamo sempre attenti a sostenere l’impegno di chi le promuove.”

Quale miglior sede, dunque, per ampliare gli orizzonti della Bcc nel Torinese? Il primo incontro con i Settimesi è avvenuto durante il fine settimana centrale di novembre, che ha visto le vie del centro animarsi grazie ad una mostra-mercato ormai entrata nella tradizione culturale della città. Oltre 200 espositori presenti alla Fiera di Coij; tra loro anche uno spazio espositivo riservato alla Bcc.Il modello del credito cooperativo trova riscontri favorevoli nei contesti cittadini, spesso caratterizzati da rapporti interpersonali freddi dove la cordialità risponde solamente a basilari regole di buon costume. Ci rivolgiamo direttamente alle famiglie, a piccole-medie imprese, artigiani, commercianti attraverso prodotti specifici pensati per soddisfare le esigenze delle singole categorie.

il 17 PorTa malE? ma Chi Ci CrEDE PiÙ!ma Chi Ci CrEDE PiÙ!

Lo staff di Settimo

Nell'immagine in alto Guido Barbieri, Davide Grella e Davide Lamberti.

segue

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Giovanni Maria Boccardo nasce nel 1848 a Ca Bianca, una frazione di Moncalieri, e fin da bambino, manifesta la volontà di essere a servizio dei poveri. Nel 1861,

conclusi gli studi del ginnasio presso i Padri Bar-nabiti, entra in seminario; l’ordinazione 10 anni più tardi, il 3 giugno, dopo un biennio trascorso come direttore spirituale del Seminario di Chieri. L’incontro con Pancalieri avviene nel 1882, quando è nominato parroco della città per rimanervi 31 anni, fino alla morte. La beatificazione a Torino, nel 1998, da parte di Papa Giovanni Paolo II, rende merito alla straordi-naria operosità di un uomo che ha dedicato la vita al prossimo. Nel 1884, infatti, in una città flagellata dal colera, don Boccardo si prodiga immediatamente per l’accoglienza e l’aiuto dei malati. Da qui la scelta di fondare la Congregazione delle Povere Figlie di San Gaetano con la precisa vocazione di assiste-re malati cronici, bambini abbandonati e anziani. L’organizzazione religiosa, presente oggi anche in Brasile, Togo e Argentina, conta 4 residenze in Italia: Porto San Giorgio (AP), Torino, Chialamberto (TO) e una casa di riposo molto vicina a noi, nel centro storico di Pancalieri. Convenzionato con l’ASL di Chieri, l’edificio è stato completamente ristrutturato nel 2004, dopo 10 anni di lavori svolti senza mai allontanare gli ospiti. L’atmosfera è quella di un accogliente focolare domestico, capace però di ospitare una famiglia numerosa dove ogni membro trova il suo spazio per

il risposo e tutti godono degli ambienti comuni: la grande sala da pranzo perché la mensa è condivi-sione e preghiera, il salotto per conversare, giocare a carte o leggere, il giardino per curare le piante e respirare, la palestra, la cappella… Ogni giorno quasi 100 persone rendono vive e festose queste mura: gli ospiti, suore, sacerdoti e laici, si affidano alle cure delle suore di San Gaetano e di 37 dipendenti laici. La presenza costante di personale medico, tra cui un’infermiera professionale e una fisioterapista, regala sicurezza agli anziani e ai loro familiari. L’angelo custode ha gambe svelte e mani operose: è suor Concetta Canesso. Lo sguardo svela entusia-smo di vivere, il sorriso la gratificazione quotidiana nello svolgere con devozione e gratuità un servizio di fede. Si muove in fretta per i corridoi della casa e la sua voce squillante chiama tutti a un saluto. “I nostri vecchietti sono la nostra gioia, - afferma - una compagnia quotidiana fatta di gesti semplici. Abbiamo risposto con un sì alla chiamata del Signore e viviamo con gioia la nostra missione: curare i mali del tempo, di un fisico stanco e di menti affaticate, stemperando la paura della solitudine e, infine, della morte. È nella dedizione che si traduce la vera com-passione, da non confondere con sentimenti di pietà, ma che risponde al significato più profondo e vero del termine: patire insieme, in comunione di spirito. Nel volto dei nostri amici c’è Gesù Cristo, unica e inesauribile fonte della nostra energia.”

“Le Povere Figlie di San Gaetano si sentano onorate di assistere gli anziani e cerchino di essere gli an-geli e il sorriso della loro vecchiaia. Donino loro amore e conforto, siano signorili nel tratto ed abbiano per essi la più tenera carità e compren-sione, dimostrandosi autentiche madri”.

Prime regole della Congregazione, 1897

un sì Di fEDE PEr i nosTri anziani

soliDariETÀ

la Casa DEl BEaTo BoCCarDo Di PanCaliEri osPiTa una granDE famiglia

un sì Di fEDE PEr i nosTri anzianiun sì Di fEDE PEr i nosTri anziani

“Le Povere Figlie di San Gaetano si sentano onorate di assistere gli anziani e cerchino di essere gli an-geli e il sorriso della loro vecchiaia. Donino loro amore e conforto, siano signorili nel tratto ed abbiano per essi la più tenera carità e compren-sione, dimostrandosi autentiche madri”.

Prime regole della Congregazione, 1897

Altro che suonatore del piffero! Castelletto Stura vanta un musicista laureto con un meritatissimo 110 al Conservatorio Ghedini di Cuneo: si tratta di Andrea Sarotto, classe 1980, giovane virtuoso del clarinetto. Complimenti, a quando il primo concerto da solista?

loDE al mEriToma quanTo sTuDiano quEsTi figli

Lode e menzione per Fabio Roagna, 25 anni di Carmagnola, da settembre insignito del titolo di dottore magistrale in Relazioni Internazionali e Tutela dei Diritti Umani presso la Facoltà di Scienze Politiche.

inolTrE

Andrea Sarotto

loDE al mEriTo

Laura Busso

Ma il protagonista è sempre il cliente, accolto, as-coltato, consigliato, senza mai invaderne la sfera personale. Ed oggi più che mai, in questo tempo difficile, che ci chiama a risposte serie e non ipo-crite, siamo orgogliosi di essere organismo vivo e propositivo del sistema a rete delle Bcc. A Settimo Torinese è iniziata la semina, con voglia di far bene e grande entusiasmo, in primavera ci auguriamo di poter raccogliere…

Venite a trovarci! Siamo nel cuore del centro storico, accanto all’area pedonale.

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o Torinese

via Mazzin

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tel. 011 8002971 • fax 011 9730188

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nuTriTa raPPrEsEnTanza DEgli alPini

Di sanT'alBano sTura al raDuno nazionalE

C'Eravamo anChE noi

Fondato il 13 set-tembre 1964, il Gruppo Alpini di Sant’Albano

Stura opera in paese per conservare la me-moria di tutti i caduti impegnandosi al servi-zio della comunità quale significativa testimo-nianza di un’azione di volontariato generosa-mente prestata in ogni occasione. “Attualmente - commenta il segreta-rio del gruppo Giovan-ni Bellone - contiamo sulla collaborazione di un centinaio di iscritti suddivisi fra Alpini ed Amici. All’Adunata Nazionale di quest’anno, a Bas-sano del Grappa, eravamo 31, orgogliosi di rappresentare i valori di chi si è sacrificato per il bene comune. Tra le iniziative di rilievo realizzate di recente non possia-mo dimenticare il volume “Quelli che son partiti…”, edito nel 2002: una raccolta di fotografie, scritti, testimonianze dei pochi caduti Santalbanesi della II Guerra Mon-diale. Appuntamento importante è stato anche l’anniversario dei 40 anni di fondazione celebrato nel 2004 ove il ricordo commosso degli alpini scomparsi, tra i quali i capigruppo Giovanni Operti e Andrea Ricca, ha trovato ampio spazio nel contesto di una vera e propria festa condivisa con l’intera città.” La sezione, guidata nel tempo anche da Giovanni Dolce, Claudio Grosso e attual-mente da Giovanni Gramaglia,

vanta un socio di prim’ordine: il Capogruppo Onorario Generale di Cda Biagio Abrate attualmente Capo Gabinetto del Ministro della Difesa Ignazio La Russa. Attual-mente il direttivo è già impegnato per l’organizzazione della trasferta a Latina in occasione della prossi-ma Adunata Nazionale.

Giorno della fondazione del gruppo: i l fondatore Cav. Filippo Massano, allora Pre-sidente della Cassa Rurale ed Artigiana di Sant’Albano Stura, apre la sfilata accom-pagnando il gonfalone del Comune.

Il gruppo Alpini di Sant'Albano Stura a Bassano del Grappa.

a Bassano DEl graPPa

Tre giorni di festa, dal 26 al 28/9, per l’80° an-niversario della “Veia”, la sezione torinese più

longeva. “Per celebrare in modo significativo e tangibile questa ricorrenza - spiega Emilio Baldi, capogruppo degli Alpini di Poirino - abbiamo pensato di realizzare una riproduzione in bronzo della statua della Madonna delle Nevi, posta in cima al Rocciamelone, a quota 3.538. L’opera dello scul-tore poirinese G. Antonio Stuardi fu portata sul monte il 28-8-1899 dagli Alpini del Battaglione Susa, presso il quale prestarono servizio molti nostri concittadini. Fu realiz-

zata con il contributo di 130.000 bambini d’Italia, che versarono 10 centesimi di lira ciascuno. Di qui la dedica che si legge ai suoi piedi: "I bimbi d’Italia a Maria". Ora la riproduzione si può ammirare nella nicchia del pilone votivo, accanto alla statua di S. Cristoforo, nelle vicinanze della nostra sede socia-le.” L’affetto che la popolazione poirinese riserva da sempre ai suoi alpini si è trasformato in un contributo tangibile che numerosi cittadini ed aziende locali hanno donato per la realizzazione del bronzo, finanziato in prevalenza dal Comune e dalla Bcc. Tra gli appun-tamenti proposti per celebrare an-

che il 10° anniversa-rio della costruzione della Casetta Alpina di piazza Reggimenti Alpini, sede del grup-po, particolarmente apprezzato è stato il concerto “Sinfonie Alpine” con la Fan-fara Montenero della sezione di Torino, accompagnata dalla Filarmonica Poiri-nese.

il gruPPo alPini Dona a Poirino la sTaTua DElla maDonna DEl roCCiamElonE

E non sEnTirli 80 anni80 anni

In alto: il gruppo delle autorità davanti alla Casetta Alpina.Sotto il Capogruppo di Poirino Emilio Baldi, il Sindaco Sergio Tamagnone e il Presidente della sezione di Torino Giorgio Chiosso. Nella foto a sinistra il Capogruppo di Poirino Emilio Baldi con Francesco Gambino di fronte alla statua della Ma-donna delle Nevi.

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Lino Ferrero ha appeso le scarpette al chiodo da qualche tempo ma il calcio è rimasto molto

più di una fede da condividere tra amici di tifoseria. È una passione che si porta dentro da bambino, è un impegno agonistico, edu-cativo, di tempo e denaro che ha dato vita al Football Club Pancalieri. "Con alcuni amici - racconta - come per esempio Piero Gili, poi divenuto il primo presidente, abbiamo radunato le prime due squadre nel 1977: dilettanti per la III categoria e al-lievi, coinvolgendo in particolare ragazzi di Pancalieri e Casal-grasso. Avevamo un prato e tanta voglia di fare; oggi possiamo contare su una società con sede propria (Strada del Paschetto, 1 - Castagnole), 11 formazioni che annoverano giovani dai 6 ai 18 anni e una squadra di dilet-tanti che partecipa ai campionati regionali. I recenti risultati con-seguiti ci hanno portato al sesto posto nella classifica generale delle società piemontesi."

CrEsCErE

a suon Di gol

CrEsCErE

a suon Di gol

CrEsCErE

a suon Di gol

La scommessa quotidiana dell'ASD Castagnole-Pancalieri è assicurare ai 190 tesserati un’attività agonistica stagionale di alto livello, grazie alla presenza di allenatori preparati, garantire l’adeguato mantenimento dell’impiantistica, organizzare il rinnovo e l’aggiornamento del tesseramento. Insomma, gestire la società nella sua interezza con le sole forze del direttivo. La fusione con la società sportiva di Castagnole Piemonte, sancita da statuto nel giugno 2006, ha senza dubbio rappresentato un importante passo avanti sul piano qualitativo e in materia di ottimizzazione dei costi. Basti pensare che in soli due mesi un serio impegno di volontariato ha permesso di costruire i locali da adibire a spogliatoi. Ma non si può mai dire la parola fine, migliorare è d’obbligo. Per questo è importante trovare sostenitori sul territorio capaci di apprezzare e favorire l’aggregazione tra giovani di tutte le età.

a PanCaliEri E CasTagnolE PiEmonTEi DilETTanTi sono sEmPrE PiÙ ProfEssionali

sPorT

la soCiETÀ CiClisTiCaDi TriniTÀ ha TrEnT’anni Di sToriaLa festa costituisce l’occasione per trascorrere una domenica di-versa per tutta la famiglia che in questo modo può condividere con amici e conoscenti una passeggiata alla riscoperta dei paesaggi locali e della natura in piena sicurezza e tranquillità. Anche quest’anno la Bcc ha partecipato alla manifestazione do-nando le magliette ad ogni partecipante: una lunga nuvola bianca festosa, formata da grandi e piccoli, ha attraversato per tutta la giornata le nostre campagne trinitesi.

Pare che i Trinitesi abbiano gambe buone, ottima re-sistenza e fiato da vendere: la passione per la biciclet-

ta, non soltanto a livello amatoriale, risale infatti a prima degli anni 60 quando le strade del paese si tras-formavano in un percorso ciclistico che metteva a confronto appas-sionati ed atleti italiani e straneri. La fondazione della Società Ciclistica di Trinità risale al 1973 e da allora molti corridori in casacca giallo-blu hanno onorato la loro maglia rega-lando risultati eccellenti non soltanto in provincia ma anche durante i cam-pionati nazionali.

"Purtroppo però - commenta Giuliano Cimeoni - col il trascorrere degli anni la presenza dei corridori si è assottigliata: la fatica, i frequenti allenamenti, gli impegni personali e lavorativi hanno fatto sì che sempre meno giovani si cimentassero nello sport del ciclismo.

Oggi la società è ancora presente ed organizza alcune corse agonistiche su strada. Altro importante appunta-mento è la proposta, con il contributo del Comune, della consueta pedalata popolare estiva."

PassionEPassionEPassionEriCorDiriCorDi

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Torna l’appuntamento con il riposo invernale, la buo-na cucina, le passeggiate in riva al mare. Come di con-sueto due perle di Liguria si propongono a soci e non soci per una piacevole vacanza di due settimane che coniuga al meglio alta qualità del servizio e convenien-za. Si rinnova a inizio anno l’appuntamento presso l’Hotel Casella, accogliente struttura di Pietra Ligure, dove il signor Giuseppe, con la preziosa col-laborazione di tutta la famiglia, rappresenta ormai un saldo punto di riferimento per i suoi ospiti, un amico che sa sempre accoglierli con disponibilità e buon umore.

E poi le serate a tema, con buona musica e piatti tipici, il collegamento tramite bus privato dall’hotel al centro, le interminabili sfide a carte. Si prosegue con Villa Alda a Bordighera, celebre per il suo clima temperato durante i mesi invernali. Sul finire dell'Ottocento divenne meta ambita di ricche famiglie inglesi attente a godersi la pace delle eleganti ville nascoste tra gli ulivi e la popolazione balzò da duemila e tremila abitanti. Oggi la storia della città è ancora viva tra le vie del centro, non lontano dal tranquillo lungomare e da Villa Alda. Qui Flavia Finamore, con mamma Eliana e papà Quirino, che vanta un passato da chef di mare e di terra, sapranno alternare sapori liguri a ricette espressione di culture lontane, sempre condite con simpatia. La loro trentennale passione per la ristorazione li vede impegnati, in primavera, nella gestione di un’altra casa per vacanza a Sirmione, sul lago di Garda.

sì... viaggiarE

il marE D'invErno...

È garanTiTa

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il marE D'invErno... il marE D'invErno...

la ComPagnia la ComPagnia la ComPagnia

Visto il notevole successo riscontrato negli anni passati, l’Hotel Casella insieme alla Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso

e Sant’Albano Stura, è lieto di presentarVi le sue nuove proposte per le vostre vacanze!

Il soggiorno è di 14 giorni con trattamento di pensione completa ed include:- colazione a buffet arricchita da frutta fresca, affettati, yogurt, succhi di frutta- menù a scelta composto da 2 primi e 2 secondi, di cui 1 sempre di pesce- acqua minerale e vino di qualità, a pasto, senza limitazione- tutti i giorni un ricco buffet composto da: crudité di verdure, dessert e frutta fresca di stagione

In più...- intrattenimenti serali con feste danzanti e giochi di società (tutte le sere)- misurazione della pressione (una volta alla settimana)- bus navetta privato dell’hotel per il collegamento dall’hotel per il centro e viceversa- grande festa dell’arrivederci...!

Saremo lieti di ospitarvi nei seguenti periodi:

• 1° turno dal 07 gennaio al 21 gennaio 2009 • 2° turno dal 21 gennaio al 04 febbraio 2009

Per chi volesse, è possibile effettuare il soggiorno per più turni.

L’offerta di questo pacchetto è di:36,00 euro, a persona, al giorno, in camera matrimoniale/doppia;

supplemento singola: 10,00 euro al giorno.

Per tutte le informazioni rivolgersi allo sportello della fi liale BCC più vicina.

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HOTEL CASELLA & BELLEVUE APARTMENTSVia Cornice, 122 - 17027 PIETRA LIGURE (SV) - Riviera Ligure - tel. 019 628141 - fax 019 624170

www.hotelcasella.it - e-mail: [email protected]

Hotel Casella Pietra Ligure

Informazioni: www.hotelcasella.it

Hotel Casella - Pietra Ligure

07-21 gennaio 2009• termine prenotazione: 31 dicembre 200821 gennaio - 04 febbraio 2009 • termine prenotazione: 14 gennaio 2009

Villa Alda Bordighera

09 febbraio - 23 febbraio 2009• termine prenotazione: 30 gennaio 2009

23 febbraio - 09 marzo 2009• termine prenotazione: 13 febbraio 2009

Costo giornaliero: € 35 a persona

€ 7 supplemento singola

Villa Alda a Bordighera

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Kenya 23 - 31 gennaio 2009

Rossi tramonti infuocati, bianche spiagge sabbiose, un mare cristallino, il silenzio degli ampi spazi, il mistero degli animali che si confondono con la natura… per un soggiorno da favola a Malindi.

lanzarote21- 28 febbraio 2009

L’isola delle Canarie appare come un mondo primitivo dall’aspetto lunare: forti contrasti di colore dove campi coltivati cosparsi di cenere vulcanica si alternano a vegetazione sub-tropi-cale e nere rocce laviche contrastano con l’oro della spiaggia ed il bianco delle onde.

Ecco una breve sintesi delle proposte anticipate sullo scorso numero del giornale. Vi ricordiamo che prezzi e programmi dettagliati sono a disposizione presso le filiali e vi informiamo di un’importante novità: le tariffe dei viaggi (talvolta soggette a variazioni causa adeguamento carburante) possono cambiare

in base al termine di prenotazione. È in virtù di questo che tale termine risulta spesso di gran lunga precedente la data di partenza. In ogni caso, prima di rinunciare all’iscrizione, verificate sempre la possibilità di partecipare al viaggio. Basta passare in filiale...

a sPasso PEr il 2009

le isole del soleCosta serena16 - 27 marzo 2009

La traversata delle Colonne d’Ercole (antico nome dello stretto di Gibilterra) con tappe a Barcellona, Casablanca, Tenerife e Lanzarote, alla ribalta della storia grazie al mitico viaggio di Cri-stoforo Colombo; poi Madeira, l’isola dell’eterna primavera…

libia27 marzo - 6 aprile 2009

Il Sahara, il deserto re dei deserti: una bellezza seducente ed armoniosa, così perfetta da incutere rispetto ed ammirazione. Sulle coste africane prepotenti memorie dell’impero ro-mano e fasti greci: imponenti anfiteatri e templi dedicati agli Dei da cui tutto dipendeva.

Portogallo25 aprile - 2 maggio 2009

Il suo patrimonio artistico e culturale racconta una storia travagliata e sof-ferta che non ha soffocato il valore delle tradizioni artigianali e culinarie ed il vivace folklore. L’innato senso di ospitalità del popolo portoghese fanno di questa terra una delle mete più interessanti del pano-rama europeo.

a sPasso PEr il 2009

Quarant’anni di sacerdozio vissuti tra la gente con gene-rosità e grande forza d’animo. Poi la lotta coraggiosa e piena di fede contro un destino che a 67 anni non gli ha lasciato alternative. Don Biagio Giraudo se n’è andato il 9 agosto accompagnato dalle preghiere della sua comunità di Madonna della Neve di Murazzo, dove ricopriva l’inca-rico di arciprete dall’aprile del ’79.

Commozione e nostalgia si rinnovano ancora oggi, a di-stanza di mesi dalla sua scomparsa, perché il sacerdote era un “prete di una volta” che non negava un saluto, una parola di conforto, che apriva la porta a chi cercava aiuto, risposte. Originario della frazione di Centallo Roata Chiusani, era molto conosciuto per l’importante servizio svolto a Fossano come parroco negli scout e nei campeggi estivi dell’Azione cattolica. Poi il trasferimento a Murazzo, dove ha saputo farsi amare: molte opere portano il suo nome - il restauro della parroc-chiale, la costruzione della sala incontri, la ristrutturazione dei locali per il catechismo - e testimoniano il suo impegno concreto a beneficio di tutti. Sono tante le ragioni, dunque, che ci inducono a non dimenticarlo.

don Biagio Giraudo

in riCorDo Di...

murazzo saluTa Don Biagio

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In silenzio ha cercato il conforto della famiglia, numerosa ed amata sopra ogni cosa. A inizio estate Sant’Albano Stura ha perso un giovane del ’17, un uomo semplice e fiero delle sue origini contadine che ha sempre creduto nel rispetto del prossimo e nei principi di solidarietà. Anche per questo era il 52° socio della Cassa Rurale ed Artigiana di Sant’Albano Stura e non ha mai smesso di partecipare alla vita della sua banca, dove si è recato con le sue gambe fino alla veneranda età di novant’anni. È sopravvissuto al fronte francese, ove ha dovuto combat-tere per 7 lunghi anni, è stato insignito, come la moglie Antonietta, del titolo di Cavaliere della Repubblica nel 1995, ha sbaragliato generazioni di amici a tresette. Come i suoi compaesani anche noi lo ricordiamo così: agile ballerino dall’animo festoso e la battuta pronta.

soCio sToriCo E molTo Di PiÙ… l’aDDio Di sanT'alBano sTura a maurizio TomaTis

Una folla commossa ha salutato per l’ultima volta venerdì 24 ottobre un amico, un consolatore, un punto fermo del-la vita sociale e spirituale dei Pancalieresi. Nato a Santena l’8 dicembre 1919 da una famiglia contadina, era stato ordinato sacerdote nel 1943. Dal trasferimento, nel 1955, il suo amore per le famiglie e la quotidianità di Pancalieri è durato quarant’anni. La figura di questo sacerdote è infatti legata a numerosi ricordi cari alla cittadinanza: dal po-sizionamento dell’illuminazione fissa del campo sportivo dell’oratorio al primo calciobalilla e biliardino per i ragazzi, dalla tv a disposizione di tutti per guardare insieme il Rischiatutto e Lascia o Raddoppia all’avvio della scuola serale per i giovani e allievi Fiat. Don Felice è stato testimone della povertà del dopoguerra, fautore della ripresa, promotore di sviluppo culturale ed economico: non soltanto un pastore di anime ma un parroco che non si è mai tirato indietro davanti a scelte difficili e decisioni ardite per il bene della collettività. A testimonianza del valore dell’uomo e della virtù del sacerdote, un prezioso e commosso ricordo dei parrocchiani è stato letto durante l’omelia funebre alla presenza del Cardinale Severino Poletto.

Don fEliCE CavagliÀuna viTa DEDiCaTa

a PanCaliEri

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Sant’AlbanoStura

CarmagnolaCentro

S. Bernardodi Carmagnola

Salsasiodi Carmagnola

Torino Uno

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Nichelino

Murazzo

Fossano

Pancalieri

TrinitàStura

Castelletto

Montanera

Osasio

Poirino

SettimoTorinese

Casalgrasso

Buone feste!Buone feste!Buone feste!

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Maurizio Tomatis

don Felice Cavaglià durante la benedizione del labaro della Coldiretti (1960)

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