Dossier partecipazione

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Dossier “Partecipazione”

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Il dossier, realizzato in occasione del II evento nazionale del Progetto Capacity SUD "Processi partecipativi e capacità istituzionale nella programmazione 2014-2020", ha lo scopo di chiarire il significato del termine partecipazione e di raccogliere le esperienze presentate durante la giornata.

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Dossier

“Partecipazione”

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CONTENUTIPartecipazione, da Wiki PA

Esperienze:

• #OPENFESR

• LABORATORIO PROGETTARE IN COMUNE - MOLFETTA

• AFFIANCAMENTO E SUPPORTO AL TAVOLO REGIONALE DI PARTENARIATO

DELLA REGIONE CAMPANIA

• LABORATORIO PIANO DI SVILUPPO RURALE VERSO EUROPA 2020

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Il termine partecipazione viene utilizzato per indicare varie forme e vari livelli di coinvolgimento dei membri di una

collettività nel governo della stessa, con possibilità di concorrere a determinare gli obiettivi principali della vita della

collettività, il modello di convivenza verso cui tendere, la destinazione delle risorse e la distribuzione dei costi e

deibenefici.Lemodalitàdipartecipazionealgovernodellacollettivitàsiarticolanoin livellidivaria intensità,chesi

differenzianotradiloroperl’incidenzadelruoloesercitatodaiprivatinell’ambitodeiprocessidecisionalipubblici1.La

partecipazionedemocraticaalprocessodidefinizionedellepolitichedicoesioneèunodeglielementidellacapacità

istituzionale individuate, a partire dal Rapporto Barca2comecondizionepergarantireunefficaceimplementazione

delleazionidelnuovociclodiprogrammazione.

Partecipazione come elemento di capacità istituzionaleNel dibattito sulla costruzione di capacità istituzionale, il tema della partecipazione, del coinvolgimento della società

civileedeglistakeholderèdiventatocentraleapartiredallafinedeglianni‘90quandodiverseistituzioni,tracuil’Ocse,

laBancaMondialeel’UnioneEuropeahannoiniziatoadaffrontareiltemadellapartecipazionespintedall’emersione

dialcuneesigenzechecoinvolgevanolamaggiorpartedelleistituzionidemocratiche:

• laperditadifiduciadapartedeicittadinielanecessitàdiriavvicinareicittadinialleistituzioni;

• lacrescitadiaspettativerelativamenteallaqualitàdeiservizipubblici;

• larichiestadiunamaggioretrasparenzaeaccountabilitynell’azionepubblica;

• lenuovetecnologiedell’informazioneedellacomunicazione.

OcseApartiredal1999,l’OrganizzazioneperlaCooperazioneeloSviluppoEconomico(OCSE)haelaboratounaseriedi

studisul temadellapartecipazioneedelcoinvolgimentodeicittadininelleattivitàdelleamministrazionipubbliche,

chesonostaticondensatinellapubblicazione“CitizensasPartners:information,consultationandpublicparticipation

1 DefinizionetrattadalDizionariodidemocraziapartecipativadiDeToffol,Vallastro,editodalCentroStudiGiuridiciePoliticidellaRegioneUmbria.

2 Rapporto indipendente predisposto nell’aprile 2009 su richiesta di Danuta Hübner, Commissario europeo alla politica regionale daFabrizioBarca,perdefinirel’AgendaperlariformadellaPoliticadicoesione.

PARTECIPAZIONEda WikiPAhttp://wikipa.formez.it/index.php/Partecipazione

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inpolicy-making”3.Dall’informazioneallaconsultazioneallapartecipazioneattiva, l’influenzache i cittadinipossono

esercitare sui processi di formazionedelle politiche è crescente. Tale influenzanon è sostitutiva dell’applicazione

formale delle regole e dei principi democratici, come ad esempio libere e regolari elezioni, assemblee rappresentative,

un’amministrazionepubblicaneutrale, ilpluralismoed il rispettodeidirittiumani.Questiprincipisonobasilariper

qualsiasi istituzionedemocraticaappartenenteall’OCSE.Leattivitàcomplementaridi informazione,consultazionee

partecipazione attiva sono sempre esistite nelle democrazie in qualche forma. Tuttavia assistiamo, con l’evolversi

dellademocrazia,adunarichiestadimaggiortrasparenzaedapertura.Insocietàchestannodiventandoancorapiù

complesse,igovernistannocercandodirinforzaretaliinterazioni.Losviluppoditalistrumentieinparticolarequelli

finalizzatiasupportarelapartecipazioneattivadeiportatoridiinteressi,richiedeilpresidiodialcuniaspettiessenziali:

• definizionepartecipatadellepolitiche;

• valutazionedeirisultaticorrelataafinalitàeobiettividefinitinellepoliticheecondivisaconglistakeholder;

• verificadellacorrettezzadeiprocessidiattuazione,nelrispettodeiprincipidilegittimità,equitàetrasparenza;

• partecipazionedeglistakeholderallosviluppodelmetodoedelleregoledeldialogo.

World BankGlistrumentidicapacitybuildingelaboratidallaBancaMondialevengonoinquadratinelframeworkdell’accountability

sociale4. ImeccanismidiSocialAccountabilitysi inserisconoa lorovoltanell’ambitodei “voicemechanisms”5quale

meccanismodimiglioramentoperilsettorepubblico.La“voice”,puòesseredescrittacomeuncanale,attraversoil

qualeicittadinipossonoaccedereaiprocessidigoverno6.

Ilrafforzamentodellacapacitàistituzionalepassainparticolare:

• dallacanalizzazionedelleformedimeraprotestaversoformedicoinvolgimentopiùcostruttive;

• dalladefinizionedipoliticheeconomichemaggiormentepartecipate,inquantoquestehannodimostratodiessere

correlateadunamaggioreefficaciadellestesse;

• daunamaggioreresponsabilizzazioneeconoscenzatraidiversiattori.

Unione EuropeaConlaComunicazionedellaCommissione,del25luglio2001,“Governanceeuropea-Unlibrobianco”7vieneaffermata

lanecessitàdiriformarelagovernanceeuropeaalfinediavvicinareicittadinialleistituzionieuropee.

Vengonoindividuaticinqueprincipiallabasediunabuonagovernance:

• apertura: le istituzioni europee devono dare maggiore importanza alla trasparenza e alla comunicazione delle

lorodecisioni;

• partecipazione:èopportunocoinvolgereinmanierapiùsistematicaicittadininell’elaborazioneenell’attuazione

dellepolitiche;

• responsabilità: è necessario un chiarimento del ruolo di ciascunonel processo decisionale.Ogni operatore

3 QuestoparagrafoèbasatoappuntosullapubblicazioneOCSECitizensasPartners.OECDHandbookonInformation,ConsultationandPublicParticipationinPolicy-Making.,OECD,2001

4 JohnM.AckermanSocialAccountabilityinthePublicSectorAConceptualDiscussion,SocialDevelopmentPapers,WorldBank2005.

5 Si tratta dei meccanismi descritti nel classico lavoro di Hirschman, Albert O. Exit, voice, and loyalty: Responses to decline in firms,organizations,andstates.Harvarduniversitypress,1970.

6 Schneider,Hartmut.1999.ParticipatoryGovernanceforPovertyReduction,JournalofInternationalDevelopment,11

7 LedueRegionichenonhannountitolodedicatoallapartecipazionenelproprioStatutosonolaRegioneBasilicata,perlaqualerimaneinvigoreloStatutodel1971elaRegioneVeneto,ilcuiStatutoèstatostrutturatoinmanieradifferentedaquellodellealtreRegioni.

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interessatodevesuccessivamenteassumerelaresponsabilitàdelruoloassegnatogli;

• efficacia:ledecisionidevonoesserepreseallivelloenelmomentoadeguatieprodurreirisultatiricercati;

• coerenza:lepolitichesvoltedall’Unionesonoestremamentediverseerendononecessarioungrandesforzodi

coerenza.

Gli istituti della partecipazione

Unione EuropeaIlTrattatodiLisbonariportailcittadinoalcentrodell’Unioneeuropea(UE)edellesueistituzioni.Promuovendouna

democraziaeuropeacheoffraaicittadinil’opportunitàdiinteressarsieparteciparealfunzionamentoeallosviluppo

dell’UE. Più in dettaglio, l’articolo 10 del Trattato sull’Unione Europea stabilisce anche il principio di prossimità,

secondoilqualeledecisionidevonoesserepresenellamanierailpiùpossibilevicinaaicittadini.Taleprincipiotrova

applicazionesoprattuttonell’attuazionedellecompetenzeinsenoall’UEchedevecoinvolgerenelmodopiùefficace

possibile leamministrazioninazionalie localiperavvicinare l’UEaisuoicittadini. Ilprincipiodelcoinvolgimentodei

cittadiniedelleassociazionirappresentativeèsancitodaiparagrafi1e2dell’art.11delTUE.Leistituzionidannoai

cittadini e alle associazioni rappresentative, attraverso gli opportuni canali, la possibilità di far conoscere e di scambiare

pubblicamente le loroopinioni in tutti i settoridiazionedell’Unione.Le istituzionimantengonoundialogoaperto,

trasparenteeregolareconleassociazionirappresentativeelasocietàcivile.L’azioneperlacrescitael’occupazionee

perlacoesionesocialerichiedelamobilitazionedituttiisoggettiinteressatiintuttal’Unioneeuropea.Vieneistituito

perlaprimavoltaundirittodiiniziativadeicittadini, introdottonell’articolo11delTrattatosull’UE:cittadinieuropei

in numero di almeno un milione possono invitare la Commissione a presentare una proposta relativa a una materia

specifica.Taledisposizionerispecchialavolontàdell’UEdicoinvolgereicittadinineiprogettieuropeienellapresadi

decisionicheliriguardano.

La partecipazione negli Statuti regionaliInseguitoallariformadelTitoloVdellaCostituzioneeconl’approvazionedeinuoviStatutiregionali,tredicidellequindici

regioni a statuto ordinario prevedono un titolo dedicato alla partecipazione8. In tutti gli Statuti viene sottolineata

l’importanzadellapartecipazioneedinalcunicasivieneesplicitamenteattribuitoallaRegioneilcompitodipromuovere

eincentivarelapartecipazione.

Leggi regionali sulla partecipazioneInattuazionedelledisposizionistatutarie,diverseRegionihannodisciplinatolapartecipazioneinalcunisettorispecifici.

TreRegionihannoapprovatounaleggedicaratteregenerale:EmiliaRomagna,ToscanaeUmbria.

Emilia Romagna: legge regionale 3/2010

La l.r. 3/2010 sulla partecipazionepromuoveunamaggiore inclusionedei cittadini e delle loro organizzazioni nei

processidecisionalidicompetenzadelle istituzionielettive,nellaconvinzioneche l’incentivazionedellademocrazia

partecipativa rappresenti anche una opportunità per migliorare l’efficienza e il buon andamento della pubblica

8 LedueRegionichenonhannountitolodedicatoallapartecipazionenelproprioStatutosonolaRegioneBasilicata,perlaqualerimaneinvigoreloStatutodel1971elaRegioneVeneto,ilcuiStatutoèstatostrutturatoinmanieradifferentedaquellodellealtreRegioni.

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amministrazione.Aquestoscopo,ancheinattuazionedispecifichenormedelloStatutoregionale–chededicailTitolo

IIallapartecipazioneeagliistitutididemocraziadiretta–vengonoindividuatiititolarideldirittodipartecipazionee

isoggettiproponenti(Giunta,Assemblealegislativa,entilocalielorocircoscrizioni),chesianotitolaridelladecisione

amministrativa pubblica collegata al processo partecipativo e che si impegnano a sospendere, per la durata del

processoproposto,ogniattochepossapregiudicarel’esitodelprocessopartecipativo.

Vieneinquestomododelineatounmodellopartecipativoco-deliberativoperchéfondatosulconcorsodeglientilocali

esullavalorizzazionedegli istitutidellanegoziazioneedelconfronto,alserviziodeiqualivieneistituitalafiguradel

Tecnicodigaranziachesicaratterizzaperl’imparzialitàelacapacitàdimediazione.Semprenellalogicadelservizio

alle istanze di partecipazione la legge dà spazio al Nucleo tecnico di integrazione con le autonomie locali, allo scopo di

integrarealmegliolescelteprogrammatichedellaRegioneedegliEntiLocali.

Toscana: legge regionale 46/2013

Ilnuovotestodella leggeregionalesullapartecipazioneèstatoelaboratoalterminediunprocessodivalutazione

previsto dalla precedente legge sulla partecipazione, la 69/2007. A differenza delle altre due esperienze di legge

regionale,quellaemilianaeumbra,nonsiapplicaallaformazionedegliattilegislativieregolamentari,masolamente

diquelliamministrativi.Lal.r.46/2013introduceduesignificativenovità:laprimaèlanuovadisciplinadelDibattito

Pubblico regionale. Tale istituto era presente anche nella precedente legge, ma esso non aveva trovato di fatto

applicazione:ilnuovotestointroducel’obbligatorietàdelDibattitoPubblico,datecertesogliefinanziarieedeterminate

fattispecie.Unasecondanovitàèlasemplificazionedelleprocedureperilsostegnoregionaleaiprocessipartecipativi

locali.Nelnuovotestosiprevedeunaprimafaseistruttoria,incuiiproponentipresentanounprogettodimassima,

l’Autoritànevaluta larilevanza,nediscutegliaspettimetodologicieorganizzativi,esolodopo l’accoglimentodella

domanda,elafissazionedell’entitàdelsostegnofinanziario, ilproponenteprocedeadunapiùdefinitaecompiuta

elaborazionedelprogetto,anchesullabasedellerisorsedisponibili.

Umbria: legge regionale 14/2010

La disciplina prevista dalla legge regionale umbra “Disciplina degli istituti di partecipazione alle funzioni delle

istituzioniregionali(Iniziativalegislativaereferendaria,dirittodipetizioneeconsultazione)”regolaquattrostrumenti

partecipativi:l’iniziativalegislativapopolare,ilreferendum,lepetizionielaconsultazione.Inparticolarelaconsultazione

è lo strumento che consente il coinvolgimento del cittadino nell’esercizio delle funzioni delle istituzioni regionali,

attraverso canali di ascolto immediato e diretto delle sue opinioni9.Lemodalitàdiconsultazionesonotre:

1. incontriconsultivipubblici,indettianchenelleformediconvegnooconferenzadistudio;

2. audizionedirettadeglientilocali,delleautonomiefunzionali,deisindacati,delleorganizzazionisociali,economiche,

professionaliedelleassociazionideiconsumatoriinteressatealprovvedimentoall’esamedellacommissione;

3. richiestadipareriscrittianchemediantel’inviodiappositoquestionarioconinvitoarestituirloentrountermine

determinato10.

Peraltro,l’art.66dellaleggeregionaleumbraprecisacheicontributiemersidallaconsultazionehannonaturapolitica

e, nel caso di atti amministrativi di indirizzo e programmazione, non possono costituire elementi di motivazione

9 Definizionecontenutaall’Art.62dellal.r.14/2010

10 art.64l.r.14/2010

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giuridicamenterilevanti.Inoltrequestaleggeregionaledisciplinalapartecipazionealivelloregionaleenonanchea

livellolocale.

La partecipazione nella strategia Europa 2020

Rapporto BarcaIltemadellapartecipazionedemocraticaalprocessodecisionaleèemersocomefondamentalesindaiprimidocumenti

didiscussionesulnuovociclodiprogrammazione.Lapartecipazioneèindividuatacomeunadellecondizioniistituzionali

dall’Agendaperlariformadellapoliticadicoesione,ilc.d.RapportoBarca11.Lapartecipazioneèfondamentaleper

garantirechelesceltelocalisianofondatesuunaadeguatainformazioneesufficientementeinlineaconlepreferenze

degli individui, e per consentire ai cittadini e alle autorità la libertà di sperimentare soluzioni, esercitando al contempo

unmonitoraggioreciproco.

Tuttavia,continuailRapporto,anchelapartecipazione,comelealtreistituzionichecondizionanolosviluppolocale,

sono “figliedellastoria”: cioè,seun territoriononha istituzioniefficaci,èmenoprobabilechepossadotarsene in

futuro, e che sia in grado di sfruttare il proprio potenziale produttivo. Per innescare il cambiamento può quindi

rendersinecessariouninterventoesogeno.Loscopo,ovviamente,nonèquellodiimportareistituzionidall’esterno,

mafornireiprerequisitiaffinchétaliistituzionisisviluppino:modificarel’equilibriodeicostiedeibeneficiaffinchégli

attorilocaliinizinoacostruirelacapacitazione,lafiduciaeilcapitalesociale,acambiareleconvinzionieasperimentare

leistituzionielapartecipazionedemocratica.

Regolamento (UE) 1303/2013Le osservazioni del rapporto Barca sono in gran parte state riprese nei documenti di regolazione del nuovo ciclo di

programmazione.InparticolareilRegolamento(UE)1303/2013 recante disposizioni comuni per i fondi strutturali12

affrontailtemadellapartecipazioneconparticolareriferimentoaiprocessipartenarialieall’ambitodelleiniziative

di sviluppolocaleditipopartecipativo.

Partenariato

OgniStatomembroorganizza,rispettivamenteperl’accordodipartenariatoeperciascunprogramma,unpartenariato

conleautoritàregionali,locali,cittadineelealtreautoritàpubblichecompetenti,lepartieconomicheesocialiealtri

organismipertinenticherappresentanolasocietàcivile,compresiipartnerambientali,leorganizzazioninongovernative

egliorganismidipromozionedell’inclusionesociale,dellaparitàdigenereedellanondiscriminazione,nonché,sedel

caso,le“organizzazioniombrello”ditaliautoritàeorganismi.L’obiettivoditalepartenariatoègarantireilrispettodei

principidellagovernanceapiùlivelli,comepuredellasussidiarietàedellaproporzionalità,elespecificitàdeidiversi

quadri istituzionaliegiuridicidegliStatimembri,nonchégarantire latitolaritàdegli interventiprogrammati incapo

allepartiinteressateesfruttarel’esperienzaelecompetenzedeisoggetticoinvolti.ÈopportunochegliStatimembri

individuino i partner pertinenti maggiormente rappresentativi. Tali partner dovrebbero comprendere istituzioni,

11 Un’AgendaperlariformadellapoliticadicoesioneRapportoindipendentepredispostonell’aprile2009surichiestadiDanutaHübner,Commissario europeo alla politica regionale, da Fabrizio Barca

12 Regolamento(UE)N.1303/2013delParlamentoeuropeoedelConsigliodel17dicembre2013recantedisposizionicomunisulFondoeuropeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeopergliaffarimarittimielapescaedisposizionigeneralisulFondoeuropeodisvilupporegionale,sulFondosocialeeuropeo,sulFondodicoesioneesulFondoeuropeopergliaffarimarittimielapesca,echeabrogailRegolamento(CE)n.1083/2006delConsiglio

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organizzazioniegruppichepossonoinfluiresullapreparazionedeiprogrammiopotrebberoessereinteressatidalla

loropreparazioneeattuazione.IntalecontestogliStatimembridovrebberoinoltreaverelapossibilitàdiindividuare,

sedelcaso,comepartnerpertinentileorganizzazioniombrello,chesonoleassociazioni,federazionioconfederazioni

delle pertinenti autorità regionali, locali e cittadine o altri organismi conformemente al diritto e alla prassi nazionali in

vigore.

Sviluppo locale di tipo partecipativo

Leiniziativedisviluppolocaledevonotenereinconsiderazioneleesigenzeelepotenzialitàlocali,nonchélepertinenti

caratteristichesocioculturali.Unprincipioessenzialeèquellodiassegnareaigruppidiazionelocalecherappresentano

gliinteressidellacollettivitàlaresponsabilitàdell’elaborazioneedell’attuazionedellestrategiedisviluppolocaleditipo

partecipativo.Disposizionidettagliatesulladefinizionedelterritorioedellapopolazioneinteressatidallestrategiedello

sviluppo locale di tipo partecipativo dovrebbero essere stabilite nei relativi programmi, conformemente alle norme

specifichediciascunfondo.

Codice europeo di condotta sul partenariatoLavorare inpartenariatoèunprincipioconsolidatonell’attuazionedei fondiSIE. Ilpartenariato implicaunastretta

cooperazionetraautoritàpubbliche,partieconomicheesocialieorganismicherappresentanolasocietàcivilealivello

nazionale, regionalee localenel corsodell’interociclodelprogramma, chesi articola inpreparazione,attuazione,

sorveglianzaevalutazione. IlCodiceeuropeodicondottasulpartenariato,emanatonelgennaio2014, fornisceun

quadroperilpartenariato,inconformitàalquadroistituzionaleegiuridicodegliStatimembri,tenendocontodelle

competenzenazionalieregionali.VengonofissatigliobiettivieicriteripergarantirechegliStatimembrirafforzino

lacooperazionetra le rispettiveautoritàresponsabiliper laspesadeiFondistrutturalied’investimentodell’UEe i

partnerdeiprogettialfinediagevolareloscambiodiinformazioni,esperienze,risultatiebuonepratichenelperiodo

diprogrammazione2014-2020econtribuirecosìall’efficaciadellaspesa.

Accordo di partenariatoAll’internodell’Accordodipartenariato,iltemadellapartecipazionevienerichiamatoinalcuniambiti:

E-government

Un primo elemento in grado di incidere direttamente sulla capacità di innovazione dei territori è individuato

dall’Accordo di partenariato nell’ambito dell’obiettivo tematico 2, nell’e-Government. I servizi di e-Government

costituiscono un modo economico per migliorare il servizio ai cittadini e alle imprese, favorire la partecipazione e

promuovereun’amministrazioneapertaetrasparente13.L’ObiettivoTematico2èpoistrettamentelegatoalleazioni

incuièarticolatalastrategiadicapacitazioneamministrativa(OT11)chevadalladiffusioneeutilizzodegliopendata

epratichediopengovernment,alladigitalizzazioneediffusionedeiprocessiamministrativieservizidigitali,elementi

chiaveperlapartecipazioneattivael’inclusionedigitale.

Inclusione e legalità

Moltistuditeoriciedempiricicondottiinluoghidiversisegnalanochelerelazionitraillegalità,criminalitàedesclusione

13 Accordo di partenariato 2014 2020

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sonomediateeinterrottedallacapacitàdellecomunitàdigenerare“sensocollettivo”.AncheinItaliaèstatosperimentato

cheunastradapromettenteperridurreillivellodicriminalitàèquellodiadottaremisuredipromozionedell’inclusione

sociale e dell’educazione alla legalità, soprattutto per i giovani, ricorrendo ad un approccio multidisciplinare che

preveda,tral’altro,lapromozionedellacooperazionefraisoggettipubblicieilpartenariatoeconomicoesociale.

Inparticolarelosviluppocomunitariointerminidioccupazione,diinclusionesociale,dimiglioramentodellaqualità

dellavitaedipartecipazionedemocraticapassadalriutilizzosocialedeibeniconfiscati.

Sviluppo locale di tipo partecipativo nell’Adp

Lo strumento dello Sviluppo locale di tipo partecipativo si distingue per la capacità di arruolare forze e competenze del

settoreprivato,inpartenariatoconglientilocali,perilperseguimentodegliobiettividisviluppoterritoriale.Perquesto,

gliobiettivicheciascunpianodiazioneCLLDperseguirà,sarannofinalizzatiaprecisiambititematiciincuiipartner

coinvolti disponganodi competenzeedesperienze specifiche. Al finedi rafforzare la concentrazione finanziaria e

orientare le esperienze maturate in tema di progettazione locale su obiettivi realistici e suscettibili di reale impatto

locale,gliambititematicisucuipuntaredevonoesserepiùspecificidiquelliutilizzatiinpassato.

Condizionalità ex ante

La promozione della partecipazione è individuata come un elemento che favorisce la realizzazione di una delle

condizionalitàexante:losviluppodiunsistemadiqualitàtotalecheprevedaun’analisiorientataaibisognideiportatori

d’interesse principali, quali cittadini, imprese emondodel non-profit, al fine dimigliorare l’erogazione dei servizi.

Vengonoricordatetralealtreleiniziativedivalutazionecivica; l’introduzionedelbilanciopartecipativo; iprogettidi

e-democracycheprevedono lapartecipazionedeicittadinialleattivitàdellepubblicheamministrazioni localiedai

loroprocessidecisionaliattraversol’utilizzodellenuovetecnologiedellacomunicazionecheintegranoerafforzanole

formetradizionalidipartecipazione;lasperimentazionediprocessidecisionaliinclusivi.

Valutazione ex ante

Lavalutazioneexantedeltemadellapartecipazionenell’Accordodipartenariatopartedairiferimentiall’ascoltoeal

confrontocongliattoricontenutinell’Accordo,maavvertechetaleriferimentorischiadirimanereformalisticosenon

accompagnatodastrumentiidentificaticonprecisioneasostegnodellasuadiffusionelungol’interociclodipolicy,dal

disegnoall’implementazione.Andrebbeesplicitataeresapiùoperatival’ipotesi,implicitanell’AccordodiPartenariato,

cheponeinrelazionelagovernanceconl’innovazione.Esistono,infatti,svariateevidenzeempirichechepermettono

diassociarecomplessitàedensitàdeinetworkallacapacitàdigenerareinnovazione.Unrichiamoaquestotipodi

teoriaaiuterebbeachiarirealmenodueaspettichepaionofondamentalinellalogicadell’AccordodiPartenariato:(i)gli

strumentidigovernancesonorilevantinelperseguirenonsoloobiettividiprocesso,maancheobiettivisostanzialidi

policy;(ii)lapromozionedell’innovazioneèfavoritadaunmetodoapertodiconfronto,incoerenzaconleindicazioni

delCodiceeuropeodicondottadelpartenariato.

Normativa e documenti ufficiali

Le leggi regionali sulla partecipazione

Toscana: l.r.46/2013

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Emilia Romagna:l.r.3/2010

Umbria: l.r.14/2010

Programmazione 2014 2020

Un’Agenda per la riforma della politica di coesione Rapporto indipendente predisposto nell’aprile 2009 su

richiestadiDanutaHübner,Commissarioeuropeoallapoliticaregionale,daFabrizioBarca

Regolamento recante disposizioni comuni Regolamento (UE) N. 1303/2013 del Parlamento europeo e del

Consigliodel17dicembre2013recantedisposizionicomunisulFondoeuropeodisvilupporegionale,sul

Fondosocialeeuropeo,sulFondodicoesione,sulFondoeuropeoagricoloperlosvilupporuraleesulFondo

europeopergliaffarimarittimielapescaedisposizionigeneralisulFondoeuropeodisvilupporegionale,

sulFondosocialeeuropeo,sulFondodicoesioneesulFondoeuropeopergliaffarimarittimielapesca,e

cheabrogailregolamento(CE)n.1083/2006delConsiglio.

Codiceeuropeodicondottasulpartenariato

Accordodipartenariato20142020

Materiali

Partecipazione come elemento di capacità istituzionale

Citizens as Partners.OECDHandbook on Information, Consultation and Public Participation in Policy-

Making.

SocialAccountabilityinthePublicSectorAConceptualDiscussion,TheWorldBank,2005

Tanese, Di Filippo, Antonucci, L’aperturaversoicittadinieleimprese:responsivenessepartecipazione Testo

realizzatopercontodell’AgenziaSanitariaRegionaleAbruzzo,Dicembre2010

Partecipazione e comunicazione

DeToffol,Vallastro,Dizionariodidemocraziapartecipativa edito dal Centro Studi Giuridici e Politici della Regione

Umbria.

Comunicarelapartecipazione

Manuali e buone pratiche su metodi e tecniche di facilitazione dei processi partecipativi

Patrizia Nanz, Miriam Fritsche, La partecipazione dei cittadini: un manuale edito da Assemblea Regioneale

dell’EmiliaRomagna,2014.

RepertoriodimetodipartecipatividaPartecipedia.net(ininglese)

DébatPublic:lecahierdemethodologie(infrancese)

Link esterni: partecipazione.formez.it, Partecipedia

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ESPERIENZE#OPENFESR

#OPENFESR è un percorso di consultazione pubblica promosso dalla Presidenza della Regione

Siciliana,DipartimentodellaProgrammazione,inqualitàdiAutoritàdiGestionedelPOFESR2007-

2013 rivolto a tutti gli attori che operano nel territorio regionale e finalizzato a condividere le

strategieperlamiglioreattuazionedegliinterventifinanziatidaiFondiSIE2014-2020eraccogliere

idee,proposte,soluzioniutiliafavorireunacrescitaintelligente,sostenibileeinclusivanellaregione.

Ilpercorsodiconsultazionepubblicaonline#OPENFESRsièsviluppatasuunarcotemporaledi4

mesi–daAprileaLuglio2014–induefasitemporalmentedistinte,l’unapropedeuticaall’altra,che

hannoprevistol’usodistrumentidiversiinrelazioneaidiversilivellidipartecipazione:

• IDEARIO: consultazione su priorità e azioni 2014-2020, aperta dal 14 aprile al 26 maggio,

finalizzataafaremergereidee,riflessioniepropostediazionisugliobiettivitematicicheorientano

laprogrammazioneregionaledegli interventi2014-2020.Icontributipervenuti inquestafase

sonodisponibilinelreportfinaledell’ideario.

• COMMENTARIO: consultazione sul Programma Operativo FESR 2014–2020, aperta dal 18

giugnoal16 luglio,finalizzataalmiglioramentodeltestodeldocumentoattraverso l’apertura

alcommentopartecipatodellaversionedelPOinviatoallaCommissioneeuropea.Icontributi

pervenutiinquestafasesonodisponibilinelreportfinaledelcommentario.

Per accompagnare sul territorio la consultazione e consentire all’intera comunità regionale di

contribuireattivamenteaiprincipalitemididiscussione,durantequestimesisonostaterealizzate

delle giornate informative di approfondimento sulla politica di coesione 2014-2020 e sulle linee

strategichedellanuovaprogrammazioneriferitaalcontestoregionalesiciliano.

I commenti, le indicazioni e i suggerimenti, emersi dalla consultazione sono stati oggetto di

approfondita analisi in fase di scrittura della prima proposta del Programma Operativo FESR, allo

statoattualeinfasedinegoziatoconlaCommissioneEuropea.

Puntidiforza:

• potenziamentoepienoutilizzodiunareteinformativadiffusa(oltre60traentieassociazioni

delPartenariatodellacomunicazionedelPOFesrSicilia)coinvoltaavarilivellinellapromozione

ediffusionedell’iniziativa;

• sinergieconleretidellarappresentanzadellaCommissione(EuropeDirect);

• attivazionediunrealeprocessodipartecipazionediffusonelterritorioattraversoilcoinvolgimento

In sintesi

Descrizione

punti di forza e elementi di criticità

Consultazione online su obiettivi e azioni PO FESR Sicilia 2014-2020

Programma Operativo FESR Sicilia 2014-2020

Acronimo

Programma di riferimento

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Tutto il territorio siciliano

MarcoTornambè

[email protected]

0917070089

Presidenza della Regione Siciliana, Dipartimento della Programmazione

Rete del partenariato della Comunicazione

Partenariato economico e sociale e istituzionale, portatori di interesse

14/04/2014

www.euroinfosicilia.it

Territoriinteressati

referente

email

numero di telefono

soggetto promotore

partner

Destinatari

inizio

sito

fine 16/07/2014

nonsolodeglistakeholdermaanchedisemplicicittadini;

• trasparenzadell’interoprocessoattraversouncostanteaggiornamentonelsitodelPOdidiversi

livelli dedicati esclusivamente all’iniziativa e la realizzazione in presenza di diverse giornate

informativenelterritoriosiciliano.

Elementidicriticità:

• debole definizione delle caratteristiche del patto partecipativo nella fase di progettazione

(quantoecomepuòinciderel’ideae/oilcommentonellaredazionedelPO?Comemigliorareil

feedbackcongliutenti?);

• insufficienteallineamentodellefasitemporalidellaconsultazioneconlefasidellaredazionedel

ProgrammaOperativo;

• debolecoinvolgimentoeintegrazionecongliattorideputatiallascritturadelProgramma(p.es.

Dipartimentiregionali).

Consultazione onlineMetodologie utilizzate

Page 15: Dossier partecipazione

ESPERIENZELABORATORIO PROGETTARE IN COMUNE - MOLFETTA

L’iniziativanasce a seguitodelle esigenzeespressedall’amministrazione comunalediMolfettadi

aumentare l’efficaciadell’azionedi governodella città, attraverso ladefinizionediunapiù chiara

strategia,unamiglioreorganizzazioneeunapiùintensapartecipazione.Nellospecifico,illaboratorio

haportatoallarealizzazionedell’ActionPlandell’amministrazioneedhasupportatol’organopolitico

eladirigenzanell’analisierevisionedell’assettoorganizzativo.

Ilpercorsolaboratoriale–avviatonelsettembre2013supropostadell’AmministrazioneComunale

diMolfettanell’ambitodelleattivitàdellaLineaPROGETTAREdiCapacitySUD–sièsviluppato in

due fasi: unadi consulenza strategicae l’altradi consulenzaorganizzativa, integrate fra loroper

dareconcretezzaallescelteoperativedell’organopoliticoetalidagarantirel’efficaciadell’azionedi

governodellacittà.

La prima fase dell’intervento è stata l’attività di consulenza strategica, che ha coinvolto tutta

l’organizzazioneehaavutol’obiettivodisupportarel’organopoliticonell’affinamentodellestrategie

già individuate nel programma di mandato. Ha attribuito ad esse priorità e sequenzialità e ha

formalizzatolapianificazionestrategicainundocumentocheorientaitempidell’azionedigoverno

e supporta il controllo strategico. Tale attività, articolata in workshop partecipativi e incontri di

approfondimento,haavutocomeesitolastesuradiunActionPlan,presentatoall’Amministrazione

nelmarzoscorso.

Lasecondafaseèstatal’attivitàdiconsulenzaorganizzativa.Questahaavutol’obiettivodisupportare

l’organopolitico e la dirigenza nell’analisi e revisionedell’attuale assetto organizzativo, realizzare

un organigramma di fatto, migliorare metodi e modelli per la distribuzione delle competenze

professionali, introdurre logichedigestioneperprocessineiprincipaliserviziall’utenzaerogatie,

infine,ottimizzarel’organigramma.Laconsulenzasièsviluppataattraversoseiworkshopimpostati

sul confronto aperto e condiviso con i 205 dipendenti del Comune che hanno contribuito alla

mappaturadeiprocessi.

Puntidiforza:

• progettazionecondivisadipoliticheintegrate,creazionediunafortemotivazioneeconseguente

rafforzamentodelsensodiappartenenzaall’organizzazione;

• incrementodellecompetenzedell’amministrazioneinriferimentoaitemiriguardanti lanuova

programmazione;maggioreintegrazionetraRUP,dirigentiesegretariocomunale,etradirigenti

stessi.

In sintesi

Descrizione

punti di forza e elementi di criticità

Page 16: Dossier partecipazione

Comune di Molfetta

PaolaNatalicchioSindacodiMolfetta

[email protected]

0803359201

Amministrazione Comunale di Molfetta

Amministrazione comunale: Sindaco, Assessori, Segretario Comunale, Dirigenti, Alte Professionalità,

PosizioniOrganizzative,RUP,dipendenticomunaliraggruppatipersettori(AffariGenerali,

Programmazione Economico Finanziaria e Fiscalità, Territorio, Lavori Pubblici, Welfare cittadino,

CorpoPoliziaMunicipale).

Settembre 2013

http://www.comune.molfetta.ba.it/

Territoriinteressati

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numero di telefono

soggetto promotore

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inizio

sito

fine Aprile 2015

Puntidicriticità:

• difficoltànell’ingaggiodelladirigenza;

• insorgenzadiproblemiinterniaseguitodelleinchiesterispettoadalcunesituazioniimportanti

(investimentiperilportodellaprecedentegiunta);

• lenta identificazionedella struttura amministrativa con lenovitàdel processoorganizzativo,

identificazionecuil’iniziativahacomunquedatoforteimpulso.

Analisidesk;interviste;Metaplan®;GoalOrientedProjectPlanning(GOPP);ProjectCycleManagement

(PCM).Lemetodologieutilizzatedurantegliincontrisonostateunmixdimodalitàdipartecipazione

edifacilitazioneguidateperl’individuazionedisoluzioniconcreteallecriticitàidentificate.

Metodologie utilizzate

Page 17: Dossier partecipazione

ESPERIENZEAFFIANCAMENTO E SUPPORTO AL TAVOLO REGIONALE DI PARTENARIATO DELLA REGIONE CAMPANIA

L’iniziativa,definitainstrettacollaborazioneconilDirigentedellaU.O.D.–Programmazionenegoziata

dilivellolocale-Programmidiinterventomultisettoriale-Attivitàdiverificadegliinvestimentidella

RegioneCampania–Supporto tecnicoalTavoloRegionalediPartenariato,haavuto l’obiettivodi

rafforzareilruolodelTavolodelPartenariatodellaRegioneCampanianelprocessodiattuazionee

verificadeiProgrammiOperativiregionali2007-2013enelprocessodiprogrammazionedeifondi

strutturalirelativialperiodo2014-2020.

L’azionedisupportoalrafforzamentodelleconoscenzeedellecompetenzetecnichedeicomponenti

delTavolodelPartenariatoinmateriadiprogrammazione2014-2020,èstatarealizzatanell’ambito

della lineaA1del progettoCapacity SUD, su impulsodellaU.O.D:di supporto tecnico al Tavolo,

d’intesaconilPresidentedelTavolostessoeconl’AutoritàdiGestionedelPOFSE2007-2013.

L’interventoèstatoarticolato indue fasidiattività: i laboratorie l’attivitàdistudioedisupporto

all’elaborazionedidocumenti.Laprimafaseèstataavviataconlarealizzazionedialcunilaboratori,

che hanno coinvolto i componenti del Tavolo e l’amministrazione regionale, in cui sono stati

approfonditi aspetti concernenti le regole della programmazione 2014-2020 e il processo in atto

a livello nazionale per l’elaborazione dell’Accordo di Partenariato. Successivamente sono stati

realizzatilaboratorifinalizzatiastimolarelariflessionesullesceltestrategichenazionaliinmateriadi

programmazione ed attuazione dei fondi SIE ed evidenziare i margini di collegamento e sinergia con

lepoliticheregionali.Aquestaprimafaseèseguital’attivitàdisupportoper:elaborareicontributi

del Tavolo sullediverse lineedi policy 2014-2020, inparticolarequelle legate al FEASRe al FSE;

per adeguare il protocollo d’intesa che istituisce il Tavolo al nuovo impianto programmatorio;

elaborareundocumento strategiconell’otticadel nuovo ciclodi programmazione. Infineè stato

realizzatounostudiodedicatoalpartenariatomobilitato,unadelleinnovazionimetodologichedella

programmazione 2014-2020 introdotta per rinnovare la pratica partenariale facendo riferimento

a uno schema comune di principi e disposizioni. L’attività di studio è stata sistematizzata in un

documentochesirivolgesiaalleamministrazioniregionali,perillustrarequalisonoleinnovazionia

livello comunitario in materia di coinvolgimento e selezione dei partner economici e sociali nelle scelte

diinterventopubblicodisviluppo,siaallecompaginipartenariali,comesupportonelladefinizionedi

procedureorganizzativeefficientiedefficacipergarantirel’adesioneaiprincipidefinitinelCodicedi

CondottadelPartenariatoel’effettivapartecipazioneneiprocessidecisionali.

In sintesi

Descrizione

Page 18: Dossier partecipazione

Regione Campania

Anna Semmola - Dipartimento della programmazione e dello sviluppo economico, Regione Campania

Presidente del Tavolo Regionale di Partenariato

[email protected]

RegioneCampania–UnitàOperativaDirigenziale(U.O.D.)–Programmazionenegoziatadilivello

locale-ProgrammidiinterventoMultisettoriale-AttivitàdiverificadegliinvestimentidellaRegione

Campania–SupportotecnicoalTavoloRegionalediPartenariato

Regione Campania

Tavolo del Partenariato

Organizzazionisindacali,Associazionidatorialidell’industria,dell’agricoltura,dell’artigianatodel

commercioedeiservizi;rappresentanzadellecooperative;Associazioniambientaliste;Terzosettore;

Rappresentantideglientilocali.Sono,inoltre,membrididirittodelTavolo:ilPresidentedellaGiunta

regionale,ilresponsabiledelcoordinamentodellaprogrammazioneregionaleunitaria,l’Autoritàdi

gestionedelPorFesr,l’AutoritàdiGestionedelPorFseel’AutoritàdiprogrammazionedelParFAS.

Novembre 2012

http://www.programmazioneunitaria.regione.campania.it/TP/

Territoriinteressati

referente

emailnumero di telefono

soggetto promotore

Destinatari

PARTNER

inizio

sito

fine Maggio 2015

Affiancamentoconsulenziale

Attività di confronto attraverso la realizzazione dei laboratori

Ricerca-azione

Metodologie utilizzate

Leattivitàrealizzatehannocontribuitoadavviareunariflessione,siaalivelloregionalesiapartenariale,

sul processo di coinvolgimento del partenariato nel percorso di elaborazione della strategia di

programmazionedeifondicomunitari2014-2020,nonchésulleregoleesuimetodidipartecipazione

e sui contributi tecnici attivabili. Le attività laboratoriali, fortemente volute dall’amministrazione

regionale,hannoportatoarafforzareleconoscenzeelecompetenzetecnichedeicomponentidel

Tavolo del Partenariato in materia di programmazione 2014-2020 e a consolidare, di conseguenza,

la consapevolezza sul ruolo e sulle modalità e le capacità necessarie per agire al meglio le proprie

funzionidapartedegli stessi componentidel Tavolo regionale. Inparticolare,per la costruzione

delPianodiSviluppoRurale2014-2020,èstatasvoltaun’attivitàspecificafinalizzataaraccogliere

i contributi del Tavolo di Partenariato in tema di programmazione del documento per consentire

all’Autorità di Gestione ed all’Assessorato competente di individuare le linee strategiche su cui

costruireilProgramma.Taleinterazionesièpoirealizzataancheinfasedicondivisionedellescelte

operate.

punti di forza e elementi di criticità

Page 19: Dossier partecipazione

ESPERIENZELABORATORIO PIANO DI SVILUPPO RURALE VERSO EUROPA 2020

Nelsettembredel2013,ènato“PianodiSviluppoRuraleversoEuropa2020”,unpercorsolaboratoriale

caratterizzatodadiversiworkshopfinalizzatiadapprofondireiltemadellepoliticheperlosviluppo

ruraledellaRegioneperprogrammareeprogettareazionistrategichedigovernocoerenticon le

policiesdell’amministrazionesicilianaanchenellaprospettivadiunagestioneefficacedelciclodi

programmazione2014-2020.

Illaboratorio,articolatoindiversiworkshop,èstatorealizzatoconl’intentodiindividuareunmodo

efficacediprogrammareeprogettare leazioni strategichedi governoedisegnareunastruttura

internaall’Amministrazionesicilianachefosseingradodirealizzarle.

Iprimiworkshophannoapprofondito l’analisi strategicae ladefinizionedei fabbisogni legatialle

prioritàtematichedellanuovaprogrammazioneepropedeuticialladefinizionedelProgrammadi

SviluppoRurale2014-2020.

Aseguire,sonostatiorganizzatiquattroworkshopchehannoaffrontatoiltemadellagovernancee

dell’organizzazioneperladefinizionedelPSR2014-2020.Nelprimoincontrosullagovernanceinterna

sono state individuate soluzioni organizzative attraverso un lavoro di riesame critico realizzato con

gliattoridellestrutturedigovernancecoinvolteeinriferimentoall’esperienzadellaprogrammazione

2007-2013.

Neisuccessividueincontrisulprocessodigovernancedellosviluppolocaleèstataindividuatauna

propostadisviluppointegratodiorganizzazioneattraversolacondivisionedell’approccioLEADERe

ladefinizionedelruolodeiGALnellosviluppolocale.Sièarrivatiaidentificareicontenutisalientiper

orientarelastesuradellabozzadelPSR,raccogliendomoltepliciinformazionisull’organizzazionedel

territorioesuggerimentisudisposizioniattuativeesemplificazioneprocedurale.

Nell’ultimoincontroèstatoaffrontatal’impostazionedelCommunity-ledlocaldevelopment(CLLD),

strumentoprevistodairegolamenticomunitariperperseguirefinalitàdisviluppolocaleintegratosu

scalasub-regionaleconilcontributoprioritariodelleforzelocali.

Il percorso di co-progettazioneha definito le filiere di policy, i territori destinatari e gli attori da

coinvolgerenelleattività.Sonostate inoltre individuate leazioniefficaciecoerenticon lepriorità

tematiche della nuova programmazione, in grado di rispondere ai bisogni delle comunità e alle

esigenza di sviluppo rurale. Il percorso sulla governance ha portato gli attori sul territorio alla

In sintesi

Descrizione

Valutare,programmareedefinirelagovernanceinmodocollaborativo

Programma di Sviluppo Rurale

SOTTOTITOLO

Programma di riferimento

Page 20: Dossier partecipazione

GaetanoCimò,DirigenteAssessoratoRisorseAgricoleeAlimentaridellaRegioneSiciliana

[email protected]

Assessorato delle Risorse Agricole e Agroalimentari del Dipartimento Agricoltura della

Regione Siciliana

GAL,leUniversitàiCentridiRicercaedaltristakeholderterritoriali

Amministratorilocali;portatoridiinteresseecentridicompetenzaattivisulterritorio

Settembre 2013

referente

emailnumero di telefono

soggetto promotore

partner

Destinatari

inizio fine Aprile 2015

Metaplan®Metodologie utilizzate

Puntidiforza:

• co-progettazionetraAmministrazione,GAL,Università,centridiricercaealtristakeholder,del

ProgrammadiSviluppoRurale2014-2020;

• progettazione e pianificazione di una struttura interna all’Amministrazione in grado di

programmareeprogettareazionistrategichedigovernoepossarealizzareprocessiconcretidi

integrazionetrapoliciesefondi;

• miglioramento dei processi decisionali all’interno dell’amministrazione ed innalzamento

dell’efficaciadegliinterventinelterritorio.

Elementidicriticità:

• complessitàdellagovernancedegliinterventi,siainternacheesternaall’amministrazione;

• molteplicitàdegliattoriincampo.

Comeèevidentepuntidiforzaedelementidicriticitàcoincidono.Capacitybuildingstaasignificare:

valorizzaregliuni,ridurreglialtri.

punti di forza e elementi di criticità

condivisionediazioniefficacidarealizzareealmiglioramentodeiprocessiorganizzativi.

Page 21: Dossier partecipazione
Page 22: Dossier partecipazione