Domanda A B C - edenahost.com Etica e deontologia... · dovere dell'assistente sociale. 2005 Recita...

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Documento scaricato dal sito Mininterno.net - il portale per la preparazione ai concorsi pubblici - esercitati GRATIS on-line! N. Domanda A B C 2001 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, l'assistente sociale nel rapporto con enti, colleghi ed altri professionisti: Fornisce dati e informazioni che a suo insindacabile giudizio ritiene opportuni. Fornisce unicamente dati e informazioni strettamente attinenti e indispensabili alla definizione dell'intervento. Fornisce tutti i dati e informazioni anche se non strettamente attinenti e indispensabili alla definizione dell'intervento. 2002 Prevede il Codice deontologico che l'assistente sociale, nel rapporto professionale: Può in casi eccezionali utilizzare la relazione con utenti e clienti per interessi o vantaggi personali. Può instaurare relazioni personali affettive ma non sessuali. Non deve utilizzare la relazione con utenti e clienti per interessi o vantaggi personali. 2003 La sanzione della radiazione dall'albo è deontologicamente compatibile con l'assunzione e/o il mantenimento delle cariche di Consigliere dell'Ordine regionale o interregionale o di Consigliere nazionale o di Revisore dei Conti dell'Ordine regionale o interregionale o nazionale? Si. È deontologicamente incompatibile solo la condanna che comporta l'interdizione perpetua dall'esercizio di una professione. No, per espressa previsione del Regolamento disciplinare. 2004 Tra i principi e i valori su cui si fonda il Codice Deontologico degli Assistenti Sociali troviamo il principio del Rispetto e della Promozione dell'Uguaglianza, secondo il quale: L'utente-cliente non è attore passivo nella relazione e nel processo di aiuto, ma ne deve essere il principale attore che si impegna attivamente. Ogni uomo è uguale ad un altro in quanto a dignità e a godimento dei diritti fondamentali, assunto che porta l'assistente sociale a svolgere la sua azione professionale senza alcuna discriminazione di alcun genere. La riservatezza e il segreto professionale sono diritto dell'utente e del cliente e dovere dell'assistente sociale. 2005 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "L'assistente sociale è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro con i quali collabora, con cui instaura rapporti di supervisione didattica o che possono avere accesso alle informazioni o documentazioni riservate". 10 afferente i principi. 26 afferente la riservatezza e segreto professionale. 55 afferente la promozione e tutela della professione. 2006 Qualora la complessità di una situazione lo richieda, l'assistente sociale si deve consultare con altri professionisti competenti? No, per espressa previsione del Codice deontologico. Solo in caso in cui si prospetti un grave pericolo per la sua incolumità. Si, per espressa previsione del Codice deontologico. 2007 I punti da 11 a 16 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale . Appartengono al Capo I "Rapporti con i colleghi ed altri professionisti" del Titolo "RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DI COLLEGHI ED ALTRI PROFESSIONISTI". Appartengono al Capo I "Partecipazione e promozione del benessere sociale" del Titolo "RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ". Appartengono al Capo I "Diritti degli utenti e dei clienti" del Titolo "RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA PERSONA UTENTE E CLIENTE". 2008 Quale tra le seguenti opzioni si riferisce alla specificazione del Titolo II del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale? DEFINIZIONE E POTESTÀ DISCIPLINARE. PRINCIPI. RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ. 2009 La riservatezza ed il segreto professionale costituiscono: Diritto primario dell'utente e dell'assistente sociale. Dovere primario dell'utente oltre che dell'assistente sociale. Diritto primario dell'utente e dovere dell'assistente sociale. 2010 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è conforme a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale. L'assistente sociale nelle pubblicazioni scientifiche, nei materiali ad uso didattico, nelle ricerche, in deroga a quanto previsto per la riservatezza relativa ai clienti e utenti, può rendere identificabili gli utenti o i clienti cui si fa riferimento. L'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli utenti ed ai clienti, in qualunque forma prodotta, salvaguardandola da ogni indiscrezione, anche nel caso riguardi ex utenti o clienti, salvo che non siano deceduti. Nei rapporti con la stampa e con gli altri mezzi di diffusione l'assistente sociale, oltre che ispirarsi a criteri di equilibrio e misura nel rilasciare dichiarazioni o interviste, è tenuto al rispetto della riservatezza e del segreto professionale. 2011 Con riferimento alle sanzioni disciplinari che possono essere comminate dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali per coloro che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico, quante ammonizioni, comportano la sanzione della censura? Cinque. Dieci. Tre.

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N. Domanda A B C

2001 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, l'assistente sociale nel rapporto con enti, colleghi ed altri professionisti:

Fornisce dati e informazioni che a suo insindacabile giudizio ritiene opportuni.

Fornisce unicamente dati e informazioni strettamente attinenti e indispensabili alla definizione dell'intervento.

Fornisce tutti i dati e informazioni anche se non strettamente attinenti e indispensabili alla definizione dell'intervento.

2002 Prevede il Codice deontologico che l'assistente sociale, nel rapporto professionale:

Può in casi eccezionali utilizzare la relazione con utenti e clienti per interessi o vantaggi personali.

Può instaurare relazioni personali affettive ma non sessuali.

Non deve utilizzare la relazione con utenti e clienti per interessi o vantaggi personali.

2003 La sanzione della radiazione dall'albo è deontologicamente compatibile con l'assunzione e/o il mantenimento delle cariche di Consigliere dell'Ordine regionale o interregionale o di Consigliere nazionale o di Revisore dei Conti dell'Ordine regionale o interregionale o nazionale?

Si. È deontologicamente incompatibile solo la condanna che comporta l'interdizione perpetua dall'esercizio di una professione.

No, per espressa previsione del Regolamento disciplinare.

2004 Tra i principi e i valori su cui si fonda il Codice Deontologico degli Assistenti Sociali troviamo il principio del Rispetto e della Promozione dell'Uguaglianza, secondo il quale:

L'utente-cliente non è attore passivo nella relazione e nel processo di aiuto, ma ne deve essere il principale attore che si impegna attivamente.

Ogni uomo è uguale ad un altro in quanto a dignità e a godimento dei diritti fondamentali, assunto che porta l'assistente sociale a svolgere la sua azione professionale senza alcuna discriminazione di alcun genere.

La riservatezza e il segreto professionale sono diritto dell'utente e del cliente e dovere dell'assistente sociale.

2005 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "L'assistente sociale è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro con i quali collabora, con cui instaura rapporti di supervisione didattica o che possono avere accesso alle informazioni o documentazioni riservate".

10 afferente i principi. 26 afferente la riservatezza e segreto professionale.

55 afferente la promozione e tutela della professione.

2006 Qualora la complessità di una situazione lo richieda, l'assistente sociale si deve consultare con altri professionisti competenti?

No, per espressa previsione del Codice deontologico.

Solo in caso in cui si prospetti un grave pericolo per la sua incolumità.

Si, per espressa previsione del Codice deontologico.

2007 I punti da 11 a 16 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .

Appartengono al Capo I "Rapporti con i colleghi ed altri professionisti" del Titolo "RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DI COLLEGHI ED ALTRI PROFESSIONISTI".

Appartengono al Capo I "Partecipazione e promozione del benessere sociale" del Titolo "RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ".

Appartengono al Capo I "Diritti degli utenti e dei clienti" del Titolo "RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA PERSONA UTENTE E CLIENTE".

2008 Quale tra le seguenti opzioni si riferisce alla specificazione del Titolo II del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale?

DEFINIZIONE E POTESTÀ DISCIPLINARE.

PRINCIPI. RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ.

2009 La riservatezza ed il segreto professionale costituiscono:

Diritto primario dell'utente e dell'assistente sociale.

Dovere primario dell'utente oltre che dell'assistente sociale.

Diritto primario dell'utente e dovere dell'assistente sociale.

2010 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è conforme a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale nelle pubblicazioni scientifiche, nei materiali ad uso didattico, nelle ricerche, in deroga a quanto previsto per la riservatezza relativa ai clienti e utenti, può rendere identificabili gli utenti o i clienti cui si fa riferimento.

L'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli utenti ed ai clienti, in qualunque forma prodotta, salvaguardandola da ogni indiscrezione, anche nel caso riguardi ex utenti o clienti, salvo che non siano deceduti.

Nei rapporti con la stampa e con gli altri mezzi di diffusione l'assistente sociale, oltre che ispirarsi a criteri di equilibrio e misura nel rilasciare dichiarazioni o interviste, è tenuto al rispetto della riservatezza e del segreto professionale.

2011 Con riferimento alle sanzioni disciplinari che possono essere comminate dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali per coloro che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico, quante ammonizioni, comportano la sanzione della censura?

Cinque. Dieci. Tre.

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2012 Il punto 51 del Codice deontologico (l'assistente sociale deve richiedere opportunità di aggiornamento e di formazione e adoperarsi affinché si sviluppi la supervisione professionale) richiama una responsabilità che l'assistente sociale ha, prioritariamente, nei confronti:

Dell'organizzazione di lavoro. Della società. Della persona utente e cliente.

2013 La riservatezza e il segreto professionale dell'assistente sociale costituiscono:

Esclusivamente un diritto primario dell'utente e del cliente.

Tra l'altro, un diritto primario dell'utente e del cliente.

Esclusivamente un dovere dell'assistente sociale, nei limiti della normativa vigente.

2014 Recita il punto 29 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "La collaborazione dell'assistente sociale alla costituzione di banche dati deve garantire il diritto degli utenti e dei clienti , nel rispetto delle norme di legge".

Alla riservatezza. All'autodeterminazione. Al libero arbitrio.

2015 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, l'assistente sociale deve curare che nei materiali ad uso didattico non sia possibile l'identificazione degli utenti o dei clienti cui si fa riferimento?

In tale ipotesi il Codice nulla prevede, lasciando ampio margine all'assistente sociale.

Si, per espressa previsione del citato codice.

No, per espressa previsione del citato codice.

2016 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "L'assistente sociale ha il dovere di collaborare con il Consiglio dell'Ordine di appartenenza per l'attuazione delle finalità istituzionali. Deve inoltre fornire i propri dati essenziali aggiornati ed elementi utili alla costruzione della banca dati dei professionisti. Ogni iscritto è tenuto a riferire al Consiglio fatti di sua conoscenza relativi all'esercizio professionale che richiedano iniziative o interventi dell'Organo, anche diretti alla sua personale tutela".

42 afferente i rapporti con i colleghi ed altri professionisti.

8 afferente i principi. 64 afferente i rapporti con il Consiglio dell'Ordine.

2017 L'assistente sociale è obbligato a deporre su quanto gli è stato confidato o ha conosciuto nell'esercizio della professione?

No, salvo i casi previsti dalla legge.

Si, per l'assistente sociale sussiste sempre un obbligo a deporre.

No, in ogni caso.

2018 Gli assistenti sociali che si rendono colpevoli di abusi o mancanze nell'esercizio della professione, sono sottoposti a procedimenti disciplinari da parte del Consiglio dell'Ordine. Oltre alla censura, quali sono le sanzioni disciplinari che il Consiglio può comminare?

Ammonizione - Sospensione dall'esercizio professionale - Radiazione dall'albo.

Avvertimento - Riduzione dello stipendio - Multa.

Ammonizione - Sospensione dall'esercizio professionale.

2019 L'assistente sociale: Deve impegnare la sua competenza professionale per promuovere la piena autodeterminazione degli utenti.

Deve sostenere processi di maturazione e occasionalmente di responsabilizzazione sociale e civica.

Deve imporre agli utenti e ai clienti la conoscenza e l'esercizio dei diritti- doveri nell'ambito della collettività.

2020 Il professionista radiato dall'albo può essere di nuovo iscritto all'albo?

No, in nessun caso. Si, non prima di dieci anni dalla data di efficacia del provvedimento di radiazione, qualora siano venute meno le ragioni che hanno determinato la radiazione.

Si, non prima di cinque anni dalla data di efficacia del provvedimento di radiazione, qualora siano venute meno le ragioni che hanno determinato la radiazione.

2021 L'obiezione di coscienza è: Un diritto soggettivo. Un interesse legittimo. Un interesse pubblico. 2022 La sanzione disciplinare della

sospensione dall'esercizio professionale è deontologicamente compatibile con l'assunzione e/o il mantenimento delle cariche di Consigliere dell'Ordine regionale o interregionale o di Consigliere nazionale o di Revisore dei Conti dell'Ordine regionale o interregionale o nazionale?

Solo la radiazione dall'albo è deontologicamente incompatibile con dette cariche.

Si. No, per espressa previsione del Regolamento disciplinare.

2023 Quale tra i seguenti non è uno dei principi/valori che orientano l'operato dell'Assistente Sociale?

Principio del Rispetto e della Promozione della Colpevolezza della Persona.

Principio del Rispetto e della Promozione della Globalità della Persona.

Principio del Rispetto e della Promozione dell'Uguaglianza.

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2024 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale è obbligato al segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione anche nel caso di rischio grave per la sua incolumità.

La natura fiduciaria della relazione con utenti o clienti obbliga l'assistente sociale a trattare con riservatezza le informazioni e i dati riguardanti gli stessi.

La sospensione dall'esercizio della professione esime l'assistente sociale dagli obblighi previsti dal Capo III afferente la riservatezza e il segreto professionale.

2025 Per esercitare la professione di assistente sociale, oltre al titolo accademico è necessario:

Aver partecipato a corsi di formazione professionalizzanti.

Essere in possesso di probante documentazione relativa all'esercizio continuativo della professione per almeno 10 anni presso strutture pubbliche.

Aver conseguito l'abilitazione mediante Esami di Stato ed essere iscritto all'albo professionale.

2026 Si indichi quale affermazione sulle "Regole generali di comportamento dell'assistente sociale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico.

L'assistente sociale deve tenere un comportamento consono al decoro ed alla dignità della professione. In nessun caso abuserà della sua posizione professionale.

L'assistente sociale investito di funzioni peritali deve esercitarle secondo le direttive impartite dell'Ordine.

Nel rapporto professionale l'assistente sociale non deve utilizzare la relazione con utenti e clienti per interessi o vantaggi personali, non instaura relazioni personali affettive e sessuali, non accetta regali/oggetti anche se di modico valore e di uso comune.

2027 Quale delle seguenti non rientra tra le sanzioni disciplinari che il Consiglio dell'Ordine Regionale o Interregionale degli assistenti sociali infligge a chi violi le norme deontologiche?

Radiazione dall'albo. Revoca del titolo di studio conseguito.

Censura.

2028 Fra gli scopi operativi del servizio sociale troviamo:

Aiutare individui e gruppi a identificare, risolvere o ridurre i problemi e/o bisogni di carattere personale, relazionale, ecc.

Concorrere all'attivazione, organizzazione e gestione di servizi quantitativamente e qualitativamente rispondenti ai bisogni dei cittadini lavoratori.

Sostenere i processi di autonomia, d'individuazione e di protagonismo degli individui, dei gruppi, delle comunità.

2029 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate agli assistenti sociali che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa la sospensione dall'esercizio della professione; essa:

È inflitta nei casi di morosità del contributo annuo decorsi due anni.

Consegue di diritto nel caso previsto e regolato dall'art. 35 del c.p.

Consiste in un richiamo scritto comunicato all'interessato sull'osservanza dei suoi doveri e in un invito a non ripetere quanto commesso.

2030 La professione dell'assistente sociale è caratterizzata da:

Motivazione riparativa, esperienza sul campo, appartenenza istituzionale.

Corpus teorico, legittimazione sociale, codice deontologico.

Motivazione riparativa, curriculum formativo, esperienze nel settore sanitario.

2031 L'operatore sociale che, agendo secondo i principi, le conoscenze e i metodi specifici della professione, svolge la propria attività nell'ambito del sistema organizzato delle risorse, in favore di individui, gruppi e famiglie, per prevenire e risolvere situazioni di bisogno, è:

L'assistente sociale. Lo psicologo. Il medico.

2032 Quale sanzione disciplinare inflitta dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali consiste in una dichiarazione di biasimo resa pubblica?

Sospensione dall'esercizio professionale.

Censura. Ammonizione.

2033 "L'assistente sociale impegnato nel Consiglio dell'Ordine nazionale o degli Ordini regionali o interregionali deve rendere conto agli iscritti dell'operato del suo mandato". Tale affermazione:

È conforme alle prescrizioni di cui al punto 66 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

Non è conforme alle prescrizioni contenute nel Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

È contenuta nel capo VI del titolo VII del Codice Deontologico degli Assistenti sociali.

2034 L'assistente sociale dipendente di una pubblica amministrazione è tenuto ad osservare:

Esclusivamente il segreto d'ufficio.

Esclusivamente il segreto professionale.

Il segreto d'ufficio e il segreto professionale.

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2035 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "L'attività professionale esercitata in mancanza di iscrizione all'Albo si configura come esercizio abusivo della professione ed è soggetta a denuncia secondo quanto previsto dai codici civile e penale. É sanzionabile anche disciplinarmente lo svolgimento di attività in periodo di sospensione dell'iscrizione; dell'infrazione risponde disciplinarmente anche l'assistente sociale che abbia reso possibile direttamente o indirettamente l'attività irregolare".

31 afferente la riservatezza e segreto professionale.

60 afferente le sanzioni. 22 afferente le regole generali di comportamento dell'assistente sociale.

2036 Quale sanzione disciplinare è inflitta all'assistente sociale in caso di tre sospensioni maturate nell'arco di cinque anni?

Radiazione dall'albo. Sospensione dall'esercizio professionale fino a dodici mesi.

Sospensione dall'esercizio professionale fino a due anni.

2037 Il punto 48 del Codice deontologico (l'assistente sociale deve segnalare alla propria organizzazione l'eccessivo carico di lavoro o evitare nell'esercizio della libera professione cumulo di incarichi e di prestazioni quando questi tornino di pregiudizio all'utente o al cliente) richiama una responsabilità che l'assistente sociale ha:

Esclusivamente, nei confronti della persona utente e cliente.

Prioritariamente, nei confronti dell'organizzazione di lavoro.

Prioritariamente, nei confronti di colleghi ed altri professionisti.

2038 Il punto 37 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società il dovere di porre all'attenzione delle istituzioni che ne hanno la responsabilità e della stessa opinione pubblica situazioni di deprivazione e gravi stati di disagio non sufficientemente tutelati?

No, egli non ha un dovere di denuncia ma esclusivamente un dovere di intervento.

Si. No, egli non ha un dovere di denuncia ma esclusivamente un dovere di analisi e conoscenza.

2039 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è conforme a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

La natura fiduciaria della relazione con utenti o clienti facoltizza l'assistente sociale a trattare con riservatezza le informazioni e i dati riguardanti gli stessi.

L'assistente sociale è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio anche a coloro con cui instaura rapporti di supervisione didattica.

La cancellazione dall'Albo esime l'assistente sociale dagli obblighi morali ai quali è giuridicamente vincolato previsti dal Capo III afferente la riservatezza e il segreto professionale.

2040 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è conforme a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale non è obbligato al segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione nel caso di rischio grave per la sua incolumità.

La natura fiduciaria della relazione con utenti o clienti obbliga l'assistente sociale a non trasmettere dati e informazioni riguardanti gli stessi anche in presenza del consenso degli interessati, o dei loro legali rappresentanti.

L'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli utenti ed ai clienti, in qualunque forma prodotta, salvaguardandola da ogni indiscrezione, anche nel caso riguardi ex utenti o clienti, salvo che non siano deceduti.

2041 Riguardo al dibattito svoltosi negli anni '40 negli USA intorno alle caratteristiche di professionalità o semiprofessionalità dell'assistente sociale, quale fra le seguenti argomentazioni veniva portata a favore della professionalità?

La doppia responsabilità. La supervisione. La legittimità scientifica.

2042 La sanzione della radiazione disposta nei confronti di un assistente sociale deve essere resa pubblica?

Si, mediante affissione in tutte le sedi dell'Ordine.

No, in applicazione del principio della riservatezza.

Si, mediante annotazione nell'albo.

2043 Si completi il punto 33 del Codice deontologico dell'Assistente sociale. "L'assistente sociale deve contribuire a promuovere una cultura della solidarietà e della sussidiarietà, favorendo o promuovendo iniziative di partecipazione volte a costruire un tessuto sociale accogliente e rispettoso dei diritti di tutti; in particolare riconosce la famiglia nelle sue diverse forme ed espressioni come luogo privilegiato di relazioni stabili e significative per la persona e la sostiene quale ".

Unico ambito di intervento. Punto esclusivo d'incontro. Risorsa primaria.

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2044 Gli assistenti sociali che si rendono colpevoli di abusi o mancanze nell'esercizio della professione, sono sottoposti a procedimenti disciplinari da parte del Consiglio dell'Ordine. Oltre alla ammonizione, quali sono le sanzioni disciplinari che il Consiglio può comminare?

Sospensione dall'esercizio professionale - Radiazione dall'albo.

Censura - Biasimo - Radiazione dall'albo.

Censura - Sospensione dall'esercizio professionale - Radiazione dall'albo.

2045 Quale tra le seguenti opzioni si riferisce alla specificazione del Titolo VI del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale?

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA PERSONA UTENTE E CLIENTE.

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELL'ORGANIZZAZIONE DI LAVORO.

DEFINIZIONE E POTESTÀ DISCIPLINARE.

2046 Recita l'art. 3 del Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: " consiste in una dichiarazione di biasimo resa pubblica. É inflitta nei casi di abusi o di mancanze, che siano lesivi del decoro e della dignità della professione e nel caso di morosità nel pagamento del contributo annuo dovuto che perduri oltre 60 giorni dal termine stabilito dal Consiglio".

La sanzione della censura. La sanzione dell'ammonizione.

La sanzione della sospensione.

2047 "L'assistente sociale svolge la propria azione professionale senza discriminazione di età, di sesso, di stato civile, di etnia, di nazionalità, di religione, di condizione sociale, di ideologia politica, di minorazione psichica o fisica, o di qualsiasi altra differenza che caratterizzi le persone". Quale titolo del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale contiene tale disposizione?

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA PERSONA UTENTE E CLIENTE.

DEFINIZIONE E POTESTÀ DISCIPLINARE.

PRINCIPI.

2048 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, l'assistente sociale è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro con i quali collabora?

No, salvo che si tratti dei c.d. dati sensibilissimi.

Si, è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro con i quali collabora, con cui instaura rapporti di supervisione didattica o che possono avere accesso alle informazioni o documentazioni riservate.

No, il Codice nulla prevede in merito.

2049 Recita il punto 31 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "Nei rapporti l'assistente sociale, oltre che ispirarsi a criteri di equilibrio e misura nel rilasciare dichiarazioni o interviste, è tenuto al rispetto della riservatezza e del segreto professionale".

Con i Servizi Sociali. Con la stampa e con gli altri mezzi di diffusione.

Con le autorità giudiziarie.

2050 L'assistente sociale nei confronti di condizioni di lavoro che possono non garantire il rispetto e la riservatezza agli utenti e ai clienti (punto 46 Codice deontologico):

Ha l'obbligo di accettarle ma di denunciarle all'Ordine.

Ha l'obbligo di non accettarle o evitarle.

Ha l'obbligo di accettarle ma di farne rimostranza ai superiori.

2051 In caso di rischio di grave danno al minore, l'assistente sociale è vincolato al segreto professionale?

No, l'assistente sociale non è mai vincolato all'obbligo del segreto professionale.

Si, l'assistente sociale è sempre vincolato all'obbligo del segreto professionale.

No, per espressa previsione del Codice deontologico.

2052 Secondo il Codice deontologico: L'Assistente sociale, qualora si renda colpevole di abuso, va incontro alla sospensione dell'esercizio della professione fino ad un anno, in ogni caso.

L'Assistente sociale deve contribuire allo sviluppo e alla promozione dei valori della professione, attraverso la funzione didattica, ma non tramite quella di ricerca.

L'Assistente sociale può esercitare l'attività professionale in rapporto di dipendenza con enti pubblici e privati o in forma autonoma - libero - professionale.

2053 Il punto 35 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società l'avere:

Una precisa conoscenza della realtà socio-territoriale in cui opera.

Una qualche conoscenza della realtà socio-territoriale in cui opera.

Esclusivamente una salda e solida preparazione teorica.

2054 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "Il Codice si applica agli assistenti sociali ed agli assistenti sociali specialisti".

5 afferente i principi. 11 afferente i diritti degli utenti e dei clienti.

2 afferente la definizione e potestà disciplinare.

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2055 "Nell'esercizio delle proprie funzioni l'assistente sociale, consapevole delle proprie convinzioni e appartenenze personali, non esprime giudizi di valore sulle persone in base ai loro comportamenti". A quale titolo del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale appartiene tale disposizione?

DEFINIZIONE E POTESTÀ DISCIPLINARE.

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA PERSONA UTENTE E CLIENTE.

PRINCIPI.

2056 Prevede il Codice deontologico che l'assistente sociale deve tenere un comportamento consono al decoro ed alla dignità della professione. Può abusare della sua posizione professionale?

Si, nei casi previsti nel citato Codice.

No, per espressa previsione di cui al punto 17 del Codice.

Si, a sua discrezione.

2057 L'umanizzazione del servizio: È una strategia organizzativa. È l'elemento costitutivo della professionalità degli operatori.

È la caratteristica dell'URP.

2058 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali per coloro che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa l'ammonizione; essa:

Consiste in un richiamo scritto comunicato all'interessato sull'osservanza dei suoi doveri e in un invito a non ripetere quanto commesso.

Consiste nell'inibizione all'esercizio della professione.

Consiste in una dichiarazione di biasimo resa pubblica.

2059 Nel determinare il tipo e l'entità della sanzione il Consiglio dell'ordine degli assistenti sociali deve tener conto della recidiva e/o reiterazione?

Si, deve tener conto, tra l'altro, della recidiva e/o reiterazione.

No, deve tener conto solo della responsabilità connessa alla posizione di lavoro.

No, deve tener conto solo del grado di negligenza, imprudenza, imperizia, tenuto conto della prevedibilità dell'evento.

2060 "L'assistente sociale, nel rispetto delle normative vigenti, non è sempre tenuto a dare informazioni veritiere e corrette sulle sue competenze professionali, ma può pubblicizzarle con rispetto dei principi di verità, decoro e del prestigio della professione". Tale affermazione:

È conforme alle prescrizioni di cui al punto 58 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

Non è conforme alle prescrizioni contenute nel Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

È contenuta nel capo III del titolo VII del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

2061 La sanzione della sospensione dall'esercizio della professione disposta nei confronti di un assistente sociale deve essere resa pubblica?

No, in applicazione del principio della riservatezza.

Si, mediante affissione in tutte le sedi dell'Ordine.

Si, mediante annotazione nell'albo.

2062 In caso di richiesta scritta e motivata dei legali rappresentanti del minore o dell'incapace nell'esclusivo interesse degli stessi, l'assistente sociale è vincolato al segreto professionale?

No, l'assistente sociale non è mai vincolato all'obbligo del segreto professionale.

Si, l'assistente sociale è sempre vincolato all'obbligo del segreto professionale.

No, per espressa previsione del Codice deontologico.

2063 Si completi il punto 33 del Codice deontologico dell'Assistente sociale. "L'assistente sociale deve contribuire a promuovere una cultura della solidarietà e della , favorendo o promuovendo iniziative di partecipazione volte a costruire un tessuto sociale accogliente e rispettoso dei diritti di tutti; in particolare riconosce la famiglia nelle sue diverse forme ed espressioni come luogo privilegiato di relazioni stabili e significative per la persona e la sostiene quale risorsa primaria".

Sussidiarietà. Economicità. Multiculturalità.

2064 Quale tra le seguenti opzioni si riferisce alla specificazione del Titolo I del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale?

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA PERSONA UTENTE E CLIENTE.

DEFINIZIONE E POTESTÀ DISCIPLINARE.

PRINCIPI.

2065 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali per coloro che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa l'ammonizione. Tre provvedimenti di ammonizione comportano la sanzione:

Della censura. Della radiazione dall'albo. Della sospensione dall'esercizio professionale.

2066 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, la cancellazione dall'Albo esime l'assistente sociale dagli obblighi previsti dal Capo III afferente la riservatezza e il segreto professionale?

No, per almeno due anni dalla cancellazione.

No, per espressa previsione di cui al punto 32 del Codice.

Si, per espressa previsione di cui al punto 32 del Codice.

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N. Domanda A B C

2067 "L'assistente sociale ha il dovere di porre all'attenzione delle istituzioni che ne hanno la responsabilità e della stessa opinione pubblica situazioni di deprivazione e gravi stati di disagio non sufficientemente tutelati, o di iniquità e ineguaglianza". Tale affermazione:

Non è conforme alle prescrizioni contenute nel Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

È contenuta nel titolo III del Codice Deontologico degli Assistenti sociali.

È conforme alle prescrizioni di cui al punto 37 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

2068 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale non è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro con i quali collabora.

L'assistente sociale nel rapporto con enti, colleghi ed altri professionisti fornisce unicamente dati e informazioni strettamente attinenti e indispensabili alla definizione dell'intervento.

L'assistente sociale è obbligato al segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione anche nel caso di richiesta scritta e motivata dei legali rappresentanti del minore o dell'incapace.

2069 La natura fiduciaria della relazione con utenti o clienti:

Obbliga l'assistente sociale a non trasmettere dati e informazioni riguardanti gli stessi anche in presenza del consenso degli interessati, o dei loro legali rappresentanti.

Obbliga l'assistente sociale ad usare e trasmettere dati e informazioni nel loro esclusivo interesse, e previo l'esplicito consenso degli interessati, o dei loro legali rappresentanti, ad eccezione dei casi previsti dalla legge.

Facoltizza l'assistente sociale ad usare e trasmettere dati e informazioni nel loro esclusivo interesse, anche senza richiesta di esplicito consenso degli interessati, o dei loro legali rappresentanti.

2070 Recita il punto 16 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "L'assistente sociale deve avere il consenso degli utenti e dei clienti a che tirocinanti e terzi siano presenti durante l'intervento, o informati dello stesso, .

Per motivi di studio, formazione, ricerca".

Per motivi di inchiesta, indagine, perizia".

Per motivi di valutazione, diagnosi".

2071 In caso di autorizzazione dell'interessato o degli interessati o dei loro legali rappresentanti resi edotti delle conseguenze della rivelazione, l'assistente sociale è vincolato al segreto professionale?

No, per espressa previsione del Codice deontologico.

Si, l'assistente sociale è sempre vincolato all'obbligo del segreto professionale.

No, l'assistente sociale non è mai vincolato all'obbligo del segreto professionale.

2072 I punti da 44 a 51 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .

Si riferiscono agli onorari. Si riferiscono alla promozione e tutela della professione.

Si riferiscono alle responsabilità dell'assistente sociale nei confronti dell'organizzazione di lavoro.

2073 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "Nel rispetto delle leggi che regolano l'esercizio professionale privato, vale il principio generale dell'intesa sull'onorario fra l'assistente sociale ed il cliente. L'assistente sociale è tenuto a far conoscere il suo onorario al momento dell'incarico o non appena sia chiara la richiesta e concordato il piano di intervento. Deve informare il cliente che i compensi non sono subordinati al risultato delle prestazioni".

28 afferente la riservatezza e segreto professionale.

66 afferente i rapporti con il Consiglio dell'Ordine.

57 afferente gli onorari.

2074 Quali sono le responsabilità dell'assistente sociale nei confronti della società?

Deve contribuire a promuovere una cultura dell'unione, favorendo un tessuto sociale discriminante, non mettere a conoscenza il cliente dei diritti e dei doveri di ognuno, sviluppare e sostenere le politiche sociali; in caso di calamità pubblica deve mettersi a disposizione dell'autorità competente contribuendo al superamento dello stato di crisi.

Deve contribuire a promuovere una cultura della solidarietà, sviluppare la conoscenza e l'esercizio dei diritti e dei doveri di ognuno, deve avere accertate competenze mediche; in caso di calamità pubblica deve mettersi a disposizione dell'autorità competente contribuendo al superamento dello stato di crisi.

Deve contribuire a promuovere la cultura della solidarietà e la costruzione di un tessuto sociale accogliente e rispettoso, deve contribuire a sviluppare la conoscenza e l'esercizio dei diritti e dei doveri di ognuno e sostenere le politiche sociali; in caso di calamità pubblica deve mettersi a disposizione dell'autorità competente contribuendo al superamento dello stato di crisi.

2075 I valori fondamentali che accomunano i codici deontologici nelle professioni che pongono l'uomo al centro dell'attenzione sono:

Riconoscimento dei diritti e dei doveri ed adesione alle norme.

Riconoscimento del valore dell'uomo, del suo essere soggetto di diritto e di intenzionalità e della sua capacità di partecipazione attiva e di autodeterminazione.

Riconoscimento della qualità raziocinante del genere umano e mantenimento della dignità ad essa esclusivamente conseguente.

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N. Domanda A B C

2076 La relazione tra assistente sociale e utente è:

Pedagogica. Burocratica. Professionale.

2077 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, la sospensione dall'esercizio della professione esime l'assistente sociale dagli obblighi previsti dal Capo III afferente la riservatezza e il segreto professionale?

Si, per espressa previsione di cui al punto 32 del Codice.

No, per espressa previsione di cui al punto 32 del Codice.

Solo la cancellazione sospende gli obblighi previsti dal Capo III.

2078 Nel determinare il tipo e l'entità della sanzione il Consiglio dell'ordine degli assistenti sociali deve tener conto del concorso fra più professioni e/o operatori in accordo tra loro?

Si, deve tener conto, tra l'altro, del concorso fra più professioni e/o operatori in accordo tra loro.

No, deve tener conto solo della responsabilità connessa alla posizione di lavoro e della presenza di circostanze aggravanti o attenuanti.

No, deve tener conto della intenzionalità del comportamento e della recidiva e/o reiterazione.

2079 L'assistente sociale assume nei confronti della persona un'ottica bifocale quando:

Considera il soggetto anche rispetto alle sue connessioni alla rete delle sue relazioni familiari e sociali.

Il fattore basilare è il contenitore istituzionale.

Prevale un lavoro "di caso" a livello psicodiagnostico.

2080 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

La sospensione dall'esercizio della professione esime l'assistente sociale dagli obblighi morali ai quali è giuridicamente vincolato previsti dal Capo III afferente la riservatezza e il segreto professionale.

L'assistente sociale ha l'obbligo del segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione esercitata sia in regime di lavoro dipendente, pubblico o privato, sia in regime di lavoro autonomo libero professionale.

L'assistente sociale è obbligato al segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione anche nel caso di autorizzazione dell'interessato o degli interessati o dei loro legali rappresentanti resi edotti delle conseguenze della rivelazione.

2081 Quando per gravi motivi venga meno il rapporto fiduciario l'assistente sociale si deve attivare per trasferire ad altro collega il caso?

Si, per espressa previsione del Codice deontologico, fornendo ogni elemento utile alla continuità del processo di aiuto.

No, l'assistente sociale si deve attivare per trasferire ad altro collega il caso solo nel caso di interesse prevalente dell'utente o del cliente.

No, l'assistente sociale si deve attivare per trasferire ad altro collega il caso solo se sussista un grave rischio per la sua incolumità.

2082 L'assistente sociale ha l'obbligo del segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione se la esercita in regime di lavoro dipendente privato?

No, ha l'obbligo del segreto professionale solo se esercita la professione in regime di lavoro dipendente pubblico.

Si, ha l'obbligo del segreto professionale solo se esercita la professione in regime di lavoro dipendente privato.

Si, per espressa previsione del Codice deontologico.

2083 L'assistente sociale, quando viene a conoscenza di fatti o cose aventi natura di segreto, come si deve comportare?

È obbligato a non rivelarli mai, in nessun caso.

È obbligato a non rivelarli, salvo che per obblighi di legge, e nei casi di rischio di danni al cliente o a terzi, o previa autorizzazione dell'interessato o dei legali rappresentanti.

Li deve sempre rivelare, in qualsiasi caso.

2084 Con riferimento al Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale, quali criteri sono alla base della determinazione del tipo e dell'entità di ciascuna sanzione?

a) intenzionalità del comportamento; b) grado di negligenza, imprudenza, imperizia, tenuto conto della prevedibilità dell'evento; c) responsabilità connessa alla posizione di lavoro; d) grado di danno o di pericolo causato; e) presenza di circostanze aggravanti o attenuanti; f) recidiva e/o reiterazione.

a) intenzionalità del comportamento; b) grado di negligenza, imprudenza, imperizia, tenuto conto della prevedibilità dell'evento; c) responsabilità connessa alla posizione di lavoro; d) grado di danno o di pericolo causato; e) presenza di circostanze aggravanti o attenuanti; f) concorso fra più professioni e/o operatori in accordo tra loro; g) recidiva e/o reiterazione.

a) intenzionalità del comportamento; b) grado di negligenza, imprudenza, imperizia, tenuto conto della prevedibilità dell'evento; c) grado di danno o di pericolo causato; d) presenza di circostanze aggravanti o attenuanti; e) concorso fra più professioni e/o operatori in accordo tra loro.

2085 La sanzione della censura disposta nei confronti di un assistente sociale deve essere resa pubblica?

No, in applicazione del principio della riservatezza.

Si, mediante affissione in tutte le sedi dell'Ordine.

Si, mediante annotazione nell'albo.

2086 Quale sanzione disciplinare è inflitta dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali nei casi di abusi o di mancanze che siano lesivi del decoro e della dignità della professione?

Ammonizione. Censura. Sospensione dall'esercizio professionale.

2087 Art. 21 Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale - Prescrizione: L'azione disciplinare si prescrive decorsi anni dalla data della presunta violazione.

Cinque. Dieci. Otto.

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N. Domanda A B C

2088 Nel determinare il tipo e l'entità della sanzione il Consiglio dell'ordine degli assistenti sociali deve tener conto della responsabilità connessa alla posizione di lavoro?

No, deve tener conto solo del grado di danno o di pericolo causato e della recidiva e/o reiterazione.

No, deve tener conto solo della intenzionalità del comportamento e della presenza di circostanze aggravanti o attenuanti.

Si, deve tener conto, tra l'altro, della responsabilità connessa alla posizione di lavoro.

2089 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, l'assistente sociale deve mettere al servizio degli utenti e dei clienti la propria competenza e abilità professionali:

Anche se non costantemente aggiornate.

Aggiornate obbligatoriamente almeno con un corso di specializzazione ogni sei mesi.

Costantemente aggiornate.

2090 In quale dei seguenti casi non sussiste l'obbligo per l'assistente sociale del segreto professionale?

Tra l'altro, nei casi indicati nelle altre risposte.

Autorizzazione del legale rappresentante dell'interessato edotto delle conseguenze della rivelazione.

Rischio di grave danno al minore.

2091 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, la sospensione dall'esercizio della professione esime l'assistente sociale dagli obblighi morali ai quali è giuridicamente vincolato?

Solo la cancellazione sospende gli obblighi previsti dal Capo III.

Si, per espressa previsione di cui al punto 32 del Codice.

No, per espressa previsione di cui al punto 32 del Codice.

2092 Tra i principi e i valori su cui si fonda il Codice Deontologico degli Assistenti Sociali troviamo il principio di Personalizzazione e Individualizzazione degli interventi, secondo il quale:

Il rispetto verso la persona umana in quanto tale è legato al principio di accettazione di ogni persona per quello che è.

L'unicità e la soggettività di ciascun utente-cliente deve essere riconosciuta dall'assistente sociale per poter effettuare un intervento adatto al soggetto.

L'assistente sociale deve considerare e accogliere la persona come "unica e distinta da altre analoghe situazioni" e deve saperla collocare "entro il suo contesto di vita, di relazione e di ambiente".

2093 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è corrisponde a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

La riservatezza ed il segreto professionale costituiscono diritto primario dell'utente e del cliente ma non dovere dell'assistente sociale.

L'assistente sociale non è obbligato al segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione nel caso di autorizzazione dell'interessato o degli interessati o dei loro legali rappresentanti resi edotti delle conseguenze della rivelazione.

Se l'assistente sociale collabora alla costituzione di banche dati non è tenuto a garantire il diritto degli utenti e dei clienti alla riservatezza.

2094 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate agli assistenti sociali che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa la sospensione dall'esercizio della professione; essa:

È inflitta per violazioni del codice deontologico, che possano arrecare grave nocumento a utenti/clienti o ad altro iscritto all'albo o enti.

È inflitta nei casi di abusi o di mancanze, che siano lesivi del decoro e della dignità della professione.

È inflitta nel caso di morosità nel pagamento del contributo annuo dovuto che perduri oltre 60 giorni dal termine stabilito dal Consiglio.

2095 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è conforme a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

La sospensione dall'esercizio della professione non esime l'assistente sociale dagli obblighi morali ai quali è giuridicamente vincolato previsti dal Capo III afferente la riservatezza e il segreto professionale.

La riservatezza ed il segreto professionale costituiscono diritto primario dell'utente e del cliente ma non dovere dell'assistente sociale.

L'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli utenti ed ai clienti, in qualunque forma prodotta, salvaguardandola da ogni indiscrezione, salvo che si tratti di ex utenti o clienti e se deceduti.

2096 La riservatezza e il segreto professionale dell'assistente sociale:

Costituiscono diritto primario dell'utente e del cliente ma non dovere dell'assistente sociale.

Non costituiscono diritto primario dell'utente e del cliente, ma costituiscono dovere dell'assistente sociale.

Costituiscono diritto primario dell'utente e del cliente e dovere dell'assistente sociale.

2097 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, nei rapporti con la stampa e con gli altri mezzi di diffusione l'assistente sociale:

È obbligato ad esimersi dal rilasciare qualsiasi dichiarazione o intervista.

Deve ispirarsi a criteri di equilibrio e misura nel rilasciare dichiarazioni o interviste, ma non è tenuto al rispetto della riservatezza e del segreto professionale.

Oltre che ispirarsi a criteri di equilibrio e misura nel rilasciare dichiarazioni o interviste, è tenuto al rispetto della riservatezza e del segreto professionale.

2098 Il lavoro dell'ufficio di servizio sociale: Ha valenze non solo operative ma anche culturali e politiche.

È operativo e segue una logica meramente riparativa.

È solo operativo.

2099 Secondo quanto disposto dal Regolamento sulle sanzioni disciplinari, l'azione di responsabilità si prescrive:

Decorsi dieci anni dalla data della presunta violazione.

Decorsi cinque anni dalla data della presunta violazione.

Decorsi tre anni dalla data della presunta violazione.

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2100 Il punto 34 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società il dover contribuire a sviluppare negli utenti e nei clienti la conoscenza e l'esercizio dei propri diritti-doveri nell'ambito della collettività favorendo percorsi di crescita:

Esclusivamente collettivi. Anche collettivi. Esclusivamente individuali.

2101 Il professionista che si rivolge all'individuo, inteso nella globalità dei suoi bisogni e delle sue potenzialità, è:

Il medico. Lo psichiatra. L'assistente sociale.

2102 Le stereotipie, gli schemi fissi, le generalizzazioni sono atteggiamenti che nell'assistente sociale mettono a rischio:

Il principio dell'autodeterminazione.

Esclusivamente il principio del non giudizio.

Il principio della particolarizzazione.

2103 Stabilisce il Regolamento sulle sanzioni disciplinari, che l'azione disciplinare si prescrive decorsi cinque anni dalla data della presunta violazione. Nel caso in cui per il fatto sia stato promosso procedimento penale, il termine:

Decorre dal giorno in cui è divenuta irrevocabile la sentenza che definisce il giudizio penale.

È elevato di ulteriori cinque anni.

È elevato a sette anni.

2104 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere inflitte agli assistenti sociali è compresa la sospensione dall'esercizio professionale. Tre provvedimenti di sospensione nell'arco di cinque anni:

Comportano la sospensione per almeno cinque anni.

Comportano la sospensione per almeno tre anni.

Comportano la radiazione dall'albo.

2105 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è conforme a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

Nei rapporti con la stampa e con gli altri mezzi di diffusione l'assistente sociale, deve ispirarsi a criteri di equilibrio e misura nel rilasciare dichiarazioni o interviste, ma non è tenuto al rispetto della riservatezza e del segreto professionale.

La sospensione dall'esercizio della professione non esime l'assistente sociale dagli obblighi previsti dal Capo III afferente la riservatezza e il segreto professionale.

Se l'assistente sociale collabora alla costituzione di banche dati non è tenuto a garantire il diritto degli utenti e dei clienti alla riservatezza.

2106 L'Assistente Sociale ha l'obbligo a non rivelare le informazioni aventi natura di segreto, apprese all'interno del rapporto fiduciario. Il mancato rispetto della riservatezza è punibile ma, perché sia reato e quindi sottoposto a sanzione penale: (indicare l'opzione errata).

Non occorre che la violazione di tale obbligo produca nocumento, pregiudizio o danno ingiusto al soggetto.

Occorre la querela della persona offesa.

Occorre che la violazione di tale obbligo non sia avvenuta per giusta causa.

2107 La censura, la sospensione dall'esercizio della professione e la radiazione dall'albo sono rese pubbliche mediante annotazione nell'albo stesso (Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale).

Falso, non è consentito dalla legge.

Vero, ad eccezione per la radiazione dall'albo.

Vero.

2108 L'assistente sociale può essere investito di funzioni peritali?

Si, e deve esercitarle secondo la propria coscienza.

Si, e deve esercitarle con imparzialità ed indipendenza di giudizio.

No.

2109 Quale tra le seguenti sanzioni che possono essere comminate agli assistenti sociali deve essere annotata nell'albo?

Sospensione dall'esercizio della professione.

Ammonizione. Nessuna delle altre risposte è corretta, nessuna sanzione deve essere annotata nell'albo.

2110 Quale tra i seguenti non è uno dei principi/valori che orientano l'operato dell'Assistente Sociale?

Principio di Assoluzione. Principio di Accettazione. Principio di Autodeterminazione.

2111 L'assistente sociale ha degli obblighi morali nei confronti....

Dell'assistito - dell'autorità statale preposta.

Di se stesso - della collettività. Dell'assistito - della collettività - di se stesso.

2112 Il punto 35 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società l'identificare le diversità e la molteplicità della realtà socio- territoriale in cui opera come:

La radice da estirpare di tensioni sociali e raziali.

Una ricchezza da salvaguardare e da difendere.

La causa del sorgere di discriminazioni e quindi da rimuovere.

2113 Nel determinare il tipo e l'entità della sanzione il Consiglio dell'ordine degli assistenti sociali deve tener conto del grado di danno o di pericolo causato?

Si, deve tener conto, tra l'altro, del grado di danno o di pericolo causato.

No, deve tener conto del concorso fra più professioni e/o operatori in accordo tra loro e della recidiva e/o reiterazione.

No, deve tener conto solo della intenzionalità del comportamento e del grado di negligenza, imprudenza, imperizia, tenuto conto della prevedibilità dell'evento.

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2114 La sanzione della radiazione comporta la contestuale cancellazione dall'albo, fermo restando l'obbligo per l'iscritto a corrispondere i contributi dovuti per il periodo in cui è stato iscritto all'albo (Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale).

Vero. Vero, ma non sussiste l'obbligo di corrispondere i contributi dovuti per il periodo in cui è stato iscritto all'albo.

Falso, non comporta la contestuale cancellazione dall'albo.

2115 Il Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti dell'organizzazione di lavoro il dovere di contribuire alle azioni di pianificazione e programmazione nonché al razionale ed equo utilizzo delle risorse a disposizione?

Si, come espressamente ricordato al 2° periodo del punto 45.

No, tali doveri sono posti in capo alla struttura organizzativa pubblica o privata di cui è eventualmente parte.

No, egli ha responsabilità esclusivamente nei confronti della persona utente e cliente, della società, dei colleghi e della professione.

2116 In caso di rischio di grave danno a incapaci o persone impedite a causa delle condizioni fisiche, psichiche o ambientali, l'assistente sociale è vincolato al segreto professionale?

Si, l'assistente sociale è sempre vincolato all'obbligo del segreto professionale.

No, per espressa previsione del Codice deontologico.

No, l'assistente sociale non è mai vincolato all'obbligo del segreto professionale.

2117 Gli assistenti sociali che si rendono colpevoli di abusi o mancanze nell'esercizio della professione, sono sottoposti a procedimenti disciplinari da parte del Consiglio dell'Ordine. Oltre alla sospensione dall'esercizio professionale, quali sono le sanzioni disciplinari che il Consiglio può comminare?

Ammonizione - Riduzione dello stipendio - Censura - Radiazione dall'albo.

Ammonizione - Censura - Radiazione dall'albo.

Ammonizione - Avvertimento - Biasimo - Multa - Radiazione dall'albo.

2118 Recita il punto 21 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "L'assistente sociale investito di funzioni deve esercitarle con imparzialità ed indipendenza di giudizio".

Disciplinari. Professionali. Peritali.

2119 Quale sanzione disciplinare è inflitta all'assistente sociale nei casi di violazione del codice deontologico e/o di comportamento non conforme al decoro e alla dignità della professione di gravità tali da rendere incompatibile la permanenza nell'albo?

Sospensione dall'esercizio professionale fino a due anni.

Radiazione dall'albo. Sospensione dall'esercizio professionale fino a dodici mesi.

2120 Il professionista radiato può, non prima di cinque anni dalla data di efficacia del provvedimento di radiazione, a domanda, essere di nuovo iscritto all'albo qualora siano venute meno le ragioni che hanno determinato la radiazione (Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale).

Falso. Vero. Falso: non prima di 10 anni.

2121 Il 18 aprile 1998 l'Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali ha emanato:

Le modalità di lavoro prevalente.

Il modello d'intervento. Il primo Codice Deontologico della professione.

2122 L'assistente sociale nei confronti di condizioni di lavoro che siano in contrasto con il mandato sociale o che possano compromettere gravemente la qualità e gli obiettivi degli interventi (punto 46 Codice deontologico):

Ha l'obbligo di accettarle ma di farne rimostranza ai superiori.

Ha l'obbligo di accettarle ma di denunciarle all'Ordine.

Ha l'obbligo di non accettarle o evitarle.

2123 Il Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti dell'organizzazione di lavoro il dovere di contribuire all'individuazione di standards di qualità e alle azioni di pianificazione e programmazione?

Si, come espressamente ricordato al 2° periodo del punto 45.

No, tali doveri sono posti in capo alla struttura organizzativa pubblica o privata di cui è eventualmente parte.

No, egli ha responsabilità esclusivamente nei confronti della persona utente e cliente, della società, dei colleghi e della professione.

2124 Secondo quanto disposto dal Regolamento sulle sanzioni disciplinari, il provvedimento che delibera l'archiviazione o l'eventuale sanzione da infliggere deve essere motivato?

No, non necessitano di motivazione.

Deve essere motivato solo il provvedimento che delibera la sanzione da infliggere.

Si, devono essere motivati.

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2125 Recita il punto 37 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "L'assistente sociale ha il dovere di porre all'attenzione delle istituzioni che ne hanno la responsabilità e della stessa opinione pubblica situazioni di e gravi stati di disagio non sufficientemente tutelati, o di iniquità e ineguaglianza".

Povertà. Deprivazione. Maltrattamento.

2126 Chi determina il contributo dovuto dagli iscritti all'Albo professionale?

L'organo di revisione contabile.

Il Consiglio regionale o interregionale.

Il Ministro della sanità.

2127 Il segreto professionale obbliga l'assistente sociale a:

Mantenerlo anche in caso di rischio grave per la propria incolumità.

Non rivelare quanto conosciuto in relazione alla professione.

Rispettarlo anche quando venga a conoscenza di un abuso in danno di un minore.

2128 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "L'assistente sociale deve contribuire a sviluppare negli utenti e nei clienti la conoscenza e l'esercizio dei propri diritti-doveri nell'ambito della collettività e favorire percorsi di crescita anche collettivi che sviluppino sinergie e aiutino singoli e gruppi, soprattutto in situazione di svantaggio".

10 afferente i principi. 34 afferente la partecipazione e promozione del benessere sociale.

58 afferente gli onorari.

2129 Quali sono le quattro sanzioni previste dal Regolamento approvato dal Consiglio Nazionale dell'Ordine degli assistenti sociali per colui che tiene un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico?

Avvertimento, biasimo, riduzione dello stipendio, radiazione dall'albo.

Ammonizione, censura, sospensione dall'esercizio professionale, radiazione dall'albo.

Ammonizione, avvertimento, censura, sospensione dall'esercizio professionale da 1 a 6 mesi.

2130 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate agli assistenti sociali che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa la sospensione dall'esercizio della professione; essa:

È inflitta per le violazioni che possono generare una estesa risonanza negativa per il decoro e la dignità della professione a causa della maggiore pubblicità del fatto.

È inflitta nei casi di abusi o di mancanze, che siano lesivi del decoro e della dignità della professione.

È inflitta in caso di tre sospensioni maturate nell'arco di cinque anni.

2131 Il punto 47 del Codice deontologico (l'assistente sociale deve adoperarsi affinché le sue prestazioni professionali si compiano nei termini di tempo adeguati a realizzare interventi qualificati ed efficaci, in un ambiente idoneo a tutelare la riservatezza dell'utente e del cliente) richiama una responsabilità che l'assistente sociale ha, prioritariamente, nei confronti:

Della professione. Di colleghi ed altri professionisti.

Dell'organizzazione di lavoro.

2132 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, l'assistente sociale investito di funzioni di tutela deve informare i soggetti nei confronti dei quali tali funzioni devono essere espletate?

No, lo esclude espressamente il citato Codice.

Si, nonché delle implicazioni derivanti da questa specifica attività.

Il Codice nulla dispone, lasciando all'assistente sociale ogni valutazione nel merito.

2133 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, l'assistente sociale è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro con cui instaura rapporti di supervisione didattica?

Si, è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro con i quali collabora, con cui instaura rapporti di supervisione didattica o che possono avere accesso alle informazioni o documentazioni riservate.

No, il Codice nulla prevede in merito.

No, salvo che si tratti dei c.d. dati sensibilissimi.

2134 I punti da 60 a 63 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .

Si riferiscono all'attività professionale dell'assistente sociale all'estero e attività degli assistenti sociali stranieri in Italia.

Si riferiscono alle sanzioni. Si riferiscono ai rapporti con il Consiglio dell'Ordine.

2135 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale ha il dovere di rendere testimonianza ed è obbligato a deporre su quanto gli è stato confidato o ha conosciuto nell'esercizio della professione.

La cancellazione dall'Albo non esime l'assistente sociale dagli obblighi morali ai quali è giuridicamente vincolato previsti dal Capo III afferente la riservatezza e il segreto professionale.

L'assistente sociale non è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro che possono avere accesso alle informazioni o documentazioni riservate.

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2136 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è conforme a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale nelle pubblicazioni scientifiche, nei materiali ad uso didattico, nelle ricerche, in deroga a quanto previsto per la riservatezza relativa ai clienti e utenti, può rendere identificabili gli utenti o i clienti cui si fa riferimento.

La collaborazione dell'assistente sociale alla costituzione di banche dati deve garantire il diritto degli utenti e dei clienti alla riservatezza, nel rispetto delle norme di legge.

L'assistente sociale nel rapporto con enti, colleghi ed altri professionisti fornisce tutti i dati e le informazioni anche se non strettamente attinenti e indispensabili alla definizione dell'intervento.

2137 L'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli ex utenti e clienti?

Si, anche se deceduti. No. Si, salvo che non siano deceduti.

2138 "Nell'esercizio delle proprie funzioni l'assistente sociale, consapevole delle proprie convinzioni e appartenenze personali, non esprime giudizi di valore sulle persone in base ai loro comportamenti". Tale affermazione:

È conforme alle prescrizioni di cui al punto 9 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

Non è conforme alle prescrizioni contenute nel Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

È contenuta nel titolo III del Codice Deontologico degli Assistenti sociali.

2139 Recita il punto 2 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "Il Codice si applica agli assistenti sociali ed agli assistenti sociali .

Penalisti". Privatisti". Specialisti".

2140 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate agli assistenti sociali è compresa la radiazione; essa:

È inflitta per morosità superiore ad una annualità ma inferiore a due annualità nel pagamento dei contributi dovuti.

È inflitta nel caso di morosità nel pagamento del contributo annuo dovuto che perduri oltre 60 giorni dal termine stabilito dal Consiglio.

È inflitta nel caso di condanna con sentenza passata in giudicato a pena detentiva non inferiore a tre anni per fatti commessi nell'esercizio della professione.

2141 La sanzione della radiazione dall'albo viene inflitta a norma del Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale:

In caso di due sospensioni maturate nell'arco di cinque anni; nei casi di violazione del codice deontologico e/o di comportamento non conforme al decoro e alla dignità della professione di gravità tali da rendere incompatibile la permanenza nell'albo; nel caso di condanna con sentenza passata in giudicato a pena detentiva non inferiore a due anni per fatti commessi nell'esercizio della professione; nei casi di morosità previsti all'art. 8 co. 6.

In caso di cinque sospensioni maturate nell'arco di cinque anni; nei casi di violazione del codice deontologico e/o di comportamento non conforme al decoro e alla dignità della professione di gravità tali da rendere incompatibile la permanenza nell'albo; nel caso di condanna con sentenza passata in giudicato a pena detentiva non inferiore a cinque anni per fatti commessi nell'esercizio della professione; nei casi di morosità previsti all'art. 8 co. 6.

In caso di tre sospensioni maturate nell'arco di cinque anni; nei casi di violazione del codice deontologico e/o di comportamento non conforme al decoro e alla dignità della professione di gravità tali da rendere incompatibile la permanenza nell'albo; nel caso di condanna con sentenza passata in giudicato a pena detentiva non inferiore a tre anni per fatti commessi nell'esercizio della professione; nei casi di morosità previsti all'art. 8 co. 6.

2142 Cosa dispone il Codice deontologico sull'onorario dell'assistente sociale?

L'assistente sociale, nel rispetto delle normative vigenti, è tenuto a dare informazioni veritiere e corrette sulle sue competenze professionali e ma non può pubblicizzarle.

Nel rispetto delle leggi che regolano l'esercizio professionale privato, vale il principio generale dell'intesa sull'onorario fra l'assistente sociale ed il cliente.

L'assistente sociale non è tenuto a far conoscere il suo onorario al momento dell'incarico.

2143 Quale tra le seguenti sanzioni che possono essere comminate agli assistenti sociali deve essere annotata nell'albo?

Nessuna delle altre risposte è corretta, nessuna sanzione deve essere annotata nell'albo.

Ammonizione. Censura.

2144 Con riferimento alle sanzioni disciplinari che possono essere comminate agli assistenti sociali, affinché tre provvedimenti di sospensione comportino la radiazione dall'albo, essi:

Devono essere maturati nell'arco di tre anni.

Devono essere maturati nell'arco di cinque anni.

Devono essere maturati nell'arco di dieci anni.

2145 Quando sussiste un grave rischio per la sua incolumità l'assistente sociale si deve attivare per trasferire ad altro collega il caso?

Si, per espressa previsione del Codice deontologico, fornendo ogni elemento utile alla continuità del processo di aiuto.

No, l'assistente sociale si deve attivare per trasferire ad altro collega il caso solo se per gravi motivi venga meno il rapporto fiduciario.

No, l'assistente sociale si deve attivare per trasferire ad altro collega il caso solo nel caso di interesse prevalente dell'utente o del cliente.

2146 Nel determinare il tipo e l'entità della sanzione il Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali deve tener conto della intenzionalità del comportamento?

No, deve tener conto solo della recidiva e/o reiterazione.

No, deve tener conto solo del grado di danno o di pericolo causato e della presenza di circostanze aggravanti o attenuanti.

Si, deve tener conto, tra l'altro, della intenzionalità del comportamento.

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2147 Tra i principi e i valori su cui si fonda il Codice Deontologico degli Assistenti Sociali troviamo il principio di Autodeterminazione, secondo il quale:

La riservatezza e il segreto professionale sono diritto dell'utente e del cliente e dovere dell'assistente sociale.

L'utente-cliente non è attore passivo nella relazione e nel processo di aiuto, ma ne deve essere il principale attore che si impegna attivamente.

Ogni uomo è uguale ad un altro in quanto a dignità e a godimento dei diritti fondamentali, assunto che porta l'assistente sociale a svolgere la sua azione professionale senza alcuna discriminazione di alcun genere.

2148 Cosa dispone il Codice deontologico sull'onorario dell'assistente sociale ?

L'assistente sociale non deve informare il cliente che i compensi non sono subordinati al risultato delle prestazioni.

L'assistente sociale, nel rispetto delle normative vigenti, è tenuto a dare informazioni veritiere e corrette sulle sue competenze professionali e ma non può pubblicizzarle.

Nella determinazione degli onorari l'assistente sociale deve attenersi alle indicazioni fornite in materia dal Consiglio Nazionale dell'Ordine.

2149 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

La cancellazione dall'Albo esime l'assistente sociale dagli obblighi previsti dal Capo III afferente la riservatezza e il segreto professionale.

La natura fiduciaria della relazione con utenti o clienti non obbliga comunque l'assistente sociale a trattare con riservatezza le informazioni e i dati riguardanti gli stessi.

L'assistente sociale non è obbligato al segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione nel caso di rischio di grave danno allo stesso utente o cliente o a terzi, in particolare minori, incapaci o persone impedite a causa delle condizioni fisiche, psichiche o ambientali.

2150 Prevede il Codice deontologico che l'assistente sociale, nel rapporto professionale:

Non instauri relazioni personali affettive e sessuali.

Può in casi eccezionali utilizzare la relazione con utenti e clienti per interessi o vantaggi personali.

Può instaurare relazioni personali affettive ma non sessuali.

2151 Il termine "deontologia" indica: La dottrina che tratta del complesso dei doveri peculiari di determinate categorie professionali.

La garanzia della confidenzialità.

Il consenso del soggetto all'intervento.

2152 Si indichi quale affermazione sulle "Regole generali di comportamento dell'assistente sociale" è conforme a quanto prevede il Codice deontologico.

L'assistente sociale deve tenere un comportamento consono al decoro ed alla dignità della professione. In alcuni casi potrà abusare della sua posizione professionale purché non rechi danni a utenti e clienti.

L'assistente sociale, investito di funzioni di tutela e di controllo dalla magistratura o in adempimento di norme di legge, non deve informare i soggetti nei confronti dei quali tali funzioni devono essere espletate.

Nel rapporto professionale l'assistente sociale non deve utilizzare la relazione con utenti e clienti per interessi o vantaggi personali, non accetta oggetti di valore, non instaura relazioni personali affettive e sessuali.

2153 La riservatezza e il segreto professionale dell'assistente sociale costituiscono:

Esclusivamente un diritto primario dell'utente e del cliente.

Un dovere, nei limiti della normativa vigente.

Esclusivamente un dovere, nei limiti della normativa vigente.

2154 Quale tra le seguenti sanzioni che possono essere comminate agli assistenti sociali deve essere annotata nell'albo?

Radiazione dall'albo. Ammonizione. Nessuna delle altre risposte è corretta, nessuna sanzione deve essere annotata nell'albo.

2155 Il segreto professionale è l'obbligo a non rivelare le informazioni aventi natura di segreto, apprese all'interno del rapporto fiduciario. Tale segreto ha un fondamento giuridico:

Sancito dall'art. 642 del c.p., dalla legge 665/96 sulla privacy e dalla legge 119/2001.

Sancito dall'art. 622 del c.p., dalla legge 675/96 sulla privacy e dalla legge 119/2001.

Sancito dall'art. 632 del c.p., dalla legge 685/96 sulla privacy e dalla legge 119/2001.

2156 L'assistente sociale ha l'obbligo del segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione se la esercita in regime di lavoro autonomo libero professionale?

No, ha l'obbligo del segreto professionale solo se esercita la professione in regime di lavoro dipendente pubblico.

Si, per espressa previsione del Codice deontologico.

Si, ha l'obbligo del segreto professionale solo se esercita la professione in regime di lavoro autonomo libero professionale.

2157 La relazione assistente sociale - utente è connotata dalla confidenzialità, il che significa:

Che l'assistente sociale assume nei confronti dell'utente un impegno libero-professionale.

Che l'utente può instaurare con l'operatore un rapporto paritario e amicale.

Che l'utente è assolutamente garantito nella sua riservatezza.

2158 La Deontologia dell'assistente sociale: È il codice dei provvedimenti disciplinari e delle sanzioni.

È un insieme di regole di comportamento e di doveri eticamente fondati.

È l'insieme dei diritti esigibili nei confronti della Pubblica Amministrazione.

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2159 La natura fiduciaria della relazione con utenti o clienti:

Obbliga l'assistente sociale a trattare con riservatezza le informazioni e i dati riguardanti gli stessi, e vieta qualsiasi uso o trasmissione, nel loro interesse, nullo è l'eventuale consenso degli interessati, o dei loro legali rappresentanti, ad eccezione dei casi previsti dalla legge.

Non obbliga l'assistente sociale a trattare con riservatezza le informazioni e i dati riguardanti gli stessi, e consente la loro trasmissione anche in assenza del consenso degli interessati, o dei loro legali rappresentanti, ad eccezione dei casi previsti dalla legge.

Obbliga l'assistente sociale a trattare con riservatezza le informazioni e i dati riguardanti gli stessi, per il cui uso o trasmissione, nel loro esclusivo interesse, deve ricevere l'esplicito consenso degli interessati, o dei loro legali rappresentanti, ad eccezione dei casi previsti dalla legge.

2160 Si indichi quale affermazione sulle "Regole generali di comportamento dell'assistente sociale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico.

L'assistente sociale investito di funzioni peritali deve esercitarle secondo le direttive impartite dell'Ordine.

Nel rapporto professionale l'assistente sociale non deve utilizzare la relazione con utenti e clienti per interessi o vantaggi personali, ma può instaurare relazioni personali affettive anche di tipo sessuale.

L'assistente sociale, investito di funzioni di tutela e di controllo dalla magistratura o in adempimento di norme di legge, deve informare i soggetti nei confronti dei quali tali funzioni devono essere espletate delle implicazioni derivanti da questa specifica attività.

2161 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "La professione si fonda sul valore, sulla dignità e sulla unicità di tutte le persone, sul rispetto dei loro diritti universalmente riconosciuti e delle loro qualità originarie, quali libertà, uguaglianza, socialità, solidarietà, partecipazione, nonché sulla affermazione dei principi di giustizia ed equità sociali".

5 afferente i principi. 39 afferente la partecipazione e promozione del benessere sociale.

62 afferente le sanzioni.

2162 Quale sanzione disciplinare è inflitta all'assistente sociale per le violazioni che possono generare una estesa risonanza negativa per il decoro e la dignità della professione a causa della maggiore pubblicità del fatto?

Multa. Sospensione dall'esercizio professionale.

Radiazione dall'albo.

2163 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale non è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro che possono avere accesso alle informazioni o documentazioni riservate.

La natura fiduciaria della relazione con utenti o clienti obbliga l'assistente sociale ad usare e trasmettere dati e informazioni nel loro esclusivo interesse, e previo l'esplicito consenso degli interessati, o dei loro legali rappresentanti, ad eccezione dei casi previsti dalla legge.

L'assistente sociale non è obbligato al segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione solo nel caso di rischio di grave danno allo stesso utente o cliente o a terzi, in particolare minori, incapaci o persone impedite a causa delle condizioni fisiche, psichiche o ambientali.

2164 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali per coloro che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa la censura. Tre provvedimenti di censura comportano d'ufficio la sospensione dall'esercizio della professione per un periodo non superiore a:

Giorni 30. Giorni 90. Giorni 60.

2165 "L'esercizio della professione si basa su fondamenti etici e scientifici, sull'autonomia tecnico-professionale, sull'indipendenza di giudizio e sulla scienza e coscienza dell'assistente sociale. L'assistente sociale ha il dovere di difendere la propria autonomia da pressioni e condizionamenti, qualora la situazione la mettesse a rischio". A quale titolo del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale appartiene tale disposizione?

DEFINIZIONE E POTESTÀ DISCIPLINARE.

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA PERSONA UTENTE E CLIENTE.

PRINCIPI.

2166 Quale tra i seguenti non è uno dei principi/valori che orientano l'operato dell'Assistente Sociale?

Principio di Autodeterminazione.

Principio del Rispetto e della Tutela della Condotta Deviante.

Principio della Personalizzazione e Individualizzazione degli interventi.

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2167 Quando l'interesse prevalente dell'utente o del cliente lo esiga l'assistente sociale si deve attivare per trasferire ad altro collega il caso?

Si, per espressa previsione del Codice deontologico, fornendo ogni elemento utile alla continuità del processo di aiuto.

No, l'assistente sociale si deve attivare per trasferire ad altro collega il caso solo se per gravi motivi venga meno il rapporto fiduciario.

No, l'assistente sociale si deve attivare per trasferire ad altro collega il caso solo se sussista un grave rischio per la sua incolumità.

2168 Recita il punto 22 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "Nel rapporto professionale l'assistente sociale non deve utilizzare la relazione con utenti e clienti per interessi o vantaggi personali, non accetta , non instaura relazioni personali affettive e sessuali".

Denaro. Regali. Oggetti di valore.

2169 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, l'assistente sociale è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro che possono avere accesso alle informazioni o documentazioni riservate?

No, salvo che si tratti dei c.d. dati sensibilissimi.

No, il Codice nulla prevede in merito.

Si, è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro con i quali collabora, con cui instaura rapporti di supervisione didattica o che possono avere accesso alle informazioni o documentazioni riservate.

2170 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali per coloro che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa la censura; essa:

È inflitta nel caso di morosità nel pagamento del contributo annuo dovuto che perduri oltre 60 giorni dal termine stabilito dal Consiglio.

Consegue di diritto nel caso previsto e regolato dall'art. 35 del c.p.

Viene inflitta nei casi di abusi o mancanze di lieve entità che non hanno comportato riflessi negativi sul decoro e sulla dignità della professione.

2171 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è conforme a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale è sempre obbligato a deporre su quanto gli è stato confidato o ha conosciuto nell'esercizio della professione.

La riservatezza ed il segreto professionale costituiscono diritto primario dell'utente e del cliente e dovere dell'assistente sociale, nei limiti della normativa vigente.

L'assistente sociale ha l'obbligo del segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione solo se la esercita in regime di lavoro dipendente pubblico.

2172 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali per coloro che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa l'ammonizione; essa:

È inflitta nei casi di abusi o di mancanze, che siano lesivi del decoro e della dignità della professione.

È inflitta nei casi di abusi o mancanze di lieve entità che non hanno comportato riflessi negativi sul decoro e sulla dignità della professione.

È inflitta per violazioni del codice deontologico, che possano arrecare grave nocumento a utenti/clienti o ad altro iscritto all'albo o enti.

2173 Nel determinare il tipo e l'entità della sanzione il Consiglio dell'ordine degli assistenti sociali deve tener conto della presenza di circostanze aggravanti o attenuanti?

Si, deve tener conto sia delle circostanze aggravanti sia delle attenuanti.

No, deve tener conto solo delle circostanze aggravanti.

No, deve tener conto solo delle circostanze attenuanti.

2174 Le sanzioni disciplinari della censura, della sospensione e della radiazione dall'albo non sono deontologicamente compatibili con l'assunzione e/o il mantenimento delle cariche di Consigliere dell'Ordine regionale o interregionale o di Consigliere nazionale o di Revisore dei Conti dell'Ordine regionale o interregionale o nazionale (Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale).

Falso, sono deontologicamente compatibili con l'assunzione o il mantenimento di tutte le cariche menzionate.

Vero, eccezione fatta per la carica di Revisore dei Conti dell'Ordine regionale o interregionale o nazionale.

Vero.

2175 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "Il procedimento disciplinare è promosso d'ufficio nonché a seguito di denuncia o segnalazioni provenienti dall'autorità giudiziaria o di denuncia o di segnalazioni sottoscritte provenienti da enti o da privati".

40 afferente la partecipazione e promozione del benessere sociale.

21 afferente le regole generali di comportamento dell'assistente sociale.

62 afferente le sanzioni.

2176 Se un assistente sociale è chiamato a testimoniare:

Ha il dovere di farlo se è assistente sociale specialista.

Essendo iscritto all'Albo, può chiedere di non farlo, ai sensi della legge 119/2001.

Può esigere che risponda per lui il responsabile del servizio.

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2177 Si indichi quale affermazione sulle "Regole generali di comportamento dell'assistente sociale" è conforme a quanto prevede il Codice deontologico.

L'assistente sociale deve mettere al servizio degli utenti e dei clienti la propria competenza e abilità professionali, costantemente aggiornate, intrattenendo il rapporto professionale solo fino a quando la situazione problematica lo richieda o la normativa glielo imponga.

Nel rapporto professionale l'assistente sociale non deve utilizzare la relazione con utenti e clienti per interessi o vantaggi personali, ma può instaurare relazioni personali affettive anche di tipo sessuale.

L'assistente sociale deve tenere un comportamento consono al decoro ed alla dignità della professione. Se autorizzato dall'Ordine potrà in alcuni casi abusare della sua posizione professionale, anche se ciò può causare nocumento a utenti e clienti.

2178 Quale sanzione disciplinare è inflitta all'assistente sociale nel caso di violazioni del codice deontologico, che possano arrecare grave nocumento a utenti/clienti o ad altro iscritto all'albo o enti?

Sospensione dall'esercizio professionale.

Multa. Radiazione dall'albo.

2179 L'assistente sociale ha facoltà di astenersi dal rendere testimonianza su quanto gli è stato confidato o ha conosciuto nell'esercizio della professione?

No, per l'assistente sociale sussiste un obbligo di rendere sempre testimonianza.

Si, salvo i casi previsti dalla legge.

Si, in ogni caso.

2180 Tra i principi e i valori su cui si fonda il Codice Deontologico degli Assistenti Sociali troviamo il principio di Accettazione, secondo il quale:

L'unicità e la soggettività di ciascun utente-cliente deve essere riconosciuta dall'assistente sociale per poter effettuare un intervento adatto al soggetto.

L'assistente sociale deve considerare e accogliere la persona come "unica e distinta da altre analoghe situazioni" e deve saperla collocare "entro il suo contesto di vita, di relazione e di ambiente".

Il rispetto verso la persona umana in quanto tale è legato al principio di accettazione di ogni persona per quello che è.

2181 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "Gli assistenti sociali sono tenuti alla conoscenza, comprensione e diffusione del Codice e si impegnano per la sua applicazione nelle diverse forme in cui la legge prevede l'esercizio della professione".

11 afferente i diritti degli utenti e dei clienti.

6 afferente i principi. 4 afferente la definizione e potestà disciplinare.

2182 Secondo quanto prevede il Codice deontologico la cancellazione dall'Albo esime l'assistente sociale dagli obblighi morali ai quali è giuridicamente vincolato?

No, per almeno due anni dalla cancellazione.

No, per espressa previsione di cui al punto 32 del Codice.

Si, per espressa previsione di cui al punto 32 del Codice.

2183 Con riferimento alle sanzioni disciplinari che possono essere comminate agli assistenti sociali, quanti provvedimenti di sospensione, nell'arco di cinque anni, comportano la radiazione dall'albo?

Tre. Cinque. Dieci.

2184 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, l'assistente sociale deve curare che nelle pubblicazioni scientifiche non sia possibile l'identificazione degli utenti o dei clienti cui si fa riferimento?

Si, per espressa previsione del citato codice.

No, per espressa previsione del citato codice.

In tale ipotesi il Codice nulla prevede, lasciando ampio margine all'assistente sociale.

2185 Recita il punto 30 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "L'assistente sociale nel rapporto con enti, colleghi ed altri professionisti fornisce dati e informazioni strettamente attinenti e indispensabili alla definizione dell'intervento".

Unicamente. Prevalentemente. Preferibilmente.

2186 Recita l'art. 4 del Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: " consiste nell'inibizione all'esercizio della professione e consegue di diritto nel caso previsto e regolato dagli articoli 19 e 35 del Codice Penale per tutto il tempo stabilito nel provvedimento del giudice penale che l'ha comminata".

L'ammonizione. La censura. La sospensione.

2187 Il fulcro di ogni attività del servizio sociale è:

Ogni persona in stato d'abbandono senza distinzione di età, sesso, razza, religione.

La persona umana, senza distinzione di età, sesso, razza, religione.

Il bambino portatore di handicap senza distinzione di età, sesso, razza, religione.

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2188 Quale sanzione disciplinare comminata dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali consiste in un richiamo scritto comunicato all'interessato sull'osservanza dei suoi doveri e in un invito a non ripetere quanto commesso?

Rimprovero. Censura. Ammonizione.

2189 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali per coloro che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa la censura; essa:

Consiste nell'inibizione all'esercizio della professione.

Consiste in un richiamo scritto comunicato all'interessato sull'osservanza dei suoi doveri e in un invito a non ripetere quanto commesso.

Consiste in una dichiarazione di biasimo resa pubblica.

2190 "L'assistente sociale intrattiene con i colleghi e con gli altri professionisti con i quali collabora rapporti improntati a correttezza, lealtà e spirito di collaborazione, sostenendo in particolare i colleghi che si trovano all'inizio dell'attività professionale. Si adopera per la soluzione di possibili contrasti nell'interesse dell'utente, del cliente e della comunità professionale". Tale affermazione:

Non è conforme alle prescrizioni contenute nel Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

È conforme alle prescrizioni di cui al punto 41 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

È contenuta nel titolo II del Codice Deontologico degli Assistenti sociali.

2191 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, l'assistente sociale investito di funzioni peritali deve esercitarle con imparzialità?

Si, nonché con indipendenza di giudizio.

No, le deve esercitare nell'esclusivo interesse dell'utente o cliente, in particolare se si tratta di minore.

Si, nonché secondo le direttive impartite dell'Ordine.

2192 Il punto 34 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società il dover favorire percorsi di crescita anche collettivi che sviluppino sinergie e aiutino singoli e gruppi:

Senza considerare la situazione di minore o maggiore bisogno od urgenza rispetto ad altri, fatto ritenuto discriminatorio.

Soprattutto in situazione di svantaggio.

Esclusivamente qualora si trovino in situazione di svantaggio.

2193 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "L'assistente sociale deve avere il consenso degli utenti e dei clienti a che tirocinanti e terzi siano presenti durante l'intervento, o informati dello stesso, per motivi di studio, formazione, ricerca".

7 afferente i principi. 16 afferente i diritti degli utenti e dei clienti.

43 afferente i rapporti con i colleghi ed altri professionisti.

2194 Recita il punto 54 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "L'assistente sociale è alla propria formazione continua al fine di garantire prestazioni qualificate, adeguate al progresso scientifico e culturale, metodologico e tecnologico, tenendo conto delle indicazioni dell'Ordine professionale".

Invitato. Tenuto. Incoraggiato.

2195 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, l'assistente sociale deve curare che nelle ricerche scientifiche non sia possibile l'identificazione degli utenti o dei clienti cui si fa riferimento?

Si, per espressa previsione del citato Codice.

In tale ipotesi il Codice nulla prevede, lasciando ampio margine all'assistente sociale.

No, per espressa previsione del citato Codice.

2196 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale nel rapporto con enti, colleghi ed altri professionisti fornisce dati e informazioni che a suo insindacabile giudizio ritiene opportuni.

Nei rapporti con la stampa e con gli altri mezzi di diffusione l'assistente sociale, deve ispirarsi a criteri di equilibrio e misura nel rilasciare dichiarazioni o interviste, ma non è tenuto al rispetto della riservatezza e del segreto professionale.

L'assistente sociale non è obbligato al segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione nel caso di richiesta scritta e motivata dei legali rappresentanti del minore o dell'incapace nell'esclusivo interesse degli stessi.

2197 I punti da 17 a 22 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .

Si riferiscono a Diritti degli utenti e dei clienti.

Si riferiscono a Regole generali di comportamento dell'assistente sociale.

Si riferiscono a Riservatezza e segreto professionale.

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N. Domanda A B C

2198 Gli assistenti sociali che si rendono colpevoli di abusi o mancanze nell'esercizio della professione, sono sottoposti a procedimenti disciplinari da parte del Consiglio dell'Ordine. Oltre alla radiazione dall'albo, quali sono le sanzioni disciplinari che il Consiglio può comminare?

Ammonizione - Multa - Sospensione dall'esercizio professionale.

Ammonizione - Censura - Sospensione dall'esercizio professionale.

Ammonizione - Multa - Riduzione dello stipendio.

2199 "In caso di calamità pubblica o di gravi emergenze sociali, l'assistente sociale si mette a disposizione dell'amministrazione per cui opera o dell'autorità competente, contribuendo per la propria competenza a programmi e interventi diretti al superamento dello stato di crisi". Tale affermazione:

Non è conforme alle prescrizioni contenute nel Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

È conforme alle prescrizioni di cui al punto 40 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

È contenuta nel titolo VI del Codice Deontologico degli Assistenti sociali.

2200 La natura fiduciaria della relazione con utenti o clienti:

Facoltizza l'assistente sociale a trattare con riservatezza le informazioni e i dati riguardanti gli stessi.

Obbliga l'assistente sociale a trattare con riservatezza le informazioni e i dati riguardanti gli stessi.

Non obbliga l'assistente sociale a trattare con riservatezza le informazioni e i dati riguardanti gli stessi.

2201 I punti da 67 a 68 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .

Si riferiscono a Attività professionale dell'assistente sociale all'estero e attività degli assistenti sociali stranieri in Italia.

Si riferiscono a Regole generali di comportamento dell'assistente sociale.

Si riferiscono a Partecipazione e promozione del benessere sociale.

2202 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

La cancellazione dall'Albo non esime l'assistente sociale dagli obblighi previsti dal Capo III afferente la riservatezza e il segreto professionale.

L'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli utenti ed ai clienti, in qualunque forma prodotta, salvaguardandola da ogni indiscrezione, salvo che si tratti di ex utenti o clienti e se deceduti.

L'assistente sociale nel rapporto con enti, colleghi ed altri professionisti fornisce dati e informazioni che a suo insindacabile giudizio ritiene opportuni.

2203 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, la collaborazione dell'assistente sociale alla costituzione di banche dati deve garantire il diritto degli utenti e dei clienti alla riservatezza?

Per tale ipotesi il Codice nulla prevede, lasciando ampio margine all'assistente sociale.

Si, per espressa previsione del Codice, nel rispetto delle norme di legge.

No, per espressa previsione del Codice.

2204 L'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli utenti ed ai clienti?

Si, in qualunque forma prodotta, salvaguardandola da ogni indiscrezione, salvo che si tratti di ex utenti o clienti.

Si, in qualunque forma prodotta, salvaguardandola da ogni indiscrezione, salvo che si tratti di utenti o clienti deceduti.

Si, in qualunque forma prodotta, salvaguardandola da ogni indiscrezione, anche nel caso riguardi ex utenti o clienti, anche se deceduti.

2205 Quale tra le seguenti opzioni si riferisce alla specificazione del Titolo VII del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale?

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ.

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELL'ORGANIZZAZIONE DI LAVORO.

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA PROFESSIONE.

2206 Cos'è l'albo professionale? Una struttura ben definita, con un consiglio direttivo, un presidente, un segretario, un tesoriere (eletti fra gli iscritti) e appositi uffici.

Un ente organizzato e istituito per legge, a cui lo Stato ha affidato il compito di tutelare la categoria professionale e il codice deontologico.

Un registro in cui sono raccolti i nomi e i dati di tutte le persone abilitate ad esercitare una determinata professione.

2207 Quale sanzione disciplinare è inflitta all'assistente sociale per morosità superiore ad una annualità nel pagamento dei contributi dovuti?

Sospensione dall'esercizio professionale.

Censura. Multa.

2208 "L'assistente sociale che, a qualsiasi titolo, stabilisca un rapporto di lavoro con colleghi ed organizzazioni pubbliche o private, si adopera affinché vengano rispettate le norme etico-deontologiche che ispirano la professione; fornisce informazioni sulle specifiche competenze e sulla metodologia applicata per salvaguardare il proprio ed altrui ambito di competenza e di intervento". Tale affermazione:

Non è conforme alle prescrizioni contenute nel Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

È contenuta nel titolo IV del Codice Deontologico degli Assistenti sociali.

È conforme alle prescrizioni di cui al punto 42 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

2209 L'assistente sociale è vincolato al segreto professionale in caso di rischio grave per la sua incolumità?

No, per espressa previsione del Codice deontologico.

No, l'assistente sociale non è mai vincolato all'obbligo del segreto professionale.

Si, l'assistente sociale è sempre vincolato all'obbligo del segreto professionale.

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N. Domanda A B C

2210 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è conforme a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio anche a coloro con i quali collabora.

L'assistente sociale ha l'obbligo del segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione solo se la esercita in regime di lavoro autonomo libero professionale.

L'assistente sociale non è obbligato al segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione solo nel caso di rischio grave per la sua incolumità.

2211 Recita il punto 17 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "L'assistente sociale deve tenere un comportamento consono al decoro ed alla dignità della professione. In nessun caso abuserà della sua posizione .

Personale". Professionale". Politica".

2212 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale ha il dovere di rendere testimonianza ed è obbligato a deporre su quanto gli è stato confidato o ha conosciuto nell'esercizio della professione.

L'assistente sociale è obbligato al segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione anche nel caso di rischio di grave danno allo stesso utente o cliente o a terzi, in particolare minori, incapaci o persone impedite a causa delle condizioni fisiche, psichiche o ambientali.

L'assistente sociale è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio anche a coloro che possono avere accesso alle informazioni o documentazioni riservate.

2213 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "In caso di calamità pubblica o di gravi emergenze sociali, l'assistente sociale si mette a disposizione dell'amministrazione per cui opera o dell'autorità competente, contribuendo per la propria competenza a programmi e interventi diretti al superamento dello stato di crisi".

67 afferente i rapporti con il Consiglio dell'Ordine.

40 afferente la partecipazione e promozione del benessere sociale.

55 afferente la promozione e tutela della professione.

2214 Recita il punto 26 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "L'assistente sociale l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro con i quali collabora, con cui instaura rapporti di supervisione didattica o che possono avere accesso alle informazioni o documentazioni riservate".

È tenuto a segnalare. Non può imporre. Ha la possibilità di richiedere.

2215 Per morosità superiore ad un anno nel pagamento dei contributi dovuti all'Ordine Regionale degli Assistenti Sociali:

La Federazione Internazionale degli assistenti Sociali provvede a diffidare l'iscritto ad effettuare il versamento del contributo entro e non oltre 60 gg. dal ricevimento della diffida.

Il Presidente del Consiglio Regionale o Interregionale provvede a diffidare l'assistente sociale iscritto ad effettuare il versamento del contributo entro e non oltre 60 gg. dal ricevimento della diffida.

Il Presidente del Consiglio Regionale o Interregionale provvede ad aggiungere una quota del 50% se il contributo è stato effettuato entro 60 gg.

2216 Nella sua azione l'assistente sociale deve rispettare contemporaneamente:

Il mandato professionale e il mandato sociale.

Il mandato professionale, il mandato sociale, il mandato istituzionale.

Il mandato sociale e il mandato istituzionale.

2217 Su quali principi si fonda la professione dell'assistente sociale?

Valore, dignità, e unicità di tutte le persone, rispetto dei loro diritti; l'assistente sociale è a servizio di persone, famiglie, gruppi e comunità, considera ed accoglie ogni persona senza discriminazione e non esprime giudizi.

L'assistente sociale è a servizio di persone, famiglie, gruppi e comunità, considera ed accoglie ogni persona senza discriminazione ed esprime i suoi giudizi a seconda dei casi.

Valore, dignità, ed unicità di tutte le persone, rispetto dei loro diritti; l'assistente sociale è a servizio di persone, famiglie, gruppi e comunità, considera ed accoglie solo i clienti di nazionalità italiana e non esprime giudizi.

2218 I punti da 33 a 40 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .

Si riferiscono a Attività professionale dell'assistente sociale all'estero e attività degli assistenti sociali stranieri in Italia.

Si riferiscono a Diritti degli utenti e dei clienti.

Si riferiscono a Partecipazione e promozione del benessere sociale.

2219 Per "tutela della privacy" si intende il diritto alla protezione dei dati personali disciplinato dalla legge 675/96 e successive modificazioni dopo esplicita adesione a specifici accordi/direttive/convenzioni. Quale tra le seguenti opzioni non rientra tra tali accordi/direttive/convenzioni?

Direttiva n. 45/46 CE del 1995 del Parlamento Europeo.

Accordi di Schengen del 14 giugno 1985.

Direttiva Ministeriale 11 del 18 settembre 2014.

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N. Domanda A B C

2220 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate agli assistenti sociali che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa la sospensione dall'esercizio della professione; essa:

Viene inflitta nei casi di abusi o mancanze di lieve entità che non hanno comportato riflessi negativi sul decoro e sulla dignità della professione.

Consiste nell'inibizione all'esercizio della professione.

È inflitta nel caso di condanna con sentenza passata in giudicato a pena detentiva non inferiore a tre anni per fatti commessi nell'esercizio della professione.

2221 L'uso di modelli teorici, di tecniche e di strumenti caratterizza, per l'assistente sociale, l'autonomia:

Tecnico-professionale. In antinomia con il contesto amministrativo.

Di scelta di un codice etico.

2222 Il punto 35 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società l'avere:

Una seppur vaga idea del contesto culturale e di valori in cui opera.

Esclusivamente una salda e solida preparazione teorica.

Una adeguata considerazione del contesto culturale e di valori in cui opera.

2223 Recita il punto 39 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "L'assistente sociale deve contribuire ad una corretta e diffusa sui servizi e le prestazioni per favorire l'accesso e l'uso responsabile delle risorse, a vantaggio di tutte le persone, contribuendo altresì alla promozione delle pari opportunità".

Promozione. Informazione. Implementazione.

2224 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è conforme a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale ha l'obbligo di rendere testimonianza su quanto gli è stato confidato o ha conosciuto nell'esercizio della professione.

L'assistente sociale non è obbligato al segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione solo nel caso di autorizzazione dell'interessato o degli interessati o dei loro legali rappresentanti resi edotti delle conseguenze della rivelazione.

L'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli utenti ed ai clienti, in qualunque forma prodotta, salvaguardandola da ogni indiscrezione, anche nel caso riguardi ex utenti o clienti, anche se deceduti.

2225 Si indichi quale affermazione sulle "Regole generali di comportamento dell'assistente sociale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico.

L'assistente sociale deve tenere un comportamento consono al decoro ed alla dignità della professione. Se autorizzato dall'Ordine potrà in alcuni casi abusare della sua posizione professionale, anche se ciò può causare nocumento a utenti e clienti.

L'assistente sociale, investito di funzioni di tutela e di controllo dalla magistratura o in adempimento di norme di legge, non deve informare i soggetti nei confronti dei quali tali funzioni devono essere espletate.

L'assistente sociale investito di funzioni peritali deve esercitarle con imparzialità ed indipendenza di giudizio.

2226 Quale sanzione disciplinare è inflitta dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali nel caso di morosità nel pagamento del contributo annuo dovuto che perduri oltre 60 giorni dal termine stabilito dal Consiglio?

Censura. Sospensione dall'esercizio professionale.

Ammonizione.

2227 Conformemente a quanto stabilito nel Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale, provvedimenti di sospensione maturati nell'arco di cinque anni, comportano la radiazione dall'albo.

Quattro. Tre. Due.

2228 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

La natura fiduciaria della relazione con utenti o clienti facoltizza l'assistente sociale ad usare e trasmettere dati e informazioni nel loro esclusivo interesse, anche senza richiesta di esplicito consenso degli interessati, o dei loro legali rappresentanti.

L'assistente sociale non è obbligato al segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione solo nel caso di richiesta scritta e motivata dei legali rappresentanti del minore o dell'incapace nell'esclusivo interesse degli stessi.

L'assistente sociale deve curare affinché nelle pubblicazioni scientifiche, nei materiali ad uso didattico, nelle ricerche non sia possibile l'identificazione degli utenti o dei clienti cui si fa riferimento.

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2229 Cosa s'intende per servizio sociale? Un processo d'aiuto per assistere i singoli membri di una categoria o di una comunità in difficili contingenze della vita privata, con lo scopo di evidenziare le differenze di classe sociale.

Un metodo di lavoro rivolto ad individui e gruppi in situazione problematica di bisogno, indirizzato a promuovere un rapporto di dipendenza dall'operatore.

Una scienza che, insieme ad un proprio corpus di conoscenze empiricamente testate, usa conoscenze di altre discipline, non solo comportamentali e sociali, per interpretare la multifattorialità dei bisogni e dei problemi sociali dell'uomo con la finalità di contrastare fenomeni di esclusione e di emarginazione e promuovere il benessere degli individui, dei gruppi e delle comunità.

2230 L'assistente sociale nei confronti di condizioni di lavoro che comportino azioni incompatibili con i principi e le norme del Codice deontologico:

Ha l'obbligo di accettarle ma di denunciarle all'Ordine.

Ha l'obbligo di accettarle ma di farne rimostranza ai superiori.

Ha l'obbligo di non accettarle o evitarle.

2231 Recita il punto 52 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "L'assistente sociale può esercitare l'attività professionale in rapporto di dipendenza con enti pubblici e privati in forma autonoma o libero- professionale".

Quando non lo esercita. O. Ma non.

2232 Cosa dispone il Codice deontologico sull'onorario dell'assistente sociale?

L'assistente sociale è tenuto a far conoscere il suo onorario al momento dell'incarico o non appena sia chiara la richiesta e concordato il piano di intervento.

L'assistente sociale, nel rispetto delle normative vigenti, è tenuto a dare informazioni veritiere e corrette sulle sue competenze professionali e ma non può pubblicizzarle.

L'assistente sociale non può in nessun caso prestare la sua opera a titolo gratuito.

2233 Quale sanzione disciplinare che può essere comminata agli assistenti sociali comporta la cancellazione dall'albo?

Sospensione dall'esercizio professionale pari a dodici mesi.

Censura. Radiazione.

2234 "L'assistente sociale deve segnalare per iscritto all'Ordine l'esercizio abusivo della professione di cui sia a conoscenza". Tale affermazione:

Non è conforme alle prescrizioni contenute nel Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

È conforme alle prescrizioni di cui al punto 55 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

È contenuta nel capo II del titolo VII del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

2235 Recita il punto 51 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "L'assistente sociale deve richiedere opportunità di e adoperarsi affinché si sviluppi la supervisione professionale".

Aggiornamento e di formazione.

Avanzamento di carriera. Crescita professionale ed economica.

2236 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "L'assistente sociale, nel rispetto delle normative vigenti, è tenuto a dare informazioni veritiere e corrette sulle sue competenze professionali e può pubblicizzarle con rispetto dei principi di verità, decoro e del prestigio della professione".

8 afferente i principi. 59 afferente gli onorari. 31 afferente la riservatezza e segreto professionale.

2237 Per "tutela della privacy" si intende il diritto alla protezione dei dati personali disciplinato dalla legge 675/96 e successive modificazioni dopo esplicita adesione a specifici accordi/direttive/convenzioni. Quale tra le seguenti opzioni non rientra tra tali accordi/direttive/convenzioni?

Direttiva n. 45/46 CE del 1995 del Parlamento Europeo.

Convenzione di Strasburgo 28 gennaio 1981, n. 108 del Consiglio d'Europa.

Direttiva del Consiglio 26 gennaio 1982 n. 82/76/CEE.

2238 Recita il punto 9 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "Nell'esercizio delle proprie funzioni l'assistente sociale, consapevole delle proprie convinzioni e appartenenze personali, non esprime giudizi di valore sulle persone in base .

Alla loro provenienza". Alle loro idee". Ai loro comportamenti".

2239 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate agli assistenti sociali è compresa la radiazione; essa:

Consiste in un richiamo scritto comunicato all'interessato sull'osservanza dei suoi doveri e in un invito a non ripetere quanto commesso.

È inflitta in caso di tre sospensioni maturate nell'arco di cinque anni.

È inflitta per le violazioni che possono generare una estesa risonanza negativa per il decoro e la dignità della professione a causa della maggiore pubblicità del fatto.

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2240 Recita l'art. 2 del Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: " consiste in un richiamo scritto comunicato all'interessato sull'osservanza dei suoi doveri e in un invito a non ripetere quanto commesso. Viene inflitta nei casi di abusi o mancanze di lieve entità che non hanno comportato riflessi negativi sul decoro e sulla dignità della professione".

La sanzione dell'ammonizione.

La sanzione della sospensione.

La sanzione della censura.

2241 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate agli assistenti sociali è compresa la radiazione; essa:

È inflitta nei casi di abusi o di mancanze, che siano lesivi del decoro e della dignità della professione.

È inflitta nei casi di violazione del codice deontologico e/o di comportamento non conforme al decoro e alla dignità della professione di gravità tali da rendere incompatibile la permanenza nell'albo.

Consiste nell'inibizione all'esercizio della professione.

2242 Quale sanzione disciplinare che può essere inflitta all'assistente sociale consegue di diritto nel caso previsto e regolato dall'art. 19 del c.p.?

Multa. Sospensione dall'esercizio professionale.

Censura.

2243 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate agli assistenti sociali è compresa la radiazione; essa:

È inflitta nei casi di morosità del contributo annuo decorsi due anni.

È inflitta per violazioni del codice deontologico, che possano arrecare grave nocumento a utenti/clienti o ad altro iscritto all'albo o enti.

Viene inflitta nei casi di abusi o mancanze di lieve entità che non hanno comportato riflessi negativi sul decoro e sulla dignità della professione.

2244 Quale sanzione disciplinare è inflitta all'assistente sociale nel caso di condanna con sentenza passata in giudicato a pena detentiva non inferiore a tre anni per fatti commessi nell'esercizio della professione?

Sospensione dall'esercizio professionale fino a dodici mesi.

Sospensione dall'esercizio professionale fino a due anni.

Radiazione dall'albo.

2245 Si completi il punto 33 del Codice deontologico dell'Assistente sociale. "L'assistente sociale deve contribuire a promuovere una cultura della solidarietà e della sussidiarietà, favorendo o promuovendo iniziative di partecipazione volte a costruire un tessuto sociale accogliente e rispettoso dei diritti di tutti; in particolare riconosce nelle sue diverse forme ed espressioni come luogo privilegiato di relazioni stabili e significative per la persona e la sostiene quale risorsa primaria".

La famiglia. L'ambiente sanitario. La scuola.

2246 Quale sanzione disciplinare che può essere inflitta all'assistente sociale consegue di diritto nel caso previsto e regolato dall'art. 35 del c.p.?

Sospensione dall'esercizio professionale.

Multa. Censura.

2247 L'Assistente Sociale ha l'obbligo a non rivelare le informazioni aventi natura di segreto, apprese all'interno del rapporto fiduciario. Il mancato rispetto della riservatezza è punibile ma, perché sia reato e quindi sottoposto a sanzione penale: (indicare l'opzione errata).

Occorre la querela della persona offesa.

Occorre che la violazione di tale obbligo non sia avvenuta per giusta causa.

Occorre che la violazione di tale obbligo produca nocumento, pregiudizio o danno ingiusto al soggetto.

2248 Nel determinare il tipo e l'entità della sanzione il Consiglio dell'ordine degli assistenti sociali deve tener conto del grado di negligenza, imprudenza, imperizia, tenuto conto della prevedibilità dell'evento?

No, deve tener conto della responsabilità connessa alla posizione di lavoro e della recidiva e/o reiterazione.

Si, deve tener conto, tra l'altro, del grado di negligenza, imprudenza, imperizia, tenuto conto della prevedibilità dell'evento.

No, deve tener conto del concorso fra più professioni e/o operatori in accordo tra loro.

2249 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "L'assistente sociale intrattiene con i colleghi e con gli altri professionisti con i quali collabora rapporti improntati a correttezza, lealtà e spirito di collaborazione, sostenendo in particolare i colleghi che si trovano all'inizio dell'attività professionale. Si adopera per la soluzione di possibili contrasti nell'interesse dell'utente, del cliente e della comunità professionale".

65 afferente i rapporti con il Consiglio dell'Ordine.

41 afferente i rapporti con i colleghi ed altri professionisti.

18 afferente le regole generali di comportamento dell'assistente sociale.

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2250 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate agli assistenti sociali che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa la sospensione dall'esercizio della professione; essa:

È inflitta nei casi di violazione del codice deontologico e/o di comportamento non conforme al decoro e alla dignità della professione di gravità tali da rendere incompatibile la permanenza nell'albo.

Consiste in una dichiarazione di biasimo resa pubblica.

È inflitta per morosità superiore ad una annualità ma inferiore a due annualità nel pagamento dei contributi dovuti.

2251 L'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli utenti ed ai clienti anche se deceduti?

No, l'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli utenti ed ai clienti "attuali".

No, l'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli utenti ed ai clienti "attuali" nonché degli ex utenti o clienti.

Si.

2252 Per violazioni Codice Deontologico dell'Assistente Sociale, che possano arrecare grave nocumento a utenti/clienti o ad altro iscritto all'albo o enti; oppure generare una più estesa risonanza negativa per il decoro e la dignità della professione a causa della maggiore pubblicità del fatto, la sanzione della sospensione dall'esercizio della professione è inflitta fino al massimo di:

Anni 4. Anni 2. Anni 3.

2253 "L'assistente sociale deve contribuire a sviluppare negli utenti e nei clienti la conoscenza e l'esercizio dei propri diritti-doveri nell'ambito della collettività e favorire percorsi di crescita anche collettivi che sviluppino sinergie e aiutino singoli e gruppi, soprattutto in situazione di svantaggio". Tale affermazione:

È contenuta nel titolo II del Codice Deontologico degli Assistenti sociali.

È conforme alle prescrizioni di cui al punto 34 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

Non è conforme alle prescrizioni contenute nel Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

2254 Quale tra le seguenti affermazioni non è contenuta nel Titolo I DEFINIZIONE E POTESTÀ DISCIPLINARE del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale?

Gli assistenti sociali sono tenuti alla conoscenza, comprensione e diffusione del Codice e si impegnano per la sua applicazione nelle diverse forme in cui la legge prevede l'esercizio della professione.

Il presente Codice è costituito dai principi e dalle regole che gli assistenti sociali devono osservare e far osservare nell'esercizio della professione e che orientano le scelte di comportamento nei diversi livelli di responsabilità in cui operano.

L'assistente sociale svolge la propria azione professionale senza discriminazione di età, di sesso, di stato civile, di etnia, di nazionalità, di religione, di condizione sociale, di ideologia politica, di minorazione psichica o fisica, o di qualsiasi altra differenza che caratterizzi le persone.

2255 I punti da 11 a 16 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .

Si riferiscono a Diritti degli utenti e dei clienti.

Si riferiscono a Rapporti con i colleghi ed altri professionisti.

Si riferiscono a Regole generali di comportamento dell'assistente sociale.

2256 Quale tra le seguenti opzioni si riferisce alla specificazione del Titolo III del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale?

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DI COLLEGHI ED ALTRI PROFESSIONISTI.

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELL'ORGANIZZAZIONE DI LAVORO.

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA PERSONA UTENTE E CLIENTE.

2257 Il segreto professionale: Non è un obbligo ma è a discrezione dell'assistente sociale mantenerlo o meno, a seconda della situazione del cliente.

È un obbligo giuridico valevole solo per le persone che non fanno parte del nucleo familiare dell'utente.

È un obbligo giuridico oltre che un dovere.

2258 L'Assistenza Sociale può essere definita:

Un diritto collettivo. Un diritto sociale. Un diritto soggettivo.

2259 Il segreto professionale deve essere rispettato:

Sia dall'assistente sociale che esercita la libera professione, sia da quello che opera all'interno di una organizzazione pubblica o privata.

Esclusivamente dall'assistente sociale libero professionista.

Esclusivamente dall'assistente sociale dipendente di una pubblica amministrazione.

2260 Responsabilità professionale può significare:

Rendere conto dei doveri assunti.

Accettare le conseguenze penali delle proprie azioni.

Dare prestigio alla propria azione.

2261 L'unicità e l'irripetibilità delle persone richiedono che l'assistente sociale:

Applichi sempre le stesse tecniche d'intervento.

Applichi ai singoli casi risposte standardizzate.

Adatti le risposte istituzionali a ciascuna situazione di bisogno.

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N. Domanda A B C

2262 Esistono rapporti tra l'assistente sociale e il Consiglio dell'Ordine?

Si, l'assistente sociale ha il dovere di collaborare con il Consiglio dell'Ordine d'appartenenza per l'attuazione delle finalità istituzionali.

No, l'assistente sociale non ha il dovere di collaborare con il Consiglio dell'Ordine.

No, l'assistente sociale deve collaborare con il Collegio dei Revisori dei Conti, non con il Consiglio dell'Ordine.

2263 Il Codice Deontologico include il "rischio grave per l'incolumità dell'assistente sociale" tra i casi:

In cui viene meno l'obbligo del segreto professionale.

In cui è ribadito l'obbligo del segreto professionale.

Per cui è possibile richiedere un risarcimento dei danni.

2264 Con riferimento all'accesso al sistema degli interventi e dei servizi sociali, l'assistente sociale deve principalmente:

Agire affinché le persone più svantaggiate non vengano escluse o non siano ostacolate nell'accesso da barriere informative, culturali e/o fisiche.

Verificare l'effettiva destinazione dei fondi pubblici ai soggetti più bisognosi.

Stabilire i criteri d'accesso ai singoli servizi.

2265 Recita il punto del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "La riservatezza ed il segreto professionale costituiscono diritto primario dell'utente e del cliente e dovere dell'assistente sociale, nei limiti della normativa vigente".

17 afferente le regole generali di comportamento dell'assistente sociale.

23 afferente la riservatezza e segreto professionale.

11 afferente i diritti degli utenti e dei clienti.

2266 L'autonomia dell'assistente sociale riguarda:

L'indipendenza di giudizio, l'imparzialità, il rifiuto di pressioni e condizionamenti.

Il non volersi sottoporre alla supervisione e al controllo dell'istituzione in cui opera.

La scelta discrezionale riguardo ai principi e ai fondamenti professionali.

2267 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, l'assistente sociale deve tenere un comportamento consono al decoro ed alla dignità della professione:

Nei casi tassativamente elencati nel Codice potrà abusare della sua posizione professionale.

In nessun caso abuserà della sua posizione professionale.

In alcuni casi potrà abusare della sua posizione professionale, purché non arrechi danni a utenti o clienti.

2268 Con riferimento alle sanzioni disciplinari che possono essere comminate dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali per coloro che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico, quanti provvedimenti di censura comportano d'ufficio la sospensione dall'esercizio della professione per un periodo non superiore a giorni 30?

Dieci. Cinque. Tre.

2269 "L'assistente sociale che venga a conoscenza di fatti, condizioni o comportamenti di colleghi o di altri professionisti, che possano arrecare grave danno a utenti o clienti, ha l'obbligo di segnalare la situazione all'Ordine o Collegio professionale competente". Tale affermazione:

È contenuta nel titolo VI del Codice Deontologico degli Assistenti sociali.

Non è conforme alle prescrizioni contenute nel Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

È conforme alle prescrizioni di cui al punto 43 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali.

2270 In caso di rischio di grave danno all'utente o al cliente o a terzi, l'assistente sociale è vincolato al segreto professionale?

No, per espressa previsione del Codice deontologico.

No, l'assistente sociale non è mai vincolato all'obbligo del segreto professionale.

Si, l'assistente sociale è sempre vincolato all'obbligo del segreto professionale.

2271 I punti da 52 a 56 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .

Si riferiscono alla partecipazione e promozione del benessere sociale.

Si riferiscono alla promozione e tutela della professione.

Si riferiscono alla riservatezza e segreto professionale.

2272 Quale sanzione disciplinare è inflitta dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali nei casi di abusi o mancanze di lieve entità che non hanno comportato riflessi negativi sul decoro e sulla dignità della professione?

Rimprovero. Censura. Ammonizione.

2273 L'assistente sociale ha l'obbligo del segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione se la esercita in regime di lavoro dipendente pubblico?

Si, ha l'obbligo del segreto professionale solo se esercita la professione in regime di lavoro dipendente pubblico.

Si, per espressa previsione del Codice deontologico.

No, ha l'obbligo del segreto professionale solo se esercita la professione in regime di lavoro dipendente privato.

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N. Domanda A B C

2274 Tra i principi e i valori su cui si fonda il Codice Deontologico degli Assistenti Sociali troviamo il principio della Riservatezza e/o Privacy e del Segreto Professionale, secondo il quale:

L'utente-cliente non è attore passivo nella relazione e nel processo di aiuto, ma ne deve essere il principale attore che si impegna attivamente.

Ogni uomo è uguale ad un altro in quanto a dignità e a godimento dei diritti fondamentali, assunto che porta l'assistente sociale a svolgere la sua azione professionale senza alcuna discriminazione di alcun genere.

La riservatezza e il segreto professionale sono diritto dell'utente e del cliente e dovere dell'assistente sociale.

2275 Recita il punto 3 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "Il rispetto del Codice è vincolante per l'esercizio della professione per obbligo deontologico. La non osservanza comporta l'esercizio della potestà .

Disciplinare". Giudiziaria". Penale".

2276 Recita del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: "L'assistente sociale impegnato nel Consiglio dell'Ordine nazionale o degli Ordini regionali o interregionali deve rendere conto agli iscritti dell'operato del suo mandato".

19 afferente le regole generali di comportamento dell'assistente sociale.

66 afferente i rapporti con il Consiglio dell'Ordine.

47 afferente l'assistente sociale nei confronti dell'organizzazione di lavoro.

2277 I punti da 23 a 32 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .

Si riferiscono a Attività professionale dell'assistente sociale all'estero e attività degli assistenti sociali stranieri in Italia.

Si riferiscono a Regole generali di comportamento dell'assistente sociale.

Si riferiscono a Riservatezza e segreto professionale.

2278 L'Assistente Sociale ha l'obbligo a non rivelare le informazioni aventi natura di segreto, apprese all'interno del rapporto fiduciario. Il mancato rispetto della riservatezza è punibile ma, perché sia reato e quindi sottoposto a sanzione penale: (indicare l'opzione errata).

Non occorre la querela della persona offesa.

Occorre che la violazione di tale obbligo non sia avvenuta per giusta causa.

Occorre che la violazione di tale obbligo produca nocumento, pregiudizio o danno ingiusto al soggetto.

2279 Secondo quanto prevede il Codice deontologico, quali dati e informazioni deve fornire l'assistente sociale nel rapporto con enti, colleghi ed altri professionisti?

Quelli che a suo insindacabile giudizio ritiene opportuni.

Unicamente quelli strettamente attinenti e indispensabili alla definizione dell'intervento.

Tutti quelli di sua conoscenza anche se non strettamente attinenti e indispensabili alla definizione dell'intervento.

2280 Il punto 37 del Codice deontologico dell'assistente sociale indica tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società il dovere di porre all'attenzione delle istituzioni che ne hanno la responsabilità e della stessa opinione pubblica situazioni di iniquità e ineguaglianza?

No, egli non ha un dovere di denuncia ma esclusivamente un dovere di intervento.

Si. No, egli non ha un dovere di denuncia ma esclusivamente un dovere di analisi e conoscenza.

2281 Il riconoscimento del valore dell'uguaglianza obbliga l'assistente sociale ad azioni che:

Contrastino la traduzione delle differenze in disuguaglianze.

Adottino criteri di merito nell'attribuzione dei diritti.

Neghino il significato delle identità individuali.

2282 Quale tra le seguenti opzioni si riferisce alla specificazione del Titolo IV del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale?

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DI COLLEGHI ED ALTRI PROFESSIONISTI.

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA PROFESSIONE.

RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ.

2283 Quale sanzione disciplinare è inflitta all'assistente sociale nei casi di morosità del contributo annuo decorsi due anni?

Sospensione dall'esercizio professionale fino a due anni.

Sospensione dall'esercizio professionale fino a dodici mesi.

Radiazione dall'albo.

2284 L'obbligo del segreto professionale per l'assistente sociale:

È una fattispecie contemplata nella L. 675/1996.

Rende possibile l'obiezione di coscienza.

È sancito dalla L. 119/2001.

2285 Quale tra le seguenti affermazioni non è contenuta nel Titolo I DEFINIZIONE E POTESTÀ DISCIPLINARE del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale?

Gli assistenti sociali sono tenuti alla conoscenza, comprensione e diffusione del Codice e si impegnano per la sua applicazione nelle diverse forme in cui la legge prevede l'esercizio della professione.

Il rispetto del Codice è vincolante per l'esercizio della professione per obbligo deontologico. La non osservanza comporta l'esercizio della potestà disciplinare.

La professione si fonda sul valore, sulla dignità e sulla unicità di tutte le persone, sul rispetto dei loro diritti universalmente riconosciuti e delle loro qualità originarie, quali libertà, uguaglianza, socialità, solidarietà, partecipazione, nonché sulla affermazione dei principi di giustizia ed equità sociali.

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2286 Qual è l'atteggiamento professionale dell'assistente sociale che nasce dal riconoscimento che ogni persona ha una sua unicità per la particolarità del proprio patrimonio biologico, delle esperienze psicologiche e relazionali vissute, all'interno del contesto socio- culturale di vita?

Individuamento. Particolarizzazione. Unidirezionalità.

2287 La sanzione disciplinare della censura è deontologicamente compatibile con l'assunzione e/o il mantenimento delle cariche di Consigliere dell'Ordine regionale o interregionale o di Consigliere nazionale o di Revisore dei Conti dell'Ordine regionale o interregionale o nazionale?

Si. No, per espressa previsione del Regolamento disciplinare.

Solo la radiazione dall'albo è deontologicamente incompatibile con dette cariche.

2288 Da un punto di vista deontologico l'esercizio della professione di assistente sociale, tra le altre cose:

Si basa sull'autonomia tecnico- professionale.

Si fonda sul sistema di valori e sui pregiudizi del professionista.

Si basa sui giudizi di valore sulle persone in base ai loro comportamenti.

2289 All'iscritto all'Albo che si rende colpevole di abuso o mancanza nell'esercizio della professione di assistente sociale, il Consiglio dell'Ordine quali sanzioni disciplinari infligge?

Infligge a seconda della gravità del fatto l'ammonizione, la censura, la sospensione dall'esercizio della professione e la radiazione dall'albo.

Infligge un'ammonizione in caso di gravi violazioni del codice deontologico.

Infligge direttamente la sospensione dall'esercizio per qualsiasi caso.

2290 Il segreto professionale cui è tenuto l'assistente sociale trae origine:

Dalla legge 119/2001. Dal rapporto fiduciario instaurato con l'utente.

Dalle norme sulla privacy.

2291 Tra i principi e i valori su cui si fonda il Codice Deontologico degli Assistenti Sociali troviamo il principio del Rispetto e della Promozione della Globalità della Persona, secondo il quale:

L'unicità e la soggettività di ciascun utente-cliente deve essere riconosciuta dall'assistente sociale per poter effettuare un intervento adatto al soggetto.

Il rispetto verso la persona umana in quanto tale è legato al principio di accettazione di ogni persona per quello che è.

L'assistente sociale deve considerare e accogliere la persona come "unica e distinta da altre analoghe situazioni" e deve saperla collocare "entro il suo contesto di vita, di relazione e di ambiente".

2292 Il punto 34 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società il dover contribuire a sviluppare negli utenti e nei clienti la conoscenza e l'esercizio dei propri:

Doveri nell'ambito della collettività.

Diritti-doveri nell'ambito della collettività.

Diritti nell'ambito della collettività.

2293 Recita il punto 27 del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "L'assistente sociale ha facoltà di astenersi dal rendere testimonianza e non può essere obbligato a deporre su quanto gli è stato confidato o ha conosciuto nell'esercizio della professione, .

Salvo i casi previsti dalla legge".

Salvo i casi in cui lo ritenga necessario".

Salvo i casi in cui il giudice lo imponga".

2294 Recita il punto del Codice Deontologico degli Assistenti Sociali: "La riservatezza ed il segreto professionale costituiscono diritto primario dell'utente e del cliente e dovere dell'assistente sociale, nei limiti della normativa vigente".

23 - afferente la Riservatezza e il segreto professionale.

22 - afferente le Regole generali di comportamento dell'assistente sociale.

11 - afferente i Diritti degli utenti e dei clienti.

2295 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate dal Consiglio dell'Ordine degli assistenti sociali per coloro che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa la censura; essa:

È inflitta nel caso di condanna con sentenza passata in giudicato a pena detentiva non inferiore a tre anni per fatti commessi nell'esercizio della professione.

È inflitta per violazioni del codice deontologico, che possano arrecare grave nocumento a utenti/clienti o ad altro iscritto all'albo o enti.

È inflitta nei casi di abusi o di mancanze, che siano lesivi del decoro e della dignità della professione.

2296 Tra le sanzioni disciplinari che possono essere comminate agli assistenti sociali che tengono un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico è compresa la sospensione dall'esercizio della professione; essa:

Viene inflitta nei casi di abusi o mancanze di lieve entità che non hanno comportato riflessi negativi sul decoro e sulla dignità della professione.

Consegue di diritto nel caso previsto e regolato dall'art. 19 del c.p.

È inflitta nel caso di condanna con sentenza passata in giudicato a pena detentiva non inferiore a tre anni per fatti commessi nell'esercizio della professione.

2297 Quale sanzione disciplinare che può essere inflitta all'assistente sociale consiste nell'inibizione all'esercizio della professione?

Sospensione dall'esercizio professionale.

Multa. Censura.

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2298 Si indichi quale affermazione sulla "Riservatezza e segreto professionale" è rispondente a quanto prevede il Codice deontologico dell'assistente sociale.

L'assistente sociale non è tenuto a segnalare l'obbligo della riservatezza e del segreto d'ufficio a coloro con cui instaura rapporti di supervisione didattica.

L'assistente sociale ha facoltà di astenersi dal rendere testimonianza e non può essere obbligato a deporre su quanto gli è stato confidato o ha conosciuto nell'esercizio della professione, salvo i casi previsti dalla legge.

L'assistente sociale ha l'obbligo del segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione solo se la esercita in regime di lavoro dipendente privato.

2299 Si completi il punto 33 del Codice deontologico dell'Assistente sociale. "L'assistente sociale deve contribuire a promuovere una cultura della solidarietà e della sussidiarietà, favorendo o promuovendo iniziative di partecipazione volte a costruire un tessuto sociale accogliente e rispettoso dei diritti ; in particolare riconosce la famiglia nelle sue diverse forme ed espressioni come luogo privilegiato di relazioni stabili e significative per la persona e la sostiene quale risorsa primaria".

Di tutti. Delle classi più disagiate. Dell'infanzia e dei fanciulli.

2300 I punti da 41 a 43 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .

Si riferiscono a Riservatezza e segreto professionale.

Si riferiscono a Diritti degli utenti e dei clienti.

Si riferiscono a Rapporti con i colleghi ed altri professionisti.

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