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FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 0 MANUALE DELL' ASSISTENTE AL VOLO Informazione, introduzione e basi per la formazione degli assistenti al volo di compagnie di trasporto con elicotteri Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) Il presente manuale è stato promosso dall'Istituto nazionale Svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva) e finanziato in maniera determinante per la promozione della sicurezza sul lavoro. Questo manuale appartiene a:

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FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 0

MANUALE DELL' ASSISTENTE

AL VOLO

Informazione, introduzione e basi per la formazione degli assistenti al volo di

compagnie di trasporto con elicotteri

Uffic io federa le de l l 'av iaz ione c iv i le (UFAC)

Il presente manuale è stato promosso dall'Istituto nazionale Svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva) e

finanziato in maniera determinante per la promozione della sicurezza sul lavoro.

Questo manuale appartiene a:

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FH-SY.i / 12/2009 DE R3 / FR, IT, EN R2 Seite/Page/Pagina/Page 0.0

AirWork & Heliseilerei GmbH (A&H) A&H Training "Revisionsdienst Flughelfer-Syllabus" "Service ABC des Assistants de Vol" "Servizio Manuale dell'Assistente al Volo" "Service Marshaller Syllabus" Chli Ebnet 1 CH-6403 Küssnacht am Rigi

FAX ++41 +41 420 94 62 FLUGHELFER-SYLLABUS ABC DES ASSISTANTS DE VOL Revisions- und Adressänderungsanzeige Mises à jour et changement d'adresse MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO MARSHALLER SYLLABUS Revisioni del testo e cambiamenti d'indirizzo Updates and changes of address

Bitte senden Sie mir die Revisionen für den FLUGHELFER-SYLLABUS Nr. Veuillez me faire parvenir les révisions de l'ABC DES ASSISTANTS DE VOL n° Per favore inviatemi le revisioni del MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO n° Please send me the updates for MARSHALLER SYLLABUS No. Name, Vorname Funktion Nom, Prénom Fonction Cognome, Nome Ruolo Name, First name _______________________________________________ Role ____________________________________

Firma Entreprise Ditta Company ________________________________________________________________________________________________

Adresse Adresse Indirizzo Address ________________________________________________________________________________________________

Land PLZ Ort Kanton/Bundesland Pays CP Localité Canton Paese CP Località Cantone Country _______ Post/ZIP Code____________ Town _________________________ State _________________________

Telefon Téléphone Telefono Telephone _______________________________ Fax: __________________________ E-Mail: __________________________________

Bitte Marke

Timbre-poste svp Francobollo per favore Please affix a stamp

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1. Teil: Information und Qualitätssicherung 1ère partie: Information et assurance qualité Parte 1: Informazione e assicurazione qualità Part 1: Information and quality assurance

1

2. Teil: Ausbildung 2ème partie: Formation Parte 2: Formazione Part 2: Training

Sofortausbildung Formation de base Formazione base Immediate training

2 2.1

Ausbildungskurs Cours de formation Corso di formazione Training course

2.2

Berufseinführung Initiation professionnelle Avviamento professionale Practical introduction

2.3

Ausbildungskontrolle Contrôle de la formation Controllo della formazione Training check

2.4

3. Teil: Anhänge 3ème partie: Annexes Parte 3: Allegati Part 3: Appendices

Inhalt Table des matières Sommario Contents

3

Helikopter & Einsatz Hélicoptère & engagement Elicottero & intervento Helicopter & assignment

3.1

Lastaufnahmeeinrichtungen & Werkstoffe Dispositifs de levage & matériaux Attrezzatura di sollevamento & materiali Load-lifting devices & materials

3.2

Schutz & Risikobewertung und -management Protection & évaluation des risques et management Protezione & valutazione e management dei rischi Safety & risk assessment and management

3.3

Kommunikation & Einweisen Communication & instructions Comunicazione & istruzioni per dirigere l'elicottero Communication & marshalling

3.4

Abkürzungen & Suchbegriffe Abréviations & index alphabétique Abbreviazioni & indice analitico Abbreviations & search topics

3.5

0.1.doc / R3 05/05 Seite 0.1 Page 0.1 Pagina 0.1 Page 0.1

Methodik & Didaktik (Kurse) Méthodologie & didactique (Courses) Metodologia & didattica (Corsi) Methodology & didactics (Courses)

3.6

Revision 3 (R3) Révision 2 (R2) Revisione 2 (R2) Revision 1 (R1)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 1

Parte 1 Informazione

*) Mansionario

e Assicurazione qualità

*)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 1.0

NOTE EDITORIALI Questo manuale (Syllabus) è stato redatto in collaborazione con numerose persone, aziende ed istituzioni e viene regolarmente revisionato ed aggiornato.

La lista delle persone partecipanti alle diverse commissioni ed alle procedure di consultazione è accessibile su internet all’indirizzo http://www.heli-syllabus.org.

Ufficio Federale dell'Aviazione Civile (UFAC)

Mühlestrasse 2 CH - 3063 Ittigen Telefono ++41 +31 325 80 39 Telefax ++41 +31 325 80 32 E-Mail: [email protected]

Per contatti, informazioni, ordini e servizi rivolgetevi a:

AirWork & Heliseilerei GmbH (A&H) A&H Training

Chli Ebnet 1 CH - 6403 Küssnacht am Rigi Telefono ++41 +41 420 49 64 Telefax ++41 +41 420 49 62 E-mail: [email protected]

WEB-URL: http://www.heli-syllabus.org

Il presente manuale è stato promosso e fino al 1997 finanziato in maniera determinante dall'Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva), per la promozione della sicurezza sul lavoro.

MANUALE DELL'ASSITENTE AL VOLO per la formazione degli assistenti al volo di compagnie di trasporto con elicotteri

Riferimento: FH-SY.i Numero personale:

Autore, copertina e disegni: Enrico Ragoni

Riproduzione con indicazione delle fonti autorizzata unicamente per utilizzo interno all'azienda.

UFAC - rev. 2 - dicembre 2009

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

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INTRODUZIONE Prefazione del Direttore dell'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) Nel 1990, l'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) e l'Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva) hanno dato inizio al progetto "Formazione assistenti di volo". La decisione è maturata in seguito al notevole aumento dei movimenti di elicotteri a partire dal 1983, e in particolare dei servizi di "logging", che hanno portato ad un considerevole aumento degli infortuni. Le basi per questo progetto sono state stese durante il 1° simposio sugli elicotteri svoltosi fine novembre 1989 a Balsthal (SO). In seguito ad approfondite analisi e discussioni, imprenditori, dipendenti e autorità di sorveglianza hanno riconosciuto la necessità di una valida formazione per gli assistenti di volo, da un lato per diminuire i costi attraverso la prevenzione degli infortuni, dall'altro per incrementare la redditività delle operazioni. Il progetto viene dunque iniziato nel 1990 dal gruppo "Formazione assistenti di volo" di allora sotto la direzione dell'UFAC e continuato dall'Ufficio Tecnico di Aviazione dell'INSAI nel 1993, che lo ha portato a termine nel 1996. Il manuale dell'assistente al volo nelle vostre mani rappresenta una pietra miliare nella storia dei voli in elicottero. Mai prima d'ora erano stati messi a disposizione per la formazione degli assistenti di volo strumenti di lavoro così completi e esaurienti, che rispondessero a (quasi) tutte le esigenze e a tutte le tipologie di aziende. La molteplicità dei contenuti della pubblicazione si basa su argomenti mirati (redditività, prevenzione degli infortuni) e sulla chiarezza dei concetti; non a caso suscita interesse anche al di fuori della cerchia delle persone direttamente interessate. Sappiamo che per Lei, per l'azienda e per tutti gli interessati resta ancora molto da fare. Siamo però convinti che, con l'aiuto di questo manuale, sarà più facile far fronte alle esigenze future. La dice lunga il fatto che gli "strumenti di lavoro" per formare gli assistenti di volo sono stati ideati da loro stessi e dai loro istruttori, quindi proprio da coloro che ci lavorano e se ne servono quotidianamente. Con la presente prima revisione si è tenuto conto della necessità e dell'obiettivo di avere sempre a disposizione uno strumento di lavoro attuale per la formazione di assistenti di volo responsabili, che fosse anche in linea con le direttive europee JAR-OPS. Ci auguriamo che, grazie alla formazione ottimale delle persone assistenti di volo, con questo manuale, si rafforzino l'affidabilità e la sicurezza dei voli in elicottero, e vi salutiamo con l'augurio "many happy landings".

Ufficio federale dell'aviazione civile

Il Direttore

Andrè Auer

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

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Scopi Questo manuale è un piano di studio modulare per la formazione sistematica e flessibile delle persone attive come assistenti di volo (assistenti di volo) nel servizio aereo con l‘elicottero.

Il manuale è anche materiale didattico per gli apprendisti. Attraverso la partecipazione attiva alla formazione, la consultazione individuale e la ricerca mirata di informazioni, aumenta sensibilmente l‘efficacia e la motivazione all‘apprendimento.

Il manuale serve al responsabile della formazione dell‘azienda, agli istruttori esterni e ai direttori dei corsi, come guida per la formazione modulare a tutti i livelli.

Serve inoltre all‘amministrazione come strumento guida nel quadro della pianificazione e dell‘evoluzione del personale.

Funzioni di linea come il direttore operativo e il coordinatore di volo, così come le funzioni tecniche (per esempio il responsabile del materiale di volo) vengono inserite nel manuale, a seconda dell‘uso, sia come fonte di informazione che di consultazione.

Il contenuto delle lezioni della parte 2 e le informazioni della parte 3, sono conformi alle disposizioni sulla protezione della salute e sulla sicurezza sul lavoro, così come alle disposizioni specifiche per gli interventi con l‘elicottero.

Il manuale, in materia di garanzia di qualità aziendale e per le verifiche degli organi di audit, serve sia come certificato finale di formazione sia come garanzia di qualità.

Gli assistenti di volo e tutte le persone interessate hanno diritto ad averne un esemplare personale, che resti in loro possesso anche quando cambiano posto di lavoro, e valga come certificato di lavoro personale.

Obiettivi Attraverso la formazione modulare orientata alle necessità, l‘assistente di volo dovrebbe poter essere impiegato già dal giorno dell‘entrata in servizio e contribuire in modo attivo a prevenire incidenti, danni materiali, come pure interruzioni d‘esercizio. La creazione di valore aggiunto può così essere raggiunta subito.

L‘efficienza dell‘assistente al volo deve essere ampliata progressivamente attraverso una formazione che sia mirata, continua e completa. Viene così assicurata un‘alta qualità del lavoro eseguito.

La responsabilità personale e l‘identificazione con le attività da svolgere dovrebbero essere sollecitate soprattutto attraverso la partecipazione attiva dell‘assistente al volo.

L‘applicazione del manuale dovrebbe favorire il successo duraturo dell‘azienda per quanto concerne redditività e sicurezza.

Dettagli per l'organizione el'applicazione Parte 1: Informazione e garanzia di qualità

Il capitolo 1.0 “Note Bibliografiche” è stato realizzato grazie all‘impegno di numerosi specialisti del settore e informa dove rivolgersi per il diritto di vendita e i diritti d‘autore.

Il capitolo 1.1 „Introduzione“ introduce all‘uso del manuale.

Il capitolo 1.2 è sia il sommario che l‘indice delle pagine valide come elemento della garanzia di qualità.

La Cartella personale (capitolo 1.3) può essere periodicamente aggiornato e completato a matita e serve, per esempio, al reparto coordinazione di volo come mezzo per la pianificazione operativa, all‘istruttore per la pianificazione e il controllo della capacità operativa oppure all‘assistente di volo come allegato per le richieste di lavoro.

Il capitolo 1.4 “Proposte di modifiche“ serve per la garanzia di qualità. Tutti gli utilizzatori possono scrivervi le proprie esperienze e contribuire così ad aggiornare il manuale.

Parte 2: Formazione

La seconda parte contiene una raccolta di 14 fogli di lezione (moduli) per ognuno dei 3 livelli di formazione. Dopo il capitolo 2.1 “Formazione di base“, le esigenze aumentano costantemente dal capitolo 2.2 “Corso di formazione“ fino al comportamento conforme per l‘assistente di volo (capitolo 2.3 “Avviamento professionale“). La formazione può iniziare ad ogni stadio, può essere continuamente adattata alle circostanze e ampliata.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

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Le lezioni contemplano la normale attività dell‘assistente al volo e possono essere composte dall‘istruttore secondo le necessità dell‘azienda. Si può scegliere liberamente la sequenza delle lezioni. L‘istruttore ha la libertà di aumentare il numero delle lezioni e la loro durata, oppure può ridurle parzialmente.

A seconda dell‘azienda e dell‘offerta di servizi solo una parte delle lezioni viene messa in pratica. Quando l‘assistente di volo cambia posto di lavoro, la formazione mancante viene subito accertata e recuperata.

L‘obiettivo sicurezza prescrive come devono essere evitati gli incidenti e salvaguardata la salute, favorendo in questo modo la redditività. È il risultato dell‘analisi sistematica di eventi, guasti e incidenti di categoria.

L‘obiettivo della formazione descrive con espressioni appropriate il modo di agire più conforme per l‘assistente di volo.

I contenuti didattici tratti dagli obiettivi della formazione corrispondono alle richieste minime secondo il livello tecnico. Non hanno la pretesa di essere complete.

Capitolo 2.1 Formazione base (rosso)

In linea di principio fa stato che l‘azienda stessa si assuma di propria responsabilità la formazione di base. Possono così essere presi in considerazione nel particolare i diversi bisogni locali, aziendali e stagionali.

L‘azienda può delegare questo compito anche a esterni, che assolvano le esigenze richieste.

La formazione inizia dall‘entrata dell‘assistente al volo nell‘azienda. Si può così tener conto della formazione di base necessaria o della riqualificazione. Capitolo 2.2 Corso di formazione (giallo)

Introduzione a lavori indipendenti attraverso l‘approfondimento e il perfezionamento della formazione di base. La competenza e la responsabilità propria vengono notevolmente ampliate e vengono fornite cognizioni complementari. Per la formazione è raccomandabile una pratica da 2 a 3 anni.

Per questo livello di competenze è auspicabile seguire un corso centrale, che serve come complemento alla professione oppure come formazione continua. Capitolo 2.3 Avviamento professionale (verde)

La formazione sul lavoro (“on the job“) stagionale nel servizio aereo. La formazione acquisita viene consolidata e ampliata con la pratica. Attraverso un maggiore apprendimento mirato (vedi la parte “Obiettivi“), può essere raggiunto un effetto autodidattico migliore.

Il consolidamento della formazione avviene sotto la responsabilità dell‘azienda stessa, che può avvalersi anche di specialisti esterni.

Questo livello di competenze ha il vantaggio di permettere la verifica della qualificazione professionale. L‘assistente di volo con questa formazione può – con delle formazioni supplementari – ricoprire la funzione di responsabile della formazione come anche altre funzioni direttive (capo assistente di volo / capo trasporti).

Capitolo 2.4 Liste di controllo

Con un visto il responsabile della formazione, rispettivamente il capo corso autorizzato, attesta la formazione compiuta, o conclusa, dall‘assistente di volo ad ogni singola lezione. Un visto unico per tutto il manuale non è permesso. L‘assistente di volo e il responsabile della formazione tengono la formazione in costante aggiornamento.

Per quanto concerne la durata bisogna pianificare un‘istruzione continua dopo un certo periodo. A questo scopo c‘è, oltre alla lista di controllo anche il Giornale di bordo.

Parte 3: Allegati

I 6 capitoli ”Allegati“ non sono per definizione materiale didattico in senso stretto, ma servono a fornire le conoscenze secondo i bisogni e l‘utilità. Devono essere considerati nel senso più ampio come ”lessico“ per le esigenze del servizio aereo e sono specifiche per gli assistenti di volo.

Le singole pagine possono essere utilizzate sommariamente dall‘assistente di volo direttamente come lista di controllo. Le altre pagine servono per la valutazione dei mezzi operativi o per la valutazione di determinati metodi.

Anche per gli allegati vale ciò che è valido per l‘intero manuale: in linea di massima possono essere utilizzati da ogni interessato per risolvere i problemi, preparare le lezioni o trasmettere le conoscenze.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 1.1-4

Compliance List: JAR-OPS 4 / Code of Practice Manuale Syllabus Il 'Code of Practice' delle direttive 'JAR-OPS 4 Aerial Work' descrive i diversi settori dell'organizzazione delle imprese nonché le responsabilità ad essi attribuite.

La tabella indica dove viene citato il Manuale dell'assistente al volo (1) o dove gli argomenti trattati nel 'Code of Practice' sono in stretto collegamento con tale manuale (2).

Part Titolo Code of Practice / JAR-OPS 4

Refe-renza

Pagina/pagine 1 2

I SCOPE AND COMPLEXITY OF THE ACTIVITY

x 2.1.6 - 2.3.6, 2.1.11 - 2.3.13

a) Nature of activity and exposure: x 2.1.11 - 2.3.13 b) Complexitiy of activity x 2.1.11 - 2.3.13,

c) Operational environment and geographical area

x 2.1.5 - 2.3.5, 2.1.11 - 2.3.11, 2.1.12 - 2.3.12, 2.1.13 - 2.3.13,

II HELICOPTER AND EQUIPMENT x 2.1.10 - 2.3.10, capitolo 3.1 a) Helicopter x 2.1.10 - 2.3.10, capitolo 3.1 b) Optional equipment subject to a TC / STC 1) Mandatory 2) Additional x eventualmente capitolo 3.2 c) Ancillary equipment (Load Lifting Devices) 1) x 2.1.6 - 2.3.6, 2.1.7 - 2.3.7, capitolo 3.2

e) Air to ground communication (where applicable)

x 2.1.4 - 2.3.4, 2.1.9 - 2.3.-9, capitolo 3.4

III CREW MEMBERS x parti dei capitoli 2.1.4 - 2.3.14, annessi a) Crew composition b) Flight crew

i) Theoretical knowledge (i.e. FOCA Marshaller Syllabus or equivalent) (Ground Instruction)

x parti dei capitoli 2.1.4 - 2.3.14, annessi

ii) Practical training: x parti dei capitoli 2.1.4 - 2.3.14, annessi iii) Recurrent training: x parti dei capitoli 2.1.4 - 2.3.14, annessi c) Crew other than flight crew x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14 IV TASK SPECIALISTS x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14 V GROUND SPECIALISTS x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14 Previous experience: x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14

Training: Ground safety and emergency procedures

x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14

Briefing x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14 Safety on the ground: x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14 Coordination with helicopter crew x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14 VI PERFORMANCE VII NORMAL PROCEDURES x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14 a) Operating procedures x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14 b) Ground procedures x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14 VIII EMERGENCY PROCEDURES x 2.1.13 - 2.3.14 a) Operating procedures (Flight crew) x 2.1.13 - 2.3.14 b) Ground procedures (Ground crew) x 2.1.13 - 2.3.14 IX GROUND EQUIPMENT x 2.1.6 - 2.3.10 X CONGESTED HOSTILE OPERATIONS x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14 e. Initial training and recurrent training x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14 f. Normal procedures x 1.1, 2.1.1 - 2.3.14 XI RISK MANAGEMENT x 2.1.11 - 2.3.11, capitolo 3.3

1: Il Manuale dell'assistente al volo viene citato direttamente o c'è una relazione diretta col suo contenuto 2: Il Manuale dell'assistente al volo può essere utilizzato per ulteriori approfondimenti.

Data delle informazioni: luglio 2004. Ci riserviamo il diritto di modifica. Per ulteriori informazioni: http://www.heli-syllabus.org, JAR-OPS 4

1) Il termine "Ancillary Equipment" non rende giustizia alla considerevole funzione delle attrezzature di sollevamento.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

PE: Prima Edizione - R: Revisione

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 1.2-1

SOMMARIO + LISTA DELLE PAGINE VALIDE

Sommario generale Parte Capitolo Lezione Indice

0 -- -- Titolo 1 0 - 4 -- Informazione e Assicurazione qualità 2 1 - 4 0 -

14 Formazione suddivisa in 3 livelli, ciascuno di 14 lezioni, e liste per il controllo della formazione

3 1 - 6 -- Allegati in 6 capitoli per il trasferimento di nozioni e la consultazione

Partie 1: Informazione e Assicurazione qualità

Parte Capitolo Lezione Indice Data ediz. Rev Pagina

0 -- -- Titolo 01.06.2000 PE 0 -- -- Aggionamenti 01.12.99 PE 0.0 -- -- Modulo di registrazione 30.12.09 R2 0.1

1

-- -- Parte 1: Informazione e Assicurazione qualità 01.06.2000 PE 1

0 -- Note editoriali 30.12.09 R2 1.0

1

-- Introduzione: Prefazione del Direttore dell'UFAC 01.06.2000 PE 1.1-1

-- Scopo, obiettivi, dettagli 01.06.2000 PE 1.1-2 -- - continuazione 01.06.2000 PE 1.1-3

-- Compliance list: JAR-OPS / Code of Practice Questa pagina non esiste più 30.12.09 R2 1.1-4

2

-- Sommario e lista della pagine valide 30.12.09 R2 1.2-1 -- - continuazione 30.12.09 R2 1.2-2 -- - continuazione 30.12.09 R2 1.2-3 -- - continuazione 30.12.09 R2 1.2-4 -- - continuazione 30.12.09 R2 1.2-5 -- - continuazione i 30.12.09 R2 1.2-6 -- Pittogrammi 30.12.09 R2 1.2-7

3 -- Cartella personale: Dati personali 30.12.09 R2 1.3

Parte 2: Formazione

Parte Capitolo Lezione Indice Data ediz. Rev Pagina

2

-- -- Parte 2: Formazione 01.06.2000 PE 2 1

-- Titolo: Formazione base 01.06.2000 PE 2.1 0 Elenco delle lezioni di formazione 01.06.2000 PE 2.1.0 1 Conoscenze aziendali 09/06 R1 2.1.1 2 Profilo di lavoro 09/06 R1 2.1.2 3 Amministrazione 01.06.2000 PE 2.1.3 4 Equipaggiamento individuale di protezione 01.06.2000 PE 2.1.4 5 Personale da ditte terze 01.06.2000 PE 2.1.5 6 Attrezzatura di lavoro 01.06.2000 PE 2.1.6

7 Tecniche d'imbracatura 09/06 R1 2.1.7-1 - continuazione 09/06 R1 2.1.7-2

8 Conoscenze in materia di carburanti 01.06.2000 PE 2.1.8-1 - continuazione 01.06.2000 PE 2.1.8-2

9 Uso di ricetrasmittenti 01.06.2000 PE 2.1.9

10 Conoscenze in materia di elicotteri 01.06.2000 PE 2.1.10-1 - continuazione 01.06.2000 PE 2.1.10-2

11 Zone di pericolo 01.06.2000 PE 2.1.11

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

PE: Prima Edizione - R: Revisione

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 1.2-2

Parte Capitolo Lezione Indice Data ediz. Rev Pagina

2

12

Interventi con l'elicottero 09/06 R1 2.1.12-1

- continuazione 09/06 R1 2.1.12-2 13 Ostacoli di volo 01.06.2000 PE 2.1.13 14 Casi d'emergenza 01.06.2000 PE 2.1.14

2

-- Titolo: Corso di formazione 01.06.2000 PE 2.2 0 Elenco delle lezioni di formazione 01.06.2000 PE 2.2.0

1 Mercato 01.06.2000 PE 2.2.1-1 - continuazione 01.06.2000 PE 2.2.1-2

2 Profilo professionale 01.06.2000 PE 2.2.2 3 Istituzioni 01.06.2000 PE 2.2.3 4 Protezione della salute 01.06.2000 PE 2.2.4 5 Assistenza di terzi 01.06.2000 PE 2.2.5 6 Calcolo dell'attrezzatura 01.06.2000 PE 2.2.6 7 Tecniche dei carichi 01.06.2000 PE 2.2.7 8 Uso dei carburanti 09/06 R1 2.2.8

9 Comunicazione 09/06 R1 2.2.9-1 - continuazione 09/06 R1 2.2.9-2

10 Fisica nel campo degli elicotteri 01.06.2000 PE 2.2.10 11 Analisi dei rischi 09/06 R1 2.2.11 12 Generi d'interventi 01.06.2000 PE 2.2.12 13 Percezione 01.06.2000 PE 2.2.13 14 Fattori umani 01.06.2000 PE 2.2.14

3

-- Titolo: Avviamento professionale 01.06.2000 PE 2.3 0 Elenco delle lezioni di formazione 01.06.2000 PE 2.3.0 1 Redditività 01.06.2000 PE 2.3.1 2 Responsabilità personale 01.06.2000 PE 2.3.2 3 Obblighi / Responsabilità 01.06.2000 PE 2.3.3 4 Profilassi 01.06.2000 P 2.3.4 5 Delimitazione della responsabilità 01.06.2000 PE 2.3.5 6 Impiego dell'attrezzatura di lavoro 01.06.2000 PE 2.3.6 7 Trasporto di carichi 01.06.2000 PE 2.3.7

8 Protezione dell'ambiente 01.06.2000 PE 2.3.8-1 - continuazione 01.06.2000 PE 2.3.8-2

9 Tecniche di comunicazione 01.06.2000 PE 2.3.9 10 Interventi con l'elicottero 01.06.2000 PE 2.3.10 11 Provvedimenti e Audit 09/06 R1 2.3.11 12 Interventi 01.06.2000 PE 2.3.12 13 Ricognizioni 01.06.2000 PE 2.3.13

14 Soluzioni di conflitti 01.06.2000 PE 2.3.14-1 - continuazione 01.06.2000 PE 2.3.14-2

2 4

-- Titolo: Controllo della formazione 09/06 R1 2.4 -- Registro dei rapporti sulla formazione 09/06 R1 2.4.0

-- Programma "Controllo della formazione" (FH-SY_AK) 30.12.09 R2 2.4.1

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

PE: Prima Edizione - R: Revisione

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 1.2-3

Parte 3: Allegati

Parte Capitolo Lezione Indice Data ediz. Rev Pagina

3

-- -- Parte 3: Allegati 01.06.2000 PE 3

0

-- Sommario 30.12.09 R2 3.0-1

-- - continuazione 30.12.09 R2 3.0-2

-- - continuazione 30.12.09 R2 3.0-3

-- - continuazione 30.12.09 R2 3.0-4

1

-- Titolo: Elicottero & Intervento (JAR-OPS 3 + 4) 09/06 R1 3.1

-- Sollecitazioni provocate dall'elicottero 09/06 R1 3.1.1-1

-- - continuazione: DWD al HOGE e HIGE 01.06.2000 PE 3.1.1-2

-- Sollecitazioni trasmesse all'elicottero: FSD 01.06.2000 PE 3.1.2

-- - continuazione: Bank Angle 01.06.2000 PE 3.1.3-1

-- Grafico: "load factor" (fattore di carica) - limiti - fattori di sicurezza 09/06 R1 3.1.3-2

-- Effetto dell'assetto laterale (Bank Angle) sul comportamento di volo 09/06 R1 3.1.3-3

-- Limiti associati alla struttura dell'elicottero 01.06.2000 PE 3.1.4

-- - continuazione: Limitazioni g-Load 01.06.2000 PE 3.1.5

-- Limiti associati all'operazione con elicotteri 01.06.2000 PE 3.1.6

-- Profilo della potenza 01.06.2000 PE 3.1.7

-- Carburanti: Proprietà dei carburanti - Calcolo del volume - Hot refueling 09/06 R1 3.1.8-1

-- - continuazione: Messa a terra e collegamento equipotenziale 09/06 R1 3.1.8-2

-- Sicurezza dei carichi: Forze - Il fissaggio geometrico dei carichi sui veicoli 09/06 R1 3.1.9-1

-- Le forze in breve 09/06 R1 3.1.9-2

-- - continuazione: le forze in breve 09/06 R1 3.1.9-3

-- Esempi di calcolo per camion ed elicotteri 09/06 R1 3.1.9-4

-- Il solito malinteso del "carico pesante" 09/06 R1 3.1.9-5

-- Tabella dei coefficienti di attrito - Tabella per l'allacciamento 09/06 R1 3.1.9-6

-- Indicazioni su cinghie e tenditori (esempio) - Modello di calcolo 09/06 R1 3.1.9-7

-- Calcolo del numero di dispositivi (cinghie/tenditori) per l'allacciamento 09/06 R1 3.1.9-8

2

-- Titolo: Attrezzatura di sollevamento & materiali 09/06 R1 3.2

-- Attrezzatura di sollevamento: principi 30.12.09 R1 3.2.1

-- Regole di tecnologia: da "Premesse generali" a "Interfaccia: ADS - elicottero" 30.12.09 R2 3.2.2-1

-- da "Confronto: regola di tecnologia nell'industria - trasporti con l'elicottero" a "Imbracatura"

09/06 R1 3.2.2-2

-- da "Simmetria - Asimmetria" a "Calcolo dell'angolo di inclinazione" 09/06 R1 3.2.2-3

-- da "Calcolo delle forze associate all'angolo di inclinazione" a "Invecchiamento" 09/06 R1 3.2.2-4

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

PE: Prima Edizione - R: Revisione

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 1.2-4

Parte Capitolo Lezione Indice Data ediz. Rev Pagina

3

3

2

-- da "Sezioni traversali" a "Allacciamento geometrico e di forza" 09/06 R1 3.2.2-5

-- da "Conseguenze della lunghezza dei tiranti e assemblaggio di una LongLine" a "Prolunghe" 09/06 R1 3.2.2-6

-- Definizione dei termi 09/06 R1 3.2.2-7

-- Sollecitazioni trasmesse all'attrezzatura di sollevamento: Mezzi di sollevamento e di imbracatura ad un solo braccio

09/06 R1 3.2.3-1

-- Mezzi di imbracatura a bracci multipli 09/06 R1 3.2.3-2

-- Angolo d'inclinazione 09/06 R1 3.2.3-3

-- Esempi di sollecitazioni esercitate sull'ADS e fattori di carico (FC); collettivi di carico 09/06 R1 3.2.3-4

-- Calcolo dell'attrezzatura di sollevamento: Forze conosciute, causate dalle procedure di volo e dalle tecniche d'imbracatura

09/06 R1 3.2.4-1

-- Specchietto dei fattori da applicare 09/06 R1 3.2.4-2 - continuazione 09/06 R1 3.2.4-3

-- Calcolo ADS per la costruzione e il controllo 09/06 R1 3.2.5-1

-- Tipo di costruzione delle attrezzature di sollevamento: Materiali adatti; denominazioni, caratteristiche, limiti

09/06 R1 3.2.6-1

-- Diagramma: rapporto tra forza ed allungamento nei materiali tessili 09/06 R1 3.2.6-2

-- Comportamento delle corde in caso di perdita del carico 09/06 R1 3.2.6-3

-- Valutazione dei test - Sezioni traversali 09/06 R1 3.2.6-4

-- - pagina vuota - 30.12.09 R2 3.2.6-5

-- - pagina vuota - 30.12.09 R2 3.2.6-6

-- Grandi recipienti flessibili alla rinfusa (FIBC) 30.12.09 R2 3.2.6-7

-- Esigenze minime per i FIBC per il trasporto con l'elicottero 30.12.09 R2 3.2.6-8

-- Uso dell'attrezzatura di sollevamento: Tecniche d'applicazione delle imbracature 09/06 R1 3.2.7-1

-- Individuazione del baricentro di un carico asimmetrico 09/06 R1 3.2.7-2

-- Effetto della lunghezza del tirante sull'inclinazione del carico (barella) 09/06 R1 3.2.7-3

-- Concetto di montaggio di mezzi di sollevamento per il trasporto di carichi con elicotteri

09/06 R1 3.2.7-4

-- Prolunghe aggiunte a mezzi di imbracatura e di sollevamento 30.12.09 R2 3.2.7-5

-- Tipi di raccordi vietati per i mezzi di imbracatura e di sollevamento

09/06 R1 3.2.7-6

-- Limiti di utilizzo e di usura 09/06 R1 3.2.8

-- - pagina vuota - 09/06 R1 3.2.9

-- Esempi di dotazione e uso degli ADS: Definizioni e EES / MDS 09/06 R1 3.2.10-1

-- - continuazione 01.06.2000 PE 3.2.10-2

-- - continuazione 01.06.2000 PE 3.2.10-3

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PE: Prima Edizione - R: Revisione

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 1.2-5

Parte Capitolo Lezione Indice Data ediz. Rev Pagina

3

-- - continuazione 01.06.2000 PE 3.2.10-4

-- Lista di controllo 09/06 R1 3.2.11

-- Introduzione alla raccolta "Tecniche di imbracatura" 30.12.09 R2 3.2.12-1

-- Principi della formazione, Strutturazione dei fogli di lavoro sulle (+) tecniche di imbracatura 30.12.09 R2 3.2.12-2

-- Strutturazione dei fogli di lavoro sulle (-) tecniche di imbracatura, Criteri di valutazione 30.12.09 R2 3.2.12-3

-- Criteri di valutazione del trasporto aereo 30.12.09 R2 3.2.12-4

-- Note redazional 30.12.09 R2 3.2.12-5

-- (+)Tecniche di imbracatura: FIBC 30.12.09 R2 3.2.13-1

-- - continuazione: Pile di tavole (1), 2 AC 30.12.09 R2 3.2.13-2

-- - continuazione: Pile di tavole (2), 4 AC 30.12.09 R2 3.2.13-3

-- - continuazione: Pile di tavole (3), 2 CA + 2 ACL 30.12.09 R2 3.2.13-4

-- Consigli generali 30.12.09 R2 3.2.13-5

-- (-)Tecniche di imbracatura: Tecniche di imbracatura problematiche o inappropriate 30.12.09 R2 3.2.14-1

-- - continuazione 30.12.09 R2 3.2.14-2 3

-- Titolo: Protezione & Valutazione e gestione dei rischi 09/06 R1 3.3

-- Effetti del rumore sull'uomo 01.06.2000 PE 3.3.1-1

-- Misure comportamentali 01.06.2000 PE 3.3.1-2

-- Costruzione ed uso del casco radio per assistenti al volo 09/06 R1 3.3.1-3

-- Effetti del vento sull'uomo (Windchill) 09/06 R1 3.3.2

-- Scala di Beaufort 01.06.2000 PE 3.3.3-1

-- - continuazione 01.06.2000 PE 3.3.3-2

-- Valutazione e gestione dei rischi: Gestione dei rischi 09/06 R1 3.3.4-1

-- Livelli di rischio ed evoluzione dei rischi 09/06 R1 3.3.4-2

-- Definizioni: pericolo - minaccia di pericolo - rischio (termini basilari) 09/06 R1 3.3.4-3

-- Le 4 classi di rischi delle JAR-OPS - accettazione del rischio 09/06 R1 3.3.4-4

-- Compliance list 09/06 R1 3.3.4-5 4 4

-- Titolo: Comunicazione & dare istruzioni per dirigere l'elicottero 09/06 R1 3.4

-- Problemi "trasmettitore - ricevitore" 01.06.2000 PE 3.4.1

-- "Alterazione di interpretazioni" 01.06.2000 PE 3.4.2

-- Espressioni 01.06.2000 PE 3.4.3

-- Soggettivo - Oggettivo 01.06.2000 PE 3.4.4

-- Alfabeto per la radiocomunicazione ICAO 01.06.2000 PE 3.4.5

-- Radiocomunicazione: Fraseologia aeronautica per le istruzioni via radio agli elicotteri 09/06 R1 3.4.6-1

-- Indicazione della direzione a quadrante d'orologio 09/06 R1 3.4.6-2

-- Avvicinamento con carico per lavori di montaggio / con persone agganciate 09/06 R1 3.4.6-3

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

PE: Prima Edizione - R: Revisione

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 1.2-6

Parte Capitolo Lezione Indice Data ediz. Rev Pagina

-- "In the Cube" Istruzioni sui tre assi per l'avvicinamento 09/06 R1 3.4.7

5

-- Titolo: Abbrevazioni ed indice analitico 01.06.2000 PE 3.5

-- Abbrevazioni 01.06.2000 PE 3.5.1-1

-- - continuazione 01.06.2000 PE 3.5.1-2

-- - continuazione 01.06.2000 PE 3.5.1-3

-- - continuazione 01.06.2000 PE 3.5.1-4

-- - continuazione 01.06.2000 PE 3.5.1-5

-- Indice analitico 01.06.2000 PE 3.5.2-1

-- - continuazione 01.06.2000 PE 3.5.2-2

-- - continuazione 01.06.2000 PE 3.5.2-3

-- - continuazione 01.06.2000 PE 3.5.2-4

-- - continuazione 01.06.2000 PE 3.5.2-5

6 -- Titolo: Materiali relativi al corso 09/06 R1 3.6

-- Registro dei fogli di esercizi relativi ai corsi 09/06 R1 3.6.0

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PE: Prima Edizione - R: Revisione

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 1.2-7

INDICE DEI PITTOGRAMMI

I pittogrammi mettono in relazione le singole lezioni e le loro tematiche nei diversi livelli di formazione e negli allegati sull'argomento.

Pittogrammi N° Lezione/Tematica Pittogrammi N° Lezione/Tematica

1 Azienda e datore di lavoro

2 Compiti dell'assistente al volo, evoluzione

3 Obblighi amministrativi e legali

4 Salvaguardia della salute e della capacità lavorativa

5 Responsabilità verso clienti e terzi

6 Attrezzatura di lavoro, calcolo e utilizzazione

7 Tecniche della preparazione dei carichi

8 Carburanti e ambiente

9 Comunicazione e radiotelefonia

10 L'elicottero come mezzo di lavoro

11 Individuazione ed analisi dei pericoli

12 'Aerial-Work' con elicotteri

13 Rischio - Sicurezza - Comportamento

14 Casi d'emergenza / Comportamento e collaborazione

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 1.3

CARTELLA PERSONALE Vogliate cortesemente allegare le seguenti pagine alla vostra domanda

Dati personali Cognome, Nome Data di nascita

Indirizzo NAP, Località

Telefono Telefax E-Mail

Funzioni

Assistente di volo Capo equipaggio Capo assistenti di volo Capo trasporti

Guardia di soccorso Meccanico diplomato Pilota PPL (H) Pilota CPL (H)

Inizio attività come assistente di volo (anno):

Esperienza professionale (liogo, base, nome azienda) da (data, anno) a (data, anno)

1

2

3

4

Formazione Vedi il software del controllo della formazione (FH-SY_AK). E' possibile stampare ogni lezione; archiviazione nel registro 2.4.0.

Certificati SDR Cl. 1 - 6.2, 9 SDR Cl. 7 Sganciamento valanghe con esplosivi Altro

SOF Addetto alla sicurezza (AdSic)

Specialista della sicurezza (SIFA)

Infermiere

Lingue Lingua / e madre / i e altre conoscenze linguistiche

Tedesco Italiano Romanico Francese Inglese

Incarichi

Esperienza sui seguenti elicotteri (tipo di esperienza: vedi pagina seguente)

SA 315 B SA 316 B SA 316 B1 SA 319 B AS 350

AS 350 B1 AS 350 B2 AS 350 B3 AS 50 B3+ AS 355 Twin

AS 330 J AS 332 c AS 332 MK II mil EC 135 EC 145

EC 155 EC 120 BELL 205 A1 BELL 206 JR BELL 206 LR

BELL 204 BELL 412 BELL 407 BELL 214 BO 105 S5

KAMAN 1200 KAMOV KA 32 MIL 8 S 65 Skycrane BK 117

A 109 K2 A 109 DaVInci AB 139 R22 R44

Schw. 300 Schw. 330 MD 520 Lynx S 76

S 53 Sykorski Enstrom

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2

Parte 2

Formazione

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1

2.1

Fogli di lezione

Formazione base

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.0

ELENCO DELLE LEZIONI DI FORMAZIONE

Lezioni 1. Formazione base 2. Corso di formazione 3. Avviamento professionale Durata /

Periodo

interno

ab initio

Pagina

Esterno

Sessione 2 e 3

Pagina

Interno

Durante la sessione

Pagina

Lezione 1 Conoscenze aziendali 2.1.1 Mercato 2.2.1 Redditività 2.3.1

Lezione 2 Mansionario 2.1.2 Profilo professionale 2.2.2 Responsabilità personale 2.3.2

Lezione 3 Amministrazione 2.1.3 Istituzioni 2.2.3 Obblighi / Responsabilità 2.3.3

Lezione 4 Equipaggiamento individuale di protezione

2.1.4 Protezione della salute 2.2.4 Profilassi 2.3.4

Lezione 5 Personale da ditte terze 2.1.5 Assistenza di terzi 2.2.5 Delimitazione della responsab. 2.3.5

Lezione 6 Attrezzatura di lavoro 2.1.6 Calcolo dell'attrezzatura 2.2.6 Impiego dell'attrezzatura di lavoro 2.3.6

Lezione 7 Tecniche d'imbracatura 2.1.7 Tecniche dei carichi 2.2.7 Trasporto di carichi 2.3.7

Lezione 8 Conoscenze in materia di carburanti

2.1.8 Uso dei carburanti 2.2.8 Protezione dell'ambiente 2.3.8

Lezione 9 Uso di ricetrasmittenti 2.1.9 Comunicazione 2.2.9 Tecniche di comunicazione 2.3.9

Lezione 10 Conoscenze in materia di elicotteri

2.1.10 Fisica nel campo degli elicotteri 2.2.10 Interventi con l'elicottero 2.3.10

Lezione 11 Zone di pericolo 2.1.11 Analisi dei rischi 2.2.11 Provvedimenti 2.3.11

Lezione 12 Interventi con l'elicottero 2.1.12 Generi d' interventi 2.2.12 Interventi 2.3.12

Lezione 13 Ostacoli di volo 2.1.13 Percezione 2.2.13 Ricognizioni 2.3.13

Lezione 14 Casi d'emergenza 2.1.14 Fattori umani 2.2.14 Soluzioni di conflitti 2.3.14

APPLICAZIONE DI BASE CAPIRE POTERE

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.1.1

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'assistente al volo abbia a compromettere le operazioni dell'azienda a causa della mancata conoscenza delle relazioni aziendali.

Obiettivo della formazione L'assistente al volo sa - citare i nomi dei direttori d'azienda e dei superiori;

- descrivere i 3 obiettivi aziendali più importanti;

- descrivere le caratteristiche della filosofia della sicurezza;

- citare i reparti e gli impianti dell'impresa.

Programma di formazione 1 Superiori gerarchici e tecnici, interlocutori (padrini) e collaboratori

Tenere un colloquio personale con il/i superiore/i sugli obiettivi aziendali e sulla sicurezza

2 Obiettivi aziendali (linee direttive, cultura imprenditoriale)

Spiegare gli obiettivi e le esigenze economico-aziendali

3 Obiettivi sicurezza (filosofia "safety")

Esporre la cultura "Safety" aziendale e l'importanza economico-aziendale della sicurezza

4 Reparti dell'azienda

Ispezionare l'intero settore uffici e officine, i depositi di sostanze pericolose, ecc., nonché contattare direttamente i rispettivi operatori e descrivere i posti di lavoro

Mezzi Linee direttive dell'azienda / OM

Materiale pubblicitario proprio dell'azienda

Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero"

Importanti leggi nazionali, direttive nonché fogli d’istruzione degli uffici nazionali di aviazione e della sicurezza.

Metodi Colloqui personali

Visita guidata attraverso l'azienda

Durata 45 minuti per lezione. Numero di lezioni secondo le esigenze dell’azienda.

Autoapprendimento Organigramma (OM) secondo la domanda modello: "Chi è il capo gerarchico, chi è il capo tecnico, a chi devo rivolgermi, chi è competente e dove (competenze)"

Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagine 4, 22 e segg.

Avvertenza L'assistenza clienti (settore offerte, acquisizioni, ecc.) va trattata separatamente.

CONOSCENZE AZIENDALI Lezione 1

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.1.2

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'assistente al volo abbia a danneggiare l'azienda per violazione delle competenze e per errori di decisione.

Obiettivo della formazione

L'assistente al volo sa - citare i suoi diritti e doveri - descrivere i punti di riferimento con altri settori tecnici - distinguere i suoi settori di lavoro più importanti

Programma di formazione 1 Responsabilità personale (diritti e doveri)

Elaborazione dei documenti contrattuali e del mansionario, spiegazione dei diritti e dei doveri

Riferimenti ai punti rilevanti del contratto di lavoro e del OM nonché della LNA e della LAINF

2 Interfacce (distinzione tra le proprie funzioni e le funzioni altrui)

Trattare a fondo i singoli capitoli del OM (temi generali), spiegare il significato dei OM per il servizio di volo e per il lavoro giornaliero

3 Impiego dell'assistente al volo

Definire l'impiego dell'assistente al volo durante il servizio di volo quale priorità rispetto ad altri incarichi

Spiegare il lavoro dell'assistente al volo prima e dopo il suo intervento in merito alla messa a disposizione e alla manutenzione dell'attrezzatura di lavoro, dei carburanti, ecc.

Spiegare l'intervento dell'assistente al volo nel settore tecnico (giornaliero, a richiesta, a seconda della specializzazione, lavoro invernale), oppure in altri settori dell'azienda

Mezzi Contratto di lavoro, mansionario, regolamenti OM, regolamento del personale

Importanti leggi nazionali, direttive nonché fogli d’istruzione riguardanti le tematiche in questione

- "Responsabilità penale in caso di infortuni sul posto di lavoro"

- "Obblighi dei datori di lavoro e dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro e sanzioni

previste per chi li trasgredisce"

Metodo Conversazioni didattiche interattive, domande di controllo a campione

Durata 45 minuti per lezione. Numero di lezioni secondo le esigenze dell’azienda.

Esercitazioni Redazione di una lista di parole chiave in formato A6 (cartolina) riguardanti le competenze (in seguito dovrà essere portata con sé)

Auto apprendimento Contratto di lavoro, profilo di lavoro, regole OM

PROFILO DI LAVORO Lezione 2

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MANUALE DELL'ASSISTENTE Al VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.3

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che lacune ed errori amministrativi abbiano a creare lavori inutili e malintesi nonché causare spese supplementari.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - compilare correttamente i rapporti delle ore di lavoro, delle spese e del

materiale

- allestire la notifica di un evento

- citare i 3 documenti più importanti da utilizzare per risolvere correttamente

un problema aziendale.

Programma di formazione 1 Rapporti

Compilazione dei rapporti ore di lavoro e spese.

Stesura rapporti per ordinazioni di materiale (ricambi, accessori, nuovi acquisti, ecc.)

Modalità da seguire per l'ordinazione di materiale dal settore tecnico

Raccolta d'informazioni per il giorno di lavoro successivo

2 Notifica durante il eventi nel servizio di volo

Modalità da seguire per la notifica, dati rilevanti

3 Documenti

FOM, MOM, AFM, spiegare il loro luogo di conservazione e il loro significato

Elaborare il formulario delle ricognizioni (formulario di ricognizione)

Mezzi Istruzioni interne dell'azienda (operazioni, tecnica)

Metodo Conversazione didattica con spiegazioni ed esempi direttamente sul luogo

Durata 45 minuti

Esercitazioni È stato constatato un difetto ad un elicottero. In che modo procede l'assistente di volo?

Autoapprendimento Regolamento spese, FOM

Formulario di ricognizione

AMMINISTRAZIONE Lezione 3

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.4

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'assistente di volo arrechi danni a sè stesso, e di conseguenza all'azienda, a causa della conoscenza insufficiente e del mancato utilizzo dell'equipaggiamento individuale di protezione (EIP).

Obiettivi della formazione L'assistente di volo sa - citare i 5 motivi più importanti dell'obbligo d'uso

- distinguere i materiali a seconda del loro scopo d'utilizzo - occuparsi autonomamente della cura dell'equipaggiamento individuale di protezione (EIP)

Programma di formazione 1 Obbligo d'uso dell'equipaggiamento di protezione: motivazioni sanitarie, dei sicurezza e giuridiche

Punti pericolosi dei tiranti Chocker per rottura trefoli (mani)

Pericoli del cherosene, corrosioni da acidi (pelle, occhi)

Pericoli dovuti alla caduta di oggetti (testa)

Pericolo di non essere visti (percezione)

Pericoli dovuti al rumore delle turbine (tempo d'esposizione, livello del rumore)

Pericoli e rischi alla salute dovuti alla proiezione di oggetti e alla polvere (occhi)

2 Uso appropriato

Scelta dell'ElP secondo il genere d'intervento, equipaggiamento di base

3 Manutenzione dell'equipaggiamento individuale di protezione

Cura e pulizia nonché stoccaggio (batterie!)

Mezzi Equipaggiamento individuale di protezione dell'azienda.

SBA 153 "Equipaggiamenti individuali di protezione"

Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagina 5 e segg.

Metodo Spiegazione teorica ed esempi pratici (rumore delle turbine, punti di rottura delle funi)

Durata 45 minuti

Esercitazioni Controllare il comfort d'uso e l'effetto protettivo dei casco (rumore)

Autoapprendimento Foglio base: tabelle degli effetti dei rumori, della resistenza dei carichi e delle forze

EQUIPAGGIAMENTO INDIVIDUALE DI PROTEZIONE

Lezione 4

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.5

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che le persone di ditte terze e terzi non addetti ai lavori abbiano a esporsi a rischi o a pregiudicare il servizio di volo a causa di un comportamento erroneo proprio o da parte dell'assistente al volo.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - descrivere le sue competenze rispetto alla clientela

- citare i modelli di comportamento presso i clienti - istruire i clienti riguardo le 4 regole di comportamento più importanti

Programma di formazione 1 Competenze dell’assistente di volo rispetto al cliente

Istruzione del cliente riguardo le regole di comportamento più importanti all'interno e attorno all'elicottero, nonché durante il lavoro

2 Caratteristiche comportametali di terzi

Modello comportamentale da „Stress“ nel caso di pericoli sconosciuti, riflessi di fuga, comunicazione difficoltosa (rumore delle turbine, vento rotori)

Comportamento in situazioni d'emergenza (riflessi di fuga)

3 L'assistente di volo è in grado di istruire le persone di ditte terze in merito

alla ripartizione del lavoro nelle fase di preparazione ed esecuzione

alle regole di comportamento e della sicurezza

alla competenza informative

all'importanza del biglietto di volo

Mezzi FOM, esempi di infortuni di volo, bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagina 4

Metodo Conversazione didattica

Durata 45 minuti

Esercitazioni Persone di ditte terze vengono fatte scendere in terreno aperto. Come reagisce l'assistente di volo? Quali sono i modelli di comportamento da osservare? Quali misure sono da adottare?

Autoapprendimento Capitoli rilevanti dei FOM sul tema

PERSONE DI DITTE TERZE Lezione 5

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.6

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'assistente di volo arrechi danno al servizio di volo o al cliente nonché a terzi non addetti ai lavori in seguito all'utilizzo di attrezzatura di lavoro inadeguata.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - distinguere tutti i gruppi di attrezi a secondo del loro uso

- indicare i gruppi di materiali in dotazione e i relativi fattori di sicurezza - i nomi delle norme e i significati dei codici dell'attrezzatura - spiegare i criteri relativi ai termini per lo stoccaggio - descrivere le procedure di manutenzione e di magazzinaggio

Programma di formazione 1 Gruppi di attrezzi

Attrezzatura di volo, attrezzatura per il servizio di volo, accessori, apparecchi, utensili, carburanti, pulizia

Altre attrezzatura, di proprietà dei clienti o di terzi

2 Gruppi di materiali

Suddivisione dell'attrezzatura di volo secondo i gruppi di materiale: acciaio, funi d'acciaio, tessili

3 Termini e contrassegni

Iscrizione e marcatura

Codici a colori e a barre, stampi

Fattori di sicurezza e portata a tiro diretto

4 Termini per lo stoccaggio

Criteri fondamentali di manutenzione e stoccaggio

Criteri dei termini per lo stoccaggio dei diversi materiali per il servizio di volo

5 Cura

Misure di protezione da effetti chimici e meccanici

Mezzi Tutti i mezzi aziendali in dotazione, bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagina 8 e segg.

Metodi Conversazione didattica, istruzione, dimostrazione

Durata 2 x 45 minuti

Esercitazioni Determinazione dei termini per lo di stoccaggio

Eliminazione dei danni ai tiranti chocker (rottura trefoli)

Autoapprendimento Elenco dell'attrezzatura per il servizio di volo nell'allegato

ATTREZZATURA DI LAVORO Lezione 6

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.1.7-1

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare di mettere in pericolo persone o di danneggiare carichi e imbracature per operazioni di movimentazione carichi eseguite in modo inadeguato.

Obiettivo della formazione L'assistente al volo sa - eseguire tecniche di imbracatura semplici

- applicare autonomamente le misure di protezione e di sicurezza dei carichi

- preparare autonomamente carichi semplici utilizzando i mezzi appropriati

- realizzare in modo corretto delle semplici prolunghe

Programma di formazione 1 Avere la padronanza delle tecniche di imbracatura semplici e del sistema di assicurazione dei carichi

Tecniche di imbracatura ad allacciamento geometrico e di forza (allacciamento semplice o doppio)

Scelta dei punti di ancoraggio dei carichi tenendo conto del centro di gravità

2 Misure di protezione e di sicurezza del carico

Misure di protezione e/o scelta degli accessori di imbracatura nei casi di spigoli vivi

Elementi di collegamento di differenti imbracature (maniglie)

Sicurezza dei carichi o degli elementi di collegamento

3 Imbracare carichi semplici

Imbracatura di carichi in contenitori di rete (oggetti piccoli)

4 Prolunghe

Realizzare in modo corretto delle prolunghe utilizzando gli appropriati mezzi di imbracatura ed elementi di collegamento

Realizzare in modo corretto delle prolunghe utilizzando LongLines e ganci di sollevamento

(manuali, elettrici)

Mezzi Accessori di imbracatura e carichi (travi di legno, tubi PVC, tubi di cemento, lamiere e travi metalliche a spigoli vivi), carroponti o carrelli elevatori

Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagina 32 e segg.

Importanti leggi nazionali, direttive nonché fogli d’istruzione riguardanti le "Barelle per il trasporto di materiale mediante gru”

Metodo Istruzione teorica, dimostrazioni pratiche

Durata 45 minuti per lezione. Numero di lezioni secondo le esigenze dell’azienda.

TECNICHE D'IMBRACATURA Lezione 7

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.1.7-2

Formazione base

Esercitazioni Imbracatura di carichi semplici

Tavole con tiranti ad anello continuo, tubi in PVC con tiranti ad anello continuo e antiscorrimento

Tubi di cemento con tiranti ad anello continuo e protezione antisfregamento, travi d'acciaio con catene

Auto apprendimento Fogli basi "Tecniche di imbracatura" e "Sollecitazioni associate all'angolo d'inclinazione e al fattore imbracatura".

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.8-1

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'assistente di volo metta in pericolo sé stesso, altre persone, cose e l'ambiente in seguito all'uso inadeguato dei carburanti (combustibili).

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - descrivere le regole principali per la manipolazione dei carburanti e del loro

stoccaggio

- descrivere lo scopo d'uso d'uso dei carburanti e giudicarne i rischi

- spiegare i fattori essenziali per la protezione contro gli incendi e le esplosioni

Programma di formazione 1 Distinzione dei gruppi di carburanti

"Prove d'olfatto" dei gruppi di carburanti (cherosene, Diesel, benzina d'aviazione, benzina per motori a due tempi, solventi e detergenti) e loro identificazione

2 Designazione ed etichette di segnalazione pericolo (merci pericolose)

Designazione dei carburanti (JET - A1, AVGAS 100, o simili!!) ed etichette di segnalazione pericolo (classe 3 SDR)

3 Stoccaggio e manipolazione interna

Recipienti di stoccaggio e trasporto per la movimentazione interna, depositi e misure di protezione

4 Scopo d'utilizzo e utilizzo dei carburanti

Controllo presenza impurità e acqua nei carburanti

Rifornimento bidoni ed elicottero da distributori e pompe

Controllo quantità di rifornimento dell'elicottero (indicatore di livello) a rotori fermi

5 Regole basilari di protezione contro gli incendi e le esplosioni nonché lotta contro la contaminazione dell'ambiente (inquinamento)

Protezione di base contro gli incendi e le esplosioni (divieto di fumare, stracci bagnati, macchie d'olio, ventilazione e tempo d'esposizione)

Eliminazione di inquinamenti (leganti per oli)

Mezzi Campioni di tutti i carburanti (lattine da 1/2. litro), recipienti di trasporto e di stoccaggio, attrezzatura

d'emergenza, ADR, granulatolsegatura, ecc.)

Istruzioni UFAC "Pieno di carburante degli aeromobili" dei 15.4.1976 e "Controllo della qualità dei

carburanti" dei 15.6.78

Direttiva CFSL N. 1825 "liquidi infiammabili"

Metodo Istruzione e conversazione didattica, dimostrazione

Durata 2 x 45 minuti

CONOSCENZE IN MATERIA DI CARBURANTI

Lezione 8

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.8-2

Formazione base

Esercitazioni Controllo dei carburanti con la lampada tascabile o con le apposite pastiglie

Rifornimento dell'elicottero con il controllo del livello di riempimento

Controllo del serbatoio dell'elicottero per un'eventuale rilevazione di impuità/acqua

Autoapprendimento Foglio della merce pericolosa ADR

Mantenimento del controllo di carburante dell'azienda

Avvertenze Il trasporto di merci pericolose (classe 3 ADR), compresi tutti i carburanti, i detersivi e i solventi,

non viene trattato nel presente Manuale. Solo l'ottenimento della licenza ASTAG/ADR (trasporto di merci pericolose) consente al titolare di effettuare trasporti su strada all'esterno dell'azienda

L'impiego di merci pericolose della classe 2 (materie esplosive) e classe 7 (sorgenti radioattive) non viene trattato nel presente Manuale

Per il trasporto su strada di merci pericolose fanno stato le regole dell'ADR; per il trasporto con aeromobili fanno stato quelle della IATA

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.9

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che un uso inadeguato della ricetrasmittente e conoscenze carenti del linguaggio radio mettano in pericolo persone e causino uno svolgimento pericolosao delle operazioni lavorative.

Obiettivi della formazione L'assistente di volo sa - usare la ricetrasmittente e i relativi accessori

- usare gli elementi essenziali del linguaggio radio

- dirigere un elicottero

Programma di formazione 1 Utilizzazione, manutenzione della ricetrasmittente e degli accessori

Accendere e spegnere l'apparecchio, sintonizzare le frequenze desiderate

Controllo delle funzioni (casco, cuffia del ricevitore, comfort d'uso)

Controllo del collegamento

Manutenzione dell'apparecchio, carica degli accumulatori

Trattamento e magazzinaggio delle batterie di riserva

2 Padronanza delle forme basi del linguaggio di comunicazione e della segnalazione

Chiamata di una stazione e conferma

Codici di chiamata dell'elicottero (HB-XXX) e codici di chiamata del personale dell'azienda

Coutente di frequenze / blocco delle frequenze / "Chiarnata selettiva"

Impiego in caso di pioggia e neve

3 Dirigere un elicottero

Linguaggio di comando dell'azienda

Disciplina nella radiotrasmissione e regole d'utilizzo

Dirigere (a sinistra - a destra)

Segnalazione per dirigere l'elicottero sulle aree di atterraggio

Guasto radio: indicazioni e segnalazione manuali

Mezzi Equipaggiamento radio e indumenti di colore vistoso

Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagina 16 e segg.

Metodo Istruzione, dimostrazione

Durata 45 minuti

Esercitazioni Azionamento e chiamata di una stazione con conferma

Dirigere un elicottero (simulazione)

Autoapprendimento Bollettino Suva 44005

USO DI RICETRASMITTENTI Lezione 9

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.10-1

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'assistente di volo metta in pericolo sé stesso, terzi/altre persone o l'elicottero o arrechi danno all'azienda per manovre e comportamenti inadeguati nonché per la scarsa conoscenza dei rischi o per imprudenza.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - identificare il "suo" tipo di elicottero

- descrivere i fondamentali pericoli potenziali dell'elicottero

- citare le zone pericolose e le regole di comportamento dentro e fuori l'elicottero

Programma di formazione 1 Conoscere i dati tecnici, limiti e riserve di funzionamento dell'elicottero

Dati tecnici dell'elicottero, capacità di carico, limiti di funzionamento (operativo), riserve

Gli strumenti essenziali; bilancia, indicatore livello carburante (quadro di controllo), interruttore batterie, spie luminose

Installazioni dei sedili e cinture di sicurezza, superficie di carico e di stiva

Organi di comando (pitch, stick, pedale)

2 Descrizione delle zone di pericolo e delle regole di comportamento dentro e fuori l'elicottero

Zone di pericolo: spazio operativo del rotore, inclinazione, "Flapping"

Spazio operativo del rotore di coda

Campo di visibilità del pilota risp. angolo morto

Avvicinamento all'elicottero

Salita e discesa risp. carico e scarico merce a elicottero fermo in volo stazionario (effetto bilancia)

3 Conoscere gli elementi di comando dell'elicottero accessibili all'assistente di volo

Organi di comando, ganci baricentrici, spine, punti d'aggancio per le operazioni di spostamento al suolo, tubo del serbatoio, punti della messa a terra, ecc.

Mezzi Elicottero sul posto, foglio dei dati della potenza dell'elicottero, AFM, AOM

Fogli base di cui al capitolo "Basi/Elicotteri"

Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagina 10 e segg.

Metodo Istruzione, dimostrazione

Durata 45 minuti

Esercitazioni Installazione del 'Long-Line'al gancio baricentrico, controllo funzionamento gancio secondario

Sedersi al posto del pilota e controllare il campo visivo (angolo morto)

Autoapprendimento Bollettino Suva 44005, foglio dei dati della potenza dell'elicottero

CONOSCENZE IN MATERIA DI ELICOTTERI

Lezione 10

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.10-2

Formazione base

Avvertenza La manutenzione giornaliera e la riparazione periodica dell'elicottero ('Maintenance') da parte dei "non addetti ai lavori" (lavoratori a tempo parziale, impiegati a lungo termine) fanno capo alla MOM (Maintenance Operations Manual') e non vengono quindi trattate nel presente Manuale. L'introduzione dell'assistente al volo alla 'Maintenance' è di competenza del responsabile del servizio manutenzione. L'impiego dell'assistente al volo in questo settore varia molto da azienda ad azienda per via di differenti fattori.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.11

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare di mettere in pericolo persone e cose per un comportamento contrario ai principi della sicurezza.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - descrivere le zone pericolose

- descrivere il comportamento rilevante a salvaguardia della sicurezza

- comunicare al pilota le sue percezioni

Programma di formazione 1 Individuare le zone pericolose

Zone pericolose sotto l'elicottero: posto di carico, posto di scarico, posto rifornimento carburante, settore o sentiero di avvicinamento

Zone pericolose attorno all'elicottero: vedere lezione 10

2 Vie di fuga e spazi di sicurezza

Comportamento nelle zone pericolose: vie di fuga, posti di sosta

Sbarramento e segnalazione delle zone di pericolo

Informazione di terzi (pubblico, polizia, clienti, proprietari di terreni)

Pericoli possibili: 'Down-Wash', caduta o proiezione di oggetti, rottura di carichi ('Logging'), polvere, oggetti rotanti, oscillazione di ganci

3 Percezione di pericoli

Contatto visivo e informazioni al pilota

Conduzione e controllo del personale di ditte esterne

Mezzi Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagine 10 e segg., 26 e segg.

Metodo Conversazione didattica, dimostrazione, istruzione

Durata 45 minuti

Esercitazioni Fare lo schizzo di posto di lavoro tipico e indicare i pericoli

Autoapprendimento Bollettino Suva 44005

ZONE DI PERICOLO Lezione 11

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.1.12-1

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che carenze nella preparazione dei lavori compromettano i cicli operativi pianificabili e mettano in pericolo le persone o danneggino il materiale.

Obiettivo della formazione L'assistente al volo sa - citare i principali tipi d'intervento della sua azienda

- descrivere le zone di lavoro e le preparazioni necessarie

- suddividere il luogo d’intervento in zone di lavoro

Programma di formazione 1 Distinzione dei tipi d'intervento

Tipi d'intervento: Logging, montaggio al suolo, approvvigionamento alpino, trasporto in generale, materiale da costruzione, calcinacci (calcestruzzo, ghiaia), voli fotografici, voli passeggeri, Human External Cargo (HEC), trasporto merci pericolose (esplosivi, prodotti per irrorazione, bombole di gas) ecc.

Volo con il PIC al posto del co-pilota (familiarizzare)

2 Preparazione e discussione sull’incarico da svolgere

Preparazione: scelta dell’equipaggio tenendo conto delle qualifiche, preparazione dell’attrezzatura di servizio di volo e degli accessori, carburanti, apparecchi e materiale cartografico

Discussione: “Briefing” con il pilota, il responsabile degli interventi, il primo assistente al volo, ecc. (raccogliere informazioni, fare il punto della situazione), debriefing

3 Organizzazione del luogo d'intervento

Suddivisione del luogo d'intervento in: piazzale di manovra, area rifornimento carburante, zona di carico e scarico merce, settore di decollo e di atterraggio, chiusura temporanea di strade (in coordinazione con la polizia/l’ufficio per l’edilizia e il genio civile)

Ostacoli: cavi, pali, case, ecc.

Situazione meteorologica: venti (raffiche, limiti), visibilità (nebbia, nuvolosità), precipitazioni (scrosci, pioggia, ecc.), temperatura (tendenze, previsioni), caratteristiche del luogo

Mezzi Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagina 22 e segg.

Importanti leggi nazionali, direttive nonché fogli d’istruzione riguardanti le tematiche in questione

Metodo Conversazione didattica

Durata 45 minuti per lezione. Numero di lezioni secondo le esigenze dell’azienda.

Esercitazioni Raccolta di informazioni: l'assistente al volo dove trova le informazioni adeguate?

Auto apprendimento Bollettino Suva 44005 e documenti informativi aziendali

INTERVENTI CON L'ELICOTTERO Lezione 12

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.1.12-2

Formazione base

Avvertenze Nel giornale di bordo del ”Controllo della formazione 2.4“ c’è una scelta di vari tipi di intervento. E’ possibile aggiungerne personalmente altri tipi.

I tipi di intervento che richiedono una formazione specifica devono essere trattati al di fuori di questo manuale Syllabus e sono i seguenti:

- HEMS ("Helicopter Emergency and Medical Services"; operazioni di salvataggio)

- HHO ("Helicopter Hoist Operation")

- AESA Parte145 (Daily checks and others, maintenance)

- Operazioni di salvataggio aereo in generale

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.13

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che la presenza di ostacoli metta in pericolo l'elicottero risp. persone e cose fuori e dentro l'elicottero.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - descrivere gli ostacoli di volo classici;

- spiegare la problematica specifica di ostacoli di volo tipici.

Programma di formazione 1 Individuare ostacoli di volo classici e stimare le distanze dell'ostacolo / quota minima di volo

Ostacoli di volo: naturali quali alberi, rocce, ecc.; artificiali quali cavi, ponti, strade, case, ferrovie, ecc.

Quota minima di volo, distanze degli ostacoli, assenza di ostacoli

2 Problematica specifica

Percezione di ostacoli: luce /ombre, distanze, ostacoli temporanei

Conseguenze da un contatto con ostacoli, confronto con altre conseguenze

Mezzi Carta degli ostacoli alla navigazione aerea 1:100'000, foto, istruzione UFAC "Elaborazione degli ostacoli alla navigazione aerea"

Foglio di base 'Limiti delle operazioni con l'elicottero", bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagina 14 e segg.

Metodi Conversazione didattica, istruzione sul posto

Durata 45 minuti

Esercitazioni Individuare un ostacolo, per esempio un cavo su sfondo scuro

Stimare le distanze

Autoapprendimento Foglio di base "Limiti delle operazioni con l'elicottero"

Bollettino Suva 44005

OSTACOLI DI VOLO Lezione 13

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.1.14

Formazione base

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'infortunato subisca conseguenze più gravi per un mancato intervento di soccorso o per la prestazione di provvedimenti di primo soccorso inadeguati.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - limitataamente alla sua possibilità d'intervento

- prestare le prime cure e chiedere soccorso

Programma di formazione 1 Valutare una situazione d'infortunio e i relativi provvedimenti di primo soccorso

Giudicare lo stato generale del paziente: Risponde? Respira? Sanguina? Adagiare e assicurare correttamente il paziente

Pericoli esterni: luogo in cui si trova il paziente/soccorritore (pericolo di caduta sassi, ecc.)

2 Richiedere soccorsi (chiamare la base o la REGA)

Valutare il posto d'intervento: salvataggio con l'elicottero necessario SI / NO; salvataggio con l'elicottero possibile SI / NO

Mezzi Bollettini REGA per i primi soccorsi

Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagine 14 e 44

Istruzioni dell'azienda, FOM

Metodo Conversazione didattica

Durata 45 minuti

Esercitazioni Chiamare la REGA mediante relè (informare prima la REGA telefonicamente)

Autoapprendimento Bollettini REGA per i primi soccorsi, bollettino Suva 44005, pagina 44.

Avvertenze Si presuppone che le persone di età superiore ai 18 anni ed in possesso della patente di guida, abbiano ricevuto una normale istruzione sui primi soccorsi e conoscano le regole principali (vedi sopra)

Le lezioni n. 14 che seguono ("Fattori umani" e "Soluzioni di conflitti") hanno fra di loro un nesso causale e solo in misura limitata con la presente lezione

CASI D'EMERGENZA Lezione 14

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2

2.2

Fogli di lezione

Corso di formazione

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.0

ELENCO DELLE LEZIONI DI FORMAZIONE

Lezioni 1. Formazione base 2. Corso di formazione 3. Avviamento professionale Durata /

Periodo

interno

ab initio

Pagina

Esterno

Sessione 2 e 3

Pagina

Interno

Durante la sessione

Pagina

Lezione 1 Conoscenze aziendali 2.1.1 Mercato 2.2.1 Redditività 2.3.1

Lezione 2 Mansionario 2.1.2 Profilo professionale 2.2.2 Responsabilità personale 2.3.2

Lezione 3 Amministrazione 2.1.3 Istituzioni 2.2.3 Obblighi / Responsabilità 2.3.3

Lezione 4 Equipaggiamento individuale di protezione

2.1.4 Protezione della salute 2.2.4 Profilassi 2.3.4

Lezione 5 Personale da ditte terze 2.1.5 Assistenza di terzi 2.2.5 Delimitazione della responsab. 2.3.5

Lezione 6 Attrezzatura di lavoro 2.1.6 Calcolo dell'attrezzatura 2.2.6 Impiego dell'attrezzatura di lavoro 2.3.6

Lezione 7 Tecniche d'imbracatura 2.1.7 Tecniche dei carichi 2.2.7 Trasporto di carichi 2.3.7

Lezione 8 Conoscenze in materia di carburanti 2.1.8 Uso dei carburanti 2.2.8 Protezione dell'ambiente 2.3.8

Lezione 9 Uso di ricetrasmittenti 2.1.9 Comunicazione 2.2.9 Tecniche di comunicazione 2.3.9

Lezione 10 Conoscenze in materia di elicotteri 2.1.10 Fisica nel campo degli elicotteri 2.2.10 Interventi con l'elicottero 2.3.10

Lezione 11 Zone di pericolo 2.1.11 Analisi dei rischi 2.2.11 Provvedimenti 2.3.11

Lezione 12 Interventi con l'elicottero 2.1.12 Generi d' interventi 2.2.12 Interventi 2.3.12

Lezione 13 Ostacoli di volo 2.1.13 Percezione 2.2.13 Ricognizioni 2.3.13

Lezione 14 Casi d'emergenza 2.1.14 Fattori umani 2.2.14 Soluzioni di conflitti 2.3.14

APPLICAZIONE DI BASE CAPIRE POTERE

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.1-1

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'assistente di volo comprometta il successo dell'impresa per trasmissione di informazioni / ilconsulenza ai clienti sbagliate o insufficienti.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - dare informazioni di sua competenza sui lavori da svolgere

- allestire un calcolo dei costi (ore di lavoro, materiale) per eseguire un ordine semplice

- citare tutti i servizi con prezzo di volo al minuto

Programma di formazione 1 Come trattare la clientela

Istruzioni sulla strutturazione di un ordine, informazioni necessarie per il servizio di volo, obbligo di segretezza e discrezione, ciò che deve e può sapere l'assistente di volo

Esecuzione dell'ordine da parte della direzione dei voli o vendita per interventi 'Aerial-Work'

Motivi dell'obbligo del segreto professionale

2 Prezzi di volo al minuto e calcolo delle ore di volo

Prezzo di volo al minuto dei rispettivi tipi di elicotteri secondo il listino prezzi dell'associazione (SHA)

Discussione informativa sulla gestione dei prezzi al minuto

Semplice calcolo delle spese: numero rotazioni e minuti; spesa prevedibile quale valore limite (più/meno 20%)

3 Servizi

Citare i servizi tipici sulla base del prezzo al minuto

Conoscere i prezzi dell'incarico da svolgere(prezzo al minuto, prezzo per rotazione, prezzo al m3, ecc.)

Descrivere gli effetti dei prezzi dei diversi incarichi da svolgere in relazione alla loro attuazione

Mezzi Ordini, listini prezzi, rapporti di ricognizione

Metodo Istruzione sul modo di procedere e spiegazione degli incarichi e di come eseguirli (compresi l'obbligo della segretezza e la discrezione)

Durata 60 minuti

Esercitazioni Interpretazione di un ordine/ foglio d'ordine e scelta delle informazioni rilevanti per il cliente.

MERCATO Lezione 1

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.1-2

Corso di formazione

Autoapprendimento Tutta la documentazione a disposizione.

Avvertenze Il settore offerte e il piano d'intervento (ordine) sono temi oltremodo delicati specialmente per la

determinazione dei prezzi. I prezzi delle offerte non sono generalmente noti all'assistente di volo ed egli non li dovrebbe mai discutere.

Di conseguenza ciò significa che l'assistente di volo non è tenuto ad allestire i calcoli dei costi.

L'assistente di volo deve però sapere a che cosa si riferiscono i prezzi (m3 , rotazione, prestazioni, ecc.) essendo ciò importante per l'esecuzione dell'ordine.

L'Associazione svizzera delle imprese di elicotteri (SHA; Swiss Helicopter Association) rilascia un listino prezzi che viene consigliato quale direttiva per i propri membri.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.2

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'assistente di volo sia demotivato e leda quindi gli interessi aziendali a causa di mancati riconoscimenti e coinvolgimento parziale nell'attività.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - spiegare a fondo il suo campo d'attività

- indicare le sue possibilità di avanzamento professionale

- pianificare il perfezionamento professionale e calcolarne i costi

Programma di formazione 1 Mansioni dell'assistente al volo

Attività associate alla professione (AV, AVOR (preparare di volo), Reko, servizio materiali, collaborazione tecnica)

2 Avanzamento professionale

Possibilità di fare carriera (capo assistente di volo, capo trasporti, consulente clienti)

Possibilità di carriera all'esterno (trasporto di merci pericolose ADR, meccanico con licenza, soccorso samaritano, 'HEMS- Crew Member')

3 Formazione e costi

Preparare la pianificazione del perfezionamento professionale (esigenze)

Costi e obblighi

Mezzi Mezzi d'informazione dell'azienda e di associazioni (per es. SHA, SHeV, SPPA, ASTS), materiale propagandistico

Metodo Conversazione plenaria e lavoro di gruppo

Durata 60 minuti

Autoapprendimento Documentazione messa a disposizione.

PROFILIO PROFESSIONALE Lezione 2

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.3

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'assistente di volo abbia a esporsi personalmente a rischi e ad arrecare danni al-l'impresa per ignoranza delle prescrizioni legislative e delle competenze delle autorità, nonché per aver agito in modo illegittimo.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - citare le autorità, le istituzioni e le associazioni competenti per il servizio di volo e per il suo lavoro

- spiegare le basi legislative più importanti

- descrivere i due articoli più importanti dell'OPI (lavoratori, datori di lavoro)

- citare la definizione del termine "infortunio di volo"

Programma di formazione 1 Autorità della navigazione aerea e della sicurezza sul lavoro

Presentazione dell'UFAC (autorità di vigilanza)

Presentazione della Suva (organo esecutivo della sicurezza sul lavoro)

Esecuzione della LNA - Esecuzione della LAINF (punti di riferimento)

2 Associazioni e funzioni

Associazione dei lavoratori e padronali (nome, funzione, indirizzo, incaricato)

3 Istituzioni UIIA e upi

Inchiesta sulle cause degli infortuni aeronautici UIIA (definizione IA)

Inchiesta sugli infortuni professionali Suva (definizione IP)

Inchiesta sugli infortuni non professionali Suva 1 upi (definizione INP)

Mezzi Leggi LAINF e LNA (unitamente alle relative ordinanze), documentazione delle associazioni, materiale propagandistico

Metodi Istruzione, conversazione didattica

Durata 45 minuti

Autoapprendimento LNA, art. 3; OIIA

LAINF, art. 6 a 9; OPI art. dal 3 all'11a-g nonché 59

ISTITUZIONI Lezione 3

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.4

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che una protezione insufficiente delle persone, un comportamento errato e una nu-trizione inadeguata causino infortuni, malattie ed assenteismo e di conseguenza arrechino danni economici alle persone e all'azienda.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - spiegare i possibili effetti della mancata adozione delle misure di sicurezza

- definire le conseguenze dell comportamento sul lavoro (corpo, ergonomia)

- spiegare le conseguenze di nutrimento insufficiente e stress

Programma di formazione 1 Spiegazione degli effetti

Idossare e "sopportare" l'equipaggiamento individuale di protezioner

Processo d'apprendimento sbagliato

Effetti meccanici e chimici di sostanze in dotazione e die materiale

2 Istruzione dei principi di comportamento e movimento (ergonomia)

Piegare il corpo, portare pesi, camminare, ecc.

3 Imparare come superare lo stress e assimilare mentalmente le sollecitazioni a lungo termine

Cosa si intende per stress e come combatterlo

Quali effetti ha la nutrizione sulla capacità di rendimento

Mezzi SBA 153 "Equipaggiamenti individuali di protezione"

Relazione "Rischio-Sicurezza-Comportamento", R. Rüegsegger/Ch. Chilvers, corso capi trasporto SMLd.1, UFAC/ Suva 1994

Metodi Conversazione didattica con dimostrazioni, lavori di gruppo

Durata 2 x 45 minuti

Esercitazioni Lotta contro lo stress

Autoapprendimento Relazione "Rischio-Sicurezza-Comportamento",

SBA 153 "Equipaggiamenti individuali di protezione"

PROTEZIONE DELLA SALUTE Lezione 4

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.5

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che persone di ditte esterne e terzi non addetti ai lavori vengano esposti a pericoli in seguito a operazioni di volo eseguite con un assistente di volo mal organizzato, mal istruito o incapace di dirigere i lavori.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - dare istruito sul posto circa le misure comportamentali più importanti

- formare e condurre un gruppo di lavoro secondo i fattori idoneità /esigenze

- dare informazioni sull'attività della ditta

Programma di formazione 1 Istruzione base prima dell'inizio dei lavori (scambio di informazioni)

Istruzione base e organizzazione del posto di lavoro prima dell'arrivo dell'elicottero

Assicurare la comunicazione (consulente clienti)

2 Ripartizione dei compiti e misure immediate (spettatori, locali di sosta, settore o sentiero di decollo e atterraggio, ecc.)

Regolamentazione delle competenze

Discussione sullo svolgimento dei lavori e organizzazione dei lavori ("Briefing") con/senza pilota

Attribuzione dei posti di lavoro e degli spazi di sicurezza

3 Mezzi d'informazione e loro impiego

Impiego di sbarramenti e dei mezzi di informazione

Mezzi Mezzi di informazione in dotazione.

Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagina 22 e segg.

Metodi Istruzione e gioco dei ruoli

Durata 45 minuti

Esercitazioni Organizzazione di un gruppo di lavoro e ripartizione delle funzioni e dei compiti

Autoapprendimento Bollettino Suva 44005

ASSISTENZA DI TERZI Lezione 5

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.6

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che per mancanza di conoscenze l'assistente di volo impieghi materiale non idoneo,

sottovaluti le sollecitazioni e i cambiamenti associati ai voli con l'elicottero e solleciti il materiale in modo tale da danneggiare la ditta e da esporre il personale a rischi inutili

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - spiegare i motivi dell'applicazione di termini standardizzati e di definizioni uniformi

- elencare e definire tutti i termini degli accessori di sollevamento

- citare e calcolare i fattori di sicurezza - conoscere la propria respnsabilità risüetto alla produzione propria di ADS

Programma di formazione 1 Termini standardizzati, abbreviazioni e sinonimi

Perché applicare termini standardizzati e dove possono essere consultati

Implemento delle norme (es.: EN 1492-1)

2 Attrezzatura di volo e attribuzione/raggruppamento

Termini standardizzati dell'attrezzatura di volo (ADS, MDS, ADI, MVS, MVSP)

3 Gruppi di materiale, fattori di sicurezza e calcolo dei margini di sicurezza

Gruppi di materiale e loro fattori di sicurezza

Utilizzi speciali

4 Obblighei, responsabilità

Produzione propria (responsabilità prodotti)

Documentazione e custodia dei materiali di base e dei calcoli

Mezzi Norme EN/DIN, catalogo del costruttore

SBA 141 "Barelle per il trasporto di materiale mediante gru"

Fogli base; "Sollecitazioni dell'attrezzatura di sollevamento"; lista di controllo dell'attrezzatura di volo negli allegati del manuale

Metodi Conversazione didattica, istruzione, dimostrazione

Durata 2 x 45 minuti

Esercitazioni Calcolo dei margini di sicurezza

Attribuzione dei singoli elementi degli ADS

Autoapprendimento Elenco dell'attrezzatura di volo

CALCOLO DELL'ATTREZZATURA Lezione 6

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.7

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare di sovrasollecitare il materiale di volo e di mettere quindi in pericolo persone e cose per aver fatto ricorso a basi di calcolo o a calcoli sbagliati.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - preparare e comporre correttamente diversi carichi in condizioni difficili

- spiegare i fattori che influiscono sul materiale e sulla sicurezza

- calcolare i fattori di aumento del carico

Programma di formazione 1 Fattori di imbracatura ed effetti fisici nei punti d'imbracatura

Determinare e calcolare i punti e i fattori di imbracatura ai carichi utili e agli ADS

Determinare e descrivere gli effetti fisici (per es. spigoli vivi) sui carichi utili e le loro conseguenze

2 Angolo di inclinazione e combinazione di fattori di imbracatura

Calcolare le sollecitazioni sugli ADS con l'angolo di inclinazione o con i fattori di imbracatura

Calcolare le combinazione Al e FI

3 Valori della pressione dinamica e misure da adottare

Calcolare possibili valori di pressione dinamica

Adottare misure atte a ridurre le sollecitazioni

Mezzi Carichi utili, accessori di sollevamento e di imbracatura, fogli base "Calcolo degli accessori di sollevamento"

Metodi Istruzione, lavoro di gruppo, conversazione

Durata 2 x 45 minuti

Esercitazioni Calcolare un carico modello con Al e combinazioni di fattori di imbracatura

Autoapprendimento Fogli base "Attrezzatura di sollevamento"

TECNICHE DEI CARICHI Lezione 7

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.2.8

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'uso dei carburanti metta in pericolo persone, aeromobili, installazioni o altro e rechi danno all'impresa.

Obiettivo della formazione L'assistente al volo sa - pianificare la manipolazione di sostanze pericolose conformemente alle

norme di sicurezza

- adottare le misure d'emergenza principali in caso d'inquinamento

- installare una protezione efficace contro i fulmini

- proteggersi in modo efficace contro le sostanze nocive

- pianificare la manipolazione di sostanze pericolose in conformità con le direttive di protezione dell’ambiente

Programma di formazione 1 Rifornimento degli aeromobili

Regole fondamentali per il rifornimento degli aeromobili (dipendente in parte dalla stazione di rifornimento nonché dalla situazione ambientale, ad es. protezione delle acque ecc.)

Calcoli delle quantità di riempimento serbatoio, di barili e di container

2 Protezione contro gli incendi e le esplosioni (protezione contro i fulmini)

Protezione contro le scariche di fulmini ed elettrostatiche (differenze di potenziale)

Messa a terra e collegamento equipotenziale

Svuotamento del serbatoio degli elicotteri

Controllo di qualità dei carburanti (acqua, impurità, 'drainage')

3 Protezione della salute

Dispositivi di protezione personale (protezione della pelle e degli occhi)

Effetto degli idrocarburi sull'uomo

Esalazioni, zone ex e tempi d'esposizione, provvedimenti (ventilazione, distanza, divieto di fumare)

Protezione elettrostatica

Mezzi Importanti leggi nazionali, direttive nonché fogli d’istruzione riguardanti le tematiche in questione

- "Gli idrocarburi alogenati", "Protezione della pelle", "Liquidi infiammabili", "Trasporto merci pericolose"

- "Rifornimento in volo" "Controllo qualità dei carburanti"

Metodi Istruzione, lavoro di gruppo, dimostrazione

Durata 45 minuti per lezione. Numero di lezioni secondo le esigenze dell’azienda e dei contenuti didattici in questione.

Esercitazioni Creare un collegamento equipotenziale corretto (elicottero - autocisterna - suolo - uomo)

Auto apprendimento Documentazione: vedere "Mezzi"

USO DEI CARBURANTI Lezione 8

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.2.9-1

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si devono evitare rischi associati a messaggi trasmessi male o che diano luogo a malintesi.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - adottare un linguaggio radio corretto e disciplinato;

- porre le giuste domande per interpretare correttamente messaggi equivoci

- individuare in principali "tranelli" in cui si incappa durante la comunicazione

- formulare in modo chiaro e comprensibile i messaggi radio

Programma di formazione 1 Radiotelefonia / disciplina nella radiocomunicazione / modulazione

Principio della trasmissione per radiotelefonia

Trasmissione di messaggi radio e importanza della disciplina della radiocomunicazione in caso di disturbi di trasmissione/interferenze

Modulazione

2 Detto / Udito / Capito

Ciò che crediamo di aver detto, ciò che abbiamo effettivamente sentito e ciò che crediamo di aver capito

Formulazioni, termini, struttura delle frasi, lunghezza delle frasi, dialetti e pronuncia

3 Linguaggio radiotelefonico inequivocabile / conferma positiva

Significato di termini, messaggi inequivocabili, contenuti positivi -negativi

Accentuare il messaggio, rafforzarlo e dare una conferma positiva

4 Voli notturni / Mancato funzionamento delle ricetrasmittenti

Segnali luminosi / Segnali d’emergenza durante la notte

Segnali manuali / Comportamento in caso di mancato funzionamento delle ricetrasmittenti durante il giorno

Mezzi Importanti leggi nazionali, direttive nonché fogli d’istruzione riguardanti la tematica della radiocomunica-zione terrestre

Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero", pagina 16 e segg.

Abbecedario REGA per operatori radio "Istruzioni per la radiocomunicazione terrestre”

Metodi Istruzione, dimostrazione, conversazione didattica

Durata 45 minuti per lezione. Numero di lezioni secondo le esigenze dell’azienda ed i contenuti didattici in questione.

COMUNICAZIONE Lezione 9

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.2.9-2

Corso di formazione

Esercitazioni "Telefono da campo"

Esercitazioni di interpretazione (che cosa significa per ognuno la stessa frase scritta - secondo l'accento, gli antecedenti, la situazione, ecc.)

I quattro messaggi di una comunicazione (relazione, fatto, appello, auto rivelazione)

Auto apprendimento Abbecedario REGA per operatori radio

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.10

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'intero sistema (elicottero e carico) venga sottoposto a sforzi eccessivi per so-vraccarico e costituisca così una fonte di rischio per persone, materiale e impresa.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - spiegare i principi dei carichi fisici associati alle operazioni di volo ('Bank Angle', 'DWD/FSD') e calcolare i relativi fattori di aumento del carico

- tener conto di questi fattori nella preparazione dei carichi

Programma di formazione 1 Assetto laterale dell'elicottero in gradi "Bank Angle")

Manovre di volo e principi della forza di gravità

2 Aumenti del carico associati alle operazioni di volo

Cosa capita in caso di assetto laterale: aumenti del carico al quadrato e loro conseguenze

Resistenza al carico associata a DWD/SFD

Aumenti del carico statico e quasi statico

3 Fattori costruttivi e limiti d'intervento

Limiti di sicurezza e intervento operativo

Differenti interventi operativi e loro effetti (per es. "Logging")

Mezzi Fogli base "Sollecutazioni trasmesse all'elicottero", FAR / JAR Part. 27/29 § 303 1337 1865, AFM/AOM, FOM

Relazione "Sicherheit durch Flugplanung und Arbeitsvorbereitung", Ch. Bachmann, corso capi trasporti SMLd.1, UFAC/Suva 1994

'Basic Theorie of the Helicopter', Aerospatiale Helicopter Division*

'Helicopter Aerodynamics' by R. W. Prouty, Rotor and Wing International*

Metodi Istruzione, dimostrazione

Durata 2 x 45 minuti

Esercitazioni Calcolo dell'aumento dei carichi

Interpretazione delle tabelle

Calcolo di fattori misti di aumento dei carichi e delle sollecitazioni ADS

Autoapprendimento Fogli base

* Ottenibili presso l'editore

FISICA NEL CAMPO DEGLI ELICOTTERI

Lezione 10

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.2.11

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l’impiego di mezzi inadeguati o pericolosi o l’adozione di procedimenti di lavoro non appropriati metta in pericolo le persone o danneggi le cose.

Obiettivo della formazione L'assistente al volo sa - effettuare una semplice individuazione dei pericoli (triangolo dei rischi)

- formulare una semplice valutazione dei rischi

- effettuare la valutazione di un rischio sulla base di situazioni semplici (preparazione dei carichi) e predisporre misure di sicurezza efficaci

- scrivere un rapporto sull’evento e una denuncia di un incidente nonché formulare una proposta di miglioramento

Programma di formazione 1 Triangolo dei rischi

Definire un triangolo dei rischi sulla base di un esempio (persona/oggetto, rischio, tipo di pericolo, fattori scatenanti, evento)

2 Valutazione dei rischi

Individuazione del rischio (probabilità - gravità)

3 Misure tecniche, organizzative e personali

Disposizione delle misure da adottare: tecnica - organizzazione - persone (T-O-P)

4 Analisi dell’evento e dell’incidente, procedure delle proposte di miglioramento

Redazione di un rapporto sull’evento / sull’incidente e successiva denuncia alle autorità

Redazione di proposte di miglioramento e successiva comunicazione alle autorità

Mezzi Importanti leggi nazionali, direttive nonché fogli d’istruzione riguardanti le tematiche in questione

- "Individuazione dei pericoli" e "Valutazione dei rischi", "Analisi della sicurezza aziendale"

- Sistemi di reporting all’interno dell’azienda, rapporti sugli incidenti, statistiche

Metodi: Istruzione teorica, conversazioni didattiche interattive, lavori di gruppo

Durata 45 minuti per lezione. Numero di lezioni secondo le esigenze ed i contenuti didattici in questione.

Esercitazioni Eseguire una semplice individuazione dei pericoli sulla base della tecnica di imbracatura da utilizzare

Auto apprendimento Per i materiali didattici si veda "Mezzi"

Nota Gli assistenti al volo devono essere in grado di valutare il lavoro che dovranno eseguire. Con l’aiuto del triangolo dei rischi (pompieri: triangolo del fuoco) è possibile evidenziare in forma visiva, facilmente comprensibile, i diversi fattori interagenti. E’ inoltre di estrema importanza saper comunicare alle autorità i pericoli ed i rischi individuati, sottoponendo proposte di miglioramento o rapporti sugli eventi.

ANALISI DEI RISCHI Lezione 11

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.12

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l’assistente di volo arrechi danno all’azienda in seguito alla mancata conoscenza delle particolarità dei diversi generi di intervento.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - definire e attribuire tutti i generi di interventi con l'elicottero

- descrivere le caratteristiche di questi interventi

- definire i particolari pericoli nel trasporto delle persone come carico esterno

Programma di formazione 1 Carichi esterni, carichi pesanti, 'Logging', generi di montaggio

Qual è la differenza fra interventi con carichi esterni e voli con carichi all'interno dell'elicottero

Diversi tipi di montaggio (montaggi a terra, montaggi in volo stazionario/ montaggio inclinato)

Tecniche di montaggio

'Logging' e altri carichi pesanti

2 Carichi interni: 'Public-Transport', voli fotografici

Carichi interni e loro caratteristiche

3 Persone trasportate come carico esterno

Rischi specifici insiti nel trasporto di persone come carico sospeso (attualmente ammissibile solo per il salvataggio)

Mezzi Foto, lucidi di interventi

Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero"

SBA 141 "Barelle per il trasporto di materiale mediante gru"

Metodi Conversazione didattica

Durata 45 minuti

Esercitazioni Esercitare la posa a terra di persone (salvataggio) con l'ausilio di un carroponte

Assicurare i carichi all'interno dell'elicottero

Autoapprendimento SBA 141

GENERI D'INTERVENTI Lezione 12

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.13

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare di mettre in pericolo persone e cicli lavorativi per la sopravvalutazione delle qualità percettive dell'essere umano.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - elencare i fattori essenziali che influiscono sulla percezione umana

- descrivere i fattori esterni che influiscono sull'uomo

- tener conto di queste conoscenze durante la ricognizione di incarichi e farne tesoro per un intervento con l'elicottero con l'elicottero sicuro

Programma di formazione 1 Percezione e fattori mentali

Percezione in condizioni normali

Percezione sotto stress ('4-Colour-Conditions')

Percezione in caso di affaticamento/ in stato di spossatezza

2 Percezione e fattori esterni

Luci e ombre

Terreno, neve e pioggia, superfici mosse dal vento (campo di grano)

Cavi e funi

Training della percezione

Mezzi Relazione "Rischio-Sicurezza-Comportamento", R. Rüegsegger/Ch. Chilvers, Corso capi trasporti SMLd.1, UFAC/Suva 1994

Bibliografia specifica

Swissair Video "Perception - How Real is Reality"' (Percezione - la vera realtà?)

Metodi Conversazione didattica, dimostrazione

Durata 45 minuti

Esercitazioni Cercare e individuare la presenza di cavi quanto è reale la realtà zona d'intervento (ricognizione)

PERCEZIONE Lezione 13

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.2.14

Corso di formazione

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che persone abbiano a esporsi a pericoli per un comportamento errato da parte loro o di altre persone.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - descrivere il tipico comportamento umano (volere, sapere, potere, punti forti e punti deboli, capacità di reazione)

- comprendere il comportamento umano quale parte del sistema "Tecnica-Organizzazione-Persone" (TOP) e indagare in modo critico circa le ragioni dell'errore umano

- interpretare il comportamento (vedi anche analisi dei rischi, lezione 2.11)

Programma di formazione 1 Comportamento umano

Schema "volere, sapere, potere"

Reazione/Alterazione della percezione sotto sforzo ('4-color conditions')

Motivi degli infortuni associati al comportamento umano ('white condition')

2 "Errore umano"

In caso di evento esterno non esiste alcun "errore umano"

Motivi per un comportamento umano errato

Comunicazione uomo-macchina

Sapere dire di no

Mezzi Relazione " Rischio-Sicurezza-Comportamento", R. Rüegsegger/Chris Chilvers, Corso capi trasporti SMLd.1, UFAC/Suva 94

Form. Suva 66038 "Analisi dei rischi"

Pubblicazione upi, volume 20 Il volo con il parapendio e l'errore umano" (1995)

Articolo SHeV "Menschliches Versagen" (Flughelfer-Magazin, Ressort Flughelfer, aprile 1995)

Metodi Conversazione didattica

Durata 45 minuti

Esercitazioni Giudicare e valutare il comportamento di un candidato (giochi di ruolo)

Autoapprendimento Form. Suva 66038

FATTORI UMANI Lezione 14

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 16.09.11 PE Pagina 2.3

2.3

Fogli di lezione

Avviamento professionale

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.0

ELENCO DELLE LEZIONI DI FORMAZIONE

Lezioni 1. Formazione base 2. Corso di formazione 3. Avviamento professionale Durata /

Periodo

Interno

ab initio

Pagina

Esterno

Sessione 2 e 3

Pagina

Interno

Durante la sessione

Pagina

Lezione 1 Conoscenze aziendali 2.1.1 Mercato 2.2.1 Redditività 2.3.1

Lezione 2 Mansionario 2.1.2 Profilo professionale 2.2.2 Responsabilità personale 2.3.2

Lezione 3 Amministrazione 2.1.3 Istituzioni 2.2.3 Obblighi / Responsabilità 2.3.3

Lezione 4 Equipaggiamento individuale di protezione

2.1.4 Protezione della salute 2.2.4 Profilassi 2.3.4

Lezione 5 Personale da ditte terze 2.1.5 Assistenza di terzi 2.2.5 Delimitazione della responsab. 2.3.5

Lezione 6 Attrezzatura di lavoro 2.1.6 Calcolo dell'attrezzatura 2.2.6 Impiego dell'attrezzatura di lavoro 2.3.6

Lezione 7 Tecniche d'imbracatura 2.1.7 Tecniche dei carichi 2.2.7 Trasporto di carichi 2.3.7

Lezione 8 Conoscenze in materia di carburanti 2.1.8 Uso dei carburanti 2.2.8 Protezione dell'ambiente 2.3.8

Lezione 9 Uso di ricetrasmittenti 2.1.9 Comunicazione 2.2.9 Tecniche di comunicazione 2.3.9

Lezione 10 Conoscenze in materia di elicotteri 2.1.10 Fisica nel campo degli elicotteri 2.2.10 Interventi con l'elicottero 2.3.10

Lezione 11 Zone di pericolo 2.1.11 Analisi dei rischi 2.2.11 Provvedimenti 2.3.11

Lezione 12 Interventi con l'elicottero 2.1.12 Generi d' interventi 2.2.12 Interventi 2.3.12

Lezione 13 Ostacoli di volo 2.1.13 Percezione 2.2.13 Ricognizioni 2.3.13

Lezione 14 Casi d'emergenza 2.1.14 Fattori umani 2.2.14 Soluzioni di conflitti 2.3.14

APPLICAZIONE DI BASE CAPIRE POTERE

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.1

Avviamento professionale

Situazione iniziale Il primo gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo conoscenze aziendali mercato redditività, dà una visione generale delle specifiche esigenze aziendali.

Nella terza parte della formazione da svolgere nel corso di una sessione "sul campo", l'assistente di volo riceverà maggiori istruzioni. Occorre tenere un controllo (lista di controllo) sulle materie impartite con successo e sulla loro messa in pratica.

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che la redditività aziendale subisca delle conseguenze a causa di un lavoro svolto da persone non qualificate.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - esaminare (sul posto) l'attuabilità di un incarico

- individuare le esigenze organizzative e metterle in pratica in modo efficiente

- predisporre in modo efficiente la preparazione dei carichi

Programma di formazione 1 Attuabilità

L'incarico è attuabile (persone, tempo, tecnoca, cliente, carico utile, ambiente)?

2 Pianificazione

Impiego di personale, sequenza dei voli di trasporto, rifornimento di carburante, preparazione dei voli di trasporto carichi

Luogo di carico, luogo di scarico

3 Decisioni

Secondo l'idoneità delle persone, la composizione dei carichi, l'ottimizzazione del peso e dello svolgimento delle operazioni

Mezzi Carichi utili e accessori di sollevamento in volo

Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero"

SBA 141 "Barelle per il trasporto di materiale mediante gru"

Metodi Discussioni e prove a caso durante l'intervento, 'Debriefing'dopo l'intervento

Autoapprendimento Bollettino Suva 44005, SBA 141

REDDITIVITÀ Lezione 1

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.2

Avviamento professionale

Situazione iniziale: Il secondo gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo mansionario profilo professionale responsabilità personale, dà una visione generale dei compiti dell'assistente al volo e delle sue possibilità d'avanzamento professionale.

Nel corso della formazione l'assistente di volo raggiunge un livello indipendente di svolgimento del lavoro. Occorre controllare lo stato d'aggiornamento del mansionario e della funzione nell'impresa e, se necessario, provvedere a completarli. Un adattamento delle esigenze personali a quelle aziendali permette di raggiungere un elevato grado di motivazione e un profondo senso di responsabilità.

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'assistente di volo comprometti i risultati aziendali per un lavoro svolto in modo non indipendente.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - svolgere i suoi compiti in modo indipendente

- pianificare i lavori - decidere circa l'attuabilità dell'intervento - eseguire diversi lavori in modo indipendente all'interno del gruppo - identificarsi con la sua funzione

Programma di formazione 1 Compiti e stato d'aggiornamento del mansionario

Esecuzione di diversi interventi sotto la responsabilità dell'AV.

Controllare lo stato d'aggiornamento del mansionario, adattarlo alle esigenze

2 Interventi

Pianificazione di interventi (semplici)

Decidere circa l'attuabilità dell'intervento (tempo, tecnica, cliente, PL)

3 Teamwork

Eseguire un 'Job-rotation' per conservare la motivazione (cantiere, posto per l'organizzazione, tecnica, ecc.)

Consolidare l'integrazione del Team

Mezzi Mansionario, piano d'intervento, organizzazione del team

Metodi Intervista con l'assistente di volo e continuo aggiornamento della documentazione

Autoapprendimento Mansionario

Avvertenza Nelle imprese in cui non esiste (ancora) un mansionario per l'assistente di volo, occorre allestirlo almeno nelle linee principali e metterlo a disposizione dell'assistente al volo

RESPONSABILITÀ PERSONALE Lezione 2

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.3

Avviamento professionale

Situazione iniziale Il terzo gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo amministrazione istituzioni obblighi / responsabilità, dà una visione generale della responsabilità e dell'inserimento legale del lavoratore nel processo lavorativo.

Nel corso della formazione bisogna assicurarsi che l'assistente di volo conosca i suoi obblighi e si renda conscio della responsabilità che si assume nei confronti dell'impresa.

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che un comportamento contrario alla legge provochi danni al datore di lavoro o al lavoratore (costi, compromissione dell'immagine aziendale, procedure legali).

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - citare le 3 leggi più importanti

- spiegare i 4 articoli più importanti dell'OPI

- descrivere i diritti e i doveri del datore di lavoro e del lavoratore

- motivare le conseguenze più importanti di un'infrazione.

Programma di formazione 1 Leggi e ordinanze

Dare informazioni sul contenuto LNA e LAINF (art. 82)

Spiegare l'OPI articoli 5, 6, 7, 8

2 Diritti e obblighi, responsabilità

Definire le conseguenze del comportamento dell'assistente di volo nei confronti del datore di lavoro

3 Conseguenze

Conseguenze finanziarie e organizzative

Riduzione dell'indennità giornaliera, licenziamento, azioni penali

Mezzi Basi legislative LNA e LAINF

SBA 120 "Responsabilità penale in caso di infortuni sul lavoro" e SBA 140 "Obblighi dei datori di lavoro e dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro e sanzioni previste per chi li trasgredisce"

Metodi Istruzione, consigli sul comportamento e conversazione

Autoapprendimento Documentazione a disposizione

OBBLIGHI / RESPONSABILITÀ Lezione 3

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.4

Avviamento professionale

Situazione iniziale Il quarto gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo equipaggiamenti individuali di protezione protezione della salute profilassi, dà una visione generale delle misure dirette e indirette atte a salvaguardare la salute e la capacità lavorativa.

L'assistente di volo deve essere istruito e sensibilizzato costantemente nell'arco della sessione a far uso dell'equipaggiamento di protezione messo a disposizione, ad adattare i propri indumenti e il nutrimento alle rispettive esigenze e a riconoscere la tutela della propria salute nel suo complesso quale compito a lungo termine.

Obiettivo sicurezza Si deve garantire che l'assistente di volo si sia abituato a usare l'equipaggiamento individuale di protezione e disponga sia del tempo necessario per riposarsi durante o fra un intervento e l'altro, sia della possibilità di nutrirsi bene in modo da tutelare la sua salute a lungo termine.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - impiegare i mezzi di protezione in modo efficiente e appropriato

- pianificare il proprio nutrimento

- contribuire a organizzare il suo lavoro giornaliero

Programma di formazione 1 Ampliare le misure di sicurezza per ottenere una profilassi completa

Uso dell'equipaggiamento individuale di protezione e manutenzione

Indumenti appropriati

2 Promuovere la qualità del posto di lavoro

Nutrimento e pause appropriate (pranzo)

'Job-rotation'

Perfezionamento professionale

Affrontare le situazioni di stress

Effetti degli stupefacenti (Alcolici: vedere anche Percezione - Lezione 2.2.13)

Mezzi SBA 153 "Equipaggiamenti individuali di protezione" (EIP)

Metodi Ripetizione di interviste e controlli

Autoapprendimento Bibliografie: vedere "Mezzi"

PROFILASSI Lezione 4

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.5

Avviamento professionale

Situazione iniziale Il quinto gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo persone di ditte esterne assistenza di terzi delimitazione della responsabiltà, dà una visione generale della piena responsabilità che l'assistente di volo ha nei confronti del committente e di terzi non addetti ai lavori.

Nel corso della formazione l'assistente di volo deve essere istruito ripetutamente nell'adempimento dei suoi compiti in qualità di capogruppo.

Obiettivo sicurezza Si deve impedire che un'organizzazione inadeguata abbia a intralciare o interrompere i cicli operativi, a mettere in pericolo persone e cose nonché ad arrecare danno all'impresa.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - dirigere un posto di lavoro senza mettere in pericolo ditte estranee

- condurre un intervento operativo senza mettere in pericolo il personale di ditte esterne

- accordarsi con il cliente sui lavori da svolgere e delegare compiti

Programma di formazione 1 Conduzione di un gruppo

Dirigere un gruppo sul posto di lavoro sotto la guida di un "padrino" esperto

2 Organizzazione del lavoro

Organizzazione del gruppo di lavoro e ripartizione del lavoro

Messa a disposizione dell'attrezzatura di lavoro e accessoria

3 Delegare compiti ai collaboratori

Accordarsi con il cliente / il sostituto

Delegare i compiti tenendo conto degli interessi e delle capacità del gruppo

Mezzi SBA 148 "Motivazione ai fini della sicurezza sul lavoro"

Bollettino Suva 44005 "Sicurezza nel trasporto di legname con elicottero"

Metodi Lavoro di gruppo sul sistema del "padrino"

Esercitazioni Conduzione di un gruppo

Autoapprendimento SBA 148

DELIMITAZIONE DELLA RESPONSABILITÀ

Lezione 5

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.6

Avviamento professionale

Situazione iniziale Il sesto gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo attrezzatura di lavoro calcolo dell'attrezzatura di lavoro impiego dell'attrezzatura di lavoro, dà una visione generale dell'attrezzatura a disposizione dell'assistente al volo e del modo corretto e formale di contrassegnarla e calcolarla.

Nel corso della formazione l'assistente di volo deve essere istruito continuamente sull'uso corretto dell'attrezzatura e sull'attribuzione e l'applicazione dei termini e dei materiali.

Obiettivo della sicurezza Si deve evitare che l'assistente di volo usi attrezzature inadeguate e comprometta così la sicurezza dei voli.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - pianificare e decidere l'uso dell'attrezzatura di volo

- provvedere da solo al magazzinaggio e alla manutenzione dell'attrezzatura

- etichettare e contrassegnare l'attrezzatura

- individuare e valutare gli attrezzi non appartenenti ai servizi di volo

Programma di formazione 1 Uso degli attrezzi destinati al servizio voli

Quali attrezzi per quale intervento?

2 Magazzinaggio, manutenzione e riparazione

Condizioni di magazzinaggio

Manutenzione (pulizia, servizio)

Riparazione

3 Designazione degli attrezzi

Termini e designazioni, gruppi di materiale e fattori di sicurezza

Etichettatura secondo regolamentazione edilizia EN

Mezzi Norme EN/DIN, cataloghi del costruttore

SBA 141 "Barelle per il trasporto di materiale mediante gru, pagine 19 e segg.

Fogli base del manuale: "Calcolo degli ADS" nonché " Lista di controllo dei materiali per il servizio di volo"

Metodi Conversazione didattica, istruzione, dimostrazione

Autoapprendimento Norme EN/DIN, cataloghi del costruttore

SBA 141

Fogli base del manuale, parte "Attrezzatura di sollevamento"

IMPIEGO DELL'ATTREZZATURA DI LAVORO

Lezione 6

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.7

Avviamento professionale

Situazione iniziale Il settimo gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo tecniche di imbracatura tecniche dei carichi trasporto di carichi, dà una visione generale sulla preparazione dei carichi.

Nel corso della formazione l'assistente di volo deve essere confrontato con il maggior numero di tipi di carichi e saperli preparare da solo tenendo conto dei fattori di aumento del carico.

Obiettivo sicurezza Si devono evitare i pericoli dovuti a carichi preparati in modi inadeguato

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa preparare da solo e in modo sicuro anche carichi complicati

Programma di formazione 1 Preparazione dei carichi

Preparazione dei carichi con tutti i carichi utili a disposizione: carichi semplici, carichi multipli, carichi leggeri e pesanti

Tecniche d'imbracatura per tiri semplici, diritti o usando lacci multipli con angoli d'inclinazione

Determinazione dei punti d'imbracatura e individuazione delle misure di protezione

2 Calcoli

Calcolo del peso di carichi, dei fattori di aumento del carico (DWD/FSD), delle sollecitazioni sugli ADS dovuti a fattori d'imbracatura

Calcolo dei possibili aumenti di carico dovuti all'assetto laterale (g-Load) e a colpi

Mezzi Carichi utili esistenti sul posto

Fogli base del manuale: "Calcolo degli accessori di sollevamento", "Sollecitazioni trasmesse all'eli-cottero" nonché "Sollecitazioni provocate dall'elicottero"

Metodi Istruzioni e applicazioni pratiche

Esercitazioni Effettuare il calcolo completo di un carico complesso in condizioni estremamente difficili

Autoapprendimento Per la documentazione: vedere "Mezzi"

TRASPORTO DI CARICHI Lezione 7

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.8-1

Avviamento professionale

Situazione iniziale L'ottavo gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo Conoscenze in materia di carburanti Uso dei carburanti Protezione dell'ambiente, dà una visione generale sull'utilizzo quotidiano dei carburanti (inrocarburanti).

Nel corso della formazione l'assistente di volo deve essere sensibilizzato all'uso sicuro e pulito dei carburanti, specialmente nella fase di rifornimento degli elicotteri.

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che l'uso dei carburanti costituisca un pericolo per la salute delle persone e per l'ambiente e arrechi danno all'azienda.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - eseguire un controllo di qualità dei carburanti

- usare le sostanze in modo sicuro e senza inquinare l'ambiente

- eseguire una corretta messa a terra per evitare cariche elettrostatiche

- adottare le le principali misure d'emergenza in caso di incidenti

Programma di formazione 1 Controllo di qualità

Controlli ripetitivi dei carburanti per accertare la presenza di acqua, inquinanti, altre sostanze estranee

Depurazione di carburanti inquinati

2 Rifornimento

Calcolo della quantità limite di riempimento e dei fattori di dilatazione

Rendere sicure le stazioni di rifornimento

3 Messa a terra

Eseguire un collegamento equipotenziale (scarico di cariche elettrostatiche)

4 'Management' incidenti

Spegnimento di incendi di carburanti

Come procedere in caso di fughe da cisterne (sostanza ADR)

Obbligo della notifica in caso di incidenti

Arginare ed eliminare contaminazioni dell'ambiente

Mezzi Direttiva CFSL 1825 'Iiquidi infiammabili", legge sulla protezione dell'ambiente, ordinanza sugli impianti adibiti al deposito e al travaso di liquidi nocivi nelle acque.

ZH 11524 "Regeln für den sicheren Betrieb von Mineralöl-Tankfahrzeugen" (Regole per un esercizio sicuro di autocisterne per olio minerale) dell'amministrazione centrale delle associazioni professionali industriali (D, Sankt Augustin).

PROTEZIONE DELL'AMBIENTE Lezione 8

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.8-2

Avviamento professionale

Metodi Durante la sessione teoria e pratica continue con supervisione, controlli e ripetizioni

Esercitazioni Lotta antincendio e contro l'inquinamento da petrolio, per esempio nell'ambito di un'esercitazione del locale corpo pompieri

Autoapprendimento ZH 1/524

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.9

Avviamento professionale

Situazione iniziale Il nono gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo uso di ricetrasmittenti comunicazione tecniche di comunicazione, dà una visione generale sulla comunicazione sicura per mezzo della radiotelefonia.

Nel corso della formazione l'assistente di volo deve esercitarsi nell'uso della radiotelefonia e nella tecnica della respirazione.

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che un uso inadeguato del linguaggio radio e della tecnica respiratoria faccia diventare la radiocomunicazione un problema per la sicurezza, solleciti le persone mentalmente e crei cicli di lavoro disturbati e insicuri.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - applicare le differenti tecniche (informazione, comandi d'istruzione, chiamata codici, localizzazione)

- controllare la respirazione in modo da poter trasmettere via radio anche in situazioni di stress senza compromettere la qualità di trasmissione

Programma di formazione 1 Tecnica della comunicazione

Trasmissione di informazioni, linguaggio di comando per istruzioni, chiamata di stazioni mediante codici, localizzazione di persone o cose

Codice ICAO

Allarme REGA

2 Tecnica della respirazione

Tecnica della respirazione in situazioni di stress

Alterazioni della pronuncia e della modulazione della voce, problemi acustici in situazioni "distress" (audio-discriminazione)

Mezzi Manuale REGA dei ricetrasmettitori

Metodi Pratica continua durante la sessione: esercitare - controllare - correggere la tecnica

Autoapprendimento Manuale REGA

TECNICHE DI COMUNICAZIONE Lezione 9

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.10

Avviamento professionale

Situazione di partenza Il decimo gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo conoscenze in materia di elicotteri fisica nel campo degli elicotteri interventi con l'elicottero, dà una visione generale dell'elicottero quale mezzo di lavoro.

L'assistente di volo impara a conoscere i pericoli specifici dell'elicottero sul posto di lavoro e a valutarli.

Obiettivo sicurezza Si deve evitare di danneggiare l'elicottero e di mettere in pericolo persone e cose

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - valutare i pericoli specifici insiti negli interventi con l'elicottero

- valutare le distanze d'avvicinamento consentite

- adottare i necessari provvedimenti.

Programma di formazione 1 Avvicinamento e decollo con carichi

Valutazione dei settori di avvicinamento e di decollo sui posti di lavoro con o senza carichi

Valutazione delle condizioni del vento su posti di lavoro esposti

Valutazione delle condizioni di luce per l'avvicinamento a posti di lavoro su terreno aperto

2 Avvicinamento di oggetti estranei e avvicinamento dell'elicottero a tali oggetti

Interventi in zone militari vietate

Interventi con più elicotteri

Interventi nello spazio aereo di aeroporti e in presenza di parapendio, alianti

Avvicinamento dell'elicottero a oggetti durante l'agganciamento di carichi

Vedere/percepire/riconoscere (vedere anche lezione 13, parte 11)

Mezzi Interventi con l'elicottero

Metodi Pratica personale sotto la sorveglianza di un istruttore sul posto, specialmente nella fase "Padrino" nei primi tre mesi

Esercitazioni Misurazione del vento (soggettivo) e determinazione della direzione del vento. Valutazione delle distanze su terreno aperto

INTERVENTI CON L'ELICOTTERO Lezione 10

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.3.11

Avviamento professionale

Situazione di partenza L'undicesimo gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo Zone di pericolo Analisi dei rischi Audit e Provvedimenti dà una visione generale dei fattori che esercitano un influsso sull'uomo durante il lavoro con l'elicottero (i fattori umani vengono trattati nella lezione 14, parti 2 e 3).

Nel corso della formazione, l'assistente al volo deve ripetutamente valutare problemi specifici (costruzione) con l'ausilio di una semplice individuazione dei pericoli, adottare le misure del caso e controllarne i risultati.

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che le persone o gli apparecchi non siano più in grado di sopportare le sollecitazioni cui sono sottoposti ed essere così all'origine di danni.

Obiettivo della formazione L'assistente al volo* sa - controllare l'efficacia delle misure adottate in base all'analisi dei rischi

- adottare e applicare misure semplici ma efficaci

- istaurare un’efficace comunicazione con i produttori o con l’ufficio collaudi

- eseguire un audit nonché valutare le conseguenze di eventi * oppure la persona che svolge la funzione di "Safety Officer" / "Responsabile alla sicurezza"

all’interno dell’azienda

Programma di formazione 1 Adottare delle misure appropriate

Sviluppare e valutare tecniche di lavoro (costruzione, sicurezza, responsabilità)

2 Valutare l'efficacia delle misure da adottare

Valutare in modo critico l'efficacia delle misure e individuarne i punti deboli

In caso di mancato funzionamento o insufficienza, adottare contromisure

3 Persone/uffici da contattare

Responsabili dell'azienda (ROpV, PP, PiC, ecc.)

Servizi di omologazione (in caso di problemi complessi, prima di effettuare qualsiasi modifica)

4 Audit interno - audit esterno

Determinazione di obiettivi, pianificazione, organizzazione e svolgimento di un Audit

Analisi dei risultati di un audit

Verifica di misure già esistenti, pianificazione di nuove misure, discussione e messa in pratica di nuove misure

Mezzi Importanti leggi nazionali, direttive nonché fogli d’istruzione riguardanti le tematiche in questione

- "Individuazione dei pericoli" e "Valutazione dei rischi" nonché "Analisi della sicurezza aziendale"

Sistemi di reporting all’interno dell’azienda

Metodi Corso base, collaborazione con lo specialista della tutela del lavoro

Esercitazioni Eseguire un'individuazione completa dei pericoli di un apparecchio usato per il servizio di volo (eventualmente con l’aiuto di un esperto del settore)

PROVVEDIMENTI e AUDIT Lezione 11

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.12

Avviamento professionale

Situazione di partenza Il dodicesimo gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo Interventi con l'elicottero Generi di interventi Interventi, dà una visione generale delle svariate e complesse possibilità di impiego dell'elicottero.

L'assistente di volo impara i limiti d'impiego dell'elicottero e sa distinguere fra richieste della clientela e realizzabilità degli interventi.

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che la mancata conoscenza delle possibilità di impiego dell'elicottero e l'inosservanza di principi elementari siano all'origine di danni.

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa - partecipare e collaborare durante gli interventi con l'elicottero

- mettere d'accordo gli interessi della clientela con le esigenze della sicurezza

Programma di formazione 1 Cos'è trasportabile? Cosa non è più trasportabile? Perché non è più trasportabile?

Carichi ancora entro i limiti del trasportabile (peso troppo leggero, punti d'imbracatura, riserva di carburante. ecc.)

Carichi non più trasportabili (troppo pesanti, troppo leggeri, nessun punto d'imbracatura, rotazione, rovesciamento, ecc.)

2 Confrontare le richieste della clientela con gli interessi della sicurezza

Richieste della clientela - Esigenze della clientela - Pressione esercitata dai clienti.

Risolvere i problemi nell'interesse del cliente e del servizio di volo

Mezzi Tabella delle prestazione dell'elicottero, AOM, AFM

Metodi Scambio di esperienze fra piloti - assistenti di volo - meccanici, avviare le 3 categorie di professionisti verso una procedura comune di risoluzione dei problemi ('Teamwork')

Autoapprendimento Tabella delle prestazioni dell'elicottero, fogli base "Sollecitazione degli accessori di sollevamento" e "Sollecitazioni dovuti all'elicottero"

INTERVENTI Lezione 12

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.13

Avviamento professionale

Situazione di partenza Il tredicesimo gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo Ostacoli di volo Percezione Ricognizione, dà una visione generale dell'aspetto della percezione sensitiva e intellettiva di cui dispone l'essere umano, di come può essere influenzata e dell'integrazione delle impressioni sensoriali nella pianificazione.

Nel corso della formazione l'assistente di volo impara ad allestire rapporti di ricognizione atti a dare informazioni dirette per il servizio di volo.

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che una ricognizione non eseguita a regola d'arte possa costituire fonti di pericolo, alrtimenti evitabili, per l'intervento con l'elicottero

Obiettivo della formazione L'assistente di volo sa analizzare le sue percezioni in modo critico e riportarle nel rapporto di ricognizione su carte geografiche o piani oppure con descrizioni facilmente comprensibil per l'utente.

Programma di formazione 1 Raccolta di dati

Segnare i posti di lavoro - Identificazione dei pericoli

Ricerca e individuazione di ostacoli risp. di fonti di pericolo

Individuazione di ostacoli sulla base di informazioni ottenute

Valutare il contrasto tra ostacoli e luci/ombre

Fissare le distanze degli ostacoli e le altezze di volo minime unitamente alle distanze di sicurezza

2 Registrazione su carte geografiche

Simboli (ufficiali e interni della ditta)

Registrazione e marcatura su carte geografiche/Problema delle copie di carte geografiche

Selezione di dati

Mezzi Formulari per ricognizioni/Carte geografiche/Piani, foglio base "Limiti delle operazioni con elicotteri"

Metodi Istruzione continua

Esercitazioni Allestire piani di ricognizione, eseguire una reale ricognizione sotto istruzione

Autoapprendimento Simboli delle carte geografiche, campioni, foglio base "Limiti delle operazioni con elicotteri"

RICOGNIZIONI Lezione 13

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 2.3.14

Avviamento professionale

Situazione di partenza ll quattordicesimo gruppo di temi comprendente le fasi di sviluppo Casi d'emergenza Fattori umani Soluzioni di conflitti, dà una visione generale degli aspetti riguardanti i rapporti fra le persone.

L'assistente di volo impara ad esporre in modo obiettivo i problemi e i conflitti. Egli intravede nella direzione aziendale persone di sua fiducia e discute nell'interesse di un lavoro di gruppo efficiente e sicuro.

Obiettivo sicurezza Si deve evitare che la fiducia nel gruppo venga pregiudicata da infrazioni, controversie, "Mobbing", ecc. così da creare pericoli per le persone e arrecare danno alla ditta

Obiettivo della formazione L'assistente di volo conosce i suoi interlocutori e si considera parte integrante della cultura aziendale alla cui evoluzione tutti partecipano

Programma di formazione 1 Oggettivazione di controversie

Oggettivazione di controversie

Differenziare problemi oggettivi da problemi personali

2 Cultura dialogica

Cura di una cultura dialogica

Importanza del rispetto reciproco

Accettare l'opinione altrui

Risolvere i conflitti / condurre una discussione

Assumersi responsabilità

Formulare motivazioni e controproposte

3 Persona di fiducia

Fare appello a una persona di fiducia, vantaggi - significato - scopo

Mezzi Relazione "Rischio-Sicurezza-Comportamento", R. Rüegsegger/Ch. Chilvers, Corso capi trasporto SMLd.1, BAZL/Suva 1994. Mansionario

Metodi Conduzione di discussioni

Esercitazioni Analizzare eventuali controversie: cosa può essere constatato obiettivamente, quali sono piuttosto sentimenti ed emozioni

Autoapprendimento Relazione "Rischio-Sicurezza-Comportamento"

Bìbliografia Friedemann Schulz von Tuhn "Miteinander reden", volume 1+2, 1290-ISBN3 499 17489 e 1290-ISBN 3 499 18496 6, Edizione Rowohlt

SOLUZIONI DI CONFLITTI Lezione 14

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.4

2.4

Controllo della formazione

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 2.4.0

REGISTRO DEI RAPPORTI SULLA FORMAZIONE I rapporti sulla formazione possono essere creati con l’aiuto del Software "Controllo della formazione 2.4" e di seguito depositati, nella sequenza delle lezioni, in questo registro. Contrassegnate i rapporti sulla formazione effettivamente stampati e depositati inserendo una X o una data (ad es. 06/04) nell’apposita colonna "2.1 - a)", "2.2 - b)" o "2.3 - c)".

Lezioni Rapporto sulla formazione Parte della formazione 2.1 2.2 2.3

Livello di formazione a) b) c)

Tutte Rapporto aziendale (stampa, da aggiornare se necessario)

Lezione 1 Azienda e datore di lavoro Conoscenze aziendali, mercato, efficienza economica

Lezione 2 Compiti dell'assistente al volo, evoluzione Mansionario, profilo professionale, responsabilità personale

Lezione 3 Obblighi amministrativi e legali Amministrazione, istituzioni, doveri, responsabilità legale

Lezione 4 Salvaguardia della salute e della capacità lavorativa Equipaggiamento individuale di protezione, protezione della salute, profilassi

Lezione 5 Responsabilità verso i clienti e terzi Personale da ditte terze, assistenza a terzi, delimitazioni della responsabilità.

Lezione 6 Attrezzatura di lavoro, calcolo e utilizzazione Attrezzatura, calcolo dell’attrezzatura, impiego dell’attrezzatura di lavoro

Lezione 7 Tecniche della preparazione dei carichi Tecniche di imbracatura, tecniche dei carichi, trasporto di carichi

Lezione 8 Carburanti e ambiente Conoscenze in materia di carburanti, uso dei carburanti, protezione dell’ambiente

Lezione 9 Comunicazione e radiotelefonia Uso di ricetrasmittenti, comunicazione, tecniche di comunicazione

Lezione 10 Elicotteri come mezzo di lavoro Conoscenze in materia di elicotteri, fisica nel campo degli elicotteri, interventi con l’elicottero

Lezione 11 Individuare e analizzare i pericoli Zone di pericolo, individuazione dei pericoli, misure da adottare

Lezione 12 Aerial-Work elicotteri Interventi con l’elicottero, generi di interventi, interventi

Lezione 13 Rischio - Sicurezza - Comportamento Ostacoli di volo, percezione, ricognizioni

Lezione 14 Casi d'emergenza / Comportamento e collaborazione Casi d’emergenza, fattori umani, soluzioni di conflitti

Opzioni Lezioni all’interno dell’azienda

Lezione 15

Lezione 16

Lezione 17

Lezione 18

Lezione 19

Lezione 20

Completate questa lista con attestati di frequenza relativi a corsi svolti in altre istituzioni e/o aziende.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 2.4.1

Programma "Controllo della formazione" (FH-SY_AK)

Il programma FH-SY.NET può essere scaricato gratuitamente sull’hard disk del vostro computer (download), dal sito

www.heli-syllabus.org, voce di menu "Controllo" In questo sito troverete anche altre informazioni, ad esempio le istruzioni per l'installazione. Se vi viene chiesta una "Licence Key" (chiave di licenza), per favore contattateci a - [email protected] - oppure telefonate allo ++41 +41 420 49 64 Gli aggiornamenti del programma avvengono automaticamente. Ogni volta che viene lanciato, FH-SY.NET controlla via web se c’è una nuova versione del programma da scaricare. Ovviamente ciò avviene soltanto se il vostro computer è collegato ad internet.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3

Parte 3

Allegati

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.0-1

SOMMARIO Pagina

3.1 ELICOTTERO & INTERVENTO (JAR-OPS 3 + 4) 3.1 - Sollecitazioni provocate dall'elicottero

Valori della pressione dinamica ed aumento del carico associato al Down Wash (esempio riportato AS 332c SuperPuma) 3.1.1-1

Down Wash del rotore nella configurazione HOGE oppure HIGE 3.1.1-2

- Sollecitazioni trasmesse all'elicottero

Aumento del carico associato al Forward Speed Drag 3.1.2

Aumento del carico associato al Bank Angle (esempio riportato AS 332c) 3.1.3-1

Grafico: "load factor” (fattore di carico) - limiti - fattori di sicurezza 3.1.3-2

Effetto dell'assetto laterale (Bank Angle) sul comportamento di volo 3.1.3-3

- Limiti associati alla struttura dell'elicottero

Valori indicativi del limite d'intervento External Load 3.1.4

Limitazioni g-Load (esempi) 3.1.5

Schemi dei fattori costruzione e operazione secondo FAR 29 3.1.5

- Limiti associati alle operazione con elicotteri

Quote minime di volo 3.1.6

Riserve di potenza durante il volo (Aerial Work) 3.1.6

- Profilo della potenza

Tabella della potenza 3.1.7

- Carburanti

Proprietà dei carburanti - Calcolo del volume - Hot Refuelling 3.1.8-1

Messa a terra e collegamento equipotenziale 3.1.8-2

- Sicurezza dei carichi

Forze - Il fissaggio geometrico dei carichi sui veicoli 3.1.9-1

Le forze in breve: Newton - Forza del peso - Forza di Massa 3.1.9-2

Forza d'attrito - Forza di ancoraggio - Forza di tensione - Numero di dispositivi di fissaggio 3.1.9-3

Esempi di calcolo per camion ed elicotteri: Forza del peso - Forza di tensione 3.1.9-4

Numero di dispositivi di allacciamento; Il solito malinteso del "carico pesante" 3.1.9-5

Tabella dei coefficienti di attrito μ - Tabella per l'allacciamento 3.1.9-6

Indicazioni su cinghie e tenditori - Legenda - Modello di calcolo 3.1.9-7

Calcolo del numero di dispositivi per l'allacciamento - Calcolo comparativo 3.1.9-8

3.2 ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO & MATERIALI 3.2 - Regole di tecnologia

4 principi 3.2.1

Premesse generali - Marcatura - Assortimento - Interfaccia: ADS / elicottero 3.2.2-1

Confronto: regola di tecnologia nell'industria - trasporti con l'elicottero Ganci di sollevamento - Imbracatura 3.2.2-2

Simmetria - Asimmetria; Calcolo dell'angolo di inclinazione 3.2.2-3

Calcolo delle forze associate all'angolo di inclinazione - Collettivi di carico Materiali - Invecchiamento 3.2.2-4

Sezioni trasversali - Geometria: gancio di sollevamento - Allacciamento geometrico e di forza 3.2.2-5

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.0-2

Conseguenze della lunghezza dei tiranti e assemblaggio di una LongLine - Prolunghe 3.2.2-6

Definizione dei termini - Stato dell'arte - Uso proprio - Uso improprio 3.2.2-7

- Sollecitazioni trasmesse all'attrezzatura di sollevamento

Mezzi di sollevamento e di imbracatura ad un solo braccio 3.2.3-1

Mezzi di imbracatura a bracci multipli 3.2.3-2

Tirante a tre bracci a scorsoio - Angoli di inclinazione consentiti (nota sulle procedure di volo) 3.2.3-3

Esempi di sollecitazioni esercitate sull'ADS e fattori di carico (FC); collettivi di carico 3.2.3-4

- Calcolo dell'attrezzatura di sollevamento

Forze conosciute, causate dalle procedure di volo e dalle tecniche d'imbracatura 3.2.4-1

Specchietto dei fattori da applicare (stato dell'arte) - Spiegazioni 3.2.4-2 / 3

Calcolo ADS per la costruzione e il controllo 3.2.5-1

Formule per il calcolo (con esempio) 3.2.5-2

- Tipo di costruzione delle attrezzature di sollevamento

Materiali adatti: denominazioni, caratteristiche, limiti 3.2.6-1

Diagramma: rapporto tra forza ed allungamento nei materiali tessili 3.2.6-2

Comportamento delle corde in caso di perdita del carico 3.2.6-3

Valutazione dei test - Sezioni trasversali 3.2.6-4

- pagina vuota - 3.2.6-5

- pagina vuota - 3.2.6-6

Grandi recipienti flessibili alla rinfusa (FIBC) 3.2.6-7

Esigenze minime per i FIBC per il trasporto con l'elicottero 3.2.6-8

- Uso dell'attrezzatura di sollevamento

Tecniche d'applicazione delle imbracature - Esempi dei tipi di imbracatura consentiti 3.2.7-1

Individuazione del baricentro di un carico asimmetrico 3.2.7-2

Effetto della lunghezza del tirante sull'inclinazione del carico (barella) 3.2.7-3

Concetto di montaggio di mezzi di sollevamento per il trasporto di carichi con elicotteri 3.2.7-4

Prolunghe aggiunte a mezzi di imbracatura e di sollevamento 3.2.7-5

Tipi di raccordi vietati per i mezzi di imbracatura e di sollevamento 3.2.7-6

Limiti di utilizzo e di usura 3.2.8

- pagina vuota - 3.2.9

- Esempi di dotazione ed uso dell'attrezzatura di sollevamento

Parte 1: Definizioni e elementi elettrici di sospensione del carico/ mezzi di sollevamento 3.2.10-1

Parte 2: Carichi sull'attrezzatura di sollevamento (MDS) 3.2.10-2

Parte 3: Esempi di carichi con accessori di imbracatura (ADI) 3.2.10-3

Parte 4: Accessori d'imbracatura e MVS / MVSP 3.2.10-4

Lista di controllo 3.2.11

- Uso dell'attrezzatura di sollevamento: Tecniche di imbracatura

Introduzione alla raccolta "Tecniche di imbracatura" 3.2.12-1

Principi della formazione, Strutturazione dei fogli di lavoro sulle (+) tecniche di imbracatura 3.2.12-2

Strutturazione dei fogli di lavoro sulle (-) tecniche di imbracatura, Criteri di valutazione 3.2.12-3

Criteri di valutazione del trasporto aereo 3.2.12-4

Note redazional 3.2.12-5

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.0-3

- Uso dell'attrezzatura di sollevamento: (+) Tecniche di imbracatura

(+)Tecniche di imbracatura: FIBC 3.2.13-1

- continuazione: Pile di tavole (1), 2 AC 3.2.13-2

- continuazione: Pile di tavole (2), 4 AC 3.2.13-3

- continuazione: Pile di tavole (3), 2 CA + 2 ACL 3.2.13-4

Consigli generali 3.2.13-5

- Uso dell'attrezzatura di sollevamento: (-) Tecniche di imbracatura

Tecniche di imbracatura problematiche o inappropriate 3.2.14-1

Tecniche di imbracatura problematiche o inappropriate 3.2.14-2

3.3 PROTEZIONE & VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI 3.3 - Protezione dai rumori

Valori del rumore prodotto dall'elicottero ed effetto del rumore sull'uomo 3.3.1-1

Misure comportamentali 3.3.1-2

Costruzione ed uso del casco radio per assistenti al volo 3.3.1-3

- Effetti del vento sull'uomo

Tabelle della temperatura in funzione della velocità del vento 3.3.2

Velocità del vento ed effetti (scala di Beaufort) 3.3.3-1

Continuazione, misure 3.3.3-2

- Valutazione e gestione die rischi

Gestione dei rischi 3.3.4-1

Livelli di rischio ed evoluzione dei rischi 3.3.4-2

Definizioni: pericolo - minaccia di pericolo - rischio (termini basilari) 3.3.4-3

Le 4 classi di rischio delle JAR-OPS - accettazione del rischio 3.3.4-4

Compliance list 3.3.4-5

3.4 COMUNICAZIONE & ISTRUZIONI PER DIRIGERE L'ELICOTTERO 3.4 - Comunicazione interpersonale

"Problemi trasmettitore/ricevitore" 3.4.1

"Alterazione di interpretazioni" 3.4.2

Espressioni 3.4.3

Soggettivo - Oggettivo 3.4.4

- Radiocomunicazione

Alfabeto per la radiocomunicazione ICAO (tabella della sillabazione) 3.4.5

Fraseologia aeronautica per le istruzioni via radio agli elicotteri: principi, istruzioni 3.4.6-1

Indicazione della direzione a quadrante d'orologio 3.4.6-2

Procedure radio (esempi per l'uso: lavori di montaggio e HEC / COM-HEC) 3.4.6-3

- Procedure per dirigere l'elicottero

"In the Cube": Istruzioni sui 3 assi per l'avvicinamento 3.4.7

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.0-4

3.5 ABBREVIAZIONI & INDICE ANALITICO 3.5 - Abbreviazioni

Da "" a "COPI" 3.5.1-1

Da "cos" a "GT" 3.5.1-2

Da "h" a "MVSP" 3.5.1-3

Da "N" a "TOW" 3.5.1-4

Da "TQB" a "Diversi" 3.5.1-5

- Indice analitico

Da "ab initio" a "Criteri - di termini" 3.5.2-1

Da "Danno" a "Limiti" 3.5.2-2

Da "Limiti - d'interventi" a "Quota minima di volo" 3.5.2-3

Da "Raccolta" a "Valori - indicati" 3.5.2-4

Da "Valori - indicativi ai limiti" a "Zone militari vietate" 3.5.2-5

3.6 Materiali relativi al corso 3.6 - Materiali: Registro dei fogli di esercizi relativi ai corsi 3.6.0 I fogli delle lezioni e degli esercizi vengono distribuiti soltanto durante i corsi

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.1

3.1

Elicottero & Intervento

(JAR-OPS 3 + 4)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.1.1-1

SOLLECITAZIONI PROVOCATE DALL’ELICOTTERO Aumento del carico associato al Down Wash espresso in kg (esempio riportato: AS 332c SuperPuma)

Tutti i valori, indicati in km/h, rispettivamente in kg, sono stati raccolti da misurazioni fatte in campo e non hanno carattere scientifico.

Questi valori si riferiscono ad una superficie di resistenza piana di un metro quadrato (1m²) ad angolo retto rispetto al flusso. Nel caso di superfici oblique o curve, i valori possono diminuire notevolmente; nel caso di corpi cavi, aperti verso l’alto, possono aumentare.

Misurazioni con carico esterno e peso massimo di decollo (> 9000 kg) a diverse altitudini di volo stazionario.

Valori arrotondati

I valori espressi in kg (fattore aumento carico) valgono per ogni metro quadrato di superficie di flusso.

L’aumento del carico risulta dalla moltiplicazione della superficie del flusso (in m²) con il fattore di aumento del carico (in kg), per esempio nel caso di un container:

Supponiamo: Una superficie di flusso di 6 m² con un fattore di aumento carico di 40 kg:

6 x 40 = 240 kg di aumento carico.

Formula matematica per il calcolo

Il valori della pressione dinamica sono espressi in m/s:

W = km/h : 3.6 = m/s W = 40 km/h : 3.6 = 11.11 m/s

Pw = cw · : 2 · W2 · A : g = kg Pw = 1.1 · 1.225 : 2 · 11.112 · 1 : 9.81 = 8.5 kg

Simboli ed ipotesi: Carico sulla superficie Pw = [kg]; Coefficiente di resistenza all’aria cw = 1.1 [-]; Atmosfera standard (massa specifica dell’aria) (rho) = 1.225 [kg/m3]; Velocità dell’aria al quadrato W = [m/s]; Superficie frontale/in contatto A = [m2]; Accelerazione gravitazionale g = 9.81 [m/s2]

Alt. di volo m

km/h

kg/m2

dec. 75.5 30

att. 86.5 39.5

10 79 33

20 84.5 38

30 86.5 39.5

50 86.5 39.5

Alt. di volo m

km/h

kg/m2

dec. 40 8.5*

att. 20 2

10 38 7.5

20 22 2.5

30 38 7.5

50 25 3.5

Alt. di volo m

km/h

kg/m2

dec. nessuna misurazione

att.

10 29.5 4.5

20 43 10

30 25 3.5

50 23.5 3

Alt. di volo m

km/h

kg/m2

dec. 75.5 30

att. 81 35

10 92 44.5

20 83 36.5

30 72 27.5

50 72 27.5

Alt. di volo m

km/h

kg/m2

dec. 50.5 13.5

att. 90 43

10 65 22

20 83 36.5

30 75.5 30

50 79 33

7.8 m 7.8 m

39 m 19.5 m

Raggio = 7.8 m

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.1.1-2

SOLLECITAZIONI PROVOCATE DALL'ELICOTTERO

Down Wash del rotore al di fuori dell'effetto suolo

(Hover Out of Ground Effect = HOGE), schema semplificato del principio

Down wash del rotore in effetto suolo (Hovering In Ground Effect = HIGE).

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SOLLECITAZIONI TRASMESSE ALL'ELICOTTERO Aumento del carico associato al forward speed drag (FSD)

L'aumento del carico associato al FSD non si comporta allo stesso modo come nel caso del DWD. Il punto di partenza per il calcolo e lo schema riportati qui di seguito è dato dal Drag (T) rilevato e dalla massa (m) del carico.

Il FSD (come anche il DWD) sono estremamente dipendenti dalla superficie e dalla forma dei carichi.

L'aumento del carico (senza i valori P, M e R1) è di soli 17 kg

Riduzione dell'aumento di carico

Per carichi normali senza particolari superfici esposte il FSD non influisce sull'aumento del carico. Riducendo la velocità di volo si può ridurre il FSD.

A partire da ca. 30 km/h o da ca. 8m/s il DWD non influisce più. In caso di accelerazioni, per esempio volo in virata (assetto laterale) il FSD può essere accoppiato al g-Load.

Tutti i dati sono empirici e senza alcun carattere scientifico.

Ipotesi T risulta da:

49 kg/m2 x 5m2 superficie di resistenza

49 x 5 = 245 kg

m = massa del carico

T = Drag

F = forza di trazione risultante

Valori non considerati:

M = resistenza della massa

P = spinta

R1= spinta risultanteEsempio: m = 1740 kg

T = 245 kg

F = 17402 + 2452 = 1757 kg F = m2 + T2

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SOLLECITAZIONI TRASMESSE ALL'ELICOTTERO

Aumento del carico (g-Load) dovuto all'assetto laterale (bank angle) Esempio: AS 332 c

Esempio al peso massimo di decollo

Peso proprio dell'elicottero (massa) 4500 kg

Massimo carico al gancio (massa) 4500 kg

Peso massimo di decollo (MTOM) 9000 kg

Fattori di carico

Bank angle max.

'External Load Operation' 25°

Fattore g-load 1.1 [-]

Aumento del carico

Carico utile 4500 kg x 1.1 = 4950 kg al gancio di sosppensione

Risp:

MTOM 9000 kg x 1.1 = 9900 kg al sistema rotore

Bank Angle 25° = 1.1 [g]

MTOM = Maximum Take Off Mass / Peso massimo al decollo

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SOLLECITAZIONI TRASMESSE ALL’ELICOTTERO (ED ALL’ADS) Grafico: "load fa ctor” (fattore di carico) - limiti - fattori di sicurezza

Il grafico mostra l’aumento della forza centrifuga (g-load) all’aumentare dell’inclinazione durante il volo in virata, in caso di oscillazioni del carico o in caso di inclinazione dei mezzi di imbracatura (tiranti a bracci multipli).

L’aumento della forza trasmessa alla cabina dell’elicottero, al carico ed alle attrezzature di sollevamento dipende direttamente dal comportamento di volo del pilota. Ciò significa che il comportamento di volo del pilota ha un effetto determinante sulle sollecitazioni che verranno trasmesse ai mezzi di imbracatura, ai LongLines ed al carico stesso.

Il grafico indica i limiti più importanti (tipici). I collettivi di carico non sono presi in considerazione.

8 g-Load

7

6

4

3

2

1

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

Angolo di inclinazione ("Bank-Angle") espresso in gradi

Volare rispettando i parametri di volo ammessi = lavorare rispettando i parametri di imbracatura ammessi

45°/1.41 [-] per angoli d’inclinazione nel caso di tiranti a bracci multipli (TDB/TTB/TQB)

15°/1.03 [-] frequenti limiti del B-A con MTOM > 85%

30°/1.15[-] valore medio dei limiti del B-A; ipotesi per il calcolo delle ADS ( da 3.2.4-1 a 3.2.5-2)

AI 60° Limitazioni d’uso delle ADS in generale (industria)

Fattore g-load nel logging (colpi dinamici)

Fattore di sicurezza minimo per componenti in acciaio (4.5 [-])

Fattore di sicurezza minimo di LongLine (7 [-]) tessili, a secondadel tipo di costruzione, di materiale e di intervento (ELO, LOG) fino a 9.4 [-]

AI 45° Limitazioni d’uso delle ADS per interventi con l’elicottero

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FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.1.3-3

SOLLECITAZIONI TRASMESSE ALL’ELICOTTERO (ed alle ADS) Effetto dell’assetto laterale (Bank-Angle) sul comportamento di volo

Figura A

Portanza e forza del peso si equivalgono.

Per i lavori di montaggio si calcoli una riserva del 10 - 15%, per il trasporto di persone del 20%.

Riserva di potenza = meno peso sul gancio!!

portanza

forza del peso

A

Figura B

A e B presentano lo stesso "Collective Pitch" / "Power Setting". Quindi, con l’aumento del "Load Factor" (g-load), la portanza diminuisce in confronto al peso ossia alla forza del peso risultante (R).

L’elicottero scende.

portanza

R

BA 30° max. forza del peso

B

Figura C

Con l’aumento del "Collective Pitch" / "Power Setting" la portanza sarà di nuovo uguale o maggiore della forza del peso (R).

L’elicottero vola in orizzontale oppure in salita.

portanza

R

BA 30° max. forza del peso

C

Nota: Modelli e formule per il calcolo dell’ADS vedi pagg. 3.2.4-1 a 3.2.5-2

forza centrifuga

componenti verticali della portanza ridotti

forza centrifuga

componenti verticali della portanza in aumento

(g-Load)

(g-Load)

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LIMITI ASSOCIATI ALLA STRUTTURA DELL'ELICOTTERO

Tabella dei valori indicativi relativi ai limiti d'intervento External Load

Limitazioni dell'assetto laterale (bank angle) B A [°]

1) KAMOV

KA-32 3)

AS 332c /mk II

Bell 2) 214

AS

330J

KAMAN

1200

Bell 2)

412

AS

350B2

SA 315b SA 316b Bell 2)

206 J-R

g-load

[g]

74.°4) Esigenze costruttive secondo FAR 27/29 = 3.5 [g] 3.5

-- --

-- --

66.5° 2.51

63° 2.2

60° 2

45° 1.41

40° 1.31

35° 1.22

30° 1.15

25° 1.1

20° 1.06

15° 1.04

10° 1.02

5° 1

500 kg 4500 kg 3629 kg 3230 kg 2700 kg 2041 kg 1160 kg 1166 kg 750 kg 680 kg

max. external load (cargo hook) 5)

Esempio: SA 315b LAMA = 1066 kg x 1.15 g (30°B-A) = 1346 kg peso massimo ammissibile a carico esterno. (peso del carico x g-load = carico totale).

Zona operazione normale senza carico esterno: secondo le caratteristiche specifiche del tipo (vedere AFM's). In questa zona non è tollerata un'operazione con carichi esterni.

Zona external laod: speciali limitazioni al sorpasso di un carico definito al gancio baricentrico (vedere AFM's) o di altri parametri.

Zona max. external load on cargo hook, tollerabile fino all limitazione BA indicata.

Spiegazioni

1) Secondo l'estratto "Rotor&Wing' / edizione luglio1994 o indicazioni degli utenti (inchiesta Suva autunno 1994), fattore di conversione da lb in kg = 0.46

2) Nessuna indicazione relativamente ai Bank Angles dell'elicottero BELL; raccomandazione: non si dovrebbero superare i valori 20°/1.06 [g].

3) Nessuna certificazione secondo FAR (marzo 1996)

4) 3.5 [g] corrispondono a ca. 74° in assetto laterale (3.64 = 74°); questo assetto non è previsto durante operazione normali, e viene riportato nella colonna solo per motivi di completezza.

5) I valori qui indicati possono essere in funzione anche del sistema ganci o di altre configurazioni dell'elicottero ed essere enormemente divergenti.

Tutte le indicazioni sono da considerare come esempi

Tutti i valori possono variare da un velivolo all'altro e a seconda dell'equipaggiamento e del tipo di intervento.

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FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.1.5

LIMITI ASSOCIATI ALLA STRUTTURA DELL'ELICOTTERO

Limitazioni (g-load) G-load e bank angle

Specchietto dei limiti definiti nell'AFM per i segunti tipi di elicotteri:

Tipo di elicottero Construction limit of break

Normal ops. max. (senza

caricio)

External load limit

External load > 85% MTOM

External load < 85% MTOM

SA 315b LAMA 3.64 g 2.2 g / 63° 1.15 g / 30° 1.03 g / 15° 1.15 g / 30° SA 316b Alouette III 3.64 g 2.2 g / 63° 1.15 g / 30° 1.03 g / 15° 1.15 g / 30° SA 316b Alouette MIL 3.64 g 2.0 g / 60° 1.15 g / 30° 1.03 g / 15° 1.15 g / 30° AS 332c Super Puma 3.64 g 2.51 g / 67° 1.11 g / 25° 1.1 g / 25° 1.30 g / 40° AS 332 MK SP MIL 3.64 g 2.51 g / 67° 1.11 g / 25° 1.1 g / 25° 1.30 g / 40°

I valori inicati sono solo esempi. I dati specifici degli elicotteri sono consultabili nelle documentazioni AFM e AOM.

Le raffiche di vento sono da tenere in considerazione con valori di +1- 0.5 a 0.8 g (valore d'addizione).

Esposizione grafica dei fattori costruzione e operazione secondo FAR 29 Limiti

Fattori 3.5 2.5 1.5 + - 0.5 1.0

Struttura È possibile restare al di sotto dell'esigenza minima ...

... per la costruzione, quando è comprovata con sicurezza nessuna deviazione di + 2.5 / - 0.5 g.

Manovrabilità non più garantita

Operazione normale

Operazione normale senza carico interno / esterno ...

... con carico interno / esterno.

Limiti operativi sull'esempio

SA 315b LAMA

Operazione normale 2.2 g (senza carico interno / esterno, corrisponde a 63° B A)

Limite operativo carico interno / esterno 1.15 g (30° B A).

Operazione carico interno / esterno > 85% MTOM 1.03 g (15° B A).

Operazione carico interno / esterno < 85% MTOM 1.15 g (30° B A).

Spiegazione Il confronto fra struttura e operazione normale mostra i margini di sicurezza fra costruzione e intervento come previsto nelle prescrizioni FAR / JAR, Part 27/29.

Il confronto con i dati specifici della SA 315b LAMA mostra che il costruttore ha tenuto conto di margini di sicurezza superiori a quelli indicati.

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FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.1.6

LIMITI ASSOCIATI ALL'OPERAZIONE CON ELICOTTERI

Quote minime di volo

Quote di volo / Distanze da ostacoli Quote minime di

volo sopra località fuori località Ostacoli

(Operazione civ.)Ostacoli

(Operazione milit.)

Metri dal suolo 300 m 150 m 60 m 50 m

Feet 1000 ft 500 ft 200 ft 150 ft

Il lavoro con l'elicottero (Aerial Work) si svolge di regola al di sotto della quota di volo legale di 150m / 1500 ft e si basa su una concessione speciale dell'UFAC.

L'identificazione di ostacoli viene influenzata essenzialmente da fattori esterni quali, per esempio, la visuale (condizioni di luce, tempo), la composizione del terreno (vegetazione, forma), il genere e le dimensioni degli ostacoli (fili a sbalzo, linee aeree), nonché le condizioni personali (stanchezza, stress, effetto "go home", ecc.

Riserva di potenza durante il volo (Aerial Work) in sospensione, HOGE !

Riserva di potenza, indipendentemente dal tipo di elicottero (raccomandazioni)

Genere di intervento Riserva di potenza

PAX, VIP e trasporti in generale 5 %

Montaggi al suolo 10 %

Montaggi in sospensione 10 %

Merci a pericolose 10 %

Trasporto di persone sospese al gancio (solo salvataggi) 20 % *

Voli di salvataggio (argano), voli di soccorso (piattaforme di soccorso) 20 % *

A prescindere dalle condizioni effettive sul luogo d'intervento (altitudine barometrica, meteo, ecc.) occorre garantire un volo in sospensione perfetto Out of Ground Effect' (OGE) con la possibilità di guadagnare quota senza superare i parametri d'esercizio. Vedere anche le tabelle di potenza AFM del rispettivo tipo di elicottero.

* Spiegazione La riserva di potenza viene determinata essenzialmente dai possibili rischi cui può essere esposta una persona. Un indicatore importante per la determinazione dei rischi è costituito dal genere e dalla durata dell'esposizione di una persona al rischio stesso. La gravità del rischio viene stabilita in base al calcolo della probabilità chel'evento accada, moltiplicato per le possibili conseguenze che ne risultano.

Una persona all’interno dell’elicottero per esempio, anche nel caso di un’esposizione più lunga, grazie alla protezione offerta dalla cabina e ad altri fattori, è esposta a meno pericoli rispetto ad una persona trasportata senza protezioni all’esterno dell’elicottero. In quest’ultimo caso è necessario quindi tenere i tempi d’esposizione al minimo. Con un’adeguata riserva di potenza ci si protegge contro ulteriori eventi imprevedibili.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.1.7

1 t 1.5 t 2 t 2.5 t 3 t 4000 m Metri sul livello del mare (m/m)

Tonnellate

3500 m

3000 m

2500 m

2000 m

1500 m

1000 m

500 m

1 t 1.5 t 2 t 2.5 t 3 t

PROFILO DELLA POTENZA Tabella della potenza Calcolo della potenza (portata), in funzione della pressione barometrica (pressure altitude), della temparaura, della riserva di potenza, del vento, ecc.

Incollate qui la tabella della potenza del vostro elicottero

Esempio

Temperatura

+ 20°C

+ 10°C

0°C

- 10°C

Lettura dei valori

m/m 1

2

Carico utile

Temperatura esterna

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.1.8-1

CARBURANTI Proprietà dei carburanti

Proprietà Variazioni Pericolosità

Prodotto N°

ONU

Classe

Classe di pericolo

Punto di infiammabilità in °C

Punto di ebollizione in °C

Densità a 20°C

Variazione del volume in 0/00 per 1°C

Riempimento massimo in %

Zona EX 1

Zona EX 2 R

isc

hio

Cherosene 1223 ADR 3.1a, 30

21 - 55 può essere volatile

0,790 0,86 97 66

AVGAS 100

1203 ADR 3.3, 33

< 21 < 65 0,690 1,21 96 120

Benzina 95, 98

1203 ADR 3.3, 33

< 23 65 - 150 0,725 1,25 95 120

Calcolo del volume (Misure operative per evitare la fuoriuscita e l’evaporazione di idrocarburi nonché la rottura di contenitori).

Esempio di calcolo: Dilatazione termica del cherosene (JET-A1), barile di 200 litri, sole diretto, differenza di temperatura 40°C

Vol+ = Vol ‰ TDiff VolSerbatoio : 1000 = litri %+ = Vol+ 100 : VolSerbatoio = Vol % Vol+ = 0,86 40 200 :1000 = 6,88 litri %+ = 6,88 100 : 200 = 3,44% Con un differenza di temperatura di 40°, per un barile da 200 litri la dilatazione è di 6,88 litri ossia del 3,44% Esempio 1: Riempimento al 100% Esempio 2: Riempimento al 94%

+ 40°C + 40°C

200 lt, 15°C + 6,88 lt ~207 lt, 55°C 188 lt, 15°C + 6,46 lt ~194,5 lt, 55 °C 100 % + 3,44% 103,44 % 94 % + 3,23% 97,23 %

Esempio 1: Pericolo di rottura! All’apertura del barile il cherosene fuoriuscirà ad alta pressione.

Esempio 2: Basso pericolo di esplosione. Aprendo cautamente il barile, la pressione di gas defluirà.

In vicinanza di fonti di fuoco, il cherosene finemente nebulizzato ed i vapori possono infiammarsi. Pericolo di esplosione.

Hot-Refueling (vedi anche JAR-OPS 3.305) Il procedimento dell’Hot-Refueling (rifornimento a motori in marcia) è usuale per gli elicotteri a turbina (cherosene JET-A1) e non presenta problemi particolari. Comunque, prima del rifornimento, è indispensabile l’utilizzazione di un cavo di messa a terra per stabilire un collegamento equipotenziale e inoltre fare in modo di non puntare mai la pistola di rifornimento contro il vano motore.

L’Hot-Refueling di AVGAS 100 si deve evitare assolutamente, a causa dell’estremo pericolo di esplosione. Basta infatti un motore appena spento per causarne l’incendio.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.1.8-2

CARBURANTI Messa a terra e collegamento equipotenziale (Provvedimento tecnico ed operativo per evitare scintille, esplosioni e scosse elettriche).

AVGAS 100: Come stabilire una messa a terra ed un collegamento equipotenziale

A causa del suo basso punto di infiammabilità (<21°C), l’AVGAS si incendia facilmente e perciò la sua manipolazione risulta estremamente pericolosa. Per questo il rifornimento di AVGAS o lo svuotamento dei serbatoi di elicotteri con motore a pistoni deve essere eseguito solo con una perfetta messa a terra, sia che si tratti di stazioni di rifornimento fisse che di stazioni mobili:

1. Collegare il veicolo cisterna / contenitore con il punto di messa a terra (messa a terra con puntale) 2. Collegare l’elicottero allo stesso punto di messa a terra (puntale), in modo da stabilire il collegamento

equipotenziale. 3. Collegare il cavo di messa a terra del veicolo cisterna* con l’elicottero, in modo da stabilire il collegamento

equipotenziale. 4. Srotolare/estendere il tubo, aprire il serbatoio, introdurre la pistola nel serbatoio e fare rifornimento. La messa a terra (puntale) - il veicolo cisterna - l’elicottero dovrebbero essere il più vicino possibile tra loro.

Come scollegare la messa a terra - il collegamento equipotenziale A. Togliere la pistola di rifornimento, chiudere il serbatoio, riavvolgere il tubo. B. Togliere il cavo di messa a terra tra elicottero e veicolo cisterna e riavvolgerlo. C. + D Togliere i cavi di messa a terra (1) + (2). Cherosene: Procedimento semplificato per stabilire un collegamento equipotenziale

Come il gasolio, anche il cherosene è difficilmente infiammabile. Premesso che l’aerazione sia sufficiente, la formazione di miscele esplosive aria-gas è poco probabile. E’ possibile però che elevate differenze di potenziale elettrico conducano alla formazione di scintille cariche di energia.

1. Collegare l’elicottero direttamente con il cavo di messa a terra* del veicolo cisterna in modo da stabilire il collegamento equipotenziale.

2. Srotolare/estendere il tubo, aprire il serbatoio, introdurre la pistola nel serbatoio e fare rifornimento.

Come scollegare la messa a terra - il collegamento equipotenziale

A. Togliere la pistola di rifornimento, chiudere il serbatoio, riavvolgere il tubo. B. Togliere il cavo di messa a terra tra l’elicottero ed il veicolo cisterna e riavvolgerlo. PS: Su superfici a rivestimento duro (TARMAC), la messa a terra può essere effettuata collegandosi a grondaie/tombini (scoli d’acqua) o chiusini delle fognature.

* Nota: Di solito, 3 e 4 sono protetti dal tubo di rifornimento che funge da conduttore (resistenza <106 Ohm). Il cavo di messa a terra della pistola di rifornimento deve essere collegato prima di fare il rifornimento!

1 2

3

4 A

B

C

distanza di sicurezza = 1,5 x r rotore

distanza di sicurezza = 1,5 x r rotore

2 A

B1

D

< 21°C = R 120

> 21°C = R 66

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.1.9-1

SICUREZZA DEI CARICHI Per garantire la totale sicurezza dei carichi sono indispensabili alcune conoscenze fondamentali nel campo della fisica e della matematica. E’ importante che il responsabile del trasporto abbia una buona conoscenza dei termini fondamentali riguardanti le forze di inerzia, di attrito e di ancoraggio.

Di seguito parleremo esclusivamente dell’ancoraggio dei carichi tramite "allacciamento".

Forze Durante le accelerazioni o le decelerazioni (partenze - frenate) o durante la guida in curva, il carico di un camion può essere soggetto all’effetto di forze contro il quale bisogna metterlo al sicuro. Se il carico non è stato fissato a dovere, potrà scivolare rovinando la scocca del camion oppure cadere dal pianale di carico e rischiare così di danneggiare terze persone o cose.

FG corrisponde alla forza del peso; 0.8 FG = forze di massa risultanti dal carico

Lo stesso concetto vale anche per i carichi trasportati con l’elicottero. In questo caso però, le forze previste sono maggiori ed inoltre agiscono anche verso il basso. Per il loro calcolo si deve prendere in considerazione la forza massima prevista che può generarsi durante un atterraggio duro, per evitare che il carico metta a rischio equipaggio e passeggeri. Per ciò che riguarda le forze ed i carichi consentiti, per la distribuzione dei carichi nonché per la resistenza dei punti di imbracatura si consulti l’ “Aircraft Flight Manual" (AFM).

Il fissaggio geometrico dei carichi sui veicoli Il metodo più sicuro per evitare lo slittamento è il fissaggio geometrico dei carichi. Si può eseguire, ad esempio, tramite l’uso di ferri ad L collegati alla scocca ed al telaio del veicolo. In questo caso, le cinghie servono soltanto ad evitare il ribaltamento o gli eventuali “saltellamenti” del carico.

Nota:

- i ferri ad angolo devono essere progettati e/o fissati da un’officina autorizzata o da un esperto (corretta posizione dei punti di imbracatura, calcolo delle resistenze, forze di taglio ecc. )

- la sponda anteriore della scocca può essere specificamente costruita per effettuare il fissaggio geometrico dei carichi! Rivolgetevi al vostro esperto di fiducia e chiedetegli la conferma delle caratteristiche del camion.

Nel caso non fosse possibile eseguire il fissaggio geometrico, il carico può essere messo in sicurezza contro lo slittamento eseguendo un allacciamento di forza tramite cinghie.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.1.9-2

SICUREZZA DEI CARICHI

Le forze in breve Nota: simboli ed unità sono spiegati a pagina 7

0. Forza, Newton, deca Newton e chilo Newton

Ad ogni cambio di velocità o di direzione, delle forze (F) agiscono sul carico. Tali forze sono dipendenti sia dalla massa (m) del carico che dai valori di accelerazione o di rallentamento (a).

- F = m a ossia F = kg m/s2 in N

Il Newton (N) è l’unità standard della forza (F) Calcolo (kg m/s2 = N): - 100 chilogrammi corrispondono a 981 Newton di forza kg 9.81 N

Un deca Newton equivale a 10 Newton (deca = dieci) - 100 chilogrammi corrispondono a 981 N 10 = 98.1 daN kg 0.981 daN

Un chilo Newton equivale a 1000 Newton (chilo = mille) - 100 chilogrammi corrispondono a 981 N 1000 = 0.981 kN kg 0.00981 kN

Nota:

- visto che sulle cinghie le forze vengono indicate in daN, i calcoli seguenti saranno espressi in daN

- per calcoli approssimativi, i daN possono essere paragonati ai kg: 98 daN 100 kg

- per trasformare i N in daN basta dividere il valore di N per 10

1. Forza del peso FG

La forza del peso FG è la forza che l’attrazione terrestre esercita su un corpo, ed agisce sempre verso il basso. La forza del peso è il prodotto della massa (m) di un corpo per l’accelerazione di gravità (g):

FG = m g 10 in daN

Nota: la forza del peso FG di una massa costante rimane costante.

2. Forza di massa F

Questa forza nasce dalla tendenza delle masse di “resistere” al moto. La forza di inerzia si contrappone alla direzione del movimento; ad esempio, in partenza essa agisce all’indietro, in frenata in avanti ed in curva verso i lati.

Durante una frenata completa possono apparire dei valori di rallentamento vicini a 8 m/s2 ossia 0.8 g. Tali valori appaiono a prescindere dalla velocità di corsa e solo poco prima dell’arresto del veicolo. In partenza e in curva occorre considerare accelerazioni vicine a 5m/s2 ossia 0.5 g.

Per gli elicotteri, le accelerazioni sono maggiori. Durante un atterraggio duro possono presentarsi accelerazioni di ~ 59 m/s2 ossia 6 g in avanti e verso il basso, e ~ 29 m/s2 ossia 3 g verso l’alto, verso i lati ed all’indietro. Anche in questo caso, le forze agiscono solo al momento dell’atterraggio.

Il simbolo F (forza) si completa con l’indice in basso (pendice) che denota la direzione del suo effetto (ad esempio FV = F in avanti):

FV = ng FG in daN

Nota: ng è un valore numerico

Attenzione: - E’ del tutto irrilevante se la frenata completa viene effettuata a partire da 80km/h o da 25km/h.

- La forza di massa FV aumenta quando aumenta l’accelerazione, FG invece rimane costante.

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SICUREZZA DEI CARICHI 3. Forza d’attrito FR

La forza d’attrito agisce tra il carico ed il pianale di carico, impedendo così il movimento del carico. Il valore della forza d’attrito dipende dalla forza del peso del carico FG e dal coefficiente di attrito che risulta dall’accoppiamento di materiali.

FR = FG in daN

Nota:

- Maggiore è la forza d’attrito FR , minore sarà la forza d’ancoraggio FSV necessaria per evitare lo slittamento del carico in avanti.

- L’uso di un tappetino antiscivolo ( = > 0.6) sotto il carico riduce notevolmente la forza di ancoraggio necessaria. Ciò significa: meno cinghie o cinghie più piccole, ma maggiore sicurezza!

4. Forza di ancoraggio FS

Il fissaggio mediante cinghie aumenta la forza del peso FG. Minore è la forza d’attrito FR , maggiore deve essere la forza d’ancoraggio addizionale FSV per evitare lo slittamento in avanti del carico. FSV si calcola sottraendo dalla forza di massa FV che agisce in avanti la forza d’attrito FR accertata.

FSV = FV - FR in daN

Nota:

- Maggiore è la forza d’attrito FR, minore deve essere FS ossia FSV.

- L’applicazione della forza di ancoraggio necessaria contro lo slittamento in avanti FSv, fa sì che tutte le altre forze d’ancoraggio (laterale FSS, all’indietro FSH, verso il basso FSU o verso l’alto FSO) vi siano comprese, sempre premesso che siano minori di FSV.

5. Forza di tensione FZ

Quando si esegue l’allacciamento per ancorare efficacemente il carico contro lo slittamento in avanti, la forza d’ancoraggio calcolata FSV viene prodotta dalla messa in tensione delle cinghie. In tal caso, alla forza d’attrito accertata FR deve essere aggiunta la forza di tensione FZ .

FZ = (FSV ) · (1 nS) · (1 sin ) in daN

Nota:

- Occorre tenere in considerazione l’angolo verticale sin !

- Nell’allacciamento tramite cinghie, la forza di tensione può essere divisa per il numero dei lati (nS).

- Nell’allacciamento tramite cinghie, il numero di lati è 2.

6. Numero di dispositivi di fissaggio (cinghie) nZM

Il numero (n) di cinghie necessarie si calcola sulla base della massima forza di tensione ammessa per ogni cinghia STF:

nZM ≥ FZ STF in unità di cinghie

Nota:

- Il numero di cinghie risultante deve essere arrotondato per eccesso.

- I valori di "forza manuale standard" SHF e "forza di tensione standard" STF sono indicati sull’etichetta della cinghia.

- Per i carichi isolati (con niente intorno) occorre utilizzare almeno due cinghie.

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SICUREZZA DEI CARICHI

Esempi di calcolo per camion ed elicotteri 1. Forza del peso FG

Camion: cargo

m = 100 kg FG = m g 10 in daN FG = 100 kg 9.81 m/s2 10 = 98.1 daN

Elicottero: cargo

m = 100 kg FG = m g 10 in daN FG = 100 kg 9.81 m/s2 10 = 98.1 daN

2. Forza di massa F

Sulla base di quanto sopra, la forza di massa diretta in avanti risulta:

Camion: g in avanti

ngV = 0.8 FV = ng FG in daN FV = 0.8 98.1 daN = 78.5 daN

Elicottero: g in avanti

ngV = 6 FV = ng FG in daN FV = 6 98.1 daN = 588.6 daN

3. Forza d’attrito FR

Sulla base di quanto sopra, la forza d’attrito diretta in avanti risulta:

Camion: accoppiamento pallet - fondo di Melammina, asciutto, = 0.2

= 0.2 FV = FG in daN FR = 0.2 98.1 daN = 19.6 daN

Elicottero: accoppiamento recipiente in alluminio - fondo in alluminio, oleoso/unto, = 0.01

= 0.01 FV = FG in daN FR = 0.01 98.1 daN = 0.98 daN

4. Forza di ancoraggio FS

Sulla base di quanto sopra, la forza di ancoraggio diretta in avanti risulta:

Camion: forza di massa in avanti

Fv = 78.5 daN FR = 19.6 daN FSV = FV - FR = 78.5 daN - 19.6 daN = 58.9 daN

Elicottero: forza di massa in avanti

Fv = 588.5 daN FR = 0.98 daN FSV = FV - FR = 588.6 daN - 0.98 daN = 587.6 daN

5. Forza di tensione FZ

Sulla base di quanto sopra, la forza di tensione diretta in avanti, con un angolo verticale di 70° risulta:

Camion:

FZ = (FSV ) · (1 nS) · (1 sin ) = (58.9 daN 0.20) · (1 2) · 1.06 = 156.1 daN

Elicottero:

FZ = (FSV ) · (1 nS) · (1 sin ) = (587.6 daN 0.01) · (1 2) · 1.06 = 31'142.8 daN !!

Attenzione: un basso coefficiente di attrito (fondo oleoso, alluminio su allumino) aumenta notevolmente i valori della forza di tensione necessaria.

SICUREZZA DEI CARICHI

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6. Numero di dispositivi di allacciamento (cinghie) necessari nZM

Sulla base di quanto sopra, il numero di cinghie necessarie risulta come segue:

Camion:

nZM ≥ FZ STF = 156.7 daN 300 daN = 0.5 (21)) Attenzione: utilizzare almeno 2 cinghie

Elicottero: nZM ≥ FZ STF = 31'142.8 daN 750 daN = 41.5 (42) Attenzione: in questo modo l’ancoraggio è impossibile.

Correzione del coefficiente di attrito con l’uso di un tappetino antiscivolo: FZ = (587.6 daN 0.6) · (1 2) · 1.06 = 519.0 daN !!!

nZM ≥ 519.0 daN 750 daN = 0.6 (21)) !!!

Il solito malinteso del "carico pesante" Con un esempio, cercheremo di rendere più comprensibile il problema che pone la massa del carico. L’aumento della massa m si traduce in un aumento della forza di massa diretta in avanti (FV). Quindi, premesso che il coefficiente di attrito sia lo stesso, quando si frena qualsiasi tipo di carico si sposterà in avanti nello stesso momento.

E’ vero: maggiore è il peso di un carico, maggiore risulterà anche la forza d’attrito che lo tiene fermo sulla superficie sottostante. Occorre considerare però che sarà maggiore anche la forza di massa che induce il carico a spostarsi.

Quindi, lo slittamento del carico può essere evitato soltanto aumentando il coefficiente di attrito e/o aumentando la forza di ancoraggio FS.

Per spiegarci meglio, faremo due esempi:

1° caso: legno secco su fondo in Melammina, senza tappetino antiscivolo

mcarico = 500 kg t legno = 0.2 mcarico = 1000 kg t legno = 0.2

FG = m g = 500 kg 9.81 m/s2 = 4905 N FG = m g = 1000 kg 9.81 m/s2 = 9810 N

FR = t FG = 0.2 4905 N = 981 N FR = t FG = 0.2 9810 N = 1962 N

FR 981 N 981 kgm/s2 FR 1962 N 1962 kgm/s2

ab > = = = 1.962 m/s2 ab > = = = 1.962 m/s2

mcarico 500 kg 500 kg mcarico 1000 kg 1000 kg

2° caso: legno secco su fondo in Melammina, con tappetino antiscivolo

Carico di 500 kg: Carico di 1000 kg:

mcarico = 500 kg antiscivolo = 0.6 mcarico = 1000 kg antiscivolo = 0.6

FG = m g = 500 kg 9.81 m/s2 = 4905 N FG = m g = 1000 kg 9.81 m/s2 = 9810 N

FR = AM FG = 0.6 4905 N = 2943 N FR = AM FG = 0.6 9810 N = 5886 N

FR 2943 N 2943 kgm/s2 FR 5886 N 5886 kgm/s2

ab > = = = 5.886 m/s2 ab > = = = 5.886 m/s2

mcarico 500 kg 500 kg mcarico 1000 kg 1000 kg

Attenzione:

- L’esempio dimostra che per spostare un qualsiasi carico non ancorato è sufficiente un’accelerazione di 1.972 m/s2 (partenza, frenata, curve e rispettivamente decollo, atterraggio o volo in ascesa/discesa/virata)!

- Se un carico inizia o no a muoversi, non dipende affatto dalla sua massa (peso).

- Il carico va sempre ancorato, a prescindere dal suo peso o da quanto prudentemente guidiate o pilotiate!

1) I carichi isolati (con niente intorno) vanno sempre allacciati almeno con 2 cinghie!

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SICUREZZA DEI CARICHI

Tabella dei coefficienti di attrito I coefficienti di attrito variano notevolmente a seconda degli accoppiamenti di materiali e dello stato delle superfici (asciutte, bagnate, oleose ecc.). I valori indicativi possono essere ipotizzati come di seguito:

Tabella per l’allacciamento La seguente tabella riporta dei valori puramente indicativi che illustrano però la relazione diretta tra coefficiente di attrito e numero di cinghie necessarie!

Allacciamento con tenditori di tipo ERGO ABS: forza di tensione standard STF 750 daN, con cinghia tesa sul carico (2 lati).

Angolo verticale

Numero di cinghie necessarie per peso di carico (kg)

500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 kg

0.6 90° - 80° 1* 1* 1* 1* 2 2 2 nZM

0.6 80° - 45° 1* 1* 1* 2 2 2 2 nZM

0.6 45° - 30° 1* 1* 2 2 3 3 4 nZM

0.4 90° - 80° 1* 2 2 3 4 4 5 nZM

0.4 80° - 45° 1* 2 3 4 5 6 7 nZM

0.4 45° - 30° 2 3 4 6 7 8 10 nZM

0.2 90° - 80° 2 4 6 8 10 12 14 nZM

0.2 80° - 45° 3 6 9 12 15 17 20 nZM

0.2 45° - 30° 4 8 12 16 20 24 28 nZM

* Anche se fosse sufficiente una sola cinghia, con i carichi isolati (con niente intorno) ne occorre sempre una seconda! L’allacciamento con cinghie non è più praticabile!

Prestate attenzione alle indicazioni sulle etichette commerciali (differenze a seconda del produttore o a seconda del tipo/della qualità dei tenditori!)

Coefficienti di attrito di diversi accoppiamenti di materiali secondo la dir. VDI 2700 tappetino

antiscivolo

tappetino antiscivolo

tappetino antiscivolo

tappetino antiscivolo

0.60

0.50

0.40

0.30

0.20

0.10

0.00

legno metallo metallo cemento

legno legno metallo legno

bagnato as

ciu

tto

bagnato

bagnato

bagnato as

ciu

tto

as

ciu

tto

as

ciu

tto

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SICUREZZA DEI CARICHI

Indicazioni su cinghie e tenditori (esempio) SHF 50 daN (~50 kg), forza manuale standard in deca Newton (daN)

STF 300 daN, forza di tensione standard che utilizzando SHF può essere raggiunta col tenditore. STF dovrebbe essere 10 - 50% del LC!

LC portata massima dei dispositivi di allacciamento (Lashing Capacity).

Nota: - Se manualmente trasmettiamo al tenditore 50 daN 50 kg raggiungeremo

una ”forza di tensione“ di circa 300 daN 300 kg. - La differenza tra forza di tensione standard e forza manuale standard (300 / 50)

è dovuta all’effetto leva dell’impugnatura. - I tenditori del tipo "ERGO" hanno un’impugnatura più lunga per poter trasmettere più forza alle cinghie.

Legenda: Tutte le formule sono rappresentate in forma algebrica.

m = massa [kg] ab = decelerazione [a] in frenata [b]

g = accelerazione di gravità [9.81 m/s2] L1 = lunghezza utile di una cinghia/tenditore in metri

= coefficiente di attrito AM = coefficiente di attrito con tappetino antiscivolo

FG = forza del peso [m g] = corrisponde a

F = forza (m a); anche: forza di massa FV = forza di massa in avanti (analogamente: FO verso l’alto ecc.)

FR = forza di attrito [ FG] ng = numero di g

FS = forza di ancoraggio [FV - FR] ngV = numero di g in avanti, analogamente: ngO ecc.

FZ = forza di tensione (da allacciamento) [FSV ] SHF = forza manuale standard (forza prodotta manualmente)

FSV = forza di ancoraggio in avanti, oppure: FSO ecc. SHT = forza di tensione standard (tramite la leva del tenditore)

LC = Lashing Capacity (portata massima) Fzul = (prima: = max. capacità di allacciamento; vedi LC)

nS = numero lati del carico: nZM = numero di cinghie/tenditori

con cinghia tesa sul carico = 2, allacciamento diretto = 1

= freccia = freccia piccola poca forza = freccia grande molta forza

Modello di calcolo La seguente matrice riproduce il calcolo del precedente esempio del "camion", dove l’ancoraggio del carico viene effettuato tramite allacciamento. Iniziate con l’identificare i dati da inserire nei campi da A a D.

A. Mezzo di trasporto

Camion Elicottero Tipo di superficie di carico

Numero di g [-] in avanti (elicottero: anche verso il basso)

Numero di [g] laterale (all’indietro, verso l’alto)

(precisare) 5 to -- Melammina 0.8 0.5

B. Carico Massa m [kg] Massa [m3] Tipo di materiale Coeff. attrito Ang. verticale sin

(misurare; indicazioni) 100 l x h x b legno 0.2 20°

C. Cinghie/tenditori LC diretto [daN] STF [daN] Larghezza [mm] Numero di lati D. Tappetino antiscivolo

(vedere le indicazioni) 1250 300 35 2

Formula Calcolo Risultato Formula Calcolo Risultato

1. Forza del peso FG [daN] 2. Forza di massa in avanti FV [daN]

FG = m x g : 10 100 x 9.81 : 10 = 98.1 FV = nG x FG 0.8 x 98.1 = 78.5

3. Forza d’attrito FR [daN] 4. Forza d’ancoraggio necessaria, in avanti FSV [daN]

FR = FG x 98.1 x 0.2 = 19.6 FSV = FV - FR 78.5 - 19.6 = 58.9

5. Forza di tensione necessaria FZ [daN]

FZ = (FSV : ) x (1 : nS) x (1 : sin *) (58.9 : 0.2) x (1 : 2) x 1.06 294.5 x 0.5 x 1.06 = 156.1

6. Numero di cinghie/tenditori nZM, minimo 2 Dispositivi necessari:

nZM ≥ FZ : STF 156.1 : 300 = 0.5 ( > 2) Cinghie 2 con STF 300

L1

LC = 1250 daN Allungamento a max. LC: 4% STF = 300 daN SHF = 50 daN LGL = Lunghezza in mm POLIESTERE Code Prod. Dat. EN 12195-2 "Non deve essere usato per il sollevamento!"

PRODUTTORE Codice (codice a barre)

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SICUREZZA DEI CARICHI (Originale in A5: copiare all’ 1.41% = A4)

Calcolo del numero di dispositivi (cinghie/tenditori) per l’allacciamento Scegliete il dispositivo che credete possa bastare ed identificate i dati da inserire nei campi da A a D.

A. Mezzo di trasporto

Camion Elicottero Tipo di superficie di carico

Numero di g [-] in avanti (elicottero: anche verso il basso)

Numero di [g] laterale (all’indietro, verso l’alto)

(precisare)

B. Carico Massa m [kg] Massa [m3] Tipo di materiale Coeff. attrito Ang. verticale sin

(misurare; indicazioni)

C. Cinghie/tenditori LC diretto [daN] STF [daN] Larghezza [mm] Numero di lati D. Tappetino antiscivolo

(vedere le indicazioni)

Formula Calcolo Risultato Formula Calcolo Risultato

1. Forza del peso FG [daN] 2. Forza di massa in avanti FV [daN]

FG = m x g : 10 x 9.81 : 10 = FV = nG x FG x =

3. Forza d’attrito FR [daN] 4. Forza d’ancoraggio necessaria, in avanti FSV [daN]

FR = FG x x = FSV = FV - FR - =

5. Forza di tensione necessaria FZ [daN]

FZ = (FSV : ) x (1 : nS) x (1 : sin *) ( : ) x (1 : ) x * x x =

6. Numero di cinghie/tenditori nZM, minimo 2 Dispositivi necessari:

nZM ≥ FZ : STF : = ( > ) Cinghie con STF

Calcolo comparativo Se il primo dispositivo di fissaggio si rivelasse insufficiente, cambiate i dati inseriti al punto C (altro dispositivo) e/o al punto D (tappetino antiscivolo), dopodiché continuate il vostro calcolo dal punto 3:

C. Cinghia/tenditore

LC diretto [daN] STF [daN] Larghezza [mm] Numero di lati D. Tappetino antiscivolo

(vedere le indicazioni)

Formula Calcolo Risultato Formula Calcolo Risultato

1. Forza del peso FG [daN] 2. Forza di massa in avanti FV [daN]

FG = m x g : 10 x 9.81 : 10 = FV = nG x FG x =

3. Forza d’attrito FR [daN] 4. Forza d’ancoraggio necessaria, in avanti FSV [daN]

FR = FG x x = FSV = FV - FR - =

5. Forza di tensione in avanti necessaria FZ [daN]

FZ = (FSV : ) x (1 : nS) x (1 : sin *) ( : ) x (1 : ) x * x x =

6. Numero di cinghie/tenditori nZM, minimo 2 Dispositivi necessari:

nZM ≥ FZ : STF : = ( > ) Cinghie con STF

L’uso di più di 2 dispositivi di fissaggio per carico non è realistico. Ricordatevi i tappetini antiscivolo presentano dei notevoli vantaggi!

* inserite qui il valore 1 : sin per l’angolo verticale: 90° = 1 [-]; 80° = 1.01 [-]; 75° = 1.03 [-]; 70° = 1.06 [-]; 65° = 1.1 [-]; 60° = 1.15 [-]; 55° = 1.22 [-]; 50° = 1.3 [-]; 45° = 1.41 [-]; 40° = 1.55 [-]; 35° = 1.74 [-]

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3.2

Attrezzature di sollevamento & materiali

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FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.1

ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO 1. Principio: Valutazione Le stime esposte e descritte qui di seguito si basano sul fatto che le forze prodotte durante il volo dai carichi agganciati possono essere superiori a quelle prodotte con l’utilizzo dei carroponti, a cui quindi non si possono paragonare.

L'attrezzatura di sollevamento (ADS) offerta dai costruttori (anelli continui, catene, funi di acciaio e fibre tessili, maniglioni), ecc.), non sono di regola adattati alle esigenze specifiche del servizio aereo.

Spetta quindi al singolo utente saper scegliere dalla gamma di attrezzature offerte quella appropriata. Al momento dell’acquisto dell’attrezzatura l’azienda dovrà quindi, in alcuni casi, procedere alla valutazione della stessa, sulla base delle più recenti conoscenze acquisite in materia.

2. Principio: Calcolo Il calcolo dell'attrezzatura da acquistare può essere effettuato in due modi:

1. Per ogni singola configurazione del carico e il rispettivo materiale. Questo metodo va applicato anzitutto nei casi dubbi e per l'acquisto di tiranti o accessori speciali.

2. Per l'uso generale. In questo caso bisogna basarsi sul carico massimo prevedibile e l'attrezzatura da dimensionare di conseguenza.

Per ambedue i casi fa stato quanto segue:

1. I calcoli vanno arrotondati preferibilmente verso l'alto piuttosto che verso il basso (per garantirsi un margine di sicurezza).

2. l calcoli sono da allestire per iscritto e da conservare (documentazione).

3. I calcoli non contengono informazioni circa i tempi d’usura. Occorre richiederle al costruttore. Le informazioni date dal costruttore diventano parte integrante della documentazione tecnica.

In base al diritto europeo per la tecnica della sicurezza, secondo cui le norme hanno carattere non vincolante, i calcoli e i valori indicati sono da considerare come valori minimi. Deviazioni da questi valori sono possibili a condizione che il costruttore le motivi in modo dettagliato e riproducibile.

3. Principio: Responsabilità per danno da prodotti La legge federale sulla responsabilità per danno da prodotti (LRDP) definisce il produttore quale responsabile di prodotti finiti, materie prime o parti componenti (art. 1).

Le aziende di trasporto aereo che acquistano pezzi singoli e li assemblano per ottenere tiranti a quattro bracci, sono considerate produttori (art. 2) e si assumono la responsabilità del loro prodotto finito per 10 anni (art. 10).

Ciò significa che i calcoli e le considerazioni che hanno portato all'acquisto di parti componenti un prodotto e alla costruzione in proprio, sono da conservare per 10 anni (vedere anche: diritto europeo della tecnica della sicurezza, direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine, allegato II, cpv. 2, " Il fabbricante della macchina o il suo mandatario custodisce l'originale della dichiarazione CE di conformità per un periodo di almeno dieci anni dall'ultima data di fabbricazione della macchina").

4. Principio: Competenze (CH) 1 . Per la costruzione e la dotazione delle attrezzature di lavoro e di salvataggio nonché per l'uso dei dispositivi

di protezione individuale (DPI) o di attrezzature simili per il trasporto esterno di persone con l'elicottero è competente l'UFAC, sezione STEH. Occorre consultare in particolare la "Comunicazione tecnica 50.605-2".

2. Le attrezzature di sollevamento (ADS) sottostanno alla LSIT e/o all'OMacch (Dir. CE 2006/42/CE relativa alle macchine), mentre i dispositivi di protezione individuale (DPI) sottostanno all'OSIT (Dir. CE 89/686/CEE sui DPI). Un organo di certificazione (notified body) è in grado di rilasciare certificazioni di tipo utilizzabili in conformità con la CT 50.605-20, art. 4.

Per ulteriori informazioni rivolgersi all'indirizzo indicato a pagina 1.0

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FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.2-1

REGOLE DI TECNOLOGIA

Premesse generali Il trasporto aereo di carichi presenta esigenze particolari (collettivi di carico, dinamica, aerodinamica, numero di cicli operativi ecc.). Per far fronte a queste esigenze, le attrezzature di sollevamento usate con gli elicotteri devono essere in grado di resistere a forze maggiori e ad un maggior numero di cicli operativi rispetto agli altri meccanismi di sollevamento.

Le ADS comuni e comprovate nell’industria possono essere utilizzate per il trasporto di carichi con gli elicotteri solo se soddisfanno i requisiti specifici posti da questo tipo di operazione.

I dettagli illustrati nel capitolo 3.2 "Attrezzature di sollevamento" rispecchiano le esperienze, i calcoli e le necessità riguardanti il trasporto con l’elicottero. Nella seconda parte del capitolo (3.2.2-2 ss.) si effettuerà, dove possibile e ragionevole, il paragone tra tali conoscenze/esperienze e le normative industriali.

Termini Tutti i termini che si riferiscono alle attrezzature di sollevamento sono stati presi dalla Direttiva Macchine 2006/42/CE oppure da rilevanti normative DIN o EN. I termini tecnici aeronautici (ad es. DWD) provengono dalle normative regolanti l’aviazione.

Calcoli vedi pagine 3.2.1, da 3.2.4-1 a 3.2.5-2

Nelle operazioni con gli elicotteri, il peso (massa) di un carico non è mai precisamente calcolabile da parte dell’assistente al volo. Oltre il 95% di tutti i carichi deve essere assemblato ed imbracato basandosi sull’esperienza, procedimenti di stima e prove pratiche. D’altro canto, occorre sfruttare la massima capacità di carico esterno ammessa per l’elicottero in questione.

Per questo motivo, le ADS vanno scelte tenendo conto della massima capacità di carico dell’elicottero, senza considerare eventuali fattori di riduzione quali l’altitudine sul livello del mare, la temperatura, il vento ecc.

Imbracatura multipla In tutte le norme, le illustrazioni di tiranti a bracci multipli mostrano SEMPRE un anello di sospensione. L’imbracatura al gancio di più di un braccio, come ad es. 2 o 3 tiranti ad anello continuo, non è prevista.

Marcatura Secondo la Direttiva Macchine 2006/42/CE, allegato I, punto 4.3.2 “Accessori di sollevamento”, questi ultimi devono recare i seguenti marchi (targa del produttore)!

- identificazione del fabbricante - identificazione del carico massimo di utilizzazione (WLL) - identificazione del materiale - marcatura CE

Altre indicazioni, quali ad es. indirizzo del fabbricante, numero di serie (S/N), numero articolo (P/N), lunghezza e diametro, nome dell’utente o esatta descrizione tipologica, limitazioni d’uso (to be used only to lift by helicopter, no HEC), trattamenti fuori serie ecc. possono essere richieste dalle normative EN ed apposte dal fabbricante in caso di bisogno o su richiesta dell’operatore.

Le attrezzature di sollevamento (ADS) senza marcatura non sono sicure!

Assortimento Per motivi di sicurezza e di economia dei servizi di trasporto aereo, si è dimostrato utile mantenere un assortimento di attrezzature di sollevamento diviso per tipo di elicottero o classe di peso. Tali assortimenti vanno immagazzinati ed usati separatamente, suddivisi per classi di peso, in modo da evitare pericoli quali la confusione delle diverse ADS, la scelta di ADS sottodimensionate o le valutazioni errate in genere.

Esempi:

- Tipo di elicottero: AS 332, WLL max. 4500 kg

- Classe di peso: SA 315b, AS 350B2 e AS 350B3 = carico utile max. fino a 1400 kg

Così, gli assistenti al volo possono concentrarsi sulla corretta e sicura imbracatura del carico.

Interfaccia: ADS - elicottero Occorre tener presente che diversi produttori di elicotteri o di ganci di sollevamento per elicotteri vietano categoricamente qualsiasi imbracatura multipla al gancio baricentrico senza l’utilizzo di un elemento intermedio (anello ovale).

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.2-2

REGOLE DI TECNOLOGIA

Confronto: regola di tecnologia nell’industria - trasporti con l’elicottero I paragoni riportati di seguito non sono esaustivi. Bisogna rivalutarli in base al tipo di carico utile da trasportare, al tipo di intervento richiesto o al tipo di mezzo di sollevamento scelto/disponibile.

L’allontanamento dalla regola di tecnologia è ammesso soltanto se con altre procedure/altri mezzi si riesce a mantenere lo stesso livello di sicurezza o se ne raggiunga uno superiore.

Le seguenti affermazioni ed illustrazioni sono valide essenzialmente per tutti i componenti di un’attrezzatura di sollevamento, a prescindere dalla loro fattura o dal materiale.

Ganci di sollevamento vedi pagina 3.2.3-1

Base: DIN 15'002 Attrezzature di sollevamento art. 1.1 Ganci di sollevamento secondo DIN 15'401 (previsti e calcolati per l’imbracatura diretta di carichi).

Regola di tecnologia secondo DIN/EN Regola di tecnologia per il trasporto con l’elicottero

Gancio standard Con punta sporgente, solo per Senza punta, Gancio di sicurezza, tiranti (benna per calcestruzzo) migliore più sicuro

Uso con l’elicottero: Gancio con chiusura di sicurezza, senza punta o con punta poco sporgente, utilizzabile con i tiranti (benna per calcestruzzo ecc.). I ganci self-locking a forma compatta sono più sicuri; si chiudono automaticamente sotto sforzo e possono essere utilizzati per attaccarvi prolunghe, tiranti ecc.

Motivo: Usando i ganci con chiusura di sicurezza c’è il pericolo di ripiegamento/ribaltamento delle imbracature. I ganci self-locking invece non possono essere aperti sotto carico. Rimane valido il principio per il quale i ganci di sollevamento dovrebbero essere sempre caricati soltanto sul fondo della curvatura del gancio(vedi DIN 15'401).

Imbracatura vedi pagine 3.2.3-1, 3.2.5-1 e 3.2.7-1

Base EN 1492-1 Cinghie di sollevamento (1492-2 tiranti ad anello continuo): il carico va ridotto a seconda della tecnica di imbracatura. Tirante ad anello continuo, 1000 kg, legato a scorsoio: fattore di carico 0.8 = 800 kg

Regola di tecnologia secondo DIN/EN Regola di tecnologia per il trasporto con l’elicottero

tiro diretto 1 legato a scorsoio 0.8 a scorsoio + AI 45° 1.4 in ogni caso 1, calcolato per il carico in questione

Uso con l’elicottero: Gli accessori di imbracatura vanno scelti tenendo conto della loro portata massima e/o della massima forza di carico prevista.

Motivo: Nell’esperienza pratica con l’elicottero, è raro che i carichi possano essere determinati con precisione.

Attenzione: I fattori di imbracatura indicati sugli accessori standardizzati, quali ad es. tiranti ad anello continuo, cinghie di sollevamento ecc., possono essere fuorvianti.

! !

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.2-3

REGOLE DI TECNOLOGIA

Simmetria - Asimmetria vedi pagine da 3.2.3-2 a 3.2.3-4, 3.2.7-2

Base EN 1492-2 Tiranti ad anello continuo: Il fattore di imbracatura "M" vale solo se le sollecitazioni sono simmetriche. Ciò significa che i valori indicati sulla targhetta vanno ridotti, quando i carichi sono asimmetrici (fare i calcoli, ridurre il carico).

Regola di tecnologia Regola di tecnologia per il trasporto con l’elicottero

Il modello di statica per tiranti a 4 bracci (nonché per tiranti a 2 e 3 bracci) è sempre valido

Uso con l’elicottero: I tiranti ad uno o due bracci vanno sempre calcolati in modo che 1 braccio sia sufficiente per reggere l’intero carico e resistere a tutte le forze agenti (tirante ad 1 o 2 bracci = 1 o 2 bracci sollecitabili = max. 1 braccio portante). Analogamente, per i tiranti a 3 e 4 bracci si calcolano 2 bracci portanti.

Motivo: Durante le operazioni con gli elicotteri, i carichi non sono mai statici, mai sollecitati in modo esattamente simmetrico e mai stabili. A causa di lunghezze disuguali dei bracci, punti di imbracatura non piani, movimenti pendolari, movimenti rotatori e voli in virata ad alta velocità ci si deve aspettare un continuo spostamento delle forze agenti sui bracci delle imbracature. A volte, ed alternativamente, il carico è supportato da un solo braccio (TDB) o da due soli dei tre o quattro bracci (TTB, TQB)!

Calcolo dell’angolo di inclinazione vedi pagine da 3.2.3-1 a 3.2.5-2, 3.2.7-1

Base: DIN 685-5: Previo aggiustamento del peso del carico, gli standard industriali permettono angoli di inclinazione fino a 45° o rispettivamente fino a 60°. La norma parte dal presupposto che nel caso di un TDB, il carico possa essere diviso per 2, nel caso di TTB e TQB per 4 (con carico simmetrico).

Regola di tecnologia Regola di tecnologia per il trasporto con l’elicottero

Per il calcolo delle forze angolari si utilizza l’angolo di inclinazione β (secondo DIN 30'785). La forza di trazione che agisce sui bracci del tirante subisce un cambiamento, rispetto al carico agganciato,

pari al fattore .

Maggiore è l’angolo di inclinazione , maggiore risulta la forza di trazione sul punto di imbracatura, di conseguenza l’ADI tende a spostarsi verso il centro del carico.

Gli angoli di inclinazione che superano i 60° sono vietati!

Uso con l’elicottero: Durante le operazioni con gli elicotteri si è dimostrato valido un angolo di inclinazione massimo di 45°. Angoli di inclinazione < 45° riducono la forza di trazione, di conseguenza gli attrezzi di sollevamento tendono a scivolare sul carico utile.

Motivo: Carichi più pesanti, collettivi di carico, carichi asimmetrici, trasporto aereo di carichi, spostamento del centro gravitazionale.

1 cos

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.2-4

REGOLE DI TECNOLOGIA

Calcolo delle forze associate all’angolo di inclinazione vedi pagine 3.2.3-3, 3.2.5-1 Base: Il calcolo secondo le norme prevede diversi fattori di carico. Avendo l’opportunità di fare i calcoli e se necessario riducendo il peso del carico, è possibile imbracare un gran numero di carichi di diverso peso.

Regola di tecnologia secondo DIN/EN Regola di tecnologia per il trasporto con l’elicottero

Tipo TUB TDB TTB TQB TUB TDB TTB TQB

N° bracci 1 2 3 4 1 2 3 4 AI max. β. - 45° 60° 45° 60° 45° 60° - 45° 45° 45° Fattore di carico 1 1.4 1 2.1 1.5 2.1 1.5 1 1 1.41 1.41

Portata nominale 1 1.4 1 2.1 1.5 2.1 1.5 1 1 1 1

Bracci portanti 1 2 2 3 3 3 3 1 1 2 2

Fattore sicurezza acciaio

4 4 4 4 4 4 4 4.5 4.5 6.34 6.34

AI max. 60° - diversi WLL AI max. 45° - un unico WLL

Uso con l’elicottero: Le attrezzature di sollevamento vanno calcolate in modo tale da poter sorreggere il carico con sicurezza, in ogni momento e in tutte le circostanze, e allo stesso tempo utilizzare la massima capacità di carico dell’elicottero; inoltre, nei calcoli va tenuto conto delle forze di carico previste (collettivi di carico!), del continuo invecchiamento dei materiali nonché della loro condizione generale. Sulla marcatura del tirante in questione deve essere indicata questa portata di carico massima.

Motivo: Dall’esperienza pratica con l’elicottero appare chiaro che nessuno ha il tempo di controllare i calcoli. Il valore della massima capacità di carico esterno dell’elicottero deve essere disponibile in ogni momento, in modo rapido e sicuro.

Collettivi di carico vedi pagine 3.2.3-4 (illustrazione), da 3.2.4-1 a 3.2.5-2

L’azione simultanea di forze diverse (collettivi di carico) provenienti ad esempio da allacciamenti a scorsoio, da carichi asimmetrici, da movimenti pendolari, da voli in virata con l’elicottero, da colpi dinamici ecc. produce forze di carico che a volte superano considerevolmente quelle degli standard industriali.

Materiali vedi pagine da 3.2.6-1 a 3.2.6-3

I materiali hanno caratteristiche che possono risultare utili per il trasporto con l’elicottero. Ogni caratteristica presenta dei vantaggi e degli svantaggi. Ogni componente di un’attrezzatura di sollevamento è il prodotto di tali caratteristiche in combinazione con il tipo di costruzione, il tipo di intervento programmato, il comportamento di volo ecc. Le informazioni contenute in questo capitolo sono conformi alla regola di tecnologia e forniscono indicazioni rilevanti per la sicurezza.

Invecchiamento vedi pagine 3.2.6-1 e 3.2.6-2, 3.2.8

Gli accessori di imbracatura, le attrezzature di sollevamento e gli apparecchi tecnici sono soggetti ad invecchiamento. L’invecchiamento proviene dall’uso (dilatazione, sporcizia, bordi taglienti, sovraccarico, soluzioni alcaline, oli, raggi UV ecc.) e il suo grado dipende dalle caratteristiche specifiche dei materiali.

Gli accessori di imbracatura sottodimensionati invecchiano più rapidamente, poiché le forze di carico spesso si aggirano intorno al "punto di snervamento" dei materiali (poco prima della "rottura” / dello “strappo").

Per quanto riguarda le forze prodotte durante l’esercizio di volo (assetto laterale, carichi dinamici, numero di cicli operativi, alternanze di carico e momenti di forza), i trasporti con l’elicottero si discostano notevolmente dalle applicazioni industriali.

Materiali, tecniche di imbracatura e durata di vita devono essere adattati a seconda delle esigenze.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.2-5

REGOLE DI TECNOLOGIA

Sezioni trasversali vedi pagina 3.2.6-4

Gli standard industriali trascurano l’importanza delle sezioni trasversali come elementi aerodinamici. Nelle applicazioni industriali vengono citate soprattutto quando si parla di ottimizzazione della trasmissione di forza/riduzione dell’attrito. Per i trasporti con l’elicottero, invece, le sezioni trasversali sono di estrema importanza, poiché i profili aerodinamici non “fluenti” generano una forte portanza, oscillazioni e movimenti pendolari del carico e causano di conseguenza una maggior usura ed altri pericoli particolari.

Geometria - gancio di sollevamento vedi pagine 3.2.7-1, 3.2.7-4

Base: Le illustrazioni di tiranti a bracci multipli mostrano SEMPRE un anello di sospensione.

Regola di tecnologia secondo DIN/EN

Regola di tecnologia per il trasporto con l’elicottero

Le coppie di tiranti singoli vanno imbracati con un tirante a due bracci o con una traversa

Gancio di sollevamento, dimensioni 13-8 (WLL 5.4 t), sovradimensionato per il carico (>1 t) ma:

sinistra: 45°- Tiranti ad anello continuo 2t = gancio non ottimale o problematico centro: 30° - Tiranti ad anello continuo 2t = migliore, ma i tiranti si sovrappongono

destra: 30°- Tiranti ad anello continuo 2t, gancio 16-8 = sufficiente spazio per i tiranti

Uso con l’elicottero: Se il gancio di sollevamento ha le dimensioni adatte in relazione al diametro degli accessori di imbracatura, vi si possono attaccare due bracci. Attenendosi alla regola AI < 45°, viene migliorata la sicurezza dell’imbracatura sul gancio. Il gancio deve essere calcolato in modo tale da poter resistere alle forze aggiuntive prodotte dall’angolo di inclinazione. Eseguire il calcolo secondo FH-SY 3.2.5-1.

Motivo: Per motivi associati al carico ed agli accessori di imbracatura disponibili, nelle operazioni con l’elicottero non si può evitare che due bracci/tiranti (ad es. 2 tiranti ad anello continuo, legati a scorsoio) debbano essere agganciati allo stesso gancio di sollevamento.

Attenzione: Se i bordi di una cinghia di sollevamento sono ripiegati, il WLL si riduce notevolmente. I ganci di sollevamento sono previsti e calcolati soltanto per l’agganciamento diretto di accessori di imbracatura.

Allacciamento geometrico e di forza vedi pagina 3.2.7-1

DIN 30'785 Imbracatura durante le operazioni di sollevamento: La tecnica di imbracatura ”a doppio braccio“ descritta a pagina 3.2.7-1 è un allacciamento soltanto geometrico ma ammesso dagli standard industriali. In essi, viene utilizzata solo dal personale specializzato in tecniche d’imbracatura, e solo dopo attenta valutazione, calcolo e scelta degli accessori di imbracatura.

Regola di tecnologia secondo DIN/EN Regola di tecnologia per il trasporto con l’elicottero

Coppia di tiranti singoli

a doppio braccio a doppio avvolgimento a doppio scorsoio Le imbracature a doppio braccio e a doppio avvolgimento

richiedono ulteriori misure di sicurezza (dispendioso)

X X

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FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.2-6

REGOLE DI TECNOLOGIA Uso con l’elicottero: Per garantire la sicurezza necessaria nel trasporto di carichi con gli elicotteri, è indispensabile effettuare un allacciamento che sia tanto geometrico quanto di forza (ad esempio: allacciamento a scorsoio).

Se, a causa della forma del carico utile e/o la necessità di utilizzare una specifica tecnica di imbracatura, non fosse possibile eseguire un allacciamento di forza completo, a seconda dei pericoli possibili occorrerà prendere ulteriori misure di sicurezza (ad esempio fissaggio del carico utile con cinghie di allacciamento).

Motivo: Nel trasporto di carichi con l’elicottero, i movimenti pendolari, rotatori e le inclinazioni si manifestano spesso collettivamente. I carichi che non sono stati allacciati di forza possono scivolare dall’accessorio di imbracatura in presenza di un’inclinazione particolare, con una forte resistenza dell’aria o al contatto con ostacoli. Sia per motivi di protezione dei terzi e del proprio personale sia per evitare danni materiali ciò non è mai ammissibile. Durante le operazioni con elicotteri, i calcoli complicati o le procedure dispendiose per rendere sicuro il carico sono raramente eseguibili.

In conclusione, possiamo raccomandare soltanto l’imbracatura di tipo allacciamento geometrico e di forza.

Conseguenze della lunghezza dei tiranti e assemblaggio di una LongLine vedi pagine 3.2.7-3 e 3.2.7-4

L’adeguata lunghezza delle imbracature è un fattore rilevante per garantire la sicurezza nei trasporti di carichi agganciati all’elicottero. Garantire una distanza sufficiente dal carico e da eventuali ostacoli è di grande importanza per l’equipaggio al suolo, per i terzi, per l’ambiente e per la manovrabilità del carico stesso.

Nel caso di tiranti a bracci multipli, la maggiore lunghezza del tirante riduce l’angolo di inclinazione dei singoli bracci e quindi l’inclinazione del carico stesso. Minore inclinazione = minore dispendio di forza per manovrare il carico.

Una lunghezza maggiore delle funi di sollevamento comporta anche una diminuzione dell’effetto "Down Wash Drag" sul carico e sull’ambiente e allevia il rumore dell’elicottero; quindi, per gli assistenti al volo le operazioni sul carico risultano più agevoli. Se le funi di sollevamento sono lunghe, aumenta anche il margine di manovra del pilota in caso di ’vortice aereo’ (separazione della corrente). Se invece il carico fosse agganciato direttamente all’elicottero, la situazione sarebbe più difficile da gestire!

La regola empirica è la seguente: diametro del rotore x 1.5 = area che subisce il maggior effetto "Downwash" del rotore. Quindi, la lunghezza delle funi di sollevamento dovrebbe superare la profondità di quest’area.

Le funi di sollevamento devono essere più statiche possibile, inoltre devono essere protette dalla torsione per mezzo di un compensatore di torsione. Per evitare che dal carico, attraverso la fune, vengano trasmessi dei colpi (punte massime dei carichi) sulla cabina e sugli altri componenti dell’elicottero, tra la fune di sollevamento e l’elicottero si può inserire un ammortizzatore.

Prolunghe vedi pagine 3.2.7-5 e 3.2.7-6

EN 1492-1 Cinghie di sollevamento (vale anche per EN 1492-2 tiranti ad anello continuo). Art. 3. Definizioni; 3.10 Elemento di sospensione: sulle unità di sollevamento a bracci multipli , anello formante il componente superiore di un’imbracatura, con il quale l’unità di sollevamento viene agganciata al gancio di una gru, ad un’altro dispositivo di sollevamento o ad altri accessori di imbracatura.

In breve: L’imbracatura di tiranti a bracci multipli su un gancio è permessa solo se si utilizza un anello! Regola di tecnologia secondo DIN/EN Regola di tecnologia per il trasporto con l’elicottero

tirante a due bracci 2 tiranti singoli 2 tiranti singoli tirante a due bracci gancio

Uso con l’elicottero: 2 bracci o più coppie di tiranti singoli possono essere utilizzati in combinazione con un tirante a 2 o a più bracci. Simili prolungamenti comportano anche una diminuzione dell’angolo di inclinazione.

Nota: di solito chiamato “tirante”.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.2-7

REGOLE DI TECNOLOGIA Motivo: L’imbracatura parallela o multipla di accessori di imbracatura su un solo gancio non è permessa. Lavorando con gli elicotteri capita spesso di dover assemblare prolunghe di ogni tipo per gli accessori di imbracatura. Prolunghe non idonee, come ad esempio quelle fatte con l’aiuto di “nodi“, possono comportare una notevole perdita di portata. I nodi sono vietati!

Definizione dei termini Regola riconosciuta di tecnologia (definizione secondo EN 45'020, art. 1.5)

“Disposizione tecnica che una maggioranza rappresentativa di esperti riconosce come riflettente lo stato dell’arte“.

Esempi: Tecniche di imbracatura nelle procedure di sollevamento secondo DIN 30'785, catene e accessori di classe 8 secondo EN 818-4, tiranti ad anello continuo secondo EN 1492-2 ecc. Gli standard EN sono validi anche in Svizzera (SN EN).

Stato dell’arte (definizione secondo EN 45'020, art. 1.4)

"Stadio dello sviluppo raggiunto in un determinato momento dalle capacità tecniche (...) basate su scoperte scientifiche tecnologiche e sperimentali pertinenti.”

Esempi: LongLines fatte di HMPE, calcolate sulla base del FH-SY 3.2.5.

Uso proprio

Tutti gli usi per i quali un apparecchio o un accessorio di imbracatura, in base alle sue caratteristiche materiali, all’esperienza, ai calcoli, alla sua costruzione ed alla sua manifattura, è previsto ed idoneo.

Esempio tirante ad anello continuo: imbracatura dei carichi, allacciamento a scorsoio.

Uso improprio:

Tutti gli usi per i quali un apparecchio o un accessorio di imbracatura non è né previsto né idoneo, e dove la non-osservanza dell’uso al quale è destinato può comportare danni.

Esempio tirante ad anello continuo: traino di veicoli, nodi su tiranti ad anello continuo

Uso proprio Uso improprio (non previsto)

DIN 15'002 Attrezzature di sollevamento, art. 1.1 Ganci di sollevamento secondo DIN 15'401 (previsti e calcolati per l’agganciamento diretto di carichi)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.3-1

SOLLECITAZIONI TRASMESSE ALL'ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO La scelta dell’entità del carico (massa) dipende dalla massima capacità di carico esterno dell’elicottero secondo l’ 'Aircraft Flight Manual' (AFM)!

Le attrezzature di sollevamento vanno calcolate in modo tale da poter sorreggere il carico con sicurezza, in ogni momento e in tutte le circostanze, e allo stesso tempo utilizzare la massima capacità di carico dell’elicottero; inoltre, nei calcoli va tenuto conto delle forze di carico previste (collettivi di carico!), del continuo invecchiamento dei materiali nonché della loro condizione generale.

Mezzi di sollevamento e di imbracatura ad un solo braccio

Tecnica di imbracatura "Tiro diretto" Fattore imbracatura

Sollecitazione dell'ADS:

Carico (massa) 100% Fattore imbracatura - Sovraccarico - Carico totale 100%

Ripartizione della sollecitazione:

Numero bracci sollecitabili 1 Numero bracci portanti 1 Sollecitazione per braccio 100%

Massa 100% - Carico 100%

"Tirante a scorsoio" (T) Fattore imbracatura

Sollecitazione dell'ADS:

Carico (massa) 100% Fattore imbracatura T 1.2 [-] Sovraccarico 20% Carico totale: 100 x 1.2 = 120%

Ripartizione della sollecitazione:

Numero bracci sollecitabili 1 Numero bracci portanti 1 Sollecitazione per braccio 120%

Massa 100% - Carico 120%

Tirante a scorsoio e ang. d'inclinazione 45° (T+AI) Fattore imbracatura

Sollecitazione dell'ADS:

Carico (massa) 100% Fattore imbracatura AI - 1)

Fattore imbracatura T 1.2 [-] Sovraccarico 20% Carico totale:100 x 1.2 = 120%

Ripartizione della sollecitazione:

Numero bracci sollecitabili 2 Numero bracci portanti 1 Sollecitazione per braccio 120%

Massa 100% - Carico 120%

1) Nessun fattore d'imbracatura Al (compensato dal presupposto che il carico totale viene portato da 1 solo braccio del tirante).

I valori calcolati valgono sempre per ogni singolo braccio del tirante

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.3-2

SOLLECITAZIONI TRASMESSE ALL'ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO

Mezzi di imbracatura a bracci multipli

Angolo d'inclinazione di 45° con tirante a 2 bracci Fattore imbracatura

Sollecitazione dell'ADS:

Carico (massa) 100% Fattore imbracatura AI - Sovraccarico - Carico totale: 100%

Ripartizione della sollecitazione:

Numero bracci sollecitabili 2 Numero bracci portanti 1 Sollecitazione per braccio 100%

Massa 100% - Carico 120%

Angolo d'inclinazione di 45° con tirante a 3 bracci Fattore imbracatura

Sollecitazione dell'ADS:

Carico (massa) 100% Fattore imbracatura AI 1.41 [-] Sovraccarico 41% Carico totale: 100 x 1.41 141%

Ripartizione della sollecitazione:

Numero bracci sollecitabili 3 Numero bracci portanti 2 Sollecitazione per braccio 141% : 2 70%

Massa 100% - Carico 141%

Angolo d'inclinazione di 45° con tirante a 4 bracci Fattore imbracatura

Sollecitazione dell'ADS:

Carico (massa) 100% Fattore imbracatura AI 1.41 [-] Sovraccarico 41% Carico totale: 100 x 1.41 141%

Ripartizione della sollecitazione:

Numero bracci sollecitabili 4 Numero bracci portanti 2 Sollecitazione per braccio 141% : 2 70%

Massa 100% - Carico

141%

1) Nessun fattore di imbracatura AI (compensato dal presupposto che il carico totale viene portato da 1 solo braccio del tirante).

Tenete conto anche della documentazione fornita dai fabbricanti di prodotti standardizzati (EN 1492):

Ad esempio: "I valori indicati per tiranti ad anello continuo ed altri sono validi solo

se tutti i bracci vengono sollecitati in modo uniforme".

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.3-3

SOLLECITAZIONI TRASMESSE ALL'ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO

Angolo d'inclinazione di 45° con tirante a 3 bracci a scorsoio

Fattore imbracatura

Sollecitazione dell'ADS:

Carico (massa) 100% Fattore imbracatura AI + T: 1.41 x 1.2 1.7 [-] Sovraccarico 41% Carico totale: 100 x 1.41 x 1.2 170%

Ripartizione della sollecitazione:

Numero bracci sollecitabili 3 Numero bracci portanti 2 Sollecitazione per braccio 170% : 2 85%

Massa 100% - Carico 170%

Angolo d'inclinazione

Angoli di inclinazione consentiti / non consentiti

Angoli di inclinazione < 45° riducono la forza di trazione, di conseguenza gli attrezzi di sollevamento tendono a scivolare sul carico utile. Maggiore è l’angolo di inclinazione (> 45° bis > 60°) maggiore risulta la forza di trazione sul punto di imbracatura, e la tendenza dell’ADI di spostarsi verso il centro del carico.

Legenda

H = AI da 10 a 45° consigliati.

I = AI > 45° fino a max. 60˚ consentiti nell’industria, ma non consigliabili per il trasporto di carichi con elicotteri (vedi collettivi di carico)!

V = AI > 60° sono sempre VIETATI !

Gli angoli di inclinazione vanno determinati per ogni singolo braccio!

Forze di carico risultanti dalle procedure di volo vedi 3.1.3 - 3.1.5, da 3.2.4-1 a 3.4.4-4

Nei calcoli va tenuto conto anche delle forze di carico prodotte dalle procedure di volo.

10°

1.5%

H 41%

45°

I 100% 60°

V

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.3-4

SOLLECITAZIONI TRASMESSE ALL'ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO

Esempi di sollecitazioni esercitate sull’ADS e fattori di carico (FC); collettivi di carico

Elicottero POElicottero 1200 kg

Per dettagli relativi alle singole posizioni vedi pagine 3.2.2 a 3.2.4-2

Per esempi di carichi vedi pagine 3.2.10 a 3.2.10-4

MDS Fune d’acciaio

ESC Ganci di sollevamento

Assetto laterale. / Bank angle (quasi

Colpi (dinamici)

BA 30°

Moltiplicazione carico +/- 2 g

EES Elemento elettrico di sospensione del carico

TQB Tiranti a quattro bracci

Ganci di sicurezza

Angolo d'inclinazione () AI 45°

Tiranti a quattro bracci 2 bracci portanti (POElicottero : 2)

FC 2.0 [-]

FC 1.41 [-]

FC 1.15 [-]

Acciaio: Fattore materiale 1.8 [-]

CU Carico utile Massa: 1100 kg

Tessili: Fattore materiale 2.62 [-]

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.4-1

CALCOLO DELL'ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO Le forze e i fattori di sicurezza indicati qui di seguito corrispondono allo stato attuale delle conoscenze in materia.

Forze conosciute, causate dalle procedure di volo e dalle tecniche d’imbracatura

N° Causa o forza Simbolo Fattore Raccomandazioni

1. Procedure di volo

1.1 "Operation External Load Transport" (ELO)

1.1.1 G-load, p. es. per assetto laterale - bank angle (valore massimo ammissibile: 30° 1) )

FSBA30° 1.15 [-]

1.15 x 2.0 = 2.3 [-], coperto dallo static limit load factor di 2.5 [-] (JAR/FAR 27/29.865) 1.1.2

Moltiplicazione del carico durante il trasporto in seguito a colpi

FSMC ELO 2.0 [-]

1.1 "Carico sicuro" nelle operazioni di trasporto

CSELO 2.5 [-]

1.2 "Operation External Load Logging" (LOG)

1.2.1 G-load, p. es. per assetto laterale. (valore massimo consentito 30° 1) )

FSBA30° 1.15 [-]

Il fattore 3 [-] viene considerato sufficiente: dalle punte massime dei carichi risultano infatti fattori di carico inferiori (limitazione di sforzo del sistema "elicottero")

1.2.2 Moltiplicazione del carico durante il Logging in seguito a colpi2)

FSMC LOG 3.0 [-]

1.2 "Carico sicuro" nelle operazioni di logging

CSLOG 3.0 [-]

2. Tecniche d'imbracatura

2.1 Tiro diretto Ang. d’inclinazione 0° - 10°

FSDIR 1.0 [-] Per il tiro diretto con un AI fino a 10° non occorre tenere conto della forza angolare.

2.2 Forza angolare dovuta all'angolo d'inclinazione massimo 10° - max. 45°

FSAI45 1.41 [-]

Si consigliano angoli max. di 45°; angoli maggiori aumentano le sollecitazioni su accessori e chiusure di sicurezza nonché il pericolo di scivolamento delle ADI sul carico utile (collettivi di carico).

2.3 Raggio di curvatura dovuto all’ allacciamento a scorsoio

FSScors 1.2 [-] Nel caso ideale, il raggio è conforme o inferiore a quello indicato dal produttore.

2.4 oppure il prodotto di 2.2 x 2.3 FSTDI 1.7 [-] Facoltativo; i fattori possono essere utilizzati anche singolarmente.

3. Resistenza dei materiali

3.1 Acciaio

3.1.1 Sicurezza contro la rottura3) FSRottura 1.5 [-] Sicurezza minima contro la rottura. Snervamento del materiale non considerato.

3.1.2 Acciaio: usura e invecchiamento

FSAcciaio 1.2 [-] Esigenze specifiche del materiale per resistere alle sollecitazioni eccessive.

3.1 Sicurezza acciaio FSACCIAIO 1.8 [-] Valore minimo per l’acciaio

3.2 Tessile

3.2.1 Sicurezza contro la rottura FSRottura 1.5 [-] Sicurezza minima contro la rottura. Snervamento del materiale non considerato.

3.2.2 Tessile: usura e invecchiamento

FSTessile 1.75 [-]Esigenze specifiche del materiale per resistere alle sollecitazioni eccessive ed all’invecchiamento.

3.2 Sicurezza materiali tessili 4) FSTESSILE 2.62 [-] Valore minimo per i materiali tessili

Calcolo: punto 1.1 o 1.2 moltiplicato per il fattore relativo al punto 2.2 o 2.3 o 2.4. Il risultato moltiplicato per il fattore relativo al punto 3.1 o 3.2. Vedi anche pagina seguente.

1) I limiti specifici dei diversi tipi di elicotteri sono differenti! 2) I valori dei carichi dovuti agli impatti si basano su misurazioni 3) I fattori citati sono valori minimi! ( 3.2.4-2) 4) Il valore minimo dipende dal materiale in questione, secondo il tipo di rifinitura, invecchiamento e fattura ( 3.2.4-2, p. 5)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.4-2

CALCOLO DELL'ATTREZZATURA Di SOLLEVAMENTO

Specchietto dei fattori da applicare

Operation External Load Transport (ELO)

Operation External Load Logging (LOG)1*

Materiale MDS ADI

Tiranti a 3- / 4-bracci senza / con

allacciamento a scorsoio MDS ADI

1. Procedure di volo 2*

CSELO o CSLOG) Acciaio

2.5 2.5 2.5 2.5 3.0 3.0 Tessile

2. Tecniche d'imbracatura FSAI, FSTS, FSTDI.)

Acciaio TS 3*

1.2 AI 4* 1.41

AI+TS 1.7

TS 1.2 Tessile

3. Resistenza del materiale 5* FSACCIAIO+ FSTESSILE)

Acciaio 1.80 1.80 1.80 1.80 1.80 1.80

Tessile 2.62 2.62 2.62 2.62 2.62 2.62

Prodotti (J) 6*

Per ciascuna configurazione di carico* (FC) 3.2.5-1

Acciaio 4.50 5.40 6.34 7.65 5.40 6.48

Tessile 7.00 8* 7.86 9.23 11.13 7.86 9.43

Uso generale (FC)

Acciaio 5.40 7.65 4* 6.48

Tessile 7.86 11.13 4* 9.43 Tutti i valori sono senza dimensioni [-]

Spiegazioni 1. Logging: in caso di Logging non occorre tenere in considerazione nessun angolo d'inclinazione (tiro

diretto). Per contro le sollecitazioni prevedibili in seguito a colpi sono superiori a quelle del trasporto normale. Il valore "Moltiplicazione del carico Logging" 3.0 [-] viene considerato sufficiente grazie alla limitazione di sforzo del sistema "elicottero". Le punte massime vengono generate di regola nella fase di sollevamento e posa a terra del carico. Si può quindi escludere una combinazione con l'assetto laterale.

2. Procedura di volo: il static limit load factor 2.5 [-] (FAR 27129.865) copre le sollecitazioni quasi statiche, per es. con il g-Load fino a 1.15 [g] (assetto laterale 30°). Risultano coperte anche le sollecitazioni dinamiche dovute a colpi fino ad un massimo di 2.17 [g].

3. Accessori d'imbracatura: gli ADI quali tiranti ad anello continuo o catene vengono caricati di regola in scorsoio o in coppia, ossia con un angolo d'inclinazione. Ciò corrisponde ad un tirante a due bracci (2 bracci sollecitabili, 1 braccio portante). In pratica, i due bracci non sono mai sollecitati in modo simmetrico, poiché a causa di lunghezze disuguali dei bracci, oscillazioni del carico o voli in virata, ci si deve aspettare un continuo spostamento delle forze agenti sui bracci delle imbracature. Durante l’assetto laterale, ad esempio, fino all’85% della massa del carico utile può gravare su un solo braccio. Di conseguenza, ogni braccio del tirante deve essere in grado di portare l'intero carico. Nel tiro diretto, per il calcolo occorre quindi usare il fattore d'imbracatura "Allacciamento a scorsoio" di 1.2 [-], senza dividere la massa del carico utile (vedi anche punto 4).

4. Tiranti a 3 e a 4 bracci: nel caso di bracci sollecitati simmetricamente, ogni braccio porta ~50% del carico. l prodotti nelle rispettive colonne si riferiscono quindi alla portata per braccio ridotta della metà. È sovente necessaria una combinazione di carico angolo d'inclinazione x TS. È raccomandabile partire da un valore massimo J = 11.13 [-].

5. Fattori di rifinitura: occorre tenere conto dei fattori addizionali di diversa grandezza dovuti a: tipo di materiale (tessile = PA, PES, HMPE ecc.; acciaio = G8, G10, acciaio legato, alluminio ecc.), proprietà di invecchiamento (tessile 3 - 30% per anno) e tipo di rifinitura (impiombatura trefoli, impiombatura corde di tipo Kernmantel, cuciture, nodi, saldature, rivetti).

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.4-3

6. Prodotto "J": per il calcolo dei MDS o degli ADI impiegati per tutti i generi d'uso e sollecitati da diverse combinazioni di carichi e d'imbracatura, bisogna partire dal rispettivo prodotto superiore (J).Ciò permette di coprire entro il parametro ammissibile anche il caso di carico peggiore.

7. Caso singolo: la costruzione di speciali tiranti richiede un calcolo preciso che tiene conto di tutte le sollecitazioni prevedibili e tutti i fattori applicabili.

8. Sicurezza: dai calcoli risulta un valore di 6.55 [-]. Secondo la Direttiva Macchine 98/37/CE, allegato I, articolo 4.1.2.5, il valore minimo è 7 [-].

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.5-1

CALCOLO DELL'ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO

Calcolo ADS per la costruzione e il controllo Tipo di elicottero: Elementi ADS: Materiale (tessile, acciaio): Tipo d'intervento:

Le 5 seguenti procedure devono essere eseguite singolarmente su ogni tipo di elicottero e su ogni elemento!

1. Determinazione della portata dell'elicottero (WLLEli) in kg 1)

a) portata massima dell'elicottero secondo AFM, oppure b) portata per carichi speciali (carichi < WLLEli) WLLEli = __________________ kg

2.

Determinazione del tipo di intervento, scelta dell'ADS e calcolo del carico massimo (CMmax)

ADS Materiale Imbracatura (schema fattori: vedi anche pagina 3.2.4-2)

1. 'Operation External Load Transport' (ELO) FC 2) x WLLEli = CMmax kg 1.1 MDS / TDB tessili tiro diretto < 10° 7.00 x _______________ = ______________

1.2 " acciaio " 4.50 x _______________ = ______________

1.3 ADI tessili scorsoio 7.86 x _______________ = ______________

1.4 " acciaio " 5.40 x _______________ = ______________

1.5 TTB / TQB tessili AI 45° 9.23 x _______________ = ______________

1.6 " acciaio " 6.34 x _______________ = ______________

1.7 TTB / TQB tessili AI 45° + scorsoio 11.13 x _______________ = ______________

1.8 " acciaio " 7.65 x _______________ = ______________

2. 'Operation External Load Logging' (LOG)

2.1 MDS tessili tiro diretto 7.86 x _______________ = ______________

2.2 " acciaio " 5.40 x _______________ = ______________

2.3 ADI tessili scorsoio 9.43 x _______________ = ______________

2.4 " acciaio " 6.48 x _______________ = ______________

Tutti i valori CMmax in kg valgono per ogni singolo braccio !

3.

Determinazione della resistenza alla rottura dell'elemento ADS (RRADS) in kg 1) 2) Resistenza alla rottura in kg o t e fattore sicurezza = vedere le indicazioni del costruttore! 3)

RRADS = WLLADS x FASI RRADS = WLLADS _____________ x FASI ___ = ________________kg

4. Calcolo del margine di sicurezza (MS): il margine di sicurezza deve essere più di zero (> 0) Resistenza alla rottura (RRADS) in kg MS = ------------------------------------------- - 1 = > 0 [-] MS = ------------------------------------------------- - 1 = ____.____ [-] 4)

Carico massimo (CMmax) in kg

5. Giudizio sull’adeguatezza dell’attrezzatura di sollevamento / del componente

L'ADS soddisfa le esigenze del tipo di intervento (RRADS > CMmax); Proporzione + _____ %

L'ADS non soddisfa le esigenze del tipo di intervento (RRADS < CMmax); Proporzione - _____ % Raccomandazioni: In generale: si è rinunciato alla conversione della Massa ([kg]) in Forza Newton ([N]) per semplicità (N = kg · 9.81) - 1) Nel documento del costruttore la definizione “portata massima” è anche indicata con WLL (“working limit load”) - 2) Per la tabella dei fattori di carico (FC) da applicare vedi anche le pagine 3.2.4-1 e 3.2.4-2. Il fattore di carico è il prodotto (J) di più fattori - 3) ATTENZIONE: come nel caso dei fattori di sicurezza anche le indicazioni dei costruttori riportate qui non sono standardizzate - 4) Le posizioni dopo il punto possono essere indicate anche in percentuale: (MS = 0.04 [-] = 4%)

Formula:

Formula:

(½ WLLEli)

(½ WLLEli)

(½ WLLEli)

(½ WLLEli)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.5-2

CALCOLO DELL'ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO

Formule per il calcolo (con esempio) Nelle pagine da 3.2.2 a 3.2.4-2 è stato documentato come calcolare le sollecitazioni generate dalle tecniche di imbracatura e dalle procedure di volo che poi vengono trasmesse alle attrezzature di sollevamento. Il modulo contenuto a pagina 3.2.5-1 riassume per l’utente queste riflessioni riguardanti il calcolo ed il successivo controllo.

Le nozioni illustrate nelle pagine da 3.2.2 a 3.2.4-2 possono essere espresse in formule come segue:

Esempio 1: - pagina 3.2.5-1, p. 2, n° 1.6

- tirante a catena, tre bracci (TTB): acciaio, senza allacciamento a scorsoio, due bracci portanti

- elicottero: AS 350B3 (WLLELI 1400 kg)

Formule: WLLADS · FSACCIAIO 2 · g RRADS · g FADS MAX = = in kN 1000 1000 WLLELI g 9.81 9.81 FELI MAX = · (CSELO · FSRottura · FSACCIAIO 1 · FS AI 45°) · = WLLELI ½ · LF · = CMMAX · in kN EBP 1000 1000 1000 FADS MAX MS = - 1 = > 0 [-] FELI MAX

Calcolo sulla base di un esempio concreto:

1400 kg · 4 · 9.81m/s2 5600 · 9.81 FADS MAX = = = 54.93 [kN]

1000 1000 1400 kg 9.81 9.81 9.81 FELI MAX = · (2.5 · 1.5 · 1.2 · 1.41) · = 700 kg · 6.34 · = 4438 · = 43.53 [kN] 2 1000 1000 1000 54.93 kN MS = - 1 = > 0.26 [-] 43.53 kN

Fondo grigio = fattori di carico, vedi pag. 3.2.4-2 e 3.2.5-1, p. 2, colonna grigia

Legenda: RRADS Resistenza alla rottura dell’attrezzatura di sollevamento, in kN g Accelerazione gravitazionale 9.81 [m/s2] FADS MAX Forza massima che può essere sopportata dall’attrezzatura di sollevamento (prima della rottura). FELI MAX Forza massima che può essere generata da procedure di volo e tecniche di imbracatura e trasmessa alle ADS. CMmax Carico massimo FC Fattori di carico (prodotto "J" come risultato di tutti i fattori applicati) MS Margine di sicurezza (sicurezza rimanente dopo aver sottratto la resistenza alla rottura dal carico massimo) FSACCIAIO 1 Fattore di sicurezza minimo per ADS in acciaio usate con gli elicotteri (in combinazione con i fattori di carico) FSACCIAIO 2 Fattore di sicurezza dell’acciaio indicato dall’industria secondo la Dir. Macchine 98/37/EC, allegato I, art. 4.1.2.5 FS TESSILI 1 Fattore di sicurezza dei materiali tessili indicato dall’industria secondo la Dir. Macchine 98/37/EC, allegato I, art. 4.1.2.5 EBP Numero dei bracci portanti (da non confondere con i bracci sollecitabili; vedi pagina 3.2.3-1) WLLADS Portata dell’attrezzatura di sollevamento WLLELI Portata massima dell’elicottero in kg

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.6-1

TIPO DI COSTRUZIONE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

Materiali adatti: denominazioni, caratteristiche, limiti Questa tabella fornisce un quadro delle caratteristiche e delle possibilità di utilizzo dei materiali più comunemente usati. Le caratteristiche di un materiale e la lavorazione sono determinanti per il suo tipo di utilizzazione. Esempio: PA a 3 trefoli, 15% allungamento = adatto come ammortizzatore (fino a 2 m di lunghezza), NON adatto come fune di sollevamento.

Dati tecnici Materiali tessili Acciaio

Materiale Polietilene adalto modulo

Poliestere Poliammide Classe 8 (catena)

Classe 10 (catena)

Filo d’acciaio (corde)

Abbreviazione HMPE PES PA G8 G10 Zincato

Tenacità in N/mm2 360 110 90-95 1100 – 1200 1200 – 1350 1770

Allungamento a rottura 1)

3.8% 10-17 18-35% 20% 20% 3 - 5 %

Allungamento al 50% del carico massimo 1)

< 2% 5 - 10% 15- 20% < 2% < 2% ~ 1 %

Peso specifico in g/cm2

0.96 1.38 1.14 7.8 7.8 7.85

Tenacità [Rkm] ~ 300 ~ 100 ~ 100 n/a n/a ~ 50

Temperatura di fusione in °C

140°C 225°C 215-260°C > 1500 > 1500 1000°C

Resistenza agli UV ottima ottima buona ottima ottima ottima

Resistenza alle soluzioni alcaline

ottima buona a temp. ambiente

ottima quando sono deboli

dipende dalla soluzione da buona a molto critica 2)

cattiva

Resistenza agli acidi ottima sufficiente sufficiente cattiva cattiva

Resistenza a benzina/ oli

ottima ottima buona ottima ottima buona

Creep solo con carichi pesanti

appena misurabile

leggero irrilevante irrilevante misurabile

Resistenza al nodo ca. 50% ca. 30% ca. 50% - - ca. 10%

Invecchiamento per anno in %

3% >3% 8 - 10% n/a n/a n/a

Manifattura (esempi)

A fibre parallele / debolmente ritorte

X X X

Tessuta X

Trecciata a 12 fusi X X X

Ritorta a 3 capi X X

Cavo per gru X

Corda Kernmantel X X X

Colato X X

Fucinato a stampo X X X

Trafilato X

Uso (esempi)

Imbracatura X X X X

Connessione X X X X X

Sollevamento, tiro diretto

X X X X X X

Ammortizzamento X n/a = non applicabile 1) Dipende dal tipo di prodotto (manifattura) 2) Il cemento e le miscele di cemento sono sicuri, i fertilizzanti (ad es. fosfati) invece sono problematici. Chiedete conferma al produttore. 3) Abbreviazioni: vedi pagine 3.2.11 e 3.5.1-1 ss.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Seite 3.2.6-2

TIPO DI COSTRUZIONE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

Diagramma: rapporto tra forza ed allungamento nei materiali tessili L’allungamento dei materiali dipende dall’allungamento lineare del materiale stesso e dal loro tipo di costruzione (corda composta di fibre parallele disposte in modo lineare = solo allungamento del materiale; intrecciato o ritorto = allungamento dovuto sia al materiale che al tipo di costruzione). Carico in % 50 del carico di rottura

40

30

20

10

0

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 %- Allungamento

Codice Allungamento Applicazioni appropriate: statico 1 - 4% Funi di trasporto (Shortline < 20m, LongLine > 20m), mezzi d’imbracatura: tiranti ad anello continuo, cinghie di sollevamento PES fino al 3%

quasi statico 4 - 10% Mezzi d’imbracatura: tiranti ad anello continuo, cinghie di sollevamento PA fino al 10%

dinamico 10 - 15% Ammortizzatore PA (corda ritorta a 3 trefoli oppure corda con anima a fibre parallele dotata di rivestimento esterno)

molto dinamico >15% Non adatto per il trasporto di carichi con l’elicottero. Estremo pericolo in caso di rottura dovuto al rilascio di energia dinamica (forte allungamento = contrazione violenta della corda).

Esempio esplicativo: tirante ad anello continuo (AC) = La portata massima (WLL) dell’AC con un fattore di sicurezza 7.86 è il 12.7 % del carico di rottura (100 %), l’allungamento corrisponde a < 3 % = Il carico di lavoro dell’AC, tenendo conto dell’allacciamento a scorsoio e dei carichi dinamici, è il 42.85 % del carico di rottura (100 %), l’allungamento è del 4.5 % ca.

Polietilene ad alta tenacità HMPE (LongLine)

Poliammide PA a 3 trefoli

(ammortizzatore 1.5 m)

Poliestere PES (anelli continui, cinghie di sollevamento)

Poliammide PAtessuto (cinghie di

sollevamento)

(Logging)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.6-3

TIPO DI COSTRUZIONE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO Comportamento delle corde in caso di perdita del carico I dati seguenti provengono da un test empirico eseguito nel 1984 ed illustrano il comportamento dei diversi tipi di corde in caso di perdita del carico (empirico = esperienza proveniente dalla pratica)

Schema dei test Situazione iniziale Carico: 700 kg Lunghezza del sistema di sospensione: 6m Distanza tra il gancio della gru ed il gancio di sollevamento: 6 m Distanza tra la punta della gru ed il gancio di sollevamento: 9 m Massa del gancio di sollevamento: 9 kg Tipo di sganciamento: elettrico Le illustrazioni non sono in scala!

Test 1: Corda d’acciaio Risultato 1 Lunghezza corda: 6 m Diametro corda: 11 mm Numero bracci: 1 Carico di rottura complessivo: 6750 kg Tipo di corda: cavo di sollevamento per gru Proprietà della corda: a bassa torsione e basso allungamento

Risultati:

Allungamento sotto carico: non misurabile Comportamento dopo lo sganciamento: leggera oscillazione

Giudizio: + solo leggera oscillazione; - colpi non ammortizzati = corda adatta, necessita di ammortizzatore

Test 2: Tirante ad anello continuo in poliestere

Risultato 2

Lunghezza corda: 6 m Diametro corda: 18 mm (per braccio) Numero bracci: 2 Carico di rottura complessivo: 12'000 kg Tipo di corda: anello continuo Proprietà della corda: a basso allungamento

Risultati:

Allungamento sotto carico: ca. 1 % (carico = ca. 50% del WLL) Comportamento dopo lo sganciamento: leggera oscillazione Giudizio: + oscillazione leggera; - colpi non ammortizzati = corda adatta (trefoli uniti da rivestimento), necessita di ammortizzatore

Test 3: Corda in poliammide Risultato 3 Lunghezza corda: 6 m Diametro corda: 16 mm (per braccio) Numero bracci: 2 Carico di rottura complessivo: 9100 kg Tipo di corda: ritorta a 3 trefoli, Proprietà della corda: 26% di allungamento

Risultati:

Allungamento sotto carico: 80 cm o il 13.3 % Comportamento dopo lo sganciamento: contrazione violenta fino a 5.5 m della corda e del gancio di sollevamento (9 kg !)

Giudizio: PERICOLO - > 10% di allungamento a ca. il 50% del carico, contrazione corda/gancio di sollevamento! = inutilizzabile

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.6-4

TIPO DI COSTRUZIONE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

Valutazione dei test1)

I risultati dimostrano che i materiali tessili con proprietà dinamiche non sono adatti né come mezzi di sollevamento (fune di sollevamento) né come mezzi di imbracatura.

In caso di perdita del carico o di rottura della fune possono aggiungersi altri pericoli gravi dovuti sia al profilo ed il diametro della corda sia al rateo di discesa e alla velocità dell’elicottero.

Per i mezzi di imbracatura occorre tener presente: maggiore è l’allungamento di cinghie di sollevamento e di tiranti ad anello continuo, maggiore è l’allungamento a lavoro della fibra = maggiore risulta anche la frizione / la produzione di calore / la riduzione della portata!

Il comportamento lineare delle corde, però, è solo uno tra i tanti indicatori possibili.

Sezioni trasversali La sezione trasversale di una corda è di notevole importanza per le sue proprietà aerodinamiche.

I pericoli, in combinazione con le caratteristiche dinamiche, possono risultare potenziati. Ciò significa che una corda dinamica con una sezione trasversale ovale, in caso di volo orizzontale o di discesa oppure in caso di perdita del carico, si contrarrà inevitabilmente verso l’alto.

Invece, le corde statiche dotate di anima rigida e sezione trasversale ridotta di forma rotonda, in caso di volo orizzontale o di discesa oscilleranno solo poco all’indietro ed avranno poca tendenza a sbatacchiare.

Ovviamente, anche una corda pesante di acciaio, se durante il volo orizzontale o la discesa urterà contro un ostacolo, verrà sbalzata verso l’alto insieme al gancio di sollevamento.

Descrizione Illustrazione (principio) Sezione trasversale rotonda Migliore comportamento per quanto riguarda le proprietà aerodinamiche.

Sezione trasversale ovale Problematica. “Sfarfalla” durante il volo e produce una portanza relativamente elevata

Sezione trasversale rettangolare Molto problematica come fune di sollevamento. Forti oscillazioni (vibrazioni sensibili sul Pitch o Stick). Accessori e cappi possono venir danneggiati dalle vibrazioni.

Elevata portanza e sbatacchiamento.

Sezioni trasversali dei tiranti a bracci multipli (rotonde, ovali o rettangolari) Funi di sollevamento a bracci multipli, prolunghe o mezzi di sollevamento con bracci lunghi vibrano fortemente producendo una resistenza molto elevata = portanza

1) Fonte: Heliswiss 1983, H. Wyder, H. Stocker, A. Marty

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TIPO DI COSTRUZIONE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

Grandi recipienti flessibili alla rinfusa (FIBC) per merce non pericolosa Le seguenti esigenze sono state stabilite tenendo conto dei pericoli specifici all'uso dei sacconi FIBC come carico esterno dell’elicottero.

Dato l'aumento di eventi particolari, l'UFAC ha attribuito al gruppo di lavoro sulle attrezzature di sollevamento (GL ADS) l’incarico di stabilire le esigenze minime www.heli-syllabus.org gruppi di lavoro.

Pericoli particolari A causa delle loro caratteristiche materiali e di costruzione, i sacconi FIBC possono rappresentare un pericolo significativo ed improvviso durante il lavoro con gli elicotteri, soprattutto se utilizzati in maniera non appropriata. È molto probabile che un malfunzionamento del FIBC rechi danno alle persone, all'elicottero e all'ambiente. Per questo motivo, il rischio che rappresentano esige l'attuazione di misure particolari.

I pericoli particolari sono (elenco non esaustivo):

- La perdita del fondo del FIBC a causa del danneggiamento meccanico delle cuciture o della tela dovuto ai raggi UV. Ne consegue:

- l’improvvisa perdita del carico utile in volo. Ne consegue:

- l’improvviso sollevarsi del FIBC a causa della corrente di vento creatasi nel "tubo" rimanente del FIBC.

- L’aumento del suddetto effetto durante il volo discendente.

- Il sovraccarico o la rottura delle cuciture e/o delle cinghie di sollevamento, specie se sono troppo corte.

- La distruzione della tela del sacco causata da carichi utili non appropriati (materiale PP/PE che entra in contatto con bitume, oggetti taglienti o caldi, sostanze chimiche, ecc.).

Basi legali riguardanti la costruzione dei FIBC (CH e EU): - (CH) Legge federale sulla sicurezza delle installazioni e degli apparecchi tecnici (LSIT, RS 819.1)

- (CH) Ordinanza sulla legge federale sulla sicurezza delle installazioni e degli apparecchi tecnici (OSIT, RS 819.11)

- (CH) Ordinanza sulle macchine (OMacch, RS 819.14)

- (EU) Direttiva macchine 2006/42/CE.

Norme tecniche - (CH) SN EN ISO 21'898 Imballaggio – Grandi recipienti flessibili alla rinfusa (FIBC) per merce non pericolosa

- (EU) EN ISO 21'898 Imballaggio – Grandi recipienti flessibili alla rinfusa (FIBC) per merce non pericolosa

Tale norma non è standardizzata.

Stato dell'arte Tenendo conto delle esigenze specifiche nonché in base all'esperienza e ad un'analisi del rischio, il tipo di costruzione e l'uso dei FIBC per il trasporto di carichi con l'elicottero sono descritti nel Manuale dell'assistente al volo.

Costruzione e dotazione Il produttore si assume la responsabilità della costruzione e degli accessori in dotazione conformemente alle norme tecniche e lo stato dell'arte.

Uso del FIBC

L'uso dei FIBC è descritto nel capitolo 3.2.13, i pericoli specifici invece nel capitolo 3.2.14.

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TIPO DI COSTRUZIONE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO Esigenze minime per i FIBC per il trasporto con l'elicottero

FIBC secondo ISO EN ISO 21'898

Categoria di sicurezza 8:1 secondo l'art. 3.1.2 (riparabile), oppure 6:1 secondo l'art. 3.1.3 (non riparabile)

WLL del FIBC: 15 kN per elicotteri con WLL fino a 14 kN

Calcolo delle cinghie di sollevamento secondo FH-SY 3.2.5-1, punto 2.1.5, TQB (accessori di imbracatura, ADI). Esempio:

Resistenza alla rottura ADI 95 kN Margine di sicurezza per braccio = - 1 = > 0 [-], Esempio: MS/Braccio = - 1 = 0.24 [-] ½ carico massimo dell'elicottero 76.45 kN

Cinghie di sollevamento ≥ di 1 metro, con cappio all'estremità cucito secondo EN 1492-1 (fig. 1 e 2)

Cinghie di sollevamento in poliestere PES (buona qualità) attorno al sacco, incrociate sul fondo (fig. 3)

FIBC a fondo doppio; con le cinghie di sollevamento cucite tra il 1° ed il 2° strato del fondo.

Come misura opzionale di stabilizzazione (contro la pressione di assestamento del carico) si possono cucire 1 o 2 nastri di traverso attorno al sacco, a circa 15 / 30 cm dal fondo.

Etichetta conforme all'art. 7 della norma, ma in doppia grandezza e scritta con caratteri grandi, resistente alla luce ed alle abrasioni, stampata o interamente cucita (tutti e quattro i lati dell'etichetta) sulla tela del sacco. Applicare eventualmente una lamina di protezione sull'etichetta prima di cucirla.

Facoltativamente l'etichetta può recare la dicitura "HELIBAG" e/o stampato il logo della ditta.

Il pittogramma "metodo d'utilizzo" deve riportare chiaramente l'autorizzazione all'imbracatura dei 4 cappi ad un unico gancio (se le cinghie sono ≥ 1m), altrimenti si deve ricorrere ad un tirante a quattro bracci (se le cinghie sono < 1 m) (fig. 4).

La tela del sacco e la tela della copertura devono essere resistenti agli UV, di buona qualità o doppie (fondo del sacco compreso).

Nessuna apertura sul fondo. Eventualmente presenza di 2 cappi per lo svuotamento del sacco (girarlo di 180°).

Formato (lunghezza x larghezza x altezza): senza restrizioni

Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3

Fig. 4.a Fig. 4.b Fig. 4.c

Fig. 1: FIBC in fase di utilizzo; grandezza del gancio sufficiente per 4 cappi (vedi 3.2.2-5), a torsione compensata (vedi 3.2.7-4) Fig. 2: Finitura dei cappi secondo EN 1492-1 Fig. 3: Costruzione base: 2 cinghie attorno al sacco, incrociate sul fondo, se i bracci sono ≥1 m, altrimenti occorre utilizzare un tirante a quattro bracci (vedi 3.2.2-3, 3.2.7-1). Fig. 4: Pittogrammi: 4a: Sollevamento corretto con un gancio; 4b: Sollevamento con un gancio VIETATO; 4c: Sollevamento per mezzo di tirante a quattro bracci in caso di cinghie/cappi troppo corti.

I pittogrammi da 4.a a 4.c costituiscono un complemento o una sostituzione degli usuali pittogrammi necessari.

Materiali

Tela del sacco: PP/PE, resistente agli UV

Cinghie di sollevamento/cappi: PES

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USO DELL'ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO Tecniche d'applicazione delle imbracature Per imbracature si intendono: tiranti ad anello continuo, tiranti "Chocker", tiranti a nastro, catene ad anello continuo (vedere anche la lista dell'attrezzatura di sollevamento).

Esempi illustrativi dei tipi di imbracatura consentiti

Accessori d'imbracatura

Tipo d'imbracatura

Tirante ad un braccio

Tirante a due

bracci*)

Tirante ad anello continuo

singolo doppio singolo doppio

Diretto

A scorsoio

A scorsoio doppio

A doppio braccio

◄allacciamento solo geometrico► occorre fissare ulteriormente il carico e i mezzi di imbracatura!

Ad avvolgimento

◄ allacciamento di forza poco efficiente ►

occorre fissare ulteriormente il carico e i mezzi di imbracatura!

*) Gli schemi dei tipi d'imbracatura per tiranti a due bracci valgono anche per tiranti a bracci multipli

Osservazione: i riquadri sbarrati da una croce mostrano le tecniche d'imbracatura non ammesse per il trasporto di carichi agganciati all'elicottero. Pericolo di perdita del carico!

Fonte: DIN 30'785 "Anschlagen im Hebezeugbetrieb” (“Imbracatura durante le operazioni di sollevamento”)

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USO DELL'ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO Individuazione del baricentro di un carico asimmetrico; esempio per il calcolo dell’asse x Il calcolo del centro di gravità di un carico asimmetrico si esegue orizzontalmente in base alle larghezza (vedi grafico) e la profondità nonché verticalmente. In caso di carichi con un’altezza minima rispetto alla larghezza il calcolo verticale può essere trascurato.

Il calcolo per esteso: metà della larghezza a moltiplicato per la massa m1, più la larghezza [a] più la metà della larghezza [b] moltiplicato per la massa m2, più a più b, più la metà della larghezza c moltiplicato per la massa m3, diviso per la massa totale.

Baricentro della massa sull’asse x = 2.54 m

A E A b c 0.8 m 1.2 m 2.5 m

· m1 + a + · m2 + a+b+ · m3 · 500 kg + 0.8 m + ·300 kg + 0.8 + 1.2 m + · 2000 kg

2 2 2 2 2 2

Formula per il calcolo: CG = = = 2.54 m

m1 + m2 + m3 500 kg + 300 kg + 1400 kg

0.4 m · 500 kg + ((0.8 m + 0.6 m) · 300 kg) + ((0.8 m + 1.2 m + 1.25 m) · 2000 kg) 0.4 m · 500 kg + 1.4 m · 300 kg + 3.25 m · 2000 kg

Calcolo: CG = = = 2.54 m

500 kg + 300 kg + 2000 kg 2800 kg

m1 = 500 kg

m2 = 300 kg

m3 = 2000 kg

a = 0.8 m b = 1.2 m c = 2.5 m

Baricentro geometrico del carico sull’asse x = 2.25 m

x

z

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USO DELL’ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO

Effetto della lunghezza del tirante sull’inclinazione del carico (barella)

Lunghezza bracci: 8 m Lunghezza bracci: 4 m Lunghezza bracci: 2 m

Effetto sull’inclinazione

In pratica ciò significa che con tiranti corti occorre produrre più forza per effettuare l’allineamento del carico.

Tale effetto risulta ancora più evidente se il tirante viene agganciato direttamente sotto l’elicottero; infatti, una LongLine offrirebbe maggior spazio per la manovra dei carichi pesanti.

Nell’esperienza pratica, una lunghezza di bracci di 5 m ha dato buoni risultati per quanto riguarda tiranti a tre (TTB) e quattro bracci (TQB).

I bracci di tiranti multipli possono esser allungati utilizzando altri mezzi di imbracatura (vedi pagina seguente).

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USO DELL’ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO

Concetto di montaggio di mezzi di sollevamento per il trasporto di carichi con elicotteri

Descrizione Illustrazione Elicottero con gancio baricentrico

Le illustrazioni non sono in scala!

Ammortizzatore (AM), posizionato sempre tra il gancio baricentrico e la fune di sollevamento Corda in poliammide a 3 trefoli, doppia o quadrupla, con o senza calza Fattura a fibre parallele di poliammide, con calza Allungamento a lavoro: ca. 15% Lunghezza da 1 a 2 m

Attenzione: per la scelta dell’accessorio terminale vedere le indicazioni del produttore del gancio di sollevamento!

Fune di sollevamento (FDS) di lunghezza adeguata Corda d’acciaio a bassa torsione (cavo per gru, tipo di costruzione ROTEX) Corde tessili a basso allungamento Sezione trasversale più ridotta possibile Sezione trasversale rotonda Più leggera possibile rispetto al gancio di sollevamento

Allungamento a lavoro: < 10%

Se si usano tiranti ad anello continuo come prolunghe, i loro 2 bracci vanno riuniti con una guaina protettiva!

La lunghezza della fune di sollevamento, incluso ammortizzatore, giunto rotante e gancio di sollevamento = > diametro rotore x 1.5

Compensatore di torsione / gancio a snodo (GSN), posizionato sempre dove si forma la torsione, prima che possa agire sulla corda La torsione delle corde va sempre compensata, a prescindere se sono operate a mano o elettricamente.

La torsione danneggia qualsiasi tipo di corda! Gancio di sollevamento (GS) di grandezza adeguata Gancio di sollevamento manuale o elettrico; insieme al compensa-tore di torsione deve pesare sempre più della fune di sollevamento.

Mezzi di imbracatura di grandezza adeguata

Annotazione: le illustrazioni servono da esempio per una fune operata manualmente.

L1 1 - 2 m

Shortline L1 < 20 m Longline L1 > 20 m

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USO DELL’ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO

Prolunghe aggiunte a mezzi di imbracatura e di sollevamento I seguenti tipi di raccordi illustrati rispecchiano le regole di tecnologia.

Tutti i raccordi devono essere adeguati per l’uso previsto e controllati regolarmente. I raccordi fatti con maglie di giunzione Connex e gancio sono solitamente destinati ad un’utilizzazione prolungata nel tempo (gancio self-locking con chiusura automatica).

La lista non è affatto esaustiva.

Mezzo di imbracatura Elemento di connessione Mezzo di imbracatura

Esempio: tiranti ad anello continuo

* o * o

più o

o

più o

Cinghie di sollevamento

più

Mezzo di sollevamento Elemento di connessione ... Mezzo di sollevamento

più più

* Avviso di sicurezza: I grilli sono adatti solo per raccordi di breve durata che vanno smontati dopo ogni trasporto e di seguito rimontati. L’uso di grilli come elementi per connessioni durature, ad esempio per assemblare prolunghe alle Longline o agli ammortizzatori, è poco consigliabile, poiché essi rischiano di distaccarsi in presenza di colpi o vibrazioni. A causa del posizionamento in alto dei grilli, il controllo visivo non è possibile. Sia i grilli dritti sia quelli a lira possono dar luogo a carichi radiali!

Di regola, per rendere sicuri anche i grilli utilizzati per le connessioni durature, occorre prendere ulteriori precauzioni e/o adoperare fascette per cablaggio, fili di bloccaggio o coppiglie.

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FH-SY.i / 09/06 R1 Page 3.2.7-6

USO DELL’ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO

Tipi di raccordi vietati per i mezzi di imbracatura e di sollevamento Pur essendo vietati, alcuni raccordi vengono purtroppo usati nell’esperienza pratica, ad esempio connessioni di 2 anelli continui o cinghie di sollevamento. Ciò avviene o per mancanza di elementi adeguati di connessione o per pura comodità.

Tali raccordi sono invalidi e vietati, come indicato in qualsiasi catalogo dei prodotti!

Sotto sforzo massimo, negli avvolgimenti dei nodi si generano temperature elevate. Oltre a ciò, gli avvolgimenti comportano una notevole perdita della capacità di portata. Con i "falsi nodi" c’è persino il rischio di perdita del carico.

Tipo di nodo Descrizione Conseguenze

Corda

Nodo semplice

Dal 40 al 60% di perdita della portata

Anello continuo con cinghia di sollevamento

Nodo semplice

Forti avvolgimenti = calore, perdita di portata del 20 - 40% ca.

Nodo relativamente stretto

Anello continuo con anello continuo

Nodo semplice

Forti avvolgimenti = calore, perdita di portata del 20 - 40% ca.

Nodo estremamente stretto

Anello continuo con anello continuo

Nodo semplice con distanziatore (D)

Perdita del D = nodo rimane

Anello continuo con anello continuo

Falso nodo con distanziatore (D)

Perdita del D = perdita del carico

Attenzione: simbolo presente in qualsiasi catalogo!! VIETATO - NODI - VIETATO !!

La lista non è affatto esaustiva.

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USO DELL'ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO

Limiti di utilizzo e di usura

Specchietto interventi voli con carichi agganciati

Attrezzi

Abbr. 1

Logg

ing

Mon

tagg

io

Tra

nspo

rto

T

rans

port

o di

per

sone

S

pigo

li vi

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Sos

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< 1

20°C

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120

°C

Pun

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Life

Lim

it in

ore

Li

fe L

imit

> 3

ann

i S

econ

do la

con

dizi

one

Ganci di sollevamento GS

Ganci a snodo GSN

Ganci di sollevamento elettrici GSE

Funi di sollevamento tessili o d'acciaio FTA

Ammortizzatori AM

Benne per calcestruzzo BC

Sacco di sollevamento SS

Rete di sollevamento RS

Sacco per acqua SA

Benna per acqua BA

Benna spargi-materiale BS

Anelli continui AC

Catene d'acciaio tondo (qual. 8) CAT

Tiranti chocker TC

Tiranti a nastro TN

Cinghie di sollevamento CDS

Redance RA

Grilli GR

Tiranti a quattro bracci TQB

Tiranti a tre bracci TTB

Tiranti a due bracci TQB

Viti ad anello VA

Cinghie per allacciamento CPA solo per il fissaggio oppure per la guida di carichi

Ganci tubi GT

Corde di canapa per il fissaggio CPF

Spiegazione: = consentito nell'ambito dell'utilizzo prestabilito La presente tabella non è da considerare esaustiva.

Principio: secondo la direttiva CE sull’uso delle attrezzature di lavoro 89/655/EEC, questi ultimi devono essere controllati a distanza regolare, ma almeno una volta l’anno da una persona qualificata ed esperta del settore.

Vedi anche le leggi, le direttive ed i fogli d’istruzione delle autorità nazionali.

1 Per le abbreviazioni vedi "Lista di controllo ADS", pagina 3.2.11

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ESEMPI DI DOTAZIONE ED USO DELL'ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO; Parte 1: definizioni e EES / MDS

LNA m ET

EL

TC opp. STC!

EES Gancio baricentrico dell’elicottero

D

ir. m

acc

hin

e 9

8/3

7/C

E

A

ttre

zzat

ura

di s

olle

vam

ento

E’ obbligatoria la marcatura CE nonché la dichiarazione di conformità CE da parte del produttore!

Utilizzare sempre un ammortizzatore con la fune di sollevamento.

SETTORE + ABBREVAZIONE

ATTRIBU-ZIONE

DEFINIZIONE 1. Aeromobile 2. Long-Line 3. Fune di sollevamento

4. Prolunga 5. Argano di salvataggio

6. Benna per calcestruzzo

Legg

e su

lla

navi

gaz

ion

e ae

rea

m

ET

EL

Appartenente all' ELEVATORE

ELEVATORE (Elicottero) Elicottero

EES

ELEMENTO ELETTRICO DI SOLLEVAMENTO DEL CARICO

div. modelli ganci baricentri ci

Argano di salvataggio

Dir.

ma

chin

e

98

/37

CE

Car

ico

CM

(M

assa

)

AD

S

ESC

Non appartenente all'

ELEVATORE

ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO

Fune di sollevamento

Compensatore di torsione

Ammortizzatore/ Fune di sollevamento

2 x Fune di sollevamento Ganci a snodo

MDS ELEMENTO ELETTRICO DI SOLLEVAMENTO DEL CARICO

Gancio elettrico Ganci a snodo Gancio di sicurezza Ganci a snodo

ADI ACCESSORI D'IMBRACATURA

Tirante a 3 bracci alla

benna

CU CARICO UTILE Persone e Animali Materiale vario

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Parte 2: carichi sull'attrezzatura di sollevamento (MDS)

EL

EES

CA

* Casi speciali: di competenza dell'UFAC (LNA / AOM)

7. Sacca 8. Rete 9. "BAMBI BUCKET"

10. "SPEGEL"Benne p. acqua

11. Benna spargi-materiale

12. Piattoforma di salvataggio*

13. Impianto d'irrorazione

14. Recipiente porta carichi

15. Cesta portasci

EL Elicottero

EES Ganci baricentici

Ganci baricentici Ganci baricentici Ganci baricentici Ganci baricentici Ganci baricentici Ganci baricentici

ECS Può essere con ganci a snodo o direttamente all'EES

MDS Fune e sacca Fune e rete Fune e sacca porta acqua

Fune e benna porta acqua

Fune e spargitore

Tirante speciale Piattaforma

Cisterna Tirante speciale Recipiente

Cesta portasci

ADI Maniglione sulla redancia

Maniglione sulla redancia

Maniglione sul dispositivo di

comando

Occhiello sul recipiente

Tirante a tre bracci

Elastici o rete (cat. MVSP)

CU Merce alla rinfusa e a pezzi

singoli

Merce a pezzi singoli

Acqua Acqua Merce da spargere

Persone Sostancze da spruzzare

Materiale esplosivo e detonatori

Sci, zaini

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FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.2.10-3

Parte 3: Esempi di carichi

EL

EES

CA

* Casi speciali: di competenza dell'UFAC (LNA / AOM)

16. Forche 17. Logging 18. Trasporto 1 19. Trasporto 2 20. Trasporto 3 21. Trasporto 4 22. Trasporto 5 23. Trasporto 6 24. Montaggio

EL

EES Ganci baricentrici

Ganci baricentrici e GSE elettrici

Ganci baricentrici Ganci baricentrici Ganci baricentrici Ganci baricentrici e long line

Ganci baricentrici Ganci baricentrici e long line

ECS Ganci a snodo Ganci a snodo Ganci a snodo

MDS Funi e forche Fune di sollevamento

Fune di sollevamento

Fune di sollevamento

Fune di sollevamento

ADI Tirante a 4 bracci sulla forca

Tirante chocker Catena d'acciaio tondo

Anelli continui, maniglie e

catena d'acciaio tondo

Tirante a 4 bracci Tirante a 4 bracci Anelli continui o tiranti a nastro

Anelli continui o tiranti a nastro

Anelli continui o catene d'acciaio

tondo

CU Palette

Tondini di legno Acciaio a spigoli vivi

Acciaio a spigoli vivi

Container, aggregati

Container, aggregati

Sacchi palettati Tavole, assi, pali Piloni, gru

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.2.10-4

Parte 4: Accessori d'imbracatura (ADI) e MVS / MVSP

ADI

* Casi speciali: di competenza dell'UFAC (LNA / AOM)

25. ADI 1 26. ADI 2 27. ADI 3 28. ADI 4 29. ADI 5 30. ADI 6 31. ADI 7 32. MVS 33. MVSP

EL

EES

ECS

MDS

ADI Tirante chocker Anello continuo Catena d'acciaio tondo

Redancia acciaio Tirante a nastro Maniglione Tirante a 3 / 4 bracci

Ammortizzatore Cinghie di sollevamento

CU Legno tondo

tutto senza spigoli vivi

Spigoli vivi Tiranti tutto senza spigoli vivi

Elemento di collegamento

Cu cubico fra EL ed EES Sicurezza del carico

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.2.11

USO DELL'ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO Lista di controllo Suddivisione dei singoli componenti dell'attrezzatura di sollevamento carichi

Definizione dei termini Abbr. Materiale di volo Materiale e accessori appropriati per i voli con l'elicottero

MV

Attrezzatura di sollevamento Tutti mezzi che servono a unire il carico utile con l'elicottero

ADS

Elementi di sospensione del carico ESC Ganci di sollevamento GS Ganci a snodo GSN

Elemento elettrico di sospensione del carico Elementi dell'ADS azionabili elettricamente o meccanicamente dal Cockpit (pilota)

EES

Ganci di sollevamento elettrici ("Long-Line" di diverse lunghezze;"Logging" oppure trasporti) GSE

Mezzi di sollevamento Tutti i mezzi di contenimento o di avvolgimento geometrico e di forza del carico.

MDS

Funi di sollevamento in fibra tessile o d'acciaio FDS Ammortizzatore AM Benne per calcestruzzo BC Sacco di sollevamento SS Rete di sollevamento RS Sacco per acqua SA Benna per acqua BA Benna spargi-materiale BS Piattaforma di salvataggio PS Cesta portasci CP

Accessori d'imbracatura (inclusi accessori: anelli ovali, maglie di giunzione, ganci di sicurezza ecc.)

Accessori con sistema di montaggio geometrico o di forza, da agganciare al carico o da utilizzare quali elementi di connessione

AIM

Tiranti ad anello continuo (fibre tessili "Poliestere") AC Catene d'acciaio tondo (classe di qualità 8 o 10) CAT Tiranti cocker (funi d'acciaio) TC Tiranti a nastro (fibre tessili con anello scorrevole) TN Cinghie di sollevamento (cinghie tessute in "Poliestere") CDS Redancia RE Maniglie MA Tiranti a quattro bracci TQB Tiranti a tre bracci TTB Tiranti a due bracci TDB

Materiale per voli speciali MVSP Viti ad anello VA

Materiale per voli di salvataggio Non idonei per l'imbracatura di carichi mancando l'indicazione di una portata definita

MVS

Cinghie di sollevamento Cinghie di allacciamento CA Funi di trattenuta di canapa FTC Ganci per tubi GT

La presente lista non è da considerare esaustiva.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.12-1

USO DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

Introduzione alla raccolta "Tecniche di imbracatura"

Le tecniche di imbracatura (TDI) presentate in questa raccolta stabiliscono i principi base (Basic Rules). La raccolta non è definitiva e può essere completata o corretta in qualsiasi momento.

Il concetto di "Safety First" è al di sopra di qualsivoglia considerazione a corto termine o obiezione quali: "È un dispendio di tempo", " È un dispendio di materiali" o del solito "L'abbiamo fatto sempre così!".

Il suo obiettivo è di rendere più sicura la navigazione aerea: senza perdita totale o parziale del carico, senza danni al carico e i possibili danni alle persone o alle cose di terzi che ne risulterebbero.

Il rischio è complesso, questo riguarda in particolare: - le conseguenze sulle persone e l'ambiente dovute al carico (messa in pericolo di terzi, danni alle cose di

terzi), - le conseguenze sul carico (danni alle cose del cliente, eventuali richieste di indennizzo per interruzione

d'attività da parte del cliente), - le conseguenze sugli accessori di imbracatura (danni) che potrebbero provocare la perdita totale o parziale

del carico, - le conseguenze per la società di navigazione aerea (perdita momentanea di lavoratori (giorni di assenza),

franchigie, responsabilità civile, richieste di risarcimento, azioni penali, danni all'immagine dell'azienda) che porterebbero ad una mancanza di fondi di investimento.

L'analisi degli infortuni mostra chiaramente che nella maggior parte dei casi "il non rispetto dei principi base" è uno dei principali fattori scatenanti.

La scrupolosa applicazione di tecniche di imbracatura sperimentate contribuisce in modo determinante alla minimizzazione dei rischi. Queste pagine, quindi, assumono un valore fondamentale per la formazione del personale che svolgerà il ruolo di assistente al volo.

Un altro presupposto indispensabile per la sicurezza delle operazioni di volo è l'uso di accessori di imbracatura (ADI) conformi alle norme CE, e ritenuti idonei dal capitolo 3.2 del Manuale dell'assistente al volo.

Le norme tecniche (ad esempio le norme EN) costituiscono la base per la costruzione e l'utilizzazione degli accessori di imbracatura e dei mezzi di sollevamento. Gli accessori e le tecniche di imbracatura standard non sempre sono all'altezza delle esigenze poste dal servizio con elicotteri. Tali esigenze particolari sono, ad esempio, l'influenza dell'aerodinamica o delle condizioni meteorologiche nonché il fatto che, con i carichi, si devono poter superare in tutta sicurezza e rapidità grandi distanze e notevoli differenze d'altitudine.

Nelle pagine da 3.2.1 a 3.2.6, il Manuale dell'assistente al volo descrive gli scostamenti dalle norme tecniche (ampliamenti, aggiunte) per quanto concerne la costruzione e la dotazione necessaria (calcolo, costruzione, scelta), mentre gli scostamenti che riguardano l'uso (imbracatura, prolunghe, uso combinato di diverse attrezzature, ecc.) sono spiegati nelle pagine da 3.2.7 a 3.2.14.

Il rischio zero non esiste: perciò l'analisi critica delle esperienze, il confronto continuo sui miglioramenti così come la sperimentazione, critica ma aperta, di nuove procedure sono ormai diventate un Must (pagina 3.3.4). Vedi anche: ICAO-OACI DOC 9859 SMM, capitoli 9.8 e 9.9).

Eccezioni Qualsiasi scostamento dalle norme tecniche è ammissibile solo se il livello di sicurezza garantito rimane uguale o aumenta. I principi base, come descritti nelle norme tecniche (norme) e nella norma tecnica specifica (Manuale dell'assistente al volo) devono essere conosciuti, praticati e messi in atto.

+ Conoscere i principi base significa essere in grado, conformemente alle tecniche di imbracatura ritenute sicure, di ampliare e sviluppare nuove tecniche sicure sul luogo di lavoro, di saper combinare le diverse

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.12-2

attrezzature di lavoro (assemblare prolunghe) e di poter risolvere i problemi.

+ Gli usi che si discostano dalle regole di base presuppongono una precisa conoscenza di queste ultime, una vasta esperienza e la realizzazione di un'analisi dei rischi.

Principi della formazione

La perdita totale o parziale del carico deve essere evitata a tutti i costi!

Le tecniche di imbracatura illustrate nei capitoli 13 (+) e 14 (-) vanno insegnate al livello di formazione 2.1 (formazione base).

Per quanto riguarda la preparazione dei carichi, l'ormai comprovata suddivisione della formazione nel capitolo 2 è intesa come segue:

2.1 Preparazione dei carichi semplice e sicura, adatta per più dell' 80% di tutti i tipi di carico. Applicazione: assistenti al volo dopo una formazione di base (inizialmente sotto la sorveglianza di un tutore / di assistenti al volo esperti).

2.2 Preparazione impegnativa dei carichi Applicazione: assistenti al volo esperti aiutati da altri assistenti o neo-assistenti al volo.

2.3 Carichi eccezionali Applicazione: assistenti al volo di comprovata esperienza pluriennale. Presupposto indispensabile: analisi dei rischi e motivazione dell'eccezionalità redatte e documentate!

Strutturazione dei fogli di lavoro sulle (+) tecniche di imbracatura (appropriate) Sono rappresentate le nozioni di base, gli usi sicuri e le più importanti consegne di sicurezza.

Al centro di questa rappresentazione, da una parte c'è il carico, composto da carico utile, accessori di imbracatura e eventualmente da altri mezzi ausiliari per la sicurezza del carico, e dall'altra c'è la tecnica di imbracatura più adatta e ritenuta sicura per questo specifico tipo di carico.

Nessuna delle illustrazioni pretende di essere esaustiva!

Tipo di carico utile

Elenco dei possibili tipi di carico utile.

Attrezzatura / Articolo / Abbreviazione

Indicazione degli accessori di imbracatura e dei mezzi di sollevamento (vedi anche 3.2.11).

Applicazione +

Rappresentazione del carico, composto da carico utile, accessori di imbracatura o mezzi di sollevamento e eventualmente altri mezzi ausiliari per la sicurezza del carico (definizioni CU, ADI, MDS, MVS ecc. vedi 3.2.11)

Principio tecnica di imbracatura / prolunghe

Ogni tecnica di imbracatura si basa su diversi principi base. Questi principi sono illustrati nel capitolo 3.2 del Manuale dell'assistente al volo. Per poter trovare rapidamente i paragrafi che vi interessano, fate riferimento al numero di pagina indicato.

I principi di base delle prolunghe sono illustrati da esempi. Anche in questi esempi l'indicazione della pagina del Manuale dell’assistente al volo vi permetterà di rintracciare rapidamente le spiegazioni riguardanti la necessità dell'uso di prolunghe.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.12-3

Vantaggi / Pericoli / Limitazioni / Divieti

Le caratteristiche essenziali sono riassunte in breve e recano l'indicazione delle pagine relative nel Manuale dell'assistente al volo.

Misure

Breve elencazione delle possibili misure atte ad evitare i pericoli.

Consigli generali (alla fine dell'elenco delle (+) tecniche di imbracatura)

I consigli riassumono in frasi concise gli effetti positivi più importanti delle misure di sicurezza.

Strutturazione dei fogli di lavoro sulle (-) tecniche di imbracatura (inappropriate)

Rappresentazione grafica e breve descrizione dei maggiori pericoli e rischi. Per motivi tecnici e di sicurezza (esigenze specifiche poste dal trasporto con l'elicottero), le illustrazioni possono a volte scostarsi dalle norme tecniche o dalle illustrazioni che potete trovare nelle pubblicazioni delle autorità e di alcuni fabbricanti di accessori.

Le illustrazioni e gli elenchi dei possibili rischi e delle loro conseguenze non sono esaustivi.

Illustrazione

Le illustrazioni mostrano le tecniche di imbracatura problematiche o inappropriate ed i relativi punti di pericolo. I rischi descritti sono stati rilevati e verificati per mezzo di test in cui le scene rappresentate sono state simulate con l'aiuto di una gru.

Motivazione

Breve descrizione dei punti di pericolo.

Attenzione: Non riproducete nella realtà con l’elicottero le scene illustrate! Potreste creare dei pericoli notevoli!

Criteri di valutazione per la corretta preparazione dei carichi (Scelta delle tecniche di imbracatura)

Le seguenti riflessioni possono aiutare gli utenti e gli istruttori nel valutare correttamente i carichi da preparare.

Definizione "perdita parziale del carico"

Parte di un carico perduta durante il trasporto aereo:

- una tavola che si sfila da una pila

- uno scalpello pneumatico che cade da un carico contenuto in una rete da trasporto

- pezzi di legno da una gabbia paletta a griglia metallica.

Già la perdita di un ramo nel logging, di una vite durante i lavori di montaggio o di un ciottolo durante il trasporto aereo di calcestruzzo rappresenta una perdita parziale del carico!

Tale tipo di perdita parziale del carico fa parte del rischio residuo (e quindi non può essere totalmente esclusa). Per questo motivo, oltre alle tecniche di imbracatura sicure occorre mettere in atto misure addizionali:

- Durante la preparazione, esaminare il carico in vista di pezzi liberi e toglierli (eliminare il pericolo potenziale)

- Non permettere la presenza di terze persone sull'area di pericolo (= escludere il pericolo potenziale)

- Ridurre il numero di persone coinvolte al minimo indispensabile (= limitare il pericolo potenziale)

- Portare i dispositivi di protezione individuale (= allontanare il pericolo potenziale)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.12-4

- Osservare attentamente i carichi durante l’approccio ed il decollo dell'elicottero (= accorciare i tempi di reazione).

Definizione "perdita totale del carico"

Carico che si perde durante il trasporto aereo:

- a causa di un danneggiamento dell'accessorio di imbracatura / del mezzo di sollevamento

- a causa di una tecnica di imbracatura non appropriata

- a causa di uno sganciamento dal gancio di carico

- a causa della disintegrazione del carico (il carico perde la sua forma/stabilità/compattezza).

Obbligo di denuncia: Anche senza l'avverarsi di danni, le perdite totali o parziali del carico sono eventi soggetti all'obbligo della notificazione e devono comunque essere denunciati all'autorità di navigazione aerea competente (SMS - sistema di notifica).

La perdita totale o parziale del carico deve essere evitata a tutti i costi!

Criteri di valutazione del trasporto aereo di carichi nei diversi ambienti di lavoro. Voli brevi sopra terreni sicuri

Pericolo per le persone escluso, lievi effetti sull'ambiente, lievi danni al carico utile (nessuna o minima copertura dei danni/della responsabilità legale).

- I terreni sicuri sono: gole, prati, foreste, cantieri inaccessibili alle persone.

- Le perdite parziali del carico sono: pietre che cadono da benne per calcestruzzo, blocchi di legno, tavole, sacchi, ramaglie, ecc.

- I carichi utili sono: carichi non pericolosi (nessuna merce pericolosa), sostituibili.

- Esigenze della tecnica di imbracatura: normali, semplici, senza mezzi ausiliari (cinghie, ecc.).

Voli lunghi sopra zone popolate

Pericolo per le persone non tollerabile, lievi effetti sull'ambiente, danni al carico utile da lievi a gravi (copertura dei danni: da minima fino ai casi di responsabilità civile, persecuzioni penali da non escludere).

- Le zone popolate sono: fattorie isolate, borghi, strade e ferrovie, zone turistiche, impianti di approvvigionamento energetico.

- Gli oggetti sconosciuti sono: corpi estranei che in fase di preparazione del carico non possono essere individuati dagli assistenti al volo o dai clienti, perché nascosti o non visibili.

- I carichi utili sono: carichi non pericolosi (nessuna merce pericolosa), sostituibili.

- Esigenze della tecnica di imbracatura: accresciute, più accessori di imbracatura, eventualmente sarà necessario l'uso di mezzi ausiliari.

Montaggi (persone esposte al pericolo)

Perdite parziali del carico non tollerabili, pericolo per le persone da grave a fatale, effetti sull'ambiente da gravi a molto gravi, danni gravi al carico utile (copertura completa dei danni, della responsabilità civile, delle persecuzioni penali).

- L'esposizione si verifica: sui piloni, su alcuni tipi di terreno, nei pozzi, in alcuni fabbricati.

- Il pericolo per le persone sorge: sotto i carichi sospesi, in assenza di vie di fuga, quando si è allacciati ad oggetti (per assicurarsi con gli EIP).

- I carichi utili sono: montacarichi, gru, piloni di sostegno delle funicolari, pali, contenitori per merci pericolose.

- Esigenze della tecnica di imbracatura: elevate, utilizzo di accessori di imbracatura e di punti d'imbracatura sicuri, eventuale uso di più mezzi ausiliari (cinghie, reti di sicurezza, ecc.), EIP per gli assistenti al volo.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.12-5

Voli sopra città, sopra zone molto popolate

Pericolo per le persone da grave a fatale, effetti sull'ambiente da gravi a molto gravi, danni gravi al carico utile (copertura completa dei danni, della responsabilità civile, delle persecuzioni penali).

- Le zone molto popolate sono: borghi, villaggi, città, infrastrutture pubbliche (stabilimenti balneari, stadi, stazioni).

- Il pericolo per le persone sorge: sotto i carichi sospesi, in assenza di vie di fuga.

- I carichi utili sono: tutti i carichi utili.

- Esigenze della tecnica di imbracatura: elevate, utilizzo di accessori di imbracatura e di punti d'imbracatura sicuri, eventuale uso di più mezzi ausiliari (cinghie, reti di sicurezza, ecc.).

L'elenco non è esaustivo.

Note redazionali

Il gruppo di lavoro ADS (GL ADS) con il loro portale all'indirizzo www.heli-syllabus.org, bottone "Gruppo di lavoro" è a disposizione di tutti coloro che vogliano contribuire o avanzare critiche costruttive.

Per il contenuto dei capitoli 3.2.13 e 3.2.14, vedi capitoli 1.2 (Sommario + lista delle pagine valide) e 3.0.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.13-1

(+)Tecniche di imbracatura

Tipo di carico utile

Merce sfusa, piccole parti, casse, tubi, martello demolitore

Attrezzatura Mezzi di sollevamento (MDS)

Articolo Contenitori flessibili per materiale sfuso

Abbr. FIBC

Applicazione +

FIBC categoria 8:1 o 6:1

Per la costruzione e la dotazione vedi pagina 3.2.6-7

Legenda dell'immagine: Grande recipiente flessibile alla rinfusa (FIBC) per merce non pericolosa

Principio tecnica di imbracatura Prolunghe

Tirante a quattro bracci

2 cinghie tese sul carico attorno al sacco, incrociate sul fondo

Angolo d'inclinazione

4 x o

Pagine 3.2.3-2, 3.2.7-1 Pagina 3.2.7-1 Pagina 3.2.3-3 Pagine 3.2.2-6, 3.2.7-5

Vantaggi Pericoli Limitazioni Divieti !

Trasporto di piccole parti

Carico stabile

Stoccaggio temporaneo possibile

Protezione dagli agenti atmosferici

Bordi taglienti (lamiere, tegole/mattoni)

Danni da calore > 60°C, da sfregamento, da carico caldo

Sostanze chimiche, raggi UV, benzine

FIBC di provenienza ignota

I FIBC di categoria 5:1 (FIBC a monouso) vanno usati solo se di provenienza conosciuta e per una sola volta

Cinghie di sollevamento con cucitura breve e cappio corto = rischio di strappo (rottura di cucitura o tela)

Tutti i tipi di nodi ! Vedi anche pagina 3.2.7-6

Misure: Avvolgere i materiali problematici con imballaggi adatti e resistenti

Applicare una rete da trasporto aggiuntiva attorno ai FIBC non adatti, danneggiati o di provenienza incerta

Utilizzare prolunghe, se i bracci fossero troppo corti (< 1m)

< 45°

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.13-2

(+) Techniche di imbracatura

Tipo di carico utile

Pile di tavole, travi, legno squadrato; con più pile una accanto all'altra (1)

Attrezzatura Accessori di imbracatura (ADI)

Articolo Tirante ad anello continuo Abbr. AC

Applicazione +

Legenda dell'immagine: tavole grezze con listelli distanziatori, legate con reggette d'acciaio. Tiranti ad anello continuo di destra e di sinistra in trazione sulla piegatura. Buon allacciamento geometrico e di forza

Principio tecnica di imbracatura Prolunghe

Tirante a due bracci

1 paio di tiranti a scorsoio

Angolo d'inclinazione

4 x o

Pagine 3.2.3-2, 3.2.7-1 Pagina 3.2.7-1 Pagina 3.2.3-3 Pagine 3.2.2-6, 3.2.7-5

Vantaggi Pericoli Limitazioni Divieti !

Allacciamento rapido Bordi taglienti, schegge di legno

Danni da calore > 120°C, da attrito

Benzina, olio, polvere fine

Sbattimento dei bracci

Nastri in acciaio, filo in acciaio per legature

Tecnica di imbracatura da utilizzare solo con pile legate

Angolo d'inclinazione minore di 45° (collettivi di carico)

Il carico tende a oscillare/ruotare

Tutti i tipi di nodi ! Vedi anche pagina 3.2.7-6

Misure: Protezione per i bordi; guaina protettrice

Assicurare con delle cinghie Utilizzare prolunghe (pagina 3.2.7-5)

< 45°

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.13-3

(+) Tecniche di imbracatura

Tipo di carico utile

Pile di tavole, travi, legno squadrato; con più pile una accanto all'altra (2)

Attrezzatura Accessori di imbracatura (ADI)

Articolo Tirante ad anello continuo Abbr. AC

Applicazione +

Legenda dell'immagine: tavole grezze impilate, senza legatura. Ognuno dei 2 tiranti ad anello continuo di destra e di sinistra è in trazione sulla piegatura. Buon allacciamento geometrico e di forza. Carico stabile.

Principio tecnica di imbracatura Prolunghe

Tirante a quattro bracci

2 paia di tiranti a scorsoio

Angolo d'inclinazione

4 x o

Pagine 3.2.3-2, 3.2.7-1 Pagina 3.2.7-1 Pagina 3.2.3-3 Pagine 3.2.2-6, 3.2.7-5

Vantaggi Pericoli Limitazioni Divieti !

Le pile senza reggette né listelli distanziatori possono essere trasportate in sicurezza

Carico stabile

Bordi taglienti, schegge di legno

Danni da calore > 120°C, da sfregamento

Benzina, olio, polvere fine

Sbattimento dei bracci

Nastri in acciaio, filo in acciaio per legature

Angolo d'inclinazione (AI) minore di 45° (collettivi di carico)

I tiranti ad anello continuo devono avere la stessa lunghezza

Tutti i tipi di nodi! Vedi anche pagina 3.2.7-6

Misure: Protezione per i bordi o guaina protettrice

Sufficienti AC a disposizione, prolunghe

Utilizzare prolunghe (pagina 3.2.7-5)

< 45°

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.13-4

(+)Tecniche di imbracatura

Tipo di carico utile

Pile di tavole, travi, legno squadrato; con più pile una accanto all'altra (3)

Attrezzatura Accessori di imbracatura (ADI)

Articolo CA, ACL Abbr. LAM-LT

Applicazione +

Legenda dell'immagine: tavole impilate senza legatura. Carico assicurato da 2 cinghie di allacciamento (ACL). Bordi protetti da un nastro di protezione. Cinghie di sollevamento (CA) avvolte.

Principio tecnica di imbracatura Principio tecnica di imbracatura

Tirante a due bracci

1 paio di tiranti ad avvolgimento

Angolo d'inclinazione

4 x o

Pagine 3.2.3-2, 3.2.7-1 Pagina 3.2.7-1 Pagina 3.2.3-3 Pagine 3.2.2-6, 3.2.7-5

Vantaggi Pericoli Limitazioni Divieti!

Le pile senza reggette né listelli distanziatori possono essere trasportate in sicurezza

Carico stabile

La piegatura delle cinghie aumenta l'intensità della pressione

Bordi taglienti, schegge di legno

Danni da calore > 120°C, da attrito

Benzina, olio, polvere fine

Sbattimento dei bracci

Nastri in acciaio, filo in acciaio per legature

Angolo d'inclinazione minore di 45° (collettivi di carico)

Le cinghie di sollevamento o i tiranti ad anello continuo devono avere la stessa lunghezza

Tutti i tipi di nodi! Vedi anche pagina 3.2.7-6

Misure: 2 nastri di protezione con cappi; eliminare i corpi estranei

2 cinghie a legatura per la sicurezza del carico

Utilizzare prolunghe (pagina 3.2.7-5)

< 45°

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.13-5

Consigli generali I tiranti ad anello continuo devono essere abbastanza lunghi da poter rispettare le specifiche degli angoli

d'inclinazione (vedi pagine 3.2.2-3, 3.2.3-2 e -3).

Tiranti più corti portano ad angoli d'inclinazione maggiori e quindi ad un'inclinazione trasversale del carico (vedi anche pagina 3.2.7-3).

Se gli AC sono troppo corti, utilizzare come prolunga un tirante a quattro bracci (vedi pagina 3.2.2-6) o altri anelli continui ed eventualmente dei grilli (vedi pagina 3.2.7-5).

Dotate i tiranti ad anello continuo di una guaina di protezione; questo rende la manipolazione più facile, evita lo sbattimento dei bracci ed il loro intrecciarsi, sia al suolo che sul carico. Inoltre, protegge ulteriormente i tiranti ad AC dalle abrasioni e dalla sporcizia.

Una guaina protettrice facilita anche lo scivolamento del tirante ad anello continuo in caso di piegature.

Gli anelli continui protetti da guaina di tanto in tanto devono essere girati all’interno della guaina stessa, per evitare che siano sollecitati sempre dalla stessa parte.

Per la sicurezza dei carichi, utilizzate solo delle cinghie, niente nastri in acciaio (i nastri in acciaio non hanno una resistenza alla rottura predefinita).

I FIBC di categoria 5:1 possono essere utilizzati solo se si può garantire che siano nuovi, non danneggiati e riempiti secondo le norme. Se i loro cappi troppo corti vanno trasportati con un tirante a quattro bracci.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.14-1

(-) Tecniche di imbracatura (TDI) = Punti pericolosi

Tecniche di imbracatura problematiche o inappropriate

N° Illustrazione Motivazione

1 TDI: 1 paio di tiranti in posizione laterale, legati a scorsoio senza piegatura

Il tirante ad anello continuo scivola verso l'alto

Possibile spostamento dell'AC

Le tavole/travi possono sfilarsi e scivolare fuori dal carico

L'illustrazione del bollettino Suva n° 88801 "Imbracatura di carichi", figura 5, non è applicabile al lavoro con gli elicotteri.

2 TDI: 2 paia di tiranti in posizione laterale, legati a scorsoio senza piegatura

Il tirante ad anello continuo scivola verso l'alto

Spostamento dell'AC in fase di tensione o durante il volo

L'illustrazione del bollettino Suva n° 88801 "Imbracatura di carichi", figura/tavola 5, non è applicabile al lavoro con gli elicotteri.

3 TDI: 1 paio di tiranti in posizione laterale, legati a scorsoio con piegatura al disotto del bordo superiore del carico

Mezzo nodo

Piegatura estrema del tirante

Sviluppo di calore nella piegatura

Forte tendenza all'oscillamento

4 TDI: 2 paia di tiranti in posizione laterale, legati a scorsoio con piegatura al disotto del bordo superiore del carico

Mezzo nodo

Piegatura estrema del tirante

Sviluppo di calore nella piegatura

5 TDI: legato a scorsoio con piegatura in posizione centrale

Angolo d'inclinazione maggiore di 45° e di 60° (gli angoli maggiori di 60° sono proibiti, vedi pagina 3.2.3-3)

Le tavole/travi possono scivolare fuori dal carico

Le tavole/travi si liberano e possono cadere sotto l'azione della pressione laterale (preparazione dei carichi rotondi)

Allacciamento geometrico e di forza insufficienti

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 12/2009 R2 Pagina 3.2.14-2

Tecniche di imbracatura problematiche o inappropriate

N° Illustrazione Motivazione

6 TDI: legato a scorsoio con piegatura in posizione laterale

Angolo d'inclinazione maggiore di 45° e di 60° (gli angoli maggiori di 60° sono proibiti, vedi pagina 3.2.3-3)

Le tavole/travi possono scivolare fuori dal carico

Le tavole/travi si liberano e possono cadere sotto l'azione della pressione laterale (preparazione dei carichi rotondi)

Allacciamento geometrico e di forza insufficienti

7 TDI: avvolto (senza ulteriori misure di sicurezza)

Cinghie di sollevamento soltanto avvolte

Allacciamento di forza insufficiente

Il carico può scivolare fuori dal tirante ad anello continuo

Vedi pagina 3.2.7-1

8 TDI: "1 anello continuo" legato a scorsoio

Un AC non basta!

Questo, per analogia, vale per tutti i carichi

9 FIBC categoria 5:1

In via di principio, i FIBC di categoria 5:1 sono imballaggi monouso

Danni causati da raggi UV (il fondo si strappa in volo, perdita di carico, il FIBC vuoto rimbalza verso l’alto)

Danni causati dal contenuto (bitume, oggetti con angoli taglienti, ecc.)

Provenienza, età, condizione, contenuto del FIBC?

WLL, cuciture e lunghezza dei cappi?

Aperture sul fondo, dispositivi di chiusura (apertura improvvisa in volo)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.3

3.3

Protezione

&

Valutazione e gestione dei rischi

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.3.1-1

EFFETTI DEL RUMORE SULL'UOMO Valori del rumore prodotto dall'elicottero ed effetto del rumore sull'uomo Gli effetti del rumore (Lm) > 85 dB(A) possono causare danni all'udito irreversibili. I danni all'udito causita da esposizioni al rumore sul lavoro e da una protezione insufficiente, vengono considerati come malattia professionale secondo la LAINF. Per esposizioni a rumori > 88 dB(A) si deve assolutamente ricorrere a mezzi di protezione dell'udito.

Tabella del rumore + effetti del rumore Tipo di elicottero

e valori

Assistente di volo: carico

merce

Assistente di volo: scarico merce senza rifornimento

benzina

Assistente di volo: scarico

merce con rifornimento

benzina

Assistente di volo /

meccanico solo

rifornimento benzina

Pilota

SA 315b LAMA

Lm dB(A) 1) 87 85 90 103 96

Esposizione%2) 50 50 50 10 60

Leq 3) 84 82 87 90 93

PA 4) -- -- (X) X X

AS 350 Ecureil

Lm dB(A) 84 81 93 98 93

Esposizione % 50 50 50 10 60

Leq 81 < 80 90 88 91

PA -- X X X

Bell 214

Lm dB(A) 85 83 90 106 --

Esposizione % 50 50 50 10 --

Leq 82 80 87 88 --

PA -- -- (X) X --

KAMAN 1200 K-MAX

Lm dB(A) 80 80 -- 105 100

Esposizione % 50 50 -- 10 60

Leq < 80 < 80 -- 96 98

PA -- -- -- X --

AS 332c Super Puma

Lm dB(A) 89 84 92 106 95

Esposizione % 50 50 50 10 60

Leq 86 81 89 96 92

PA (X) -- X X X

Legenda:

1) Lm è il livello medio del rumore misurato per un tempo determinato. Tutti i valori senza garanzia.

2) I tempi di esposizione si basano sull'ipotesi che il pilota raggiunga giornalmente mediamente un'esposizione al rumore al massimo del 60% ( 100% = 8 h al giorno). Per gli assistenti di volo si parte dal presupposto che l'esposizione al rumore compreso il volo con l'elicottero raggiunga il 50% circa.

3) Il valore Leq tiene conto del tempo di esposizione (valore logaritmico)

4) PA = protettore auricolare: - - = sovente incorporato nell'apparecchio ricetrasmittente casco/'Headset' ; (X) = PA consigliabile nel campo compreso fra 85 e 88dB(A); X = PA obbligatorio A partire dal valore limite di 88dB(A) l'uso dei protettori auricolari è obbligatorio!

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.3.1-2

EFFETTI DEL RUMORE SULL'UOMO

Misure comportamentali 1. Ogni raddoppio della distanza riduce il carico del rumore di 6 dB.

2. La dose E (energia) a livello costante della pressione sonora L diminuisce con la riduzione del tempo di esposizione

Esempio: L = 100 dB(A) 8 ore/giorno. = esposizione 100% = Leq 100 dB(A) risp. dose 1000

L = 100 dB(A) 4 ore/giorno. = esposizione 50% = Leq 97 dB(A) risp. dose 500

Fonte di rumore turbina: p.es. 111 dB(A)

Tempo d'esposizione

1 m = 105 dB(A)

2 m = 99 dB(A)

4 m = 93 dB(A)

8 m = 87 dB(A)

16 m = 81 dB(A)

32 m = 75 dB(A)

ecc.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i/ 09/06 R2 Seite 3.3.1-3

PROTEZIONE DAI RUMORI Costruzione ed uso del casco radio per assistenti al volo Costruzione base

L’uso di caschi alpinismo (EN 12'492) in combinazione con cuffie di protezione dell’udito / radio-microfono (Headsets, EN 352-1 a -3, protezione dell’udito di classe 2) ha dato buoni risultati.

- buona ventilazione - non poggia direttamente sulla testa (materiale ante-impatto privo di schiuma) - cinturino sottogola - parte frontale alta per migliorare la visibilità verso l’alto - parte posteriore alta per poter inclinare la testa all’indietro - profilo laterale adatto all’utilizzazione di un headset - se possibile, aperture o prese per il montaggio di un headset - headset, microfono, pulsante PTT (push to talk) e cavo radio ben fissati e

resistenti agli agenti atmosferici - headset avvitato o inserito a scatto (a seconda del tipo di casco) Occorre tener presente che in caso di montaggio di un headset (perforazioni, intagli), i caschi, secondo il tipo di costruzione, possono perdere l’omologazione CE (prova del prototipo).

La protezione, come richiesta dalla EN 12'492, passa in secondo piano. Si predilige invece la multifunzionalità del casco che permette sia la comunicazione che la protezione complessiva ed il comfort dell’assistente al volo!

Uso durante gli interventi: "

Protezione totale - comunicazione a due vie”

Protezione totale (testa, udito, occhi)

Comunicazione a due vie (assistente al volo - pilota o assistente al volo - assistente al volo)

Comunicazione esclusivamente via altoparlante (udire) e microfono (parlare)

- lavori in prossimità dell’elicottero (rifornimento, imbarco/sbarco di persone, carico/scarico di cose, partecipazione al volo, lavori di montaggio ecc.).

- rifornimento, alta concentrazione durante i lavori di montaggio, dispositivi di sollevamento corti (< 20 m), partecipazione al volo in elicottero.

Uso durante gli interventi: "Protezione parziale - comunicazione multipla"

Protezione parziale (con un orecchio libero, senza diffusore)

Comunicazione multipla (assistente al volo - pilota - persone terze)

Sinistra = radiocomunicazione con l’elicottero; destra = squadra, suolo, terzi

- lavori (logging, montaggio, trasporti ecc., comunicazione con clienti o terzi)

- rumori circostanti (sassi che rotolano, legno, fruscii, traffico stradale, avvicinamento dell’elicottero).

- grida di collaboratori e terzi (scambio informazioni sul da farsi, movimenti, avvisi di pericolo).

- orientamento (da dove si avvicina l’elicottero, dove si trova chi chiama, dove si stanno muovendo i sassi).

- informazioni da parte del pilota e altri assistenti al volo.

- lavori sui carichi, aggancio/sgancio carichi, comunicazione con la squadra, lavori di pratica, pause di lavoro sul terreno o durante la reperibilità.

comunicazione via radio

comunicazione a voce

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.3.2

EFFETTI DEL VENTO SULL'UOMO (WINDCHILL)

Tabella della temperatura in funzione della velocità del vento (Fonte: H.A.I. Safety Manual, pagina 1000-3)

Velocità 1) Temperatura statica (°C)

Assenza di vento 101) 4.5 - 1 - 6.5 - 12 - 18 - 23 - 29 - 34.5 - 40 - 45.5 - 51

mph kts m/s km/h Temperatura esterna media risultante in °C2)

5 4.4 2.2 8 93) 3 - 3 - 9 - 14.5 - 20.5 - 26 - 32 - 38 - 44 - 49 - 55.5

10 8.8 4.4 16 4.5 - 2 - 9 - 15.5 - 23 - 31 - 36 - 43.5 - 50 - 57 - 64 - 70.5

15 13.4 6.7 24 2 - 5.5 - 13 - 20.5 - 28 - 35.5 - 43 - 50 - 58 - 65 - 73 - 80

20 17.6 8.8 32 0 - 8 - 15.5 - 23 - 32 - 39.5 - 47 - 55 - 63.5 - 71 - 79 - 86.5

25 22.4 11.2 40 - 1 - 9 - 18 - 26 - 34 - 42 - 50.5 - 59 - 66.5 - 75.5 - 83.5 - 91.5

30 26.8 13.4 48 - 2 - 10.5 - 19 - 28 - 36 - 44.5 - 53 - 61.5 - 70 - 78.5 - 87 - 95.5

35 31.2 15.6 56 - 3 - 11.5 - 20 - 29 - 37 - 46 - 55 - 63.5 - 72 - 80.5 - 89.5 - 98.5

40 35.6 17.8 644) - 3.5 - 12 - 21 - 29.5 - 38.5 - 47 - 56 - 65 - 73.5 - 82 - 91 - 100

NESSUN PERICOLO

Con le normali precauzioni le condizioni sono ancora gradevoli

PERICOLO RIDOTTO

Abbigliamento termico necessario

PERICOLO MAGGIORATO

Congelamento delle parti del corpo esposte entro pochi minuti

PERICOLO ESTREMO

Le parti del corpo non protette possono congelarsi entro 30 secondi

Attenzione: pericolo di geloni

Pericolo di geloni per esposizioni prolungate a Geloni possibili entro 10 minuti a Geloni possibili in meno di 2 minuti a

1) La conversione delle velocità del vento si effettua da mph (US) a kts, m/s e km/h (1mph = 1.609km/h o viceversa 1km/h = 0.621mph; 1kt = 1nm/h; 1nm/h = 1.852km/h o viceversa 1km/h = 0.539nm/h; 1m/s = 3.6 km/h vs. 1km/h = 0.277m/s; 1m/s x 2 = 1kt.

2) I valori numerici non interi dovuti alla conversione da Fahrenheit (°F) a Celsius (°C) nella tabella originale (esempio: 30 °F = -1.1 °C) sono stati arrotondati al più vicino numero intero o alla sua mezza unità. Formule per la conversione: °C: = °F - 32 x 5 : 9 (esempio –20°F - 32 : 9 · 5 = –28.8°C) o viceversa °F: = °C : 5 x 9 + 32 (esempio: –4°C : 5 · 9 + 32 = 24.8°F)

3) Fonte dei valori di conversione: "Geographical Conversion Tables", Amiran + Schick, The Hebrew University of Jerusalem / Zurich 1961, pagina 52, 59 e 240 4) Velocità del vento superiori a 64 km/h hanno effetto additivo.

Questa tabella può essere applicata a: - assistenti al volo esposti al Down Wash (scelta dell’abbigliamento di protezione, tempo di esposizione)

- soccorritori appesi all'argano in volo di traslazione (scelta dell’abbigliamento di protezione, tempo di esposizione)

- viaggiatori esposti al vento su seggiovie, ecc. (tempo di esposizione)

-26 -59 -36

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.3.3-1

EFFETTI DEL VENTO SULL'UOMO

Velocità del vento ed effetti (scala Beaufort) L'attuazione degli interventi con l'elicottero dipende anche dal vento. A seconda del genere di lavoro, dell'esposizione o del tipo di carico, il limite per ordinare l'interruzione dell'intervento può essere compreso entro 3 e 5 gradi della scala Beaufor. Occorre considerare che i venti costanti sono meno pericolosi delle raffiche di vento.

D'altra parte l'elicottero produce correnti d'aria (Down Wash) che vanno da 5 fino a 10 e più gradi della scala Beaufort.

L'attuazione di un intervento con l'elicottero può dipendere anche dall'equipaggiamento contro il freddo, più o meno appropriato, indossato dall'assistente di volo.

Assieme alla tabella delle temperature riportata sulla pagina precedente è possibile interpretare gli effetti che il vento o il Down Wash esercitano sull'uomo.

Scala Beaufort

Beaufort km/h Nodi Banderuola Down wash sull'esempio AS 332c

0 Assenza o quasi di vento 1 <1 ferma

Il fumo sale verticalmente

1 Bava di vento 3 2 ferma

Il fumo si piega, banderuola quasi ferma

2 Brezza leggera 9 5 in leggero movimento

Vento avvertibilie in faccia, leggero movimento delle foglie, bandiere spiegate a metà

3 Brezza tesa 16 9 agiatata

Si muovono foglie e piccoli rami, bandiere spiegate per 3/4

21 km/h durante il decollo, 40 m davanti all'elicottero in direzione decollo

4 Vento moderato 24 13 tesa

Sollevamento di polvere e pezzetti di carta, si muovono piccoli rami e rami spogli, bandiere completamente spiegate

32 km/h Elicottero fermo al suolo, rotore in rotazione

5 Vento teso 33 18 tesa rigidamente

Si muovono piccoli alberi latifogli e rami spogli, bandiere tese rigidamente

34 km/h senza carico esterno, in volo sospeso a 10 m, entro il raggio d'azione del rotore

6 Vento fresco 45 24 tesa rigidamente

Grossi rami agitati, fischiettio dei fili telefono. Vento udibile che soffia contro case e oggetti fissi

43 km/h con carico esterno max. in volo sospeso a 20 m, nel centro del Down wash.

7 Vento forte 56 30

Alberi agitati. Difficoltà di cammino contro vento

56 km/h senza carico esterno, in volo sospeso a 20 m, all'interno del raggio d'azione del rotore

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.3.3-2

Beaufort km/h Nodi Banderuola Down wash sull'esempio di AS 332c

8 Burrasca moderata 68 37

Piccoli e grossi rami infranti, grossi alberi agitati Cammino contro vento ostacolato

74 km/h senza carico esterno, volo in sospensione a 10 m, nel raggio d'azione del rotore a lato dell'elicottero

9 Burrasca forte 82 44

Grossi rami spogli infranti Piccoli danni alle case (tegole e camini asportati)

94 km/h senza carico esterno, in volo sospeso a 10 m, 20 m a lato dell'elicottero

10 Burrasca fortissima 96 52

Alberi sradicati o schiantati Gravi danni a case

104 km/h con carico esterno max, in volo sospeso a 20 m, 20 m a lato dell'elicottero

11 Fortunale-bufera 110 60

Devastazioni gravi (Föhn) 108 km/h con carico esterno max. in volo sospeso a 10 m, 20 m a lato dell'elicottero

12 Uragano 115 63 Valore massimo misurato

Devastazioni estese; distruzioni 115 km/h per decollo con carico max. (carico interno) di 9000 kg

Misure organizzative

Durante gli interventi con l'elicottero occorre allontanare

.... giacche da sci, resti di plastica, scatole di cartone, cartelli, segnali, sedie. tavoli, assi e tavolette, secchielli di plastica, fusti vuoti, tovaglie,

bicchieri, posate, ombrelloni, piccoli cani, galline, gerani e altri vasi di fiori, giocattoli ...

... e tutto ciò che può volare via!!!

Misure comportamentali Per gli interventi in luoghi di lavoro esposti al vento bisogna tenere in considerazione l'effetto del freddo causato dal vento. Si consiglia di usare un abbigliamento di protezione contro il freddo o altro equipaggiamento appropriato.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.3.4-1

Individuazionedie pericoli Obiettiv

Audit risultato di un audit Misure

Campagne

Individuazione dei pericoli Obiettivi

Audit/risultato di un audit Misure

Campagne

VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI (Principi validi per la direzione e per gli addetti alla sicurezza/Safety Officer)

Gestione dei rischi Il "Risk Assessment and Management" (RAM) riguarda tutto il personale, tutti i reparti, tutte le funzioni lavorative, tutti i materiali di lavoro, tutte le procedure ecc. Per la sua attuazione è possibile ricorrere ad uno specialista esterno di sicurezza sul lavoro, tutela della salute e sicurezza dei macchinari/EIP, che disponga inoltre di conoscenze specifiche sulle JAR-OPS 3 e 4.

Documentazione Referenze: dir. CE 89/391/EEC (sicurezza sul lavoro), dir. CE 98/37/EC (macchine), dir. CE 89/686/EEC (equipaggiamento individuale di protezione), 89/655/EEC (materiali di lavoro), EN 1050 (principi guida per la valutazione dei rischi), ISO 9001 (sistemi di quality management); leggi nazionali, ordinanze e direttive

1a fase

Individuazione di obiettivi, responsabilità e compiti.

Contratto con uno specialista RAM

Partecipanti:

Direzione, PCSL e specialista RAM

2a fase

Individuazione dei pericoli, analisi dei rischi, valutazione dei rischi

Partecipanti:

PCSL e specialista RAM,

tutto il team (mentre sta lavorando)

3a fase

Attuazione delle misure, rischio residuo dopo l’attuazione delle misure, sistema di reporting, responsabilità e scadenze.

Partecipanti:

Direzione, PCSL e/o specialisti del settore, specialista RAM

4a fase

Revisione degli obiettivi, delle responsabilità e delle misure attuate.

Sistema di reporting.

Partecipanti:

Direzione, PCSL e /o specialisti del settore, specialista RAM

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.3.4-2

Management-Rahmen Conoscenze specifiche richieste (specialisti esterni)

Conoscenze generali, liste di controllo generali

VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI

Livelli di rischio ed evoluzione dei rischi

Documentazione sulla valutazione dei rischi, le misure, le denunce di eventi particolari ed incidenti

Livello direzionale dell’azienda

Collaboratori - tecnica - materiali di lavoro - procedure - operazioni di volo - persone terze

Aumento delle minacce / dei rischi

Responsabilità dell’azienda

Rischi accettabili o bassi

Rischi non accettabili, da medi ad alti

Ad esempio: - Ufficio / vendite - Direzione degli interventi - Magazzini ecc.

Ad esempio: - Officine - Manutenzione degli edifici - Gestione dei materiali - Manutenzione ecc.

Ad esempio: - Trasporti di merce pericolosa (per via stradale o aerea) - Aerial Work (voli con carico esterno) - Com. Air Transport (carico interno, Taxi, VIP ecc.) - Spostamenti e lavori sul territorio - Vendita mobile (per via stradale) - Preparazione dei carichi ecc.

Evoluzione dei rischi

Esi

gen

ze r

igu

ard

anti

co

no

scen

ze e

co

mp

eten

ze (

form

azio

ne,

ab

ilità

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eco

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ire

ttiv

e C

E o

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.3.4-3

VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI

Definizioni: pericolo - minaccia di pericolo - rischio (termini basilari) Pericolo - minaccia di pericolo - fattori scatenanti - evento

La minaccia di pericolo è il risultato dell’interazione (coincidenza temporale/locale) tra un pericolo (energia) ed una persona o un oggetto.

L’evento è il risultato dell’interazione tra una minaccia di pericolo ed uno o più fattori scatenanti.

Persona / oggetto Pericolo ( energia) Territorio Rotore in movimento

Minaccia Esempio: Avvicinamento

Fattori scatenanti Raffiche di vento, persona che si lancia, vortice, distanza sottovalutata, rimanere attaccati con un pattine, impigliarsi su installazioni edili Evento Contatto rotore con suolo

Danni a persone e/o danni materiali 2 feriti, 2 morti danno totale

Rischio R = G x P

Rischio (R),

in riferimento

alla minaccia

di pericolo

in questione

è

il

prodotto

della

Gravità (G)

del

possibile danno che può scaturire dalla minaccia di

pericolo in questione

per la

Probabilità (P) del verificarsi di tale danno

Tale "probabilità" può essere definita come segue:

Frequenza e durata dell’ esposizione al pericolo

o:

Probabilità del verificarsi del evento pericoloso

o:

Possibilità di evitare o di limitare i danni

Pro

babi

lità

(Pro

babi

lity

(P)

Gravità / Gravity (G)

Aumento

del rischio

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.3.4-4

VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI

Le 4 classi di rischio delle JAR-OPS - accettazione del rischio (termini basilari) Il rischio accertato si specifica ulteriormente con il concetto di “accettazione del rischio“. Le classi di rischio con la più bassa accettazione del rischio (RA) hanno un maggior diritto alla protezione. Chi mette in pericolo le persone appartenenti al gruppo "A" deve aspettarsi delle dure reazioni (ricorsi, riduzione delle prestazioni assicurative, sanzioni).

Definizione JAR-OPS: classi di rischio Illustrazione dell’accettazione del rischio (RA)

A Persone terze (RA = 4C - 3C) Ad esempio: clienti, collaboratori di ditte affiliate, persone terze disinteressate, lavoratori specializzati (COM-HEC)

B Passeggeri (RA = 3C - 2B) Passeggeri paganti, collaboratori del cliente trasportati durante voli d’intervento ("Positioning")

C Specialisti di interventi e del suolo (RA = B3 - A1) Responsabili trasporto, assistenti al volo, responsabili intervento

D Equipaggio (RA = B2 - A1) Piloti, assistenti al volo, personale di soccorso aereo

Vedi anche "JAR-OPS 4, Code of Practice", capitolo "XI Risk Assessment and Management"

Acc

etta

zio

ne

del

ris

chio

Livello di autodeterminazione

Fattore scatenante

Livello di autodeterminazione Fattore scatenante

1 Volontario A Errore proprio, decisione errata propria

2 Con diritto di partecipazione esteso B Decisione errata presa da una terza persona

3 Con diritto di partecipazione limitato C Errore tecnico

4 Senza diritto di partecipazione

minima

massima

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Page 3.3.4-5

VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI

Compliance list JAR-OPS 4/Code of practice

Dir. CE 89/391/CEE, articolo

EN 1050,

articolo

FH-SY (CH, internazionale), pagine

Suva 44005 (CH), pagine

XI. a) Risk evaluation 6(1), 6(3)a), 9(1)a), 7 2.2.11 4-5

XI. b) Risk management 7, 8, 9(2) 8 2.2.11, 2.3.11 4-5

XI. c) Accident/incident reporting

9(1)c) 9 2.2.11, 2.3.11

XI. d) Personal information

10, 11 (evtl. 12) 2.2.11, 2.3.11 22-23

Non si garantisce la correttezza e la completezza della presente lista.

Testo originale inglese: XI RISK ASSESSMENT AND MANAGEMENT

a) Risk evaluation for third parties, ground crew and task specialist, crew member: (JAR-OPS 4 non fa menzione dei passeggeri. Questi ultimi dovrebbero essere inclusi anche nella JAR-OPS 3).

Determine the possible risk for each category of persons involved in the activity.

b) Risk management:

Define the procedures to apply to eliminate or mitigate the level of risk for each category, special attention should be given to the briefing before starting the work

c) Accident and incident reporting:

A methodology to be put in place for all participants involved in the activity to report accident and incident.

d) Personal information:

Put in place an information system for all company personnel involved in Aerial Work activities of all the accidents, incidents and the conclusions that do emerge for preventing future occurrence.

(Indicazioni senza garanzia; informazioni risalenti a settembre 2004)

Traduzione italiana: XI Valutazione e gestione dei rischi

a) La valutazione dei rischi si riferisce a persone terze, personale a terra, specialisti di intervento ed equipaggi. (JAR-OPS 4 non fa menzione dei passeggeri. Questi ultimi dovrebbero essere inclusi anche nella JAR-OPS 3).

Individuate i possibili rischi per ogni categoria di persone partecipanti alle attività di lavoro.

b) Gestione dei rischi:

Definite le procedure da mettere in atto per eliminare o abbassare il livello di rischio per ogni categoria. Particolare attenzione merita il briefing che va svolto prima dell’inizio dei lavori.

c) Denunce di eventi particolari ed incidenti:

Stabilite una metodologia riguardante le procedure per le denunce di eventi particolari ed incidenti e rendetela nota a tutti i partecipanti ai lavori.

d) Informazioni personali:

Rendete disponibile un sistema di informazione accessibile a tutto il personale partecipante ai lavori aerei della compagnia. Tale sistema dovrebbe contenere le informazioni sugli incidenti, sugli eventi particolari e sulle conclusioni tratte per poter prevenire simili ricorrenze in futuro.

(Indicazioni senza garanzia; informazioni risalenti a settembre 2004)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.4

3.4

Comunicazione & istruzioni per dirigere l’elicottero

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.4.1

COMUNICAZIONE INTERPERSONALE

'Problemi trasmettitore/ricevitore" La comunicazione è un procedimento di lavoro complesso che dipende da numerosi aspetti. Riteniamo opportuno presentarne alcuni sulla base di un paio di esempi.

Il primo esempio della comunicazione rende evidente il fatto che sovente sentiamo solo ciò che vogliamo sentire. Un normale processo questo con tutte le sue insidie. Ecco come si presenta il "problema trasmettitore/ricevitore".

Detto non significa sentito È possibile che i messaggi inviati non raggiungano il destinatario.

Sentito non significa capito Un messaggio viene normalmente "capito" secondo un immaginario individuale.

Capito non significa acconsentire Un messaggio in arrivo non provoca necessariamente una identificazione in chi lo riceve,

può anche generare in lui un senso di turbamento (delusione).

Acconsentire non significa provare Concordanza o senso di turbamento (delusione) non bastano per suscitare

una corrispondente necessità di agire.

Provare non significa mantenere I messaggi si riflettono sul nostro comportamento quando vengano confermati dalla

nostra esperienza.

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.4.2

COMUNICAZIONE INTERPERSONALE "Alterazione di interpretazioni" Questo esempio evidenzia una volta di più il "problema trasmettitore/ricevitore"

comunica sente

ciò che ritiene ciò che ritiene

necessario. utile sentire.

Sente risponde

ciò che ritiene utile a ciò che sente

sentire dalle e non a ciò che

risposte di B. A ha detto.

Non è una cosa così naturale intendersi a voce.

In caso di dubbi fare domande di chiarimento:

"Avete capito bene ... ?"

"Hai inteso così ... / È proprio così ... ?"

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.4.3

COMUNICAZIONE INTERPERSONALE Espressioni Ricorriamo giornalmente a espressioni quali successo, stress, ecc. in senso espressamente positivo o negativo. Ci sono espressioni in grado di influire sulla nostra comunicazione interpersonale sul piano emotivo. Generalmente queste espressioni sono associate a concetti di valore.

Molte hanno però un "valore neutrale" e solo in combinazione con altre espressioni ottengono un significato positivo o negativo. Ecco alcuni esempi e la loro larghezza di banda fra "positivo" e "negativo".

Espressione Campo d'applicazione

Guadagno SUCCESSO Contabilità / Professione / Uomo

Perdita

Chance / Guarigione CRISI Professione / Salute

Depressioni / Malattia

Lode CRITICA Professione / Educazione /

Partenership

Biasimo

Emozione STRESS Lavoro / Esperienza / Partenership

Sforzi eccessivi (surmenage)

Iniziativa / Impresa AGGRESSIONE Lavoro / Partenership

Attacco / Litigi

Impulso TENSIONE Lavoro / Esperianza / Avventura /

Partenership

Resistenza

Larghezza di banda

Saper distanziarsi da valori preconcetti o presi involontariamente come tali è un passo im-

portante verso l'oggettivazione del modo di condurre una discussione in situazioni

di conflitto.

È altresì opportuno ponderare parole irritanti quali "successo" o "stress".

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.4.4

COMUNICAZIONE INTERPERSONALE Soggettiva - Oggettiva Un ulteriore aspetto dell'oggettivazione di conversazioni (conversazioni obiettive o emotive) è la differenza fra una considerazione soggettiva e una obiettiva. Giudizi soggettivi vengono di regola accompagnati da concetti di valore e dipendono da sentimenti, impressioni, esperienze, simpatie, ecc. Giudizi obiettivi devono corrispondere a una determinata regola o essere riproducibili o misurabili .

Soggettivo (non misurabile) Oggetto: elicottero (cosa). Obiettivo (misurabile) - riferito ad una cosa: - riferito ad una cosa:

un grande elicottero lunghezza, larghezza, altezza, dimensioni

un bel elicottero forma, colore, struttura

design, funzionalità equipaggiamento

il miglior elicottero potenza, velocità caratteristiche di volo capacità di trasporto, consumo

- riferito ad una persona: - riferito ad una persona: tipo, carattere un pilota magnifico comportamento, atteggiamento

esperienze, comportamento

il miglior pilota personalità, capacità

Soggetto: pilota (persona)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.4.5

RADIOCOMUNICAZIONE

Alfabeto per la radiocomunicazione (tabella della sillabazione) Per chiamare una stazione o un elicottero bisogna far uso delle lettere ufficiali dell'alfabeto valevoli a livello internazionale. Tra parentesi è riportata la riproduzione fonetica (di regola in inglese).

A ALFA (alfa) J JULIETT (dschuliett) R ROMEO (romeo) B BRAVO (brawo) K KILO (kilo) S SIERRA (sierra) C CHARLIE (tscharli) L LIMA (lima) T TANGO (tängo) D DELTA (delta) M MIKE (maik) U UNIFORM (jouniform) E ECHO (ecko) N NOVEMBER (nowember) V VICTOR (wiker) F FOXTROT (foxtrott) 0 OSKAR (osker) W WHISKEY (uiski) G GOLF (goIf) P PAPA (papa) X X-RAY (exrej) H HOTEL (hotel) Q QUEBEC (kebek) Y YANKEE (jänki) I INDIA (india) Z ZOULOU (sulu) 4 FOUR (foer) 1 ONE (wuann) 5 FIVE (fäiv) 8 EIGHT (eit) 2 TWO (thuu) 6 SIX (six) 9 NINE (nainer) 3 THREE (trii) 7 SEVEN (seven) 0 ZERO (siro)

Tutte le cifre, eccetto le centinaia e le migliaia interne, vengono trasmesse pronunciando ogni singola cifra: "HUNDRED", "THOUSAND"

Esempi per la chiamata di elicotteri: Esempi per le cifre:

HB-XNE HOTEL BRAVO - X-RAY NOVEMBER ECHO 10 ONE ZERO

o abbreviato NOVEMBER ECHO 75 SEVEN FIVE

583 FIVE EIGHT THREE

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i/ 09/06 R1 Pagina 3.4.6-1

RADIOCOMUNICAZIONE

Fraseologia aeronautica per le istruzioni via radio agli elicotteri Se i seguenti principi sono rispettati, la conduzione delle operazioni è garantita! In concordanza con tali principi, le compagnie possono effettuare degli adattamenti.

Principi Istruzioni inequivocabili - Sequenza cronologica - Pronuncia distinta, chiara

Istruzioni Trasporti generali Trasporti di persone (HEC, COM-HEC) Scendi L’elicottero scende L’elicottero scende

Sali L’elicottero sale L’elicottero sale

Altitudine 3, 2, 1 Indicazione della posizione in metri, ad es. distanza carico-suolo Indicazione della posizione in metri, ad es. distanza persona-suolo

Stai fermo L’elicottero mantiene altitudine e posizione (volo stazionario) L’elicottero mantiene altitudine e posizione (volo stazionario)

Destra/sinistra L’elicottero si sposta a destra/sinistra dal punto di vista del pilota L’elicottero si sposta a destra/sinistra dal punto di vista del pilota

Avanti/indietro L’elicottero si sposta in avanti/all’indietro dal punto di vista del pilota L’elicottero si sposta in avanti/all’indietro dal punto di vista del pilota

Direzione ore 10 L’elicottero prende la direzione indicata (dal punto di vista del pilota) L’elicottero prende la direzione indicata (dal punto di vista del pilota)

Contatto Assistente afferra il gancio di sollevamento / carico tocca il suolo Gancio sulla corda fissa afferrato o soccorritore ha afferrato l’oggetto

Agganciato Mezzo di imbracatura agganciato al gancio EIP agganciato al gancio della corda fissa

Corda tesa Mezzo di sollevamento (fune) teso / sotto carico Corda fissa tra elicottero e persona tesa / sotto carico

Sganciato Mezzo di imbracatura distaccato dal gancio di sollevamento EIP distaccato dal gancio della corda fissa

Sicuro -- Persona ben fissata all’oggetto

Slacciato Mezzo di imbracatura slacciato dal carico (MDI ancora sul gancio) Persona slacciata dall’oggetto

Via libera Traiettoria senza ostacoli (elementi del paesaggio esclusi) Traiettoria senza ostacoli (elementi del paesaggio esclusi)

Stop.stop Interruzione dell’azione in corso, in attesa di nuove istruzioni Interruzione dell’azione in corso, in attesa di nuove istruzioni

Annotazione: Le istruzioni sopra indicate ed i loro significati sono esempi comprovati. Adattateli ai vostri bisogni!

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i/ 09/06 R1 Pagina 3.4.6-2

Indicazione della direzione a quadrante d’orologio Le istruzioni sulla direzione si esprimono in metri, con la sequenza "direzione (posizione delle ore sul quadrante dell’orologio) + distanza in metri".

Istruzione Significato 1 distanza in metri

sali/scendi 1 direzione e distanza

direzione ore 1, 10m spostamento rispetto al quadrante dell’orologio (ore 12 = direzione di volo standard / ”naso” dell’elicottero)

ore 6

ore12

ore 3

ore 9

"Direzione ore1 "

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.4.6-3

Procedure radio (esempi per l’uso)

Avvicinamento con carico per lavori di montaggio (da eseguire sull’oggetto) Istruzione Significato Zona di rischio

1 2 3

Altitudine 2, 1 Elicottero con carico esterno in avvicinamento

Stai fermo Mantenere altitudine e posizione (volo stazionario)

Contatto Assistente al volo in contatto con/afferra l’oggetto

Sicuro Carico agganciato all’oggetto

Scendi 1 Allentare la LongLine / mezzo di imbracatura

Sganciato Carico staccato dal gancio

Sali Prendere quota con la LongLine attaccata

Via libera Partenza possibile senza presenza di ostacoli

Caso di emergenza con l’elicottero (problema al motore, altro) Legenda delle situazioni pericolose (dal punto di vista della persona al suolo)

1 L’elicottero riparte senza il carico: nessun pericolo

2 L’elicottero sgancia la LongLine: pericolo moderato (la fune cade sulla testa, inciampare, cadere)

3 L’elicottero riparte con il carico/l’oggetto ancora agganciato: alto pericolo (l’elicottero precipita sulle persone)

Avvicinamento verso l’oggetto con persone agganciate Istruzione Significato Zona di rischio

1 2 3

Altitudine 2, 1 Elicottero con persona agganciata in avvicinamento

Stai fermo Mantenere altitudine e posizione (volo stazionario)

Contatto Persona in contatto con/afferra l’oggetto

Sicuro Persona agganciata all’oggetto

Scendi 1 Allentare la corda fissa

Sganciato Persona staccata dal gancio

Sali Prendere quota con corda fissa attaccata

Via libera Partenza possibile senza presenza di ostacoli

Caso di emergenza con l’elicottero (problema al motore, altro) Legenda delle situazioni pericolose (dal punto di vista della persona attaccata al gancio)

1 L’elicottero riparte con la corda fissa attaccata: nessun pericolo

2 L’elicottero sgancia la corda fissa: pericolo moderato (la corda cade sulla testa, inciampare, cadere)

3 L’elicottero riparte con la persona ancora agganciata: alto pericolo (l’elicottero precipita, sgancio della persona durante il volo)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.4.7

"In the Cube"

Istruzioni sui 3 assi per l’avvicinamento

Fase Avvicinamento Scarico Tiranti Partenza

Istruzioni Altitudine 40, sinistra 10 Ti vedo Sinistra 5 Altitudine 20 10 7 5 4 3 2 1 Toccato Aprire meccanismo Sganciato Tiranti a sinistra Sali Via libera Al prossimo, rifornimento OK

Radio assistente ¬.----------------.¦ ¬.------.¦ ¬.--------.¦ ¬.- -.¦ ¬.- -.¦ ¬.-.¦ ¬.-.¦ ¬.------ - - - -.¦ ¬.---------.¦ ¬.-------------.¦ ¬.--------------.¦¬.------.¦ ¬.----.¦ ¬.---.¦

Radio pilota ¬.------.¦ ¬.-----------------.¦

Posizione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Segni ¬ premere il pulsante radio; . 1/10 secondi di pausa; ------- parlata normale; - - - - parlata lenta; ¦ rilasciare il pulsante radio

L’esempio è illustrativo: i responsabili delle operazioni di volo sono pregati di adattarlo secondo le necessità.

Altitudine 40__

30__

20__

10__ Sinistra 20_____

Sinistra 10_____ 0_____ Destra 10_____ Destra 20_____

__ 40 __30 __20 __10 __0

1

23

45 6 7 8 9

10

11 12

13

1415

X = L’assistente al volo si trova qui

X

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.5

3.5

Abbrevazioni & Indice analitico

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.5.1-1

ABBREVAZIONI

Osservazione

Le seguenti abbreviazioni provengono dal linguaggio tecnico utilizzato quotidianamente nei servizi di volo e nell'industria dei macchinari. Esse sono state usate anche nell'allestimento del presente Manuale. Non sono state usate invece le definizioni del linguaggio popolare. Alfa: simbolo di angolo

Abbr. Abbreviazione

AC Anelli continui (ADI)

ADA Aggruppamento dell'armamento ADI Accessori d'imbracatura

ADR Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada di merci pericolose

ADS 1. Attrezzatura di sollevamento

2. Apparecchio di sollevamento (elicottero)

AFM Aircraft Flight Manual (manuale di volo dell'aeromobile)

Al Angolo d'inclinazione

AINP Assicurazione infortuni non professionali

AIP Assicurazione infortuni professionali

ALSC Allacciamento a scorsoio (tecnica di imbracatura)

Alt. Altitude (Höhe in Meter)

AOM Aircraft Operation Manual (manuale d'intervento dell'aeromobile)

AOPA Aircraft Owners and Pilots Association (Associazione dei fabbricanti di aeromobili e dei piloti)

Art. Articolo

AS 1. Aerospatiale (costruttore francese di elicotteri, es. AS 332c Super Puma)

2. Allacciamento a scorsoio ASCO Auacciamento a scorsoio

ASP Attrezzatura di sollevamento di persone ASTS Associazione svizzera dei trasportatori sdradali

AUFIFA Ufficio federale dell'istruzione delle forze aeree (dal 1.1.96)

AV Assistente di volo

AW Aerial Work (operazioni di volo)

Beta: simbolo di angolo

BA Benna per acqua

B-A Bank Angle (assetto laterale)

BC Benna per calcestruzzo (MDS)

BELL BELL TEXTRON HELICOPTES (fabbricante americane di elicotteri, es. BELL 214 BIG LIFTER)

BS Benna spandiacqua (MDS)

C Simbolo di celsius (temperatura)

CA Carico

CAA Civil Aviation Authorithies (GB)

CAT Catena d'acciaio tondo (ADI)

CAV Capo assistente di volo

CC 1. Ciclo di carico (tecnica)

2. Codice civile (RS, 210)

CE Capo equipaggio

C.E.E. Comunità Economica Europea (economia, dispositivo normativo tecnico)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.5.1-2

CFNA Commissione federale della navigazione aerea

CFSL Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro

CG Centre of Gravity (centro di gravità)

civ civile

CM Carico massimo

CO Codice delle obbligazioni (RS, 220)

CoeEs Coefficiente d'esercizio

COPI Co-pilota

cos Coseno, funzione trigonometrica nella matematica

CP Cesta portasci

CP Capacità di portata

CR Carico di rottura (tecnica)

CS Cinghie di sollevamento (MVSO)

CSV Capo del servizio di volo

CT Capo trasporti

CU Carico utile (merce trasportata) CUM Carico utile massimo

DA Direttore d'azienda (organizzazione)

dB (A) Decibel; intensità sonora, ossia: livello di pressione sonora misurato con filtro di ponderazione A

DI Direttiva

DIN Norma industriale tedesca (oggi anche DIN/EN)

DM Direttiva sulle macchine

DS Diritto svizzero

DWD Down Wash Drag (resistenza aerodinamica della corrente d'aria del rotore)

E Simbolo di energia (per l'intensità sonora = dose)

ECAC European Civil Aviation Conference (conferenza europea dell'aviazione civile)

EES Elemento elettrico di sospensione del carico (ganci di sollevamento)

EIP Equipaggiamento individuale di protezione

EL Elevatore ELO External Load Operation

EN Norma europea

ESC Elementi di sospensione del carico (ganci di sollevamento)

ET vedi pagina 3.2.10-1

EU Comunità europea (politica)

F Simbolo di Fahrenheit (temperatura, d'uso in USA)

F+W Fabbrica federale d'aeroplani di Emmen (fino al 31.12.95, ora SF)

FA Flessibile ad attrito (tecnica)

FAA Federal Aviation Authorithies (USA)

FAR Federal Aeronautics Regulations (esigenze di navigabilità dell'autorità aeronautica US)

FASI Fattore di sicurezza

FCL Flight Crew Licensing

FI Fattore d'imbracatura

FO Forca (per carichi utili)

FOCA Federal Office for Civil Aviation (BAZL)

FOM Flight Operations Manual (manuale d'esercizio)

FR Funicelle di ritegno

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.5.1-3

FR Forza di rottura (tecnica)

FS Forza di strappo

FSD Forward Speed Drag (resistenza aerodinamica al volo in avanti)

FSLV Federazione Svizzera di Volo Libero

ft Piede (unità di misura di lunghezze nei paesi di lingua inglese)

FT Forza di trazione

FTA Funi di sollevamento in firbra tesile o d'acciaio

FTC Funi di trattenuta di canapa (MVSP)

FU Infortunio aeronautico

g-Load Gravity-Load (gravità)

GA General Aviation

GASS Guardia aerea svizzera di soccorso (REGA)

GEO Geometrica

GM Protettori auricolari

GS Gancio di sollevamento (ESC)

GSE Gancio di sollevamento elettrico (EES)

GSN Ganci a snodo (ESC)

GT Ganci per tubi (MVS)

h Simbolo di "ora"

H.A.I. Helicopter Association Intemational (USA)

HB- Hotel Bravo (nome di chiamata ICAO Svizzera, parte dell'immatricolazione)

HELI Elicottero

HEMS Helicopter Emergency and Medical Service

HIGE Hover In Ground Effect (volo stazionario con effetto suolo)

HOGE Hover Out of Ground Effect (volo stazionario al di fuori dell'effetto suolo)

IAS Indicated Air Speed (velocità indicata dallo strumento)

IATA International Air Transport Association (Associazione internazionale dei Trasporti Aerei)

ICAO International Civil Aviation Organization

IFR Instrument Flight Rules (regole di volo strumentale)

ILS Instrument Landing System (sistema d'atterraggio strumentale)

IMC Instrument Meteorological Conditions (condizioni meteorologiche di volo strumentale)

INP Infortunio non professionale

INSAI Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva)

IP Infortunio professionale

J Simbolo del prodotto della moltiplicazione dei fattori di sicurezza (2 x 2 = J 4)

JAA Joint Aviation Authorithies (Autorità aeronautiche associate)

JAR Joint Aviation Requirements (codici del JAA)

JAR OPS Joint Aviation Requirements Operations (codici del JAA)

Jet A-1 Petrolio per elicotteri a turbina (cherosene)

kg/m2 Chilogrammi per metroquadrato

KIAS Nodi IAS (1 kt = 1.852 km/h; velocità indicata in nodi)

km/h Chilometri all'ora

kt/kts Nodo: 1 kt = 1 NM/h = 0.5144 m/s oppure 1.853 km/h

L Livello di pressione sonora

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.5.1-4

Lm Livello medio o livello acustico ponderato (livello di pressione sonora costante misurato e

ponderato)

LAINF Legge federale suIl'assicurazione contro gli infortuni (RS, 832.20)

Ldg Atterraggio

LL 1. Limit Load (tecnica)

2. Long-Line (ADS)

LNA Legge federale sulla navigazione aerea (RS, 748.0)

Leq Livello di pressione sonora costante equivalente secondo ISO 1999

LRDP Legge federale sulla responsabilità per danno da prodotti (RS, 221.112.944)

m Simbolo dell'unità di misura metro o massa

m/m Metri sul livello del mare

m/s Metri al secondo

MA Maniglie (ADI)

MAC Concentrazione massima ammissibile negli ambienti di lavoro (per es. sostanze nocive o energie/radiazioni)

MDS Mezzi di sollevamento

MERS Multilateral Evacuation and Rescue System

mil Militare

MIL-STD Military Standard (norma militare)

MIN Minimo

MLLF Manoeuvring Limit Load Factor (FAR/JAR 29.337)

MOM Maintenance Organization Manual (manuale organizzazione manutenzione)

MP Malattia professionale (medicina)

mph miles per our (miglia per ora: un miglio terrestre corrisponde a 1.6093 km)

MRL Direttiva macchine (diritto europeo della tecnica, 98/37/CEE)

MT Mezzi di trasporto

MTOM Maximum Take Off Mass (massa massima di involo al decollo)

MV Materiale di volo

MVS Materiale di volo di soccorso

MVSP Materiale per voli speciali

N Simbolo dell'unità di misura delle forze (forza normale)

NAV Navigazione

NM Nautical Miles

NTSB National Transportation Safety Board (Ufficio nazionale della sicurezza dei trasporti in USA)

OACI Organizzazione dell'aviazione civile internazionale (International Civil Aviation Organization, ICAO)

OAINF Ordinanza sull'assicurazione contro gli infortuni (RS, 832.202)

OAM Ordinanza concernente l'ammissione e la manutenzione degli aeromobili (RS, 738.215.1)

OFAC Office fédéral de l'aviation civile (francese)

OIIA Ordonanza le incieste sugli infortuni e incidenti aeronautici (RS 748.126.3)

ONE 1 Ordinanza concernente le norme d'esercizio per il traffico aereo commerciale (RS, 748.127.1)

OPI Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali (RS, 832.30)

Or Ordinanza

PA Protettore auricolare

PAX Passeggeri

Pi Punto d'imbracatura

PiC Pilot in Command (comandante di bordo)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.5.1-5

PL Pianificazione del lavoro

PRLA Preparazione dei lavori PO Portata

PS Piattaforma di salvataggio

R Simbolo dell'unità di misura delle forze (forza risultante)

RA Radanca (ADI)

REGA Segnale di chiamata della GASS

RF Resistenza a fatica

RIE Regole di intervento con l'elicottero RR Resistenza a rottura

RS Rete di sollevamento

s Simbolo di "secondo"

S.A. Società anonima

SA 1. Sud Aviation (fabbricante francese di elicotteri, es. SA 315b LAMA)

2. Sacca per acqua

SaT Sollecitazione a tensione

SBA Rivista svizzera sulla sicurezza nel lavoro

SF Impresa svizzera d'aeronautica e sistemi (dal 1.1.96, ex F+W)

SHA Swiss Helicopter Association (Associazione aziende svizzere di elicotteri) SHEV Associazione svizzera degli elicotteri

sin Seno, funzione trigonometrica in matematica

SL Sicurezza sul lavoro

SLLF Static Limit Load Factor (FAR/JAR Part. 29.865)

SOVR Sovraccarico

Sq vig Squadriglia di vigilanza (esercito) SPPA Swiss Profesional Pilot Association

SS Sacco di sollevamento (ADS)

segg. seguenti (per es. pagine, capitoli, ecc.)

STEG Legge federale sulla sicurezza delle installazioni e degli apparecchi tecnici (RS, 819.1)

Suva Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (früher: INSAI)

SV Servizio di volo

T-O-P Tecnica - Organizzazione - Personale

TARMAC Piazzale di parcheggio per aeromobili

TC Tiranti chocker (ADI)

TDB Tiranti a due bracci (ADI)

TDI Tecnica d'imbracatura

TN Tiranti a nastro (ADI)

TOW Take Off Weight

TQB Tiranti a quattro bracci (ADI)

TS 1. Tutela della salute

2. Tecniche a scorsoio

TTB Tiranti a tre bracci (ADI)

UFAC 1. Ufficio federale dell'aviazione civile (ital.)

2. Uffizi federal da l'aviaziun civila (rhät.)

UFAEM Ufficio federale degli aerodromi militari (fino al 31.12.95)

UFEFA Ufficio federale delle intendenze delle Forze aeree (dal 1.1.96)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.5.1-6

UIIA Ufficio d'incheista suglii infortuni aeronautici

UFFT Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia

UL Ultimate Load (carico di rottura)

upi Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni

UTC Universal Time Co-ordinated (tempo universale +/-)

VFR Visual Flight Rules (norme di volo a vista)

VIP Very Important Person

VMC Visual Meteorological Conditions (condizioni meteorologiche di volo a vista)

VO Viti ad occhiello (MVS)

W/B Weight and Balance (peso e baricentro)

WL Working Load (capacità di portata)

WLL Working Limit Load (capacità di portata massima)

x. . X-Ray (prima lettera dell'immatricolazione di elicotteri in Svizzera)

Diversi:

o Simbolo di grado (unità metrological d'angolo)

[-] Simbolo dell'unità di misura fisica- esempio: [N] = unità di misura delle forze

< Minore di (< 30 sono per es. 29, 28, 27 ...)

> Maggiore di (> 30 sono per es. 31, 32, 33 ...)

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.5.2-1

INDICE ANALITICO

Termine Pagina

A

ab initio 2.1.0; 2.2.0; 2.3.0

Abbreviazioni 2.2.6; 3.5-1; 3.2.9

Acquiszioni 2.1.1

Allegati 1.1-3; 3

Accessori 2.1.6

- di ricetrasmittente 2.1.9

Apparecchi 2.1.6

Accessori

- di imbracatura 2.1.7; 3.2.10-4

- carichi 2.1.7

Alfabeto 3.4.5

Alterazione

- di interpretazioni 3.4.2

- della percezione 2.2.14 allacciamento a scorsoio 3.2.3-2

Analisi

- del rischio 2.2.11

Angolo di inclinazione 2.2.7; 3.2.2; 3.2.3-1; 3.2.3-2

Assetto

- laterale 2.2.10; 3.1.3; 3.1.4

Assimilare mentalmente 2.2.4

Assistente di volo 1.3-1

Associazioni 2.2.3

Attrezzatura

- altre 2.1.6

- caloclo 3.2.1

- di volo 2.1.6; 2.2.6

- per il servizio di volo 2.1.6

- valutazione 3.2.1

Attrezzi 2.3.6

- gruppi 2.1.6; 2.3.6

- designazione 2.3.6

Attuabilità 2.3.1

Audio-discriminazione 2.3.9

Aumento del carico 2.2.10; 3.1.1-1; 3.1.1-2; 3.1.2; 3.1.3

Autorità

- della navigazione aerea 2.2.3

- della sicurezza sul lavoro 2.2.3

Avanzato 1.3-2

Avanzamento professionale 2.2.2

AVGAS 2.1.8-1

AVOR 2.2.2

Avviamento professionale 1.1-3; 2.3

Avvicinamento 2.3.10

Azioni penale 2.3.3

B

"Barelle" 2.1.7

C

Calcolo, calcoli 2.3.7; 3.2.1

- dell'attrezzatura 3.2.4-1; 3.2.4-2; 3.2.5; 3.2.6

- delle forze 3.2.2

- delle ore 2.2.1-1

- dei margini di sicurezza 2.2.6

- le sollecitazioni 2.2.7

- delle quantit 2.2.8; 2.3.8

Campioni di tutti 2.1.8-1

Capo

- assistente di volo 1.3-1

- equipaggio 1.3-1

- trasporti 1.3-1

Carburanti 2.1.6

Carichi

- esterni 2.2.12

- pesanti 2.2.12

- interni 2.2.12

Carta

- ostacoli navigazione aerea 2.1.13; 2.3.13

Catene degli eventi 2.2.11

Certificati 1.3-1

Certificato

- di lavoro 1.1-2

- finale 1.1-2

Codice ICAO 2.3.9

Collaboratori 2.1.1; 2.3.5

Come

- strumento guida 1.1-2

- trattare la clientela 2.2.1-1 Comunicazione 2.3.9

- radiotelefonia 2.1.9; 2.2.9

- uomo - macchina 2.2.14

- interpersonale 3.4.1

Competenze 3.2.1

Comportamento

- conforme 1.1-2

- dentro 2.1.10-1

- in situazione d'emergenza 2.1.5

- modelli 2.1.5

- umano 2.2.14

- motivi per un 2.2.14

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.5.2-2

Compiti 2.3.2; 2.3.5

Conduzione di un gruppo 2.3.5

Conseguenze 2.3.3

- finanziarie 2.3.3

- organizzative 2.3.3

Conferma positiva 2.2.9

Contenuti didattici 1.1-3

Contrassegni 2.1.6

Contratto di lavoro 2.1.2

Controllo di qualità 2.3.8

Corso di formazione 1.1-3; 2.2

Cultura

- dialogica 2.3.14

- imprenditoriale 2.1.1

Cura 2.1.6

Criteri

- fondamentali 2.1.6

- die termini 2.1.6

D

Danno materiali 1.1-2

Dati technici 2.1.10-1

Decisioni 2.3.1

Decollo 2.3.10

Delegare compiti 2.3.5

Designazione 2.1.8-1

Detto/Udito/Capito 2.2.9

Disciplina 2.1.9; 2.2.9

Discussione sull'incarico 2.1.12-1

Dirigere un elicottero 2.1.9 Diritti 2.1.2; 2.3.3

Divieto di fumare 2.2.8

Documenti 2.1.3

Dose energia 3.3.1-2

Down Was Drag 3.1.1-2 Doveri 2.1.2

E

Effetti 2.2.4; 2.2.11

- fisici 2.2.7; 2.2.11

- degli stupefacenti 2.3.4

- dell rumore 3.3.1-1

- dell vento 3.3.2

Efficienza 1.1-2

Elenco delle lezioni 2.1.0; 2.2.0; 2.3.0

Elementi di comando 2.1.10-1

Ergonomia 2.2.4

"Errore" umano, errato 2.2.14

Esempi

- della dotazione e uso 3.2.10-1

- crichi sull'attrezzatura 3.2.10-2

- carichi 3.2.10-3

- accessori d'imbracatura 3.2.10-4

Esperienza professionale 1.3-1

Espressioni 3.4.3

Etichettatura secondo 2.3.6

Eventi nel servizio di volo 2.1.3

F

Familiarizzare 2.1.12-1

Fattori, fattore

- costruttivi 2.2.10

- di imbracatura 2.2.7; 3.2.3-1; 3.2.3-2

- esterni 2.2.13

- combinazione 2.2.7

- mentali 2.2.13

- scatenante 2.2.11

- materiali 3.2.4-1

Filosofia "safety" 2.1.1

Foglio

- dei dati della potenza 2.1.10-1

Fonte di informazione 1.1-2

Formazione 2

- base 1.1-3; 2.1

- sistematica 1.1-2

- e costi 2.2.2

- particolare separatamente 2.1.8-2; 2.1.10-2; 2.1.12-2

"4-colour conditions" 2.2.13

Forward Speed Drag 3.1.2

Forze di trasporto 3.2.4-1

G

Garanzia di qualità 1.1-2

Gioco dei ruoli 2.2.5

Giorno dell'entrata in servzio 1.1-2

Giuridiche 2.1.4

Gravità (rischio) 2.2.11

Gruppi

- attrezzi 2.1.6

- di carburanti 2.1.8-1

- di materiali 2.1.6; 2.2.6; 2.3.6

Guardia di soccorso 1.3-1

Guida per la formazione 1.1-2

H

HEMS-Crew Member 2.2.2

I

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.5.2-3

Imbracare carichi sempici 2.1.7

Imbracatura 2.2.7; 2.3.7

Incarichi 1.3-1

Inchiesta

- infortuni professionale 2.2.3

- infortuni non professionale 2.2.3

- infortuni aeronatici 2.2.3

Incidenti 1.1-2

- "Management" 2.3.8

Indipendente 1.3-2

Inequivocabile 2.2.9

Informazioni / e

- sul contenuto 2.3.3

Infortuni 2.2.14

- professionale 2.2.3

- non professionale 2.2.3

- aeronatici 2.2.3

Integrazione 2.3.2

Interlocutori 2.1.1

Interventi 2.3.2; 2.3.12

Inquinamento 2.1.8-1

Impiego 2.1.2

Istituzioni 2.2.3

Istruzioni

- UFAC 2.1.8-1

- base 2.2.5

J

JAR-OPS 1.1-1

JET-A1 2.1.8-1

"Job-rotation" 2.3.2; 2.3.4

L

Lavoro 2.2.5; 2.3.4; 2.3.5; 2.3.10; 2.3.13

Leggi 2.3.3

Licenziamento 2.3.3

Limiti 2.1.10-1; 2.2.10; 3.1.6

- d'intervento 2.2.10; 3.1.6

- di sicurezza 2.2.10

- di utilizzo e di usura 3.2.8

Limitazione 3.1.5

- di altre funzioni 2.1.2

Linee direttive 2.1.1

Linguaggio 2.1.9

- comando 2.1.9

Liste di controllo 1.1-3; 2.4; 3.2.9

Livelli di formazione 1.1-2

Logging 2.2.12

Luci 2.2.13

M

Maintenance 2.1.10-2

Maggazzinaggio 2.3.6

Manipolazione 2.1.8-1

Mansion(i, ario) 2.2.2; 2.3.2

Manutenzione 2.1.4; 2.1.9; 2.3.6

Margini di sicurezza 2.2.6

Materiale didattico 1.1-2

Meccanico diplomato 1.3-1

Merci pericolose 2.1.8-1; 2.3.8

Messa a terra 2.3.8

Mezzi di informazione 2.2.5

Misure

- addotare 2.3.11

- ampliare 2.3.4

- comortamentali 3.3.1-2

- di protezione 2.1.7

- immediate 2.2.5

- da adottare 2.2.7

- tecniche 2.2.11

Moduli 1.1-2

Motivazioni 2.3.2

- sanitaire 2.1.4

- conservare 2.3.2

N

Norme 2.2.6

O

Obiettivo

- della formazione 1.1-3

- sicurezza 1.1-3

Obiettivi

- aziendali 2.1.1

- sicurezza 2.1.1

Obbligio d'uso dell'equipagg. 2.1.4

Obblighi 2.3.3

Oggetti , ogetto 3.4.4

- erstranei 2.3.10

- piccoli 2.1.7

Oggettiva 3.4.4

Oggettivazione 2.3.14

Ombre 2.2.13

Organizzative 2.2.11

Organizzazione 2.3.2

- del team 2.3.2; 2.3.5

- del lavoro 2.3.5

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.5.2-4

Ordinanze 2.3.3

Ordini 2.2.1-1

Ostacoli 2.1.12-1

- di volo 2.1.13

P

Padronanza

- forme basi del linguaggio 2.1.9

Parole irritanti 3.4.3

Pericoli 2.1.11

- del cherosene 2.1.4

- di non essere 2.1.4

- dovuti alla caduta 2.1.4

- dovuti al rumore 2.1.4

- segnalazione 2.1.8-1

"Perception" 2.2.13

Percezione 2.1.1; 2.2.13; 2.3.10

Perfezionamento professionale 2.3.4

- alterazione 2.2.14

Persona di fiducia 2.3.14

Pianificazione 2.3.1; 2.3.2

Piano

- di studio modulare 1.1-2

- d'intervento 2.3.2

Pilota

- CPL (H) 1.3-1

- PPL (H) 1.3-1

Preparazione dei carichi 2.3.7

Prezzi

- di volo 2.2.1-1

- listini 2.2.1-1

Principante 1.3-2

Priorità, il servizio di vole 2.1.2

Probabilità (rischio) 2.2.11

Proposte di modifica 1.4-1

Promuovere la qualità 2.3.4

Protezione

- della saluta, salute 1.1-2; 2.2.8

- contro gli incendi 2.1.8-1

- le esplosiono 2.1.8-1; 2.2.8

- contro i fulmini 2.2.8

- personale 2.2.8

- della rumore 3.3.1-1

Potenza

- profilio della 3.1.7

Pove d'olfatto 2.1.8-1

Prefazione 1.1-1

Preparazione (AVOR) 2.1.12-1

Processo

- d'apprendimento sbagliato 2.2.4

"Public transport" 2.2.12

Pulizia 2.1.6

Punti

- di riferimento 2.1.2

- di rottura delle funi 2.1.4

- d'imbracatura 2.3.7

Q

Quasi statico 2.2.10

Quota minima di volo 2.1.13

R

Raccolta

- di informazioni 2.1.12-1; 2.3.13

- di dati 2.3.13

Radiocommunicazione 3.4.5

- communicazione 2.2.9

- telefonia 2.2.9

- trasmissione 2.1.9

Rapporti 2.1.3

- di ricognizione 2.2.1-1

Redditività 1.1-2

Registrazione su carte 2.3.13

Regole fondamentali 2.2.8

Relazione "Rischio" 2.2.4

Reparti dell'azienda 2.1.1

Resistenza

- al carico 2.2.10

- del materiale 3.2.4-1

Responsibiltà 2.3.3; 3.2.1

- personale 1.1-2; 2.1.2

Ricetrasmittente 2.1.9

- utilizazione 2.1.9

Riduzione dell'indennità 2.3.3

Riferimento 1.0

Rifornimento 2.3.8

- aeromobili 2.2.8; 2.3.8

- bidoni 2.1.8-1; 2.3.8

- elicotteri 2.1.8-1; 2.3.8

Riflessi di fuga 2.1.5

Ringraziementi 1.0

Riparazione 2.3.6

Ripartitizione dei compiti 2.2.5

Riserve

- di funzionamento 2.1.10-1

- di potenza 3.1.6

Risolvere i problemi 2.3.12

Rumore delle turbine 2.1.4

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 01.06.2000 PE Pagina 3.5.2-5

S

Sbarramento, zone 2.1.11; 2.2.5

Scala Beaufort 3.3.3-1; 3.3.3-2

Scambio di informazioni 2.2.5

Scopo

- d'utilizzo 2.1.8-1

Segnalazione 2.1.9

Sentiero die atterraggio 2.2.5

Servizi 2.2.1-1; 2.3.6

- da contattare 2.3.11

Settore di decollo 2.2.5

Sicurezza 1.1-2

- di lavoro 1.1-2

- distanza di 2.3.13

- del carico 2.1.7

- fattore di 2.1.6; 2.2.6; 2.3.6

- limiti di 2.2.10

- obbiettivo 2.1.1

Simboli 2.3.13

Sinonimi 2.2.6

Situazione

- d'infortunio 2.1.14

Soccorsi 2.1.14

- primo 2.1.14

- richiedere 2.1.14

Soggettiva 3.4.4

Sollecitazioni 2.2.7

Sommario generale 1.2-1

Sopportare 2.2.4

Spazi di sicurezza 2.1.11

Spettatori 2.2.5

Stimare le distanze 2.1.13

Stoccaggio 2.1.8-1

Stress

- affrontare 2.3.4

- lo superare 2.2.4

Studio modulare 1.1-2

Superiori

- gerarchici 2.1.1

- tecnici 2.1.1

Suva (INSAI) 1.1-1

T

Tabelle

- effeti dei rumore 2.1.4

- delle forze 2.1.4

- della resistenza dei carichi 2.1.4

- delle prestazione 2.3.12

- della sillabazione 3.4.5

- della temparatura in funzione 3.3.2

- dei valori 3.1.4

- della potenza 3.1.7

Teamwork 2.3.2

Tecnica

- della comunicazione 2.3.9

- della respirazione 2.3.9

Tecniche

- di imbracatura 2.1.7; 2.3.7; 3.2.4-1

- d'applicazione 3.2.7

- principali 3.2.7

Temperatura esterna 3.3.2

Tempo d'esposizione 3.3.1-2

Termini 2.1.6

- per lo stoccaggio 2.1.6

- standardizzati 2.2.6; 2.3.6

Tipi d'intervento 2.1.12-1

Tipo di esperianza 1.3-2

Trasmettitore/ricevitore 3.4.1

Trasporto

- personale carico esterne 2.2.12

U

Ufficio federale dell'aviazione 1.1-1

Untensili 2.1.6

Uso appropriato 2.1.4

V

Valori

- addizione 3.1.5

- della pressione dinamica 2.2.7; 3.1.1.-1

- indicati 2.3.14

- indicativi ai limiti 3.1.4

- massimi 3.2.4-1

Vedere 2.3.10

Velocità del vento 3.3.2; 3.3.3-1;

3.3.3-2

Ventilazione 2.2.8

Vie di vuga 2.1.11

Voli fotografici 2.2.12

Z

Zone

- di pericolo 2.1.10-1

- pericolose 2.1.11

- pericolose sotto 2.1.11

- ex (explosivi) 2.2.8

- militari vietate 2.3.10

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.6

3.6

Materiali relativi al corso

Fogli di esercitazione per i corsi Syllabus

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MANUALE DELL'ASSISTENTE AL VOLO

FH-SY.i / 09/06 R1 Pagina 3.6.0

REGISTRO DEI FOGLI DI ESERCIZI RELATIVI AI CORSI I fogli delle lezioni e degli esercizi vengono distribuiti soltanto durante i corsi.

Nel campo "N° corso“ potete inserire il numero attuale del corso (ad es. SYL2501.d), nel campo "Data" il giorno dello svolgimento del corso in questione.

I rapporti sulla formazione possono essere creati con l’aiuto del CD-ROM "Controllo della formazione 2.4" e di seguito depositati nel registro 3.6, nella sequenza delle lezioni.

Capitolo Corso Titolo corso N° corso Data

3.6.1 SYK Corso base per responsabili

3.6.2 SYL Metodologia & didattica per praticanti

3.6.3 SYA Introduzione al controllo della formazione

3.6.4 VAD Vademecum

Completate questa lista con attestati di frequenza relativi a corsi svolti in altre istituzioni e/o aziende