Doll News #61 Novembre 2011

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NEWSLETTER DEL DOLL COLLECTORS’ CLUB ITALIA NOVEMBRE 2011 www.dcci-italia.com Fashion and styling: Guo Pei - ph: Icy Hugs 61 s

description

November issue with features on Rimini convention and info on meringONE contest, plus Barbie loves Alitalia, paper dolls and dolls in action, My Muse and Nickis wigs, Paolo Schmidlin and his collector's tips and lots of famous or less famous, vintage or brand new fashion dolls.

Transcript of Doll News #61 Novembre 2011

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NEWSLETTER DEL DOLL COLLECTORS’ CLUB ITALIA

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Chi fa la Doll News:Editor-in-chief:

Daniela Ferrando (DF)Art directorEmma Gilardi

Public relationsStaff Milano

+ tutti i collezionisti,preziosi autori

di rubriche, articoli, foto!

Doll Collectors’ news è una pubblicazione indipendente a cura del Doll Collectors’

Club Italia. Non è in vendita ed è distribuita gratis esclusivamente ai soci del Club.

Nessun articolo può essere riprodotto anche in parte senza l’autorizzazione scritta

del Doll Collectors’ Club Italia.

E D I T O R I A L E

s’

Forse non tutti sanno che sono la prima vera linea da collezione: Happy Holi-days, Magia delle Feste, Holiday Barbie, Joyeux Noel, Felices Fiestas, chiama-tele come volete ma sono loro, le immancabili Barbie del periodo Natalizio.Annunciate ogni anno ad Agosto, strombazzate nelle pubblicità dei canali dicartoni animati, amatissime da molte bambine, ma anche da molti adulti…eppure…Sono delle bambole ultra caricate (anche in questo periodo di minimalismocouture), se vogliamo pienamente consone con il gusto statunitense della Bar-bie e del glamour, un tripudio di tulle, perline, fiocchi, lustrini ed esagerazio-ne: insomma come i dolci di fine d'anno, golosi, invitanti, ma stucchevoli.Eppure, per molti, la Barbie è meringosa, con il vestitone gonfio e sontuoso,luccicante e un poco pacchiano. Ho sentito dire che le basic sono “secche”manca il tulle, manca il glitter, e allora Mattel cosa si inventa? Le basic iper-snodate (pivotal) in serie metallic, con lustrini, metallo, sblusature e imbaraz-zanti scarpe ipertrofiche incrostate di lustrini.L'allure vaporosa delle Holidays non la raggiunge nessuna bambola, maquale Goddess, quale Couture Couture Barbie, il vero must sono loro.Pensate, un tripudio di tulle o di raso rosso e oro, oppure verde e oro, raredigressioni con il rosa l'argento e il bianco, e in più una angosciante varia-zione oro e bordeaux guarnita di pelliccia bianca (wonderful!!!). E come di-menticare l'unica Holidays disegnata da Bob Mackie? Velluto nero, ricamilaminati e pietrone preziose, trecciona oversize di lato e coroncina dorata(scusa, ma questa non è la Midnight Gala della linea “Classique”?) In più corallini dorati, paillettes rosse, oro e verde, cristalli iridescenti, glit-ter argento e oro, fogliettine di agrifoglio rosse e dorate, oppure verde e ar-gento, passamanerie da tendaggio dell'America colonialista, ghiaccioli, efiocchi; capelli cotonati, nastri, e pettini fermacapelli: e poi le scatole…Tut-te a vetrina, tutte immense tutte doratissime, tutte veramente ingombrantiperfino nella costruzione. Negli Stati Uniti soltanto “Happy Holidays” in Eu-ropa almeno sei lingue diverse greco compreso. E se vi fossero mancate lo-ro, che dire delle Holiday Angels che addirittura portavano una targhettinadell'anno di emissione? E ancora se non foste soddisfatti le Millenniumdolls? 2000, 2001, 2002? Insomma un bel po' di sbrilluccichioInsomma buon Natale a tutti: ma sono “Happy Holidays” o” Nightmarebefore Christmas“? Antonio Russo

Happy Holidays???

numero 61

Mare, profumo di mare

Evviva, come sono bravi

Barbie � Alitalia

My Muse #4

Bambole in corto

Bambole in 2-D

Rigide o articolate?

Intervista a Paolo Schmidlin

rubriche

Bambole del Mese

Notizie dal Club

Nickis wigs

Barbie Link

Walk of Fame/Fratelli d'Italia…

ARTtenzione

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FR Monogram, Holiday CollectionLinea dedicata alle festività (natalizie/di fine anno) ecelebrata con abiti maestosi per la prima volta da treimpeccabili FR Monogram.

FascinationSi presenta in un av-volgente abito rossoe fucsia, con spaccoal ginocchio e codalaterale, capello neroraccolto, trucco delvolto dalla squisitasintesi grafica, mar-cato eyeliner nero,ombretto sui tonibronzei, carnose esensuali labbra ros-se, vanitoso neo ne-ro sulla guancia sini-stra. Borsetta rossa,open toe impreziosi-te da una rosa edun'elaborata gioiel-leria completano labambola.

IlluminationEntrata maestosa per una bambola vestita in due to-ni di blu. L'abito parte con un corpetto senza mani-che dalla vita aderente, dove poi si sviluppa un'am-pia gonna dal gusto tardi anni '40 e di impeccabilesartoria. Il trucco di questa modella è algido per gli

Le bambole del meseOvvero:

le migliori bamboleuscite in Italia

recensiteda Marco Banfi

scelte esclusivamentesecondo il suo parere

personale.

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Alcune novità2011/2012 daIntegrity Toys

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occhi, eyelinernero e ombrettosui toni argentei eplumbei, rosso ci-liegia per le lab-bra carnose, va-nitoso neo biondosulla guancia si-nistra. L’accon-ciatura prevede icapelli biondi rac-colti e con un lun-go ciuffo lateraleche incorniciandoil vo l to sugge-stiona romantica-mente lo sguardo.Borsetta e prezio-sa gioielleria fini-scono ogni detta-glio.

JubilationPreziosa come unosmeraldo, arrival’ultima della se-rie. La Jubilationè fasciata da unabito verde drap-peggiato sul seno

e dalla lunga gonna a taglio asimmetrico. I capelli ca-stani sono raccolti e hanno un accenno di nido d’ape.Il trucco raffinato è sui toni del verde per l’ombretto,l’eyeliner nero disegna due magnifici occhi colornocciola e le labbra sensuali sono di un color ambra-to. Lunghi guanti verdi, open toe in vernice con fioc-

co, borsetta e bigiotteria d’oro ci restituiscono l’in-sieme di questa gemma preziosa.Le tre bambole saranno a disposizione dei collezio-nisti a partire da novembre, con una tiratura di 300esemplari l’una. Sul mercato statunitense si trove-ranno a circa 150 dollari l'una, ed alcuni rivenditorispecializzati in prodotti Integrity Toys europei hannogià aperto i preordini all'’inizio di ottobre.

Dynamite Girls “In the city”.In uscita a gennaio 2012, ritroviamo le DynamiteGirls apparse per la prima volta sul mercato nel2007. Look urbano per i quattro personaggi, ispiratoal gusto anni ‘70 ma dal tipico guizzo trendy newyor-kese contemporaneo, fatto di accessori di design estravaganza.

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Hot Stuff CruzQuarto personaggio maschile della serie, anticipa la linea “In the ci-ty”. Il ragazzone, che si vorrebbero fosse un taxista/modello part-ti-me, indossa un giacchino in pelle gialla, Tshirt blu con scritte, e jeansaderenti blu scuro. L'aria da tenebroso è enfatizzata dai capelli nericon crestino, sopracciglia disegnate ad ala di gabbiano e vezzoso neosotto l'occhio destro.

Mighty Real ReeseAfroamericana, indossa una salopette super short rosa e un blazerattillato abbinato. Calza delle scarpe color oro con platform e unaborsa viola completa il suo stile da “petite-peste”. I capelli ricciolu-ti sono lunghi alle spalle, il makeup ha dei toni rosa e sottolinea lafresca giovinezza di Reese.

Good Time DayleBionda platino con lunga frangia, visiera in vinile trasparente, magliain ciniglia multicolore, giaccino smanicato con cappuccio color cap-puccino, minigonna viola, parigine turchesi alle caviglie e scarpe vio-la, è questo il look per divertirsi con gli amici... New York is burning!

You Sexy Thing JasperLook che cita il film “Taxy Driver”, camicetta in seta a maniche cor-te dai motivi geometrici, hotpants color pavone, gambe nude, opentoe con platform coordinate ai pantaloni, borsa in ecopelle argento,cappello in paglia a falda larga e una collana a tre fili di perle rosa.Capelli ondulati e sciolti color bronzo sottolineano tutta la lolitescasensualità di Jasper.

Le bambole sono ora in preordine, hanno una tiratura di 350 esem-plari ciascuna. I rivenditori americani le venderanno per circa 80 dol-lari l'una.

Marco Banfiflickr.com/photos/mood4mod/

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La Convention di Rimini, che da sempre si svol-ge sotto l'impeccabile e calorosa regia di Mari-nella Brighi, ci ha regalato anche quest'anno

l'ultimo scampolo estivo, fra passeggiate sulla batti-gia, pesciolini nel piatto, drinks e giochi notturni sul-la spiaggia…e naturalmente, l'immancabile esplo-sione di dolls, dolls, dolls.

Hanno esposto OOAKers sempre più bravi e creativi,facce vecchie e facce nuove, venditori che hanno scio-rinato chicche irresistibili, e tutti insieme abbiamo fe-steggiato un evento di quelli che non si dimenticano: inostri amici Alessandro Gatti e Giuseppe de Bellis,alias Artist Creations, hanno celebrato i primi (di unalunghissima serie, auguriamo loro) 15 anni di attivitàcon una spettacolare mostra antologica delle lorocreazioni, dagli albori ad oggi. L'evento è stato accom-pagnato da brindisi e torta, a cui si è unito in prima

persona Mr President, Antonio Russo, che ha festeg-giato come Ken il “giro di boa” dei 50 anni…

Particolarmente invitante il Contest “150 anni di fa-vole”, al quale hanno partecipato rivisitazioni classi-che dei personaggi delle favole, unitamente ad altreversioni più ironiche ed originali (è chiuso il televo-to?... sì?... allora posso complimentarmi pubblica-mente per Biancaneve con la pistola…).

I nostri complimenti ai vincitori del primo, secondo eterzo posto (nomi???) ed in particolar modo a dueesordienti che si sono fatti notare: Sara Corsellini conun'attualissima versione di Cenerentola, e nientepo-podimeno che Mr President, con una “graffiante”Cappuccetto Rosso più cattiva del lupo…Alla prossima!

Babs

Rimini Report 2011

Mare,profumodi mare…

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Delle tre riviste americane sulle bambole e inparticolare le bambole modelle, ne è rimastauna sola, e poi c’è l’onnipresente “sito” senza

il quale pare che non si possa più vivere. Non c’è pe-rò nessun www che possa competere con foto ed ar-ticoli da leggere e rileggere, gustandoli con calma invari momenti e luoghi delle nostre giornate. Recen-temente ho notato che non sono più gli americani afare la parte del leone per il restyling, ma tale onereed onore spetta a due gruppi italiani di stilisti, cheprimeggiano e impongono con autorevolezza la lorobravura. Sono diversi come persone e personalità, etale diversità è evidente nelle loro realizzazioni, bam-

bole, personaggi famo-si o abiti. Le competen-ze sartoriali sono allabase delle loro creazio-ni per risultati di altaqualità, dietro ogni pu-pa poi c’è una accurataricerca storica dei ma-teriali, grande attenzio-ne ai materiali, alle fini-ture, ai dettagli per unpiccolo capolavoro tut-to da leggere, com-prendere e ammirare.

Questo è il caso della Barbie della prima conventionitaliana tenuta a Milano lo scorso maggio: la bambo-la è fine e raffinata, indossa un lungo abito di lamédorato, garbatamente brillante, con la gonna che ac-carezza il corpo senza costringerlo, completato e ri-finito da un ampio nastro di satin azzurro cielo, chescende lungo un fianco dopo aver fasciato ed esal-tato il busto sottile. Solo due colori, né trine né volanto profusione di paillettes e strass, bensì una sobriaeleganza. L’acconciatura rialzata lascia sgombra lafronte mettendo in risalto lo sguardo tranquillo e se-reno e la piega morbida del sorriso; non ci sono co-lori accesi o contrasti nel trucco sapiente dove tuttosi fonde in un quadro armonico che richiama l’ince-dere principesco delle nobildonne rinascimentali.

Il lavoro di squadra di Magia 2000 e di Artist Creationsha reso manifesti ai collezionisti tutti la creatività e ilbuon gusto italiani, ampiamente apprezzati e lodaticon lunghi articoli elogiativi su FDQ, proponendo unabito che molte donne potrebbero indossare con di-sinvoltura in occasioni eleganti suscitando l’ammira-zione degli astanti. Ammirazione e plauso che vannoal bravo quartetto di amici in attesa di vedere le no-vità che di sicuro ci proporranno in seguito.

Maria Luisa Gabrielli

Evviva,comesono

bravi.

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Un evento a Roma. Una locationfavolosa. Un concept che nonci è nuovo. Un'esecuzione da

spettacolo. Una spettacolarizzazionedelle grandi firme. Un comunicatostampa fashion-sbilanciato, cioèche insiste più sul fattore fashionche sul fattore dolls. I giornali, pe-rò, hanno ripreso il comunicato inversione ridotta: potevano almenocitare per esteso anche Ma-gia2000, esecutori reali delleBarbie-hostess. E non hanno bencapito che l'attrazione erano lebambole in divisa, non i nomi tut-to sommato risaputi di chi quelledivise ha creato. (DF)

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Appuntamenti(un consiglio: riverificare le date online.Alcuni calendari sono infatti in progress!)

Nel mondo 9-11marzo 2012Paris doll festivalwww.dollexpo.fr

11-14 luglio 2012The Grand Tour(Garden Grove, CA) www.barbieconvention.com

In Italia15 aprile 2012Un Milione di giocattoliMostra mercato del giocattolo d’epocae da collezioneCremona, frazione Cavatigozzi, palestra comunalewww.aigec.it

15 aprile 2012Bambole a Roma Dolls in action+Bambole in Cortowww.bambolearoma.it

26-27 maggio 2012Italian Doll ConventionGoes greenwww.italiandollconvention.it

28 aprile, 17 giugno, 2 settembre, 2 dicembre 2012Borsa Scambio Giocattoli e ModellismoNovegro, [email protected] www.parcoesposizioninovegro.it

Ciao DCCI,questa Doll News sarà nelle vostre mani spera-bilmente a Calenzano e via via spedita a chi nonc’era, come al solito, e quindi messa online per ildownload gratuito), durante le… meringazionidel contest meringONE. Chi ben meringa, è a me-tà dell'opera. Vinca il più esagerato.

Join us! Stay with us!Iscriversi o rinnovare l'iscrizione per un annoal Doll Collectors' Club Italia costa(ancora e soltanto) 20 euro. Pagabili a scelta:• 20 euro direttamente al tavolo DCCI

alle convention • 21 euro via paypal a [email protected]

(1 euro per commissioni paypal)• 20 euro sulla postepay

# 4023 6004 6481 1795intestata a Gai Cinzia Anna, avvisando Cinzia del pagamento avvenuto,all'email [email protected]!

Notiziedal Club

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Il quarto numero della rivista darà spazio alle Lalkadolls, cioè le riproduzioni di Bild Lilli, la bambola vin-tage che ha ispirato Barbie. Oltre che l'intervista al-l'ideatore di questo progetto, Julian Kalinowski, cisarà anche un servizio fotografico con le bambole, inun set ideato apposta per My Muse da MaryanneRoy, una bravissima artista americana, che crea mo-bili in scala 1:6.

E ancora: interviste a Marlene Bisson, fotografa fran-cese, e al nostro Nickis Fabbrocile, che canta spes-so di dolls. Tante bellissime foto dei My Little Pony e

un originale circo dei fake...a base di Blythe! Inoltreun’interessante tutorial che spiega come realizzareun Blythe boy.

Insomma un’altra uscita imperdibile, che il My Museteam distribuirà gratuitamente, in versione digitale,solo per il periondo natalizio! Stay tuned!

Pamela De Lorenziwww.mymusemag.com

www.facebook.com/mymusemag

Di carta, digitale, per iPad e iPhone!

My Muse #4

Nel 2102 Bambole a Roma vuole sfidare la vostra creatività in un modo nuovo. Oltre al consueto contest perdoll artist, la gara raddoppia e vi chiediamo di trasferirvi dietro alla macchina da presa per partecipare aBambole in Corto, il primo concorso di film in scala 1:6.I partecipanti dovranno realizzare un cortometraggio dove le bambole siano leprotagoniste assolute, raccontando una storia o un’emozione. Gli attori? Bar-bie, Blythe, Big Jim, bambole di stoffa o porcellana, pezzi unici o di serie: èammessa qualsiasi tipo di bambola e in qualsiasi scala.I filmati selezionati saranno visti e votati sul web, i migliori saranno pro-iettati in occasione di una speciale serata a loro dedicata e il 15 apriledurante il dollshow Bambole a Roma 2012.Il concorso è aperto a tutti, singoli o gruppi e la partecipazione è gra-tuita. Il corto può essere realizzato con qualsiasi tecnica e stile: stopmotion, animazione, presa diretta. Leggete bene il regolamento e lascia-teci imbambolati!Tutte le informazioni e il regolamentosu www.bambolearoma.it

Bambole a Roma crew

Bambole in corto

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Nickis wigs!Tanto di capelli.

ddoollll aarrttiisstt

Le parrucche OOAK di Nickis, create on demando su suo estro per Barbie, FR e Sybarite, rispon-dono alla sua free fantasy*, non alla tendenza

pincopallino. Ci sono colori ricorrenti e cangianticome il fucsia e il turchese e il viola. Ci sono formemolto slanciate e asimmetriche e bizzarre e ade-renti da agitare con brio. Frange scalate e trecceavvolte. Chi conosce Nickis sa che questi colori equeste forme si ritrovano nel suo immaginario emagari nemmeno lui sa dire perché. Le fa e basta.Si amano (o no) e basta. We love them.

* qui non si spendono parole a caso. “Free fantasydolls” è il titolo del singolo pop-rock di Nickis lanciatoprima dell'estate.

Daniela Ferrando

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NICKISwww.nickisfabbrocile.com e su flickrwww.flickr.com/photos/nickisrock

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Mi riallaccio ai Barbie link, i liberi collega-menti dollculturali della Dollnews # 60 disettembre 2011 e più precisamente al con-

cetto di tridimensionalità delle Fashion Doll. È veroche una volta entrati nel tridimensionale, la bidi-mensionalità non appaga più, ma è bene tener pre-sente che le origini delle nostre beniamine inizianodal 2-D. Non dimentichiamoci della Bild-Lilli, ama-bile signorina, personaggio principale di simpatichevignette sul Bild Zeitung e di Barbie stessa, creatada Ruth Handler, guardando la figlia Barbara gioca-re con le bambole di carta e il loro inesauribileguardaroba! Io stessa ho giocato moltissimo con lebambole di carta: ne avevo di bellissime (che ho

ancora ge-losamenteconservatein condizioniaccettabili)con gli abiti-ni ricopertida un sottilestrato di vel-luto - cosìpoi indi-menticabil-mente de-nominate dame e miasorel la “ lebambole di

velluto” e non banalmen-te le bambole di carta!Che ricordi! Tagliate conaccurata pazienza dallamia mamma per evitareche ci facessimo delmale con le forbici... Matorniamo al presente. Ci sonoancora le bambole di carta? Dove sipossono trovare? Chi le colleziona?Sono ancora amate, apprezzate? Han-no avuto un'evoluzione?La risposta a tutte queste domande è: sì.Iniziamo con delle statistiche che io posso ricava-re sempl icemente dal mio Fl ickr(www.flickr.com/photos/39880833@N04/). Ovvio,non sono numeri pazzeschi, ma in proporzione atutte le altre foto di bambole di vari tipi ed epoche,le bambole di carta sono, nella mia classifica, tra lepiù cliccate. E nemmeno bambole di carta recenti,ma per es. le Dolly Dingle, create da Grace G. Dray-ton, negli anni ‘20/‘30 o anche la copia di “paperpuppets”, antiche marionette di carta, comprata algiftshop della Rocca di Angera, dove c’é quel belmuseo dedicato alla bambola. Questo indica, a mioavviso, che le bambole di carta affascinano sem-pre, nonostante la loro bidimensionalità, non vi pa-re? Quindi le paper dolls ancora esistono e piaccio-no moltissimo. Ma dove trovarle? Io non ho mai tro-vato un negozio specializzato: oggi comunque ba-sta googlarle e credo si possano trovare online ab-

Bambole in 2-D

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bastanza facilmente. Vi segnalo però un si-to, a mia volta passatomi da una collezio-

nista americana: http://opdag.com. Èun’organizzazione fantastica per colle-zionisti di paper dolls, fondata nel 1984.Se ne possono comprare di bellissime,nuove, repro, OOAK, libri e molto altro.

Hanno anche una newsletter per rimaneresempre aggiornati sulle loro attività. Se poi voletecomprarvi un libro molto bello, da collezione, perimparare a riconoscerle, avere un’idea delle quo-tazioni, vi consiglio “PAPER DOLLS of the 1960s,1970s and 1980s” di Carol Nichols. Ed. cb Collec-

tor Books. Molto esaustivo, abbastanza preciso edaggiornato per le quotazioni. Qui trovate tante Bar-bie in 2-D con guardaroba da sogno! Alcuni con ri-facimenti cartacei di abiti vintage in 3-D ed altri dacopiare per le nostre beniamine! Con questo libro cifermiamo quindi agli anni ‘80.E le bambole di carta contemporanee? Vi faccio so-lo un paio di esempi, prendendo spunto da altre ami-che collezioniste, appassionate ed attente alle paperdolls. Emma Gilardi nel suo blogdeboxed.blogspot.com /2011/10/bambole-di-carta-2 fa una carrellata di bambole di carta “come illu-strazione di moda, puro disegno ma anche grafica

> continua a pag. 16

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ironica e molto contemporanea”, per citare le suetestuali parole.Se invece ambite ad avere una Enchanted Doll del-la Marina BychKova ma ormai la cifra da sborsareper possederne una é per pochissimi, potete accon-tentarvi della miniserie di paper dolls che riprodu-cono alcune delle sue più belle creazioni…, per ci-tare il bell’articolo di Pamela De Lorenzi sul suoblog pamifashiondolls.blogspot.com/search?q=en-chanted. Pamela poi ha già proposto accessori incarta - piccole borse per le nostre dolls - da taglia-re, piegare ed incollare: diventano tridimensionali,ma sono di carta e bellissimi. Concludo con l'esem-pio di due illustratrici contemporanee: Irina Vinnikvinnik.net/cgi-bin/illustrations con immagini un po'visionarie ma di grande impatto e i modelli di Judith

van Denhoek trendland.net/paper-doll-series-sty-ling-tips-3/, entrambe segnalateci da Moviem@ti-ca (thinklilac.blogspot.com/). Esistono quindi anco-ra oggi bambole di carta da collezione ed artisti cheamano giocare con la carta capaci di creare bam-bole straordinarie. La parola chiave allora, in que-sto caso, è 2-D e... buon divertimento!

Rossana Cinquanta

> continua da pag. 15

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Da bambina giocavo con le bambole e i pupazzi finoa che ho incontrato Barbie con cui è stato amore aprima vista, come per molti di noi... Vestirla, ambien-tarla immaginarla ed esibirla è stato ed è ancora unpassatempo affascinante, divertente, vario, stimo-lante, infantile, creativo, apprezzabile o disprezzabi-le a seconda dei punti di vista. Un sogno però è rima-sto un sogno: ricordo un fumetto, mai diventato fa-moso, in cui verniciando le immagini di libri o gior-nali, i personaggi si animavano e a tre dimensioni in-teragivano in maniera indipendente,dando origine avicende varie, mentre in un altro fumetto, anch'essopressoché sconosciuto, una bambolina dal formato edallo stile di una Barbie in abito spaziale dava vita adavventure alla ricerca dell'astronave perduta. Messoinsieme il tutto avrei dato non so cosa per vedere lamia prediletta, come la Coppelia dell’omonimo bal-letto, saltare giù dallo scaffale della libreria, accomo-darsi con grazia su sedie e divanetti, passeggiare percasa, giocare con i peluche, chiedere cibo e bevan-de, cambiarsi d'abito, parlarmi per propormi deside-ri e necessità: a quante storie avrei dato seguito, adun gioco davvero infinito! Il sogno purtroppo è rima-

sto e rimarrà tale ovviamente, anche se con le “ben-dable legs” si è garantito l'accesso a seggioline epoltrone evitando l'esibizione di estremità rigide co-me ingessate, mentre il busto pieghevole consentequalche torsione laterale. Non è molto, ma è un ini-zio. Altri prima di Mattel hanno sperimentato la pos-sibilità di piegare ginocchia e gomiti, caviglie e polsiper lo più nelle pupe più grandi, quelle da 16 pollici,per cimentarsi in seguito con le più piccole, le 12pollici, ossia le “Fashion Royalty” della Integrity toyse le “pivotal” della stessa Mattel. In mezzo ci sonostate e ci sono le silkstone che più rigide non si può,e d'altra parte richiamano sia la porcellana comemateriale sia le prime Barbie come stile, per termi-nare con un risultato quasi statuario che non può es-sere diverso da quello che è. La varietà la troviamonei visini, nelle acconciature e nell'abbigliamento. Sitorna a questa fissità con le “basic” che hanno bellefaccine, trucco accurato, braccia piegate o allunga-te lungo il corpo, una postura da sfilata di moda conuna gamba leggermente flessa ed avanzata come asuggerire il movimento di un passo,ma che sono so-stanzialmente rigide. In questa alternanza di movi-

Rigide o articolate?

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mento e rigidità c’è posto per entrambe gli stili ed al-cuni osano con disinvoltura togliere le teste vintagee posizionarle su corpi più snodati giocando a smon-tare e rimontare le bambole,dando vita ad ibridi sen-z’altro duttili e più adatti dell'originale per ambienta-zioni e fotografie ad effetto. Si può pertanto elimina-re il sostegno, che è sempre un impiccio e rovina ilrisultato, quando non fa stare la bambola storta o co-munque con un atteggiamento per niente spontaneo.Ovviamente le silkstone rimangono rigide, come levintage, per le novità invece bisognerà aspettare evedere cosa le tecnologie ci porteranno, sperandoche riescano a migliorare gli snodi, talvolta molto vi-sibili e che non sempre si riescono a nascondere

sotto calze o abiti. La più brutta è secondo me l’arti-colazione della caviglia che fa assumere strane po-sture al piede e che si potrebbe tranquillamente evi-tare vista la propensione per la scarpa a tacco alto.La Integrity ha tentato la via per le sue “basic” delloscatto interno al ginocchio, senza che nulla appaia insuperficie, ma malgrado questo espediente el'aspetto grazioso, oltre al prezzo molto contenuto,non sembra siano state un successo. Ci sono pertan-to scelte e pareri discordi, posizioni più o meno de-cise, ma l’importante è che rigide, articolate, posabi-li o ibride, continuiamo a giocare e che il divertimen-to non si fermi mai.

Maria Luisa Gabrielli

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Intervista a PaoloSchmidlin

Quando hai iniziato a collezionare vintage Barbie eperché?

Circa a metà degli anni ‘90, quando il mio amicoMarco Tosa che stava organizzando una mostra diBarbie al Museo del Giocattolo di Angera mi ha mo-strato una bella Bubble Cut Barbie del 1964, vestitacon “Red Flare”; è stato un flash che mi ha riportatomemorie d'infanzia, ricordi di giochi con le cugine...insomma proprio come nell'episodio delle famose“Madeleine” di Proust che scatenano la memoria in-volontaria del “tempo perduto”.

Che cosa ha di speciale una vintage Barbie cheun'altra fashion doll non possiede?

La Barbie (o il Ken) vintage a differenza di qualsia-si bambola odierna - anche se spacciata in manierafurbesca come “Barbie da collezione” - sono ormaiveri reperti di un'altra epoca, di un altro tempo. So-pravvissute alle bambine, ormai invecchiate, che conloro hanno giocato, le bambole sono rimaste miraco-losamente immuni dagli oltraggi degli anni, e ci os-servano con la loro cristallizzata bellezza. Trovareuna Barbie degli anni ‘60 in ottime condizioni è dav-vero un'esperienza emozionante. Che, tra l’altro, ciriporta ad immagini che tutti abbiamo amato di quel“sogno americano” - fatto di villette unifamiliari, dibarbecue in giardino, di feste al college, di buonisentimenti - ormai per sempre perduto.

Quantitativa-mente ma so-prattutto qua-litativamenteparlando, pos-siedi una dellecollezioni tra lepiù ricche ebelle in Italia:su cosa basi le tue scelte e ci sono delle regole, cuiti attieni? Cosa ti ha aiutato a crescere come colle-zionista?

Direi che le regole base sono poche. 1) Sceglierecon cura quello che si vuole collezionare, limitandocosì il campo al fine di non disperdersi troppo: o unperiodo ben definito (vintage, Mod, etc.), o una certatipologia (c’è chi colleziona solo Skipper, o solo Bar-bie #3, o solo Barbie vintage coi capelli rossi etc.).2) Decidere se si vuole una collezione “giocata” (amio parere più divertente e vissuta) o una collezionedi oggetti “mint in box” (ossia mai rimossi dalle sca-tole originali).3) Infine, ma non ultima, cercare sempre la qualità(che è una garanzia che il valore si mantenga) e, so-prattutto, informarsi molto e approfondire la cono-scenza degli "oggetti del desiderio". La preparazio-ne è essenziale perché ci evita di prendere bidonatee comprare le così dette “ciofeche”.

Pungente nei pareri, preciso nei consigli,provocatore nelle proposte.E soprattutto, non solo un collezionista.Laura Ostinelli lo ha incontrato e…

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Ti dedichi a questo tipo di collezionismo dal suoesordio in Italia a metà anni 90’: cosa ti spinge a per-severare e cosa trovi sia cambiato dagli inizi ad og-gi nel mercato collezionistico e nei collezionisti?

Persevero tra alti e bassi. Il collezionismo di giocat-toli in genere è un po’ una via di fuga, un ritorno all’in-fanzia. Il “gioco fa dimenticare i grattacapi del quotidia-no”; provare per credere. Personalmente ho notato chemi dedico al collezionismo in maniera proporzionale aquanto più mi sento depresso. È davvero un’ottima te-rapia! Non per altro collezionisti e collezioniste sonospesso personaggi un po’ “borderline” e le personalitàdisturbate di certo non mancano nel nostro ambiente...;-) Quanto al mercato, eBay ha causato una vera epropria rivoluzione: prima ci si destreggiava conenorme fatica tra mercatini, annunci e “dealers”americani; oggi ci sediamo davanti al computer e c’ètutto un mondo di meraviglie da acquistare...

Qual è la fase del collezionare che più ti emoziona?Nonostante tutto e dopo di tutto hai ancora delleaspettative?

Senz'altro il momento “clou” è quello del ritrova-mento inaspettato, quando ad esempio sei ad unmercatino delle pulci e, frugando in uno scatolone“tutto a 2 euro” di orrende Barbie contemporaneesporche e scarmigliate, emerge in tutto il suo splen-dore una rara American Girl del 1965. Momento daorgasmo! E le aspettative ci sono sempre; c'è sem-pre il pezzo che ti manca, la Barbie più bella e“mint”, l’introvabile “rarity”…

In una scala da 1 a 10, quale posto occupa la tua col-lezione di vintage Barbie tra gli oggetti personali a tepiù cari?

Beh, direi che un bell’8 è senz’altro meritato.

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Meno male che non siamo tutti uguali.Ognuno di noi doll collectors non solo ha una bam-bola preferita, ma magari anche un periodo prefe-rito, una moda preferita, un marchio preferito, unargomento dollculturale preferito.

Risultato: una pluralità di bambole, periodi,mode, marchi, argomenti. Il che è una fortuna. Èanche un modo per conoscersi meglio o per sce-gliere come amici quei doll collectors più affini, omagari più diversi, ma bravi magari a convincerciche il loro interesse è meritevole.

Chi crea OOAK tende a do-cumentare il proprio lavo-ro. È anche un modo per rac-contarsi e fare per esempiocome Artist Creations chehanno messo insieme a Rimi-ni, in un solo colpo d’occhio,l’evoluzione di 15 anni dibambole.

Chi non crea, sceglie. Peruna Maria Cristina Lemmiche dà vita a un megasito diTanya ricostruendone la sto-ria che nessuno ha documen-

tato, c’è un Marco Banfi che apre su flickr la raccol-ta commemorativa di tutte le opere di Mauro Agno-lini (1), o le vecchie e nuove di Me ’n my dolls akamauro Marchetti (2). O c’è chi ha il pallino dell’illu-

minazione (non solo nelle ca-se di bambola) come Rossa-na Cinquanta (3).

C’è chi come Antonio Russoha il privilegio di amare econoscere, cercare, trovaree mostrare a tutti fashiondolls di tutto il mondo e nonsolo degli ultimi 50 anni o chiha allestito, come RobertaCeccarelli o Elvira Balena, unmuseo personale da non go-dere in solitudine ma anzi dacondividere con gli amici.O chi pubblica un magazinecome My Muse. Etc etc etcimpossibile citare tutti.

I l mio tema predi letto inquesto periodo è il corpodelle dolls (4): proprio ilcorpo delle bambole.Perché penso, siccome le

bambole ci rispecchiano, che possa farci riflette-re sul nostro corpo e sul nostro mondo. Su co-me ci piacciamo e su come ci vediamo, su come civedono gli altri e su come ci vorrebbero vedere; sucome vorremmo essere e su come non importache siamo. Io voglio continuare a fare vedere unacosa, invece: che la bambola non è solo unpezzo di plastica.

BarbieLink Daniela Ferrando

http://dollculture.blogspot.com/

Liberi collegamenti dollculturali

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Walk of Fame… girovagando nel mondo delle ooaks secondo il gusto e il parere personale di Sonya

Il 16 novembre esce in Italia la prima parte del piùatteso finale cinematografico dopo (o a pari meritocon) Harry Potter.Anche per il best sellers della Meyer, come per quel-lo della Rowling, si è scelto di dividere l’ultimo libroin due film.Abbiamo già parlato dei bei vampiri, ma mi sembragiusto farvi gustare un piccolo aggiornamento sullenuove dolls che ho trovato in rete.

Le più belle sono la coppia Edward-Bella creata daMister Brad nel 2010, ma sfuggita alla mia prima re-censione (News DCCI #55).L’autore nel suo set fotografico propone i celebri fi-danzati, ormai sposi, in versione “dressed” e in ver-sione “naked” o, come dice lui, “lovers”. Le duebambole, completamente snodate, sono state sotto-

poste a un completo repaint. La resa è davvero otti-ma, soprattutto per Edward. Credo sia la migliorebambola vista finora: espressiva, algida e con un toc-co di giustificata ferocia.Anche Bella, un po’ fuori forse dai canoni estetici piùdiffusi, è accattivante in quei suoi tratti spigolosi e inquello sguardo triste e pensieroso. Decisamentemolto lontana dalla versione “bambolina” propostadalle case produttrici tipo Mattel (assolutamenteanonima) o Tonner (faccia contrita da penitente…).

Star-Children propone invece una versione un po'splatter di Bella che, divenuta ormai vampira, si dis-seta con il sangue di un volatile. La scelta dellabambola, il colore dell’incarnato e anche l’originali-tà dell'idea, riescono a togliere l’attenzione da untratto non perfettamente pulito.

Breaking DawnPremière

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Simpatica l’idea di creare una Bellada una Bratz: ci ha pensato Mad Lynxche ci offre un’ammiccante ragazzavampira con occhi rossi e improbabilidentini che sbucano da caramellatelabbra-canotto!

Nel tempo, anche Taylor/Jacob è statooggetto di sperimentazioni: Pam ha ri-veduto e corretto la versione Mattel conun bel reroot che rende la bambolamolto più interessante dell’originale! Anche la ooaker Lisa Ramsammyreinterpreta a modo suo il giovane in-diano, creando una bambola innega-bilmente affascinante, espressiva eallusiva (che mi dite di quel sopracci-glio alzato?).

Eliza Dollz si dedica invece alla veg-gente Alice Cullen, dando vita a unabambola davvero bella, con sguardointenso e acconciatura impeccabile,nonostante sia piuttosto difficile otte-nere buoni risultati nell’esecuzione diun taglio corto!

L’ultimo capolavoro che vi presento èLaurent (uno dei vampiri cattivi) cheesce dalle abili mani di un genio comeNoel Cruz. Inutile commentare… labambola è perfetta (che ve lo dico af-

fà?!?!).Chiuderei con un ulteriore richiamo ailegami tra le due saghe del secolo:Mary Vassilieva è riuscita a creare unaooak di Edward partendo da una Har-

ry Potter doll della Tonner!!! Risulta-to?? La creaturina è bella, ma non so-miglia né a Cullen né al maghetto!!!Miracoli dell’arte!Alla prossima

Sonya Lanfranchi

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I mille modi delle bambole nell'arte e non solo.ARTtenzione

GIWA aka Giampiero Wallnofer (Roma, 1959)penna, pennarelli, Pantone, ecoline, acrilico su carta

Una Barbie-gigantessa,seducente contaminazionetra collezionismo e fantascienza. Per averla:http://giampierowallnofer.blogspot.com/