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1 , DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Esami di Stato 2018/19 Classe V sez. C Settore: liceo artistico audiovisivo multimediale Il Consiglio di Classe Marianna Giove Italiano Pasquale De Benedictis Storia M. Antonietta Lagioia Matematica e Fisica Magda Martielli Inglese Cosimo Lamanna Filosofa Daniela Foresio Storia dell’arte Concetta Petragallo Discipline audiovosive- multimediali Donatella R. Scarati Laboratorio audiovisivo- multimediale Maria Elena Donnarumma Scienze motorie Porzia De Bellis Religione Maria Angela Pavone Sostegno Gli alunni Il Dirigente Scolastico Prof. Scaramuzzi Francesco

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Esami di Stato 2018/19

Classe V sez. C Settore:

liceo artistico audiovisivo multimediale

Il Consiglio di Classe

Marianna Giove Italiano

Pasquale De Benedictis Storia

M. Antonietta Lagioia Matematica e Fisica

Magda Martielli Inglese

Cosimo Lamanna Filosofa

Daniela Foresio Storia dell’arte

Concetta Petragallo Discipline audiovosive-multimediali

Donatella R. Scarati Laboratorio audiovisivo-multimediale

Maria Elena Donnarumma Scienze motorie

Porzia De Bellis Religione

Maria Angela Pavone Sostegno

Gli alunni

Il Dirigente Scolastico Prof. Scaramuzzi Francesco

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CONTENUTI DEL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

pag.3

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

pag.5

PROFILO DELLA CLASSE

pag.6

QUADRO ORARIO DELLA CLASSE

pag.7

DOCUMENTO PROGRAMMATICO ANNUALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

pag.9

VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO ( Criteri di valutazione Criteri attribuzione crediti )

pag.13

PERCORSI INTERDISCIPLINARI

Pag.16

PERCORSI di CITTADINANZA E COSTITUZIONE Pag.16

SPERIMENTAZIONE DIDATTICA - SSAM Pag.17

PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO (ASL) Pag.18

ATTIVITÀ ED ESPERIENZE EXTRACURRICOLARI PER AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

Pag.22

CONTENUTI DISCIPLINARI SINGOLE MATERIE

pag.24

GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA SECONDA PROVA E COLLOQUIO

pag.40

Allegato 1: SIMULAZIONI PRIMA PROVA, SECONDA PROVA E COLLOQUIO

pag.46

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PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO

Le origini del nostro risalgono agli anni Settanta quando nasce come sezione staccata dell’Istituto

professionale Femminile “Severina De Lilla” di Bari. Negli anni, la sezione staccata di Acquaviva si

fa conoscere ed apprezzare sul territorio e continua a crescere tanto da diventare autonoma. Nel

1991 è ultimata la nuova sede e l’Istituto viene intestato alla figura di Rosa Luxemburg. Nell’anno

1992, in seguito alla riforma dei professionali femminili, l’Istituto diventa “Istituto professionale

per i Servizi Sociali”. Intanto, i cambiamenti culturali e la sempre più massiccia diffusione di nuove

tecnologie creano una nuova domanda di istruzione e formazione che il nostro Istituto ha saputo

cogliere con l’istituzione, nell’a.s. ‘95-‘96, del settore della “Grafica Pubblicitaria”, che riscuote

immediatamente un notevole richiamo per gli studenti. E’ del 2000 la legge sull’autonomia delle

istituzioni scolastiche che, come si legge negli art. 1 – 2 (DPR 8 marzo 1999 n. 275), si sostanzia

nella progettazione e nella realizzazione di interventi educativi, formativi e di istruzione mirati allo

sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle

caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire il loro successo formativo.

Una sfida che l’Istituto Rosa Luxemburg ha saputo affrontare caratterizzandosi sul territorio come

istituzione flessibile ai cambiamenti del mondo del lavoro e nello stesso tempo attenta ai bisogni e

alle aspettative dei giovani e delle loro famiglie, rispettando la sua vocazione all’inclusione

dell’alunno.

Dal 2004 l’Istituto è diventato Centro Risorse Territoriale per il recupero della dispersione

scolastica. I fondi europei hanno consentito di realizzare nuovi laboratori, una nuova palestra e

una biblioteca-emeroteca multimediale. In seguito alla nuova Riforma in vigore a partire dall’a.s.

2010–2011, è stata autorizzata l’attivazione del Liceo Artistico con due indirizzi, Grafico e

Multimediale, che riconosce la professionalità e la forte connotazione, sia in ambito grafico che nel

trattamento immagini, raggiunto dal nostro Istituto.

A partire dall'anno scolastico 2015/16 è stato autorizzato l'avvio dell'Istituto Tecnico per l'Agraria,

l'Agroalimentare e l'Agroindustria, una nuova opportunità di formazione e di istruzione, che si

aggiunge ai nostri tradizionali e avviati settori di lavoro.

Con il DPR n.133 del 31 luglio 2017 sono state apportate integrazioni al DPR n.87/2010 riguardante

il riordino degli Istituti Professionali. A partire dall’anno scolastico 2018/19 sono stati attivati due

nuovi indirizzi: Servizi sanità e Assistenza Sociale nel quale confluisce l’esperienza dei Servizi Socio-

sanitari e i Servizi per la Cultura e lo Spettacolo che riconosce la professionalità e la forte

connotazione in ambito grafico e in relazione al trattamento immagini che ha raggiunto il nostro

Istituto.

Pertanto gli indirizzi di studio presenti oggi nel nostro Istituto sono:

- Il Liceo Artistico con indirizzo Grafico e Multimediale

- Il Professionale per Servizi socio–sanitari, e Servizi sanità e Assistenza Sociale

- Il Professionale per Servizi Commerciali per la Promozione Grafico-Pubblicitaria (percorso a

conclusione)

- Il Professionale Servizi per la Cultura e lo Spettacolo

- Il Tecnico per l'Agraria, l'Agroalimentare e l'Agroindustria

corso serale per Operatori dei Servizi Socio Sanitari

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Il PTOF ha definito la programmazione e le scelte didattiche e formative del nostro Istituto, nel

quadro del sistema scolastico e nazionale, tenendo conto delle reali risorse della scuola e della

realtà sociale del territorio, con il quale si è sempre cercato di raccordarsi.

Il percorso di insegnamento-apprendimento individuato è finalizzato a garantire agli alunni il

conseguimento di una concreta formazione di base, soprattutto nelle discipline caratterizzanti

l’indirizzo, ed è volto all’acquisizione di competenze specifiche.

Alla piena attuazione di tali obiettivi convergono la programmazione didattico disciplinare per

competenze, ( D.M. 139 dell’agosto 2007, Regolamento recante norme in materia di

adempimento dell’obbligo di istruzione che, all’art. 1, declina i saperi e le competenze di base per

l’assolvimento dell’obbligo di istruzione relativamente a quattro assi culturali e il Regolamento sul

riordino dei diversi Istituti Secondari di Secondo Grado, di marzo 2010 e le successive Linee guida

per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionale)

l’attuazione di vari progetti attuati negli anni, le visite guidate, la partecipazione ad attività di

animazione, tutti interventi finalizzati a sollecitare e ad esaltare potenzialità, creatività, attitudini

ed interessi di ciascuno studente.

Come ha affermato il nostro D.S. nel Messaggio contenuto nel PTOF: “La sfida educativa del secolo

appena incominciato parte dal riconoscimento che non è più possibile fare riferimento ad un

complesso fisso e accettato di valori, di concetti, strutture culturali e nodi epistemologici condivisi.

La caratteristica principale del nostro tempo è la presenza contemporanea di differenti approcci

razionali che innescano punti di vista, epistemologie, organizzazioni culturali simultaneamente

attivi. Così la nostra sfida educativa si è radicalmente trasformata: da “Come possiamo cambiare il

comportamento dei nostri studenti per integrarli meglio nella nostra società” a “Come possiamo

modificare la nostra organizzazione educativa e didattica per poter includere meglio i valori, le

culture e i contenuti di cui i nostri alunni sono portatori”.

In questo passaggio dall’Integrazione all’Inclusione consisterà, a nostro avviso, l’opportunità cru-

ciale del nostro lavoro di educatori: come rendere le nostre istituzioni scolastiche flessibili e inclu-

sive a tal punto da costruire un’educazione il più possibile individuale, nella quale ciascuno possa

trovare i giusti strumenti per accrescere le proprie competenze, come una parte significativa del

nostro puzzle culturale e professionale. L’atteggiamento pedagogico fondamentale che noi del

Rosa Luxemburg vogliamo mettere in atto è quello citato da Edgar Morin: accogliere e dare il ben-

venuto con gioia e prontezza all’Inaspettato. Essere pronti a costruire una pedagogia portatile in

grado di affrontare la sfida delle differenze, prendersi cura di esse, far sì che siano la ricchezza del

nostro futuro.

Maggiori informazioni possono essere ottenute consultando il PTOF online, sul sito del nostro

Istituto.

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PROFILO DELLA CLASSE LICEO ARTISTICO ad INDIRIZZO GRAFICO o MULTIMEDIALE ll percorso del Liceo Artistico vuole offrire una formazione che valorizzi l'acquisizione di conoscenze e competenze trasversali e che miri a sviluppare la creatività e la progettualità dello studente che si sente portato per il campo dell'estetica e dell'arte. Accanto alle discipline comuni a ogni percorso liceale l'allievo trova specifiche aree didattiche pittoriche, plastiche e geometriche atte a sviluppare le sue potenzialità creative. Il Piano di studi completo del Liceo Artistico prevede un percorso formativo articolato in cinque anni (I biennio comune, II biennio e V anno) al termine del quale si consegue un diploma di maturità artistica a seconda dell'indirizzo scelto. A partire dal terzo anno è possibile effettuare una scelta :

Il liceo artistico ad indirizzo grafico offre una formazione culturale multidisciplinare ed una preparazione specialistica di base grafica e fotografica. L'indirizzo, in particolare, opera nell'ambito della grafica pubblicitaria della fotografia e del design della comunicazione. Si affrontano temi relativi ai codici dei linguaggi progettuali grafici, alle tecniche grafico-artistiche e informatiche con l'utilizzo di programmi grafici, fotografici e d'impaginazione finalizzati alla stampa editoriale e di animazione e, soprattutto, adeguati a conferire competenze mirate alla libera professione grafico-pubblicitaria. Gli sbocchi lavorativi sono rivolti a studi grafici, fotografici, tipografie, serigrafie, agenzie di pubblicità, di comunicazione, di marketing e Pubbliche Relazioni.

ll liceo artistico ad indirizzo audiovisivo e multimediale mira a far conoscere i processi progettuali e operativi inerenti il settore audiovisivo e multimediale, sia nell’analisi, sia nella produzione, degli aspetti espressivi, comunicativi, concettuali, narrativi, estetici e funzionali che interagiscono e caratterizzano la ricerca audiovisiva; durante il percorso lo studente sarà in grado di impiegare in modo appropriato le diverse tecniche e tecnologie, le strumentazioni fotografiche, video e multimediali più usate, scegliendoli con consapevolezza; di comprendere e applicare i principi della composizione e di conoscere le teorie essenziali della percezione visiva; individuare, analizzare e gestire autonomamente gli elementi che costituiscono l’immagine ripresa, dal vero o elaborata, fissa o in divenire, analogica o digitale, avendo la consapevolezza dei relativi fondamenti culturali, concettuali, tecnici e storico-stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo. Sarà analizzata la principale produzione audiovisiva del passato e della contemporaneità cercando di cogliere le interazioni tra l’audiovisivo e le altre forme di linguaggio artistico. In generale, il percorso accompagna lo studente a gestire autonomamente l’intero iter progettuale di un’opera audiovisiva, dalla ricerca del soggetto alle tecniche di proiezione, passando dalla sceneggiatura, dal progetto grafico (storyboard), dalla ripresa, dal montaggio, dal fotoritocco e dalla post-produzione, coordinando i periodi di produzione scanditi dal rapporto sinergico tra la disciplina ed il laboratorio. Il corso è consigliato a chi ama il cinema, le tecniche di animazione, la fotografia, le riprese video e il mondo del video editing. Gli sbocchi lavorativi sono rivolti al mondo della produzione fotografica e audiovisiva ma anche agli studi di postproduzione audiovisiva e delle moderne agenzie di animazione classica e digitale. Notevole l’impiego negli staff delle produzioni cinematografiche, nei diversi ruoli (operatore mdp, dop, segreteria di produzione, tecnico luci o audio, etc.). Il proseguimento degli studi è rivolto a tutte le facoltà universitarie e, in particolar modo a quelle di

Architettura, Accademia di Belle Arti con numerosi corsi di laurea suddivisi nei dipartimenti di: Arti visive, Arti

applicate, Comunicazione Multimediale, Didattica e Restauro

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Istituti Superiori per le industrie Artistiche ( ISIA) rivolti ai settori del Design del prodotto, della Comunicazione

Corsi di Discipline Artistiche istituiti presso le Facoltà Umanistiche, Lettere o Scienze della Formazione, come quelli del comparto DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo), quelli di Conservazione dei Beni Culturali, di Archeologia e di Storia dell’Arte

Scienze multimediali

QUADRO ORARIO DELLA CLASSE

LICEO ARTISTICO 1° biennio 2° biennio

I II III IV V

Discipline comuni

Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Filosofia 2 2 2

Matematica 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali 2 2 2 2

Storia dell’Arte 3 3 3 3 3

Discipline grafiche e pittoriche 4 4

Discipline geometriche 3 3

Discipline plastiche e scultoree 3 3

Laboratorio artistico 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione catt. o attività alternativa 1 1 1 1 1

Discipline di indirizzo multimediale

Laboratorio audiovisivo e mult. 6 6 8

Discipline audiovisive e multimediali 6 6 6

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da 20 elementi: 13 alunne e 7 alunni, di cui un disabile con piano educativo individuale, e 3 DSA/BES con piano didattico personalizzato. Si precisa, tuttavia, che l’alunno diversamente abile non parteciperà all’Esame, in quanto scuola e famiglia, di comune accordo, hanno ritenuto che lo stress pisco-fisico causato dall’evento avrebbe ulteriormente aggravato il disagio emotivo del ragazzo (si veda Allegato 2).

Il gruppo classe, più numeroso il terzo anno, si è andato progressivamente riducendo a causa delle non ammissioni registrate alla fine quarto anno. La classe ha sempre presentato un profilo piuttosto eterogeneo: sul piano educativo, per la scarsa frequenza di alcuni studenti e per una certa passività nel dialogo educativo; per quanto attiene al profitto, per l’impegno incostante e la preparazione piuttosto lacunosa che caratterizza soprattutto l'ambito linguistico. Nel corso degli anni, nonostante il costante impegno dei Consigli di classe a sollecitare una partecipazione più attiva e costruttiva, la classe non ha mostrato una significativa maturazione e, ancora al quinto anno, permangono alcuni problemi legati all’acquisizione di un metodo autonomo, all’assunzione di responsabilità e all’esercizio dello spirito critico; di conseguenza, l’apprendimento dei contenuti e l’acquisizione delle competenze risultano spesso meccanici e poco significativi. Il rallentamento dei piani didattici disciplinari, dovuto soprattutto ai ritardi nelle consegne, ha inoltre costretto alcuni docenti (in particolare nell’ambito linguistico) a ridurre e semplificare i contenuti disciplinari.

Tuttora si riconosce una evidente eterogeneità anche per stili di apprendimento, strumentalità di base, capacità logiche e di rielaborazione: buona parte del gruppo classe presenta ancora un metodo di studio meccanico e un impegno opportunistico; solo alcuni alunni si sono distinti per impegno, autonomia, sistematicità nel metodo di studio; generalmente ampia e diffusa, invece, disponibilità alla partecipazione alle diverse iniziative formative promosse dall’Istituto. Nell’area di indirizzo, infatti, la classe ha raggiunto buoni livelli di maturazione, grazie alla disponibilità ad affrontare esperienze innovative nel corso di diverse attività progettuali, organizzate sia dalla scuola sia da altre istituzioni. Alcuni hanno spesso partecipato a concorsi e preso parte ad iniziative di carattere culturale organizzate dalla scuola, quali mostre tematiche o manifestazioni in rete con associazioni no-profit del territorio ed altre scuole, rivelando così un forte senso di appartenenza all'istituzione scolastica. Nell'anno in corso, il rapporto con i docenti è stato complessivamente positivo dal punto di vista relazionale, ma talvolta insoddisfacente su quello del dialogo educativo; solo una parte della classe, infatti, ha dimostrato una partecipazione attiva, sostenuta da un adeguato impegno nello studio domestico, e di essere in grado di affrontare carichi di lavoro progressivamente maggiori; mentre la maggioranza dimostra ancora una certa lentezza nelle consegne e un metodo di lavoro poco puntuale ed efficace. I risultati raggiunti sono complessivamente apprezzabili anche se con livelli diversificati: un esiguo gruppo ha raggiunto appieno le competenze previste, grazie al metodo di lavoro autonomo e alla partecipazione propositiva e responsabile; altri, pur in possesso di buone potenzialità, hanno rivelato un interesse opportunistico e superficiale che ha frenato lo sviluppo delle competenze, assestandole su un livello intermedio-base; un ultimo gruppo, pur avendo mostrato impegno e interesse, a causa delle misurate capacità di assimilazione e di rielaborazione, di uno studio mnemonico e di un’acquisizione meccanica dei contenuti, mostra ancora difficoltà nell'acquisizione delle competenze richieste.

Nel corso dell’anno scolastico, anche in vista delle prove d’esame, gli insegnanti, oltre alla semplificazione dei contenuti e al rallentamento delle attività didattiche, hanno comunque messo

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in atto forme di recupero in itinere dei contenuti e delle competenze disciplinari per gli alunni più bisognosi. Situazione socio-ambientale Gli alunni provengono da diversi paesi del bacino di utenza della scuola ed eterogenea è anche la loro estrazione sociale, culturale ed economica. Durante il triennio i contatti con le famiglie sono stati piuttosto incostanti e limitati ai colloqui e ai consigli di classe. Partecipazione alla vita scolastica

La frequenza è risultata, tranne che in alcune eccezioni, generalmente regolare. Si riscontrano tuttavia casi particolari, in cui la frequenza discontinua è da imputare a

problemi di carattere personale o di salute, questi ultimi certificati. La partecipazione all'attività didattica in classe è stata generalmente attiva e costruttiva,

soprattutto nelle discipline d’indirizzo. Nonostante le continue sollecitazioni da parte degli insegnanti, che hanno lamentato la scarsa puntualità nelle consegne, l'impegno nel lavoro domestico non si è rivelato sempre soddisfacente. Metodologia e valutazione Nel corso dell’anno scolastico, gli insegnanti hanno adottato diverse strategie mirate a sollecitare il senso del dovere e di responsabilità, e volte a stimolare l’interesse dell’intera classe. Spesso agli studenti sono stati affidati incarichi anche di responsabilità in iniziative ed eventi dell'istituzione e del territorio e ciò ha permesso loro di potenziare competenze trasversali e di cittadinanza. Le valutazioni espresse durante l'anno nelle singole materie sono state attribuite secondo gli indirizzi dati dal Collegio dei Docenti nell'ambito della programmazione generale d'Istituto. Per quanto riguarda l’osservazione e la verifica del raggiungimento degli obiettivi sono state svolte verifiche sommative e formative ricorrendo ai seguenti strumenti: verifiche scritte e orali, colloqui individuali e di gruppo, prove strutturate, prove per l’accertamento delle competenze, prove grafiche e scritto-grafiche, prove pratiche e laboratoriali (prodotti multimediali) e relazioni. Attività di simulazione delle prove d’esame Sono state svolte le due simulazioni di prima prova e di seconda proposte dal Miur e una simulazione del Colloquio orale.

(Si veda allegato 1).

RELAZIONE DI PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATA CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (Si veda allegato 3)

RELAZIONE DI PRESENTAZIONE DEI CANDIDATI CON DSA

(Si vedano allegati 4 a/b)

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DOCUMENTO PROGRAMMATICO ANNUALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER COMPETENZE

ATTIVITA’ del C.d.C.

In linea con le direttive ministeriali individua un percorso pluridisciplinare di integrazione tra le aree o/assi culturali:

Denominazione Rosa Luxemburg: Storia di una donna - 1919-2019 In occasione del centenario della morte di Rosa Luxemburg, il nostro Istituto, in collaborazione con altri istituti intitolati a R. Luxemburg, realizzerà un percorso didattico interdisciplinare finalizzato alla commemorazione del personaggio. Cogliendo questa occasione, nel nostro Istituto sarà realizzato un evento commemorativo (tavola rotonda, conferenza ecc.), all’interno del quale saranno previsti interventi da parte degli studenti. A tal fine, le classi dei diversi indirizzi, a seconda delle relative specificità, contribuiranno alla realizzazione dell’evento attraverso una serie di prodotti, da definire all’interno dei diversi Consigli di Classe.

Consegna al termine del percorso

Realizzazione di un prodotto audiovisivo finalizzato a promuovere un evento ispirato alla figura di Rosa Luxemburg. Interventi di partecipazione alla tavola rotonda da parte degli studenti di tutti gli indirizzi che si saranno distinti con percorsi di ricerca particolarmente originali e significativi.

Destinatari 5 C LAM

Bisogni ✓ Sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva e cittadinanza europea ✓ Sviluppo del senso di appartenenza alla comunità scolastica ✓ Sviluppo capacità di progettazione ✓ Sviluppo di capacità di lavoro in team

Competenze Aree/Assi Discipline coinvolte

Area Metodologica: MT1 Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali. MT4 Saper rielaborare autonomamente le informazioni

Tutte le disicpline

Area logico argomentativa: LA1 Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e

valutare criticamente le argomentazioni altrui.

LA2 Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, a identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni

Storia, Italiano, Filosofia e Religione

Area linguistico-comunicativa: LC2 Impiegare gli strumenti espressivi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. LC3 Saper leggere e comprendere testi complessi di

Italiano, Inglese e disicpline d’indirizzo

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diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale. LC4 Dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi LC5 Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi LC7 Utilizzare e produrre testi multimediali

Area storico-umanistica: ✓ SU5 Possedere gli aspetti fondamentali della

cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e ha acquisito gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.

Storia, Storia dell’arte, Filosofia, Religione

Area scientifica, matematica e tecnologica: ✓ SMT1 Comprende il linguaggio formale specifico

della matematica, sa utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conosce i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

Matematica e fisica

Area d’indirizzo: ✓ IG6 Saper identificare e usare tecniche e

tecnologie adeguate alla progettazione e produzione audiovisiva e multimediale

✓ IAM3 Conoscere e applicare le tecniche adeguate nei processi operativi, avere capacità procedurali in funzione della contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari.

Disicpline e Laboratorio audiovisivo e multimediale

Competenze chiave di cittadinanza

● Comunicazione nella lingua madre ● Competenze sociali e civiche ● Imparare a imparare

Piano di lavoro EVIDENZE (COMPITI) DISCIPLINE COINVOLTE

Realizzazione di diversi prodotti comunicativi individuali da impiegare in occasione dell’evento Women in society, con particolare attenzione alla figura di Rosa Luxemburg (i migliori contributi

Tutte le disicpline

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costituiranno i contenuti dell’evento)

Rosa Luxemburg: gli scritti e l’impegno politico Italiano/ storia

Inglese

filosofia

storia dell’arte

religione

Rosa Luxemburg l’economista: cenni di matematica finanziaria e applicazioni

Matematica e fisica

FASE 1 Presentazione della consegna e organizzazione del lavoro (individuazione di spazi e tempi, eventuale formazione dei gruppi di lavoro)

Tutte le discipline

FASE 2 Raccolta di documentazione

FASE 3 Selezione e organizzazione del materiale raccolto

FASE 4 Rielaborazione e condivisione

FASE 5 Progettazione e realizzazione del prodotto finale

Metodologia Problem solving; learning by doing; cooperative learning.

Valutazione La valutazione complessiva scaturirà dall’analisi e dal confronto delle seguenti componenti:

✓ Valutazione di processo con griglia di

osservazione (competenze chiave di cittadinanza)

✓ Valutazione del prodotto ✓ Questionario di autovalutazione

METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO, MODALITÀ E STRUMENTI DI LAVORO

Ciascun docente elaborerà il proprio Piano di lavoro annuale nel quale verranno indicate

competenze e abilità per area e disciplina, i metodi, i criteri di verifica e di valutazione, gli

strumenti propri delle varie discipline. Obiettivo comune sarà comunque quello di seguire

assiduamente lo studente nella normale attività didattica, nella puntualità e nell’ordine

dell’esecuzione dei compiti assegnati, nell’attenzione che presta al dialogo educativo. Tutti gli

insegnanti orienteranno inoltre il proprio lavoro verso un coinvolgimento diretto ed attivo degli

alunni mediante la didattica laboratoriale e si darà spazio, in ogni materia, ai seguenti tipi di

attività in classe:

o lezione frontale interattiva;

o lezione-laboratorio;

o lezioni svolte dagli studenti stessi attraverso la preparazione di lavori individuali o di

gruppo;

o lavori di gruppo;

o scoperta guidata;

o problem solving

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o elaborazione di mappe concettuali funzionali ad una acquisizione più solida ed efficace

degli argomenti studiati;

o esercitazioni proposte e/o guidate dall’insegnante;

o lettura ed elaborazione di tabelle, grafici, immagini, schemi

ATTIVITA’ di SOSTEGNO e RECUPERO, COMPLEMENTARI ed INTEGRATIVE. Dopo le verifiche iniziali, sia scritte che orali, attraverso le quali sarà possibile individuare il

livello di preparazione individuale nelle singole discipline, gli insegnanti adottano le seguenti strategie volte al recupero delle lacune evidenziate:

1) informano con chiarezza gli allievi in merito alle conoscenze, alle abilità e alle competenze

metodologiche nelle quali risultano carenti;

2) operano una revisione degli argomenti in cui la maggioranza degli alunni ha dimostrato di

avere problemi di assimilazione;

3) predispongono esercizi individualizzati per gli alunni che manifestano maggiori difficoltà

nell’acquisizione dei contenuti disciplinari;

4) segnalano per la frequenza di eventuali corsi integrativi organizzati dalla scuola gli alunni che evidenziano lacune gravi e diffuse, e che, quindi, necessitano di un maggior sostegno.

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VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

( Criteri di valutazione - Criteri attribuzione crediti ) La valutazione ha tenuto conto del processo di apprendimento, del comportamento e del

rendimento scolastico complessivo delle alunne. La valutazione ha concorso, con la sua finalità

anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascuna alunna,

ai processi di autovalutazione delle alunne medesime, al miglioramento dei livelli di conoscenza e

al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente…”

Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione (Art. 1 comma 3 del DPR

n.12/2009).

Nel corso del quinquennio, il Consiglio di classe, in linea con una politica di prevenzione

dell’insuccesso ha cercato strategie e interventi atti a favorire il successo scolastico di tutti gli

studenti, attraverso tutte le possibili azioni per un approccio positivo allo studio.

Il processo di valutazione si è articolato nelle seguenti fasi:

1. valutazione diagnostica, tesa ad individuare livelli e abilità di base al fine di impostare le

strategie didattiche successive, effettuata mediante osservazioni sistematiche per rilevare

conoscenze, abilità e competenze relative ai livelli di partenza;

2. valutazione formativa, a verifica dell’efficacia dell’azione didattica con momenti valutativi di

osservazione, feedback continuo sui percorsi formativi, prove periodiche;

3. valutazione sommativa, relativa ai livelli di abilità e competenze degli allievi raggiunti al

termine del percorso scolastico.

Nella formulazione del giudizio finale la valutazione si è concentrata sul processo di

apprendimento: da una parte il livello oggettivo raggiunto in termini di conoscenze, abilità e

competenze relative a ciascuna disciplina, dall’altra i progressi compiuti rispetto ai livelli di

partenza, la partecipazione all’attività didattica, l’impegno dimostrato, l’autonomia organizzativa,

la capacità di autovalutazione e di auto-orientamento.

Le numerose e varie attività laboratoriali offerte dalla scuola hanno promosso nelle alunne lo

sviluppo delle competenze di cittadinanza in contesti informali di apprendimento e hanno

consentito ai docenti di focalizzare l'attenzione sui processi di acquisizione delle competenze e di

ottenere così una valutazione formativa completa

L’accertamento degli apprendimenti disciplinari si è effettuato mediante verifiche in itinere nel

corso dell’attività didattica e sommative a conclusione di ogni percorso didattico. Esse sono

consistite in:

• prove scritte: domande a risposta aperta, prove strutturate e semi-strutturate (vero/falso, a

scelta multipla, a completamento…), relazioni, testi argomentativi, esercizi di varia tipologia,

soluzione di problemi, dettati…

• prove orali: colloqui orali, interventi, discussioni su argomenti di studio, esposizione di attività

svolte, presentazioni …

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L’attribuzione del voto è stata formulata sulla base di indicatori relativi agli obiettivi prefissati nelle

programmazioni disciplinari per classi parallele dei Consigli di classe, attraverso criteri di

valutazione condivisi e approvati dal Collegio dei docenti.

I materiali relativi alle Griglie di valutazione delle prove scritte e orali e alla valutazione delle

Competenze sono presenti sul sito dell’Istituto.

Con la circolare del 4 ottobre 2018, il MIUR ha illustrato alcune delle novità dell’Esame di Stato

relativamente al Credito Scolastico, rispondente ad una valutazione globale dello studente, in

termini di impegno, modalità di apprendimento, competenze acquisite.

Nello specifico il MIUR ha creato una tabella di conversione dei crediti già acquisiti fino a quest’anno 2018/19 per non creare confusione:

Somma crediti acquisiti al terzo e quarto anno / Conversione

6 → 15 7 → 16 8 → 17 9 → 18 10 → 19 11 → 20 12 → 21 13 → 22 14 → 23 15 → 24 16 → 25

V anno

Media dei voti/ fasce di credito

M < 6 - 7-8

M = 6 9-10

6 < M <= 7 10-11

7 < M <= 8 11-12

8 < M <= 9 13-14

9 < M <= 10 14-15

Il Collegio dei Docenti ha deciso di assegnare il massimo della banda di oscillazione in presenza di:

• frequenza scolastica, con un numero di assenze non superiore ai 30 giorni ( a cui si sommano le

entrate posticipate e le uscite anticipate: ogni 5 ore di ritardo o uscita anticipata viene calcolato

come una assenza). Unica deroga al vincolo di questo criterio, solo su proposta del docente

Coordinatore di Classe e solo ed esclusivamente per il seguente motivo: presentazione di

certificazione ospedaliera attestante un ricovero di almeno 10 giorni.

Questo indicatore ha avuto valore prioritario ed è stato condizione perché si potessero prendere

in considerazione tutti gli altri (almeno un criterio fra quelli sotto elencati):

• voto di condotta, quale espressione di partecipazione, impegno e correttezza comportamentale

superiore a 8;

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• media dei voti pari o superiore alla media della fascia di appartenenza;

• partecipazione a corsi organizzati dall’Istituto;

• valutazione estremamente positiva nell’ambito delle attività di Alternanza.

Nello scrutinio dell'ultimo anno di corso, qualora per l'alunno ci si trovi in presenza di tutti e 5 i

criteri, il Consiglio di Classe può deliberare l'aggiunta di un punto di credito.

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PERCORSI INTERDISCIPLINARI Durante questo anno scolastico, la classe ha partecipato all’evento dedicato a Nikos Kazantzakis in occasione della pubblicazione della traduzione del romanzo L’ultima tentazione, da cui è stato tratto l’omonimo film. L’Associazione Amici di Nikos Kazantzakis, nella persona del dotto. Bisceglia, ha invitato i nostri studenti a elaborare una serie di prodotti audiovisivi che rileggessero il film in chiave tematica (l’adrenza ai vangeli, l’umanità di Cristo, la figura di Giuda ecc.) ma con un’attenzione particolare anche al linguaggio cinematografico (la location, la colonna sonora, gli elementi di regia ecc.). Per realizzare i video, gli studenti hanno condotto una preliminare sessione di studio sul romanzo dello scrittore greco, sul suo rapporto con le sacre scritture e sull’operazione di trasposizione condotta da Scorsese. All’attività, che ha permesso ai ragazzi di sperimentarsi in modo produttivo e stimolante con le loro competenze audiovisive-multimediali, hanno apportato il loro contributo anche diverse discipline dell’area comune: letteratura, storia, filosofia, storia dell’arte e religione. Il progetto si è concluso con la partecipazione all’evento finale, che si è svolto presso il Liceo Classico Socrate di Bari il 1 dicembre 2018. Nuclei tematici interdisciplinari:

La noia e la solitudine

Rivoluzione e guerra

Il progresso (e le avanguardie)

Il piacere e la bellezza

Il tempo e la memoria

La natura e il paesaggio

Lavoro e alienazione

Il viaggio e l’esotismo

La società di massa

Il sogno e l’inconscio

I regimi totalitari

PERCORSI di CITTADINANZA E COSTITUZIONE Nel corso degli anni scolastici, accanto ai contenuti disciplinari, in linea con le competenze e gli obiettivi indicati nel PECUP, sono state organizzate numerose attività, iniziative “civiche”, progetti per favorire la cittadinanza attiva tra gli studenti, promuovere un atteggiamento positivo verso le Istituzioni, far crescere in loro la consapevolezza dei diritti e dei doveri partendo dal contesto scolastico. Le attività svolte sono valse ad incrementare l’acquisizione delle conoscenze e competenze degli studenti al fine di renderli cittadini responsabili per svolgere un ruolo nella società; sviluppare il senso di appartenenza alla propria comunità, promuovere la solidarietà a tutti i livelli di vita sociale ed organizzata, prendendo spunto dalle esperienze, dalle situazioni concrete di vita degli studenti e da fatti d’attualità significativi, per sollecitare l’espressione del punto di vista personale. I percorsi sono stati sviluppati tramite un lavoro didattico multi e interdisciplinare strutturato in

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base a temi e UdA, con modalità individuate all’interno del Consiglio di Classe durante ciascun anno scolastico, scegliendo contenuti finalizzati a suscitare l’interesse degli studenti e a stabilire un nesso fra ciò che si vive e ciò che si studia. In particolare, nel corso del triennio, ci si è soffermati, soprattutto sull’evoluzione dei sistemi politici e delle forme di governo, con particolare attenzione alla questione del suffragio e al rapporto tra democrazie e regimi totalitari. Ma si è dato anche spazio allo sviluppo di competenze quali il rispetto della diversità e l’apertura a nuove culture. In particolare, i progetti di alternanza scuola-lavoro svolti al terzo e al quarto anno hanno affrontato il tema del superamento delle barriere fisiche, sociali e culturali connesse alla disabilità: il prodotto audiovisivo elaborato al quarto anno, il cortometraggio A little dream, ha partecipato con successo alla Biennale dei Licei artistici 2018. Un nutrito gruppo di ragazzi, inoltre, ha preso parte al programma Erasmus, impegnandosi attivamente nel progetto di scambio culturale tra la nostra scuola e quelle dei Paesi partecipanti (si veda prospetto Attività ed esperienze extracurriculari per l’ampliamento dell’offerta formativa). Infine, la classe ha partecipato a una serie di incontri sul cyberbullismo, volti a sensibilizzare i giovani su un uso sapiente e consapevole degli strumenti di comunicazione telematici e delle piattaforme social.

SPERIMENTAZIONE DIDATTICA SSAM – La Storia con Strumenti Audiovisivi e Multimediali

A partire dall’a.s. 2016-17, nell’allora classe 3^ C Lam, per la disciplina di Storia è stata avviata il progetto di sperimentazione didattica SSAM - Storia con Strumenti Audiovisivi e Multimediali, realizzato dal prof. De Benedictis, titolare della disciplina, in compresenza con la prof.ssa Giove, docente di Italiano della classe. SSAM ha previsto lo svolgimento del percorso didattico di Storia con metodologie laboratoriali e con un impianto stabilmente interdisciplinare che ha visto il coinvolgimento, oltre che del sottoscritto e della prof.ssa Giove, anche di altri docenti di discipline di Area comune (Storia dell’arte e Filosofia), nonché quello delle docenti di Area di indirizzo (Discipline audiovisive e Laboratorio audiovisivo). L’insegnamento di Storia, attraverso il lavoro in compresenza, ha sostenuto anche gli obiettivi specifici delle altre discipline coinvolte, in primo luogo Lingua e letteratura italiana, seguendo un duplice obiettivo: da un lato, fornire agli studenti gli strumenti fondamentali per la comunicazione audiovisiva e multimediale allo scopo di progettare e costruire prodotti didattici di argomento storico e, più in generale, didattico-culturale; dall’altro, evidenziare la significativa convergenza tra le forme della produzione artistica e letteraria e la visione del mondo alla base di ogni elaborazione culturale, mettendo in relazione i contenuti disciplinari specifici con l’epoca e con le peculiarità sociali, politiche, economiche ed estetiche di ciascuna civiltà. Il lavoro ha previsto lo svolgimento di segmenti tematici che hanno richiesto come prodotti finali strumenti di complessità crescente, attinenti alla progettazione/produzione multimediale, diversi a seconda delle tematiche affrontate (mappe concettuali, storyboard e, al termine dell’a.s., un semplice documentario) e degli anni di corso: 3° anno (a.s. 2016-17):

- i prodotti audiovisivi di uso didattico più comuni: tipologia, obiettivi, strutturazione, registri comunicativi (audiovisivi e verbali)

- il copywriting in un prodotto audiovisivo: il linguaggio verbale nella produzione audiovisiva; - realizzazione di un semplice storyboard di progettazione audiovisiva;

4° anno (a.s. 2017-18): - progettazione realizzazione di un semplice audiovisivo didattico; - realizzazione di un semplice storyboard di progettazione audiovisiva;

5° anno (a.s. 2018-19): - progettazione realizzazione di un audiovisivo didattico più complesso.

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PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO (ASL)

PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO (ora PCTO – Percorsi di Competenze Trasversali e per l’Orientamento)

Classe 5C Liceo Artistico Audiovisivo Multimediale Il Cinema è “l’arte delle arti” in molti sensi. Essendo “la più giovane” fra le arti è quella che le ha incorporate tutte al suo interno. Il Cinema si sta trasformando rapidamente e, raccogliendo la sfida dell’azione formativa in un settore in pieno cambiamento, occorre partire dalle opportunità di lavoro “reali”, o per meglio dire “praticabili” per non rischiare di costruire un’identità formativa vuota o ancor peggio anacronistica rispetto alle esigenze del “mercato”. Cercando di preservare la qualità in uscita delle figure professionali in questo settore, ma al tempo stesso mantenendo una direzione di utilità pragmatica dell’azione formativa. Lavorare nel settore audiovisivo, oggi, significa avere a che fare con un comparto in evoluzione continua, un campo in cui l’innovazione tecnologica detta i ritmi di una crescita che è necessario saper gestire, se ve ne si vuole far parte. Le tecnologie “nuove” e il digitale stanno cambiando l’intera filiera: dalle attività di ideazione e di progettazione ai processi di produzione, dai sistemi di distribuzione e di connessione ai dispositivi e agli apparati di fruizione e di interazione. La produzione è investita da un cambiamento di supporti tecnologici che rendono la filiera produttiva più corta e più definita: macchine da presa che non hanno più bisogno di supporti fisici e con qualità d’immagine sempre più cinematografica, fino al 3D; macchine per il montaggio sempre più potenti con software molto “dedicati”. Alla luce di queste riflessioni, per realizzare il nostro progetto di alternanza scuola lavoro, si è dispiegato un ventaglio ampio di occasioni agli studenti: • seminari e lezioni su argomenti istituzionali (sicurezza sul lavoro, contrattualistica, privacy, imprenditorialità) • incontri con esperti in grado di fornire orientamento alle professioni e approfondimenti sui mestieri. • Project work. Il progetto, quindi, ha avuto come obiettivo la formazione della figura professionale del Filmmaker, uno specialista dell’audiovisivo in grado di realizzare in piena autonomia un progetto dall’ideazione artistica alla produzione, dalla promozione all’immissione sul mercato, curando tutte le fasi della lavorazione. Gli obiettivi formativi del piano di studi permettono di acquisire:

Consapevolezza degli aspetti artistici, tecnici, registici e produttivi del settore degli audiovisivi nelle differenti applicazioni multimediali e legate ai nuovi media;

Consolidate capacità e competenze nei processi di ideazione, pianificazione e gestione dei progetti audiovisivi, multimediali e cinematografici;

Padronanza delle dinamiche di pianificazione, gestione e rendicontazione e delle problematiche di promozione, distribuzione e marketing nel campo degli audiovisivi;

Competenze specifiche per la promozione e la distribuzione del prodotto audiovisivo e per la piena auto-imprenditorialità.

Le metodologie adottate sono state rivolte a sviluppare la capacità di lavorare in team, con particolare attenzione ai casi di studio, simulazioni, esercitazioni pratiche e al coinvolgimento di professionisti del settore come docenti. I ANNUALITA’

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Classe 3C LAM- Liceo Audiovisivo Multimediale – Anno Scolastico 2016/17

Per la classe 3 C LAM si è progettato un percorso in linea con l’indirizzo di studio in metodologia di simulazione d’impresa, project work, con l’esperto videografo Biagio Sivilla, di IMMAGINI SIVILLA di Acquaviva delle Fonti.

In accordo con l’esperto si sono individuate le competenze da raggiungere con il progetto e il prodotto da progettare e realizzare durante l’attività laboratoriale. Si è deciso di realizzare un prodotto audiovisivo, su invito del Sindaco di Acquaviva, sul territorio del paese.

L’esperto ha guidato la classe dalle prime fasi di pre produzione, la stesura del soggetto e della sceneggiatura fino ad arrivare alla produzione, le riprese, e la post-produzione, il montaggio.

Il video realizzato “Ti mostro una storia” è stato postato sul sito del Comune di Acquaviva delle Fonti.

Per la classe è stato organizzato un workshop in linea con il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro:

tecnica dello still-life grazie alla collaborazione e disponibilità del fotografo Donato Sivilla e la partecipazione dell’azienda Polvanera di Gioia del Colle che ha gentilmente concesso le bottiglie di vino per la realizzazione degli scatti. I ragazzi hanno potuto osservare le fasi di realizzazione di scatti still-life dalle mani e occhi esperti di un fotografo professionista che ha gentilmente messo a disposizione degli alunni gli strumenti per la realizzazione dello shooting fotografico. Sono stati organizzati i seguenti moduli teorici:

modulo sicurezza sul lavoro- n° 8 ore

modulo orientamento – n°8 ore

II ANNUALITA’ Classe 4C LAM- Liceo Audiovisivo Multimediale – Anno scolastico 2017/18 Per la classe 4 C LAM si è progettato un percorso in linea con l’indirizzo di studio in metodologia di simulazione d’impresa, project work, con il prof. Antonio Rizzo, docente in potenziamento.

In accordo con il docente si sono individuate le competenze da raggiungere con il progetto e il prodotto da progettare e realizzare durante l’attività laboratoriale. Si è deciso di realizzare un prodotto audiovisivo, sul tema del CdC “I confini: tra sogno e realtà” con l’utilizzo della tecnica del video stereoscopico, visibile tramite oculus VR.

Il prof. Rizzo ha guidato la classe dalle prime fasi di pre produzione, la stesura del soggetto e della sceneggiatura fino ad arrivare alla produzione, le riprese, e la post-produzione, il montaggio.

Il video realizzato “A little dream” è stato proposto alla mostra-concorso per la Seconda Biennale dei Licei Artistici, ottenendone la selezione. L’opera è stata esposta dal 28 aprile al 4 giugno 2018 presso lo spazio WEGIL a Roma.

Per la classe sono stati organizzati tre workshop in linea con il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro:

Realtà virtuale, in data 27 febbraio 2018 con l’esperto Alessandro Sganga, responsabile informatico della ditta ”In Arte” che, in collaborazione con il Centro Culturale Gli Scritti, ha

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realizzato “Giubileo Virtual Tour”, un progetto ideato e realizzato dall’Ufficio Catechistico della Diocesi di Roma. Il progetto offre una panoramica completa della più grande basilica del mondo: un progetto che unisce storia, arte ed evangelizzazione. Una guida virtuale alla basilica di San Pietro, per incentivare i pellegrini a visitare il centro della cristianità mondiale e a varcare la Porta Santa.

Grafica 3D, in data 1 marzo con il prof. Fabio Lanzillotta, esperto nella creazione di rig avanzati, motion capture e scenografie virtuali con l’utilizzo del software Maya, docente dell’Accademia di Belle Arti di Bari, del Dipartimento di Scenografia, esperto di Computer Grafica ed Effetti Speciali per il Cinema e la Televisione.

Video Mapping, in data 7 e 21 maggio 2018, con l’esperto Raffaele Fiorella, artista multimediale, docente dell’Accademia di Belle Arti di Bari. La pratica artistica di Raffaele Fiorella abbraccia diversi media, fra installazione, video e scultura creando i suoi mondi paralleli sfruttando ingegnosamente le potenzialità dell’arte digitale.

Per il modulo teorico è stato organizzato un corso di Effetti speciali di n°8 ore pomeridiane con l’esperto prof. Fabio Lanzillotta. Il progetto si poneva l’obiettivo di aggiornare ed innovare le competenze degli studenti della classe 4C Liceo Audiovisivo. In particolare utilizzare le tecniche di Green Screen per arricchire le produzioni video ogniqualvolta sia necessario ambientare scene in luoghi altrimenti impossibili da riprendere. Durante il corso si sono realizzate riprese in sala posa con l’utilizzo del Green Screen, per poi modificarle in Laboratorio Multimediale con l’utilizzo dei software specifici, quali Adobe After Effect. III ANNUALITA’ Nell’ultimo anno del percorso di ASL la classe 5 C LAM ha avuto la possibilità di lavorare all’interno dello staff della OZFilm, casa di produzione cinematografica di Bari. Ogni alunno ha avuto un calendario personalizzato per poter svolgere tutte le mansioni all’interno dell’azienda: dalla fase importantissima della pre-produzione, con l’organizzazione dei casting e l’individuazione delle location delle varie produzioni, e della produzione, collaborando sul set insieme allo staff e al cast. La classe, quindi, ha avuto modo di partecipare alle seguenti produzioni:

“The man with the answer”, direttto da Stelios Kammitsis

“Non sono un assassino”, diretto da Andrea Zaccariello, prodotto da Viola Film e Pepito

Produzioni, con Riccardo Scamarcio

“Lo Spietato”, diretto da Renato De Maria, prodotto da BIBI FILM TV, interpretato da

Riccardo Scamarcio

“Passeggeri notturni” di Riccardo Grandi

“Pinocchio”, di Matteo Garrone, con Roberto Benigni, prodotto da Archimede con Rai

Cinema e Le Pacte.

Per il modulo teorico è stato organizzato un corso di Post-produzione audiovisiva di n°12

ore pomeridiane con l’esperto Biagio Sivilla.

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Prospetto ore realizzate

STAGE modulo

orientamento

Modulo

sicurezza

Modulo

effetti

speciali

Modulo

post-

produzione

Modulo

curricolare

Totale

ore

I

ANNUALITA’ 40 8 8 20 76 ore

II

ANNUALITA’ 40 8 20 68 ore

III

ANNUALITA’ 40 12 10 62 ore

totale 206 ore

Progetto Soccer Schools con Sport&Fun di Acquaviva delle Fonti L’IISS Rosa Luxemburg, nell’ambito del progetto "Soccer Schools", ha avviato una partnership con la scuola calcio ASD Sport & Fun che si è concretizzata con una collaborazione presso il centro Sport & Fun di Acquaviva delle Fonti dall’11 al 17 giugno 2017, “Arsenal Soccer School” e dal 10 al 16 giugno 2018, “Valencia Soccer School”. Il camp ha coinvolto bambini e ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 12 anni provenienti da Acquaviva delle Fonti e dai paesi vicini, e le sue attività sono state coordinate da allenatori inglesi e spagnoli delle blasonate società sportive. L’esperienza ha offerto ai ragazzi la possibilità di allenarsi anche sotto la guida degli istruttori dei team secondo la metodologia dei rinomati club calcistici che migliora ed esalta le abilità dei giovani atleti. L’attività si è svolta in un ambiente sicuro e di alta qualità in cui i ragazzi hanno avuto l’opportunità di incontrare e confrontarsi con ragazzi provenienti da ogni altra parte d’Italia. Il programma settimanale prevedeva un’ora di corso di lingua inglese nell’ambito del programma “double club” della Soccer Schools e allenamenti mattutini e pomeridiani con i coach, pranzo e attività di gruppo. Le lezioni di inglese sono state svolte all’interno dell’IISS Rosa Luxemburg che ha contribuito a questo prestigioso progetto rendendo disponibili, in un contesto di alternanza scuola-lavoro, ben nove studenti che rivestiranno i ruoli di team manager, fotografi, operatori per le riprese video e montatori.

Anno scolastico Attività alunni

2016/17 Riprese e post-produzione fotografica e audiovisiva Bosco Porfido Rizzi Spori

2017/18 Riprese e post-produzione fotografica e audiovisiva Cantore Spori Vitarella

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ATTIVITÀ ED ESPERIENZE EXTRACURRICOLARI PER AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

attività alunni data

conferenza “Omaggio a Nikos Kazantzakis”- Bari

Tutta la classe 1 dicembre 2018

video “Un pacco di Natale”

Tutta la classe Dicembre 2018

concorso “Booktrailer Film Festival” Alberga Campanale Cantore D’Eliso De Santis Asya Fortunato Porfido Rizzi Spinelli Spori

Febbraio 2019

video- Progetto Erasmus +KA2 “Migrations and Nations”

Bosco Campanale Cantore Rizzi Spinelli Spori Vitarella

Aprile 2019

Concorso Nazionale "Un Corto per i Diritti Umani"

Spinelli Spori

Aprile 2019

Progetto Giornata dell’arte 2019 cortometraggio “Rosa Luxemburg”

Tutta la classe Maggio 2019

Progetti Erasmus

Erasmus+ KA219 “Clil as a bridge to real life english” 2016-1-PL01-KA219-026305_7

Mobilità in Spagna-Anno Scolastico 2016/17

Mobilità in Bulgaria-Anno Scolastico 2016/17

PROGETTO MOBILITÀ ALUNNI ANNO SCOLASTICO

ERASMUS+ KA219

“CLIL AS A BRIDGE TO REAL LIFE

ENGLISH”

SPAGNA BRUNO MARTINA

D’ELISO DEBORA

RIZZI MICHELE

2016/17

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ERASMUS+ KA219

“CLIL AS A BRIDGE TO REAL LIFE

ENGLISH”

BULGARIA SPINELLI MARIANNA

VITARELLA MICHELE

2016/17

ERASMUS

“MIGRATIONS AND NATIONS”

SVEZIA DE SANTIS ASYA 2017/18

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CONTENUTI DISCIPLINARI SINGOLE MATERIE

a.s. 2018/19

Docente: Marianna Giove Classe: 5 C liceo artistico audiovisivo-multimediale Libro di testo: Baldi, Giusso, L’attualità della letteratura tomi 3.1 e 3.2 + antologia della Divina commedia L’AUTORE: GIACOMO LEOPARDI La vita e le opere

- lettura passi scelti dalle Lettere Il pensiero La poetica del vago e dell’indefinito

- lettura passi scelti dallo Zibaldone Leopardi e il Romanticismo Dai Canti

- L’Infinito - L’ultimo canto di Saffo - A Silvia - Canto notturno di un pastore errante dell’Asia - La ginestra o il fiore del deserto

Dalle Operette morali - Dialogo della Natura e di un islandese

IL CONTESTO STORICO E CULTURALE: L’ETÀ POSTUNITARIA Lo scenario: storia, società, cultura e idee

- le strutture politiche, economiche e sociali - le ideologie - le istituzioni culturali - gli intellettuali

IL TEMA: LA CONTESTAZIONE IDEOLOGICA E STILISTICA DEGLI SCAPIGLIATI La bohème parigina La Scapigliatura

- Iginio Ugo Tarchetti, L’attrazione della morte (da Fosca) IL GENERE: IL ROMANZO EUROPEO DEL SECONDO OTTOCENTO Il Naturalismo francese

- E. e J. de Goncourt, Un manifesto del Naturalismo - E. Zola, L’alcol inonda Parigi (da L’assomoir)

L’AUTORE: GIOVANNI VERGA Il Verismo

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

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La vita e le opere Il Verismo di Verga e il naturalismo di Zola Poetica e tecnica narrativa del Verga verista

- Impersonalità e regressione (da L’amante di Gramigna) - Rosso Malpelo (da Vita dei campi) - La roba (da Novelle rusticane)

L’opera: Il ciclo dei vinti - I vinti e la fiumana del progresso (dalla Prefazione a I Malavoglia) - Il mondo arcaico e l’irruzione della storia (da I Malavoglia) - La conclusione del romanzo: l’addio al mondo premoderno (da I Malavoglia) - La tensione faustiana del self-made man (da Mastro don Gesualdo)

IL CONTESTO STORICO E CULTURALE: IL DECADENTISMO Lo scenario: società, cultura, idee

- La visione del mondo decadente - La poetica del Decadentismo - Temi e miti della letteratura decadente

Le forme letterarie - Baudelaire, al confine tra Romanticismo e Decadentismo - La poesia simbolista - Le tendenze del romanzo decadente

LE OPERE

- Baudelaire, Corrispondenze - Baudelaire, L’albatro - Baudelaire, Spleen - Verlaine, Languore

IL GENERE: IL ROMANZO DECADENTE

- J. K. Huysmans, La realtà sostitutiva (da Controcorrente) - O. Wilde, I principi dell’estetismo (dalla prefazione a Il ritratto di Dorian Gray) - G. D’Annunzio, Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti (da Il piacere)

LA LIRICA ITALIANA TRA DECADENTISMO E AVANGUARDIE L’estetismo e la sua crisi Il fanciullino e il superuomo: due miti complementari

- G. D’Annunzio, La pioggia nel pineto (da Alcyone) - Pascoli, Una poetica decadente (da Il fanciullino)

Da Myricae - X Agosto - Temporale - Il lampo

(Da svolgere presumibilmente entro la fine dell’anno) LA STAGIONE DELLE AVANGUARDIE I futuristi: Marinetti

- Il manifesto tecnico della letteratura futurista

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- Bombardamento Ungaretti (da Allegria di naufragi):

- Il porto sepolto - Mattina - Veglia

E. Montale (da Ossi di seppia) - Non chiederci la parola - Spesso il male di vivere ho incontrato

L’INETTO: IL ROMANZO DEL PRIMO NOVECENTO SVEVO, LA COSCIENZA DI ZENO

- Il fumo - La profezia di un’apocalisse

LUIGI PIRANDELLO

- Un’arte che scompone il reale (da L’umorismo) Il fu Mattia Pascal

- Lo strappo nel cielo di carta e la filosofia del lanternino Uno, nessuno, centomila

- Nessun nome

a.s 2018-19 Docente: prof. P. De Benedictis Classe V C LAM Libro di testo: Fossati, Luppi, Zanette, La città della storia, vol. 3, Pearson Recupero degli argomenti non svolti nel corso del IV anno (sintesi)

- Il pensiero politico nell'800: le teorie cattoliche (cattolicesimo conservatore e cattolicesimo sociale), liberali e democratiche; nazionalismo, socialismo, comunismo (le teorie di K. Marx); la visione anarchica

- Risorgimento e Unità d’Italia

- I governi dell’Italia post-unitaria e le loro scelte: Destra e Sinistra storiche.

- L’Italia alla fine del XIX secolo.

- Industria, masse, imperi: Grande depressione, 2^ rivoluzione industriale, società di massa e

imperialismo fra ‘800 e ‘900.

Cittadinanza e Costituzione - Nuovi aspetti della politica fra ’800 e ’900: nascita dei partiti di massa, e loro caratteristiche,

organizzazione, attività.

La Grande Guerra - L’Europa della belle époque e le inquietudini della modernità;

- Il caso italiano, un liberalismo incompiuto: l’età di G. Giolitti.

- Lo scoppio della guerra e l’intervento italiano.

PROGRAMMA DI LINGUA E CULTURA INGLESE

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- Il conflitto e la vittoria dell’Intesa.

- La Russia: rivoluzioni e guerra civile.

- La pace impossibile: il quadro politico del dopoguerra.

L’eredità della guerra e gli anni Venti - Dallo sviluppo alla crisi; il quadro socio-politico ed economico del dopoguerra in Europa; l’economia

USA dagli "Anni ruggenti" al crollo di Wall Street.

Totalitarismi e democrazie - Il Fascimo: le tensioni del dopoguerra italiano; il crollo dello stato liberale e il Fascismo al potere; il

regime fascista: un totalitarismo imperfetto.

Nota: gli argomenti sin qui riportati sono quelli svolti sino alla data del 9/5/2019. I successivi sono quelli che si prevede ragionevolmente di svolgere (alcuni sotto forma di cenni sintetici) entro la fine dell’anno scolastico. In ogni caso, per l’elenco definitivo degli argomenti svolti, si fa riferimento al documento finale che sarà depositato in Segreteria didattica.

- Il Nazismo: la Germania di Weimar e l’ascesa del Nazismo; il regime nazista: terrore e

manipolazione.

- Lo Stalinismo: l’Urss degli anni Venti e l’ascesa di Stalin; il regime staliniano: economia e terrore.

Totalitarismi e democrazie - Il mondo e l’Europa fra le due guerre: gli Usa e il New Deal, l’Europa negli anni Trenta.

- La seconda guerra mondiale e le basi del nuovo ordine europeo.

a.s 2018-19

Docente: prof.ssa M. Martielli Classe V C LAM Libro di testo: ART TODAY, Clitt Portrait Painting in Britain in 18th century Sir Joshua Reynolds

The Montgomery Sisters Thomas Gainsborough

The Hon. Mrs Graham Art in the 19th century John Constable

Dedham Vale 1802

Dedham Vale 1828

Flatford Mill

PROGRAMMA DI LINGUA E CULTURA INGLESE

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Boat-Building near Flatford Mill

Cloud Study

The Hay Wain (in Continuities Concise) William Turner

The Devil’s Bridge

The Shipwreck

Th Snow Storm Art in the 20th century The European Avant-Garde: Cubism and Futurism Picasso- Les Demoiselles d’Avignon da CONTINUITIES CONCISE, Langedizioni The Romantic Age – Society and Letters

The meaning of Romanticism

The Romantic Movement in Europe

The English Romantics

A new response to Nature

The Sublime

The artist and the power of imagination

Romantic writers versus Augustan writers

Wordsworth: the poet of nature

Poetry, imagination and memory

I wandered lonely as a cloud

Face to Face: Intimations of immortality and Canto Notturno di un Pastore Errante The Victorian Age –Historical Background

An age of optimism and doubts

Growing democracy

The years of prosperity Society and letters

Faith in progress

Science and religion

Victorian attitudes: earnestness and self-satisfaction

The Victorian family

Prose: the Victorian novel

Dickens and the novel by instalments

The late Victorian Novel

Contradictory literary tendencies

GENRE FILE – Victorian Fiction

The “condition of England novel”

The short story

The horror story

Charles Dickens – Oliver Twist – a great social novel

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Robert Louis Stevenson - The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde- A change of direction-Gothic novel and popular fiction- Complex narrative structure- The theme of dualism

The Modern Age– Society and Letters

The Big Picture, Automat, Edward Hopper

A Mass Society

The spirit of rupture

Modernism

Changing views of society: sociology, psychoanalysis and anthropology

Modern Arts

GENRE FILE – The experimental novel Da Compact performer Power Point slides, Zanichelli (materiale fornito dall’insegnante) The Augustan Age Revolutions and the Romantic Spirit: Romanticism vs Enlightenment/English Romanticism/The Romantics’ key ideas/The Romantic nature/The Romantic imagination A two-faced reality: The Victorian Era/The Great exhibition/Victorian London/Life in Victorian town/The Victorian Compromise/The Victorian novel

a.s. 2018/19

Docente: Cosimo Lamanna Classe: V C lam Libro di testo: Il Nuovo Pensiero Plurale

Unità didattica 1 - Schopenhauer

- Fenomeno e noumeno

- Il mondo come volontà e rappresentazione

- La metafisica di Schopenhauer

- Dolore e noia

- La liberazione dalla volontà

- Leopardi e Schopenhauer

Unità didattica 2 - Kierkegaard

- L’importanza della vita nella sua filosofia

- Utilizzo degli pseudonimi

- L’esistenza e il singolo

- La possibilità come categoria esistenziale

- Vita estetica, etica e religiosa

- Dall’angoscia alla fede

PROGRAMMA DI FILOSOFIA

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- La disperazione

-

Unità didattica 3 - La crisi dell’idealismo

- La crisi dell’idealismo

- Gli hegeliani destra e sinistra

- Marx: il marxismo, materialismo e dialettica, lavoro e alienazione nel capitalismo, il materialismo storico, il materialismo dialettico, il Capitale, la religione come oppio dei popoli

Unità didattica 4 - L’età del positivismo: Comte

- Il clima di ottimismo

- La classificazione delle scienze

- La legge dei tre stadi

- Il culto dell’umanità e del progresso

-

Unità didattica 5 - Le filosofie della crisi - Nietzsche

- Spirito apollineo e spirito dionisiaco

- La nascita della tragedia e la decadenza

- La demistificazione della conoscenza e della morale

- L’annuncio di Zarathustra

- Il nichilismo

- La volontà di potenza

- L’oltreuomo

- Nietzsche e la cultura del Novecento

Unità didattica 6 - Freud e la psicoanalisi

- Le ricerche sull’isteria

- La scoperta dell’inconscio

- L’interpretazione dei sogni

- Lo studio della sessualità

- La struttura della personalità

- Eros e Thanatos

Unità didattica 7 – Hannah Arendt

- La nascita dei totalitarismi

- La banalità del male

-

Unità didattica 8 – Lo spiritualismo francese

- Bergson e la differenza tra tempo interiore e tempo esteriore

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a.s. 2018/2019 Docente: Daniela Foresio Classe 5°CLiceo Artistico Libro di testo: Elena Demartini, Chiara Gatti, Elisabetta Villa “Il nuovo arte tra noi” vol. 5. Ed. scolastiche Bruno Mondadori. Introduzione all’Impressionismo ManetColazione sull’erba e il SalondesRefusés. MonetImpressione sole nascente La prima mostra impressionista nello studio del fotografo Nadar segna l’inizio di un profondo cambiamento in campo pittorico. Caratteristiche generali della nuova tecnica pittorica e protagonisti di questa epoca. Post impressionismo Van GoghI mangiatori di patate, Campo di grano con volo di corvi, Notte stellata, La camera da letto. Gauguin Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo? Seurat Una domenica pomeriggio all’isola della Gran Jatte. Il fenomeno del pointillisme. Questi artisti si pongono alla ricerca di un superamento della visione retinica dell’impressionismo e gettano le basi per il grande cambiamento che avverrà con l’avvento del nuovo secolo. Art Nouveau Il periodo della Belle Epoque, così grandemente illustrato da Toulouse Lautrec (anche nei manifesti come AuMoulinrouge), regala un momento di frivolezza e di decorativismo agli oggetti del vissuto quotidiano ed in tutta Europa si parlerà di Liberty, Jugendstill, Modernismo, Modern Style. In questo periodo si trovano artisti che si faranno interpreti del nuovo gusto come: KlimtIl bacio, La Giuditta I ed altri che semplicemente ne saranno gli attori principali pur non aderendo a nessun movimento come MunchLa bambina malata, L’urlo, Pubertà. Nuovi materiali per l’edilizia modificano le tradizionali strutture architettoniche: il Crystal Palace a Londra, la torre Eiffel a Parigi, galleria Mengoni a Milano. Le Avanguardie storiche Contesto storico e culturale che fanno da cornice ai grandi cambiamenti d’inizio secolo e che causeranno il ribaltamento del concetto di opera d’arte. Espressionismo tedesco Die brucke KirchnerPostdamerplatz Espressionismo francese I Fauves MatisseLa danza, Armonia in rosso. Cubismo

PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE

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Dal primo esperimento di PicassoLesdemoiselles d’Avignon agli esordi del sodalizio con Braque, e la successiva fase analitica e poi sintetica, fino al recupero del linguaggio cubista in Guernica. Futurismo La prima avanguardia italiana fondata da Marinetti con il grande interprete delle arti visive BoccioniLa città che sale, Stati d’animo I: gli addii, Forme uniche della continuità nello spazio e BallaDinamismo di un cane al guinzaglio. CarràManifestazione interventista Astrattismo KandinskijPrimo acquerello astratto e la profonda differenza con l’astrattismo di Mondrian (esemplificato dalla serie degli alberi)Broadway boogie-woogie. Dadaismo Il ready-made di DuchampFontana e Man Ray con le sue rayografie. Nota:

gli argomenti sin qui riportati sono quelli svolti sino alla data del 04/5/2019.

I successivi si prevede ragionevolmente di svolgerli (alcuni sotto forma di cenni

sintetici) entro la fine dell’anno scolastico. In ogni caso, per l’elenco definitivo

degli argomenti svolti, si fa riferimento al documento finale che sarà depositato

in Segreteria didattica.

Surrealismo DalìLa persistenza della memoria MagritteL’uso della parolae l’arte concettuale di Kosuth. Cenni alla reazione contro le avanguardie: la mostra di Monaco del 1937 “Arte degenerata”. Negli anni ’50 e ’60 l’arte emigra in America. Cenni relativi ai fenomeni artistici che si svilupparono a New York a seguito delle sollecitazioni artistiche pervenute dall’Europa.

a.s. 2018/2019

Docente: Prof.ssa Maria Antonietta Lagioia Classe: V C Lam Libro di testo: Bergamini, Trifone, Barozzi, Matematica bianco – Lineamenti di analisi, Zanichelli

CAPITOLO 0

1. Ripetizione sulle disequazioni di secondo grado, di grado superiore al secondo, intere e

frazionarie.

2. Sistemi di disequazioni

CAPITOLO 1: LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE 1. Che cosa sono le funzioni.

2. La classificazione delle funzioni matematiche.

PROGRAMMA DI MATEMATICA

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3. Il dominio di una funzione: razionale intera e fratta, irrazionale, esponenziale , logaritmica.

4. Studio del segno di una funzione.

CAPITOLO 2: LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI 1. Le funzioni iniettive, suriettive e biiettive.

2. Le funzioni crescenti e decrescenti, pari e dispari.

CAPITOLO 3 : I LIMITI 1. Gli intervalli limitati e illimitati. Intorni circolari. Punti isolati e di accumulazione.

2. Limite finito per x che tende ad xₒ: definizione e verifica.

3. Limite infinito per x che tende ad xₒ: definizione e verifica.

4. Limite finito per x che tende ad infinito: definizione .

5. Limite infinito per x che tende ad infinito: definizione.

CAPITOLO 4 : IL CALCOLO DEI LIMITI

1. Il limite della somma algebrica e del prodotto di due funzioni.

2. Il limite della potenza di una funzione.

3. Il limite della funzione reciproca.

4. Il limite del quoziente di due funzioni.

5. Le forme indeterminate: + ∞ - ∞., ∞ / ∞, 0 / 0.

CAPITOLO 5: LE FUNZIONI CONTINUE

1. Le funzioni continue.

2. I punti di discontinuità e loro classificazione: 1°, 2°, 3° specie.

3. Asintoti: orizzontali,verticali e obliqui

4. Grafico probabile di una funzione.

CAPITOLO 6: LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE

1. Definizione e significato geometrico del rapporto incrementale.

2. Definizione e significato geometrico della derivata di una funzione.

3. La retta tangente al grafico di una funzione.

4. Le derivate fondamentali.

5. I teoremi sul calcolo delle derivate: la derivata del prodotto di una costante per una

funzione, la derivata della somma, del prodotto e del quoziente di due funzioni, la derivata

del reciproco di una funzione.

6. La derivata di una funzione composta

Ad integrazione del programma saranno svolti eventualmente, entro il 13/06/19, i seguenti

argomenti:

Funzioni crescenti e decrescenti in un intervallo

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Punti di Massimo, minimo relativi, e di flessi a tangente orizzontale di una funzione

( Metodo dello studio del segno della derivata prima)

Studio del grafico di una funzione intera e razionale

a.s. 2018/19

DOCENTE: Prof.ssa Maria Antonietta Lagioia Classe: V C lam Libro di testo: U. Amaldi, Traiettorie della fisica, vol. 2, Zanichelli CAPITOLO 0 : IL CONCETTO DI ENERGIA Lavoro di una forza costante. Energia cinetica. Energia potenziale gravitazionale ed elastica. Leggi di conservazione dell’energia meccanica e dell’energia totale. CAPITOLO 1: LE CARICHE ELETTRICHE

L'elettrizzazione per strofinio. Conduttori e isolanti. L'elettrizzazione per contatto. La carica elettrica: l'elettroscopio. La legge di Coulomb. Confronto tra Forza elettrica e Forza gravitazionale. L'elettrizzazione per induzione. CAPITOLO 2: IL CAMPO ELETTRICO Il vettore campo elettrico. Il campo elettrico generato da una carica puntiforme. Le linee del campo elettrico. Il flusso del Campo elettrico attraverso una superficie e il Teorema di Gauss. CAPITOLO 3: IL POTENZIALE ELETTRICO L'energia potenziale elettrica. La differenza di potenziale e il potenziale elettrico. La circuitazione del campo elettrostatico. Il condensatore piano e la sua capacità. CAPITOLO 4: LA CORRENTE ELETTRICA NEI METALLI L'intensità della corrente elettrica. I generatori di tensione. I circuiti elettrici: collegamenti in serie e in parallelo. Le leggi di Ohm. Semiconduttori e superconduttori. Resistori in serie e in parallelo. La forza elettromotrice. L'effetto Joule e la potenza elettrica.

Ad integrazione del programma saranno svolti eventualmente, entro il 13/06/19, i seguenti

argomenti:

CAPITOLO 5: IL CAMPO MAGNETICO Magneti naturali e magneti artificiali. Campo magnetico: direzione e verso. Le linee del campo magnetico. Confronto tra il campo magnetico e il campo elettrico. Interazioni tra magneti e correnti: esperienze di Oersted, di Faraday e di Ampere. Intensità del campo magnetico

a.s. 2018/19 Docente: Prof.ssa Donatella Rosa Scarati Classe: V C Lam

PROGRAMMA DI LABORATORIO AUDIOVISIVO

PROGRAMMA DI FISICA

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Storia Del Cinema

L’invenzione del cinema

I precursori: Edison, Lumiere, Melies e la Scuola di Brighton

L’espansione internazionale

La produzione cinematografica in Europa

L’industria cinematografica americana

Il cinema classico hollywoodiano

David W. Griffith: “Nascita di una nazione”, “Intolerance”

Slapstick comedy: Chaplin e Keaton

L’Impressionismo

Cinema sperimentale

Dadaismo

Surrealismo: Luis Bunuel “Un chien andalou”

Cinéma Pur

L’Espressionismo

“Il gabinetto del dottor Caligari” di Robert Wiene

“Nosferatu” di Friedrich Wilhelm Murnau

“Metropolis” di Fritz Lang

Il cinema sovietico

Lev Kulesov

Sergej Michajlovic Ejzenstejn

Cinema E Moralità

National Board of Censorship

Il Codice Hays

Il Booktrailer

Tipologie e caratteristiche

Progettazione e realizzazione individuale di un booktrailer

Partecipazione al concorso “Booktrailer Film Festival”

La narrazione cinetelevisiva

Lo story concept

Gli eventi

I personaggi

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L’ambientazione

Progettazione e realizzazione del video “Un pacco di Natale”, video-auguri natalizi 2018

La messinscena

Scenografia

Costumi

Illuminazione

Make up e acconciatura

Recitazione

PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEI VIDEO- PROGETTO ERASMUS +KA2 “MIGRATIONS AND NATIONS”

VIDEO-DOCUMENTI DELLE ATTIVITÀ REALIZZATE

Il corto cinematografico

Dall’idea alla sceneggiatura

La ricerca degli elementi necessari

La scelta degli attori e la preparazione

L’organizzazione della troupe e delle riprese

Le riprese

Il montaggio

Gli effetti

La finalizzazione

Progettazione e realizzazione del corto per la Giornata dell’arte 2019 “Rosa

Luxemburg”

Analisi del film

Riconoscimento/comprensione

Descrizione/Interpretazione

Narrazione/significazione

Analisi e scomposizione del Film “L’ultima tentazione di Cristo” di Martin Scorsese

Partecipazione e presentazione dei lavori alla conferenza “Omaggio a Nikos

Kazantzakis”- Bari

a.s. 2018/19

Classe: V C Lam Disciplina: Discipline audiovisive e multimediali Prof.ssa Petragallo Concetta

PROGRAMMA DI DISCIPLINE AUDIOVISIVE

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Mod. 0: Il prodotto audiovisivo Dall’idea al soggetto. I’idea: base del prodotto audiovisivo. Soggetto, sceneggiatura, elenco inquadrature. Storyboard. Mod. 1: La grafica del prodotto audiovisivo Sviluppo grafico e Layout per storyboard. Progettazione e impaginazione: Illustrator e Photoshop. La Grafica e la comunicazione. Layout dello Storyboard. Analisi del font ai fini del progetto audiovisivo: Storyboard. Photoshop: post-produzione foto. Schizzi preliminari e bozzetti. Elaborati ed impaginazione per storyboard. Mod. 2: Il corto narrativo Progettazione di un corto narrativo. La narrazione come comunicazione. La narrazione con il fotoromanzo. Scatti fotografici. Il Photoboard impaginazione con Illustrator, tagli fotografici con Photoshop. Pre-produzione: soggetto, sceneggiatura storyboard. Le fasi del prodotto audiovisivo: pre-produzione – produzione – post-produzione. Il piano lavoro della produzione. Mod. 3: Lo spot pubblicitario Soggetto, sceneggiatura, storyboard per spot “Natale Luxemburg” Le diverse figure professionali: regista, cameramen ecc. riprese video con movimenti macchina, sequenze e scene. Lo spot: La struttura del messaggio pubblicitario. Gli elementi che compongono lo spot pubblicitario, dall’apertura al packshot. Aspetti generali, sonori, visivi e verbali di uno spot pubblicitario. L’analisi grafica dello storyboard nello spot pubblicitario. Schizzi preliminari e bozzetti. Elaborati ed impaginazione per storyboard. Mod. 4: Il cinema Cenni sul pre-cinema - e storia del cinema. Cenni sulle correnti cinematografiche: il Neorealismo Rossellini: Roma Città aperta.

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Storyboard/pieghevole sul cinema neorealistico (film a scelta). Progettazione spazio tempo. (lavoro interdisciplinare). Il booktrailer concorso booktrailer “ciak si legge”

a.s. 2018/19

Docente: Maria Elena Donnarumma Classe 5C Lam Libro di testo: “Più movimento” DEA scuola (Fiorini,Bocchi,Coretti,Chiesa) ARGOMENTI TEORICI: La conoscenza di sé. La comunicazione non verbale: il linguaggio del corpo. L’allenamento. Capacità e abilità motorie. L’apparato cardiocircolatorio e respiratorio e la loro funzionalità durante lo sport. Le dipendenze: fumo, alcol droghe e i loro effetti. Organizzare un evento sportivo. Il doping. ATTIVITA’ PRATICHE: MOTORIE E SPORTIVE Consolidamento e riadattamento degli schemi motori di base. Consolidamento delle capacità coordinative: esercitazioni sull’equilibrio in situazione statica e dinamica; sulla lateralità; sulla percezione spazio-temporale; sulla combinazione motoria. Consolidamento delle capacità condizionali (forza, resistenza, velocità, flessibilità) Esercizi a carico naturale in opposizione e resistenza; esercizi con l’ausilio dei piccoli attrezzi. Esercizi per l’aumento del tono muscolare generale; per il potenziamento dell’apparato cardiocircolatorio; per il miglioramento della flessibilità e mobilità articolare. Gli sport Il regolamento, la tecnica e la tattica dei principali giochi sportivi. PALLAVOLO: fondamentali tecnici: palleggio, bagher, servizio/battuta, muro, alzata, schiacciata. fondamentali tattici: schemi di ricezione, attacco-difesa. PALLACANESTRO: cenni dei fondamentali tecnici: palleggio, passaggio, presa, ricezione e tiro. CALCIO a 5: fondamentali individuali: lo stop, la conduzione, il passaggio, tiro in porta. fondamentali di squadra: attacco, difesa. BADMINTON: fondamentali tecnici: il gioco e le regole principali.

PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE

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TENNIS-TAVOLO: fondamentali tecnici: tecnica e tattica del singolo e del doppio ATLETICA LEGGERA: Corsa veloce, corsa di resistenza, corsa ad ostacoli. Esercitazioni propedeutiche per la verticale, salto in lungo e in alto.

a.s. 2018/19 Docente: Porzia De Bellis Classe: VC Lam Libro di testo: M. CONTADINI- A. MARCUCCINI- A.P. CARDINALI, “Nuovi Confronti”, vol.2, ed. Elledici

SCIENZA E FEDE

Cultura, progresso, fede.

Ipotesi scientifiche sull’origine del mondo e dell’uomo.

Scienza e fede: dialogo o opposizione?

Il mito alla base dei racconti della Genesi.

I due racconti della creazione (sacerdotale e javista). 2. LA BIOETICA

Definizione e breve storia.

La bioetica, nuove sfide per l’uomo.

Mentalità secolarista e mentalità teista.

Gli ambiti della bioetica: l’aborto

la dignità dell’embrione umano

la legge 194 l’eutanasia - il morire oggi - eutanasia e accanimento terapeutico la fecondazione assistita

fecondazione omologa ed eterologa: diritto al figlio o diritto del figlio?

La vita in un contesto di donazione La clonazione

le tappe storiche fondamentali

clonazione di animali e clonazione umana

problemi etici Il trapianto di organi

PROGRAMMA DI RELIGIONE

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA

SECONDA PROVA COLLOQUIO

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GRIGLIA PRIMA PROVA (tipologia A) Candidato…………………………………………………….

INDICATORI/ COMPETENZE

ABILITÁ’

DESCRITTORI

20/20

Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti

Essere in grado di comporre testi complessi corretti sul piano ortografico e morfologico e sintattico variando i registri, i punti di vista e compiendo accurate e pertinenti scelte lessicali Saper organizzare autonomamente un percorso di lavoro, razionalizzandolo e ottimizzandone i vari aspetti Saper elaborare con strategie curate e metodo comunicazioni scritte, realizzando scalette complete, ben strutturate e ricche di riferimenti, usando un'esposizione chiara rispondente e coerente, sostenuta da valutazioni personali, e variando registro e stile in relazione al contesto, allo scopo e ai destinatari.

Correttezza ortografica ,sintattica, lessicale

a) livello avanzato 4

b) livello intermedio 3

c) livello base 2

d) livello base non raggiunto 1

Coerenza e coesione nella ideazione, pianificazione e organizzazione del testo

a) livello avanzato (presenta i dati in modo coerente e fornisce una valutazione sicura e autonoma

4

b) livello intermedio (dispone i dati in modo organico) 3

c) livello base (dispone i dati in modo sufficientemente organico )

2

d) livello base non raggiunto (enumera i dati senza ordinarli e in modo parziale)

1

Ampiezza, precisione e valutazione personale delle conoscenze e dei riferimenti culturali

a) livello avanzato (dimostra pertinenza e completezza delle conoscenze rispetto alla traccia)

4

b) livello intermedio (padroneggia l’argomento, analizzando i suoi aspetti in modo accettabile)

3

c) livello base (utilizza le conoscenze in modo parziale) 2

d) livello base non raggiunto (non esplicita le conoscenze in modo richiesto)

1

Competenze di analisi testuale

Essersi impadroniti degli strumenti indispensabili per l’interpretazione dei testi: l’analisi linguistica, stilistica, retorica; l’intertestualità e la relazione tra temi e generi letterari; l’incidenza della stratificazione di letture diverse nel tempo

Conoscenza delle caratteristiche formali di un testo

a) livello avanzato (individua in modo completo gli elementi costitutivi del testo proposto)

4

b) livello intermedio (individua in modo gli elementi costitutivi del testo proposto)

3

c) livello base (individua in modo parziale gli elementi costitutivi del testo proposto)

2

d) livello base non raggiunto (non riesce ad individuare gli elementi costitutivi del testo proposto)

1

Capacità logico-critiche ed espressive

Sa rielaborare in modo personale e critico le sue argomentazioni

Capacità di argomentare il testo in modo logico e critico

a) livello avanzato (presenta i dati in modo coerente e fornisce una argomentazione sicura e autonoma)

4

b) livello intermedio (dispone i dati in modo organico) 3

c) livello base (dispone i dati in modo sufficientemente organico )

2

d) livello base non raggiunto (enumera i dati senza ordinarli e in modo parziale)

1

Tot. …../20

Per gli alunni con DSA e BES il primo indicatore non viene considerato e si attribuisce comunque il punteggio massimo di 6 punti, che equivale alla sufficienza.

La Commissione Il Presidente

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GRIGLIA PRIMA PROVA (tipologia B) Candidato…………………………………………………….

INDICATORI/ COMPETENZE

ABILITÁ’

DESCRITTORI

20/20

Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti

Essere in grado di comporre testi complessi corretti sul piano ortografico e morfologico e sintattico variando i registri, i punti di vista e compiendo accurate e pertinenti scelte lessicali Saper organizzare autonomamente un percorso di lavoro, razionalizzandolo e ottimizzandone i vari aspetti Saper elaborare con strategie curate e metodo comunicazioni scritte, realizzando scalette complete, ben strutturate e ricche di riferimenti, usando un'esposizione chiara rispondente e coerente, sostenuta da valutazioni personali, e variando registro e stile in relazione al contesto, allo scopo e ai destinatari.

Correttezza ortografica ,sintattica, lessicale

a) livello avanzato 4

b) livello intermedio 3

c) livello base 2

d) livello base non raggiunto 1

Coerenza e coesione nella ideazione, pianificazione e organizzazione del testo

a) livello avanzato (presenta i dati in modo coerente e fornisce una valutazione sicura e autonoma

4

b) livello intermedio (dispone i dati in modo organico) 3

c) livello base (dispone i dati in modo sufficientemente organico )

2

d) livello base non raggiunto (enumera i dati senza ordinarli e in modo parziale)

1

Ampiezza, precisione e valutazione personale delle conoscenze e dei riferimenti culturali

a) livello avanzato (dimostra pertinenza e completezza delle conoscenze rispetto alla traccia)

4

b) livello intermedio (padroneggia l’argomento, analizzando i suoi aspetti in modo accettabile)

3

c) livello base (utilizza le conoscenze in modo parziale) 2

d) livello base non raggiunto (non esplicita le conoscenze in modo richiesto)

1

Riconoscere le norme di redazione del testo

argomentativo

Saper individuare correttamente tesi e argomentazioni nel testo proposto

Struttura del testo argomentativo

a) livello avanzato (individua in modo completo gli elementi costitutivi del testo proposto)

4

b) livello intermedio (individua in modo organico gli elementi costitutivi del testo proposto)

3

c) livello base (individua in modo parziale gli elementi costitutivi del testo proposto)

2

d) livello base non raggiunto (non riesce ad individuare gli elementi costitutivi del testo proposto)

1

Saper sostenere con

coerenza e con congrui riferimenti culturali una

propria tesi

Saper argomentare in modo articolato e attento la propria tesi con riferimenti documentali e /o personali

Capacità di elaborazione, esposizione e argomentazione della propria tesi

a) livello avanzato (presenta i dati in modo coerente e fornisce una argomentazione sicura e autonoma)

4

b) livello intermedio (dispone i dati in modo organico) 3

c) livello base (dispone i dati in modo sufficientemente organico )

2

d) livello base non raggiunto (enumera i dati senza ordinarli e in modo parziale)

1

Tot. …../20

Per gli alunni con DSA e BES il primo indicatore non viene considerato e si attribuisce comunque il punteggio massimo di 6 punti, che equivale alla sufficienza.

La Commissione Il Presidente

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GRIGLIA PRIMA PROVA (tipologia C) Candidato…………………………………………………….

INDICATORI/ COMPETENZE

ABILITÁ’

DESCRITTORI

20/20

Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti

Essere in grado di comporre testi complessi corretti sul piano ortografico e morfologico e sintattico variando i registri, i punti di vista e compiendo accurate e pertinenti scelte lessicali Saper organizzare autonomamente un percorso di lavoro, razionalizzandolo e ottimizzandone i vari aspetti Saper elaborare con strategie curate e metodo comunicazioni scritte, realizzando scalette complete, ben strutturate e ricche di riferimenti, usando un'esposizione chiara rispondente e coerente, sostenuta da valutazioni personali, e variando registro e stile in relazione al contesto, allo scopo e ai destinatari.

Correttezza ortografica ,sintattica, lessicale

a) livello avanzato 4

b) livello intermedio 3

c) livello base 2

d) livello base non raggiunto 1

Coerenza e coesione nella ideazione, pianificazione e organizzazione del testo

a) livello avanzato (presenta i dati in modo coerente e fornisce una valutazione sicura e autonoma

4

b) livello intermedio (dispone i dati in modo organico) 3

c) livello base (dispone i dati in modo sufficientemente organico )

2

d) livello base non raggiunto (enumera i dati senza ordinarli e in modo parziale)

1

Ampiezza, precisione e valutazione personale delle conoscenze e dei riferimenti culturali

a) livello avanzato (dimostra pertinenza e completezza delle conoscenze rispetto alla traccia)

4

b) livello intermedio (padroneggia l’argomento, analizzando i suoi aspetti in modo accettabile)

3

c) livello base (utilizza le conoscenze in modo parziale) 2

d) livello base non raggiunto (non esplicita le conoscenze in modo richiesto)

1

Rispetto delle norme di redazione della tipologia

di scrittura

Saper rielaborare ed esporre i temi trattati in modo articolato ed attento alle loro relazioni, avvalendosi del lessico di base delle varie discipline, sapendo cogliere gli elementi di affinità-discontinuità fra temi, espressioni, codici, fenomeni e civiltà diverse

Struttura del testo espositivo

a) livello avanzato (imposta il testo, rispettandone in modo completo le regole di redazione)

4

b) livello intermedio (rispetta in modo preciso le regole di redazione del testo)

3

c) livello base (rispetta in modo parziale le regole di redazione del testo)

2

d) livello base non raggiunto (non si attiene alle regole di redazione del testo)

1

Capacità logico-critiche ed

espressive

Saper organizzare autonomamente un percorso do lavoro, razionalizzandolo e ottimizzandone i vari aspetti

Capacità di elaborare, esporre ed argomentare esprimendo giudizi critici e valutazioni personali

a) livello avanzato (dimostra capacità di riflessione autonoma e critica e di sintesi personale nella trattazione di dati)

4

b) livello intermedio (espone/argomenta in modo semplice le proprie interpretazioni)

3

c) livello base (espone/argomenta in modo generico le proprie interpretazioni)

2

d) livello base non raggiunto (non elabora in modo personale) 1

Tot. …../20

Per gli alunni con DSA e BES il primo indicatore non viene considerato e si attribuisce comunque il punteggio massimo di 6 punti, che equivale alla sufficienza.

La Commissione Il Presidente

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GRIGLIA SECONDA PROVA SCRITTA IISS ROSA LUXEMBURG

ESAME DI STATO A.S. 2018/2019

CLASSE INDIRIZZO AUDIOVISIVO MULTIMEDIALE

CANDIDATO/A_______________________________________________________________

INDICATORI LIVELLO PUNTEGGIO

COORRETTEZZA DELL’ITER PROGETTUALE

Corretta interpretazione del tema, analisi e motivazioni delle soluzioni adottate, metodologia operativa (metaprogetto).

Carenti o frammentarie 1

Superficiali e limitate 2

Adeguate al tema 3

Complete e coerenti 4

Ampie e accurate 5

Approfondite e articolate 6

PERTINENZA E COERENZA CON LA TRACCIA

Correttezza esecutiva nella produzione degli aspetti comunicativi, sintattici, estetici, concettuali, espressivi e funzionali, che interagiscono con la comunicazione visiva e audiovisivo multimediale.

Carenti o frammentarie 1

Superficiali e limitate 2

Adeguate al tema 3

Complete e accurate 4

Ampie e approfondite 5

PADRONANZA DEGLI STRUMENTI, DELLE TECNICHE E DEI MATERIALI

Abilità manuale e padronanza delle tecniche espressive specifiche audiovisivo multimediali funzionali al layout.

Carenti o frammentarie 1

Adeguate al tema 2

Ampie e approfondite 3

AUTONOMIA E ORIGINALITA’ DELLA PROPOSTA PROGETTUALE E DEGLI ELABORATI

Interpretare i dati di contesto e realizzare gli elaborati in modo autonomo e originale.

Carenti o frammentarie 1

Adeguate al tema 2

Ampie e approfondite 3

EFFICACIA COMUNICATIVA

Comunicare con efficacia il proprio pensiero concettuale e progettuale; esporre e motivare le scelte fatte.

Carenti o frammentarie 1

Adeguate al tema 2

Ampie e approfondite 3

TOTALE PROVA /20

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO

ALUNNO: CLASSE: DATA:

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI griglia

PUNTI assegnati

COMPETENZE DISCIPLINARI:

CONTENUTI, METODI E LINGUAGGIO SPECIFICO

Conoscenze approfondite e originali, espresse con linguaggio specifico ricco, e sostenuta da solide competenze metodologiche.

7

Conoscenze abbastanza approfondite, espresse con linguaggio specifico appropriato e sostenute da competenze metodologiche efficaci.

6

Conoscenze adeguate, espresse con linguaggio specifico corretto e sostenute da competenze metodologiche adeguate.

5

Conoscenze accettabili e/o espresse con linguaggio specifico sufficientemente corretto, sostenute da competenze metodologiche basilari..

4

PUNTEGGIO SUFFICIENTE Conoscenze incerte e/o espresse con linguaggio specifico non sempre adeguato, la metodologia è applicata meccanicamente.

3

Conoscenze disciplinari non strutturate o non tradotte in competenze, espresse con linguaggio inadeguato, imprecisa la metodologia usata.

2

Conoscenze disciplinari gravemente lacunose e confuse 1

CAPACITA’ DI EFFETTUARE

COLLEGAMENTI DISCIPLINARI E

INTERDISCIPLINARI

Collegamenti originali fra le varie discipline con sviluppo di nessi e valorizzazione di percorsi inter- e multidisciplinari

5

Approfonditi collegamenti fra le varie discipline sviluppati in maniera coerente e personale

4

PUNTEGGIO SUFFICIENTE Nessi e collegamenti interdisciplinari coerenti 3

Relazioni interdisciplinari superficiali con nessi disciplinari non sempre appropriati

2

Frammentarietà delle conoscenze, fragili i collegamenti fra le discipline 1

CAPACITA’ DI ARGOMANTAZIONE

CRITICA E PERSONALE

Argomentazione originale, arricchita da spunti e riflessioni critiche, ben integrate anche con le esperienze trasversali e per l’orientamento svolte nell’ambito del percorso P.C.T.O.. e le riflessioni sulle attività o percorsi svolti nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”

5

Argomentazione ben articolata, conoscenze adeguatamente integrate anche con le esperienze trasversali e per l’orientamento svolte nell’ambito del percorso di P.C.T.O. e le riflessioni sulle attività o percorsi svolti nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”

4

PUNTEGGIO SUFFICIENTE

Argomentazione semplice, conoscenze integrate in modo generico anche con le esperienze trasversali e per l’orientamento svolte nell’ambito del percorso di P.C.T.O. e le riflessioni sulle attività o percorsi svolti nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”

3

Argomentazione poco articolata, collegamenti alquanto frammentari fra i contenuti appresi.

2

Argomentazione scoordinata, collegamenti inadeguati. 1

DISCUSSIONI E APPROFONDIMENTI SULLE

PROVE SCRITTE

Riconoscimento degli errori, integrazione degli stessi mediante osservazioni e argomentazioni pertinenti con nuovi e validi elementi.

3

Riconoscimento degli errori con osservazioni e opportune integrazioni 2

PUNTEGGIO SUFFICIENTE Presa d’atto degli errori e delle imprecisioni senza alcun apporto personale 1

E’ incapace di comprendere le correzioni effettuate dagli insegnanti 0

TOTALE

20

………/20

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ALLEGATO 1 SIMULAZIONI PROVE D’ESAME

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SIMULAZIONI PRIMA PROVA PRIMA SIMULAZIONE (19 FEBBRAIO 2019)

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA

SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Giovanni Pascoli, Patria

Sogno d'un dí d'estate. Quanto scampanellare tremulo di cicale! Stridule pel filare moveva il maestrale le foglie accartocciate. Scendea tra gli olmi il sole in fascie polverose: erano in ciel due sole nuvole, tenui, róse1: due bianche spennellate in tutto il ciel turchino. Siepi di melograno, fratte di tamerice2, il palpito lontano d'una trebbïatrice, l'angelus argentino3... dov'ero? Le campane mi dissero dov'ero, piangendo, mentre un cane latrava al forestiero, che andava a capo chino.

1 corrose 2 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice) 3 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse prodotto dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).

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Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo nell'edizione di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di Romagna, luogo sempre rimpianto dal poeta. Comprensione e analisi 1. Individua brevemente i temi della poesia. 2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi

riassuntivi dell'intero componimento? 3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali soluzioni

metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa specchio del suo sentire.

4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa? 5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno.

Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una parola densa di significato.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle domande proposte. Interpretazione Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti testi della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della perdita, dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a integrarsi nella realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un "forestiero". Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).

La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità, dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".

Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”4. E in quel momento l’aria fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.

“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo5 […].

4 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino. 5 in collo: in braccio.

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Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo, essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde, arancione e rosso vivo. Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume6. Poi gli sistemò sulla testolina la sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare: “Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.

I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto7 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.

Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta8 che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte9, fra il solito polverone di rovina, Ida ravvisò10, intatto, il casamento11 con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:

“Bii! Biii! Biiii!” 12

Il loro caseggiato era distrutto […]

Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:

“Bii! Biii! Biiii!” Comprensione e analisi 1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui madre e

figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle reazioni dei personaggi.

2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa descrizione sonora? Quale effetto produce?

3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo sguardo innocente del bambino?

4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni, ipotizzandone il significato simbolico.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle domande proposte.

6 incolume: non ferito. 7 accosto: accanto. 8 pulverulenta: piena di polvere. 9 divelte: strappate via. 10 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere. 11 il casamento: il palazzo, il caseggiato. 12 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.

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Interpretazione Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e contemporaneo.

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi riguardanti l’umanità13. È una definizione che implica uno stretto legame fra presente e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.

Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che sfuggono all’immediato antagonismo fra le generazioni14. In questo ambito prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis («Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora mirari, presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)15.

L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi16; ricostruire, per compiacercene o dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso. La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé un legame con Cartagine17.

Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4

Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.

13 A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456. 14 M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour l’histoire ou métier d’historien, Colin, Paris 1949). 15 Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio Tacito, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano 1991, p. XLVIII. 16 Corti e palagi: cortili e palazzi. 17 «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi, Torino 1962, p. 75.

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Comprensione e analisi 1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti. 2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano (1908-1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del medioevo? 3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e Tacito? 4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei giovani vero la storia? 5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti. Produzione A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi», rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua esperienza e alle tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi.

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le forze che si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari, strutture governative soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la violenza contro persone innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.

Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro in mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger, niente è più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali», ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà, egli ha notato, l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo, l’ingiustizia di cui la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una vittoria dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri impulsi, di rispettare l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge naturale della vita, è al contrario ribellione contro la legge naturale».

Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine alla tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io biologico non prevalga sull’io sociale.

Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente, in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti, ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà, ha

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scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina ho trovato che vi sono ancora molte più colline da scalare».

Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp, 230-231

Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.

Comprensione e analisi 1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti. 2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala. 3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean Hamburger? 4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti umani e i fenomeni naturali impercettibili. 5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore? Produzione Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani, recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio Globale. […] Il parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società rurale della fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora. L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività. La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che tale esempio costituisce un utile punto di riferimento. Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie. Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”.

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A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni di un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle loro tradizioni al fine di aumentare la loro competitività e di trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è sinonimo di esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un potente generatore di idee nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il diverso, cioè il nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli e conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se l'uniformità può creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione dell'Europa ne è senza dubbio un valido esempio. Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaro che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato da tecnologie nuove. Una parte della società resterà inevitabilmente a margine di questo processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici” raggiungerà la folla di coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il problema dell'emarginazione. Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità. Dobbiamo agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella società classica, nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi più importanti per il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal potere accumulato nel tempo. […] (dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)

Comprensione e analisi 1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di fondo e lo sviluppo argomentativo. 2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione” e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il melting pot, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale esempio cita lo scienziato a sostegno di questa affermazione? 3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della comunità scientifica? 4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale? Produzione La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica dei nostri tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livello culturale. Sulla base delle tue conoscenze personali e del tuo percorso formativo, esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra tecnologia, globalizzazione, diversità

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITA’

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«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità, una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come possano viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente, senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»

G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni, Firenze 1988, p. 4518,3

La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita” fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture personali. Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITA’

La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo aiutare ed essere aiutati. Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si trattasse di una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e semmai sulle sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura. Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute sociale che vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su cui si possono inserire momenti persino di ebbrezza. La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è l'altro da sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la vita propria e quella dell'insieme sociale.

Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008

La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la consapevolezza della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella condizione umana. Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e letture personali. Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto. ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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SECONDA SIMULAZIONE (26 MARZO 2019)

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Eugenio Montale, L’agave sullo scoglio, dalla raccolta Ossi di seppia, 1925 (sezione “Meriggi e Ombre”).

L’agave sullo scoglio

Scirocco

O rabido18 ventare di scirocco che l’arsiccio terreno gialloverde bruci; e su nel cielo pieno di smorte luci trapassa qualche biocco di nuvola, e si perde. Ore perplesse, brividi d’una vita che fugge come acqua tra le dita; inafferrati eventi, luci-ombre, commovimenti delle cose malferme della terra; oh alide19 ali dell’aria ora son io l’agave20 che s’abbarbica al crepaccio dello scoglio e sfugge al mare da le braccia d’alghe che spalanca ampie gole e abbranca rocce; e nel fermento d’ogni essenza, coi miei racchiusi bocci che non sanno più esplodere oggi sento la mia immobilità come un tormento.

Questa lirica di Eugenio Montale è inclusa nella quinta sezione, Meriggi e ombre, della raccolta Ossi di seppia. La solarità marina del paesaggio e il mare tranquillo, al più un po’mosso, della raccolta si agita in

18

rabido: rapido 19 alide: aride 20

agave: pianta con foglie lunghe e carnose munite di aculei e fiore a pannocchia, diffusa nel Mediterraneo

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Meriggi e ombre fino a diventare tempestoso ne L’agave su lo scoglio, percorso dal soffiare rabbioso dello scirocco, il vento caldo di mezzogiorno.

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Comprensione e analisi 1. Individua i temi fondamentali della poesia, tenendo ben presente il titolo. 2. Quale stato d’animo del poeta esprime l’invocazione che apre la poesia? 3. Nella lirica si realizza una fusione originale tra descrizione del paesaggio marino e meditazione

esistenziale. Individua con quali soluzioni espressive il poeta ottiene questo risultato. 4. La poesia è ricca di sonorità. Attraverso quali accorgimenti metrici, ritmici e fonici il poeta crea un

effetto di disarmonia che esprime la sua condizione esistenziale? 5. La lirica è percorsa da una serie di opposizioni spaziali: alto/basso; finito/infinito; statico/dinamico.

Come sono rappresentate e che cosa esprimono? Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico le risposte agli spunti proposti.

Interpretazione Partendo dalla lirica proposta, elabora un commento argomentato sul rapporto tra la natura e il poeta che entra in contatto con essa in un’atmosfera sospesa tra indolente immobilità e minacciosa mobilità e sul disagio del vivere in Montale. Sostieni la tua interpretazione con opportuni riferimenti a letture ed esperienze personali. Puoi anche approfondire l’argomento tramite confronti con altri autori o con altre forme d’arte del Novecento.

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia, Mondadori, Milano, 1973

Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui avevo trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo, nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini, solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me. Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle. Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono21 su l’ombra del mio corpo, e rimasi un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla, l’ombra mia. Chi era più ombra di noi due? io o lei? Due ombre! Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io, zitto; l’ombra, zitta. L’ombra d’un morto: ecco la mia vita... Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro. – Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza un’anca! Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a guardarmi. Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi22. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, sotto i piedi de’ viandanti, voluttuosamente23. Una smania mala24 mi aveva preso, quasi adunghiandomi25 il ventre; alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco; la avevo dietro, ora.

21 mi s’affisarono: mi si fissarono. 22 meco, dinanzi: era con me, davanti a me. 23 voluttuosamente: con morboso desiderio. 24 smania mala: malvagia irrequietezza. 25 adunghiandomi: afferrandomi con le unghie

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“E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!” Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì! così era! il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa26: la sua ombra per le vie di Roma. Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così! Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un tram, e vi montai.

Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato per la prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello. Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della quale è innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente, impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di casa e vaga per le strade di Roma. Comprensione e analisi 1. Riassumi il contenuto del brano.

2. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più significative presenti nel testo.

3. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di discorso (indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su ripetizioni o contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del protagonista.

4. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico le risposte agli spunti proposti. Interpretazione Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto storico di riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue eventuali letture e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo riconducibili a quelle proposte nel testo.

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Testo tratto da: Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando Editore, Roma, 2016, pp. 28-30.

L’italianità sembra influenzare gli elementi di eccellenza percepiti nei prodotti italiani, e la percezione spinge il consumatore all’acquisto di quello che chiamiamo il Made in Italy. Il quadro fin qui è molto ottimista, ma ci sono problemi. È vero che il Made in Italy sembra tuttora competitivo, ma la domanda è la seguente: la

26 alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere dell’uomo

che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.

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competitività nasce dall’esser fatto in Italia o da altro? Se consideriamo il “fare” nel senso letterale, la realtà è già diversa. Molti prodotti sono progettati in Italia e realizzati altrove per svariati motivi, legati principalmente ma non esclusivamente ai costi e alle relazioni industriali. Una quantità crescente non è più Made in Italy e la situazione potrebbe quindi far pensare che ad attirare davvero il consumatore sono i prodotti pensati, inventati, concepiti e progettati in Italia. È il famoso know-how o conoscenza implicita dei designer italiani, il risultato di secoli di perizia, talenti artigianali, tradizione estetica e abilità pratica che fanno dell’Italia un Paese unico. Potremmo aspettarci quindi che la condizione necessaria per identificare l’italianità di un prodotto è che sia pensato in Italia. […]

A questo punto si pongono altre domande. “Pensato in Italia” È una condizione veramente necessaria o soltanto sufficiente? Esistono altre condizioni […] perché il consumatore si rappresenti un prodotto come italiano e ne venga attratto?

La realtà pare rispondere “sì, esistono altre condizioni”. Purtroppo, sappiamo che nel mondo cresce il tasso di prodotti che si fingono italiani e non sono né fatti né pensati in Italia. In molti Paesi come la Cina, per attirare i consumatori basta apporre un marchio dal nome italiano, anche se non corrisponde ad alcuna griffe famosa. Oppure basta progettare una campagna di comunicazione e di marketing che colleghi i prodotti a qualche aspetto del nostro stile, o vita quotidiana, territorio, patrimonio culturale, antropologia, comportamenti. […]

Da queste considerazioni emerge che la condizione necessaria per innescare una rappresentazione mentale di italianità non è il luogo della produzione o della concezione, ma quello del comportamento. Nel senso che il prodotto è collegato a un atteggiamento, al popolo, allo stile, alla storia, alla terra, alla vita sociale dell’Italia.

Qualcuno si chiederà com’è possibile che consumatori razionali cadano in una trappola simile. Che siano disposti ad acquistare qualcosa di simbolicamente legato all’Italia, sebbene il produttore non sia italiano e il prodotto non sia né pensato né ideato in Italia.

La risposta è che quel consumatore razionale non esiste. È un mito assiomatico e aprioristico dell’economia neoclassica. […] Il modello è ormai superato dalla nuova teoria del consumatore emotivo.

Comprensione e analisi 1. Sintetizza il contenuto del testo, individuando i principali snodi argomentativi. 2. Analizza l’aspetto formale e stilistico del testo. 3. A cosa fa riferimento l’autrice con l’espressione “comportamento” come rappresentazione mentale

dell’italianità? 4. In cosa consiste la differenza tra “consumatore razionale” e “consumatore emotivo”? Produzione

Elabora un testo argomentativo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla questione del “made in Italy” e della percezione dell’”italianità” nel mondo. Potrai confrontarti con la tesi dell'autrice del testo, confermandola o confutandola, sulla base delle conoscenze, acquisite, delle tue letture e delle tue esperienze personali.

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la parola, «Panorama», 14 novembre 2018.

Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per padroneggiarla almeno un minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come maneggiare una tastiera e un mouse, come districarsi tra le cartelline di un computer, le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone. Oggi qualcosa è cambiato: la tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a capire cosa le diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle interazioni con le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora

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più semplificata e immediata perché funziona senza l’intermediazione di uno schermo. È impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze sonore.

Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal capitano Kirk in Star trek che conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza onniscienti in grado di dirci, chiedendoglielo, se pioverà domani, di ricordarci un appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla di troppo inedito, in realtà: Siri è stata lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft è arrivata poco dopo. Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono migliorati perché si muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose. […]

Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip stanno sbarcando nei televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando manopole e telecomandi, rotelline da girare e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a bordo delle automobili, diventeranno la maniera più sensata per interagire con le vetture del futuro quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a destinazione da sola. Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […]

Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove l’intelligenza artificiale sarà ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e in fabbrica. […]

Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi dispositivi, alla loro necessità di essere sempre vigili per captare quando li interpelliamo pronunciando «Ok Google», «Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle società l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto notare di recente un articolo di Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere usate per venderci prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe l’ennesimo annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana. Ancora è prematuro, ci sono solo smentite da parte dei diretti interessati che negano questa eventualità, eppure pare una frontiera verosimile, la naturale evoluzione del concetto di pubblicità personalizzata. […]

Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per comandare le luci o la musica, se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo rock a tutto volume o da una tapparella che si solleva nel cuore della notte. «Ma non riesco a convincermi che sia una buona idea utilizzarli per bloccare e sbloccare una porta» spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum, società di analisi americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la propria vita a un assistente domestico».

Comprensione e analisi 1. Riassumi il contenuto essenziale del testo, mettendone in evidenza gli snodi argomentativi. 2. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione, riferita agli assistenti vocali? 3. Che cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata? 4. Nell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di “vulnerabilità”: commenta tale affermazione. Produzione Sulla base delle conoscenze acquisite nel tuo percorso di studi, delle tue letture ed esperienze personali, elabora un testo in cui sviluppi il tuo ragionamento sul tema della diffusione dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana. Argomenta in modo tale da organizzare il tuo elaborato in un testo coerente e coeso che potrai, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

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Paolo Rumiz27, L'eredità del 4 novembre. Cosa resta all'Italia un secolo dopo la vittoria, La Repubblica, 2 Novembre 2018

Trieste, ore 16.30 del 3 novembre 1918.

Pioviggina. Sul mare un sipario di nebbia che si dirada. [...]

Il giorno dopo, 4 novembre, il grosso dell'esercito entra nella città "cara al cuore" in preda all'anarchia e alla fame, e allora è davvero finita. [...] Dopo una guerra interminabile e un milione di morti fra le due parti, in Trentino e nella Venezia Giulia cinque secoli di dominazione austroungarica arrivano al fatale capolinea. Piazza dell'Unità, dedicata alle diverse genti dell'impero multilingue, diventa piazza dell'Unità d'Italia, simbolo di un risorgimento compiuto. L'idea di nazione fatta di un solo popolo ha vinto in una terra etnicamente "plurale", con tutte le conseguenze che si vedranno.

Cosa è rimasto di tutto questo dopo un secolo? Quale eredità ci lascia il 4 novembre dopo cent'anni di celebrazioni, alzabandiera e sfilate di Bersaglieri in corsa? Siamo in grado di leggere criticamente gli eventi, specie ora, in un momento che vede scricchiolare di nuovo l'equilibrio continentale? È arrivato o no il tempo di dare a quella guerra un significato europeo capace di affratellarci? [...]

Per decenni, la "diversità" triestina, fatta anche di Sloveni, Austriaci, Cechi, Croati, Greci, Ebrei, Armeni, Serbi, è stata riconosciuta solo a denti stretti da Roma. L'Italia aveva incamerato terre che in certi casi italiane non erano affatto, come il Sudtirolo o il Tarvisiano, e per giustificarne il possesso davanti agli Alleati dopo la Grande Ecatombe, essa aveva dovuto imporre ai popoli "alloglotti"28 l'appartenenza alla nuova nazione. E così, quando l'Italia divenne fascista, il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite e a centinaia di migliaia di famiglie i cognomi furono cambiati per decreto.

Il risultato è che, ancora oggi, in tanti su questa frontiera fanno più fatica di altri italiani a capire la loro identità. [...] la presenza del comunismo di Tito alla frontiera del Nordest ha reso politicamente indiscutibile un'italianità che non fosse al mille per mille. [...]

Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino, oppressione degli Sloveni, italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi persecuzione degli Ebrei, guerra alla Jugoslavia, occupazione tedesca, Resistenza, vendette titine, Foibe, Risiera, Governo militare alleato dal ‘45 al ‘54, trattati di pace con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi a non finire. Con certe verità storiche non ancora digerite, come l'oscenità delle Leggi Razziali, proclamate dal Duce proprio a Trieste nel settembre del ’38 [...].

Ma la madre di tutte le rimozioni è la sorte dei soldati austriaci figli delle nuove terre. Storia oscurata fino all'altroieri. Per decenni è stato bandito accennare agli italiani con la divisa "sbagliata", quelli che hanno perso la guerra.

Guai dire che essi avevano combattuto anche con onore, come il fratello di Alcide De Gasperi, insignito di medaglia d'oro sul fronte orientale. Quando l'Austria sconfitta consegnò all'Italia la lista dei suoi Caduti trentini e giuliani (oltre ventimila), indicandone i luoghi di sepoltura, il documento fu fatto sparire e i parenti lasciati all'oscuro sulla sorte dei loro cari. Al fronte di Redipuglia, trentamila morti senza un fiore. Morti di seconda classe.

Tutto questo andrebbe riconosciuto senza paura, come il presidente Mattarella ha saputo fare qualche mese fa in Trentino, per l'adunata degli Alpini, portando una corona di fiori a un monumento ai soldati austroungarici. L'appartenenza all'Italia non deve temere le verità scomode, per esempio che la guerra è stata fatta per Trieste, ma anche in un certo senso contro Trieste e i suoi soldati, con i reduci imperiali di lingua italiana e slovena mandati con le buone o le cattive a "rieducarsi" nel Sud Italia. Oppure che i prigionieri italiani restituiti dall'Austria furono chiusi in un ghetto del porto di Trieste come disertori e spesso lasciati morire di stenti.

Dovremmo temere molto di più lo sprofondamento nell'amnesia, in tempi in cui la memoria anche tra i gestori della cosa pubblica si riduce a un tweet sullo smartphone e la geopolitica a una playstation. Perché il rischio è che il grande rito passi nel torpore, se non nell'indifferenza, soprattutto dei più giovani.

Le fanfare non bastano più. [...] La guerra non è un evento sepolto per sempre.

27 P. Rumiz è giornalista e scrittore. Nell’articolo propone una riflessione sul significato della commemorazione del 4 Novembre, con particolare riferimento alle regioni del Trentino e della Venezia Giulia. 28 "alloglotta” è chi parla una lingua diversa da quella prevalente in una nazione.

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Perché nel momento preciso in cui la guerra smette di far paura, ecco che — come accade oggi — la macchina dei reticolati, dei muri, della xenofobia e della discordia si rimette implacabilmente in moto e l'Europa torna a vacillare. [...].

Comprensione e analisi Quale significato della Prima Guerra Mondiale l’autore vede nel mutamento del nome della principale piazza di Trieste dopo il 4 novembre 1918? Con quali altri accenni storici lo conferma? In che cosa consisteva la «"diversità" triestina» alla fine della guerra e come venne affrontata nel dopoguerra? Quali sono le cause e le conseguenze delle «memorie divise» nella storia di Trieste dopo la Prima Guerra mondiale? Perché secondo l’autore è importante interrogarsi sulla Prima Guerra Modiale oggi, un secolo dopo la sua conclusione? Quale significato assume l’ammonimento «Le fanfare non bastano più», nella conclusione dell’articolo?

Produzione Quale valore ritieni debba essere riconosciuto al primo conflitto mondiale nella storia italiana ed europea? Quali pensi possano essere le conseguenze di una rimozione delle ferite non ancora completamente rimarginate, come quelle evidenziate dall’articolo nella regione di confine della Venezia Giulia? Condividi il timore di Paolo Rumiz circa il rischio, oggi, di uno «sprofondamento nell'amnesia»? Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti alle tue conoscenze storiche e/o alle esperienze personali.

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITA’ L’invenzione delle ferrovie, come è noto, comportò un aumento delle vendite dei libri. Oltre a chiacchierare e a guardare dal finestrino, cos’altro c’era da fare in un lungo viaggio se non leggere? Fu leggendo in treno che Anna Karenina capì di voler cambiare vita. […] Ma con elenchi e aneddoti potremmo continuare all’infinito. Vorrei invece andare oltre, sostenendo che esiste una profonda affinità tra libri e mezzi di trasporto, come vi è un’evidente analogia tra racconto e viaggio. Entrambi vanno da qualche parte; entrambi ci offrono una via di fuga dalla routine e la possibilità di un incontro inaspettato, luoghi nuovi, nuovi stati mentali. Ma senza rischiare troppo. Sorvoli il deserto, lo percorri, ma non sei costretto a farne esperienza diretta. È un’avventura circoscritta. Lo stesso vale per il libro: un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o compulsivo, ma difficilmente causerà grossi danni. Mescolandosi poi con stranieri di ogni classe e clima, il viaggiatore acquisirà una più acuta consapevolezza di sé e della fragilità del proprio io. Quanto siamo diversi quando parliamo con persone diverse? Quanto sarebbe diversa la nostra vita se ci aprissimo a loro. “Cosa sono io?”, chiede Anna Karenina guardando i passeggeri del suo treno per San Pietroburgo. […] Perché l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere l’identità del lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi, che spesso, come abbiamo visto, si trovano in viaggio. […]

Tim PARKS, Sì, viaggiare (con libri e scrittori), articolo tratto dal numero 1599 del

Corriere della Sera 7 del 3 gennaio 2019, pp. 65-71. La citazione proposta, tratta dall’articolo dello scrittore e giornalista Tim Parks, presenta una riflessione sui temi del racconto e del viaggio, che offrono una fuga dalla routine e la possibilità di incontri inaspettati, nuovi luoghi e nuovi punti di vista, facendo vivere al lettore tante avventure, senza essere costretto a farne esperienza diretta.

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Rifletti su queste tematiche del racconto e del viaggio e confrontati anche in maniera critica con la tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali, alla tua sensibilità.

Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITA’ La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre sulla scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che non possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle sue emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e la letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita. Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che potevano essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora fare, e infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece, ma è frequente, che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel passato, e di quello che siamo ora. La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è incrinata, o lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai possibile riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla memoria vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla memoria dei nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che intende riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità.

Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp. 67-69 Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età si può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute», testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati. Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che ci aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale? Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita. Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.

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Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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SIMULAZIONI SECONDA PROVA

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: LI07 – AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE

Tema di: DISCIPLINE AUDIOVISIVE E MULTIMEDIALI

La sinestesia

La sinestesia è un procedimento retorico (dal composto greco tra syn-, “insieme” e aisthánestai, “percepire”) per cui si esprime una sensazione attraverso un ambito sensoriale che non le è proprio. Il passaggio può avvenire tra tutti e cinque i sensi della percezione. Essa consiste nell’associare all’interno di un’unica immagine sostantivi e aggettivi appartenenti a sfere sensoriali diverse che, in un rapporto di reciproche interferenze, danno origine ad immagini vividamente inedite. La sinestesia è una figura retorica che trova applicazione sia nella realtà quotidiana (come quando utilizziamo espressioni come “una voce cupa” o “una luce fredda”) sia nella lingua della poesia, soprattutto a cavallo tra Ottocento e Novecento. Tra gli autori che hanno sfruttato maggiormente la sinestesia per descrivere la realtà circostante ricordiamo Giovanni Pascoli, che la utilizza ad esempio nel Gelsomino notturno (v. 10: “l’odore di fragole rosse”), ne La mia sera (v. 37: “voci di tenebra azzurra”), L’assiuolo (v. 5: “soffi di lampi”) e in Lavandare (v. 6: “tonfi spessi”); ma anche Charles Baudelaire nella sua Corrispondenze: La Natura è un tempio ove pilastri viventi lasciano sfuggire a tratti confuse parole; l’uomo vi attraversa foreste di simboli, che l’osservano con sguardi familiari. Come lunghi echi che da lungi si confondono in una tenebrosa e profonda unità, vasta come la notte e il chiarore del giorno, profumi, colori e suoni si rispondono. Vi sono profumi freschi come carni di bimbo, dolci come òboi, verdi come i prati, – altri, corrotti, ricchi e trionfanti, che posseggono il respiro delle cose infinite, come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso; e cantano i moti dell’anima e dei sensi.

Corrispondenze, da I Fiori del Male, 1861, di Charles Baudelaire Le due ultime terzine (versi 9-14 Vi sono… dei sensi) viene largamente impiegata la sinestesia: si istituiscono associazioni e collegamenti arbitrari fra sensazioni appartenenti a sensi diversi: i campi sensoriali dell’olfatto e del tatto («freschi come carni di bimbo»), dell’udito («dolci come òboi»), della vista («verdi come prati») e ancora, più avanti, di nuovo l’olfatto («come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso»), stimolati soltanto dalla risonanza che i «profumi» suscitano nella fantasia del poeta.

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In campo pittorico si possono citare l’opera di Vassily Kandinsky Composition VII, del 1913, e l’opera di Piet Mondrian Broadway Boogie-Woogie, del 1942, ispirate entrambe all’evocazione e alla commistione di sensazioni visive e uditive, pittoriche e musicali.

Vassily Kandinsky, 1913 - Composition VII

Piet Mondrian, 1942 – Broadway Boogie-Woogie

In campo cinematografico, questo fotogramma tratto dal film di animazione Ratatouille, del

2007, riesce molto efficacemente a tradurre in immagini la sfera sensoriale del gusto

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Infine, è importante ricordare che anche in campo pubblicitario la figura retorica della

sinestesia è ampiamente utilizzata per promuovere prodotti come i cibi e i profumi.

Alla luce delle riflessioni fin qui esposte, in base ai documenti forniti e ai riferimenti artistici

a lui noti, il candidato progetti un filmato di 60 secondi a tema libero che utilizzi nel campo

del video artistico o commerciale la figura retorica della sinestesia.

N.B.: Qualora la commissione lo ritenga opportuno, potrà a sua discrezione fornire a tutti gli

studenti materiali iconografici utili allo svolgimento della prova, scaricandoli da internet

prima dell’inizio della prova stessa.

Sono richiesti:

Titolo

Stesura del soggetto

Sceneggiatura

Schizzi preliminari e bozzetti

Storyboard

Realizzazione di un prototipo di una parte significativa del progetto

Relazione illustrativa puntuale e motivata sulle scelte di progetto.

____________________________ Durata massima della prova: 3 giorni (6 ore per ciascun giorno)

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N.B.: Nei primi 2 giorni il candidato può lasciare la sede degli esami prima che siano passate 6 ore dall’inizio della prova solo se la prova stessa è conclusa. È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature, informatiche e laboratoriali (esclusa INTERNET), degli archivi digitali e dei materiali cartacei presenti nella istituzione scolastica. È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: LI07 – AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE

Tema di: DISCIPLINE AUDIOVISIVE E MULTIMEDIALI

La fine della Prima guerra mondiale

Il 4 novembre 2018 si è celebrato, in tutta l’Italia, l’anniversario della fine della Prima guerra mondiale. La data ricorda la fine vittoriosa della guerra, commemorando l'armistizio siglato a Villa Giusti (Padova) con l'Impero austro-ungarico. Il centenario della “Grande Guerra” è stato l’occasione per rendere onore a tutti coloro che nei luoghi delle battaglie e nelle trincee patirono, soffrirono e morirono, compiendo gesti di grande valore e di eroico coraggio. Le celebrazioni hanno sottolineato il sacrificio dei soldati, il loro eroismo sul fronte, il valore dell'esercito italiano, pur offuscato dalla memoria di Caporetto. Le celebrazioni più importanti si sono tenute a Trento, Trieste e Roma.

Qui di seguito sono riportati alcuni dati storici utili per l’impostazione del filmato da produrre, ritenuti particolarmente significativi:

28 giugno 1914: attentato di Sarajevo. Il nazionalista serbo-bosniaco GavriloPrincip colpisce a morte l’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo, erede al trono di Austria-Ungheria, e la moglie Sofia;

28 luglio 1914: dichiarazione di guerra dell’Austria-Ungheria contro la Serbia;

30 luglio 1914: prime misure di mobilitazione della Russia (l’impero zarista) contro la Germania;

1 agosto 1914: entrata in guerra della Germania;

4 agosto 1914: cinque potenze sono ormai entrate in guerra (Austria-Ungheria, Germania, Russia, Regno Unito e Francia);

24 maggio 1915: l’Italia, che ha dichiarato guerra all’Austria-Ungheria, avvia le operazioni belliche. Comincia anche per il nostro paese il coinvolgimento nel primo conflitto mondiale, il capitolo più terribile e sanguinoso della cosiddetta “guerra di trincea”;

4 aprile 1917: il presidente degli Stati Uniti, T.W. Wilson, presenta al Congresso la proposta di entrare in guerra; il 6 aprile gli Stati Uniti dichiarano guerra alla Germania;

4 novembre 1918: entra in vigore l’Armistizio firmato il giorno precedente a Villa Giusti.

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Sulla base delle metodologie progettuali e laboratoriali proprie dell’indirizzo di studi frequentato il candidato, utilizzando al meglio le sue capacità creative e le conoscenze acquisite durante il corso di studi, progetti un video da proiettare nelle scuole, presso le associazioni degli ex combattenti e durante alcune trasmissioni televisive, per commemorare la fine della Grande Guerra.

N.B.: Qualora la commissione lo ritenga opportuno, potrà a sua discrezione fornire a tutti gli studenti materiali iconografici utili allo svolgimento della prova, scaricandoli da internet prima dell’inizio della prova stessa.

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Sono richiesti:

Titolo;

Stesura del soggetto;

Sceneggiatura;

Schizzi preliminari e bozzetti;

Storyboard;

Realizzazione di un prototipo di una parte significativa del progetto;

Relazione finale sulle scelte di progetto.

____________________________ Durata massima della prova: 3 giorni (6 ore per ciascun giorno) N.B.: Nei primi 2 giorni il candidato può lasciare la sede degli esami prima che siano passate 6 ore dall’inizio della prova solo se la prova stessa è conclusa.

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È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature, informatiche e laboratoriali (esclusa INTERNET), degli archivi digitali e dei materiali cartacei presenti nella istituzione scolastica. È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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SIMULAZIONE COLLOQUIO

Verbale di simulazione colloquio esame di stato A.S. 2018/2019 Classe 5^C LAM In data 3 maggio 2019 alla presenza dei prof. DE BENEDICTIS Pasquale (ITALIANO), GIOVE Marianna (STORIA), MARTIELLI Magda (INGLESE), FORESIO Daniela (STORIA DELL’ARTE), PETRAGALLO Concetta (DISCIPLINE AUDIOVISIVE), LAMANNA Cosimo (FILOSOFIA), si procede alla simulazione del colloquio dell’Esame di Stato Studenti sorteggiati DE SANTIS Angela Documento sorteggiato dalla candidata: Gauguin, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Nucleo tematico “Il viaggio e l’esotismo” Collegamenti: STORIA DELL’ARTE: analisi del dipinto e contestualizzazione STORIA: Seconda rivoluzione industriale ITALIANO: L’Albatro di Baudelaire DISCIPLINE AUDIOVISIVE: la carrellata INGLESE: The Victorian Age: a two faced reality FILOSOFIA: spirito apollineo e spirito dionisiaco FORTUNATO ROSSELLA Documento sorteggiato dalla candidata: Un chien andalou Nucleo tematico “Il sogno e l’inconscio” Collegamenti: DISCIPLINE AUDIOVISIVE: analisi del film, la scena STORIA DELL’ARTE: Le avanguardie STORIA: proletariato e società di massa, taylorismo e fordismo ITALIANO: il Naturalismo; Flaubert, Madame Bovary INGLESE: Charles Dickens FILOSOFIA: Freud e la scoperta dell’inconscio, Marx LEONE ENRICO Documento sorteggiato dal candidato: Primo discorso di Benito Mussolini da Presidente del Consiglio dei Ministri Nucleo tematico: “I regimi totalitari” Collegamenti: STORIA DELL’ARTE: il Futurismo STORIA: analisi del documento, Mussolini e il fascismo FILOSOFIA: il comunismo, la lotta di classe ITALIANO: Verga, I Malavoglia DISCIPLINE AUDIOVISIVE: cortometraggio Rosa Luxemburg, come si scrive un soggetto INGLESE: The Victorian Age PORFIDO MARTINA Documento sorteggiato dalla candidata: Paravento di Alphonse Mucha. Nucleo Tematico: “La bellezza”. Collegamenti STORIA DELL’ARTE: analisi del documento e contestualizzazione (l’Art Nouveau) STORIA: la Belle époque ITALIANO: Decadentismo ed estetismo (Verlaine, Languore; O. Wilde, Prefazione al ritratto di Dorian Gray)

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DISCIPLINE AUDIOVISIVE: la composizione fotografica dell’immagine INGLESE: The Victorian Novel FILOSOFIA: lo stadio estetico di Kierkegaard Materiali proposti sulla base del percorso didattico per la simulazione del colloquio ( D.M. 37/2019, art. 2, comma5)

Alphonse Mucha, Paravento

L. Bunuel e S. Dali, Un chien andalou

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Baudelaire, La perdita dell’aureola - Oh! Come! Voi qui, caro? Voi in questo luogo malfamato? Voi, il bevitore di quintessenze! Voi, il mangiatore d'ambrosia! Davvero, ne sono sorpreso! - Mio caro, vi è noto il mio terrore dei cavalli e delle carrozze. Poc'anzi, mentre attraversavo il boulevard in gran fretta, e saltellavo nella mota, in mezzo a questo mobile caos, dove la morte arriva al galoppo da tutte le parti ad un tempo, la mia aureola, ad un movimento brusco che ho fatto, m'è scivolata giù dalla testa nel fango del selciato. Non ho avuto il coraggio di raccoglierla. Ho giudicato meno sgradevole il perdere la mia insegna che non farmi fracassare le ossa. E poi, ho pensato, non tutto il male vien per nuocere. Ora posso andare a zonzo in incognito, commettere delle bassezze e abbandonarmi alla crapula come i semplici mortali. Ed eccomi qui, assolutamente simile a voi, come vedete! - Dovreste almeno fare affliggere che avete smarrita codesta aureola, o farla reclamare dal commissario. - No davvero! Qui sto bene. Voi solo mi avete ravvisato. D'altronde, la grandezza m'annoia. E poi penso con gioia che qualche poetastro la raccatterà e se la metterà in testa impudentemente. Render felice qualcuno, che piacere! E soprattutto render felice uno che mi farà ridere! Pensate a X, o a Z!... Eh? che cosa buffa, sarà!...

Mussolini, Discorso alla Camera dei Deputati, 16 novembre 1922

Signori, quello che io compio oggi, in questa Aula, è un atto di formale deferenza verso di voi e per il quale non vi chiedo nessun attestato di speciale riconoscenza.

Da molti, anzi da troppi anni, le crisi di Governo erano poste e risolte dalla Camera attraverso più o meno tortuose manovre ed agguati, tanto che una crisi veniva regolarmente qualificata come un assalto, ed il Ministero rappresentato da una traballante diligenza postale.

Ora è accaduto per la seconda volta, nel volgere di un decennio, che il popolo italiano – nella sua parte migliore – ha scavalcato un Ministero e si è dato un Governo al di fuori, al di sopra e contro ogni designazione del Parlamento.

Il decennio di cui vi parlo sta fra il maggio del 1915 e l’ottobre del 1922.

Lascio ai melanconici zelatori del supercostituzionalismo, il compito di dissertare più o meno lamentosamente su ciò. Io affermo che la rivoluzione ha i suoi diritti. Aggiungo, perchè ognuno lo sappia, che io sono qui per difendere e potenziare al massimo grado la rivoluzione delle «camicie nere», inserendola intimamente come forza di sviluppo, di progresso e di equilibrio nella storia della Nazione.

Gauguin, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?

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Mi sono rifiutato di stravincere, e potevo stravincere. Mi sono imposto dei limiti. Mi sono detto che la migliore saggezza è quella che non vi abbandona dopo la vittoria. Con trecentomila giovani armati di tutto punto, decisi a tutto e quasi misticamente pronti ad un mio ordine, io potevo castigare tutti coloro che hanno diffamato e tentato di infangare il Fascismo.

Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli… potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto.

Gli avversari sono rimasti nei loro rifugi: ne sono tranquillamente usciti, ed hanno ottenuto la libera circolazione: del che approfittano già per risputare veleno e tendere agguati come a Carate e Bergamo, a Udine, a Muggia.

Ho costituito un Governo di coalizione e non già coll’intento di avere una maggioranza parlamentare, della quale posso oggi fare benissimo a meno, ma per raccogliere in aiuto della Nazione boccheggiante quanti, al di sopra delle sfumature dei partiti, la stessa Nazione vogliono salvare.

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