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ANNO SCOLASTICO 2018/2019 Liceo Statale “G. A. DE COSMI” – Palermo Liceo delle Scienze Umane con opz. Economico-Sociale DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe 5 a A

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ANNO SCOLASTICO 2018/2019

Liceo Statale “G. A. DE COSMI” – Palermo

Liceo delle Scienze Umane con opz. Economico-Sociale

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Classe 5a A

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SOMMARIO

IL CONSIGLIO DI CLASSE p. 2

PECUP DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZ. ECONOMICO-SOCIALE p. 3

QUADRO ORARIO DEL CORSO DI STUDI p. 4

LA CLASSE ELENCO ALUNNI

p. 5

PROFILO DELLA CLASSE p. 6 PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE p. 8

PROVE PER LA PREPARAZIONE ALL’ ESAME DI STATO p. 16

CONSUNTIVI DISCIPLINARI p. 19

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IL CONSIGLIO DI CLASSE

docente materia firma Filippo Amara Storia dell’Arte

Margherita Barberio Sostegno

Rossana Buccheri Lingua e Letteratura Straniera 1 (Inglese)

Graziella Bellone Scienze Umane

Loredana Caviglia Scienze Motorie e Sportive

Giovanna Cuti Filosofia

Daniela Di Leo Matematica

Rosaria Dispenza Lingua e Letteratura Italiana Storia

Marcello Inzerillo Diritto ed Economia Politica

Laura Mascellaro Fisica

Francesca Marzilla Lingua e Letteratura Straniera 2 (Francese)

Mario Zaja Religione Cattolica

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PECUP DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE – OPZ. ECONOMICO-SOCIALE

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

• conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe a disposizione delle

scienze economiche, giuridiche e sociologiche; • comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle scelte responsabili sulle

risorse di cui l’uomo dispone (fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e del diritto come scienza delle regole di natura giuridica che disciplinano la convivenza sociale;

• individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e classificazione dei fenomeni culturali;

• sviluppare la capacità di misurare, con l’ausilio di adeguati strumenti matematici, statistici e informatici, i fenomeni economici e sociali indispensabili alla verifica empirica dei princìpi teorici;

• utilizzare le prospettive filosofiche, storico-geografiche e scientifiche nello studio delle interdipendenze tra i fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali;

• saper identificare il legame esistente fra i fenomeni culturali, economici e sociali e le istituzioni politiche sia in relazione alla dimensione nazionale ed europea sia a quella globale;

• avere acquisito in una seconda lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

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QUADRO ORARIO DEL CORSO DI STUDI

DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI DEL LICEO ECONOMICO SOCIALE (LES)

ORE SETTIMANALI PER ANNO DI CORSO

Anno di corso 1° 2° 3° 4° 5° LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4

STORIA E GEOGRAFIA 3 3

STORIA 2 2 2

FILOSOFIA 2 2 2

SCIENZE UMANE Psicologia 1° e 2° anno Metodologia della ricerca 2°,3°,4° e 5° anno Antropologia 3° e 4° anno; Sociologia 3°, 4° e 5° anno

3 3 3 3 3

DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA 3 3 3 3 3

LINGUA E CULTURA STRANIERA 1 – inglese 3 3 3 3 3

LINGUA E LETTERATURA STRANIERA 2 – francese 3 3 3 3 3

MATEMATICA 3 3 3 3 3

FISICA 2 2 2

SCIENZE NATURALI Biologia, Chimica, Scienze della Terra

2 2

STORIA DELL’ARTE 2 2 2

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’ ALTERNATIVA

1 1 1 1 1

TOTALE ORE SETTIMANALI 27 27 30 30 30

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LA CLASSE

ELENCO ALUNNI

ALESSANDRA ANASTASI

FLAVIA BIRRIOLO

DANIELA BRUNO

CHIARA CASTALDO

SIMONA DELMONTE

ROBERTA DI PRIMIO

CHIARA FARANNA

MARIA CONCETTA FUNDARÒ

FLAVIO GUASTELLA

ALESSIA LATINO

ERIKA MACCHIARELLA

EMANUELE ORLANDO

GIULIA PARISI

JACOPO PIAZZA

ESDRA PIRRONE

MARIA DILETTA SEGRETO

ALESSANDRA SPECIALE

GIUSI TUMMINIA

NICOLETTA TUMMINELLO

GRAZIA VARRICA

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PROFILO DELLA CLASSE

storia del gruppo L’odierna classe 5aA, che oggi si appresta a completare il suo percorso scolastico presso il Liceo De Cosmi, ha attraversato questo quinquennio portando a termine un cammino condiviso di crescita umana e culturale che ha visto gli studenti raggiungere complessivamente un adeguato grado di maturità. vicende rilevanti La classe ha attraversato, tra il secondo e il terzo anno, una fase di particolare fragilità emotiva che si rifletteva tanto sull’aspetto relazionale quanto sul rendimento scolastico. Grazie all’impegno del Consiglio di Classe ed anche al positivo apporto di alcune studentesse particolarmente attente e comprensive, si è riusciti a superare le difficoltà suddette, avviando un percorso che negli anni a portato ad una buona coesione del gruppo classe. variazioni numeriche significative La classe è oggi composta da 20 alunni ed il numero nel corso del triennio non ha subito variazioni significative. Al terzo anno si sono aggiunte due alunne che si sono ben integrate nel preesistente gruppo classe. andamento complessivo La classe, nel corso del triennio, ha avuto un rendimento scolastico buono, con un numero molto contenuto di debiti formativi attribuiti agli alunni e con un discreto numero di studenti capaci di conseguire risultati molto buoni o in alcuni casi ottimi. Nel corso del corrente anno scolastico la classe ha affrontato nel suo insieme con consapevolezza l’iter formativo, mostrando interesse per le diverse discipline e partecipazione attiva al processo educativo – pur permanendo alcuni casi di studenti meno coinvolti nel processo di insegnamento-apprendimento. assetti relazionali complessivi La classe ha in certi momenti del suo percorso scolastico quinquennale, conosciuto dei momenti di conflittualità, con la formazione di sottogruppi con una forte coesione interna ed un basso livello di comunicazione tra loro. Non semplice è stata anche l’integrazione dell’alunna diversamente abile che, a causa della specificità e della complessità della sua condizione, non ha mancato di divenire ‘elemento di tensione’ nelle dinamiche interne della classe. Grazie al lavoro svolto nell’arco del triennio da parte dei docenti di sostegno, in sinergia con i docenti delle diverse discipline, si è riusciti ad innescare un processo di reciproca comprensione che, nell’ultimo anno, ha decisamente migliorato il clima relazionale interno al gruppo classe. rapporto con i docenti Gli alunni hanno sempre mostrato una certa ‘ambivalenza’ nei rapporti con gli insegnanti: da una parte di fiducia ed affidamento, dall’altra una certa ‘oppositività’ – che in alcune circostanze non ha mancato di produrre incomprensione tra classe e docenti. Possiamo dire che, nel corso di quest’ultimo anno scolastico, si è riscontrata sotto questo aspetto una maturazione degli alunni. È rimasto, come elemento di debolezza della classe, una certa tendenza a ‘gestire’ le verifiche – e dunque a volte a sottrarvisi – in ossequio ad una ricerca individuale della performance, del

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‘voto alto’; aspetto, questo, che non ha mancato di manifestarsi anche nel corso del corrente A.S. e che, sebbene comprensibile – e per certi versi apprezzabile per quanto attiene al desiderio di ottenere dei buoni risultati – non ha mancato di interferire, in alcuni momenti, con il normale andamento del processo di verifica delle conoscenze disciplinari.

clima motivazionale generale Nel corso degli anni la classe ha sempre mostrato un livello di motivazione ampiamente sufficiente – e decisamente buono in un certo numero di alunni. Durante il triennio si è registrata una costante crescita nell’interesse e nella partecipazione al dialogo educativo. Permane, in un numero contenuto di alunni, un atteggiamento a volte di passività rispetto alle diverse attività svolte, che si è riflesso inevitabilmente anche sul piano del profitto individuale.

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PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

COMPETENZE TRASVERSALI

L’iter educativo-didattico è stato finalizzato al conseguimento delle seguenti competenze trasversali:

(Trarre dalle programmazioni dei Consigli di classe di inizio d’anno) Indicare tutte le connessioni interdisciplinari (attività in copresenza, potenziamento, recupero, ecc.) che possono orientare la commissione nella conduzione del colloquio.

• Saper interagire con gli altri utilizzando stili e registri adeguati ai diversificati contesti culturali e sociali nel rispetto dei differenti punti di vista;

• Saper confrontarsi, mediare e collaborare con gli altri in modo propositivo e responsabile; • Partecipare attivamente e costruttivamente al lavoro scolastico rispettando tempi e consegne; • Potenziare l’autonomia e l’efficacia del proprio metodo di studio; • Saper acquisire, analizzare ed interpretare in modo critico le informazioni ricevute nei vari

ambiti e attraverso diversi strumenti comunicativi, distinguendo fatti ed opinioni; • Saper effettuare collegamenti e cogliere relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi anche in

una prospettiva interdisciplinare; • Saper strutturare in maniera logica il proprio pensiero conferendo sistematicità alle proprie

conoscenze; • Saper analizzare ed interpretare eventi o fenomeni oggetto di studio ed essere in grado di

descriverli con linguaggio specifico appropriato; • Saper scegliere e proporre autonomamente casi o temi oggetto di studio e saper selezionare dati

ed elementi ad essi relativi per espletare lavori di rielaborazione; • Saper affrontare situazioni problematiche proponendone possibili soluzioni elaborate sulla base

delle conoscenze e dei metodi delle diverse discipline.

TEMATICHE CULTURALI COMUNI ALLE DISCIPLINE • Identità e alterità • Cultura e potere • Economia e società • Comunicazione e linguaggio • La crisi delle scienze nel Novecento

ESPERIENZE CULTURALI REALIZZATE

PROGETTI PTOF

Quinto anno • Visione della rappresentazione teatrale in lingua inglese “Dr. Jekyll and Mr. Hyde”,

libero adattamento dall’opera omonima di R.L. Stevenson, diretta da J. O’Connor. • Visione del film “L’uomo dal cuore di ferro”, regia di Cédric Jimenez.

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Il film è tratto dal libro di Laurent Binet, HHhH. Il cervello di Himmler si chiama Heydrich, vincitore del “Premio Goncourt Opera Prima” nel 2010, pubblicato in Italia l’anno successivo da Einaudi. Racconta la storia dell’attentato al gerarca nazista Reinhard Heydrich, avvenuto a Praga il 27 maggio 1942.

• Incontri sull’orientamento (Studi universitari – Sbocchi professionali): - Notte Europea dei Ricercatori - Orienta Sicilia - Incontro informativo presso l’Università degli Studi e prove di accesso ai corsi di

laurea • Partecipazione ad un incontro organizzato il 19 gennaio dal Centro Studi “Paolo e Rita

Borsellino” presso l’Aula Bunker del carcere Ucciardone di Palermo (due alunni rappresentanti).

• Partecipazione alla “XXIV Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” (due alunni rappresentanti).

• Viaggio di istruzione a Monaco di Baviera – Castelli bavaresi – Dachau. Tale viaggio è stato occasione di confronto linguistico-culturale e di ricerca sul campo di aspetti sociali e storici studiati.

Quarto anno • Visione del film “La signora dello zoo di Varsavia”, diretto da Niki Caro.

Tratto da una storia realmente accaduta, narrata nel libro di Diane Ackerman, Gli ebrei dello zoo di Varsavia, tratto a sua volta dai diari di Antonina Żabiński.

• Partecipazione alla rappresentazione teatrale in lingua francese “L’amour médecin”, libero adattamento dall’opera omonima di Molière, diretta da G. Dumont.

• Visita guidata e itinerario didattico “Palermo nel ‘700 e ‘800” presso Palazzo Branciforte

• Partecipazione alle manifestazioni per il 40° anniversario della morte di Peppino Impastato (Cinisi)

• Partecipazione alle manifestazioni del 23 maggio per l’Anniversario della strage mafiosa di Capaci

• Viaggio di istruzione a Firenze e Pisa Il viaggio ha consentito l’approfondimento di tematiche storico-artistiche studiate nel corso dell’anno scolastico, con particolare riferimento al Rinascimento italiano.

Terzo anno • Visione del film “In guerra per amore”, regia di Pif (Pierfrancesco Diliberto).

Attraverso la storia d’amore tra Arturo e Flora il film parla del radicamento della mafia in Sicilia a partire dalle vicende dello sbarco degli Alleati nella II Guerra Mondiale.

• Visione del film “Il figlio sospeso”, regia di Egidio Termine. Il film racconta la storia della ricerca, da parte di un giovane fotografo, di un suo possibile fratello perduto, che lo porterà a scoprire una realtà più complessa di quella da lui immaginata.

• Visita alla mostra di pittura sull’immigrazione “Voci dal mare”, con opere del maestro F. Anastasi, a cura della prof.ssa G. Bellone, presso Palazzo Jung, Palermo

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• Viaggio di istruzione a Roma Il viaggio ha consentito l’approfondimento di tematiche storico-artistiche studiate nel corso dell’anno scolastico.

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PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI

Titolo del percorso triennale: "Dalla scuola al territorio: conoscere, comunicare, lavorare" Gli studenti, nel corso del triennio, hanno svolto la seguente tipologia relativa ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Alternanza scuola lavoro) riassunti nella seguente tabella:

Titolo Periodo

a.s.

Totale ore

Ente partner e

soggetti

coinvolti

Descrizione delle

attivita' svolte

Competenze EQF e

di cittadinanza

acquisite

Laboratori di comunicazione efficace.

Come si fa un’intervista, come si rappresentano i dati raccolti

2016-17 60 Città Metropolitana di Palermo

La libreria come spazio cultura; l’incontro con l’autore

Alla scoperta delle professioni legali ed economiche

2017-18 70

Libreria Sciuti

Libreria Macaione

Università LUMSA

Laboratori e attività rivolte a disabili, anziani, a giovani a rischio dispersione scolastica

Notte dei ricercatori

2018-19

60

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Società cooperativa sociale Parsifal

Università LUMSA

Formazione in aula svolta in orario curriculare dai docenti interni delle diverse aree disciplinari; formazione sulla sicurezza in ambito lavorativo; formazione da parte di esperti esterni; attività in strutture ospitanti-stage diretta a mettere in pratica un'esperienza lavorativa supervisionata dal tutor della struttura ospitante; osservazione attiva svolta all’interno della struttura ospitante.

• saper lavorare in gruppo.

• sapersi assumere responsabilità.

• correlare gli aspetti teorici delle discipline con quelli più specifici dell'esperienza pratica.

• sapersi adeguare alle regole e ai ruoli di uno specifico contesto lavorativo, assumendo atteggiamenti corretti.

• saper operare scelte mettendo in atto processi decisionali; saper utilizzare strategie comunicative adeguate agli specifici ambiti lavorativi.

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PERCORSI E PROGETTI NELL’AMBITO DELL’AREA DI “CITTADINANZA E COSTITUZIONE”

Conoscenza della Costituzione italiana - I valori fondanti della Costituzione; - il fondamento democratico; - gli strumenti di democrazia diretta; - l’uguaglianza; - il lavoro come diritto e come dovere; - la scelta regionalista; - le principali libertà civili; - la tutela della libertà personale; - la libertà di circolazione e di soggiorno; - la libertà di manifestazione del pensiero; - le garanzie giurisdizionali; - la funzione legislativa: il Parlamento; - democrazia indiretta e corpo elettorale; - i sistemi elettorali; - la composizione del Parlamento e il bicameralismo; - l’organizzazione e il funzionamento delle Camere; - la posizione giuridica dei parlamentari; - l’iter legislativo; - la funzione esecutiva: il Governo; - la composizione e la formazione del Governo; - le funzioni del Governo

Attività inerenti all’educazione alla legalità e alla cittadinanza

Quinto anno - Partecipazione ad un incontro organizzato il 19 gennaio dal Centro Studi “Paolo e Rita

Borsellino” presso l’Aula Bunker del carcere Ucciardone di Palermo (due alunni rappresentanti).

- Partecipazione alle manifestazioni del 23 maggio per la “XXIV Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” (due alunni rappresentanti).

- Partecipazione alla mostra fotografica intitolata “Emozioni in un click - farfalle libere”, organizzata dagli insegnanti I.R.C. della scuola: la classe ha prodotto un proprio documento fotografico per contribuire attivamente alla stigmatizzazione della violenza e di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne.

- partecipazione al convegno “Che razza di studente sei?”, una staffetta contro il razzismo organizzata da un gruppo di docenti presso alcune scuole, dove la classe ha avuto la possibilità di incontrare personalmente e dialogare con due migranti di colore coetanei.

Quarto anno - Partecipazione alle manifestazioni per il 40° anniversario della morte di Peppino

Impastato (Cinisi)

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- Partecipazione alle manifestazioni del 23 maggio per “XXIV Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”

Terzo anno - Visita alla mostra di pittura sull’immigrazione “Voci dal mare”, con opere del maestro

F. Anastasi, a cura della prof.ssa G. Bellone, presso Palazzo Jung, Palermo

METODOLOGIE CONDIVISE Solo assetti di lavoro comuni agli insegnanti del Consiglio di Classe (es. didattica euristica attraverso lavori di gruppo, classe capovolta, insegnamento tra pari, simulazioni di caso ecc.).

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione vede la scuola impegnata in un processo di crescente consapevolezza della sua funzione formativa, attraverso modalità valutative orientate all’apprezzamento dei progressi compiuti dagli studenti e all’osservazione dei loro atteggiamenti nei confronti dell’esperienza di apprendimento.

In particolare, la scelta di considerare significativo globalmente il percorso del primo biennio ha determinato la possibilità di comprendere più efficacemente i ritmi di apprendimento di ogni alunno che talvolta ha bisogno di tempi più distesi per produrre i risultati previsti dal curricolo.

La valutazione è articolata nel seguente modo:

in itinere con momenti di verifica sia orale che scritta. Essa consente ad ogni docente di verificare il livello di conoscenze ed abilità raggiunto dall’alunno in fase infra quadrimestrale e, prioritariamente, di apportare i necessari correttivi al curricolo;

sommativa alla fine del 1° e del 2° quadrimestre, sulla base di verifiche il cui numero e le cui modalità sono fissate in sede di Dipartimenti Disciplinari.

Nel procedere alla valutazione sommativa a conclusione dell'anno scolastico ogni Consiglio di classe, in conformità a quanto deliberato all’unanimità dal Collegio dei Docenti, tiene conto anche:

- dell'impegno, della partecipazione e dell'interesse mostrato dall'alunno nel corso delle attività curricolari ed extracurricolari realizzate dalla scuola per promuoverne il successo formativo;

- dei progressi manifestati dall'alunno in merito alla maturazione delle conoscenze e abilità sottese all'acquisizione delle competenze di base, inclusive delle discipline o ambiti disciplinari che caratterizzano ciascun asse culturale e previste a conclusione dell'obbligo scolastico (*riferimento normativo: Indicazioni generali per la certificazione delle competenze, di cui al D. M. n° 9 del 27 gennaio 2010 - D. P. R. n° 122/09);

- della possibilità da parte dell’alunno di gestire il proprio processo formativo in un’ottica non rigidamente chiusa nei limiti temporali tradizionalmente codificati;

- del comportamento in riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Alla luce delle indicazioni date dalla C.M. n°89/2012 relativamente alla valutazione periodica degli apprendimenti nelle classi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, il Collegio dei Docenti, secondo le indicazioni espresse dai singoli Dipartimenti, ha deliberato che negli scrutini intermedi la valutazione dei risultati raggiunti sarà formulata mediante un voto unico come nello

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scrutinio finale, in tutte le discipline ad eccezione dell’italiano, disciplina per la quale saranno espressi nello scrutinio intermedio due voti distinti per lo scritto e per l’orale.

TIPOLOGIE DI VERIFICA Premesso che il voto deve essere espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti, i Dipartimenti, nelle rispettive progettazioni alle quali si rinvia, hanno individuato le tipologie di verifica da utilizzare per l’accertamento dei risultati di apprendimento in coerenza con le disposizioni normative vigenti e con il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituzione scolastica.

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI Al fine di garantire l’uniformità nell’ attribuzione dei voti il Collegio dei Docenti, sulla base di quanto stabilito dai Dipartimenti Disciplinari, ha formulato la seguente tabella per l’assegnazione dei voti da 1 a 10:

1-2 (preparazione nulla) Mancanza di conoscenza dei contenuti minimi trattati

3 (preparazione scarsa) Conoscenza molto lacunosa degli argomenti trattati Comprensione e applicazione carente Esposizione non corretta e frammentaria Argomentazione illogica e incoerente

4 (insufficiente) Conoscenza frammentaria e superficiale Comprensione molto approssimativa degli argomenti trattati Applicazione carente Esposizione non corretta Lessico improprio Argomentazione illogica e incoerente

5 (mediocre) Conoscenza parziale Comprensione approssimativa degli argomenti trattati Applicazione non sempre adeguata dei concetti Esposizione imprecisa Lessico generico e improprio Argomentazione semplice e non sempre efficace

6 (sufficiente) Conoscenza degli argomenti trattati essenziale, con qualche imprecisione Comprensione di implicazioni e correlazioni solo se guidato Analisi corretta ma in modo parziale Linguaggio generalmente corretto Lessico disciplinare generico Argomentazione semplice

7 (discreto) Conoscenza completa degli argomenti trattati Comprensione corretta Applicazione delle conoscenze acquisite nelle situazioni più semplici, autonoma Analisi corretta di eventi e fenomeni oggetto di studio

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Linguaggio specifico generalmente semplice e corretto Lessico preciso Argomentazione logica e corretta

8 (buono) Conoscenza degli argomenti completa ed esauriente Comprensione corretta Applicazione in situazioni complesse ma simili a quelle studiate, autonoma Analisi precisa di eventi e fenomeni oggetto di studio Linguaggio specifico corretto Lessico preciso Argomentazione organica.

9 (ottimo) Piena la padronanza degli argomenti trattati Conoscenze complete, corrette, approfondite Autonoma l’applicazione delle conoscenze anche in situazioni diverse rispetto a quelle studiate, Analisi precisa di eventi e fenomeni oggetto di studio Linguaggio specifico corretto Lessico ricco e preciso, utilizzato in modo appropriato Argomentazione organica ed articolata

10 (eccellente) Piena padronanza degli argomenti trattati Conoscenze complete, corrette, approfondite Applicazione autonoma e originale Analisi precisa di eventi e fenomeni oggetto di studio Linguaggio corretto, preciso, appropriato Lessico ricco e preciso Argomentazione organica ed articolata

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PROVE PER LA PREPARAZIONE ALL’ESAME DI

STATO

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SIMULAZIONE PRIMA PROVA

CON GRIGLIA DI VALUTAZIONE

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Giovanni Pascoli, Patria

Sogno d'un dí d'estate.

Quanto scampanellare

tremulo di cicale!

Stridule pel filare

moveva il maestrale

le foglie accartocciate.

Scendea tra gli olmi il sole

in fascie polverose:

erano in ciel due sole

nuvole, tenui, róse1:

due bianche spennellate

in tutto il ciel turchino.

Siepi di melograno,

fratte di tamerice2,

il palpito lontano

d'una trebbïatrice,

l'angelus argentino3...

dov'ero? Le campane

mi dissero dov'ero,

piangendo, mentre un cane

latrava al forestiero,

che andava a capo chino.

1 corrose 2 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice) 3 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse prodotto dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).

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Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo nell'edizione di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di Romagna, luogo sempre rimpianto dal poeta.

Comprensione e analisi

1. Individua brevemente i temi della poesia.

2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi riassuntivi dell'intero componimento?

3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali soluzioni metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa specchio del suo sentire.

4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?

5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno. Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una parola densa di significato.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle domande proposte.

Interpretazione

Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti testi della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della perdita, dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a integrarsi nella realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un "forestiero". Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.

___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).

La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità, dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".

Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”1. E in quel momento l’aria fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti. “Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo2 […]. Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo, essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde, arancione e rosso vivo. Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume3. Poi gli sistemò sulla testolina la sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare: “Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo. I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto4 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile. Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta5 che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento

1 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino. 2 in collo: in braccio. 3 incolume: non ferito. 4 accosto: accanto. 5 pulverulenta: piena di polvere.

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semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte6, fra il solito polverone di rovina, Ida ravvisò7, intatto, il casamento8 con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare: “Bii! Biii! Biiii!” 9 Il loro caseggiato era distrutto […] Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare: “Bii! Biii! Biiii!” Comprensione e analisi

1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle reazioni dei personaggi.

2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa descrizione sonora? Quale effetto produce?

3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo sguardo innocente del bambino?

4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni, ipotizzandone il significato simbolico.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle domande proposte. Interpretazione

Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e contemporaneo.

___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

6 divelte: strappate via. 7 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere. 8 il casamento: il palazzo, il caseggiato. 9 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi riguardanti l’umanità1. È una definizione che implica uno stretto legame fra presente e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.

Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che sfuggono all’immediato antagonismo fra le generazioni2. In questo ambito prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis («Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora mirari, presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)3.

L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi 4; ricostruire, per compiacercene o dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso. La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé un legame con Cartagine5.

Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4

Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.

1 A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456. 2 M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour l’histoire ou métier d’historien, Colin, Paris 1949). 3 Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio Tacito, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano 1991, p. XLVIII. 4 Corti e palagi: cortili e palazzi. 5 «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi, Torino 1962, p. 75.

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Comprensione e analisi

1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.

2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano (1908- 1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del medioevo?

3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e Tacito?

4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei giovani vero la storia?

5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.

Produzione

A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi», rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua esperienza e alle tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi.

___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le forze che si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari, strutture governative soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la violenza contro persone innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.

Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro in mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger, niente è più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali», ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà, egli ha notato, l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo, l’ingiustizia di cui la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una vittoria dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri impulsi, di rispettare l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge naturale della vita, è al contrario ribellione contro la legge naturale».

Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine alla tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io biologico non prevalga sull’io sociale. Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente, in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti, ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà, ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina ho trovato che vi sono ancora molte più colline da scalare».

Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp, 230-231

Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.

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Comprensione e analisi

1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.

2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.

3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean Hamburger?

4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti umani e i fenomeni naturali impercettibili.

5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?

Produzione

Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani, recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.

___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio Globale. […] Il parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società rurale della fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora. L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività. La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che tale esempio costituisce un utile punto di riferimento. Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie. Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”. A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni di un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle loro tradizioni al fine di aumentare la loro competitività e di trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è sinonimo di esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un potente generatore di idee nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il diverso, cioè il nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli e conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se l'uniformità può creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione dell'Europa ne è senza dubbio un valido esempio.

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Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaro che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato da tecnologie nuove. Una parte della società resterà inevitabilmente a margine di questo processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici” raggiungerà la folla di coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il problema dell'emarginazione. Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità. Dobbiamo agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella società classica, nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi più importanti per il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal potere accumulato nel tempo. […] (dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)

Comprensione e analisi

1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di fondo e lo sviluppo argomentativo.

2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione” e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il melting pot, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale esempio cita lo scienziato a sostegno di questa affermazione?

3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della comunità scientifica?

4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?

Produzione

La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica dei nostri tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livello culturale. Sulla base delle tue conoscenze personali e del tuo percorso formativo, esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra tecnologia, globalizzazione, diversità.

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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITA’

«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità, una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come possano viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente, senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»

G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni, Firenze 1988, p. 4518,3

La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita” fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture personali. Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITA’ La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo aiutare ed essere aiutati. Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si trattasse di una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e semmai sulle sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura. Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute sociale che vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su cui si possono inserire momenti persino di ebbrezza. La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è l'altro da sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la vita propria e quella dell'insieme sociale.

Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008

La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la consapevolezza della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella condizione umana. Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e letture personali. Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Liceo Statale “G. A. De Cosmi” A.S. 2018/2019 classe 5aA

18

SIMULAZIONE SECONDA PROVA

CON GRIGLIA DI VALUTAZIONE

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LICEO STATALE “ G. A. DE COSMI”

GRIGLIA DI VALUTAZIONE 2a PROVA SCRITTA

LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE

Candidato/a --------------------------------------------------------------------------------- classe -------------

-----

INDICATORI DESCRITTORI DI LIVELLO PUNTI PUNTEGGIO CONOSCERE

Preciso, esauriente ed approfondito 7 Preciso ed esauriente, talvolta approfondito 6 Preciso ed esauriente 5 Completo negli aspetti essenziali 4 Completo negli aspetti essenziali ma talvolta impreciso 3

Parziale 2

Conoscere le categorie concettuali delle Scienze Economiche, Giuridiche e/o Sociali, i riferimenti teorici, i temi e i problemi, le tecniche e gli strumenti della ricerca afferenti agli ambiti disciplinari specifici.

Limitato e/o impreciso 1 COMPRENDERE

Completo e pienamente pertinente 5 Completo 4 Essenziale 3 Parziale 2

Comprendere il contenuto ed il significato delle informazioni fornite nella traccia e le consegne che la prova prevede.

Scarso 1 INTERPRETARE

Completo, coerente ed articolato 4 Completo, lineare e coerente 3 Lineare e coerente 2,50 Non sempre lineare e coerente 2

Fornire un’interpretazione coerente ed essenziale delle informazioni apprese attraverso l’analisi delle fonti e dei metodi di ricerca. Frammentario 1 ARGOMENTARE

Esaustivo, chiaro e corretto; pertinenti la proprietà linguistica e i collegamenti disciplinari

4

Chiaro e corretto; adeguati i collegamenti disciplinari e la proprietà linguistica 3

Essenziali i collegamenti disciplinari, l’argomentazione e l’uso del linguaggio specifico

2,50

Non sempre chiara e corretta l’argomentazione e talvolta impreciso l’uso del lessico specifico

2

Cogliere i reciproci rapporti ed i processi di interazione tra i fenomeni economici, giuridici e/o sociali; leggere i fenomeni in chiave critico-riflessiva;rispettare i vincoli logici e linguistici.

Disorganica l’argomentazione e impreciso l’uso del lessico specifico 1

TOTALE PUNTEGGIO ATTRIBUITO (in presenza di decimali il punteggio è arrotondato all’intero)

Palermo lì ---------------------- LA COMMISSIONE

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Indirizzo: LI12, EA08 - SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE

Tema di: DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA e SCIENZE UMANE

Titolo: Effetti economici, sociali e culturali della globalizzazione

PRIMA PARTE E’ in corso un dibattito sui limiti e sui rischi della globalizzazione. Ad esempio, l’economista Dani Rodrik, nell’ambito di uno studio sulle ragioni della reazione contro la globalizzazione in atto negli Stati Uniti e nei Paesi Europei, evidenzia la profonda tensione tra l’integrazione economica a livello internazionale e la formazione delle decisioni nei sistemi democratici a livello nazionale; lo storico Yuval Noah Harari stimola alla riflessione riguardo alla contraddizione tra la speranza di aumentare il benessere economico della parte povera del mondo e la realtà delle crescenti disuguaglianze tra società ed all’interno di esse. Con riferimento ai documenti allegati e sulla base delle sue conoscenze, il candidato esprima le proprie riflessioni in merito.

Documento 1 Gli ultimi due decenni sono stati positivi per i paesi in via di sviluppo. Mentre gli Stati Uniti e l'Europa annaspavano tra crisi finanziarie, austerità e reazioni populiste, le economie in via di sviluppo capeggiate da Cina e India hanno raggiunto tassi di crescita economica e una riduzione della povertà senza precedenti. E una volta tanto anche l'America Latina, l'Africa subsahariana e l'Asia meridionale hanno potuto partecipare alla festa insieme all'Asia orientale. Tuttavia, anche all'apice dell'entusiasmo per i mercati emergenti, possiamo scorgere all'orizzonte due nubi minacciose.

La prima domanda da porsi è: i traguardi raggiunti dalle economie a basso reddito permetteranno loro di replicare il percorso di industrializzazione che ha portato al rapido progresso economico in Europa, America e Asia orientale? In secondo luogo, sapranno sviluppare quelle moderne istituzioni liberaldemocratiche che le economie avanzate hanno conquistato nel secolo scorso? [...] temo che la risposta a entrambi gli interrogativi sarà negativa.

Dani RODRIK: “Dirla tutta sul mercato globale. Idee per un'economia mondiale assennata” Giulio Einaudi Editore, Torino 2019, p.10. Titolo originale: “Straight Talk on Trade. Ideas for a Sane World Economy”, 2018.

Documento 2 Nei primi anni del XXI secolo, la gente si aspettava che il processo verso una maggiore uguaglianza sarebbe continuato, e persino che avrebbe accelerato. In particolare si sperava che la globalizzazione avrebbe aumentato il benessere economico nel mondo, e che di conseguenza le popolazioni in India e in Egitto avrebbero goduto delle stesse possibilità e degli stessi privilegi delle popolazioni in Finlandia e Canada. Un’intera generazione è cresciuta con questa speranza. Ora sembra che questa speranza potrebbe non avverarsi. La globalizzazione ha certamente portato benefici a larghe fasce del genere umano, ma ci sono crescenti segnali di disuguaglianza tra e all’interno delle società. Alcuni gruppi sono sempre più privilegiati dalla globalizzazione, mentre miliardi di individui restano indietro. Già oggi l’1% della popolazione mondiale possiede metà della

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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca ricchezza del pianeta. E, cosa che desta allarme ancora maggiore, le cento persone più ricche del mondo possiedono più patrimonio complessivo del quattro miliardi di persone più povere.

Questa situazione potrebbe ancora aggravarsi…

Yuval N. HARARI, “21 lezioni per il XXI secolo”, Giunti Editore/Bompiani, Firenze 2018, p. 121. Titolo originale: “21 Lessons for the 21st Century”.

SECONDA PARTE

Il candidato sviluppi due tra i seguenti quesiti:

1. Quali possono essere considerate le principali ricadute della globalizzazione sul piano economico?

2. Quali sono gli effetti ed i mutamenti introdotti dalla globalizzazione nella dimensione del lavoro?

3. Come la globalizzazione ha modificato le categorie di spazio e di tempo?

4. Come le nuove tecnologie hanno influenzato i processi comunicativi nel mondo globale?

____________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del vocabolario di italiano. È consentito l’uso dei seguenti sussidi: Costituzione Italiana; Codice Civile e leggi complementari non commentati. È consentito l’uso del vocabolario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Indirizzo: LI12, EA08 - SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE

Tema di: DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA e SCIENZE UMANE

Titolo: Lavoro e società sotto il profilo giuridico e sociale

PRIMA PARTE

La dimensione del lavoro in tutte le sue sfaccettature chiama in causa non soltanto la popolazione attiva nel suo insieme ma anche, e soprattutto, la sua fascia giovanile che appare come la più vulnerabile rispetto alle oscillazioni e alle contraddizioni economiche e sociali della società contemporanea.

In particolare, negli ultimi anni, si registra lo sviluppo di due distinte categorie di giovani che presentano caratteristiche, tendenze e percorsi agli antipodi tra di loro, per ciò che concerne l'impegno sia lavorativo che formativo.

Per definire tali categorie sono stati utilizzati gli acronimi di Neet (Not in education, employment or training) e Eet (Employed-Education, employment or training): ci si riferisce, nel primo caso, ai giovani (Neet) che hanno rinunciato ad impegnarsi nella ricerca di un lavoro e di una formazione qualificante, restando in una condizione di inoccupazione; nel secondo caso, ai giovani (Eet) che riescono a superare la crisi, sfruttando le competenze acquisite e guardando all’attività d’impresa e al mondo del web.

Con riferimento ai documenti allegati e sulla base delle sue conoscenze, il candidato esprima le proprie riflessioni in merito alle cause ed alle conseguenze delle due condizioni di Neet e Eet.

Documento 1

NEET - Not in Education, Employment or Training, secondo gli istituti di statistica, “bamboccioni” secondo un termine provocatorio entrato nel vocabolario corrente a rappresentare ragazzi sfiduciati, che non fanno nulla e vivono in famiglia.

A livello europeo, i giovani che non sono inseriti in un percorso scolastico o formativo e che non sono neanche impegnati in un’attività lavorativa, i cosidetti Neet appunto, sono un fenomeno da qualche anno censito dalle statistiche e oggetto di ricerca perchè segno di preoccupante degrado della situazione dell’occupazione, soprattutto nelle fasce più giovani.

Il Neet infatti è un individuo tra i 15 e i 29 anni che non lavora, non studia, non partecipa ad attività di formazione, neanche seminari, conferenze o corsi di lingua. Il prolungato allontanamento dal mercato del lavoro e lo “scoraggiamento” nella ricerca di un impiego ne fanno una categoria a rischio di esclusione sociale, perché ha difficoltà a entrare o rientrare nel mercato del lavoro.

Il Neet è diventato simbolo di una generazione che si ritiene “senza speranza”, che vive alla giornata, spesso sulle spalle della famiglia di origine, e non riesce a realizzare piani per costruirsene una propria o comunque per la creazione di una vita autonoma.

In Italia i Neet sono più di due milioni, il 22% della popolazione tra i 15 e i 29 anni, con un picco che sfiora il 25% tra le donne e livelli molto più elevati al Sud.

Sono individui per lo più con un titolo di studio medio-basso, anche se, con la crisi degli ultimi anni, hanno fatto ingresso in questa categoria giovani con diploma di scuola superiore o laurea.

La quota di Neet in Italia è nettamente superiore alla media europea che si ferma al 15% del totale ed è più che doppia rispetto a paesi come la Germania.

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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Per l’economia europea l’inattività di questi giovani è diventata una sfida da affrontare perchè segno di uno spreco di risorse: Eurofund stima che, se questi giovani riuscissero a entrare a far parte del sistema produttivo, il PIL europeo crescerebbe dell’1,2%, quello italiano addirittura del 2%.

È per questo che governi e Unione Europea elaborano provvedimenti per arginare il fenomeno. [...] In Italia [...] sono stati messi a punto agevolazioni fiscali per i nuovi imprenditori, incentivi per gli operatori che investono in fondi di venture capital o per coloro che promuovono start up. I risultati di tutto ciò non sono però ancora visibili.

Alessandra CARINI, Le parole chiave del lavoro. Neet, in L. Gallino, Vite rinviate. Lo scandalo del lavoro precario, Laterza, Roma-Bari, ed. digitale, marzo 2014, pag.66

Documento 2

Non solo Neet: ecco i giovani italiani che ce la fanno […] I giovani che lavorano valgono 46,5 miliardi di euro, il 2,8% del Pil. I giovani con una età compresa tra 15 e 29 anni che lavorano sono 2.630.000, pari all'11,7% degli occupati complessivi, e incidono sui redditi da lavoro per il 7,3%: un valore pari a 46,5 miliardi di euro, cioè il 2,8% del Pil. Con differenze tra lavoro dipendente e indipendente: incidono per l'8% dei redditi da lavoro dipendente e per il 5,3% dei redditi da lavoro autonomo. [...] Ecco gli Eet, i giovani che ce la fanno: vincono la crisi con servizi avanzati e web. Non siamo solo il Paese dei Neet. Oggi i titolari d'impresa giovani sono 175.000, di cui il 24,7% presente nel Nord-Ovest, il 15,7% nel Nord-Est, il 18,5% nelle regioni centrali, mentre nel Mezzogiorno la quota raggiunge il 41,1%. È vero che tra il 2009 e il 2016, a fronte di una riduzione complessiva del 6,8% dei titolari d'impresa in Italia, la componente più giovane degli imprenditori, con una età fino a 29 anni, subisce una compressione del 19,1%, perdendo poco più di 41.000 giovani aziende. Ma ci sono settori in crescita in cui le imprese guidate dai giovani mostrano invece un saldo positivo. La dinamica positiva vede crescere del 53,4% il numero dei giovani titolari d'impresa nei servizi d'informazione e altri servizi informatici, del 51,5% nei servizi per edifici e paesaggio, del 25,3% nei servizi di ristorazione. Nelle attività legate alla gestione di alloggi per vacanze e altre strutture per soggiorni brevi l'incremento è del 55,6%. Raddoppiano, inoltre, i giovani imprenditori nelle attività di supporto per le funzioni d'ufficio e i servizi alle imprese (+113,3%). Considerando solo i settori in cui si manifesta una dinamica positiva, tra il 2009 e il 2016 i titolari d'impresa giovani aumentano del 32%, passando da 27.335 a 36.079. Sono questi gli Eet (Employed-Educated and Trained), quelli che ce la fanno, sfruttano le competenze acquisite e guardano all'attività d'impresa.

Fonte: Comunicato Stampa del CENSIS, Roma, 3 novembre 2016, dal sito del CENSIS, http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121080

SECONDA PARTE

Il candidato sviluppi due tra i seguenti quesiti:

1. In che modo le Nuove Tecnologie hanno trasformato il lavoro? 2. Come vengono sanciti nella Costituzione il diritto al lavoro, alla formazione professionale e

all’imprenditorialità? 3. Quali strategie in ambito sociale e quali strumenti normativi possono essere adottati dallo Stato

per favorire l’occupazione e l’iniziativa imprenditoriale giovanile? 4. Quali sono gli elementi essenziali di una delle teorie relative all’organizzazione del lavoro?

__________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del vocabolario di italiano. È consentito l’uso dei seguenti sussidi: Costituzione Italiana; Codice Civile e leggi complementari non commentati. È consentito l’uso del vocabolario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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CONSUNTIVI DISCIPLINARI

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DISCIPLINA: ITALIANO DOCENTE: prof.ssa ROSARIA DISPENZA

LIBRO DI TESTO: Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese, Perché la letteratura, Palumbo editore

ORE DI LEZIONE (al 15 maggio): 95

1 - INTRODUZIONE

La classe, costituita da 20 alunni, partecipa con interesse alle attività didattiche e collabora fattivamente al dialogo educativo. Si presenta come un gruppo compatto ed eterogeneo per quanto concerne i livelli cognitivi e le competenze acquisite.

2 - VALUTAZIONE GENERALE DEL RENDIMENTO NELLA DISCIPLINA

Nella maggior parte dei casi non sono presenti difficoltà significative nell’applicazione di un metodo di lavoro adeguato ed autonomo, nel formulare in forma chiara e corretta il pensiero sia oralmente che per iscritto, nonostante sia risultato necessario l’ampliamento dell’orizzonte comunicativo, anche attraverso il potenziamento di un lessico ricco e di contenuti più organizzati e interconnessi tra loro, secondo una prospettiva multidisciplinare.

3 - ARGOMENTI TRATTATI IL ROMANTICISMO IN EUROPA ED IN ITALIA Giacomo Leopardi: la vita, le opere, l’impegno civile, la poetica. La speculazione teorica: pessimismo storico e pessimismo cosmico. L’ultimo Leopardi: il titanismo. (Particolare riferimento alle temati- che: cultura e società, comunicazione e linguaggio, attraverso i testi tratti dallo Zibaldone, dalle Operette morali, dai Canti) L’ETA’ DEL REALISMO Naturalismo e Verismo. Giovanni Verga: la vita, le opere, l’ideologia, la poetica e le tecniche narrative. L’adesione al Verismo e il ” Ciclo dei Vinti”. (Particolare riferimento, attraverso i testi verghiani analizzati, alle tematiche: cultura e potere, il lavoro e la “ questione sociale”, comunicazione e linguaggio) IL DECADENTISMO La visione del mondo decadente. La poetica: simbolismo ed estetismo. Temi e miti della letteratura decadente. Gabriele D’Annunzio: la vita, le opere, l’ideologia, la poetica. Il panismo. Dall’estetismo al superomismo. Giovanni Pascoli: la vita, le opere, la poetica, l’ideologia e la visione del mondo. Le soluzioni formali. (Particolare riferimento, attraverso i testi analizzati, alle tematiche: cultura e potere, cultura e società, il “disagio della civiltà” nel Novecento, comunicazione e linguaggio) IL PRIMO NOVECENTO Il dibattito culturale e le riviste. Le avanguardie. Il Futurismo. Luigi Pirandello: la vita, le opere, la poetica dell’umorismo. La visione del mondo e il relativismo

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conoscitivo. Le varie fasi della produzione teatrale. Giuseppe Ungaretti: vita, opere, poetica. La metafisica della parola. Eugenio Montale: la vita, le opere,la poetica, la visione del mondo. Il simbolismo. (Particolare riferimento, attraverso i testi analizzati, alle tematiche: identità e alterità, la crisi nel Novecento, cultura e società, cultura e potere, comunicazione e linguaggio)

Dante Alighieri, Paradiso: canti I, III, XXXIII. (Con riferimenti alle tematiche: cultura e società, cultura e potere, comunicazione e linguaggio) 4 – METODI E STRUMENTI UTILIZZATI L’azione didattica ha avuto come presupposto la creazione di un rapporto di fiducia tra docente ed alunni per trovare all’interno della classe quel clima sereno e costruttivo che facilita il processo di apprendimento. La lezione frontale, che ha lo scopo di integrare, raccordare contenuti, orientare nell’approfondimento dei nuclei concettuali e nell’analisi dei testi, è stata affiancata dal metodo operativo che privilegia la partecipazione attiva di ogni singolo alunno, attraverso la discussione guidata, il confronto delle idee, la problematizzazione, le esercitazioni in classe e le attività di ricerca individuale e di gruppo, per potenziare la curiosità intellettuale e l’attitudine alla ricerca. Oltre che dei libri di testo, si è fatto uso anche degli strumenti informatici, di testi vari e di audiovisivi. 5 – CRITERI DI VALUTAZIONE Nel predisporre le verifiche orali e scritte si è dato priorità all’accertamento dei livelli di apprendimento, in itinere e a conclusione delle varie unità didattiche, in relazione agli obiettivi prefissati, ai contenuti essenziali e ai nuclei concettuali portanti la disciplina. Tale accertamento è avvenuto attraverso colloqui, prove semi-strutturate, stesura di elaborati. Ai fini della valutazione sommativa, e in conformità alla Delibera del Collegio Docenti, si è tenuto conto:

- dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse mostrato dall’alunno durante le attività curriculari;

- dei risultati raggiunti in merito alla maturazione delle conoscenze e abilità sottese all’acquisizione delle competenze e in relazione ai livelli di partenza;

- della possibilità da parte dell’alunno di saper gestire il proprio processo formativo in un’ottica non rigidamente chiusa nei limiti temporali tradizionalmente codificati.

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DISCIPLINA: STORIA DOCENTE: prof.ssa ROSARIA DISPENZA LIBRO DI TESTO: F. M. Feltri, Tempi, SEI ORE DI LEZIONE (al 15 maggio): 50

1 - INTRODUZIONE La classe, costituita da 20 alunni, partecipa con interesse alle attività didattiche e collabora fattivamente al dialogo educativo. Si presenta come un gruppo compatto ed eterogeneo per quanto concerne i livelli cognitivi e le competenze acquisite. 2 - VALUTAZIONE GENERALE DEL RENDIMENTO NELLA DISCIPLINA

In linea di massima non sono presenti particolari difficoltà nella messa in atto di un metodo di lavoro pienamente autonomo, nel ricavare inferenze e problematizzazioni da fonti storiche e documenti, nel riconoscere l’incidenza di un fatto storico all’interno di un processo, nel concettualizzare ed utilizzare il lessico e gli strumenti specifici della storia. Nonostante qualche difficoltà, il gruppo classe riesce comunque a trovare delle chiavi di lettura della realtà storica, anche con riferimento alla contemporaneità e secondo una prospettiva multidisciplinare.

3 - ARGOMENTI TRATTATI SOCIETA’ E STATI IN EUROPA NELL’ETA’ DELL’IMPERIALISMO Il concetto di “imperialismo”. Le relazioni internazionali. La politica di potenza e la corsa agli armamenti. Il colonialismo. L’ITALIA LIBERALE La svolta moderata di Giovanni Giolitti. Lo sviluppo economico e le riforme. Tendenze nazionalistiche e politica coloniale. Le opposizioni e il tramonto dell’ “età giolittiana”. LA PRIMA GUERRA MONDIALE L’inizio delle ostilità. Le responsabilità del conflitto. Dalla “guerra lampo” alla guerra di trincea. L’Italia : dalla neutralità all’intervento. 1917: l’anno della svolta. L’epilogo della guerra. La difficile costruzione della pace. La Società delle Nazioni . LA NASCITA DELL’ URSS La Rivoluzione d’ottobre. La politica economica: dal “Comunismo di guerra” alla NEP; la collettivizzazione delle terre; l’industrializzazione forzata. L’ascesa di Stalin. Lo stalinismo. Rapporti internazionali e problemi interni. LE TENSIONI SOCIALI DEL PRIMO DOPOGUERRA La Germania : dall’ondata rivoluzionaria alla repubblica di Weimar. L’Italia: il “biennio rosso”; il rilancio del nazionalismo; la nascita del PPI, del PCI e dei Fasci di combattimento; apogeo e declino delle lotte sociali; la crisi dello stato liberale: l’avanzata del fascismo e la marcia su Roma. GLI STATI UNITI TRA LE DUE GUERRE La grande crisi del 1929. Il New Deal.

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I SISTEMI TOTALITARI Fascismo e Nazismo. LA SECONDA GUERRA MONDIALE Gli antefatti. L’inizio del conflitto . L ‘intervento dell’Italia. La battaglia d’Inghilterra. La guerra nel Pacifico. La Carta atlantica. La ritirata dell’Asse. La Resistenza . La conferenza di Yalta. La conclusione delle operazioni militari. La conferenza di Parigi e i trattati di pace. La divisione della Germania. IL MONDO DIVISO La nascita del bipolarismo Usa- Urss. La “dottrina Truman”. Il piano Marshall e la politica del dollaro. Guerra fredda e alleanze politico-militari. La corsa agli armamenti. La decentralizzazione del conflitto. I paesi “non allineati”. L’ITALIA REBUBBLICANA Il ”governo del Cln”.Il referendum istituzionale e le elezioni per l’Assemblea costituente. La Costituzione. L’adesione alla Nato. Gli anni del centrismo. Gli anni ’60. LA FINE DELLA GUERRA FREDDA Il crollo del sistema sovietico e la caduta del muro di Berlino.

(Nello svolgere il programma si è fatto particolare riferimento, attraverso la ricostruzione e l’analisi dei fatti e degli eventi storici presi in esame, nonché lo studio dettagliato di documenti specifici, quali, ad esempio, la nostra Costituzione, i 14 punti di Wilson, le Tesi di Aprile, etc. , alle tematiche : identità ed alterità, cultura e società, cultura e potere, economia e società, il lavoro, il “disagio della civiltà” nel Novecento, comunicazione e linguaggio.) 4 – METODI E STRUMENTI UTILIZZATI L’azione didattica ha avuto come presupposto la creazione di un rapporto di fiducia tra docente ed alunni per trovare all’interno della classe quel clima sereno e costruttivo che facilita il processo di apprendimento. La lezione frontale, che ha lo scopo di integrare, raccordare contenuti, orientare nell’approfondimento dei nuclei concettuali e nell’analisi dei testi, è stata affiancata dal metodo operativo che privilegia la partecipazione attiva di ogni singolo alunno, attraverso la discussione guidata, il confronto delle idee, la problematizzazione, le esercitazioni in classe e le attività di ricerca individuale e di gruppo, per potenziare la curiosità intellettuale e l’attitudine alla ricerca. Oltre che dei libri di testo, si è fatto uso anche degli strumenti informatici, di documenti e testi vari, di audiovisivi. 5 - CRITERI DI VALUTAZIONE Nel predisporre le verifiche orali e scritte è stata data priorità all’accertamento dei livelli di apprendimento, in itinere e a conclusione delle varie unità didattiche, in relazione agli obiettivi prefissati, ai contenuti essenziali e ai nuclei concettuali portanti la disciplina. Tale accertamento è avvenuto attraverso colloqui, prove semi-strutturate, stesura di elaborati. Ai fini della valutazione sommativa, e in conformità alla Delibera del Collegio Docenti, si è tenuto conto:

- dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse mostrato dall’alunno durante le attività curriculari;

- dei risultati raggiunti in merito alla maturazione delle conoscenze e abilità sottese

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all’acquisizione delle competenze e in relazione ai livelli di partenza; - della possibilità da parte dell’alunno di saper gestire il proprio processo formativo in

un’ottica non rigidamente chiusa nei limiti temporali tradizionalmente codificati.

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DISCIPLINA: FILOSOFIA DOCENTE: prof.ssa GIOVANNA CUTI

LIBRO DI TESTO: Luigi Massaro, La meraviglia delle idee, Paravia

ORE DI LEZIONE (al 15 maggio): 51

1 - INTRODUZIONE

L’insegnamento della filosofia nella classe è stato caratterizzato dalla mancanza di continuità didattica, ciò ha determinato una certa difficoltà, sia nello svolgimento del programma, che è stato notevolmente rallentato dalla necessità di recuperare contenuti dell’anno precedente, sia nel reciproco adattamento metodologico e relazionale tra discenti e docente. Nonostante ciò il lavoro è stato svolto in modo sereno e quasi tutti gli allievi hanno manifestato un buon interesse per la disciplina.

2 - VALUTAZIONE GENERALE DEL RENDIMENTO NELLA DISCIPLINA

Una modalità di apprendimento mnemonica è stata il punto di debolezza della classe, lo studio costante ha però consentito agli alunni più impegnati e motivati, di acquisire una conoscenza particolare e puntuale degli argomenti e, nella maggior parte dei casi, di maturare in maniera personale i contenuti. Non tutti gli allievi hanno però studiato in maniera costante e la partecipazione al dialogo non sempre è stata attiva.

3 - ARGOMENTI TRATTATI Kant: Il Criticismo Il problema della conoscenza nella Critica della ragion pura: l’esame critico della ragione e i giudizi sintetici a priori, la rivoluzione copernicana, la distinzione tra fenomeno e noumeno. Estetica trascendentale, analitica trascendentale, Io penso, dialettica trascendentale. Il problema della morale nella Critica della ragion pratica: La legge morale coe fatto della ragione,l’imperativo categorico, le formule dell’imperativo categorico, i postulati della ragion pratica. Il problema estetico nella critica del giudizio: i giudizi del sentimento,il carattere universale del bello,il sublime,il giudizio teleologico. Hegel: la razionalità del reale I capisaldi del sistema hegeliano, la Fenomenologia dello Spirito. Coscienza, autocoscienza, ragione. L’ottimismo della prospettiva hegeliana, la visione razionale della storia, il giustificazionismo. Schema generale dell’Enciclopedia delle scienze filosofiche. Testi: dalla Fenomenologia dello Spirito: la relazione dialettica tra servo e padrone. Schopenhauer: rappresentazione e volontà Il mondo come rappresentazione, il superamento dell’idealismo e la polemica antihegeliana. Spazio e tempo e causalità. Il carattere illusorio del fenomeno. Il mondo come volontà. Il corpo, le pulsioni come manifestazioni della volontà, la vita tra il dolore ela noia. Le vie di liberazione dalla volontà: l’arte, la morale, l’ascesi. Gli echi schopenaueriani nella letteratur dell’ottocento: Leopardi Testi: da Il mondo come volontà e rappresentazione: La volontà. La triste condizione umana, Una visione tragica dell’esistenza. La negazione della

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volontà di vivere. Kierkegaard: le possibilità e le scelte dell’esistenza Lo sfondo religioso del pensiero di Kierkegaard. Le possibilità esistenziali dell’uomo: la vita estetica, la vita etica, la vita religiosa. L’uomo come progettualità e possibilità. Disperazione e angoscia. La fede come rimedio alla disperazione. Testi: da Aut-aut: La superiorità della concezione etica. La riscoperta di Kierkegaard nel ‘900 : Sartre Testi. Da L’essere e il nulla. Il peso della responsabilità, l’incontro-scontro tra libertà contrapposte. Marx L’alienazione, la concezione materialistica della storia,struttura e sovrastruttura, il sistema capitalistico, la rivoluzione e la società comunista. Testi: da manoscritti economico-filosofici del1844: I vari aspetti dell’alienazione operaia. Da L’ideologia tedesca: Le dinamiche alla base del processo storico. Da Prefazione a Per la critica dell’economia politica. La correlazione tra struttura e sovrastruttura. La diffusione del marxismo: Gramsci Testi. Da Quaderni del carcere: La rilevanza politica degli intellettuali. Nietzsche e la crisi delle certezze L’avvento del nichilismo, la morte di Dio, la decostruzione della morale occidentale,morale degli schiavi e morale dei signori. L’oltreuomo, l’eterno ritorno, la volontà di potenza. Testi: da Crepuscolo degli idoli:mondo vero e mondo apparente. Da La gaia scienza: l’annuncio della morte di Dio. Da Così parlò Zarathustra: La visione e l’enigma. Freud e la psicoanalisi Lo studio dell’isteria.La via d’accesso all’inconscio ,l’interpretazione dei sogni. La seconda topica, le istanze della psiche.il metodo delle libere associazioni. La teoria della sessualità. Testi: da Psicoanalisi: La situazione analitica. 4 – METODI E STRUMENTI UTILIZZATI La lezione frontale, la lettura, l’interpretazione e il commento di testi e il dialogo in classe sono stati i metodi maggiormente utilizzati durante l’anno. 5– CRITERI DI VALUTAZIONE Nella valutazione si è sempre tenuto conto dei livelli di partenza, dell’impegno di studio, della partecipazione e dei progressi degli alunni relativamente a:

1. comprensione, analisi e rielaborazione delle informazioni contenute in testi filosofici. 2. conoscenza critica dei contenuti proposti. 3. uso del lessico specifico della disciplina. 4. contestualizzazione di autori e teorie anche in un’ottica pluridisciplinare. 5. elaborazione argomentata nel confronto con i diversi punti di vista.

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DISCIPLINA: SCIENZE UMANE DOCENTE: prof.ssa GRAZIELLA BELLONE

LIBRO DI TESTO: Vincenzo Rega, Panorami di Scienze Umane – ed. Rossa – Antropologia,

Sociologia, Metodologia della ricerca, Zanichelli.

ORE DI LEZIONE (al 15 maggio):

1 - INTRODUZIONE La classe appare motivata e interessata allo studio disciplinare, partecipando con attenzione al dialogo educativo e impegnandosi nelle attività proposte. Alla fine del quinquennio la maggior parte degli allievi ha maturato un atteggiamento più autonomo e responsabile 2 - VALUTAZIONE GENERALE DEL RENDIMENTO NELLA DISCIPLINA

Non sempre e non in tutti i casi all’interesse mostrato corrisponde un rendimento positivo. La classe evidenzia alcune fragilità e contraddizioni disattendendo a volte gli impegni presi. Tuttavia è generale il desiderio di conseguire risultati soddisfacenti anche mediante la competizione e nella maggior parte dei casi gli alunni tendono a dare il meglio di sé con autonomia e senso di responsabilità. Un gruppo eccelle per capacità argomentative e critiche, costanza nello studio e competenze metodologiche ; un esiguo numero di discenti non ha conseguito competenze disciplinari in modo esauriente.

3 - ARGOMENTI TRATTATI

La globalizzazione sul piano economico, politico e culturale. Le dimensioni sociali della globalizzazione: rischio, incertezza, identità e consumi. Z. Bauman, U. Beck, A. Gorz. S. Latouche. Locale e globale: i panorami etnici. Le migrazioni nel mondo globalizzato; multiculturalismo e democrazia. D. Schnapper, A. Del Lago, D. Demetrio. Terrorismo e guerra globale. L’antropologia nel mondo contemporaneo: luoghi e non luoghi, le comunità immaginate. M. Augè, A. Appadurai, Hannerz. Media e comunicazione globale. M. Horkheimer e T. Adorno, J. Meyrowitz, M. Mc Luhan. Lo Stato e la sua evoluzione; vita politica e democrazia. Il potere. M. Weber, M. Focault. Le società totalitarie. H. Arendt Le teorie critiche della società. J. Habermas, C.W. Mills, P. Bourdieu. L’educazione del cittadino e il difficile superamento delle diseguaglianze: povertà e barbonismo. Welfare, politiche sociali e Terzo settore. M. Titmuss, G.Andersen. Il lavoro nella società contemporanea: evoluzioni, dinamiche e problematiche del mondo del lavoro. L. Gallino, R. Sennett. La ricerca sociale: i metodi di ricerca. La ricerca sul campo: Immigrazione. Etica e validità della ricerca.

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Documenti tematiche comuni: Identità e alterità “L’identità riciclata”, Z. Bauman; “Gli usi della diversità”, C. Geertz; “I significati del multiculturalismo”, E. Colombo. Comunicazione e linguaggio “Media caldi e freddi”, M. Mc Luhan; “La vita quotidiana come rappresentazione”, E. Goffman; “Interpretazioni della comunicazione interculturale”, M. Guirdham. Cultura e potere “Gli stadi dell’istituzionalizzazione del potere”, Henrich Popitz; “Il potere come debolezza”, E.Fromm; “La povertà come privazione di capacità”, Amartya Sen. Economia e società “L’Economia culturale globale”, A. Appadurai; “Globalizzazione come intensificazione delle relazioni sociali”, A. Giddens; “Globalizzazione e cultura”, J. Tomlinson; “Interpretazioni culturali della globalizzazione”, J. Nederveen Pieterse; “La società mondiale del rischio”, U. Beck. 4 – METODI E STRUMENTI UTILIZZATI Metodo deduttivo-induttivo attraverso lezioni semistrutturate. Problem solving. Mappe concettuali. Approccio critico-problematico. Attività di ricerca di gruppo e individualizzata. Lettura diretta di articoli, testi, inchieste, ricerca bibliografica, lavoro di gruppo, dibattiti e approfondimenti, internet. 5– CRITERI DI VALUTAZIONE Progressi individuali rispetto alla situazione di partenza. Partecipazione al dialogo educativo ed impegno. Acquisizione degli obiettivi minimi. Valutazione in itinere e di sintesi.

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DISCIPLINA: DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA

DOCENTE: prof. MARCELLO INZERILLO

LIBRO DI TESTO: Maria Rita Cattani, Una finestra sul mondo – classe V, Paravia

ORE DI LEZIONE (al 15 maggio): 71

1 - INTRODUZIONE La classe è composta da venti alunni i quali in gran parte costituiscono il nucleo originario formatosi cinque anni addietro. La continuità didattica sin dal primo anno ad oggi ha senza dubbio costituito un fattore positivo nell’instaurazione e rafforzamento del dialogo didattico. Gli alunni si sono mostrati interessati e sufficientemente motivati nell’affrontare le tematiche proposte e buona parte di essi ha superato in modo anche brillante le verifiche sia scritte che orali. Il loro comportamento è stato leale e corretto, la qual cosa ha influito positivamente sullo svolgimento dei programmi di studio.

2 - VALUTAZIONE GENERALE DEL RENDIMENTO NELLA DISCIPLINA

Va rilevato che proprio in quest’ultimo anno molti alunni si sono trovati in maggiore difficoltà, talvolta in affanno, nel portare a compimento le consegne, cosicché solo un esiguo numero è stato costantemente pronto ad affrontare le verifiche orali, mentre la restante parte della classe si è sottratta frequentemente ad esse. Resta comunque assodato che quasi metà della classe ha raggiunto gli obiettivi disciplinari previsti dalla programmazione didattica in modo molto soddisfacente, raggiungendo esiti brillanti quando non eccellenti, mentre un altro gruppo, meno consistente, ha incontrato difficoltà nel proprio percorso didattico, non conseguendo sempre esiti sufficienti.

3 - ARGOMENTI TRATTATI

• Il sistema economico italiano Il ruolo dello Stato nell’economia – l’economia mista – le funzioni economiche dello Stato – le spese pubbliche – le entrate pubbliche – tasse, imposte e contributi - il bilancio pubblico e la programmazione economica – i caratteri del Bilancio pubblico – i principi del Bilancio pubblico – il Bilancio preventivo – la manovra economica – la solidarietà economico-sociale – lo Stato sociale – caratteri dello Stato sociale –l’introduzione dello Stato sociale in Italia – la previdenza sociale – gli enti previdenziali – il sistema della previdenza sociale - il terzo settore

• I rapporti economici internazionali Gli scambi con l’estero – i rapporti economici internazionali – le teorie sul commercio internazionale – libero scambio e protezionismo – la politica commerciale italiana nella storia – il ruolo delle banche nel commercio internazionale – la Bilancia dei pagamenti – i contratti internazionali – la scelta delle leggi da applicare; le fasi contrattuali - le nuove dimensioni dei rapporti internazionali – la globalizzazione; suoi caratteri, vantaggi e svantaggi – il ruolo delle multinazionali – la new economy nel mondo globalizzato

• L’evoluzione storica del concetto di Stato

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La formazione dello Stato tra il XV e il XVI secolo – l’idea dello Stato nel pensiero di Machiavelli – la formazione delle monarchie assolute – la concezione di Hobbes – Locke e il contratto sociale – dallo Stato liberale allo Stato moderno – Montesquieu e lo spirito delle leggi – Rousseau e lo Stato del popolo – la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino – liberalismo e democrazia nel pensiero di Tocqueville – lo Stato liberale e la sua crisi – le ideologie socialiste: Saint-Simon e Marx – lo Stato socialista – lo Stato totalitario: fascismo e nazismo – lo Stato democratico – sovranismo e populismo – la e-democracy

• I rapporti tra gli Stati L’ordinamento internazionale – le relazioni internazionali – le fonti del diritto internazionale – l’Italia e l’ordinamento giuridico internazionale – l’ONU – la NATO – l’Unione Europea – le origini storiche – le tappe dell’Unione Europea – la struttura dell’Unione Europea – le fonti del diritto comunitario – la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea – la cittadinanza Europea - il Trattato istitutivo della Costituzione europea

• La Costituzione italiana I valori fondanti della Costituzione – il fondamento democratico – gli strumenti di democrazia diretta – l’uguaglianza – il lavoro come diritto e come dovere – la scelta regionalista – le principali libertà civili – la tutela della libertà personale – la libertà di circolazione e di soggiorno – la libertà di manifestazione del pensiero – le garanzie giurisdizionali – la funzione legislativa: il Parlamento - democrazia indiretta e corpo elettorale – i sistemi elettorali – la composizione del Parlamento e il bicameralismo – l’organizzazione e il funzionamento delle Camere – la posizione giuridica dei parlamentari – l’iter legislativo – la funzione esecutiva: il Governo – la composizione e la formazione del Governo - le funzioni del Governo

• Si intende affrontare entro la fine dell’a.s. i seguenti argomenti gli organi di controllo costituzionale – il ruolo costituzionale del Presidente della Repubblica – elezione e durata della carica del Presidente della Repubblica – lo scioglimento delle Camere – il ruolo della Corte Costituzionale – la composizione della Corte Costituzionale – le funzioni della Corte Costituzionale – La Magistratura – magistratura penale e civile – principi dell’ordinamento giudiziario – il Consiglio Superiore della Magistratura il sistema monetario internazionale – i rapporti monetari tra gli Stati – le operazioni di cambio –i regimi di cambio – breve storia del sistema monetario internazionale – il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale – il Sistema monetario europeo e le altre politiche comunitarie – dal MEC al mercato unico – la politica monetaria europea – la politica agricola – la politica ambientale – la politica estera e di sicurezza comune

4 – METODI E STRUMENTI UTILIZZATI

Si è fatto ricorso sia alla lezione frontale che alla discussione aperta con gli allievi volta all’analisi della situazione contemporanea e allo sviluppo di tematiche ad essa connesse utilizzando quali strumenti di lavoro, oltre al libro in adozione, testi di carattere economico, reperiti anche mediante internet, la Costituzione italiana ed altre fonti normative inerenti gli argomenti affrontati.

5– CRITERI DI VALUTAZIONE

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Le verifiche orali sono state finalizzate all’accertamento dell’acquisizione delle conoscenze fondamentali della capacità di rielaborazione, sintesi e collegamento tra i diversi argomenti affrontati. Le verifiche scritte sono consistite in ampie trattazioni di argomenti oggetto di studio nel corso dell’anno. Sono state effettuate altresì le due simulazioni di tema di diritto, economia politica e scienze umane proposte dal MIUR.

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DISCIPLINA: FRANCESE DOCENTE: Prof. ssa FRANCESCA MARZILLA

LIBRO DI TESTO: M. C. Jamet, AVENIR, VOL. 2°, DEA Valmartina; Patrizia REVELLINO, Giovanna SCHINARDI, Emilie TELLIER, FILIÈRE ES, volume unico, CLITT; Fotocopie tratte da diversi libri di testo di civiltà francese, di seguito evidenziati ORE DI LEZIONE (al 15 maggio): 83

1 - INTRODUZIONE

La classe è stata formata da 20 liceali, dei quali tre di sesso maschile e una, BES con la 104, con docente di sostegno, per la quale è stata concordata una programmazione disciplinare per obiettivi minimi. Detta alunna, lo scorso anno scolastico, per la riduzione del suo monte ore quotidiano, risultava quasi sempre assente nelle ore destinate al francese, poste alla prima e all’ultima ora dell’ orario settimanale; aspetto, questo, del quale sia la Presidenza che il C.d.C. sono stati opportunamente e tempestivamente informati; anche nel corrente anno scolastico i suoi ingressi sono stati posticipati di una buona mezz’ora, e le sue uscite anticipate rispetto alla fine della lezione. Nel corso dell' anno scolastico, quasi tutti gli alunni hanno mostrato interesse e partecipazione, che sono scemati significativamente alla notizia delle materie d’esame; per questo, sono stati necessari continui stimoli da parte del docente al fine di continuare a motivare all’ascolto, alla partecipazione attiva e allo studio dei contenuti. In generale le alunne sono state più partecipi e studiose degli alunni. A partire dal secondo quadrimestre del corrente anno scolastico, la classe, però, ha evidenziato un calo motivazionale ancora più significativo, che si è tradotto nell’ attenzione poco partecipata alle attività didattiche e nella mancanza di studio individuale a favore di altre discipline; tutto ciò, si pensa, ascrivibili ad una erronea percezione, da parte degli alunni, delle norme inerenti il nuovo Esame di Stato; ciò, nonostante i numerosi richiami all’importanza dei collegamenti interdisciplinari riguardanti lo svolgimento delle prossime prove d’esame. Pertanto si è ritenuto utile interrompere lo studio della letteratura, fissato fino al Secolo Scorso (XX° Secolo), e riprendere gli argomenti di civiltà studiati lo scorso anno scolastico, integrandoli con argomenti aventi lo stesso tema, ma tratti da altri testi di civiltà, e forniti loro in fotocopia. Questa strategia metodologico - didattica ha avuto una duplice positiva valenza: recuperare e mantenere viva la motivazione allo studio della disciplina da parte della classe e ricollegare i contenuti ai nuclei tematici concordati in sede di C.d.C. del 09/04, qui di seguito elencati ed evidenziati anche in questo documento del 15 Maggio:

- Identità e Alterità;. - Cultura e Potere; - Economia e Società; - Comunicazione e Linguaggio.

In generale, la frequenza è stata sempre costante. Il comportamento è stato sempre corretto anche se, talvolta, è stato necessario richiamare all'ascolto e alla partecipazione qualche alunno che si distraeva e conversava con i compagni di banco. Lo studio individuale è stato, per i più, costante e riflessivo; per pochi altri, discontinuo e superficiale. In tutti i casi, si è ritenuto opportuno gratificare gli alunni quando possibile, continuare a renderli consapevoli dei percorsi di apprendimento raggiunti e correggere ogni loro lavoro.

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Attività extracurriculari nel Triennio (III ANNO) Durante il primo anno del triennio, ho proposto alla classe la partecipazione al Concorso Nazionale indetto dal Ministero della P. I. avente per tema il fenomeno migratorio, che ha avuto in Lampedusa un porto d’approdo e il Mediterraneo una via di salvezza. Un gruppo di cinque alunne, da me guidate, vi ha aderito creando un video, ben costruito e toccante, avente il titolo: “Lampedusa, isola d’accoglienza e di speranza”. In quello stesso a. s., due alunne, Di Primio Roberta e Tumminello Nicoletta, dietro mia segnalazione, hanno ricevuto, presso il “Centre Culturel Français”, un riconoscimento linguistico, da parte dell’ A.MO.PA,. Nel corso dello stesso a.s., la classe ha partecipato ad un Laboratorio di Lettura di testi francesi di autori contemporanei,in compresenza con la collega, Prof.ssa Costantino Daniela. (IV ANNO) Lo scorso a.s., la classe è stata guidata dalla scrivente, in qualità di Docente Tutor, nelle seguenti attività curriculari ed extra-curriculari: - “Alternanza Scuola/Lavoro”, c/o la Libreria “Spazio/Cultura” di Nicola Macaione, esperienza, questa, documentata anche da un prodotto multimediale, socializzato durante la cerimonia finale; - Orientamento, presso la Libera Università “Lumsa”; - L’amour médecin di Molière, spettacolo teatrale in lingua francese organizzato, dal Palketto Stage, presso il teatro “Al Massimo”; - partecipazione alle manifestazioni organizzate a Cinisi e a Terrasini per il quarantesimo dall’uccisione di Peppino Impastato e per l’anniversario della strage di Capaci. Per queste due manifestazioni, la classe ha preparato, con grande sensibilità ed empatia, quattro significativi manifesti, ripresi dalle televisioni nazionali e regionali per la loro forza evocativa ed educativa. Durante le due manifestazioni, alcuni alunni sono stati intervistati dai giornalisti di emittenti televisive, dimostrando maturità di pensiero e serietà comportamentale. In questo stesso a. s., altre due alunne, Castaldo Chiara e Latino Alessia, sempre dietro mia segnalazione, hanno ricevuto, presso il “Centre Culturel Français”, il prestigioso riconoscimento linguistico dell’ A.MO.PA.

2 - VALUTAZIONE GENERALE DEL RENDIMENTO NELLA DISCIPLINA ABILITA’ - Ascoltare, comprendere ed interpretare i messaggi orali emessi attraverso vari canali, in situazioni

e contesti diversi; - Comunicare in modo chiaro, appropriato, costruttivo, dimostrando capacità di interazione con

l’interlocutore e di esposizione, chiara e lineare, dei periodi storico- letterari, della vita, delle opere, del pensiero, dello stile degli autori e delle tematiche d’attualità e di civiltà studiati;

- Leggere in modo fluido, chiaro corretto, comprendendo il contenuto dei testi letterari e/o di attualità;

- Ricercare, collegare, estrapolare, dimostrando di possedere, oralmente,, capacità di sintesi e analitica dei testi oggetto di studio;

- Scrivere in modo chiaro ed autonomo per comunicare informazioni, analizzare, sintetizzare, esprimere le proprie idee e quelle altrui.

COMPETENZE - Acquisizione e potenziamento del linguaggio letterario e giornalistico; - Potenziamento delle acquisizioni linguistico - comunicative della lingua orale e scritta.

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La maggior parte dei liceali possiede le abilità e le competenze sopra descritte ed evidenziate nella programmazione iniziale. Queste abilità e queste competenze sono state, naturalmente, acquisite nell’arco del quinquennio e potenziate, soprattutto negli ultimi due anni del corso; solo pochi incontrano ancora difficoltà nell’esposizione orale degli argomenti e nell’interazione interpersonale per difficoltà di comprensione di ciò che l’interlocutore dice.

3 - ARGOMENTI TRATTATI

(Dal libro di testo: M.C.Jamet - Avenir 2 – Valmartina) Histoire du XIXème Siècle Napoléone et son Empire, pages 13 et 15, 16 et 17; Le retour des Capétiens: de la Restauration à la Monarchie de Juillet, page 18; La Révolution de 1848, pages 20 et 21. Littérature les précurseurs du Romantisme: J. J. Rousseau; F.-R. de Chateaubriand; les Préromantiques: M.me de Staël, E. de Senancour, B. Constant. Comparaison entre Classicisme et Romantisme, page 41; La Poésie Romantique, page 42; Alphonse de Lamartine: vie et œuvres, page 55; D’ après «Premières Méditations», «J’ai vécu», page 43; D’ après «Méditations poétiques», «Le lac», pages 44 et 45. Le Théâtre Romantique et les Préfaces de Cromwell et d’ Hernani de Victor Hugo, page 60 et 65; Victor Hugo, un génie multiforme, page 66; sa vie, son œuvre, pages 78 et 79; Victor Hugo, poète: d’ après «Les Contemplation», «Demain dès l’aube», page 68; Le roman pendant la période romantique, page 72; Victor Hugo romancier : d’ après «Les Misérables», «La mort de Gavroche», page 74 ; Vision du film « Les Misérables», réalisé par Josée Dayan, avec Gérard Depardieu (Jean Valjean), …, fiche page 75. Honoré de Balzac ou l’énergie créatrice,page 80 ; sa vie, son œuvre, page 89; D’après «Eugénie Grandet», «Promesses», page 82. Gustave Flaubert ou l’art de raconter, page 142; sa vie, son œuvre, pages154, 155; Gustave Flaubert et l’art, pages 156, 157; D’après «Madame Bovary», «Lectures romantiques et romanesques», page 143 ; Vision du film «Madame Bovary», de Claude Chabrol, avec Isabelle Hupper (Emma Bovary), …, fiche page 150. Comparaison entre le Vérisme italien et le Naturalisme français, page 172 Comparaison entre le Réalisme et le Naturalisme, pages 178, 179, 180 et 181; Le Naturalisme: Zola et Maupassant, page 158; la vie et l’ œuvre de Emile Zola, page 173. Baudelaire, un poète moderne, page 186; sa vie, son œuvre, page 195; D’ après «Les fleurs du mal», «L’albatros», page 188; D’ après «Les fleurs du mal», « Correspondances», page 194. Civilisation: (Dal libro di testo: Patrizia REVELLINO, Giovanna SCHINARDI, Emilie TELLIER – FILIÈRE ES, volume unico - CLITT)

- “ Intégration, conflit et changement social”, pages 39, 40, 41, 42 et43; - “ Les Médias”. Pages 54, 55, 56 et 57;

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- “Travail, Emploi, Chômage”, page 51; - “Langue et culture », pages 22 et 23.

Brani tratti dai seguenti testi di civiltà in possesso del docente: Francasca Ponzi – CARNET CULTURE, volume unico – LANG EDIZIONI; Nicoletta Doveri, Régine Jeannine - PARCOURS, volume unico – EUROPASS; Mirella Ferramosca - REGARDS CROISÉS, volume unico – ZANICHELLI; Bertrand Westphal, Grazia Bellano - DIAPASON, volume unico – LANG EDIZIONI:

- “La tertiarisation de l’économie française” et “Commerce extérieur et mondialisation”; - “Le secteur primaire et le secteur secondaire”; - “Le monde du travail: - la politique française pour l’emploi” et “Les jeunes et le travail

flexible”; - “Internet peut-il tuer la presse?” - “Les Médias: la presse écrite, la télévision et la radio; la presse des jeunes”; - “L’impact des réseaux sociaux sur notre vie”; - “L’adolescence et ses problèmes”; - “Le langage des jeunes: argot, verlan et abbreviations”; - “Sans papiees sans espoir”; - “Nice-Marseille”.

4 – METODI E STRUMENTI UTILIZZATI Per quanto attiene lo studio degli argomenti di civiltà e i temi di attualità, si è fatto ricorso all’“Approccio comunicativo e cognitivo”. Attraverso attività di ascolto, lettura, comprensione, comunicazione, vari esercizi e scambi, la classe è stata guidata alla scoperta dei nuovi contenuti e alle esperienze comunicative e, quando necessario, alle riflessioni linguistico-grammaticali. Con riferimento allo studio della letteratura e l’ analisi testuale, ci si è avvalsi del “metodo della ricerca e della scoperta” , del “metodo tradizionale” , del” metodo induttivo e di quello deduttivo”. Più precisamente, di volta in volta e in considerazione degli autori oggetto di studio, si è scelto di partire dal testo, per scoprire, poi, l’opera dalla quale la pagina era stata tratta, il suo autore e il movimento letterario di appartenenza, per risalire, in ultima analisi, al contesto storico nel quale l’autore ha vissuto. Altre volte, è stato proposto il percorso inverso: partire dal contesto storico nel quale l’autore ha vissuto, per arrivare alla produzione letteraria e al suo stile, per concludere con l’analisi testuale degli estratti proposti dal libro di testo. Riguardo la programmazione della letteratura, questa è stata svolta fino a tutto l’ ‘800, collegamenti con i pre-Romantici del ‘700 compresi. Questo significativo ridimensionamento dei contenuti letterari a favore di quelli di civiltà aderenti allo indirizzo di studio, trova anche la sua motivazione nella scelta, concordata con la classe, di favorire l’apprendimento linguistico attraverso contenuti “più semplici” rispetto a quelli letterari e “più aderenti” agli interessi degli alunni, nell’ ottica di favorire il dialogo interdisciplinare in previsione anche dell’Esame di Stato. Questo cambiamento in itinere si è rivelato, come già rappresentato, efficace in quanto ha offerto agli alunni l’opportunità di esercitare maggiormente le loro competenze linguistiche e le loro abilità orali e scritte. Gli argomenti tratti dal libro di testo, Filières ES, mi hanno consentito di presentare agli alunni tematiche già studiate dalla classe con gli insegnanti delle materie d’indirizzo; e i contenuti integrativi di civiltà sono stati tratti, invece, da vari libri di testo in possesso della scrivente. Ogni argomento storico, letterario, di civiltà e di attualità è stato inizialmente presentato in lingua francese e, successivamente, attraverso attività di ascolto, lettura, vari esercizi di comprensione e scambi linguistici, la classe è stata guidata alla scoperta dei nuovi argomenti e di esperienze

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comunicative. Tutte le attività scritte sono state corrette individualmente per dare a ciascun alunno l’esatta percezione dei livelli di apprendimento raggiunti e, all’ occorrenza, i meritati riconoscimenti. Oltre ai libri di testo e alla fotocopie, si è fatto ricorso alla lavagna e, soprattutto, ai CD, al computer di classe e alla LIM.

5– CRITERI DI VALUTAZIONE Dal percorso didattico descritto ne consegue che le verifiche sono state costanti e puntuali, attuate mediante prove oggettive e soggettive, orali e scritte, tendenti a rafforzare e potenziare le abilità linguistiche individuali. Queste verifiche hanno permesso di raccogliere dati utili a formulare le valutazioni finali, che sono state effettuate tenendo conto delle situazioni di partenza, del potenziamento delle competenze e abilità linguistiche, dei progressi nell’acquisizione dei saperi, della partecipazione alle attività didattiche, della costanza e dell’impegno nello studio individuale, dell’interesse nei confronti della disciplina, del metodo di studio e della puntualità nella frequenza di ciascun alunno.

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DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA STRANIERA - INGLESE

DOCENTE: prof.ssa ROSSANA BUCCHERI

LIBRO DI TESTO: Marina Spiazzi, Marina Tavella, Margaret Layton, Performer Heritage – from the origins to the Romantic Age- vol 1; Performer Heritage – from the Victorian age to the Present Age- vol 2 Silvia Ballabio, Heather Bedell, The Fire and the Rose. Exploring society and Literature Eleonora Regolini, Heather Bedell, Over the centuries. Milestones in English and American Literature ORE DI LEZIONE (al 15 maggio):

1 - INTRODUZIONE

La classe è composta da alunni capaci, partecipi al dialogo educativo ma a volte un po' emotivi.

Nel complesso la partecipazione è stata continua e positiva e il profitto raggiunto buono. 2 - VALUTAZIONE GENERALE DEL RENDIMENTO NELLA DISCIPLINA

La classe ha seguito il percorso didattico con partecipazione e motivazione anche se nell'ultima parte dell'anno l'Insegnante ha permesso a volte verifiche orali programmate per consentire agli alunni un corso di studi più sereno.

3 - ARGOMENTI TRATTATI

Il programma è stato svolto su due livelli: da una parte è stata portata avanti una informazione su tematiche culturali e politiche, dall'altra è stato svolto un programma letterario sui principali autori e tematiche del XIX e XX secolo. Literature The Industrial Revolution: economic change, technological innovation, the workers' life. A new sensibility: towards subjective poetry, a new concept of nature, the sublime. The Gohic Novel: new interests in fiction, features of the Gothic novel. Mary Shelley: life and works. Frankenstein or the modern Prometheus: origins, the influence of science, literary infuences, narrative structure, themes. From “Frankenstein”: “The creation of the monster”- chapter 5. Robert Louis Stevenson. Life and works. The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde: “ Jekyll's experiment”- chapter 10. Romantic poetry: the romantic imagination, the figure of the child, the importance of the individual, the cult of the exotic, the view of nature, poetic technique, two generations of poets. William Wordsworth: life and works, the Manifesto of English Romanticism, the relationship between man and nature, the importance of the senses and memory, the poet's task and style. From the Lyrical Ballads: “Daffodils”. The Dawn of the Victorian Age: Queen Victoria, an age of reform, workhouses and

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religion, Chartism, the Irish potato famine, technological progress, foreign policy. Charles Dickens: themes and work. Oliver Twist: plot. From Oliver Twist: “ The children are starved”- chapter 2. Aesthetism and Decadence: the birth of the Aesthetic Movement, the English Aesthetic Movement, the theorist of English Aesthetism, Walter Pater's influence, the features of aesthetic works, the European Decadent Movement. Oscar Wilde, themes and works. The Picture of Dorian Gray. From the Picture of Dorian Gray: “A beautiful painting”- chapter 2. George Orwell: early life, first -hand experiences, an influential voice of the 20th century, the artist's development, social themes. Nineteen Eighty-Four: plot, historical background, setting, characters, themes. From Ninety Eighty-Four: “Room 101” Civilization. The United Kingdom Geography. The British Isles, the evolution of the United kingdom. London: “ the City”, British Institutions, the Crown, Parliament and Government, Political Parties. Basic rights. The pillars of democracy. Values and challenges of a democratic system. Pros and cons of globalization. Brexit or Bremain? European Union: “The land, the economy of the United States”. All over New York: the Big Apple, the Boroughs of New York, Highlights of New York. The American Institutions: “political organisation, Government, President and Congress, State and local Government, political Parties. 4 – METODI E STRUMENTI UTILIZZATI L'Insegnante ha sempre condotto le lezioni principalmente in lingua inglese dando spazio alla visione di video da Internet o da altre fonti che potessero ulteriormente contestualizzare in modo concreto la panoramica socio-culturale esposta. La classe ha anche assistito a uno spettacolo in lingua Inglese ad opera del Palchetto Stage “Dr Jekyll and Mr Hyde” che si è svolto in autunno a Palermo al “Teatro Al Massimo”. Lo spettacolo ha riscosso molto entusiasmo da parte degli alunni i quali hanno anche posto agli attori di madrelingua inglese delle domande durante la discussione generale alla fine dello spettacolo.

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DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: prof.ssa DANIELA DI LEO

LIBRO DI TESTO: L.Sasso – Petrini, Corso di matematica a colori vol 3

ORE DI LEZIONE (al 15 maggio): 55

1 - INTRODUZIONE

L’insegnamento della matematica in un Liceo delle Scienze Umane deve sempre superare lo scoglio del pregiudizio nei confronti di una disciplina ritenuta ostica e di scarso interesse per gli alunni di questo tipo di percorso scolastico. Questa condizione mi ha imposto delle scelte didattiche precise come, ad esempio, quella di trascurare, le dimostrazioni dei teoremi, le verifiche dei limiti, l’approfondimento di alcuni aspetti dell’analisi matematica. Nonostante tutto è stato affrontato, un percorso completo, seppur non particolarmente dettagliato, dello studio di funzioni, prevalentemente, razionali, privilegiando l’aspetto pratico e il significato geometrico delle procedure che conducono al grafico della funzione stessa. Si è tentato di far confluire nello studio di funzioni, appunto, tutto il percorso di studi degli anni precedenti. Le ore di lezione programmate hanno subito una contrazione per svariati impegni degli alunni, simulazioni di prove d’esame, alternanza scuola-lavoro, ma soprattutto sono state svolte a singhiozzo.

2 - VALUTAZIONE GENERALE DEL RENDIMENTO NELLA DISCIPLINA La V A è una classe che conosco dal primo anno. A partire dal terzo anno gli alunni hanno mostrato un notevole “scatto di crescita” evidenziando grande motivazione allo studio, grande serietà ed impegno continuo. Si tratta di alunni ambiziosi e curiosi di conoscere a fondo gli argomenti trattati, alunni che hanno migliorato il metodo di studio, diventato consapevole ed efficace. Anche l’alunna con obiettivi minimi, poco presente per motivi di salute, pur avendo potuto affrontare gli argomenti in modo semplice e sintetico, ha mostrato grande impegno e una buona intuizione, soprattutto, nell’interpretazione dei grafici. Bisogna dare atto alla classe di questo sforzo tenace e continuativo nel superare le difficoltà incontrate nello studio di una disciplina complessa seppur resa semplice nelle scelte didattiche. Come sempre accade, però, qualche alunno non rientra in questo quadro positivo; sono quei ragazzi che fino alla fine hanno stentato a recuperare, piuttosto passivi in classe, poco volenterosi, o forse demotivati da difficoltà generate, spesso, da lacune pregresse.

3 - ARGOMENTI TRATTATI (

• Funzioni esponenziali: grafici di semplici funzioni, equazioni e disequazioni elementari e riconducibili ad elementari o risolvibili con sostituzione.

• I logaritmi: Definizione calcolo in base alla definizione, proprietà, cambiamento di base, grafico di semplici funzioni logaritmiche, semplici equazioni e disequazioni logaritmiche risolvibili attraverso l’applicazione delle proprietà o con metodo grafico.

• Ricerca del campo di esistenza di funzioni razionali, irrazionali, e di funzioni definite per casi (semplici esempi).

• Ricerca delle simmetrie: funzioni pari e dispari • Intersezioni con gli assi e segno della funzione • I limiti delle funzioni: significato di limite, caratteristiche dei vari tipi di limite con grafico

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associato, limite destro e sinistro (no definizioni , no verifica ne` dimostrazioni) • Operazioni sui limiti: calcolo, forme indeterminate in funzioni razionali e metodi di

risoluzione, ricerca di asintoti orizzontali, verticali, obliqui. • Continuità di una funzione: definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo,

“Teorema dell`esistenza degli zeri”, “Teorema di Weierstrass” (enunciati e applicazione), punti di discontinuità`(classificazione, determinazione, rappresentazione, riconoscimento grafico).

• Derivata di una funzione: il rapporto incrementale e la derivata in un punto (calcolo e significato geometrico), funzione derivabile in un punto, punti di non derivabilità (definizioni, determinazione e rappresentazione), formule di derivazione di una funzione polinomiale, di un prodotto, di un quoziente, determinazione della tangente ad una curva in un punto, determinazione di massimi e minimi relativi e flessi orizzontali (P. stazionari), crescenza e decrescenza e concavità di una funzione, flessi obliqui, flessi verticali, punti angolosi, cuspidi.

• Studio completo di una funzione razionale fino allo studio della derivata prima e seconda e il suo grafico

4 – METODI E STRUMENTI UTILIZZATI Il percorso di studi ha visto l’alternarsi continuo di argomenti nuovi con momenti volti al rinforzo di tecniche, già note agli alunni, che in questo ambito (studio di funzioni) trovano ampio spazio di applicazione. Le lezioni, quasi sempre frontali, sono state seguite da esercitazioni guidate accompagnate da analisi e interpretazioni di grafici, confronto tra approcci diversi, analisi dei problemi. Il testo in uso è risultato difficile e in alcune parti piuttosto articolato, pertanto ho attinto del materiale didattico e degli esercizi dal testo della Zanichelli “Lineamenti di analisi” di Bergamini e Trifone. Le verifiche sono state sia scritte che orali, di tipo tradizionale o strutturate o miste.

5– CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione ha tenuto conto dei progressi di ciascun alunno rispetto al proprio livello di partenza riguardo alla conoscenza dei contenuti, l’autonomia nell’ elaborazione, l’ applicazione logica e coerente degli strumenti appresi nell’ intero corso di studio, la partecipazione costruttiva, l’ impegno costante nello studio nell’arco dei cinque anni.

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DISCIPLINA: FISICA DOCENTE: prof.ssa LAURA MASCELLARO

LIBRO DI TESTO: Ugo Amaldi - Le traiettorie della fisica. Azzurro - Zanichelli

ORE DI LEZIONE (al 15 maggio): 51

1 - INTRODUZIONE

La classe V A è formata da 19 alunni, 15 femmine e 4 maschi. Si registra la presenza di un’alunna diversamente abile con programmazione per obiettivi minimi. Dal punto di vista relazionale la classe ha avuto un comportamento educato e si è dimostrata generalmente rispettosa durante le lezioni che si sono svolte, quindi, in un clima di collaborazione. Una parte ha svolto in maniera assidua e puntuale i lavori proposti per casa mentre alcuni hanno evidenziato difficoltà nella capacità di ascolto, di concentrazione e qualche lacuna di base. In linea di massima si riscontrano tre fasce di livello: - un primo gruppo presenta una adeguata preparazione di base, buone capacità e piena autonomia nel lavoro - un secondo gruppo presenta una più che sufficiente-discreta preparazione di base, discrete capacità; - un terzo gruppo presenta una preparazione appena sufficiente.

2 - VALUTAZIONE GENERALE DEL RENDIMENTO NELLA DISCIPLINA

Alla fine del percorso gli studenti interpretano adeguatamente il linguaggio specifico, descrivono situazioni fisiche e apparati utilizzando un linguaggio adeguato, sanno riconoscere analogie e differenze tra campi di forze di diversa natura, sono consapevoli di vantaggi e rischi nell’uso delle correnti elettriche, individuano potenziali sviluppi e limiti delle conoscenze scientifiche nell’ambito studiato. Durante l’anno la classe è stata sottoposta alla risoluzione di esercizi mediante l’uso della notazione scientifica e in questo caso sono emerse delle difficoltà diffuse. Nello studio dei circuiti con l’applicazione delle leggi di Kirchhoff sono stati riscontrati problemi nella risoluzione dei sistemi a tre incognite e tre equazioni.

3 - ARGOMENTI TRATTATI Competenze Capitolo

Dalle indicazioni nazionali

Traguardi formativi Indicatori

(* obiettivo minimo)

17.

Le cariche elettriche

• Osservare e identificare i fenomeni.

• Esplorare fenomeni e descriverli con un linguaggio adeguato.

• Osservare che alcuni oggetti sfregati con la lana possono attrarre altri oggetti leggeri.

• Capire come verificare la carica elettrica di un oggetto.

• (*) Identificare il fenomeno dell’elettrizzazione. • (*) Descrivere l’elettroscopio e definire la carica

elettrica elementare.

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• Avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli.

• Creare piccoli esperimenti per analizzare i diversi metodi di elettrizzazione.

• Studiare il modello microscopico della materia.

• Individuare le potenzialità offerte dalla carica per induzione e dalla polarizzazione.

• Capire se la carica elettrica si conserva.

• Sperimentare l’azione reciproca di due corpi puntiformi carichi.

• Analizzare il concetto di “forza a distanza”.

• (*) Definire e descrivere l’elettrizzazione per strofinio, contatto e induzione.

• (*) Distinguere tra corpi conduttori e isolanti. • (*) Formulare e descrivere la legge di Coulomb. • (*) Confrontare la forza elettrica e la forza

gravitazionale.

• Affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al percorso didattico.

• Utilizzare le relazioni matematiche appropriate alla risoluzione dei problemi proposti.

• Osservare e identificare fenomeni.

• Esplorare fenomeni e descriverli con un linguaggio adeguato.

• Osservare le caratteristiche di una zona dello spazio in presenza e in assenza di una carica elettrica.

• (*) Definire il concetto di campo elettrico. • (*) Rappresentare le linee del campo elettrico prodotto

da una o più cariche puntiformi.

• Avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli.

• Verificare le caratteristiche vettoriali del campo elettrico.

• Analizzare la relazione tra il campo elettrico in un punto dello spazio e la forza elettrica agente su una carica in quel punto.

• Formalizzare il principio di sovrapposizione dei campi elettrici.

• (*) Calcolare il campo elettrico prodotto da una o più cariche puntiformi.

• Definire il concetto di flusso elettrico e formulare il teorema di Gauss per l’elettrostatica.

18.

Il campo elettrico

• Affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al percorso didattico.

• Formulare l’espressione matematica del campo elettrico in un punto.

• Applicare le relazioni appropriate alla risoluzione dei problemi proposti.

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• Osservare e identifi-care fenomeni.

• Esplorare fenomeni e descriverli con un linguaggio adeguato.

• Capire se la forza elettrica è conservativa.

• (*) Definire l’energia potenziale elettrica.

• Avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli.

• Dalla forza di Coulomb all’energia potenziale elettrica.

• Capire se sia possibile individuare una grandezza scalare con le stesse proprietà del campo elettrico.

• Capire cosa rappresentano le superfici equipotenziali e a cosa sono equivalenti.

• Capire i diversi fenomeni dell’elettrostatica.

• Analizzare il campo elettrico tra due lastre cariche di segno opposto.

• (*) Indicare l’espressione matematica dell’energia potenziale e discutere la scelta del livello zero.

• (*) Definire la differenza di potenziale e il potenziale elettrico.

• (*) Definire le superfici equipotenziali. • (*) Indicare quali grandezze dipendono o non dipendono

dalla carica di prova ed evidenziarne la natura vettoriale o scalare.

• (*) Definire alcuni fenomeni elettrostatici. • (*) Descrivere il condensatore piano. • Descrivere il moto di una carica in un campo elettrico

uniforme.

19.

Il potenziale elettrico

• Affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al percorso didattico.

• Formulare l’espressione matematica del potenziale elettrico in un punto.

• Utilizzare le relazioni matematiche e grafiche opportune per la risoluzione dei problemi proposti.

• Osservare e identifi-

care fenomeni. • Esplorare fenomeni

e descriverli con un linguaggio adeguato.

• Capire perché una lam-padina emette luce.

• Osservare cosa comporta l’applicazione di una differenza di potenziale ai capi di un conduttore.

• (*) Definire la corrente elettrica.

• Avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli.

• Capire cosa occorre per mantenere ai capi di un conduttore una differenza di potenziale costante.

• Analizzare la relazione esistente tra l’intensità di corrente che attraversa un conduttore e la differenza di potenziale ai suoi capi.

• Analizzare un circuito e formulare le leggi di Ohm.

• Analizzare un circuito e formulare le leggi di Kirchhoff.

• Analizzare gli effetti del passaggio di corrente su un resistore.

• Analizzare il significato di capacità di un conduttore.

• (*) Definire l’intensità di corrente elettrica. • (*) Definire il generatore di tensione continua. • (*) Definire la resistenza e la resistività di un conduttore. • (*) Descrivere un circuito elettrico e i modi in cui è

possibile collegare gli elementi. • Definire la forza elettromotrice, ideale e reale, di un

generatore. • (*) Definire la potenza elettrica. • (*) Discutere l’effetto Joule.

20.

La corrente elettrica

• Affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al percorso didattico.

• Esaminare un circuito elettrico e riconoscere i collegamenti in serie e in parallelo.

• (*) Calcolare la resistenza equivalente di resistori collegati in serie e in parallelo.

• (*) Calcolare la capacità equivalente di capacità collegate in serie e in parallelo.

• Risolvere i circuiti determinando valore e verso dell’intensità di corrente, nonché le differenze di potenziale ai capi dei resistori.

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• Osservare e identificare i fenomeni.

• Esplorare fenomeni e descriverli con un linguaggio adeguato.

• Osservare come una calamita esercita una forza su una seconda calamita.

• Osservare che l’ago di una bussola ruota in direzione Sud-Nord.

• (*) Definire i poli magnetici. • (*) Esporre il concetto di campo magnetico. • (*) Descrivere il campo magnetico terrestre.

21.

Il campo magnetico

• Avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o vali-dazione di modelli

• Visualizzare il campo magnetico con limatura di ferro.

• Ragionare sui legami tra fenomeni elettrici e magnetici.

• Analizzare l’interazione tra due conduttori percorsi da corrente.

• Capire come si può definire e misurare il valore del campo magne-tico.

• Capire come mai un filo percorso da corrente genera un campo magnetico e risente dell’effetto di un campo magnetico esterno.

• Analizzare le forze di interazione tra poli magnetici. • Mettere a confronto campo elettrico e campo

magnetico. • Analizzare il campo magnetico prodotto da un filo

percorso da corrente. • Descrivere l’esperienza di Faraday. • Formulare la legge di Ampère. • Rappresentare matematicamente la forza magnetica su

un filo percorso da corrente. • Descrivere qualitativamente la forza di Lorentz.

22.

L’induzione elettro-magnetica

• Osservare e identificare fenomeni.

• Esplorare fenomeni e descriverli con un linguaggio adeguato.

• Mostrare con un esperimento che il movimento di una calamita all’interno di un circuito (in assenza di pile o batterie) determina un passaggio di corrente.

• (*) Definire il fenomeno dell’induzione elettromagnetica.

• Osservare e identificare fenomeni.

• Esplorare fenomeni e descriverli con un linguaggio adeguato.

• Capire cosa genera un campo elettrico e cosa genera un campo magnetico.

• (*) Esporre il concetto di campo elettrico indotto. 23.

Le onde elettro-magnetiche

• Avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli.

• Analizzare la propagazione di un’onda elettromagnetica.

• Analizzare un’onda elettromagnetica piana e le direzioni relative di E e B.

• Studiare l’insieme delle frequenze delle onde elettromagnetiche che definisce lo spettro elettromagnetico.

• (*) Definire le caratteristiche dell’onda elettromagnetica.

• (*) Descrivere le diverse parti dello spettro elettromagnetico e le caratteristiche delle onde che le compongono.

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• Osservare e identificare fenomeni.

• Esplorare fenomeni e descriverli con un linguaggio adeguato.

• Osservare come il concetto di simultaneità sia relativo.

• Dalla costanza della velocità della luce alla contraddizione tra meccanica ed elettromagnetismo.

• Dalla contraddizione tra meccanica ed elettromagnetismo al principio di relatività.

• (*) Fornire una definizione operativa di tempo.

• Avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli.

• Capire cosa significa confrontare tra loro due misure di tempo fatte in luoghi diversi e due misure di lunghezza.

• Notare che la massa totale di un sistema non si conserva.

• Analizzare la relazione massa-energia.

• Spiegare perché la durata di un fenomeno non è la stessa in tutti i sistemi di riferimento.

• Interpretare la contrazione delle lunghezze.

24.

La relatività e i quanti

• Descrivere l’utilizzo della relatività in casi concreti, come ad esempio nell’uso dei dispositivi GPS.

4 – METODI E STRUMENTI UTILIZZATI Diversificazione e adattamento individualizzato delle unità di apprendimento; ! Utilizzo di mappe concettuali; ! Brainstorming ! Utilizzo di schemi; ! Valorizzazione ed apprezzamento dei progressi. ! Cooperative –learning: valorizzazione del lavoro di gruppo in funzione di un apprendimento ! Team-teaching: attitudine al confronto ! Didattica diversificata ! Libri di testo, schemi ! schede di approfondimento ! strumenti multimediali.

5– CRITERI DI VALUTAZIONE Verifiche: prove scritte con cadenza quasi mensile, basate sugli argomenti affrontati, interrogazioni dialogiche e prove oggettive di profitto anche queste con cadenza mensile, per abituare gli alunni ad uno studio metodico, puntuale e assiduo. Valutazione: Nella valutazione globale degli apprendimenti si è tenuto conto soprattutto dell’acquisizione dei concetti di base e della descrizione fisica dei fenomeni, dell’interesse dimostrato, del processo di apprendimento osservato lungo tutto il corso dell’anno e in tutti i contesti di apprendimento, della partecipazione alle attività proposte, dello sviluppo di atteggiamenti di curiosità e di ricerca rispetto alla realtà naturale e di riflessione sulle proprie esperienze, della capacità acquisita di generalizzare e di individuare relazioni tra i concetti

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studiati.

Per l’attribuzione dei voti sono stati seguiti i criteri contenuti nel P.O.F. di Istituto e accolti dal Dipartimento.

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DISCIPLINA: STORIA DELL’ARTE DOCENTE: prof. FILIPPO AMARA

LIBRO DI TESTO: G. Nifosì, L’arte svelata, Laterza 2015 ORE DI LEZIONE (al 15 maggio): 40

1 - INTRODUZIONE La classe nel corso dell’anno scolastico ha mostrato interesse per la disciplina, seguendo le lezioni con interesse e attenzione. Gli studenti hanno regolarmente effettuato le prove di verifica.

2 - VALUTAZIONE GENERALE DEL RENDIMENTO NELLA DISCIPLINA

Il rendimento disciplinare della classe si colloca su un livello medio-alto: tutti gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi minimi fissati in sede di programmazione e un buon numero possiede conoscenze approfondite dei contenuti e buone capacità analitiche e critiche.

3 - ARGOMENTI TRATTATI

1. Il Neoclassicismo. Fondamenti e tendenze

1.1. Jacques-Louis David Opere: Il giuramento degli Orazi (1784-1785); La morte di Marat (1793).

1.2. Antonio Canova Opere: Amore e Psiche (1788-1783); Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria (1798); Tempio Canoviano a Possagno (1819-1833)

1.3. Francisco de Goya y Lucientes Opere: Fucilazione del 3 maggio 1808 (1814); dipinti nella Quinta del Sordo, Madrid (1819-1823) 2. Il Romanticismo. Le origini del movimento. I caratteri costitutivi e i grandi temi del romanticismo.

2.1. Caspar David Friedrich Opere: Monaco in riva al mare (1818-1809); Viandante sul mare di nebbia (1818)

2.2. John Constable Opere: Il mulino di Flatford (1817 circa)

2.3. John Mallord William Turner Opere: Luce e colore. Il mattino dopo il diluvio (1843 circa)

2.4. Théodore Géricault Opere: La zattera della Medusa (1818); Ritratti di alienati (1822-23)

2.5. Eugéne Delacroix Opere: La libertà guida il popolo (1830) 3. Il Realismo. L’Europa a metà Ottocento. L’età della borghesia. Fotografia e pittura. I grandi temi del Realismo.

3.1. Jean-François Millet

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Opere: L’Angelus (1858-1859) 3.2. Honoré Daumier

Opere: Il vagone di terza classe (1862) 3.3. Gustave Courbet

Funerale ad Ornans (1849); Gli spaccapietre (1849); L’onda (1869) 4. L’Impressionismo. La storia contrastata dell’Impressionismo. La rivoluzione impressionista: tecnica, temi e luoghi.

4.1. Edouard Manet Opere: Colazione sull’erba (1863); Olympia (1863); Il bar delle Folies-Bergères (1881-1882)

4.2. Claude Monet Opere: Impressione: sole nascente (1872); serie della Cattedrale di Rouen (1892-1894); Ninfee blu (dopo il 1917)

4.3. Edgar Degas Opere: La lezione di danza (1876-77); I bevitori di assenzio (1875-6)

4.4. Pierre-Auguste Renoir Opere: Ballo al Moulin de la Galette (1876) 5. Il Postimpressionismo Gli sviluppi dell’Impressionismo e le trasformazioni dell’arte tra XIX e XX secolo. La linea espressionista e la linea analitica del postimpressionismo come premesse degli sviluppi dell’arte del XX secolo.

5.1. Paul Cézanne Opere: Natura morta con mele e arance (1899) serie della Montagna Saint-Victoire (dal 1892); Due giocatori di carte (1892-1895)

5.2. Georges Seurat Opere: Una domenica pomeriggio alla Grande-Jatte (1884-6)

5.3. Vincent van Gogh Opere: I mangiatori di patate (1885); La camera dell’artista ad Arles (1889); La sedia di Vincent e La sedia di Gauguin (1888); La notte stellata (1889)

5.4. Paul Gauguin Opere: La visione dopo il sermone (1888); Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? (1897) 4 – METODI E STRUMENTI UTILIZZATI Gli argomenti trattati sono stati oggetto di lezioni frontali; la trattazione degli argomenti è stata, ove possibile, integrata dalla visione di documentari didattici. Le questioni concettualmente significative sono state oggetto di approfondimento e di dibattito in classe. 5– CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è avvenuta principalmente a mezzo di prove di verifica strutturate e semistrutturate, integrate da colloqui. Si è tenuto conto della capacità di riconoscere tecniche e stili dei diversi artisti, di metterli a confronto evidenziando analogie e differenze, di individuare connessioni tra questioni. Più in generale, sono stati presi in considerazione i progressi individuali, la costanza nell’impegno, l’interesse per la disciplina.

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DISCIPLINA: I.R.C. DOCENTE: prof. MARIO ZAJA

LIBRO DI TESTO: A. Porcarelli - M. Tibaldi, Il nuovo La sabbia e le stelle, ed. SEI, TO 2017.

ORE DI LEZIONE (al 15 maggio): 22

1 - INTRODUZIONE

La classe 5A è composta da venti alunni, di cui nessuno non avvalentesi dell'Insegnamento della Religione Cattolica. Nel corso dell'anno scolastico 2018-2019 la classe ha dimostrato vivo e particolare interesse per i temi trattati e sin da subito si è instaurato un ambiente empatico e distensivo fra il nuovo docente e gli alunni.

2 - VALUTAZIONE GENERALE DEL RENDIMENTO NELLA DISCIPLINA

L'azione didattica applicata ha contribuito, in generale, ad una buona e piena maturazione delle seguenti competenze nel gruppo classe: - formazione negli alunni di uno spirito critico e di apertura nei confronti dei punti di vista differenti, imparando ad accoglierli anche quando non sono complementari; - comprensione della lettura dei complessi fenomeni sociali - emersi anche da temi scottanti d'attualità - in relazione al significato esistenziale dell' homo religiosus di fronte al trascendente e a come poter "incarnare" questi inputs in un proprio progetto di vita; - approfondimento culturale dei contenuti che la teologia e la storia della Chiesa contribuiscono a dare allo sviluppo integrale della persona nell'edificazione della pace anzitutto dentro di sè, imparando a mettere ordine nella gerarchia dei valori, e in seguito al di fuori di sè, intessendo la rete delle relazioni inter-personali e sociali, in virtù del coerente impiego delle proprie facoltà emotivo-intellettive.

3 - ARGOMENTI TRATTATI La scelta didattica ha voluto tracciare il quadro epistemologico della morale cristiana sempre in dialogo con altre interpretazioni etiche presenti nella cornice laica e pluralista del nostro Paese, anche ipotizzando le possibilità di un nuovo umanesimo. Il percorso è iniziato affrontando il confronto tra etica del dovere ed etica delle virtù e quello tra il "Bene" ed i "beni" nella scala assiologica dell'etica cattolica. Alzando lo sguardo verso l'Etica dell'amore, come il più forte movente umano, si sono trattati poi i linguaggi dell'amore e i momenti dell'amore, focalizzando la prospettiva, in particolare, sul tema della dignità della persona umana e della coscienza morale. Al fine di attualizzare le considerazioni maturate, si è giunti a trattare delle forme di violenza nelle relazioni interpersonali e, in particolare, la drammatica realtà del femminicidio. A tal riguardo, gli studenti sono stati coinvolti nella realizzazione di una mostra fotografica intitolata "Emozioni in un click - farfalle libere", organizzata dagli insegnanti I.R.C. della scuola: la classe ha prodotto un proprio documento fotografico espressivo della loro sensibilità, per contribuire attivamente alla stigmatizzazione della violenza e di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne. Parallelamente si è riflettuto sul contesto storico del '900 e sulle matrici culturali che hanno permesso il dilagare e il radicarsi di quei sistemi etici totalitari che si sono rivelati disumani (in particolare, in prossimità e in seguito al "giorno della memoria", in cui si fa ricorrenza della Shoah,

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si è anche proposta la considerazione di stralci di due dei più importanti documenti prodotti da alcune delle sue vittime: "La stella di Andra e Tati" e "La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme" di Hannah Arendt), riflettendo sui fenomeni dell'antiebraismo e del razzismo come residuato culturale di sistemi etici o espressione deteriore del libero arbitrio del singolo. È stata perciò altresì fruttuosa la partecipazione al convegno "Che razza di studente sei?", una staffetta contro il razzismo organizzata da un gruppo di docenti presso alcune scuole, dove la classe ha avuto la possibilità di incontrare personalmente e dialogare con due migranti di colore coetanei. Il percorso didattico è sfociato in seguito nell'esame della tradizione cattolica che ha speculato in modo sempre più organico e sistematico sulla convivenza tra individui, sul rapporto tra la persona e la comunità e sulla pace, ossia la Dottrina Sociale della Chiesa, soprattutto nello sviluppo dei suoi quattro principi cardine (della "persona", del "bene comune", di "sussidiarietà" e di "solidarietà") e nella considerazione di alcune encicliche sociali (Rerum novarum e Centesimus annus). Infine, sono proposti brevi cenni di bioetica in riferimento alle sue sfide attuali e future. Tematiche culturali e attività comuni: Femminicidio, mostra fotografica intitolata "Emozioni in un click - farfalle libere"; Staffetta contro il razzismo, "Che razza di studente sei?". 4 - METODI E STRUMENTI UTILIZZATI

Azione svolta sul clima relazionale per favorire la motivazione all'apprendimento e lo sviluppo di un proficuo e attento dialogo durante le lezioni frontali attraverso: - l'uso della LIM; - di alcune tecniche e dinamiche di gruppo; - del cooperative learning; - di dibattiti critici moderati dal docente. Il fine ultimo dell'azione didattica è stato di mirare al massimo successo formativo degli alunni, rafforzando le loro abilità attraverso l'armonizzazione fra conoscenze e competenze, individuali e di gruppo, trasversalmente agli assi culturali che orientano il percorso liceale offerto da tutte le discipline, anche in vista dell'Esame di Stato. 5 - CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione, attraverso colloqui di classe o con il singolo studente, si è basata sul riscontro comunicativo, partecipativo e critico degli alunni di volta in volta coinvolti in attività, letture e condivisioni, secondo gli indicatori (suddivisi in "conoscere", "comprendere", "interpretare" ed "argomentare") ed i descrittori di livello generalmente adottati dalla scuola.

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DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

DOCENTE: prof.ssa LOREDANA CAVIGLIA

Libro di testo: Fiorini – Corretti – Lovecchio – Bocchi, Educare Al Movimento

Ore di lezione (al 15 maggio): 40

1 – INTRODUZIONE Il dialogo educativo e didattico, all’interno della classe, si è svolto sempre in un clima abbastanza sereno. Gli interventi didattico – educativi hanno sempre stimolato l’interesse di tutti gli alunni, incrementando in essi la componente motivazionale. Si sono distinti, inoltre, all’interno della classe, alcuni alunni, dotati di discrete capacità personali e di una accettabile preparazione di base, che si sono impegnati in modo costante e proficuo ed hanno dimostrato attitudine ed interesse verso ogni attività scolastica, conseguendo ottimi risultati. La partecipazione attiva e consapevole degli allievi è stata alla base di ogni strategia adottata. 2 – VALUTAZIONE GENERALE DEL RENDIMENTO DELLA DISCIPLINA Alla luce delle attività svolte durante l’anno scolastico, ritengo di potere affermare che gli obiettivi fissati in fase di programmazione sono stati pienamente raggiunti da tutti gli alunni che, nel corso dell’anno scolastico, si sono impegnati tanto nell’aspetto pratico della disciplina che nelle ore di teoria. Quasi tutti gli alunni hanno acquisito le necessarie competenze relazionali, soprattutto in merito ai rapporti con i compagni e al rispetto delle regole per una civile convivenza. 3 – CONTENUTI DISCIPLINARI

• Valorizzazione delle proprie caratteristiche fisiche in ambito motorio • Forza, velocità, resistenza, mobilità articolare e capacità motorie coordinative (generali e

speciali) • Avviamento alla pratica sportiva: Pallavolo, Tennistavolo, Badminton

- Conoscere e approfondire la pratica delle tecniche dei fondamentali individuali e di squadra, padroneggiando le azioni motorie di base nei vari contesti sportivi.

- Sapere gestire in modo consapevole gli eventi della gara oltre ad interiorizzare il valore morale del fair play, del rispetto e della collaborazione reciproca.

• Conoscenza Teorica dei seguenti Sport: Pallavolo, Badminton - Le regole del Gioco - I Fondamentali Individuali - Gli Schemi del Gioco

• Il Primo Soccorso e Principali infortuni: - Il Trauma - L’Arresto Cardiorespiratorio - Le lesioni Muscolari, Ossee, Articolari

• Il Sistema Nervoso - Le funzioni del Sistema Nervoso - Sistema Nervoso Centrale e Periferico

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• I Disturbi Alimentari - Anoressia Nervosa, Bulimia, Obesità

• Le Dipendenze: - Droghe, Alcol e Tabacco

• Il Doping, droga dello sport • Le attività in ambiente Naturale:

- L’Orienteering • Le Olimpiadi

4 – METODI E STRUMENTI UTILIZZATI L’intervento didattico si é articolato secondo le caratteristiche personali e i bisogni di ciascuno, in modo da aiutare coloro che presentavano ritmi di apprendimento più lenti senza trascurare coloro che dimostravano autonomia e capacità organizzativa. La metodologia applicata è stata di tipo induttivo, imitativo, ludico e problem - solving. La lezione frontale e la discussione in gruppo sono state invece privilegiate durante la fase teorica. 5 – CRITERI DI VALUTAZIONE Tra i criteri di valutazione adottati sono stati privilegiati l’interesse, l’impegno prodotto e i progressi motori evidenziatisi nel corso dell’anno. Le verifiche sono state effettuate attraverso test e periodiche osservazioni sistematiche su prove individuali o collettive; per il programma teorico, attraverso colloqui guidati.