Documento: 002 DG 2009 4/02/2009 Servizio 1 QUALITA’ & … ... · PREVENZIONE Verifica ed...

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R R R E E E G G G I I I O O O N N N E E E A A A B B B R R R U U U Z Z Z Z Z Z O O O AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE n. 3 LANCIANO - VASTO Servizio QUALITA’ & FORMAZIONE Documento: 002 DG 2009 Data di emissione: 14/02/2009 Edizione: 1 Revisione: 1.3 Data di revisione: 04/05/2009 n° pagine: 21 Oggetto: Piano Aziendale Qualità 2009-2010 REVISIONE PAGG. PRINCIPALI MODIFICHE DATA 1.1 15 1, 2, 3, 4, 5 18/02/2009 1.2 17 Tav. 1, Tav. 2, 4 16/03/2009 1.3 18 4 04/05/2009 1.4. 1.5 1.6

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RRREEEGGGIIIOOONNNEEE AAABBBRRRUUUZZZZZZOOO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE n. 3

LANCIANO - VASTO

Servizio QUALITA’ & FORMAZIONE

Documento: 002 DG 2009 Data di emissione: 14/02/2009 Edizione: 1 Revisione: 1.3 Data di revisione: 04/05/2009 n° pagine: 21

Oggetto: Piano Aziendale Qualità 2009-2010

n° REVISIONE

PAGG. PRINCIPALI MODIFICHE DATA

1.1 15 1, 2, 3, 4, 5 18/02/2009

1.2 17 Tav. 1, Tav. 2, 4 16/03/2009

1.3 18 4 04/05/2009

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PIANO QUALITÀ 2009 DELL’AZIENDA USL 3 LANCIANO-VASTO

1. Premesse Il Sistema Qualità può essere considerato come un “insieme strutturato e coerente” di attività interdipendenti e trasversali all’organizzazione, capace di aiutare gli operatori a dare il meglio di sé e di stimolare lo sviluppo di progetti orientati al miglioramento della qualità. Un sistema qualità, ancora, può essere definito come “la struttura organizzativa, le procedure, i processi e le risorse necessarie ad attuare la gestione per la qualità”. La gestione per la qualità è, quindi, “l’insieme delle attività di gestione aziendale che determinano le politiche per la qualità, gli obiettivi e le responsabilità, e li traducono in pratica, nell’ambito del sistema qualità, con mezzi quali la pianificazione della qualità, il controllo, l’assicurazione ed il miglioramento della qualità. L’idea di qualità che si intende continuare a perseguire in Azienda, coincide con la ricerca di percorsi di sviluppo e innovazione globale dell’intero sistema organizzativo. La sfida è rappresentata dalla capacità di anticipare i processi evolutivi e non di inseguirli; l’idea guida deve essere quella di spostare l’ottica del lavoro quotidiano dal “fare” fine a se stesso al progetto che presuppone un disegno, delle scelte, la capacità di mettersi in gioco. L’idea di Azienda sottende una concezione della Qualità onnicomprensiva dove si coniugano e acquistano significato tra l’altro:

a) la Qualità del rapporto con il cliente/fruitore b) la Qualità delle prestazioni c) la Qualità dell’organizzazione d) la Qualità del lavoro e del posto di lavoro e) la Qualità dei rapporti professionali tra le persone.

I presupposti della Qualità coerenti con la visione unitaria di Azienda proiettate ai risultati e al raggiungimento dei fini connessi con il proprio mandato sociale sono essenzialmente: a. una visione strategica (Mission) coerente e condivisa b. la ridefinizione della struttura attraverso un approccio organizzativo centrato sui processi di lavoro e sui risultati, superando logiche autoreferenziali c. la diffusione di strumenti e metodi di lavoro che favoriscono l’apprendimento organizzativo, l’empowerment, la responsabilizzazione d. la proiezione (operativa) verso logiche di miglioramento continuo, attraverso l’adozione di modalità scientifiche di soluzione dei problemi e. le coerenze organizzative (gestionali, sistema premiante, presa di decisione, responsabilizzazione...) come espressione convincente del gioco di squadra della Direzione aziendale.

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2. Sinergie della pianificazione aziendale I tre strumenti di pianificazione aziendale (Piano Qualità, Piano Comunicazione e Piano Formazione) integrano e implementano le azioni contemplate nelle linee strategiche del Piano Strategico aziendale vigente, orientandosi, ciascuno secondo le proprie aree di competenza, ad un reale sviluppo di una cultura orientata all’utente, attraverso : • il sostegno del governo clinico • lo sviluppo del sistema qualità • lo sviluppo della cultura gestionale • la promozione dell’approccio per processi. • lo sviluppo delle competenze relazionali, del lavoro d’equipe e comunicative. Sostengono obiettivi strategici della Qualità sia la programmazione in tema di Formazione che di Comunicazione. 1) La Formazione :

• sul piano della Qualità Professionale, con proposte per migliorare la capacità dei professionisti di utilizzare come guida fonti e riferimenti dell’ EBM (Evidence Based Medicine e dell’ Evidence Based Nursing);

• sul piano della Qualità Organizzativa, contribuendo ad adottare in modo diffuso l’approccio per processi ;

• sul piano della verifica e del consolidamento di azioni prioritarie per la qualità, con occasioni formative per migliorare la capacità di misurare e monitorare la qualità stessa;

• sul piano del Risk Management, sostenendo le azioni in corso di realizzazione sul piano della sicurezza e la gestione del rischio.

2) La Comunicazione

• sul piano della Qualità Percepita, con l’implementazione del sistema aziendale di ascolto, per rilevare la qualità e le aree di miglioramento in servizi ritenuti di prioritaria importanza.

Più in generale la Comunicazione ha implicazioni sul piano del miglioramento della qualità e dello sviluppo organizzativo, poiché, allorquando si debbano definire e rendere espliciti obiettivi, contenuti e mezzi della comunicazione stessa rispetto ai diversi interlocutori, obbliga a riconsiderare aspetti peculiari dei servizi e dell’organizzazione; L’insieme delle proposte formative va a sostenere una cultura diffusa della qualità e a sviluppare le competenze dei professionisti, per costruire dei team project per la progettazione e la realizzazione di azioni di sviluppo e miglioramento della Qualità stessa.

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3. Linee di lavoro e progetti per la qualità dell’anno 2009 Le linee di lavoro per la qualità dell’anno saranno indicate in primo luogo nel budget 2009 dei singoli Dipartimenti/Distretti, nella sezione riguardante gli obiettivi di miglioramento della qualità delle strutture aziendali. Considerando come riferimento fondamentale il documento di pianificazione annuale gli obiettivi - ed i conseguenti progetti per la qualità - della Azienda USL 03 per l’anno 2009 si articolano in: - obiettivi strategici del sistema qualità aziendale, elencati nella tavola sinottica 1 - obiettivi specifici di miglioramento della qualità delle Unità Operative Complesse

(UOC), elencati nella tavola sinottica 2; questi ultimi sono stati selezionati, fra gli obiettivi di miglioramento della qualità del budget 2009, come obiettivi da sostenere attraverso la definizione e ed il perseguimento, nelle specifiche Unità Operative, di uno specifico progetto. Per facilitare e rendere omogenea la modalità di redazione dei progetti, in appendice è riportata una scheda di sintesi dei progetti per la qualità.

I progetti di livello aziendale sono coordinati direttamente dallo staff dell’UOC Formazione & Qualità: La promozione ed il coordinamento dei progetti specifici è individuato nell’ambito dei Dipartimenti /Distretti o Servizi interessati e/o degli incarichi di programma / progetto di riferimento.

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Tavola sinottica n.1 , pagina I – OBIETTIVI STRATEGICI DEL SISTEMA QUALITA’ AZIENDALE – Anno 2009  AREE D’INTERVENTO                   (e 

“messaggi chiave” OBIETTIVO  AZIONI PREVISTE  SOGGETTI COINVOLTI 

 QUALITA’ PROFESSIONALE  “puntare sull’EBM e sull’EBN” 

 MIGLIORARE  LA  CAPACITÀ’  DEI PROFESSIONISTI  DI  UTILIZZARE AUTONOMAMENTE  LE  FONTI  EBM  E  EBN COME  GUIDA  PER  L’ATTIVITÀ PROFESSIONALE INDIVIDUALE E DEL TEAM DI APPARTENENZA 

 Formazione  per  favorire  nei professionisti  la  capacità  di consultazione  e  l’uso  appropriato delle fonti EBM e EBN on line  Accessibilità  a  risorse  on  line accreditate  Costruzione  di  procedure  omogenee EBN per l’area assistenziale  

 Ufficio Formazione Staff Dipartimenti ospedalieri DITRO  Ufficio Formazione S.I.S. & HTA   Ufficio Qualità DITRO  

 MIGLIORARE  LA QUALITÀ’  DELL’ASSISTENZA ATTRAVERSO  LA  DIFFUSIONE, L’IMPLEMENTAZIONE  E  VALUTAZIONE DELL’APPLICAZIONE  DI  LINEE  GUIDA AZIENDALI 

 Diffusione  delle  linee  guida interaziendali sulle  lesioni cutanee da pressione  e  stesura  di  procedure applicative  

 Ufficio Qualità DITRO Servizio Farmaceutico Dip. Medico Dip. Chirurgico Aree distrettuali  

 UTILIZZARE  I  CRITERI  DELL’  EBP  (EVIDENCE BASED  PREVENTION)  PER  MIGLIORARE L’APPROPRIATEZZA  DELLE  ATTIVITÀ  DI  PREVENZIONE  

 Verifica  ed  adeguamento  di  almeno delle attività di prevenzione per: 

- governo  clinico  del  percorso “vaccinazione  in  età evolutiva” 

- prevenzione  del  tumore  del collo  dell’utero  mediante strategie  integrate  di 

 Ufficio Qualità Dip. Prevenzione Dip. Materno‐Infantile 

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vaccinazione  contro  il  virus HPV 

 QUALITA’ ORGANIZZATIVA  “applicare in modo diffuso l’approccio per processi”              “Migliorare la capacità di misurare la qualità e valutare/monitorare il miglioramento”    

 ADOTTARE  L’APPROCCIO  PER  PROCESSI  IN RIFERIMENTO  AI  PROCESSI  DIREZIONALI AZIENDALI    

 Sperimentazione  dell’approccio  per processi  secondo  le norme  ISO 9001‐2008 applicato a: - Metodo  Assistenziale 

Personalizzato (MAP) - Scheda unica terapeutica  - Cartella clinica integrata - Protocollo  terapia del dolore - Percorso  chirurgico  pre‐  e  post‐ 

operatorio - La dimissione protetta - L’assegnazione di protesi/ausili in 

dimissione protetta  

 Direzione aziendale Staff di direzione Dipartimenti ospedalieri Aree distrettuali  

 VERIFICARE L’ATTUAZIONE DELLE PROCEDURE PER: ‐  Il percorso PAC/Day Service 

 Definizione e realizzazione di   progetti di verifica dell’attuazione delle procedure 

 Direzione aziendale Staff di Direzione Aree distrettuali Dipartimenti  

 QUALITA’ PERCEPITA  “accrescere  la  capacità  i ascolto e di coinvolgimento  dei  cittadini  e    dei professionisti (empowerment)” 

 ACQUISIRE  INFORMAZIONI  UTILI  PER IDENTIFICARE  AREE  CRITICHE  DA MIGLIORARE  IN  ALCUNI  PROCESSI ASSISTENZIALI “CHIAVE” 

 Indagini  aziendali  sulla  soddisfazione dei  cittadini  in area Cure Domiciliari, Assistenza  Specialistica ambulatoriale,  Assistenza Ospedaliera  Indagini di Audit Civico   

 Direzione aziendale Staff di Direzione Aree distrettuali Dipartimenti   Ufficio Qualità Cittadinanz@ttiva  

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Realizzazione  di  focus  group  con cittadini  affetti  da  Diabete  mellito complicato , da BPCO, in trattamento oncologico  domiciliare  e/o ambulatoriale  Realizzazione  della  Carta  della Qualità in Chirurgia  Cultura dell’accoglienza  

Ufficio Qualità UOC Diabetologia Dipartimento Medico UOC Oncologia Aree distrettuali  Ufficio Qualità Dipartimento chirurgico  Direzione aziendale Staff di Direzione Aree distrettuali Dipartimenti DITRO Ufficio Qualità Cittadinanz@ttiva  

 RISK MANAGEMENT  “Ricondurre in un quadro complessivo le azioni della sicurezza” 

 SVILUPPARE E/O CAPITALIZZARE LE AZIONI DI REALIZZAZIONE SULLA SICUREZZA E GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO 

 Stesura di documenti di monitoraggio e diffusione delle iniziative su: ‐   Consenso informato ‐   Segnalazione delle ADR (adverse 

drug  reaction) ‐   Scheda unica terapeutica  ‐  Prevenzione delle complicanze 

infettive del sito chirurgico ‐  Prevenzione delle infezioni 

ospedaliere  Progetti per l’avvio di studi longitudinali di incidenza per: - la sorveglianza attiva delle 

infezioni ospedaliere nei reparti chirurgici 

- la verifica dell’applicazione del 

 Direzione aziendale Staff di Direzione Dipartimento medico Dipartimento chirurgico Serv. Farmaceutico         Direzione aziendale Staff di Direzione Dipartimento medico Dipartimento chirurgico 

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protocollo sull’ antibiotico profilassi / antibioticoterapia  in chirurgia 

 Stesura del “Piano della Sicurezza” 

 

Serv. Farmaceutico Comitato Controllo Infezioni ospedaliere (CCIO)   Direzione aziendale Staff di Direzione Dipartimento medico Dipartimento chirurgico Serv. Farmaceutico Serv. Prevenzione e Protezione SIS & HTA 

 RETE PER LA QUALITA’ AZIENDALE  “Sviluppare e consolidare la rete dei referenti della qualità” 

 SVILUPPARE LA RETE DEI REFERENTI DELLA QUALITA’ PER L’IMPLEMENTAZIONE ED IL MONITORAGGIO: - DEL PIANO QUALITA’ AZIENDALE - DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO 

DELLA QUALITA’ 

 Individuazione dei referenti della qualità  Definizione dei ruoli,  delle funzioni e dei compiti dei referenti della qualità   Sviluppo delle competenze necessarie  Realizzazione del percorso formativo 

 Direzione aziendale Staff di Direzione Dipartimenti  Aree distrettuali  

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Tavola sinottica 2 – OBIETTIVI SPECIFICI DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLE  U.O.C. – Anno 2009   

OBIETTIVI SPECIFICI Dip.‐ Distr. o U.O. RESPONSABILE 

SERVIZI COINVOLTI  STAFF di supporto 

       QUALITA’ PROFESSIONALE  

Migliorare la qualità dell’assistenza attraverso l’adozione al protocollo per la terapia del dolore  

U.O. Cure Palliative  UU.OO. Anestesia e Rianimazione UO Oncologia Servizi distrettuali per le Cure Domiciliari 

Ufficio Qualità 

Garantire l’appropriatezza prescrittiva attivando progetti di audit clinico nei Nuclei di Cure Primarie relativi a: - Diabete mellito tipo 2 complicato - BPCO - Polmonite Comunitaria Acquisita - Ipertensione arteriosa ‐     Dispepsia ulcerosa 

Servizio Farmaceutico  C.A.A.T. Are Distrettuali 

Ufficio Formazione 

Migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti con lesioni da decubito attraverso l’adesione alle linee guida aziendali 

Dipartimento medico  UUOO Geriatria UUOO Lungodegenza Servizi distrettuali di Cure Domiciliari Serv. Farmaceutico 

Ufficio Qualità Ufficio Formazione 

              

Strutturare percorsi assistenziali integrati ed informatizzati per pazienti affetti da diabete mellito 

UU.OO. Diabetologia  CAAT Direzioni Aree distrettuali 

SIS & HTA 

Sviluppare il processo di accreditamento nel Dipartimento di Patologia Clinica con: - progetto per lo sviluppo di azioni orientate 

all’accreditamento stesura del manuale della qualità delle procedure   

Dipartimento Diagnostica di Laboratorio 

UU.OO. Patologia Clinica  Ufficio Qualità 

Sviluppare il processo di accreditamento nel Dipartimento di Diagnostica per Immagini con: - progetto per lo sviluppo di azioni orientate 

all’accreditamento stesura del manuale della qualità delle 

Dipartimento Diagnostica per immagini 

UU.OO. Radiologia UU.OO. Medicina nucleare 

Ufficio Qualità 

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QUALITA’ ORGANIZZATIVA:  area “Appropriatezza clinica e assistenziale” 

 

procedure Sviluppare il processo di accreditamento nel Dipartimento del Sangue con: - progetto per lo sviluppo di azioni orientate 

all’accreditamento stesura del manuale della qualità delle procedure 

Dipartimento del Sangue 

UU.OO. Ematologia  Ufficio Qualità 

Implementazione delle attività di PAC‐Day Service alla luce delle linee guida regionali 

Gruppo di Lavoro Direzione Sanitaria 

Dipartimento Medico CAAT 

Ufficio Formazione Ufficio Comunicazione 

Progetto “Cultura dell’accoglienza”  UOC Qualità & Formazione 

Direzione Presidio Ospedaliero DITRO 

Ufficio Comunicazione 

Uso ed applicazione della “Carta del rischio cardiovascolare” 

Direzioni Arre Distrettuali 

CAAT Dipartimento medico 

UOC Formazione & Qualità 

Sviluppare il processo di orientamento dei cittadini nel sistema dei servizi sociosanitari integrati territoriali (PUA) 

Direzioni Aree distrettuali 

CAAT Ambiti Territoriali Sociali 

Ufficio Comunicazione 

Procedura del triage al Pronto Soccorso  Dipartimento Urgenza ed Emergenza 

UU.OO. Pronto Soccorso Servizio 118 

Ufficio Qualità Ufficio Comunicazione 

 QUALITA’ ORGANIZZATIVA: area “Documentazione e sistema informativo”  

Migliorare la qualità del sistema di documentazione e comunicazione delle Cure Domiciliari attraverso l’utilizzo di sistemi informatici e la sostituzione e revisione degli strumenti cartacei 

SIS & HTA  Direzioni Aree distrettuali  CAAT Ufficio Centrale ADI 

           

Protocollo di accoglienza per coloro che si ricoverano 

Ufficio Comunicazione  Direzioni di Presidio DITRO 

UO Qualità & Formazione 

Tempi di attesa per esami diagnostici e percorsi per l'accesso differenziato in rapporto alla gravità e alla urgenza 

UOS Gestione tempi di attesa 

Direzioni Presidio DITRO 

Ufficio Comunicazione Ufficio Formazione 

Sportelli per prenotazioni di visite e esami dotati di sistema di controllo e regolamentazione delle file sul totale sportelli per il pubblico  

UOS Gestione tempi di attesa 

Direzioni Presidio DITRO 

Ufficio Comunicazione  Servizio Tecnico 

Registro dei ricoveri programmati presso direzione sanitari U.O. consultabile 

UOS Gestione tempi di attesa 

Direzioni Presidio DITRO 

Ufficio Comunicazione Ufficio Formazione 

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QUALITA’ PERCEPITA  

 Rispetto dell'identità personale, culturale e sociale dei malati (mediazione culturale)  

Ufficio Comunicazione Ufficio Stampa 

Direzioni Presidio DITRO Direzioni Aree distrettualiDip. Materno‐Infantile 

Ufficio Qualità 

Numero medio di ore di apertura ai visitatori del presidio durante i giorni  feriali e festivi  

Direzioni di Presidio  DITRO Cittadinanz@ttiva 

UO Qualità & Formazione Ufficio Comunicazione 

Informazione logistica, informazione sanitaria, comunicazione ed educazione  

Direzioni di Presidio  DITRO Cittadinanz@ttiva 

UO Qualità & Formazione Ufficio Comunicazione Servizio  Tecnico 

Procedura per le dimissioni protette e di quelle programmate 

Direzioni di Presidio  DITRO Servizio Ciure Domiciliari 

UO Qualità & Formazione Ufficio Comunicazione 

Indagini sulla qualità percepita  Direzioni di Presidio  DITRO Cittadinanz@ttiva 

Ufficio Comunicazione Ufficio Stampa 

         

RISK MANAGEMENT   

Studi di carattere valutativo sulle cartelle/schede di dimissioni ospedaliere 

UO Qualità & Formazione 

UU.OO. Ospedaliere  Unità Gestione Rischio 

Procedure di garanzia per la presenza in sala operatoria di tutti gli operatori che hanno iniziato l'intervento (tranne cardiochirurgia, neurochirurgia, ecc.) 

UU.OO. Anestesia e  Rianimazione 

Dipartimento Chirurgico DITRO 

Unità Gestione Rischio UO Qualità & Formazione 

Indagini periodiche sulle infezioni ospedaliere (prevalenza) 

Comitato Controllo  Infezioni Ospedaliere 

Direzioni mediche di presidio Dipartimento Chirurgico Diupartimento Medico DITRO 

Unità Gestione Rischio UO Qualità & Formazione 

 Indagini periodiche sull'incidenza di infezioni del sito chirurgico per specialità chirurgiche 

Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere 

Direzioni mediche di presidio Dipartimento Chirurgico UU.OO. Anestsia e Rianimazione 

Unità Gestione Rischio UO Qualità & Formazione 

Protocolli o linee‐guida per il controllo delle infezioni ospedaliere 

Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere 

Direzioni mediche di Presidio 

Unità Gestione Rischio UO Qualità & 

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UO Malattie Infettive Dipartimento Diagnostica Laboratorio DITRO 

Formazione 

 Manuale dei disinfettanti in uso nel presidio  Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere 

Servizio Faraceutico Direzioni mediche di Presidio DITRO 

Unità Gestione Rischio UO Qualità & Formazione 

Procedura per la sterilizzazione dei dispositivi medici 

Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere 

Servizio Faraceutico Direzioni mediche di Presidio DITRO 

Unità Gestione Rischio UO Qualità & Formazione 

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4. Il Budget Il Piano per la Qualità 2009-2010 attinge alle risorse previste nel bilancio aziendale o derivate da finanziamenti legati a progetti specifici. Nella tabella si elencano, rispetto agli obiettivi del piano, le azioni che prevedono l’utilizzo di risorse economiche e le relative modalità di finanziamento. Il quadro delle uscite prevedibili è il seguente.

OBIETTIVI del  PIANO QUALITA’ 

VOCI di SPESA                     (azioni che prevedono uscite) 

FINANZIAMENTO 

Migliorare  la  capacità’  dei professionisti  di  utilizzare autonomamente  le  fonti  ebm  come guida  per  l’attività  professionale individuale e del team di appartenenza 

Formazione del personale coinvolto  Fondo Saniitario Regionale (F.S.R.) 

Migliorare  la  qualità’  dell’assistenza attraverso  la  diffusione, l’implementazione  e  valutazione dell’applicazione  di  linee  guida aziendali 

Costituzione team project specifici  F.S.R. 

Utilizzare  i  criteri  dell’  ebp  (evidence based  prevention)  per  migliorare l’appropriatezza  delle  attività  di  prevenzione 

Formazione del personale  Fondi finalizzati nazionali 

Adottare  l’approccio  per  processi  in riferimento  ai  processi  direzionali aziendali 

Formazione del personale Costituzione team project specifici 

F.S.R. 

Acquisire informazioni utili per identificare aree critiche da migliorare in alcuni processi assistenziali “chiave 

Audit civico Audit clinico 

F.S.R. 

Verificare l’attuazione delle procedure per: ‐  il percorso PAC/Day Service 

Audit clinico Controllo di Gestione 

F.S.R. 

Sviluppare e/o capitalizzare le azioni di realizzazione sulla sicurezza e gestione del rischio clinico 

Formazione del personale Costituzione team roject specifici 

F.S.R. 

Sviluppare la rete dei referenti della qualita’ per l’implementazione ed il monitoraggio: - del piano qualita’ aziendale - degli obiettivi di miglioramento 

della qualita’ 

Formazione del personale Costituzione team project specifici (gruppi di miglioramento) 

F.S.R. 

OBIETTIVI  SPECIFICI  DI  MIGLIORAMENTO  DELLA  QUALITA’  DELLE  U.O.C.       QUALITA’ PROFESSIONALE  

Migliorare la qualità dell’assistenza attraverso l’adozione al protocollo per la terapia del dolore  

Fondi regionali finalizzati 

Garantire l’appropriatezza prescrittiva attivando progetti di audit clinico nei Nuclei di Cure Primarie relativi a: - Diabete mellito tipo 2 

Fondi regionali finalizzati 

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complicato - BPCO - Polmonite Comunitaria 

Acquisita - Ipertensione arteriosa ‐     Dispepsia ulcerosa Migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti con lesioni da decubito attraverso l’adesione alle linee guida aziendali 

F.S.R. 

            QUALITA’ ORGANIZZATIVA:  area “Appropriatezza clinica e assistenziale”  

Strutturare percorsi assistenziali integrati ed informatizzati per pazienti affetti da diabete mellito 

Progetto IGEA 

Sviluppare il processo di accreditamento nel Dipartimento di Patologia Clinica con: - progetto per lo sviluppo di 

azioni orientate all’accreditamento stesura del manuale della qualità delle procedure   

F.S.R. 

Sviluppare il processo di accreditamento nel Dipartimento di Diagnostica per Immagini con: - progetto per lo sviluppo di 

azioni orientate all’accreditamento stesura del manuale della qualità delle procedure 

F.S.R. 

Sviluppare il processo di accreditamento nel Dipartimento del Sangue con: - progetto per lo sviluppo di 

azioni orientate all’accreditamento stesura del manuale della qualità delle procedure 

F.S.R. 

Implementazione delle attività di PAC‐Day Service alla luce delle linee guida regionali 

F.S.R. 

Progetto “Cultura dell’accoglienza”  F.S.R. Uso ed applicazione della “Carta del rischio cardiovascolare” 

Fondi finalizzati nazionali e/o regionali 

Sviluppare il processo di orientamento dei cittadini nel sistema dei servizi sociosanitari integrati territoriali (PUA) 

Fondi regionali finalizzati 

 QUALITA’ ORGANIZZATIVA: area “Documentazione e sistema informativo”  

Migliorare la qualità del sistema di documentazione e comunicazione delle Cure Domiciliari attraverso l’utilizzo di sistemi informatici e la sostituzione e revisione degli 

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strumenti cartacei 

 QUALITA’ PERCEPITA   

Protocollo di accoglienza per coloro che si ricoverano 

F.S.R. 

Tempi di attesa per esami diagnostici e percorsi per l'accesso differenziato in rapporto alla gravità e alla urgenza 

F.S.R. 

Sportelli per prenotazioni di visite e esami dotati di sistema di controllo e regolamentazione delle file sul totale sportelli per il pubblico 

F.S.R. 

Registro dei ricoveri programmati presso direzione sanitari U.O. consultabile 

F.S.R. 

Rispetto dell'identità personale, culturale e sociale dei malati (mediazione culturale) 

F.S.R. 

Numero medio di ore di apertura ai visitatori del presidio durante i giorni  feriali e festivi 

F.S.R. 

Informazione logistica, informazione sanitaria, comunicazione ed educazione 

F.S.R. 

Procedura per le dimissioni protette e di quelle programmate 

F.S.R. 

Indagini sulla qualità percepita  F.S.R. 

RISK MANAGEMENT  

Studi di carattere valutativo sulle cartelle/schede di dimissioni ospedaliere 

F.S.R. 

Procedure di garanzia per la presenza in sala operatoria di tutti gli operatori che hanno iniziato l'intervento (tranne cardiochirurgia, neurochirurgia, ecc.) 

F.S.R. 

Indagini periodiche sulle infezioni associate all’assistenza (prevalenza) 

F.S.R. 

 Indagini periodiche sull'incidenza di infezioni del sito chirurgico per specialità chirurgiche 

F.S.R. 

Protocolli o linee‐guida per il controllo delle infezioni associate all’assistenza 

F.S.R. 

 Manuale dei disinfettanti in uso nel presidio 

F.S.R. 

Procedura per la sterilizzazione dei dispositivi medici 

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5. Appendice

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(a) Titolo del progetto : Al momento della stesura di un progetto è opportuno identificare un titolo che lo rappresenti in modo significativo, in quanto costituisce la modalità di presentazione sintetica. Attraverso la lettura del titolo, infatti, dovrebbe essere chiaramente comprensibile sia la tipologia di progetto sia l’argomento trattato (b) Responsabile del progetto: Nell’ambito di un progetto è indispensabile identificare un responsabile formale. Tale figura ha il ruolo di coordinare e portare a termine il progetto e deve garantire che il risultato finale sia realizzato in coerenza con i costi, i tempi e le caratteristiche tecniche definite inizialmente. In tal senso è indispensabile identificare un responsabile che per ruolo e competenze sia in grado di portare a termine tale compito. Nello specifico il responsabile dovrà possedere competenze sia tecniche che gestionali e relazionali. Al momento dell’individuazione del responsabile devono essere indicate le motivazioni che ne hanno determinato la scelta. In generale è sconsigliabile far coincidere il responsabile del progetto con il responsabile della struttura complessa. (c )Team del progetto La costituzione del team rappresenta un momento fondamentale del progetto in quanto una buona comunicazione all’interno del gruppo e la capacità di coordinarsi dei suoi membri sono una garanzia di successo del progetto medesimo. Nello specifico sarebbe opportuno che i membri del team fossero scelti a discrezione del responsabile del progetto. (d) Contesto e motivazioni che hanno reso necessaria l’attivazione del progetto La validità di un progetto dipende anche dall’utilità rispetto alla struttura organizzativa che lo ha predisposto e dai reali vantaggi che la sua realizzazione è in grado di apportare (perché viene proposto il progetto ?). Solitamente, infatti, un progetto viene proposto e realizzato al fine di risolvere una criticità o più criticità riscontrate in un dato contesto organizzativo, oltre che al fine di ottemperare a indirizzi della pianificazione (PAL, Piano annuale di attività ..) e/o a specifici mandati della Direzione aziendale. (e) Obiettivi del progetto: gli obiettivi rappresentano il risultato ultimo dell’attività del progetto (cosa ci si aspetta di raggiungere / migliorare ?); pertanto devono essere individuati con particolare attenzione e possedere determinate caratteristiche. Nel dettaglio devono essere strategici, ossia allineati agli obiettivi aziendali e/o dipartimentali (vedi PAL o obiettivi di budget); specifici, ossia coerenti con i risultati attesi; e valutabili, ossia misurabili. (f) Risorse impiegate Tutti i progetti prevedono lo sforzo congiunto di un insieme di risorse umane, fisico-tecniche ed economiche. Al fine di evitare un’erronea previsione delle risorse utili alla realizzazione del progetto è indispensabile dettagliare a priori le risorse che si intendono impiegare per raggiungere gli obiettivi previsti. In tal senso, ove possibile, la quantificazione del budget del progetto scomposto nelle diverse voci ( es: stima ore impiegate dai vari componenti del team; strumenti e materiali necessari; eventuali collaborazioni esterne…) favorisce una previsione più realistica. (g) Risultati attesi e misure di valutazione degli stessi L’identificazione dei risultati attesi dalla realizzazione del progetto rappresenta un momento particolarmente critico della stesura di un progetto. I risultati attesi, infatti, rappresentano il fine ultimo del progetto e pertanto devono essere coerenti con gli obiettivi specifici individuati. Al fine di verificare, al termine del progetto, il raggiungimento degli obiettivi prefissati, inoltre, è indispensabile che siano individuati indicatori ad hoc, basati, per quanto possibile, su sistemi informativi correnti e che siano misurabili. (h) Piano del progetto: Il piano del progetto rappresenta un documento che descrive come si intendono realizzare gli obiettivi del progetto, considerando che le risorse disponibili sono limitate nel tempo nella quantità e nella tipologia. La corretta strutturazione del piano è una buona garanzia della riuscita del progetto stesso. Attraverso il piano vengono identificate le attività che saranno intraprese per realizzare gli obiettivi, sono individuati i compiti e le responsabilità di ogni membro del team nella realizzazione delle attività, i tempi di realizzazione e le risorse impiegate. Nel piano, inoltre, devono essere individuati i sistemi di controllo utili al responsabile del progetto per monitorare costantemente l’andamento del progetto stesso, quali, ad esempio, l’individuazione e la misurazione di indicatori di processo costruiti ad hoc. (i) Data conclusiva Un progetto, per essere definito tale, non può proseguire all’infinito, ma deve avere un termine. A tal proposito, al momento della pianificazione, risulta vantaggioso individuare due date: la data conclusiva ottimale, entro cui si intende concludere il progetto e la data “di riserva”, che rappresenta il termine ultimo entro il quale sarà comunque concluso il progetto, anche nel caso si verifichino eventi avversi.

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PIANO QUALITÀ 2009 DELL’AZIENDA USL 3 LANCIANO-VASTO ....................................... 2 1. Premesse................................................................................................................................... 2 2. Sinergie della pianificazione aziendale .................................................................................... 3 3. Linee di lavoro e progetti per la qualità dell’anno 2009 .......................................................... 4 4. Il Budget ................................................................................................................................. 13 5. Appendice .............................................................................................................................. 16