Documento: 002 DG 2009 4/02/2009 Servizio 1 QUALITA’ & … ... · PREVENZIONE Verifica ed...
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RRREEEGGGIIIOOONNNEEE AAABBBRRRUUUZZZZZZOOO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE n. 3
LANCIANO - VASTO
Servizio QUALITA’ & FORMAZIONE
Documento: 002 DG 2009 Data di emissione: 14/02/2009 Edizione: 1 Revisione: 1.3 Data di revisione: 04/05/2009 n° pagine: 21
Oggetto: Piano Aziendale Qualità 2009-2010
n° REVISIONE
PAGG. PRINCIPALI MODIFICHE DATA
1.1 15 1, 2, 3, 4, 5 18/02/2009
1.2 17 Tav. 1, Tav. 2, 4 16/03/2009
1.3 18 4 04/05/2009
1.4.
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PIANO QUALITÀ 2009 DELL’AZIENDA USL 3 LANCIANO-VASTO
1. Premesse Il Sistema Qualità può essere considerato come un “insieme strutturato e coerente” di attività interdipendenti e trasversali all’organizzazione, capace di aiutare gli operatori a dare il meglio di sé e di stimolare lo sviluppo di progetti orientati al miglioramento della qualità. Un sistema qualità, ancora, può essere definito come “la struttura organizzativa, le procedure, i processi e le risorse necessarie ad attuare la gestione per la qualità”. La gestione per la qualità è, quindi, “l’insieme delle attività di gestione aziendale che determinano le politiche per la qualità, gli obiettivi e le responsabilità, e li traducono in pratica, nell’ambito del sistema qualità, con mezzi quali la pianificazione della qualità, il controllo, l’assicurazione ed il miglioramento della qualità. L’idea di qualità che si intende continuare a perseguire in Azienda, coincide con la ricerca di percorsi di sviluppo e innovazione globale dell’intero sistema organizzativo. La sfida è rappresentata dalla capacità di anticipare i processi evolutivi e non di inseguirli; l’idea guida deve essere quella di spostare l’ottica del lavoro quotidiano dal “fare” fine a se stesso al progetto che presuppone un disegno, delle scelte, la capacità di mettersi in gioco. L’idea di Azienda sottende una concezione della Qualità onnicomprensiva dove si coniugano e acquistano significato tra l’altro:
a) la Qualità del rapporto con il cliente/fruitore b) la Qualità delle prestazioni c) la Qualità dell’organizzazione d) la Qualità del lavoro e del posto di lavoro e) la Qualità dei rapporti professionali tra le persone.
I presupposti della Qualità coerenti con la visione unitaria di Azienda proiettate ai risultati e al raggiungimento dei fini connessi con il proprio mandato sociale sono essenzialmente: a. una visione strategica (Mission) coerente e condivisa b. la ridefinizione della struttura attraverso un approccio organizzativo centrato sui processi di lavoro e sui risultati, superando logiche autoreferenziali c. la diffusione di strumenti e metodi di lavoro che favoriscono l’apprendimento organizzativo, l’empowerment, la responsabilizzazione d. la proiezione (operativa) verso logiche di miglioramento continuo, attraverso l’adozione di modalità scientifiche di soluzione dei problemi e. le coerenze organizzative (gestionali, sistema premiante, presa di decisione, responsabilizzazione...) come espressione convincente del gioco di squadra della Direzione aziendale.
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2. Sinergie della pianificazione aziendale I tre strumenti di pianificazione aziendale (Piano Qualità, Piano Comunicazione e Piano Formazione) integrano e implementano le azioni contemplate nelle linee strategiche del Piano Strategico aziendale vigente, orientandosi, ciascuno secondo le proprie aree di competenza, ad un reale sviluppo di una cultura orientata all’utente, attraverso : • il sostegno del governo clinico • lo sviluppo del sistema qualità • lo sviluppo della cultura gestionale • la promozione dell’approccio per processi. • lo sviluppo delle competenze relazionali, del lavoro d’equipe e comunicative. Sostengono obiettivi strategici della Qualità sia la programmazione in tema di Formazione che di Comunicazione. 1) La Formazione :
• sul piano della Qualità Professionale, con proposte per migliorare la capacità dei professionisti di utilizzare come guida fonti e riferimenti dell’ EBM (Evidence Based Medicine e dell’ Evidence Based Nursing);
• sul piano della Qualità Organizzativa, contribuendo ad adottare in modo diffuso l’approccio per processi ;
• sul piano della verifica e del consolidamento di azioni prioritarie per la qualità, con occasioni formative per migliorare la capacità di misurare e monitorare la qualità stessa;
• sul piano del Risk Management, sostenendo le azioni in corso di realizzazione sul piano della sicurezza e la gestione del rischio.
2) La Comunicazione
• sul piano della Qualità Percepita, con l’implementazione del sistema aziendale di ascolto, per rilevare la qualità e le aree di miglioramento in servizi ritenuti di prioritaria importanza.
Più in generale la Comunicazione ha implicazioni sul piano del miglioramento della qualità e dello sviluppo organizzativo, poiché, allorquando si debbano definire e rendere espliciti obiettivi, contenuti e mezzi della comunicazione stessa rispetto ai diversi interlocutori, obbliga a riconsiderare aspetti peculiari dei servizi e dell’organizzazione; L’insieme delle proposte formative va a sostenere una cultura diffusa della qualità e a sviluppare le competenze dei professionisti, per costruire dei team project per la progettazione e la realizzazione di azioni di sviluppo e miglioramento della Qualità stessa.
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3. Linee di lavoro e progetti per la qualità dell’anno 2009 Le linee di lavoro per la qualità dell’anno saranno indicate in primo luogo nel budget 2009 dei singoli Dipartimenti/Distretti, nella sezione riguardante gli obiettivi di miglioramento della qualità delle strutture aziendali. Considerando come riferimento fondamentale il documento di pianificazione annuale gli obiettivi - ed i conseguenti progetti per la qualità - della Azienda USL 03 per l’anno 2009 si articolano in: - obiettivi strategici del sistema qualità aziendale, elencati nella tavola sinottica 1 - obiettivi specifici di miglioramento della qualità delle Unità Operative Complesse
(UOC), elencati nella tavola sinottica 2; questi ultimi sono stati selezionati, fra gli obiettivi di miglioramento della qualità del budget 2009, come obiettivi da sostenere attraverso la definizione e ed il perseguimento, nelle specifiche Unità Operative, di uno specifico progetto. Per facilitare e rendere omogenea la modalità di redazione dei progetti, in appendice è riportata una scheda di sintesi dei progetti per la qualità.
I progetti di livello aziendale sono coordinati direttamente dallo staff dell’UOC Formazione & Qualità: La promozione ed il coordinamento dei progetti specifici è individuato nell’ambito dei Dipartimenti /Distretti o Servizi interessati e/o degli incarichi di programma / progetto di riferimento.
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Tavola sinottica n.1 , pagina I – OBIETTIVI STRATEGICI DEL SISTEMA QUALITA’ AZIENDALE – Anno 2009 AREE D’INTERVENTO (e
“messaggi chiave” OBIETTIVO AZIONI PREVISTE SOGGETTI COINVOLTI
QUALITA’ PROFESSIONALE “puntare sull’EBM e sull’EBN”
MIGLIORARE LA CAPACITÀ’ DEI PROFESSIONISTI DI UTILIZZARE AUTONOMAMENTE LE FONTI EBM E EBN COME GUIDA PER L’ATTIVITÀ PROFESSIONALE INDIVIDUALE E DEL TEAM DI APPARTENENZA
Formazione per favorire nei professionisti la capacità di consultazione e l’uso appropriato delle fonti EBM e EBN on line Accessibilità a risorse on line accreditate Costruzione di procedure omogenee EBN per l’area assistenziale
Ufficio Formazione Staff Dipartimenti ospedalieri DITRO Ufficio Formazione S.I.S. & HTA Ufficio Qualità DITRO
MIGLIORARE LA QUALITÀ’ DELL’ASSISTENZA ATTRAVERSO LA DIFFUSIONE, L’IMPLEMENTAZIONE E VALUTAZIONE DELL’APPLICAZIONE DI LINEE GUIDA AZIENDALI
Diffusione delle linee guida interaziendali sulle lesioni cutanee da pressione e stesura di procedure applicative
Ufficio Qualità DITRO Servizio Farmaceutico Dip. Medico Dip. Chirurgico Aree distrettuali
UTILIZZARE I CRITERI DELL’ EBP (EVIDENCE BASED PREVENTION) PER MIGLIORARE L’APPROPRIATEZZA DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE
Verifica ed adeguamento di almeno delle attività di prevenzione per:
- governo clinico del percorso “vaccinazione in età evolutiva”
- prevenzione del tumore del collo dell’utero mediante strategie integrate di
Ufficio Qualità Dip. Prevenzione Dip. Materno‐Infantile
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vaccinazione contro il virus HPV
QUALITA’ ORGANIZZATIVA “applicare in modo diffuso l’approccio per processi” “Migliorare la capacità di misurare la qualità e valutare/monitorare il miglioramento”
ADOTTARE L’APPROCCIO PER PROCESSI IN RIFERIMENTO AI PROCESSI DIREZIONALI AZIENDALI
Sperimentazione dell’approccio per processi secondo le norme ISO 9001‐2008 applicato a: - Metodo Assistenziale
Personalizzato (MAP) - Scheda unica terapeutica - Cartella clinica integrata - Protocollo terapia del dolore - Percorso chirurgico pre‐ e post‐
operatorio - La dimissione protetta - L’assegnazione di protesi/ausili in
dimissione protetta
Direzione aziendale Staff di direzione Dipartimenti ospedalieri Aree distrettuali
VERIFICARE L’ATTUAZIONE DELLE PROCEDURE PER: ‐ Il percorso PAC/Day Service
Definizione e realizzazione di progetti di verifica dell’attuazione delle procedure
Direzione aziendale Staff di Direzione Aree distrettuali Dipartimenti
QUALITA’ PERCEPITA “accrescere la capacità i ascolto e di coinvolgimento dei cittadini e dei professionisti (empowerment)”
ACQUISIRE INFORMAZIONI UTILI PER IDENTIFICARE AREE CRITICHE DA MIGLIORARE IN ALCUNI PROCESSI ASSISTENZIALI “CHIAVE”
Indagini aziendali sulla soddisfazione dei cittadini in area Cure Domiciliari, Assistenza Specialistica ambulatoriale, Assistenza Ospedaliera Indagini di Audit Civico
Direzione aziendale Staff di Direzione Aree distrettuali Dipartimenti Ufficio Qualità Cittadinanz@ttiva
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Realizzazione di focus group con cittadini affetti da Diabete mellito complicato , da BPCO, in trattamento oncologico domiciliare e/o ambulatoriale Realizzazione della Carta della Qualità in Chirurgia Cultura dell’accoglienza
Ufficio Qualità UOC Diabetologia Dipartimento Medico UOC Oncologia Aree distrettuali Ufficio Qualità Dipartimento chirurgico Direzione aziendale Staff di Direzione Aree distrettuali Dipartimenti DITRO Ufficio Qualità Cittadinanz@ttiva
RISK MANAGEMENT “Ricondurre in un quadro complessivo le azioni della sicurezza”
SVILUPPARE E/O CAPITALIZZARE LE AZIONI DI REALIZZAZIONE SULLA SICUREZZA E GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO
Stesura di documenti di monitoraggio e diffusione delle iniziative su: ‐ Consenso informato ‐ Segnalazione delle ADR (adverse
drug reaction) ‐ Scheda unica terapeutica ‐ Prevenzione delle complicanze
infettive del sito chirurgico ‐ Prevenzione delle infezioni
ospedaliere Progetti per l’avvio di studi longitudinali di incidenza per: - la sorveglianza attiva delle
infezioni ospedaliere nei reparti chirurgici
- la verifica dell’applicazione del
Direzione aziendale Staff di Direzione Dipartimento medico Dipartimento chirurgico Serv. Farmaceutico Direzione aziendale Staff di Direzione Dipartimento medico Dipartimento chirurgico
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protocollo sull’ antibiotico profilassi / antibioticoterapia in chirurgia
Stesura del “Piano della Sicurezza”
Serv. Farmaceutico Comitato Controllo Infezioni ospedaliere (CCIO) Direzione aziendale Staff di Direzione Dipartimento medico Dipartimento chirurgico Serv. Farmaceutico Serv. Prevenzione e Protezione SIS & HTA
RETE PER LA QUALITA’ AZIENDALE “Sviluppare e consolidare la rete dei referenti della qualità”
SVILUPPARE LA RETE DEI REFERENTI DELLA QUALITA’ PER L’IMPLEMENTAZIONE ED IL MONITORAGGIO: - DEL PIANO QUALITA’ AZIENDALE - DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
DELLA QUALITA’
Individuazione dei referenti della qualità Definizione dei ruoli, delle funzioni e dei compiti dei referenti della qualità Sviluppo delle competenze necessarie Realizzazione del percorso formativo
Direzione aziendale Staff di Direzione Dipartimenti Aree distrettuali
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Tavola sinottica 2 – OBIETTIVI SPECIFICI DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLE U.O.C. – Anno 2009
OBIETTIVI SPECIFICI Dip.‐ Distr. o U.O. RESPONSABILE
SERVIZI COINVOLTI STAFF di supporto
QUALITA’ PROFESSIONALE
Migliorare la qualità dell’assistenza attraverso l’adozione al protocollo per la terapia del dolore
U.O. Cure Palliative UU.OO. Anestesia e Rianimazione UO Oncologia Servizi distrettuali per le Cure Domiciliari
Ufficio Qualità
Garantire l’appropriatezza prescrittiva attivando progetti di audit clinico nei Nuclei di Cure Primarie relativi a: - Diabete mellito tipo 2 complicato - BPCO - Polmonite Comunitaria Acquisita - Ipertensione arteriosa ‐ Dispepsia ulcerosa
Servizio Farmaceutico C.A.A.T. Are Distrettuali
Ufficio Formazione
Migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti con lesioni da decubito attraverso l’adesione alle linee guida aziendali
Dipartimento medico UUOO Geriatria UUOO Lungodegenza Servizi distrettuali di Cure Domiciliari Serv. Farmaceutico
Ufficio Qualità Ufficio Formazione
Strutturare percorsi assistenziali integrati ed informatizzati per pazienti affetti da diabete mellito
UU.OO. Diabetologia CAAT Direzioni Aree distrettuali
SIS & HTA
Sviluppare il processo di accreditamento nel Dipartimento di Patologia Clinica con: - progetto per lo sviluppo di azioni orientate
all’accreditamento stesura del manuale della qualità delle procedure
Dipartimento Diagnostica di Laboratorio
UU.OO. Patologia Clinica Ufficio Qualità
Sviluppare il processo di accreditamento nel Dipartimento di Diagnostica per Immagini con: - progetto per lo sviluppo di azioni orientate
all’accreditamento stesura del manuale della qualità delle
Dipartimento Diagnostica per immagini
UU.OO. Radiologia UU.OO. Medicina nucleare
Ufficio Qualità
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QUALITA’ ORGANIZZATIVA: area “Appropriatezza clinica e assistenziale”
procedure Sviluppare il processo di accreditamento nel Dipartimento del Sangue con: - progetto per lo sviluppo di azioni orientate
all’accreditamento stesura del manuale della qualità delle procedure
Dipartimento del Sangue
UU.OO. Ematologia Ufficio Qualità
Implementazione delle attività di PAC‐Day Service alla luce delle linee guida regionali
Gruppo di Lavoro Direzione Sanitaria
Dipartimento Medico CAAT
Ufficio Formazione Ufficio Comunicazione
Progetto “Cultura dell’accoglienza” UOC Qualità & Formazione
Direzione Presidio Ospedaliero DITRO
Ufficio Comunicazione
Uso ed applicazione della “Carta del rischio cardiovascolare”
Direzioni Arre Distrettuali
CAAT Dipartimento medico
UOC Formazione & Qualità
Sviluppare il processo di orientamento dei cittadini nel sistema dei servizi sociosanitari integrati territoriali (PUA)
Direzioni Aree distrettuali
CAAT Ambiti Territoriali Sociali
Ufficio Comunicazione
Procedura del triage al Pronto Soccorso Dipartimento Urgenza ed Emergenza
UU.OO. Pronto Soccorso Servizio 118
Ufficio Qualità Ufficio Comunicazione
QUALITA’ ORGANIZZATIVA: area “Documentazione e sistema informativo”
Migliorare la qualità del sistema di documentazione e comunicazione delle Cure Domiciliari attraverso l’utilizzo di sistemi informatici e la sostituzione e revisione degli strumenti cartacei
SIS & HTA Direzioni Aree distrettuali CAAT Ufficio Centrale ADI
Protocollo di accoglienza per coloro che si ricoverano
Ufficio Comunicazione Direzioni di Presidio DITRO
UO Qualità & Formazione
Tempi di attesa per esami diagnostici e percorsi per l'accesso differenziato in rapporto alla gravità e alla urgenza
UOS Gestione tempi di attesa
Direzioni Presidio DITRO
Ufficio Comunicazione Ufficio Formazione
Sportelli per prenotazioni di visite e esami dotati di sistema di controllo e regolamentazione delle file sul totale sportelli per il pubblico
UOS Gestione tempi di attesa
Direzioni Presidio DITRO
Ufficio Comunicazione Servizio Tecnico
Registro dei ricoveri programmati presso direzione sanitari U.O. consultabile
UOS Gestione tempi di attesa
Direzioni Presidio DITRO
Ufficio Comunicazione Ufficio Formazione
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QUALITA’ PERCEPITA
Rispetto dell'identità personale, culturale e sociale dei malati (mediazione culturale)
Ufficio Comunicazione Ufficio Stampa
Direzioni Presidio DITRO Direzioni Aree distrettualiDip. Materno‐Infantile
Ufficio Qualità
Numero medio di ore di apertura ai visitatori del presidio durante i giorni feriali e festivi
Direzioni di Presidio DITRO Cittadinanz@ttiva
UO Qualità & Formazione Ufficio Comunicazione
Informazione logistica, informazione sanitaria, comunicazione ed educazione
Direzioni di Presidio DITRO Cittadinanz@ttiva
UO Qualità & Formazione Ufficio Comunicazione Servizio Tecnico
Procedura per le dimissioni protette e di quelle programmate
Direzioni di Presidio DITRO Servizio Ciure Domiciliari
UO Qualità & Formazione Ufficio Comunicazione
Indagini sulla qualità percepita Direzioni di Presidio DITRO Cittadinanz@ttiva
Ufficio Comunicazione Ufficio Stampa
RISK MANAGEMENT
Studi di carattere valutativo sulle cartelle/schede di dimissioni ospedaliere
UO Qualità & Formazione
UU.OO. Ospedaliere Unità Gestione Rischio
Procedure di garanzia per la presenza in sala operatoria di tutti gli operatori che hanno iniziato l'intervento (tranne cardiochirurgia, neurochirurgia, ecc.)
UU.OO. Anestesia e Rianimazione
Dipartimento Chirurgico DITRO
Unità Gestione Rischio UO Qualità & Formazione
Indagini periodiche sulle infezioni ospedaliere (prevalenza)
Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere
Direzioni mediche di presidio Dipartimento Chirurgico Diupartimento Medico DITRO
Unità Gestione Rischio UO Qualità & Formazione
Indagini periodiche sull'incidenza di infezioni del sito chirurgico per specialità chirurgiche
Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere
Direzioni mediche di presidio Dipartimento Chirurgico UU.OO. Anestsia e Rianimazione
Unità Gestione Rischio UO Qualità & Formazione
Protocolli o linee‐guida per il controllo delle infezioni ospedaliere
Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere
Direzioni mediche di Presidio
Unità Gestione Rischio UO Qualità &
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UO Malattie Infettive Dipartimento Diagnostica Laboratorio DITRO
Formazione
Manuale dei disinfettanti in uso nel presidio Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere
Servizio Faraceutico Direzioni mediche di Presidio DITRO
Unità Gestione Rischio UO Qualità & Formazione
Procedura per la sterilizzazione dei dispositivi medici
Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere
Servizio Faraceutico Direzioni mediche di Presidio DITRO
Unità Gestione Rischio UO Qualità & Formazione
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4. Il Budget Il Piano per la Qualità 2009-2010 attinge alle risorse previste nel bilancio aziendale o derivate da finanziamenti legati a progetti specifici. Nella tabella si elencano, rispetto agli obiettivi del piano, le azioni che prevedono l’utilizzo di risorse economiche e le relative modalità di finanziamento. Il quadro delle uscite prevedibili è il seguente.
OBIETTIVI del PIANO QUALITA’
VOCI di SPESA (azioni che prevedono uscite)
FINANZIAMENTO
Migliorare la capacità’ dei professionisti di utilizzare autonomamente le fonti ebm come guida per l’attività professionale individuale e del team di appartenenza
Formazione del personale coinvolto Fondo Saniitario Regionale (F.S.R.)
Migliorare la qualità’ dell’assistenza attraverso la diffusione, l’implementazione e valutazione dell’applicazione di linee guida aziendali
Costituzione team project specifici F.S.R.
Utilizzare i criteri dell’ ebp (evidence based prevention) per migliorare l’appropriatezza delle attività di prevenzione
Formazione del personale Fondi finalizzati nazionali
Adottare l’approccio per processi in riferimento ai processi direzionali aziendali
Formazione del personale Costituzione team project specifici
F.S.R.
Acquisire informazioni utili per identificare aree critiche da migliorare in alcuni processi assistenziali “chiave
Audit civico Audit clinico
F.S.R.
Verificare l’attuazione delle procedure per: ‐ il percorso PAC/Day Service
Audit clinico Controllo di Gestione
F.S.R.
Sviluppare e/o capitalizzare le azioni di realizzazione sulla sicurezza e gestione del rischio clinico
Formazione del personale Costituzione team roject specifici
F.S.R.
Sviluppare la rete dei referenti della qualita’ per l’implementazione ed il monitoraggio: - del piano qualita’ aziendale - degli obiettivi di miglioramento
della qualita’
Formazione del personale Costituzione team project specifici (gruppi di miglioramento)
F.S.R.
OBIETTIVI SPECIFICI DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLE U.O.C. QUALITA’ PROFESSIONALE
Migliorare la qualità dell’assistenza attraverso l’adozione al protocollo per la terapia del dolore
Fondi regionali finalizzati
Garantire l’appropriatezza prescrittiva attivando progetti di audit clinico nei Nuclei di Cure Primarie relativi a: - Diabete mellito tipo 2
Fondi regionali finalizzati
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complicato - BPCO - Polmonite Comunitaria
Acquisita - Ipertensione arteriosa ‐ Dispepsia ulcerosa Migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti con lesioni da decubito attraverso l’adesione alle linee guida aziendali
F.S.R.
QUALITA’ ORGANIZZATIVA: area “Appropriatezza clinica e assistenziale”
Strutturare percorsi assistenziali integrati ed informatizzati per pazienti affetti da diabete mellito
Progetto IGEA
Sviluppare il processo di accreditamento nel Dipartimento di Patologia Clinica con: - progetto per lo sviluppo di
azioni orientate all’accreditamento stesura del manuale della qualità delle procedure
F.S.R.
Sviluppare il processo di accreditamento nel Dipartimento di Diagnostica per Immagini con: - progetto per lo sviluppo di
azioni orientate all’accreditamento stesura del manuale della qualità delle procedure
F.S.R.
Sviluppare il processo di accreditamento nel Dipartimento del Sangue con: - progetto per lo sviluppo di
azioni orientate all’accreditamento stesura del manuale della qualità delle procedure
F.S.R.
Implementazione delle attività di PAC‐Day Service alla luce delle linee guida regionali
F.S.R.
Progetto “Cultura dell’accoglienza” F.S.R. Uso ed applicazione della “Carta del rischio cardiovascolare”
Fondi finalizzati nazionali e/o regionali
Sviluppare il processo di orientamento dei cittadini nel sistema dei servizi sociosanitari integrati territoriali (PUA)
Fondi regionali finalizzati
QUALITA’ ORGANIZZATIVA: area “Documentazione e sistema informativo”
Migliorare la qualità del sistema di documentazione e comunicazione delle Cure Domiciliari attraverso l’utilizzo di sistemi informatici e la sostituzione e revisione degli
F.S.R.
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strumenti cartacei
QUALITA’ PERCEPITA
Protocollo di accoglienza per coloro che si ricoverano
F.S.R.
Tempi di attesa per esami diagnostici e percorsi per l'accesso differenziato in rapporto alla gravità e alla urgenza
F.S.R.
Sportelli per prenotazioni di visite e esami dotati di sistema di controllo e regolamentazione delle file sul totale sportelli per il pubblico
F.S.R.
Registro dei ricoveri programmati presso direzione sanitari U.O. consultabile
F.S.R.
Rispetto dell'identità personale, culturale e sociale dei malati (mediazione culturale)
F.S.R.
Numero medio di ore di apertura ai visitatori del presidio durante i giorni feriali e festivi
F.S.R.
Informazione logistica, informazione sanitaria, comunicazione ed educazione
F.S.R.
Procedura per le dimissioni protette e di quelle programmate
F.S.R.
Indagini sulla qualità percepita F.S.R.
RISK MANAGEMENT
Studi di carattere valutativo sulle cartelle/schede di dimissioni ospedaliere
F.S.R.
Procedure di garanzia per la presenza in sala operatoria di tutti gli operatori che hanno iniziato l'intervento (tranne cardiochirurgia, neurochirurgia, ecc.)
F.S.R.
Indagini periodiche sulle infezioni associate all’assistenza (prevalenza)
F.S.R.
Indagini periodiche sull'incidenza di infezioni del sito chirurgico per specialità chirurgiche
F.S.R.
Protocolli o linee‐guida per il controllo delle infezioni associate all’assistenza
F.S.R.
Manuale dei disinfettanti in uso nel presidio
F.S.R.
Procedura per la sterilizzazione dei dispositivi medici
F.S.R.
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(a) Titolo del progetto : Al momento della stesura di un progetto è opportuno identificare un titolo che lo rappresenti in modo significativo, in quanto costituisce la modalità di presentazione sintetica. Attraverso la lettura del titolo, infatti, dovrebbe essere chiaramente comprensibile sia la tipologia di progetto sia l’argomento trattato (b) Responsabile del progetto: Nell’ambito di un progetto è indispensabile identificare un responsabile formale. Tale figura ha il ruolo di coordinare e portare a termine il progetto e deve garantire che il risultato finale sia realizzato in coerenza con i costi, i tempi e le caratteristiche tecniche definite inizialmente. In tal senso è indispensabile identificare un responsabile che per ruolo e competenze sia in grado di portare a termine tale compito. Nello specifico il responsabile dovrà possedere competenze sia tecniche che gestionali e relazionali. Al momento dell’individuazione del responsabile devono essere indicate le motivazioni che ne hanno determinato la scelta. In generale è sconsigliabile far coincidere il responsabile del progetto con il responsabile della struttura complessa. (c )Team del progetto La costituzione del team rappresenta un momento fondamentale del progetto in quanto una buona comunicazione all’interno del gruppo e la capacità di coordinarsi dei suoi membri sono una garanzia di successo del progetto medesimo. Nello specifico sarebbe opportuno che i membri del team fossero scelti a discrezione del responsabile del progetto. (d) Contesto e motivazioni che hanno reso necessaria l’attivazione del progetto La validità di un progetto dipende anche dall’utilità rispetto alla struttura organizzativa che lo ha predisposto e dai reali vantaggi che la sua realizzazione è in grado di apportare (perché viene proposto il progetto ?). Solitamente, infatti, un progetto viene proposto e realizzato al fine di risolvere una criticità o più criticità riscontrate in un dato contesto organizzativo, oltre che al fine di ottemperare a indirizzi della pianificazione (PAL, Piano annuale di attività ..) e/o a specifici mandati della Direzione aziendale. (e) Obiettivi del progetto: gli obiettivi rappresentano il risultato ultimo dell’attività del progetto (cosa ci si aspetta di raggiungere / migliorare ?); pertanto devono essere individuati con particolare attenzione e possedere determinate caratteristiche. Nel dettaglio devono essere strategici, ossia allineati agli obiettivi aziendali e/o dipartimentali (vedi PAL o obiettivi di budget); specifici, ossia coerenti con i risultati attesi; e valutabili, ossia misurabili. (f) Risorse impiegate Tutti i progetti prevedono lo sforzo congiunto di un insieme di risorse umane, fisico-tecniche ed economiche. Al fine di evitare un’erronea previsione delle risorse utili alla realizzazione del progetto è indispensabile dettagliare a priori le risorse che si intendono impiegare per raggiungere gli obiettivi previsti. In tal senso, ove possibile, la quantificazione del budget del progetto scomposto nelle diverse voci ( es: stima ore impiegate dai vari componenti del team; strumenti e materiali necessari; eventuali collaborazioni esterne…) favorisce una previsione più realistica. (g) Risultati attesi e misure di valutazione degli stessi L’identificazione dei risultati attesi dalla realizzazione del progetto rappresenta un momento particolarmente critico della stesura di un progetto. I risultati attesi, infatti, rappresentano il fine ultimo del progetto e pertanto devono essere coerenti con gli obiettivi specifici individuati. Al fine di verificare, al termine del progetto, il raggiungimento degli obiettivi prefissati, inoltre, è indispensabile che siano individuati indicatori ad hoc, basati, per quanto possibile, su sistemi informativi correnti e che siano misurabili. (h) Piano del progetto: Il piano del progetto rappresenta un documento che descrive come si intendono realizzare gli obiettivi del progetto, considerando che le risorse disponibili sono limitate nel tempo nella quantità e nella tipologia. La corretta strutturazione del piano è una buona garanzia della riuscita del progetto stesso. Attraverso il piano vengono identificate le attività che saranno intraprese per realizzare gli obiettivi, sono individuati i compiti e le responsabilità di ogni membro del team nella realizzazione delle attività, i tempi di realizzazione e le risorse impiegate. Nel piano, inoltre, devono essere individuati i sistemi di controllo utili al responsabile del progetto per monitorare costantemente l’andamento del progetto stesso, quali, ad esempio, l’individuazione e la misurazione di indicatori di processo costruiti ad hoc. (i) Data conclusiva Un progetto, per essere definito tale, non può proseguire all’infinito, ma deve avere un termine. A tal proposito, al momento della pianificazione, risulta vantaggioso individuare due date: la data conclusiva ottimale, entro cui si intende concludere il progetto e la data “di riserva”, che rappresenta il termine ultimo entro il quale sarà comunque concluso il progetto, anche nel caso si verifichino eventi avversi.
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PIANO QUALITÀ 2009 DELL’AZIENDA USL 3 LANCIANO-VASTO ....................................... 2 1. Premesse................................................................................................................................... 2 2. Sinergie della pianificazione aziendale .................................................................................... 3 3. Linee di lavoro e progetti per la qualità dell’anno 2009 .......................................................... 4 4. Il Budget ................................................................................................................................. 13 5. Appendice .............................................................................................................................. 16