Documento Qualita Aria Comune di Rimini 2009 e azioni realizzate 2001-2009

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2001 - 2009 POLITICHE INTEGRATE e AZIONI INTRAPRESE per il miglioramento della qualità dell’ aria per la gestione dell’emergenza di polveri fini (pm10) e per il progressivo allineamento dei valori degli inquinanti ai limiti fissati dalla UE di cui al D.M. 02/04/2002 n. 60

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Documento Qualita Aria del Comune di Rimini con le azioni messe in atto per la diminuzione degli inquinanti dal 2001 al 2009 e l'analisi dei principali inquainanti negli ultimi anni

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2001 - 2009

POLITICHE INTEGRATE e AZIONI INTRAPRESE

per il miglioramento della qualità dell’ ariaper la gest ione del l ’emergenza di polver i f in i (pm10) e per i l progress ivo a l l ineamento dei valor i degl i inquinanti a i l imit i f i ssat i dal la UE di c ui a l D.M. 02/04/2002 n. 60

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Documento a cura di Alberto Ravaioli Sindaco del Comune di RiminiDott.ssa Virginia Panigalli Ufficio Dirigenziale di Supporto al Sindaco

Redatto da:Comune di Rimini Assessorato alle Politiche Ambientali ed Energetiche Assessorato Lavori Pubblici e Mobilità Direzione Infrastrutture, Mobilità e Ambiente Ufficio Valutazioni e Tutela Ambientali Sportello Generale per l’Energia U.O. Gestione Qualità e Servizi ambientali e Sicurezza Ufficio Mobilità Ufficio Stampa

Andrea Zanzini Assessore alle Politiche Ambientali ed EnergeticheJuri Magrini Assessore ai Lavori Pubblici e MobilitàIng. Massimo Totti Direttore Infrastrutture, Mobilità e AmbienteDott. Domenico BartolucciIng. Davide FrisoniP.I. Roberto BronzettiD.ssa Elena FaviIng. Patrizia BartoliniIng. Chiara SempriniP.I. Palmiro MagnaniEmilio SalvatoriGiorgia Gianni

con la collaborazione di:Arpa RiminiDirezione Sistemi Informativi ACI Bologna

www.riminiambiente.it

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Il risanamento e la tutela della qualità dell ’aria costituiscono un obiettivo irrinunciabile delle politiche territoriali, per le importanti implicazioni sulla salute dei cittadini e sull ’ambiente.I programmi di intervento predisposti dalla Regione Emilia Romagna a partire dal 2002 e le azioni individuate negli accordi di programma sottoscritti con Province e Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti definiscono l ’impegno dei governi locali al progressivo allineamento ai valori di qualità ambientale fissati dalle norme comunitarie e nazionali.Numerosi sono gli ambiti di intervento che possono avere influenza di rilievo sul fenomeno dell ’inquinamento atmosferico e di cui conosciamo le determinanti tecniche.Nella tematica ambientale è infatti strategica l ’integrazione delle azioni che riguardano l ’ambiente urbano in generale, dalla mobilità urbana sostenibile fino all ’edilizia sostenibile .Altrettanto determinante per il successo di tali azioni è la collaborazione tra istituzioni e cittadini. Spesso, infatti, in occasione delle campagne regionali per la qualità dell ’aria, che comportano limitazioni alla circolazione delle auto, la domanda che ricorre invariabilmente è se serviranno veramente o se invece rappresentino solamente manifestazioni di intenti senza alcuna efficacia intrinseca.Le azioni svolte dall ’Ammnistrazione comunale e i risultati prodotti sono stati riassunti in un quadro sinottico in questo documento, per dare una visione complessiva ed unitaria delle politiche di intervento sul problema dell ’inquinamento atmosferico nella nostra città e per svolgere una prima valutazione sui risultati fin qui raggiunti.I dati dimostrano che sono stati fatti passi nella giusta direzione e che le politiche intraprese hanno dato risultati incoraggianti, ma il lavoro è complesso e oneroso e l ’obiettivo della qualità dell ’aria deve continuare ad essere perseguito con forza.L’auspicio è che questo documento possa aiutare a far convergere attenzione e collaborazione di tutti – cittadini, imprese e istituzioni – sul fenomeno dell ’inquinamento atmosferico, perchè la salute dell ’aria interessa tutti.

Il SIndaco

Alberto Ravaioli

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Quando raccogliemmo la sfida di migliorare l ’aria che respiriamo nella nostra città, nessuno di noi avrebbe mai sperato di poter restituire oggi risultati come quelli riportati in questo documento. Ma sfiorare la soglia limite dei 35 sforamenti per il PM10 nel 2009 e la progressiva diminuzione degli altri inquinanti negli ultimi 3 anni, sono un risultato positivo che deve necessariamente essere restituito ai cittadini del Comune di Rimini che, talvolta costretti a modificare i propri comportamenti con sofferenza, sono stati però i veri attori protagonisti di questi risultati. Lo richiede quello stesso metodo “partecipato” che abbiamo sostenuto per definire le politiche ambientali, quel metodo che ci ha permesso di sottoscrivere importanti accordi con associazioni di categoria come quelle degli artigiani, quel metodo che ha permesso di ricevere fondamentali co-finanziamenti dall ’Unione Europea, dal Ministero dell ’Ambiente e dalla nostra Regione per avviare, ad esempio, il progetto di bike-sharing, la promozione delle fonti rinnovabili e dell ’efficienza energetica che hanno portato il Comune di Rimini ad essere, secondo il Sole24Ore al 1° posto tra i comuni italiani per le Politiche Energetiche.D’altra parte in questo contesto non c’è nessuna soddisfazione che non possa sentirsi compiuta se dimentica di ringraziare ed evidenziare i sacrifici compiuti da tutti, chi ha lasciato a casa la propria auto nei giorni di limitazione al traffico per scegliere la bicicletta o il trasporto pubblico, chi ha investito nella propria abitazione diminuendone i consumi, chi ha trasformato l ’alimentazione della propria auto, chi ha sostenuto gli investimenti dell ’amministrazione nelle nuove piantumazioni di migliaia di alberi, tutti impegni utili ad affrontare quella che rimane in ogni caso una criticità sulla quale non ci si può permettere di allentare la tensione.Se una comunità può ottenere risultati significativi, educandosi passo dopo passo a trasformare i propri comportamenti, operando a tutto tondo sui temi della pianificazione del territorio, della mobilità, della bioedilizia, del controllo degli impianti termici e della promozione delle fonti rinnovabili, allora può diventare una testimonianza utile e concreta anche per altre comunità e per migliorare la qualità della vita di tutti.

Assessore alle Politiche Ambientali ed Energetiche

Andrea Zanzini

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Indice PREMESSA

1. QUADRO NORMATIVO . . . . . . . . 1

2. LA QUALITÀ DELL’ARIA A RIMINI . . . 2

3. POLITICHE ED AZIONI INTRAPRESE . . . 9

3.1 MOBILITÀ SOSTENIBILE . . . . 10

3.2 SISTEMA INSEDIATIVO

E FONTI RINNOVABILI . . . . . . 11

3.3 BILANCIO EMISSIONI RISPARMIATE 12

3.4 COMUNICAZIONE,

INFORMAZIONE,

EDUCAZIONE AMBIENTALE . . . . . 13

4. CONCLUSIONI . . . . . . . . . . 14

APPENDICI

Appendice A

Tabelle delle azioni realizzate per settore

Appendice B

Postazioni bikesharing

Appendice C

“Misure Volontarie in Bioedilizia”

Appendice D

Centri commerciali e grandi strutture

di vendita

Appendice E

Progetto “Rimini Città Solare”

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PremessaPrima dell’Accordo regionale, oltre l’Accordo regionale sulla qualità dell’aria Sarebbe un errore individuare nella data di sottoscrizione del primo, specifico Accordo di programma regionale (an-nualità 2002/2003) l’avvio di azioni del Comune di Rimini sul fronte della tutela della qualità dell’aria. La centralità al tema della “città sostenibile”, posta nei programmi di man-dato 1999 e 2001, è lì a testimoniare una forte attenzione che -concretizzatasi soprattutto in pianificazioni di opere pubbliche e ambientali- si è rivelata di fatto propedeutica all’aggressione del problema vero e proprio.

Problema complesso, non limitato o limitabile ai meri con-fini amministrativi e per questo necessitante di politiche integrate a tutti i livelli: internazionale, nazionale, locale. Va detto che Rimini è l’unico dei 20 Comuni in provincia (oggi 27, con il passaggio di sette Comuni dell’alta Valma-recchia in territorio riminese) ad avere applicato e a con-tinuare l’applicazione dell’Accordo regionale sulla qualità dell’aria. Un’anomalia rispetto a ciò che accade nelle altre province dell’Emilia Romagna che rende difficoltoso tira-re un bilancio complessivo dei risultati ottenuti nell’arco di quasi dieci anni di lavoro.

Il lavoro che segue non può allora che rappresentare un “work in progress”, un’analisi di quanto fatto nella consa-pevolezza che tanto resta ancora da fare. Soprattutto sul piano della cultura e dell’approccio a un argomento come la qualità dell’aria che nell’intento del Comune di Rimini certamente non si esplica nella sola inibizione al traffico da auto privata in alcuni giorni dell’anno.

Il segno del miglioramentoDai 65 “sforamenti” del 2008 ai 29 registrati nel 2009 dalla centralina Arpa di via Flaminia. Dai 56 segnalati due anni fa dalla stazione di misurazione al parco Marecchia ai 36 dello scorso anno. Sono gli ultimissimi dati sul livello del PM10 nella città di Rimini, aggiornati al 31 dicembre scor-so. Non solo per la prima volta in via Flaminia il tetto dei 35 sforamenti del livello massimo di 50 µg/m3 non è stato superato, ma il numero di superamenti giornalieri si è anche ridotto di più della metà rispetto all’anno precedente. Al parco Marecchia gli sforamenti sono scesi del 36% rispetto al 2008, superando per un solo giorno il tetto dei supera-menti consentiti.

Dati che mostrano come le azioni intraprese dall’Ammini-strazione comunale sul fronte della riduzione delle emissio-ni di inquinanti in atmosfera, e in particolare delle polveri sottili, stiano contribuendo positivamente al progressivo allineamento ai valori fissati dalle norme comunitarie e nazionali. Ma il cammino intrapreso per il miglioramento della qualità dell’aria non si limita agli interventi per la li-mitazione del traffico, né è iniziato semplicemente con gli Accordi di programma sottoscritti dal Comune di Rimi-ni unitamente alla Regione Emilia-Romagna a partire dal 2002-2003. E’ sin dal 2001, infatti, che le politiche e gli interventi avviati dall’Amministrazione comunale interes-sano in maniera integrata tre settori, ognuno di essi cruciale nell’affrontare il complesso problema della gestione della qualità dell’aria. Gli ambiti di intervento individuati, anche in coerenza con il Piano di gestione della qualità dell’aria provinciale, sono la mobilità sostenibile (dalla gestione della mobilità privata alla fluidificazione del traffico, dalla qualità del parco veicolare al trasporto pubblico locale); il sistema insediativo (dal miglioramento degli impianti di riscalda-mento agli incentivi per l’uso delle rinnovabili, dall’edilizia sostenibile alla valorizzazione del verde); l’informazione e comunicazione ai cittadini (campagne di comunicazione, iniziative per la partecipazione, formazione).

Già le linee programmatiche di mandato per il 2001-2006 disegnavano una “Rimini città sostenibile”, con progetti-obiettivo relativi ad alcuni temi. L’educazione e la parteci-pazione giocano per l’Amministrazione comunale un ruolo chiave nello sviluppo della sostenibilità e la qualità dell’am-biente, e l’attività di Agenda 21 è lo strumento fondamen-tale per raccogliere e monitorare le esigenze ambientali e di vivibilità che emergono a livello locale.

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L’impegno programmaticoLa ricerca di condizioni di sostenibilità urbana, pur in un deciso sviluppo del territorio, è stata fissata sin dal 2001 come uno dei massimi impegni programmatici dell’Ammi-nistrazione. Tra le priorità, assicurare ad esempio il control-lo ed il contenimento delle emissioni in atmosfera, favorire accordi tra i vari attori per lo sviluppo di iniziative a favore dell’ambiente, adottare il piano energetico ai sensi della L. 10/91 (poi approvato nel 2006). Tra il 2001 e il 2006 sono stati introdotti inoltre alcuni importanti atti di pianifica-zione, come il regolamento del verde e successivamente nel 2009 il Censimento quantitativo/qualitativo di tutte le Al-berature Pubbliche.

Sul fronte della mobilità si è scelto fin dall’inizio di dare priorità all’uso pedonale (realizzando ad esempio aree pe-donali e ZTL) ed al trasporto pubblico, proseguendo inol-tre nella diffusione di una mobilità “lenta” con l’estensione dei percorsi pedonali-ciclabili organicamente collegati alla rete della viabilità ciclabile progettata dalla Provincia. Un evidente salto in avanti è stato compiuto nel quinquennio 2001/2006 allorché la rete delle piste ciclopedonali è passata dai 10,5 km del 1999 a 50 km, ponendo Rimini tra le realtà nazionali più sensibili a questo segmento di lavoro. L’in-cremento del numero delle rotatorie (dalle 2 del 1999 alle 56 realizzate nell’arco di dieci anni), considerate importanti misure per la fluidificazione del traffico e per la riduzione degli inquinanti, e la realizzazione di un idoneo sistema di parcheggi scambiatori sono ulteriori azioni individuate già dalle linee programmatiche 2001 e quindi concretizzate.

La mobilità “lenta” continua ad essere uno dei punti cardine anche dell’attuale programma di governo 2006/2011, che mira a incrementare mediamente di 5 km all’anno la rete cittadina di piste ciclabili e percorsi protetti. Inaugurato nel 2008 il bike sharing previsto dal programma conta ad oggi più di 500 utenti e suggerisce come prioritaria resti la realizzazione dei collegamenti ciclabili casa-lavoro-scuola e verso le strutture socio-sanitarie e gli uffici pubblici, in maniera intermodale con il trasporto pubblico.

Il contrasto all’inquinamento dell’aria passa oggi sempre di più attraverso una programmazione integrata tra misure de-dicate al trasporto pubblico, mobilità lenta, manutenzione e rinnovo degli impianti termici, ecoincentivi, promozione delle fonti rinnovabili. Coerentemente con gli obiettivi di mandato 2006-2011 si sono avviate politiche ed accordi con associazioni di categoria che hanno portato al raffor-zamento e ad una maggiore efficacia degli incentivi per il passaggio ad una alimentazione ecologica dei veicoli privati, la progressiva sostituzione dei mezzi pubblici alimentati a benzina e diesel con veicoli elettrici e a gas, l’incremento degli incentivi alle famiglie e alle fasce sociali più deboli per la manutenzione o l’acquisto di nuove caldaie.

Sul fronte dello sviluppo della sostenibilità e della qualità complessiva dell’ambiente, infine, tra le priorità 2006-2011 vi sono rigenerare il territorio realizzando un sistema di cor-ridoi ecologici, ossia un insieme di ambiti naturalistici col-

legati nella città e tra costa e entroterra che si concretizzerà in particolare con la realizzazione del nuovo parco pubblico in località Santa Giustina e la valorizzazione naturalistica dell’ex cava Incalsystem nel 2010; rilanciare la politica dei parchi (due nuovi parchi verranno inaugurati nel 2010) do-tando la città di nuovi spazi e rafforzando gli interventi per la massima fruizione di quelli esistenti; lo sviluppo delle tecnologie per l’utilizzo di fonti rinnovabili; definire rigo-rosi standard di qualità del territorio e dei servizi attraverso le certificazioni ambientali; riconoscere il bene ambientale come valore primario dello sviluppo, risolvendo quei temi che possono costituire un freno alla sostenibilità territoriale attraverso le più ampie forme di partecipazione e l’assun-zione delle tematiche ambientali come sistematico metodo di approccio nelle scelte di governo.

Il quadro complessivo degli interventi realizzati all’in-terno ed oltre il programma di mandato dal 2001 al 2009 viene illustrato nelle tabelle successive.

1. Quadro normativoL’inquinamento atmosferico delle aree urbane è oggi uno dei principali problemi ambientali.

Esso dipende fortemente dal grado di urbanizzazione e dal-le condizioni meteoclimatiche; è dimostrato infatti che le maggiori sorgenti di emissioni di inquinanti atmosferiche provengono dal traffico veicolare, dalle attività industriali e dagli impianti di riscaldamento urbano.

Altro dato ormai consolidato è che le concentrazioni di so-stanze inquinanti, oltre certi limiti, costituiscano un dan-no potenziale per l’ambiente ed in particolare per la salute umana.

A testimoniare l’attualità e la criticità di questa problema-tica è il panorama legislativo in materia di “inquinamento atmosferico”, il quale ha avuto nell’ultimo decennio un for-te impulso e conta ad oggi un gran numero di norme, sia in tema di tutela della qualità dell’aria, sia in tema di emissioni inquinanti in atmosfera.

In particolare a partire dal D.Lgs n. 351/99 (in recepimento della Direttiva 96/69/CE), si è passati da una normativa improntata sulla logica dell’emergenzialità, ad una nor-mativa ispirata invece al concetto di gestione intesa come “prevenzione dell’inquinamento atmosferico, risanamento e mantenimento della qualità dell’aria”.

Tale decreto ha posto le basi per il completo riordino dell’in-tero schema legislativo sulla qualità dell’aria, provvedendo alla progressiva abrogazione di una serie di atti normativi ormai superati ed in particolare demandando ad appositi

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decreti la definizione dei valori limite e delle soglie di allar-me fissati in sede europea.

Con l’emanazione del D.M. 60/02 (recepimento della di-rettiva 1999/30/CE concernente i valori limite e di qualità nell’aria ambiente per biossido di zolfo, ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell’aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio) e del D.Lgs. n. 183/04 (attua-zione della direttiva 2002/3/CE relativa all’ozono nell’aria) sono stati poi definiti tali valori.

A livello attuativo, la Legge Regionale n. 3/99 “Riforma del sistema regionale locale”, ha posto in capo alle Provincie l’individuazione delle zone per le quali è necessario predi-sporre un Piano finalizzato al risanamento atmosferico che contenga le azioni e gli interventi necessari ad assicurare che i valori di qualità rispettino i limiti determinati dalle norme.

In questo ambito di competenza la Provincia di Rimini ha approvato con Del.C.P. n. 98 del 18 dicembre 2007 il Piano di Gestione della Qualità dell’Aria (PGQA).

Tale Piano, dopo aver individuato le zone critiche, descrive in modo unitario, per tutta la provincia di Rimini, le stra-tegie e le azioni da intraprendere per migliorare stabilmen-te la qualità dell’aria, rivolgendosi ai settori che, in modo diretto o indiretto, contribuiscono in maggiore misura alle emissioni di inquinanti in atmosfera, demandando poi la programmazione attuativa alla sottoscrizione di specifici accordi e/o intese tra Enti interessati.

Inoltre la Regione Emilia – Romagna ha predisposto, a partire dal 2001 un Programma di Interventi da adottare in tutti gli agglomerati, il quale ha trovato concreta attua-zione nella stipula dell’Accordo di Programma volontario sulla Qualità dell’Aria, con le Province e i Comuni oltre i 50.000 abitanti.

Il primo accordo è stato siglato nel 2002 ed il 15 Ottobre 2009 è stato firmato l’ottavo Accordo di Programma sulla qualità dell’aria.

Il contesto in cui si inseriscono questi Accordi, è sempre l´emergenza smog e la tutela della salute dei cittadini e l´obiettivo quello di uniformare e rendere più efficaci le mi-sure di contenimento delle emissioni inquinanti.

2. Qualità dell’aria a RiminiIl territorio riminese, al pari di tutta la Pianura Padana, co-stituisce un’area dove la combinazione tra fattori umani e condizioni meteorologiche rendono più frequente il mani-festarsi di episodi acuti di inquinamento atmosferico che coinvolgono porzioni di territorio via via più vaste.

Le cause dell’inquinamento sono da ricercare soprattutto nell’elevata antropizzazione che, in presenza di condizioni meteorologiche sfavorevoli alla dispersione, rende più fre-quente l’instaurarsi di situazioni di criticità.

Presupposto fondamentale per ogni efficace politica am-bientale per la Gestione della qualità dell’aria è rappre-sentato dal sistema di monitoraggio, che per il Comune di Rimini è gestito da ARPA ed è composto da tre centraline (Abete, Flaminia e Marecchia).

Tale sistema permette di valutare i livelli (concentrazioni) delle sostanze inquinanti ai fini di controllo con i valori li-mite e le soglie di allarme fissati dalla normativa vigente.

Al fine di dare un quadro sintetico della qualità dell’aria nel comune di Rimini, si riporta di seguito un estratto del Report 2008 “Rete di Monitoraggio Qualità dell’Aria” re-datto da ARPA, relativamente ai dati del Biossido di azoto (NO2), delle polveri sottili (PM10) e dell’Ozono (O3) che costituiscono i parametri di maggiore interesse in relazione ai limiti di qualità dell’aria stabiliti dal D.M. 60/2002 e del D.Lgs. n. 183/04. elatvamente al PM10 i dati sono stati ag-giornati al tutto il 2009 traendoli dai dati pubblicati sul sito di Arpa Rimini per quanto ancora in attesa di validazione.

Polveri sottili

Con il termine polveri sottili o anche particolato atmosferi-co (PM Particulate Matter) si intende l’insieme delle parti-celle solide e liquide che si trovano in atmosfera e che gra-zie alle caratteristiche aerodinamiche, che dipendono dallo stato fisico, forma, dimensioni, densità possono rimanere in sospensione.

Con i termini PM10 e PM2,5 si indicano le frazioni di par-ticolato aventi diametro aerodinamico inferiore rispettiva-mente a 10 e 2,5 micron (1 µm = 1 millesimo di millimetro)

Tali sostanze possono avere origine sia da fenomeni naturali (come i processi di erosione al suolo, gli incendi boschivi, la dispersione di pollini) sia, in gran parte, da attività antropi-che, in particolar modo da traffico veicolare e da processi di combustione in paricolare industriali e civili.

Nelle aree urbane il materiale particolato può avere origine da lavorazioni industriali (cantieri edili, cementifici), dall’usu-ra dell’asfalto, dei pneumatici, dei freni, delle frizioni e dalle

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emissioni di scarico degli autoveicoli, in particolare quelli dotati di motore a ciclo diesel.

Il PM può essere emesso tal quale in atmosfera, comportandosi quindi come un inquinante primario, ma può anche formarsi in atmosfera a seguito di reazioni chimiche che avvengono tra composti gassosi (ad esempio ossidi di azoto o di zolfo e ammoniaca) o a seguito di processi di condensazione. In generale i principali componenti del PM sono carbonio elementare, materia organica, nitrato e solfato d’ammonio, polvere da suolo e ossidi di metalli.

A causa della sua composizione, il particolato presenta una tossicità intrinseca, che viene amplificata dalla capacità di assorbire sostanze gassose come dli IPA (Idrocarburi policiclici aromatici) e i metalli pesanti, di cui alcuni sono potenti agenti cancerogeni.

PM10Pariculate matter 10 micron

I valori limite stabiliti dal D.M. 60/2002 sono riportati nella tabella seguente.

Per quanto riguarda i dati rilevati, la tabella seguente evidenzia che per l’anno 2008 in entrambe le stazioni posizionate nel Comune di Rimini, non è stato rispettato il numero di superamenti consentito per la media giornaliera (35 volte), mentre è stato rispettato il valore limite previsto per la media annuale in ogni caso in un quadro di generale diminuzione rispetto agli anni precedenti.

Dati 2008 - Fonte Report Arpa

*Verucchio (dal 23/09/08), ** percentuali di dati validi inferiore a quella prevista nel D.M. 60/02 (90%)

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Per quanto riguarda il 2009 invece, i dati in via di validazione, registrano come la sola centralina ‘Marecchia’ abbia sforato di una sola unità il limite per la media giornaliera mentre tutte le altre si sono tenute al di sotto del limite.

Dati 2009* - Fonte: Sito Arpa Rimini

(*dati 2009 in attesa di validazione)

I grafici successivi mostrano l’andamento negli anni 2004-2009 dei superamenti del valore limite per la media giornaliera, dei valori delle concentrazioni medie annuali e dei massimi annuali delle concentrazioni giornaliere, rilevate nelle due postazioni di misura Flaminia e Marecchia.

Fonte: Report 2008 Arpa (+ dati 2009 in attesa di validazione)

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È evidente che, nel complesso i dati rilevati dal 2004 al 2009 mostrano una tendenza alla diminuzione per tutti i tre indici presi in esame, ma il rispetto del numero dei superamenti consentiti per il valore medio giornaliero, pur rivestendo particolare criticità ha teso, negli ultimi anni, a rientrare al di sotto della soglia di limite.

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NO2 Biossido di azoto

Il Biossido di azoto è da ritenersi fra gli inquinanti atmosferici maggiormente pericolosi, sia perché è per sua natura irri-tante, sia perché dà inizio, in presenza di forte irraggiamento solare, ad una serie di reazioni fotochimiche che portano alla costituzione di sostanze inquinanti quali l’Ozono complessivamente indicate con il termine di “smog fotochimico”.

Un contributo fondamentale all’inquinamento da Biossido di azoto è apportato, nelle città, dalla combustione ad alta temperatura di idrocarburi, nelle industrie, negli impianti di riscaldamento e negli autoveicoli. L’entità delle emissioni, in quest’ultimo caso, può variare anche in funzione delle caratteristiche del motore e delle modalità di utilizzo dello stesso.

Solitamente l’emissione di Biossido di azoto, è più rilevante quando il motore funziona ad elevato numero di giri (arterie urbane a scorrimento veloce, autostrade ecc.).

Dalla lettura dei dati riportati nella tabella successiva, inerenti l’anno 2008, si nota che si è verificato un solo superamento del valore limite orario di 220 µg/m3 (stazione Parco Marecchia), ma nessun superamento della soglia di allarme. Per quanto riguarda invece i valori della media annuale, il valore limite di 44 µg/m3, è stato superato in due centraline, Via Abete e Via Flaminia.

Fonte: Report 2008 Arpa

* San Clemente (dal 30/01/08 ore 00:00) e Verucchio (dal 23/09/08 ore 14:00), ** percentuali di dati validi inferiore a quella prevista nel D.M. 60/02 (90%)

Le figure successive mostrano l’andamento, negli anni 2004-2008, dei valori delle medie annuali rilevate nelle stazioni della rete. Si rileva una tendenza all’incremento dei valori relativamente alla stazione di via Abete fino al 2006.

Fonte: Report 2008 Arpa

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O3Ozono

L’ozono si concentra nella stratosfera ad un’altezza compresa fra i 30 e i 50 chilometri dal suolo. La sua presenza protegge la troposfera dalle radiazioni ultraviolette emesse dal sole che sarebbero dannose per la vita degli esseri viventi. L’assenza di questo composto nella stratosfera è chiamata generalmente “buco dell’ozono”.

L’ozono presente nella troposfera (lo strato atmosferico compreso fra il livello del mare e i 10 km di quota), ed in partico-lare nelle immediate vicinanze della superficie terrestre, è invece un componente dello “smog fotochimico” che si origina soprattutto nei mesi estivi in concomitanza di un intenso irraggiamento solare e di un’elevata temperatura.

L’ozono non ha sorgenti dirette, ma si forma all’interno di un ciclo di reazioni fotochimiche che coinvolgono in particolare gli ossidi di azoto e le sostanze organiche volatili. Tutte le sostanze coinvolte in questa complessa serie di reazioni costitu-iscono nel loro insieme il citato smog fotochimico.

Il D.Lgs. 183/04 prevede valori bersaglio e obiettivi a lungo termine, soglie di informazione, di allarme, di protezione della salute, di protezione della vegetazione e delle foreste. Nel prospetto seguente sono riportati i parametri previsti e i loro limiti.

I dati rilevati durante l’anno 2008, riportati nella tabella seguente, mostrano che non si è mai verificato il superamento della soglia di allarme (240 µg/m3) e nemmeno della soglia di informazione (180 µg/m3). Il valore bersaglio per la prote-zione della salute umana di 120 µg/m3, come valore massimo giornaliero delle medie mobili sulle 8 ore, è stato superato per 9 volte in Parco Marecchia.

*San Clemente (dal 30/01/08) e Verucchio (dal 23/09/08)** La percentuale si riferisce ai dati validi orari ed è da intendersi unicamente quale indicatore del rendimento dello stumento.

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Le figure seguenti mostrano l’andamento del valore medio annuale e del massimo della media oraria rilevati nell’arco temporale 2004-2008.

Il trend rivela una tendenza alla diminuzione delle concentrazioni misurate dalla stazione “Marecchia” .

Fonte: Report 2008 Arpa

Fonte: Report 2008 Arpa

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3. Politiche ed azioni intrapreseLa strategia individuata dal Comune di Rimini per affrontare il complesso proble-ma della gestione della Qualità dell’Aria, si è concentrata nell’ultimo decennio, sulla messa in atto di politiche integrate nei se-guenti ambiti di intervento :

1. MOBILITÀ SOSTENIBILE

2. SISTEMA INSEDIATIVO e FONTI RINNOVABILI

3. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

Tale scelta nasce anche dalla necessità di coerenza con il Piano di Gestione della Qualità dell’Aria (PGQA) che detta que-sto tipo di organizzazione, in quanto la più funzionale ad un approccio di valutazione della efficacia dei risultati.Per ognuno di tali ambiti sono riportati qui di seguito le politiche e le azioni intra-prese a livello comunale.

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3.1 Mobilità sostenibileLa mobilità e il sistema di trasporti sono le maggiori sorgenti di emissioni inquinanti atmosferiche in ambito urbano, pertanto l’attuazione di azioni che intervengano in ambito di Mobilità Sostenibile risulta indubbiamente strategico al fine del loro conte-nimento e riduzione.Intendendo come Mobilità Sostenibile un sistema di mobilità urbana in grado di con-ciliare il diritto alla mobilità con l’esigenza di ridurre l’inquinamento e le esternalità negative, le politiche che sono state intraprese in questo ambito riguardano misure generali di:

1. gestione della mobilità privata

2. interventi per la limitazione del traffico nei centri storici e nelle aree urbane dense

3. interventi di moderazione della velocità e di fluidificazione del traffico

4. interventi sulla qualità e quantità del parco veicolare e sul contenimento delle sue emissioni

5. interventi relativi al Trasporto Pubblico Locale

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3.2 Sistema insediativo e fonti rinnovabiliNell’ambito del sistema insediativo, i set-tori residenziale, turistico e commerciale presenti sul territorio comunale non ri-sultano rilevanti ai fini delle emissioni di particolato in quanto gli impianti termici risultano essere nella quasi totalità funzio-nanti a gas naturale o elettrici (pompe di calore), mentre assumono un notevole ri-lievo (circa il 30% nel periodo invernale) le emissioni di altri gas serra (CO2, CO, CH4, NOx).Le azioni attuate in questo ambito di in-tervento sono state state prevalentemente indirizzate alla manutenzione e al corretto uso degli impianti termici, alla messa in sicurezza e miglioramento dell’efficienza degli impianti di riscaldamento e all’ado-zione di tecnologie per la climatizzazio-ne degli edifici indirizzate a contenere le emissioni ed i consumi energetici attraver-so tecniche passive (isolamento termico) o inerziali (serre solari) o l’utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili (come il solare o la geotermia a bassa temperatura) per la produzione di energia.La metodologia utilizzata per il calcolo della riduzione delle emissioni di CO2 e del particolato sono state effettuate tenen-do conto che sul territorio comunale sono presenti circa 60.000 impianti termici di cui il 98% circa sono a metano e che quasi il 92% degli impianti sono stati censiti at-traverso il catasto degli impianti termici.

Va inoltre considerato che:

la corretta e periodica manutenzione dell’impianto termico domestico può consentire un risparmio medio dei consumi di combustibile di circa il 3%;

la sostituzione di un vecchio impianto a gasolio con un impianto 4 stelle a metano riduce di almeno il 30% i consumi energetici e le emissioni di CO2 e del 90% le emissioni di particolato;

la sostituzione di un vecchio impianto a metano con uno 4 stelle riduce di almeno il 15% i consumi e le emissioni di CO2;

l’installazione di un impianto solare termico consente la riduzione dei consumi per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) di almeno il 50% ovvero circa il 5% dei consumi di energia termica totali di un’abitazione e che se integrato con il riscaldamento a bassa temperatura può ridurre i consumi anche del 10% (edilizia tradizionale con fabbisogno energetico superiore a 100 kWh/mq/anno).

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CO2 (tonnellate/anno risparmiate)

PM10 (Kg/anno risparmiati)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO URBANOImpianti Termici a

servizio di edifici privati

117 0,41 Bollino “Calore Pulito”, campagna regionale “Caldaia Sicura” ed altro

Impianti Termici a servizio di

edifici pubblici di proprietà comunale

495,32 Gestione calore ed energia in Global Service

146 3,9 Sostituzione delle centrali termiche di due scuole da gasolio a metano

0,3 Progetto “Doccia Light” (risparmio acqua calda negli impianti sportivi)

Impianti di Teleriscaldamento

e cogenerazione1150 4,02 Gestione del servizio di

teleriscaldamento Peep Marecchiese

892 3,12 Gestione del servizio di teleriscaldamento Peep Viserba

RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI E MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA NEL PATRIMONIO EDILIZIO

Sostegno delle Fonti Energetiche Rinnovabili

148,57 0,52 Solare Termico

6,02 Solare Fotovoltaico

8928 Fornitura di energia elettrica “Verde” certificata per l’illuminazione pubblica

Edilizia Sostenibile 31,13 0,11 Edifici privati

Grandi superfici 38 Nuova Fiera di Rimini

557 36,92 Centro Commerciale “I Malatesta”

225 32,9 Centro Commerciale “Le Befane”

4430 1,56 IKEA

Edifici di proprietà pubblica 50,05 0,18 ACER di Via Pascoli

Progetto “Rimini Città Solare”

650 (bando in uscita nel Gennaio 2010)

TOTALE 13384,33 81,9

3.3 Per un bilancio annuale degli inquinanti risparmiati nel settore insediativo e fonti rinnovabili

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3.3 Comunicazione, informazione, educazione ambientaleLe azioni svolte nell’ambito della comu-nicazione e dell’informazione sono fi-nalizzate a rendere consapevoli i cittadi-ni delle conseguenze sull’ambiente dei comportamenti individuali e collettivi. Tale consapevolezza agisce sulle abitudini quotidiane in modo costruttivo e duratu-ro; soprattutto quando si opera in stretta collaborazione con gli istituti scolastici ed in generale con i più giovani è possibile in-vestire non solo sulla crescita consapevole dei cittadini del domani ma indurre negli adulti, attraverso i bambini, una maggiore responsabilità anche rispetto alle abitudini più consolidate. Far conoscere, inoltre, le iniziative ed i progetti attuati ed in corso, in materia di miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo, significa dar corpo ad una cittadinanza consapevole per colo-ro che saranno la futura classe dirigente della nostra città nei diversi settori sociali ed economici.Ultima tappa di questo impegno la realiz-zazione di AmbienteFestival che ha visto la sua prima edizione nel 2009 coinvolgendo oltre 5.000 bambini degli istituti scolastici di tutto il nord-italia ed altrettanti visita-tori. Inoltre ha coinvolto più di 50 associa-zioni del territorio impegnate nelle mate-rie ambientali e della sostenibilità.

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4.ConclusioniUn lavoro ‘in progresso’ che incrocia la programmazione strategica Il report mostra come le azioni per il mi-glioramento della qualità dell’aria, adot-tate su più fronti dal Comune di Rimini nell’arco di quasi un decennio, abbiano dato risultati incoraggianti. Occorre ora continuare a perseguire con forza l’obiet-tivo della qualità ambientale, puntando a compiere quel salto di qualità riconosciuto come necessario negli ambiti elaborati in seno alle pianificazioni a medio e lungo termine quali il Piano strutturale comu-nale (Psc) e il Piano Strategico. Percorsi e documenti ancora aperti, che saranno og-getto di confronto e concertazione istitu-zionale e con la città. L’impulso più forte va comunque dato nella direzione di stimolare e alimentare una cultura del vivere e muoversi in città ecologicamente sostenibile. Una cultura che si traduca in quella partecipazione at-tiva alle scelte degli Enti locali, in grado di sostenere e accompagnare le decisioni necessarie all’innalzamento della qualità ambientale con effetti positivi sull’intero modello economico/turistico.Si tratta in particolare delle scelte struttu-rali in ambito viabilistico, territoriale (fa-scia a mare e centro storico soprattutto) ed economico che non possono che trovare nel prossimo quinquennio il loro punto di sintesi nel percorso di adozione, approva-zione e applicazione del Piano strutturale comunale, centro di ogni programmazione

specifica (Piano della mobilità, Piano del-la sosta, Piano dell’energia, provvedimenti urbanistici etc.).

Il Piano strutturale e il Piano strategico come chiavi del futuro a medio termineNel contesto delle strategie volte a miglio-rare la qualità dell’aria e dell’ambiente si inserisce ad esempio il progetto della rea-lizzazione di nuove pinete nella zona nord della città, indicate dal documento preli-minare del Psc come uno dei fattori deci-sivi per il decollo ambientale di tutta l’area riminese. Nella zona retrostante la ferrovia per Ravenna, fra questa e la linea dell’an-tica falesia, vi sono ancora sufficienti aree libere, anche se non in modo continuativo, per realizzare un’ampia fascia verde. Il Psc intende cogliere questa opportunità per dotare Rimini di una nuova risorsa turi-stica e ambientale, già presente nella costa ravennate e finora mancante nelle località del riminese. La fascia presenta le condi-zioni più interessanti per una completa ed organica riprogettazione della forma urba-na, che punti a realizzare polmoni verdi e quartieri residenziali di qualità.Il documento preliminare del Psc inclu-de inoltre il progetto di allargamento e potenziamento del corridoio verde del Parco urbano dell’Ausa, previsto nell’am-bito dell’ampio piano di riqualificazione dell’area attorno alla stazione ferroviaria.

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La mobilità: dall’auto privata al metrò di costaUn ruolo decisivo nella strategia per il mi-glioramento della qualità dell’aria conti-nuerà naturalmente ad essere giocato dalla gestione della mobilità e dal potenziamento del trasporto pubblico. Nasce dalla discussione in seno ai gruppi di lavoro del Piano Strategico l’obiettivo “Ri-mini città mobile senza auto”: una mobi-lità futura incentrata sull’idea di poter fare a meno dell’automobile grazie all’offerta di valide alternative di trasporto. Sarà una mo-bilità plurimodale, con modalità di traspor-to differenti, sempre più capillari e puntuali. Tra gli obiettivi, potenziare ad esempio la rete delle piste ciclabili, per farla diventare la meglio strutturata del nostro Paese; dota-re la città di un diffuso parco mezzi di bike sharing e di altri mezzi elettrici; disporre di servizi di navette elettriche lungo itinerari semplici e intuitivi.La vision di una “Rimini città mobile senza auto” racchiude in sé anche la pedonalizza-zione e la trasformazione del lungomare, dal porto verso sud. L’uso dell’automobile nella zona del lungomare dovrà divenire sempli-cemente superfluo, e sarà fortemente disin-centivato grazie all’introduzione di sistemi alternativi ed innovativi. La realizzazione di parcheggi interrati dovrebbe ad esempio prevedere una riduzione dell’offerta di sosta a rotazione, in modo da incentivare l’acces-so all’arenile prevalentemente a piedi, in bi-cicletta, con il trasporto pubblico.All’interno del progetto integrato del-la mobilità il Trasporto rapido costiero

(TRC) sarà il fulcro di un nuovo e più efficiente e capillare sistema di trasporto pubblico locale, con la riorganizzazione delle linee attuali e il potenziamento di mezzi elettrici e a basso impatto ambien-tale. Il TRC sarà un sistema moderno, a basso impatto ambientale, per cui si stima (ipotesi di esercizio della prima fase fun-zionale Rimini-Riccione) una domanda di circa 8 milioni di spostamenti annui, che produrrà un traffico di punta di circa 70.000 passeggeri in un giorno medio del periodo estivo.La realizzazione del TRC e il completa-mento dell’asse viario retro-costa dovranno consentire inoltre la rifunzionalizzazione degli assi viari più prossimi al mare (viali delle Regine a sud e San Salvador, Porto Palos e Dati a nord), dove sarà favorita so-prattutto una percorribilità pedonale e ci-clabile gradevole, che potrà convivere con l’utilizzo di linee del trasporto pubblico riorganizzate in relazione alle stazioni del TRC.Il nuovo trasporto dovrà poter arrivare a servire anche l’aeroporto o parti della marina, utilizzando mezzi di dimensioni differenti. In quest’ottica rientrerà anche il TRC, prevedendo che la sua sede possa ospitare altri mezzi leggeri. La direttrice parallela alla ferrovia, con le sue necessa-rie deviazioni, si integrerà con un’ulteriore percorso, che si prevede passi dal casello di Rimini Sud per il nuovo Palas, lambisca il centro storico, serva l’area strategica della stazione ferroviaria e arrivi fino a Marina centro, con un sistema di trasporto even-tualmente autonomo.

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Liberata dalle auto, la zona mare diventerà un vero Parco del Mare, ossia un parco ur-bano attrezzato ricco di funzioni e servizi. Sarà uno spazio strutturato tra la ferrovia ed i primi 500 metri di mare fino oltre i confini amministrativi in connessione con l’interno (centro storico, periferia, entro-terra), attraverso assi verdi perpendicolari alla costa. Il parco sarà un elemento di ri-connessioni “verdi”, garantendo continuità tra il nuovo sistema del lungomare, i poli attrattori e la città al di là della ferrovia, attraverso percorsi con sistemi di mobili-tà lenta, dolce e innovativa. La naturalità verrà infine perseguita attraverso il miglio-ramento, il recupero e il ridisegno degli ambiti fluviali (il Marecchia, il Marano e l’Ausa), così come con la riqualificazione del Porto Canale, parte terminale di con-nessione “verde” con l’ambito del fiume Marecchia.

Qualità ambientale e qualità della parteci-pazioneIn ambito di discussione ambientale, grande importanza continuerà a giocare lo strumento della partecipazione, unito all’informazione ai cittadini e ad attività a sostegno della cultura della sostenibilità. Per proseguire nel miglioramento della si-tuazione ambientale della città occorre in-fatti intervenire ed impegnarsi in un’ottica di partecipazione complessiva ed integrata: le azioni rischiano di perdere la loro effica-cia se non comprese, accettate e supportate dalla collaborazione di tutti. Il bene am-bientale va riconosciuto in maniera condi-visa come valore primario dello sviluppo,

risolvendo i temi che potrebbero costituire un freno alla sostenibilità territoriale at-traverso le più ampie forme di partecipa-zione. Agenda 21 Locale è in questo senso il luogo di discussione che accompagnerà e sosterrà i processi decisionali attraverso il massimo confronto e la trasparenza.

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APPENDICE ATabelle delle azioni realizzate per settore

3.1 MOBILITÀ SOSTENIBILE

Azioni intraprese in ambito di

GESTIONE della MOBILITÀ PRIVATAObiettivo: facilitare e regolamentare gli spostamenti nelle ore di punta (casa scuola, casa lavoro, grandi attrattori di utenza)

“Piano Urbano della Mobilità”

Il Piano Urbano della Mobilità la cui sigla è PUM, istituito dalla Legge 340/2000 è da intendersi come “progetto del sistema della mobilità”, comprendente un insieme organico di interventi materiali e immateriali diretti al raggiungimento di specifici obiettivi:•soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione•assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico•ridurre il consumo energetico•aumentare i livelli di sicurezza della circolazione•minimizzare e/o razionalizzare l’uso individuale dell’automobile privata e moderare il trafficoLa visione strategica e la proiezione temporale decennale, propria di questo piano, oltre che la multisettorialità dei suoi contenuti, rende il Piano Urbano della Mobilità uno strumento efficace per l’attuazione di una incisiva strategia in ambito di mobilità sostenibile (Piano per il Trasporto Urbano Sostenibile).

In questa ottica anche il Comune di Rimini ha scelto di dotarsi di un Piano Urbano della Mobilità (PUM).

Con Delibera di C.C. n. 170 del 07.12.2006 sono state approvate le “Linee guida per la redazione del Piano Urbano della Mobilità”.compiendo il primo passo in questa direzione

In attuazione delle “Linee guida per la redazione del Piano Urbano della Mobilità” sono stati redatti una serie di documenti (Studi e Piani di Settore) propedeutici alla prima versione del PUM :

•Schema della rete stradale funzionale al territorio e di riferimento per la redazione dei piani di settore approvato con Delibera di Consiglio Comunale n^ 31 del 06/03/2008;•Piano della Distribuzione delle Merci approvato con le seguenti Deliberazioni di Giunta Comunale n^ 350 del 30/10/2007 e n^340 del 16/10/2008;•Completamento della rete delle piste ciclabili e le linee guida per la riorganizzazione della sosta approvate con Delibera di Consiglio Comunale n° 83 del 17/07/2008; •Delimitazione dei centri abitati, la definizione e classificazione delle strade ai sensi del Nuovo Codice della Strada approvato con Delibera di Giunta Comunale n° 149 del 28/04/2009;•Piano del Trasporto Pubblico Locale approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 150 del 03/12/2009;•Fondamenti per la redazione della versione definitiva del Piano Urbano della Mobilità del Comune di Rimini approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 155 del 10/12/2009;•Piano della sosta approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 154 del 10/12/2009;•Analisi e studi sulla mobilità del Comune di Rimini: contributo del Dipartimento Idraulica Trasporti e Strade dell’Università di Roma “La Sapienza” e relativi allegati: •incidentalita’ nel Comune di Rimini •studio dei flussi di traffico, a seguito della campagna dei rilievi effettuati•stato dell'arte dei modelli di domanda con particolare riferimento alla stima della mobilità turistica •studio della domanda e dell’offerta di mobilità nel Comune di Rimini •analisi degli scenari del nuovo assetto infrastrutturale e la relativa valutazione degli impatti•Piano del Trasporto Pubblico Locale all’attenzione del Consiglio Comunale e di prossima approvazione;•Fondamenti per la redazione della versione definitiva del Piano Urbano della Mobilità del Comune di Rimini all’attenzione del Consiglio Comunale e di prossima approvazione.

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Pannelli a messaggio

variabile

Dislocazione di pannelli a messaggio variabile collegati alla rete dei parcheggi regolamentati a servizio del Centro, con informazione puntuale.In particolare:•n. 9 pannelli lungo la cintura esterna, in punti strategici di massima confluenza di traffico•n. 8 pannelli in posizione più interna al tessuto urbano e quindi più vicina alle diverse aree parcheggio per un indirizzo più puntuale all'utenza•all'ingresso di ogni parcheggio sono stati installati pannelli della tipologia LIBERO/COMPLETO

Progetto Piedibus

Realizzazione del Progetto Piedibus, in collaborazione con la Provincia di Rimini.Il progetto prevede l'assistenza e l'accompagamento da parte di adulti autorizzati, lungo un percorso pedonale organizzato, di alunni delle scuole elementari.•sono stati coinvolti i plessi scolastici: Lambruschini, Toti, Fellini, Torre Pedrera, Rodari, Casti•sono state attivate n. 12 linee (percorsi)•le adesioni effettive sono state n. 230 (alunni)

Azioni intraprese in ambito di

INTERVENTI per la LIMITAZIONE del TRAFFICO nei CENTRI STORICI e nelle AREE URBANE DENSE

Obiettivo: limitare l’accesso veicolare con l'estensione delle aree pedonali, delle zone a traffico limintato, privilegiare la mobilità lenta, incrementare offerta di soluzioni di mobilità alternativa

Aree Pedonali

Dal 1999 al 2008 sono state realizzate Aree Pedonali pari a circa 19.830 mq (solo sup. stradale):•Sbocchi a Mare Zona Sud• Via Fada• P.le Adamello (Rivabella) e sbocchi Zona Nord• P.za Sacchini (Torre Pedrera)• Borgo San Giuliano• Via Lagomaggio

ZonaTrafficoLimitato

Dal 1999 al 2008 sono state realizzate ZTL pari a circa 11.720 mq (solo sup. stradale):•Zona Arco D'augusto Bertani dalle 22:00 alle 06:00•Borgo San Giuliano•Via Lagomaggio (serale estiva)

Estensione della rete di piste ciclabili

Per promuovere l'utilizzo della bicicletta non solo nel tempo libero ma anche come mezzo di trasporto nella vita quotidiana, come valida alternativa ad automobili e motorini per gli spostamenti in città è stata realizzata una rete di collegamenti ciclabili continua, sicura e ben riconoscibile (per una lunghezza totale di circa circa 73 Km), cercando di integrarla anche con altre forme di mobilità.

In base a dati di letteratura le piste ciclabili contribuiscono notevolmente alla diminuzione del traffico motorizzato e di conseguenza alla diminuzione del PM10 (David Ogilvie, Mate Egan, Val Hamilton, Mark Petticrew 2004-09-22, “Promoting walking and cycling as an alternative to using cars: systematic review”)

Piste ciclabili realizzate

LUOGO ANNO km LUOGO ANNO km

•Parchi e Aree verdi 1999

•Via Flaminia

•Zona Artig. Viserba Monte

2000

•PEEP Santa Giustina Cimitero•Ponte sul Marecchia

•Via Principe di Piemonte•Via Tolemaide

•Via Euterpe

2001

10,5 •Via XXIII Settembre

•Via Valturio

2006

•Via C.zione Meridionale – Flaminia•Via Borgatti

•P.le Boscovich – Destra del Porto•Via Pascoli

•P.I. Coriano – Montescudo•Via San Martino in Riparotta

2007

15,5

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•Via Delle Piante

•Via XX Settembre•Via D. Campana

•Via Pascoli•Via Emilia

•Via Ankara•Via XXV Marzo

•Via Siracusa•Via Della Fiera – Panzini

•Via Acquario

2003

•Via Flaminia

•Via Della Lontra2004

•Via Destra del porto•Via Coletti

•Via Porto Palos•V.le Tripoli

•Via Della Fiera - Ariete•Via Marecchiese Corpolò

•Via Caduti di Nassirya•V.le Matteotti

•V.le P. Amedeo · Dardanelli · Battisti

2005

19

•Sottopasso Rimembranze

•Via Ambrosoli•Via Perlasca

•Sottopasso Lagomaggio•Via Flaminia ·Vittime dell'11 Sett.bre•Anello Verde via Acquario – Versari

•Via Cardano•F.sa Marebello Melucci -FS An-Bo

•Via Presley - Lennon

2008

•. Via Tirso – Via Bidente

•. Via Ca' Sabbioni•. Via Togliatti

•. Prol. Fossa Colonnella• Via Rodella

2009

In base a dati di letteratura le piste ciclabili contribuiscono notevolmente alla diminuzione del traffico motorizzato e di conseguenza alla diminuzione del PM10.

Adesione alla“Carta di Bruxelles”

Nell'ambito della Conferenza Internazionale "Velo-City", tenutasi a Bruxelles (in data 15/07/09) in seno al Parlamento Europeo, è stata adottata la "Carta di Bruxelles", documento contenente linee guida in tema di mobilità ciclistica;Con Delibera di G.C. n. 363 del 27/10/09 il Comune di Rimini aderisce alla “Carta di Bruxelles” impegnandosi a:•attuare politiche adeguate finalizzate a raggiungere almeno il 15% di spostamenti in bicicletta nel proprio territorio entro il 2020, o una percentuale maggiore se quel limite fosse stato già raggiunto•ridurre almeno del 50% il rischio di incidenti mortali per i ciclisti entro il 2020;•realizzare cicloposteggi e politiche contro il furto delle bici;•attivare opportune iniziative per aumentare gli spostamenti sicuri in bicicletta nei percorsi casa-scuola e casa-lavoro;•contribuire allo sviluppo del turismo sostenibile investendo per migliorare e incrementare il turismo in bicicletta.•cooperare più strettamente con:

- le associazioni di utenti della bicicletta; - le organizzazioni dei dettaglianti e dei produttori di bici;- tutti gli altri soggetti interessati come polizia urbana, consulenti e centri di esperienza, tecnici e costruttori di infrastrutture, per raggiungere gli obiettivi prefissi e per essere di buon esempio per altre città.

Impianti peril controllo

elettronico degli accessi

al Centro Storico

Sono state posizionate n. 6 postazioni di vigile elettronico in Centro Città.I motoveicoli circolanti nel centro sono passati da 178.213 (Luglio '06) a 40.933 (Sett. '08). (- 137.280)

Differenziazione delle tariffe di sosta

È stata predisposta una differenziazione tariffaria della sosta in modo da indirizzare gli utenti verso l’utilizzazione di parcheggi scambiatori e disincentivare l’accesso dei veicoli nel Centro Storico e lungo la fascia litoranea nel periodo estivo.

Parcheggi scambiatori

Sono stati attivati in alcuni periodi dell’anno (periodo natalizio, periodo estivo, in occasione di alcuni eventi) alcuni parcheggi scambiatori (parcheggi in cui la sosta per tutta la giornata ha un pedaggio limitato e con la possibilità di usufruire gratuitamente dell’autobus nelle ore successive):

•Settebello, Vecchia Fiera (nel 2009 è stato soppresso a causa dei lavori di costruzione del Nuovo Palacongressi)

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•Via Caduti di Cefalonia (22 posti auto)

•Via Coletti (42 posti auto)

Il servizio di Trasporto Pubblico e/o navette speciali è affidato a gestori privati anche attraverso l’utilizzo di veicoli ecologici.

Limitazioni del

Traffico

Il Comune di Rimini, a partire dall’anno 2002/2003, ha sottoscritto unitamente alla Regione Emilia Romagna, alle Provincia e ai Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, “l’Accordo di programma sulla Qualità dell’Aria per la gestione dell’emergenza da PM10 e per il progressivo allineamento ai valori fissata dalla UE di cui al DM n. 60/2002”.

Gli accordi di programma sulla qualità dell’aria, sottoscritti dal 2007 in poi, hanno previsto misure di limitazione della circolazione dinamica privata nell’area urbana del Comune di Rimini per i veicoli più inquinanti con la seguente articolazione:

•dal lunedì al venerdì dal 7 gennaio al 31 marzo e dal 1° ottobre al 7 dicembre divieto di circolazione dei veicoli a benzina Euro 0, dei veicoli Diesel Euro 0 ed Euro 1 e dei ciclomotori e motocicli Euro 0, per un totale di n. 96 giornate di limitazione per il 2007 e di n. 94 giornate di limitazione per il 2008

•nella giornata del giovedì, dal 7 gennaio al 31 marzo blocco totale della circolazione ad esclusione dei veicoli Euro 4 benzina, dei veicoli Euro 4 Diesel provvisti di filtro antiparticolato (FAP) e dei ciclomotori e motocicli Euro 2, per un totale di n. 12 giornate di blocco per il 2007 e di n. 10 giornate di blocco per il 2008

I provvedimenti di limitazione della circolazione adottati, pure se non sufficienti a conseguire l’obiettivo, hanno positivamente contribuito, a fronte di un contenuto disagio per la popolazione, al progressivo allineamento del limite annuale del PM10 ai valori fissati dalle norme comunitarie e nazionali e ad una costante diminuzione negli anni, del numero di superamenti della media giornaliera.

Stazione di misura Superamenti Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008

Flaminian. superamenti giornalieri 79 74 65

media annuale 38 37 36

Marecchian. superamenti giornalieri 75 62 56

media annuale 40 38 35

Azioni intraprese in ambito diINTERVENTI DI MODERAZIONE DELLA VELOCITÀ E DI FLUIDIFICAZIONE DEL TRAFFICO

Obiettivo: realizzare interventi di traffic calming, attraverso la graduale sostituzione degli incroci, anche semaforizzati, con rotatorie e l'introduzione di sistemi automatici per il controllo dei limiti di velocità e la progressiva estensione delle zone con limite di velocità di 30 Km/h nei centri urbani

Rotatorie

Vi sono numerosi dati di letteratura che evidenziano come la costruzione di rotatorie e l'eliminazione dei conseguenti impianti semaforici oltre a fluidificare il traffico ed aumentare la sicurezza, risultano essere un importante misura per la riduzione del PM10 e della CO2 fino al 30%, del PM10 e della CO2 (András Várhelyii, “The effects of small roundabouts on emissions and fuel consumption: a case study”�, Transportation research part D7 (2002) 65-71; Transportation synthesis report “ Research Library services, “Transportation and global warming: defining the connection and the solution”�, July, 16, 2007)

In questa ottica negli ultimi anni sono state realizzate più di 56 rotatorie.

Tabella riepilogativa Rotatorie realizzate nel periodo 2003 - 2009

ROTATORIE n.

•costruite 40

•provvisorie 2

•costruite anche con contributo comunale (SS 16/Tolemaide e Tolemaide/ingresso A14 Rimini Nord)

2

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Totale ROTATORIE realizzate 44

Rotatorie realizzate

dal 2003 al 2006 dal 2006 al 2009

•Acquario – Monte Titano•Coletti – Lando•Flaminia – Pascoli•Piazzale Toscanini•Cavalieri di Vitt. Veneto – Principe di Piemonte•Giordani – Dei Martiri•Fada – Giuliani•Fada – Lagomaggio•Flaminia – Rodriguez•Macanno – Rodriguez•Coriano - Rodriguez•Varisco - SS 16•Tolemaide – Stada di accesso CAAR•Interno CAAR•Flaminia – Fada – C.A. Dalla Chiesa (provvisoria)•Campana – Toni (provvisoria)

•Caduti di Cefalonia – Marzabotto•Settembrini – Guerrini•Nuova Circonvallazione Corpolò – Marecchiese•Nuova Circonvallazione Corpolò – Baracchi•Costantino il Grande – Galla Placidia•Emilia – Bagli•San Vito•Beltramini – Popilia•Beltramini – Lennon•Sozzi – Lennon•Flaminia – Settembrini•S. S. 16 – Vittime 11 Settembre•Vittime 11 Sttembre – Macanno•Vittime 11 Settembre – IPER Befane•Caduti di Nassiryia – Macanno•Marecchiese – Montese•Montese – Vicinale Novafeltria•Novella – Grandi•San Martino in Riparotta – Togliatti•San Martino in Riparotta – Grandi•XXIII Settembre – Sacramora•Sacramora – Lennon•Ambrosoli – Cardano•Cardano - S. S. 16 •Ambrosoli – Stoccolma – Parigi•Ca' Sabbioni•Montescudo – Tirso•Coriano - Tirso

In base a dati di letteratura gli interventi eseguiti hanno apportato una riduzione di circa il 30% delle “sostanze” sospraccitate.

Zone 30 Km/h

L’istituzione di zone a 30 Km/h comporta, a seguito della riduzione del numero di fasi di accelerazioni e frenate, una riduzione del consumo di carburante e di conseguenza una riduzione delle emissioni inquinanti, quali ossidi di azoto, ossidi di carbonio, polveri sottili (PM10).

•in 15,790 km di vie del territorio comunale è stato imposto un limite massimo di velocità 30 km/h

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Azioni intraprese in ambito diINTERVENTI SULLA QUALITÀ E QUANTITÀ DEL PARCO VEICOLARE

Obiettivo:perseguire il rinnovo ed il controllo del parco e del traffico veicolare

Bollino Blu

Il Comune ha aderito alla campagna “Bollino Blu” per il controllo dei gas di scarico degli autoveicoli rendendo obbligatorio il controllo annuale dei gas di scarico per tutti gli autoveicoli che entrano nelle zone delimitate da apposita segnaletica.

•nel 2006:- l’ 88% dei veicoli soggetti al controllo annuale non ha richiesto alcun intervento di regolazione- il 9% ha richiesto un semplice intervento di regolazione- il 3 % ha richiesto un intervento di riparazione significativo.•nel 2007:- il 95% dei veicoli soggetti al controllo annuale non ha richiesto alcun intervento di regolazione- il 4 % ha richiesto un semplice intervento di regolazione- l’ 1% ha richiesto un intervento di riparazione significativo

•nel 2008 il 94.6% dei veicoli soggetti al controllo annuale non ha richiesto alcun intervento di regolazione e lo 0.7% ha richiesto un intervento di riparazione significativo.Al 31/12/2008 risultano n. 112 officine che hanno aderito all’iniziativa ed autorizzate da ARPA Rimini al rilascio del Bollino Blu

Incentivi per la trasformazione dei

veicoli

Da aprile 2006 sono disponibili, per i residenti nel Comune di Rimini, incentivi per la trasformazione degli autoveicoli da benzina a GPL o a gas metano.L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’Accordo Quadro sulla Qualità dell’Aria, tra Regione Emilia Romagna, Province e Comuni, con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, che ha assegnato al Comune di Rimini una prima quota, nel 2006, di 223.500 Euro, una seconda quota nel 2008, di 270.000 Euro ed una terza quota in previsione nel 2009 di 248.630 Euro, per un totale di 742.130,00 Euro (trasformazioni previste 1734).Attualmente il contributo, per ogni singola trasformazione, è pari a 400,00 Euro per le trasformazioni degli autoveicoli immatricolati entro il 31/12/2005 e di 650,00 Euro per gli autoveicoli immatricolati a partire dal 01/01/2006.•al 31/12/2009 risultano liquidati 471.050,00 Euro, per un totale di n. 1032 autoveicoli trasformati, di cui n. 964 trasformati a GPL e n. 68 a gas metano, mentre la restante parte di contributo (22.450,00 Euro) risulta già totalmente prenotata per le trasformazioni.

Il Comune di Rimini ha aderito nel 2002 alla Convenzione I.C.B.I. (Iniziativa Carburanti a Basso Impatto), che ha permesso, ai privati cittadini residenti nel Comune, di accedere all’incentivo di 350,00 Euro per l’istallazione di un impianto di alimentazione a GPL o a gas metano per gli autoveicoli appartenenti alla Classe Ambientale Euro 1 ed Euro 2.•grazie a questo incentivo sono stati trasformati nel Comune di Rimini n. 189 autoveicoli.

Il Comune di Rimini ha firmato nel 2008 un Protocollo d’Intesa con le Associazioni di Categoria (Confartigianato e CNA) che prevede finanziamenti agevolati, per la sostituzione dei veicoli aziendali (rottamazione) con l’acquisto di veicoli nuovi ecologici (ad alimentazione a gas metano, GPL, elettrica o idrogeno), attraverso il versamento di contributi economici da parte del Comune di Rimini alle Cooperative di Garanzia.Il risultato di questa iniziativa è stato l'acquisto di 50 veicoli a basso impatto ambientale.L'accordo ha inoltre permesso una velocizzazione delle procedure e pratiche per le

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trasformazioni delle auto private consendo all'amministrazione comunale di poter rendicontare alla Regione E.Romagna prima di tutti gli altri comuni l'utilizzo dei fondi destinati a tal scopo e poter accedere tempestivamente alle successive tranche di finanziamento

Il Comune di Rimini ha acquistato nel 2007, per il proprio parco auto:•n. 6 veicoli a doppia alimentazione benzina/metanoIl numero totale di veicoli ecocompatibili del Comune di Rimini al 31/12/2008 risulta il seguente:•n. 1 veicolo elettrico•n. 1 veicolo a doppia alimentazione benzina/GPL•n. 6 veicoli a doppia alimentazione benzina/metano

Studi recenti confermano l’efficacia di utilizzo di GPL e gas metano quali carburanti alternativi alla benzina o al diesel con un impatto positivo sulla qualità dell’aria contribuendo al tempo stesso alla diminuzione dell’emissioni di gas ad effetto serra.L’impiego di gas come carburante per veicoli consente di ridurre notevolmente una vasta gamma di emissioni, tra le quali, PM10 (del 99% rispetto al gasolio e leggermente inferiore rispetto alla benzina), ossidi di azoto, precursori della formazione del PM10 secondario (del 95% rispetto al gasolio e 68% rispetto alla benzina), CO2 (dal 10 al 18% rispetto al gasolio e alla benzina).

Fonte: ACI

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Azioni intraprese in ambito diINTERVENTI RELATIVI al TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Obiettivo: mettere in atto una serie di sinergie tra gli aspetti strutturali del Trasporto Pubblico Locale (TPL) e quelli ad esso complementari

Ammodernamento della Flotta Bus

Veicoli acquistati dal 1999 al 2008:•n. 47 Bus classe di emissione Euro 2;•n. 45 Bus classe di emissione Euro 3;•n. 3 Bus alimentazione Gpl;•n. 4 Bus ibridi con diesel Euro 3;•n. 3 Bus elettrici a batterie;•n. 5 filosnodati;•n. 13 bus Euro 5 EEV•n. 67 CRT (Catalizzatore e filtro del particolato) ;

Servizi integrativi al TPL

•Istituzione di linee di trasporto con veicoli atipici e trenino elettrico a servizio del Centro Storico e con funzione turistica;•Anni 2004 – 2005 – 2006 festività natalizie : navette per il Centro Storico e sosta libera sui parcheggi (a pagamento) Flori, Settebello, Soleri Brancaleoni, Bramante, Cervi, Caduti di Cefalonia, Palazzo Ghetti, Coletti, ex Fiera; Parcheggi di Piazza Malatesta, Gramsci, Tiberio e Valturio bonus 45' di sosta dopo il pagamento dei primi 15' di sosta; Biglietto promozionale del costo di E. 1,00 avente validità sei ore su tutta la rete di trasporto pubblico urbano;•Anni 2005 – 2006 : periodo giugno-settembre potenziamento delle linee di trasporto pubblico locale con un servizio di navetta temporanea gratuito, al fine di collegare la zona monte del costruendo sottopasso pedonale di via Lagomaggio con il mare;• Anno 2007 : in occasione del blocco del traffico privato nella giornata del giovedì – attivazione di provvedimenti per incentivare e facilitare l'accesso al trasporto pubblico locale con l'estensione della validità del biglietto di bus urbano a tutta la giornata;• Anno 2008 : Istituzione di navette gratuite dai parcheggi Fiera e Fantoni durante il periodo natalizio (Centro Facile);• Anno 2009: •servizio di Tpl con trenino e navetta nelle giornate di giovedi in occasione del blocco alla circolazione •Istituzione di navette gratuite dai parcheggi Caduti di Marzabotto e Settebello durante il periodo natalizio (Centro Facile);• Linea di trasporto pubblico Blu Line• Parcheggio + bus a tariffa integrata• Parcheggio in abbonamento e servizio navetta per gli alberghi

Servizio Bike - Sharing

Nel luglio 2008 è stato attivato il servizio RIMININBICI.

Tale servizio consiste in un sistema di noleggio gratuito di biciclette pubbliche,collocate in diversi luoghi del centro urbano di Rimini (in prossimità di parcheggi pubblici, stazione ferroviaria, ecc), strategici per la loro accessibilità, finsalizzato ad incentivare l’uso della bicicletta, attraverso lo scambio auto/bici e autobus-treno/bici, con l’obiettivo di fornire maggiore libertà di movimento e contribuire a ridurre l’intensità del traffico e l’inquinamento (acustico ed atmosferico).

Attualmente le biciclette sono ubicate in n. 6 postazioni (vedi Appendice A):•Corso d’Augusto (nelle vicinanze URP comunale): 2 rastrelliere 8 bici;•Parcheggio di Via Roma (Parco Cervi-Callas): 2 rastrelliere 8 bici;•Parcheggio di Via Euterpe (Centro Commerciale Ausa): 2 rastrelliere 8 bici;•Piazzale Cesare Battisti (Stazione FS): 3 rastrelliere 12 bici;•Parcheggio Piazzale Caduti di Cefalonia: 2 rastrelliere 8 bici;•Parcheggio di Via XXIII Settembre (presso Coop Celle): 2 rastrelliere 8 bici.

Per il 2009/2010 grazie al finanziamento statale ottenuto dal Comune di Rimini di 160.000,00 Euro, il servizio verrà ulteriormente potenziato con 10 nuove postazioni e 80 nuove biciclette.

Car Sharing Il Comune di Rimini nel 2003 ha aderito al servizio di Car Sharing Provinciale. Il Car Sharing è un servizio che rappresenta una valida alternativa all’auto privata. L’utente del sevizio può utilizzare un’auto solo per il tempo necessario, dando la possibilità ad altri di utilizzare la stessa, diminuendo quindi le auto in circolazione.

•al 31/12/2008 risultano disponibili per il servizio n. 5 autoveicoli posizionati in 5 parcheggi diversi e n. 60 utenti abbonati al servizio.

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Tabelle delle azioni realizzate per settore

3.2 SISTEMA INSEDIATIVO E FONTI RINNOVABILI

Azioni intraprese in ambito diIMPIANTI DI RISCALDAMENTO URBANO

Obiettivo: Riduzione dell'impatto ambientale indotto dal riscaldamento urbano attraverso i controlli per l'efficienza energetica sugli impianti termici a servizio di edifici privati e pubblici previsti dal DPR n. 412/93 e s.m.i. e dalla D.G. RER n. 387/2002, l'incentivazione della manutenzione programmata anche per le famiglie meno abbienti, riqualificazione degli impianti termici e degli edifici (isolamento ed infissi) esistenti e l'incentivazione all'utilizzo dell'energia solare termica.

Impianti Termici a servizio di edifici privati

•Azione di controllo e verifica degli impianti termici civili ai sensi del DPR n. 412/93 e s.m.i.;

•Adozione del “Regolamento per l'esecuzione del controllo del rendimento di combustione e dello stato di esercizio e manutenzione degli impianti termici” (approvato con Delibera di C.C. n.131 del 18.09.2003);

•Istituzione del Bollino “Calore Pulito” per la realizzazione del catasto degli Impianti Termici ai sensi del DPR n. 412/93 e s.m.i.;

•Sottoscrizione del Protocollo d’intesa sull’attività di manutenzione e controllo degli impianti termici fra il Comune e le Associazioni di installatori e manutentori di impianti, le Associazioni dei consumatori al fine di promuovere contratti di manutenzione biennali a prezzo calmierato e sconti del 20% alle famiglie meno abbienti;

•Adesione alla : contributi per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici.

Riduzione delle emissioni: 117 tonn CO2 e 0,41 kg di PM10 all'anno

Impianti Termici a servizio di edifici comunali

•Contratto di Gestione calore ed energia in Global Service: programma interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici, monitoraggio e telecontrollo impianti di riscaldamento e raffrescamento. Con tale gestione si può stimare un risparmio di circa il 10% rispetto ad una gestione tradizionale diretta senza sistemi di telegestione.

Riduzione delle emissioni: 495,3 tonn CO2 all'anno

•Progetto “Riscaldiamoci a Basse Emissioni” finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito del Piano d'Azione Ambientale 2006: programma di sostituzione delle centrali termiche a gasolio con generatori a metano ad alta efficienza. Sostituite ed adeguate centrali termiche delle scuola media n.2 e della scuola elementare “Boschetti-Alberti”.

Riduzione delle emissioni: 146 tonn CO2 e 3,9 kg di PM10 all'anno

•Adesione al Progetto “Doccia Light” (risparmio acqua calda negli impianti sportivi): installazione di riduttori di flusso EBF nelle docce degli impianti sportivi comunali, in collaborazione con GESCO srl.

Riduzione delle emissioni: 0,3 tonn CO2 all'anno

Teleriscaldamento •Razionalizzazione della gestione del servizio di teleriscaldamento nel territorio riminese, individuando un unico Gestore dei due impianti di teleriscaldamento esistenti e del terzo impianto in costruzione.

•Impianto di teleriscaldamento a cogenerazione nel PEEP Marecchiese realizzato nei primi anni '80 (150.000 mc riscaldati). Si stima in via cautelativa un risparmio di emissioni pari a quello delle emissioni per produrre l'energia elettrica (1.902 Mwhe). E' previsto l'ampliamento della rete esistente (1.500 m ed il collegamento degli edifici pubblici adiacenti la rete (70.000 mc di edifici).

Riduzione delle emissioni: 1.150 tonn CO2 all'anno e 4 kg di PM10 all'anno

•Impianto di teleriscaldamento con centrale cogenerativa realizzato nell'anno 2005 nel PEEP Viserba. E' previsto l'ampliamento della rete esistente (previsti 200.000 mc riscaldati). Si stima in via cautelativa un risparmio di emissioni pari a quello delle emissioni per produrre l'energia elettrica (1.327 MWhe).

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Riduzione delle emissioni: 892 tonn CO2 all'anno e 3,1 kg di PM10 all'anno

•Impianto di teleriscaldamento con centrale cogenerativa per il nuovo PEEP in località Gaiofana in fase di realizzazione (149.000 mc).

Azioni intraprese in ambito diRIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI E MIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA ENERGETICA NEL

PATRIMONIO EDILIZIO

Obiettivo: riduzione dei consumi energetici e dell'impatto ambientale indotto dagli edifici attraverso l'uso di strategie costruttive (riconducibili alla progettazione ecosostenibile ed alla bioarchitettura) e l'uso di fonti di energia rinnovabili.

Sostegno delle Energie Rinnovabili

Solare Termico

•Campagne a sostegno del solare termico denominata “Una fetta di cielo conviene!” 2006-2008, per l'assegnazione di contributi per l’installazione di pannelli solari termici in condomini, abitazioni private, residence, hotel, stabilimenti balneari ed aziende produttive con elevato consumo di acqua calda. ( 700 m2 di pannelli solari)

Riduzione delle emissioni: 149 tonn CO2 e 0,52 kg di PM10 all'anno

Solare Fotovoltaico •Realizzazione dell'impianto fotovoltaico di proprietà comunale per

l'illuminazione del parcheggio presso gli “orti urbani” in località Celle (produzione di 9,8 kWe).

Riduzione delle emissioni: 6 tonn CO2 all'anno

•Progetto “Rimini Città Solare”.

Quattro impianti fotovoltaici, per 50 kWp circa, nelle scuole in corso di costruzione o ampliamento: il polo d’infanzia di via di Mezzo, il polo d’infanzia del nuovo Peep di Viserba, il plesso scolastico XX Settembre e la scuola media N. 7 “Enrico Fermi”, finanziate dal Ministero per l'Ambiente nell'ambito del progetto “Fotovoltaico ad alto pregio”.

Installazione di 32 impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici del Comune per 500 kWp, consentendo una produzione annua di circa 600.000 kWh, pari al 8% dei consumi elettrici di tutti gli edifici pubblici e una riduzione di 330 tonnellate di CO2

all'anno . Gli Impianti fotovoltaici, diversi per potenza permetteranno la produzione di energia elettrica pulita pari al 30 – 40 % del fabbisogno dei relativi edifici.

Nella seconda fase il progetto sarà esteso alla realizzazione di piattaforme solari pubbliche per almeno 200 kWp ed impianti privati fino ad ulteriori 500 kWp. Con una riduzione di ulteriori 270 tonnellate di CO2 all'anno.

Altre fonti (impianti eolici, idroelettrici, a biomassa...)

•Attività di informazione su sistemi di geoscambio (geotermico a bassa entalpia o a basso scambio energetico).

•Definizione delle procedure autorizzative per l'installazione di impianti geotermici.

Acquisto di energia verde •Sottoscrizione contratto per la fornitura di energia elettrica verde

certificata RECS, per l’illuminazione pubblica e semaforica

Riduzione delle emissioni: 8.900 tonn CO2 all'anno

Edilizia Sostenibile Atti di Pianificazione e Accordi

•Approvazione del “Piano d'Azione per miglioramento della Sostenibilità Urbana nella Città di Rimini” (Del.G.C. n.25/2006).

•Stipula del Protocollo d'Intesa con la società SGR Servizi SpA per l'ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica su interventi realizzati dal Comune di Rimini.

•Linee guida per la progettazione degli edifici scolastici in bioedilizia.

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•Introduzione nel Regolamento Edilizio di disposizioni riguardanti l'applicazione delle Misure Volontarie di Bioedilizia (vedi Appendice B).

•Introduzione nel Regolamento Edilizio della semplificazione della procedura amministrativa per l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili posti in copertura degli edifici e per l'isolamento dell'involucro degli edifici esistenti (Dlgs n. 115/08).

•Recepimento nel Regolamento Edilizio della Del. dell'Assemblea Legislativa Regionale n. 156/2008 - “Atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici” e della certificazione energetica regionale Del. G.R. n. 1754/2008 - “Disposizioni per la formazione del certificatore energetico in edilizia in attuazione della deliberazione dell'assemblea legislativa n. 156/08”.

•Adesione alla campagna europea “Energia sostenibile per l'Europa” e sottoscrizione del “Patto dei Sindaci” (Covenant of Mayors) (Del.C.C. n.8 del 22.01.2009).

•Convenzione con “Forum Sostenibile” (Associazione per la cultura ed il progetto sostenibile) per l'organizzazione di corsi sulla certificazione energetica e la bioedilizia.

Interventi

Edifici privati •Misure volontarie di Bioedilizia. Edifici cantierati o comunque autorizzati:3 palazzine di 4 piani, 2 abitazioni bifamiliari e 3 unifamiliari per un totale di 2.830 mq di Superficie utile con un consumo energetico medio che si attesta fra i 50 e 70 kWh/mq anno ovvero da 2 a 3 volte in meno rispetto ad una abitazione costruita con le metodologie tradizionali ovvero una casa in bioedilizia produce circa 11 kg CO2 e 0,04 g di PM10 per mq/anno considerando un dimezzamento dei consumi di metano per riscaldamento.

Riduzione delle emissioni: 31 tonn CO2 e 0,11 kg di PM10 all'anno

Le grandi superfici

•Nuova Fiera di Rimini: impianto fotovoltaico da 50 kWp, efficienza nel raffrescamento estivo, mitigazione isola di calore con piscine interne, illuminazione efficiente;

Riduzione delle emissioni: 38 tonn CO2 all'anno

•Centro Commerciale “I Malatesta”: impianto fotovoltaico da 50 kWp, efficienza nel raffrescamento estivo, mitigazione isola di calore con tetto verde e pensiline verdi, illuminazione efficiente, riscaldamento ad alta efficienza, contabilizzazione dei consumi;

Riduzione delle emissioni: 557 tonn CO2 e 37 kg di PM10 all'anno

•Centro Commerciale “Le Befane”: mitigazione isola di calore con tetto verde, illuminazione efficiente, riscaldamento ad alta efficienza, recupero di calore su gruppi frigo per produzione ACS;

Riduzione delle emissioni: 225 tonn CO2 e 33 kg di PM10 all'anno

•IKEA: il terzo impianto geotermico d'Europa ed integrazione con impianto di trigenerazione a biomassa, illuminazione ad alta efficienza;

Riduzione delle emissioni: 4,4 tonn CO2 e 1,6 kg di PM10 all'anno

Edifici di proprietà pubblica

•Progetto di riqualificazione in Bioedilizia del complesso ACER di Via Pascoli di 120 alloggi di 38 mq per 4.550 mq totali (contratto di quartiere cofinanziato da ACER, Ministero delle Infrastrutture e Regione Emilia-Romagna).

Riduzione delle emissioni: 50 tonn CO2 e 0,18 kg di PM10

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all'anno

•In fase di realizzazione secondo le linee guide di bioedilizia 3 nuove scuole per l'infanzia (consegna 2010-2011)

Sostegno dell'Efficienza e Risparmio Energetici

•Riduzione dell'aliquota ICI al 2 per mille per le abitazioni con interventi di efficienza energetica di importo superiore ai 10.000 euro.

Azioni intraprese in ambito di MITIGAZIONE/COMPENSAZIONE DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO

Obiettivo: contrastare l'inquinamento attraverso la valorizzazione del verde pubblico e privato

Verde Urbano

Il verde urbano svolge infatti numerose azioni migliorative sulla qualità urbana e la sensazione di benessere dei cittadini, riducendo al contempo l’inquinamento atmosferico. Infatti alcune specie vegetali resistenti agli inquinanti possono costituire degli elementi attivi nella riduzione degli inquinanti atmosferici in ambiente urbano, in quanto possono essere in grado di eliminarli tramite assorbimento e successiva metabolizzazione.Agire sul verde pubblico e privato rappresenta una strategia importante per accrescere la capacità delle città di fronteggiare l'inquinamento ambientale. La vegetazione arborea, infatti, assorbe CO2, elimina O2 e trattiene il particolato fine (polveri, ceneri, fumo, pollini). Si stima che per un aumento di quattro volte il verde, potrebbe ridursi del 20% il PM10. La letteratura indica inoltre che le alberature di maggiore diametro o superiori a 70 cm sono 70 volte più efficienti rispetto alle altre.Durante il giorno le foglie infatti, oltre ad emettere ossigeno e assorbire anidride carbonica possono anche assorbire, con un meccanismo simile, gas inquinanti come ozono, monossido di carbonio, biossido d’azoto e anidride solforosa. Tale rimozione avviene a livello della superficie fogliare e nei tessuti vegetali, attraverso disattivazione dei gas tossici per assorbimento. Le piante sono anche preziosi filtri biologici in grado di trattenere nei peli o sulle rugosità delle superfici le polveri ultrafine (PM10, PM2,5). Il particolato viene catturato dalle superfici fogliari o dalla corteccia attraverso il complesso processo della deposizione che dipende non solo dalla tipologia di pianta ma anche dalle condizioni metereologiche (principalmente la temperatura e l’umidità dell’aria, e la radiazione solare).

Dal 2006 gli accordi annuali con Hera srl e successivamente con Anthea srl inerenti gli interventi straordinari sul verde pubblico sono stati improntati sulle seguenti azioni:

•riqualificazione dei parchi urbani:

attraverso operazioni di recupero del patrimonio vegetale esistente e messa a dimora di nuova vegetazione, installazione di nuove aree gioco, verifica dei requisiti di sicurezza dei giochi esistenti, riqualificazione degli arredi:

- Parco XXV Aprile (compresa indagine sulla stabilità degli alberi)

- p.le Carso,

- Parco Cervi,

- Parco Renzi e Maria Callas,

- Parco Briolini lato mare (compresa area di sgambamento per i cani ed area per Feste)

- P. Dossi,

- Parco Olga Bondi,

- Parco Fabbri,

- Parco della Cava V° PEEP (rimodellazione delle sponde e realizzazione di cascatella per miglioramento delle caratteristiche biologiche delle acque)

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- Parco Pertini,

- via Melucci/Conforti,

- via Zandonai,

- via Salvemini,

- via Villalta.

•riqualificazione delle alberature stradali:

sulla base dello Studio sulle Alberature Stradali del Comune di Rimini e conseguente Piano degli Interventi Urgenti mediante la totale sostituzione delle alberature esistenti, il rimodellamento delle aiuole e la ripiantumazione di nuove essenze con conseguente regolamentazione degli spazi di sosta:

- via Ceccarelli,

- via Padre Tosi,

- via Veruda,

- via Laurana,

- via Umago,

- via del Lavatoio,

- via Cenci,

- Lungomare Nord, Centro e Sud.

•riqualificazione dell'arredo verde degli sbocchi a mare di Rimini Sud;

•recupero e riqualificazione dei Sentieri Storici di Covignano;

•L.113/92 (Un albero per ogni nuovo nato):

Presa in carico definitiva per la manutenzione dei 4200 alberi messi a dimora dalla Provincia di Rimini negli anni '97/'98 nell'area del Lago Ex INCAL SYSTEM.

Messa a dimora di circa 2850 alberi sulla riva Destra del fiume Marecchia a corredo del percorso Naturalistico (con arredi e fontanelle) per i bambini nati negli anni 1999 e 2000.

•Circa 1400 alberi piantati sulla riva sinistra del Fiume Marecchia per i bambini nati nel 2001 e circa 1200 alberi sono in corso di piantumazione(completamento dei lavori previsto nel Febbraio 2010)

•Messa a dimora, affidata ad ANTHEA, di circa 700 alberi in aree di proprietà comunale per una parte dei bambini nati nel 2003 ( nel 2010 si prevede il completamento in aree verdi eistenti)

•Realizzazione di un nuovo Parco Urbano sull'area di Proprietà Demaniale a Santa Giustina

•Riqualificazione del Parco Ausa - Raggio Verde. L’intervento prevede la valorizzazione del Parco denominato ‘la cava’, adiacente il nuovo Palazzo dei Congressi, in modo da innalzare la qualità ambientale e la fruibilità delle aree verdi da parte dei cittadini.

Pulizia delle strade Le operazioni di spazzamento e lavaggio delle strade rientrano tra le azioni di

contenimento delle polveri risollevate dai veicoli lungo la viabilità urbana.

Il servizio gestito da Hera Rimini Srl viene regolarmente svolto su tutti gli assi viari

principali della città suddivisi in percorsi.

Il servizio interessa annualmente una superficie di 16.332 km2 durante la stagione

invernale e 10.650 km2 durante la stagione estiva, per un totale di 428 km.

Tabelle delle azioni realizzate per settore

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Tabelle delle azioni realizzate per settore

3.3 COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE, EDUCAZIONE AMBIENTALE

Azioni intraprese in ambito di INFORMAZIONE E PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ

Informazione

•Istituzione dello Sportello Generale per l'Energia (Deliberazione di G.C. n. 58 del 06.03.2007): un vero e proprio front-office a disposizione di tecnici, imprese e singoli cittadini. Un punto di riferimento per la comunità locale che dà informazioni e consulenza sui temi del risparmio energetico, fonti energetiche rinnovabili, uso razionale dell'energia, bioedilizia e possibili forme di agevolazioni, contributi e finanziamenti a livello locale, nazionale ed europeo.

•Manutenzione Impianti Termici: Campagne Informative Calore Pulito 2005-2006 e 2007-2008.

•Progetti Educational cofinanziati dalla rete regionale INFEA con le scuole primarie: Gli Enzimi della sostenibilità (2005), Sinergicamente – Stili di vita ed Energia (2006), Sinergicamente alla riscossa (2007).

•Le “Serate per l'energia”: incontri serali nei quartieri di Rimini e nei comuni della Provincia sulle fonti di energia rinnovabile, incentivi fiscali e buone pratiche su come risparmiare energia nelle azioni quotidiane.

•Campagna europea DISPLAY per l'etichettatura degli edifici pubblici (2005-2008) realizzata su tutte le scuole primarie (34 edifici).

•Partecipazione alle Campagne europee di sostegno per l’energia solare “European Solar Days” 2008 e 2009. ESD è settimana europea per la promozione dell'energia solare (termica e fotovoltaica) con eventi e visite guidate agli impianti pubblici. A Rimini in questi anni si sono svolte lezioni divulgative presso alcuni Istituti d'istruzione secondaria (ITIS, ITC), visite guidate all’impianto fotovoltaico ubicato presso gli “Orti sostenibili” in località Celle, workshop ed esposizioni delle tecnologie sostenibili in collaborazione con aziende locali e nazionali.

•RiminiBioedilizia: video sulle buone pratiche realizzate nel territorio comunale (orti sostenibili, complesso ACER di via Pascoli, edifici privati ed alberghi) – pubblicato su YouTube.

•Ridefinizione del Portale web RiminiAmbiente.

•Campagna di informazione sull'inquinamento dei centri urbani 2005. La campagna ha prodotto oltre all'informazione mirata (depliant) verso i medici di base e farmacie, anche l'affissione di manifesti esplicativi sull'origine delle polveri sottili, i danni alla salute da esse provocati e su come limitarne la concentrazione nelle aree urbane.

•Adesione all'evento promosso dalla Commissione Europea denominato “Settimana Europea della Mobilità” attraverso la programmazione di eventi dedicati alla promozione della mobilità sostenibile.

•Adesione all'iniziativa regionale “Sciame di biciclette” nell'ambito della campagna informativa “Liberiamo l'Aria”.

•Progetto di educazione ambientale “L'isola della Sostenibilità” presso l'Italia in Miniatura, in collaborazione con Hera Rimini e Legambiente Rimini. L'iniziativa si propone come innovativa area di esposizione e di interazione didattica dedicata allo Sviluppo Sostenibile.

•Progetto di ricerca e comunicazione “Muoversi Meglio”, finanziato dalla regione Emilia Romagna e dal comune di Rimini, teso a promuovere una nuova cultura di mobilità sostenibile. All'interno del progetto è stata redatta una piccola guida ai servizi di mobilità sostenibile - “Cambia Movimento!” -

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Partecipazione

•Attivazione del forum “Agenda 21 dei Quartieri di Rimini”

•Progetto europeo BELIEF (Building in Europe Local Intelligent Energy Forum): realizzazione di un forum permanente della durata di due anni (BELIEF a Rimini) sul tema della sostenibilità energetica dal punto di vista finanziario e della redazione del Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile.

•In collaborazione col Forum “RiminiVenture 2027” Workshop internazionale sull'energia solare nell'edilizia con la partecipazione dell'architetto tedesco Thomas Herzog

•Partecipazione attiva al Comitato scientifico di KeyEnergy ed Ecomondo ed ai relativi eventi espositivi 2007 e 2008 (realizzazione di workshop, seminari, convegni ed esposizioni presso stand provinciale)

•“M’illumino di meno”, il 13 febbraio, la grande giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico.

•Organizzazione di “Ambiente Festival”, iniziativa promossa dall’Assessorato alle Politiche Ambientali ed Energetiche del Comune di Rimini e da Rimini Fiera, in collaborazione con Ecomondo, Marketing Territoriale di Rimini Fiera e con le associazioni territoriali. Ambiente festival integra e valorizza i contenuti di Ecomondo ed Ecomondo education, da 13 anni uno degli appuntamenti internazionali più importanti in tema ambientale - con le esperienze di cittadini, associazioni e istituzioni locali e nazionali in materia di ecologia e sostenibilità. Grazie alla sinergia tra Amministrazione comunale e Rimini Fiera, la città di Rimini si candida a diventare il punto di riferimento nazionale per l’ambiente.

•Adesione all'iniziativa “Le Domeniche Ecologiche” promossa dal Ministero dell'Ambiente.

Formazione

•Quattro lezioni in materia di fonti energetiche rinnovabili e dello stato dell'arte della situazione energetica italiana tenute presso l'Istituto Tecnico Industriale ITIS e l'Istituto Tecnico Commerciale ITC di Rimini.

•Sette giornate formative per tecnici in materia di solare termico, in collaborazione con le maggiori aziende del settore e l'ordine degli ingegneri.

•Collaborazione esterna con enti formativi delle associazioni di categoria (ECIPAR, ASSFORM)

•Organizzazione di un nuovo Percorso Formativo per Certificatori Energetici e Bioedilizia, in collaborazione con Forum Sostenibile, Centro Servizi PMI ed INBAR-Istituto Nazionale di Bioarchitettura

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APPENDICE B

Progetto “RimininBici” -postazioni bikesharing

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APPENDICE B

“Misure Volontarie in Bioedilizia”Allegato al Regolamento Edilizio Comunale

Il Regolamento portante “Misure Volontarie in Bioedilizia” allegato al Regolamento Edilizio Comunale vigente è stato approvato con Delibera C.C. n.148 del 24/11/2005. Detto Regolamento è entrato in vigore nella sua completezza con l'approvazione della variante urbanistica con Delibera C.C. n.71 del 04/04/2006, che integra l'art.14 delle NTA escludendo dal computo della superficie utile l'incentivo edilizio previsto.

Il Regolamento si configura come fascicolo autonomo in allegato al Regolamento Edilizio Comunale, prevede forti incentivi per la Bioedilizia a fronte di determinati investimenti che consentono di diminuire il consumo di risorse (acqua, luce, gas), di orientarsi verso risorse rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, e altri) oltre che di aumentare lo standard a verde.

Per la prima volta, prerogativa specifica richiesta ai progetti è quella di basarsi su studi bioclimatici del sito in cui sorgeranno, migliorando le qualità progettuali, in maniera tale da sfruttare correttamente soleggiamento e brezze, per migliorare il comfort abitativo e ridurre i consumi energetici. La tesi è che una buona impostazione di base del progetto, tale da consentire lo sfruttamento delle energie passive presenti nell'intorno, consente grandiottimizzazioni, a fronte del solo studio iniziale approfondito.

Le case costruite in Bioedilizia avranno muri spessi per resistere al caldo estivo, impianti di riciclo dell'acqua piovana, dispositivi di risparmio idrico, pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua sanitaria, pannelli fotovoltaici per produrre (e vendere) energia, materiali salubri al di là di ogni dubbio.

Il Regolamento di Bioedilizia prevede tre forme di incentivo:

•economico: sgravi fiscali (riduzione degli Oneri di Urbanizzazione secondaria fino ad massimo del 50% proporzionalmente agli interventi realizzati),

•edilizio: recupero di superficie utile (scomputo delle murature perimetrali proporzionalmente agli interventi realizzati),

•una certificazione di qualità degli interventi di Bioedilizia, a garanzia per l'utente di ciò che acquista.

Page 40: Documento Qualita Aria Comune di Rimini 2009 e azioni realizzate 2001-2009

Gli interventi previsti all'interno delle “Misure Volontarie in Bioedilizia” riguardano 4 settori: Energia, Microclima esterno, Acqua e Salubrità indoor. Di questi la parte relativa all'Energia copre più del 50% degli interventi presenti che sono indirizzati verso il risparmio energetico e quindi la minor produzione di CO2 e PM10, anche attraverso l'uso di tecnologie innovative in ambito italiano (es. geotermia a bassa entalpia, sistemi di ventilazione meccanica...).

Interventi eco-compatibile e bio-sostenibile, con le relative percentuali, previsti dalle “Misure Volontarie in Bioedilizia”

Microclima esterno13,0%

Energia

51,1%

Acqua

19,1%

Salubrità indoor16,8%

4,30%

Impregnanti per legno, resine, colori e verniciArt.30

4,50%

Malte per intonaci e sottofondiArt.29

5,00%

Materiali ediliArt.28

5,50%

Sistemi di recupero e riuso delle acque nereArt.27

6,00%

Sistemi di recupero e riuso dell’acqua piovanaArt.26

4,30%

Dispositivi di riduzione dei consumi d’acquaArt.25

3,30%

Permeabilità del suoloArt.24

3,00%

Impianto elettrico: Campi elettrici e magneticiArt.23

4,00%

Fonti energetiche alternativeArt.22

3,00%

Ventilazione forzataArt.21

4,20%

Raffrescamento EstivoArt.20

5,50%

Produzione di acqua calda sanitariaArt.19

6,10

%Riscaldamento InvernaleArt.1

8

4,50%

Inerzia termica del terrenoArt.17

5,80%

CopertureArt.16

4,50%

Superfici vetrateArt.15

4,50Controllo della radiazione solare su superfici vetrateArt.14

9,00Limitazione della Trasmissione Del CaloreArt.13

3,50%

Verde nelle aree a parcheggioArt.12

3,50%

Verde sull’edificioArt.113,00

%Verde nell’area circostante l’edificioArt.1

0

1,00%

Albedo Art. 92,00Isola Di CaloreArt. 8

Page 41: Documento Qualita Aria Comune di Rimini 2009 e azioni realizzate 2001-2009

A partire dal 2006 ad oggi l'interesse verso la Bioedilizia è andato sempre più crescendo sia da parte dei professionisti che da parte di grosse ditte di costruzione. Infatti come si può vedere dalla seguente tabella su otto progetti approvati, tre sono relativi a condomini. Allo stato attuale sono in fase di esame anche altri 2 progetti di condomini.

Tabella 1 – Interventi in Bioedilizia approvati al Maggio 2009

La certificazione di qualità degli interventi di Bioedilizia realizzati viene attestata tramite il rilascio delle seguenti etichette che attestano anche la classe energetica dell'edificio.Etichetta CasaBioCompatibile+Più

L’intervento che soddisfa l’85% del punteggio percentuale degli incentivi includendo il 100% di quanto previsto al Capo Settimo (Materiali), compreso l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per una quota non inferiore al 30% del fabbisogno energetico annuo, come previsto dall’Art.22.Etichetta CasaBioCompatibileL’intervento che soddisfa l’85% del punteggio percentuale degli incentivi.Etichetta Casa QualitàL’etichetta “Casa Qualità” si applica agli immobili che soddisfino le prescrizioni degli Artt. 11,13,16,18,26.

Nelle etichette viene indicata la classe energetica di appartenenza dell’edificio come di seguito riportato: classe A ≤ 30 kWh/(m2a)

classe B ≤ 50 kWh/(m2a) classe C ≤ 70 kWh/(m2a)

Classe energetica Produzione CO2

(kg/anno)Emissione PM101

(g/anno)

Classe A : 30 kWh/(m2a) 6 0,02

Classe B: 50 kWh/(m2a) 9 0,03

Classe C: 70 kWh/(m2a) 14 0,05

Tabella 2 – Stime delle emissioni di CO2 e PM10 in base al fabbisogno energetico annuo

Naturalmente la classe energetica più performante è la classe A che è anche quella con le minori emissioni di CO2 e PM10, in quanto per raggiungere tali livelli di fabbisogno energetico annuo è necessario utilizzare impianti ad alto rendimento e fonti energetiche rinnovabili, quali il sole il vento e il calore del terreno.

Si può affermare che un edificio costruito con i criteri di Bioedilizia è in grado di dimezzare le emissioni di PM10 rispetto ad un edificio tradizionale, in quanto risulta dimezzato il consumo di metano per il riscaldamento.

1. Le conversioni applicate sono le seguenti: - 1GJ di gas naturale produce 55,46 kg di CO2 (fonte:I.T.A.C.A. 2003)- 1Kg CO2 produce 0,0035 g PM10 nel caso si usi metano per il riscaldamento.

94 ,5C Casa

BioCompatibile+Più1.745,104 8 ,8 2124 ,67bifamiliare

92,5B Casa

BioCompatibile10.100,1156,123 94 ,0 0

condominio 4 piani

89C Casa

BioCompatibile8.322,544 3 ,4 63 0 0 ,0 0bifamiliare

7 4 ,2C Casa Qualità5.230,98NOmonofamiliare

8 3 ,8C Casa QualitàNO16,5292,7 3monofamiliare

8 5,5C Casa

BioCompatibile+Più11.442,567 8 ,5450 7 ,7 1

condominio 4 piani

85C Casa

BioCompatibile3.946,0326,9127 ,60monofamiliare

90B Casa

BioCompatibile17.686,6310 1,17 0 7 ,8 0

condominio 4 piani

%classeenerg

etichettaincentivo

U2 (€ )

Su rec. (mq)

Su iniz. (mq)

Tipologiaedificio

94 ,5C Casa

BioCompatibile+Più1.745,104 8 ,8 2124 ,67bifamiliare

92,5B Casa

BioCompatibile10.100,1156,123 94 ,0 0

condominio 4 piani

89C Casa

BioCompatibile8.322,544 3 ,4 63 0 0 ,0 0bifamiliare

7 4 ,2C Casa Qualità5.230,98NOmonofamiliare

8 3 ,8C Casa QualitàNO16,5292,7 3monofamiliare

8 5,5C Casa

BioCompatibile+Più11.442,567 8 ,5450 7 ,7 1

condominio 4 piani

85C Casa

BioCompatibile3.946,0326,9127 ,60monofamiliare

90B Casa

BioCompatibile17.686,6310 1,17 0 7 ,8 0

condominio 4 piani

%classeenerg

etichettaincentivo

U2 (€ )

Su rec. (mq)

Su iniz. (mq)

Tipologiaedificio

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Appendice D

Centri commerciali e grandi strutture di vendita

Centro Commerciale “I Malatesta” (anno di realizzazione 2005)

Al momento della approvazione del progetto (2003), assoggettato a procedura di screening ambientale ai sensi della L.R.9/99, sono state previste numerose azioni innovative quali il recupero delle acque meteoriche ai fini dell'antincendio e dell'irrigazione del verde pubblico, il conseguimento di un risparmio del 25-30% di energia rispetto ai consumi di un Centro Commerciale tradizionale, il rispetto ai massimi livelli degli obiettivi di riciclaggio previsti dalle norme.

L'ipermercato della Coop Adriatica, all'interno del Centro Commerciale “I Malatesta”, è in grado di risparmiare oltre il 28% dei consumi energetici rispetto ad un centro commerciale tradizionale attraverso risparmi di 22.435 mc/anno di metano e 112.117 kWh/anno di energia elettrica. A questi si aggiungono un utilizzo spinto delle energia rinnovabili con 2.600 kWh/anno prodotti da un generatore eolico e 60.942 kWh/anno prodotti da un impianto fotovoltaico da circa 50 kW.

Tali interventi permettono così di limitare le emissioni serra derivate dai consumi energetico dell’Ipermercato a 332 tonn CO2 l’anno, rispetto alle emissioni di un centro commerciale tradizionale.

L’azione congiunta del Comune di Rimini e Coop Adriatica non si è limitata però al raggiungimento di questo traguardo ma si è ulteriormente sviluppata in campi del tutto diversi al fine di ridurre ulteriormente le emissioni di gas serra e di inquinanti atmosferici tradizionali del Centro Commerciale nel suo complesso mirando ad un livello di sostenibilità complessivo dell’iniziativa ben superiore.

L’utilizzo della piattaforma logistica di Cesena permetterà infatti di ridurre la mobilità associata al carico/scarico merci con una diminuzione di 95 tonnellate di CO2 ai quali si aggiungono una riduzione di 28.4kg di PM10, 112kg di Ossidi di Azoto, 116.3kg di Ossido di Carbonio.

Si è stimato che la raccolta differenziata dei rifiuti del Centro Commerciale porti ad evitare le emissioni di ulteriori 90 tonnellate di CO2 eq., ricollegabili al riciclaggio di 319 tonnellate di carta e cartoni e 9.6 tonnellate di plastica.

L’utilizzo dei sistemi di illuminazione innovativi permette di risparmiare 81.700 kWh con una minore emissione in atmosfera di ulteriori 60 tonnellate di CO2 eq..

L’adozione infine di un sistema di contabilizzazione dell’energia a servizio dei negozi e delle medie superfici commerciali è in grado di premiare comportamenti “risparmiosi” da parte dei gestori di tali aree con risparmi intorno al 10% dei consumi.

A tali interventi a prevalente valenza energetica si vanno ad aggiungere anche interventi di sostenibilità ambientale quali la realizzazione di 4.000 mq di tetto verde, corrispondente al 20% della copertura, così da permettere d’estate una riduzione di ben il 65% del carico termico indotto dall’irraggiamento solare nelle aree sottostanti ed in inverno una riduzione del 25% delle dispersioni.

Al fine di garantire tale livello di qualità ambientale al Comune di Rimini, Coop Adriatica ha sottoscritto un impegno per la durata di 12 anni a contenere la domanda energetica dell’Ipermercato al valore di 145 TEP/anno cui corrisponde una emissione in atmosfera di 332 tonnellate di CO2.

Tipo interventoRiduzione CO2

(tonnellate/anno)Stima della Riduzione2

PM10 (kg/anno)

Risparmio energetico e uso di Fonti rinnovabili

332 4,02

Riduzione Mobilità delle merci 95 28,40

Raccolta differenziata 90 2,70

Illuminazione 60 1,80

TOTALE 557 (tonn/anno) 36,92 (kg/anno)Tabella 3 – Riepilogo delle minori emissioni di CO2 e PM10 dell'Ipermercato della Coop Adriatica

2. Le conversioni applicate sono le seguenti:- emissione media per la produzione di energia elettrica di PM10 totale pari a 0,022 g/kWh (valore aggiornato ai sistemi di produzione

di energia elettrica del 2008) (Fonte: ENEL - BEN 2002 -)- emissione media per la combustione metano di PM10 totale pari a 0,006904 g/m3

Page 43: Documento Qualita Aria Comune di Rimini 2009 e azioni realizzate 2001-2009

Centro Commerciale “Le Befane” (anno di realizzazione 2005)

Al momento della approvazione del progetto (2003), assoggettato a procedura di screening ambientale ai sensi della L.R.9/99, sono state previste anche in questo caso numerose azioni rivolte al risparmio energetico, alla massimizzazione della raccolta differenziata e al risparmio idrico tramite il recupero delle acque meteoriche ai fini dell'antincendio e dell'irrigazione del verde pubblico.

All'utilizzo di impianto di riscaldamento/raffrescamento centralizzato per tutto l'edificio, con annesso recupero di calore (come realizzato anche per il centro commerciale “I Malatesta”), si vanno ad aggiungere anche interventi di sostenibilità ambientale quali la realizzazione di 6.000 mq di tetto verde, corrispondente al 30% della copertura, così da permettere d’estate una consistente riduzione del carico termico indotto dall’irraggiamento solare nelle aree sottostanti ed in inverno una riduzione delle dispersioni.

I tetti inverditi rinfrescano e inumidiscono l’ aria trattenendo le particelle di polveri (fino all’ 85%) e parte delle precipitazioni (più del 50%). Le acque raccolte evaporano così in modo naturale, anziché scomparire nei pozzetti sotto forma di costose acque di scarico. “Inoltre contribuiscono anche alla depurazione naturale dell’aria, riducendo gli agenti inquinanti fino al 95% in 48 ore, come risulta da uno studio diretto dal professore tedesco H.J. Liesecke3, che ha dimostrato come gli inverdimenti estensivi con muschi e piante grasse (come nel caso del Centro Commerciale “Le Befane”) riescono a ridurre efficacemente gli agenti inquinanti dei gas di scarico, confermando che il tetto verde è un fondamentale elemento disinquinante.”

Infine anche l'installazione di giochi d'acqua posti all'interno delle rotatorie realizzate, sia sulla S.S.16 che lungo la strada di accesso al Centro Commerciale, contribuiscono all'abbattimento puntuale delle polveri sottili.

“IKEA” (anno di realizzazione 2008)

Al momento della approvazione del progetto (2007), assoggettato a procedura di screening ambientale ai sensi della L.R.9/99, sono state previste anche in questo caso numerose azioni rivolte al risparmio energetico, alla massimizzazione della raccolta differenziata e al risparmio idrico tramite il recupero delle acque meteoriche ai fini dell'irrigazione del verde pubblico.

Il fiore all'occhiello dello store IKEA di Rimini è l'impianto di geoscambio a bassa entalpia a circutio chiuso senza prelievo di acque dalle falde sotterranee (il terzo per estensione a livello europeo) costituito da 184 geosonde verticali che raggiungono una profondità massima di 125 metri, poste al di sotto dei parcheggi.

La stima dei risparmi derivanti dall'utilizzo di tale impianto, confrontati rispetto al consumo medio di un impianto di riscaldamento/raffrescamento tradizionale, sono quelli riportati nella seguente tabella4:

Consumo di gas metano evitato 225.266 Nm3/anno

TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) risparmiato 202 tep/anno

CO2 non emessa 583 t/anno

PM10 non emesso 1,56 kg/anno

In questi mesi l'IKEA ha richiesto l'autorizzazione per poter installare anche un impianto di trigenerazione alimentato a biomassa, che permette un risparmio di fonti energetiche primarie, quali petrolio e metano. Le emissioni di tale impianto non influiscono sulla presenza di gas serra in atmosfera in quanto la quantità di CO2 liberata nella combustione delle biomasse è praticamente pari al quella assorbita durante il ciclo vitale delle piante. Il bilancio annuo delle mancate emissioni di CO2 si è stimato attorno alle 3.847 t/anno5.

3. - Liesecke, H.-J., 1989. Forschungsprojekt Gr¨undach; Wasserr¨uckhaltung und Abflussspende bei Extensivbegr¨unungauf Flachd¨achern. Das Dachdecker-Handwerk 8, 37–54.- Liesecke, H.-J., 1993. Die Wasserr¨uckhaltung bei extensiven Dachbegr¨unungen; Ergebnisse mehrj¨ahriger Freilandversuchemit 26 Bauweisen am Standort Hannover-Herrenhausen. Das Gartenamt 42, 728–735.- Liesecke, H.-J., 1994. Durchwurzelung und Dr¨anverhalten. Deutscher Gartenbau 48 (17), 1014–1018.- Liesecke, H.-J., 1998. Das Retentionsverm¨ogen von Dachbegr¨unungen; Wasserspeicherf¨ahigkeit, Wasserr¨uckhaltung,Abflussverz¨ogerung und Abflussbeiwerte unter besonderer Ber¨ucksichtigung von Extensivbegr¨unungen. Stadt und Gr¨un 47(1), 46–53.- Liesecke, H.-J., 1999. Extensive Begr¨unung bei 5◦ Dachneigung; Ergebnisse eines vierj¨ahrigen Freilandversuchs zuBauweisen, Vegetationsentwicklung, ¨okologisch wirksamer Wasserr¨uckhaltung und entw¨asserungstechnisch zuber¨ucksichtigendem Wasserabfluss. Stadt und Gr¨un 48 (5) 337–346.- Liesecke, H.-J., 2002. Weiterentwicklung der einschichtigen Bauweise f¨ur Extensive Dachbegr¨unungen, Teil 3:Wasserr¨uckhaltung und Jahresabflussbeiwert. Dach +Gr¨un 11 (1), 10–13.

4 Dati ricavati dalla Relazione sull'impianto di geoscambio fornita da IKEA Italia.5 Dato ricavato dalla Relazione sull'impianto di trigenerazione fornita da IKEA Italia.

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Appendice E

Progetto “Rimini Città Solare”

3 milioni di euro per il fotovoltaico36 impianti sugli edifici pubblici del Comune di Rimini

650 tonnellate di CO2 risparmiate

Premessa contestuale

L’energia solare è una fonte inesauribile di energia rinnovabile e gratuita, disponibile per tutti, prodotta nel

punto di consumo ed integrabile nel contesto urbano.

Il fenomeno fotovoltaico è un processo che consente di trasformare direttamente la luce solare in energia

elettrica, sfruttando il cosiddetto “effetto fotoelettrico”. Questo effetto si basa sulla proprietà che hanno alcuni

materiali semiconduttori, opportunamente trattati (fra cui il Silicio, elemento molto diffuso in natura) di

generare energia elettrica quando vengono colpiti dalla radiazione solare. Gli aspetti positivi che

caratterizzano questa forma di energia rinnovabile sono:

•assenza di rumore (impianto statico), fumi e cattivi odori;

•l’energia elettrica viene generata direttamente sul punto di consumo evitando perdite dovute al trasporto ed

ai cambi di tensione. Pertanto la generazione diffusa di molti impianti fotovoltaici riduce i carichi sulla rete

elettrica;

•ha durata di vita superiore ai 30 anni;

•ha costi di manutenzione inferiori a tutte le altre fonti energetiche (rinnovabili e non) in quanto tecnologia a

stato solido e priva di parti meccaniche in movimento;

•l’energia viene prodotta quando più ce n’è bisogno ed i costi energetici sono più elevati (durante il giorno);

•non ha un impatto visivo negativo e non deturpa l’ambiente se integrato negli edifici, dato che i moduli FV si

prestano molto bene per l’integrazione architettonica e per valorizzare l’estetica di case, edifici ed altri

elementi di arredo urbano;

•gli edifici che incorporano elementi fotovoltaici trasmettono un’immagine positiva, legata alla cura per

l’ambiente e allo sviluppo sostenibile. La tecnologia fotovoltaica si presta bene per essere utilizzata come

strumento di comunicazione e marketing;

•la tecnologia fotovoltaica non ha bisogno di aree dedicate, in quanto sfrutta aree che altrimenti rimarrebbero

inutilizzate come tetti, pensiline, facciate di edifici, aree compromesse);

•gli impianti sono modulari: un sistema fotovoltaico può alimentare da una calcolatrice tascabile ad un intero

paese; infatti gli impianti possono essere ampliati a piacere aumentando anche successivamente la capacità

produttiva;

•è veloce e semplice da installare, ad esempio un Impianto da 20 kWp connesso alla rete ed installato su di

Page 45: Documento Qualita Aria Comune di Rimini 2009 e azioni realizzate 2001-2009

un tetto, viene realizzato in circa 7-10 giorni dall’inizio dei lavori;

•si integra ottimamente con le tematiche legate al risparmio energetico, l’edilizia sostenibile e la

progettazione di utenze a basso consumo, grazie all'attuazione della nuova normativa energetica della

Regione Emilia-Romagna per gli edifici entrata in vigore nel luglio 2008.

Con la decisione espressa dal Consiglio Comunale con la delibera n. 8 del 22/1/09 di aderire alla campagna

europea per l'energia sostenibile, è stato dato mandato al Sindaco per sottoscrivere il Patto dei Sindaci delle

città europee per conseguire il raggiungimento degli obiettivi decisi in sede europea di riduzione del 20%

delle emissioni, aumentare del 20% il contributo di energia da fonti rinnovabili ed aumentare l'efficienza

energetica del 20% entro l'anno 2020 (cosiddetto obiettivo 3x20).

Il lavoro preparatorio

In linea con ciò, in questi ultimi due anni abbiamo sviluppato una serie di progetti come la sostituzione dei

generatori a gasolio, la riduzione dei consumi idrici e la fornitura di energia elettrica rinnovabile per

l'illuminazione pubblica, la promozione del solare termico e degli impianti geotermici. E' stato costituito lo

Sportello Generale per l’Energia all'interno dell'Assessorato alle Politiche Ambientali ed Energetiche in

maniera tale da accentrare tutte le competenze dell’amministrazione riguardo i consumi energetici ed idrici

fin lì suddivise in uffici e settori diversi.

Questo complesso lavoro di riorganizzazione e razionalizzazione delle competenze interne

all’amministrazione pubblica ci consente oggi di avere un avere un quadro puntuale ed aggiornato dei

consumi e degli impianti dell’A.C. e quindi di dar avvio al progetto “Rimini Città Solare”, un progetto per la

“solarizzazione” degli edifici della nostra città su larga scala, a cominciare dagli edifici pubblici per passare

poi a quelli privati.

Molte delle azioni messe in atto hanno preso spunto dagli eventi partecipati del forum “BELIEF a Rimini”,

nell'ambito del progetto europeo BELIEF:

•Campagna a favore del solare termico “Una fetta di cielo conviene!” - ha consentito l'installazione di oltre

700 mq di pannelli solari termici in due anni sugli edifici privati (risparmio di emissioni di CO2 pari a 160

tonnellate/anno);

•Sottoscrizione contratto per la fornitura di energia elettrica verde certificata RECS per l'illuminazione

pubblica (azzeramento emissioni di CO2 pari a 8.000 tonnellate di CO2 all'anno);

•Realizzazione di 4 impianti fotovoltaici per 50 kWp circa e solari termici sulle nuove scuole progettare con

criteri di bioedilizia (ristrutturazione Scuola media n.7, Polo per l'infanzia di Viserba, Scuola per l'infanzia di

via di mezzo e di via XX Settembre). I progetti sono risultati tutti vincitori del Bando del Ministero per

l'Ambiente e riceveranno un finanziamento fino al 50% per un totale di 200.000 euro);

•Partecipazione alla Campagna europea di sostegno per l'energia solare “European Solar Days” con visite

guidate all'impianto fotovoltaico pubblico ubicato presso Orto Anziani in località Celle (15 – 23 maggio 2009),

info point sulle fonti rinnovabili e presentazione del Progetto “Solar Challenge” (Concorso per i cittadini e le

imprese per le migliori realizzazioni di impianti a fonti rinnovabili - in fase di definizione);

Prima fase del progetto: Gli edifici pubblici

Il progetto prevede interventi impiantistici per 3 milioni di euro per l’installazione di numerosi (oltre 40)

impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici del Comune di Rimini a costo zero per l’amministrazione comunale.

Gli obiettivi attesi sono molteplici sia sul versante ambientale che economico:

Page 46: Documento Qualita Aria Comune di Rimini 2009 e azioni realizzate 2001-2009

•Prima tranche di installazione di impianti fotovoltaici parzialmente integrati sugli edifici delle scuole primarie

(32 installazioni per 500 kWp entro il 2009) e sulle nuove scuole (4);

•Completamento installazione di impianti fotovoltaici su altri edifici pubblici per ulteriori 400 kWp sugli altri

edifici entro il 2010 (con ulteriori 2.000.000 di euro di investimenti).

Questo intervento consentirà il conseguimento dei seguenti obiettivi a breve-medio termine:

•diminuire le emissione di gas serra per via indiretta e rendere così più efficiente il consumo elettrico con la

produzione locale (nessuna perdita di trasmissione e conversione)

•Riduzione del consumo elettrico della PA in maniera decisa di circa il 15-20% entro il 2010 sostanzialmente

a costo zero per le casse comunali;

•dare un forte esempio educativo alla città stimolando i riminesi ad adottare misure analoghe fornendo

assistenza tecnica ed informazioni attraverso lo Sportello Generale per l'Energia e soprattutto alle future

generazioni partendo con le installazioni nelle scuole primarie;

•dare un impulso all’imprenditorialità locale collegata allo sviluppo di tecnologie e soluzioni tecnologicamente

avanzate nel campo delle rinnovabili.

Complessivamente perciò l'intervento una volta completato consentirà la produzione annua di circa

1.200.000 kWh (pari al 15% dei consumi elettrici di tutti gli edifici pubblici), una riduzione di emissioni

pari a 650 tonnellate di CO2 all'anno ed un risparmio economico in termini di riduzione dei consumi

energetici di oltre 100.000 euro all'anno.

Anche questa iniziativa, così come le altre elencate in precedenza, saranno realizzate sfruttando tutti i

possibili incentivi disponibili: Certificati bianchi e finanziamenti nazionali per il solare termico, Conto

energia, Scambio sul posto e certificati verdi per il fotovoltaico

In particolare tutti gli impianti fotovoltaici saranno realizzati a costo zero per l'amministrazione in

quanto gli incentivi del conto energia sono tali che consentiranno la loro realizzazione e gestione gratuita

e garantiranno la fornitura di energia elettrica per circa il 20-30%.

Il piano finanziario della prima tranche di impianti fotovoltaici avrà un importo di 2.571.800 euro e sarà

autofinanziato dagli incentivi del Conto energia. Gli impianti saranno di proprietà del Comune che potrà

beneficiare dell'energia prodotta in regime di Scambio sul posto, mentre gli incentivi del conto energia

andranno alla ditta che provvederà alla installazione e gestione dell'impianto. Dopo un periodo di 8-10

anni (dipenderà dall'esito della gara) anche gli incentivi saranno acquisiti dall'Amministrazione e

garantiranno un introito di circa 220.000 euro all'anno per almeno altri 10-12 anni ed energia per altri 20

anni

Seconda fase (l’estensione del progetto alle strutture private):

Tale modello di intervento a costo zero per le casse comunali sarà esteso ai cittadini che potranno vedersi

ridurre la propria bolletta fin dai primi mesi dell’installazione del proprio impianto fotovoltaico senza dover

affrontare in nessun modo i costi iniziali di investimento per la sua installazione.