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IL FALÒ DEL XVII FEBBRAIO A PINEROLO Paola Schellenbaum È stata rinominata Piazza delle Li- bertà, quando lunedì sera in piazza d’Armi a Pinerolo sono confluite quasi un migliaio di persone per il falò. È stato detto che nessuno poteva immaginare che tanta gente venisse per la festa che ri- corda l’emancipazione valdese, una fe- sta che è di tutti e che vuole ricordare il caro prezzo della libertà, la fatica di un cammino che è sempre ancora e di nuo- vo minacciato. Le libertà sono un tema importante nel nostro Paese e quest’anno l’iniziativa – che nella cittadina di Pinerolo si era verificata solo una volta, nel – ha ricevuto il Patrocinio del Comune, con una sensibilizzazione particolare nelle scuole e una riflessione sui diritti umani che ha inevitabilmente consentito di al- largare lo sguardo dal locale al globale. Al tempio valdese di Pinerolo si sono dati appuntamento in tanti – arrivati anche da lontano, da Torino e Milano – per comporre un corteo ordinato che ha illuminato i viali con tante fiaccole accese. E lentamente queste luci si sono disposte intorno al palco per ascoltare i messaggi delle autorità civili e religiose e i canti della corale valdese. Tanti i partecipanti che hanno raccol- to l’invito degli organizzatori affinché intorno a questa festa civile di conces- sione dei diritti in epoca risorgimentale si potesse passare a una riflessione sulla libertà che – come ha sottolineato il pa- store Gianni Genre – è un lungo cam- mino che proprio in questi tempi torna a essere attuale, se ci guardiamo intorno nel mondo dove si è tornato a uccidere in nome della religione, dove vi sono ri- gurgiti di razzismo, antisemitismo e xe- nofobia: il contrario della fede è la pau- ra che dobbiamo combattere cammi- nando insieme, sapendo che c’è una lu- ce che brilla nelle tenebre. Si sono poi alternati i canti della cora- le valdese e diversi interventi: il sindaco di Pinerolo Eugenio Buttiero, il consi- gliere regionale Elvio Rostagno, la sena- trice Magda Zanoni, accolti tutti dal presidente del Concistoro Davide Ros- so. Mons. Piergiorgio Debernardi si è soffermato sulla comunione solidale che emerge dalla convivialità in un’im- magine di inclusione e di valorizzazione delle differenze. Ci è giunto un messag- gio corale affinché questo cammino possa proseguire con una legge sulla li- bertà religiosa – ha sottolineato con forza il moderatore della Tavola valdese Eugenio Bernardini – che affermi nel nostro Paese un pieno riconoscimento della libertà di culto: è un cammino in salita se si pensa ai recenti provvedi- menti in Lombardia, ma che dobbiamo compiere insieme ad altri. Al culto di martedì febbraio, an- ch’esso molto partecipato, con predica- zione del pastore Giuseppe Platone, hanno portato il loro «caloroso abbrac- cio» Agnese Boni, assessore alle Politi- che sociali e Antonio Denanni in rap- presentanza delle parrocchie cattoliche e l’ortodosso padre Ciprian Ghizila. Da piazza d’Armi a piazza delle Libertà Quasi mille persone hanno partecipato alla fiaccolata. Interventi di esponenti politici e del vescovo Agriturismi Approvata la nuova legge regionale Foto P. Romeo/Riforma Foto P. Romeo/Riforma SETTIMANALE DELLE CHIESE EVANGELICHE BATTISTE, METODISTE, VALDESI Vai sul nostro sito www.riforma.it notizie aggiornamenti abbonamenti RIFORMAL’ECO DELLE VALLI VALDESI: VIA SAN PIO V, 15 10125 TORINO • EURO 1,55 27 FEBBRAIO 2015 • ANNO XXIII • NUMERO 8

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Il Consiglio regionale ha approvato lascorsa settimana l’attesa nuova legge su-gli agriturismi. La vecchia legge regiona-

le risaliva al 1995; numerose le richiesteavanzate in questi anni dagli agriturismipiemontesi (cresciuti decisamente di nume-ro negli ultimi 20 anni) e inoltre andavanorecepite alcune disposizioni contenute nellalegge nazionale del 2006.

La proposta di legge sul tema era già stataoggetto di confronto sul finire della scorsalegislatura e ora, con buona condivisione daparte dei gruppi presenti in Consiglio, si è

arrivati all’approvazione.I veri pilastri della nuova legge sono la

promozione dell’agricoltura piemontese el’individuazione dell’attività agrituristica co-me uno strumento di sviluppo delle aree ru-rali e montane.

L’articolo 3 della legge prevede che l’85%del prodotto in tavola provenga da aziendeagricole piemontesi. Un minimo del 25%dovrà essere prodotto all’interno della im-presa agricola di chi gestisce l’agriturismoe la rimanente parte, il 60%, dovrà essereacquistato esclusivamente da aziende agri-

cole piemontesi.Questa modalità consentirà di fare degli

agriturismi i veri, non unici, protagonistidel cibo e dell’agricoltura piemontese e an-che garantire un aumento del fatturatodelle aziende agricole che potranno vende-re una parte del loro prodotto agricolo adaziende agrituristiche.

Le percentuali sopraindicate hanno con-sentito di levare il limite dei 60 copertigiornalieri e altresì sono stati aumentati iposti letto a 35.

Inoltre è stata introdotta l’ospitalità rurale

che consente di ospitare fino a 10 personenelle camere o nella cucina di un’aziendaagricola. Nei Comuni montani tale ospitali-tà, qualora rispetti il carattere di stagionali-tà, è elevata a 20 persone.

Tale principio consentirà alle piccoleaziende agricole di prevedere un incremen-to del reddito senza dover fare investimentiall’interno della loro cascina. In particolaresarà estremamente importante nelle zonemontane, in cui la somma di più attività è lavera possibilità di mantenimento dell’azien-da stessa. (pvr)

«Una primula per un sorriso».Sabato 28 febbraio e domenica 1marzo, dalle 9 alle 18, inoccasione delle giornate di «Unaprimula per un sorriso», vi sarà laconsueta distribuzione delleprimule da partedell’Associazione Di.A.Psi ValPellice davanti al Municipio diTorre Pellice, allo scopo diinformare la popolazione dellefinalità dell’associazione stessa edi sensibilizzarla sul problemadella malattia psichica. Le offerte che si raccoglierannosaranno destinate alle attivitàdel laboratorio denominato «Dimano in mano» che la Di.A.Psigestisce in collaborazione con lealtre associazioni del territorio.

Un concerto in ricordo di AndreaAllione. Domenica 1° marzo dalle 21 alTeatro Sociale di Pinerolo si svolgerà ilconcerto tributo per ricordare ilcompositore e chitarrista pineroleseAndrea Allione, scomparso ormai dapiù di un anno.Saliranno sul palco alcuni dei musicistiche hanno condiviso con Andreaimportanti progetti artistici. Tra questi:Antonio Marangolo ed Enzo Zirilli, econ loro altri 23 musicisti.In attività professionale dal 1976,

Allione suonò in teatri e festivalprestigiosi in tutto il mondo,dall’Olympia di Parigi al Blue Note diNew York, da Montreaux al Juan LesPins Jazz Festival. Tra gli altri si esibìcon Paolo Conte, Flavio Boltro, Furio DiCastri, Jimmy Owens, Giulio Capiozzo,

Area II, Miriam Makeba, AntonioMarangolo, Emanuele Cisi, SergioEndrigo, e molti ancora.Andrea Allione era un chitarristacresciuto come autodidatta dall’età di10 anni fino a quando, a circa 25 anni,decise di frequentare una serie diworkshop con chitarristi di famamondiale come Jim Hall, JohnScofield, Joe Diorio, Kevin Eubanks.Virtuoso dello strumento, si eradedicato al jazz ma sapeva spaziare inmolti altri generi. Diverse infatti anchele sue collaborazioni con affermaticantanti del panorama pop. I proventidella serata saranno utilizzati per il«Progetto Andrea Allione», destinatoallo sviluppo di iniziative e progettivolti a ricordare il musicista ecompositore diffondendone la musica.

Ci si augura che tali proposte possanoinnescare un circolo virtuoso musicalee culturale che da un lato permetta divalorizzare il patrimonio musicale eumano che Andrea ci ha lasciato (adesempio creando un archivio virtualedove tutti possano accederegratuitamente al materialeriguardante Andrea, tra cui le sueparti, le registrazioni inedite etestimonianze foto e video), edall’altro possa avere delle ricadutepositive sulla realtà musicale diPinerolo.Il costo del biglietto è di 10 euro. Sonogià attive le prevendite on line sul sitowww.mailticket.it/evento/4600. APinerolo invece è possibile acquistare ibiglietti in prevendita presso Rogirò,via Buniva 62. (pvr)

IL FALÒ DEL XVII FEBBRAIO A PINEROLO

Paola Schellenbaum

Èstata rinominata Piazza delle Li-bertà, quando lunedì sera inpiazza d’Armi a Pinerolo sonoconfluite quasi un migliaio dipersone per il falò. È stato detto

che nessuno poteva immaginare chetanta gente venisse per la festa che ri-corda l’emancipazione valdese, una fe-sta che è di tutti e che vuole ricordare ilcaro prezzo della libertà, la fatica di uncammino che è sempre ancora e di nuo-vo minacciato.

Le libertà sono un tema importantenel nostro Paese e quest’anno l’iniziativa– che nella cittadina di Pinerolo si eraverificata solo una volta, nel 1998 – haricevuto il Patrocinio del Comune, conuna sensibilizzazione particolare nellescuole e una riflessione sui diritti umaniche ha inevitabilmente consentito di al-largare lo sguardo dal locale al globale.

Al tempio valdese di Pinerolo si sonodati appuntamento in tanti – arrivatianche da lontano, da Torino e Milano –per comporre un corteo ordinato cheha illuminato i viali con tante fiaccoleaccese. E lentamente queste luci si sonodisposte intorno al palco per ascoltare imessaggi delle autorità civili e religiose

e i canti della corale valdese. Tanti i partecipanti che hanno raccol-

to l’invito degli organizzatori affinchéintorno a questa festa civile di conces-sione dei diritti in epoca risorgimentalesi potesse passare a una riflessione sullalibertà che – come ha sottolineato il pa-store Gianni Genre – è un lungo cam-mino che proprio in questi tempi tornaa essere attuale, se ci guardiamo intornonel mondo dove si è tornato a ucciderein nome della religione, dove vi sono ri-gurgiti di razzismo, antisemitismo e xe-nofobia: il contrario della fede è la pau-

ra che dobbiamo combattere cammi-nando insieme, sapendo che c’è una lu-ce che brilla nelle tenebre.

Si sono poi alternati i canti della cora-le valdese e diversi interventi: il sindacodi Pinerolo Eugenio Buttiero, il consi-gliere regionale Elvio Rostagno, la sena-trice Magda Zanoni, accolti tutti dalpresidente del Concistoro Davide Ros-so. Mons. Piergiorgio Debernardi si èsoffermato sulla comunione solidaleche emerge dalla convivialità in un’im-magine di inclusione e di valorizzazionedelle differenze. Ci è giunto un messag-gio corale affinché questo camminopossa proseguire con una legge sulla li-bertà religiosa – ha sottolineato conforza il moderatore della Tavola valdeseEugenio Bernardini – che affermi nelnostro Paese un pieno riconoscimentodella libertà di culto: è un cammino insalita se si pensa ai recenti provvedi-menti in Lombardia, ma che dobbiamocompiere insieme ad altri.

Al culto di martedì 17 febbraio, an-ch’esso molto partecipato, con predica-zione del pastore Giuseppe Platone,hanno portato il loro «caloroso abbrac-cio» Agnese Boni, assessore alle Politi-che sociali e Antonio Denanni in rap-presentanza delle parrocchie cattolichee l’ortodosso padre Ciprian Ghizila.

Da piazza d’Armi a piazza delle LibertàMarco RostanMentre la primavera si avvicina, incombe nonl’alternativa tra alta o bassa pressione atmosfe-rica, ma l’incubo della dichiarazione dei redditicon «la rivoluzione copernicana», così annun-ciata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate:l’arrivo a casa del modello 730 precompilato!Quando era comparsa la prima notizia, mi erodetto: finalmente lo Stato fa lui i calcoli per iquali finora dovevamo impazzire da soli o conun Caf o pagando il commercialista. Se lo Statofa «dialogare» tra di loro i vari uffici può sape-re tutto: dal codice fiscale allo stato di famiglia,all’affitto, alla pensione ad altri eventuali red-diti (se non sono in nero). Ho sempre sognato(si fa per dire, perche sempre di pagare si trat-ta) che lo Stato o il Comune mi mandasse a ca-sa un foglietto con su scritto: caro concittadino,per quest’anno ci devi tot, tutto compreso. Fini-to con i calcoli, le scadenze, la confusione deinomi Ici, Imu, Tarsu, Irpef, Irap, Tares… le co-de in banca o alla posta. In realtà quest’anno il 730 sarà compilato solo

in piccola parte, lasciando al cittadino il riem-pimento di molte caselle: ci vuole un discreta co-noscenza delle norme !scali, tipo la detrazionesulle spese mediche. Anche per il pin, senza ilquale non si può scaricare il modulo, bisognaottenere sul computer le prime due cifre, mentrele rimanenti dovrebbero arrivare per posta;dunque bisogna muoversi assai prima delle sca-denze previste. Gli operatori dei Caf si aggior-nano ogni anno per 250 ore, mentre il cittadinodovrebbe fare le stesse operazioni dal nulla. Èchiaro che il funzionamento del nuovo sistemapotrà essere valutato solo fra 3-4 anni, ma icontribuenti non si accontentano più delle buo-ne intenzioni, si aspettano che la politica agiscaper facilitare le cose, non per obbligarli a modi-!care di continuo i modi di pagare tasse noncerto basse e soprattutto ingiuste, mentre i gran-di evasori restano impuniti.

730, precompilato fai da te

Quasi mille persone hanno partecipato alla fiaccolata. Interventi di esponenti politici e del vescovo

Riforma • numero 8 • 27 febbraio 2015 • pagina 11 • l’Eco delle Valli Valdesi

CONTRAPPUNTO

Agriturismi Approvata la nuova legge regionale

Foto P. Romeo/Riforma

Foto P. Romeo/Riforma

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SETTIMANALE DELLE CHIESE EVANGELICHE BATTISTE, METODISTE, VALDESI

CONVEGNO AL SENATO IL 16-17 FEBBRAIO, PROMOSSO DALLA FCEI E DALLA CCERS

Dai culti ammessi alla libertà religiosaSono intervenuti, tra gli altri, il presidente del Senato, Pietro Grasso, e il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, Nunzio Galantino. A partire dallediverse Intese occorre andare verso una legge che superi la legislazione fascista sui «culti ammessi» e garantisca a tutti piena libertà di coscienza e di religione

Grande soddisfazione è stata espressa da Massi-mo Aquilante, presidente della Federazionedelle chiese evangeliche in Italia (Fcei) al ter-mine del convegno «Dai culti ammessi alla li-bertà religiosa», promosso dalla Fcei in colla-

borazione con la Commissione delle chiese evangeliche peri rapporti con lo Stato (Ccers), svoltosi il 16 e 17 febbraiopresso il Senato della Repubblica (Sala Zuccari di PalazzoGiustiniani). Il convegno, che ha rimesso al centro l’urgenzadi una legge organica sulla libertà religiosa e di coscienza,abrogativa della legislazione sui «culti ammessi» di epocafascista, era dedicato al giurista e valdese Gianni Long, giàpresidente Fcei, prematuramente scomparso, il cui preziosocontributo sul cammino delle libertà religiose in Italia è sta-to ricordato da più parti.

Oggi, in un tempo in cui le religioni sono tornatedrammaticamente sulla scena pubblica, «la cultura laicae democratica deve assumersi le proprie responsabilità»,ha affermato Aquilante introducendo i lavori. Una re-sponsabilità dalla quale le stesse comunità di fede nonpossono esimersi, ha sottolineato: «Occorre che ciascunacomunità di fede dichiari una sorta di “status confessio-nis”: il mondo non è terra di conquista, il mondo ha biso-gno di unità, oggi più che mai».

Così il presidente Fcei ha dato il via ai lavori del convegno,la cui prima sessione era sul tema «Il ruolo e i diritti delle co-munità di fede nella società laica», con gli interventi del giuri-sta Silvio Ferrari (Università di Milano), dello storico AlbertoMelloni (Fondazione per le scienze religiose, Bologna), del fi-losofo Biagio De Giovanni (Istituto Orientale, Napoli), e delpolitologo Paolo Naso (Università di Roma - La Sapienza). Inparticolare i primi contributi hanno evidenziato un quadro incostante movimento, sia in termini di crescita della diversitàreligiosa, sia in termini di visibilità delle religioni, fenomeniaffiancati in Europa da un recupero del valore identitario del-la religione. Tutto corredato dal rischio di una degenerazionedel concetto della libertà religiosa, come ha fatto notare Fer-rari. Per Melloni invece, una legge a tutela di tutte le mino-ranze religiose in Italia servirebbe innanzitutto alla maggio-ranza, mentre Naso, di fronte al «nuovo pluralismo religio-so», ha lanciato la sfida di una «laicità all’italiana», cioè unalaicità capace di cogliere lo specifico della situazione del no-stro paese, oggi caratterizzato dal pluralismo religioso.

La mattinata del giorno successivo era tutta dedicata al-l’Europa: la relazione di Roberto Mazzola (Università delPiemonte Orientale) ha permesso di tracciare un quadro

sulle politiche, ma anche sulla giurisdizione europea in me-rito alla libertà religiosa, mentre gli interventi dello spagno-lo Miguel Rodriguez Blanco (Università di Alcalà) e del te-desco Hans Michael Heinig (Università di Göttingen) han-no offerto un quadro comparativo di grande interesse. Suc-cessivamente Marco Ventura (Università di Lovanio), SaraDomianello (Università di Messina) e Francesco MargiottaBroglio (Università di Firenze) si sono soffermati sul dirittoeuropeo delle religioni, non senza fare cenno alle nuove for-me di laicità e confessionalismo, ma anche alla necessità diripensare al recupero delle fondamenta della convivenza.

Il messaggio di Mattarella e l’intervento di Grasso. «Il tema della li-bertà religiosa, che è al centro del vostro incontro, è di grandeattualità e ripropone anche nel nostro ordinamento l’esigenzadi aggiornare tutele per tutte le minoranze religiose, nel qua-dro dei principi sanciti dalla Costituzione»: è quanto si leggenel cordiale saluto inviato dal Presidente della Repubblica

Sergio Mattarella al presidente della Fcei in occasione delconvegno. «In questo contesto - prosegue la lettera di Matta-rella - il patrimonio spirituale delle chiese evangeliche conti-nuerà a rappresentare una grande risorsa per una proficuaazione educativa a vantaggio dell’intera comunità».

Il presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, èintervenuto di persona ricordando la definitiva approvazio-ne di molte Intese nel corso dell’ultima legislatura e affer-mando: «Sono però profondamente convinto che proprio apartire dalle diverse Intese si possa ricavare un complessoarticolato di previsioni ampiamente condivise da utilizzareper una rapida e necessaria revisione della legge del 1929,allo scopo di garantire a pieno i principi costituzionali inmateria di libertà religiosa e di affrontare, in modo pragma-tico e realistico, un tema complesso e tuttavia decisivo perlo sviluppo della società italiana ed europea di fronte allesfide poste dal pluralismo religioso e culturale.

[segue in ultima]

ECUMENEGermania: valorizzarele di"erenze

formazione sulla «leader-ship», a cura dell’Unionedelle chiese metodiste euro-pee. L’autore faceva parte diuna delegazione in rappre-sentanza dell’Opcemi.

[a pagina 4]

Il diritto di voto e lalotta di M. L. King

fase più drammatica dellalotta per i diritti civili degliafroamericani. Dopo il No-bel attribuito al pastoreKing si trattava di ottenereuno dei fondamentali dirittidi cittadinanza.

[a pagina 7]

di Richard Kofi AmpofoSi è svolto a Stoccarda, a fi-ne gennaio, un seminario di

di Gregorio PlescanUna visione, negli Usa, delfilm Selma – la strada perla libertà, che narra della

CULTURA

IL CONVEGNO «DAI CULTI AMMESSI ALLA LIBERTA’ RELIGIOSA»

Un XVII febbraio da ricordarePaolo Naso*

Per una volta il bicchiere non èmezzo vuoto ma quasi pieno. Ilconvegno «Dai culti ammessi al-

la libertà religiosa», svoltosi al Senatoil 16 e il 17 febbraio, segna una svoltaimportante nel dibattito pubblico sutemi che faticano a entrare nell’agen-da politica. Eppure, anche grazie al-l’iniziativa costante e tenace della Fe-derazione delle chiese evangeliche in

Italia (Fcei), in collaborazione con laCommissione delle Chiese evangeli-che per i rapporti con lo Stato (Ccers),qualcosa sembra muoversi.

Il primo messaggio è arrivato dalQuirinale, e non poteva essere piùchiaro nel riconoscere l’attualità deltema e «l’esigenza di aggiornare tute-le per tutte le minoranze religiose,nel quadro dei principi sanciti dallaCostituzione». Parole impegnative e

direi solenni, pronunciate nel giornoin cui si ricordava la concessione deidiritti civili ai valdesi del Regno diSardegna. Sempre dal Colle più alto,è arrivato anche il riconoscimentodel «patrimonio spirituale delle chie-se evangeliche» che «continuerà arappresentare una grande risorsa peruna proficua azione educativa a van-taggio dell’intera comunità».

[segue in ultima]

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