EMISSIONE 309 del 27.06.11 (CD in uscita il 18.07.11) · di leggende come Pat Metheny, John...

8
EMISSIONE 309 del 27.06.11 (CD in uscita il 18.07.11) MACK AVENUE 0673203106123 MAC 1061 JEWEL BOX 2011 JAZZ GARY BURTON COMMON GROUND Gary Burton presenta il suo ultimo album, “Common Ground”, che segna l’inizio della sua collaborazione con l’etichetta Mack Avenue Records. Con questo lavoro il pluripremiato vibrafonista non solo propone il suo primo album in studio dal 2005, ma introduce anche la sua nuova band. Conosciuto come The New Gary Burton Quartet, il gruppo è composto dal chitarrista Julian Lage, dal bassista Scott Colley e dal batterista Antonio Sanchez. “Common Ground” è composto da 10 brani: sei composizioni originali scritte dai membri del quartetto, due brani del pianista Vadim Neselovskyi (ex membro della band di Burton), una gemma dal canzoniere di Keith Jarrett e un arrangiamento intrigante dello standard "My Funny Valentine". Noto da sempre per i suoi progetti in quartetto (a cominciare dal suo gruppo del 1967 con Larry Coryell, Roy Haynes e Steve Swallow), Burton ritorna finalmente a questa configurazione per la prima volta dalla metà degli anni Novanta. Il nuovo quartetto ha dato l’occasione a Burton di lavorare nuovamente con Lage, chitarrista che Burton ha conosciuto quando era ancora un adolescente prodigio e che ha fatto parte della sua band fino a tre anni fa. Durante questo periodo di separazione, Burton è stato impegnato nella rivisitazione orchestrale del classico duo “Crystal Silence” con Chick Corea, mentre Lage ha finito il college e ha lavorato al suo album di debutto, “Sounding Point”. «Julian è maturato molto da quando l’ho conosciuto 10 anni fa quando aveva 12 anni» dice Burton. «Julian ha continuato a crescere e ha sviluppato un suono tutto suo». Non a caso Lage prende il posto che è stato di leggende come Pat Metheny, John Scofield e Kurt Rosenwinkel. Per la sezione ritmica del quartetto, Burton ha chiamato poi Antonio Sanchez, con cui aveva già saltuariamente collaborato negli ultimi anni, e Scott Colley che invece rappresenta una novità per lui. «Quando ho deciso che Antonio avrebbe fatto parte del gruppo, gli ho chiesto quale bassista mi suggeriva e lui mi ha segnalato Scott» dice Burton. «Sono una formidabile sezione ritmica». Fondato nel 2010, il primo concerto del nuovo quartetto ha avuto luogo nel mese di Agosto al Red Sea Jazz Festival. Dopo di ciò il gruppo è andato in tour, testando dal vivo il materiale che è poi confluito in questo album registrato a New York tra il 4 e il 6 Dicembre. Burton è stato sempre uno sperimentatore, interessato al superamento dei confini stilistici fin dai suoi esordi negli anni Sessanta, e anche per questo motivo il ritorno ad un’impostazione tradizionale in quartetto assume un significato speciale per lui. «Ogni volta che do vita ad un nuovo gruppo, spesso mi chiedo come funzioneranno le cose, se i musicisti si divertiranno a suonare insieme e saranno pronti a portare la musica ad un livello superiore. Sono entusiasta di questa nuova band. Sta dimostrando di essere una delle band di maggiore spicco della mia carriera e ha già sviluppato rapidamente una propria identità». 01. Late Night Sunrise 6:32 02. Never The Same Way 6:57 03. Common Ground 6:58 04. Was It So Long Ago? 6:12 05. Etude 5:46 06. Last Snow 7:01 07. Did You Get It? 5:11 08. My Funny Valentine 7:11 09. Banksy 6:08 10. In Your Quiet Place 7:17

Transcript of EMISSIONE 309 del 27.06.11 (CD in uscita il 18.07.11) · di leggende come Pat Metheny, John...

EMISSIONE 309 del 27.06.11 (CD in uscita il 18.07.1 1)

MACK AVENUE 0673203106123 MAC 1061 JEWEL BOX 2011 JAZZ

GARY BURTON COMMON GROUND Gary Burton presenta il suo ultimo album, “Common Ground”, che segna l’inizio della sua collaborazione con l’etichetta Mack Avenue Records. Con questo lavoro il pluripremiato vibrafonista non solo propone il suo primo album in studio dal 2005, ma introduce anche la sua nuova band. Conosciuto come The New Gary Burton Quartet, il gruppo è composto dal chitarrista Julian Lage, dal bassista Scott Colley e dal batterista Antonio Sanchez. “Common Ground” è composto da 10 brani: sei composizioni originali scritte dai membri del quartetto, due brani del pianista Vadim Neselovskyi (ex membro della band di Burton), una gemma dal canzoniere di Keith Jarrett e un arrangiamento intrigante dello standard "My Funny Valentine". Noto da sempre per i suoi progetti in quartetto (a cominciare dal suo gruppo del 1967 con Larry Coryell, Roy Haynes e Steve Swallow), Burton ritorna finalmente a questa configurazione per la prima volta dalla metà degli anni Novanta. Il nuovo quartetto ha dato l’occasione a Burton di lavorare nuovamente con Lage, chitarrista che Burton ha conosciuto quando era ancora un adolescente prodigio e che ha fatto parte della sua band fino a tre anni fa. Durante questo periodo di separazione, Burton è stato impegnato nella rivisitazione orchestrale del classico duo “Crystal Silence” con Chick Corea, mentre Lage ha finito il college e ha lavorato al suo album di debutto, “Sounding Point”. «Julian è maturato molto da quando l’ho conosciuto 10 anni fa quando aveva 12 anni» dice Burton. «Julian ha continuato a crescere e ha sviluppato un suono tutto suo». Non a caso Lage prende il posto che è stato di leggende come Pat Metheny, John Scofield e Kurt Rosenwinkel. Per la sezione ritmica del quartetto, Burton ha chiamato poi Antonio Sanchez, con cui aveva già saltuariamente collaborato negli ultimi anni, e Scott Colley che invece rappresenta una novità per lui. «Quando ho deciso che Antonio avrebbe fatto parte del gruppo, gli ho chiesto quale bassista mi suggeriva e lui mi ha segnalato Scott» dice Burton. «Sono una formidabile sezione ritmica». Fondato nel 2010, il primo concerto del nuovo quartetto ha avuto luogo nel mese di Agosto al Red Sea Jazz Festival. Dopo di ciò il gruppo è andato in tour, testando dal vivo il materiale che è poi confluito in questo album registrato a New York tra il 4 e il 6 Dicembre. Burton è stato sempre uno sperimentatore, interessato al superamento dei confini stilistici fin dai suoi esordi negli anni Sessanta, e anche per questo motivo il ritorno ad un’impostazione tradizionale in quartetto assume un significato speciale per lui. «Ogni volta che do vita ad un nuovo gruppo, spesso mi chiedo come funzioneranno le cose, se i musicisti si divertiranno a suonare insieme e saranno pronti a portare la musica ad un livello superiore. Sono entusiasta di questa nuova band. Sta dimostrando di essere una delle band di maggiore spicco della mia carriera e ha già sviluppato rapidamente una propria identità».

01. Late Night Sunrise 6:32 02. Never The Same Way 6:57 03. Common Ground 6:58 04. Was It So Long Ago? 6:12 05. Etude 5:46 06. Last Snow 7:01 07. Did You Get It? 5:11 08. My Funny Valentine 7:11 09. Banksy 6:08 10. In Your Quiet Place 7:17

MACK AVENUE 0673203105720 MAC 1057 JEWEL BOX 2011 JAZZ

SEAN JONES NO NEED FOR WORDS Il 2010 è stato certamente un anno di importanti cambiamenti per il trombettista Sean Jones. Nella primavera ha abbandonato il ruolo di primo trombettista della Jazz at Lincoln Center Orchestra di Wynton Marsalis, ruolo che Jones ricopriva da più di cinque anni. Inoltre, ha iniziato una nuova collaborazione con Marcus Miller, unendosi a lui per il suo progetto di tributo a Miles Davis con cui sarà in tour in Europa. Ora, nel 2011, Sean Jones presenta il nuovo album intitolato “No Need For Words” che testimonia come il trombettista sia giunto ad una nuova fase della sua carriera musicale. Con la sua tecnica, al sua intensità interpretativa e la sua abilità di compositore, in questo lavoro Sean Jones riesce a scandagliare in profondità un’ampia gamma emotiva. Jones e la sua band comunicano all’ascoltatore in modo diretto e commovente, pur senza l’aiuto delle parole. come Spiega lo stesso Jones: «Ho cercato di fare in modo che le melodie e le atmosfere di ogni singolo brano riuscissero a trasmettere un messaggio di per sé, senza che fosse necessario esprimerlo a parole» L’intero album è incentrato sul tema dell’amore, sviscerato nelle sue molteplici forme. «Non volevo fare il tipico album di canzoni d'amore che si occupa di un solo aspetto dell'amore» Jones spiega. «Non volevo esprimere solo l'amore di un uomo e una donna o solo il lato positivo dell’innamoramento. Volevo fare un album che davvero affrontasse le diverse sfumature dell’ amore». In questo arduo compito, Sean Jones è supportato dal pianista Orrin Evans, dal bassista Luques Curtis e dal batterista Obed Calvaire.

VIDEO ASCOLTO! http://www.youtube.com/watch?v=8hDD1DZXOVw&feature= player_embedded 01. Look and See 7.12 02. Olive Juice 7.27 03. Momma 7.09 04. Touch and Go 6.09 05. No Need For Words 6.52 06. Obsession (Cloud Nine) 8:03 07. Love’s Fury 5.29 08. Forgiveness (Release) 7.58

MACK AVENUE 0673203105423 MAC 1054 JEWEL BOX 2010 JAZZ

KEVIN EUBANKS ZEN FOOD Il chitarrista Kevin Eubanks presenta il suo nuovo album “Zen Food”, sua prima registrazione per l'etichetta Mack Avenue Records. “Zen Food” è una dichiarazione di intenti per un chitarrista che in due decenni di carriera si è costruito una reputazione di artista eclettico e coraggioso. al suo fianco troviamo un’energica band formata dal batterista Marvin "Smitty" Smith, dal sassofonista Bill Pierce, dal pianista Gerry Etkins e dal bassista Rene Camacho. Kevin Eubanks è nato a Philadelphia in una famiglia di musicisti, tra la madre Vera, pianista e insegnate, lo zio Ray Bryant, pianista jazz e blues, e suoi fratelli Robin, considerato uno dei migliori trombonisti al mondo, e Duane, trombettista. Kevin si è appassionato alla musica ascoltando fusion e progressive rock. Dopo aver studiato al Berklee, ha iniziato la sua carriera suonando al fianco di icone del jazz come McCoy Tyner, Art Blakey, Roy Haynes, Dave Holland e Ron Carter. Ma ciò che lo ha sempre caratterizzato è stata la sua volontà di miscelare generi diversi e non rinchiudersi nel solo ambito del jazz. Avendo sempre ascoltato una grande varietà di musica, dal country al pop, dal soul al blues passando per il rock dei Led Zeppelin, Eubanks ha sempre cercato di trasmettere questa ricchezza nei propri lavori rifiutando di essere etichettato semplicemente come musicista jazz. La sua concezione musicale si esprime chiaramente in questo disco che, pur rimanendo radicato nel linguaggio jazz, si mostra aperto a molteplici e imprevedibili contaminazioni.

VIDEO ASCOLTO! http://www.youtube.com/watch?v=FQyHX5BXteE&feature= player_embedded 1. The Dancing Sea 5:38 2. Spider Monkey Cafe 6:29 3. The Dirty Monk 8:32 4. Adoration 7:36 5. Los Angeles 7:24 6. I Remember Loving You 3:54 7. 6/8 8:02 8. G.G. 4:15 9. Offering 6:30 10. Das It 1:13

MACK AVENUE 0673203104327 MAC 1043 JEWEL BOX 2010 JAZZ

TIA FULLER DECISIVE STEPS La talentuosa sassofonista americana Tia Fuller è un artista poliedrica che passa con disinvoltura dalle tournèe mondiali con Beyoncé alle registrazioni jazz da solista. Il suo ultimo lavoro pubblicato dall’etichetta Mack Avenue, “Decisive Steps”, segue l’album “Healing Space” del 2007 (MAC 1033) e la vede accompagnata dalla batterista Kim Thompson, dalla bassista Miriam Sullivan e da Shamie Royston al piano e Fender Rhodes. A loro si aggiungono ospiti d'eccezione come il trombettista Sean Jones, il bassista Christian McBride, il vibrafonista Warren Wolf e il ballerino di tip tap Maurice Chestnut. I dieci brani di questo CD mostrano il talento creativo di Tia Fuller supportato da agili ed eleganti linee melodiche, un suono corposo e una facilità d’improvvisazione davvero rara. In “Decisive Steps” inoltre la sassofonista sembra volersi confrontare con i suoi grandi eroi musicali. «Il primo solo che ho trascritto era quello di Cannonball Adderley su 'Stars Fell on Alabama'» dice Fuller. «Ho sempre avuto un profondo amore per Cannonball. Lui ha tutto nel suo modo di suonare: anima, tecnica e un suono sorprendente. John Coltrane è un altro musicista a cui sono legata fin dall’inizio della mia formazione. In realtà l’ho scoperto prima ancora di iniziare a suonare il sassofono poiché i miei genitori sono musicisti. Mio padre suonava Giant Steps per tutta la casa quando avevo nove o dieci anni. Di recente, ho invece riscoperto Earl Bostic. Era una delle leggende che sassofono che ha padroneggiato l'arte di suonare nel mondo dell’R&B, del pop e del jazz». Non sorprende che un’artista come Tia Fuller, fortemente radicata nel jazz, ma in grado di sviluppare un linguaggio che supera le barriere tra generi musicali, abbia questi artisti come punti di riferimento. E, ascoltando questo disco, non sorprende la velocità con cui Tia Fuller si è affermata nella scena musicale americana diventando in pochi anni un’artista molto amata sia nell’ambito del jazz che in quello del pop.

DANILO PEREZ PROVIDENCIA “Providencia” è l’ultimo CD dell’acclamato pianista Danilo Perez prodotto per l’etichetta Mack Avenue Records. In questo ambizioso album, Perez miscela i linguaggi del jazz, della musica classica e della musica popolare latinoamericana, creando quello che lui definisce “ascolto della musica in tre dimensioni”. L’album è composto da 11 brani originali che portano tutti la firma dello stesso Perez e che permettono al pianista di mettere in luce le sue doti di compositore talentuoso ed eclettico. Accanto al leader panamense, possiamo apprezzare in questo album uno straordinario gruppo formato dal sassofonista indo-americano Rudresh Mahanthappa, dal percussionista libanese-americano Jamey Haddad, dal percussionista colombiano Ernesto Diaz, dalla cantante portoghese Sara Serpa, da un quintetto di fiati - Matt Marvuglio (flauto), Barbara Laffitte (oboe), Amparo Edo Biol (corno inglese), Margaret Phillips (bassoon), Jose Benito Meza Torres (clarinetto) - e infine da due compagni di lunga data di Pérez: il bassista Ben Street e il batterista Adam Cruz. Una

1. Daniela's Chronicles 10:15 2. Galactic Panama 5:04 3. Historia De Un Amor 4:36 4. Bridge Of Life, Part I 3:42 5. Providencia 5:08 6. Irremediablemente Solo 6:08 7. The Oracle (Dedicated To Charlie Banacos) 5:07 8. Bridge Of Life, Part II 1:52 9. The Maze: The Beginning 1:37 10. Cobilla 5:24 11. The Maze: The End 1:25

MACK AVENUE 0673203105225 MAC 1052 JEWEL BOX 2010 JAZZ

formazione rodata e compatta, ma anche multietnica e variegata che ben rispecchia l’anima di questo album.

RETHINKART 8034023620046 RE 0111 DIGIPACK 2011 JAZZ

PEALA, ANGELINI, BEARZATTI MOVE IS L’etichetta Re:think-art presenta il nuovo progetto discografico del trio MOVE IS, formato dal cantante Thierry Peala, dal pianista Bruno Angelini e dal sassofonista Francesco Bearzatti.. L'album è dedicato ad alcuni dei più bei film della storia del cinema. Un avvincente viaggio sonoro ispirato dalle immagini indimenticabili di Jean-Luc Godard, David Lynch, Andrzej Zulawski, Alfred Hitchock, Vittorio de Sica e molti altri. Così il trio descrive l’idea di questo progetto: "Siamo delle farfalle notturne attirate dalla luce della lanterna magica...Esaltati dall'incontro con questi films choc, di quelli che lasciano una traccia indelebile e che fan sì che, una volta usciti dalla sala oscura, non siamo più esattamente gli stessi... Dodici sequenze, dodici composizioni per fare in modo di restituire tutte le emozioni che ci hanno procurato...al ritmo di 24 immagini al secondo di un film immaginario...” "Il cinema in quanto sogno, il cinema in quanto musica...attraversa direttamente la nostra coscienza diurna per toccare i nostri sentimenti, nel fondo della camera crepuscolare della nostra anima" [Ingmar Bergman]

AMERICAN JAZZ CLASSICS 8436028691715 99011 JEWEL BOX 2011

PEPPER ADAMS , JIMMY KNEPPER PEPPER ADAMS & JIMMY KNEPPER L'album originale The Jimmy Knepper-Pepper Adams Quintet (Metrojazz E1004), ha decretato la prima collaborazione “registrata” dei due musicisti: il trombonista Jimmy Knepper (1927-2003) e il sassofonista baritono Pepper Adams (1930-1986). In questo cd il duo, viene sostenuto da una splendida sezione ritmica composta da Wynton Kelly al pianoforte, Doug Watkins al basso e Elvin Jones alla batteria. Una sessione completa con una formazione quasi identica, se non fosse per l’introduzione del sassofonista Sonny Redd in sostituzione a Knepper, è stata aggiunta come bonus. Nel corso degli anni i due musicisti hanno continuato a collaborare in diverse occasioni, ma le loro registrazioni sono piuttosto scarse, soprattutto in quintetto. Oltre a questo album, pubblicato nel 1958, esiste un solo brano in quintetto del 1969 (“What Is It?”), contenuto nell’album di Richard Davis “Muses for Richard Davis”, e un secondo intero Lp, “Hot Knepper and Pepper” (con Don Friedman al pianoforte, George Mraz al basso e Billy Hart alla batteria), registrato a New York il 26 Giugno 1978. I due musicisti hanno collaborato come membri di altri gruppi, in particolare nelle big band di Thad Jones, Mel Lewis e Charles Mingus. La loro ultima collaborazione è con la New York All Stars Big Band and Quartet per una registrata effettuata a New York tra il Dicembre 1983 e il Gennaio 1984, poco prima della morte di Pepper Adams.

01. Minor Catastrophe 6:05 02. All Too Soon 5:55 03. Beaubien 6:24 03. Adams In The Apple 4:51 04. Riverside Drive 5:15 05. I Didn’t Know About You 4:28 06. Primrose Path 7:05 07. Watkins Production 9:36* 08. Stop 8:22* 09. Redd’s Head 9:10*

JAZZ

ESSENTIAL JAZZ CLASSICS 8436028698387 EJC 55507 JEWEL BOX 2011 JAZZ

GERRY MULLIGAN , PAUL DESMOND BLUES IN TIME L'album “Blues in Time” (Verve MGV8246) rappresenta la prima delle uniche due collaborazioni in studio tra Gerry Mulligan e Paul Desmond. In questa sessione ritroviamo la stessa strumentazione di base utilizzata da Mulligan nel suo classico quartetto senza pianoforte con Chet Baker, ma con il sax contralto di Desmond al posto della tromba di Baker. Il suono intensamente lirico di Desmond si sposa perfettamente con quello profondo del sax baritono di Mulligan, e il loro interplay è straordinario. Mulligan e Desmond non avevano mai collaborato in studio prima di questa occasione, ma avevano condiviso lo stesso palco esibendosi insieme nella jam session finale al Jazz Festival di Newport del 1955. Nella sua recensione per All Music Guide, il critico Michael G. Nastos descrive così questo album: «Tre anni dopo l’inizio della collaborazione di Gerry Mulligan con il Dave Brubeck Quartet, il sassofonista baritono ha avuto l’occasione di collaborare con il sassofonista contralto di Brubeck, Paul Desmond, per questa sessione tanto attesa. Quando le questioni legali, le trattative con il produttore Norman Granz e la scelta dell’etichetta per la realizzazione di quest’album sono state risolte, i due sassofonisti hanno potuto dare vita a un delizioso programma di standards e brani originali in cui il loro lato più giocoso è potuto emergere pienamente». Il successo di Blues in Time ha portato a alla realizzazione di un secondo album, intitolato Two of a Mind, che è stato registrato nel 1962.

01 Blues In Time 9:04 02 Body And Soul 9:42 03 Stand Still 3:29 04 Line For Lyons 3:09 05 Wintersong 7:01 06 Battle Hymn Of The Republican 7:47 07 Fall Out 5:53 08 Tea For Two 8:13 09 Wintersong [Alt Tk] 6:59 10 Lover 2:09 11 Line For Lyons (Gerry Mulligan) 5:23*

ESSENTIAL JAZZ CLASSICS 8436028698394 EJC 55508 JEWEL BOX 2011 JAZZ

CHARLES MINGUS CHARLES MINGUS PRESENTS CHARLES MINGUS Nel 1960, il celebre critico jazz Nat Hentoff chiese al contrabbassista Charles Mingus di registrare una serie di sessioni per la sua nuova etichetta Candid, dando a Mingus assoluta libertà. Il risultato della prima sessione fu il celebre album “Charles Mingus Presents Charles Mingus” (Candid CJM8005), che viene riproposto qui nella sua interezza con l’aggiunta di due brani tratti dalla stessa sessione. La band è composta da un quartetto senza pianoforte con il trombettista Ted Curson, il sassofonista alto Eric Dolphy (che suona anche il clarinetto basso in un brano), il batterista Dannie Richmond e ovviamente Mingus al contrabbasso. Purtroppo il rapporto di lavoro tra il musicista e la casa discografica fu di breve durata a causa dell’effimera esperienza dell’etichetta, che chiuse sei mesi dopo l’ultima registrazione realizzata da Mingus (per poi rinascere nel 1988 ad opera del produttore Alan Bates).

01. Folk Forms No.1 13:05 02. Original Faubus Fables 9:07 03. What Love 15:23 04. All The Things You C ould Be By Now If Sigmund Freud’s Wife Was Your Mother 8:36 05. Stormy Weather 13:26* 06. Melody From The Drums 9:18*

ESSENTIAL JAZZ CLASSICS 8436028698400 EJC 55509 JEWEL BOX 2011 JAZZ

JACQUES LOUSSIER THE ORIGINAL PLAY BACH VOLS. 1 & 2 Nel 1959 il pianista francese Jacques Loussier, con il bassista Pierre Michelot e il batterista Christian Garros, provò per la prima volta a trasportare la magia delle composizioni di Johann Sebastian Bach nel linguaggio del jazz. Il grande successo ottenuto dagli album ha indotto il pianista a ripetere “l’esperimento” nel corso degli anni. Questa edizione raccoglie i primi due volumi di Play Bach (Decca 40.500 e 40.502) che vengono proposti per la prima volta su un unico cd. Nato ad Angers, in Francia, il 26 ottobre 1934, pianista e compositore francese Jacques Loussier iniziò a suonare il pianoforte all'età di 10 anni e rapidamente dimostrò incredibili capacità musicali. All’età di 16 anni entrò al Conservatorio Nationale de Musique di Parigi dove studiò con il professor Yves Nat, diventandone il pupillo. Alla fine degli anni Cinquanta, Jacques Loussier lasciò il Conservatorio per iniziare la carriera da solista, lavorando e viaggiando in Sud America e nel Medio Oriente anche come accompagnatore per Catherine Sauvage e Charles Aznavour. Nel 1959, Loussier ebbe l’idea che lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo, ovvero unire il suo interesse per il jazz con il suo amore per JS Bach. Il progetto riuscì grazie alle doti tecniche del pianista e alla sua abilità di improvvisazione. Loussier fondò il Play Bach Trio, con il bassista Pierre Michelot e il batterista Christian Garros, utilizzando le composizioni di Bach come base per l’improvvisazione jazz. Il trio di Loussier ha subito catturato il pubblico grazie alle sue apparizioni live e ad una serie di registrazioni pubblicate in quattro album per la Decca tra il 1960 e il 1963. Il successo commerciale e popolare che ha raggiunto il gruppo di Loussier è stato eguagliato solo da pochi altri musicisti jazz. In 15 anni, il trio ha venduto oltre sei milioni di album.

Play Bach #1 01 Prelude No.1 In C Major 5:26 02 Fugue No.1 In C Major 5:03 03 Prelude No.2 In C Minor 4:21 04 Fugue No.2 In C Minor 2:48 05 Toccata And Fugue In D Minor (Bwv 565) 8:57 06 Prelude No.8 In E Flat Minor 4:57 07 Prelude No.5 In D Major 1:55 08 Fugue No.5 In D Major 1:50 Play Bach #2 Partita No.1 In B Flat Major (Bwv 825) 09 I. Allemande 6:20 10 II. Courante 2:32 11 III. Sarabande 2:57 12 IV. Menuet I 2:00 13 V. Menuet Ii 1:59 14 VI. Gigue 3:10 15 Chorale “Jesu, Joy Of Man’s Desiring” 4:11 16 Prelude No.6 In D Minor 2:09 17 Aria 3:28 18 Prelude No.16 In G Minor 2:57 19 Fugue No.16 In G Minor 2:46 20 Prelude No.21 In B Flat Major 2:47

GAMBIT RECORDS 8436028698271 69335 JEWEL BOX 2011 JAZZ

ZOOT SIMS LIVE IN LOUISVILLE 1968 Questo cd propone un concerto inedito in quartetto di Zoot Sims Quartet tenutosi il 15 Giugno 1968, nel club Bravers a Louisville, Kentucky. Il sassofonista, accompagnato da una sezione ritmica locale, si esibisce in un’intensa performance in cui propone brani che ha registrato solo poche altre volte come “Come Rain or Come Shine” and “That Old Feeling”. I dati sul nastro citano la data esatta di registrazione e indicano “Bravers” come luogo di esecuzione, ma l’esistenza del jazz club non è confermata; è comunque molto probabile che il concerto si sia tenuto a Louisville perché tutti e tre i membri della sezione ritmica (con la quale Sims non aveva mai collaborato in precedenza, né avrebbe effettuato altre registrazioni in seguito) sono di quella città.

01 Blues 8:34 02 That Old Feeling 10:10 03 Willow Weep For Me 10:35 04 I’ll Remember April 10:17 05 Come Rain Or Come Shine 9:41

HOODOO RECORDS 8436028698301 263399 JEWEL BOX 2011 ROCK & ROLL

LITTLE RICHARD HERE'S LITTLE RICHARD (+ LITTLE RICHARD VOL. 2) Conosciuto anche come “The Architect of Rock & Roll”, “The Georgia Peach” e “The Living Flame”, Little Richard è entrato a pieno titolo negli annali della storia della musica. Ha registrato alcune delle canzoni più rappresentative del rock ed è stato l’ispiratore di generazioni di musicisti. Little Richard ha superato le barriere razziali e ha appassionato tutta l’America con il suo mix di Gospel, R&B e boogie-woogie. Questa edizione da collezione raccoglie i suoi due primi album: Here’s Little Richard (1957) e Little Richard (1958). Questi due dischi sono considerati tra i suoi album più rappresentativi e meglio riusciti. Entrambi contengono il meglio delle sue registrazioni per l’etichetta Specialty durante i suoi anni di maggiore ispirazione creativa. Inoltre sono state aggiunte 8 tracce bonus, costituite da rari singoli registrati da Little Richard nello stesso periodo. Queste registrazioni offrono inoltre una panoramica dei migliori musicisti della scena di Crescent City, tra cui Lee Allen, Alvin “Red” Tyler, Ray Montrell, Frank Fields e Earl Palmer, tra gli altri. "Un ragazzo a scuola mi disse che aveva questo disco di un tale chiamato Little Richard, che era meglio di Elvis...L’album era ‘Long Tall Sally’. Quando l'ho sentito, era così straordinario che rimasi senza parole. Non volevo abbandonare Elvis, ma questo era molto meglio!" John Lennon

HOODOO RECORDS 8436028698318 263400 JEWEL BOX 2011 ROCK

THE EVERLY BROTHERS THE EVERLY BROTHERS (+ IT'S EVERLY TIME) The Everly Brothers hanno raggiunto la vetta delle classifiche musicali in Gran Bretagna e in America tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta con una serie di successi come “Wake Up Little Susie”, “Cathy’s Clown”, “Bye Bye Love” e “All I Have to Do Is Dream”. The Everly Brothers miscelavano il primo rock & roll con alcuni dei migliori elementi della musica country e pop. L'influenza delle loro caratteristiche armonie è evidente anche nel lavoro di gruppi della British Invasion come The Beatles e The Hollies, o di artisti più vicini al folk come Simon e Garfunkel. Questa edizione speciale da collezione raccoglie due dei migliori album dei The Everly Brothers, ovvero il loro album di debutto per l'etichetta Cadence, “The Everly Brothers” (1957), e il loro primo album per la Warner Bros., “It’s Everly Time” (1960). Entrambi i dischi contengono alcuni dei brani più rappresentativi e di maggior successo dei The Everly Brothers. Inoltre sono state aggiunte 8 tracce bonus registrate nello stesso periodo. Queste registrazioni offrono una panoramica dei migliori musicisti favolosi dalla scena di Nashville, tra cui Chet Atkins, James Clayton, Floyd Cramer e Ray Edenton, tra gli altri. "Il duo vocale più importante del rock". Rolling Stone magazine

Grazie dell’attenzione e cordiali saluti da EGEA Records & Distribution.

Silvia Valderrama Ufficio Stampa - EGEA Music C.so Mazzini, 12 - 12037 SALUZZO (CN) Tel. +39 0175 217323 Fax. +39 0175 475154 E-Mail: [email protected] Skype: silvia valderrama http://www.egeamusic.com