Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

23
Diritto Fallimentare Diritto Fallimentare 2011 2011 Lezione del 30 marzo 2011 Lezione del 30 marzo 2011

Transcript of Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Page 1: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Diritto Fallimentare 2011Diritto Fallimentare 2011

Lezione del 30 marzo 2011Lezione del 30 marzo 2011

Page 2: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Lezione suLezione su……

Gli accordi stragiudiziali: piani di risanamento; Gli accordi stragiudiziali: piani di risanamento; accordi di ristrutturazione dei debiti. La accordi di ristrutturazione dei debiti. La transazione di diritto comune e la cessione dei transazione di diritto comune e la cessione dei beni ai creditori. Cenni sulla (cessata) procedura beni ai creditori. Cenni sulla (cessata) procedura di amministrazione controllata. Il concordato di amministrazione controllata. Il concordato preventivo: presupposti e ammissione. preventivo: presupposti e ammissione.

NormeNorme: artt. 160-173, 182-bis; 182-ter; 67, lett. d, : artt. 160-173, 182-bis; 182-ter; 67, lett. d, e, l.fall. art. 1965-1976, 1977-1986 cod.civ.e, l.fall. art. 1965-1976, 1977-1986 cod.civ.

AssegnamentiAssegnamenti: Stanghellini, 303-337; de Luca, : Stanghellini, 303-337; de Luca, art. 160 l.f. art. 160 l.f.

Page 3: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Ricorso alle procedureRicorso alle procedure

Per evitare il fallimento, che è una procedura Per evitare il fallimento, che è una procedura liquidatoria che sottrae definitivamente l’azienda liquidatoria che sottrae definitivamente l’azienda all’imprenditore o la disgrega, l’imprenditore in all’imprenditore o la disgrega, l’imprenditore in crisi può intraprendere alcune iniziative;crisi può intraprendere alcune iniziative; predisporre un PIANO DI RISANAMENTO, da predisporre un PIANO DI RISANAMENTO, da

sottoporre ad alcuni o a tutti i creditori;sottoporre ad alcuni o a tutti i creditori; predisporre un ACCORDO DI predisporre un ACCORDO DI

RISTRUTTURAZIONE da sottoporre ad almeno il RISTRUTTURAZIONE da sottoporre ad almeno il 60% dei creditori;60% dei creditori;

proporre un CONCORDATO PREVENTIVOproporre un CONCORDATO PREVENTIVO

Page 4: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Effetti e deroghe al diritto Effetti e deroghe al diritto comunecomune

Il FALLIMENTO (la LCA e l’AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA): Il FALLIMENTO (la LCA e l’AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA): esclude l’applicazione delle regole generali in materia di ESECUZIONE esclude l’applicazione delle regole generali in materia di ESECUZIONE

INDIVIDUALE, determinandone anzi il divieto (DIVIETO DI AZIONI INDIVIDUALI); INDIVIDUALE, determinandone anzi il divieto (DIVIETO DI AZIONI INDIVIDUALI); inoltre, realizza una distribuzione del patrimonio esistente a soddisfacimento inoltre, realizza una distribuzione del patrimonio esistente a soddisfacimento

parziale di tutti i creditori (PAR CONDICIO) e può avere l’effetto di ESDEBITARE parziale di tutti i creditori (PAR CONDICIO) e può avere l’effetto di ESDEBITARE per il residuo (se il debitore si estingue o se ne ottiene il beneficio);per il residuo (se il debitore si estingue o se ne ottiene il beneficio);

Il CONCORDATO PREVENTIVO: Il CONCORDATO PREVENTIVO: incide sulla disciplina comune della formazione delle TRANSAZIONI e della incide sulla disciplina comune della formazione delle TRANSAZIONI e della

CESSIONE DEI BENI AI CREDITORI; CESSIONE DEI BENI AI CREDITORI; ha l’effetto di ESDEBITARE con riguardo a tutti i debiti.ha l’effetto di ESDEBITARE con riguardo a tutti i debiti. Gli ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE giudiziali incidono sulla esperibilità o Gli ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE giudiziali incidono sulla esperibilità o

proseguibilità di azioni esecutive individuali (per un certo tempo anche verso i proseguibilità di azioni esecutive individuali (per un certo tempo anche verso i creditori estranei), ma non hanno effetti esdebidatori se non nei confronti dei creditori estranei), ma non hanno effetti esdebidatori se non nei confronti dei partecipanti all’accordo;partecipanti all’accordo;

I PIANI DI RISANAMENTO incidono solo sulla revocabilità degli atti in caso di I PIANI DI RISANAMENTO incidono solo sulla revocabilità degli atti in caso di successivo fallimento: non derogano dunque al diritto comune.successivo fallimento: non derogano dunque al diritto comune.

Page 5: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

II piani di risanamento piani di risanamento

I. PIANO DI RISANAMENTO. È null’altro che una transazione. La stessa I. PIANO DI RISANAMENTO. È null’altro che una transazione. La stessa transazione però può avere un valore all’interno del fallimento transazione però può avere un valore all’interno del fallimento successivamente dichiarato, a condizione che il piano sia:successivamente dichiarato, a condizione che il piano sia:

idoneo a consentire il RISANAMENTO della esposizione debitoria idoneo a consentire il RISANAMENTO della esposizione debitoria dell’impresa e assicurare il RIEQUILIBRIO FINANZIARIO;dell’impresa e assicurare il RIEQUILIBRIO FINANZIARIO;

e l’idoneità, in termini di RAGIONEVOLEZZA, sia attestata da una relazione e l’idoneità, in termini di RAGIONEVOLEZZA, sia attestata da una relazione a norma dell’art. 2501 bis, quarto comma, c.c. (che in realtà rinvia all’art. a norma dell’art. 2501 bis, quarto comma, c.c. (che in realtà rinvia all’art. 2501 sexies)2501 sexies)

redatta da un ESPERTO. Oggi, l’art. 67, l.d), l. fall. prescrive che la relazione redatta da un ESPERTO. Oggi, l’art. 67, l.d), l. fall. prescrive che la relazione provenga provenga da un professionista iscritto nel registro dei revisori da un professionista iscritto nel registro dei revisori contabili e che abbia i requisiti previsti dall'articolo 28, lettere a) e contabili e che abbia i requisiti previsti dall'articolo 28, lettere a) e b)b), cioè un soggetto che può divenire CURATORE. (a) avvocati, dottori , cioè un soggetto che può divenire CURATORE. (a) avvocati, dottori commercialisti, ragionieri e ragionieri commercialisti; b) studi professionali commercialisti, ragionieri e ragionieri commercialisti; b) studi professionali associati o società tra professionisti, sempre che i soci delle stesse abbiano associati o società tra professionisti, sempre che i soci delle stesse abbiano i requisiti professionali di cui alla lettera a). In tale caso, all'atto i requisiti professionali di cui alla lettera a). In tale caso, all'atto dell'accettazione dell'incarico, deve essere designata la persona fisica dell'accettazione dell'incarico, deve essere designata la persona fisica responsabile della procedura;)responsabile della procedura;)

Page 6: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

II piani di risanamento piani di risanamento

La RELAZIONE deve indicare:La RELAZIONE deve indicare:

a) il metodo o i metodi seguiti;a) il metodo o i metodi seguiti;

b) le eventuali difficoltà di valutazione.b) le eventuali difficoltà di valutazione.

CONSEGUENZECONSEGUENZE

Nel caso in cui il piano di risanamento non eviti il fallimento, Nel caso in cui il piano di risanamento non eviti il fallimento, gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni del gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni del debitore non possono essere oggetto di revocatoria debitore non possono essere oggetto di revocatoria fallimentare (ma sono revocati comunque gli atti gratuiti e fallimentare (ma sono revocati comunque gli atti gratuiti e non è impedita la revocatoria ordinaria).non è impedita la revocatoria ordinaria).

L’esperto risponde dei danni causati, se la relazione è falsa L’esperto risponde dei danni causati, se la relazione è falsa (2501 (2501 sexiessexies).).

Page 7: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Gli accordi di ristrutturazioneGli accordi di ristrutturazione

II. ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE. Sono anche queste transazioni, ma hanno tre II. ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE. Sono anche queste transazioni, ma hanno tre caratteristiche che li distinguono dai PIANI DI RISANAMENTO: caratteristiche che li distinguono dai PIANI DI RISANAMENTO:

possono essere stipulati solo da imprenditori che si trovano nelle condizioni possono essere stipulati solo da imprenditori che si trovano nelle condizioni per accedere al concordato preventivo (stato di crisi, qualità di imprenditore per accedere al concordato preventivo (stato di crisi, qualità di imprenditore commerciale “fallibile”);commerciale “fallibile”);

sono pubblicati nel registro delle imprese ed il rispetto delle disposizioni in sono pubblicati nel registro delle imprese ed il rispetto delle disposizioni in essi contenute impedisce ai creditori partecipanti (che sono la maggioranza) essi contenute impedisce ai creditori partecipanti (che sono la maggioranza) di procedere esecutivamente per via individuale; gli altri creditori devono di procedere esecutivamente per via individuale; gli altri creditori devono invece essere pagati regolarmente, e se questo non avviene, possono agire invece essere pagati regolarmente, e se questo non avviene, possono agire esecutivamente. La correzione del 2007 ha tuttavia previsto che esecutivamente. La correzione del 2007 ha tuttavia previsto che dalla data dalla data della pubblicazione e per sessanta giorni i creditori per titolo e causa della pubblicazione e per sessanta giorni i creditori per titolo e causa anteriore a tale data non possono iniziare o proseguire azioni anteriore a tale data non possono iniziare o proseguire azioni cautelari o esecutive sul patrimonio del debitore.cautelari o esecutive sul patrimonio del debitore. Gli stessi possono Gli stessi possono però fare opposizione e il Tribunale in sede di omologazione decide su di esse.però fare opposizione e il Tribunale in sede di omologazione decide su di esse.

l’omologazione preventiva assicura che l’accordo sia “idoneo” a consentire il l’omologazione preventiva assicura che l’accordo sia “idoneo” a consentire il superamento della crisi (non garantisce ovviamente che la crisi sarà superamento della crisi (non garantisce ovviamente che la crisi sarà superata); in questo modo chi riceve pagamenti o beneficia di garanzie che superata); in questo modo chi riceve pagamenti o beneficia di garanzie che dell’accordo sono esecuzione è sicuro che non saranno REVOCATI in caso di dell’accordo sono esecuzione è sicuro che non saranno REVOCATI in caso di fallimento.fallimento.

Page 8: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Gli accordi di ristrutturazioneGli accordi di ristrutturazione

CONDIZIONI. Sono le stesse del concordato preventivo, ma a CONDIZIONI. Sono le stesse del concordato preventivo, ma a differenza di questo non è presentata solo una proposta, bensì un differenza di questo non è presentata solo una proposta, bensì un contratto di transazione con almeno il 60% dei creditori. La contratto di transazione con almeno il 60% dei creditori. La documentazione e gli allegati sono invece identici: PIANO, ELENCO documentazione e gli allegati sono invece identici: PIANO, ELENCO DEI CREDITORI, RELAZIONE DI UN PROFESSIONISTA. In particolare DEI CREDITORI, RELAZIONE DI UN PROFESSIONISTA. In particolare la relazione del professionista deve attestare: l’idoneità la relazione del professionista deve attestare: l’idoneità dell’accordo a: 1) essere attuato; 2) consentire il regolare dell’accordo a: 1) essere attuato; 2) consentire il regolare soddisfacimento dei creditori non partecipanti. Il professionista soddisfacimento dei creditori non partecipanti. Il professionista riveste oggi le stesse caratteristiche di quello previsto per i piani riveste oggi le stesse caratteristiche di quello previsto per i piani di risanamento.di risanamento.

  

PUBBLICAZIONE. È contestuale al deposito presso il tribunale. Fa PUBBLICAZIONE. È contestuale al deposito presso il tribunale. Fa decorrere il termine per le opposizioni (30 giorni). Determina decorrere il termine per le opposizioni (30 giorni). Determina l’efficacia dello stesso: cioè può essere eseguito, ma a rischio e l’efficacia dello stesso: cioè può essere eseguito, ma a rischio e pericolo dei partecipanti, perché se non viene omologato non si pericolo dei partecipanti, perché se non viene omologato non si beneficia della esenzione da revocatoria.beneficia della esenzione da revocatoria.

Page 9: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Gli accordi di ristrutturazioneGli accordi di ristrutturazione

OMOLOGAZIONE. Il tribunale omologa l’accordo quando riscontra il OMOLOGAZIONE. Il tribunale omologa l’accordo quando riscontra il rispetto delle condizioni (esercita perciò i poteri che ha in sede di rispetto delle condizioni (esercita perciò i poteri che ha in sede di ammissione del concordato preventivo). Se ci sono opposizioni, ammissione del concordato preventivo). Se ci sono opposizioni, visto che l’omologazione determina l’irrevocabilità degli atti posti visto che l’omologazione determina l’irrevocabilità degli atti posti in esecuzione del piano, il tribunale deve entrare nel MERITO in esecuzione del piano, il tribunale deve entrare nel MERITO almeno delle questioni che riguardano i creditori estranei: almeno delle questioni che riguardano i creditori estranei: l’idoneità del piano ad assicurare il loro regolare soddisfacimento. l’idoneità del piano ad assicurare il loro regolare soddisfacimento. Può inoltre contestare la mancanza della qualità di imprenditore Può inoltre contestare la mancanza della qualità di imprenditore commerciale o della dimensione, lo stato di crisi, che l’accordo sia commerciale o della dimensione, lo stato di crisi, che l’accordo sia stato approvato dal 60% dei creditori, che la documentazione è stato approvato dal 60% dei creditori, che la documentazione è incompleta, che la relazione non è adeguata.incompleta, che la relazione non è adeguata.

  

APPELLO. Può essere proposto appello contro il decreto di APPELLO. Può essere proposto appello contro il decreto di omologazione o di rigetto, entro 15 giorni.omologazione o di rigetto, entro 15 giorni.

Page 10: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Gli accordi di ristrutturazioneGli accordi di ristrutturazione

ESECUZIONE. L’accordo può essere eseguito sin dalla pubblicazione. ESECUZIONE. L’accordo può essere eseguito sin dalla pubblicazione. La norma significa che anche gli atti posti in esecuzione prima La norma significa che anche gli atti posti in esecuzione prima dell’omologazione (se questa interviene) sono esenti da dell’omologazione (se questa interviene) sono esenti da revocatoria.revocatoria.

FALLIMENTO DELL’ACCORDO. Il problema è cos’accade se l’accordo non porta al FALLIMENTO DELL’ACCORDO. Il problema è cos’accade se l’accordo non porta al risanamento. Le azioni individuali dei creditori ESTRANEI non sono impedite e così risanamento. Le azioni individuali dei creditori ESTRANEI non sono impedite e così questi possono anche chiedere il fallimento. Le azioni individuali dei creditori questi possono anche chiedere il fallimento. Le azioni individuali dei creditori PARTECIPANTI, non sono processualmente impedite, ma sono neutralizzate PARTECIPANTI, non sono processualmente impedite, ma sono neutralizzate dall’esistenza dell’accordo che permette un’eccezione al debitore. Si pone allora il dall’esistenza dell’accordo che permette un’eccezione al debitore. Si pone allora il problema se l’inadempimento delle condizioni dell’accordo debba condurre problema se l’inadempimento delle condizioni dell’accordo debba condurre all’accertamento dell’inadempimento prima di legittimare l’azione individuale o se all’accertamento dell’inadempimento prima di legittimare l’azione individuale o se questa possa essere spiegata comunque. Allo stesso modo è da chiedersi se possa questa possa essere spiegata comunque. Allo stesso modo è da chiedersi se possa essere proposta istanza di fallimento. La soluzione preferibile è che non occorre la essere proposta istanza di fallimento. La soluzione preferibile è che non occorre la risoluzione dell’accordo, ma solo la prova dell’inadempimento. Il debitore può risoluzione dell’accordo, ma solo la prova dell’inadempimento. Il debitore può contestarlo, sia in sede di opposizione agli atti esecutivi, sia in sede di istruttoria contestarlo, sia in sede di opposizione agli atti esecutivi, sia in sede di istruttoria prefallimentare. È da escludersi d’altronde che la risoluzione dell’accordo di prefallimentare. È da escludersi d’altronde che la risoluzione dell’accordo di ristrutturazione reintegri il creditore partecipante nel suo credito originario e gli ristrutturazione reintegri il creditore partecipante nel suo credito originario e gli consenta, ciononostante di beneficiare delle esenzioni dalle revocatorie. Infine, i consenta, ciononostante di beneficiare delle esenzioni dalle revocatorie. Infine, i crediti sorti in esecuzione dell’accordo di ristrutturazione non sono prededucibili.crediti sorti in esecuzione dell’accordo di ristrutturazione non sono prededucibili.

Page 11: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Il concordato preventivoIl concordato preventivo

III. CONCORDATO PREVENTIVO. È una procedura III. CONCORDATO PREVENTIVO. È una procedura giudiziale, e può avere a differenza di quelle giudiziale, e può avere a differenza di quelle stragiudiziali, sia finalità conservativa, che stragiudiziali, sia finalità conservativa, che liquidatoria.liquidatoria.

  

La procedura è volta a far acquisire il consenso dei La procedura è volta a far acquisire il consenso dei creditori su una proposta presentata dal debitore creditori su una proposta presentata dal debitore e quindi a monitorare l’esecuzione dell’accordo. e quindi a monitorare l’esecuzione dell’accordo. Evita gli effetti del fallimento ed è idonea, in ogni Evita gli effetti del fallimento ed è idonea, in ogni caso, ad esdebitare per il residuo.caso, ad esdebitare per il residuo.

Page 12: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Un lettura complessivaUn lettura complessiva

Inversione dell’ordine logico nella sistematica;Inversione dell’ordine logico nella sistematica; Procedura destinata a formare un accordo;Procedura destinata a formare un accordo; Connotati differenziali rispetto alle procedure Connotati differenziali rispetto alle procedure

stragiudiziali:stragiudiziali: SSequenza di atti;equenza di atti; EEffetti su tutti i creditori;ffetti su tutti i creditori; Similitudini:Similitudini: Sottrazione alla successiva revocatoria;Sottrazione alla successiva revocatoria; Ostacolo per le azioni individuali.Ostacolo per le azioni individuali.

Page 13: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

CConcordato preventivo e altri oncordato preventivo e altri concordati giudizialiconcordati giudiziali

Concordato Parmalat;Concordato Parmalat; Concordato fallimentare.Concordato fallimentare.

Momento in cui intervento;Momento in cui intervento; Modalità del voto.Modalità del voto.

PProtezione dall’azione dei creditorirotezione dall’azione dei creditori

Cosa occorre per ridurre la diffidenza?Cosa occorre per ridurre la diffidenza?

Page 14: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

CConcordato preventivo e altri oncordato preventivo e altri concordati giudizialiconcordati giudiziali

Cosa occorre per ridurre la diffidenza?Cosa occorre per ridurre la diffidenza?

a)a) RRapida ammissione;apida ammissione;

b)b)Sostanziali margini di negoziazione all’interno Sostanziali margini di negoziazione all’interno della procedura.della procedura.

De iure condendo:De iure condendo:

a)a) Fusione o coordinamento con il concordato Fusione o coordinamento con il concordato fallimentare;fallimentare;

b)b) Unico presupposto per tutte le procedure ed Unico presupposto per tutte le procedure ed automaticità.automaticità.

Page 15: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Dati statisticiDati statistici

Dati Istat: ad una brusca caduta nel 2007 (6,202), Dati Istat: ad una brusca caduta nel 2007 (6,202), ha fatto viceversa riscontro un’impennata nel ha fatto viceversa riscontro un’impennata nel 2008 (12,786). 2008 (12,786).

Dei 10,192 fallimenti dichiarati nel 2006, 1,072 Dei 10,192 fallimenti dichiarati nel 2006, 1,072 sono stati richiesti dai debitori (il 10%). sono stati richiesti dai debitori (il 10%).

Di 12,320 fallimenti, 134 (un modesto 0,1%) si sono Di 12,320 fallimenti, 134 (un modesto 0,1%) si sono chiusi per concordato fallimentare nel 2006 (di chiusi per concordato fallimentare nel 2006 (di 12,726, 191 nel 2002; di 12,508, 164 nel 2003; 12,726, 191 nel 2002; di 12,508, 164 nel 2003; di 13.260, 194 nel 2004; di 13,174, 147 nel di 13.260, 194 nel 2004; di 13,174, 147 nel 2005; e di 12,320, 134 nel 2006). 2005; e di 12,320, 134 nel 2006).

FFonte: www.istat.itonte: www.istat.it

Page 16: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Dati statisticiDati statistici

Tribunale di Venezia: Tribunale di Venezia:

i concordati preventivi ammessi dal 2004 al i concordati preventivi ammessi dal 2004 al dicembre 2007 sono stati rispettivamente 5 nel dicembre 2007 sono stati rispettivamente 5 nel 2004, 11 nel 2005, 9 nel 2006, 4 nel 2007, 2004, 11 nel 2005, 9 nel 2006, 4 nel 2007, mentre i fallimenti dichiarati sono stati mentre i fallimenti dichiarati sono stati rispettivamente 134 nel 2004, 197 nel 2005, 151 rispettivamente 134 nel 2004, 197 nel 2005, 151 (156 secondo l’Istat) nel 2006, 110 nel 2007 (156 secondo l’Istat) nel 2006, 110 nel 2007

Fonte: Cesdoc, disponibile su Fonte: Cesdoc, disponibile su http://www.odcvenezia.it/cesdoc/http://www.odcvenezia.it/cesdoc/

Page 17: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Dati statisticiDati statistici

Lettura.Lettura.

I dati sembrano confortare l’idea che i concordati I dati sembrano confortare l’idea che i concordati preventivi sono pochi (lo 0,5% dei fallimenti preventivi sono pochi (lo 0,5% dei fallimenti dichiarati) e che, considerando il numero dichiarati) e che, considerando il numero relativamente alto di iniziative fallimentari relativamente alto di iniziative fallimentari assunte dai debitori (il 10% dei fallimenti assunte dai debitori (il 10% dei fallimenti dichiarati), le imprese ancora non li giudicano dichiarati), le imprese ancora non li giudicano uno strumento efficace per evitare il fallimento. uno strumento efficace per evitare il fallimento. Anche i concordati fallimentari sono del resto Anche i concordati fallimentari sono del resto molto pochi (lo 0,1% dei fallimenti chiusi). molto pochi (lo 0,1% dei fallimenti chiusi).

Page 18: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Ammissione al concordato Ammissione al concordato preventivopreventivo

AMMISSIONE. Il tribunale che sarebbe competente per la AMMISSIONE. Il tribunale che sarebbe competente per la dichiarazione di fallimento, decide sul ricorso per dichiarazione di fallimento, decide sul ricorso per concordato preventivo. La procedura può essere avviata concordato preventivo. La procedura può essere avviata solo solo da un debitore IMPRENDITORE COMMERCIALE IN CRISI da un debitore IMPRENDITORE COMMERCIALE IN CRISI che presenti:che presenti:

11 RICORSO CONTENENTE UN PIANO, sia a carattere RICORSO CONTENENTE UN PIANO, sia a carattere conservativo che liquidatorio, con una serie di allegati, tra conservativo che liquidatorio, con una serie di allegati, tra cuicui

22 Una RELAZIONE DI UN PROFESSIONISTA che attesti 1) la Una RELAZIONE DI UN PROFESSIONISTA che attesti 1) la veridicità dei dati aziendali; 2) la fattibilità del piano;veridicità dei dati aziendali; 2) la fattibilità del piano;

33 la situazione patrimoniale, economica e finanziaria la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa;dell’impresa;

44 l’elenco dei creditori e le attività dell’impresa;l’elenco dei creditori e le attività dell’impresa;

55 i diritti di terzi sui beni aziendali.i diritti di terzi sui beni aziendali.

Page 19: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Il pianoIl piano

Obiettivi.Obiettivi.

a)a) Risanamento;Risanamento;

b)b)Cessione aziendale;Cessione aziendale;

c)c) Disgregazione del complesso aziendale.Disgregazione del complesso aziendale.

Assetti proprietari dell’impresaAssetti proprietari dell’impresa..

Il “fantomatico” passaggio del controllo dell’impresa Il “fantomatico” passaggio del controllo dell’impresa in crisi sui creditori.in crisi sui creditori.

Page 20: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Il pianoIl piano

Contenuto.Contenuto.

a)a) Ristrutturazione dei debiti;Ristrutturazione dei debiti;

b)b)Soddisfazione dei crediti.Soddisfazione dei crediti.

““attraverso qualsiasi forma, anche mediante cessione attraverso qualsiasi forma, anche mediante cessione dei beni, accollo, o altre operazioni straordinarie, ivi dei beni, accollo, o altre operazioni straordinarie, ivi compresa l'attribuzione ai creditori, nonché a compresa l'attribuzione ai creditori, nonché a società da questi partecipate, di azioni, quote, società da questi partecipate, di azioni, quote, ovvero obbligazioni, anche convertibili in azioni, o ovvero obbligazioni, anche convertibili in azioni, o altri strumenti finanziari e titoli di debito”altri strumenti finanziari e titoli di debito”

Page 21: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Il pianoIl piano

Novazione giuridica ed economica. Novazione giuridica ed economica. Assuntore del concordato.Assuntore del concordato.

Moratoria.Moratoria.

Falcidia o soddisfazione parziale.Falcidia o soddisfazione parziale.

Page 22: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Soddisfazione parziale Soddisfazione parziale e crediti privilegiatie crediti privilegiati

I crediti assistiti da privilegio vanno adempiuti I crediti assistiti da privilegio vanno adempiuti integralmenteintegralmente… ma:… ma:

la legge impone (soltanto) che la legge impone (soltanto) che il piano ne il piano ne preveda la soddisfazione in misura non preveda la soddisfazione in misura non inferiore a quella realizzabile, in ragione inferiore a quella realizzabile, in ragione della collocazione preferenziale, sul ricavato della collocazione preferenziale, sul ricavato in caso di liquidazione, avuto riguardo al in caso di liquidazione, avuto riguardo al valore di mercato attribuibile ai beni o diritti valore di mercato attribuibile ai beni o diritti sui quali sussiste la causa di prelazionesui quali sussiste la causa di prelazione

Page 23: Diritto Fallimentare 2011 Lezione del 30 marzo 2011.

Soddisfazione parziale Soddisfazione parziale e crediti privilegiatie crediti privilegiati

La norma consente La norma consente esclusivamente di evitare esclusivamente di evitare (l’assurdo) di dovere offrire ai (l’assurdo) di dovere offrire ai creditori privilegiati il pagamento creditori privilegiati il pagamento integrale anche quando il valore integrale anche quando il valore di mercato del bene sul quale di mercato del bene sul quale insiste la garanzia non lo insiste la garanzia non lo consente.consente.