DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA - · UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Art. 106, 2 TFUE: le imprese...
Transcript of DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA - · UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Art. 106, 2 TFUE: le imprese...
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Dipartimento di Giurisprudenza
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA
Gli aiuti di Stato
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
CONCORRENZA E IMPRESE PUBBLICHE
Art. 345 TFUE: neutralità dell’ordinamento europeo
rispetto al regime di proprietà (pubblica/privata) delle
imprese.
impresa pubblica
diritti speciali/esclusivi ad un’impresa privata.
Art. 106, 1, TFUE: gli SM non emanano né mantengono nei
confronti delle imprese pubbliche e delle imprese cui
riconoscono diritti esclusivi alcuna misura contraria ai
Trattati (divieto di discriminazioni fondate sulla
nazionalità/norme sulla concorrenza).
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Art. 106, 2 TFUE: le imprese incaricate della gestione di
servizi di interesse economico generale possono essere
sottratte all’applicazione della regole di concorrenza
soltanto nei limiti in cui ciò si riveli necessario per
l’adempimento della specifica missione loro affidata.
SIEG = Servizi di interesse economico generale.
Duplice funzione:
economica
sociale
Fornitura energia/servizio postale/trasporto
pubblico/assistenza disabili.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Monopolio legale del servizio postale ordinario.
Esclusiva per il trasporto d’urgenza in ambulanza edivieto per altri operatori di effettuare il trasportoordinario (ma se l’impresa che ha l’esclusiva per iltrasporto d’urgenza non è in grado di svolgere il trasportoordinario, l’autorizzazione a quest’ultimo deve essereconcessa).
Art. 106, 3 TFUE: la Commissione vigila sull’applicazionedell’art. 106 TFUE rivolgendo, ove occorra, agli SMopportune direttive o decisioni.
Atti vincolanti ex art. 288 TFUE
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
GLI AIUTI ALLE IMPRESE
Gli aiuti concessi dagli Stati alle imprese sono in grado di
alterare le condizioni di concorrenza presenti sul mercato
esattamente come le condotte delle imprese.
Necessità di un’azione dell’UE che completi quella relativa
alle condotte delle imprese.
FINALITA’: assicurare che sul mercato comune la
competizione ad armi pare tra le imprese non sia alterata
né dalle condotte delle imprese, né dalle condotte degli
SM.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
REGOLA GENERALE: gli aiuti di Stato sono incompatibilicon il mercato comune per cui devono essere sottoposti adun meccanismo di autorizzazione preventiva da parte dellaCommissione.
Art. 107, 1 TFUE: divieto di erogare aiuti che non sianostati dichiarati preventivamente compatibili con il mercatocomune.
Art. 107, 2 e 3 TFUE: deroghe al principio diincompatibilità:
ipso iure
valutazione discrezionale della Commissione.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Art. 108 TFUE:
procedura di controllo preventivo per gli aiuti nuovi
procedura di controllo permanente per gli aiuti
esistenti.
Art. 109 TFUE: potere del Consiglio di fissare tramite
regolamenti le condizioni per l’applicazione dell’art. 108
TFUE e le tipologie di aiuti che possono essere dichiarati
compatibili.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
LA NOZIONE DI AIUTO
Art. 107 TFUE: sono incompatibili con il mercatocomune, nella misura in cui incidano sugli scambi tra SM,gli aiuti concessi dagli Stati ovvero mediante risorsistatali, sotto qualsiasi forma, che, favorendo taluneimprese o talune produzioni, falsino o minaccino difalsare la concorrenza.
Ogni vantaggio economicamente apprezzabile attribuitoad un impresa attraverso un intervento pubblico.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Sovvenzioni
Riduzione costi
Agevolazioni fiscali
Tariffe preferenziali
Garanzie statali
Cessione di beni a prezzi preferenziali.
La forma dell’aiuto è irrilevante. Può essere erogato conuna legge o con un atto amministrativo.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Assunzione di partecipazioni dello Stato nelle imprese.
Principio dell’investitore privato in un’economia dimercato.
Accertare se l’apporto di capitali è avvenuto incircostanze che corrispondono alle normali condizioni dimercato e se nelle stesse circostanze un investitoreprivato di pari dimensioni avrebbe effettuatoconferimenti alle stesse condizioni.
ES./ una holding pubblica può decidere di ripianare leperdite della controllata, ma solo se si può prevedere unmiglioramento della redditività della controllata.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Tasso di redditività dell’investimento pubblico nel
medio-lungo periodo.
Tasso di rischio dell’investimento.
Prospettive di sviluppo del settore interessato
dall’aiuto.
Valutazioni dei principali operatori del settore.
Ristrutturazione istituti di credito.
Ristrutturazione compagnie aeree.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Erogazione di risorse pubbliche per compensare i maggiori
oneri del servizio pubblico.
L’impresa beneficiaria deve essere incaricata
dell’assolvimento di obblighi di servizio pubblico.
I criteri di calcolo della compensazione devono essere
determinati in via generale, preventiva e trasparente.
La compensazione non deve eccedere quanto
necessario per coprire i costi.
Separazione contabile per evitare sovvenzioni
incrociate dalle attività di servizio pubblico verso altre
attività svolte dalle stesse imprese in settori non
caratterizzati da esigenze di interesse generale.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Per potersi parlare di aiuto di Stato occorre che ilvantaggio economicamente apprezzabile possa essereimputato allo Stato. Inoltre, è necessario che l’aiutovenga concesso tramite risorse statali.
Beneficiario dell’aiuto: talune imprese o taluneproduzioni.
L’aiuto deve avere portata selettiva.
ES./ Caso Mediaset: aiuto concesso ai consumatori perl’acquisto di decoder digitali in quanto discriminava tra levarie piattaforme digitali, avvantaggiando quelle terrestrie danneggiando quelle satellitari.
ES./ riforma previdenziale che riduce gli oneri fiscali chegravano sulle imprese = misura generale.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Il principio di incompatibilità porta con sé un giudizionegativo sugli effetti che l’aiuto produce sulla strutturaconcorrenziale.
In ogni caso, tali effetti devono essere sensibili (nonmarginali).
Regola de minimis: gli aiuti che nell’arco di 3 anni nonsuperano € 200.000,00 sono dispensati dall’obbligo dinotifica (€ 100.000,00 per le imprese del settore deitrasporti su strada).
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
LE DEROGHE AL DIVIETO
(IPSO IURE)
Art. 107, 2 TFUE: sono compatibili con il mercato interno:
a) gli aiuti a carattere sociale concessi ai consumatori acondizione che siano accordati senza discriminazionideterminate dall’origine dei prodotti;
b) gli aiuti destinati ad ovviare ai danni arrecati dalle calamitànaturali oppure da altri eventi eccezionali;
c) gli aiuti concessi a determinate regioni della Repubblicafederale di Germania che risentono della divisione dellaGermania.
Dopo 5 anni dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona ilConsiglio, su proposta della Commissione, può adottare unadecisione per abrogare tale ultima fattispecie.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
LE DEROGHE DISCREZIONALI
Art. 107, 3 TFUE: possono considerarsi compatibili con il
mercato interno:
a. gli aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle
regioni ove il tenore di vita è abnormalmente basso oppure
presenta una grave forma di disoccupazione;
b. gli aiuti per la realizzazione di un importante progetto di
comune interesse europeo oppure per porre rimedio ad un
grave turbamento dell’economia di uno Stato membro;
c. gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività
o di talune regioni economiche sempre che non alterino le
condizioni degli scambi in misura contraria al comune
interesse;
d. gli aiuti destinati a promuovere la cultura e la
conservazione del patrimonio.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Ogni altra categoria di aiuti determinata con decisione del
Consiglio, su proposta della Commissione.
PRINCIPIO DELLA CONTROPARTITA: l’aiuto può essere
considerato compatibile soltanto quando non sia possibile
realizzare diversamente l’obiettivo di interesse comune in
funzione del quale è stabilita la deroga.
NO aiuto per nuovi investimenti se l’impresa dispone di
risorse proprie per tali investimenti.
PRINCIPIO DELLA TRASPARENZA: consistenza, forma,
mezzi finanziari, finalità perseguite.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
AIUTI DI STATO PER IL SALVATAGGIO DI IMPRESE IN
DIFFICOLTA’
a) casi eccezionali connotati da gravi difficoltà sociali;
b)garanzia di crediti o crediti rimborsabili ad un tasso di
interesse uguale a quello di mercato;
c) obbligo per lo SM di presentare alla Commissione un
piano di ristrutturazione, un piano di liquidazione o la
prova che il prestito è stato integralmente rimborsato
o la garanzia revocata.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
AIUTI DI STATO PER LA RISTRUTTURAZIONE DI IMPRESE
IN DIFFICOLTA’
a.piano di ristrutturazione, approvato dalla
Commissione, che permetta di ripristinare l’efficienza
economico-finanziaria a lungo termine dell’impresa
entro un lasso di tempo ragionevole e sulla base di
ipotesi realistiche;
b. l’aiuto deve essere limitato a quanto strettamente
necessario alla ristrutturazione e deve essere
accompagnato da misure idonee a bilanciare le
ripercussioni negative sui concorrenti;
c. la Commissione deve essere messa in condizione di
poter controllare la corretta attuazione del piano sulla
base di relazioni regolari trasmesse dallo SM.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
LA PROCEDURA DI CONTROLLO DEGLI AIUTI
FINALITA’: evitare che un aiuto venga posto in essere e
produca effetti negativi prima che ne sia verificata la
compatibilità con il mercato interno.
OBBLIGO DI NOTIFICA DELL’AIUTO ALLA COMMISSIONE.
La sua violazione rende l’aiuto sempre illegittimo,
anche se compatibile con il mercato interno.
OBBLIGO DI STANDSTILL: obbligo di non dare corso
all’erogazione dell’aiuto prima del controllo da parte
della Commissione.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
OBBLIGO DI STANDSTILL: norma dotata di efficacia
diretta.
Il giudizio sulla compatibilità dell’aiuto con il mercato
interno spetta in via esclusiva alla Commissione.
I giudici nazionali tutelano i diritti dei singoli nel caso di
violazione dell’obbligo di previa notifica. Possono
accertare se una misura costituisce un aiuto,
eventualmente rivolgendosi alla Corte di giustizia. Non
possono mai stabilire se l’aiuto è compatibile con il
mercato interno.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
AIUTI NUOVI
PRIMA FASE: controllo preliminare e sommario dell’aiutonotificato o comunque di cui la Commissione è venuta aconoscenza.
Procedura poco trasparente – Durata max 2 mesi.
Decorso tale termine, opera il principio del silenzio-assenso.
Manifesta compatibilità: fine prima fase.
Dubbi: apertura SECONDA FASE. Procedura molto formale.
Pubblicazione sulla GUUE dell’aiuto.Invito ai terzi interessati a presentare osservazioni.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
AIUTI ESISTENTI (istituiti prima dell’entrata in vigore del trattato)
Esame permanente da parte della Commissione.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
L’OBBLIGO DI RECUPERO DELL’AIUTO
Se la Commissione accetta l’incompatibilità dell’aiuto con
il mercato interno può:
imporre allo stato di sopprimere l’aiuto;
prescrivere allo stato apposite modifiche all’aiuto;
se l’aiuto è stato erogato, può imporre allo SM di
esigerne la restituzione.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
GLI AIUTI DI STATO
E LA CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA
Crisi economico-finanziaria. Rallentamento dell’economia
reale.
Effetti negativi su:
consumatori
imprese
investimenti
aspettative di crescita.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Necessità di interventi da parte delle autorità nazionali edeuropee.
Sostenere imprese, banche ed istituti finanziari/rispetto regoleeuropee sugli aiuti di Stato.
Comunicazione 13/10/08 sui criteri applicabili in caso diaiuti alle istituzioni finanziarie.
Comunicazione 5/12/08 sulla ricapitalizzazione delleistituzioni finanziarie.
Comunicazione 25/2/09 sul settore bancario.
Procedura di controllo degli aiuti accelerata (24 ore per laprima fase, anziché 2 mesi).
Ricorso all’art. 107, 3, b) TFUE.
Allentamento di alcuni parametri, ma obbligo di gradualeabbandono delle misure di aiuto.
All rights reserved
Prof. Stefano Bastianon