Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri...

12
Giornale LA SCUOLA CHE SI RINNOVA - ANNO 3°, N.3 Alunni redazione Laboratorio Giornalismo e Repubblica@scuola: Nicolò Abbate, Alessandra Accetta, Noemi Benvegna, Graziana E. Cappellano, Emanuele Chianese, Carmelina D'amico, Claudio di Salvo, Carmelo Fazio, Felice Fugazzotto, Ilary Fugazzotto, Taynà Giorgia Fugazzotto, Emanuele Mostaccio, Omar Murabito, Luciano Scarpaci Docente Redattore : Michaela Munafò Hanno collaborato a questo nume- ro anche gli alunni del corso PON “GIOVANI REPORTER” sotto la guida del docente esperto Pasqualino Materia e delle docenti Tutor Michaela Munafò e Maria Triolo. Numerosi i contributi anche di altri alunni della Scuola secondaria di I grado. dell’Istituto Comprensivo “ Stampato in proprio Marzo 2013 ATTUALITA’ (pag. 2-5) di Maria Tindara Elena Mirabile LA REDAZIONE Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri Foscolo” di Barcellona P.G. (ME) FERMIAMO IL FEMMINICIDIO! All’interno DALLA SCUOLA (pag. 6-7) INCHIESTE (pag. 8-9) SCIENZA (pag.10) PASQUA (pag.11) L’8 marzo è il giorno della Festa della Donna. Sembra che questi festeggiamenti siano da collegare alla morte di 129 donne durante un incendio di un opificio tessile a New Work. Esse protestavano contro le condizioni disastrose in cui lavoravano e sembra che vennero rinchiu- se dentro la fabbrica dal proprietario per ritorsione contro questa iniziativa, moren- do soffocate e bruciate. Ci sono altre ver- sioni, che fanno risalire il legame con l’8 marzo ad un episodio analogo del 1857, ma quella più accreditata sembra sia que- sta. Una vicenda terribile, che tuttavia appare niente rispetto a quello che sta succedendo in questi tempi, in cui molte rappresentanti del sesso femminile ven- gono private dall’essere donne.., donne libere, donne con il diritto del proprio pensiero. Ogni giorno molte di esse ven- gono uccise, dal proprio marito o fidanza- to nella maggioranza dei casi, o da un uomo qualunque, anche per questioni banali o addirittura senza motivo. Molte donne di solito preferiscono non denun- ciare, essere sottomesse, preferiscono l’o- mertà forse perché hanno paura di una probabile ritorsione dell’uomo, oppure perché hanno poca fiducia nella giustizia, non riflettendo che quel “primo schiaffo” L’8 marzo occasione per riflettere su un preoccupante fenomeno potrebbe trasformarsi in decine di ceffoni che sicuramente non sarebbero gli ultimi e potrebbero anche essere letali. Anche la Littizzetto a Sanremo ha affrontato questo discorso molto importante, per fare capire a un vasto pubblico con espressioni effi- caci che ricevere uno schiaffo da un uomo non è una cosa da poco e che, al primo avviso, si deve andare a denunciare tutto perché, testuali parole, “Noi non abbiamo sette vite come i gatti: di vita ne abbiamo una sola e dobbiamo difenderla!”. Gli uomini, invece, spesso scaricano sull’al- tro sesso le loro frustrazioni, il senso di fallimento in caso di abbandono, la gelo- sia e la possessività di chi considera la compagna una proprietà privata da punire se si ribella e vuole scappare. Non passa giorno che non si sentano notizie relative a barbari omicidi di donne, oltre 110 in Italia nel solo 2012, tanto da aver fatto coniare il termine “femminicidio” per indicare il preoccupante fenomeno. Marce, cortei, flashmob vogliono sensibi- lizzare l’opinione pubblica, ma se non cambia una certa mentalità maschilista, ognuno di questi atti non sarà condannato e punito abbastanza. Allora per l’8 marzo noi donne non vogliamo più mimosa, ma rispetto e la fine di questa carneficina. INCHIESTA LA TV FA MALE? di Martina Vella La TV, il passatempo preferito degli ado- lescenti. Quando non abbiamo niente da fare e vogliamo rilassarci dopo una fati- cosa giornata di scuola, ci rivolgiamo sempre a quella magica “scatola nera”. Certo, stare seduti su un divano, rilassarsi mangiando un pacchetto di patatine men- tre si guarda un programma in TV può sembrare rilassante, divertente … però, nonostante ciò, anche la televisione nasconde il suo lato oscuro. Un apparec- chio televisivo in camera da letto, non importa quanto piccola sia, segna la linea di un ragazzo adolescente. Rischia di diventa obeso, asociale, senza più contat- ti con il mondo reale. Si pensa che dis- trarsi con la tv sia l’unica forma di diver- timento, ma non è così! Perché non inve- ce una sana e bella passeggiata in compa- gnia di amici? Perché non fare attività alternative, come suonare strumenti, atti- vità manuali, ecc.? Guardare un po’ di TV la sera può anche andare bene, ma non bisogna mai esagerare! GIOCHI (pag.12)

Transcript of Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri...

Page 1: Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri ...lnx.icfoscolo.edu.it/wordpress/wp-content/uploads/...quanto riguarda Rita Levi Montalcini, dobbiamo ricordare che è stata

GGiioorrnnaallee

LL AA SS CCUU OO LL AA CC HH EE SS II RR II NNNN OOVV AA -- AA NN NNOO 33 °° ,, NN.. 33

Alunni redazione LaboratorioGiornalismo e Repubblica@scuola:Nicolò Abbate, Alessandra Accetta,Noemi Benvegna, Graziana E.Cappellano, Emanuele Chianese,Carmelina D'amico, Claudio diSalvo, Carmelo Fazio, Felice

Fugazzotto, Ilary Fugazzotto,Taynà Giorgia Fugazzotto,Emanuele Mostaccio, OmarMurabito, Luciano Scarpaci Docente Redattore: Michaela MunafòHanno collaborato a questo nume-ro anche gli alunni del corso PON

“GIOVANI REPORTER” sotto laguida del docente espertoPasqualino Materia e delle docentiTutor Michaela Munafò e MariaTriolo. Numerosi i contributianche di altri alunni della Scuolasecondaria di I grado.

ddeellll’’IIssttiittuuttoo CCoommpprreennssiivvoo ““

Stam

pato

in p

ropr

io

MMaarrzzoo 22001133

ATTUALITA’ (pag. 2-5)di Maria Tindara Elena Mirabile

L A R E D A Z I O N E

Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria OliveriDirettore responsabile: Dirigente Felicia Maria OliveriFFoossccoolloo”” ddii BBaarrcceelllloonnaa PP..GG.. ((MMEE))

FFEERRMMIIAAMMOO IILL FFEEMMMMIINNIICCIIDDIIOO!!AAllll’’iinntteerrnnoo

DALLA SCUOLA (pag. 6-7)

INCHIESTE (pag. 8-9)

SCIENZA (pag.10)

PASQUA (pag.11)

L’8 marzo è il giorno della Festa dellaDonna. Sembra che questi festeggiamentisiano da collegare alla morte di 129donne durante un incendio di un opificiotessile a New Work. Esse protestavanocontro le condizioni disastrose in cuilavoravano e sembra che vennero rinchiu-se dentro la fabbrica dal proprietario perritorsione contro questa iniziativa, moren-do soffocate e bruciate. Ci sono altre ver-sioni, che fanno risalire il legame con l’8marzo ad un episodio analogo del 1857,ma quella più accreditata sembra sia que-sta. Una vicenda terribile, che tuttaviaappare niente rispetto a quello che stasuccedendo in questi tempi, in cui molterappresentanti del sesso femminile ven-gono private dall’essere donne.., donnelibere, donne con il diritto del propriopensiero. Ogni giorno molte di esse ven-gono uccise, dal proprio marito o fidanza-to nella maggioranza dei casi, o da unuomo qualunque, anche per questionibanali o addirittura senza motivo. Moltedonne di solito preferiscono non denun-ciare, essere sottomesse, preferiscono l’o-mertà forse perché hanno paura di unaprobabile ritorsione dell’uomo, oppureperché hanno poca fiducia nella giustizia,non riflettendo che quel “primo schiaffo”

L’8 marzo occasione per riflettere su un preoccupante fenomeno

potrebbe trasformarsi in decine di ceffoniche sicuramente non sarebbero gli ultimie potrebbero anche essere letali. Anche laLittizzetto a Sanremo ha affrontato questodiscorso molto importante, per fare capirea un vasto pubblico con espressioni effi-caci che ricevere uno schiaffo da un uomonon è una cosa da poco e che, al primoavviso, si deve andare a denunciare tuttoperché, testuali parole, “Noi non abbiamosette vite come i gatti: di vita ne abbiamouna sola e dobbiamo difenderla!”. Gliuomini, invece, spesso scaricano sull’al-tro sesso le loro frustrazioni, il senso difallimento in caso di abbandono, la gelo-sia e la possessività di chi considera lacompagna una proprietà privata da punirese si ribella e vuole scappare. Non passagiorno che non si sentano notizie relativea barbari omicidi di donne, oltre 110 inItalia nel solo 2012, tanto da aver fattoconiare il termine “femminicidio” perindicare il preoccupante fenomeno.Marce, cortei, flashmob vogliono sensibi-lizzare l’opinione pubblica, ma se noncambia una certa mentalità maschilista,ognuno di questi atti non sarà condannatoe punito abbastanza. Allora per l’8 marzonoi donne non vogliamo più mimosa, marispetto e la fine di questa carneficina.

INCHIESTA LA TV FA MALE?

di Martina VellaLa TV, il passatempo preferito degli ado-lescenti. Quando non abbiamo niente dafare e vogliamo rilassarci dopo una fati-cosa giornata di scuola, ci rivolgiamosempre a quella magica “scatola nera”.Certo, stare seduti su un divano, rilassarsimangiando un pacchetto di patatine men-tre si guarda un programma in TV puòsembrare rilassante, divertente … però,nonostante ciò, anche la televisionenasconde il suo lato oscuro. Un apparec-chio televisivo in camera da letto, nonimporta quanto piccola sia, segna la lineadi un ragazzo adolescente. Rischia didiventa obeso, asociale, senza più contat-ti con il mondo reale. Si pensa che dis-trarsi con la tv sia l’unica forma di diver-timento, ma non è così! Perché non inve-ce una sana e bella passeggiata in compa-gnia di amici? Perché non fare attivitàalternative, come suonare strumenti, atti-vità manuali, ecc.? Guardare un po’ di TVla sera può anche andare bene, ma nonbisogna mai esagerare!

GIOCHI (pag.12)

Page 2: Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri ...lnx.icfoscolo.edu.it/wordpress/wp-content/uploads/...quanto riguarda Rita Levi Montalcini, dobbiamo ricordare che è stata

ATTUALITA’

2

Brillanti esempi nel difficile percorso della parità dei sessi

DONNE DA NON DIMENTICAREdi Carmelina D’Amico

L’otto marzo viene celebrato il giornodella Festa della Donna e in questa gior-nata vengono ricordate anche le moltissi-me donne che hanno da sempre saputodare il buon esempio a tutti noi. Due inparticolare, che vogliamo ricordare pro-prio per la loro personalità eccezionale ele opere compiute, sono Rita LeviMontalcini e Madre Teresa di Calcutta.Entrambe hanno sempre fatto del loromeglio e si sono distinte per quantoriguarda la scienza e la solidarietà. Perquanto riguarda Rita Levi Montalcini,dobbiamo ricordare che è stata una gran-dissima scienziata che ricevette nel 1986,

solo dopo essere andata all’estero e tan-tissimo studio, il Premio Nobel per lamedicina. Fu una neurologa ed è stataeletta anche senatrice italiana a vita. E'considerata, quindi, come simbolod’Italia e delle donne. Dopo una lunghis-sima vita, tantissimo studio e buonavolontà, è morta appena qualche mese fa,ancora in piena efficienza, alla venerandaetà di 103 anni. Possiamo pertanto direche la grandissima Montalcini ha dedica-to la sua intera esistenza alla scienza, allacultura e all'impegno civico. Un’altragrandissima donna che è da ricordare congrande riverenza è Madre Teresa diCalcutta. Anche lei ha avuto il PremioNobel nel 1979, ma per la Pace. La dedi-zione per le vittime della povertà diCalcutta, per gli ammalati di lebbra, l'haresa una delle persone più famose almondo. Ogni volta che parliamo di soli-darietà, è bene se tutti noi pensiamo alle

lunghe giornate che lei passava a curareed amare il suo prossimo. Un’importantefondazione, voluta da lei, è laCongregazione delle Missionarie dellacarità, la cui missione è proprio quella diprendersi cura delle persone povere eammalate. Insomma, entrambe sono statee rimarranno delle grandissime e impor-tanti donne, delle quali dovremmo pren-dere esempio, che ci dovremmo ricordaresempre e non dovremmo dimenticaremai.

Non si ferma la lotta per la parità totale

Matrimoni gay: il dibattito dell'annodi Amina Rahbib e Martina Vella

I matrimoni tra coppie gay hanno apertoun lungo dibattito tra Stato e Chiesa.Manifestazioni, cortei, flash mob, tutto afavore di questo nuovo fenomeno. Già inmolti paesi europei la nuova legge suidiritti delle coppie gay è in via di appro-vazione (Francia, Regno Unito, Irlanda).Però, nonostante tutto, la Chiesa cattolicaè ancora fermamente convinta che in unafamiglia debbano essere presenti un padree una madre “normali”. In altri paesi del-l’est Europa, invece, è addirittura vietatodalla costituzione, che definisce il matri-monio come unione di un uomo e unadonna (Bielorussia, Bulgaria, Polonia,Moldavia, Ungheria). In Italia, pur essen-do legale l’omosessualità, i gay nonhanno il riconoscimento dell’unione civi-le, non possono quindi sposarsi né adotta-re bambini in territorio nazionale. Semprepiù cantanti e attori molto famosi dichia-rano “outing” attraverso interviste(Tiziano Ferro, Paolo Meneguzzi, RickyMartin). Ad esempio, Marco Alemanno,lo storico compagno di Lucio Dalla, nonavuto diritto all’immensa eredità del can-tante deceduto, finita in mano a lontanis-simi parenti americani, perché lo Statonon ha riconosciuto legalmente l’unionetra i due artisti. Fu subito scandalo.Tuttora Alemanno combatte un’estenuan-te battaglia legale contro StefanoCantaroni, l’ex compagno del cantautore,

e i cugini-eredi. Nonostante tutti questiscandali, tuttavia, il governo italiano nonha nessun intenzione di approvare nessu-na legge sui matrimoni e adozioni daparte di coppie gay. Ma, ci chiediamo: seuna coppia si ama, anche se costituita dadue uomini o due donne, perché non hadiritto di sposarsi? Perché non ha dirittoad avere una famiglia? Perché non hadiritto a coronare il proprio sogno d’amo-re? Sono sempre esseri umani, hanno deisentimenti, e, come dice AntonelloVenditti nella celeberrima canzone “Notteprima degli esami”, “Se l’amore èamore!” esso non ha distinzioni, nemme-no di sesso.

Gravi problemi nelle carceri

di Alessandra AccettaMolti sono i problemi riguardanti le car-ceri in Italia e tra questi il più grave è ilsovraffollamento, che è l’effetto più evi-dente della situazione in cui ci troviamo esta diventando esplosiva. Ci sono detenu-ti che dovrebbero vivere in quattro in unacella e invece si ritrovano ad essere ildoppio, e questo, naturalmente, portaanche problemi d’igiene oltre che di sicu-rezza; se, inoltre, in un carcere ci sonocentinaia di detenuti più del previsto dallestrutture, nasceranno gravi rischi per ilmantenimento dell’ordine. Molti proble-mi riguardano, poi, anche la scarsità dellapolizia penitenziaria e ai turni massacran-ti che si ritrova ad avere. Inoltre non dob-biamo sottovalutare il vero problema cheriguarda i motivi della detenzione esoprattutto il tipo di persona che vienearrestata. Spesso le carceri raccolgonomolti extracomunitari, che non capisconol’italiano, oppure persone con problemi disalute mentale, tossicodipendenti, ai qualibisognerebbe fare dei trattamenti sanitarimirati, non rinchiuderli in anguste celle astretto contatto con detenuti di vario tipo.E’ ovvio che non possono stare tutti insie-me senza veder nascere tensioni o situa-zioni difficili. Insomma, bisogna trovareassolutamente una soluzione a questi pro-blemi perchè non si può continuare così.Il carcere deve essere uno strumento direcupero dell’individuo che ha sbagliato,di correzione, non un inferno per chi cifinisce e per chi fa solo il proprio lavoro.

Rita Levi Montalcini

Page 3: Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri ...lnx.icfoscolo.edu.it/wordpress/wp-content/uploads/...quanto riguarda Rita Levi Montalcini, dobbiamo ricordare che è stata

ATTUALITA’

3

Per ogni persona che lavora lontano dacasa in Sicilia, è un problema raggiunge-re il proprio posto di lavoro, perché, pur-troppo, non ci sono sistemi di trasportovelocizzati come nel nord dell’Italia. Gliimpianti ferroviari non sono stati rinnova-ti dal 1986. I cittadini siciliani hanno fattomolte richieste di aggiornamenti dell’im-pianto, ma i politici dicono sempre chenon ci sono fondi necessari. Anzi, negliultimi tempi hanno parlato di nuovi tagliai treni sulle tratte principali. Per non par-lare della “pulizia” di quelli in servizio!La domanda che i cittadini siciliani sipongono è: ma come mai a Milano eRoma ci sono i Frecciarossa e non solo,

I diritti umani costantemente violati nel mondo

La schiavitù non è ancora finitadi Carmelo Fazio

Quando si parla di schiavitù spesso si falo sbaglio di pensare che non esista più,invece la schiavitù esiste ancora oggisulle strade del nostro mondo. Oggi pos-siamo trovare forme di schiavitù nel mer-cato pedofilo che spesso si sviluppa sullarete internet, nel mercato illegale dellavoro, anche minorile, nello sfruttamen-to della donna, tratta della povertà e daipaesi d’origine con la promessa di unlavoro ed inviata invece sulla strada dellaprostituzione e privata di ogni libertà per-sonale. Si trovano forme di schiavitùdove c’è povertà, debolezza e le personesono esposte al ricatto o ai maltrattamen-ti, dove ci sono persone deboli, indifese,violate, schiavizzate, private di ognidignità. Il dovere di ogni uomo e dei poli-tici deve essere quello di rimuovere, perquanto possibile, le condizioni che impe-discono ad ogni persona di essere respon-sabile del suo destino. Il fenomeno deltraffico degli esseri umani è in aumento:si diventa schiavi con il rapimento, quan-do i genitori per povertà e disperazionevendono i propri figli per pochi soldi, per

debiti o per inganno. La schiavitù mettefine a quelli che sono i diritti dell’uomo,come quello alla dignità e alla sicurezza,il diritto alla salute e all’eguaglianza. Unaparte delle vittime del traffico degli esse-ri umani è costituita da giovani donne eminori. Questa situazione si ricollegaanche ai cambiamenti della società,all’aumento della popolazione urbana ealle migrazioni tra paesi diversi. NellaDichiarazione Universale dei dirittiumani, è sancito il divieto di utilizzarelavoro schiavo e di ridurre a tale condi-zione qualsiasi individuo. L’educazione ela scolarizzazione rivestono un ruolo fon-damentale nella prevenzione di tutte leforme di discriminazione di cui i bambinisono vittime, perchè offrono loro queglistrumenti culturali necessari a compren-dere la realtà che li circonda. Le peggioriforme di lavoro minorile vengono suddi-vise in quattro categorie: 1. Tutte le formedi schiavitù, come la vendita, il trafficodei bambini e il lavoro forzato. 2. L’uso diun fanciullo per la prostituzione, per laproduzione di pornografia. 3. L’uso di un

hanno anche altri trasporti innovativi equi da noi no? Questo è stato motivo didibattiti politici. Con questo articolo chie-diamo per l’ennesima volta a chi ci gover-na di rimodernare i trasporti pubblici sici-liani per impedire che, nel 2013, perandare da Messina a Palermo si debbaancora impiegare oltre quattro ore.

di Carmen SiracusaTRASPORTI DISASTRATI IN SICILIA

fanciullo per attività illecite, in particola-re la produzione di traffico e di droga. 4.Il lavoro, che reca danni alla salute e allasicurezza. Gli Stati, quindi, dovrebberoessere più attenti a controllare che lalegge sia rispettata, fare interventi per eli-minare il lavoro minorile, istituire penesevere per chi non rispetta gli altri, aiuta-re i bambini che sono state vittime dischiavitù a riabilitarsi e ritornare a unavita normale, garantire l’educazione pri-maria gratuita e le formazione personale.Bisogna eliminare ogni forma di limita-zione della libertà, anche quelle che cicreiamo da soli, perchè schiavitù è tuttoquello che provoca una costrizione chenon ci permette di fare ciò che è un beneper la nostra vita.

Sempre più difficile la vita dei pendolari

I PREGIUDIZIdi Suzana Coppolino e Agustina Lucarelli

Extra comunitari, stranieri, immigrati.Con il passare del tempo intorno a questeparole si è creata un’infinita negatività.Se riflettiamo, però, potremmo benissimocapire che queste persone non rappresen-tano i significati delle parole a cui noi liassociamo. Si è formata una unione traleggende, antichi ricordi di guerre e lapaura del diverso. Tutto ciò fa sì che lagente possa vivere solo di pregiudizi,senza mai porsi il dubbio di stare dalla

parte del giusto. Ad esempio, molto spes-so sentiamo dire che gli stranieri immi-grati vengono in Italia solo per rubare illavoro agli italiani. Non è così e moltevolte dobbiamo ringraziare queste perso-ne perché, proprio grazie alla loro dispo-nibilità a fare anche lavori pesanti, molteaziende riescono a sopravvivere. Cosìcome, grazie all’opera prestata soprattuttodalle donne straniere, oggi molti anzianinon finiscono più in strutture private. Il

pregiudizio, purtroppo, non si è formatosolo sugli stranieri. Se ad esempio ciritrovassimo un malato accanto, faremmosubito delle facce strane o qualcosa delgenere. Oltre a ciò, gli avvenimenti degliultimi anni hanno reso attuale nella socie-tà il problema del pregiudizio, ovvero laconvivenza tra diversi modi di vivere.Ormai giudichiamo tutto pure il modo divestire della gente. Dovremmo tutti impa-rare ad accogliere cioè abbandonare i pre-giudizi e conoscere l'altro per quello cheè. L'opposto di accoglienza invece èesclusione e dall' esclusione alla discrimi-nazione il passo è breve. Discriminaresignifica fare differenze, distinguere,separare. Nei confronti delle persone, dis-criminare significa separare dalla religio-ne al colore della pelle dalla differenza direligione, alla posizione della provenien-za geografica. Ciò può voler dire essererazzisti. La storia dei pregiudizi è piena digesti di discriminazione però il più graveè stato l'antisemitismo che ha portato allosterminio di milioni di persone. Gesti didiscriminazione si possono anche leggerenelle cronache di quotidianità: la violenzasui disabili, sugli stranieri, sugli anzianioppure sulle persone deboli che avrebbe-ro bisogno di aiuto. Ora, o cambiamomodo di comportarci e di ragionare,oppure vuol dire che il futuro dal punto divista della crescita sociale sarà solo unachimera.

Page 4: Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri ...lnx.icfoscolo.edu.it/wordpress/wp-content/uploads/...quanto riguarda Rita Levi Montalcini, dobbiamo ricordare che è stata

ATTUALITA’

Ancora troppi maltrattamenti verso gli animali

TROPPI PADRONI "RANDAGI"di Suad Youb

A volte si sentono notizie che fanno rab-brividire e ci fanno riflettere su quantonon siano umane le persone. Sono notizieche riguardano l’uomo ma anche gli ani-mali, vittime che non hanno voce perribellarsi o per difendersi: devono solosubire le incredibili cattiverie di certiesseri viventi che vengono chiamati “per-sone”. Ai giorni nostri si sente, infatti,parlare sempre di più di problemi riguar-danti gli animali: l’abbandono, la crudel-

tà, la malasanità nei centri specifici, comein alcuni canili, o la mancanza totale distrutture di ricezione e cura dei randagi.Siamo in un’era in cui vengono ignorati idiritti degli animali da quasi tutti, nonperché la gente non sappia cosa succededentro i canili, ma perchè fa finta nonsapere niente. Purtroppo tante volte lepersone dimostrano di essere insensibili.Prendere in casa un animale non è ungioco, ma è un impegno che occupa deltempo e richiede dei piccoli sacrifici. Hosentito spesso di genitori che, per far con-tenti i propri figli, acquistano dei cuccioliche, quando sono piccoli, sono moltosimpatici, belli da guardare e da seguire;ma i cani non rimangono sempre tali.Infatti quando crescono e incominciano adiventare una spesa e un peso, si decide di

“sbarazzarsene”, in un modo che io defi-nisco insensibile e crudele: l’abbandono.Gli animali sono degli essere viventi chevanno rispettati, ma il problema del mal-trattamento degli animali non riguardasolo i cosiddetti “amici dell’uomo”, quel-li che ci tengono compagnia a casa, ma atutti. Io penso che la principale causa ditutti questi comportamenti orribili sia daaddebitare all’uomo che, un po’ per cru-deltà e un po’ per egoismo, maltratta glianimali. Mark Twain diceva:“L’uomo èl’unico animale che arrossisce, ma è l’u-nico ad averne bisogno”. Penso che aves-se ragione.

Per molte famiglie la vita si fa difficileQUANDO SI USCIRA’ DALLA CRISI?

di Graziana CappellanoLa crisi in questi tempi è molto diffusa inquasi tutte le parti del mondo. Negli ulti-mi tempi, molti negozi sono stati costrettia chiudere perchè le persone non compra-no più niente e i commercianti non gua-dagnano più nulla. Nei luoghi di lavoro,dove erano state assunte persone per lavo-rare o già vi erano impiegate, vista lasituazione com’era, queste sono statelicenziate e adesso sono disoccupate, sitrovano a casa senza fare niente e senzarisorse per andare avanti, nè prospettiveper un nuovo lavoro. Dato che adesso lepersone non hanno abbastanza soldi, quelpoco che possiedono devono stare attentia non spenderlo per cose superflue perchèdeve bastare per arrivare a fine mese, apagare le bollette, le tasse ecc… Unsegnale molto allarmante sulla gravitàdella crisi è dato anche da alcune ricercheche hanno dimostrato u fatto strano: èdiminuita anche la spazzatura. Questonon perchè si sia diventati più attenti aiproblemi dell’ambiente ma semplicemen-te perchè sono aumentate le persone chenon possono permettersi di comprare piùdel necessario e si fanno bastare quelloche hanno di vestiario risistemandolo oaggiustando gli oggetti. Molti, poi, nonpossono nemmeno più permettersi unpasto completo e si accontentano solo diun piatto di pasta, nutriente e poco costo-so, oppure addirittura con un pezzo dipane; frutta e verdura spesso sono lussi,nelle grandi città e la carne è troppo cara.Dove andremo a finire? Speriamo che lasituazione migliori per tutti.

In questi periodi la parola “disoccupazio-ne” è purtroppo molto utilizzata perchè ilfenomeno è parecchio diffuso in tuttaItalia e in Europa. Per essa si intende unacondizione di chi è capace di lavorare manon trova un impiego nonostante le moltericerche o ha perso il lavoro precedente. Aproposito di questo, negli ultimi periodi,sempre più gente è rimasta senza lavoro e,a causa della crisi, alcuni hanno dellegrosse difficoltà per comprare i proprivestiti o per pagare le bollette e c’è chisoffre anche la fame. Giornalmente, poi,altre centinaia e centinaia di persone sonoa rischio di perdere il proprio impiego, equesto è un problema molto grave, sia dalpunto di vista economico che psicologicoe sociale. Possiamo quindi dire che siamoin una situazione molto difficile e, pur-troppo, il fenomeno che si va allargandoin modo preoccupante. I governi devonoquindi prendere seri provvedimenti perarginare la crisi lavorativa soprattutto peri giovani, che stanno perdendo anche lasperanza di un futuro.

4

Un problema sottovalutato

L'USURAdi Fabio Alosi

L’usura è il termine che indica il prestitodi denaro, spesso sporco, a tassi di inte-resse considerati illegali se più del 13%.Frequentemente questa attività illecitaviene gestita dalla mafia e colpisce chi,con la crisi, è disoccupato e non riesce apagare le tasse e le cose di cui ha bisogno.Naturalmente tutto questo non è gratis:infatti, passato un po’ di tempo, gli usurai,chiamati anche “strozzini” chiedonosomme molto difficili o addiritturaimpossibili da pagare, perciò il debitore ècostretto a fare tutto ciò che gli chiede ilcreditore, anche agendo all’interno dellacriminalità organizzata. Diventa, quindi,una sorta di schiavo nelle mani del padro-ne, perciò l’usura è un grande problema,perché conduce alla schiavitù, che è seve-ramente vietata dall’ONU, diritto umanon.4. Secondo me dobbiamo impegnarciper eliminare l’usura, e quindi il pericolodi nuovi schiavi, e dobbiamo anche cerca-re di aiutare le persone che hanno dei pro-blemi economici, sia individualmente chea livello statale con l’obbligo alle banchea limitare i vincoli per i finanziamenti.Infatti, se non ci fossero queste difficoltàbancarie, chi ha bisogno di denaro fini-rebbe mai nelle mani degli “strozzini”.

di Noemi Benvegna

Page 5: Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri ...lnx.icfoscolo.edu.it/wordpress/wp-content/uploads/...quanto riguarda Rita Levi Montalcini, dobbiamo ricordare che è stata

PROBLEMI LOCALI

Barcellona Pozzo di Gotto tra problemi e speranze

Una città che non sa sfruttare le sue risorsedi Martina Vella

La mia è una città che ha l’immensa for-tuna di estendersi dal mare (Calderà e ilsuo lungomare) alla montagna (il ParcoJalari e le sue frazioni collinari comeSanta Venera). Nonostante tutto, però, levarie amministrazioni succedutesi neglianni, giustificandosi con l’assenza difondi, non hanno mai saputo sfruttarequesto suo patrimonio naturale, trascu-randolo del tutto. Tuttora, infatti, la spiag-gia è in condizioni estreme (sporca; pienadi ogni genere di rifiuti, compresi escre-menti); il mare è inquinato, incurato, nelquale si riversano scarichi fognari sialiquidi che solidi. Le amministrazioni nonhanno mai compreso della fonte di ric-chezza che hanno sotto gli occhi! Noncomprendono che, se le risorse naturalifossero curate e attrezzate, la nostra cittàpotrebbe trasformarsi da piccolo comunesperduto del messinese a una rinomatalocalità turistico-balneare, portandobenessere economico non solo per lecasse comunali, ma anche per la cittadi-

la scusa della mancanza di fondi; ma nonda ora, da sempre. Capisco che ci sianoanche problemi più importanti da affron-tare e risolvere, capisco che adesso c’èuna crisi nera per l’economia locale, mase riflettessero un po’ su come agire,sfruttando le proprie potenzialità naturali,spendendo anche poco, si renderebberoconto che questa soluzione da me propo-sta potrebbe risolvere molti problemi erilanciare in parte l’economia locale sup-plendo alla mancanza di fondi pubblici .Perché il Comune non pensa a questa bril-lante soluzione? Perché, invece di chiude-re gli occhi e far finta di niente, non ponefine a questa situazione? Da troppo tempoBarcellona ed i suoi abitanti aspettano,ora è il momento di agire e noi tutti siamoin attesa di vedere ciò. Utopia?

nanza. Per esempio, prendiamo Rimini: èuna località balneare nota in tutto ilmondo, nonostante le spiagge corte e ilmare grigiastro. Il comune, però, mette laspiaggia al primo posto, mantenendoneuna rigorosa pulizia e dotandola di ognigenere di servizi e confort per l’agevola-zione del turista: lidi attrezzati; bar; pani-nerie; gelaterie; pizzerie; locali e discote-che con musica dal vivo. Nel nostro lun-gomare, invece, sorge solo una pila dicase, quasi tutte “fantasma”, e un lungomarciapiede con una pista ciclabile paral-lela, un chioschetto di panini e una picco-la edicola! Chissà quanti nuovi posti dilavoro si potrebbero creare se aBarcellona si facesse quello che è statofatto a Rimini! Chissà quanti gelatai, piz-zaioli, baristi, musicisti, camerieri aBarcellona potrebbero lavorare, favoren-do l’economia della nostra città! Alcomune non lo ritengono un problemaprioritario nonostante le promesse incampagna elettorale, trincerandosi dietro

"Bike-sharing" al via

Il Comune di Barcellona Pozzo di Gottoha recentemente partecipato al bando”Progetto bike sharing in Sicilia” ed èstata ammessa al finanziamento delMinistero dell’ Ambiente. L’iniziativa hacome obiettivo la riduzione dell’inquina-mento e la tutela della salute pubblica. Ilprogetto consiste nella realizzazione diuna serie di ciclo-posteggi dislocati sulterritorio comunale e con la realizzazionedi un tratto di pista ciclabile. Già ilComune ha realizzato un percorso di circa8 km tra Spinesante e Calderà in collega-mento con la pista ciclabile che inizia nelterritorio di Milazzo. Sono previsti cinqueciclo-posteggi ubicati in diverse zonedella città: Calderà, Vecchia StazioneF.S., Villa Oasi, Tribunale- Palasport,Nuova stazione. Di questi cinque posteg-gi due saranno dotati di pensiline fotovol-taiche che produrranno energia elettricada fonte rinnovabile per alimentare lebiciclette elettriche. I cittadini potrannoprelevare le biciclette con una tesseraelettronica e depositarla dopo l’uso pres-so uno dei vari ciclo-posteggi, dove iniziaautomaticamente il nuovo processo diricarica. Il progetto si realizzerà per faci-litare ai cittadini brevi spostamenti,momenti di libera attività motoria ed infi-ne sarà utile ai turisti, che si potranno spo-stare da un posto all’altro della nostracittà godendo delle bellezze naturali deinostri paesaggi e rispettando l’ambiente.

di Salvatore Samuele Pelleriti

I GIOVANI DI BARCELLONAdi Carmelina D’Amico

Le problematicheche circondano lacittà di BarcellonaPozzo di Gotto, inquesto periodo,sono moltissime e,appunto per questa

ragione, la città non offre tutti i piaceriche numerosi giovani si aspettano. Sonodavvero tanti i ragazzi che si aspettanouna città diversa per il loro futuro, proprioperché in questo periodo, da quasi tutti,questa è definita una città abbastanzavuota, cioè con pochissimi servizi e senzadivertimenti che possono soddisfare lepiacevoli necessità di ognuno. I problemipresenti nel paese, che interferiscono coni giovani, ultimamente, sono numerosi.Alcuni di questi possono essere: la pre-senza di un solo cinematografo; la man-canza di discoteche, la mancanza di unteatro, ecc.., ma, fortunatamente, nellanostra città, esistono anche pochi ma effi-caci centri di aggregazione. Per fare unpiccolo esempio, citerei il convento di S.Antonino, il quale si è sempre reso utilenel riunire i giovani che girovagano per lacittà. Non è molto, ma già quando, condelle piccole attività, si riescono a riuniremoltissimi ragazzi, è una cosa davveropositiva. Ad esempio, in un preciso gior-no della settimana, i ragazzi vengonoinvitati a partecipare ai cosiddetti‘Araldi’, dove ci si diverte, ma è anche un

modo per stare tutti assieme. Dopo, nelcampetto del convento, si pratica anchecalcio, praticato da moltissimi ragazzi.Insomma, la creazione di questi centri diraggruppamento la trovo davvero carina,perché è un modo funzionante per poterriunire tanti ragazzi. Secondo me, permigliorare il futuro dei giovani, sarebbenecessario, come ho accennato prima,creare diverse strutture, che a Barcellonamancano, per soddisfare i bisogni diognuno. Poi, però, sarebbe anche unabella iniziativa, creare più centri di incon-tro, che permettano a tutti i ragazzi dipoter socializzare tra loro e di potersidivertire. Sentiamo la mancanza di strut-ture che permettano a noi giovani didivertirci, di incontrarci per discutere,dibattere, confrontarci o la realizzazionedi pub o altri locali ormai in voga, comegli internet point, come anche ludote-che/librerie: ecco, tutte queste cose chenon sono mai state prese in considerazio-ne da alcuna amministrazione, ma chesono una esigenza sociale per una cittàcome Barcellona, una cittadina di quasi50.000 abitanti che non può prescindereda esse, per noi sono una necessità. Inquesto modo, con un po’ di impegnorivolto verso i ragazzi e la loro crescita,Barcellona Pozzo di Gotto, potrebbediventare la città perfetta per il nostrofuturo. Ci vuole molto? 5

Page 6: Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri ...lnx.icfoscolo.edu.it/wordpress/wp-content/uploads/...quanto riguarda Rita Levi Montalcini, dobbiamo ricordare che è stata

DALLA SCUOLA

Nuove opportunità formative grazie ai Fondi Europei 2012

I PROGETTI PON NELLA NOSTRA SCUOLAdi Felice Fugazzotto - Grafici di Matteo De Pasquale

Sono da poco cominciati nella nostrascuola i Progetti PON finanziati con iFondi Europei per quest’anno scolastico.Essi, in particolare, sono i seguenti: illaboratorio di giornalismo ”Giovanireporter”, che è un progetto di potenzia-mento delle competenze in lingua italiana

attraverso la pratica giornalistica;“Grafici che passione!”, progetto di recu-pero di matematica; “Occhio al microco-smo 2″, corso di sviluppo delle compe-tenze scientifiche; “Lettore metacogniti-vo”, corso di recupero in lingua italiana;“English for me” e “Listening and spea-king 2″, di potenziamento della linguainglese su due livelli, il 1° dove parteci-pano i ragazzi delle classi prime e il 2°livello al quale partecipano i ragazzi diseconda e terza. Ci sono infine due corsiper lo sviluppo delle eccellenze: “Genimatematici 2″, per l’eccellenza in campomatematico, nel quale si fanno esercizi dilogica per allenarsi a fare i CampionatiInternazionali di Giochi Matematici nelmese di marzo, dove chi si classifica tra iprimi può partecipare a una gara interna-zionale che si svolgerà a Parigi. Per ulti-mo c’è il laboratorio sportivo di rugby“Crescere in armonia”, per l’eccellenza incampo sportivo, nel quale l’esperto faallenare i ragazzi per le Gare Nazionalidei Giochi della Gioventù. Ogni alunnoviene generalmente inserito nel laborato-rio che preferisce o per il quale è portato,ma sono soprattutto i professori ad indi-rizzarli in base alle necessità di recuperoo potenziamento nella preparazione onella motivazione a studiare. Noi ragazzidel progetto "Grafici che passione!", alquale partecipo personalmente, abbiamofatto un’indagine sui ragazzi che frequen-

tano i laboratori PON e, in questo son-daggio, sono emersi questi risultati. NeiPON C1 di sviluppo delle competenze dibase in italiano, matematica, inglese escienze ci sono in totale 152 alunni, di cuiil 40,13% sono ragazzi e il 59,87% sonoragazze. Nei due PON C4 finalizzati allosviluppo delle eccellenze ci sono in totale49 alunni, di cui il 53,06% ragazzi e il46,94% ragazze. In totale gli alunni chefrequentano i laboratori C1 e C4 sono202: il 43,28% sono ragazzi e il 56,72%sono ragazze. Tenendo conto che gli alun-ni di tutta Scuola secondaria di 1° grado"Foscolo" sono 223, di cui 110 maschi e113 femmine, si evince che partecipano aiPON il 79,09% dei maschi e il 100,88%delle femmine, il 90,13% del totale.Ovviamente questi dati sono falsati dalfatto che vi sono alunni che non seguononessun PON e altri che ne eseguono 2 oanche 3. Noi che frequentiamo il PON"Grafici che passione’’ facciamo questisondaggi per imparare ad utilizzare le abi-lità matematiche in senso pratico emigliorare le capacità logiche e di com-prensione delle rappresentazioni grafiche.

Tra le tante associazioni che la nostrascuola da diversi anni aiuta vi è quella perla ricerca sul neuroblastoma. Questo è untumore neuroendocrino maligno embrio-nario, caratteristico del bambino, chederiva da cellule della cresta neurale, dacui fisiologicamente prendono origine lamidollare del surrene ed i gangli del siste-ma nervoso. Le cause di tale manifesta-zione rimangono ancora sconosciute.Studi hanno dimostrato che, fra i fattori dirischio prenatali, vi sono l'età della madrese inferiore ai 20 anni e l'ipertensione delgenitore, o l'assunzione, in gravidanza, di

6

barbiturici e idralazina. Anche la sindro-me alcolica costituisce un pericoloso pre-cedente per lo sviluppo della massa tumo-rale; invece non è chiaro che ruolo abbial'esposizione elettromagnetica. La ricercaper la cura del neuroblastoma viene soste-nuto dall’Associazione Italiana per lalotta al Neuroblastoma , che organizza lacampagna di raccolta fondi intitolata “Unuovo per la vita”. Ogni dieci euro donati,l'Associazione in cambio ci dà un uovo diPasqua. La nostra scuola, inoltre, sostienespesso anche la ricerca sulla Talassemia,una malattia ereditaria che colpisce il san-gue e provoca anemia, un abbassamentodell’emoglobina e, nei casi più gravi,richiede il un trapianto di midollo osseo.Fra le malattie del sangue questa è la piùdiffusa: oggi in Italia i talassemici sonocirca seimila, concentrati soprattutto neldelta padano e nelle regioni insulari, nellequali era diffusa la malaria. Le personeche hanno piccole alterazioni genetichenei globuli rossi vengono definite"microcitemici", cioè soggetti più resi-

stenti alla stessa ma che, se si sposano conaltri "microcitemici", moltiplicano la gra-vità della malattia e, da portatori sani,possono procreare bambini "talassemici".L’associazione Piera Cutino Onlus èimpegnata nel promuovere attività diinformazione, prevenzione, cura e raccol-ta fondi per sostenere i progetti finanziatial miglioramento della qualità della vitadei pazienti Talassemici. Il loro obbiettivoè quello di ampliare e costruire nuovilaboratori di ricerca per dare una speran-za di guarigione ai tanti pazienti affettidella Talassemia. La stessa associazioneha creato una casa albergo presso cui ven-gono ospitati i parenti degli ammalati. Lanostra scuola partecipa alla raccolta dadiversi anni. Ogni alunno dona € 1.00, sianel periodo natalizio che in quello pas-quale, e l’associazione dà in cambio sim-bolicamente un panettone o un uovo dicioccolata. Noi crediamo che la raccoltafondi, per qualsiasi tipo di ricerca, sia datenere in considerazione sempre e indi-pendentemente da ciò che viene dato incambio (mele, panettone, piantine, ecc.) eognuno di noi deve parteciparvi per dona-re una speranza a tutti quelli che sonoaffetti da malattie con possibilità di cura.

Aiutiamo con disponibilità chi ha più bisogno di noiRACCOLTE DI SOLIDARIETA’ di Giovanna La Rosa e Evelyn Trapani

Page 7: Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri ...lnx.icfoscolo.edu.it/wordpress/wp-content/uploads/...quanto riguarda Rita Levi Montalcini, dobbiamo ricordare che è stata

La Federazione di Rugby "Foscolo"di Martina Genovese

Da qualche anno, nella mia scuola, preci-samente dall’anno scolastico 2010/11, sipratica il rugby. Nel 2011/12 il rugby èdiventato lo sport del nostro Istituto e,grazie alla adesione alla F.I.R(Federazione Italiana Rugby), questa èdiventata una società a tutti gli effetti. Lasocietà è costituita dal direttore, MarianoPerdichizzi, dalla vicepresidente, nonchèDirigente della scuola, Prof.ssa. FeliciaMaria Olivieri, dal segretario, l’assistente

quesiti si basano sulla logica e sul ragio-namento.2°intervistato: Sì, l’esperta è molto brava.Le nostre lezioni si svolgono molto sulragionamento da fare per risolvere undeterminato quesito.Vorresti cambiare qualcosa nel mododi fare lezione che non soddisfa piena-mente le tue aspettative, oppure pensiche le strategie adottate siano utili siaper le selezioni che per sviluppare le tuecompetenze logiche in generale?1°intervistato: No, non voglio cambiarenulla, perché le strategie che utilizziamoriescono a farci risolvere i test senza nes-suna difficoltà.2°intervistato: No, non voglio cambiareniente perché già adottiamo metodi di stu-dio avvincenti e moderni utilizzando lenuove tecnologie, la LIM in classe, gliesercizi interattivi e le prove logichestrutturate.Allora Buona fortuna e in bocca al lupo atutti voi, “piccoli geni”! Speriamo chequalcuno del vostro gruppo e della nostrascuola possa arrivare a Milano alle finalinazionali e, perchè no, ... a Parigi, allafinalissima europea!

amministrativa Salvatora Bambaci e iconsiglieri: Prof.ssa Domenica Di Bartolae il tecnico sportivo Filippo Benenati. Letre squadre sono l’under 14 maschile,l’under 14 femminile e l’under 12 mista.Oltre che dai professori Domenica DiBartola e Rocco Cipolla, i ragazzi sonoseguiti anche dai mister CarmeloMastroieni e Filippo Benenati. Dopo unincontro alla Cittadella universitaria diCatania si è poi avuta la possibilità di par-tecipare alle partite nazionali. Nonostantel’inesperienza, con grande sorpresa deiprofessori e dei dirigenti sportivi, l’under12 è arrivata terza e l’under 14 seconda aiCampionati Nazionali di Roma del mag-gio 2012. L’inesperienza si è colmata conla bravura ed ora aspettiamo i risultatidella nuova stagione agonistica, le cuiattività sono state rafforzate dalla sinergiacon il corso PON C4 "CRESCERE CONARMONIA" per lo sviluppo dell'eccel-lenza in campo sportivo e rugbistico inparticolare, avviato nel mese di febbraio.

INTERVISTA AI “PICCOLI GENI”

Il giorno 1° marzo 2013 abbiamo svoltoun’indagine conoscitiva intervistandoalcuni nostri compagni che frequentano,anch'essi il venerdì pomeriggio come noidel corso "Giovani reporter", il corsoPON FSE C4 ”Geni Matematici 2”, fina-lizzato allo sviluppo delle eccellenze incampo logico-matematico nella nostrascuola e in particolare mirato alla parteci-pazione ai Campionati Internazionali diGiochi Matematici, organizzati ogni annodall’Università Bocconi di Milano.Questo corso si basa principalmente sul-l'uso della logica in matematica più chesugli esercizi matematici tradizionali esulle regole, ed è preparatorio per le sele-zioni provinciali che, quasi alla fine delcorso stesso, precisamente il 16 marzo, sisvolgeranno presso l’Istituto TecnicoIndustriale "Nicolò Copernico" diBarcellona Pozzo di Gotto, dove si con-fronteranno tutte le scuole della provinciadi Messina. L’intervista è basata sullerisposte che due dei nostri intervistatihanno fornito alle cinque domande da noiproposte. Come mai hai deciso di frequentarequesto specifico PON?1° intervistato: Perché l’ho frequentatodue anni fa e mi è piaciuto molto. Ritengosia molto utile per l'obiettivo che si ponedi preparare ai test di selezione.2°intervistato: Perché la matematica mipiace molto, e voglio approfondirlasoprattutto nella logica, che mi servirànella vita più delle regole.

Precedentemente avevi frequentato uncorso del genere? Se sì, perché pensiche questo ti dia una preparazione piùmirata alle selezioni provinciali delCampionato Internazionale di GiochiMatematici che si terranno il 16marzo?1°intervistato: Sì, avevo già frequentatoun corso analogo e penso che esso siamolto efficace perché mi fa assimilare itest e mi fa conoscere i quesiti che possoincontrare alle selezioni.2°intervistato: No, non ho frequentatonessun altro corso del genere, ma sonopentito perché credo che queste lezioni miaiuteranno molto, sia nel mettermi difronte la stessa tipologia di test che ven-gono sottoposti all'esame, sia sviluppandole mie competenze logiche in generale.Hai deciso di frequentare questo corsoPON per migliorare i tuoi voti scolasti-ci o per avere più possibilità di vincerele selezioni?1 intervistato: Per avere più possibilità divincere il campionato ed essere orgoglio-so di me stesso.2°intervistato: Ho deciso di frequentarequesto corso PON per migliorare i mieivoti scolastici e perché voglio aumentareil mio interesse per la matematica.Secondo te le lezioni che stai frequenta-no sono svolte da un buon esperto? Suche cosa si basano in particolare?1°intervistato: Sì, perché l’esperta usametodi molto coinvolgenti per farci ragio-nare e arrivare al risultato finale. Questi

di Mara Catalfamo e Roberta Doga

7

DALLA SCUOLA

La squadra di rugby “Foscolo”

La mia pizza preferita è la margheritaed io ne vado matta. L'odore del pomodoro si mescola conquello dell'origanoe mi fa tornare in mente il mare!

Mi colpisce la combinazione di colori,la salsa rossa su cui si appoggiala mozzarella bianca disposta a macchie. La taglio a spicchi e la mangio,lasciando per ultimo il bordo che poi mi diverto a schiacciare per sentirne ilrumore..che bontà!

La mia pizza preferitadi Giusi Spinella

Avviati due corsi PON C4 per lo sviluppo delle eccellenze

I corsisti del PON “Geni matematici2” con le loro docenti

Page 8: Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri ...lnx.icfoscolo.edu.it/wordpress/wp-content/uploads/...quanto riguarda Rita Levi Montalcini, dobbiamo ricordare che è stata

LA TV È COSÌ INDISPENSABILE?di Carmelina D’Amico

Moltissimi sono i ragazzi che, a causadella tv, diventano obesi. A me, personal-mente, non piace moltissimo vedere la tv,perchè ritengo sia uno dei passatempipeggiori. Nel tempo libero l’ultima cosache penso di fare è guardare la tv, per ilsemplice motivo che mi annoia, ma forsesono una dei pochi che la pensano così…Appunto. Oggi ci ritroviamo la tv in sog-giorno, nella camera da letto ecc., e mol-tissime persone, guardandola per tanteore, hanno una maggiore possibilità didiventare obese. Quindi, per chi guardaper ore consecutive la tv, smettendo diguardarla solo per brevi intervalli, sareb-be meglio se mangiasse di meno duranteil giorno, anche perchè credo sia megliofare un piccolo spuntino il pomeriggio esubito dopo fare una passeggiata all’ariaaperta, piuttosto che mangiare in modoconsistente e sedersi subito di fronteallaTV.

Gli alunni riflettono sul rapporto tra giovani e TV, tra TV e saluteINCHIESTE

8

Ricorda che siamo on-linewww.icfoscolo.it

Scarica la tua copia quandovuoi!

di Amina Rahbib

di Giorgia Biondo

di Martina Liuzzo

La TV è un oggetto che si usa, la maggiorparte delle volte, nel tempo libero, omeglio lo usano le persone che non hannoniente da fare, o meglio ancora quelle chenon vogliono fare niente. Io non la guar-do molto, dato che non mi annoio mai difare qualsiasi cosa, compreso lo studio ela lettura di libri, in poche parole le miepassioni. La tv, invece, è come una droga,perché attrae tutte le persone, dai piccoli agrandi. Le persone più dipendenti dalla tvsono comunque i bambini, a loro voltadipendenti dai cartoni animati; poi ci sonogli anziani, che la guardano perché nontrovano cosa altro fare; e alla fine ci sonoi ragazzi o gli adolescenti e le persone dimezza età, che proprio la vedono comeuna perdita di tempo, visto che adessoessi usano computer, telefoni cellulari,tablet, Ipad ecc. Io di solito guardo moltola TV il sabato o la domenica, mentre glialtri giorni guardo una serie e, a malape-na, il telegiornale. Ci sono tuttavia pro-grammi che influenzano molto le perso-ne, che possono farsi del male a causa diquesta cattiva influenza. Naturalmentequeste sono mie idee, o ipotesi per dirlameglio, ma è vero che non si deve guar-dare molto la tv perchè, anche se ci sonomolti programmi interessanti e divertenti,però alla fine può provocare gravi danni,tra cui l’obesità e la dipendenza.

Secondo me, stare davanti alla tv ore e orefa male perché, restando molto temposeduti mangiando caramelle patatineecc…, una persona può rischiare davverodi diventare obesa e arrivare al punto incui diventerà difficile muoversi, faresport, addirittura camminare. Questo èmolto importante sia al corpo sia allasalute. Infatti molti ragazzi, bambini eanche adulti sono diventati obesi a causadi molta TV, e sono stati costretti a inizia-re una dieta. Allora muoviamoci: tuttifuori a correre e giocare all’aperto,lasciando la poltrona e il comodo letto dacui guardiamo una scatola parlante!

Spesso non ci accorgiamo di quantotempo passiamo davanti alla TV. Per lamaggior parte delle volte la utilizziamoper occupare tempo oppure per seguire undeterminato programma, ma a volte c’èchi la usa proprio per non stare solo…C’è chi davanti alla televisione sta più diquattro ore, magari con una coca colaaccanto e un panino ben imbottito e que-sto sicuramente non è l’atteggiamentocorretto per far in modo che il tempopassi in fretta. Non è neanche un’ottimascorciatoia per non annoiarsi davanti a unlibro di storia o a un quaderno di algebra.Con ciò voglio dire che la televisione vaguardata, ma per un tempo limitato, per-chè a volte colei che ci fa da compagnianei pomeriggi “vuoti” può diventare lanostra più grande nemica causandoci pro-blemi seri, come l’obesità.

di Roberta Doga

Secondo me troppa TV fa male, e non èsolo una mia osservazione, essendo moltigli studiosi di sociologia ad affermarlo.Molti adolescenti, infatti, pur essendo aconoscenza di questo fatto, continuano aignorare i problemi che la TV può causa-re. Io, invece, considero la TV una “catti-va maestra”, perché non sempre ci inse-gna cose oneste ed educative. Ad esempiole trasmissioni come “Grande Fratello” oaltri reality non sono molto “appropriate”per i bambini di una certa età. Tenendoconto delle nuove statistiche che svolgel’Istat, la tecnologia è entrata a far partequotidianamente in ogni famiglia, soprat-tutto in quelle con un minorenne. Se lenuove generazioni crescono con una con-tinua presenza di TV, computer e video-giochi, da grandi avranno seri problemi dilessico e comprensione. È pur vero peròche la TV offre molti momenti della gior-nata ai telegiornali per aumentare lacuriosità della gente. La cosa che io con-siglio a tutti i ragazzi che leggeranno que-sta mia opinione è: la TV è solo uno stru-mento, anche se tanti la considerano un’a-mica, e pertanto non ci può dare nient’al-tro che delle trasmissioni o dei film inte-ressanti, mentre una passeggiata con unvero amico ci fa divertire molto di più!

di Giulia BiondoOggi chi non ha una televisione in casa?Questo strumento viene utilizzato nonsolo da ragazzi ma anche da adulti e daanziani. Per gli adolescenti è quasi diven-tato ‘una ragione di vita’, proprio perchèviene seguita tutto il giorno. Ma abbiamomai pensato alle conseguenze che puòprovocare la tv? Esse sono tante e la piùfrequente è l’obesità, che sta colpendo lamaggior parte dei ragazzi. La tv di sicuroha dei lati positivi perchè ci aiuta a sva-garci nei momenti di stanchezza, ma cisono anche dei lati negativi, tra i qualil’ossessione nel guardarla. Bisognerebbetrovare un giusto equilibrio, perchè trop-pa tv di sicuro ci fa male danneggiandoci.

Credici davverodi Ilary Fugazzotto

La musica è veraLa musica è animaLa musica è una composizione di paroleLa musica è ciò che ci rende feliciLa musica è una melodia che amiamoascoltareLa musica è un ritmo di suonLa musica è l’unica cosa in cuinoi giovani crediamo.

Page 9: Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri ...lnx.icfoscolo.edu.it/wordpress/wp-content/uploads/...quanto riguarda Rita Levi Montalcini, dobbiamo ricordare che è stata

Al giorno d’oggi molti ragazzi/e, adole-scenti e bambini, passano il propriotempo libero a guardare la tv, invece digiocare all’aria aperta. La domanda chemi faccio è: “Tutta questa Tv è così indi-spensabile?”, Io, come altre persone,penso che tutte queste ore passate davan-ti a oggetti elettronici, come proprio laTv, si possano passare in un altro modo,magari facendo attività sportiva, giocan-do con altri ragazzi… Passando moltotempo davanti alla televisione, infatti, c’èil rischio dell’obesità perchè più ore sipassano davanti a Pc, Tv o giochi elettro-nici, più c’è il rischio dell’esposizione alsovrappeso. Devo essere sincera: cometanti altri ragazzi anch’io passo il miotempo libero davanti alla televisione o alcomputer e di solito mi piace guardarladurante il pomeriggio o la sera. Mi piace-rebbe però passare il mio tempo libero inun altro modo, magari uscendo con amicio impegnandomi in un’altra attività, comeleggere un libro o fare qualcosa di piùistruttivo. Penso che ciò mi potrebbe

INCHIESTE

Indagine tra gli alunni della scuola secondaria ‘’Foscolo”

LA TV FA MANGIARE DI PIÙ?

Ogni ragazzo passa il suo tempo libero,almeno in parte, a guardare la TV pergiornate intere. La televisione può diven-tare un danno per la nostra salute? Moltiragazzi passando il loro tempo liberodavanti alla televisione sono esposti alsovrappeso e a malattie che, con il passa-re del tempo, potrebbero peggiorare eportare persino alla morte. Ognuno di essipossiede almeno 2-3, massimo 4, televi-sioni in casa, come spiega proprio la pro-fessoressa Maya Goetz, direttricedell’Istituto Internazionale per la TV, laquale sostiene che troppe ore passatedavanti alla televisione facciano moltomale perché in tal modo i giovani cresco-no in un mondo distaccato dalla vita realee diventano dipendenti dal mondo virtua-le. Inoltre una vita troppo sedentaria favo-risce l’obesità, stimolata anche dagli invi-ti pubblicitari che ci bombardano costan-

temente e inviterebbero a mangiare anchechi si è appena alzato da tavola. Noi dellaredazione di "Foscolonews", stimolatianche da un articolo su RepubblicaScuola al quale già molti nostri compagnidella redazione stessa hanno risposto,abbiamo deciso di dare una nostra rispo-sta a questa domanda svolgendo un’inda-gine campionaria nella nostra scuolasecondaria di 1° grado. Abbiamo pren-dendo come campione 10 alunni per clas-se, ottenendo un numero di 110 ragazzi,che hanno risposto a 8 domande a sceltamultipla. Da questa inchiesta è emerso che, allaprima domanda “Quanto tempo trascorriguardando la Tv?” il 42,7% ha risposto"due ore" e il 36,4% ha risposto "un'ora",quindi possiamo ritenere che solo il 21%circa trascorra molto più tempo davantiall'apparecchio televisivo. Inoltre alladomanda "Preferisci guardare la TV ouscire con gli amici a giocare?" benl'86,4% ha risposto che preferisce "uscirea giocare con gli amici". Dopo alcunealtre domande sui programmi preferiti ela motivazione per la quale si guarda laTV, sono state poi poste delle domandepiù mirate. Alla richiesta "Hai l’abitudinedi guardare la TV durante i pasti?” il 60%ha risposto di "sì", l’8% ha risposto "no",il 31% ha risposto "certe volte".

di Veronica Cosentino

9

Chiedendo "Quando guardi programmipomeridiani cosa mangi?”, tra le opzionidate, la maggioranza (42,7%) ha rispostodi mangiare degli snack, il 25,5% mangiapanini, il 21,8% non mangia niente e il9,1% mangia frutta. Alla domanda "Pensiche lontano dalla TV mangeresti dimeno?", il 78,2% ha risposto di "no" cosìcome in identica percentuale ha rispostoalla domanda "Ritieni che gli spot pubbli-citari ti invoglino a mangiare più di quan-to vorresti?". Possiamo quindi dedurreche il rapporto tra gli alunni della nostrascuola, la TV e il cibo è ancora positivo enon problematico. La maggioranza, infat-ti, non trascorre davanti all'apparecchiotelevisivo più di 2 ore, preferisce uscire agiocare con gli amici, non mangia davan-ti alla TV o mangia un sano panino e nonsi fa condizionare dalle invitanti pubblici-tà di alimenti ipercalorici che pullulano inostri schermi. Continuiamo così ragazzi!

di Maria Tindara Biondo, Veronica Cosentino e Giovanna La Rosa

anche interessare molto di più, invece dirimanere a guardare sempre le stessecose. Certo non sono come molti degliadolescenti, ma non solo, che dipendonodalla televisione o da altri dispositivi: perloro sono così importanti che se ne si dis-taccano per qualche ora entrano in crisi,invece io riesco anche a fare altro e nesono felice.

TV TRADITRICE

Troppa tv fa male?? Ebbene sì, questo èquello che pensano molte persone.. Moltiadolescenti dei giorni nostri passano lamaggior parte del loro tempo a guardarela TV, cosa che non è molto salutare, datoche si può arrivare a stare davanti ad essaanche 4 ore e, ovviamente, questo signifi-ca stare 4 ore seduti. Naturalmente, comese non bastasse, ci sono quei casi in cui,invece di stare soltanto seduti e guardarela TV, si mangia, ma che non si mangiaper fame piuttosto perchè annoiati.Ammetto che anche a me piace staredavanti alla TV..(a chi non piace?), maammetto anche di non essere uno di queicasi ”disperati”…

di Maria Tindara Elena Mirabile

di Carmelo FazioLa TV fa ingrassare parecchio, è vero, maè anche vero che, se vista senza mangiaresnack, fa male solo agli occhi. Io ho untelevisore nella mia stanza da letto, manon mi faccio togliere il sonno da essanonostante la sera la guardo per una mez-z’oretta. La TV rimane lo stesso un’in-gannatrice, soprattutto per quelle fastidio-sissime pubblicità di cibo che fanno veni-re fame anche a chi non l’avrebbe! Inogni modo la televisione fa male e deveessere vista con moderazione; poi, facen-do anche un po’ di sport, potrete anchemangiare uno snack di più, ovviamentesempre senza esagerare.

Page 10: Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri ...lnx.icfoscolo.edu.it/wordpress/wp-content/uploads/...quanto riguarda Rita Levi Montalcini, dobbiamo ricordare che è stata

10

SCIENZA E MUSICAMisteriosi fenomeni del deserto

Il mistero delle pietre che camminanodi Salvatore Samuele Pelleriti

La Valle della Morte (Death ValleyNational Park) è un Parco nazionale degliStati Uniti situato nello Stato dellaCalifornia e in piccola parte nel Nevada.È rinomata perché circa al centro dellavalle si trova il punto più basso del NordAmerica. Qui, precisamente nellaRacetrack Playa, un lago asciutto, avvie-ne un particolare fenomeno geologico,che consiste nel movimento delle pietreper lunghi percorsi, senza l’intervento diuomini o animali. Il fenomeno non è statoancora completamente appreso, ma cisono alcune teorie. Nessuno ha mai visto

una di queste pietre che si muovevano,ma sono state viste delle pietre che dietroavevano una scia. Gli studi sono comin-ciati nel 1948. Nel maggio del 1968, BobSharp e Dwight Carey iniziarono un pro-gramma di monitoraggio dei movimentidi 30 pietre mobili della Racetrack Playa,durato sette anni, nel quale ogni pietramonitorata fu identificata da un nome. Lapiù piccola ("Nancy" o "pietra H") avevaun diametro di 6,35 cm, mentre la piùgrande pesava 36 kg. Fu monitorataanche una pietra di 320 kg ("Karen" o"pietra J"), che però non subì movimentidurante tutto il periodo di monitoraggio.Alla fine del programma fu osservato che28 delle 30 pietre monitorate avevanocontinuato il percorso già iniziato prima;la distanza cumulativa più lunga, pari a

262 m, era stata percorsa da "Nancy" (o"pietra H"), la più piccola del gruppo.Secondo la teoria più attendibile, le pietresi sposterebbero a causa delle forti pioggegrazie alle quali il lago asciutto si ricopri-rebbe di alcuni centimetri d’ acqua e ilforte vento, che lì può raggiungere i 145km/h, le farebbe spostare; però c’è chisostiene che la sola forza del vento nonbasti e che nelle gelide notti si formi unsottile strato di ghiaccio che facilita ilmovimento delle rocce. Queste pietrepossono percorrere dei percorsi rettilinei,irregolari o curvi a seconda della direzio-ne del vento e/o la forma delle rocce e leloro dimensioni.

La Musica: stile di vita di tutti gli adolescentidi Carmelina D’Amico

Durante l’età adolescenziale, moltissimiadolescenti dichiarano la musica come unloro stile di vita, magari anche come unosfogo nei momenti peggiori di questoperiodo di crescita. Si sa che i problemiche accompagnano gli adolescenti sonomolti, ma parecchi ragazzi pensano chel’unica via d’uscita sia la musica. Allevolte bastano soltanto un paio di cuffie,un Ipod ed ecco che, oplà, mettiamo daparte le angustie più drammatiche ediamo spazio solo e soltanto alla musica.Durante quest’età ogni ragazza/o sceglieun proprio idolo preferito, magari tenen-do conto dei propri generi musicali favo-riti. Gli artisti più amati dagli adolescentiin questo periodo sono molti, come EmisKilla, Gionny Scandal, Tiziano Ferro,Alessandro Casillo, Emma Marrone,Alessandra Amoroso, Virginio Simonelli,ecc.. Da questo possiamo dedurre che sitratta di diversi generi musicali, quindi:rap, pop, rock e moltissimi altri. Ci sonoanche tantissime band amate dagli adole-scenti, come gli “One Direction”, i“Muse”, “Club Dogo” e i “GemelliDiversi”, per i quali, anche qua, si hannodiversi stili di musica. Per noi adolescen-

ti, alle volte, avere un idolo è la cosa piùimportante, perché qualunque problemaci sia, pensare al proprio idolo, ma soprat-tutto ascoltare la sua musica, ci fa starmeglio. Alle volte ascoltando una canzo-ne, si rivivono i momenti che magari stia-mo affrontando in un determinato perio-do, ma altre volte una canzone può esserel’unica arma che sia capace di farci riflet-tere sul senso della vita e che magari siacapace di farci sfuggire anche qualchelacrima. Per noi la musica è piena di emo-zioni, ma non solo quella di genere pop orap: molti ragazzi, ad esempio, trovanobella anche la musica house, che per moltidi noi è ‘insensata’ però per altri no. Infondo tutti gli stili musicali preferiti daognuno di noi sono capaci di farci adatta-re al periodo adolescenziale che stiamovivendo, trasmettendoci gioia ed emozio-ne. Appunto, una canzone può servire piùdi mille parole.

LE SUPERSTIZIONIdi Renata Aragona

Le superstizioni hanno origini lontane, inepoche dove il timore dell’ignoto prevale-va sulla ragione. Il fatto che queste leg-gende si siano tramandate per tanto tempole ha trasformate in “verità”. Per questobisogna fare tanta attenzione perché esse-re molto superstiziosi è il primo passo percadere nelle trappole subdole di maghi,ciarlatani che vogliono solo “spillare”soldi alla povera gente che crede alle lorofandonie. Ecco quindi alcune delle princi-pali superstizioni da sfatare, la cui originerappresenta uno sguardo affascinantesulla religione e sulla psicologia umana.ROMPERE UNO SPECCHIO: si dicecausi 7 anni di sfortuna. Questa supersti-zione deriva dal fatto che nel medioevocomprare uno specchio sarebbe costato aduna persona 7 anni di lavoro. GATTINERI: La maggior parte delle cultureoccidentali considerano questi poveri ani-mali portatori di sfortuna. Furono i primicristiani che cominciarono a diffonderestorie sul fatto che fossero malvagi poi-ché li collegavano alle streghe. Ma lestreghe non esistono. CAMMINARESOTTO LE SCALE: Questa forse sembrala più razionale delle superstizioni comu-ni. Dopotutto se cammini sotto una scalac’è il rischio che qualche cosa ti cadasulla testa. Anche in questo caso furonogli antichi Cristiani! Pare che essi consi-derassero la forma triangolare come ilsimbolo della Trinità. Quando una scala èspinta verso un edificio, in effetti, formal’immagine di un triangolo e quindi cam-minandoci sotto lo si spezza. Per questomotivo chi passava sotto una scala venivaconsiderato molto vicino al diavolo per-ché spezzava il triangolo e quindi l’im-magine della trinità. Le superstizionifanno parte della nostra cultura, ma atten-zione a non esser troppo superstiziosi:potrebbe farci cadere negli inganni diqualche ciarlatano furbachiotto!

Mia mamma non è molto alta ma è robu-sta, la sua pelle è chiara e delicata comeuna rosa appena sbocciata, gli occhi verdesmeraldo e lo sguardo caldo. Ogni voltache mi guarda mi riscalda come unacoperta. È buona, gentile, generosa anchese a volte irascibile, insopportabile comeun telefono che squilla di continuo. Amavestire casual, con indumenti color scuroanche se preferisce i colori brillanti madice che la ingrassano. Spesso mi dice: TIVOGLIO BENE! E il mio cuore esplodedi gioia, per me è la mamma più bella almondo. Non è di poche parole perchéquando c’è un discorso parla e parla.

di Pietro FurnariLA MIA MAMMA

Page 11: Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri ...lnx.icfoscolo.edu.it/wordpress/wp-content/uploads/...quanto riguarda Rita Levi Montalcini, dobbiamo ricordare che è stata

Tradizioni pasquali nella nostra cittàPASQUA IN ARRIVO

di Marica MolinoFra pochi giorni ci sarà la festa preferitadai bambini e dagli adulti. Ma il verosignificato della Pasqua è la resurrezionedi Gesù Cristo. Noi a Barcellona iniziamola Settimana Santa festeggiando laDomenica delle Palme, in cui andiamo inchiesa a benedire la nostra palma e ilramoscello d’ulivo, che molto spessoabbelliamo aggiungendo dei dolcetti. Lasettimana si conclude, poi con il pranzopasquale con i nostri cari, che, per tradi-zione, vede come alimenti principali l’a-gnello pasquale, la colomba e tanta e tan-tissima cioccolata. Tuttavia i festeggia-menti proseguono il giorno dopo, quellochiamato Lunedì dell’angelo, con lascampagnata o la gita al mare, tempo per-mettendo. Forse fino a qualche annoaddietro, la Pasqua era una festa allargatafra parenti e amici, ma ultimamente noigiovani ne approfittiamo per riunirci dasoli e festeggiare in modo diverso. ABarcellona, per Pasqua, sono previstedelle manifestazioni particolari. Mentre ilGiovedì Santo la cittadina è pronta per lo

struscio, cioè il passeggio per le vie dellecittà nelle quali si trovano le chiese chesono state preparate con l'esposizionedell'Eucarestia, i cosiddetti "sapuccri", ilvenerdì Santo, invece, l’appuntamento ècon la processione delle "varette", dietrole quali troviamo i “visillanti”, personeappartenenti alle vari classi sociali edeconomiche del paese o alle antiche con-fraternite religiose, che cantano con tra-sporto antichi versi in latino medievale.E’ questa del Venerdì Santo nella nostracittà una manifestazione solenne, ricono-sciuta turisticamente anche a livelloregionale e che ogni anno registra la pre-senza di decine di migliaia di personeprovenienti anche dai paesi vicini. Certoin Sicilia sono molte le processioni diquesto tipo, ma la particolarità dellanostra è data dal fatto che, esistendo duearcipreture nel Comune, quella diBarcellona e quella di Pozzo di Gotto, sisono da sempre mantenute due processio-ni gemelle, idealmente in competizioneper splendore e ricchezza di addobbi, che

SPECIALE PASQUA

PASQUAdi Martina Liuzzo

Pasqua sta arrivandoE tutti i bambini sta eccitando.Arriva con molte cose buone,e tra tutte le feste è occasioneche i bambini felici fa diventaree grandi e piccini insieme fa giocareLe uova di cioccolato son le preferiteDa bambini e bambine, ma anche ragazzini e ragazzine.Ricordiamo però la cosa più importante e affascinante:la passione.Infatti Pasqua è tale soprattuttoper la Resurrezionedi Cristo il nostro Signore.

di Evelyn Trapani e Laura Giorgianni

Ingredienti per il ripieno:•Bietole 1 kg - Olio extravergine d’oliva1 bicchiere - Uova 13 - ParmigianoReggiano 130gr - Noce moscata unaspolverata - Ricotta cremosa di mucca500gr - Cipolla la metà di una -Maggiorana 3 rametti - Pepe, saleIngredienti per la sfoglia:•Farina 600gr - Acqua 350ml circa - Salemezzo cucchiaino - Olio 35 ml Preparazione:Preparate l’impasto per le 4 sfoglie: dueper la base della tortiera e le altre due perricoprire il ripieno. In una ciotola amalga-mare la farina, l’olio, l’acqua e lavorarebene l’impasto. Non appena i liquidi ver-ranno assorbiti trasferite l’impasto su unpiano di lavoro, lavoratelo ancora perqualche minuto; dopodiché dividetelo inquattro panetti di cui due più grandi e duepiù piccoli, infine copriteli e lasciateliriposare in un luogo fresco. Nel frattempopreparate il ripieno. Cuocete le bietole afuoco basso e senza acqua in una padellaantiaderente, poi scolatele bene. In unapadella fate rosolare metà della cipollatritata insieme all'olio; quando questa saràdiventata trasparente unite le bietole efatele insaporire per qualche minuto. Unavolta che le bietole saranno arrivate aduna temperatura intermedia trasferitele inuna ciotola e aggiungete 2 uova , 50 gr diformaggio grattugiato, le foglioline tritate

TORTA PASQUALINA

11

si incontrano al crepuscolo sul "Ponte", lacopertura sul torrente Longano davantialla Casa Comunale. E’ questo, un giornodi tristezza per tutto il mondo cattolico,anche se talvolta da noi il sentimento reli-gioso lascia spazio al folklore. La proces-sione vede, nel tardo pomeriggio, lo scio-gliersi per le vie del paese delle due lun-ghe serie di Varette, rappresentanti imomenti della Via Crucis e della passionedi Cristo, che si incontrano brevemente edurano fino a notte tarda. La processionedi Pozzo di Gotto ha statue più antiche epiù confraternite, è più sobria ma ritenutaper questo più toccante. Le figure maesto-se dei Giudei con i copricapi in penne dipavone, hanno spaventato generazioni dibambini. I gruppi scenici di Barcellona,invece, sono più recenti, addobbati piùriccamente perchè di proprietà di antichefamiglie o corporazioni di artigiani ecommercianti, ma ritenuti meno coinvol-genti. Tutto questo allestimento scenico èormai parte della nostra tradizione, sicu-ramente il momento più significativodella settimana santa, e pochi barcellone-si non se ne fanno coinvolgere, anche per-chè diventa un momento di incontro econdivisione. Anche noi ragazzi, abituatisin da bambini, vi prendiamo parte conpartecipazione, però bisognerebbe che cifosse qualche spettatore in meno e qual-che partecipante attivo in più. Solo così sisentirebbe il vero significato dellaPasqua.

di maggiorana fresca, salate, pepate eamalgamate bene il tutto. In un'altra cio-tola unite alla ricotta, 3 uova , aggiungete30 gr di formaggio grattugiato, la spolve-rata di noce moscata e un pizzico di sale emescolate bene servendovi di una frustain modo che il composto risulti piuttostocremoso. Prendete uno dei panetti da 300gr e stendetelo con il mattarello fino.Disponete la sfoglia sul fondo di una tor-tiera dal diametro di 30 cm precedente-mente spennellata con olio. Prendete poiil secondo panetto da 300 gr, stendeteanch'esso e disponetelo sopra alla primasfoglia, facendola aderire bene, quindiaggiungete il composto di bietole e livel-latele bene, versateci sopra la crema diricotta. Con un cucchiaio praticate setteconche, una al centro e sei laterali e all'in-terno di queste conche adagiate i 7 tuorlifacendo attenzione a non romperli.Sbattete leggermente i bianchi d'uovo ecospargete la superficie di ricotta con unvelo di albumi. Spolverate la torta pas-qualina con i 30 gr di parmigiano rimasto,dopodiché stendete uno dei panetti da 180gr e coprite il ripieno con la terza sfoglia.Spennellatela con l'olio, dopodiché sten-dete l'ultima sfoglia e coprite il tutto spen-nellando con l'olio. Infornare la torta pas-qualina in forno già caldo a 180 gradi per45 minuti. A cottura ultimata sfornate latorta dopo averla lasciata freddare.

Page 12: Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri ...lnx.icfoscolo.edu.it/wordpress/wp-content/uploads/...quanto riguarda Rita Levi Montalcini, dobbiamo ricordare che è stata

GIOCHI

RICORDATE!Potete leggere que-sti ed altri articolisulla pagina di

Repubblic@Scuolae su NOI MAGAZINEdella Gazzetta del

Sud

Direttore ResponsabileFelicia Maria Oliveri

EditoreI.C. “Foscolo” di

Barcellona Pozzo di Gotto

RedazioneAlunni della Scuola

Secondaria “Foscolo” diBarcellona P.GNumero chiuso il 15/03/2013

Definizioni:1. Periodo penitenziale di quaranta giorni2. L’evento centrale della Pasqua3. Una delle quattro stagioni dell’anno 4. Simbolo della pace5. Era una pianta molto resistente… fino all’arrivo delpunteruolo!6. Per gli Ebrei è l’animale sacrificale7. Il Figlio di Dio per i cristiani, un profeta per gli Ebrei 8. Il lunedì dopo la Pasqua9. Precede il giorno della resurrezione10. Lo fa la gallina ma… non il gallo!11. Lo si mangia di anche di cioccolato ma vivo fa tene-rezza! 12. Uno stato d’animo positivo

di Alessia Piccolo e Suad Youb

di Fabio Alosi, Claudio Di Salvoe Martina Genovese

CRUCIPUZZLE DELLA DONNA

CRUCIVERBA DI PRIMAVERA

12

MODAOMBRETTOORECCHINIPIETRE PREZIOSEROSEROSSETTOSTIVALI TACCHIPARRUCCHIERENEGOZISHOPPINGBELLEZZA

CRUCIVERBA TECNOLOGICO

Definizioni:1) Oggetto tecnologico più comune2) Si usa per chiamate a distanza3) Lo sono in generale XBOX e WII4) Marca di televisori e computer5) Si usa per muovere il puntatore6) La guardano i bambini per seguire i cartoni7) Fa foto e video8) La passione di ragazzi e … non solo!9) E’ la più grande invenzione dell’APPLE10) E’ una console giunta attualmente al numero4

di Carmelo Fazio, Omar Murabito, Nicolò Abbate

ACCONCIATURA ANELLIBORSABRACCIALETTICAPI FIRMATICOLLANEDONNAFIORIFONDOTINTAGONNAMADREMIMOSA