Dieta Cane Adulto Evidenziato

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DIETA CANE ADULTO Il cane ha bisogno di una razione alimentare completa; questo significa che deve rispondere ai seguenti requisiti: BILANCIAMENTO: i sei principi alimentari (protidi, glucidi, lipidi, acqua, vitamine e sali alimentari) devono essere presenti nella giusta misura. DIMENSIONAMENTO: i sei principi alimentari, oltre ad essere in giusto rapporto tra loro, devono anche essere adeguati ai fabbisogni energetici e nutritivi del cane, a seconda della età e della attività fisica che svolge (vedi adeguamento). ADEGUAMENTO: i sei principi alimentari devono essere rapportati in giusta proporzione e quantità in relazione all'attività vitale dell'animale (cucciolo, soggetto in riposo, fattrice, cane da lavoro, giovane in accrescimento etc.) Di seguito vedremo nel dettaglio ogni singolo elemento necessario. Le proteine I Protidi (proteine) Le proteine possono avere origine sia animale che vegetale; dal punto di vista alimentare le proteine di origine animale sono molto più valide (non solo per il cane) e sono contenute in grande quantità soprattutto nella carne, nelle uova e nel latte. La digestione delle proteine è molto complessa: dura circa 12 ore dal suo ingresso nello stomaco (dove viene lavorata grazie ai succhi gastrici) e termina nell'intestino. Per le proteine animali la digeribilità è molto elevata(90%), mentre per le proteine vegetali è minore, addirittura scarsa in alcuni casi (20% nelle carote, spinaci, erba medica) e buona in altri (70% per le proteine dei cereali). La cottura diminuisce notevolmente la digeribilità delle proteine animali, mentre può innalzarne il livello per quelle vegetali (la tostatura della soia ne aumenta la digeribilità e il valore alimentare). Proteine dannose per il cane sono contenute nell'albume d'uovo crudo (che ha un forte effetto diarroico) e che contiene l'avidina (un'antivitamina), e nella farina di seme di cotone (tossica se somministrata per un certo tempo). Le fonti più comuni di proteine impiegate per l'alimentazione del cane sono: La carne; Il tuorlo d'uovo; La farina di soia tostata; Il latte; La farina di carne; La farina di pesce; La farina di latte. Carboidrati e grassi

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DIETA CANE ADULTO

Il cane ha bisogno di una razione alimentare completa; questo significa che deve rispondere ai seguenti requisiti:BILANCIAMENTO: i sei principi alimentari (protidi, glucidi, lipidi, acqua, vitamine e sali alimentari) devono essere presenti nella giusta misura.DIMENSIONAMENTO: i sei principi alimentari, oltre ad essere in giusto rapporto tra loro, devono anche essere adeguati ai fabbisogni energetici e nutritivi del cane, a seconda della età e della attività fisica che svolge (vedi adeguamento).ADEGUAMENTO: i sei principi alimentari devono essere rapportati in giusta proporzione e quantità in relazione all'attività vitale dell'animale (cucciolo, soggetto in riposo, fattrice, cane da lavoro, giovane in accrescimento etc.)Di seguito vedremo nel dettaglio ogni singolo elemento necessario.

Le proteine

I Protidi (proteine)Le proteine possono avere origine sia animale che vegetale; dal punto di vista alimentare le proteine di origine animale sono molto più valide (non solo per il cane) e sono contenute in grande quantità soprattutto nella carne, nelle uova e nel latte.La digestione delle proteine è molto complessa: dura circa 12 ore dal suo ingresso nello stomaco (dove viene lavorata grazie ai succhi gastrici) e termina nell'intestino.

Per le proteine animali la digeribilità è molto elevata(90%), mentre per le proteine vegetali è minore, addirittura scarsa in alcuni casi (20% nelle carote, spinaci, erba medica) e buona in altri (70% per le proteine dei cereali). La cottura diminuisce notevolmente la digeribilità delle proteine animali, mentre può innalzarne il livello per quelle vegetali (la tostatura della soia ne aumenta la digeribilità e il valore alimentare).Proteine dannose per il cane sono contenute nell'albume d'uovo crudo (che ha un forte effetto diarroico) e che contiene l'avidina (un'antivitamina), e nella farina di seme di cotone (tossica se somministrata per un certo tempo).Le fonti più comuni di proteine impiegate per l'alimentazione del cane sono:La carne;Il tuorlo d'uovo;La farina di soia tostata;Il latte;La farina di carne;La farina di pesce;La farina di latte.

Carboidrati e grassi

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tuorlo uovo cotto e guscio sbriciolato per calcio
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I Glucidi (carboidrati).I glucidi hanno una funzione energetica, se non prontamente utilizzati e quindi smaltiti vengono accumulati e trasformati in grasso. Hanno origine vegetale e sono più o meno assimilabili in base alla loro natura. Mentre nell'uomo la digestione dei carboidrati inizia in bocca (grazie ad un enzima contenuto nella saliva), nel cane la digestione avviene interamente nell'intestino e dura circa 6 ore.I glucidi non digeriti dal cane passano nella parte terminale dell'intestino (cieco e colon) dove vengono fermentati da microrganismi: per questo motivo nei cani alimentati con glucidi in forma poco adatta si notano flatulenze e feci non formate. A lungo andare la somministrazione di questi alimenti in forma non corretta può provocare forme di colite anche gravi.In sintesi:La digeribilità dei carboidrati dipende molto dalla forma in cui si somministrano.La cottura ne aumenta notevolmente la digeribilità, specialmente se molto lunga.Tutti i carboidrati sono adatti all'alimentazione del cane, purchè ben cotti;Una somministrazione eccessiva di carboidrati può far sì che questi vengano accumulati sotto forma di lipidi.Le fonti più comune di carboidrati per l'alimentazione del cane sono:patate bollite;riso bollito ben cotto;fiocchi di cereali;pasta alimentare (anche di scarto) ben cotta;farine di cereali ben cotte.

Lipidi (grassi)I lipidi (anche detti grassi o gliceridi) hanno nel metabolismo il ruolo di costituire sostanze energetiche di riserva.Sono anche veicoli di essenziali vitamine, oltre a svolgere anche molte altre funzioni minori.I grassi possono essere di origine animale (burro e lardo) e di origine vegetale (oli e margarine).Il cane mostra una spiccata digeribilità solo per il lardo di suino crudo, mentre gli altri grassi non sembrano molto assimilabili. La digestione avviene nell'intestino e viene conclusa dopo oltre 21 ore dall'ingestione.In una dieta a base di alimenti che già ne sono ricchi non occorre aggiungerne altri; la necessità giornaliera infatti è molto bassa, 1,3gr per kg di peso vivo.I cani sono molto ghiotti e voraci nei confronti di grassi rancidi, ma il loro effetto è dannoso:distruggono le vitamine liposolubili del tubo ingerente: hanno azione irritante nell'apparato gastro-intestinale e possono causare diarrea;possono causare disturbi epatici.Funzione dei grassi:Sono indispensabili per alcune sintesi organiche;Sono veicoli delle vitamine liposolubili.

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Le Vitamine

Le vitamine sono indispensabili nella dieta di qualsiasi animale, e quindi anche in quella del cane.La necessità di integrare la dieta del cane con delle vitamine varia molto a seconda del tipo di alimentazione abituale e dello stato del cane (cucciolo cane in accrescimento, fattrice, malato, da lavoro).Un'alimentazione può essere ben studiata, in modo da contenere negli ingredienti che la compongono il giusto apporto di vitamine, ma può esserne carente se ricca di alimenti che contengono poche vitamine, come ad esempio il riso brillato.Le vitamine si distinguono in Idrosolubili e Liposolubili a seconda che il veicolo di trasporto sia l'acqua o il grasso e possono essere contenute sia in sostanze di origine animale sia in sostanze di origine vegetale.

Vediamo ogni singola Vitamina, come funziona, dove si trova a cosa serve e cosa succede se ne manca o se ce n’è troppa.

Vitamina AA cosa serve:Accrescimento corporeo;Protezione delle mucose;Protezione della cute.Alimenti che la contengono:

Tuorlo di uovo;Fegato;Latte;Olio di fegato di merluzzo.

Malattie da carenza:Malformazioni scheletriche;Sordità;Lesioni congiuntivali.

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L'assorbimento è condizionato dalla bile. La presenza di vitamina E è indispensabile per l'assorbimento della vitamina A.E' facilmente soggetta a ossidazione. L'olio di fegato di merluzzo che ne contiene in quantità ottimale, la perde del tutto se esposto per alcuni giorni ad una temperatura superiore a 25°.

La vitamina EA cosa serve:Poco chiara, previene la sterilità ma solo in topi e ratti; regola l'assorbimento della vitamina A. Alimenti che la contengono:germi di semi di cereali e loro oli.

Malattie da carenza:La mancanza inibisce l'assorbimento della vitamina A. Non è indispensabile ai cani adulti.

Vitamina DA cosa serve:Contro il rachitismo;Calcificazione dello scheletro.Alimenti che la contengono:Si origina per irradiazione di particolari composti detti steroli per opera degli ultravioletti contenuti nei raggi solari.E' perciò prodotta all'interno degli organismi animali.Nei vegetali solo il fieno raccolto in giornate di sole contiene una buona quantità di calciferolo, che irradiato (dai raggi ultravioletti solari) diventa vitamina D.Il fegato degli animali contiene molti steroli. L'olio di fegato di merluzzo nè è particolarmente abbondante.

Malattie da carenza:Rachitismo.Se somministrata in dosi eccessive produce l'effetto inverso.

La vitamina B1A cosa serve:Entra nella composizione di un enzima che decompone i glucidi.Alimenti che la contengono:Erbe di leguminose;Crusca di frumento;Avena;Orzo;Pula di riso;Lievito di birra.

Malattie da carenza:Polmonite con edemi e insufficienza cardiaca (beri-beri)Mancanza di appetito;Perdita di peso.

Vitamina B2A cosa serve:Interviene nei fenomeni di accrescimento corporeo. Alimenti che la contengono:Latte;

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Siero di latte;Carne;Pesce;Lievito di birra.

Malattie da carenza:Convulsioni;Anemie.

Vitamina B6A cosa serve:Regola il metabolismo degli aminoacidi. Alimenti che la contengono:Crusca di grano;Pesce;Lievito di birra;Arachidi

Malattie da carenza:Convulsioni;Anemie.

Vitamina B12A cosa serve:E' essenziale per il metabolismo della metionina e della colina.Alimenti che la contengono:Fegato;Pesce;Carne.

Malattie da carenza:Anemia perniciosa

Vitamina P.P.A cosa serve:Interviene nei fenomeni di respirazione cellulare Alimenti che la contengono:Lievito di birra;Carne;Pesce.Malattie da carenza:

Anemia;Gengivite cronica;Gonfiore della lingua.

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Yogurt?
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Acido PantotenicoA cosa serve:Metabolismo dei grassi;Metabolismo degli idrati di carbonio.Alimenti che lo contengono:Vegetali;Crusche.

Malattie da carenza:Anemia;Precoce imbiancamento del pelo.ColinaA cosa serve:Stimola i muscoli lisci;Evita l'accumulo del grasso nelle cellule epatiche.

Malattie da carenza:Accumulo di grassi nel fegato;Diminuzione di accrescimento;Focolai emmorragici nei reniVitamine K e CSembra che il cane sia in grado di sintetizzarle e, pertanto, non ne avrebbe bisogno nella dieta.

Fattori sconosciuti di accrescimentoSi tratterebbe di vitamine non ancora isolate e perciò di ignota composizione presenti nella farina di pesce, nel siero di latte, nell'erba medica etc. Sarebbero determinanti ai fini dell'accrescimento corporeo.

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I sali minerali

I sali minerali sono indispensabili per numerose funzioni organiche; essi entrano in fatti nella costruzioni degli organi (scheletro, muscoli,visori) e nella struttura di quasi tutti i composti organici.

Il CalcioFra tutti i sali minerali, credo che il calcio sia il più discusso. C'e' stato un periodo in cui veniva dato ai cani con estrema facilità; a tutti i cuccioli veniva dato il calcio, in maniera spesso smodata, e senza troppe precauzioni.

La convinzione era quella (ovviamente) di far del bene al cane, di aiutare le ossa a crescere e di irrobustirle. Con il tempo però si è scoperto che il calcio, se non dato soltanto in caso di reale bisogno e soltanto con dosaggi precisi, rischia di fare più male che bene.Per ovviare a questo problema sono stati infatti messi in commercio degli integratori di calcio "particolari", il fisico cioè assorbe soltanto la quantità necessaria, e quella in eccesso viene eliminata attraverso le urine.

A cosa serve:Entra nella composizione di innumerevoli sostanze organiche;E' il componente principale delle ossa.Alimenti che lo contengono:Ossa, latte, etc.

Malattie da carenza:Rachitismo nei giovani;Decalcificazione dei denti e delle ossa negli adulti.

Il FosforoA cosa serve:Componente fondamentale delle ossa;Componente di molti composti organici.Alimenti che lo contengono:Ossa;Pesce;Farina di ossa;Farina di pesce.

Malattie da carenza:Dimagrimento;Sterilità;Depravazione dell'appetito.

ALTRI SALI MINERALIQuesti minerali, in genere, sono contenuti nella dieta in quantità più che sufficiente rispetto al fabbisogno alimentare del cane, perciò nella maggior parte dei casi non è necessario integrarli nella razione.

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FerroRameCobaltoSodioCloroPotassioZolfoMolibdenoMagnesioManganeseZincoFluoroIodio

Esempio di dieta tipo

Questa è la dieta che il nostro amico allevatore di Boxer Giorgio di Tizio somministra ai suoi cani;Dieta per cane adulto del peso di 30 Kg:750 grammi di carne bovina rossa, cuore, fegato e diaframma- appena scottata in acqua bollente, suddivisa in due pasti giornalieri.A volte, aggiungere milza ben cotta, o tacchino lessato e poi scolato (il brodo di cottura non va somministrato perché troppo grasso)Saltuariamente, pesce, uova e yogurt cremoso (NON magro), mele golden molto mature e frullate.Riso 150gr stracotto e sciacquato sotto acqua correnteFuori pasto, biscotti per caniPersonalmente non somministro verdure, ma se il cane le riesce ad assimilare si possono dare carote lessate, patate stracotte e bieta lessata. Fate una prova con poca verdura lessata e poi frullata, se non la trovate ben visibile nelle feci (e soprattutto se al cane non viene subito diarrea o vomito) vuol dire che il cane tollera bene le verdure.

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CANI ALIMENTAZIONE - COME CUCINARE UN PASTO SANO PER IL VOSTRO CANE

Se siete stanchi di dare al vostro amato cane il solito pasto secco e poco invitante (per voi), se avete voglia di preparare sfiziosi manicaretti anche per il vostro cane, se siete stufi di sostare ore nei negozi per cani cercando il prodotto perfettamente bilanciato per il vostro cucciolo, sperando che non sia terminato, questo articolo è stato scritto per voi.

L’alimentazione casalinga per cani è un ottima alternativa alle centinaia di offerte che potete trovare nei negozi per animali, costa meno e non dovrete più preoccuparvi di alimenti scadenti o di dubbia origine, come recentemente riportato dalla stampa del settore.

Iniziamo però subito con il dire che non è facile, almeno per i primi tempi, durante i quali dovrete prodigarvi per stabilire, principalmente, le componenti fondamentali del pasto e le giuste dosi, l’alimentazione dei cani infatti, si fonda su fabbisogni nutrizionali molto precisi di proteine, carboidrati e grassi ed il loro NON perfetto bilanciamento incide fortemente sulla salute del vostro cane.

Consigliamo come primo passo di parlarne al vostro veterinario, che saprà informarvi su problematiche specifiche legate alla razza e all’età del cane, e dovrà consigliarvi soprattutto sul modo più graduale possibile per introdurre il cambiamento dietetico al vostro cane, questo infatti è un presupposto fondamentale al cambiamento. Il processo di modifica dell’alimentazione dei cani infatti, dovrà essere il più graduale possibile o potreste causare al vostro cane delle antipatiche indigestioni fino ad un completo rifiuto dell’alimentazione casalinga.

In ultimo, ma non meno importante, troverete in questo articolo una lista di alimenti, anche molto comuni sulle nostre tavole, che non dovranno MAI, e ripeto MAI, essere presenti nell’alimentazione del vostro cane. La loro ingestione può causare danni tanto seri da procurare, in alcuni casi, anche la morte.

COMPOSIZIONE DEL PASTO

Il pasto perfetto per il vostro cane deve contenere proteine (carne bianca o rossa alternata 2 volte a settimana da pesce o uova o formaggio magro) e carboidrati (pasta o riso, pane secco, verdure e cereali). Di seguito, alcune consigli su questi elementi fondamentali.

Carne : la carne è la base dell’alimentazione quotidiana del cane e sebbene non debba essere troppo grassa deve comunque contere una piccola percentuale di grasso. Deve essere bollita per un paio di minuti e tritata per i cuccioli.

Pesce : Deve essere ben spinato e cotto.

Formaggio: deve essere light e può essere sostituito saltuariamente dallo yogurt se al cane piace.

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Fare un quadro alimentazione luna settimanale introducendo pesce uova formaggio yogurt cereali fegato cuore ...
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Uova : meglio cuocerle, il guscio può essere sbriciolato nel pasto, è una buona fonte di calcio.

Cereali : sono una componente indispensabile del pasto casalingo.

Pasta e riso: devono essere molto ben cotti e sciacquati dopo la cottura per togliere l’amido.

Pane: deve essere secco o biscottato in forno.

Verdura : deve essere cotta. Non esagerate con spinaci, bietole e cicorie.

Da includere nel pasto anche

Ossa : sono fonte di calcio e un ottimo passatempo per il cane, preferitele di grandii dimensioni

Latte: Alimento molto completo ma se il cane non è abituato fin da piccolo, potrebbe avere difficoltà a digerirlo.

Frutta: è una buona fonte di vitamine.

Ricordatevi sempre di far freddare quanto cucinato prima di metterlo nella ciotola.

Si consiglia caldamente di non usare avanzi e scarti di cucina per il pasto del cane. Sono troppo grassi, troppo zuccherini e spesso includono alimenti vietati ai cani.

Quando si parla di alimentazione per cani, non guasta mai ricordare che l’acqua è un alimento fondamentale, deve essere abbondante e fresca.

DA EVITARE

Gli alimenti inclusi nella lista che segue, non devono mai essere contenuti nel pasto del vostro cane, alcuni sono tossici o velenosi, altri possono provocare ferite alla bocca o all’apparato digerente o nei casi più lievi possono causare brutte indigestioni.

Cipolla, aglio e cavolo Contengono una sostanza che, anche in piccole dosi, danneggia i globuli rossi del sangue, causando forte anemia, fatale in alcuni casi Cioccolata, caffè e tè Contengono sostanze eccitanti (caffeina, teobromina ect), altamente tossiche, che danneggiano il cuore e il sistema nervoso, 4 etti possono uccidere un cucciolo Cibi per gatti Generalmente contengono troppe proteine e grassi Omogeneizzati La polvere di cipolla solitamente contenuta tra gli aromi può provocare una grave anemia, fatale in alcuni casi Uva e uvetta Contengono una sostanza molto dannosa per i reni Avocado Sono tossici sia il frutto che la pianta Ossa di pesce e ossa lunghe di piccoli animali Per le loro piccole dimensioni, possono causare ostruzione e le loro schegge possono lacerare l’apparato digerente Fegato Grosse quantità possono provocare intossicazioni da vitamina A, danneggiando ossa e muscoli Lattosio I cani adulti non abituati non posseggono l’ormone atto a digerirlo Estratto di olio di agrumi Può causare vomito Integratori contenenti ferro Possono danneggiare il sistema digestivo, il fegato e i reni Luppolo Può causare la morte

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vedere pere!
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Ciotola grande per acqwua
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Noccioli della frutta Alcuni sono tossici e in genere possono ostruire l’apparato digerente Alimenti crudi Specialmente pesce e uova, possono portare, una grave mancanza di vitamina B il primo e salmonella il secondo. Funghi Meglio evitarli del tutto poiché ne esistono delle varietà, innocue per noi, ma molto velenose per i cani. Sale e zucchero

Impasto del pane Può crescere ed espandersi fino a provocare la rottura dello stomaco o degli intestini

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In questa parte seconda, parlerò deglialimenti e delle abitudini alimentari che tassativamente

non possono mai essere utilizzati per una corretta alimentazione del cane. Come già

espressamente chiarito nel precedente articolo, ribadisco che il cane non è un bidone aspiratutto,

quindi è opportuno che segua una sua dieta e che venga sempre rispettata in qualità, quantità e

tempi. E’ fondamentale che nella sua dieta non vi siano mai nessun tipo

dizuccheri, sale e grassi saturi.

Gli alimenti zuccherati, quali: zucchero, bevande zuccherate, caramelle, biscotti,

merendine,gelati, e tutti i tipi di dolciumi; sono veleno per il nostro amico, con il tempo queste

sostanze non venedo completamente sintetizzate, creano i presupposti per patologie molto serie

come:glicemia e colesterolo alti, diabete, problemi cardiaci e cardiovascolari, carie,

infiltrazioni lipidiche che indeboliscono il muscolo cardiaco, patologie polmonari dovute al

sovrappeso,obesità e conseguenti problemi articolari e motori, in caso in cui si presentasse la

necessità di un intervento chirurgico si eporrà il cane a grave rischio anestesiologico e terapia post-

operatoria.

Queste patologie possono essere date anche da alimenti a base di grassi saturi, sale e salatini (es.

crackers), burro, tutti i sughi e gli avanzi unti; con l’ingestione di questi ultimi, si vanno ad

aggiugere alle patologie già elencate l’ipertensione, ritenzione idrica e complicanze cardiache

molto serie.

Altri alimenti tassativamente vietati sono la cipolla e il cavolfiore, contengono disolfuro di n-

propile che può dare disturbi a livello eritrocitario, (eritrociti: cellule dei globuli rossi)

distruggendo appunto i globuli rossi con conseguenti anemie gravi, in alcuni casi anche fatali;

attenzione quidi agli omogeneizzati per bambini, vivamente sconsigliati, perchè spesso vengono

aromatizzati con polvere di cipolla, anche se in piccolissime dosi, meglio non farne uso per i nostri

pelosetti.

Esistono altri alementi che sono sconsigliati quali: pane fresco, farinacei in generale, tutti i tipi

di frutta secca, tutti i tipi di ossa (è ammesso solo l’osso di ginocchio, in quanto non scheggioso,

ma spugnoso), tutti gli avanzi di cucina, cibi speziati, conditi e piccanti, carne di

maiale, formaggi fermentati, legumi e verdure solo quelli che producono eccessiva

fermentazione.

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Ciò che al cane non deve mai mancare per nessun motivo è una bella scodella di acqua pulita e

fresca.

Per tutti i motivi sopra elencati chiunque tenga alla salute del proprio cane, generalmente si affida

a mangimi pronti, consigliati anche da veterinari e allevatori, soprattutto quelli secchi,

le crocchette, proprio perchè contenenti il giusto apporto di principi nutritivi (proteine,

grassi, glucidi, sali minerali, e vitamine). Gli alimenti pronti secchi sono più facili da dosare, da

servire e da conservare, inoltre hanno un costo inferiore rispetto a quelli umidi che hanno anche

tempi di conservazione molto limitati, una volta aperte le scatolette possono rimanere in frigorifero

al massimo un paio di giorni.

L’ultimo consiglio, ma non per questo meno importante, per il mantenimento del nostro amico, in

ottima salute; è opportuno che una volta completata la crescita, e si passerà quindi ai 2 pasti

giornalieri con alimentazione per adulti, scegliere un tipo di alimento e non andrà più cambiato per

tutta la vita del cane, ad esempio se abbiamo deciso di dare crocchette al manzo e verdure, non sarà

opportuno passare ad un altro gusto, nel caso in cui fosse necessario e decidessimo di cambiare

l’alimento per motivazioni valide, ad esempio il cane non le mangia volentieri, mai farlo in maniera

repentina da un pasto all’altro, ma è bene che venga fatto in modo graduale, nell’arco di un paio di

settimane iniziando con una piccolissima quantità del nuovo alimento aggiunto a quello vecchio,

aumentando di poco la dose fino ad arrivare al termine delle 2 settimane che il nuovo alimento avrà

sostituito completamente il vecchio; questo è il sistema che si utilizza anche per il passaggio

dall’alimentazione da cucciolo ad adulto, l’apparato digestivo si deve abituare al nuovo alimento

piano piano in modo da non creare disturbi che possono sfociare in vomito e diarrea o peggio forti

mal di pancia.

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E’ possibile fare cambi improvvisi di alimento solo nel caso in cui quello che si sta somministrando

dovesse dare problemi o allergie.

A questo punto non mi resta che farvi i miei migliori auguri per una crescita armoniosa del

vostro pet e… Buon appetito al pelosetto.

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Ci sono dei piccoli accorgimenti da prendere nell’alimentazione dei cani che vanno bene per tutte le razze e per tutte le tipologie di cane (da caccia, da compagnia, da guardia), così come ci sono caratteristiche particolari di ogni animale da tener presente anche nella nutrizione, e per le quali potrete chiedere consiglio al veterinario o al vostro rivenditore di fiducia. Queste sono note generali da tener presente, consigli alimentari per garantire anche una vita lunga e sana al vostro amico, infatti pare che sia più probabile che un cane possa morire di indigestione che non di fame!E’ fondamentale dare da mangiare al nostro cane sempre alla stessa ora, nello stesso luogo e nella stessa ciotola (che cambierete periodicamente solo dopo l’usura che non vi consente pù di pulirla a dovere). Se si tratta di un cane da guardia meglio che sia anche sempre la stessa persona a nutrirlo, così sarà molto difficile che accetti cibo da estranei. I cuccioli svezzati devono mangiare 4 volte al giorno, i pasti poi diventeranno 3 e infine 2 pasti quotidiani, con intervalli di almeno 8 ore tra un pasto e l’altro in modo da permettere al cane di digerire bene prima di mangiare di nuovo. La pappa deve essere tiepida, non troppo calda perchè ustionerebbe le mucose e non troppo fredda perchè potrebbe bloccare la digestione del cane, causando coliche. Il cibo va lasciato al suo posto per circa mezz’ora, se il nostro amico capriccioso non lo mangia o non lo finisce non bisogna lasciarglielo lì per ore intere.La dieta deve essere varia, chiaramente non va bene nutrire il cane con carne e riso, pasto base, per così dire. Bisogna alternare carne, fegato, cuore, trippa, formaggio, pesce, il tuorlo delle uova, latte, verdure miste, cibo in scatola, biscotti per cani, riso e pane secco. Il pane viene spesso escluso dall’alimentazione canina, invece è un’ottima fonte di principi nutritivi. Date al cane pane vecchio di un paio di giorni, leggermente tostato, in modo che sia più digeribile. Potrete mescolarlo alla carne o a delle verdure, o darlo al cane così da sgranocchiare, come pasto unico. Se si abitua a mangiare il pane da solo questo potrà essere utile anche a voi, magari durante un viaggio o una gita potrete dargli il pane come pasto e lo mangerà con piacere. E’ ottimo anche per i cuccioli, sulla crosta del pane raffermo potranno affondare i dentini. In commercio potrete trovare anche fette biscottate o biscotti duri con frammenti di carne e vitamine, andranno benissimo anche quelli.Ormai i cibi in scatola per cani, i biscotti, le crocchette secche, hanno raggiunto livelli altissimi e sono diventati davvero degli alimenti ottimi per i nostri amici. Sono ricchi di sostanze nutritive e ormai sono anche adatti all’età del cane e al tipo di attività che svolge quotidianamente. Risultano davvero utili per una corretta alimentazione, anche se è sempre bene preparare al cane anche qualcosa di fresco. I cani sono prevalentemente carnivori, quindi l’alimentazione quotidiana deve contenere almeno metà carne in ogni pasto. Essa va scottata e comunque cotta poco e tagliata a piccoli pezzi, così come il

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pesce, che andrà priva delle lische, e il pollo e i il coniglio che andranno puliti alla perfezione dalle ossa.Ads by Google

Laureati Studiando a CasaCon eCampus Ora Puoi! Informati Subito sui Nostri Corsi.

www.uniecampus.it/universitaAssolutamente da evitare: carne di maiale, salumi, dolci, gelati, grassi di varia origine, il pane fresco, la frutta secca, le rape, i piselli, i broccoli, i fagioli e in generale i farinacei, gonfierebbero con la fermentazione il loro piccolo intestino.Il cane da appartamento deve nutrirsi diversamente rispetto a un cane che vive all’aria aperta e corre tutto il giorno. Fatevi consigliare attentamente sulle quantità di cibo dal veterinario, indicando il tipo di vita che il vostro cane svolge.Per le piccole affezioni potete regolarvi in questo modo: in caso di gastrite tenete il cane a digiuno per 24 ore e dategli solo alcuni cucchiaini di tè, e fate lo stesso in caso di diarrea. Per la stitichezza aumentate la quantità di vegetali e date al cane del latte. Se ci sono malattie del fegato evitate cibi grassi o piccanti, e eliminate o diminuite al minimo il sale se ci sono disturbi renali o cardiaci. Questi sono piccoli consigli, poi saranno gli esperti a guidarvi nel giusto modo!Cambiate l’acqua nella ciotola due volte al giorno, e fate in modo che sia sempre fresca, soprattutto in estate. Se il cane beve troppo, e questo non dipende da malattie accertate, se lo fa solo per il troppo caldo o se beve anche più di quanto il veteterinario ci ha detto essere normale in presenza di patologie, provate questo metodo: mettete nella ciotola del tè leggero, non zuccherato. In questo modo il cane berrà solo per necessità, non lo avrete privato dell’acqua, e non gli si gonfierà lo stomaco di liquidi inutili e che diventerebbero solo nocivi.Buon appetito!

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Le regole...

Cinque cose da non dimenticare Il cane è abitudinario

L’ideale per il cane è mangiare sempre alla stessa ora e nello stesso posto, preferibilmente un luogo tranquillo. Anche le variazioni improvvise di dieta sono da evitare, se non ci sono specifiche motivazioni legate al cambiamento del tipo di vita o all’insorgere di malattie. No agli spuntini fuori pasto

I bocconi fuori dalle consuete ore del pasto creano nel cane delle cattive abitudini, spingendolo ad assumere più cibo di quello realmente necessario; in questo modo si predispone l’animale al rischio obesità. Attenzione agli ossi

Bisogna evitare di dare al cane ossa lunghe, che si possono scheggiare e possono provocare ferite alla bocca e all’esofago. Un osso grande, che non si possa rompere, (come l’osso del ginocchio) è invece un buon passatempo per il cane e rinforza e pulisce la dentatura. Niente dolci

Anche se i cani sono golosi, non è salutare la somministrazione di caramelle, dolci e gelati; il rischio a cui si va incontro è principalmente quello delle carie. Indispensabile acqua

Il cane soffre di più per una prolungata mancanza d’acqua che per un digiuno; accanto alla ciotola del pasto ne va sempre messa una per l’acqua. Per soddisfare il bisogno del cane, che varia in rapporto alle condizioni ambientali ed al tipo di alimenti somministrati, l’acqua deve essere limpida ed a temperatura ambiente.

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La dieta del cuccioloFino allo svezzamento l’alimento principale del cucciolo di cane è il latte della mamma, che è particolarmente nutriente. Trascorsi due mesi dalla nascita, si passa al cibo solido: sono pasti con alto potenziale nutritivo e distribuiti nell’arco della giornata (3-4 al

giorno).Per un corretto accrescimento il cucciolo ha bisogno di proteine: quindi deve mangiare carne e pesce ma anche le uova, che nel tuorlo contengono gli aminoacidi della crescita. Inoltre nella sua razione non deve mancare il calcio, necessario per le ossa, che - per essere assimilato correttamente - deve essere associato al fosforo secondo precise quantità.

La dieta della femmina in gravidanzaDurante la gestazione – che dura circa 2 mesi – le esigenze nutritive della femmina rimangono quasi invariate rispetto al normale; solo negli ultimi 20 giorni la razione viene aumentata e frazionata durante la giornata. Più impegnativa è l’alimentazione durante il periodo dell’allattamento, che dura circa 8 settimane. Infatti, la mamma deve mangiare fino a 3-4 volte più del normale e bere acqua in abbondanza, perché produce un latte di alta qualità, ricco di proteine, grassi e carboidrati. Il fabbisogno nutritivo della mamma aumenta soprattutto riguardo a certi elementi, come il calcio; se non viene correttamente nutrita la femmina può andare incontro a malattie, perché per produrre il latte attingerà alle risorse del proprio organismo.

La dieta del cane anzianoLa dieta del cane deve essere parzialmente modificata anche nel periodo della vecchiaia, che sopraggiungerà in tempi e modi diversi a seconda dello stile di vita dell’animale e della sua razza. L’alimentazione deve essere adeguata ad una diminuita efficienza del sistema digestivo e soprattutto ad un diminuito fabbisogno energetico, dovuto alla minore attività fisica. Per evitare le malattie tipiche dell’età senile il pasto del cane deve contenere meno grassi – per evitare l’obesità – e meno proteine – per non affaticare i reni; maggiore invece l’apporto delle vitamine. Per il cane anziano il pasto è quindi a base di carni bianche, uova (meglio il tuorlo che l’albume), fegato, cereali e crusca.

Quando il cane è malatoNella prevenzione e cura di alcune patologie che colpiscono il cane, una dieta bilanciata, associata alle cure farmacologiche, è sicuramente di grande aiuto. Il regime alimentare necessario in questi casi deve essere concordato con il veterinario che ha in cura l’animale. Nel caso del diabete mellito, il cane - come l’uomo – è sottoposto a iniezioni di insulina per tutta la vita; ad esse deve essere associata una dieta che fornisca un apporto di calorie costante per qualità e quantità. Il pasto, frazionato durante la giornata e in relazione alle iniezioni, contiene molti carboidrati e pochi grassi, che diminuiscono l’attività dell’insulina. Il cane affetto da insufficienza cardiaca è in genere un animale anziano, nel quale un cuore che non pompa più a dovere il sangue compromette l’equilibrio circolatorio. Lo scopo della dieta in questo caso è quello di limitare il trattenimento dei liquidi (sodio e acqua) tipico del decorso di questa malattia; la razione giornaliera è a base di cibi poveri di sodio (pasta e riso bolliti, carni magre, tuorlo d’uovo), con poche proteine ma molti zuccheri e grassi, e con un’integrazione vitaminica. Per i cani che soffrono d’insufficienza renale è consigliata una dieta in cui l’apporto energetico è fornito da grassi e zuccheri, mentre le proteine vengono ridotte; si preferiscono quelle di origine animale ad alto valore biologico perché l’organismo le utilizza senza produrre scorie. La razione, da distribuirsi in vari momenti durante la giornata, viene arricchita da integrazioni vitaminiche.

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Esigenze nutritive Per crescere e mantenersi sano e attivo, il cane ha bisogno di un'alimentazione che contenga giuste proporzioni degli elementi nutritivi. Il cane ha bisogno di:

- proteine, che sono la materia prima del suo organismo. In un pasto giornaliero è sufficiente che la percentuale di proteine d'origine animale somministrata si aggiri intorno al 20%; è da considerare che in particolari condizioni - femmine in gravidanza o allattamento, cuccioli - il fabbisogno proteico cresce, mentre in altre - è il caso dei cani anziani - diminuisce.

- zuccheri, ma non tutti li assimila con facilità. Nessun problema per glucosio e saccarosio, ma il cane ha difficoltà a digerire il lattosio. L'apporto di zuccheri è importante sia come fonte d'energia rapidamente disponibile sia come regolatore dell'attività della flora batterica.

- grassi, ma nella giusta misura. Nella sua dieta i grassi non devono superare il 10%; gli eccessi non portano solo all'obesità, ma anche ad un animale maggiormente predisposto alla malattia ed alla vecchiaia precoce.

- vitamine, soprattutto da cucciolo e in gravidanza e allattamento. Il cane non riesce a sintetizzare tutte le vitamine, quindi alcune le deve assumere; specifiche carenze vitaminiche possono portare a malattie.

- minerali, che sono presenti in diversa quantità in tutti gli alimenti. E' necessario somministrare con la dieta le giuste quantità, soprattutto nei cuccioli e nelle femmine in gravidanza.

La dieta del caneLa dieta del cane varia in relazione a diversi fattori, quali l'età dell'animale - cucciolo o cane anziano - il suo stile di vita - cane da passeggio, da caccia o da lavoro - nonché la razza cui appartiene.

Si può comunque fare un discorso generale, che subirà variazioni sulle proporzioni in base ai fattori sopraelencati.

Alimento principe della razione giornaliera è la carne, a conferma della primitiva natura carnivora del cane che per la lunga convivenza con l'uomo è poi diventato onnivoro. Con la carne il cane assume proteine, grassi e vitamine fondamentali per la crescita ed il mantenimento. Altra importante fonte di proteine animali è il pesce, che rispetto alla carne contiene però meno grassi ed è quindi meno energetico; questo alimento va servito cotto e senza lische, molto pericolose per il cane.

L'apporto di proteine deriva anche dalle uova, sia dall'albume che dal tuorlo. L'albume va necessariamente cotto perché in questo modo viene neutralizzata la sostanza antivitaminica in esso contenuta. Il tuorlo invece è ottimo anche crudo ed è ricco di grassi e vitamine.

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L'elenco delle fonti proteiche si chiude con il latte, che è ricco anche di grassi, zuccheri, minerali e vitamine. Pur essendo molto gradito al cane, il latte non è sempre assimilabile; in alcuni casi può causare disturbi intestinali perché il cane non possiede l'enzima che digerisce il lattosio.

Nella dieta del cane non devono mancare giuste quantità di verdure, alimento poco appetitoso per l'animale ma necessario per la regolazione della sua attività intestinale. Per essere digerite le verdure hanno bisogno di una cottura prolungata, che disperde però gran parte del loro contenuto vitaminico.

Ottimi da associare ad altri elementi sono i cereali; tra questi il riso, che fornisce il suo apporto di zuccheri dopo una cottura prolungata.

Da non dimenticare inoltre una giusta dose di grassi d'origine vegetale, che si trovano nell'olio d'oliva e di semi e che il cane non è in grado di sintetizzare da solo. I grassi d'origine animale non vanno invece aggiunti se la dieta comprende la carne, perché in essa si trova già la quantità necessaria al cane.

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La sua corretta alimentazione

Buon appetito!L’alimentazione è un aspetto molto importante nella vita di ognuno. Quella del tuo cane è affidata a te. Lui dipende da te anche in questo. Sarai tu che dovrai dargli il tipo e la quantità di cibo giusti per lui. Quando è cucciolo, fino a sei mesi, fallo mangiare tre volte al giorno; poi saranno sufficienti due pasti. Il cane ha bisogno di un’alimentazione che tenga conto dei suoi reali bisogni nutrizionali, soprattutto da cucciolo. Questi bisogni variano principalmente in base alle dimensioni del peso del peso del cane da adulto. Seguendo questi parametri è possibile, infatti, classificare il cane in:Cani Midi (peso adulto tra 1 e 10 kg)Cani Medium (peso adulto fra 11 e 25 kg)Cani Maxi (peso adulto fra 26 e 44 kg)Cani Giant (peso adulto fra 45 e 100 kg)Ogni taglia ha il suo ritmo di crescita: i cani Midi completano la loro crescita in 10 mesi, moltiplicando il loro peso circa 25 volte; i cani medium crescono in 12 mesi; i cani Maxi in 15-18 mesi; quelli Giant, invece, diventano adulti in 24 mesi, durante i quali moltiplicano il loro peso per ben 100 volte. >I bisogni nutritivi dei cuccioli variano molto in base alla taglia di appartenenza. Vediamo in maniera schematica, le esigenze dei singoli gruppi:

Cuccioli Mini- Crescita breve e rapida. Lo sviluppo muscolare e osseo è particolarmente bisognoso di proteine, glucidi e lipidi; per questo è necessario che i cuccioli di taglia mini integrino queste sostanze con la loro alimentazione.- Sensibilità digestiva. La comparsa di feci molli o diarree potrebbe interrompere la crescita corporea del cane, alterando la delicata flora batterica intestinale; ecco perché è necessario nutrire i cuccioli di taglia mini con alimenti ad altissima digeribilità.- Piccola dentatura. Le loro piccole mascelle non sono adatte a masticare ogni sorta di cibo; è necessario dare al cucciolo di taglia mini un alimento che possa masticare comodamente.

Cuccioli Medium- Aumento del peso corporeo di circa 50 volte. Una tale crescita richiede elevati apporti energetici e nutritivi e un particolare apporto di sali minerali (calcio e fosforo) per garantire una buona mineralizzazione ossea ed una crescita armoniosa dello scheletro.- Sensibilità digestiva. La comparsa di feci molli o

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diarree potrebbe interrompere la crescita corporea del cane, alterando la delicata flora batterica intestinale; ecco perché è necessario nutrire i cuccioli di taglia mini con alimenti ad altissima digeribilità.

Cuccioli Maxi- Necessità di una buona ossificazione dello scheletro. Il cucciolo ha bisogno di un’alimentazione equilibrata in sali minerali, evitando un apporto troppo elevato di grassi. - Sensibilità digestiva. comparsa di feci molli o diarree potrebbe interrompere la crescita corporea del cane, alterando la delicata flora batterica intestinale; ecco perché è necessario nutrire i cuccioli di taglia mini con alimenti ad altissima digeribilità.

Cuccioli Giant- Aumento del peso corporeo di circa 80-100 volte. Durante questo periodo è importante controllare l’aumento di peso per favorire un ottimale sviluppo scheletrico ed articolare. Da adulto, infatti, il cane gigante sottoporrà ad un pesante stress le proprie articolazioni. - Sensibilità digestiva. Una parziale assimilazione del cibo può causaree carenze nutrizionali e quindi conseguenze negative sullo sviluppo del cucciolo.

La giusta scelta degli alimenti.Cucini tu?Esistono fondamentalmente due correnti di pensiero: chi cucina per il proprio cane, utilizzando il riso, la carne, le verdure mescolate in base al proprio buon senso e chi si affida ai cibi pronti, quelli studiati apposta per i cani, per le loro esigenze. Se scegliete la prima strada, fate attenzione poiché alcuni alimenti, ottimi per gli uomini, sono tossici per i cani. Se invece scegliete la seconda sappiate che esistono gli alimenti secchi e gli alimenti umidi. Gli alimenti secchi apportano tutti i principi nutritivi (proteine, grassi, glucidi, sali minerali e vitamine) di cui ha bisogno un cane. Sono solitamente economici, non richiedendo alcuna preparazione e speciale e sono facili da dosare. Contenendo una bassa percentuale di acqua (meno del 14%, 8-10% per gli alimenti secchi di alta gamma) hanno bisogno di essere accompagnati sempre da una buona dose di acqua fresca. Gli alimenti umidi contengono in media l’80% di umidità. Una volta aperti possono essere conservati per breve periodo in frigorifero. Sono solitamente più cari rispetto agli alimenti secchi.L' alimentazione secca è raccomandata: c'è solo l' imbarazzo della scelta (agnello, pollo, tacchino o coniglio), ma meglio affidarsi ad una buona marca (un

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premium) oltre al fatto che quelli economici sono composti di soli farinacei. Qualche pezzettino di mela, pera, carota, o anche formaggio grana, ogni tanto non guasta. Una cosa importante quando si cambia marca di crocchette è buona norma farlo per gradi, aggiungendo un poco di mangime nuovo a quello che già state usando, aumentando gradualmente la quantità di quello nuovo fino alla completa somministrazione dello stesso, il che deve avvenire nell' arco di due settimane.Anche se entrambi i mangimi sono sempre della linea per cuccioli e apparentemente sembrano uguali per forma e colore, la composizione analitica è diversa, quindi cambiare di botto il mangime provocherà al cucciolo un bel mal di pancino. Il perchè sta nel fatto che nello stomaco, abituato a scindere un determinato alimento, ad estrarre tutti i principi (calcio, fosforo, vitamine) e ad espellere con le feci gli scarti, il nuovo alimento scombussola tutto il processo digestivo e la flora intestinale, quindi se non per motivi clinici (allergie, intolleranze alimentari, ecc.), non cambiate il mangime e se proprio dovete, fatelo molto gradualmente.

Il pranzo è servito.Scelto l’alimento da dare al tuo cucciolo, devi decidere dove darglielo e quando. Sarebbe giusto far mangiare il cucciolo ad orari regolari, sempre nella stessa ciotola, nello stesso posto affinché diventi una buona abitudine. E’ molto importante inoltre disinfettare a intervalli regolari la zona di permanenza del cucciolo nonché le ciotole a lui riservate.

Numero di pasti al giorno

Cani di taglia Mini

Fino a 4 mesi: 3 pasti al giorno Da 4 a 10 mesi: 2 pasti al giorno

Cani di taglia media

Fino a 6 mesi: 3 pasti al giorno Da 6 a 12 mesi: 2 pasti al giorno

Cani di taglia maxi-giant

Fino a 6 mesi: 3 pasti al giorno Da 6 a 15/24 mesi: 2 pasti al giorno

E adesso tutti a tavola! Ma a ognuno la sua…Potrà sembrarti crudele ma il tuo cucciolo deve mangiare sempre dopo di te. Allo stato naturale, il cane

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è un animale che vive in branco e che ha bisogno di un riferimento gerarchico preciso. Se non vuoi che nel tuo appartamento sia lui il “capo branco”, cerca di farlo mangiare dopo di te. Quando il tuo cane avrà finito di mangiare, ritira gli avanzi: avrai un maggior controllo della sua razione e potrai abituarlo più facilmente a non mangiare quando vuole lui. L’acqua invece deve essere sempre presente, e pulita, nella sua ciotola.

E’ diventato un adultoGuardalo bene, non c’è niente da fare: il tuo cane non è più un cuccioloAdesso alcune cose dovranno cambiare, come la sua alimentazione, ad esempio. Un cane adulto ha bisogno di un alimento adeguato ai suoi fabbisogni nutrizionali. Il passaggio a questi nuovi alimenti, però, deve avvenire gradualmente: per circa 7 giorni associa all’alimento per cucciolo quello per adulto, aumentando la quantità di quest’ultimo in maniera progressiva. Altre cose, comunque, resteranno le stesse: non cambierà il suo bisogno di te, il suo affetto nei tuoi confronti e, se sei riuscito ad insegnargliele bene, le sue buone abitudini! Non cambiare neanche tu: i tuoi doveri rimangono gli stessi. In fondo è sempre il tuo cucciolo, anche se cresciuto.

Quando hai deciso di prendere un cane, avresti mai pensato di ricevere tanto in cambio?

Si dice spesso che il cane e il gatto sono i migliori amici dell’uomo. Non si parla invece quasi mai del loro miglior amico. Il Veterinario. E’ a lui che si ricorre per piccole e grandi emergenze; ed è sempre lui che chiamiamo quando un comportamento inconsueto dei nostri fedeli amici ci fa stare in ansia. Accompagnare con regolarità i tuoi amici a quattro zampe dal tuo Veterinario di fiducia, è un piccolo investimento che ti aiuterà a conoscere meglio le loro esigenze e a prevenire l’insorgere di eventuali malattie.

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Per l'alimentazione, il tuo veterinario è il giusto riferimento

Al fine di avere un bel cane vivace ed allegro, non è sufficiente educarlo e volergli bene, dobbiamo anche alimentarlo opportunamente secondo dei criteri che tengano conto dell'età e dell'attività fisica; il tipo di alimentazione può essere casalinga oppure a base di prodotti già preconfezionati.

Alimentazione pronta In commercio esistono mangimi secchi ed umidi di ottima qualità, bilanciati e studiati per garantire al tuo cane un adeguato fabbisogno per crescere, svilupparsi e mantenere una perfetta forma per tutta la vita. Nella somministrazione di queti alimenti, è importante seguire il trattamento e le dosi consigliate sulle confezioni; ricorda che ogni variazione può vanificare i potenziali buoni risultati ottenibili. I mangimi secchi completi e bilanciati possono essere di vario tipo e, nella maggior parte dei casi, vanno forniti senza l'aggiunta di nessun altro tipo di alimento o integratore, salvo suggerimento veterinario; alcuni prevedono l'aggiunta di liquido, altri vanno forniti secchi con acqua a disposizione:

Quelli tipo “puppy” sono specifici per i cuccioli e hanno, in percentuale, un contenuto maggiore di calcio, proteine e vitamine al fine di garantire un corretto sviluppo muscolare e scheletrico

Quelli tipo “regular” sono indicati per la maggior parte dei cani adulti che svolgono un’attività fisica normale

Quelli tipo “premium” hanno un maggior contenuto proteico e sono indicati per i cani che svolgono un’intensa attività fisica e per le femmine in allattamento

Quelli tipo “light” a basso contenuto proteico, sono indicati: per cani che fanno vita sedentaria (cani da appartamento), per tutti i cani con problemi di sovrappeso, indipendentemente dall'età, e per i cani anziani con attività fisica quasi nulla.

I mangimi umidi, le scatolette, sono sempre più appetibili degli alimenti secchi ma hanno un contenuto di acqua maggiore perciò, per ottenere lo stesso livello nutrizionale dei secchi, vanno forniti in quantità maggiore, a volte anche doppia; naturalmente, questa scelta, comporta un aumento dei costi di mantenimento che, se in un soggetto di piccola taglia possono sembrare irrisori, diventano considerevoli in cani di media e grossa taglia. Per entrambi i casi, in commercio esistono numerevoli opportunità di scelta e, non sempre, un prezzo più basso garantisce la qualità del prodotto, non tanto come genuinità ma a livello nutritivo; controlla sempre le confezioni verificandone il contenuto . Per i supplementi, che andrebbero sempre detratti dalla dose giornaliera, esistono le crocchette o altri prodotti duri, molto utili alla masticazione e per mantenere i denti puliti e privi di tartaro; ricorda di scegliere i prodotti adatti alle fauci del tuo cane, troppo grandi o troppo piccoli non sono confacenti allo scopo.Gli ossi di pelle di bufalo hanno la stessa funzione dei biscotti duri ma vengono consumati molto più lentamente e sono adatti ad impegnare il cane nei momenti di inattività. Ricorda che, l'osso abbandonato va lavato e riposto in attesa di essere riutilizzato in una successiva occasione; evita di lasciare le ossa abbandonate a disposizione del cane.

Alimentazione casalingaMolti padroni sono propensi ad utilizzare una alimentazione di tipo casalingo confezionando in proprio sia l'alimento che le razioni. Evita in assoluto gli avanzi. Per evitare eccessi o carenze, è preferibile parlarne al tuo veterinario che, in base alle condizioni fisiche del cane e dell'attività motoria abituale, ti consiglierà le giuste dosi di alimento da fornire. Un pasto preparato in casa dovrà contenere: proteine sotto forma di carne bianca o rossa, carboidrati di origine vegetale sotto forma di verdure, cereali, pane secco, pasta o riso. Le proteine della carne potranno essere sostituite una o due volte la settimana da quelle del pesce, delle uova o del formaggio magro. Carne: la carne è la base dell’alimentazione quotidiana del cane ma, pur essendo molto nutriente, deve

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essere integrata ad altri alimenti. La carne non deve essere completamente magra, meglio se contiene una percentuale di grasso. Va scottata in acqua bollente per qualche minuto; ai cuccioli e cuccioloni è preferibile tritarla, mentre per gli adulti è consigliato fornirla a pezzi più o meno grandi in funzione della taglia.Pesce: è un ottimo alimento ma non deve mai essere servito crudo e, naturalmente deve essere completamente privo di lische. Il pesce, fornito una o due volte a settimana, è raccomandato soprattutto nell’alimentazione dei cuccioli ed in quella dei cani adulti durante il periodo estivo.Ossa: per favorire la dentizione e la pulizia dei denti, è possibile ma non indispensabile mettere a disposizione delle ossa di bovino (manzo o vitello); da preferire le ossa grandi come quelle del ginocchio. Va considerato che leccare o rosocchiare l'osso, genera una forte salivazione perciò, in alcuni soggetti, potrebbe provocare inappetenza, in questo caso, meglio diradare o evitare. Latte: è considerato un alimento completo ed è molto indicato per lo svezzamento dei cuccioli, o per i cuccioli già svezzati, in quanto ha un alto contenuto di calcio indispensabile alla crescita ed alla formazione scheletrica. Purtroppo la sua digeribilità risulta difficile per la maggior parte dei cani che non lo assumono abitualmente.Formaggio del tipo magro da fornire una o due volte a settimana. Ottimi gli yogurt che regolarizzano il tratto intestinale.Uova: possono essere fornite crude o cotte non più di 2 volte alla settimana e mescolate agli altri alimenti; se cotte meglio levare l'albume. Possono essere utili durante la crescita, da adulti meglio farsi consigliare dal veterinario.Cereali: sono una componente indispensabile del pasto casalingo infatti, sono ben digeribili e contengono molte proteine, vitamine, grassi e minerali. Ad ogni tipo di cereale va aggiunta la carne o le sue alternative.Pasta e riso: vanno serviti ben cotti; se il riso viene fornito abitualmente, di tanto in tanto andrebbe lavato dopo la cottura per evitare un eccesso d'amido.Cereali soffiati: facilmente digeribili, apportano molte calorie; non vanno cotti ma semplicemente serviti con aggiunta d'acqua fino a formare un composto rappreso e mai troppo liquido.Pane: è molto indicato poichè contiene importanti principi nutritivi, stimola la salivazione e fortifica le gengive, ma deve essere somministrato almeno raffermo di un paio di giorni o addirittura biscottato al forno, in quanto solo così diventa più digeribile. Può sostituire i cerali soffiati ma è da evitare quando è fresco. Verdura: meglio se cotta per renderla più digeribile e fornita in proporzione del 10-15 % del pasto; con l’ebollizione si perdono gran parte delle vitamine perciò, è consigliabile conservare l'acqua di cottura per eventualmente cuocere pasta o riso, o aggiungendola ai cereali soffiati. Sconsigliate in grandi quantità: spinaci, bietole, cicorie, lattughe.Frutta: tutta la frutta di stagione quando è gradita al cane.

CIBI VIETATI

avanzi e gli scarti di cucina in particolare i conditi, gli speziati e i piccanti. Ossa lunghe di piccoli animali (pollo, coniglio), carne di maiale, formaggi fermentati, farinacei (patate, piselli, fagioli e cavoli, in quanto provocano un'eccessiva fermentazione), dolciumi (biscotti, caramelle, cioccolato, gelati ecc.), frutta secca, pane fresco.Cipolle e cavoli: contengono una sostanza (disolfuro di n-propile) che distrugge i globuli rossi circolanti, determinando così un’anemia, che può risultare in alcuni casi fatale.Omogeneizzati per bambini Spesso negli omogeneizzati è presente la polvere di cipolla come aromatizzante, la cui minima quota può già essere responsabile dei danni a livello eritrocitario. (the-bulldog.com) La cioccolata è pericolosissima, pensa che 3-4 etti possono persino uccidere un cucciolo. Dobbiamo

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sempre ricordare che l'apparato digerente del cane è diverso da quello dell’uomo e che taluni alimenti per lui sono come VELENO.

QUANTE VOLTE AL GIORNO: cuccioli, dopo lo svezzamento, devono mangiare 4 volte al giorno, dopodiché si potrà passare gradatamente a 3 e in seguito a 2 nell'età adulta. In quest'ultimo caso però è consigliabile che tra un pasto e l'altro trascorrano circa 8 ore, per consentire una più completa digestione; una regola suggerisce di considerare un pasto come importante e principale mentre l'altro più leggero tanto per evitare l'insorgere dello stimolo della fame. I supplementi, se necessari, si dovranno considerare parte integrante della dose giornaliera. I premi educativi saranno alimenti (croccantini o biscotti) molto appetibili e comunque sempre diversi da quelli forniti durante i pasti.

QUANTITÀ': per quanto riguarda gli alimenti pronti, è importante attenersi scrupolosamente alle quantità consigliate sulla confezione, avendo cura di aumentarle o diminuirle in ragione dell'attività fisica del cane.Per una alimentazione casalinga, è possibile calcolare la quantità in funzione della reale necessità che il cane ha di alimentarsi. L'intervento deve avvenire sul pasto principale:

l'alimento deve essere già conosciuto ed apprezzato dal cane fornisci una razione qualsiasi misurandone la quantità a fine pasto, osserva le condizioni della ciotola se la ciotola è vuota e leccata, la razione era insufficiente

o la razione del pasto principale successivo dovrà essere maggiorata se la ciotola è pulita con scarsi residui di cibo,la razione era sufficiente

o continua con questa quantità fino ad un eventuale successivo cambiamento se nella ciotola è rimasta una relativa quantità di alimento, significa che la razione era

abbondante. Verifica la quantità realmente consumata.o la razione del pasto principale successivo dovrà essere pari alla quantità consumata

questo metodo ha lo scopo di fornire la giusta quantità di alimento in ragione delle reali necessità del cane. Osservando coscientemente la ciotola a fine pasto, ti sarà possibile capire anche lo stato di salute del tuo cane.

dopo che il cane ha concluso il pasto e abbandonato la ciotola, indipendentemente dalle condizioni in cui l'ha lasciata, deve essere pulita, lavata e rimessa in posizione in attesa del pasto successivo. Evita di lasciare la ciotola con residui di cibo, il cane potrebbe essere indotto a mangiare fuori pasto, non per necessità ma magari per noia, favorendo cattive digestioni e obesità.

Per il cane che dorme fuori, è necessario aumentare le quantità durante l'inverno e diminuirle d'estate, per il cane che vive prevalentemente in casa, le quantità possono essere costanti in ogni stagione. Il tuo veterinario sarà il punto di riferimento per stabilire se le quantità e la qualità del cibo che stai fornendo sono adatte o vanno opportunamente variate.

REGOLE GENERALI: somministrare i pasti a orari fissi e regolari, nella stessa ciotola e nel medesimo luogo, possibilmente tranquillo e appartato, senza disturbarlo mentre mangia (attenzione ai bambini o

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ad altri animali della famiglia). Alcuni alimentaristi suggeriscono di lasciare l'alimento (secco) a disposizione; non discuto la validità del sistema a livello nutritivo, ritengo però che, per una educazione non solo alimentare, sia necessario e opportuno fornire le giuste quantità di alimento in occasione dei pasti previsti. Mai lasciare residui di alimento umido a fine pasto, potrebbe ossidarsi o essere inquinato da agenti atmosferici o da insetti; lavare la ciotola e rimetterla in posizione pulita in attesa del pasto successivo. Per evitare che possa accettare alimenti da sconosciuti, è preferibile che siano solo e soltanto i componenti della famiglia a fornirgli i pasti; a turno tutti devono fornirgli il pasto per un buon equilibrio sociale del gruppo. Per evitare che il cane si stanchi di mangiare sempre lo stesso alimento, e per evitare errori alimentari ripetitivi, è consigliabile variare il più possibile il tipo di alimento (marca nel caso di alimenti pronti); naturalmente, nel caso di alimenti pronti, il passaggio tra un tipo ed un altro, dovrà avvenire gradualmente, nel giro di qualche giorno.

ACQUA: non deve mancare mai . Sempre a disposizione accanto alla ciotola dell'alimento; va assolutamente sostituita molto spesso per essere sempre fresca e pulita, dove è possibile, meglio se è corrente.

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Cioccolato e cani

Il cioccolato è un'irresistibile leccornia non solo per l'uomo, ma anche per il suo amico più fedele. Quello tra cani e cioccolato è comunque un rapporto pericoloso, in quanto questo alimento - pur essendo molto apprezzato dall'animale - contiene una particolare sostanza, la teobromina, responsabile di un'intossicazione che può risultare addirittura mortale. Dal momento che la sostanza si trova nel cacao (presente in differenti percentuali nei vari tipi di cioccolato), è difficile stabilire un valore soglia oltre il quale l'alimento risulta nocivo. In genere, per un cane di 11 kg, i segni di tossicità compaiono dopo l'ingestione di circa 200 grammi di cioccolato; tali sintomi includono vomito, diarrea, irrequietezza, respirazione affannosa, tremori muscolari e convulsioni. Nei casi più gravi, a questi sintomi può subentrare la morte.La dose letale (cioè quella mortale per il 50% dei cani del campione) è di 330 mg di teobromina per kg di peso; considerando che nel cacao ne troviamo all'incirca l'1,4% (dallo 0,6 al 2% in base alla fonte), la dose letale per il cane dell'esempio precedente è di circa 260 grammi di cacao. A questo punto, se ipotizziamo di avere un cioccolato fondente con una percentuale di cacao pari al 65% ed un prodotto al latte in cui tale valore scende al 30%, la dose letale di cioccolato per il nostro cane di 11 kg sarà di 400 grammi per il fondente e di 866 grammi per quello al latte; il cioccolato bianco ha invece un tenore in teobromina talmente basso (praticamente nullo) da rendere del tutto improbabile l'avvelenamento. Aldilà della dose letale, è importante ricordare come nell'animale insorgano disturbi seri già a dosi nettamente inferiori; in un cane di piccola taglia, per esempio, sono in genere sufficienti 20-30 grammi di fondente per scatenare i primi segni clinici.Se ci si accorge che l'animale ha ingerito grandi quantità di cioccolato ma non presenta ancora sintomi di intossicazione, si può intervenire inducendo il vomito; a tale scopo si possono somministrare uno o due cucchiaini da tè (in base alla taglia dell'animale, oppure 3ml ogni 10 kg di peso) di una comune soluzione d'acqua ossigenata al 3% 10 vol., diluita 1:2 in acqua (quindi una parte di acqua ossigenata e due parti di acqua normale). In alternativa si può sciogliere un cucchiaio di sale grosso in un po' d'acqua e farla bere forzatamente al cane. Qualora tutto ciò non producesse la reazione desiderata entro una decina di minuti, è importante correre immediatamente dal veterinario, che potrà somministrare farmaci emetici (che provocano il vomito). Se invece sono già presenti i sintomi di un'intossicazione è bene non fare nulla e ricorrere immediatamente alle cure mediche veterinarie, che solitamente includono una lavanda gastricae/o la somministrazione di medicinali per contrastare i sintomi dell'avvelenamento (ad esempio antiaritmici ed anticonvulsivi) e fluidi per prevenire la disidratazione indotta da diarrea e vomito.La prossima volta che il vostro cane vi chiederà con tutta la sua straordinaria persuasione un po' di cioccolato tenete quindi presente tali indicazioni: un pezzettino è praticamente innocuo, ma è molto importante non esagerare.

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Alimentazione della cagna in gravidanza e del cane anziano

Alimentazione della cagna in gravidanza e in allattamento

Durante la prima metà della gravidanza, che nel cane dura circa 60 giorni, i fabbisogni nutritivi della cagna non subiscono grosse modifiche. Viceversa, nell'ultimo mese di gestazione l'incremento ponderale dei feti diviene rilevante, tanto che i fabbisogni nutrizionali si elevano sino a raggiungere un massimo del 30-50% in più rispetto alla razione di mantenimento. L'alimentazione della cagna andrà suddivisa in più pasti al giorno, dato che l'aumento di volume dell'utero ostacola il riempimento dello stomaco. Durante questa fase, e per l'intero periodo diallattamento - a meno che il cane non risulti sovrappeso od obeso - è bene lasciare disponibilità di cibo durante l'intero arco della giornata (alimentazione ad libitum).Si consideri che al culmine della lattazione, corrispondente alla terza settimana dal parto, un cane di 30 Kg secerne più di 2 litri di latte al giorno, pari al 6% del proprio peso.Data la sua particolare composizione, con il latte si ha un'elevata perdita giornaliera dicalorie, tale per cui si calcola che in questi giorni il fabbisogno energetico della cagna superi di due - tre volte quello di mantenimento. Con il latte si perdono anche quantità significative di grassi, calcio, fosforo, proteine, zuccheri e svariati principi nutritivi.Per evitare l'istaurarsi di carenze nutrizionali e l'eccessivo dimagrimento della cagna, l'alimentazione della fattrice prevede il ricorso ad appositi mangimi, che si caratterizzino per la più elevata concentrazione e completezza di principi nutritivi, mantenendo comunque una buona digeribilità. Come anticipato, la frequenza dei pasti salirà fino a 4 occasioni giornaliere, oppure sarà lasciata a completa discrezione della fattrice. Nel caso in cui questa appaia magra e deperita, si può procedere con uno svezzamento precoce dei cuccioli, secondo quanto illustrato nel capitolo dedicato. In caso di perdite eccessive di determinati minerali, come ad esempio ilcalcio, vi è infatti il rischio che la nutrice vada incontro a possibili patologie, come la tetania puerperale. Ricordiamo infine che l'acqua dovrà sempre essere a disposizione dell'animale per compensare l'enorme dispendio di liquidi attraverso il latte.

Alimentazione del cane anzianoL'invecchiamento del cane si accompagna a modificazioni fisiologiche e funzionali di varia natura. L'animale, per esempio, diviene meno sensibile ai sapori e agli odori, allo stimolo della sete e a quello dell'insulina.

Soglia dell'età geriatrica nei cani

TAGLIA ETÀ (anni)

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< 10 kg 11.5 + 1.910 - 25 kg 10.2 + 1.625 - 45 kg 8.9 + 1.4> 45 kg 7.5 + 1.3Digerisce con maggiori difficoltà gli alimenti, è più incline alla stitichezza e alla disidratazione, nonché ad infezioni e a malattie di diversa natura. In questo periodo della vita l'alimentazione del cane dovrà caratterizzarsi per un minor apporto calorico, per la scelta di alimenti più facilmente digeribili ed appetibili (ma poveri di sodio, specie in presenza di cardiopatie), con una decisa preferenza per le proteine di elevato valore biologico. Queste ultime andranno ridotte a favore della qualità (scegliereproteine magre di origine animale) in presenza di problemi renali (nefropatie), malattie epatiche od urolitiasi da struvite.Proprio come nell'uomo, il movimento giova alla salute dell'animale anziano, soprattutto sediabetico. In tal caso andranno particolarmente limitati gli zuccheri e gli alimenti raffinati (come fiocchi di cereali e riso soffiato) a favore delle fibre alimentari.Nell'ottica di una riduzione calorica andranno diminuiti anche gli apporti lipidici, senza dimenticare l'importanza degli acidi grassi essenziali contenuti nel pesce e nel suo olio, e in generale negli oli vegetali (in particolare in quello di noce, di canapa, di soia, di canola).

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Alimentazione del cane: crocchette e alimentazione industriale

Alimentazione del cane adultoNell'età adulta, così come nella fase del divezzamento, la giusta alimentazione del cane non

può prescindere dalla corretta valutazione del suo stato di salute e dello stile di vita. Infatti, soggetti che vivono prevalentemente in un clima temperato, confinati all'interno delle mura domestiche, presentano - per ovvie ragioni - fabbisogni nutrizionali inferiori rispetto ai cani che passano la maggior parte del tempo nei cortili esterni alle abitazioni.La disamina del fabbisogno quotidiano di energia e nutrienti sarà affrontata nella seconda parte dell'articolo. In questa sede ci limiteremo a dare alcuni semplici suggerimenti sulle abitudini corrette da adottare in tema di alimentazione canina.

ALIMENTAZIONE INDUSTRIALE DEL CANE

Negli ultimi anni si è registrata una netta tendenza al progressivo abbandono dell'alimentazione cosiddetta casalinga, a favore di alimenti industriali appositamente studiati per coprire le esigenze nutritive del cane.Chi sceglie l'alimentazione industriale ritiene importanti vantaggi come praticità, facilità d'impiego e conservazione, costo contenuto, comodità in caso di viaggi o spostamenti, velocità di preparazione dei pasti e possibilità di utilizzare alimenti formulati secondo le esigenze nutrizionali del proprio cane (razza, stato di salute, stile di vita ecc.). Dal punto di vista nutrizionale, il pet food (nome inglese del mangime per cani e gatti) può suddividersi in:alimento completo, in grado di soddisfare da solo l'intero fabbisogno nutrizionale quotidiano;alimento complementare, che apporta una gamma ristretta di nutrienti per soddisfare soltanto una parte dei fabbisogni dell'animale;alimento dietetico, importante nella dietoterapia di affezioni patologiche di diversa natura (diabete, obesità, colecistopatie ecc.), per le quali una corretta alimentazione rappresenta un'efficace supporto nel trattamento della situazione patologica stessa.Dal punto di vista pratico, invece, il cibo per cani viene tradizionalmente suddiviso in:alimento secco, se il suo contenuto in umidità è inferiore al 10-12%; appartengono a questa categoria le crocchette, il riso soffiato ed altri mix di cereali da integrare alla carne;

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alimento umido, se il contenuto in umidità è compreso tra il 68 ed il 78%; appartengono a questa categoria i prodotti a base di bocconcini o patè di carne, classicamente presentati all'interno di scatolette metalliche;alimento semiumido, se il contenuto in umidità si pone tra il 15 ed il 30%.La scarsa umidità degli alimenti secchi per cani riduce costi e problemi di trasporto, imballaggio e conservazione, con un notevole risparmio per il consumatore (fino al 70% ed oltre rispetto ai bocconcini). Le crocchette sono anche più igieniche e la loro qualità, una volta aperte, non si altera; grazie alla masticazione - con massaggio continuo delle gengive e dei denti, e pulizia degli stessi per sfregamento - sono anche migliori per la salute dei denti del cane. Tuttavia, se questi sono già in cattivo stato, l'animale tende ovviamente a preferire cibo più morbido.L'appetibilità delle crocchette non è certo paragonabile a quella dei bocconcini di carne, che sempre più spesso vengono somministrati come semplice "contentino", una sorta di leccornia extra da mettere di tanto in tanto in cima alle crocchette.Specie nell'impiego dei prodotti più voluminosi, come il riso soffiato ed i cereali, bisogna ricordare che l'apporto nutritivo è sempre in funzione del peso e non del volume; pertanto, per dosare gli alimenti industriali è buona regola aiutarsi con la bilancia.Prima di passare all'analisi dell'alimentazione solida di tipo casalingo, elenchiamo i più importanti fattori da tenere in considerazione durante l'acquisto di un pet food per cani:prezzo: su questo elemento incidono sicuramente le caratteristiche qualitative delle materie prime utilizzate, ma anche i costi sostenuti per trasporto ed eventuale importazione, ricerca di una formula nutritiva ottimale e copertura dell'area marketing (pubblicità, colori e forme di confezioni e mangime). Come accade per i prodotti destinati all'alimentazione umana, non sempre prezzo elevato è sinonimo di qualità, e viceversa.quantitativo per porzione: rappresenta la resa effettiva, cioè la quantità di alimento indicata dal produttore come necessaria per coprire le esigenze nutrizionali del cane ad ogni pasto. Si tratta di un parametro rilevante nella scelta di un mangime per cani, da prendere in assoluta considerazione ogni qualvolta si confrontino i prezzi di due prodotti. Ad esempio, un ipotetico prodotto A (peso netto 1 kg, costo 5 euro), che indica una dose per porzione di 250 grammi, risulta meno conveniente di un prodotto B (peso netto 1 kg, costo 7 euro), che indica una dose per porzione di soli 150 grammi.qualità delle materie prime e tenori analitici: per quanto detto, l'unico modo per valutare la qualità di un alimento industriale per cani è di leggere con pazienza ed attenzione l'etichetta con i tenori analitici e gli ingredienti del prodotto. Infatti, se la facciata è puro marketing, le informazioni sul retro rappresentano la carta d'identità del prodotto. Purtroppo, la lettura e la compressione dell'etichetta può risultare difficoltosa, specie per i non addetti ai lavori. Vediamo quindi di stilare un breve elenco dei più importanti criteri identificativi della qualità di un prodotto.Si tenga presente che nella lista degli ingredienti le singole materie prime sono elencate in ordine quantitativo decrescente. Ciò significa che il primo ingrediente della lista è predominante rispetto al secondo, che a sua volta lo è rispetto al terzo e via discorrendo. Dato che i cereali costano molto meno delle carni, un alimento che annovera questo ingrediente in cima alla lista dovrebbe costare molto meno di uno più ricco di carne. Si

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noti comunque la diffusa tendenza a "spezzettare" il cereale nelle sue parti (crusca, amido, farina, glutine ecc.), in modo da spalmarne i quantitativi su più ingredienti e lasciare quindi il primo posto alla carne. Quale carne? In genere è preferibile che nell'etichetta sia chiaramente riportata la dicitura "carne di..." piuttosto che "carne e derivati". Le proteine animali, inoltre, sono più digeribili e nutrienti di quelle vegetali, ad esempio del grano o della soia. Queste ultime fonti proteiche, tuttavia, completano il profilo nutrizionale dell'alimento apportando le giuste dosi di acidi grassi essenziali. Un altro trucchetto (oltre allo splitting (o divisione) dei cereali), adottato per far comparire la carne al primo posto degli ingredienti, è quello di indicarla sotto la dicitura "carne fresca". Quest'ultima, a differenza di quella disidratata, è infatti molto ricca di acqua; per ovvie ragioni, tale caratteristica incide notevolmente sul peso dell'ingrediente in raffronto a quello delle farine vegetali. Le seguenti direttive, che regolamentano le diciture stampate in etichetta, possono comunque tutelare il consumatore nella scelta del prodotto più idoneo alle esigenze del proprio cane:"Cibo al gusto di agnello" o "aroma agnello" = carne contenuta inferiore al 4%;"Cibo all'agnello" o "con agnello" o "contiene agnello" = carne contenuta non inferiore al 4%;"Cibo ricco di agnello" o "extra agnello" = carne contenuta dal 14 al 25% di agnello;"Agnello" = carne contenuta superiore al 26% di agnello;"Tutto agnello" = carne contenuta 100% agnello.Se l'apporto calorico per 100 grammi non è presente in etichetta, questo può essere agevolmente calcolato utilizzando la seguente formula matematica (grammi di proteine x 3.5) + (grammi di carboidrati x 3.5) + (grammi di grassi x 8.5).Il tenore di carboidrati, non sempre presente in etichetta, può essere calcolato sottraendo a 100 le quantità di grassi, proteine, fibre e ceneri (o i singoli minerali elencati per quantità).La digeribilità e il valore biologico di una fonte proteica sono tanto maggiori quanto più alta è la quota di muscolo contenuta, mentre diminuiscono all'aumentare della concentrazione ditendini, cartilagini, ossa e collagene (tutti scarti dell'industria alimentare umana generalmente assorbiti da quella di prodotti per cani).

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Alimentazione del cane

L'alimentazione ed il movimento sono elementi fondamentali per la salute di ogni cane.Non troppo dissimile da quella umana, la dieta ideale per i cani è sostanzialmente onnivora, come dimostrano gli studi sui fabbisogni alimentari e sulle abitudini dietetiche degli odierni canidi che vivono allo stato selvatico.Onde evitare di perdersi nei soliti dibattiti su cosa sia meglio mettere nella ciotola del cane, tra cibi solidi consumati in famiglia ed appositi prodotti industriali, per stabilire quale sia l'alimentazione ottimale per il cane, occorre innanzitutto conoscere i bisogni nutrizionali dell'animale. Altrettanto importante l'utilizzo buon senso; è ovvio, per esempio, che evitare crocchette et similia temendo la scarsa salubrità delle materie prime, per poi basare l'alimentazione del cane sugli scarti della mensa o dei supermercati, rappresenta un comportamento nocivo per la salute dell'animale. Dall'altra parte, viste le continue segnalazioni di frodi e sofisticazioni alimentari nel cibo destinato all'uso umano, non possiamo certo aspettarci che i mangimi ed i bocconcini che finiscono nella ciotola di fido siano scevri da pericoli.Dopo questa doverosa premessa, non ci resta che procedere per tappe esaminando le regole per una sana alimentazione del cane nelle varie fasi della vita.

Alimentazione del cucciolo e svezzamento

Alimentazione del cane adulto

Alimentazione industriale vs alimentazione casalinga

Alimentazione della cagna in gravidanza e allattamento

Fabbisogni energetici e nutrizionali del cane

Alimentazione del cucciolo e svezzamentoNelle prime 3-4 settimane di vita il latte materno rappresenta un alimento completo ed insostituibile. Perciò, se la madre è in salute, ben nutrita, ed il cucciolo non manifesta segnali di ipoalimentazione, è importante lasciare che la natura faccia il proprio corso. Per contro, è necessario segnalare al veterinario l'eventuale comparsa di sintomi come pianto continuo, scarsa reattività e crescita ponderale inferiore alle linee guida (un cucciolo dovrebbe aumentare di 2-4 grammi al giorno per ogni kg del peso medio da adulto; se ad esempio si stima che a crescita completata peserà circa 15 kg, nei primi cinque mesi di vita dovrebbe aumentare il proprio peso di 30-60 grammi al giorno).Confronto tra latte vaccino e latte di cagna

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LATTE DI VACCA CAGNAEnergia (KCal/100 g)

66 135

Acqua (%) 87.6 77.2Sostanza secca (%)

12.4 22.8

Proteine (%) 3.3 8.1Grassi (%) 3.8 9.8Ceneri (%) 5.3 4.9Lattosio (%) 4.7 3.5Calcio (%) 0.12 0.28Fosforo (%) 0.10 0.22L'inizio dello svezzamento di un cane in salute avviene attorno alla terza settimana di vita, o alla quarta per le razze nane; è questo, infatti, il periodo in cui il giovane animale inizia ad esplorare attivamente l'ambiente che lo circonda. Quando il veterinario nota che il peso del cucciolo non aumenta abbastanza, può comunque suggerire un supporto all'alimentazione lattea già in epoche precedenti. A tal proposito, o in caso di cuccioli orfani o di madri impossibilitate a nutrirli, è da tener presente che il latte di cagna è molto più concentrato e ricco di proteine, calorie, grassi, calcio e fosforo, rispetto a quello vaccino. In commercio, pertanto, esistono apposite formulazioni di latte adattato alle esigenze dei cuccioli.Il passaggio ad una dieta solida non dovrà essere brusco, ma progressivo. Nelle prime fasi dello svezzamento si consigliano apposite preparazioni per cuccioli, sminuzzate ed ammorbidite con acqua (una parte di cibo secco insieme a tre parti di acqua o due parti di cibo in scatola per ogni parte di acqua). Se il cane non accetta il nuovo cibo è possibile incoraggiarlo portandogli alle labbra un dito appena immerso nel miscuglio.Dopo sei settimane di vita, i fabbisogni nutrizionali del cucciolo dovranno essere soddisfatti per almeno il 25% dalla dieta di divezzamento, che rispetto alle fasi precedenti prevederà pezzi via via più grossolani e miscugli sempre più poveri d'acqua (che sarà fornita a parte, con disponibilità a libitum). Nell'alimentazione dei cuccioli, l'acqua non dev'essere sostituita dal latte; come abbiamo visto, infatti, la composizione chimica del latte bovino è abbastanza diversa da quella del latte di cagna.A sette - otto settimane di vita, la maggior parte dei cani è da considerarsi svezzata. Si consiglia comunque di evitare uno svezzamento forzato, poiché il brusco distacco dalla madre e dagli altri elementi della cucciolata potrebbe comportare deficit nutritivi e disturbi del comportamento in età adulta, oltre a facilitare la comparsa di ingorghi mammari nella cagna.Quando si sceglie un mangime per cuccioli è bene optare per quello più idoneo alla razza del cane, somministrandolo alle dosi consigliate dal produttore o dal veterinario. Una sovralimentazione nella fase di crescita, infatti, può accompagnarsi ad un eccessivo incremento ponderale rispetto allo sviluppo osseo, con conseguente rischio di patologie osteo-articolari. Tale rischio è valido soprattutto per i cani di taglia grande e gigante, per i quali sono disponibili apposite formulazioni; si tenga inoltre presente che tali razze

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raggiungono il peso corporeo da più tardivamente (18°-24° mese) rispetto alle razze piccole e da compagnia (6°-9° mese).Tempi di raggiungimento del peso adulto in cani di diversa tagliacani di piccola taglia

8 - 10 mesi

cani di taglia media 12 mesicani di grossa taglia 15 - 18 mesicani di taglia gigante

24 mesi

Fino a 4-6 mesi di età è consigliabile nutrire il cucciolo almeno tre volte al giorno (4 durante lo svezzamento), a intervalli regolari; dopodiché si può passare ai canonici due pasti quotidiani tipici dell'alimentazione del cane adulto. Se però si tratta di una femmina che allatta o di un cane da lavoro - viste le aumentate esigenze energetiche, finanche tre - quattro volte superiori rispetto ad un normale cane di simile taglia - per evitare di somministrare pasti troppo consistenti, è bene dilazionare il cibo in almeno tre occasioni giornaliere. Un pasto unico in cani di grossa mole e particolarmente voraci può infatti rappresentare un fattore di rischio per l'insorgenza della torsione dello stomaco, e favorire il rigurgito di quanto voracemente deglutito. L'ultimo pasto della giornata, in ogni caso, non dovrebbe essere somministrato troppo tardi alla sera, dal momento che l'animale potrebbe aver bisogno di eliminare feci ed urine entro poche ore dall'assunzione del cibo.Ricordiamo infine che i cuccioli, per loro natura, sono inclini al gioco ed al movimento, ma l'assenza di coetanei, la mancanza di spazi e di stimoli adeguati, possono favorire un ingrassamento precoce con elevato rischio che sovrappeso ed obesità li accompagnino per tutta la vita, anche quando l'alimentazione è restrittiva.

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Alimentazione casalinga del cane

Sotto il termine "alimentazione domestica, o casalinga, del cane" rientra un insieme eterogeneo di modalità nutritive che vanno dall'uso esclusivo di avanzi della tavola, sino all'utilizzo di razioni finemente elaborate per soddisfare i fabbisogni nutrizionali del cane.Nel modo in cui è classicamente concepita, la razione casalinga è composta da una miscela "carne-riso-carote", arricchita con un

filo d'olio, di tanto in tanto con un tuorlo , e talvolta con un complemento vitaminico-minerale specifico. I vari ingredienti possono naturalmente sostituirsi gli uni con gli altri, dal momento che il loro valore nutritivo è grossomodo equivalente. Tuttavia, per non commettere errori, è importante conoscere bene gli alimenti consentiti e quelli da evitare, o da somministrare con parsimonia. Si noti, ad ogni modo, che il cane non è una macchina, ma qualcosa di ben più complicato e vicino alla perfezione; di conseguenza - entro limiti ragionevoli - è perfettamente in grado di adattare il propriometabolismo al tipo di alimentazione ricevuta. In altre parole, dosare alla perfezione i singoli nutrienti non è poi così importante come vorrebbero farci credere i detrattori dell'alimentazione casalinga, nonché accaniti sostenitori dei mangimi per cani.Considerata l'oggettiva difficoltà ad interpretare l'etichetta dei pet food, e soprattutto a risalire alla chiara origine delle materie prime, sono ancora molte le persone che preferiscono optare per un'alimentazione di tipo casalingo. Il timore diffuso è che i prodotti industriali possano contenere sostanze dannose per il cane, come additivi (coloranti, aromatizzanti ecc.), materie prime di scarsa qualità o sostanze aggiunte a scopo fraudolento (vedi scandalo melamina). Molti proprietari di cani e gatti, pertanto, rifuggono l'idea di basare l'alimentazione dei propri animali interamente su questi prodotti "artificiosi", quindi privi di ogni connotato che li possa rendere autentici, naturali e "vivi". Non dobbiamo poi dimenticare il diffuso e non certo infondato timore che gli scarti della macellazione e dei cereali, non adatti all'alimentazione umana (interiora, ossa, cartilagini, grassi irranciditi, parti malate, derrate cerealicole contaminate da micotossine ecc.), vengano in qualche modo riciclati nella produzione dei pet food.In definitiva, il cibo industriale per cani suscita molti dubbi al consumatore medio, persino a quello che vi ricorre sistematicamente per esigenze di tempo, praticità ed economicità. ALIMENTI CONSIGLIATI E ALIMENTI VIETATI NELL'ALIMENTAZIONE DEL CANE Prima di analizzare cosa mettere e cosa non mettere nella ciotola, è bene ricordare che nella somministrazione di un alimento andrà sempre rispettata la cosiddetta regola della transizione. In pratica, vanno evitati i repentini mutamenti alimentari, che potrebbero provocare l'insorgenza di fenomeni gastroenterici. Piuttosto, i singoli cibi vanno sostituiti gradualmente nell'arco di una settimana, cambiando il vecchio alimento con il

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nuovo tramite la somministrazione di dosi scalari e crescenti dell'uno e dell'altro. Gli umani amano diversificare la propria alimentazione, ma ciò non vale per il cane e soprattutto per il suo apparato digestivo; pertanto, variando continuamente l'alimentazione del cane - senza operare la necessaria fase di transizione - si rischia di provocare squilibrio digestivo all'animale. Inoltre, bisogna rammentare che il cane ha pochissime papille gustative, ma un olfatto estremamente sviluppato; di conseguenza, l'aroma del cibo gioca un ruolo importante nella scelta degli alimenti, tale per cui cuccioli che vengono svezzati con alimenti casalinghi avranno poi delle difficoltà ad accettare i mangimi industriali, e viceversa.La dieta cosiddetta casalinga consiste essenzialmente nella combinazione di carne + fonti amilacee + verdure, con l'aggiunta di eventuali complementi (oli vegetali, integratori di vitamine, farina di ossa, lievito dietetico ecc.). La preparazione di un pasto a base di carne (manzo, tacchino o pollo), riso o pasta ben cotti, verdure (carote e zucchine lessate), è sicuramente molto impegnativa per il proprietario, ma più apprezzata dal cane.Come anticipato, il cane è un animale onnivoro con una predilezione per la carne, che dovrà essere somministrata in dosi più o meno equivalenti alla fonte amilacea (riso o pasta), considerando anche il suo contenuto lipidico (le carni grasse andranno ovviamente somministrate a dosi inferiori). Il cane gradisce maggiormente un alimento umido rispetto ad uno secco, una razione calda rispetto ad una fredda, ed un piatto ricco di grassi rispetto ad uno povero di tali nutrienti. Da adulto, tollera con difficoltà il lattosio, per cui la somministrazione di dosi importanti dilatte potrebbe indurre la comparsa di diarrea. Anche gli amidi ed i carboidrati in genere vengono digeriti con una certa difficoltà, per cui si consiglia la somministrazione di pasta e riso stracotti, senza comunque esagerare con le quantità. Per contro, il cane tollera molto bene i grassi, che rappresentano la principale fonte energetica dell'animale, specie se sedentario. Tra la carne, va evitata quella cruda di maiale per il rischio di pseudorabbia, un'encefalite letale provocata da unvirus a cui l'uomo risulta immune. Va inoltre evitata la somministrazione di cibi freddi da frigo o troppo caldi, quella di uova crude (per la presenza nell'albume dell'avidina, antinutriente che può portare a carenze vitaminiche) o di razioni eccessive o troppo frequenti di fegato (alimento di cui il cane è particolarmente ghiotto, ma che ad alte dosi può causare un'intossicazione da sovraccarico di vitamina A). Il tuorlo o rosso d'uovo, invece, è ottimo anche crudo, perché ricco di grassi e vitamine.Come tutti o quasi sanno, una leccornia da evitare è rappresentata dalle ossa di pollo e coniglio, nonché dalle costolette di maiale; vuoi per le piccole dimensioni, vuoi per la ridotta consistenza, queste ossa possono infatti rompersi con facilità in segmenti acuminati e taglienti, potenzialmente capaci di soffocare l'animale, ostruire l'intestino o danneggiare le pareti dell'apparato gastroenterico. Del resto, non bisogna dimenticare che i cani hanno un gran bisogno di masticare e che spesso l'alimentazione non consente loro di soddisfare adeguatamente questa esigenza. Perciò, di tanto in tanto, è possibile lasciarli divertire con un osso di bue da poter rosicchiare.Da bandire nella ciotola del proprio cane sono anche dolci, cioccolato, formaggi stagionati ed insaccati grassi, tutti alimenti da somministrarsi al massimo come piccolo contentino a fine pasto (si tenga conto che 200

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grammi di cioccolato extrafondente possono uccidere un cane da 12 kg). Gli avanzi del nostro cibo non dovrebbero costituire più di un quarto, massimo un terzo dell'alimentazione dell'animale. Cosa molto importante è che i padroni non si lascino dissuadere facilmente dalla richiesta di cibo extra, poiché i cani svilupperebbero ben presto raffinate tecniche persuasive a cui sarebbe davvero arduo resistere. Cedere a simili moine, tuttavia, aumenterebbe il rischio che l'animale diventi obeso e soffra delle malattie correlate al grave sovrappeso.Anche se non è chiaro il motivo, l'ingestione di uva e uvetta da parte del cane può causare insufficienza renale. Episodi ripetuti di vomito e segni di iperattività sono i primi sintomi di questa intossicazione; dopodiché, nel giro di un giorno, il cane diviene letargico e depresso. La migliore prevenzione in tal senso è quella di riporre uva e uvetta in scaffali non accessibili al cane.Birra, liquori, vino e alcolici in genere non vanno in alcun modo somministrati al cane. Questo perché nell'animale l'alcool produce lo stesso effetto sul fegato e sul cervello che ha sugli esseri umani. Per giunta, ne occorre molto meno per causare problemi al cane, come vomito, diarrea, depressione del sistema nervoso centrale, problemi di coordinazione, difficoltà respiratoria e coma sino alla morte. Si ricordi, a tal proposito, che tanto più piccolo è il cane e tanto maggiore è l'effetto nocivo dell'alcool (a parità di dose somministrata).L'alimentazione del cane dovrebbe essere priva di aglio e cipolle, che già a piccole dosi producono un effetto negativo sulla salute dei globuli rossi circolanti. Pertanto, l'ingestione di questi alimenti, direttamente o indirettamente, rischia di provocare una vera e propria anemia emolitica, che in alcuni casi può risultare fatale. I segni di tossicità compaiono dopo 1-4 giorni dall'ingestione delle cipolle; vomito, diarrea e urine di colore scuro sono i principali segni clinici. Si noti che molto spesso la polvere di cipolla è presente come aromatizzante negli omogeneizzati per umani, che devono per questo essere esclusi dall'alimentazione del cane, specie se malato.Nella dieta del cane non devono mancare le giuste quantità di verdure, alimenti poco appetitosi, ma necessari per l'apporto vitaminico-minerale e per la regolazione della sua attività intestinale. Per essere digerite, le verdure hanno bisogno di una cottura prolungata, che disperde però gran parte del loro contenuto vitaminico. Per questo motivo, l'acqua di cottura - come quella delle onnipresenti carote bollite - può essere recuperata allo scopo di ammorbidire quanto presente nella ciotola del cane. Dato che la razione casalinga è generalmente apprezzata dall'animale, che spesso lascia nel piatto riso e verdure, di fronte ad un rifiuto assoluto verso i vegetali potrebbe rendersi necessaria la specifica integrazione di alcuni sali minerali e vitamine.Nel prossimo articolo procederemo con una valutazione più specifica dei fabbisogni nutrizionali del cane, in termini di macro e micronutrienti.

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Fabbisogni energetici e nutrizionali del cane

Il cane, come del resto l'organismo umano, non utilizza tutta l'energia contenuta negli alimenti; parte di questa viene infatti perduta attraverso le feci, le urine ed i processi metabolici didigestione, assorbimento e trasformazione dei nutrienti. In veterinaria, il valore energetico di un alimento viene per questo più

correttamente espresso in energia metabolizzabile (EM), derivata dalla sottrazione dell'energia perduta a quella grezza dell'alimento.Seppur sia evidente l'oggettiva impossibilità di nutrire il proprio cane con i numeri, le formule ed i dati sui fabbisogni nutrizionali dell'animale possono dirci se lo stiamo alimentando correttamente. Inoltre, possono tornare utili quando vogliamo fare dei raffronti sui diversi tipi di mangime, valutando se una marca sia ad esempio più energetica rispetto ad altre. Nutriente Coefficiente

digeribilitànell'uomo

Fattore diAtwater

Coefficientedigeribilitàpetfood

Fattore diAtwatermodificato

Carboidrati 96% 4 kcal/g 85% 3.5 kcal/gProteine 91% 4 kcal/g 80% 3.5 kcal/gLipidi 96% 9 kcal/g 90% 8.5 kcal/g Fabbisogni energetici giornalieri del cane a seconda del momento fisiologico (kcal EM/d) Fase post-svezzamento Fabbisogni adulto X 2

40% del peso adulto Fabbisogni adulto X 1,680% del peso adulto Fabbisogni adulto X 1,2Cagne a fine gravidanza Fabbisogni mantenimento X 1,25-1,5Cagne in lattazione Fabbisogni mantenimento X 3 Tramite le seguenti formule è possibile realizzare un calcolo approssimativo dei fabbisogni energetici giornalieri di un cane (kcal EM/d) (energia metabolizzabile quotidiana)100 x (kg pv)0,88 (tende a sovrastimare) 132 x (kg pv)0,75 Nota: pv sta per Peso Vivo (il peso reale del cane in kg) K x (kg pv) 0,67

ove K = 99 cane inattivo132 cane attivo160 cane molto attivoQueste formule permettono di calcolare il cosiddetto fabbisogno calorico di mantenimento, che rappresenta la quantità di energia consumata da un cane adulto,

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moderatamente attivo, in condizioni climatiche ottimali. Si tratta quindi di dati approssimativi, visto che il fabbisogno energetico di una cane può variare ad esempio in base al tipo di razza, allo stato di salute ed al livello di attività fisica. Per poter affinare i risultati ed ottenere un fabbisogno energetico più verosimile, sono stati messi a punto diversi coefficienti correttivi, di seguito riportati. Se si vuole calcolare con una discreta precisione il fabbisogno energetico quotidiano del proprio cane occorre quindi moltiplicare il risultato di una delle formule generalizzate appena viste, per il coefficiente (K) che più si addice all'animale. Coefficiente di adattamento dei fabbisogni energetici nel cane (Blanchard, 2002)

Fattore razza (cane) k1

Razze nordiche (Labrador, Husky, Terranova, ecc.)

0,8

Beagle, Cocker 0,9Altri 1,0Levriero, Alano 1,1

Fattore comportamentale k2

Letargico 0,7Molto calmo 0,8Calmo 0,9Normale 1,0Attivo 1,1Molto attivo 1,2

Stato fisiologico cane k3

Pre-svezzamento 3Post-svezzamento da 2 a 1,2Adulto 1Seconda metà gestazione da 1,1 a 1,5Lattazione da 3 a 4Animale castrato 0,8

Peso del cane kg

Fattore razza (cane)

Fattore comportamentale

Stato fisiologico cane

Energia metabolizzabile quotidiana (EM) KCal

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Umidità % Proteine % Grassi % Fibra % Ceneri % Calcio % Fosforo % Energia metabolizzabile quotidiana (EM) Kcal

Kcal per 100 grammi di alimento KCalQuantità giornaliera di alimento grammi

Stato sanitario cane k4

Inattività fisica 0,7 - 0,9Ipometabolismo 0,5 - 0,9Trauma 1,0 - 2,0Tumore iniziale 0,8 - 1,2Tumore finale 1,1 - 2,0Setticemia 1,2 - 1,5Ustioni 1,2 - 2,0 Fabbisogni proteici dei cani (AAFCO, 2000) % s.s.1 % EMCane Adulto (mantenimento) 18 18 Accrescimento e riproduzione 22 22 1 dieta con 3,5 kcal/g s.s. (sostanze secca) Fabbisogni di lipidi e acidi grassi essenziali nel cane (AAFCO, 2000) Lipidi % s.s.1 Acido linoleico % s.s.1

Cane Adulto (mantenimento) 5,0 1,0 Accrescimento e riproduzione 8,0 1,0 1 dieta con 3,5 kcal/g s.s. (sostanze secca) NOTA: Il rapporto ideale acidi grassi w-6:w-3 della dieta è compreso tra 5:1 e 10:1 (vedi articolo dedicato sull'alimentazione umana)

Page 44: Dieta Cane Adulto Evidenziato

VALORI MINIMI DI ELEMENTI NUTRITIVI RACCOMANDATI DA NRC (National Research Council)PER CANI (PERCENTUALE E QUANTITA' PER kg DI DIETA, DIETA ASCIUTTA)*

ELEMENTO NUTRITIVO UNITA' QUANTITA'

Calcio % 0.59Fosforo % 0.44Potassio % 0.44Sodio % 0.06Cloro % 0.09Magnesio % 0.04Ferro mg 32.0Rame mg 2.9Manganese mg 5.1Zinco mg 35.6Iodio mg 0.59Selenio mg 0.11Vitamina A U.I 3710Vitamina D U.I 404Vitamina E U.I 22Tiamina mg 1.0Riboflavina mg 2.5Acido pantotenico mg 9.9Niacina mg 11.0Piridossina mg 1.1Acido folico mcg 200Biotina mcg 100Vitamina B12 mcg 26Colina mg 1250 *QUANTITA' BASE SU DIETE CON UNA CONCENTRAZIONE ENERGETICA MEDIA DI 3.67 Kcal EM/g s.s. (3.67 Kcal di energia metabolizzabile per ogni grammo di sostanze secca ingerita dal cane).

Page 45: Dieta Cane Adulto Evidenziato

Fabbisogni energetici e nutrizionali del cane

Il cane, come del resto l'organismo umano, non utilizza tutta l'energia contenuta negli alimenti; parte di questa viene infatti perduta attraverso le feci, le urine ed i processi metabolici didigestione, assorbimento e trasformazione dei nutrienti. In veterinaria, il valore energetico di un alimento viene per questo più

correttamente espresso in energia metabolizzabile (EM), derivata dalla sottrazione dell'energia perduta a quella grezza dell'alimento.Seppur sia evidente l'oggettiva impossibilità di nutrire il proprio cane con i numeri, le formule ed i dati sui fabbisogni nutrizionali dell'animale possono dirci se lo stiamo alimentando correttamente. Inoltre, possono tornare utili quando vogliamo fare dei raffronti sui diversi tipi di mangime, valutando se una marca sia ad esempio più energetica rispetto ad altre. Nutriente Coefficiente

digeribilitànell'uomo

Fattore diAtwater

Coefficientedigeribilitàpetfood

Fattore diAtwatermodificato

Carboidrati 96% 4 kcal/g 85% 3.5 kcal/gProteine 91% 4 kcal/g 80% 3.5 kcal/gLipidi 96% 9 kcal/g 90% 8.5 kcal/g Fabbisogni energetici giornalieri del cane a seconda del momento fisiologico (kcal EM/d) Fase post-svezzamento Fabbisogni adulto X 2

40% del peso adulto Fabbisogni adulto X 1,680% del peso adulto Fabbisogni adulto X 1,2Cagne a fine gravidanza Fabbisogni mantenimento X 1,25-1,5Cagne in lattazione Fabbisogni mantenimento X 3 Tramite le seguenti formule è possibile realizzare un calcolo approssimativo dei fabbisogni energetici giornalieri di un cane (kcal EM/d) (energia metabolizzabile quotidiana)100 x (kg pv)0,88 (tende a sovrastimare) 132 x (kg pv)0,75 Nota: pv sta per Peso Vivo (il peso reale del cane in kg) K x (kg pv) 0,67

ove K = 99 cane inattivo132 cane attivo160 cane molto attivoQueste formule permettono di calcolare il cosiddetto fabbisogno calorico di mantenimento, che rappresenta la quantità di energia consumata da un cane adulto,

Page 46: Dieta Cane Adulto Evidenziato

moderatamente attivo, in condizioni climatiche ottimali. Si tratta quindi di dati approssimativi, visto che il fabbisogno energetico di una cane può variare ad esempio in base al tipo di razza, allo stato di salute ed al livello di attività fisica. Per poter affinare i risultati ed ottenere un fabbisogno energetico più verosimile, sono stati messi a punto diversi coefficienti correttivi, di seguito riportati. Se si vuole calcolare con una discreta precisione il fabbisogno energetico quotidiano del proprio cane occorre quindi moltiplicare il risultato di una delle formule generalizzate appena viste, per il coefficiente (K) che più si addice all'animale. Coefficiente di adattamento dei fabbisogni energetici nel cane (Blanchard, 2002)

Fattore razza (cane) k1

Razze nordiche (Labrador, Husky, Terranova, ecc.)

0,8

Beagle, Cocker 0,9Altri 1,0Levriero, Alano 1,1

Fattore comportamentale k2

Letargico 0,7Molto calmo 0,8Calmo 0,9Normale 1,0Attivo 1,1Molto attivo 1,2

Stato fisiologico cane k3

Pre-svezzamento 3Post-svezzamento da 2 a 1,2Adulto 1Seconda metà gestazione da 1,1 a 1,5Lattazione da 3 a 4Animale castrato 0,8

Peso del cane kg

Fattore razza (cane)

Fattore comportamentale

Stato fisiologico cane

Energia metabolizzabile quotidiana (EM) KCal

Page 47: Dieta Cane Adulto Evidenziato

Umidità % Proteine % Grassi % Fibra % Ceneri % Calcio % Fosforo % Energia metabolizzabile quotidiana (EM) Kcal

Kcal per 100 grammi di alimento KCalQuantità giornaliera di alimento grammi

Stato sanitario cane k4

Inattività fisica 0,7 - 0,9Ipometabolismo 0,5 - 0,9Trauma 1,0 - 2,0Tumore iniziale 0,8 - 1,2Tumore finale 1,1 - 2,0Setticemia 1,2 - 1,5Ustioni 1,2 - 2,0 Fabbisogni proteici dei cani (AAFCO, 2000) % s.s.1 % EMCane Adulto (mantenimento) 18 18 Accrescimento e riproduzione 22 22 1 dieta con 3,5 kcal/g s.s. (sostanze secca) Fabbisogni di lipidi e acidi grassi essenziali nel cane (AAFCO, 2000) Lipidi % s.s.1 Acido linoleico % s.s.1

Cane Adulto (mantenimento) 5,0 1,0 Accrescimento e riproduzione 8,0 1,0 1 dieta con 3,5 kcal/g s.s. (sostanze secca) NOTA: Il rapporto ideale acidi grassi w-6:w-3 della dieta è compreso tra 5:1 e 10:1 (vedi articolo dedicato sull'alimentazione umana)

Page 48: Dieta Cane Adulto Evidenziato

VALORI MINIMI DI ELEMENTI NUTRITIVI RACCOMANDATI DA NRC (National Research Council)PER CANI (PERCENTUALE E QUANTITA' PER kg DI DIETA, DIETA ASCIUTTA)*

ELEMENTO NUTRITIVO UNITA' QUANTITA'

Calcio % 0.59Fosforo % 0.44Potassio % 0.44Sodio % 0.06Cloro % 0.09Magnesio % 0.04Ferro mg 32.0Rame mg 2.9Manganese mg 5.1Zinco mg 35.6Iodio mg 0.59Selenio mg 0.11Vitamina A U.I 3710Vitamina D U.I 404Vitamina E U.I 22Tiamina mg 1.0Riboflavina mg 2.5Acido pantotenico mg 9.9Niacina mg 11.0Piridossina mg 1.1Acido folico mcg 200Biotina mcg 100Vitamina B12 mcg 26Colina mg 1250 *QUANTITA' BASE SU DIETE CON UNA CONCENTRAZIONE ENERGETICA MEDIA DI 3.67 Kcal EM/g s.s. (3.67 Kcal di energia metabolizzabile per ogni grammo di sostanze secca ingerita dal cane).

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Fabbisogni energetici e nutrizionali del cane

Il cane, come del resto l'organismo umano, non utilizza tutta l'energia contenuta negli alimenti; parte di questa viene infatti perduta attraverso le feci, le urine ed i processi metabolici didigestione, assorbimento e trasformazione dei nutrienti. In veterinaria, il valore energetico di un alimento viene per questo più

correttamente espresso in energia metabolizzabile (EM), derivata dalla sottrazione dell'energia perduta a quella grezza dell'alimento.Seppur sia evidente l'oggettiva impossibilità di nutrire il proprio cane con i numeri, le formule ed i dati sui fabbisogni nutrizionali dell'animale possono dirci se lo stiamo alimentando correttamente. Inoltre, possono tornare utili quando vogliamo fare dei raffronti sui diversi tipi di mangime, valutando se una marca sia ad esempio più energetica rispetto ad altre. Nutriente Coefficiente

digeribilitànell'uomo

Fattore diAtwater

Coefficientedigeribilitàpetfood

Fattore diAtwatermodificato

Carboidrati 96% 4 kcal/g 85% 3.5 kcal/gProteine 91% 4 kcal/g 80% 3.5 kcal/gLipidi 96% 9 kcal/g 90% 8.5 kcal/g Fabbisogni energetici giornalieri del cane a seconda del momento fisiologico (kcal EM/d) Fase post-svezzamento Fabbisogni adulto X 2

40% del peso adulto Fabbisogni adulto X 1,680% del peso adulto Fabbisogni adulto X 1,2Cagne a fine gravidanza Fabbisogni mantenimento X 1,25-1,5Cagne in lattazione Fabbisogni mantenimento X 3 Tramite le seguenti formule è possibile realizzare un calcolo approssimativo dei fabbisogni energetici giornalieri di un cane (kcal EM/d) (energia metabolizzabile quotidiana)100 x (kg pv)0,88 (tende a sovrastimare) 132 x (kg pv)0,75 Nota: pv sta per Peso Vivo (il peso reale del cane in kg) K x (kg pv) 0,67

ove K = 99 cane inattivo132 cane attivo160 cane molto attivoQueste formule permettono di calcolare il cosiddetto fabbisogno calorico di mantenimento, che rappresenta la quantità di energia consumata da un cane adulto,

Page 50: Dieta Cane Adulto Evidenziato

moderatamente attivo, in condizioni climatiche ottimali. Si tratta quindi di dati approssimativi, visto che il fabbisogno energetico di una cane può variare ad esempio in base al tipo di razza, allo stato di salute ed al livello di attività fisica. Per poter affinare i risultati ed ottenere un fabbisogno energetico più verosimile, sono stati messi a punto diversi coefficienti correttivi, di seguito riportati. Se si vuole calcolare con una discreta precisione il fabbisogno energetico quotidiano del proprio cane occorre quindi moltiplicare il risultato di una delle formule generalizzate appena viste, per il coefficiente (K) che più si addice all'animale. Coefficiente di adattamento dei fabbisogni energetici nel cane (Blanchard, 2002)

Fattore razza (cane) k1

Razze nordiche (Labrador, Husky, Terranova, ecc.)

0,8

Beagle, Cocker 0,9Altri 1,0Levriero, Alano 1,1

Fattore comportamentale k2

Letargico 0,7Molto calmo 0,8Calmo 0,9Normale 1,0Attivo 1,1Molto attivo 1,2

Stato fisiologico cane k3

Pre-svezzamento 3Post-svezzamento da 2 a 1,2Adulto 1Seconda metà gestazione da 1,1 a 1,5Lattazione da 3 a 4Animale castrato 0,8

Peso del cane kg

Fattore razza (cane)

Fattore comportamentale

Stato fisiologico cane

Energia metabolizzabile quotidiana (EM) KCal

Page 51: Dieta Cane Adulto Evidenziato

Umidità % Proteine % Grassi % Fibra % Ceneri % Calcio % Fosforo % Energia metabolizzabile quotidiana (EM) Kcal

Kcal per 100 grammi di alimento KCalQuantità giornaliera di alimento grammi

Stato sanitario cane k4

Inattività fisica 0,7 - 0,9Ipometabolismo 0,5 - 0,9Trauma 1,0 - 2,0Tumore iniziale 0,8 - 1,2Tumore finale 1,1 - 2,0Setticemia 1,2 - 1,5Ustioni 1,2 - 2,0 Fabbisogni proteici dei cani (AAFCO, 2000) % s.s.1 % EMCane Adulto (mantenimento) 18 18 Accrescimento e riproduzione 22 22 1 dieta con 3,5 kcal/g s.s. (sostanze secca) Fabbisogni di lipidi e acidi grassi essenziali nel cane (AAFCO, 2000) Lipidi % s.s.1 Acido linoleico % s.s.1

Cane Adulto (mantenimento) 5,0 1,0 Accrescimento e riproduzione 8,0 1,0 1 dieta con 3,5 kcal/g s.s. (sostanze secca) NOTA: Il rapporto ideale acidi grassi w-6:w-3 della dieta è compreso tra 5:1 e 10:1 (vedi articolo dedicato sull'alimentazione umana)

Page 52: Dieta Cane Adulto Evidenziato

VALORI MINIMI DI ELEMENTI NUTRITIVI RACCOMANDATI DA NRC (National Research Council)PER CANI (PERCENTUALE E QUANTITA' PER kg DI DIETA, DIETA ASCIUTTA)*

ELEMENTO NUTRITIVO UNITA' QUANTITA'

Calcio % 0.59Fosforo % 0.44Potassio % 0.44Sodio % 0.06Cloro % 0.09Magnesio % 0.04Ferro mg 32.0Rame mg 2.9Manganese mg 5.1Zinco mg 35.6Iodio mg 0.59Selenio mg 0.11Vitamina A U.I 3710Vitamina D U.I 404Vitamina E U.I 22Tiamina mg 1.0Riboflavina mg 2.5Acido pantotenico mg 9.9Niacina mg 11.0Piridossina mg 1.1Acido folico mcg 200Biotina mcg 100Vitamina B12 mcg 26Colina mg 1250 *QUANTITA' BASE SU DIETE CON UNA CONCENTRAZIONE ENERGETICA MEDIA DI 3.67 Kcal EM/g s.s. (3.67 Kcal di energia metabolizzabile per ogni grammo di sostanze secca ingerita dal cane).

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