Didattiche e Strumenti Innovativi per il Sostegno dei...
Transcript of Didattiche e Strumenti Innovativi per il Sostegno dei...
Dott.ssa Daniela Giorgetti
Master Universitario di
I livello in
Didattiche e Strumenti Innovativi per il Sostegno dei Bisogni
Educativi Speciali (BES)
Programma delle lezioni
• Introduzione ai DSA
• Presupposti teorici e normativi: BES, inclusione e DSA.
• Descrizione delle caratteristiche dei DSA
• L’individuazione tempestiva
• Le strategie educativo-didattiche:
didattica inclusiva
attività di potenziamento
stili di insegnamento e stili di apprendimento
strumenti compensativi
misure dispensative,
PDP
• Verifica e valutazione degli apprendimenti
Introduzione ai Disturbi Specifici
dell’Apprendimento
DISORDINE DELLO
SVILUPPO
Espressione
scritta
Linguaggio
DSL
Motricità DCM
Apprendimento
DSA
Abilità cognitive,:
memoria,
attenzione… (ADHD,
SNV)
Dislessia
Disortografia
Discalculia
Disturbo della
comprensione del
testo
(Vio, Tressoldi, Lo Presti)
Alterazione della
funzione
DSA- Disturbi Specifici dell’Apprendimento
• Dislessia , Disortografia , Discalculia, Disgrafia
• Disturbo clinicamente significativo del rendimento scolastico
associato a fattori intrinseci del disturbo del bambino
• Direttive diagnostiche ICD, DSM
• Deficit specifico. QI nella norma
• Discrepanza: differenza tra successo scolastico e abilità cognitive
generali
• Criteri di esclusione: disturbi emotivi, basso livello socio-culturale,
deficit sensoriali
• Resistenza al trattamento (perché di natura neurobiologica)
• Possibile comorbidità con ADHD disturbo da deficit di attenzione e
iperattività e Disturbo Non Verbale dell’apprendimento
DSA- abilità
Velocità e accuratezza
ACQUISIZIONE DI UN’ABILITÀ:
• Prerequisiti di base
• Esposizione agli stimoli
• Frequenza dell’esercizio
Disabilità, disturbo, differenza
G. Stella, L.
Grandi
Norme di riferimento DSA
Norme di riferimento DSA
Legge 8 ottobre 2010, n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici
di apprendimento in ambito scolastico”
• Decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011, contenente disposizioni attuative
• Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici
di apprendimento, allegate al DM n. 5669
• Accordo in Conferenza Stato-Regioni su "Indicazioni per la diagnosi e la
certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento (DSA)", del 25 luglio 2012
• Decreto dei ministri Profumo e Balduzzi per le attività di individuazione precoce dei
DSA Roma, 19 aprile 2013
Direttiva 27.12.2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni
Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica”
• Successiva C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 Indicazioni operative.
• Chiarimenti 22 nov 2013 sulla direttiva
• Art. 1 - Riconoscimento e definizione di dislessia,
disgrafia,disortografia e discalculia
• Garantisce il diritto all'istruzione; successo
scolastico, sviluppo delle potenzialità;
• Adotta forme di verifica e di valutazione adeguate alle
necessità formative degli studenti;
• Favorisce la diagnosi precoce e percorsi didattici
riabilitativi;
• Assicurare eguali opportunità di sviluppo delle
capacità in ambito sociale e professionale.
LEGGE 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi
specifici di apprendimento in ambito scolastico”
Legge 8 ottobre 2010, n. 170 art. 5
Le istituzioni scolastiche garantiscono
• a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata
• b) l'introduzione di strumenti compensativi (inclusi i mezzi
di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, e
misure dispensative)
• c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di
strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione
verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento e,
ove risulti utile, la possibilità dell'esonero
• MONITORAGGIO
• Adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per
quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione
all'università nonché gli esami universitari
Didattica individualizzata
Didattica personalizzata
Strumenti compensativi
Misure dispensative
Forme di verifica e valutazione
personalizzate Normativa su
DSA
Documenti di riferimento per la pratica clinica
• SITO MIUR su DSA http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dsa
• Elenco normativa DSA
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dsa-normativa
• Le conferenze di consenso
• http://www.snlg-iss.it/cc_disturbi_specifici_apprendimento
• http://www.aiditalia.org/upload/cc_disturbi_apprendimento_sito.pdf
• RACCOMANDAZIONI CLINICHE PARCC 2011
http://www.aiditalia.org/upload/parcc_2011_raccomandazioni_sui_dsa.pdf
DM 27 dicembre 2012 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni
Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica
Specifiche problematiche dovute alla presenza di disturbi:
• area del linguaggio
• Area non verbale, (d coord motoria, disprassia, d non verb), socializzazione
(autismo lieve), Controllo attentivo o/e dell’attività (ADHD), competenze
intellettive non ottimali (FIL)
• Tutti gli altri disturbi evolutivi specifici, quando non è possibile fare una
diagnosi, Area verbale: Disturbi specifici del linguaggio o bassa intelligenza
verbale, Disturbi della comprensione
• ADHD
DM 27 dicembre 2012 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni
Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica
• adozione di una didattica individualizzata e personalizzata, estendendo quindi a
tutti i bambini con particolari bisogni educativo didattici il diritto allo studio,
all’apprendimento e alla crescita personale e sociale.
• Didattica strutturalmente inclusiva
• Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale
della persona con riferimento al modello ICF della classificazione internazionale del
funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning,
disability and health) fondata sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto,
come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002) .
• possibilità aperta, dinamica e transitoria di comprendere tutte quelle situazioni di
funzionamento problematico per la persona, che da tale problematicità viene
ostacolata nell'ottenere risposte soddisfacenti ai propri bisogni e il cui
funzionamento va compreso attraverso un'antropologia bio-psico-sociale di
ICF.(D.Ianes)
I Bisogni Educativi Speciali
DISABILITÀ (s. down, ecc)
Certificazione 104/92
PEI
DSA
Certificazione 107/10
PDP
Svantaggio o disagio
(ADHD/disturbi comportamento,
ecc.)
NO
PDP
Lettura
dei
BISOGNI
Personali
zzazione/
individ.
disturbo nell’automatizzazione funzionale dell'abilità di lettura decifrativa
lettura lenta e stentata con errori
parametri: accuratezza e velocità della lettura (decodifica del testo)
cambia espressività
lettura sillabica, errori di natura visiva, fonologica o lessicale
difficoltà nel riconoscere le lettere dell’alfabeto, a fissare la corrispondenza
fra segni grafici e suoni
maggiore sforzo cognitivo e attentivo
difficoltà nei compiti che richiedono il riconoscimento visivo di sequenze
difficoltà gruppi ortografici: gn, gl, sci
scambio di lettere d/b/p/q e la r con la n o la t con la d
Il disturbo specifico della lettura
(dislessia evolutiva)
Il disturbo specifico della lettura
(dislessia evolutiva)
“Da un punto di vista clinico, la dislessia si manifesta attraverso
una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta
rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata,
istruzione ricevuta. Risultano più o meno deficitarie - a
seconda del profilo del disturbo in base all’età - la lettura di
lettere, di parole e non-parole, di brani. In generale, l’aspetto
evolutivo della dislessia può farlo somigliare a un semplice
rallentamento del regolare processo di sviluppo”.
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
allegate al DM 12 luglio 2011
• MODELLO A DUE VIE:
via fonologica o sublessicale
via lessicale
• MODELLO EVOLUTIVO DI UTA FRITH
Il disturbo specifico della lettura (dislessia
evolutiva)- MODELLI
• Pittografico (meno di 5 anni)
• Logografico (5-6 anni)
- Consapevolezza fonologica (prove di analisi e sintesi della parola)
- Abilità visive (prove: identificare una o più lettere, gruppi di lettere, ad es.,
CVC,, all’interno di un insieme di altre lettere.)
• Alfabetico (6-7 anni)
- Lettura fonologica (prove: lettura di liste di non parole)
• Ortografico (8 anni in su)
• Lettura lessicale
- lettura del morfema per ottenere fluidità. Prove: lettura di lista di parole e
comprensione delle parole omofone non omografe.
Queste fasi vengono prese come modello epistemico per poter interpretare il
disturbo e identificarne il locus funzionale.
Il disturbo specifico della lettura (dislessia evolutiva)- MODELLO EVOLUTIVO
Consensus Conference 2009, due componenti del disturbo:
• Disortografica, di natura linguistica (deficit nei processi di
decifratura del codice ortografico. Ad es., su base fonologica
come “dado” e “dato”, oppure su base visivo ortografica come
“cinque” e “cincue)
• Motoria, la disgrafia (deficit nei processi di realizzazione dei
grafemi)
Vari livelli di competenza: motoria (disgrafia), linguistica
(disortografia) espressione scritta (realizzazione di frase e testi).
Il disturbo specifico della scrittura
(Disortografia evolutiva)
Il disturbo specifico della scrittura
(Disortografia evolutiva)
Disordine di codifica del testo scritto
(riguarda il codice linguistico/ correttezza del testo scritto)
Origine: deficit di funzionamento delle componenti centrali del processo di
scrittura
• LENTEZZA nell’esecuzione di grafemi dovuta a:
- una carente abilità nella conversione grafema/fonema
- un deficitario richiamo della forma ortografica della parola dal lessico mentale
• ERRORI diversi:
- Fonologici “fare” invece di “vane”. / Visivo/ Ortografici
- Fonetici doppie, accenti, lessicali ad es. cu invece di qu
Varia a seconda della fase evolutiva
ERRORI
• Fase iniziale: inesatta corrispondenza fonema/grafema,
omissioni di lettere
• Fase finale: inesatta scrittura di parole omofone non omografe
(es., hanno/anno, è/e)
ESAME DELLA COMPETENZA ORTOGRAFICA: valutazioni distinte per
grafismo, ortografia, espressione scritta e velocità di scrittura.
( dettato di un brano adeguato per complessità all’età; scrittura di non-
parole e lettura/scrittura di parole)
Il disturbo specifico della scrittura
Il disturbo specifico della scrittura
(Disortografia evolutiva)
COMPETENZE ED ERRORI
• memorizzare il rapporto tra i suoni di una parola e i corrispondenti simboli
grafici
• relazione tra determinati vocaboli e la loro forma ortografica
(rappresentazione ortografica): cq” o “q” al posto di “c” (es. “acqua”,
“aquilone” ecc.) e quali semplicemente “c” (es. “cuore”)
• l’aradio/la radio, lerba/l’erba, dinotte/di notte ecc
• parole omofone e non omografe (l’ago/lago, c’ero/cero ecc.)
• es. “sc”, “gn”, “chi”, “gli”
• omissioni di lettere o parti di parola (es. “pote” per “ponte” o “camica” per
“camicia”), sostituzioni (es. “vaccia” per “faccia”; “parde” per “parte”), o
inversioni (es. “il” per “li”; “spicologia” per “psicologia”), assenza di doppie o
accenti
Il disturbo specifico della scrittura
(Disortografia evolutiva)
PROGRAMMI DI RECUPERO
• Migliorare i processi sottostanti la corretta produzione di parole
regolari e irregolari
• l’analisi dei suoni che compongono le parole
• l'associazione dei suoni con le lettere
• l'apprendimento delle regole di trascrizione delle parole irregolari
• per le doppie: analisi della modificazione del suono ed eventualmente
del significato della parola dovuta all’aggiunta o alll’eliminazione di
una delle due consonanti
• Programma metacognitivo
Il disturbo specifico della scrittura
(Disortografia evolutiva)
Prerequisiti scrittura:
• linguistici
• esecutivo-motori (abilità visuo-percettive, motorie e visuo-
spaziali)
La disgrafia riguarda la componente grafo-motoria della scrittura:
- recupero dell’allografo (scelta della forma del grafema)
- recupero dei pattern esecutivo-motori
- componente neuro-motoria
Disgrafia
• fatica sul piano di scrittura
• impugnatura della penna scorretta
• pressione della mano sul foglio troppo forte o troppo
leggera.
• capacità di utilizzare lo spazio a disposizione per
scrivere
• dimensioni delle lettere non rispettate
• scrittura incomprensibile al bambino stesso
• minore fluenza e qualità dell’aspetto grafico della
scrittura
Disgrafia
Bambino terza classe primaria (Lo Presti)
Disgrafia
Abilità di base
• elaborazione del numero (lettura e scrittura di numeri,
giudizio di numerosità o di grandezza ecc.)
• procedure necessarie al calcolo
Disturbo specifico del numero e/o del calcolo
(Discalculia evolutiva)
Raccomandazioni per la pratica clinica
• cognizione numerica (parametro rapidità)
• procedure esecutive (la valutazione di eventuali
ritardi nell’acquisizione di abilità inerenti le componenti
di intelligenza numerica: capacità di conteggio,
conoscenze lessicali, semantiche e sintattiche)
• analisi errori e indagine su modalità di approccio ai
quesiti aritmetici
• memoria e abilità visuospaziali
Disturbo specifico del numero e/o del calcolo
(Discalculia evolutiva)
INDIVIDUAZIONE TEMPESTIVA DEL RISCHIO DI DSA
INDIVIDUAZIONE TEMPESTIVA DEL RISCHIO DI DSA
INSEGNANTI:
• Osservazioni sistematiche e periodiche per realizzare
attività didattiche e pedagogiche mirate
• La tempestività è una variabile determinante per
valutare l’efficacia di un intervento di recupero
• Obiettivi degli intereventi precoci e tempestivi: ridurre
l’effetto funzionale e secondario delle difficoltà
incontrate
CC 2011
• ➞ anamnesi
• ➞ questionari ai genitori
• ➞ valutazioni/previsioni degli insegnanti
• ➞ batterie di screening.
Approccio multidisciplinare
INDIVIDUAZIONE TEMPESTIVA DEL RISCHIO DI DSA
• CC 2007 Indicatori (per la lettura e scrittura)
Termine I anno scuola primaria
• a) difficoltà nell’associazione grafema-fonema e/o
fonema-grafema;
• b) mancato raggiungimento del controllo sillabico in
lettura e scrittura;
• c) eccessiva lentezza nella lettura e scrittura;
• d) incapacità a produrre le lettere in stampato
maiuscolo in modo riconoscibile.
INDIVIDUAZIONE TEMPESTIVA DEL RISCHIO DI DSA
OSSERVAZIONE
LINEE GUIDA- OSSERVAZIONI SISTEMATICHE
SCRITTURA
• ERRORI che si presentano a lungo ed in modo non
occasionale
LETTURA
• permane la lettura sillabica ben oltre la metà della prima classe
primaria;
• tendenza a leggere la stessa parola in modi diversi nel
medesimo brano;
• perdere frequentemente il segno o la riga.
INDIVIDUAZIONE TEMPESTIVA DEL RISCHIO DI DSA
Indicatori (per la discalculia)
• scuola dell’infanzia: enumerazione fino a dieci
(enunciazione della serie verbale automatica), il
conteggio fino a cinque, il principio di cardinalità e la
capacità di comparazione di piccole quantità.
• fine primo anno scuola primaria:
• riconoscimento di piccole quantità,
• lettura e scrittura dei numeri entro il dieci,
• calcolo orale entro la decina anche con supporto
concreto.
INDIVIDUAZIONE TEMPESTIVA DEL RISCHIO DI DSA
STRUMENTI
• Anamnesi
• Questionari ai genitori per valutare le variabili: - mediche (peso alla nascita, età gestazionale, anamnesi di otite ricorrente)
- comportamentali (tempi di attenzione sostenuta)
-familiari (anamnesi familiare di difficoltà nella lettura, nell’ortografia e nel calcolo;
-lettura di libri per bambini da parte dei genitori; scolarizzazione della madre biologica)
- sviluppo psicofisico
- sviluppo sociale
• Valutazioni e previsioni degli insegnanti scuola
dell’infanzia e della prima classe primaria
• Batterie di screening
STRUMENTI DI SCREENING USATI A SCUOLA
• Test specifici delle relative abilità rivolti direttamente
agli alunni (Prove MT, DDE-2, Test DDO, Test CEO,
Test ABCA, Test SPM , ecc.)
• questionari osservativi o interviste strutturate.
QUESTIONARIO IPDA
• composto da 43 item suddivisi in due sessioni
• Comportamento -
lettoscrittura
• Motricità -
matematica
• Comprensione linguistica
• Espressione orale
• Metacognizione
• Abilità cognitive
Confronto con i dati normativi
abilità
generali abilità
specifiche
PUNTEGGIO:
- Criterio soddifatto: sup
al 20° percentile
- R.A : tra il 10° e il 20°
p.
- R.I : sotto il 10° p.
QUESTIONARIO IPDA
IL QUESTIONARIO RSR-DSA
IL QUESTIONARIO RSR-DSA
• - nell' area verde (punteggi inferiori al 75° percentile),
la prestazione risulta essere adeguata;
• - nell' area gialla (punteggi compresi tra il 90° e il 75°
percentile), la prestazione risulta essere ai limiti, e
quindi vi è una richiesta di attenzione;
• -nell' area rossa (punteggi superiori al 90° percentile),
la prestazione risulta essere inadeguata, e quindi vi
è una situazione a rischio, che merita un
approfondimento diagnostico.
Le strategie educativo-didattiche per il
potenziamento degli apprendimenti
Come procedere per una didattica
applicata ai DSA?
Metodologia
Analisi del compito
Strumenti (compensi e dispense)
Tempi di lavoro
Ambiente di lavoro
Finalità
STILI DI APPRENDIMENTO E DI INSEGNAMENTO
Alcune ricerche hanno inoltre evidenziato che ai DSA si accompagnano
stili di apprendimento e altre caratteristiche cognitive specifiche, che è
importante riconoscere per la predisposizione di una didattica
personalizzata efficace. Ciò assegna alla capacità di osservazione
degli insegnanti un ruolo fondamentale, non solo nei primi segmenti
dell'istruzione - scuola dell'infanzia e scuola primaria - per il
riconoscimento di un potenziale disturbo specifico dell'apprendimento,
ma anche in tutto il percorso scolastico, per individuare quelle
caratteristiche cognitive su cui puntare per il raggiungimento del
successo formativo.
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
DSA, allegate al Decreto ministeriale del 12 luglio 2011
Strategie di insegnamento e stili di
apprendimento degli studenti
Visivo/verbale globale/analitico visivo/verbale
Visivo/non verbale sistematico/intuitivo visivo/non verbale
Uditivo verbale/visuale uditivo
Cinestetico impulsivo/riflessivo cinestetico
dipendente/indipendente
convergente/divergente
STILE DI
APPRENDIMENTO: Approccio
all’apprendimento
preferito da una
persona, il suo modo
tipico e stabile di
percepire, elaborare,
immagazzinare e
recuperare le
informazioni (Mariani)
input
elabo
razion
e
elabor
azione
outp
ut
Canali sensoriali Stili congnitivi Canali sensoriali
Riconoscere e valorizzare gli stili di
apprendimento preferiti
Stili di insegnamento-apprendimento
Verbale Visuale
Globale Analitico
Sistematico Intuitivo
Una scuola inclusiva
• Unicità del soggetto e valorizzazione delle diversità
• È partecipazione
• Utilizza le nuove tecnologie
• Valorizzazione e diritto alla diversità
Lavorare su:
• Clima della classe
• Le strategie didattiche e gli strumenti
• L’apprendimento-insegnamento
Sinergia e condivisione degli stili educativi tra insegnanti, famiglia e
servizi territoriali Scuola come contesto di relazione di
apprendimento, relazione educativa
Comprendere i bisogni dei singoli allievi
Diversi canali comunicativi
Stili di insegnamento e
stili di apprendimento
Serena convivialità, clima accogliente
partecipazione
Didattica inclusiva: Unicità del soggetto e valorizzazione
diversità; accettazione incondizionata
Strategie educative e didattiche creative e
flessibili
QUALITÀ
DELL’
INSEGNAMENTO
GESTIONE DELLA CLASSE IN
PRESENZA DI DSA
Gestione inclusiva • Clima sereno e positivo, accoglienza
• Considerare i bisogni di ogni allievo
• Partecipazione
• Ambiente cooperativo tra gli studenti, in cui le prestazioni del singolo vengono
valutate in relazione ai propri precedenti risultati e non confrontate con standard
esterni o con le prestazioni dei più bravi.
• Stima e fiducia nelle capacità di crescita degli alunni
• Cartelloni per ogni disciplina
• Prevedere momenti di affiancamento
• Attività in coppia o in piccoli gruppi
• Uso di più canali comunicativi
• Promuovere l’uso dei mediatori didattici (schemi, immagini, mappe)
La didattica inclusiva
Modalità della lezione
Gestione della classe
Metodo di studio
Verifica e valutazione
Successo nell’apprendimento
Senso di autoefficacia e
autostima, stile di attribuzione positivo
Qualità dell’insegnamen
to,didattica inclusiva
Aspetti emotivo-motivazionali
Serena convivialità, clima accogliente,
qualità delle relazioni (gestione
della classe)
Specificità cognitive
Legge 8 ottobre 2010, n. 170 art. 5
Le istituzioni scolastiche garantiscono
• a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata
• b) l'introduzione di strumenti compensativi (inclusi i mezzi di
apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, e misure
dispensative)
• c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti
compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che
assicurino ritmi graduali di apprendimento e, ove risulti utile, la
possibilità dell'esonero
• MONITORAGGIO
• Adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto
concerne gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli
esami universitari
DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA- Linee guida sui DSA 2011
«Consiste nelle attività di recupero individuale che può svolgere l’alunno per
potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze, anche
nell’ambito delle strategie compensative e del metodo di studio; tali attività
individualizzate possono essere realizzate nelle fasi di lavoro individuale in
classe o in momenti ad esse dedicati, secondo tutte le forme di flessibilità
del lavoro scolastico consentite dalla normativa vigente».
DIDATTICA PERSONALIZZATA- Linee guida sui DSA, 2011
Bisogni educativi degli
alunni
Metodologie e
strategie
didattiche
Stili di apprendimento
Successo
formativo
Promozione delle
proprie potenzialità
Mediatori didattici
(schemi, mappe
concettuali, etc.),
Calibrazione degli
interventi sulla base
dei livelli raggiunti
(promozione di un
apprendimento
significativo)
IL METODO DI STUDIO • È un piano globale di lavoro, flessibile e adattabile
• Valorizzare le strategie spontanee dell’alunno
• Sfrutta le potenzialità dell’alunno
• Obiettivo: autonomia dell’allievo
PER ALLENARE LE STRATEGIE DI STUDIO:
- Conoscere ed analizzare il testo
- Organizzatori anticipati esempi:
- Selezionare e ordinare i concetti.
- Competenze lessicali e logiche
LE FASI DELLO STUDIO
- in classe
- a casa
Storia Geografia
- Tempo
- Luogo
- Attività
economiche
- Organizzazione
politica
- Cultura
- Ecc..
- Elementi naturali
- Elementi umani
- Ambienti
- Localizzazione e
distribuzione
- Rappresentazion
e di concetti e
conoscenze,
- Ecc.
LE MAPPE
concetto
sottoconcetti sottoconcetti
concetto
sottotitolo sottotitolo
Titolo
sottoconcetti sottoconcetti
Parole
ponte
Parole
ponte
LA LETTURA E LA COMPRENSIONE STRATEGIE EDUCATIVE E DIDATTICHE
• Rischio di frustrazione del bambino
• suddividere abilità in tante attività
• flessibilità nelle proposte didattiche, successo e
gratificazioni
• Aiuto dell’adulto
• promuovere la ricerca e la scoperta personale
• metodi di insegnamento che rispettano i ritmi e gli stili
cognitivi degli alunni
LETTURA= decodifica e comprensione del testo
ACCESSO ALLE INFORMAZIONI diversi canali di
trasmissione delle conoscenze
LA COMPRENSIONE indici testuali; organizzatori anticipati
MOTIVAZIONE ALLA LETTURA
STRUMENTI E STRATEGIE PER LEGGERE: - Skimming
- Lettura analitica
- lettura selettiva
LA LETTURA E LA COMPRENSIONE STRATEGIE EDUCATIVE E DIDATTICHE
STRATEGIE EDUCATIVE E DIDATTICHE - LA SCRITTURA-
• Incentivare l’uso dello stampatello
• frasi brevi e poco articolate
• Semplificare i testi con delle figure e delle mappe
• Privilegiare la scrittura con il computer
• LA MOTIVAZIONE ALLA SCITTTURA
• Come prendere appunti, produrre riassunti, scrivere
temi
IL SISTEMA DEL CALCOLO
• Analisi degli errori
• Automatizzare gli errori
• Le difficoltà di memoria
• Il calcolo approssimativo
• La rappresentazione grafica
• Il problem solving
INTERVENTI DI RECUPERO
• Non devono limitarsi agli aspetti da recuperare ma
proporre contenuti che uniscano punti di forza e
debolezza
• Coinvolgimento di altri bambini nelle attività di
recupero
• Organizzare attività di apprendimento per livelli di
abilità simili o diversi: es. cooperative learning
Rinforzo cognitivo
• processi cognivi (ad es., comprensione,attenzione,
memoria)
• p b
• metacognitivi (controllo e conoscenza dei processi e
delle strategie)
• emotivo-motivazionali (idee di sé, della propria
intelligenza, attribuzioni)
SCUOLA DELL’INFANZIA
OSSERVAZIONE:
• Delle capacità motorie, percettive, linguistiche, mnemoniche e
attentive, più dettagliatamente:
• grafo-motorie di orientamento, integrazione spazio-temporale, di
coordinazione oculo-manuale e di coordinazione dinamica
generale
• discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale, di
orientamento nel tempo scuola,nell’esecuzione autonoma delle
attività della giornata, ad orientarsi nel tempo prossimale (ieri,
oggi, domani).
ESERCIZI:
- Di grafica, per lo schema motorio
- Esercizi linguistici
Scuola dell’infanzia (Linee guida)
• Area del calcolo Prerequisiti
nella cognizione numerica, nella stima di numerosità e nel conteggio
- imparare a distinguere tra grandezza di oggetti e numerosità degli stessi
all’acquisizione delle parole-numero
- il bambino deve imparare ad astrarre il concetto di quantità numerica al di là delle
caratteristiche dell’oggetto contato, ad esempio: 3 stelline, 3 quadretti
- conquista di abilità sintattiche di composizione del numero (es: tante perle in una
collana)
- ordinamento di grandezze tra più elementi e di soluzione di piccoli problemi di vita
quotidiana utilizzando il conteggio
Situazioni informali e ludiche
Il potenziamento e l'esercizio delle abilità, delle conoscenze e
delle competenze come obiettivo didattico fondamentale
• La lettura consapevolezza fonologica
• La disortografia prerequisiti e processi
sottostanti la corretta produzione delle parole regolari
e irregolari
• I disturbi della comprensione del testo capacità
metacognitive e strategie di comprensione
Lettoscrittura
PER LA CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA
• Identificazione, discriminazione, della parte iniziale e
finale della parola (“Quali di queste parole cominciano
come OCA? UVA, ORSO, GATTO”)
• Analisi e sintesi dei suoni che compongono la parola
(“Ti dirò una parola a pezzetti e tu la dovrai dire per
intero”)
• Trasformare le parole
• Lettura di filastrocche
• Ecc.
Area del calcolo- Linee guida
• Scuola primaria
Il potenziamento dell’intelligenza numerica devono riguardare:
• processi di conteggio;
• processi lessicali;
• processi semantici;
• processi sintattici;
• calcolo a mente;
• calcolo scritto.
Abilità di comprensione del testo
Lavorare su:
• competenze che sottostanno al processo di comprensione (fare
inferenze, individuare le informazioni importanti in un testo ecc.)
• testi scritti, sia proponendo situazioni di comprensione orale;
• migliorare le conoscenze o strategie che si pensa influenzino la
comprensione del testo
• Metacognizione: riflessione sui propri processi mentali e il controllo
su di essi.
• Sensibilità al testo
• Le consocenze specifiche sul compito
• Conoscenze che il lettore ha su se stesso
Forme e modalità di sostegno
compensativo agli alunni con DSA
Compensare ridurre le difficoltà del disturbo
Dispensare tutela il bambino da insuccesso
scolastico con conseguenti ripercussioni
LE LINEE GUIDA:
«È necessario che i docenti acquisiscano chiare e complete
conoscenze in merito agli strumenti compensativi e alle misure
dispensative, con riferimento alla disciplina di loro competenza, al
fine di effettuare scelte consapevoli ed appropriate. Inoltre, gli
insegnanti devono essere in grado di utilizzare le nuove
tecnologie e realizzare una integrazione tra queste e le
metodologie didattiche per l’apprendimento, dato che le ricerche
dimostrano che ambienti didattici supportati dall’uso delle nuove
tecnologie risultano maggiormente efficaci».
Forme e modalità di sostegno compensativo agli
alunni con DSA
Forme e modalità di sostegno compensativo agli
alunni con DSA
Strumenti compensativi Misure dispensative
Elenchi, glossari visivi, promemoria
Mappe mentali e concettuali
Dispensa da : lettura ad alta voce,
scrittura veloce sotto dettatura, uso del
vocabolario cartaceo, studio mnemonico
delle tabelline
Tabella dei mesi, dell’alfabeto e dei vari
caratteri e delle regole gramamticali
Se necessario, dispensa dallo studio della
lingua straniera
Tavola pitagorica, la linea dei numeri, line
adel tempo
Tempi più lunghe per le prove scritte e pe
lo studio a casa
Tabella delle misure e delle formule
geometriche;
Programmazione delle interrogazioni
Calcolatrice Copia dalla lavagna
Registratore Scrittura veloce sotto dettatura
Computer con programmi di
videoscrittura, con correttore ortografico e
sintesi vocale
Lettura autonoma di consegne Cd audio registrati. Strumenti multimediali
Sintesi vocale
Testi scoalstici in pdf, audiolibro
Traduttori portatili
STRATEGIE
COMPENSATIVE
TECNOLOGIE
COMPENSATIVE
Utili a tutti costi
Si possono sviluppare
anche spontaneamente
Necessità di
addestramento
Problemi di
accettazione/rifiuto
COMPETENZE
COMPENSATIVE
:
Adottare con
flessibilità lo
strumento in base
alle proprie
necessità
Forme e modalità di sostegno compensativo agli
alunni con DSA
Verifica e valutazione
Verifica e valutazione
• Adeguate forme di verifica e valutazione
• Verifica e valutazione personalizzate
(Miur, 2011)
• Valutare il percorso di sviluppo/apprendimento
• Ruolo principale della programmazione
• Alunno con DSA deve poter usare tutti gli strumenti
compensativi che necessita
• Valutare le competenze
Verifiche di italiano
TEMA
• Scaletta
• Valutare il contenuto
• Predisporre una mappa con gli elementi essenziali
COMPRENSIONE DEL TESTO
• Priming
• Ricerca della parola –chiave
• GRAMMATICA
• Mappe compensative con schema di verbi, nomi, ecc.
• Tabella precompilata
Verifiche di matematica
• No copia degli esercizi dalla lavagna
• Verificare la conoscenza delle procedure per la
soluzione
• Consegne chiare con eventuale esercizio di esempio
Piano Didattico Personalizzato
• Dati anagrafici dell’alunno
• Tipologia di disturbo
• Attività didattiche individualizzate
• Attività didattiche personalizzate
• Strumenti compensativi
• Misure dispensative
• Forme di verifica e valutazione personalizzate
(Miur, 2011)
IL DOCENTE in sintesi..
• Durante le prime fasi degli apprendimenti scolastici cura con attenzione l’acquisizione
dei prerequisiti fondamentali. Attenzione ai segnali di rischio
• mette in atto strategie di recupero;
• segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero
posti in essere;
• prende visione della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti;
• procede, in collaborazione con i colleghi della classe, alla documentazione dei
percorsi didattici individualizzati e personalizzati previsti;
• attua strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo;
• adotta misure dispensative;
• attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti;
• realizza incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo ordine o
grado di scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici effettuati dagli
alunni, in particolare quelli con DSA, e per non disperdere il lavoro svolto.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Buon lavoro!