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Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI 5,00 Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXI - N. 205 - DICEMBRE 2011 Renault / Il “Van of the Year 2012” al Kangoo Z.E. Fiat Professional / Prova su strada del Doblò WorkUp I L M ONDO DEI TRASPORTI IRISBUS Magelys Pro è la star di Courtrai CONTINENTAL I clienti come testimonial della qualità dei pneumatici Per l’ottava volta Mercedes-Benz trionfa nel più importante concorso internazionale dedicato ai veicoli industriali e per la quarta volta lo fa con il suo top di gamma adesso disponibile anche sul mercato italiano. Articoli a pagina 2, 14-15 SPECIALE Ambizioni Nissan col nuovo NV400 Tecnologie per la mobilità sostenibile Puntuale il quarto sigillo Servizi da pagina 29 DEALER Renault Trucks rafforza ancora la sua rete a Catania e Torino Servizi da pagina 10 A pagina 40 ZF OPENMATICS Piattaforma telematica per gli autobus A pagina 42 A pagina 25 MERCEDES-BENZ ACTROS È “TRUCK OF THE YEAR 2012”

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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

€ 5,00 Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXI - N. 205 - DICEMBRE 2011

Renault / Il “Van of the Year 2012” al Kangoo Z.E.Fiat Professional / Prova su strada del Doblò WorkUp

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

IRISBUS

Magelys Proè la star di Courtrai

CONTINENTAL

I clienti cometestimonialdella qualitàdei pneumatici

Per l’ottava volta Mercedes-Benz trionfa nel più importante concorso internazionale dedicato ai veicoli industrialie per la quarta volta lo fa con il suo top di gamma adesso disponibile anche sul mercato italiano. Articoli a pagina 2, 14-15

SPECIALE

Ambizioni Nissancol nuovo NV400

Tecnologieper la mobilità

sostenibile

Puntuale il quarto sigillo

Servizi da pagina 29

DEALER

Renault Trucksrafforza ancorala sua rete aCatania e Torino

Servizi da pagina 10

A pagina 40

ZF OPENMATICS

Piattaformatelematica pergli autobus

A pagina 42 A pagina 25

MERCEDES-BENZ ACTROS È “TRUCK OF THE YEAR 2012”

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2ATTUALITÀ N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

KORTRIJK - Fin dalla sua primaapparizione pubblica aveva su-scitato grandi consensi. Allapro va dei fatti, nell’operativitàconcreta dell’utilizzo da partedei primi clienti, ha confermatole sue doti. La strada per il mas-simo riconoscimento interna-zionale per un veicolo indu-striale era dunque spianata. Èco sì è stato. Il nuovo Mercedes-Benz Actros è stato eletto“Truck of the Year 2012”. Unriconoscimento meritato perl’am miraglia della Stella, di di-ritto diventata un punto di rife-rimento assoluto del mercatodei pesanti per innovazioni tec-niche e qualità prestazionali. Lagiuria internazionale del “Truckof the Year”, di cui è PresidenteGianenrico Griffini, ha conferi-to l’am bito premio in occasionedel la fiera internazionale “Trai-ler 2011” di Kortrijk, in Belgio.I giornalisti di 24 Paesi europei,specializzati nel settore dei vei-coli industriali, hanno premiatoper la quarta volta il modello dipun ta del trasporto di lineaMercedes-Benz. Per la Casa te-desca si tratta dell’ottava voltache conquista il “Truck of theYear” da quando il premio èstato istituito nel 1977. Merce-des-Benz è dunque al momento

il marchio più premiato delconcorso, che riconosce nell’in-novazione tecnologica il crite-rio fondamentale nel processodi selezione della giuria.

CARRIERADA STAR

Una brillante carriera quelladell’Actros, iniziata nel 1997con la prima generazione e pro-seguita con i suoi successori,che si sono dimostrati all’altez-za del titolo mondiale, tanto daconquistarlo anche nel 2004 enel 2009. I successi della Stellanel “Truck of the Year” sonoiniziati nel 1985 con l’LN2, acui è seuito nel 1990 l’SK equindi la prima affermazionedell’Actros nel 1997, dell’Ate-go nel 1999, ancora dell’Actrosnel 2004 e nel 2009. Lo scorsoanno, in occasione del Saloneinternazionale di Hannover(IAA), il “Truck Of The Year2011” era stato conferito ancorauna volta all’Atego.

Nelle parole pronunciate daGianenrico Griffini sul palcodella premiazione viene rias-sunta la motivazione che haspinto la giuria internazionale ascegliere l’Actros: “Con la nuo -va generazione di Actros, Mer-cedes-Benz ha interpretato glielementi caratteristici del mar-chio in chiave innovativa, stabi-

lendo nuovi standard in terminidi efficienza, sicurezza e com-fort per i veicoli industriali”. Inbase ai criteri stabiliti dalla giu-ria, il riconoscimento “Truck ofthe Year” premia ogni anno ilveicolo che offre il migliorecontributo in termini di redditi-vità, emissioni, sicurezza, gui-dabilità e comfort nel trasportosu strada. Con un punteggio to-tale di 161 punti, Actros si è ag-giudicato il concorso con unlargo margine rispetto al secon-do classificato (67 punti) e alterzo (50 punti). Un risultatostorico con cui gli esperti gior-nalisti hanno voluto premiare latecnologia all’avanguardiaadottata dall’Actros.

Massimo entusiasmo è statoespresso da Hubertus Troska,Responsabile Mercedes-BenzTrucks: “Siamo orgogliosi chela giuria di ‘Truck of the Year”abbia confermato il nostro im-pegno conferendoci questo pre-stigioso riconoscimento. Peroltre 10 anni l’intero team si èdedicato con impegno, passio-ne, anima e cuore alla creazionedel nuovo Actros. Actros è de-stinato ad affermarsi come pro-tagonista nel panorama dei vei-coli industriali nei prossimianni e questo aspetto ha favori-to la motivazione di Mercedes-Benz in questo settore”.

CRESCENDOROSSINIANO

Con oltre 700mila unità ven-dute dal lancio della prima ge-nerazione nel 1996, Actros è ilveicolo industriale più apprez-zato al mondo. Il nuovo model-lo è stato completamente ripro-gettato, consentendo ai tecniciMercedes-Benz di perfezionareulteriormente le già vincenti ca-ratteristiche. Actros coniugastandard di compatibilità am-bientale ulteriormente migliora-ti e performance ottimizzate. Lanuova generazione offre note-voli vantaggi, permettendo diridurre i consumi di carburantee migliorando il comfort di gui -da, grazie a una maneggevolez-za inedita. Inoltre, i modelli at-tuali rispettano tutti i rigorosistandard sulle emissioni Euro 6.Rispetto al suo predecessore, ilnuovo Actros offre consumi del6-7 per cento inferiori nella ver-sione Euro 5 e del 3-4 per centoinferiori nella variante Euro 6.

Segno distintivo è anche l’a -bitabilità interna della cabinache stabilisce nuovi standard diriferimento in termini di com-fort ed ergonomia, qualità deima teriali e dotazioni. La cabinanon costituisce soltanto il luogodi lavoro per l’autista, ma ancheun’accogliente area relax, unsa lotto e una zona notte. L’ergo-nomia dell’area living e il lettodi nuova concezione sono desti-nate a conquistare i clienti, cosìcome i volumi dell’abitacolo,ulteriormente ampliati rispettoai modelli precedenti.

Il “Truck of the Year 2012”premia anche il consistente la-voro di progettazione e l’ambi-zioso programma di test che hapreceduto il recente avvio dellacommercializzazione del nuovoActros: oltre 22 milioni di kmdi prove e oltre due miliardi dieuro di investimenti in sviluppoe tecnologia. Il lancio di un pro-dotto di questa portata avvieneogni quindici anni nel settoredei veicoli industriali.

Fabio Basilico

MERCEDES-BENZ / TRIONFO DELLA NUOVA GENERAZIONE DELL’AMMIRAGLIA DELLA STELLA

Actros “Truck of the Year 2012”

Con la nuovagenerazionedi ActrosMercedes-Benzha interpretatogli elementicaratteristici delmarchio in chiaveinnovativa,stabilendo nuovistandard intermini diefficienza,sicurezza ecomfort per iveicoliindustriali. È laquarta volta chel’ammiraglia deltrasporto pesantedella Stellaconquista ilprestigiosoriconoscimento ela nona vittoriacomplessiva per ilcostruttoretedesco.

“ 1977 Seddon Atkinson 2001978 Man 19.2801979 Volvo F71980 Man 19.3211981 Leyland T451982 Ford Cargo1983 Renault G260/2901984 Volvo F101985 Mercedes-Benz LN21986 Volvo FL1987 Man F901988 Daf 95

1989 Scania Serie 31990 Mercedes-Benz SK1991 Renault Magnum AE1992 Iveco Eurocargo1993 Iveco Eurotech1994 Volvo FH I serie1995 Man F20001996 Scania Serie 41997 Mercedes-Benz Actros1998 Daf XF951999 Mercedes-Benz Atego2000 Volvo FH II serie

2001 Man TGA2002 Daf LF2003 Iveco Stralis2004 Mercedes-Benz Actros II2005 Scania Serie R2006 Man TGL2007 Daf XF1052008 Man TGX/TGS2009 Mercedes-Benz Actros III2010 Scania Nuova Serie R 2011 Mercedes-Benz Atego2012 Mercedes-Benz Actros

Albo d’oro

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4ATTUALITÀ N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

IL MONDODEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia,

Cultura e Tecnica del Trasporto

Direttore responsabile

Paolo AltieriDirezione, redazione e amministrazione

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Promozione Piero FerrariArt Director Renato Montino

Impaginazione e Fotocomposizione

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Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Mi-lano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: I ta liaEuro 50,00, estero: Euro 100,00 - Versamento sul c/c po stalen. 40699209 intestato a Vega Editrice Srl, Milano - Po ste I -taliane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano- Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).

lia, ha ricordato che “costruttorie distributori di veicoli indu-striali hanno sostenuto e sosten-gono rilevanti investimenti (oltre10 miliardi di euro dal 2000) peroffrire prodotti e servizi al-l’avanguardia, mentre il settoresoffre ancora di un’ec cessivapolverizzazione, se teniamoconto che per il 45,1 per cento sitratta di trasporto monoveicola-re, per il 38,6 per cen to di tra-sporto da 2 a 5 veicoli, per il 9,4per cento da 6 a 10 vei coli e peril 6,9 per cento ol tre i 10 veicoli;inoltre soffre di infrastrutture in-sufficienti e subisce spesso unapercezione sba gliata e fuorvian-te presso i mass media, il pub-blico e le i sti tuzioni”.

“Le aziende di autotrasportoemigrano - ha detto an coraCosta - e il mercato italiano deltrasporto e dei mezzi è mortifi-cato. Occorre dunque che tutte

le componenti del sistema lavo-rino insieme per sviluppare lemigliori risorse esistenti e dareefficienza a una filiera fonda-mentale per l’eco no mia delPaese. Va sottolineato il fattoche il 90 per cento delle mercitrasportate in Italia avviene gra-zie ai veicoli industriali”.

PER UNA MIGLIOREMOBILITÀ

L’incontro Unrae ha altresì ri- badito che la Consulta Naziona-le per l’Autotrasporto ha fat topassi importanti e svolge un la-voro costante per cercare i mi- gliori modi di sviluppo dellamobilità, della sicurezza stradalee della formazione degli opera-tori. Nella stessa prospettiva,l’Unrae ha avanzato proposteper misure “a costo zero”, consi-derata anche la situazione e co -

nomica generale. Tra queste mi-sure rientrano interventi norma-tivi e tecnici per il controllo delrispetto delle norme di circola-zione e delle condizioni tecnichedei veicoli, nonché interventieconomici e fiscali parametratisulla sicurezza e sulle emissionidei veicoli: bonus-malus dellatassa di proprietà e delle tariffeassicurative e autostradali, defi-scalizzazione degli utili reinve-stiti dalle aziende per il rinnovodel parco e defiscalizzazione dellavoro a favore dell’assunzionedi giovani conducenti che abbia-no partecipato a corsi di forma-zione specifici.

Significativo anche l’inter -ven to di Gianni Filipponi, Diret-tore generale dell’Unrae. Il dot-tor Filipponi ha descritto le in-novazioni tecnologiche per la si-curezza e l’ambiente applicate aiveicoli industriali, anticipando

anche le conseguenze possibilidell’innovazione tecnologica intermini di organizzazione deitrasporti, per venire incontro alleesigenze della circolazione, ilcui livello di congestione è sem-pre più alto e tale da condiziona-re negativamente l’efficienza delsistema. Il Direttore generale haanche sottolineato il peso sem-pre crescente della fiscalità nelsettore, ulteriormente aggravatodalla recente riforma dell’IPT,che comporta un aumento mediodi circa 700 euro per veicolo.

Dal canto suo MassimoSchin tu, Direttore generale diAiscat, Associazione italiana so-cietà concessionarie autostrade etrafori, ha centrato il suo inter-vento sull’importanza della sicu-rezza stradale, ricordando cheattorno a essa si muove un uni-verso di ricerca e innovazione.“La sicurezza - ha detto tra l’al-

tro Schintu - è, comunque, uncosto ed è anche compito dei ge-stori delle infrastrutture fare inmodo che si trasformi in investi-mento per una maggiore ef fi-cienza”. A queste considerazionisi sono unite quelle di FilippoMoscarini, Presidente di Ai-scam, Associazione italiana si-curezza circolazione automezzie moto, che ha ricordato che“negli anni passati il punto de-bole dell’autotrasporto venivaindividuato nella combinazionetra veicolo, conducente e strada,mentre ora si è visto che è alconducente che va dedicata lamaggiore attenzione, rendendoloun professionista del volantepreparato e consapevole anchedei costi sociali del mancato ri-spetto delle regole di circolazio-ne, attraverso un’intensa attivitàd’informazione, formazione eaddestramento”.

Ha concluso i lavori l’alloraSottosegretario ai Trasporti, Bar-tolomeo Giachino, che ha passa-to in rassegna l’attività del Go-verno che, attraverso la ConsultaNazionale per l’Autotrasporto,sta lavorando all’attuazione de -gli obiettivi del Piano Nazionaleper i Trasporti e la Logistica, alfine di avviare un processo dimiglioramento dell’efficienzadel sistema logistico italiano, ri-ducendo i costi delle varie inef-ficienze e avviando un processovirtuoso che contribuisca ancheal recupero del Pil.

Giachino ha illustrato le duefasi in cui si è articolato l’im pe -gno dell’Esecutivo italiano inque sti tre anni di lavoro: “la pri -ma - ha spiegato Giachino - è ladifesa del settore da gli effetti pe-santi della peggiore crisi econo-mica del dopo guerra, con l’au-mento dei fondi e l’adozione dimisure innovative quali l’istitu-zione del fondo di garanzia perl’autotrasporto, gli incentivi alrinnovo del par co circolante,oltre 200 milioni di euro perl’intermodalità marittima e fer-roviaria. La seconda ha comeoggetto il Piano Nazionale dellaLogistica, con il quale il Gover-no lavora per ridurre l’ineffi-cienza logistica del Paese e perl’aumento dei traffici e, quindi,per la crescita economica”.

Giancarlo Toscano

ROMA - Come affrontare le at-tuali difficili sfide del mercato?Co sa dovremo attenderci nelpros simo futuro? A queste e adal tre domande sullo stato del tra- sporto merci ha cercato di da reconcreta risposta l’in con tro or-ganizzato a Roma dal l’Unrae,dal titolo: “Uomini e mezzi pro-tagonisti del trasporto merci -Tecniche d’avanguardia e corag-gio delle scelte”.

L’Unione nazionale rappre-sentanti autoveicoli esteri èl’As sociazione che rappresentale Case estere operanti sul mer-cato italiano delle autovetture,dei veicoli commerciali e indu-striali, dei bus e delle caravan eautocaravan. L’Unrae è divenutauno dei più validi interlocutoridelle istituzioni ed è oggi laprin cipale fonte di informazionie analisi del mercato, costituen-do un punto di riferimento pertut ti gli operatori del settore.Og gi le 46 aziende associate - ei loro 61 marchi - rappresentanouna realtà economica che regi-stra un fatturato di 41 miliardi dieuro, con un numero di occupatipari a circa 100mila unità.

Nella consapevolezza delruo lo svolto, con l’incontro diRo ma l’Unrae ha voluto aprireun colloquio sulla fase attualedell’autotrasporto italiano, du-rante la quale il mercato dei vei- coli industriali ha subito una for-tissima contrazione. Gino Co sta,Presidente della Sezione VeicoliIndustriali di Unrae non ché nu-mero uno di Renault Trucks Ita-

Sicurezza e ambiente nell’intervento di Gianni Filipponi, Direttore generale Unrae

ROMA - Nel suo intervento, Gianni Filipponi, Direttore generaledell’Unrae, ha radiografato nei dettagli lo stato di salute dell’au-totrasporto, mettendone in luce le criticità ma anche i grandi pro-gressi compiuti. “Le sempre più stringenti norme omologative,unitamente alla necessità di affrontare una concorrenza semprepiù globale e agguerrita - ha dichiarato il Direttore generale -hanno spinto tutti i produttori delle varie categorie del veicolo in-dustriale a effettuare e a programmare ingenti investimenti nel-l’innovazione tecnologica. Ne è nato così un forte slancio alla ri-cerca delle soluzioni più moderne tra quante si dimostrano ade-guate a rendere un veicolo sempre più sicuro e meno inquinante.Per gli autoveicoli si è trattato di innovazione indirizzata partico-larmente verso due obiettivi: la riduzione delle emissioni inqui-nanti e l’incremento degli standard di sicurezza attiva e passiva,insieme con altri accorgimenti intesi ad alleggerire la tara dei vei-coli in modo da consentire la maggior portata possibile, stanti i li-miti massimi di massa totale a terra stabiliti per legge”.

Le apparecchiature di sicurezza, obbligatorie e non, oggi di-sponibili, prossime alla commercializzazione o in fase di studio,comprendono ABS, BAS (assistente di frenata), ASR (sistema diantislittamento), ESP (sistema elettronico di stabilità), Retarder(rallentatore), il sistema TPS per controllare la pressione deipneumatici, i “sensori di peso”, “sensori ralla”, le luci di emer-genza automatiche, il “Cruise Control Adattivo”, il “rilevatore dicorsia”, la barra di protezione laterale detta “paraciclisti”, le cin-ture di sicurezza, gli airbag. Bisogna tuttavia tenere ben presenteche questa tecnologia di sicurezza va conosciuta e gestita adegua-tamente. In questo senso, rimane fondamentale il ruolo del con-

ducente, anche per il fattoche l’automazione non èsufficiente a evitare tutti irischi.

Importante è anche il di-scorso della tutela ambien-tale, ambito nel quale ilmondo dell’autotrasporto ècostantemente attivo. Bastaricordare che nel passaggiodalla condizione precedenteall’Euro 1 a quella indicatadall’Euro 6 gli NOx (ossididi azoto) dovrebbero dimi-nuire del 98 per cento, gliHC (idrocarburi) del 95 percento, il CO (monossido dicarbonio) dell’89 per centoe il particolato (PM10) del97 per cento.

“Tutto indica - ha prose-guito Gianni Filipponi - cheavremo disponibili in futuro veicoli sempre più sicuri e più ‘intel-ligenti’: meno carico di lavoro per i conducenti, ulteriori miglio-ramenti della sicurezza stradale e delle emissioni”. Logico dun-que aspettarsi che nel prossimo futuro ci si possa trovare di frontea notevoli cambiamenti nelle modalità di trasporto e nelle tecni-che logistiche.

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICAAPRE LE PORTE AL FUTURO

UNRAE / INCONTRO A ROMA SU “UOMINI E MEZZI PROTAGONISTI DEL TRASPORTO MERCI”

Dove va l’autotrasporto?L’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri ha voluto aprire un colloquio sulla fase attualedell’autotrasporto italiano, durante la quale il mercato dei veicoli industriali ha subito una fortissi-ma contrazione. L’allora Sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino ha ribadito l’importanzadella Consulta Nazionale per l’Autotrasporto e del Piano Nazionale per i Trasporti e la Logistica.

Gianni Filipponi,Direttore generale dell’Unrae

I relatori dell’incontro dedicato al futuro dell’autotrasporto organizzato a Roma dall’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri.

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6INTERVISTA N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

ROMA - L’arrivo sul mercatodel nuovo Actros e del carico diinnovazione che si porta ap-presso ha permesso un’evo lu -zio ne concreta anche nel campodei servizi, a partire dai contrat-ti di service, che per Mercedes-Benz sono gestiti da Charter -Way, società che si occupa an -che del noleggio a breve e lun -go termine per il costruttore te-desco. “La scelta di abbinare ledue cose - spiega Luca Secon-dini, Amministratore delegatodi CharterWay in Italia - non èsta ta fatta a caso. Elementi co -me la fornitura di un program-ma di assistenza programmata equella dei veicoli a noleggio so -no elementi consequenziali, at-traverso cui il cliente può de-mandare a noi la totalità dellein combenze accessorie, concen-trandosi sul proprio business. IlService Contract è il prodotto dibase con cui approcciare leaziende di trasporto, per poi di-mostrare come il passare a unli vello superiore sia davverocon veniente”.

Quali sono le novità nelcampo dei servizi che riguar-dano il nuovo Actros?

“Dipendono da quelle cheso no le sue modalità costrutti-ve. Il livello di tecnologia rag-giunto con il nuovo camion èta le che abbiamo potuto offrireuna valutazione del service con- tract a un livello di costo infe-riore rispetto a quella del mo-dello di Actros attuale. A un si-

mile risultato contribuisconomolti fattori, dai sistemi di assi-stenza alla guida alla compo-nentistica completamente rin-novata. Questo permette al nuo -vo Actros di avere nel comples-so costi di gestione più bassi edi conseguenza a noi di offrireil contratto di manutenzionecom pleto con una quotazioneri dotta”.

Quanti oggi, tra i clientiMercedes-Benz, scelgono distipulare un contratto di assi-stenza programmata?

“Attualmente possiamo con-tare su una penetrazione del 20per cento sul totale dell’imma -tri colato. Quello che vogliamofa re è aumentare questa quo ta,anche grazie alla possibilitàcon creta di avere condizioni an-cora più favorevoli rispetto apri ma”.

Quale obiettivo contatequin di di raggiungere conl’ar rivo sul mercato italianodel nuovo Actros?

“Pensiamo di riuscire a supe-rare il 25 per cento dei mezzivenduti, andando quindi a co-prire un quarto della flotta tota-le dei nostri clienti. A mio pare-re c’è anche la possibilità dicre scere qualcosa in più, sullaba se dei numeri registrati in al -tri Paesi europei, magari conl’au silio di prodotti specificiche vadano a coprire, ad esem-pio, la sola manutenzione oppu-re senza che comprendano imateriali d’usura”.

Qual è la tipologia di clien-te che sceglie di affidarsi aicontratti di assistenza?

“Al momento rileviamo unmaggiore orientamento da partedelle flotte medio/grandi. Es-sendo molto attente alle econo-mie di scala, trovano conve-niente demandare completa-mente i servizi di manutenzionee assistenza alle nostre struttu-re, sicuri di trarne i maggioribenefici. Credo però che anchela piccola flotta o il padroncinopossano trovare vantaggiose lenostre proposte. La nostra pros-sima sfida è dimostrare loro ilvalore reale del Service Con-tract, aiutandoli nel conteggiodei costi di manutenzione, enel l’avviare una giusta pro-grammazione”.

Che cosa arriva a coprire ilcontratto Service Complete?

“In pratica mette al riparo iltrasportatore da qualsiasi im-previsto, unendo i contenuti diun’estensione di garanzia sullaca tena cinematica alla coperturatotale anche per le lavorazioniche comprendono i materialisog getti a usura, come frizionioppure freni”.

Fino a quanto è oggi possi-bile prolungare la garanzia?

“Sul nuovo Actros siamo ingrado di arrivare fino a un mi-lione di chilometri, un arco tem- porale molto ampliato rispettoai contratti per l’Actros attuale.Una durata quindi che può arri-vare fino a sei o sette an ni di la-voro. A coprire una buo na partedella durata di vita operativa delveicolo, o comunque tutto il pe-riodo in cui di solito viene uti-lizzato dalle flotte”.

Passando al noleggio a lun -

go termine, per il momentostate raggiungendo buoni ri-sultati con i furgoni.

“Il dieci per cento dei com-merciali immatricolati da Mer-cedes-Benz è già oggi a noleg-gio, mentre è stato un po’ piùdif ficile muoversi nel campo deiveicoli pesanti. Soprattutto per-ché abbiamo iniziato a occupar-cene soltanto nel 2009, riscuo-tendo subito molto interesse maanche dovendo fare i con ti conla crisi. Avendo introdotto unprodotto nuovo nel mo mentopeggiore possibile, non c’è statomodo nei primi tem pi di valu-tarne correttamente le possibili-tà. Adesso invece si sta affer-mando, lo confermano i numeriin crescita, anche se restiamo aun livello piuttosto basso, conpoche decine di camion noleg-giati. Però è palpabile il mag-gior interesse da parte dei clientie dei dealer, soprattutto nell’ac-cettare il concetto del noleggio.Con i truck infatti erano più evi-

denti i dubbi del tipo: alla finenon mi rimane nien te in mano.In questo senso la crisi ci haaiutato a far capire ai trasporta-tori che dopo anni di utilizzo in-tensivo quello che rimane èpoco più di un pezzo di ferro”.

Quale parte della vostra re -te di vendita si occupa an chedel noleggio?

“Tutti i dealer. L’offerta delnoleggio è accoppiata al restodella vendita. Ogni concessio-nario Mercedes-Benz è abilitatoa fare offerte, dispone di un si-stema di quotazione e di tuttigli strumenti necessari per se-guire al meglio i clienti. Poi na-turalmente c’è chi crede di piùin questo prodotto e chi ci crededi meno”.

Il noleggio comprende an -che tutti i servizi di assistenzaprogrammata?

“Assolutamente sì. In quelca so non vendiamo il mezzo masoprattutto il servizio completo,dalle assicurazioni alla gestione

operativa della manutenzione,aggiungendo a richiesta addirit-tura i pneumatici, il che perquel che riguarda i van è auto-matico mentre sui truck a voltei clienti preferiscono fare da so -li, potendo già contare su accor-di con i produttori”.

Le proposte riguardanti itruck si riferiscono al noleg-gio a lungo termine...

“Quella è la base da cui par-tiamo ma per esempio da pocoabbiamo aggiunto un prodottospecifico per l’Actros. Si trattadi un’offerta di noleggio a 24me si, che è una soluzione inter-media e può attrarre il clienteperché l’impegno è meno pe-sante. Infatti, se siglare un con-tratto per quattro anni può esse-re difficile quando si tratta diuna modalità che il cliente nonha ancora testato, con i due anniminimi diamo la possibilità apiù aziende di provare il noleg-gio e verificarne in prima perso-na la convenienza”.

ROMA - Il cuore dell’offerta CharterWay è rap-presentato dal contratto Service Complete, chegarantisce una copertura davvero totale, nonsoltanto come garanzia su tutte le parti e gli ag-gregati del camion, dal motore al Retarder sequesto è montato dalla fabbrica, ma anche perla sostituzione, manutenzione e riparazionedelle componenti soggette a usura, compresi

freni e frizione. Il tutto legato al pagamento diuna rata mensile, che consente di programmarecon precisione i costi legati al veicolo, facilitan-do di molto il lavoro di gestione dell’interaazienda. Il servizio può inoltre essere ampliatofino a comprendere il coordinamento degli ap-puntamenti in officina e perfino la verifica dellefatture.

Che cos’è il contratto Service Complete

IL CUORE DELL’OFFERTA CHARTERWAY

Mauro Zola

MERCEDES-BENZ / CON ACTROS IN PISTA ANCHE CHARTERWAY CON I SUOI INNOVATIVI SERVIZI

Il grande fratello del trasporto

Importanteevoluzione in

casa della Stellaanche sul

terreno deiservizi per i

trasportatori,come il Service

Contract, ilService

Complete o ilnoleggio a

breve e lungotermine.

Sull’argomentoabbiamo

intervistatoLuca Secondini,Amministratore

delegatodi CharterWay

in Italia.

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7 ATTUALITÀN° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

SANTA MARIA DI SALA - Sonotra scorse tre generazioni emez za da quando quel ragaz-zo da ap prendista meccanicoaprì la Au togresal, concessio-naria veicoli industriali Mer-cedes-Benz. Tutto ebbe origi-ne dai truck, che per il dealerrappresenta tut tora una grossafetta di mercato. Certo, colpassare degli an ni FrancescoCarraro da ragazzo si è tra-sformato in imprenditore, haintuito che allargare il bacinoad altri veicoli gli a vrebbeportato fortuna. Così è stato.E ancora oggi che, soprattuttonel settore dei trasporti pesan-ti, si fa sempre più preponde-rante la necessità di essere ri-spettosi dell’ambiente, è an-cora lui, Francesco Carraro, aintuire come occorrerà com-portarsi nel futuro. È lui ilfondatore del pro getto “Carra-ro Anima Eco”, che ha portatoall’inau gu ra zio ne della primaconcessionaria “ver de” dedi-cata ai veicoli industriali Mer-cedes-Benz.

Siamo a Santa Maria diSala, secondo polo industrialedi Venezia, cittadina comodaper i trasportatori della zonaovest del la provincia, che nonsaranno più costretti a percor-rere l’in tera area venezianaper raggiungere la concessio-naria di Me stre. Siamo nel ca-poluogo ve neto perché è nel

Veneto che ha inizio la storiadella Carraro Spa. Classe1942, a soli 14 anni Francescoè apprendista meccanico inun’officina a Maser. Do po ilmatrimonio con Ernesta DeBortoli e la nascita del primo-genito Ruggero apre la pri maofficina autorizzata in pro prioa Tai di Cadore, in provinciadi Belluno. Lo sposalizio uf fi-ciale con la Casa della Stellaavviene nel 1976, dieci annidopo la nascita del secondo fi-glio Giovanni: a Sedico, sem-pre nel Bellunese, nasce Au-togresal. Nove anni dopo aSusegana, in provincia di Tre-viso, vie ne fondata la CarraroSrl, dealer Mercedes-Benz, etre anni dopo un’officina au-torizzata. Carraro non siferma e, sull’onda di an ni No-vanta decisamente positivi peril settore dei truck, ecco arri-vare, nel 1999, a San Vende-miano, nel Trevigiano, il suopri mo Centro dell’usato.

INIEZIONEDI FIDUCIA

Ancora in provincia di Tre-viso nel 2002 la Carraro Spa -nata dalla fusione per incor-porazione di Autogresal eCarraro Srl - apre la nuovasede veicoli industriali a Ner-vesa della Battaglia e nel2004 una nuova sede per ven-dita e assistenza a Oderzo. Intut te le sedi ai veicoli indu-striali si affiancano quelli leg-geri e le au to (non solo Mer-cedes). Ma nel difficile 2011 èancora il truck il pensieroprincipale del trio Carraro(accanto al padre dagli anniOttanta ci sono i due fi gli):prima un nuovo centro del- l’usato a Villorba e, il mesescorso, l’inaugurazione diSanta Maria di Sala, avvenutaalla pre senza del Governatoredella Re gione Veneto LucaZaia. “Partecipo sentimental-mente - ha dichiarato il Go-vernatore veneto - perchésono figlio di un meccanico,ma anche per raf for zare ilmessaggio che deriva dal- l’inaugurazione di Carraro:quello d’imprenditori corag-giosi che, in un periodo in cui123mi la veneti sono senza la-voro, fanno la loro parte e di-cono ‘noi ci siamo’. Da que-sta nuo va apertura arriva dun-que un messaggio importante,che dà fiducia”.

Con la sede di Santa Mariadi Sala il network veneto diven dita e assistenza di Carra-ro rag giunge quota 12, in unterritorio che scende dalle Do-

lomiti fino alla laguna vene-ziana. Ma l’elemento che di-stingue la nuo va nata è l’eco-sostenibilità. “È una sede al-l’avanguardia - ha spiegatoFrancesco Carraro, che delmeccanico delle Dolomiti haconservato la modestia e l’u -miltà, anche oggi che è Pre si-dente di un’azienda che ha unfatturato di oltre cento milionidi euro - per l’innovazionetec nologica e architettonica”.In effetti, siamo nel cuore pro-duttivo della provincia vene-ziana, ma ogni elemento fapensare a un futuro ben diver-so per fabbriche e aziende diproduzione. A un futuro più“verde”: fotovoltaico, solaretermico, isolamento termico eacustico, insegne a led, giardi-no verde pensile, piazzale dre-nante con impianto di disolea-zione. Chi arriva a SantaMaria di Sala può am mirare iveicoli con la Stella all’inter-no di un contesto “verde”,progettato ad hoc dallo studioScarpa di Treviso secondo altistandard di risparmio di ener-gia e di emissioni. Eppurequesta struttura è sta ta realiz-zata in pochi mesi, an dando ariqualificare un’area di 7.400metri quadrati. “Come hofatto? Beh - scherza Carraro -intanto ho investito tre milionie mezzo di euro che non ècosa da poco. Il segreto stanella for te organizzazione di250 bravi collaboratori, di cui18 nel Salese, nella dedizionee nell’as si stenza”.

Tagliato il nastro a SantaMa ria di Sala il progetto“Carraro Anima Eco” non èfinito, anzi. L’obiettivo èesportare l’at tenzione per lasostenibilità ambientale dellestrutture e dei comportamentianche nelle altre sedi. “Mer-cedes-Benz - ha proseguito ilPresidente dell’azien da di fa-miglia - crede nel nostro lavo-ro, attento e meticoloso nel- l’aiutare il cliente nelle suescelte così come nell’assister-lo in ogni momento dopo lavendita. Anche per questo ciha affidato la responsabilitàdel marchio sull’intera pro-vincia di Venezia. Da partenostra non ci sia mo acconten-tati di una concessionaria tra-dizionale, ma abbiamo volutostudiare con i progettisti lemi gliori soluzioni per abbatte-re l’impatto della strutturasul l’ambiente, lanciando unmessaggio a favore del l’eco- so stenibilità, in cui crediamomol to e che intendiamo porta-re avanti in futuro”.

Ad aprire ufficialmente lanuo va sede è giunto AlwinEp ple, Presidente di Merce-des-Benz Italia. “Continuare aguardare al futuro con fiducia- ha dichiarato l’alto esponen-te della Stella - è il segreto delsuccesso di un grande impren-ditore. Sia mo orgogliosi dicontinuare que sta storia conCarraro qui nel Veneto. Sonosicuro che con la nuova gene-razione di vei coli industriali ilnostro marchio ritornerà alla

leadership di mercato. Abbia-mo davanti a noi anni di sod-disfazioni”.

I NUMERIDEL SUCCESSO

Da questo punto di vista inu meri sono dalla parte diCarraro Spa, che ha chiuso il2010 con 100.924.000 euro,di cui cir ca il 16 per centoproveniente dal reparto post-vendita, il rimanente divisotra reparto veicoli industriali ereparto vetture, con una lieveprevalenza di que st’ultimo. Iclienti in portafoglio sono15mila, i passaggi of ficinadegli autocarri sono sta ti7.800 e i ricambi hanno mo vi-mentato quasi 19 milioni dieuro. Nel 2010 Carraro haven duto 304 veicoli industria-li coi marchi Mercedes-Benze Mitsubishi Fuso e 242 auto-carri usati. Dati che lo collo-cano tra i top 50 dei dealeritaliani. L’a zien da conta circa250 dipendenti, di cui circa il60 per cen to dedicato a offici-na, carrozzeria, ricambi e as-sistenza 24 ore su 24, un datosuperiore alla me dia naziona-le.

“Da oltre quarant’anni - haconcluso Francesco Carraro -il nostro stile è sempre lo stes-so: accompagnare il trasporta-tore in ogni fase, dal la sceltadel truck all’assistenza post-vendita, farlo in modo profes-sionale, coinvolgendo figurespecializzate e costantemente

for mate, offrendo un venta-glio di servizi completo e incostante sviluppo. Applicarequesto sti le in un territoriocome quello veneto, produtti-vo ma ad alta concorrenza nelsettore dei trasporti, ha signi-ficato investire su ogni aspet-to, dalla collocazione strategi-ca delle sedi alla for mazionedel personale, alla cura del-l’assistenza”.

MERCEDES-BENZ / APERTA IN PROVINCIA DI VENEZIA LA PRIMA CONCESSIONARIA ECO-SOSTENIBILE

Carraro si tinge di verdeA Santa Mariadi Sala veicoliindustriali espostiin un contestoprogettatoad-hoc per ilprogetto “CarraroAnima Eco”.Il GovernatoreLuca Zaia elogia“quel meccanicodivenutoimprenditorecoraggioso chein un Veneto con123mila senzalavoro riesce afare la sua parte”.

Massimiliano Campanella

La cerimonia del taglio del nastro all’inaugurazione della nuova concessionaria in provinciadi Venezia. Il network veneto di vendita e assistenza di Carraro ha raggiunto quota 12.

Alcuni momenti dell’inaugurazione della nuova concessionaria di Carraro Spa a Santa Maria di Sala.La struttura è nata dalla riqualificazione di un’area di 7.400 metri quadrati, che ha portato

all’apertura della prima concessionaria “ver de” dedicata ai veicoli industriali Mercedes-Benz.

Francesco Carraro

Luca Zaia

Alwin Epple

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8ATTUALITÀ N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

SAN PAOLO - Daf Trucks hasfruttato in pieno il grande pal-coscenico del Salone Fenatrandi San Paolo, il più importantedel settore in Sud America, perdare la meritata visibilità allapro pria linea premium di carrie motori e di conseguenza alsuo pia no di offensiva strategi-ca in Brasile, dove il mercatodei car ri oltre le sei tonnellateraggiunge attualmente le170mila unità e ci si aspettache cresca negli an ni a venire.

OFFERTAARTICOLATA

I carri Daf pensati per ilmercato brasiliano verrannoassemblati nell’avanzata strut-tura produttiva di Ponta Gros-sa, il cui completamento è pre-visto per il 2013. Protagonistaè l’intera gam ma di veicoli LF,CF e XF. L’LF è pensato per ladistribuzione regionale e urba-na, la gam ma CF si caratteriz-za invece per versatilità d’im-piego in una vasta gamma diapplicazioni, comprendendotrattori e con figurazioni a 2, 3o 4 assali ri gidi, a trazione

semplice o dop pia. Modellochiave per il mercato brasilia-no è l’XF105, il fiore all’oc-chiello del costruttore olande-se per il trasporto pesante esulle lunghe distanze. Sa rà di-sponibile nella configurazionetrattore 6x2 con assale di tra-zione Meritor e asse non mo-trice Suspensys, nonché inconfigurazione trattore 6x4con as sali tandem Meritor adoppia trazione e riduzionesingola. Questi modelli monte-ranno fre ni a tamburo sugli as-sali anteriore e posteriore e si-stema frenante pneumaticocon ABS disponibile come op-tional. Il cuo re dell’ XF105 è ilmotore Paccar MX da 12.9litri, conforme alle specificheEuro 5 con una gamma poten-ze da 410 a 510 cavalli. Le do-tazioni standard includerannoil cambio manuale ZF a 16marce, o in alternativa il cam-bio automatico AS-Tronic inoptional.

“Daf metterà a disposizionedella clientela brasiliana unagam ma completa di veicoli -ha dichiarato Marco AntonioDavila, Presidente di Daf Ca-minhões Brasil - offrendo lasoluzione perfetta per ogni ap-plicazione. I veicoli che Daf

commercializzerà in Brasileverranno prodotti in Brasile.Quando lo stabilimento diPonta Grossa avvierà la produ-zione nel 2013, si partirà conl’XF105, seguito a ruota daimodelli CF e quindi dalla serieLF dedicata alla distribuzio-ne”.

Grande attenzione è riserva-ta ai servizi offerti insieme aiprodotti per assistere la clien-tela nel le sue attività di busi-ness. “Il pacchetto servizi - hadetto ancora Davila - includeassistenza stradale 24 ore su24, che verrà attivata per iclienti brasiliani con le primeconsegne di autocarri. Questaassistenza beneficerà della ri-nomata esperienza del Daf In-ternational Truck Ser vice eu-ropeo e del Paccar Cu stomerCenter in Nord America. Perpoter fornire ricambi di altaqualità garantendo efficienza,Paccar Parts appronterà uncentro distribuzione dedicato,a disposizione dei concessio-nari e dei clienti Daf in Brasi-le”.

Attualmente, la rete di con-cessionari Daf comprendeoltre 1.000 partner dedicati,tutti dealer indipendenti. DafCami nhões Brasil creerà un

net work di 25 partner, per co-prire circa 100 località brasi-liane. “Daf è uno dei maggioriproduttori europei di autocarrie gode di eccellenti credenzialiper imporre una presenza si-gnificativa sul mercato brasi-liano - ha commentato Marco

Antonio Davila - A cominciaredalla nostra moderna gammadi carri, famosi in tutto ilmondo per affidabilità, effi-cienza e alti livelli di com fortalla guida; inoltre, proseguia-mo con la creazione di unarete di dealer professionisti:dopotutto, sono i servizi chestanno dietro al prodotto a de-terminare i successi futuri”.

Il nuovo stabilimento di as-semblaggio Daf in Brasile stanascendo su un terreno di 569a cri presso la città di PontaGros sa, nello stato del Paraná.Paccar ha investito 200 milionidi dollari nella costruzionedel l’im pianto esteso su una su-perficie di 330mila metri qua-drati. Ma la crescita di Paccar

prosegue anche nel resto delSud Ame rica. In 40 anni, gra-zie ai veicoli Kenworth,l’azienda ha conquistato unanotevole quota di mercato inmolti dei Paesi sud americani aOvest delle An de. Nel 2010Paccar ha inaugurato un centro

di distribuzione ricambi a San-tiago, in Cile. In Co lombia, loscorso mese di settembre, nelsegmento veicoli di Classe 8 ilcostruttore ha raggiunto unaquota di mercato che si aggiraattorno al 40 per cen to; inoltre,ha lanciato la gam ma Daf CFnella regione andina e realiz-zato solidi risultati quan to avendite di carri nel continentesudamericano.

CRESCITAEUROPEA

Al di qua dell’Atlantico, neiPaesi dell’Unione Europea, laquota di mercato di Daf nelseg mento veicoli pesanti (oltrele 15 tonnellate) è cresciuta

fino al 15,3 per cento nellaprima me tà dell’anno in corso.In que st’area Daf punta a rag-giungere il 20 per cento. Ilmarchio di Eindhoven è leaderdi mercato nei Paesi Bassi, inBelgio, Gran Bretagna, Polo-nia ed Europa Cen trale, non-

ché il marchio più importato inGermania, Francia e Italia. Dafè inoltre il principale produtto-re OEM sui mercati di Austra-lia, Nuova Zelanda, Russia,Taiwan, Sudafrica e Turchia.

Al Fenatran di San Paolo ilcostruttore ha posto l’accentoanche sulla Paccar Engine Te-chnology: sullo stand Daf èstata esposta l’intera gamma dimoderni motori diesel a quat-tro e sei cilindri nel range divolumi da 4.5 a 12.9 litri e po-tenze comprese tra 140 e 510cavalli. Tutti i motori soddisfa-no i requisiti Euro 5 per il con-trollo delle emissioni e sonoprogettati pensando a massimaaffidabilità, lunga durata, con-sumi ridotti e alte prestazioni.

Ammontano a 11,50 miliardi i ricavi dei primi nove mesi del 2011

BELLEVUE - Nel terzo trimestre del 2011 (luglio, agosto e set-tembre), Paccar ha consuntivato ricavi per 4,26 miliardi di dolla-ri, contro i 2,54 miliardi del 2010, segnando un record storicoper la multinazionale americana. Molto soddisfatto, il Presiden-te e Ceo Mark Pigott ha spiegato che “l’aumento delle consegnesu gomma, le maggiori vendite in aftermarket, i servizi finanzia-ri in crescita a livello globale sono tutti fattori che hanno contri-buito all’aumento dei profitti. La nostra clientela in Nord Ame-rica sta sfruttando le opportunità offerte dal maggiore tonnellag-gio merci disponibile e da un utilizzo più intensivo delle flotte,il che ha favorito la sostituzione delle flotte obsolete aumentan-do la richiesta di prodotti e servizi Paccar. Le immatricolazionidi autocarri in Europa sono migliorate rispetto al 2010, ma le in-certezze economiche della Zona Euro hanno frenato gli ordini diautocarri industriali”. Nei primi nove mesi del 2011 Paccar haconsuntivato ricavi per 11,50 miliardi di dollari.

I veicoli Daf premium quality detengono la leadership nelsettore in molti Paesi europei. “Con una quota vendite di trattori

pari al 19 per cento, Daf è leader di mercato in Europa - ha di-chiarato Harrie Schippers, Presidente di Daf Trucks - nel seg-mento oltre le 15 tonnellate, la quota di mercato ha raggiunto il15,2 per cento nei primi nove mesi del 2011. Le stime relative almercato continentale per il 2011 in questo segmento si attestanosulle 235-245mila unità e si prevede che nel 2012 toccherannocifre comprese tra le 225mila e le 250mila unità”.

Paccar si attende che le vendite al dettaglio registrate negliStati Uniti e in Canada per la Classe 8 raggiungano a fine annole 185-200mila unità. I clienti della multinazionale stanno go-dendo degli effetti positivi dell’incremento delle tariffe e dei vo-lumi nei trasporti. Nei primi nove mesi, Paccar ha raggiuntoquote da record nel mercato retail di Classe 8 negli Stati Uniti ein Canada toccando il 27,7 per cento, grazie ai vantaggi offertialla clientela dai bassi costi operativi dei veicoli Kenworth e Pe-terbilt. Le stime sulle vendite in questo segmento per il 2012 siattestano sulle 205-230mila unità, cifre legate principalmente al-l’attuale processo di svecchiamento delle flotte ormai obsolete.

La domanda annuale legata al ricambio di veicoli negli StatiUniti ammonta a circa 225mila unità. A livello internazionale, lastrategia di espansione di Paccar ha messo a segno nuovi step.La sede Paccar di Shanghai è stata ampliata per gestire al me-glio l’aumento nell’acquisto di componentistica diretta alle atti-vità di produzione e aftermarket. Paccar ha inoltre registratomaggiori vendite di motori destinati ai produttori cinesi di auto-bus. Daf prosegue intanto con la propria espansione a Taiwan esi è ormai affermata come la seconda maggiore azienda nel seg-mento sopra le 15 tonnellate con una fetta di mercato pari al 27per cento.

Paccar ha inoltre inaugurato il suo nuovo Technical Centerpresso Pune, in India. La struttura curerà gli aspetti legati all’en-gineering, alla tecnologia dell’informazione e al sourcing dicomponentistica per le sedi produttive e aftermarket a livelloglobale. Daf ha invece siglato un accordo in base al quale detie-ne attualmente il 19 per cento della Tatra, con sede in Repubbli-ca Ceca. Tatra produce una gamma di veicoli versatili per appli-cazioni off road che verranno commercializzati dai concessiona-ri Daf di tutta Europa, andando così a integrare la gamma pre-mium di veicoli Daf per l’edilizia. Secondo quanto concordato,Daf fornirà a Tatra i motori Paccar MX e la cabina del Daf CF.

PACCAR FA CENTRO IN TUTTI I SETTORI

Fabio Basilico

DAF TRUCKS / DA PONTA GROSSA ALL’ATTACCO DEL GRANDE MERCATO SUDAMERICANO

Veicoli e servizi per i clienti brasilianiI carri Daf pensati per il mercato brasiliano verranno assemblati nell’avanzata struttura produttiva di Ponta Grossa,

il cui completamento è previsto per il 2013. Protagonista è l’intera gamma di veicoli LF, CF e XF. Grande attenzione èriservata ai servizi offerti insieme ai prodotti per assistere la clientela nelle sue attività di business e alla disponibilità

di ricambi. Daf Caminhões Brasil creerà un network di 25 dealer, per coprire circa 100 località brasiliane.

CF si caratterizza per versatilità d’impiego in una vasta gamma di applicazioni. In basso,l’XF105, fiore all’occhiello della gamma Daf per il trasporto pesante e sulle lunghe distanze.

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9 ATTUALITÀN° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

sguar do deciso, nel rispetto del -la tradizione della Casa svede-se. I nuovi veicoli off-road diSca nia sono stati dunque appo-sitamente progettati per le piùdifficili condizioni tipiche delset tore e nel contempo per ilnuo vo styling del frontale, e -stre mamente funzionale, sonosta te adottate soluzioni volte aproteggere i componenti piùvul nerabili, riducendo così i co -sti di riparazione ed evitandosconvenienti tempi di fermo.

I veicoli off-road si basano i -ni zialmente sulla spaziosa SerieG di Scania, cui seguirà una

gam ma completa di modellidel la serie P in una fase succes-siva. I nuovi veicoli vantano ov- viamente tutti i miglioramenti,le nuove caratteristiche e fun- zioni introdotte sugli autocarriScania, ad esempio lo ScaniaOpticruise con modalità off-road, nuove funzioni di control-lo della trazione e il nuovo re-tarder con prestazioni ottimiz-zate per basse velocità, nonchénovità per quanto riguarda il te-laio.

Il robusto paraurti in acciaio,progettato per proteggere la ca-bina dagli urti di minor intensi-

tà, sporge di 135 mm, ovvero80 mm in più rispetto alla ver-sione precedente ancora dispo-nibile. Il nuovo paraurti ha unangolo d’attacco di ben 25 gra -di che, insieme a generosi an-goli di dosso e di uscita, ad e -sem pio, rendono il veicolo clas-sificabile nella categoria off-road e quindi esente dall’ob bli -go di protezione frontale antin-castro. Il paraurti è molto resi-stente e in grado di sopportarean che un certo impatto senzadeformarsi. Viene montato se-paratamente, senza alcun colle-gamento con altri componenti

che potrebbero venire danneg-giati in caso di forti urti, il checontribuisce a ridurre i tempi difermo in officina per le ripara-zioni.

Nel paraurti è integrato unro busto gancio di traino conuna capacità di 35 t (10 t in piùdel la versione standard) chenel la maggior parte delle situa-zioni consente di rimorchiare ilveicolo senza necessità di scari-carlo. Un pannello protettivopar te dal paraurti e si estende fi -no alla parte inferiore del l’in -ter cooler e del radiatore e al l’e -stremità anteriore della coppa.

Un ampio gradino antisdruc-ciolo sopra il paraurti, accessi-bile all’occorrenza tramite unulteriore gradino estraibile sottoil gancio di traino, facilita lapu lizia del parabrezza. Due bar -re della calandra fungono damaniglie di appiglio per il con-ducente.

I nuovi veicoli off-road sonostati progettati per svolgere per-fettamente la loro parte e af-frontare anche i compiti piùgra vosi. La calandra e la strut-tura di colore nero dei paraurtienfatizzano l’impressione di ro-bustezza e continuano il temadella “T avvolgente”, che rendeinconfondibile il marchio Sca-nia. A distinguere nettamentequesti veicoli da quelli dei prin-cipali competitor sono poi alcu-ni tocchi esclusivi per quantoriguarda la funzionalità off-roade il comfort. I gruppi ottici an-teriori e gli indicatori sonomon tati separatamente e distan-ziati dal paraurti per esseremag giormente protetti dagli im-patti. I gruppi ottici anteriori, ifendinebbia e i retronebbia op-zionali, integrati nella strutturadel paraurti, sono dotati di pro-tezione in acciaio. È disponibileun robusto sistema di lavaggiodelle luci anteriori. Per evitare idanni provocati da piccoli urti, igradini di accesso sono separatidal paraurti. Il gradino di acces-so inferiore è sospeso con cin-ghie di gomma che si pieganoin caso d’impatto. Il ribalta-mento della cabina sul lato mar-ciapiede è in posizione protettadietro al paraurti.

Massimiliano Campanella

SÖDERTÄLJE - Per un trasporta-tore il mezzo è sempre moltopiù che un investimento: è ilcom pagno di lavoro che ci si èscelti per affrontare le esigenzequotidiane della professione.Considerazione che vale a mag-gior ragione quando l’autistasceglie un veicolo off-road: selo fa è perché ha bisogno di uncompagno di lavoro adattoquan do affronta strade non a -sfal tate, perché nel suo lavoroquo tidiano incontra sentieri opercorre tratti di strada spessoin presenza di terreni parzial-mente innevati o fangosi. È inqueste circostanze che l’autistaavrebbe un solo desiderio: pre-parasi da sé il proprio fuoristra-da, affinché sia robusto, massi-mamente operativo, in grado dimuo versi ovunque ma, nel ma-laugurato caso, anche facilmen-te accessibile per la manuten-zione o persino trainabile senzanecessariamente procedere alleoperazioni di scarico.

Per far fronte a tutte questeesigenze Scania ha introdottonel suo portafoglio prodotti inuo vi veicoli della Serie P e G,appositamente realizzati per im-pegnative condizioni di lavorofuori strada. A contraddistin-guerli sono diversi componentiparticolarmente robusti, grazieai quali possono svolgere icom piti più duri senza inutilitempi di fermo, e la nuova lineadel frontale, per un design checonferisca a questi veicoli uno

RIMINI - La collaborazione tra Italia e Svezia sul fondamentaletema dell’eco-sostenibilità ambientale passa anche attraverso VolvoTrucks, tra le dieci aziende svedesi che si sono distinte per aver ap-plicato soluzioni eco-compatibili innovative sul mercato italiano.

Ospite d’onore a Ecomondo 2011 - l’appuntamento nazionale piùqualificato dell’industria del riciclo e delle filiere connesse al temadell’ambiente - all’interno dello stand dedicato alla Svezia e promos-so dall’Ambasciata svedese in Italia, l’Ambasciatrice del Regno diSvezia nel nostro Paese, Ruth Jacoby, ha pronunciato un discorso dibenvenuto volto a sottolineare l’importanza della collaborazione traItalia e Svezia su un tema così fondamentale. All’intervento dell’alto

rappresentante svedese è seguita la presentazione di progetti sosteni-bili concreti nati dalla collaborazione tra i due Paesi.

Da sempre attenta alle tematiche ambientali, Volvo Trucks seguescrupolosamente gli standard fissati dall’UE in materia di tutela am-bientale, facendosi portavoce di un pensiero eco-sostenibile in tuttele fasi di vita dei suoi veicoli: produzione, utilizzo, dismissione. Iveicoli industriali di Volvo Trucks non solo sono costruiti al 33 percento con materiale riciclato, ma sono addirittura riciclabili in unapercentuale compresa tra l’85 e il 90 per cento. Inoltre, a confermadell’impegno nei confronti del tema e della costante attività di ricer-ca condotta, recentemente Volvo Trucks ha lanciato l’Environmental

Footprint, un’applicazione online che consente a chiunque di calco-lare in pochi click l’impronta ecologica del proprio camion. All’ap-plicazione in diretta del nuovo sistema ha assistito la stessa Amba-sciatrice Jacoby, che ha avuto parole di sostegno e apprezzamentoper i passi avanti compiuti dal costruttore svedese.

SCANIA / NUOVI ROBUSTI VEICOLI OFF-ROAD PER MASSIMA OPERATIVITÀ E MOBILITÀ

Oltre l’ostacoloIl costruttore svedese amplia la sua offerta con le gamme Serie P e G,

appositamente dedicate alle impegnative condizioni di lavoro fuori strada.

Italia e Svezia più vicine sul fronte dell’eco-sostenibilità

DOPPIO IMPEGNO VOLVO SULL’AMBIENTEL’Ambasciatrice di Svezia nel nostro Paese Ruth Jacoby illustre

ospite all’interno dello stand della Casa svedese a Ecomondo 2011.

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10DEALER N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

Ennesima mossa vincente del grande dealer Renault Trucks che fa segnare unimportante punto al piano di espansione della Losanga in terra siciliana. Lasocietà capitanata da Mario Madonia inaugura l’avamposto di Catania che hal’ambizione di diventare il fiore all’occhiello di tutto il Gruppo Mavi, presen-te anche con la storica concessionaria di Palermo e con quella di Messina.

Paolo Altieri

vincia per il marchio RenaultVeicoli Industriali, poi diventa-to Renault Trucks. Nel 1991passa il testimone al figlioMario, oggi Amministratoreunico dell’intero Gruppo Mavi,45 anni, sposato con Giovannae padre di Martina, 14 anni, eGiorgio, 7 anni, un fratello lau-reato alla Bocconi di Milanoche ha fatto scelte professionalidiverse e vive e la vora in Spa-gna, dopo la laurea in ingegne-ria gestionale Ma rio Madoniainizia a lavorare duramente.“Ci ho creduto mol to e conti-nuo a crederci - di ce con orgo-glio - con la pro fon da motiva-zione di fare del mio meglionell’interesse dei miei clienti”.La filiale Mavi di Messinanasce nel 1999, quella di Cata-nia nel 2007. “Sono cinqueanni che Mavi - spiega l’in ge-gner Madonia - è attivamentepresente nella parte orientaledel l’isola. La progressiva cre-scita della quota di mercato ciha convinto a investire 7 milio-ni di euro in una nuova struttu-ra in grado di rispondere allecrescenti esigenze dei traspor-tatori in termini di servizio equalità. Il territorio di compe-tenza del Gruppo Mavi copretutta la Sicilia, quello della

nuova concessionaria in parti-colare le province di Catania,Enna, Ragusa e Siracusa. Leprovince orientali della Siciliarappresentano un mercatomolto dinamico, caratterizzatodalla presenza di aziende di tra-sporto, professionali e dimedio/grandi dimensioni”.

TUTTO RUOTAINTORNO AL CLIENTE

La nuova concessionaria sipre senta come una strutturamoderna e fun zionale. A co-minciare dallo spazio esternoche invita il cliente a entrare incontatto con il mondo RenaultTrucks. Una piazza di 500 me triquadrati in cui sono esposti iveicoli della gamma francese inun ambiente familiare e acco-gliente. Un “ponte” con il riccoshow room interno dove ilclien te entra in diretto contattocon i protagonisti dell’offertaRenault Trucks, osservandolada vicino e toccandola con ma -no. Diventa così più facile e im-mediato discutere di allestimen-ti e scegliere le soluzioni piùidonee per approntare al meglioil proprio veicolo ideale. “Ab-biamo realizzato - continua Ma -rio Madonia - un’officina condodici postazioni di lavoro, dicui due riservate ai veicoli com-merciali per servizi rapidi senzaappuntamento. La nostra idea èstata quella di creare uno spazioassistenziale dove valorizzaregli investimenti dei nostri clien-ti. L’officina dà il senso del l’in -ve stimento effettuato a Catania.Tutto è all’avanguardia in ter-mini di dotazioni tecnologiche,così come sono tecnologica-mente avanzati i veicoli RenaultTrucks. In organico sono previ-sti dieci meccanici. L’ac cet -tazione riceve il cliente, apre lacommessa di lavoro, fa la dia- gnosi con sistema informatico eassegna la lavorazione al mec-canico specifico”.

E per quanto riguarda la di-sponibilità di parti di ricambio,il magazzino su due piani di800 mq offre un elevato livellodi servizio. Mavi sarà così ingrado di fornire un livello qua-litativo di servizio del 95 percento. Il Gruppo palermitano haanche riservato un occhio di ri-guardo agli autisti, con la rea-lizzazione di un’area ristoro wi-fi (la concessionaria è del restoall’avanguardia per quanto ri-guarda la dotazione informati-ca), riservata ai clienti dell’of fi -ci na e ai conducenti in sosta, inattesa di portare a termine le o -pe razioni di carico e scarico neivi cini centri logistici. Un capi-tolo importante è quello riserva-to alla formazione del persona-le. “C’è uno spazio formazionedi 80 metri quadrati - afferma ildottor Madonia - dedicato allariqualificazione professionalecostante del personale tecnico ecommerciale. La formazioneche ha lo scopo di garantire unelevato livello di competenza

consente di migliorarsi per ade-guarsi alle novità e soddisfareal meglio le esigenze del mer-cato e dei clienti”.

Il Gruppo Mavi dispone di12 venditori per tutta la Sicilia.Dieci sono invece le officinedel la rete assistenziale, una perciascuna delle nove provinceisolane più una in provincia diPalermo. “A oggi - dice ancoraMario Madonia - la quota dimer cato di Mavi nell’intera Si-cilia, sui veicoli industriali oltrele 6 tonnellate, è consolidata aol tre il 20 per cento da diversianni. Inoltre, da quattro anniconsecutivi nei trattori stradalisiamo al 25 per cento. Nel seg-mento cava-cantiere, la quotacon solidata è del 14 per cento.Con l’apertura della sede di Ca-tania, contiamo di incrementareulteriormente il parco veicolareRenault Trucks. In termini divolume di vendite, oltre le 6ton nellate a regime siamo nel- l’or dine delle 1.300-1.400 uni -tà, su un totale venduto sicilia-

no di 20mila unità. In questi ul-timi anni abbiamo assistito auna riduzione delle vendite del36 per cento sotto le mille unitàa causa della crisi ma contiamodi recuperare. Il nostro par cocircolante è attualmente di3mila mezzi in tutta l’isola. Loscorso anno Mavi ha consunti-vato un fatturato di 50 milionidi euro e prevediamo di chiude-re il 2011 con un +8 per cento.Nel 2010 abbiamo venduto 400veicoli nuovi, tra commerciali eindustriali e quest’anno abbia-mo già raggiunto questo targetprima del consuntivo finale deidodici mesi. Solida è anchel’at tività nel settore dell’usato:ven diamo 600 veicoli all’an -no”.

L’IMPORTANZADEGLI ALLESTIMENTI

Mavi è molto attiva ancheper quanto riguarda la venditadi veicoli allestiti, in particolarenel settore del trasporto a tem-peratura controllata, un mercatomolto consistente in una regio-ne che commercializza dapper-tutto prodotti alimentari. Tral’altro, i veicoli refrigerati sonoi più richiesti per contratti dinoleggio a breve termine 24-36mesi, un altro settore di attivitàdel Gruppo Mavi.

“Dal momento che abbiamouna quota di mercato elevatasoprattutto nei trattori stradali -spiega Mario Madonia - è pernoi logico avere grande atten-zione per i semirimorchi. Findall’inizio abbiamo consolidatouna collaborazione storica conil Gruppo Margaritelli. L’attua -le Gruppo CIR, grazie alla no-stra azienda, è diventato il pri -mo gruppo di distribuzione divei coli trainati in Sicilia conquo ta di mercato del 20 percen to. Mavi vende 150 semiri-morchi all’anno”.

Mavi è stata anche tra le pri -me realtà imprenditoriali a cre-dere nelle potenzialità del pro-gramma Optifuel di RenaultTrucks per la riduzione dei co -sti di gestione del veicolo indu-striale. E i risultati in termini dirisposta della clientela sono sta -ti molto positivi. Vasta e artico-lata è infine l’offerta di pacchet-ti di servizio per assistenza emanutenzione dei mezzi, siacon il programma di estensionedel la garanzia che i contrattifull service.

CATANIA - È abituata a fare leco se in grande e anche questavolta non si è smentita. Mavi,dealer siciliano della rete Re-nault Trucks, ha inaugurato inpompa magna la nuova avveni-ristica sede di Catania. Un com-plesso edificato su un’areacom plessiva di 15mila metriqua drati, di cui 2.600 coperti, esituato all’interno del nuovomo derno polo logistico nellazo na industriale del capoluogo.Un avamposto che sostituisce intoto la struttura precedente eraf forza la presenza in Siciliaorientale del Gruppo Mavi, cheha il suo quartier generale a Pa-lermo e una seconda filiale aMessina.

Per Renault Trucks la nuovamossa vincente di Mavi non fache implementare ulteriormenteil piano di espansione della Lo-sanga nell’isola mediterranea. Enon solo. In Italia, RenaultTrucks ha da tempo intrapresouna precisa strategia di rinnovoe ampliamento della propria re -te di vendita e assistenza.

UNA RETEALL’AVANGUARDIA

“Mavi rappresenta per la reteRenault Trucks - dichiara GinoCosta, Amministratore unico diRenault Trucks Italia intervenu-to all’inaugurazione - una provainconfutabile di eccellenza ge-stionale e imprenditoriale, nel- l’ot tica della massima soddisfa-zione della clientela. In conti-nua a costante crescita, è unperfetto esempio della proficuacollaborazione instaurata conRenault Trucks e che dura daoltre trent’anni. Contiamo checon questa nuova sede Mavicresca ancora, nella convinzio-ne che nel territorio catanesepossa superare la già ottimaquota di Palermo”.

Tra le diverse sedi inauguratenel 2011, quella di Mavi è unatappa fondamentale in un annoche ha impegnato la rete Re-nault Trucks Italia in un proces-so di radicale riqualificazione eottimizzazione. “Noi come Re-nault Trucks siamo stati capaci,e la Sicilia lo dimostra, di cre-scere nella qualità del prodottoe nell’economia di esercizio,quindi nel dare ai clienti la pos-sibilità, con i nostri prodotti eservizi, di guadagnare di più”,ha continuato il numero uno diRenault Trucks Italia.

Il motto che riassume l’inau- gu razione della nuova conces-sionaria per la provincia di Ca-tania del Gruppo Mavi è: “I no-stri clienti meritano di più”. Daoltre 40 anni è sempre questa lafilosofia che guida le scelte del -la famiglia Madonia, attiva nel -la vendita e assistenza di veico-li industriali e commerciali.L’a zien da nasce dall’esperienzaco me autoriparatore di veicoliindustriali del palermitano Die -go Madonia, che nel 1967avvia l’attività nel capoluogoregionale. Negli anni che se-guono Madonia acquisiscesempre maggiore competenzache va di pari passo con il suotalento imprenditoriale che loporta a scegliere anche la stra-da della vendita di veicoli dalavoro. Nel 1974, a pre una con-cessionaria per Palermo e pro-

RENAULT TRUCKS / MAVI INAUGURA LA NUOVISSIMA STRUTTURA DI CATANIA

La Losanga secondo Madonia

Mario Madonia (secondo da sinistra), Amministratore unico del Gruppo Madonia, con alcuni clienti.

Diego Madonia,fondatore del Gruppo Mavi

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11 DEALERN° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

PARMA - Prosegue il buon lavo-ro della concessionaria V.A.I.R.sulle flotte. Il più recente lottodi veicoli venduti dal dealerRenault Trucks riguarda 24Premium Distribuzione 460.18nel la versione Bisarca, ordinatidal gruppo internazionale Mer-curio Trasporti per la sede diSan Po lo di Torrile. “Il GruppoMercurio - spiega Pier LuigiBalestra, Direttore commercia-le Trasporti e Nuovi Mercatidella società - si occupa esclu-sivamente del trasporto di vei-coli per con to di case automo-bilistiche o di so cietà di rental,occupandosi del la distribuzionedal fine li nea di montaggio alconcessionario. Il nostro busi-ness riguarda anche tutto quel-lo che si riferisce ai servizi ac-cessori, dal deposito delle auto-vetture arrivando a comprende-re modifiche importanti comela verniciatura di alcuni model-li in colori non previsti di seriedalle Case o l’installazione diimpianti Gpl”.

I numeri del Gruppo Mercu-rio, una tra le prime cinque a -zien de del settore in Europa,so no impressionanti. “Il volumedel trasportato, comprendendole varie società, è intorno al mi-lione e centomila veicoli anno -prosegue Balestra - con unaflot ta che in questo momentonel mondo comprende circamil le camion di proprietà. Lacomposizione delle flotte neisin goli Paesi in cui siamo ope-rativi varia notevolmente neldet taglio. In Italia, ad esempio,la flotta di proprietà vale circa il50 per cento se non un po’ me -no del totale, e comprende 110camion, di cui 88 per il traspor-to di vetture, una trentina attrez-zati per i veicoli pesanti e seicentinati chiusi per autovetturesportive e di lusso. Il resto dellavoro viene portato a termineda padroncini esclusivisti chegirano con i nostri colori”.

In Italia, la sede principale èsituata a San Polo, in provinciadi Parma, e si sviluppa su diun’e stensione di circa 400 milamq, con la possibilità di stocca-re fino a 18.500 vetture. Dellastessa dimensione sono anche idepositi di Civitavecchia e Li-vorno. In più, il Gruppo dispo-ne di altri tre insediamenti: aBologna per tremila vetture, aPontecagnano per 12mila e aPalermo per altre seimila.“Tutte le dislocazioni - precisaBalestra - so no scelte per la fa-cilità degli ar rivi. Ogni centroha attiva una doppia modalità,stradale e poi marittima o ferro-viaria”.

A San Polo vi servite dellaferrovia?

“Disponiamo di quattro bina-ri interni, che permettono disca ricare quattro treni bloccocon temporaneamente. Più ome no riceviamo dodici treni aset timana”.

Lavorate con tutti princi-pali costruttori di automobili?

“Se pensiamo alla filiale ita-liana direi di no, ma se guardia-mo al resto d’Europa, al Suda-merica o alle propaggini asiati-che credo che possiamo contaresu rapporti con tutte, o per traf-fici internazionali o per le variedistribuzioni locali”.

Quali sono i vostri volumi

L’azienda parmense, specializzata nel trasporto di veicoli per conto di case au-tomobilistiche o di società di rental, ha arricchito la propria flotta con 24 Pre-mium Distribuzione 460.18 a cui se ne dovrebbero aggiungere un’altra venti-na. Vincente, nella scelta, il basso consumo che registrano i veicoli francesi.

Mauro Zola

di fatturato?“Siamo intorno ai 130 milio-

ni di euro per quel che riguardail consolidato”.

Come è nata la spinta al- l’in ternazionalizzazione delGruppo Mercurio?

“La nostra presenza in Suda-merica ormai è consolidata datempo. È infatti sempre stataun’i dea della proprietà cercaredi essere presenti all’interno dimercati emergenti, che poteva-no darci delle soddisfazioni sulmedio periodo”.

“Crescere in Italia o anche inEuropa non è semplicissimo -interviene Andrea Conti, figliodel Presidente della società - al-lora abbiamo cercato di farloandando fuori dal continente.Fi no ad arrivare in India, cheperaltro ci sta dando molte sod-

disfazioni. Spingersi fino in A -sia è stato il modo di mio padredi creare iniziative più interes-santi rispetto ai mercati tradi-zionali. Solo la flotta indianavuol dire 550 mezzi di proprie-

tà, il che ci porta tra i primi treoperatori logistici dell’in te ranazione. Un partner indiano ciha dato una mano per l’in gres soin questo mercato molto parti-colare, ma in un paio d’an ni

siamo cresciuti da zero mezzifino a 550, il che mi sembra in-teressante. In Europa sarebbeun’e voluzione impensabile diquesti tempi”.

“La lotta in Europa - ripren-

de Balestra - in questo momen-to è tutta focalizzata sul mante-nimento delle posizioni, quelloè tutto ciò che si può fare ades-so. Lavorando soltanto con leautovetture per noi i cali repen-tini di mercato sono diventatiabbastanza normali, la gestionediventa quindi complicata, au-tomaticamente hai infatti il pro-blema che il calo viene ancheribaltato sulle condizioni eco-nomiche. Soltanto tre anni fa adesempio i nostri mezzi di pro-prietà in Italia erano più deldoppio, così come i terzisti chelavoravano per noi, ma abbiamodovuto adattarci velocemente”.

Quella attuale è la vostradimensione ideale per l’Italiao state ancora dismettendocamion?

“Forse siamo ancora in ec-cesso”.

Quale è la quota Mercuriosul mercato italiano del tra-sporto di autovetture?

“Attorno al 25/30 per cento”. Nell’acquisto dei veicoli

che caratteristiche mettete inprimo piano?

“Nel nostro caso è molto im-

portante l’allestimento, per cuici sono due fornitori principali,che sono Lohr e Rolfo, il primosecondo noi è più caro e inoltreper le nostre esigenze è meglioRolfo, da cui compriamo lagran parte delle bisarche. Perquanto riguarda invece i ca-mion, ci sono alcuni costruttoriche non prendiamo neppure inconsiderazione, per gli altri val-gono sicuramente il prezzo el’affidabilità del marchio”.

Avete particolari richiestedal punto di vista tecnico?

“Ci interessano soprattuttoconsumi e costi della manuten-zione - riprende la parola An-drea Conti - Abbiamo certoqualche vincolo tecnico, datoche per noi il sopracabina è unospazio che va utilizzato, maqua si tutti dispongono di veico-li specifici. Dei Premium di Re-nault Trucks la prima cosa checi ha colpito sono stati i bassiconsumi e poi vale molto il rap-porto che abbiamo con la con-cessionaria V.A.I.R. per tuttaquella che è la gestione dellagaranzia. Una parte della manu-tenzione è affidata alla nostraofficina interna ma alcune cosenon le sappiamo fare e dobbia-mo rivolgerci a un’autorizzata”.

Ogni quanto sostituite i vei-coli?

“Prima li cambiavamo ognitre anni, adesso li teniamo finoa cinque anni, con una percor-renza media di circa 120milakm l’anno. In seguito alcuniven gono acquistati dai padron-cini che lavorano per noi, gli al -tri li diamo in permuta, i nostricamion sono molto ben tenuti equesto è un vantaggio”.

Le caratteristiche del Renault Premium Distribuzione

PARMA - La recente fornitura di Premium alGruppo Mercurio, a cui potrebbe farne seguito abreve un’altra per una ventina di camion, riguar-da motrici della serie Distribuzione con una con-figurazione ben precisa, dovuta all’impiego conallestimento bisarca. Si tratta della versione conpasso da 5,5 m, cabina profonda e motore Dxi

11, un sei cilindri Euro 5, in grado di sviluppare460 cv e con una coppia massima di 2.230 Nm a1.200 giri/min. La catena cinematica è comple-tata dal cambio automatizzato a 12 marce Opti-driver +. Per le sospensioni è stata scelta una so-luzione totalmente pneumatica, con due cuscinie ammortizzatori telescopici, un’escursione di

250 mm e un telecomando per l’asse posteriore,oltre a controllo e gestione elettronici. Tra le ag-giunte il rallentatore Optibrake con una potenzafrenante di 275 kW a 2.300 giri/min e l’Ebs, checomprende Abs, l’assistente alla frenata d’emer-genza, il Drag Torque Control, l’armonizzazionedella frenata tra motrice e rimorchio.

ALL’INSEGNA DELLA MIGLIORE TECNOLOGIA

RENAULT TRUCKS / IMPORTANTE CONSEGNA DI V.A.I.R. AL GRUPPO MERCURIO TRASPORTI

Le automobili viaggiano su Premium

Foto di gruppo davanti a uno dei Premium Distribuzione acquistati dal Gruppo Mercurio Trasporti,specializzato nel trasporto di veicoli. Ultimo a destra Gino Costa, Amministratore unico di Renaul Trucks Italia.

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12DEALER N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

Mauro Zola

ORBASSANO - L’inaugurazione della nuova sede è stata per Savcamanche l’occasione per incontrare i propri clienti, organizzando una nutri-ta serie di consegne che ha ben radiografato la clientela abituale del dea-ler Renault Trucks. Si tratta di una pattuglia molto diversificata, che vada Graglia, specializzato in trasporti di autovetture, a cui è stato conse-gnato un HD460 e che conta su di una flotta di 50 mezzi di cui 25 Re-nault Trucks, al distributore Parena, che ha ritirato un HR460T e che giàpossiede 15 camion francesi sui 40 totali.

Un HD310.26 è invece andato alla V Rent, che si occupa di noleggiodi veicoli per la raccolta rifiuti, ed è in trattativa per ulteriori 50 camion,in aggiunta ai 70 che già possiede, e sempre nello stesso settore un Mi-

dlum 220.12 per la raccolta è stato ritirato dall’Armellini. Un Lander460 T è stato consegnato alla cooperativa logistica Fata, che su di un to-tale di 60 mezzi ha scelto per 57 volte Renault Trucks e 3 Kerax 460 8x4alla Sitalfa, che cura la manutenzione sull’autostrada A32. Ancora unMidlum, in questo caso 300.18, è andato alla C.P.M. che si occupa delmontaggio di prefabbricati, due Magnum 520 T al trasportatore OverTime, un HR460T alla Coop Trans e un Maxity alla Proveda. Per quelche riguarda i Master, oltre ai 2 acquistati dalla R.C.M., altrettanti sonostati consegnati alla Punto Lavoro, cooperativa concessionaria per Ups,che su un totale di 420 furgoni ne possiede ben 419 marchiati RenaultTrucks.

Molti clienti presenti all’inaugurazione della nuova sede Savcam

NUMEROSE LE CONSEGNE DI NUOVI VEICOLI

RENAULT TRUCKS / NUOVA SEDE DI SAVCAM INAUGURATA A ORBASSANO

La famiglia Rocchiettiestende i suoi confini

Esattamente 20 anni dopo l’apertura della prima officina, Savcam, che rap-presenta Renault Trucks nelle province di Torino, Aosta, Vercelli e Biella, raf-forza le sue strutture con un nuovo impianto a Orbassano, finalizzato soprat-tutto a garantire il miglior servizio alla clientela dei veicoli con la Losanga.

ORBASSANO - Coincidenze, c’èchi dice che non esistono e chile prende come un buon auspi-cio. Fa sicuramente parte dique sta seconda categoria la fa-miglia Rocchietti, che a fine ot-tobre ha inaugurato la nuova se -de di Orbassano della propriacon cessionaria Renault Trucks,ricordando soltanto in un se-condo tempo che a pochi giornidi distanza, ma vent’anni pri -ma, nel 1991, aveva fatto lostes so con il punto vendita e as-sistenza principale, quello diSan Maurizio.

Questo nuovo insediamentoderiva dall’esigenza di copri-re meglio la vostra zona?

“Soprattutto per il post ven-dita nella cintura di Torino Sud- spiega Michele Rocchietti - lanostra sede principale è vicinaall’aeroporto di Caselle, e quin-di non proprio comoda per ser-vire la città e la zona industria-le”.

La sede di Orbassano com-prende quindi anche l’offi ci -na.

“Certo, e anche il magazzinoricambi. Sono anzi il cuore del -la struttura e la vera ragione percui ci siamo ampliati”.

La vostra zona di copertu-ra già ampia si è ulteriormen-te allargata di recente.

“All’intera provincia di Tori-no e a quella di Aosta si sonoag giunte quelle di Vercelli eBiella. Quest’ultima la seguiva-mo già anni fa, poi RenaultTrucks aveva variato le zone diper tinenza e Biella era andata aNovara. Adesso ci è stata ricon-segnata con l’aggiunta di Ver-celli”.

Si tratta di province in cuisi vende poco.

“In effetti è veramente dura,però devo dire che con l’a per tu -ra di un nuova sede, appoggiataa un’officina organizzata, stia-mo cominciando a vedere i pri -mi risultati positivi”.

Quindi è davvero necessa-rio essere presenti per garan-tirsi una clientela.

“Noi crediamo più nella pre-senza a livello di organizzazio-ne strutturata che non al vendi-tore porta a porta, che può esse-re anche bravo ma se non puòdisporre di un’officina che losupporta non ha chance. Anchead Aosta abbiamo infatti sceltodi aprire un’officina autorizzatain collaborazione con un nostroimportante cliente”.

Più in generale come staan dando il mercato dei truckin Piemonte?

“Non bene, restiamo fermi al35 per cento rispetto al 2008.Sia mo passati da un immatrico-lato medio di 1.200 veicoli so -pra le 6 tonnellate, a 500 ca-mion, addirittura poco più di400 due anni fa”.

Ve la siete comunque senti-ta di aprire una nuova strut-tura.

“Dicono che i momenti mi-gliori per investire siano quellipiù duri, abbiamo voluto darcredito al detto popolare”.

Come è strutturata la nuo -va sede di Orbassano?

“La zona coperta è di circa2.700 metri quadri, di cui 2.000usati per l’officina e il resto de-dicato al magazzino ricambi.L’officina può quindi ospitaresenza problemi più di venti in-gressi al giorno, potremmo ge-stirne anche di più ma voglia-mo curare molto il servizio cheper noi resta al centro dell’of-ferta”.

Quante unità conta il per-sonale dedicato?

“Per adesso abbiamo creatonavette quotidiane dalla vecchiasede con cui trasferiamo i mec-canici a seconda del bisogno,

que sto in attesa di capire quantidipendenti serviranno a questastruttura. All’interno del gruppolavorano oggi una quarantina dipersone, tra cui venti meccani-ci”.

È calata anche la richiestadei servizi di assistenza?

“Quella è rimasta abbastanzastabile, non ha subito grossi caliin questi anni difficili. Probabil-mente invece di cambiare il ca-

mion lo riparano, tanto che finoa oggi non abbiamo ore vuote”.

In questa zona quale gam -ma è più richiesta?

“Dipende dal momento: ab-biamo passato anni con il mer-cato del trattore calato del 75per cento, quest’anno sembrain vece che vadano soltantoquel li, non c’è una regola fis -sa”.

Funziona anche il mercatodei leggeri?

“Decisamente sì, anche pernoi che abbiamo Iveco in casa,con una penetrazione in quelsegmento vicina al 60 per cen -to. Combattiamo grazie al fattoche a Torino lavorano soprattut-to i dealer storici, mio padre haaperto nel 1974 con Saviem, dicui siamo stati tra i primi con- cessionari in Italia. Da allora laconvivenza con Renault Trucksè buona, quando c’è un proble-ma si discute e poi si risolve in-sieme”.

Cosa piace di più ai clienti

dei veicoli Renault Trucks?“Le caratteristiche tecniche

og gi sono buone per tutti i mar-chi, la differenza la fa cosa sia -mo in grado di fornire sul terri-torio a livello di assistenza, di

presenza, di rapporti personali,che sono ancora molto impor-tanti. Senza voler essere pre-suntuosi a volte le aziende com-prano più il marchio Savcam,perché ti conoscono, sanno chese hanno un problema sei ingrado di risolverglielo”.

Cosa vi aspettate da questanuova sede a livello di incre-mento?

“Abbiamo fatto uno studio,in cui si rileva come le penetra-zioni maggiori le abbiamo neicomuni limitrofi alla concessio-naria, la dove eravamo distantisi calava. Questa era una zonain cui noi avevamo una penetra-zione bassa, dal 3 al 5 per cen -to, mentre la nostra media è ar-rivata anche al 18 per cento. Inpiù questa è un’area molto in-dustrializzata, in cui operanoaziende contro terzi, conto pro-prio, grosse flotte”.

Cosa vi aspettate dal mer-cato del prossimo anno?

“Non ci siamo mai fatti illu-sioni, sono tre anni ormai checrediamo questa sia la realtà delfuturo, nel senso che ci dobbia-mo dimenticare i numeri che sifacevano un tempo. Le venditepotranno crescere ma ci vorràmol to tempo”.

Comunque i dealer posso-no sopravvivere?

“Bisogna fare molta atten-zione ai costi interni”.

Nel vostro caso non ci sonostati ridimensionamenti, anzial contrario state crescendo.

“Probabilmente negli anniab biamo sempre lavorato sotto-dimensionati come organico,ga rantendo però un posto sicuroa tutti. Anche oggi abbiamodet to ai nostri dipendenti che a -spettiamo a crescere, nonostan-te la sede nuova, proprio perevitare di trovarci con personein esubero. Con i tempi giustivedremo cosa serve davvero aquesta concessionaria e andre-mo a integrare il personaleman cante”.

Quanto è importante essereun’azienda familiare?

“Per noi molto. Siamo allase conda generazione e anche laclientela ama il fatto che a ge-stire il tutto sia una famiglia”.

La famiglia Rocchietti alla guida della concessionaria Savcam che ha apertouna nuova sede a Orbassano (sotto e in alto) che prevede una zona coperta di circa 2.700 mq.

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14ATTUALITÀ N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

VAIRANO - Dopo la presentazio-ni in grande stile dei mesi scor- si, era tempo per il nuovo Ac- tros, meritatamente eletto Truckof the Year 2012, di incontrare iclienti italiani. Mercedes-Benzper un primo approccio dinami-co ha scelto le piste di Vairanodi Vidigulfo e di Vallelunga,sulle quali i potenziali clienti,nonostante la pioggia che ha se-gnato il primo appuntamento,hanno po tuto prima di tutto gui-dare il nuovo Actros, il che è ilmodo migliore per apprezzarnetutte le qualità. E il responso èstato fin da subito molto positi-vo, a con ferma di quanto giàaccaduto nel vernissage dedica-to ai grandi clienti che ha subitoportato nel portafoglio del co-struttore tedesco una buonaserie di ordini e la soddisfazio-ne di po ter “conquistare” qual-che grossa flotta, “rubandola”ai diretti concorrenti.

MECCANICACHE CONQUISTA

A colpire, oltre alla linea in-novativa del nuovo camion, èsta ta naturalmente la meccani-ca, a partire dalle motorizzazio-ni, che si basano per adesso sulsei cilindri in linea (soluzioneinnovativa per Mercedes-Benz,che aveva prima sempre preferi-to la configurazione sei cilindria V) OM471 disponibile sia in

versione Euro 5 che Euro 6, inquattro livelli di potenza: 421cv (con coppia massima di2.100 Nm), 449 cv (con coppiadi 2.200 Nm), 476 cv (con cop-pia di 2.300 Nm) e 510 cv (concoppia di 2.500 Nm). In parti-colare, va notata l’erogazionedel la potenza, con la coppia giàdisponibile a regimi inferiori ai

1.000 giri/min e che raggiungerisultati entusiasmanti già dai1.400 giri/min.

PRESSIONEAMPLIFICATA

Tante le novità tecniche in-trodotte per raggiungere similitraguardi, a partire dai due albe-

ri a camme in testa in materialecomposito, usato per la primavolta su camion di queste di-mensioni. Così come del tuttonuova è l’iniezione, con ampli-ficatore di pressione X Pulse,che porta la pressione massima,di circa 900 bar, a essere ampli-ficata all’interno dei singoliiniettori fino ad arrivare a 2.100

bar. Pressione che può esseremodificata direttamente agendosulla mappatura del pro pulsore.Per quanto riguarda la sovrali-mentazione, è stato scel to unturbocompressore a gas di sca-rico asimmetrico, che consentetempi di risposta più brevi.

Per rispondere ai requisitiEu ro 6 della normativa sui gas

di scarico si è utilizzato un si-stema basato sulla tecnologiaScr, quindi con l’uso di additivoAdBlue, ma con l’aggiunta diun sistema di ricircolo dei gasdi scarico Egr raffreddato e diun filtro antiparticolato. In ab-binamento al nuovo motore ilmarchio ha lanciato la terza ge-nerazione del cambio automa-tizzato PowerShift; dotato disensori di innesto più sensibili,questo è l’oggi l’unico cambiodisponibile sul nuovo Actros,da to che la soluzione manualenon sarà più acquistabile nep-pure come optional.

NUOVO PROGRAMMAECONOMY

Tra le novità legate al Power-shift 3 la funzione di marcialenta, che ha sostituito quella dimanovra e che ora si innesta alrilascio del pedale del freno, fa-cendo in mo do che l’Actrosproceda a pas so d’uomo con lamarcia inserita senza bisognoche venga premuto l’accelerato-re. E nuo vo è anche il program-ma Economy, che consente unsensibile risparmio nei consu-mi, impedendo che venga usatala funzione kick down e mante-nendo sempre attiva quella Eco-Roll, oltre che limitando la ve-locità massima a 85 km/h. Perchi invece ha bisogno di mag-giori prestazioni è stato svilup-pato il pacchetto Power, con cuipuò essere aggiunto un pro-gramma di innesto delle marce

potenziato, che con sente il tra-sporto di carichi eccezionalifino a un peso totale a terra di120 tonnellate.

Come i clienti hanno potutotoccare con mano in pista, e poinelle prove di abilità che li han -no messi a dura prova, il nuovoActros aggiunge alle potenziali-tà del propulsore una dinamica

Mauro Zola

Mercedes-Benzper un primoapprocciodinamico hascelto le pistedi Vairanodi Vidigulfoe di Vallelunga,sulle quali ipotenziali clienti,nonostante lapioggia che hasegnato il primoappuntamento,hanno potutoprima di tuttoguidare il nuovoActros, il che è ilmodo miglioreper apprezzarnetutte le qualità.E il responsoè statoimmediatamentemolto positivo.

MERCEDES-BENZ / LA NUOVA AMMIRAGLIA DI WÖRTH SI PRESENTA AI CLIENTI ITALIANI

Subito un trionfo per Actros

Il nuovo Actros aggiunge alle potenzialità del propulsore una dinamica di marcia che non ha oggi paragoni, merito in particolare del telaio completamenteridisegnato, ampliato nelle dimensioni e reso più resistente alla torsione, come si è visto molto bene nelle prove di slalom effettuate su pista.

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15 INTERVISTAN° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

VAIRANO - È una soddisfazionepalpabile quella che si percepi-sce tra i membri del manage-ment della divisione Trucks diMercedes-Benz Italia, ben rap-presentata dal sorriso del Diret-tore Andreas Schmid, dovutaalle risposte che accompagnanoil lancio del Nuovo Actros.

Come è stato accolto daiclienti italiani?

“Le reazioni sono state mol -to positive, anzi, potrei dire fan-tastiche. Abbiamo già avutotan ti ordini dai grandi clienti,più di quelli che ci aspettava-mo. Adesso vedremo dopo illan cio nazionale quale sarà lareazione degli altri trasportatori.Sappiamo comunque di averfatto un ottimo prodotto, chepresenza tutta una serie di van-taggi per l’autista nel comfort,nella sicurezza, nella dinamicadi marcia, che è eccezionale. Acui si aggiungono i vantaggi perle aziende, grazie al risparmionei consumi e più in generalealla redditività, che comprendeun contratto favorevole per iser vizi forniti dalla nostra rete eun valore residuo più alto, cosìco me la vita lavorativa. Tuttequeste caratteristiche danno vitaa un pacchetto che noi credia-mo sarà vincente nel prossimofuturo”.

A suo parere il nuovo Ac-tros è un mezzo più da flotte oda padroncini?

“Disponiamo di una gammaampia in cui è compresa l’of fer -ta giusta per ciascun cliente, ba -sta guardare il numero e le ca- ratteristiche delle cabine perrendersene conto. Siamo quindisicuri di poter offrire a ognuno

il veicolo giusto per le sue esi-genze. Inoltre la gestione deltotal cost of ownership in cuiec celliamo, e che è importanteper le flotte strutturate, oggi èfon damentale anche per i pa-droncini”.

I vostri primi clienti sonostate le grandi flotte, alcunedelle quali hanno comprato iprimi camion Mercedes-Benzproprio grazie al nuovo Ac-tros.

“Abbiamo avuto delle buonerisposte da quel tipo di mercato,che si sono aggiunte alle primereazioni favorevoli della stampaspecializzata. Ciò ha fatto sìche ai nostri concessionari

siano arrivate molte richiesteper provare il veicolo nel corsodel prossimo porte aperte dedi-cato al nuovo Actros. In più ab-biamo già firmato forniture conflotte che fino a oggi non eranotra i clienti Mercedes-Benz”.

Un nome tra i più impor-tanti mi sembra quello di Au-tamarocchi.

“Hanno scelto il nuovo Ac-tros per i loro trasporti interna-zionali anche perché sono sicuridi aver trovano il giusto livellodi servizi grazie all’organizza-zione in tutta Europa che Mer-cedes-Benz può vantare”.

Anche prima dell’arrivodel nuovo Actros eravate tor-

nati a essere i primi importa-tori in Italia, dove contate viporterà questa estensionedella gamma?

“Abbiamo una leva in piùche possiamo offrire ai nostriclienti che vogliono essere sem-pre all’avanguardia, ma anchechi vuole semplicemente badareal costo operativo non puòignorare l’alternativa rappresen-tata dal nuovo Actros. Per que-sto prevediamo una crescita deinostri volumi e della penetra-zione in Italia”.

Voi siete il primo costrutto-re a poter disporre di un ca-mion Euro 6 acquistabile finda subito. A questo proposito

nell’assemblea dei costruttorisi è parlato di recente di pos-sibili incentivi anche in Italia,ci sperate?

“La Svizzera sta già dandoun incentivo a chi compra unmodello in regola con la norma-tiva Euro 6, e lo stesso stannofacendo i Paesi di solito più at-tenti alle questioni ambientali.Anche in Italia ci aspettiamo unsupporto per chi acquista unveicolo meno inquinante o perchi investe in un nuovo trattorepiù sicuro sotto tutti i punti divista, non tanto per noi ma per inostri clienti, per i trasportatori,che hanno bisogno di esserecompetitivi a livello europeo”.

La vostra rete sta affron-tando una sfida impegnativa,gestendo una gamma moltodiversificata che comprende ilmodello attuale e il nuovo Ac-tros. Come se la stanno ca-vando i concessionari?

“In maniera molto positiva.Si sono rivelati entusiasti dopoche li abbiamo portati in Ger-mania per vedere la nuovagamma. Dopo averlo provatoerano ancora più entusiasti e illoro umore è ottimo dopo chesono stati siglati i primi contrat-ti. Più in generale sono conten-ti perché hanno un’arma ulte-riore per andare sul mercato, dipoter offrire tutta la gammaMercedes-Benz ai clienti chepossono scegliere ciò che più lisoddisfa”.

Che tipo cliente rimarrà le-gato alle gamme attuali e chiandrà decisamente verso ilnuovo Actros?

“Serviamo molte aziende checredono nella gamma attuale,che hanno magari messo inpiedi officine interne che sonoben collaudate sull’Actros dioggi e quindi vogliono andareavanti con quella gamma che hamolti pregi in termini di qualitàe affidabilità. Chi vuole inveceavere un costo minimo del tra-sporto, chi fa tanti chilometriandrà sul nuovo modello. Peresempio, ultimamente ne abbia-mo venduti alcuni a una flottache opera con due autisti supercorrenze di 180mila km al-l’anno. In casi come questo ilrisparmio di carburante è dav-vero importante, facilmente tra-ducibile in dati concreti e nonpuò essere ignorato”.

VAIRANO - A dimostrare la completezza della gammadel nuovo Actros contribuisce in maniera determinan-te la disponibilità di cabine, che sono in totale bensette. Due di queste sostituiscono quelle della attualegamma Axor, con una larghezza di 2,3 m. Si trattadella ClassicSpace e della versione base della Stream-Space. La prima, la più piccola del lotto, è disponibilein due configurazioni, una più tradizionale, con tunnelmotore centrale, sia pure alto soltanto 170 mm eun’altezza interna di 1,46 m sul tunnel motore e di1,59 davanti al sedile del passeggero. Sempre la Clas-sicSpace è disponibile anche con fondo completa-mente piatto, caso unico in questa categoria, e un’al-tezza interna che raggiunge gli 1,64 m. Il passo suc-cessivo è rappresentato dalla StreamSpace, la soluzio-ne ideale per le flotte, che nella sua versione larga 2,3m può avere o il tunnel del motore centrale della stes-sa altezza di quello della ClassicSpace, il che portal’altezza interna a 1,78 m al centro e a 1,84 sul latodel passeggero, oppure il fondo totalmente piatto, conun’altezza interna che raggiunge il metro e 97 cm.

Quando si passa alle versioni con larghezza di 2,5m il tunnel motore scompare del tutto. Così è infattiper la StreamSpace, che in questa configurazione as-sicura la migliore aerodinamica della categoria, grazieall’accortezza impiegata nel dirigere i flussi dell’ariaattorno e sotto all’abitacolo. Stesso discorso riguardoal fondo per la BigSpace con tetto alto, capace diospitare tutta una serie di vani in cui l’autista può ri-porre i suoi oggetti personali, la cui altezza interna ar-riva a 1,99 m. Al vertice della gamma del nuovo Ac-tros si trova la GigaSpace, una delle cabine più granditra quelle oggi in commercio, con un’altezza che arri-

va fino a 2,13 m.Dimensioni a parte tutto nelle cabine del nuovo

Actros è innovativo, a partire dalla suddivisione,anche cromatica, della zona lavoro, caratterizzata datonalità scure, da quella per il riposo, che invece pro-pone colori chiari, fino a particolari davvero inediti,come l’allestimento SoloStar, che trasforma il sediledel passeggero in una sorta di salottino, in cui l’auti-sta può passare piacevoli momenti di relax in tutta co-modità.

Ben sette cabine disponibili con il nuovo Actros

COMFORT E SICUREZZA

ANDREAS SCHMIDDIRETTORE GENERALE MERCEDES-BENZ VEICOLI INDUSTRIALI

“Cresce l’entusiasmo per il nuovo Actros”“Disponiamo di una gamma ampiain cui è compresa l’of fer tagiusta per ciascun cliente, ba staguardare il numeroe le ca ratteristiche delle cabine perrendersene conto. Siamo quindisicuri di poter offrire a ognunoil veicolo giusto per le sue esigenze.Inoltre la gestione del total costof ownership in cui ec celliamo,e che è importante per le flottestrutturate, oggi è fon damentaleanche per i padroncini”.

di marcia che non ha oggi para-goni, merito in particolare deltelaio completamente ridisegna-to, ampliato nelle dimensioni ereso più resistente alla torsione,il che si è visto molto be nenelle prove di slalom, in cui il

comportamento è risultato mol -to più controllato anche rispettoall’Actros attuale che pu re puòcontare su di una guidabilità ec-cellente. In particolare lo sterzoè diventato più preciso, regalan-do al conducente una piacevole

sensazione di totale padronanzadel mezzo.

LAVOROCERTOSINO

Il lavoro certosino di miglio-ramento ha coinvolto anche gliassali, che se pure mantengonol’impostazione di base del mo-dello precedente, sono stati rivi-sti nell’articolazione e nel mol-leggio per migliorare la sicurez-za di marcia e il comfort di bor -do. E a portare a ulteriori livellidi eccellenza la sicurezza prov-vede il freno motore sovrali-mentato a tre stadi, con una po-tenza massima di 400 kW, a cuisi aggiunge il Retarder secon-dario di Voith, con una potenzafrenante che arriva ai 750 kW, eche ha la particolarità di utiliz-zare l’acqua al posto del con-sueto olio.

Nonostante l’in cre men to dipotenza frenante il Retarder èstato reso anche più leggero eadesso pesa soltanto 65 kg.Completano il quadro in un’ot-tica di sicurezza dotazioni e -sclu sive, tra cui spicca la secon-da generazione dell’Active Bra -ke Assist, che rispetto alla pre-cedente è in grado di individua-re anche ostacoli fermi. Un bal -zo tecnologico non da poco, da -to che il sistema riesce a rico-noscere strutture come ponti osvincoli e a non segnalarle, di-stinguendole dai reali pericoli.

Il sei cilindri in linea OM471 del nuovo Actros. Si trattadi una soluzione innovativa per Mercedes-Benz che aveva prima

sempre preferito la configurazione sei cilindri a V.

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16ATTUALITÀ N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

SAN PAOLO - Si è concluso il Fena-tran, il Salone più importantedell’America La tina che ogni dueanni propone il meglio delle novitàe dei pro dotti del settore dei veicoliin dustriali. In una location, quel ladel Brasile, che si pone al quartoposto nella classifica dei maggioriproduttori al mon do di veicoli per iltrasporto mer ci, con un record diproduzione per quest’anno di180mi la camion.

IVECO: VENDITE DA RECORD

Tra i costruttori che hanno rica-vato i maggiori benefici dal Fena-tran senz’altro l’italiana Ive co, cheha venduto 562 veicoli nei cinquegiorni della manifestazione, regi-strando la migliore performance. Inquesta edizione di Fenatran Ivecoha presentato la nuova generazionedi prodotti Ecoline, le cui consegneinizieranno nel 2012. Durante lafiera sono stati eseguiti ben 370 testdrive con due Stralis AS linea Eco-line. “Sul mercato brasiliano - hadichiarato il Presidente di IvecoLatin America Marco Mazzù - rite-niamo di chiudere l’anno con unashare del 9,3 per cento, ovvero conun incremento dell’1,5 per cento ri-spetto allo scorso an no. Per noi èimportante proseguire la crescitaogni anno, perché a prescindere daivolumi questo è segno della soddi-sfazione del cliente. Nei prossimidue o tre anni Iveco intende pro ce-dere al totale rinnovamento dellagamma”.

MERCEDES-BENZA JUIZ DE FORA

Jürgen Ziegler, Presidente diMercedes-Benz in Brasile, ha con-fermato che il secondo impiantodella Casa della Stella in Brasileverrà aperto entro il 2012 a Juiz deFora, nel Minas Gerais. “Nel nuovoimpianto -ha detto Ziegler - saràprodotto l’Accel (il nuovo Merce-dinho) e la gamma pesante Actros,il modello più venduto nella suacategoria sul mercato mondiale.Accel è stato testato sulla linea diassemblaggio e il collaudo conl’Actros è già iniziato. Fino a 250veicoli saranno già assemblati nelmese di dicembre, unità equamentedistribuite tra i due modelli. Forni-tori come Ran don, Seeber Fastplase Ma xion già stanno eseguendo testcon unità integrate alla fabbrica.Con altri ancora confidenziali stia-mo negoziando la loro presenza nelMinas Gerais”. A proposito di pos-sibili danni alla Mercedes contro ladecisione da parte dell’Argentinadi rinviare l’adozione di Euro 5,Ziegler ha dichiarato: “Non è pos-sibile quantificare. Dobbiamo rive-dere l’intera progettazione del pro-dotto e della supply chain. Tuttavia,coloro che han no acquistato ca-mion Euro 5 han no la garanzia chenon ci sa rà bisogno di assistenzatecnica”.

VOLVO INTRODUCE I CAMION EURO 5

Volvo è stato il primo in Bra silea produrre camion che soddisfanogli standard di emissioni Euro 5. Lagamma pesante F ha beneficiato diinvestimenti per 20 milioni di dolla-ri per adattare la tecnologia svilup-pata in Svezia alla realtà bra siliana.In questo modo i modelli FH gua-dagnano in potenza, che ora variada 420 a 540 cv a seconda dellaconfigurazione. Tra gli aggiorna-menti la nuova generazione di assa-li posteriori e FM e FMX con mo to-re da 11 litri aggiornati per soddi-sfare i nuovi standard di emissionimantenendo la stessa potenza.

A differenza di altre Case, Volvoritiene che le vendite resteranno sta-bili quest’an no e il prossimo. Perl’azienda si assisterà a una forte an-ticipazione degli acquisti nel 2011 oa una grave flessione del mercatonei primi mesi del 2012. “Volvo -ha detto Roger Alm, Presidente diVolvo do Brazil - si è assicurata laleadership nel segmento dei pesantidurante la prima metà del 2011, conil 24,8 per cento di share.

L’a spet tativa per quest’anno èvendere circa 14.250 camion nelset tore, che dovrebbe raggiungerevendite totali di 57mila u ni tà. Conquesti risultati, il Brasile resta pernoi il primo mercato mondiale peril terzo anno consecutivo”. Dopoaver presentato la gamma F, Volvosta ora preparando la prossima ge-nerazione VM, in fase di sviluppofinale: i modelli saranno introdottinei prossimi mesi.

NUOVI MOTORIPER SCANIA

Scania ha fornito alcuni dettaglidella nuova famiglia di mo tori cheequipaggerà i suoi mo delli a partiredal prossimo gennaio, quando en-trano in vigore in Brasile i limiti diemissione Euro 5. Il top di gammadella strategia Scania è il camionche utilizzerà il nuovo motore V8da 16 litri. Scania ha deciso diadottare nel 2012 su tutta la linea ilsistema di riduzione cataliticoSCR, l’iniezione di urea per soddi-sfare i limiti di emissione del P7.L’SCR è considerato più idoneoper l’uso in Brasile rispetto al laEGR (ricircolo dei gas), che evital’uso di urea ma è più sensibile allevariazioni della qualità del carbu-rante. Un altro vantaggio è la po-

tenza e la coppia che guadagnanoin media il 5 e il 9 per cento in più.

DAF, L’XFARRIVA NEL 2013

Paccar, produttore di camionDaf, ha definito i suoi principalifornitori dell’impianto di PontaGrossa, nel Paranà, che ha ricevutoun investimento di 200 milioni didollari e inizierà a operare tra mag-gio e giugno 2013 con la produzio-ne dell’XF.

“I motori - dice Marco AntonioDavila, Presidente di Daf Trucks inBrasile - verranno pri ma importatidall’Olanda e saranno di marcaDaf, successivamente saranno ac-quistati da fornitori brasiliani. Ilprimo mo dello della linea di produ-zione è la gamma pesante XF, cheutilizza il motore MX sei cilindri da12,9 litri e può essere con figurato inpotenze di 410, 460 e 510 cv. Pochimesi dopo dovremmo iniziare aprodurre anche la gamma mediaCF, che utilizza il motore MX da360 cv, mentre il GR 286 e 300 cvsa rà equipaggiato almeno al l’i ni ziocon motore Cummins importato”.

Lo stabilimento di Pon ta Grossanasce con una capacità iniziale di10mila unità l’an no e potrebbe rag-giungere le 15mila dopo il 2016.Pur a ven do già iniziato a costruirelo stabilimento di Paranà, Pac-car/Daf inizierà la sua aggressioneal mercato brasiliano con i camionXF importati dall’O lan da, che arri-

veranno nel 2012 o all’inizio del2013 “a seconda delle condizionieconomiche e della formazione diuna rete di rivenditori”, spiega Da-vila, rivelando che il progetto è co-minciare con 40-50 dealer, conl’obiettivo di raggiungere 100punti vendita a fine 2013. “Ciaspettiamo di vendere tra i 1.000 ei 1.500 camion nel nostro primoanno completo in Bra sile”, com-menta il Presidente della Daf. Nelgiro di cinque o dieci an ni, tutta-via, è molto più grande l’ambizio-ne: “Pensiamo - afferma Davila -di avere prodotti adatti a partecipa-re ad almeno il 10 per cento delmercato”.

MAN PROPONELA LINEA EURO 5

Oltre ai Volkswagen Euro 5,Man America Latina al Fenatran haportato i primi due autocarri con ilmarchio Man, an ch’es si Euro 5, chesaranno pro dotti in Brasile e offertisul mercato nei primi mesi del2012. Man offrirà camion Euro 5con due tecnologie di riduzionedelle e mis sioni, EGR o SCR, a se-conda delle necessità del cliente.“Quella che arriverà nel 2012 - haaggiunto Ricardo Alouche, Di retto-re vendite e marketing - sa rà unalinea completa di modelli Volkswa-gen e Man da 5,5 a 74 t di peso

lordo, tutti prodotti in Brasile. In-tendiamo aumentare la quota dimercato”. Attualmente VW Truckdetiene il 30,3 per cento delle ven-dite di camion, contro il 24,4 percen to di Mercedes-Benz e il 17,7 diFord. Nel caso degli autotelai perautobus, VW Trucks è vice leadernel segmento: la Volksbus rappre-senta il 33 per cento, rispetto al43,8 di Mercedes-Benz.

Intanto Man è arrivata a quota7mila lavoratori nel mese di agosto,registrando una crescita del 50 percento in posti di lavoro dal 2009,quando l’in du stria ha affrontato glieffetti del la crisi globale. “Noi fac-ciamo investimenti significativiscommettendo sul potenziale di cre-scita del Paese”, ha dichiaratoAlouche, per il quale la domandasarà stimolata dagli sforzi nel setto-re delle infrastrutture. Ma il mana-ger Man auspica anche un program-ma di sostegno di lunga da ta di rin-novo della flotta, che in Brasile hain media 18 anni di età. “Bisognaaffrontare questo problema se vo-gliamo più sicurezza nel trasportoper le stra de”, ha sottolineato.

NEI PESANTIARRIVA FORD

Come parte del nuovo investi-mento di 455 milioni dollari in Bra-sile da qui al 2015, Ford Trucks haannunciato l’arrivo di un camionpesante. L’an nun cio è stato datodal Presidente di Ford Brasile eMercosur Marcos de Oliveira. LaCasa americana non ha ancora ela-borato il nuo vo prodotto né fissatola data del la sua uscita, ma granparte degli investimenti sarà per ilsuo sviluppo. Per Oliveira, l’ap pro -do al segmento dei truck pesanti “èparte della strategia di Ford a parte-cipare al mercato competitivo na-zionale”. Secondo lo Chief Opera-ting Officer di Ford Trucks, Oswal-do Jardim, con gli investimenti pre-visti entro il 2015 l’azienda mantie-ne la ricerca sui nuovi prodotti inaltri segmenti, tuttavia, “non corre-lati ad autocarri leggeri e furgoni”.Nonostante l’in troduzione dell’Eu-ro 5 nel mer cato interno, il presi-dente di Ford Brasile ha affermatoche continuerà a fornire camionEuro 3, ad esempio in Argentina.

Massimliano Campanella

FENATRAN 2011 / CLIMA DI OTTIMISMO AL DICIANNOVESIMO SALONE DI SAN PAOLO

Tutti guardano al BrasileAlla fiera biennale sudamericana le novità dei principali costruttori

che hanno investito in uno dei mercati ritenuti a più alto tasso di crescita.Mercedes-Benz punta su un nuovo impianto, Iveco sulla linea Ecoline,Scania su nuovi motori, Daf importa l’XF, Volvo e Man introducono

i veicoli Euro 5, Ford Trucks annuncia il suo sbarco nei pesanti.

Sul tratto A4 Barriera di Milano - Carisio

Km 66,65 Litri 17,06 Media 3,90 km/l

Sul tratto S.S. 230/S.S. 143 Crocicchio - Biella - Santhià

Km 42,82 Litri 16,34 Media 2,62 km/l

Sul tratto Autostrada A4 Santhià - Barriera di Milano

Km 76,13 Litri 18,8 Media 4,04 km/l

ERRATA CORRIGEPer un errore tecnico i consumi del Man TGX EfficientLine sono stati riportati in modo erra-to sul numero di novembre. Sotto trovate quelli corretti.Ci scusiano con i lettori per l’inconveniente.

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18ATTUALITÀ N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

TORINO - Fiat Industrial archi-via un terzo trimestre 2011 po-sitivo e allineato al dato altret-tanto favorevole del consuntivodei primi nove mesi dell’annoin corso. I ricavi nel periodo lu-glio, agosto e settembre sonosta ti pari a 5,9 miliardi di euro,in aumento dell’11,7 per centori spetto all’analogo trimestre2010. Incrementi significativiso no stati conseguiti da tutti iset tori che compongono la ga-lassia Fiat Industrial. CNH haregistrato un rilevante incre-mento dei volumi e, nel settoremacchine per l’agricoltura, unmix prodotto più favorevole; leconsegne di Iveco sono aumen-tate in alcuni importanti mercatieuropei e in America Latina;FPT Industrial ha realizzato unaperformance positiva delle ven-dite sia verso i clienti del Grup-po che verso terzi. Nei primino ve mesi del 2011 i ricavi am-montano a 17,5 miliardi di eu -ro, il 13,5 per cento in più. An -che in questo caso, tutti i settorihanno registrato aumenti. Perl’anno che si sta chiudendo,Fiat Industrial prevede ricavicomplessivi per circa 24 miliar-di di euro.

EUROPA EAMERICA LATINA

Entrando più nel dettaglio, ilter zo trimestre di Iveco ha con-suntivato 2,2 miliardi di euro diricavi, il 12 per cento in più ri-spetto allo stesso periodo delloscorso anno, che già aveva evi-denziato una ripresa rispetto aiprecedenti trimestri. L’aumentoè principalmente dovuto al mi-glior andamento della domandacomplessiva in Europa occiden-tale e al continuo rafforzamentoin America Latina. Globalmen-te Iveco ha consegnato 35.107veicoli, inclusi autobus e veicolispeciali, il 15,3 per cento in più.I veicoli leggeri sono aumentatidel 17,2 per cento, i me di del10,6 per cento, i pesanti del32,7 per cento. In Europa occi-dentale sono stati consegnati19.132 veicoli, il 10,4 per centoin più, con incrementi in Ger-mania (+30,6 per cento) e GranBretagna (+70,1 per cen to); inflessione i dati relativi a Spagna(-1,8 per cento), Francia (-1,4per cento) e Italia (-3,5 per

cento). Le consegne Iveco sonoaumentate del 22,4 per cento inAmerica Latina e del 20,3 percento in Europa Orientale. Nelterzo trimestre la quo ta com-plessiva stimata per Ive co inEuropa Occidentale si attestasul 13 per cento, il miglio risul-tato trimestrale del 2011 con il+1,1 per cento rispetto al primotrimestre e +0,7 per cen to ri-spetto al secondo. Ne è scaturi-to anche un recupero dello 0,3per cento rispetto al terzo tri me-stre 2010. La quota dei veicolileggeri è stimata al 13,8 per

cento, lo 0,6 per cento in più:ha beneficiato del significativoincremento sul mercato italiano(30,1 per cento di quo ta, il 2,9per cento in più). Nel seg mentodei veicoli medi la quo ta dimercato si attesta al 25,8 percento, con un aumento di 2,5punti percentuali distribuito sututti i principali mercati del-l’Europa Occidentale, in parti-colare in Italia (+5,7 per cen to equota del 63,6 per cen to) e inFrancia (+2,3 per cento e quotadel 28,2 per cento). Nel seg-mento dei pesanti la quota sti-mata è del 7,8 per cento, in mi-glioramento rispetti ai prece-

denti trimestre 2011. Nel seg-mento Iveco ha tuttavia segnatouna flessione dello 0,5 per cen -to nei confronti del terzo trime-stre 2010, condizionata ancorada uno sfavorevole mix prodot-to/mercato.

Nel cumulato gennaio-set-tembre 2011, i ricavi di Ivecoso no stati di 6,8 miliardi di eu -ro, il 17,4 per cento in più. Iveicoli consegnati sono110.067, il 20 per cento in più.So no aumentate del 21 per cen -to le consegne dei leggeri, del25,4 per cento quelle dei medi e

del 25,6 per cento quelle dei pe-santi. In Europa Occidentale leconsegne ammontano a 64.758veicoli, il 14,9 per cento in più.Aumenti sono stati registrati inquasi tutti i principali mercati:+2,2 per cento in Italia, +20,8per cento in Germania, +21,2per cento in Francia, +57,1 percen to in Gran Bretagna. Allalie ve contrazione in Spagna (-1,5 per cento) fa da contrappesola forte crescita in America La-tina (+30,9 per cento) e in Eu-ropa Orientale (+38,8 per cen -to). Nei primi nove mesi la quo -ta di Iveco in Europa Occiden-tale si è attestata al 12,4 per

FIAT INDUSTRIAL / POSITIVI I DATI DEL TERZO TRIMESTRE E DEI PRIMI NOVE MESI 2011

Brillanti risultati in tutti i settoriI ricavi nel periodo luglio, agosto e settembre sono stati pari a 5,9 miliardi di euro, in aumento

dell’11,7 per cento rispetto all’analogo trimestre 2010. CNH ha registrato un rilevante incremento dei volumi.

cen to, con una flessione del -l’1,1 per cento; la quota dei leg-geri, 13,2 per cento, è calata di0,7 punti anche per effetto di unmix mercato sfavorevole. Vieneinvece segnalato un lieve recu-pero in Gran Bretagna (+0,3 percento) e Francia (+0,1 per cen -to). Per quanto riguarda i medi,la quota è salita al 24,4 percento (+0,3 per cento), con ri-sultati positivi in Spagna (quotadel 48,3 per cento, +8 per cen -to), Gran Bretagna (25,4 percen to, +4,6 per cento) e Italia(60,7 per cento, +1,7 per cen to).

Infine, nei pesanti Iveco registrauna quota del 7,5 per cen to, conuna leggera flessione del l’1,4per cento dovuta allo sfavorevo-le mix di mercato e di prodotto.

I ricavi di CNH-Case NewHol land nel terzo trimestre so -no pari a 3,5 miliardi di euro,con una crescita del 16,4 percen to rispetto allo stesso trime-stre 2010. Ciò grazie alla buonaperformance che i mercati dellemacchine per l’agricoltura han -no mantenuto in tutte le areegeo grafiche e alla continua ri-presa del mercato delle macchi-ne per le costruzioni. Il 42 percento dei ricavi trimestrali sono

stati ottenuti in Nord America,il 29 per cento nell’area Eame& Cis (Europa, Africa, MedioOriente e Comunità degli StatiIndipendenti), il 16 per cento inAmerica Latina e il 13 per cen -to nell’area Asia-Pacifico. L’in- cre mento dei ricavi nel compar-to macchine per l’agricoltura èsta to del 18 per cento, quelli delcomparto macchine per le co-struzioni del 25 per cento.

Nei primi nove mesi 2011,CNH ha registrato ricavi per10,1 miliardi di euro, il 14,1 percen to in più. Nel comparto

macchine per l’agricoltura i ri-cavi sono aumentati del 15 percento, in quello delle macchineper le costruzioni del 21 percen to. In ottobre CNH ha mes -so a segno importanti azionistra tegiche. Innanzitutto è stataannunciata la collaborazionecon Semeato, azienda leader inBrasile nel comparto delle at-trezzature e macchine per l’a -gri coltura. La partnership ri-guarderà diverse aree di colla-borazione e rafforzerà la leader-ship di CNH in America Latina.L’azienda di Fiat Industrial po -trà infatti offrire piantatrici e se- minatrici adatte a soddisfare le

più diverse richieste dei clien ti.I prodotti di Semeato sa rannocommercializzati con i brandSemeato, Case IH e New Hol-land Agricolture tramite le ri-spettive reti di vendita. CNH haanche stipulato con De LageLanden, società controllata daRabobank Group, un accordoper fornire ai propri clienti nellaFederazione Russa un program-ma di finanziamenti retail, chesaranno offerti con il brand diCNH Capital. Il programma di-venterà operativo all’inizio del2012. Inoltre, CNH ha annun-ciato un accordo con il gruppoKverneland che ha lo scopo diacquisire macchine falciatrici eattrezzature agricole nel l’a reaNafta (Stati Uniti, Canada eMessico). Il fine è rafforzare ul-teriormente l’offerta del brandnel mercato dell’alle va men to dibestiame, dove è da tem po lea-der.

I SUCCESSIDI FTP INDUSTRIAL

I ricavi di FPT Industrial nelterzo trimestre ammontano a742 milioni di euro, il 33 percen to in più. Come successo neitrimestri precedenti, la crescitadel fatturato è derivata dal forteincremento dei volumi di vendi-ta sia verso i clienti del Gruppoche verso i clienti esterni, le cuivendite hanno rappresentato il29 per cento dei ricavi comples-sivi. I motori venduti sono stati128.900, il 32 per cento in più:il 33 per cento è stato venduto aIveco, il 30 per cento a CNH, il37 per cento a clienti ter zi.Sono stati inoltre consegnati17.900 cambi (+15 per cento) e40.200 ponti e assali (+35 percento).

I ricavi realizzati nei priminove mesi del 2011 sono statipari a 2,3 miliardi di euro, il36,6 per cento in più. Anche inquesto è stato rilevante l’au-mento delle vendite complessi-ve a clienti del Gruppo ed ester-ni; questi ultimi hanno rappre-sentato il 32 per cento dei ricavicomplessivi di FPT Industrial.Nel cumulato sono stati conse-gnati 404.600 motori (+36 percento) di cui il 34 per cento aIveco, il 26 per cento a CNH eil 40 per cento a clienti esterni.I cambi consegnati sono stati57.900, il 15 per cento in più, iponti e assali 130.700, il 30 percento in più.

Nils Ricky

MILANO - Notizie incoraggianti dal fronte delleimmatricolazioni italiane di autocarri pesanti,cioè con un peso di 16 tonnellate e oltre. Secondii dati Acea rielaborati dal Centro Ricerche Conti-nental Autocarro, a settembre le immatricolazionisono aumentate dello 0,9 per cento rispetto allostesso mese dello scorso anno.

Ancora meglio per quanto riguarda i priminove mesi del 2011: le immatricolazioni di auto-carri pesanti ha registrato una crescita del 12,3per cento rispetto allo stesso periodo del 2010. IlCentro Ricerche Continental Autocarro mette tut-tavia in evidenza che il tasso di crescita delle im-matricolazioni di autocarri pesanti rilevato a set-

tembre nel nostro Paese è uno dei più bassi traquelli dei Paesi che fanno parte dell’Unione Euro-pea. Se si considerano i dati relativi ai primi novemesi del 2011, poi, a far peggio dell’Italia sonosolo Grecia e Portogallo.

“Le indicazioni che provengono dall’andamen-to delle immatricolazioni di autocarri pesanti -commenta Daniel Gainza, Direttore Commercialedi Continental CVT - rispecchiano appieno l’an-damento attuale dell’economia italiana, caratteriz-zata da una fase di incertezza che frena gli inve-stimenti delle aziende di trasporto causando quin-di un rallentamento del ricambio nel parco di au-tocarri circolanti nel nostro Paese”.

POZZOLENGO - A fine ottobre, nella prestigiosacornice del Chervò Golf Resort di San Vigilio,nei pressi del Lago di Garda, Multiprotexion eSimatech hanno organizzato una giornata di pre-sentazione delle loro più recenti novità tecnologi-che nell’ambito della gestione logistica delle flot-te. All’evento, dedicato ai professionisti del setto-re, hanno partecipato oltre un centinaio di azien-de di trasporto.

Sono state approfondite le tematiche dell’ab-battimento dei costi di esercizio e del migliora-mento dell’efficienza del trasporto grazie all’inte-grazione fra soluzioni telematiche d’avanguardiae sistemi gestionali. Introdotta da un esauriente

intervento dei Presidenti delle due aziende, Ro-berto De Laurentis di Simatech e Matteo Cavaio-ni di Multiprotexion, la presentazione è stata se-guita da sessioni dimostrative che hanno riscossoun vasto successo partecipativo.

La collaborazione tra Simatech e Multiprote-xion, leader nel loro settore, attraverso l’integra-zione delle competenze e grazie alla pluriennaleesperienza acquisita nel settore dei servizi a valo-re aggiunto per il trasporto e la mobilità, ha riba-dito la professionalità e lo spirito d’innovazionevolti a soddisfare tutte le esigenze attuali e futuredel settore, sia nel campo della logistica che dellasicurezza.

Novità tecnologiche Multiprotexion e Simatech per la logistica

MIGLIORARE L’EFFICIENZA

I dati del Centro Ricerche Continental Autocarro

IMMATRICOLAZIONI IN CRESCITA

Una mietitrebbia della vasta e articolata gamma New Holland Agricolture al lavoro in un esteso campo agricolo.

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19 ATTUALITÀN° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

MERCEDES-BENZ / FINALI INTERNAZIONALI DEL GLOBAL TECHMASTERS TRUCKS 2011

È italiano il migliorteam di assistenza

STOCCARDA - Non è stato faci-le, ma alla fine ce l’hanno fatta.È italiano il miglior team di as-sistenza in ambito veicoli indu-striali Mercedes-Benz. Questoil verdetto scaturito dalle finalisvoltesi a Stoccarda dal 7 al 9novembre dell’edizione 2011del la competizione Mercedes-Benz Global TechMastersTrucks. Il secondo posto è inve-ce andato al team svizzero,men tre la Germania si è aggiu-dicata il terzo posto. In totale,si sono qualificati per la finaledi Stoccarda 55 partecipanti se-lezionati tra più di 12mila par-tecipanti provenienti da 11 di-verse nazioni (Belgio, Brasile,Germania, Paesi Bassi, Lus-semburgo, Italia, Portogallo,Sve zia, Svizzera, Spagna e Tur-chia). I premi sono stati conse-gnati ai vincitori da HubertusTroska, Responsabile Merce-des-Benz Trucks, e da FrankReintjes, Responsabile GlobalService & Parts. La cerimoniauf ficiale si è tenuta presso ilmu seo Mercedes-Benz di Stoc-carda.

I cinque italiani che hannosu perato la dura selezione teo-rica e pratica all’interno delcentro mondiale Mercedes-Benz de dicato al training pro-vengono da altrettante realtà

Fabio Basilico

“ “Il programma Global TechMasters - ha dichiaratoHubertus Troska, Responsabile Mercedes-BenzTrucks - offre al nostro personale di assistenzaun’occasione unica per mettersi alla prova e testarele proprie competenze e la propria efficienza”.Le prove teoriche e pratiche della finale disputatanella prestigiosa sede Mercedes-Benz dedicataal training hanno eletto cinque italiani i miglioritecnici della Stella a livello mondiale.

che compongono la galassiaitaliana del la rete di vendita eassistenza truck della Stella.Gianluca Sa la, Certified Servi-ce Advisor, la vora presso l’Au-torama Srl di Caresanablot, inprovincia di Vercelli, RobertoPozzi, Certified Diagnosis Te-chnician, dal l’Agricar Spa diSan Zeno Naviglio (Bs), Lo-renzo Marino, Sy stem Techni-cian PowerTrain, da ComerSud Spa di Catania, Leo Stein-wandter, System TechnicianDriving Stability, da Au toindu-striale Spa di Bolzano, DavideManiero, Maintenance Techni-cian, da Sartori CommercialeSpa di Padova. Il team vin cito-re si è aggiudicato un pre miosuggestivo: un weekend nel lafredda e affascinante Svezia da

trascorrere non solo ammiran-do un paesaggio unico almondo ma anche partecipandoa un divertente e utile corso diguida automobilistica sicura suneve.

VANTAGGIOCOMPETITIVO

“Per confermare nel tempola promessa del nostro marchio‘Trucks you can trust’, la sod-disfazione dei clienti ha per noiun ruolo chiave - ha dichiaratoHubertus Troska - È importan-te offrire non solo prodotti affi-dabili, ma anche un servizio diassistenza impeccabile. Il pro-gramma Global TechMastersof fre al nostro personale di as-sistenza un’occasione unica per

mettersi alla prova e testare leproprie competenze e la pro-pria efficienza. Sono felice dipoter pre miare oggi i miglioritecnici del mondo”. Dal cantosuo Frank Reintjes ha ribadito:“I dipendenti del settore After-Sa les dell’intera Rete di con-cessionarie Mercedes-Benzforniscono ogni giorno un con-tributo fondamentale per lasoddisfazione dei nostri clienti.Una qualità eccellente delleprestazioni nell’ambito dell’as-si sten za e dei ricambi è un van-taggio competitivo determinan-te”.

Si spiega dunque la motivataimportanza che Mercedes-Benzattribuisce al Global TechMa-sters, ben testimoniata anchedal fatto che la meticolosa epre cisissima organizzazionedel le finali d’inizio novembreha richiesto un anno di lavoro.

La competizione internazio-nale firmata Daimler è giuntaquest’anno alla sua sesta edi-zione ribadendo il concettochia ve che ne ha decretato ilsuc cesso in tutti questi anni:l’evento è volto a migliorare lecompetenze e stimolare la mo-tivazione del personale di assi-stenza Mercedes-Benz, metten-do in primo piano la vocazioneal l’eccellenza e alla qualità nel-

l’assistenza clienti del marchiopremium.

I partecipanti al Global Te-ch Masters Trucks 2011 sonostati scelti dopo una selezionepreliminare nazionale. Durantequesta prima fase, i miglioritec nici e consulenti del l’assi -sten za dei singoli Paesi, inteam composti da cinque perso-ne, han no affrontato diverseprove pratiche e teoriche.

Nella competizione interna-zionale, che si è concentratanel la giornata dell’8 novembre,i finalisti si sono confrontati inquattro diverse discipline, af-frontando altrettante dureprove teoriche e pratiche. Sullabase dei profili professionalidefiniti dall’azienda nell’After-Sales, è stata testata la cono-scenza teorica e pratica di cia-scun partecipante, in conside-razione dei rispettivi Job Profi-le. Inoltre, tutti i team sonostati sottoposti a una prova mi-rata a misurare la col laborazio-ne interna al team e lo spiritodi squadra.

Nel corso delle prove è statava lutata soprattutto l’intera zio -ne all’interno dei team, la cor-retta esecuzione della diagnosie il rapporto instaurato con iclienti. È stato quindi esamina-to l’intero processo di contatto

con i clienti: dall’accettazionedel veicolo al colloquio pre-diagnosi, fino alla riconsegnadel veicolo al cliente. I tecnicisi so no ritrovati in officina a tuper tu con alcuni esemplari del -la precedente generazione Ac-tros, quella a loro più conge-niale dal momento che lanuova gam ma dell’ammiragliadei pesanti della Stella è statada poco presentata al mercato.

FORMAZIONEPERMANENTE

Sono state poste anche do-mande di carattere generale re-lative ad attrezzi, prodotti epro cessi in ambito After-Sales.Inoltre, si è posta l’attenzionesui diversi atteggiamenti speci-fici, per cultura e Paese, deicon sulenti nel rapporto con iclienti.

La competizione mette in lu -ce l’importanza che in casaDaim ler si dà alla formazionepermanente di altissima qualitàdel personale di assistenza.Gra zie alle capacità diverse deisingoli membri di un team, na -sce lo spirito di squadra che sti-mola l’efficienza e la motiva-zione del personale di assisten-za delle officine Mercedes-Benz in tutto il mondo.

Sopra e in basso, il team italiano alle prese con le prove pratiche in officina. I tecnicihanno dimostrato un elevato grado di competenza misurandosi con il Mercedes-Benz Actros.

Nella competizione internazionale, che si è concentrata nel la giornata dell’8 novembre, i finalistisi sono confrontati in quattro diverse discipline, affrontando altrettante dure prove teoriche e pratiche.

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20ATTUALITÀ N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

Con la nuovacabina sono tregli obiettivi che laSerie HD9 sipropone diottenere: maggiorcomfort, sia dimarcia cheacustico, migliorequalità percepitadegli interni,adeguamento ainuovi standardnormativi.Obiettivi chepaionopienamenteraggiunti.

PIACENZA - A volte basta unaca bina a far la differenza. Quel-la della nuova serie HD9 dei ca- mion Astra si propone un com- pito impegnativo, rinnovarel’eccellenza del marchio nelcam po delle lavorazioni su ter-reni difficili. Non a casol’azienda piacentina sta otte-nendo commesse e riconosci-menti pro prio in quegli angolidel pianeta dove fango, dislivel-li, temperature sono decisamen-te estremi. Un successo planeta-rio che va a compensare lacalma piatta sul mercato italia-no del ca va-cantiere, che ancheque st’an no rimarrà inchiodatopoco sotto i duemila pezzi ven-duti.

L’HD8 ESCEDI PRODUZIONE

La congiuntura difficile a ve -va spinto Astra a rimandare atem pi migliori lo sviluppo dellanuova gamma, oggi il riposizio-namento dell’intero gruppo FiatIndustrial ha invece invogliatoil costruttore a riprendere ilcam mino iniziato nel 2009 e apresentare la serie HD9, che sidif ferenzia dalla precedente so-prattutto per la cabina, che oggideriva direttamente da quelleadottate anche sul TrakkerIveco, in pratica le già ben co-

nosciute serie Active Day e Ac-tive Time, che sono però stateprofondamente modificate,mantenendo le doti di comfort eabitabilità ma adeguandone larobustezza alle imprese richie-ste ai camion Astra. Per il mo-mento verranno lanciate soltan-to le versioni a tre o quattro as -si, seguite più avanti dalle dueas si, in modo che agli inizi delprossimo anno l’HD8 esca deltutto di produzione.

Tre gli obiettivi principaliper seguiti dal costruttore: incre-mentare il comfort, sia di mar-cia che acustico, fare lo stessocon la qualità percepita degliinterni, oltre ad adeguarsi ainuo vi standard normativi. O -biet tivi che paiono raggiunti finda una prima occhiata alla lineaestetica della nuova serie, chese pure a grandi linee richiama itratti caratteristici di Astra è si-curamente più moderna.

La nuova cabina in acciaiotrat tato, materiale che ha sosti-tuito la soluzione compositadel l’attuale modello, pur pre-sentandosi più ampia negli in-terni non ruba spazio agli alle-stitori, infatti non è cambiata lalunghezza massima carrozzabi-le, mentre il peso è addiritturadiminuito, regalando circa 120kg di carico utile in più. Comein precedenza è disponibile siacon guida a destra che sinistra enelle versioni corta o lunga. Da -to che si tratta di un prodotto

derivato dalla produzione Ivecoè cambiato l’attacco al telaio,che è adesso doppio invece chesingolo e se pure è stata mante-nuto il sistema di sospensionimec caniche regolabile, quelleposteriori sono di nuova proget-tazione; i vantaggi sono perce-pibili soprattutto quando si af-frontano le sfide consuete per i

camion Astra e cioè con fondodissestato. I rinforzi sotto scoc-ca permettono poi al sistema diammortizzatori di lavorare inmodo fluido, in pratica azzeran-do i movimenti laterali della ca-bina.

All’interno, oltre a una di-

sposizione degli elementi piùarmonica, si nota subito l’ab- bas samento del tunnel centrale,che è ridotto ad appena 6 cm,una delle rivoluzioni più attesedai clienti Astra, che non sol-tanto regala una piacevole sen-sazione di ariosità all’internodel l’abitacolo, ma permettecon cretamente una maggior li-

bertà d’azione al conducente. Isedili sono ancora una volta diderivazione Iveco, più ergono-mici che sull’HD8, dispongonoinoltre di nuovi tessuti, che purrisultando piacevoli al tattohan no soprattutto la caratteristi-ca di essere robusti e facilmente

lavabili. Cambia anche la sca-letta di accesso, che è stata mo-dificata in modo da risultare in-tegrata nella struttura stessa del -la cabina, con il primo graditopiù alto di 3 cm.

Come già detto si è molto la-vorato sul design, caratterizzatodall’ampia calandra, dotata dicantonali solidali, che una voltasollevata consente di accederecomodamente ai componentiche sono soggetti a una manu-tenzione più frequente. Tra lealtre novità, da evidenziare an -che gli specchi retrovisori, chepossono essere sia motorizzatiche riscaldati e che garantisconouna visibilità ottimale; e com- pletamente rivista, anche neimateriali, è la visiera parasoleche sovrasta la cabina, che nonè più in plastica e ha dimensioniridotte rispetto al passato, inmodo da evitare alcuni piccoliproblemi verificatesi sul model-lo precedente, l’ennesimo se-gnale della cura che è stata mes -sa anche nei particolari. Cambia

forma anche il finestrino lateraleintegrato nella portiera, elemen-to fondamentale quando ci sitrova, e ai camion A stra succedespesso, ad affrontare strette stra-de di montagne o una viabilitàcittadina sovraffollata comequella comune nel Sud EstAsiatico. L’ultima ri voluzioneriguarda il passaruota, che ades-so può ospitare, senza bisognodi essere sostituito, pneumaticidi varie dimensioni, dalle 13R22.5 alle 16.00 R20. Cambiainvece l’aspetto ma non la so-stanza dello snor kel sistematodietro la cabina e dotato di unfiltro a doppio stadio derivato daquello in uso sui dumper del co-struttore, con cartucce efficaci esemplici da sostituire.

TELAIOVALORE AGGIUNTO

Inalterato rimane anche il te-laio, vero valore aggiunto per icamion Astra. In acciaio specia-le a elevata resistenza e con uneccezionale limite elastico, èco stituito da due longheronipia ni e paralleli, con sezione aC, uniti da traverse. Un’ac cop -pia ta che permette al telaio delcostruttore piacentino di potervantare il più elevato Rail Ben-ding Moment sul mercato, ilche si traduce all’atto pratico

con la possibilità di sopportarecarichi che sarebbero in gradodi piegare gran parte della con-correnza, e questo su qualsiasiter reno, reagendo a stress tor-sionali molto elevati e mante-nendo un’ottima stabilità, iltutto senza bisogno di rinforzi,il che facilita di molto il lavoroper gli allestitori.

L’aver ricavato in fusione isupporti delle balestre e le spal-le del carrello ben si sposa conle sospensioni paraboliche, pre-senti sia sull’anteriore che po-steriormente, sempre con l’au- si lio di barre stabilizzatrici. Co -me optional sono invece ordina-bili delle balestre semiellittiche,che consentono di alzare moltoil baricentro e di muoversi incondizioni oltre l’im pos si bi le.A seconda della mission fi nalegli assali o motoassali sul l’ante-riore possono arrivare dalle 8alle 9 t, con la possibilità discegliere sulle versioni 6x6 o6x8 una versione rinforzata conportata di 10 t.

PIACENZA - La serie HD8 aveva già montato l’ultima serie deimotori Iveco e quindi anche per l’HD9 la dotazione compren-de i Cursor da 8 e da 13 litri nella configurazione Euro 5, conin alternativa per i mercati extraeuropei la possibilità di avereancora motorizzazioni Euro 3. Si tratta di propulsori ben cono-sciuti in Italia, con alla base una serie di iniettori pompa a ge-stione elettronica, abbinati ai classici alberi a camme in testa ealle quattro valvole per cilindro, soluzione che garantisceun’ottima coppia oltre a un approccio “aggressivo” che è ca-

ratteristica primaria, oltre che molto apprezzata, dei propulsoritorinesi.

Da evidenziare anche le caratteristiche del freno motore,fondamentale per chi opera in condizioni difficili con carichispesso ai limiti dell’incredibile. Per le potenze il Cursor 8 è di-sponibile con 243 o 265 cv, mentre il Cursor 13 va dai 410 ai520 cv. Per quel che riguarda i cambi si può scegliere tra ilmeccanico ZF Ecosplit 4 a 16 marce, l’automatizzato Astro-nic, sempre a16 marce, oppure l’automatico Allison 4700.

Sotto il cofano i propulsore Cursor da 8 e 13 litri Euro 5

GARANZIA DI AGGRESSIVITÀ SUI TERRENI PIÙ DIFFICILI

ASTRA / DEBUTTO DELLA NUOVA SERIE HD9 CON CABINE ACTIVE DAY E ACTIVE TIME

Conferma dell’eccellenza del marchioMarco Chicicò

La nuova cabina dell’Astra HD9 è in acciaio trattato,che ha sostituito la soluzione composita dell’attuale modello.

Ergonomia e completezza di dotazioni a vantaggio degli utilizzatorifinali caratterizzano il posto guida della nuova serie HD9.

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21 ATTUALITÀN° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

GÖTEBORG - Continua l’esca la -tion delle vendite di VolvoTrucks a livello globale. In set-tembre, il costruttore svedeseha incrementato rispetto allostes so mese del 2010 le unitàcommercializzate del 46 percento a un totale di 10.731 vei-coli. Nel terzo trimestre del2011 (luglio-agosto-settembre)le vendite sono salite del 44 percento a 26.439 unità. Ancorapiù consistente il dato sul posi-tivo andamento delle venditenei primi nove mesi dell’anno:81.006 unità contro le 50.082dello stesso periodo del 2010,con un incremento del 62 percen to. Sempre in settembre leconsegne in Europa sono state4.066, il 26 per cento in più; iltotale cumulato dei primi novemesi ammonta a 32.648 unità, il73 per cento in più.

DA UN EMISFEROALL’ALTRO

In Europa orientale, le con-segne di trucks sono cresciutein settembre del 73 per cento a1.276 unità, che diventano9.674 nel lungo periodo (+141per cento). Le performance re-gistrate sul mercato russo conti-nuano: il numero delle conse-gne nel mese sono aumentateaddirittura del 148 per cento a394 camion. In Europa occiden-tale, Volvo Trucks mette a se -gno un +12 per cento in settem-bre (2.790 unità) e un +55 percento nel periodo gennaio-set-tembre (22.974 unità). Grandisoddisfazioni arrivano anchedal continente americano. Nel- l’e misfero nord, le consegne disettembre sono state il 151 percento in più per un totale di2.709 veicoli. Ciò riflette inpar ticolare la permanenza diuna forte domanda di sostitu-zione di mezzi per il lungo rag-gio. Il buon andamento di Vol voTrucks è anche dovuto alla po-sitiva immagine conquistatadalla trasmissione I-Shift in ab-binamento ai motori VolvoUS10. Gli alti standard di effi-cienza nella riduzione dei con-sumi di carburante raccolgonoconsensi tra gli operatori deltrasporto nordamericani.

Nel cumulato gennaio-set-tembre 2011, Volvo Trucks haregistrato in Nord America

com plessive 17.079 consegne,il 118 per cento in più. Elevatadomanda anche in Sud Ameri-ca, specialmente in Brasile do -ve Volvo Trucks ha conquistatola leadership del segmento pe-santi proprio in settembre. Into tale, le consegne del mese intut ta l’area sudamericana sonocresciute del 34 per cento a2.005 unità. Importanti anche ida ti sul terzo trimestre 2011(6.576 unità, +47 per cento) equelli dei primi nove mesi del- l’anno (18.386, +38 per cento).Sui mercati asiatici, spicca ildato dell’Australia, che con le153 unità di settembre mette asegno il miglior risultato mensi-le dal dicembre 2007.

FORTIANCHE IN ASIA

In Asia, Volvo Trucks hacon segnato nel mese 1.510 uni -tà complessive, il 26 per centoin più; sono invece 9.560 itrucks consegnati da gennaio asettembre, con un aumento del36 per cento. A sottolineaturaconclusiva del positivo anda-mento commerciale della Casadi Göteborg a livello globale cisono i dati riferiti agli altri mer-cati: l’aumento di settembre èdel 17 per cento (441 unità) equello del cumulato gennaio-settembre del 9 per cento(3.333 unità).

Nel segmento dei medi (7-16tonnellate), Volvo Trucks ha au- mentato le consegne globali del16 per cento in settembre (173unità) e del 3 per cento nei pri -mi nove mesi del 2011 (1.338unità). Nel segmento dei pesan-ti (oltre le 16 tonnellate), ilmarchio svedese ha registrato10.558 consegne in settembre(+46 per cento) e 79.668 neipri mi nove mesi (+63 per cen -to).

Per Volvo Trucks, il 2011 continua a riservare piacevoli sorprese commerciali. La Casa diGöteborg registra lusinghieri incrementi di vendite praticamente ovunque nel mondo. In Europaspicca il dato della Russia, in Brasile è stata conquistata in settembre la leadership del segmento

pesanti, in Australia è stato messo a segno il miglior risultato mensile dal dicembre 2007.

VOLVO TRUCKS / SENZA INTERRUZIONI IL TREND POSITIVO DELLA GAMMA MEDIA E PESANTE

Non calano le performance

Volvo Trucks inventa un gioco per smartphone e tablet

GÖTEBORG - Festeggiare il 25esimo anni-versario del veicolo di maggior successodella gamma con un nuovo gioco persmartphone e tablet. Volvo Trucks puntasul divertimento per accontentare gli ap-passionati di camion e in particolare del-l’FH16, ammiraglia della Casa. Al volantedella potente versione da 750 cv, i giocato-ri vengono messi alla prova in un’avvin-cente sfida il cui scopo è eliminare rapida-mente gli ostacoli che appaiono davanti alveicolo con una serie di movimenti delle

dita: pressione, trascinamento lineare e tra-scinamento circolare. Se il giocatore è ve-loce e sceglie i movimenti giusti, guada-gna i punti necessari per passare al livellosuccessivo. E se è davvero abile, entrerànella classifica dei migliori e potrà vantareil suo primato su Facebook o Twitter. Lacommunity Volvo Trucks, Worldtrucker,promuove anche un concorso che mette inpalio premi ogni settimana. Il gioco puòessere scaricato gratuitamente dall’AppStore di Apple o dall’Android Market. Pre-

senta otto percorsi di difficoltà progressi-vamente più elevata e una serie di informa-zioni sull’FH16 750, fiore all’occhiello diVolvo Trucks, recentemente introdotto sulmercato. È la seconda volta che VolvoTrucks inserisce un gioco tra le sue inizia-tive di marketing. Il sito web del gioco,strongesttruck.com, è stato creato nel2009, in occasione del lancio del VolvoFH16 700. Fu un enorme successo e conti-nua ad attirare visitatori. A oggi, hannogiocato sul sito ben 15 milioni di utenti.

UN FH16 PRONTO A TUTTO

VOLVO TRUCKS / Il servizio Web Calcolo aiuta a risparmiare carburante e ridurre le emissioni

NUMERI CHE FANNO BENE ALL’AMBIENTEIl Calcolo dell’impatto ambientale è una nuova versione più semplice e intuitiva dell’applicazione Web

che Volvo Trucks aveva presentato dieci anni fa. Lo strumento offre alcune nuove funzionalità,tra cui la possibilità di confrontare l’impatto ambientale specifico del proprio veicolo con quello dei nuovi

modelli Volvo Trucks appena introdotti sul mercato: FH16 750 cv, FM MetanoDiesel e FE Hybrid.

GÖTEBORG - Volvo Trucks hamesso a punto il nuo vo servizioWeb Calcolo del l’impatto ambien-tale del trasporto su strada. Il pre-zioso aggiornamento del dispositivocon sente ai clienti di acquisire unamaggiore consapevolezza del le esi-genze dell’ambiente e of fre utilisuggerimenti per ridurre le emissio-ni generate dai veicoli. Del resto,non è certo un mistero che gli auto-trasporti sia no basati sull’uso dicarburanti, ma è anche vero che conmetodi relativamente semplici ilconsumo di carburante, e di con se-guenza le emissioni, potrebbero es-sere considerevolmente ridotti.

Il Calcolo dell’impatto ambien-tale è una nuova versione più sem-plice e intuitiva del l’ap pli cazioneWeb che Volvo Trucks aveva pre-sentato dieci an ni fa, nel 2001. Lostrumento offre alcune nuove fun-zionalità, tra cui la possibilità diconfrontare l’impatto ambientalespecifico del proprio veicolo conquel lo dei nuovi modelli VolvoTrucks appena introdotti sul merca-to: FH16 750 cv, FM MetanoDiesele FE Hybrid. Web Calcolo consenteanche di valutare i benefici ambien-tali legati all’utilizzo di carburantialternativi in sostituzione di quellifos sili. Inoltre, i clienti hanno ora la

possibilità di analizzare l’interaflotta e confrontare l’im patto am-bientale di tre veicoli. Funzionalitàche non erano disponibili nella ver-sione precedente. “Il settore dei tra-sporti - ha dichiarato Lars Mårten-sson, Direttore degli Affari Ambien-tali di Volvo Trucks - subisce unapressione crescente affinché si im-pegni attivamente per ridurre leemissioni e i consumi energetici.Per aumentare l’interesse sul l’argo-mento e aiutare un mag gior numerodi operatori del settore a soddisfaregli o biet tivi ambientali e le richiestedei clienti, abbiamo reso Calcolodell’impatto ambientale ancora più

semplice da utilizzare”.Lo strumento è il risultato di una

dettagliatissima compilazione didati relativi alle emissioni dei sin-goli veicoli durante l’intero ciclo divita, dalla produzione alla rottama-zione. Questi dati includono variparametri, tra cui il calcolo dell’im -pat to ambientale generato da mate-riali, carburanti, emissioni di sca ri-co e manutenzione. L’a na li si puòessere utilizzata per con frontare di-versi modelli di ca mion o per esa-minare i vari metodi disponibili perridurre l’impatto ambientale diognuno di essi. Calcolare il consu-mo d’ac qua del veicolo durante

l’in tero ciclo di vita, per esempio, èun parametro importante, perchél’impatto ambientale com plessivodel veicolo dipende da diversi fatto-ri e non solo dall’impatto sul clima.

La creazione di un’appli ca zio nepiù semplice e intuitiva ha richiestoun considerevole im pegno da partedei tecnici del costruttore svedese.Tra le altre caratteristiche della ver-sione aggiornata del Calcolo basatosul Web include un maggior numerodi elementi visivi e interattivi. “Inqualità di azienda produttrice di ca-mion operativa a livello mondiale -ha aggiunto Lars Mårtensson - rite-niamo che sia nostra responsabilità

tro vare nuovi ed efficienti metodiper ampliare la nostra conoscenzadei problemi ambientali. Una mag-giore consapevolezza è un importan-te punto di partenza per scoprirecome sia possibile ridurre le emis-sioni e il nostro impatto ambientale”.

Come si è detto, Web Calcolonon solo aiuta i clienti a valutare ilproprio impatto ambientale, maoffre anche suggerimenti pratici perlimitare l’im patto sul clima. È laguida economica. “Insegnare aiconducenti le basi per una guida piùeconomica, garantire un corretto al-lineamento delle ruote o ve rificareche la pressione dei pneumatici siaadeguata sono tutte iniziative checontribuiscono a una significativariduzione delle emissioni anche deiveicoli già circolanti - ha detto an- cora il dottor Mårtensson - Un cor-retto allineamento e la scelta dipneumatici adatti, ad esempio, pos-sono diminuire i consumi di oltre il10 per cento. Le misure che è possi-bile adottare per giungere a uno svi-luppo più sostenibile sono numero-se e non prevedono necessariamen-te l’acquisto di un nuovo vei colodotato di un motore più efficientedal punto di vista del consumoenergetico”.

Pietro Vinci

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22ALLESTITORI N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

LAINATE - La posizione èstrategica, lo è sempre stata,ben visibile dall’Autostradadei La ghi e a poche centinaiadi metri dal casello. Oggi piùche mai, da to che la nuovaconcessionaria Fassi Gru Mi-lano è in pratica adiacente al-l’area in cui sorgerà l’Expodel 2015. In realtà è datempo che il costruttore ber- gamasco occupa l’area, di ol -tre 20mila mq, fin dalla metàdegli anni Novanta, cedendo-le in uso al concessionarioFranchi, che successivamentesi è disimpegnato. Dopo un

breve pe riodo di gestione inproprio, Fassi si è ora affidataal team di Hydracar, che giàda tempo co pre per il costrut-tore di gru la zo na sud di Mi-lano con la propria sede diCarpiano. Il nuovo centro siaggiunge ai trenta dissemina-ti in tutta Italia e aiuterà ilmarchio a raggiungere risul-tati migliori nell’area milane-se e dei laghi.

TANTI ISERVIZI OFFERTI

Oltre alla vendita la FassiMi lano assicurerà anche iservizi di allestimento e assi-stenza per gru retrocabina,sponde mon tacarichi, carica-tori, piattaforme aeree e alle-stimenti per veicoli industria-li.

Anche se l’area rimane dipro prietà di Fassi, la conces-

sionaria sarà, così come aitempi di Ferrari, completa-mente autonoma, come riba-disce Luigi Por ta, Direttorevendite Fassi. “La posizionefavorevole aiuta anche seoggi a Milano il mercato è indifficoltà, come in tut to ilresto del Paese”.

Neanche l’avvicinarsidell’inaugurazione dell’Ex-po sta muovendo il merca-to?

“Per il momento non in-fluisce, i grandi lavori nonsono par titi e l’offerta restaampiamente superiore alladomanda”.

Per questo vi siete con-centrati sul mercato globa-le?

“Rispetto all’Italia sta an-dando effettivamente meglio.In par ticolare si stanno muo-vendo le ex repubbliche so-vietiche e la stessa Russia. Intutti quegli sta ti come Bielo-russia, Lettonia, Ucraina cistiamo muovendo bene tra-mite i nostri vari importatori.Questo ci permette di staresul mercato in attesa di tempimigliori, che però in Italiatardano. I primi mesi dell’an -no sembrava potessimo con- tare su di una certa ripresa,

invece a giugno si è fermatotutto”.

Nonostante la congiunturapo co favorevole i soci di Hy-dracar Mauro Moschi, MarcoTrivella e Gabriele Cavalierisi presentano molto motivatiper l’inizio della nuova av-ventura. “Con cui - spiegaCavalieri - speriamo di repli-care i buoni risultati avuti aCarpiano. Molto dipenderàdalla ripresa del mercato nel-l’area milanese ma noi siamocomunque fiduciosi”.

Oltre alle gru Fassi, lastruttura si occuperà anchedel montaggio e delle ripara-zioni di scar rabili e caricatri-ci. “Il tutto per ora - concludeGabriele Cavalieri - con tredipendenti, uno preso dal lanostra attuale sede e gli al trineoassunti. A regime speria-mo di arrivare a impiegareuna decina di meccanici”.

FASSI GRU / INAUGURATA LA NUOVA CONCESSIONARIA A LAINATE

Un’efficiente strutturain attesa della ripresa

Paolo Romani

Il nuovo impiantoè affidato ingestione aHydracar chegià da tempocopre per ilcostruttore di grubergamasco lazona sud diMilano conla propria sededi Carpiano.Intanto il mercatoin Italia è ancorain difficoltà.

LAINATE - Il vernissage della nuova concessionaria è stato perFassi anche l’occasione per presentare alle imprese lombarde lepiù recenti novità inserite in gamma, con un occhio di riguardoper la serie F1950, a oggi la gru retrocabina più grande delmondo, un colosso sviluppato sulla base della serie F1500RA,che con appena un 8 per cento in più di peso garantisce presta-zioni superiori del 32 per cento, e che nonostante la massa puòessere tranquillamente montata su di un normale veicolo indu-striale stando all’interno delle 32 tonnellate di peso totale a terra.

Le versioni di base saranno tre, la .24 a quattro sfili idraulici,con sbraccio di 11 metri, capacità di sollevamento di 137,6 tm epeso di 12.700 kg, la .26 a sei sfili idraulici, con sbraccio di15,25 m, capacità di sollevamento di 131,5 tm e peso di 13.450kg e il top di gamma, la versione .28 a otto sfili idraulici, consbraccio di 19,4 m, capacità di sollevamento di 129 tm e peso di14.250 kg. Le caratteristiche tecniche della serie F1950 com-prendono la rotazione continua sulla ralla, un basamento confalso telaio incorporato, la doppia biella e il doppio martinetto

sul sistema di collegamento dei bracci, l’adozione del sistema disfilo MPES, stabilizzatori rotanti idraulici, con interasse di11.000 mm, comandabili via radio, due serbatoi dell’olio da 260kg ciascuno, due scambiatori di calore e un doppio circuitoidraulico con portata della pompa pari a 100 più 100 litri. Nonmancano naturalmente tutti i dispositivi elettronici utilizzati suimodelli Fassi, come il Load Sensing, il Fassi Electronic ControlSystem, l’Integrated Machine Control e l’Automatic DynamicControl.

Alcuni modelli di F1950 sono già stati venduti e installati al-l’estero, in Canada e nel Sud Est asiatico, mentre il primo esem-plare in Italia verrà consegnato a Napoli all’inizio del prossimoanno e andrà ad equipaggiare un camion Scania a cinque assi.

Per quanto riguarda invece le gru di minori dimensioni, le mo-difiche che verranno presentate tra poco riguardano la capacità dilavorare con il braccio disteso a 90° e più in generale un miglio-ramento della capacità di operare in orizzontale, molto utilequando si deve caricare e scaricare all’interno di capannoni.

Presentate alle imprese lombarde le più recenti novità

IL PRODOTTO UN’ASSOLUTA GARANZIA

La partecipazione di Fassi al Truck Racing

LAINATE - Anche il campionato europeo TruckRace può essere una vetrina ideale per chi pro-duce gru retrocabina. È quanto ha dimostratoquest’anno Fassi, che al consueto impegno perla tappa italiana di Misano della competizionecontinentale, in cui l’azienda, oltre che allestireun campo prova di oltre mille mq, ha voluto in-contrare tutta la propria rete commerciale, hadeciso di presenziare anche alla tappa in pro-gramma allo storico Nurburgring, in cui è stataallestita un’area espositiva di 350 mq, in cuihanno trovato posto cinque allestimenti: unagru F90AKXP.22 su Atego Mercedes Benz,una F185AS.23 su Volvo FH, una F950AXP.28L616 su una motrice Scania e una F950AXP.27L426 su di un Actros ancora di Mercedes Benz.

A giudicare molto positivo l’esperimento è

stato prima di tutto Wolfgang Feldmann, re-sponsabile della filiale Fassi in Germania.“Questo appuntamento - ha dichiarato - può di-ventare molto interessante anche per chi operacome noi nel settore del sollevamento”. Stessoentusiasmo da parte dell’Amministratore dele-gato Giovanni Fassi: “Sarà sicuramente la pri -ma di una serie di nostre partecipazioni a que-sto evento, che coniuga la passione delle corsecon l’interesse per le proposte delle aziende co-struttrici legate al mondo del veicolo industria-le”.

Ulteriore conferma arriva dai dati relativi al -le presenze in Italia, con più di 600 clienti Fas siche hanno partecipato alla tre giorni di gare, traquesti 120 hanno effettuato un test sulle mac-chine presenti nel campo prove.

OTTIMA VETRINA PER I CLIENTI

Oltre alla vendita la Fassi Mi lano assicurerà anche i servizi di allestimento e assistenza per gru retrocabina, sponde mon tacarichi,caricatori, piattaforme aeree e allestimenti per veicoli industriali. Il nuovo centro si aggiunge ai trenta disseminati in tutta Italia.

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CARRIER TRANSICOLD / CON SUPRA CITY Z RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE

Refrigerazioneal top per motrici

Supra City Z elimina il motore diesel all’interno delgruppo frigorifero per ridurre drasticamente le emissionie i livelli di rumorosità, offrendo al contempo una capa-cità di refrigerazione costante anche a regime minimo.

RUEIL MALMAISON - CarrierTransicold fa un nuovo passoavanti sulla strada della refrige-razione ottimale. L’azienda hainfatti lanciato la nuova unità direfrigerazione per motrici SupraCity Z, dove la lettera Z sta per“zero motore”. Infatti Supra Ci -ty Z elimina il motore diesel al- l’in terno del gruppo frigoriferoper ridurre drasticamente le e -mis sioni e i livelli di rumorosi-tà, offrendo al contempo unaca pacità di refrigerazione co-stante anche a regime minimo.

Supra City Z è progettata persoddisfare le esigenze dei tra-sportatori che distribuisconomer ci sensibili alla temperaturain aree urbane o soggette alcon trollo delle emissioni e dicoloro che desiderano ridurrel’impatto ambientale senza in-terrompere la catena del freddo.L’unità zero motore è la più re-cente novità introdotta nellasem pre più ricca gamma “City”che presenta soluzioni ottimalinel rispetto dell’ambiente. Lagam ma City comprende anchel’unità Vector 1550 City certifi-cata Piek e le unità Vector 1850City.

“I nostri clienti sono semprepiù interessati a investire in so-luzioni eco-compatibili, pursen za compromettere la catenadel freddo e gli standard di si-curezza alimentare - affermaDavid Appel, Presidente di Car-rier Transicold - L’unità SupraCity Z è la risposta alla doman-da dei clienti in merito allo svi-luppo di una soluzione checom bini al meglio l’affidabilitàdelle unità Supra standard conuna maggiore attenzione allatutela dell’ambiente”.

Eliminando il motore diesel,Supra City Z funziona grazie aun motore idraulico inserito al- l’in terno dell’unità alimentatoda una pompa collegata diretta-mente alla presa di forza (PTO)del motore dell’autocarro. Inquesto modo è possibile con-vertire sia la trasmissione della

Fabio Basilico forza meccanica tramite il siste-ma idraulico, sia l’energia pro-dotta dal motore dell’autocarroin alimentazione costante per ilsistema di refrigerazione. Gra-zie a una tecnologia di distribu-zione variabile, costituita dallacombinazione tra pompa del l’o -lio e regolatore elettronico peril motore idraulico, Supra CityZ garantisce capacità di refrige-razione elevate e costanti, indi-pendentemente dalla velocitàdel motore del camion.

Il motore dell’autocarro è diti po Euro 5 e quindi consente diridurre sensibilmente le emis-sioni di ossidi di azoto (NOx),monossido di carbonio (CO),idrocarburi e polveri sottili.Inoltre, l’utilizzo di un motoreidraulico elimina la fonte prin-cipale di inquinamento acusticoderivato dal sistema di refrige-razione. Nell’unità sono inte-grati gli impianti di insonoriz-zazione della versione Supra“Si lent”, che riducono i livellidi rumore a 62 dB in modalitàstand-by. Supra City Z è dispo-nibile con una configurazionemultitemperatura per garantirela massima flessibilità nella di-stribuzione multiprodotto.

INTEGRZIONERIUSCITA

“L’unità Supra City Z coniu-ga il rispetto per l’ambiente conl’affidabilità e le prestazionidel la gamma Supra - spiegaLio nel Pourcheresse, ProductManager di Carrier Transicold -offrendo nel contempo maggio-re protezione dei prodotti e mi-nori costi operativi grazie a unamaggiore durata e a tempi difer mo ridotti”. Supra City Z èanche in grado di ottimizzare ilsistema di tracciamento Data-Cold di Carrier Transicold perregistrare in modo indipendentele temperature, in conformitàalla normativa dell’Unione Eu-ropea. Inoltre, la soluzione tele-matica ColdTrans di Carriercon sente agli autotrasportatoridi ottimizzare la gestione dellaflotta e di monitorare la catena

del freddo da remoto e in temporeale tramite tecnologiaGPS/GPRS. In questo modo, ilcliente può ricevere informazio-ni sulle temperature, le presta-zioni dell’unità di refrigerazionee la localizzazione del veicolovia e-mail, SMS o tramite web.

Supra City Z è supportata dauna rete capillare e affidabile diservizi post-vendita CarrierTransicold che garantisce lamassima efficienza operativa eassiste i clienti soddisfacendoogni esigenza in un settorecom petitivo quale è quello deitrasporti refrigerati. La rete eu-ropea di Carrier Transicold ècostituita da oltre 550 centri diassistenza con 1.700 tecniciqua lificati e specializzati nel- l’in stallazione, nella manuten-zione e nella riparazione di tuttii prodotti di refrigerazione Car-rier Transicold. Inoltre, un callcenter multilingue fornisce assi-stenza ai clienti 24 ore su 24 in17 lingue. “Con Carrier Transi-cold, i nostri clienti sanno dipoter contare su servizi di assi-stenza sempre disponibili - ga-rantisce Johan Duysters, re-sponsabile dei servizi post-ven-dita di Carrier Transicold - Sia -mo orgogliosi dell’efficienza edella capacità di risposta deino stri team, sempre in grado diintervenire tempestivamente sulposto per aiutare a proteggere ibeni di valore o deperibili tra-sportati dai nostri clienti”.Supra City Z è disponibile intre versioni: Supra City Z 900(9.020 watt), Supra City Z 1000(11.100 watt) e Supra City Z1000 MT (da 11.100 watt, mul-titemperatura) per carichi fino a19 tonnellate.

Carrier Transicold, divisionedi Carrier, azienda leader a li-vello mondiale nel settore dellesoluzioni tecnologicamente a -van zate per refrigerazione, cli-matizzazione e riscaldamento,aiuta a migliorare il controlloglo bale del trasporto e delletem perature di spedizione conuna linea completa di apparec-chiature per camion frigorifero,rimorchi e container.

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24N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti ATTUALITÀ

PECHINO - Beijing FotonDaimler Automotive ha rice-vuto l’approvazione finale daparte del Ministero cinese delCommercio.

“Si tratta - ha affermatoDieter Zetsche, Chairman delBoard of Management diDaimler - di un passo impor-tante per la strategia di cre-scita globale di Daimler, cosìcome per l’espansione localedel nostro portafoglio clienti.Con la nostra quota del 50per cento in Beijing FotonDaimler Automotive, stiamorafforzando ulteriormente lanostra posizione come impor-tante player nel mercato cine-se. Avendo ora ricevuto il vialibera definitivo per la jointventure, questo rappresenta ilchiaro segnale che manterre-

mo le nostre promesse”.L’approvazione finale per

la joint venture tra DaimlerTrucks e Foton Motor segnaun altro passo importantenell’attuazione della strategiadi eccellenza globale diDaimler Trucks e permetteràdi partecipare a fondo allacrescita del mercato cinesedel camion.

Nel 2010, il mercato cine-se del camion oltre le sei ton-nellate di Ptt ha registrato unvolume di 1,2 milioni diunità.

Le previsioni indicano checirca 1,5 milioni di camionoltre sei tonnellate di Ptt sa-ranno venduti ogni anno inCina da qui al 2020.

Ma Daimler Trucks rimanein generale ottimista nono-

stante il calo dei mercatiazionari e l’aumento dei ri-schi dell’economia globale:“La produzione di veicoli in-dustriali - ha detto AndreasRenschler, membro del Con-siglio di AmministrazioneDaimler con responsabilitàper Daimler Trucks e Daim-ler Buses, in occasione dellapresentazione alla stampa delnuovo truck pesante Merce-des-Benz Actros a Münsin-gen - è un commercio di benicapitali e quindi soggetta afluttuazioni cicliche. Siamopronti per questi alti e bassiciclici. La situazione eccezio-nale nel 2008 ha chiaramentedimostrato che abbiamo ilnostro sistema di businessben sotto controllo. Il nostroprogramma strategico Global

Excellence ci permette diadattare in modo flessibile inostri sistemi di produzioneglobale per le vendite nei ri-spettivi mercati e di offrire lagiusta formazione del prodot-to con la tecnologia giustaper ogni mercato”.

DAIMLER/ Approvata dal Ministro del Commercio cinese la joint venture con Foton Motor

IL DRAGO CONTINUA A CRESCERE Un’altra tappamiliarenell’attuazionedella strategia dicrescita. AllaStella sonoottimisti sulfuturo dellaGlobalExcellence.

MÜNSINGEN - Non solo su stra-da ma anche nel corso dellepro ve di guida della finale dellanona edizione della FleetBoardDrivers’ League, l’azienda te-desca Doego Fruchthandel èriu scita a dimostrare le qualitàdel sistema di gestione telema-tica delle flotte del GruppoDaim ler. La Doego Fruchthan-del utilizza FleetBoard dal2006 e grazie all’efficiente si-stema ha conseguito un costan-te miglioramento dello stile diguida dei suoi conducenti, tracui Kar sten Krüger, che è riu-scito a difendere il titolo di“Campione della Drivers’ Lea-gue” superando brillantementele quattro impegnative prove diguida che hanno decretato ilvincitore del cam pionato inter-nazionale 2011, svoltosi pressol’area “Al tes Lager” di Münsin-gen.

L’inseguitore più agguerrito,l’olandese Dawied Walczakdel la Smeets Beheer B.V., haconquistato il secondo postodo po un emozionante fase fina-le che lo ha visto competere fi -no all’ultimo. Infine, con unbre ve distacco, Jürgen Bregin-ski, altro driver della DoegoFruchthandel, si è piazzato ter -zo. Inoltre, per la prima voltanel la storia della Drivers’ Lea-gue, una donna è arrivata in fi-nale. Si tratta di Patrizia Kofler,dell’azienda austriaca TanzerHandels-und Speditionsgesel-lschaft mbH, che si è piazzataal ventiduesimo posto. Alla fi-nale hanno partecipato com-plessivamente 25 trucker pro-venienti da 13 Paesi.

ABILITÀDA DIMOSTRARE

Una delle prove si è svoltasu un percorso di 30 chilometridi strade pubbliche: autostrade,strade extraurbane e percorsicittadini. Lo stile di guida eco-nomico dei conducenti è statovalutato sulla base dell’Analisid’impiego FleetBoard. Si trattadi un’analisi che riguarda l’u ti -liz zo del veicolo in condizionidi guida quotidiane, con parti-colare attenzione ai consumi eal l’usura dei componenti. Iconducenti hanno dimostratogrande abilità nel preservare lerisorse del loro autocarro, rag-giungendo anche punteggi ec-

cellenti tra 8,1 e 9,9 (su unasca la da 1 a 10). Una particola-re sfida consisteva nella capaci-tà di valutare la velocità di per- correnza con il tachimetro co-perto, dove i finalisti hanno po- tuto dimostrare la loro sensibi-lità alla guida nel percorrere untratto di strada rispettando, ilpiù possibile, il limite di 30km/h.

La prova più divertente èsta ta, invece, quella di guidaresu una pista sterrata un Actrosribaltabile con un peso effettivodi 32 tonnellate. Il carico del ri-baltabile si è fatto particolar-mente sentire in corrispondenzadei tratti di percorso con pen-denza del 20 per cento. Condi-zioni che hanno richiesto, al fi -ne di consumare meno carbu-rante possibile, una totale ecom pleta concentrazione dei

par tecipanti. Infine, un percor-so a dossi per prove di torsionee l’at traversamento di pozzed’acqua hanno riprodotto per-fettamente le condizioni tipichedella guida fuoristrada, metten-do duramente alla prova le ca-pacità degli autisti.

Tutti i finalisti si so no distin-ti per un grande spirito di sanacompetitività, offrendo presta-zioni di tutto rispetto, in unagara combattuta fi no agli ultimimetri.

Su un totale di 9.000 parteci-panti, i finalisti si erano già di-stinti e qualificati nei rispettiviPae si: Germania, Svizzera, Au-stria, Francia, Olanda, Spagna,Gran Bretagna, Italia, Polonia,Repubblica Ceca, Romania,Sudafrica e anche in MedioOriente. Per la prima volta,all’evento hanno preso parte

camionisti pro venienti da Fran-cia, Spagna e Medio Oriente.

Quest’anno, che coincidecon l’introduzione di “FleetBo-ard inside”, ovvero del sistemaFleetBoard standard sul nuo voActros, i partecipanti so no en-trati in una nuova dimensione,confrontandosi anche al volantedella nuova ammiraglia Merce-des-Benz. Anche gli accompa-gnatori, dotati di patente, hannoavuto il piacere di provare ilnuovo Actros. Per tutti i finali-sti sono stati giorni entusia-smanti, ricchi di coinvolgenti e -spe rienze di guida e forti sensa-zioni. Oltre a divertirsi, è stataun’occasione di confronto perdiscutere su importanti temati-che, quali il modo migliore diu sa re il retarder, sfruttare ilTem pomat e adottare uno stiledi guida economico.

La Drivers’ League 2011 èsta ta un trionfo anche per l’am- biente: i 9.000 partecipantisono stati in grado di ridurre leemissioni di CO2 dell’1 percento, che corrispondono acirca una tonnellata in meno al-l’anno per ogni camion. Emo-zionato per la vittoria, KarstenKrüger ha com mentato: “Anchestavolta è stata una gara entu-siasmante, divertente, eccitantee piena d’a zione. Sono davverocontento di portare nuovamenteil trofeo a casa”. Krüger havinto una settimana a Madridper due persone offerta da Fle-etBoard. Oltre a vivere la friz-zante atmosfera della capitalespagnola, il due volte vincitoredella Drivers’ League, ha potu-to assistere dal vivo all’Europe-an Championship Truck Racedel 2 ottobre.

“I finalisti della Drivers’Lea gue - ha dichiarato MarkusLipinsky, Amministratore dele-gato di Daimler FleetBoardGmbH, presente alla finale -so no i migliori conducenti diautocarri Mercedes-Benz almon do. Grazie a FleetBoardogni con ducente può dimostra-re di pos sedere uno stile diguida pre vidente, economico eattento nel preservare l’usuradei componenti del veicolo. Inquesto mo do gli autisti possonocontribuire e partecipare attiva-mente al successo della loroazienda non ché al rispetto del- l’am biente. Tutti i partecipantiringraziano e salutano congrande en tusiasmo questa ini-ziativa, au gurandosi di poterpartecipare nuovamente il pros-simo anno a una divertente estimolante Dri vers’ League!”.

Nils Ricky

DAIMLER / 25 TRUCKER DI 13 PAESI ALLA FINALE DELLA NONA EDIZIONE DELLA FLEETBOARD DRIVERS’ LEAGUE

Telematica in pole positionIl tedesco Karsten Krüger della Doego Fruchthandel ha difeso il titolo di “Campione della Drivers’League” dopo aver tenacemente combattuto nelle quattro impegnative prove di guida. L’a zien-da vincitrice utilizza FleetBoard dal 2006 e grazie a questo efficace sistema di gestione telemati-ca delle flotte ha conseguito un costante miglioramento dello stile di guida dei suoi conducenti.

Foto di gruppo alla finale dello FleetBoard Drvers’ League 2011, alle cui selezioni hanno partecipato un totale di ben 9.000 conducenti.

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25 PNEUMATICIN° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

farsi raccontare com’è andata.Si tratta di una regola anticaquanto il mercato, che Conti-nental già da tempo ha struttu-rato con i pneumatici autocarroe che ora è stata attivata ancheper le coperture per carrelli in-du striali dando il via al Pro-

gram ma Testimonial Industria,grazie al quale una serie diclien ti di riferimento mettono inuovi pneumatici alla prova incondizioni di normale esercizio,per poi rilevarne, con l’ausiliodel personale tecnico del pro-duttore tedesco, dati e impres-

sioni di guida. Per avere unapanoramica il più ampia possi-bile il programma viene svoltoa livello internazionale, Italiacompresa. Il test sul campo se -gue le prime impressioni rica-vate in laboratorio ed è, rispettoa queste, forse ancora più im-portante, dato che si svolge incon dizioni di normale operati-vità quotidiana.

ADATTI ALLAMOVIMENTAZIONE

La categoria di prodotti dicui più di recente i clienti Con-tinental hanno direttamente te-stato le capacità sono state lecoperture per carrelli elevatori.Come l’SC 20 Clean, per cui latestimonianza è stata affidataall’azienda Conserve Alimenta-ri Coppola SpA, di Scafati, inprovincia di Salerno. Si tratta diun nome storico per quel che ri-guarda la lavorazione e trasfor-mazione del pomodoro, oltreche leader nella produzione disemilavorati di frutta, verdura eortaggi. L’avventura imprendi-toriale della fa miglia Coppolaprende il via nel 1960. Attual-mente negli impianti del gruppocampano si lavorano circa700.000 quintali di materieprime, equamente sud divise trafrutta e pomodoro, il tutto pun-tando soprattutto sul la qualitàdei prodotti, oltre che sull’effi-cienza dei processi produttivi edei macchinari impiegati.

Le qualità delle copertureCon tinental SC 20 Clean, se-condo l’esperienza dei carrelli-sti della Coppola, emergono so-prattutto quando devono esseremovimentati bancali di mercide licate che pesano diverse ton-nellate. “Abbiamo scelto coper-ture Continental Industria -

spie ga Pasquale Coppola, unodei titolari - non solo per la ga-ranzia della loro durata, maanche per la loro precisione edaffidabilità nell’uso quotidia-no”.

Un altro esempio di utilizzo èquello dei pneumatici Con-tiRT20 Performance, radiali ca-ratterizzati da un battistrada par- ticolarmente profondo. Mol toefficace si è rivelata la collabo-razione della CSP PrefabbricatiSpA, un’affermata azienda dellaprovincia di Bergamo che, findagli anni ’60, produce elementiprefabbricati e sistemi co strutti-vi che comprendono pilastri, si-stemi di copertura, tra vi, faccia-te ed elementi strutturali, com-ponenti che pesano diverse ton-nellate e che vanno mo vimenta-te più volte al giorno su superfi-ci cantieristiche, quindi in granparte molto irregolari, con trattisabbiosi e sconnessi. Per l’atti-vità della CSP è dunque neces-sario l’utilizzo di un pneumaticoestremamente resistente allecondizioni del terreno su cuiopera e che possa offrire la mas-sima stabilità al carrello. Perquesto motivo i tecnici dellaCSP hanno voluto utilizzare ilmodello ContiRT20 Performan-ce, che oltre a garantire un’otti-ma resa chilometrica, un’elevataproduttività e minori costi, èanche capace di mantenere unatrazione ottima su diverse tipo-logie di terreno e di garantire si-curezza nel sollevamento e neltrasporto di carichi pesanti. “Neicinquant’anni di attività di que-sta azienda - commenta il diret-tore della produzione Massimi-liano Signorelli - abbiamo sem-pre apprezzato l’al ta qualità eaffidabilità delle coperture Con-tinental Industria.”

Ulteriore conferma delle

qua lità del pneumatico Conti -RT20, che è in grado di supera-re le 5.000 ore di vita utile me -dia, arriva dai dati forniti dal-l’analisi di gestione della flottadi veicoli per la movimentazio-ne di merci in dotazione allostabilimento Homanit a Lo-sheim am See, in Germania.

CONSUMI ENERGETICIRIDOTTI

Homanit, azienda che produ-ce pannelli in fibra di legno, hasperimentato per un anno l’uti-lizzo sui suoi carrelli elevatoridei pneumatici ContiRT20. Dalperiodo di test è risultato, oltreal dato sulla vita media utile giàriportato, che l’uso di Conti -RT20 garantisce anche consumienergetici ridotti rispetto aglial tri pneumatici. A confermadel l’efficacia della soluzioneproposta da Continental arrivala dichiarazione dei vertici del- l’a zienda tedesca: “Prima dove-vamo smontare circa dieci co-perture alla settimana, mentreog gi la media è scesa a solo treal mese”.

Lo stabilimento Homanit aLosheim am See produce e mo-vimenta in media 65 milioni dime tri quadrati di pannelli in fi -bra di legno all’anno. Per il tra- sporto dei pannelli finiti in fi bradi legno all’interno dello stabi-limento a Losheim, vengono u -ti lizzati trentasei carrelli e le -vatori con una capacità di cari-co compresa tra i 12 e i 25quin tali. Avendo già alle spalleun’ottima esperienza con le co-perture piene Continental suicarrelli di dimensioni minori, laflotta di Homanit ha deciso dipro varle anche sui carrelli digran di dimensioni, scegliendo ilContiRT20.

La serie SC 20 Clean abbina durata d’esercizio, guidabilità, bassaresistenza al rotolamento e alta resistenza agli urti occasionali.

MILANO - Il modo migliore perverificare quanto i propri pro-dotti siano funzionali alle esi-genze di chi li dovrebbe com-prare è di farglieli provare e poi

CONTINENTAL INDUSTRIA / POSITIVE INDICAZIONI DA UN’IMPORTANTE INIZIATIVA

Clienti chiamati a testimoni della qualità

MILANO - Continental offre un’intera gamma dicoperture industria compresa la serie SC 20Clean, che abbina una spiccata durata d’eserci-zio a un’eccellente guidabilità, ed è inoltre ca-ratterizzata da una bassa resistenza al rotola-mento e da una alta resistenza agli urti occasio-nali. In particolare rispetto alla serie precedentela resa chilometrica è stata aumentata del 20 percento, riducendo la resistenza al rotolamento edi conseguenza le emissioni di CO2 del 5 percento. Il tutto è stato ottenuto aumentando il vo-lume utile del battistrada e dando allo stessouna mag gior profondità, inoltre i due incavi cir-conferenziali e longitudinali migliorano la dire-zionalità e la banda centrale continua, con fra-zionamento ridotto dei tasselli, assicura la mas-sima silenziosità operativa.

ContiRT20 Performance invece è un pneu-matico radiale per carrelli elevatori che, grazieal la scolpitura del battistrada extraprofondo,consente una trazione efficiente su terreni e su-perfici anche fortemente irregolari. La composi-

zione particolare della mescola permette inoltreuna maggiore resistenza alle abrasioni e ai tagli,oltre a una riduzione della resistenza al rotola-mento per un minor consumo energetico, senzaperò compromettere la stabilità di guida.

La stabilità di questo pneumatico è data dallacintura piatta e larga, con cerchietti rinforzati inacciaio, che permette di adattarsi a tutte le su-perfici, anche quelle più difficili, e da una strut-tura di rinforzo del fianco frutto del la leadershiptecnologica di Continental. La re sistenza aidanni, notevolmente migliorata, permette a que-sto pneumatico di offrire una durata d’eserciziosuperiore alla media. Grazie al montaggio del-l’anello di tenuta tubeless TSR, il pneumaticoContiRT20 Performance offre vantaggi praticianche in caso di accidentale foratura senza per-dita improvvisa della pressione, aumentandoquindi i benefici operativi e d’esercizio. Ilnuovo sistema TSR infatti consente il montag-gio senza camere d’aria sui cerchi Industriastandard.

Una gamma completa di pneumatici per carrelli elevatori

PROTAGONISTI IN MAGAZZINO

Paolo Romani

“Partito anchein Italia per lecoperture percarrelli industrialiil ProgrammaTestimonial diContinental checoinvolge una seriedi clienti diriferimento chemettono i nuoviprodotti alla provain condizioni dinormale esercizio,per poi rilevarne,con l’ausilio delpersonale tecnicodel produttoretedesco, datie impressionidi guida.

Per i carrellisti della Coppola le coperture Continental SC 20 Clean, sono validesoprattutto quando devono essere movimentati bancali di merci de licate che pesano diversi quintali.

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N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti 26

LIGHT COMMERCIAL VEHICLESDotando la multispazio più apprezzata dagli italiani di un cassone posterio-re, il costruttore torinese ha dato il via a un nuovo segmento, quello deglismall truck, in cui si coniugano le prestazioni e il comfort caratteristiche delDoblò con una capacità di carico che arriva a mille kg, e a uno spazio poste-riore che supera i 4 mq. Un compagno ideale per artigiani e imprese edili.

Mauro Zola

FIAT PROFESSIONALDOBLÒ WORKUP

TORINO Sembrava impossibiletrovare nel settore dei veicolicommerciali una nicchia total-mente nuova, un prodotto cheancora non esistesse nei catalo-ghi dei vari costruttori. Invecel’impresa era soltanto piuttostodifficile e infatti prima di deci-dersi a produrlo davvero questoDoblò in versione WorkUp, FiatProfessional ci ha pensato pa-recchio. In realtà l’idea di baseè piuttosto semplice: prendereun Doblò e metterci sul poste-riore un cassone; il WorkUp pe -rò non è semplicemente un pickup, perché il cassone posterioreè strutturato come quelli fissidei piccoli camion, dal Ducatoin giù, quindi ha una gran su-perficie utile, sponde in allumi-nio e più in generale tutte le ca-ratteristiche di un vero e pro-prio cassonato. Altro punto afa vore di questo small truck, èche tutto è costruito direttamen-te nelle fabbriche del Gruppo,senza ricorrere ad allestitoriesterni, il che vuol dire di con-seguenza che garanzia e manu-tenzione sono competenza e -sclu siva dell’efficiente rete FiatProfessional.

In più la parte meccanica etecnica è direttamente derivatadal Doblò, quindi dalla multi-spazio di maggior successo inItalia, a partire dai motori, cheso no per il momento tre, tuttiturbodiesel con iniezione Multi-jet. Si parte con il classico 1.3,nel la sua configurazione con 90cv di potenza, per poi passare al1.6 da 105 cv. Al vertice dellapiccola gamma sta il due litri,che sviluppa una potenza mas-sima di 135 cv, con una coppiadi 320 Nm già a partire dai1.500 giri/min, e che può conta-

re su utili aggiunte come il si-stema Start&Stop di serie.Dello stesso livello le compo-nenti mec caniche, come la so-spensione posteriore Bi Link,che fa crescere il carico fino amille kg.

Ma la parte più interessante einnovativa è rappresentata natu-ralmente dal cassone, che pog-gia su di un telaio in acciaio adalta resistenza, ed è compostoda un pianale in legno multi-strato antisdrucciolo e da tresponde in lega leggera di allu-minio, a cui si aggiunge, appog-

giata all’abitacolo, una strutturaporta scala piuttosto robusta,do tata anche di una griglia aprotezione del lunotto posterio-re.

La cura messa dai progettistiFiat Professional nel disegnareil cassone è dimostrata da parti-colati utili come il vano di sti-vaggio ricavato direttamentesot to il pianale, in modo da ri-coverare attrezzi da lavoro sen -za pericolo che si bagnino, e daidue gradini ricavati sui lati perconsentire una agevole salitasul pianale, che viene facilitata

anche dai gradini pieghevolipiazzati strategicamente all’in-terno delle sponde.

Ottima la superficie utile,che permette di trasportare finoa 3 Europallet, grazie a una lun-ghezza che raggiunge i 2.300mm e a una larghezza di 1.818,cifre che non trovano paragoninella produzione attuale.

Passando alla prova vera epropria, bisogna notare che ilcomfort dell’abitacolo non hasubito variazioni, e anche il fat -to che venga tagliato giusto die-tro il guidatore non rende la ca-bina più soffocante, merito deltetto abbastanza alto e dell’am-pio spazio per i sedili.

Il cambio a sei marce è quel-lo che già più volte vi abbiamodescritto per le altre versionidel Doblò, preciso e con unaspaziatura dei rapporti che si di-mostra azzeccata sia se ci sideve muovere in ambito urbanoche autostradale. Stesso discor-so per il propulsore, in questocaso da due litri, i cui 135 cvso no graditi se ci si deve muo-vere a pieno carico, questo perònaturalmente dipende dall’uti-lizzo, chi è sicuro di non sfiora-re mai il peso massimo consen-tito può avventurarsi anche sul1.3, un Multijet da sempre ga-ranzia di prestazioni e consumiaccettabili.

Tornando al protagonista deltest, pur se a un pri mo approc-cio il 2 litri può sembrare unpo’pigro a bassi regimi, bastaagire sull’acceleratore con unminimo di decisione, non trop-po però perché altrimenti i con-sumi salgono, e si ottiene tuttala cavalleria che ci si aspetta.

TORINO - Cosa si chiede a una guida gastronomica?Soprattutto che sia sincera. Ha visto giusto quindi FiatProfessional nel battezzare la prima guida per i pos-sessori di veicoli commerciali “La Guida Sincera FiatProfessional”. Si tratta dell’ultima iniziativa di marke-ting varata dal costruttore torinese, che per realizzarlaha stretto un accordo con il sito internet 2 Spaghi, lacui particolarità è di riportare esclusivamente le valu-tazioni su cucina e servizio fornite dai clienti stessidei ristoranti.

Il medesimo concetto è alla base della “Guida Sin-cera”, che trova spazio sul sito principale, però in unasezione apposita ben segnalata in home page. “Diver-samente dal resto di 2 Spaghi - spiega Roberto Ban-doli, direttore marketing di Fiat Professional - in cuivengono trattati ristoranti di ogni tipo, abbiamo chie-sto a chi vuole scrivere per la ‘Guida Sincera’ di tene-re conto di tre caratteristiche, indispensabili per chivuole soddisfare una clientela lavorativa: cioè di avereun rapporto qualità/prezzo favorevole, di essere apertia pranzo e di poter contare su di un parcheggio nellevicinanze, meglio ancora se custodito”.

Si tratta di un’iniziativa unica nel suo genere, per-ché si rivolge a una categoria, quella degli abitualifruitori di veicoli commerciali, tanto numerosa quantopoco considerata in questo campo, soprattutto rispettoa quella dei camionisti, per cui sono già state createda anni pubblicazioni specifiche. Chi guida un furgo-ne o più in generale un van diversamente dal camioni-sta si muove anche in ambito urbano e ha esigenzemolto diverse, che ora possono venire soddisfatte.

Al momento hanno passato la scrematura circaduemila esercizi pubblici, ben distribuiti su tutto ilterritorio nazionale, un numero che sta aumentandovelocemente, mano a mano che l’iniziativa si diffon-de.

“Questo è soltanto un primo passo – prosegueBandoli – il prossimo anno, quando potremo contaresu di un numero di ristoranti adeguato, usciremoanche con una versione cartacea della Guida. Era peròsbagliato partire direttamente da lì, volevamo infattiche i pareri sui singoli ristoranti non fossero scritti danoi o comunque da professionisti, ma dai nostri clien-ti”.

GASTRONOMIA / Iniziativa dedicata a chi usa veicoli commerciali

UNA GUIDA MA SINCERA

UN’IDEA TUTTA NUOVALa carta d’identità

Cognome - Fiat ProfessionalNome - Doblò WorkUpConfigurazione - Cassonato.Motore - Carburante: gasolio. Cilindri: 4 in linea. Alimentazio-ne: iniezione diretta Multijet Common Rail, turbocompressorecon intercooler. Distribuzione: 4 valvole per cilindro, doppio al-bero a camme in testa con cinghia dentata. Livello ecologico;Euro 5 con filtro antiparticolato. Cilindrata: 1.956 cc. Potenzamax CE: 99 kW/135 cv a 3.500 giri/min. Coppia max CE: 320Nm a 1.500 giri/min.Cambio - A sei marce + retromarcia.Pneumatici - 195/60 R16.Sospensioni - Anteriori a ruote indipendenti tipo Mac Phersoncon bracci oscillanti ancorati a una traversa ausiliaria, ammor-tizzatori idraulici telescopici, molle elicoidali e barra stabilizza-trice. Posteriori a ruote indipendenti Bi Link, con molle a elica,ammortizzatori telescopici a doppia taratura e barra stabilizza-trice.Freni - Anteriori a disco, posteriori a tamburo con ABS, EBD.Dimensioni - Passo 3.105 mm. Lunghezza massima 4.965 mm,altezza massima 2.049 mm, larghezza massima 1.872 mm. Dimensioni cassone - Lunghezza interna 2.300 mm, larghezzainterna 1.818 mm, altezza sponde 368 mm, area di carico 4,2mq, altezza soglia di carico 890 mm.Masse - Mtt 2.505 kg. Peso a vuoto 1.505 kg. Portata 1.000 kg.Serbatoio carburante – 60 l.

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28N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti LCV

LUDWIGSBURG - È partita allagrande l’avventura dell’ottavage nerazione del Mitsubishi Fu -so Canter, di cui abbiamo avutooccasione di effettuare un pri -mo test drive sulle strade checir condano la città di Ludwigs -burg, in Germania. La nuova si -gla interna è TF, come succes-sore dell’affermato TD, la setti-ma generazione apparsa in Eu-ropa nel 2005. Il bestsellermon diale di Daimler Trucks,sul mercato dal 1963, ribadiscela sua leadership tecnica nelsegmento degli autocarri leggerinon solo per merito dell’en ne -sima evoluzione di un progettovincente ma anche per una no-vità di rilievo che oggi lo ca rat-terizza. Si tratta del Duonic, ilprimo cambio a doppia frizioneper autocarri, proposto in alter-nativa al cambio manuale. Iltest drive tedesco ci ha per mes-so di sperimentare le qualità diquesto cambio che ol tre a ga-rantire un calo dei consumi, ri-duce le sollecitazioni dei gruppimeccanici e l’im pe gno del con-ducente. Duonic coniuga i van-taggi in termini di comfort tipi-ci di un cambio automatico aiconsumi ridotti di uno manuale.Si rileva dunque uno strumentoideale per i professionisti deltrasporto.

Il compatto cambio a doppiafrizione si basa su un cambiomanuale a sei marce con duefri zioni idrauliche a bagnod’olio e sistema di gestione e -let tronica. Le due frizioni esentida usura sono montate in posi-zione concentrica e integratenella scatola del cambio. La fri-zione numero 1 è dedicata allemarce avanti prima, terza equin ta, mentre la numero 2 allemarce seconda, quarta e sesta.Il grande vantaggio di un cam-bio a doppia frizione consistenel fatto che durante la marciail rapporto successivo risultagià inserito; pertanto gli innestisi verificano con estrema rapi-dità e praticamente senza fasti-diosi strappi.

CONFRONTOVINCENTE

Rispetto a un tradizionaleconvertitore di coppia, il Duo-nic con frizione esente da usurapresenta evidenti passi avanti,messi ben in evidenza durante ilpercorso di prova: il cambiomarcia è ancora più con fortevo-le, senza i già citati strappi eeventuali interruzioni del flussodi potenza; vengono ridotte leperdite di coppia del convertito-re normalmente associate aicambi automatici, garantendolo stesso elevato rendimento diun cambio manuale.

Dal cambio automatico ilDuo nic ha ripreso tuttavia lapratica funzione di marcia lentache permette di effettuare ma-novre a bassa velocità, utiliz-zando solamente il pedale delfreno. Inoltre, il cambio dispo-ne di un’utile posizione di par-cheggio. Non è tutto. Così, co -me per i cambi automatizzatitradizionali o un qualsiasi mo-derno cambio automatico conconvertitore di coppia, è possi-bile passare in qualsiasi mo-mento alla modalità di innestomanuale toccando lievementel’ap posita leva a joystick sullaplancia. Per passare dalla mo-dalità automatica a quella ma-nuale, il guidatore deve sempli-cemente spostare brevemente laleva del cambio verso sinistra.Questa segue due percorsi di in-stradamento: seguendo quello a

sinistra, la leva si ritrova in po-sizione “D” per la modalità to-talmente automatica. Se neces-sario, tuttavia, il guidatore puòcambiare le marce in modo ma-nuale spingendo lievemente laleva verso l’alto o verso il bas -so. Se viene spinta verso destra,la leva si ritrova invece nel per-corso di instradamento a destra,sul la posizione “N”, ovvero difolle. Da qui basta uno sposta-mento verso l’alto per inserirela posizione di parcheggio, overso il basso per inserire la re-tromarcia.

Le misurazioni comparativecondotte da Fuso dimostranoche il cambio a doppia frizioneDuonic è parsimonioso quantoil cambio manuale del Canter.Nel caso di conducenti menoesperti, il Duonic può far regi-strare anche una significativa ri- duzione dei consumi di carbu-rante. Lo stesso vale per l’EcoMode con punti di innesto otti-mizzati per ridurre i consumi,attivabile mediante pulsante.

Canter è equipaggiato con ilcollaudato motore turbodiesel aquattro cilindri Euro 5. Con 3litri di cilindrata, il propulsore èdisponibile oggi in tre diversilivelli di potenza da 96 kW/130cv, 110 kW/150 cv e 129kW/175 cv. Dal punto di vistatecnologico il 3 litri a corsa lun -

ga si distingue per i due alberi acamme in testa con una robustatrasmissione a catena, quattrovalvole per cilindro, turbocom-pressore a gas di scarico conturbine a geometria variabile,sistema d’iniezione commonrail e iniettori piezoelettrici perun dosaggio preciso del carbu-rante. Se per il livello inferioree superiore di potenza non cisono state variazioni rispetto alCanter precedente, quello inter-medio ha registrato un incre-mento nominale da 107kW/145 cv a 110 kW/150 cv a3.500 giri/min. La coppia mas-sima di 370 Nm è rimasta inva-riata, pur essendo adesso dispo-nibile su una fascia di regimistraordinariamente ampia, com-presa tra 1.320 e 2.840 giri/min.Grazie a questo accorgimento,il nuovo Canter con questa mo-torizzazione si rivela un model-lo esemplare in termini di capa-cità di ripresa e guidabilità. Lamotorizzazione da 130 cv a3.000-3.500 giri/min registrauna coppia massima di 300 Nma 1.300-3.050 giri/min, quellada 175 cv a 3.500 giri/min 430Nm a 1.600-2.860 giri/min.

Come già in passato, il Can-ter è disponibile con due siste-mi di post-trattamento delle e -mis sioni. Una combinazione traricircolo dei gas di scarico e fil-

tro antiparticolato depura leemissioni dei modelli da 3,5 e 6tonnellate di Ptt e quelle deidue livelli di potenza inferioricon un peso complessivo di 7,5tonnellate.

AUTONOMIADI 8MILA KM

La versione più potente da175 cv nella categoria di pesoda 7,5 tonnellate si avvale comesempre anche della tecnicaSCR con iniezione di AdBlue.Questa avveniristica combina-zione, adottata sui veicoli indu-striali pesanti, assicura unamaggiore potenza a fronte diconsumi ulteriormente ridotti. Ilserbatoio di AdBlue del Canterha una capienza di 12 litri che,considerato il minimo consumodi AdBlue, corrisponde a un’au- to no mia di circa 8mila km.Fuso Canter dispone di un siste-ma di rigenerazione automaticadel fil tro antiparticolato diesel.In caso d’intenso utilizzo subrevi tragitti, a causa dellebasse temperature del motore,può essere necessaria una rige-nerazione manuale del filtro an-tiparticolato.

A richiesta Canter può essereequipaggiato con funzionestart/stop abbinata sia al cambioa doppia frizione Duonic che

al la trasmissione manuale. Adaumentare ulteriormente la red-ditività contribuiscono l’in cre -men to del carico utile (anche di85 kg nei modelli da 3,5 t e finoa un massimo di 95 kg sui mo-delli da 7,5 t) e la netta riduzio-ne dei costi di manutenzione(gli intervalli sono prolungatida 30mila a 40mila km). Conun peso totale a terra di 3,5 ton-nellate, 6 tonnellate (nuovaconfigurazione) e 7,5 tonnella-te, Canter copre tutti i principalicomparti del segmento degli au- tocarri leggeri. Il nuovo model-lo da 6 t con cabina Standard euna potenza di 150 cv sostitui-sce quello precedente da 5,5 t dipeso totale a terra. Inoltre, sonostate introdotte sia una ver sioneda 3,5 tonnellate con cabinaStandard e potenza di 150 cv,che una da 3,5 tonnellate concabina Comfort e 175 cv di po-tenza. La cabina Standard (S) èlarga 1.695 mm, quella Comfort(C) 1.995 mm. In gam ma, la ca-bina Comfort è pro posta in ver-sione singola o doppia.

Degno di nota è l’asse poste-riore con una portata di 6 t peril Canter 7C con peso totale ater ra di 7,5 t, valore record nel lacategoria in termini di portata ecarico utile. La capacità di cari-co, a seconda del passo, corri-sponde a oltre 5 t per l’au to te -

laio cabinato: il dato migliorenel segmento. Canter è semprestato un punto di riferimentoper l’estrema facilità di allesti-mento. Una qualità ulteriormen-te accentuata, ridefinendo anchele misure di passo. Sono dispo-nibili, infatti, ben sei versionida 2.500 mm, 2.800 mm, 3.400mm, 3.850 mm e 4.300 mm,fino ad arrivare al passo ex tra-lungo di 4.750 mm, ora idoneoper le sovrastrutture di lunghez-za superiore a 7 metri.

A seconda del rispettivo mo-dello, Fuso produce il nuovoCan ter con tre tipologie diversedi telaio, totalmente di nuovaconcezione, il cui peso è statoridotto di circa 20 kg senzascen dere a compromessi in fat -to di stabilità.

MANEGGEVOLEZZAE COMFORT DI MARCIA

L’assetto della versione da3,5 tonnellate si avvale per laprima volta di sospensioni ante-riori a ruote indipendenti conmolle elicoidali che conferisco-no al veicolo evidenti vantaggiin termini di maneggevolezza ecomfort di marcia. Tutti i Can-ter dispongono di freni a discosu entrambi gli assali, come pu -re di un sistema frenante elet-tronico che rappresenta un’altraimportante novità. I modelli piùpesanti (6 e 7,5 tonnellate diPtt) adesso possono essere e -qui paggiati a richiesta del l’ESP,in cui è integrato anche il siste-ma di regolazione antislitta-mento, il Brake Assist i drau -lico, un amplificatore i drau licodella forza frenante che previe-ne lo slittamento e il bloccaggiodelle ruote durante i cambi mar-cia su fondo stradale scivoloso.A richiesta è possibile equipag-giare il Canter con airbag latoguida e passeggero. Per tutte leversioni resta di serie il frenomotore. Il dispositivo raggiungeuna potenza frenante di 50 kW,si aziona tramite la leva di co-mando dello sterzo, aumenta ilivelli di sicurezza limitandol’usura del freno di esercizio econtemporaneamente allunga ladurata delle guarnizioni, per-mettendo di risparmiare suicosti.

La funzionale cabina di gui -da avanzata, profondamente rie-laborata, definisce nuovi livellidi comfort nel segmento. Laplancia è nuova e si presentacon tonalità bicolore. Gli stru-menti circolari sono chiaramen-te leggibili, soprattutto la zonadel contagiri, fondamentale perla redditività. A bordo, i mate-riali utilizzati sono di pregio ean cora più piacevoli al tatto.Guidatore e passeggero trovanoposto su nuovi sedili con pog-giatesta integrati. Il sedile diguida adesso è dotato di sup-porto lombare regolabile di se -rie mentre sul sedile doppio delpasseggero, di serie, il posto asinistra in direzione di marcia èdotato di un poggiatesta “a tela-io”, per favorire la visibilità po- steriore. Questo vale anche per isedili posteriori del nuovo Can-ter con cabina doppia. Il sediledi guida, a richiesta, può esseredotato di sospensioni e di brac-cioli.

Il rinnovato design del fron-tale di Canter ne migliora l’ef fi -cien za aerodinamica. All’oc -chio risalta soprattutto la formaa V della mascherina del radia-tore che prosegue al disopra deigrandi fari, fino alla nervaturasulla porta. Nel gruppo dei fen-dinebbia è integrata una luce dimarcia diurna e sia i fendineb-bia che le luci diurne sono diserie per tutti i modelli.

Fabio Basilico

“ Tante le novità che caratterizzano l’ottava generazionedi un modello che ribadisce la sua leadership tecnica nel segmentodegli autocarri leggeri. A cominciare dal Duonic, il primocambio a doppia frizione per autocarri. Più versioni, un maggiorcarico utile e soluzioni per la massima efficienza.

MITSUBISHI FUSO / A BORDO DEL NUOVO CANTER SULLE STRADE TEDESCHE

Inno all’efficienza

Una delle numerose e più efficaci configurazioni della nuova gamma Canter.A destra, la leva del Duonic, primo cambio a doppia frizione per autocarri.

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giungono una quota del 12,5 per cento”.L’analisi di Alessi continua con il segmento delle autovetture tra-

sformate in van. “Che vale il 24 per cento e in cui possiamo contaresu di una presenza importanza con Qashqai, Murano, Pathfinder eNote. Mentre per gli Heavy Van, furgoni con Ptt dalle 3,2 alle 3,5ton, che conta per l’11,4 per cento, adesso possiamo giocare la cartaNV400, da cui ci aspettiamo un 3 per cento a breve, per arrivare al 4per cento nel giro di un an no. Nella stessa categoria di pe so, ma pergli autotelai, che va le il 13 per cento, l’NV400 an drà a rafforzare lanostra leadership tra gli importatori, aggiungendosi a Cabstar eAtleon che arrivano a un totale del 14,3 per cento”.

L’ingresso in listino dell’am pia gamma, che è una delle caratteri-stiche principali di NV400, descritto da Alessi co me affidabile, con-fortevole e per formante con il valore aggiunto dei costi d’eserciziomol to bassi, verrà ulteriormente accompagnato da iniziative co mequella denominata Business Ready. “Il nuovo modello sarà infattidisponibile anche con allestimenti montati direttamente in fabbrica,nelle versioni cassonato fisso, ribaltabile e furgonatura gran volume.Si tratta di un’iniziativa con cui vogliamo ve nire incontro a esigenzeprimarie nel campo della piccola im presa, ad esempio delle vetrerie,dei vivai, dei corrieri e del l’edilizia”.

Anche la rete di vendita ha di recente subito un’importante evo-luzione. “A oggi possiamo contare su 80 concessionari che hanno ilmandato per i veicoli com merciali, un numero che ci permette dicoprire in maniera ca pillare l’intera Penisola. Tren ta di questi sonoinoltre entrati a far parte del progetto Nis san For Business, che pre-vede standard più elevati proprio nel campo dei veicoli da lavoro,con una particolare attenzione a quel tipo di clientela sia nella ven-dita che nell’assistenza”.

L’ultimo vantaggio offerto ai clienti è di tipo economico. “Lagamma NV400 è disponibile a partire da 21.150 euro per la versio-ne base, con passo cor to, tetto basso, Ptt da 28 q e mo tore da 100cv, ogni aumento di lunghezza, di altezza e di peso costerà 700euro, mentre ogni aumento di potenza del propulsore richiederà1.200 eu ro in più. Per accompagnare il lan cio abbiamo inoltre stu-diato una tripla offerta finanziaria, che comprende o un Leasing al3,99 per cento, oppure un finanziamento a tasso zero per un massi-mo di 48 mesi e per un im porto che può arrivare fino a 16mila euro.Invece per chi vuo le pagare in tempi più lunghi, abbiamo predispo-sto un finanziamento fino a 72 mesi, sen za anticipo e con Tan del3,99 per cento”.

primi mesi del 2011 infatti Nissan ha immatricolato complessiva-mente tra autovetture e commerciali oltre 60mila unità, raggiungen-do una quota di mercato del 3,7 per cento, con un incremento del17,9 per cento in termini di volumi e del 27,6 per cento in termini diquota di mercato. Questo in un quadro che vede un calo generaledel 10,7 per cento, con la perdita complessiva in dieci mesi di qua si190mila vetture, mentre Nis san ne ha guadagnate 9.000”.

Nel campo dei veicoli commerciali, che vale poco meno di200mila immatricolazioni, Nissan dispone di un prodotto in ognisegmento. “Nei furgoni leg geri fino a 25 quintali, che valgono il 32per cento del totale, disponiamo del bestseller NV200 con cui rag-giungeremo presto il 4,5 per cento. Nei Medium Van, tra i 25 e i 32quintali, che coprono il 13,5 per cento del totale, ci affidiamo al Pri-mastar, la cui quota è dell’1,5 per cento. Nei Pick Up, che valgonoil 6 per cento, siamo leader con Navara e NP300, che insieme rag-

A cura di Mauro Zola

ULTERIORMENTE ARRICCHITA L’OFFERTA DI VEICOLI COMMERCIALI NISSAN

GRANDI AMBIZIONI CON NV400Per Andrea Alessi, Amministratore delegato di Nissan Italia, l’NV400 ha tutte le qualità

per dare un’ulteriore spinta alle già brillanti vendite dei veicoli da lavoro. Il nuovo veicolo, chevanta costi d’esercizio molto bassi, sarà accompagnato da iniziative importanti come quelladenominata Business Ready, nel senso che sarà disponibile anche con allestimenti montati

direttamente in fabbrica, nelle versioni cassonato fisso, ribaltabile e furgonatura gran volume.

Andrea Alessi, Am mi nistratore delegato Nissan Italia

29 SPECIALEN° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

MARBELLA - La presentazione del la nuova gamma NV400 non fache confermare le grandi ambizioni di Nissan nel campo dei veicolicommerciali, prima fra tutte quella di diventare il maggior produtto-re mondiale nel settore. Per ottenere questo risultato è indispensabi-le raddoppiare le vendite in Europa, passando dai 50mila furgoni at-tuali a 100mila, risultato secondo i ver tici della Casa raggiungibileentro il 2016, arrivando a un 5 per cento di quota di mercato. A li-vello mondiale Nissan nel 2010 ha venduto circa 850mila commer-ciali, grazie all’exploit di prodotti riusciti come NV200, a cui ades-so si affianca NV400. “E questo - ha spiegato Sergio Alcaraz, Vice-presidente della divisione LCV di Nissan per l’Europa - è soltantol’ini zio. Sono infatti in arrivo modelli dotati di tecnologie all’a van -guardia, alcuni dei quali e sploreranno segmenti inediti tra cui quellodell’alimentazione e let trica che le poste giapponesi stanno già te-stando sul campo”.

Al successo europeo di Nissan è pronta a contribuire anche la fi-liale italiana, che sta ottenendo risultati brillanti, nonostante la con-trazione del mercato, come ha sottolineato l’Am mi nistratore delega-to Andrea Alessi, che ha voluto suddividere la storia dei veicolicommerciali Nissan in Italia in tre fasi. “La prima - ha detto - arrivafino al 2000 e in questo periodo, grazie a modelli come il Va nette eal debutto del Cabstar, siamo riusciti a raggiungere il primo postotra gli importatori per quel che riguarda i com merciali leggeri. Nellaseconda fase, durata invece fino al 2009, abbiamo dovuto affrontareuna concorrenza molto più dura, dovuta all’ingresso sul mercato ita-liano di molti costruttori agguerriti”.

La terza fase descritta da A les si ha invece un protagonista assolu-to. “È l’NV200 - sottolinea Alessi - lanciato nel 2009 ed eletto l’an-no successivo Van of the Year. È stato proprio il veicolo che servivaper un deciso rilancio che vede Nissan sem pre protagonista nel set-tore, con un volume di vendite nei pri mi dieci mesi di quest’anno di5.778 veicoli, per una quota di mercato che supera di poco il 4,5 percento, mentre prevediamo di chiudere l’anno a 7.700 u nità. L’obiet-tivo adesso è di raggiungere le 10mila unità en tro il 2014, arrivandoa una quo ta di mercato del 5,5 per cen to”.

Le buone prospettive per il rag giungimento del risultato so no do-vute al caso quasi unico rap presentato da Nissan, che no nostante ilquadro generale poco incoraggiante continua a crescere. “Mantenia-mo un trend in crescita - prosegue Alessi - sia in termini di volumi,sia in termini di quota di mercato, il che ci conferma come uno deipochi costruttori in grado di van tare una crescita a due cifre. Nei

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MARBELLA - Il progetto che staalla base dell’NV400, come giàper l’Interstar e l’attuale Prima-star, è quello comune a Renaulte Opel ma Nissan ha voluto inquesto caso differenziarsi, ridi-segnando completamente il fron-tale del furgone. Nuovi sonoquindi cofano, griglia, paraurti,parafanghi e gruppi ottici.L’obiettivo, riuscito, era quel lodi sottolineare il family feelingcon gli altri modelli del costrut-tore, per cui sono state ri prese lebarre diagonali sulla ca landra.Per il resto l’impostazione dibase è la stessa del progetto con-diviso, a partire dalla possibilitàdi avere un NV400 sia con tra-zione anteriore che posteriore, ilche contribuisce ad ampliare unagamma che ha pochi paragoni eche può contare su una eccellen-

te versatilità, con una massa to-tale a terra che va dalle 2,8 alle4,5 t e un volume di carico suifurgoni dagli 8 ai 17 metri.

Scendendo nel dettaglio, imo delli a trazione anteriore pos- sono contare su tre lunghezze(5.048, 5.548 e 6.198 mm), al-trettante altezze (2.307, 2.499,2.749 mm) e Mtt di 2,8, 3,3 e3,5 t. Due lunghezze invece ri-servate ai modelli a trazione po-steriore (6.198 e 6.848 mm),così come due altezze (2.557 e2.815 mm) e Mtt di 3,5 o 4,5 t.L’incrocio tra tutte queste carat-teristiche, oltre alla possibilità diavere l’NV400 come furgone,combi, pianale cabinato, auto-bus, e anche direttamente dalconcessionario con allestimenticome cassone fisso, ribaltabile ecella gran volume, danno un to-

tale che supera le 3.500 combi-nazioni, in grado quindi di sod-disfare qualsiasi esigenza.

Per quel che riguarda le diffe-renze operative, la trazione ante-riore, che può essere abbinata asospensioni posteriori pneumati-che autolivellanti, com porta unminor peso in ordine di marcia,il che permette naturalmente dicaricare di più, un’altezza daterra ridotta del telaio e consumipiù contenuti. La trazione poste-riore, che può contare su ruoteposteriori singole o doppie, inve-ce si adatta meglio a usi piùestremi e quindi ad allestimentiimportanti, come ad esempio icassoni ribaltabili o per il tra-sporto di a ni mali, grazie alla ro-bustezza dell’assale motore;inoltre, la diversa disposizionedei pesi permette di gestire me-

glio eventuali carichi sbilanciati, con in più una resa ottimale

TUTTI I SEGRETI CHE SI NASCONDONO SOTTO IL VESTITO DEL NUOVO NISSAN NV400

Nato per soddisfareal meglio chi lo sceglie

La carta d’identitàCognome - NissanNome - NV400Configurazione - Furgone L2H2.Trazione - Anteriore.Motore - Carburante: gasolio. Cilindri: 4 in linea. Alimentazio-ne: iniezione diretta Common Rail, turbocompressore con inter-cooler, catalizzatore EGR. Distribuzione: 4 valvole per cilindro,doppio albero a camme in testa con cinghia dentata. Livelloecologico; Euro 5 con filtro antiparticolato. Cilindrata: 2.298 cc.Potenza max CE: 92 kW/125 cv a 3.500 giri/min. Coppia maxCE: 310 Nm a 1.500 giri/min.Cambio - A sei marce + retromarcia.Pneumatici - 195/75 R16.Sospensioni - Anteriori a molle elicoidali pseudo Mac Phersoncon ammortizzatori idraulici e telescopici, barra stabilizzatricedi serie. Posteriori in acciaio mono lama con ammortizzatoriidraulici e telescopici.Freni - A disco sulle quattro ruote, con ASR, ABS, AFU.Dimensioni - Passo 3.682 mm. Lunghezza massima 5.548 mm,altezza massima 2.499 mm, larghezza massima 2.470 mm. Dimensioni vano di carico - Lunghezza 3.083 mm, larghezza1.765 mm, altezza 1.894 mm, larghezza tra i passaruota 1.380mm, altezza soglia di carico 545 mm, volume 10,8 m3.Masse - Mtt 3.500 kg. Peso a vuoto 1.890 kg. Portata 1.610 kg.Serbatoio carburante - 80 l.

Un look decisamente ricco di personalità, trazione anteriore e posteriore, motorizzazioni prestazionali,affidabili e parsimoniose, un ambiente di lavoro sicuro e confortevole, e un comportamento stradale ineccepibile, l’NV 400 ha tutti numeri per sorprendere la clientela. Positivamente.

Rispetto alle versioni “gemelle” di Renault e Opel, Nissan ha rivoluzionato la lnea del frontale dell’NV400 per richiamare i tratticaratteristici di furgoni e autovetture del marchio. Lavoro di fino anche per gli interni di cui è stato curato anche il minimo dettaglio

funzionale, ricavando ad esempio un vano di stivaggio sotto il primo dei due sedili per il passeggero (nella foto a destra).

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anche a pieno carico.In entrambi i casi la motoriz-

zazione consiste in un quattrocilindri da 2.3 litri, sviluppatoda Renault. Si tratta di un turbo-diesel con iniezione Commonrail e 16 valvole, disponibile intre livelli di potenza. Le primedue, 100 e 125 cv, con coppierispettivamente di 285 e 310Nm, sono equipaggiate con unturbocompressore a geometriafissa, mentre per la configura-zione più performante, che rag-giunge i 150 cv e una coppia di350 Nm, è stato scelto un turbo-compressore a geometria varia-bile. Montato trasversalmentesugli NV400 a trazione anterio-re e longitudinalmente su quellia trazione posteriore, il motore èabbinato a un cambio manuale asei marce, che può essere sosti-

tuito da un robotizzato a cinquemarce. Rispetto al modello pre-cedente non soltanto sono statemigliorate le prestazioni, in par-ticolare l’erogazione della po-tenza, ma anche le emissioni,con quelle di CO2 ridotte fino a195 g/km. Per questo è statoadottato un nuo vo filtro antipar-ticolato che permette all’NV400di raggiungere standard Euro 5,che ha la caratteristica di rige-nerarsi anche quando il veicoloè fermo, sen za andare a incideresui consumi o più in generalesull’attività del motore. Risulta-to raggiunto installando unquinto iniettore posizionatosulla linea di scarico, e total-mente staccato dal nor maleciclo d’iniezione, che ser ve uni-camente per rigenerare il filtro.Quando è presente nel filtro una

determinata quantità di fuliggi-ne, viene iniettata nei gas discarico una piccola quantità dicarburante, che ne provoca unaumento della temperatura oltrei 570°. Il filtro antiparticolatoutilizza proprio questo caloreper dare il via alla distruzionedel particolato immagazzinato.Altrettanta attenzione è stataposta dal costruttore nel limarele spese di gestione e quindi ilcambio dell’olio è sta to portatoa 40mila km o due an ni d’eser-cizio, quello del refrigerante a160mila km.

Rispetto al precedente model-lo, l’Interstar, è stato completa-mente rinnovato anche l’a bi -tacolo, prima di tutto allungatodi 5,7 cm per lasciare un po’ dispazio in più per le gambe. I se-dili sono più larghi e lunghi, con

dare a quello di un’autovettura.Tra le possibili aggiunte più in-teressanti, la telecamera poste-riore, che riporta le immagini aun piccolo schermo montato sul-l’aletta parasole del conducentee il sistema di navigazione Nis-san Connect by Tom Tom, chevede il popolare schermo touchscreen montato sul parabrezza,posizione non facile da raggiun-gere mentre si guida, e proprioper questo è stato adottato un te-lecomando, piazzato in un appo-sito slot giusto alla destra del vo-lante, a portata di mano.

Passando al test su strada ve -ro e proprio, abbiamo potutopro vare due diversi furgoni, unmodello a trazione anteriore conmotore da 125 cv e uno a trazio-ne posteriore con la versione piùpotente dal 4 cilindri e quindicon 150 cv. In entrambi i casi ilprimo impatto con l’abitacolo èstato completamente positivo, siraggiunge infatti facilmente unaposizione di guida comoda fun-zionale, con sott’occhio tutte leinformazioni sensibili. Qualchedubbio lo dà soltanto il posizio-namento del navigatore, forseinnestato in basso sul cruscottosarebbe più comodo da leggeresenza togliere gli occhi dallastrada. Ottima la telecamera diretromarcia, che parte in auto-matico quan do si innesta il rap-porto e che in abbinamento coni sensori di parcheggio in prati-ca annulla i rischi di cozzarecontro altre auto o contro prote-zioni va rie nel caso si debbanoaffrontare manovre impegnati-ve.

Il cambio a sei marce è per-fetto nella risposta (meglio chesui modelli gemelli di altri mar-chi) e nella suddivisione dei varirap porti, con una prima abba-

stanza corta (ma non quanto, ailimiti del troppo, che sembra di- ventata oggi la regola) e unasesta mediamente lunga, ottimain autostrada ma utilizzabileanche in città sulle direttrici dipercorrenza veloce.

Il comportamento del model-lo a trazione anteriore è piuttostoneutro e regala fin da subito unapiacevole confidenza, che invo-glia a cercare un limite po stomolto in alto. Il veicolo del test ècarico e si sente soprattuttoquando si affrontano lunghi trattiin salita, su cui il motore deveessere tenuto adeguatamente sudi giri. In pianura, o in città, in-vece la risposta è adeguata fin dasubito, più per quan to riguardala spinta che l’accelerazione, cherichiede un uso accorto del cam-bio, per trovare un giusto com-promesse tra percorrenza velocee consumi ridotti.

La questione diventa invecepleonastica alla guida del veico-lo con motore da 150 cv, che segiudicati in base all’andazzoodierno, non saranno moltissimi,ma regalano una coppia mol toapprezzata anche ai bassi regimi.In questo caso poi la sor presa ar-riva dal comportamento del fur-gone, che nonostante la trazioneposteriore risulta stabile ed es-senzialmente senza richiederegrandi variazioni nello stile diguida rispetto al tutto avanti,anche con l’au silio dell’ESP checon questo tipo di motricità èfornito di serie.

Ultime note per il vano di ca-rico, che è facilmente raggiungi-bile sia tramite le due porte late-rali a battente, che possono esse-re aperte fino a 180° o tramite ilportellone laterale, che è abba-stanza ampio da far passare finoa un europallet.

quello del conducente dotato dibracciolo e che può essere rego-lato in altezza, così come il vo-lante. Tra quelli per i passeggeri,il posto centrale può essere recli-nato, in modo che la spal liera sitrasformi in un tavolinetto chepuò essere dotato an che di unabase rotante, mol to comoda, stu-diata in modo da facilitarel’eventuale utilizzo di un com-puter. Rialzando invece la sedutasi accede a uno spazio molto ca-piente per riporre sia oggetti per-sonali che attrezzi da lavoro.

Il cruscotto, che contiene unbuon numero di spazi di stivag-gio, è stato reso moderno ed ele-gante, caratterizzato da un co lo-re nero di fondo. Questo può es-sere personalizzato andando apescare nel catalogo de gli optio-nal, che è tanto vasto da riman-

La carta d’identitàCognome - NissanNome - NV400Configurazione - Furgone L3H2.Trazione - Posteriore.Motore - Carburante: gasolio. Cilindri: 4 in linea. Alimentazio-ne: iniezione diretta Common Rail, turbocompressore con inter-cooler, catalizzatore EGR. Distribuzione: 4 valvole per cilindro,doppio albero a camme in testa con cinghia dentata. Livelloecologico; Euro 5 con filtro antiparticolato. Cilindrata: 2.298 cc.Potenza max CE: 107 kW/145 cv a 3.500 giri/min. Coppia maxCE: 350 Nm a 1.500 giri/min.Cambio - A sei marce + retromarcia.Pneumatici - 235/65 R16.Sospensioni - Anteriori a molle elicoidali pseudo Mac Phersoncon ammortizzatori idraulici e telescopici, barra stabilizzatricedi serie. Posteriori in acciaio bi lama con ammortizzatori idrau-lici e telescopici.Freni - A disco sulle quattro ruote, con ESP, ASR, ABS, AFU.Dimensioni - Passo 3.682 mm. Lunghezza massima 6.198 mm,altezza massima 2.549 mm, larghezza massima 2.470 mm. Dimensioni vano di carico - Lunghezza 3.733 mm, larghezza1.765 mm, altezza 1.798 mm, larghezza tra i passaruota 1.380mm, altezza soglia di carico 674 mm, volume 12,4 m3.Masse - Mtt 3.500 kg. Peso a vuoto 2.110 kg. Portata 1.390 kg.Serbatoio carburante - 80 l.

La versione a trazione posteriore del nuovo furgone multifunzione Nissan mantiene inalteratele caratteristiche di guidabilità e versatilità. Per personalizzarla è possibile pescare nel ricco catalogo

degli optional in cui si trova anche un pratico tavolino portacomputer (a sinistra).

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INTERVENTI INTELLIGENTI SU CABSTAR, ATLEON, NV200, PRIMASTAR E NAVARA

Minori consumie maggiore funzionalità

MARBELLA - Oltre all’intro du -zio ne di NV400, la gamma deiveicoli commerciali e dei picco-li camion Nissan è stata recen-temente rivista, con l’in gres soin listino di tutta una se rie dipropulsori Euro 5 e migliora-menti che hanno toccato in pra-tica tutti i modelli. A partire dalCabstar, che resta uno dei puntidi forza dell’offerta del costrut-tore, un autotelaio robusto emolto versatile proposto anchecome furgonato o cassonato, siafisso che ribaltabile, che puòcontare su tre varianti di passo,un range di masse com plessiveche va dalle 2,8 al le 4,5 t e uncarico utile che rag giungendo i2.760 kg risulta es sere il mi-gliore della categoria. Tuttequalità che ne hanno fatto unmust, soprattutto per gli impe-gni più gravosi, rendendolo do-minatore assoluto in seg menticome quello delle piat taformeaeree.

I due motori che equipaggia-no il Cabstar, un 2.5 e un 3 litri,in regola con la normativa Euro5, sono stati resi più potenti

pas sando da 110 a 130 e da 121136 cv per la cilindrata minorementre il 3 litri, che raggiungelo standard EEV, resta a 150 cv,con una coppia di 350 Nm. Intutti i casi sono dotati di un fil-tro antiparticolato a doppia ri-generazione, con questa chepuò essere innescata anche ma-nualmente, A ciò si aggiungeun nuovo albero di trasmissioneche non richiede manutenzione,così come nuovi sono lo scari-co, il sistema di raffreddamentoe la frizione, che poggia su undisco più grande.

Migliorate anche le dotazio-ni, che ora comprendono unacentralina (permette di visualiz-zare sul cruscotto le informa-zioni sulla manutenzione ed èan che in grado di verificare laqualità dell’olio utilizzato), il

pre con 150 cv e filtro antiparti-colato a doppia rigenerazione, eun 4.5 litri, Euro 5, in grado disvi luppare 185 cv, con una cop-

pia massima di 700 Nm. In en-trambi, un contenimento delrap porto finale di riduzione ga-rantisce, rispetto al passato, uncalo dei consumi che si avvici-na al 7 per cento.

Anche per l’NV200 si è la-vorato a migliorare la dotazionemotoristica, aggiungendo alleconfigurazioni base il motoredCi da 1.5 litri con una potenzadi 90 cv e una coppia di 200Nm e il benzina 1.6, che invecesviluppa 110 cv e una coppia di153 Nm. Una seconda opzionediesel è rappresentata dal Com-mon rail a otto valvole, semprecon cilindrata di 1.5 litri, conuna potenza massima di 110 cve una coppia di 240 Nm dispo-nibile già a 1.750 giri/min. Ri-spetto alla versione precedentequesto motore utilizza un nuo vo

con l’ausilio di una pressioned’i niezione portata a 1.650 bar;una messa a punto delle candelefavorisce inoltre le partenze afreddo. L’ultima modifica di ri-lievo riguarda la trasmissione,che diventa su questa versione asei marce, mentre resta a cinquecon la motorizzazione da 90 cv.

La “cura Euro 5” ha toccatoanche il Primastar, furgone leg-gero frutto dell’accordo di col-laborazione con Renault e Opel,la cui versione 2011 è alimenta-ta da un 2 litri dCi con due li-velli di potenza: 90 e 115 cv,con coppie rispettivamente di260 e 300 Nm. Trattandosi delpick up più venduto in Europa ènormale, inoltre, che al Navarasia stato riservato un trattamen-to di riguardo, che se non hatoc cato la struttura di base, giàdi per se abbastanza robusta efunzionale, si è concentrato suimotori, che sono due: un sei ci-lindri a V da 3 litri, con potenzadi 131 cv e il classico 2.5 litri,per cui è stata prima di tutto in-crementata l’efficienza del l’i -nie zione diretta, ora abbinata a

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A partire dal Cabstar, che resta uno dei punti di forza dell’offerta dei veicoli da lavoroNissan, tutta la gamma è stata recentemente rivista con l’introduzione di serie di propulsori

Euro 5 e miglioramenti finalizzati a ottimizzare il lavoro dei suoi utilizzatori.

si stema Easy Hill Start di assi-stenza alle partenze in salita, ol -tre a una nutrita serie di optio-nal, tra cui spicca la combina-

zione di navigatore satellitare ecentro di comunicazione NissanConnect, basata su un’unità contouchscreen da 5 pollici inseritoin alto nel centro della plancia.Questo inoltre integra il canaleTmc, le funzioni Bluetooth peri telefoni cellulari e gli ingressiUsb e Aux per ascoltare musicacontenuta in chiavette o lettoriMp3.

Interventi simili sono stati a -dot tati anche sull’Atleon, il ca-mion di maggiori dimensionitra quelli venduti in Europa daNissan, prodotto in Spagna co -me il Cabstar in diverse variantidi lunghezza, da 5.390 a 7.920mm, con portate tra i 3,5 e le 8t. Due i motori adottati in que- sto caso: un 3 litri identico aquello del Cabstar, disponibilesia come Euro 5 che EEV, sem-

condotto di ritorno del carbu-rante e una inedita centralina dicontrollo, che migliora l’ef fi -cien za nel campo dei consumi,

una nuova testata che migliorala turbolenza dell’aria all’in ter -no dei cilindri, agevolando sca-rico e aspirazione. Completa-mente rinnovato anche il turbo-compressore a geometria varia-bile, che è stato dotato di uncon trollo elettrico e non piùidraulico. Tutto l’insieme con-tribuisce a incrementare la po-tenza, che è arrivata a 190 cv,19 in più della versione prece-dente, oltre alla coppia, ora sui450 Nm, 47 in più rispetto alpas sato. A ridurre le emissionipensa invece la valvola di by-pass inserita nel sistema di raf-freddamento dei gas di scaricoEGR, la cui presenza migliorale partenze a freddo, riducendoulteriormente le emissioni.

Tra le altre migliorie, l’a do -zio ne dell’ESP e il rinnovodelle dotazioni, che compren-dono un navigatore satellitarecon schermo touchscreen, im-pianto audio Bose e telecameraposteriore per il parcheggio. Nèsono stati tralasciati gli interniche si presentano più raffinati eaccattivanti.

Anche il Cabstar è adesso disponibile con propulsori Euro 5. Si può scegliere tra un 2.5 e un 3 litri. Nelpassaggio il primo dei due motori ha anche guadagnato qualche cavallo in più, arrivando fino a 136.

MARBELLA - Il successo commerciale dell’NV 200 haspinto Nissan a lanciare anche una versione autovettu-ra della riuscita multispazio, denominata Evalia, di-sponibile sia con cinque che con sette posti. A caratte-rizzarla sono prima di tutto gli ampi spazi interni, conun bagagliaio che, con tutti i sedili rialzati, raggiungei 900 litri, che diventano 2.900 abbattendone la filaposteriore. Il tutto mantenendo dimensioni esternepiuttosto compatte (lunghezza di 4,4 m, altezza di1,86 e larghezza di 1,69) che la rendono ideale ancheper affrontare il traffico cittadino.

Dal punto di vista estetico, la differenziano dallaversione commerciale soluzioni come i finestrini late-rali che si estendono per l’intera lunghezza della vet-tura, senza essere interrotti né dalle portiere né daimontanti, con in più le maniglie che spariscono nella

carrozzeria, oltre alle cromature che impreziosisconola griglia anteriore, mentre i paraurti, le maniglie e iretrovisori sono in tinta con la carrozzeria.

I motori sono in pratica gli stessi della versione dalavoro e comprendono un 1.6 a benzina, con quattrovalvole per cilindro e un’iniezione multipoint con laregolazione a palette dell’albero a camme di aspira-zione, e due diesel da 1.5 litri, entrambi Commonrail, con potenze di 90 e 110 cv.

Vista l’ambizione di diventare il veicolo preferitodalle famiglie italiane, molta attenzione è stata messanel progettare gli interni, che possono contare su diuna ricca dotazione di accessori di serie e di scompar-ti portaoggetti, ma soprattutto su una grande versatili-tà, grazie alle numerose configurazioni che si possonoottenere ripiegando o abbattendo i sedili.

Derivata dalla furgonetta NV200

EVALIA: AUTO PER FAMIGLIA

Più potente e più ecologico: si presenta così il pick up Navara, punto di forza del marchio oltreche modello più venduto della categoria. Per lui 19 cv in più è una coppia che arriva fino a 450 Nm.

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ROMA - Il nuo vo pick up FordRanger è un valido e sempio diresistenza e capacità richieste aun veicolo di questa categoria.Non solo: Ranger pro pone ele-vati standard tecnologici, di si-curezza, comfort e qualità.Viene offerto in tre versioni perl’abitacolo (Cabina Sin gola,Supercab e Doppia Cabina), acui si aggiunge una lun ga seriedi funzioni disponibili in quat-tro allestimenti per il mer catoeuropeo. Inoltre, è possibilescegliere fra unità motrici 4x2 e4x4.

Ranger è completamentenuo vo e nella sua progettazionei tecnici Ford hanno fortementevoluto sviluppare un punto diri ferimento del suo segmento,in grado di soddisfare appienole esigenze dei clienti, coloroche lo utilizzano sia per lavoroche per il tempo libero. Il mo-dello è in grado di offrire unacapacità di carico ancora piùelevata e una capacità di trainoleader nel segmento, con fun-zioni innovative e tutti i com- fort richiesti e apprezzati daiclien ti che ne fanno un dupliceuso. Ranger è un esempio riu-scito della strategia globale“One Ford”: invece di produrreun veicolo costretto a sottostareai compromessi necessari persoddisfare requisiti di mercatodiversi, il Ranger è stato svilup-pato attingendo a risorse, strut-ture e competenze dei vari sta-bilimenti Ford nel mondo perfornire un prodotto in grado disoddisfare i clienti a livello glo-bale.

SFRUTTARELE SINERGIE

Progettata e sviluppata da unteam globale con sede in Au-stralia, la nuova piattaforma delFord Ranger sfrutta i vantaggidelle risorse globali del mar-chio, in particolare i motori af-fidabili e le trasmissioni a seirapporti, la cui efficacia è giàsta ta sperimentata nell’uso in-tensivo dei veicoli commerciali.Tutto è nuovo quando si parladi nuovo Ranger: i motori, letra smissioni, il telaio, le so-spensioni, il sistema di sterzata,i freni, la lamiera esterna e gliinterni del veicolo, le dotazioniper la sicurezza e il comfort deipasseggeri.

Il frontale ha uno sbalzo ri-dotto e presenta la caratteristicagriglia a tre barre che contrad-distingue i pick up e gli auto-carri Ford a vocazione globale.Per ottenere una silhouette piùsportiva e vivace, è stata au-mentata l’inclinazione del para-brezza, mentre la tradizionalefor ma squadrata del pick up èsta ta smussata conferendo alvei colo un look più moderno eaerodinamico. I modelli CabinaSingola e Supercab vantano ilvolume di carico più gran de nelsegmento, con 1,82 metri cubi e1,45 metri cubi di spazio rispet-tivamente, mentre la versioneDoppia Cabina è fra le più ca-pienti sul mercato con i suoi

1,21 metri cubi di capacità. Conuna lunghezza di 5.359 mm euna larghezza di 1.850 mm,Ranger è più grande del model-lo precedente, ma comunque fa-cilmente manovrabile grazie aun sistema di sterzata reattivache prevede un massimo di 3,5giri di volante tra un fine corsae l’altro.

All’interno, lo stile è moder-no, grazie ad accessori e livellidi comfort normalmente riser-vati delle autovetture. Ampiol’assortimento di tecnologie in-telligenti: in alcuni modelli do-tati di connettività Bluetooth,USB e iPod, sono previsti co-mandi vocali per radio, lettoreCD, iPod, porta USB, climatiz-zatore con controllo elettronicoe telefono cellulare. Il climatiz-zatore bizona e il cruise controlsono disponibili sulle versionidi fascia più alta. Tra queste, al-cune vantano uno schermo acolori da cinque pollici con na-vigatore satellitare.

Per quanto riguarda le moto-rizzazioni, il fiore all’occhielloè il diesel da 3.2 litri a cinquecilindri. Con una curva di cop-pia lineare e molto regolare, ilRanger così equipaggiato è ingrado di procedere senza sforzoin autostrada e senza la necessi-tà di scalare marcia anche quan- do è a pieno carico. Il 90 percento della coppia massima di

470 Nm viene raggiunto già a1.700 giri e fino a 3.500, a ga-ranzia della grande regolaritàdel motore. Il consumo di car-burante nel ciclo combinato vadai 10 litri/100 km della versio-ne a trasmissione manuale 4x4ai 10,6 litri/100 km del 4x4 contrasmissione automatica. Il nuo -vo Ranger propone anche unpro pulsore diesel quattro cilin-dri da 2 litri e 150 cv che puòessere associato a una trasmis-sione manuale o automatica asei rapporti. A inizio 2012 que-

sto motore sarà disponibile an -che in una versione da 125 cvcon trasmissione manuale. Gra-zie alla capacità della coppia, siottengono una spinta e qualità diguida migliori, senza trascurareil risparmio di carburante: mon-tato su un modello 4x2, il mo to-re da 2 litri consuma 8,3 li -tri/100 km nel ciclo combinato.

Le capacità di traino e guadoso no autentici plus distintivi nelsegmento. Ranger è in grado ditrainare fino a 3.350 kg in alcu-ni modelli dotati di motori die-

sel, mentre il 4x4 può guadare800 millimetri di acqua a pienocarico. Ranger vanta anche ca-pacità di carico eccezionali, su-periori a 1.350 kg in alcuni mo-delli 4x2, nonché una straordi-naria altezza libera dal suolo fi -no a 241 mm.

La capacità fuoristrada è sta -ta ulteriormente migliorata gra-zie al nuovo differenziale ante-riore compatto, un nuovo assepo steriore ammodernato e rap-porti complessivamente piùbas si. Un robusto gruppo di rin-

vio con controllo elettronico,sia per la trasmissione manualeche automatica, consente aicon ducenti di passare dalla mo-dalità 4x2 alla 4x4 in qualsiasimomento, durante la marcia,gra zie a un selettore ubicatosul la consolle centrale.

PRECISIONENELLA TRAZIONE

Per offrire maggiore sicurez-za durante i percorsi off-road,alcune versioni sono dotate delsistema di controllo della tra-zione che mantiene la stabilitàdel veicolo ottimizzando la tra-zione a livello di singola ruotamotrice. Diversamente dal dif-ferenziale a slittamento limita-to, il sistema è in grado di ridur-re la coppia motrice a un livellopreciso che può essere trasmes-so al suolo tramite le ruote e perfrenare completamente la ruotache sta slittando; in questomodo, tutta la coppia motricedisponibile viene trasferita al laruota o alle ruote con la mag- giore aderenza.

La produzione su vasta scaladel nuovo Ranger è partita inThailandia per quanto riguardai mercati di Asia e Pacifico;han no poi fatto seguito gli sta-bilimenti produttivi appena ri-modernati in Sudafrica, per ilmercato interno, quello europeoe i mercati emergenti in Africa.Nei prossimi mesi in Argentinainizierà la produzione del pickup per il Sud America. FordRan ger verrà venduto in 180mer cati: è uno dei prodotti Fordpiù diffusi nel mondo.

FORD / SUL MERCATO IL NUOVISSIMO RANGER, CAMPIONE DI RESISTENZA E VERSATILITÀ

Corsa al primato tra i pick upIl modello è in grado di offrire carichi più elevati e una capacità di traino leader nel segmento, con funzioni innovativee tutti i comfort richiesti e apprezzati dai clienti che ne fanno un duplice uso, per lavoro e per il tempo li bero. Viene of-ferto in tre versioni per l’abitacolo (Cabina Singo la, Supercab e Doppia Cabina) e due unità motrici 4x2 e 4x4.

Lino Sinari

ROMA - Il nuovo Ranger ha già conquistato un primato invidiabi-le. È infatti il primo pick up a ottenere le celebri 5 stelle nella va-lutazione dei crash-test Euro NCAP. Nata nel 1997 e supportatada diversi governi, organizzazioni di consumatori e associazionidi categoria, Euro NCAP è la principale e più rappresentativa au-torità europea per la valutazione dei veicoli nei crash-test. Ilnuovo pick up Ford ha registrato tra l’altro uno dei punteggi piùelevati in assoluto mai conseguiti in un test Euro NCAP, ben 89per cento. Le 5 stelle ben riflettono le sue prestazioni nella prote-zione di adulti, bambini e pedoni. E proprio in riferimento ai pe-doni, Ranger ha ottenuto il punteggio più elevato mai raggiuntoda qualsiasi tipo di veicolo per quanto riguarda la loro protezione(81 per cento). Grazie a uno specifico progetto di ricerca di Ford,per la prima volta un pick up dispone di tecnologie sviluppate perla protezione dei pedoni, come uno speciale inserto esagonale po-sizionato nel cofano che riduce il rischio di traumi alla testa, e un

paraurti frontale che incorpora materiali in grado di assorbire gliurti.

Ford Ranger è stato progettato per garantire un elevato livellodi protezione sotto ogni punto di vista, a partire da una strutturaper la scocca che si avvale di acciai ad alta resistenza per proteg-gere gli occupanti in caso di incidente, e un telaio completamenteridisegnato e sviluppato per assorbire e disperdere l’energia del-l’impatto. Gli airbag laterali a tendina, per la prima volta standardsu tutte le versioni del Ranger destinato ai mercati europei, siaprono dal tettuccio e proteggono la testa degli occupanti in casodi impatti laterali. La tendina, per le versioni Doppia Cabina e Su-percab, protegge anche gli occupanti dei sedili posteriori, esten-dendosi dal montante A fino al retro dell’abitacolo. I nuovi airbaglaterali sono integrati nell’imbottitura laterale dei sedili anteriori,e proteggono ulteriormente il torace in caso di impatti laterali, la-vorando in sinergia con gli airbag frontali per il guidatore e il pas-seggero. Inoltre, uno speciale airbag per le ginocchia del guidato-re è standard per tutte le versioni. La dotazione include anche lecinture di sicurezza a tre punti per tutti gli occupanti, con preten-sionatori e limitatori di carico per i sedili anteriori. La tecnologiaBeltMinder di Ford aiuta poi a ricordare agli occupanti dei sedilianteriori di allacciare le cinture.

Il nuovo Ranger è dotato anche di tecnologie di sicurezza attivae di ausilio alla guida che aiutano i conducenti a evitare possibiliincidenti. Una caratteristica standard è il programma elettronicodi stabilità (Esp) che include una serie di caratteristiche specificheper l’off road e riconosce automaticamente quando il fondo stra-dale è sconnesso e irregolare, adattandosi alla situazione per assi-curare il miglior comportamento possibile del veicolo. L’Esp inol-tre integra altre nuove funzioni: il Controllo Antisbandamento delTraino (Trailer Sway Control), controllo adattivo del carico(Adaptive Load Control), sistema di controllo della discesa (HillDescent Control), Assistenza alla partenza in salita (Hill LaunchAssist), ausilio alla frenata d’emergenza, luci della frenata diemergenza, sistema di controllo del rollio.

È il primo pick up a ottenere 5 stelle ai crash-test Euro NCAP

RANGER IN DIFESA DELLA SICUREZZA

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FUZHOU - Sprinter alla conqui-sta della Cina. È ufficialmentei niziata la produzione del vanMercedes-Benz presso l’im- pian to della Fujian Daimler Au-tomotive. “Proseguiamo costan-temente sulla strada della stra-tegia di crescita globale - ha di-chiarato Volker Mornhinweg,Direttore di Mercedes-BenzVans, presente alla cerimonia diinaugurazione della linea pro-duttiva dello Sprinter in Cina -e vogliamo ogni giorno concre-tizzare quello che è il nostromot to: Mercedes-Benz Vans di-venta globale! In Cina siamo ilprimo costruttore di categoriapremium con una sua produzio-ne locale di van. E sono parti-colarmente soddisfatto del fattoche Mercedes-Benz Vans è ingrado ora di offrire una versio-ne bus dello Sprinter per il mer-cato cinese”.

PIETRA MILIAREPER DAIMLER

Gli ha fatto eco Ulrich Wal- ker, Presidente e Ceo di Daim-ler Asia Nord-Est: “La produ-zione veicolistica locale è unapie tra miliare dell’impegnoDaim ler rivolto al mercato cine-se e un tassello fondamentaledella strategia di Daimler per laCina. Grazie all’avvio nel 2010del la produzione di Vito e Via -no presso la Fujian Daimler Au- tomotive, la Cina è immediata-mente entrata nella classificadei cinque mercati più impor-tanti per la divisione Van diMercedes-Benz. Sono convintoche lo Sprinter prodotto local-mente segnerà un altro signifi-cativo capitolo della storia disuc cesso della nostra joint ven-ture a Fuzhou”.

Dunque, Sprinter è, dopoVia no e Vito, il terzo veicolopre mium della Stella a essere

im messo nel mercato van cine-se, colmando il gap nel segmen-to dei grandi van. Inoltre,Sprinter è il terzo veicolo as-semblato dalla Fujian Daimlerper il mercato interno. Il sitopro duttivo localizzato a Fu- zhou, nel Sud-Est della Cina, hainiziato a produrre Vito e Vianonell’aprile dello scorso anno.Fu zhou è la capitale della pro-vincia cinese del Fujian, postasul l’estuario del fiume Min sul -lo stretto di Formosa.

Costituita nell’ottobre del2007 a Fuzhou, la Fujian Daim-ler Automotive è la joint venture

che Daimler AG ha creato conFujian Motor Industry Group econ la società con sede a TaiwanCina Motors Corporation. Lostabilimento di Fuzhou è statocompletato nel tempo record di18 mesi: l’attività produttiva èpartita nell’aprile 2010, a segui-to del lancio sul mercato cinesedi Vito e Viano nel giugno dellostesso anno. L’impianto, localiz-zato nella zo na industriale Qin-gkou di Mi nhou, si estende suun’area di circa 330mila metriquadrati. Con una capacità pro-duttiva di 40mila veicoli, lo sta-bilimento della Fujian Daimler

Automotive è uno dei più avan-zati del mondo dal momentoche incorpora l’avanzato know-how tecnologico rappresentatodal Sistema produttivo Merce-des-Benz nonché severi control-li di qualità. Risorse umanedalla grande professionalità pro-venienti da Cina, Germania ealtri Paesi lavorano insieme inun team internazionale affiatatoed efficiente, che mette a fruttoil prezioso patrimonio di cono-scenze e competenze nel settoreautomotive accumulate daDaim ler nei suoi 125 anni disto ria.

Sono tre i modelli della gam -ma Sprinter pronti per il merca-to cinese, con tre differenti lun-ghezze e diversi tipologia di al-lestimento dei sedili. A secondadel le loro esigenze, i clientipos sono scegliere tra la confi-gurazione a 14, 17 o 20 sediliper assicurare un trasporto pas-seggeri adeguato.

CLIENTI SEMPREPIÙ ESIGENTI

“Fujian Daimler Automotive- ha detto Rene Reif, Presidentee Ceo dell’azienda - continua a

migliorare i suoi modelli pervenire incontro in mo do soddi-sfacente alla crescente domandadel mercato cinese. Ciò è evi-dente in particolare per quantoriguarda il nuovo Sprinter cheamplia la nostra gamma prodot-to e aumenta la nostra competi-tività. Come primo lu xu rybrand che ha fatto il suo ingres-so nel segmento dei grandi vanin Cina, Sprinter propone aiclienti contenuti di qualità su-periore e una mobilità impron-tata alla massima sicurezza. LoSprinter prodotto a Fu zhou ere-dita le qualità costruttive tede-sche e una dotazione tec nologi-ca avanzata, ed è pienamenteadatto per i bisogni dei clientilocali, rappresentando un pun todi riferimento nel segmento deigrandi van”.

SICUREZZAPER I PASSEGGERI

In accordo con i principi o -pe rativi di Daimler e Mercedes-Benz, la sicurezza dei passeg-geri che viaggiano a bordo diSprinter bus viene garantita dauna serie di dispositivi elettro-nici, come l’ESP più avanzatodel segmento e la più recentetecnologia per la progettazionedella cellula di sicurezza. Il de-sign interno che prevede l’im- piego di materiali e rifiniture diqualità così come una cabina instile aeronautico, consente divi vere un viaggio all’insegnadel massimo comfort. Daimlerè al momento l’unico costrutto-re straniero che ha costituito inCina joint venture per la produ-zione locale complessiva ditruck, van e automobili. L’ar ri -vo dello Sprinter non potrà cheaumentare presso il grande pub-blico cinese le possibilità difrui re dei contenuti luxury in-carnati da Mercedes-Benz.

Pietro Vinci

“Continua consuccessol’espansione diDaimler nel grandePaese asiatico.Nell’impiantodella FujianDaimlerAutomotive èufficialmenteiniziata laproduzione delloSprinter inversione trasportopasseggeri chesegna l’ingresso diMercedes-Benz nelsegmento cinesedei grandi van.

DAIMLER / DOPO VITO E VIANO IN CINA VIENE PRODOTTO ANCHE SPRINTER IN VERSIONE BUS

Estremo Oriente sempre più strategico

Da sinistra a destra Lian Xiaoqiang, Presidente di Fujian Motor Industry Group e Fujian Daimler Automotive, Zheng Songyan, Assistente del Governo della Provincia di Fujian, Volker Mornhinweg, Direttore di Mercedes-Benz Vans, Rene Reif, Presidente e Ceo di Fujian Daimler Automotive.

“In Cina - ha spiegato Volker Mornhinweg, Direttore di Mercedes-Benz Vans - siamo il primo costruttore di categoria premium conuna sua produzione locale di van. Mercedes-Benz Vans è in grado ora di offrire una versione di bus dello Sprinter per il mercato cinese”.

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36N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti LCV

PADOVA - La regola è semprela stessa, un marchio funzionatan to quanto è efficace l’azionedel concessionario di zona. Lodimostra chiaramente l’espe- rien za della AutoPlanet di Pa-dova, che fa parte del GruppoArtusi, e che ha portato i vei-coli commerciali Citroën aivertici nella provincia veneta,confermandosi anno dopo announo dei dealer legati al costrut-tore francese più attivi sulfronte dei mezzi da lavoro.

“In effetti possiamo contare- commenta il titolare MassimoAr tusi - su una penetrazionepiuttosto sostanziosa. Attual-mente la nostra quota di mer-cato è posizionata attorno al 23per cento, cioè molto più inalto dei diretti concorrenti. Cisupera nel totale Fiat Profes-sional ma soltanto sommando ipropri risultati nel compartodelle flotte”.

Che è un settore che a voinon interessa?

“Di flotte - risponde l’im- pren ditore - non voglio nean-che sentire parlare, vendendo aloro non si guadagna. Poi natu-ralmente se un cliente con nu-merosi mezzi sceglie di rifor-nirsi da noi cerchiamo di sod-disfarlo, ma non è certo quellala nostra dimensione ideale.Preferiamo concentrarci sullepiccole a zien de e sui tanti arti-giani che operano in provinciadi Padova. Per loro siamo unriferimento preciso da tempo el’attenzione che gli riserviamoè sempre sta ta ben ripagata”.

Benché la penetrazione diCitroën nel campo dei veicolicommerciali sia in continuoaumento è raro vedere similiri sultati, come li avete otte-nuti?

“Grazie all’esperienza matu-rata sul campo. A partire dadie ci anni fa, quando ho aperto

la mia prima concessionariaCitroën, allora si trattava di unmar chio che trattava poco imez zi da lavoro. Noi invece dasempre disponevamo di unvenditore dedicato, che adessosono diventati tre sempre im-pegnati nella prospezione, eavevamo attivato servizi speci-fici le gati all’assistenza, comel’a per tura dell’officina il saba-to mat tina. Siamo stati il primocen tro specializzato e da alloratut te le volte che in Citroën siparlava di commerciali si face-va l’esempio di Padova”.

Da cosa deriva questa vo-cazione?

“Al fatto che in precedenzaeravamo concessionari Fiat eAl fa Romeo, inseriti quindi inun gruppo in cui è sempre stataforte la cultura del commercia-le. Abbiamo imparato molto el’abbiamo messo a frutto”.

Come è andato il 2011 nelsettore dei veicoli da lavoro?

“Fino a settembre siamo an-dati bene, poi da ottobre c’èsta to un forte rallentamento. Indefinitiva siamo abbastanza inli nea con i risultati dell’annoscorso. Nel 2010 abbiamo ven-duto 521 veicoli commerciali,alla fine di ottobre di que st’an -no siamo invece sui 470 pezzi,quello che manca dovremmoriuscire a recuperarlo neltempo che ci resta”.

Qual è il furgone Citroënpreferito dai vostri clienti?

“Il mezzo che vendiamomeglio è sicuramente il Jum-per, che ci permette di lavoraremol to anche sugli allestiti cherappresentano un nostro puntodi forza, che riguarda circa il15 per cento del totale dellevendite. Noi ci proponiamocome dei consulenti al serviziodelle a zien de, il cliente vieneda noi ci spiega che tipo difunzione deve assolvere e noilo consigliamo”.

Quali sono le trasforma-zioni più richieste?

“Dipendono molto dalle ne-cessità del periodo, in primave-ra ad esempio vanno molto gliallestimenti refrigerati, poi ciso no soluzioni che funzionanosempre, come i cassonati, siafis si che ribaltabili”.

Per quel che riguarda gliallestitori, vi rivolgete ad ar-tigiani locali oppure sfruttateaccordi comuni a tutta la reteCitroën?

“In questo siamo molto le-gati al territorio e preferiamoquin di collaborare con carroz-zerie che conosciamo da tantianni e che ci garantiscono ilgiu sto livello di qualità e assi-stenza che vogliamo proporreai nostri clienti. Per tutti i refri-gerati e coibentati, che sonouna buona parte del totale, lanostra scelta cade principal-mente sulla Furgotech di Piovedi Sacco, mentre per le furgo-nature in le ga leggera ci rivol-giamo alla Cen trocar di Trevi-so. Per funzionare bene con gliallestimenti bisogna però che amonte ci sia una strategia:quindi se ci vengono proposti

dei ribaltabili a un prezzo con-veniente li compriamo volen-tieri, sicuri di riuscire a vender-li, anche grazie al fatto che lanostra clientela ci permette dimuovere dei buoni volumi e di

sfruttare i momenti di picco sulmercato, così come eventualiofferte speciali da par te deicarrozzieri”.

Come è strutturata la vo-stra assistenza?

“Le officine al momento so -no due, posizionate una a est euna a ovest di Padova. In en-trambe abbiamo sia linee chepersonale dedicati nello speci-fico ai mezzi da lavoro e pro-poniamo una buona selezionedi veicoli sostitutivi, forniti anoleggio. Quando infatti creia-mo un nuovo servizio, credia-mo sia giusto che questo sia apagamento”.

Il lavoro in officina è rima-sto costante nonostante lacri si?

“Quello è cresciuto circadel l’8,5 per cento nell’ultimoan no, anche se di recente ab-biamo dismesso il settore deinoleggi, che era appunto legatoalle officine. Quello che va piùa rilento è invece il lavoro dellacarrozzeria, che è legata a unadelle due strutture di servizio.In quel caso influisce pesante-mente il difficile momentoeconomico. Chi ha un bozzosul proprio furgone per il mo-mento lascia correre e se ildanno non è grave non lo ripa-ra in attesa di tempi migliori”.

I rugbisti del Petrarca all’inaugurazione della nuova sede

PADOVA - Anche la squadra di Rugby del Pe-trarca Padova ha partecipato all’importante ap-puntamento dell’inaugurazione della nuovasede della concessionaria Artusi, situata in vialedella Regione Veneto.

“La struttura che si trova a poche centinaiadi metri dalla nostra attuale officina - spiegaMassimo Artusi - va a coprire la zona di Pado-va Est. Si tratta di un complesso di grandi di-mensioni, che in totale comprende novemilamq di area coperta. Per il momento sono statiterminati i lavori per la concessionaria vera epropria e per il magazzino ricambi che sono giàoperativi. Mentre sono ancora in corso quelliper l’officina e la carrozzeria”.

Che andranno a sostituire quelle attuali?“Sì, però potendo contare su di uno spazio

più ampio, per un totale di 3.500 mq, il che cipermetterà di impiantare tutta una serie dinuove attrezzature, una tecnologia più avanzataal servizio del cliente. Oltre ai normali servizidisporremo anche di un centro per le revisioni edi un gommista”.

Anche quel servizio lo svolgete in pro-prio?

“Certo, da tre anni. Prima l’avevamo appal-tato a una ditta esterna poi fatti i dovuti calcoliabbiamo verificato che portandolo all’internopoteva essere conveniente per noi oltre cheestremamente gradito alla clientela”.

MIGLIORE ASSISTENZA AI CLIENTI

“Il concessionarioveneto vanta nellazona la quota dimercato miglioretra i marchiesteri. “La nostrafilosofia -sottolinea iltitolare MassimoArtusi - è quelladi concentrarcisulle piccoleaziende e sui tantiartigiani cheoperano inprovincia diPadova. Per lorosiamo unriferimentopreciso da tempoe l’attenzione chegli riserviamoè sempre stataben ripagata”.

CITROËN / GRANDE DINAMISMO DEL DEALER AUTOPLANET DI PADOVA

Punta di diamante

Mauro Zola

Massimo Ar tusi, titolare della concessionaria AutoPlanet di Padova, parte del Gruppo Artusi.AutoPlanet ha portato i veicoli commerciali Citroën ai vertici nella provincia veneta.

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PARIGI - Chi ben comincia è ametà dell’opera. Un proverbioche si addice alla perfezione aKangoo Z.E., versione elettricadella celebre furgonetta Re-nault, premiata con il prestigio-so “Van of the Year 2012”, chesi è aggiudicata il primo lotto diun bando di gara promossodalle istituzioni francesi e gesti-to dall’Unione dei Gruppi diAcquisti Pubblici (UGAP). Dapoco immessa sul mercato,Kangoo Z.E. parte con il piedegiusto e inizia con successo lasua carriera commerciale. Più di15mila Kangoo Z.E. (15.637per la precisione) ver ranno in-fatti ordinati in quattro anni da19 delle più gran di aziende fran-cesi, così co me dalle ammini-strazioni e dallo Stato, chehanno partecipato al bando digara. Diecimila unità sono desti-nate a La Poste, 1.500 a ERDF,1.200 a UGAP, 510 a Veolia En-vironnement, 450 a GDF-Suez e330 a Spie. Sono aderenti alraggruppamento di ordinativianche ADP, Air France, Areva,Bouygues, EDF, Eiffage, FranceTélécom Orange, GRT Gaz,GrDF, RATP, SAUR, SNCF,Suez Environnement e Vinci.

Viene così premiata la strate-gia Renault nel settore dellamo torizzazione zero emissioni,che prevede entro la metà del2012 il lancio in Italia di benquattro modelli: oltre a Kangoo,disponibile anche in versioneMa xi, all’inizio del prossimoan no sarà la volta della berlinaFluence e della city car Twizymentre a metà anno toccherà al -la berlina compatta Zoe. Tutti imodelli sono contrassegnati

dal l’acronimo Z.E.. Il veicoloelettrico è dunque ormai una re-altà in Renault, sia per i clientiprivati che per quelli aziendali.

IL VALOREDI UN’OFFERTA

Il bando di gara è stato lan-ciato un anno e mezzo fa dalleistituzioni francesi che hannochiesto a Jean-Paul Bailly, Pre-sidente di La Poste, di costituireun raggruppamento di ordinati-vi delle grandi aziende interes-sate ai veicoli elettrici. L’ag giu -di cazione è stata affidata al- l’Unione dei Gruppi degli Ac-

quisti Pubblici (UGAP).La prima fase del processo di

selezione è stata chiamata “dia-logo competitivo”. Ogni mese,le Case automobilistiche chehan no partecipato alla gara han -no incontrato i responsabili de -gli acquisti di questo gruppoper rispondere alle loro doman-de, e nel caso di Renault pre-sentare l’offerta Renault Z.E. eraccogliere le loro esigenze.Que sta fase ha permesso di sta-bilire una panoramica dell’of -fer ta e di creare un capitolatotec nico per soddisfare le esi-genze dei membri del gruppo diquesto bando di gara.

“Questo successo di Renault- ha commentato Jerome Stoll,Vice Direttore Generale Com-mercio e Divisione VeicoliCom merciali di Renault - pre-mia il valore della nostra offertaelettrica, sia come prodotto checome servizio, per i clienti pro-fessionali. Le 19 grandi aziendeche si doteranno del KangooZ.E. sono state attratte dallequa lità intrinseche del veicolo,così come dal nostro businessmodel originale, basato in parti-colar modo sul noleggio dellebatterie. Vorrei ringraziare dicuore tutti i clienti del bando digara che ci hanno dato fiducia,

nonché i collaboratori Renaultche hanno reso possibile questosuccesso”.

Renault Kangoo Z.E., la pri -ma gamma di furgonette 100per cento elettriche è accessibi-le a partire da 15mila euro inFrancia, grazie anche al bonusecologico di 5mila euro. È di-sponibile per le ordinazionipres so tutta la rete Renault dal30 settembre. Da fine ottobre èinvece arrivata fisicamente inol tre 370 concessionarie inFran cia e sarà progressivamentecommercializzata in tutti i paesieuropei. In Italia, Kangoo Z.E.viene proposto a 20mila euro,

iva esclusa. Il noleggio dellabatteria parte da un costo men-sile di 75 euro, iva esclusa,comprendente l’assistenza.Kan goo Z.E. Maxi viene inveceofferto a partire da 21.200 euro,iva esclusa.

Kangoo Z.E. è lungo 4,2me tri ed è equipaggiato conuna motorizzazione elettrica da44 kW/60 cv che eroga unacoppia di 226 Nm. Inoltre, èdotato di una batteria agli ionidi litio di ultima generazioneche consente un’autonomiamedia di 170 km. Kangoo Z.E.,al pari della versione sorellatermica, offre alti standard dicomfort, abitabilità e sicurezza,unitamente a quella praticità efunzionalità che si dimostraideale per il trasporto di merciin ambito urbano e quindi perle consegne o gli interventi diprossimità. La capacità di cari-co è di 650 kg.

Kangoo Z.E. è prodotto, co me

il suo equivalente termico, nellafabbrica di Maubeuge, in Fran-cia. Specializzato nella pro duzio-ne di veicoli commerciali daventi anni, il sito industriale saadattarsi costantemente alla di-versità insita in questo tipo diveicolo (dal modello ba se all’Ex-press, al Maxi, al Contact e oraanche allo Z.E.) e alla domandacommerciale. Una scel ta checonsente una rapida industrializ-zazione, garantendo nel contem-po un elevato livello di qualità.

SVILUPPOSOSTENIBILE

Nel 2010 a Maubeuge sonosta ti prodotti 139.259 veicoli, dicui il 54 per cento Kangoo Ex-press e il 46 per cento Kangoo.Lo scorso anno sono stati e -spor tati 84.948 Kangoo, il 61per cento del totale. Nel primosemestre del 2011 i Kangoopro dotti sono stati 35.923, gliExpress 43.291.

Lo sviluppo sostenibile e laconseguente tutela ambientalesono obiettivi prioritari per Re-nault. Lo dimostra anche il fattoche oltre mille ingegneri, inpar ticolare presso il Technocen-tre di Guyancourt, partecipanoattivamente da quasi tre annialla progettazione dei veicolielettrici del costruttore, garan-tendone qualità e sicurezza.

Leader dal 1998 sul mercatodei veicoli commerciali leggeri,con oltre il 15 per cento di quo -ta di mercato in Europa e oltreil 32 per cento in Francia, laLo sanga ha come obiettivoquel lo di imporsi anche comeriferimento delle furgonette e -let triche e consolidare così lasua presenza sul mercato delVecchio Continente. Nel seg-

mento delle furgonette, KangooExpress è leader di mercato conoltre il 17 per cento in Europa(Francia inclusa) e oltre il 32per cento in Francia.

Nel settore dei veicoli com-merciali, Renault offre unaun’am pia gamma di veicoli concapacità dai 2 ai 22 metri cubi ein grado di rispondere alle esi-genze della clientela professio-nale. Parte integrante della stra-tegia di espansione è l’im ple -men tazione progressiva dellaRete Renault Pro+. Lanciata nel2009, la Rete ha superato lametà del processo di completa-mento, con l’apertura di oltre200 dei 400 centri previsti entrola fine del 2012. L’obiettivo èoffrire un servizio di qualità“one stop shop” per venire in-contro in modo specifico alleesigenze dei clienti professiona-li, con spazi, attrezzature e per-sonale dedicati per la vendita el’assistenza.

38N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti LCV

Lino Sinari

RENAULT / IL “VAN OF THE YEAR 2012” SCELTO DA DICIANNOVE GRANDI AZIENDE FRANCESI

Kangoo Z.E. partein... quindicimila

La giuria internazionale premia la furgonetta elettrica che è ormai una re-altà consolidata sia per i clienti privati che per quelli aziendali. Lo dimo-stra il fatto che la Casa francese si è aggiudicata il primo lotto di un bandodi gara che prevede l’ordinazione, distribuita su quattro anni, di ben15.637 Kangoo Z.E da parte di aziende e amministrazioni d’oltralpe.

Renault Kangoo continua a essere un asso nella manica dell’offerta dei veicoli commerciali della Losanga, che può vantare un’ampiagamma di veicoli con capacità che vanno da 2 a 22 metri cubi, in grado di rispondere alle esigenze della clientela professionale.

In Italia, Kangoo Z.E. viene proposto a 20mila euro, iva esclusa. Il noleggio della batteria parte da un costo mensiledi 75 euro, iva esclusa, comprendente l’assistenza. Kan goo Z.E. Maxi viene invece offerto a partire da 21.200 euro, iva esclusa.

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COURTRAI - Protagonista dispicco nella mobilità sostenibilesu scala europea, Iveco Irisbuspersegue da anni un’attività diricerca e sviluppo che abbia insintesi un unico obiettivo: realiz-zare prodotti amici del l’am -biente e allo stesso tempo mo-derni e attraenti. Un impegnoche è stato pubblicamente rico-nosciuto al costruttore nazionalenel corso della Settimana Euro-pea dell’Autobus, come da tra- dizione ospitata anche que st’an -no al Busworld 2011, il saloneinternazionale dedicato al tra-sporto collettivo tenutosi aCourtrai, in Belgio.

LA NUOVA IDEATURISTICA

Per la pri ma volta Iveco Iri-sbus ha partecipato con il Mage-lys Pro - bus da 12,8 m, turisticodi Classe III, vero e proprio at-taccante di punta nel settore deituristici - che è risultato vincito-re del Premio Style & e Design.Autobus gran turismo presentatonel giugno 2007 per il premio“Coach of the Year 2008”, nellaversione Pro il Magelys rappre-senta la nuova idea turistica diIribus Iveco: un nuovo bus pro-gettato per soddisfare tutti queituristi che girano in lungo e

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largo. E grazie al quale oggi ildelfino del marchio IrisbusIveco è l’em blema di unagamma di autobus al gran com-pleto.

Un riconoscimento che rendemerito all’estetica di questagam ma di autobus, che si carat-terizza per la sua linea accatti-vante e al comfort uniti a presta-zioni elevate: l’interno ha sedot-to in modo particolare la giu riaper la sua grande luminosità,grazie alle ampie vetrature, cheoffrono una panoramica unicasul mondo esterno. Questa ca-ratteristica, associata a portaba-gagli estremamente stilizzati eun accogliente am biente interno,ha permesso di fare la differenzarispetto ai competitor.

Magelys è un autobus che,grazie a soluzioni tecniche ri-spettose dell’ambiente, fa sì cheil desiderio di viaggiare non siapiù un costo per le generazionifuture. La curva sottile dei fine-strini e le linee pulite della car-rozzeria contribuiscono alla flui- dità e alla morbidezza che è pro- pria del Magelys. Lussuoso macontemporaneo al tempo stes so,tutti i dettagli di questo veicolone fanno un vero autobus GranTurismo. Magelys ha tra il 30 eil 45 per cento di superficie ve-trata in più rispetto a gli altri au-tobus. A bordo, il cam po di visi-bilità è aumentato di oltre unterzo e addirittura di due terzi

nella versione con il tet to par-zialmente vetrato, in mo do cheil passeggero possa sedersi e go-dersi lo spettacolo al l’internodella sua bolla di ve tro. Questoveicolo ha una strut tura in accia-io a monoblocco rigido trattatacataforeticamente contro la cor-rosione e be neficia anche delletecnologie più avanzate per aiu-tare il conducente nel lavoroquotidiano. La funzione di fre-

nata è migliorata grazie al siste-ma elettronico EBS, il sistemaESP controlla la stabilità delveicolo e l’ACC (AdaptativeCruise Control), disponibile inopzione, garantisce una distanzacostante dal veicolo precedente.La scelta di una catena cinema-tica ben collaudata, con il moto-re Cursor 10 che soddisfa le piùesigenti norme ambientali (Euro5 o EEV), garantisce l’affidabi-

lità di un veicolo costruito perdurare nel tempo.

Ultimo nato della gamma,nel la versione Pro Magelys riu-nisce in sé tutte le carte vincentidi un autobus turistico: il veico-lo conserva la fluidità delle for -me che caratterizza la gammaMa gelys, le luci diurne e la cli-matizzazione integrata accentua-no il suo design innovativo, èdotato di un volante multifun-

zione per la prima volta in que-sto segmento. Esiste in versioneUFR (per utenti con sedia a ro-telle) per offrire il massimo diaccessibilità Offre gli equipag-giamenti della gamma Magelysper la sicurezza attiva, di serie ocome optional (EBS, ESP,LDW, ACC ecc.).

VINCERE LE SFIDEDEL TRASPORTO

Iveco Irisbus era presente aBus world 2011 con un’ampiagam ma di prodotti innovativi, abasso impatto ambientale e difacile accesso a bordo (la mag-gior parte dei veicoli esposti e -ra no dotati di pianale ribassato oattrezzature specificamente a di -bite al trasporto dei passeggeri amobilità ridotta). Lo stand dioltre 1.200 mq ospitava in pri moluogo il nuovo Daily, in versioneminibus, recentemente lanciatoal Fiat Industrial Village di Tori-no. Il nuovo Daily mi nibus,equipaggiato con motori FPTIndustrial da 3 litri in due ver-sioni Diesel EEV (da 146 cv e170 cv) e CNG (da 136 cv), sicaratterizza per il piacere di gui -da e il rispetto per l’am bien te,con bassi livelli di emissioni,consumi ridotti, uniti a potenzaed elasticità. Anche il benesserea bordo è una priorità. L’im po -nen te vetrata laterale del nuovoDaily minibus garantisce unagrande luminosità al veicolo eof fre una vista panoramica delpaesaggio circostante. L’e qui -paggiamento di serie - comel’an tibloccaggio delle ruote(ABS), il controllo della trazio-ne (ASR), il controllo elettroni-co di stabilità di ultima genera-zione (ESP), il sistema di assi-stenza alla partenza in salita(Hill Holder) e i fendinebbiacon funzione Fog Cornering -ren de il nuovo Daily minibusuno dei veicoli più sicuri dellasua categoria.

Oltre al nuovo Daily minibus,Busworld 2011 ha rappresentatoper Iveco Irisbus l’occasioneideale per presentare il nuovoCrossway LE, nella versionecorta da 10,80 m. Si tratta delcompletamento del la gamma diun modello che nel lo scorso giu-gno ha superato i 10mila esem-plari prodotti.

Lo stand Iveco Irisbus, ac-canto al premiato Magelys Pro,ospitava infine il Citelis, puntadi diamante della nuova genera-zione di autobus particolarmenteperformanti in termini di rispar-mio energetico e riduzione delleemissioni inquinanti, in pie naconformità con gli adeguamentiprevisti per il trasporto pubblicodel domani.

MOBILITÀ

IRISBUS / AL BUSWORLD 2011 IL MAGELYS PRO HA OTTENUTO IL PREMIO STYLE & DESIGN

La star di CourtraiImportante riconoscimento per il marchio del Delfino e per la sua incessante attività

di ricerca e sviluppo finalizzata a rafforzare l’attrattività del trasporto collettivo di persone.

Massimiliano Campanella

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MALPENSA - “Dobbiamo pen-sare al traffico come a un siste-ma globale”, dice ThomasRösch, Managing DirectorOpenmatics nello spiegare l’in- no vazione apportata dal sistemaOpenmatics di ZF. Le caratteri-stiche e le potenzialità dellapiat taforma telematica sono sta -te illustrate in un incontro orga-nizzato all’Aeroporto di MilanoMalpensa in collaborazione conAir Pullman, importante realtàa zien dale nel comparto del tra-sporto pubblico in Lombardia.Air Pullman è di fatto in assolu-to in Europa la prima aziendacliente ad aver adottato Open-matics a bordo di alcuni veicolidella propria flotta.

Se non è più sufficiente con-centrare l’attenzione unicamen-te su soluzioni parziali, Open-matics apre le porte al futuro,quello della visione d’insieme.L’o biettivo è infatti quello diunificare il mercato dei servizitelematici con una soluzione in-dipendente. Per questo, il Grup-po ZF ha creato un’alleanzastra tegica con il gigante ameri-cano Intel Corporation. ZF eIntel hanno collaborato allo svi-luppo e all’implementazione diOpenmatics. In aggiunta allatec nologia chip, Intel ha messoa disposizione la sua provatacompetenza nel progettare l’ar- chi tettura IT e le soluzioni dicomunicazione. Altrettanto im-portante il contributo di ZF cheha sfruttato il suo know-how dispecialista nella catena cinema-tica e nella componentistica in-

tegrata dei veicoli.“Abbiamo creato un sistema

ba se che offre una chance a tut -ti i provider telematici di usciredal l’isolamento”, spiega il dot-tor Rösch. Se infatti oggi è unda to di fatto che la comunica-zione sotto forma d’informa zio -ne digitale da e verso i veicoliin movimento sia essenziale pergarantire la profittabilità dellaflotta e l’ottimizzazione del tra-sporto in termini di redditività,efficienza, riduzione dei consu-mi ed eco-compatibilità, è purvero che ogni applicazione tele-matica disponibile è attualmen-te una soluzione isolata rispettoalle altre.

RIDURRE I COSTIDEGLI INVESTIMENTI

“Il mercato telematico èfram mentato - afferma ThomasRösch - Le case costruttrici diveicoli e componentistica offro-no ciascuno i propri sistemi.Co me conseguenza, le soluzio-ni proposte, specifiche e isolate,non consentono di ottenere unostandard tecnologico uniforme.Uno svantaggio per i gestoridel le flotte che devono richie-dere sistemi telematici diversiper ogni applicazione e, se ge-stiscono flotte miste, lo specifi-co sistema di ogni singolo vei-colo di una marca piuttosto chedi un’altra; ciò comporta costid’investimento continui in har-d ware e software”.

Tutto questo può essere su-perato grazie a ZF Openmatics,un’unica piattaforma telematicache combina un ampio spettrodi applicazioni. “Openmatics -prosegue Thomas Rösch - puòscambiare dati con tutti i piùim portanti sistemi veicolari eciò è possibile in più ambiti diintervento, dalla gestione delleflotte alle informazioni per ipas seggeri, dalla diagnosticavei colare alle applicazioni mul-timediali, ecc.. Nel trasportopub blico, poiché può essere im-piegato negli autobus urbani ditut ti i produttori, Openmatics è

particolarmente adatto per leflot te miste. Openmatics puòessere utilizzato indipendente-mente dalla tipologia di veico-lo, così si adatta facilmente afor nitori, costruttori di veicoli ecomponentistica o sviluppatoridi altre applicazioni che posso-no offrire i loro servizi telema-tici nella forma delle App perOpenmatics. I requisiti sonopresto detti: massima qualità.Ogni App è controllata e certifi-cata prima del suo utilizzo”.

Openmatics è composto diun’u nità di bordo standardizza-ta per i veicoli e di un portalesoftware supportato dal web per

l’elaborazione. I clienti possonocosì creare un proprio profiloutente personalizzato e seguen-do il modello delle App ben no -to al grande pubblico possonocon figurare i servizi telematiciattraverso il portale web e desti-nare questi servizi alla propriaflotta di veicoli.

Il sistema è facile da usare:l’u nità di bordo raccoglie e tra-smette dati del veicolo per tuttele applicazioni telematiche ri-chieste; i server esterni si occu-pano di elaborare i dati e di im-magazzinarli; gli utenti visua-lizzano dati, report, calcoli esvi luppi attraverso il portale

Paolo Altieri

42N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti MOBILITÀ

ZF / L’INNOVATIVO SISTEMA OPENMATICS APRE

Una piattaforma,web, tramite pc o Smartphone; idiversi servizi telematici sonoofferti sotto forma di applica-zioni software modulari deno-minate App: i gestori di flotte ogli utilizzatori di veicoli posso-no liberamente selezionarequel le che desiderano dal mo-mento che l’App Shop permettela ricerca, l’acquisto e l’in stal -la zione di App.

Il risultato di tutto questo èla disponibilità di soluzioni te-lematiche fortemente orientatealla clientela. Inoltre, ed è unparticolare non di poco conto,gli utilizzatori di Openmaticspagano solo quelle funzioni te-lematiche che usano, niente piùe niente meno. E in ogni caso, ico sti dell’investimento Open-matics e della sua installazionesono contenuti. Questo perché iclienti non devono acquistare erendere operativa la tecnologiain se stessa, ma unicamente uti-

lizzare il dispositivo. Periodica-mente viene assicurato il neces-sario aggiornamento e l’opera -ti vi tà del sistema è garantita pertutta la durata del contratto.

SCAMBIODI INFORMAZIONI

L’unità di bordo “Mozart”con display è utilizzabile perdiverse necessità. Ha un’inter -fac cia di tipo CAN, USB,Ethernet e comunica via GSM,UMTS o WLAN. L’alimenta-zione del di spositivo è assicu-rata da connessione con presa12 V a bor do di un’automobileo 24 V a bor do di un veicolocommerciale. L’unità onboardpuò essere usata per trasferiredati da e ver so il veicolo. Peresempio, da una parte possonoessere inviate informazioni re-lative alla posizione e allo statodel mezzo in movimento, dal-

“Il mercatotelematicoframmentatopropone soluzionidiversificate,specifiche maanche isolate. Ciònon consente diottenere unostandardtecnologicouniforme avantaggio di unimpiego piùrazionale edefficace diimportantistrumenti per lagestione deitrasporti. Tuttoquesto può esseresuperato grazie aZF Openmatics,una piattaformache combina unampio spettro diapplicazioni.

Thomas Rösch, Managing Director Openmatics di ZF

Alessandro Oldrini, Ad di Air Pullman (al centro), conEdoardo Vantellini (a sinistra) e Marco Civinini, rispettivamente

Ad e Direttore Business Operations di ZF Italia.

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43 MOBILITÀN° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

l’altra possono essere ricevuteinformazioni su rotta e direzio-ne alternative. Un altro esem-pio: a bordo di un autobus, pos-sono essere registrati aggiornatiprogrammi di infotainmentfruibili dai passeggeri. Queste ealtre differenti possibilità discambio dati aiutano il veicoloe i gestori delle flotte a ottimiz-zare i costi d’e ser cizio e a in-crementare la redditività delmezzo (per esempio controllan-done i dati di consumo) o ilcomfort dei passeggeri. I dati sono ricevuti, elaborati earchiviati esternamente da unpro vider indipendente. Qualiso no i vantaggi per gli utenti?Innanzitutto, risparmiano suico sti degli investimenti in hard -ware, tecnologia di comunica-zione e infrastruttura IT. Inol-tre, aumenta la sicurezza sui da -ti, l’accesso agli stessi e l’effi -cien za del back-up. I gestoridel le flotte possono così con-centrarsi maggiormente sul lorolavoro, non dovendo preoccu-parsi direttamente della tecno-logia che vi sottende. È il modopiù economico, sicuro, efficaceed ecocompatibile per gestirel’operatività dei veicoli.

“Nel portale web - aggiungeThomas Rösch - gli utenti pos-sono crearsi dei profili indivi-duali con la funzione ‘Le miepagine’. Grazie alla vasta ge-stione utenti (gestione utenti ediritti, configurazione di App,gestione veicoli e flotte), non-ché un monitor di stato per gliupdate e box messages, è pos-sibile personalizzare il portaleperfettamente secondo le esi-genze dei singoli clienti di flot-

ta. Si può eseguire anche la ge-stione di grandi quantità di vei-coli in modo confortevole, adesempio con il cosiddetto‘batch upload’ dei dati veicolo,per non doverli inserire singo-larmente. Per proteggere i datidall’intromissione di scono-sciuti, il portale Openmatics di-spone anche di un sistema disicurezza molto fidato con tra-smissione dati criptata e inter-venti di certificazione rigoro-si”.

Con l’App Shop online, leap plicazioni telematiche com-prate nel negozio virtuale sono

direttamente disponibili nelpor tale web e tenute aggiornatecon una funzione di update. An -che tutta la gestione contrattitra il cliente e Openmatics sisvol ge attraverso lo shop, cosìco me la fatturazione. Il modellodelle App comprende una strut-tura di software aperta. In più,la possibilità di integrare ancheservizi telematici di terzi, rendela piattaforma ancora più versa-tile e attraente per gli utenti.Dal l’inizio del 2012 sarà dispo-nibile il relativo software deve-lopment kit. Mediante questokit, anche sviluppatori terzi di

software possono mettere a di-sposizione le proprie applica-zioni telematiche nell’AppShop. Alcune aziende di soft- wa re hanno già annunciato divoler sviluppare programmi perOpenmatics, ad esempio la Eu-rotelematik GmbH oppure laCluetec GmbH.

TANTI POTENZIALIPROVIDER

All’interno dell’App Shop èpossibile trovare variegate ap-plicazioni software, come, peresempio, quelle che aiutano i

gestori delle flotte a ridurre icon sumi di carburante e i costioperativi. A seconda della tipo-logia, le App possono esseregratuite o a pagamento.

“Openmatics è una piattafor-ma aperta alle buone idee - con- tinua il dottor Rösch - Costrut-tori di componenti e veicoli,com pagnia di assicurazioni eal tre realtà aziendali possonodiventare provider, sviluppareApp e presentarle all’internodel lo spazio shop. Anche gli u -tenti finali se hanno idee in ma-teria telematica per le loro flot-te o per le flotte in generale.Tutte le App sono controllate ecertificate da Openmatics o daun’au torità esterna indipenden-te. La certificazione tecnica ga-rantisce che App di differentiprovider non interferiscano leune con le altre e funzionino inmodo ottimale all’interno dellapiat taforma. Nel momento incui un’App viene confermata, ilsuo sviluppatore decide se puòessere utilizzata solo per le spe-cifiche applicazioni da lui pre-viste o se è disponibile in gene-rale all’interno dello shop. Losviluppatore ha la responsabili-tà di decidere il prezzo. Il girod’affari prevede che il 70 percen to degli introiti vadano allosviluppatore; il 30 per cento èap pannaggio di Openmatics che

La società lombarda di trasporto pubblico è il primo cliente Openmatics

SOMMA LOMBARDO - Chi ha creduto fortementenel sistema Openmatics, al punto da essere laprima azienda a impiegarlo, è stata l’Air Pul-lman, grande società di trasporto pubblico nelleprovince di Milano, Monza, Como e Varese cheha deciso per un contratto di attrezzatura delladurata di 24 mesi. Openmatics verrà impiegatoin 35 shuttle bus che viaggiano tra il centro cittàdi Milano e l’aeroporto di Malpensa. I sistemiOpenmatics verranno attrezzati per l’incaricodella Air Pullman in un primo momento con dueApp: “All Vehicles Overwiew”, che spiega la po-sizione e lo stato attuale dei veicoli equipaggiaticon Openmatics su una mappa; “Work Report”,che valuta i vari modi operativi degli autobus edistingue tra marcia, fermo con motore accesso efermo con motore spento. In una seconda fase,Air Pullman e Openmatics intendono svilupparealtre App per la piattaforma telematica book-mark.

I segmenti che vengono serviti da Openmaticssono diversi: catena cinematica e sistemi di dia-gnosi, ecologia e risparmi, gestione flotte, intrat-tenimento. Per quanto riguarda la catena cine-matica, con Openmatics è possibile effettuare ilriconoscimento di errori e allarmi provenientidal sistema di trasmissione. I vantaggi si concre-tizzano nella maggiore disponibilità dei veicoligrazie alla riduzione dei tempi morti nelle proce-dure di manutenzione, una migliore pianificazio-ne della stessa e la riduzione dei costi. Su ecolo-gia e risparmi, con Openmatics è possibile misu-rare in automatico i consumi di carburante attra-verso l’interfaccia veicolo nonché la trasmissio-ne dei dati di consumo al portale. Ciò permetteun facile accesso ai dati di consumo e un’analisidei consumi di flotta attraverso il confronto traveicoli, i periodi di tempo, le notifiche di cam-

biamento, le dipendenze dal carico, i percorsi ealtro ancora. Di particolare interesse anche lefunzionalità nell’ambito della gestione flotta AirPullman, con l’indicazione dei veicoli su unamappa stradale, inclusa la direzione, la posizioneattuale e l’ora d’inizio viaggio, e l’assegnazionedei veicoli alle linee. I passeggeri possono cosìvedere la posizione del veicolo, riducendo lostress derivante dal tempo di attesa e da eventua-li lunghi tragitti. Per Air Pullman un altro van-taggio è dato dalla possibilità di utilizzare gli an-nunci per dimostrare che il trasporto con shuttlebus non dura di più e costa persino meno rispettoall’utilizzo di altri mezzi. Infine, per quanto at-tiene all’intrattenimento, gli autobus Air Pul-lman sono dotati di hotspot wifi e garantisconoun accesso a internet per eseguire il check-in on-line dei voli durante il viaggio con il bus finoall’aeroporto. Grazie a queste soluzioni la flottaAir Pullman acquista una maggior forza d’attra-zione rispetto ai treni, garantisce risparmio ditempo e maggior comfort ai passeggeri, rafforzale relazioni con i clienti.

L’attività Air Pullman viene articolata attra-verso quattro sedi: oltre al quartier generale diSomma Lombardo (Va), in Via Giusti 74 (7milametri quadrati complessivi con ampia officina),ci sono le strutture in provincia di Milano: Sola-ro (8mila mq con officina), Cologno Monzese(8mila mq con officina) e Assago (2.500 mq conofficina). L’attuale Air Pullman Spa, di cui èPresidente Ottavia Oldrini e Amministratore de-legato il fratello Alessandro, viene fondata nel1949 come Air Pullman Atal da Ottavio Oldrini,nonno di Alessandro e Ottavia, che con l’acqui-sto di un autobus Lancia 3/RO/PL inizia il servi-zio di linea nella tratta Malpensa-Milano. Nel1952 la trasformazione sociale in Air Pullman

Spa e la realizzazione di un servizio urbano dicollegamento tra i sobborghi di Gallarate.

Air Pullman ha un parco mezzi che compren-de autobus di ultima generazione utilizzati per ilservizio di linea granturismo, il trasporto pubbli-co locale e i servizi di noleggio. Gli autobus del-l’azienda collegano l’Aeroporto di Malpensa conMilano Stazione Centrale con corse regolariogni 20 minuti effettuando anche fermate inter-medie a Milano Fiera nonché l’Aeroporto diMalpensa con quello di Linate; inoltre, collega-no l’Aeroporto di Orio al Serio con Milano Sta-

zione Centrale. L’attività Tpl è svolta nell’areacircostante l’Aeroporto di Malpensa e, all’inter-no del Consorzio CAL, Air Pullman è assegnata-ria di circa 4 milioni di km nel bacino NordOvest della Provincia di Milano e di MonzaBrianza. Tramite la controllata Air Pullman No-leggi Srl opera nel settore del noleggio turisticoe dei trasporti finalizzati a servizio delle comuni-tà.

La flotta del Gruppo supera i 250 mezzi e idipendenti sono circa 400, quasi tutti autisti. Ilfatturato 2010 ha raggiunto i 35 milioni di euro.

LA TELEMATICA È DI CASA IN AIR PULLMAN

deve preoccuparsi delle fasi ditest e certificazione dell’App, ladistribuzione, il materiale infor-mativo, l’immagazzinamentodei dati e le operazioni di mar- keting”.

NESSUNA INSICUREZZA

In definitiva, Openmatics, lodice il nome stesso, è una piat-taforma telematica aperta. Nonper questo pecca d’insicurezza.L’ottimale protezione dei dati ela sicurezza generale del siste-ma è garantita in tutte le areegra zie a misure integrate di pro-tezione.

“Il primo aspetto riguardantela sicurezza - conclude ThomasRösch - è relativo al trasferi-mento dei dati da e per il veico-lo. Fondamentale è anche ilprovider indipendente che ge-stisce l’hosting dei dati e il fattoche il portale web di Openma-tics abbia un utilizzo professio-nale e un’accurata gestione deidiritti: solo gli utenti autorizzatipossono avere accesso ai dati.Da ultimo, va considerato il fat -to che tutti i componenti del si-stema sono costantemente sot-toposte a controllo di qualità eche, come già ricordato, tutte leApp sono testate e certificatepri ma del loro rilascio”.

NUOVE PROSPETTIVE PER IL SETTORE DEI TRASPORTI

mille opportunità

Il tavolo dei relatori alla presentazione tenutasi all’aeroporto di Milano Malpensa dell’accordotra ZF e Air Pullman per la fornitura di sistemi Openmatics all’azienda di trasporti lombarda.

Da sinistra: Edoardo Vantellini, Thomas Rösch eSabine Ibele, responsabile Openmatics sales & marketing di ZF.

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44N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti MOBILITÀ

MANNHEIM - Per il GruppoDaim ler il 2011 è stato un annospeciale. I festeggiamenti per i125 anni dell’automobile hannocoinciso con diversi eventi dipresentazione di novità impor-tanti, come la nuova generazio-ne dell’urbano best seller diMer cedes-Benz, il Citaro. AMann heim, la città di Carl Benz,l’inventore dell’auto mo bi le nel1896 e dell’autobus die ci annidopo, si sono celebrate le Gior-

nate degli Autobus Mercedes-Benz, che tradizionalmente sisvolgono negli anni dispari incui non si tiene il Salone delVeicolo Industriale IAA di Han-nover. Un appuntamento, quellodella città del Ba den-Württemberg, che riunisce busoperatori privati, specialistidelle aziende di trasporto pub-blico urbano, esperti di tutta Eu- ropa, giornalisti specializzati.Presenti anche in qualità di par-tner numerosi fornitori di com-ponenti, tra cui ZF.

Quest’anno i visitatori spe-

cializzati sono stati attratti an -che da importanti novità firmatedalla Stella, come il TravegoEdition 1 con una catena cine-matica completamente nuova anor ma Euro 6 e la nuova genera-zione dell’urbano Citaro. Il Sim-posio Mercedes-Benz organiz-zato nella giornata del 16 no-vembre, tradizionalmente tenutoda autorevoli personalità del set-tore, si è rivolto alle a zien de ditrasporto. Winfried Her mann,Ministro dei Trasporti e della In-frastrutture del Land Baden-Württemberg ha relazionato

l’assemblea sul tema “Le azien-de di trasporto pubblico ur banotra politica ed economia”, men-tre Günter Elste, Presidente delConsiglio Direttivo del la Ham-burger Hochbahn AG, ha gettatouno sguardo sul futuro delleaziende di trasporto. Il tema delsuo intervento è stato: “La stra-tegia delle linee metropolitaneper il 2030”. Richard Averbeck,Amministratore delegato delsettore Sviluppo di DaimlerBuses, ha invece trattato il com-plesso tema “Cam biamenti epressione dei costi: le aziende ditrasporto pubblico urbano sonoin trappola?”.

“Le condizioni che sottostan-no a una pianificazione modernadello sviluppo urbano favorisco-no il trasporto pubblico - ha

detto nel suo intervento RichardAverbeck - I servizi a e le vataqualità del trasporto pubblicolocale vanno di comune accordocon i principi guida del l’am-biente urbano ideale. Nel con-tempo, le condizioni e co -nomiche con le quali gli opera-tori devono fare i conti per orga-nizzare i servizi di trasporto lo-cale stanno diventando semprepiù dure: il trasporto pubblicolocale di elevata qualità richiedeinvestimenti nelle flotte, fermateper l’accesso a bordo e la disce-sa dei passeggeri, personale,solo per fare alcuni esempi. Adaggravare la situazione c’è ilfatto che i finanziamenti pubbli-ci stanno diminuendo”.

Mercedes-Benz, lo ha ribadi-to chiaramente Averbeck, sta

portando avanti con continuitàgli sforzi in atto per compensarequanto è possibile gli aumentidei costi. “Una valutazione deicosti basata sul complessivo ci -clo di vita del veicolo - ha con ti-nuato l’Amministratore delegatodel settore Sviluppo di DaimlerBuses - rappresenta attualmentel’unico efficace approccio. Al-l’interno di questa metodologiaci sono diverse a ree di interven-to in cui Mercedes-Benz propo-ne valide soluzioni, come peresempio l’im piego di materialihigh-tech e un design della car-rozzeria che aiuta a contenere icosti derivanti dalle riparazioni.Il sistema telematico FleetBoardmes so a punto da Daimler è unostru mento effettivo a supportodei gestori delle flotte ed è ap-plicabile ad autobus, trucks evan. Con FleetBoard, Daimleroffre un sistema per monitoraree influenzare i costi su misuraper le diverse esigenze degli o -pe ratori. Oltre al vantaggio del lamassima trasparenza sui datioperativi dei mezzi, l’operatorebeneficia anche di una diretta ri- duzione dei costi, in particolaregrazie alla possibilità di influen-zare i consumi di carburante”.

TUTTI I SETTORID’IMPIEGO

Alle Giornate degli Autobus,Mercedes-Benz ha esposto lasua vasta gamma di autobusconcepiti per le linee urbane edextraurbane, le brevi escursionio i lunghi viaggi, coprendo tuttii settori di impiego. Veicoli ditut te le taglie - dai veicoli su ba -se Sprinter al Tourino, dal Touri-smo al Citaro e all’Integro finoal Travego da 14 metri. Sot to iriflettori il nuovo Travego Edi-tion 1 in prima mondiale. Con ilnuovo motore BlueEfficiencyPower e un nuovo cambio, que-sto Travego speciale è il primoautobus da turismo a normaEuro 6 e si presenta co me un treassi Travego L da 14 metri da57 posti. Nella coda si cela ilnuovo sei cilindri in li nea OM471 con una potenza di 350kW/476 cv e una poderosa cop-pia di 2.300 Nm. La trasmissio-ne è affidata al nuovo cam biototalmente automatizzato GO250-8 PowerShift 3 Mercedes.Nuovo è anche il leggero quantoefficiente retarder idraulico se-condario. Accanto ai fratelli mi-nibus Sprinter Travel 45 (7,35m) e 65 (7,7 m), lo Sprinter City77 può ben essere definito il“gigante” tra i minibus con lasua lunghezza complessiva di8,7 metri. Si basa su un autote-laio a pianale ribassato a tre assicon sospensioni pneumaticheposteriori. Il peso totale a terradi 6,8 t permette di offrire dieciposti a sedere, più cinque seg-giolini ribaltabili nel la zona apianale ribassato anteriore e po-steriore. Trenta i posti in piedi.Sprinter City 77 è e qui paggiatocon un quattro cilindri CDI da120 kW/163 cv, ab binata a unconfortevole cam bio automaticocon convertitore di coppia.

In primo piano anche il nuo -vo autobus di linea Citaro, ilpia nale ribassato che nel corsodel la sua storia è diventato unbestseller mondiale con oltre32mi la unità vendute. La nuovagenerazione dell’urbano tede-sco, presentata da poco, adotta ilmotore a sei cilindri in lineaorizzontale OM 457 hLA conuna potenza di 220 kW/299 cv euna coppia di 1.250 Nm anorma EEV senza filtro antipar-ticolato. Super tecnologico an -che il cambio automatico conconvertitore di coppia ZF Ecoli-fe.

Fabio Basilico

DAIMLER BUSES / LE GIORNATE DEGLI AUTOBUS NELL’ANNO DEL 125ESIMO ANNIVERSARIO

A Mannheim, la città di Carl Benz, l’inventore dell’automobile nel 1896 e dell’autobus dieci annidopo, si sono celebrate le tradizionali Giornate degli Autobus Mercedes-Benz. Una preziosa occa-sione di confronto sul mondo del trasporto passeggeri che riunisce bus operatori privati, speciali-sti delle aziende di trasporto pubblico urbano, esperti di tutta Europa e giornalisti specializzati.

Moderne soluzioniper un trasporto di qualità

Il Mercedes-Benz Sprinter City 77 da 8,7 metri.In alto, una presentazione del nuovo Citaro e,

sotto, il Travego Edition 1, esposto in anteprima mondiale.

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minibus a batteria da 6 m alfilobus bimodale articolato da18 m. Un’azienda che nonpresidia soltanto settori di nic-chia o specialistici, ma chepresenta estesa flessibilitàoperativa e capacità di rispon-dere sia alle esigenze di gran-di aziende di TPL così comedi pic coli operatori”.

Il terzo prodotto, esposto inarea esterna perché disponibi-le per prova su strada, era ilLander: un interurbano d’im-po sta zio ne Regional da 12 mche se gna il ritorno del co-struttore bolognese, dopoun’assenza durata circa 15anni, nel segmento de gli auto-bus interurbani, che in passatoaveva costituito un tra diziona-le punto di forza del l’a zienda.

Diversi i contratti su cuiBredamenarinibus sta attual-mente lavorando nel propriostabilimento di Bologna, purin presenza di una situazionedi mercato, quale quello ita-liano, difficile e con volumi innetta contrazione. Sono infase di consegna un lotto di25 autobus corti VivaCityall’AMAT di Palermo e pro-cede la costruzione della com-messa di 45 filobus articolatibimodali per la città di Ro ma,che dovrebbe estendersi perbuona parte del primo seme-stre 2012. Proseguono paral-lelamente gli investimenti diBredamenarinibus sulla gam -ma e i programmi di sviluppoper nuo vi prodotti. In partico-lare il Progetto “PBI Industria2015” (finanziato dal Ministe-ro del l’Am biente) per la rea-lizzazione di una nuova piat-taforma di autobus in grado diospitare, ol tre alle propulsionitradizionali, catene cinemati-che innovative di tipo ibrido,elettrico o a celle a combusti-bile in un’ottica di e stesa mo-dularità delle soluzioni di car-rozzeria (lunghezze da 8 a 18m).

Nell’ambito di tale progettoè in fase avanzata la realizza-zione di due prototipi indu-striali marcianti di autobusqua li un 12 m ibrido e un 8 mtutto elettrico nella prima

parte del 2012. Si tratta di unprogetto di grande rilievo dalmomento che vi confluirannole principali linee guida tec-nologiche che saranno allabase dello sviluppo dei futurimodelli di autobus urbani.

L’attività di Bredamenari-nibus, iniziata nel 1919, hascandito l’evoluzione tecnolo-gica del l’autobus italiano nelcorso dei molti decenni che ciportano ai nostri giorni. Inquasi cen t’an ni di attività,

dallo stabilimento di Bolognasono usciti ol tre 34mila auto-bus che, circolando in tutte lenostre città, hanno trasportatomilioni di pas seggeri e hannocontribuito al la storia del tra-sporto pubblico italiano. At-

tualmente l’a zien da occupauna superficie di 155mila mqdi cui 46mila coperti; all’in-terno dello stabilimento ven-gono svolte attività pro duttivee di assemblaggio con collau-do finale effettuato su ogniautobus prodotto nella specia-le pista di prova che si svilup-pa per circa 2 km al l’in ter nodell’area.

STORICAPRESENZA

Oggi Bredamenarinibus co-stituisce una realtà di 300 di-pendenti e in virtù di una sto-rica presenza sul territorio,avvalendosi dei collaudati le-gami con un indotto di grandepotenzialità, può produrrenello stabilimento di Bolognaoltre 500 au tobus l’anno. Dal2006 la Bre damenarinibus èrientrata a pieno titolo nellaholding Finmeccanica doveassieme ad AnsaldoBreda eAnsaldo STS costituisce la di-visione Trasporti. Negli ultimianni sono stati raggiunti ac-cordi di collaborazione tecni-ca con altri costruttori e ste ridel settore per ampliare ulte-riormente le tradizionali lineedi prodotto e acquisire mag-giore competitività sui merca-ti internazionali.

Marco Chinicò

MOBILITÀN° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti 45

COURTRAI - Bredamenarini-bus, secondo costruttore di au-tobus operante sul territorionazionale, intende sempre piùrecitare un ruolo di playeranche sui mer cati esteri. Pur inun quadro di riferimento digrande difficoltà e di allarga-mento della com petizione inEuropa ai colossi mondialidell’autobus, l’a zien da bolo-gnese non solo non si tira in-dietro dalla gara, ma con fermadi voler proseguire nel la sfidaoltreconfine partecipando perla seconda volta al Sa lone diCourtrai: dopo l’e-sor dio al-l’edizione 2009, Bredamenari-nibus ha riconosciuto nel Sa-lone delle Fiandre uno snodofondamentale per il mercatodell’autobus in Europa e inmolti Paesi extraeuropei.

Partendo da questo presup-posto, l’azienda ha esposto treprodotti: il VivaCity C CNGnella livrea della EMT Ma-drid che, a conferma dell’ap-prez za men to del prodottoBMb verificato con una primafornitura di 54 unità a metanoin due lotti e già in servizio da10 mesi, ha ac quistato un ul-teriore lotto di 15 unità chesaranno consegnate tra la finedel 2011 e l’inizio del 2012.Vale la pena ricordare che sitratta dell’unico vero autobuscon propulsione a gas me tanonella taglia degli 8 m presentesul mercato. Le sue dimensio-ni ridotte e la grande ma neg-gevolezza ne permettono l’u -tilizzo in zone di difficile via- bilità e centri storici di piccolee grandi realtà urbane. Insie-me con la versione a motoredie sel, il VivaCity è stato scel-to da città quali Madrid, Mar-burg, Lille, Bayonne, Roma,Napoli, Ravenna, Brescia, Ca-tania, Cagliari, Palermo emolte altre. Nel la sola versio-ne a metano, che ha debuttatonel 2002, a og gi, ne sono statecostruite e consegnate oltre320 unità.

AMPIADIFFUSIONE

L’ampia e trasversale diffu-sione che ha avuto il modelloVi vaCity in Italia e in Europaporta ad un’ulteriore impor-tante considerazione: molticostruttori hanno cessato dipresidiare il segmento degliautobus corti, a dimostrazionedi quanto sia com plesso otte-nere qualità e affidabilità con-vincenti per le a zien de delTPL su prodotti che non ga-rantiscono estese produzioni.Nel VivaCity quindi un ampionumero di autisti di bus ecompagnie di viaggio hannopotuto riscontrare quelle dotidi qualità e affidabilità tipichedei prodotti di grande serie.

L’altro prodotto esposto eraun autobus nella tradizionaletaglia di 12 m: l’AvanCity Ldiesel. “Abbiamo espostoquesto prodotto - ha spiegatoElena Cuppini, Personal Assi-stant CEO/Events and PR diBredamenarinibus - per spie-gare a pubblico e operatoriche la Bredamenarinibus, giàconosciuta al l’estero per ilminibus a batteria Zeus le cuivendite sono iniziate in Spa-gna, Francia, RepubblicaCeca e Germania, è un co-struttore con quasi cent’annidi attività alle spalle, con unagam ma molto estesa e com-pleta di veicoli, in qualchecaso più ampia di molti rino-mati competitor, che va dal

“Con lo sguardopuntato oltreconfine, ilsecondocostruttorenazionale haesposto i suoi tremoschettieri: unVivaCity C ametano, unAvanCity L diesele un Landerdisponibile perprova su strada.

BREDAMENARINIBUS / PRESENTE PER IL SECONDO ANNO AL SALONE DI COURTRAI

“La crisi non ci ferma”

Oggi Bredamenarinibus è una realtà di 300 dipendenti che producono nello stabilimento di Bologna oltre 500 autobus l’anno. Dal 2006è rientrata a pieno titolo nella holding Finmeccanica dove assieme ad AnsaldoBreda e Ansaldo STS costituisce la divisione Trasporti.

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SCANIA / 200 CITY BUSES PER IL NUOVO SISTEMA DI TRASPORTO URBANO DELLA METROPOLI BRASILIANA

La nuova mobilitàdi Rio de Janeiro

46N° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti MOBILITÀ

RIO DE JANEIRO - Dalla Sveziaal Brasile il passo è breve. Lepri me unità di complessivi due-cento city buses Scania sarannopre sto operativi nella zona suddi Rio de Janeiro. Gli autobusdel costruttore scandinavo sa-ranno parte integrante del nuo -vo sistema di trasporto pubblicoin corso di implementazionenel la metropoli brasiliana.

“Questa consegna - ha di-chiarato Wilson Pereira, Diret-tore delle vendite buses andcoa ches di Scania Brasile - è unpasso significativo per i citybuses Scania che adempionoalle richieste di Rio de Janeiro edi altre città quando decidonodi sviluppare sistemi di traspor-to pubblico efficienti e partico-larmente interessanti per i pas-seggeri. Personalmente, vedo inquesto un enorme potenzialefu turo. La prossima organizza-zione in Brasile di importantima nifestazioni sportiva interna-zionali come il Campionato delMon do di calcio nel 2014 e leO limpiadi nel 2016 incremente-rà ulteriormente la domanda diautobus affidabili e confortevo-li”.

I city buses Scania, che sa-ranno operati dal Gruppo BredaRio, sono stati progettati conl’o biettivo di migliorare la mo-bilità urbana all’interno dellacit tà. I veicoli hanno in dote unconcetto che è completamentenuo vo per Rio de Janeiro nelset tore del trasporto pubblicour bano: alti standard di comforte accessibilità.

I bus inseriti nella flotta sonounità del modello K 230 4x2,con una lunghezza di 12,5 metrie pianale ribassato, utile per fa-

cilitare la salita a bordo e la di-scesa dei passeggeri. Il veicoloha 35 posti a sedere e spazio ri-servato alla carrozzina di un di-versamente abile. Inoltre, con-sente ad altri 47 passeggeri diviaggiare in piedi.

Il sistema di trasporto pub-blico di Rio de Janeiro denomi-nato BRS, Bus Rapid Service,è riconducibile al concetto di

BRT, Bus Rapid Transit, famo-so in tutto il mondo. BRS è unasoluzione intelligente adottabi-le sia da media che grandi città.Ven gono utilizzate dedicate li -nee per la circolazione esclusi-va degli autobus, che permetto-no altresì ai passeggeri di colle-garsi direttamente con altremodalità di trasporto in modosemplice e veloce. Il sistema

include anche una migliore or-ganizzazione dei punti di fer-mata autobus, l’adattamentodelle dimensioni dell’autobusalle esigenze operative e altroancora.

Rio de Janeiro può già conta-re su tre linee BRS attive nellazona sud della città. Ciò assicu-ra la riduzione di ben il 40 percento del tempo richiesto per il

trasporto di passeggeri lungo lediverse rotte. Dopo l’im ple men -tazione del sistema, la velocitàmedia dei viaggi nella zona in- teressata è quasi raddoppiata,da 13 a 24 km/h. In accordocon l’amministrazione pubblicadel la metropoli sudamericana,Rio de Janeiro è pronta a imple-mentare oltre 20 corridoi BRSnel medio periodo.

“Le prime unitàdel modello K230 4x2 da 12,5metri sarannopresto operativinella zona sud diRio de Janeiro.Gli autobusScania sarannoparte integrantedel nuovo sistemadi trasportopubblico BRS(Bus RapidService)in corso diimplementazionenella metropolibrasiliana. Neiprossimi annisaranno attivatioltre 20 corridoiBRS, di cui tresono già attivi.

Paolo Romani

VISEON / TRA LE ULTIME PROPOSTE IL NUOVO MIDIBUS PREMIUM C12HD

Serie C in continua espansioneIl giovane costruttore tedesco ha approfittato del Busworld di Kortrijk per presentare

una serie di novità che testimoniano la voglia di crescere e in fretta del marchio di Pilsting.Oltre al C12HD, Viseon ha esposto il modello C11 da 11,38 metri, il midibus C10

nella nuova versione equipaggiata con motore Man da 400 cv e il ribassato a due piani LDD14.

PILSTING - Sono passati solotre anni dalla sua fondazione,eppure la tedesca Viseon Buscontinua a proporre interessantinovità per il mercato. Lo ha di-mostrato all’ultima edizione delBus world di Kortrijk dove ha e -spo sto il nuovo midibus pre-mium C12HD che espande ul-teriormente la Serie C. Non so -lo. Viseon ha anche presentatoper la prima volta in un saloneil modello C11, un coach lungo11,38 metri particolarmenteversatile con i suoi 45 posti,lan ciato nel giugno scorso. Vi-seon ha anche presentato il mi-dibus premium C10 nellanuova versione equipaggiata daun motore Man da 294 kW/400cv nonché il ribassato a duepiani LDD14, introdotto unanno fa.

Il nuovo modello C12HD,lungo 12 metri esatti, largo2,55 metri e alto 3,78 metri (22cm in più degli altri modellidella Serie C, è caratterizzatoda elevati standard in termini dispaziosità e versatilità. C12HDcon vince anche per il suo de-sign sofisticato, la dotazione

tecnologica (che comprende unam pio utilizzo di illuminazionea Led) e una vasta gamma diso luzioni pratiche, come la “O -pen Space”, un rialzamento aforma di cupola nella zona po-steriore del tetto che offre unavista panoramica dell’esterno.Viseon C12HD offre un’ampiamodularità nella disposizionedei sedili, con possibilità di a -ve re da 40 a 49 posti a sedere aseconda dell’allestimento. Lospa zio per i bagagli è di ben 9,9metri cubi.

SEVERI STANDARDAMBIENTALI

La gamma motorizzazionipre vede due unità: il propulsoreMan D 2066 LOH 28 (EEV) da10,5 litri, sei cilindri in linea, e -ro ga una potenza masisma di294 kW/400 cv a 1.900giri/min con coppia massima di1.900 Nm a 1.000-1.400giri/min. I clienti possono opta-re per l’al ter nativa Man D 2676LOH 26 (EEV) sei cilindri da12.4 litri con potenza massimadi 324 kW/440 cv e coppia

massima di 2.100 Nm a 950-1.400 giri/min. I due motorisoddisfano i severi requisitianti-emissioni EEV (En hancedEnvironmentally friendly Vehi-cles) senza l’au si lio di additivi

ma solo grazie al la modernatecnologia common rail, al ri-circolo dei gas di scarico e a unfiltro antiparticolato con trollatoelettronicamente. Vi seon mettea disposizione an che due tra-

smissioni alternative. Di serieper la versione da 400 cavallic’è il cambio manuale a seimarce ZF, mentre per la versio-ne più potente l’e qui -paggiamento standard prevede

lo ZF As-Tronic da 12 mar ce, asua volta opzionabile per laversione da 400 cv.

Il due assi C11 da 11,38 me -tri può ospitare a bordo fino a45 passeggeri. Con un passo disoli 5,43 metri, Viseon C11 hauna grande manovrabilità e ver-satilità, dimostrandosi una scel-ta adeguata per percorsi urbanied extraurbani anche in presen-za di strade strette. Anche inque sto, Viseon ha voluto carat-terizzare il suo coach con undesign moderno ed estetica-mente accattivante. Non mancala soluzione “Open Space” perun’ottima visuale.

DI SERIEANCHE L’ESP

Il Viseon C10 è ora disponi-bile con motorizzazione Manda 294 kW/400 cv da 10,5 litri,la stessa che assicura prestazio-ni e una sostanziale riduzionedi consumi ed emissioni abordo del C12HD. A richiesta,il modello è anche equipaggia-bile con il sei cilindri Man D0836 LOH da 6.9 litri con po-tenza mas sima di 213 kW/290cv. Viseon ha provveduto a rivi-sitare il telaio del midibus C10,ottimizzandolo. L’ESP è statoinstallato di serie, così comesono pre senti cruise control elimitatore di velocità.

Nuova postazione di guidaper il ribassato a due pianiLDD14: il conducente ha ora adisposizione uno spazio più er-gonomico e funzionale persvolgere al meglio il proprio la-voro. Il processo di ottimizza-zione ha riguardato anche lastrumentazione, la cui nuovacon figurazione interesserà tuttii coach Viseon della Serie C dal2012.

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47 MOBILITÀN° 205 / Dicembre 2011Il Mondo dei Trasporti

MILANO - Un nuovo settoreglo bale dedicato esclusivamen-te alla fornitura di tecnologieso stenibili per le aree metropo-litane e per le loro infrastruttu-re. Conta circa 80mila collabo-ratori, in Italia oltre 150 tecnicispecializzati nell’automazionedei processi elettrici, una venti-na dei quali lavora sulle appli-cazioni della mobilità elettrica.È il Settore Infrastructures &Cities di Siemens, nato per of-frire soluzioni per la mobilitàin tegrata.

A illustrarne le finalità è sta -to Federico Golla, Ad di Sie-mens Italia, nel corso di un in-tervento a MobilityTech 2011,sesta edizione del Forum inter-nazionale sull’innovazione tec-nologica per lo sviluppo dellamobilità e dei trasporti, tenutosia Milano a Palazzo Giurecon-sulti. “La sfida dei prossimi an -ni per le amministrazioni comu-nali - ha spiegato Golla - saràquella di rendere le nostre cittàpiù efficienti, più amiche del- l’am biente, in una parola piùvi vibili. Il 75 per cento dei con-sumi di energia e l’80 per centodelle emissioni di gas serra de-rivano dalle aree urbane. Inquesto scenario è importantenon solo conoscere le principalisfide legate alla tutela del terri-torio, ma anche essere in gradodi proporre soluzioni che possa-

no assicurare tre obiettivi cen-trali: la qualità della vita per icittadini, la competitività e losviluppo sostenibile”.

La congestione del traffico,oltre a far perdere tempo e adaumentare lo stress a discapitodel nostro benessere, rappresen-ta anche un problema economi-co ed ambientale. “Vale però lapena pre cisare - ha detto Fede-rico Gol la - che i modernimezzi di trasporto pubblico dasoli non so no sufficienti a risol-vere i pro blemi del trafficonelle nostre città. Sono necessa-ri sistemi su rotaia automaticiper il tra sporto pubblico e unagestione integrata del trafficoper il trasporto privato. Per que-sto noi proponiamo un approc-cio di ‘mo bilità completa’ cheintegra più sistemi in modo pra-tico. So lo così il trasporto dipersone e beni diventa sicuro edefficiente. Ultima ma non ulti-ma una maggiore regolarità deltraffico nel le aree urbane ridur-rebbe l’in quinamento ambienta-le”.

Siemens, che ha investito nelsettore della mobilità elettricaquando ancora questa non rap-presentava un mercato maturo,continuerà a puntare sulle com-petenze locali. In occasione diMo bility Tech, Siemens erapre sente in qualità di GreenSpon sor, con un’offerta com-pleta per la mobilità sostenibile:da reti intelligenti e sistemi perla gestione del traffico fino a

tec nologie per auto e bus elet-trici.

In questo contesto, Siemensha presentato le iniziative piùim portanti intraprese per ri-spondere ai megatrend mondialiche vedono le città come centrodel cambiamento.

Nell’ambito del convegnosul la mobilità sostenibile “Elec-tric Mobility in Europe”, StefanAuxel di Siemens ha illustratoil ruolo dell’azienda all’internodi “Green E-Motion”, il Proget-to Europeo creato per promuo-vere la mobilità elettrica in Eu-ropa che coinvolge 42 societàpartner. Il tema centrale di“Green E-Motion”, per il qualesono stati previsti investimentiper 42 milioni di euro (24 deiquali finanziati interamente dal- l’Unione Europea), è lo svilup-

po dei processi, degli standard edelle soluzioni IT per permette-re ai veicoli elettrici un facile econtinuo accesso alle infrastrut-ture di ricarica e ai relativi ser-vizi in tutta l’UE.

SOLUZIONIPER IL TRAFFICO

Un ruolo cruciale nella mo-bilità del futuro lo avranno si-curamente tutte le tecnologieper la gestione del traffico urba-no ed extraurbano. Su questofron te Gaia Maria Corbetta del -la Divisione Mobility & Logi-stics di Siemens Italia ha pre-sentato una nuova idea di mobi-lità: il Sitraffic Concert, una so-luzione software su un’unicapiattaforma che permette dimonitorare e acquisire informa-

zioni sul traffico attraverso ilcontrollo intelligente dei sema-fori e la regolamentazione delflusso e della sosta. A Berlino,per esempio, Sitraffic Concertraccoglie le informazioni at tra-verso i sensori per il controllodella qualità dell’aria, dislocatiin città e, laddove i valori delleparticelle inquinanti fos serotroppo elevati, è in gra do, con ilcontrollo dei semafori, di dilui-re il flusso del traffico riportan-doli così ad un livello accettabi-le.

In occasione del convegno“Si stemi urbani di trasporto ra-pido di massa: tecnologia, effi-cienza e qualità del servizio”,Camillo Gallizioli della Divi-sione Mobility&Logistics diSiemens Italia ha presentato ilsistema E-BRT (Electric BusRapid Transit), una soluzione ditrasporto pubblico innovativaed eco-friendly studiata per gliautobus del futuro a impattozero. Anche la Divisione DriveTe chnologies ha sviluppatocompetenze specifiche nel com-parto e-mobility, grazie anchealla costituzione di una Busi-ness Unit dedicata e alla realiz-zazione di un primo prototipoRuf Greenster con performancedi guida particolarmente bril-lanti. Tali competenze spazianodall’approccio alle e-mobilityalla già solida presenza svilup-pata negli ultimi 10 anni nellafornitura di motori, inverter e u -ni tà di controllo per bus e truck

ibridi, elettrici e ad idrogeno.Argomenti che sono stati trattatida Jürgen Fezter e RiccardoDenini con un intervento dal ti-tolo “Better Environment forour Cities with Electric Buses”.

Siemens rappresenta una del -le più importanti multinazionalioperanti a livello mondiale.Pre sente in oltre 190 paesi concirca 336mila collaboratori, l’a -zienda ha chiuso al 30 settem-bre 2010 l’esercizio 2009-2010con un fatturato di 69 miliardidi eu ro (escludendo Osram eSiemens IT Solutions and Ser-vices) e un utile netto di 4,3 mi-liardi di euro.

Siemens opera nei settori in-dustria, energia e sanità, e si di-stingue da oltre 160 anni per in-novazione, qualità, affidabilità,eccellenza del le proprie solu-zioni e per l’im por tante presen-za sul mercato internazionale.Siemens è il più importante for-nitore a livello globale di tecno-logie eco sostenibili, grazie allequali ha generato più di unterzo del proprio fatturato tota-le. In Italia, Siemens possiedecinque stabilimenti produttivi esei centri di ricerca e sviluppo,alcuni dei qua li sono centri dieccellenza mondiale. Siemensin Italia, che ha chiuso l’eserci-zio 20092010 con un fatturatodi 2,5 miliardi di euro e ordiniper 2,6 miliardi di euro, costi-tuisce una delle maggiori realtàindustriali attive nel nostroPaese.

IRIZAR / L’AUTOBUS SARÀ IMPIEGATO SULLA TRATTA INTERREGIONALE FERMO-FIUMICINO

Un elegante i6 per le Autolinee CardinaliContinua l’avanzata di Irizar sul mercato italiano. I clienti, specialmente quelli del settore turistico,

apprezzano sempre di più la qualità dei prodotti e dei servizi associati al marchio spagnolo.Ultimo in ordine di tempo è la storica Autolinee Cardinali di Fermo, che ha acquistato un i6 14.37

da utilizzare nel trasporto giornaliero di passeggeri da Fermo all’aeroporto di Roma-Fiumicino.

FERMO - Continua la fase favo-revole di Irizar in Italia, mar-chio sempre più apprezzato dal -la clientela. Lo dimostra la con-segna di un i6 14.37 alle Autoli-nee Cardinali, importante a -zien da del panorama del tra-sporto pubblico locale con sedea Fermo. L’autobus sarà impie-gato sulla tratta interregionaledi collegamento tra il capoluo-go marchigiano e l’aeroporto diRo ma-Fiumicino. Le AutolineeCardinali, azienda storica neltra sporto pubblico locale, nascea Fermo nel lontano 1865 gra-zie alla tenacia e all’intuito diVit torio Pietracci che iniziaun’im portante attività di tra-sporto con diligenza con carroz-ze trainate da cavalli sia di per-sone che di merci, in Italia e al-l’estero.

Passata al trasporto motoriz-zato tramite autobus, con lascom parsa del fondatore allagui da dell’azienda arriva, all’i -

Pietro Vinci

Nils Ricky

ni zio degli anni Venti del ’900,Elvira Pietracci, figlia di Vitto-rio, e il marito Alberto Cardi-nali. Pionieri della guida, Al-berto Cardinali ed Elvira Pie-tracci, che diciottenne fu tra leprime don ne in Italia a ottenereil permesso di guidare autobus,riuscirono a far crescere edespandere la ditta di autolinee,ottenendo la concessione diimportanti linee urbane ed ex-traurbane nel territorio marchi-giano. Ol tre al servizio di linealocale, oggi le Autolinee Cardi-nali, che dispongono di unparco di sette autobus, si se-gnalano per i servizi di collega-mento giornaliero interregiona-le tra Fermo e Ro ma. Titolaredell’azienda è Mau ro Cardina-li, figlio di Elvira Pietracci eAlberto Cardinali.

All’interno della vasta gam -ma Irizar, l’i6 occupa un postodi primo piano grazie alla suapolivalenza di alto livello, chelo rende un veicolo ideale perl’or ganizzazione di ottimaliservizi turistici e per linee a

lunga percorrenza. L’autobus ècaratterizzata da prestazioni ot-timali, un design moderno e ar-monioso, le doti aerodinami-che, la cu ra per i dettagli e ilcomfort. Co me gli altri modelliIrizar commercializzati in Ita-lia, an che i6 offre la massimacapacità di personalizzazione,

consentendo al cliente di confi-gurare “su misura” l’autobus egli optional relativi agli acces-sori, secondo desideri e neces-sità. La gamma i6 propone con-figurazioni da 12 a 14 metri, adue e tre assi. L’i6 è protagoni-sta dell’offensiva di prodotto emercato di Irizar Italia, che sta

ottenendo particolari soddisfa-zioni proprio nel settore dei tu-ristici.

“Prevediamo di chiudere il2011 con un totale di 115 unitàconsegnate - ha dichiarato Cor-rado Benedettini, Amministra-tore delegato di Irizar Italia - acui si aggiungono la trentina di

unità consegnate nel settore de -gli autobus urbani di linea, unmer cato che in generale è pur-troppo ancora fortemente pena-lizzato dalla paralisi delle garepubbliche”.

Le prospettive per il 2012 diIrizar sono improntate all’otti-mismo, soprattutto nel settoredei turistici. Lo conferma Cor-rado Benedettini: “Contiamo difare sempre di più e meglio gra-zie a una gamma aggiornata earticolata e a una copertura ter-ritoriale che ci permette diavere uno stretto contatto convecchi e nuovi clienti”.

Irizar Italia ha infatti intra-preso un processo di rafforza-mento e ampliamento della for -za vendita che oggi assicurauna presenza capillare di agentisu tutto il territorio. Da marzo2011 è entrato a far parte delteam Michele Lorusso, che hapor tato a buon fine il contrattodi acquisto dell’i6 da parte delleAutolinee Cardinali. Lorussosegue per Irizar Italia le regioniMarche, Abruzzo e Umbria.

SIEMENS / UN SETTORE ESCLUSIVAMENTE DEDICATO ALLA RICERCA DI “ARMI” TECNOLOGICHE

Lotta scientifica al caos urbanoInfrastructures & Cities impegna giornalmente 80mila persone nel fornire tecnologie sostenibili

per le aree metropolitane. Obiettivo: combattere la congestione costruendo le città del futuro.

L’Irizar i6 in dotazione alle Autolinee Cardinali sfoggia un elegante livrea rosso corsa.

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