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Supplemento mensile a Pagine Ebraiche - il giornale dell’ebraismo italiano
www.dafdaf.it
DISE
GNO:
LUI
SA V
ALEN
TI
NUMERO
44maggio
אייר 5774
di pagina in paginaIL GIORNALE EBRAICO DEI BAMBINI
LagBaOmer
pag. 2 a tavola
Ciao, sono Jasmine! Ho 23 anni e vivo a Milano con la mia famiglia. Mi piace
tantissimo cucinare e sono molto golosa di dolci, soprattutto al cioccolato: per
questo devo sempre stare a dieta, e regalare quello che cucino ai miei amici! Spero
che potrete divertirvi con me ai fornelli, seguendo le ricette raccolte su DafDaf e sul
mio sito, Labna.it.
Un’insalata per Lag BaOmer è una festività che cade tra
Pesach e Shavuot ed è difficilissima da
spiegare... avete mai provato? Tra Pesach e
Shavuot passano 49 giorni e in questo
periodo, nei tempi antichi, si svolgeva la
cerimonia dell’offerta dell’Omer, una misura
di orzo che gli ebrei
portavano in sacrificio
al Tempio di
Gerusalemme. La festa
di Lag Ba Omer ha
origine al tempo del
saggio Rabbi Akiva, tra
il I e il II secolo d.C.
I primi 33 giorni del
conteggio dell’Omer
sono considerati giorni
di lutto, perchè durante
questo periodo
morirono, per cause non
chiaramente
identificate, 24000
studenti di Rabbi Akiva;
alcuni sostengono che
gli studenti siano morti a causa di
un’epidemia di peste, mandata da Dio per
punirli, mentre altri credono che la morte
degli studenti sia da collegare a una delle più
sanguinose rivolte ebraiche contro l’Impero
Romano, quella di Bar Kochba, avvenuta tra
il 132 e il 135 d.C.
Qualsiasi sia stata la causa di questa moria di
persone, si sa che il
33esimo giorno tra
Pesach e Shavuot la
strage ebbe fine; per
questo fu istituito un
momento di festa,
celebrato soprattutto
tra i ragazzi religiosi
delle scuole rabbiniche.
In questa festa –
specialmente in Israele,
ma anche nel resto del
mondo – si fanno
grigliate e picnic, con
spettacolari falò
attorno ai quali si
riuniscono grandi e
bambini.
Con questa ricetta, che è facilissima e
profuma di primavera, farete un figurone,
promesso.
pag. 3a tavola
Lag BaOmer
Insalata di riso converdure primaveriliper 1 porzione servono
1 tazzina da caffè di riso
1 manciata di fave freschissime
1 manciata di pisellini novelli
5 asparagini selvatici
scaglie di parmigiano o pecorino
sale
olio extravergine di oliva
Prelevate dal loro baccello le fave e i piselli, e
lavate gli asparagini. Bollite le verdure in
acqua salata separatamente tenendo conto
dei diversi tempi di cottura e del fatto che le
verdure devono rimanere piuttosto sode e
non essere completamente cotte: circa 1
minuto per le fave, circa 3 minuti per i piselli
e 5 per gli asparagini.
Se avete ingredienti freschissimi, potete
tenere le fave e i piselli anche crudi, cuocendo
solo gli asparagini.
Scolate le fave e sciacquatele sotto l’acqua
corrente fredda, poi scolate i piselli e gli
asparagini e fate raffreddare il tutto.
A parte, lessate il riso per circa 8 minuti, poi
scolatelo, fatelo raffreddare e sgranatelo
delicatamente con una forchetta.
Unite tutte le verdure al riso, aggiustate di
sale, poi condite con un filo d’olio
extravergine di oliva e abbondanti scaglie di
parmigiano o pecorino.
Servite il riso tiepido o freddo.
pag. 4 SCC / Dafdafa
Vi ho parlato tanto del
potere dei colori, della
magia dei libri e delle
immagini, mai
dell'incanto che creano le
parole.
Per addormentare un
bambino piccolo occorre
una ninna nanna, per
giocare basta una conta o
una filastrocca, per sognare
basta una fiaba, per esser streghe
bisogna pronunciare delle formule
magiche, per diventare poeti serve la
capacità di tradurre le
emozioni in
Le parole magiche spesso
sono strambe, oppure
provengono da
lingue
sconosciute,
non hanno
paese, né
città,
hanno solo
un suono, che
echeggia...
Abracadabra, sim sala bim,
La mora DafdafaChi è?Di che parashà si tratta?
Cari ragazzi, vi piacciono le
favole? A me sono sempre
piaciute molto, con gli
animali che parlano, e le tre
prove da superare ecc... ecc...
Ebbene, nel libro dei Numeri c'è una
parashà che mi ha sempre affascinato per
la vicenda e lo stile un po' favolistici. Ma
non vi dico altro. Le risposte, come di consueto,
toccano a voi.
Ma, vado o non vado? Il re dei Moabiti mi ha dato l'ordine
di andare da lui e maledire gli Ebrei che si sono accampati nelle sue
vicinanze. Mi ha mandato dei messaggeri con degli oggetti di incantesimo. Io ho preso
tempo, non ho dato subito una risposta affermativa. Sì, io ho una certa fama in questo
SONI
A BI
SCEL
LA
La parola magica
supercalifragilistichespiralidoso,
apriti sesamo, salacabula,
bibidibobidi buu...
e chi se le ricorda
ne aggiunga di
più.
Queste sono solo alcune
delle più note. Chi le inventa?
Ognuno di noi può creare la sua.
Pensate alle persone o alle cose
che più vi piacciono, fate
un'insalata di sillabe coi suoni che
preferite e avrete presto la
vostra parola magica, il
solo pensarla
riuscirà a farvi sorridere
e così incanterete il mondo!
Ciao, dalla SCC
pag. 5SCC / Dafdafa
È la SCC, la nostra Strega Comanda Color, che ogni mese ci
regala le copertine per DafDaf e altre meraviglie. Ha studiato
disegno e animazione, adora l'incisione e l'acqua forte, dipinge
su taccuini rilegati da lei, crea libri origami, legge tantissimo e
colleziona libri per bambini e gommine profumate. Sostiene
che maneggiare carta e colori fa bene come mangiare una
mela al giorno. Il suo motto è
“non si finisce mai di imparare”.
LUISA
campo. Le mie maledizioni in genere
hanno successo, funzionano. Ma, in questo
caso, era opportuno che io andassi ? Infatti,
nella notte, il Signore mi disse di NON
andare. Ma il re dei Moabiti mi mandò dei
doni preziosi, mi fece grandi promesse. Il
Signore mi apparve allora una seconda
volta: "Vai pure" mi disse "Ma dì solo
quello che Io ti dirò di dire ". Accidenti, la
cosa si faceva complicata. Alla fine decisi di
andare e mi incamminai con la mia fedele
asina.
Sapete che cosa mi successe lungo il
cammino? Roba da non crederci! Per ben
tre volte la mia asina balzò
improvvisamente da un lato, poi dall'altro
ed infine si accovacciò senza proseguire.
Mai capitato prima! Ma non è tutto. Io
cominciai a bastonarla ed ella, pensate, mi
parlò: "Perchè mi hai picchiato? Non sono
io la tua fedele asina?" Incredibile! Ma
improvvisamente vidi anch'io quello che la
mia asina aveva già visto e cioè l'inviato del
Signore che mi voleva impedire di andare
a maledire gli Ebrei. Ma io, testa dura, volli
proseguire. Male me ne incolse. Infatti,
giunto dal re dei Moabiti, di fronte
all'accampamento degli Ebrei, invece delle
maledizioni, dalla mia bocca uscirono delle
benedizioni, e per ben tre volte! Venni
cacciato in malo modo.
La mia fama di mago era svanita nel nulla.
Ha insegnato per tanti anni abambini di tutte le età,divertendosi a inventaregiochi, racconti e poesie. Trale mille cose che ha fattoc’è anche Il giornalePer Noi, che venivapubblicato primache nascesseDafDaf.
Soluzioni: BILAM - parashà: BALAC
NEDELIA
pag. 6 libri in primavera
Come forse ricordate dagliscorsi anni, fra fine aprile emetà maggio è tempo dilibri e letture. Oltre alnotissimo Salone del libroche si tiene a Torino dall’8al 12 maggio, non bisognadimenticare che il 26 aprilea Ferrara apre la quintaedizione della Festa dellibro ebraico. Per sei giornila cittadina si trasforma inuna piccola capitale dellacultura ebraica, conpresentazioni di libri,dibattiti, concerti espettacoli.In programma tutti gli anni vengono inseritiincontri per bambini e ragazzi, con spettacolie letture animate, e in questa edizione, inparticolare, non bisognaperdere la mostra “Vita,colore, fiabe. Il mondoebraico di EmanueleLuzzati” che vieneinaugurata il 27 aprile alMeis, il Museodell’ebraismo italiano edella Shoah. Organizzata in collaborazione con il MuseoLuzzati di Genova, la mostra è dedicata in
particolare alle opere a tema ebraico delgrande scenografo e illustratore genovese,dall’illustrazione ai film di animazione,
attraverso tre temi.Vita, perché racconta i momentiquotidiani, un matrimonio, unafesta in Sukkah, il Seder diPesah; Colore perché le sueopere ne sono piene, tanto da farvenire i capogiri; Fiaba perricordare come tutte le sue opereci proiettino “mani, piedi e
pensieri dentro un sogno", come diceva ilregista Giorgio Strehler delle sue scenografie.
Emanuele Luzzati: Vit
Aperto nel 2008, ha sede nel Porto Antico di
Genova. Dentro una porta storica della città,
realizzata nel 1500, vengono organizzate
mostre tematiche delle opere di Emanuele
Luzzati. È anche un laboratorio di
sperimentazione continua: l’Officina Didattica
accoglie ogni giorno i bambini. Si chiama
Officina per indicare un luogo del creare, una
modalità di lavoro per cui si costruisce in
MUSEO LUZZATI
pag. 7libri in primavera
Dopo l’inaugurazione, il 27aprile, la mostra resteràaperta fino a luglio, e sonoanche previsti dei laboratori:con Colore in scena ipartecipanti vengonoaccompagnati a osservare leopere esposte, percomprendere le diversetecniche, che verranno poiutilizzate per realizzare deglielementi, che possono essereassemblati gli uni agli altri.Anche gli adulti troverannoqualcosa di moltointeressante: un laboratoriodi microscenografia.per informazioni: www.meisweb.it/festa-del-libro-ebraico-2014www.salonelibro.it
ta, Colore, Fiabe
concreto un
oggetto, un
disegno, un manufatto. Quest’accento sul
fare è in linea con quanto Emanuele
Luzzati ha sempre raccontato di sé e
della sua arte. Si praticano le tecniche da
lui tanto amate e utilizzate: il frottage, il
collage a strappo, il ritaglio.
Per informazioni: www.museoluzzati.it
pag. 8 mostre e musei
Bruno Munari al Museo Bruno Munari è stato uno dei massimiprotagonisti dell’arte, del design e della graficadel ventesimo secolo, dando contributifondamentali in diversi campi, dalla pittura allascultura, dal disegno industriale alla grafica. Èstato scrittore, poeta, e uno dei più grandipromotori dello sviluppo della creatività e dellafantasia attraverso il gioco. Al Museo delNovecento, a Milano, ha aperto da poco unamostra che raccoglie numerose opere di Munari, divise in quattrosezioni, tutte da visitare. Una gita assolutamente da non perdere.
per informazioni: www.museodelnovecento.org
Munari politecnico, a Milano
B.Munari, Le macchine di Munari, 1941, copertina a collage,
sedici pagine, cm 12,5x34,5x1. Courtesy Fondazione J.Vodoz
e B.Danese. Foto Roberto Marossi
B.Munari, Scultura da viaggio, 1958, Edizione Isetan
Tokyo cartoncino bicolore, cm 30x30. Courtesy
Fondazione J.Vodoz e B.Danese. Foto Roberto Marossi
FOTORITRATTO MUNARI
12. Ada Ardessi, Bruno
Munari, Monte Olimpino,
1972. © Isisuf Istituto
internazionale di studi sul
Futurismo
B.Munari, Scultura pieghevole, 1958, legno di pero e nastro
adesivo nero, edizione 10su10, cm 30x94. Courtesy
Fondazione J.Vodoz e B.Danese. Foto Roberto Marossi
pag. 9mostre e musei
del Novecento, e nei libri
A marzo, nel primo giorno della 51esima Fieradel Libro per Ragazzi di Bologna, la casaeditrice Corraini, datempo amica di DafDaf,ha vinto il Bologna Prizefor Best Children’sPublishers of the Year(BOP) per l’areaeuropea. È un premio moltoprestigioso, istituito incollaborazione con l’AIE(Associazione ItalianaEditori) che viene assegnato ai sei editori -uno per ciascuna delle sei aree del mondo -
che si sono distinti maggiormente per ilcarattere creativo e per la qualità delle scelteeditoriali nell’ultimo anno. Per l’Europa havinto dunque la casa editrice di Mantova, delle
cui librerie e attività viabbiamo parlato negliscorsi numeri di DafDaf,ma anche l’anno scorsoun editore amico delgiornale ebraico deibambini aveva sfiorato ilpremio: la EL - EMMEEdizioni di OriettaFatucci, che è membrodel comitato scientifico
di DafDaf era arrivata in finale!per informazioni: www. corraini.com
Mazal tov, Corraini!
I titoli di BrunoMunari spiccanoall’interno delcatalogo CorrainiEdizioni, e l’artistaha accompagnatodi personal’attività dellagalleria d'arte edella casa editriceper più di vent’anni, realizzando anche l'attuale marchio Corraini.Nel proprio lavoro Munari ha dedicato particolare attenzione almondo dei bambini, senza mai separare la dimensione del contenutoda quelle della forma e del materiale, ha progettato libri, libri-oggetti
e giochi-per-pensare allostesso tempo.
L’artista e il suo editore
Voce di donna, “La voce della donna è indecente”, dice il
Talmud. Però a Pesach abbiamo ricordato che
all’uscita dal Mar di Giunco, è stata Miriam la
profetessa, sorella di Mosè e Aronne, a
prendere in mano il tamburello e a intonare il
canto di ringraziamento a Dio, uno dei passi
più intensi e lirici della Bibbia, a cui si è unito
il popolo ebraico appena liberato dalla
schiavitù.
Dopo Miriam molte altre donne hanno dato
voce alla tradizione musicale ebraica, in ogni
luogo e tempo della diaspora, tant’è che
secondo il musicologo Edwin Seroussi è solo
grazie a loro se oggi possediamo raccolte
interi di canti dell’area mediterranea. In effetti
avevo pensato di raccontarvi qualcosa su un
ingrediente speciale della “squisita macedonia
musicale di Israele”, ovvero il contributo degli
immigrati yemeniti e, pensate un po’, mi sono
venute in mente solo donne!
La prima fu Bracha Tzefira. Ebbe
grandissimo successo negli anni Trenta e
Quaranta e incise centinaia di canzoni che
venivano trasmesse dalla Radio Mandataria
Britannica. Purtroppo le registrazioni
andarono quasi totalmente distrutte
nell’incendio divampato poco dopo il 1948.
Per lei scrissero i grandi compositori del
momento, tra cui Paul Ben Haim e Marc
Lavry, ma il pubblico la amava soprattutto
per le canzoni popolari. E proprio mentre lei
era all’apice della carriera, cominciò a fare
capolino sulla scena musicale una ragazza
molto dotata, Shoshana Damari. Diventerà
una donna di grande successo, molto amata,
che oltre a dare ai suoi ascoltatori un “senso
di casa”, perché pronunciava la erre gutturale
in modo marcato, tipico dell’inflessione
yemenita, aveva un bel sorriso e trasmetteva
pag. 10 musica
una tradizione
un messaggio di speranza per la giovane
nazione, che negli anni ’50 avrebbe accolto
migliaia di ebrei yemeniti trasferiti con
l’operazione Tappeto Volante. Le due grandi
cantanti yemenite erano un ponte tra la
tradizione e la nuova lingua, l’ebraico.
Le due eredi più famosi di questa tradizione,
due donne di origine yemenita, musiciste
straordinarie, sono Ofra Haza e Noa, che, in
modi diversi e per pubblici diversi, si sono
guadagnate un posto importante nel
panorama musicale mondiale. Entrambe
hanno saputo fondere musica occidentale,
lingua ebraica e vocalità mediorientale:
provate a sentire le “acrobazie vocali” che
faceva Ofra Haza! Pochi anni fa Noa ha
anche realizzato un album, Genes and Jeans,
in cui i frammenti di antiche melodie
yemenite si intrecciano alle sonorità del pop.
Quanta acqua è passata nei mari da quando
Miriam ha preso in mano il tamburello e ha
dato voce al canto, eppure la sua immagine
continua a tornare, nelle musiciste ebree di
ieri e di oggi, come Tziona Achishena, che
dopo anni di ricerca musicale e spirituale e di
studio negli Stati Uniti e in Oriente, nel 2005
ha pubblicato suo album “Il tamburo di
Miriam”, voce di una donna per le donne.
pag. 11musica
MARIA TERESAFa l'ebraista e la musicista esi ingegna per far incontrarequanto più possibile i suoidue mondi. Ama viaggiare,camminare in montagna edivora i libri gialli. Ha due bimbe, Micol Anna eMiriam Chiara con cui sidiverte a cucinare e ainventare storie fantastiche.
DISE
GNO:
MÀR
IAM
BEN
-ARA
B
pag. 12 libri e letture
Elogio della rivolta (e unMatthias è nato nel 1903 in una famiglia
povera e si riscatta grazie al suo talento: sul
campo si muove in maniera così armoniosa e
veloce che lo chiamano “il Mozart del
pallone”. Nel dribbling è il più bravo, è
indomabile, e non solo quando gioca:
politicamente, non nasconde l’insofferenza
verso il nazismo. Inoltre la sua fidanzata
italiana, Camilla Castagnola, è ebrea. In
Fuorigioco, scritto da Fabrizio Silei e
illustrato da Maurizio Quarello (editore
Orecchio Acerbo), la storia vera di Matthias
Sindelar è raccontata
attraverso gli occhi di
Marcus, un ragazzo
che tira calci a un
pallone nel piazzale di
fronte casa e
sogna di
diventare come
il suo campione.
Marcus ha anche
un altro idolo: il
Führer. Così, quando
vede il suo calciatore preferito rifiutarsi di fare
il saluto nazista, non capisce subito il perché.
Quel NO silenzioso, amplificato
dall’imbarazzo delle autorità, lo aiuta a
diventare grande.
Diventa grande grazie a un’altra ribellione
Matilde, protagonista dell’omonimo
classico di Roald Dahl (Salani,
traduzione di Francesca Lazzarato e
Roald DahlMATILDE Salani
Silei-QuarelloFUORIGIOCO orecchio acerbo
pag. 13libri e letture
n po’ anche dell’amore)
Lorenza Manzi). I libri le piacciono tanto che a
cinque anni è di casa in biblioteca, conosce
diverse lingue ed è diventata spaventosamente
intelligente. I genitori, di contro, se ne stanno
in poltrona a guardare la tele, pur di non
guardare in faccia la propria
ottusaggine. Il padre è un
truffatore, la madre una
svenevola. Intanto a scuola la
direttrice, la signorina
Spezzindue, rinchiude i
bambini nello strozzatoio e li
punisce nei modi più
truculenti. Per fortuna una
persona capace di
comprendere Matilde e di
stare dalla sua parte, c’è: la
maestra, la signorina Dolcemiele. È sulla sua
alleanza che bisogna puntare per coordinare
gli altri scolari e organizzare la rivolta.
Scuola: sede dei primi batticuori. Il primo
amore è molto tormentato, se si appartiene a
due culture diverse. Capita a Polleke,
protagonista di una serie di brevi romanzi di
Guus Kuijer, tra i più originali e coraggiosi
scrittori contemporanei: Per sempre
insieme, amen; Mio padre è un PPP;
Un’improvvisa felicità, tutti
pubblicati da Feltrinelli Kids e
tradotti da Valentina Freschi
(questo è l’ordine cronologico, ma
potete cominciare dal titolo che vi
ispira di più). Questa undicenne e
poi dodicenne olandese è alle prese
con diversi guai: innanzitutto, un
Padre Particolarmente
Problematico (per gli altri è un
disgraziato tossicodipendente che
cerca di guarire; per lei solo un
Poeta). E poi Mimun, compagno di classe e
suo fidanzato, il quale però per volontà della
famiglia ha anche una promessa sposa nella
terra d’origine, il Marocco. Riuscirà l’amore a
fare quel che ci aspettiamo, ovvero trionfare
su tutto?
NADIAÈ una scrittrice messinese bravissima e un po’ pestifera che vive a Romada più di dieci anni. (Ma l’accento le è rimasto.) Ha scritto, fra gli altri,Bruno il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo, 2012) illustratoda Ofra Amit. I libri non solo li scrive, ma li legge e ama raccontarli, e suDafDaf ogni mese proporrà solo quelli che le sono piaciuti tantissimo:ogni volta un albo illustrato, un classico, un romanzo. Se poi li leggete, potete scriverle le vostreopinioni e recensioni a [email protected]. Il suo sito è www.nadiaterranova.com
Guus KuijerMIO PADRE È UN PPPFeltrinelli Kids
Guus KuijerPER SEMPRE INSIEME, AMENFeltrinelli Kids
Guus KuijerUN’IMPROVVISAFELICITÀ Feltrinelli Kids
pag. 14 scienza
Un po’ di scienza con Che caldo fa su questa Terra!Nell’ebraismo il susseguirsi delle stagioni hauna grande importanza: la maggior parte dellenostre feste è legata al calendario agricolo, chedeterminava lo stile di vita dei nostri antenaticontadini. E nelle benedizioni che diciamo ognigiorno vi sono diversiaccenni legati alclima: aseconda delperiododell’annochiediamo pioggia orugiada, vento osole.Capodanno deglialberi, festa delleprimizie, celebrazioni del primo raccolto… tuttiquesti simboli della relazione tra gli ebrei e lestagioni sono presenti ancora oggi nelle nostrevite, anche se molti di noi coltivano al massimoil basilico sul balcone!Da alcuni anni a questa parte, però, gliscienziati sono preoccupati: il nostro pianeta, laTerra, sembra soffrire dell’attività dell’uomo.Industrie, automobili, deforestazioni (cioè iltaglio degli alberi per produrre legname eliberare spazio per le coltivazioni) sembranoaver danneggiato irreparabilmente il delicatosistema che governa i cambiamenti del clima econ esso anche le stagioni.
La scomparsa della primaveraNon ci sono più le stagioni di una volta: forseavete sentito dire questa frase dai vostrigenitori, e in effetti i climatologi (quelli chestudiano il clima) segnalano da qualche anno la“scomparsa” delle stagioni di mezzo, ovvero
della primavera e dell’autunno. Si passa piùrapidamente di un tempo dal freddoinverno al caldo dell’estate, così comedura di meno il lento scomparire del
caldo prima che arrivi l’inverno vero eproprio. È però normale che il nostro pianetavada incontro a cambiamenti climatici: è giàaccaduto nella sua storia, durante la quale sisono succeduti periodi anche molto lunghi disiccità o glaciazioni. Cosa è cambiato? Questavolta sembra che sia colpa nostra, ovvero delmodo con cui noi uomini viviamo eproduciamo. Non sappiamo quindi se la Terrasarà capace di riparare da sola i danni comeaccade invece quando i cambiamenti fannoparte di un fenomeno naturale.
Clima e meteo sono diversiOrmai ci sono pochi dubbi: la temperaturamedia del nostro Pianeta sta aumentando equesto calore provoca danni, come loscioglimento del ghiaccio nei Poli Nord e Sud eil conseguente aumento del livello del mare. Gliabitanti di alcuni isolotti dell’Oceano Pacifico
DANIELADaniela da piccola amava scrivere. Da grande si è appassionata di scienza e cosìha scelto di fare la giornalista scientifica. C'è un'altra cosa che le piacemoltissimo: il cervello. Se potesse, lo smonterebbe come un Lego per scoprire isuoi segreti. Invece si limita a studiarlo, nella speranza di riuscire a usarlo almeglio. www.agenziazoe.it
hanno già dovuto essere evacuatiperché l’acqua ha ricoperto la lorocasa. Dobbiamo però fare attenzionea non confondere il clima con ilmeteo (cioè il tempo meteorologico in
un dato momento). Se quest’estate fa moltocaldo, per esempio, non vuol dire che la Terra sista scaldando, così come un inverno moltonevoso non è la dimostrazione del fatto che ilriscaldamento globale (così viene chiamatol’aumento generale della temperatura sullaTerra) non esiste. Quando gli scienziati parlanodi clima, infatti, intendono le condizionimetereologiche medie di un dato luogo (o ditutta la Terra) per un lungo periodo di tempo,in genere almeno trent’anni. È la media delletemperature degli ultimi trent’anni che fa direagli esperti che esiste il riscaldamento globale.Il clima ha ovviamente degli effetti anche sullameteorologia: negli ultimi anni sono aumentatii fenomeni improvvisi e intensi come gliuragani o le trombe d’aria, anche in Paesi comeil nostro (detti a clima temperato) dove eranodavvero rarissimi.
L’allarme degli scienziatiGli scienziati non sanno se e quanto ilriscaldamento globale sia reversibile, ovvero sefacciamo ancora in tempo a tornare indietro e aevitare che la Terra diventi troppo calda. Sonoperò molto preoccupati e cercano di convincerenoi cittadini del mondo, ma soprattutto chi ci
governa, a fare nuove leggi che limitino icomportamenti pericolosi. Ognuno di noi, nelproprio piccolo, può fare qualcosa, per esempiorisparmiando energia elettrica ogni volta che èpossibile, andando a piedi invece che inmacchina o usando i mezzi pubblici,consumando di meno perché anche laproduzione di oggetti (vestiti, computereccetera) richiede una grande quantità dienergia, per produrre la quale si contribuisce adaumentare il riscaldamento globale.
pag. 15
Redazione, organizzazione e controllo qualità:Ada Treves, Rossella Tercatin
Hanno collaborato: Marco Delmastro, Lucilla Efrati, Benedetta Guetta, Michele Luzzatto, Daniela Ovadia, Daniel Reichel, Adam Smulevich,Nedelia Tedeschi, Rossella Tercatin e Guido Vitale. La testata è di Paolo Bacilieri. La copertina e la Strega Comanda Color sono di LuisaValenti. Le fotografie e le ricette a tavola sono di Benedetta Guetta. La mora Dafdafa è a cura di Nedelia Tedeschi, che ha disegnato l’au-toritratto nel box, mentre l’illustrazione è di Sonia Biscella. Per libri in primavera ci ha aiutati il Museo Luzzati. Per le pagine mostre emusei ringraziamo invece il Museo del Novecento per la collaborazione. La pagina musica è di Maria Teresa Milano, illustrata questonumero da Mariàm Ben-Arab, e l’autore delle pagine scienza di questo mese è Daniela Ovadia. Le pagine libri e letture d’ora in poisaranno affidate a Nadia Terranova, scrittrice pestifera. Le caricature di Jasmine, Maria Teresa e Daniela e Marco sono di Viola Sgarbi,mentre Davidino, a pagina 16, e un personaggio di Enea Riboldi. Le faccine della gerenza sono di Giorgio Albertini. 3P
Impaginazione: G.D. Pozzi Stampa: SEREGNI CERNUSCO S.r.l. - via Brescia 22 - 22063 Cernusco s/N. (Mi)
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Comitato scientifico:
rav Roberto Della Rocca
rav Benedetto Carucci Viterbi
rav Elia Richetti
Odelia Liberanome
Sonia Brunetti
Daniela Misan
Moria Maknouz
Orietta Fatucci
Giorgio Albertini
Nedelia Tedeschi
Dora Fiandra
Alisa Luzzatto
Chiara Segre
StefaniaTerracina
Consulenza artistica:Viola Sgarbi
di pagina in paginaIL GIORNALE EBRAICO DEI BAMBINI
Supplemento a Pagine Ebraiche, il giornale dell’ebraismo italiano - n.6/2012 - Direttore responsabile: Guido Vitale - Redazione: Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 - Reg. Tribunale di Roma – numero 218/2009 – ISSN 2037-1543
DAFDAF
è a cura
di Ada Treves
COSA E’ SUCCESSO100 ANNI FA
Più di 100 anni fa le persone, in diversezone della Terra, hanno cominciato abruciare grandi quantità di carbone,petrolio e gas naturale per fornireelettricità alle loro case, industrie eautomobili. Oggi la maggior parte delmondo dipende da queste sostanze,chiamate combustibili fossili, per averel’energia di cui hanno bisogno. Bruciarecombustibili fossili rilascia però anidridecarbonica, un gas che rimaneintrappolato negli strati più bassidell’atmosfera e impedisce ilraffreddamento. In pratica l’anidridecarbonica è come un berretto di lanasulla superficie della Terra: la tiene alcaldo, ma troppo caldo fa male perchécambia il clima sul pianeta.
Come ti chiami?
Quanti anni hai?
Dove vivi?
Cosa c’è di bello lì?
E cosa non ti piace?
Cosa ti rende triste?
Cosa vuoi fare da grande?
Cosa fanno gli adulti tutto il tempo?
Come si chiama il tuo libro preferito?
Con quale parola ti descrivi?
Io sono
Come vi sarete accorti icollaboratori di DafDaf
a volte cambiano, siaggiungono persone nuove,
ma molte rubriche sono scrittesempre dalle stesse persone, espertedegli argomenti che abbiamo loroaffidato. Oltre a regalarci idee, testi e a voltechiacchiere e risate si sono tuttidichiarati disponibili a risponderealle vostre domande. Se qualcosa viinteressa o incuriosisce potetescrivere a DafDaf, gli indirizzi li
trovate qui sopra... noi gireremo levostre domande agli autori delle
rubriche, che risponderanno atutti; e qualcosa magari
pubblicheremo sullepagine del giornale.
Domande e risposte
noi siamo
e tu, chi sei?Hai voglia di raccontare chi sei a tutti ilettori? Stampa la scheda che abbiamo messonel sito www.dafdaf. it e scrivi a penna letue risposte senza uscire dai margini. Poispedisci la scheda e una tua foto a:
DAFDAF / UCEI LUNGOTEVERE SANZIO 9 ROMA 00153
Tutte le schede saranno inserite nel sito e gliautori di quelle pubblicate sul giornalericeveranno la visita di un giornalista di ; la merenda se vorrete saràl’occasione per farvi raccontare come nasce ilgiornale e darci nuove idee.
Per scrivere alla redazione via postaelettronica, mandate una mail a:info@dafdaf. it