Deontologia-CDS-lavoro e Organizzazioni - UNITO - Lezione-1

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DEONTOLOGIA Dott. Alessandro Lombardo Psicologo del lavoro e delle organizzazioni Psicoterapeuta Presidente Ordine Psicologi Piemonte www.alessandrolombardo.org

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DEONTOLOGIADott. Alessandro Lombardo

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Psicoterapeuta

Presidente Ordine Psicologi Piemonte

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QUALCHE INFORMAZIONE

PRIMA DI INIZIARE

Ricevimento studenti

• Su prenotazione presso:

• Ordine Psicologi Piemonte – via San Quintino 44 Torino

• Per appuntamenti scrivere a:

[email protected]

[email protected]

• Inserire nell’oggetto: RICEVIMENTO STUDENTI

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Valutazione finale

•Per poter accedere alla

valutazione dell’attività del

laboratorio, lo studente deve

partecipare almeno al 75% delle

lezioni

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Obiettivi

1. Sviluppare competenze di deontologia

professionale

1. Avvicinarsi alla futura professione di psicologo in

modo consapevole

1. Sviluppare un’analisi critica sui temi etici della

prassi professionaleDott. Alessandro Lombardo

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START

L’importanza delle cornici

• La domanda tipo dello studente di psicologia a fine

percorso universitario:

•“Ma perché debbo fare l’esame di

stato per fare lo psicologo?”

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Qualche passo indietro

• La Costituzione Italiana fu approvata dalAssembleaCostituente il 22 dicembre del 1947.

• Fu promulgata dal capo provvisorio dello Stato il 27 dicembre 1947

• Fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana numero 298, edizione straordinaria, dicembre 1947.

• Entrò in vigore il 1° Gennaio 1948

Assemblea Costituente

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Assemblea costituente

• Il testo della Costituzione comprende i principi fondamentali su cui si fonda lo Stato italiano ed è diviso in tre parti fondamentali:

• Parte prima: diritti e doveri dei cittadini

• Titolo I: rapporti civili

• Titolo II Rapporti etico-sociali (art 29-34)

• Titolo III Rapporti economici

• Titolo IV Rapporti politici

• Parte seconda: Ordinamento della repubblica

• Parte terza: disposizioni transitorie e finali

• Tipica domanda dello

studente a questo

punto:

• Ma cosa c’entra la

costituzione con

l’esame di stato?!!!

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Sveliamo l’arcanoArticolo 33

• L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.

• La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

• Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

• La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

• E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.

• Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

Articolo 32

• La Repubblica tutela la salute come

fondamentale diritto dell'individuo e

interesse della collettività, e garantisce cure

gratuite agli indigenti.

• Nessuno può essere obbligato a un

determinato trattamento sanitario se non per

disposizione di legge. La legge non può in

nessun caso violare i limiti imposti dal

rispetto della persona umana.

Se non fosse chiaro

• Parte prima: diritti e doveri dei cittadini

• Titolo II Rapporti etico-sociali (art 29-34)

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Codice penale – articolo 348

• 348 Codice Penale Fonti → Codice Penale → LIBRO

SECONDO - Dei delitti in particolare → Titolo I - Dei delitti

contro la personalità dello Stato (Artt. 241-313) → Capo II

- Dei delitti dei privati contro la pubblica amministrazione

• Chiunque abusivamente esercita una professione, per la

quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è

punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da

centotre euro a cinquecentosedici euro.

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E così abbiamo imparato anche …

• Il principio di

gerarchia delle

fonti del diritto

L’ultimo referendum: art. 5

Vecchio testo

Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione professionale e ad aggiornarsi nella propria disciplina specificatamente nel settore in cui opera.

Riconosce i limiti della propria competenza ed usa, pertanto, solo strumenti teorico-pratici per i quali ha acquisito adeguata competenza e, ove necessario, formale autorizzazione.

Lo psicologo impiega metodologie delle quali è in grado di indicare le fonti ed i riferimenti scientifici, e non suscita, nelle attese del cliente e/o utente, aspettative infondate.

Nuovo testo

Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione e aggiornamento professionale, con particolare riguardo ai settori nei quali opera. La violazione dell’obbligo di formazione continua, determina un illecito disciplinare che è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale. Riconosce i limiti della propria competenza e usa, pertanto solo strumenti teorico-pratici per i quali ha acquisito adeguata competenza e, ove necessario, formale autorizzazione. Lo psicologo impiega metodologie delle quali è in grado di indicare le fonti e riferimenti scientifici, e non suscita, nelle attese del cliente e/o utente, aspettative infondate.

• DECRETO DEL

PRESIDENTE DELLA

REPUBBLICA 7 agosto

2012 , n. 137 -

Regolamento recante

riforma degli ordinamenti

professionali

Art. 7 Formazione continua

1. Al fine di garantire la qualita' ed efficienza della prestazione professionale, nel

migliore interesse dell'utente e della collettivita', e per conseguire l'obiettivo dello

sviluppo professionale, ogni professionista ha l'obbligo di curare il continuo e

costante aggiornamento della propria competenza professionale secondo quanto

previsto dal presente articolo. La violazione dell'obbligo di cui al periodo

precedente costituisce illecito disciplinare.

I corsi di formazione possono essere organizzati, ai fini del comma 1, oltre che da

ordini e collegi, anche da associazioni di iscritti agli albi e da altri soggetti,

autorizzati dai consigli nazionali degli ordini o collegi. Quando deliberano sulla

domanda di autorizzazione di cui al periodo precedente, i consigli nazionali

trasmettono motivata proposta di delibera al ministro vigilante al fine di acquisire il

parere vincolante dello stesso. 3. Il consiglio nazionale dell'ordine o collegio

disciplina con regolamento, da emanarsi, previo parere favorevole del ministro

vigilante, entro un anno dall'entrata in vigore del presente decreto: a) le modalita' e

le condizioni per l'assolvimento dell'obbligo di aggiornamento da parte degli iscritti

e per la gestione e l'organizzazione dell'attivita' di aggiornamento a cura degli

ordini o collegi territoriali, delle associazioni professionali e dei soggetti autorizzati;

b) i requisiti minimi, uniformi su tutto il territorio nazionale, dei corsi di

aggiornamento; c) il valore del credito formativo professionale quale unita' di

misura della formazione continua. 4. Con apposite convenzioni stipulate tra i

consigli nazionali e le universita' possono essere stabilite regole comuni di

riconoscimento reciproco dei crediti formativi professionali e universitari. Con

appositi regolamenti comuni, da approvarsi previo parere favorevole dei ministri

vigilanti, i consigli nazionali possono individuare crediti formativi professionali

interdisciplinari e stabilire il loro valore. 5. L'attivita' di formazione, quando e' svolta

dagli ordini e collegi, puo' realizzarsi anche in cooperazione o convenzione con

altri soggetti. 6. Le regioni, nell'ambito delle potesta' a esse attribuite dall'articolo

117 della Costituzione, possono disciplinare l'attribuzione di fondi per

l'organizzazione di scuole, corsi ed eventi di formazione professionale. 7. Resta

ferma la normativa vigente sull'educazione continua in medicina (ECM).

IN ORIGINE FU

Jeremy Bentham, chi è costui?

Deontologia

• Neologismo coniato dal filosofo

inglese J.Bentham, appare per

la prima volta nel 1834 in un

suo trattato postumo

• Dal greco:

• deon dovere

• logos discorso, studio.

• Dottrina dei doveri

Jeremy Bentham, chi è costui?

Jeremy Bentham (Londra, 15 febbraio 1748 – Londra, 6 giugno 1832) è stato un

filosofo e giurista inglese. Fu un politico radicale e un teorico influente nella filosofia

del diritto anglo-americana. È conosciuto come uno dei primi proponenti

dell'utilitarismo e dei diritti degli animali.

Bentham fu uno dei più importanti utilitaristi.

Argomentò a favore della libertà personale ed economica, la separazione di stato e

chiesa, la libertà di parola, parità di diritti per le donne, i diritti degli animali, la fine

della schiavitù, l'abolizione di punizioni fisiche, il diritto al divorzio, il libero

commercio, la difesa dell'usura, e la depenalizzazione della sodomia

Fu a favore delle tasse di successione, restrizioni sul monopolio, pensioni e

assicurazioni sulla salute.

• Fonte - WIkipedia

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Utilitarismo

• Finalità della giustizia è la massimizzazione del benessere sociale, quindi la massimizzazione della somma delle utilità dei singoli

• Betham:

"Il massimo della felicità per il massimo numero di persone"

L'utilitarismo è quindi una teoria della giustizia secondo la quale è "giusto" compiere l'atto che, tra le alternative, massimizza la felicità complessiva

Nb: il principio di tutela del benessere dell’individuo e della collettività è inizio e fine di ogni norma.

Nell’elaborazione del CD la commissione costituita ad hoc

individuò quattro finalità - obiettivi ispiratrici

• 1 – Tutela del cliente

• 2 – Tutela del

professionista nei

confronti dei colleghi

• 3 – Tutela del gruppo

professionale

• 4 – Responsabilità nei

confronti della società

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Quattro imperativi guida per raggiungere i

quattro obiettivi

• 1 – Meritare la fiducia del

cliente

• Siamo professione di

servizio

• 2 – Possedere

competenza adeguata a

rispondere alla domanda

del cliente

• In scienza e coscienza ...

• 2 – Usare con giustizia il

proprio potere

• Asimmetria della relazione

• 3 – Difendere l’autonomia

professionale

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Panopticon vs anopticon: la funzione

panoptica della deontologia• Panopticon o panottico è un

carcere ideale progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham.

• Il concetto della progettazione è di permettere ad un sorvegliante di osservare (opticon) tutti (pan) i soggetti di una istituzione carceraria senza permettere a questi di capire se sono in quel momento controllati o no.

• Il nome si riferisce anche a Argo Panoptes della mitologia Greca: un gigante con un centinaio di occhi considerato perciò un ottimo guardiano

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Panopticon – che fa vedere tutto

Carcere di Santo Stefano – Isola di Santo Stefano (Isole Pontine) Carcere Le Nuove - Torino

Nascita di un neologismo: deontologia

• L'opera postuma Deontologia o scienza della moralità

(1834) è rivolta a elaborare un'etica, chiamata

deontologia, distinta dal diritto in quanto si occupa della

vita privata.

• Lo scopo ultimo di questa scienza non è diverso da quello

della scienza della legislazione: motivare comportamenti

che producano la massima felicità nella collettività.

• La differenza sta nel fatto che, in luogo dell'intervento

sugli interessi privati con la minaccia della punizione

giuridica, la deontologia vuole suscitare motivazioni

basate sull'interesse privato.Dott. Alessandro Lombardo

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ENTRIAMO NEL TERRITORIO

PIÙ SPECIFICO

Le (alcune) cornici del quadro

professionale

• Legge 56/89 Legge Ossicini

• Legge 11 Luglio 2003, n. 170 - "Conversione in legge, con

modificazioni, del decreto-legge 9 maggio 2003, n. 105, recante disposizioni urgenti per le università e gli enti di ricerca, nonché in materia di abilitazione all'esercizio di attività professionali

• Codice Deontologico degli psicologi italiani

Cos’è?

• Che cos’è, esattamente, la “Deontologia”?

• La “Deontologia” è una parte dell’Etica (intendendo per

“Etica” quella parte della filosofia che studia la Morale,

cioè appunto i costumi ed i comportamenti umani,

cercando di comprendere e definire i criteri in base ai

quali è possibile valutare le scelte e le condotte degli

individui e dei gruppi), e più precisamente l’Etica applicata

alla pratica professionale

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Un po’ di storia

• La storia del codice deontologico

• Entra in vigore nel 1996, a seguito del referendum presso

gli Ordini

• Non è stabilito una volta per tutte, ma può e deve venire

rivisto ogni 2 anni (L. 56/89 e dall’art. 41 del C.D.)

• Alla luce di cambiamenti normativi (cfr. modifiche degli

artt. 23 e 40 intervenute a seguito della Bersani

• Alla luce della giurisprudenza ordinistica

• Alla luce di cambiamenti sociali (nuove tecnologie,

inserzioni su groupon …)

• Articoli di contezioso di difficile interpretazioneDott. Alessandro Lombardo

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4 anni di lavoro

• INIZIO lavori: 1994

• viene istituita la Commissione Deontologica (Eugenio

Calvi, Renato di Giovanni, Giovanni Madonna, Paolo

Michelin, Catello Parmentola)

• FINE lavori: 17 gennaio 1998 – Nasce il Codice

Deontologico degli Psicologi ( tentativo fallito l'anno

prima)

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Struttura

• Capo I: Principi Generali (artt.1-21)

• Cap II: Rapporti con utenza e committenza (artt.22-32)

• Capo III: Rapporti con colleghi (artt.33-38)

• Capo IV: Rapporti con società (artt.39-40)

• Capo V: Norme di attuazione (artt.41-42)

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Informazione

• Tutti i materiali citati, proiettati, discussi, li troverete

liberamente scaricabili sul sito:

• www.alessandrolombardo.org

• Nell’area: Laboratorio deontologia

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