Deontologia e Arbitrato
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L’arbitrato nelle controversie sul diritto d’autore
Nel mondo dello spettacolo e dell’arte.
Deontologia e Arbitrato
Avv. Stefano A. Piccardo, foro di Milano
https://www.studiopiccardo.it/
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Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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GLI OBBLIGHI DELL’ARBITRO
• Adempiere correttamente il mandato professionale
secondo buona fede
• Pronunciare il lodo nel termine stabilito
• Non rinunciare all’incarico senza giustificato
motivo
• Non ritardare gli atti del processo
• Osservare dovere di Riservatezza
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LA RESPONSABILITA’ DELL’ARBITRO
Art. 813 ter c.p.c
• Risponde dei danni cagionati alle parti l’Arbitro che:
1) con dolo o colpa grave ha omesso o ritardato atti dovuti ed è stato
perciò dichiarato decaduto, ovvero ha rinunciato all’incarico senza
giustificato motivo;
2) Con dolo o colpa grave ha omesso o impedito la pronuncia del lodo
entro il termine fissato a norma degli artt. 820 e 826 cpc
• Fuori dai precedenti casi, gli Arbitri rispondono esclusivamente per
dolo o colpa grave entro i limiti previsti dall’Art. 2, commi 2 e 3.
della L. 13 aprile 1988 n. 117;
• Ciascun Arbitro risponde solo del fatto proprio.
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L’ARBITRO
PUÒ ESSERE NOMINATO ARBITRO CHI HA LA CAPACITÀ DI AGIRE
Non costituisce incapacità l’incompatibilità
LA NOMINA DEVE ESSERE ESEGUITA IN CONFORMITA’ ALLE
PREVISIONI DELLA CLAUSOLA COMPROMISSORIA
Clausola binaria: un arbitro per ciascuna parte e terzo arbitro in accordo tra i due o
Arbitro unico: nominato in accordo tra le parti o da un terzo
Clausola societaria: nomina da parte di terzo dell’arbitro o dell’intero collegio
Arbitrato Amministrato: nomina come da regolamento
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CONFIDENCE
POTER SCEGLIERE
SECONDO FIDUCIA
E NON
A SEGUITO DI COLLUSIONEElio Fazzalari, Riv. Arb. 1992, 4
5Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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LA DEONTOLOGIA NELL’ARBITRATO
• INDIPENDENZA
• TERZIETA’ RISPETTO ALLA CONTROVERSIA
• IMPARZIALITA
• DIRITTO SOGGETTIVO AL GIUSTO PROCESSO (111 COST)
• NEUTRALITA’• ASSENZA DI CONDIZIONAMENTI SOGGETTIVI
• RISERVATEZZA
INCOMPATIBILITA’ DEL GIUDICE
QUALE RAGIONE DI NULLITA’ DEL LODO
[SOLO] PREVIA RICUSAZIONE DELL’ARBITRO
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REQUISITI SOGGETTIVI DELL’ARBITRO
INDIPENDENZAterzietà rispetto all’interesse alla lite
criterio per misurare l’esistenza e l’intensità dei rapporti
tra arbitro e parti – tra arbitro e difensori
LA NOMINA DEVE ESSERE FATTA SECONDO FIDUCIA
NON SECONDO COLLUSIONE
CONSIDERANDO CAPACITA’ E COMPETENZA
(Fazzalari Riv. Dir. Arb. 1992, pag. 4)
NEUTRALITA’
assenza di condizionamenti di ordine
politico – religioso – culturale – geografico - sociologico
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REQUISITI SOGGETTIVI DELL’ARBITRO
IMPARZIALITA’
CRITERIO DAI CONTORNI SFUMATI E DIFFICILI DA DEFINIRSI
bene o male ciascuno è condizionato dalla propria cultura,
formazione etico politica, metodi di ricerca e analisi
Rilevanza delle conoscenze tecniche dell’arbitro
anche ai fini dell’art 115 c.p.c. - Notorio Arbitrale -
SI ACCERTA TRAMITE CIRCOSTANZE OGGETTIVE
COSTITUISCE UN DIRITTO SOGGETTIVO AL GIUSTO PROCESSO
PIU’ CONCETAMENTE IDENTIFICABILE IN TERMINI DI
EQUIDISTANZA
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REQUISITI SOGGETTIVI
DELL’ARBITRO
METODI PER VALUTARE
L’EQUIDISTANZA
A. RINVIO AI CASI GIUDIZIALI
B. CASISTICA SPECIFICA
C. CASISISTCA APERTA
DISCLOSURE
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REQUISITI SOGGETTIVI DELL’ARBITROL’APPARENZA
DELL’IMPARZIALITA’
CRITERIO SOGGETTIVO o OGGETTIVO
Giovannucci Orlandi (Contratto e Impresa 1994, pag. 1179)
Prendini (Int’I Lis 2008, pag. 38)
Spaccapelo (Imparzialità dell’arbitro, pag. 283-287)
Trib. Torino 14 gennaio 2002; Giur It. 2003, pag. 259
Trib. Milano 6 maggio e 26 giugno 2016, Cosentini- Marangoni in Giur. It. 2017, pagg 167 e 435
Cass. SSUU. 22 novembre 2004 n. 21947
DUTY OF DISCLOSURE
Il Caso Lord Hoffman – Pinochet
«It is necessary not only to do justice, but to see that justice is done»
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JUSTIFIABLE DOUBT
ARBITRATION ACT 1996 Section 24 I A)
dal «REAL LIKELIHOOD»
al «REAL DANGER OF BIAS» R. v. Gough (1993)
al «FAIR-MINDED
AND INFORMED OBSERVER» Porter v. Magill (2002)
IBA Part 1 Section 2 B)«POINT OF VIEW OF A REASONABLE THIRD PERSON»
IBA Part 1 Section 2 C)«LIKELIHOOD [TO] BE INFLUENCED»
IBA Part 1 Section 2 D)
«JUSTIFIABLE DOUBTS NECESSARILY EXIST
IN ANY OF SITUATIONS DESCRIBED IN THE NON-WAIVABLE RED-LIST»
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JUSTIFIABLE DOUBT
Regolamento ICC - Art 2
«any facts or circustamstances which
migth be of such a nature as to call into question
the arbitrator’s indipendence in the eyes of the parties»
UNCITRAL
«any circumstances
likely to give rise to justifiable doubts
as to his impartiality or independence»
AAA - Art 7
«All arbitrators conducting an arbitration under these rules
shall be not act as advocates for any party»
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JUSTIFIABLE DOUBT
CASE LAW
R. V. GOUGH (impartiality test - in concreto)
LOCABAIL v. Bayfield (impartiality test - in concreto)
PORTER V. MAGILL (impartiality test - ex terzo)
REGINA V. BOW STREET
(impartiality also in relation to third
parties’ involvement: e.g. parzialità mediata)
COLLINS
BANK OF CREDIT AND COMMERCE V. ALI
(disclosure - presunzione imparzialità
in assenza di prova concreta del pregiudizio)
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JUSTIFIABLE DOUBT
La violazione dell’ordine pubblico non rende riconoscibile il lodo
Art. V n. 2 della Convenzione di New York 1958 e
Art. 839 comma IV c.p.c.
La mancata disclosure di una circostanza rilevante ai fini di una di
una causa di ricusazione equivale a violazione dell’ordine pubblico?
Verde: sì qualora sia previsto dalle parti o dall’ordinamento
(cfr. Riv. Arb. 1997 pag. 476)
Giovannucci Orlandi: no ex art. 815 c.p.c.
in quanto la Ricusazione è sottoposta a termine di decadenza
(Arbitrato, Commentario Carpi - Bologna 2016 pag. 359)
14Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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IMPARZIALITA’ DELL’ARBITRODIRITTO SOGGETTIVO AL GIUSTO PROCESSO
C. Cost. 78/02 - SU 17636/03 - Cass. Sez. I°4297/02 – 155/00
VIZIO DI INCOMPATIBILITÀ
COME RAGIONE DI NULLITÀ (ANCHE) DEL LODO
Cass. Sez. I° 17192/04 (Enpam)
INCOMPATIBILITÀ PER ECCESSIVA VICINANZA
DELL’ARBITRO CON LA PARTE
Rilevanza dei legami attuali o pregressi
Cass. 23056/10 (Irti – Enelpower)
Trib. Mi. 24.11.08 (Opus Dei)
Trib. Mi. Ord. 02.11.17 (Caso X;Y)
15Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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ECCEZIONE DI RICUSAZIONEIL DIFETTO
DI IMPARZIALITÀ
deve essere eccepito «nel giudizio arbitrale»
ovvero formare oggetto di ricusazione
NON E’ NECESSARIA L’ECCEZIONE PER IL CASO DI
INTERESSE [ECONOMICO] PROPRIO NELLA CONTROVERSIA
Cass. 23056/10 (Enelpower)
Cass 7044/1995 (Zootecnica)
Dimes v. Proprietors Grand Junction Canal (1852)
Marinucci (Riv. Dir. Proc. 2011, pag. 1240)
Punzi (Disegno Sistematico, vol. I, pag. 533)
Spaccapelo (Imparzialità dell’arbitro, pag. 378)
16 16Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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CASI DI RICUSAZIONE ART. 815 - I° C.P.C.
1) Se (l’Arbitro) non ha le qualifiche espressamente convenute dalle parti;
2) Se egli stesso, o un ente, associazione o società di cui sia amministratore, ha
interesse nella causa;
3) Se egli stesso o il coniuge è parente fino al quarto grado o è convivente o
commensale abituale di una delle parti, di un rappresentante legale di una delle
parti, o di alcuno dei difensori;
4) Se egli stesso o il coniuge ha causa pendente o grave inimicizia con una delle parti,
con un suo rappresentane legale, o con alcuno dei suoi difensori;
5) Se è legato ad una delle parti, a una società da questa controllata, al soggetto che la
controllo, o a società sottoposta a comune controllo, da un rapporto di lavoro
subordinato o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d’opera
retribuita, ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale o associativa che ne
compromettono l’indipendenza; inoltre, se è tutore o curatore di una delle parti;
6) Se ha prestato consulenza, assistenza o difesa ad una delle parti in una precedente
fase della vicenda o vi ha deposto come testimone.
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LINEE GUIDA IBA
PRINCIPIO GENERALE
GIUSTIFICATI DUBBI
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LINEE GUIDA IBA
PRINCIPIO GENERALE
DICHIARAZIONE DELL’ARBITRO
(fatti o circostanze che facciano insorgere dubbi)
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LINEE GUIDA IBA
1. RED LIST irrinunciabile (Cfr. Art. 815 I)
rinunciabile su espresso consenso
2. ORANGE casi riferiti a pregresse circostanzeLIST rinunciabile su implicito consenso
3. GREEN
LIST non è richiesta specifica disclousure
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UNWAIVABLE - RED LIST - Art. 815 like
1.1 Identity between a party and the Arbitrator,
or Arbitrator as legal representative/employee
of a party in the arbitration.
1.2 Arbitrator is manager, director
or has a controlling influence on one of the parties
or an entity that has a direct economic interest in the award
1.3 The Arbitrator has a significant financial
or personal interest in one of the parties,
or on the out come of the case.
1.4 The Arbitrator or his or her firm regularly advises
the party, or an affiliate of the party, and the
arbitrator or his or her firm derives significant
financial income therefrom.
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WAIVABLE RED LIST2.1.2 The Arbitrator had a prior involvement in the dispute.
2.2.2 A close family member of the Arbitrator has a significant financial
interest in the outcome of the dispute.
2.3.1 The Arbitrator currently represents or advises one of the parties,
or an affiliate of one of the parties.
2.3.4 The Arbitrator is a manager, director or member of the
supervisory board, or has a controlling influence in an affiliated of one of
the parties, if the affiliate is directly involved in the matters in dispute.
2.3.6 The Arbitrator’s law firm currently has a significant commercial
relationship with one of the parties, or an affiliate of one of the parties.
2.3.8 The Arbitrator has a close family relationship with one of the
parties, or with a manager, director, or any person having a controlling
influence in one of the parties, or an affiliate of one of the parties, or with
a counsel representing a party.
2.3.9 A close family member of the Arbitrator has a significant financial
or personal interest in one of the parties, or an affiliate thereto.
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ORANGE LIST
3.1.1 The Arbitrator has, within the past three years, served as counsel for one
of the parties, or an affiliate thereto, or has previously advised or been consulted
by the party, or an affiliate of the party, making the appointment in an
unrelated matter, and such unity have no ongoing relationship.
3.1.2 The Arbitrator has, within the past three years, served as counsel against
one of the parties, or an affiliate of one of the parties, in an unrelated matter.
3.1.3 The Arbitrator has, within the past three years, been appointed as
arbitrator on two or more occasions by one of the parties, or an affiliate of one
of the parties.
3.1.5 The Arbitrator currently serves, or has served within the past three years,
as arbitrator in another arbitration on a related issue involving one of the parties,
or an affiliate of one of the parties.
3.2.1 The Arbitrator’s law firm is currently rendering services to one of the
parties, or to an affiliate of one of the parties, without creating a significant
commercial relationship for the law firm and without the involvement of the
Arbitrator
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ORANGE LIST3.3.1/2 The Arbitrator and another arbitrator are lawyers in the same law firm/
members of the same of the same barristers’chambers.
3.3.3 The Arbitrator was, within the past three years, a partner of, or otherwise
affiliated with, another arbitrator or any of the counsel in the arbitration.
3.3.4 A Lawyer in the Arbitrator’s law firm is an arbitrator in another dispute
involving the same party or parties, or an affiliate of one of the parties.
3.3.5 A close family member of the arbitrator is a partner or employee of the law
firm representing one of the parties, but is not assisting with the dispute.
3.3.6 A close personal friendship exists between Arbitrator and counsel of a party.
3.3.7 Enmity exists between an arbitrator and counsel appearing in the arbitration.
3.3.8 The Arbitrator has, within the past three years, been appointed on more than
three occasions by the same counsel, or the same law firm.
3.3.9 The Arbitrator and another arbitrator, or counsel for one of the parties in the
arbitration, currently act or have acted together within the past three years as
cocounsel [not as Arbitrator].
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GREEN LIST4.1.1 The Arbitrator has previously expressed a legal opinion (such as in a
law review article or public lecture) concerning an issue that also arises in the
arbitration (but this opinion is not focused on the case).
4.2.1 A firm, in association or in alliance with the Arbitrator’s law firm, but
that does not share significant fees or other revenues with the arbitrator’s law
firm, renders services to one of the parties, or an affiliate of one of the parties,
in an unrelated matter.
4.3.1 The Arbitrator has a relationship with another arbitrator, or with the
counsel for one of the parties, through membership in the same professional
association, or social or charitable organisation, or through a social media
network (cfr. Trib. Mi. 24 Novembre 2008 Opus Dei).
4.3.2 The Arbitrator and counsel for one of the parties have previously served
together as arbitrators.
4.3.3 The Arbitrator teaches in the same faculty or school as another
arbitrator or counsel to one of the parties, or serves as an officer of a
professional association or social or charitable organisation with another
arbitrator or counsel for one of the parties (Trib. Na. 31.01.11 Portale)
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GREEN LIST
4.4.1 The Arbitrator has had an initial contact with a party, or an affiliate
of a party (or their counsel) prior to appointment, if this contact is limited to
the arbitrator’s availability and qualifications to serve, or to the names of
possible candidates for a chairperson, and did not address the merits or
procedural aspects of the dispute, other than to provide the arbitrator with a
basic understanding of the case.
4.4.2 The Arbitrator holds an insignificant amount of shares in one of the
parties, or an affiliate of one of the parties, which is publicly listed.
4.4.3 The Arbitrator and a manager, director or member of the supervisory
board, or any person having a controlling influence on one of the parties, or
an affiliate of one of the parties, have worked together as joint experts, or
in another professional capacity, including as arbitrators in the same case.
4.4.4 The Arbitrator has a relationship with one of the parties or its
affiliates through a social media network.
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1. L’Avvocato chiamato a svolgere la funzione di arbitro deve
improntare il proprio comportamento a probità e
correttezza e vigilare che il procedimento si svolga con
imparzialità e indipendenza.
2. L’avvocato non deve assumere la funzione di arbitro
quando abbia in corso, o abbia avuto negli ultimi due anni,
rapporti professionali con una delle parti e, comunque, se
ricorre una delle ipotesi di ricusazione degli arbitri
previste dal codice di rito [sospensione da 6 mesi a 1 anno].
Nuovo Codice Deontologico Forense
Arbitrato - Art. 61
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3. L’Avvocato non deve accettare la nomina ad arbitro se una
delle parti del procedimento sia assistita, o sia stata assistita
negli ultimi due anni, da altro professionista di lui socio o con lui
associato, ovvero che eserciti negli stessi locali.
In ogni caso l’avvocato deve comunicare per iscritto alle parti
ogni ulteriore circostanza di fatto e ogni rapporto con i difensori
che possano incidere sulla sua indipendenza, al fine di ottenere
il consenso delle parti stesse all’espletamento dell’incarico.
4. L’Avvocato che viene designato arbitro deve comportarsi nel
corso del procedimento in modo da preservare la fiducia in lui
riposta dalle parti e deve rimanere immune da influenze e
condizionamenti esterni di qualunque tipo.
Art. 61 Nuovo Codice Deontologico Forense
28Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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5. L’Avvocato - Arbitro:
a. deve mantenere la riservatezza sui fatti di cui venga a conoscenza
in ragione del procedimento arbitrale;
b. non deve fornire notizie su questioni attinenti al procedimento;
c. non deve rendere nota la decisione prima che questa sia
formalmente comunicata a tutte le parti.
6. L’Avvocato - già - Arbitro non deve intrattenere rapporti
professionali con una delle parti:
a. se non siano decorsi almeno due anni dalla definizione del
procedimento;
b. se l’oggetto dell’attività non sia diverso da quello del procedimento
stesso.
Art. 61 Nuovo Codice Deontologico Forense
29Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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7. Il divieto si estende ai professionisti soci, associati
ovvero che esercitino negli stessi locali.
8. La violazione dei doveri e divieti di cui ai commi 1, 3, 4,
5, 6 e 7 comporta l’applicazione della sanzione
disciplinare della sospensione dall’esercizio dell’attività
professionale da due a sei mesi.
La violazione del divieto di cui al secondo comma
comporta l’applicazione della sanzione disciplinare della
sospensione dall’esercizio dell’attività professionale da 6
mesi a 1 anno
Art. 61 Nuovo Codice Deontologico Forense
30Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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«La funzione di arbitro, ancorché designato dalla parte, è improntata a
principi di terzietà ed imparzialità, sicché non può essere consentito
all’avvocato, che abbia in precedenza assunto la veste di arbitro,
accettare la difesa di una delle parti, se non in violazione dei principi
di trasparenza, imparzialità, indipendenza e terzietà che sono a presidio
della funzione defensionale, che trovano presidio nell’art. 37 del c.d.
(Nel caso di specie, l’avvocato impugnava il suo stesso lodo
nell’interesse della parte che lo aveva nominato arbitro.
In applicazione del principio di cui in massima, al professionista è
stata inflitta la sanzione disciplinare della censura).
C.N.F. decisione 73 del 2013
31Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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L’art. 55 c.d.f., anche a seguito delle più recenti modifiche che pur hanno
mantenuto sostanzialmente invariata la regola disciplinare ed una
indicativa e non tassativa tipizzazione dell’illecito nei canoni
complementari, enuncia un principio che impone l’indipendenza e
l’imparzialità dell’arbitro, senza distinzione né tra arbitro rituale e
irrituale, né tra il ruolo di presidente o di arbitro di parte, cosicché
l’arbitro non soltanto deve essere indipendente e imparziale, ma deve
anche apparire tale, perché possa svolgere la sua funzione in un ruolo
di terzietà, con il necessario distacco dalle parti e dai loro difensori.
Inoltre, i doveri di dignità e decoro (art. 5 c.d.f. e art. 12 legge
professionale) impongono a chi è chiamato a svolgere tali funzioni di
evitare comportamenti virtualmente idonei a pregiudicare
l’immagine di un ruolo che, anche per il rilievo pubblicistico che
l’ordinamento gli attribuisce, deve garantire alla società e ai
cittadini, oltreché alle parti, la massima affidabilità ed imparzialità
nell’applicazione della legge e nella attuazione della giustizia.
segue
C.N.F. decisione 196 del 2012
32Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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«Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché
lesivo del dovere di correttezza e autonomia propri della classe forense
l’avvocato che, nominato arbitro unico, non comunichi di aver
assunto in precedenza un incarico professionale da una delle due
parti in causa, ma anzi, successivamente alla nomina, assuma altro
incarico professionale dalla medesima parte. (Nella specie è stata
confermata la sanzione disciplinare della sospensione per mesi due)».
C.N.F. decisione 229 del 2001
33Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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«Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, perché
lesivo del dovere di indipendenza e imparzialità, l’avvocato che
assuma la funzione di arbitro pur essendo il difensore di una delle
parti in altro procedimento, a nulla rilevando che egli in realtà non
abbia svolto funzioni difensive ma sia stato un semplice
domiciliatario. (Nella specie la sanzione della censura è stata
sostituita dalla più lieve sanzione dell’avvertimento)».
C.N.F. decisione 269 del 2004
34Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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• «Gli Arbitri devono essere indipendenti dalle parti, dai loro difensori
e dagli altri componenti del Collegio Arbitrale e rimanere tali per
tutta la durata del procedimento.
• L’indipendenza ed imparzialità degli Arbitri forma oggetto della
dichiarazione di cui al successivo articolo 9.
• In ogni caso, un Arbitro non può considerarsi imparziale se egli
stesso, ovvero un suo collaboratore e/o collega di studio, abbia
assistito, anche in via stragiudiziale, una delle parti del procedimento,
se non siano decorsi almeno due anni dalla conclusione
dell’assistenza professionale»
Regolamento Camera Arbitrale
Consiglio Ordine Avvocati di Milano
Art. 8
35Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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a) «L’avvocato che ha prestato attività di consulenza a favore di una parte, in
relazione ad una controversia, e che nel successivo procedimento arbitrale
assume il ruolo di arbitro, è tenuto al risarcimento dei danni subiti, a
seguito di ricusazione, nei confronti della parte che lo ha nominato»;
b) «La responsabilità del difensore assume carattere assorbente rispetto
all’ipotetica responsabilità del cliente, in relazione a comportamenti che
quest’ultimo abbia tenuto su consiglio o comunque con l’assistenza del
difensore medesimo, ove si tratti di comportamenti la cui illiceità non sia di
immediata evidenza per un soggetto non esperto in materie giuridiche»;
c) «E’ compito del difensore indirizzare le scelte del cliente in senso
conforme alla legge, se del caso astenendosi dalla difesa ove gli siano
richiesti comportamenti non ortodossi».
Cass. 5 settembre 2013 n. 20349
36Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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Estratto Cass. 15 novembre 2010 n. 23056 (Caso Irti)
37Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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Estratto Cass. 28 agosto 2004 n. 17192 (Caso Enpam)
38Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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Opus Dei – Trib. Mi. 24 novembre 2008
39Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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Caso Opus Dei – Parere Rescigno
40Avv. Stefano A. Piccardo – Socio e Consigliere dell’Associazione Arbitrando Convegno sull’Arbitrato 2018
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Caso Opus Dei - Articolo Rescigno
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