Il cds nazionale-07.01.2012

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Roma, Piazza Venezia 5 Tel. 06 688281 SABATO 7 GENNAIO 2012 ANNO 137 - N. 5 Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821 Servizio Clienti - Tel. 02 63797510 In Italia EURO 1,20 Fondato nel 1876 www.corriere.it Giannelli Dalla reazione alla borsa buttata via Q uando si parla di liberalizzazioni tutti abbiamo in mente le grandi città anglosassoni aperte 24 ore con il loro corredo di cornershop gestiti da pachistani, di taxisti provenienti da tutti i continenti e di farmacie straripanti di medicinali disponibili tutta la notte. Ma quanto di tutto ciò può avvenire in Italia se davvero la deregulation del commercio e degli altri servizi prenderà piede? CONTINUA A PAGINA 9 T UTTO FUORI S CALA ANCHE GLI ERRORI L’analisi Tutti i dubbi nell’inchiesta di Roma Il retroscena I COSTI DELLE (NECESSARIE) AUTONOMIE Il vero obiettivo sono gli eurobond di STEFANO MONTEFIORI di LUIGI ACCATTOLI In declino dai 45 anni? Allenatevi, vi salverete di EDOARDO BONCINELLI VIAGGIO NEL FUTURO DI UNA S OCIETÀ PIÙ APERTA Inchiesta di un settimanale sulla fondazione vicina all’Eliseo di MASSIMO MUCCHETTI Nominati 22 cardinali: più italiani nel Conclave Un alleato prezioso per respirare un po’ I partiti e il rebus della nuova legge elettorale di GIAN ANTONIO STELLA L’ ombra dello scandalo sulla première dame francese Carla Bruni-Sarkozy a cento giorni dalle elezioni presidenziali. Il settimanale Marianne sostiene che la fondazione a lei intitolata avrebbe ottenuto in modo poco limpido dal Fondo mondiale contro l’Aids 3,5 milioni di dollari con l’intermediazione del musicista Julien Civange (con lei nella foto). Immediata la smentita. A PAGINA 19 di DARIO DI VICO «Identità di vedute» tra Parigi e Roma. Si è svolta in un clima di fidu- cia, ieri, la tappa francese del presidente del Consi- glio Mario Monti. Gli elogi. Il presidente Sarkozy ha lodato il pre- mier italiano per «il co- raggio e la competenza». Il monito. Monti ha esor- tato l’Europa ad agire: «Ha dimostrato di essere più debole di quanto pen- sassimo». In Italia. Annunciato uffi- cialmente il vertice che ci sarà a Roma il 20 gennaio con Sarkozy e Merkel. DA PAGINA 2 A PAGINA 11 «L’Unione ora agisca». Al vertice di Roma anche la Merkel ALLE PAGINE 20 E 21 Capponi, Frignani T oglietegli tutto, ma non la legge elettorale. Perciò le forze di «maggioranza» confidano che la Corte Costituzionale bocci i referendum sul «porcellum». D’altronde, dopo aver accettato il «passo indietro» con il governo tecnico, dopo aver subito una manovra che mai avrebbero varato, i partiti che hanno abdicato a Monti non intendono abdicare rispetto al loro futuro. CONTINUA A PAGINA 15 QUELLE REGIONI TROPPO SPECIALI Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Q uando Nicolas Sarkozy parla di una perfetta identità di vedute con Mario Monti, capisce per primo quali ne siano le implicazioni. Il presidente francese e il premier italiano non vedono l’ora che vada in porto un progetto che né l’uno né l’altro hanno mai voluto e che non considerano una priorità. CONTINUA A PAGINA 2 di FEDERICO FUBINI 9 771120 498008 20 1 0 7> Come tenere in forma il cervello (subito) Monti e Sarkozy, asse per l’euro Porpora a Betori, cambiano gli equilibri di MASSIMO NAVA di FIORENZA SARZANINI La speculazione all’attacco della banca di Francesco Verderami ABACA Il premier: altre misure nei prossimi due mesi. Borse in calo, lo spread a quota 527 C osa c’entrano con l’autonomia 7 consi- gli circoscrizionali in una cittadina di 38.595 anime come Rovere- to se sono stati aboliti in tut- ti i capoluoghi sotto i 250 mila abitanti? Cosa c’entra- no con l’autonomia certe bu- ste paga della Regione sici- liana dove i presidenti di una commissione possono arrivare a 17.476 netti al me- se, più di quanto prende Obama? A decenni di distanza dal- l’istituzione, chi prima, chi dopo, delle Regioni a statu- to speciale, non ce n’è una che non rivendichi la sacralità della sua autono- mia. Questa perché è sul confine, quella perché è in montagna, quella perché è un’isola… Al punto che Raf- faele Lombardo si è avventu- rato a spiegare che la Sicilia ha diritto a esser risarcita per i saccheggi subiti a parti- re da Ulisse, che se la prese con «Polifemo, un povero pecoraio siciliano che bada- va al gregge e vendeva for- maggio». Polifemo che lui vorrebbe vendicare con un grande partito territoriale per «far ballare la samba a ogni governo». Sia chiaro: l’autogoverno è una cosa seria. Che ha da- to qua e là risultati buoni o addirittura ottimi. E non ha torto Luis Durnwalder, se uno studio del Sole 24 ore dice che le cinque Regioni autonome spendono (sani- tà esclusa) 2.591 euro per abitante contro i 790 euro della media di quelle a statu- to ordinario, a rispondere che «non si possono conta- re le pere con le mele». È ve- ro: le Regioni a statuto spe- ciale devono farsi carico di molte più competenze delle altre. E spesso costosissime. Uno studio della Cgia di Mestre segnala tuttavia squi- libri eccessivi. I dipendenti pubblici ogni mille abitanti sono 55,9 nelle Regioni ordi- narie e 76,2, ad esempio, in Val d’Aosta. La spesa pubbli- ca per investimenti è nel re- sto della penisola di 518 eu- ro pro capite e in Alto Adige di 2.023. Quella per l’istru- zione è di 934 euro per ogni italiano medio nei territori delle aree «normali», 1.520 in Trentino. Non c’è tabella che non evidenzi distanze si- derali fra queste due Italie. È giusto che i soldi spesi dal- la Sardegna a sostegno del- l’agricoltura rispetto alla Campania, come dice uno studio ancora del Sole, sia- no superiori del 1.607%? Numeri pesanti. Che da anni spingono una fetta del- la politica e della società, co- me si è scritto, a guardare certi lussi delle Regioni spe- ciali con gli occhi della fiam- miferaia incantata dal piat- to fumante dell’oca arrosti- ta. E a invocare brutalmente l’abolizione tout court di tut- te le autonomie. Compresa quella, blindatissima da ac- cordi internazionali, dell’Al- to Adige. Forzature. Ma in tempi magri come questi chi go- verna le realtà privilegiate non può rispondere, come il presidente altoatesino, che lo statuto d’autonomia è lì e «ora Roma non può metterlo in discussione so- lo perché è in difficoltà». Tanto più sapendo, come ha letto sulla Südtiroler Ta- geszeitung, che i cugini di Innsbruck sono trattati con assai minore generosità. E che se lui prende 26.708 eu- ro lordi al mese il suo omo- logo tirolese ne incassa 16.300. Sarebbe un delitto se, in cammino verso il federali- smo, l’Italia mettesse in di- scussione le autonomie esi- stenti. Ma chi quelle autono- mie le ha deve usarle sobria- mente. E non offendere il re- sto del Paese spendendo 226.272 euro in gettoni di presenza per i 12 consigli cir- coscrizionali di Trento, pa- gando il sindaco di Merano proporzionalmente 77 volte più di quello di Roma o dan- do a un deputato regionale siciliano un minimo di 14.808 euro netti al mese. © RIPRODUZIONE RISERVATA La caduta di Unicredit: perde il 37% in 3 giorni Ghizzoni: siamo solidi Settegiorni Carla Bruni e i soldi anti Aids (spariti?) I l cervello comincia a per- dere colpi quando com- piamo 45 anni: a quell’età memoria e altre capacità di ragionamento declina- no. Lo dice uno studio, che sostiene una verità in- controvertibile, ma dimen- tica che il declino può esse- re frenato con stile di vita e ossigenazione adeguati. A PAGINA 27 Serra Liberalizzazioni U nicredit fa tremare per la secon- da volta l’Italia. La prima era stata all’indomani del crac Lehman, quando si paventò addirittura la corsa agli sportelli per ritirare i depositi, mentre gli hedge fund azzannavano le carni molli del gigante di Alessandro Profumo. CONTINUA A PAGINA 44 P iù peso all’Italia e al- l’Europa nell’elezione del Papa. Benedetto XVI ha annunciato ieri la no- mina di 22 cardinali. Dei 18 che entreranno in Con- clave (4 non sono elettori in quanto ultraottanten- ni) 7 sono italiani: il più noto è l’arcivescovo di Fi- renze Giuseppe Betori. A PAGINA 23 M onti e Sarkozy si conoscono da anni, si stimano, si danno del tu, nonostante gli screzi all’epoca in cui il nostro premier era commissario europeo alla Concorrenza. Quando Sarkozy lanciò la commissione Attali per le riforme, di cui la Francia continua ad avere bisogno, fra i molti esperti, scelse anche due italiani: Monti e Franco Bassanini. CONTINUA A PAGINA 52 La speculazione attacca Unicre- dit, il cui titolo in tre giorni ha per- so il 37%. Anche ieri seduta pesan- te: calo fino al 12% circa. Poi la ri- salita. L’amministratore delega- to, Federico Ghizzoni: pronti alla sfida europea, ma le fluttuazioni del titolo in parte ci sorprendono. ALLE PAGINE 44 E 45 Bocconi italia: 515249535254 Codice cliente:

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Roma, Piazza Venezia 5Tel. 06 688281

SABATO 7 GENNAIO 2012 ANNO 137 - N. 5

Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821Servizio Clienti - Tel. 02 63797510

In Italia EURO 1,20

Fondato nel 1876 www.corriere.it

Giannelli

Dalla reazione alla borsa buttata via

Q uando si parla diliberalizzazioni

tutti abbiamo inmente le grandi cittàanglosassoni aperte24 ore con il lorocorredo di cornershopgestiti da pachistani,di taxisti provenienti datutti i continenti e difarmacie straripanti dimedicinali disponibilitutta la notte. Maquanto di tuttociò può avvenirein Italia se davverola deregulation delcommercio e deglialtri servizi prenderàpiede?

CONTINUA A PAGINA 9

TUTTO FUORI SCALAANCHE GLI ERRORI

L’analisi

Tutti i dubbinell’inchiestadi Roma

Il retroscena

I COSTI DELLE (NECESSARIE) AUTONOMIE

Il vero obiettivosono gli eurobond

di STEFANO MONTEFIORI

di LUIGI ACCATTOLI

In declino dai 45 anni?Allenatevi, vi salverete

di EDOARDO BONCINELLI

VIAGGIONEL FUTURODI UNA SOCIETÀPIÙ APERTA

Inchiesta di un settimanale sulla fondazione vicina all’Eliseo

di MASSIMO MUCCHETTI

Nominati 22 cardinali:più italiani nel Conclave

Un alleato preziosoper respirare un po’

I partiti e il rebusdella nuovalegge elettorale

di GIAN ANTONIO STELLA

L’ ombra dello scandalo sulla première dame francese Carla Bruni-Sarkozy a cento giorni dalleelezioni presidenziali. Il settimanale Marianne sostiene che la fondazione a lei intitolata

avrebbe ottenuto in modo poco limpido dal Fondo mondiale contro l’Aids 3,5 milioni di dollari conl’intermediazione del musicista Julien Civange (con lei nella foto). Immediata la smentita. A PAGINA 19

di DARIO DI VICO«Identità di vedute»tra Parigi e Roma. Si èsvolta in un clima di fidu-cia, ieri, la tappa francesedel presidente del Consi-glio Mario Monti.

Gli elogi. Il presidenteSarkozy ha lodato il pre-mier italiano per «il co-raggio e la competenza».

Il monito. Monti ha esor-tato l’Europa ad agire:«Ha dimostrato di esserepiù debole di quanto pen-sassimo».

In Italia. Annunciato uffi-cialmente il vertice che cisarà a Roma il 20 gennaiocon Sarkozy e Merkel.

DA PAGINA 2 A PAGINA 11

«L’Unione ora agisca». Al vertice di Roma anche la Merkel

ALLE PAGINE 20 E 21Capponi, Frignani

T oglietegli tutto, manon la legge elettorale.

Perciò le forze di«maggioranza» confidanoche la Corte Costituzionalebocci i referendum sul«porcellum». D’altronde,dopo aver accettato il«passo indietro» con ilgoverno tecnico, dopo aversubito una manovra che maiavrebbero varato, i partitiche hanno abdicato a Montinon intendono abdicarerispetto al loro futuro.

CONTINUA A PAGINA 15

QUELLE REGIONITROPPO SPECIALI

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Q uando Nicolas Sarkozyparla di una perfetta

identità di vedute con MarioMonti, capisce per primoquali ne siano leimplicazioni. Il presidentefrancese e il premieritaliano non vedono l’orache vada in portoun progetto chené l’uno né l’altro hannomai voluto e che nonconsiderano una priorità.

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di FEDERICO FUBINI

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Come tenere in forma il cervello (subito)

Monti e Sarkozy, asse per l’euro

Porpora a Betori, cambiano gli equilibri

di MASSIMO NAVA

di FIORENZA SARZANINI

La speculazione all’attacco della banca

di Francesco Verderami

ABAC

A

Il premier: altre misure nei prossimi due mesi. Borse in calo, lo spread a quota 527

C osa c’entrano conl’autonomia 7 consi-gli circoscrizionaliin una cittadina di

38.595 anime come Rovere-to se sono stati aboliti in tut-ti i capoluoghi sotto i 250mila abitanti? Cosa c’entra-no con l’autonomia certe bu-ste paga della Regione sici-liana dove i presidenti diuna commissione possonoarrivare a 17.476 netti al me-se, più di quanto prendeObama?

A decenni di distanza dal-l’istituzione, chi prima, chidopo, delle Regioni a statu-to speciale, non ce n’è unache non r ivendichi lasacralità della sua autono-mia. Questa perché è sulconfine, quella perché è inmontagna, quella perché èun’isola… Al punto che Raf-faele Lombardo si è avventu-rato a spiegare che la Siciliaha diritto a esser risarcitaper i saccheggi subiti a parti-re da Ulisse, che se la presecon «Polifemo, un poveropecoraio siciliano che bada-va al gregge e vendeva for-maggio». Polifemo che luivorrebbe vendicare con ungrande partito territorialeper «far ballare la samba aogni governo».

Sia chiaro: l’autogovernoè una cosa seria. Che ha da-to qua e là risultati buoni oaddirittura ottimi. E non hatorto Luis Durnwalder, seuno studio del Sole 24 oredice che le cinque Regioniautonome spendono (sani-tà esclusa) 2.591 euro perabitante contro i 790 eurodella media di quelle a statu-to ordinario, a rispondereche «non si possono conta-re le pere con le mele». È ve-ro: le Regioni a statuto spe-ciale devono farsi carico dimolte più competenze dellealtre. E spesso costosissime.

Uno studio della Cgia diMestre segnala tuttavia squi-libri eccessivi. I dipendentipubblici ogni mille abitantisono 55,9 nelle Regioni ordi-narie e 76,2, ad esempio, inVal d’Aosta. La spesa pubbli-ca per investimenti è nel re-

sto della penisola di 518 eu-ro pro capite e in Alto Adigedi 2.023. Quella per l’istru-zione è di 934 euro per ogniitaliano medio nei territoridelle aree «normali», 1.520in Trentino. Non c’è tabellache non evidenzi distanze si-derali fra queste due Italie.È giusto che i soldi spesi dal-la Sardegna a sostegno del-l’agricoltura rispetto allaCampania, come dice unostudio ancora del Sole, sia-no superiori del 1.607%?

Numeri pesanti. Che daanni spingono una fetta del-la politica e della società, co-me si è scritto, a guardarecerti lussi delle Regioni spe-ciali con gli occhi della fiam-miferaia incantata dal piat-to fumante dell’oca arrosti-ta. E a invocare brutalmentel’abolizione tout court di tut-te le autonomie. Compresaquella, blindatissima da ac-cordi internazionali, dell’Al-to Adige.

Forzature. Ma in tempimagri come questi chi go-verna le realtà privilegiatenon può rispondere, comeil presidente altoatesino,che lo statuto d’autonomiaè lì e «ora Roma non puòmetterlo in discussione so-lo perché è in difficoltà».Tanto più sapendo, comeha letto sulla Südtiroler Ta-geszeitung, che i cugini diInnsbruck sono trattati conassai minore generosità. Eche se lui prende 26.708 eu-ro lordi al mese il suo omo-logo tirolese ne incassa16.300.

Sarebbe un delitto se, incammino verso il federali-smo, l’Italia mettesse in di-scussione le autonomie esi-stenti. Ma chi quelle autono-mie le ha deve usarle sobria-mente. E non offendere il re-sto del Paese spendendo226.272 euro in gettoni dipresenza per i 12 consigli cir-coscrizionali di Trento, pa-gando il sindaco di Meranoproporzionalmente 77 voltepiù di quello di Roma o dan-do a un deputato regionalesiciliano un minimo di14.808 euro netti al mese.

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La caduta di Unicredit:perde il 37% in 3 giorniGhizzoni: siamo solidi

Settegiorni

Carla Bruni e i soldi anti Aids (spariti?)

I l cervello comincia a per-dere colpi quando com-

piamo 45 anni: a quell’etàmemoria e altre capacitàdi ragionamento declina-no. Lo dice uno studio,che sostiene una verità in-controvertibile, ma dimen-tica che il declino può esse-re frenato con stile di vitae ossigenazione adeguati.

A PAGINA 27 Serra

Liberalizzazioni

U nicredit fa tremare per la secon-da volta l’Italia. La prima era

stata all’indomani del crac Lehman,quando si paventò addirittura lacorsa agli sportelli per ritirare idepositi, mentre gli hedge fundazzannavano le carni molli delgigante di Alessandro Profumo.

CONTINUA A PAGINA 44

P iù peso all’Italia e al-l’Europa nell’elezione

del Papa. Benedetto XVIha annunciato ieri la no-mina di 22 cardinali. Dei18 che entreranno in Con-clave (4 non sono elettoriin quanto ultraottanten-ni) 7 sono italiani: il piùnoto è l’arcivescovo di Fi-renze Giuseppe Betori.

A PAGINA 23

M onti e Sarkozy siconoscono da anni, si

stimano, si danno del tu,nonostante gli screzi all’epocain cui il nostro premier eracommissario europeo allaConcorrenza. Quando Sarkozylanciò la commissione Attaliper le riforme, di cui laFrancia continua ad averebisogno, fra i molti esperti,scelse anche due italiani:Monti e Franco Bassanini.

CONTINUA A PAGINA 52

La speculazione attacca Unicre-dit, il cui titolo in tre giorni ha per-so il 37%. Anche ieri seduta pesan-te: calo fino al 12% circa. Poi la ri-salita. L’amministratore delega-to, Federico Ghizzoni: pronti allasfida europea, ma le fluttuazionidel titolo in parte ci sorprendono.

ALLE PAGINE 44 E 45 Bocconi

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È quello che Mario Draghi, per mancanzadi definizioni migliori, ha chiamato «fiscalcompact»: un patto di bilancio. Forse saràun Trattato europeo, forse un accordo inter-nazionale fra un numero per ora imprecisatodi Paesi. Ancora non si sa e questo è uno deiproblemi. Si tratta in ogni caso di sorveglian-za sul deficit, sul debito e sul sistema semiautomatico di sanzioni per chi viola le rego-le. Quell’accordo emerso il 9 dicembre fra i26 leader dell’Unione Europea, con Londrafuori, contiene (anche) obiettivi di buon sen-so ma è ugualmente una collezione di para-

dossi. Il fatto che Monti e Sarkozy abbianofretta di approvarlo pur ritenendolo econo-micamente superfluo è solo il minore.

È un paradosso per esempio che il premierbritannico minacci una secessione europea acausa di quelle norme: solo tre settimane pri-ma, il suo governo le aveva già votate esatta-mente come tutti gli altri. La plateale opposi-zione dell’inquilino di Downing Street fa par-te del teatro politico di Bruxelles che anche aLondra fa comodo per sopravvivere. Ma il pa-radosso più grande è a monte: quelle regole,le stesse che da due mesi assorbono le miglio-ri energie dei grandi leader d’Europa, in real-tà sono già in vigore. Da mesi. Il «fiscal com-

pact» di cui si discute con accanimento non èche la fotocopia di un pacchetto di regola-menti e direttive già approvati a novembre.L’Italia ha votato a favore, la Gran Bretagnaanche e così Germania e Francia. È il cosid-detto «Six Pack», «pacchetto di sei», nomeprelevato da qualche eurocrate da un linguag-gio da rivista americana di culturismo (signi-fica: «Robusti muscoli addominali»). I vinco-li sul deficit, le sanzioni, le regole sul debitosono tutte lì e difficilmente ora potrannocambiare in modo radicale.

Tutto il lavoro dei leader è volto in realtàa elevare il «Six Pack» al grado di solennetrattato europeo. L’obiettivo è politico. An-che Angela Merkel, come Cameron, ha biso-gno di una sua scena madre a Bruxelles. Lacancelliera intende mostrare all’opinionepubblica tedesca, ai parlamentari, alla Bunde-sbank e alla Corte costituzionale di Karl-sruhe che ha ottenuto garanzie sulla discipli-na dei partner. È esattamente questo il moti-vo per il quale Monti e Sarkozy hanno frettache il «fiscal compact» vada in porto. Se sitroverà un compromesso definitivo e tutti

L’Italia

Il documento

La scheda

Tra gli emendamenti italiani, c’è lamodifica dell’articolo 4 della bozzaladdove è scritto che i Paesi conuna percentuale d’indebitamentosuperiore al 60% del Pil dovrannoridurre ogni anno di un ventesimol’extradebito: per il nostro Paese,con un debito al 120%, la normacosì com’è sarebbe letale poichéimporrebbe manovre di almeno40 miliardi l’anno solo permettersi al passo con i parametri

L’intesa

0,5%

Il vincolo che Monti punta amodificare era già previsto nelpacchetto di riforme dellagovernance economica Ue invigore dal 13 dicembre 2011. L’exministro Tremonti aveva ottenutodue correttivi che ora un nuovodocumento del governo italianochiede di ripristinare: che il calcolodel debito consideri anche ilrisparmio privato e che il nuovosistema entri in vigore dal 2014

L’aspettativa

Pil I Paesi Ue s’impegnano al pareggio dibilancio entro un deficit dello 0,5% del Pil

Le contraddizioni sul «fiscal compact»

Monti a Parigi: una fortuna dipendere dai partiti, in caso di voto non mi sarei candidato

L’analisi

«Dopo una manovra cheassicura il pareggio dibilancio, gli italiani siaspettano tassi in calo»

IL VERO OBIETTIVO DELLA PARTITAÈ OTTENERE GLI EUROBOND

Fitoussi: la Francia è più vicina a voi che a Berlino

Merkel e Sarkozyhanno solo daimparare da MarioMonti su questematerie

La giornata

L’economista: il vostro Paese decisivoper salvare noi e la Ue dal disastro

L’Europa Il governo

Il bilanciamento«Ognuno trova in ciò chepresentiamo qualcosache gli piace e qualcosache non gli piace»

26

L’euro «perenne»«I membri dell’Ue devonotogliere dalla testa deimercati che l’euro non siauna cosa perenne»

L’accordodel 9 dicembree le modifiche

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

PARIGI — Il presidente francese haappena pronunciato il discorso dichiusura del convegno «NouveauMonde» davanti al premier italiano eall’economista Jean-Paul Fitoussi,docente della Luiss di Roma e delloIep di Parigi, relatore di spicco dellagiornata conclusiva. Lo incontriamonel salone dell’Eliseo, subito dopo gliaffettuosi saluti con Sarkozy e Monti.Professor Fitoussi, è soddisfattodella giornata?«Moltissimo, perché rispecchia undato di fatto: gli interessi di Franciae Italia sono molto più convergenti

di quanto non lo siano quelli diParigi e Berlino».Perché allora, nella gestione dellacrisi europea, finora si è parlatosoprattutto di «Merkozy» e di assefranco-tedesco?«È l’alleanza storica dalla fine dellaSeconda guerra mondiale, ma non facomodo a nessuno farla diventare unrapporto esclusivo. Il governo delmio vecchio amico Mario Monti èadesso un fattore decisivo».Perché?«Merkel e Sarkozy hanno solo daimparare da Monti su questematerie, e almeno il presidentefrancese ne è consapevole. Lo

riconosce, cerca l’aiuto di Monti persalvare la Francia e l’Europa daldisastro. Sarkozy è sincero quandodice che è ammirato dai passi avantifatti dall’Italia nelle ultimesettimane».È la nascita di un nuovo asse?«Sarkozy e Monti sono d’accordo,preparati e decisi, ma ci sono delleincognite: le elezioni presidenziali inFrancia tra 100 giorni, e la tenuta delgoverno italiano. I due sono bravi,speriamo che durino».Sarkozy ha insistito sul fatto chenon solo i cittadini e i governi, maanche le istituzioni europee devonoprendersi le loro responsabilità. Achi si riferiva?«Alla Commissione e alla Bancacentrale europea di Francoforte,naturalmente. Monti è d’accordo conlui, la Bce deve avere più libertà di

azione, anche nel praticare politichenon convenzionali. Non soloaiutando le banche, ma comprandoil debito degli Stati. È inutile aiutarele banche se poi queste hanno paurae non comprano i titoli di Stato. Laquestione a questo punto non èeconomica ma politica».Dall’inizio della crisi la Germania sioppone con tutte le forze ainterpretare il mandato della Bce insenso più esteso.«Per ragioni storiche, e anche perchéfinora la Merkel si è sentita al riparo.Ma io do a Berlino non più di seimesi. La crescita dei tedeschi si stagià fermando, la crisi arriverà prestoanche da loro. Entro giugno neriparleremo».

Stefano MontefioriTwitter @Stef_Montefiori

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’intervista

DAL NOSTRO INVIATO

PARIGI — «Per risponderealle attese dell’Europa l’Italiaha fatto sforzi senza pari ri-spetto agli altri Stati membri.Era giusto che lo facessimo egli italiani lo hanno accettato,ma ora hanno bisogno di vede-re che l’Europa avanza». Entra-to in punta di piedi sulla sce-na nel momento più acuto del-la crisi, «sono primo ministrosenza aver affrontato le elezio-ni, sennò mi sarei ben guarda-to dal candidarmi», e con lanuova manovra antideficit al-le spalle, Mario Monti comin-cia a Parigi a giocare aperta-mente le sue carte. In nomedei sacrifici fatti dai cittadiniitaliani sollecita all’Europa«decisioni rapide» sul gover-no della moneta unica e l’im-pegno «di tutti gli Stati mem-bri» per risolvere la crisi.

Non solo con il rigore di bi-lancio, ma anche con maggio-ri sforzi per la crescita dell’eco-nomia da cercare nell’appro-fondimento del mercato inter-no, un ambito in cui l’Italiacerto non sfigura al cospettodella Germania, leader dell’or-todossia di bilancio, e dellastessa Francia. La strategia delpremier comincia a delinear-si. «Dobbiamo affrontare piùconcretamente le politicheper la crescita, non finanziatadal disavanzo, perché sarebbecome la tela di Penelope, mas f r u t t a n d o d i p i ù l apotenzialità di un grande con-tinente integrato. Dobbiamoapprofondire il mercato uni-co» dice Monti, che ieri nellacapitale francese ha incontra-to i l presidente NicolasSarkozy, il primo ministroFrançois Fillon e concluso i la-vori del convegno «NouveauMonde» al ministero dell’Eco-nomia.

«Se la Ue non riuscirà aspremere dalla propria inte-g r a z i o n e u n a m a g g i o rcompetitività e una maggiorefficienza, difficilmente potràa tornare a crescere», insiste ilpresidente del Consiglio, chela prossima settimana presen-terà a Palazzo Chigi un primopacchetto di liberalizzazioni epresto la riforma del mercatodel lavoro. «C’è la necessità dicercare la maggioranza in Par-lamento su ogni misura, ed èuna fortuna perché sennò sa-remmo fuori dalla democra-zia. L’appoggio delle diverse

componenti che sostengono ilgoverno, il partito di Berlusco-ni, il Partito Democratico e ilTerzo polo, dura. Ognuno tro-va nelle cose che presentiamoin Parlamento qualcosa chegli piace e qualcosa che nongli piace. Il compito consistenel creare pacchetti bilanciati,per esempio la riforma dellepensioni o del mercato del la-voro non sarà applaudita mol-to dalla sinistra, ma al centro-

destra non piacciono le libera-lizzazioni» dice Monti inun’intervista a France24, pri-ma di lasciare Parigi, soffer-mandosi anche a spiegare chele difficoltà in Borsa delle ban-che italiane sono solo tempo-ranee.

Resta il fatto, dice Monti,che «se l’Italia, come sta facen-do in questi mesi con intensi-tà, riesce a non essere più unproblema per l’Europa, si trat-ta già di una buona notiziaper l’Europa stessa», che oradeve muoversi. «Ci aspettia-mo che l’Unione sia all’altezzadelle aspettative e dei rischiche stiamo correndo» incalzaCorrado Passera, anche luiospite del convegno organiz-zato dal ministro Eric Besson.«Abbiamo molte ragioni peressere delusi su come è statagestita la crisi a livello euro-peo. Il sistema di governanceha dimostrato di essere inade-guato» aggiunge Passera.

Il pressing del governo ita-liano è evidente. «Approvatala manovra, che contiene unaradicale riforma delle pensio-ni ed assicura il pareggio di bi-lancio nel 2013 grazie ad unavanzo primario del 5% delprodotto interno lordo», gliitaliani si aspetterebbero ades-so, dice Monti, dei «beneficiin termini di minori tassi di in-teresse», che quell’avanzo se

lo mangiano tutto. Invece i tas-si restano alti. Così, incalza ilpresidente del Consiglio, «gliStati membri dell’Unione han-no il dovere di mettere in ope-ra tutti i meccanismi per far sìche torni la crescita, dotarsi dimunizioni per far fronte allacrisi, togliere dalla testa deimercati che l’euro non sia unacosa perenne».

L’ottimismo non manca,«l’Europa — dice Monti — èsempre stata capace di trasfor-mare le difficoltà in nuovi pas-si avanti», ma il momento,ammette il professore, «è cru-ciale: siamo come un alpinistache cammina su un crinale pe-ricoloso, ma può raggiungerela vetta». Non c’è dubbio, diceMonti, che «una miglior go-

vernance avrebbe saputo farfronte a questa crisi, ma ora ilrischio principale sono le in-comprensioni tra i popoli e gliStati membri, il ritorno deipregiudizi tra Nord e Sud, tranuovi e vecchi paesi dell’Unio-ne, con un potenziale di divi-sione molto grande».

Mario Sensini© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’articolo 4e il «vincolo»da addolcire

Dal vertice Ue del 9 dicembre èuscito un protocollo di intesa in14 articoli firmato da 26 Paesi.È già partito un meccanismo diconsultazione per arrivare allaversione finale del trattato «salvaeuro». Ai negoziati sono invitateanche Europarlamento eCommissione Ue. I vari governi(nella foto sotto, il presidentefrancese Sarkozy) hanno presentatoun pacchetto di emendamenti

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Gli impegnidell’Eurozona

La governancee i correttividi Tremonti

I Paesi dell’Unioneeuropea che hannofirmato l’accordo del 9dicembre. La GranBretagna non ha firmato

«L’Italia ha fatto sforzi, ora agisca l’Europa»

A sinistra, il premierFrançois Fillon con ilpresidente delConsiglio MarioMonti ieri all’HotelMatignon, residenzadel capo delgoverno francese(Remy de laMauviniere/Ap);sotto, la conferenzacongiunta di Montie del presidenteNicolas Sarkozyall’Eliseo dopo illoro incontro(MiguelMedina/Afp); adestra, i due leaderdi spalle al terminedell’incontrocon la stampainternazionale(Christophe Ena/Ap)

SEGUE DALLA PRIMA

2 Primo Piano Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Sera#

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(meno Londra) lo ratificheranno, il leaderitaliano e quello francese sperano che final-mente si possa voltar pagina. A quel puntoAngela Merkel avrà più margini di manovrain Germania e il Consiglio europeo, magarigià quello del 2 marzo, potrebbe iniziare adiscutere di Eurobond.

Anche questo nome è un eufemismo: Eu-robond significa che una parte del rischioper il debito dell’Italia o della Spagna sareb-be a carico dei contribuenti tedeschi. La rilut-tanza di questi ultimi è comprensibile, an-che se una svolta del genere aiuterebbe a farcadere i tassi dei Bot e dei Btp. Nel miglioredei casi, a marzo i leader dell’Unione potran-no al massimo dare un mandato al presiden-te del Consiglio europeo Herman Van Rom-puy perché presenti idee più precise a giu-gno. Non c’è nessuna garanzia che questoprogetto vada avanti in qualche forma e ri-sulti accettabile alla Germania.

Nel caso sorgano nuovi ostacoli, una lineadi difesa efficace sarebbe l’aumento degli in-terventi della Banca centrale europea sui tito-li italiani e spagnoli. Il presidente Mario Dra-

ghi e i suoi colleghi ne parlano da settimane,ma appare difficile che possano arrivarci nel-l’orizzonte di tempo prevedibile. La Bce po-trebbe giustificare l’acquisto di debito pub-blico solo per evitare il rischio di una defla-zione, un pernicioso avvitamento dei prezziin Europa a causa della crisi economica. Pri-ma però dovrebbe già aver tagliato i tassiquasi a zero e nel frattempo l’inflazione starestando comunque sostenuta, mentre laGermania continua a creare posti di lavoro.

Un aiuto decisivo della Bce non è dietrol’angolo. All’Italia dunque non resta che chie-dersi perché Madrid abbia migliorato il suo

premio di rischio su Roma di 250 punti in seimesi. Anche qui la risposta è politica: la Spa-gna ha davanti a sé un forte mandato elettora-le di cinque anni e un esplicito patto biparti-san di risanamento. In Italia invece i partitiappoggiano le riforme del governo sperandodi non farsi notare. Ma pochi dei titoli di debi-to emessi dal governo Monti scadranno inquesto scampolo di legislatura: andrannoquasi tutti rimborsati da un prossimo esecuti-vo, eppure nessuno dei partiti che si candida-no a governare dopo il 2012 si è impegnato aproseguire su una solida terapia di riforme.La strategia di lasciar fare ai «tecnici» il lavo-ro sporco per poi riprendere come prima hale gambe corte e i mercati lo hanno capito:per questo lo spread sul Btp decennale restaoltre i 500 punti anche dopo la manovra.

Un impegno forte dei partiti sulle rifor-me anche dopo il 2013 aiuterebbe come unEurobond, o come un intervento della Bce.Ma su questo, a differenza del «Six Pack»,zero visibilità.

Federico Fubini© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli appuntamenti

Le strategieL’Eurogruppo del 23e il vertice Ue del 30

Il ruolo del Regno Unitoe la visita a Cameron

500 200 60%

Il premier e l’inquilino dell’Eliseohanno fretta di arrivare a uncompromesso definitivo sul «fiscalcompact». La Merkel intendemostrare all’opinione pubblicatedesca che ha strappato garanzie

Il bilaterale a Berlinocon la cancelliera Merkel

Miliardi L’ammontare del nuovo fondodi salvataggio permanente dell’Eurozona

Miliardi È quanto verseranno i membridell’Ue al Fmi per iniziative anticrisi

Il debito I Paesi con debito superioreriducano di un ventesimo l’anno l’extradebito

Sarkozy elogia il premier: ispira fiducia

Monti sarà a Bruxelles il 23 perl’Eurogruppo (che riunisce i ministridell’Economia della zona Euro) e il30 per il vertice straordinario:ultime tappe della risposta dell’Uealla crisi dei debiti sovrani

Il 18 gennaio l’agenda di incontri diMonti prevede una visita a Londradal primo ministro David Cameron:Monti ritiene che il ruolo del RegnoUnito sia fondamentale per faravanzare l’integrazione

Mercoledì prossimo Mario Montisarà a Berlino per un incontrobilaterale con la cancellieratedesca Angela Merkel: il premieritaliano tenterà di allentare l’assefranco-tedesco

Svolta nelle relazioniA Roma vertice a trecon la Cancelliera

DAL NOSTRO INVIATO

PARIGI — «Ho espresso al signor Monti, a no-me di tutti i francesi, l’ammirazione per il coraggioe la competenza per le decisioni estremamente rapi-de che lui e il suo governo hanno preso. Monti —dice il Presidente della Repubblica nel cortile dell’E-liseo — ispira fiducia nei capi di Stato e di governoeuropei». I sorrisini di appena qualche settimana fasono acqua passata. Il presidente del Consiglio ita-liano viene ricevuto a Parigi con il massimo del ri-spetto, accolto a pieno titolo nella cabina di regiachiamata alla gestione di una crisi difficilissima.

Mercoledì prossimo Monti volerà a Berlino, perincontrare la Cancelliera tedesca Angela Merkel,poi venerdì 20 gennaio, la stessa Merkel e NicolasSarkozy saranno a Roma per un mini summit mol-to importante in vista delle prossime scadenze eu-ropee, il 23 l’Eurogruppo e il Consiglio Ecofin, poiil 30 un Consiglio dei capi di Stato e di governo. Inballo c’è il nuovo Trattato sull’euro, con il fondosalva-Stati, ma anche le regole più rigide su deficite debito condite da sanzioni quasi automatiche. Al-l’Italia sta bene, purché si tenga conto delle condi-zioni economiche e strutturali dei singoli Paesi, e cisia più enfasi sulla crescita.

Con la Francia sembra esserci pieno accordo.«Credo di poter dire che noi e l’Italia abbiamo unaperfetta identità di vedute sul futuro dell’Unioneeuropea e sul modo di risolvere la crisi di fiduciache attraversa la zona Euro» ha detto Sarkozy al ter-mine dell’incontro con Monti, durato più del previ-sto. «Tutte le istituzioni europee devono prendersile loro responsabilità, come ogni stato membro èstato spinto a fare» ha aggiunto il presidente france-se, con un riferimento implicito alla Bce, che Montiha invece attentamente evitato.

In realtà qualche difficoltà, nel bilaterale di ieritra i due leader è emerso, su un aspetto piuttostomarginale, ma comunque significativo. La Franciaha annunciato di voler andare avanti unilateralmen-te nell’adozione della tassa sulle transazioni finan-ziarie, la Tobin Tax, irritando Berlino. Così Monti siè trovato nella veste del mediatore, offrendo sulpiatto un ammorbidimento della posizione dell’Ita-lia, che con il governo Berlusconi si era detta decisa-mente contraria. Anche questo sarà un tassello del-la tela che Monti sta tessendo in vista dei prossimiappuntamenti europei. Per assecondare i quali, haanche riarticolato il programma di governo.

Il primo pacchetto di liberalizzazioni arriverànon a caso la prossima settimana, proprio in coinci-denza della visita di Sarkozy e della Merkel. Seguen-do un calendario che vedrà le iniziative economi-che del governo dipanarsi all’unisono con le sca-denze europee. E sarà così fino a marzo, con un pro-gramma di interventi che Monti ieri non a caso hadelineato proprio «nell’arco di due mesi», cioè finoal Consiglio Europeo decisivo per le sorti della mo-neta unica.

M. Sen.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La decisione Incontro il 20 gennaio

3Primo PianoCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

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4 Primo Piano Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Sera

Nuove assunzioni

ROMA — La Befana non haportato regali sui mercati eu-ropei. Dove, al contrario, sonoprevalsi gli spunti negativid’inizio anno. Le Borse hannotentato il rialzo sulla scia dellebuone notizie arrivate dagliUsa sul recupero di posti di la-voro ma poi hanno ceduto an-dando dietro ai timori per la ri-capitalizzazione delle banchee per la tenuta dell’euro. Lamoneta unica ha continuato aindebolirsi chiudendo a1,2776 sul dollaro in calo da1,2832 del giorno prima.

La crisi, che sembra iniziarea diradarsi al di là dell’Ocea-

no, continua ad avvolgere ilVecchio Continente stringen-do la morsa sui Paesi periferi-ci e su Spagna e Italia. Nellagiornata semifestiva dell’Epi-fania, caratterizzata quindi dascarsi movimenti, Piazza Affa-ri ha chiuso con una perditadello 0,82%, trascinata ancoraall’ingiù da Unicredit in cadu-ta dell’11,2% che si aggiungeal ribasso di oltre il 30% accu-mulato nei due giorni prece-denti. Sui mercati i Btp decen-nali hanno aumentato la di-stanza con i Bund tedeschi,portando lo spread a 527,3punti base mentre i rendimen-ti sono rimasti al di sopra del-

la soglia d’allarme del 7%(7,13%). La situazione è piùfluida per i Btp a breve scaden-za i cui i rendimenti rispettoai massimi di novembre si so-no dimezzati, ma resta alta l’at-tesa per le aste della prossimasettimana: giovedì sarannocollocati i Bot annuali e vener-dì i Btp triennali. In tensioneieri anche i titoli spagnoli e

francesi mentre tutte le Borsehanno chiuso in negativo, aeccezione di Londra.

L’Europa, dunque, invecedi fare passi positivi ne fa dinegativi, come il riesploderedella crisi dell’Ungheria, il cuidebito sovrano ieri è stato de-classato a livello di titoli spaz-zatura da Ficht. Il Paese magia-ro non è nella moneta unica,

ma le sue sorti contribuisconoa creare sfiducia tra gli investi-tori sulla capacità di Eurolan-dia di superare la crisi dei de-biti sovrani e di affrontare ilpericolo recessione. Si conti-nua a guardare una volta dipiù, ma non si sa con quantoottimismo, alle azioni dei lea-der europei impegnati in que-sto inizio d’anno in un giro di

incontri per stringere, entro lafine del mese, sul fiscal com-pact, l’intesa sul rigore dei bi-lanci. I tempi sono stretti enon solo perché serve rapida-mente un segnale costruttivoper convincere i mercati maanche perché i Paesi europeidevono trovare anche la stra-da per non restare schiacciatitutti dalla recessione e per ri-

prendere a crescere. I timoriper il peggioramento dell’eco-nomia, e di un distacco dagliUsa dove ieri la Casa Bianca haannunciato l’avvio della ripre-sa, sono un elemento impor-tante per sciogliere il rebusdella persistente sfiducia de-gli investitori. Ai quali l’Italia,ma anche la Francia, la Germa-nia, la Spagna e gli altri Paesidell’Eurozona, si dovranno ri-volgere nei prossimi mesi percollocare titoli pubblici per cir-ca 500 miliardi di euro. Altret-tanto importante è affrontarela fragilità del sistema finan-ziario europeo. Sulle maggioribanche del continente pesaun onere di ricapitalizzazionedi circa 100 miliardi di euro enon è certo un buon segnale ilfatto che l’annuncio di un’ im-portante operazione di aumen-to di capitale per 7,5 miliardida parte dell’Unicredit sia sta-to accolto con un tracollo deititoli in Borsa. Per non parlaredella caduta del titolo dellaDeutsche Bank giovedì scorsoper i soli rumors su una immi-nente iniziativa sul capitale.Gli investitori temono difficol-tà ma anche le stesse banchesono prudenti: ieri c’è statoun nuovo record, per 455 mi-liardi, dei depositi overnightpresso la Bce. La liquidità vie-ne parcheggiata a Francofortepiuttosto che scambiata sul-l’interbancario a più alti tassio messa a disposizione dei pre-stiti a imprese e famiglie.

Stefania Tamburello© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Ora si assume» c’è scritto sulcartello esposto a una «fiera

del lavoro» di Los Angeles(Ap/Reed Saxon)

Questo è il frutto della risposta deludente data alla crisi dall’Europa,che ancora non ha una soluzione Corrado Passera, ministro per lo Sviluppo

Piazza Affaria -0,82%

Parigi chiudea -0,28%

Francoforte,calo a -0,62%

Fiducia

Euro ancora debole sul dollaro a quota 1,27. Tutte le Borse in calo

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DAL NOSTRO INVIATO

NEW YORK — Gli economisti ame-ricani più inclini al pessimismo, invi-tano a non farsi troppe illusioni: laFed aveva previsto un breve periododi ripresa su uno sfondo di perduran-te debolezza dell’economia, e poi c’èsempre l’euro che può provocare unarecessione capace di attraversare l’At-lantico. E che dire dell’Iran che minac-cia di essere per il 2012 quello che perl’economia mondiale è stato il terre-moto giapponese dell’anno scorso?

Ma se è vero che la ripresa — negliUsa e nel mondo — passa per un recu-pero di fiducia di consumatori, citta-dini e imprese provati da una stagna-zione-recessione che dura ormai daquattro anni, l’economia americananon poteva riceve un tonico miglioredei dati sul mercato del lavoro pubbli-cati ieri: duecentomila nuovi posti dilavoro creati negli Stati Uniti nel solomese di dicembre che portano la cre-scita occupazionale dell’anno a quotaun milione e 600 mila. Certo, è pocorispetto agli 8,8 milioni di posti persicon la recessione del 2008-2009, mail quadro sembra nettamente mutatorispetto a quello della scorsa estatequando prevaleva il timore di vedersprofondare il Paese in una nuova re-cessione.

I pessimisti hanno ragione nel so-stenere che il contesto di fondo rima-ne debole: meglio essere cauti. Anchel’anno scorso, di questi tempi, aveva-mo coltivato speranze poi svanite do-po pochi mesi. Ma per la prima voltaa consolidare la sensazione che si pos-sa finalmente innescare un circolo vir-tuoso non è un singolo dato, ma uninsieme di indicatori diversi e tutti

positivi: l’indice della fiducia dei con-sumatori che è tornato a crescere,l’aumento della produzione industria-le, gli indici dell’attività delle piccoleimprese, la crescita, sia pur lieve, deisalari medi (4 centesimi di dollarol’ora) e delle ore lavorate in media daogni dipendente. Infine, il calo del tas-so di disoccupazione: era già precipi-tato a novembre dal 9 all’8,7 per cen-to, ora scende ulteriormente all’8,5.

Ma mentre il mese scorso quel caloera stato attribuito soprattutto al fat-to che molti disoccupati, sfiduciatidopo mesi di tentativi inutili, hannosmesso di cercare attivamente lavo-ro, stavolta gli economisti pensano

che il fenomeno abbia basi più sane:gente che ha trovato davvero lavoroo non lo cerca perché sta per essereassunta da nuove iniziative lanciateall’inizio dell’anno.

Il dato più significativo, comun-que, è quello del numero degli occu-pati. Guadagni mensili importanti cisono stati anche in passato e si sonorivelati fuochi di paglia. E il numerodegli occupati rimane di molto infe-riore ai livelli pre-crisi del 2007, nono-stante che nel frattempo la popolazio-ne sia cresciuta. Ma qui ci sono tre fat-tori importanti da sottolineare: la co-stanza del recupero (più modesto nel2010 quando furono creati 940 milaposti di lavoro a fronte dei 5,1 milio-ni «bruciati» l’anno prima, assai piùconsistente nel 2011), la sua diffusio-ne a quasi tutti i settori produttivi e lavitalità del settore privato.

L’economia, infatti, nel 2010 ha ag-giunto 1,6 milioni di nuovi posti di la-voro «netti», ma in realtà le impreseprivate ne hanno creati molti di più(quasi due milioni) perché nel frat-tempo il governo federale e le ammi-nistrazioni locali, soffocate dalla crisidel debito pubblico, hanno eliminatooltre 300 mila addetti. Anche questo

conta perché una parte dei posti di la-voro pagati col denaro dei contri-buenti (ma non per questo improdut-tivi) viene sostituito da occupazioneche crea nuova ricchezza.

Quanto alla distribuzione del feno-meno, le nuove assunzioni si diffon-dono nella produzione industriale co-me nei servizi, dai trasporti alla risto-razione. Certo, il fondo dell’economiarimane debole, le famiglie rimango-no troppo indebitate, con un patrimo-nio immobiliare depauperato e una ri-dotta capacità di consumo. E una par-te dei nuovi posti di lavoro censiti po-trebbe essere temporanea: è il casodei 40 mila dipendenti in più assuntidagli spedizionieri come UPS, proba-bilmente soprattutto per far fronte al-le consegne del periodo natalizio.

Ma per la prima volta sono positivianche gli indicatori relativi alla nasci-ta di nuove imprese mentre, oltre aquello dei disoccupati, cala anche ilnumero sei sotto-occupati: un indiceche mette insieme i soggetti privi dilavoro o quelli che vorrebbero cam-biare perché hanno un impiego solo«part-time» o sono pagati troppo po-co.

Ma, soprattutto, è positivo il datodella ripresa dell’industria manifattu-riera: un settore che, dopo aver persoper molti anni milioni di addetti manmano che le produzioni emigravanoverso l’Asia, ha ripreso a crescere sta-bilmente da ormai due anni. Segnoche almeno una parte dell’economiaUsa si è ristrutturata e sta tornandocompetitiva anche rispetto alle «ti-gri» asiatiche.

È presto per cantare vittoria, dico-no gli economisti. Ma non troppo pre-sto per Obama per vantare un primorisultato positivo, tonificante per lasua campagna elettorale, dopo tre an-ni di bollettini deprimenti.

Se ne accorgono anche i repubbli-cani. E l’«astro nascente» Rick Santo-rum non trova di meglio che attribui-re la ripresa al fatto che la gente è tor-nata ottimista perché sente che allaCasa Bianca tornerà un repubblicano.

Massimo Gaggi© RIPRODUZIONE RISERVATA

I nuovi dati Aggiunti altri 200 mila posti di lavoro. La spinta per Obama

Piazza Affari ha chiusocon una perdita dello0,82%, trascinataancora all’ingiù daUnicredit in cadutadell’11,2% (che siaggiunge al ribasso dioltre il 30%accumulato nei duegiorni precedenti). Suimercati i Btp decennalihanno aumentato ladistanza con i Bundtedeschi, portando lospread a 527,3 puntibase

La Borsa di Parigisegna un lieve ribassoin una giornatacomunque difficile. IlCac-40 si ferma a3.137,36 punti. Perditetutto sommatocontenute. AncheMadrid negativa:-0,49%. Londra ieriunica piazza europea interreno positivo: sulfinale, dopo unagiornata altalenante,ha fatto segnare unrialzo dello 0,45%

Le tensioni dellagiornata semifestivadell’Epifania si sonosentite anche inGermania. La Borsa diFrancoforte, lapeggiore in Europa conMilano, ha chiuso incalo dello 0,62%, conl’indice Dax sceso a6.057,92 punti. Tra leragioni, il dato tedescosugli ordini all’industria(-4,8% a novembre)che ha alimentato ilnervosismo in tutto ilVecchio Continente

La crisi I mercati

I punti base del divariofra i titoli italiani e icorrispondenti tedeschi

Dagli Usa segnali positiviOccupazione in aumento

L’indice dellafiducia deiconsumatoriè tornato acrescere e laproduzioneindustriale èaumentata

Lo spread sale, Btp sempre oltre il 7%

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Crisi Un operatore alla Borsa di Francoforte, che ieri ha chiuso in calo come molte altre Borse europee (Xinhua, Photomasi)

In Europa

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DAL NOSTRO INVIATO

BRUXELLES — Il testo sulla nuova«unione economica rafforzata» co-mincia a prendere corpo. Ma restanomolti «problemi aperti» sul taccuinodei 26 rappresentanti dei Paesi Ue,degli esperti della Commissione edei tre delegati dell’Europarlamentoche si sono riuniti ieri a Bruxelles.Tra gli appunti dell’ambasciatore ita-liano Fernando Nello Feroci spicca«il segno più» alla voce «debito»:«La riunione è andata bene, siamo vi-cini al nostro obiettivo di armonizza-re le norme sul meccanismo di abbat-timento del debito con la legislazio-ne europea. Ma c’è ancora molto dafare».

La Germania, attesa al ruolo di pro-tagonista, ha preferito mantenere,questa volta, una posizione più defi-lata. Il rappresentante tedesco ha pe-rò ricordato che il Paese non rinun-cia a un emendamento piuttosto indi-gesto: collegare la partenza del fon-do monetario all’europea (Esm, «Eu-ropean stability mechanism») all’ap-provazione delle norme più stringen-ti sul bilancio. «Ne parleremo anco-ra», ha detto. Ora il calendario si ac-corcia: un altro incontro «tecnico» èfissato per il 12 gennaio; poi ci saràla riunione dei ministri finanziari il23 (Ecofin) e, infine, il Consiglio eu-ropeo (Capi di Stato e di governo) il30 gennaio.

Debito: risultato parzialeL’articolo 4 sembra scritto apposta

per l’Italia: il Paese che ha un debitosuperiore al parametro del 60% (fissa-to dal Trattato di Maastricht) deveabbattere di un ventesimo, ogni an-no, l’extra-stock. Applicato ai nostriconti pubblici, l’effetto sarebbe sem-plicemente letale: manovre da 40-45miliardi all’anno solo per mettersi alpasso. Come dire: il governo potreb-

be consegnare le chiavi della politicaeconomica direttamente a Bruxelles.L’esecutivo guidato da Mario Montiha presentato un emendamento perattenuarne l’impatto, chiedendo diinserire nel nuovo accordo le «atte-nuanti» previste nel cosiddetto «SixPack», la normativa Ue su Patto distabilità e dintorni in vigore dal 13dicembre scorso. Richiesta appoggia-ta anche dall’Europarlamento, ma re-cepita solo in parte nel corso dellariunione. La bozza contiene un riferi-mento al comma che di fatto riman-da al 2014 l’applicazione del vincolo(«la valutazione dei conti va fatta nel-l’arco di tre anni) e che contemplal’impatto del ciclo economico sul-l’esposizione finanziaria (una reces-sione prolungata è chiaro che contri-buisce ad aumentare il debito). Con-trariamente alle indiscrezioni pubbli-cate, non sono, invece, citati «gli al-tri fattori rilevanti», vale a dire lasostenibilità del comparto pensioni,

l’impatto delle riforme strutturali ecosì via. Un punto molto importanteper il governo Monti che ha già co-minciato a seguire questa strada perrecuperare credibilità sui mercati ein Europa. Senza l’appiglio giuridicodel nuovo Trattato, il premier rischiadi volteggiare tra le riforme di siste-ma come un trapezista senza un com-pagno in attesa, pronto ad afferrarlo.

Deficit da rivedereE’ il punto cardine del «fiscal com-

pact», quello voluto con maggioredeterminazione dalla Germania, ap-poggiata da Olanda, Austria, Finlan-dia e altri Paesi con i conti in ordine.La filosofia di fondo si potrebbe rias-sumere con lo slogan «deficit zero».Gli Stati non solo devono tendere aquesto obiettivo, con un margine ditolleranza massimo dello 0,5% delPil, ma si impegnano a scolpirlo nel-le proprie Costituzioni. Non basta.Sempre nelle leggi fondamentali de-

ve essere introdotto un dispositivodi aggiustamento automatico deiconti, in modo da riportare il valoreverso lo zero. La regola, però, con-traddice la versione del «Six Pack»,dove si concedono margini più ampiallo scostamento dallo zero: la forcel-la in estensione può arrivare fino al-l’1% del Pil. L’incongruenza è statasollevata ieri con insistenza dai rap-presentanti dell’Europarlamento.«Non c’è nesso tra lo 0,5% previstonella bozza che abbiamo discusso ele norme di cui già disponiamo e lanostra obiezione è stata condivisa damolti Paesi», dice Roberto Gualtieri(gruppo Socialisti e democratici),uno dei tre parlamentari che condu-cono la trattativa. Le obiezioni del-l’Europarlamento sono state appog-giate, tra gli altri, da Portogallo, Bel-gio, Italia, Danimarca, Olanda e Polo-nia. La Germania, forse per una scel-ta tattica, curiosamente non è inter-venuta. Qualcuno, però, ha fatto no-tare che l’0,5% è una cifra che fa par-te dell’accordo del 9 dicembre firma-to dai 26 Paesi Ue (tutti tranne il Re-gno Unito).

La Corte non è invitataAnche il ruolo della Corte europea

sta diventando una trappola. Nell’ar-ticolo 8 esaminato ieri è scritto cheogni Paese può citare un partner ina-dempiente davanti alla Corte di Giu-stizia dell’Unione europea. In altri ter-mini, e gli esempi non sono casuali,il governo tedesco potrebbe «farecausa» a quello italiano se non doves-se procedere alla riduzione del debi-to (sia pure con tutti gli ammortizza-tori del caso) o a quello spagnolo senon dovesse riportare il deficit, neitempi concordati, verso lo zero. An-cora una volta il Parlamento europeoha sollevato una questione di princi-pio, che ha un’evidente base politica.Come può un organismo incardinatonei Trattati europei intervenire all’in-terno di una cornice giuridica chenon ne fa parte? Effettivamente sia-mo di fronte a una sorta di aporia le-gale, un paradosso che sembra usci-to dal romanzo «Comma 22» di Jose-ph Heller (comma 21: «solo un pazzo

può chiedere il congedo dal fronte»;comma 22: «chi chiede il congedonon è pazzo»). L’ambasciatore NelliFeroci fa notare che, nell’accordo del9 dicembre, era previsto l’interventodella Corte europea solo nel caso incui un Paese non dovesse inserirenella propria Costituzione la «regolad’oro» del deficit zero. Alla fine suquesto punto, tutti, tranne il rappre-sentante olandese, all’origine di que-sta formula, hanno riconosciuto cheandrà ripensato l’intero articolo.

Il caso EurobondIl dibattito è scivolato più veloce

su altri aspetti del nuovo patto. Si dàormai per acquisita la necessità di uncoordinamento nella gestione del de-bito, o meglio nell’emissione dei tito-li di Stato. Nessun accenno agli Euro-bond. E non ci sarà, per il semplice

motivo che questo strumento invoca-to da molti non fa parte dell’intesamaturata al vertice di Bruxelles tra i26 Paesi. Un po’ tutti, invece, hannochiesto di rafforzare la parte su cre-scita e lavoro, ma per il momentonon sono emerse proposte concrete.Dibattito più acceso, invece, sulla de-finizione stessa del documento: do-vrà essere chiamato «Accordo» o«Trattato»? Nella bozza di ingresso ilpresidente del Consiglio europeoHerman Van Rompuy avevano inseri-to la parola «Trattato». Ma nella riu-nione solo Germania e Francia han-no difeso questa scelta. Tutti gli altri(compresi Europarlamento e Com-missione) preferiscono «accordo».E, ancora una volta, dietro la disputanominalistica c’è sostanza politica.Germania e Francia (meno convinta)vogliono avere al più presto un testovincolante, efficace e giuridicamenteautosufficiente. Gli altri (Italia, Bel-gio, Spagna, Grecia, Irlanda, Polonia,oltre alle istituzioni Ue) spingonoper ricondurre anche questo «accor-do» nell’alveo del Trattato di Lisbonae dei regolamenti europei, con tuttele garanzie che ne conseguono. An-che di questo se ne riparlerà la setti-mana prossima.

Giuseppe Sarcina© RIPRODUZIONE RISERVATA

Approfondimenti Lo stato dell’Europa»

Il governo italiano ha presentato un emendamento perattenuare l’impatto del piano di rientro forzato dal debito.Scontro sul vincolo costituzionale di azzeramento del deficit

Gli appuntamenti

Margini

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PATTO PER RAFFORZARE L’UNIONECOSA DIRÀ IL NUOVO TRATTATO

Gli Stati devonotendere al «deficitzero» con marginedi tolleranzamassimo dello 0,5%del Pil. Ma questaregola contraddice imargini più ampidefiniti a dicembre

anni il tempo previstoperché l’accordo rientrinella cornice europea

Parametri

Un altro incontro«tecnico» è fissatoper il 12 gennaio;poi ci sarà lariunione deiministri finanziari il23 e, infine, ilConsiglio europeoil 30 gennaio

L’articolo 4 sembrascritto per l’Italia: ilPaese che ha undebito superiore alparametro del60% deveabbattere di unventesimo, ognianno, l’extra-stock

5Primo PianoCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

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I petrolieri

ROMA — Il governo prova ad ac-celerare sul fronte delle liberalizza-zioni. Secondo le indiscrezioni chetrapelano, già la settimana prossi-ma Mario Monti porterà in Consi-glio dei ministri un decreto «blinda-to» per recepire le proposte arrivatel’altro ieri dall’Antitrust.

L’Authority guidata da GiovanniPitruzzella ha formulato un pacchet-to di misure di «immediata applica-zione» che vanno dalle professioniai taxi, dall’energia ai servizi pubbli-ci locali, dai servizi postali alle far-macie. A quanto si apprende, sullabase della segnalazione dell’organi-smo di controllo, il decreto dovreb-be fissare un cronoprogrammastringente e ravvicinato su tutti icapitoli affrontati dall’Antitruste potrebbe già contenere le pri-me misure concrete, a partiredal settore dei carburanti. Èquesta infatti l’urgenza piùgrave: il caro benzina, con laverde lanciata verso i 2 euro alitro, non solo rischia di pena-lizzare il settore dei trasporti,ma potrebbe avere effetti a ca-tena sul prezzo delle merci(praticamente tutte) che viag-giano su gomma, erodendo ulte-riormente la capacità di spesadelle famiglie e causando un’ulte-riore riduzione dei consumi. Senzaconsiderare che già a novembre c’èstata una preoccupante flessionedei consumi petroliferi: se la tenden-za si accentuasse, il governo sareb-be costretto a rivedere le stime sulleentrate fiscali derivanti appunto dal-le accise sui carburanti.

Il premier Monti sta dunque lavo-rando d’intesa con il ministro Corra-do Passera per definire nel dettaglioi contenuti del decreto. Ci sono davincere le resistenze di lobby e cor-porazioni. «Andiamo avanti ma nonè facile», ha sottolineato ieri Corra-do Passera da Parigi. Il provvedi-mento potrebbe intervenire con ef-fetto immediato sulla rete dei distri-butori di benzina e sui contratti fracompagnie e gestori per aumentarela concorrenza. E, ancora, potrebbescattare subito il divieto per le ban-che di vendere ai propri clienti mu-

tui con polizze assicurative collega-te (meccanismo che fra le varie cosecomporta spesso un aumento dellespese dei mutui stessi).

L’intervento sui taxi è invece an-cora da definire. Ed è un capitolo de-licatissimo. «Siamo pronti a occupa-re le città», hanno minaccia-to ieri le associazio-

ni di categoria, rievocando lo spet-tro degli scioperi selvaggi (e talvoltasfociati in violenza) proclamati aitempi del decreto Bersani. La lobbydelle auto bianche conta fra l’altrosull’appoggio di una parte del cen-trodestra, come testimoniato ieri

dalle dichiarazioni del sena-tore Maurizio Ga-

sparri: «Non accette-remo attacchi unilaterali al

mondo delle professioni e ai taxi». Ilgoverno, come primo step della libe-ralizzazione, potrebbe fissare unascadenza entro la quale i Comuni sa-ranno costretti al rilascio delle nuo-ve licenze, mettendo in campo for-me di compensazione economicaper i titolari delle vecchie (l’ipotesiformulata dall’Antitrust è di asse-gnare una seconda licenza a ognitassista per poterla vendere o affitta-re).

Anche farmacisti e petrolieri han-

no già messo le mani avanti. «Il go-verno è già intervenuto sulla libera-lizzazione dei farmaci — ha detto ie-ri Annarosa Racca, presidente di Fe-derfarma —. Sui farmaci di fascia Cil Parlamento ha già deciso di de-mandare la questione all’Aifa, che inquesti giorni dovrà stilare un elencodei medicinali che sarà possibilevendere fuori dalle farmacie. La que-stione è dunque stata già decisa».Pasquale De Vita, presidente del-l’Unione petrolifera, invece, ha det-to subito «no» a eventuali misureche possano consentire ai gestoridelle pompe di benzina di rifornirsibypassando le compagnie cui sono

legati. «Gli impianti di distribuzio-ne sono costruiti dalle società pe-trolifere, la manutenzione vieneeffettuata dalle società, il mar-chio è della società e con tuttoquesto sono dati in uso gratui-to al gestore perché venda labenzina della società — ha di-chiarato De Vita —. Non èpensabile che dopo tutto que-sto il gestore si vada a compra-re la benzina da un’altra par-te».

Sul fronte politico, MaurizioLupi, vicepresidente dei deputa-

ti del Pdl, ha annunciato per lune-dì un vertice del partito per defini-

re la strategia, precisando che «sulleliberalizzazioni il Pdl ha una posizio-ne più che chiara: più società menoStato. Per questo siamo disponibilinon solo a sostenere il piano che ilgoverno ci presenterà, ma anche a fa-re proposte». Pierluigi Mantini, del-l’Udc, ha invece annunciato pienoappoggio «alla proposta Pitruzzella,perché dal rapporto inviato al gover-no vengono numerose proposte uti-li. La legge sulla concorrenza è lostrumento migliore per le liberalizza-zioni. C’è anche un risvolto europeoperché in Francia e in Germania lapresenza pubblica nei servizi, nellebanche e nelle imprese è ancora mol-to forte. Anche questo tema deve es-sere posto da Monti negli incontrieuropei perché l’Italia non è l'ultimadella classe in Europa».

Paolo Foschi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, a sinistra,e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio

Catricalà: entrambi si sono spesi a favore delle liberalizzazioni. Ilministro, ieri a Parigi, ha precisato: «Non è facile», ma «è quello

che stiamo cercando di fare in Italia, e mese dopo mese»arriveranno «i risultati»

Il piano dell’esecutivo

I medicinalie le vendite

Le nuove autoe i Comuni

Le mosse per frenareil caro benzina

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Gli interventiper i treni regionali

La separazionetra Snam e Eni

L’abolizionedei tariffari

I giorni entro cui un decreto leggedeve essere convertito dall’Aula

I tassisti in trincea: occuperemo le città. Proteste dei farmacisti

L’ANTITRUST E I MONOPOLI «INVISIBILI»

Il governo Le scelte

L’analisi

Nella relazione timidezze su alcuni temiAperto uno spiraglio sul gasora tocca al governo concludere

Il governo sul fronte delleliberalizzazioni dei taxipotrebbe fissare unascadenza entro la quale iComuni saranno costretti alrilascio delle nuove licenze

di MASSIMO MUCCHETTI

Per quanto riguarda il carobenzina, il governo pensa diintervenire sulla rete deidistributori di benzina e suicontratti fra compagnie egestori

Il Pdl

Prosegue l’iter per laliberalizzazione della venditadei farmaci di fascia C, ossiaquelli senza ticket ma cherichiedono la prescrizionemedica

L’esecutivo puntaall’apertura del mercato deitreni regionali: «premi» alleRegioni che non rinnovanoper altri sei annil’affidamento alle Fs

Per quanto riguarda il gas, sifa largo l’ipotesi delloscorporo proprietario diSnam rete gas da Eni. Sipropongono agevolazioniper nuove infrastrutture

L’Antitrust ha chiestol’abolizione di qualsiasi formadi tariffario. Suggerita anchela limitazione del potere degliOrdini per la formazione

Il duopolio

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Anche i petrolieri sul piededi guerra contro le ipotesi diintervento del governo

La normae i tempi

Lupi ha annunciato perlunedì un vertice del Pdl perdecidere la linea

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6Nella televisione il duopolioperfetto Rai-Mediaset. Giànel 2004 Tesauro ne misein luce gli effetti distorsivi

Liberalizzazioni, pronto il decretoSui carburanti i primi interventi

M a quali sono i trust contro iquali combatte l’Antitrust? Ecome coniuga, il collegio pre-

sieduto da Giovanni Pitruzzella, la po-litica della concorrenza con la politicaindustriale nel momento in cui rivol-ge 90 pagine di raccomandazioni algoverno? Il documento del 5 gennaioriassume buona parte del politicallycorrect pro concorrenziale degli ulti-mi 15 anni. Esalta l’introduzione del-l’Autorità dei trasporti. Invita a libera-lizzare i servizi pubblici locali, aggi-rando i referendum. Esorta le Regionia fare le gare per il trasporto ferrovia-rio locale e propone di penalizzarequelle che insistono nell’affidamentodiretto alle Fs. La prova del nove sa-ranno le prescrizioni dei bandi in ter-mini di sicurezza, affidabilità econo-mica e disponibilità ad accollarsi lapolpa e le ossa in concreto, ma l’inten-zione è buona. L’Antitrust auspica lariduzione della durata delle concessio-

ni autostradali, incurante delle conse-guenze negative sull’incasso dello Sta-to concedente. Suggerisce di conferi-re il Banco Posta a una spa, che tutta-via collocherà ancora le obbligazionidella Cassa depositi e prestiti, garanti-te dal Tesoro. Riparla dei notai, deifarmacisti e dei taxisti. È durissimosull’orario dei negozi. Ma sulle que-stioni che interessano i poteri fortidelle banche e della televisione l’Anti-trust sorvola, mentre riapre il discor-so sull’energia.

A quanto serve l’aggregazione deibenzinai contro le catene delle majorse il prezzo dei carburanti lo formanolo Stato con le imposte e le accise e ipetrolieri? Per la concorrenza nel gassi vorrebbe far avere più informazio-ni ai venditori che non dispongonodi proprie reti fisiche di distribuzio-ne da parte di quelli che le hanno. Sitratta di notizie tecniche utili, ma po-ca cosa rispetto a quelle del mercatoall’ingrosso, controllato dall’Eni e ba-sato sui contratti take or pay e i relati-

vi ricarichi alle frontiere. D’altra par-te, oggi Snam rete gas fa anche il di-spacciamento e dunque ottiene noti-zie da tutti, anche dai concorrenti delsuo padrone Eni. Di qui la necessitàdi una separazione gestionale che sa-rebbe più sicura se fosse radicata inuna separazione proprietaria. In ma-teria, l’Antitrust riapre uno spiraglio.Ancora con timidezza. Ma poi invocaagevolazioni (sic!) per costruire nuo-vi rigassificatori e gasdotti. Perchéquando l’Autorità per l’energia rico-noscerebbe in tariffa la remunerazio-ne dell’investimento e una Snam retegas indipendente avrebbe convenien-za a farli? La questione delle reti è de-licata. Perché alcune, come quelleelettrica e gasiera, possono essere re-munerate da chi le usa e altre, comequella ferroviaria e autostradale, han-no bisogno di contributi pubblici afondo perduto. Come ci si regola conl’operatore privato beneficiario? È in

queste scelte che la politica della con-correnza si coniuga con la politica in-dustriale.

L’Eni non gradisce radicalismi suSnam. L’Europa la copre. L’ammini-stratore delegato, Paolo Scaroni, per-segue il progetto della rete europea in-tegrata del gas. Una buona idea. Mameglio perseguirla con l’Eni in accor-do con gli ex monopolisti francesi etedeschi o con una Snam rete gas indi-pendente, hub gasiero meridionaledell’Europa? Il punto è che non toccaall’Eni fare la politica energetica delPaese. Pitruzzella ha riaperto il discor-so. Sta ora al premier e ministro del-l’Economia, Mario Monti, concluder-lo. Nel frattempo, si potrebbe rendereaccessibile al pubblico il bando sugliinvestimenti elettrici in Montenegrocui ha partecipato solo A2A, carican-dosi di costi assai alti.

Colpisce leggere le segnalazionisul mercato finanziario (il ricalcolodella Rc Auto piuttosto che delle com-missioni interbancarie) mentre Uni-credit crolla in Borsa e il sistema del-la banca universale, costruito dal Te-sto unico bancario del 1993, fa acquada tutte le parti. Forse Pitruzzella do-vrebbe dirci se, per l’Antitrust, quelmodello che fa mestieri in conflittod’interessi va ancora bene, se non sia

arrivato il momento di smontare i co-lossi bancari, se e a che cosa e a cheserva l’attuale mercato finanziario.Che tanto ricorda i money trust diWall Street contro cui si scagliava,inascoltato fino al crac del 1929, ilgrande giurista americano LouisBrandeis.

Ultima, ma non ultima, la televisio-ne. Il duopolio perfetto Rai-Mediasetsi prende una quota altissima dellapubblicità in generale e di quella tele-visiva in particolare. A fine 2004, unvecchio collegio Antitrust, quello pre-sieduto da Giuseppe Tesauro, ne mi-se in luce gli effetti distorsivi dellacompetizione in un settore che hanon solo un rilevante peso economi-co ma anche un ancor più penetranteimpatto politico e culturale. Si può ca-pire la prudenza del governo, che de-ve prendere i voti del Pdl su misurepiù urgenti e comunque, annuncia ilministro Corrado Passera, rivedràl’assegnazione gratuita delle frequen-ze alle tv. Non si capisce perché l’Anti-trust, praticando la sua indipenden-za, non alzi la voce. Fosse pure per di-re, se questo è il suo pensiero, che ilbuon Tesauro aveva torto e che, inve-ce, ha ragione Fedele Confalonieri.

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6 Primo Piano Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Sera#

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Page 7: Il cds nazionale-07.01.2012

7Corriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012 italia: 515249535254

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FIRENZE — Quell’articolo delFinancial Times il tassista «Parigi19», al secolo Claudio Giudici, 35anni, laurea in Giurisprudenza e unmatrimonio in vista, proprio nonl’aveva digerito. «Noi tassistiraccontati all’estero come unacorporazione contro Monti? Ma chescrivono questi!», aveva borbottatoe subito dopo si era messo davanti alcomputer per scrivere al giornale viamail in difesa dei colleghi (è ancheun sindacalista, Claudio) e ribatterepunto per punto alle «ingiusteaccuse». Che il prestigiosoquotidiano del Regno Unito avrebbepubblicato la sua missiva, non cicredeva neppure lui. E invece haavuto l’onore del doppio passaggio:«Prima in un articolo che hariportato passi della mia lettera epoi oggi (ieri ndr) con lapubblicazione quasi integrale dellaemail», spiega soddisfatto il dottortassista. Quel «quasi integrale» èpresto spiegato: «Mi hanno tagliatola parte nella quale parlavo diun’oligarchia finanziaria chespadroneggia sul Paese da almeno il1992 — spiega un po’ polemicoGiudici — quando ho scritto chefurono presi accordi sullo yacht

"Britannia". E poi un altro passosulla coscienza del premier Monti».Tagli, più che censura per la verità,giustificabili dalla lunghezza dellamissiva. Anche perché il resto, chenon lesinava critiche e tirated’orecchie a chi attaccava lacorporazione tassinara, è rimastointatto. «Ho scritto di unacampagna contro la verità — diceGiudici — che ha costretto i tassistia dare vita ad un vero e propriosistema informativo paralleloattraverso l’uso dei social network,volantinaggi, passaparola. Altro chetassisti. A cercare di fermare Montie il suo governo sono come sempregli squali della finanza! E che la cosasia stata pubblicata dal giornale cherappresenta autorevolmente ilmondo finanziario internazionalemi ha fatto molto piacere».

Marco Gasperetti© RIPRODUZIONE RISERVATA

Non ci siamo mossi spinti da furore ideologico ma abbiamo cercato digettare le premesse per un lavoro più organico e complessivo

Pitruzzella (Antitrust): le liberalizzazioni valgono 1 punto e mezzo di Pil

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«Togliere i tappi all’economiaoppure la crisi sarà irreversibile»

Misure urgenti neisettori di energia,servizi pubblici locali,trasporti, banche,poste e professioni

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Sul «FinancialTimes»la lettera-sfogodi «Parigi 19»

Auspichiamo misuredi accompagnamentoper attenuare icontraccolpi più acutisul terreno sociale

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A livello politico èmaturata laconsapevolezza cheormai non c’è tempoda perdere

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La carrieraIl presidente dell’Antitrust,Giovanni Pitruzzella, è natoa Palermo nel 1959. Èprofessore di Dirittocostituzionale all’Universitàdi Palermo. È statoconsulente giuridico pressola presidenza del Consiglionei governi Ciampi e Dini,prima della nominaall’Antitrust (dello scorsonovembre) era presidentedella Commissione digaranzia sugli scioperi

La mossaGiovedì l’Antitrust hainviato a governo eParlamento unasegnalazione che consta di90 pagine e 13 capitoli, conproposte e suggerimentiper favorire la concorrenzae la crescita in tutti i settori,favorendo le liberalizzazioni

ROMA — L’Italia dei Valori alzaimmediatamente le barricate:«Giù le mani dall’acqua pubblica»,manda a dire Leoluca Orlando, por-tavoce del partito di Antonio Di Pie-tro, ancora prima di conoscere lereali intenzioni del governo in ma-teria di servizi idrici. Si parla di li-beralizzazione, per adesso. Dei ser-vizi pubblici, e dunque, anche quel-li idrici. Ma questo già basta all’Idvper essere contraria, visto che furo-no proprio loro a promuovere il re-ferendum (stravinto) dello scorsogiugno contro la privatizzazionedell’acqua.

E la Lega, che, pur stando al go-verno ai tempi della consultazionereferendaria, lasciò in quel caso lemani libere al suo elettorato? «Nonse ne parla assolutamente», tuonail sindaco di Varese, Attilio Fonta-na. E denuncia: «C’è stato un votopopolare che, tengo a sottolineare,si è espresso non solo contro la pri-vatizzazione dell’acqua, ma anchecontro tutte le liberalizzazioni deiservizi pubblici degli enti locali, edora si vuole tornare indietro? Sa-rebbe inammissibile: una vera epropria sovietizzazione al contra-rio».

La posizione di Fontana fa capi-re quindi che l’Idv potrebbe, inquesta battaglia, essere appoggia-to in Parlamento dal Carroccio,che ora per giunta è all’opposizio-ne. E gli altri partiti? Per carità: nes-suno parla di privatizzare l’acqua.

Tutti, a parole, rispettano l’esitoschiacciante del quesito referenda-rio. Ma un po’ tutti aprono ad unaliberalizzazione che alla fine portiad una gestione concorrenziale deiservizi idrici, mista fra pubblico eprivato.

Commenta Benedetto Della Ve-dova di Fli, partito che ai tempi delreferendum era in gran parte a fa-vore della liberalizzazione: «È ve-ro, purtroppo, che il voto ha esclu-so la messa a gara della gestione

dei servizi idrici. Ma è anche veroche la volontà dei cittadini è statadistorta da una propaganda sullaretorica della proprietà dell’acqua.Nessuno mette in dubbio la pro-prietà dell’acqua. Si parla di gestio-ne. E quindi credo ci sia modo ditornare giuridicamente sul tema».

Anche Stefano Fassina, economi-sta del Pd, apre su questo tema:«Semplicemente tenendo contoche il quesito referendario incide-va sulla remunerazione e nonescludeva l’affidamento ai privati,anche se ovviamente il percorsogiuridico e politico per poter riapri-re la questione è assai stretto», di-ce. Anche se, aggiunge: «In ogni ca-

so, sia chiaro: noi non siamo per laprivatizzazione dell’acqua». Secon-do Fassina il problema principaledel referendum è «l’aver generatoun’incertezza normativa che habloccato tutti gli investimenti delsettore», mentre Stefano Saglia,Pdl, già sottosegretario al ministe-ro dello Sviluppo economico con ilgoverno Berlusconi, parla più espli-

citamente di un «vuoto legislati-vo» generato dal referendum digiugno.

Dice Saglia: «Politicamente l’esi-to di quel referendum è un maci-gno politico. Ma è un risultato poli-tico simbolico. Sono convinto chela Corte Costituzionale troverebbeuna strada per rendere possibileun intervento ed agire sulla gestio-ne dei servizi idrici. E del resto laprima ad andare oltre quel referen-dum è stata la Puglia di Nichi Ven-dola: l’acquedotto pugliese ha ado-perato gli investimenti remuneratiattraverso le tariffe. Di più: dicoche se non ci adeguiamo alle libera-lizzazioni andiamo contro le nor-me europee».

Più cauta la posizione dell’Udcdi Pier Ferdinando Casini. All’indo-mani del referendum Casini disse:«Rispettiamo la volontà degli elet-tori». E oggi Gianluca Galletti, ca-pogruppo alla Camera, ribadisce:«L’esito del referendum mi sem-bra fin troppo chiaro. Noi siamostati contrari da subito al quesitosull’acqua. Ma bisogna vederloquel quesito: secondo me si puòproporre qualsiasi tipo di liberaliz-zazione e di gestione ma non perl’acqua. Mi sembra che in questosenso l’articolo 23 bis sia moltoesplicito».

Galletti ha ben chiara la differen-za fra privatizzazione e liberalizza-zione. «E per questo dico che il re-ferendum rende impossibile an-che la seconda. Certo, non sono ungiurista e non vorrei commettereun errore, soprattutto perché noieravamo contrari al quesito refe-rendario che ritenevamo sbaglia-to».

Alessandra Arachi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo il referendum Le posizioni vecchie e nuove di chi sostenne il «no» alla privatizzazione dei servizi idrici

ROMA — «Non ci siamo mossispinti da un furore ideologico. Ab-biamo intanto cercato di indivi-duare i tappi che frenano l’econo-mia e di gettare le premesse perun lavoro più organico e comples-sivo»: parla Giovanni Pitruzzella,presidente dell’Antitrust. L’Autori-tà garante per la concorrenza l’al-tro ieri ha inviato al governo e alParlamento il pacchetto di propo-ste per le liberalizzazioni. «È il frut-to del lavoro collegiale dell’Autori-tà».

Il governo Prodi ci provò con lalegge Bersani. È rimasto ben po-co di quel tentativo di sconfigge-re le corporazioni. Oggi è davve-ro possibile liberalizzare?

«La situazione è molto diversa,siamo a un punto storico di svolta.O si cambia, oppure si rischia unacrisi irreversibile. Le liberalizzazio-ni sono un presupposto indispen-sabile per rilanciare l’economia».

Quali sono i tempi necessari?«Non ho la sfera di cristallo, ma

sono tutte misure di applicazioneimmediata. Poi servirà un work inprogress. L’importante è avviare ilpercorso».

Quanto valgono in termini eco-nomici le liberalizzazioni?

«Secondo le stime dell’Ocse e diBanca d’Italia le liberalizzazioni po-trebbero valere fino a un punto emezzo di Pil. L’impatto però si ve-de solo nel medio periodo».

Ogni volta che si parla di libera-lizzare le professioni, le lobby al-zano le barricate. A cominciaredagli avvocati, molto numerosiin Parlamento...

«È vero, ma a livello politico èmaturata ormai la consapevolezza

che ormai non c'è tempo da perde-re. Del resto è già stata approvatala delega per la riforma degli Ordi-ni ed è un buon segnale. Alcuniconcetti poi mi sembrano acquisi-ti, come l’abolizione delle tariffeprofessionali».

Nelle scorse settimane taxi efarmacisti hanno già sventato il

primo assalto. Come sconfiggerequeste resistenze?

«Le liberalizzazioni hanno un co-sto sociale, perché vanno a intacca-re interessi specifici. Per questo au-spichiamo, e non solo per i taxi, mi-sure di accompagnamento per atte-nuare i contraccolpi più acuti sulterreno sociale».

Quali sono le misure più urgen-ti da adottare?

«Nei campi che abbiamo indica-to, sono tutte misure urgenti: ener-gia, servizi pubblici locali, trasporti,banche, poste e professioni. Alcunemisure possono creare posti di lavo-ro nell’immediato, come il rilasciodi nuove licenze taxi. Altre inveceprodurranno effetti nel tempo».Nel settore trasporti Ntv, si lamen-ta: il gruppo Ferrovie, titolare del

servizio treni e anche della Rete,ostacolerebbe la concorrenza. Èun’anomalia da correggere?

«Anche in Germania rete e trenifanno capo a un unico gruppo. Si-curamente serve un regolatore indi-pendente, come è stato previstonel nostro ordinamento. Deve di-ventare operativo al più presto».

Anche la burocrazia frena laconcorrenza?

«Sì. I nuovi operatori in diversisettori sono scoraggiati ad entrarenel nostro mercato da una burocra-zia spesso tortuosa ed elefantiaca.Noi abbiamo proposto un meccani-smo di drastica ed automatica ridu-zione delle autorizzazioni ammini-strative. Dando quantomeno aglioperatori un tempo certo e invalica-bile».

Il pacchetto liberalizzazionipuò arginare il caro-benzina?

«Premesso che la componenteprincipale del prezzo è di natura fi-scale, c’è comunque margine perintervenire. Abbiamo indicato alcu-ne misure: la liberalizzazione deicontratti fra gestori e compagnie,per consentire una gestione piùconcorrenziale ed efficiente dei di-stributori per esempio attraverso li-beri consorzi; la diffusione dei di-stributori indipendenti e dellepompe multi-marca, per consenti-re ai gestori di volta in volta di ri-fornirsi presso la compagnia che of-fre le condizioni migliori; e poi mi-sure per favorire la nascita di distri-butori completamente automatiz-zati. In passato l’Autorità ha indaga-to anche per verificare la sussisten-za di cartelli fra le compagnie percondizionare i prezzi, ma senza ri-scontro. Continueremo a vigilare».

C’è chi propone di istituire un«acquirente unico del petrolio»,sul modello di quello già esisten-te per l’energia, per permettere aigestori di rifornirsi bypassandol’oligopolio delle grandi compa-gnie...

«Stiamo studiando anche questaipotesi, ma nel breve periodo laescluderei».

Paolo [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il governo Le scelte

La consultazioneI quattro quesiti referendaridel 12 e 13 giugno 2011 suacqua, nucleare e legittimoimpedimento sono sati

promossi dall’Italia deivalori (nella foto Antonio DiPietro in piazza per incitareal voto) e, per quantoconcerne i servizi idrici,dal Forum Italiano deimovimenti per l'acqua. Iquesiti sono stati alcentro di un forte scontropolitico (per il mancatoaccorpamento alleamministrative). L’esitodella consultazione havisto prevalerenettamente i sì: è statoraggiunto il quorum, il57% degli elettori (paricirca a 27 milioni dipersone) è andato alleurne. Circa il 95 percento di «sì» hachiesto l’abrogazionedelle leggi sullagestione dell'acqua(95,8% il primoquesito, 96,3% ilsecondo).

Acqua pubblica, il fronte degli «irriducibili»

Il tassista

La letteraClaudioGiudici,tassista diFirenzeche hascritto al«FinancialTimes»

La scheda

Le barricate dell’Idv: il settore non si toccaIl leghista Fontana: no a una sovietizzazioneDal Pd arrivano aperture al governo

8 Primo Piano Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Sera#

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Approfondimenti» Come potrebbe cambiare il Paese

SEGUE DALLA PRIMA

Anche noi abitanti del Belpaese, puringuaribilmente politicisti, abbiamocominciato a capire che a cambiare lavita alla fine non sono i grandi proget-ti declamati in campagna elettoralebensì le piccole e grandi iniezioni dimodernità. La Tav che avvicina Mila-no/Roma a Bologna e Firenze, i super-mercati aperti fino alle 22, i socialnetwork che incrociano le opinioni de-gli insonni. E oggi con la decisione delgoverno di prendere i dossier dai cas-setti dell’Antitrust e farli diventar leg-ge siamo di fronte a un (nuovo) pas-saggio di questo tipo. Sicuramentenon arriveremo a tappe forzate versouna società h24 ma le novità che sonoin cantiere potranno cambiare spezzo-ni della nostre abitudini quotidiane, al-meno di coloro che abitano nelle gran-dissime città.

Prendiamo la decisione di rivederela pianta organica delle farmacie. Signi-fica che ne apriranno di più e che dinotte o nei giorni festivi non ci dovreb-be essere più quella transumanza di au-tomobilisti che consultano nervosa-mente tabelle e avvisi, chiamano conconcitazione i familiari a casa, tuttoper trovare l’agognata farmacia apertadove però si dovranno mettere pazien-temente in coda. Molte delle attuali pa-rafarmacie dovrebbero fare il salto especie nei piccoli centri l’offerta di pun-ti vendita sanitari dovrebbe aumenta-re. Avremo anche noi nelle città catenecome l’inglese Boots dove i medicinalisono esposti orgogliosamente comefossero formaggi o frutta esotica? È dif-ficile, anche se l’Antitrust apre alla pos-sibilità che si creino reti che colleghi-no fino ad otto farmacie e che quindiin teoria possono proporre al consuma-tore prezzi più convenienti e orari dila-tati. Già oggi con le leggi vigenti è con-sentita ai farmacisti una certa flessibili-tà d’orario ma sono pochi (e malvisti) ititolari che ne hanno usufruito. Una no-vità importante che ci avvicinerà almodello anglosassone l’avremo peròcon i farmaci di fascia C che potrannoessere venduti nei supermercati in ap-positi reparti con personale specializza-to. I sostenitori della deregolazione giu-rano che non ci sarà solo maggiore li-bertà di scelta e più flessibilità negliorari ma che ci avvantaggeremo anchein termini di prezzi. Speriamo.

L’apertura dei supermercati alimen-tari di sera e di domenica ha già in qual-che maniera inciso sulle nostre abitudi-ni. È facile nel dì di festa trovare codealle casse perché gli italiani amano il

pane fresco e pur di averlo si recano inpellegrinaggio alla Coop, all’Esselungao da Carrefour e ovviamente compranoquasi sempre qualcosa d’altro. La flessi-bilità d’orario, almeno sulla piazza mi-lanese, non è solo prerogativa dei gran-di. Alcuni parrucchieri hanno comincia-to a tener aperto fino alle 22 per per-mettere alle clienti di passare a tardaora per tagliarsi i capelli, ritoccare il co-lore o anche solo farsi dare una pettina-ta prima di uscire a cena. Alcuni negozidi make up tengono aperto fino alle 21per garantire il trucco dell’ultim’oradelle loro clienti affezionate. I bar han-no modulato la loro offerta diversa-

mente, alla Zelig potremmo dire. Siadattano all’avvicendarsi dei diversitarget. Al mattino servono caffè e brio-che, all’ora di pranzo fanno da tavolafredda e nel pomeriggio organizzanol’happy hour. E dopo magari chiudono.Perché come sostiene Anna Zinola, do-cente di psicologia del marketing al-l’università di Pavia «è così che i picco-li negozi possono sopravvivere all’of-fensiva dei grandi». Non c’è bisogno ditenere aperto 24 ore ma di rapportarel'orario alle esigenze del cliente. Anchepoche ore ma quelle giuste.

Tutte queste esperienze, che per oravivono a livello sperimentale, in virtù

delle annunciate nuove lenzuolate do-vrebbero irrobustirsi e diffondersi an-che nella città medie. È probabile che siverranno a creare piccoli distretti com-merciali, zone come corso Buenos Ai-res a Milano o via Cola di Rienzo a Ro-ma nelle quali i negozi resteranno aper-ti fino a mezzanotte. Oppure le organiz-zazioni dei commercianti di singoliquartieri potranno mettersi d’accordoper lanciare esperimenti del tipo NotteBianca. Insomma, per farla breve, è dif-ficile ipotizzare che avremo anche noi icorner shop gestiti da asiatici e diffusicome a Londra, è più probabile che na-sca una via italiana all’orario lungo.

La ricetta che l’Antitrust ha sceltoper liberalizzare i taxi è quella di rad-doppiare le licenze però ciascun tassi-sta ne avrà una in regalo come risarci-mento. Potrà utilizzarla per mettere allavoro la moglie o il figlio oppure potràvenderla. In questo modo a Roma si do-vrebbe passare da 7.500 a 15 mila vettu-re. Nelle ore di picco in genere viaggiaun terzo delle macchine e quindi capi-tolini e turisti avranno a disposizionein quei frangenti 5 mila taxi e non do-vrebbero più fare le lunghe code di og-gi a Fiumicino, alla Stazione Termini oin piazza di Spagna. È chiaro che que-sto ragionamento vale anche per Mila-no e forse per Firenze ma finisce qui.Nelle altre città italiane non c’è alcunbisogno di distribuire nuove licenze,l’offerta supera la domanda. I prezzinon dovrebbero cambiare a meno chel’accresciuta concorrenza non faccia sìche alcuni consorzi di tassisti mettanosul mercato soluzioni innovative. Co-me una card prepagata per fidelizzare ipropri clienti oppure un’offerta-abbo-namento a prezzi ridotti rivolta alledonne per il rientro a casa dopo le 24. Èpossibile anche che vedremo i primitassisti extracomunitari anche perchéla diffusione del navigatore satellitare

ha reso non più indispensabile la cono-scenza delle strade della città.

Sempre nel campo dei trasporti qual-cosa potrebbe cambiare per i pendola-ri. L’affidamento dei servizi ferroviarilocali a gara dovrebbe stimolare unaconcorrenza sulla qualità che oggimanca. In Emilia ne sta per partire unama in questo caso e più in generale ilmodello prescelto non è quello an-glo-thatcheriano (privatizzare tutto)bensì tedesco, dove un quarto dei tra-sporti locali su rotaia è gestito da sog-getti diversi dalla compagnia leader, laDeutsche Bahn. Stiamo comunque par-lando di novità che non si potranno re-

alizzare almeno prima di tre anni in vir-tù dei contratti già in essere con le Fer-rovie dello Stato.

A tempi più brevi ci sarà invece lapossibilità per la grande distribuzionedi vendere la benzina e i prodotti colle-gati. La difficoltà di ridurre il prezzodel carburante in Italia è legata, oltreallo straordinario peso fiscale, a una fi-liera eccessivamente lunga che vede lapresenza ingombrante e costosa deigrossisti. I grandi supermercati potran-no spuntare, grazie alle più elementarieconomie di scala, prezzi più interes-santi che dovrebbero poi trasferirsi alconsumatore finale. In Francia dove è

così da tempo nelle stazioni di serviziodi Auchan o Carrefour la benzina costail 10-15% in meno e qualcosa del gene-re si auspica che succeda anche in Ita-lia dove gli stessi francesi sono presen-ti e dove un operatore come Coop hagrande voglia di entrare in campo. Edel resto la grande distribuzione potràusare la benzina come «prezzo civetta»per attirare clientela a cui sottoporreofferte commerciali di tutti i tipi. Nelcampo dell’energia elettrica la liberaliz-zazione già c’è e una qualche forma dicompetizione tra operatori pure, gli ef-fetti sulle tariffe non sono stati però co-sì clamorosi da farne un caso di succes-so e novità a breve non sono previste,anche perché è rimasto irrisolto il no-do di Snam Rete Gas.

Arriviamo ai servizi professionali.L’Antitrust chiede al governo di aboli-re le tariffe minime. In alcune profes-sioni, come ingegneri e architetti, so-no già saltate mentre funzionano neiservizi legali. Il consumatore dovrebbeavvantaggiarsi della loro abolizioneperché gli avvocati più giovani e chemagari hanno studiato all’estero po-trebbero presentarsi sul mercato, alme-no in una prima fase, con politiche diprezzo aggressive almeno per le prati-che consulenziali più semplici. Del re-sto i grandi studi legali impongono ta-riffe rapportate al loro prestigio e quin-di già operano in un regime di merca-to libero. L’abolizione delle tariffe puòavere qualche incidenza per chi deve ri-volgersi a un dentista o a un commer-cialista, anche in questo caso per leoperazioni più semplici. Se esaminia-mo da vicino il business dei serviziodontoiatrici c’è da registrare che so-no entrati massicciamente operatoristranieri come gli spagnoli di Vitaldentche possono, in virtù delle solite eco-nomie di scala e di un’organizzazionedi tipo industriale, praticare prezzimolto concorrenziali e di conseguenzahanno già modificato il tradizionalerapporto tra il dentista e il suo cliente.

Una novità che potrà influenzare lascelta del professionista a cui rivolger-si riguarderà senz’altro la comunicazio-ne commerciale. Già oggi vediamo ti-midi esperimenti di pubblicità e dimarketing da parte di singoli professio-nisti o studi, molto spesso però gli Or-dini intervengono per evitare che il fe-nomeno debordi e che la competizionea suon di slogan diventi troppo aggres-siva. Ci dovremo abituare, invece, a tro-vare in metropolitana o in autobus ivolti di dentisti, architetti e avvocatiche ci invitano ad aver fiducia in loro ea servirsi della loro professionalità. Aquel punto la deregulation avrà trionfa-to e le liberalizzazioni dell’Antitrustavranno prodotto i Giovanni Rana del-l’arringa.

Dario Di Vicotwitter@dariodivico

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Fantaviaggio in una società più aperta: benzina e farmaci al marketconcorrenza tra taxi e distretti di negozi aperti fino a mezzanotte

SPESA NOTTURNA E AVVOCATO LOW COST

Saranno diversialcuni spezzonidella nostra vitaquotidiana, almenonelle città più grandi

mila, i taxi che potrebbero essere inservizio a Roma nelle ore di picco conla riforma. Oggi i taxi nella Capitalesono 7.500, con il raddoppio ipotizzatodal governo si arriverebbe a 15 milaEffetti simili si potrebbero avere aMilano e forse a Firenze, perchéaltrove l’offerta supera la domanda

per cento, è il divario tra i prezzi deicarburanti in Italia e la mediadell’Unione Europea. Sulla cifra pagatadai consumatori pesano le accise,aumentate ancora con la manovraMonti. Ma il prezzo finale èinfluenzato anche dai costidella rete di distribuzione

I professionisti piùgiovani potrebberopraticarepolitiche di prezzoaggressive

I farmaci di fascia C con leliberalizzazioni potranno esserevenduti (e comprati) neisupermercati in appositi reparticon personale specializzatoPossibile anche una maggioreconcorrenza sui prezzi

Con gli orari flessibili in alcune grandicittà si potrebbero creare dei piccolidistretti commerciali, dove i negoziresteranno aperti fino a mezzanotteMeno probabili i corner shopdisponibili 24 ore come quelli gestitispesso da asiatici a Londra

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Per i taxi, con le liberalizzazioni, siipotizza il raddoppio delle licenze equindi delle vetture, con effetti nellegrandi città. Diventeranno più comuni itassisti extracomunitari: in questo casoil navigatore satellitare può far superarela scarsa conoscenza delle vie cittadine

Tra i prodotti che si potrannoacquistare nei grandi supermercati cisarà anche la benzina, con possibilirisparmi. In Francia, dove è giàpossibile, il carburante nelle stazionidi servizio Auchan o Carrefourcosta il 10-15% in meno

L’abolizione delle tariffe minimelegate agli ordini professionalipotrebbe favorire i giovani tra gliavvocati e nelle altre categorie,capaci di presentarsi sul mercatocon tariffe più convenienti, almenoper le pratiche più semplici

I farmaci di fascia Cin vendita tra gli scaffali

Shopping dopo cenaOrari liberi nel commercio

Raddoppiano le licenzePiù taxi nei grandi centri

Il pieno di carburantenella grande distribuzione

Via le tariffe minime,«pratiche» meno care

9Primo PianoCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

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10 Primo Piano Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Sera#

Le questioni sul tavolo

ROMA — Va di pari passo con iltema dei licenziamenti e delle mo-difiche all’articolo 18, quello delreddito minimo garantito e pro-mette di creare altrettante discus-sioni.

Stiamo parlando della misura,ipotizzata dal ministro del Lavoro,Elsa Fornero, e presente in quasitutti i Paesi europei, che si applicaa categorie di cittadini che vivonoun momento di difficoltà rispettoal lavoro, come i giovani in attesadi prima occupazione, gli ultracin-quantenni disoccupati con difficol-tà di reinserimento, le persone incondizione di marginalità sociale elavorativa, come le donne.

In Italia la misura ha avuto breveapplicazione nel 2000, su iniziativadell’allora ministro Livia Turco edè poi stata recepita in alcune Regio-ni. Nella nuova forma questo am-mortizzatore sociale potrebbe con-sistere in un assegno mensile, tra i500 e i mille euro per un massimodi 2 o 3 anni, soprattutto per i gio-vani in cerca di prima occupazioneo per i disoccupati con difficoltà aritrovare lavoro.

L’ipotesi stata accolta con fred-dezza tanto dal lato imprenditoria-le quanto da quello sindacale, ma

per differenti motivi. Dal punto divista delle aziende, una simile mi-sura si presenta come molto costo-sa, un dettaglio che non sfugge aFornero che però ha già fatto nota-re che dalla riforma delle pensioniarriveranno, a regime, risparmiper 20 miliardi di euro, parte deiquali potrebbero andare a rafforza-re i sostegni al reddito e al ricollo-camento.

«Quello del reddito minimo ga-rantito è un tema di finanza pubbli-ca — precisa il direttore generaledi Confindustria, Giampaolo Gal-li—: è lo Stato che deve fare i contisulla sua sostenibilità finanziaria».Ma per Galli c’è anche un proble-ma di regole: «Bisogna misurare lacapacità della nostra amministra-zione di controllare che le personebeneficiate siano realmente disoc-cupate. Ma anche — prosegue —che l’erogazione del sussidio ven-ga meno al verificarsi di certe con-dizioni: se il disoccupato, ad esem-pio, rifiuta un lavoro che gli vieneofferto. Finora le sperimentazioninon sono riuscite».

Nel presentarsi al tavolo bilatera-le della trattativa, mercoledì prossi-mo, Confindustria però non porte-rà posizioni precostituite: «Abbia-

mo un atteggiamento positivo e co-struttivo nei confronti delle propo-ste dell’esecutivo».

Anche se Fornero chiedesse alleimprese di contribuire al redditominimo garantito, magari in cam-bio di maggiore flessibilità in usci-ta? «Le imprese pagano già i contri-buti per gli ammortizzatori sociali— risponde Galli —. L’orientamen-to del governo mi pare quello di ri-

durre il cuneo fiscale. Difficile chesi avanzi una tale richiesta».

A ogni buon conto, l’associazio-ne degli industriali ha approfondi-to il tema dei costi delle politichedel lavoro nei vari Paesi europei,scoprendo che, secondo i dati Euro-stat, siamo il Paese che, a parte ilRegno Unito, spende di meno:l’1,75% del Pil, a fronte del 2,52%della Germania, del 2,4% della Fran-cia e del 3,2% della Danimarca. Un

altro modo per dire che le risorsevanno cercate nei conti pubbli-ci.

Sul fronte politico si schie-ra contro il reddito minimogarantito l’ex ministro delLavoro, Maurizio Sacconi(Pdl): «Va bene estenderegli ammortizzatori socialiai settori che ne sonosprovvisti, ma senza tradi-re l’impianto assicurati-vo e sussidiario. "No" alreddito minimo garan-tito che si trasformain una sorta di trap-pola della povertà».L’esatto contrario della po-sizione espressa dal Pd, che vi ve-de «un indispensabile strumentodi lotta alla povertà».

E i sindacati? Il timore è che lamisura si risolva in una sorta discambio: una forma di sostegnoeconomico in cambio di più flessi-bilità in uscita. Per il leader della Ci-sl, Raffaele Bonanni, è «un residuodegli anni Settanta». Quanto al lea-der della Cgil, Susanna Camusso,la proposta «non è sostenibile eco-nomicamente».

Antonella Baccaro© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggendo i dati Istat sui cosiddetti scoraggiati è chiaro chel’articolo 18 non è una priorità Antonio Di Pietro

ROMA - «L'ubriacatura è finita»,dice Franco Marini.

Di cosa parla?«Intendo la sbornia di liberismo ec-

cessivo, ciò che ci ha fatto scambiare"flessibilità" per una parola magica».

Quando dice «ci ha fatto», chicomprende?

«Tutti: politici, industriali. E sinda-cati, che in questi anni sono stati perlo meno indecisi. C'era bisogno diuna certa flessibilità, ma siamo arriva-ti a oltre due milioni di giovani occu-pati a tempo determinato, senza futu-ro: un dramma sociale».

Perché è accaduto questo?«Credo alla buona fede: si pensava

di allargare l'occupazione. Invece,con 40 forme di lavoro "atipico", è sta-to allargato soprattutto lo sfruttamen-to. Dal 2008 a oggi si sono persi 670mila posti di lavoro, la disoccupazio-ne giovanile è al 30 per cento, 500 mi-la posti "atipici" non sono stati rinno-vati negli ultimi tempi».

Questa è la critica. E l’autocriti-ca. Adesso?

«Ora torniamo alla razionalità, a of-frire un minimo di sicurezza di vita.Bene ha fatto il governo Monti a met-tere la riforma del mercato del lavorofra le urgenze».

Le proposte di riforma sono tan-te e diverse. Anche dentro il suo par-

tito, il Pd.«Io ho firmato quella del dirigente

Cgil Nerozzi e dell’economista Boeri.E ho chiesto che il partito la facciasua. Apprezzo molto che ieri su Euro-pa, Pietro Ichino, firmatario anche diun suo progetto, abbia consideratopositiva la nostra proposta».

Franco Marini è uomo di lungaesperienza: segretario generale Cisl(1985-1991), segretario del Partito

popolare, ministro del Lavoro (Andre-otti VII), presidente del Senato, pri-ma di Schifani.

Cosa prevede la legge Nerozzi-Bo-eri-Marini?

«Rovescia l’impostazione di questianni. Non si parte tutti precari, maviene stabilito che gran parte dei con-tratti siano a tempo indeterminato.Però, con un periodo di prova di treanni».

Durante i quali ci sarebbe possibi-lità di licenziamento?

«Esatto: si tratterebbe di tre annidi prova. Nel corso dei quali il lavora-tore si forma e il datore di lavoro im-para a conoscerlo».

Non c’è il rischio che prima dellascadenza dei tre anni molti lavorato-ri vengano mandati via?

«Non lo credo. In quel periodo ditempo dovrebbe instaurarsi un rap-porto di fiducia fra imprenditore e la-voratore. E inoltre non sarebbe con-

veniente buttare via la formazione ef-fettuata».

Quindi, per tre anni sospensionedell'articolo 18?

«Per i nuovi assunti sì. Ma dopotre anni diventa pienamente operati-vo il contratto a tempo indetermina-to con tutti i diritti attuali, compresol'articolo 18, per le aziende con più di15 dipendenti».

E per le aziende con meno di 15lavoratori?

«Bisognerà prevedere garanzie eco-nomiche, nel casoche finisca il lavoro,perché ormai è opi-nione generale chenon si possa conti-nuare con due regi-mi diversi».

A parte i primitre anni, l’articolo18 non si tocca?

«Intanto, come risulta da recentiindagini, non è vero che l’articolo 18frena gli investimenti esteri. Per quel-li servono migliori infrastrutture, ser-vizi per le imprese, certezze politiche.Poi, l’articolo 18 riguarda solo licen-ziamenti individuali e prevede il rein-tegro sul posto di lavoro in caso di li-cenziamenti discriminatori e senza ri-levanti motivazioni. Disciplina nellasostanza identica a quella in vigore inun Paese simbolo come la Germa-nia».

Il senatore Ichino chiede che sisperimenti anche la sua proposta(abolizione dell’articolo 18, ma conindennità di licenziamento) in basead accordi aziendali o locali.

«Questa è materia su cui si discute-rà in modo approfondito. Oggi peròmi pare che Ichino accetti chiaramen-te la proposta Nerozzi».

Lei pensa che il Pd possa schierar-si unito su questa proposta?

«Assieme ad altri, sto dando uncontributo affinché ciò accada. Natu-ralmente, possono esserci aggiusta-menti».

E il governo Monti potrebbe ac-cettarla?

«Non ho contatti diretti. Credo cheil governo abbia interesse a trovareuna soluzione condivisa e questa mipare la più razionale».

La Confindustria appare moltocauta nel rinunciare alla flessibili-tà.

«La flessibilitànon va cancellata,va ridotta e raziona-lizzata. Deve essereutilizzata però quan-do è veramente ne-cessaria per staresui mercati e devepassare attraversouna seria contratta-

zione tra imprese e sindacati».Il ministro Fornero studia anche

una forma di reddito minimo garan-tito.

«Sono favorevole, visto il lavorosommerso e le forme di sfruttamentoesistenti nel Paese. Ma andrei per gra-di, dato il costo dell’operazione».

Bonanni, che occupa il posto chefu suo alla Cisl, non vuole discuteresolo di mercato del lavoro, chiededi stipulare col governo un "pattosociale" su tutta la materia econo-mica.

«I sindacati hanno svolto un ruolo"generale" negli Anni 70 e 80, conbuoni risultati. Ma le urgenze di oggipossono anche richiedere uno sforzoper affrontare i problemi uno per vol-ta. Decideranno i sindacati, nella loroautonomia».

Andrea [email protected]

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Ammortizzatori,come cambiano

Reddito minimo,la proposta

L’obiettivosemplificazione

Articolo 18,le modifiche

Galli: l’onere non può pesare sulle imprese, spetta allo Stato

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Le imprese

Licenziamenti e sussidio baseLe condizioni di Confindustria

L’intervista La mediazione dell’ex ministro

I tre segretariconfederali. Ilsegretariogenerale dellaUil, LuigiAngeletti, ilsegretariogenerale dellaCisl RaffaeleBonanni e dellaCgil, SusannaCamusso

L’idea guida in tema diammortizzatori sociali èquella di inquadrarlinon più comestrumenti di meraassistenza ma piuttostocome mezzi di politicaattiva del lavoro, sullivello europeo.

Sull’introduzione diquesta misura si sonodichiarati contrari tantogli imprenditori quanto isindacati. Ma il ministrodel Lavoro, Elsa Fornero,starebbe ugualmentelavorando a unaproposta in merito.

La flessibilità

La riforma Il lavoro

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Sono 34 i tipi di contratti«atipici» presenti oggi inItalia. Il piano è ridurlidrasticamente perchéproducono incertezzanei percorsiprofessionali eallontanano lastabilizzazione.

Sulle modificheall’articolo 18, cioè allanorma sullalicenziabilità deilavoratori, c’è ancoramolta confusione. L’ideadel governo sembraquella di procedere, main una seconda fase.

Marini: «Contratticon licenziabilitànei primi tre anni»

Il presidente diConfindustriaEmmaMarcegaglia,mercoledìriunirà ildirettivo degliimprenditoriprima diincontrareil ministroFornero

«Finita l’ubriacatura delliberismo, 40 contrattisono troppi. Maserve flessibilità»

Il direttore generale:«E’ un temadi finanzapubblica»

ElsaFornero

FrancoMarini

segretariogenerale

Cisl(1985-1991),

segretariodel Partito

popolare,ministro

del Lavoro(Andreotti

VII), expresidente

delSenato

Il negoziatoperla riformadel lavoro

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MILANO — Sta battendo ogni record la prote-sta dei tre addetti ai vagoni letto che a Milanosono saliti su una torre faro della stazione Cen-trale. Quella appena trascorsa è la trentesimanotte a oltre venti metri d’altezza. Per renderel’idea, le tute blu della Innse di Milano, che nel-l’agosto 2009 hanno inaugurato la stagione del-le iniziative estreme in difesa del lavoro, rimase-ro su un carro ponte «solo» otto giorni.

Saliti poco prima di Natale, Carmine Rotato-

re, Oliviero Cassini e Giuseppe Gison, sei figliin tre, hanno trascorso le Feste in quattro metriquadrati scarsi. Licenziati, rivogliono il lavoro.Non hanno nessuna intenzione di scendere. El’impressione è che la loro non sia una determi-nazione velleitaria. Perché non sono soli. Ai pie-di della torre c’è un presidio a rotazione — gior-no e notte — che con il passare dei giorni è di-ventato sempre più efficiente. Le forze dell’ordi-

ne si fidano: prima erano una presenza costan-te, ora si fanno vedere ogni due ore. A mezzo-giorno e la sera ci sono almeno una trentina dipersone che ai piedi della torre si passano il cel-lulare per parlare con "quelli lassù", rincuorarlicon la voce e lo sguardo. I treni che passano, inuscita o in entrata dalla stazione, fischiano insegno di saluto. «Fatta eccezione per i Freccia-rossa — fanno notare al presidio —. Quelli tac-ciono. Ordini dall’alto».

Al binario 21 nei giorni scorsi sono passati ilsegretario generale della Cgil, Susanna Camus-so, e il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Tv egiornali, compreso il Financial Times. Ma so-prattutto arrivano i cittadini qualunque. Sette-mila le firme raccolte solo alla stazione di Mila-no per chiedere il ripristino dei treni notturni,22 mila in tutta Italia. Perché è questo il nododel problema: se dall’inizio di dicembre Trenita-lia ha previsto 800 posti in meno in Italia di cui140 Lombardia, è perché sono stati ridotti i col-legamenti diretti notturni dal Nord al profondoSud. Prendiamo il Milano-Villa San Giovanniche partiva dalla Centrale alle 20.15. Oggi nonc’è più. L’alternativa è prendere il Frecciarossafino a Roma e cambiare nella capitale. Con que-sta nuova organizzazione del servizio gran par-te del personale notturno non serve più.

Ma torniamo al presidio. Il pellegrinaggio dichi porta legna e cibo è continuo. Vicino a cas-

se e catene c’è una montagna di panettoni.L’abbondanza è tale che il trio, aggrappa-

to al faro e alle speranza, è stato messoa dieta dal medico di Emergency chenei giorni scorsi ne ha controllato lecondizioni sanitarie. Ci sono anchei milanesi che mettono mano alportafogli. «Qualche giorno fa unimprenditore ci ha portato una bu-sta con cinquemila euro in banco-note da 500. Non credevamo ai no-stri occhi — racconta ancora sor-preso Angelo Mazzeo, uno dei pila-

stri del presidio —. Ma a colpire dipiù è stato l’arrivo di un’elegante e di-

stinta signora, la vigilia di Natale, condue bambini per mano: «Ci ha portato

un salvadanaio: 200 euro in monete da die-ci, venti e cinquanta centesimi».In questo mese il presidio della Centrale ha

raccolto 7-8 mila euro. Quello che i soldi nonpossono fare, però, è alzare la temperatura. Ilvento ieri ha frustato la tenda rossa che i trehanno montato sulla torre. «Come viviamo? Co-me i barboni per strada, che domande sono. Manoi da qui non scendiamo — insiste GiuseppeGison, il "brianzolo", come lo chiamano tuttiqui con ironia per il suo accento del Sud che faa cazzotti con il cognome —. Abbiamo appesopure un vaso di ciclamini. Finché non si affron-ta il problema, questa è la nostra casa».

Rita Querzé[email protected]

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La protesta record degli ex wagon litAl trentesimo giorno sulla torre faro

Il binario 24 dellastazione Centrale di Milano visto

dall’alto, da uno degli operai che daoltre un mese presidia sulla torre

Milano dall’alto

Approfondimenti Le ipotesi sul nuovo welfare

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Venticinque miliardi. Assegno di 345 euro in Germania, 1.200 in Danimarca

Il caso «Noi da qui non scendiamo, abbiamo appeso pure un vaso di ciclamini»

Scoraggiatioltre quota1,5 milioni

La protezione

In Francia

I treni notturni

la legge con la qualenel 2000 in Italiaè stato introdottoper un breve periodo e per la prima volta ilreddito minimo garantito. Unasperimentazioneche venne realizzata in un centinaio diComuni

Lavoro

È una tutela socialeper le persone nonprotette dagliammortizzatori sociali

Il sussidio in Franciaè di circa 441 euro almese e aumenta con ilnumero dei figli a carico

Raccolte già 22 mila firmeper chiedere il ripristino dei treninotturni

I CONTI (COSTOSI) DEL REDDITO MINIMO

ROMA — In Italia gliscoraggiati, quelli cherinunciano a cercarelavoro, sfondano lasoglia del milione emezzo, raggiungendonel terzo trimestre 2011quota 1 milione 574mila. Si tratta del livellopiù alto da quando sonoiniziate le serie storiche,ovvero dal 2004. Èquanto emerge dai datiIstat, in base a confrontitendenziali. Il terminescoraggiati sta per coloroche dichiarano di nonessere alla ricerca di unlavoro perché ritengonodi non riuscire atrovarlo. Si tratta di unaschiera in crescita datempo, spinta dalla crisi.Basti pensare che nelterzo trimestre del 2004gli scoraggiati superanoappena il milione(1,029). Nel giro di setteanni si contano cosìoltre mezzo milione inpiù di persone cherestano fuori dalmercato del lavoroperché sfiduciati econvinti che trovareun'occupazione siaormai una missioneimpossibile. Solo nelterzo trimestre del 2011,sempre facendoriferimento alla fasciad’età compresa tra i 15 ei 64 anni, l'Istat registraun balzo annuo di 95mila unità (+6,5%).Guardando alledifferenze tra uomini edonne, il divario risultamolto accentuato: 1milione e 31 milafemmine contro 543mila maschi. E ancorapiù marcati sono i gap alivello territoriale, con ilMezzogiorno.

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Presidio Gli operai sullatorre faro della Stazionedi Milano. Sopra, OlivieroCassini, a destra, GiuseppeGison

La Germania sborsa 345 euro al mese ai propri cit-tadini disoccupati. La Francia arriva a pagare fino a441 euro al mese: è il Revenu minimum d’insertion.Mentre l’evoluta Danimarca passa ai cittadini senzalavoro circa 1.200 euro al mese. Nell’eurozona soloItalia e Grecia non hanno introdotto il reddito mini-mo garantito per chi è disoccupato.

Era il 1992 e c’era ancora la vecchia lira: l’UnioneEuropea estende ai Paesi membri il reddito minimogarantito con la raccomandazione sulla «Garanzia mi-nima di risorse». Era considerato uno strumento im-prescindibile nella lotta alla povertà e a favore dell’in-clusione sociale. Dopo quel provvedimento ne segui-rono altri. Sono passati vent’anni e l’Italia, insiemealla Grecia, non ha ancora recepito l’indicazione co-munitaria. Per il nostro Paese vi è stata però una bre-ve parentesi introdotta durante il secondo governoAmato con la legge 328 del 2000 voluta dall’allora mi-nistro alla Solidarietà sociale, Livia Turco: il redditominimo di inserimento fu sperimentato in un centi-naio di Comuni. Poi con la Finanziaria del 2003, vara-ta dal governo Berlusconi (che si era insediato nel2001), la sperimentazione finì. Alcune Regioni prese-ro dei provvedimenti simili (Lazio, Campania, Basili-cata, Friuli, Valle d’Aosta, Puglia) con risultati diffe-renti. La Provincia autonoma di Trento ha introdottoquesta misura nel 2009, per far fronte alla crisi, stan-ziando allora 18 milioni di euro, cifra che dovrebbeessere riconfermata anche per il 2012. Trento ha pre-visto due tipologie di sussidio per chi risiede nel Co-mune da almeno 3 anni: una automatica per un mas-simo di 4 mesi, rinnovabili per tre volte in due anni,per chi ha perso il lavoro da meno di 2 anni oppuresta cercando la prima occupazione da almeno 12 me-si; una sottoposta alla decisione dei servizi sociali erivolta alle famiglie in gravi difficoltà (durata massi-ma un anno, rinnovabile).

A riaccendere il dibattito sul reddito minimo ga-

rantito è stato il ministro del Lavoro Elsa Fornero,che agli inizi di dicembre ha spiegato l’intenzione delgoverno Monti di riformare gli ammortizzatori socia-li, legandoli alle politiche di lotta alla povertà e allepolitiche attive del lavoro. La Fornero è stata chiara:la misura del reddito minimo garantito è una «prefe-renza personale e non del programma del governo»ma ha anche aggiunto che «rappresenta una direzio-ne verso la quale l’esecutivo lavorerà». Il nuovo am-mortizzatore sociale dovrebbe essere strutturato co-me un assegno mensile con un valore oscillante tra i500 e i 1.000 euro per un massimo di 2 o 3 anni, per igiovani in cerca del primo impiego o per i disoccupa-ti che hanno difficoltà a trovare un nuovo lavoro. Seil Pd e Sel hanno aperto alla nuova ipotesi, più criticisono stati i sindacati. Il leader della Cisl Raffaele Bo-nanni l’ha definito «una misura assistenziale che uc-ciderebbe il lavoro gravando sulle casse dello Stato».Critica anche la Cgil. Il segretario generale SusannaCamusso ha ricordato che si tratta di un «dibattitostorico» e provocatoriamente ha detto: «Avrei una

domanda: le risorse dove sono?». Contrario anche ilPdl. L’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ne haevidenziato «gli effetti deresponsabilizzanti nei con-fronti dei precettori, l’intrinseca esclusione delle or-ganizzazioni sindacali e i pesanti oneri di finanzapubblica». Tra gli economisti c’è chi calcola un impat-to complessivo sulle casse dello Stato intorno ai 25miliardi di euro.

Gli altri Paesi dell’Eurozona, però, hanno il redditominimo garantito, che offre una protezione anche aquei lavoratori non provvisti di ammortizzatori socia-li — collaboratori o parasubordinati — oppure ai gio-vani alla ricerca del primo impiego (prende talvolta ilnome di reddito di cittadinanza). Si tratta di sussiditemporanei, che a seconda degli Stati hanno caratteri-stiche differenti. In Danimarca il reddito minimo ga-rantito può essere chiesto anche dagli stranieri resi-denti nel Paese da almeno sette anni. I cittadini devo-no aver cercato lavoro e hanno l’obbligo di accettaregli impieghi proposti. L’assegno, che ammonta a circa1.200 euro, viene diminuito in caso di ridotta parteci-pazione ai programmi di inserimento lavorativo. InGran Bretagna c’è l’Income Support, a cui hanno ac-cesso i residenti sul territorio. Per chi cerca lavoro sen-za avere alcun reddito si ha diritto a 80,75 sterline asettimana se si è sotto i 18 anni, e 105,95 sterline se sihanno più di 18 anni. Non c’è limite di durata per ilsussidio ma si deve dimostrare di star cercando attiva-mente lavoro e si deve essere disponibili qualora nevenga proposto un altro. In Francia il Revenu mini-mum d’insertion è di circa 441 euro al mese e se ne hadiritto dai 25 anni. Se si hanno figli il sussidio aumen-ta. In Germania ha accesso al sostegno di circa 345euro al mese chi ha la nazionalità e chi viene da Paesiche hanno firmato accordi sul welfare. Il disoccupatoè obbligato ad accettare il programma di inserimento.

Francesca Basso© RIPRODUZIONE RISERVATA

11Primo PianoCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

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MILANO - Avremo anche la moz-zarella pugliese che viene dalla Sviz-zera. A prima vista sembra una spe-cie di ogm e invece è un’idea con laquale occorrerà fare i conti. Tra lecirca 100 imprese italiane che nelcorso del 2011 hanno provato a tra-slocare armi e bagagli a nord diChiasso c’è anche un caseificio pu-gliese. Grandi movimenti si susse-guono da mesi sulla linea di confinetra Lombardia e Canton Ticino; e seil fenomeno delle aziende che delo-calizzano in Svizzera è quello piùnuovo, anche capitali e persone cer-cano riparo o fortuna oltreconfine:a dispetto di qualunque crisi nel cor-so del 2011 il numero dei cosiddettifrontalieri (lavoratori che hanno re-sidenza in Italia e impiego in Svizze-ra) è cresciuto del 7,8% mentre laGuardia di Finanza di Como nellostesso periodo ha stanato, attraver-so controlli di frontiera e bancari, ol-tre 40 mila euro al giorno di contan-ti fuggiti verso conti di Lugano.

Il destino dell’Italia in tempo dicrisi, verrebbe da dire, resta lo stes-so da secoli: emigrare. E la regolastavolta vale sotto molteplici aspet-ti. Tanto da dare vita a professioninuove, come il «facilitatore» per lepiccole e medie imprese. GianlucaMarano è uno di loro: il suo studiofa da apripista alle aziende tricoloriche sempre più numerose decidonodi aprire una sede nella Svizzera ita-liana. Ultima ad aggiungersi all’elen-co è Tom Ford, la «griffe» della mo-

da che ha avviato una struttura logi-stica a Stabio, appena un passo al dilà del confine, preceduta nel recen-te passato da altri marchi dell’abbi-gliamento come Ermenegildo Ze-gna, Prada, North Face. «Ma tra mar-zo e oggi - sottolinea Marano - alme-no un centinaio di persone hannochiesto come fare a spostare l’azien-da in Ticino; e un terzo di loro hamandato in porto l’operazione». Leragioni di tale migrazione, incuran-te del fatto che la manodopera a Lu-gano o Bellinzona costa di più ri-spetto alla Lombardia o al Veneto so-no elencate dallo stesso Marano:«Tasse che non superano il 20%, bu-rocrazia e giustizia efficienti, stabili-tà politica e pace sindacale. Dun-que, non sono gruppi che apronoqui una semplice "azienda di carta"per sfuggire al fisco. È il sistema el-vetico ormai a proporre condizionidi lavoro migliori rispetto all’Ita-lia».

Le imprese intenzionate a spo-starsi sono aumentate proprio incoincidenza della crisi e dello spau-racchio di nuove tasse in Italia. Enon solo loro: nei primi 11 mesi del-l’anno appena concluso le FiammeGialle hanno intercettato o portatoalla luce 15 milioni di euro esporta-ti; fatto il banale conto della servafanno una media di 41 mila euro algiorno, ma si tratta solo della quotaincappata nelle maglie dei controlli.

«Quello a cui stiamo assistendo -commenta Luca M. Venturi, consu-lente a Lugano - è la dimostrazionedella paura che sta assalendo partidella società italiana. Non stanno

scappando i grandi patrimoni, chemagari sono in Svizzera da decenni,ma i piccoli gruzzoli, quelli di picco-li imprenditori che hanno paurache il fisco italiano si mangi tutto.Ecco allora le aziende che delocaliz-zano, ecco quelli presi in doganacon i contanti. Ecco spiegato persi-no l'aumento dei frontalieri».

La Svizzera, dal canto suo, non re-spinge nessuno: non le imprese, co-me s'è visto e nemmeno i lavoratoriitaliani (anche a dispetto delle cam-pagne della Lega dei Ticinesi, parti-to che con i suoi toni anti italiani hascalato le vette del consenso popola-re): i frontalieri nel 2011 hannosfondato quota 51 mila unità conuna crescita come detto del 7,8%.

A voler cercare altri segnali diquesti «movimenti di confine» ba-sta gettare un'occhiata al sito delCentro di studi bancari di Vezia, au-torevole «think tank» finanziario di-retta emanazione dell'associazionedei banchieri rossocrociati. Per il 20gennaio prossimo ha in program-ma un incontro di formazione dall'eloquente titolo: «Imposta sullo scu-do e patrimoniale estera. Prima ana-lisi della manovra salva-Italia». Esempre sullo stesso sito ecco cosascrive Karin Meiners a proposito diun altro convegno dal titolo «Piani-ficazione finanziaria in una logicatransfrontaliera»: «Vi sono strumen-ti e veicoli di diritto lussemburghe-se particolarmente interessanti peril contribuente italiano. E' possibile

proporre alla clientela soluzioni dipianificazione patrimoniale previ-ste dalla piattaforma lussemburghe-se». Come dire che la piazza finan-ziaria elvetica torna a strizzare l'oc-chio alla clientela italiana desidero-sa di traghettare i suoi beni verso li-di sicuri.

Ma anche il fortino svizzero po-trebbe rivelarsi ben presto meno ac-cogliente per gli esportatori di capi-tali e di patrimoni: il governo elveti-co sta introducendo tasse di succes-sione molto più elevate che in passa-to tanto che i notai di tutta la Confe-derazione stanno ricevendo una ma-rea di domande di donazioni (an-che da parte di cittadini stranieri)da padre ai figli. Senza contare chel'Europa preme ogni giorno per unatassazione severa dei depositi di cit-tadini stranieri in Svizzera.

Claudio Del Frate© RIPRODUZIONE RISERVATA

Approfondimenti» La crisi e i conti all’estero

I finanzieri intercettano 15 milioni. Anche le aziende ora traslocano oltreconfine

I frontalieri La strettaI lavoratori frontalieri nel2011 hanno sfondato quota51 mila unità con unacrescita del 7,8%

Sit com

ll governo elvetico staintroducendo tasse disuccessione molto piùelevate che in passato

FUGA IN SVIZZERA, FERMATI 41 MILA EURO AL GIORNO

In Ticinospopola«Frontaliers»sit - com didue autoridella Radiosvizzera;protagonistiuna guardiae un operaioitaliano

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MILANO — C’era una volta il«tovagliometro», poi è arrivato il«bottigliometro». E che dire del«farinometro», un altro deglistrumenti escogitato dall’Agenziadelle Entrate (e suggellato dallaCorte Suprema) per stanare glievasori, in questo caso ristoranti epizzerie che dichiaranoall’amministrazione finanziariaricavi ritenuti irrisori a fronte deigeneri alimentari acquistati (dallebottiglie di acqua minerale, allafarina per le pizze) o dei tovagliolimandati in lavanderia.Nell’entourage di Attilio Befera lochiamano «criterio induttivo», unostrumento di controllo indirettodei fatturati per verificare che tuttipaghino le «giuste» tasse. Negliultimi anni Mister Fisco ha affinatoi metodi di lotta all’evasionefiscale, nel tentativo di ricostruire ireali redditi prodotti daimprenditori e commercianti cheintendano occultare parte deipropri guadagni. Una guerra a tuttacampo confermata a colpi disentenza della Corte Suprema chesempre su questa stessa linea hadichiarato per esempio nonattendibile l’accertamento sulla«tazzina di caffè» mentre è ancoracontroverso il «lenzuolometro» percontrollare i redditi diaffittacamere e bed & Breakfast. Epoi ci sono i blitz come quelli aCortina, la perla delle Dolomiti dasempre meta di vip e nuovi ricchi,che hanno sollevato un granpolverone. «Ma è chiaro che icontrolli sul territorio vengonoeffettuati nel momento di maggiorafflusso — spiega MariapiaProtano, caposettore analisistrategiche dell’Agenzia delleEntrate —: che senso avrebbe peresempio mandare gli ispettori sullespiagge a dicembre quando tutti glistabilimenti balneari sono chiusi?»E invece, l’estate scorsa l’hannobattezzata Operazione «Notte dimezz’estate» quando tra sabato 30 edomenica 31 luglio i funzionari delFisco si sono sguinzagliati nellediscoteche della Puglia eOperazione «Notte di mezz’estate2»quando sono andati tra gliombrelloni del litorale semprepugliese. Insomma Cortina è inbuona compagnia: d’invernoscattano i blitz in montagna ed’estate al mare, come è successosulla Costiera romagnola o sullitorale laziale. Senza «preferenzegeografiche» sottolineanodall’Agenzia, dalle Dolomitiall’Aspromonte. Si partedall’incrocio dei dati utilizzandoSerpico, e quando si individuanosoggetti a maggior rischio evasione,parte la caccia sul territorioattraverso le Commissioniregionali, perché non sempre leauto di lusso o gli yacht sonointestate a persone fisiche. Come ilcaso di una piccola impresa dicostruzione, racconta Protano «conun volume d’affari irrisorio epergiunta in perdita che avevaiscritto come bene strumentaleun’imbarcazione da 3 milioni»

Antonia Jacchia© RIPRODUZIONE RISERVATA

Quella di Cortina rientra più in una operazione politica e mediaticadi carattere straordinario e propagandistico Fabrizio Cicchitto, Pdl

L’evasione stimatain 275 miliardi di euro

Per l’Iva sfuggonoall’erario 40 miliardi

Nel giorno delle verificheincassi cresciuti del 400%

Il registroDa Sofia Loren a Italo Balbo,da Franklin D. Roosvelt fino aWinston Churchill. Il registrodegli ospiti del Grand HotelSavoia, a Cortina d’Ampezzo, èricco di nomi illustri.Oggi il cinque stelle è gestitodal commendator SantinoGalbiati (foto), un milanese disettant’anni

La passioneGalbiati iniziò a frequentareCortina come località divilleggiatura. Decise ben prestodi fermarsi per avviare attività.Oggi è uno degli albergatoripiù noti delle Dolomiti

Cicchitto attacca Befera: si comporta da leader politico. Il Pd: niente aggressioni

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DAL NOSTRO INVIATO

CORTINA D’AMPEZZO (Belluno)— Proviamo a chiedere al commen-datore, che sa tutto e ha informatoriovunque. Siccome il dottor AttilioBefera, direttore dell’Agenzia delleentrate, in questi giorni, propriomentre i suoi ispettori seminavanoil terrore fra bar, negozi e ristorantiha villeggiato a Cortina, magari è sta-to da lui. Direttamente dal commen-dator settantenne Santino Galbiati,che gestisce lo storico Grand HotelSavoia.

Non faccia come tanti colleghi al-bergatori che negano addiritturala presenza di Befera in paese.

«No, non l’ho visto qui nellemie camere e ignoro dove abbiariposato. Lo sa cosa potrebbe es-ser successo? Ho una vaga ideache mi frulla nel cervello. Natu-ralmente non scriva niente seno mi fa passare guai atroci».

Cosa sarà successo?«Gli hanno fatto pagare».In che senso?«Come in che senso? Il dottor

Befera non l’avranno trattato come unospite vip, gli avranno presentatougualmente il conto della stanza, e sen-za sconto. Perché altrimenti proprionon capisco questa cattiveria, questoaccanimento contro la nostra Cortina».

Siete degli evasori, dei furbetti,beffate il Fisco e offendete i pove-

retti che regalano metà dello sti-pendio alle tasse.

«Per piacereeee! Siamo signoriperbene. Onestissimi».

Lei di dov’è originario?«Milanese. In carriera ho avviato

discoteche, ristoranti, società. Neglianni 70 iniziai a venirci in villeggiatu-ra, a Cortina. Fu amore immediato.Far soltanto l’ospite non mi bastava,ho cominciato anche a lavorare. Eadesso eccomi al Grand Hotel Savo-ia, che ha visto passare i più grandi».

Nomi?«Mah, nomi. Quanti ne vuole. Le

faccio quello di Andreotti».Altri?«Al Grand Hotel hanno soggiorna-

to Sofia Loren, Italo Balbo. E Chur-chill, Charlton Heston...».

Adesso chi ha lì?«Conto per l’esattezza 253 perso-

ne presenti. Nazionalità russa».E i rimanenti ospiti? Da quali Pa-

esi arrivano?«Non ha capito: sono tutti 253 rus-

si. E i commercianti di Cortina do-vrebbero costruirmi una statua: ’stirussi si chiudono dentro i negozi,comprano l’inverosimile. In praticali svaligiano, fanno girare l’econo-mia di Cortina da soli».

Chiedono gli scontrini?«Mi scusi, cosa gliene frega agli

stranieri? È a noi, che interessa, laquestione degli scontrini, dell’eva-sione. Ci han trattati da criminali.

Gli ispettori fermavano i passanti do-mandando dove avessero preso i Ro-lex e se guadagnavano abbastanzaper permetterseli. Diamo i numeri?Ci saranno, non lo nego, evasori. Pe-rò la maggioranza a Cortina sgobba.Io l’ho trovata una pagliacciata. An-cora ieri c’erano quattro macchinedell’Agenzia delle entrate, lì, dietrola curva, e c’erano gli ispettori, sem-pre loro, che bloccavano la gente peri controlli. Già è una stagione diffici-le, di calo dei guadagni. In più perde-remo un sacco di clienti che il prossi-mo Capodanno andranno altrove».

E dove? A Courmayeur?«Non confonda la lana con la seta.

Cortina in Italia è chilometri avanti.

Intendevo St. Moritz. Bene, i turistimandiamoli tutti in Svizzera, cari go-vernanti. Tanto loro hanno datol’esempio».

Cioè commendatore?«Quelli che sono andati in ferie

per Natale alle Maldive. Sarà un casoche quest’inverno a Cortina di politi-ci ne ho visti quasi nessuno. L’opera-zione dell’Agenzia delle entrate, im-magino, sarà stata programmata pertempo. I politici lo sapevano da pri-ma; per evitare noie di vario tipohanno girato al largo, volando al-l’estero, lontano dalle ispezioni, dalputiferio. Complimenti».

Andrea Galli© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal farinometroalla verificanotturnain discoteca

ROMA - Dovessero anche con-tare fino all’ultimo tovagliolo/len-zuolo e ogni tappo di champagne,uno ad uno, gli ispettori dell’Agen-zia delle Entrate non si fermeran-no qui. Quella di Cortina è statasoltanto la prima, inaugurale tap-pa della stagione invernale nellalotta anti-evasione. Presto partiràun’altra serie di controlli a tappe-to su ristoranti, hotel, bar, bouti-que e gioiellerie nelle località scii-stiche più frequentate d’Italia.

Sarà questa la risposta alle criti-che pesanti piovute addosso a At-tilio Befera, direttore dell’Agen-zia, specie dopo l’intervento aPiazzapulita su La7 («Se si diceche evadere è giusto, non siamoin un paese civile», a commentodi una frase di Berlusconi sull’ec-cessivo carico fiscale). «Ormai ildottor Befera si comporta comeun leader politico ad alta visibilitàmediatica», ha detto Fabrizio Cic-chitto, capogruppo Pdl alla Came-ra, per cui «è ingiustificabile l’at-tacco al Cavaliere che con il suogoverno ha condotto una dura lot-ta agli evasori». Poi però restrin-ge la reprimenda «all’operazionedi criminalizzazione dell’intera cit-tà di Cortina, fatta a scopi ideolo-gici, politici e mediatici».

Per l’onorevole Guido Crosetto,sempre Pdl, «l’atteggiamento diBefera è sembrato sopra le righe»e sarebbe opportuna «una com-missione d’inchiesta sull’azionedell’Agenzia delle Entrate e soprat-tutto su Equitalia (diretta anchequesta da Befera) per verificare di-storsioni ed eccessi». Non tantosul blitz nella perla delle Dolomi-ti, quanto «nelle centinaia di azio-ni contro cittadini e piccoli im-prenditori».

Insorge il Pd con Stefano Fassi-na, responsabile Economia e Lavo-ro, che se la prende con la Lega econ Cicchitto: «Per il secondogiorno aggredisce e tenta di inti-midire il dottor Befera che fino al-la fine del governo Berlusconi era

il poster boy per la propagandasui risultati mirabolanti e gonfiatinella lotta all’evasione». Gli ri-sponde l’onorevole Pdl Nunzia DeGirolamo: «Voi difendete il gran-de conflitto di interessi di Befera,che presiede l’Agenzia delle Entra-te e anche Equitalia, di cui è con-trollore». Osvaldo Napoli, vicepre-sidente deputati Pdl, sostiene conveemenza che «l’Italia non è unpopolo di evasori, con questo li-vello di presione fiscale semprepiù elevato lo Stato diventa stroz-zino. Non c’era bisogno di arriva-re fino a Cortina, bastava scende-re nel bar sotto casa per scovarel’evasore».

Però, a chi nel blitz scova-fur-betti ci vede un accanimento con-

tro Cortina e i suoi poveri in Suv ezibellino, l’Agenzia delle Entratericorda le analoghe operazioniestive su discoteche, villaggi, bar-che e stabilimenti balneari con«ombrellometro» alla mano, sen-za che nessuno si indignasse.

E mentre il sindaco di Napoli,Luigi De Magistris, risponde alpresidente della Regione VenetoLuca Zaja, che invocava un blitz alSud («Parole inaccettabili, cosìgiustifica gli evasori»), quello diOlbia (Costa Smeralda), GianniGiovannelli sostiene che «lo Statosi deve organizzare per stanare glievasori, senza caccia alle stre-ghe». Da Portofino, dove il profu-mo dei soldi è forte come quellodel mare, il primo cittadino Gior-

gio D’Alia sostiene che «i controllisono la normalità, qui non abbia-mo niente da temere». A GiorgioOrsoni, che guida Venezia, stannobene le verifiche ma «non la spet-tacolarizzazione». Ciro Lembo,sindaco di Capri, amata da tantibillionari, sottolinea che «da dueanni lavoriamo in stretta collabo-razione con la Guardia di Finanza,teniamo d’occhio anche le secon-de case».

Un sondaggio di SkyTg24 parlachiaro su ciò che pensano gli ita-liani: il 90% approva la spedizionedegli 007 del fisco a Cortina. Tutticontribuenti virtuosi, si suppone,quei votanti.

Giovanna Cavalli© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’intervista Parla Galbiati, il gestore storico del Savoia di Cortina

Il sondaggio

Stanze

Finanza I controlli

Le verifiche

«I blitz fanno scappare i turistiQui all’hotel 253 ospiti, tutti russi»

Le stime sull’evasione fiscale daparte degli italiani arrivano alla cifrarecord di 275 miliardi di euro

Gli accertamenti

Sondaggio di Sky Tg24: il90 per cento degli italianiapprova la mossadell’Agenzia delle Entrate

Le stime sull’evasione dell’Impostasul valore aggiunto (Iva) raggiungonola stima di 40 miliardi di euro

Nel giorno delle verifiche degliagenti del Fisco gli incassi dei negozisono saliti in qualche caso del 400%

Partirà una serie di controllisu ristoranti, hotel, boutiquee gioiellerie nelle localitàsciistiche più frequentate

Gli 007 del Fisco, controlli sulle piste da sci

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Il GrandHotelSavoia,che haospitato daWinstonChurchilla FranklinDelanoRoosevelt

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14 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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15Primo PianoCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

SEGUE DALLA PRIMA

I referendum elettorali sono dasempre vissuti nel Palazzo comeun’eresia, uno strumento che ten-de a sovvertire l’ordine politico co-stituito. Per questo le forze di«maggioranza» lo osteggiano. Unconto infatti è cercare un compro-messo nelle Camere sul sistema divoto, così da ritagliarsi un abito sumisura. Altra cosa è affidare a unaconsultazione popolare il compitodi (ri)modellare il sistema. Ed è evi-dente che se la Consulta ammettes-se i referendum, aumenterebberole turbolenze in Parlamento, coninevitabili ripercussioni su un ese-cutivo che ha ben altri problemi darisolvere. Di qui il valore politicodi un verdetto giuridico che appa-re segnato.

E se i referendari già gridano al-lo «scippo» come a scongiurarlo,sull’altro fronte (quasi) tutti i parti-ti attendono rispettosi quanto fidu-ciosi la sentenza della Corte, per-ché non vogliono farsi scipparedell’ultima prerogativa che è lororimasta. E sono sinceri quando sidicono pronti ad avviare la trattati-va per cambiare l’attuale legge elet-torale, di sicuro — dopo il «no»dei giudici alla consultazione — leforze di «maggioranza» darebberomostra di voler fare subito e sul se-rio, convinte di dover coinvolgereanche la Lega e l’Idv nella media-zione.

Ma per quanto gli incontri traleader siano già in agenda, non so-no previsti accordi a breve termi-ne. Non è per indolenza o malafe-de, è per necessità che l’eventualeaccordo si potrà chiudere solo a ri-dosso delle prossime elezioni. Per-ché in attesa di varare la riforma, ipartiti dovranno aver risolto intan-to tre quesiti. Il primo appare di fa-cile soluzione, sembra scontato in-fatti — a meno di clamorosi eventi— che Monti porterà a termine lalegislatura. In tal caso, nel 2013quali saranno gli equilibri politici?Gli assetti di oggi resisteranno aglieffetti dell’azione di governo, ocambierà il profilo dei partiti e del-le alleanze? Solo sulla base dellanuova mappa verrebbe scelto ilmodello di voto più idoneo e con-veniente da chi stringerà il patto.

Il rischio che alla fine non se nefaccia nulla è da mettere nel conto,«senza un accordo politico tra se-gretari — ammette il capogruppodel Pd, Franceschini — il percorso

diventerebbe assai tortuoso». Pari-si — al pari degli altri referendari— ritiene che «bocciato il referen-dum, resterebbe il "porcellum" eaddio buoni propositi». Ma i parti-ti della «maggioranza» potrebberopresentarsi davanti all’elettoratosenza aver cambiato la legge? Po-trebbero smentirsi, dopo aver rico-nosciuto in questi mesi che «unmancato accordo sulle riforme

equivarrebbe a un fallimento delleattuali forze politiche»? E in qualemodo, nel frattempo, sfuggirebbe-ro alle sollecitazioni che di sicuroverrebbero dal Quirinale?

Per questo il presidente del Sena-to si mostra ottimista, convintoche «i partiti non verranno menoall’impegno politico e morale chehanno assunto dinnanzi al Paese».

Schifani, e nonda oggi, sostie-ne che la leggevada «cambia-ta», che debbaessere garantito

«il diritto degli elettori a scegliersii propri rappresentanti in Parla-mento». Auspica l’avvento di un«bipolarismo adulto», e che dallo«scontro muscolare» si passi a unconfronto «meno conflittuale».Sebbene eviti di esprimere una pre-ferenza sul futuro modello elettora-le, su un punto l’inquilino di palaz-zo Madama ha deciso per tempo diesporsi: «Sono contrario alla rein-

troduzione delle preferenze. Sareb-be un ritorno alla Prima Repubbli-ca», con gli effetti nefasti sulle spe-se elettorali, e — soprattutto alSud — con il rischio elevatissimodi infiltrazioni malavitose nel gio-co democratico.

Se è vero che dal Pdl al Pd, pas-sando per l’Udc, in questa fase c’èconvergenza sul proporzionale, il«sistema tedesco corretto» — acca-rezzato anche da Berlusconi — evi-terebbe il ricorso alle preferenze,perché è un meccanismo che con-templa i collegi. Ed è inoltre un mo-dello che — come sottolinea il pdlBaccini — piace anche Oltre Teve-re, siccome «il mondo cattolicopreme per una riforma che consen-ta la riaggregazione dell’area mode-rata». Non solo. Se nel partito di Al-fano si esaltano oggi i pregi del pro-porzionale, è perché si guarda al fu-turo dopo aver studiato il passato.Non a caso Lupi rammenta comeandarono le elezioni del ’94, quan-do il Cavaliere vinse grazie al Mat-

tarellum: «Allora il Ppi di Martinaz-zoli ottenne pochi seggi, nonostan-te avesse preso il 17% e fosse la ter-za forza politica del Paese».

Tutto fatto, quindi? Niente affat-to. Perché la trattativa sulla leggeelettorale si potrà eventualmentechiudere solo a ridosso delle urne,quando si capirà come saranno po-sizionate le forze in campo, quali sa-ranno i protagonisti della sfida, seci saranno nuovi attori sulla scena.I partiti monitorano le mosse deglioutsider, e se nel Pdl sono sensibilialle «iniziative» di Passera e Riccar-di, ad allertare il Pd è stata la dichia-razione del procuratore nazionaleantimafia, Grasso, che non ha esclu-so l’ingresso in politica: «Ma se cosìfosse non penserei a un impegnocon i partiti, bensì a una lista civicanazionale». È questa frase che ha de-stato allarme tra i Democratici: di«lista civica nazionale» hanno senti-to parlare Montezemolo...

Francesco Verderami© RIPRODUZIONE RISERVATA

Vincino

Senza un accordo politico tra segretari il percorso della riformadella legge elettorale diventerebbe assai tortuoso Dario Franceschini, Pd❜❜

Il Mattarellumcancellato

A Bologna polemica sui soldi al partitoStrascichi del «caso reversibilità» a Torino

La richiestadi abrogazione

Il voto previstoin primavera

La bocciaturaprobabile

L’esortazionealle modifiche

Il Porcellumin vigore

E Schifani: la legge elettorale va cambiata ma no alle preferenze

«Illazionisul verdettoNientedi deciso»

Le vecchie regole

In vigore dal ’93 al2005, prevedeva peril 75% dei seggialla Camera collegiuninominali e per il25% il proporzionale

Movimento cinque stelle L’ultimo scontro sui due consiglieri della Regione Emilia Romagna

La consultazione

I due quesitireferendari sipropongonol’abrogazione delPorcellum e il ritornoal Mattarellum

Le date

In caso di via liberadella Cortecostituzionale, ilreferendum sisvolgerebbe tra il 15aprile e 15 giugno

La decisione L’ipotesiLe regole attuali

Il sistema vigenteè un proporzionalecon liste bloccatee premio dimaggioranza per lacoalizione vincente

ROMA — «La Cortecostituzionale smentiscecategoricamente lefantasiose illazionirelative a presuntedichiarazioni attribuitedalla stampa acomponenti della Corte inrelazione alla prossimadecisione riguardantel’ammissibilità dei quesitiin materia elettorale». Inseguito alle indiscrezioni— secondo le quali igiudici delle leggi siappresterebbero abocciare i due referendumda un milione e 200 milafirme promossi daAntonio Di Pietro e daArturo Parisi — laConsulta ha volutosgombrare il campo dagliequivoci, ribadendo chenulla è lecito pronosticarein vista dell’udienzapubblica di mercoledì 11.I referendum che mirano

a rivitalizzare il sistemaelettorale del«mattarellum» (collegiuninominali) —cancellando l’attuale«porcellum» (premio dimaggioranza, con listebloccate) — sono arrivatialla vigilia dell’esame diammissibilità in uncontesto politico cambiatorispetto alla partenza: oraa Palazzo Chigi c’è unpremier tecnico sostenutoda un’ampia maggioranzaparlamentare che ha comeprimo obiettivo ilrisanamento dei contipubblici. Arturo Parisi(Pd), dunque, dice che «lasmentita della Consulta èopportuna ma tardiva». Epoi aggiunge: «Non èfacile, tuttavia, dissiparel’idea sull’esito e ancorpiù sulla motivazionepolitica di una sentenzascritta prima del suotempo». Comunque, ipartiti si attrezzano acambiare la leggeelettorale: «Credo che, inogni caso, dovremmoconsiderare archiviatal’attuale legge elettorale»,avverte l’ex ministroFranco Frattini (Pdl).

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Leader Beppe Grillo, 63 anni

Il governo Le riforme

Settegiorni

La Consulta

MILANO — Della trasparenza nehanno fatto un marchio di fabbrica,adesso sull’effettiva applicazione delconcetto un po’ ci litigano. Buste paga,vitalizi, conti correnti e note spese: igrillini del Movimento 5 stelle, cittadi-ni prestati alla politica e presenti inmolte amministrazioni, hanno da tem-po deciso (in assemblee fiume) che la«contabilità gestionale» della Cosapubblica debba essere sempre accessi-bile, verificabile ed eventualmente con-testabile.

La ribalta dei rendiconti, però, inEmilia Romagna e in Piemonte ha por-tato alcuni consiglieri regionali sul

campo della polemica interna. Bolo-gna: Massimo Bugani, ex candidato sin-daco del Movimento, riprende i dueconsiglieri Giovanni Favia e Andrea De-franceschi per le modalità di ammini-strazione dei fondi regionali. Gli eletti,per prassi, si autoriducono lo stipen-dio girando il resto alla causa e così fan-no anche i due grillini, che però versa-no la quota su un conto corrente a lorointestato, documentando online ognispesa: «È prioritario che quei soldi nonrestino lì — contesta Bugani —. Que-sta vicenda sta creando una discussio-ne accesa tra i militanti. Sarebbe oppor-tuno creare un’associazione che gesti-

sca i fondi: per loro, che sono in buonafede, è un modo di liberarsi di soldiche rischiano di creare dei problemi».La risposta di Defranceschi mira a mini-mizzare: «Max non voleva essere pun-gente. La Regione ci paga 7.000 euro almese, a testa. Nelle assemblee provin-ciali i nostri sostenitori hanno decisoche la misura corretta del nostro sti-pendio dovesse essere 2.770 euro. I re-stanti 4.230 euro io e Favia li depositia-mo su un conto intestato a noi perchéil Movimento 5 stelle non ha tesorieriné partita Iva, non sapremmo dove al-tro depositarli. Quei soldi non sono no-stri: li usiamo per sostenere i comitati,per pagare gli avvocati per gli attivistiche ricevono querele e via elencando.Ci ha dato ragione anche Beppe Grillo,dicendo che siamo noi a dover rispon-dere della gestione di denaro che non

si può intestare a nessun’altra personafisica priva di mandato elettorale».

A Torino, invece, il contraddittorioè tra i due consiglieri regionali DavideBono e Fabrizio Biolè. A maggio Biolè,«per mero errore formale» — dice —firma il documento per la quota di re-versibilità a vantaggio della moglie eviene sommerso da richieste di chiari-mento finché si difende pubblicamen-te sulla bacheca Facebook: impossibili-tato a rinunciare al vitalizio se non a fi-ne legislatura, quei soldi li farà avere alfondo progetti comune. «Lo ha decisoil Movimento, ne abbiamo discusso alungo — conclude adesso Bono —. Luiprende 2.000 euro al mese anziché2.500. Una punizione abbastanza dura.Ora lavoriamo tranquillamente».

Elsa Muschella© RIPRODUZIONE RISERVATA

Stipendi e vitalizi, i grillini litigano sulla trasparenza

Da giorni circolal’ipotesi dellabocciatura dei duequesiti: ieri la Corte hanegato che ladecisione sia già presa

La Consulta decidel’11: in caso di no,potrebbe chiederedi cambiare la leggeper i suoi profiliincostituzionali

Referendum, il rebus dei partitiCorsa per un’intesa anti Porcellum

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16 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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17Corriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

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A due settimane dai due at-tentati suicidi nel quartiere do-ve si trovano le basi dei servizisegreti (44 morti e 166 feriti se-condo l’agenzia stampa del regi-me), ieri un nuovo kamikazeha causato altri 25 morti e doz-zine di feriti a Damasco. E’ la fi-ne della sicurezza nella capita-le. A dieci mesi dall’inizio dellerivolte, la dittatura del presiden-te Bashar al Assad non può or-mai più minimizzare il fenome-no come «marginale». Se è ve-ro che per lungo tempo la capi-tale era stata relativamente tran-quilla, come del resto Aleppocon la sua forte presenza dicommercianti legati a filo dop-pio agli Assad, ora non più. La

rivoluzione sta ormai raggiun-gendo il cuore vitale del Paese.Sono svanite le zone franche.Damasco diventa la prima lineae la violenza si intensifica. Lestesse sommosse, che inizial-mente cercavano di mantenereil formato di manifestazioni pa-cifiche, sono ora sempre piùsanguinose. E gli scambi a fuo-co tra truppe lealiste e soldatipassati armi e bagagli alle file ri-voluzionarie diventano eventiquotidiani. Ieri ha disertato ilprimo generale, Mustafa Ah-mad Al-Sheikh: lo ha annuncia-to lui stesso in un video, tra-smesso da al Jazira, in cui leggeun messaggio rivolto ai soldatiinvitandoli a passare dalle par-te dei manifestanti.

Un colpo duro per la missio-ne degli osservatori della LegaAraba. Giunti nel Paese il 23 di-cembre (lo stesso giorno deiprecedenti attentati suicidi), siripromettevano di lavorare perdiminuire lo scontro e trovareun compromesso. Ora invece ilfronte rivoluzionario li accusadi essere burattini nelle manidel regime e addirittura di legit-timarne l’esistenza, invece dichiedere le dimissioni immedia-te di Bashar.

Non è la prima volta che il Pa-ese è destabilizzato da violenzae attentati. Tra la seconda metàdegli anni Settanta e i primi Ot-tanta l’allora presidente-dittato-re Hafez al Assad (padre di

Bashar) sedò con il pugno diferro le rivolte guidate dai Fra-telli Musulmani. Il massacroperpetrato dalle milizie lealistenella città di Hama (costato for-se oltre 20.000 morti) fu segui-to da una lunga serie di gravi at-tentati a Damasco e nel resto

del Paese. Quelle vicende sonopoco note a causa della cappadella censura imposta dal regi-me. Ma è certo che solo nella se-conda metà degli anni Novantal’opposizione fu battuta con unnumero ancora sconosciuto dimorti e desaparecidos nei cen-tri di detenzione segreti.

La differenza da allora è cheoggi Bashar appare molto piùdebole e addirittura incapace diimporsi sui vecchi apparati dipotere cresciuti all’ombra disuo padre. Per contro la rivolta,alimentata dalle aspettative ge-nerate nella regione dalla «pri-mavera araba», cresce di gior-no in giorno e sta minando asuon di defezioni di massa inte-re unità dell’esercito e degli or-ganismi chiave dello Stato. Loscontro crescente tra sciiti esunniti nell’intero Medio Orien-te, e soprattutto nel vicino Iraq,contribuisce inoltre ad aizzarela maggioranza sunnita sirianacontro la minoranza alawita(una setta sciita) al potere daquattro decenni.

L’attentato ieri è avvenutonel quartiere di Midan, dovenelle recenti settimane si sonoverificate diverse manifestazio-ni. La televisione nazionale si èsoffermata sulle vittime civili esui danni nel quartiere. Il mini-stro degli Interni, MohammedShaar, è tornato a puntare il di-to contro le rivolte. «Il kamika-ze si è fatto saltare in aria conl’obiettivo di causare il massi-mo numero di vittime», ha di-chiarato. Ma i capi delle som-mosse sono tornati ad accusarela dittatura di architettare gli at-tentati col fine di «criminalizza-re» l’intero movimento rivolu-zionario.

Lorenzo Cremonesi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Osservatori e mediaUn osservatore della Lega Araba parla con una

delle vittime dell’attentato di ieri a Damasco,tra i microfoni dei media di Stato. In alto un

palazzo danneggiato (Ap)

Chiedo alle autorità di Damasco di porre immediatamente finealle violenze Nabil al Arabi, segretario generale della Lega Araba

5.000

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Raccogliendo legna Nove ragazziniuccisi e uno ferito (foto) nelfebbraio 2011 in un raid aereo Usatra i monti della provincia di Kunar

Gli islamicisparanosui cristiani25 vittime

A Helmand Il 28 maggio la Natocolpisce alcune case vicine alla basedei marines: muoiono 12 bambini

I precedenti

L’opposizione accusa i servizi del regime. Diserta il primo generale

Il precedente

Non bisogna pensare a cacciatoridi aquiloni che si rincorrono sotto uncielo terso di montagna: i piccoli af-ghani uccisi ieri pomeriggio da unabomba in uno spiazzo della cittadinadi Tarinkot stavano «cacciando» nel-la spazzatura.

A raccontarlo è Farid Ayal, portavo-ce della polizia nello sperduto capo-luogo della sperduta provincia diUruzgan, 400 chilometri a sud dellacapitale Kabul. Erano circa le 15.L’esplosivo, o come si dice in questicasi l’«ordigno improvvisato» (ied,improvised explosive device) era na-scosto «in un mucchio di immondi-zia». Non bisogna pensare a un casso-netto: al telefono con un corrispon-dente che chiamava da Kabul il poli-ziotto Ayal ha detto che i bambini sta-vano giocando-cercando tra vuoti dibottiglia, avanzi di cibo, piccoli rotta-mi. Stavano, insomma, in quello cheper milioni di bambini nelle zone po-vere del mondo è un tipico parco pergiochi anche seri, magari caldeggiatidai più grandi: rifiuti che spesso na-scondono piccoli tesori da riciclare orivendere. A ogni latitudine i bambinisanno trasformare una dura necessitàin divertimento, questo sì, «improvvi-sato». Ma i piccoli di Tarinkot vivonoin un posto dove si corre a piedi nudie giocare allo spazzino può rivelarsimortale. Avevano dai 6 ai 9 anni, ibambini saltati in aria ieri pomerig-

gio. Nati nel «nuovo» Afghanistan te-oricamente post bellico, liberato emai abbandonato da una violenza me-todica anche quando appare casuale.Che ammazza i civili su scala indu-striale (1.500 uccisi soltanto nei pri-mi sei mesi del 2011) anche quandolo strumento di morte è una cosiddet-ta bomba «artigianale» nascosta tralo sporco ai margini di una strada, co-me è successo tante volte prima inIraq e (dal 2004) sempre più spessoin Afghanistan. Basta una tolla di ferti-lizzante da far esplodere a distanzacon un bip di telefonino, o con un filocollegato a un timer di lavatrice, ocon il calcio di un bambino inconsa-pevole. Una bomba che questa voltaresterà anonima, perché nessun af-ghano ammetterà mai di aver uccisosei bambini più un vecchio che passa-va di lì, ferendo altri 4 ragazzini.

Chi è stato? Gli ied sono roba di ta-lebani così come i droni sono madein Usa. Non lontano dai luogo delloscoppio c’è la casa di un capo della po-lizia. Possibile che fosse lui l’obietti-vo. Non c’è rivendicazione, ci sono so-lo le parole di rabbia pronunciate dalpresidente Hamid Karzai per cui quel-la cittadina di 10 mila abitanti rappre-senta qualcosa di speciale: il popolodi Tarinkot fu tra i primi a cacciare ilgovernatore talebano senza aspettaregli americani. Fu lì che nel novembre2001 l’allora quasi sconosciuto Karzai

creò il suo mito (presto dissolto) po-nendosi a capo di una milizia che conl’aiuto delle forze speciali Usa respin-se una controffensiva nemica primadi prendere la strada che porta a Kan-dahar, capitale dei pashtun e tap-pa-chiave per chi vuole comandarel’Afghanistan. Ancora oggi è l’unicavera strada per e da Tarinkot. L’unicapista di atterraggio è stata costruitadai militari stranieri. Tra le poche fo-to recenti che arrivano dal capoluogodell’Uruzgan ci sono le immagini suInternet dei militari australiani distanza in una base fuori città: solda-tesse con i cappelli rossi di babbo na-

tale. Non ci sono scatti che documen-tano la strage dei bambini, in un gior-no che ha visto anche la morte di 8soldati della Nato nel Sud e il ferimen-to lieve di un italiano nel Nord-Ovest.L’inverno in Afghanistan è il tempoin cui la guerra sonnecchia sotto la ne-ve e gli ied calano dai picchi dell’esta-te (record di 4.472 bombe tra maggioe luglio 2011). Ma se i talebani fannosapere di voler aprire un avampostodiplomatico nel Golfo, gli attentati diieri sono forse il segno che la stagio-ne calda è già cominciata.

Michele Farina© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bilancio di guerra Sei piccoli perdono la vita. Caduti otto militari stranieri, ferito lievemente un soldato italiano

EsteriNigeria

Una stima delle NazioniUnite dei civili uccisi nellarepressione delle protesteiniziate nove mesi fain Siria

Due settimane fa dueattentati suicidi nelquartiere dove si trovanole basi dei servizi segreti

Kamikaze a Damasco, decine di morti

La strage di bimbi afghaniUccisi mentre giocavano

Ancora attacchi contro icristiani in Nigeria eancora morti: il gruppofondamentalista islamicoBoko Haram harivendicato ieril’uccisione di almeno 17persone nel Nordest delPaese. In serata altre 8vittime in una chiesa diYola. Attivisti armati eincappucciati avevanoassaltato giovedì unachiesa a Gombe sparandosui fedeli dalle finestre:«Sei sono morti, diecisono rimasti feriti — haraccontato il pastoreprotestante che stavaofficiando la messa —anche mia moglie è statauccisa». Ieri i milizianidel gruppo (responsabiledella morte di oltre 500persone nel 2011) hannosparato all’impazzatacontro un gruppo dicristiani di etnia Igbo(originari del Sud dellaNigeria) riuniti in unospazio pubblico a Mubi,nello Stato di Adamawache confina con quello diBorno, roccaforte di BokoHaram (il nome significa«Vietata l’educazioneoccidentale). Uomini edonne durante una vegliafunebre: stavanopreparando il trasportoverso Sud e il funerale diun parente, una dellecinque persone uccise daiterroristi la sera prima inun altro blitzmotorizzato. Gli attacchiin motocicletta sono unodei segni caratteristici delmodus operandidell’organizzazione (natanel 2002) che nelleultime settimane haintensificato gli attentatialternando gli assalti amano armata alle bombe:nel giorno di Nataledecine di fedeli eranostati trucidati mentreseguivano la messa inuna chiesa della capitaleAbuja. Il presidentenigeriano GoodluckJonathan il 31 dicembreha dichiarato lo stato diemergenza nelle aree incui i militanti sono piùattivi. Boko Haram harisposto colpendo in altrezone, dando seguito a unultimatum rivolto a tutti icristiani perché lascino ilNord (in maggioranzamusulmano). Le forzedell’ordine del Paese piùpopoloso dell’Africa (160milioni di abitanti) nonsembrano in grado difrenare i miliziani, cheadottano tecniche diguerriglia urbana epossono contare su unarete logistica consistente:ieri sera un altrocommando di uominiarmati ha preso di miraun commissariato aPotiskum, urlando «AllahAkbar». Poi l’ultimoattacco di giornata in unachiesa di Yola, capoluogodi Adamawa.

R.E.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Discarica Un bimbo afghano spinge l’asino che traina un carico di spazzatura (Ap)

Spirale di violenza La televisione nazionale si è soffermata a lungo sul sangue dei civili e sui danni nel quartiere

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MOSCA — È sempre più difficile so-stenere che quella contro Yulia Tymo-shenko non sia una persecuzione poli-tica. Condannata, filmata contro il suovolere in carcere, trasferita in una colo-nia penale dove deve dormire con la lu-ce accesa e sotto il costante controllodi una telecamera; privata, secondo isuoi avvocati, delle cure di cui avrebbebisogno. Adesso il governo ucrainoavrebbe deciso di prendersela purecon i suoi familiari, per aumentare lapressione sull’ex primo ministro. Ieriil governo della Repubblica Ceca haconcesso asilo politico al marito Olek-sandr contro il quale sarebbe statoaperto un procedimento penale. Non èescluso che nel prossimo futuro anchela figlia Yevgheniya decida di riparareall’estero.

La concessione dell’asilo è stata resanota dal ministero dell’Interno di Pra-ga, lo stesso che un anno fa aveva ac-colto un altro transfuga del gruppo diTymoshenko, Bohdan Danylyshin, cheera stato ministro dell’Economia nelgoverno di Yulia. Per lui l’accusa era lastessa che ha portato alla condanna asette anni dell’eroina della rivoluzionearancione del 2004: abuso di potere.Nel caso di Yulia, l’attuale presidenteViktor Yanukovich e, naturalmente, lecorti sostengono che lei danneggiò ilPaese quando firmò l’accordo sul gascon il premier russo Vladimir Putin.

Fin dall’inizio Stati Uniti e Unione

Europea hanno parlato di procedimen-ti motivati politicamente. L’Ue ha bloc-cato il trattato di associazione al qualeil presidente ucraino, in difficoltà traMosca e Bruxelles, teneva molto.

Tymoshenko è stata condannata aottobre, durante un processo che leiaveva contestato dall’inizio. Poi è statorespinto anche l’appello. Dapprima Yu-lia è rimasta rinchiusa in carcere, doveha denunciato forti dolori alla schienae macchie sulla pelle.

Le autorità non hanno mai ricono-sciuto la sua infermità e anzi, nel tenta-tivo di dimostrare che sta benissimo,l’hanno fatta filmare mentre si trovavaa letto in una cella nella quale era stataappena trasferita. Il filmato diffuso in-dugia anche sul bagno con la doccia esu altre suppellettili che dovrebberofar pensare a un trattamento di favore.

Ma Yulia in quella cella è rimasta po-co. Di notte l’hanno prelevata alla vigi-lia delle feste di Capodanno e l’hannotrasportata in una colonia penale aKharkiv, a 400 chilometri da Kiev. Loscopo, secondo esponenti del partitodi opposizione «Patria», è quello direndere più difficile la mobilitazionedei sostenitori di Yulia.

Nella città che si trova nell’Est dell’U-craina è stato decretato il divieto di ma-nifestare di fronte al carcere. All’inter-no Yulia è stata visitata da una com-missione medica governativa che ne-ga i suoi malanni e asserisce che la pri-

gioniera può benissimo dormire conla luce accesa. Gli avvocati hanno chie-sto l’intervento di sanitari internazio-nali e il Canada si è già fatto avanti.

Contro Tymoshenko è stata apertaanche un’altra inchiesta penale, que-

sta volta relativa a fatti di oltre 15 annifa, quando lei si occupava di affari as-sieme al marito. E anche Oleksandr sa-rebbe indagato per la stessa vicenda.L’anno scorso, quando la RepubblicaCeca accolse l’ex ministro dell’Econo-mia, Kiev per ritorsione espulse due di-plomatici accusandoli di essere spie.Ora si attende la risposta di Yanukovi-ch all’asilo concesso al marito di Yulia.

Fabrizio Dragosei© RIPRODUZIONE RISERVATA

Si aggravano le condizioni di detenzione della Tymoshenko mentre anche la sua famiglia finisce sotto pressioneIl caso

Il marito ottiene asilo nella Repubblica Ceca

Arrestatol’ex capodi statomaggiore

Il video

In tribunale

La luce sempre accesae telecamere 24 ore su 24L’inferno in cella di Yulia

Turchia

La condannaCondannata lo scorso11 ottobre a 7 anni dicarcere per un accordosu una fornitura di gasalla Russia di Putin,Yulia Tymoshenko èsottoposta a unrigidissimo regime dicarcerazione

RipreseIl 15 dicembre hannosuscitato grandeimpressione leimmagini trasmesse intv, in Ucraina, dellaTymoshenko nel suoletto, in cella (foto)

ISTANBUL — Per la primavolta nella storia dellaTurchia un ex capo distato maggiore finisce incarcere. Il generale IlkerBasbug (a destra conErdogan), a capodell’esercito tra il 2008 e il2010, è stato arrestato conl’accusa di aver guidatoun’organizzazioneterroristica e tentato dirovesciare il governo diErdogan. Basbug era statointerrogato l’altro ierinell’ambito dell’inchiestasulle attività golpiste dellapresunta organizzazioneultranazionalista«Ergenekon». Il generaleha definito tragicomichele accuse: «Mi imputanodi aver cercato di farcadere il governo con unpaio di comunicatistampa. Se avessi avutocattive intenzioni essendoa capo di 700 milapersone lo avrei fatto inaltri modi».

Yulia Tymoshenko, con lafiglia Yevgheniya e il maritoOleksandr, in tribunale, aKiev, il giorno dellacondanna a sette anni: èl’11 ottobre 2011 (Ansa)

18 Esteri Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

PARIGI — A 100 giorni dalle ele-zioni presidenziali, la figura della pre-mière dame Carla Bruni-Sarkozy vie-ne per la prima volta messa pesante-mente in discussione. Schiva in quali-tà di moglie del presidente della Re-pubblica e anche nel ruolo di madredella piccola Giulia (che oggi ha duemesi e mezzo), negli ultimi anni laBruni aveva accettato la luce dei ri-flettori quasi esclusivamente per par-lare delle sue attività filantropiche.Ora, alla vigilia della candidatura uffi-ciale del marito, è proprio il suo im-pegno contro l’Aids e l’analfabeti-smo a essere oggetto dell’inchiestadel settimanale Marianne, che la ac-cusa nel numero oggi in edicola diavere ottenuto in modo poco limpi-do dal Fondo mondiale contro l’Aids3,5 milioni di dollari, che sarebberosecondo l’accusa finiti poi a finanzia-re le sue velleitarie, secondo il giorna-le, azioni di beneficenza.

Il Fondo smentisce e parla di unacampagna di stampa «inesatta e in-gannevole», assicurando di non ave-re versato un centesimo alla «Fonda-tion Carla Bruni-Sarkozy». E in tardaserata è arrivata anche la lunga, circo-stanziata e pacata risposta della Bru-ni sul suo sito. La frase più decisa:«L’insinuazione secondo la quale deifinanziamenti sarebbero stati ottenu-ti da partner pubblici è interamenteinfondata». In attesa che la veritàvenga accertata, la coppia presiden-ziale è bersaglio di accuse che potreb-bero comunque danneggiare una giàdifficile campagna elettorale.

L’inchiesta è stata condotta daFrédéric Martel, 44enne scrittore egiornalista, schierato apertamente asinistra, autore di sette libri tra i qua-li il bestseller «Mainstream» (editoin Italia da Feltrinelli) e l’appena usci-to «J’aime pas le Sarkozysme cultu-rel» (Flammarion). «Da anni mi inte-resso alla lotta contro l’Aids — diceMartel — . Il lavoro che pubblico suMarianne è frutto di un’indaginespecifica condotta a novembre e di-cembre 2011 a Ginevra, Bruxelles eParigi, intervistando poi al telefono

una cinquantina di persone traWashington, New Delhi, New York eLondra». Secondo la ricostruzione diMartel, nel maggio 2011 il consigliodi amministrazione del Fondo mon-diale anti Aids a Ginevra, diretto dalgrande medico francese Michel Kaza-tchkine, amico di Carla Bruni, ha de-ciso di affrontare i crescenti episodidi malversazioni affidando uno stu-dio indipendente a una società diconsulenza inglese.

Nel novembre 2011, durante unariunione in Ghana, il presidente del

consiglio di amministrazione, l’altodiplomatico britannico SimonBland, avrebbe annunciato i risultatidello studio: oltre ai 34 milioni di dol-lari svaniti tra Zambia, Mali, Maurita-nia e Gibuti, 3,5 milioni di dollari sa-rebbero indirettamente — e in dero-ga alle regole — finiti alla fondazio-ne di Carla Bruni-Sarkozy con l’aval-lo del direttore Kazatchkine e l’inter-mediazione di Julien Civange, musici-sta amico della première dame, crea-tore del sito CarlaBruniSarkozy.org efondatore di alcune società attive nelsettore umanitario come il marchio«Born Hiv Free», «Rh et Cie» e «MarsBrowers». Civange lavora a strettocontatto con la Bruni-Sarkozy tantoda avere un ufficio con segretaria al-l’interno dell’Eliseo.

Il Fondo mondiale per la lotta al-l’Aids è finanziato soprattutto da Sta-ti Uniti (un miliardo di dollari l’an-no) e Francia (360 milioni l’anno).L'Italia, uno dei Paesi fondatori dell'agenzia, è di recente uscita dal consi-

glio di amministrazione per il manca-to versamento dei fondi promessi,160 milioni di euro nel 2009 e nel2010. Di fronte alla notizia degli sper-peri, l’amministrazione Obamaavrebbe reagito minacciando di nonversare più un soldo. La soluzionetrovata dopo una trattativa diploma-tica segreta tra Parigi e Washington,secondo Marianne, prevede l’esauto-razione del direttore Kazatchkine —«ottimo scienziato e pessimo gesto-re» — che dovrebbe dimettersi dopole elezioni presidenziali, e la cacciatadal board del Fondo del diplomaticofrancese Patrice Debré, giudicato cor-responsabile dello storno di fondi. Alsuo posto, proprio da ieri mattina, lastimata Mireille Guigaz.

Secondo l’accusa, i soldi sarebbe-ro finiti — senza regolare gara d’ap-palto — alle società di Julien Civan-ge, artista e testimone di nozze CarlaBruni-Sarkozy, per finanziare poi ilsito della ex modella e alcune suecampagne filantropiche, «inefficaci edi aiuto soprattutto alla sua immagi-ne», dice Martel.

Il Fondo mondiale ha contestatol’articolo di Marianne, sostenendoche un aiuto di 2,8 milioni di dollari— «ossia molto meno della cifra ipo-tizzata nell’inchiesta» (3,5, ndr) — èstato sì versato in Francia per unacampagna di sensibilizzazione sullatrasmissione del virus Hiv da madrea bambino, ma «rispettando tutte leprocedure». Poi la stessa Carla Bru-ni-Sarkozy è intervenuta per respin-gere personalmente le accuse. Mar-tel promette altre rivelazioni neiprossimi giorni.

Stefano MontefioriTwitter @Stef_Montefiori

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Patrice Debre, rappresentantefrancese nel Fondo mondialecontro l’Aids: Sarkozy ne ha

ordinato la rimozione

A 100 giornidallepresidenziali, laBruni-Sarkozyè messa indiscussione

Milioni di dollariI fondi internazionalidestinati alla lotta control’Aids che sarebberofiniti nel fondo control’analfabetismo fondatoda Carla Bruni e ad altresocietà. Altri 34 milionidi dollari sarebbero«dispersi» in vari Paesidell’Africa: lo avrebbescoperto una società diconsulenza inglese

L’autore

Elezioni

3,5

1

L’inchiesta èstata condottada FrédéricMartel,giornalista disinistra

La smentita: insinuazioni infondate

La Giamaica: «Addio reginaVogliamo la Repubblica»

Il ritorno dei KennedySi candida il nipote di Bob

L’immunologo licenziato

AmbasciatriceCarla Bruni-Sarkozy,nominata nel 2008ambasciatrice Onu perla lotta contro l’Aids erappresentante delFondo mondiale per lalotto contro la malattia,è accusata di averricevuto in maniera«impropria» fondi per lasua Fondazione control'analfabetismoSquadraAl centro della vicenda,la moglie del presidentefrancese con il direttoredell’ente delle NazioniUnite, il medico franceseMichel Kazatchkine, e ilmusicista Julien Civange,suo testimone di nozzee stretto consigliereScandaloLa questione dellagestione «impropria»dei fondi emerge nelmaggio 2011, dopoun’inchiesta di unasocietà di consulenzabritannica cui è statochiesto di far luce suiflussi e le destinazionidei contributiInchiestaSecondo quantoemerso, il Fondobenefico di Carla Bruni,e il musicista Civange,avrebbero ricevuto 3,5milioni di dollari dalFondo anti Aidsdell’Onu: il Fondo dellaBruni smentisce tutto

Carlà e lo scandalo«I fondi per l’Aidsdirottati al suo ente»

Commonwealth Elezioni in Usa

Miliardo di dollariL’ammontare delcontributo degli StatiUniti al Fondo mondialecontro l’Aids. La Franciaversa invece ogni anno360 milioni di euro.Quando le voci sullapossibile corruzione edistrazione di fondi sonoarrivate a Washington, èscoppiato lo scandalo

La vicenda

KINGSTON — La nuova premier dellaGiamaica, Portia Simpson Miller, nel suodiscorso di insediamento ha dato ilbenservito alla regina Elisabettaannunciando che il suo paese intendeabolire la monarchia per diventare unarepubblica: «È ora di mettere fine alcontrollo istituzionale e giuridico dellaGran Bretagna nei nostri confronti». Lasignora, 66 anni, leader del People’s Party,una formazione di centrosinistra, è laprima donna a diventare primo ministronell’isola caraibica famosa per la musicareggae e le sue spiagge da favola. LaGiamaica ha ottenuto l’indipendenza nel1962 ma, rimasta membro delCommonwealth, come altre ex colonie halasciato che il re o la regina britannicifossero il capo di Stato del Paese. Ora, haassicurato la premier, si cambierà. Neiprossimi giorni il suo governo avvierà lepratiche legali per diventare unarepubblica. E chissà che qualcun altronon voglia seguire l’esempio. Anche inCanada e in Australia esistono movimentiche chiedono di spezzare un legameormai diventato totalmente anacronistico.La Gran Bretagna per le celebrazioni delGiubileo di Diamante, i sessant’anni sultrono della regina, ha previsto di spedirein Giamaica il principe Harry. Chissàcome sarà accolto.

NEW YORK — La dinastia Kennedy, chenon ha un rappresentante al Congressodal 2010, potrebbe tornare presto aivertici della politica con uno dei nipotidi Robert Kennedy. Joseph P. KennedyIII, trentunenne figlio dell’ex deputatoJoe Kennedy, ha annunciato che vuolecandidarsi al seggio alla camera bassalasciato vacante da Barney Frank,presidente della commissione Finanze,che non si ripresenterà alle elezionilegislative di novembre. Il rampollodella dinastia, laureato in legge aHarvard, lavora nell’ufficio delprocuratore distrettuale della contea diMiddlesex, appena fuori Boston.Joseph III è il primo a entrare in politicanella quarta generazione della famiglia,che dal 1947 ha avuto rappresentantialla Camera, al Senato o alla Casa Biancaper 64 anni consecutivi. Oggi l’unicomembro del clan a ricoprire una caricaelettiva è Bobby Shriver, fratello diMaria, nipote di John e Robert. Fa ilsindaco di Santa Monica, sobborgo diLos Angeles. Nel 2009 era morto ilpatriarca del clan, il senatore TedKennedy. L’anno successivo suo figlio eultimo Kennedy al Congresso, ildeputato Patrick, aveva deciso di nonricandidarsi per disintossicarsidall’alcool e dai farmaci.

Insieme Carla Bruni con il direttore del Fondo Onu Michel Kazatchkine, e Julien Civange, consulente di Carla

Neo premierPortia SimpsonMiller, 66 anni, èla prima donnaa diventare capodel governo(Reuters)

In corsaJoseph P. KennedyIII durante uncomizio della suacampagnaelettorale(AP Photo/Elise)

Parigi La denuncia del settimanale francese «Marianne»

19EsteriCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

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ROMA — L’ambasciatoreDeng Wei arriva su un’autoscura. Al seguito dell’alto di-plomatico ci sono, oltre all’au-tista, due fotografi e un inter-prete. Il piazzale dell’ospedaleSan Giovanni è presidiato daicarabinieri. «Mi auguro che irapinatori vengano arrestatial più presto — dice l’amba-sciatore al colonnello Mauri-zio Mezzavilla, comandanteprovinciale dell’Arma —, in-tanto però grazie per tuttoquello che state facendo». Adattendere il più importanterappresentante della Cina inItalia ci sono anche i familiaridi Liyan Zheng, l’unica soprav-vissuta della notte di sangue aTorpignattara: il fratello Honge le tre sorelle, insieme con al-cuni rappresentanti della co-munità cinese nella Capitale.

«Siamo distrutti, sconvolti— dicono — e abbiamo pau-ra. Quello che è successo allanostra famiglia è terribile.Quei rapinatori hanno rovina-to la nostra esistenza. Ma ades-so — concludono — lasciateci

in pace. Su di noi è stato dettoe scritto anche troppo». Damercoledì sera Liyan è ricove-rata nell’unità subintensiva alpianterreno, dietro il prontosoccorso. La porta è chiusa achiave ed è vigilata 24 ore su24 dalle guardie giurate chenon fanno avvicinare nessu-

no. I medici devono farsi iden-tificare prima di entrare nel re-parto e anche le visite dei pa-renti della giovane cinese so-no ridotte al minimo, e co-munque scaglionate durantela giornata per non affaticareLiyan, che è stata interrogatapiù volte dai carabinieri cheindagano sul duplice omici-dio. Anche per questo motivodue psicologi si alternano ac-

canto alla ventenne per aiutar-la a riprendersi dal terribilechoc, molto più grave della fe-rita al braccio sinistro provo-cata dall’aggressione di unodei rapinatori. Giovedì pome-riggio sono stati proprio glipsicologi a comunicare a Li-yan che il marito e la figlianon ci sono più. Una notiziaterribile che la ragazza avevaintuito già da qualche ora.Ma, forse anche a causa deitranquillanti che le vengonosomministrati, ieri sera la ra-gazza ha continuato a chiede-re di loro.

«Stai tranquilla, pensa soloa guarire», le ha sussurratol’ambasciatore. Parole di con-forto per tentare di alleviareun dolore indescrivibile. Li-yan sembrava non ascoltarle,ma è stata solo un’impressio-ne perché poi la ragazza ha tro-vato la forza di annuire. La vi-sita si è conclusa dopo unquarto d’ora, poi il diplomati-co si è allontanato accompa-gnato dai carabinieri. «La pre-go, mi tenga informato sugli

sviluppi delle indagini», hachiesto al colonnello Mezzavil-la portandosi la mano all’orec-chio e mimando il gesto del te-lefono. Anche i familiari dellaragazza sono saliti su un’autoper tornare a Torpignattara.Ad attenderli, sotto casa dellevittime, in via Alò Giovannoli,c’era un gruppo di amici e digente del quartiere. Una follamultietnica composta da ita-liani, bengalesi, cingalesi, ma-rocchini, romeni e, ovviamen-te, molti cinesi. Ognuno di lo-ro con un lumino che ha poideposto di fronte al portone.Centinaia di lucciole e di maz-zi di fiori, di biglietti, di pelu-che e giocattoli per la piccolaJoy. «Sono sicuro che da lassùquell’angioletto darà la forza atutti di superare questo atrocedolore», c’era scritto accanto auna statuetta azzurra su unodei messaggi scritti dai papàdel quartiere. E qualcuno haanche portato una calza dellaBefana piena di dolci.

R. Fr.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le minacce alla coppia

La ragazza sa che sonomorti, ma continua achiedere di suo maritoe della sua bambina

Secondo alcune testimonianze, già in passatomarito e moglie avrebbero subito minaccee intimidazioni nel bar ma avrebberopreferito non denunciare l’accaduto

La ventenne

Il dolore in strada

Vicino a una baraccopoli il denaro e un indumento insanguinato

La famiglia Due psicologi per la donna ferita

ROMA — Puntano decisa-mente su una pista straniera leindagini sul duplice omicidiodi Torpignattara. Una svoltache è arrivata ieri sera, a 48ore dall’agguato di via Alò Gio-vannoli nel quale sono stati uc-cisi Zeng Zhou e la figlia Joy diappena nove mesi. I carabinie-ri comunque non si sbilancia-no per non compromettere gliaccertamenti in corso e arriva-re alla soluzione del caso, chealtrimenti rischia di creare ten-sioni tra il nostro Paese e la Ci-na. A rapinare il commercian-te che rincasava con moglie efiglia sarebbero stati due gio-vani non italiani ora ricercatinon solo a Roma, ma in tuttala Penisola e anche all’esteroperché non si esclude che ab-biano avuto il tempo per poteroltrepassare il confine.

A sparare sarebbero stati co-munque rapinatori poco esper-ti, ai quali è partito per erroreil colpo di pistola che ha ucci-so Joy e il suo papà e a cui èseguita la colluttazione con Li-yan Zheng, madre della picco-la, ancora ricoverata in ospeda-le. Nella nottata di giovedìscorso intanto i militari del-l’Arma guidati dal comandan-te provinciale Maurizio Mezza-villa hanno trovato il borsonedel commerciante dietro unmuretto in via Fieramosca, aCasal Bertone, vicino a una ba-raccopoli e di fronte a un caso-lare abitato da stranieri. All’in-terno c’erano la borsetta dellamoglie (che conteneva solo iltelefonino) e 16 mila euro incontanti: gli investigatori ci so-no arrivati seguendo propriogli spostamenti del telefoninodi Liyan. Ed è ancora dall’anali-si delle «celle» telefoniche che

partono da Torpignattara che icarabinieri sperano di riuscirea ricostruire il percorso fattodai rapinatori durante la fuga.

Ora dopo ora emergononuovi particolari sulla rapina:oltre alla pistola, i banditiavrebbero aggredito la coppia

anche con un bastone sul qua-le era applicato un uncino.Una sorta di falcetto utilizzatoper strappare la borsa a Liyane che avrebbe anche provoca-to alla ragazza un profondo ta-glio a un braccio quando harincorso e placcato, solo per al-cuni istanti, uno dei rapinato-ri.

Accanto al borsone del mari-to i carabinieri hanno trovatoanche un indumento insangui-nato, dal quale i Ris estrapole-ranno il Dna di chi lo indossa-va per confrontarlo con even-tuali sospetti. Non è tuttaviaancora chiaro il motivo per cui

i due banditi, fuggiti su unoscooter, si siano disfatti quasisubito del bottino. Forse l’han-no fatto per paura, ma non siesclude che possano aver pre-so una parte dei soldi sottrattialle vittime con l’intenzione ditornare poi a prendere il resto.

Altri due telefonini insiemecon 3.030 euro in contanti so-no stati invece recuperati nel-le tasche del giubbotto diZeng: secondo gli investigato-ri si tratta dell’incasso del barin via Casilina gestito dalla fa-miglia della moglie del cineseucciso, mentre si ritiene che isoldi trovati nel borsone dellavittima fossero destinati al mo-ney transfer in via Bordoni, al-la Marranella, dove Liyan lavo-rava saltuariamente. A questopunto l’ipotesi investigativa èche mercoledì sera qualcunosapesse che Zeng e la mogliesarebbero tornati a casa conquasi 20 mila euro in contanti:

Cronache

Lumini e preghiereI parenti di Liyanadesso hanno paura

Trovata la borsa con 16 mila euroCaccia a due banditi stranieri

La nonna La mamma diZhou e nonna di Joy piange

sul luogo del delitto (Bianchi)

Le vittime A sinistra, Zhou Zeng, il cinese di 31 anniucciso mercoledì nel quartiere romano diTorpignattara insieme alla figlia Joy di 9 mesi (sopra)

La rapina di Roma Il cinese ucciso con la figlioletta aveva in tasca altri 3 mila euro

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20 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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21CronacheCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

?ROMA — La borsa piena di sol-di buttata in un casolare diroccatoapre nuovi interrogativi sull’ag-guato mortale contro il commer-ciante cinese Zhou Zeng e la suafiglioletta Joy di appena nove me-si. Perché né sua moglie, né i suoiparenti più stretti avevano rivela-to come l’uomo quella sera avessecon sé 16 mila euro, o forse addi-rittura di più, oltre ai tremila chenascondeva in una tasca. Ma so-prattutto perché difficilmente duerapinatori occasionali abbandona-no un simile bottino, soprattuttodopo aver ucciso.

E dunque a questo punto i cara-binieri battono la pista che gli ag-gressori siano stranieri o addirittu-

ra di un regolamento di conti,senza escludere la possibili-

tà che chi ha agito sia sta-to avvisato che Zeng

stesse andando a con-segnare il denaro.Una «talpa» che lavo-rava con lui, comun-que qualcuno checonosceva bene lacoppia e le sue abi-tudini.

Il film della tra-gedia viene rivistoin continuazione emesso a punto nei

dettagli alla ricercadi una versione fina-

le, visto che al momen-to la ricostruzione delle

fasi dell’omicidio appareancora confusa.Non è facile, anche perché

l’unica vera testimone è la mogliedella vittima, Liyan, che è ancorasotto choc e non conosce perfetta-mente l’italiano. Alcuni punti fer-

mi sono stati comunque messi eda qui si riparte per cercare la veri-tà e rintracciare gli assassini.

I soldiSi torna dunque a mercoledì se-

ra quando marito e moglie chiudo-no il bar e con la figlioletta vannovia. «Tornavamo a casa», assicuralei. La donna racconta che due uo-mini con il casco li avvicinano ecercano di prenderle la borsa. Ag-giunge che il marito tenta di difen-derla, ma non ci riesce e nella col-luttazione parte un colpo. Ed eccoil primo dubbio: se quella borsaera vuota, che motivo aveva l’uo-mo di mettere a rischio la loroincolumità e quella della bambi-na? In realtà la borsa che si vuoledifendere è evidentemente quellache contiene il denaro, ma Liyannon ne fa cenno. Pensa forse di po-ter recuperare le migliaia di euroche le sono stati sottratti quandol’attenzione su questa vicenda sa-rà inevitabilmente calata? Oppurenon sa che il marito ha tutti queisoldi con sé? Eppure è proprio leia raccontare di aver inseguito imalviventi, prima di accorgersiche la sua bimba era stata colpitaa morte e questo fa presumere chefosse a conoscenza del preziosocontenuto di quel borsello.

I rapinatoriLiyan parla di due italiani che

avevano un casco in testa e spiegache li ha sentiti parlare. In realtàlei non conosce perfettamente lanostra lingua e dunque potrebbenon essere stata in grado di com-prendere se si trattasse effettiva-mente di italiani o semplicementedi stranieri perfettamente integra-

ti, forse immigrati di seconda ge-nerazione. Un’ipotesi che gli inve-stigatori non hanno affatto scarta-to, perché le testimonianze di chiera in strada in quel momentonon sono convergenti. Ma pure te-nendo conto che nessuno ha vistouno scooter o una moto, dunquenon si può escludere che nei pa-raggi avessero uno o due compliciche li attendevano.

La reazione di Zeng«Mio marito ha cercato di reagi-

re», racconta Liyan. Se questa cir-costanza è vera, avvalora l’ipotesiche l’uomo non fosse troppo spa-ventato da chi lo stava minaccian-do, che non avesse paura di espor-re a un pericolo grave la sua bim-ba. Conosceva gli aggressori? O in-vece il suo vero timore riguarda ilproprietario di quella cifra? I tre-mila euro che potrebbero esserel’incasso del bar Zeng li custodivaaddosso. I 16 mila li teneva in unborsello. Stava andando a conse-gnarli a qualcuno? Si sa che l’uo-mo raccoglieva denaro da portarea un money transfer che si trovapoco distante. Ma era davveroquella la destinazione finale dellemigliaia di euro?

Il casolareLa borsa con i soldi è stata ritro-

vata in un casolare a circa due chi-lometri dall’agguato. È possibileche i banditi l’abbiano buttata du-rante la fuga, presi dal panico do-po lo sparo mortale. Ma questaipotesi non convince del tutto. Sedavvero hanno compreso la gravi-tà del loro gesto avrebbero potutolasciarla subito. Invece hanno fat-to un pezzo di strada e hanno scel-

to un luogo non facile da indivi-duare. Pensavano di tornare aprenderla? Oppure hanno presouna parte dei soldi lasciando il re-sto in un posto dove abitano stra-nieri per far ricadere la colpa su diloro? Non è facile trovare rispostaa queste domande, ma soltantoquando tutti i tasselli saranno an-dati a posto si potrà comprenderedavvero il movente di questadrammatica storia. E un aiuto con-creto può arrivare dalle analisi giàavviate dai carabinieri del Ris. Undettaglio che consenta di ricostrui-re un’impronta, un codice Dna. Ecosì fare giustizia per la morte diun uomo e di una bimba di appe-na nove mesi.

Fiorenza [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A chi appartengono i soldiche Zhou aveva con séLa pista di una «talpa»e il mistero del casolare

L’ambasciatore in ospedaleL’ambasciatore cinese Deng Wei in visita

all’ospedale San Giovanni Addoloratadove è ricoverata Liyan Zheng, la donna

ferita che ha perso marito e figlia(Benvegnù-Guaitoli)

Le indagini I punti da chiarire per capire il movente del delitto

Il marito

Gli aggressori

Il ritrovamento

Il bottino

Le domande

Nel quartiere Lo choc dei piccoli e i disegni dell’omicidio

Come mai Zengreagisce in quel modoai due rapinatori?Erano personeche conosceva?

Come fa la donna a direche i rapinatori sonoitaliani se non conoscela nostra lingua e i dueavevano il casco?

La pistola e i proiettili

I soldi sono statiritrovati in un casolare.I banditi li hannoabbandonati per paurao per riprenderli poi?

Se la borsa era vuota,come dice la donnacinese, perché reagiremettendo così a rischiole vite di una famiglia?

una somma che ha attratto idue balordi, che li hanno ag-grediti davanti al portone del-la loro abitazione e che non sisono fermati nemmeno davan-ti alla presenza della bimba.Già in passato, secondo alcu-ne testimonianze raccolte aTorpignattara nella comunitàcinese, marito e moglie avreb-bero subìto minacce e intimi-dazioni nel bar ma avrebberopreferito non denunciare l’ac-caduto, come spesso capita —fatto confermato dal presiden-te di AssoCina Marco Wong —ai commercianti cinesi. Ma in-tanto la caccia continua. E ilquestore Francesco Taglienteha ordinato controlli a tappetosu tutti «i soggetti pericolosi:sorvegliati speciali, detenuti aidomiciliari e persone già sotto-poste a misure di prevenzio-ne».

Rinaldo Frignani© RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA — I piccoli testimoni adessofaticano a chiudere gli occhi. Tra loroc’è chi non riesce più a dormire, chinon vuole più uscire, chi ha comincia-to a temere tutto. Hanno sette, otto,dieci anni. E l’altra sera, attirati dalleurla della donna cinese, a loro è basta-to affacciarsi «per vedere tutto», oquasi. «Sembrava un film, lei aveva labimba in braccio e chiedeva aiuto, ilmarito era in terra, fermo, e c’era tan-to sangue. Poi è arrivata la polizia, epoi quelli con i camici bianchi». Dalleloro finestre, dunque, hanno guarda-to in giù: dentro la stradina dell’aggua-to, dentro quella pozza colma del san-gue di un padre e della sua bambina.E i piccoli che si sono specchiati lì, og-gi, hanno paura a chiudere gli occhi.

Due hanno il balcone proprio a pic-co sul luogo dell’omicidio, al secondopiano del civico 27 di via Alò Giovan-noli, Torpignattara, periferia di Romae da qualche giorno epicentro dellacrudeltà: «I miei due figli sono trau-matizzati — spiega il padre, Ernesto,44 anni — e anche se ho cercato diomettere che la piccola fosse morta,loro, che hanno seguito tutto dal bal-cone, non ci hanno messo molto tem-po a capire la verità. Il maschio di set-te anni da quella sera non dorme più,riesce a farlo solo con me, e con lafemmina, più grande, se possibile vaanche peggio: non vuole più uscire,ha paura. Io ho cercato di non farliguardare, di spiegare che la bambinanon era morta. Ho anche chiamato

quattro volte il Comune per chiederedi pulire quella chiazza di sangue, ditogliere le garze e i guanti, ma nonl’hanno fatto».

Rispetto agli oltre trenta omicidicommessi solo nel 2011 a Roma, inquesta storia terribile c’è un particola-re diverso: una vittima era in fasce. Ei bambini l’hanno saputo. Dalle urladella strada, quelli che vivono in que-sto quartiere popolare. Dalla tv tuttigli altri, e cioè i molti che oggi, gior-no della Befana, arrivano mano nellamano coi genitori sul luogo della vio-lenza. Portano pupazzi di plastica, pe-luche, biglietti. Matteo viene dall’al-tra parte di Roma, Casalotti, è un bim-bo sereno ma anche lui dice che ades-

so ha paura: «Non sapevo che i gran-di uccidono i bambini». Ha dieci an-ni, fa la quinta elementare. La mam-ma racconta di essere lì, nella zona,per far visita alla nonna. Lui intantodisegna su un blocco con un penna-rello viola: un uomo con una pistola,il proiettile, le vittime. Anche altribimbi portano disegni, e tutti raffigu-rano la stessa scena. In uno, le vitti-me sorridono: forse perché è menodoloroso immaginarla così, la piccolaJoy. Don Mario Trainotti, il parroco diSan Barnaba, la chiesa in cima alla viadell’omicidio, osserva la processionedi famiglie e scuote la testa: «Alla ve-glia di preghiera di mercoledì, conmonsignor Giuseppe Marciante, il ve-

scovo del quadrante est di Roma, dire-mo di non portare i bambini lì, di pro-teggerli».

In molti, nel quartiere, ci hannoprovato. Maria Liberti ne ha tre, di11, 9 e 5 anni: «Oggi non li ho portatiperché questa storia li ha spaventatitanto, ne parlano di continuo, soprat-tutto di Joy». Alessandra è una mam-ma che vive al civico 8, anche lei hatre figli: e anche la più piccola, noveanni, mercoledì sera era alla finestra.«Le dicevo che la piccola era viva, per-ché sua mamma la teneva in braccio.Le abbiamo guardate finché non so-no salite sull’ambulanza. Solo che poimia figlia mi ha chiesto: ma perchénon parte? Quanto ci mette, mamma?Ma non la devono portare subito al-l’ospedale, Joy?». È quasi impossibile,mentire ai bambini. Patrizia vive invia Mario Cartaro, la parallela a quelladell’omicidio: la distanza dal sanguenon ha protetto sua figlia, dieci anni,che frequenta la Giulia Billiart, un’ele-mentare lì vicino. «Lei non ha vistoniente dal vivo, ma in tv sì. Comun-que, adesso, non vuole più uscire». Ilpadre dei piccoli testimoni di via Gio-vannoli spiega che sta «cercando difarli distrarre, ma non è facile, sonosotto choc». Come tutti i bimbi che,dal vivo o in tv, si sono specchiati inquella pozza di sangue. E adesso fati-cano a chiudere gli occhi.

Alessandro [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Non sapevo che i grandi uccidono i bimbi»

Due disegni fatti dai bambini diTorpignattara che raccontano l’orroreaccaduto nel loro quartiere. Si vedonola pistola e il proiettile che ha uccisoil papà e la sua bambina di nove mesi(foto Benvegnù-Guaitoli-lannutti)

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Page 22: Il cds nazionale-07.01.2012

«Dottor Jekyll e misterHyde», sospira ancora inorri-dito l’investigatore, ripensan-do al cadavere della poveraAntonella Riotino, 20 anni, se-micoperta di terra e foglie giùnell’uliveto di via Fratelli Ban-diera, con la gola tagliata e latesta fracassata. Il suo fidanza-to, Antonio Giannandrea, 18anni, studente dell’istituto in-dustriale Agherbino di Puti-gnano, ha confessato giovedìsera il delitto e ora è rinchiu-so nel carcere di Bari, accusa-to di omicidio premeditatodal pubblico ministero Gian-na Nanna.

Sembrava tanto un bravoragazzo, Antonio, agli occhidei suoi amici: gentile, inna-morato, soprattutto inoffensi-

vo. «Si era iscritto a karate,ma poi si era subito ritirato,perché aveva paura del con-tatto fisico con gli avversari»,raccontano adesso i coetaneisbalorditi. «Un giorno gli en-trò un’ape in auto mentre sta-va guidando e lui fuggì comeun ladro per la paura...». An-cora aneddoti stupefatti.

Eppure, proprio giovedì,mentre la famiglia Riotino in-sieme ai carabinieri cercavadisperatamente Antonella,sparita nel nulla dalla sera pri-ma, «mister Hyde» Antonios’è giocato l’ultima carta: nes-suno sapeva dell’altra suaidentità, «Rusty Light», colti-vata su Facebook. Cinquanta-sei amici e un fiore rosso scel-to come simbolo. Da quell’in-dirizzo segreto, l’assassino hapostato un messaggio perGiulia Riotino, sorella mino-

re della sua fidanzata: «Ho vi-sto due uomini che hanno ra-pito Antonella, ieri sera, tra-scinandola dalla piazza versola campagna. Sono stati lo-ro!». Gli investigatori defini-scono questi gesti «atti di au-toconservazione after crime»oppure anche «criminal sta-ging», azioni di depistaggio,tentativi estremi del killer diconfondere la scena del delit-to.

Giulia, però, ha stampato ilmessaggio e l’ha portato ai ca-rabinieri del colonnello Nico-la Laganà, che hanno subitoavviato le analisi. E così in po-che ore è arrivato il responso:«Rusty Light» era proprio lui,

Antonio Giannandrea, il com-pagno di scuola tanto inno-cuo e simpatico, che sempresu Facebook, ma nel suo pro-filo ufficiale, quello con no-me e cognome, scherzava

con le ragazze: «Contattatemiper favore, io sono il principeazzurro!».

Quanto deve avere soffer-to, la povera Antonella, negliultimi due mesi, da quando

cioè era cominciata la relazio-ne. Un vicino di casa raccontaperfino di minacce di mortearrivate alla ragazza sempresu Facebook e sempre da«Rusty Light». Ai carabinieri,però, non risulta. Di sicuroAntonella era pazza di lui, epiuttosto gelosa, sognatrice eromantica (Tre metri sopra ilcielo, Ho voglia di te, eranoquesti i libri che più amava).Gli amici comuni ricordanopure scenate e litigate, ma trafidanzati son cose che posso-no succedere.

«Io l’amavo, però volevo la-sciarla», ha infine confessatoAntonio ai carabinieri. Così,forse, mercoledì sera si sondati l’ultimo appuntamentoper chiarire. Una passeggiatasul corso di Putignano, doveli avevano visti «abbracciati etranquilli» non più tardi di

due giorni prima. Però stavol-ta «mister Hyde» Giannan-drea aveva in tasca un coltel-lo da cucina: per questo il pmipotizza il reato di «omicidiopremeditato».

Il delitto è stato commessointorno alle 21.30 di mercole-dì, secondo la ricostruzionedei carabinieri. Non è ancorachiaro quale sia stata la scin-tilla che ha fatto esplodere An-tonio, lui al momento nonl’ha spiegato, così verrà fattal’autopsia anche per verifica-re se la ragazza avesse in cor-so una gravidanza. Di certo,quando è scoppiata la lite, sta-vano tornando a casa, il ragaz-zo ha aggredito Antonella invia dei Fratelli Bandiera, a300 metri da dove abitava. Leha sbattuto la testa contro unmuricciolo a secco, poi l’ha af-ferrata al collo e ha stretto fi-no a strangolarla. Il colpo fi-nale l’ha dato col coltello, untaglio inesorabile alla gola.Quindi, liberandosi prima del-la lama, ha buttato il corponel dirupo, cercando di na-sconderlo con le foglie e i sas-si in mezzo all’argento degliulivi. E se ne è andato a dor-mire, preparandosi già per lamessinscena del giorno se-guente.

I carabinieri, però, quandohanno bussato a casa sua, do-po aver decriptato quello stra-no messaggio su Facebook fir-mato «Rusty Light», gli han-no trovato gli abiti sporchi disangue e il cellulare di Anto-nella ben custodito. Antonioportava sulle mani i segni in-confutabili della violenzacommessa. Profonde feriteche, sotto interrogatorio, nonha saputo giustificare. Infineè crollato, «sono stato io»,portandosi in cella forse, in-sieme ai rimorsi, il ricordosplendente dell’ultimo sorri-so di quella ragazza triste congli occhiali che l’amava tanto.

Fabrizio Caccia(ha collaborato

Valentina Marzo)© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’amicadi Sollecito

La scheda

Savona «Li ho battezzati e cresciuti in Italia». Il sostegno della LegaVerbania Il tredicenne Habtamu cercato con elicotteri e unità cinofile

Nuova fiamma perRaffaele Sollecito. Ilgiovane hapubblicato sulla suapagina Facebook trefoto di una ragazzaitaliana, Annie, inpose affettuose.(Foto Ansa/Facebook)

Il fidanzatino ha usato un profilo falso per depistare

Il papà musulmanochiede al giudice che i figlivengano affidati a cattolici

«Dovevo restare in Etiopia»La fuga del ragazzino adottatodalla casa sul lago d’Orta

Il rapporto

GENOVA — Ieri pomeriggioKhalid Makhlou era in casa delfratello per trascorrere in fami-glia l’Epifania. Nel salotto di ca-sa a Albenga le voci dei due fra-telli si sovrappongono nellaconcitazione di raccontare la«storia terribile di Khalid». Alcentro ci sono due bambini, i fi-gli di Khalid e della madre italia-na (sposata in Comune dodicianni fa) che le disavventure del-la vita hanno portato in un cen-tro di accoglienza per tossicodi-pendenti. I bambini di tre e cin-que anni, una bimba e un bim-bo, sono stati affidati per deci-sione del Tribunale dei minoridi Genova, poco prima di Nata-le, a una famiglia musulmana.Ma Khalid protesta e si è rivol-to al Secolo XIX per raccontareil suo caso: non solo chiede chei suoi figli vengano affidati alfratello o altri componenti del-la sua famiglia ma soprattuttonon vuole che siano cresciuticome musulmani. «Sono daventicinque anni in Italia — rac-conta ora Khalid — ho sposatouna donna italiana. Non le homai chiesto di convertirsi all’I-

slam e i miei bambini sono sta-ti battezzati in chiesa. Solo pen-sare che mia figlia crescendodebba portare il velo o non pos-sa fare sport o andare al maremi fa impazzire. Voglio che imiei bambini abbiano una vitacome gli altri». La famiglia cheha avuto in affido i due bambi-ni è composta da un egiziano eda una donna italiana converti-ta all’Islam e questo fa preoccu-pare Khalid: «Chi si converte èpiù rigido in fatto di pratiche re-ligiose di chi nasce in quella re-ligione». Così lui, un piccolo ar-tigiano, è andato in comune aAlbenga dove ha trovato un sin-

daco leghista Rosy Guanieri eun assessore ai servizi socialiEraldo Ciangarotti che hannopreso a cuore la sua vicenda.Non ci sono episodi di maltrat-tamenti o di molestie nella sto-ria di Khalid, ma la difficoltà aprendersi cura dei figli di un pa-dre solo che lavora fino alle set-te di sera. «Quando sono anda-to in Tribunale — dice Khalid— ho detto che mi avrebbe aiu-tato una vicina e questa miaproposta è stata respinta manessuno mi aveva spiegato checosì non si poteva fare e chemio fratello e sua moglie mipossono aiutare come famigliadi appoggio». «Come Comune— dice il sindaco Rosy Guarnie-ri — cercheremo di aiutare Kha-lid. L’assessore Ciangarotti hagià scritto una lettera al Tribu-nale dei Minori chiedendo diriesaminare il caso». Nella lette-ra si sottolinea che il padre rile-va che la famiglia affidataria èdi religione musulmana men-tre i bambini sono battezzati «eritiene che questo elemento larenda incompatibile». La storiadei bambini di Khalid sta crean-do malumori nella comunitàislamica di Albenga: «Lo sappia-mo — dicono i fratelli Makhlou— che veniamo criticati. Manoi ci sentiamo italiani». La de-cisione del Tribunale non è defi-nitiva. Il caso è aperto.

Erika Dellacasa© RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO — «Mamma, per-ché io? Non potevo rimanerein Etiopia? Perché avete sceltome?». Domande angosciantiper un ragazzo e per i genitoriadottivi. Eppure cominciava aporsi questi dilemmi HabtamuScacchi, 13 anni, residente a Pa-derno Dugnano, scomparso daPettenasco, in provincia di No-vara, la sera di mercoledì 4 gen-naio. Si rivolgeva a mammaGiulia e papà Marco, ma so-prattutto a un amico sacerdotecon cui si confidava.

Cercare di capire qualcosadi più sulle proprie origini. Po-trebbe essere questo il motivo,o uno dei motivi, che hannospinto l’adolescente ad allonta-narsi, proprio durante il perio-do delle feste, dai genitori edalla casa di vacanze sul lagod’Orta, non lontano da OrtaSan Giulio dove vivono paren-ti della famiglia. I carabinieridel comando di compagnia diArona non escludono altre pi-ste, anche se la prima preoccu-pazione di tutti è quella di ri-trovare sano e salvo Habtamu.

Le ricerche del ragazzo sono

proseguite anche ieri: oltre aicarabinieri, sono impegnate leunità cinofile, i vigili del fuo-co, la protezione civile, l’asso-ciazione di volontari Aib, ilgruppo alpini. In totale una set-tantina di volontari tra cui an-che personale del Comune diPettenasco. L’Arma ha messo adisposizione un elicottero. E’stata battuta l’intera zona, male uniche tracce, fiutate dai ca-ni, portano dritte verso la sta-zione. Di certo, infatti, si sache il ragazzino ha compratoun biglietto ferroviario chilo-metrico all’edicola del paese.Potrebbe essere andato verso

Novara e magari da lì esseretornato a Paderno Dugnano,dove frequenta il locale grup-po dei boy scout e dove ci so-no i suoi amici. Se così fosse,però, avrebbe dovuto cambia-re treno alla stazione di MilanoBovisa, dove ci sono telecame-re di sicurezza.

A dare l'allarme sulla scom-parsa del ragazzo sono stati igenitori, che avevano adottatolui e il fratellino nel 2007. Almomento di fare perdere leproprie tracce, il tredicenneaveva indosso una giacca di co-lore blu, una maglia verde, pan-taloni marroni e scarpe di colo-re grigio. Habtamu ha sempredimostrato di essere più matu-ro della sua età. Ai militari i ge-nitori hanno confidato che ulti-mamente il loro figlio si pone-va molte domande sulle pro-prie origini ed erano sorte del-le difficoltà di integrazione. Ha-btamu però non disdegna la so-litudine e ama fare lunghe pas-seggiate col suo zainetto, da so-lo. Anche il giorno della scom-parsa era uscito per un’escur-sione. O almeno così credeva-no mamma e papà.

Poi alla sera non è rientrato.E il suo cellulare risulta spentoda ore. Chi avesse informazio-ni utili al suo ritrovamentopuò telefonare ai carabinieri diArona, 0322245200.

Ferdinando Baron© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sul web

Il delittoAntonella Riotino, 20 anni,è stata uccisa mercoledì seraalla periferia di Putignano,nel Barese, sgozzata e piùvolte colpita con un’arma dataglio

La confessioneIeri sera il fidanzatodiciottenne della ragazza,Antonio Giannandrea, haconfessato il delitto: è statoarrestato nel carcere di Bari.A scatenare l’omicidiosarebbe stato un diverbio:Giannandrea aveva ribaditoalla ragazza di volerlalasciare

Le indaginiLe ricerche erano cominciatecon l’allarme lanciato daigenitori di Antonella, dopouna notte trascorsa adaspettare invano. Le indaginidei militari si sono diretteverso amici e conoscentidella vittima, e soprattuttosul fidanzato. Il giovaneavrebbe tentato di depistarele ricerche utilizzando un pce sfruttando il profiloFacebook della ragazza

Lei era gelosa di luiIl ragazzo: «Anche io eroinnamorato, ma avevodeciso di lasciarla»

La bugia del killer in Rete«L’hanno rapita in due»

FidanzatiA destra la vittima,Antonella Riotino,20 anni, uccisanel Barese. In alto,il suo fidanzato,AntonioGiannandrea,che ieri seraha confessatoil delitto(Arcieri e LaPresse)

SparitoHabtamuScacchi,13 anni eresidenteaPadernoDugnano,èscompar-so la seradel 4gennaio

L’appelloKhalidMakhlou,padre didue bimbipiccoli, hachiesto alTribunaledei minoridi farlicrescere dauna coppiacristiana

Bari L’assassinio della studentessa. Antonio: l’amavo, l’ho uccisa

22 Cronache Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Sera#

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C’è un momento in cui i razzi-sti compulsivi, gli antisemiti os-sessivi perdono ogni autocon-trollo e vengono catturati da unasindrome pazzotica, da una ma-nia persecutoria che fa smarrireogni residuo di ragionevolezzaelementare. «Camerata Casseripresente», ha scritto il 13 dicem-bre sul suo profilo Facebook Re-nato Pallavidini per glorificareGianluca Casseri, il killer fioren-tino dei senegalesi che voleva ri-pulire il mondo dagli ebrei e dai«negri» e che aveva compiuta-mente oltrepassato il confineche separa la fissazione maniaca-le dall’atto criminale in sensostretto. Esaltando il pluriomici-da Casseri, che come lui credevaal complotto ebraico internazio-nale, alla cospirazione massoni-co-ebraica-finanziaria per spor-care l’immacolata purezza di

un’irreale razza italo-ariana, Pal-lavidini aveva già nella sua men-te la pistola con cui avrebbe ster-minato i «servi di Sion» e «stesoun po’ di ebrei» dentro una sina-goga.

C’è un video che riprende unconvegno sulla «polizia del pen-siero» in cui Pallavidini, assiemea un gruppo di notissimi odiato-ri di Israele, racconta il suo allon-tanamento da un liceo classicodi Torino come l’esito delle lo-sche manovre di una «lobby sio-nista». Per lui «ebrei» e «sioni-sti» sono la stessa cosa, Israele èil nemico assoluto. Nel «Giornodella memoria», in classe, pernon dover ricordare Auschwitz,si era scagliato contro l’«azionecriminale e genocida dello Statosionista contro gli arabi palesti-nesi». Si era stupito che qualcu-no avesse eccepito sul nesso de-menziale ma ideologicamentecoerente da lui stabilito tra l’Olo-

causto e la politica dello Stato diIsraele. Ma bisogna anche direche è stupefacente come la «me-dia intellettualità», secondo ladefinizione dello stesso Pallavidi-ni, non abbia mai voluto vederela connessione tra la crociata an-tisionista e l’odio antiebraico, ilcorto circuito mentale che fa del-

la battaglia finalizzata alla sem-plice soppressione dell’«entitàsionista» la nuova frontiera, siapur camuffata, della paranoia an-tisemita.

Ecco, la paranoia. Pallavidinisi sentiva controllato dalla Cali-fornia, terra di «froci». Per lui i«negroni» che infestano le stra-

de di Torino sono il bersaglio diun folle «tiro a segno». Le «fem-ministe» donne degenerate da«deportare in un lager». Sicura-mente, nelle aule del liceo torine-se D’Azeglio, per ironia della sor-te culla dell’azionismo piemonte-se, dove Augusto Monti aveva lacattedra e Norberto Bobbio siera formato insieme alla cremadella cultura torinese, Pallavidi-ni ha dovuto autocensurarsi, sof-focare il suo antisemitismo e ca-muffarlo da più accettabile «anti-sionismo». Ma la linea di confi-ne verso il delirio violento si èfatta sempre più vicina. Face-book è diventato lo sfogatoio deisuo umori razzisti, confortatopure dai «mi piace» e dai com-menti non ostili di alcuni suoiamici: «siamo tutti sorvegliatidal potere sionista»; «sono orgo-glioso di essere una delle pochepersone, dopo la morte delFuhrer, che è riuscita nel suo pic-

colo a sconfiggere gli ebrei»;«contro i mercanti sudditi delgiudaismo»; «onore al camerataHesse»; «Heil Hitler». C’era an-che l’esaltazione di Stalin, di Ce-ausescu e di Mussolini, di qua-lunque ingrediente totalitarioche potesse suonare come scan-

dalo per la flaccida e snervata«democrazia borghese» succubedegli «ebrei». Lui e i suoi amici«antisionisti» straparlavano diun «totalitarismo liberale» cheavrebbe voluto imbavagliare illoro dissenso: ma il «totalitari-

smo», quello vero, era e restal’orizzonte più propizio per daresfogo alla loro febbre «anticapita-listica»: qualunque dittatore,qualunque despota, qualunquemassacratore seriale può andarbene per portare a termine laguerra santa contro il nemicoebraico.

Come un personaggio cosìpossa tornare a insegnare in unascuola pubblica, una volta smalti-to il periodo di malattia che lo tie-ne lontano dalle aule scolastiche,è circostanza difficile da digerire.Gli amici di Pallavidini sonopronti già a gridare alla nuova«censura» e all’ennesima mano-vra del «totalitarismo liberale»,addirittura, come dicono, della«nuova inquisizione» certamen-te manovrata dagli strateghi del-la «lobby sionista». Ma appuntosarebbe il solito refrain della pa-ranoia antisemita. La linea di con-fine con la follia violenta e perico-losa è stata già abbondantemen-te superata.

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CITTÀ DEL VATICANO — Sidirebbe che papa Benedetto vo-glia riportare il Papato in Italia:ha annunciato ieri la nomina di18 cardinali elettori e 7 di lorosono italiani (il più noto è l’arci-vescovo di Firenze Giuseppe Be-tori). In occasione dell’ultimoConcistoro, nel novembre del2010, ne aveva nominati 20 e 8erano italiani. Se il Conclave siriunisse tra qualche mese gli ita-liani sarebbero 30 su 120, parial 25% (mentre erano 20 su117, pari al 17%, nel Conclavedel 2005).

I nomi annunciati ieri dal Pa-pa all’Angelus sono 22, ma quat-tro di loro non sono elettori inquanto hanno più di 80 anni: ilpiù noto è lo storico delle reli-

gioni Julien Ries, belga, 92 an-ni. Dieci su 22 sono curiali e fol-ta è la presenza di uomini chehanno avuto vicinanza geografi-ca, biografica o di ruolo con ilcardinale Tarcisio Bertone, Se-gretario di Stato.

Questi i sei italiani, oltre a Be-tori, tutti con incarichi di Curia,tutti sconosciuti fuori del mon-do ecclesiastico: Fernando Filo-ni (pugliese, prefetto della Con-gregazione per l’evangelizzazio-ne), Giuseppe Bertello (piemon-tese, presidente del Governato-rato), Domenico Calcagno (pie-montese, presidente dell’Ammi-nistrazione del patrimonio del-la Sede apostolica), GiuseppeVersaldi (piemontese, presiden-te della Prefettura degli affarieconomici), Antonio Maria Ve-

gliò (marchigiano, presidentedel Consiglio per i migranti);Francesco Coccopalmerio (mila-nese, presidente del Consiglioper i testi legislativi).

I curiali non italiani sono Jo-io Braz de Aviz (brasiliano, pre-fetto della Congregazione per ireligiosi), Manuel Monteiro deCastro (portoghese, penitenzie-re), Santos Abril y Castello (spa-gnolo, arciprete della Basilicadi Santa Maria Maggiore), Ed-

win Frederik O’Brien (statuni-tense, gran maestro dell’Ordineequestre del Santo Sepolcro). Inon italiani che sono vescovi digrandi diocesi sparse per ilmondo sono sei: Jhon TongHon di Hong Kong, Timothy Mi-chael Dolan di New York (è pre-sidente dei vescovi statuniten-si), Dominik Duka di Praga,Thomas Christopher Collins diToronto, Willem Jocoby Eijk diUtrecht, George Alencherry di

Ernakulam-Angamaly (India,di rito siro-malabarese), RainerMaria Woekli di Berlino (55 an-ni: il più giovane tra i cardina-li).

I nuovi cardinali che hannopiù di 80 anni e dunque non en-trano in Conclave, oltre al belgaRies, sono l’arcivescovo rome-no di rito greco Lucien Marusin(80 anni), il teologo gesuita te-desco Karl Becker (84 anni) e ilteologo agostiniano di MaltaProsper Grech (87 anni).

Tra gli ecclesiastici italianiche ricoprono incarichi cardina-lizi, ma che non hanno avuto

per ora la nomina a cardina-le — dovranno cioè atten-

dere il prossimo Conci-storo — ci sono l’arcive-

scovo di Torino Cesa-re Nosiglia e i curialiRino Fisichella eClaudio Celli . Idue curiali non

sono stati inseriti per non infla-zionare il numero degli italianiin questa tornata, Nosiglia per-ché l’arcivescovo emerito di To-rino — Severino Poletto — hameno di 80 anni e dunque in ca-so di Conclave si avrebbero dueelettori «torinesi». Per la stessanorma non scritta avevano fat-to «anticamera» nei precedentiConcistori gli arcivescovi di Pa-lermo Paolo Romeo (cardinalenel 2010) e di Firenze GiuseppeBetori (tra i nominati ieri).

Con uno strappo al tetto dei120 cardinali elettori stabilitoda Paolo VI, le nomine di ieriportano gli elettori a 125, marientreranno nella norma in po-chi mesi con il compimento de-gli 80 anni da parte dei più an-ziani. Il primo degli italiani araggiungere questo traguardosarà — a novembre — RenatoRaffaele Martino.

Tra i nominati ieri non c’ènessun africano e aumenta — amotivo dell’aumento degli ita-liani — la prevalenza degli euro-pei: ora sono 67 su 125, mentreerano 58 su 115 nel Conclavedel 2005 (salgono cioè dal51,2% al 53,5%). È arduo imma-ginare che questi minimi spo-stamenti del baricentro geogra-fico del «collegio» possano ave-re domani un’influenza decisi-va nella scelta del Papa. Ma è ve-rosimile che il prudente Ratzin-ger si senta meglio a suo agiocon collaboratori curiali a domi-nante europea e italiana.

Luigi Accattoliwww.luigiaccattoli.it

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Se un prof insegna a «stendere i servi di Sion»

Indagato per istigazione all’odio

Fernando FiloniPrefetto della Congregazioneper l’evangelizzazione dei popoli

Applausi a BetoriIeri monsignorGiuseppe Betori,attualmentearcivescovodi Firenze,durante lo storicocorteo della«Cavalcata deiMagi» in piazzaDuomo, nelcapoluogotoscano. Betoriè uno dei setteprelati italianinominati cardinalida papaBenedetto XVI(Ansa)

Nuovi cardinali, Betori e altri sei del nostro Paese

Bertone

Il caso Difficile spiegare il ritorno di Pallavidini su una cattedra del liceo di Norberto Bobbio

di PIERLUIGI BATTISTA

La Procura

Domenico CalcagnoPresidente dell’Apsa (amministrail patrimonio della Santa Sede)

Giuseppe VersaldiPresidente della Prefetturadegli affari economici

Giuseppe BertelloPresidente del Governatoratodello Stato della Città del Vaticano

Antonio Maria VegliòPresidente del Pontificio consiglioper i migranti e gli itineranti

Francesco CoccopalmerioPresidente del Consigliopontificio per i testi legislativi

Vaticano La scelta di Ratzinger: il passaggio dal 17 al 25% del Conclave

Più peso a Italia ed Europanell’elezione del Papa

Folta la presenzadi chi è stato vicinoal segretario di StatoTarcisio Bertone

I nuovicardinaliitaliani

TORINO — È indagato per l’ipotesi di reato di istigazioneall’odio razziale il professore di Torino finito sulle primepagine dei giornali dopo che su Facebook avevaminacciato una strage nella sinagoga della città e postatofrasi razziste. La Digos della polizia di Torino ha perquisitoil suo appartamento, da cui ha prelevato due computer ealtro materiale informatico. Il professore dovrebbe essereascoltato la prossima settimana. L’inchiesta è coordinatadal procuratore aggiunto di Torino, Sandro Ausiello.

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Su YouTube Renato Pallavidini

23CronacheCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

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Una coltellata alla schiena, nel mezzodi una rissa. È finita così la serata indiscoteca a Genova Sampierdarenaper Michelle Solar, 19 anni. Lagiovane, di origini sudamericane, èin coma farmacologico all’ospedaleVilla Scassi. La lama ha perforato unpolmone. Le indagini hanno portatoal fermo di un colombiano di 22anni. Sarebbe stato lui a sferrare lacoltellata. Ancora da chiarire l’esattadinamica dell’aggressione.

Inchiesta G8, Piscicelli:non ho riso del sisma

Tenta di sedare la rissa,ma viene accoltellata

Più vincitori

Il secondo biglietto vincente a Modena, il terzo e il quarto nella Capitale

Brevi

Si dice «stanco di passare per unmostro» e chiarisce che lui non hariso subito dopo il terremotoall’Aquila. In un’intervista alTgLa7, Francesco Maria De VitoPiscicelli, l’imprenditore coinvoltonell’inchiesta sugli appalti del G8racconta la sua versione. Edenuncia: «Tre persone armate mihanno detto di non parlare con imagistrati».

ROMA — I nomi dei vincito-ri sono misteriosi. Ma, di sicu-ro, si sa chi ha perso: la «Lotte-ria Italia», da tempo, non «tira»più. Il calo di vendite è drasti-co, costante. Qualcuno, però,nella notte gioisce. Il primo pre-mio, da 5 milioni di euro, fini-sce a Napoli, col bigliettoG113669. Il secondo tagliando,I701550, da 2 milioni, è statovenduto a Modena. Terzo equarto premio, rispettivamenteda 1,5 milioni e da un milione aRoma e provincia: il bigliettoC662975 a Castelnuovo di Por-to, il C400105 nella Capitale. Ilquinto premio, 500 mila euro,va al biglietto B821811 staccatoa Paderno Dugnano (Milano) eil sesto, da 250 mila euro, a Tori-no col tagliando G326276. I fa-sti degli anni 80 e 90, quando sisuperavano i 30 milioni di bi-glietti venduti, fanno parte del-la preistoria e anche i tempi piùrecenti, quando si viaggiava in-torno ai 15 milioni di bigliettivenduti, sono lontani.

L’anno scorso si scese a 9,6milioni di biglietti, per la Lotte-ria 2012 siamo ad appena 8 mi-lioni, il minimo storico, conuna riduzione del 16,5% rispet-to al 2011. I premi, comunque,aumentano: l’anno scorso furo-no 67 i biglietti vincenti, scesidai 91 della precedente estrazio-ne e ora «risaliti» — come infor-ma l’agenzia Agipronews — a120. Tolto un superpremio, eli-minati quelli da 100 mila euro,sono aumentati quelli da 50 mi-la (30 tagliandi) e quelli da 20mila (84 biglietti). Sette regioni

restano a secco nei premi di pri-ma e seconda categoria: Abruz-zo, Basilicata, Calabria, Sarde-gna, Sicilia, Valle d’Aosta e Moli-se. Il calo è in tutta Italia, Laziocompreso dove si registra un-26%: da 2 milioni di bigliettivenduti a 1,5, quasi tutti (1,2)nella provincia di Roma. La for-mula della Lotteria Italia non

tiene più. Lo dicono anche i gio-catori: «Meglio Superenalotto eGratta e vinci: sono più imme-diati. Chi aspetta più la Befa-na?». Ieri sera, l’estrazione eraabbinata alla puntata specialedi «La prova del cuoco». Duran-te la trasmissione condotta daAntonella Clerici si sono sfidatiotto vip: Orietta Berti, Antonio

Rossi, Paola Perego, Lello Are-na, Roberta Lanfranchi, PippoBaudo e poi le coppie LorellaCuccarini-Marco Columbro eAlice ed Ellen Kessler. Comeospiti, il cast di «Immaturi - Ilviaggio» (Raoul Bova, RickyMemphis, Luisa Ranieri, Am-bra Angiolini, Barbara Bobulo-va, Anita Caprioli). Una sfida ai

fornelli, col pubblico da casa adecretare col televoto il piattopreferito e l’abbinamento coisei premi della Lotteria. Vinco-no le polpette al sugo che diven-tano milionarie. Ma la Lotteria,col passare degli anni, segnasempre più il passo.

Ernesto Menicucci© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ai due piccoli che si sono sentitimale dopo una dialisi all’ospedaleRegina Margherita di Torino sarebbestato somministrato un additivo delsangue povero di calcio. La Procuraha aperto un’inchiesta indagando iresponsabili delle due aziende cheproducono e distribuiscono ilfarmaco (1.850 sacche sequestrate).L’ipotesi di reato: lesioni colpose ecommercializzazione di farmaciimperfetti.

ROMA

GENOVA

Lo scorsoanno furono67, quest’annosono 120

Lotteria, a Napoli i cinque milioni Dialisi, la Procura indagasulle sacche difettose

L’estrazione In tv nella trasmissione «La prova del cuoco». Assegnati anche i tagliandi da 50 mila euro

TORINO

24 Cronache Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Sera#

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Autodrive Ski Cup

Domani su Corriere Saluteinchiesta sul perchénon si dà il consenso alladonazione degli organi

Su Corriere Salute

Concorso per un posto di ri-cercatore presso la Chirurgiaplastica e ricostruttiva dell’uni-versità di Pavia. Posto pagatoper 5 anni da una onlus (Huma-na Forma) operante nel campodella chirurgia plastica. Una vin-citrice, che doveva entrare inservizio il 31 dicembre. Ma cosìnon è stato. Tutto sospeso dallaFacoltà stessa: sub iudice. L’ate-neo non ha firmato la nomina esi è rivolto alla commissione digaranzia, una delle novità intro-dotte dalla riforma Gelmini, co-me il codice etico approvato agiugno. All’articolo 1 comma 6delle nuove norme si legge chenel rapporto con gli enti locali,le realtà produttive, i centri cul-turali e le associazioni privatenon ci devono essere legami e

interessi familiari. Ma la vinci-trice del concorso si chiama Sil-via Scevola. E’ figlia di DanieleScevola, docente della Facoltàdi medicina di Pavia e all’epocacomponente del consiglio diret-tivo della onlus, e di Angela Fa-ga, docente di chirurgia plasti-ca e ricostruttiva, dirigente del-l’unico reparto presso la Fonda-zione Maugeri e all’epoca presi-dente della onlus Humana For-ma. Nello stesso reparto dellaMaugeri — scrive la ProvinciaPavese — lavora anche il mari-to di Silvia, Giovanni Nicoletti.

Di qui il ricorso alla commis-sione etica. «No — dice la do-cente chirurga, mamma di Sil-via, al Corriere della Sera —.Dietro al ricorso c’è un eccezio-ne del Senato accademico pre-occupato che il finanziamento

privato possa in qualche modol’indipendenza della program-mazione universitaria. Ma que-sto era già stato appurato quan-do l’Ateneo ha autorizzato laconvenzione». E il discorso del-

la parentela? «Riguarda solo lachiamata di professori di pri-ma e seconda fascia», è la repli-ca della Faga.

Ma su questo saranno i comi-tati a dire la loro. Ecco i fatti.Ottobre 2010: l’università ap-

prova una convenzione con laonlus Humana Forma che siimpegna a finanziare un postoper un ricercatore, che sarà pa-gato per 5 anni dall’ente priva-to e poi passerà a carico dell’a-teneo. Novembre 2010: vienepubblicato il bando sul sito del-l’ateneo pavese e su quello delministero, rispondono un ricer-catore di Napoli e Silvia Scevo-la. Agosto 2011: è nominata lacommissione che giudicherà icandidati; ne fanno parte Aure-lio Portincasa (università diFoggia), Guido Molea (univer-sità di Napoli, Federico II); ilmembro interno di Pavia è so-stituito (d Francesco Moschel-la, università di Palermo) per-ché doveva essere un docentedel settore disciplinare del con-corso e l’unico a Pavia è la

mamma di Silvia. 25 novembre2011: colloquio con i candida-ti, si presenta solo Silvia. 29 no-vembre 2011: il rettore Angioli-no Stella approva e firma gli at-ti della commissione e dichiaravincitrice del concorso la Sce-vola, che sarebbe dovuta entra-re in servizio dal 31 dicembrescorso. Cosa non avvenuta per-ché il concorso è stato sospe-so. «In attesa di giudizio da par-te della commissione di garan-zia», spiegano i vertici dell’Ate-neo. Ultima nota: la famigliaScevola-Faga era nel consigliodirettivo della onlus HumanaForma (la Faga ne era presiden-te), si sono dimessi dopo la do-manda di ammissione al con-corso da parte della figlia.

Mario Pappagallo© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tutti in garasulla neve

260

Feriti e un treno deragliato per le forti raffiche. Disagi per navi e aerei

Etna spettacolare:cinquemila metri di cenere

MILANO — Un braccio di ferro pla-netario tra il vortice atmosferico sulPolo Nord e l’anticiclone sul vicino At-lantico davanti all’Africa ha scatenatoi forti venti che ieri hanno provocatodanni, guai e feriti in buona parte del-la Penisola. Il motivo è dovuto allasconfitta dell’anticiclone che si è inde-bolito lasciando campo libero alle for-ze atmosferiche che scendevano dalcielo del Nord.

In Val d’Aosta, sopra Cervinia, leraffiche raggiungevano i 260 chilome-tri orari mentre il termometro segna-va i 21 gradi sotto lo zero centigrado.Vari impianti sciistici erano bloccatisul Monte Bianco, sull’Altopiano diAsiago e in Alto Adige dove il perico-lo della valanghe saliva al quinto gra-do (forte). Vicino a Lucca un treno ve-niva deragliato, senza gravi conse-guenze, dalla caduta di un albero sul-le rotaie. Case scoperchiate a Gela enel catanese, black out elettrici si so-no verificati in Puglia e in altre luo-ghi per danneggiamenti ai tralicci.Con i traghetti fermi in numerosi por-ti, i collegamenti con le isole sono sta-ti interrotti dall’Elba alle Eolie, daPantelleria a Capri spazzata da ondealte tre metri. Anche la Corsica resta-va isolata. Intanto, alle cinque di ierimattina, un’onda violenta colpiva iltraghetto Messina-Salerno al largo diPunta Licosa sfondando una partedella vetrata della zona ristorazione eferendo leggermente, con le schegge,quattro passeggeri.

Lo scenario era appunto la conse-guenza della rottura improvvisa di unequilibrio ambientale che ben si reg-geva tra il Nord e la nostra regione.

«Da due mesi assistevamo ad un in-tensa azione causata dal vortice pola-re sull’Europa che provocava maltem-po — spiega Massimiliano Pasqui ri-cercatore dell’Ibimet, l’Istituto di bio-meteorologia del Cnr —. Però le Alpie l’anticiclone davanti all’Africa fino-

ra ci avevano protetto anche fin trop-po, tanto che le temperature sono sta-te clementi, gli eventi meteorologici,pur violenti come quelli di Genova,erano comunque molto localizzati. Co-sì si manifestava, però, un’anomaliatermica con un grado in più della me-dia e, come sappiamo, poche erano leprecipitazioni in genere e altrettantoscarsa la neve. Negli ultimi due mesi,infatti, abbiamo potuto godere di unacondizione climatica particolarmentegradevole e mite, protetti appuntodall’anticiclone e dalla barriera dell’ar-co alpino».

Ma c’è un’altra anomalia più consi-

stente alla base di tutto e legata ap-punto al vortice sul polo Nord che gliscienziati chiamano «oscillazione arti-ca». «Questo vortice — aggiunge loscienziato — nelle ultime settimaneè stato molto più intenso del solitoraggiungendo il secondo valore re-cord (2.221) dal lontano 1950 e quasiuguale a quello registrato nel dicem-bre 2006 giunto a 2.286».

Proprio tale intensità ha aumenta-to prima il maltempo oltre le Alpied ora le violente raffiche suimari e le nostre regioni.Accade, di soli-to, che uno

o due volte l’anno il vortice polaredia segni vistosi ma non a questi li-velli. «Non siamo certo in grado dispiegare immediatamente la ragioneo di stabilire correlazioni con i cam-biamenti climatici se ci sono — sotto-linea Pasqui — ma ora il periodo ini-ziato in novembre, proprio per la suaeccezionalità, sarà oggetto di appro-fondimenti scientifici per decifrarnei meccanismi. Ci sono stati altri casisignificativi negli anni scorsi: adesempio tra il 2006 e 2007 e tra il2009 e 2010 che stiamo ancora inda-gando per la loro eccezionalità. Tuttiricordiamo la scarsità d’acqua dellaprimavera 2007». L’oscillazione arti-ca, per l’occasione, offre anche un al-tro elemento in più di osservazione:risulta essere più lunga del solito equesto significa che anche nei prossi-

mi giorni il vento potrà flagel-lare la Penisola.

Giovanni Caprara© RIPRODUZIONE RISERVATA

Università di Pavia Il Senato accademico solleva il problema e il rettore blocca tutto: atti alla neonata commissione di garanzia

Senza rivali

I danni del maestraleLa forte mareggiata di ieri lungo le coste italianeha provocato molti danni. Nella foto sopra, ilvento di maestrale a Palermo: collegamentimarittimi interrotti e alberi abbattuti (Ansa)

RafficheVento ad altavelocità comenon si vedeva damolto tempo unpo’ ovunque inEuropa: dall’Italiaalla Germania(Tm News)

Non una semplice gara, mapiù soluzioni sciistiche perdiversi livelli di difficoltà,con un occhio particolare aglisciatori disabili. Tanti anche imomenti per i bambini nellaprima gara ufficiale delcircuito Autodrive Ski Cup,domani 8 gennaio,all’altopiano di Folgaria,grazie alla collaborazione traClub Alpino Edelweiss,FolgarìaSki e Scie diPassione.

Il primatoDal 1950soloun’altravolta, nel2006, si eraverificatounfenomenodi questaintensità

Maltempo Finora le Alpi e l’anticiclone africano ci avevano protetto. La perturbazione rimarrà ancora per giorni

chilometri orariLa raffica di vento più velocedella storia è stata registratail 10 aprile 1996 sull’Isoladi Barrow, in Australia

Nuova eruzione per l’Etna, a cinquanta giorni dall’ultima volta.Per la prima volta nel 2012. La cenere e i lapilli hanno provocatouna nube di cenere alta 5 mila metri. Ma a differenza dell’ultimaattività, l’eruzione di giovedì è stata particolarmente intensa. Ilvulcano attivo più alto d’Europa ha iniziato a preparare la nuovafase «caricandosi» già la sera precedente con diverse ore dideboli esplosioni stromboliane all’interno del cratere. All’alba sisono viste fontane di lava uscire da diverse bocche all’internodel cratere e sui fianchi sud-orientale e settentrionale. Lospettacolo si poteva vedere anche da Taormina e dalla provinciadi Siracusa. L’attività vulcanica è comunque finita in mattinata,senza provocare disagi alla circolazione aerea: lo scalo di Cataniaè rimasto sempre aperto, grazie anche alle simulazioni studiatead hoc dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’eruzione del vulcano

Papà e mamma tra i docenti, la figlia vince il concorso

La primaA 50 giorni

dallaprecedente

eruzionel’Etna è

tornato afarsi sentire,

giovedì: laprima volta

del 2012.Colonna di

cenere efontane di

lava (Reuters)

chilometri orariLa velocità del ventoraggiunta ieri pomeriggiosui 3.480 metri di PlateauRosà, sopra Cervinia

Il vortice artico che porta venti record

In due hanno risposto albando, ma al momentodell’esame si è presentatasolo la vincitrice

25CronacheCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012 italia: 515249535254

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26 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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27CronacheCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

I consigli

Viaggiarein Paesi sconosciuti

Frutta e legumiLa dieta anti età

Importante svolgereattività fisica

Allontanarela frustrazione

Più culturaminor declino

3,6

7.280

«Ne abbiamo più diquanto ce ne serve,possiamo permetterci diperdere qualche cellula»

Il commento

Per centoÈ la perdita nelle attivitàdi memoriae di ragionamentotra i 45 e i 49 anni

Le differenze

PersoneÈ il campione studiato per10 anni dagli scienziaticon la professoressaArchana Singh-Manoux

Il neuroimmunologo

QUELLO CHE LE STATISTICHE NON DICONO DELLA NOSTRA TESTA

Uno studio divide gli esperti. I critici: «Bisogna allenarlo»

Viaggiare fa bene.ConoscerePaesi nuovi,persone diverse,esercitarsi conuna lingua straniera:tutte queste attivitàcostituisconouno straordinariostimoloper la propria psichee per tenersi attivie bene allenatirispetto alla vita

L’alimentazioneè una grande alleataper accompagnarenel modo miglioreil passare degli anni.Una dieta carica digrassi saturi, tropporicca di proteine,non aiuta certoil metabolismo. I nostrigeni si proteggonodall’invecchiamentocon frutta e legumi

Per contrastarel’invecchiamentoè indispensabilefare attività fisica.Svolgere uno sport,fare ginnastica,uscire in bicicletta,correre. L’uomoè una macchinacostruita permuoversi, non perderàmai naturalmentequesta suainclinazione

La ricercaUno studioappenapubblicatodal «BritishMedicalJournal»dice che ildeclino dicervello ememoriacominciaa 45 annied è identicotra uomini edonne:l’indagine èstata svolta sudipendentipubblici tra i45 e i 70 anniTestimonialIn realtàabbiamotantiesempidi personenormalie personaggiche aquarant’annisono nel pienodella formafisicae psicologica,comei protagonistidelle fotoa sinistra:attori, attrici,ma anchesportivi. Èimportantecomunque pertutti tenereallenati ilcervello e ilcorpo

La frustrazioneè nemicadi uno spirito giovane.È fondamentaleporsi sempredegli obiettivi, purchésiano alla nostraportata e realizzabili.Non riuscirenelle cose rattristae abbatte l’umore.Meglio coltivaresogni e interessiche possono realizzarsi

MILANO — Proprio quandofacevamo amicizia con l’ideadei Quaranta, ecco la notiziache manda in frantumi i nostrimantra per digerire il tempo. Sicomincia a rimbambire a 45 an-ni. L’annuncio, naturalmente,non è così irriverente. Però lasostanza non cambia: a quel-l’età il cervello inizia a perderele sue funzioni. Memoria e altrecapacità di ragionamento pia-no piano declinano. Fino ai 49anni il deterioramento è del 3,6per cento in entrambi i sessi.Dopo i sessantacinque anni, gliuomini lasciano sul campo il9,6 per cento delle loro capacitàcognitive, le donne il 7,4. Lostudio, pubblicato dal BritishMedical Journal, è stato condot-to dal Centro di ricerca in epide-miologia e salute pubblica inFrancia e dall’University Colle-ge di Londra su oltre settemiladipendenti pubblici dai 45 ai 70anni. Possibile?

Intanto, manteniamo la cal-ma. Nel 2011, a 58 anni, Ka-thryn Ann Bigelow ha vinto l’O-

scar per The Hurt Locker (la pri-ma donna con la statuetta allaregia), più un baby fidanzato(Mark Boal, di venti più giova-ne). Dunque, non tutto è perdu-to. Però mette una certa appren-sione scoprire che già sotto lasoglia psicologica dei cinquan-ta ricordiamo le cose meno be-ne, non siamo rapidi e scattantia stilare una lista di nomi checominciano per S, padroneggia-mo il vocabolario con minor di-sinvoltura, come è successo al-l’ampio campione esaminatoper dieci anni dall’équipe dellaprofessoressa Archana Sin-gh-Manoux.

«Leggerei la ricerca con inte-resse e curiosità, ma un sorrisoplacido. Proprio i numeri la

smorzano. Il fatto che il risulta-to sia significativo dal punto divista statistico non implica chelo sia pure da quello biologico:rispetto all’impatto sulla fisiolo-gia è quasi una tautologia. So-spetto che se avessero fatto glistessi riscontri sui ventenni esui trentenni avrebbero regi-strato ugualmente un calo dellefacoltà cognitive», ci rasserenail neurobiologo Angelo Vesco-vi. Tuttavia non risparmia alcu-ni consigli che potrebbero tor-nare utili per contrastare gli ef-fetti collaterali dell’avanzaredell’età. «È accertato che unodei fenomeni critici alla basedell’invecchiamento tonico è illogorarsi delle attività di autoringiovanimento del nostro or-ganismo. Siamo una macchinacostruita per deambulare, quin-di l’attività fisica è sicuramenteun meccanismo di protezione.L’altro è l’attività intellettiva:non si tratta di fantascienza,ma di neuroimmunologia. Lenostre attività producono unasoddisfazione interiore che si

trasforma a livello di ipotalamoin ormoni. Una cosa intellettua-le come leggere un libro diven-ta una cosa chimica come la do-pamina, l’ossitocina, il cortiso-lo, che mantengono efficienti isistemi anti invecchiamento. In-fine, l’alimentazione aiuta: quel-la sovraccarica di grassi saturiaffatica il metabolismo».

Il neuroimmunologo RenatoMantegazza fa notare che «nontutti gli uomini per fortuna rim-bambiscono a 50 anni: più unoriesce a tenere in allenamentoil proprio cervello, meno ha lapossibilità di andare incontroal declino cognitivo». Per rassi-curarci sui risultato dello stu-dio pubblicato a Londra mettein evidenza che «abbiamo piùcervello di quanto ce ne serve ene usiamo una frazione talmen-te piccola da poterci permetteredi perdere un certo numero dicellule, purché non in modosbilanciato». Consigli pratici:«Leggere, progettare, ascoltaremusica, viaggiare, studiare unostrumento non troppo difficile,

porsi obiettivi adeguati e realiz-zabili».

L’imprenditrice Luisa Todi-ni, presidente dell’Associazionecostruttori europei, 45 anni daottobre, ha trovato la chiave divolta dell’eterna giovinezza nel-la maternità. Ammette: «Cam-bia tutto, non puoi più permet-terti di essere debole, non puoimai gettare la spugna. Anche fi-sicamente è stata la mia rinasci-ta». Abbina sempre quindici mi-nuti di attività fisica quotidia-na, ovunque nel mondo, alla let-tura di quotidiani, riviste, ro-manzi e saggi. «Più è vario il re-pertorio più mi sento stimola-ta». Non smette mai di incurio-sirsi alle cose e alle persone.«Dico sempre a mia figlia di ot-to anni: la conoscenza è l’unicacosa nella vita che non potran-no mai toglierci». E con tantasaggezza conclude: «Si può es-sere vecchi a vent’anni e giova-nissimi a sessanta».

Elvira Serratwitter @elvira_serra

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il cervello con la crisi di mezza etàInvecchia a 45 anni (ma c’è rimedio)

L’attività intellettivaè indispensabile permantenersi giovani.Anche leggere un libroha effetti immediatisull’ipotalamo,producendo ormoni cheaiutano l’organismo amantenersi sano.Studi dimostrano che lepersone con maggiorecultura vannomeno incontroal declino cognitivo

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Valeria Golinoe Salma HayekA sinistra l’attriceitaliana natail 22 ottobre1966. A destrala messicananata il 2settembre 1966(Infophoto e Ap)

La «testa» cambia anche in base allavoro: un matematico cominciaa perdere smalto a trent’anni, i biologidanno il massimo a quarant’anni

di EDOARDO BONCINELLI

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Tea LeoniPer l’attrice nata il 28 febbraio1966, il declino cerebrale èappena cominciato (Reuters)

Vincent CasselNato il 23

novembre ’66. Agiudicare dai film,

i suoi neuronifunzionano

benissimo(LaPresse)

Alessio BoniIl nostro attore di cinemae teatro è nato il 4 luglio1966 (LaPresse)

Alex ZanardiIl pilota dallavolontà di ferro,ora ancheconduttore tivù,è natoil 23 ottobre1966 (Bozzani)1

La scheda

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I l cervello, si sa, è uno degli organi predilettidall’uomo e ogni novità che lo riguarda vie-ne avidamente cercata e prontamente accol-

ta anche se ben poco corrispondente alla realtàdelle cose. Qualche anno fa un neurobiologoitaloamericano fece un elenco delle idee sba-gliate a carico di tale organo, dal fatto che ognigiorno morirebbe una quota fissa e rilevantedelle cellule nervose che lo compongono, aquello che noi utilizziamo solo una piccola fra-zione del cervello stesso, a quello infine chel’emisfero sinistro sarebbe più discorsivo e logi-co e quello destro più artistico e immaginativo.Negli ultimi tempi siamo stati bombardati dal-le «vere» differenze fra il cervello del maschio edella femmina, da quanto la dieta incida sull’at-tività e l’agilità dello stesso e dall’elenco degli«esercizi» che lo manterrebbero giovane. Ora èla volta di un imponente studio statistico chemostrerebbe che le nostre facoltà mentali decli-nano già a partire dai 45 anni, ma se si leggel’articolo si scopre poi che questo declino, misu-

rato con enorme difficoltà, è appena del 3,6%nei primi anni dopo i 45. Seguono poi una seriedi raccomandazioni per preservare il cervelloda questo supposto invecchiamento precoce.

La notizia presenta due lati diversi, che cometali vanno considerati. Il primo, sacrosanto, èquello che un cervello sufficientemente ossige-nato funziona meglio. Noi riteniamo usualmen-te di avere nella testa un organo superiore, ca-pace dei voli più arditi e quasi sottratto alle mi-serie del corpo, ma si deve poi ammettere chetutta questa eccezionalità è strettamente legataalla sua integrità e quindi al suo rapporto con ilresto del corpo. Il cervello rappresenta il 2% del-la massa del corpo, ma consuma il 20% del-

l’energia quotidiana che circola nello stesso. Haquindi continuamente bisogno di essere nutri-to e ripulito, di essere cioè attraversato da uncostante e vivace flusso sanguigno. Pena la ri-duzione del funzionamento. Si sa da tempo chemolte di quelle che un tempo venivano definitedefaillance mentali precoci, o peggio, sono im-putabili dovute a ridotta ossigenazione, dovutaalle cause più diverse. Occorre quindi andareda un dottore se la situazione si presenta criticae fare del sano moto in ogni caso, a ogni età,allo scopo di far «girare» il sangue.

Sul fatto poi che il cervello invecchi a questao quella età, bisogna intendersi. Il cervello, co-me tutto il corpo, è al massimo intorno all’etàriproduttiva, l’unica che la selezione naturale,come dire la Natura, riesca a «vedere», cioè aprendere in considerazione. Dopo comincia adeclinare, anche se molto lentamente e non pertutti alla stessa velocità. Questa o quella facoltàe questa o quella prestazione cominciano a ri-sentire del passare del tempo, con cinetichemolto diverse da individuo a individuo e daprestazione a prestazione. Si tratta ovviamente

di differenze sottilissime, ma per certi aspettirilevanti. Se si parla di uomini di scienza di crea-tività e rilevanza eccezionali si osserva un feno-meno ancora inspiegato. Un matematico ven-tenne è già abbondantemente in pista e a tren-ta anni comincia a perdere smalto; un fisico dàil suo meglio fra i venticinque e i trent’anni, cre-ando edifici di pensiero imponenti e smaglian-ti, poi la sua creatività ritorna più «normale»; ilbiologo di punta è invece un po’ meno precocee più longevo: dà il suo massimo a trentacin-que-quarant’anni. Perché? Non si sa, ma si puòsupporre che la punta di diamante dell’intelli-genza più tagliente sia al suo massimo moltopresto e dopo un po’ sia meno «arrotata». Dipoco, di pochissimo, si intende, ma non senzaeffetto. Conclusioni per i normali mortali? Nonpreoccuparsi degli altri, pensare a sé e alle pro-prie doti personali, che comunque sempre esi-stono e vanno continuamente esercitate, e farescorrere il più possibile il sangue nelle proprievene. Il resto sono chiacchiere.

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Salute Il declino cognitivo inizierebbe prima del previsto. Ecco i modi per tenersi giovani

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29Corriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

Tempi liberi

L’annodei propositi(mantenuti)

TecnologiaModa

di Umberto Torelli

Anche i cucciolidi robot crescono

Viaggi

di Matteo Persivale

Controcopertina

Stilisti testimonial(non solo di sé)

di Massimo Sideri

I social networke i colleghi spia

Solo piani di vita

La programmazione

di Massimo Spampani

La gara

Stili di vita, viaggi, tecnologia e benessere

L’autodisciplina del pensiero

Chiudere i cerchi(anche affettivi)

Come in azienda:piano scritto e verifiche

Nell’Alta Engandinalontano dalla folla

Grande obiettivoe forte motivazione

di ALESSANDRA MANGIAROTTI

Per arrivarein fondoservonoalleati.Un amico,un familiareQuella fatache ti fadono dipoteri chenon credevid’avere

Ilprogrammava messonero subianco, poisi procedeper tappeintermedie eperiodica-mente sicontrollanoi risultati

I propositipasseggerisonodestinatial fallimentoI grandiobiettividevono daresoddisfazio-ne e nonesserevelleitari

Quelloche contaè l’obiettivoMa ognunoha la suastrategia:per qualcunoserveil bastonee la carota,per altri solouno dei due

Servono strumentie compagni di viaggio

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PsicoterapeutaMariaRita Parsi

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ConsulenteMaria CristinaBombelli

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FilosofoRemoBodei

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SportivoUmbertoPelizzari

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I l filosofo Remo Bodei dipropositi per l’anno nuovo(«troppo passeggeri e destinati

proprio per questo a non essereportati a termine») non ne ha.«Quello che conta — afferma —sono i piani di vita che, come nellaRussia sovietica, hanno unascadenza quinquennale». Oppure:«Per dirla come gli oppositori, igesuiti: non multa, sed multum.Non molte cose ma una volutaintensamente». La sua, asettant’anni suonati da un po’, èquella di lasciare gli Stati Unitidove insegna e tornare a lavorarein Italia: «Con maggioretranquillità rispetto ai ritmifrenetici americani, così da riuscirea portare a termine quello che holasciato in sospeso». Nessuna vita èrotonda, scriveva Emily Dickinson:«Il mio obiettivo, diciamo, èchiudere qualche cerchio: non solodi lavoro, ma anche affettivo.Amici, parenti... Quelle cose per lequali la vita vale la pena di esserevissuta». La ricetta per portare atermine il proprio grande progetto?«Nessuna. Basta l’interesse, chequesto obiettivo dia soddisfazionee non sia velleitario (la velleità è ilpeggior nemico dellamotivazione)». Ecco: «L’interessenel suo senso etimologico di starein mezzo: quella cosa che sta trame e il mio obiettivo, quellacalamita che dal futuro mi attira».

G li alleati, in quello che perMaria Cristina Bombelli èl’«immancabile piano di

lavoro», finiscono sotto l’etichetta di«controllo sociale» e sonofondamentali. Per lei, presidente dellasocietà di consulenza Wise Growth(che guida aziende e persone inpercorsi di crescita), il punto dipartenza è uno: «Il buon vecchiodiario in cui fissare il proprioprogramma di lavoro. Perché ipropositi solo pensati sono piùdifficili da mantenere». Se sipreferisce un file, va bene lo stesso.«Scelto l’obiettivo (il mio è condurreuna vita più salutare), si fissano delletappe intermedie e si verificanoperiodicamente i risultati».Impensabile è perdere dieci chili inuna settimana o correre la maratonadopo due. «E visto che il diariorisponde solo a noi, è benecoinvolgere un controllore esterno: ilmarito, un amico. Qualcuno che cifaccia uscire da una dimensioneautoreferenziale». Esiste anche un sito(www.buonipropositi.com) che sipropone come cassetto dei propositi esi impegna a ricordarceli via email.Attenzione però: «Bisogna imparare aconcentrarsi su noi stessi. In unasocietà in cui siamo sempre connessie costantemente riposizionati su coseche ci allontanano dai nostri obiettivi,è importante saper organizzare ilnostro tempo in modo da ritagliarci lenostre quiet room».

E più potere di attrazione avrà ilnostro magnete, più saremocalamitati dal nostro obiettivo.

Umberto Pelizzari, recordmanmondiale di apnea (tra i primi adallenare oltre al corpo la testa con loyoga, anche dei monaci Shaolin),l’ha sperimentato in prima persona:«Quello che conta è l’obiettivo, ilpodio. Grande o piccolo che sia (peril 2012 il mio è doppio: stare il piùpossibile sott’acqua e vicino a chiamo), deve essere sostenuto da unafortissima motivazione. Così forteda permetterci di superare ognisacrificio e trasformarlo in unbagaglio di forza». Il suo percorso èquello ereditato dall’agonismo: ungrande obiettivo da raggiungereattraverso piccoli step. Piccoli passiaccompagnati da una strategia«bastone e carota», ha teorizzatoanche Mary Ann Sieghart, «runnermediocre» e columnist delbritannico The Independent. Ma perPelizzari, la strategia del bastone edella carota, dell’autodisciplinafarcita di una buona dose di volersibene, è solo una delle tante.«Perché ognuno ha la sua molla,diversa in ogni situazione:qualcuno raggiunge il traguardosolo grazie alla carota, qualcun’altrosolo con il bastone. E l’allenatore losa bene». Alleato fondamentale: ingara così come in tempo di grandicambiamenti.

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Cavalcare la trasformazione,volendo un po’ più di bene a se stessiGennaio è il mese delle promesse: qualistrategie usare per non assistere al solitonaufragio? Vedersi con gli occhi di chi hagià raggiunto l’obiettivo è la prima mossa

«A ttenzione, nulla saràcome prima» è la colonnasonora, un po’ fastidiosa,

di questo 2012. E come in ognimomento di crisi o stress, ci diconogli studiosi dei comportamenti, ci siprospettano tre strade. Quelle dei rattidi Laborit in Mon oncle d’Amérique:subire, azzuffarsi oppure cavalcare latrasformazione volendosi bene. Spinticosì dalla voglia-bisogno dicambiamento, di rottura o fuga, simoltiplicano i buoni propositi perl’anno nuovo. Ma come mantenerli?Inizia a vederti con gli occhi di chi haraggiunto il suo obiettivo, magariscrivendoti una lettera dal futuro, etutto sarà più facile. «Perché senzal’autodisciplina, in primis delpensiero, non si va da nessuna parte»,dice la psicoterapeuta Maria RitaParsi. Lei, per il 2012 si vede già con ilsuo nuovo romanzo finito e con lescarpe da runner ai piedi. Ma primadi arrivare a questo, avverte, c’è unpasso importante: «Stabilire lepriorità e cogliere le motivazioni vereche stanno dietro le cose chevogliamo (sempre calate nella realtàse no restano sogni). Quindi trovaregli strumenti (competenze, tempo,spazi, la volontà non basta) ma anchealleati che spronano e controllano».Un familiare, un amico, unospecialista. «La fata delle favole che tisvela la formula magica o ti fa donodi poteri che nemmeno tu sapevi diavere».

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ChiavennaORE

a cura di Edoardo Stucchi© RIPRODUZIONE RISERVATA

48 Per la cena, ideali sono i crotti, cantineecologiche nella roccia, dove a tavola siassapora l’eccellente bresaola, che qui ènata, o il violino di carne secca, raffinatoprosciutto di capra, i formaggi d’alpe, itradizionali dolci. Al Crotto al Prato(vicino al centro sportivo) tel.0343.31658 e al Crotto Ombra, aPratogiano (tel. 0343 290133) si possonogustare affettati misti, gnocchetti, carnealla piota con polenta taragna,spendendo dai 20 ai 25 euro comprese lebevande. L’unica casa vinicolavalchiavennasca è Mamete Prevostini, laproduzione è a Mese e le uve sonocoltivate in Valtellina. Per informazioniwww.mameteprevostini.com.

Weekend

Giornata da dedicare allo sci partendocon l’auto o con i servizi pubblici perCampodolcino a circa mezz’ora di strada

per salire sul «metrò della neve» che in5 minuti vi porta nella ski area di AlpeMotta e Madesimo. Per il mezzogiornofermatevi al ristoro «Larici» lungol’omonima telecabina per uno spuntino.Da Chiavenna, con il servizio postalesvizzero potete arrivare in un’ora e 40 inEngadina, nello splendido scenario diSaint Moritz, con possibilità di fermarvial Maloja, a Sils.

La passeggiata lungo le vie del centrodi Chiavenna tocca piazza Pestalozzi,poi piazza Crollalanza, San Pietro epiazza Castello su cui domina ilParco botanico archeologico delParadiso. A pochi passi dal parco, nelvecchio quartiere artigianale di

Chiavenna, sorge il Mulino dellaBottonera (fino a marzo visite suprenotazione), fondato nel 1867: èun rarissimo esempio di architetturaindustriale, dove ancora oggi è vival’atmosfera del lavoro dei mugnaidell’Ottocento. L’aperitivo in centro,dopo la visita, è un’esperienza danon perdere.

L’alternativa allo sci — per chi nonama attacchi e scarponi — è ricca:questa zona è ricca di sorprese. Inlocalità Cortinaccio di Piuro si puòammirare l’unica dimora che si salvòda una disastrosa frana del 1618:Palazzo Vertemate Franchi.Si tratta di una delle villerinascimentali più interessanti dellaregione, con frutteto, vigneto, orto,giardino all’italiana e castagneto(fino a marzo visite su prenotazione).Possibilità di una pattinata al Centrosportivo Valchiavenna(0343 35068) e l’acquisto dei prodottitipici all’interno del suggestivocentro storico, zona pedonale riccadi negozi e ristoranti. Perinformazioni www.valchiavenna.como tel. 0343 37485.

Sport invernali, ricchezza artistica,gastronomica e artigianale sono i motiviper una sosta a Chiavenna, raggiungibileanche in treno da Milano. Per dormire ilSan Lorenzo (0343 34902), il Crimea(0343 34343) e Conradi (0343 32300), nelcentro storico, offrono due giorni inmezza pensione con ski pass per la valChiavenna a 130 euro. Per i giovani c’èl’ostello «Al deserto».

Visita alle opere d’arte di Chiavennacominciando dal complesso dellaCollegiata di San Lorenzo con lachiesa, il battistero, il chiostro con latorre campanaria e il Museo delTesoro che conserva un vasto corredodi preziosi paramenti e arredi sacri,un rarissimo codice musicale del XIsecolo. Qui si può ammirare anche la«Pace di Chiavenna», una coperta dievangeliario del XII secolo, in orosbalzato, gemme e prezioseminiature, capolavoro dell’oreficeriamedievale.

Sorprese d’artesenza passarela frontiera

Ore 18 di venerdìL’albergo con ski pass

Ore 20 Cena al crottocon bresaola e formaggio

Ore 8 di sabatoIl metro della neve

Ore 18 Il mulinoe il «salto» nell’800

Ore 9 di domenicaI capolavori dell’oreficeria

Ore 15 Nella villarinascimentale

Lontanodalla folla

Viaggi I nostri itinerari Alcuni scorci delle nevi dell’Alta Engadina: i tanti laghi ghiacciatifanno da scenario perfetto per le prove di fondo

Non solo SaintMoritz. I piccoli

hotel dove dormirecon 70 euro, le

discese illuminatedalle torce e le cene

in locali ricavatidentro le stalle

Immaginiin funivia

Tre ore o poco più da Mila-no e sei a destinazione. InSvizzera, nell’Alta Engadi-na, che non vuol dire soloSt. Moritz. Perché se è pur

vero che la capitale più mondana del-le Alpi, con la sua alta densità di vipe di teste coronate, concentra su disé i riflettori, è altrettanto vero cheuna lunga sequenza di tanti altri deli-ziosi paesi e maestose montagne of-frono la possibilità di trascorrereuna vacanza ricca di emozioni, nonsolo con gli sci. L’Alta Engadina riser-va mete e panorami straordinari cheproprio d’inverno si trasformanograzie alla lunga infilata di laghighiacciati (tra Sils, Silvaplana, Sur-lej, Champfèr, fino a St. Moritz). So-no proprio queste superfici pianeg-gianti e innevate a offrire il terrenoadatto alla pratica degli sport bian-chi su neve e ghiaccio: dallo sci di

fondo con percorsi facili su disteseassolate, al pattinaggio, al curling, al-lo snow kite (sci al traino di una velagonfiata dal vento), al polo su neve,alle semplici passeggiate in piano.

La valle «orizzontale»Sono deliziosi, lungo la valle, di-

sposta orizzontalmente e così pienadi sole, che intiepidisce giornatespesso rigide. Chi proviene dall’Ita-lia valica il Maloja, il passo che nonc’è, come dicono gli svizzeri, e per-correndo l’Alta Engadina può scen-dere sino a Zuoz e S-Chanf, dalla par-te opposta, seguendo il corso del-l’Inn. Una sequenza di paesi che siapre con Sils, diviso nei due centriabitati, quello di Maria e di Baselgia,cari a Nietzsche e a Marcel Proust. ASils Maria, arroccato un po’ sopra illago sorge un mito dell’hotellerie dilusso: l’Hotel Waldhaus, fin dal1908, e che quindi vanta una lungatradizione con ospiti illustri, daMarc Chagall a Luchino Visconti, daDavid Bowie a Rod Steward. Una ca-mera per due persone in mezza pen-sione costa 570 franchi svizzeri, ap-prossimativamente 460 euro. Prose-

guendo si raggiunge Silvaplana, dovesi può salire verso le piste di sci delCorvatsch (3.451 metri). Oltre ancorasi attraversa l’Engadina più mondanacon Champfèr, St. Moritz e un po’ piùavanti Celerina, che pur essendo cosìprossima a St. Moritz, ha una persona-lità e uno charme tutti suoi. Qui unbuon indirizzo accessibile anche per ilprezzo (circa 70 euro a persona conpernottamento e prima colazione) è ilMisani Hotel, giovane e confortevole,che oltretutto offre la comodità di esse-re a 400 metri dalla stazione ferrovia-ria e vicino agli impianti di risalita diCorviglia. Scendendo ancora lungo lavalle ecco il suo capoluogo storico, Sa-medan (dove tra l’altro c’è l’aeropor-to) con il suo bel borgo di antiche caseengadinesi e un hotel, PalazzoMÿsanus, ricavato da un antico edifi-cio le cui origini datano al XVI secolo,e i cui arredi emanano il delicato pro-fumo del legno di cembro, dove il per-nottamento con prima colazione costaper due persone 120 franchi (circa 98euro). Seguono ancora Bever, museoall’aperto dell’architettura engadineseantica e moderna, La Punt (con la Che-sa Merleda, edificio dal fascino miste-

Alta Engadina, la Svizzera

30 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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31Corriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

Copenhagen

a cura di Carlotta Lombardo© RIPRODUZIONE RISERVATA

ORE48Weekend

I primi a ricordarlo non saranno iconcittadini livornesi, ma icompaesani (d’adozione) di

Rovegno, Val Trebbia, entroterraligure. Oggi la sede del municipiodiventerà tempio della poesia. Poitutti al cimitero del paese doveGiorgio Caproni è sepolto insiemealla moglie. Nato a Livorno un

secolo fa (7 gennaio 1912) e scomparso nel 1990,Caproni è uno dei più grandi poeti del Novecento. Pertutto il mese cerimonie, convegni ed eventi sisusseguiranno a Genova, Livorno e Roma. Nella lirica delpoeta il porto ligure e quello toscano sono uniti, sono lesue città dell’anima. «È un amore incondizionato», dicel’assessore alla cultura della Regione, Angelo Berlangieri.La prossima settimana, a Livorno, verranno donati allacittà i due violini del poeta.

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Porti letterariBimbinviaggiodi Marco Gasperetti

Strøget è la lunga arteria pedonale cheattraversa Copenhagen da Kongens Nytorv allaPiazza del Municipio (Rådhuspladsen). Unasosta al Caffè Europa sulla piazza Amagertorv,pavimentata con lastre di granito, oppure alCaffè Norden da dove osservare il via vai dipersone e biciclette (affitto: tel. 0045.53710229)attorno alla bella Storkespringvandet (Fontanadelle Cicogne).È questo uno dei punti di ritrovoper le visite guidate in italiano di Linda Ciampa(tel. 0045.40818833, 20 euro circa)

S amuel Johnson (1709-1784),letterato e lessicografo tra ipiù illustri del mondo inglese,

era pieno di tic — si avvertono nelritratto che nel 1772 fece JoshuaReynolds — e amava i gatti. A unodei suoi felini, di nome Hodge, feceerigere un piccolo monumento: sipuò ancora vedere nel cortile

esterno della casa che Johnson abitò a Londra. Di più:questo gatto era letteralmente adorato. Il celebre uomodi cultura si recava personalmente al mercato del pesceper comprare le ostriche di cui Hodge era ghiotto, nonfidandosi dei venditori ambulanti. E nemmeno diparenti o servi, perché temeva che non scegliessero concura le vivande per l’adorato felino. Questa e altre storiele narra Madeline Swan, ne La curiosa storia del gatto(Odoya, pp. 288, e 16,50). Per la gloria di Hodge.

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Periscopiodi Daniela Camboni

La cura e il rispetto che i danesi hanno per laloro capitale è stupefacente e gli hotelecosostenibili sono in continuo aumento. Adesempio l’Axel Hotel Guldsmeden (HelgolandsGade 11, tel. 0045.3313266), vicino allastazione dei treni: non soltanto l’arredamentoè ecologico, ma a colazione servono cucinaorganica e la spa è specializzata in trattamentinaturali. La cena è d’obbligo al ristorante PederOxe (Gråbrødretorv 11, tel. 0045.33110077),in una delle piazze più belle della città.

Caproni e il donodei due violini

Il quartiere più animato di Copenhagen è ilporto canale di Nyhavn, con le case-mercantilidel ’700. L’edificio del 71 Nyhavn Hotel, 200anni fa era un magazzino per le spezie.Ristrutturato nel 2001, mantiene l’architetturaoriginale con i soffitti bassi e le finestrepiccole. Poco oltre Nyhavn, Kongens Nytorv èla monumentale piazza del re dove si consumail rito dell’happy hour alla Hviids Vinstue(Kongens Nytorv 19), pub settecentesco untempo frequentato da scrittori.

Difficile competere con Arne Jacobsen, PoulHenningsen o Verner Panton, maestri deldesign scandinavo. Ma sperimentali e ironichele proposte del team Muuto (H.C. AndersensBoulevard 27): oggetti d’uso quotidiano cheinterpretano con estro la tradizione, ma ilfermento innovativo travolge anche l’aziendaHay (Østergade 61). Colosso dell’arredamentoè Casa Shop (Store Regnegade 2); storici glishowroom di Emil Jakobsen (Kongensgade67) e Louis Poulsen (Gammel Strand 28)

La capitale è perfetta per una vacanza con ifigli. Dalla piazza del Municipio, attraversatoAndersen Boulevard, si arriva al parco di Tivoli,un’istituzione nazionale dal 1843. Ma prima divarcarne i cancelli bisogna entrare da Build aBear, sulla destra, un negozio dove i bambinipossono scegliersi l’orso di peluche tra decinedi esemplari di ogni colore e dimensione, contanto di carta d’identità valida per l’espatrio.Interessante, anche la grande nave che ospital’Arken Museum (Ishøj, Skovvej 100).

Una statua per il gattoche adorava le ostriche

U n Superpippo di ghiaccio di quasi 4 metri. UnBatman in planata. Tom e Jerry che ridono. Sonole sculture di ghiaccio formato gigante (3,5 mt

per 3,5 per 3) che da domani si materializzeranno inVal d’Aurina (Bz), come tanti Moai all’Isola di Pasqua.Succede per il terzo Festival internazionale dellesculture di ghiaccio da domani al 13 gennaio. Tema: icartoons. In montagna d’inverno è facile vederesculture di ghiaccio nei paesini, ma queste sono unicheper la location: svetteranno a 2.500 mt di altitudine,all’arrivo della cabinovia K2, la più alta dell’areasciistica Klausberg. Panorama travolgente: sembra diavere le Alpi ai propri piedi. E con un biglietto diandata e ritorno ci si può arrivare anche senza sci. Lestatue saranno realizzate dagli artisti nei giorni delFestival. Poi rimarranno lassù e moriranno fra qualchemese di morte naturale, trafitte da un ultimo raggio disole a primavera. Info: www.ahrntal.com

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Il museo del ghiaccioa un passo dal cielo

Ore 19 di venerdìI nuovi hotel ecosostenibili

Ore 10 di sabatoIl pub degli scrittori

Ore 14 Fra i caffènel cuore della città

Ore 17 I negozidel design scandinavo

Ore 10 di domenicaI bimbi fra peluche e musei

di Armando Torno

Una lunga passeggiatafra hotel ecosostenibilie i «templi» del design

Nella terza foto da sinistra, atleti durante la maratona di sci di fondopassano davanti al castello di Silvaplana (Keystone/Steffen Schmidt)

Qui sotto, a cena nell’igloo: è una delle esperienze che si possonofare in Alta Engadina. Nell’igloo si può anche dormire

Il Glacier Express, trenino rosso che da Tirano si inerpica sullemontagne svizzere, attraversando viadotti mozzafiato

(poco) mondana

rioso), e Zuoz, con le sue case rinasci-mentali e barocche: solo 1.200 anime,ma un turismo internazionale raffina-to. Pontresina invece è alle porte dellaVal Roseg, ai piedi del massiccio delBernina, ma riparata e assolata: beglialberghi e case in stile belle époque.

Le piste (illuminate)Il comprensorio dell’Alta Engadina

comprende ben 350 km di piste, diogni difficoltà, con 56 impianti di risa-lita. Da Sils Maria si può iniziare unoski safari che prevede ben 98 km di di-scese e 6.666 metri di dislivello com-plessivo, da percorrere anche parzial-mente e ovviamente con le dovute so-ste ai rifugi (ce ne sono 22) per ricari-care le batterie. Le prime tappe sonoquelle sul Corvatsch per poi scenderea St. Moritz Bad, risalire a Corviglia eal Piz Nair (3.057 metri). Poi si prose-gue sulle lunghe e pendenti piste delPiz Lagalb, sul passo del Bernina (do-ve transita il celebre trenino rosso delBernina Express lungo la linea Tirano-Coira) e si finisce sul Diavolezza dallacui cima ( 2.978 metri) parte una fanta-stica discesa sul ghiacciaio lunga 10chilometri (attenzione: la nuova funi-

via del Diavolezza in sostituzione diquella precedente entrerà in funzionesolo il 10 febbraio). Lo ski pass giorna-liero valido solo nei singoli compren-sori, per esempio quelli di Corviglia eCorvatsch costa 73 franchi (circa 59 eu-ro). C’è poi lo ski pass per tutta l’AltaEngadina a 76 franchi. I bambini sottoi 6 anni sciano gratis. Per loro ci sonoanche molti Kidspark (per esempio aCorviglia, sopra Celerina e a Pontresi-na). Per chi vuole divertirsi anche dinotte, ogni venerdì nel comprensoriodel Corvatsch c’è la «Snow Night». Siscia sulla pista illuminata più lungadella Svizzera (4,2 km) che apre alle19, con l’ultima salita della funivia qua-ranta minuti dopo la mezzanotte. Il bi-glietto costa 25 franchi (circa 20 euro)

per gli adulti, 15 (circa 12 euro) per iragazzi fino a 12 anni. Per 45 franchi(circa 36 euro) si ha diritto anche allafonduta al ristorante Murtèl.

Notte nell’igloo, cena in stallaUn modo per trascorrere una serata

suggestiva e romantica è quello di sali-re con la funicolare del Mouttas Mura-gl (ai minuti 10 e 40 di ogni ora) vicinoa Samedan. Un panorama unico, unbalcone su tutta l’Alta Engadina a2.456 metri. Sulla cima potrete fareuna camminata al chiaro di luna o sot-to le stelle con le ciaspole. Si cena al lu-me di candela nel ristorante sommita-le immersi nel legno di cirmolo, tarta-re di manzo al cognac e vini pregiatiper un costo medio di 60 franchi (circa

50 euro). Lassù vi insegnano anche acostruire gli igloo dove potrete dormi-re se ve la sentite. Stanze di ghiaccioda 2 a 6 persone a partire da 149 fran-chi ( circa 100 euro). La discesa può es-sere fatta in slitta lungo una pista lun-ga 4,2 km con 20 curve. Ma un must èanche quello di pranzare o cenare nellaKuhstall, un locale ricavato all’internodi una stalla comunale che si raggiun-ge con gli sci o anche a piedi da Sils.D’estate le mucche ci sono ancora, d’in-verno la stalla diventa ristorante (prez-zo medio 40 franchi, circa 33 euro).

I migliori pacchettiGli «Hotel Ski & Snowboard Spe-

cial» sono un’occasione per risparmia-re. Si tratta di pacchetti vacanza da duea sette giorni in hotel (con prima cola-zione) con ski pass e ski bus. Validi dal7 gennaio al 3 febbraio, dal 10 marzo al5 aprile e dal 10 aprile al 27 maggio. Ilcosto parte da 280 franchi (circa 230euro) per due notti in hotel tre stelle.Tutte le informazioni all’Engadin St.Moritz Mountain Pool, tel: +41 (0)81830 00 00, www.engadin.stmoritz.ch.

Massimo Spampani© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Anche la nebbia, tal-volta, ha un sapore.Dipende dal puntod’arrivo del viaggio,dipende da quello

che ci attende in una giornatad’inverno, dal calore che trove-remo, attraversando la grandepianura o salendo verso le Alpi,ma anche accomodandoci in cit-tà. Un esempio milanese, così,per mettervi sulla strada giustatra questi quattro palazzi: Tagiu-ra, come la via omonima che ta-glia la circonvallazione esterna,il regno di Tullia Bissolotti e deisuoi fratelli (ma a Milano dedi-cheremo un capitolo a parte).Immagini da film neorealista ocomunque degli anni ’50, rigo-rosamente in bianco e nero, siripetono lungo il cammino, ac-compagnandoci in questa scor-ribanda nell’enorme semplicitàdi piccole-grandi osterie-tratto-rie lombarde. Le scopriamo percaso, spesso indicate da chi c’èstato prima di noi, sovente pe-scate su una buona e attenta

guida, forse arrivandoci per ca-so, spalancando un’antica portadi legno.

Oppure seguendo il profumodi una storia, come all’Osteriadella Villetta, a Palazzolo sull’O-glio. La Villetta è la più anticaosteria ferroviaria italiana anco-ra in funzione. Una volta, dai bi-nari dietro il palazzotto liberty,passava la linea Milano-Vienna.I treni si fermavano per riforni-mento o altro e i passeggeriscendevano a desinare. Mauri-zio Rossi è oste di quarta gene-razione: il bisnonno Giacomoera già qui a fine ’800. Maurizioè stato un rude stopper sui cam-pi arsi di provincia prima di es-sere un concentrato, cordiale emai banale ristoratore, con l’aiu-to di Grazia, tra questi tavoli dilegno. Qui ogni cosa, il banconevecchio stile, i lunghi e larghi ta-voli dove si pranza incrociandoesistenze sconosciute, hannoun gusto, come i piatti, le impa-reggiabili polpette o i pesci di la-go. Una visita di qualche anno

fa mi consegna il ricordo di unmissoltino di rara intensità pa-pillare. Dall’ultima scorribanda,in occasione dei festeggiamentiper i tre bicchieri al Soul Satendi Contadi Castaldi (ah, la canti-na di Maurizio, ottima), scelgoil gelato «Love Difference»all’Halvà (ideato da Michelange-lo Pistoletto). Però, se devo con-sigliare uno sfizio, dico la giardi-

niera.Si può salire fino a Morbe-

gno per il filetto di lavarello incarpione leggero o le diversestagionature del bitto all’Oste-ria del Crotto. Oppure scoprireun grande ristorante davanti al-l’orologio del campanile di Got-tolengo. Ho ancora la memoriafluttuante per una notte di feb-braio in cui la signora Eugenia,suo marito Battista e il figlioMarco si dedicarono solo a noi,dalle scaglie di parmigiano edal salame nostrano fino allagallina lessa con mostarda, qua-si una sciccheria in questi tem-pi alla rovescia.

Però, lo confesso, nulla mi ec-cita ancora oggi come il piacereprovato nel deporre pezzi digorgonzola sulle fette di polen-ta arrosto. Una scorribanda chepresto rifarò.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ingredienti: 300 g di carne di guanciale bollito; 300 g di panegrattugiato; 150 g di grana padano stagionato; 150 g di salsiccia dimaiale cotta; 2 uova intere; brodo di carne di manzo; sale e pepequanto basta; olio extravergine; rosmarino.

Preparazione: tagliare a coltello a piccoli dadini il guanciale dimanzo, aggiungere il pane grattugiato, il grana padano, la salsicciacotta, le due uova, il brodo, il sale e il pepe. Amalgamare moltobene il tutto, quindi fare delle polpette che vanno passate nel panegrattugiato.

Preparare una pentola antiaderente con un poco di olio extraver-gine ed il rosmarino, quindi cuocere le polpette da ambo i lati perqualche minuto.

* Osteria della Villetta© RIPRODUZIONE RISERVATA

Scorribande

a cura di Carlotta Lombardo© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cina

di RobertoPerrone

Info: tel. 0125.366140 www.romantikhotels.com/Gressoney

La memoria e il gusto

Da Morbegno a Gottolengo: il piacere di scoprire i sapori «popolari» lombardi

[1) Osteria della VillettaVia G. Marconi, 104Palazzolo Sull’Oglio030/74018992) Trattoria dell’OrologioVia Vittorio Veneto, 22Gottolengo 030/9511933) Caffé La CrepaPiazza Matteotti, 13Isola Dovarese (CR)0375/3961614) Enoteca DonizettiVia Gombito, 17/aBergamo (Alta)035/2426615) Osteria del CrottoVia Pedemontana, 22Morbegno 0342/6148006) Trattoria dell’AlbaVia del Popolo, 31Vho di Piadena 0375/985397) Trattoria ViscontiVia Alcide De Gasperi, 12Ambivere 035/9081538) Hostaria ViolaVia Giuseppe Verdi, 32Castiglione delle Stiviere0376/6382779) Via Vai, via Libertà, 18Ripalta Cremasca0373/26823210) Tagiura, via Tagiura, 5Milano 02/48950613

La nostra sceltaHo ancora la memoriafluttuante per una nottededicata a salamenostrano e gallina lessa

Italia

Last minuteLe migliori proposteper un viaggio conveniente

L’Automobile Club Tedesco nella guida allelocalità sciistiche ha giudicato la valle delloStubai, nel Tirolo Austriaco, come la miglioreper una vacanza sulla neve in famiglia: il BigFamily Ski Camp e il Ronny's Kinderlandhanno tapis roulant per salire, gimkane egiochi lungo la pista.

Info: tel. 0043.501881171, www.stubai.at

AustriaSulle piste del Tirolo austriacotutta la famiglia gioca sugli sci

Appuntamento il 23 gennaio a Pechinoper il Capodanno cinese, l’avvenimento piùimportante dell’anno: fuochi d’artificio per unasettimana, mercatini, chioschi imbanditi dicibo. Volo Milano/Pechino, hotel in pensionecompleta, visita alla capitale e ai suoimonumenti, alla Grande Muraglia. Con GoAsia.

Info: tel. 071.2089301, www.goasia.it

Il colorato Capodanno CineseMercatini e fuochi d’artificio

La ricetta

Polpette di manzo(con salsiccia cotta)di Maurizio Rossi *

La guantiera

E ccessi alimentari? L’ideale perla dieta depurativa di gennaio èil ràfano, una radice

rinfrescante chiamata anche navoneo ramolaccio da mangiare per unpaio di giorni, al vapore o cruda ininsalata. La consigliano NadiaTarantini e Maria Teresa Pinardi («Ilrisveglio del corpo», Iacobelli) perché

elimina le scorie epatiche, pulendo anche reni e cistifellea,così come il decotto di daikon, ravanello bianco gigante, èl’ideale contro la ritenzione idrica. Per una classica tisanadepurativa da bere al mattino, fate bollire per un paio diminuti centaurea (40 g), berberis (30 g), cardo mariano,tarassaco e carciofo (10 g l’uno). Fegato affaticato? AndrewChevallier («Piante medicinali», Mondadori) suggerisceanche la radice di bupleurum e la schisandra, mentre perchi ha esagerato con i cibi indigesti l’infuso speziato difinocchio, cardamomo, menta piperita e origano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’angolo bio

New York ha annunciato il raggiungimentodell’obiettivo di 50 milioni di visitatori unanno prima del previsto, segno che la GrandeMela affascina sempre. Non mancano lebuone occasioni per volare dall’altra partedell’Oceano a prezzi contenuti.

B iancolilla, Moresca,Nocellara Etnea, Nocellaradel Belice, Cerasuola sono le

monocultivar che SalvatoreCutrera ha selezionato per il suo«percorso sensoriale alla scopertadei grand cru siciliani». Unviaggio di sapori che attraversatutta l’isola, selezionando le più

rappresentative varietà di olive siciliane e producendouna linea di olii. Ogni cultivar, selezionata nel luogo diorigine, è stata lavorata nel frantoio di ChiaramonteGulfi in provincia di Ragusa. Le qualità organolettichespaziano da sensazione di carciofo con sentori dimandorla verde, come la Moresca (per crudi di pesce,fritture, pesce al vapore, insalate e polenta), fino allaCerasuola, con sentori di pomodoro maturo, perfettosu zuppe di legumi, formaggi e carni rosse alla griglia.In frantoio una bottiglia da mezzo litro a 12 euro.

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Olio & aceto

Mini vacanza nel cuore del comprensorioMonterosaski, in Valle d’Aosta.A Gressoney-La-Trinitè (Ao), ai piedi delMassicio del Monterosa, il Romantik HotelJolanda propone ottimi pacchetti per goderele montagne e trovare il giusto relaxdi una vacanza benessere.

Massaggi con sacchettini di erbefra le nevi della Valle d’Aosta

Da 1625 euro (a famiglia, per 7 giorni). Dal 29 gennaio

650 euro a persona. Dal 22 al 28 gennaio

L a sua origine è avvolta nel mito. C’è chi la farisalire agli antichi Romani che realizzavano dellepagnotte dolci con miele e uvetta passita. Erano gli

antenati dei Maritozzi. Nel Medioevo, si mangiavano nelperiodo quaresimale come «piccola» concessione aldigiuno e, per questo, erano più piccoli con canditi euvetta. Altri narrano che nell’800 le ragazze in età damarito, preparavano i maritozzi per venderli in piazza,dentro dei cesti. Le più brave ricevevano pure le offertedi matrimonio dai giovanotti più belli. Oggi, a Roma,ottimi sono quelli del bar Maritozzaro, in via Ettore Rolli50, a Trastevere. La ricetta è semplice. L’impasto siforma con farina e lievito di birra a cui si aggiunge uovo,burro e zucchero. Poi si creano delle palline, si stendonoe si arrotolano premendo sulle estremità nella «classica»forma. Si fanno lievitare e poi si cuociono in forno a 180gradi. Quindi si fa un taglio verticale al centro e siinserisce la panna montata. Una spolverata di zucchero avelo e i maritozzi sono pronti per la guantiera.

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I maritozzi alla pannanel cuore di Trastevere

di Alessio Ribaudo

Il rafano e gli altri(dopo gli eccessi festivi)

di Giovanna Pezzuoli

Viaggi La Dolce vita /1

Da 470 euro (4 giorni, 3 notti). Partenze entro marzoInfo: in tutte le agenzie e su www.viaggidea.it

Stati UnitiFra le mille luci di New Yorkcon i pacchetti low cost

Un percorso sensorialefra i cru di Sicilia

di Maurizio Di Gregorio

In trattoria inseguendoil profumo di missoltino

440 euro a persona. Dal 23 al 27 gennaio

L’osteMaurizioRossiall’osteriadella Villetta,a Palazzolosull’Oglio. IlbisnonnoGiacomo eragià qui a fine’800

32 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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33Corriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

La ricetta diAllanBay

Dolce risveglio

C rostata e ciambella a colazione. Ma anche torta di mele,di carote, marmellate di frutti di bosco (fatte da Patrizia,figlia di pasticceri), prosciutto toscano, pecorino fresco

di Pienza. Prima (o dopo) il ricco e sano breakfast, unrilassante bagno turco nel nuovo centro wellness progettatocon raffinato design dove spiccano le mattonelle«ottocentesche» fatte a mano: è piccolo ma ben attrezzato.Quindi, un confortevole massaggio (direttamente in camera)davanti al panorama mozzafiato sulla Val d’Orcia. Buon iniziodi giornata, aspettando il tramonto, per meditare (meglio indue), con un buon calice di rosso, circondati dalla campagnapiù bella del mondo. Se non è Paradiso questo... Posti limitati,s’intende. La Fattoria del Colle a Trequanda (SI) più che unagriturismo è una casa, dove abita anche la proprietaria:Donatella Cinelli Colombini, signora del vino, gentile eraffinata. La Toscana d’inverno riserva atmosfere ed emozioniparticolari. Dove sono raggiungibili le città d’arte: Cortona,Pienza, Montepulciano, San Quirico d’Orcia, Montalcino.

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Piccoli piaceri d’invernoCiambella e bagno turco

di Marisa Fumagalli

Viaggi La Dolce vita /2

A Ponzano

Canederli e Torte di meleUna premessa: sui Calicanthus sono di

parte. Loro sono gli ideatori di uno deiblog di cucina più raffinati incircolazione (La cucina di calicanthus). Eil perché Maria Teresa Di Marco, MarieCécile Ferrè e Maurizio Maurizi sianospeciali è (anche) nelle loro ultime duecreature editoriali: Canederli e Torte dimele (Guido Tommasi, 11,50 euro). Duelibri veri, da consultare con le manisporche di burro. Facile, poi, farsistregare dalle torte di mele raccontatecome se fossero poesie. Si sa, tutti neabbiamo una del cuore, perché nientecome la torta di mele ha il saporerassicurante di casa, il profumoindimenticabile delle mamme o dellenonne, di quel che c’è di intimo e unicoin un ricordo. Ricette da copiare ereplicare nelle grigie domeniche di

inverno. Ma anche tutto l’anno.

Giochiamo in cucinaDi cucina per bambini si parla tanto,

spesso troppo. Ma Patrizia Bollo, nel suoGiochiamo in cucina (Salani, 12 euro) èriuscita finalmente a produrre un libroche serve ai genitori, ma anche aibambini. Nella duplice veste di dietista edi mamma, spiega come insegnare loroad avere dimestichezza con i gesti e gliattrezzi di cucina. E propone varieattività da realizzare in cucina, peraccompagnarli alla conquista del mondodegli alimenti attraverso i cinque sensi.Toccare, osservare, annusare, ascoltare,assaggiare. Ma soprattutto giocare. Eccola ricetta giusta per allevare futurigastronauti.

twitter@angelafrenda© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuovepassioni

Nel cuore del Veneto dei ca-pannoni, all’ombra di unex lanificio e del centro diproduzione di Castrette(tutto robotizzato, pullo-

ver spostati su campi elettromagneti-ci, 28 persone per 10 mila colli al gior-no), è nata la cantina segreta di Lucia-no Benetton. È come un castello rove-sciato. Si entra nel recinto industrialea pochi chilometri da Treviso. Lascia-te le grandi torri di Tobia Scarpa el’ex lanificio di 22 mila metri quadra-ti, appare una piccola residenza dicampagna. Surreale solo per chi nonconosce il Veneto, insieme di aziendee orti, convivenze e antitesi. Il cuoredella cantina è sottoterra, in tre pia-ni, una sfilata di autoclavi, botti e bar-riques Gaberlotto su pa-vimenti di sassi bian-chi. Bottiglie nelle ra-strelliere, bottiglie nel-le scatole, un senso diordine silenzioso. E sututto la figura rilassatadi Luciano Benetton, 76anni. I capelli candidi elunghi, il vestito grigiocon camicia bianca chesembra ispirare la suacollezione New Yorkerper ragazzi, sciarpa ros-sa e arancione. È appe-na tornato dall’India,sempre più convintoche questa sia la stagio-ne giusta per godersi ilsuccesso con i viaggi, labarca a vela. E la canti-na.

«L’idea me l’hannodata dei giapponesi —racconta —. Erano a Villa Minelli, aPonzano, il nostro quartier generale.Il mio ufficio si affaccia su una vite.Vedendola, mi chiesero che ci facevo,risposi che vendevamo l’uva. Disseroche dovevo fare vino Benetton e lorol’avrebbero venduto anche in Giappo-ne. Vino Benetton? Troppo sempli-ce».

Da quella conversazione, cinque an-ni fa, è iniziata la stagione del vino.Sono state analizzate uve e terre. «Sia-mo partiti da quella vigna trentenna-le di Merlot — ricorda Benetton — eabbiamo creato il Villa Minelli, unMerlot in purezza. Che a me pare buo-no. Poi abbiamo continuato con gli al-tri poderi, Villa Persico, dove c’è il no-stro albergo, poi la linea con le vignedi Villa Pastega (la settecentesca sededi Fabrica restaurata da Tadao An-do)».

In totale 50 mila bottiglie l’anno.Oltre al Merlot Villa Minelli, l’uvag-gio rosso (Merlot e Cabernet Sauvi-gnon) Villa Persico, una linea di ros-si e di bianchi Villa Pastega che com-prende due Brut (un Metodo classicoe uno Charmat) e un Malvasia Passi-to. Attorno a Villa Pastega ci sono 7ettari di vigne, 3 negli altri due posse-dimenti. È il Merlot, robusto e roton-do, su cui punta Benetton per far co-noscere la cantina. In questi giornista preparando la strada verso enote-cari e ristoratori. Forse daranno unamano i ragazzi di Fabrica, quelli dellacampagna «anti odio» con i baci fra ipotenti del mondo. «Hanno una retedi contatti planetaria e poche sovra-strutture mentali, sono creativi libe-ri. L’ultima campagna ha funzionato.Tutti, da Obama alla Merkel, poteva-

no chiedere di ritirate le foto, l’ha fat-to solo il Vaticano».

Cos’è il vino per quest’uomo che sialza alle sette per mantenersi in for-ma in palestra, a capo di una famigliadalle grandi ricchezze in cui non siostenta né si spreca, quest’uomo chespegne la luce uscendo da ogni stan-za della cantina? «Una passione. Il pia-cere di creare qualcosa che migliora

anno dopo anno in bottiglia, come unbuon rosso. Fa venir voglia di miglio-rare sé stessi. Mi sono innamorato eanche mio fratello Gilberto si è appas-sionato a questa piccola avventura.Ora tutti chiedono di riunire qui i con-sigli di amministrazione delle societàdel gruppo».

A pochi passi, nell’ex lanificio, cen-tinaia di modelle e modelli sfilano in

un anfiteatro per presenta-re l’ultima collezione, at-torno ci sono negozi alle-

stiti per prova, enormi setdi posa e studi grafici, scul-

ture di corpi di lana aggrovi-gliati («Lanasutra», sorride Benet-

ton), una mostra con le storiche pub-blicità («Benetton, moda da vivere»,

anni 60, e prima ancora un ra-gazzo con gli stessi capelli delpr imo Bagl ioni , sembraun’epoca lontanissima, poi le

campagne di Toscani anti razzi-smo e anti pena di morte), i bolidi

della F1 (uno per anno) e un museo(«Stiamo raccogliendo la nostra sto-ria») con i primi pullover, la primamacchina per tingere.

«C’erano queste lane grezze — rac-conta Benetton —, andavamo da untintore che le immergeva nell’acquacalda e creava i colori che chiedeva-mo. Poi comprai in Inghilterra la pri-ma piccola macchina per tingere, ec-cola, si chiama Pegg. Gli armadi dellefamiglie italiane erano quasi vuoti, co-me accade adesso nei piccoli Paesi del-l’Est. Demmo una scossa al mercato.Era stupefacente vedere che con cosìpoco, con l’idea dei colori, vendeva-mo così tanto, e senza accumularescorte, ogni giorno una gamma di co-lori su misura».

Tutto iniziò così nel 1965, con i fra-telli Gilberto e Carlo e la sorella Giulia-na. Ora Benetton è un gruppo con6.000 negozi in 120 Paesi, più di 2 mi-liardi di fatturato e investimenti inAutostrade, Autogrill, Grandi Stazio-ni, Aeroporti di Roma. E in una canti-na non più segreta.

Luciano Ferraro© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Il vino fa venir voglia di migliorare se stessi»

Riso neroda dessert

U na volta che hopreparato, per dessert,un riso nero ad alcuni

amici, uno mi ha detto: chebuono questo piatto danouvelle cuisine. A parte chela nouvelle cuisine è — anziè stata, che non esiste più —tutt’altra cosa, il riso neronon è altro che untradizionale piatto siciliano.Comunque è molto buono emolto facile da preparare.

Per 4 persone. Portate abollore abbondante lattemescolato con altrettantaacqua, salatelo leggermente,proprio un pizzico di salegrosso, non di più, unite duecucchiai di zuccherosemolato, tuffateci 250 g diriso di tipo Vialone Nano elessatelo: ma potete ancheusare un riso tipo Basmati.Mentre il riso cuoce, tritatefinemente 100 g dicioccolato fondente, direi al70 per cento di cacao, non dipiù. Scolate al dente il riso econditelo subito con ilcioccolato tritatomescolando velocementeperché si sciolgacompletamente e colori dinero il riso in modouniforme. Versate il riso suun piatto di portata,spolverizzatelo con duecucchiaiate di zucchero avelo mescolato con duecucchiaini di cannella inpolvere, una manciatina dimandorle tritate e unamanciatina di frutta canditatagliata a dadini. Servite ilriso freddo.

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Parole in cucina

Torte di mele come poesiedi Angela Frenda

Merlot, Brut, MalvasiaLa cantina (segreta)di Luciano Benetton

L’imprenditore e le cinquanta mila bottiglie prodotte all’anno

Qui sopra, LucianoBenetton fra le vigne dellasua residenza a Ponzano.In alto, uno scorcio dellacantina e tre etichetteprodotte dall’imprenditoreche ha fondato l’imperosulla maglieria (Errebi)

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Abitare Le idee

Ecologico, resistenteE grazie alla tecnologiaora si fanno i palazzi

Dimenticate gli chalet dimontagna, di legno han-no solo i rivestimenti e iltetto. Come di una torta,parlare della glassa inve-

ce che dei suoi ingredienti. Ormai ilmateriale sostenibile per eccellenzaarriva anche in città, diventando ele-mento chiave della nuova edilizia.Ritorno al futuro: in un settore incrisi, il comparto delle costruzioniin abete o in larice in cinque anni ècresciuto del 500 per cento. Unamarcia destinata a crescere ancora,dato che nel decreto «Salva Italia»varato dal governo Monti è cadutoil limite che fissava a tre piani l’altez-za delle strutture in legno. A Mila-no, in zona San Siro, sono appenapartiti i lavori per la costruzione diun edificio di nove piani con struttu-ra portante in legno: diventerà, in-sieme a un «gemello» di Londra, ilpiù alto d’Europa, utilizzando più di6 mila metri cubi di questo materia-le. Rischio di deforestazioni? In Ita-lia viene utilizzato solo un quartodei boschi, il restante 75 per cento èabbandonato all’incuria. Se poi sipensa che per rigenerare il legno uti-lizzato per costruire una casa di cen-to metri quadri il bosco impiega so-lo 15 secondi, l’anima green della ri-voluzione edile è salva.

«Un percorso che parte da lonta-no, la palestra è stata fatta con lo svi-luppo dei tetti in legno — spiega Pa-olo Ninatti, presidente di Assolegno—. L’ingegnerizzazione dei prodotticonsente ciò che prima non era ne-anche immaginabile: con i pannellia strati incrociati, il fuoco che cova-va sotto la cenere è esploso». Secon-do i dati di una ricerca condotta dal-la Paolo Gardino Consulting, un an-no fa gli edifici in legno erano l’8,5%delle costruzioni italiane, il 2,8% del-le abitazioni. Le previsioni per iprossimi cinque anni danno l’edili-zia residenziale in crescita del 50%.

È il coronamento delle predicheletterarie di uno scrittore comeMauro Corona. «Sono 20 anni chepredico legno — racconta, lui chein una baita sulle Dolomiti ha scrit-to e ambientato il suo ultimo Co-me sasso nella corrente —. Il le-gno è l’unico materiale che comu-

nica, che parla se lo sai ascoltare:anche le masse più distratte oggisentono il richiamo arcaico dellanatura, delle cose che durano. Han-no capito che tiene calore, che or-mai è economicamente vantaggio-so e che è il più resistente nel tem-po». Basti pensare che in Giappo-ne esistono pagode in legno di di-versi piani costruite nel ’400 chehanno resistito anche all’ultimodevastante sisma.

Tante sono le componenti chehanno contribuito a questa rivolu-zione. Fra questi c’è il tam tam infor-mativo sulle Rete, veicolo di referen-ze ed esperienze riuscite. Poi i tempipiù brevi di utilizzo, dato che si puòconsegnare una casa con strutturain legno, chiavi in mano, in meno dicinque mesi contro i 20 delle abita-zioni in cemento. Il legno torna inauge anche per il suo bassissimo im-patto ambientale. Così oggi si co-struiscono chiese, palestre, piscine,ponti, sale da pranzo. E asili nido.Come quello a cui sta lavorando aMilano l’architetto colombiano Mau-ricio Cardenas che ha scelto di caval-care l’ultima frontiera naturale uti-lizzando il bambù. Nella sua tesi in

Colombia lo aveva studiato comemateriale edile, ispirandosi alla re-gione della Cafetera vicino a Medel-lin dove è molto utilizzato. Poi in cin-que anni di lavoro nello studio diRenzo Piano si rese conto della cre-scente attenzione al tema del rispar-mio energetico ma anche del fattoche venissero poi scelti sempre glistessi materiali. Un anno fa il suoprogetto di un padiglione espositivoin bambù alla Fabbrica del vapore diMilano gli è valso il premio Mangia-rotti. «Le normative europee vieta-no per ora di utilizzare il bambù percostruire strutture permanenti, quin-di case. Ma ha proprietà fisiche stra-ordinarie, è l’acciaio vegetale», spie-ga Cardenas.

Resistenza e flessibilità sono statianche gli elementi che hanno spintoarchitetti e ingegneri a scegliere il le-

gno per ricostruire i paesi intorno al-l’Aquila dopo il terremoto. In Abruz-zo, dopo il sisma, duemila apparta-menti in classe energetica A sono sta-ti costruiti in 80 giorni. A Pescomag-giore, un paesino sulle montagne,40 persone rischiavano di far le vali-gie per sempre. «Dopo il terremotoabbiamo portato la nostra esperien-za — racconta Paolo Robazza, 35 an-ni, architetto dello studio romanoB.A.G. —. Al cantiere abbiamo coin-volto volontari che arrivavano datutta Europa costruendo case in le-gno con tamponature in balle di pa-glia: è il materiale più elastico e piùveloce da utilizzare, quindi il miglio-re in condizioni di emergenza». Og-gi a Pescomaggiore quattro famiglieabitano in quelle case, il cantiere èancora vivo e con i tempi (lenti) del-l’autocostruzione il piano avanza.Robazza è tornato a Roma dove, nelquartiere Quadraro, sta lavorando alprimo progetto di casa in legno nelcontesto urbano della capitale. Saràtra l’altro anche la prima in una cittàeuropea con tamponatura in balle dipaglia.

Stefano Landi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il materialedel 2012

«G li anelli di un albero rac-contano la storia dellamia famiglia. I cerchi che

racchiudono informazioni ed emozio-ne di una pianta coinvolgono i destinidi mia moglie Sarah e dei miei figliDiego, Diana e Pablo». Così l’ingegne-re meccanico Samuele Giacometti par-la di SaDiLegno, il progetto che lo haimpegnato per quattro anni nella co-struzione di una pluripremiata casaeco sostenibile in Val Pesarina. La co-struzione della famiglia Giacomettiha ottenuto nel 2010 il CasaClimaAward (fabbisogno di 43 kWh/m² an-no) e la bandiera verde di Legambien-te e nel 2011 il Best Practice Pefc (Pro-gramme for Endorsement of ForestCertification) per la certificazione diprogetto come prima abitazione in Ita-lia e la terza nel mondo per larintracciabilità del legno usato. Tutti i140 metri cubi di legname impiegatonella costruzione provengono solo da

foreste gestite in maniera sostenibile.Un riconoscimento anche per il terri-torio friulano, nel quale il progetto ènato ed è stato trasformato in realtà:il Friuli Venezia Giulia infatti è, dopoTrentino e Alto Adige, la regione con

la maggiore superficie forestale certifi-cata (75 mila ettari su 300 mila totali).

«Che tipo di tecniche utilizzavanocento anni fa per delle costruzioni cheancora oggi si mantengono in buonostato?, mi sono chiesto. Ho scoperto

che il legno veniva raccolto ed impie-gato senza alcun tipo di trattamentochimico». Un progetto in piena armo-nia con la Valle. «La mia abitazione ènata entro 12 km. In quel raggio è sta-to trovato, tagliato e modellato il le-

gno. Con l’ausilio degli artigiani dellazona, ho vissuto un’esperienza chespero possa ripetersi ancora per il be-ne delle generazioni future».

I protagonisti di questa storia che«sa di legno» sono molteplici: il bosca-iolo Luciano Cleva, il falegname Giu-lio Agostinis, il dottore forestale Vale-rio Solari, i carpentieri Michele e Gian-ni Petris, gli scultori-falegnami Er-manno, Danilo e Dario Plozzer, il se-gretario della gestione civica dei bo-schi di Pesaris Delio Strazzaboschi,l’architetto-designer Giovanni Florise la pittrice Ida Harm. Le piante devo-no essere abbattute in fase di luna ca-lante nei periodi di riposo vegetativo.Il legname deve stagionare almenoun anno e mezzo.

«Ora, anch’io costruirei una casacosì». Luciano Cleva, boscaiolo dallemani forti e dal cuore tenero, ha capi-to la «lezione» dell’ingegnere: «Per an-ni non vedevamo quello che avevamo

del

Il boom

La storia L’abitazione ecosostenibile di una famiglia friulana premiata per la tracciabilità del legno impiegato

La nuova etàSecondo i datidel 2010, gliedifici in legnosono l’8,5%delle costruzioniitaliane, il 2,8%delle abitazioni:per i prossimi 5anni è previstauna crescita del70%. Il legno ètotalmenteecocompatibile:per lavorarlo sirisparmiaenergia finoall’80% rispettoa ferro ecemento. Oggiviene utilizzatosolo il 25% deiboschi italiani.Bastapochissimospazio perottenereelevate classienergetiche diedifici: per unaparete classe Ain muratura civogliono 60centimetri, solo34 utilizzando illegno.

«Alleato con i boscaioli per la mia casa a "km 12"»

Futuro «verde»

Legno

Le sfide

I numeri

La spinta dopo il terremotodell’Aquila. È l’unico settoredell’edilizia residenziale checresce: 10% l’anno

Ingegnere Samuele Giacomettinel soggiorno di casa; sopra, latarga con la certificazioneenergetica e del costruttore

L’utilizzo del bambù, proposto dall’architetto Mauricio Cardenasche lo definisce «il nuovo acciaio vegetale». Una soluzionecostruttiva in uso nella regione della Cafetera, vicino a Medellin

A sinistra, ilrendering delletorri di 9 piani,con struttura inlegno, chesorgeranno aMilano, in zonaSan Siro. Sarannole più alted’Europa,realizzate conquesto materiale.A destra, il VigiliusMountain Resorta 1500 metri diquota sopraMerano, diMatteo Thun

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35Corriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

«F acendo le punte allematite con il coltelli-no, rifilando le mine

e ritoccando fino all’esaspera-zione la forma della punta, al-lungandola e lisciandola, mi so-no accorto che mi piaceva dareforma al legno e mi piaceva inci-derne la superficie tanto quan-to mi piace disegnare con la ma-tita sul foglio di carta. Sonoquindi passato dalla leggerezzae dal silenzio della matita allarudezza e al fracasso della moto-sega, senza però rinunciare allaricerca della delicatezza trattan-do il legno, così come la carta,con effetti anche casuali, maimeccanici».

Così descrivevo qualche an-no fa come era nato il mio amo-re per il legno, trovato nel ma-neggiare la motosega e nellosperimentarne il taglio, irruen-to e preciso. All’inizio usavo itronchi degli alberi morti recu-perati nei boschi di Angera, poiun giorno, parlando con gli ami-ci Riva e raccontando loro lamia nuova passione, mi sono ri-trovato in casa cataste di legni.

Tempo fa sostenevo che eradifferente disegnare a mano li-bera e disegnare con il compu-

ter perché il percorso del pen-siero è più breve e puro quan-do tra la mente e il foglio c’è lamano e non uno strumento ar-tificiale come un software. Lamotosega non è come il compu-ter, è meno artificiale nella suarude meccanica sempre guida-ta dalla mano e dalla menteumana.

Così ho cominciato a lavora-re i legni accatastati nel vecchiopollaio del Chioso, sgrossando-li prima e affinandoli poi construmenti più piccoli e delicati.

Ho capito come scolpire le pic-cole architetture che avevo inmente e come disegnare conla motosega i tagli delle faccia-te e delle finestre, non perfo-rando come con una fresa, maper pazienti tagli successivi.

Dal dialogo con la motose-ga sono nate le Casette, unprogetto di ricerca libera e in-dipendente: a volte le Casetteservono da modelli concettua-li per le architetture vere dacostruire, a volte invece no erestano lì come presenze me-tafisiche nello studio; a voltele lascio per un po’ riposare,così vedo i cambiamenti cheil tempo opera, le crepe, il mo-vimento delle fibre, l’invec-chiamento, si dice, che in veri-tà non sono difetti ma è pro-prio l’emergere della sua cela-ta bellezza.

Quando si lavora con unmezzo così sfuggente, pesantee rozzo, l’errore è continuo.Ma la cosa più bella è che nonesiste un vero errore nel legno:lo sbaglio che nel marmo è im-perdonabile, quando si lavoracon il legno porta solo a nuovescoperte. La discontinuità deltaglio, il cambiamento della ve-natura e della sfumatura super-ficiale, danno vita anche allecose inanimate.

Il legno tagliato con la mo-tosega diventa polpa e vienequasi voglia di mangiarlo.Qualche volta, di nascosto, lofaccio anche.

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L’intervento L’insolita passione artigiana del celebre architetto

Senza limitiIl resort sensorialedi Thun, le sedutedi Branzi ricavatedalle Briccolecorrose dellalaguna veneta

Le mie idee «delicate»nascono mentre taglio i tronchi

Un reticolo di assidi legno si snoda acomporre la strut-tura di un edificiobasso che sembra

nascere dal paesaggio. Comeun gigantesco albero adagia-to sulla montagna, venaturea vista, maestoso nella suasemplicità il Vigilius Moun-tain Resort: «Una macchinasostenibile, un archetipo do-ve il plusvalore del legno sispiega da solo», dice MatteoThun, progettista e designerma soprattutto paladino del-l’uso «puro» di questo mate-riale. «È un’architettura orga-nica inserita tra gli alberi chenon sono semplice sfondobensì punto di riferimento».Perché il legno usato per lastruttura proviene da foresterinnovabili, il riscaldamentoa biomassa funziona conscarti di legno forniti dai con-tadini della zona. E negli in-terni le essenze, naturali, so-no usate con lo scopo di darebenessere: «Sì, perché dan-no sensazioni che arrivano alsubconscio e sono più fortidella percezione visiva». Co-me nell’architettura, così neldesign: «Che sia un tavolo ouno sgabello, la percezionetattile diventa visiva: sembradi poterli toccare con gli oc-chi e guardare con le mani»,dice Thun. Una filosofia allaquale si stanno avvicinandoanche le più importantiaziende di arredamento, og-gi alla ricerca di finiture ilpiù naturali possibile, belleda vedere e da sfiorare.

Ma c’è chi va oltre: «Lebriccole - i pali di quercia del-la laguna veneta - ogni 5 an-ni, ormai instabili, venivanosostituite. Corrose dalle ma-ree, "scolpite" con piccoli fo-

rellini dai molluschi, una bel-lezza scaturita dal passaredel tempo. Da qui l’interroga-tivo: perché buttarle?», rac-conta Maurizio Riva di Riva1920, demiurgo del legno.Dal concetto del riuso e delvalore delle imperfezioni na-sce così una collezione di mo-bili e oggetti tra funzionalitàe sperimentazione creati da30 designer: «Come la poltro-na di Andrea Branzi, ricavatada tre pezzi di palo su cui èscomodo ma suggestivo se-dersi o il paravento di Anto-nio Citterio, assi di briccoledove l’incuria del tempo di-venta decoro».

Arredi veri ma con una ve-na artistica. Perché il legnodà libertà: «È magico perchériesci a dargli la forma chevuoi, quasi lo plasmi. E quan-do dal tronco l’hai ridotto alistelli e lo assembli in unpezzo tridimensionale scopriche è in grado di giocare conla luce. Persino più di un di-pinto», dice Alessandro Ged-da, pittore ma anche sculto-re e designer delle librerie"destrutturate". Le realizzapezzo per pezzo inseguendouna forma immaginata e so-lo schizzata su un foglio dicarta: «La prima nacque perriutilizzare degli scarti di par-quet. Poi scoprii per caso labellezza di certe essenze eso-tiche: amaranto, cocobolo,rosa, ebano avorio... E unmondo di colori: blu, violet-to, rosso scuro, nero spruzza-to di bianco, sembrano tintiinvece lo sono in natura. E iloro profumi». Un intrico dibarre e listelli dritti e inclina-ti da cui nascono montanti eripiani aerei ma stabili: «Conun’estetica uguale e diversanella logica del pezzo uni-co». Ma da usare.

Legno per sempre: il Kau-ri. «Ha 48.000 anni, si estraedalle paludi della Nuova Ze-landa, tronchi fino a 70 me-tri, è il più antico del mon-do», dice Riva. Che lo usaper arredi speciali. Ma ancheper oggetti-simbolo, come laminuscola «trottola dell’equi-librio» ideata da Michele DeLucchi: «La lanci, rotola e sicapovolge ma senza mai ri-baltarsi: come l’essere uma-no». Sarà, allora, il legno checi salverà?

Silvia Nani© RIPRODUZIONE RISERVATA

«N on penso che il futuro del mondo sarà risolto dal legno.L’aspetto positivo è che questo materiale ha in sécaratteristiche di artigianalità e quindi è in grado di

ristabilire un rapporto corretto con l’uomo e il suo lavoro». Lo diceEnzo Mari, si definisce un artista ed è da sempre un teorico delruolo sociale del design. Basti pensare alla sua collezione di mobilida costruirsi da soli, del 1974, nata dall’idea di stimolare le personea capire che cos’è un oggetto: «Ideai una ventina di modelli, panche,tavoli, sedie, letti, armadi, assieme a un catalogo con le foto e tuttele indicazioni per farli - un disegno tecnico semplice, il diagrammacon le tavolette di legno in misura - dove dicevo che avrei speditotutto a chi mi avrebbe mandato i soldi per i francobolli.Lo presentai a Milano in una galleria: colleghi e criticimi tacciarono di fascista perché, invece di progettareio dei mobili, volevo obbligare la gente a lavorare perfarseli. Uscirono due pagine su Paese Sera e il NewYork Times e io ricevetti 5000 lettere di personeche mi scrivevano mandandomi i soldi per avere ilcatalogo». Legno, materiale del 2012? «Sonocauto: l’ho già visto succedere varie volte epotrebbe essere un fenomeno simile a unamoda, cioè un’idea nata solo per rinnovarela merce. E i prodotti fatti in base aquesto concetto non valgononulla e non durano: dopoqualche anno arriva una nuovamoda a soppiantarli». Ma alloracome fare buon design attraverso il legno? «Oggi èimpossibile. Un bravo designer è un contadinopovero e molto vecchio che pianta adesso unbosco di castagni. Sapendo che sarà cresciutotra 15 anni e che lui non lo vedrà ma negodranno i suoi pronipoti. E non lui». S. Na.

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«Valorizza il rapporto con il lavoroma attenti, non salverà il mondo»

a pochi metri, Samuele ci ha svelatouna grande verità. Se ci fossero altrecommesse potremmo ricominciaread assumere altri giovani boscaioli».Dello stesso parere è il falegname Giu-lio Agostinis che ha realizzato, tra l’al-tro, la scala che unisce i due piani del-la casa. «Lavorando il legno si comuni-cano sentimenti e desideri. Quelloche ottieni è il risultato delle paroleche sai sussurrare».

Ma come si quantifica il concetto dieco-sostenibilità di una casa? «Ci vole-va un metodo scientifico — prosegueGiacometti —. L’Enea attraverso la me-todologia di Analisi del Ciclo di Vita(Lca) ha evidenziato che questo pro-getto ha consentito di ottenere una no-tevole riduzione dell’impatto ambien-tale: -15,8% nel consumo di energienon rinnovabili, -20,4% nel contribu-to all’effetto serra, -21,5% in relazioneall’acidificazione, -33,8% nell’eutrofiz-zazione e -31,6% per quanto riguardal’ossidazione fotochimica». E il costo?«Si aggira sui 250 mila euro per 156metri quadrati. La spesa di esercizio diun anno per il riscaldamento a legna èdi 600 euro e il saldo fotovoltaico si ag-gira intorno ai 1200 euro».

Tra le passioni di Samuele Giaco-metti, c’è anche lo sport: buon triatle-ta, istruttore apneista e velista. «Ilprossimo progetto sarà quello di co-struire una barca a vela di legno comesi faceva un tempo. Sto contattandodei maestri d’ascia, così da riprenderetradizioni e saperi di una volta».

Maurizio Di Gregorio© RIPRODUZIONE RISERVATA

Maestro Enzo Mari e lasua sedia della serie«Autoprogettazione» di MICHELE DE LUCCHI

Doppio ruolo Michele De Lucchi con uno dei suoitavolini; sotto, mentre taglia un tronco

Enzo Mari

Il design Una nuova creatività che punta sull’utilizzo «puro» del materiale

Dalla poltrona alla libreriaElogio delle imperfezioni

Prestazioni al topLa facciata dellacasa, che sorge nelcomune di PratoCarnico (Ud). Glielementi portantisono realizzati conuna struttura a telaiodi legno massiccio.(fotoservizio GigliolaDi Piazza)

Essenziale Ricavato da un tronco dicedro profumato lo sgabello Woody,disegnato da Matteo Thun per Riva 1920

Giocoso Giulia, dondolo per bambinidi Pininfarina per Riva 1920, ottenutoda un pezzo unico di legno di cedro

Artistica La libreria «destrutturata» di Alessandro Gedda

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Ealla fine, quando l’ultimo belragazzo sarà tornato dietrole quinte, chi sarà ad uscirein passerella per prendersigli applausi di sfilata (qual-

che volta tiepidi, altre scroscianti, mache comunque ci sono sempre)? «Inrealtà dovrei uscire io, se avessi anco-ra voglia di fare queste cose...». Ren-zo Rosso chiude la parentes inewyorkese — una sorta di sperimen-tazione, di prova generale — e portala sua linea maschile Diesel BlackGold a sfilare a Milano. Il debuttomartedì 17, nel palazzo Diesel di viaSavona. Comunque la si voglia vede-re, è un bel salto, la presa d’atto cheDiesel è diventata grande e vuole gio-carsela alla pari con i colossi delpret-à-porter, non solo con i brandche si sono costruiti ossa e reputazio-ne sul jeans. «Black Gold sta diventan-do una linea vera — conferma lui —.Abbiamo costruito un team completodedicato allo sviluppo del prodotto edel brand. Dal team stilistico alla retedi vendita: ora c’è tutto».

Sofia Kokosalaki disegna la lineafemminile, che continuerà a sfilare aNew York. Quella maschile fa invecedirettamente riferimento a Rosso, im-prenditore geniale — il miliardo e 3di fatturato del 2010 zittisce anche inemici più ostinati — che ora si èmesso in testa anche la corona di stili-sta: «È una creazione a più mani, cheriflette in pieno il mio modo di vesti-re. Giro il mondo, ho il mio guardaro-ba e da lì io e il team prendiamo spun-to. Questa linea è la parte più belladel mio lavoro».

Dopo le prime 4-5 stagioni speri-mentali, dicono i dati, il sell out diDiesel Black Gold ha raggiunto l’80%prima delle svendite. Abbastanza perincoraggiare a investire. «Oggi la li-nea ha un volume d’affari di 35 milio-ni: voglio portarla molto più su. È unprodotto Diesel al 100 per cento, madi segmento più alto: usiamo tessutispeciali, cashmere, sete cotte che nel-la linea normale non possiamo per-metterci». Nel giro di un paio di mesisarà pronto il piano per l’apertura dinegozi dedicati. «Stiamo lavorandomolto velocemente, il successo dellaBlack Gold ci è quasi scoppiato in ma-no».

E poi c’è dell’altro: c’è l’intuizione,quella su cui Rosso ha costruito granparte del suo impero, quella che, daqualche tempo, si diverte a riassume-re in quell’espressione «Be stupid, sii

stupido» che si è tirata addosso tantecritiche ma che è un concentrato del-la voglia di osare, di nuotare semprecontrocorrente. L’intuizione che sta al-la base di Diesel Black Gold è che ilcontemporary style conquisterà pre-sto il mondo. «Ho cominciato a cre-derci in tempi non sospetti e adessosta diventando qualcosa di importan-te, la vera alternativa al mondo del lus-so. I nostri grandi partner internazio-nali la pensano allo stesso modo: Bar-ney’s, per fare un esempio, sta inve-stendo molto su questo».

Silhouette confortevoli, incroci ine-

diti di materiali, fibre, stampe chedanno un’aria fresca, molto giovane.Tutto questo è il contemporary di Ros-so e della Diesel Black Gold. Si potreb-be definire come il post casual: unasintesi dell’estetica curata e molto ur-bana con cui si vestono le nuove gene-razioni, cresciute a jeans e t-shirt.

«Il prezzo è molto più avvicinabilerispetto al classico abbigliamento dilusso e poi si possono usare gli stessicapi per più ore durante la giornata:non è il vestito che a sera devi cambia-re perché è sgualcito. Funziona dal-l’ufficio al red carpet».

Ma sfilare è la mossa giusta? «È unpasso fondamentale quando si decidedi fare business. Dipende da come lesfilate sono concepite. Prendiamoquelle della Maison Martin Margiela(che fa parte del portafoglio Rosso,ndr): sono ciò che di più alternativopuò esistere. Oppure quelle di Dsqua-red2 (altro marchio del gruppo, ndr):sono show allo stato puro. Ecco: perDiesel ho in mente una presentazionefatta come una sfilata, con tanta adre-nalina. Qualcosa che metta in circologioia ed energia. Le sfilate maschili so-no in sé abbastanza tristi».

La linea maschile e quella femmini-le prendono dunque strade diverse:la prima torna a casa, la seconda restanegli States. «Apriremo un nuovo ne-gozio a New York in occasione dellaprossima sfilata femminile: un tempo-rary store di un anno creato da un gio-vane architetto dalla mentalità moltocontemporary, Ryan Korban».

Nuovo super negozio a Mosca, affa-ri che marciano bene in Cina, StatiUniti e centro Europa. «Va male inve-ce in Grecia e un po’ in tutto il SudEuropa. Non sono molto fiduciososul mercato italiano: non mi pare chequesto governo stia facendo cose inte-ressanti».

Perché ha deciso di lasciare NewYork? «A me piace molto New Yorkper quello che rappresenta, per la fre-

schezza e la modernità di tutto quelloche succede lì. Nella moda maschile èperò a Milano che bisogna guardarequando si fanno le cose sul serio».

Il suo libro «Be stupid» sta andan-do alla grande. Sembrava uno sloganpasseggero e invece sta diventandoun’etichetta a tutto tondo. «Nel libroracconto la mia storia di imprendito-re: ho tagliato molte cose perché so-no così assurde che parevano persinoinventate».

Daniela Monti© RIPRODUZIONE RISERVATA

R iapre Pitti uomo, il più importantesalone per la moda maschile. Da martedìprossimo, 10 gennaio, a venerdì 13 sono

attesi 1.073 marchi alla Fortezza da Basso diFirenze, di cui 411 (38%) sono esteri e a cui siaggiungono le 74 collezioni donna presenti aPitti W alla Dogana. È una tappa da brivido: daqui usciranno i primi segnali concreti percapire come potrà andare il mercato nelprossimo autunno-inverno in un settore,quello della moda maschile, già molto insofferenza. Nonostante la crisi il salonecontinua ad ampliarsi: questa edizione siestende su 59.000 metri quadrati con unpercorso articolato in 11 tappe. Nell’ultimaedizione invernale i compratori erano statioltre 23 mila, dei quali 7.700 i buyer (33,3% deltotale) giunti dall’estero in rappresentanza ditutti i negozi e i department store piùimportanti del mondo.

Ma Pitti uomo non è solo moda: èun’occasione che coinvolge l’intera città.Progetti speciali fuori dalle mura della fortezzahanno come obiettivo il raccontare la grandetradizione italiana artigianale che vive dentrol’industria. Scenografiche botteghe-atelier,allestimenti d’impatto, mostre d’arte. Fra gliavvenimenti, la seconda edizione di Firenze &Fashion, presentata da Rcs in collaborazionecon il Pitti e il comune fiorentino. Attraversoun percorso di installazioni mobili, diversitalenti italiani del graphic streettrasformeranno le vie del centro in unagalleria all’aperto dedicata al mondo dellamoda e intitolata «Art» (nella fotol’installazione sponsorizzata da Vicenza Oroche verrà collocata in piazza Strozzi).

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Ecco perché ho deciso di farlo»«Sfilare è molto stupido

Il minimalismo spintodella nuova Hathaway

I n tre anni possono cambiare molte cose. L’attrice AnneHathaway, 29 anni, occhioni e gran sorriso, innanzitutto hacambiato il fidanzato, l’italiano Raffaello Follieri con cui

frequentava i migliori indirizzi di New York, sfilate di moda,festone bordo piscina eccetto quando stava lavorando in qualchefilm tipo «Brokeback Mountain» o «Il Diavolo veste Prada» che leha dato notevole visibilità. Quando ha scoperto che sotto il vestitodel giovanotto c’erano bugie e reati, Anne è cascata pesantementedal pero: depressione, rabbia, isolamento. Ha ripreso a fumare,poi ha rismesso. Ha ripreso a mangiare carne poi ha rismesso. Aun certo punto se n’è fatta una ragione e le cose sono girate inmeglio. Un po’ per il lavoro che l’ha vista Regina Bianca in «Alice»e la vedrà Fantine ne «I Miserabili» e soprattutto perché c’è unnuovo fidanzato: Adam Shulman. Il periodo nero ha però influitosu Anne, che ai tempi usciva soltanto ipercombinata e ora invecepratica minimalismo spinto: qui in jeans tagliato e con bottiglia diminerale fuori borsa (di Viktor & Rolf). Le vere dive così fanno. Esul web già la paragonano a Greta Garbo.

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Renzo Rosso di Diesel: potrei uscire in passerella, questo è il mio guardaroba

Letture facoltative Sui binari del trend

D alle giacche di pelle stile Marlon Brandone «Il selvaggio» a quelle senza collofirmate Douglas Millings che sarebbero

diventate un loro marchio; dai capelli conciuffo e brillantina degli inizi alle pettinaturealla Jean-Claude Brialy create dalla fotografaAstrid Kirchherr e dal suo amico JürgenVollmer. È una miniera di informazioni «Ilpiccolo libro dei Beatles» (Black Velvet, pag.168, e 18) di Hervé Bourhis, talento delfumetto francese, che mescolando disegni,

grafica e brevi, incisivi testi, ripercorre l’epopea dei Beatles prima,durante e dopo i (quasi) dieci anni che sconvolsero il mondo,dall’infanzia al successo al periodo solista. Aneddoti, curiosità (ecritiche), non solo sul look, che conquistano anche gli appassionatipiù incalliti. Che se da un lato riconosceranno rielaborazioni di fotoe copertine famose, dall’altro, grazie alla matita di Bourhis, potrannosedersi accanto ai Fab (anche) nei loro momenti più privati.

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Quei «caschetti» dei Beatlesispirati a Jean-Claude Brialy

Moda I protagonisti

di Gian Luigi Paracchini

Il debutto a Milano della linea Black Gold dell’imprenditore diventato anche stilista

di Lorenzo Viganò

Verso Milanomoda uomo

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Riapre il PittiInstallazioni in città

Il personaggioRenzo Rosso (fotoin alto), 56 anni, ènato a Brugine, nelVeneto. Hastudiato Economia,ha sei figli. Adestra, in bianco enero, dueimmagini dellanuova campagnaDiesel Black Gold eun modello dellaprossimaprimavera estateIl libroS’intitola comeuno degli slogandella suacampagnapubblicitaria: «Bestupid forSuccessful living»(Sìì stupido per unavita di successo,Rizzoli). Nel libroRosso racconta gliinizi della «Diesel»:«Essere stupidifunziona davvero»

La scheda

A Firenze

Il contemporarysta conquistandoil mondo:è il nuovo lusso

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37Corriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

La risposta alla domanda «come mi ve-sto oggi?» per uno stilista dovrebbeessere semplice, almeno in termini dimarchio: «Con i vestiti firmati dame». Ma i testimonial di se stessi al

100% sono una minoranza. Tra coloro che noncontemplano deroghe al «total look» ci sonoDomenico Dolce, Frida Giannini di Gucci, SirPaul Smith e Alberta Ferretti. Le eccezioni piùclamorose, in campo maschile, sono tre: TomFord ai tempi di Gucci si vestiva da uno deisarti inglesi più famosi, l’ultra conservatoreAnderson & Sheppard. Del quale era statocliente, qualche anno prima, anche CalvinKlein. Sempre da Anderson & Sheppard andòa studiare Ralph Lauren, protagonista anni fadi una sorta di «stage» prima di battezzare lapropria linea «made in England» di abiti ma-schili. E anche Valentino è cliente dellasartorialità su misura (italiana, non inglese:Caraceni).

Gli «occasionali»Questi sono esempi «radicali» e la qualità

inglese conquista anche Karl Lagerfeld le cuicelebri camicie bianche a collo alto sono fattea mano dal londinese Hilditch & Key (e quan-do qualche anno fa dimagrì di 42 chili in pocopiù di un anno lo fece, disse, perché voleva en-trare negli abiti molto slim dell’allora direttorecreativo di Dior Homme, Hedi Slimane). Tragli stilisti che nel total look fanno un’eccezio-ne occasionale: c’è chi, come Donatella Versa-ce, rompe la regola soltanto raramente e sol-tanto davanti alle creazioni di uno stilista parti-colare (per lei è Azzedine Alaïa: se gli abiti so-no sempre Versace, a volte le scarpe o la borsasono firmati dal couturier di origine tunisina).

Rossella Jardini, mente creativa di Moschino,fa qualche eccezione per Chanel ma soprattut-to è un’ammiratrice di Hermès — «Sei Capri-corno ascendente Hermès», la definì con unodei suoi lampi di genio l’amico Franco Moschi-no — al punto che perfino la scrivania dellostudio di casa è della maison parigina (moltoamata anche da Giorgio Armani, che pure dedi-ca a volte a colleghi giudizi sferzanti ma cheha pubblicamente rimpianto, tre anni fa, unfallito progetto di fusione con Hermès: «Sareb-be stato fantastico — disse a Bloomberg —Hermès ha una tale classe, un tale prestigio»).

Stefano Gabbana conferma la «tensione cre-ativa» del duo formato da più di venticinqueanni con Domenico Dolce contravvenendo alrigore del socio — che quando si parla di que-sto argomento gli dedica occhiatacce di disap-provazione — indossando qualche rara voltaswimwear di Louis Vuitton, o un maglione

Hermès. Tomas Maier di Bottega Veneta, profe-ta del «no logo» e del «less is more», contrav-viene al total look di casa soltanto con qualchet-shirt del democratico — e «no logo» — Gap.

Quelli delle sneakerIn materia di scarpe, ma sportive, ci sono

stilisti specie nella generazione dei quaranten-ni che non rinunciano alle loro «sneaker» pre-ferite: le Nike Air Force 1 e Nike Air Pegasusper Riccardo Tisci di Givenchy, le classicissi-me Adidas Stan Smith da tennis di Phoebe Phi-lo (Celine), le pratiche New Balance per Stefa-no Pilati successore di Yves Saint Laurent.

Indole democratica-chic per Jean Touitou,fondatore e stilista del marchio di tendenzafrancese A.P.C. la cui camicia preferita vieneda un grande magazzino americano, JC Pen-ney, ed è costata 20 dollari (ma il figlio glielaha sottratta) e per Adriano Goldschmied pa-

dre nobile dei jeans di lusso evita le propriecreazioni e si serve ai grandi magazzini. ReiKawakubo, sacerdotessa dello stile giappone-se, sempre controcorrente, faceva shoppingda H&M da molto prima di collaborare col gi-gante svedese della moda economica.

Gli appassionatiMa i due stilisti più iconoclasti, quando si

tratta di scegliere come vestirsi sono il quaran-tenne inglese Matthew Williamson (benissimorecensito con il suo marchio di womenswear ecollaboratore di successo di Bulgari per gli ac-cessori) e l’italiana Margherita Missoni (ha ap-pena battezzato una collezione di successoamericano per la catena di grande distribuzio-ne Target). Williamson compare addirittura co-me modello e testimonial per il suo sarto londi-nese, il rampante Thom Sweeney di Mayfair.Margherita, stilista ma anche «It Girl», si distac-ca dal total look familiare ritratto anche in unabella campagna pubblicitaria indossando ditutto: Balenciaga, Alaïa, Nina Ricci, Miu Miu,Proenza Schouler, Vuitton, Chanel, ma anche ipiù alla mano Intimissimi, Kookai...

Matteo Persivale© RIPRODUZIONE RISERVATA

Stilisti & testimonialC’è chi indossa solo le proprie creazioni e chi fa uno strappoDalle Missoni a Williamson, il «mix and match» d’autore

L a crisi? «Per fortuna ilmondo si muove. Altri sisono lanciati in produzio-

ni più immediatamente remu-nerative. Ma noi continueremoa fare le cose più belle, e piùparticolari e più care. E adessoce le comprano in Cina, Coreadel Sud, Giappone, Taiwan, In-dia oltre che in Europa». Rober-to Colombo è un uomo pragma-tico e un imprenditore appas-sionato. Con il fratello Giancar-lo ha saputo trasformare il lani-ficio omonimo aperto dal non-no nel primo centro mondialedi tessitura di cashmere e fibrenobili. Ciò di cui va più fiero,però, non sono i numerosi pre-mi (miglior imprenditore euro-

peo nel ’95) ma il riconoscimen-to conferitogli da Jean Louis Du-mas Hermès: «In un’intervistarivelò che il segreto degli spet-tacolari scialli che la maisonfrancese del lusso decora conlunghe frange di pelle è nel tes-suto fornito dal lanificio Colom-bo».

Un saper fare portato avantisilenziosamente in Valsesia. Èqui nel lanificio Colombo, aipiedi del Monte Rosa, che glistilisti ordinano i tessuti perconfezionare le loro collezioni.I nomi sono noti agli addetti ailavori: l’americana Donna Ka-ran, i francesi Louis Vuitton,Dior, Yves Saint Laurent, i tede-schi Escada, Strenesse, Jil San-

der e gli italiani, ovviamente,da Giorgio Armani a Dolce &Gabbana, Salvatore Ferragamo,Prada e molti altri.

Il segreto della Valsesia è l’ac-qua dura, perfetta per il finis-saggio, il trattamento di infeltri-tura che dà corpo al tessuto,permettendogli di cadere apiombo sulle spalle di giacchee cappotti. «Trattamenti segretiche hanno fatto delle aziendedi questa zona (qui hanno sedeanche e Ermenegildo Zegna eLoro Piana) gli Stradivari dellefibre nobili».

Nello storico stabilimento diBorgosesia, a cui si unisce quel-lo di Ghemme (dedicato allacollezione di maglie e capospal-

la uomo e donna) lavorano 340persone convinte del valore del-la qualità. E il fiore all’occhielloè la cisterna di raccolta: tre va-sche in cui l’acqua di deflussodei macchinari viene depurataprima di essere restituita all’am-biente.

Il ciclo di lavorazione comin-cia dalla scelta dei preziosi velliacquistati alla fonte (se ne occu-

pa il fratello di Roberto, Gian-carlo): il cashmere in Mongoliae Cina; l’angora, la vicuna, ilguanaco tra Argentina e Cile, lalana superfine in Australia, e ipeli di animali da pelliccia rac-colti durante la muta o tosati inRussia (cincilla) e Canada (viso-ne). Il pelo viene dipanato e fila-to con il cashmere per renderlolungo e sottile. A partire dall’or-

ditoio, prima che si materializziin tessuto, morbido come unapelliccia e leggero come unapiuma, ci sono 98 passaggi. Eun segreto nascosto 10 metrisotto terra: un cunicolo con 8ventole gigantesche che assor-bono la lanugine di tutti i repar-ti per evitare che il filato vengasporcato dalle impurità.

Lavorare in una fabbrica ditessitura richiede pazienza eprecisione. Con maestre comeGiovanna 38 anni, che conteg-gia i chili di prezioso filato ne-cessari per realizzare la «pezza»disegnata al computer. È l’ope-razione necessaria per saperequante rocche caricare nell’im-banco, il marchingegno elettro-nico da cui si snodano i fili chearrivano al telaio. Ma poi la dif-ferenza nella tessitura la fa il fi-nissaggio: lavaggio, infeltritu-ra, asciugatura e tintura (in pez-za o in capo). E ancora vapore,fino alla striccatura: il passag-gio sotto la ruota rivestita di

cardi vegetali che con i loro acu-lei delicati hanno il compito disollevare la lanugine. Prima del-la spedizione c’è ancora il pas-saggio al «tribunale»: ricercadegli errori sul quadro lumino-so e grammatura precisa alcomputer.

«Con mezzo milione di ton-nellate ogni anno siamo il prin-cipale produttore di fibre nobi-li», sottolinea Roberto Colom-bo. Per un fatturato di 70 milio-ni, cifra che ci riporta al livellodel 2007, pre-recessione del2009. E l’investimento progres-sivo nel settore prodotto finitodistribuito nelle boutique mo-nomarca (Milano, Porto Cervo,Cannes, Seul) e nei multimar-ca. Ma Roberto Colombo ha unsogno. Vendere il lusso su Inter-net a prezzo democratico graziealla filiera corta. E dare in bene-ficienza parte del risparmio suiricarichi di distribuzione.

Maria Teresa Veneziani© RIPRODUZIONE RISERVATA

Moda Cabina armadio

Giochidi stile

Dior sceglie il «cigno nero»

Le storie Roberto Colombo e il suo lanificio: il segreto è la filiera corta

Tom Ford

L’ attrice de «Ilcigno nero»Mila Kunis è il

nuovo volto diChristian Dior.L’attrice americana diorigine ucraina, nata il18 agosto 1983, è stata

ritratta per la campagna 2012 (foto)della maison francese da MikaelJansson. Si riunisce così grazie allamoda il duo de «Il cigno nero» dato cheanche Natalie Portman, la protagonista

del film del 2010, è stata volto di Dior.Kunis ha spiegato di «dover ancoraimparare moltissimo quando si parla dimoda, e sono più una ragazza da jeanse maglietta», mentre Delphine Arnault,vicedirettore di Dior, ha detto allarivista WWD che «Mila Kunis èun’attrice di talento, personificazionedella donna autenticamente moderna— ha spiegato —. Vogliamo che lanostra relazione con Mila abbia unalunga durata nel tempo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il nuovo volto

Lagerfeld MissoniWilliamson

L’uomo del cashmere e il sogno«Fare del bene con il lusso online»

Ai tempidi Gucci sivestiva dal

sarto ingleseAnderson

& Sheppard

L’istrionico«kaiser»

compra lecamicie bianche

dal londineseHilditch & Key

Margheritae Teresa, a destra,

con borsetteLouis Vuitton

firmate da MarcJacobs, sotto

Lo stilista,a destra, fada modello

alla sua sartoriainglese, Thom

Sweeney, sotto

Al lavoroRoberto

Colombonel suo

stabilimentodi Borgosesia

(fotoPiaggesi)

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Il nome viene dall’inglese to peel —che significa spellare, sbucciare —ma il peeling ormai è entrato nel no-stro linguaggio quotidiano. Eppurec’è chi — e siamo in tante — lo conti-

nua a confondere con gli esfolianti che siusano in casa, davanti allo specchio, maga-ri nella detersione quotidiana. Il peeling,invece, è un’altra cosa. Da «maneggiare»con l’aiuto di medici esperti. «A rigore —spiega Umberto Borellini, specialista inScienza e tecnologia cosmetica alle univer-sità di Pavia e Tor Vergata — il peeling èuna metodica solo di pertinenza medica. Èvero però che, nel linguaggio comune, iltermine si usa anche per indicare quei pro-dotti cosmetici a effetto levigante che con-tengono acidi blandi, sali, gusci di nocesmussati e che, agendo sulle cellule morte,lisciano la pelle ma senza arrivare fino aglistrati profondi. Ma più che di peeling, inquesti casi dovremmo parlare di scrub ogommage».

Che cos’èIl peeling vero e proprio allora cos’è e

soprattutto a che cosa serve? «È una proce-dura dermocosmetica — risponde MariaGabriella Di Russo, specialista in Idrologia

medica e medico estetico a Milano e For-mia — che si realizza attraverso l’applica-zione di una o più sostanze caustiche incombinazione nello stesso preparato o insequenza (acido glicolico, mandelico, piru-vico, salicilico e tricloroacetico), per untempo e una concentrazione tali da indur-re la comparsa di un eritema più o menointenso». Non spaventatevi: il peeling è in-dolore (al massimo sentirete un bruciore).Attenzione però, avverte Di Russo, i pee-ling «possono essere eseguiti solo da medi-ci esperti in un ambulatorio medico. Leestetiste possono usare solo l’acido glicoli-co a basso dosaggio, mentre il medico este-tico ha la possibilità di usare il glicolico al70% e tutti gli altri nelle diverse concentra-zioni». Una differenza non da poco: le con-centrazioni degli acidi, infatti, variano a se-conda dell’utilizzo e vanno da una sempli-ce azione cheratolitica (cioè sciolgono lostrato corneo dell’epidermide) a una for-ma accelerata di esfoliazione a seconda del-

le sostanze chimiche che compongono ilpeeling. E ai diversi usi corrispondono di-versi obiettivi: ringiovanimento della pel-le, lentigo, rughe, macchie, ipersecrezionesebacea, acne, cicatrici e altri inestetismicausati dal sole e dal tempo. In comune,c’è il meccanismo di base del peeling: «Daun lato levigare e migliorare l’aspetto dellacute, rimuovendone gli strati esterni piùdanneggiati (rughe-macchie) — spiega Di

Russo —, dall’altro stimolare la produzio-ne endogena di collagene, elastina, acidoialuronico e di tutte le componenti fonda-mentali della cute che tendono a diminui-re col trascorrere degli anni».

Quando farloChi può sottoporsi a questo genere di

trattamenti? «I peeling — continua Di Rus-so — nella loro variabilità sono adatti per

tutti i tipi di pelle e posso essere usati dallamaggiore età in poi: il trattamento si puòadeguare al singolo paziente senza alterar-ne la vita di relazione. Poi c’è la nuova li-nea Enerpeel, basata su un sistema tecnolo-gico in grado di ridurre il trauma superfi-ciale rendendo più efficiente il processo dirinnovamento dell’epidermide e del der-ma. Con questo tipo di peeling innovativosi ha un assorbimento più uniforme del-l’acido attraverso una particolare moleco-la». Importante: i peeling sono controindi-cati in presenza di herpes in fase attiva,malattie autoimmuni, cute troppo sottile eanelastica». Quando farli? «Si possono faretutto l’anno se leggeri e soft, al contrarioesclusivamente in inverno se medi e pro-fondi. La frequenza dipende dal tipo di trat-tamento: da ogni 15 giorni per 3-4 volteper i peeling medio-superficiali fino a unavolta al mese per 2-4 volte se profondi. Ipiù diffusi sono i cosidetti soft peeling,eseguibili i tutto l’anno in qualsiasi orario,

anche nello spazio di una pausa pranzo».

Le avvertenzeSe si esagera senza seguire le indicazio-

ni del medico il rischio del peeling (comeanche di esfoliazioni più blande) si chia-ma ipercheratosi: «Se troppo sollecitata —spiega il cosmetologo Umberto Borellini(www.glassonion.it) — la pelle per reazio-ne produce più cheratina del normale». Alivello cosmetico la frequenza è diversa?«Scrub e gommage si possono fare ancheun giorno sì e uno no: si tratta di un’attivi-tà meccanica che non va in profondità co-me un peeling». Con un’avvertenza: «Affi-darsi a prodotti sicuri: sconsiglio gli scrubfatti in casa perché rischiano di avere all’in-terno asperità che possono graffiare la pel-le creando pericolose microfessure». Yo-gurt naturale mescolato a sale da cucina?Meglio evitare.

Giulia Ziino© RIPRODUZIONE RISERVATA

N el primo se-colo avantiCristo a

Roma cominciò amanifestarsi unapreoccupante

denatalità. Per incoraggiare iromani a sposarsi e procreare,nel 131 avanti Cristo il censoreMetello Numidico fece ilseguente discorso: «Se noi, oQuiriti, potessimo vivere senzamogli, nessuno, certamente,accetterebbe le noie delmatrimonio. Ma poiché lanatura ha voluto da un cantoche vivere con le mogli procuriinevitabilmente delle noie,dall’altro che non si possavivere senza di loro, è

necessario preoccuparsi dellatranquillità perpetua, inveceche del piacere di brevedurata». Il discorso,evidentemente, non sortì glieffetti desiderati e cento annidopo, confidando nella suaautorità, tornò alla caricaAugusto dando lettura inSenato del discorso di Metello,che venne poi affisso perché

tutti ne avessero conoscenza.Ma quel che è più interessante,forse, è la domanda cheduecento anni dopo il retoreTito Castricio pose ai suoistudenti: aveva forse sbagliato,il censore Metello,nell’appellarsi alle necessitàdella natura? Non sarebbe statomeglio, invece, illustrare legioie dell’unione matrimoniale?Ed ecco la risposta. MetelloNumidico — secondo TitoCastricio — aveva avutoragione: i retori, disse, possonofare affermazioni false,tendenziose, capziose esubdole. Ma a condizione peròche siano verosimili. Metello,dunque, aveva fatto bene a nontentare di nascondere i mali delmatrimonio. L’unicoargomento che potevaconvincere gli uomini asposarsi era appellarsi allanecessità dello Stato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Prepararsi alla seduta

Proteggersi dal sole

Scegliere la stagione

I consigli

Un peeling può esseresuperficiale, medio oprofondo, a seconda deltipo di acido impiegato, delsuo potenziale d’azionee dell’obiettivo finale

Uomini

Vittorio Missoni«Motocross e camminateper mantenermi in formaUn vanto? I miei capelli»

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Demografia antica

V a n i t a sdi Maria Teresa Veneziani

In genere prima di unpeeling si usa unasoluzione specifica perpreparare la pelle euniformarne il ph, poi sene usa una post-peeling

Dopo, si userà per qualchegiorno una cremalenitiva-idratante. Nei giornisuccessivi, è importanteproteggere la pelle con unsolare a schermo elevato

V ittorio Missoni, 1,86 per 100chili, amministratore delega-to della griffe fondata dai ge-

nitori, Rosita e Ottavio. Più vanito-so lei o suo padre? «Lui! È uno chela vanità ce l’ha innata. Io mi curoquel che basta per sentirmi in ordi-ne…».

Ha il complesso del peso?«No, perché ho la fortuna di esse-

re fisicamente dotato».Le pesano i 50 anni?«Mai avuto questo tipo di proble-

ma. Forse perché faccio le stesse co-se che facevo da ragazzo: moto-

cross, attività faticosissima che mifa perdere ogni volta chili. Sono arri-vati i capelli bianchi ma mi stannobene».

E la pancia?«Se cedo alle tentazioni poi cerco

di fare attenzione. È sufficiente cheelimini vino, pasta e aumenti il mo-vimento per perdere due, tre chili:sci, camminate, nuoto, pesca subac-quea, vela».

Usa creme per il viso?«Sì, è una piccola mania perché

ho la pelle delicata: idratante e con-torno occhi».

Come va con i capelli?«Non è una vanità è un vanto: ne

ho tanti. Ho sempre fatto invidiaagli amici per questo».

Descriva il suo stile.«Molto informale. Mai avuto un

cappotto, solo giacconi. Spezzati dalmarrone al grigio che uso con dolce-vita melange e camicie fantasia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I peeling si possono usaretutto l’anno se leggeri esoft, solo in inverno semedi e profondi. Lafrequenza dipende dal tipodi trattamento ricercato

Valutare le variabili

Così il censore Metello denunciòmali e necessità del matrimonio

Nel primo secolo a. C.tra i Romani si manifestòun’allarmante denatalitàE la città corse ai ripari

di Eva Cantarella

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Guida al benessere

Facciaa faccia

AffrescoRitratto nellaCasa del Chirurgodi Pompei

SfumatureVittorio Missoni, 56anni, amministratoredelegato di Missoni

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«Veloce e indolore, ma affidatevi sempre al medico estetico»

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Sul viso Le esfoliazioni profonde che riducono le imperfezioni e i segni del tempo: quali trattamentiscegliere, in che periodo dell’anno e con quale frequenza per raggiungere l’obiettivo senza correre rischi

Pelle levigata e cellule antietàLe regole del peeling perfetto

Le versioni «soft»durano il tempodi una pausapranzo e si fannotutto l’anno

Non confondetelocon il gommageo lo scrub, moltopiù blandi e dafare anche in casa

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T utto girerà intorno ai servizi digitali e alla vitain mobilità. La società d’analisi Gartner hastilato un decalogo delle tecnologie che

domineranno il 2012. Prima di tutto i servizi onlineo quelli offerti dalle applicazioni: saranno sempremeno generici e più ritagliati sulle esigenze

dell’utente. I «Locationbased services», per iniziare,servizi che si adeguano inbase al luogo dove citroviamo. Quindi i «Contextaware services», che invecemodellano la propriaproposta in base a interessie caratteristiche di chi ne fauso. Molte delle

informazioni per chi fornisce questi serviziprovengono dai nostri profili sui social network:non è una sorpresa scoprire che Facebook e socisaranno ancora più presenti nelle nostre vite nelcorso del nuovo anno. Altre informazioni sarannopoi date direttamente dall’ambiente: la «Object

recognition» farà parlare quello che ci circondadirettamente con i nostri iperattivi smartphone etablet. Ed è proprio la vita «mobile» il pacchetto ditecnologie che vedrà la maggiore esplosione neiprossimi mesi. Gartner individua sei filoni. Laricerca sul web, a cui verranno associate azioni utiliall’utente: cerco un concerto e trovo anche il tastoper comprare il biglietto. A questo esempio siassociano quindi il commercio elettronicoattraverso gli smartphone da un lato, e dall’altrol’inevitabile sviluppo di una forma di pagamentodigitale legata al nostro telefono. La comunicazionescritta apre poi altre due vie: una è legata al mondodella messaggistica istantanea e alternativa aicostosi sms; l’altra è la vecchia ma indistruttibileemail: chi usa la posta elettronica dal telefonopasserà dai 350 milioni nel 2009 ai 710 nel 2014.Infine sui nostri telefonini e tavolette gusteremosempre più spesso film e programmi tv: il «mobilevideo» è un’altra tendenza che dominerà il 2012.

Vitadigitale.corriere.it© RIPRODUZIONE RISERVATA

L e aziende tecnologiche sono collocate sulfronte più avanzato della competizione edella creatività. Per questo spesso

anticipano quello che accade poi nelle altreaziende. Qualche anno fa, durante una visita alquartier generale della Microsoft, immerso nei

boschi vicino a Seattle,notai che non c’eranouffici open space, matradizionali corridoi conpiccole stanze individuali,che ognuno arredava apiacere. C’era chi teneva labici appesa al muro e chiesponeva stampe e quadri.La curiosità nasceva dal

fatto che di solito più gli ambienti sono creativi epiù la gente lavora fianco a fianco, senzadivisioni, in ambienti luminosi e trasparenti. Mispiegarono che sì, un tempo gli spazi eranoaperti, ma poi le persone (tecnici di alto rango)avevano preferito tornare agli spazi singoli. Così

si è arrivati a un compromesso: sequenze dipiccoli uffici intervallati da sale riunioni in mododa conciliare privacy e discussioni collettive.Questo episodio mi è tornato in mente leggendoun articolo del Wall Street Journal in cui si scriveche oggi in molte aziende americane si staponendo lo stesso problema già affrontato dalcolosso di Bill Gates. Gli spazi aperti, osemiaperti, hanno molti vantaggi: migliorecomunicazione e collaborazione (almenoteorica), minori costi edilizi ed energetici, piùluce naturale. Ora però ci si rende conto chel’apertura ha i suoi inconvenienti: così capita cheriunioni o conversazioni riservate si svolganosulle scale o addirittura in automobile, alparcheggio. Emerge insomma che lo stare vicinimigliora la comunicazione e l’atmosfera creativa:purché ci sia modo di ritagliarsi spazi, anchepiccoli, di riservatezza. Come la tecnologia, lavicinanza fisica non dev’essere troppo invadente.

[email protected]© RIPRODUZIONE RISERVATA

I cuccioli di robotdiventano grandi

Gli «open space» nelle aziende all’avanguardiaOttimi per la creatività, meno per la privacy

Io & tech

Un androide «cognitivo» capace di evolvere«Ora gattona, questa estate saprà camminare»

Applicazioni su misura e film per lo smartphoneLe dieci tecnotendenze che faranno il 2012

Vita digitale

Softwaree neuroscienze

Il decalogo per l’annoappena iniziatostilato dalla societàd’analisi Gartner

Il compromessodi Microsoft:microstanze individualicon tante sale riunioni

Le tecnologie raccontate

di Federico Cella di Edoardo Segantini

Sul lungo tavolo del laborato-rio sono disposti diversi og-getti. Delle palline colorate,a una piccola costruzione diLego, a qualche pupazzetto

di peluche. A un certo punto il ricer-catore con voce ferma dice: «Prendila pallina rossa». Allora iCub, il robotumanoide di quattro anni, muove latesta e con gli occhi elettronici scru-ta gli oggetti davanti a lui. Poi in unafrazione di secondo sposta il bracciosinistro. Con movimenti fluidi apreil palmo della mano e afferra l’ogget-to giusto. Esperimento riuscito. È co-sì che giorno dopo giorno iCub impa-ra a riconoscere le cose e l’ambienteche lo circonda. Quando la presa nonriesce, il ricercatore con pazienza loaiuta, guidandogli in modo delicatola mano. Come faremmo con un bam-bino; iCub percepisce il contatto conl’umano, perché ha la pelle dei polpa-strelli ricoperta di sensori touch, sen-sibili al tatto. Benvenuti all’Iit (Istitu-to italiano di tecnologia) di Genova,sulla collina di Morego. Fino al 2005sede di un grigio palazzone della pub-blica amministrazione. Adesso, neicorridoi rimessi a nuovo, trovano po-sto laboratori e istituti di ricerca. Quiseicento superesperti provenienti da37 Paesi stanno portando avanti unagrande sfida, che pone l’Italia ai pri-mi posti nel mondo: «Progettare ro-bot cognitivi». Il piccolo iCub ne è ilcapostipite.

Il suo papà putativo è Giorgio Met-ta. Un esempio di «cervello di ritor-no». Lavorava al prestigioso Mit(Massachusetts Institute of Technolo-gy) come esperto in robotica umanoi-de. Ma nel 2003, a Boston preferisceGenova e rientra. In dote porta unbraccio meccatronico e una testa convisori elettronici di prima generazio-ne. Adesso sono in bella mostra nellabacheca all’ingresso dell’Iit. A distan-za di pochi anni fanno già parte del-

l’archeologia scientifica.«Il progetto nasce dall’incontro tra

robotica e neuroscienze», spiega Met-ta. «Con l’obiettivo di studiare i mec-canismi che regolano l’apprendimen-to e replicarli in un robot». Allora an-diamo a scoprire come è fatto iCub(in inglese «cub» significa cucciolo).Iniziamo dal cervello, formato da duesistemi interagenti. Il blocco principa-le risiede nella testa. Si tratta dellamemoria (simile a quella di un pc) edel software necessari alla comunica-zione con il mondo esterno. Il restodei programmi per riconoscere ogget-ti, parlare e sentire si trovano invecesul «cloud», in rete. «Un potentenetwork di computer all’interno del-l’Istituto, archivia migliaia di righe dicodice necessarie al "cucciolo di ro-bot" per imparare». Un lavoro ciclopi-co compiuto dai softwaristi dell’Iit.Basta pensare che per far prendere aiCub l’oggetto giusto sono state scrit-te 800 mila righe di programma, tralinguaggio C++ e istruzioni binarie.Tutto seguendo le regole dell’«opensoftware». Per consentire agli svilup-patori di altri Paesi di partecipare viaweb al progetto. Non solo. Sul sitoicub.org sono disponibili le specifi-che tecniche con il simulatore graficoche riproduce a video l’intero robot.

Scheletro e articolazioni formanoinvece quello che gli esperti chiama-no «bodyware». Le pesanti leghe me-talliche dei robot tradizionali all’Iit lehanno sostituite con «smart mate-rials». Sono compositi in fibra e ma-teriali polimerici di ultima generazio-ne più leggeri e resistenti. Conferi-scono all’androide una struttura ar-moniosa ed elastica: iCub pesa 22 chi-li ed è alto 104 centimetri. Le articola-zioni, gestite da 56 motori, simulanogiunture e legamenti umani. Il risul-tato lo si osserva in braccia e mani,in grado di muoversi con continuità,evitando scatti. «Una progettazione

che avrà ricadute nel settore medica-le», spiega Metta. «Per sviluppare ar-ti artificiali di persone normolese».

Ma iCub non resterà solo. È ideatoper avere fratelli. Occorreranno altricinque anni perché le capacità cogni-tive siano soddisfacenti. Poi i «cuc-cioli di robot» troveranno i primi im-pieghi concreti. Come ad esempioaiutare gli anziani nelle faccende do-mestiche. Piuttosto che intrattenerei bambini con giochi e letture. E infuturo potremo pensare ad iCub giar-dinieri e cuochi. «Una strategia di svi-luppo simile a quanto accade ora conle app per smartphone e tablet», rac-conta Roberto Cingolani, direttorescientifico dell’Iit. «Perché esisteràuna struttura base di robot in grado

di muoversi, ubbidire a ordini vocalie distinguere oggetti». Invece le istru-zioni per il lavoro da compiere si sca-richeranno di volta in volta dalle «nu-vole». Risparmiando memoria edenergia.

Per adesso, giorno dopo giorno, ilpiccolo iCub impara e fa progressi.In laboratorio sono già in fase avan-zata di progettazione le gambe. Arti-colate e flessibili, con una cammina-ta simile a quella umana. Nulla a chevedere con i movimenti a scatti degliillustri androidi del Sol Levante. Cosìil cucciolo di robot che adesso gatto-na per questa estate camminerà. Congrande orgoglio dei sui 600 genitori.

Umberto [email protected]

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La previsione Uffici e computer

Sulla nuvola

Il viaggio A Genova nei laboratori dell’Istitutoitaliano di tecnologia dove seicento scienziati di 37Paesi diversi lavorano insieme al progetto «iCub»

iCub è unrobotumanoide di 4anni,capostipite diun progetto diricerca suirobot«cognitivi»,ossia in gradodi imparare.Attualmentelavorano alprogetto (cheprevedel’impiego deirobot perscopi concreti)seicento superespertiprovenienti da37 Paesi eriuniti aGenova,nell’Istitutoitaliano ditecnologia (Iit)di cuiRobertoCingolani(nella foto) è ildirettorescientifico

L’Iit

I programmi necessari al«cub» per riconoscereoggetti, parlare e sentiresono archiviati nella Rete

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U na delle migliori scuse per abbandonarsi aipiaceri dello schermo luminoso sono ipresunti vantaggi a favore della creatività.

Vale ancora di più per gli adulti che non hanno ilcoraggio di negare l’iPad o l’iPhone ai figli. Unottimo sistema per dire a sé stessi che non si sta

parcheggiando il piccolodavanti alla tv ma se ne stastimolandol’immaginazione è farlogiocare con «Don’t Let thePigeon Run This App!», unariuscita (e piuttostocostosa: 5,49 euro)applicazione Disney basatasul piccione di Mo Willems,

il 43enne illustratore e umorista americano che per9 anni ha scritto i testi del Muppet Show vincendoben sei Emmy Awards. Nel 2003 Willems pubblicòil suo primo libro per bambini, «Don’t Let thePigeon Drive the Bus!»: l’autista di un autobusdeve abbandonare per un momento i comandi così

chiede al lettore di sorvegliare il mezzo esoprattutto di non lasciare il piccione guidarel’autobus. Il piccione cerca in ogni modo diconvincere chi legge a lasciargli guidare l’autobus.Tutti i quattro libri basati sull’idea del «Don’t Letthe Pigeon» sono regolarmente entrati nellaclassifica dei best-seller del New York Times, e MoWillems si è guadagnato premi e molta gloria. Laversione per iPad e iPhone viene declinata in «Nonlasciate che il piccione comandi questa app!»: è ilbambino che viene invitato a prendere il comandodella situazione, disegnando e colorando ilpiccione come preferisce, e partecipando allosnodarsi della storia scegliendo tra vari personaggie trame. Il tutto naturalmente in inglese: non sitratta quindi di una babysitter digitale ma di ungioco da fare con i genitori, chiamati ad aiutare ilpupo a comprendere i comandi dell’applicazione.Basta una conoscenza minima dell’inglese, idisegni sono belli e la surreale storia uno spasso.

Twitter @Stef_Montefiori© RIPRODUZIONE RISERVATA

S e siete tra quelli che amano esplorare gli uni-versi senza fine della letteratura dovrestetuffarvi in Small Demons

(smalldemons.com). Avvertenze del caso: si trattadi un sito per chi ama lasciarsi divorare dairomanzi e dai loro mille risvolti. Ispirato ad

atmosfere borgesiane(anche il nome, piccolidemoni, rimanda a unpasso di un racconto diBorges), Small Demons èun autentico labirinto dellaprosa, «un luogo — silegge sulla homepage —dove i dettagli si toccano,si sovrappongono e vi

guidano avanti». Basta scegliere un libro eseguirne il percorso: ogni volume, ogni storiacontiene infatti nomi di luoghi, persone, cose(dischi, oggetti, titoli di altri libri). Ecco, SmallDemons vi segnala quali nomi, quali posti sipossono rintracciare in un romanzo. E, così

facendo, vi guida in una galassia di rimandi.Perché gli stessi particolari conduconoinevitabilmente ad altre trame, ad altre storie, adaltri libri. E nascondono magari gusti e passioni.L’idea «utile» del sito è quella di suggerirci librida leggere partendo non da argomenti o titoliaffini a quelli che già abbiamo apprezzato, ma dalgioco imprevedibile dei rimandi. «Le cose neilibri ci sono perché hanno un significato per ilpersonaggio, per l’autore. Questo è il posto doveiniziate a scoprire cosa significano anche pervoi». Oppure, se sapete già cosa vi piace, qualeambientazione, allora il percorso può essereinverso: cercate la località o le citazioni etroverete nuovi libri per voi. Unicacontroindicazione: per accedere alla versione Betadi Small Demons serve un invito, che è possibilericevere (su richiesta) dal sito californiano nelgiro di una giornata. Un’attesa d’oro (anche se ilnumero dei titoli disponibili è ancora ridotto).

[email protected]© RIPRODUZIONE RISERVATA

La strana storia del piccione autistaUn gioco che piace a genitori e bambini

Piccoli demoni vi guidano nel labirinto dei libriDa trama a trama, seguendo il filo dei rimandi

BarbapaPadTecno(il)logica

Una applicazioneDisney che riprendel’illustratore americanoMo Willems

Cercare una storiapartendo dai luoghiMa alla versione Betasi accede per invito

di Stefano Montefioridi Giulia Ziino

Dai fumettiSmalldemons.com

Gli altri prototipi

C ammina, corre sullequattro zampe e rima-ne in equilibrio su

quelle posteriori. Ma soprat-tutto è dotato di grande for-za. Parliamo del primo esem-plare di HyQ (che sta per«hydraulic quadruped»),progettato nei laboratori diAdvanced Robotics dell’Iit.È il robot quadrupede concorpo in alluminio. Pesa set-tantacinque chili ed è lungoun metro. Ad azionare i quat-tro arti sono potenti motoriidraulici in acciaio. Questoconsente al «cane robot» dispostarsi agevolmente an-che su superfici accidentate.Così HyQ è tra i pochi robota quattro zampe in grado dicompiere movimenti velocie precisi nello stesso tempo.I sensori alle estremità degliarti gli permettono di perce-pire sia la forza esercitatasul terreno, sia la rispostadel terreno stesso. Con capa-cità di riconoscere l’ambien-te in cui si muove, per ade-guare i movimenti.

Il papà del quattrozampeè il ricercatore Claudio Semi-ni: il progetto è partito nel2007, a seguito della sua tesi

di dottorato. «HyQ potrà so-stituire l’uomo in situazionidi emergenza, muovendosiin luoghi pericolosi — spie-ga Semini —. Ad esempioper la perlustrazione di edifi-ci crollati dopo un terremo-to, il controllo di ambienticontaminati come centralinucleari e industrie chimi-

che». Presto al robot saran-no applicati due arti superio-ri e, come un mitologico cen-tauro, diventerà un validoassistente per le squadre disoccorso dei vigili del fuocoe della protezione civile.

Nei prossimi mesi HyQ sa-rà anche equipaggiato consofisticati sensori che analiz-zano gli oggetti e l’ambientecircostante. Monterà siste-mi laser 3D e videocamerestereo, ma anche telecamerea raggi infrarossi. Per muo-versi agevolmente di notte e

in ambienti fumosi. Ancheper questo progetto gliesperti dell’Iit prevedono di-verse versioni. Come quellacon le sole gambe posterio-ri, mosse da un motore ascoppio. Così HyQ, dimezza-to e ridotto nel peso, da qua-drupede diventerà un bipe-de. E riuscirà a correre. Saràcosì veloce che in primaverapotrà correre tremila metriin otto minuti. A pochi se-condi dal record mondialedegli umani.

U. Tor.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un circuitodi eccellenzee 400 tecnici

La variante bipede

AsimoRealizzato da Honda, ormaiè giunto alla terza serie. Altocirca 130 cm, pesa 48 chili

MahruCoreano, progettato nel2010. Alto 1,5 m, pesa 67kg. Si muove a 1,2 Km/h

DerProdotta dalla giapponeseKokoro, si venderà a partireda 100 mila dollari

I centri in Italia

I prossimi esemplariavranno due solezampe per acquistaremaggiore velocità

Nelle aree a rischio

ILLU

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TEVE

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NaoSviluppato con software Linuxdalla francese AldebaranRobotics, è 58 cm per 4,3 kg

AikoProgettata da Le Trung,canadese di origini vietnamite,per ora non cammina

Il quadrupede

In Italia, oltre a Genova(600 addetti) l’Iit opera innetwork con altri centri.Impiegando altri 400 traricercatori e tecnici dilaboratorio nei «Labs»nazionali. Torino sviluppala futura generazione dellarobotica umanoide per lospazio. Milano lavora sumateriali e dispositivinanometrici per laconversione fotovoltaica.Trento studia sistemineuronali percomprendere i circuiticerebrali a larga scala. Pisaopera sulla «biosicurezza»e costruisce componentiper fonti di energia pulitae portatile, ma anche robotdi dimensionimillimetriche. Napolisviluppa tecnologie permateriali in campobiomedico. A Lecce sistudiano le interazionibiomolecolari persviluppare nuovi materialiper le energie alternative.Roma è attiva su dueprogetti biomedicali: unostudia i disordinineurodegenerativi e ledisfunzioni progressive delsistema nervoso, l’altro itumori al cervello. (u. tor.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il primo esemplare di HyQprogettato nei laboratoridell’Iit. È in grado di muoversisu percorsi accidentati epotrà essere impiegato insituazioni a rischio come laperlustrazione di edificicrollati dopo un terremoto

Quattro zampe e occhi 3DTremila metri in otto minutiper il «cane» di alluminio

41Corriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012 italia: 515249535254

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42 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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?Vita privata ai tempi di eCome salvarsi dai colleghi spia

Twitter sta a Facebook come ilpalcoscenico sta alla piazza.Si cinguetta per apparire, col-

pire, farsi «inseguire». Si girovaganel regno di Zuckerberg per chiac-chierare: passione molto italianache richiede più di 140 caratteri peresplicarsi. Su Facebook c’è il tempo,lo spazio, l’intenzione e il gusto del-lo scambio verbale. Ma di questo so-cial network abbiamo già parlato inrapporto ai single, sostenendo che,alla lunga, è difficile recitare unaparte: Paperino resta Paperino e Dia-bolik, Diabolik.

Aggiungo ora che Facebook restail mezzo più congeniale per fare ami-cizia e magari qualcosa di più: si usa-no messaggi personali, si può posta-re un pensiero, una canzone, unospezzone di un film sulla bacheca al-trui, segnalando il proprio interes-se. O ancora si possono lanciare se-gnali di disponibilità, pubblicandosul proprio profilo una frase ammic-cante, che attiri qualcuno nella rete.

Insomma Facebook è «lumaco-ne» ma anche molto pettegolo: i no-stri pensieri rimangono là a disposi-zione di tutti fino a quando non li

cancelliamo. E, a volte, sono così in-tellegibili che è possibile percepireil frusciare di una storia che sta na-scendo, limitandosi a cogliere l’in-terfacciarsi dei profili che procedo-no in una sorta di passo a due.

La storia d’amore, dunque, puòsvilupparsi ma ci si può anche solodivertire a chiacchierare tra amici etra sconosciuti che diventano tali.Personalmente mi è capitato di «pe-

scare» dalle bacheche altrui sogget-ti interessanti con i quali conversa-re è diventata una piacevole consue-tudine quasi quotidiana, pur nonavendo loro mai stretto la mano. In-somma Facebook è single-friendly.

Twitter è più sofisticato e richie-de dimestichezza, velocità, e tantadisponibilità. Stare su Twitter atempo perso è come lasciare accesal’insegna di un negozio chiuso: si èpraticamente falliti. I messaggi per-sonali sono poco usati, l’intrecciarsidei dialoghi tra due persone (peg-gio ancora se tra più) è percepibilesolo seguendone il filo. Insommanon si può entrare in una conversa-zione se non se ne è intercettato ilsuo nascere, a costo di faticosi recu-peri. Twitter è basato sul guizzo,l’istantaneità, la battuta secca. Ed èmolto più a rischio di frustrazione:chi volesse avventurarsi a postare

una frase per cercare qualcuno nel-la rete, non corre solo il rischio diessere ignorato ma anche quello diessere sopravanzato da una mareadi altri tweet.

Insomma il single che si aspettidi allargare le proprie conoscenzecinguettando, sappia che gli costeràfatica. Sono esclusi i Paperini, a me-no che non si accetti di figurare co-me tali: Twitter, vissuto come si de-ve, è fatto per i Diabolik. O per lepersone note che vi si affacciano,concedendo alla massa il brivido difarsi «inseguire» e quasi mai «inse-guendo». Un consiglio? Non prende-tevela e cinguettate altrove.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TEMPILIBERI

Se scrutando i «profili»si sente il frusciaredi una storia che nasce

Supplemento singolo

Controcopertina Famiglie

di PAOLA D’AMICO

di Antonella Baccaro

Domande e regole

Difficile mentire: Facebook e Twitter ci espongono al controllo degli altriRelazionidigitali

Colleghi serpenti 2.0su Twitter? È gen-naio. E, come sem-pre dopo un perio-do di ferie, si ripre-

sentano le condizioni socio-logiche ideali per porsi lavexata quaestio politicamen-te scorretta (dunque, per de-finizione giusta): il collega,questa multiforme figura esi-stenziale con cui passiamoin effetti più tempo che con inostri familiari o gli amici, èdegna di essere un follower ono? È giusto socializzare conlui sul web e dargli un acces-so anche al nostro virtualequanto sacro tempo liberosu Twitter? Vi sarete sentitidire: «Ma tu perché non misegui? Io ti seguo». Appun-to… A buon intenditore po-chi clic… e invece.

Uno torna dalle sudate fe-rie, posta un po’ di pillole disaggezza di cui si sentivaonestamente la mancanza su

Twitter, magari carica nellenuvole digitali fotografie delproprio superbambino chei n f o r c a i p r i m i s c i s uGoogle+ (tanto per non cita-re sempre Facebook) ed eccoil collega in una delle sue tan-te manifestazioni esistenzia-li farsi amico fraterno, inti-mo, e voler guardare e legge-re tutto facendone una que-stione di vita o di morte.

Difficile dirgli proprio infaccia che sono affari tuoi.Non tanto per il rischio chesi senta offeso ma per lostrappo diplomatico: alla fi-ne dobbiamo convivere tut-to l’anno per un numero diore impressionante (meglionon fare il conto, demoraliz-za). Avrò almeno il diritto difuggire come Tron con lamia moto digitale sul web

ogni tanto? Certo, non è unanovità.

La Facebook-mania èesplosa da tempo in Italia.Ma il 2011 è stato l’anno del-lo sbarco in massa degli ita-liani su Twitter. Il microblog-ging con le sue 140 battuteha catturato anche un popo-lo mediterraneo famoso persoliloqui, sproloqui e noncerto privo di favella e vis po-lemica. Lo sciame di nuovia p i o p e r a i e s u l s o c i a lnetwork comincia a produr-re un ronzio assordante. Vi-ge ancora il caos ed è comese nella nuova città si muo-vessero automobilisti senzapatente in cerca di nuove re-gole: per paradosso, su Face-book che funziona comeuno spazio privato (ho acces-so ai tuoi dati solo con il tuovia libera) si diventa amici,anche tra sconosciuti, per de-finizione. Il codice tacito è ac-cettare e via. Mentre conTwitter c’è stata l’evoluzionedella specie. È come se fossi-

mo passati dal Perniano alMesozoico della socializza-zione digitale: anche se èpensato come uno spaziopubblico (non c’è bisogno dinessuna autorizzazione perandare su www.twitter.com,vedere da quanto tempo@massimosideri twitta e leg-gere i miei tweet a volontà,anche senza seguirmi uffi-cialmente) in realtà Twitterha una struttura sociale pira-midale, dunque più comples-sa e vicina alla realtà delmondo offline. E forse pro-prio per questo tutti voglio-no essere seguiti più che se-guire: è un gesto che corri-sponde all’accettazione socia-le. Solo chi ha dei follower èdiventato «grande».

Eppure i buoni motivi pernon avere tra i propri fol-

lowing dei colleghi ci sonoeccome:

1) La mania chiamataFourSquares: prende subitodopo la febbre Twitter e sene diventa moderni schiavitecnologici a causa di un effi-ciente sistema di geolocaliz-zazione che invia automatica-mente dei messaggi ai vostrifollowers tipo: «I’m at theBiancolatte Cafè». Lo scopoè diventare Sindaci del postograzie ai check-in e strappa-re sconti. Peccato che dall’uf-ficio in quel momento stianopensando: ma cosa ci fa aprendere l’aperitivo mentredovrebbe essere al piano disotto?

2) Un altro virus che pren-de gli sportivi: Endomondo,applicazione che permette dimandare online le proprieperformance sportive perconfrontarle con quelle deicolleghi e mostrare chi è tipi-camente il maschio domi-nante. Anche qui: piccolohandicap. Chi si ricorda di di-sattivare la funzione quandosi racconta magari di non sta-re troppo bene e sul monitordei colleghi appare una cor-sa di 12 chilometri in 62 mi-nuti?

3) L’ansia da performancedel twittatore folle (prima opoi prende tutti) mette in se-ria difficoltà chi deve rispon-dere alla più classica delle do-mande del nostro capo quan-do ci vuole affibbiare qual-che grana: ma che cosa stavifacendo? Chiudere il sito e al-lontanare lo smartphonenon protegge più da un’anali-si dettagliata su Twitter del-le nostre ultime ore…

Insomma, anche il collegapiù simpatico può trasfor-marsi un po’ in serpente pro-tetto dall’anonimato dei fol-lowers. Dunque vale la penadi pensarci un attimo primadi aggiungere alla multifor-me figura anche la nuova di-gnità online. Ma come ha sin-tetizzato un Twitters conuna micro-barzelletta com-parsa qualche mese fa tra imiei RT (ritweet) non è chela famiglia sia esente da com-plessità di pari livello: «Amo-re avete rotto le scatole. Ave-te chi… Tu e Twitter». Genia-le. In sole 54 battute.

Twitter: @massimosideri© RIPRODUZIONE RISERVATA

La 27 a ora Commentasu Corriere.it

di MASSIMO SIDERI

«FourSquares» rivela dovesiamo, «Endomondo» svela

le nostre imprese sportiveAccettare il vicino

di scrivania come amicosul web è una buona idea?

SU CORRIERE.ITCommenta nel forum«Supplemento singolo»

È sbagliatotrattare il canecome fosseun figlio

Il film Meg Ryan controlla la mailnella pellicola «C’è posta per te»

Nascono spesso in pochiminuti le storie di uomini e cani,inseparabili. E durano a lungonel tempo o per sempre. Larelazione tra uomo e cane èantichissima ma solorecentemente l’attenzione dietologi, psicologi e antropologisi è risvegliata e la «stranacoppia» (Homo sapiens-Canisfamiliaris) e i meccanismidell’attaccamento ches’instaurano sono diventatioggetto di ricerche scientifiche.Si è così scoperto che «per le sueparticolari caratteristiche ilrapporto tra cane e padrone nonsarebbe solo quello che legal’individuo adulto al capobranco e ai compagni di branco,ma avrebbe aspetti in comunecon la relazione genitore-figlio»,come spiega EmanuelaPrato-Previde, docente diPsicologia generale alla Facoltàdi Medicina della Statale diMilano, che studia le capacitàcognitive del cane, ma anche deibambini piccoli e dei primatinon umani. Già Freud avevanotato che «il sentimento per icani è lo stesso che nutriamoper i bambini». Si tratterebbe,però, di un legame asimmetrico.«Il cane si comporta spesso inmodo simile ai bambini —prosegue l’esperta — esibendouna serie di comportamenti chescatenano negli umani ilmeccanismo interiorizzatobiologicamentedell’accudimento, che stimolaaffetto e cura». Un cane dipendeda te, dà affetto, devi accudirlo,farlo giocare. «L’attaccamentoinfantile da parte del cane èsimile a quello che i bimbiformano con il genitore». Tuttonormale se la foto di Bobi finiscenel portafoglio e viene mostrataagli amici insieme a quella deifigli o se al compleanno gli siregala un osso/gioco. «L’aspettonegativo è che se perdi di vistache è un cane, rischi di averecomportamenti fuorvianti e chequel cane diventi magari ilbambino che non hai avuto, glifai indossare il cappottinogriffato quando, invece, sarebbegiusto portarlo al parco, perchéincontri altri cani, e infine chelui, il cane, diventi possessivo».

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43Corriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012 italia: 515249535254

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MILANO — Giornata davertigini ieri in Borsa per Uni-credit: il titolo ha cominciatosubito a perdere terreno arri-vando in mattina a un calodel 12% circa sotto i 4 euro,poi una risalita repentina haportato il prezzo fino a guada-gnare il 5%, ma a quel puntosono scattate di nuovo vendi-te massicce e alla fine le azio-ni di Piazza Cordusio hannolasciato sul terreno un altro11,12% a 3,98 euro. Volatilitàai massimi, dunque, con unrisultato finale da brividi: daquando ha annunciato l’au-mento con lo sconto del43%, l’istituto ha «bruciato»in Piazza Affari il 40% circa,equivalenti a circa 4,6 mi-liardi di capitalizzazione.Lo sconto sul terp, cioè sul

prezzo teorico ex diritto,si è assottigliato ma nonazzerato visto che è ancora

pari al 26% circa. E ieri serasul caso banche è intervenu-

to il presidente del Consi-glio, Mario Monti: «La solidi-tà del sistema bancario italia-no» è fuori discussione, hadetto il premier in un’intervi-sta alla tv France 24. «Quelloitaliano è un sistema fra i piùsolidi, si è impegnato moltomeno di altri in operazioni ar-dite negli anni precedenti».

«La reazione del mercato»,spiega l’amministratore dele-

gato di Unicredit FedericoGhizzoni, «pur se in larga mi-sura dovuta ad aspetti tecni-ci, ci ha in parte sorpreso an-che perché in questi giorni sisono sommate preoccupazio-ni di carattere diverso che ri-guardano sia la situazione disingoli Paesi europei, sia ledecisioni che attendonol’Unione. Aspettiamo con fi-ducia l’avvio della fase di ne-goziazione dei diritti». Secon-do Ghizzoni dunque le consi-derazioni sul titolo e sullabanca non devono fermarsiagli andamenti anomali diquesti giorni: «La cosa vera-mente importante è che l’au-mento di capitale da 7,5 mi-liardi di Unicredit è un datoacquisito. Questo vuol direche dai primi giorni di febbra-io, quando tutto il percorsosarà completato, l’istituto sa-rà tra le banche europee piùsolide e con tutti i requisiti pa-trimoniali oltre i livelli neces-sari non solo oggi, ma neglianni a venire. Questo vale peri ratios richiesti dall’Eba, perquelli di Basilea 3 e per le co-siddette "global Sifi", le 29banche di rilevanza sistemicaa livello mondiale di cui Uni-credit fa parte». La scelta poidi partire con l’aumento nelleprime settimane dell’annoconsente all’istituto, «in unafase che sconterà molte ope-

razioni di rafforzamento pa-trimoniale, di anticipare ilmercato. Nel frattempo abbia-mo avviato le riduzioni di co-sti previste e ulteriormenterafforzato la posizione di li-quidità della banca, che eragià particolarmente buona.Unicredit sarà così nelle mi-gliori condizioni per giocareun ruolo di primo piano a li-vello europeo per sostenerel’economia reale accompa-gnando le strategie delle im-prese e i progetti delle fami-glie».

La «sorpresa» di cui parlaGhizzoni sul titolo è stata co-munque particolarmente for-te ieri, giornata di vere «mon-tagne russe». Secondo gli ana-listi sono rintracciabili alcu-ne ragioni tecniche: quandole azioni sono scese a 4 eurosono scattati acquisti da par-te di investitori che hanno co-minciato a giudicare il valoreconveniente. Insomma, si èvista una «base», un suppor-to di domanda fondamenta-le. Invece, nell’ultima partedella giornata, l’intervento alribasso è attribuibile soprat-tutto ai fondi che replicanogli indici e che hanno realizza-to gli ultimi aggiustamentipre-stacco del diritto inne-scando vendite automatiche.Sarebbe stata invece menoimportante ieri la componen-

te speculativa. Probabilmen-te anche grazie al faro accesoda parte della Consob, sareb-bero diminuite in modo im-portante le vendite allo sco-perto basate sul prestito titoliche si risolvevano però spes-so nella contemporanea ces-sione delle azioni ricevute dal-la controparte. Ieri il prestitotitoli, che nei giorni preceden-

C ontinua la buferapolitica e mediatica

intorno allo scandalodella Banca nazionalesvizzera (Bns). ChristophBlocher, leader populistadell’Udc, il primo partitosvizzero, ieri è tornato achiedere le dimissioni delpresidente della Bancanazionale svizzera,Philipp Hildebrand,sospettato di insidertrading per le transazionisul mercato dei cambieseguite dalla moglieKashya. Hildebrand harespinto pubblicamenteogni addebito e rifiuta didimettersi, difeso dallabanca centrale e dalgoverno svizzero. Ma laquestione non è chiusa.Lunedì pomeriggio laCommissionedell’economia e dei tributidell’Assemblea federale,lo ha convocato insiemeal presidente del consigliodi banca, HansueliRaggenbass, e al ministrodelle Finanze EvelineWidmer-Schlumps,presente in veste dipresidente dellaConfederazione.Tema dell’incontro:valutare se il Parlamentoelvetico debba intervenirecon una nuova legge perregolamentare meglio laBns o se basterà unnuovo regolamentointerno dell’istituto.A livello istituzionale laquestione è statachiarita, visto che sia ilrapporto interno,affidato aPricewaterhouseCoopers,sia l’indagine voluta dalgoverno elvetico hannoappurato che letransazioni della mogliedel banchiere non hannoviolato la normativa.Resta però l’imbarazzo,che ha macchiatol’immagine svizzera alivello internazionale.Speculare sulle valute,sfruttando l’interventosui mercati da parte delproprio marito, potrebbeanche essere lecito per leregole svizzere, ma è«diseducativo», oltre anon essere bello davedere. È un problema distile. Dopo l’incidente laBns ha introdottol’obbligo di comunicarequalsiasi operazione oltrei 20 mila franchi. Maprobabilmente non èsufficiente. Ecco perché laCommissione ha deciso diintervenire.

Giuliana Ferrainotwitter: @16febbraio

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Il peso delle scelte dell’Eba sull’istituto

Il presidente della Consob,Giuseppe Vegas. L’autoritàdi controllo sul mercato staverificando i movimenti diquesti giorni sul titoloUnicredit

I protagonisti

Il presidente dellaFondazione Cariverona,Paolo Biasi. La fondazioneseguirà l’aumento dicapitale

Le troppe ambiguitàdi Piazza Cordusioe i fallimenti del mercato

Le scommesseA chi serve un mercato di questo tipo,nel quale le imprese diventano soltantoil teatro di scommesse autoreferenziali?

Il presidente di UnicreditDieter Rampl. L’istituto havarato l’aumento di capitaleda 7,5 miliardi. Lunedì lanegoziazione dei diritti

Ieri a Piazza Affaril’istituto ha primarecuperato il 5%,poi ha perso l’11%

Monti: «La solidità delle banche italiane non è in discussione»

Economia

SEGUE DALLA PRIMA

La seconda volta è di questi giorni. In tre se-dute, Unicredit ha perso più o meno il 40% del-le quotazioni, già falcidiate dalla crisi generaledel settore bancario. Lunedì 9 gennaio la ban-ca ora guidata da Federico Ghizzoni avvia l’au-mento di capitale da 7,5 miliardi, i cui terminierano stati chiariti alla vigilia del tracollo borsi-stico con il famoso sconto del 43%. Per la mag-gior emissione di azioni bancarie della storiadella Borsa di Milano non poteva darsi viaticopiù ambiguo.

L’operazione è stata voluta dalla Banca d’Ita-lia fin dai primi del 2011. Ad essa era condizio-nata l’ammissione delle obbligazioni cashes diUnicredit nel capitale di vigilanza. Le altregrandi banche italiane avevano aderito allamoral suasion di Via Nazionale, sia pure obtor-to collo. Reduce da due aumenti sul capitaleper 7 miliardi in due anni, Unicredit avevaaspettato l’Europa. E quando la European

Banking Authority (Eba) ha parlato, si è trova-to spalle al muro. Vale la pena di ricordare co-me l’Eba prima abbia suggerito al Consiglio eu-ropeo dei capi di Stato e di governo e poi ab-bia attuato la valutazione dei titoli di Stato inportafoglio alle banche europee alle quotazio-ni di mercato. Ne sono emerse perdite teori-che rilevanti che, nel giudizio di questa Autori-tà di poca esperienza e opaco funzionamento(non dice chi ha votato cosa), comporterannoaumenti di capitale per 106 miliardi da esegui-re entro giugno, specialmente nell’Europa me-diterranea e un po’ in Francia.

L’iniziativa dell’Eba, che ha convinto i politi-ci, è discutibile perché cancella l’idea che le ob-bligazioni pubbliche dell’Eurozona siano pri-ve di rischio. Quel che è peggio, non lo fa mo-dificando i principi contabili, ma con un eser-cizio una tantum che può preludere ad altri.Discrezionalità al potere. È troppo. Le banchecentrali nazionali dell’eurozona e la Banca cen-trale europea, al pari della Federal Reserve e

della Bank of England, hanno perso la vergini-tà con il crac dell’industria finanziaria che loroavevano improvvidamente allevato. Si spieghi-no meglio, dunque. Finora non abbiamo capi-to.

Il principio del mark to market applicato al-le azioni, portatrici di rischio per definizione,è stato alla base della bolla speculativa degliultimi anni. Che senso ha estenderlo alle obbli-gazioni pubbliche supponendo gli Stati del-l’Eurozona potenzialmente insolventi? E chesenso ha schierare la Bce a finanziare all’1% lebanche esortandole a fare più prestiti a unaclientela che non investe perché non ha ordiniquando questa nuova liquidità è evidentemen-te destinata a garantire il buon fine delle nuo-ve emissioni pubbliche, pena l’insorgere diun’altra Grecia e la fine dell’euro? E perché laBce non fa da sé, lucrando i frutti futuri delsalvataggio a beneficio del pubblico, ma li ri-serva alle banche private?

Dietro l’aumento forzato di Unicredit c’è un

sistema di potere ondivago, incapace di guar-dare dentro se stesso e i suoi storici errori.Che senso ha aver costruito colossi come Uni-credit e Intesa Sanpaolo, troppo grandi per fal-lire ma anche per essere salvati dalla mano pri-vata? Chi ha avallato, e nel caso di Unicre-dit-Capitalia sponsorizzato, quelle gigante-sche fusioni, e cioè l’attuale presidente dellaBce, Mario Draghi, avrà mai un ripensamento?Da tempo, la Banca d’Italia avrebbe potuto aiu-tare le banche a evitare almeno in parte questomassacro adottando la proposta Salza sullamonetizzazione delle quote del suo capitale inmano alle banche. Perché all’ultimo si è tirataindietro? Temeva che l’Economist o il Finan-cial Times inarcassero il sopracciglio?

La partita è troppo importante per lasciarlaai soli banchieri centrali. C’è un ruolo fonda-mentale dei governi. E allora che cosa pensaMario Monti dell’Eba e del Consiglio europeodi settembre, dove Silvio Berlusconi aveva vo-tato sì assieme al gregge? Sappiamo che il mi-nistro dello Sviluppo economico, Corrado Pas-sera, da banchiere, era ferocemente critico. Loè ancora? Ma più del parere di Passera conta lalinea del premier. Qual è?

A questo punto va detto che anche il consi-glio di amministrazione di Unicredit deve spie-garsi meglio. È vero che non c’è più Profumo e

L’analisi

Montagne russe

La lente

Indici delle Borse CambiFTSE MIB La settimana Prysmian La settimana

FTSE MIB 14.645,64 -0,82% �

FTSE It.All Share 15.526,94 -0,61% �

FTSE It.Star 9.309,73 0,09% �

Dow Jones 12.359,92 -0,45% �

Nasdaq 2.674,22 0,16% �

Londra 5.649,68 0,45% �

Francoforte 6.057,92 -0,62% �

Parigi (Cac40) 3.137,36 -0,24% �

Hong Kong 18.593,06 -1,17% �

Tokio (Nikkei) 8.390,35 -1,16% �

1 euro 1,2776 dollari -0,43% �

1 euro 98,5600 yen -0,11% �

1 euro 0,8264 sterline -0,04% �

1 euro 1,2177 fr. sv. -0,08% �

1 euro 8,8388 cor.sve. -0,08% �

S&P 500 1.277,81 -0,25% � Madrid 8.289,10 -0,49% � 1 euro 1,3051 dol.can. 0,09% �

Titoli di Stato

Btp 09-01/07/12 2,500% 99,83 2,54

Btp 10-15/12/12 2,000% 98,60 3,28

Btp 02-01/02/13 4,750% 100,56 3,63

Btp 08-15/12/13 3,750% 98,00 4,40Btp 10-01/11/13 2,250% 95,53 4,61

Btp 11-01/04/14 3,000% 95,69 4,72

Btp 04-01/02/15 4,250% 96,51 5,01Btp 10-15/04/15 3,000% 92,19 5,33Btp 11-15/04/16 3,750% 92,39 5,36

Btp 06-15/09/17 2,100% 83,58 7,82

Btp 96-01/11/26 7,250% 101,07 6,32

Btp 11-15/09/26 3,100% 76,64 7,86

Btp 05-01/02/37 4,000% 68,33 6,03Btp 07-01/08/39 5,000% 76,81 6,22Cct 07-01/12/14 3,400% 93,51 5,59

Cct 08-01/09/15 1,220% 88,08 6,35Cct 09-01/07/16 1,780% 85,10 6,60Ctz 10-31/12/12 - 96,58 3,62

Titolo Ced. Quot. Rend. eff.06-01 netto %

Titolo Ced. Quot. Rend. eff.06-01 netto %

La grande caduta di UnicreditGhizzoni: più forti con l’aumento

LE DOMANDEDELLA COMMISSIONEAL BANCHIERECENTRALE

FedericoGhizzoni

Il caso In tre sedute il titolo ha perso il 37% del suo valore. L’attacco della speculazione

44 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Sera#

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ti si era moltiplicato, è lette-r a l m e n t e s p a r i t o p e rindisponibilità delle stesseazioni.

Sull’andamento del titoloUnicredit in questi giorni van-no inoltre fatte altre conside-razioni. Anzitutto non va sot-tovalutata la debolezza gene-rale del comparto finanziarioin Borsa: le banche europee

hanno perso da inizio annomediamente quasi il 9% an-che alla luce di timori di ulte-riori possibili ricapitalizzazio-ni imminenti nel settore in al-tri Paesi. Il mercato poi è «sot-tile» dato il periodo di inizioanno e ciò implica che ogniattività di vendita abbia im-patti amplificati. Il controva-lore degli scambi sul mercato

italiano nel suo complesso inquesti primi giorni dell’annoè stato pari a circa la metà delnormale. E ciò si è riflesso an-che sull’«effetto vigilia» cheper Unicredit, quotato oltreche a Milano, anche in Ger-mania, Austria e Polonia, po-teva essere amplificato: inve-ce, se in genere tra l’annun-cio dei termini di un’operazio-ne e l’avvio dell’offerta i volu-mi di negoziazione registra-no un picco di attività (in oc-casione degli ultimi aumentieffettuati da banche italiane ivolumi sono normalmentequasi triplicati) per Unicreditsi è registrato solo un leggeroaumento rispetto alle medie.

A questo punto gli analistiguardano a lunedì, quandopartirà l’aumento e la nego-ziazione dei diritti. La fase dimercato vede poca liquiditàdisponibile a nuovi investi-menti perciò è possibile chefondi, retail ma anche qual-che socio rilevante di Unicre-dit finanzino la partecipazio-ne parziale all’aumento attra-verso la vendita di una partedei diritti. Ma le somme an-dranno tirate al termine.Quando sul mercato ci saràUnicredit con 7,5 miliardi inpiù di capitale.

Sergio Bocconi© RIPRODUZIONE RISERVATA

S&P declassa Seat: obbligazioni senior in defaultMILANO — Per Standard & Poor’s ildebito bancario Senior Secured di Seatè da definirsi «default». L’agenzia dirating ha declassato a D da CCC-quest’emissione mentre rimangonoinvariati gli altri giudizi.L’abbassamento del rating spiega S&Psegue il mancato pagamento degliinteressi sul suo debito senior. Nellescorse settimane la società dellePagine gialle aveva saltato un’altra ratadi debito. Avrebbe dovuto versare 55milioni: 35 a Royal Bank of Scotland

più 20 di interessi. È la seconda voltache non paga dopo i 53 milioni scadutia novembre. E non perché Seat nonriesca più a produrre cassa, ma per viadegli oneri sul debito creato daiprivate equity che negli ultimi diecianni se la sono passata di mano. Nel2010 su 1,1 miliardi di euro difatturato il margine operativo è statodi quasi il 50%. (nella foto la sede dipiazza Affari a Milano)

R. Fi.© RIPRODUZIONE RISERVATA

7,5

24%c’è Ghizzoni. Ma il nome Unicredit è semprequello. Ed è il nome che tre anni fa emetteva lenuove azioni a 3 euro, sapendo che il mercatole avrebbe rifiutate, per mettere al servizio diobbligazioni convertibili cashes. Era per difen-dere il valore del titolo e non diluire i soci.Adesso, si emette a meno di 20 centesimi perfare paragoni omogenei. La diluizione dei sociche non sono in grado di coprire la loro partesarà mostruosa perché, con il tracollo dellequotazioni, i diritti saranno così bassi da noncompensare, come teoria vorrebbe, il riposi-zionamento del titolo post aumento. Delle duel’una: o si raccontavano bugie nel gennaio2009 o le si stano raccontando adesso. Com’èstato osservato, questo aumento di capitale èrivolto soprattutto a chi le azioni Unicreditnon le ha o se le giostra come ha fatto il fondoamericano Blackrock che ha venduto alla vigi-lia e, probabilmente, ricomprerà. L’azionistastabile rischia, se non è liquido. Le stesse fon-

dazioni, che pure hanno garantito la loro partesmentendo chi le vedeva ai margini, hannoumori diversi: fiduciosi nell’affare alla Caritori-no; preoccupati in Cariverona. Il parco buoi,comunque, se ne ricorderà peggiorando la re-putazione, già modesta, della Borsa come luo-go di formazione del capitale di rischio delleimprese. Che tipo di azionisti vuole avere Uni-credit? La più grande banca con sede in Italia,900 miliardi di attivi, pari al 60% del prodottointerno lordo italiano, in balia della speculazio-ne?

La caduta delle quotazioni di Unicredit è ilfrutto, si dice, delle vendite allo scoperto di ti-toli presi a prestito nella certezza di poterli ac-quistare a prezzi stracciati per tacitare il presta-tore, pago dell’interesse ricevuto. La Consobindaga. Bene. Ma la frittata è fatta. E riproponedomande radicali sulla natura del mercato fi-nanziario. Ma a chi serve un mercato di que-sto tipo, nel quale le imprese — banche o indu-strie poco importa — diventano soltanto il tea-tro di scommesse autoreferenziali? Non lescommesse del singolo speculatore che intui-sce i ribassi a venire grazie al suo genio, maquelle del branco che, in quanto tale, determi-na i corsi facendo avverare le sue profezie.

Il bene più diffuso in Italia è la casa. Ma nes-suno può vendere una casa che non ha, e quan-do la vende l’acquirente controlla le ipoteche elo stato dell’edificio. Perché con la ricchezzamobiliare è valido tutto? Come condizional’economia reale questa economia di carta cheritorna, come se niente fosse successo dallaLehman in qua?

Massimo Mucchetti© RIPRODUZIONE RISERVATA

I requisiti Al via da lunedì

Hi-tech

miliardi. L’entitàdell’aumento di capitalevarato dal consiglio diamministrazionedell’Unicredito italiano peradeguarsi agli standarddefiniti dall’Eba, l’autoritàdi vigilanza europea

La quota dell’aumentodi capitale dell’istituto dipiazza Cordusioche verrà sottoscrittodai grandi soci dellabanca. Lunedì lanegoziazionedei diritti di opzione

«Con questaoperazione saremoin regola con l’Eba, conBasilea 3 e con le Sifi»

Da lunedì in faseoperativa l’aumentoe la negoziazionedei diritti

Alessandro Profumo e Fabrizio Palenzona

45EconomiaCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

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Effetto smartphone,volano gli utili Samsung

Greggio

Traffico aereo,aumentodel 5,1%

«Analizziamo il dossier». Un ruolo di Finsoe per Premafin

Piaggio in IndiaIl debuttodella Vespa

MONTREAL — Cresce il traffico aereo. Il numerodei passeggeri è infatti salito del 5% nel corso del2011 rispetto al 2010: ad annunciarlol’Organizzazione internazionale dell’aviazionecivile. L’anno scorso sono state 2,7 miliardi lepersone che hanno viaggiato in aereo secondo lecifre preliminari elaborate dall’organizzazione,con una crescita pari a circa il 5,1% rispettoall’anno precedente.Un andamento legato ai segnali

positivi intravisti l’anno scorso soprattutto negliex Paesi emergenti. Il traffico internazionale deipasseggeri è cresciuto del 7,4%soprattutto in riferimentoalle domanda di viaggi d’affari e per il tempolibero proveniente dall’Asia e dal Sud America.Risultato invece più debole l’aumento deltraffico aereo registrato nei viaggi interni, inquesto comparto l’incremento è stato pari al4,9%.

L’incremento dei passeggeri

Hi tech

CarloCimbri,ammini-stratoredelegato diUnipol. Lacompagniastastudiandoil dossierdellaricapitaliz-zazionedellaFonsai

Riassetto Fonsai, Unipol acceleraSarà prodotta a Baramati

Il prezzo del petrolio ieri è salito sopra quota 102dollari. La quotazione è stata legata all’andamentopositivo dell’occupazione Usa e alle attese sulla ripresanegli Stati Uniti

MILANO — Anche Unipol,dopo Clessidra, ha confermatoieri ufficialmente su richiestadella Consob che «sono in cor-so analisi ed approfondimentirelativi al dossier Premafin-Fon-diaria Sai». Diversamente dalfondo di private equity di Clau-dio Sposito però il gruppo assi-curativo bolognese precisa che«al momento non è stata forma-lizzata alcuna manifestazione diinteresse», che invece Clessidraha presentato, seppur «non vin-colante e soggetta a una serie diverifiche e condizioni».

La partita del riassetto delgruppo Ligresti è dunque entra-ta nel vivo, e si attende una con-clusione entro pochi giorni. Ilquadro però a oggi resta fluido.Nel senso che non sembrano an-cora essere stati indicati e con-cordati schemi definitivi e preci-si di intervento, prezzi ovvia-mente compresi. Intanto ieri inBorsa Fonsai ha di nuovo regi-strato una battuta d’arresto conun calo del 5,86% (che porta ilribasso al 20% circa dunque indue giorni) mentre la holdingPremafin, il cui valore è triplica-to in poche sedute, dopo la fre-nata di giovedì ieri è tornata a«volare» con un rialzo del14,82%, volatilità record del re-sto ampiamente motivata dallascarsità di azioni in circolazio-ne.

Unipol e Clessidra restano co-munque al momento le due so-le proposte concrete, al di làdunque delle diverse dichiara-zioni di attenzione pervenuteda altre parti (come Palladio, Sa-

tor e 21 investimenti di Benet-ton), sul tavolo degli advisor ein particolare di Banca Leonar-do, che segue Premafin. È possi-bile che l’offerta di Unipol preve-da in linea generale la partecipa-zione del socio di controllo, laFinsoe, che fa capo alla Lega del-le cooperative, a un aumento dicapitale di Premafin ancora dadefinire, ma che potrebbe esse-re compreso fra 300 e 400 milio-ni. Finsoe potrebbe rilevare intutto o in parte i diritti dai figlidi Salvatore Ligresti (che com-

plessivamente detengono il30% della holding) mentre il re-stante 20% della quota in manoalla famiglia è nel portafoglio diSinergia-Imco ma in pegnopresso le banche creditrici. Pre-mafin poi sottoscriverebbe peril proprio 35% l’aumento di capi-tale Fonsai (l’importo, delibera-to fra 600 e 750 milioni, verràdeciso dal consiglio il 27 genna-io) sul quale interverrebbe an-che Unipol con l’obiettivo di per-venire in più fasi a una fusionefra le due compagnie.

Sull’accordo-aggregazioneUnipol e Premafin separatamen-te hanno sentito nei giorni scor-si le autorità di controllo, Con-sob e Isvap. La commissioneguidata da Giuseppe Vegas do-vrà pronunciarsi sulla eventua-le necessità di Opa ma, secondoquanto deciso in occasione del-l’intervento di Unicredit e amaggior ragione oggi con Fon-sai che presenta un margine disolvibilità pari al 90%, qualsiasioperazione che serva a metterein sicurezza la compagnia dei Li-gresti passando per Premafin èprobabile possa essere configu-rata come salvataggio e quindiesente da offerta pubblica. Perl’Isvap è centrale invece il profi-lo della «sostenibilità» dell’ope-razione, partendo appunto darapporti patrimoniali come ilsolvency margin. Ma considera-zioni più definite potranno esse-re svolte solo una volta presen-tato uno schema del progetto.

Sergio Bocconi© RIPRODUZIONE RISERVATA

La compagnia assicurativa Fondiaria giù del 5,8%. In campo la manifestazione d’interesse di Clessidra

Grazie al boom di vendite di smartphone,la coreana Samsung ha affermato oggi di attendersi unaimpennata del 73% sugli utili operativi del quartotrimestre, stimati a 5.200 miliardi di won, o 3,52 miliardidi euro. Il fatturato totale è atteso al più 12 per cento a47.000 miliardi di won, o 31,7 miliardi di euro.Secondo le stime del centro studi Strategy Analitics, nelsecondo trimestre Samsung ha superato apple sui volumidi vendite di smartphone, in cui oppone la sua serie dimodelli Galaxy, assieme ad altri, all'iPhone della casacaliforniana. Per l'insieme del 2011 il gruppo si attende unfatturato in crescita del 6,5 per cento, a 164.700 miliardi diwon, o 111,3 miliardi di euro, da cui conta di ricavare unrisultato operativo da 16.200 miliardi di won.

MILANO — La Vespa debutta in India.Piaggio ha scelto il salone dell’auto incorso a Nuova Delhi per presentare ilmodello LX 125, studiato espressamenteper il mercato del subcontinente, dovesolo nel 2011 sono stati venduti duemilioni e mezzo di scooter, e il trend ècaratterizzato da altissimi tassi dicrescita.La nuova Vespa comincerà ad essereprodotta in marzo nel nuovostabilimento di Baramati. La capacitàiniziale è prevista a 150mila veicoliall'anno. Le vendite inizieranno adaprile, subito dopo il lanciocommerciale, e partiranno da una retedi dealer che coprirà le 35 piùimportanti città dell'India.La moto è dotata di un nuovissimomotore 125cc 4 tempi a 3 valvole, conlimitate emissioni di gas e rumore epermette di percorrere più di 60 km conun litro di benzina, ha spiegato RaviChopra, presidente di Piaggio VehiclesPvt., controllato al 100% dal gruppoitaliano guidato da Roberto Colaninno,che in India produce veicoli da trasportomerci e persone a due e tre ruote emotori diesel e turbodiesel ed è leaderdi mercato con oltre 220 mila unitàvendute all'anno.

Giu. Fer.twitter: @16febbraio

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La VespaLX 125presenta-ta ieri daRaviChopra, ilpresidentedi PiaggioIndia

Il petrolio torna a salire,tocca quota 102 dollari

ASSID S.P.A. ASSICURATRICE ITALIANA DANNIIN LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA D.M. 12.03.98 G.U. N. 64 DEL 18.03.98

EMAIL [email protected] PEC [email protected] GIAN GALEAZZO 3 - 20136 MILANOTEL. 02/69.31.99.1 - FAX 02/66.80.21.21

COD. FISC. 03707800821 PART. IVA 12295220151Premesso che:- la Liquidazione è proprietaria del COMPLESSO IMMOBILIARE AD USO UFFICI sito in COMUNE DIBORMIO (SO) VIA LEGHE GRIGIE N. 3 per il quale è stata da tempo avviata la procedura di vendita perasta pubblica;

- la Liquidazione ha già esperito n. 3 tentativi di vendita all’asta del suddetto immobile, andati tutti deserti;- la Procedura ha chiesto ed ottenuto dall’Agenzia del Territorio della Provincia di Sondrio un aggiornamento

della perizia estimativa che ha individuato per l’immobile un valore attuale pari ad Euro 2.271.500,00;- in data 15 dicembre 2011 è pervenuta alla Liquidazione una offerta di acquisto per un prezzo di

Euro 2.271.500,00, oltre IVA e altri oneri di legge;- la Liquidazione ha pertanto chiesto all’Istituto di Vigilanza l’autorizzazione a vendere l’immobile a trattativa

privata per il prezzo suddetto;- L’Isvap ha autorizzato con provvedimento del 28 dicembre 2011 la vendita a trattativa privata dell’immobile,

imponendo tuttavia, al fine di una migliore tutela dei diritti del ceto creditorio, la previa pubblicazionedell’offerta ricevuta con conseguente invito ad offrire agli eventuali terzi interessati.

Tanto premesso, Assid S.p.A. in l.c.a., invita gli eventuali interessati a FORMULARE LA PROPRIAOFFERTA DI ACQUISTO dell’immobile.Le offerte dovranno pervenire in busta sigillata entro le ore 12:00 del giorno 23 gennaio 2012 pressolo Studio del Notaio incaricato, dr. Ernesto Vismara, Via San Pietro all’Orto n. 9, 20121 - Milano(Tel. 02/76.02.00.27).Le offerte dovranno essere vincolanti e ferme fino al 29 febbraio 2012 e la busta dovrà contenere un assegnocircolare non trasferibile intestato a ASSID Assicuratrice Italiana Danni Spa in liquidazione coatta ammini-strativa, di importo pari al 15% del prezzo base, di cui il 10% a titolo di cauzione ed il 5% per spese.Nel caso in cui vengano presentate una o più offerte, la Liquidazione si impegna ad indire, entro i trentagiorni successivi, presso lo Studio del Notaio incaricato, un’asta tra tutti coloro che hanno formulato le offerte,compreso il soggetto che ha presentato l’offerta del 15 dicembre 2011. Il prezzo di base dell’asta sarà parial valore della maggiore delle offerte ricevute ed i rilanci non dovranno essere inferiori ad Euro 30.000,00.Per ulteriori informazioni riguardanti l’immobile si possono contattare gli Uffici di Assid, (tel. 02/69.31.991),nei giorni dal lunedì al giovedì nei seguenti orari: 09:00-12:00 e 14:-17:00, il venerdì 09:00-12:30.Per visitare l’immobile si può contattare lo Studio Tecnico Associato Cinalli e Zappa di Bormio(tel. 0342/90.45.31 - cell. 339/10.57.639) negli orari 10:00-12:00 e 15:-17:00 da lunedì a venerdì.Il presente avviso costituisce invito ad offrire e non offerta al pubblico ex art. 1336 cc, né sollecitazioneall’investimento ai sensi degli artt. 94 e ss. del D.Lgs. 24/2/1998 n. 58, pertanto la Procedura a proprioinsindacabile giudizio si riserva ogni facoltà di decidere in merito.Milano, 7 gennaio 2012

Il Commissario Liquidatore - Prof. Avv. Raffaele Lener

REGIONE CAMPREGIONE CAMPANIAANIASETTSETTORE PROORE PROVVEDITVVEDITORATORATO ED ECONOMATOO ED ECONOMATO

Con Decreto Dirigenziale n. 498 del 24.11.2011 è stato disposta afavore della società: Imago Editrice srl, Piazza Roma, 84, PiedimonteMatese [CE], l’aggiudicazione definitiva della procedura aperta per“l’Affidamento di servizi relativi alla stampa di volumi divulgativi e allarealizzazione di altri supporti divulgativi per l’AGC Sviluppo Attività Set-tore Primario [AGC 11], nell’ambito delle attività di comunicazione edinformazione del PSR Campania 2007/2013, e delle altre attività dicomunicazione ed informazione dell’AGC 11”. [Proc.[Proc. n.n. 870/10].870/10].

Il Dirigente del Settore DrDr. Silvio MarcheseSilvio Marchese

Sardegna Regionale Marittima S.p.A.Avviso per la vendita di spazi pubblicitariall’interno e all’esterno delle navi Scintu eDimonios di SAREMARS.p.A. per l’imminenteripresa dei collegamenti Sardegna-Continente.La SAREMAR S.p.A. intende procedere alla ven-dita di spazi pubblicitari all’interno e all’esternodelle navi Scintu e Dimonios.

Per informazioni:tel. 070-67901e-mail [email protected]

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICADIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE

SERVIZIO PROVVEDITORATOESTRATTO BANDO DI GARA (CIG 3765075E2A)

Si rende noto che in data 28 dicembre 2011 è stato inviato per la pubblica-zione sulla GUUE il bando di gara a procedura ristretta per l’affidamentodella fornitura in modalità SAAS di una piattaforma di e-procurement e relativiservizi di supporto.Valore stimato dell’appalto IVA esclusa, Euro 500.000,00.Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa.Termineper il ricevimento delle domande di partecipazione: 06/02/2012 ore 13:00.Richiesta chiarimenti entro 20/01/2012 per posta elettronica [email protected]. Il bando di gara, la do-manda di partecipazione e tutti gli allegati sono scaricabili integralmente dalsito istituzionale www.regione.sardegna.it, sezione “Servizi alle imprese -Bandi e gare d’appalto”.

Il Direttore del Servizio (responsabile del procedimento):Dott. Vincenzo Roggero

Per la pubblicità legale e finanziariarivolgersi a:Via Rizzoli, 8 - 20132 MilanoTel. 02 2584 6665/6256 - Fax 02 2588 6114Via Valentino Mazzola, 66/D - 00142 RomaTel. 06 6882 8650 - Fax 06 6882 8682Vico II San Nicola alla Dogana, 980133 NapoliTel. 081 49 77711 - Fax 081 49 77712Via Villari, 50 - 70122 BariTel. 080 5760 111 - Fax 080 5760 126

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AcomeA America (A2) 04/01 EUR 12,047 11,958

AcomeA Asia Pacifico (A1) 04/01 EUR 3,052 3,011

AcomeA Asia Pacifico (A2) 04/01 EUR 3,066 3,025

AcomeA Breve Termine (A1) 04/01 EUR 11,301 11,276

AcomeA Breve Termine (A2) 04/01 EUR 11,321 11,296

AcomeA ETF Attivo (A1) 04/01 EUR 3,631 3,654

AcomeA ETF Attivo (A2) 04/01 EUR 3,642 3,665

AcomeA Eurobbligazionario (A1) 04/01 EUR 12,242 12,228

AcomeA Eurobbligazionario (A2) 04/01 EUR 12,270 12,256

AcomeA Europa (A1) 04/01 EUR 8,330 8,424

AcomeA Europa (A2) 04/01 EUR 8,380 8,474

AcomeA Globale (A1) 04/01 EUR 7,714 7,695

AcomeA Globale (A2) 04/01 EUR 7,821 7,801

AcomeA Italia (A1) 04/01 EUR 12,072 12,291

AcomeA Italia (A2) 04/01 EUR 12,142 12,362

AcomeA Liquidità (A1) 04/01 EUR 7,677 7,659

AcomeA Liquidità (A2) 04/01 EUR 7,677 7,659

AcomeA Obbligaz. Corporate (A1) 04/01 EUR 5,647 5,615

AcomeA Obbligaz. Coroprate (A2) 04/01 EUR 5,670 5,637

AcomeA Paesi Emergenti (A1) 04/01 EUR 5,700 5,660

AcomeA Paesi Emergenti (A2) 04/01 EUR 5,730 5,689

AcomeA Patrimonio Aggressivo (A1) 04/01 EUR 3,000 2,999

AcomeA Patrimonia Aggressivo (A2) 04/01 EUR 3,021 3,020

AcomeA Patrimonio Dinamico (A1) 04/01 EUR 3,970 3,964

AcomeA Patrimonio Dinamico (A2) 04/01 EUR 3,989 3,983

AcomeA Patrimonio Prudente (A1) 04/01 EUR 4,740 4,730

AcomeA Patrimonio Prudente (A2) 04/01 EUR 4,757 4,747

AcomeA Performance (A1) 04/01 EUR 16,229 16,189

AcomeA Performance (A2) 04/01 EUR 16,285 16,244

Sol Invictus Absolute Return 29/12 EUR 100,988 100,604

Enea Invictus Absolute Bond Fd 30/12 EUR 99,426 99,616

Enea Invictus Commod. & Forex Fd 30/12 EUR 99,193 99,652

Enea Invictus Emerging Market Fd 30/12 EUR 98,553 99,614

Enea Invictus European Equity Fd 29/11 EUR 99,961 99,911

Enea Invictus Far East Fd 30/12 EUR 98,217 99,757

Enea Invictus Macro Fd 30/12 EUR 98,340 66,521

Enea Invictus Money Market Fd 30/12 EUR 92,549 99,808

Enea Invictus U.S. Equity Fd 30/12 EUR 97,082 66,646

AZIMUT SGR - tel.02.88981www.azimut.it - [email protected]

Azimut Bilanciato 03/01 EUR 22,115 21,957

Azimut Formula 1 Absolute 03/01 EUR 5,959 5,950

Azimut Formula 1 Conserv 03/01 EUR 6,186 6,171

Azimut Formula Target 2013 03/01 EUR 6,357 6,332

Azimut Formula Target 2014 03/01 EUR 5,865 5,828

Azimut Garanzia 03/01 EUR 12,313 12,286

Azimut Prev. Com. Crescita 03/01 EUR 9,048 9,008

Azimut Prev. Com. Equilibrato 03/01 EUR 10,501 10,490

Azimut Prev. Com. Garantito 03/01 EUR 9,774 9,764

Azimut Prev. Com. Protetto 03/01 EUR 11,411 11,408

Azimut Reddito Euro 03/01 EUR 15,162 15,161

Azimut Reddito Usa 03/01 EUR 6,110 6,177

Azimut Scudo 03/01 EUR 7,236 7,236

Azimut Solidity 03/01 EUR 7,476 7,469

Azimut Strategic Trend 03/01 EUR 4,940 4,901

Azimut Trend America 03/01 EUR 9,565 9,505

Azimut Trend Europa 03/01 EUR 10,226 10,079

Azimut Trend Italia 03/01 EUR 11,820 11,688

Azimut Trend Pacifico 03/01 EUR 6,320 6,304

Azimut Trend Tassi 03/01 EUR 8,665 8,662

Azimut Trend 03/01 EUR 20,939 20,509

AZ FUND MANAGEMENT SAAZ F. Active Selection 03/01 EUR 4,610 4,588

AZ F. Active Strategy 03/01 EUR 4,701 4,697

AZ F. Alpha Man. Credit 03/01 EUR 4,884 4,874

AZ F. Alpha Man. Equity 03/01 EUR 3,929 3,892

AZ F. Alpha Man. Them. 03/01 EUR 3,114 3,081

AZ F. American Trend 03/01 EUR 2,429 2,414

AZ F. Asset Plus 03/01 EUR 5,105 5,089

AZ F. Asset Power 03/01 EUR 4,752 4,724

AZ F. Best Bond 03/01 EUR 5,041 5,040

AZ F. Best Cedola 03/01 EUR 5,101 5,080

AZ F. Best Equity 03/01 EUR 4,957 4,902

AZ F. Bond Target 2015 03/01 EUR 4,991 4,973

AZ F. Bond Trend 03/01 EUR 5,262 5,261

AZ F. Bot Plus 03/01 EUR 5,169 5,164

AZ F. Cash 12 Mesi 03/01 EUR 5,040 5,040

AZ F. Cash Overnight 03/01 EUR 5,028 5,028

AZ F. Cat Bond 30/12 EUR 5,028 5,027

AZ F. CGM Opport Corp Bd 03/01 EUR 5,084 5,056

AZ F. CGM Opport European 03/01 EUR 5,357 5,325

AZ F. CGM Opport Global 03/01 EUR 5,548 5,480

AZ F. CGM Opport Gov Bd 03/01 EUR 4,971 4,965

AZ F. Commodity Trading 03/01 EUR 4,649 4,542

AZ F. Conservative 03/01 EUR 5,437 5,436

AZ F. Corporate Premium 03/01 EUR 4,712 4,689

AZ F. Dividend Premium 03/01 EUR 4,851 4,816

AZ F. Emer. Mkt Asia 03/01 EUR 5,324 5,261

AZ F. Emer. Mkt Europe 03/01 EUR 3,286 3,226

AZ F. Emer. Mkt Lat. Am. 03/01 EUR 5,832 5,734

AZ F. European Dynamic 03/01 EUR 4,342 4,312

AZ F. European Trend 03/01 EUR 2,549 2,510

AZ F. Formula 1 Absolute 03/01 EUR 4,340 4,333

AZ F. Formula 1 Alpha Plus 30/12 EUR 5,397 5,390

AZ F. Formula Target 2014 03/01 EUR 4,148 4,119

AZ F. Formula Target 2015 03/01 EUR 5,046 5,021

AZ F. Formula 1 Conserv. 03/01 EUR 4,570 4,557

AZ F. Income 03/01 EUR 5,417 5,417

AZ F. Institutional Target 03/01 EUR 4,896 4,884

AZ F. Italian Trend 03/01 EUR 2,423 2,394

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

AZ F. Macro Dynamic 03/01 EUR 5,231 5,181

AZ F. Opportunities 03/01 EUR 3,659 3,617

AZ F. Pacific Trend 03/01 EUR 3,659 3,651

AZ F. Qbond 03/01 EUR 4,955 4,951

AZ F. QProtection 03/01 EUR 4,802 4,800

AZ F. Qtrend 03/01 EUR 4,523 4,501

AZ F. Renminbi Opport 03/01 EUR 5,088 5,068

AZ F. Reserve Short Term 03/01 EUR 6,065 6,058

AZ F. Solidity 03/01 EUR 5,146 5,142

AZ F. Strategic Trend 03/01 EUR 4,546 4,505

AZ F. Trend 03/01 EUR 4,586 4,490

AZ F. US Income 03/01 EUR 5,966 6,014

Carige Azionario Europa 04/01 EUR 5,203 5,224

Carige Azionario Internazionale 04/01 EUR 6,986 6,973

Carige Azionario Italia 04/01 EUR 4,179 4,211

Carige Bilanciato 10 04/01 EUR 5,448 5,457

Carige Bilanciato 30 04/01 EUR 5,066 5,086

Carige Bilanciato 50 04/01 EUR 5,647 5,687

Carige Corporate Euro 04/01 EUR 6,498 6,490

Carige Total Return 1 04/01 EUR 5,053 5,050

Carige Total Return 2 04/01 EUR 4,325 4,320

Carige Liquidita Euro 04/01 EUR 6,414 6,414

Carige Monetario Euro 04/01 EUR 11,732 11,730

Carige Obblig Euro 04/01 EUR 11,034 11,038

Carige Obblig Euro Lungo Termine 04/01 EUR 5,792 5,801

Carige Obblig Globale 04/01 EUR 6,111 6,095

Fondo Pensione Aperto CarigeDinamico Classe A 30/12 EUR 10,290 10,080

Dinamico 30/12 EUR 9,928 9,731

Equilibrato Classe A 30/12 EUR 12,822 12,495

Equilibrato 30/12 EUR 12,521 12,207

Obiettivo TFR Classe A 30/12 EUR 11,141 10,838

Obiettivo TFR 30/12 EUR 10,982 10,686

Prudente Classe A 30/12 EUR 13,782 13,523

Prudente 30/12 EUR 13,567 13,317

Num tel: 178 311 01 00www.compamfund.com - [email protected]

Bluesky Global Strategy A 05/01 USD 1240,835 1245,493

Bond Euro A 05/01 EUR 1163,134 1163,031

Bond Euro B 05/01 EUR 1133,706 1133,616

Bond Risk A 05/01 EUR 1099,726 1101,530

Bond Risk B 05/01 EUR 1064,368 1066,127

CompAM Fund - Em. Mkt. Corp. A 05/01 EUR 1348,317 1348,488

CompAM Fund - Em. Mkt. Corp. B 05/01 EUR 1309,744 1309,924

European Equity A 05/01 EUR 1101,278 1108,970

European Equity B 05/01 EUR 1055,656 1063,044

Multiman. Bal. A 04/01 EUR 103,802 103,442

Multiman. Bal. M 04/01 EUR 105,646 105,279

Multiman. Eq. Afr. & Mid. East A 04/01 EUR 61,687 61,036

Multiman. Eq. Afr. & Mid. East M 04/01 EUR 63,375 62,696

Multiman.Target Alpha A 04/01 EUR 100,799 99,925

DB PlatinumAgriculture Euro R1C A 04/01 EUR 74,540 74,720

Comm Euro R1C A 05/01 EUR 123,790 126,420

Comm Harvest R3C E 05/01 EUR 96,990 96,010

Croci Germany R1C A - EUR - -

Currency Returns Plus R1C 05/01 EUR 935,170 934,680

Dyn Aktien Pl R1C A 05/01 EUR 94,740 96,590

DB Platinum IVCroci Euro R1C B 05/01 EUR 82,720 83,220

Croci Japan R1C B 05/01 JPY 5550,270 5599,810

Croci US R1C B 05/01 USD 111,990 112,110

Dyn. Bd Stabilität Plus R1C A 05/01 EUR 98,630 98,390

Dyn. Cash R1C A 05/01 EUR 101,620 101,620

Dyn. ETF Selector 3 R1C A 04/01 EUR 98,210 97,840

Dyn. ETF Selector 6 R1C A 04/01 EUR 84,640 84,160

Dyn. ETF Selector 8 R1C A 04/01 EUR 102,720 102,140

Paulson Global R1C E 30/12 EUR 6354,490 6312,240

Sovereign Plus R1C A 05/01 EUR 103,340 103,630

Systematic Alpha Index R1C A 30/12 EUR 10245,410 10166,450

www.eurizoncapital.ittel. 02 88101

Eurizon Az Asia Nuove Econom. 04/01 EUR 10,056 9,965

Eurizon Az Area Euro 04/01 EUR 21,433 21,677

Eurizon Az Energie Mat Pr 04/01 EUR 9,312 9,230

Eurizon Az Internazionale Etico 03/12 EUR 5,271 5,291

Eurizon Az Salute E Amb 04/01 EUR 15,289 15,239

Eurizon Az Teconol Avanz 04/01 EUR 4,331 4,279

Eurizon Azioni America 04/01 EUR 9,514 9,403

Eurizon Azioni Europa 04/01 EUR 7,613 7,653

Eurizon Azioni Finanza 04/01 EUR 15,235 15,139

Eurizon Azioni Internazionali 04/01 EUR 7,394 7,318

Eurizon Azioni Italia 04/01 EUR 9,509 9,638

Eurizon Azioni Pacifico 04/01 EUR 3,732 3,660

Eurizon Azioni Paesi Emergenti 04/01 EUR 8,251 8,184

Eurizon Azioni PMI America 04/01 EUR 22,147 21,930

Eurizon Azioni PMI Italia 04/01 EUR 3,587 3,608

Eurizon Azioni PMI Europa 04/01 EUR 7,658 7,691

Eurizon Bilanc Euro Multiman 04/01 EUR 34,317 34,242

Eurizon Diversificato Etico 04/01 EUR 7,982 7,964

Eurizon Focus Cap Protetto 12/2014 04/01 EUR 4,785 4,779

Eurizon Focus Gar 06/2012 04/01 EUR 5,122 5,122

Eurizon Focus Gar 09/2012 04/01 EUR 5,085 5,083

Eurizon Focus Gar 12/2012 04/01 EUR 5,078 5,074

Eurizon Focus Gar 03/2013 04/01 EUR 5,085 5,079

Eurizon Focus Gar I T 07 04/01 EUR 5,115 5,115

Eurizon Focus Gar II T 07 04/01 EUR 5,102 5,103

Eurizon Focus Gar III T 07 04/01 EUR 4,969 4,968

Eurizon Focus Gar IV T 07 04/01 EUR 5,137 5,138

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

Eurizon Liquidita' A 04/01 EUR 7,346 7,343

Eurizon Liquidita' B 04/01 EUR 7,556 7,552

Eurizon Obbligazioni Cedola Cl A 04/01 EUR 5,992 5,987

Eurizon Obbligazioni Cedola Cl D 04/01 EUR 5,992 5,987

Eurizon Obbligazioni Emergenti 04/01 EUR 12,246 12,254

Eurizon Obbligazioni Etico 04/01 EUR 5,444 5,445

Eurizon Obbligazioni Euro 04/01 EUR 13,856 13,878

Eurizon Obbligazioni Euro BT Cl A 04/01 EUR 15,049 15,049

Eurizon Obbligazioni Euro BT Cl D 04/01 EUR 15,049 15,049

Eurizon Obbligazioni Euro Corp 04/01 EUR 5,558 5,550

Eurizon Obbligazioni Euro Corp BT 04/01 EUR 7,561 7,546

Eurizon Obbligazioni Euro HY 04/01 EUR 7,153 7,130

Eurizon Obbligazioni Internazionali 04/01 EUR 9,475 9,418

Eurizon Obiettivo Rendimento 04/01 EUR 7,967 7,967

Eurizon Profilo Conservativo 04/01 EUR 5,446 5,437

Eurizon Profilo Dinamico 04/01 EUR 5,233 5,221

Eurizon Profilo Moderato 04/01 EUR 5,321 5,313

Eurizon Rendimento Assoluto 2 A 04/01 EUR 5,220 5,216

Eurizon Rendimento Assoluto 3 A 04/01 EUR 5,346 5,338

Eurizon Team 1 04/01 EUR 6,005 5,998

Eurizon Team 2 04/01 EUR 5,671 5,665

Eurizon Team 3 04/01 EUR 4,722 4,717

Eurizon Team 4 04/01 EUR 3,977 3,980

Eurizon Team 5 04/01 EUR 3,776 3,777

Eurizon Tesoreria Dollar 04/01 EUR 12,869 12,725

Eurizon Tesoreria Euro A 04/01 EUR 7,757 7,754

Eurizon Tesoreria Euro B 04/01 EUR 7,834 7,830

Eurizon Tesoreria Dollar $ 04/01 USD 16,613 16,610

Eurizon Rendita Cl A 04/01 EUR 5,941 5,947

Eurizon Rendita Cl D 04/01 EUR 5,941 5,947

Eurizon Soluzione 10 04/01 EUR 6,751 6,744

Eurizon Soluzione 40 04/01 EUR 6,050 6,020

Eurizon Soluzione 60 04/01 EUR 23,628 23,443

Eurizon Strategia Prot I Trim 12 04/01 EUR 5,220 5,219

Eurizon Strategia Prot III Trim 11 04/01 EUR 5,299 5,307

Passadore Monetario 04/01 EUR 7,208 7,207

Teodorico Monetario 04/01 EUR 7,575 7,574

Unibanca Azionario Europa 04/01 EUR 5,607 5,638

Unibanca Monetario 04/01 EUR 5,806 5,806

Unibanca Obbligaz Euro 04/01 EUR 5,803 5,812

ABS- I 30/11 EUR 6380,992 6745,992

BOND-B 30/11 EUR 501439,946 503781,272

EQUITY- I 30/11 EUR 475070,697 480478,236

Tel: 848 58 58 20Sito web: www.ingdirect.it

Dividendo Arancio 05/01 EUR 39,730 39,670

Convertibile Arancio 05/01 EUR 52,590 52,200

Euro Arancio 05/01 EUR 54,260 54,330

Bilancio Arancio 01/03 EUR 48,380 48,320

Borsa Protetta Agosto 04/01 EUR 55,070 54,710

Borsa Protetta Febbraio 04/01 EUR 51,120 48,290

Borsa Protetta Maggio 04/01 EUR 52,900 51,620

Borsa Protetta Novembre 04/01 EUR 53,910 53,610

Inflazione Più Arancio 05/01 EUR 47,940 48,110

Mattone Arancio 05/01 EUR 32,440 32,840

Profilo Dinamico Arancio 05/01 EUR 51,720 51,920

Profilo Equilibrato Arancio 05/01 EUR 51,490 51,610

Profilo Moderato Arancio 05/01 EUR 50,680 50,770

Top Italia Arancio 05/01 EUR 34,630 35,940

La lista completa dei comparti Invesco autorizzati in Italiaè disponibile sul sito www.invesco.it

Invesco FundsAsia Balanced R 06/01 USD 9,320 9,350

Asia Balanced E 06/01 EUR 12,580 12,580

Asia Consumer Demand R 06/01 USD 8,030 8,110

Asia Consumer Demand E 06/01 EUR 7,970 8,020

Asia Infrastructure R 06/01 USD 7,890 7,980

Asia Infrastructure E 06/01 EUR 9,690 9,750

Balanced-Risk Allocation A 06/01 EUR 13,350 13,360

Balanced-Risk Allocation R 06/01 EUR 11,030 11,030

Balanced-Risk Allocation E 06/01 EUR 13,200 13,200

Em. Loc. Cur. Debt R-Dis.M 06/01 USD 8,987 8,954

Em. Loc. Cur. Debt E 06/01 EUR 10,720 10,645

Em. Loc. Cur. Debt A-Dis.M 06/01 USD 10,113 10,077

Energy R 06/01 USD 7,910 7,940

Energy E 06/01 EUR 18,190 18,200

Euro Corp. Bond R-Dis.M 06/01 EUR 9,451 9,473

Euro Corp. Bond R 06/01 EUR 9,666 9,689

Euro Corp. Bond E 06/01 EUR 12,786 12,816

Euro Corp. Bond A-Dis.M 06/01 EUR 10,531 10,556

Euro Inflation-Link. Bond R 06/01 EUR 9,622 9,655

Euro Inflation-Link. Bond E 06/01 EUR 13,742 13,789

Glob. Equity Income R 06/01 USD 34,930 35,000

Glob. Smaller Companies Eq. R 06/01 USD 29,340 29,350

Glob. Tot. Ret. (EUR) Bond E 06/01 EUR 10,301 10,323

Glob. Tot. Ret. (EUR) Bond E-Dis. T 06/01 EUR 9,911 9,932

Glob. Tot. Ret. (EUR) Bond R-Dis. M 06/01 EUR 9,511 9,532

Greater China Eq. R 06/01 USD 8,060 8,130

Greater China Eq. E 06/01 EUR 22,480 22,590

Japanese Eq. Advantage E 06/01 EUR 10,190 10,290

Japanese Eq. Advantage R 06/01 JPY 1566,000 1581,000

Pan European Eq. R 06/01 EUR 8,950 8,920

Pan European Eq. E 06/01 EUR 10,250 10,210

Pan European Struct. Eq. R 06/01 EUR 9,850 9,820

Pan European Struct. Eq. E 06/01 EUR 8,590 8,560

US Value Equity R 06/01 USD 17,680 17,600

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Dynamic US Market 05/01 EUR 6,244 6,160

EQQQ 05/01 EUR 45,119 44,348

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

EuroMTS Cash 3 Months 05/01 EUR 102,565 102,566

FTSE RAFI Asia Pacific Ex-Jap 05/01 EUR 5,117 5,123

FTSE RAFI Dev. 1000 Fund 05/01 EUR 8,656 8,650

FTSE RAFI Dev. Europe Mid-Sm 05/01 EUR 7,819 7,890

FTSE RAFI Emerging Mkts 05/01 EUR 6,561 6,528

FTSE RAFI Europe 05/01 EUR 6,338 6,423

FTSE RAFI Hong Kong China 05/01 EUR 13,162 13,023

FTSE RAFI Italy 30 05/01 EUR 3,672 3,827

FTSE RAFI Switzerland 05/01 EUR 6,988 7,047

FTSE RAFI US 1000 05/01 EUR 7,219 7,129

Global Agriculture NASDAQ OMX 05/01 EUR 8,764 8,661

Global Clean Energy 05/01 EUR 3,136 3,123

Global Listed Private Eq. 05/01 EUR 5,155 5,167

MENA NASDAQ OMX 05/01 EUR 7,728 7,701

Palisades Global Water 05/01 EUR 6,777 6,809

Tel: 02 77718.1www.kairospartners.com

KAIROS PARTNERS SGR

Kairos Div. + I 30/11 EUR 503960,647 510422,931

Kairos Div. + P 30/11 EUR 497971,432 504552,087

Kairos Equity A 30/11 EUR 703777,249 708939,058

Kairos Fix. Inc. A 30/11 EUR 562069,279 562745,660

Kairos Fix. Inc. I 30/11 EUR 499691,710 500312,035

Kairos Italia A 15/12 EUR 454901,063 466510,159

Kairos Low Vol. A 30/11 EUR 696763,103 704980,548

Kairos Low Vol. B 30/11 EUR 475936,238 481760,969

Kairos Low Vol. I 30/11 EUR 484917,710 490656,398

Kairos Medium Term A 30/11 EUR 516338,497 522948,281

Kairos Medium Term B 30/11 EUR 486729,683 493387,996

Kairos Multi-Str. A 30/11 EUR 749813,283 755787,566

Kairos Multi-Str. B 30/11 EUR 534427,343 539030,510

Kairos Multi-Str. I 30/11 EUR 500098,982 503880,151

Kairos Global 05/01 EUR 5,647 5,654

Kairos Income 05/01 EUR 6,738 6,735

Kairos Small Cap 05/01 EUR 9,205 9,210

KAIROS INTERNATIONAL SICAV

KIS - Ambiente A 04/01 EUR 91,680 91,900

KIS - Ambiente I 04/01 EUR 91,730 91,950

KIS - Absolute A 04/01 EUR 82,900 83,140

KIS - Absolute F 04/01 EUR 82,160 82,410

KIS - Absolute I 04/01 EUR 83,090 83,330

KIS - Ambiente D 04/01 EUR 90,870 91,090

KIS - Ambiente F 04/01 EUR 90,530 90,750

KIS - Ambiente X 04/01 EUR 92,130 92,350

KIS - America A-USD 30/12 USD 188,050 188,460

KIS - America D 30/12 EUR 130,550 130,810

KIS - America F 30/12 EUR 131,980 132,240

KIS - America X 30/12 EUR 133,720 133,950

KIS - Asia A 30/12 EUR 105,850 106,540

KIS - Asia D 09/12 EUR 107,100 109,430

KIS - Asia F 30/12 EUR 104,760 105,470

KIS - Bond A 04/01 EUR 106,410 106,270

KIS - Bond A-USD 04/01 USD 111,800 111,100

KIS - Bond D 04/01 EUR 105,350 105,220

KIS - Bond F 04/01 EUR 105,930 105,800

KIS - Bond I 04/01 EUR 106,820 106,680

KIS - Bond Plus A 04/01 EUR 101,670 101,520

KIS - Dynamic A 04/01 EUR 117,330 117,280

KIS - Dynamic A-USD 04/01 USD 128,370 127,660

KIS - Dynamic D 04/01 EUR 116,070 116,020

KIS - Dynamic F 04/01 EUR 117,080 117,030

KIS - Dynamic I 04/01 EUR 117,530 117,480

KIS - Dynamic X 04/01 EUR 118,590 118,540

KIS - Global A 04/01 EUR 78,160 78,190

KIS - Global D 04/01 EUR 75,430 75,450

KIS - Global F 04/01 EUR 77,520 77,540

KIS - Global I 04/01 EUR 78,240 78,270

KIS - Global X 04/01 EUR 79,350 79,380

KIS - Income A 04/01 EUR 106,320 106,300

KIS - Income D 04/01 EUR 104,320 104,300

KIS - Income I 04/01 EUR 107,190 107,160

KIS - Income X 21/06 EUR 107,500 107,500

KIS - Multi-Str. UCITS A 30/12 EUR 102,840 102,790

KIS - Multi-Str. UCITS D 30/12 EUR 101,520 101,490

KIS - Multi-Str. UCITS F 30/12 EUR 102,380 102,350

KIS - Multi-Str. UCITS I 30/12 EUR 102,920 102,870

KIS - Multi-Str. UCITS X 18/11 EUR 104,520 105,250

KIS - Selection A 04/01 EUR 107,660 108,130

KIS - Selection F 04/01 EUR 107,040 107,510

KIS - Selection I 04/01 EUR 107,780 108,250

KIS - Sm. Cap A 04/01 EUR 87,380 87,440

KIS - Sm. Cap D 04/01 EUR 86,330 86,390

KIS - Sm. Cap F 04/01 EUR 86,920 86,980

KIS - Sm. Cap I 04/01 EUR 87,590 87,650

KIS - Sm. Cap X 04/01 EUR 88,820 88,880

KIS - Target 2014 X 04/01 EUR 104,020 103,880

KIS - Trading A 04/01 EUR 75,870 76,790

KIS - Trading D 04/01 EUR 74,620 75,530

KIS - Trading F 04/01 EUR 75,380 76,300

KIS - Trading I 04/01 EUR 76,030 76,960

KIS - Trading X 13/09 EUR 78,120 77,500

KIS - Trend A 30/12 EUR 98,480 98,290

KIS - Trend F 30/12 EUR 98,030 97,850

KIS - Trend I 30/12 EUR 98,640 98,440

ASIAN OPP CAP RET EUR 03/01 EUR 7,687 7,670

DYNAMIC GROWTH RET EUR 03/01 EUR 866,266 857,303

FLEX DUR CAP RET EUR A 03/01 EUR 1073,016 1072,290

FLEX QUANTITATIVE HR6 A EUR 03/01 EUR 95,850 95,960

FLEX STRATEGY RET EUR 03/01 EUR 95,055 94,990

HIGH GROWTH CAP RET EUR 03/01 EUR 62,419 61,856

ITALY CAP RET A EUR 03/01 EUR 17,007 16,885

SHORT DURATION CAP RET EUR 03/01 EUR 896,854 896,653

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

www.newmillenniumsicav.comDistributore Principale: Banca Finnat Euramerica - Tel: 06/69933475

NM Augustum Corp Bd A 05/01 EUR 146,100 146,580

NM Augustum High Qual Bd A 05/01 EUR 124,970 125,700

NM Augustum Pan European Eq A 05/01 EUR 64,130 64,780

NM Euro Bonds Short Term A 05/01 EUR 127,020 127,240

NM Euro Equities A 05/01 EUR 33,170 33,720

NM Global Equities A 05/01 EUR 53,690 53,760

NM Inflation Linked Bond Europe A 05/01 EUR 99,300 99,350

NM Large Europe Corp A 05/01 EUR 114,680 114,650

NM Previra World Cons A 05/01 EUR 116,500 116,660

NM Q7 Active Eq. Int. A 05/01 EUR 66,900 67,090

NM Q7 Globalflex A 30/12 EUR 99,160 98,870

NM Total Return Flexible A 30/12 EUR 113,810 113,670

Numero verde 800 [email protected]

Nextam Bilanciato 04/01 EUR 5,441 5,457

Nextam Obblig. Misto 04/01 EUR 5,871 5,871

NEXTAM PARTNERS SICAVAAM Pro Select A 05/01 EUR 4,477 4,501

AAM Pro Select I 05/01 EUR 4,540 4,564

BInver International A - EUR - -

BInver International I - EUR - -

Citic Securities China A - EUR - -

Citic Securities China I 25/11 EUR 5,016 -

Fidela A 05/01 EUR 4,738 4,748

Fidela I 05/01 EUR 5,062 5,073

Income A 05/01 EUR 4,959 4,962

Income I 05/01 EUR 4,969 4,973

International Equity A 05/01 EUR 5,321 5,293

International Equity I 05/01 EUR 5,324 5,295

Italian Selection A 05/01 EUR 4,289 4,400

Italian Selection I 05/01 EUR 4,318 4,431

Liquidity A 05/01 EUR 5,301 5,298

Liquidity I 05/01 EUR 5,343 5,340

Multimanager American Eq.A 05/01 EUR 3,612 3,577

Multimanager American Eq.I 05/01 EUR 3,725 3,689

Multimanager Asia Pacific Eq.A 05/01 EUR 4,138 4,115

Multimanager Asia Pacific Eq.I 05/01 EUR 4,252 4,228

Multimanager Emerg.Mkts Eq.A 05/01 EUR 4,185 4,161

Multimanager Emerg.Mkts Eq.I 05/01 EUR 4,271 4,246

Multimanager European Eq.A 05/01 EUR 3,349 3,374

Multimanager European Eq.I 05/01 EUR 3,440 3,465

Strategic A 05/01 EUR 4,275 4,297

Strategic I 05/01 EUR 4,398 4,422

Tel: 0041916403780www.pharusfunds.com [email protected]

PS - Absolute Return 05/01 EUR 94,230 93,980

PS - Absolute Return B 05/01 EUR 99,100 98,840

PS - Aliseo A 03/01 EUR 88,410 86,890

PS - Best Global Managers A 03/01 EUR 98,110 97,680

PS - Best Global Managers B 03/01 EUR 99,730 99,300

PS - Best Gl Managers Flex Eq A 05/01 EUR 96,080 94,670

PS - Bond Opportunities 05/01 EUR 134,490 134,290

PS - Bond Opportunities B 05/01 EUR 99,670 99,520

PS - EOS 03/01 EUR 94,450 92,150

PS - Inter. Equity Quant A 05/01 EUR 92,660 92,360

PS - Inter. Equity Quant B 05/01 EUR 93,300 93,010

PS - Liquidity 05/01 EUR 119,580 119,560

PS - Opportunistic Growth 05/01 EUR 90,730 90,680

PS - Podium Flex A 05/01 EUR 90,470 90,390

PS - Podium Flex C 05/01 USD 90,000 89,920

PS - Soprarno Global Macro A 05/01 EUR 0,000 0,000

PS - Soprarno Global Macro B 05/01 EUR 97,600 97,650

PS - Soprarno Relative Value A 05/01 EUR 88,030 88,130

PS - Soprarno Relative Value B 05/01 EUR 88,250 88,340

PS - Strategic Colibrì 05/01 EUR 72,590 72,870

PS - Titan Aggressive 03/01 EUR 89,730 89,260

PS - Titan Conservative 03/01 EUR 93,620 93,320

PS - Valeur Income 05/01 EUR 98,220 98,100

PS - Value 03/01 EUR 91,280 90,780

PS - Value B 03/01 EUR 92,690 92,180

www.pegasocapitalsicav.com

Strategic Bond Inst. C 04/01 EUR 101,420 -

Strategic Bond Inst. C hdg 04/01 USD 101,650 -

Strategic Bond Retail C 04/01 EUR 101,310 -

Strategic Bond Retail C hdg 04/01 USD 101,540 -

Strategic Trend Inst. C 04/01 EUR 103,480 103,170

Strategic Trend Retail C 04/01 EUR 102,600 102,300

www.sorgentegroup.com

Fondo Donatello-Michelangelo Due 30/06 EUR 53001,059 54575,179

Fondo Donatello-Tulipano 30/06 EUR 50528,340 49811,098

Fondo Donatello-Margherita 30/06 EUR 29275,904 28627,386

Fondo Donatello-David 30/06 EUR 58093,677 57372,027

Fondo Donatello-Puglia Uno 30/06 EUR 55674,536 55416,101

Caravaggio di Sorgente SGR 30/06 EUR 2904,499 2981,761

Si tratta di Fondi Immobiliari chiusi

Tel: 800/614614

Bim Az. Small Cap Italia 04/01 EUR 5,632 5,688

Bim Azionario Europa 04/01 EUR 7,881 7,948

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

Bim Azionario Globale 04/01 EUR 3,401 3,416

Bim Azionario Italia 04/01 EUR 5,549 5,630

Bim Azionario USA 04/01 EUR 5,656 5,664

Bim Bilanciato 04/01 EUR 21,014 21,085

Bim Corporate Mix 04/01 EUR 5,543 5,538

Bim Flessibile 04/01 EUR 3,678 3,691

Bim Obblig. Breve Term. 04/01 EUR 6,555 6,550

Bim Obblig. Globale 04/01 EUR 6,260 6,237

Bim Obbligazionario Euro 04/01 EUR 6,967 6,970

Sicav Asia Flessibile 30/12 EUR 5,666 5,660

Sicav Azionario Euro 30/12 EUR 4,318 4,271

Sicav Azionario Italia 30/12 EUR 8,286 8,216

Sicav Bil.Equ. Italia 30/12 EUR 5,036 5,024

Sicav Fortissimo 30/12 EUR 2,079 2,069

Sicav Europa Flessibile 30/12 EUR 4,449 4,427

Sicav Monetario 30/12 EUR 7,519 7,520

Sicav Obblig. Area Europa 30/12 EUR 9,509 9,510

Sicav Patrimonio Globale 30/12 EUR 4,820 4,805

Sicav Patrimonio G. Reddito 30/12 EUR 7,059 7,058

Synergia Azionario Europa 04/01 EUR 4,900 4,940

Synergia Azionario Globale 04/01 EUR 5,224 5,245

Synergia Azionario Italia 04/01 EUR 4,611 4,681

Synergia Az. Small Cap Italia 04/01 EUR 4,430 4,478

Synergia Azionario USA 04/01 EUR 5,897 5,898

Synergia Bilanciato 15 04/01 EUR 5,175 5,181

Synergia Bilanciato 30 04/01 EUR 5,232 5,243

Synergia Bilanciato 50 04/01 EUR 5,269 5,286

Synergia Monetaria 04/01 EUR 5,063 5,060

Synergia Obbl. Corporate 04/01 EUR 5,465 5,462

Synergia Obbl. Euro B.T. 04/01 EUR 5,019 5,014

Synergia Obbl. Euro M.T. 04/01 EUR 5,190 5,194

Synergia Tesoreria 04/01 EUR 5,103 5,101

Synergia Total Return 04/01 EUR 5,082 5,084

Symphonia MS Adagio 30/12 EUR 5,701 5,697

Symphonia MS America 30/12 EUR 3,980 3,968

Symphonia MS Asia 30/12 EUR 4,834 4,827

Symphonia MS Europa 30/12 EUR 4,928 4,887

Symphonia MS Largo 30/12 EUR 5,328 5,317

Symphonia MS P. Emer. 30/12 EUR 12,181 12,195

Symphonia MS Vivace 30/12 EUR 4,853 4,838

Tel. 02 - 430241www.ubipramerica.it

UBI Pr. Active Beta 04/01 EUR 4,547 4,549

UBI Pr. Active Duration 04/01 EUR 5,527 5,517

UBI Pr. Alpha Equity 04/01 EUR 4,901 4,913

UBI Pr. Azionario Etico 04/01 EUR 4,333 4,399

UBI Pr. Azioni Euro 04/01 EUR 5,088 5,165

UBI Pr. Azioni Europa 04/01 EUR 5,361 5,392

UBI Pr. Azioni Globali 04/01 EUR 4,591 4,550

UBI Pr. Azioni Italia 04/01 EUR 3,984 4,031

UBI Pr. Azioni Mercati Emerg. 04/01 EUR 10,300 10,221

UBI Pr. Azioni Pacifico 04/01 EUR 6,440 6,310

UBI Pr. Azioni USA 04/01 EUR 4,332 4,289

UBI Pr. Bilanc. Euro Rischio Cont. 04/01 EUR 5,655 5,677

UBI Pr. Euro B.T. 04/01 EUR 6,577 6,574

UBI Pr. Euro Cash 04/01 EUR 7,294 7,292

UBI Pr. Euro Corporate 04/01 EUR 7,688 7,676

UBI Pr. Euro Medio/Lungo Ter. 04/01 EUR 6,795 6,791

UBI Pr. Obblig. Dollari 04/01 EUR 5,737 5,681

UBI Pr. Obblig. Glob. Alto Rend. 04/01 EUR 9,642 9,620

UBI Pr. Obblig. Globali 04/01 EUR 6,311 6,279

UBI Pr. Obblig. Globali Corp. 04/01 EUR 7,273 7,272

UBI Pr. Portafoglio Aggressivo 04/01 EUR 5,085 5,085

UBI Pr. Portafoglio Dinamico 04/01 EUR 5,605 5,591

UBI Pr. Portafoglio Moderato 04/01 EUR 6,053 6,043

UBI Pr. Portafoglio Prudente 04/01 EUR 6,204 6,200

UBI Pr. Privilege 1 04/01 EUR 5,454 5,444

UBI Pr. Privilege 2 04/01 EUR 5,432 5,413

UBI Pr. Privilege 3 04/01 EUR 5,321 5,294

UBI Pr. Privilege 4 04/01 EUR 4,959 4,930

UBI Pr. Privilege 5 04/01 EUR 4,657 4,621

UBI Pr. Tot. Ret. Mod. A 04/01 EUR 4,953 4,948

UBI Pr. Tot. Ret. Mod. B 04/01 EUR 4,984 4,979

UBI Pr. Tot.Ret. Dinamico 04/01 EUR 4,736 4,734

UBI Pr. Total Return Prudente 04/01 EUR 10,506 10,496

www.vitruviussicav.com

Asian Equity B 05/01 EUR 68,380 68,870

Asian Equity B 05/01 USD 94,940 95,630

Emerg Mkts Equity 05/01 USD 375,820 376,440

Emerg Mkts Equity Hdg 05/01 EUR 370,820 371,420

European Equity 05/01 EUR 197,010 198,310

Greater China Equity 05/01 EUR 73,240 73,150

Greater China Equity 05/01 USD 103,300 103,180

Growth Opportunities 05/01 USD 54,620 54,240

Growth Opportunities Hdg 05/01 EUR 60,550 60,120

Japanese Equity 05/01 JPY 80,810 81,250

Japanese Equity Hdg 05/01 EUR 107,720 108,310

Swiss Equity 05/01 CHF 91,970 92,540

Swiss Equity Hdg 05/01 EUR 69,640 70,070

US Equity 05/01 USD 108,590 108,030

US Equity Hdg 05/01 EUR 120,740 120,100

Tel 0332 251411www.ottoapiu.it

8a+ Eiger 04/01 EUR 4,199 4,280

8a+ Gran Paradiso 04/01 EUR 5,306 5,296

8a+ Latemar 04/01 EUR 4,976 4,999

8a+ Matterhorn 30/12 EUR 489206,424 467992,085

Legenda: Quota/pre. = Quota precedente; Quota/od. = Quota odierna 13322AB

48 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

Codice cliente:

Page 49: Il cds nazionale-07.01.2012

Piazza AffariRESTANO GLI ACQUISTISU STM, FIAT E AUTOGRILL

Positive fino a metà giornata,le Borse europee hanno cambiatodirezione nel pomeriggio,ignorando il leggeromiglioramento del tasso didisoccupazione negli Usa. Con lasola eccezione di Londra e

Lisbona, tutte le piazze finanziarie del Vecchiocontinente sono così terminate in calo, sia purecon flessioni inferiori al punto percentuale. AMilano l’indice Ftse-Mib, in un contesto discambi ridotti per la festività dell’Epifania, èsceso dello 0,82%. Protagonista della seduta èstato anche ieri Unicredit: al termine dellecontrattazioni il titolo ha incassato un nuovocalo a due cifre (-11,12%), trascinando con séancora una volta l’intero comparto bancario.Popolare Milano ha così ceduto il 4,39%, seguitada Intesa Sanpaolo (-4,37%) e dalla Popolaredell’Emilia Romagna (-3,56%). Brillanti, invece,alcuni valori industriali, a partire daStMicroelectronics (+2,53%), trainato dairisultati record della coreana Samsung, che dellasocietà italo-francese è uno dei clienti principali.Bene infine anche Fiat (+2,31%) e Autogrill(+1,67%).

A.S. Roma .....................(ASR) 0,530 -0,56 -0,93 0,530 0,560 71,7A2A.......................................(A2A) 0,723 -0,55 -5,49 0,723 0,766 2279,2Acea......................................(ACE) 4,922 +0,57 -0,97 4,888 4,986 1039,8Acegas-Aps...........................(AEG) 3,400 +1,49 +3,22 3,278 3,400 186,0Acotel Group * ......................(ACO) 18,990 -0,84 -2,11 18,990 19,400 79,2Acque Potabili .......................(ACP) 0,685 -0,51 -4,27 0,685 0,732 24,9Acsm ....................................(ACS) 0,647 -0,46 +0,78 0,642 0,657 49,0AdF-Aerop.Firenze ..................(AFI) 9,100 +0,50 -8,91 9,055 10,000 80,4Aedes * ...................................(AE) 0,062 +2,83 -0,80 0,060 0,065 44,4Aedes 14w *.....................(WAE14) 0,009 -1,06 +3,33 0,009 0,010 —Aeffe * ...................................(AEF) 0,572 -2,64 -2,80 0,572 0,640 62,9Aicon * ...................................(AIC) — — — — — —Alerion ..................................(ARN) 4,040 -0,59 -5,83 4,040 4,290 179,2Amplifon...............................(AMP) 3,162 -1,19 -3,30 3,162 3,358 703,9Ansaldo Sts *.........................(STS) 7,380 +0,61 -1,14 7,335 7,520 1044,4Antichi Pell ..............................(AP) 0,188 +2,23 -8,52 0,184 0,206 8,5Apulia Pront...........................(APP) 0,295 — -0,10 0,295 0,296 69,7Arena ....................................(ARE) 0,005 -5,26 -8,47 0,005 0,006 8,5Arkimedica ...........................(AKM) 0,081 +0,12 -1,82 0,081 0,083 7,0Ascopiave *...........................(ASC) 1,419 +3,96 +3,58 1,351 1,419 329,7Astaldi * ................................(AST) 5,170 +0,88 +2,27 4,950 5,220 506,6Atlantia ..................................(ATL) 12,630 +0,64 -0,16 12,370 12,820 7972,4Autogrill ................................(AGL) 7,590 +1,67 -1,43 7,465 7,790 1920,5Autostrada To-Mi .....................(AT) 7,450 +0,74 -3,81 7,395 7,780 656,7Autostrade Mer. ................(AUTME) 16,530 +0,92 -0,06 16,280 16,630 70,6Azimut..................................(AZM) 5,670 -3,16 -10,57 5,670 6,365 828,1

B&C Speakers ...............(BEC) 2,850 +1,79 -1,93 2,800 2,906 31,6Banca Generali .....................(BGN) 6,830 -1,66 -5,73 6,830 7,245 774,2Banca Ifis * ...............................(IF) 3,678 -3,57 -8,00 3,678 3,998 200,1Banca Pop. Emilia R. .............(BPE) 5,005 -3,56 -9,66 5,005 5,665 1682,8Banca Pop. Sondrio.............(BPSO) 6,175 +2,15 -1,20 6,045 6,285 1894,0Banco Popolare .......................(BP) 0,877 -2,61 -13,30 0,877 1,032 1563,4Banco Popolare w10.........(WBP10) — — — — — —Basicnet................................(BAN) 2,140 +0,09 +0,19 2,124 2,140 130,3Bastogi......................................(B) 0,962 -0,10 +0,21 0,960 0,980 17,1BB Biotech *............................(BB) 51,300 +0,98 — 50,800 51,550 —Bca Carige ............................(CRG) 1,468 +0,34 -2,78 1,463 1,510 2631,7Bca Carige r........................(CRGR) — — — — — —Bca Finnat * ..........................(BFE) 0,286 -2,39 -3,61 0,286 0,300 103,6Bca Intermobiliare .................(BIM) 2,790 +0,72 +0,94 2,750 2,790 432,1Bca Pop.Etruria e Lazio * .......(PEL) 1,016 -3,42 -10,09 1,016 1,143 76,7Bca Pop.Milano......................(PMI) 0,262 -4,39 -16,90 0,262 0,315 846,5Bca Pop.Milano 13w .......(WPMI13) — — — — — —Bca Pop.Spoleto ....................(SPO) 1,775 — -3,53 1,775 1,840 53,0Bca Profilo ............................(PRO) 0,242 +0,41 -1,22 0,241 0,247 161,6Bco Desio-Brianza ................(BDB) 2,830 -1,60 -5,60 2,830 2,998 331,1Bco Desio-Brianza rnc ........(BDBR) 2,434 — +1,42 2,340 2,488 31,1Bco Santander ....................(SANT) 5,425 -1,81 -9,13 5,425 6,025 —Bco Sardegna rnc ...............(BSRP) 6,085 -4,17 -18,38 6,085 7,455 40,7Bee Team ..............................(BET) 0,290 -2,19 -6,45 0,290 0,310 19,8Beghelli ...................................(BE) 0,439 -1,79 -3,92 0,439 0,458 87,9Benetton Group .....................(BEN) 2,942 +1,52 -5,64 2,898 3,118 533,1Beni Stabili ...........................(BNS) 0,305 -9,50 -13,11 0,305 0,359 610,5Best Union Co......................(BEST) 1,170 — -0,85 1,120 1,180 10,9Bialetti Industrie *...................(BIA) 0,260 -3,35 -1,52 0,255 0,269 19,5Biancamano *.......................(BCM) 1,304 +0,93 -1,51 1,292 1,331 43,9Biesse * ................................(BSS) 2,864 -1,85 -3,18 2,856 3,080 79,3Bioera.....................................(BIE) 0,400 — -2,56 0,400 0,435 14,4Boero Bart.............................(BOE) 21,000 — — 21,000 21,000 90,9Bolzoni *................................(BLZ) 1,880 +0,53 — 1,870 1,919 48,9Bon.Ferraresi ...........................(BF) 19,500 +2,52 -1,02 19,020 19,700 109,0Borgosesia ..............................(BO) — — — — — —Borgosesia rnc......................(BOR) 1,360 — +3,19 1,318 1,360 1,2Brembo * ..............................(BRE) 7,095 +0,64 +3,80 6,620 7,095 473,5Brioschi..................................(BRI) 0,084 -1,63 -2,43 0,083 0,088 65,5Buone Società .......................(LBS) 0,244 -0,24 -5,64 0,244 0,260 2,6Buongiorno *.........................(BNG) 1,016 -1,36 -5,31 1,016 1,082 108,7Buzzi Unicem ........................(BZU) 6,960 +1,24 -0,43 6,760 7,230 1151,4Buzzi Unicem rnc ................(BZUR) 3,500 +0,06 +3,61 3,378 3,698 142,2

Cad It * ..........................(CAD) 3,206 -1,96 -3,08 3,206 3,412 29,3Cairo Comm. *........................(CAI) 2,810 +0,21 +0,57 2,794 2,814 220,9Caleffi....................................(CLF) 1,520 +0,73 -2,75 1,495 1,563 18,7Caltagirone ..........................(CALT) 1,397 +0,50 +0,50 1,390 1,397 165,1Caltagirone Ed.......................(CED) 0,890 +0,79 -4,30 0,883 0,935 108,7Camfin .................................(CMF) 0,229 -1,08 -4,79 0,226 0,243 179,8Camfin 09-11 w ............(WCMF11) — — — — — —Campari ................................(CPR) 5,215 +0,10 -1,60 5,145 5,365 3036,4Cape Live ................................(CL) 0,090 +15,38 +29,12 0,065 0,090 4,4Carraro ...............................(CARR) 1,434 -0,69 -6,34 1,434 1,538 64,0Cattolica As.........................(CASS) 14,250 -0,70 -1,32 14,250 14,580 771,5CDC ......................................(CDC) 0,930 — -3,12 0,930 0,960 11,4Cell Therap...........................(CTIC) 0,874 +4,05 -0,06 0,840 0,909 —Cembre * .............................(CMB) 5,400 — -0,37 5,400 5,455 91,8Cementir *............................(CEM) 1,542 +2,87 -2,03 1,499 1,574 244,3Cent. Latte Torino * ................(CLT) 1,700 -1,73 -3,41 1,700 1,764 17,0Ceram. Ricchetti .....................(RIC) 0,169 — +1,20 0,167 0,172 13,8CHL.......................................(CHL) 0,080 -0,62 -0,50 0,079 0,083 12,9CIA .........................................(CIA) 0,255 +2,33 -1,20 0,241 0,258 23,5Ciccolella ................................(CC) 0,310 +0,94 +3,09 0,301 0,310 54,8Cir..........................................(CIR) 1,245 +1,14 -3,26 1,231 1,295 992,4Class Editori ..........................(CLE) 0,232 +4,46 -10,88 0,222 0,260 24,0Cobra * .................................(COB) 0,333 +0,79 +4,72 0,308 0,360 13,4Cofide ...................................(COF) 0,578 +4,33 -4,93 0,554 0,608 408,0Cogeme Set ..........................(COG) 0,051 +7,45 +0,40 0,047 0,051 3,3Conafi Prestito' .....................(CNP) 0,601 — -0,50 0,586 0,604 27,1Cred. Artigiano ......................(CRA) 0,821 +1,36 -1,08 0,810 0,839 313,8Cred. Bergamasco...................(CB) 19,190 +1,00 +0,05 18,910 19,300 1157,2Cred. Emiliano .........................(CE) 2,510 -3,09 -10,49 2,510 2,808 838,8

Cred. Valtellinese .................(CVAL) 1,735 -0,86 -1,48 1,735 1,802 471,2Cred. Valtellinese 10w ....(WCVA10) — — — — — —Cred. Valtellinese 14w ....(WCVA14) 0,063 -2,33 -7,49 0,063 0,070 —Crespi ...................................(CRE) 0,032 -1,82 +17,82 0,028 0,038 5,3Csp .......................................(CSP) 0,757 — +1,14 0,740 0,759 25,0

D'Amico * ........................(DIS) 0,450 +2,86 -0,86 0,438 0,456 67,2Dada * ....................................(DA) 2,178 +0,93 -0,09 2,128 2,212 35,3Damiani *.............................(DMN) 0,880 -0,90 -6,33 0,880 0,940 72,2Danieli ..................................(DAN) 16,720 -1,94 -1,30 16,310 17,130 690,5Danieli rnc ..........................(DANR) 8,520 +0,12 +0,53 8,245 8,550 344,2Datalogic * ............................(DAL) 5,830 +0,17 +0,17 5,750 5,830 340,0De'Longhi .............................(DLG) 6,490 -2,55 -1,59 6,180 6,770 979,0Dea Capital *.........................(DEA) 1,385 +1,84 +1,39 1,330 1,400 416,2Delclima ......................................() 0,510 -11,76 -47,69 0,510 0,975 82,3Diasorin * ...............................(DIA) 18,560 -1,59 -7,11 18,560 19,980 1043,9Digital Bros *..........................(DIB) 1,325 -1,05 +2,87 1,266 1,339 18,4Dmail Group * ......................(DMA) 1,400 -1,41 +3,63 1,320 1,440 10,7DMT * ..................................(DMT) 16,370 -4,83 -12,69 16,370 18,750 471,8

Edison ............................(EDN) 0,820 +0,18 -0,36 0,818 0,823 4241,3Edison r ..............................(EDNR) 0,810 — +0,37 0,798 0,815 89,5EEMS * ...............................(EEMS) 0,591 -3,20 -7,73 0,591 0,640 25,9El.En. * ..................................(ELN) 10,160 — -4,78 10,000 10,930 49,7Elica * ...................................(ELC) 0,795 +1,86 +1,02 0,777 0,802 49,0Emak * ...................................(EM) 0,503 +2,65 -0,30 0,491 0,509 81,3Enel.....................................(ENEL) 3,086 -0,06 -4,34 3,086 3,248 29163,6Enel Green Pw....................(EGPW) 1,636 +1,30 +0,37 1,614 1,657 8150,0Enervit ..................................(ENV) 1,949 -0,56 +2,58 1,900 1,960 33,6Engineering * ........................(ENG) 22,440 -0,88 -0,13 22,170 22,640 280,4Eni .........................................(ENI) 16,340 +0,55 +0,86 16,010 16,490 65730,7Erg........................................(ERG) 8,580 -1,49 -2,56 8,580 8,810 1294,5Ergy Capital...........................(ECA) 0,262 +0,08 -4,62 0,262 0,275 24,8Ergy Capital 16w............(WECA16) 0,084 -8,70 -6,67 0,084 0,092 —Esprinet * ..............................(PRT) 2,728 -1,23 -0,44 2,618 2,830 142,6Eurotech * .............................(ETH) 1,288 -1,75 -5,29 1,288 1,360 46,2Exor ......................................(EXO) 15,760 +0,45 -1,31 15,550 16,260 2535,6Exor prv.................................(EXP) 14,580 +2,32 -0,48 14,060 14,850 1123,6

Exor risp................................(EXR) 13,570 +1,65 +2,42 12,910 13,690 123,8Exprivia *...............................(XPR) 0,669 +0,53 -3,12 0,661 0,695 34,5

Falck Renewables * .........(FKR) 0,792 -1,49 -8,60 0,792 0,872 230,8Ferragamo...........................(SFER) 10,170 -1,74 -3,24 10,170 10,750 1723,7Fiat............................................(F) 3,978 +2,31 +7,22 3,550 3,978 4321,9Fiat Ind. priv............................(FIP) 4,838 +0,54 +3,55 4,570 4,960 503,9Fiat Ind. risp ...........................(FIR) 5,025 -0,30 +3,18 4,732 5,135 407,1Fiat Industr................................(FI) 6,975 +0,14 +2,57 6,625 7,130 7664,0Fiat prv....................................(FP) 3,500 +3,98 +8,36 3,072 3,500 355,9Fiat rnc....................................(FR) 3,632 +3,12 +7,14 3,254 3,632 288,1Fidia * ...................................(FDA) 2,650 — -4,61 2,650 2,778 13,6Fiera Milano * .........................(FM) 3,580 +1,42 +0,51 3,530 3,604 150,4Finarte C.Aste .......................(FCD) — — — — — —Finmeccanica........................(FNC) 2,760 -0,50 -6,69 2,760 3,018 1610,3FNM .....................................(FNM) 0,295 +2,54 -1,73 0,288 0,300 72,3Fondiaria-Sai .........................(FSA) 0,635 -5,86 -3,64 0,620 0,792 244,9Fondiaria-Sai rnc.................(FSAR) 0,400 -4,53 +7,41 0,341 0,477 52,5Fullsix....................................(FUL) 2,142 — -3,86 2,142 2,228 23,9

Gabetti Pro.S..................(GAB) 0,047 -3,67 -8,53 0,047 0,053 12,3Gabetti Pro.S. 13w .........(WGAB13) 0,014 -6,67 -6,67 0,014 0,015 —Gas Plus................................(GSP) 4,844 -3,31 -2,93 4,844 5,100 225,0Gefran * ..................................(GE) 2,850 -0,35 -0,70 2,826 2,920 41,0Gemina ................................(GEM) 0,596 -0,08 -2,21 0,596 0,610 872,6Gemina rnc ........................(GEMR) — — — — — —Generali ....................................(G) 11,650 -0,43 -3,40 11,630 12,280 18378,4Geox .....................................(GEO) 2,062 -2,27 -10,27 2,062 2,298 539,9Greenvision ............................(VIS) 5,700 — +0,97 5,590 5,700 33,3Gruppo Edit. L'Espresso...........(ES) 1,065 -1,57 -4,05 1,065 1,116 437,1Gruppo Minerali M...............(GMM) 4,052 — +0,15 4,046 4,052 24,3

Hera ...............................(HER) 1,072 -1,47 -6,21 1,072 1,143 1204,7I Grandi Viaggi..................(IGV) 0,670 +2,21 +0,53 0,655 0,675 29,7

IGD * ......................................(IGD) 0,685 -3,52 -7,12 0,685 0,738 213,9Il Sole 24 Ore ........................(S24) 0,690 -0,07 -4,96 0,690 0,726 30,2Ima * .....................................(IMA) 13,360 +0,60 +1,21 13,190 13,360 491,6

Immsi ....................................(IMS) 0,562 +1,26 -1,40 0,555 0,570 193,2Impregilo................................(IPG) 2,350 -0,93 -2,00 2,350 2,434 955,2Impregilo rnc........................(IPGR) 7,300 — +2,74 7,105 7,300 11,8Indesit....................................(IND) 3,840 -0,36 -3,90 3,714 4,150 440,2Indesit rnc ...........................(INDR) 3,880 -1,82 -4,20 3,866 4,176 2,0Intek.......................................(ITK) 0,390 +2,63 +4,00 0,353 0,390 50,9Intek r ................................(ITKRP) 0,710 +2,45 -0,07 0,693 0,710 4,0Interpump * ..............................(IP) 5,315 +0,09 -1,21 5,195 5,380 519,5Interpump 12 w * ..............(WIP12) 0,430 +3,49 -4,44 0,419 0,458 —Intesa Sanpaolo ......................(ISP) 1,137 -4,37 -14,51 1,137 1,334 18043,5Intesa Sanpaolo rnc..............(ISPR) 0,901 -4,05 -10,79 0,901 1,017 855,0Invest e Sviluppo ....................(IES) 0,366 -0,08 -4,46 0,366 0,386 4,6Invest e Sviluppo 09w......(WIES12) 0,003 -7,14 +30,00 0,002 0,003 —Irce *......................................(IRC) 2,038 +7,26 +4,51 1,850 2,038 54,5Iren ........................................(IRE) 0,728 -2,48 -5,27 0,728 0,769 869,3Isagro * ..................................(ISG) 2,414 -0,33 -4,58 2,414 2,530 42,1IT WAY * ................................(ITW) 1,150 -0,52 -4,80 1,150 1,208 8,9Italcementi................................(IT) 4,636 -2,40 -1,78 4,558 4,894 836,1Italcementi rnc .......................(ITR) 1,910 -3,54 -6,37 1,910 2,080 204,3Italmobiliare...........................(ITM) 15,630 +0,32 +5,18 14,560 15,630 339,7Italmobiliare rnc...................(ITMR) 9,840 +0,97 +0,25 9,745 9,975 159,6Italy 1 Invest w ...................(WIT1) — — — — — —Italy 1 Invest. ..........................(IT1) 9,800 — — 9,800 9,800 145,6

Juventus FC..................(JUVE) 0,289 -0,69 -6,02 0,289 0,307 57,9K.R.Energy......................(KRE) 0,020 -7,11 -4,85 0,019 0,022 19,8

K.R.Energy 12w..............(WKRE12) 0,004 — +44,00 0,002 0,004 —Kerself ..................................(KRS) 1,580 -0,50 -5,45 1,580 1,671 27,8Kinexia..................................(KNX) 1,037 +4,59 -3,53 0,992 1,075 22,0KME Group ...........................(KME) 0,318 +2,71 -1,42 0,303 0,323 142,5KME Group rnc ...................(KMER) 0,484 -0,21 -3,14 0,479 0,501 21,1

La Doria * ..........................(LD) 1,684 +0,90 -0,12 1,650 1,709 51,2Landi Renzo *..........................(LR) 1,246 -1,89 -1,50 1,221 1,288 142,3Lazio .....................................(SSL) 0,458 +0,48 -0,80 0,456 0,472 31,3Lottomatica ...........................(LTO) 11,420 +0,53 -3,30 11,360 11,860 1978,3Luxottica ...............................(LUX) 21,760 -0,78 -0,14 21,700 22,110 10177,4

Maire Tecnimont ..............(MT) 1,046 -5,08 +3,77 0,992 1,102 347,2

Management e C. .................(MEC) 0,204 +0,20 -0,78 0,200 0,206 95,2Marcolin ...............................(MCL) 3,174 -1,43 -2,64 3,172 3,274 198,3MARR * ..............................(MARR) 6,500 +1,64 -0,76 6,395 6,560 431,7Mediacontech ......................(MCH) 1,478 — +2,00 1,445 1,478 26,3Mediaset ................................(MS) 2,082 +0,29 -7,14 2,076 2,260 2466,2Mediobanca............................(MB) 4,106 -0,87 -9,56 4,106 4,556 3513,1Mediolanum .........................(MED) 2,768 -1,49 -9,13 2,768 3,070 2059,3Meridiana Fly ........................(MEF) 4,850 -7,97 -7,44 4,850 5,565 28,0Meridie ...................................(ME) 0,087 — -9,97 0,087 0,096 4,4Mid Industry Cap ...................(MIC) — — — — — —Milano Ass...............................(MI) 0,243 +1,17 +2,58 0,225 0,251 479,8Milano Ass. rnc......................(MIR) 0,199 +0,86 +4,13 0,182 0,209 20,2Mirato * ................................(MRT) — — — — — —Mittel .....................................(MIT) 1,614 -2,18 -4,27 1,614 1,741 142,0MolMed ...............................(MLM) 0,473 -0,21 -4,94 0,473 0,504 100,6Mondadori..............................(MN) 1,324 -2,22 -4,95 1,324 1,395 331,6Mondo Tv * ...........................(MTV) 2,636 +0,08 -5,86 2,634 2,800 11,4Monrif ..................................(MON) 0,293 +1,56 +1,00 0,288 0,293 44,6Monte Paschi Si. ................(BMPS) 0,230 -2,66 -11,77 0,230 0,271 2503,9Montefibre ..............................(MF) 0,104 -1,14 -2,63 0,104 0,107 13,4Montefibre rnc....................(MFNC) 0,172 -7,03 -7,77 0,172 0,195 4,3Monti Ascensori....................(MSA) — — — — — —Moviemax............................(MMG) 0,509 -0,97 -13,35 0,488 0,588 10,6Mutuionline *........................(MOL) 3,400 +0,83 -1,45 3,372 3,450 134,0

Nice *............................(NICE) 2,486 +3,15 +3,15 2,390 2,506 287,3Noemalife .............................(NOE) — — — — — —Novare ....................................(NR) — — — — — —

Olidata ............................(OLI) 0,295 +2,08 -1,27 0,289 0,300 10,0Panariagroup * ...............(PAN) 0,960 — -1,64 0,960 0,976 42,5

Parmalat ................................(PLT) 1,350 +1,28 -0,88 1,330 1,377 2339,4Parmalat 15w ................(WPLT15) 0,335 +2,42 -6,66 0,331 0,370 —Piaggio ...................................(PIA) 1,856 +0,27 -0,75 1,818 1,871 691,2

Pierrel ...................................(PRL) 0,838 -2,33 -8,52 0,838 0,916 12,4Pierrel 12w.....................(WPRL12) 0,057 — -0,88 0,036 0,057 —Pininfarina ............................(PINF) 3,196 +1,65 -3,09 3,144 3,298 96,2Piquadro .................................(PQ) 1,419 -3,34 -9,62 1,419 1,623 71,7Pirelli & C. ...............................(PC) 6,715 -1,40 +0,45 6,505 6,815 3220,8Pirelli & C. rnc .......................(PCP) 4,492 +1,63 +0,13 4,420 4,508 55,1Poligr. S.Faustino *.................(PSF) 4,350 +1,49 +8,75 3,994 4,350 5,2Poligrafici Editoriale...............(POL) 0,310 -0,06 -2,49 0,305 0,318 39,1Poltrona Frau.........................(PFG) 0,866 -1,09 -1,59 0,866 0,900 122,1Pop Emilia 01/07.............(BPER15) — — — — — —Pramac .................................(PRA) 0,773 -2,95 -4,81 0,773 0,812 23,6Prelios...................................(PRS) 0,079 -4,58 -7,70 0,079 0,091 67,8Premafin Finanziaria ................(PF) 0,291 +14,82 +45,25 0,140 0,320 117,8Premuda .................................(PR) 0,510 -4,85 -10,53 0,510 0,570 103,1Prima Industrie * ....................(PRI) 6,895 +0,15 +0,15 6,650 6,900 58,9Prima Industrie 13w *......(WPRI13) 1,200 +20,00 +25,00 0,960 1,210 —Prysmian ...............................(PRY) 9,890 +1,23 -0,60 9,595 10,280 2133,3

R. De Medici * ..................(RM) 0,144 +3,44 -1,16 0,140 0,146 53,8R. Ginori 1735.........................(RG) 0,216 -4,00 -8,75 0,216 0,237 10,1R. Ginori 1735 11w ..........(WRG13) 0,006 — +10,00 0,005 0,006 —Ratti ......................................(RAT) 1,630 — -1,21 1,630 1,655 45,9RCF.......................................(RCF) 0,650 +2,36 +0,46 0,635 0,670 20,8RCS Mediagroup ...................(RCS) 0,747 +2,33 +8,26 0,676 0,747 540,0RCS Mediagroup risp ..........(RCSR) 0,495 -0,80 +0,73 0,490 0,520 14,7RDB * ...................................(RDB) 0,359 -1,37 -15,11 0,359 0,423 16,5Realty Vailog............................(IIN) — — — — — —Recordati * ............................(REC) 5,750 +1,77 +1,41 5,585 5,760 1202,4Reply * ..................................(REY) 15,920 +0,19 -1,06 15,890 16,180 147,6Retelit .....................................(LIT) 0,335 +1,52 -2,64 0,330 0,345 53,4Retelit 11w ......................(WLIT12) 0,081 +19,82 +1,25 0,070 0,079 —Risanamento...........................(RN) 0,083 -2,35 -5,25 0,083 0,089 67,4Rosss....................................(ROS) 0,810 -0,06 -0,06 0,788 0,810 9,2

Sabaf S.p.a. * .................(SAB) 11,470 +1,50 +1,68 11,190 11,500 131,0Sadi .......................................(SSI) 0,315 -2,14 +0,35 0,313 0,325 29,4Saes * .....................................(SG) 6,675 -2,13 -1,11 6,655 6,850 97,6Saes rnc *.............................(SGR) 3,964 -0,50 -0,65 3,964 3,996 28,9Safilo Group...........................(SFL) 4,792 -6,41 -5,67 4,792 5,275 281,7Saipem.................................(SPM) 33,960 +0,50 +1,25 32,850 34,330 14942,8Saipem risp........................(SPMR) — — — — — —Saras ....................................(SRS) 1,141 +4,01 +14,27 0,967 1,146 1071,8Sat ........................................(SAT) 8,850 -0,06 -3,17 8,850 9,350 87,6Save....................................(SAVE) 6,700 +1,28 +5,68 6,275 6,700 369,6Screen Service......................(SSB) 0,445 -3,20 -3,89 0,445 0,473 61,6Seat PG...................................(PG) 0,026 +6,56 — 0,024 0,027 48,8Seat PG r ..............................(PGR) 0,990 -2,37 -2,46 0,970 1,015 0,7Servizi Italia * .........................(SRI) 3,580 -1,54 -7,73 3,580 3,880 58,0Seteco International * ............(STC) — — — — — —SIAS .......................................(SIS) 5,850 +0,09 -3,39 5,820 6,070 1329,7Sistemi ....................................(SII) 1,020 +8,51 — 0,940 1,020 1,0Snai ......................................(SNA) 1,894 -0,32 -3,37 1,894 1,960 219,7Snam Gas .............................(SRG) 3,324 -0,42 -4,54 3,324 3,482 11925,6Sogefi *...................................(SO) 1,870 -1,32 -6,69 1,870 2,004 218,9Sol ........................................(SOL) 3,788 -1,61 -5,77 3,788 4,020 343,8Sopaf.....................................(SPF) 0,020 +0,49 -8,11 0,019 0,022 9,0Sorin.....................................(SRN) 1,290 -3,01 +3,95 1,185 1,330 617,9Stefanel * ............................(STEF) 0,289 -3,48 -6,90 0,289 0,314 24,9Stefanel risp * ...................(STEFR) — — — — — —STMicroelectr. ......................(STM) 4,854 +2,53 +3,28 4,610 4,942 —

Tamburi ...........................(TIP) 1,500 +0,27 +0,33 1,495 1,500 203,5Tamburi 13w ...................(WTIP13) — — — — — —TAS .......................................(TAS) 0,493 +0,82 -5,19 0,480 0,520 19,6Telecom IT ..............................(TIT) 0,815 -0,85 -4,06 0,815 0,856 11059,5Telecom IT Media .................(TME) 0,163 +0,56 -0,79 0,161 0,164 234,6Telecom IT Media rnc .........(TMER) 0,169 +1,75 -2,31 0,165 0,173 0,9Telecom IT rnc......................(TITR) 0,692 +0,14 -1,85 0,691 0,712 4175,5Tenaris ..................................(TEN) 15,240 +0,26 +2,21 14,280 15,340 —Terna ....................................(TRN) 2,666 +0,76 -3,48 2,604 2,762 5365,7TerniEnergia *........................(TER) 2,450 -1,61 +0,66 2,434 2,530 69,0Tesmec * ...............................(TES) 0,388 -0,54 -0,18 0,379 0,395 41,2Tiscali.....................................(TIS) 0,034 -0,88 -1,17 0,034 0,037 64,2Tiscali 14w ......................(WTIS14) 0,001 — — 0,001 0,001 —Tod's.....................................(TOD) 62,750 -2,79 -1,03 62,750 66,600 1943,4Trevi Fin.Ind. ...........................(TFI) 5,060 -0,88 -4,26 4,916 5,535 357,9TXT e-solution *.....................(TXT) 8,550 -2,40 -0,35 8,500 8,760 23,4

UBI Banca .......................(UBI) 2,860 -2,32 -11,24 2,860 3,304 2594,6Uni Land ...............................(UNL) — — — — — —Unicredit ...............................(UCG) 3,982 -11,12 -38,64 3,982 6,490 8013,1Unicredit risp ......................(UCGR) 6,800 -4,36 -20,65 6,800 8,570 16,5Unipol ....................................(UNI) 0,253 +0,64 -1,83 0,250 0,265 532,4Unipol 13w......................(WUNI13) 0,008 — -1,25 0,007 0,008 —Unipol prv ............................(UNIP) 0,173 — -3,52 0,171 0,182 225,2Unipol prv 13w...............(WUNP13) 0,007 +1,41 -10,00 0,007 0,008 —

Valsoia............................(VLS) 3,624 -1,52 -10,30 3,624 4,040 37,4Vianini Industria......................(VIN) 1,276 -0,31 +1,27 1,260 1,280 38,4Vianini Lavori .........................(VLA) 3,408 -0,35 +2,65 3,298 3,428 149,6Vittoria Ass. *.........................(VAS) 3,120 +1,36 +1,89 3,000 3,120 208,4

Yoox *...........................(YOOX) 7,320 -1,08 -12,54 7,320 8,370 389,6Zignago Vetro * .................(ZV) 4,490 +1,13 -0,66 4,440 4,614 359,3

Zucchi ...................................(ZUC) 0,106 -0,65 -5,51 0,106 0,113 18,5Zucchi 11/14 w ..............(WZUC14) 0,011 -0,93 -10,17 0,010 0,012 —Zucchi rnc...........................(ZUCR) 0,266 -2,92 -1,12 0,248 0,274 0,9

B.O.T.

Nome Titolo Tel. Prezzo Var. Var. Min Max CapitalizRif. Rif. 02-01-2012 Anno Anno (in milioni

(euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)

Nome Titolo Tel. Prezzo Var. Var. Min Max CapitalizRif. Rif. 02-01-2012 Anno Anno (in milioni

(euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)

Nome Titolo Tel. Prezzo Var. Var. Min Max CapitalizRif. Rif. 02-01-2012 Anno Anno (in milioni

(euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)

Nome Titolo Tel. Prezzo Var. Var. Min Max CapitalizRif. Rif. 02-01-2012 Anno Anno (in milioni

(euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)

16.01.12 6 99,987 -15.02.12 36 99,874 1,0415.03.12 65 99,722 1,3016.04.12 97 99,464 1,7815.05.12 126 99,145 2,2315.06.12 157 98,962 2,17

16.07.12 188 98,535 2,4315.08.12 218 98,254 2,5914.09.12 248 97,756 2,8515.10.12 279 97,524 2,8615.11.12 310 97,098 2,7514.12.12 339 96,672 2,95

Borsa Italiana Quotazioni in diretta sul telefonino: invia QUOTA <sigla titolo>, ad esempio: QUOTA ACE al numero 482242. Costo 0,5 Euro per SMS ricevuto. Info su www.corriere.it/economia

Valuta al 10-01-12 Monete auree06 gen Denaro Lettera

Sterlina (v.c) 294,90 325,89Sterlina (n.c) 295,93 330,02Sterlina (post.74) 295,93 330,02Krugerrand 1.188,37 1.285,98Marengo Italiano 229,84 249,40Marengo Svizzero 227,19 248,95Marengo Francese 226,21 248,96

Oro06 gen Mattino SeraOro Milano (Euro/gr.) —

Oro Londra (usd/oncia) 1.621,00 1.616,15

Argento Milano (Euro/kg.) —

Platino Milano (Euro/gr.) —

Palladio Milano (Euro/gr.) —

1 sett. 0,564 0,5721 mese 0,930 0,9432 mesi 1,105 1,1203 mesi 1,288 1,3064 mesi 1,372 1,3915 mesi 1,458 1,4786 mesi 1,560 1,582

7 mesi 1,621 1,6448 mesi 1,679 1,7029 mesi 1,737 1,76110 mesi 1,788 1,81311 mesi 1,839 1,86512 mesi 1,890 1,916

EuriborPeriodo T. 360 T. 365 Periodo T.360 T.365

Tassi

Italia 1,00 1,00Euro 17 1,00 1,00Canada 1,00 0,00Danimarca 0,75 0,75Finlandia 1,00 1,00

Francia 1,00 1,00Giappone 0,30 0,10G.B. 0,00 0,50USA 0,75 0,25Svezia 1,75 1,75

Sconto Interv Sconto IntervScadenza Giorni Pr.Netto Rend. Scadenza Giorni Pr.Netto Rend.

* Titolo appartenente al segmento Star.

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Dati a cura dell’agenzia giornalistica Radiocor. Monete Auree: ConFinvest F.L. Milano

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(m. ger.) In un panorama (soprattutto bancario) do-ve gli stipendi dei consiglieri di amministrazione s’ade-guano per lo più al rialzo, raramente al ribasso, al massi-mo restano fermi, può fare notizia la voce fuori dal corodel presidente di una banca che, forse unico nel 2011,ha fatto mettere a verbale nel corso di un consiglio diamministrazione il suo dissenso sugli aumenti di sti-pendio. Del resto di fronte a un aumento del 50% il mi-nimo che si possa pudicamente esprimere è «perplessi-tà». Gli emolumenti li aveva appena deliberati l’assem-blea. La Banca in questione è la Popolare di MantovaSpa (17 sportelli, piccolo utile 2010), presieduta dall’im-prenditore Carlo Zanetti (Cleca-S. Martino) e controlla-ta dalla Popolare di Milano (Bpm). La notizia non è «fre-sca» ma non si è mai saputo di questo accenno di «insu-bordinazione» mantovana nel cuore del gruppo Bpm. EBpm è una di quelle banche che per la sua precaria con-dizione avrebbe dovuto mantenere una certa sobrietàsui compensi all’interno del gruppo. Tuttavia all’assem-blea della banca virgiliana si è presentato il delegato del-la Bpm con il 60% del capitale in mano, e senza trovareresistenze, ha fatto passare la delibera. E quella deliberacontemplava un aumento degli stipendi al consiglio diamministrazione: 165 mila euro tutto compreso (metàdell’utile 2010). A ogni consigliere 15.000 euro annuiper il 2011 contro i 10 mila del 2010 e gli 8 mila del2009. Oltre al solito gettone di presenza: 250 euro (150nel 2009). Non sono grandi cifre ma anche lavoro e re-

sponsabilità sono relative. Il board di 9 membri, per al-tro, è composto da uomini Bpm ma anche da rampollidi famiglie industriali mantovane (Michele Colaninno,vicepresidente, e Sergio Corneliani), tra i fondatori etuttora azionisti della banca. C’erano tutti quando il pre-sidente Zanetti ha espresso «perplessità — si legge nelverbale del consiglio di amministrazione — in ordineall’aumento degli emolumenti del consiglio approvatidall’assemblea su proposta dell’azionista di maggioran-za Bpm». Detto questo, però, Zanetti s’adegua (anzi: «Ri-tiene doveroso rispettare il quantum deliberato dall’as-semblea...») e nessun’altro sente un moto di «perplessi-tà»: aumento del 50% ai consiglieri, 25 mila euro ag-giuntivi al presidente e 5 mila al vicepresidente Colanin-no. Tanto Bpm se lo può permettere.

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Inaugurato il primo Fiat Caffè a DelhiIn coincidenza con l’apertura della Auto Expo a Nuo-

va Delhi, Fiat India ha inaugurato ieri nel centro dellacapitale il primo Fiat Caffè del Paese, che sarà seguitoentro breve tempo da un secondo a Pune, città sede del-lo stabilimento costruito dalla casa torinese. Oltre a usu-fruire dei normali servizi di ristorazione, i clienti po-tranno vedere e provare i più recenti modelli della gam-ma Fiat, ricevere informazioni tecniche da personalespecializzato, sfogliare libri e pubblicazioni riguardantiil mondo automobilistico e assistere a eventi e mostre

che saranno via via organizzate sul posto. Intervenendoper l’occasione il presidente e amministratore delegatodi Fiat India, Rajeev Kapoor, ha sostenuto che «il lanciodel Fiat Caffè è parte integrale della nostra strategia perillustrare il nostro impegno per la clientela e il mercatoindiani».

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Lo strano caso dei super yacht(giu. fer.) Un’altra conferma che la crisi non tocca il

lusso estremo arriva dal mercato degli yacht. Quest’an-no i super ricchi del Golfo e i tycoon svizzeri ordineran-no un numero ancora maggiore di mega yacht. Secon-do il sito superyacht.com, il portale delle barche da na-babbi, nel 2012 undici nuovi panfili entreranno nel suoelenco delle 100 imbarcazioni più lunghe del mondo,cioè di almeno 30 metri di lunghezza e che possono co-stare anche più di 100 milioni di dollari. L’anno scorsole «new entry» erano state soltanto nove. Lo yacht piùgrande a entrare in classifica nel 2012 sarà Topaz,un’imbarcazione di 147 metri costruita dal cantiere te-desco Lürssen Yachts per un acquirente rimasto scono-sciuto. Ma secondo il Financial Times potrebbe trattar-si di un membro della famiglia reale Al Nahyan di AbuDhabi. In testa alla classifica resterà Eclipse, il più gran-de yacht privato del mondo, di proprietà dell’oligarcarusso e patron del Chelsea, Roman Abramovich.

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di GIACOMO FERRARI

Sussurri & Grida

indici

MERCATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 06-01 var.%Amsterdam (Aex) . . . . . . . . . . . . . 311,11 -0,26Brent Index . . . . . . . . . . . . . . . . . 114,17 -0,91Bruxelles-Bel 20 . . . . . . . . . . . . 2093,27 -0,17DJ Stoxx Euro . . . . . . . . . . . . . . . 225,44 -0,41DJ Stoxx Euro50 . . . . . . . . . . . . 2298,65 -0,74DJ Stoxx UE . . . . . . . . . . . . . . . . 247,53 +0,06DJ Stoxx UE50. . . . . . . . . . . . . . 2400,15 +0,07FTSE Eurotr.100. . . . . . . . . . . . . 2127,26 -0,03Hong Kong HS . . . . . . . . . . . . . 18593,06 -1,17Johannesburg . . . . . . . . . . . . . 29325,10 +0,58Londra(FTSE100) . . . . . . . . . . . . 5649,68 +0,45Madrid Ibex35 . . . . . . . . . . . . . . 8289,10 -0,49Oslo Top 25. . . . . . . . . . . . . . . . . 363,88 -0,30Singapore ST. . . . . . . . . . . . . . . 2715,59 +0,09Sydney (All Ords) . . . . . . . . . . . . 4164,45 -0,77Toronto(300Comp) . . . . . . . . . . 12188,64 -0,40Vienna (Atx). . . . . . . . . . . . . . . . 1891,18 -Zurigo (SMI) . . . . . . . . . . . . . . . 6013,83 -0,21

selezione

FRANCOFORTE. . . . . . . . . . . . . . . 06-01 var.%Allianz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73,88 -1,31Bayer Ag. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51,77 -0,96Beiersdorf . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44,08 -0,82Bmw . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55,55 -1,07Commerzbank Ag . . . . . . . . . . . . . . 1,23 +0,16Deutsche Bank n . . . . . . . . . . . . . . 27,00 -3,45Deutsche Post . . . . . . . . . . . . . . . . 12,23 -0,16Deutsche Telekom n . . . . . . . . . . . . 8,86 -0,53Dt Lufthansa Ag . . . . . . . . . . . . . . . 9,13 -0,38Hugo Boss Ag . . . . . . . . . . . . . . . . 58,98 -4,91Metro Ag. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29,00 -0,29Porsche Vz . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41,63 -1,67Siemens n . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76,12 +0,30Volkswagen Ag . . . . . . . . . . . . . . 110,55 -0,99

PARIGI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 06-01 var.%Air France . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3,96 +3,86Air Liquide . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94,90 -0,26Alstom . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22,77 -2,06Axa SA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,80 -0,91Bnp . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28,45 -1,88Cap Gemini . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24,68 +1,81Carrefour . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16,61 -1,25Casino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63,61 +0,11Ciments Francais. . . . . . . . . . . . . . 58,87 -2,69Crédit Agricole . . . . . . . . . . . . . . . . 4,13 +1,30Danone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48,27 -0,34France Télécom. . . . . . . . . . . . . . . 11,79 -Havas . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3,21 +2,06L'Oréal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81,18 -0,29Michelin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46,65 -0,72Peugeot S.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . 12,80 +1,31Renault . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28,31 +2,50Saint-Gobain . . . . . . . . . . . . . . . . . 29,16 -1,72Sanofi-Synthelab . . . . . . . . . . . . . . 56,25 +1,35Société Générale . . . . . . . . . . . . . . 15,56 -3,20Sodexho Alliance . . . . . . . . . . . . . . 55,71 +0,85Total . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39,99 +0,33

NEW YORK. . . . . . . . . . . . . . . . . . 06-01 var.%Amazon Com. . . . . . . . . . . . . . . . 182,61 +2,82American Express . . . . . . . . . . . . . 48,27 -1,09Apple Comp Inc . . . . . . . . . . . . . . 422,40 +1,05At&T. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29,68 -2,37Bank of America . . . . . . . . . . . . . . . 6,18 -2,06Boeing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73,98 +0,61Carnival . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32,91 -1,08Caterpillar Inc . . . . . . . . . . . . . . . . 95,76 +0,25Cisco Systems. . . . . . . . . . . . . . . . 18,85 -0,37Citigroup Inc . . . . . . . . . . . . . . . . . 28,55 +0,14Coca-Cola Co . . . . . . . . . . . . . . . . 68,93 -0,63Colgate Palmolive . . . . . . . . . . . . . 89,80 -0,38Dow Chemical. . . . . . . . . . . . . . . . 30,32 +0,60DuPont . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46,04 -1,41Exxon Mobil . . . . . . . . . . . . . . . . . 85,12 -0,75Ford Motor . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11,71 +1,04General Electric . . . . . . . . . . . . . . . 18,65 +0,54General Motors . . . . . . . . . . . . . . . 22,92 +3,38Goldman Sachs . . . . . . . . . . . . . . . 93,42 -1,23Hewlett-Packard . . . . . . . . . . . . . . 26,43 -0,26Honeywell . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55,18 -0,74Ibm . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 182,54 -1,15Industrie Natuzzi Sp. . . . . . . . . . . . . 2,50 +6,38Intel Corp . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25,25 -0,59Johnson & Johnson . . . . . . . . . . . . 64,83 -0,87JP Morgan . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35,36 -0,90Lockheed Martin . . . . . . . . . . . . . . 79,98 -0,11Luxottica Grp Spa . . . . . . . . . . . . . 27,52 -1,71McDonald's. . . . . . . . . . . . . . . . . 100,60 +0,77Merck & Co. . . . . . . . . . . . . . . . . . 38,47 -0,70Microsoft . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28,11 +1,54Monsanto Co. . . . . . . . . . . . . . . . . 77,51 +1,08Morgan Stanley . . . . . . . . . . . . . . . 15,90 -2,33Nike Inc. Cl. B . . . . . . . . . . . . . . . . 97,99 -0,17Occidental Pet . . . . . . . . . . . . . . . . 95,77 -0,40Pfizer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21,56 -0,19Procter & Gamble . . . . . . . . . . . . . 66,36 -0,24Unilever NV . . . . . . . . . . . . . . . . . 33,27 -3,54Us Steel Corp. . . . . . . . . . . . . . . . . 27,30 -1,76Walt Disney. . . . . . . . . . . . . . . . . . 39,91 +1,04Whirlpool . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49,48 -1,67Xerox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8,10 -Yahoo Inc . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15,52 -0,80

LONDRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 06-01 var.%3i Group . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179,95 +1,78Anglo American . . . . . . . . . . . . . 2474,55 +0,80AstraZeneca . . . . . . . . . . . . . . . 3019,67 +0,34B Sky B . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 713,67 -1,02Barclays Plc . . . . . . . . . . . . . . . . 186,51 +1,55BP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 477,93 +0,82British Airways . . . . . . . . . . . . . . 276,46 -2,14British Telecom . . . . . . . . . . . . . . 195,26 +0,18Burberry Group . . . . . . . . . . . . . 1242,63 +3,29Glaxosmithkline . . . . . . . . . . . . . 1497,00 +1,01Marks & Spencer. . . . . . . . . . . . . 309,17 +0,97Pearson Plc . . . . . . . . . . . . . . . . 1228,10 +1,33Prudential . . . . . . . . . . . . . . . . . . 642,81 +1,47Rolls Royce . . . . . . . . . . . . . . . . . 757,53 +0,47Royal & Sun All . . . . . . . . . . . . . . 107,49 +0,56Royal Bk of Scot . . . . . . . . . . . . . . 20,50 +1,16Schroders Plc . . . . . . . . . . . . . . 1301,49 +0,97Unilever Plc . . . . . . . . . . . . . . . . 2128,10 -1,93Vodafone Group. . . . . . . . . . . . . . 180,70 +1,92

ZURIGO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 06-01 var.%Nestlé. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54,00 -0,83Novartis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54,70 +0,55Ubs . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11,09 -0,89

Borse EstereA New York valori espressi in dollari, a Londrain pence, a Zurigo in franchi svizzeri

Più 50% ai consiglieri Pop Mantova, i dubbi del presidente

Con il contributo scientifico di

49Economia/Mercati FinanziariCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012 italia: 515249535254

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NEW YORK — È una lotta fra titani — Goliacontro Golia l’ha già ribattezzata la blogosfera— dal cui esito dipende il futuro di Internet edi miliardi di suoi utenti. Oggetto della dispu-ta: lo «Stop Online Piracy Act» (Sopa), la pro-posta di legge presentata alla Camera dei rap-presentanti Usa dal deputato repubblicano delTexas Lamar S. Smith (e da un gruppo di 12sostenitori bipartisan) che autorizzerebbe Di-partimento di giustizia e titolari di copyright aprocedere legalmente contro i siti pirata chein ogni angolo del pianeta violano il dirittod’autore.

Se dovesse essere approvata, la Sopa — sup-portata dall’omologa «Protect Ip Act» (Pipa) at-tualmente all’esame del Senato — trasforme-rebbe gli Stati Uniti in un onnipresente cyberpoliziotto globale, alla stregua del «Grande fra-tello cinese» tanto inviso al popolo del Web.Tra le misure previste: il divieto imposto agliInternet provider, ai motori di ricerca comeGoogle e ai fornitori di servizi di pagamentocome PayPal e Visa, di fare affari con siti piratacome Pirate Bay; pena l’oscuramento.

Alla vigilia del dibattito da parte della Com-missione giustizia della Camera, il prossimo24 gennaio, la Sopa ha scatenato un braccio diferro tra vecchi e nuovi media, tradizionalisti einnovatori, under 30 e over 50. A favore dellalegge si sono schierati Hollywood, l’industriadiscografica, la Camera di commercio e il po-tente sindacato Afl-Cio, oltre a editori comeMacmillan Us e politici democratici comeMike McCurry, ex portavoce di Bill Clinton. Ilpartito contrario ha riunito invece i colossi delWeb — in una gigantesca alleanza che ha coin-volto Google, Yahoo, Twitter, eBay, Facebook,Amazon... —, gli avvocati per la difesa delle li-bertà civili, l’ex speaker della Camera Nancy Pe-

losi e la guru dei liberal Arianna Huffingtonche, dal sito Netcoalition.com, invitano il po-polo della Rete a «proteggere l’innovazione» esono accusati dai primi di «tifare per i pirati».

«Questa è la stessa Hollywood che all’iniziosi era opposta all’introduzione di cassette edvd, poi rivelatisi estremamente lucrativi», ri-batte il fronte contrario al Sopa, che assicura:l’attuale legge Digital Millennium CopyrightAct del 1998 — che concede l’immunità ai sitiWeb che, dietro notifica, oscurano i contenutiilleciti — basta e avanza.

L’unica cosa su cui tutti concordano è che i«siti ladroni» — la maggior parte attivi fuoridai confini americani — sono un problema ve-ro ed economicamente gravoso che, secondola Motion Picture Association of America, co-sterebbe agli Stati Uniti oltre 58 miliardi di dol-lari all’anno. Ovvero 19 milioni di posti di lavo-ro, dalle ultime stime della Camera di commer-cio degli Stati Uniti.

A dar ragione al partito pro Sopa è ora unsondaggio della Columbia University, dove me-tà degli adulti e il 70 per cento dei giovani tra i18 e i 29 anni rivela di aver copiato o scaricatomusica e video abusivi. Un’emergenza reale,dunque, che però, a detta del grande costitu-zionalista Laurence H. Tribe, non giustifica ilcorrettivo draconiano proposto dal Congres-so. «La Sopa mette a repentaglio l’apertura e illibero scambio di informazioni alla base delWeb — punta il dito Tribe in una cliccatissima

lettera aperta diffusa online —, ed è illegalepoiché viola il Primo emendamento della Co-stituzione americana». Lo stesso cui si è ispira-ta la Segretaria di Stato Hillary Clinton quan-do, nel 2010, si è scagliata contro «il nuovo Mu-ro di Berlino» della censura cinese del Web,spiegando che l’America «si batte per una Re-te unitaria, dove tutta l’umanità ha uguale ac-

cesso al sapere e alle idee».Ad applaudire quel discorso, allora, c’era an-

che Chris Dodd, senatore democratico del Con-necticut, che in qualità di presidente della Mo-tion Picture Association of America — l’asso-ciazione degli studios cinematografici — oggiha cambiato registro. «È la lobby hollywoodia-na, da sempre intrallazzata con Washington, aspingere questa crociata», accusa David Carrsul «New York Times». Maplight, il sito chemisura l’influenza dei soldi sulla politica, glidà ragione: per difendere la loro causa, Hol-lywood ha messo sul piatto il quadruplo deicontributi investiti sul fronte avverso dai colos-si della Silicon Valley.

Forti di amicizie decennali all’interno delCongresso, i «vecchi media» sono riusciti abloccare gli emendamenti presentati per smus-sare gli effetti più devastanti di un decretoche, a detta dei suoi detrattori, rischia di para-lizzare il Web, costringendo siti come Googlee Amazon a monitorare ogni mossa dei loroutenti, trasformandoli di fatto in invadentissi-mi 007, al servizio del copyright.

La legge darebbe ai tribunali americani il po-tere di espellere i siti pirata dal «Domain namesystem», una sorta di elenco telefonico di In-ternet, obbligando i provider americani a cen-surarli. Ma poiché il carattere della Rete è glo-bale, gli utenti potrebbero continuare ad acce-dere ai siti della «lista nera» attraverso «Dns»stranieri. E questo doppio binario, secondo gliesperti, metterebbe a repentaglio non solol’omogeneità ma anche la sicurezza della Rete.

Dall’alto: il padredi Facebook, MarkZuckerberg (1984),e il fondatoredi Amazon,Jeff Bezos (1964)

Battaglia culturale (ed economica)

Google-Twitter-eBay: il patto della Rete«Non si può limitare la libertà del Web»

Cultura

La lottadei giganti

L’ereader di Barnes & Noblesi prepara a ballare da solo

dal nostro corrispondenteALESSANDRA FARKAS

Mobilitazione contro una legge che sarà presto discussain America. Sotto accusa anche le major hollywoodiane

In attesa del dibattito alla Camera, il prossimo 24 gennaio,è già in corso un braccio di ferro tra vecchi e nuovi media,tradizionalisti e innovatori, under 30 e over 50. Perspingere i politici della loro parte, le lobby del cinema finorahanno investito il quadruplo rispetto alla Silicon Valley

La più grande libreria Usa

Internet

Negli ultimi due mesi del 2011 le sue venditesono aumentate del 70%. Quest’anno potrebbegenerare un giro d’affari di 450 milionidi dollari. Ma per la casa madre è ancheun business decisamente costoso. Nook,l’ereader di Barnes & Noble, la più grandecatena di librerie degli Stati Uniti, è prontoa ballare da solo: i vertici del colosso Usa,infatti, stanno pensando a uno «spin off»dell’editoria digitale, che potrebbe diventareun ramo indipendente rispetto alla casamadre. Obiettivo: rilanciare con decisionenella concorrenza ad Amazon, leader delmercato online (che nel 2011 per Barnes& Noble ha segnato un più 43%), mentreprosegue il declino delle librerie tradizionali.

Fronte comune

50 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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La corsa contro il tempo dei sostenitori del-lo Stop Online Piracy Act è accelerata da quan-do la «base» del Web è passata al contrattacco.Oltre centomila utenti della piattaforma onli-ne Tumblr hanno telefonato ai loro rappresen-tanti nel Congresso americano, mentre più diun milione di cittadini hanno firmato la peti-zione online contro la legge, rilanciata anchedal sito Netcoalition.com. «Anche se non ab-biamo le stesse connessioni politiche dei no-

stri nemici — teorizza un post pubbli-cato su CNet rilanciato da innumere-voli siti —, attraverso la Rete siamoin grado di mobilitare miliardi dipersone». Il connotato cultural-ge-nerazionale della faida è innegabi-le. «È uno scisma che contrappo-ne gente cresciuta col Web a gen-

te che ancora non lo usa — spiegaYancey Strickler, fondatore del sito

Kickstarter, che sponsorizza progetticreativi online — Washington non ca-

pisce che la Rete ha completamente ri-configurato la società, al di là delle divi-

sioni di classe, istruzione e razza. È come seper loro Internet non sia mai esistito».

Durante il dibattito congressuale dello scor-so ottobre, quando un deputato si è vantatodella propria «cyber ignoranza», il Web è in-sorto. «Caro Congresso — ha tuonato l’esper-to di computer culture Josha Kopstein dal suoblog — oggi non è più accettabile ignorare ilfunzionamento di Internet».

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Lo scrittore e giornalista statunitense CharlesW. Bailey, coautore del bestseller Sette giornia maggio, è morto a 82 anni in una casa di riposodi Englewood, nel New Jersey. Era affetto dalmorbo di Parkinson. Scritto con Fletcher Knebele pubblicato nel 1962, il suo celebre libro

raccontò per la prima volta in forma di fictionun tentativo di colpo di Sato alla Casa Bianca.Considerato uno dei migliori thriller della Guerrafredda, il romanzo di Bailey e Knebel divenneun film nel 1964, diretto da John Frankenheimere interpretato da Burt Lancaster e Kirk Douglas.

Graham Greene vennescartato «a causa dellasua preoccupazionemonomaniacale per lecomplicazioni erotiche».E. M. Foster fu definito«l’ombra di se stesso»

Il «Signore degli anelli» giudicato «prosa di seconda categoria»

In lizza

❜❜

di DARIO FERTILIO

Addio a Bailey, immaginò un colpo di Stato alla Casa Bianca

Liti postume Il Partito popolare accusa: banchetto offerto con i soldi della fondazione. La vedova ritira il nome

Il logo dellacampagnacontro la leggein discussionenegli Stati Unitiche minacciala libertà della Rete,ribattezzata «Sopa»,acronimo di «StopOnline Piracy Act»

di LUCA MASTRANTONIO

L a giustizia letteraria non sarà di que-sto mondo, tanto meno dell’Accade-mia Svedese per il Nobel. E tuttaviaqualcosa in più i giurati di Stoccol-

ma avrebbero potuto concedere a J.R.R.Tolkien, l’idolatrato creatore della saga fan-tastica sul Signore degli anelli. Forse non lapalma della vittoria, d’accordo; ma almenoun trattamento migliore di quello che — ap-prendiamo ora — gli fu riservato nel 1961,l’anno della vittoria di Ivo Andric. Perché idocumenti — non più coperti dal segreto ri-guardo alla discussione avvenuta allora fra igiurati — a cinquant’anni di distanza rivela-no un giudizio liquidatorio ai suoi danni daparte di Anders Osterling, figura eminentedell’Accademia e a lungo segretario perma-nente. Detto in breve: Tolkien a suo giudizionon meritò il riconoscimento perché la scrit-tura «non era affatto di qualità», con l’aggra-vante di non dimostrarsi «in alcun modo al-l’altezza della narrazione della storia».

Tutto ciò appare oggi un po’ impietosa-mente, nero su bianco, sul quotidiano svede-se «Sydsvenska Dagbladet» attraverso lapenna del giornalista Andreas Ekstrom, ilquale ha potuto accedere per primo ai fasci-coli sino a ieri secretati. E prevedibilmentedaranno il via a una nuova serie di polemi-che, tanto su Tolkien che riguardo agli altriillustri bocciati nel fatidico anno 1961. Fraquesti — si apprende sempre da Ekstrom —c’erano due mostri sacri del Novecento co-me Graham Greene e Karen Blixen.

Questi ultimi, tuttavia, ebbero un tratta-mento ben diverso da quello riservato al pa-dre della fantasy eroica: si piazzarono rispet-tivamente al secondo e al terzo posto, dopoessere stati attentamente soppesati non sol-tanto per le qualità letterarie, bensì ancheper quelle «geopolitiche». Non è un misteroper nessuno, del resto, che la distribuzionegeografica fra i Paesi e i continenti, e ancheun equilibrio fra destra e sinistra (con una

prevalenza per quest’ultima) presiedono dasempre ai criteri di scelta. D’altra parte l’au-tore dell’indimenticabile Il nostro agente al-l’Avana e la finissima cesellatrice de La miaAfrica, se fossero stati informati di quantosuccedeva dietro alle quinte, si sarebbero ri-trovati in buona compagnia: per esempio,del poeta americano Robert Frost, e poi an-che del romanziere inglese E.M. Foster, auto-re osannato ancor oggi per Casa Howard eCamera con vista (complici le pellicole diculto firmate da James Ivory) ma bollato co-me «l’ombra di se stesso».

Vero è che due delle regole non scrittema conosciute da tutti i frequentatori del-l’Accademia di Stoccolma escludono dal Pre-mio chi è troppo anziano, o in condizioni disalute talmente precarie da impedirgli dipartecipare alla cerimonia, oppure ritenutopoliticamente di dub-bia fede democrati-ca: ne sanno qualco-sa i fan del grandissi-mo Jorge Luis Bor-ges, mai preso in con-siderazione per viadi certe imperdonabi-li simpatie per l’allo-ra dittatore Jorge Ra-fael Videla.

Resta il fatto chetutti i criteri sonotransitori, e le cosecambiano: sempre se-condo le rivelazionidel «Sydsvenska Dag-bladet», Graham Greene quell’anno sarebbestato escluso anche per la sua «preoccupa-zione monomaniacale riguardo alle compli-cazioni erotiche», che difficilmente oggi ver-rebbe presa in considerazione. Un altro auto-revole candidato, Lawrence Durrell, autorede Il quartetto di Alessandria, avrebbe paga-to a caro prezzo il presunto «cattivo gusto»di alcune sue scene.

E ancora, a chiamare in causa la suscetti-bilità degli italiani, i fascicoli del 1961 porta-no alla luce il poco lusinghiero trattamentoriservato ad Alberto Moravia. Pur essendoconsiderato da anni un possibile premian-do, dopo il grande successo internazionaleottenuto nel 1929 da Gli indifferenti, la suacandidatura venne bruciata dal drastico ver-detto: «Le sue opere soffrono di una formadi monotonia generale».

Tolkien non fu dunque l’unico a esseremaltrattato, in quella occasione, dai giuratidel Nobel: ma se oggi il suo nome fa più di-scutere è naturalmente per l’immensa popo-larità legata alla saga del Signore degli anel-li, più volte trasposta sullo schermo; per l’in-

gresso nella lingua comune di molte espres-sioni inventate da lui (come «hobbit», «lin-gua elfica», «Terra di Mezzo») e soprattuttoper la sua contestatissima eredità politica.Perché negli ultimi anni lo hanno assimilatoal proprio album di famiglia prima i radicalidi destra (in Italia durante gli anni Settanta i«neri» avevano battezzato i loro ritrovi poli-tici estivi «Campi Hobbit»); poi la sinistraprima hippy, poi pacifista e infine ecologi-sta; quindi i cattolici e gli evangelici che ri-trovano metafore del paradiso e dell’infernonei luoghi immaginari di Mordor e del pae-se degli Elfi; infine i liberali e i libertari, com-piaciuti del rifiuto tolkeniano del Potere,simboleggiato dalle proprietà malefiche del-l’Anello.

Storia infinita, insomma, quella diTolkien e delle sue fortune: del resto fa scal-pore anche il fatto che la sua causa sia statapatrocinata a Stoccolma nel 1961 da un altromostro sacro della fantasy anglosassone,quel C.S. Lewis trasformatosi anche lui oggiin autore di culto per i giovani, affascinatisu carta e celluloide dalle Cronache di Nar-nia.

Per cui l’affare Tolkien e la bocciatura del1961 promettono di tener banco ancora permolto, nonostante il vincitore in quella occa-sione fosse stato di valore assoluto. PerchéIvo Andric, bosniaco allora jugoslavo, vinsecerto — come si espresse uno dei suoi soste-nitori — «per la forza epica con la quale trac-cia e rappresenta i problemi e i destini uma-ni della storia del suo Paese». Ma i suoi capo-lavori assoluti, Il ponte sulla Drina e ancorpiù La cronaca di Travnik, toccano davveroi vertici novecenteschi, quasi a preannunzia-re l’esplosione successiva di quel crogiolonazional-religioso. Onore dunque al trionfa-tore di quell’anno, ma — potremmo aggiun-gere — anche agli sconfitti. E soprattutto al-l’inventore di Frodo e della Compagnia del-l’Anello, capace di attingere al mito paganoper affermare la grandezza della sua fede.

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Moravia noioso, Tolkien scadenteLe bocciature dei giurati del Nobel

È finito il viaggio di nozze tra JoséSaramago e Castril, il paesinospagnolo in provincia di Grana-

da di cui è originaria la famiglia dellagiornalista e traduttrice Pilar Del Río,sposata dal premio Nobel portoghesenel 1988 a Lisbona, con rito civile. Ri-badito nel 2007, proprio a Castril, pertener fede alla promessa fatta alla ma-dre di Pilar, in coincidenza con l’inau-gurazione della cattedra dedicata a Sa-ramago dall’Università di Granada.Grazie a Saramago, Castril è diventatoun centro culturale molto attivo, conil Festival Siete Soles Siete Lunes e lafondazione a lui intitolata (nata nel2003). Nel parco «Le piccole memo-rie», dedicato alla passione di Sarama-go per gli alberi, in particolare quellida frutta, l’autore — che morirà nel2010 — piantò un ciliegio.

Ora, però, la luna di miele è finitacon la brutalità burocratica con cui ter-minano certi matrimoni d’interesse: acarte bollate. A fine dicembre del2011, Pilar del Río ha chiesto di ritirareil nome di José Saramago dalla fonda-zione al presidente della provincia diGranada, Sebastián Pérez (del Partitopopolare) e al nuovo sindaco MiguelPérez Jiménez (popolare anche lui).La lettera è stata scritta da suo fratelloJesus, membro del Patronato dellafondazione (dove c’è anche l’Universi-tà di Granada) ed è arrivata sui giorna-li spagnoli ieri. Il caso è letto come ilprimo regolamento di conti nella pro-vincia in mano al Partito popolare.

La rottura era nell’aria, la scintilla èscattata quando un deputato provin-ciale popolare, denunciando pubblica-mente presunte irregolarità della pre-cedente giunta socialista nella gestio-ne dei fondi pubblici della fondazio-

ne, ha parlato di una fattura di 9 milaeuro con cui il Comune avrebbe paga-to il buffet per Saramago e Pilar.

La vedova, a Los Angeles per il tourdel documentario José e Pilar che, tral’altro, mostra anche la cerimonia diCastril, non entra nel merito «fiscale»(alla replica ci ha pensato la sorella,C a r m e n d e l R í o , s u T w i t t e r ,@ClaresParaules, sostenendo che ilrinfresco poi fu pagato dal sindaco).Critica il metodo: diffondendo una no-tizia senza verificarne la fondatezza, èstato «infangato il nome di José Sara-mago». Dunque la fondazione nonmerita quel nome. A Castril, ricordaPilar, il patronato di Saramago fu con-cesso per «facilitare l’assegnazionedelle sovvenzioni», ma la vera fonda-zione è a Lisbona. Di cui Pilar, peral-tro, è presidentessa. Anzi, presidenta,come pretende d’esser chiamata.

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Saramago divorzia da Granada per il buffet di nozze

Rivelazioni I verbali delle riunioni dell’Accademia di Svezia nel 1961, quando vinse Ivo Andric

Dall’alto, alcunicandidati al Nobel’61: Alberto Moravia(1907-1990);il vincitore IvoAndric (1892-1975)e JRR Tolkien(1892-1973)

Illustrazionedi Beppe Giacobbe

Sopra: lo scrittore José Saramago(1922-2010) e la moglie Pilar del Ríonel 2007 a Castril (Spagna)(fotogramma tratto da «José e Pilar»,documentario Feltrinelli)

51CulturaCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012 italia: 515249535254

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Page 52: Il cds nazionale-07.01.2012

In questi giorni non si parla d’altro chedella potenza iraniana. Mitt Romney,candidato presidenziale capolista dei re-pubblicani, definisce l’Iran come «la piùgrave minaccia che il mondo dovrà af-

frontare nel prossimo decennio». Romney, co-me altri, è rimasto sconcertato dalle recenti di-chiarazioni emanate dal governo iraniano cir-ca le sue capacità nucleari e i test missilistici.Newt Gingrich ha paragonato la sfida iranianaall’ascesa di Hitler in Germania. Osservatoripiù pacati constatano anch’essi la crescente po-tenza e influenza dell’Iran in tutto il MedioOriente.Ma in realtà l’Iran è un Paese insicuro, che siindebolisce ogni giorno di più. Le sanzionistanno facendo colare a picco la sua econo-mia. Il sistema politico è minato da profonderotture e va frammentandosi sempre di più. Al-l’estero, il suo più fedele alleato, nonché il regi-me di cui rappresenta pressoché l’unico soste-nitore — la Siria — è anch’esso in via di disfa-cimento. Le monarchie del Golfo persico han-no fatto squadra contro l’Iran e rafforzato i rap-porti con Washington. La settimana scorsa,l’Arabia Saudita ha firmato il suo ordine piùcospicuo di armamenti americani. Nel frattem-po, l’Europa si appresta a varare sanzioni an-cor più punitive contro Teheran.Il metodo più semplice per valutare la potenzadell’Iran è osservare l’andamento della sua va-luta. Quando Barack Obama è entrato alla CasaBianca, un dollaro valeva 9.700 rial. Da quelgiorno, la moneta americana si è apprezzatadel 60 per cento contro il rial, e oggi il cambioè a 15.600 rial per un dollaro. Di recente il pre-sidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, haillustrato al Parlamento che le ultime sanzioni«sono le più pesanti finora mai inflitte al-l’Iran» e che il Paese «è davanti alla più feroceaggressione economica della storia...giornodopo giorno, tutte le nostre attività bancarie ecommerciali vengono monitorate e bloccate».Il prezzo degli alimenti di base è aumentatodel 40 per cento negli ultimi mesi, ha confer-mato la Reuters questa settimana.Le reazioni manifestate davanti alla prospetti-va di sanzioni che vanno a colpire le esporta-zioni di petrolio svelano tutta la disperazionedi Teheran. Negli ultimi giorni, il vicepresiden-te iraniano — una figura istituzionale priva diqualsiasi potere — e un ammiraglio della Mari-na hanno minacciato di bloccare lo stretto diHormuz, una manovra facilissima da metterea segno, «come bere un bicchier d’acqua». Maun alto ufficiale delle Guardie rivoluzionarie— la colonna portante del potere in Iran — siè affrettato a fare marcia indietro, spiegandoche Teheran non ha nessuna intenzione dichiudere lo stretto. Difatti sarebbe una follia,perché l’Iran ne sarebbe penalizzato più di

qualsiasi altro Paese. La chiusura dello strettorisulterebbe nel blocco totale delle importazio-ni ed esportazioni iraniane, e poiché il 60 percento delle entrate dell’Iran derivano dalleesportazioni petrolifere, il Paese rischia di fer-marsi del tutto.E gli scontri pubblici, a livello di governo, rive-lano fino a che punto si è scompaginato il si-stema politico iraniano. Solo due anni fa, Ah-madinejad era alleato con il leader supremodella nazione, l’ayatollah Ali Khamenei. Oggisono nemici. Il blocco riformista, guidato dalcandidato presidenziale Mir Hossein Mousavie dall’ex presidente Mohammad Khatami, è inaperto contrasto con Ahmadinejad. Il clero èdiviso e sta perdendo il suo potere. In cima al-la piramide si trovano le Guardie rivoluziona-rie, che stanno trasformando la teocrazia ira-niana in qualcosa che assomiglia molto alladittatura militare. Nulla di tutto ciò lascia pre-sagire stabilità politica o potenza.Nel frattempo, il programma nucleare irania-no continua a segnare progressi, com’era inevi-tabile, visto che la tecnologia nucleare ha piùdi settant’anni e l’Iran ha una seria comunitàscientifica, che vede nella realizzazione delleambizioni nucleari un emblema di sicurezza eorgoglio nazionali. Eppure, pensiamo forseche la Corea del Nord sia un Paese forte e inascesa solo perché dispone di qualche rudi-mentale arma nucleare?Il governo Obama ha esercitato fortissimepressioni sull’Iran a più livelli, molto di più diquanto il governo Bush sia mai riuscito a met-

tere a segno. Questo è stato possibile, in parte,grazie all’intervento coordinato con altre na-zioni. Gli Stati Uniti non acquistano petroliodall’Iran, ma l’Europa, il Giappone e la Coreadel Sud lo fanno, e se questi Paesi sarannopronti a varare nuove e più severe sanzioni,l’Iran finirà realmente sull’orlo del disastroeconomico.Dalle conclusioni della Casa Bianca si evinceche il governo iraniano non è ancora capace,né disposto, a lanciare un segnale di distensio-ne strategica con l’Occidente. Il regime è trop-po diviso e Khamenei, la massima autorità, re-sta imprigionato nella sua gabbia ideologica.Per il momento, dunque, Washington si prepa-ra a intensificare le pressioni sull’Iran, nellasperanza che queste costringeranno prima opoi il regime a sedersi al tavolo dei negoziati.È una strategia comprensibile, ma rischia diraggiungere un punto di non ritorno, inne-scando una reazione a catena con conseguen-ze tanto esplosive quanto imprevedibili. Ilprezzo del greggio sale ancora, malgrado la sta-gnazione economica globale, solo a causa diquesti rischi politici. Se non si adotterà unastrategia attenta e lungimirante, i rischi si mol-tiplicheranno. I Paesi indeboliti, i cui regimi sidibattono sotto le pressioni internazionali,non di rado causano più disastri dei Paesi for-ti.

Traduzione di Rita Baldassarre(c) 2012, Washington Post Writers Group

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L’Iran è debole, diviso e disperatoRischioso intensificare le pressioni

SEGUE DALLA PRIMA

Eppure il professore ricevuto ieri all’Eli-seo appare all’opinione pubblica e alla clas-se politica francesi come una novità quasi as-soluta. Non è più soltanto il tecnico di chiarafama chiamato al capezzale della Francia im-mobile, ma il rappresentante di un’Italia chevuole rompere immobilismo, respingere ste-reotipi e pregiudizi affrettati e voltare pagi-na dopo una stagione di malintesi e bruttefigure. Un’Italia che esprime caratteristichee obiettivi che sono anche nel dna di chi og-gi la guida. Quindi capace di far valere sto-ria, cultura, visione politica, tradizione euro-peista. Con lezioni di sobrietà e competenza— come quella data ieri a Parigi sul futurodell’Europa — si può risalire la china.

Già sembra di sentire i commenti sul pro-fessor Monti da Varese: così serio che nonsembra italiano. Ma anche così low profileche non potrà sembrare francese. In ogni ca-so un premier che, in tema di riforme strut-turali e impegno europeo, oggi può afferma-re con orgoglio: noi abbiamo fatto la nostraparte.

Il vertice di Parigi non passerà alla storia,ma è l’inizio di una fase nuova: per l’Italia eper l’Europa. Un’Italia più salda e credibile,

che ha imboccato la strada del risanamentoaccettando enormi sacrifici e senza barrica-te, può scompaginare le carte, arginare effet-ti negativi di un pur indispensabile asse fran-co-tedesco e ridurre le conseguenze dellafrattura con Londra. In sintesi, può inserirsinel gioco delle coppie (Parigi-Berlino per letematiche economiche, Parigi-Londra nelle

strategie diplomatiche e militari), non percostruire triangoli o poker di grandi poten-ze, ma per rilanciare processo decisionalecomunitario e crescita. L’impegno «voglia-mo lavorare mano nella mano con Francia eGermania» non esprime appunto preferen-ze, ma equidistanza costruttiva.

Un’Italia più salda e credibile può ottenere

quelle modifiche dei nuovi trattati che favori-rebbero la crescita e lavorare di concerto coni due Paesi che — è bene ricordarlo — si mi-sero d’accordo per rompere quel patto di Sta-bilità che oggi si vuole restaurare con rigore.Sarkozy, con astuzia, riesce a mascherare de-bolezze strutturali ed economiche della Fran-cia (non molto lontane dalle dimensioni ita-liane) facendo coppia politica con la cancelle-ria Merkel, ma ha bisogno (tanto più dopo lacrisi con Londra) di un altro interlocutore diriferimento per non sottostare a tutte le con-dizioni richieste da Berlino. A sua volta laGermania potrebbe finalmente comprende-re che l’imposizione di misure e «compiti acasa» ai Paesi poco virtuosi, per quanto ne-cessaria nell’immediato, sul medio periodorischia di essere controproducente per la suastessa economia. Anche la Germania ha biso-gno di una dinamica di crescita, non di mer-cati in recessione. Il gigante economico ri-schia di non liberarsi completamente dell’eti-chetta di nano politico se non ricominceràappunto a fare politica. Politica europea. Ilmomento è favorevole: lo strano italiano pia-ce a entrambi i suoi interlocutori, i quali, sisa, in privato, cordialmente si detestano. Eforse potrebbero uscire di scena prima di lui.

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IL VERTICE MONTI-SARKOZY

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di FAREED ZAKARIA

✒ Negli ultimi tempi voleva saperetutto dell’Africa e dell’Etiopia da

dove era arrivato a otto anni, adottato as-sieme al fratello minore da una famiglialombarda. Forse sognava il suo Paese, ilsolitario ragazzino tredicenne sparito tregiorni fa dal Lago d’Orta dove era in vacan-za con la famiglia. Forse soffriva del fatalemal d’Africa che colpisce chi per molto opoco tempo ha vissuto laggiù, quel maleindefinibile e struggenteche fa vedere grigio e malin-conico ogni altro, pur opu-lento e desiderabilissimoluogo della Terra. «Perchémi avete adottato — anda-va ripetendo il giovanissi-mo Habtamu ai suoi genito-ri — perché avete volutoproprio me?», quasi ram-maricandosi per non esse-re stato lasciato nel suo ma-landato lontano Paese, dove sarebbe statoun ragazzino di colore tra mille ragazzinidi colore e non, come ora, un solitario pic-colo uomo nero tra migliaia di piccoli uo-mini bianchi che, chissà, l’integrazione lapraticano più che altro a parole e non sem-pre tra i banchi di scuola, non sempre du-rante la ricreazione, non sempre all’orato-rio e sul campetto di calcio.

E ora dove sarà? Davvero speriamo contutto il cuore che sia in cammino versol’Africa, fosse anche a piedi. I sogni, perun ragazzino, anche i più audaci, sono aportata di mano: se dall’Africa arrivano amigliaia in Italia — potrebbe aver ragiona-to Habtamu — sarà pur possibile per unosolo viaggiare dall’Italia all’Africa. Davverosperiamo con tutto il cuore che stia se-guendo il suo speciale, irresistibile richia-

mo della foresta, e cerchia-mo di non pensare al fattoche a tredici anni si sognacome forse non mai, maperfettamente si sa ancheche per andare in Etiopia civogliono per lo meno i sol-di del biglietto aereo.

Tutte le altre ipotesi nonpossono che portare con sésuggestioni tenebrose, pau-re e angosce che tutti i geni-

tori conoscono fin troppo bene. E il pen-siero di lui, ancora un po’ bambino manon ancora uomo, solitario e scuro nellanotte scura, magari vittima di qualche di-sgrazia o di qualche incontro sventurato,fa stringere il cuore e tenere sospeso il fia-to.

Isabella Bossi Fedrigotti© RIPRODUZIONE RISERVATA

PERCHÉ LA VIOLENZA CONTRO LE DONNERESTA ANCORA CONFINATA NEL PRIVATO di MASSIMO NAVA

✒ Come è facile condannare amorte una persona! Basta in-

ciampare nelle rughe della storia per sco-prire che chi stava sugli altari ha rischia-to molto spesso di trasformarsi in un pa-ria e di diventare un criminale. È succes-so anche a Hosni Mubarak, ex presiden-te-padrone dell’Egitto, di sicuro un tiran-no, malato di nepotismo e di onnipoten-za. Tuttavia ben lontano dall’essere un fe-roce dittatore (tipo Saddam Hussein eMuammar Gheddafi) che si fa un puntod’onore di massacrare il suo popolo. Èpur vero che Mubarak, come capo delloStato e comandante delle forze armateegiziane, era responsabile di tutto ciòche avveniva nel Paese. Quindi, anchedell’uccisione di oltre 800 manifestantiall’inizio della travolgente primavera ara-ba egiziana. Ma non basta per definirlol’orrendo Dracula della politica araba.

Adesso, non è soltanto la procura achiedere la condanna a morte del depo-sto e malato raìs, ma anche molti di colo-ro che con Mubarak hanno gestito il po-tere e gli affari della repubblica egiziana.Perdonate la brutale franchezza, ma era-no tutti sciocchi e ingenui coloro che, auna settimana dall’avvio della rivolta dei

ragazzi di piazza Tahrir, elogiavano Mu-barak come insostituibile e leale bastio-ne di stabilità nel più grande Paese ara-bo? Erano forse conniventi il presidenteamericano Barack Obama, quello france-se Nicolas Sarkozy e l’attentissima can-celliera tedesca Angela Merkel, che trat-tavano il capo dello Stato egiziano comeun partner sicuro e affidabile?

No, non lo erano. Però, nella politicapiegata alle convenienze del momento,ferisce che nessuno abbia l’orgoglio di ri-vendicare il convinto sostegno del passa-to, o magari di riconoscere un errore. Uc-cidere Mubarak sarebbe l’infame conclu-sione di una lunga storia. La memoriadovrebbe ricordarci che se l’Egitto ha sa-puto consolidare il trattato di pace firma-to da Sadat e Begin, lo si deve appuntoall’ex presidente Mubarak. Il quale, purtra mille errori, ha tenuto saldamente iltimone del suo Paese. I militari, che an-cora oggi dettano legge, non erano forseguidati dallo stesso Mubarak? E allora,basta ipocrisie! Si dica un no alto e fortea una condanna a morte che di sicuro fascempio dell’onestà.

Antonio Ferrari© RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA STRATEGIA DELL’OCCIDENTE

Un alleato prezioso per respirare un po’

CHIA

RADA

TTOL

A

CON IL FIATO SOSPESO PER IL RAGAZZINOCHE SOGNA DI TORNARE IN AFRICA

✒ Rapporti e ricerche internaziona-li ci informano già da diversi an-

ni che l’aggressività maschile è la primacausa di morte per le donne tra i 16 e i 44anni in tutto il mondo e che tale violenza siconsuma soprattutto tra le pareti domesti-che.

Ma non servono dati statistici per sape-re che la violenza contro le donne è mate-ria pressoché quotidiana di cronaca nera e,forse proprio per questo, considerata anco-ra un fenomeno trascurabile, legato allasfera personale e alla patologia del singolo.La mano che si arma contro una donna èquella di un marito, di un amante, di unpadre, di un fratello. Le cause: una separa-zione, aspettative disattese, equilibri fami-liari che si vanno modificando, affermazio-ne di ruoli e poteri che si crede minacciati.Nelle vicende di questi ultimi giorni, gliomicidi di Stefania Noce di Licadia Eubea edi Antonella Riotino di Putignano, colpi-scono la giovane età, la consapevolezza diuna delle vittime, Stefania, riguardo a quel-la che è stata tradizionalmente lapossessività maschile nei confronti dell’al-tro sesso, l’intreccio inspiegabile, forse per-ché ancora poco indagato, tra sentimenti

d’amore ed esplosioni di odio incontrolla-to. Ma quello che desta più stupore è che ilrapporto tra i sessi, nelle sue implicazioniprivate e pubbliche, nella drammatica am-biguità di un dominio innestato con le vi-cende più intime degli esseri umani, anco-ra resti sbarrato dietro le porte di casa, esal-tato nell’immaginazione — come ha scrit-to Virginia Woolf — e storicamente insigni-ficante. Non si può pensare che sia solo l’at-taccamento al privilegio che la storia ha ri-servato a una comunità di uomini a tenerefuori dal dibattito pubblico un fenomenodi cui dovrebbe essere evidente la portatasociale, culturale e politica. Molto più in-quietanti e temuti dei cambiamenti climati-ci, dell’esaurimento delle risorse naturalidel pianeta, dello smaltimento dei rifiuti,devono essere la libertà con cui le donneaffermano oggi la loro esistenza come per-sone, sempre meno conformi ai ruoli tradi-zionali di «mogli di», «madri di», e il rie-mergere di un’originaria fantasmatica po-tenza femminile, che incrina sicurezzeidentitarie e poteri maschili trasmessi fino-ra come leggi naturali di padre in figlio.

Lea Melandri© RIPRODUZIONE RISERVATA

MUBARAK NON È GHEDDAFI NÉ SADDAMGIUSTIZIARLO SAREBBE UN’ORRENDA IPOCRISIA

❜❜L’incontro di Parigiforse non passeràalla storia ma è l’iniziodi una fase nuovaper l’Italia e per l’Europa

52 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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Page 53: Il cds nazionale-07.01.2012

Con la caccia ai simboli della ricchezza — l’auto di unacerta cilindrata, la proprietà di un appartamento, lafrequentazione di certe località — stiamo rischiandodi trasformare la (giusta) lotta all’evasione in un nuo-vo genere di lotta di classe. Non più quella marxiana,

fondata sui rapporti di produzione, ma quella moralistica sullaricchezza come colpa. Sarebbe far loro torto anche solo pensareche ciò rifletta la volontà politica del governo Monti o un pregiu-dizio etico dell’Agenzia delle entrate nei confronti dei benestan-ti. Ma è anche un fatto che, come nuova lotta di classe, la cacciaai simboli della ricchezza, ancorché spesso volgarmente esibiti,è già interpretata da qualche commentatore un po’ troppo fanta-sioso e percepita da chi paga le tasse, offeso dall’esistenza diun’evasione scandalosamente diffusa.

È una spirale pericolosa dalla quale il governo e il Fisco do-vrebbero cercare di uscire, evitando di ingenerare equivoci coniniziative fiscali eccessivamente spettacolari. La ricchezza indivi-duale — se prodotta nel rispetto della legalità e dei doveri fiscali— è un dato fisiologico di una società aperta e di mercato e isuoi simboli sono spesso il frutto di un risparmio prodotto da unreddito sul quale il contribuente onesto ha già pagato le tasse.Criminalizzare la ricchezza e assumerne i simboli come un indi-zio di evasione è un doppio errore. Innanzi tutto, perché la ric-

chezza non è né un reato, né unpeccato. In secondo luogo, per-ché si finisce col presumere, o in-durre il sentire comune a pensar-lo, che chi possiede un’auto diuna certa cilindrata, regala allamoglie un gioiello che altri nonpossono permettersi, sia necessa-riamente un criminale.

Vorrei fosse chiaro. Non sto di-fendendo gli evasori, che, ripeto,vanno sempre combattuti conmezzi legali. Sto solo difendendo

la nostra civilizzazione, che si incarna nella società aperta e dimercato e si concreta, in punta di diritto, nella presunzione diinnocenza, fino a prova contraria, di chiunque; presunzione diinnocenza dalla quale non capisco perché dovrebbe essere esen-tato chi è benestante grazie alla fortuna accumulata dai proprigenitori o dai propri antenati, o alla propria laboriosità e, perchéno, grazie alla buona sorte. Insomma, o accettiamo l’idea che gliuomini non siano eguali, sia nel possesso di beni in un mondodi rarità di quegli stessi beni — come insegna la teoria economi-ca classica — sia per le diverse circostanze della vita, o buttiamoa mare la democrazia liberale, il mercato e il capitalismo e ci rin-chiudiamo nell’austerità forzosa — la povertà distribuita equa-mente, secondo la celebre definizione di Churchill — del sociali-smo reale.

Non penso ci si stia avviando su questa strada. Ma mi pareugualmente saggio ricordare che, trasformando la lotta all’eva-sione in lotta di classe, si rischia di ingenerare rivendicazionismiche paiono più un desiderio di vendetta che di giustizia sociale,e minacciano una instabilità che non si sa dove possa portare.

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Piergaetano MarchettiVICE PRESIDENTE Renato PagliaroAMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Antonello PerriconeCONSIGLIERI Raffaele Agrusti, Roland Berger, Roberto Bertazzoni,Gianfranco Carbonato, Diego Della Valle, John Elkann,Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens, Jonella Ligresti,Giuseppe Lucchini, Vittorio Malacalza, Paolo Merloni,Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti, Virginio Rognoni,Alberto Rosati, Giuseppe Rotelli, Enrico SalzaDIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi

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Corsera + IoDonna + Cor. Como e 1,00 + e 0,30 + e 0,20. In Campania, Puglia, Matera e prov.,non acquistabili separati: lun. Corsera + CorrierEconomia del CorMez. e 0,80 + e 0,40; m/m/v/dCorsera + CorMez. e 0,80 + e 0,40; gio. Corsera + Sette + CorMez. e 0,80 + e 0,30 + e 0,40; sab.Corsera + IoDonna + CorMez. e 0,80 + e 0,30 + e 0,40. In Veneto, non acquistabili separati:m/m/v/d Corsera + CorVen. e 0,80 + e 0,40; gio. Corsera + Sette + CorVen. e 0,80 + e 0,30 + e0,40; sab. Corsera + IoDonna + CorVen. e 0,80 + e 0,30 + e 0,40. In Trentino Alto Adige, nonacquistabili separati: m/m/v/d Corsera + CorTrent. o CorAltoAd. e 0,80 + e 0,40; gio. Corsera +Sette + CorTrent. o CorAltoAd. e 0,80 + e 0,30 + e 0,40; sab. Corsera + IoDonna + CorTrent. oCorAltoAd. e 0,80 + e 0,30 + e 0,40. A Bologna e prov. non acquistabili separati: m/m/v/dCorsera + CorBo e 0,53 + e 0,67; gio. Corsera + Sette + CorBo e 0,53 + e 0,30 + e 0,67; sab. Corsera+ Io Donna + CorBo e 0,53 + e 0,30 + e 0,67. A Firenze e prov. non acquistabili separati:l/m/m/v/d Corsera + CorFi e 0,53 + e 0,67; gio. Corsera + Sette + CorFi e 0,53 + e 0,30 + e 0,67;sab. Corsera + Io Donna + CorFi e 0,53 + e 0,30 + e 0,67.

ISSN 1120-4982 - Certificato ADS n. 7336 del 14-12-2011

La tiratura di venerdì 6 gennaio è stata di 504.916 copie

MERCATI E IMPRESECriteri di giudizioCaro Romano, in un libro diArmando Torno, ho letto che«tutte le decisioni atte arendere infelici i lavoratori(riduzione di personale e loroindennità, flessibilità) e leclassi meno abbienti ingenere, fanno volare imercati». Questo è un puntoa favore dell'attuale premier,che ha dovuto farlo persalvare l'Italia. Ma com’èpossibile che questoprincipio di cui tuttavia noncapisco il meccanismo, siasconosciuto dai sindacati cheattaccano il governo Montiin modo molto aggressivo?Me lo può spiegare?

Angelo [email protected]

I giudizi dei mercati sulleimprese dipendono in granparte dalla loro capacità dicrescere, svilupparsi, produr-re utili per i loro azionisti.Una impresa che riduce i debi-ti, razionalizza la propria atti-vità, diventa più agile ed effi-ciente, suscita maggiore fidu-cia di un’impresa che conser-va strutture onerose e inade-

guate. Gli stessi criteri vengo-no applicati agli Stati quandochiedono ai mercati di finan-ziare i loro debiti. I sindacatilo sanno, ma ritengono che illoro compito sia principal-mente quello di proteggere iloro soci e affiliati.

POLIZZE DI ASSICURAZIONEMutui dalle bancheMio figlio ha contratto unmutuo bancario ipotecarioper acquisto prima casa. Trale incombenze vi è quella disottoscrivere una polizza diassicurazione per coprire icosti per la ricostruzionedell’appartamento, a seguitodi incendio o scoppio, afavore della banca. La banca,ovviamente, proponedirettamente la polizza il

cui costo, nel nostro caso,era di circa 1.200 euro.Quanti italiani sanno chenel caso di acquisto di unappartamento in uncondominio è sufficientechiedere all'amministratoredi svincolare dalla polizzadell’intero condominio(presente in quanto èobbligatoria di legge),la quota relativaall’abitazione appenacomperata e di indicare comebeneficiario l’istitutobancario erogatore delmutuo?

Maurizio [email protected]

PAESI UEI canoni tvIn questo periodo di ripetutiinviti a provvedere alpagamento del canonetelevisivo, sarebbe beneandare a vedere un graficotargato Yle (la televisione diStato finlandese) sullepagine del portale della Raidove vengono mostrati i varicanoni europei e dove apparepiù che evidente che ilcanone più basso d’Europanon è certamente quelloitaliano. Pagano meno di noibelgi e cechi, pur avendo unaffollamento pubblicitarioinferiore; non lo paganoproprio spagnoli, portoghesi,magiari e olandesi.

Alain [email protected]

FESTIVITÀGiorno dell’EpifaniaCoi tempi che corrono, trovoanacronistico che l’Epifaniarimanga una festivitànazionale: nell’Unioneeuropea l’Italia è l’unicoPaese che la mantiene. Ineffetti l’Epifania non è altroche il prolungamento delleappena trascorse festenatalizie e potrebbeutilmente aggiungersi allefestività che nel calendariovengono spostate alladomenica successiva.

Antonio Benazzo, Roma

LIBERALIZZAZIONINotizie o sogni?Ai tg di ieri si parlava delleliberalizzazioni previste perl’anno appena iniziato:carburanti, poste, taxi,notai, farmaci fascia c,ferrovie regionali, ecc. Per unmomento ho pensato disognare; razionalizzando hoaccostato la notizia allagiornata: credere allaBefana!

Pasquale [email protected]

SUL WEB

Risponde

FONDATO NEL 1876

DIRETTORE RESPONSABILEFerruccio de Bortoli

CONDIRETTORELuciano Fontana

VICEDIRETTORIAntonio MacalusoDaniele MancaGiangiacomo SchiaviBarbara Stefanelli

Interventi & Repliche

4

Staino

Lettere al Corriere

È giusto secondo voiche il Fisco facciacontrolli antievasionecome quellieseguiti a Cortina?

Il dubbio

La tua opinione sucorriere.it/opinioni/

Risposte alle 19 di ieri

GARIBALDI SULL’ASPROMONTEITALIANI CONTRO ITALIANI

E-mail: [email protected]: www.corriere.itoppure: [email protected]

* Con "Style Magazine" e 3,20; con "Corriere Enigmistica" e 2,50; con "La grande storia" e 14,10; con "La Cucina del Corriere della Sera" e 6,10; con "I Classici dell’Arte" e 8,10; con "L’Europeo" e 9,10; con "La storia sono Loro" e 6,10; con "Come cambiano le pensioni" e 5,00; con "Corso di Fumetto" e 8,19; con "Classici dell’Avventura" e 8,10; con"Supereroi. Le leggende Marvel" e 11,19; con "Vasco Manifesto" e 11,10; con "Un secolo di guerre" e 11,19; con "Un Secolo di Poesia" e 9,10; con "Eros Ramazzotti" e 11,10; con "Le Grandi Fiabe" e 9,10; con "Il Mondo" e 4,00; con "Laicicattolici" e 2,70

di Piero OstellinoSergio Romano

Liberalizzaregli orari dei negozisecondo voipuò favorire la ripresadell’economia?

Non criminalizzatela ricchezza

Nel rileggere alcuni testi sulRisorgimento, mi sonoimbattuto nell’episodiodell’Aspromonte. Loricordavo poco chiaro, masperavo che studi più recentipotessero averlo reso piùcomprensibile. Invece lespiegazioni non sonocambiate: Giuseppe Garibaldipartì dalla Sicilia conl’obiettivo di arrivare fino aRoma! Ora, Garibaldi nonera certamente unosprovveduto e non potevaveramente pensare diraggiungere questo obiettivosenza alcun appoggio, con ifrancesi pronti a difendere ilPapa con le armi e con isoldati di mezzo esercitoitaliano dislocati nel sud delPaese per tentare direprimere il brigantaggio.

Franco [email protected]

Caro Bordogna,

G aribaldi fu audace, ge-neroso, intelligente, ca-pace di prendere all’oc-

correnza decisioni oculate eassennate. Ma temo che leinon dia sufficiente peso allostato d’animo di un uomo chefu, soprattutto dopo la spedi-zione di Sicilia, oggetto diuno straordinario culto e digrandi aspettative.

In una biografia pubblicatada Laterza nel 2011 e diffusain allegato al Corriere della Se-ra nel 2005, Alfonso Sciroccoha descritto la nuova casa diCaprera, dove Garibaldi si riti-rò dopo l’incontro di Teano.Era colma di regali, inviati daisuoi ammiratori, e meta dicontinui pellegrinaggi. Tutti,sulla stampa, nei ministeri eu-ropei e nelle pubbliche con-versazioni, si chiedevano qua-le sarebbe stata la prossimamossa del generale, su quale

fronte avrebbe deciso di tor-nare in campo con i suoi vo-lontari. Avrebbe agito in Vene-to per conquistare Venezia esuscitare le rivolte delle nazio-nalità centro europee control’impero asburgico? Avrebbelanciato tutte le sue forze con-tro lo Stato pontificio e datoRoma all’Italia? Per qualchemese Garibaldi fu una sortadi eroe disoccupato, un attorealla ricerca del nuovo copionein cui avrebbe dato nuovesoddisfazioni al suo pubblico,un enorme capitale in attesadi un impiego corrisponden-te al suo valore.

Alcuni fedeli cercarono diprovocarlo all’azione. Il 14maggio del 1862 un gruppo

di volontari, comandati daFrancesco Nullo, si riunì a Sar-nico sul lago d’Iseo e comin-ciò a marciare verso il confineaustriaco. Ma l’esercito regio,come ricorda Scirocco, era sta-to allertato: Nullo e i suoi uo-mini furono arrestati, rinchiu-si nelle carceri di Bergamo edi Brescia. L’episodio suscitògrande scandalo negli am-bienti garibaldini, ma ancheforti critiche al generale negliambienti moderati, preoccu-pati soprattutto dalla necessi-tà di consolidare la rispettabi-lità internazionale dello Statounitario e di evitare l’interven-to della Francia.

Dopo un breve ritorno a Ca-prera, Garibaldi s’imbarcòper la Sicilia. Ricercava il calo-re, l’entusiasmo e la fede delmaggio 1860. Le accoglienzefurono superiori alle aspettati-ve e lo convinsero che sareb-be stato possibile ripetere il

miracolo di Marsala e di Cala-tafimi, mettere il governo diTorino di fronte al fatto com-piuto. Attraversò la Sicilia allatesta di un esercito che si in-grossò lungo la strada, sbarcòin Calabria, risalì la costa, pie-gò verso l’Aspromonte nellasperanza di non doversi scon-trare con le truppe italiane acui era stato ordinato di fer-marlo. Lo scontro — scriveScirocco — ebbe luogo il 29agosto 1862, durò quindiciminuti e lasciò sul campo 7morti e 14 feriti fra le trupperegie, 5 morti e 20 feriti fra letruppe garibaldine. Uno deiventi feriti era Garibaldi, col-pito da due palle alla coscia si-nistra e al piede destro. Fu tra-sportato a Scilla, portato dauna lancia sulla pirofregataDuca di Genova, issato a bor-do da un paranco. «Come ibuoi», disse sorridendo.

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La domandadi oggi

Le lettere, firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a:«Lettere al Corriere» Corriere della Seravia Solferino, 28 20121 Milano - Fax al numero: 02-62.82.75.79

Campania: abusi edilizi e condonoDevo evidenziare che — nel caso che miriguarda personalmente e di cui si èoccupato sul Corriere del 22 dicembre 2011(«La Campania vuole un altro condono») —Gian Antonio Stella ha dimostrato di nonavere le idee chiare, perché non conosce iltesto dell’emendamento da me presentato,né tantomeno si è peritato, comenormalmente accade a Napoli, di interpellareil diretto interessato per capirne le ragioni elo spirito. Se lo avesse letto, probabilmente,si sarebbe risparmiato un articolone di unapagina intera nel quale il sottoscritto sembraessere il responsabile di uno scempio ediliziodi dimensionali epocali e catastrofiche. Se lo

avesse letto, forse, si sarebbe ancherisparmiato offese personali al miocognome, onoratissimo da generazioni,cadendo in una volgarità alla quale nessunoa Napoli si era mai sognato di indulgere, senon i bambini immaturi e privi di personalitàdelle elementari. Se lo avesse letto, avrebbevisto che si tratta di una proposta relativasolo ed esclusivamente ai casi previsti dallalegge Bassolino del 2009, che come glipotranno confermare gli stessi ambientalistiche «ringhiano», è una legge moltorestrittiva; una proposta tesa a eliminare ilparadosso di colpire piccoli ampliamenti, dialcuni particolari e definiti immobili, in alcunelimitatissime aree, che dopo una certa data

erano legalmente ammissibili. Certamente sipuò non essere d’accordo; si può sostenerecomunque che non è competenza regionalema statale; quello che però è inaccettabile èil metodo degli insulti, della confusionedistorsiva e della criminalizzazione.

Luciano SchifoneConsigliere regionale della Campania

Un condono «molto restrittivo» che riguarda«piccoli ampliamenti» per «alcuni particolarie definiti immobili» e «in alcune limitatissimearee» come possono «confermare gli stessiambientalisti»? Fosse davvero così, ilconsigliere Schifone (è la sua sanatoria che faschifo a chi difende il paesaggio, ovvio, mica

lui) dovrebbe spiegare alcune cose. A parte leperplessità dentro lo stesso Pdl e i dubbi dicostituzionalità rilevati sul Mattino dalprocuratore aggiunto Aldo De Chiara, comemai il leader regionale di LegambienteMichele Buonomo definisce la sanatoria«potenzialmente devastante» e ilcoordinatore dei Verdi Francesco EmilioBorrelli «una vera e propria istigazione adelinquere» mossa da «i soliti interessielettorali e la cura delle clientele politiche»?Come mai, se fosse solo una aggiustatina?Che sia perché ogni volta che si sono varati«condoni piccoli piccoli» è finita con ondateoceaniche di cemento illegale? (g. a. s.)

❜❜La (giusta) lottaall’evasionerischia di esseretrasformatain lotta di classe

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54 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Sera

MILANO — «Ballare non ècertamente mai stato il miopunto forte. È una sfida, an-che più grande della corsa».Parola di Oscar Pistorius. Il ra-gazzo che ama le imprese im-possibili è atterrato ieri a Ro-ma e stasera compirà quellache è forse la più incredibiletra tutte: ballare un tango intv. Sarà lui il primoospite speciale di «Bal-lando con le stelle». Eper una volta l’aggetti-vo sembra appropria-to perché è davverocosì, speciale, l’esi-stenza di questo 25en-ne sudafricano.

Aver perso entram-be le gambe quando aveva 11mesi non è bastato per non far-lo correre. Pistorius non hamai pensato di far vincere lalogica e quando ha deciso discendere in pista, su quellecorsie è stato più veloce di tut-

ti gli altri. Aveva 17 anni quan-do sulle sue nuove gambe in fi-bra di carbonio ha vinto l’oroalle Paraolimpiadi del 2004.Ma al ragazzo che non accettala parola limite questo trionfonon poteva bastare. Voleva ga-reggiare con atleti che nonavessero handicap e lo scorsosettembre è diventato il primoamputato a entrambe le gam-be a vincere una medaglia inuna competizione mondialeper normodotati.

Ora, con quelle gambe chesembrano rubate a un film sulfuturo, Pistorius ballerà. «Cer-cherò di divertirmi», raccontaemozionato. «Mancano unamanciata di ore prima di scen-dere in pista, sono agitato. Hofatto pochissime prove e balla-re non è certo una cosa che so-no capace di fare», ride. Dallasua voce traspare la gioia nel-l’affrontare questo debutto daballerino «che era molto lonta-

no dai miei pensieri». Ma piut-tosto che appesantire la suaesibizione caricandola del si-gnificato che non è difficile at-tribuirle, preferisce descriver-la semplicemente come «unacosa divertente».

Ma è davvero la prima voltache danza? «Tranne qualchepasso ai tempi della scuola,no, non l’ho mai fatto. È qual-cosa di completamente nuo-

vo. Non so cosa bene aspettar-mi, per questo sono un po’ ner-voso». E la vedranno un saccodi persone... «Davvero, e im-magino se ne ricorderanno»,dice in un’altra risata. Spaven-tato? «Si, un po’. Ma penso diessere in buone mani, sonotutti molto gentili, cercano diaiutarmi. Quindi spero andràbene». Cosa ha pensato quan-do ha ricevuto la proposta di

partecipare a «Ballando con lestelle»? «Sapere di non essereun talento in questa cosa miha fatto per prima cosa pensa-re alla possibilità di una bellaesperienza. Ho riflettuto poisull’opportunità che mi si sta-va dando di imparare qualco-sa di una disciplina che nonmi appartiene, con dei profes-sionisti. Questa è un’occasio-ne che non avrei mai pensato

potesse capitarmi e quindi orala vivo come una sfida per im-parare qualcosa. E adesso so-no molto emozionato». Ladanza è più un’arte o unosport? «Credo sia più arte. Èuno sport solo per chi la prati-ca a un certo livello. Per comela vedo io, da spettatore è piùun’arte». Viaggia sempre per ilmondo, passa diverso tempoproprio in Italia che adora eche considera «la mia secon-da casa». Ma tra aerei e allena-menti, il tempo libero «è po-chissimo, non quanto vorrei.Poi capitano opportunità cosìpazzesche come questa a cuinon si può dire no». Come cisi sente ad essere un simbolo,una fonte d’ispirazione permolte persone? «Non so. Soperò che non mi sono mai con-

centrato sui limiti della miacondizione ma ho sempre cer-cato di intuirne le possibilità,le sfide che poteva lanciarmi.In generale è una responsabili-tà, non solo per il significatosportivo del gareggiare a livel-lo internazionale ma la respon-sabilità è legata al mio percor-so, al fatto di trasmettere unmessaggio alle persone, aibambini, che è quello di nonarrendersi alle difficoltà».

Secondo lei la gente cosaama tanto di lei? «Forse il fat-to che credo nel duro lavoro,nell’allenarsi, nel buttarsi inqualcosa per cui hai una pas-sione. L’idea che se t’impegnipuoi conquistare tutto». Cosaprova mentre corre? «Qualcu-no dice di provare senso di li-bertà o cose del genere. Ma iola cosa che più amo è il sensodella competizione, l’aspettofisico della corsa». Atleta dapodio e ora anche ballerino. Siconsidera un ragazzo fortuna-to? «Si, credo di sì. Ma sonoconvinto che la fortuna la devicreare. La devi prendere al vo-lo per riuscire a fare nella vitaquello che davvero vuoi».

Chiara MaffiolettiTwitter @ChiaraMaff

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«Debutto vero, non ho mai danzato»

Prove

Con Milly

Pistorius: un tangoa «Ballando»la mia nuova sfida

OscarPistoriuscon la suainsegnante,la ballerinaAnnalisaLongo con cuistasera l’atletaballerà untango. Per luiè in assolutola prima volta:«Non avevomai ballatoprima»(foto: RobertoGuberti)

In ondaOscar Pistorius sarà ilprimo «ballerino peruna notte» nella primapuntata della nuovaedizione di «Ballando

con le stelle». Loshow, condotto daMilly Carlucci (sopracon Pistorius) va inonda stasera su Rai1,alle 21.10

Spettacoli «Shame»vietato ai minoridi 14 anni

RiflessioniNon mi sono maiconcentratosui limiti della miacondizione

Il personaggio L’atleta si esibirà stasera come ospite

ROMA — Uscirà in Italia il 13 gennaio con il divieto ai minori di14 anni Shame di Steve McQueen: viaggio nell’esistenza di unsesso-dipendente interpretato da Michael Fassbender. Per questainterpretazione ha vinto alla Mostra del cinema di Venezia laCoppa Volpi. Il film è uscito negli Usa con il divieto ai minori di

17 anni.

Il film con Fassbender

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Traguardi Oscar Pistorius nel 2008. E’ nato a Pretoria, il 22 novembre del 1986: a settembre èdiventato il primo atleta con handicap a vincere una medaglia in una gara mondiale per normodotati

uno spettacolo di Giorgio Barberio Corsetti,Riccardo Nova e Shantala ShivalingappaIn coproduzione con

Una produzione

Produzione esecutiva

Roma10 e 11 gennaioAuditorium Parco della Musicawww.auditorium.com

Milano13 e 14 gennaioPiccolo Teatro Strehlerwww.piccoloteatro.org

Musiche Riccardo Nova • Regia Giorgio Barberio Corsetti • Drammaturgia Giorgio Barberio Corsetti e Riccardo Nova • Coreografia Shantala ShivalingappaINTERPRETI Danzatori Hema Sundari Vellaluru e Paride Biasuzzi, Luigi Corrado, Filippo Del Sal, Jacopo Giarda, Sho Kamiko, Vincenzo TurianoAcrobati Francesco Mirabile, Zielinski Jacub • Musicisti Dr Mysore Manjunath violino, Dr Uday Kiran voce, BC Manjunath mridangam e percussioni, GuruPrasanna kanjira e percussioni e PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble Fabio Bagnoli oboe, Paolo Ravaglia clarinetto, Francesco Dillon violoncello

NineteenMantras

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55SpettacoliCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012

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Successo a 16 anni, dai gospel al mito Buckley

Liceo classico, poco Internet e tanta prudenza per la vincitrice

MILANO — Svegliarsi una matti-na, anzi non essere nemmeno anda-ta a letto la notte prima («L’ho passa-ta a chiacchierare con il mio fidanza-to») e trovarsi, oltre che vincitricedi «X Factor 5» già al numero unodelle classifiche di vendita digitalidei singoli e degli album. Per Fran-cesca Michielin è arrivato tutto a so-li 16 anni.

«L’Italia non è un paese per vec-chi», ha esultato Simona Venturache l’ha scelta per il talent di SkyUno. «Brava Francesca. Cheemozione, che purezza inte. Ben arrivata», ha scrittosu Twitter Elisa che le ha re-galato «Distratto», il suo pri-mo successo.

«Non ho l’età» cantava Gi-gliola Cinquetti con i suoistessi 16 anni. Lei se la sen-te? «La mia età è un’arma adoppio taglio. Non ho espe-rienza, ma ho tanto tempodavanti — dice —. L’impor-tante è non bruciarsi e nonpensare mai di essere unastar affermata». Se lo ripete-va anche durante il pro-gramma: «Non ho mai pen-sato "dai che ce la fai", mi ri-petevo "Fra’, dai il meglio"».

Nata a Bassano del Grap-pa dove vive con mamma,papà, fratello maggiore, unlabrador e una tartaruga d’acqua,un’ammirazione sconfinata per Jova-notti, canta in un coro gospel e haun gruppo. «Siamo una girl band,quattro ragazze, canto e suono il bas-so. Non vedo l’ora di ritrovarle», rac-conta. Cancellate subito l’immaginedelle Spice Girls, la più famosa banddi ragazze, e il suono del pop usa egetta. «Facciamo cover dei Cream.Ci chiamiamo Monkey Nuts, ovvero

noccioline o, come si chiamano indialetto da noi, bagigi».

Pulita e fresca. Non risponde al cli-ché della teenager persa su internete con i congiuntivi come optional.«Ho un rapporto conflittuale con Fa-cebook. Mi piace, ma rischia di di-ventare una dipendenza che ti di-strae». Ora che è un personaggiopubblico dovrà stare attenta a quelloche scrive. O a quello che scritto inpassato. «Ho solo dieci amici su Fa-cebook, quelli veri e i parenti. Ne

avevo 14 ma ho fatto una selezioneprofonda».

Il cuore di Francesca è rock. Si èpresentata ai casting con un bigliet-to da visita come «Whole Lotta Lo-ve» dei Led Zeppelin e che ha ripro-posto durante la finale (1.048.358spettatori, share 3,9%) di giovedì.«Il rock l’ho scoperto grazie a miofratello. Lui ha dieci anni più di me,suona la batteria. Il primo gruppo

che mi ha fatto conoscere sono statii Red Hot Chili Peppers. Poi Queen,Nirvana, King Crimson...». La suaanima musicale però è più delicata.

«Amo i cantautori acustici comeBon Iver, Damien Rice di cuiaspetto il nuovo album e JeffBuckley».

Vittoria dedicata «a tutti quel-li che ci sono a prescindere e

sanno chi sono e non cosa sem-bro». Ma chi è Francesca Miche-

lin? «Sarebbe interessante capir-lo...» riflette prima di trovare l’im-magine giusta: «La mia essenza èquella di una ragazza determinata,che affronta la vita giorno per gior-no dando il massimo e lamentando-si di se stessa. Durante il program-ma ero insicura, avevo paura di nonessere all’altezza. Ma un po’ di pau-ra, lo dice anche la mia prof di lati-no, ci vuole: se affronti una superdi-scesa con il kajak e non hai paura èla volta che ti fai male». A proposi-to di prof, la scuola? «Avevo calco-lato che anche rimanendo fino al-la finale non avrei perso l’annoper le assenze. Voglio tornaresui banchi, al liceo classico». Cisarà da recuperare molto. «Ave-vo i libri, ma dopo il primo me-se non sono più riuscita a stu-diare».

Prima di «X Factor» la suagiornata tipo era divisa frastudio e musica. «Prima ildovere. poi la valvola disfogo. Ho un pianofortein taverna che mi aspettaogni giorno». Domani di-zionario per la versioneo tasti bianchi e neri?

Andrea Laffranchitwitter

@alaffranchi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca, scuola e rock«Così non mi brucerò»

X Factor

Teatro «eretico», la mobilitazione dei cattoliciMILANO — La protesta con-

tro il «teatro blasfemo» del re-gista Romeo Castellucci corresul web da giorni. La prima del-la pièce «Sul concetto di voltonel Figlio di Dio» è in cartello-ne al Teatro Franco Parenti il24 gennaio. E per quel giorno siannuncia una mobilitazionemassiccia di cattolici da tuttaItalia. Gli stessi che da giorniinondano di lettere la registaAndrée Ruth Shammah, diret-trice del Parenti, chiedendoledi togliere dalla programmazio-ne lo spettacolo, contro cui loscorso autunno, a Parigi, si era-no già mobilitati 8 mila cattoli-ci. Ieri, una lettera appello è sta-ta inviata al cardinale AngeloScola. Che viene chiamato incausa anche da Roberto de Mat-tei, il discusso storico del Conci-

lio, spesso censurato per le sueidee e per la sua militanza catto-lica, vincitore del prestigiosopremio Acqui: «Sant’Ambrogiopassò alla storia per aver sfida-to l’Imperatore Teodosio, per-ché il cardinale Scola non do-vrebbe sfidare il nuovo impero,quello dei media, pronto a sca-tenarsi contro chiunque alzi lavoce contro la blasfemia».

Non nasconde disagio laShammah, attenta a non cade-re nella trappola di chi vorreb-be da questo caso aprire un di-battito sulla libertà di espressio-ne. «L’ultima delle mie inten-zioni è nascondermi dietro la li-bertà di parola. Non voglio of-fendere nessuno — spiega —.Il Teatro Franco Parenti ha unastoria di attenzione alle vocipiù tormentate e complesse del-

la nostra cultura contempora-nea: da Testori a Pasolini, finoa un prossimo lavoro su Giob-be, attualmente in preparazio-ne. Ogni pensiero, ogni identi-tà, ogni espressione viene trat-tata con il massimo rispetto,

nella convinzione che la libertàdi espressione non debba maiprevalere sulla inderogabile ne-cessità di non ledere le sensibi-lità, le storie, le fedi. La diffusapreoccupazione potrebbe facil-mente dipendere dalla circola-zione di informazioni incom-plete o non corrette. L'edizionedi "Sul concetto del volto del Fi-glio di Dio", che sarà presentataa Milano — aggiunge la regista—, non può in alcun modo es-sere considerata blasfema. Lascena più discussa, nella qualebambini scagliano finte grana-te (erroneamente interpretatecome escrementi) in direzionedel ritratto di Cristo di Antonel-lo da Messina, è stata tagliata,già due anni fa, in occasione de-gli accordi per l'adattamento le-gato all’ospitalità del teatro. Da

Roma, però, si organizzano icattolici di Militia Christi, i mo-vimenti per la vita, Italia Cristia-na, Ora et Labora, con veglie dipreghiera, processioni, messedi riparazione «in forma straor-dinaria». Don Pier Paolo Petruc-ci, prossimo Superiore del di-stretto italiano della FraternitàSan Pio X, è determinato: «Se alposto di Gesù ci fosse Maomet-to ci sarebbe un’insurrezionegenerale. Noi vorremmo cerca-re di suscitare la reazione di

quel che resta dei cattolici inItalia. Non si può accettare pas-sivamente che si insultino cosìi simboli della nostra fede sottola scusa della cultura».

Il dibattito nel mondo cattoli-co è già aperto: «Io ho visto lospettacolo — scrive CaterinaSpadaro —. Castellucci qui nonusa blasfemia del testo, né delgesto. Quel gesto teatrale di lan-cio contro il volto del dipintodi Antonello da Messina li tur-ba? Sapessero quanto ne verreb-bero toccati profondamente, liispirerebbe». Ma dal fronte deitradizionalisti la risposta non la-scia aperture: «Le reazioni e leproteste contro lo spettacolonon venivano sempre da perso-ne sprovvedute anche sul latodottrinale e dogmatico — chia-risce Alessandro Galvanetti —.In Francia, tra le persone chehanno protestato si contano di-versi vescovi».

Paola D’Amico [email protected]

Precedenti

Carta d’identità

Il programma

La polemica «Sul concetto del volto del Figlio di Dio» di Castellucci in arrivo a Milano. Andrée Ruth Shammah: tagliata una scena

In Francia

UN FENOMENOMEDIATICOOLTRE L’AUDITEL

AnnaTatangeloLa cantante èdiventatafamosa a 15anni vincendoSanremoGiovani: erail 2002

Gazosa Jessica Morlacchi, Valentina eFederico Paciotti, Vincenzo Siani, età media13 anni, vincono Sanremo Giovani nel 2001

Nome e cognomeFrancescaMichielinData e luogo dinascita 25 febbraio1995, Bassano delGrappa (Vicenza)Altezza 164 cmPeso 55 kgOcchi marroniCapelli castano ramatoAnimali domestici Olga,un cane labrador eGertrude, una tartarugad'acquaIl colore verdeLa frase «La felicità èvera solo quando la sicondivide» (da Into thewild)La canzone «Flume» diBon IverIl libro Memorie diAdriano di MargueriteYourcenarPiatto pizza margheritaAttore MatthewMacFadyenAttrice KeiraKnightleyFilm Il favolosomondo di Amélie eL'uomo fiammifero diMarco ChiariniIl luogo Una casapersa tra le collinetoscaneL’hobby Crearemagliette

Lo spettacolo contestatodagli integralisti in Franciain scena al Franco Parentidal 24 gennaio

di ALDO GRASSO

GigliolaCinquettiNel 1964, a 16anni, la cantanteveronese vinceil Festival diSanremo con«Non ho l’età(per amarti)»

Duetto Francesca con Irene Grandi. In altoa destra, i protagonisti di X Factor

Sul palcoAndréeRuthShammah,direttricedel Parenticheospiterà lospettacolo(a sinistra)

E se in tv fosse ancora la professio-nalità la risorsa vincente? Lostraordinario successo della

quinta edizione di «X-Factor», unprogramma che in Rai pareva ormaidecotto, va ben oltre le cifredell’Auditel, per quanto moltelusinghiere per Sky e, più in generale,per la pay-tv. Professionalità per comesono stati scelti i concorrenti, tuttieccellenti, per come è stato realizzatolo show (da far invidia a produzioniinternazionali), per come è statocondotto in studio. Sky, insieme alledue case di produzione coinvolte, hainvestito molto in «X-Factor»,alzando l’asticella della qualità eutilizzandolo per lanciare innovazionitecnologiche (come il 3D) di solitoriservate allo sport. A un’industriaesangue come quella musicale, ilprogramma ha portato ossigeno, benpiù di stanche cerimonie come ilFestival di Sanremo. Si fa presto adire talent show, come se dentro ilformat fosse racchiusa una bacchettamagica capace di risolvere ogniproblema. Non è così: spesso alsuccesso di audience (ottenuto magarialimentando liti e gossip), noncorrisponde un esito sul mercato emolti vincitori cantano una solaestate. I motivi per cui questaedizione dello show ideato da SimonCowell è diventata una specie difenomeno mediatico sono diversi. Perprima cosa, «X-Factor» si proponecome una potente macchinadiscorsiva, che innesca fitti commentisulla giuria, sui cantanti, sullecanzoni. Tutti ne parlano, soprattuttosui social network, che hanno ormaisostituito la macchinetta del caffècome luogo privilegiato per lachiacchiera tv. Per dire, mercoledìsera #xf5 è stato trend topic fisso,argomento più discusso nelTwitterverse italiano, in competizionesolo con uno spento GiorgioStracquadanio ospite di La7. Sono leregole della tv convergente, iprogrammi funzionano se sannoesondare oltre i confini del piccoloschermo e colonizzare altri mezzi dicomunicazione. «X-Factor» c’èriuscito bene, grazie anche alla novitàintrodotta sul versante del televoto:oltre agli sms, era possibile esprimerela propria preferenza in modogratuito attraverso i profili sui socialnetwork. E così i contatti si sonomoltiplicati in modo esponenziale.Ma forse l’aspetto più importante èstato quello della qualità musicaleespressa da questa edizione: per laprima volta le canzoni inediteassegnate ai finalisti (la pizzaiolaAntonella, i Moderni di Elio e lagiovanissima vincitrice Francesca)erano tutte molto convincenti. Loconfermano anche le classifiche deisingoli più scaricati da iTunes, chedall’altra notte vedono i tre finalisti alprimo posto.

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Inter

Siena

Parma

Lazio

Tv: ore 20.45 Sky Calcio 1,Premium Calcio

Arbitro: GIANNOCCARO di Lecce

Tv: ore 18 Sky Calcio 1,Premium Calcio

ATALANTA (-6) 20CHIEVO 20PARMA 19FIORENTINA 18CAGLIARI 18SIENA 15BOLOGNA 15NOVARA 12CESENA 12LECCE 9

Contro il Parma inseguela 5ª vittoria consecutivaper trovare nuove energiea una settimana dal Milan

Arbitro: GERVASONI di Mantova

Ore decisive nella sfida tra

Missione TevezMoratti dice sìMa il Milanresta in pole

Inter, provedi derby

VICENZA 26BARI (-2) 26BRESCIA 25CROTONE (-1) 24EMPOLI 22ALBINOLEFFE 22LIVORNO 21MODENA 20GUBBIO 19NOCERINA 16ASCOLI (-7) 15

Mercato

MILANO — Sei allenamentie stasera si gioca. Carlitos Te-vez è in vacanza, il derby è vi-cino (15 gennaio in notturna),l’Inter riparte stasera dalla ga-ra con il Parma a San Siro, do-po una sosta ibrida, né lunga,né corta, che Ranieri ha volu-to gestire in un modo nuovo:sosta prolungata, massima fi-ducia nella professionalità deigiocatori, nessuna amichevo-le, nessun richiamo di prepa-razione pesante. E adesso ilcampionato. Il tecnico ha spie-gato così il senso della scelta:«Non credo che sette giorni divacanza possano aver scalfitola condizione fisica della squa-dra, mentre quella psicologicanon può che averne tratto be-neficio. Per questo motivo, so-no convinto che la lunga sostaci abbia fatto soltanto bene.Queste vacanze le avevamo de-cise non quando eravamo sot-t’acqua, ma quando eravamoaddirittura sul fondo dell’abis-so; i ragazzi ne avevano biso-gno per recuperare le energienervose. Adesso ricomincia-mo. La squadra più forte èquella che riesce a mantenerepiù a lungo possibile, nel tem-po, la condizione. L’obiettivo?Resta quello di riempire il no-stro stadio e questo lo possia-mo fare soltanto vincendo».

Il Parma, che ha vinto a Na-poli (15 ottobre) e ha battutopure l’Udinese (20 novembre,però in casa), ha gli uomini(Biabany, Giovinco e Floccari)per mettere in difficoltà i ne-razzurri, con molte assenze:Chivu, Stankovic e Sneijdernon sono ancora pronti; For-

lan non ha riassorbito la di-storsione alla caviglia; ThiagoMotta (diffidato, come Mai-con) potrebbe andare in pan-china, pensando al derby,quello vero, sul campo, e nonquello per Tevez. La conclusio-ne di Ranieri è semplice: «AlMilan non penso, al Parma sì,perché è una squadra da pren-dere con le pinze». O, in alter-nativa, con le molle. Ancheperché il presidente Tomma-so Ghirardi è carico: «A San Si-ro proveremo a fare qualcosadi straordinario. I tre punti so-no ovunque». E a fargli corag-gio, forse, c’è il precedente del6 gennaio ’99, quando il Par-ma (non ancora suo) avevavinto la prima partita del nuo-vo anno con gol di Fuser e ri-gore sbagliato da Baggio.

Massimo Moratti, dopo bre-ve vacanza, è apparso ad Ap-piano, giusto per decifrarel’umore psicofisico della squa-dra e capire se le vacanze han-no fatto bene o male ai gioca-tori. La risalita al quinto postoha ridato nuove motivazionial presidente e anche questospiega la decisione di capirebene il senso dell’operazio-ne-Tevez. L’Inter è reduce da

quattro vittorie consecutive(Fiorentina, Genoa, Cesena eLecce), sei nelle ultime settegare (k.o. con l’Udinese, 3 di-cembre, dopo i successi conCagliari e Siena). Ranieri hadribblato l’argomento dei nuo-vi acquisti, ma ha parlato diSneijder e Zarate: «Sneijder èun giocatore dell’Inter e reste-rà con noi». «Zarate lo stimotantissimo e spero possa farebene all’Inter». E ha spiegatoil senso delle parole pronun-ciate prima di Natale sul pace-

maker da applicargli al cervel-lo. «Non volevo essere duro;era semplicemente un modoper dire che lui è un giocatoreeccelso perché ha tutto; il pro-blema è che a volte si ferma ebisogna dargli la scossa». Dicerto oggi, come prima di Na-tale, non gioca. Anno nuovo,vita vecchia.

Chi ci sarà di sicuro è JavierZanetti (in mezzo al campo),perché «punto alle 800 parti-te». Mercoledì, sua moglie,Paula, ancora a Buenos Aires,

83 Mirante5 Zaccardo

13 Brandao29 Paletta18 Gobbi

7 Biabiany4 Morrone8 Galloppa

23 Modesto10 Giovinco

9 Floccari

Serie B, Veronaa -1 dal TorinoLa Samp a picco

MILAN 34JUVENTUS 34UDINESE 32LAZIO 30INTER 26NAPOLI 24ROMA 24CATANIA 22PALERMO 21GENOA 21

IeriASCOLI-PADOVA 0-2BRESCIA-CROTONE 3-0CITTADELLA-EMPOLI 2-1GROSSETO-LIVORNO 1-1GUBBIO-BARI 2-2NOCERINA-PESCARA 2-4SAMPDORIA-VARESE 0-1SASSUOLO-JUVE STABIA 2-1TORINO-ALBINOLEFFE 0-0VERONA-MODENA 2-1VICENZA-REGGINA 0-0

1 Bizzarri5 Scaloni

33 Stankevicius20 Biava26 Radu19 Lulic24 C. Ledesma27 Cana

7 Sculli25 Klose99 Cissé

4-4-1-1

I punti raccoltidall’Inter nelleultime 7 partite(19 novembre-21dicembre) con seivittorie (Cagliari,Siena, Fiorentina,Genoa, Cesena eLecce) e unasconfitta (Udinesea San Siro). Undicigol fatti e tre subiti

TORINO 42VERONA 41SASSUOLO 40PESCARA 39PADOVA 38REGGINA 31VARESE 31GROSSETO 29J. STABIA (-4) 28CITTADELLA 28SAMPDORIA 26

Serie A, 17ª giornata

1 Julio Cesar13 Maicon

6 Lucio25 Samuel55 Nagatomo20 Obi

4 J. Zanetti19 Cambiasso11 R. Alvarez

7 Pazzini22 Milito

MILANO — La B tutta in un giorno non tradisce le attesenell’ultima giornata del girone d’andata. Tra le squadredi vertice, alla ripresa frena solo quella più attesa, ilTorino campione d’inverno, che chiude senza gol e in 9uomini in casa contro l’Albinoleffe (ridotto in 10). Leinseguitrici approfittano dell’ennesimo passaggio avuoto della squadra di Ventura: il Verona ribalta nel

NerazzurriL’Inter propone ilprestito conobbligo di riscattoa 27 milioni. E hal’accordo col City

Cissè ha 20 giorni per conquistare la Lazio

4-4-2

4-4-2

18

13

Classifica

Sport

MILANO — Massimo Moratti be-nedice l’operazione Tevez. Il pa-tron nerazzurro, informato da Mar-co Branca sulla fattibilità e le cifrerelative all’assalto all’Apache, hadato il via libera all’ufficializzazio-ne della proposta.

L’Inter, per avere subito l’attac-cante argentino in rotta con il Man-chester City, mette sul piatto un

25 Pegolo6 Angelo

13 Rossettini19 Terzi

3 Del Grosso17 Grossi36 Bolzoni14 Gazzi23 Brienza22 Destro11 Calaiò

Classifica

ROMA — La rincorsa di Djibril Cissè partestasera alle 18 da Siena. Il compito delfrancese è tutt’altro che facile: ha ventigiorni di tempo per scrollarsi di dosso ladelusione dei primi cinque mesi inbiancoceleste — solo un gol, a settembre— e convincere la Lazio a non sbarazzarsidi lui già a gennaio. «Djibril sarà il nostroprimo acquisto del 2012, lo vedo moltocarico — sicuro, Edy Reja —, è scesoanche di peso e ha lavorato molto bene.Ma deve trovare soprattutto la condizionementale e la fiducia nelle sue possibilità,che sono immense». Il Siena, quartultimoin classifica, è l’occasione per tirarle fuoriuna volta per tutte e dimostrare che laLazio, quarta a 4 punti da Juve e Milan,non vive di solo Klose. Un mese da «allin», Cissé ha sottoscritto anche sul profiloTwitter: «Non saprai mai quanto sei forte,fino a quando essere forte è la sola sceltache hai». Per cogliere la chance di staseraDjibril non si è fermato nemmeno durante

la sosta, corsa e palestra pure il giorno diNatale nel suo cottage del Frodsham,vicino a Liverpool. Lotito lo ha chiamatoin settimana, vorrebbe che il francese sisbloccasse proprio in casa dei Mezzaroma,parenti-serpenti che in settimana hannobeccato la Lazio e il suo presidente. E Rejaconfida in Djibril — e, ovviamente, nella

classe di Klose — per acciuffare la vittoriaesterna numero sei e mascherarel’emergenza infortuni che lo ha costretto aridisegnare la squadra su un inedito 4-4-2privo di Hernanes, acciaccato e inpanchina. Non che il Siena se la passimeglio in quanto ad assenze: D’Agostino èsqualificato e Vergassola è ko. Pioggia sulbagnato per il tecnico bianconeroGiuseppe Sannino, alle prese con unpreoccupante vuoto offensivo. Sonocinque turni che i suoi non vanno in gol,per questo, dopo lo sprint di iniziostagione, la squadra è stata risucchiata neibassifondi della classifica. In ogni caso,stasera alle trombe biancocelestirisponderanno le campane bianconere:«La Lazio è una squadra costruita congrandi campioni per fare grandi cose — hadetto ieri il tecnico dei toscani —, ma noinon temiamo nessuno».

Andrea Arzilli© RIPRODUZIONE RISERVATA

Osservato speciale a Siena

4-4-2

I nerazzurriandati in gol incampionato: Alvarez(1), Cambiasso (3),Castaignos (1),Coutinho (1) Forlan(1), Lucio (1), Maicon(1), Nagatomo (2),Milito (4), Pazzini (3),Ranocchia (1),Sneijder (1) e ThiagoMotta (2). Totale: 22

Serie B 21ª giornata

Capitano Javier Zanetti (Liverani)

Sotto esame Djibril Cissè (Sipa Press)

Campionato Vacanze finite: si riparte con gli anticipi della 17ª giornataStasera tocca alla Lazio (a Siena) e ai nerazzurri a San Siro

56 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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Milan e Inter per l’argentino. Trattative tra Roma e Juve: i giallorossi hanno cercato Quagliarella ma il giocatore e la società hanno detto no. Possibile scambio Pizarro-Amauri

era alla guida della sua auto incompagnia di tre amiche sullestrade di Remedios de Escala-da, quando è stata intercettatada una Chevrolet Vectra contre uomini a bordo. Costrettaa fermarsi, la signora Zanetti èstata obbligata a consegnarele chiavi della sua auto. Diffici-le che possa essere recupera-ta, perché, appena acquistata,non aveva ancora l’antifurtosatellitare.

Fabio Monti© RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA — Un’intera città(almeno la parte giallorossa),con il fiato sospeso. Mai nel-la storia della Roma c’era sta-ta tanta apprensione (e mor-bosa curiosità) intorno al rin-novo del contratto di un cal-ciatore. In questo Daniele DeRossi è riuscito a superare an-che Francesco Totti, chequando c’è stato da giurareamore eterno alla Roma hasempre risolto la questionein pochi minuti. Ieri è statauna giornata importante, manon ancora definitiva per ilsuo futuro. Non solo per l’ar-rivo nella capitale di JamesPallotta («stiamo trattandocon Daniele, non ci sono pro-blemi economici», le paroledel socio forte della cordataamericana proprietaria della

società giallorossa), ma so-prattutto per l’incontro chec’è stato tra il suo agente Ser-gio Berti — di ritorno da Du-bai — e il d.g. romanistaFranco Baldini. Un faccia afaccia in cui il dirigente gial-lorosso ha ribadito al procu-ratore l’offerta della Roma —6 milioni netti a stagionecompresi i bonus per i prossi-mi cinque anni — e in cui siè parlato ancora una voltadella possibilità di inserireuna clausola di rescissioneche possa consentire al gioca-tore di svincolarsi nel caso il«progetto» non dovesse de-collare. Berti, che spinge peril trasferimento al City, hapreso ancora tempo. Nono-stante la Roma non abbia po-sto nessun ultimatum, però,la questione non potrà anda-re avanti ancora a lungo, per-ché la società giallorossa ha

bisogno di avere in tempi bre-vi una risposta da De Rossiper programmare il suo futu-ro.

Dopo l’incontro di ieri lapalla passa al calciatore. E sec’è una cosa certa, è che co-munque vada a finire non sa-rà per lui una decisione faci-le. De Rossi è un uomo condei valori alti. È stata la vita afargli capire che il calcio è so-lo un lavoro, e che ci sono al-tre priorità. Le sue sono lasua famiglia e soprattuttosua figlia Gaia. È impossibileimmaginare una scelta pro-fessionale che possa peggio-rare la qualità della sua vitafuori dal campo. Per questose rimarrà per sempre alla Ro-ma, come si augurano tutti itifosi giallorossi, o se decide-rà di andarsene, non saràuna scelta solo professionale.

La sua storia romanista ha

vissuto anche momenti bui.Troppe volte si è trovato alcentro di polemiche, giudica-to non solo per un passaggioo per un gol sbagliati, ma an-che per cose che con il calcionon hanno niente a che fare.Giudizi che gli hanno fattomale, soprattutto perché luiè nato e cresciuto con la ma-glia giallorossa cucita addos-so, come una seconda pelle.Cose che non si dimenticano,e che Daniele ha messo inconto nel momento in cui siè seduto con la nuova pro-prietà a trattare il rinnovo.Mourinho lo corteggia daitempi dell’Inter, Mancini lovorrebbe subito a Manche-ster dove anche Sir Alex Fer-guson, dall’altro lato della cit-tà, lo accoglierebbe a bracciaaperte. Impossibile, davantia certe prospettive (economi-che e professionali) non farsiprendere dai dubbi.

Perché De Rossi a Romavuole essere «Capitan Futu-ro», ma anche separare il cuo-re dalla ragione. E vuole chela Roma lo tratti come meri-ta. Lo ha capito la società,pronta a fare un sacrificioeconomico al di sopra dellesue attuali possibilità pernon lasciarlo andare. Ora toc-ca a lui decidere. Vincerà ilcuore o la ragione?

Gianluca Piacentini© RIPRODUZIONE RISERVATA

finale la partita con il Modena (nella foto l’allenatore deiveneti Andrea Mandorlini) e tallona i granata a un puntosolo di distacco. In una partita controllata dagli emiliani(in vantaggio con Greco su rigore), Mandorlini gioca lacarta della disperazione facendo debuttare l’attaccantefrancese Lepiller, 23 anni, di proprietà della Fiorentina, asegno dopo appena tre minuti. Nel finale decide un gol

di Gomez. Vince nel recupero il Sassuolo (su rigore diSansone) contro la sorprendente Juve Stabia. Il Padovapassa senza difficoltà ad Ascoli e il Pescara di Zeman dàspettacolo sul campo della Nocerina: Immobile segnadue gol e raggiunge in testa alla classifica cannonieriTavano con 13 reti. Va a picco la Sampdoria, battuta incasa dal Varese (gol di Damonte al 90’) e pesantemente

contestata dal pubblico: non bastano le scuse deltecnico Iachini. Si rialza invece il Brescia, alla secondavittoria in due gare nella gestione del nuovo tecnicoCalori: la vittoria al Rigamonti (3-0 al Crotone) mancavaaddirittura da fine settembre. Il Bari dell’allievo Torrenteva sul 2-0 a Gubbio contro il maestro Simoni, cui peròriesce l’aggancio sul 2-2.

«Mi occupaidi calcio nel 2001Da allorami piace meno»

RossoneriGalliani, forte dell’intesaraggiunta con il giocatore,aspetta la rispostadegli inglesi per martedì

È l’offerta della Roma, ora lui deve decidere

Famiglia e calcio

prestito oneroso con obbligo di ri-scatto fissato a 27 milioni. Il presi-dente interista ne ha parlato iericon il direttore dell’area tecnica econ Claudio Ranieri alla Pinetina.Nell’ambiente nerazzurro si respi-ra fiducia sulla buona riuscita del-l’affare e non solo perché Mancinida Manchester spinge verso una so-luzione interista. Branca da tempocoltiva relazioni amichevoli conKia Joorabchian, da lui sentito an-che nelle ultime ore: il passaggiodi Carlitos all’Inter era già stato ar-gomento di discussione nell’estatescorsa quando il dirigente neraz-zurro incontrò in Costa Smeralda ilgiocatore, già all’epoca sulla listapartenti dei Citizens.

Di certo Adriano Galliani non havisto di buon occhio l’incursionedei cugini nella trattativa, conside-randola anzi una vera e propriaazione di disturbo. L’a.d. milanistaè partito ieri sera da Rio de Janeiroper atterrare oggi all’ora di pranzoalla Malpensa. Nessuna risposta al-

la email contenente l’offerta rosso-nera inviata giovedì sera è arrivatadal City, ma il vicepresidente mila-nista ha un asso nella manica ri-spetto alle altre società concorren-ti interessate (non dimentichiamoil Paris Saint Germain, la destina-zione che i dirigenti inglesi preferi-rebbero poiché lo sceicco TamimAl Thani garantirebbe 30 milioni dieuro per il cartellino dell’Apache).Il Milan ha infatti il sì del giocato-re, tanto che i giornali in Argentina(Olé per primo) sono convinti cheCarlitos sia già rossonero. La repli-ca del City è attesa per martedì:che cosa succederà se gli inglesi ri-sponderanno picche nonostante ildesiderio espresso da Tevez di vole-re solo il Milan? Minaccerà di resta-re comunque a Manchester sino al-la fine della stagione?

Se i nerazzurri perderanno lapunta argentina, si consolerannoacquistando subito Lucas, il centro-campista brasiliano 19enne delSan Paolo, di cui Moratti è calcisti-

camente innamorato. Il giocatorearriverebbe in Italia solo quest’esta-te dopo l’Olimpiade. Altro rumorsull’asse Milano-Manchester: il Mi-lan segue il terzino ex Lazio Kola-rov (ma l’operazione è per giu-gno).

Capitolo Juve: dopo aver credu-to di essere in fase di chiusura del-la trattativa per Caceres (ha propo-sto un milione per il prestito e 7per il riscatto) ieri è arrivata la doc-cia gelata dal Siviglia. «A meno chenon ci presentino una proposta digran lunga superiore a quella checi è arrivata, Caceres resterà qui»,ha precisato il d.s. Ramon Rodri-guez Verdejo (al quale è pervenuto

anche un sondaggio da parte del-l’Inter). Gli spagnoli non cedonol’esterno per meno di 10 milioni. Ibianconeri stanno perciò pensan-do a Bocchetti del Rubin Kazan,già seguito in estate.

L’altro obiettivo juventino è Pi-zarro: la Roma ha chiesto Quaglia-rella alla Juve, ma sia il club che ilgiocatore hanno rifiutato il trasferi-mento, proponendo invece unoscambio di prestiti Pizarro-Amauri(a cui la Roma garantirebbe un con-tratto biennale).

Nuova idea per l’attacco dellaFiorentina: è Marouane Chamack,punta 27enne dell’Arsenal. Corvi-no studia due opzioni per il centro-campo: Lucas Biglia, argentino del-l’Anderlecht, e Borja Valero del Vil-lareal.

La prossima settimana Cassanoeffettuerà una visita dal cardiologoil cui esito è fondamentale in otticarecupero.

Monica Colombo© RIPRODUZIONE RISERVATA

Colloquio

Il premier Monti

Il presidenteMassimo Morattidialoga con ClaudioRanieri: Moratti,motivato dallarisalita al quintoposto, si èpresentato ierialla Pinetinaper rendersi contodella condizionedella squadra dopola sosta: questasera l’Inter dovràaffrontare il Parma(www.inter.it)

In attesaA sinistra, CarlosTevez, l’argentinoche Inter e Milansi contendono.Sopra, Amauri: laJuve ha propostouno scambiodi prestiti conPizarro (ImageSport/Forte)

Sei milioni di ragioniper convincere De Rossi

I tifosi, la famiglia, la figliaGaia le motivazioni perrestare; il City latentazione per andarsene

MILANO — Il pallone e ilpremier? Un rapporto difficile.«Il calcio mi appassiona un po’meno da quando nel 2001 mene sono occupato comecommissario europeo», haconfessato ieri Mario Monti amargine di un convegno aParigi. In quell’epoca, mentreera alla guida dellacommissione Antitrust della Ue,l’attuale presidente delConsiglio si occupò del delicatotema del trasferimento deicalciatori stranieri. Lacommissione ritenne che leregole in vigore fosserorestrittive del regime dellalibera concorrenza eimpedissero l’accesso allaprofessione a persone inpossesso delle competenzeidonee. Non solo: Monticonsiderò pure «arbitraria esproporzionata» la regolasecondo cui, in caso ditrasferimento di un giocatoreprima della scadenza del suocontratto, la nuova squadra nonavrebbe dovuto pagare nullaalla vecchia comecompensazione. Nel febbraio2001 Monti annunciò l’intesacon Fifa e Uefa, articolata incinque punti: istituzione diperiodi fissi per i trasferimenti;durata minima e massima deicontratti, rispettivamente due ecinque anni; creazione di un«meccanismo di solidarietà»;costituzione di un foro arbitrale«efficace e obiettivo», purchénon impedisca i ricorsi atribunali nazionali; introduzionedel principio di compensazioneai club per i costi sostenuti nellaformazione dei calciatori.Restarono ancora tre punti darisolvere: la rescissioneunilaterale dei contratti, latutela dei giovani calciatori e lemodalità di calcolo dellecompensazioni da versare aiclub per la formazione.L’indagine della commissione fuufficialmente chiusa nel giugno2002. Dopo oltre due anni, Ue eFifa si accordarono sulle nuovenorme e limitarono a tre anni la«blindatura» dei contrattiattraverso sanzioni.

f. pis.© RIPRODUZIONE RISERVATA

CoppiaJames Pallotta, ilmaggior azionistadella cordatastatunitense che hacomprato la Roma,fa il segno che tuttova bene. In alto,Giuseppe De Rossi,il simbolo, dopoFrancesco Totti,dei giallorossi,non a casosoprannominatoCapitan Futuro. DeRossi ha il contrattoin scadenza nelprossimo mese digiugno (Getty Images,Insidefoto)

Intrigo Incontro società-procuratore, intanto Pallotta è arrivato dagli Usa

57SportCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012 italia: 515249535254

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Metodo Armstrong per il duo Schleck

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Dopo il doppio scontro, ilprimo vinto dagli Aironi, ilsecondo stravinto da Treviso,le due italiane di Celtictornano in campo oggi controdue formazioni irlandesi perla 13ª giornata. Gli Aironiaffrontano in casa il Connacht(ore 16.30, tv RaiSport1), ilBenetton è invece impegnatosu uno dei campi più difficilid’Europa, quello del Munster(ore 21.10, tv RaiSport2).

Per la Pennetta doppia finale a Auckland

Soi e Cherono superIl Campaccioè provincia del Kenia

Ossessione

Dovizioso sotto i ferriObiettivo Sepang

Dakar, sesta tappaannullata per neve

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Il programma

Aironi e Trevisosfidano le irlandesi

Sci Oggi gara ad Adelboden. Blardone ha vinto prima di Natale, ma altri giovani promettenti stanno emergendo

Fotofinish

Andrea Dovizioso, fratturatosila clavicola destra mentre siallenava con il motocross, saràoperato oggi a Bologna daldottor Porcellini, lo specialistache operò anche ValentinoRossi lo scorso anno. Il pilotadella Yamaha Tech 3 spera diriuscire a recuperare per iprimi test MotoGp del 2012, inprogramma dal 31 gennaio al2 febbraio a Sepang inMalesia.

Milionidi budget per laRadioShack-Nis-san-Trek nata dallafusione tra RadioShacke Leopard Trek

Cancellata la 6ª tappa del rallyDakar (in corso in Sudamerica,comandano Peterhansel nelleauto e Despres nelle moto), traFiambalà (Argentina) eCopiapò, in Cile: abbondantinevicate hanno bloccato ilvalico San Francisco. «Unadecisione per garantire lasicurezza di partecipanti espettatori», dicono gliorganizzatori. Si riprende oggi.

MILANO — Una superpoten-za per una missione che sembradisperata: fare di un eterno se-condo come Andy Schleck il nuo-vo re del Tour de France. Dalla fu-sione di due squadroni è nata ie-ri con un megashow in Lussem-burgo la multinazionale Radio-Shack-Nissan-Trek. Ovvero losponsor e il «mago» di Lance Ar-mstrong (il tecnico belga JohannBruyneel) sommati a un gruppodi corridori fortissimi, ma reducida una stagione senza vittorie: sututti i fratelli Schleck e lo svizze-ro Cancellara, che in tre costanopiù di un terzo del budget stagio-nale, da 15 milioni.

Corazzata tra i piranhaIl risultato per adesso è il team

più forte, secondo i criteri basatisui punteggi del 2011. Ma la real-tà è un’altra, perché la corazzataentra in un mare già ricco di pi-ranha: la Bmc ha Cadel Evans,vincitore della Grande Boucle2011, l’ex campione del MondoHushovd e il dominatore delleclassiche Philippe Gilbert, gran-de colpo di mercato da 3 milionia stagione. Sky può esibire la ma-glia iridata di Mark Cavendish(che ieri ha ammesso di aver sal-tato un controllo antidoping co-me rivelato dalla Gazzetta delloSport: non sono previste comun-que sanzioni fino al terzo test

mancato) e con l’altro britannicoBradley Wiggins può puntare se-riamente al Tour, nel quale saran-no ben 96 i chilometri a cronome-tro. L’ago della bilancia, per «Ra-dioSchleck» e i suoi nemici peròè sempre Alberto Contador, stel-la (da 5 milioni l’anno) della Sa-xo Bank guidata da Riis: se lo spa-gnolo entro gennaio verrà appie-dato dal Tas di Losanna per il ca-so clenbuterolo (del Tour 2010!)allora a maggior ragione tutti sibutteranno a testa bassa sulla ma-glia gialla, puntando le proprie

carte esclusivamente sul Tour. Al-trimenti sarà lui, tre volte vincito-re, l’uomo da battere.

Mai più i fratelli sul podioMa allora chi meglio di Bruy-

neel, sette Tour vinti con Arm-strong (più il terzo posto nel2009) e due con Contador, puòriuscire a guidare una macchinacosì potente come quella appenamessa in pista? Il cinismo e la lu-cidità con cui il belga sa gestire lacorsa più importante sarebberoserviti anche nel 2011: ma Andy,

in maglia gialla nella crono deci-siva, è crollato di fronte allo spe-cialista Evans. Pensare che possaconquistare la prossima edizio-ne, piena di trabocchetti ma controppa cronometro e solo tre arri-vi in salita, sembra una follia: «Èdifficile — conferma Bruyneel —ma non impossibile. Nella nostrasquadra ci sono anche Kloden,Horner, Monfort, Gerdemann,Fulgsang oltre a Cancellara e Voi-gt. Siamo il gruppo più adatto alTour. E se con Andy ci sarà an-che suo fratello Frank, uno dei

due (vale a dire Frank... ndr) do-vrà sacrificarsi per l’altro: non miinteressa che finiscano al secon-do e al terzo posto come nel2011. Preferisco che uno vinca el’altro arrivi ventesimo».

Metodo ArmstrongPer farlo sarà necessario tirare

fuori dai cassetti il vecchio meto-do Armstrong, secondo il qualenel ciclismo, ma anche nella vitadi tutti i giorni, esiste solo ilTour. Un’ossessione che per An-dy, arrivato tre volte al secondoposto in Francia, può diventarepericolosa, soprattutto se associa-ta a una gestione troppo di pol-so: «La preparazione dev’esserelineare — spiega Bruyneel — per-ché non si può essere al 100% afine aprile alla Liegi-Basto-gne-Liegi e poi anche al Tour. An-dy deve pianificare tutto nei mi-nimi dettagli, come faceva Lan-ce, per fare sempre la cosa giustaal momento giusto». Anche perquesto Bruyneel potrebbe spinge-re il fratellone Frank al Giro(«Non è un’idea stupida»): perevitare che il rapporto troppostretto tra i due condizioni Andynella sua corsa alla maglia gialla.E anche per scongiurare l’effettoTitanic, che colpisce a volte chi ècondannato a vincere.

Paolo Tomaselli© RIPRODUZIONE RISERVATA

Oggi l’anticipo della 15ªgiornata Tercas Teramo-EA7Milano (ore 16.10, direttaLa7). Nella Nba i Los AngelesLakers ancora sconfitti: hannoperso in casa dei PortlandBlazers 107-96. Non solo,Kobe Bryant si è infortunato alpolso destro. Atlanta-Miami109-116, S. Antonio-Dallas93-71, Sacramento-Milwaukee103-100.

DAL NOSTRO INVIATO

ADELBODEN — Giganti an-tichi o giganti nuovi? L’Italiadelle porte larghe se lo chie-de nel tempio della specialità— la mitica Kuonisbaergli diAdelboden dove oggi si corre-rà salvo cataclismi atmosferi-ci — ancora piacevolmentesorpresa dal ricordo della vit-toria prenatalizia di Max Blar-done in Alta Badia. Così unodei giganti «nuovi», uno deipiù promettenti, GiovanniBorsotti, 21 anni compiuti il18 dicembre (nello stessogiorno di Giuliano Razzoli),prende le difese della catego-ria dei veterani: «Max ha di-mostrato che quella genera-zione non è affatto da buttarevia. Anzi, aspettiamoci un ri-torno pure di Simoncelli: ècresciuto e ha un atteggia-mento molto positivo. Co-munque, sta a loro, ai compa-gni di lungo corso, dimostra-re il loro valore: prendanoesempio da uno come DidierCuche, che da dieci anni sciaallo stesso modo e spesso va

lontano...».Già, ma i giovani giganti?

Ci sono. Luca de Aliprandini,Mattia Casse e, appunto, Gio-vanni da Briançon (ma ora ri-siede a Bardonecchia assiemealla sorella Camilla, a sua vol-ta in nazionale). Si pensavache il gigante fosse diventatouna terra arida, invece qual-che fiore c’è. Però non è anco-ra detto che si trasformi inuna... stella alpina. Borsotti,sul quale convergono atten-zioni e attese, lo sa. «Io l’uo-mo nuovo? Potrei esserlo, cer-to. Ma non sono presuntuosoe dico che non ho ancoracombinato nulla (peraltro ilbronzo ai Mondiali juniores2009 nella combinata "muo-vono" classifica e reputazio-ne, indicando anche una poli-valenza da sviluppare, ndr):meglio far parlare i fatti». Ouna specie di Frankensteindelle nevi, vale a dire il gigan-tista perfetto del quale Gio-vanni traccia l’identikit: «Ilmio idolo è Ligety. Magarinon è preciso come Raich,ma scia e curva da dio. Co-

munque, il profilo ideale èquesto: la testa di Simoncelli,la tecnica di Ligety e il cari-sma di Cuche».

Giovanni, appassionato ditrial e del tennis di Roger Fe-derer, tenterà di usare quelmodello, ben conoscendo ladurezza dello sci («È davverodifficile porsi degli obiettiviin questo sport; sono tentatodi pensare ai Giochi 2014, ma

poi mi accorgo che devo pre-occuparmi di chiudere ora trai primi 25 per conquistare unposto nelle finali di questaCoppa del mondo...») e il«cantiere» nel quale sta lavo-rando: «Vorrei portare avan-ti, e migliorare, slalom e quelsuperG che ormai è così ango-lato da essere ‘‘gigantizzato’’.Di sicuro non mi accontente-rò di partecipare a una sola di-sciplina». C’è una difficoltàaggiuntiva, guardando avan-ti: le regole del gigante do-vrebbero cambiare dalla pros-sima stagione e il ritorno araggi di curvatura inferiori ri-schia di penalizzare propriochi è nato nell’era del carvinge delle curve strette. Borsotti,tra l’altro, è uno dei contesta-tori della novità: «Ammazze-rà lo spettacolo e non è affat-to vero che ci sarà maggioresicurezza. Anzi, sarà tutto piùcomplicato. Daranno mai ret-ta una volta tanto a noi atle-ti?».

La risposta, purtroppo, èvecchia: no.

Flavio Vanetti© RIPRODUZIONE RISERVATA

Borsotti, anche i giganti crescono: «Io l’uomo nuovo»

Tennis, Schiavone battuta

Atletica

MOTOGP

RALLY

Le nazionalitàdei 30 corridori tracui spiccano i fratellilussemburghesiSchleck. Due italiani:Bennati e Nizzolo

Una superpotenzaalla conquistadi Tour e Giro

RUGBY

Milano con Teramonell’anticipo tv

OggiUominiOre 10.30: 1ª manchegigante AdelbodenOre 13.30: 2ª manche.DonneOre 11.45: Discesa Liberaa Bad Kleinkircheim.Annullata per maltempo laprova cronometrata

DomaniUominiOre 10.30: 1ª mancheslalom AdelbodenOre 13.30: 2ª mancheDonneOre 11.45: superG a BadKleinkircheim

Tv: Eurosport e RaiSport1

Quattro trampoliniL’austriaco GregorSchlierenzauer ha vinto ilQuattro trampolini.Colloredo 25˚

Doppia finale e, se a Francesca Schiavonefosse andata come a Flavia Pennetta (foto),le finali sarebbero state addirittura tre.Perfetta la giornata della Pennetta, che havinto in singolare e in doppio a Auckland. Insingolare la Pennetta ha battuto 6-1, 6-2 latedesca Angelique Kerber e oggi affronta lacinese Zheng Jie (2-6, 6-3, 6-3 alla russaSvetlana Kuznetsova). In doppio labrindisina ha conquistato la finale in coppiacon la tedesca Julia Georges superando 4-6,7-5, 10-8 la coppia franco-romenaCornet-Niculescu. La Schiavone non è

invece riuscita ad arrivare in fondo al torneodi Brisbane. Scesa in campo contro l’estoneKaia Kanepi in condizioni precarie, l’azzurraha combattuto per un set, il primo, poi,dopo aver chiesto l’intervento del medico,ha alzato bandiera bianca. Risultato finale:6-3, 6-0 per la Kanepi che oggi affronta laslovacca Daniela Hantuchova, che hasuperato Kim Clijsters, costretta al ritiro perun problema muscolare. A Doha, finalefrancese tra Wilfried Tsonga e Gael Monfils,che si è qualificato battendo 6-3, 6-4 ilfavorito, lo spagnolo Rafa Nadal.

MILANO — Kenia pigliatutto con Edwin Soi eMercy Cherono nel 55˚ Cross del Campacciosui prati di San Giorgio su Legnano. Fra ledonne, dopo i primi 2 mila metri corsi a 3’25’’al km, la successiva accelerazione delleafricane è stata brutale, soprattutto quelladella 20enne Mercy Cherono che ha stracciatole avversarie vincendo in 19’25’’, con unparziale di 12’23’’ sui 4 km finali. Alle suespalle, la connazionale Silvia Kibet, 2ª in19’47’’, davanti all’etiope Afera Godfay, 3ª in19’49’’. Buona 6ª Silvia Weissesteiner, seppurea 52’’, in ritardo di condizione ElenaRomagnolo, 11ª a quasi 2’ dalla Cherono.Stesso copione fra i maschi: andaturamoderata per i primi 6 km, poi solito showafricano, con sprint finale dominato da EdwinSoi, già primo nel Campaccio 2008, che con iltempo di 29’13’’ ha battuto di misura ilconnazionale Vincent Chepkok e l’etiopeKinde Atanau, solo 4˚ il campione mondialein carica, Imane Merga. Ampia sufficienza perStefano La Rosa, 8˚ a 55’’ da Soi, e Gabriele DeNard, 10˚ a 1’03’’. Gli azzurri hanno rettobene il ritmo degli africani sinché si correva a3’ al km, poi hanno potuto solo difendersi.

Giorgio Rondelli© RIPRODUZIONE RISERVATA

In alto da sinistra, lepunte di Radioshack:Frank Schleck, Cancellara,Andy Schleck, il teammanager Bruyneel,Kloden e Horner. SopraAndy in azione solitaria alTour 2011, chiuso al 2˚posto (Ap e Reuters)

LanciatoGiovanniBorsottiè uno dei piùpromettentigigantistiazzurri: ha 21anni, è natoa Briançon,ma vive aBardonecchia(Liverani)

Ciclismo Regista Bruyneel, nasce RadioShack-Nissan-Trek

BASKET

59SportCorriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012 italia: 515249535254

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Page 60: Il cds nazionale-07.01.2012

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DA COPIA DI UN DOCUMENTO DI IDENTITA’

RCS MediaGroup S.p.A.Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano

Ferruccio ed Elisabetta de Bortoli sono vicini aCarlo e partecipano al dolore della famiglia perla scomparsa di

Grazia- Milano, 6 gennaio 2012.

Caro Carlo, la fine si porta via solo il tempo.-Ritroverai la tua amata

GraziaUn abbraccio Sergio.- Milano, 6 gennaio 2012.

Pierluigi e Donatella Cerri sono vicini a Carloper la scomparsa di

Grazia Innocentie lo abbracciano con grande affetto.- Milano, 6 gennaio 2012.

Pierpaolo e Tina Vaj con Massimiliano, Gior-gia, Laura e Marco Gavina sono vicini a CarloGuglielmi, addolorati per la scomparsa dell'ama-ta

MariaGrazia Innocenti- Milano, 5 gennaio 2012.

Gae Aulenti abbraccia l'amico Carlo Guglielmiin un momento così difficile per la perdita di

Grazia- Milano, 6 gennaio 2012.

Tiziana e famiglia sono vicini a Carlo nel doloree nella sofferenza per la perdita della cara

Grazia- Bergamo, 6 gennaio 2012.

Massimo e Annalisa con Filippo si stringonocon fraterno affetto al carissimo amico Carlo neldolore per la scomparsa di

Grazia- Milano, 6 gennaio 2012.

Sergio Colombo commosso è vicino all'amicoCarlo per la perdita di

Grazia Innocenti- Monza, 6 gennaio 2012.

Paolo ed Emanuela Plotini sono vicini a CarloGuglielmi per la dolorosa perdita dell'amata

MariaGrazia- Milano, 6 gennaio 2012.

Carlo, Piero e Mariangela Molteni, GianfrancoMarinelli, partecipano al dolore di Carlo Gugliel-mi per la scomparsa di

Grazia Innocenti- Giussano, 6 gennaio 2012.

Mariagrazia InnocentiCaro Carlo ti abbraccio con molto affetto.- Ro-berto. - Milano, 6 gennaio 2012.

La Boffi partecipa al lutto di Carlo Guglielmiper la scomparsa di

Mariagrazia Innocenti- Milano, 6 gennaio 2012.

Marco Piva, Sarah Gabaglio e tutto lo StudioMarco Piva sono vicini al Presidente Carlo Gu-glielmi per la perdita dell'amata

Grazia- Milano, 7 gennaio 2012.

Lodovico e Marco sono vicini all'amico Carlonel dolore per la scomparsa di

Grazia- Bergamo, 6 gennaio 2012.

Alessandro e Paola si stringono a Carlo per laperdita dell'amata

Grazia- Milano, 6 gennaio 2012.

Marva e Gustavo abbracciano con tanto affettoCarlo, Chiara e Andrea per la triste scomparsadella cara

Grazia- Caracas, 6 gennaio 2012.

Carlo ti abbracciamo nel ricordo di

GraziaMaurizio, Simonetta.- Milano, 5 gennaio 2012.

Maurizio e Alison sono vicini a Carlo nell'addioa

Grazia- Milano, 5 gennaio 2012.

Claudio e Tiziana abbracciano con affetto Car-lo ricordando la cara

Grazia- Corsico, 6 gennaio 2012.

Franco e Daniela abbracciano Carlo ricordan-do la sua amata compagna

Grazia Innocenti- Milano, 6 gennaio 2012.

Il presidente di Centromarca Luigi Bordoni in-sieme al Consiglio Direttivo e allo staff dell'asso-ciazione partecipa con profondo cordoglio al lut-to di Carlo Guglielmi per la scomparsa di

Grazia Innocenti- Milano, 6 gennaio 2012.

La famiglia Messina, unitamente a dirigenti emaestranze della Flou S.p.A., è vicina all'amicoCarlo Guglielmi nel dolore per la prematurascomparsa dell'amata

Grazia Innocenti- Meda, 7 gennaio 2012.

I vicepresidenti, i componenti del Consiglio Di-rettivo assieme ai probiviri, al segretario genera-le e ai collaboratori di Indicam si stringono congrande affetto attorno al proprio Presidente Car-lo Guglielmi per la dolorosa perdita di

Grazia Innocenti- Milano, 5 gennaio 2012.

Silvio è vicino a Carlo nel suo grande doloreper la scomparsa di

Graziacon tutta l'amicizia e l'affetto di sempre.- Milano, 5 gennaio 2012.

Luigi abbraccia commosso Carlo per la dolo-rosa perdita di

Graziae gli è vicino con la sua amicizia.- Milano, 5 gennaio 2012.

Fabio e Serena con Stefano abbracciano affet-tuosamente Carlo per la perdita di

Grazia- Milano, 7 gennaio 2012.

Il presidente e i membri del consiglio direttivodi Assobagno partecipano al lutto di Carlo Gu-glielmi per la scomparsa di

MariaGrazia Innocenti- Milano, 6 gennaio 2012.

Davide Rampello e Andrea Cancellato con Ar-turo Dell'Acqua Bellavitis e Silvana Annicchiarico,a nome di Triennale di Milano e Fondazione Mu-seo del Design, si stringono commossi a CarloGuglielmi per la dolorosa scomparsa della suacara

Grazia- Milano, 6 gennaio 2012.

Il Presidente di Fiera Milano SpA Michele Peri-ni, l'Amministratore Delegato Enrico Pazzali, ilConsiglio di Amministrazione, il Collegio Sinda-cale insieme ai dirigenti e dipendenti tutti parte-cipano al dolore del Presidente di Cosmit CarloGuglielmi per la scomparsa della adorata

Grazia Innocenti- Rho, 6 gennaio 2012.

FlorenceMarzottoMarco, Flavia e Giulia sono vicini con grande af-fetto a Paolo, Veronica e Dominique nel ricordodella zia. - New York, 6 gennaio 2012.

Partecipa al lutto:� Mario Fantuzzi.

Umberto e Gemma partecipano al grande do-lore di Paolo, Veronica, Dominique, generi, ni-poti per la perdita dell'amata

Florence- Padova, 6 gennaio 2012.

Ferruccio ed Elisabetta de Bortoli partecipanoal dolore di Veronica, Roberto e della famigliaper la scomparsa di

FlorenceMarzotto- Milano, 6 gennaio 2012.

Magda, Giuliana e Palmino abbracciano conaffetto Veronica Paolo e tutta la famiglia nel mo-mento doloroso della perdita della cara

Florence- Milano, 6 gennaio 2012.

Renato e Maddalena Ugo sono affettuosamen-te vicini a Paolo e a tutta la famiglia per la scom-parsa dell'indimenticabile

Florence- Milano, 6 gennaio 2012.

Michal Alazraki si stringe con affetto a Paolo eVeronica nel loro estremo dolore per la perditadell'amatissima

Florence- Milano, 6 gennaio 2012.

Antonio Favrin e famiglia partecipano al dolo-re di Paolo, Veronica e Dominique per la perditadi

FlorenceMarzotto- Portogruaro, 6 gennaio 2012.

Angelo a Marisa Zegna partecipano con affettoal grande dolore di Paolo per la prematura scom-parsa di

FlorenceDanielMarzotto- Lugano, 6 gennaio 2012.

Alessandro e Rosalba Calabria si uniscono aldolore del conte Paolo Marzotto e di tutta la fa-miglia per la scomparsa della adorata moglie

contessa

FlorenceMarzotto- Legnano, 6 gennaio 2012.

Federico, Alec, Giovanni, Barbara, Clemente eVicky Ceschi a Santa Croce con le rispettive fa-miglie si stringono commossi a Paolo, Veronica eDominique nel ricordo affettuoso della cara

Florence- Milano, 6 gennaio 2012.

Isabella Fucale e Giovanni Boroli si unisconoall'immenso dolore di Paolo e tutta la famigliaper la perdita dell'indimenticabile

Florence- Rosolini, 6 gennaio 2012.

Inge Fila è affettuosamente vicina a Paolo nelsuo grande dolore per la scomparsa dell'amatis-sima

Florence- Biella, 6 gennaio 2012.

Carlo, Giovanna e la famiglia d'Urso sono af-fettuosamente vicini a Paolo ed a tutti i suoi carinel ricordo di

Florence- Milano, 6 gennaio 2012.

Marco e Ermella Fantini sono vicini con affettoa Paolo e ricordano con una particolare preghie-ra

Florence- Miami, 6 gennaio 2012.

Rolly, Graziella, Paolo e Jacopo abbraccianoPaolo ricordando la sua amata

Florence- Cortina, 6 gennaio 2012.

Betty Dolcetta Zanuso è vicina affettuosamenteal grande dolore di Paolo e della famiglia tuttaper la perdita della loro cara ineguagliabile

Florence- Milano - Vicenza, 7 gennaio 2012.

Paola Zanussi, Peter e Martina Sartogo parte-cipano al grande dolore di Paolo, Veronica e ditutta la famiglia Marzotto per la scomparsa della

Contessa

FlorenceMarzotto- Cortina d'Ampezzo, 6 gennaio 2012.

Gianni ed Alessandra Tamburi si stringono congrandissimo affetto a Paolo, Veronica e a tutta lafamiglia nella profonda tristezza per la perdita di

FlorenceMarzotto- Milano, 6 gennaio 2012.

L'amministratore delegato, il supervisoryboard, il management team e i dipendenti tuttidi Hugo Boss sono vicini al conte Paolo Marzottoe a tutta la sua famiglia per la perdita della cara

FlorenceMarzotto- Metzingen, 6 gennaio 2012.

Il Presidente Antonio Favrin, l'AmministratoreDelegato Sergio Tamborini, il Consiglio di Ammi-nistrazione e tutti i dipendenti di Marzotto S.p.A.partecipano al dolore della famiglia Marzotto perla perdita dell'amata

Florence- Valdagno, 6 gennaio 2012.

Giovanna con il consiglio direttivo e il comitatoscientifico Vidas si stringe con grande affetto ericonoscenza a Veronica nel dolore per la perditadella mamma

Florence- Milano, 6 gennaio 2012.

Noretta e John e tutti gli artisti del KeyboardTrust ricordano la generosissima e instancabile

Florencecon la massima stima e grande affetto anche perPaolo. - Londra, 6 gennaio 2012.

È mancata all'affetto dei suoi cari

Ginette PasquonDonatoLo annuncia con tristezza il figlio Maurizio conFederica e i nipoti Alessandro e Francesco.- Il fu-nerale sarà celebrato nella chiesa di San France-sco al Fopponino a Milano, sabato 7 gennaio alleore 11. - Milano, 6 gennaio 2012.

Siamo vicini a Maurizio e Federica per la per-dita della cara ed indimenticabile

GinetteEnrico Imma, Giulio Teresa, Severo Clara, AttilioVirginia, Amoroso Erminia, ed i parenti tutti.- Napoli, 7 gennaio 2012.

Il 6 gennaio 2012 è mancato ai suoi cari

Alessandro CaporaleI funerali si terranno nella Basilica di Sant'Eustor-gio il 7 gennaio alle ore 14.45.- La famiglia.- Milano, 6 gennaio 2012.

Partecipano al lutto:� La famiglia Tedeschi e Vitillo.

Papianche se non saremo più vicini sappi che dal no-stro cuore non te ne andrai mai.- Althea e Gaël.- Milano, 6 gennaio 2012.

AlessandroForever.- Barbara. - Milano, 6 gennaio 2012.

La sera del 5 gennaio si è spento fra il doloredei congiunti

Mario CastelliLo piangono la moglie Giovanna, i figli MonicaIlaria Susanna Umberto e Marzio e i parenti tutti.- Milano, 6 gennaio 2012.

Giovedì 5 gennaio 2012, "deposte le vele" do-po lunga contesa nutrita di sofferenza e ironia, siè serenamente conclusa la vicenda terrena di

Giovanna Prinetti CastellettiBinda

Memori del bene per tanti anni loro donato convigile intelligenza e soverchiante amore, lo an-nunciano commossi i nipoti Andrea, Francesco,Milena e Martina, unitamente alle loro famiglie,e i cognati Carlo con Anna e Mimi con Alvise.-Un grazie ricolmo d'affetto alle tenaci sentinelledi giorni e notti difficili Marina, Rizza e Adria, aicompagni di rade evasioni Sandrina, Mario eFrancesca e agli insostituibili medici-amici CarloArrigoni, Silvio Scarone, Paolo Colombo, FabrizioCortesi, Mauro Barbareschi, Maurizio Periti e conlui alle Suore e al personale tutto della Casa diCura Capitanio.- I funerali avranno luogo nellachiesa parrocchiale di Santa Maria al Paradiso,corso di Porta Vigentina 14.- Per giorno e oradella funzione, si prega contattare le OnoranzeFunebri Santa Sofia, telefonando dopo le ore 10al 0258307131. - Milano, 6 gennaio 2012.

Partecipano al lutto:� Mario, Donata e Carla Perazzi.� Marisa Maglione.� Mimmi Quartieri.� Giorgio, Paola, Lucia, Elena Meda.� Paolo Mariagrazia Colombo con Annalisa e

Mariapaola.� Lia, Paolo Reinach e figli.

Ci hai inondati d'affetto

ziaGiovannaQuanto ci è stato dato vivrà per sempre nei nostricuori.- Andrea, Margherita, Lorenzo, Filippo,Chicca. - Milano, 6 gennaio 2012.

Un bacio da lontano

ziaGiovannail racconto della "nostra" Africa accompagnerà,passo passo, il tuo viaggio.- Con immenso affet-to.- Filippo e Chicca.- Praslin, 6 gennaio 2012.

Cara

ziaGiovannaper te essere amata era un miraggio irraggiun-gibile.- Il mio affetto ti accompagna sulle spondedell'eternità.- Margherita.- Milano, 6 gennaio 2012.

Giannetta con tutti i Lazzati abbraccia affettuo-samente Andrea, Margherita, Lorenzo, Filippo eChicca insieme a Francesco, Milena, Martina ealle loro famiglie nel vivo ricordo della cara

ziaGiovannainsostituibile affetto di tutta la vita.- Milano, 6 gennaio 2012.

Partecipano al lutto:� Maura e Antonella Mazzei.

Il giorno 5 gennaio è mancata

GiovannaBinda PrinettiCastelletti

Lo annunciano con grande tristezza i cognati Al-vise e Mimi Zorzi con i figli e i nipoti.- Roma, 7 gennaio 2012.

Carlo Anna Prinetti Castelletti con Piero Ema-nuela Cristina, Veronica e Guido annunciano conprofondo dolore la scomparsa della cognata e zia

N.D.

Giovanna Prinetti CastellettiBinda

e sono affettuosamente vicini ai nipoti Andrea,Margherita che in questi lunghi anni l'hannoamorevolmente assistita.- Borgo Ticino, 6 gennaio 2012.

Lara piange la perdita di

GiovannaBinda Prinettiamica carissima e insostituibile.- Milano, 6 gennaio 2012.

Monica Zara e famiglia partecipano con affettoal lutto di tutti i nipoti per la scomparsa della si-gnora

GiovannaBinda- Milano, 6 gennaio 2012.

Sandrina Francesca e Mario, Stefano e Cesarepartecipano al dolore per la scomparsa dell'ama-ta

Giovannache ricorderanno con tanto affetto.- Milano, 6 gennaio 2012.

Emma ricorda la vita serena e l'amicizia di

GiovannaBindaed è vicina con lo studio Paolo Casati e figli a tuttii famigliari. - Milano, 7 gennaio 2012.

Simona Klimbacher si unisce all'immenso do-lore di Fabrizio per la perdita di

Paola- Milano, 6 gennaio 2012.

Paolail tuo sorriso indimenticabile resta qua, dentrotutti noi.- Le tue Paolini sisters.- Roma, 5 gennaio 2012.

Daniele Ripamonti, ancora incredulo e profon-damente addolorato, porge l'estremo saluto a

Paola Pariseamica colta e generosa, collega di rara intelli-genza. - Milano, 6 gennaio 2012.

Partecipa al lutto:� Studio Legale Ripamonti.

PaolaPaolina, per noi Paolona, indimenticata sarai persempre.- Giulia Sarnari e Guido Palombieri.- Roma, 7 gennaio 2012.

Guido e Rosaria Calvi si uniscono al dolore deifamiliari di

Paola Parisesaggia e raffinata giurista dal pensiero limpidoed elegante. - Roma, 5 gennaio 2012.

Nicola e Federica abbracciano affettuosamen-te Fabrizio nella perdita di

Paola- Milano, 6 gennaio 2012.

Cara

Paolati ricordiamo con un sorriso.- Le tue colleghe.-Barbara, Eva, Marta, Stefania.- Milano, 6 gennaio 2012.

È mancata all'affetto dei suoi cari

Ambrogina Fava ved.MontiNe danno il triste annuncio, a funerali avvenuti,i figli Luisa, Giulia ed Angelo insieme a Pepe eAlessandra. - Milano, 7 gennaio 2012.

Partecipano al lutto:� Alberto Lodigiani e famiglia.

Ciao

nonnaGigiaci mancherai tanto.- I tuoi nipoti Luisella, Stefa-nia, Roberta, Laura, Luca, Martina, Nicole, Ales-sia ed Elisa. - Milano, 7 gennaio 2012.

Giorgio e Franca Griziotti con i figli Giovanni,Giangiorgio con Rossana sono vicini con tanto af-fetto ad Angelo, Luisa e Giulia per la morte dellaloro mamma

Ambrogina FavaMonti- Milano, 5 gennaio 2012.

Giovedì 5 gennaio si è spenta l'amata

Fausta Colavolpe SeveriDanno il triste annuncio i figli Francesca e Mas-simo Coltellacci con Ilaria, il fratello Giulio conGiovanna, Giulia e Luca.- I funerali si terranno aRoma nella chiesa dei Santi Sette Fondatori, piaz-za Salerno, alle ore 10 di lunedì 9 gennaio.- Of-ferte a AIL - Associazione Italiana contro le Leu-cemie. - Roma, 7 gennaio 2012.

Fiorenza Tarabiono abbraccia commossa Mi-na, Vera, Francesca ricordando il

prof. Attilio de Poli- Milano, 7 gennaio 2012.

Una tragica fatalità ha stroncato la giovane vi-ta del

prof. CosimoNotarstefanodocente universitario.- Con disperazione ne dan-no il triste annuncio la mamma Katia Mastropao-lo Notarstefano, gli zii, i cugini, i nipotini.- Il ritofunebre sarà celebrato il 7 gennaio alle ore 10nella chiesa di San Rocco in via Sagarriga Viscon-ti, Bari. - Bari, 6 gennaio 2012.

Ubm Business Services con Pietro De Carolis,Rosella D'Ambrosio, Andrea Clementi e tutti i col-laboratori è vicina al grande dolore della fami-glia per l'improvvisa e prematura scomparsa del-lo stimatissimo

Avv.MaurizioGelmi- Milano, 6 gennaio 2012.

È mancata all'affetto dei suoi cari

Rosamaria Bentivegnadetta Rosy.- Ne danno il triste annuncio Vito, Mo-nica, Claudia, i generi e le nipotine.- Sesto San Giovanni, 6 gennaio 2012.

I compagni del Liceo Vittorio Veneto di Milanosalutano con grande tristezza

Federico Cavagnaamico carissimo, compagno gagliardo di anni fe-lici. - Milano, 6 gennaio 2012.

Giuliano Luisa Marco Monica Stefano e Danie-la sono vicini a Marcello e Giulia per la perditadi

UgoGuy- Milano, 6 gennaio 2012.

Anna e Paolo con Alessandra piangono

Aldo Predaamico caro e dolcissimo.- Milano, 6 gennaio 2012.

Aurelio PessinaCi manchi tanto adorato papà ma il ricordo deltuo sorriso e della tua bontà è sempre nei nostricuori.- Aurelia, Carlo, Emanuela e tutta la tuagrande famiglia. - Milano, 7 gennaio 2012.

Nel decimo anniversario della scomparsa di

Alberto RavasiClaudia, Popi, Fabrizio e famiglie lo ricordanocon grande rimpianto.- Brivio, 7 gennaio 2012.

60 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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Page 61: Il cds nazionale-07.01.2012

Vita digitaleLa classificaI 10 videogiochi piùbelli del 2011. Il videodi Federico Cella.

AnimaliMangiare i delfiniÈ in crescita nei Paesipoveri (e non solo) ilconsumo di mammiferi.

Donne e dieta474 bugie all’annoDolci, vino, pane epatatine favorisconola menzogna.

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Come si giocaBisogna riempire lagriglia in modo cheogni riga, colonna eriquadro contenganouna sola volta inumeri da 1 a 9

Sole Nuvolo Coperto Pioggia Rovesci Temporali Neve Nebbia Debole Moderato Forte Molto forte Calmo Mosso Agitato

MAREVENTO

Nuova Ultimo quartoPrimo quarto PienaSorge alleTramonta alle

OGGILE PREVISIONI

IL SOLE LA LUNA

LE TEMPERATURE DI OGGI

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Una circolazione instabile, associata ad aria fredda subpolare, interessa l'Europa centro-orientale con piogge diffuse e locali nevicate fino a quote basse, specie sulla Mitteleuropa e su regioni danubiane. Continua a insistere, invece, una figura anticiclonica sulla Penisola Iberica, in estensione anche al Mediterraneo centro-occidentale con tempo, su questi settori, stabile e ampiamente soleggiato.

Bel tempo prevalente su tutto il territorio in questo fine settimana salvo qualche ultimo addensamento, nella mattinata odierna, sui settori appenninici meridionali e addensamenti con fiocchi a bassa quota sulle Alpi di Nordest. Tra lunedì e mercoledì, è atteso il transito di deboli impulsi instabili da Nord con locali piogge e qualche nevicata a 6/900 m al Sud e sulle regioni del medio Adriatico; poche variazioni altrove con sole prevalente.

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L’Italia vistada Giannelli:secondo libro

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61Corriere della Sera Sabato 7 Gennaio 2012 italia: 515249535254

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Page 62: Il cds nazionale-07.01.2012

Teleraccomando

E’ Oscar Pistorius, l’atletasudafricano che corregrazie a particolari protesi,ad inaugurare l’ottavaedizione dello showballerino condotto da MillyCarlucci (foto), dopo lenumerose polemiche suicompensi ai vip-danzatori,tra cui Gianni Rivera eBobo Vieri. Tra gli altriprotagonisti: LucreziaLante della Rovere, AnnaTatangelo, Sergio Assisi emolti altri. Confermata lagiuria: Carolyn Smith,Guillermo Mariotto, IvanZazzaroni e Fabio Canino(manca all’appelloLamberto Sposini, ancorain cura riabilitativa).

PER DISTRARSI / 2

di Maria Volpe

Michele Santoroospite di Fazio

Ballando con le stelleRai1, ore 21.10

La Carluccifa ballare le star

Su Rai1 ballano, qui suCanale 5 fanno un po’ di tuttogli aspiranti famosi: cantano,ballano, recitano. Alle volte siproducono in performanceimbarazzanti, stile«Corrida», ma il programmafunziona. Anche in questaedizione dunque vedremomaghi, poeti, contorsionisti,musicisti, acrobati, scultoridel ghiaccio, funamboli,artisti di strada, astrologi,burattinai… e molto altro. Ingiuria (foto) Maria DeFilippi, Gerry Scotti e RudyZerbi. Conducono SimoneAnnicchiarico e BelenRodriguez: la coppiaintervista i concorrenti nelbackstage.

PER DISTRARSI / 1

Un reportageche mostra Israele

Michele Santoro dopo ildivorzio del 6 giugno tornacosì per la prima volta in Rai,sulla poltrona di Fabio Fazio.Saranno ospiti anche EnzoBianchi e Massimo Cacciari.Che tempo che faRai3, ore 20.10

Italia’s got talentCanale 5, ore 21.10

Maria e Gerryfra gli esordienti

Film e programmi

Un suggestivo viaggio inIsraele, crocevia di religionidiverse, luogo impregnato dispiritualità, attraversopaesaggi di assoluta, intattabellezza.Tg2 DossierRai2, ore 23.35

Il prof. Howard Brackett (KevinKline, foto) sta per sposarsi conuna collega. Tutto è tranquillofinché in una diretta televisivaun ex alunno dichiara che ilprofessore è gay.In & OutLa7, ore 21.30

La principessa Irina dichiarache sposerà il vincitore delleOlimpiadi. Alafoix, innamoratodi lei, chiede aiuto a Asterixe Obelix (Clovis Cornillace Gérard Depardieu, foto)Asterix alle OlimpiadiItalia 1, ore 21.10

Tv in chiaro

Kline si scopre gayguardando la tv

Le gare olimpichedi Depardieu

Rai1rai.it

Rai2rai.it

Rai3rai.it

Rete4mediaset.it/rete4

Italia1mediaset.it/italia1

Canale5mediaset.it/canale5

La7la7.it

MTvmtv.it

20.00 TELEGIORNALE.20.30 RAI TG SPORT.

Rubrica sportiva20.35 SOLITI IGNOTI.

Varietà. ConFabrizio Frizzi

21.10 BALLANDO CON LESTELLE. Varietà. ConMilly Carlucci. ConPaolo Belli

20.25 ESTRAZIONI DELLOTTO. Varietà

20.30 TG 2 20.30.21.05 CASTLE. Telefilm.

Con N. Fillion, S. Katic, J. Huertas

22.40 SABATO SPRINT.Rubrica sportiva.Con S. Gandolfi,Paolo Paganini

20.00 BLOB. Attualità20.10 CHE TEMPO CHE FA.

Talk show21.30 FILM INCONTRIAMOCI

A LAS VEGAS.(Comm., Usa, 1999).Regia di Ron Shelton.Con A. Banderas, W.Harrelson, L.Davidovich.

21.15 FILM LA PROMESSA.(Drammatico, Usa, 2001). Regia di Sean Penn.Con JackNicholson, BenicioDel Toro, PatriciaClarkson. Nel programma:Tgcom; Meteo

20.00 TG 5.20.30 STRISCIA LA

NOTIZIA. Tg Satirico21.10 ITALIA’S GOT TALENT.

Varietà. Con SimoneAnnicchiarico, BelenRodriguez. ConMaria De Filippi,Gerry Scotti, RudyZerbi

21.10 FILM ASTERIX ALLEOLIMPIADI.(Avventura,Belgio/Francia/Germania/Italia/Spagna,2008). Di F. Forestier,T. Langmann. Con C.Cornillac, G.Depardieu

23.35 STUDIO SPORT XXL.

20.00 TG LA7.20.30 IN ONDA. Talk show.

Con Luca Telese,Nicola Porro

21.30 FILM IN & OUT.(Commedia, Usa,1997). Regia diFrank Oz. Con KevinKline, Tom Selleck,Joan Cusack.

14.30 MY SUPER SWEETWORLD CLASS.Varietà

15.00 PLAIN JANE: LANUOVA ME. Varietà

16.00 MTV NEWS.16.05 TEENAGER IN CRISI

DI PESO. Varietà17.00 MTV NEWS.17.05 TEENAGER IN CRISI

DI PESO. Varietà18.00 MTV NEWS.18.05 TEEN MOM. Varietà19.00 MTV NEWS.19.05 MARATONA I SOLITI

IDIOTI. Varietà21.00 MTV NEWS.21.05 MARATONA I SOLITI

IDIOTI. Varietà22.00 MARATONA I SOLITI

IDIOTI. Varietà

SERA

16.00 DEEJAY HITS.Musicale

18.00 ICONOCLASTS.Musicale

18.55 DEEJAY TG.19.00 DJ STORIES - ALL

AREAS. Musicale20.00 DEEJAY MUSIC CLUB.

Musicale21.00 BEST OF LOREM

IPSUM. Musicale21.30 JACK ON TOUR.

Musicale22.30 DVJ SATURDAY.

Musica0.30 DEEJAY NIGHT.

Musicale

Deejay TV

Rai4rai.it

Rai5rai.it

RaiStoria

rai.it

RaiMovie

rai.it

RaiYoYo

rai.it

RaiGulp

rai.it

Boing

boingtv.it

La7dla7.it

6.00 MADDECHEAÒ.Varietà

6.30 LA SITUAZIONECOMICA. Varietà

7.00 DOCTOR WHO IV.Serie

8.00 DOCTOR WHO IV.Serie

9.15 LOST. Serie10.00 FILM MORTAL

KOMBAT. 11.35 FILM MORTAL

KOMBAT -DISTRUZIONETOTALE.

12.55 STREGHE. Serie13.45 FILM BANLIEUE 13 -

ULTIMATUM . 15.20 WONDERLAND.

Attualità16.20 DEAD ZONE V.

Telefilm17.00 DOCTOR WHO V.

Serie18.00 PRIMEVAL IV. Serie18.45 PRIMEVAL IV. Serie19.30 SANCTUARY. Serie20.20 SANCTUARY. Serie21.10 MEDIUM III. Serie22.00 MEDIUM III. Serie

14.40 DAVID LETTERMANSHOW. Talk show

15.30 POSSO VENIRE ADORMIRE DA VOI?Documentario

16.25 MARCO POLORELOADED.Documentario

17.25 TED TALKS. Attualità17.55 COOL TOUR

WEEKEND. Attualità18.50 SUNSHINE

SUPERMAN THEJOURNEY OFDONOVAN.Documentario

19.45 WANTED - DIEGOABATANTUONO.Attualità

20.45 PASSEPARTOUT.Attualità

21.15 CINQUE BUONIMOTIVI. Attualità

21.20 LE STORIE DELSIGNOR G. Teatro

22.15 PROGETTI DI DANZA.Attualità

22.45 PETRUSKA: QUADRIDI UN’ESPOSIZIONE.Musica

19.05 PRIMO PIANO -HIROHITO.Documenti

19.35 RES GESTAEPERSONAGGI.Documenti

19.40 DADAUMPA -SKETCH SUCHIAMATE ROMA3131. Documenti

19.45 SI DICE DONNA -ALLEGRA CONLACRIMA.. RICORDODI BRUNELLAGASPERINI.Documenti

20.00 QUI STOCCOLMA - VIPARLA RAIMONDOVIANELLO.Documenti

21.00 DIXIT STORIAD’ITALIA - IL REGIME:IMPERO EDITTATURA.Documenti

23.00 PIER PAOLOPASOLINI E LARAGIONE DI UNSOGNO. Documenti

6.30 FILM AVVENTURA AVALLECHIARA.

7.40 FILM NEL GIORNODEL SIGNORE.

9.10 APPUNTAMENTO ALCINEMA. Attualità

9.15 FILM RITA, LA FIGLIAAMERICANA.

10.50 FILM I RACCONTI DITERRAMARE.

12.40 FILM THE HUNTED -LA PREDA.

14.20 FILM SCENT OF AWOMAN - PROFUMODI DONNA.

16.55 FILM IL VELODIPINTO.

19.00 FILM SONO UNFENOMENOPARANORMALE.

21.00 FILM TROPPO FORTE.(Commedia). Regiadi Carlo Verdone.

22.55 FILM DUELLO A ELDIABLO. (Western).Di Ralph Nelson.

0.45 FILM FIVE FINGERS -GIOCO MORTALE.(Thriller). Regia diLaurence Malkin.

16.45 GRACHI. Telefilm17.35 REPELDE WAY.

Telefilm18.20 KARKU.

Telefilm18.40 SCHOOL ROCKS!

Ragazzi19.30 FILM ULTIMATE

AVENGERS.21.00 SKYLAND. Cartoni21.30 GRACHI. Telefilm

20.00 BEAR NELLAGRANDE CASA BLU.Pupazzi animati

20.25 UKI. Cartoni20.30 DIXILAND. Cartoni20.40 INSIEME A ROSIE.

Cartoni20.50 LA STELLA DI LAURA.

Cartoni21.00 CIAO PRINCIPESSA

II. Cartoni

19.00 JOHNNY TEST. Cartoni19.25 LE NUOVE AVVENTURE

DI SCOOBY DOO.Cartoni

20.15 TAKESHI’S CASTLE.Varietà

20.40 THE GARFIELD SHOW.Cartoni

21.10 NINÌ. Telefilm21.55 LEONE IL CANE

FIFONE. Cartoni

17.40 THE OPRAH WINFREYSHOW. Varietà

18.40 FUORI DI GUSTO.Attualità

19.40 CHEF PER UNGIORNO. Varietà

20.40 G’ HOLIDAY. TgSatirico

21.10 FILM AGNESE DI DIO.23.10 CHEF PER UN

GIORNO. Varietà

Tv2000

tv2000.it

20.00 SANTO ROSARIO DALOURDES. Religione

20.30 NEL CUORE DEIGIORNI - INDACO.

21.20 LA BATTAGLIA DIDON PIETROPAPPAGALLO.Miniserie

23.00 GOCCE DI MIELE. 23.05 UN’ALTRA VITA.

Documentario

La5mediaset.it

20.05 YOUTUBERS 4 AIRC -UNA GIORNATA DARICERCATORI. Att.

20.35 RIASSUNTO GRANDEFRATELLO. Reality

21.00 GRANDE FRATELLOLIVE. Reality

21.10 MISSING. Telefilm21.55 MISSING. Telefilm23.11 CHARM SCHOOL.

Documentario

Cielo

cielo.it

18.00 MOST DANGEROUS -PERICOLO REALE.Varietà

19.00 HELL’S KITCHEN.Varietà

20.00 MASTERCHEF USA.Varietà

21.00 SHARK MEN - UOMINISQUALO. Doc.

22.00 UOMINI DELLEPALUDI. Doc.

Iris

iris.mediaset.it

13.14 FILM N’GOPP.14.42 FILM GORKY PARK.17.00 FILM LADY IN THE

WATER.19.05 FILM PLAYING GOD.20.58 FILM TERAPIA E

PALLOTTOLE.22.48 FILM KISS.0.38 FILM IL MIO NOME È

REMO WILLIAMS.2.29 FILM N’GOPP.

6.30 UNOMATTINA INFAMIGLIA. Attualità.Con Tiberio Timperi,Miriam Leone. Nelprogramma: Tg 1(7.00, 8.00, 9.00);Tg1 Focus; Tg1Dialogo; Tg 1 L.I.S.

10.10 ASPETTANDOBALLANDO CON LESTELLE. Varietà

10.40 APRIRAI. Attualità10.50 CHE TEMPO FA.10.55 UNOMATTINA STORIE

VERE. Attualità12.00 LA PROVA DEL

CUOCO. Varietà13.30 TELEGIORNALE.14.00 LE AMICHE DEL

SABATO. Talk show17.00 TG 1.17.15 A SUA IMMAGINE.

Attualità. ConRosario Carello

17.45 PASSAGGIO A NORDOVEST. Attualità. ConAlberto Angela

18.50 L’EREDITÀ. Quiz

7.00 CARTOON MAGIC.Ragazzi

9.00 SUMMER INTRANSYLVANIA. Serie

9.25 SCHOOL ROCK.Reality

10.15 SULLA VIA DIDAMASCO. Attualità

11.00 METEO 2.11.05 APRIRAI. Attualità11.15 MEZZOGIORNO IN

FAMIGLIA. Varietà13.00 TG2 GIORNO.13.25 DRIBBLING. Rubrica14.00 FILM ROBIN HOOD. 15.30 FILM LE FOLLIE

DELL’IMPERATORE. 16.40 CLASSICI DISNEY.

Cartoni17.10 SERENO VARIABILE.

Attualità18.00 TG 2 L.I.S.18.05 CRAZY PARADE.

Varietà18.35 SEA PATROL. Telefilm19.30 SQUADRA SPECIALE

COBRA 11 - SEZIONE2. Telefilm

9.10 PAESEREALE. Att.10.10 DOC MARTIN.

Telefilm11.00 TGR BELLITALIA. Att.11.30 TGR PRODOTTO

ITALIA. Attualità12.00 TG 3.12.25 TGR IL

SETTIMANALE.Rotocalco

12.55 TGR AMBIENTEITALIA. Attualità

14.00 TG REGIONE.14.20 TG 3.14.45 TG 3 PIXEL. Attualità14.50 DAI NOSTRI INVIATI -

LA RAI RACCONTA LAMOSTRA DELCINEMA 1968-1979.Documenti

15.50 QUATTRO GIORNIROCK. Attualità

16.50 TG3 L.I.S.16.55 FILM LASSÙ

QUALCUNO MI AMA. 19.00 TG 3.19.30 TG REGIONE.

TG REGIONE METEO.

7.00 TGCOM24.7.30 MAGNUM P.I.

Telefilm8.20 VIVERE MEGLIO -

ANTEPRIMA. Rubrica8.35 VIVERE MEGLIO.

Rubrica9.45 MONK. Telefilm

10.50 RICETTE DIFAMIGLIA. Attualità

11.30 TG 4 - TELEGIORNALE.12.00 DETECTIVE IN

CORSIA. Telefilm13.00 LA SIGNORA IN

GIALLO. Telefilm13.50 IL TRIBUNALE DI

FORUM -ANTEPRIMA. Att.

14.05 IL TRIBUNALE DIFORUM. Attualità

15.05 POIROT. Telefilm17.00 PSYCH. Telefilm18.00 I MITI DEL CINEMA.

Documentario18.55 TG 4 -

TELEGIORNALE.19.35 TEMPESTA D’AMORE.

Soap Opera

6.00 TG 5 PRIMA PAGINA.Attualità

8.00 TG 5 MATTINA.8.50 TIBET ED HIMALAYA.

Documentario9.35 FINALMENTE

ARRIVA KALLE.Telefilm

10.45 FILM I 12 CANI DINATALE.

13.00 TG 5.13.40 RIASSUNTO GRANDE

FRATELLO. Reality13.50 FILM CONTRATTO

D’AMORE. (Comm.,Usa, 2003). Regia di ClareKilner. Con MandyMoore, AllisonJanney, Trent Ford. Nel programma:Tgcom; Meteo 5

15.30 VERISSIMO - TUTTI ICOLORI DELLACRONACA. Rotocalco

18.50 THE MONEY DROP.Quiz. Con GerryScotti

6.00 AARON STONE.Telefilm

7.00 CARTONI ANIMATI9.30 POWER RANGERS

SAMURAI. Telefilm

9.55 BAKUGANGUNDALIANINVADERS. Cartoni

10.20 GAIKING. Cartoni10.50 FILM SCOOBY DOO, IL

MISTERO HA INIZIO.12.20 MALEDETTI

SCARAFAGGI. Cartoni

12.25 STUDIO APERTO.13.00 STUDIO SPORT.13.35 TGCOM.13.40 I SIMPSON. Cartoni14.35 FILM VIVERE UN

SOGNO - GOAL! 2. 16.45 FILM SOCCER GIRL -

UN SOGNO IN GIOCO. 18.30 STUDIO APERTO.19.00 MR. BEAN. Telefilm19.25 FILM UNA

PROMESSA È UNAPROMESSA.

6.00 TG LA7.7.00 OMNIBUS. Attualità

10.00 BOOKSTORE. Att.11.05 TIME WARP:

BILIARDI. Doc.11.35 L’ARIA CHE TIRA. Att.12.25 I MENÙ DI

BENEDETTA. Attualità13.30 TG LA7.14.05 ITALIALAND -

REMIXATA!!! Varietà14.25 FILM IL CANE E IL

POLIZIOTTO.(Azione, Usa, 1995).Regia di AaronNorris. Con ChuckNorris, CarmineCaridi, MicheleLamar Richards.

16.00 SERIE A: BancaTercas Teramo -Emporio ArmaniMilano. Basket(Diretta)

18.10 MOVIE FLASH.Attualità

18.15 I MAGNIFICI SETTE.Serie

0.30 DI CHE TALENTO SEI?Attualità. ConMaurizio Costanzo,Enrico Vaime

1.15 TG 1 - NOTTE.TG1 FOCUS. Attualità

23.25 TG 2.23.35 TG 2 DOSSIER.

Attualità0.20 TG 2 STORIE. I

RACCONTI DELLASETTIMANA. Attualità

23.45 TG 3.24.00 TG REGIONE.0.05 UN GIORNO IN

PRETURA. Attualità.Con RobertaPetrelluzzi

23.45 FILM LEGAME DISANGUE. (Thriller,Usa, 1995). Regia diJames Lemmo. ConLinda Fiorentino,Daniel Baldwin

0.30 IL TREDICESIMOAPOSTOLO - ILPRESCELTO. Miniserie

2.00 TG 5 NOTTE.Nel programma:Meteo 5

0.35 POKER1MANIA.Varietà

1.50 FILM MIRACOLO ATUTTO CAMPO.(Dramm., Usa,2003). Di St. Gillard

23.20 FILM IN NOME DELPAPA RE.(Drammatico, Italia,1977). Regia diLuigi Magni. ConNino Manfredi

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STASERA ALLE 21.00

62 Sabato 7 Gennaio 2012 Corriere della Seraitalia: 515249535254

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Page 63: Il cds nazionale-07.01.2012

Bisogna proprio essere succubi del senso del do-vere per seguire un’intera puntata di «Piazzapu-lita» (La 7, giovedì, ore 21.15).

Corrado Formigli andava bene a fare le inchie-ste di Santoro, ma come conduttore deve anco-

ra crescere, spande noia a piè sospinto. A un certo puntoha esclamato stizzito, rivolto ai suoi ospiti che non se lofilavano più: «I tempi li detto io». Ecco, questa è la frase

spia del suo modo di condur-re: i tempi si dettano senzadirlo, per dono carismatico.Fortuna vuole che MichaelSantorum sia in vacanza, epiù ancora che operi su unapiattaforma ancora ai marginidella scena mediatica. Avràanche imboccato la fase dellento declino, ma la tv genera-lista ha un credito di ascoltiche nessun contenitore alter-nativo può, finora, vantare.

Può darsi che la colpa dellanoia - si discuteva di crisi, difeste che stanno finendo, ditasse, di evasori, di altri similie allegri argomenti – sia impu-tabile agli ospiti, una congre-ga di facce tristi e barbose co-me da tempo non si vedeva: ilsottosegretario GiampaoloD’Andrea (pareva persinosmarrito, ma dove l’hannopreso?), Ugo Sposetti del Pd(da vecchio ragioniere comu-nista, agitava tabelle per direche i parlamentari guadagna-no poco), Giorgio Stracquada-nio del Pdl assatanato controEquitalia («pizzo di Stato»,ma fino a ieri al governo c’erail suo partito) e poi, in collega-mento, Claudio Lotito (Formi-

gli è laziale?), uno che mostra non pochi problemi con lacompiutezza del senso.

Se alla noia si aggiunge l’angoscia (storie drammatichedi piccoli imprenditori, morsi della crisi, sentenziosità diLotito), la serata è rovinata: problemi complessi abitanotalvolta anime semplici.

Ma perché, anche in tv, fino a pochi mesi fa non c’erala percezione di una simile gravità? Perché all’angosciadella vita quotidiana si deve aggiungere l’angoscia di«Piazzapulita»? Siamo così sicuri che la sventura debbagenerare per forza altre sventure?

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A fil di rete

Pay Tv

Cameron Diaze i misteri di Cruise

Quando June incontra Milner(Cameron Diaz e Tom Cruise)niente è più come prima. Quelloche credeva essere l'uomo dellasua vita si rivela un agentesegreto.Innocenti bugieSky Max, ore 21

Accorsi e Favinomedici in Kenia

Julia Roberts si batteper la giustizia

CristinaChiabottoIl circosuperato daltopo.

Cristina Chiabottoconduce il 34˚FestivalInternazionale delCirco di Montecarlo:per 2.309.000spettatori, pariall’8,8% di share.

I tempi di Formiglie i morsi della crisi

RatatouilleIl topo batteil circo. Èormaidiventato un

classico, unsempreverdedell’animazione il filmPixar «Ratatouille»: iltopolino cuocoraffinato è statoseguito su Raidue da2.963.000 spettatori,11% di share.

di Aldo Grasso

Stefano Accorsi (foto) è unmedico italiano che lavora inKenia. Pierfrancesco Favino è uncollega che lo raggiunge perfuggire da guai personali e conla giustizia.La vita facileSky Cinema 1, ore 21.10

Erin Brockovich (Julia Roberts,foto) scopre che un’industriaha avvelenato le falde acquiferelocali provocando centinaiadi casi di cancro. Combatteràper far avere giustizia.Erin BrockovichSky Christmas, ore 21.10

12.30 COME LO SAI? Il sogno di Lisasvanisce quando non vieneconvocata dalla nazionale di softball.Per risollevarsi ci vorrebbe unuomo... Sky Cinema 1 HD

13.00 L’IMMORALE Sergio (U. Tognazzi) èun violinista che non riesce arinunciare alle sue tre donne perchèinnamorato di tutte quante. MGM

14.05 QUALCOSA DI SPECIALE Dopo lamorte della moglie, Burke ha scrittoun libro su come affrontare il doloreper poi rendersi conto di non avermai superato il lutto. Sky CinemaPassion HD

15.00 IL MATRIMONIO DEL MIOMIGLIORE AMICO Julienne (J.Roberts) scopre che colui checredeva “solo” il suo migliore amico,sta per sposarsi. Deve impedirlo, adogni costo. Con R. Everett. SkyCinema Christmas

16.30 LE AVVENTURE DI ICHABOD E MR.TOAD Un classico Disney diviso indue episodi: “Il vento tra i salici” e“La leggenda della valleaddormentata”. Sky CinemaFamily

16.55 WALL STREET - IL DENARO NONDORME MAI Secondo capitolo, adistanza di 23 anni, del film di OliverStone. Ora è il 2001 e Gordon Gekkoè appena uscito dal carcere. Sky Cinema 1 HD

17.20 ECHI DI UNA BREVE ESTATEBasato sulla pièce teatrale diBraodway “The Isle of Children”, illungometraggio vede tra iprotagonisti una giovanissima J.Foster. MGM

18.10 BEETHOVEN Una famiglia prende incasa un ingombrante cucciolone SanBernardo. I figli ne sarannoentusiasti, ma i genitori meno!Boomerang

19.00 PICCOLE DONNE Scene di vitafamiliare di quattro ragazzedall’adolescenza all’età adulta.Versione del 1945 con J. Leigh, E.Taylor e R. Brazzi. MGM

19.50 BASIL L’INVESTIGATOPO NellaLondra vittoriana, Basil, il topoinvestigatore di Baker Street, porteràalla luce un complotto contro laCorona. Sky Cinema Family

21.00 IL RITORNO DEI TREMOSCHETTIERI Terzo episodiogirato da Richard Lester sulleavventure dei moschettieri, questavolta a difendere Re Luigi XIV. MGMIL MEDICO DELLA MUTUA A. Sordiè Guido Tersilli, promettente medicodella mutua. Campione d’incassidella stagione 1968-69, con più ditre miliardi di lire. Sky Cinema ClassicsINNOCENTI BUGIE Suo malgrado,June (C. Diaz) si ritrova coinvolta in

Cinema Sport

15.00 LA VITA SEGRETA DI UNATEENAGER AMERICANA22. PARTEFox HD

16.00 I MAGHI DI WAVERLY DisneyChannel

17.10 THE CLEVELAND SHOW19. PARTEFox HD

18.00 TUTTO IN FAMIGLIA15. PARTE FoxHD

19.00 VICTORIOUS10. PARTENickelodeon

20.00 BUONA FORTUNA CHARLIE! DisneyChannel

21.00 LAW & ORDER: UNITÀ SPECIALE6.PARTE Fox Crime HD

22.45 LAW & ORDER: UNITÀ SPECIALE8.PARTE Fox Crime HD

22.50 QUELLI DELL’INTERVALLO Disney Channel

13.05 TAKESHI’S CASTLE CartoonNetwork

14.30 ICE LOVES COCO E!15.20 ZIO ADOLF History Channel16.50 LA SECONDA CASA NON SI

SCORDA MAI3. PARTE LEI17.00 JERSEYLICIOUS E!18.00 KEEPING UP WITH THE

KARDASHIANS E!19.05 JUNIOR MASTERCHEF

AUSTRALIA7. PARTE Sky Uno20.00 LOVE MY PET Sky Uno21.40 SERATISSIMA - I ROBINSON K222.00 CAMBIO CUOCO4. PARTE LEI22.15 SERATISSIMA - I ROBINSON K222.55 LA GUERRA DELLE TORTE1.

PARTE LEI23.05 SERATISSIMA - I ROBINSON K2

X FACTOR8. PARTE Sky Uno

18.00 PIPPI CALZELUNGHE DeAkids18.30 ANGELINA BALLERINA DeAkids18.55 MR BEAN K219.10 PHINEAS E FERB Disney Channel19.30 IL LIBRO DELLA GIUNGLA

Boomerang19.45 BRACCIO DI FERRO DeAkids20.05 ADVENTURE TIME Cartoon

Network20.20 I PUFFI Boomerang20.30 THE REGULAR SHOW Cartoon

Network20.35 DUE FANTAGENITORI K220.45 THE LOONEY TUNES SHOW

Boomerang20.55 GENERATOR REX Cartoon

NetworkPHINEAS E FERB Disney Channel

21.00 LA FAMIGLIA GIONNI DeAkids

14.00 MITI DA SFATARE171. PARTEDiscovery Channel HD

15.00 MAN, WOMAN AND WILD11.PARTE Discovery Channel HD

16.00 GLI EROI DELL’ARIA: ALASKADiscovery Channel HD

17.00 DEADLIEST CATCH DiscoveryChannel HD

18.00 COAL: NELLE VISCERE DELLATERRA Discovery Channel HD

19.00 AMERICAN CHOPPER DiscoveryChannel HD

20.00 TOP GEAR1. PARTE DiscoveryChannel HD

21.00 AFFARE FATTO! DiscoveryChannel HD

21.55 MISSIONE RESTAURO: FRIGOANNI ‘308. PARTE HistoryChannel

Serie Tv Intrattenimento Ragazzi Documentari

un intrigo internazionale dopo averincontrato la spia Milner (T. Cruise).Sky Cinema Max HDL’OGGETTO DEL MIO DESIDERIONina (J. Aniston) vive con il suoamico George, omosessuale. Tuttobene, almeno finchè la ragazza noncapisce di amarlo. Sky Cinema Passion HD

21.10 LA VITA FACILE Il racconto diun’amicizia, di due storie d’amore ein un bel numero di tradimenti. ConP. Favino, S. Accorsi e V. Puccini. Sky Cinema 1 HD

22.45 EXPLORERS Tre ragazziniappassionati di avventureintergalattiche riescono a trovare ilmodo per navigare lo spazio. MGML’APPRENDISTA STREGONE NellaNew York odierna, il giovaneBaruchel diventa apprendista pressolo stregone Balthazar Blake (N.Cage). Sky Cinema Family

22.50 L’ULTIMO SPETTACOLO ¿Primo filmper C. Shepherd, con J. Bridges,ambientato ad Anarene in Texas.Dirige P. Bogdanovich nel 1971. Sky Cinema Classics

22.55 TAKERS Una banda di rapinatori haappena elaborato il colpo perfetto.Sulle loro tracce, un detective chenon molla (M. Dillon). Sky CinemaMax HD

14.30 BIATHLON: UOMINI SPRINT Coppadel Mondo. Diretta Eurosport

14.40 CALCIO: ACRI - MARSALACampionato Italiano - Serie D. DirettaRaiSport 1

15.45 SCI DI FONDO: DONNE 10KMPARTENZA IN LINEA TECNICACLASSICA Tour de Ski. DirettaEurosport

15.55 CALCIO: SWINDON TOWN - WIGANATHLETIC FA Cup. Diretta Sky Sport 1HD

16.30 RUGBY: AIRONI RUGBY - CONNACHTCeltic League. Diretta RaiSport 1

17.55 RUGBY: LEICESTER TIGERS -LONDON WASPS AVIVA Premiership.Diretta Sky Sport 2 HD

19.05 CALCIO A 5: KAOS BOLOGNA -LUPARENSE Campionato Italiano.Diretta RaiSport 1

20.40 CALCIO: INTER - PARMA Serie A.Diretta Sky Sport 1 HD

20.45 PALLAMANO: ITALIA - LITUANIAQualificazioni Mondiali. DirettaRaiSport 1

21.00 BASKET: ORLANDO MAGIC -CHICAGO BULLS NBA Sky Sport 2HD

21.50 PUGILATO: EVANDER HOLYFIELD -GEORGE FOREMAN 19/04/91 ESPNClassic Boxing ESPN

22.15 MOTONAUTICA: SINGAPORE. EP. 5World Nations Cup Powerboat SeriesYacht & Sail

Sky

Adrien Brodytorero triste

Forum «Televisioni»: www.corriere.it/grassoVideorubrica «Televisioni»: www.corriere.tv

Vincitori e vinti

Manuel Rodriguez (AdrienBrody) torero triste e di pocheparole aspira solo alla gloria. Lasua esistenza viene sconvolta daLupe Sino, una bellissima attriceinnamorata della vita.ManoleteCult, ore 23

Filme programmi

14.12 JOI ON AIR. Show JOI14.15 I SOLITI SOSPETTI. Film Studio

Universal14.18 MATRIMONIO A SORPRESA. Film

Tv MYA14.24 THE CLEANER I. Telefilm JOI14.26 HARRY POTTER E I DONI DELLA

MORTE: PARTE I . Film PremiumCinema

14.45 VIRUS LETALE. Film STEEL

15.12 THE CLEANER I. Telefilm JOI16.00 UGLY BETTY II. Telefilm MYA16.15 SUPERMAN. Film Studio Universal16.43 MYA MAG. Rubrica MYA16.55 UGLY BETTY II. Telefilm MYA16.55 GSG 9 - SQUADRA D’ASSALTO II.

Telefilm STEEL16.56 PARENTHOOD II. Telefilm JOI16.59 NESSUNA VERITÀ. Film Premium

Cinema

17.40 JOI ON AIR. Show JOI17.49 TAKING 5 - UNA ROCK BAND IN

OSTAGGIO. Film Tv MYA17.50 GSG 9 - SQUADRA D’ASSALTO II.

Telefilm STEEL17.53 V II. Telefilm JOI18.40 IL SARTO DI PANAMA. Film Studio

Universal18.45 GSG 9 - SQUADRA D’ASSALTO II.

Telefilm STEEL

19.16 THE BOURNE SUPREMACY. FilmPremium Cinema

19.28 BEAUTIFUL LIES. Film MYA19.31 DR. HOUSE - MEDICAL DIVISION

VII. Telefilm JOI19.35 ENTERPRISE III. Telefilm STEEL20.15 JOI ON AIR. Show JOI20.25 ENTERPRISE IV. Telefilm STEEL20.40 INSIDE THE ACTORS STUDIO.

Show Studio Universal

21.00 POLVERE DI STELLE 2011.Documentario Premium Cinema

21.15 LE CRONACHE DI NARNIA - ILPRINCIPE CASPIAN. Film PremiumCinema

21.15 LEVERAGE IV. Telefilm JOI21.15 UN AMORE DA PRIMA PAGINA.

Film Tv MYA21.15 ROOKIE BLUE II. Telefilm STEEL21.15 FOCUS. Show Studio Universal

21.20 I FLINTSTONES. Film StudioUniversal

22.05 THE BLACK DONNELLYS. TelefilmSTEEL

22.11 V II. Telefilm JOI22.48 QUEL MOSTRO DI SUOCERO. Film

Tv MYA22.55 VIAGGIO NEL CINEMA

AMERICANO. Show StudioUniversal

Mediaset Premium

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