Deficit congenito di proteina C coagulativa. Descrizione ... · • TC d’emergenza per...
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Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
I Facoltà di Medicina e Chirurgia
Deficit congenito di proteina C coagulativa. Descrizione di un raro caso clinico in età neonatale
e strategie terapeutiche.
Dott.ssa Manuela Bedetta
A.A. 2008-2009
MASTER DI II LIVELLO IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE E PEDIATRICA Direttori: Prof.ssa Patrizia Colarizi, Prof. Corrado Moretti
Proteina C coagulativa: caratteristiche
• La proteina C coagulativa rappresenta uno dei fattori più importanti del sistema anticoagulante dell’organismo unitamente all’antitrombina III e
alla proteina S.
• È una serin-proteasi vitamina-K dipendente prodotta dal fegato in forma di zimogeno inattivo.
• Livelli plasmatici di Ag nell’adulto: 0.96 U/ml (0.64-1.28 U/ml). • Attività: 70-130% • Negli ultimi anni è stato enfatizzato il ruolo antiinfiammatorio svolto dalla
proteina.
Ruolo anticoagulante
La proteina C si lega al complesso
trombina-trombomodulina ed inattiva i fattori V ed VIII (acceleratori)
Esmon, 2003
Ruolo antiinfiammatorio
Bernard, 2001
• Deficit acquisito determinato da una condizione di consumo in corso di sepsi e CID
• Deficit congenito, geneticamente determinato, con modalità di trasmissione autosomica dominante; rappresenta uno degli stati trombofilici più frequenti
Sono note circa 150 mutazioni dell’allele localizzato sul cromosoma 2
che causano 2 forme di carenza:
a) Tipo I: carenza quantitativa della proteina b) Tipo II: alterazione qualitativa della proteina
Deficit di proteina C coagulativa
gene proteina C: • Wild-type • Forma eterozigote (penetranza variabile) • Forma omozigote
Deficit congenito
Deficit congenito: manifestazioni cliniche
Omozigosi 1:160000-360000/nascite
Eterozigosi 1:75-500/nascite
Eterozigosi composta:
Mutazioni associate: • F V Leiden
• MTHFR • Protrombina 20210 A
Purpura fulminans nel neonato. Insorgenza certa e precoce di TVP ed embolia polmonare
in età adulta
Asintomatico in epoca neonatale. Possibile insorgenza di TVP ed
embolia polmonare in età adulta
Purpura fulminans. Gravi manifestazioni trombo-
emorragiche viscerali nel neonato
Morte in utero o alla nascita
Purpura Fulminans
Deficit congenito: terapia e profilassi
Purpura fulminans e manifestazioni acute nel neonato
• Plasma fresco congelato • Terapia sostitutiva con Proteina C
Terapia di mantenimento Profilassi
• Anticoagulanti orali • Eparina
• Terapia sostitutiva con Proteina C
Terapia sostitutiva con Proteina C
VS
Concentrato • Purificato dal complesso protrombinico • Viene convertito in APC nel plasma in 30-60 min • Emivita di 10,6 h • 1 UI//Kg aumenta di 1,4% il livello plasmatico di proteina C • Ridotti effetti collaterali • Utilizzato nel deficit congenito e in età pediatrica
Proteina C Concentrato Ceprotin®
• Prodotta inserendo il DNA della proteina C umana in una linea cellulare di mammifero • Emivita di 6 h • Maggior effetto antinfiammatorio • Effetti collaterali (emorragia) • Utilizzato preferibilmente in caso di sepsi
Proteina C ricombinante hrAPC-Xigris®
Effetti terapeutici della Proteina C
Effetti terapeutici della Proteina C
1 2
3 4
Caso clinico
I giornata di vita
Prove emogeniche: PT e aPTT
Attività Proteina C: 1%
Anamnesi familiare positiva per trombofilia • Madre con ridotta attività della PC (55%) • Zio materno eterozigote per deficit di PC (52%) e F V Leiden, colpito da ripetuti episodi di TVP in sede poplitea ed embolia polmonare
Marco
• E.G. 28 settimane. • TC d’emergenza per ipertensione materna centralizzazione del circolo, IUGR • Peso alla nascita 750 g • I gravidanza, decorso regolare
Caso clinico
Livelli plasmatici di PC compatibili con omozigosi.
Comportamento clinico da eterozigote
• Il livello estremamente ridotto dell’attività della PC ha imposto l’inizio della terapia sostitutiva
con concentrato, effettuato in cicli di 4 boli ciascuno
• Nel corso di un episodio settico, con
un’attività di PC del 14%, è stato effettuato un ciclo del farmaco
• Persistente assenza della sintomatogia trombofilica ad eccezione di una ricorrente ipercoagulabilità dei
campioni ematici
• I valori sempre ridotti di PC e l’ipercoagulabilità hanno suggerito la
somministrazione ripetuta di concentrato
0,8
1,3
1,8
03/03/2008 02/04/2008 02/05/2008 01/06/2008
PT INRAptt-Ratio
Ceprotin
Ceprotin
Ceprotin (2 cicli)
Ceprotin (intervento)
Ceprotin (intervento)
Valori PT, aPTT e somministrazione di Ceprotin
Ceprotin (2 cicli) Ipercoagulabilità
Caso clinico
0
5
10
15
20
25
30
35
03/03/2008 03/04/2008 03/05/2008 03/06/2008
Att. PCC (%)
Ceprotin *
PFC Ceprotin
Ceprotin **
Ceprotin Ceprotin *
Ceprotin *
Ceprotin *** Ceprotin ***
• * Ipercoagulabilità • ** Ipercoagulabilità, aumento indici di flogosi e peggioramento clinico • *** Profilassi per intervento chirurgico (ROP) • *** Profilassi per intervento chirurgico (ernia inguinale)
Valori attività PCC e somministrazione di Ceprotin Caso clinico
Caso clinico • Dimesso a 4 mesi di vita (E.C. 1 mese + 1 settimana) • Peso 2500 gr • Buone condizioni generali
• Attività PC: 9%
• 6 mesi di vita (E.C. 3 mesi + 1 settimana)
• Discreto accrescimento staturo-ponderale • Sviluppo neuromotorio e comportamentale adeguato
• Attività PC: 21%
18 mesi di vita (E.C. 15 mesi)
Prove emogeniche nella norma
Attività PC: 29%
Caso Clinico: discussione
• Grave prematurità • Sepsi
• Precocità della terapia sostitutiva • Livelli plasmatici compatibili con uno stato di omozigosi • Comportamento clinico come eterozigote
• Ipercoagulabilità fisiologica • Coagulopatia da consumo • Protezione dal rischio trombofilico nei primi giorni di vita • Progressiva maturazione dei sistemi anticoagulanti
Caso Clinico: discussione
Caso Clinico: discussione
Opportunità della terapia di mantenimento e della profilassi a lungo termine
Scelta terapeutica attendistica giustificata da:
• Assenza di sintomatologia • Assenza di problematiche legate alla gestione degli accessi venosi • Necessità di somministrazione per via e.v. • Elevati costi del farmaco Profilassi effettuata solo in occasione di condizioni di rischio
(interventi chirurgici)
Conclusioni • Estrema variabilità fenotipica del deficit in eterozigosi • Necessità dello screening trombofilico completo e dell’ indagine genetica • Difficoltà di individuare la dose ottimale • Necessità di monitorare i parametri emocoagulativi e l’attività della PC • Opportunità della profilassi a lungo termine
• Non immediata nel neonato. • Possibile insorgenza di emorragie • Necessità di prelievi ematici seriati a fronte di un ridotto volume plasmatico nel neonato • Non necessaria nell’eterozigote in considerazione delle manifestazioni tardive Monitoraggio
• Assenza della sintomatologia in epoca neonatale. Manifestazioni di entità variabile nell’adulto
Grazie per l’attenzione