Dall’abolizione della tratta al commercio...

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L’Africa evangelizzata

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  • L’Africa evangelizzata

  • Argomenti

    • Missionari cristiani e l’evangelizzazione dell’Africa• Impatto dell’attività missionaria• Motivazioni e impatti

  • Missionari cristiani e evangelizzazione in Africa

    Antichità del cristianesimo africano:– Copti, Axum, Nubia,

    Primi tentativi missionari nel XVI° secolo ad opera dei Portoghesi

    Benin: Inizio XVI° sec. riescono solo ad introdurre il motivo della croce nella tradizione artistica locale

    1506: Congo conversione di re Afonso e della corte 1540: Etiopia, iniziale successo poi crisi ed espulsione 1560: Zimbabwe- tentativo di convertire il sovrano

    Munhumutapa e la sua corte

  • Esiti dei primi tentativi I tentativi del XVI° secolo fallirono tutti principalmente

    per le seguenti ragioni: Eccessiva intolleranza dottrinale (battesimo,

    monoteismo) e culturale (monogamia, feticci, iniziazioni)

    Tensioni introdotte dalla tratta schiavista Mancata protezione accordata dai missionari e dal loro

    governo ai sovrani convertiti

  • Revival cristiano nel XIX° secolo Ha origine nella reazione della cristianità occidentale

    alla secolarizzazione della società Forte componente di protesta contro

    i valori culturali dell’Illuminismo i modelli economici del capitalismo liberale

  • Revival cristiano nel XIX° secolo

    La missione vista come: Allargamento della cristianità Rigenerazione di una cristianità esangue Riaffermazione della centralità del modello

    cristiano nella società Recare sollievo spirituale alle classi operaie delle

    aree urbane

  • Revival cristiano nel XIX° secolo

    • Questo movimento di revival coinvolge sia la chiesa cattolica che quella protestante

    • Va sottolineato che, per quanto coordinato dalle gerarchie ecclesiastiche, è anche in gran parte un movimento dal basso, animato dalle comunità di credenti

  • Revival cristiano nel XIX° secolo Differenze si trovano nelle modalità operative più

    accentrate nel caso cattolico più decentrate nel caso protestante

    Sacra Congregatione de Propaganda Fide (1622) per il mondo cattolico

    Missionary Societies nel mondo protestante

  • Missioni nel contesto africano In Africa l’attività missionaria si carica anche di

    ulteriori motivazioni: La lotta contro la schiavitù

    La lotta contro l’espansione dell’Islam

    La pretesa di civilizzare un continente che si riteneva fosse abbandonato da Dio e senza religione

    La convinzione che gli africani non musulmani non avessero alcuna forma di religione se non un’insieme confuso di pratiche superstiziose

  • Aree di intervento missionario Studio delle lingue e culture africane e codificazione

    scritta delle lingue orali Ciò era dettato dalla necessità di

    Comunicare con le popolazioni locale Tradurre la letteratura religiosa Predicare

    Questa attività comune a entrambe le confessioni si sviluppa maggiormente in ambito protestante

    Spesso questo porta anche a tentativi di studiare le tradizioni culturali africane

  • Aree di intervento missionario Istruzione e formazione professionale

    I missionari si propongono di ‘redimere’ gli africani tramite l’istruzione, che significa l’introduzione dei valori culturali e morali della tradizione europea cristiana

    Soprattutto in ambito protestante vi è particolare enfasi sul lavoro come strumento di

    Emancipazione Redenzione Civilizzazione

  • Aree di intervento missionario Lotta contro la ‘corruzione morale’Diede vita a intense campagne per sradicare:

    Poligamia Credenza nei feticci ed altre manifestazioni

    religiose africane Sacrifici rituali Consumo di alcolici

  • Aree di intervento missionario Nel caso protestante tale attitudine si caratterizza per:

    un intenso sforzo di introdurre i valori puritani dell’etica protestante (influenza del pietismo)

    particolare insistenza sull’europeizzazione dell’abbigliamento come indicatore della conversione

  • Destinatari dell’attività missionaria Le difficoltà ambientali e culturali provate dai missionari

    nel loro tentativo di penetrare le società africane li obbligò a dedicarsi prevalentemente ai segmenti marginali (spazialmente e socialmente) della società Schiavi Fuggitivi Stranieri Donne sole Malati Orfani

  • Destinatari dell’attività missionaria

    Significativamente uno dei primi successi missionari fu la Sierra Leone che costituì ad un tempo: un laboratorio missionario (es. Samuel Ajayi

    Crowder) una base per l’espansione missionaria in Africa

    Occidentale

  • Rev. Samuel Ajayi Crowder (1808 – 1891)

  • Rev. Samuel Ajayi Crowder (1808 - 1891)Samuel Ajayi fu catturato nel 1821 a 12 anni con tutta la

    famiglia da mercanti Fulani e venduto a mercanti portoghesi

    Liberato da un battello della British Royal Navy venne portato in Sierra Leone

    Studiò presso la missione della Church Missionary SocietyNel 1826 venne portato in Gran Bretagna dove studiò

    presso la chiesa di St. MaryNel 1864 venne nominato “Bishop of the countries of

    Western Africa beyond the Queen’s dominions.”

  • Rev. Samuel Ajayi Crowder (1808 - 1891)Insegna a lungo nelle scuole missionarieNel 1841 affianca il missionario James Frederick Schön

    nella spedizione lungo il fiume NigerScopo della missione era di diffondere:

    il commerciotecniche ‘moderne’ di coltivazionecontrastare la tratta schiavista

    Si interessa di linguistica e produrrà alcuni dei primi più importanti studi sulla linguistica Yoruba

    Nel 1880 completa la prima edizione della Bibbia in Yoruba

  • Destinatari dell’attività missionaria

    Uno dei modelli prevalenti dell’espansione missionaria fu la costituzione di comunità di convertiti

    Spesso queste comunità erano composte da ex-schiavi liberati o spesso anche acquistati dai missionari per liberarli

  • La conversione in prospettiva storica

    L’analisi dei modelli e dei rocessi di conversione non può prescindere dal concetto di

    “African agency” ovvero:

    il ruolo della propositività africana nei complessi processi di espansione missionaria

  • La conversione in prospettiva storica

    Occorre distinguere tra: Conversioni individuali

    Conversioni collettive

    Totale abbandono di credenze precedenti

    Sovrapposizione tra vecchie e nuove credenze

  • La conversione in prospettiva storica In termini generali si può affermare che la spinta

    principale verso la conversione è quella di migliorare la propria condizione

    Su un piano individualeindividuale questo può significare: Ricerca di protezione (per gruppi marginali della

    società)

    Ricerca di affermazione sociale (per quanti esclusi dalle leve del potere)

  • La conversione in prospettiva storica In termini generali si può affermare che la spinta

    principale verso la conversione è quella di migliorare la propria condizione

    Su un piano collettivocollettivo questo può significare: Ricerca di protezione da comunità prevaricatrici

    Ricerca di affermazione a scapito di altre comunità

    Accesso alla tecnologia europea

    Accesso all'istruzione occidentale

  • Impatto dell’attività missionaria

    Introduzione della scrittura e codificazione scritta delle lingue fino a quel momento esclusivamente orali

    Diffusione del modello di istruzione formale occidentale Scollatura tra cultura ‘tradizionale’ e cultura ‘moderna’

  • Impatto dell’attività missionaria

    Contribuisce a ridefinire ed allargare il concetto di Cristianesimo e cristianità

    Porta alla revisione dei modelli liturgici Proietta le chiese europee in una dimensione globale

  • Impatto dell’attività missionaria

    Pone le premesse per la costituzione delle èlite africane contemporanee

    Segna l'inizio della ‘curiosità’ etnografica europea E’ alla base di molti degli stereotipi europei sull’Africa

  • Valutazione dell’attività missionaria

    Agenti precursori dell’espansione coloniale?Agenti precursori dell’espansione coloniale?

    I missionari spesso richiedono la protezione politico-militare dei loro governi e legittimano così la loro penetrazione coloniale

    es. Missionari tedeschi in Namibia

    In alcuni casi intervengono attivamente per sostenere la penetrazione coloniale

    Giuseppe Sapeto in Eritrea (1860) LSM e re Lubengula degli Ndebele in Sudafrica (1888) CMS in Buganda (1890-1891)

  • Valutazione dell’attività missionaria

    Agenti precursori dell’espansione coloniale?Agenti precursori dell’espansione coloniale?

    Il sapere etnografico e linguistico dei missionari si rivelerà prezioso per la penetrazione coloniale

    L’istruzione missionaria ‘prepara’ gli africani al dominio coloniale• Es. Chinua Achebe, Il crollo (Things fall apart), 1958

  • Valutazione dell’attività missionaria

    Missionari difensori dei diritti degli africani?Missionari difensori dei diritti degli africani? Spesso l’istruzione missionaria alimenta la formazione

    di movimenti nazionalisti e rafforza la coscienza politica dei convertiti

    In alcuni casi i missionari denunciano fortemente le ingiustizie compiute dalle amministrazioni coloniali

    Es. Denuncia del lavoro forzato Informazione sugli abusi delle amministrazioni coloniali

    (Amputazioni delle mani nel Congo belga)

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