DALLA RUSSIA CON RIGORE

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e costumista, incisore e illustratrice, nel 1913, all’età di 32 anni, fu la prima artista russa a poter organizzare una mostra personale, affermandosi come leader del movimento d’Avanguardia, ri- conosciuta anche in Occidente per i costumi e le scenografie prodotte per Sergej Djagilev e i Ballets Russes. Alexandra Ekster (1882-1949), contemporanea della Goncharova, è stata un’altra delle figure più influenti dell’Avanguardia e un’artista di primo piano del cubo-futurismo. Appartenente alla cor- rente del Suprematismo e del Costruttivismo, Ekster è stata anche co-fondatrice del movimento Art Déco. Nel 1914 partecipò alle mostre del Sa- lon des Indépendants a Parigi, insieme a Kazimir Malevič e Oleksandr Archypenko, e all’Espo- sizione internazionale futurista a Roma. Dopo essersi trasferita a Parigi, dove rimase fino alla sua morte, Ekster divenne professoressa all’Académie Moderne e in seguito all’Académie d’Art Contemporain sotto la tutela di Fernand Léger. Si dedicò in un secondo tempo anche all’illustrazione di libri, sia per bambini che per adulti, lavorando per la prestigiosa casa edi- trice francese Flammarion. A giocare un ruolo importante per il movimento d’Avanguardia è stata anche Ljubov Popova (1889-1924). Come Ekster, la Popova fu una delle artiste di spicco del Cubo-futurismo, dell’arte non-oggettiva e aderì alla corrente del Suprematismo. Forme geometriche semplici costituirono il CULTURA DI TESSA TODOROVIC, ART ADVISORY QUORUS GMBH 52 DALLA RUSSIA CON RIGORE Le donne dell’Avanguardia russa e il loro mercato: mutazioni e tendenze di un fenomeno radicale per la storia dell’arte L ’arte russa, e in particolar modo le artiste che la plasmaro- no, rimangono ancora relativamente sconosciute al pubblico occidentale. Furono tuttavia proprio le donne a lasciare una profonda impronta nella storia dell’arte russa, esprimendo la propria personalità attraverso vari stili e in diversi media. All’inizio del XX secolo, la Russia produsse uno dei movimenti artistici più radicali dell’epoca: l’Avanguardia. Mentre gli ar- tisti maschi dominavano la scena internazionale, un’ondata di creatività femminile dimostrò quanto fosse importante la posizione delle donne nei primi decenni del secolo in Russia. La rivoluzione del 1917 rappresentò l’opportunità per ridefinire il loro ruolo dal punto di vista professionale e intellettuale, fornendo alle donne una piattaforma di espressione che permise di creare capolavori nuovi, radicali e innovativi mai visti prima. Ne fu interprete Natalia Goncharova (1881-1962): pittrice, scenografa

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e costumista, incisore e illustratrice, nel 1913, all’età di 32 anni, fu la prima artista russa a poter organizzare una mostra personale, affermandosi come leader del movimento d’Avanguardia, ri-conosciuta anche in Occidente per i costumi e le scenografie prodotte per Sergej Djagilev e i Ballets Russes. Alexandra Ekster (1882-1949), contemporanea della Goncharova, è stata un’altra delle figure più influenti dell’Avanguardia e un’artista di primo piano del cubo-futurismo. Appartenente alla cor-rente del Suprematismo e del Costruttivismo, Ekster è stata anche co-fondatrice del movimento Art Déco. Nel 1914 partecipò alle mostre del Sa-lon des Indépendants a Parigi, insieme a Kazimir Malevič e Oleksandr Archypenko, e all’Espo-sizione internazionale futurista a Roma. Dopo essersi trasferita a Parigi, dove rimase fino alla sua morte, Ekster divenne professoressa all’Académie

Moderne e in seguito all’Académie d’Art Contemporain sotto la tutela di Fernand Léger. Si dedicò in un secondo tempo anche all’illustrazione di libri, sia per bambini che per adulti, lavorando per la prestigiosa casa edi-trice francese Flammarion. A giocare un ruolo importante per il movimento d’Avanguardia è stata anche Ljubov Popova (1889-1924). Come Ekster, la Popova fu una delle artiste di spicco del Cubo-futurismo, dell’arte non-oggettiva e aderì alla corrente del Suprematismo. Forme geometriche semplici costituirono il

CULTURADI TESSA TODOROVIC, ART ADVISORY QUORUS GMBH

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DALLA RUSSIA

CON RIGORELe donne dell’Avanguardia russa e il loro mercato: mutazioni e tendenze di un fenomeno radicale per la storia dell’arte

L’arte russa, e in particolar modo le artiste che la plasmaro-no, rimangono ancora relativamente sconosciute al pubblico occidentale. Furono tuttavia proprio le donne a lasciare una profonda impronta nella storia dell’arte russa, esprimendo la propria personalità attraverso vari stili e in diversi media. All’inizio del XX secolo, la Russia produsse uno dei movimenti artistici più radicali dell’epoca: l’Avanguardia. Mentre gli ar-tisti maschi dominavano la scena internazionale, un’ondata di

creatività femminile dimostrò quanto fosse importante la posizione delle donne nei primi decenni del secolo in Russia. La rivoluzione del 1917 rappresentò l’opportunità per ridefinire il loro ruolo dal punto di vista professionale e intellettuale, fornendo alle donne una piattaforma di espressione che permise di creare capolavori nuovi, radicali e innovativi mai visti prima. Ne fu interprete Natalia Goncharova (1881-1962): pittrice, scenografa

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linguaggio di base dei suoi dipinti e dei suoi disegni tessili, nei quali la geome-tria era associata alle macchine, e queste ultime, a loro volta, erano il riflesso della classe operaia, composta da donne e uo-mini comuni, divenuti i nuovi padroni dell’Unione Sovietica. Varvara Stepanova (1894-1958) è stata un’altra artista dai molti talenti, nonché una delle più grandi forze creative degli anni della Rivoluzione, che già all’età di vent’anni esponeva a Mosca e in Euro-pa. Co-fondatrice del Primo Gruppo di Lavoro del Costruttivismo, nel 1924 iniziò a lavorare alla Prima Fabbrica Statale di Stampa Tessile, vincendo nel 1929 un premio per i suoi disegni all’esposizione di tessuti sovietici dedicati alla quo-tidianità alla Galleria Tretjakov. A partire dal 1925 collaborò con Majakovskij al disegno di manifesti di propaganda sovietica e lavorò per la rivista di propaganda statale “Urss in Costruzione” (Sssr na strojke), pubblicata e distribuita a livello internazionale durante gli anni Trenta. Le avanguardie artistiche russe furono surclassate dal Realismo socialista, pro-clamato quale nuovo stile artistico ufficiale con l’avvento al potere di Iosif Stalin nel 1924. Coloro che non aderirono alle nuove linee guida furono perseguitati ed emarginati. Un breve esame del mercato d’arte russa odierno dimostra che quest’ultima viene oggi acquistata prevalentemente da colle-zionisti russi; tuttavia non è sempre stato così: nel 1969 Christie’s decise di aprire un dipartimento dedicato all’arte russa e specializzato nella ricerca di capolavori provenienti dall’Unione sovietica. A quel tempo i cittadini non potevano viaggiare, una condizione che impedì agli artisti di competere con la propria arte sul merca-to internazionale. Di conseguenza, l’arte

russa venne comprata ed esportata in Europa quasi unicamente da di-plomatici ed emigranti, intenditori e attratti dai prezzi bassi di questi capolavori. La situazione, tuttavia, cambiò con il collasso dell’Unione sovietica nel 1991, quando la popo-lazione poté viaggiare liberamente in Occidente. Coloro che avevano accumulato notevoli ricchezze con le privatizzazioni che seguirono alla dissoluzione negli anni ’90, iniziarono a seguire il mercato internazionale, potendo finalmente competere con le loro controparti europee. Entro la metà degli anni ’90, la maggior par-te dell’arte russa veniva comprata e venduta dai russi, e gli acquirenti occidentali furono costretti a uscire dal mercato. Oggi i compratori si sono evoluti in collezionisti molto più raffinati rispetto a quelli presen-ti all’inizio del boom del mercato di arte russa. Molto esigenti e selettivi, hanno aumentato la richiesta di opere dalla qualità e provenienza eccezio-nali. A partire dal 2005, tutte le princi-pali case d’asta, Sotheby’s, Christie’s, Bonhams e MacDougall’s, si riuni-scono annualmente a Londra per vendere i loro lotti russi più presti-giosi. Questa ricorrenza è conosciuta come Russian Art Week, un evento che ricorre due volte l’anno, a giugno e novembre. Nel novembre 2007 con 96,59 milioni di sterline fu raggiunto il totale più alto mai ricavato durante la vendita invernale, un record mai più eguagliato. La ‘settimana russa’

CULTURA

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IN QUESTA PAGINA IN ALTO DA

SINISTRA, VARVARA STEPANOVA,

CIRCLE POINTS-TEAL AND ORANGE,

1923; LJUBOV POPOVA, TEXTILE

DESIGN, 1923-24

A FIANCO E SOPRA, DUE OPERE

DI NATALIA GONCHAROVA,

LES FLEURS, 1912 CIRCA,

ED ESPAGNOLE, 1916 CIRCA

NELLA PAGINA DI SINISTRA,

ALEXANDRA EKSTER, STILL LIFE, 1913

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anche per quest’artista. Conferendo al lotto una perfetta provenienza, il capolavoro può essere ricondotto ad Aleksey Gan, anarchico e artista d’A-vanguardia, amico e confidente della Stepanova. Quest’ultima ha donato alcune delle sue opere a Gan tra il 1920-22, quando egli stava scrivendo il programma del Primo Gruppo di Lavoro dei Costruttivisti in collabo-razione con Aleksander Rodchenko e la stessa Stepanova. Come la Stepanova, anche Alexandra Ekster ha raggiunto il suo prezzo re-cord a un’asta nel 2014, da Sotheby’s, con il lotto Composition Puriste, l’ope-ra venduta a poco più di un milione di sterline era stata acquistata nel 1975 da un anonimo presso la rinomata galleria d’arte Galerie Gmurzynska a Colonia (ora stabilitasi nella Pa-radeplatz di Zurigo) e dopo il 1980 era scomparsa dalla vista del pubblico.

Probabilmente dipinta immediata-mente dopo l’emigrazione di Ekster a Parigi nel 1924, l’opera possiede il timbro di proprietà dell’artista e la firma di Simon Lissim, scenografo teatrale russo e suo amico devoto, al quale l’autrice poco prima di morire ha donato il suo intero patrimonio. Proprio a Parigi, nel 2000, Lissim ha fondato l’Associazione Alexandra Ekster. ❑

meno redditizia generò invece 30,75 milioni di sterline nell’estate del 2009, all’indomani della reces-sione iniziata nel 2008. Il mercato si riprese lentamente con la ven-dita estiva del 2014 che raggiunse un totale di 64 milioni di sterline. Purtroppo, la guerra di Crimea e le sanzioni imposte alla Russia hanno fatto nuovamente crollare i prezzi a un totale di 16 milioni di sterline durante la vendita estiva del 2016. Nel novembre 2007, durante la vendita invernale, il capolavoro di Ljubov Popova, Still Life with Tray (Natura morta con vassoio, senza data), è stato venduto da Sotheby’s per 1.700500 sterline, stabilendo un vero e proprio record per questa figura di spicco dell’Avanguardia russa e collocandola, a quel tempo, al secondo posto tra le artiste più costose mai vendute a un’asta. L’opera era stata in possesso del famoso Yakov Rubinstein, stimato collezionista con particolare attenzione all’arte russa del primo terzo del ventesimo secolo. Still Life with Tray può essere definito come la più importante composizione di Ljubov Popova ancora in mano privata: trattandosi di un’opera estremamente rara continua ad attirare molti offerenti.Il 24 giugno 2008, Natalia Goncharova ha raggiunto il record di vendita con Les Fleurs (1912) che, con un valore stimato tra 3,5-4,5 milioni di sterline, è stato battuto da Christie’s per 5.529.250 sterline, facendo di Goncharova, a quel tempo, l’artista donna più pagata a un’asta. L’opera rappresenta un’esplosione dello stile raggista e dell’esplorazione dell’artista russa della composizione e della forma, un periodo del suo viaggio artistico molto ambito dai collezionisti. La perfetta provenienza del lotto e la sua storia espositiva le aggiungono un immenso valore.Nel 2010, altro record della Goncharova con la vendita dell’opera cubo-futurista del 1916 intitolata Espagnole, a 6.425.250 sterline. Con un pedigree impeccabile, esposta in tutto il mondo, ma lontana dagli occhi del pubblico dagli anni ’70, quest’opera rappresenta una svolta drammatica nella carriera dell’artista, segnando la sua partenza dalla Russia e il trasferimento definitivo a Parigi. Ormai impossibile trovare un’opera olio su tela di Goncharova sotto i 5 milioni.Figure with Guitar di Varvara Stepanova, stimata tra le 250mila e 350mila sterline è stata venduta nel 2014 da Sotheby’s per 1.650.500 sterline, un prezzo record

CULTURA

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A SINISTRA, LIUBOV

POPOVA, STILL LIFE WITH

TRAY, 1920 CIRCA

SOTTO, ALEXANDRA

EKSTER, COMPOSITION

PURISTE, 1925

IN BASSO A DESTRA,

VARVARA STEPANOVA,

FIGURE WITH GUITAR

1920 CIRCA