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DALLA MICROALBUMINURIA ALL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA: UN PROGRESSO INEVITABILE? Realizzato con il contributo educazionale di Il rischio cardiovascolare nel paziente nefropatico: implicazioni terapeutiche

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DALLA MICROALBUMINURIA ALL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA: UN PROGRESSO INEVITABILE?

Realizzato con il contributo educazionale di

Il rischio cardiovascolare nel paziente nefropatico:implicazioni terapeutiche

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R. Bright1789-1859

Associazione tra malattie renali e ipertrofia ventricolare sinistra (1827-31)

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1

0.1

100

0.01

10

0

25-34

Età, anni

Foley RN et al, J Am Soc Nephrol 1998

EmodialisiPopolazione generale

Mo

rta

lità

an

nu

ale

(%

)Malattia renale cronica e rischio cardiovascolare

35-44 45-54 55-64 65-74 75-84 > 85

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• Insufficienza renale

• Microalbuminuria

• Insufficienza renale e microalbuminuria

• Coronaropatia

R.R. (95 % C.I.)

1 1.25 1.5 2.0 2.50.5

Rischio aumentato

Il valore predittivo dell’insufficienza renale e della microalbuminuria è paragonabile a quello della presenza di coronaropatia e diventa ancora più evidente quando essi sono presenti entrambi.

Mann JF, Yusuf S et al., Ann Int Med, 2001

Rischio di eventi cardiovascolari in base alla presenza di nefropatia o coronaropatia

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End-stage

Progressione

Sviluppo TOD

A rischioAnziani, DM, HTN Elderly, DM, HBP

Albuminuria Proteinuria CAD IVS

MRC ( GFR) Eventi CV

ESRD CHF

Malattia renale cronica

Malattia cardiovascolare

Sarnak MJ. Am J Kidney Dis 2000

Stadi di malattia renale e cardiovascolare

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20 -200 x

Rischio Cardiovascolare

3-5 xCRF

Terapia sostitutiva

Trapianto

Rigetto cronico

Fasi successive di malattia renale

cronica

5x

Il rene come sensore di rischio CV

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Stadi della malattia renale cronica (CKD)

Stadio IIDisfunzione

Renale Lieve

Stadio IIIDisfunzione

RenaleModerata

Stadio IVDisfunzione

Renale Severa

Stadio VUremia(ESRD)

Stadio IMarcatori Urinari

(AlbU/ProtU, etc.)

Filtrato Glomerulare, ml/min

130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 15 10 0

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La Malattia Renale Cronica è molto prevalente

Stadio Descrizione GFR (ml/min/1/73 m2)

PrevalenzaUSA

PrevalenzaGRONINGEN

1 Albuminuria, GFR normale o > 90 3.3% 1.3%

2 Albuminuria, lieve GFR 60 - 89 3.0% 3.8%

3 Moderata GFR 30 - 59 4.3% 5.3%

4 Severa GFR 15 - 29 0.2% 0.1%

5 Uremia < 15 or RRT 0.2% 0.0%

Totale 11.0% 10.5%

Coresh et al; Am J Kidney Dis 2004De Zeeuw et al; Kidney Int; in press

K/DOQI Clinical Practical Guidelines Am J Kidney Dis 2003

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• RRischio cardiovascolare nei pazienti con malattia renale cronica in trattamento conservativo (diapositive 10-17)

• Rischio cardiovascolare nei pazienti con ESRD in trattamento sostitutivo dialitico (diapositive 19-24)

• Rischio cardiovascolare nel trapiantato di rene (diapositive 26-32)

• L’intervento terapeutico nelle varie fasi della malattia renale cronica (slides 34-49)

Struttura della presentazione

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Fattori di rischio “tradizionali”

• Età avanzata • Prevalenza maschile• Ipertensione • Aumento LDL colesterolo• Riduzione HDL colesterolo• Diabete mellito• Tabagismo• Sedentarietà • Stress psicosociale• Familiarità per malattie CV

Fattori di rischio “specifici”

• Albuminuria/proteinuria• Aumento del volume extracellulare• Squilibri elettrolitici• Ipertrigliceridemia• Anemia• Malnutrizione• Fattori trombogenici• Stress ossidativo• Iperomocisteinemia• Infezioni/infiammazione• Tossine uremiche

Sarnak MJ. Am J Kidney Dis 2000

Fattori di rischio cardiovascolare nell’IRC

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0

25

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100

ipertensione

anemiaLVH

ipercolest proteinuria alto CaxP

%

CKD 3 (n=486) CKD 4 (n=430) CKD 5 (n=142)

**

* p almeno < .01 (2 )De Nicola L, Kidney Int 2006

*

Prevalenza di fattori di rischio CV in 1058 pazienticon CKD agli stadi 3-5 non in dialisi

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G. Leoncini et al., Hypertension 2003

Prevalenza di disfunzione renale e danno d’organo cardiovascolare

5

10

15

20

25

30

35

P = 0.002

(19.3-42.4) (42.5-49.9) (50.0-58.4) (58.5-91.5)

0

5

10

15

20

25

30

35

40

P < 0.0001

(0.2--0.54) (0.55-0.69) (0.70-0.89) (0.90-1.40)

Quartili di IMT, mmQuartili di MVSI, g/m 2.7

n = 358, durata ipertensione 36 mesi (mediana), PA 158/101 mmHg

Pre

va

len

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, %

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Go AS et al, New Engl J Med 2004

Malattia Renale Cronica e Malattia Renale Cronica e rischio CV nella popolazione (n = 1,120,295)rischio CV nella popolazione (n = 1,120,295)

Mortalità generale Eventi CV Ospedalizzazione

0

1

2

3

4

5

6

GFR 45-59 ml/min/1.73 m2

GFR 30-44 ml/min/1.73 m2

GFR 15-29 ml/min/1.73 m2

GFR <15 ml/min/1.73 m2

Ris

chio

rel

ati

vo a

gg

iust

ato

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Schillaci G. et al., Arch Intern Med 2001

Il livello sierico normale-alto di creatinina è un predittore di rischio CV nell’IA: lo studio PIUMA

Follow-up, anni

Q1 Screat ( 0.94 m; 0.79 f) Q2 Screat (0.95-1.04 m; 1.05-1.17 f) Q3 Screat (1.05-1.17 m; 0.87-0.95 f) Q4 Screat ( 1.18 m; 0.96 f)

0.9

0.8

0.6

0.5

1

0.7

00 2 4 6 8

Q1

Q2

Q3

N= 1829, p < 0.003 by log-rank test

Quartili di creatinina sierica

p < 0.05 Q1vs Q4

0

1

2

3

4

10

Q41 2 3 4

RR 1.30 (C.I. 1.07-1.59), p < 0.01 per ogni 0.23 mg/dL S creat.

Aggiustato per età, sesso, fumo, colesterolo, IVS, protU, PA, Tx

So

pra

vv

ive

nza

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nza

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V

(%)

Ev

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0.9

0.8

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00 10 20 30 40 50 60 70 80 90

Mesi

A

B

C

Overall: p < 0.001

A: U-Prot < 150 mg/L B: U-Prot 150–300 mg/L C: U-Prot > 300 mg/L

Miettinen H et al. Stroke 1996; 27: 2033-2039

Ictus Coronaropatia

p < 0.001

0

10

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40

L’albuminuria è un predittore di patologia cardiovascolarenella DM di tipo 2

So

pra

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sen

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alat

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CV

Inci

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%)

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0

10

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30

40

NT alb - HT alb - NT alb + HT alb +

n = 309

RISCHIO RELATIVO di morte in pazienti dopo IMA, in base alla presenza di ipertensione, albuminuria o entrambi

Ipertensione Albuminuria Entrambi

Primo giorno 4.2 ( P . 008) 5.4 (P < .0001) 11.1 (P < .0001)

Terzo giorno 4.1 (P . 003) 9.8 (P < .0001) 10.2 (P < .0001)

Modelli bivariati aggiustati per: età, CK-MB, AST, frequenza cardiaca, scompenso cardiaco, aritmie

12

35

0 2

Modified from Palatini et al., J Hypertens 1998

La microalbuminuria predice la mortalità precoce dopo IMAM

ort

alit

à al

gio

rno

in

osp

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e, %

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Hillege H, Circulation 2000

n = 1906

0 250 500 750 1000 1250

1.0

0.9

0.8

0.7

0.6

0.5

0.4

0.3

Pro

po

rzio

ne

di

sop

ravv

iven

za

Clear. Creat. >76 ml/min

Clear. Creat. 59-76 ml/min

Clear. Creat. 44-58 ml/min

Clear. Creat. <44 ml/min

Giorni

Funzione renale e sopravvivenza nei pazienticon insufficienza renale cronica: lo studio PRIME-II

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• RRischio cardiovascolare nei pazienti con malattia renale cronica in trattamento conservativo (diapositive 10-17)

• Rischio cardiovascolare nei pazienti con ESRD in trattamento sostitutivo dialitico (diapositive 19-24)

• Rischio cardiovascolare nel trapiantato di rene (diapositive 26-32)

• L’intervento terapeutico nelle varie fasi della malattia renale cronica (slides 34-49)

Struttura della presentazione

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Ecocardiogrammi di 413 nuovi pazienti in emodialisi

Parfrey PS, et al. Nephrol Dial Transplant 1996

41% IVS concentrica

28% Dilatazione VS

16% Disfunzione sistolica

16% Normale

Prevalenza di patologie del VS all’inizio della dialisi

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0

25

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100

Coronaropatia

ScompensocardiacoIVS

Adattata, da: Foley RN, AJKD 1998

Pre

vale

nza

, %

Prevalenza di patologia CV nei pazienti in dialisi

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Modificata, da: Parfrey PS, NDT 1996

Mesi

So

pra

vv

ive

nza

0,1

78

VS normale

IVS concentrica

VS dilatato

Disfunzione sistolica

Cardiomiopatia e mortalità CV in dialisi

0,2

0,3

0,4

0,6

0,8

0,5

0,7

0,9

1,0

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0

2

4

6

ADMA (percentili)

Hazard ratio (95% CI)

< 50 50-75 > 75

Rischio di morte e di eventi CV fatali e non fatali in base alla concentrazione di ADMA in 225 emodializzati

Morte Eventi CV

Adattata, da: Zoccali C, Lancet 2001

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0,6

1,0

1,4

1,8

2,2

< 3 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 > 9

Fosforemia, mg/dl

RR aggiustato

;odificata, da Block GA, JASN 2004

Rischio relativo di morte in base a differenti categorie di fosforemia in 40538 emodializzati

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0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

4 8 12 16 20 24 28 32 36

mesi

sopravvivenza

PCR < 2.6 PCR 2.6-5.2 PCR 5.3-11.5 PCR > 11.5

Modificata, da: Yeun et al. AJKD 2000

Sopravvivenza cumulativa in base ai quartili di PCR in 91 pazienti in emodialisi seguiti per 3 anni

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• RRischio cardiovascolare nei pazienti con malattia renale cronica in trattamento conservativo (diapositive 10-17)

• Rischio cardiovascolare nei pazienti con ESRD in trattamento sostitutivo dialitico (diapositive 19-24)

• Rischio cardiovascolare nel trapiantato di rene (diapositive 26-32)

• L’intervento terapeutico nelle varie fasi della malattia renale cronica (slides 34-49)

Struttura della presentazione

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Mortalità CV per fasce di età nei pazienti trapiantati di rene ( ) e nella popolazione generale ( )

0

2

4

6

8

25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 75-84

età, anni

.001

.01

.1

1

10

Mo

rtal

ità

ann

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e, %

Modificata, da: Foley RN, Am J Kidney Dis, 1998

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0

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100

Pop. generale Dialisi Trapianto

Coronaropatia Scompenso cardiaco IVS

Da: Rigatto C, Parfrey P, Nat Clin Pract Nephrol 2006

Pre

vale

nza

, %

Prevalenza di malattia CV dopo trapianto di rene rispetto alla popolazione generale e alla dialisi

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Rischio Relativo di CAD nei pazienti trapiantati di rene rispetto alla popolazione generale del Framingham Heart Study (FHS)

Adattata, da: Kasiske BL, JASN 2000

Uomini Donne Uomini Donne FHS FHS Tx Tx FHS FHS TxTx

EtàEtà 1.05 1.05 1.061.06 1.40 1.40 1.10 1.10

Col 160-199 Col 160-199 1.00 1.00 1.00 1.00 1.00 1.00 1.001.00 200-239 200-239 1.19 1.19 2.39 2.39 1.28 1.28 2.072.07 240-279 240-279 1.66 1.66 2.02 2.02 1.28 1.28 2.442.44 > 280 > 280 1.93 1.93 2.25 2.25 1.71 1.71 1.841.84

HDL < 35HDL < 35 1.64 1.64 1.02 1.02 2.32 2.32 9.169.16 45-49 45-49 1.00 1.00 1.00 1.00 1.00 1.00 1.001.00

PA 120-129/80-84 PA 120-129/80-84 1.00 1.00 1.00 1.00 1.00 1.00 1.001.00 130-139/85-89 130-139/85-89 1.33 1.33 1.05 1.05 0.93 0.93 1.261.26 140-159/90-99 140-159/90-99 1.68 1.68 1.19 1.19 1.30 1.30 1.631.63 160/100 160/100 1.86 1.86 1.47 1.47 1.59 1.59 0.310.31

DiabeteDiabete s/n s/n 1.53 1.53 2.782.78 1.82 1.82 5.405.40

FumoFumo s/n s/n 1.69 1.69 1.95 1.95 1.34 1.34 1.821.82

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Fattore di rischio Pop. generale %

Emodializzati %

Trapiantati %

Ipertensione 21-26 80 70-85

Fumo 26 25

Colesterolo tot > 240 mg/dl 20 20 60

HDL-colesterolo < 35 mg/dl 15 50 15

LDL-colesterolo > 130 mg/dl 40 30 60

Trigliceridi > 200 mg/dl 15 45 35

Aumentata prevalenza dei fattori di rischio CV tradizionali nei trapiantati di rene

Da: Marcen R, NDT 2006

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• Steroidi: volemia ipertensione arteriosa diabete dislipidemia

• Anti-calcineurinici : azione pro-proliferativa diabete ipertensione arteriosa dislipidemia • Sirolimus: dislipidemia

Possibili meccanismi di danno CV delle principali classi di immunosoppressori nel trapianto di rene

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0

1

2

3

4

5

6

7

8

RR

(9

5%

CI)

Fattori di rischio di CHF de novo

in 638 trapiantati di rene

età + 10 aa diabete Hgb – 1g/dl PAS +10 mmHg alb – 1 g/dl don.cadavere

Da: Rigatto C, JASN 2002

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0

0,25

0,5

0,75

1

10 20 30

anni dal Tx

sopravvivenza pz.

non LVH LVH

Sopravvivenza del paziente in funzione della presenza o meno di LVH nel 1° anno dopo trapianto di rene

Adattata da: Rigatto C, JASN 2003

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• RRischio cardiovascolare nei pazienti con malattia renale cronica in trattamento conservativo (diapositive 10-17)

• Rischio cardiovascolare nei pazienti con ESRD in trattamento sostitutivo dialitico (diapositive 19-24)

• Rischio cardiovascolare nel trapiantato di rene (diapositive 26-32)

• L’intervento terapeutico nelle varie fasi della malattia renale cronica (slides 34-49)

Struttura della presentazione

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0

10

20

30

40

50

60

70

Outcomeprimario

IM Mortalità CV Mortalità tot

eventi x1000 pz-anno

scr > 1.4 P scr > 1.4 R

Outcome primario, IM, mortalità CV e mortalità totale in 980 pazienti con CKD (creatinina > 1.4 mg/dl)

trattati con ramipril (R) o placebo (P)

*

*

* p almeno < .05

Modificata, da: Mann JFE, Ann Intern Med 2001

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-90 -25 0 25 50 72

2.0

1.5

1.0

0.5

0.0

Riduzione della proteinuria (%)

Haz

ard

rat

io p

er e

ven

ti C

V

Modificata, da: De Zeeuw et al., Circulation 2004

Effetto cardioprotettivo della riduzione della proteinuria nella nefropatia diabetica: lo studio RENAAL

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Effetti dell’intervento multifattoriale sulla mortalità nel diabete di tipo 2

Peter Gæde, N Engl J Med 2008; 358: 580

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Szczech LA et al, Circulation 2002

Creatinina < 1.5 mg/dl, n = 45

0

1

2

3

4

5

Shock cardiogeno

%

P < 0.05

0

1

2

3

4

5

Embolia arteriosa

%

P < 0.05

01234567

Morte

%

P < 0.01

0

2

4

6

8

10

12

Morte o IMA Q

%

P < 0.05

Creatinina > 1.5 mg/dl, n = 2046

Aumentata incidenza di complicanze intraospedaliere dopo PTCA nell’IRC

Page 38: DALLA MICROALBUMINURIA ALL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA: UN PROGRESSO INEVITABILE? Realizzato con il contributo educazionale di Il rischio cardiovascolare.

30

40

50

60

70

> 81.5 63.1-81.5 46.2-63.1 < 46.2 Dialisi

Clearance di creatinine corretta, ml/min/72 kg

P < 0.0001 per trend

n = 1724IMA con sopraslivellamento del tratto ST

McCullough P, Am Heart J 2002

%

Trattamento ospedaliero con ASA+BB per IMA in pazienti con nefropatia cronica

Page 39: DALLA MICROALBUMINURIA ALL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA: UN PROGRESSO INEVITABILE? Realizzato con il contributo educazionale di Il rischio cardiovascolare.

-90

-80

-70

-60

-50

-40

-30

-20

-10

0

Clearance di creatinine corretta, ml/min/72 kg

> 81.5 63.1-81.5 46.2-63.1 < 46.2 Dialisi

P < 0.0001 per tutti vs. non trattati

McCullough P, Am Heart J 2002

n = 1724IMA con sopraslivellamento del tratto ST

Rid

uzi

on

e d

el r

isch

io,

%

Riduzione del rischio relativo* di mortalità ospedaliera con la combinazione ASA+BB

* aggiustato per l’età

Page 40: DALLA MICROALBUMINURIA ALL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA: UN PROGRESSO INEVITABILE? Realizzato con il contributo educazionale di Il rischio cardiovascolare.

Berger AK et al, J Am Coll Cardiol 2003

Mortalità a 30 giorni in pazienti con insufficienza renale terminale (ESRD) con IMA: effetto dei beta-bloccanti

0

10

20

30

40

Non ESRD

Beta-bloccante No beta-bloccante

0

10

20

30

40

Tutto il coorte Pazienti ideali per il tx individuale

ESRD Non ESRD ESRD

RRR 56%

RRR 40%

P = 0.02

RRR 53%

RRR 34%

*

*

*

*

* P < 0.001

P = 0.03

Mo

rtal

ità

a 30

gio

rni

(%)

Page 41: DALLA MICROALBUMINURIA ALL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA: UN PROGRESSO INEVITABILE? Realizzato con il contributo educazionale di Il rischio cardiovascolare.

0

10

20

30

40

50

0

10

20

30

40

50

RRR 63%

RRR 50%

P = 0.01

RRR 65%

RRR 53%

NS

*

*

*

*

Berger AK et al, J Am Coll Cardiol 2003

Mortalità a 30 giorni in pazienti con insufficienza renale terminale (ESRD) con IMA: effetto dell’ASA

ASA No ASA

Tutto il coorte Pazienti ideali per il tx individuale

Mo

rtal

ità

a 30

gio

rni

(%)

* P < 0.001

Non ESRD ESRD Non ESRD ESRD

Page 42: DALLA MICROALBUMINURIA ALL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA: UN PROGRESSO INEVITABILE? Realizzato con il contributo educazionale di Il rischio cardiovascolare.

0

10

20

30

40

0

10

20

30

40

RRR 27%

RRR 48%

P = 0.02

RRR 33%

RRR 47%

** * *

P = 0.43

Berger AK et al, J Am Coll Cardiol 2003

Mortalità a 30 giorni in pazienti con insufficienza renale terminale (ESRD) con IMA: effetto degli ACE-inibitori

Non ESRD

ASA No ACE-I

ESRD Non ESRD ESRD

Mo

rtal

ità

a 30

gio

rni

(%)

* P < 0.001Tutto il coorte Pazienti ideali per

il tx individuale

Page 43: DALLA MICROALBUMINURIA ALL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA: UN PROGRESSO INEVITABILE? Realizzato con il contributo educazionale di Il rischio cardiovascolare.

Berger AK et al, J Am Coll Cardiol 2003

Benefici di ASA, beta-bloccanti e ACE-I in pazienti con ESRD patients dopo IMA

Tutto il coorteTutto il coorte

Effetto ASAEffetto ASA

Effetto beta-bloccanteEffetto beta-bloccante

Effetto ACE-IEffetto ACE-I

Pazienti idealiPazienti ideali

Effetto ASAEffetto ASA

Effetto beta-bloccanteEffetto beta-bloccante

Effetto ACE-IEffetto ACE-I

ESRD

No ESRD

0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2

Page 44: DALLA MICROALBUMINURIA ALL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA: UN PROGRESSO INEVITABILE? Realizzato con il contributo educazionale di Il rischio cardiovascolare.

Berger AK et al, J Am Coll Cardiol 2003

Terapia in pazienti con ESRD e IMA:The Cooperative Cardiovascular Project

Tutto il coorte Pazienti ideali per il tx individuale

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

ASA

No ESRD, n = 145740 ESRD, n = 1025

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Per

c. d

i so

mm

on

istr

azio

ne

BB ACE-I ASA BB ACE-I

P < 0.001 per ogni paragone

Page 45: DALLA MICROALBUMINURIA ALL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA: UN PROGRESSO INEVITABILE? Realizzato con il contributo educazionale di Il rischio cardiovascolare.

Modificata da: GM London, JASN 2001

Effetto dell’intervento con ACE-i ed EPO sulla sopravvivenza a lungo termine in 153 emodializzati con LVH

0

25

50

75

100

0 35 70 105

mesi

sopravvivenza, %

Responder (n=73) Non responder (n=80)

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Parametro No. dei trial

(No. dei pazienti)Differenze media pesata

(IC 95%)Heterogeneità

(l2; %)

Colesterolo totale (mg/dl) 42 (6390) -42.28 (-47.25; -37.32) 94.9

Colesterolo LDL (mg/dl) 39 (6216) -43.12 (-47.85; -38.40) 94.1

Colesterol HDL (mg/dl) 40 (5621) 0.41 (-0.78; 1.60) 94.4

Trigliceridi (mg/dl) 39 (5569) -23.71 (-33.52; -13.90) 89.5

Filtrato glomerulare (ml/min o ml/min/1.73 m2 11 (548) 1.48 (-2.32; 5.28) 62.0

Escrezione urinaria delle proteine (g/24 h)

6 (311) -0.73 (-0.95; -0.52) 58.6

Strippoli G. and al. BMJ 2008

Effetti delle statine sulla concentrazione dei lipidi e sulla funzione renale in paziente con insufficienza renal cronica

Page 47: DALLA MICROALBUMINURIA ALL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA: UN PROGRESSO INEVITABILE? Realizzato con il contributo educazionale di Il rischio cardiovascolare.

modificata, da: Heinze G, JASN 2006

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

0 2 4 6 8 10 12

anni

sopravvivenza, %

ACE-i o ARB Non ACE-i/ARB

La terapia con ACE-i o ARB è associata a prolungata sopravvivenza dei riceventi trapianto di rene

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• Il rischio CV è aumentato nella CKD rispetto alla popolazione generale e tende a crescere con il progredire dell’insufficienza renale verso l’ESRD

• Tale situazione è motivata da:

- aumentata prevalenza dei fattori tradizionali di rischio CV

- comparsa di nuovi fattori che sono peculiari e specifici dell’insufficienza renale

• Un approccio multifattoriale da attuarsi precocemente, già nelle fasi iniziali della CKD, rappresenta la strategia più efficace per cercare di contrastare questa situazione con un duplice obiettivo:

- migliorare la prognosi generale dei pazienti affetti da CKD

- ottimizzare la gestione economico-assistenziale del malato “renale”

Conclusioni

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• Controllo ottimale della pressione arteriosa (PA < 130/80 nella CKD e nel trapianto; < 140/90 in dialisi)

• Riduzione della proteinuria

• Trattamento della dislipidemia (statine)

• Identificazione dell’anemia e trattamento con EPO già nella CKD iniziale ( Hgb target almeno > 11 g/dl)

• Identificazione e trattamento della LVH

• Ottimizzazione della terapia dialitica

• Terapia e prevenzione di iperparatiroidismo secondario, deficit di vit. D e alterazioni del metabolismo Ca-P

• IMPIEGO DI FARMACI AD AZIONE SUL SISTEMA RENINA-ANGIOTENSINA

Strategie d’intervento