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Eco dei Barnabiti 4/2016 56 DAL MONDO BARNABITICO ALBANIA MILOT IN FESTA Ottobre - In occasione della ricor- renza del ventennale della presenza della nostra Congregazione in terra d’Albania, si sono succeduti una se- rie di eventi particolari che hanno vi- sto la partecipazione attiva oltre che degli stessi albanesi, anche di nume- rosi barnabiti e amici provenienti da varie parti dell’Italia. Tutto ciò è stato impreziosito dalla presenza del p. Ge- nerale, p. Francisco Santos Chagas Da Silva, che si trovava a Milot per la visita canonica. Tali eventi hanno avuto inizio il 29 ottobre con il pelle- grinaggio al santuario di S. Antonio, a Laç, da parte dei giovani e dei laici legati alla realtà barnabitica da un profondo legame di amicizia e colla- borazione. Ad un primo momento di preghiera ha fatto seguito una mia breve testimonianza circa la storia della mia vocazione al termine della quale abbiamo ripreso il cammino verso il santuario recitando il rosario. Giunti alla meta, dopo esserci rifocil- lati, abbiamo ascoltato la testimo- nianza di p. Mirashi riguardante la storia dei martiri albanesi. È stato un momento molto intenso che ha riper- corso la storia dolorosa di quanti of- frirono in sacrificio la propria vita in nome della fede. Una giornata ricca di emozioni, quindi, cui ha fatto se- guito un’altra giornata intensa, il 30 ottobre, dove, per grazia di Dio, si è svolta la mia professione solenne dei voti di povertà, obbedienza e castità, nelle mani del rev. mo p. Generale. Alla celebrazione era presente anche il p. Provinciale, p. Pasquale Riillo. La partecipazione degli abitanti di Milot è stata molto significativa, a te- stimonianza del legame che unisce questa realtà ai barnabiti. Nella pro- grammazione di questi eventi straor- dinari era contemplata anche la mia ordinazione diaconale che si è svolta la sera del 12 novembre per imposi- zione delle mani dell’Amministratore diocesano dell’arcidiocesi di Tirana- Durazzo, mons. George Frendo. Era presente anche il vescovo di Lezha, mons. Ottavio Vitale. Una cerimo- nia carica di emozioni che ha coin- DAL MONDO BARNABITICO d. Graziano pronuncia la formula di Professione con i Confratelli, al termine della celebrazione della Professione solenne

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Eco dei Barnabiti 4/201656

DAL MONDO BARNABITICO

ALBANIA

MILOT IN FESTA

Ottobre - In occasione della ricor-renza del ventennale della presenzadella nostra Congregazione in terrad’Albania, si sono succeduti una se-rie di eventi particolari che hanno vi-sto la partecipazione attiva oltre chedegli stessi albanesi, anche di nume-rosi barnabiti e amici provenienti davarie parti dell’Italia. Tutto ciò è statoimpreziosito dalla presenza del p. Ge-nerale, p. Francisco Santos ChagasDa Silva, che si trovava a Milot per lavisita canonica. Tali eventi hannoavuto inizio il 29 ottobre con il pelle-grinaggio al santuario di S. Antonio,a Laç, da parte dei giovani e dei laicilegati alla realtà barnabitica da unprofondo legame di amicizia e colla-borazione. Ad un primo momento dipreghiera ha fatto seguito una miabreve testimonianza circa la storiadella mia vocazione al termine dellaquale abbiamo ripreso il camminoverso il santuario recitando il rosario.Giunti alla meta, dopo esserci rifocil-lati, abbiamo ascoltato la testimo-nianza di p. Mirashi riguardante lastoria dei martiri albanesi. È stato unmomento molto intenso che ha riper-corso la storia dolorosa di quanti of-frirono in sacrificio la propria vita innome della fede. Una giornata riccadi emozioni, quindi, cui ha fatto se-guito un’altra giornata intensa, il 30ottobre, dove, per grazia di Dio, si èsvolta la mia professione solenne deivoti di povertà, obbedienza e castità,nelle mani del rev. mo p. Generale.Alla celebrazione era presente ancheil p. Provinciale, p. Pasquale Riillo.La partecipazione degli abitanti diMilot è stata molto significativa, a te-stimonianza del legame che uniscequesta realtà ai barnabiti. Nella pro-grammazione di questi eventi straor-dinari era contemplata anche la miaordinazione diaconale che si è svoltala sera del 12 novembre per imposi-

zione delle mani dell’Amministratorediocesano dell’arcidiocesi di Tirana-Durazzo, mons. George Frendo. Era

presente anche il vescovo di Lezha,mons. Ottavio Vitale. Una cerimo-nia carica di emozioni che ha coin-

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d. Graziano pronuncia la formula di Professione

con i Confratelli, al termine della celebrazione della Professione solenne

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volto tutti i partecipanti, a cui hafatto seguito un momento di convi-vialità che si è svolto in piena sereni-tà e gioia. Per quanto mi riguarda,non posso che rendere grazie a Dioper tutto quello che mi ha donato e

che continua a donarmi.L’ordinazione diaconaleti rende «conformato aCristo servo» e questagrazia non è passeggerama durerà per sempre:in quel momento si sce-glie di incamminarsi inuna strada di donazionetotale al Signore Gesù eai fratelli che Lui ci daràdi incontrare sul nostrocammino. Nella vita deldiacono, credo ci deb-bano essere due dimen-sioni da custodire e farecrescere: la capacità didonarsi al Signore e aglialtri senza riserve; la gio-ia che deriva da una vitadonata che diventa testi-monianza per chi si in-contra.

Graziano Castoro

INDIA

SEMERIA BHAVAN – CASA SEMERIA(BANGALORE, INDIA)

Ottobre - Casa Semeria (SemeriaBhavan) è entrata nel suo secondo

anno di vita. Situata in zona ruralealla periferia di Bangalore, la grandemetropoli di oltre 11 milioni di abi-tanti nello stato indiano del Karnata-ka, Casa Semeria ospita quest’anno13 fanciulli e adolescenti di famigliepovere o non-esistenti.

Ben più numerosi sono quanti bus-sano alla sua porta e chiedono am-missione, ma la casa è piccola e almomento non è in grado di risponde-re al fabbisogno. C’è quindi allo stu-dio un progetto di ampliamento dellastessa per poter accogliere fino a 35ospiti. Con l’aiuto che la DivinaProvvidenza non farà certo mancaresi spera di poter tradurre in realtàquesto progetto nel corso del prossi-mo anno 2017.

Il 2017 sarà un anno importante perCasa Semeria anche perchè due deisuoi ospiti completeranno il loro per-corso scolastico di 12 anni e potran-no accedere ai corsi superiori. Sonodue ragazzi intelligenti e bravi chesvolgono anche il compito di leadero fratelli maggiori per i più piccoli.Nonostante le gravi esperienze trau-matiche da loro vissute (per esempio,uno di loro è senza papà e mammaessendo il papà in carcere per averucciso la mamma), l’ambiente sere-no di Casa Semeria, l’accettazione,rispetto e amore che li circondano, el’ottima educazione scolastica rice-

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d. Graziano riceve l’imposizione delle mani daparte di mons. George Frendo

Bangalore - Semeria Bhavan

il servizio eucaristico del neo-diaconod. Graziano

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vuta li hanno aiutati a superare diffi-coltà e traumi che sembravano a pri-ma vista insuperabili.

Tragedie come quella di cui sopranon sono uniche o rare in India. Pa-dre Benny, direttore di Casa Seme-ria, è anche cappellano del piùgrande istituto carcerario di Banga-lore e coordinatore della pastoralecarceraria non solo della diocesi diBangalore ma dell’intero stato delKarnataka (61 milioni di abitanti) eha quindi una conoscenza diretta disituazioni di povertà, disagio e ab-bandono in cui si trovano moltibambini e giovani. È a questi bam-bini e giovani che si dirige in modoparticolare l’attenzione di Casa Se-meria. Qui essi ricevono gratuita-mente vitto e alloggio; qui dormo-no, mangiano, giocano, pregano,sono seguiti nel dopo scuola, sonocurati quando si ammalano, e sonoeducati a sentirsi corresponsabilidella pulizia e del buon andamentodi tutte attività della casa. Da quicon bus scolastici sono trasportatialla scuola privata Acts Nirmala Vi-dyalaya e poi riportati a Casa Seme-ria. Naturalmente tasse scolastiche espese correlate (libri, trasporto, divi-se, ecc.) sono interamente a caricodella comunità dei Padri Barnabiti diBangalore, amministratori di Casa

Semeria, e di tanti generosi benefat-tori che hanno veramente a cuore ilpresente e il futuro di questi nostribambini e adolescenti.

ITALIA

50° ANNIVERSARIO SACERDOTALEDEL P. FRANK PAPA

Settembre - Il 25 settembre a ToccoCaudio, paesino arroccato alle faldedel Monte Taburno nella valle caudinadel Beneventano, il p. Francesco Papaha celebrato il suo 50.mo di sacerdo-zio circondato dai suoi familiari e ami-ci. La Santa Messa è stata celebratanella nuova chiesa parrocchiale deipatroni SS. Vincenzo martire e Biagio,che oggi dall’alto della contrada Friuniguarda sopra i ruderi del vecchio pae-se abbandonato dopo l’ennesimo ter-remoto del 1962. Concelebranti sonostati il p. Pasquale Riillo, Provincialedella Provincia del Centro-Sud Italia, eil p. Giuseppe Montesano jr. con il par-roco don Biagio Catillo. Il p. Provincia-le ha tessuto l’omaggio al p. Frank per isui numerosi incarichi a beneficio del-la Congregazione, e ha ricordato cheil paese aveva già donato alla Con-gregazione un altro barnabita, zio delp. Frank, il p. Antonino Saccomanno,nonché alla chiesa suo fratello donAgostino Saccomanno, monaco diMontecassino. Uno dei nipoti ha offer-to al p. Frank il seguente omaggio:

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DAL MONDO BARNABITICO

un gruppo di ragazzi ospitati nella Casa Semeria di Bangalore

la celebrazione eucaristica a Tocco Caudio. Accompagnano il p. Frank (da sin.):don Biagio Catillo, p. Pasquale Riillo, p. Giuseppe Montesano jr

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Perché sei l’uomo che gira il mondoe non ha mai paura.Sei soprattutto la nostra forza,il nostro esempio.Tu sei un coraggio senza tempo.

Tu sei la felicità dei tuoi fratellie la memoria dei tuoi nipoti.Che mai dimenticheranno il chiassodi giorni regalati.

Riuniti tutti in una stanzaCon chi urla “venite che inizia la messa”.Si corre davanti ad un tavolopreparando vino e Bibbiain mezzo ad una ressa.

E dopo fatta la croce,inizia qualcosa di speciale.Perché siamo Tutti in quella stanza.A ricordare... ancorala parola Amore.

La data commemorativa era stata il21 maggio e in quel giorno la cele-brazione era stata tenuta nella chiesaS. Antonio M. Zaccaria dello studen-tato romano. Il p. Frank era circonda-to dalla comunità dello studentatoteologico e della Curia, membri del-l’oratorio S. Antonio M. Zaccaria,nonché un buon gruppo di amici. Ilp. Generale, p. Francisco Chagas San-tos da Silva, nella sua omelia ha trac-ciato il cammino del Padre, ricordan-

do i suoi 25 anni nella Provincia delNord America, dove in Buffalo, NewYork, fu ordinato sacerdote nel 1966,per poi assumere la responsabilità digettare le basi della la fondazione bar-nabitica in Asia, prima nelle Filippinenel 1989 e poi nell’India nel 2007, e,posteriormente, approdare a Romacome Assistente generale dopo il ca-pitolo del 2012, assumendo, contem-poraneamente, la responsabilità dimaestro e superiore dello Studentatoteologico internazionale. Alla cerimo-nia, erano presenti anche i 12 studenti“tremesanti”, che hanno dato il lorocontributo al servizio liturgico e ai

canti. Tra i doni portati all’altare, unospeciale: un calice offerto dalla Curiageneralizia e presentato dalla sorelladel p. Frank. Dopo la celebrazioneeucaristica tutta la comunità si è unitain fraternità per il tradizionale convitoe l’immancabile taglio della torta.

MONZA - PROFESSIONETEMPORANEA DI GIACOMO SALA

Ottobre - Domenica 2 ottobre 2016Giacomo Sala ha emesso la sua pri-ma professione temporanea nella no-stra Congregazione. Giovane monze-se, da sempre conosce la nostra Co-munità di S. Maria al Carrobiolo pervia del legame dei genitori con lanostra esperienza educativa.

Giacomo, ha trascorso il periododel postulandato al Carrobiolo fre-quentando la Facoltà teologica diMilano e l’anno di noviziato semprecon la comunità di Santa Maria alCarrobiolo di Monza.

Durante la Santa Messa celebrataalle ore 16:00 e presieduta dal Supe-riore provinciale p. Daniele Ponzonisi è svolto il rito della professione,con semplicità e bellezza. Sono con-venuti per la concelebrazione diversiConfratelli giunti dalle diverse comu-nità della Provincia Italiana del Norde da Roma p. Lovison in rappresen-tanza del Padre generale. È stato connoi, per una fortunata coincidenza,anche p. Robert Kosek, Superioreprovinciale del Nord America.

La liturgia è stata animata da ungruppo di giovani provenienti dal-l’esperienza scout e da altre realtà le-gate alla Comunità. La chiesa si èriempita, di parenti e amici di Gia -como, conoscenti, amici, volontaricoinvolti nelle varie attività del con-vento, che nel corso degli anni han-no avuto modo di conoscere e affe-zionarsi a Giacomo, naturalmenteerano presenti anche i “suoi ragazzidi clan” con altri capi scout.

Nell’omelia, p. Daniele ha condivi-so con i presenti un ricordo, che hacommosso molti: «sono stato proprioio – diceva – ad amministrare il sacra-mento del battesimo a Giacomo nellaParrocchia cittadina di san Biagio ed èuna grande emozione per me ritrovar-lo ora uomo a chiedere di condividerela mia stessa vita di religioso, di prete,la stessa vita degli altri religiosi che quial Carrobiolo lo hanno accompagnato

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DAL MONDO BARNABITICO

la comunità al completo della Curia generalizia fa corona al p. Frank durantela celebrazione eucaristica nella cappella dello Studentato romano

...dulcis in fundo, con gli auguri alp. Frank

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nel suo cammino di bambino, di ra-gazzo, di giovane impegnato nel servi-zio scout. Giacomo ha risposto allachiamata di assomigliare a Cristo po-vero, casto e obbediente con uno stiledi vita che, nel dono di sé apre a unagrande fecondità nel campo della for-mazione delle coscienze, nell’accom-pagnamento dei giovani, in quella li-bertà che ci rende figli di Dio».

P. Daniele ha poi sottolineato co-me la riscoperta del battesimo sia uncompito, una meta per ogni creden-te. Ciascuno poi, con il concretizzar-si della chiamata, della sua scelta divita, traccerà un solco esprimendo lasua originalità, lascerà un segno, chesaprà parlare del Regno di Dio che sifa vicino, un solco che Giacomo hadeciso di tracciare alla maniera deiChierici Regolari di San Paolo.

Amando Dio in unità di mente e dicuore, con tutto se stesso, fino in fon-do, come ha fatto il nostro S. Paolo.

Alla Messa è seguito il rinfresconell’antico refettorio del convento,dove i presenti hanno potuto ralle-grarsi e festeggiare con Giacomo econ tutta la comunità del Carrobiolo.

Un sincero augurio di buon cam-mino a Giacomo, che dopo la suaprima professione dei consigli evan-gelici sta proseguendo il suo percor-so di formazione nella Comunità del-lo Studentato di Roma.

Luca Spreafico

MILANO:XXV DI ORDINAZIONE

SACERDOTALEDI P. EUGENIO BRAMBILLA

Ottobre - Domenica 9 ottobre 2016nella Chiesa di S. Alessandro p. Euge-nio Brambilla ha celebrato il suo XXVdi ordinazione sacerdota-le. Presenti alla celebra-zione i Padri della Comu-nità, amici e conoscentidi Monza, Milano Grato-soglio e Milano S. Ales-sandro, i tre luoghi dovep. Eugenio ha svolto il suoministero in questi anni.

Trascriviamo il salutodiretto al p. Eugenio, al -l’inizio della celebrazio-ne, da parte del p. Anto-nio Gentile, parroco diS. Alessandro.

Caro p. Eugenio,Sono passati 25 anni

da quel 29 giugno 1991,quando proprio qui inS. Alessandro, hai ricevu-to l’Ordinazione sacer-dotale per le mani di suaecc.za mons. Renato Cor-ti. Un giorno segnato dal-la gioia per il dono gran-de del sacerdozio.Oggi, come confratello

della comunità religiosa,

di cui sei Superiore, e come parroco,ti faccio gli auguri dei confratelli e deiparrocchiani per il tuo primo giubileodi ordinazione sacerdotale, il venti-cinquesimo anniversario che, come sidice per quello di matrimonio, è ungiubileo d’argento!Penso sia difficile raccontare, oggi,

cosa si muove dentro di te perché èqualcosa di, profondamente, intimo,riemergono al cuore e alla mente i mo-menti in cui ti sei accorto che Qualcu-no ti cercava, ti amava dandoti dei se-gni che parlavano di un di più, di tota-lità, di donazione ... insomma quandoil Signore ti ha progettato Lui la vita amodo suo e ti ha detto: «Seguimi!».Il giorno indimenticabile dell’ordi-

nazione dove hai detto «Sì, lo vo-glio» facendo incontrare la tua volon-tà con quella di Dio per un progettostupendo. Dio ti ha segnato e ti hafatto segno di Lui nella sua Chiesa,per il mondo intero fino ai suoi estre-mi confini e per l’eternità.Venticinque anni ricchi di esperien-

ze, d’incontri, di amicizie e anche disofferenze e di preoccupazioni.Hai sperimentato quanto sia vera

la Parola di Gesù: scegliendo Lui e ri-nunciando a una vita “propria”, inrealtà si riceve molto, molto di più diquello che si lascia.

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DAL MONDO BARNABITICO

d. Giacomo con il p. Provinciale Daniele Ponzoni e, da sin., i pp. Rizzi, Caliani,Lovison e Kosek

p. Eugenio Brambilla accompagnato dai pp.Antonio Gentile (a des.) e Luigi Peraboni (a sin.)

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Il Signore ti fa toccare con manoquanto sia grande la sua opera, quantosi serve di strumenti “poveri” per agirein mezzo al suo popolo e al mondo.Oggi nel tuo cuore c’è tanta gratitu-

dine: a Dio per averti chiamato; allatua famiglia, per la quale, nella pre-ghiera, anche quest’assemblea si uni-sce alla tua per chiedere una specialebenedizione e salute. Per averti lascia-to libero di cercare e trovare la tuastrada; alle tante persone che ti hannoaccompagnato nel lungo camminodella tua formazione, alle persone chehai incontrato e in modo speciale aitanti giovani e ragazzi, specie quellipiù emarginati per i quali hai progetta-to e realizzato la “scuola popolare” of-frendo loro una seconda opportunità.Il 25° di sacerdozio per un prete è il

momento di un bilancio provvisorio. Èla sosta in cui si riprende fiato per ri-partire con più slancio di prima. Unasosta momentanea per valutare il trat-to di strada percorso, da quando si èsentita, forte ed esigente, la chiamatadel Signore. Appena una sosta, per ac-corgersi di quanto il Signore ti abbiadato e sostenuto nel cammino, per ca-pire che per un prete il bilancio sarà

sempre in rosso, perchéla Misericordia di Dio so-pravanza la debolezzadella sua risposta; perchéè sempre infinitamente dipiù l’amore donato dal Si-gnore, di quanto il preteabbia potuto restituire infede, adorazione, dispo-nibilità e servizio al greg-ge affidatogli.E così il 25° di sacer-

dozio diventa occasioneper rinnovare la volontàdi seguire il Signore e diservirlo ancor più gene-rosamente nel ministerosacerdotale, a vantaggiodi tutti gli uomini, a favo-re di quelle persone cheil Signore ancora metteràsul suo cammino. Si, per-ché nel bilancio di unprete c’entrano, subitoanche gli altri, quelle pe-corelle del gregge che vi-cine o lontane, tutte de-vono essere caricate sul-le spalle. Il prete, infatti,è debitore dell’annunciodel vangelo nei confrontidi tutti, in particolare

delle persone più fragili e deboli, allequali si è chiamati a dare la vita co-me il Buon Pastore che è Gesù.P. Eugenio è un prete che, come di-

rebbe papa Francesco, conosce “l’odo-re delle pecore”. Schietto e sincero,

col suo carattere forte e deciso, si of-fre con generosità al servizio del po-polo di Dio, portando nel sangue lapassione per il Vangelo, non comeuno che è senza difetti e peccati, macome uno che, afferrato dalla graziadi Dio, non può fare a meno di servi-re con zelo la causa di Cristo.Anche noi in questo tempo in cui la

Provvidenza ci ha messi al tuo fianco,con le nostre diversità, ma uniti daquesto stesso incontro che ci ha cam-biato la vita, ci ha affascinato, ci haconquistato, prima a Gratosoglio e poiqui, in S. Alessandro siamo a parlaredi Dio, a renderlo presente perchénon sia dimenticato, perché sia amatoe seguito e portiamo su di noi i segnidi quest’amore che ci ha ferito e invia-to, di questa fedeltà che non delude.Auguri vivissimi, Eugenio! Chiedia-

mo oggi al Signore per te e per noi:lo stupore e la gratitudine. Che Diote li stampi nel cuore!In questa eucarestia preghiamo

con te e per te perché il Signore ti ri-colmi di ogni benedizione per essereogni giorno di più segno vivo dellasua Misericordia per ogni uomo.Un abbraccio fraterno da tutti noi.

ROMA - SAN CARLO AI CATINARI:GLI EFFETTI DEL TERREMOTO

Ottobre - Il 30 ottobre scorso, unaforte scossa provoca ingenti danninella zona di Norcia e dintorni. Que-

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immaginetta commemorativa del XXV anniversario di Ordinazione sacerdotale, allusiva al lavoro che il p. Eugenio svolge a favore di giovani e ragazzi emarginati

la volta seriamente danneggiata

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sta scossa, verificatasi alle 07:41 delmattino, si è sentita anche a Roma e,in conseguenza di ciò, la nostra par-rocchia soffre qualche disagio: si ria-prono delle crepe già esistenti, e lavisita preventiva dei Vigili del fuocodecreta la chiusura della chiesa, pernon correre dei rischi nel momentodelle celebrazioni o quando i turistivisitano la chiesa.

Dopo la chiusura preventiva, il par-roco, p. Giovanni Villa, si è attivatoper informare le autorità competentidell’accaduto, in modo tale di poteriniziare al più presto i lavori di verifi-

ca della struttura e per trovare dellesoluzioni alternative. La principale, èstata quella di aprire una cappella al-l’interno del teatro della parrocchia,a cui si accede attraverso il portonedi piazza Benedetto Cairoli in modotale che le celebrazioni liturgichenon venissero sospese a causa dellachiusura del tempio e così permette-re ai fedeli di avere un luogo per lapreghiera ed è in questa cappella diemergenza che sono state celebratetanto la festa patronale di S. Carlo,come anche quella della Madre dellaDivina Provvidenza.

Posteriormente, diversi enti prepo-sti alla manutenzione della chiesa sisono radunati il giorno 14 novembreper confermare la chiusura preventi-va della chiesa e iniziare l’iter checonsentirà alla Sovraintendenza per iBeni Culturali e al FEC (Fondo Edificidi Culto, organo dipendente dal Mi-nistero dell’Interno) di iniziare al piùpresto i lavori di riparazione del tem-pio. In effetti, venerdì 18 novembre,una commissione composta da variarchitetti e ingegneri, ha valutato conmaggior attenzione gli interventi ne-cessari per una prossima riaperturadella chiesa, certamente non primadi un anno.

Infine, vale la pena ricordare an-che la visita, il 21 novembre, di gior-nalisti del quotidiano Il Tempo, e, il23 novembre, di una troupe televisi-va della Rai (TG Regionale).

Rodrigo Nilo Palominos

IL TERREMOTOA CAMPELLO SUL CLITUNNO

Ottobre - Anche a Campello sulClitunno si è fatto sentire, con forza,il terremoto che, a partire da agostocon infinite repliche di diversa inten-sità, ha provocato ingentissimi danniin numerosi paesi dell’Appenninocentrale. Di fatto, pericolose crepe,caduta di gessi ornamentali e di cal-cinacci si sono verificati in tutte lenumerose chiese presenti nel vastoterritorio della parrocchia di Campel-lo, affidata alla cura pastorale deibarnabiti, della quale è attualmentetitolare il p. Domingo Pinilla, coa-diuvato da p. Jackson Kattamkottil.Ma soprattutto sono state le tre prin-cipali chiese della parrocchia a sof-frire le conseguenze più severe delsisma: a Campello, il tempio parroc-chiale di Santa Maria e la chiesa del-la Bianca; a Pissignano, la chiesa diS. Lorenzo.

A tutt’oggi, a Campello, la terranon ha cessato il suo ballo ossessi-vo. Frattanto, in attesa della sospira-ta quiete dopo la tempesta, le trechiese sono state dichiarate inagibilie il culto si realizza in una grandetenda messa a disposizione dal Co-mune di Campello, collocata nel belmezzo della piazza principale diCampello.

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DAL MONDO BARNABITICO

una crepa preoccupante taglia a metà l’affresco centrale della volta

la dignitosa cappella provvisoria ricavata dai locali del teatro parrocchiale

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MILANO: INAUGURATA CON IL SOSTEGNODELLA FONDAZIONE INTITOLATAA MIKE BONGIORNO LA NUOVASEDE MILANESE DELLA SCUOLADELLA SECONDA OPPORTUNITÀ

Ottobre - Anche per l’anno scolasti-co 2016/2017 la Fondazione Sicomo-ro – organizzazione non lucrativa natanel 2012 per volontà della Comunitàbarnabitica di S. Alessandro in Milano– ha dato l’avvio all’anno scolasticodelle Scuole della Seconda Opportu-nità – già note come Scuola Popolare“I Care”, un intervento rivolto a ragaz-zi e ragazze in abbandono scolasticoo a rischio di emarginazione.

Le aule, distribuite tra Milano, Lodie Monza (città nella quale l’Associa-zione “A. Vita” realizza un progettoanalogo sin dal 1996) accolgonocomplessivamente 48 alunni e alun-ne, accompagnandoli per un annosino al raggiungimento della licenzamedia e al rientro nel sistema scola-stico o al mondo del lavoro.

Quest’anno anche la fa-miglia Bongiorno – attraver-so la Fondazione intitolataa Mike – ha voluto affian-care lo staff della Sicomorostanziando un contributotriennale e – di fatto – per-mettendo la sistemazionedella nuova sede dellaScuola milanese, situata nelquartiere Gratosoglio, nellaperiferia sud della città.

La Fondazione Sicomo-ro ha raggiunto, nel corso

del 2016, un altro importante risulta-to: nel mese di marzo – infatti – èstato siglato un accordo con il Prov-veditore agli studi della RegioneLombardia, accordo con il quale lavalidità delle scuole della SecondaOpportunità è stata ufficialmente “ri-conosciuta” e legittimata ad operaresul territorio regionale.

L’intervento è cofinanziato – oltrealla parte sostenuta dagli enti pubbli-ci – dalla Fondazione mediante risor-se proprie e fondi raccolti da privatie aziende.

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DAL MONDO BARNABITICO

la facciata della chiesa parrocchiale di S. Mariain pie’ di Campello messa, opportunamente, insicurezza

p. Eugenio Brambilla e la signora Daniela Zuccoli Bongiorno

calcinacci e gessi ornamentali caduti sopra un altare lateralenella chiesa di S. Maria

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Per l’anno in corso la Fondazioneha avviato una campagna di raccoltaper finanziare l’acquisto dellle lava-gne LIM (Lavagne Interattive Multi-mediali) per le nuove aule milanesi.

È possibile contribuire alla raccoltain vari modi:

– mediante un bonifico bancarioalle seguenti coordinate:

– IBAN IT37 H033 5901 6001 00000072 948;

– BIC BCITITMX;– indirizzando il proprio 5X1000

alla Fondazione Sicomoro, inserendonell’apposito modulo della dichiara-zione dei redditi il Codice Fiscale97612620159;

– donando materiale mettendosi incontatto con la Fondazione all’indiriz-zo mail [email protected];

– diventando un Ambasciatore del-la Fondazione, contribuendo alla dif-fusione della campagna di raccolta.

Simone Poli

ROMA: PER LA RIABILITAZIONEDELLA MEMORIA DI P. UGO BASSI

Una domenica sul Colle del Giani-colo per ricordare il patriota e marti-re p. Ugo Bassi, fucilato dagli austriacil’8 agosto 1849.

Con questo spirito  l’AssociazioneA. Cipriani Comitato Gianicolo, incollaborazione  con il Centro StudiStorici dei pp. Barnabiti, hanno orga-nizzato, per la mattina del 20 novem-bre 2016, una visita guidata gratuitaal Parco Gianicolense – Parco deglieroi. Nel corso della passeggiata,  ipartecipanti hanno fatto una sosta nelPiazzale Garibaldi, davanti al busto

del barnabita p. Ugo Bassi, dove haavuto luogo una breve cerimonia resaancora più suggestiva dalla presenzadei bersaglieri  e che si è  conclusacon la deposizione di una corona dialloro.

A ricordare uno dei  preti patriotidel Risorgimento  per l’unificazionedell’Italia,  sono intervenuti  EnricoLuciani, per l’Associazione A. Cipria-ni, P. Filippo Lovison, per il CentroStudi Storici dei PP. Barnabiti, e Ales-sandro Manna, per il Comitato di Bo-logna per la riabilitazione di UgoBassi; oltre a contare sulla partecipa-zione del Comandante dei Carabi-nieri al Gianicolo, Agostino Pinca,di Giovanni Adducci, per i garibaldi-ni romani, della Sezione Bersaglieridi Roma, guidata dal   Col. NunzioPaolucci e rappresentata dai bersa-glieri Arnaldo Marini e Aldo Leonori,con il trombettiere Daniele Ciaglia eMassimo Flumeri, e di numerosi sim-patizzanti.

Si è così ribadita l’unanime volon-tà di sostenere tutte le azioni neces-sarie per la riabilitazione di Ugo Bassi,con l’augurio di poterlo commemo-rare quanto prima presso la Chiesa diSan Carlo ai Catinari, dove fu ordinatosacerdote; chiesa ora chiusa  a segui-to dei danni provocati dal terremoto.

La visita ai busti e ai monumenti siè conclusa al Belvedere della Costi-tuzione della Repubblica romana del1849.

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DAL MONDO BARNABITICO

alunni della Scuola Popolare “I Care”

al termine della cerimonia attorno al busto di p. Ugo Bassi: il Prof. EnricoLuciani, Giovanni Adducci e p. Filippo Lovison

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ROMA: NOTIZIEDALLO STUDENTATO TEOLOGICO

Ottobre - Lo Studentato teologicointernazionale riprende vita con ilnuovo anno scolastico 2016-2017.La comunità è composta dai padriFrancesco Papa come Superiore eMaestro, Mauro Regazzoni come vi-ce maestro ed economo (nonchépro-cancelliere e postulatore genera-le), Orlando Manzo, ufficiale allacongregazione dei religiosi, e il dia-cono Lenish Benny che frequental’Angelicum, dove ha iniziato i corsidi specializzazione nella formazio-ne, mentre serve come co-direttoredell’oratorio del Sacro Cuore con ilp. Papa.

Gli studenti presenti a Roma per icorsi teologici sono: Bala Yesu Kham-mbam e Pramodh William Antony,della Fondazione Indiana, arrivati daBangalore il 1 settembre; GiacomoSala, della Provincia Italiana delNord, arrivato da Monza il 4 ottobre,poco dopo aver fatto la prima profes-sione dei voti religiosi il 2 ottobre; eGlenn Manayon, giunto da Manila il5 ottobre. Gli studenti Bala e Pra-modh hanno avuto un mese di tem-po, per prepararsi con la professores-sa Giuliana Cocciolo nello studiodella lingua italiana, prima di inizia-re l’anno scolastico in prima teolo-gia: Bala all’Urbaniana e Pramodhall’Angelicum, dove studia insieme aGlenn; mentre Giacomo frequenta ilsecondo anno alla Gregoriana.

Sono in Italia anche due studenti,che rientrano nel gruppo dei treme-santi in attesa di iniziare il programmadi preparazione, a partire dal mese dimarzo 2017: Sundara Raju Madri, cheha terminato gli studi all’Angelicum esi è trasferito temporaneamente a SanFelice a Cancello per un’esperienza diapostolato; e lo studente filippino RoyTabil che, arrivato il 5 ottobre, si è tra-sferito quasi subito a Firenze sia perun’esperienza pastorale, sia per stu-diare l’italiano.

Quanto allo studente italiano, Gia-como, ha iniziato a collaborare per ilcatechismo nella nostra parrocchiadi S. Carlo ai Catinari: sarà il suoapostolato, durante la sua permanen-za a Roma.

Il nuovo anno accademico dellostudentato ha avuto inizio domenica11 settembre, alle 19:00 con l’adora-zione eucaristica.

Quanto alle altre iniziative in pro-gramma, dobbiamo sottolineare chevenerdì 14 ottobre alle 18:30 ha avu-to inizio il percorso di lectio divina aSanta Maria in Transportina, sotto laguida del carmelitano p. Bruno Se-condin. Come negli anni precedenti,con cadenza bisettimanale, è stato

proposto agli studenti di prenderviparte anche quest’anno.

Il diario della comunità registraanche:

– Giovedì 20 ottobre, p. Mauro hainiziato il suo insegnamento a Pisaper il corso di Storia della Spiritualitàmoderna (secoli XVI-XIX) per i dueistituti: “S. Teresa di Gesù Bambino”dei pp. Carmelitani Scalzi e “NicolòStenone” della diocesi di Pisa.

– Venerdì 28 ottobre, il trasferi-mento del diacono Lenish a Tiranaper prendere parte alla funzionedella Professione solenne di Gra -ziano di domenica 30 ottobre; men-tre in tale giorno, in serata, dopol’Adorazione eucaristica la comuni-tà e gli studenti sono invitati peruna pizza a un ristorante di Traste-vere dai genitori di Giacomo, in vi-sita a Roma.

Lo studentato accoglie quest’annoanche un ospite speciale: il sacerdo-te d. Luciano Colella, raccomanda-toci dall’arcivescovo di Firenze, per-ché possa completare i suoi studi alTeresianum.

La vita dello studentato è stata ani-mata anche dalla presenza di diversi

ospiti: alcuni accolti in occasionedella canonizzazione di madre Tere-sa, come un gruppo di Albanesi gui-dati dallo studente Graziano Castoroe da p. Giovanni Peragine.

Ospiti speciali sono stati: in set-tembre mons. Anthony Poola, vesco-vo di Kurnool, Andra Pradesh, in In-dia; e in ottobre, provenienti dal Ci-le, mons. Ignacio Ducasse Medina,vescovo di Valdivia con d. Andrea diValparaiso e d. Fabrizio di Santiagodel Cile, a Roma per il convegno sul-le vocazioni, organizzato dalla Con-gregazione del Clero.

Sempre in settembre in occasionedel Giubileo dei catechisti abbiamoospitato una suora e una signora ve-nuti dalla nostra parrocchia di Loretoin Jacarepagua, Brasile. Altro ospited’onore è stato il p. Xavier superioregenerale dei Rosaires, in India. Ospi-te frequente è d. Fernando Stephen,

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Roma: nella sacrestia di S. Carlo ai Catinari d. Giacomo, d. Premodh, d. Lenish,p. Frank Papa, p. Mauro Regazzoni, d. Glenn, d. Balu

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sacerdote indiano parroco in Cala-bria, che attende ai suoi studi all’Ur-baniana.

Così sono stati nostri ospiti il dia-cono Egide, arrivato da Madrid perottenere il visto dall’ambasciata spa-gnola qui a Roma; il p. Gabriele Patildall’India; e dal Cile il p. Luis GarcíaOcaranza con due coppie prove-nienti dalla Terra Santa. Altra visitainteressante è stata quella di p. Ro-bert Kosek con il fotografo MichaelDemyan al termine di un loro girodelle nostre case in Italia, per foto-grafare quadri e pitture per una pub-blicazione ufficiale.

Sono giunti tra noi anche: il p. En-rico Sironi da Trani, a Roma per unincontro voluto dal Papa con tutti ivicari diocesani per religiosi; e ipp. Bogdan Horodenski e CasimiroLorek da Varsavia per un incontro conla Consulta.

Il 4 novembre, come tradizione, cisiamo uniti alla comunità di sanCarlo ai Catinari per la celebrazionedel nostro santo patrono. Se la fun-zione ha trovato nel sempre presen-te e partecipe cardinale LeonardoSandri il suo presidente, la concele-brazione, quest’anno non ha potutoavere la solenne cornice della chie-

sa, ma il più piccolo anche se nonmeno bello teatro, a causa degli ef-fetti del terremoto in centro Italia,che ha costretto la Sovrintendenza adecretarne la chiusura per motivi di

sicurezza fino al termine dei lavori,che dovranno essere realizzati nelcorso di un anno.

Siamo stati onorati di aver con noiil p. Aldo Rizzi, nominato dal p. Ge-nerale Visitatore delle case da lui di-pendenti. La visita si è aperta con lamessa dello Spirito Santo venerdì 10e si è conclusa domenica sera conl’adorazione eucaristica. Ringraziamopadre Aldo per la sua semplice, macalorosa presenza e disponibilità adascoltarci. Con lui abbiamo celebratola festa della Madonna Madre dellaDivina Provvidenza a san Carlo, conuna solenne funzione presieduta damons. Gianrico Ruzza, vescovo ausi-liare per il settore Centro di Roma.

TUTTE LE STRADE PORTANOA SIENA

Novembre - Sabato 12 novembregli studenti barnabiti di teologia delnostro seminario romano, don Balu,don Glen, don Giacomo e don Pre-modh insieme ad altri 3.500 colleghihanno partecipato alla quattordicesi-ma edizione del Pellegrinaggio degliuniversitari e accoglienza delle matri-cole che si è svolto a Siena.

Questo evento è stato organizzatodall’Ufficio diocesano per la Pastora-le universitaria ed era rivolto a giova-

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DAL MONDO BARNABITICO

Siena: piazza del Palio “invasa” dagli studenti universitari

Roma: i concelebranti per la festa della Madre della Divina Provvidenza conmons. Gianrico Ruzza,p. Aldo Rizzi, visitatore, p. Giovanni Villa, parroco ep. Frank Papa, vicario generale

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ni provenienti da cappellanie univer-sitarie, parrocchie e collegi di tuttaRoma. Il gruppo composto da moltistranieri ha raggiunto la città che die-de i natali a santa Caterina. Il pelle-grinaggio è iniziato con l’accoglienzanel duomo  dove sono stati ricevutidall’arcivescovo della diocesi monsi-gnor Antonio Buoncristiani. Dopo iconsueti saluti delle autorità locali eaccademiche si è svolta la celebra-zione eucaristica presieduta dal ve-scovo Lorenzo Leuzzi.

Monsignor Leuzzi nella sua omeliaha invitato gli studenti a seguire leorme di santa Caterina divenendoprotagonisti nella storia cioè ad riap-propriarsi della realtà nella quale vi-viamo uscendo dal mondo delle uto-pie. Per il vescovo il Vangelo dellamisericordia consiste proprio nel tor-nare nella storia e rifiutare la tenta-zione di chiudersi in un mondo vir-tuale. La misericordia non è esserebuoni, oggi non basta essere buoni.La ricerca di una bontà senza con-cretezza storica ci chiude in un grup-po elitario. La misericordia significavedere la storia con gli occhi di Gesùche ci rende capaci di non consuma-re il tempo e lo spazio, ma di co-struire qualcosa che prosegue dopo

di noi. Il Vescovo ha pro-seguito il suo messaggiospecificando che dob-biamo fare attenzione anon confondere l’idea diessere protagonisti conl’illusione di essere noi afare la storia. Attraversola misericordia di Dio siimpara a vivere nella sto-ria decidendo del pro-prio futuro se seguendoCristo sapremo anchemodificare i nostri pro-getti di vita quando saràLui a chiedercelo. Mon-signor Leuzzi ha invitatogli studenti a scoprire lafigura di santa Caterinache è stata capace dicondizionare gli avveni-menti del proprio tempo,non solo nella chiesa,ma anche nella societàcivile, perché come leistessa ha detto di sé haavuto il coraggio di «es-sere lavata nel sangue diCristo». Infine il vescovoricordando l’esortazione

che papa Francesco ha fatto ai giova-ni durante la veglia della Giornatamondiale della gioventù a Cracoviaa diventare attori principali nellastoria, ha invitato gli studenti a tra-durre anche in iniziative culturalitutti i frutti maturati in questo annodi grazia che è stato il giubileo dellaMisericordia.

Nel pomeriggio gli studenti hannopotuto fare degli itinerari artistici e difede sulle orme di santa Caterina co-noscendo meglio questa città famosanel mondo per le sue bellezze pae-saggistiche e culturali. In serata, alle17, gli universitari si sono ritrovatinella basilica di san Francesco, dove,prima del rientro a Roma, hanno po-tuto partecipare all’adorazione euca-ristica guidata da monsignor MauroMantovani, rettore della PontificiaUniversità Salesiana.

Giacomo Sala

ROMA: ATTIVITÀ DELL’ORATORIODEL SACRO CUORE

Settembre - Domenica 11 settem-bre, l’oratorio Sacro Cuore ha ripresole sue attività con la santa messa alle

10,30. La messa è stata celebrata nelprimo anniversario della morte diMargherita, che per molti anni è statacatechista nel nostro oratorio, mogliedi Vittorio e mamma di Micol, an-ch’ella nostra catechista. La famigliae molti amici hanno preso parte allafunzione, con la presenza anche diun buon numero di chierichetti (qua-si tutte ragazze!).

Il catechismo ha ripreso invece lasua attività sabato 8 ottobre.

Domenica 9 ottobre, alla messa del-le 10,30 era presente anche p. Gian-nicola con un gruppo di giovani. Do-po la celebrazione eucaristica, vi èstato il pranzo nel cortile, che ha se-gnato in questo modo anche la festadi inizio dell’oratorio. Al pranzo, pre-parato dal nostro cuoco Stefano,hanno partecipato anche varie fami-glie dell’oratorio, accorse con unabuona e numerosa presenza.

Il programma dell’oratorio preve-de, tra le varie attività, anche un mo-mento formativo con un gruppo digiovani guidati dal diacono Lenish,che si riunisce ogni domenica seraper fare il punto della situazione eper predisporre nuove iniziative.

Infine, non possiamo tacere la pre-ziosa attività del Gruppo teatrale“Scala di Giacobbe”, composto daex-oratoriani, che ha offerto alle de-tenute di Rebibbia, in connessionecon il Giubileo della Misericordia,una replica della commedia “Il Mar-chese del Grillo”, ottenendo una vi-vace partecipazione da parte delledetenute e una recensione molto po-sitiva e simpatica da parte di un gior-nalista dell’Avvenire.

La Porta Santa

Novembre - Sabato 12 novembre2016, anche i ragazzi del nostro ora-torio hanno voluto ricevere la graziadel giubileo con il pellegrinaggio allaPorta Santa di san Pietro. Guidati daicatechisti e accompagnati anche daalcuni genitori, con p. Mauro Regaz-zoni e il diacono Lenish Benny Moo-leparambil hanno intrapreso il pelle-grinaggio partendo da via Pietro Ro-selli/Ulisse Seni. Il pellegrinaggio haavuto quattro tappe preparatorie: laprima nella chiesa dell’Oratorio de-dicata al fondatore, S. Antonio MariaZaccaria; la seconda alla grande fon-tana dell’Acqua Paola (fatta realizza-

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Siena: momento della fiaccolata di fronte allabasilica di S. Francesco

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re da Papa Paolo V), detta familiar-mente il “Fontanone” e a cui fa riferi-mento Antonello Venditti nella can-zone “Roma Capoccia” (1972); ilpiazzale belvedere sul Gianicolo do-ve campeggia la statua di Garibaldi a

cavallo; e a Castel Sant’Angelo. Inqueste tappe sono state lette delle ri-flessioni, recitate opportune preghie-re come il rosario e vi sono stati deicanti liturgici che hanno sottolineatoi vari momenti. Da Castel Sant’Ange-lo, dove vi era il gazebo dell’acco-glienza dei gruppi e il punto vero eproprio di partenza del percorso giu-bilare, i ragazzi dell’Oratorio e glianimatori hanno ricevuto la croce eil foglietto delle preghiere da recitarsinelle cinque tappe previste: all’ini-zio, poco dopo aver passato il gaze-bo; davanti alla chiesa di S. Maria inTraspontina; prima di accedere aPiazza San Pietro; all’interno dellapiazza, dopo aver superato paziente-mente i controlli; e ai piedi della sca-la di accesso alla basilica. Vi è statoquindi il passaggio della Porta Santae, percorrendo la navata centrale del-la basilica ci si è portati davanti al-l’altare della confessione per la pre-ghiera conclusiva, con la recita delCredo e delle preghiere secondo leintenzioni e del papa e per riceverela benedizione finale, impartita dap. Mauro.

La presenza di un flusso frequentedi gruppi di pellegrini e di un altret-tanto nutrito numero di visitatori ete-rogenei non ci ha consentito di so-stare a lungo nella basilica e non ab-biamo potuto, come avremo voluto,

ammirare la statua del fondatore, maa onor del vero è stato un pomerig-gio molto intenso e ben vissuto, an-che da parte di alcuni ragazzi e ra-gazze molto giovani dell’Oratorio,che hanno sopportato molto bene la

fatica del cammino. L’impegno è sta-to premiato anche da una giornatalimpida e gradevole dal punto di vi-sta della temperatura, che ha resoforse più lieve il nostro cammino. Altermine, si è avvertita in tutti unaprofonda serenità e gioia per questomomento così bello e importante,non solo dal punto di vista spirituale.

Chiusura del Giubileo

Novembre - Un altro momento si-gnificativo è stato la conclusionedell’Anno Santo della Misericordia,quando la nostra casa si è riempitadi allegria con la venuta di un grup-po di giovani della nostra parroc-chia Madre della Divina Provviden-za di Firenze, guidati dal parroco p.Giovanni Nitti. Armati di sacco apelo si sono sistemati nel salonedell’oratorio e nelle salette di cate-chismo per la notte, mentre il no-stro cuoco, Stefano, ha provvedutoa soddisfare la loro fame. Anche inquesta occasione si sono uniti a lo-ro alcuni dei giovani del nostro ora-torio e i nostri seminaristi. Insieme,domenica 20 novembre si sono av-

venturati nella gremita piazza SanPietro per prendere parte alla solen-ne liturgia della chiusura del Giubi-leo e alla celebrazione della santamessa, presiedute entrambe da pa-pa Francesco.

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in piazza S. Pietro, il diacono Lenish Benny Mooleparambil e il p. Giovanni Nitti

p. Giovanni Nitti con gruppo di giovani della parrocchia Madre della DivinaProvvidenza di Firenze