Da un punto di vista clinico può essere definita diarrea ... · Diarrea – definizione (1) Da un...
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Diarrea – definizione (1)
Da un punto di vista clinico può essere definita diarrea qualsiasi
situazione in cui si verifica aumento del contenuto liquido fecale
e/o aumento del numero di evacuazioni
Le variazioni individuali possono essere molto marcate: la normale
frequenza dell’alvo può variare da 2/giorno a 2-3/settimana.
Anche la consistenza delle feci è variabile e soggettiva
Flusso giornaliero di fluidi nel tratto digerente
Introito orale 1-2 L
Secrez. gastrica 1-1.5 L
Secrez. Pancreat. 1 L
Riassorbim. Intest. 5-6 L
Total IN
6-8 L/die
Secrez.biliare 1 L
Flusso osmot. digiunale
(digestione) 3 L
Riassorb. Colico 1 L
Volume fecale c.a 0.2 L
FISIOPATOLOGIA
-osmotica: l’acqua è trattenuta nel lume intestinale da agenti
osmoticamente attivi.
-secretoria: un eccesso di acqua e di elettroliti
viene trasportato nel lume.
-motoria: alterazioni della motilita’ intestinale (riduzione del
tempo di transito).
-infiammatoria/infettiva: associata a patologia infiammatorie
Generalmente comunque ogni forma di diarrea è
MULTIFATTORIALE
CLASSIFICAZIONE
1) ACUTA
• infettiva (90%) e non infettiva. In genere si autolimita
• durata inferiore a 2 settimane
• provocata da agenti infettivi (batteri,virus,parassiti)
• contaminazione in genere oro-fecale
•severità e sintomi dipendono dall’agente patogeno
• età pediatrica (rotavirus)
• durata superiore a 2 settimane
• durata superiore a 4 settimane (sindrome colon
irritabile; Patologie croniche infiammatorie intestinali)
2) PERSISTENTE
3) CRONICA
Principali cause della diarrea
-intossicazione alimentare, esagerazioni dietetiche
- nevrosi ansiosa (consigliato uso di blandi sedativi)
- alterazioni della flora intestinale (consigliato uso di
fermenti lattici: lactobacillus acidophilus normale ospite del
nostro intestino)
- infezioni specifiche (gastroenteriti virali, colera, tifo)
- diarrea da farmaci
La diarrea acuta in genere si autolimita . Tuttavia
spesso è necessario un trattamento sintomatico,
soprattutto nel bambino e nell’anziano.
Il cardine della terapia della diarrea e’ il ripristino
delle perdite idriche ed elettrolitiche.
In alcuni casi si può intervenire con farmaci
antidiarroici per ridurre la sintomatologia
Trattamento della diarrea
Bacillus clausii (Enterogermina®), Lactobacillus acidophilus
(Lacteol Forte®, Yovis®), Saccharomyces boulardii (Codex®).
Trattamento della diarrea
Trattamento della diarrea ha come scopo di aumentare il
riassorbimento di acqua da parte dell’intestino
• Reidratazione per ripristinare i liquidi e i sali persi: e.v.
soluzioni elettrolitiche per terapia infusionale contenenti
NaCl, KCl, glucosio,
• riducendo la motilità e quindi favorendo il riassorbimento
AGENTI ANTIMOTILITA’
OPPIOIDI SINTETICI
Azione di tipo oppiaceo sull’intestino
(attivazione dei recettori presinaptici degli oppioidi nel SNE)
Riduzione liberazione di Ach
Riduzione della peristalsi
LOPERAMIDE (Imodium®; Dissenten®;
Lopemid®)E’ 40-50 volte più potente della morfina come agente antidiarroico.
Penetra scarsamente nel SNC ed ha elevato metabolismo di primo passaggio.
Meccanismo d'azione: agonista recettori µ, κ e δ generando una riduzione della motilità e della
peristalsi gastrointestinale, oltre ad una riduzione delle secrezioni e ad un aumento
dell'assorbimento di acqua.
Per la sua efficacia e sicurezza è disponibile come OTC. E’ disponibile in capsule, sospensioni e
compresse masticabili
Agisce rapidamente dopo somministrazione orale. Può causare stanchezza, vertigini o
stordimento. E’ quindi preferibile usare cautela nel guidare autoveicoli o adoperare macchinari
pericolosi.
La dose abituale e’ di 4 mg seguita da 2 mg ad ogni scarica fino ad un massimo di 16 mg/giorno
Efficace nella diarrea del viaggiatore
“diarrea del viaggiatore”
condizionata da due ordini principali di fattori:
la località geografica
l'attitudine a consumare cibi e bevande le cui garanzie
igieniche sono inferiori agli standard medi.
Patogeni responsabili della sindrome diarroica sono
frequentemente isolati: E. coli, ceppi enterotossigenici,
Campylobacter, Salmonella, Shigella, rotavirus
La profilassi si basa sull'osservanza delle norme igieniche,
sull'utilizzazione preventiva di fermenti lattici
DIFENOSSILATO
Più potente della morfina come agenti antidiarroici.
A dosi elevate può dare effetti centrali e pertanto portare a
potenziale d’abuso e tossicomania
Disponibile in preparazioni ad uso orale contenenti piccole dosi di
atropina per scoraggiarne l’abuso
Efficace nella diarrea del viaggiatore
Alle dosi abituali è privo di effetti analgesici
Effetti collaterali: sonnolenza, crampi
addominali e capogiri
Controindicazioni: non usare nei bambini
piccoli e nei pazienti con colite di grado elevato
AGENTI ADSORBENTI
Caolino, Pectina, Silicato di magnesio e alluminio
Azione: adsorbono le tossine e i microrganismi intestinali,
rivestono e proteggono la mucosa intestinale.
Sono molto meno efficaci degli agenti antimotilità
BISMUTO SALICILATO
Azione: riduce la secrezione liquida del colon. Ha una certa azione
antimicrobica diretta
Utilizzato nella diarrea del viaggiatore
Prodotti a base di bismuto possono determinare malattie al feto
COLESTIRAMINA E COLESTIPOLO
Resine a scambio ionico – sono in grado di legare secretagoghi
intestinali come i sali biliari
Terapia sintomatica della diarrea da malassorbimento di sali biliari
OCTREATIDE
Analogo peptidico della somatostatina – Effetto antisecretorio-
Presente in forme iniettabili (s.c.), anche retard
Diarrea da inappropriata secrezione ormonale che si verifica in
tumori secernenti VIP, serotonina, gastrina
BSS = bismuto sub-salicilato
Tannato di gelatina
Sodio butirrato
Dispositivo medico (acido tannico + gelatina A) –
bustine pediatriche e capsule per adulti- forma un
film protettivo sulla parete intestinale, inibisce
mediatori infiammazione, lega mucoproteine,
azione antibatterica e antiossidamte.
Alimento a fini medici. Attività eutrofica ed
antinfiammatoria a livello della barriera intestinale,
attività antimicrobica diretta
Costipazione o Stipsi
1.La stipsi è un disturbo caratterizzato da
defecazione perennemente difficoltose o
apparentemente incomplete.
2.Di frequente sono gli stessi individui che si
autodefiniscono stitici, utilizzando criteri propri,
per decidere se assumere o no lassativi
autoprescritti.
Stipsi
La stipsi, è un disturbo caratterizzato da una diminuzione dell’emissione di feci.
È corretto parlare di stipsi quando l’evacuazione delle feci è inferiore a 2-3 volte la settimana ma anche quando si ha una perenne difficoltà di svuotamento intestinale.
È consigliato esporre il problema al medico quando questi disturbi compaiono o si aggravano improvvisamente.
- stipsi da rallentato transito intestinale (legato ad
alterazioni neuromuscolari. Si tratta di una forma rara e
molto difficile da trattare);
- stipsi da ridotta sensibilità rettale (spesso legata all’abuso
di lassativi: in questo caso il soggetto è come se perdesse la
sensibilità ad andare di corpo);
- stipsi da dissinergia addominopelvica (caratterizzata da
una mancata coordinazione tra i muscoli che favoriscono
l’espulsione delle feci).
Le cause
Se la stipsi non deriva da patologie
A) errate abitudini alimentari
mancanza di fibre insufficiente apporto
d’acqua
B) vita sedentaria
A + B fanno sì che questo disturbo si cronicizzi e
diventi sempre più diffuso.
• Cause
– Inadeguato apporto di fibre e di acqua
– Funzionali: colon irritabile
– Endocrine: ipotiroidismo, iperparatiroidismo, diabete mellito
– Fattori psicologici
– Squilibrio idro-elettrolitico
– Ostruzione meccanica: cancro, infiammazione cronica, ischemia cronica,
endometriosi, ernie, neoplasie dell’ovaio, dell’utero, volvolo cronico
– Farmaci (abuso di lassativi, anticolinergici, oppiacei)
– Neuromuscolari (paralisi, lesioni spinali o sacrali, sclerosi multipla)
– Patologie anorettali (emorroidi, ragadi, cancro, ascessi, fistole)
Costipazione o Stipsi
Approccio iniziale: correzione dello stile di vita
- aumento dell’attività fisica
- aumentare la quantità di fibre nella dieta, specialmente quelle
insolubili come la crusca (oltre a non venir assorbite dal tratto
intestinale, le fibre insolubili assorbono acqua, inducono
l’aumento della massa fecale accelerando il transito ed
esercitano anche una buona azione di rieducazione dei
movimenti muscolari dell’intestino)
- assumere un adeguato apporto di acqua assieme a questo tipo
di fibre, almeno pari 1,5-2 litri al giorno.
LASSATIVI E PURGANTI
La distinzione tra i due termini è necessaria quando si parla di
EFFETTO FARMACOLOGICO:
EFFETTO LASSATIVO: eliminazione di feci molli ma formate
EFFETTO PURGANTE: evacuazione liquida
Lo stesso farmaco può essere lassativo o purgante a seconda del
dosaggio
Utilizzati spesso in modo inappropriato
LASSATIVI FORMANTI MASSA
Aumentano il volume del residuo solido non assorbibile
Metilcellulosa; sterculia; agar; crusca; isphagula; psyllium
LASSATIVI OSMOTICIAumentano il contenuto di
acqua nell'intestino
Purganti salini (fosfato di sodio, solfato di magnesio, idrossido di magnesio);
Carboidrati non assorbibili (Lattulosio, glicerina, sorbitolo, mannitolo)
LASSATIVI EMOLLIENTI DELLE FECI
Modificano la consistenza delle feci
Docusato di sodio;Olio di ricino
LASSATIVI STIMOLANTIAumentano la motilità e la
secrezione intestinale
Derivati del difenilmetano(Fenolftalenia, Bisacodile);Derivati dell'Antrachinone(Senna, Cascara)
I lassativi costituiscono una categoria molto ampia di farmaci.
LASSATIVI CHE AUMENTANO LA MASSA FECALE
Sono colloidi idrofili
Aumento contenuto acqua delle feci
Distensione delle pareti intestinali
Aumento riflesso della peristalsi
Polisaccaridi: compresa metilcellulosa, fibre alimentari, semi di
psillio che aumentano il volume delle feci e le rendono più molli
(effetto dopo 2-3 gg);
Effetti indesiderati
� Rare reazioni allergiche
�Metilcellulosa e psillio
contentgono Na+
� La cellulosa puo’ ridurre l’assorbimento intestinale di altri farmaci :
salicilati, glicosidi cardiaci.
�Alcune preparazioni contengono destrosio (att.ne pazienti diabetici)
� Ostruzione intestinale: Tutti questi composti devono essere assunti associati a
elevate quantità di acqua per evitare disidratazione e ostruzione
PURGANTI SALINI e OSMOTICI
Sali di magnesio
lattulosio, mannitolo
Richiamo di acqua nel lume intestinale
per proprietà osmotiche
feci fluide
aumento motilità intestinale
OSMOTICI
Lattulosio: disaccaride semisintetico
FRUTTOSIO + GALATTOSIO convertito dai batteri
intestinali nei 2 componenti zuccherini
↓
fermentazione
↓
a.lattico e a.acetico = lassativi osmotici
Effetti indesiderati: crampi e dolori addominali.
�Alti dosaggi causano diarrea, perdita di fluidi e K+ (attenzione alla disidratazione)
�Preparazione contenente zuccheri non consigliata a pazienti diabetici
SALINI
A dosi piene (15 gr): evacuazione semifluida o acquosa (prima di processi diagnostici o
interventi)
A dosi basse (5 gr): effetto lassativo
Effetti indesiderati: 20% del Mg++ viene riassorbito
(att.ne pazienti con patologie renali e insufficienza cardiaca congestizia)
EMOLLIENTI (O SURFACTANTI) DELLE FECI
Agenti di superficie che si emulsionano con il contenuto dell’intestino,
producono feci più morbide e ne facilitano il transito
Vengono impiegati in casi di ritardo del transito intestinale con indurimento
delle feci, oppure dopo operazioni alle emorroidi per diminuire lo sforzo
defecativo per effetto lubrificante sulle feci.
Hanno azione su tutto l'intestino dopo 6-8 ore dall'assunzione.
Assunti per via orale o rettale (supposte, clismi).
Effetti collaterali e avvertenze:
Irritazioni del retto, riduzione dell'assorbimento di vitamine liposolubili.
Olio minerale; Glicerina (supposte); Docusato
PURGANTI IRRITANTI E STIMOLANTI
(O CATARTICI)
BISACODILE (Dulcolax; Falqui)
GLICOSIDI ANTRACHINONICI (frangula, cascara
sagrada,senna)
OLIO DI RICINO
PICOSOLFATO (Guttalax; Euchessina)
IL PLESSO MIENTERICO è posto
tra gli strati longitudinale e circolare
della muscolatura liscia della tonaca
muscolare. Esercita in primo luogo il
controllo sulla mobilità della muscolatura
liscia del tratto digerente.
Il plesso mienterico, quindi,
controlla la peristalsi
Il S.N.E. può funzionare autonomamente, anche se le normali funzioni digestive richiedono
collegamenti con il Sistema Nervoso Centrale (S.N.C.), grazie alle fibre del Sistema Nervoso
Autonomo (S.N.A.) ma anche grazie a connessioni dirette.
SISTEMA NERVOSO ENTERICO
Componenti fondamentali del S.N.E. sono 2 plessi di neuroni inseriti nel tratto digestivo
dall’esofago all’ano: il plesso mienterico e quello sottomucoso
PURGANTI STIMOLANTI
-Stimolazione terminazioni nervose sensitive
-Stimolazione plesso mienterico
-Ridotto assorbimento di acqua ed elettroliti
Aumento della peristalsi intestinale
Aumento della velocità di transito
indicato nel trattamento sintomatico della costipazione cronica
negli adulti a cui i lassativi non riescono a fornire adeguato
sollievo.
Prucalopride (Resolor®)
Attività procinetica gastrointestinale. E’ un agonista selettivo ad
alta affinità del recettore della serotonina (5-HT4) e ciò spiega
probabilmente i suoi effetti procinetici.
• Il largo consumo di lassativi è spesso ingiustificato e privo di unrazionale terapeutico. Molti soggetti si autoprescrivono lassativi perregolarizzare la frequenza, quantità e consistenza delle feciconsiderando tale controllo benefico per la propria salute.
• Alcuni individui abusano di questi farmaci a fine dimagrante. Si trattain questi casi di comportamenti estremi, compresi vomito ed abuso didiuretici, sul controllo del peso corporeo. Questa è una situazione chesi verifica più spesso in giovani donne affette da bulimia e/o anoressia
nervosa.
• Il fatto che i lassativi siano facilmente reperibili senza ricetta medicanon vuol dire che siano privi di effetti collaterali. L'uso abituale eprolungato di questi farmaci può essere dannoso.
Lassativi
Spiccano fra le categorie di farmaci a maggior diffusione nei paesi industrializzati.
In Italia molti appartengono alla categoria OTC o SOP, oltre ad essere venduti come
prodotti erboristici.
Già nel 1997 la Commissione Unica del Farmaco (CUF) aveva deciso di modificare la
classificazione dei lassativi da medicine da banco a farmaci senza obbligo di prescrizione
in conseguenza del loro uso sempre più diffuso ed alle loro conseguenze talvolta
negative. Con il decreto Lg.vo 16-04-1998, pubblicato sulla G.U. del 21-04-1998 il
Ministero della Santità ha stabilito delle linee guida appropriate riguardo la pubblicità
dei lassativi al fine di contenerne il dilagante uso.
''un esplicito riferimento alla necessita' di assumere il farmaco solo episodicamente'' e al
fatto che ''il ricorso ad essi per piu' di 3-4 volte al mese deve indurre a consultare il
medico''.
Lassativi
All'abuso possono conseguire diarrea, disidratazione con perdita di elettroliti,
osteomalacia della colonna vertebrale per un'eccessiva escrezione di calcio
nelle feci.
Soprattutto gli irritanti (sembra) possano dare dipendenza
L'uso cronico, poi, può comportare comparsa di stipsi per atonia colica creando
un'ulteriore motivazione nel soggetto nel continuare l'automedicazione ed
innescando un circolo vizioso (Bisacodil – Senna - Dantrone –Docusato -
Glicerolo (Glicerina) - Picosolfato . Studi recenti indicano però che siano
sicuri nella maggior parte degli individui.
Le conseguenze dell'abuso di lassativi possono essere gravi: disordini
elettrolitici con disturbi della conduzione cardiaca per ipokaliemia, danni
cerebrali per iponatriemia, oltre che lesioni della mucosa intestinale e
costipazione cronica.
Effetti avversi
I lassativi dovrebbero essere impiegati per breve tempo.
I lassativi possono essere utili nei pazienti:
a) con emorroidi
b) nelle stitichezze farmaco-indottec) dopo terapia antielmintica
d) prima di procedure chirurgiche e radiologiche.
L’uso dei lassativi nei bambini deve essere sotto controllo medico.
Avvertenze
Dulcolax (bisacodile)