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inserto speciale - 40° DEL FOCOLARE I Da quarant’anni è “Focolare”

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inserto speciale - 40° DEL FOCOLARE

I

Da quarant’anni è “Focolare”

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inserto speciale - 40° DEL FOCOLARE

II

Quarant’anni ed altri ancoradi don Giovanni

Ricorrerà tra pochi mesi il 40°

anniversario del “Focolare”

che, come ci informa l’articolo

successivo, fu inaugurato il 26 dicem-

bre 1972 dal vescovo di allora, l’amato

e compianto mons. Luigi Morstabilini,

insieme al sempre ricordato don Remo.

Per le righe che seguono, attingo, con

qualche aggiunta, taglio e modifica, a

quanto già scrissi sette anni or sono sul

supplemento di novembre del nostro

periodico parrocchiale, in occasione

della riapertura.

C’era un volta il vec-

chio oratorio di via

Monauni, nel quale

avevano profuso il loro im-

pegno, per ricordarne alcuni

tra gli ultimi, don Remo, don

Andrea Ferronato e don Ma-

rio Pelizzari; fu proprio du-

rante il ministero di quest’ul-

timo, in una Coccaglio che

iniziava la sua espansione

urbanistica e demografica e

dietro suo impulso che don

Remo, nel frattempo diventato parroco

(l’ultimo ad essere eletto dai capifami-

glia), valorizzando l’area ove sorgeva e

in parte ancora sorge la cascina “Bus-

saghe”, mise mano alla costruzione del

nuovo Oratorio. Nelle sue intenzioni,

esso doveva coprire un’area assai più

vasta, garantendo ampi spazi all’aper-

to, forniti di impianti sportivi di vario

tipo. Vale la pena riprensentare la figura

che illustrava il suo sogno “alla gran-

de”, certamente ardito per quei tempi

e per quelle finanze. Tale progetto, pro-

babilmente per motivi di carattere eco-

nomico, venne realizzato solo in par-

te. Quanto, però, si trovava al cuore

di quel progetto rimase a dare motivo

ispiratore a ciò che fu possibile rea-

lizzare; esso è indicato nel nome che

venne scelto in riferimento a uno spa-

zio, reale e simbolico al tempo stesso,

che era stato posto a caratterizzare il

tutto: “Il Focolare”. Non a caso esso è

stato conservato, pur aggiornandone

la struttura, nel corso della ristruttura-

zione del 2004-2005.

Il nuovo Oratorio nasceva quindi

come ambiente destinato ai ragazzi

e ai giovani, alla catechesi, alla ricre-

azione e all’aggregazione, ma esso era

stato pensato anche come luogo e oc-

casione di incontro per le famiglie, am-

biente in cui genitori e figli potessero

stare insieme e ricordare così il dono,

il compito e la bellezza del crescere

insieme; voleva essere un luogo di in-

contro tra famiglie, affinché la Comuni-

tà parrocchiale imparasse a diventare

famiglia di famiglie. L’intuizione di don

Remo fu lungimirante: oggi più che mai,

con il nuovo Cammino di Iniziazione

Cristiana, l’Oratorio accoglie fanciulli,

ragazzi, giovani e genitori che hanno la

possibilità di camminare insieme.

Purtroppo, don Remo poté go-

dere solo per pochi anni l’ope-

ra realizzata da lui e dalla Co-

munità di Coccaglio: dopo nemmeno

tre anni, in età ancora relativamente

giovane, sarebbe stato tolto ai “suoi”

Coccagliesi dai quali era stato tanto

amato. Si avvicendarono i curati–diret-

tori dell’Oratorio e così anche i parroci;

generazioni di ragazzi e giovani pas-

sarono in quegli ambienti, seguiti da

catechisti, animatori, allenatori, in una

parola, educatori.

Il “Focolare” (“Foco” per gli amici),

fu più volte fatto segno di inerventi

migliorativi: una prima volta già du-

rante il ministero di don Valentino e don

Bruno, una seconda volta durante la

presenza di don Oscar, che non ebbe

a disposizione se non per pochi mesi

un Oratorio “vero”; dopo circa due anni

dall’avvio dei lavori e dopo poco più di

un anno e mezzo di completa chiusura,

il “Focolare” fu riconsegnato ai fanciul-

li, ai ragazzi, agli adolescenti, ai giova-

ni, agli educatori, ma non solo: esso

era ed è affidato alle famiglie affinché,

anche grazie alle

iniziative proposte

e agli spazi, nuovi

o meglio funzio-

nalizzati, messi a

loro disposizione,

possano ricevere

stimolo a cammi-

nare maggiormente

insieme, nel nome

del Signore.

Al centro,

ideale più

che spa-

ziale, del nostro Oratorio c’è dunque un

focolare: dopo quarant’anni vogliamo

continuare a realizzarne il significato

simbolico: al centro della vita del no-

stro Oratorio-Centro giovanile ci sia il

Fuoco divino, lo Spirito di Cristo e del

Padre. Lo invochiamo attraverso l’in-

tercessione di Maria - che, nascente,

veneriamo quale titolare della nostra

Parrocchia-, dei nostri santi patroni

Maurizio e Giacinto, di s. Agnese e s.

Giovanni Bosco, protettori dei nostri

ragazzi e giovani e di s. Filipppo Neri:

sia, Egli, lo slancio della nostra azione,

il cuore incandescente della preghiera

e dell’incontro con Cristo Gesù nel-

la Comunità e nella famiglia, il centro

propulsore della passione che deve

animare tutti coloro che in Oratorio

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inserto speciale - 40° DEL FOCOLARE

III

(e anche fuori) affrontano l’avventura

dell’educare.

Doverosa memoria

Ciò che l’Oratorio è stato e

ha significato per tanti Coc-

cagliesi è frutto del lavoro e

dell’impegno delle persone che vi han-

no lavorato e vissuto. Mi pare perciò

bello ricordare tutti coloro che vi hanno

speso o tutt’ora vi profondono le loro

energie; menzionando i sacerdoti con i

quali ciascuno di costoro ebbe in pas-

sato o intrattiene oggi rapporto di col-

laborazione, intendo ricordarli tutti: don

Mario Pelizzari, don Gianmaria Guerini,

don Aldo Rinaldi, don Giovanni Calori-

ni, don Bruno Loda, il compianto don

Bruno Cadei, don Oscar Ziliani, don

Roberto Soncina e, ora, don Fabrizio

Maffetti.

È anche doveroso il ringrazia-

mento a quanti hanno presta-

to la loro opera per edificarlo,

affiancandosi di volta in volta ai par-

roci e ai direttori dell’oratorio: operai

e relativi imprenditori, volontari, pro-

gettisti. Menzio-

neremo almeno

questi ultimi:

l’arch. Pea che

curò il progetto,

realizzato negli

anni ’70 sotto la

direzione lavori

dell’arch. Mario

Fratus; per la ri-

strutturazione di

7 anni fa, l’arch.

Diogene Ponto-

glio, progettista

e direttore dei

lavori, il figlio Alberto e gli altri suoi

collaboratori.

“Oratorio” significa, in senso stret-

to, “luogo di preghiera”: una cosa

che, al momento, manca nel Fo-

colare è una cappellina, che custodisca

la presenza dell’Eucaristia e sia segno

di questa dimensione fondamentale,

senza la quale non si può parlare di

ambiente che educa la fede. Manca

per ora lo spazio fisico, ma non deve

mancare la preghiera e l’educazione ad

essa, soprattutto a partire dall’ascolto

meditato della Parola. Da questa consi-

derazione ne derivano altre due: innan-

zitutto, il “grazie” va detto anche a tutte

le persone che hanno pregato e prega-

no per l’azione educativa dell’Oratorio,

che per quest’intenzione hanno offerto

le loro attività, le sofferenze e le croci

in unione al Sacrificio eucaristico; in

secondo luogo dobbiamo ricordare che

l’Oratorio non vale principalmente per

l’opera di carattere aggregativo che,

meritevolmente, pure realizza: di fronte

alla concezione sempre più radicata di

una funzione sociologica, occorre riba-

dire - l’Anno della Fede che andiano ad

iniziare ce ne offre ulteriore occasione

- che l’Oratorio è luogo che educa la

persona in tutte le sue dimensioni e, tra

queste, presta particolare attenzione

alla fede. Da qui consegue la necessità

di pensare a precise scelte in merito alla

formazione e alla selezione degli edu-

catori, ribadendo il fatto che tutti coloro

che agiscono in Oratorio, in maniera

diretta o indiretta sono educatori pro-

prio nel senso che ho appena ricordato

e devono agire di conseguenza, anche

nella vita personale. Diversamente, l’O-

ratorio si ridurrebbe ad un’agenzia tra

altre, senza specifica identità, ma così

non sarebbe più Oratorio.

Progettare

S i ripropone così una questione

di cui si parla da dieci anni, si

è tentato di affrontare e, com-

plici i continui (troppi) avicendamenti

di Curati, ha conosciuti prolungati

momenti di stallo: il nostro Oratorio

deve dotarsi di un Progetto Educativo

che sia frutto di riflessione condivisa,

nella cui stesura, avendo come riferi-

mento il Progetto diocesano, il Con-

siglio Pastorale e quello dell’Oratorio,

tutti i soggetti che lo vivono (dai fan-

ciulli, ai genitori ai collaboratori) ab-

biano possibilità di essere coinvolti.

Sulla base di alcune premesse fon-

damentali e di obiettivi chiari, l’Orato-

rio potrà continuare il suo cammino,

realizzando il suo compito nella Co-

munità cristiana e civile, per gli anni

a venire.

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IV

40° dell’inaugurazione del Centro Giovanile IL FOCOLAREdi Gian Mario Zigliani

Nella settimana dal 16 al 21 ottobre la Comunità di Coccaglio festeggerà il

40° di inaugurazione dell’Oratorio Centro Giovanile “Il Focolare”, av-venuta con la presenza del vesco-vo mons. Luigi Morstabilini, delle autorità, e di un’enorme folla il 26 dicembre 1972. Il merito di questa realizzazione va dato a pieno titolo all’allora parroco don Remo To-noli. L’idea lanciata nel 1970, venne realizzata quasi a spron battu-to, le strutture infatti vennero completate dal 1971 al dicembre 1972; 1500 mq co-perti, due complessi: uno completamente nuovo con auditorium, bar, sala lettura, altre sale per le Associa-zioni e per le riunioni di gruppo, biblioteca, angolo per la musica, sala mensa; l’altro, una casa civile ristrut-turata.Giustamente Bruno Marini sul Giornale di Brescia del 28 dicem-bre del 1972 ebbe a scrivere: “Si tratta di un esperimento, per vastità, per impegno, unico nella nostra pro-vincia. Una comunità per giovani, che non esclude i genitori anzi, questi sono invitati a seguire i loro

ragazzi nelle manifestazioni più spontanee”.Il Focolare deve essere il centro educativo, culturale, caritativo, sociale, ricreativo, dove devono confluire tutte le Associazioni, i gruppi, gli sforzi vecchi e nuovi e assieme protesi verso nuove ricer-che ed esperienze. Insieme a don Remo collaborarono prima don Mario Pelizzari e poi don Gian Ma-ria Guerini.Il Centro divenne subito il fulcro di dibattiti famigliari, ma anche socia-li. Il Focolare fu ideato come centro di attività diverse e complementa-

ri, con preferenza ad esperienze di gruppo, che proponessero lo svi-luppo dell’uomo verso il bene e la sua graduale e globale maturazio-ne. Ne consegue l’ovvia esigenza

che nell’ambiente dell’Oratorio ci sia la compresenza di tutte le forze vive ed operanti dell’intera Comu-nità senza differenza di età.Negli anni successivi, i vari cura-ti che si sono susseguiti si sono prodigati per mantenere vivo e pulsante il Focolare. Tra il 2002 e il 2003 l’allora curato don Bruno Cadei, vista la decadenza della struttura, pose all’attenzione della Comunità la necessità di rinnovare l’Oratorio.I lavori terminarono alla fine del 2005 e, piano piano con l’aiuto di molti, il debito iniziale si sta assot-

tigliando. Oggi l’at-tuale curato, don Fa-brizio, prosegue con impegno, presenza assidua e disponibi-lità a portare avanti il compito di trasmette-re ai nostri giovani dei sani principi morali. Da quel lontano 1972 il Focolare divenne ed è la “casa” viva-ce di iniziative di vari gruppi e tra ostacoli e difficoltà continua la sua opera nella spe-ranza che la nostra Comunità vi partecipi sempre più numero-sa, senza campani-lismi, a migliorare il buon funzionamento del nostro Oratorio. E, come ebbe a dire don Remo poco prima di morire: “Vogliatevi be-

ne, amate il Focolare come io l’ho amato”.Spunti tratti dal libro: “Don Remo” a cura di Antonio Fappani e Severa Pedrali Martinelli

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V

IL FOCOLAREOGGI

Il Focolare, oggi come una vol-ta, è una realtà complessa, nel-la quale trovano posto iniziative

per giovani, famiglie intere e per tutti coloro che vogliono frequen-tarlo. Anzitutto vi è lo spazio per la catechesi. Una sessantina di per-sone (e ce ne vorrebbero ancora…) sono impegnate come catechisti ed educatori per trasmettere con fedeltà il messaggio di Gesù, con la parola e (per quanto possibile) con la vita. Nel Focolare (e nell’O-ratorio Maria Tonelli) si svolge la catechesi e la preghiera per i fan-ciulli, i ragazzi preadolescenti, gli adolescenti, i giovani e gli adulti.Anche i gruppi Giovani Coppie e Fidanzati trovano nel Focolare un luogo per i propri incontri. Il gruppo Scout Montorfano 1 svolge le pro-prie attività nel Focolare, dal quale, una volta ogni tanto, parte per an-dare a contatto con la natura, sullo stile di Baden Powell. Vi è poi il bar, punto di ritrovo sia per chi svol-ge un’attività oratoriana, sia per chi non ha incarichi particolari. E’ frequentato da parecchi ragazzi e giovani, soprattutto fino ai vent’an-ni. E’ aperto tutti i giorni ad ecce-zione del lunedì pomeriggio, grazie al numeroso gruppo di volontari che, a turno, si alternano nell’ac-cogliere le persone che lì entrano e nello stare dietro al banco, a ser-vizio. L’ambiente, inoltre, per poter essere frequentato, deve essere pulito. Ecco allora presente il grup-po di coloro che il lunedì rendono luccicante pavimenti, lampadari, aule, bagni del nostro Focolare. Un servizio prezioso ed umile, fatto con grande amore. Così come, nel

momento del bisogno, interviene un non numeroso gruppo di uomini addetto ai piccoli lavori necessari per il buon funzionamento di tutta la struttura. E quando c’è una fe-sta? Ecco arrivare il Gruppo Festa che monta gli stand necessari, fa sorgere cucina, bar, tavoli all’e-sterno, palco (grazie alla generosa disponibilità degli operai comuna-li)... Insomma, tutto il necessario perché si possa vive-re una bella manifesta-zione insie-me.Se nei mesi invernali il lunedì sera vi capita di passare per il Fo-colare, po-trete incon-trare anche il gruppo P i c c o l a Ribalta che, instancabilmente, si riunisce per provare e programma-re la risata (sana e di contenuto) grazie a qualche commedia che, con buon gusto, viene scritta dai competenti autori. Si riuniscono nel Focolare anche i gruppi Gas (Gruppo Acquisto Solidale) e Al-ternativamente (Gruppo Equo Solidale), i quali ci ricordano di fare attenzione anche a ciò che compe-riamo e a come viviamo in relazio-ne all’ambiente. Il Focolare fa parte anche del progetto Facciamoci Rete: alcune associazioni di Coc-caglio si sono messe in dialogo per trovare insieme il modo più idoneo per educare le nuove generazioni e mettersi al fianco dei genitori in

questo compito così importante. Da segnalare inoltre la collabora-zione con il Comune di Coccaglio, sia per quanto riguarda le attività estive (GREST, Freedom Days e Campi Estivi sono svolti grazie anche al contributo dato dal Co-mune alle quote di iscrizione che le famiglie dovrebbero versare per poter effettuare l’iniziativa), sia per quanto riguarda le attività inver-

nali. A questo proposito, sono da segnalare due iniziative che parti-ranno nei prossimi giorni. La prima si chiama Focotime e coinvolgerà i ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado. Consiste in uno spa-zio per effettuare i compiti in modo assistito e di animazione varia. La seconda iniziativa si chiama Can-tera ed è organizzata dall’Unitas Coccaglio in collaborazione con il Comune e con Facciamoci Rete. Si rivolge ai ragazzi (e alle ragaz-ze) della quinta Primaria e consiste in uno spazio compiti e in attività varie. Tanta carne al fuoco, quindi, per il Focolare. Sotto lo sguardo di s. Giovanni Bosco, di Maria e del suo Figlio Gesù.

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VI

LA SCUOLA DI LAVORO RAGAZZIMamme Scuola di Lavoro Ragazzi

Anche quest’anno abbiamo vissuto l’esperienza del-la Scuola di Lavoro. Pri-

ma i preparativi: cosa possiamo proporre, piacerà, si divertiranno ??????? e poi il grande giorno: tutti insieme nel giardino, don Fa-brizio che dice “stai serena”, una preghiera e poi tutti al lavoro.I bambini, che animano un luogo a tutti caro, con le loro grida e le loro piccole esperienze, hanno parteci-pato con entusiasmo; tutti o quasi, noi animatori, abbiamo condiviso con il lavoro, anche qualche me-renda e tante risate.Non è stato solo lavoro, abbiamo giocato e scalato il Monte Orfano.Anche se sono stato solo due set-

timane, ci hanno arricchito: con poco si riesce a realizzare qualcosa di buono. Speriamo sia stata per tutti coloro che hanno partecipato

un’esperienza da ripetere e mentre stiamo già pensando a cosa pro-porre per il prossimo anno, un gra-zie di cuore e arrivederci.

ESTATE 2012

Scuola di lavoro femminile 2012: “FANTASIA DAI MILLE COLORI”

Fantasia e colori, questi i due termini che hanno caratteriz-zato la scuola di lavoro fem-

minile di quest’anno. Tutti i gruppi di lavoro: cucina, cucito, decoupa-ge e pittura sono stati particolar-

mente fantasiosi e colorati.… Quest’anno, in cucina, non un’unica ricetta, ma ogni giorno ricette diverse con ingredienti di-versi dai diversi colori: dal salame di cioccolato alla macedonia, dai muffin all’uvetta ai biscotti di varie forme. Ogni giorno si cercava di in-dovinare la ricetta dal profumo che usciva dalla cucina...… A cucito, forse complice l’aver

messo a dispo-sizione nuovi soggetti da rica-mare, la ragazze si sono sbizzar-rite a realizzare il proprio lavoro utilizzando una gran varietà di fili colorati, facendo risaltare un buon

gusto nell’abbinare i vari colori...… Decoupage ha proposto di ab-bellire dei colorati cerchietti per capelli: sono stati arricchiti con farfalle, fiori, coccinelle, ma anche leccalecca, caramelle e torte; tutti soggetti realizzati utilizzando fel-tro, nastrini, perline, paillettes, ecc. Anche qui la fantasia e i colori han-no trovato tanto spazio e disponi-bilità...… E di certo non potevano manca-re i colori nel gruppo di pittura che ha coinvolto le ragazze nella realiz-zazione di un calendario utilizzan-do tempere all’acqua, pennarelli e stampini. Senza tralasciare i mo-menti più “attesi” della giornata: la merenda e il gioco!

DI SEGUITO ALCUNE RIFLES-SIONI DI CHI IN VARIO MODO HA

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VII

PARTECIPATO A QUESTA ESPE-RIENZA

- Eravamo in sei in cucina e tut-te lavoravamo, ognuna con il suo compito. Le bambine erano en-tusiaste e affamate anche perché ogni giorno si cucinava qualcosa di nuovo. Alle 17 tutte insieme si condivideva quello che avevamo fatto quel pomeriggio. Ci siamo di-vertite tantissimo.

Le animatrici di cucina

- Probabilmente è difficile da cre-dere, ma quest’anno ho visto per la prima volta il sorriso negli occhi delle bambine, la forza e la gioia che mostravano mentre spezzetta-vano i biscotti con i loro minuscoli pugnetti e la felicità di mescolare l’impasto con le mani. Forse, que-sto sorriso, le mamme lo vedono sempre, ma io, come animatrice e scolara non posso e non riesco a trovare questo sorriso innocente che invece hanno loro! Spero dav-

vero che questo sorriso rimanga per sempre. Grazie a tutte per que-sta esperienza fantastica!

F.- Pomeriggi d’inizio estate in una sala abbastanza arieggiata.Un gruppo! Nove persone unite per

lo stesso scopo, aiutare le ragazze che hanno voluto fare quest’espe-rienza... la Scuola di Lavoro! Parte-

cipazione e coordinamento hanno portato alla riuscita di questa av-ventura di due settimane passate veramente in fretta.

Giuliana, la responsabile del gruppo di decoupage

- Vorremmo ringraziare di vivo cuore chi ci ha permes-so di compiere quest’e-sperienza memorabile e unica che ci ha aiutato a crescere e ad essere consapevoli delle nostre azioni riuscendo a venire incontro a generazioni diverse. Grazie di tutto.

Le giovani animatrici di pittura

- E’ stata una bella espe-rienza che purtroppo è durata solo due settimane. Ci è piaciuta per-ché abbiamo fatto nuove amicizie e nuove esperienze come cucire, imparare ad abbellire un cerchiet-to, rendere un calendario più bel-lo ed infine cucinare buonissimi

dolci che poi abbiamo mangiato.le ragazze della

5° elementare e 1° e 2° media

E, per finire, grazie di cuore a tutte le persone che hanno partecipato alla realizzazione delle attività di quest’anno e uno speciale ringra-ziamento all’instancabile Rosanna sempre presente nell’organizzazio-ne e punto di riferimento per tut-te le volontarie... e un arrivederci all’anno prossimo.

Daniela

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VIII

Il Grest: PASSPARTÙgli animatori

Il tema di quest’anno era incen-trato sul valore della parola, perché è proprio con essa che

possiamo entrare dappertutto: nel nostro cuore per dare un nome ai sentimenti e consistenza ai pensie-ri e nel cuore degli altri per costrui-re relazioni buone e positive. Proprio per questa ragione la no-stra estate si è svolta alla ricerca delle parole giuste per entrare nel cuore di chiunque, cioè alla ricer-

ca di quella chiave (passpartù ap-punto) capace di aprire qualunque porta.Sono così passate tre settima-ne all’insegna del divertimento e dell’amicizia, dove ognuno di noi ha conosciuto nuovi amici e fatto nuove esperienze. Prima di tutto bisogna menzionare i balli mattu-tini, con l’obiettivo di far svegliare i ragazzi e gli animatori, quindi le attività per far riflettere sul tema del potere della parola e giochi, tanti giochi, senza dimenticare le gite! Abbiamo passato giornate intere in compagnia gli uni degli altri, senza mai stancarci e abbiamo giocato incessantemente, con l’entusia-smo che contraddistingue i nostri

ragazzi e gli animatori.

A mio parere si è trattata di un’estate diversa dalle altre grazie ai numerosi anima-

tori e alle nuove attività proposte, come il Francia Grest, dove abbia-

mo passato una giornata in com-pagnia degli altri Grest sfidandoci in vari giochi, ma anche grazie alle attività che per noi sono oramai di-ventate tradizionali: la caccia al te-soro, il quizzone, i giochi d’acqua e quelli musicali, i tornei, le gite in piscina, la passeggiata sul Monte Orfano, la biciclettata a Palazzo-lo e la scampagnata a Cologne. Ecco quindi giunti ai ringraziamen-ti! Un grazie a don Fabrizio che ha coordinato tutta l’attività estiva e che è stato un ottimo punto di ri-ferimento per tutti noi, un grazie a Giorgio che ha saputo orientare noi animatori a diventare degli ottimi educatori, un grazie a Pierino che è sempre stato paziente con noi e

disponibile in qualsiasi evenienza. Grazie agli animatori che, numero-si come non mai, hanno saputo far divertire i ragazzi e hanno affrontato ogni giorno con lo stesso entusia-smo che li ha caratterizzati fin dall’i-nizio. Grazie alle Signore del bar che, oltre a consegnarci la meren-da, tutte le sere pulivano l’Oratorio dopo che tutti se n’erano andati, ma anche alle Signore della mensa. Grazie ai ragazzi che hanno deciso di passare l’estate in Oratorio e che con le loro chiacchiere, l’allegria, le risate e la voglia di fare si sono sempre messi in gioco senza mai tirarsi indietro o arrendersi. Grazie ai genitori sempre disponibili e che durante la festa finale hanno tirato fuori il bambino che c’è dentro di loro, partecipando con entusiasmo ai giochi proposti.

Spero quindi di rivedervi tutti l’anno prossimo e di vedere anche volti nuovi!

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IX

FREEDOMIl Grest dei “grandi”gli animatori

Il Freedom di quest’anno si è svi-luppato in vari momenti, quelle di attività comprendenti visioni di

film con successive riflessioni, mo-menti di puro gioco e le classiche uscite in piscina.Il Freedom è un momento di ag-gregazione per i “giovani-grandi” in cui i ragazzi possono imparare a conoscersi e riflettere su alcune tematiche importanti come l’ami-cizia e la convivenza con persone con opinioni diverse e che quindi li può preparare anche al confronto con l’altro.

A differenza del Grest, il Free-dom si è incontrato anche durante le ore serali per

svolgere giochi a tema come la fa-mosa caccia al tesoro.Inoltre in altre serate hanno soste-nuto giochi di resistenza e abilità e una serata dove hanno partecipa-to a una rappresentazione teatrale offerta da un gruppo di Orzinuovi, Argo Giovani.Momento importante di quest’an-no è stata la classica biciclettata con “notte fuori” presso Provaglio d’Iseo in cui i ragazzi si sono sca-tenati per tutta la notte, lasciando poco meno di un’ora a noi anima-

tori per riposare; nonostante ciò i ragazzi sono ci hanno fatto diver-tire molto.Il mattino dopo, visibilmente pro-vati, abbiamo fatto ritorno in quel di Coccaglio, stanchi ma contenti

dell’avventura appena trascorsa.Con questo terminiamo il racconto del Freedom 2012, un particolare ringraziamento va a don Fabrizio e al nostro coordinatore Giorgio Bot-ticini. All’anno prossimo ragazzi!

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X

CAMPO ESTIVO A MALONNODon Fabrizio

Dal 15 al 21 luglio si è svolto a Malonno il Campo Estivo per i fanciulli della quarta

e quinta della scuola Primaria e i ragazzi della scuola Secondaria di primo grado. Un esercito di 52 persone che per sette giorni han-no vissuto insieme questa espe-rienza. Il titolo del campo era: “Missione rispetto”. Ogni giorno, infatti, si approfondiva un aspet-

to particolare del rispetto: tra gli amici, nella famiglia, nella natura, nelle diversità che ogni persona porta in sé. Il tutto è stato accom-pagnato da giochi a tema (e non) e da gite tra le montagne di Malonno. Siamo stati, infatti, in una pineta (con relativo spazio per i gio-chi) presso la frazione di Lezza e abbiamo visita-to la frazione di Odecla, per poi recarci al vicino laghetto del capoluogo.

Un grazie agli ani-matori (Matteo, Luca, Stefano,

Jacopo, Paolo, Simone, Paola, Erica, Emanuela), alle cuoche e agli aiutanti (Carmen, Tina, Pierino e Mattia) e a tutti i partecipanti.

COMUNITÀ EDUCATIVA A MALONNODon Fabrizio

Dal 7 al 14 agosto era previ-sto il Campo Estivo per gli adolescenti. Purtroppo, vista

la scarsità degli iscritti (quattro!!!), l’i-niziativa è stata annullata. Tuttavia la casa restava prenotata. Che fare? Si è deciso di appendere un avviso in oratorio e… offrire alla Comunità Educativa la possibilità di passare insieme qualche giorno. Chi ha letto l’avviso e ha voluto iscriversi, ha po-tuto partecipare a questa iniziativa. Il numero degli iscritti è variato, nel cor-so delle giornate, da un minimo di 7 a un massimo di 29. Abbiamo avuto la possibilità di pregare insieme, di programmare qualcosa per il nuovo anno (soprattutto per quanto riguarda i gruppi adolescenti e il gruppo giova-ni), di camminare nella Valle di Cam-povecchio e fare un pic-nic nel parco di Vezza d’Oglio (compresa la visita al caro don Oscar). Un grazie di cuore a chi ha potuto rendere possibile que-sta esperienza: alla cuoca Agnese con il marito Angelo, agli organizzatori (gli educatori dei gruppi adolescenti e giovani) e a tutti i partecipanti.

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XI

CAMPO LAVORO A PIOMBINOI 21 pellegrini della Franciacorta

Da sabato 18 a sabato 25 agosto ventuno giovani di Coccaglio, Cologne e Rova-

to, hanno vissuto una esperienza di lavoro e servizio presso una “Chie-sa sorella” in Toscana e, precisa-mente, a Piombino.Guidati dal versetto del Salmo “gu-state e vedete quanto è buono il Signore”, ci siamo messi in viaggio per incontrare diverse realtà, met-terci al loro servizio, collaborando con piccoli lavori manuali e pratici, provando a dare un “gusto” diverso al nostro fare e al nostro essere in un luogo.

Abbiamo incontrato frati francesca-ni, monaci e monache di clausura, gruppi di famiglie nella comunità di Nomadelfia, contadini e produttori di vino e olio. Abbiamo ascoltato le loro storie e le loro esperienze, cer-cando di entrare nei loro racconti per scorgere, in ognuno, la mano della Provvidenza di Dio, che tesse la sua tela ovunque e per amore dei suoi figli.

È stata un’esperienza ricca e faticosa (lavorare per pittu-rare, tagliare l’erba, riordi-

nare ambienti e luoghi non è una “vacanza”) che ci ha permesso di accorgerci come tante cose che per noi sono scontate, per qualcu-no non lo sono. Avere un oratorio,

un prete per i giovani, una Comu-nità cristiana con tante attività, una chiesa bella e in ordine, un gruppo di persone (giovani, adulti, bambini del catechismo) che cammina e la-vora insieme, persone che si cono-scono, si salutano e fanno qualcosa per gli altri, sono realtà che qualcu-no davvero si sogna.Non abbiamo fatto nulla di eccezio-nale, non abbiamo salvato il mondo e non siamo stati neppure i migliori, ma, questo è certo per tutti noi, in questa settimana abbiamo gustato e visto quanto è buono il Signore con noi che viviamo a Coccaglio, Cologne e Rovato. Speriamo di non dimenticarcelo troppo spesso. Ma in questo i nostri don Gigi, don Fa-bri e don Riki troveranno il modo di

LA PICCOLA RIBALTA

Da sabato 18 a sabato 25 La Piccola Ribalta torna a pre-sentarsi, davanti al proprio

pubblico, esattamente dopo un anno dall’ultima rappresentazione. A grande richiesta, però, lo fa con una REPLICA della commedia Chè crösta… sćèć!, che ha ottenuto un successo tanto grande quanto inatteso e che ha costretto il Grup-po a rimandare la rappresentazione di una nuova commedia, in pro-grammazione ormai nella prossima primavera 2013. Tutto ciò in attesa dell’intenso programma che si sta organizzando in vista dell’autunno 2013 e per il 2014 quando, ufficial-mente, cadrà il 40° anniversario di fondazione della Compagnia stes-

sa. Di ciò, però, avremo tempo e modo per parlarne in seguito; ora invece ci preme sottolineare l’im-portanza di questa nuova iniziativa organizzata, in stretta collabora-zione con la Compagnia Teatrale la Pieve di Erbusco con la Com-media La cantina dè la nóna, con Enrico appoggiato dall’Editore del suo libro I mille volti di Lourdes e con la diretta collaborazione di Rovato Soccorso, della Parroc-chia e dell’Oratorio di Coccaglio e del Comune di Coccaglio, per sostenere una delle iniziative più intensamente sentite nella nostra Comunità e precisamente quella ispirata alla SOLIDARIETA’ PER TOMMASO! Crediamo che l’intera Comunità, dopo il terribile esito del-la vicenda riguardante l’altrettanto piccola Giulia, non possa rimanere indifferente al reale problema che i parenti di Tommaso hanno solleci-tato e sollevato. Purtroppo, nono-stante la tanto ostentata qualità dei servizi dedicati alla pediatria (dalla cardiologia alla medicina, dalla chi-

rurgia all’oncologia e così via) degli Spedali Civili di Brescia, i reparti di questo settore sono dotati di at-trezzature ormai obsolete se non addirittura inutilizzabili. Siamo tutti consci che la grave crisi economica che attanaglia il Paese non giova si-curamente a questo tipo di iniziati-va, ma siamo certi, però, che non è possibile, anche in questi momenti, chiudere gli occhi ed abbassare la guardia e l’attenzione su questi pro-blemi, poiché si tratta di sostenere, con un pizzico di dignità, le vicen-de già estremamente dolorose dei “nostri” bimbi.

Ci piace e troviamo giusto signi-ficare l’immediata adesione della Compagnia Teatrale La

Pieve di Erbusco che, senza se e senza ma, ha aderito all’istante all’iniziativa e la stessa cosa hanno fatto tutte le persone o le Associazioni coinvolte direttamen-te o indirettamente nel programma che troviamo evidenziato nel riquadro sotto riportato. A tutti loro va, anticipatamen-te, il nostro sincero Grazie!

Page 12: Da quarant’anni è “Focolare” - coccaglio.com SETTEMBRE 2012 inserto.pdf · di don Giovanni R icorrerà tra pochi ... Padre. Lo invochiamo attraverso l’in-tercessione di Maria

inserto speciale - 40° DEL FOCOLARE

XII

ORATORIO IL FOCOLARE - Coccaglio Gruppo

LA PICCOLA RIBALTA

25030 COCCAGLIO (BS)

Comune di COCCAGLIO

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presenta la Con il patrocinio di

Settimana culturale in favore della iniziativa

Parrocchia Santa Maria Nascente - Coccaglio Sabato 17 novembre 2012 ore20,45

presso Oratorio Femminile Maria Tonelli Via Cavour – COCCAGLIO

Commedia : Chè crösta …sćèć!

*Replica* Comp. Teatrale La Piccola Ribalta di Coccaglio

Commedia in 2 atti di Enrico Donghi Regia Gian Carlo Lazzaroni

Giovedì 22 novembre 2012 ore 21,00

Sala San Giovanni Via Castello – COCCAGLIO Presentazione del Libro :

I mille volti di Lourdes Edito da Marco Serra Tarantola Editore

Associaz. Rovato Soccorso di Enrico Donghi ROVATO con la partecipazione di :

Coro Montorfano di Coccaglio La Piccola Ribalta di Coccaglio

Davide Martinelli al violino Marco Martinelli al pianoforte

Sabato 24 novembre 2012 ore 20,45 presso Oratorio Femminile Maria Tonelli

Via Cavour – COCCAGLIO

Commedia : La cantìna dè la nóna Compagnia Teatrale La Pieve di Erbusco

Commedia in 3 atti di Eugenio Turra Regia Daniele Magri

Gli incassi delle commedie, ad offerta libera e

parte del ricavato della vendita del Libro saranno devoluti

all’Associazione Rovato Soccorso per l’iniziativa

Solidarietà per Tommaso Banca di Credito Coop. di Calcio e

Covo Agenzia di ROVATO

Codice IBAN IT88E0851455140000000180515

01/05 Sala ballo € 50,00

09/05 Compleanno € 30,00

17/05 Offerta Tessalonica € 60,00

17/05 Assemblea condominio € 50,00

17/05 Gruppo Emmaus € 22,10

21/05 Avanzo gita “scopine” € 40,00

24/05 Compleanno € 30,00

26/05 Compleanno € 30,00

26/05 Genitori Emmaus € 130,00

27/05 Utilizzo attrezzature € 100,00

29/05 Compleanno € 30,00

05/06 Compleanno € 20,00

06/06 Compleanno € 20,00

07/06 Compleanno € 20,00

08/06 N.N. € 50,00

10/6 Gruppi Efeso ed Antiochia € 500,00

15/06 Gruppo Antiochia € 140,12

21/06 Contributo fotocopie € 30,00

22/06 Contributo fotocopie € 70,00

26/07 Compleanno € 30,00

27/07 Compleanno € 25,00

28/07 Compleanno € 100,00

31/07 Utilizzo tavoli e sedie € 50,00

08/08 Compleanno € 20,00

26/08 Utilizzo tavoli e sedie € 50,00

27/08 N.N. € 50,00

Totale € 1747,22La festa dell’Oratorio di giugno ha dato un utile netto di

€ 3646,22.

Grazie di cuore a tutti!

Offerte per la gestione ordinaria dell’Oratorio (maggio - agosto 2012)

Come puoi contribuire alle spese per la ristrutturazione del Focolare1 Anzitutto, frequentandolo: ciò dà

senso all’impegno che si sta affron-tando.

2 Offerta libera che può essere conse-gnata ai sacerdoti, al diacono o nel corso della raccolta “pro opere par-rocchiali” e “pro Oratorio”, normal-mente la prima e la seconda Dome-nica di ogni mese e in altre particolari occasioni, di volta in volta indicate

3 Offerta libera tramite versamento o bonifico, detraibile ai fini dell’Irpef, sul CC n. 2085X87, presso la Banca Popolare di Sondrio - ag. di Cocca-glio; ABI 05696 - CAB 54360 - CIN X, intestato a “Il Focolare A.P.S. ON-LUS”. Per il bonifico è necessario il codice IBAN: IT87 X056 9654 3600 0000 2085 X87

4 Impegno morale o scritto a versare una quota fissa periodica, in oc-casione della giornata mensile “pro Oratorio” o direttamente ai sacerdoti o al diacono

5 Prestiti gratuiti (senza interesse)6 Contribuire alla ristrutturazione

dell’Oratorio può essere un modo al-ternativo per partecipare alle gioie o ai lutti di parenti o amici.

7 Oltre all’8 per mille secondo le pos-sibilità indicate sul modulo per la dichiarazione dei redditi, è possibile destinare a enti specifici il 5 per mil-le. È possibile attuare questa opzio-ne indicando nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi il CF n. 91018070176 dell’associazione “Il Focolare A.P.S. onlus”